rassegna stampa del vino di mercoledì 30 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 30 novembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Vigneti, lampade antigelo a energia solare.
Ci sono svariati modi per tentare di difendere frutteti e vigneti dalle temibili gelate primaverili, un fenomeno che, quando si verifica, rischia di vanificare la produzione di un anno intero. C’è l’irrigazione antibrina, una tecnica che sfrutta la capacità isolante del ghiaccio e, ricoprendo di un sottile strato d’acqua la pianta proprio mentre la temperatura è vicina allo zero, finisce per difenderla dalle temperature più rigide; oppure nei campi si possono installare grandi ventoloni che, con la rotazione delle pale, tengono in movimento l’aria ed evitano il pericolo gelo.

Fonte: Italia Oggi.

Intervista a Enrico Zanoni – Cavit investe 35 milioni.
Al rilancio i marchi A ltemasi e Cesarini Sforza Cavit investe 35 milioni Per ampliare la cantina dedicata alle bollicine. Cavit rilancia sullo sviluppo delle bollicine con un maxi investimento di 35 milioni di euro. Dalla prossima primavera partiranno i lavori per l’ampliamento in 5 anni della cantina dedicata alle bollicine. «Adegueremo la capacità produttiva in un settore che sta evolvendo e che siamo convinti non abbia raggiunto il picco», ha detto il direttore generale Enrico Zanoni, dopo l’assemblea dei soci. «Con i brand Alternasi e Cesarini Sforza siamo stretti nella struttura attuale.

Fonte: Italia Oggi.

Ferragamo: dopo il vino c’è l’orto. Poi uova, miele, olio.
Non c’è solo vino nella tenuta II Borro di Ferruccio Ferragamo. Acquistata nel 1993 dall’imprenditore dell’alta moda, l’azienda agricola in provincia di Arezzo di 1.100 ettari, di cui 85 vitati e 33 ad olivi, produce anche ortaggi che vende in cassette, olio, formaggio e miele. A spiegare a ItaliaOggi le novità è la figlia Vittoria Ferragamo, responsabile dell’orto e dei progetti speciali: «L’orto fa parte della storia di papà ed è una delle sue passioni. Anche nella casa a Fiesole aveva messo i carciofi ed era un piacere quando andavamo a trovarlo».

Fonte: Italia Oggi.

Il vino sfonda sui social e nel digitale.
A guidare le scelte del vino sono i social network, primo tra tutti Instagram: +20%, ma è in ascesa anche Linkedin. Cresce anche la scelta legata all’abbinamento col cibo (food pairing): +183%. A rilevarlo è la nona edizione della ricerca condotta da Omnicom PR Group Italia, che ha analizzato la presenza e le attività online delle prime 25 aziende vinicole italiane per fatturato secondo l’indagine Mediobanca 2022. Tra i canali social Facebook registra invece una crescita di un valore inferiore all’1% (era del 18% nel 2021 rispetto a12020),YouTube è presidiato con poca intensità, da 16 aziende (contro le 13 del 2021) mentre Twitter solo da 9 (dato invariato rispetto al 2021). Poche le cantine su TikTok, solo 4 su 25 ed erano 3 lo scorso anno. L’indagine ha anche rilevato una maggiore sostenibilità con il 44% delle cantine (11 su 25, contro le 7 su 25 del 2021) già autosufficienti al 100% dal punto di vista energetico o che utilizzano energia da fonti rinnovabili..

Fonte: Italia Oggi.

Mondiali Qatar, dominano i vini francesi. Italia dietro.
Il vino viaggia con il calcio. In Qatar dove il consumo di alcool è vietato in pubblico, ma ammesso presso gli hotel con licenza di vendita, con i Mondiali in corso si è avuta un’impennata delle importazioni: +250% nei volumi di fine agosto quando si sono superati i 25 min di euro di valore e i 3,4 min di bottiglie. A crescere sono stati soprattutto i vini cileni (+775%) e francesi (+380%). L’Italia segna un +220%. Lo dice l’analisi di Nomisma Wine Monitor che mostra anche come quel poco vino che si beve è quasi tutto made in France. Nel 2021 le bottiglie importante sono state 1,6 min per un valore di circa 11 min di euro. Di queste, il 73% sono state di origine francese.

Fonte: Italia Oggi.

