rassegna stampa del vino di mercoledì 24 maggio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 24 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

“GhirlanGINa”, il primo gin interattivo Con lo smartphone degusti la cultura.
Esperienza unica e coinvolgente per i consumatori grazie alla tecnologia Nfc “GhirlanGINa” è il primo gin interattivo dedicato allo Spirito Modenese realizzato con orgoglio da Contatto Divino, il brand dell’azienda Pengo Idee Onlife. Questo prodotto offre ai consumatori un’esperienza unicae coinvolgente grazie all’utilizzo della tecnologia NFC (Near Field Communication). GhirlanGlNa diventa la chiave d’accesso a contenuti esclusivi. consumatore, avvicinando il proprio smartphone alla bottiglia di gin, attiva un assistente virtuale per accedere alle curiosità sulla torre Ghirlandina e per conoscere nuove ricette di cocktail d’ispirazione modenese. Ma non solo: l’utente riceve il proprio certificato digitale che attesta l’unicità e la proprietà della bottiglia di gin acquistata o regalata.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Ricciarelli incanta nel segno del Nobile.
Sono in programma Per la prima volta 44 appuntamenti iniziative anche a dal 14 al 30 luglio, Chiusi e Pienza, a San organizzati in tredici Casciano dei Bagni giornate di eventi e Montefollonico. Un incontro tra arte, spettacolo e Vino Nobile di Montepulciano, in uno dei luoghi più eleganti e rappresentativi della città, palazzo Ricci, sede dell’Accademia europea di musica e arti, con una protagonista assoluta, la popolarissima Katia Riccarelli. Esponente di spicco, anche all’estero, del ‘bel canto’ nazionale, direttrice artistica di importanti istituzioni (il Politeama di Lecce e lo Sferisterio di Macerata), l’acclamata soprano ha all’attivo anche interpretazioni di musical e ruoli come attrice.

Fonte: Nazione Siena.

Nel Canavese le prove generali per lo sviluppo delle «terre di mezzo».
A Ivrea, nelle zone di Olivetti, esperti di vari settori provano a costruire un ecosistema innovativo, virtuoso e sostenibile, guardando anche all’intelligenza artificiale pensare a costruire il futuro di un territorio partendo realmente dalle competenze e dai valori, ascoltando suggestioni, idee, progetti di chi vive quel territorio tutti i giorni. È quello che sta provando a fare il Canavese, nel nordovest del Piemonte. Ad Ivrea, in quella stessa città dove, nel 1908, è nata la Olivetti e dove, negli anni Cinquanta e Sessanta, venivano prodotti computer tra i più avanzati al mondo, per tre giorni si è parlato intensamente di futuro, durante il festival Contaminazioni.

Fonte: Avvenire L’Economia civile.

Il dilemma commerciale dell’Ue tra prosecco, manzo e difesa dalla Cina.
Salvare la denominazione protetta del prosecco dal vino frizzante australiano o diventare un attore geopolitico in grado di contenere la Cina? In estrema sintesi, è questa la domanda a cui devono rispondere gli stati membri dell’Unione europea nelle prossime cinque settimane. Dopo il vertice del G7, i capi di stato e di governo si ritroveranno a Bruxelles alla fine di giugno. Al Consiglio europeo devono ridefinire la strategia nei confronti di Pechino per mettere in pratica le promesse concordate con gli Stati Uniti a Hiroshima. Pochi giorni prima, in teoria il 21 di giugno, la Commissione presenterà una serie di proposte per rafforzare la sicurezza economica, con tutte le misure che possono essere introdotte per realizzare il “de-risking” (la riduzione dei rischi) promosso da Ursula von der Leyen sulla Cina.

Fonte: Foglio.

Botti piene e c’è la vendemmia.
L’80% degli stock in Veneto, Puglia e Sicilia. Prosecco al palo. Montepulciano taglia le rese Botti piene e c’è la vendemmia A tre mesi dal raccolto giacenze per 56,6 min di ettolitri. Cantine piene e domanda debole a soli tre mesi dalla nuova vendemmia. Secondo il ministero dell’agricoltura, lo scorso 30 aprile le cantine avevano vino in giacenza per 56,6 min di ettolitri, i15,3% in più rispetto a un anno prima. La crescita delle giacenze riguarda soprattutto i vini Dop (9%) e Igt (+1,3%) che rappresentano circa 1’80% del totale; seguono i vini varietali (+2,5%) e da tavola (+1,8%). Gli stock sono concentrati in Veneto, Puglia e Sicilia. Fino a ieri i consorzi di Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene e Delle Venezie hanno gestito al meglio la produzione ricorrendo agli strumenti di regolazione del Testo unico del vino (legge 238 del 2016), oltre che con vendite brillanti. Nel 2023 la musica è cambiata: il calo della domanda non riguarda solo Puglia e Sicilia. Il Prosecco Doc ha stock per 4,9 min di ettolitri (+37% su aprile 2021),1’11% del totale; il Prosecco Valdobbiadene sfiora gli 800 mila (+13%) e Delle Venezie 1,49 min (+21%). Nel Mezzogiorno, la Puglia ha giacenze per 2,6 min (+29% sul 2021), il Salento 1,7 min (+46%) e il Primitivo 574 mila (+42%). In Abruzzo, il Montepulciano registra 1,54 min di ettolitri, +8%. Più a Sud, la Sicilia ha cumulato 1,8 min di ettolitri (+18%) e Terre siciliane 1,6 min (+20%). Ferme o in contrazione, big come Toscana, Chianti, Chianti classico, Rubicone, Veneto ed Emilia.

Fonte: Italia Oggi.

l vino riduce la mortalità fino all’11%.
Lo dicono i risultati di uno studio americano, dal titolo «Change in habitual intakes of flavonoid-rich foods and mortality in US males and females», pubblicato sulla rivista BMC Medical Education. Una risposta indiretta all’Irlanda che ha deciso di consentire l’entrata in vigore delle etichette con gli «health warning» senza attendere il pronunciamento del Comitato barriere tecniche in sede WTO previsto per il 21 giugno dove verranno presentate ufficialmente le obiezioni già anticipate da diversi paesi tra cui gli Usa. Per il presidente di Unione Coltivatori italiani (Uci), Mario Serpillo, con lo studio: «Si ristabilisce una corretta posizione riguardo la salubrità del vino rosso il cui consumo consapevole, contrariamente a quanto sostenuto di recente da alcuni paesi membri dell’Ue, non solo non è nocivo per la salute ma aumenta le aspettative di vita».

Fonte: Italia Oggi.

