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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 23 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Al Vinitaly 55 aziende trentine.
Ieri a Roma la presentazione: si punterà forte su export e posizionamento Al Vinitaly 55 aziende trentine. Saranno 55 le aziende vitivinicole trentine che presenteranno i loro prodotti al prossimo Vinitaly, in programma dal 2 al 5 aprile alla fiera di Verona. Ieri a Roma, alla presenza del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida c’è stata la presentazione ufficiale della 55esima edizione. I produttori trentini saranno, al solito, inseriti nei circa 1.800 metri quadrati del padiglione 3 dove è stata garantita anche la presenza dell’area istituzionale con il Consorzio di tutela dei vini trentini, la Provincia, Trentino Marketing, l’Istituto Trento Doc, l’Enoteca provinciale, l’Istituto tutela della grappa, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Le direttrici lungo cui si svilupperà Vinitaly 2023 sono state delineate ieri a Roma: business, internazionalizzazione e posizionamento. Non per nulla le oltre 4mila aziende vitivinicole provenienti da tutta Italia e da più di 30 nazioni, si presenteranno a più di 1.000 top buyer (in crescita del 43 per cento rispetto al 2022) in rappresentanza di 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.
Fonte: Adige.
«Sarà un Vinitaly in trincea» – Vinitaly in trincea.
La kermesse numero 55 Business da 31 miliardi. E in fiera esposti anche due capolavori di Caravaggio e Guido Reni «Sarà un Vinitaly in trincea» Il ministro: «A Verona faremo contro-informazione, il vino è benessere è cultura». È il Vinitaly ai tempi delle etichette salutistiche, o allarmistiche, dipende dall’ottica. Tanto che il mondo del vino, quel mondo ch’è un’industria da 31.3 miliardi di valore, 53omila aziende e 87omila addetti, sceglie Verona e il 55esimo Vinitaly per fare «contro-informazione positiva». Una «trincea», il salone del vino in fiera, come da parole di Francesco Lollobrigida, ministro all’Agricoltura ieri a Roma alla presentazione ufficiale dell’edizione 2023 che parte domenica 2 aprile e finirà mercoledì 5. Vinitaly in trincea Il ministro: «A Verona faremo contro-informazione, il vino è fattore di benessere ed espressione di cultura». Business da 31 miliardi Danese Il settore è cresciuto lino a diventare un capitale strategico del prodotto Italia.
Fonte: Corriere di Verona.
Musica e degustazioni: un «fuori salone» con 50 eventi.
Si parte il 31 marzo nelle piazze di Verona. Sul palco musicisti degli Aflerhour e Joe Bastianich. Quasi 50 appuntamenti: apre venerdì 31 marzo e chiude lunedì 3 aprile, Vinitaly and the City, il fuori-salone per il pubblico di appassionati. Degustazioni, masterclass, talk, incontri e visite guidate tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. Tra gli eventi inaugurali, «Lives — L’Incredibile vita di Maurizio Cattelan raccontata in parole e musica», con l’esperto d’arte Nicolas Ballario e i musicisti Rodrigo D’Erasmo (Afterhours) e Giulio Favero. Nella loggia di Fra’ Giocondo, poi, la mostra «Disposti a salire alle stelle – Il Purgatorio cantica del Perdono» curata da Franco Nembrini.
Fonte: Corriere di Verona.
Vinitaly al servizio del business.
Più di 4 mila aziende da 68 Paesi. Consolidate le piazze di Usa e Canada Settore strategico Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande `ambasciata’ del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. L’edizione 2023 del salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere è stata presentata oggi a Roma da Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA, e Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere SpA. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Matteo Zoppas, presidente di ICE-Agenzia, Giuseppe Schirone, economista e manager di Prometeia, e Carlo Flamini, wine observatory manager di Unione Italiana Vini.
Fonte: Corriere di Verona.
A Vinitaly oltre 4mila aziende Export in crescita.
Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre parole chiave del 55esimo Vinitaly, che si appresta a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande «ambasciata» del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni. II comparto è passato, in 10 anni, dal quarto al primo posto della bilancia commerciale con un export di 7,4 miliardi di euro.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Vinitaly con 4mila aziende «Trincea anti fake sul vino».
Prima di tutto il business, grazie ad una campagna di partecipazioni senza precedenti con oltre 1.000 top buyer da 68 paesi, +43% sul 2022. E poi il grande ritorno dell’Asia con Cina e Giappone e delegazioni record dagli Usa, dal Canada, dal Sud America e Nord Europa. Sarà questa l’impronta della 55esima edizione di Vinitaly, che si svolgerà dal 2 al 5 aprile a Veronafiere. Una edizione con 4mila aziende espositrici che raccoglie i frutti dei numerosi e importanti eventi all’estero realizzati con Ice Agenzia e che punta sempre più alla internazionalizzazione. Grande attesa per il ritorno della Cina che, dopo i lockdown e i divieti prolungati, è pronta a riprendersi il proprio status di colosso emergente con 130 responsabili acquisti a Vinitaly tra i quali i primi venti importatori nazionali per volume e valore.
Fonte: Gazzettino.
Al Vinitaly dal 2 al 5 aprile il governo punta sull’identità.
II ministro Lollobrigida su attacchi al Prosecco ed etichette salutistiche «Verona sarà la nostra trincea di controinformazione positiva». In una fiera internazionale del vino italiano, Vinitaly a Veronafiere dal a15 aprile, sempre più orientata al business e all’internazionalizzazione, il governo italiano si fa parte attiva per presentare questo settore di punta del made in Italy in tutti i suoi aspetti identitari, culturali, nutrizionali oltre che come polo attrattivo del turismo. Anche per liquidare, tra tante luci, quelle ombre portate dal conflitto in corso in Ucraina, gli attacchi a denominazioni di successo come il Prosecco, e la recente polemica accesa dalla proposta di etichette con moniti salutistici da parte dell’Irlanda. Comparto passato negli ultimi dieci anni dal quarto al primo posto della bilancia commerciale con un export che vale 7,4 miliardi di euro, secondo dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
«The library» l’enciclopedia dell’Amarone.
Il progetto della storica cantina Bertani di Grezzana (Verona) per far conoscere il rosso della Valpolicella Classico e 43 annate che attraversano 6 decadi, dal 1958 al 2013. Il volume, pensato per ristoratori, appassionati, collezionisti e importatori, è curato dal Master of Wine Nick Jackson «THE LIBRARY» L’ENCICLOPEDIA DELL’AMARONE di Angelica Carrara si dice che l’Amarone sia un vino senza tempo. Quale, allora, se non il re delle etichette venete da invecchiamento potrebbe costruire il mito, e il sogno, del nettare immortale? La sua testimonianza migliore si trova in una biblioteca: <II’he Library». La più profonda del tempo della Valpolicella realizzata dalla storica cantina Bertani. Una monografia enciclopedica che è il racconto non solo di un vino, ma di un territorio, dei suoi cambiamenti di clima e di gusto. Una storia enoica secolare..
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Le mille bollicine di Bruno sono cool e anticonformiste.
E’ presente in ogni occasione importante, dal compleanno alla laurea, accompagna le serate liete con gli amici o le cene romantiche a lume di candela, così come gli eventi ufficiali e istituzionali; il Prosecco è uno dei vini italiani con alle spalle la storia più lunga e che non smette di sorprendere persino i palati più esigenti. Questo è dovuto soprattutto a una nuova generazione di enologi che è stata capace di reinterpretare quest’antichissima arte senza tradirla.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Vinitaly – I 10 appuntamenti imperdibili.
Dalle grandi degustazioni agli incontri per appassionati. La Fiera di Verona ospita dal 2 al 5 aprile la 55esima edizione del Salone del vino. In programma anche gli eventi nello stand di Cook di Alessandra Dal Monte Vinitaly, edizione numero 55: il Salone internazionale del vino e dei distillati dedicato agli operatori del settore sta per cominciare alla Fiera di Verona, dal 2 al 5 aprile prossimi, preceduto sabato i aprile da OperaWine, la degustazione evento con i 130 migliori produttori italiani selezionati da Wine Spectator. Cosa aspettarsi dalla settimana del vino veronese? Intanto, 1 numeri: 100mila metri quadrati di spazio espositivo, i7 Padiglioni, più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy e da oltre 3o Paesi. In Fiera ci saranno anche il focus sul Bio, l’International wine hall, le sezioni Vinitaly Mixology e Micro Méga Wines, i Grand Tasting con gli esperti più importanti e le occasioni di incontro tra buyer, aziende, Consorzi, riviste internazionali.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Geografia del vino.
Consorzio di tutela inserisce il rispetto dell’ambiente nei conti. E si prepara al Vinitaly. L’occhio di Buzzati Lo scrittore raccontò l’amore dei trentini per la propria terra che oggi si rispecchia nei viticoltori di Luciano Ferraro quando Dino Buzzati, l’inviato speciale del Corriere della Sera, arriva a Trento nell’agosto del i già uno scrittore famoso: «Il deserto dei Tartari», il maggiore tra successi, era stato pubblicato 27 anni prima. Come un umile cronista, Buzzati si occupa dei protagonisti di una polemica ambientalista sul progetto per una funivia sul Brenta. Scopre che c’è un trentino emigrato in Canada che finanzia la funivia come segno di ringraziamento per la sua provincia, ostacolato da Italia nostra e dagli alpinisti. A differenza di altre diatribe, ad esempio quella sull’autostrada per Cortina d’Ampezzo, non esistono angeli e diavoli, speculatori contro salvatori dell’ambiente.
Fonte: Corriere della Sera.
Bilancio di sostenibilità «Scelta legata ai valori».