Italian Wine Brands.
attivo nella produzione, distribuzione e vendita di vini italiani di elevata qualità sui mercati internazionali, comunica la sottoscrizione degli accordi per l’acquisizione del 100% del capitale delle società Barbanera e Fossalto di proprietà della famiglia Barbanera. Barbanera è stata fondata negli anni ’70 a Cetona (Si) dai fratelli Marco e Paolo Barbanera. ‘ Nel 2021 Barbanera e Fossalto hanno realizzato un fatturato di 38,7 milioni di euro, il 90% export.

Fonte: Italia Oggi.

Moet & Chandon fa un brindisi per beneficenza.
La maison di Lvmh ha ospitato un party a Milano con l’attore Stefano Accorsi a favore della onlus Pane quotidiano An oët e Chan don ha ianugurato la stagione delle feste. Palazzo Serbelloni, uno degli edifici più suggestivi della città meneghina, ha ospitato ieri sera l’evento che inaugura la holiday e party season 2022 della maison di Lvmh con un format che prevede spettacolari show in tutto il mondo. Ispirata all’effervescenza del brand, la serata di ieri ha visto come co-host Stefano Accorsi che, nella tradizione del classico Toast for a cause, ha scelto la onlus Pane quotidiano come destinatario della donazione che il brand sostiene ogni anno, supportando iniziative benefiche in favore dell’ambiente e delle comunità locali.

Fonte: MF Fashion.

Da re dei pc a vigneron.
Gianfranco Lanci è stato numero uno mondiale prima di Acer e poi di Lenovo. Ora si è messo in proprio. E la sua casa vinicola piemontese produce 750 mila bottiglie all’anno. di Chiara Risolo a sua idea di business è inequivocabile e perentoria: «Go big or go home». Gianfranco Lanci, l’uomo che ha fatto la storia del personal computer, non ammette mezze misure: o le cose si fa nno dando il massimo, oppure è meglio lasciar perdere. Nel solco di questo «aut aut» è nata anche la sua seconda vita professionale, quella di vigneron. Dopo 40 anni trascorsi nel mondo dell’IT, ai vertici di colossi come Acer e Lenovo, il manager è tomato nel suo Piemonte per dedicarsi alla produzione di vino.

Fonte: Panorama.

Intervista ad Alessandro Taddei – Taddei: «Vino e olio, annata da incorniciare».
Il presidente della Cia Marche traccia il bilancio del 2022: «Prezzi adeguati per grano e legname, ma i rincari pesano come un macigno». Per quanto riguarda i mangimi gli aumenti hanno superato la soglia del 300%» di Vittorio Bellagamba Una situazione in chiaroscuro. Per Alessandro Taddei (foto), presidente della Cia – Agricoltori Italiani delle Marche – l’andamento dell’annata agricola lascia aperte molto sfide anche se, almeno sotto il profilo dei prezzi alla vendita il 2022 «ha fatto registrare un andamento positivo». Per quali prodotti in particolare? «Basti pensare al grano, che ha fatto registrare prezzi adeguati, e al legname».

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

Intervista a Michele Bernetti – Vendemmia di qualità, la produzione sorride «Giappone e Usa, vendite a gonfie vele».
Vendemmia di qualità, la produzione sorride «Giappone e Usa, vendite a gonfie vele» Michele Bernetti, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini: «Archiviamo un 2022 positivo, fondamentali le piogge di settembre». Estate folle Qualcuno ha iniziato a raccogliere le basi spumante anche prima di Ferragosto di Vittorio Bellagamba Le condizioni meteo hanno favorito il vino marchigiano e la vendemmia del 2022 può essere archiviata con un bilancio sostanzialmente positivo. Le piogge della prima metà di settembre hanno fatto il loro lavoro e così, dopo la grande siccità, la vendemmia torna a sorridere con le stime che parlano addirittura di un +5% rispetto allo scorso anno.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

Studio svela il vino per ogni tipo di personalità.
Esaminate caratteristiche e gusti di quasi 1.200 persone di età compresa tra i 18 e gli 87 anni Studio svela il vino per ogni tipo di personalità … Dimmi che vino bevi e ti dirò chi sei. Uno studio dell’Università di Verona e dell’Università di Macerata pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference ha esaminato le personalità di quasi 1.200 persone di età compresa tra i 18 e gli 87 anni comparandole ai loro gusti in fatto di vini.

Fonte: Tempo.

