News Vitivinicole e tenute agricole di sabato 19 febbraio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 19 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Villa Sandi. Ricavi oltre la soglia dei 100 milioni.
Villa Sandi, azienda vitivinicola leader nella produzione di vini e di Prosecco in Veneto e Friuli, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 121 milioni. Un risultato in crescita del 33″‘? rispetto ai 91,5 milioni del 2020 e che, perla prima volta, porta i ricavi di Villa Sandi sopra i 100 milioni.

Fonte: Giornale.

Profitti & perdite – Agroalimentare Boom dell’export di vino italiano Usa e Cina si convertono al prosecco.
Corre l’export italiano di vino nel 2021, con un +12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. Il mercato Usa ha visto lievitare di un terzo la domanda, col Prosecco addirittura a +43%. In Cina il Prosecco vola a +117% e gli spumanti italiani a + 33%.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.

In crescita mercato vino in distribuzione moderna.
In crescita mercato vino in distribuzione moderna Bene il mercato del vino nella Distribuzione Moderna (DM) nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. E’ quanto emerso nel corso del webinar “Vino e Bollicine nella Distribuzione Moderna: consuntivo 2001 e prospettive per il 2022; organizzato da Veronafiere. Lèventosi inquadra in una serie di webinar organizzati come tappe di avvicinamento a Vinitaly, che si terrà dal 10 al 13 aprile 2022. Il vino nella DM chiude il 2021 con un -2,2% a volume, negativo verso il 2020 ma positivo rispetto al 2019, anno pre-pandemico e quindi vero termine di paragone. Le bollicine, invece, hanno fatto registrare una crescita straordinaria del 18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Se analizziamo i dati a valore troviamo che il vino è cresciuto del 2,1% e le bollicine del 20,5%.
Fonte: La Discussione.
Intervista a Luigi Scordamaglia – «Sul vino vinta una battaglia MaGates&C. non rinunciano alla guerra» – «Sul vino abbiamo vinto una battaglia ma il cibo italiano rimane nel mirino».
II capo di Filiera Italia: «I Paesi del Nord e le multinazionali del mangiare ecosostenibile vedono con ostilità il successo del nostro agroalimentare. Aumentare le capacità produttive servirà a reggere l’onda d’urto» Il vero scontro Se é vero sarà sulla tipologia che l’export cresce, di etichettatura l’«italian sounding» che la Commissione lievita a velocità introdurrà nell’Ue molto superiore. Un visionario a capo del settore agroalimentare. È Luigi Scordamaglia, 56 anni, consigliere delegato di Filiera Italia. Da grande voleva fare il veterinario, fin quando Luigi Cremonini, grande produttore nel settore della carne, lo convince a mollare tutto per dedicarsi all’alimentazione. In pochi anni brucia le tappe, fino all’incarico attuale.

Fonte: La Verita’.

Che sapore avrà il vino di domani – Il sapore del vino di domani.
II riscaldamento globale danneggia la produzione di vino, un processo delicato in cui la temperatura ha un ruolo decisivo. L’Italia è il primo produttore mondiale, con un’industria che vale oggi 11 miliardi di euro. E pensabile che perda questo primato per gli effetti della crisi climatica? Dal Trentino alla Sicilia, tre vignaioli raccontano le loro strategie per resistere. Il riscaldamento climatico danneggia la produzione di vino, un processo delicato in cui la temperatura ha un ruolo decisivo. Dal Trentino alla Sicilia, tre vignaioli raccontano la loro esperienza e le loro strategie per resistere Il sapore del vino di domani Sul medio periodo, per evitare la maturazione precoce bisognerà spostare le colture a un’altitudine maggiore Francesco Paolo Valentini non usa mezzi termini. “II clima sta cambiando troppo rapidamente.

Fonte: L’Essenziale.

Il vino fa litigare Brad Pitt e Jolie.
Dopo essersi contesi in tribunale l’affido dei sei figli, le star di Hollywood Brad Pitt e Angelina Jolie sono di nuovo ai ferri corti. A fare causa, stavolta, è Pitt, che accusa l’ex moglie di averlo «volontariamente danneggiato» cedendo, lo scorso ottobre, le sue quote della tenuta vinicola Chateau Miraval al miliardario russo e re della vodka Yuri Shefler. Acquistata nel 2008 per 28.4 milioni di euro (pagati al 60% da Pitt), la proprietà francese non poteva – secondo contratto – essere venduta senza il consenso congiunto dei due ex coniugi. Jolie, invece, si sarebbe “dimenticata” di avvertire Pitt della vendita delle vigne da rosé al gruppo di Shefler Tenute dal Mondo, che detiene anche una quota delle cantine italiane Ornellaia e Bolgheri.

Fonte: Messaggero.

In cantina – Sassicaia bene anche dopo il 2000.
Apprezzamento medio del 44% alle aste per i 16 millesimi dal 2001 al 2017 Sassicaia bene anche dopo il 2000 di Cesare Pillon Sotto osservazione, questa settimana, sono le quotazioni ottenute alle aste del 2021 (e del 2022, quando è possibile) dai Sassicaia di questo secolo, dal 2001 in poi. Indispensabile ovviamente per valutare l’evoluzione del loro apprezzamento da parte del mercato è il confronto con le quotazioni che avevano spuntato alle aste del 2020, confronto che è risultato possibile per 16 millesimi su 17 e già questa assidua presenza alle aste la dice lunga sul favore di cui continua a godere da una trentina d’anni questo portabandiera del vino italiano sulle strade dell’export.

