Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 20 luglio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Per l’azienda vinicola Villa Franciacorta un primo semestre 2022 ottimo.
La lettura del bilancio economico rivela un fatturato in aumento del 37% sul 2021 e del 30% sul 2019, ultimo anno pre-Covid. La quota export copre il 33% del fatturato totale, grazie a un incremento delle vendite all’estero del 63% sul 2021.
Fonte: Italia Oggi.
Vigne, vini ed esperienze in cantina diventano sempre più un’attrattiva per i viaggiatori italiani e stranieri.
Da qui l’appello delle cantine italiane che chiedono «un osservatorio permanente sull’enoturismo che monitori e fornisca dati». L’occasione è stata la presentazione a Roma, alla presenza tra gli altri del ministro Stefano Patuanelli, del manuale scritto dal senatore Dario Stefano, e dalla produttrice e presidente delle Donne del Vino, Donatella Cinelli Colombini.
Fonte: Italia Oggi.
Resta più vino nelle botti.
A fine giugno giacenze per 47,2 min di ettolitri. Stabili Barolo e Brunello Resta più vino nelle botti Boom in Puglia. Chianti e Amarone in rosso. La vendemmia non è lontana e, al giro di boa del primo semestre 2022, preoccupa il boom delle giacenze di vini pugliesi, seguito a distanza dal Pinot grigio Delle Venezie e dai vini siciliani; spia lampeggiante invece per Chianti e Amarone. Rispetto a un anno fa, le giacenze di vini pugliesi crescono del 33%, del 60% sul 2020 e addirittura del 73% sul 2019; il Delle Venezie di circa il 12% in un anno e i siciliani dell’8,6%. Viceversa, il Chianti ha perso quasi 1’8,6% e l’Amarone i14,6%. Stabili le denominazioni più rinomate, come Barolo, Brunello e Bolgheri. L’Ispettorato per la repressione delle frodi agroalimentari registra nel bollettino Mipaafdel 30 giugno giacenze nelle cantine per 47,2 mln di ettolitri, +3,8% rispetto a un anno fa. Circa i151% del vino detenuto è Dop, i128% Igp e per il resto sono varietali e altri vini. Le prime 20 denominazioni (su 526) concentrano i157% delle giacenze mentre il Veneto detiene il 23% del vino nazionale.
Fonte: Italia Oggi.
Champagne, entro 10 anni un mercato da 11,5 mld $.
Entro i1 2032 il mercato dello Champagne toccherà quota 11,5 miliardi di dollari, con un +64%. A guidare la crescita saranno i mercati asiatici dovuto a trend come l’aumento della capacità di spesa, la crescita delle economie in via di sviluppo e l’introduzione al consumo dei giovani cinesi e indiani, più propensi a provare nuove cucine e bevande rispetto alle generazioni precedenti. Il mercato orientale dello Champagne dovrebbe arrivare a valere 630 milioni di dollari entro quest’anno, pari a circa il 18% del mercato globale. A illustrare i dati in esclusiva a ItaliaOggi è Luigi Sangermano, imprenditore del lusso e amministratore delegato di Laurent-Perrier Italia.
Fonte: Italia Oggi.
Italia al palo sui dealcolati. Mancano le norme per definirli vini e non bevande.
Sono il nuovo trend dei consumi in Usa, Inghilterra, Cina. Sono i vini no or low alcol, i Nolo wine, un mercato in cui l’Italia rischia di rimanere indietro perché manca la norma che ne autorizza la produzione. Sono previsti dal regolamento Ue n. 2117/2021, ma il tavolo di lavoro per affrontare la questione si è riunito una volta sola. Spiega a ltalia Oggi Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini (Uiv): «Non c’è allineamento tra la normativa italiana e il regolamento Ue. Devono essere affrontati due temi importanti per poter iniziare a parlare di produzione di vino e non di bevanda a base di vino». Si tratta di questioni di legislatura italiana e di norme sulle pratiche enologiche a livello Ue. «Il nostro Testo Unico prevede che in cantina siano presenti vini con una gradazione uguale o superiore a 8 gradi.
Fonte: Italia Oggi.
Notorietà del brand, marchio bio e certificazione di sostenibilità guidano le scelte d’acquisto del vino.
A dirlo è l’annual report Valoritalia per il 2022:10 mld di euro il valore dell’imbottigliato certificato dalla società, con vendite cresciute del 12%. A guidarle è il «Sistema Prosecco»: +22,7% nel biennio 2020/21 per quasi un mld di bottiglie. Bene Brunello di Montalcino (+40%), Barolo (+27%), Gavi (+23%), Franciacorta (+12%), Chianti Classico (+11%), Nobile di Montepulciano (+10%).
Fonte: Italia Oggi.
L’export di vino italiano chiude il primo quadrimestre in positivo.
Con volumi esportati a +1,1% (653 mln di litri) e un corrispettivo di 2,3 mld di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato dalla crescita dell’inflazione). L’osservatorio Uiv ha elaborato i dati Istat: fortissimo il traino spumanti: i volumi destinati all’estero sono cresciuti del 15% a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante. In aprile prima contrazione ordini, in valore (-1%) e a volume (-11%).
