rassegna stampa del vino di mercoledì 15 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 15 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

POLTRONE IN ERBA.
Si chiama Andrea Machetti ed è il nuovo direttore del consorzio Brunello di Montalcino. Subentra a Michele Fontana. Tra le esperienze lavorative di Machetti, quella a Villa Banfi dal 1983 al 1989; poi a Castiglion del Bosco fino al 1992 quando approda al timone dell’azienda agricola Mastrgjanni, che guida per 30 anni nel ruolo di ad, fino al dicembre. Eletti presidente e vicepresidenti della sezione specialistica floricoltori diAssofloro. Si tratta di Giacomo Chiarappa (Toscana), presidente, Nicola Nozza (Lombardia) e Bruno Bernabei (Marche), vice. Bernabei è anche referente nel cda nazionale. Quelli regionali sono anche Marco Carmazzi (Toscana), Nicola Nozza, Pier Botta (Piemonte), Michele Boarini (Emilia-Romagna), Paolo Bonini (Lazio), Luca Odorico (Friuli-Venezia Giulia), Francesco Guarino (Sicilia), Lillo Domenico (Basilicata), Gianluca Boeri (Liguria), Francesco Tricarico (Puglia) e Mario Calliari (Trentino). Donatella Cinelli Colombini guiderà le Donne del Vino toscane. Succede a Maria Giulia Frova. Sarà affiancata da tre vice: la sommelier Paola Rastelli (vicaria), Federica Cecchi e Laura Carrera. Il consiglio di delegazione comprenderà Maria Giulia Frova, Marzia Morganti e Laura Bucci.

Fonte: Italia Oggi.

Se è dealcolato è bevanda è non vino.
I vignaioli indipendenti diFivi hanno comunicato per lettera questa loro posizione al ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida. La dealcolazione, prevista dal regolamento 2117/2021, si sta ora definendo in sede ministeriale e preoccupa la possibilità prevista dalla normativa europea di dealcolare, solo parzialmente, anche i vini a indicazione geografica.

Fonte: Italia Oggi.

Zenato vola. Ma addio holding.
L’azienda vinicola veneta ha chiuso i12022 con ricavi in crescita de15%, attorno ai 50 min Zenato vola. Ma addio holding I fratelli Nadia e Alberto rivogliono il possesso delle quote. Un anno da incorniciare per Zenato. Nel 2022 consolida gli ottimi risultati dell’esercizio precedente con un balzo del 5% dei ricavi, intorno al record di 50 min di euro, e margine stabile vicino al 20% del fatturato. Sul 2023 Nadia Zenato, comproprietaria dell’azienda di famiglia, rimane ottimista; spiega lo scioglimento della Zenato Holding con il desiderio di ritornare in possesso delle quote sociali e smentisce le indiscrezioni su una prossima cessione della cantina veronese. Questa gestisce 95 ettari di vigneti tra San Benedetto di Lugana, vocati al Trebbiano di Lugana, e S. Ambrogio di Valpolicella, terra dell’Amarone e dei grandi rossi veneti. La produzione annuale raggiunge sei mln di bottiglie.

Fonte: Italia Oggi.

Il Barolo punta a selezionare i lavoratori.
Caporalato e impiego di lavoratori irregolari sono un fenomeno anche del mondo del vino. Anche in Piemonte. Dove il consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ha messo in campo una serie di azioni per la gestione del lavoro in vigna. Prima tra tutte, fare rete fra i territori, dove i lavoratori irregolari si spostano a seconda dei periodi dell’anno, per concordare politiche e interventi che possano dare risposte efficaci. Ma anche formare i futuri lavoratori e collaborare attivamente con il mondo delle cooperative per garantire il rispetto delle norme e delle condizioni etiche di chi lavora nelle aziende e nei campi. Lo ha spiegato il presidente Matteo Ascheri in occasione di Changes, convegno all’interno di Grandi Langhe 2023.

Fonte: Italia Oggi.

Motier Ventures, un family office controllato dai proprietari di Galeries Lafayette….
ha preso una quota di partecipazione in Winechain il marketplace per wiNeFT che collega aziende vinicole pregiate a nuove generazioni di appassionati di vino nel mondo. L’accordo arriva con l’annuncio che dalla seconda metà del 2023, la Fleur de Miraval Champagne House fondata da Brad Pitt, Egon Müller, Ceretto, Cos d’Estournel, Graham’s Port, Château de Beaucastel e altri, metteranno a disposizione sul mercato di Winechain alcune loro bottiglie. Per il lancio della piattaforma, Winechain ha detto di aver raccolto oltre 1 min di dollari.

Fonte: Italia Oggi.

