rassegna stampa vino di mercoledì 19 luglio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 19 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Risiko agricolo.
Sale a 25 il numero dei soci del Consorzio Italia del Vino. Si sono, infatti, aggiunti: Diesel Farm di Renzo Rosso e Arianna Alessi, Tenimenti Leone di Calzedonia e famiglia Veronesi, eNosio del gruppo Mezzacorona. Tre ingressi grazie ai quali il fatturato aggregato di Italia del Vino supera 1,6 miliardi di euro. Il consorzio rappresenta una produzione complessiva di oltre 250 milioni di bottiglie e una superficie vitata complessiva di oltre 15mila ettari ubicati in 17 regioni italiane. Fanno inoltre parte del consorzio: Angelini WineseEstates,Banfi,Biso11542, CaMaiol, Cantina Mesa, Cantine Lunae, Casa Vinicola Sartori, Di Majo Norante, Duca di Salaparuta, Ferrari Fratelli Lunelli, Gruppo Italiano Vini, Librandi Antonio e Nicodemo, Marchesi di Barolo, Medici Ermete e Figli, Ronchi di Manzanoe C., Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Tenuta La Palazza, Terre de La Custodia, Terredora Di Paolo, Torrevento, Zaccagnini e Zonin1821. Un hub logistica green tutto quanto dedicato alla movimentazione della birra. Si tratta del nuovo spazio realizzato ad Oppeano (Vr) da Cab Log, azienda di logistica integrata con sede a Noale (Ve), che avrà una capienza di 70mila pallet su 50mila metri quadri di superficie e avrà la possibilità di amministrare più di 250 milioni di litri di birra in un anno.

Fonte: Italia Oggi.

Nel mondo prende piede il tappo a vite per i vini.
Cambia il modo di pensare le chiusure delle bottiglie di vino. Nel mondo il tappo a vite trova sempre più spazio. Molto meno in Italia; il paese resta ancorato al romanticismo che c’è dietro al tappo in sughero. Lo racconta a ItaliaOggi Emanuele Sansone, direttore generale business unit Italia del gruppo Guala Closures che ha lo stabilimento storico a Spinetta Marengo (Al) e il quartier generale a Milano. «Il sughero è legato al passato; le reticenze in Italia sono soprattutto legate ad aspetti culturali. Il tappo a vite garantisce la durata negli anni e ha l’ossigenazione controllata e programmabile dal produttore per ogni singolo vino. Anche i rossi tappati a vite invecchiano in maniera ottimale, perché a fare la differenza è la possibilità di agire sull’Otr, l’Oxygen Transfer Rate». Oggi nel mondo, su 3,2 mld di bottiglie di vino, un mld ha tappo a vite. «All’estero sono i rivenditori come le grandi catene della gdo inglese e Usa a chiedere bottiglie con tappo a vite», dice Sansone: «Si evita il famoso sentore di tappo: il 5% delle bottiglie tappate col sughero sa di tappo, ovvero 1,5 mld di bottiglie ogni anno devono essere buttate via».

Fonte: Italia Oggi.

Dal Casertano verso i campi Flegrei Così gli Avallone crescono nel vino.
Siamo l’unica azienda campana ad avere due cantine in regione. Siamo partiti dalla tenuta di Villa Matilde, nel Casertano, per sbarcare in Irpinia con la Tenuta Pietrafusa. Ora vogliamo continuare a crescere, ma sempre in Campania»: così Maria Ida Avallone, comproprietaria con il fratello Salvatore, dell’azienda napoletana fondata negli anni `60 a cui va il merito di aver riscoperto e valorizzato l’antico vino Falerno. In quale area della Campania intendete crescere? Acquisirete ettari o una cantina? Avallone preferisce glissare, anche per una questione di scaramanzia. Il deal sembra comunque abbastanza vicino. L’imprenditrice si lascia solo sfuggire un riferimento all’isola di Procida, che rientra nella Doc Campi Flegrei e dove i vini bianchi si basano essenzialmente sulla Falanghina, quindi in perfetta continuità con Villa Matilde. La Doc Campi Flegrei comprende 6 comuni di terraferma, da Napoli a Pozzuoli, salvo poi estendersi fino all’isola di Procida. Nell’isola gli ettari sono poche decine e il terreno è di origine vulcanica.

