Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 13 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Cantina Bolzano Una passione antica e sempre nuova.
Cantina Bolzano. è unanimemente considerata il simbolo dell’innata vocazione vitivinicola dell’Alto Adige, portavoce di una tradizione che si rinnova continuamente per raggiungere nuovi traguardi di eccellenza. La sua nuova sede (nella foto in basso) é immersa nel verde e perfettamente inserita nel paesaggio collinare circostante e in pochi anni è diventata una meta imprescindibile per i turisti e gli appassionati del buon bere. Struttura all’avanguardia e innovativa. oltre a essere certificata CasaClima Wine é in grado di valorizzare al meglio il lavoro svolto in vigneto dai 224 soci viticoltori. Qui tradizione e modernità trovano una sintesi perfetta e il risultato sono grandi vini, che esprimono tutte le sfumature e le caratteristiche.
Fonte: Corriere della Sera 7
Lambrusco e malbo il mondo bio di Julia Prestia.
Il rilancio di Venturini Baldini. Con Cotarella Sono stati i profumi della campagna emiliana ai piedi dell’Appennino a stordire Julia Prestia (nell’illustrazione qui sotto), al punto di farla arrivare in Italia. E a convincerla a diventare vignaiola. Era 11 2015 quando ha lasciato prima Vienna, poi Londra. E non si è più mossa. Perché, come ha scritto Federico Fellini «certi odori si fissano nella memoria, e quando li risenti è come se tutti gli anni non fossero mai passati». Julia si occupava di finanza come il marito Giuseppe quando la coppia ha deciso di acquistare la Venturini Baldini, fondata nel 1976 da Carlo Venturini e Beatrice Baldini a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. 130 ettari, un vigneto bio di 32, tra i 30o e i 40o metri, l8o mila bottiglie l’anno. «Mio padre», racconta Julia, quattro figli, «possedeva vigne per hobby in Austria.
Fonte: Corriere della Sera 7.
«Pantragruel» Il Vermentino di Castello della Mugazzena.
Il Vermentino di Castello della-Mugazzena intorno all’antico borgo di Tresana, 1 in Lunigiana, c’è il catello della Mugazzena che dà il none all’azienda agricola di Santo Gentilcore. Una cantina di sontuosa bellezza che produce il rosso Gargantua (100% Syrah)e il bianco Pantagruel. Vi suggeriamo quest’ultimo, frutto delle migliori uve di Vermentino (75%), Viognier (10%) e Malvasia (15%). Di color giallo paglierino luminoso. profuma di pesca gialla e salvia limonata con chiusura balsamica, a tratti iodata. In bocca è teso e verticale con una vena acida che sorregge il frutto. Chiusura salina e speziata di grande profondità e di agile beva Provatelo con… Sauté di cozze ?
Fonte: Gazzetta dello Sport.
La vite è una cosa meravigliosa – Bo&Co: la Sardegna di Elisabetta.
Ha tutta la grazia e la freschezza della sua giovane titolare, Elisabetta Pala, il progetto MoraeMemo, che si propone di rinnovare l’immagine del vino sardo senza rinunciare al senso di una memoria ovunque presente. MoraeMemo è nata nel 2011, quando Elisabetta ereditò quaranta ettari di vigneto nel comune di Serdiana, nel Sud dell’isola. In poco più di dieci anni Elisabetta è riuscita, in un mondo atavicamente maschile come quello sardo, a trovare spazio a una visione più femminile, che ha il suo simbolo nelle bandidas, le donne create dalla matita di Katia MarBoeCo: la Sardegna di Elisabetta cias, che decorano con un tocco di ironia le bottiglie di tutte le etichette. L’ultimo nato in casa MeM è il BoeCo, un blend di Bovale e Monica di Sardegna prodotto in 5mila bottiglie bordolesi e con il tappo in vetro, come tutti i vini aziendali.
Fonte: Giornale.
I vini bio-vegani Costadoro per una filosofia green.