La Giuva, cantina fondata da Alberto Malesani è stata acquistata da Signorvino.
società del gruppo Calzedonia, che ha deciso di investire nella commercializzazione e produzione di vino. Malesani, allenatore di Chievo, Fiorentina, Parma e Verona, ha fondato la cantina, guidata da Giulia e Valentina Maleaani, in Val Squaranto in provincia di Verona, nel 2003. La proprietà è di 10 ettari vitati con produzione di Valpolicella e Amarone. Signorvino ha segnato nel 2022 un fatturato di 50 min di euro, +20% sul 2019, raddoppiato sul 2021.

Fonte: Italia Oggi.

Cantina di Soave, cooperativa veneta del vino, cambia nome e si chiamerà Cadis 1898….
l’acronimo riprende le iniziali dello storico nome e ad esso è stato aggiunto l’annodi fondazione del gruppo. Ridisegnato il logo con grafica più minimalista e contemporanea, rivisto il sito web. Sotto il nome di Cadis 1898 trovano spazio le quattro cantine principali: Cantina di Soave, Cantina di Montecchia, Cantina di Illasi e Terre al Lago. Il bilancio d’esercizio 2022 è stato chiuso con un fatturato di 143,8 min (+ 16 % sul 2021).

Fonte: Italia Oggi.

Soave classico, arriva la rivoluzione del tappo a vite.
La rivoluzione del tappo a vite per il Soave Classico doc di uve Garganega ioo % da Graziano Prà (4o ettari vitati nelle colline del Soave e 8 in quelle della Valpolicella) che scommette anche per i suoi bianchi su una soluzione che “supporta la longevità del vino, permette una chiusura perfetta, garantisce il cliente, regge lo stress da trasporto”.

Fonte: L’Identità.

Rapporto industria agroalimentare – Spumanti italiani, un bilancio in bilico tra nuovi mercati e crisi bellica. Per Cantine Toso il bicchiere è mezzo pieno.
Com’è andato il mercato 2022 delle «bollicene italiane»? Trattandosi di vino, la metafora del bicchiere appare quanto mai azzeccata: mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda di come si scelga di interpretarlo. Da un lato, infatti, ci sono i numeri della Coldiretti che stimano in 700 milioni le bottiglie di spumante italiano (oltre i due terzi della produzione nazionale) stappate all’estero nel corso dell’anno passato, per un valore delle esportazioni che, sulla base delle previsioni dei dati Istat, ha superato i 2 miliardi di euro, trainato dalla domanda di Regno Unito (+27%) e USA (+13%). Altrettanto positivo il mercato interno, con un trend al rialzo che ha portato a stappare 95 milioni di bottiglie solo durante il periodo delle feste, in linea con il 2021.

Fonte: Mf.

Mestiere wine manager.
Lorenzo Tersi da quattro anni consecutivi è nella classifica dei 100 uomini più influenti nel mondo del vino, stilata dalla rivista Cronache di Gusto in occasione di Vinitaly. di Chiara Risolo AI ristorante di solito ordina una bottiglia vestita. Preferisce degustare alla cieca, ritenendo che sia molto più stimolante allenare sensi e memoria olfattiva, a costo di dover arrossire davanti a un sommelier. Per la verità questo è l’unico momento in cui Lorenzo Tersi si concede il lusso di sbagliare. Romagnolo di Cesena, classe ’70, marito dell’attrice. A capo di una società che si occupa di fusioni e acquisizioni nel settore vinicolo, Lorenzo Tersi è l’uomo giusto al momento giusto per concludere «eno-affari».

Fonte: Panorama.

Premiati i migliori Albana di Romagna A braccetto Tre Monti e Monticino Rosso.
Classifica con un doppio ex aequo, a dimostrazione dell’alto livello raggiunto dai produttori romagnoli. A Imola si è svolta lunedì la tradizionale cerimonia di proclamazione dei vini vincitori della decima edizione della selezione enologica Albana Dèi 2022 ideata dai curatori Carlo Catani e Andrea Spada e organizzata dal Consorzio Vini di Romagna, evento volto a valorizzare e promuovere il vitigno più identitario della Romagna, per diffonderne la cultura e attestare la sua grande personalità nella ricchezza di interpretazioni dei produttori. I sette Albana finalisti sono stati valutati alla cieca da una giuria tecnica formata da importanti critici delle principali guide dei vini e sommelier e, successivamente, votati da ben 370 appassionati nel corso del tour svoltosi nei mesi di ottobre-novembre in alcuni borghi e location della Romagna (Bertinoro, Torre di Oriolo a Faenza, Brisighella, Enoteca Regionale Emilia Romagna all’interno della Rocca Sforzesca di Dozza, Sala Checco Costa all’Autodromo di Imola) e poi in dicembre in alcuni ristoranti del territorio regionale.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