Tra il consorzio dei vini della Valpolicella e le Famiglie storiche è scoppiata la pace.
Scoppia la pace fra Consorzio dei vini della Valpolicella e Famiglie storiche. Con un comunicato di sole 9 righe hanno posto fine a un contenzioso legale sull’utilizzo del nome Amarone della Valpolicella che risale al 2015 e su cui sono state emesse due sentenze dal tribunale di Venezia. La prima, risalente al 2017, aveva sostanzialmente bocciato le Famiglie dell’Amarone d’arte (nome poi mutato in Famiglie storiche) per l’uso improprio del termine Amarone e vietato l’utilizzo del marchio Amarone d’Arte. La seconda sentenza ha confermato quella di primo grado. Consorzio e Famiglie storiche (13 produttori) hanno raggiunto un’intesa secondo la quale, recita il comunicato, favoriranno «un clima di equa competizione tra produttori, rispetto reciproco, collaborazione e dialogo; ribadiscono l’importanza della difesa della Docg “Amarone della Valpolicella” e delle altre denominazioni del territorio e della loro promozione in Italia e all’estero.

Fonte: Italia Oggi.

Risiko agricolo.
Aggregazione commerciale nel nome delle bollicine tra Cantina Viticoltori Friulani La Delizia di Casarsa e la cooperativa di Conegliano e Vittorio Veneto. La Delizia produce 320mi1a quintali di uva e un fatturato di 60 min, la cantina di Conegliano e Vittorio Veneto arriva a 500mi1a quintali di uva e 100 min di fatturato. La realtà friulano-veneta punta a raggiungere i 200 min di ricavi. Acquisti in Toscana per Tenute del Leone Alato, segmento agroalimentare del gruppo Generali di Trieste. La società ha acquisito l’azienda vitivinicola Duemani Sarl, fondata nel 2000 da Elena Celli e Luca d’Attoma che resterà come consulente enologo. L’azienda, sede legale a Riparbella (Pi) ha 13 ettari totali e un potenziale produttiva di circa 60mila bottiglie. Presentate nel 2021, le Tenute del Leone Alato partivano da un fatturato di 15 min di euro.

Fonte: Italia Oggi.

Gli italiani premiano i produttori responsabili.
“Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità” Ècaduta pmprio nel bel mezzo di un cataclisma climatico, che sta flagellando rl Nord !talia, la celebrazione della Giornata mondiale della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite il 22 maggio di ogni anno, con l’obiettivo di stimolare una riflessione pratica sui possibili scenari futuri facendo leva sul concetto di “ricostruzione”. Non basta. cioè. salvaguardare e tutelare il patrimonio naturale degli ecosistemi, bisogna anche impegnarsi in una rigenerazione degli ambienti danneggiati o minacciati. La sostenibilità sta diventando una priorità globale per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche che minacciano il nostro Pianeta. Da una recente ricerca Ipsos -Symbola è emerso che qualcosa nella consapevolezza degli italiani si sta muovendo rispetto alle nostre responsabilità verso ciò che sta accadendo e che dovremmo fare.

Fonte: La Discussione.

Intervista a Giorgio Palù – «Dire che il vino uccide non è neanche scienza» – «Vino cancerogeno? Non è scienza».
Palù (Alfa) sulle campagne salutiste «Dire che il vino uccide non è neanche scienza». «La salute è una questione olistica, dipende dalla genetica, dall’ambiente, dalla nutrizione, dagli stili di vita, dalla socialità, dalla storia personale. E la medicina non è propriamente Giorgio Palù contro le campagne salutiste «Vino cancerogeno? Non è scienza» No del presidente dell’Aifa alle etichette “nuoce alla salute” sulle bottiglie: «Ci stiamo suicidando per il politicamente corretto, inseguendo tesi senza basi. II Covid? Mancava il piano pandemico, i vaccini ci hanno salvato. Ecco come migliorare la sanità» una scienza esatta, anche quando adotta il metodo scientifico: procede per tentativi ed errori e si basa su studi clinici che quasi sempre abbisognano di conferme.

Fonte: Libero Quotidiano.

Lega e Fdi: «Difenderemo la filiera del vino dall’ideologia irlandese».
Le etichette sul vino imposte dall’Irlanda continuano a far discutere. Ieri se n’è parlato in occasione del convegno “Health Warnings: la filiera del vino sotto attacco”, organizzato in collaborazione con Livio Buffo, fondatore del magazine oscarwine. A tenere banco sono stati l’ex ministro all’Agricoltura – oggi vice presidente del Senato – Gian Marco Centinaio (Lega) e l’onorevole di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe. «Se la Commissione europea consente all’Irlanda di decidere per conto proprio sulle etichette allarmistiche per il vino – ha attaccato Centinaio – allora non si può più parlare di mercato unico». E ancora: «In questo modo rischiamo di dare inizio a una guerra commerciale tra poveri, con gli Stati europei che si presentano divisi nei mercati mondiali al cospetto di giganti come Usa e Cina».

Fonte: Libero Quotidiano.

Cresce con una cantina Diesel Farm di Rosso.
II founder di Otb ha investito 4 milioni tra accoglienza e vinificazione. «Presto un’acquisizione in Toscana», ha detto on un investimento di quattro milioni, Renzo Rosso ha realizzato a Marostica, sulle colline di Vicenza, la nuova cantina con agriturismo di Diesel farm, la sua tenuta dedicata alla produzione di vino, olio, ciliegie e altri prodotti del territorio. «Vogliamo elevare il livello qualitativo, puntando all’eccellenza e dare visibilità al nostro modo di intendere l’agricoltura biologica e sostenibile», ha detto il patron di Otb, che tre mesi fa ha dato vita alla holding Brave wine, includendovi, oltre a Diesel farm, le quote acquisite in Benanti nell’Etna e Josetta Saffirio nelle Langhe. Inoltre, con Red circle investments ha acquisito nel 2021 una partecipazione in Masi agricola, realtà leader dell’Amarone. «Siamo a buon punto per un’acquisizione in Toscana, dove le denominazioni di nostro interesse sono Bolgheri e Montalcino.

Fonte: MF Fashion.

Le cose da sapare per bere bene.
Non uno di più, non uno di meno. Sono i bianchi, i rossi e i rosati raccontati nella seconda edizione della guida I vini per l’estate by DoctorWine, in uscita in questi giorni. Chi non conosce Daniele Cernilli, ideatore di DoctorWine, web magazine dedicato al vino, potrebbe ipotizzare che si tratti di un divertissement che strizza l’occhio al marketing. Perché 348? Perché non arrivare a cifra tonda?. La risposta è semplice e senza retropensieri: «La selezione ha dato questo risultato» spiega Cernilli. «Non siamo partiti con l’idea di raggiungere a tutti i costi un numero preciso. Questa pubblicazione è il frutto di un anno di assaggi ed è legata al grande lavoro dietro la stesura della nostra opera più importante, la Guida essenziale ai vini d’Italia. Per realizzarla ne degustiamo moltissimi ed è evidente che non tutti possano rientrarvi.

Fonte: Panorama.