Fonte: Italia Oggi.

Vino appassito.
L’offensiva dell’Europa con gli allarmi sulla salute, i forti interessi su bevande alternative, la posizione ideologica che l’agricoltura – soprattutto quella «sana» – sia incompatibile con l’ambiente. Ma c’è anche una sovrapproduzione che, causa la crisi economica e i cambiamenti nei consumi, mette in difficoltà questo settore cruciale del Made in Italy. 66,3 Giacenze dl vino in milioni dl ettolitri. 1 consumatori in Italia sopra 114 anni sono II 55 per cento. Ma II 68 per cento beve saltuariamente. di Carlo Cambi paiono lontanissimi i tempi in cui sir Winston Churchill alla Camera dei lord portando il Regno Unito in guerra incitava: «Noi non combattiamo per la Francia, ma per lo Champagne». Sia detto per inciso: la riserva che produceva per lui e ancora si produce col suo nome Pol Roger è un gran bel bere. Solo che ora le cose sono molto cambiate: l’Europa combatte lo Champagne come il Chianti, il Barolo come l’Amarone, i grandi bordolesi come i Douro, i Cava come i Borgogna. Vuole cancellare il vino e ci sta riuscendo. L’intento come d’ordinanza è presentato come nobile: l’alcol fa male.

Fonte: Panorama.

Al via in Italia la vendemmia turistica.
Via libera per la prima volta in Italia alla “vendemmia turistica”, la possibilità di partecipare personalmente alla raccolta dell’uva tra i filari anche per i visitatori. Un opportunità resa possibile grazie al protocollo d’intesa sottoscritto fra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Associazione nazionale Città del Vino. Per vendemmia turistica, viene precisato nell’accordo, “si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio o alla visita e degustazione delle cantine locali”.

Fonte: Metropolis.

L’allarme caldo mette in pericolo anche il vino.
Col caldo da bollino rosso lungo la Penisola enotecari, ristoratori e, di rimando, i consumatori, rischiano di non ricevere prodotti al massimo delle loro qualità, a causa dei lunghi spostamenti in mezzi non a temperatura che andrebbero ad intaccarne le caratteristiche.

Fonte: Metropolis.

Un Vinitaly dedicato al Balsamico e la “magnum” di Dop.
Viene consumato da duemila anni ma ha potenzialità per crescere ancora L’uno è ottimo come ingrediente, l’altro come condimento: l’uno si usa “a crudo” e l’altro in cottura. Lo chef Stefano Corghi nel corso del forum del nostro giornale ha spiegato bene cosa significa, per chi cucina in modo professionale, usare Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop o Aceto Balsamico di Modena Igp. «Il Dop lo si usa al crudo, senza scaldarlo e si sente bene (magari extra vecchio), ad esempio sopra un calzagatto con insalata, verze, noci e Parmigiano Reggiano, come nel palato rimanga il suo sapore agrodolce. Se invece — ha sottolineato Corghi – mettiamo nel forno delle costine di carne, mezz’ora prima del fine cottura le possiamo togliere e versare su di esse qualche goccia di Igp per poi tornare a metterle nel forno. In questo caso il sapore dell’aceto si mischierà a quello della carne».

Fonte: Gazzetta di Modena.

La rassegna DiVino Etrusco si fa in due – II Divino Etrusco si fa in due.
Formula rivista per la 17a edizione: una settimana divisa nei week-end dal 17 al 20 e dal 24 al 26 agosto II DîVino Etrusco si fa ìn due Percorso enogastronomico La scorsa estate 76 aziende tra le vie e le piazze del centro presenti alla manifestazione con prodotti selezionati da 12 città Grande spazio anche ai concerti di Fabrizio Ercolani. Tarquinia è pronta a brindare al DiVino Etrusco. Ufficiali le date: sette giorni divisi in due week-end per la più grande kermesse dell’estate tarquiniese. La manifestazione, giunta alla sua 17a edizione, si svolgerà dal 17 al 20 e dal 24 al 26 agosto nel centro storico. La rassegna, presentata in anteprima a primavera nella prestigiosa cornice del Vinitaly, celebra il vino e il comune passato culturale della Dodecapoli etrusca, l’antica confederazione religiosa e commerciale che, oltre Tarquinia, comprendeva Vulci, Volterra, Volsini, Veio, Vetulonia, Arezzo, Perugia, Cortona, Cere, Chiusi e Roselle.