La sindaca sponsorizza alla Bit i vini made in Mercato Saraceno.
Anche la sindaca Monica Rossi 1 ha perso parte, due giorni fa, alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano, per promuovere il ciclismo della Valle del Savio. «Sono andata per parlare di Mercato Saraceno città del vino coi giornalisti – spiega la prima cittadina – Ho presentato le nostre eccellenze enologiche e per dissipare ogni dubbio ho fatto degustare il nostro vino». E chissà se, bevendo un calice di Famoso, non sia arrivata l’ispirazione per disegnare un’etichetta per i vini di Mercato a Giulio Giordano, il disegnatore di “Diabolik” presente all’incontro. La sindaca Monica Rossi a Milano con una bottiglia di vino “Famoso”.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Chianti, volano le vendite in Usa.
Il mercato degli Stati Uniti incassa un più 12%. Bene anche Canada Chianti, volano le vendite in Usa Continua il trend positivo perla denominazione del Gallo Nero.112022 si è chiuso infatti con un bilancio di bottiglie vendute che segna un +6% sulla media del triennio precedente. Ma preme sottolineare che è aumentato soprattutto il valore globale della denominazione, con un fatturato totale in netta crescita, che nel 2022 ha registrato un +17% rispetto all’anno precedente e addirittura +46% rispetto al 2020 (dati Osservatorio Maxidata). Il valore della denominazione cresce su tutta la filiera, anche a partire dal prezzo delle uve e dello sfuso: la quotazione media ad ettolitro di vino Chianti Classico nel 2022 è stata più alta di circa il 10% rispetto all’anno precedente, offrendo una maggiore remuneratività anche alle aziende che non imbottigliano.

Fonte: La Provincia Edizione Nazionale.

Strada del vino Colli di Luni, la Val di Magra come destinazione enoturistica.
Prosegue il percorso di realizzazione Stridi dei vino Colli di Lutti. L’idea, come strumento di promozione del territorio e del suo prodotto bandiera, ha preso le mosse nella scorsa Liguria da Bere- Se in passato enoturismo era considerato un segmento di nicchia, sa é OT mai consolidata quale proposta attrattiva per un pubblico diversificato, composto da esperti e professionisti, da semplici appassionati e curiosi. Attorno al vino sono nate nuove e pizi qualificanti esperienze: non solo degustazioni, visite ed eventi, ma attività outdoor tra I vigneti, esperienze di vendemmia turistica e occasioni per conoscere i territori attraverso le proprie produzioni d’eccellenza.

Fonte: Nazione La Spezia.

Le vigne senz’acqua – Vigneti a secco.
“Timori dei produttori in Langa per la siccità record: “Se continua così il prossimo autunno avremo davvero ben poco da vendemmiare” Tino Colla, produttore di lunga esperienza alla guida dei Poderi di famiglia con il figlio Pietro e la nipote Federica, l’altra sera durante un incontro con decine di altri vignaioli di Langa organizzato al Bricco Bompè dall’associazione Strada del Barolo, l’ha detto senza troppi giri di parole: «Se continua così, il prossimo autunno avremo ben poco da vendemmiare!». Una siccità così prolungata, in effetti, sulle colline albesi non si era mai vista e inizia a destare più di una preoccupazione, sebbene ora le vigne siano quasi in letargo, al minimo dell’attività vegetativa. «Noi stiamo finendo di potare le viti – conferma Antonio Deltetto di Canale.

Fonte: Stampa Cuneo.

Cara Bea, ci manchi (sempre) tanto.
ricordo: la corrispondente de La Nazione per il Valdarno fiorentino morì a 42 anni nel dicembre 2020 Cara Bea, ci manchi (sempre) tanto Venerdì al Palazzo degli Affari di Firenze la consegna del premio giornalistico intitolato a Beatrice Torrini. Torrini era brava, solare, disponibile, corretta nella professione e nella vita, appassionata. Amava scrivere e amava il vino, passioni che era riuscita a unire nello specializzarsi in giornalismo enologico, insieme all’occuparsi della cronaca quotidiana dai territori del Valdarno fiorentino per il nostro quotidiano. Beatrice ha lasciato la sua famiglia, gli affetti, gli amici, i colleghi e tutti noi della Nazione nella notte della vigilia di Natale 2020.

Fonte: Nazione Firenze.