Il sommelier della Buca votato migliore dell’anno.
Mauro Antonio Donatiello miglior sommelier dell’anno per la guida “Emilia Romagna a tavola”. Il riconoscimento è stato assegnato al sommelier del ristorante La Buca di Cesenatico. La motivazione: «Per la capacità di creare abbinamenti enologici che non si limitano alla sola coerenza con la proposta di cucina de La Buca, ma che la esaltano instillando una passione contagiosa nella piacevolezza del bere». I curatori della guida hanno poi aggiunto: «Mauro è un grande amante ed esperto di champagne, vi divertirete però anche con vini inediti ma soprattutto con un approccio all’abbinamento completamente nuovo».

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Vino, un Natale preoccupante Ordini in calo, allarme di Confagricoltura.
Vino, un Natale preoccupante Crc vini in calo, allarme di Confagricoltura Si teme che la diminuzione delle richieste dei prodotti emiliano-romagnoli raggiunga il 15 per cento rispetto all’anno passato Entra in crisi anche il brindisi delle festività, gli ordini natalizi sono fermi. C’è preoccupazione tra i produttori di vino per il trend di mercato al ribasso in vista di Natale e Capodanno: -15% almeno la flessione stimata finora rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando però, a fronte di una netta ripresa dei consumi in Emilia-Romagna, dopo due annidi Covid, il comparto si è trovato a fronteggiare la grave carenza di materie prime (vetro, carta e sughero).

Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.

Donatiello incoronato sommelier dell’anno.
L’esperto di vini del ristorante stellato ‘La Buca’ si aggiudica il titolo assegnato nel 2022 dalla guida ‘Emilia Romagna a tavola’. «Mi piace spaziare dallo champagne ai prodotti dei piccoli vignaioli» di Giacomo Mascellani Mauro Antonio Donatiello è il migliore sommelier dell’anno. Il prestigioso premio è stato assegnato lunedì dalla guida ‘Emilia Romagna a tavola’ ad una delle colonne del noto ristorante stellato ‘La Buca’ di Cesenatico.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Albana secca, successo crescente Apprezzata da guide e sommelier.
II bianco romagnolo è il vino emergente in Emilia Romagna, confortato dai giudizi del ‘Gambero rosso’ Attivo il club per valorizzare i vitigni a bacca bianca a est del Sillaro, «non conosciuti come meriterebbero». «Nonostante l’alta qualità, il percepito del vino romagnolo rimane al di sotto del suo effettivo valore» di Lorenzo Frassoldati Qual è il vino emergente dell’Emilia Romagna? Non consideriamo il lambrusco (anzi i lambruschi: ci sono quelli di Modena, di Reggio e anche di Parma), né il Sangiovese di Romagna, perché sono già tutti emersi, e non da oggi. Non c’è dubbio che l’emergente è l’Albana secca romagnola, sempre più apprezzata sulle guide e dai winelovers.

Fonte: Resto del Carlino Speciale Agroalimentare.

Agricoltura e turismo un patto tra aziende per lanciare il bio con il brand Riviera.
Sedici realtà locali firmano un accordo di condivisione e sviluppo Agricoltura e turismo un patto tra aziende per lanciare il bio con il brand Riviera. Creare una filiera biologica olivicola e di trasformazione, avviare un fondo che sosterrà le aziende iscritte a ottenere i certificati bio, far nascere una centrale comune per gli acquisti dei materiali che oggi riscontrano sempre più difficoltà nell’approvvigionamento (vetro, concimi e altri prodotti), partecipare alle fiere di settore condividendo costi, spazi e risorse per la logistica, presentare a livello internazionale il territorio in maniera comune, ideare e realizzare percorsi in grado di valorizzare l’offerta naturalistica da presentare ai turisti che frequentano il Ponente.

Fonte: Secolo XIX Imperia.
Vendite nel 2022 Il vino cuneese tiene le posizioni – Da enoteche, alberghi e ristoranti una spinta alle vendite di vino.
Quei dati nazionali prevedono 0 per i12022 una chiusura d’anno con vendite generali in calo dell’uno per cento a volume (41,4 milioni di ettolitri), il vino «made in Granda» resiste, anche grazie alposizionamento in fascia alta e al supporto di alberghi, ristoranti ed enoteche. A dirlo è Paola Lanzavecchia, neo presidente della Sezione vini e liquori di Confindustria Cuneo che ieri alla Casa di Langa, ha guidato il suo primo incontro dell’Osservatorio permanente sul mercato vitivinicolo — Ieri alla “Casa di Langa”, sulla collina di Cerretto, l’Osservatorio permanente sul mercato ha tracciato un bilancio 2022 I prezzi delle uve doc e docg cuneesi quest’anno sono cresciuti in media di oltre il 20%, calano però gli imbottigliamenti.
Fonte: Stampa Cuneo.