Molon: aiuta a tutelare e valorizzare la diversità del territorio Rappresenta per noi un importante parte della rendicontazione delle attività svolte di Barbara Mlllucd Vigneti a basso impatto ambientale. «Per la prima volta abbiamo redatto il nostro bilancio di sostenibilità nel settore vitivinicolo. Si tratta del primo bilancio di questo tipo in Italia, da parte di un consorzio di tutela». Graziano Molon è il direttore generale del Consorzio Vini del Trentino, che raggruppa 91 aziende del territorio, 15 cantine cooperative ed oltre 6 mila viticoltori trentini. La provincia del Nord Italia è nota in tutto il mondo per le numerose varietà di vini prodotti: dai Teroldego Rotaliano, Marzemino e Nosiola, agli internazionali Chardonnay, Pinot Grigio. C’è il mondo del Trentodoc, naturalmente, in una zona che si estende dalla sponda più mite del Lago di Garda ai ripidi pendii delle aree dolomitiche, passando per il fondovalle.
Fonte: Corriere della Sera.
Spremiture e fioriture, scatta l’ora dell’enoturismo slow.
I tour alla scoperta dei riti del Vino Santo. E la natura di Vallagarina, Piana Rotaliana, Colline Avisane Le visite Tra i luoghi, il museo Casa Caveau di Padergnone e il borgo di Santa Massenza Wine trekking nei vigneti lagarini, passeggiate tra i borghi della Vallagarina, della Piana Rotaliana delle Colline Avisiane, soste relax e rigeneranti alle terme, mostre, pedalate a bordo di laghi, degustazioni, corsi di cucina. Per le prossime vacanze pasquali e i ponti primaverili da aprile a giugno, il Trentino «Wine Region of the Year 2020» secondo la prestigiosa rivista newyorkese Wine Enthusiast, propone un ricco programma dedicato all’ enoturismo slow, a piedi o in bici, ospiti di vignaioli «montani» che incanteranno i turisti, portandoli alla ricerca delle bellezze naturali, storiche e culturali del luogo.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino in vetta alla top ten dell’export, più 79% in dodici anni.
Il vino è il campione del made in Italy. Con 7,4 miliardi di export netto, balza al primo posto per il saldo positivo nella bilancia commerciale. Lo attesta il rapporto presentato ieri dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia. E un Vinitaly rinnovato, più snello e concentrato sugli affari per vignaioli e operatori, quello che si terrà a Verona dal 2 al 5 aprile prossimi. Mezzo governo è pronto a trasferirsi tra i padiglioni, con in testa il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida. Arriveranno poi i ministri Sangiuliano, Santanchè, Schillaci, Urso. È attesa la conferma della premier Meloni. Una spinta ad un settore che, secondo gli ultimi dati, vale 31,3 miliardi di euro e impegna 53o mila aziende con 870 mila addetti. Nel saldo commerciale, le bottiglie tricolori hanno sorpassato il nucleo duro delle 4 A del made in Italy (abbigliamento, alimentare, arredamento, automazione) che vale Zoo miliardi di euro l’anno.
Fonte: Corriere della Sera.
Vinitaly, l’eccellenza in vetrina Un tesoro da 7,4 miliardi di euro.
Verona, dal 2 al 5 aprile la nuova edizione. Oltre 4mila aziende da più di 30 Paesi e mille top buyer. «Grandi investimenti, garantire business e nuove opportunità commerciali per gli espositori è la nostra priorità». «QN. Quotidiano Nazionale sarà presente con un’area dedicata e i suoi giornalisti. La civiltà del bere italica consolida la sede della propria “ambasciata”. Lo show di Vinitaly, la kermesse di Veronafiere, può cominciare per il 55esimo anno (2-5 aprile) con una gold edition con grandi e rinnovati numeri e un’evoluzione della specie che punta a essere più funzionale alle esigenze delle aziende, senza perdere di vista la tradizionale identità del pubblico di appassionati e wine lovers. I numeri non dicono tutto ma spiegano molto di questa rassegna diventata gli Stati generali del vino. A Verona planano oltre 4 mila aziende che rappresentano tutte le regioni d’Italia, 30 Paesi stranieri tra emergenti e veterani del settore, un contingente record che supera i mille top buyer, in aumento del 43% sul 2022, provenienti da 68 Paesi ospitati da VeronaFiere in collaborazione con Ice agenzia.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Gambero Rosso, risultati sopra il pre-Covid.
Gambero Rosso, leader nel settore wine travel food e quotata all’Egm, ha approvato il bilancio consolidato 2022 e quello della capogruppo. Il comunicato del cda sottolinea il miglioramento dei ricavi netti e dell’ebitda anche rispetto agli anni pre-pandemia. I ricavi netti di vendita 2022 della controllata di Class Editori hanno raggiunto 17.333 mila euro rispetto a 12.770 mila euro del 2021 (+36%). Tale crescita è stata trainata dal settore della promozione internazionale e organizzazione di eventi in cui i ricavi sono cresciuti del 135% dopo il periodo di chiusura di mercati causa covid; il settore delle partnership in cui i ricavi sono cresciuti del 30% grazie all’avvio dei nuovi progetti di consulenza e comunicazione per istituzioni e per i primari clienti del settore agroalimentare; il settore Tv e Digital, ha registrato un +3%. L’ebitda consolidato 2022 è stato pari a circa 5,3 milioni di euro (3,63 milioni nel 2021, +46%).
Fonte: Italia Oggi.
Paestum Wine Fest.
L’undicesima edizione apre la stagione delle kermesse in Campania. Da sabato al 27 marzo tre giorni di masterclass, convegni, degustazioni per la seconda volta nel grande spazio dell’ex tabacchificio Sotto, gli organizzatori con il sindaco Franco Alfieri. Nella foto grande, la spettacolare degustazione della scorsa edizione sullo sfondo dei templi di Paestum 8500 METRI QUADRATI COPERTI, 4000 SCOPERTI OLTRE 250 AZIENDE 20 CONSORZI E GRUPPI D’ACQUISTO, 11.000 ETICHETTE IN VETRINA. Si prospetta un’altra annata magica a Paestum, la città dei tre ristoranti stellati e delle cinque stelle Michelin, dei grandi caseifici capaci di fare accoglienza, delle trattorie, delle pizzerie.
Fonte: Mattino Napoli.
Tanta eleganza e carattere nel rosso di Rillo.
Proseguiamo sul tema dell’eleganza, quello che maggiormente cerchiamo nel vino. Dopo due merlot è il momento dell’Aglianico del Taburno, figlio di una annata preziosa e accudito molto bene dall’enologo abruzzese Vittorio Festa. Enzo Rillo restituisce al suo territorio quello che ha avuto in dono: la determinazione e la cura dei dettagli di una comunità laboriosa. Mano libera, da vero imprenditore, all’enologo, ed ecco allora che nasce un piccolo grande capolavoro capace di colpire persino il palato di Luca Gardini, che di vini ne ha bevuto a iosa, per tutti i gusti e tutte le tasche. Il genietto romagnolo si è attaccato a questo rosso conosciuto durante il wine day organizzato alla Fortezza e non lo ha mollato per tutta la cena, consigliandolo a tutti con vivace convinzione.
Fonte: Mattino Napoli.
Il vino italiano è il più venduto nel mondo – Vola il fatturato del vino italiano Oggi è il più venduto al mondo.
Ieri nella giornata mondiale dell’acqua è stato celebrato il vino che di acqua ne contiene tanta come ha ricordato il ministro. La f filiera enologica del nostro Paese è riuscita a battere la moda e la meccanica strumentale, Lollobrigida: «Per contrastare gli attacchi controinformazione positiva, il Governo fa squadra per tutelare il settore». Ieri nella giornata mondiale dell’acqua è stato celebrato il vino che di acqua ne contiene una buona parte, come ha ricordato i1 ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e che soprattutto dall’acqua dipende. Alla presentazione della 55° edizione del Vinitaly, che aprirà i battenti a Verona il prossimo 2 aprile, sono stati presentati i numeri che rappresentano il valore strategico della filiera vitivinicola italiana, ma sono stati anche centrati i fattori di rischio
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Forchetta curiosa e buon vino.
Genova, l’osteria dei vicoli si aggiudica il premio perla miglior selezione di vitigni autoctoni nell’ambito dei riconoscimenti Slow Food. Una storica osteria tra i vicoli genovesi si è aggiudicata un prestigio riconoscimento nazionale sotto il segno di Slow Food per il buon vino della sua cantina. È la “Forchetta curiosa”, in piazza Negri, davanti al Teatro della Tosse: “Miglior selezione di vini da vitigni autoctoni”. Ossia, qualità assoluta. I riconoscimenti sono arrivati nell’ambito di Slow Wine Fair, la fiera del vino “buono pulito e giusto” di Bologna e dei 36 riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, prima edizione dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Milano Wine Week.
Fonte: Secolo XIX I piaceri del Gusto.
Dossier Economia del vino – Vinitaly punta sui mercati esteri L’export da record sfiora gli 8 miliardi.
Presentata la 55esima edizione della fiera che dal 2 al 5 aprile a Verona ospiterà un settore che ha visto crescere le esportazioni negli ultimi dieci anni dell’80% e che ora deve difendersi dagli attacchi anti alcol portati da alcuni provvedimenti Ue Lollobrigida (ministro dell’Agricoltura): «Serve una campagna di controinformazione per tutelare il nostro vino» Giorgio dell’Orefice una filiera che vale 31,3 miliardi di euro, coinvolge 53omila aziende e oltre 87omila addetti. Un settore che realizza sui mercati esteri oltre il 50% delle proprie vendite con un fatturato di 7,9 miliardi di euro (cresciuto nel 2022 del 10%) e che proprio grazie alla propria propensione all’export guida la classifica delle “4A” (abbigliamento, alimentare, arredamento e automazione) della bilancia commerciale made in Italy. È l’universo del vino italiano che si è dato appuntamento dal 2 al 5 aprile prossimi a Verona per la 55ma edizione di Vinitaly che è stata presentata ieri a Roma.
Fonte: Sole 24 Ore.
Dossier Economia del vino – Intervista a Maurizio Danese – «Dalla Cina al Sudamerica sempre vicini alle imprese».