Fonte: Milano Finanza.

Notizie in breve – Ecco la fiera del vino con 500 cantine.
Bologna Ecco la fiera del vino con 500 cantine Dare spazio ai produttori e riconoscere il loro ruolo sociale, di presidio del territorio e di cura dell’ambiente. È l’obiettivo della prima edizione di ‘Sana slow wine fair’, che dal 27 al 29 marzo ospiterà a Bologna Fiere 500 cantine espositrici. L’evento è ideato da Slow Food ed è organizzato da Bologna Fiere, in collaborazione con FederBio, Confcommercio Ascom Bologna, e il supporto del ministero degli Esteri e dell’Istituto del commercio estero (Ice).

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Torna la vendita di vino sfuso imbottigliato fuori zona.
Non tantissimi anni fa nei territori dei principali vini Doc italiani si sono combattute dure battaglie sull’obbligo di imbottigliamento in zona d’origine. Un vincolo introdotto da vari consorzi tra gli anni ’90 e i primi anni 20oo a tutela della qualità del prodotto. Molti vignerons, infatti, temevano che vendere vino sfuso da imbottigliare lontano, in molti casi anche all’estero, deprimesse il prezzo del prodotto esponendolo inoltre a un rischio contraffazione. Ma, soprattutto, i produttori temevano che vendere vino in cisterna da imbottigliare ed etichettare altrove spostasse altrove anche i margini di guadagno. Sembra passato un secolo a leggere i dati del Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie Doc, la seconda denominazione italiana per volumi produttivi, alle spalle del fenomeno Prosecco, con 320 milioni di bottiglie messe sul mercato nel 2021.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Pitt fa causa alla Jolie per la vendita della tenuta vinicola.
Brad Pitt ha fatto causa all’ex moglie Angelina Jolie per aver venduto la sua quota della tenuta Chateau Miraval nel sud della Francia che la ex coppia aveva comprato assieme nel 2008 per 28 milioni di dollari e dove, sei anni dopo, aveva pronunciato il fatidico sì. «Ci eravamo accordati che non avremmo venduto senza il consenso l’uno dell’altra», ha argomentato Pitt denunciando la Jolie alla Superior Court di Los Angeles. L’anno scorso Angelina ha ceduto la sua quota a Tenute del Mondo, l’azienda vinicola controllata del Gruppo Stoli che possiede insieme alla famiglia Frescobaldi vini come Luce, Ornellaia e Masseto e che fa capo all’uomo d’affari russo Russian businessman Yuri Sheller.

Fonte: Stampa.

A Marzo a Matera “Vini da terre estreme” per gli eroi delle vigne – della fermentazione.
Saranno le cantine Eu bea del Vulture, Elena Pucci di Barile e Dragone del materano a rappresentare la Basilicata alla manifestazione Vini da terre estreme che si terrà. nella città dei Sassi dal 5 al 7 marzo. L’evento (patrocinato da Confartigianato Imprese Matera, Oprol – olivicoltori lucani, Orto Sociale APS, Associazione. Matera 2019) avrà luogo presso l’Hotel Alvino 1884. «I primi anni – dice Alvaro De Anna, promotore e ideatore dell’iniziativa – abbiamo scelto di fare una rassegna itinerante, poi, per qualche edizione ci siamo fermati a Venezia in una splendida villa e quale città migliore poteva essere abbinata a Venezia se non Matera, che è bellissima?» Da dove nasce l’idea? Cosa sono quelli che voi chiamate “vini eroici”? «Sono quei vini che vengono prodotti in zone impervie e solo un eroe può dedicare energia e cuore alla cura delle vigne posizionate in alta quota o a strapiombo sul mare, su terreni sabbiosi, terrazze, gradoni o isole di difficile accesso.

Fonte: L’Edicola del Sud Basilicata.

Slow wine fair debutterà con 500 cantine – Slow Wine Fair, la Fiera riparte Il debutto con 500 cantine bio.
Debutta il 27 marzo Slow Wine Fair, la fiera del vino biologico d’eccellenza con 50o cantine già iscritte. Expo «unica» secondo gli organizzatori, dà il via al «nuovo inizio» di BolognaFiere. a pagina 11 Cavina Slow Wine Fair, la Fiera riparte Il debutto con 500 cantine bio Calzolari: dal governo 30 milioni di ristori, ora tocca a noi 99 L’expo si inserisce nel contesto di una strategia economica delle fiere legate al cibo d’eccellenza dell’Emilia Romagna offrendo visibilità al territorio Sarà una fiera «unica» dicono gli organizzatori, che rifiuta il confronto con altre kermesse del vino, perché legata a filo rosso al valore della sostenibilità, grazie all’alleanza con Slow Food e FederBio nata in seno all’ultimo Sana..

Fonte: Corriere di Bologna.