Costadoro, azienda vinicola delle Marche, è stata tra le prime ad avert, una gamma di vini certificati hiolo Bici e vegani: una filosofia e una cul tura enologica improntate alla salva guardia dell’ambiente e della salute, dove “eco” e ‘green” divengono i cardini di una sana alimentazione. I vini Costadoro nascono da vigneti posti in una splendida posizione nelle colline dol Piceno, accarezzato dalla brezza cho salo dal Mare Adriatico. Etichotte di grande spessore e dall’ottimo rapporto qualità prezzo, come il bianco Perorino di Offida Danû.
Fonte: Repubblica Venerdi.
Intervista a Roberto Gabrielli – Parla Roberto Gabrielli, nuovo direttore Lazio e Abruzzo: «Le sofferenze per ora non crescono, ma nel 2022 sono a rischio i settori energivori» – «Investire su filiera corta ed efficienza energetica».
Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: «Per ora non crescono le sofferenze, ma nel 2022 a rischio i settori energivori» Sistema solido. «Ci sono grandi aziende e industrie che già hanno investito sulle rinnovabili e sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento» Andrea Marini 1 momento non abbiamo registrato un aumento delle sofferenze bancarie e della difficoltà delle imprese a ripagare i loro debiti. La guerra ha avuto un impatto limitato sull’export: nel Lazio le vendite verso Russia e Ucraina rappresentano l’2% del totale e in Abruzzo 1’2,470. Il vero problema sono i rincari delle materie prime e del prezzo dell’energia, che per la verità erano iniziati già da settembre 2021, per effetto della rapida ripresa delle produzioni dopo i blocchi del periodo pandemico. Nel 2022 i settori più energivorl, come il distretto della pasta di Fara, del vino del Montepulciano e della moda in Abruzzo, o la ceramica di Civita Castellana e il polo ortofrutticolo dell’Agro-pontino nel Lazio potrebbero avere un impatto sulla marginalità».
Fonte: Sole 24 Ore Centro.
Malvasia protagonista.
Fine settimana all’insegna del vino Assaggi e visite guidate nelle cantine, convegni, stand enogastronomici nel giardino della Rocca Ma anche giochi e letture per i più piccini iprotagonistay a vas a Dopo due anni torna il Festival a Sala Baganza Domani e domenica tante degustazioni e iniziative di Eugenia Carpana 1 Festival della Malvasia riapre i battenti dopo due annidi stop forzato e si presenta, per la sua ventiseiesima edizione, in una veste sempre più avvincente. Tre giornate ricche di eventi e iniziative per tutti i gusti e per tutte le età ed una novità che permetterà di dare sfogo alla fantasia proiettandoci in un’atmosfera di altri tempi. Si parte questa sera con il primo assaggio, il «Festival in Cantina» che prevede degustazioni e visite guidate alle aziende vitivinicole del Consorzio di Tutela dei Vmi dei Colli di Parma: Azienda Agricola Michele Cerdelli di Case Manfredelli, Azienda Agricola Palazzo di Sala Baganza e Azienda Agricola Lamoretti di Casatico di Langhirano. Domattina alle 10 il taglio del nastro darà ufficialmente il via alla kermesse organizzata, come sempre, dal Comune e dalla Pro Loco di Sala Baganza in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli di Parma, l’Associazione Italiana Sommelier (MS) Parma-Emilia e GAL del Ducato.
Fonte: Gazzetta di Parma Weekend.
Da Vernazza a Sestri a bordo di un leudo che trasporta vino.
Si svolgerà venerdì 20 maggio la Festa dello Sciacchetrà Da Vernazza a Sestri a bordo di un leudo che trasporta vino. Da Vernazza a Sestri Levante a bordo di un leudo che trasporta vino. Si svolgerà venerdì 20 maggio la Festa dello Sciacchetrà, manifestazione organizzata dal locale Cutter Cucca con il patrocinio del Comune di Sestri Levante. Un evento creato per valorizzare e riscoprire le antiche tradizioni della nostra marineria, tradizioni che vedevano navigare per il Mediterraneo i leudi per le più svariate forme di commercio. Lo Zigoela, leudo a vela latina, salperà alle 11 da Vernazza, nelle Cinque Terre, per raggiungere la Baia del Silenzio a Sestri Levante alle 15:30 dove alle 16 verranno scaricate le botti in rovere cariche di vino. Alle 17 inizierà la degustazione del famoso nettare in spiaggia, davanti al Cutter Cucca.