Tommasi, al 50% di Nicolis, fa shopping nell’Amarone.
La cantina veneta dal 1997 ha perseguito una strategia di crescita per linee esterne Giorgio dell’Orefice Dopo tanto girovagare in giro per l’Italia collezionando aree votate dove produrre vini di qualità dal Veneto alla Toscana alla Sicilia, torna ora alle origini: alla valpolicella e all’Amarone. Si tratta di Tommasi Family Estates, entrata al 50% in Nicolis, altra cantina storica nella Valpolicella con 25 ettari di vigneti di proprietà e almeno altrettanti in affitto. Cantina Nicolis, tuttavia, resterà un’azienda autonoma e non sarà ricompresa all’interno del perimetro di Tommasi Family Estates. D’altro canto Tommasi entra in Nicolis affiancando la famiglia originaria in una posizione paritaria per condividere un nuovo percorso di sviluppo. Un ulteriore tassello, quindi, si aggiunge alla strategia di crescita della cantina veneta, azienda che sotto la guida di Dario Tommasi a partire dal ’97 (anno in cui furono acquistati i 240 ettari in Maremma dell’azienda Poggio al Tufo) ha effettuato un’articolata strategia di crescita per linee esterne.

Fonte: Sole 24 Ore.

Gianolli aprirà un business wine club a Milano.
Dalla Valpantena al centro di Milano. Massimo Gianolli, numero uno di General finance ma anche della Collina dei Ciliegi (azienda agricola che produce Amarone dal 2005), è pronto a trasferire un po’ di quel mondo agreste del veronese nel cuore di Milano, ossia in Piazza Duomo, dando vita a un business club che si chiamerà «Duomo 18». II progetto dovrebbe vedere la luce il prossimo ottobre e tra i soci-investitori figura anche Stefano Martinalli (AutoTorino). Il modello prevede accordi tra il club e alcune aziende selezionate (da studi di professionisti a banche fino a società di advisory) che compreranno quantità limitate di tessere. L’idea è arrivare al massimo a 100 tesserati, quindi un numero ridotto ed esclusivo.

Fonte: Mf.

Vino, è legge l’etichetta sanitaria irlandese.
II ministro irlandese della Salute Stephen Donnelly ha convertito in legge il regolamento che prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie. Ne dà annuncio lo stesso Ministero. La legge si applicherà dopo un periodo di transizione di tre anni, dal 22 maggio 2026. «Lavoreremo insieme al collega Tajani, con il quale ci stiamo confrontando in queste ore, per capire come agire per contrastare la scelta dell’Irlanda», ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Fonte: Sole 24 Ore.

Evento al Senato. «Irresponsabile l’attacco al vino di Dublino».
«Irresponsabile l’attacco al vino di Dublino» … «Health warnings: la filiera del vino sotto attacco» è il titolo dell’evento, organizzato ieri dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega) e dall’onorevole Andrea Di Giuseppe (FdI) in risposta alla legge che dichiara guerra al vino approvata dall’Irlanda. «Quello che Dublino sta realizzando, con la complicità silenziosa della Commissione Ue – ha detto Centinaio – è un attacco commerciale vero e proprio, mascherato dal nobile intento di tutelare la salute. È un tentativo irresponsabile, che colpisce il settore vitivinicolo e tutto l’indotto».

Fonte: Tempo.

Tutti amano i vini italiani Ecco quali degustare ora.
Il settore vinicolo è ormai noto sia una delle eccellenze del Belpaese. A confermarlo sono anche i dati recentemente presentati dal Nomisma Wine Monitor: l’Italia nel 2022 ha registrato un record dell’export di 8 miliardi di euro. Insomma, calano le importazioni e crescono i valori. Le percentuali dell’export italiano sul principali mercati si allineano al trend generale: crescita del 16% in Usa, del 32,7% nel Regno Unito, del 21,7% in Canada, del 25,3% in Giappone e del 9,6% in Corea. Risultati invece leggermente al di sotto della media in Germania (-11,9%) e in Cina (-7,2%). I calici per questa primavera si tingono di bianchi fruttati e di rossi color rubino e frizzanti.

Fonte: Nuova Ferrara.

Benessere a 360 gradi per cuore e corpo.
II vino rosso non è solo un ottimo compagno a tavola, ma è anche una ricca fonte di antiossidanti che svolge effetti benefici sul cuore e sull’intero organismo. Tra le sue varie qualità organolettiche, c’è una grande ricchezza di polifenoli, come ad esempio resveratrolo, antociani, flavonoidi e tirosolo.

Fonte: Nuova Ferrara.

Oltre cento etichette al Wine Festival 2023.
Conto alla rovescia per il Ventimiglia Wine Festival 2023 che terrà banco nel centro storico della città di confine da venerdì 26 a domenica 28 maggio, con conferenze qualificate a cura di Cristina Mercuri e produttori esperti e, sabato dalle 15.30 alle 22.30 e domenica dalle 11.30 alle 14.30, l’apertura degli stand e il tour di degustazione tra le “ciasse” della città medievale. All’appello ci saranno almeno una cinquantina di cantine e oltre cento etichette, espressione di tutto il paese, dalla Valle D’Aosta sino alla Sicilia. Si potranno degustare i vini più noti a livello mondiale ma anche scoprire quelli più di nicchia, con un panorama vinicolo rappresentativo di tutta Italia: bollicine, bianchi, rossi e rosé.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Cinquant’anni di Doc per i vini delle 5 Terre. Il plauso di Riomaggiore.
Riomaggiore Il vino Cinque Terre e lo Sciacchetrà festeggiati alla rassegna Mare e Mosto – Le vigne Sospese, che si è tenuta nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante. La più importante manifestazione sui vini liguri, organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais Liguria), ha voluto celebrare i cinquant’anni del marchio Doc per i vini delle Cinque Terre. La sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia ha partecipato all’evento. «Faccio i miei complimenti a tutte le aziende agricole delle Cinque Terre per l’impegno che mettono nella cura del territorio.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Sommelier di Liguria, Cavalli è il migliore.
È Mirko Cavalli, 36 anni di Levanto, il migliore sommelier di Liguria 2023, che si è aggiudicato il riconoscimento nell’ottava edizione di MareeMosto – Le Vigne Sospese, nell’ex convento dell’Annunziata di Sestri Levante. Cavalli ha vinto il concorso che premia il migliore comunicatone del vino del territorio ligure e con il riconoscimento ottenuto potrà così accedere di diritto alle semifinali nazionali per il Migliore Sommelier d’Italia. Una carriera in crescita, fatta di impegno e studio costante quella di Cavalli, sommelier dell’Antica Trattoria Centro di Levanto, il locale di famiglia. Nelle precedenti edizioni di Mare e Mosto per due volte era già arrivato al secondo posto, ed è stato vincitore del trofeo Miglior Sommelier Vermentino Nazionale nel 2018.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Festa del vino, weekend a Verici fra degustazioni e gastronomia.
Torna uno degli appuntamenti più attesi nel territorio di Casarza Ligure, e sicuramente tra le feste più longeve della Liguria: la Festa del vino di Verici. Giunta alla sessantacinquesima edizione, si svolgerà da venerdì a domenica nell’omonimo borgo, nel piazzale della chiesa di San Lorenzo. In programma ci sono tre giornate dedicate alla cultura del vino, con tante iniziative e degustazioni, stand gastronomici, ma anche buona musica. Previsto un servizio navetta gratuito dal parcheggio di Casarza Ligure, in piazza Martiri, in funzione dalle 18 all’1 di notte, per raggiungere la festa organizzata da un Seuio insieme ad altre associazioni del Comune della val Petronio e d’intesa con l’amministrazione.