I vini di Carmignano vanno in anteprima con gli altri toscani.
Chiusi BuyWine e PrimAnteprima, a Firenze la settimana delle «Anteprime» dei vini toscani prosegue al Palazzo degli Affari, con degustazioni per addetti ai lavori in calendario: venerdì sarà la volta de «L’Altra Toscana» (che riunisce i seguenti consorzi: Consorzio di Tutela dei Vini Carmignano, Chianti Rufina, Consorzio Vini delle Colline Lucchesi, Consorzio Vini Cortona, Consorzio del Vino Orcia, Consorzio Vini della Maremma Toscana, Consorzio di Tutela Vini Dop Suvereto e Val di Cornia Wine, Consorzio Terre di Pisa).

Fonte: Nazione Prato.

Divento Vino, l’evento della Pro Loco.
A Vinci un percorso con protagonisti ventiquattro produttori della zona Vinci Far scoprire il percorso del vino e farne conoscere i cambiamenti durante la conservazione. È la missione di Divento Vino, l’evento organizzato dalla Pro Loco di Vinci in collaborazione con i produttori vitivinicoli della zona, che porterà gli appassionati a vivere l’evoluzione del vino, dalla sua nascita all’imbottigliamento, attraverso la sua conservazione nei vari contenitori, siano essi botti, di cemento odi vetro. L’idea è appunto quella di invitare ogni produttore a scegliere una prova di botte per fare assaggiare il proprio vino per com’era e per com’è. Attraverso questa evoluzione, l’appassionato può degustare il vino e apprezzarne i suoi cambiamenti.

Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.

Le eccellenze del vino a Palazzo degli Affari. In vetrina anche il Consorzio Doc Terre di Pisa.
Seconda edizione de L’Altra Toscana a Firenze, due degustazioni guidate da Gorelli Il presidente Cantoni: «Entusiasti di questa opportunità per valorizzare il territorio» Tericciola «L’anno scorso alla prima edizione de L’Altra Toscana eravamo in 10, quest’anno i consorzi sono diventati 12, a testimoniare la grande poliedricità della proposta enologica dei nostri territori e la forza riconosciuta al nostro progetto. Un progetto che da un lato-con l’unione-dà un impatto di immagine ai vini di questi Consorzi e, dall’altro – con un’offerta unica per varietà – va incontro anche alle esigenze di operatori continuamente alla ricerca di novità da proporre a consumatori sempre più curiosi», spiega Francesco Mazze» alla guida dell’Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Fonte: Tirreno Pisa-Pontedera.

Signorvino va all’estero e apre anche a Parigi.
Un fatturato di 55 milioni di euro, 1,8 milioni di bottiglie vendute, 29 punti vendita in Italia, l’ultimo inaugurato recentemente a Bolzano. Questi i dati 2022 della catena Signorvino, società del gruppo Calzedonia. «II 2022 è stato un anno fondamentale», spiega il general manager Luca Pizzighella «abbiamo fatturato il 10% in più di quanto preventivato, organizzato oltre 1.000 eventi dedicati ad appassionati e addetti a lavori». Obiettivo 2023? «Offrire ai wine lover un’esperienza sempre più qualitativa». Quest’anno il progetto Signorvino diventerà internazionale: sarà inaugurata a Parigi, prima enoteca all’estero della catena, «uno spazio studiato per fare conoscere il patrimonio vinicolo della Grande Cantina Italiana» evidenzia Pizzighella.

Fonte: Arena.

Due maxi depuratori per la cantina Terre Serve l’ok ambientale.
Potenzialità complessiva pari a un bacino di 40mila abitanti Tratteranno scarichi di lavorazione con una linea per i fanghi.

Fonte: La Provincia Pavese.

L’Amarone e la sfida dell’appassimento, dalla candidatura all’Unesco ai dubbi sul futuro.
L’Amarone non vuole farsi trovare impreparato alle sfide del futuro. E lo fa bussando alla porta dell’Unesco, completando il dossier per far riconoscere la messa a riposo delle uve per l’Amarone, cioè la tecnica dell’appassimento, a patrimonio immateriale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Un passo importante, come raccontiamo nell’articolo che potete leggere cliccando qui, ufficializzato durante l’evento Amarone Opera Prima, che si è tenuto il 4 e il 5 febbraio a Verona, che racconta la volontà di valorizzare la propria storia, di rendere la tecnica stessa con la quale si produce l’Amarone un caposaldo di tutta la Valpolicella e, più in generale, del Veneto.

Fonte: Identità Golose.

Vino: un solo Grignolino tra i migliori 99 vini italiani.
Compare un solo Grignolino nella classifica 2022 dei 99 migliori vini italiani, stilata dal critico italo-canadese Ian d’Agata. Si tratta del Grignolino del Monferrato Casalese doc Bricco del Bosco 2021 di Ermanno Accornero di Vignale Monferrato, socio del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, con il punteggio di 94/100. A seguire, nella lunga classifica successiva ai primi 99, compaiono altri due Grignolini, in questo caso d’Asti: il 2021 di Luigi Spertino di Mombercelli (93/100) e il Monferace 2017 della Tenuta Santa Caterina di Grazzano Badoglio (92/100).

