rassegna stampa vino di mercoledì 25 dicembre 2024!

Benvenuti nelle news vitivinicole di Wine Idea del 25 dicembre 2024!

1) In Italia si potrà produrre vino senz’alcol

  • Nuovo Decreto
    Il Ministero dell’Agricoltura ha autorizzato la produzione di vini dealcolati o a bassa gradazione alcolica, in conformità a un regolamento europeo del 2021 che ne definisce le modalità di produzione e di etichettatura.
  • Cosa cambia
    Finora, una bevanda con un tenore alcolico inferiore agli 8,5 gradi non poteva essere chiamata “vino”. Adesso, grazie al decreto approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, cade questo limite e si colma un vuoto normativo: anche le bevande con meno di 8,5° potranno riportare la dicitura “vino” in etichetta, purché rispettino i requisiti indicati. Restano comunque escluse Dop e Igp.
  • Prospettive di mercato
    Il regolamento UE individua due fasce principali:
    • Vini “dealcolati” o “dealcolizzati” (tenore alcolico massimo 0,5%).
    • Vini “parzialmente dealcolati” (tenore alcolico compreso tra 0,5 e 0,9%).
      Questa novità risponde alla crescente richiesta dei consumatori per prodotti “low e no alcol”, soprattutto tra i giovani e in un contesto sempre più attento alla salute.

2) In Italia cade un tabù, via libera ai vini dealcolati

  • Svolta storica
    Il decreto approvato e pubblicato sul sito del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) ribadisce che si possono ridurre “totalmente o parzialmente” i gradi alcolici nei vini fermi, spumanti, frizzanti, e persino nei vini aromatici.
  • Esclusioni
    Le Docg, Doc e Igt non rientrano in questa possibilità, a tutela delle denominazioni di origine. Non potranno, dunque, essere sottoposte a pratiche di dealcolazione totale o parziale.
  • Reazioni nel comparto
    Se da un lato c’è chi guarda con interesse a questa opportunità commerciale, dall’altro c’è chi teme di snaturare un prodotto simbolo del made in Italy. Tuttavia, la normativa intende evitare confusione nei consumatori e impone criteri chiari per etichettatura e denominazione.

3) Mitja Sirk: la passione per il vino che nasce dal cuore del Friuli

  • Storia familiare
    Figlio di ristoratori friulani, Mitja Sirk muove i primi passi lavando bicchieri e facendo gavetta nei tavoli di famiglia. Un’infanzia vissuta tra bottiglie rare e ospiti speciali ha acceso in lui la passione per il vino.
  • Momenti rivelatori
    Racconta di due episodi che l’hanno fortemente influenzato: la curiosità per le bottiglie piene di polvere portate dai produttori e la loro ritualità nel degustarle. Oggi, Mitja è divenuto uno dei volti noti del mondo enogastronomico friulano, diffondendo la cultura vitivinicola regionale.

4) Anche la Scandinavia ora produce il suo vino

  • Fenomeno in crescita
    Solitamente non si associa il nord Europa alla viticoltura. Ma il cambiamento climatico sta rendendo il clima più mite anche in Paesi come Danimarca, Svezia e Norvegia, dove si sta avviando la coltivazione di varietà resistenti al freddo (o ibride), favorendo la comparsa di piccole cantine locali.
  • Prospettive
    Questo scenario nuovo, complici estati più lunghe e inverni meno rigidi, spinge alcuni produttori scandinavi a sperimentare vitigni internazionali e autoctoni, aprendo un capitolo inedito dell’enologia mondiale.

5) Risorse OCM Vino, pubblicato il decreto che ripartisce 323 milioni

  • Fondi europei
    Il Ministero ha stanziato 323 milioni di euro per la campagna 2025/2026, distribuiti tra ristrutturazione e riconversione vigneti, promozione all’estero, investimenti e vendemmia verde.
  • Obiettivo
    Garantire un pieno utilizzo delle risorse europee, evitando di perderle in caso di mancato impiego. I fondi non spesi potranno essere riassegnati alle Regioni più virtuose. L’Organizzazione Comune del Mercato (OCM) supporta la competitività del settore vitivinicolo, incentivando ammodernamenti e strategie di espansione sui mercati internazionali.

