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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 16 agosto 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologie, enologia, vino, olio, agroalimentare e consulenza nuovi impianti cantina.
Sistema Prosecco: faida o opportunità?
Non accenna a smorzarsi la polemica innescata dal “Prosecco hills link”, il servizio Mom di bus navetta che effettua il tour sulle colline della DOCG da Conegliano a Valdobbiadene, colpevole – secondo molti produttori della DOCG – di veicolare una comunicazione incompleta e fuorviante. Non c’è dubbio che l’aggiunta della scritta “Conegliano-Valdobbiadene” sul bus di Mom (e su altri supporti di comunicazione) potrebbe essere un modo efficace per aumentare la consapevolezza della denominazione e differenziare il Prosecco DOCG dagli altri prodotti simili.
Fonte: Wine Idea.
Tutto in famiglia: i cugini Danesi e il vino giovane che guarda al territorio.
Mario compirà 36 anni a settembre, Massimo li ha festeggiati a fine luglio: Elisa ne ha 39, Angelo 32. Largo ai giovani, largo ai cugini Danesi che ormai da oltre un decennio guidano la cantina San Michele di Capriano del Colle, sul Montenetto: operativa dai primi anni Ottanta, sempre in famiglia, oggi propone un carnet da 9 etichette (tutte biologiche) in tre linee (i classici, le selezioni, le eccellenze) per una produzione complessiva di circa 70mila bottiglie l’anno, da 16 ettari di vigneti in gran parte Marzemino (5 ettari), Turbiana e Merlot (3 ettari ciascuno) e a seguire Chardonnay, Barbera, Sangiovese e Pinot bianco. Una storia antica, una svolta recente: ai primi esperimenti sul Marzemino e sul metodo classico, a cura di papà e zio, è l’ingresso in azienda della nuova generazione che ha portato grandi cambiamenti. Ovvero: una nuova immagine (il “vino a colori”: ogni etichetta, un colore diverso), la scelta di produrre in regime biologico, la ricerca volta a un continuo miglioramento dei vini.
Fonte: BresciaToday.
Il bianco italiano più caro della storia? È sardo e costa 1300 euro.
Il Vermentino dei record lo fa a Palau (Sassari) Emanuele Ragnedda, figlio del fondatore della cantina Capichera (venduta lo scorso anno). Il produttore: “Troppo caro? Si paga la dignità della Sardegna”. Dopo i bollettini meteorologici di questa estate, viene da chiedersi: chissà tra qualche anno – al netto degli sconvolgimenti climatici – cosa sarà la Sardegna del vino? Perché il panorama sta cambiando e continuano ad arrivare da qui le cantine in assoluto più interessanti che abbiamo scoperto in questi anni. ConcaEntosa non fa eccezione ed ha una storia tutta da raccontare. Appartiene a un figlio d’arte, Emanuele Ragnedda, oggi trentanovenne, figlio di quel Mario Ragnedda che fondò (e ne è rimasto proprietario fino allo scorso anno) la cantina simbolo del Vermentino di Gallura, Capichera.
Fonte: la Repubblica.
I 65 anni di storia della “Cantina siciliana” a Trapani.
Sessantacinque anni di attività. Di storia. Di tradizione. Nel segno della cucina tipica trapanese. Ma anche dell’accoglienza, dell’ospitalità, dell’empatia con il cliente e l’avventore. Il 13 agosto 1958 nasceva, a Trapani, la trattoria Cantina siciliana. Era l’inizio di un’era nel settore della gastronomia. Nel caratteristico locale di via Giudecca, nell’antico quartiere ebraico, nella zona del centro storico, Pino Maggiore – cuore e anima dell’attività – lavorava sodo in cucina, preparando prelibatezze a base di pesce, accompagnate da una vasta gamma di vini siciliani, che hanno fatto la fortuna della trattoria. Aveva sei anni quando ha messo piede lì dentro. Da “sguattero” ad oste – guai a chiamarlo chef-, da maestro cuscusiero ad ambasciatore nel mondo della gastronomia trapanese. Tanti successi costellati da sacrifici. Ma è l’incontro tra Pino Maggiore e Hajer Aissi a suggellare il definitivo “salto di qualità” della Cantina.
Fonte: TP24.it.
Scansano, concerto nella Cantina dei Vignaioli del Morellino.