Fonte: Italia Oggi.
Le eccellenze regionali, tour da Cervia all’Emilia.
Per il i7esimo anno torna «Tramonto DiVino», il tour del gusto che per tutta l’estate propone le eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna a winelover e gastronauti. Sette tappe, da venerdì al 23 settembre con prodotti Dop e Igp interpretati dai cuochi di CheftoChef e vini a denominazioni Doc, Docg e Igt proposti dai sommelier di Ais EmiliaRomagna tra degustazioni e abbinamenti, showcooking e il racconto di chef e sommelier. Prima tappa a Cervia il 22 luglio, nel borgo dei pescatori fra l’antica Torre San Michele e la darsena. Poi Cesenatico e il 4 agosto Forlimpopoli, con una cena-degustazione abbinata all’anteprima del docufilm «Pupi Avati: la tavola racconta», alla presenza dei fratelli Avati e del regista Adriano Pintaldi.
Fonte: Corriere di Bologna.
Tramonto Divino Il tour delle eccellenze fa tappa a Ferrara.
Il via venerdì a Cervia, poi il 7 settembre in città Ferrara Oltre mille etichette regionali degustate in sette tappe, abbinate ai prodotti Dop e Igp interpretati da grandi firme della cucina. Toma per il17esimo anno “Tramonto DiVino”, il tour del gusto che apparecchiale piazze della Romagna (Cervia, Cesenatico, Forlimpopoli) e dell’Emilia (Modena, Ferrara, Fontanellato, Piacenza) in un percorso che unisce sommelier Ais, chef, produttori e consorzi per un grande racconto enogastronomico della nostra regione. A fare da collante la nuova edizione della guida “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare”, vera e propria bussola della produzione enologica regionale che quest’anno ha registrato una crescita esponenziale delle cantine eccellenti (110 dall’Emilia e 100 dalla Romagna), a testimonianza della costante crescita qualitativa dei produttori.
Fonte: Nuova Ferrara.
L’Italia al top della cucina mondiale Sei ristoranti fra i primi cinquanta.
Uscita la nuova classifica “Best restaurants” che premia il danese Geranium Ferrara C’è anche tanta Italia nella classifica “The World’s 50 Best Restaurants”, concorso sponsorizzato da San Pellegrino e Acqua Panna che ha nominato il Geranium di Copenaghen, guidato dallo chefRasmus Kofoed e dal sommelier Soren Ledet, come miglior ristorante al mondo 2022. Insieme alla proclamazione del Geranium, proclamato in diretta durante la cerimonia tenutasi lunedì sera nello storico Old Billingsgate di Londra e condotta dal famoso attore ed esperto gourmet Stanley Tucci, è stata anche annunciata la classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo 2022, che ha premiato l’eccellenza gastronomica di 24 Paesi presenti in cinque continenti, con 12 ristoranti che erano alloro debutto.
Fonte: Nuova Ferrara.
Calici e degustazioni con ‘Tramonti DiVino’ – Calici alla mano: arriva ‘Tramonto Divino’.
Forlimpopoli (il 4 agosto) sarà una delle sette tappe della 17a edizione del tour. Oltre mille le etichette degustate tra Emilia e Romagna. «Sentiamo il bisogno di promuovere l’enoturismo e la gastronomia» Torna per il 17° anno Tramonto DiVino, il tour del gusto con i vini e i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna. Oltre mille etichette regionali degustate in sette tappe, abbinate ai prodotti interpretati da grandi firme della cucina. Cervia, Cesenatico, Forlimpopoli saranno le prime tappe romagnole, per poi spostarsi in Emilia a Modena, Ferrara, Fontanellato e Piacenza, in un percorso che mette insieme sommelier Ais, chef, produttori e Consorzi per un grande racconto enogastronomico della nostra regione.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Cantina sociale, cambio al vertice – Cantina, Badini nuovo presidente.
L’avvocato Mauro De Carolis lascia l’azienda dopo quasi 12 anni. Prende il suo posto Emanuele Badini Cantina sociale, cambio al vertice Il neo presidente della struttura: «Per me una grande soddisfazione e una responsabilità» Cambio al vertice della Cantina sociale. Emanuele Badini è il nuovo presidente prendendo il posto di Mauro De Carolis. L’avvocato lascia uno dei simboli della città dopo esserne stato alla guida per circa 12 anni. Una decisione presa serenamente da De Carolis che affida alla sua bacheca Facebook un personalissimo commento.
Fonte: La Provincia Cerveteri Ladispoli.
Parole e canzoni con Bonavera per raccontare la storia del vino.
Domani alle 21.30 a Villa Imperiale, nell’ambito del festival del Teatro Garage, “Ridere d’agosto ma anche prima”, va in scena il monologo di e con Enrico Bonavera “Il vino e suo figlio”. «Si tratta di una narrazione con canzoni, da un’idea dell’attore e cantautore Eugenio Ripepi, che intreccia la mia storia personale con la scoperta del vino da parte di Noè, così come è raccontata nella Bibbia e nel libro “Il navigatore del diluvio” di Mario Brelich» spiega Bonavera. Attore, autore, regista e Arlecchino ufficiale del “Servitore di due padroni” del Piccolo Teatro di Milano, Bonavera arricchisce la narrazione con canzoni di Giorgio Gaber, yiddish e canti degli alpini accompagnandosi con la fisarmonica.