Fonte: Nuovo Levante.
Annata ottima per il vino: Vermentino e Sciacchetrà con il vento in poppa.
Tra le Denominazione di origine controllata (Doc) a spiccare è il Colli di Luni Per le Indicazioni geografiche tipiche (Igt) primeggia il bianco di Levante Lente camerale Riviere (li Liguria certifica l’andamento della produzione. Annata fortunata per il vino spezzino. I12021 ha fatto registrare un balzo in avanti significativo nella produzione delle etichette più richieste. Sia per quel che riguarda il numero di bottiglie certificate sia perla qualità della vendemmia. Dal Vermentino, fino allo Sciacchetrà passando per il Cinque Terre, il Syrah e il Liguria di Levante. Ma le botti piene non corrispondono a un aumento dei produttori. Il cui numero rimane sostanzialmente invariato. «Abbiamo avuto un’annata di grande successo, in particolare per quel che riguarda la produzione del bianco — conferma il segretario generale della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Marco Casarino – Oltre all’incremento degli ettolitri di vino certificato e imbottigliato, è la qualità che fa la differenza.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
«Questo è il periodo decisivo, vogliamo bissare l’anno scorso».
Dall’azienda di famiglia Cantine Lvnae fa il punto La realtà castelnovese è capace di 450 mila bottiglie e 12 etichette «Questo è il periodo decisivo, vogliamo bissare l’anno scorso». Questo è il momento più importante dell’anno: dalle situazioni climatiche che si verificheranno, e dalla nostra cura del territorio dipenderà l’esito della vendemmia 2022. Siamo molto fiduciosi di ripetere i grandi risultati degli ultimi anni». Parola di Diego Bosoni, che insieme alla sorella Debora, supporta e apre nuove finestre di dialogo nel settore vitivinicolo, portando avanti l’azienda fondata dal papà Paolo che del resto è sempre operativo. «I12021 che abbiamo alle spalle ci ha regalato una vendemmia bellissima dal punto di vista dell’integrità delle uve che erano in stato eccellente, e la raccolta è avvenuta nel giusto momento di maturazione — spiega — la nostra produzione si è comunque attestata sulle 450 mila bottiglie, che significano 12 etichette.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Ritorna Liguria da Bere. La kermesse a luglio animerà corso Cavour.
La manifestazione Liguria da bere ritorna dopo il periodo del Covid L’evento è stato sospeso per due anni di seguito a causa del Covid Attesi sommelier da tutta la regione ma anche dal Piacentino Ritorna Liguria da Bere La kermesse a luglio animerà corso Cavour LA SPEZIA più spazio alle cantine locali, con abbinamenti tra calici piatti del territorio. È la formula proposta per la quindicesima edizione di Liguria da Bere, la manifestazione dedicata alle produzioni vitivinicole della Liguria organizzata dall’Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria. Appuntamento il primo, 2 e 3 luglio in corso Cavour con produttori e sommelier di tutta la regione. Saranno una quarantina gli stand dislocati lungo il percorso, con la possibilità per i visitatori di acquistare nello spazio dell’ente camerale l’ormai classica sacca con il calice e i ticket per le degustazioni.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
«Vendite e turismo ora volano. Le uve sono il nostro orgoglio».