Fonte: Secolo XIX Levante.

Oltre cento etichette al Wine Festival 2023.
L’Irlanda approva la legge che dal 2026 obbligherà a stampigliare informazioni di tipo sanitario sulle bottiglie Conconi: «Finché l’Europa non deciderà in modo univoco resteremo a guardare» – Bernardoni: «Una scelta spiazzante» Dario Campione Il ministro irlandese della Salute, Stephen Donnelly, ha convertito ieri in legge il regolamento che prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie, sul modello di quelle che si trovano già sui pacchetti di sigari, sigarette e tabacco. L’Irlanda è, quindi, ufficialmente il primo Paese europeo a etichettare il vino, la birra e i liquori come bevande che «nuocciono gravemente alla salute». La legge di Dublino prevede che le etichette dei prodotti alcolici indichino il contenuto calorico e i grammi di alcol e avvertano sul rischio di consumare alcol durante la gravidanza e sul rischio dell’insorgenza di malattie del fegato e di tumori dovuti all’ingestione di etanolo.

Fonte: Stampa Imperia.

Quattro medaglie d’oro per la cantina Valtidone.
Quattro medaglie d’oro. E il risultato ottenuto dalla Cantina Valtidone al “Concorso Enologico Internazionale Città del Vino”. I riconoscimenti sono stati assegnati per il “50 Vendemmie Malvasia” nella versione fermo, il guttumio riserva “Bdlo Rosso’, lo spumante “Perlage Brut” e lo spumante “Blanc de Blancs Chardonnay Brut”. «Questi riconoscimenti – ha commentato il presidente della cantina piacentina, Gianpaolo Fornasari – attestano la qualità indiscussa dei nostri vini ma anche il grande valore che il nostro territorio sta conquistando a livello nazionale ed internazionale. II premio del “Concorso Enologico Internazionale delle Città del Vino” certifica, infatti, le eccellenze territoriali e, di conseguenza, i prodotti della nostra provincia e della Val Tidone.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Vino, blitz dell’anti frodi in 2 aziende dell’Oltrepo – Ispettori anti-frode in due aziende vinicole.
Vino, blitz dell’anti frodi in 2 aziende dell’Oltrepo Blitz degli Ispettori della repressione frodi e dei carabinieri forestali, ieri mattina in Oltrepo. Le perquisizioni, con acquisizioni di documenti, hanno riguardato le aziende “Nicelli Vini” di Stradella e “Lositoe Guarini” di Readavalle. Gli ispettori hanno notificato ai titolari un decreto di perquisizione con l’ipotesi di reato di frode in commercio. Ispettori anti-frode in due aziende vinicole Insieme ai carabinieri controlli e perquisizioni alla “Nicelli” e alla “Losito e Guarini”. Le società: «Nessuna anomalia». Blitz degli Ispettori della repressione frodi e dei carabinieri forestali, ieri mattina, in alcune aziende vinicole dell’Oltrepo.

Fonte: Provincia – Pavese.

Le avvertenze sal vino «Pericolo allarmismo, è controproducente».
Il dibattito. Giacomo Mojoli sulla nuova legge irlandese: «II rischio c’è, ma si può combattere con altri metodi Serve un’educazione sul valore dei nostri prodotti». «I nostri vitigni esprimono la tradizione e il rispetto dei luoghi e dei valori ambientali» o>, Nessun allarmismo, ma neppure alcuna strumentalizzazione politica, quanto piuttosto l’occasione per ribadire il valore della qualità perché i problemi dell’abuso di alcol esistono e non possono essere negati. È uno sguardo laterale, che prova ad affrontare le questioni oltre la banalità come abituato a fare – «do per scontato che il consumo moderato divino sia un pre requisito» – quello con cui Giacomo Mojoli, giornalista esperto di guide e del settore vinicolo da anni, guarda alla legge irlandese.

Fonte: Provincia di Lecco.

«L’alcol fa male alla salute» Vino, rivolta per le etichette – «L’alcol fa male alla salute» Vino, rivolta per le etichette.
Produttori in subbuglio dopo la decisione del governo irlandese L’Irlanda sceglie la via in qualche modo già imboccata peri pacchetti di chi fuma e impone per legge che sulle etichette degli alcolici siano riportati il contenuto calorico e i grammi di alcol presenti nel prodotto, oltre alle avvertenze sul rischio di consumare alcol durante la gravidanza, piuttosto che quello di sviluppare malattie del fegato e tumori mortali. «Siamo allibiti – dice Danilo Drocco, presidente del Consorzio di tutela vini di Valtellina – perché il mondo del vino non sta andando nella direzione che paventano i legislatori irlandesi, Danilo Drocco ma piuttosto in quella opposta: stiamo riducendo notevolmente i volumi di consumo rivolgendolo sempre più alla qualità piuttosto che alla quantità Per questo il provvedimento suona anacronistico.

Fonte: Provincia Sondrio.

«Il problema esiste realmente Ma così si crea solo allarmismo».
L’analisi Per il giornalista Mojoil sarebbe meglio una campagna di educazione e di informazione Nessun allarmismo, ma neppure alcuna strumentalizzazione politica, quanto piuttosto l’occasione per ribadire il valore della qualità perché i problemi dell’abuso di alcol esistono e non possono essere negati. E’ uno sguardo laterale, che prova ad affrontare le questioni oltre la banalità come abituato a fare – «do per scontato che il consumo moderato di vino sia un pre requisito» – quello con cui Giacomo Mojoli, giornalista esperto di guide e del settore vinicolo da anni, guarda alla legge irlandese. Quella che impone l’inserimento sulle etichette delle bottiglie di alcol e superalcolici delle avvertenze sanitarie, sulla scia di quanto fatto, ad esempio, con i pacchetti di sigarette.

Fonte: Provincia Sondrio.