Biodiversità, qualità, identità al centro dei progetti di Emilia Wine.
Distinguersi, raccontarsi, rinnovarsi: questi sono i must che si impongono a chi, nel sempre più ampio e variegato universo del vino, vuole emergere. Una visione condivisa da Emila Wine, realtà cooperativa nata nel 2014 dall’unione delle cantine di Arceto, Correggio e Prato di Correggio, insieme alla secolare esperienza di Casali Viticultori. Nomi che hanno alle spalle una lunga e solida storia vinicola e che, insieme, consentono ad Emilia Wine di presidiare in modo capillare le zone del territorio maggiormente vocate alla coltivazione della vite fin dai tempi dei Romani: dalle pianure di Correggio, San Martino e Rubiera fino all’area pedecollinare e collinare di Arceto, Scandiano, Casalgrande ed Albinea. Dalla biodiversità presente nei vigneti deriva un’ampia varietà di produzione che rappresenta uno dei plus dell’offerta di Emilia Wine assieme a quello della qualità di filiera, altro concetto chiave nelle strategie di sviluppo della cooperativa di cui ci parla Marco Fasoli, direttore commerciale e marketing del gruppo, facendo il punto sull’anno da poco concluso.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Enoturismo: si riparte.
Emilia Wine Home Enoturismo: si riparte Se “territorio” è una parola ricorrente nelle affermazioni di Marco Fasoli non lo è meno “accoglienza”, concetto che fa parte del carattere degli emiliani ed è altrettanto affine alla convivialità associata al Lambrusco. Proprio sul concetto di accoglienza si basa Emilia Wine Home, uno spazio, sottoposto ad un recente restyling, che rappresenta sempre più un luogo di incontro, informazione e approfondimento sul mondo del vino oltre che una vetrina dove trovare eccellenze enogastronomiche tipiche accanto ai prodotti della cooperativa, acquistabili ma soprattutto da conoscere. “Emilia Wine Home è al centro di un progetto di promozione del territorio che si svilupperà attraverso varie iniziative, in sinergia con altri soggetti pubblici e privati interessati a promuovere percorsi naturistici ed enogastronomici – ci dice Marco Fasoli.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Energia, materiali, lavorazioni Il vino fa i conti con gli aumenti.
Bellini (Casarsa): rischio di stop alla produzione. Ermacora: consumi già in calo. L’onda lunga dei rincari generalizzati, dalla bolletta dell’energia ai materiali, fino alle lavorazioni nei vigneti, colpisce anche il settore del vino friulano, uno dei brand più apprezzati sia in Italia che all’estero. Ma soprattutto un comparto che dà lavoro a migliaia di persone e fattura centinaia di milioni l’anno. A lanciare l’allarme sono le grandi cantine cooperative, ma anche i produttori delle zone più pregiate, come i Colli orientali o il Collio. «I pensieri più grandi in questo momento sono rappresentati dal costo di produzione complessivo che, legato all’aumento dell’energia elettrica, potrebbe raggiungere un 30, 40 per cento in più, ed è già una quota insostenibile – dice il direttore de La Delizia di Casarsa Mirko Bellini – . Se le spese restano queste, non diventa più conveniente far fare straordinari del sabato o serali ai dipendenti, nonostante la domanda sia ancora buona da parte del mercato, in particolare estero.

Fonte: Messaggero Veneto.

Vinta la battaglia sull’etichetta di vini e birre.
«L’agroalimentare è una delle ricchezze più grandi del nostro Paese e la Lombardia è la prima regione agricola d’Italia Il risultato ottenuto dimostra come il sistema Italia debba fare squadra per tutelare il proprio patrimonio. I vini Doc, Docg e Igt hanno disciplinari riconosciuti a livello comunitario in termini di qualità e salubrità. Sarebbe stata una contraddizione per l’Unione europea». Parole dell’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, che ha commentato le modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate dall’Europarlamento, con le quali si è scongiurato il tentativo di inserire riferimenti al cancro sulle etichette di vino e birra.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Frode del Verdicchio: via al processo, sette sotto processo.
In sette alla sbarra: avrebbero venduto alla catena Eurospin un milione di litri di vino bianco generico invece del Doc A pagina 1e ‘Frode del Verdicchio’: sette sotto processo Ieri la prima udienza, sono accusati di aver venduto alla catena di supermercati Eurospin un milione di litri di vino bianco generico Avrebbero venduto alla catena di supermercati Eurospin circa un milione litri di vino bianco generico, spacciandolo per verdicchio dei Castelli di Jesi doc, contraffacendo l’indicazione geografica e la denominazione di origine del prodotto. Per questo motivo sono comparsi in sette davanti al Collegio Penale del tribunale di Fermo. Si tratta di Antonio Cocci, 55 anni, di Ascoli Piceno; Domenico Cellini, 61 anni, di Venarotta; Emidio Baldassarri, 67 anni di Castorano; Anna Maria Silvestri, 41 anni, di Montalto; Maria Ceccarelli, 80 anni, di Montalto; Massimo Cocci, 45 anni, di Montalto; Federica Bruni, 48 anni, di Monsampolo del Tronto.

Fonte: Resto del Carlino Fermo.