Fonte: Secolo XIX Genova.
Lombardia terra di vino Qui l’evento media globale.
Wine blogger, influencer e giornalisti di settore da tutto il mondo si danno appuntamento a Desenzano del Garda, che ospiterà la Wine Media Conference, in programma dal 27 settembre al 3 ottobre. Per la prima volta in Europa, è uno dei principali eventi mondiali dedicati alla ‘comunicazione del vino’, con addetti ai lavori soprattutto dagli Usa, tra i principali mercati per il vino italiano. Debutto fortemente voluto da Ascovilo, che riunisce 13 consorzi vinicoli lombardi.
Fonte: Giorno.
«Vigneti sotto stress, ma per ora reggono».
L’inchiesta. Salvetti (Fondazione Fojanini): «Registriamo le prime preoccupazioni, il quadro non è ancora tragico» In luglio è piovuto solo una volta – «In certi casi servirebbe irrigare, anche se la vite non ha bisogno di tanta acqua» I Nel 2022 250 millimetri di pioggia contro una media di 400/450. È proprio dei terrazzamenti retici il concetto di viticoltura eroica: lungo le pendici della Valle, i muretti a secco, immagine simbolo della provincia di Sondrio, sono il risultato di un intenso lavoro, fatto di sacrifici enormi, da parte di chi ci ha preceduto. Oggi, tuttavia, tale definizione assume anche significati nuovi, se si pensa agli sforzi a cui si stanno sottoponendo i vigneti valtellinesi, stante l’attuale siccità. La situazione Continua tra le viti attorno a Sondrio il nostro giro di approfondimento sulla crisi idrica.
Fonte: Provincia Sondrio.
Campagna e centro ora vanno a nozze «Turismo di qualità» – Enosophia e Tipicità, spinta al turismo Vigna e salotto cittadino vanno a nozze.
A Sant’Elpidio a Mare la tappá con “Di arte in vino”. Visita all’azienda Santa Liberata dei Savini Raddoppia il tour Serri e Monachesi insieme al nuovo sindaco Pignotti. La vigna e il ristorante, i paesaggi di campagna e quelli nel cuore del centro storico, la qualità e la promozione del territorio. Una bella serata, targata Enosophia e Tipicità, quella di venerdì scorso a Sant’Elpidio a Mare. Nell’ambito del Grand tour delle Marche si colloca La tappa alta vigna dell’azienda Santa Liberata dove Giorgio e Martina Savini hanno raccontato La loro azienda e i prodotti perfettamente la rassegna elpidiense promossa dall’associazione Di arte in vino.
Fonte: Corriere Adriatico Fermo.
Vino, cibo e storia Ecco ‘Enosophia’.
Grand tour 2022 di Tipicità Vino, cibo e storia Ecco ‘Enosophia’ Dalle vigne di Savini ai piatti cucinati dalla chef Settembri nella ‘Locanda dei matteri’ L’altro volto del turismo. Un calice, quattordici ettari di vigne, una giovane chef e Andrea Bacci, filosofo, medico e scrittore vissuto tra il 1500 e il 1600. Ad unirli ci ha pensato un’insolita edizione di ‘Enosophia’ che per due giorni (16 e 17 luglio) ha trasformato Sant’Elpidio a Mare nella capitale del vino. II modello è quello rodato di Tipictà che il direttore Angelo Serri e Alberto Monachesi portano da decenni in giro per l’Italia e il mondo. «Proprio Enosophia è il primo evento del Grand Tour 2022 di Tipicità per aderire alla sfida al cambiamento climatico», spiegano.
Fonte: Resto del Carlino Ascoli-Fermo.
Botte di Neviglie nel World Guinnes Record.
Dal 2 luglio la dizione “affinamento in botte grande” cambia significato. Questo perché a Neviglie, la cantina di Roberto Sarotto possiede quella che è stata certificata essere la botte in legno più grande al mondo da Pavin Pratel – verificatore del World Guinnes Record – che ha consegnato a Roberto Sarotto il diploma che ne certifica dimensioni e capienza da record! E quindi parliamo di numeri: la straordinaria opera dei mastri bottai della ditta Garbellotto di Conegliano (TV) che sono stati impegnati in dieci e per oltre due settimane per rea1i772re e assemblare la maxi botte cilindrica alta 5 metri, larga 4.70 e profonda 3.70 che consente una capienza di 478 ettolitri pari a circa 65mila bottiglie. La botte è stata consegnata a Neviglie, rimontata e riempita – in ottemperanza con le prescrizioni del World Guinnes Record – di Barolo Riserva 2016.
Fonte: Corriere di Alba.
La siccità anticipa la vendemmia – Vendemmia, quest’anno si raccoglie a Ferragosto.