Cantine aperte: eccellenze in vetrina.
Sabato e domenica 3lesima edizione della manifestazione che coinvolge 40 aziende solo della provincia di Ancona. «Ogni anno 50-60mila visitatori: uniamo qualità del vino e dell’accoglienza» II motto è ‘vedi cosa bevi’. O come alternativa ‘conosci cosa bevi’. E’ il concetto chiave di ‘Cantine Aperte’, manifestazione dedicata al mondo del vino che offre ai visitatori l’opportunità di scoprire e degustare i prodotti delle migliori cantine italiane. Sabato e domenica (ore 10-18) anche nelle Marche si potrà fare un ‘viaggio enologico’ nel territorio che va dai colli pesaresi all’Ascolano, passando per luoghi ormai diventati sinonimo di vino come Serrapetrona e Matelica. Cuore di questo territorio può essere considerato proprio quello della centrale provincia anconetana, con i suoi due ‘gioielli’, il Verdicchio e il Rosso Conero, e il sempre più apprezzato Lacrima di Morro d’Alba.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

L’attesa Città del vino Presto il verdetto finale.
La Regione sostiene il progetto di candidatura per il 2024 L’attesa Città del vino Presto il verdetto finale • Sono tre i territori dell’Alessandrino in attesa. Si tratta di Casalese, Acquese e Ovadese unite nel progetto avviato due anni fa sotto il marchio di “Gran Monferrato”. Nei giorni scorsi si è riunita la commissione chiamata a valutare le candidature a “Città Europea del vino” per 112024. Il progetto presenta coinvolge anche Alto Piemonte (Ghemme e Gattinara) un modo per offrire un fascio di luce a una porzione della nostra regione meno conosciuta, relegata nel cono d’ombra di Langhe e Roero ma meritevole di una ribalta per le sue bellezze e i suoi prodotti d’eccellenza. Lavoro complesso Il dossier di candidatura è stato presentato di recente a Verona, nell’ambito di Vinitaly 2023 e di una successiva visita del comitato di candidatura al Palazzo della Regione.

Fonte: Piccolo di Alessandria.

Il Wine Festival diventa appuntamento annuale “Sarà vetrina del vino”.
L ha annunciato il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato al termine dell’evento che lo scorso week end ha portato al Castello di Costigliole una trentina di aziende e più di cento etichette rappresentative delle 13 Docg tutelate. Dalla Barbera in tutte le sue sfumature al Piemonte Moscato, dall’Albugnano al Ruché. I banchi d’assaggio e le masterclass hanno attirato la presenza di un pubblico variegato per età e approccio al vino. Le condizioni meteo hanno condizionato l’affluenza ma non hanno azzerato la presenza di visitatori da diverse aree del NordOvest. Dal Festival è partito l’abbraccio affettuoso alle aree colpite dall’alluvione in Emilia – Romagna, un’iniziativa di solidarietà si concretizzerà nelle prossime ore: «Devolveremo una somma a favore delle famiglie colpite dall’emergenza in corso», ha annunciato Filippo Mobrici, presidente del Consorzio.

Fonte: Stampa Asti.

Cantine e turismo – Cantine da luoghi di produzione a mete turistiche.
Sicilia tra le regioni che hanno visto crescere di più l’offerta enoturistica. L’ultima domenica di maggio torna la manifestazione “Cantine aperte”: ecco gli appuntamenti da non perdere Stefania Busà: “Rispondiamo a una domanda sempre più crescente ed eterogenea” Maggio per i winelover italiani è sinonimo di Cantine Aperte, l’evento ideato e promosso dal Movimento del Turismo del Vino nell’ultima domenica del mese che è giunto alla sua trentesima edizione: la più longeva manifestazione dell’enoturismo richiama migliaia di visitatori, riempiendo le cantine di tutta Italia in un clima di festa, convivialità e amore per la civiltà della vite e del vino. In questi 30 anni le cantine si sono trasformate da meri luoghi di produzione in mete ben individuate da enoturisti e winelovers, offrendo loro servizi ed accoglienza pensati su misura.

Fonte: Quotidiano di Sicilia.

Il vino è nocivo». Bufera sulla legge – La legge irlandese contro l’alcol. «Un provvedimento che minaccia tradizioni e cultura legate al vino».
Varato l’obbligo di mettere sull’etichetta di ogni bottiglia avvertimenti sui pericoli del consumo La produttrice Emanuela Tamburini: «Si sta lanciando un messaggio completamente sbagliato». Gli ‘health warnings’ in etichetta per gli alcolici saranno obbligatori in Irlanda dal maggio 2026. Tre anni è il tempo dato alle aziende per mettersi in regola dalla legge firmata lunedì scorso dal ministro della salute. Legge che obbliga a esporre su ogni bevanda alcolica venduta nella Repubblica irlandese un’etichetta, appunto, dove è scritto che l’alcol può provocare danni al fegato e tumori mortali. Le proteste arrivate dai paesi europei produttori di vino, evidentemente, non sono state sufficienti a evitare che la legge irlandese creasse un rischioso precedente.

Fonte: Nazione Empoli.

Gli appuntamenti Due giorni di iniziative per un prodotto emblema del territorio.
Vino, musica, aperitivi al tramonto sui vigneti, passeggiate tra i filari, wine trekking, incontri d’arte. E tante degustazioni suggestive e uniche oltre a pranzi in cantina con il produttore. Sono le proposte del ricco cartellone di eventi che fanno da filo conduttore in Toscana a Cantine Aperte (27 e 28 maggio) che quest’anno celebra i trent’anni dalla nascita di un modello che ha cambiato il modo di percepire e vivere il vino da un lato e di accogliere e raccontare le cantine dall’altro. Un fil rouge che darà vita a una festa per questo traguardo. Un modo per valorizzare il turismo nei distretti viticoli per un business che vale oltre 2,5 miliardi di euro. Nell’Empolese Valdelsa hanno aderito all’iniziativa l’Agricola Tamburini di Gambassi Terme (27 maggio), l’azienda Davinum di Castelfiorentino (27 e 28 maggio), la fattoria di Piazzano di Empoli (27 e 28maggio), la Fattoria La Leccia di Montespertoli (27 e 28 maggio), la tenuta di Castelfalfi a Montaione (27 e 28 maggio) e la tenuta Sticciano a Certaldo (27 e 28 maggio).

Fonte: Nazione Empoli.

«L’etichetta voluta dall’Irlanda frutto di un approccio ideologico».
Fugatti: «Stiamo con chi produce con serietà» «L’etichetta voluta dall’Irlanda frutto di un approccio ideologico». L’entrata in vigore della legge sulle etichette allarmistiche del vino in Irlanda è un precedente pericoloso che mette a rischio il record nelle esportazioni di vino italiano di 7,9 miliardi realizzati lo scorso anno. Secondo il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi «si tratta di una norma distorsiva del commercio che è il risultato di un approccio ideologico nei confronti di un alimento come il vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia». Una decisione che Coldiretti auspica possa essere ridiscussa nel comitato barriere tecniche il 21 giugno dove verranno presentate ufficialmente le obiezioni già anticipate da diversi Paesi a partire dagli Usa, che sono il principale consumatore di vino.

Fonte: Adige.

Cantine aperte compie 30 anni.
II 27 e 28 maggio Si potranno visitare le aziende e degustare i vini. Vino, musica, aperitivi al tramonto sui vigneti, passeggiate tra i filari, wine trakking, incontri d’arte. Ma anche degustazioni suggestive e uniche oltre a pranzi in cantina con il produttore. Sono alcune proposte del ricco cartellone di eventi che fanno da filo conduttore in tutta la Toscana a Cantine aperte (dal 27 al 28 maggio), che quest’anno celebra i trenta anni dalla nascita di un modello che ha cambiato il modo di percepire e vivere il vino da un lato e di accogliere e raccontare le cantine dall’altro. Un fil rouge che da Montalcino a Prato, da Montepulciano a Lucca, dalla Maremma al Chianti Classico fino alla costa livornese darà vita a una vera e propria festa per questo traguardo. Nessuna zona della Toscana esclusa per l’iniziativa del Movimento Turismo del Vino Toscana.