Fonte: ANSA.

Quanto vale l’etichetta di un vino?
L’etichetta di un vino non ha un valore assoluto ma è sicuramente una componente fondamentale per determinare il successo o meno di un vino sul mercato. Pensiamoci bene. In Italia come in Francia o in Spagna ( i maggiori paesi produttori di vino al mondo ) gli scaffali dei supermercati piuttosto che delle enoteche sono pieni di vini diversi tra loro su cui il consumatore medio ha difficoltà ad orientarsi. In un certo senso si, anche se online le informazioni del prodotto sono meglio specificate negli appositi spazi dedicati alle caratteristiche del vino che consentono al consumatore di selezionare con più facilità il vino secondo i propri gusti.

Fonte: Firenze Urban Lifestyle.

I Migliori Vini Italiani in scena a Roma.
l’appuntamento con le eccellenze vitivinicole in programma a Roma al Salone delle Fontane dell’Eur dal 17 al 19 febbraio 2023, avrà come tema “C’è Fermento”. Un file rouge che caratterizzerà tutte le attività in programma, scelto da Luca e Francesca Romana Maroni, ideatori e organizzatori della kermesse, non solo per la sua attinenza al mondo vitivinicolo e ai suoi processi produttivi, ma anche per dare risalto alla voglia di ritorno alla normalità e di ripresa dopo un periodo di convalescenza causato dalla pandemia. “Nel corso dei tre giorni affronteremo il tema della fermentazione in tutti i suoi aspetti. Parleremo quindi di effervescenza e lievitazione, cercando di coglierne tutte le sfaccettature che potranno riguardare certamente il vino, e non per forza le bollicine, ma anche altre materie prime, dall’acqua ai cibi solidi” racconta entusiasta Francesca Romana Maroni, CEO di Sens Eventi.

Fonte: Corriere del Vino.

L’export di vino toscano nel mondo è un biglietto da visita unico.
Che sapore ha un vino in anteprima? Se l’assaggio avviene in Toscana fino al 17 febbraio, avrà senz’altro anche quello del business. Sette giorni di intenso lavoro infatti attendono tutti i partecipanti alla settimana delle anteprime, in occasione della quale i consorzi vitivinicoli toscani presentano le nuove annate. Inaugurata ufficialmente sabato 11 febbraio con il taglio del nastro al termine dell’incontro introduttivo di PrimAnteprima, che fa il punto sul settore enologico regionale parallelamente alla manifestazione b2b del BuyWine, la settimana vede gli operatori del settore approfondire un rapporto già collaudato con le cantine e i vitigni, con il Sangiovese indiscusso protagonista del panorama ampelografico regionale contornato da numerosi vitigni minori che in una convivenza pacifica contribuiscono al successo del made in Tuscany. Secondo i dati Ismea -attualissimi, febbraio 2023- del report “I numeri del vino in Toscana”, crescono valore ed esportazioni, che maggiormente sono dirette fuori dall’Unione Europea (67% volume e 72% valore), capofila gli Stati Uniti che da soli fanno il 34% in volume e il 38% in valore seguiti da Germania e Canada.

Fonte: Teatro Naturale.

“L’Umbria del vino”, fase finale del concorso. La premiazione a Perugia.
Le 58 aziende partecipanti alla seconda edizione del concorso enologico regionale, con i loro 162 vini, il 16 febbraio sapranno i nomi dei vincitori. Per il concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”, concluse le sedute di assaggio della commissione di qualità, è ora arrivato il momento della proclamazione e successivamente della premiazione dei vincitori. C’è molta attesa per sapere i nomi delle aziende vitivinicole selezionate dopo la fase delle degustazioni alla cieca di 162 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità, frizzanti, dolci) delle 58 cantine umbre, in rappresentanza di tutta la regione. Proprio nella sede di Perugia dell’ente camerale, giovedì 16 febbraio alle ore 10,30, sala del Consiglio, è in programma la conferenza stampa durante la quale, oltre alle valutazioni sul concorso, sulla qualità e la crescita dei vini umbri a bilancio del lavoro svolto dalla commissione, saranno annunciate tutte le aziende vincitrici.

Fonte: TeleAmbiente.