Vinitaly 2023 prima ancora di iniziare ha già fatto registrare alcuni importanti risultati. Il vero e proprio boom di grandi acquirenti stranieri (mille già accreditati con una crescita rispetto allo scorso anno del 43%) e tra questi ben 130 dalla Cina. Un fermento che ha già generato grandi attese nel mondo dei produttori. L’Italia in Cina è rimasta finora confinata entro quote di mercato limitate e molto al di sotto delle reali potenzialità. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Veranafiere, Maurizio Danese. Sarà la volta buona per invertire finalmente questa tendenza? I segnali sono molto confortanti. Stiamo cominciando a registrare i risultati dei massicci investimenti effettuati sul fronte dell’internazionalizzazione con il recente roadshow che ha toccato più di 13 Paesi e la significativa campagna di incoming. Adesso abbiamo avuto la conferma della presenza di mille grandi buyer da 68 Paesi.
Fonte: Sole 24 Ore.
Il vino vale 31,3 miliardi e l’export netto supera gioielli e pelletteria.
II rapporto Uiv-Vinitaly-Prometeia rivede i numeri del mondo del vino italiano che si scopre «sempre più decisivo in chiave made in Italy». Secondo i ricercatori, infatti, il vigneto Italia e il suo indotto, (tecnologie e macchinari per le vigne e il controllo di qualità) valgono 31,3 miliardi, frutto del lavoro di 530 mila aziende con circa 870 mila addetti. II rapporto offre spunti di approfondimento per l’edizione numero 55 del Vinitaly in programma a Verona dal 2 al 5 aprile. Secondo i ricercatori infatti, «senza il contributo del vino, che ha una propensione all’export doppia rispetto agli altri alimentari e bevande (54,5% contro 27,3%), l’avanzo commerciale dell’alimentare sarebbe inferiore del 64%». Si spiega anche così perché il vino sia al primo posto nella bilancia commerciale del made in Italy – 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette – superando altri comparti icona del lifestyle italiano come la gioielleria/bigiotteria (6,8 miliardi), la pelletteria (6,7 miliardi) e l’abbigliamento (6,4 miliardi di euro).
Fonte: Stampa.
Vini, il Montepulciano d’Abruzzo terzo più venduto in Italia.
Seppur in un mercato in recessione, il Montepulciano d’Abruzzo si conferma, nella tipologia dei fermi, il terzo vino più venduto nella grande distribuzione italiana nel 2022. Sul podio dopo Chianti e Lambrusco, la Doc portabandiera della regione, con i suoi 12millonl e 840mi1a litri, è stata scelta e apprezzata dai clienti di iper, supermercati e discount nonostante la crisi e ha raggiunto anche un altro primato. In termini percentuali è Il vino italiano che perde in assoluto meno quote di mercato.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Un sorso lieve. leggiadro e fiorito con buona acidità.
Originario della Borgogna, il Pinot Bianco è considerato una mutazione del Pinot Grigio, che a sua volta è considerato una mutazione del Pinot Nero. Quarti di nobiltà direttamente per parentela visto che il capostipite è il vitigno aristocratico per eccellenza. E su questo vitigno punta le sue carte l’azienda franciacortina Mirabella. L’azienda ha una lunga storia di utilizzo della varietà: i primi impianti risalgono al 1981 (vigna Mirabella a Pa demo Franciacorta) e sono tuttora produttivi; nel 2015 creò il primo Pinot Bianco 100% della Franciacorta – etichettato Vino Spumante di Qualità, in quanto non ancora previsto dal Disciplinare DOCG – che fu poi inserito nella linea Demetra, composta da quattro brut nature fatti con le uve delle vigne storiche.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
La Pandolfa dedica una giornata al Sangiovese – Predappio Wine Days, prima edizione.
Domenica una giornata di osservazione, approfondimento e confronto sul Sangiovese presso l’azienda agricola La Pandolfa. A spasso per calanchi, vigne e cantine con l’esperto Armando Castagno Per capire ed interpretare un territorio con vini di una tradizione centenaria e con vignaioli che hanno scelto di prendersene cura, i produttori dell’Associazione Terre di Predappio hanno organizzato per domenica 26 marzo la prima edizione di Predappio Wine Days, una giornata di osservazione, approfondimento e confronto sul Sangiovese di Predappio. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Predappio e dal Consorzio Vini di Romagna, si svolgerà presso l’azienda vitivinicola La Pandolfa, dove a portare a spasso per calanchi, vigne e cantine e a guidare gli approfondimenti sarà il giornalista e scrittore esperto di vino Armando Castagno. Il programma prevede alle 10 l’apertura dei banchi d’assaggio delle 11 aziende associate a Terre di Predappio.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Vino, la filiera vale 31,3 miliardi.
I dati della fiera di Verona confermano che il settore rappresenta il Made in Italy Vino, la filiera vale 3 1,3 miliardi Il vino italiano si scopre sempre più decisivo in chiave made in Italy con numeri e performance che migliorano di anno in anno. L’intera filiera vinicola oggi vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti, ed è in cima alla speciale classifica relativa alla bilancia commerciale del made in Italy «tradizionale», quello delle 4A (Abbigliamento, Alimentare, Arredamento, Automazione) che vale ogni anno circa 200 miliardi di euro e che con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette (saldo commerciale tra export e import), si colloca nel 2022 al primo posto per livello del saldo commerciale, lasciandosi alle spalle altri campioni del Made in Italy nel mondo, sia del sistema moda che della meccanica strumentale.
Fonte: La Provincia Edizione Nazionale.
Le quattro eccellenze del Ponente premiate dalla «Guida Bibenda» – Le 4 eccellenze del Ponente premiate da Bibenda.
Ecco i viticoltori e olivicoltori imperiesi al top nazionale Le quattro eccellenze del Ponente premiate dalla «Guida Bibenda». Al top nazionale per la prestigiosa guida che assegna riconoscimenti ai produttori di vini, liquori e olii extravergine italiani Le 4 eccellenze del Ponente premiate da Bibenda Domani a Genova saranno insigniti i viticoltori “Bruna” di Ranzo e Ka’ Mancinè di Soldano e gli olivicoltori Marco Ferrari e Paolo Cassini. La viticoltura e l’olivicoltura di eccellenza del Ponente ligure di presentano in gran forma all’annuale premiazione della Guida Bibenda in programma domani (venerdì 24 marzo) a Genova.
Fonte: Riviera.
Piana: «Premi che accrescono la reputation».
Venerdì a Genova la consegna dei premi 5 Gocce e 5 Grappoli Piana: «Premi che accrescono la reputation». Ci sarà anche il vice presidente della Regione Liguria con delega all’A ricoltura e al Marketing Territoriale, 1 imperiese Alessandro Piana, insieme alla presidente della delegazione Liguria di Fondazione Italiana Sommelier Roberta Bonasegale alla premiazione con gli Attestati Bibenda in programma domani, venerdì 24 marzo, dalle ore 18 presso l’hotel Holiday Inn Genoa (via Milano 47, Genova). «Ringrazio gli organizzatori di questo evento molto importante per il territorio – le parole di Piana – che con le 5 Gocce e i 5 Grappoli della nota guida Bibenda accresce ulteriormente la reputation delle nostre eccellenze e la caparbietà dei produttori nell’impegnarsi su standard altissimi
Fonte: Riviera.
Forchetta curiosa e buon vino.
Una storica osteria tra i vicoli genovesi si è aggiudicata un prestigio riconoscimento nazionale sotto il segno di Slow Food per il buon vino della sua cantina. È la “Forchetta curiosa”, in piazza Negri, davanti al Teatro della Tosse: “Miglior selezione di vini da vitigni autoctoni”. Ossia, qualità assoluta. I riconoscimenti sono arrivati nell’ambito di Slow Wine Fair, la fiera del vino “buono pulito e giusto” di Bologna e dei 36 riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, prima edizione dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Milano Wine Week.
Fonte: Secolo XIX I piaceri del Gusto.
Vinitaly, una vetrina record E maxi battaglia «anti fake».
Dal 2 al 5 aprile prossimi a Verona la 55esima edizione del salone internazionale anche dei distillati Vinitaly, una vetrina record E maxi battaglia «anti fake» Oltre 4 mila aziende dall’Italia e dall’estero, mille top buyer Lollobrigida: «Vogliamo fare controinformazione positiva». Oltre 4.000 aziende da tutta Italia e da 30 altre nazioni, un contingente di 1.000 top buyer (+43% sul 2022) in arrivo da 68 Paesi del mondo, una superficie espositiva superiore a 100 mila metri quadrati netti: sono i numeri di Vinitaly 2023, la rassegna internazionale dei vini e dei distillati in scena a Verona Fiere dal 2 al 5 aprile prossimi.
Fonte: Brescia Oggi.
Quando il vino è naturale: non solo moda.
“Vino Esclamativo” propone solo prodotti “artigianali” Una passione nata da cliente e sfociata in un locale di successo accio quello che vorrei vedere dall’altra parte del bancone quando sono io il cliente». La regola di Nedo Negri è semplice e al Vino Esclamativo di via Calvi a Mantova l’ha messa in pratica con successo. Una regola basata anche su un assioma: «Il vino dev’essere naturale» o, come Nedo preferisce, «artigianale». Con una precisazione: «Non sono un talebano – sottolinea – e non credo che tutto il vino naturale sia buono. Bisogna saperlo fare, è come camminare sul filo senza la rete sotto: se sbagli, è finita, butti tutto».
Fonte: Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
La passione e i segreti del vino Sono 24 i nuovi sommelier.
La consegna dei riconoscimenti, avere un personale qualificato e preparato aumenta la qualità dell’offerta II corso La consegna dei diplomi nella cantina Berlucchi «Le congratulazioni ai nuovi comunicatori» Si amplia la famiglia dei sommelier della nostra provincia. Giovedì 16 marzo 19 dei 24 neo sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier della delegazione di Sondrio hanno ricevuto il meritato diploma. In una terra di vino come la Valtellina avere nuovi esperti nel settore indica il profondo attaccamento alle radici anche delle nuove generazioni.