Fonte: Corriere di Viterbo.

Da sommelier a viticoltori: la storia.
Taglio del nastro con il sindaco Sandro Barcaglioni (foto) per l’azienda agricola «La Follonica», proprio sul monte Follonica. Una vigna di oltre 50 anni coltivata a Verdicchio, ma anche Trebbiano, Biancame, Montepulciano e Sangiovese e custodita dai viticoltori di prima generazione Lorenzo Brecciaroli e Leonardo Fiorenza. «Siamo amici fin da ragazzini – spiegano – e uniti dalla passione per il vino. Nasciamo, prima di tutto, come bevitori. Ci innamoriamo della viticoltura da braccianti in una grande cooperativa vinicola. Diventati sommelier abbiamo maturato il sogno di diventare produttori». «Mi avvicinai alla vinificazione 18 anni fa – spiega Leonardo – grazie alle 3 viti di uva fragola che nonno Francesco aveva in giardino.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

Intervista a Maurizio Montobbio – Vino Una bottiglia di Gavi presente in oltre 100 Paesi – “Il Gavi Docg in oltre 100 Paesi E sa anche invecchiare bene…”.
Una produzione da 14 milioni di bottiglie nel 2022 su 1.600 ettari complessivi; 190 aziende associate al Consorzio tra produttori, vinificatori e imbottigliatori; più di 500 famiglie impiegate nella filiera; 67 milioni di euro il fatturato complessivo delle aziende produttrici; l’85% della produzione destinata all’export; presenza in oltre 100 Paesi del mondo. Sono i numeri, in crescita, del ‘mondo Gavi’. Che, come racconta il presidente del Consorzio Maurizio Montobbio, non vuole fermarsi: «Siamo in ritardo, ma le nostre terre hanno enormi potenzialità». «Il Gavi Docg in oltre 100 Paesi E sa anche invecchiare bene…» • C’è il Consorzio Tutela del Gavi dietro alla (ri)scoperta della storica etichetta nel mondo. Il che vuol dire anche far conoscere un territorio che, dal punto di vista della bellezza, ha poco da invidiare ad altre realtà (al momento) più rinomate d’Italia.

Fonte: Piccolo di Alessandria.

I vignaioli di Riparbella fanno rete. Nuti: «Seguiamo l’esempio Bolgheri».
Oltre 2mila presenze a Ripawine con le degustazioni di otto cantine Riparbella Oltre 2mila persone lo scorso weekend si sono riversate nelle vie di Riparbella per l’evento che mette in mostra, e in degustazione, i vini delle cantine di Riparbella. Un successo record che è andato in crescendo negli ultimi anni. La Pro Loco, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il Comune, stima per questa edizione un incremento del 30 per cento di presenze. Una festa diffusa, che affianca alle cantine punti food dedicati ai piatti tipici e alle ricette riparbelline e punti di musica live: una formula che, visti i numeri, premia l’organizzazione. Ma il successo di RipaWine va di pari passo con la crescita del fenomeno “vino” a Riparbella. Quest’anno le cantine presenti erano 8, con l’esordio di Colline Albelle e il debutto il prossimo anno dell’azienda La Cava.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

«Maratone, ciclismo: basta abbinare sport e Prosecco».
Il dem Zanoni: «La Regione istiga all’abuso di alcol». L’assessore Caner. «È promozione del territorio» via EnA. Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni attacca frontalmente la Regione imputandole di sostenere l’abuso di alcolici. In particolare del prosecco. «Dalla “Prosecco Marathon”, che si snoda tra più di 20 cantine dislocate sulle colline, alla ‘Prosecco cycling’, gara ciclistica che premia i partecipanti con una bottiglia di Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, fino alla ‘Moto Prosecco’, descritta come occasione di ‘svago per affogare pensieri e stress della vita quotidiana’, – accusa il consigliere dem – è un pullulare di eventi a carattere sportivo che pubblicizzano questo prodotto enologico. Non solo la Giunta ne tollera il binomio ma addirittura lo sostiene, in alcuni casi finanziando queste manifestazioni».