Cantine Urbane.
Vino in campagna, ai piedi delle Langhe. La mia famiglia ha da sempre coltivato delle vigne da qui ogni anno arriva una discreta quantità di uve che sono rivendicate tanto da ottenere il Dolcetto necessario per superare in autonomia (o quasi) il periodo fino alla vendemmia successiva. Per me il vino è sempre stato solo ed esclusivamente spremuta di uva fatta nella cantina di casa e null’altro. Non sono coli appassionato di vini c di cibo raffinato ma mi piace osservare questo mondo un po’ da lontano e vederne Involuzione. Non so bene perché ma mi c sempre piaciuto il concetto delle “vigne di citta, minuscoli vigneti con una piccolissima produzione di solito non eccelsa ma interessante come concetto.

Fonte: Corriere di Alba.

The Wine Net: la crisi dei prezzi si supera solo facendo squadra.
La rete di cooperative analizza la situazione aumenti e studia le strategie per non spaventare i clienti. II 2022 inizia alI insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare. Con coraggio The Wine Net, rete di 7 cooperative italiane, presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio costituito per coalizzare la situazione di mercato? Nata nel 2017, The Wine Net unisce oggi le cantine cooperative Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Pertinace (Piemonte), Cantina Frentana (Abruzzo), Cantina Vignaioli Scansano (Toscana), CVA Canicatti (Sicilia), La Guardiense (Campania ), Cantina Colli del Soligo (Veneto), con l’obiettivo: unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel modo. Secondo quanto emerso dal l’indagine, dalla primavera, i prezzi dei vini venduti nella grande distribuzione, ma anche nelle enoteche e nei ristoranti sono destinati ad annientare a . ausa di un rincaro medio dei listini delle aziende. calcolato tra I’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi.

Fonte: Corriere di Alba.

Il giorno del giudizio per il vino: atteso il via libera al Cancer Plan.
Sta per arrivare il verdetto finale a Bruxelles. f attesa a giorni la decisione del Parlamento Europeo sul (canchr Plan e sull’introduzione in etichetta del cosiddetto “nutri score’: Nel primo caso, in caso di approvazione della delibera attualmente in esame e senza l’accoglimento di emendamenti, il vino sarà praticamente ritenuto una sostanza nociva e come tale sarà escluso da ogni piano di finanziamento europeo. Per ciò che concerne in nutiscore, invece, potrebbe esser, decisa la sua introduzione in etichetta. Sulle bottiglie, quindi, potrebbe apparire il famigerato semaforo che attribuisce ad ogni alimento il valore nutrizionale, in una scala che va dalla A (il più salubre) alle E (il più nocivo).

Fonte: Corriere di Alba.

Diritti per l’impianto dei vigneti: una proroga dal Parlamento Ue.
Ci sarà tempo fino a fine anno per rinnovare Le autorizzazioni scadute negli anni 2020 e 2021. ll Parlamento Europeo ha disposto la proroga della durata di tutte le autorizzazioni all’impianto o al reimpianto di vigneti scadute o in scadenza nel corso del 2020 e del 2021. Le autorizzazioni sono valide fino al 31 dicembre 2022. I produttori in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto in scadenza nel 2020 e 2021 non sono passibili delle sanzioni – anche per una quota parte dell’autorizzazione a condizione che comunichino alla Regione o Provincia Autonoma competente entro il 28 febbraio che non intendono avvalersene e che non desiderano beneficiare della proroga. 1 produttori titolari di autorizzazioni che abbiano già dichiarato all’autorità competente entro il 28 febbraio 2021 la loro intenzione di non beneficiare della precedente proroga, sono autorizzati a ritirare tale dichiarazione entro il 28 febbraio di quest’anno, mediante comunicazione di revoca della rinuncia alla proroga indirizzata alla Regione, e a utilizzare le proprie autorizzazioni entro il nuovo periodo di validità prorogato..

Fonte: Corriere di Alba.

Cascina Chicco premiata a Sanremo durante la settimana del Festival.
Cerimonia in occasione del prestigioso Gran Galà SanremoSol. Un exploit davvero “da Festival”. quello ottenuto dalla Cascina Chicco di Canale: che; _ tramite il suo contitolare nonché primo cittadino, non scordiamolo – Enrico Faccenda e la moglie Lara Coscia (che, in questi mesi, ha ottimamente diretto k operazioni vaccinali anticovid presso la Cittadella della Salute), ha ricevuto un premio di sicuro prestigio a Sanremo, proprio nei giorni della popolarissima rassegna canora nazionale.

Fonte: Corriere di Alba.

L’antica cascina ora è una cantina per vini naturali.
Era il 2012 quando mio ` padre mi disse che era arrivato il momento di decidere cosa volevano fare della cascina di famiglia. Nonno Giovanni era morto da alcuni anni e noi vivevamo a Torino. Io mi dedicavo alla pallanuoto ed ero veterinario. Però, decidemmo di partecipare ai bandi europei che sostenevano l’inserimento dei giovani in agricoltura. Lì è cominciato tutto ed ora non tornerei alla vita di prima». Di acqua, o meglio di vino, ne è passata da allora sotto i ponti. Davide Garoglio, 38 anni, è titolare di una azienda agricola a Lussello di Villadeati. Nella cascina dell’Ottocento è stata ricavata una bella cantina, dove Davide produce ogni anno circa seimila bottiglie da vigne di barbera, nebbiolo, grignolino e freisa. «Coltivo solo vitigni autoctoni, perché sono quelli che meglio esprimono il valore e le caratteristiche di questo territorio.