Fonte: Corriere dell’Umbria.

Ecco Cantine Aperte, fine settimana da bere.
Concerti, mostre e tour in elicottero: sabato e domenica oltre 52 produttori apriranno le porte per il grande evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino. Tutto il programma tra degustazioni, cibo, visite guidate e divertimento Ecco Cantine A fine settimana L’EVENTO weekend torna l’appuntamento con Cantine Aperte, i più noto tra gite appuntamenti dedicati al buon bere che vedrà coinvolte oltre 52 cantine di questo *Umbria con un ricchissimo programma di proposte. Per 1’edlzione numero 31 dell’evento targato Movimento Turismo del Vino. sabato e domenica le parole chiave saranno sostenibilità. salute, sicurezza e soli da varietà. Tra gli appuntamenti più stuzzicanti c e sicuramente la tradizionale “Cenn con il Vignaiola”. che verrà organizzata nella serata di sabato da Antonelli e Le Cimate (Mantefalco), Bar da ssarri ; Collazzone). Blasi (Umbertide). Briziarelli e La Fonte (Bevagna)..

Fonte: Messaggero Umbria.

Ritorna in Valle “Cantine aperte” ma partecipano solo 8 aziende.
«Cantine aperte» riparte anche in Valle d’Aosta. Lo fa in appena otto aziende, lo fa dopo l’assenza dello scorso anno per la mancanza di un organizzatore – il Consorzio Vini Valle d’Aosta non può organizzare eventi di questo tipo dopo la trasformazione dalla Vival – e dopo il Covid-19. L’appuntamento è domenica su iniziativa del Movimento turismo del vino Valle d’Aosta. A Donnas apriranno la cooperativa Caves de Donnas e l’azienda Pianta Grossa di Luciano Zoppo Ronzero, che ospiterà lo street food curato da Le Vélo; a Pont-Saint-Martin la novità di quest’anno è Château Vieux dei cugini Marco Scavarda e Sara Manganone; ad Arnad partecipano l’azienda vitivinicola di Dino Bonin e la cooperativa La Kiuva. Ad Aosta apriranno l’Institut Agricole Régional e la Maison DeD, che ospiterà l’azienda di formaggi La Chèvre Heureuse di Saint-Marcel e lo Jambon alla brace di Saint-Oyen.

Fonte: Stampa Aosta.

Etichette anti-alcol dell’Irlanda Verona teme l’effetto domino.
VINO «Nuoce alla salute» è legge prima del pronunciamento Wto del 21 giugno. Levata di scudi dei produttori scaligeri Etichette anti-alcol dell’Irlanda Verona teme l’effetto domino L’export qui è solo di 36 milioni ma altri Paesi del Nord Ue potrebbero seguire Dublino. Castelletti (Uiv): «È un pericoloso precedente». La decisione irlandese di procedere sugli health warning, con la conversione in legge della bozza di provvedimento, senza neppure attendere la discussione in programma al prossimo comitato sulle barriere tecniche del Wto, il 21 giugno, coglie di sorpresa i produttori tricolore, veneti e veronesi, che protestano. L’Irlanda sarà infatti il primo Paese al mondo ad avere una legge che impone di scrivere sulle bottiglie frasi come «bere alcol causa malattie del fegato» e di indicare calorie e contenuto di alcol in grammi. Dublino ignora in questo modo la sfilza di reclami ufficiali presentati appena la settimana scorsa dalle principali associazioni di categoria europee e nazionali.

Fonte: Arena.

I vini e la cultura Itinerari estivi tutti da scoprire.
Chiese, pievi, ville, grotte e mulini da visitare abbinati a cantine locali •• Per conoscere i siti storici della Valpolicella insieme a una guida e degustare i vini di alcune cantine in abbinata a pievi e chiesoline, forti, ville, grotte preistoriche o mulini. La Strada del vino Valpolicella lancia «Un calice di storia», rassegna culturale ed enogastronomica in programma da maggio a settembre in Valpolicella e nelle valli vicine che pure fanno parte della denominazione vinicola. Fino al 24 settembre, sono stati programmati 19 appuntamenti per andare alla scoperta di vini veronesi e luoghi intrisi di passato, storie e tradizioni, alcuni dei quali solitamente chiusi al pubblico.

Fonte: Arena.

Sette piccoli vignaioli fanno rinascere il Piera Dolza.
Ci sono voluti dieci anni per salvare il Torchiato di Fregona dall’estinzione Sette piccoli vignaioli fanno rinascere il Piera Dolza. Piera Dolza in dialetto veneto significa pietra dolce, perché facile da lavorare. Veniva estratta dalle vicine Grotte del Caglieron e impiegata nei secoli scorsi per gli stipiti delle porte dei palazzi di Venezia. Con questa pietra si era anche modellato il basamento atto a sostenere lo storico torchio posizionato in una delle piazze di Fregona dove tutti potevano recarsi per la torchiatura delle uve, cerimonia che a memoria d’uomo cadeva nella settimana di Pasqua, come avviene ancora oggi. «Piera Dolza Torchiato di Fregona» è invece il nome di una etichetta che, dieci anni fa, ha unito gli sforzi di sette piccoli vignaioli in una cooperativa.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Rosso: vini, agriturismo e un elogio per la Meloni.
Pronti sui colli di Marostica la nuovissima cantina e il locale di Diesel Farm Rosso: vini, agriturismo e un elogio per la Meloni «Non l’ho votata ma è intelligente e sta facendo bene. All’Italia serve continuità di governo». L’azienda è stata premiata per la sostenibilità Materiali riciclati da una vecchia stalla E una holding con eccellenze del settore. «La politica in Italia è molto strana, non crea mai condivisione e aggregazione. E presto per dare un giudizio sul governo, non sulla Meloni: io non ho votato per lei, e gliel’ho anche detto, ma la ammiro perché mi sembra una persona intelligente. Se si accorge che qualcosa non va bene, fa marcia indietro. E ci mette sempre la faccia. Quindi la promuovo. Io favorevole al presidenzialismo? No, favorevole alle persone brave e serie ai posti di comando.

Fonte: Giornale di Vicenza.

Torna Cantine Aperte nelle Marche, è la 31/a edizione.
Al via il 27 e 28 maggio prossimi la 31/a edizione di Cantine Aperte delle Marche, a cui partecipano quest’anno 75 aziende vitivinicole sulle 84 iscritte al Movimento Turismo del Vino che organizza la manifestazione. “Sarà non solo una festa in cui condividere con gli amici e la famiglia la gioia del bere e la bellezza delle nostre colline – ha dichiarato oggi la presidente Marche del Movimento Turismo del Vino Serenella Moroder, illustrando l’iniziativa nella sua azienda a Montacuto di Ancona -, ma anche un’occasione per imparare a conoscere le sfumature del vino, le tecniche di vinificazione e le differenze tra i vitigni”. Le aziende saranno aperte dalle 10 alle 18.