La crisi climatica e la produzione di vino italiano.
L’attuale situazione ambientale, segnata da una grave crisi climatica potrebbe provocare una perdita del 68% delle attuali aree agricole e incidere in maniera negativa anche sulla produzione di vino italiano. Se la crisi climatica peggiorasse e le temperature medie salissero di anche soli due gradi, come anticipato, ci sarebbero effetti negativi anche sulla produzione di vino italiano. I dati attuali non sono per niente rassicuranti, infatti, questi ultimi 20 anni sono stati i più caldi mai registrati, tanto che la temperatura media globale attuale è di circa 1 grado più alta rispetto ai livelli preindustriali della fine del diciannovesimo secolo. Ciò anche a causa delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane. Questi risultati hanno allarmato gli scienziati, che prevedono conseguenze catastrofiche, sia sul clima, sia sull’ambiente.

Fonte: Habitante.it.

Le spedizioni di vino dalla Francia crescono del 10,2% nel 2022, a quota 11,6 miliardi di euro.
Dati Fevs: record per il wine & spirits, che raggiunge i 17,2 miliardi di euro (+10,8%). +14% in Usa, +7% in Uk. Giù i volumi. L’export di wine & spirits francesi, nel 2022, è cresciuto del 10,8%, raggiungendo un nuovo record, a 17,2 miliardi di euro, come raccontano i dati pubblicati oggi dalla Fevs, la Fédération des Exportateurs de Vins & Spiriteux de France, che sottolineano anche il calo dei volumi (-3,8%) ed il peso specifico (tutto da calcolare, ma ben chiaro) dell’inflazione. La bilancia commerciale è in positivo per 15,7 miliardi di euro (+10,3%), rendendo quello dei wine & spirits il secondo settore con il più alto surplus dietro all’industria aeronautica.

Fonte: WineNews.

I sistemi di tappatura del vino, spiegati da un enologo.
Proviamo a spiegare tutti i sistemi che si possono usare per consentire al nostro nettare preferito di arrivare integro fino a noi. Se pensate sia un dettaglio, non avete mai studiato bene pregi e difetti di ogni tipologia di tappo. Quanto sottovalutiamo i dettagli? Spesso, moltissimo. Come nel caso delle bottiglie di vino, per le quali diamo estrema importanza al contenuto (e ci mancherebbe), vetro e forma, ed etichetta dimenticando la parte funzionale che riesce a far arrivare dalla cantina a noi il vino nelle sue condizioni perfette, o almeno quelle in cui l’enologo ha deciso che quel vino dovesse avere per noi. “Capire” il tappo e riuscire a controllarne gli effetti è dunque uno dei passaggi fondamentali per chi fa vino e la scelta è ormai vastissima anche in questo ambito.

Fonte: Linkiesta.

TURISMO, LUCASELLI: VINO NON SOLO PRODOTTO MA OFFERTA DA VIVERE, ECCO PDL.
“Questa pdl è la miglior risposta al tentativo di penalizzare il prodotto ‘vino’ in Europa: la scellerata decisione della Commissione europea di girarsi dall’altra parte davanti alla scelta dell’Irlanda di rispondere con la baggianata delle etichette al problema dell’alcolismo n… (© 9Colonne – citare la fonte…).

Fonte: 9Colonne.

STAMPA ESTERA

Vins et spiritueux: nouveau record à l’export malgré les vents contraires.
Les exportations de vins et spiritueux ont progressé de près de 11 % à 17,2 milliards d’euros en 2022, selon la fédération FEVS. • Un nouveau record malgré l’inflation et la guerre en Ukraine. Retord Astre. Les eapurtationsde sil%Md sptraueux ont bo idtdell%fi f7,2 milliard devrosen2022. selon ta Fédération nationale des vires et spirtme x(FEVS).CétatGiron, son président. y sont -!a résilience d’en saxaur dites un enkwmaneruparr ctnliirrmcnr complexe, du fait Ju calmar géopolitique Le dynamisme du commerce bars Union Etuopeenne, qui muesente les trois quarts desexportaduus, Lalique a nouveau record. Les tins pèsent deux foesplers lourd que les spirit tee as (S.4 milliards) dans uc scar aavec cl es expéditions dc 12,6rttlllitirilsd”eures(+i0.2%Ì.1is ottrptusque oornper>se les pertesde vOlumes (4:,6 %). ma ü is part due a l’inflation dans Is hausse de la saleur es4tortee n’a pee (4e précisée. Le champagne fait figure de gaie g agnan tairas ce Dilan mondial. ti est k seul vin a avoir progresse en volume (+8.596) et en valeur (.20%1. < lis Erfas-Unis ant particulièrement performd. Les Ar:161’tuhts on! aime leurs habitude deccnso,mn udntt erse sont mist boire du champagne à la maison hors retlebrwiun. rs artl rire les writes vas ie haul ». 3 commenté Maxime ‘ibit hart. lep’r sidentdesvlgtterons Les Unis-Unis filmai tout • Le Jap on Itroesteme marché du champagne, hi DL R] a redémarre plus tardivement que nos outras diems mals !I est revenu tea’s Jon. D’wte maniera génitale, depuis la 9u du [oyat k,Smrer atcursse sciai nais ábotredu cluritpraene ide futon netterruntplusinforme/e Le Cognac reste de loin k leader ewe 72 % des exportations dr spiritueux en valeur devant le vodka française, mais il a fluiti en wiltette (-3.7 %). Le chiffre d’affaires en Chiite sent maintenu malgré Iecxnr finement lacet En revanche. les exportations vers Hong Kong, platelorme de réexportation vers t’Ade.ant balssi de29i.. Pimr ten semble des vas ee spirt Meta, 1eSE mu-Unis r tintente d u cla ssemert r á[‘etport avec 14 maiLard s d’rntrvs , erb ha u sse de 14 % rrffiI)çré des volumes en rrtraltde ,. Les 5 41 taxes Trump suspendues par le présidant Joe Eiden pèsent enture sur l’activai vin, qui n’a pas retrouve ,o n niveau an ttusleur au malt ne tiu litige entre H oe lzig et Aibus.