Crisi climatica Altra conseguenza è la mancanza di braccianti e l’aumento delle materie prime, tra cui vetro e cartone La siccità anticipa la vendemmia La raccolta delle uve parte a Ferragosto. Rischio di una produzione minima, ma di qualità La vendemmia piemontese quest’anno parte a Ferragosto. Tra i filari del territorio, uve bianche e nere, Erbaluce o Dolcetto che sia, non si era mal giocato così d’anticipo. Colpa della siccità di questi mesi che sta facendo soffrire ogni tipo di vegetazione. Vigneti compresi. II rischio è quello di una produzione minima anche se di qualità. Ma la raccolta dovrà fare i conti anche con la mancanza di braccianti e l’aumento delle materie prime, tra cui quello del 10% sul vetro e dal 40 aI 60% sul cartone. «Questa raccolta sarà anomala, proprio perché si stanno verificando delle condizioni che da circa settant’anni non vedevamo», chiosa Gianfranco Toso, Direttore generale delle Çantine Toso.
Fonte: Corriere Torino.
La siccità mette a rischio l’Erbaluce.
Serie preoccupazioni fra le aziende vitivinicole del territorio La siccità mette a rischio l’Erbaluce. Occhi puntati sull’Erbaluce e sul rischio di produzione minima causa siccità. Le vigne di Moncrivello sono messe a dura prova. La preoccupazione è quella di vedere la produzione ferma al palo. In questo lembo di Vercellese che si affaccia verso il Canavese si possono contare diverse aziende che producono questo prestigioso prodotto enologico grazie a una coltivazione che si estende per ben 1,5 ettari. «Ora speriamo di non avere brutti scherzi con grandinate o vento inaspettato – spiega Alberto Mancusi – situazioni queste ultime che peggiorerebbero ulteriormente la critica situazione che stiamo vivendo.
Fonte: Notizia Oggi Vercelli.
Il premio Agrestino della Cia al Centro di ricerca per l’enologia che celebra i 150 anni di attività.
Agrestino 2022 va al Centro di ri J cerca Viticoltura ed Enologia di Asti, da 150 anni un’eccellenza nazionale al servizio del mondo del vino. È da11987 chela Cia—Agricoltori Italiani di Asti assegna il Premio Agrestino a figure che «si sono particolarmente distinte per l’attività di valorizzazione e promozione del mondo agricolo e dei suoi attori». «Quest’anno — sottolinea il presidente Marco Capra – abbiamo deciso di dedicare il riconoscimento al Crea il Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Asti che dal 1872 supporta il mondo del vino. Un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e intenazionale». La consegna si è tenuta in Comune a Tonco, con il sindaco Cesare Fratini, i vertici della Cia astigiana e il presidente del Piemonte Gabriele Carenini. Per il Crea, la responsabile della sede astigiana Antonella Bosso, che da oltre vent’anni fa anche parte dell’Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) dove è stata recentemente confermata presidente del gruppo di esperti in Specificazione dei prodotti enologici della Commissione Enologia.
Fonte: Stampa Asti.
I “magnifici” vini sul podio di Vininvilla.
Il concorso enologico nazionale, dedicato alle etichette astigiane. Dopo le degustazioni sono stati scelti i vincitori della tredicesima edizione. Sul podio, per il miglior vino rosso, Cascina Carlot di Mo Claudio (Coazzolo) con «Pianàs», Grignolino d’Asti doc; per il miglior vino bianco La Montagnetta di Domenico Capello (Roatto) con «A-Stim», Piemonte doc Viognier; per gli spumanti e aromatici Scagliola Giacomo e figli (Canelli) con Moscato d’Asti docg. Per apprezzare e degustare i vini premiati ma anche gli altri 134 che hanno partecipato al concorso, bisogna aspettare la mostra mercato dal 1 al 6 settembre, quando saranno premiati i vincitori. Oltre ai tre vini premiati sono stati assegnati alcuni riconoscimenti. Eccoli: Vininvilla bio: Rovero F.11i (San Marzanotto d’Asti) con «Rouvè», Barbera d’Asti docg Superiore.
Fonte: Stampa Asti.
Enoturismo in Sicilia Il valore aggiunto.
Attività strategica per le aziende Enoturismo in Sicilia Il valore aggiunto Le cantine diventano porte d’ingresso per esperienze più ampie. Vino, trekking, yoga, concerti e pic-nic tra i filari, corsi di cucina, vendemmia notturna. L’enoturismo si sta estendendo e da attività collaterale si sta trasformando in valore fondamentale dell’azienda. Infatti, al di là del profilo economico, l’en oturismo è una chiave d’accesso al mondo del vino in una prospettiva più ampia. In questa direzione Assovini (associazione che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane) promuove una visione olistica e punta su fattori come attrattività, arte, ambiente, cultura, paesaggio, identità territoriale, wine resort, qualità e varietà gastronomica, tutela del paesaggio rurale.
Fonte: Gazzetta del Sud.
Vininvilla, in scena le migliori etichette dell’Astigiano.