Fonte: ANSA.

Ornellaia, una 2020 di Proporzione. «Il futuro? Lo stile non cambia, la strada è tracciata».
Se Bolgheri è diventata famosa nel mondo del vino, parte del merito è certamente anche di Ornellaia. E sul futuro non ci sono dubbi: si proseguirà sempre sulla stessa strada di eccellenza tracciata da Axel Heinz, direttore per 17 anni di Ornellaia e Masseto, che ha lasciato l’azienda proprio nei mesi scorsi per intraprendere altre esperienze lavorative. L’incontro con Olga Fusari, enologa della tenuta, ci permette di poter entrare con il doveroso rispetto, quasi in punta di piedi, nel mondo di Ornellaia. «Ornellaia nasce a Bolgheri nel 1981, con i vigneti che sono stati impiantati a partire da 82, primo corpo vitato circa 45 ettari, che poi sono stati ampliati nel tempo con altri terreni. Le varietà scelte fin da subito sono state Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot».

Fonte: Identità Golose.

Le vigne anche in bus (p)Assaggio in cantina Mappa con linee e orari.
Andare alla scoperta delle cantine vitivinicole in bus: con (p)Assaggio in Cantina, Autolinee Toscane punta ad incentivare l’uso dell’autobus quale mezzo di trasporto per raggiungere le cantine del Movimento Turismo del Vino della Toscana, suggerendo linee, orari e percorsi accessibili agli enoturisti. Si va da Bolgheri alla Maremma, passando per le Docg storiche come San Gimignano, Montepulciano, Montalcino e il Chianti. Sono 36 le cantine coinvolte: Autolinee ha condotto un censimento delle strutture con fermate bus vicine e segnala la rete all’interno di una mappa scaricabile su at-bus.itpassaggioincantina o tramite App..

Fonte: La Nazione.

Contrordine: il vino fa bene alla salute. Lo dice una ricerca americana.
Mentre l’Europa rischia di affossare uno dei suoi prodotti di punta insieme alla Dieta Mediterranea, gli Stati Uniti ne scoprono le proprietà benefiche. Arriva da Oltreoceano la ricerca secondo cui non solo il vino non farebbe male alla salute, ma addirittura ridurrebbe la mortalità del 4%. Il tutto messo nero su bianco sulla rivista americana Bmc Medical Education che ha pubblicato la ricerca “Change in habitual intakes of flavonoid-rich foods and mortality in US males and females” con contributi di scienziati internazionali come Walter Willett, epidemiologo della Harvard School of Public Health di Boston. La ricerca prende in esame un campione di 55.786 donne e 29.800 uomini di mezza età e senza malattie croniche, valutando le associazioni tra i cambiamenti nell’assunzione di alimenti molto ricchi di flavonoidi (una classe di polifenoli con effetti positivi per la salute) e mortalità.

Fonte: Gambero Rosso.

Gran Monferrato e Alto Piemonte sono “Territorio europeo del vino 2024”.
Dopo anni di lavoro per realizzare il dossier, da Bruxelles arriva l’ambito riconoscimento al territorio piemontese. L’assessore regionale Vittoria Poggio: “Siamo entrati nel gotha della Rete europea del vino”. Il territorio europeo del vino 2024 è in Piemonte. Dopo anni di lavoro per un dossier – ideato dal Comitato promotore – che presentasse il Gran Monferrato e l’Alto Piemonte come luoghi ideali per parlare di viticoltura (e di tutto ciò che gira attorno), è arrivato il riconoscimento. Che permette a tante città, su più province, di festeggiare: sono infatti coinvolte Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

Fonte: La Repubblica.

È la Toscana la regione italiana del vino più premiata del mondo.
Le etichette toscane che non ti aspetti sul podio del Concours Mondial de Bruxelles 2023: da Montecucco alle Terre di Pisa, 80 le medaglie conquistate. A seguire tra le italiane Sicilia e Piemonte, di cui spicca il Monferrato. Rivelazioni internazionali il Kazakistan e l’Albania. Dal Valdarno a Montecucco, da Cortona alla piccola Montecarlo, da Suvereto fino ai Colli Senesi e alle Terre di Pisa. Oltre ai classici Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico, Chianti Docg. È la Toscana, nelle mille sfaccettature dei suoi terroir, la regina del vino internazionale. È risultata la regione vinicola più rappresentata (228 vini) e soprattutto la più premiata d’Italia con 80 medaglie al Concours Mondial de Bruxelles, presieduto da Baudouin Havaux e diretto da Thomas Costenoble, la cui trentesima edizione si è conclusa nei giorni scorsi a Parenzo, in Croazia. Dal 12 al 14 maggio il concorso più prestigioso al mondo ha riunito esperti dell’intero settore vinicolo internazionale per degustare 7.500 vini provenienti da 50 paesi del mondo intero.

Fonte: La Repubblica.

Etichettatura vino, FdI all’attacco: “Boicottiamo i prodotti irlandesi”.
“Quello che è successo in Irlanda se non fosse tragico sarebbe comico, perché non è assolutamente possibile. In altri Paesi per cose molto minori ci sarebbe stato un boicottaggio dei consumatori sui prodotti irlandesi”. A dirlo senza mezze parole, nel corso dell’evento “Health warnings: la filiera del vino sotto attacco” che si è tenuto oggi presso Palazzo Theodoli-Bianchelli, è il deputato meloniano Andrea Di Giuseppe, promotore di questa iniziativa insieme al senatore leghista Gian Marco Centinaio. Secondo Di Giuseppe, quello di Dublino è un approccio inaccettabile “assolutamente non scientifico”. Si tratta “di concorrenza sleale da parte dell’Irlanda, con il silenzio assenso dell’Europa”. Il vino “rappresenta la nostra italianità nel mondo”, aggiunge il deputato di FdI eletto all’estero che condanna la demonizzazione di questo prodotto e avverte: “Per iniziative meno invasive intere filiere estere sono state spazzate via”. Anche secondo il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, responsabile dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega, “quello che l’Irlanda sta realizzando, con la complicità silenziosa della Commissione Europea è un attacco commerciale vero e proprio, mascherato dal nobile intento di tutelare la salute”. Una misura che “non tiene conto né del grado alcolico dei prodotti (il vino non può essere paragonato ai superalcolici consumati maggiormente in Nord Europa), né delle quantità assunte”, spiega Centinaio che invita le Istituzioni italiane “senza distinzione di colore politico” a restare compatte e a trovare “validi alleati in altri Paesi europei” per “impedire che si apra uno spiraglio, che possa portare poi l’intera Europa ad adottare provvedimenti simili”.

Fonte: Il Giornale.