Mercoledì 16 agosto alle ore 21,30 Grey Cat Festival torna alla Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano. Per questa nuova edizione, sarà sul palco Maurizio Rolli con “Sound Archives” con Emanuela di Benedetto alla voce , Gianluca Caporale al sax , Giulio Gentile al pianoforte , Maurizio Rolli al basso e contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria. Questo gruppo è a tutti gli effetti una reincarnazione degli “Archivi sonori”, band attiva dal 1992 al 2006 che ha contribuito alla crescita e all’affermazione a livello internazionale dei suoi componenti (Diana Torto, Israel Varela, Angelo Canelli, Gianluca Esposito e lo stesso Maurizio Rolli). La band produsse un disco ambizioso (“Archivi sonori”-Wide Sound 2003), che ottenne un grande successo. Il gruppo interruppe la sua attività con la morte dello straordinario pianista Angelo Canelli in un incidente d’auto avvenuto proprio dopo un concerto della band, fino a oggi. Dopo quasi quindici anni, Maurizio Rolli, bassista ormai noto in ambito internazionale, mette in campo una formazione composta dai migliori musicisti che ha incontrato nella sua lunga carriera. Il tutto, sapientemente mescolato, dà vita ad una musica realmente “cross-over”, che pesca dalla tradizione jazzistica, dalla sapienza armonica della musica colta del ‘900 e dall’energia del rock, aggiungendo la varietà ritmica del flamenco e delle musiche di folclore europeo.
Fonte: La Nazione.
A Cariati arriva il ferragosto “plastic free”. La provocazione de ‘A Cantina: «Basta oicofobia».
Per tutti quelli che avranno mangiato male nei pranzi-cliché di Ferragosto, ‘A Cantina propone una speciale serata di disintossicazione identitaria e plastic free, a base di cicoria, vino calabrese di qualità, tarantella soft e se proprio necessario con amari e cocktail di questa terra. Antidoti all’oicofobia purtroppo diffusa. Reduce e soddisfatto insieme alla stilista Fina Scigliano della super sfilata alterativa che nei giorni scorsi ha fatto letteralmente brillare di bellezza e provocazioni, di arte e artigianato, la Cittadella Fortificata Bizantina, la banda della Cantina, capitanata dall’istrionico Giovanni Filareti non perde l’occasione per continuare a ribaltare i tabù delle feste comandate, spesso svuotati di ogni radice e di ogni autenticità, Ferragosto in primis. Porca miseria. «Parole d’ordine, quindi, respirare, sorridere, no stress e tanti colori, tutti quella della tavolozza dei prodotti dei nostri orti, della filiera corta, sia essa di terra o di mare e del vino dei vitigni più magici della nostra Enotria millenaria, la stessa che – ricorda Filareti puntando l’indice della vittoria col gambero viola di Cariati – ha dato il nome a tutta l’Italia.
Fonte: Corriere della Calabria.
Cantine sottomarine: il vino al profumo di mare piace sempre di più.
Sono sempre più numerose le “cantine sottomarine” per affinare il vino nei fondali del mare. Affinare il vino nelle acque del mare sta diventando un trend sempre più diffuso sia in Italia che all’estero, facendo innamorare della metodica enologi, sommelier e chef stellati. E proprio in questa cornice si inserisce il progetto sperimentale “Cantine sommerse“, ideato dall’azienda vinicola Cantine PaoloLeo di San Donaci (Brindisi), che troverà posto nelle acque dell’Area Marina Protetta sulla scorta della prativa già adottata già adottata in diverse regioni italiane (Emilia-Romagna, Sardegna, Liguria, Toscana) e paesi esteri (Grecia, Croazia) che interessa anche parchi marini e siti di interesse comunitario. Anche se appare fantascienza, le radici di questo approccio sono molto antiche. I primi furono i Greci. 2.500 anni fa, gli isolani di Chio, un’isola greca dell’Egeo orientale, lasciavano per qualche giorno gli acini raccolti a mollo in mare, così da eliminare quel velo sottile che ricopre la buccia detto Pruina, così da rendere il successivo appassimento delle uve più veloce. Inoltre, si riteneva che questa tecnica aiutasse l’uva a esaltare profumi e sapore. Dunque, il loro approccio non riguardava l’affinamento ma comunque avevano capito l’immenso potere del mare sul vino.
Fonte: FIRSTonline.
Fine wines: ecco come investire in vino, il nuovo bene-rifugio.