Premiazione a settembre durante la mostra mercato. Al concorso 70 cantine del Piemonte. Pioggia di premi a Vininvilla, il concorso enologico nazionale dedicato alle etichette astigiane che, dopo due anni di assenza dovuta alla pandemia, riparte alla grande. Giovedì scorso si sono tenute le degustazioni mentre sabato sono stati decretati i tre vincitori della tredicesima edizione (premio Vininvilla d’oro). Sul podio, per il miglior vino rosso, Cascina Carlot di Mo Claudio (Coazzolo) con Pianàs, Grignolino d’Asti dog per il miglior vino bianco La Montagnetta di Domenico Capello (Roatto) con “A-Stim”, Piemonte doc Viognier, per gli spumanti e aromatici Scagliola Giacomo e figli (Canelli) con Moscato d’Asti docg.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Villa della Regina celebra la Freisa, vitigno dell’anno del Piemonte.
La Freisa è il vitigno dell’anno del Piemonte. L’azione promozionale della Regione sui vitigni autoctoni continua dopo il Dolcetto, scelto nel 2019, e il Cortese nel 2021. Un convegno a Villa della Regina lunedì 11 luglio, organizzato dall’assessorato regionale all’agricoltura e cibo, insieme a VisitPiemonte e ai consorzi di tutela, ha messo in evidenza i punti di forza di questo vitigno che vanta più di 500 anni di storia E non poteva essere scelto scenario migliore per l’evento: nel vigneto urbano, uno dei pochi in Europa, è presente una coltivazione a Freisa L’iniziativa rientra tra le azioni di marketing, presentazioni e degustazioni della Freisa durante l’anno per promuovere il vitigno e dare visibilità ai suoi territori di produzione con le sue tipicità e le aziende vitivinicole «Come mai Torino?.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
«Guerra» del Prosecco, la linea unica dei consorzi.
Basta polemiche, dobbiamo lavorare per il bene comune definendo in modo condiviso le linee guida comunicative e delle tre denominazioni». Ad intervenire auspicando una linea unica nell’ambito della gestione è stato ieri il Cda del Consorzio di tutela della Doc Prosecco. Un messaggio chiaro e lineare che tutti e tre i consorzi stanno cercando di lanciare ai loro soci, spiazzati dallo scoppio della polemica estiva che ha contrapposto Doc e Docg. Il motivo scatenante era stata una bozza di un documento ministeriale sul corretto utilizzo delle denominazioni in ambito comunicativo attraverso un “codice di autoregolamentazione”.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Prosecco, retromarcia Doc: «Quello “Superiore” esiste» – Prosecco, retromarcia delle bollitine di pianura: «Il termine Superiore esiste».
Guerra delle bollicine, la parola d’ordine ora è: negare. Ossia: nessuno ha mai voluto impedire l’utilizzo del termine “Superiore” ai produttori della Docg di collina, quindi la polemica è pretestuosa. È questa la linea scelta dal Consorzio di tutela della Doc Prosecco che ieri ha riunito íl consiglio di amministrazione, difendendo a spada tratta il proprio direttore Luca Giavi. Cioè lo stesso che sabato scorso, al Gazzettino, spiegando perché era necessario (…) Continua a pagina 12 Prosecco, retromarcia delle bollicine di pianura: «Il termine Superiore esiste». LA DOCG DI “COLLINA” ORGANIZZA UN INCONTRO: «SALVIAMOCI DALL’ARROGANZA DELLA DOC». Guerra delle bollicine, la parola d’ordine ora è: negare. Ossia: nessuno ha mai voluto impedire l’utilizzo del termine “Superiore” ai produttori della Docg di collina, quindi la polemica è pretestuosa. È questa la linea scelta dal Consorzio di tutela della Doc Prosecco che ieri ha riunito il consiglio di amministrazione, difendendo a spada tratta il proprio direttore Luca Giavi.
Fonte: Gazzettino.
Assindustria stronca la guerra delle bollicine – Prosecco superiore, la Docg attacca mentre la Doc fa marcia indietro.
Da un lato, la Docg si prepara alla mobilitazione. Dall’altro, i vertici della Doc correggono il tiro. Nel mezzo, gli imprenditori. Zanardo a pagina XV Prosecco superiore, la Docg attacca mentre la Doc fa marcia indietro› Appuntamento a Col San Martino per fare quadrato› Assindustria esprime «preoccupazione e disappunto Da Treviso si tenta di ricucire: «Un fraintendimento» per polemiche del tutto inopportune, serve dialogo» IL PRESIDENTE SERENA: «RITROVARE L’UNITA D’INTENTI: L’ATTUALE VALORE DEL PROSECCO E UN PATRIMONIO DAVVERO INVIDIABILE». Da un lato, cantine e viticoltori della Docg si preparano alla mobilitazione. Dall’altro, i vertici della Doc correggono il tiro. Nel mezzo, associazioni imprenditoriali e rappresentanti istituzionali osservano con crescente sconcerto la diatriba. Non bastasse l’anticiclone africano, ad arroventare ancor più le temperature tra i filari del Prosecco è piombato il “Codice di autoregolamentazione” tra i tre consorzi di tutela: la Doc, la Docg Conegliano e Valdobbiadene e la Docg Asolo.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Viabilità nel sito Unesco, nasce il polo logistico delle Colline.