Pigiatura in anticipo per Cantina di Negrar.
L’azione autorizzata a partire dal 3 novembre dalla Regione Pigiatura in anticipo per Cantina di Negrar II direttore generale Accordini: «Annata da vini rossi». Cantina Valpolicella Negrar avvia la pigiatura in anticipo. Effetto dei cambiamenti climatici, in primis delle temperature più elevate e della siccità che mettono alla prova le produzioni agricole. Ma le uve per l’Amarone della Valpolicella hanno dimostrato di poter rispondere in modo resiliente a tali cambiamenti. E, nonostante si fosse temuto il peggio, la denominazione non è andata in crisi.

Fonte: Arena.

Si all’ampliamento di Cantina Valpolicella.
Approvata variante urbanistica, ottomila metri quadri nuovi Sì all’ampliamento di Cantina Valpolicella L’assessore garantisce un progetto armonico con il territorio e sviluppo nell’interesse di tutti •• Ampliamento e ristrutturazione della sede di Cantina Valpolicella Negrar: il Consiglio comunale di Negrar approva. L’assemblea civica ha dato il via libera definitivo, dopo un lungo e complesso procedimento, alla variante urbanistica necessaria al rifacimento della storica cooperativa vinicola di via Ca’ Salgari. Il Comune, di fatto, autorizza Cantina Valpolicella a realizzare spazi industriali per l’appassimento, la lavorazione del prodotto e la logistica in aderenza all’edificio attuale per una nuova superficie di 8mila metri quadrati.

Fonte: Arena.

Bottega dal prosecco al whisky apre distilleria a Fontanafredda.
I piani dell’imprenditore trevigiano: nuovo impianto nel Pordenonese, spostata in Friuli occidentale anche la produzione di infusi e amari. «La prima bottiglia? Per vederla in commercio ci vorranno dodici anni. Ma posso anticiparle che sarà whisky d istillato secondo i più ferrei criteri scozzesi». Sandro Bottega non ha fretta, e guai se fosse così, trattandosi di whisky. Ma il conto alla rovescia per vedere attiva la nuova distilleria di Fontanafredda è già incominciato: «Sarà operativa da febbraio», annuncia il presidente del gruppo trevigiano, un piccolo impero nato dal prosecco e dalla grappa e noto anche per essersi inventato un’insegna, quella dei Prosecco bar, già presente in una trentina di sedi sparse tra Europa e Medio Oriente e prossima, entro il prossimo anno, a sbarcare anche in Nord America e in Australia.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Nuovo Docg di Abbazia Zaia presenta il vino bio delle suore di clausura.
Le bollicine sono prodotte nel vigneto del monastero di S. Giacomo Nasce da una collaborazione con l’azienda vinicola La Vigna di Sarah Nuovo Docg di Abbazia Zaia presenta il vino bio delle suore di clausura I19 dicembre le porte del monastero di clausura di San Giacomo di Veglia si apriranno al Prosecco, in particolare al nuovo “Prosecco Superiore Docg di Abbazia”. Lo terrà a battesimo il presidente Luca Zaia, anche lui per la prima volta oltre la grata delle claustrali, insieme a Sarah dei Tos, titolare de “La Vigna di Sarah”. Il vigneto è quello coltivato dalle 30 claustrali che vivono nel convento. A fare gli onori di casa sarà la madre abbadessa Aline Pereira.

Fonte: Tribuna Treviso.

Cantine Aperte a Natale, degustazioni di vino per tutto dicembre.
L’evento, previsto per tutto il mese di dicembre, consente agli enoturisti e agli appassionati di degustare vini e prodotti autoctoni regionali, ma anche di visitare le vigne e le cantine trasformate in mercati di Natale con la possibilità di scegliere anche il giusto regalo da mettere sotto l’albero. Le aziende produttrici associate e aderenti all’iniziativa – informa una nota – hanno previsto un programma ricco di attività, in particolare degustazioni, visite guidate in cantina, cene a lume di candela, shopping natalizio, ma anche laboratori sensoriali e caccia al tesoro tra le botti.

Fonte: ANSA.