Fonte: Stampa Alessandria.

Con Odegitria scocca il tempodegli spumanti.
L’annuale report di Giampietro Como111, presidente dell’Ovse – Osservatorio economico vini e spumanti, struttura indipendente dell’Università Cattolica di Piacenza, traccia un quadro interessante che può servire a capire l’andamento dei consumi degli spumanti sia in Italia che all’estero. L’Ovse raccoglie e analizza solo gli atti di acquisto, vendite certe, fatturazioni reali, non tiene conto dei dati di produzione. Una cosa è abbastanza evidente: i consumi totali del 2021, che pure segnano un +15% rispetto al 2020, sono però ancora lontani dai livelli del 2,019. E’ mancato tutto il consumo conviviale, mentre è aumentato quello domestico e dell’e-commerce. Il Prosecco continua a fare da traino del settore. Bene anche i Franciacorta e Alta Langa, stabili i consumi di Trento Doc e Alto Adige.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Intervista a Gianfranco Fino – Il pugliese Es di Gianfranco Fino promosso miglior rosso d’Italia.
Il pugliese Es di Gianfranco Fino promosso miglior rosso d’Italia. E’ la quinta volta che Es, il vino pluripremiato di Gianfranco Fino, torna ad occupare il primo posto nella classifica più ambita in Italia, quella di Gentleman di Milano Finanza che ogni anno incrocia i voti di sei guide prestigiose (Gambero Rosso, Vitae, Bibenda e le guide di Veronelli, Doctor Wine e Luca Maroni). La super classifica 2022 incorona come vincitore Es di Gianfranco Fino. Un riconoscimento che arriva in un anno particolare per il produttore pugliese poiché finalmente con sua moglie Simona, con cui forma un sodalizio perfetto nella vita e nel lavoro, ha realizzato il sogno di costruire la sua cantina tra i vigneti, seguendo il modello degli chateaux francesi. Nuovamente sul podio dei vini rossi italiani. «E davvero una bella sensazione essere su quel gradino. Per noi è una conferma del lavoro che facciamo.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Bere vino fa solo bene.
Accogliamo con soddisfazione la linea della commissione europea che ha evidenziato la differenza tra uso e abuso nell’alcol». Questo il parere del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria dop, del Consorzio del Salice Salentino doc, del Consorzio di Brindisi e Squinzano doc e di Confagricoltura Puglia dopo l’esito del voto in plenaria del Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia. «È bene marcare una netta differenza tra consumo moderato e abuso di alcol. Ed è l’abuso, come in ogni cosa, che porta rischi in termini di salute pubblica.

Fonte: Lo Jonio.

Dai gol in Nazionale alle vigne di Bolgheri La seconda vita di Silvia Fuselli.
Dal calcio professionistico come giocatrice e allenatrice alla guida di un’azienda della Doc: “Le Vigne di Silvia”. Dopo una vita nel calcio professionistico, Silvia Fuselli (41 anni, 53 presenze in nazionale) è tornata nella sua terra d’origine per abbracciare uno dei sogni che aveva fin da piccola, quello di fare la contadina. Nasce così a Bolgheri, l’azienda vitivinicola Le Vigne di Silvia, un’esperienza imprenditoriale tutta al femminile caratterizzata da passione, amore e rispetto per la terra. Un percorso che punta alla crescita e vede la partnership con Vino e Design, tra i distributori più importanti del settore (azienda di Reggio Emilia nata nel 1999 riconosciuta in Italia come uno dei principali distributori di best wines). Silvia Fuselli oggi è la titolare de Le Vigne di Silvia, una realtà nata da pochi anni ma che con una visione chiara e consapevole punta all’eccellenza.

Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.

Aperte le iscrizioni al sesto concorso Best of Wine Tourism.
Scadenza lunedì 28 febbraio Aperte le iscrizioni al sesto concorso Best of Wine Tourism Finora al contest, che è aperto anche alle aziende olearie, ha aderito il 20% delle cantine veronesi •• Imprese del vino e dell’olio ai blocchi di partenza per partecipare alla sesta edizione del concorso Best of Wine Tourism, al quale è possibile iscriversi fino al 28 febbraio. Al contest, organizzato dalla rete Great Wine Capitals, cui la Camera di commercio di Verona ha aderito come unico territorio vinicolo italiano, hanno partecipato finora i120% delle cantine veronesi e dall’anno scorso anche aziende olearie.

Fonte: Arena.