Un polo logistico green nel cuore delle colline del prosecco Patrimonio dell’Umanità. Valdobbiadene fa da apripista per un progetto che punta a essere esportato in tutto il sito Unesco. Ieri pomeriggio, a villa dei Cedri, è stato firmato il protocollo d’intesa per “Ecologico polo logistico Conegliano Valdobbiadene”. Hanno siglato il documento, avviando una collaborazione, il Comune di Valdobbiadene, l’associazione per il patrimonio delle colline del prosecco di Conegliano Valdobbiadene, il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg, Coldiretti Treviso e Banca PrealpiSanBiagio. «Finalmente – commenta il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese – un desiderio che la mia amministrazione ha manifestato fin dal 2015 trova il sostegno di vari partner, una collaborazione che darà ora i suoi frutti.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Dalle terre del Piave al Friuli la sfida dei fratelli Cecchetto.
Dai vigneti delle terre del Piave, i fratelli Cecchetto, definiti “del Raboso”, conquistano il Friuli. E dall’acquisizione di una realtà da tempo dismessa, a Borgo Salariis a Treppo Grande, in provincia di Udine, è nato Aganis il nuovo progetto di Simone, Fabio e Alessio Cecchetto, i tre giovani alla guida della trevigiana Ca’ di Rajo di San Polo di Piave. «Ci siamo trovati davanti alla possibilità di affrontare una nuova sfida – affermano i Cecchetto – dopo aver portato Ca’ di Rajo ad essere una realtà che esporta in oltre 50 Paesi e aver già dato vita a una seconda azienda, Terre di Rai, che raccoglie l’esperienza della nostra famiglia. Ca’ di Rajo rappresenta il riscatto della nostra gente, il nonno, ancora attivo in azienda a 91 anni, era un mezzadro, abbiamo raccolto la fatica della sua generazione e abbiamo fatto di Ca’ di Rajo una cantina di respiro internazionale.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Scoprendo il borgo di Saccol tra vigneti e antichi segreti.
Una passeggiata nella frazione di San Pietro di Barbozza, culla della “grand cru” Cartizze: un incontro con il paesaggio e la sua biodiversità, cena alla Pergola con i piatti di erbe spontanee dello chef patron Livio. Gli eventi in programma. A Saccol di Valdobbiadene, oltre al fitto sipario dei vigneti di uva glera (la miniera da cui si estrae l’oro del Prosecco Superiore Docg), c’è molto di più. Dal Croset alle Bastie ci sono le rive, le piccole valli, i boschi e l’intrico del sottobosco, ricco di biodiversità. Se si passeggia al suo interno, seguendo un sentiero di pietre, segnato anche dall’intervento dell’uomo oltre che dall’azione dell’acqua, si fanno degli interessanti incontri: il rosso gigaro, la pianta erbacea nota come calla selvatica o pan di serpe, tanto bella all’occhio quanto velenosa, l’alchechengi che produce le tipiche bacche arancioni commestibili, le more di rovo, il luppolo selvatico, i cui germogli sono il tradizionale condimento di frittate e risotti (mentre i fiori femminili sono utilizzati per aromatizzare la birra), i noccioli, gli alberi della noce e i piccoli stagni che mandano bagliori smeraldini, ricoperti dal fitto tappeto di lenticchie di palude da cui sbucano rospi e ranocchi.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Il cda della Doc «Pari dignità tra i consorzi» E Giavi chiarisce.
Lo sconcerto di Serena (Assindustria) per le polemiche «Non si tratta cos) una storia di grande successo» II direttore ha detto di essere stato male interpretato sul termine “superiore” No, Luca Giavi, il direttore del Consorzio Doc, non ha dato le dimissioni, tanto meno è stato licenziato, come anticipavano le fibrillazioni di ieri mattina, prima del consiglio di amministrazione convocato in seduta straordinaria. L’interessato si è presentato chiedendo scusa del terremoto suscitato, ma spiegando di essere stato male interpretato a riguardo della cancellazione dell’aggettivo “superiore” per il Conegliano Valdobbiadene. Ha ribadito, davanti ai consiglieri (tanti di loro hanno cantine nella Doc come nella Docg e anche nell’Asolo) che la menzione “superiore” è riservata esclusivamente – sulla scorta di quanto stabilito dai relativi disciplinari – alla tipologia spumante delle Docg “Asolo Prosecco” e “Conegliano Valdobbiadene Prosecco”.
Fonte: Tribuna Treviso.
Siccità e malattie, la resa è in calo Si va verso l’aumento dei prezzi.
Si va verso l’aumento dei prezzi Contrasti di vedute tra i soci anche sul costo per litro delle bollicine sfuse Come non bastassero i problemi del Codice di autoregolamentazione, I Consorzi del Prosecco, e in particolare la Doc, si trovano a dover fronteggiare il delicato problema dei prezzi. La vendemmia è ormai prossima, anzi anticipata dalle alte temperature di questa stagione, da record. Un clima incandescente che, insieme alla flavescenza, e alla siccità farà diminuire le rese ad ettaro. E su questo ci si sta interrogando. E allora? E allora — è il ragionamento di tanti soci del Consorzio Doc — non si può salire oltre la quotazione dei fini della stagione settembre-dicembre 2021. All’epoca un litro di Prosecco sfuso veniva pagato a 2 euro 7 centesimi.