DEGUSTAZIONI, MERCATINI E SHOPPING CON CANTINE APERTE A NATALE.
Sta per iniziare l’ultimo evento del calendario 2022 firmato Movimento Turismo del Vino. Spetta a Cantine Aperte a Natale il doppio compito di chiudere una grande annata vitivinicola e di inaugurarne una nuova altrettanto entusiasmante e ricca di soddisfazioni. Nel mese di dicembre, le aziende produttrici associate MTV si preparano ad accogliere, nelle loro vigne e nelle loro cantine, enoturisti e appassionati per celebrare le feste e l’inizio del nuovo anno con un caloroso brindisi. Un’occasione imperdibile, non solo per degustare vini e prodotti autoctoni regionali, ma anche per visitare le vigne e le cantine trasformate in mercati di Natale, lasciarsi trasportare dalla magica atmosfera natalizia e, con l’occasione, scegliere il giusto regalo da mettere sotto l’albero.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Otto cantine per degustare buon vino ligure.
Se siete amanti del buon vino, non potete non approfittare del Wine Tasting Experience, un percorso emozionante tra i filari, vigne e cantine insieme a chi il vino lo produce partendo dalla terra arrivando all’imbottigliamento. Un esperienza unica e sensazionale, che oltre a immergervi in paesaggi suggestivi, regala l’occasione di scoprire la tradizione, la filosofia e la cultura della Liguria del vino. Metodi di coltivazione e di produzione e non solo. Ecco 7 cantine liguri che hanno aperto le porte ai turisti e agli enoentusiasti con tour nelle loro vigne e degustazioni in grado di coinvolgere tutti i sensi.

Fonte: La Mia Liguria.

I vini piemontesi in recupero post-pandemico, anche grazie al driver della sostenibilità.
A Cerretto Langhe l’incontro promosso da Confindustria Cuneo per presentare l’aggiornamento dei dati del WPO, l’Osservatorio permanente sul mercato vitivinicolo, con un’analisi degli scenari tra nuovi obblighi e tendenze di consumo, con un rallentamento atteso per il 2023. Aperto dai saluti istituzionali di Paola Lanzavecchia (presidente Sezione Vini Confindustria Cuneo) e Patrizia Mellano (segretario generale Camera di Commercio di Cuneo), si è tenuto nella mattinata di oggi, martedì 29 novembre – presso Casa di Langa a Cerretto Langhe -, il convegno “Vino e mercati: scenari per il vino piemontese tra nuovi obblighi e tendenze di consumo”, organizzato da Confindustria Cuneo in collaborazione con i consorzi di tutela dei vini piemontesi, Camera di Commercio di Cuneo, Think Quality srl ed ExpNol ltd.

Fonte: Lavocedialba.it.

Vino: Italia secondo esportatore in Sudafrica.
L’Italia è il secondo esportatore di vino in Sudafrica dopo la Francia. Lo rileva l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, secondo cui nel periodo gennaio-settembre 2022 il valore delle importazioni di vino e spumanti in Sudafrica sono aumentate del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’Italia ha dunque raggiunto una quota di mercato del 10,75%.

Fonte: ANSA.

Vino sfuso: un’opportunità commerciale da non sottovalutare.
Ad affermarlo al sito The Drinks Business è Richard Lloyd, direttore generale The Park, che sottolinea i vantaggi dello sfuso sia dal punto di vista qualitativo che ambientale e nell’abbattimento di costi. Aumento dei costi della materie prime e difficoltà nel reperimento del vetro, questi i temi di attualità che hanno funestato il mondo enologico nel 2022 già alle prese nel frattempo con gli effetti del cambiamento climatico. Richard Lloyd, direttore generale di The Park – colosso britannico di imbottigliamento e stoccaggio con sede a Bristol – riflette sulle colonne del sito The Drinks Business sui vantaggi che il vino sfuso potrebbe avere in questo nuovo mutato scenario mondiale.

Fonte: Adnkronos.

Minerale, unico e molto costoso: dalla Versilia il primo vino al mondo affinato nel marmo.
Lo produce la cantina Fuori Mondo, che ha fatto costruire le anfore da un blocco di 35 tonnellate estratto dalle Apuane. É un esperimento unico nel suo genere, il primo vino rosso affinato nel marmo: l’idea è del produttore belga (ma di origini italiane) Oliver Paul Morandini, proprietario dal 2010 della cantina Fuori Mondo, in Versilia. Un’azienda piccola (10 ettari di vigneto) ma alla ricerca maniacale dell’eccellenza, con un’attenzione particolare ai monovitigni.
Nel 2019, in pieno lockdown, l’amico chef Yannick Alleno, proprietario del ristorante Ledoyen, tre stelle Michelin a Parigi, gli suggerisce l’idea di utilizzare il marmo in cantina, e Morandini la coglie al balzo. Grazie al supporto dell’imprenditore Paolo Carli, proprietario della Henraux, storica cava di Seravezza (Lucca), viene estratto un blocco di marmo di 35 tonnellate dal Monte Altissimo, nelle Apuane (un luogo famoso per aver fornito marmi preziosi fin dal Cinquecento per la realizzazione di chiese e opere d’arte in tutto il mondo).