Cotarella, dire che il vino fa male è un precedente dannoso.
“È un precedente estremamente dannoso per l’intero comparto e soprattutto si rischia di affermare un falso nel dire che il vino fa male alla salute. Studi scientifici affermano il contrario se consumato con moderazione”: così, all’ANSA, il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha commentato la conversione in legge del regolamento che prevede, in Irlanda, l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie. “Adesso – ha aggiunto – non possiamo far altro che confidare nell’azione del nostro governo per tentare di contrastare questa decisione”. “Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, che si è mostrato sempre particolarmente sensibile al tema e vicino alle nostre ragioni, spero che assieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani – afferma Cotarella -, possa far sentire la voce dell’Italia e dell’intero mondo del vino a Bruxelles.

Fonte: ANSA.

STAMPA ESTERA

Nace un nuevo vino de la mano de Chivite.
Las variedades chardonnay y garnacha blanca dan vida a un nuevo vino que Chivite lanza al mercado en su primera añada y con una producción limitada. Acogido a la Indicación Geográfica Protegida 3 Riberas, este vino nace para complementar la gama de la familia Chivite Las Fincas. En nariz tiene gran intensidad aromática, con notas de frita a hueso y fruta tropical. En boca resulta intenso y equilibrado.

Fonte: Expansión.

Drink like us to enjoy dolce vita, Italians tell Irish in wine label row.
It is not what you drink that will kill you but how much you get through in an evening, Italy has told Ireland after declaring war on Dublin’s plan to put health warnings on bottles of wine. Rome reacted furiously to legislation announced this week requiring all wine and spirits sold in Ireland from 2026 to carry a warning that alcohol consumption risks liver disease, fatal cancer and danger to foetuses. After trying and failing to get the European Commission to block the law, Italy has teamed up with France. Spain and Portugal — the countries that produce almost half the world’s wine to stop it. ‘We consider Irelands action incorrect because it is one thing to inform and invite moderation, which we believe is right; it is another thing to say that a product, no matter how much you take, is bad for you,” Francesco Lollobrigida, the Italian agriculture minister, said. In January Lollobrigida said he planned to give his Irish counterpart a bottle of Italian wine “so that he can see that we have no intention of harming his health”. Ireland, the first country to ban smoking in workplaces, restaurants and bars, in 2004, claims its new law will put pressure on other European countries to follow suit. “i welcome that we are the first country in the world to take this step and introduce comprehensive health labelling of alcohol products, Stephen Donnelly, the Irish health minister, said. “1 look forward to other countries following our example.” Italy claims forcing wine producers to create labels for Ireland infringes European single market rules. It will complain to the World Trade Organisation at a June 21 meeting. Ettore Prandini, the head of the Italian agricultural lobby group Coldiretti, said Italy and its Mediterranean neighbours needed to convince northern Europeans that drinking wine in moderation, with meals, was a health boost, unlike knocking back spirits.

Fonte: Times.

For a Wine Critic, Experience Ages Well.
Eric Asimov explains how a diversity of wines has transformed the industry he covers. Boxed wine. Nonalcoholic wine. Even weed wine. Wine isn’t exactly what it used to be. Perhaps no one knows that better than Eric Asimov, the wine critic for The New York Times. In his 25 years of swirling, sniffing, sipping and writing about wine, Mr. Asimov has seen trends come and go, from the polarizing rise of natural wines to the fervor for rosé all day. “There are so many more different types of wine available today than there were 20 or 30 years ago,” he said in an interview. “I find myself constantly exploring, trying new things and learning how much I don’t know every day.” He says he finds stories simply by talking to people, visiting places, and of course, tasting new things. When reporting an article, Mr. Asimov will sample 15 to 20 wines. Surprisingly, he doesn’t have a favorite — he enjoys whatever pairs best with his meal. “People should never trust wine or restaurant critics who complain about how hard their job is,” he said. Mr. Asimov shared his thoughts on the expanding wine scene and the most common feedback he hears from readers. This interview has been edited. You have been the wine critic for The Times for about 20 years and wrote about food and wine before then. How has your coverage changed in that time? My coverage of wine reflects the wine culture of the United States in many ways — and of the world. That culture has evolved significantly. I started writing about wine in 1999. In the United States, there was a dominant critical line that favored powerful, fruity, ultra-ripe wines. Critics were not very tolerant of anyone who didn’t go along with that. From the 1990s to around 2010, there was also great concern around the world that wine was becoming homogenized; that there was less growth of individual expressions of wine and that much of the culture around wine would disappear. In fact, the opposite happened over that time in the United States. The wine scene has become more diverse. And around the world, as it turns out, people have an appetite for diversity rather than just a few dominant types of wine. I’m curious what your inbox looks like. Do you receive pitches from winemakers every day asking you to sample wines? Yes, I get pitches to sample wines, to speak to sommeliers, to go to restaurants. These emails are from all over the world.

Fonte: New York Times.

Weed Wine’s Clandestine Allure.
His recipe was to add a pound of marijuana to a 228-liter barrel. Makers have fans but find edibles are a growing threat. THE PALE RUBY WINE emerged from the bottle with a tinge of orange. It smelled lightly smoky, not as fruity as a grenache ordinarily might but unusually herbal. The aroma would have been right at home at rock concerts and college dorms of a certain era. On the palate, it was beautifully balanced with a lingering aftertaste. It was delicious. It was also illegal. The producer of this wine was pouring tastes to a few dozen colleagues and friends, along with a wine writer, in a cool, humid barrel room in a Santa Barbara winery. The crowd, jostling for access, seemed to love the wine. I know I did. That experience, nearly 20 years ago, was my first encounter with weed wine. The memory has lingered like the fragrant haze after a party full of stoners. Since that first taste, I’ve had the pleasure of trying wines infused with marijuana a half-dozen times or more, on the West Coast, on the East Coast and in France. It hasn’t been common, but occasionally, when the spirit strikes, a winemaker will break out a bottle of homemade wine to pour for friends. For decades, winemakers with a taste for marijuana have surreptitiously made weed wine, in which cannabis is added to grapes as they ferment, extracting the active components (along with flavors and aromas) to achieve a doubly intoxicating beverage. The process is a bit like adding marijuana to brownies — an early form of what now are called edibles — with the enhancement of wine, all in one serving. Cannabis is legal for recreational use in 22 states, two territories and Washington, D.C. Cannabis for medical use is permitted in 38 states. It can be sold as chocolates and gummy candies, in nonalcoholic beverages and in creams and rubs. Fine chefs prepare cannabis cuisine. Yet the addition of cannabis to any commercially available alcoholic beverage is strictly prohibited. The main reason is that cannabis is still illegal federally. Because the federal government licenses alcoholic products and wineries, commercial production of weed wine cannot be licensed by the states. Even states that have legalized marijuana prohibit the blending of two intoxicants, like alcohol and cannabis. Stores that are li *** censed to sell alcohol are prohibited from selling cannabis, and vice versa. While cannabis-infused wines or beers are sold commercially, it’s in name only. These beverages are made with drinks that have been dealcoholized.

Fonte: New York Times Food.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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