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

«Brave Wine insidiosa» «No, solo ritorsioni» Masi, Boscaini-Rosso scontro all’atto decisivo.
Da un lato il cda di Masi Agricola, guidata dalla famiglia Boscaini, per cui Brave Wine «è un tangibile pericolo». Dall’altro Red Circle, la holding oltre la moda di Renzo Rosso, per cui «Brave Wine non è in concorrenza con Masi» e la revoca dei due suoi consiglieri «sarebbe del tutto abusiva», «una ritorsione» per l’aver impugnato il bilancio 2022 al Tribunale delle imprese di Venezia. Stanno nero su bianco nei documenti depositati per l’assemblea dei soci di venerdì, i termini dello scontro totale nella casa vinicola veronese dell’Amarone, quotata in Borsa, che oppone la famiglia Boscaini, con il 73,5%, all’imprenditore veneto della moda, che ha acquisito il io%. In discussione la revoca dei consiglieri Arianna Alessi, moglie di Rosso e ad di Brave Wine, che aveva sostituito il patròn di Otb dopo le dimissioni dal cda di Masi, e Lorenzo Tersi, anch’egli consigliere di Brave Wine, la holding che Rosso sta creando nel vino.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Masi Agricola assemblea ordinaria.
Assemblea ordinaria dei soci di Masi Agricola convocata per il 21 luglio. Come da protocollo , Masi Agricola, società quotata su Euronext Growth Milan e trai leader italiani nella produzione di vini premium, informa che i soci Sandro, Bruno e Mario Boscaini, titolari di 23.625.000 azioni della Società, pari al 73,48% delle azioni aventi diritti di voto,e il socio Red Circle Investments S.r.I., titolare di 3.215.568 azioni della Società, pari a circa il 10,00% del capitale sociale di Masi, hanno presentato nei termini applicabili le proprie proposte di deliberazione concernenti i punti all’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria dei soci della Società convocata per le 11, in unica convocazione.

Fonte: Cronaca di Verona.

Un mese alla vendemmia Sos di Confagricoltura: «Manca manodopera».
Poco più di un mese all’inizio della vendemmia e Confagricoltura lancia i1 suo grido d’allarme sul fronte della manodopera. II tema è emerso nell’incontro di ieri mattina, all’azienda Borgoluce di Susegana, alla presenza di tanti imprenditori del comparto. «Abbiamo voluto organizzare questo appuntamento proprio a Treviso perché la nostra rimane una provincia dove l’evoluzione del settore si è fatta sentire in maniera importante – ha detto Giangiacomo Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso – Qui si è sviluppato molto il viti-vinicolo che ha richiesto un certo tipo di manodopera che in passato si trovava localmente. Oggi, però le superfici sono aumentate e il cambiamento socio-economico del sistema ha imposto delle novità a cui adeguarsi. Ecco allora la nascita di agenzie di intermediazione che portano manodopera, ma che impongono agli imprenditori una serie di controlli e tutele maggiori affinché sia tutto regolare».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Lo scontro tra Masi e Red Circle in assemblea.
Da un lato i Boscaini che guidano la casa vinicola Masi con il 73,5%, dall’altro Red Circle di Renzo Rosso con il 10%. Sul tavolo dell’assemblea di venerdì la revoca dei due consiglieri in quota Rosso: la moglie Arianna Alessi (Ad della holding del vino Brave Wine) e il consulente Lorenzo Tersi, accusati di aver violato il diritto di concorrenza. I Boscaini – accusati da Rosso, che ha impugnato il bilancio, di non aver potuto esprimere il suo contributo in cda, dal quale si è dimesso – puntano a ridurre i consiglieri da II a 9. Red Circle, contro la revoca, propone in alternativa i nomi di Paolo Pippo Fratizio e Anna Maria Pontiggia, respingendo le accuse.

Fonte: Giornale di Vicenza.