L’impresa Possa di Riomaggiore vede rosa L’attività è partita nel 2004 e si è estesa anche in altre zone vicine «Vendite e turismo ora volano Le uve sono il nostro orgoglio». Recupero del territorio, rilancio e promozione delle produzioni, tra innovazione e tradizione. La storia delle Cinque Terre è la storia del vino, della rinascita, della passione che mettono i giovani dei territori, proprio come Heydi Bonanini, 44 anni di Riomaggiore, impegnato nel recupero dei terrazzamenti già da ragazzino e oggi imprenditore di successo con la sua azienda Possa. Due ettari e mezzo che dal crinale scendono a picco fino al mare. Una piccola conca stretta tra due versanti, scolpiti dal vento. Qui Bonanini, che ha iniziato il suo lavoro nel 2004, produce il pregiato Sciacchetrà, il Cinque Terre classico Doc, due vini frizzanti, il rosa e il bianco, il rosso e il rosato. I terreni recuperati sono anche nella zona di Canneto, a Tramonti e a Monterosso, per un totale di 4 ettari e mezzo.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Masterclass sulle bollicine a cura di Cristina Mercuri.
Prosegue a Ventimiglia la serie di appuntamenti riuniti sotto il comune denominator di «Oltre il Cibo». Mentre al Forte dell’Annunziata continua a riscuotere successo la mostra fotografica «Cibo», che comprende una settantina di scatti del notissimo fotografo statunitense Steve McCurry, da oggi scatta, in tutta la città il Ventimiglia Wine Festival. A dare il via al nutrito programma di eventi, che continuerà domani e si concluderà domenica, è la prima delle due Masterclass dedicate ai vini di alto livello. Alle 18, all’ex ristorante Il Bucaniere, in corso Garibaldi 18 (Ventimiglia Alta) Cristina Mercuri condurrà la «Sparkling Wine Night», degustazione guidata alla scoperta del sapore e delle caratteristiche di sei dei vini frizzanti più rinomati al mondo, dagli italiani Franciacorta e Trento agli Champagne francesi, alle produzioni di Spagna e Sudafrica.
Fonte: Stampa Imperia.
II vino delle Marche in vetrina.
Sono 39 le aziende della regione alla fiera tedesca II vino delle Marche torna protagonista a ProWein, la fiera tedesca di riferimento per il business enologico internazionale in programma a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio. Unite sotto il segno della promozione della produzione vinicola regionale, sono 39 le aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) presenti alla fiera, di cui 24 aderenti alla collettiva coordinata dalla Regione (pad. 17, B05 e CO2). Le altre 15 esporranno invece in spazi propri odi distributori. Per tutta la durata dell’evento sono previste degustazioni e incontri b2b. La partecipazione alla manifestazione tedesca arriva dopo un’ottima annata sul fronte dell’export per il vino made in Marche.
Fonte, Resto del Carlino Fermo.
Una lunga camminata di Freisa in Freisa.
E’ una doppia occasione di festa la 12ma edizione della kermesse “Di Freisa in Freisa”, che per tutto il weekend invade il centro di Chieri celebrando il vino simbolo di Torino e delle sue colline. Non solo perché il Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese compie vent’anni, ma anche perché il Freisa è stato appena eletto vitigno dell’anno 2022 per il Piemonte, riconoscimento che premia l’impegno del Consorzio e dei produttori locali. Il via venerdì 13 dalle ore 17 (e fino alle 23) in piazza Cavour con piatti tipici da tutta Italia e l’apertura alle 18 dell’Enoteca del Freisa, dove si potrà degustare una selezione delle migliori etichette (8 euro per4assaggi + cauzione), mentre sempre alle 18 in Sala Conceria si terrà il convegno “Dal cambiamento climatico all’ecologia integrale” con gli interventi di Lorenzo Colombo, Oscar Farinetti e Luca Rolle, moderati da Chiara Giannotti.
Fonte, Stampa Torino Sette.
Vini vulcanici» Soave e Durello tornano in piazza.