Fonte: Provincia Sondrio.
Ecco il «Wine tour delle Marche»: si parte dalle terre del Verdicchio.
La rassegna farà tappa domani e sabato tra Arcevia e Staffolo: tutto il programma Prende il via da una delle piccole capitali del Verdicchio, Staffolo, il ‘Wine Tour delle Marche’, manifestazione sostenuta dalla Regione nell’ambito dell’iniziativa ‘Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola’. Domani all’osteria Vino e Cucina va in scena ‘Tradizione in tavola’, serata-evento dedicata a chi ama i sapori autentici della tradizione, la pasta tirata a mano, l’abbinamento tra buona cucina ed etichette di qualità, quelle delle cantine Vignamato, Finocchi e Fattoria Coroncino. Il giorno dopo, sabato, la golosa ‘carovana’ del ‘Wine Tour delle Marche’ dalla Vallesina si trasferirà nella valle del Misa e, inerpicandosi lungo tortuosi e pittoreschi percorsi, salirà in direzione del panoramico balcone naturale di Arcevia.
Fonte: Resto del Carlino Ancona.
«Montepulciano al top, una svolta per i vini del territorio».
Massimo punteggio nella guida nazionale Ais per il «Guerriero della Terra Igt», Luca Guerrieri premiato a Cesena «Montepulciano al top, una svolta per i vini del territorio» Riconoscimento nazionale per il «Guerriero della terra» Marche rosso Igt, il Montepulciano in purezza della cantina Guerrieri di Piagge verrà premiato con il massimo punteggio dalla guida ai vini d’Italia «Vitae» dell’Ais. Il riconoscimento verrà consegnato sabato 25 marzo a Cesena a Luca Guerrieri (foto) che ne sottolinea l’importanza per il tutto il settore vitivinicolo. «Vorrei condividere questo riconoscimento con il territorio – spiega Guerrieri – perché lo ritengo carico di significati per la mia azienda ma anche al di là di noi, per tutta la nostra provincia e il nostro bellissimo territorio. Questo premio può francamente aprire dei nuovi e incredibili scenari alla viticoltura pesarese.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
Riconversione dei vigneti, aperti i termini. Un milione a disposizione del Molise.
Sono aperti i termini per la presentazione telematica delle domande di aiuto per la “ristrutturazione e riconversione dei vigneti – campagna 2023/2024”. L’importo totale assegnato al Molise in questa campagna è pari a circa un milione di euro (983.031,00 euro). Lo rende noto l’assessorato all’Agricoltura. «Anche quest’anno, grazie al sostegno Ocm Vino che ammonta a quasi un milione di euro, le aziende molisane vedranno finanziati gli interventi per il rinnovamento dei vigneti — ha spiegato l’assessore Nicola Cavaliere — con un obiettivo concreto, quello di potenziare e valorizzare la qualità delle produzioni vitivinicole del nostro territorio». Le richieste devono essere rilasciate esclusivamente per via telematica, entro il 31 marzo 2023, secondo le predisposizioni Agea, sul portale Sian.
Fonte: Primo Piano Molise.
L’esordio Vinoso!, due giorni in mostra La Provincia in vetrina con il suo vino.
Il 25 e 26 marzo il taglio del nastro per l’evento creato per raccontare l’enoturismo del territorio Proposta itinerante, sbarco a Ovada nel 2024 ll logo che accompagna l’evento, creato dall’illustratore alessandrino Lele Gastini, riproduce le cinque città protagoniste. Con Ovada, rappresentata attraverso la Forma stilizzata della parrocchia dell’Assunta, ci sono Casale e Acqui (già assieme nel progetto di promozione del Gran Monferrato). E poi l’ortona e Gavi. Si terrà al castello di Casale la prima edizione di “Vinoso!”, il progetto d’esordio della della Strada dei Vini e dei Sapori del Gran Monferrato. L’appuntamento è per il 25 e 26 marzo prossimi. Ma l’obiettivo è quello di creare una rassegna itinerante che coinvolga anche la nostra cittä che così potrebbe nuovamente contare su un evento di prestigio legato al vino non solo locale. Ambizione comune Ad Ovada la fiera sarà proposta nel prossimo anno.
Fonte: Novese.
L’idea di un “fondo” locale per salvare il Dna di Langa – Fondo locale per le vigne.
Un fondo d’investimento locale per salvare i sempre più preziosi vigneti di Langa e Roero dalle mire di conquista dei forestieri. È l’idea lanciata dal barolista Gianni Gagliardo di La Mona, osservando il mutamento di pelle che le colline del vino stanno subendo con l’arrivo di sempre più agguerriti finanziatori italiani e stranieri. «La Langa è un territorio che ha il suo valore strettamente legato alle donne e agli uomini che ci vivono» è il ragionamento di Gagliardo. Una vigna nelle Langhe Fondo locale per le vi e L’idea di investimenti del territorio per tutelare il patrimonio Langhe dalla conquista da parte di grandi gruppi provenienti dall’estero.
Fonte: Stampa Cuneo.
La stagione dei bianchi per accompagnare formaggi freschi e ricci – La primavera dei bianchi alla pugliese.
La stagione ideale per accompagnare un buon carpaccio di manzo, i fiori di zucca o i ricci E poi l’immancabile pane con un piattino di olio da degustare primavera. Dunque: aprite i frigoriferi, prendete i calici giusti, se potete comprate un buon carpaccio di mare o magari ricci, visto che siamo nei mesi con la R. Friggete un fiore di zucca, riempito con la ricotta, versate dell’olio in un piatto non troppo grande, accanto del sale e del pane. Di Laterza, Altamura, non è importante. L’importante è aprire una bottiglia di bianco. Askos, Cantina LI Vell È una verdeca speciale. Dicono: “Colore giallo vivace con riflessi verdi. Profumi fruttato intenso, con sentori di frutta tropicale, agrumi verdi, macchia mediterranea e spezie fresche. Gusto pieno, armonico, voluminoso con una buona acidità.
Fonte: Repubblica Bari.
Il vino siciliano è giovane e attivo.
Dal marketing all’enoturismo e alla produzione: il viaggio nelle cantine dell’Isola che vanno al Vinitaly rivela perché sia importante il ricambio generazionale L’imprenditoria giovanile va delineando una nuova era che vuole un “ritorno alla terra” consapevole con un tocco di brio intraprendenti, determinati, giovani e con esperienza. Sono solo alcune delle caratteristiche della new generation del vino siciliano con cui la Sicilia va al Vinitaly. Dal marketing all’enoturismo, alla produzione, sono in tanti che con impegno e passione garantiscono il ricambio generazionale alle cantine, delineando una nuova era che vuole un “ritorno alla terra” consapevole con un tocco di brio e innovazione. «L’ingresso mio e quello di mio fratello in azienda — spiega Graziano Nicosia, 36 anni, quinta generazione di Cantine Nicosia.
Fonte: Repubblica Palermo.
Vitigni autoctoni la rivincita tardiva.
Oggi i riflettori di addetti ai lavori e stampa specializzata sono puntati sui siciliani. Ma vince la tradizione o l’adattamento al gusto esterno? Abbiamo chiesto il parere di enologi e consulenti E la risposta è stata univoca: “Il patrimonio dell’Isola è assolutamente intrigante” Catarratto, Grillo, Nero d’Avola, Zibibbo, Malvasia: sono solo alcuni dei vitigni autoctoni che tengono alta la bandiera siciliana nel mondo. E se è vero che la Sicilia enologica si è fatta spazio nel mondo attraverso gli internazionali, è altrettanto chiaro che oggi i riflettori di addetti ai lavori e stampa nazionale e internazionale sono puntati proprio sugli autoctoni. Ma qual è il valore aggiunto di un vino da vitigno autoctono? Vince la tradizione o l’adattamento al gusto esterno? Mattia Filippi, consulente enologo di Uva sapiens, esprime il suo pensiero: «Non voglio dare una risposta democratica, ma il risultato degli autoctoni di oggi è figlio di più strategie, alcune più ricercate, alcune legate a come si è evoluto il mondo.
Fonte: Repubblica Palermo.
La Regione espone a Verona: 412mila euro l’impegno di spesa – La Regione “espone” a Verona.
Un impegno di spesa di 412mila euro “Spingeremo moltissimo per sponsorizzare i nostri produttori” dice il presidente Renato Schifani 1 budget è di quelli da capogiro. Anche quest’anno la Regione Siciliana sarà presente al Vinitaly di Verona, la più grande manifestazione fieristica sul mondo del vino in Italia. A disposizione dei produttori siciliani uno stand costato alla Regione 412mi1a euro: sarà uno dei 17 stand allestiti dalle amministrazioni regionali e, osservano dell’organizzazione, già tutti prenotati. «Spingeremo moltissimo per sponsorizzare i nostri produttori» promette il presidente della Regione Renato Schifani, con un impegno che si tradurrà anche nella presenza del governatore alla kermesse. «Abbiamo bisogno — osserva — di valorizzare i nostri prodotti, che sono di eccellenza mondiale». È un ritorno a pieno regime, quello della 55ma edizione del Vinitaly, dopo i difficili anni della pandemia: per il grande evento, che si terrà a Verona dal 2 al 5 aprile, sono previsti oltre quattromila espositori, di cui poco meno di 200 provenienti dall’Isola.
Fonte: Repubblica Palermo.
Vinitaly ambasciatore del sistema Italia.