6) Vini e spumanti sulla tavola delle feste

  • Tendenze natalizie
    Con l’arrivo delle festività, molte famiglie non rinunciano a un buon calice. Secondo Martin Rance (Fisar Firenze), quest’anno le scelte continueranno a premiare denominazioni di qualità, senza dimenticare prodotti dal tenore alcolico più moderato.
  • Bollicine
    Accanto ai classici Champagne e Moscato d’Asti, si segnala un crescente interesse per gli spumanti Metodo Classico da vitigni autoctoni italiani, in linea con la voglia di scoprire etichette nuove e radicate al territorio.

7) Vino, Bergesio (Lega): “Dal Masaf 323 milioni a sostegno della filiera”

  • Settore strategico
    Secondo il Senatore Giorgio Maria Bergesio, il comparto vino in Italia riveste un ruolo cruciale, con un indotto che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori. Il decreto di ripartizione dei fondi OCM Vino è uno strumento essenziale per sostenere la competitività sui mercati e innovare la produzione.
  • Reazione
    Le imprese attendono adesso di accedere ai contributi, indispensabili per migliorare la qualità del prodotto, l’export e l’innovazione tecnologica.

8) Cantina Cerbero, quando la passione per la viticoltura è di famiglia

  • Località
    Ci troviamo a Cupra Marittima (Ascoli Piceno), nelle Marche. L’azienda nasce ufficialmente nel 2009, ma affonda le radici in una tradizione familiare.
  • Identità territoriale
    Il microclima marino e la presenza di suoli variegati (calcarei e argillosi) conferiscono ai vini mineralità, sapidità e struttura. Coltivano 4 tipologie di terreni, ognuna dedicata a un differente vitigno, con un approccio sostenibile e a resa bassa per privilegiare la qualità.

9) La giovane sommelier ci consiglia 5 bottiglie di bollicine da stappare per Capodanno

  • Guida all’acquisto
    La sommelier Mara Severin (dal Ristorante Essenza di Terracina, stella Michelin) propone 5 etichette spumanti sotto i 50 euro: soluzioni ideali per il brindisi di mezzanotte, senza dover sforare il budget.
  • Attenzione alla temperatura
    Per goderne appieno, è fondamentale servire le bollicine a circa 6-8°C. E per l’abbinamento, meglio orientarsi su preparazioni non troppo strutturate, dal pesce a piatti vegetariani.

10) Querciagrande di Podere Capaccia: un ritorno atteso

  • Storia
    Nasce negli anni ’80 a Radda in Chianti, da un’idea di Giampaolo Pacini, e rappresenta una delle etichette simbolo di questa cantina. Dopo una lunga pausa, l’annata 2020 (in uscita nel 2025) segna il ritorno di un vino che unisce tradizione e modernità.
  • Identità
    Prodotto con criteri artigianali e con rese contenute in vigna, Querciagrande è stato apprezzato per eleganza e profondità, diventando un “cult” per gli appassionati di Chianti Classico.

11) Feste in agriturismo: in due milioni alla ricerca del Made in Italy e di esperienze enogastronomiche

  • Trend
    Secondo Coldiretti-Terranostra, 2 milioni di persone sceglieranno di trascorrere le vacanze natalizie in agriturismi o altre strutture rurali, attratte dalla genuinità della cucina tradizionale e dal vino locale.
  • Caratteristiche
    In molti agriturismi si propongono menu a base di prodotti “a km 0”, con abbinamenti mirati a valorizzare i vini del territorio, rappresentando un turismo esperienziale in forte crescita.

12) Abruzzo, la meta ideale se amate il buon vino: un borgo storico immerso nel verde

  • Civitella del Tronto
    Un borgo medievale nel teramano, dominato dalla Fortezza Borbonica, e circondato da colline dove prosperano vigneti di Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano.
  • Enoturismo
    Oltre all’imponenza del patrimonio storico, il territorio propone visite in cantine e degustazioni guidate, alla scoperta di etichette locali e della tradizione gastronomica abruzzese.