Dopo due anni di stop per Covid Vini «vulcanici» Soave e Durello tornano in piazza Attesa per la ripresa della corsa delle botti delle frazioni di paese Paola Dalli Cani paola.dallicani@larena.it •• Cinque giorni in omaggio ai vini dei vulcani e alla tradizione. Vini e Vulcani, la festa del vino di Roncà, saltate due edizioni, da oggi a martedì 17 maggio, ripropone la sua 53 edizione. A voler essere precisi, nel conto di sono due edizioni di fermo Covid mala Pro loco, ritenendo l’appuntamento imprescindibile, ha comunque voluto tenerne conto. La piazza trasformata nella vetrina delle produzioni enologiche di qualità, Soave e Durello in primis, costituisce il cuore della manifestazione che non trascura una ricca proposta quanto a intrattenimento e neppure tradizione: domenica 15 maggio, alle 15.30, infatti, torna la spassosa Corsa delle botti, il palio «made in Roncà» che prevede di far rotolar la botte, ogni frazione avrà la sua, e quindi la prova di abilità di spillatura e di imbottigliamento.
Fonte: Arena.
Vino: Germania si conferma il primo mercato per l’Abruzzo.
I vini abruzzesi sono pronti a tornare a Prowein, dopo due anni di stop, forti della crescita del 24,63% in valore dell’export in Germania messo a segno nel 2021, per un importo pari a 43,7 milioni di euro e superiore di 6,5 milioni di euro anche al risultato ottenuto nel 2019. Il paese che ospita Prowein – dal 15 al 17 maggio – si conferma così il primo mercato dell’Abruzzo enologico. Ottime prestazioni anche nei Paesi vicini alla Germania con Francia e Paesi Bassi dove l’export dei vini abruzzesi cresce di oltre il 25% e l’Austria che – pur essendo un mercato più piccolo – segna un +43% (fonte Istat).
Fonte: ANSA.it.
Ma quale mischione di rosso più bianco: oltre le bugie sui “rosati”, i vini ideali per l’estate.
La diceria secondo qui sarebbero un mix dei diversi colori di uvaggio è una pratica fuori legge. Ecco come vengono prodotti, e quelli da non perdere. L’estate si avvicina e ci sono alcune tipologie di vino che, si sa, evocano sensazioni legate alla stagione più calda e al desiderio di vacanza e relax. Una di queste è sicuramente la categoria dei vini rosati che, seppur io veda da sempre in maniera destagionalizzata – ovvero come vini servibili e gustabili durante tutto l’arco dell’anno – trovano nei mesi estivi il loro picco di consumo annuale. Un trend che sta crescendo anche in Italia e che ha visto aumentare il numero di espressioni varietali e territoriali di rosato in maniera esponenziale, bypassando quelle che erano le sole regioni “classiche” per la produzione di questa tipologia di vino.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Ferrari, Berlucchi e Donnafugata, i brand più potenti del vino italiano secondo “Wine Intelligence”.
Nel “Global Wine Brand Power Index 2022” anche Fontanafredda, Antinori, Feudi di San Gregorio, Banfi, Frescobaldi …. Tra i brand del vino più importanti al mondo, quelli indicati dai consumatori dei principali mercati, di spazio per l’Italia ce n’è davvero poco: solo Ruffino, realtà con il cuore e le radici nel Chianti Classico, ma vigneti di proprietà ed investimenti importanti anche in Veneto, in terra di Prosecco, di proprietà del gruppo Constellation Brands, riesce a piazzarsi alla posizione n. 30 del “Wine Intelligence Global Wine Brand Power Index 2022”, che ha messo in fila i 30 marchi globali più popolari (qui la Top 15), giudicati secondo sei input diversi: la “awareness index” (la percentuale di coloro che riconoscono un marchio da una lista di nomi e loghi), il “purchase index” (fatto dalla percentuale di chi ha comprato un brand negli ultimi tre mesi o pensa di farlo), ed il “connection index” (la percentuale di chi trova che il brand sia affine a persone come lui, e di chi lo raccomanderebbe ad un amico).
Fonte: WineNews.
Ami il buon vino? Il tappo intelligente è DA AVERE (2,75€ su Amazon).
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Fonte: Telefonino.net.
Vino, 24 aziende alla mostra del Chianti a Montespertoli.