Business, internazionalizzazione posizionamento: letredirettrici dell’eventoche si aprirà il aprile Veronafiere. Manca il sindaco, Fdl attacca Vinitaly ambasciatore del sistema Italia Arriva l’edizione numero 55, più di quattromila imprese, mille top buyer da 68 paesi «Il vino scala la vetta nella bilancia commerciale: 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette». «Una chiave per la promozione del sistema Italia nel mondo». Il vino italiano rivede e aggiornai suoi numeri e si scopre sempre più decisivo in chiave made in Italy. Lo dice l’analisi presentata dall’Osservatorio Uiv Vinitaly e Prometeia, lo rilancia con forza il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida che ha partecipato alla presentazione dell’edizione numero 55 di Vinitaly in programma a Veronfiere dal 2 al 5 aprile.
Fonte: Arena.
Riso e Amarone a tavola insieme.
Riso e Amarone a tavola insieme Accordo di collaborazione tra il Palio del Recioto e Risosterie di Isola della Scala E’ stato confermato l’accordo di collaborazione fra l’evento storico Palio del Recioto e dell’Amarone della Valpolicella Classica, che da 69 anni riscuote grande successo nel Comune di Negrar e il nuovissimo e attesissimo evento Risosterie di Isola della Scala, promosso da Ente Fiera di Isola della Scala, Consorzio Vialone Nano IGP e Comune di Isola della Scala. Due eventi in piazza a partecipazione gratuita con l’intento di promuovere le eccellenze del territorio veronese quali vino e riso. Come dice il famoso detto scaligero “II riso nasce nell’acqua e muore nel vino”. Le date ufficiali 2023 sono già definite, e saranno le seguenti: dal 08 al 10 aprile per il Palio e dal 19 al 21 maggio per Risosterie.
Fonte: Cronaca di Verona.
L’azienda Dal Maso è la miglior cantina Pronta per il Vinitaly.
Guida al Mangiare e Bere Bene a Vicenza e in Veneto L’azienda Dal Maso è la miglior cantina Pronta per il Vinitaly •• L’azienda Dal Maso di Selva di Montebello si è aggiudicata il primo posto tra le cantine elencate nella “Guida al Mangiare e al Bere Bene a Vicenza e nel Veneto” realizzata da “Il Giornale di Vicenza” a cura di Alberto Tonello. La targa attestante l’ottenimento del premio è stata consegnata ai titolari dell’azienda Nicola e Anna Dal Maso a nome della giuria della guida da Giovanni Roncolato, vicepresidente del Consorzio del formaggio Monte Veronese e tra i titolari dell’azienda Casara di Roncà (VR).
Fonte: Giornale di Vicenza.
Vino italiano nel mondo: i dati per il 2022 di un export cruciale.
Un prodotto prezioso, dall’immenso valore culturale oltre che economico Vino italiano nel mondo: i dati per il 2022 di un export cruciale Secondo i dati presentati da Nomisma Wine Monitor e rilanciati da Federvini, nel 2022 calano le importazioni e crescono i valori. Si potrebbe riassumere in questo modo il mercato mondiale del vino nell’arco dello scorso anno, uno scenario che ovviamente risente delle forti tensioni geo-politiche che coinvolgono direttamente o indirettamente molti mercati. L’Italia registra un record dell’export a 8 miliardi di euro e percentuali che si allineano al trend generale: crescita del 16% in USA, del 32,7% nel Regno Unito, del 21,7% in Canada, del 25,3% in Giappone e del 9,6% in Corea. Risultati leggermente al di sotto della media in Germania (-11,9%) e in Cina (-7,2%). Dati positivi registrano anche i mercati enoici di USA, in crescita del 18% tra gennaio e novembre 2022, Gran Bretagna (•28,4%), Canada (•16,2%), Giappone (•22,5%) e Corea del Sud (•19,2%). Negativi i dati che provengono dalla Germania, con un calo del 4,4%, e soprattutto della Cina, che non riesce a rialzarsi ormai dal lontano gennaio 2018. Grazie ai Mondiali di calcio maschile conclusi pochi mesi fa, il Qatar rientra tra i 7 mercati del vino mondiale in grande espansione, con un incremento del 209%, insieme all’Australia (238%), Francia (215%), Italia (163%), Thailandia (146%), Vietnam (120%), India 1113%), Angola (112%), Malesia (99%) e Filippine (92%). La guerra ha influenzato il mercato sulle importazioni di vino in Ucraina e in Russia, che ha continuato ad importare soprattutto da Spagna e Georgia.
Fonte: Giornale di Vicenza Focus Rapporto Economia.
Cantina Italia: 65,5 milioni di ettolitri di vino.
La situazione aggiornata al 31 gennaio Cantina Italia: 65,5 milioni di ettolitri di vino Al 31 gennaio 2023 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 65,5 milioni di ettolitri di vino, 7,8 milioni di ettolitri di mosti e 537 mila ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 31 gennaio 2022, i dati mettono in luce un valore delle giacenze superiore per i vini (i5,7%1. Pressoché invariata risulta la giacenza dei mosti (-0,9%), n netto calo per i VNAIF (-15,0%). Rispetto al 31 dicembre 2022 il dato delle giacenze è leggermente superiore per i vini (.0,8%) ed è in calo sia per i mosti (-20,1%) che per i VNAIF (- 78,2%1. Il 54,5% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto. Il 51,6% del vino detenuto è a DOP, il 27,3% a IGP, i vini varietali costituiscono appena l’1,2% del totale. Il 19,9% è rappresentato da altri vini.
Fonte: Giornale di Vicenza Focus Rapporto Economia.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 22 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Vinitaly, 68 Paesi presenti a Verona.
Oggi presentazione ufficiale della fiera che si terrà dal 2 al 5 aprile: oltre 1.000 “top buyer” Una sessantina di cantine trentine, oltre agli stand istituzionali, riempiranno il padiglione trentino di Vinitaly a Verona dal 2 al 5 aprile. Sarà un Vinitaly da record l’edizione numero 55 della kermesse enoica che andrà in scena nei padiglioni fieristici di Verona da domenica 2 aprile a mercoledì 5 aprile. Oggi si terrà la presentazione ufficiale a Verona. Un Vinitaly sempre più internazionale che parla tutte le lingue del mondo e che si appresta a registrare il record di “top buyer” (oltre 1.000 con il grande ritorno di Cina e Giappone oltre alle Americhe e alle Repubbliche euroasiatiche) e di espositori (4.400) provenienti da 68 Paesi con il Vecchio Continente presente in pompa magna. Un incremento di espositori del 43 per cento rispetto al 2022. Un dato che incrementerà il totale del panel internazionale del business in fiera nei quattro giorni di manifestazione e che, secondo le proiezioni, dovrebbe superare il consuntivo 2022 di Vinitaly che si chiuse con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi, il 28 per cento degli 88mila operatori totali arrivati a Verona, facendo registrare la più alta incidenza estera di sempre.
Fonte: Adige.
Apre l’enoteca Emilia Romagna Vinitaly: il padiglione 1 è tutto per noi.
Dal 2 al 5 aprile i produttori in vetrina con una varietà di offerta che non ha eguali dal Lambrusco, in prima linea, a Malvasia e Sangiovese Torna il consueto appuntamento annuale di Vinitaly, dal2 al5 aprile e, anche quest’anno, Enoteca Regionale Emilia Romagna curerà, per i quattro giorni del salone, l’intero Padiglione 1, con i Consorzi, le aziende e i vini emiliano-romagnoli a capitanare lo spazio dedicato a una regione dove l’uomo ha saputo, con ingegno e sapienza, creare bellezza da ogni risorsa. Un unicum a livello nazionale, Enoteca Regionale Emilia Romagna porta avanti un progetto di promozione onnicomprensivo che abbraccia tutto il territorio della regione e il suo straordinario patrimonio vitivinicolo, in una stretta collaborazione coni Consorzi che porta l’intera filiera.
Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.
Gente di spirito – Cardo e caffè Sfumature dolci-amare.
Raramente in questa rubrica si mixano prodotti diversi. Quello lo lasciamo fare ai bartender, di solito. Eppure questa settimana ci è capitato di assaggiare due cose assolutamente distanti fra loro che ci hanno fatto riflettere sulla categoria filosofica dell’amaro. Che parte dalla ferocia di certi Petrus e Unicum e arriva al bitter, e ai liquori. Ognuno la sua sfumatura, ognuno la sua occasione. Partiamo da Cardamaro, il marchio del gruppo Tosti distribuito da Meregalli. Ovvero un tonico digestivo a base di vino, in cui vengono infuse tre varietà di cardo (tra cui il cardo gobbo di Nizza Monferrato), genziana, salvia e liquirizia. Realizzato secondo un’antica ricetta della famiglia Bosca, Cardamaro per certi versi ricorda l’idea del Cynar, dato che il cardo e il carciofo un po’ parenti lo sono.
Fonte: Giornale.
Poltrone in erba.
II Consorzio tutela vino Custoza ha rinnovato a Roberta Bricolo (Cantina Gorgo) il ruolo di presidente. Sarà affiancata da Marks Bonomo (Monte del Frà) e Luca Oliosi (Cantine di Verona). Il nuovo cda è composto anche da Alessandro Bianchi, Paolo Campagnola, Luigi Caprara, Stefano Casali, Luca Degani, Giuliano Fasoli, Paolo Fiorini, Alberto Marchisio, Alessandro Pignatti, Franco Pions, Luca Sartori e Luigi Turco. La denominazione produce 11 min di bottiglie. info@vinocustoza.it Jan Derck van Karnebeek è il nuovo ad di FrieslandCampina, cooperativa lattiero-casearia olandese. Dal 1° giugno prenderà il posto di Hein Schumacher a sua volta nominato dal 1° gennaio ceo di Unilever. Jan Derck van Karnebeek è ad di GreenV, gruppo di aziende attive nel settore dell’orticoltura. Ha passato gran parte della sua carriera in Heineken. info@frieslandcampina.com Chiara Bardini è stata eletta presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Cuneo. General manager diAgrimontana, Bardini da 15 anni fa parte del direttivo dell’Aipa, Associazione italiana industrie prodotti alimentari, nella divisione conserve di frutta.
Fonte: Italia Oggi.