«Eventi alcolici finanziati dalla Regione» La denuncia del consigliere dem Zanoni.
Sotto accusa la Prosecco cycling e le altre iniziative affini: «Violano il regolamento Ue» «Eventi alcolici finanziati dalla Regione» La denuncia del consigliere dem Zanoni. Veneti e approccio all’alcol, la fama li precede. Il culto del bere, a queste latitudini, è un dato di fatto. Certo poi metterci anche il sigillo istituzionale, non è proprio il massimo. È il ragionamento che ha portato il consigliere regionale Andrea Zanoni a firmare un’interrogazione, «Perché, in contrasto con l’Unione Europea e contravvenendo ad un accordo con il ministero della Salute, la giunta tollera e finanzia manifestazioni sportive che fanno pubblicità diretta ed indiretta a prodotti enologici?», chiede il consigliere dem. Zanoni poi spiega nel dettaglio a cosa si riferisce. «Dalla “Prosecco Marathon”, che si snoda tra più di 20 cantine dislocate sulle colline, alla “Prosecco cycling”, gara ciclistica che premia i partecipanti con una bottiglia di Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Vino, plastica, oreficeria Nordest sul podio dei distretti.
II presidente Gros Pietro «Le imprese dimostrano di crescere oltre la pandemia e di saper sopravvivere anche a questa guerra». Vino, materie plastiche, oreficeria, macchine agricole: i distretti del Nordest sono protagonisti della quindicesima edizione del rapporto annuale della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sulla velocità del recupero dopo il crollo del 2020. Sono ben 8 (sulle prime 16 posizioni) nella graduatoria del 2022 con le migliori performance in termini di crescita, redditività e patrimonializzazione e crescita nei mercati internazionali. Dopo il settore gomma del bergamasco, al secondo e al terzo posto assoluto si collocano due distretti dei vini (Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e Vini e distillati del Friuli) entrambi con una forte affermazione sui mercati esteri. Le bollicine di Conegliano-Valdobbiadene in particolare tornano in classifica dopo un annodi assenza, penalizzato dalla pandemia da Covid-19.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Cà Bolani: un’oasi di pace nel cuore della Doc Aquileia.
Il Parco della Vite di Cà Bolani alterna la distesa di vigne a 999 imponenti cipressi che delimitano la strada bianca e sterrata che conduce alla scoperta della Tenuta. Cà Bolani si trova nel cuore della Doc Aquileia, in provincia di Udine, situata in una posizione strategica da un punto di vista climatico in quanto le viti possono godere di temperature miti e della brezza derivante dalla Laguna di Grado. Questo microclima consente di esaltare i vitigni autoctoni, come il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Glera, il Friulano, ma dare anche ampia ed interessante espressione a vitigni internazionali come il Pinot Bianco, il Sauvignon, lo Chardonnay e il Pinot Grigio.

Fonte: Identità Golose.

Il vino affida all’arte il messaggio per le future generazioni: custodire la bellezza del Belpaese.
Come una delle più affascinanti fonti di ispirazione, il vino, frutto del lavoro dell’uomo ed appagamento dei suoi sensi, e con la vite simbolo di vita, è da sempre presente nella storia dell’arte. Da quando, però, le nobili famiglie del vino hanno iniziato a commissionare opere d’arte ai più grandi artisti della loro epoca, ad oggi, che la lunga tradizione di mecenatismo culturale da parte del mondo del vino prosegue con sempre più cantine che affidano all’arte contemporanea il “messaggio universale” che c’è dietro alla produzione dei loro vini, per trasmetterlo e preservarlo per le generazioni future, i motivi sono cambiati. Se nel Rinascimento questo voleva dire mostrare l’importanza che l’arte di produrre vino aveva nella propria storia familiare, come passione e nei propri affari, oggi agli artisti si chiede di rappresentare attraverso il vino i legami che ha con i territori, le loro comunità, la loro storia e cultura, della cui bellezza i produttori del Belpaese si fanno custodi e promotori.

Fonte: WineNews.