Clima, la minaccia sul Prosecco «Colline aride entro fine secolo».
Studio dell’ateneo di Padova: pendii a rischio scarsità idrica rum) II Prosek non è l’unico nemico del Prosecco. Secondo l’università di Padova, il cambiamento climatico rischierà di mettere a pericolo le coltivazioni eroiche sulle rive di Conegliano e Valdobbiadene nelle prossime generazioni. Un rischio che corre anche il Soave. È questo l’esito di uno studio pubblicato su «Nature Food», basato sulla proiezione delle zone climatiche attuali (1980-2016) a fine secolo (2071-2100) se le emissioni di gas serra non venissero ridotte. Stando agli studiosi padovani, le aree agricole in forte pendenza sono «significativamente più minacciate» dal cambiamento climatico rispetto alla media della superficie agricola globale. In particolare «vi sarà un’espansione di zone a clima arido», quindi di condizioni di scarsità idrica. In sintesi, dunque, tra tre generazioni il cambiamento climatico provocherà gravi problemi alla coltivazione della vite.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Diesel Farm migliore cantina per la Guida e Nice Footwear.
Consegnata l’altro ieri dal ceo Bruno Contenuto la targa del Giornale di Vicenza al fondatore Renzo Rosso Diesel Farm migliore cantina per la Guida e Nice Footwear «Mi è sempre piaciuto creare progetti belli, non ho mai realizzato un’impresa per i soldi» «Premiare un esempio del nostro settore mi ha dato piacere, siamo piccoli ma ambiziosi» Alberto Tonello Alberto Tonello del giornale di vicenza.it. Si è chiusa con il botto, con la premiazione forse più attesa, quella alla migliore cantina del 2022, la serie di premiazioni delle eccellenze della “Guida al mangiare e bere bene a Vicenza e in Veneto”, edita dal Giornale di Vicenza e in vendita nelle edicole al prezzo di 8,90 euro.

Fonte: Giornale di Vicenza.

II Prosecco chiede spazio: nuovi impianti in collina – Ruspe sulla collina della Castella Via libera ai vigneti di Prosecco.
L’intervento è stato autorizzato dal Comune di Conegliano come “Sistemazione agraria per impianto vigneto”. II pendio è situato sopra l’abitato di Bagnolo, ma non nel territorio comunale di San Pietro di Feletto. Nel frattempo, il Consorzio Doc prevede di aver bisogno, fra tre anni, di 35 mila 300 ettari di vigneti, contro i 24.450 di oggi. Ruspe sulla collina della Castella Via libera ai vigneti di Prosecco II Comune di San Pietro chiede lumi a Conegliano: «Intervento molto consistente vicino al confine» Botteon: «Mi pare una sistemazione assai impallante sul paesaggio».

Fonte: Tribuna Treviso.

Usa e Cina, l’export prende il volo «Il turbo a tutte le denominazioni».
Doc e Docg trevigiane spiccano su tutte, ma l’intero comparto italiano registra numeri importanti sia in quantità sia in valore economico Usa e Cina, l’export prende il volo «Il turbo a tutte le denominazioni» prosegue la corsa dell’export italiano di vino nel 2021, con un +12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. In testa il Prosecco, con i tre consorzi Doc, Docg e Molo che, in base agli ultimi dati della Doc, resi noti ieri, vanno ben oltre gli 800 milioni di bottiglie. Sugli scudi, nell’analisi realizzata sull’export extra-Ue nei 12 mesi dello scorso anno, il mercato statunitense che ha visto lievitare di un terzo la domanda a valore, con il Prosecco addirittura a +43%.

Fonte: Tribuna Treviso.

Al Doc servono 11 mila ettari in più «Usare anche le vigne dei rossi».
La richiesta del Consorzio alla Regione: convertire 7.200 ettari di glera e 3.700 di raboso e altro «Questa soluzione può coniugare sostenibilità e richieste in forte aumento da parte del mercato». Il Prosecco Doc è così in grande spolvero, soprattutto sui mercati internazionali, che fra tre anni, avrà bisogno di 35.300 ettari di vigneti, contro i 24.450 di oggi. Una necessità che si imporrà — come ha spiegato Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela, alle categorie professionali incontrate ieri -, se i consumi cresceranno ancora del 5%.

Fonte: Tribuna Treviso.

Un dialogo coi viticoltori su cultura e ambiente.
Più Prosecco? La Diocesi mette in guardia. Attenzione ai possibili conflitti sociali, ha avvertito —e raccomandato — don Andrea Forest, direttore della Pastorale sociale e del lavoro, incontrando a Conegliano gli operatori del settore e in particolare i sindaci. «Resto ancor più convinto che non possiamo limitarci ai pur lodevoli risultati già ottenuti — ha detto con riferimento al rispetto dei regolamenti che i Consorzi di tutela si sono dati, alleggerendo la tensione sul territorio -. Non possiamo agire accontentandoci della “sufficienza”, di non avere (o avere poche) lamentele da parte dei cittadini, di avere raggiunto una ridotta conflittualità sociale. Saremo costruttori di futuro se sapremo dar valore al nostro territorio aiutandolo a crescere non solo economicamente, ma anche culturalmente ed eticamente.

Fonte: Tribuna Treviso

Perplesso Casagrande (Anpa) «Si va verso la monocoltura».
Perplesso Casagrande (Anpa) «Si va verso la monocoltura» La proposta del Consorzio Doc trova consensi in buona parte delle associazioni di categoria ma non mancano spunti critici. Qualche riserva da parte delle organizzazioni professionali alle nuove prospettive per il Prosecco Doc. «L’associazione Anpa (produttori e allevatori) ha alcune perplessità sulla proposta avanzata dal Consorzio Doc relativamente all’estirpo e reimpianto di vigneti già presenti al 31 luglio 2018 che non sono glera, in quanto — spiega il presidente Paolo Casagrande – si andrebbe a depauperare la già limitata diversità varietale resistita dopo l’impianto della “monocultura Prosecco glera, attuata dal 2014 in poi” che tanto la Regione Veneto ha recriminato e contrastato».