Il presidente del Consorzio Vino Chianti Busi: “Evento importante che conferma legame col territorio”. Torna finalmente in presenza, dopo lo stop imposto dalla pandemia, una delle manifestazioni più importanti del territorio di Montespertoli: la 64esima edizione della Mostra del Chianti, in programma dal 28 maggio al 5 giugno, si propone come vetrina per le etichette delle 24 aziende protagoniste della manifestazione. Il ‘Convivium’ sarà come sempre il cuore operativo e pulsante della manifestazione, con un progetto architettonico rinnovato e caratterizzato da un elemento circolare che rappresenterà in maniera iconica il concetto di convivialità. In piazza del Popolo sarà presente un’area pensata per gli esperti del settore, ma anche per i consumatori: qui saranno organizzati eventi in collaborazione con le più importanti associazioni e realtà del mondo vitivinicolo, tra cui il Consorzio Vino Chianti.
Fonte: Prima Firenze.
Alla scoperta del Piemonte tra vitigni, vini e cantine.
Il Piemonte è una regione ricca di storia e luoghi meravigliosi dove natura e arte si uniscono in uno scenario unico. Questo territorio però è anche conosciuto in tutto il mondo per la sua antica e diffusa tradizione vinicola e per la produzione di vini di alta qualità. Moltissime sono le tipologie di vino che vengono prodotte in questa regione, dal rosso al bianco fermo, dallo spumante al passito. Divisa in 5 zone vitivinicole, ognuna di esse si identifica per il tipo di vino prodotto: Zona Pedemontana tra Saluzzo e Torino, dove vengono prodotti Carema e Erbaluce di Caluso, il Monferrato, dove vengono prodotti vini a bacca bianca come il Cortese e a bacca rossa come il Dolcetto, Freisa e Barbera. La zona del Roero, conosciuto per la produzione di vino beverino non molto strutturato né tannico ma caldo e dotato di una piacevole morbidezza, le Langhe patria del Barolo e del Barbaresco e l’Alto Piemonte.
Fonte: B&G – Business & gentlemen.
60 milioni di ettolitri di vini e mosti: i dati di Cantina Italia ad aprile 2022.
Stando alla rilevazione di aprile di Cantina Italia, le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 30 aprile 2022, a 60 milioni di ettolitri (hl) in aumento del 3% rispetto ai 57,8 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 30 aprile 2022. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 1,1% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 5,3%; i vini varietali registrano una giacenza in linea con lo scorso anno (+0,1%), così come i vini generici (-0,1%); le giacenze totali di vini sono superiori dello 2% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 21,6%; il vino nuovo ancora in fermentazione più 30,8%, ma con volumi ridotti quindi più sensibili alle variazioni percentuali.
Fonte: Federvini.
La cantina accusata di sofisticazione non apre, niente autorizzazioni allo scarico dal Comune.
Il Comune di Partinico non rilascia le autorizzazioni alla cantina Primeluci, tra quelle che finirono nell’occhio del ciclone della finanza per la presunta sofisticazione del vino. Il Suap, lo sportello unico delle attività produttive, ha negato il rilascio dell’Aua, l’autorizzazione unica ambientale. Secondo i tecnici comunali ci sarebbero delle irregolarità urbanistiche che impedirebbero il via libera, dopo che l’ex Provincia, per quanto di sua competenza, aveva dato invece il proprio lasciapassare.
Fonte: BlogSicilia.
Chiaretto di Bardolino in Cantina: weekend in rosa.
Sabato 21 e domenica 22 maggio porte aperte al pubblico per visite ed esperienze enogastronomiche nelle cantine gardesane. Ritorna anche quest’anno l’atteso appuntamento con Chiaretto di Bardolino in Cantina: un intero fine settimana dedicato al celebre vino rosa del lago di Garda Veronese, da trascorrere nelle cantine che lo producono. La manifestazione, organizzata dalla Strada del Vino Bardolino in collaborazione con il Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino e con il sostegno della Fondazione Bardolino Top, si svolgerà nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 maggio.
Fonte: Sardegna Reporter.
Partinico, niente autorizzazione a cantina vicina all’imprenditore Lo Cricchio.