13) Il rito della Pastorale: le tradizionali note risuonano a Parabita

  • Tradizioni natalizie
    L’iniziativa promossa da associazioni e confraternite locali vede la Pastorale percorrere le strade durante la notte, accompagnata da musicisti volontari. Un appuntamento che nel Salento si ripete da generazioni, unendo canti popolari e vino locale in un’atmosfera suggestiva.

14) Aperitivo della vigilia: Buon Natale L’Aquila

  • Enologia laziale-umbra
    Ricordata l’epopea della Famiglia Cotarella, che con la loro Falesco (poi Famiglia Cotarella) tra Alto Lazio e Umbria ha recuperato antichi vitigni. Oggi sono tra i massimi ambasciatori del vino della zona. Un racconto che lega tradizione e sperimentazione, con rossi di rilievo (Merlot, Cabernet) e bianchi autoctoni.

15) Nelle Langhe il borgo dell’800 riqualificato con alberghi, cantine storiche e ristorante gourmet

  • Villaggio Narrante
    Situato tra i vigneti di Serralunga d’Alba (Cn), nell’areale del Barolo, è un progetto di recupero di un antico borgo che ospita oggi strutture ricettive di pregio, le cantine storiche Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore, e l’iconico Guido Ristorante, curato dallo chef Ugo Alciati.
  • Valorizzazione
    L’idea è stata di trasformare un complesso agricolo dell’800 in un luogo dove enogastronomia e ospitalità si fondono, sfruttando la fama delle Langhe, patrimonio Unesco, e l’antica tradizione vinicola piemontese.

16) “Troppo vino importato dalla Spagna, dimenticati i produttori locali”. La guerra del vino franco-spagnola non si ferma

  • Protesta in Francia
    In località Eymet (Dordogna), circa 100 viticoltori hanno bloccato un camion spagnolo intento a consegnare vino sfuso. Gli agricoltori francesi denunciano un eccesso di importazioni spagnole a basso prezzo, che penalizzerebbero i produttori locali già in difficoltà per la crisi del settore.
  • Tensione storica
    Non è la prima volta che si verificano episodi di “blocco” contro i camion provenienti dalla Spagna, generando conflitti e reiterate richieste di intervento da parte del governo francese.

17) Via libera ai vini dealcolati, ma a Brescia non convincono

  • Opinioni divergenti
    Molti produttori bresciani, specialmente in Franciacorta, restano scettici riguardo al vino “zero alcol”, ritenendo che possa snaturare un prodotto come il Metodo Classico, emblema di eleganza e tradizione.
  • Rispetto per la denominazione
    Il nuovo decreto non tocca le Docg, quindi il Franciacorta (così come altri spumanti italiani di pregio) non correrà rischi di confusione. Tuttavia, si teme che la percezione del consumatore possa essere alterata dal proliferare di proposte “dealcolate” sul mercato.

18) “Report sul vino? Solo show televisivo, per accusare servono certezze”. La dura risposta di Cesare Cecchi

  • Inchiesta TV
    La trasmissione “Report” ha messo in dubbio la provenienza di alcune uve e l’impiego di correttivi in Toscana, parlando di un generico “vino su misura”.
  • Replica
    Cesare Cecchi (presidente del Consorzio Toscana Igt) critica il sensazionalismo del servizio, ritenendo che manchino prove concrete di un “sistema” truffaldino. Ribadisce che la maggioranza delle aziende toscane rispetta rigidamente i disciplinari e lavora con metodi trasparenti.

19) Barolo e Alta Langa si confermano tra i vini più apprezzati al mondo

  • Successi internazionali
    Alcune importanti testate internazionali (Wine Enthusiast, Jeb Dunnuck, ecc.) hanno collocato il Barolo di Borgogno e l’Alta Langa di produttori come Fontanafredda e Mirafiore ai vertici delle proprie classifiche annuali.
  • Motivo
    Qualità crescente, filiera di produzione sempre più orientata all’eccellenza e un racconto del territorio che continua ad affascinare consumatori e critica.

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A domani per nuovi aggiornamenti.

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