Investire nel vino significa, innanzitutto, diventare un collezionista di etichette di pregio. Quando si crea la propria selezione di bottiglie, che si intende monetizzare poi in seguito, ci sono diversi elementi che è necessario tenere in considerazione e conoscere a priori. In primis, è fondamentale sapere che di tutta la produzione di vino al mondo, solo circa l’1% possiede le caratteristiche per essere considerata oggetto da investimento. Ogni anno, esperti sommelier degustano centinaia di vini non appena essi vengono rilasciati sul mercato e, a seconda delle diverse qualità gustative, ne assegnano un punteggio su una scala da 0 a 100. Un’etichetta, per essere considerata da investimento, deve totalizzare almeno 90 punti e quando un’etichetta riceve il punteggio massimo di 100/100, il suo prezzo può anche raddoppiare, come ad esempio nel caso Sassicaia.
Fonte: Economy Magazine.
Vino, il sole d’agosto per salvare la vendemmia nella crisi climatica.
Ottobre è dietro la vigna, la raccolta di questo 2023 ci dirà molto a proposito dei dati allarmanti delle ultime settimane. Il sole di agosto mitigherà i danni di questa vendemmia difficile? Franciacorta e Sicilia hanno già comminciato per il resto, come detto, aspettiamo il gran finale della raccolta fino a ottobre, a ridosso dell’autunno. Le aspettative degli operatori sono, salvo le aree fortemente colpite dalla peronospera e altri parassiti, per «una raccolta regolare nei tempi e un lieve calo quantitativo», mentre per quanto riguarda la qualità delle uve saranno cruciali le prossime settimane. A differenza dello scorso anno, nel 2023 si sono registrate, in tutta Italia, abbondanti piogge durante la primavera che, spiegano gli enologi, se da una parte hanno ricostituito le riserva idrica dei terreni reduci di due annate molto secche, dall’altra hanno esposto i vigneti, specialmente nel Centro e Sud Italia, ad attacchi crittogamici. Molti produttori, si sono trovati a combattere contro peronospora e oidio (malattie della vite che danneggiano germogli, foglie e grappoli) moltiplicando tempo, fatica e investimenti.
Fonte: Il Messaggero.
Guida ai Vini dell’Etna 2024, ecco le 34 etichette Imperdibili.
Trentaquattro vini Imperdibili nella Guida ai Vini dell’Etna 2024 edita da Cronache di Gusto. Come è consueto il giorno di Ferragosto sul nostro giornale on line è dedicato alla presentazione della nuova Guida ai Vini dell’Etna, unica nel suo genere, e all’elenco dei vini Imperdibili, ovvero la massima eccellenza del territorio. La Guida sarà disponibile in autunno, ma intanto è utile far sapere quali sono i vini da bere assolutamente per l’ottava edizione della nostra pubblicazione. Quest’anno le etichette sono ben 34, cinque in più rispetto all’edizione 2023, così suddivisi: undici bianchi, ventidue rossi e, per la prima volta, un rosato. Segno che l’eccellenza dei vini etnei comincia ad articolarsi in più tipologie. Registrando anche un balzo dei bianchi: l’anno scorso erano otto. Agli amanti dei numeri evidenziamo che per l’ottava edizione della nostra Guida abbiamo recensito più di 480 vini di oltre 130 cantine. Tutto cresce sull’Etna, non con le percentuali degli anni scorsi, ma il trend è sempre sul segno più. Per tre cantine è la prima volta che con una propria etichetta entra a far parte dell’Olimpo delle nostre degustazioni portando a casa un vino Imperdibile. E tra i vini Imperdibili tante nuove etichette seppur di cantine già presenti negli anni con etichette ritenute da noi al top..
Fonte: Cronache di Gusto.
Il vino italiano sul mercato dei consumi Usa vale 4 miliardi di euro. In testa la Francia.
Stati Uniti ancora primo consumatore di vino al mondo (e quarto produttore), ma spende di più per gli spirits. Il peso del “three-tier system”. Con 330 milioni di abitanti ed un Pil (Prodotto Interno Lordo) pro-capite di 63.358 dollari, gli Stati Uniti sono ancora oggi la principale economia al mondo, almeno sul fronte dei consumi. Compresi quelli di vino, nonostante il calo patito dalle esportazioni italiane nei primi 5 mesi 2023 (qui). Il Paese nordamericano è di gran lunga leader indiscusso nei consumi mondiali di vino, con 34 milioni di ettolitri (dati Oiv), pari al 15% dei consumi globali. Gli Usa, però, sono anche il quarto produttore al mondo, con 22,4 milioni di ettolitri, di cui l’85% prodotti dai vigneti della California, ed una singola azienda capace di rappresentare il 23,7% della produzione complessiva “a stelle e strisce”: Ernest & Julio Gallo Winery.