Fonte: Echos.

Les producteurs de cognac espèrent un rebond.
Leurs ventes ont reculé de 5 % en 2022. La réouverture de la Chine devrait les relancer. Avec 15,7 milliards d’euros d’excédent commercial enregistrés en 2022, les vins et spiritueux français ont conforté l’an dernier leur place de fleurons français du commerce extérieur. Mais si les expéditions de champagne (- 8,5 %) ou de vodka (+7,6%) se portent très bien, le cognac a vu ses volumes chuter de près de 4 % en 2022, selon la Fédération des exportateurs de vins et spiritueux (FEVS). En valeur, la dynamique reste très bonne avec un bond de 9,3 % du chiffre d’affaires, à 3,9 milliards d’euros, gráce aux hausses de prix. Mais sur cette AOC, dont 97% des ventes se font à l’export, ce coup de frein est une première depuis 2014 (excepté 2020, où les ventes ont souffert de la crise du Covid). L’interprofession du cognac (BRIC) explique ce repli (223 millions de bouteilles écoulées en 2021, et 212 millions en 2022) par un retour à la normale après une année 2021 exceptionnelle. «CelIe-ci avait été marquée par un phénomène de “revenge buying” après les restrictions sanitaires liées au Covid », explique un connaisseur du secteur. Par région, la Chine, le deuxième marché du cognac, a vu ses volumes dévisser de près de 13 %, au gré des multiples confinements et de la vague de Covid qui a mis le pays à l’arrêt fin 2022. «Depuis le Nouvel An chinois, la dynamique est très forte sur ce marché, rassure César Giron, président de la FEVS. La reprise de Ieurs voyages profitera aussi aux ventes dans le duty free, qui est un débouché important pour le cognac. Rien ne présage donc d’un mouvement de baisse plus catastrophique. » SI l’alerte rouge n’est pas de rigueur, l’intensité du tassement de la demande est suivie de phis près aux États-Unis, où les volumes ont cédé 3,2% en 2022. En début d’année, la disponibilité des eauxde-vie expliquait en partie la baisse des volumes mondiaux. Mais sur le premier marché mondial du cognac, le tassement des ventes est aussi entraîné par un essoufflement de la demande.

Fonte: Figaro.