“Mittelfest” 2023, dove anche il vino non può mancare. L’incontro tra le culture del Centro Europa.
Simbolo che accomuna la Mitteleuropa, accompagnerà i grandi nomi del Festival a Cividale del Friuli, nel cuore dei Colli Orientali del Friuli. Al viandante una geografia di confine riserva sorprese, nel suo stare in equilibrio tra un qua e un là, attraversata da persone, lingue e culture via via diverse, secolo dopo secolo. Così e ancor più è per la geografia in cui sono incastonate Cividale del Friuli, con la sua “impronta longobarda” come scriveva Guido Piovene, tra i più grandi scrittori e giornalisti italiani, e a Nord le “terre montuose dai verdi pendii” della Valle del Natisone citando lo scrittore sloveno Drago Jančar, e le “ghiaie, i cespugli e i molti sentieri” della Valle del Torre descritte dallo scrittore e patriota italiano Ippolito Nievo. Ancora oggi è un paesaggio solcato da tre lingue, italiano, friulano e sloveno, ma non troppo distante c’è pure il tedesco. Luoghi dove si incontrano l’Est e l’Ovest europei, propri di una terra di mezzo, con una natura a tratti indomita: una “Mittelland”, nella quale segni di civiltà antiche, la ricchezza linguistica e storica, l’arte, il vino ed i paesaggi testimoniano l’eccezionalità del Friuli Venezia-Giulia. Ecco lo sfondo del “Mittelfest” 2023, il Festival multidisciplinare ed internazionale a Cividale del Friuli nel cuore dei Colli Orientali del Friuli (21-30 luglio), nel quale si incontrano le lingue e le culture del Centro Europa e dei Balcani, e che promuove, attraverso il teatro, la musica, il circo e la danza, il dialogo tra 27 Paesi dai quali provengono gli artisti. E dove anche il vino, così come la cucina, non possono mancare, simbolo di convivialità e capaci di accomunare e raccontare storia e tradizioni della Mitteleuropa.

Fonte: WineNews.

“Cinema e vino, che passione!”.
“Cinema e vino, che passione!”, è il titolo dell’evento organizzato dalla Cantina Valdarno, in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno che ha inserito l’iniziativa nel ricco cartellone estivo dell’estate sangiovannese 2023. Giovedì 20 luglio nella sede di via Ponte alle Forche 25/A un appuntamento unico, dedicato al vino e al cinema. Gli ospiti che parteciperanno potranno gustarsi una cena di prodotti tipici toscani come pappa al pomodoro e fritto dell’aia e una degustazione di vini in abbinamento godendo anche dell’intrattenimento musicale curato da Massi Fruchi. Per l’occasione sarà anche presentato, per la prima volta, il Chianti riserva 2019 alla presenza anche dell’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi. “Siamo felici – commenta il responsabile della cantina Stefano Fiorilli – di organizzare, come ogni anno, una serata dedicata al cinema e al vino.

Fonte: La Nazione.

Comunicare il vino, dieci trend secondo Im*Media per non sbagliare.
Comunicare il vino è una cosa da esperti. Lo sanno ormai benissimo i produttori italiani che ogni giorno devono affrontare questa importante tematica. La comunicazione ormai è fondamentale per promuovere i proprio prodotti in Italia e all’estero. E va fatta in maniera accurata. E professionale. Come spiega l’agenzia Im*Media che progetta, disegna, sviluppa e fa evolvere sistemi di comunicazione digitale. La comunicazione, in generale, ma soprattutto quella del mondo del vino, è in costante evoluzione tra nuove dinamiche digitali e tendenze consolidate che, sul web, riprendono vigore. Il digitale si afferma come mezzo per eccellenza per farsi conoscere; il naturale processo di digitalizzazione produce nuove forme e nuovi canali per proporsi ai consumatori e raccontare le etichette, la storia, i terroir.

Fonte: Cronache di Gusto.

Vino italiano e mercato, tra giacenze alte e vendemmia in arrivo: la lettura di Carlo Miravalle.
A WineNews il neo presidente di Med.&A., Associazione Nazionale Agenti d’Affari in Mediazione e Agenti di Commercio affiliata a Unione Italiana Vini. “I vini rossi, non tutti, ma molti, sono in sofferenza, soprattutto i prezzi dei vini generici sono arrivati a prezzi troppo bassi, si rischia che qualcuno non raccolga l’uva, o addirittura decida di espiantare. Questo è un problema non solo italiano, ma europeo e mondiale. Il contesto è complicato, tra calo dei consumi ed inflazione. Ma il vino italiano ha il grande valore aggiunto della sua varietà”.