Passaggio di proprietà per la tenuta «il Palazzone», situata nella terra del Brunello di Montalcino.
La cantina, 5 ettari circa, era di proprietà di Richard Parsons, uomo d’alari, consigliere economico dell’ex presidente Usa Barack Obama, avvocato per il governatore di New York, Nelson Rockefeller, ed ex ceo di Aol Time Warner, che l’aveva comprata nel 2000. Adesso è passata nelle mani di Peter Kern, vice chairman e ceo di Expedia group e della moglie Kirsten. Non è noto il valore dell’acquisto, ma a Montalcino un ettaro di vigna più arrivare a costare fino a 1 min di euro. Nel 2021 l’azienda ha registrato un fatturato di 582.673 euro.
Fonte: Italia Oggi.
Continua il trend positivo del Vermouth di Torino Igp.
arrivato in 5 anni a raddoppiare la produzione con gli attuali 4,4 mln di litri, con un aumento medio annuale del +23% dal 2018 a oggi. In aumento anche il numero dei soci del consorzio, arrivati a 34, con gli ingressi di Antica Casa Vinicola Scarpa, Bosca-Cora, Distilleria F.11i Revel Chion, Isolabella della Croce, Mancino Vermouth, Opificio Gaio- Karminia.
Fonte: Italia Oggi.
I vini rossi ora vendono meno.
Vinitaly traccia gli ultimi 12 anni. L’Italia ha perso un min di ettolitri I vini rossi ora vendono meno Ma il fuori salone del Vinitaly riempie Verona di eventi, potrebbe essere un calo strutturale quello del commercio dei vini rossi fermi; protagonisti in negativo di un’oggettiva difficoltà degli scambi, fatta eccezione per il segmento premium. A questo fa da contraltare la crescita dei bianchi fermi e, soprattutto delle bollicine. È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, che ItaliaOggi ha in anteprima, e che elabora i dati delle Dogane sul commercio mondiale di vino per colore degli ultimi 12 anni. Nel 2022 sono passivi i saldi di tutti i principali paesi esportatori: complessivamente hanno perso, in 5 anni, vendite per 3,5 min di ettolitri. Le esportazioni di vino rosso dei principali paesi sono sono state 33 min di ettolitri, -10% ma, soprattutto, -13% sul 2019, anno antecedente la pandemia.
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a Roberta Corrà – Giv cresce in margini e ricavi. E investe.
Gruppo italiano vini chiude un 2022 con ricavi e margini consolidati migliori e mette sul piatto investimenti per 15 min di euro destinati all’ammodernamento delle cantine. Nel 2022 il fatturato consolidato del gruppo leader italiano per giro d’affari è stato di 460 min, +6,7%, con un Ebitda di 21 min, +5%, e una posizione finanziaria netta di 117 min. L’azienda ha migliorato i margini nell’anno dell’impennata dell’energia e dei noli marittimi. Gruppo italiano vini (Giv) è una cooperativa costituita da 15 cantine, situate in 10 regioni, con marchi noti (Nino Negri, Santi, Folonari, Rapitala, Re Manfredi) ed export oriented. L’Italia vale il 40% del fatturato. Ha base nel Veronese e gestisce circa 1.700 ettari fra proprietà e affitto agrario, controlla (con 1’87%) l’importatore e distributore americano Wildman (fattura oltre 150 min) e l’importatore francese (con il 65%) di vini, salumi, formaggi e pasta Carniato Europe (80 min). Inoltre è proprietaria della siciliana Tenute Rapitala e della salentina Castello Monaci.
Fonte: Italia Oggi.
Vino, Argea cresce per linee esterne: nel mirino Bolgheri e la Valpolicella.
Nel 2022 è stata acquisita Zaccagnini, una delle cantine simbolo dell’Abruzzo L’ad Romani: «Siamo attratti dai marchi emergenti, più che dai grandi classici» Giorgio dell’Orefice Un giro d’affari di oltre 455 milioni di euro (in crescita del 2,3%) e oltre 160 milioni di bottiglie vendute. Sono i numeri del bilancio di Argea, la società nata dalla fusione di Mondodelvino e del Gruppo Botter controllata dal fondo Clessidra, che nel corso del 2022 ha anche concluso l’acquisizione di una delle cantine simbolo dell’Abruzzo vitivinicolo: Zaccagnini. I numeri sul fatturato, che saranno comunicati nei prossimi giorni, sono al netto dell’acquisizione. Considerando infatti nel computo anche Zaccagnini la crescita sarebbe stata dell’8,3 per cento. «I12022 è stato un annodi consolidamento – spiega l’ad di Argea, Massimo Romani – tutt’altro che scontato perché venivamo da un 2021 in cui avevamo messo a segno una crescita del 25% e perché lo scorso anno abbiamo dovuto affrontare una congiuntura difficile con l’esplosione dei costi produttivi e di trasporto.
Fonte: Sole 24 Ore.
Distretto di agricoltura biologica: nasce un progetto tra 19 Comuni.
Oggi a Vacri la prima riunione del comitato promotore: invitate 130 aziende e 22 cantine sociali Nelle valli dell’Alento e del Foro si punta a facilitare le certificazioni e la promozione dei prodotti di Andrea Rapino VACRI Un distretto agricolo ed economico che faccia delle produzioni biologiche la sua forza, e che spinga cosl l’economia del territorio. Muove oggi i primi passi il comitato promotore del distretto biologico “Le verdi valli teatine”, che punta a coinvolgere una ventina di centri tra le valli dell’Alento e del Foro, e con essi le circa 130 aziende agricole che vi hanno sede. Si riunisce stamani alle 10.30, nella sala consigliare del Comune di Vacri che ospita l’evento, la prima conferenza di servizio che illustra i dettagli del progetto che punta ad arrivare all’attivazione del distretto biologico.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
A fine maggio undicesima edizione di “Vini da Terre Estreme” a Matera.
Ma si prosegue per avere una maggiore visibilità nella Città dei Sassi nella nuova data A fine maggio undicesima edizione di “Vini da Terre Estreme” a Matera. Per problemi organizzativi l’undicesima edizione “Vini da Terre Estreme” in programma a Matera (Hotel Alvino 1884) dal 26 al 27 marzo è spostata a fine maggio (date da definire). Ne dà notizia Alvaro De Anna (Pilota Green), organizzatore dell’evento di Matera riferendo che ci sono comunque due eventi ravvicinati nei quali sarà presentata l’iniziativa di Matera, punto di incontro privilegiato con la migliore tradizione vitivinicola “eroica” italiana, dedicando spazio e attenzione alle numerose realtà capaci di regalare questi vini straordinari che rendono ricco e variegato il nostro patrimonio enoico. Il 4 aprile un fuori Vinitaly a Verona, i “Vini Eroici” danno spettacolo.
Fonte: Le Cronache Lucane.
Vini da terre estreme approda a Matera alla fine di maggio.
«Acquistarli vuol dire sostenere i territori” Per problemi organizzativi l’ 11 ma “Vini da Terre Estreme” in programma a Matera all’Hotel Alvino 1884 dal 26 al 27 marzo, è spostata a fine maggio. Ne dà notizia Alvaro De Anna (Pilota Green), organizzatore dell’evento, riferendo che ci sono comunque due eventi ravvicinati nei quali sarà presentata l’iniziativa di Matera, punto di incontro privilegiato con la migliore tradizione vitivinicola “eroica” italiana. I14 aprile un “fuori Vinitaly” a Verona: i “Vini Eroici” danno spettacolo in una serata evento al Teatro Nuovo, con le musiche di Ennio Morricone arrangiate dal maestro Massimo Scattolin. Una serata che avrà il suo culmine con una degustazione con banchi d’assaggio di etichette provenienti da cantine eroiche e riservata a un pub Mercato descritto dall’organizzatore De Anna Vini da terre estreme approda a Matera alla fine di maggio blico selezionato.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
‘Vitae 2023’: ecco i 18 vini forlivesi premiati, in testa c’è Predappio.
I riconoscimenti saranno assegnati sabato a Cesena Fiera. Emerge in particolare la «vocazione rossa» con il Sangiovese di Quinto Cappelli Sono diciotto i vini top del Forlivese premiati dai sommelier di Ais Romagna nella guida nazionale Vitae 2023. La premiazione avverrà sabato 25 marzo nella seconda edizione di ‘Esperienze di Vitae’ a Cesena Fiera, evento che fa incontrare l’enologia d’eccellenza di quattro territori: Romagna, Emilia, Marche e Umbria. Quello che emerge nel giudizio dei sommelier è «un vino forlivese a forte vocazione rossa», tanto che 14 delle 18 ‘Quattro viti’ (il punteggio massimo) sono a bacca nera, tutti Sangiovese. Riguardo i territori primeggia il Romagna Sangiovese Predappio (7), seguito da Bertinoro (4) e Modig liana (3).
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Il vino Labianca di Bosoni supera la prova della qualità.
Non era scontato il successo di uno tra gli ultimi nati della produzione delle Cantine Lunae della famiglia Bosoni. Il “Labianca” (Igt Liguria di Levante), espressione dei Colli di Luni e dell’amore di tutto il team Bosoni per ogni lembo di questa terra, ha resistito come tutte le altre viti alla siccità. Ed è giunto alla sua terza vendemmia, per una versione 2022 più piacevole che mai. Una coltivazione particolare perché vicinissima al mare, con i vitigni dislocati intorno all’antica città di Luni. «Labianca è un vino aperto, conviviale e che interpreta il più autentico spirito di Luni — sottolinea Diego Bosoni -. Ma soprattutto è il manifesto positivo che rappresenta tutta la gioia di vivere di una terra baciata dal clima, dalla storia e dalla natura. E l’annata 2022 lo dimostra. Qui le brezze del mare hanno protetto le viti dal caldo e dalla siccità dell’estate scorsa. La raccolta è stata lievemente anticipata, ma molto tempestiva e ha portato in cantina grappoli di grande qualità».