Fonte: Tribuna Treviso.
Fiera “Vite in campo” all’azienda Merotto.
Il mondo dell’agricoltura si dà appuntamento tra le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio dell’Unesco. Più di un migliaio di imprenditori agricoli prenderanno parte alla quarta edizione di “Vite in campo”, la fiera in movimento più prestigiosa a livello nazionale venerdì dalle 14 alle 19 e sabato 23 dalle 8 alle 13 nella sede dell’azienda agricola Merotto a Col San Martino. Nella giornata di sabato a fare gli onori di casa il presidente di Condifesa Tvb Valerio Nadal e saranno presenti il presidente della Regione Luca Zaia, l’assessore regionale alla formazione Elena Donazzan, l’europarlamentare vicentina Mara Bizzotto, Gian Antonio Da Re, e il presidente della Commissione Agricoltura in Senato Gianpaolo Vallardi.
Fonte: Tribuna Treviso.
TORNA “CALICI DI STELLE”, IN ABRUZZO EVENTI IN CANTINA E SERATA CLOU AL CASTELLO DI ORTONA.
Per tutti gli amanti del buon vino agosto è il momento di Calici di Stelle, uno degli eventi estivi più importanti nel panorama enoturistico internazionale: cantine, castelli, piazze e interi borghi in tutta Italia letteralmente invasi da migliaia di winelovers tra venerdì 29 luglio e e lunedì 15 agosto per vivere esperienze enoiche uniche sotto il cielo stellato del belpaese. In Abruzzo l’evento regionale andrà in scena mercoledì 3 agosto alle ore 20,30 nel suggestivo scenario della Castello Aragonese di Ortona, nel cuore della Costa dei Trabocchi, dove 40 cantine associate al Movimento celebreranno i vitigni autoctoni abruzzesi con una incredibile degustazione sotto le stelle di una delle più belle “terrazze” affacciate Mar Adriatico.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Il vino benedetto dal Cristo delle vigne.
Nella Valle Cavallina, nel cuore del Bergamasco, la cantina Medolago Albani produce vini da oltre 70 anni in un microclima ideale: lasciatevi sorprendere dallo Spumante Metodo Classico Brut 2020.
Fonte: La Repubblica.
L’enoturismo è donna: il ruolo femminile nell’accoglienza.
La prima e buona notizia è che a Palazzo Giustiniani di Roma c’erano (quasi) tutti. Alla presentazione del libro Viaggio nell’Italia del vino del senatore Dario Stefàno e della produttrice Donatella Cinelli Colombini c’erano tutte le associazioni che in questi anni hanno raccontato e monitorato – ognuno con i propri mezzi e i propri strumenti – l’enoturismo: Città del vino, Donne del Vino ed Enit, insieme alla parte politica, rappresentata dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e i ministri Elena Bonetti (Pari Opportunità) e Massimo Garavaglia (Turismo). Assente “giustificato” Stefano Patuanelli (Politiche Agricole), impegnato con la crisi politica dei 5Stelle da cui dipenderà il futuro del Governo italiano. Ma questa è un’altra storia.
Fonte: Gambero Rosso.
Export del vino italiano a +12,6%.
Unione italiana vini – sull’export di vino italiano, che chiude il primo quadrimestre in positivo, con i volumi esportati a +1,1% (653 mln di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato però dalla crescita dell’inflazione). Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, è ancora fortissimo il traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono incrementati nel periodo di circa il 15% a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante.
Fonte: Mixer Planet.
Negli Usa arriva l’intelligenza artificiale per i “tasting” di vino (esatta al 95,3%).
I ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST), con sede nel Maryland, hanno creato un’intelligenza artificiale in grado di “degustare” virtualmente il vino con una precisione superiore al 95%. La nuova tecnologia AI sviluppata da scienziati statunitensi ha superato a pieni voti un test di degustazione di vini, dimostrando un metodo “più efficiente ma meno divertente” di assaggiare i vini, secondo i suoi creatori. Il team ha iniziato ad allenare il palato virtuale del sistema di intelligenza artificiale, utilizzando 148 vini da un set di dati di 178 prodotti da tre varietà di uve. Ogni vino virtuale aveva 13 caratteristiche da considerare, tra cui livello di alcol, colore, flavonoidi, alcalinità e magnesio. A ogni caratteristica è stato assegnato un valore compreso tra 0 e 1, che la rete deve considerare per distinguere un vino dagli altri.
Fonte: Federvini.
Più risorse per OCM Vino: oltre 7 milioni di euro.
L’Umbria ottiene il 28% in più di contributi (oltre 1 milione e 550mila euro) per il sostegno economico al settore vitivinicolo. “È stato assegnato all’Umbria, dal Ministero delle Politiche agricole, un ulteriore finanziamento di oltre 1 milione e 550mila euro per l’attuazione del Programma Nazionale di Sostegno dell’OCM vino, per l’annualità 2021/2022. Finanziamento che va ad aggiungersi alla dotazione iniziale di circa 5 milioni e mezzo e che consentirà di rafforzare un settore strategico per la nostra regione, espressione di qualità delle produzioni e di capacità di competere sul mercato globale”.