Non può operare la cantina vitivinicola Primeluci di Partinico. Così ha stabilito il Suap del Comune, lo sportello unico delle attività produttive, che avrebbe rilevato delle irregolarità urbanistiche. Finisce il lungo braccio di ferro tra i vertici della stessa cantina e il Comune contro cui nei mesi scorsi era stato anche avanzato un ricorso al Tar per i ritardi nel pronunciamento per la richiesta dell’Aua, l’autorizzazione unica ambientale, certificato necessario per operare in quanto contiene le autorizzazioni agli scarichi. Il Tar condannò il Comune a pronunciarsi, avendo sforato il tempo limite per poterlo fare. Adesso è arrivato il pronunciamento con il diniego alle autorizzazioni. Questa cantina finì sotto indagine nel 2020 nel corso di un’operazione della guardia di finanza su vino adulterato e fu considerata vicina all’imprenditore Ottavio Lo Cricchio, ritenuto uno dei principali indagati.
Fonte: partinicolive.
STAMPA ESTERA
Dans le sud de la Moldavie, un vignoble aux portes de la guerre Si.
Situé à un carrefour stratégique, à la frontière avec l’Ukraine et la Transnistrie, le Château Purcari a accueilli des milliers de réfugiés AU LOIN, D’EPAISSES COLONNES DE RIMÉE NOIRE ENVAHISSENT LE CIEL BLEU. a OUI. C’EST ODESSA », CONFIRME EUGEN COMENDANT, LE DIRECTEUR DU GROUPE PURCARI WINERIES uche sur une colline, le Château Purcari, qui tire son nom du village voisin, jouit d’une vue imprenable. Droit devant, le long du Dniestr, l’Ukraine se trouve à moins de 1,5 kilomètre. Au nord, la Transnistrie est à peine plus éloignée. Situé tout au sud de la Moldavie, au carrefour des trois frontières qui séparent cette ancienne république soviétique de l’Ukraine et de l’enclave séparatiste moldave prorusse, le domaine viticole vit en direct, à sa porte, depuis le 24 février, la guerre de Vladimir Poutine. Justement, d’épaisses colonnes de fumée noire commencent à envahir le ciel bleu azur. Les champignons de fumée s’élèvent les uns après les autres. Ce samedi 7 mai, en milieu d’après-midi, un déluge de feu s’abat sur Odessa. Les forces russes bombardent la grande ville ukrainienne des bords de la mer Noire, distante d’une soixantaine de kilomètres. Par temps clair, l’horizon semble soudain très proche. «Oui, c’est Odessa », confirme sobrement Eugen Comendant. Le directeur du groupe Purcari Wine ries a fini par s’accoutumer.
Fonte: Monde.
L’atelier de dégustation collective de CréaWine décroche le Concours Lépine.
Laetitia Ouspointour inventrice médaillée d’argent au Concours Lépine 2022, avec son atelier de dégustation ponable. (Credits CréaWine) Jean-Philippe Déjean Créatrice de la startup CréaWine, hébergée par l’incubateur l’incubateur Startup Win de Bernard Magrez, Laetitia Ouspointour a été médaillée, le 8 mai dernier, au concours Lépine pour son innovation. Un atelier de dégustation portable qui veut libérer les amateurs de vin de la tutelle des experts et leur permettre de découvrir par eux-mêmes le nectar qui leur convient le mieux. La dirigeante cherche à lever 150.000 euros pour faire décoller son activité. S’il continue à promouvoir le monde des inventeurs plutôt que celui des innovateurs, le concours Lépine n’a rien perdu de sa popularité. Et y décrocher une distinction, comme la médaille d’argent que s’est vue décerner ce dimanche 8 mai la Girondine Laetitia Ouspointour pour sor. • Atelier du vin à emporter est sans doute l’une des validations les plus marquantes dont on puisse rêver pour un projet d’entreprise en train de démarrer. De nombreuses inventions fantasques ont rythmé la longue existence du concours Lépine, comme le tartineur de biscottes ou le camion-piscine pour apprendre à nager en zone aride. Mais le concours Lépine ne se résume pas à ces inventions baroques. C’est aussi dans le cadre de ce concours qu’ont pour la première fois été présentés le stylo à bille, le presse-purée, qui va servir de socle à la création de la société Moulinex ou encore les lentilles de contact. *** Une Bordelaise qui a travaillé quatre ans dans le vin à Londres Hébergée dans l’incubateur Startup Win de Bernard Magrez (vin, oenotourisme et digital), au château Le Sartre, à Léognan (Gironde), la startup de Laetitia Ouspointour, CréaWine, a vu le jour en 2017.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
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Al Prowein le eccellenze in vetrina.