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Parte venerdì il Wine tour delle Marche dall’osteria Vino e Cucina con “Tradizione a tavola”.
Parte da Staffolo, terra del Verdicchio, il Wine Tour delle Marche . Si comincia venerdì all’osteria Vino e Cucina con «Tradizione in tavola», serata-evento sui sapori autentici della tradizione.
Fonte: Resto del Carlino Ancona.
Incontro sulla viticoltura a palazzo Banca d’Alba.
alle 14,30 a palazzo Banca d’Alba, Confagricoltura Cuneo e l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante propongono il convegno dal titolo «Miglioramento genetico di nuova generazione al servizio della viticoltura piemontese».
Fonte: Stampa Cuneo.
Marilina, in tv la «regina» del vino Nero di Troia.
Marilina e Carmine Nappi • Ha fatto “l’ignota” in tivvù e ha ha fatto parlare di se come produttrice di “Nero di Troia” come si leggeva nella stringa dei lavori da abbinare agli ignoti nella puntata. Marilina, all’anagrafe Nappi, l’ignota n.8, ha dato filo da torcere ai due concorrenti che, dopo vari tentativi, finalmente hanno scoperto che era proprio lei a produrre il rinomato vino pugliese, nella cantina di famiglia a Stornara. La partecipazione di Marilina è poi continuata con la ricerca del “parente misterioso”: suo padre Carmine era in effetti il personaggio da abbinare ad uno degli ignoti. Tutto si è concluso con la vittoria dei concorrenti che hanno notato e confermato la somiglianza tra padre e figlia. Un passaggio importante nella popolare trasmissione di Raiuno condotta da Amadeus.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Da Stornarti ai Soliti Ignoti su Rai Uno.
Marilina e Carmine Nappi delle Cantine Spelonga protagonisti da Amadeus Da Stornara ai Soliti Ignoti su Rai Uno “Produce Nero di Troia” si legge nella stringa dei lavori da abbinare agli ignoti nella puntata del 20 marzo 2023. Marilina, l’ignota n.8, ha dato filo da torcere ai 2 concorrenti che, dopo vari tentativi, finalmente hanno scoperto che è proprio lei a produrre il rinomato vino pugliese, nella cantina di famiglia a Stornara. Una cantina che da anni fa parlare di se per l’alta qualità dei vini prodotti, riconosciuti e premiati a livello nazionale ed internazionale, nei più rinomati concorsi enologici. La partecipazione di Marilina è poi continuata con la ricerca del “parente misterioso”: suo padre Carmine era in effetti il personaggio da abbinare ad uno degli ignoti.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
Gardini Cinelli Colombini premiata dalla Regione.
II Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo e la Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Francesca Basanieri hanno festeggiato la recente festa della Donna premiando appunto otto donne che rappresentano il talento toscano nel mondo e conferendo un riconoscimento speciale alle donne iraniane che lottano per la libertà dell’associazione «Donna. Vita. Libertà». Una delle premiate è Violante Gardini Cinelli Colombini, export manager del Casato Prime Donne di Montalcino e Presidente del Movimento Turismo del Vino della Toscana.
Fonte: Nazione.
Consorzio agrario Corso di aggiornamento ‘Gestione del vigneto’ con le tecnologie.
il Consorzio Agrario di Siena organizza per domani alle 18 presso il l’Agenzia di Siena in località Capannacce a Montevarchi, un incontro di aggiornamento tecnico dal titolo ‘Gestione del vigneto’. L’incontro vuole sensibilizzare i soci e clienti relativamente agli aspetti della sostenibilità nella conduzione del vigneto, utilizzando nuove tecnologie. Si parlerà di ‘Soluzioni per la difesa e la nutrizione della vite’ e ‘Nutrizione fogliare e biorganismi utili’.
Fonte: Nazione Siena.
Viticoltura e i pericoli del clima: convegno di Terre dell’Etruria.
Al via oggi la due giorni di approfondimenti con esperti del settore Castagneto La crisi climatica e i suoi effetti sulla coltivazione della vite e la produzione dei vini. È questo il tema al centro della 3a edizione dell’evento “Sangue della Terra”, che la cooperativa Terre dell’Etruria dedica alla viticoltura e all’enologi.a. Due giorni di approfondimenti e confronti al via da oggi alle ore 9 nella cornice della sala conferenze della cooperativa, in via del Casone Ugolino 2 a Donoratico. Obiettivo della due giorni è quello di riunire alcuni dei più rappresentativi esperti negli ambiti della climatologia, dell’agronomia, delle soluzioni tecnologiche e digitali nonché dell’enologia per fare il punto sullo stato dell’arte scientifico e sulle soluzioni tecniche e agronomiche disponibili utili a mitigare gli effetti negativi dell’attuale andamento climatico sulla coltura della vite e sugli aspetti sensoriali dei vini.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.
ProWein 2023, trasferta in Germania per i vini altoatesini.
La fiera a Düsseldorf. Kofler: piattaforma eccezionale per presentarci al mondo. Con uno stand collettivo, 45aziendeeunaseriecompleta di eventi organizzati ad hoc, il settore della viticoltura altoatesina è tornato anche quest’anno a presentarsi a ProWein di Düsseldorf. Con i suoi 6.000 espositori provenienti da oltre 60 Paesi, i suoi quasi 40.000 visitatori annui da145 nazioni la fiera, che si è conclusa ieri, si è confermata una delle più importanti rassegne dedicate al vino del mondo. ProWein si svolge a Düsseldorf dal 1994 e la partecipazione dell’Alto Adige è un must fin dalla sua seconda edizione nel 1995. E anche quest’anno a Düsseldorf la viticoltura locale era ben rappresentata: 38 cantine, tenute vinicole e vignaioli indipendenti presentano loro stessi e i loro vini migliori presso lo stand collettivo dell’Alto Adige E71 nel padiglione 15 organizzato da Idm Alto Adige e ampio ben 442,5 metri quadrati, mentre altri sette produttori di vino hanno aree di presentazione esterne a esso.
Fonte: Alto Adige.
Vino e web, balzo vendite di Amarone in Germania.
I dati dell’Osservatorio realizzato da Nomisma Wine Monitor con Vino.com Vino e web, balzo vendite di Amarone in Germania I rossi sono la categoria più richiesta e cresce l’attenzione dei giovani Pantini: «Anche Lugana e Prosecco tra le dop più acquistate online» •• Sul mercato tedesco crescono gli acquisti online di vino. Le Dop italiane preferite sono Lugana, Prosecco Docg e Primitivo di Manduria. I rossi sono la categoria più acquistata e tra questi l’Amarone. Aumentano le transazioni da parte di Millennials (nati tra inizio anni Ottanta e metà anni Novanta) e Gen Z (nati tra 1997 e 2012), tuttavia, come in Italia, la maggior parte degli acquisti è a opera di Baby Boomers (nati tra il 1946 e il 1964) e Gen X (nati tra 1965 e 1980), per una quantità dell’80% delle bottiglie comprate all’anno. Questi gli esiti del terzo focus dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino, nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com e dedicato al consumatore tedesco a confronto con quello italiano.
Fonte: Arena.
Sernaglia offre due invasi per fornire l’acqua ai vigneti.
Una cassa di espansione già esistente e sfruttabile al confine con Farra di Soligo L’altra è in corso di realizzazione dal Consorzio Piave a Falzè, alle ex cave Trentin. Dove trovare l’acqua che manca per irrigare i vigneti di Prosecco? Ecco l’idea di poter utilizzare i bacini di laminazione di Sernaglia, uno esistente, l’altro in realizzazione. «Sono disponibili, in attesa che piova», allarga le braccia, quasi sconsolato, il sindaco Mirco Villanova, ieri in sopralluogo con il tecnico Dario Cisotto. Al confine tra Sernaglia e Farra di Soligo esiste un invaso di circa 2 ettari trasformato a suo tempo in bacino di laminazione, dove i torrenti sversano l’acqua che prima inondava le abitazioni dei borghi. «L’imputato numero uno è il Patean che, quando si gonfia d’acqua, fa davvero paura — spiega il primo cittadino di Sernaglia — e che, nel passato, ha creato gravi problemi. La precedente amministrazione è riuscita a farsi finanziare dalla Regione, con un milione di euro, la realizzazione di una cassa di espansione di 60 mila metri cubi e di 2 ettari di estensione».
Fonte: Tribuna Treviso.
La cantina di vino più bella del mondo è in Italia, proprio in questa amata regione.
La cantina di vino nostrana è la migliore nel mondo ed è una regione in particolare che detiene il primato assoluto. Il vino è un pregio e l’Italia vanta sicuramente un ottimo primato di produzione e qualità. Gli ingredienti sono ottimali così come i terreni e i metodi di vinificazione. È stata stilata una classifica importante, che ha determinato quale fosse la cantina di vino più bella sotto ogni punto di vista: è in questa regione italiana. La classifica del World’s Best Vineyards ha decretato il vincitore, con la migliore cantina di vino nel mondo. L’eccellenza è italiana – per la prima volta – ed è l’Antinori nel Chianti Classico. È un riconoscimento che mette l’accento su quello che le aziende vinicole italiane possono fare per il territorio e per il mondo.
Fonte: Wine and Food Tour.
Cantina Italia, 60,3 milioni di ettolitri di vino in giacenza a febbraio. Il 5,1% in più del 2022.