Fonte: WineNews.

Il vino abruzzese conquista la giuria di Gironi divini e si prepara a essere protagonista dell’evento di agosto a Tagliacozzo.
Tagliacozzo. Ben 75 cantine incontrate per un totale di circa 300 vini degustati: si chiude con tante conferme e molte belle novità la prima fase i Gironi divini 2023, l’evento enologico, che ad agosto approderà a Tagliacozzo in una veste rinnovata e aperta a tutti. L’anteprima è stata una vera e propria maratona durata cinque giorni, in lungo e largo per l’Abruzzo, alla ricerca dei vini più rappresentativi e coinvolgenti dell’anno. Giornate intense, in cui critici, buyers e produttori si sono confrontati, hanno ragionato insieme su stili e tendenze, hanno espresso giudizi di merito sulle espressioni vinicole delle quattro province.

Fonte: AZ Informa.

Brisighella, domenica 23 luglio torna Borgoindie all’Osservanza all’insegna del vino made in Romagna.
Domenica 23 luglio torna BorgoIndie, organizzato dall’Associazione Tempi di Recupero in collaborazione con l’Associazione Brisighella Anima dei Tre Colli, nella sua cornice abituale all’interno del Convento dell’Osservanza di Brisighella. Una giornata dedicata ai vini romagnoli, alle degustazioni, al cibo e alla musica. Il ricavato sarà devoluto dall’Associazione Tempi di Recupero ai vignaioli, ristoratori e apicultori maggiormente danneggiati dall’alluvione di maggio e dagli eventi atmosferici di questa estate. I Chiostri del Convento apriranno alle 16 dove ci saranno più di 20 vignaioli ai tavoli di degustazione. Alle 16 si apre anche una Masterclass dedicata all’Albana, coordinata da Iacopo Casadio di Never Wine Alone, accompagnato da Paolo Babini, Francesco Bordini e Giovanni Solaroli in cui scopriremo come i suoli, la vinificazione, l’affinamento e il trascorrere del tempo fanno dell’Albana uno dei vitigni più eclettici della Romagna.

Fonte: Settesere.

Imprenditoria femminile, bando concorso Camera di Commercio “Vino, donne e canto”.
Decolla la seconda edizione del concorso “Vino, Donne e Canto” indetto dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Padova per valorizzare progetti di comunicazione e marketing che saranno realizzati da imprese di produzione vitivinicola a conduzione femminile della provincia di Padova. Verranno selezionati tre progetti di comunicazione innovativa proposti dalle imprese, scadenza delle domande entro il 22 settembre. La Camera di Commercio premierà con un importo decrescente le tre proposte classificate in prima, seconda e terza posizione (rispettivamente €. 5.000, € 3.000 e € 2.000 lordi), a supporto della realizzazione dei progetti proposti e selezionati che dovranno poi essere realizzati.

Fonte: Padovanews.

Note di Vino, si conclude la 23esima edizione dell’evento dedicato al nettare di Bacco.
A San Clemente si conclude l’edizione numero 23 di “Note di Vino”, l’evento clou dell’estate dedicato alle migliori etichette regionali. Domenica 23 luglio in piazza Mazzini protagonisti saranno i vini e i prodotti tipici della Puglia. A San Clemente il vino è, da sempre, sinonimo di cultura. Le origini della sua preziosa viticoltura si perdono in scritti d’epoca remota. In un fazzoletto di colline punteggiate da filari e ulivi, lavorano e producono oggi alcune delle più importanti e rinomate cantine della Romagna e d’Italia. Al nettare di Bacco, il paese natale del poeta-ciabattino Giustiniano Villa – forte della tradizione che lo vede inserito, a pieno titolo, nel circuito dell’Associazione Nazionale Città del Vino – dedica da oltre 20 anni – la prima edizione è datata al 2001 – una manifestazione di grande richiamo. Un evento a cui, al culmine della stagione estiva, partecipano gli appassionati del buon bere, della buona cucina e quanti, autentici estimatori e professionisti, scrivono del vino per mestiere.

Fonte: Altarimini.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.

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