Fonte: ilTamTam.it.
Unione italiana vini: luci e ombre sull’export di vino italiano.
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati da Istat, è ancora fortissimo il traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono incrementati nel periodo di circa il 15% a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante. “Come previsto da Uiv – ha detto il segretario generale dell’Associazione del settore, Paolo Castelletti – con il mese di aprile gli ordini di vino made in Italy hanno iniziato ad accusare un primo rallentamento. Prevediamo, per i prossimi mesi, un’inversione di tendenza ancor più significativa, e questo non aiuta certo un comparto che sta già subendo un’escalation di costi di energia, trasporti e materie prime in grado di influire mediamente per circa il 30% sul prodotto finito. Un combinato a cui si aggiunge un incremento a fine giugno del vino in giacenza (+3,8% sul pari periodo 2021) – in particolare di Indicazioni geografiche (+7,6%) – che sta determinando speculazioni al ribasso sul fronte dei prezzi”
Fonte: Tribuna Economica.
15° edizione della Grande Festa del Vino.
Torna, da sabato 24 a domenica 25 settembre 2022 in Veneto e precisamente a Santa Maria di Sala la 15° edizione della Grande Festa del Vino, l’evento dedicato al vino che vede protagonisti 100 tra i migliori produttori nazionali e mondiali. Per due giorni incontri e cene gourmet fanno da cornice alle degustazioni che si svolgeranno, dalle 10 alle 20, presso Villa Farsetti. Oltre 8.000 bottiglie di vini (370 etichette) presenti potranno essere degustate in Villa Farsetti (a Santa Maria di Sala, in Via Roma 1). Un tour dell’Italia e da 23 paesi del Mondo calice alla mano per conoscere le tipicità e le eccellenze dei terroir italiani e mondiali, scoprire vitigni alloctoni, autoctoni, nazionali e internazionali, rari e ricercati, vini convenzionali, naturali, biologici, biodinamici, di montagna (da viticultura eroica), di mare, di collina, di pianura, di vignaioli indipendenti e di piccole realtà emergenti o di quelle già affermate.
Fonte: Egnews.it.
Wine Media Conference per la prima in Europa a Desenzano.
Dal 27 settembre al 3 ottobre a Desenzano del Garda, nel Bresciano, si svolgerà per la prima volta in Europa la Wine Media Conference, la rassegna mondiale dedicata alla comunicazione del vino. Fondata nel 2008, si tratta di una manifestazione che riunisce ogni anno wine blogger, giornalisti di settore, wine media tradizionali, influencer dei social media e operatori, in particolare statunitensi. Ogni anno la kermesse viene organizzata in una location diversa: nel 2021 si è svolta a Eugene, in Oregon, mentre nel 2022 sbarcherà per la prima volta in Europa, con la Lombardia che ha superato la concorrenza di aree come la Provenza francese o la Mosella della Germania.
Fonte: ANSA.
STAMPA ESTERA
CVNE prevé crecer un 10% Y superar los 130 millones.
La compañía es optimista, pese a la espiral inflacionista, tras un 2021 muy positivo en el que registró 119 millones de euros en ventas y ganó 24,9 millones. “El objetivo es que Cune sea la bodega más Importante de España” asegura Víctor Urrutia. “El ejercicio 2021 fue muy positivo para todo el sector por la recuperación de ventas perdidas por el Covid. En nuestro caso, conseguimos mantener la facturación en 2020 y crecimos también un 9% el año pasado, hasta los 119 millones de euros”, explica Víctor Urrutia, consejero delegado de Compañía Vinícola del Norte de España (CVNE), el grupo centenario dueño de Cune, Imperial o Viña Real. El directivo achaca estas buenas cifras “a la sólida implantación fuera de España” de la compañía, que genera el 65% de sus ventas consolidadas en el exterior y creció el pasado año “en prácticamente todos los mercados”. “Fue un gran año en EEUU y más dificil en Asia por la restricciones del Covid, pero al estar tan diversificados ningún mercado tiene un gran impacto sobre el total de la compañía”, dice Víctor Urrutia. Y, dicho eso, CVNE creció más el año pasado en España que en el exterior. “El 70% de nuestras ventas en el país son a hostelería y su reapertura ha propiciado una importante recuperación”, señala el grupo bodeguero con sede en Haro (La Rioja). Optimismo en la dificultad El CEO de CVNE reconoce que el sector está atravesando un momento de dificultad por el incremento de costes. “Es un gran reto que estarnos intentando compensar con aumentos de precios, pero la mayoría de las materias primas registran incrementos sin precedentes de dos dígitos y es posible que este año caiga el margen”, indica. CVNE ganó el año pasado 24,9 millones, un 14% más, con un margen neto del 20,9%. Pese a ello, Víctor Urrutia reivindica una actitud positiva.
Fonte: Expansión.
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A risentirci a domani.