I dati Icqrf (aggiornati al 28 febbraio 2023). “Spia” di un mercato che, nell’anno che sta entrando nel vivo, non è partito con il botto. Il mercato del vino italiano nel 2023, a detta di molti produttori sentiti in questi giorni da WineNews, tra grandi fiere come la ProWein a Dusseldorf, e non solo, non è partito male, dopo il record delle esportazioni in valore nel 2022 (ma a volumi stabili), ma neanche con il botto. Inflazione, effetti della guerra e perdita del potere di acquisto si fanno sentire, e, come emerso da tutti gli studi sul tema, il vino, ormai bene voluttuario per quanto identitario, per gli italiani, è tra quelli più a rischio di tagli. Ed a loro modo sembrano confermare queste sensazioni i dati del report Cantina Italia dell’Icqrf, su dati dei registri telematici del vino (con coprono almeno il 95% dei vini e mosti detenuti in Italia), secondo il quale, al 28 febbraio 2022, nelle cantine italiane erano a dimora 60,3 milioni di ettolitri di prodotto, il 5,1% in più sulla stessa data del 2022, a cui sommare 7 milioni di ettolitri di mosti e 244.000 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Un dato da leggere, per altro, alla luce di una vendemmia 2022 sui 50 milioni di ettolitri, in linea con quella del 2021, secondo le stime di Assoenologi, Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea.
Fonte: WineNews.
Enoturismo, è boom di visitatori nelle cantine del Nordest.
White Lotus è una serie americana ambientata in Italia prodotta dal canale televisivo HBO. Mi ha colpito che i protagonisti quasi mai utilizzino la parola vino, ma quasi esclusivamente Prosecco, Moscato o Rosè. È la dimostrazione che il mercato americano ormai ha capito che non esiste il vino italiano, ma moltissime etichette, ognuna con una caratteristica diversa. Andrea Menini, professore di Economia aziendale all’università di Padova, studia da anni i trend dell’enoturismo e sottolinea come anche google trend dimostri come ormai le ricerche siano diventate molto specifiche: «All’estero non cercano più vino italiano o vino francese, ma puntano direttamente al nome del vino. E questo perché ormai, sopratutto chi viene dagli Stati Uniti, se viene in vacanza in Italia considera quasi come un dovere anche la visita ad una cantina».
Fonte: Nordest Economia.
In Puglia alla scoperta del vino col progetto ‘Adotta un filare’.
In tanti sognano di produrre vino, ma i costi sono proibitivi. Grazie all’iniziativa dell’azienda agricola Tenute Lu Spada di Brindisi, però, si può adottare il filare di un vigneto e vivere in prima persona tutto il percorso che porta alla trasformazione dell’uva in vino. Finora sono arrivate 50 richieste e nei giorni scorsi è svolta la prima fase di consegna dei certificati di adozione. Tre richieste sono arrivate dall’Emilia Romagna, due da Roma, due da Milano, una dagli Stati Uniti d’America, cinque da Mesagne, tre da Fasano, due da Lecce, 24 da Brindisi. Ogni adottante ha potuto scrivere il proprio nome, o quello della sua famiglia, per contrassegnare il filare adottato.
Fonte: ANSA.
Può un calice di vino essere large?
Se a Milano le quantità sono spesso stitiche e implicano un dubbio amletico che c’assale sempre quand’è troppo tardi («Avremmo forse dovuto ordinare una bottiglia?»), in Gran Bretagna sono misurabili grazie a comode tacchette. Il dilemma però rimane: quando si parla di bicchieri di vino, le dimensioni contano? In un primo momento pensavo di aver capito male io. È vero che avevo studiato inglese dalle medie, è vero che avevo in tasca il First Certificate di Cambridge, è vero che ascoltavo musica inglese da sempre e guardavo film in lingua originale, ma essere a Londra, in un bar pieno di gente, con musica a palla, la sera di Halloween, ecco quella era tutta un’altra storia. Senza contare che la pronuncia della biondina che mi scrutava al di là del bancone tradiva le sue origini gallesi, zona dell’isola famosa per un inglese di difficile comprensione alle orecchie straniere. Avevo solo chiesto un bicchiere di vino, mica una Coca-Cola o una maglietta. Eppure. Eppure, lei stava aspettando una risposta: «Do you want it small, medium or large?», mi ripeteva.
Fonte: Rolling Stone.
Nomisma Wine Monitor e Vino.com: focus sull’e-commerce del vino in Germania e confronto con l’Italia.
La Germania, dove da domenica è in corso il Prowein, rappresenta il secondo mercato di export del vino italiano, dopo gli Stati Uniti. Nel 2022, degli oltre 2,7 miliardi di euro di vino acquistato dall’estero, il 38% era di provenienza italiana. A differenza di molti altri mercati, quello tedesco si contraddistingue per la stabilità dei consumi e delle importazioni e non è solito stupire per “colpi di scena”: nell’ultimo quinquennio, il tasso medio di crescita annuo del valore degli acquisti di vino dall’estero è risultato pari a poco più dell’1%, con Francia e Italia in grado di spuntare incrementi più sostanziosi (3%).
Fonte: Beverfood.com.
Il vino fa bene, anche in Spa.
Gli italiani lo sanno: un buon bicchiere di vino al pasto fa bene al cuore, al cervello e sopratutto all’anima. Sarà che la cultura enogastronomica fa parte del nostro Dna, ma nel Bel Paese il vino si sorseggia, si degusta e si condivide. Senza (quasi mai) cadere negli eccessi tipici del Nord Europa. Ed infatti proprio l’Irlanda, dove il fenomeno del binge drinking (letteralmente abbuffate alcoliche) è una vera e propria emergenza sanitaria, potrebbe diventare il primo Paese dell’Unione europea ad apporre sulle bottiglie di vini, amari e liquori avvertimenti come quelli che leggiamo sui pacchetti delle sigarette: «il consumo di alcol provoca malattie del fegato» e «alcol e tumori mortali sono direttamente collegati». Immaginate lo shock di Italia, Francia e Spagna, davanti a questa misura così eclatante, pronta a minare il mercato interno e lo stile di vita dei propri concittadini.
Fonte: Esquire.
Fra dolci colline e sorsi di vino: parte il Wine Trekking.
Sabato 1° aprile si rinnova l’appuntamento con il Wine Trekking sulle colline di Oriolo dei Fichi, iniziativa organizzata dall’agriturismo La Sabbiona insieme alla Leopodistica Faenza. Nel pieno della fioritura primaverile della campagna faentina, gli amanti del trekking e del nord walking potranno immergersi in un paesaggio affascinante lungo un percorso di 10 km che attraverserà campi e vigneti, svelando angoli suggestivi e particolari unici di una delle località più autentiche della Romagna contadina. La camminata partirà alle ore 15 dall’agriturismo La Sabbiona (via di Oriolo 10, Faenza), dove si farà ritorno tre ore più tardi per un goloso aperitivo in cantina composto da un piatto unico con prodotti locali e un calice a scelta tra Famoso, Centesimino e altri vini tipici del territorio.
Fonte: Ravenna Today.
I giovani amano il vino rosso e non sono interessati ai vini bio.
L’indagine tra Millennial e Gen Z italiani, statunitensi e britannici, realizzata da Toluna per Pasqua Vini, ribalta alcune certezze diffuse negli ultimi anni. Intanto l’azienda veronese, che investe su brand e target giovane, punta sul linguaggio dell’arte. Curiosi, consapevoli, conviviali, attenti al rapporto qualità-prezzo, amanti del vino rosso e poco interessati al carattere sostenibile dei vini naturali e biologici. Sono le caratteristiche che accomunano Millennial e Gen Z, scavalcando i confini (e l’Atlantico) tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, secondo l’indagine commissionata a Toluna da Pasqua Vini, l’azienda veronese della famiglia Pasqua. La ricerca prende in analisi un campione di 2.400 partecipanti di sesso femminile e maschile, nati a cavallo tra il 1980 e il 2000, equamente divisi tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese, indagando il loro rapporto con il mondo del vino, tra preferenze, approccio al prodotto, stili e luoghi di consumo.
Fonte: Linkiesta.
Menfi Capitale Italiana del Vino 2023.
Distese di vigneti abbracciano oltre la metà del territorio di Menfi (Ag), dalle spiagge fino alle colline, i lunghi filari raccontano l’essenza del territorio: agricoltura di qualità e turismo enogastronomico ed esperienziale, oggi considerati il vero valore aggiunto di un areale dove il vino è motore propulsore dell’intero comprensorio. In questo palcoscenico, nella nuova location di Mandrarossa è stato presentato, nei giorni scorsi, il calendario di attività (che sarà incrementato in itinere) per Menfi Città Italiana del Vino 2023: presenti i Comuni della valle del Belìce e diverse Città del Vino, gli agricoltori, gli operatori del settore ricettivo ed enogastronomico ma soprattutto le cantine, vera anima di un territorio che oggi racconta una Sicilia legata alle tradizioni ma con un continuo sguardo al futuro.
Fonte: Federvini.
STAMPA ESTERA
La alianza de Bodegas Faustino con Norman Foster.
Con más de 160 anos de historia, más de 60.000 barricas en las que envejecen los vinos de Rioja y más de nueve millones de botellas de Reserva y Gran Reserva, Bodegas Faustino es referencia en el sector, por eso elegir al arquitecto Norman Foster para realizar una de las renovaciones más ambiciosas de sus instalaciones parecía lo más coherente. Los mejores sólo pueden recurrir ala excelencia y eso es lo que ha hecho Faustino, que ayer anunció el proyecto El Legado de Bodegas Faustino. El objetivo: “construir el complejo arquitectónico más innovadory sostenible del mundo alrededor del vino”. Para conseguirlo, se cubrirá con vegetación las fachadas de la bodega, lo que ayudará a mantener la temperatura de forma más eficiente, y se renovará el color del pavimento y de las paredes para elegir uno que no absorba el calor. También, se creará una nueva nave de elaboración en la bodega, que contará con herramientas diferenciadoras para la elaboración de vinos blancos de muy alta calidad para dar respuesta a la demanda del mercado; se instalarán plaras solares en los edificios existentes y en las nuevas instalaciones y se cambiará el esquema de flujo de los visitantes y la actividad empresarial diaria a través de actuaciones que supondrán un cambio estético y arquitectónico, para hacer compatible la actividad productiva con la presencia de visitantes que disfrutarán de un conjunto de experiencias alrededor del vino, del viñedo, la naturaleza, la arquitectura, la cultura y la sostenibilidad.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.