Fonte: Tribuna Treviso.

In che cosa si può trasformare la cantina per usarla e farla rendere di più.
La cantina si può trasformare e farla rendere come utilizzo ma anche come investimento. Chi l’ha detto che la cantina deve per forza essere uno spazio inospitale? Ecco alcune idee utile per valorizzarla una volta per tutte. Tra le idee di trasformazione di una cantina ci sono la creazione di un angolo bar, lo realizzazione di una lavanderia, uno spazio per il ricovero degli attrezzi di bricolage.

Fonte: BusinessOnline.it.

La cantina che ospita la botte più antica del mondo: Famille Hugel e l’affascinante complessità del suo Riesling in purezza.
Con tredici generazioni di esperienza e una cantina situata in edifici del 1500, dove riposa la botte più antica del mondo secondo il Guinness World Record, Famille Hugel è fra le migliori realtà enoiche dell’Alsazia. Ecco quali sono i suoi vini di punta. L’Alsazia è una stupenda terra di confine, dove la musicalità della lingua francese si combina al rigore dell’idioma tedesco. È anche la seconda regione più secca della Francia, con un clima peculiare che consente all’uva di maturare lentamente e ne fa luogo eletto per la produzione di grandi vini, ricchi di aromi, finezza e intensità: ed è qui, in particolare a Riquewhir che Hans-Ulrich Hugel si sposta nel lontano 1639 a seguito della Guerra dei Trent’anni.

Fonte: Reporter Gourmet.

Oggi la Cantina sociale elegge i nuovi vertici Una lista e sei “autonomi”.
La Cantina Terre d’Oltrepo al voto oggi per decidere i nuovi vertici, dopo che il cda precedente era stato sfiduciato a fine gennaio dalla maggioranza dei soci (310 contro 153). L’appuntamento è per le 13 nella sede di via San Saluto a Broni: l’assemblea si terrà in una sala nella parte nuova del complesso, a cui si potrà accedere dopo la registrazione e il controllo del Green Pass. Sono poco meno di 700 i soci chiamati al voto ed è prevista un’alta affluenza: la riunione si terrà in presenza e l’unica altra modalità di partecipazione concessa è quella tramite delega.

Fonte: La Provincia Pavese.

Elio Altare: la sacralità del vino delle Langhe.
RC Resort, nato dalla collaborazione tra l’imprenditore Elio Stangalino e lo Chef stellato Roberto Conti, è la location delle MasterClass dedicate ai vini d’annata ideate da un maitre d’eccezione, da sempre appassionato di vini, come Mario Moreschi. Obiettivo degli incontri, che hanno cadenza mensile, è far avvicinare gli amanti dei vini ad una cantina, quella di RC Resort appunto, caratterizzata da una qualità e storicità unica, grazie all’eredità dalle precedenti gestioni.

Fonte: Informatore Vigevanese.

Invecchiati igp. Masetto Bianco 2008 Cantine Endrizzi.
Chi mi conosce sa la mia passione per i bianchi invecchiati. Un segmento enologico in cui c’è ancora tanto da lavorare in Italia dove la cultura del bianco è quasi all’anno zero nella stragrande maggioranza dei consumatori mentre tra gli esperti si preferisce misurarsi sui grandi rossi di cui per fortuna il nostro Paese è ricco da Nord a Sud. Eppure i bianchi invecchiati regalano sensazioni uniche e costituiscono un grande affare per chi compra. Come sempre accade, avevo dimenticato in un angolo recondito della mia cantina questa bottiglia da moltissimi anni,  ma, avendo un pranzo domenicale a base di pesce, ho deciso di tirarla fuori e di rischiare. Bene ho fatto: ho trovato questa igt Vigneti delle Dolomiti al massimo della sua espressione possibile e non ci voleva molto ad indovinarlo visto che alla base di questa cuvèe di famiglia ci sono due grandissime, uve, da sempre coltivate dalla Cantina Endrizzi a San Michele all’Adige: il Riesling Renano e lo Chardonnay, uve che amano il lungo invecchiamento.

Fonte: Luciano Pignataro

Vino: continua la corsa dell’export italiano, boom bollicine.
Prosegue la corsa dell’export italiano di vino nel 2021, con un +12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. Complice, secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, una “revenge spending” nei Paesi terzi che ha visto assoluti protagonisti gli spumanti italiani. Sugli scudi, nell’analisi realizzata sull’export extra-Ue nei 12 mesi dello scorso anno, il mercato statunitense che ha visto lievitare di un terzo la domanda a valore, con il Prosecco addirittura a +43%. Ma non è solo il primo mercato al mondo, dove anche lo champagne ha registrato nel post-lockdown una crescita di oltre il 50%, a registrare il boom di bollicine nei calici: in Cina, notoriamente consumatrice rossista, l’incidenza degli sparkling sui consumi globali è quasi raddoppiata, con il Prosecco che vola a +117% e con un export degli spumanti italiani in crescita del 33%. Per l’Osservatorio di Unione italiana vini e Vinitaly, gli sparkling tricolore volano anche in Canada (+23%), Svizzera (+11%) e Giappone (+5%).

Fonte: ANSA.it.