Fonte: WineNews.

Il metodo classico Alta Langa DOCG Pas Dosé Cocchi 2014 tra i migliori 100 vini al mondo.
Il metodo classico Alta Langa DOCG Pas Dosé Cocchi millesimo 2014 è nella lista “The Enthusiast 100 – The Best Wines of 2022” di Wine Enthusiast, rivista di vini tra le più lette e autorevoli negli Stati Uniti. Il Pas Dosé 2014 Cocchi è l’unico Alta Langa in classifica, tra 19 spumanti da tutto il mondo di cui 7 italiani; 16 in tutto i vini italiani presenti nella lista. Su 21mila vini degustati alla cieca, prodotti in 17 diversi paesi, dalla Nuova Zelanda al Canada, dal Cile al Sudafrica, “The Enthusiast 100” mette in primo piano i vini giudicati “più convincenti e piacevoli”.

Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.

All’Alberghiero di Erice il progetto “Donne del Vino”, storia e promozione culturale.
Alla prima edizione del progetto D-Vino hanno partecipato circa 100 studentesse e studenti dell’Istituto Alberghiero ‘Florio’ di Erice provenienti da indirizzi differenti: enogastronomia, pasticceria, sala e accoglienza turistica, e una classe del nuovo indirizzo liceale attivato: il liceo della comunicazione e della cultura enogastronomica che ha come mission la promozione culturale del cibo nella sua correlazione con il territorio. La finalità del progetto è quella di restituire alla platea degli studenti una chiara visione di tutte le professioni che ruotano intorno alla dimensione del vino attraverso le storie familiari e personali delle Donne del Vino.L’Istituto ha sempre puntato al raggiungimento di obiettivi di alta specializzazione del settore e ha avviato negli ultimi anni protocolli d’intesa con l’Ais per la formazione e la certificazione delle competenze di somellierie di primo/secondo/terzo livello oltre ad aver aderito in qualità di socio sostenitore all’associazione Strade del Vino Erice doc e di socio fondatore al Distretto del Cibo “Born in Sicily Routes – Val di Mazara”.

Fonte: Itaca Notizie.

STAMPA ESTERA

‘It just kinda went crazy’: lavish FTX spending highlights lack of controls.
Bankman-Fried’s exchange showered employees with costly perks before collapsing. When crypto exchange FTX moved its headquarters to the Bahamas from Hong Kong last year, employees discovered that Amazon did not deliver to the island. They quickly found an alternative, striking a private deal with an air carrier to fly their orders from a Miami depot. FTX’s airmail programme, which was described in interviews with former employees, illustrates the lavish perks that Sam Bankman-Fried’s crypto exchange bestowed on its staff before it collapsed into bankruptcy this month. The freewheeling spending clashes with the public image portrayed by Bankman-Fried, the one-time billionaire who is known across the crypto industry as just “SBF”. Bankman-Fried said his motive in building FTX into a $32bn digital assets behemoth was to maximise the amount that he could donate to charity over his lifetime. Yet behind the grand promises was an environment where employees’ every need was catered for and where a circle of senior executives in their late 20s and early 30s splashed millions of dollars on everything from travel to sport sponsorship deals and luxury homes. A lack of internal controls that are typical of large financial companies meant FTX’s spending went largely unchecked, according to former employees and filings in the group’s Delaware bankruptcy case. “[It was] kids leading kids,” said one former employee. “The entire operation was idiotically inefficient but equally mesmerising,” they added. “I had never witnessed so much money in my life. I don’t think anybody had, including SBF.” A $135mn deal to secure the naming rights to Miami’s national basketball stadium underscored the firm’s spendthrift culture. Some staff questioned the Miami deal in company Slack messages, asking whether it would really bring in new clients and deliver value for money. “They were never overseeing … how much return we were actually getting,” said one former employee involved in marketing, referring to senior management.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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