Les vignerons du Bordelais et du Languedoc traversent une crise de surproduction.
La filière, confrontée à un mouvement de déconsommation, en appelle à l’aide de l’Etat Alerte rouge sur les vignobles bordelais et languedociens! Une fois de plus, la sirène de la crise a été déclenchée. Un appel à l’aide entendu par le gouvernement qui a esquissé, lundi 6 février, les grandes lignes d’un plan de soutien à ces régions viticoles secouées par une crise de surproduction. L’Etat s’engage tout d’abord à apporter une aide pour tenter d’éponger les surplus de vin qui stagnent dans les cuves. L’idée est de financer une distillation du vin en vue de le transformer en alcool (pharmaceutique ou alimentaire). « Nous estimons le volume total de vin à distiller à 2,5 millions, voire 3 millions d’hectolitres », affirme Jérôme Despey, viticulteur dans l’Hérault et secrétaire général du syndicat FNSEA, qui détaille la ventilation par grands bassins: « Près de 1,5 million d’hectolitres pour le Languedog environ 700000 hectolitres pour le Bordelais, le reste se répartissant essentiellement entre la vallée du Rhône et le Sud-Est. » Les professionnels réclamaient pour cette épuration des stocks, essentiellement des rouges mais également des rosés, une enveloppe de 200 millions d’euros. Le ministre de l’agriculture, Marc Fesneau, a, pour l’instant, promis un chèque de 16o millions d’euros. L’Etat avait déboursé un montant équivalent pour une opération de distillation similaire, il y a à peine trois ans. En 2020, la filière viticole subissait les effets de la taxe Trump pénalisant les exportations de vins vers les Etats-Unis. Surtout, elle était bousculée par les affres de la crise liée au Covid-ig. Les mesures de confinement, la fermeture des bars et restaurants et l’arrêt du flux de touristes étrangers avaient fait plonger un temps les ventes. Là encore, le Languedoc arrivait largement en tête des demandes de distillation, suivi de l’Aquitaine. Cette fois, les professionnels évoquent la déconsommation du vin rouge en France. Une tendance qui s’inscrit dans un historique de plus d’un demi-siècle. La forte baisse des ventes en grande distribution en 2022, estimée entre 10 % et 15 %, a contribué à déstabiliser le marché. C’est le cas pour Bordeaux, qui écoule plus de la moitié de ses volumes dans les grandes enseignes. Cette région est de surcroît touchée de plein fouet par le décrochage de ses ventes sur le marché chinois, sa première zone d’exportation depuis 2015. « En 2022, le recul des exportations vers la Chine est de 25 % à 30 %», précise ainsi Bernard Farges, président du Comité national des interprofessions à vins d’appellations contrôlées. Dans ce contexte particulier, le marché bordelais est devenu très disputé en matière de prix.

Fonte: Monde.

Les vins et spiritueux français s’exportent mieux que jamais.
Les ventes à l’étranger de champagne, cognac, bourgogne et autres alcools hexagonaux ont dépassé le seuil record de 17 milliards d’euros en 2022 La crise du Covid s’est-elle dissipée dans les vapeurs d’alcool? Champagne, cognac, vins…, jamais la balance commerciale française n’aura autant bénéficié de l’exportation de ces produits du terroir qu’en 2022. Selon les chiffres publiés, mardi 14 février, par la Fédération des exportateurs de vins et spiritueux de France (FEVS), le montant des ventes d’alcool français hors des frontières a dépassé le seuil record des 17 milliards d’euros. Signant une progression de 10,8 % par rapport à 2021, année déjà marquée par un fort rebond après le trou d’air causé par la pandémie mondiale. Le solde net atteint, quant à lui, 15,7 milliards d’euros, en hausse de 10 %, confortant la place du secteur des vins et spiritueux au rang de deuxième contributeur à l’excédent de la balance commerciale derrière l’aéronautique. « Le bilan zozz est à la fois historique et surprenant », réagit César Giron, président de la FEVS, qui se félicite de cette performance « dans un contexte turbulent et avec de fortes contraintes logistiques ». Petit bémol toutefois, il ne nie pas qu’une part de cette croissance en valeur des exportations est liée à l’inflation, qui a bondi dans le monde entier. Et il reconnaît que les volumes, eux, ont reflué de 3,8 %. Mais il se dit satisfait de constater que la dynamique est « équitablement répartie entre vins et spiritueux et alimentée par toutes les zones géographiques ». Un moteur s’est tout particulièrement distingué en 2022, en l’occurrence le marché américain, qui continue à jouer le rôle de locomotive. Les exportations de cognac, de champagne, de rosé de Provence ou de bourgogne ont encore bondi de 14 %, à 4,7 milliards d’euros, outre-Atlantique. Les Etats-Unis confirment ainsi leur place de premier pays de destination des alcools français loin devant le Royaume-Uni. Deux ans après le Brexit, les Britanniques semblent toujours priser les breuvages hexagonaux. Viennent ensuite la Chine, où la croissance a été stoppée net, l’Allemagne et Singapour. La FEVS note également de nouveaux potentiels, en particulier en Afrique, avec une hausse des exportations sur ce continent de 21 %, à 44o millions d’euros. Record pour le champagne Parmi les alcools plébiscités, le champagne a particulièrement pétillé en 2022. Le négoce international du vin à bulles champenois a progressé de 20 % pour atteindre un niveau record de 4,2 milliards d’euros avec un écoulement de 187 millions de bouteilles, un chiffre lui aussi en progression. De quoi damer le pion au cognac. Même si la précieuse eau-de-vie charentaise continue à se valoriser, avec un chiffre d’affaires de 3,9 milliards d’euros, le nombre de flacons commercialisés est en retrait.

Fonte: Monde.

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