Vino: Patuanelli, forte impegno del ministero per la filiera.
“Come ministero abbiamo messo in campo risorse importanti e nella Politica agricola comune (Pac) il vino è un elemento centrale delle organizzazioni comuni di mercato. Abbiamo poi investito 35 milioni di euro per la promozione e difeso con il voto recente in parlamento la necessità di non dire che il vino è un elemento nocivo a priori”. Così Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, durante la conferenza stampa di presentazione di ‘Sana slow wine fair’, la fiera internazionale del vino che si svolgerà a Bologna dal 27 al 29 marzo.

Fonte: ANSA.

Ipotesi Ue su vino cancerogeno, Fitto: “Battaglia vinta: ha prevalso il buonsenso”.
“Battaglia vinta. Ottime notizie questa mattina da Strasburgo dove, e meno male, ha prevalso il buon senso. E’ stato, infatti, evitato che strumentalizzando il tema della lotta contro il cancro, sul quale ribadiamo fortemente il nostro impegno, si verificasse, senza alcun fondamento scientifico, un vero e proprio tentativo di demonizzare le bevande alcoliche a cominciare dal vino. E’ il commento di Raffaele Fitto dopo la riunione a Bruxelles.

Fonte: Borderline24.com.

Bollette, materiali, lavorazioni: il vino fa i conti con i rincari.
Bellini (Casarsa): rischio di stop alla produzione. Ermacora: consumi già in calo.

Fonte: Messaggero Veneto.

Il vino traina il record storico dell’export agroalimentare italiano: Germania e Usa primi partner.
Il comparto enoico supera 6,5 miliardi di euro nei primi 11 mesi 2021 (dati Istat analizzati da WineNews). Ristagna il mercato Uk. Il vino italiano prosegue il suo trend positivo sui mercati esteri, con le spedizioni che, nei primi 11 mesi del 2021, come emerso dai dati Istat analizzati da WineNew, superano i 6,5 miliardi di euro (+12,6%), in linea con quanto registrato da inizio dello scorso anno. Un andamento confortante, che riguarda tutti i mercati principali, dagli Usa alla Germania, dalla Gran Bretagna al Canada. Il vino, così, si conferma un motore importante, capace di trainare tutto l’export agroalimentare italiano, che nel 2021 fa segnare un valore di 52 miliardi, il massimo di sempre, con un aumento del +11% sul 2020, come raccontano i dati Istat elaborati da Ismea, con il vino leader dei prodotti più esportati grazie all’ottima “performance” degli spumanti, che segnano un incremento del +23% in valore.

Fonte: WineNews.

Difesa del paesaggio, giustizia sociale e agricoltura ecologica: il vino che vorremmo.
«Abbiamo vinto»,«Hanno trionfato l’Italia e la dieta mediterranea». Questi i titoloni che hanno riempito gli spazi dei quotidiani online e delle principali agenzie di stampa del nostro Paese quando è stato ufficializzato, il 16 febbraio, il risultato del voto al Parlamento europeo per il piano di azione anticancro.

Fonte: Slow Food.

RI/VINITALY: il mercato del vino nella distribuzione moderna 2021-2022.
Bene il mercato del vino nella Distribuzione Moderna (DM) nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. E’ quanto emerso oggi nel corso del webinar “Vino e Bollicine nella Distribuzione Moderna: consuntivo 2021 e prospettive per il 2022”, organizzato da Veronafiere. L’evento si inquadra in una serie di webinar organizzati come tappe di avvicinamento a Vinitaly, che si terrà dal 10 al 13 aprile 2022.

Fonte: Beverfood.com.

Uso e abuso. C’è differenza: bene Ue sul vino.
Soddisfazione per la linea della commissione europea che fa una distinzione tra uso e abuso nell’alcol da parte dei Consorzi di Tutela pugliesi. “Accogliamo con soddisfazione la linea della commissione europea che ha evidenziato la differenza tra uso e abuso nell’alcol”. E’ del tutto positivo il parere del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria dop, del Consorzio del Salice Salentino doc, del Consorzio di Brindisi e Squinzano doc e di Confagricoltura Puglia dopo l’esito del voto in plenaria del Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia.

Fonte: Corriere di Puglia e Lucania.

STAMPA ESTERA

The appeal of online wine courses and TV programmes.
Wine here was only one period in my life when I thought I knew everything there was to know about wine. In 1978, having been writing about wine for three years, I was awarded the Wine e Spirit Education Trust’s Diploma, the pinnacle of achievement for a wine student like me. “Right, that’s it,” I thought. A publisher who had read a little article about me, then considered to be a strange beast as a young, female wine writer, asked me to write a book. I was cocky enough to accept the challenge. The result was a paperback in 1979, imaginatively titled The Wine Book, published by Fontana with an accompanying hardback by AeC Black. The subtitle was “A Straightforward Guide to Better Buying and Drinking for Less Money”, which I think would still appeal to many wine drinkers. The book, long out of print, was well reviewed. Back then, the only way I could communicate was in print. I’d started a monthly newsletter, daringly called Drinker’s Digest, in 1977. The Consumers’ Association bought it in 1980 and turned it into the annual The “Which?” Wine Guide. That year I became wine correspondent of The Sunday Times.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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