Fonte: WineNews.
Vino made in Tuscia: la Regione investe un milione e mezzo di euro nel settore vitivinicolo.
La Regione Lazio ha pubblicato il bando, la cui scadenza è fissata per il 18 settembre, a sostegno della promozione delle produzioni nostrane del vino sui mercati dei Paesi extra Ue, attraverso una dotazione finanziaria di un milione e 521mila euro per le annualità 2023-2024. In particolare, le risorse economiche sono così ripartite: un milione di euro per i progetti regionali del Lazio; 501mila euro a favore delle aziende nostrane a capofila di modelli multiregionali; 20mila euro per le iniziative intraprese dalle imprese regionali insieme a realtà di altre località italiane. Lo annuncia Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio. «La misura rientra nell’organizzazione comune del mercato vitivinicolo e può contare su contributi a fondo perduto a sostegno del 50 per cento della spesa, promuovendo il Made in Lazio e sostenendo le tipicità dei nostri produttori fuori dall’Unione europea al fine diffondere le cantine laziali con maggiore forza sulle tavole mondiali nel rispetto della tradizione e storia regionale», spiega l’assessore Righini, secondo il quale questo bando favorisce «l’unione delle eccellenze produttive del Lazio, ma anche le realtà singole o chi sosterrà le progettualità messe in campo dalle associazioni vitivinicole».
Fonte: ViterboToday.
Lapilli 2023: Successo strabiliante nell’evento di Vino, cibo, trekking e osservazione delle stelle sull’Etna.
Un riscontro di pubblico davvero importante all’evento Lapilli dello scorso 9 agosto 2023 promosso dal Comune di Linguaglossa e organizzato dall’associazione Ascuta in collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna e la ProLoco di Linguaglossa, Circa 2500 le persone arrivate a partire dal tramonto a Piano Provenzana provenienti dalle provincie di Catania, Messina e Siracusa per effettuare escursioni in Jeep e a piedi, degustare vini Etna Doc, guardare le stelle e assaporare prodotti tipici del territorio, in uno scenario unico a oltre 1810 metri di altezza sul livello del mare. Oltre 280 le bottiglie stappate dai sommelier dell’AIS ai banchi d’assaggio della Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, che hanno servito in mescita 50 etichette di vini Etna DOC dei diversi versanti del vulcano: bianchi, rossi, rosati e spumanti.
Il Sindaco di Linguaglossa, Luca Stagnitta ringrazia quanti si sono impegnati nell’organizzazione, in primis: “Ascuta per organizzazione evento, Strada Del vino per coordinamento degustazione, Pro Loco per supporto logistico, associazione Etna Antica Club per avere arricchito evento con il raduno auto storiche, le forze dell’ordine per il prezioso servizio garantito e tutti gli operatori di Etna Nord per la calorosa accoglienza.”
Fonte: Winery Tasting Sicily.
Torna la tradizionale Festa del Vino Già partito il conto alla rovescia Mostre, concerti e spettacoli.
Conto alla rovescia per la nuova edizione della festa del Vino di Montecarlo. La 55° edizione si terrà dal 31 agosto al 10 settembre pronta ad animare l’antico borgo della Piana, con spettacoli musicali e popolari, degustazione di vini e prodotti locali, spazi espositivi, mostre culturali e stand gastronomici. Protagonista sarà sempre lui, il vino che si produce sulle splendide colline con decine di etichette dei produttori locali. I dettagli del programma saranno presentati durante la conferenza stampa alla presenza del sindaco Federico Carrara, il 22 agosto, ma ecco alcune ricche anticipazioni: immancabili le “anime” della Festa: gli stand enogastronomici in Piazza d’Armi, la “Degustazione sotto le stelle” in Piazza Garibaldi e il Salotto del Vino e del Verde, luogo di incontro tra la cucina tradizionale innovativa e il mondo vitivinicolo montecarlese, all’Istituto Pellegrini Carmignani. Tra le novità la mostra “L’Arte incontra il Vino”. All’insegna della tradizione tornano la sfilata del corteo, organizzato dal Gruppo Storico Montecarlese, l’esibizione della Filarmonica Giacomo Puccini che accompagnerà il pubblico con la sua musica e l’8 settembre alle ore 21, la celebrazione dedicata alla Madonna del Soccorso, con la processione aperta da Don Lorenzo Battioli che percorrerà le vie del centro storico.
Fonte: La Nazione.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologia
A risentirci a domani.