Finalmente dopo due edizioni mancate torna Prowein e anche noi ci saremo. La fiera internazionale per il settore dei vini e delle bevande alcoliche di Düsseldorf è un appuntamento che richiama migliaia di importatori e buyer di tutto il mondo e anche gli espositori saranno tantissimi, ma l’attrattività della Maremma è il plus valore intrinseco dei nostri vini. Per questo siamo fiduciosi di emergere nell’offerta complessiva e di portare a casa buoni risultati per la promozione dei nostri produttori. Come nel 2019, data dell’ultima partecipazione alla fiera tedesca, lo stand del Consorzio sarà nell’area Toscana – Hall 16 Stand A71 -, unitamente ai Consorzi Morellino e Montecucco. In questa edizione lo stand è stato però ampliato e coinvolge anche altri Consorzi attivi sul territorio toscano nell’ottica di fare sempre più sistema.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Lvmh, la sfida dello spritz (made in Argentina) di Moët & Hennessy.
Chandon sbarca in Italia per sfidare lo spritz direttamente a casa sua con Chandon Garden Spritz. Per il battesimo ufficiale, in programma domani, arriva a Milano Sibylle Scherer, presidente della casa vinicola controllata da Moët e Hennessy, parte del gruppo Lvmh. Nel nostro Paese il nuovo drink made in Argentina competerà con lo spritz tradizionale a base di Campani o Aperol. «Gli spritz sono una categoria in forte crescita e noi puntiamo ad allargare il mercato. Il nostro è un prodotto nuovo, complementare e non alternativo allo spritz italiano», afferma Scherer, 54 anni, tedesca, 2 figli, chiamata alla guida di Chandon nel novembre 2018. La prova è nei numeri. «Nel 2020 sono state usate 100 milioni di bottiglie di prosecco e spumanti per produrre gli spritz, un numero molto grande, che continua ad aumentare. In io anni il mercato degli spritz è cresciuto di g o 4 volte. Ma, in generale, è tutto il mercato dei vini con le bollicine a crescere 5 volte più velocemente dei vini fermi. Nel 2020 sono state vendute 2,8 miliardi di bottiglie tra champagne, pro secco e spumanti.
Fonte: Corriere della Sera.
Il gusto pieno della Toscana.
Sono nato a Forte dei Marmi, e fin da giovanissimo ho viaggiato per tutto il mondo inseguendo una pallina da tennis, ma le radici sono sempre rimaste nella mia terra. Le ragioni per amare la “toscanità” sono infinite. lo ne ho trovata una anche nella passione per i vini, che ho iniziato a coltivare una volta appesa la racchetta al chiodo. Prendiamo il Masseto: con lui non si sbaglia mai. Per me, ex tennista, è come Roger Federer, se ti piace il tennis, adori Roger. Il Masseto è un vino che definirei “a tutto campo”, “vero” di classe, completo. II suo è il gusto pieno della Toscana, da abbinare a un piatto di selvaggina o alla classica fiorentina. L’ho incontrato tanti anni fa, ma non ero preparato: un po’ come chi guarda Wimbledon la prima volta.
Fonte: Gusto.
California – Non solo Napa Valley la sorpresa è Sonoma.
La rivincita di una terra vissuta nell’ombra della sorella maggiore e ora in ascesa grazie a vini naturali, romantici resort e meditazione fra i filari delle vigne la rivincita di una terra E del vino che ha sempre vissuto all’ombra della sorella maggiore: Sonoma è spesso scomparsa dalle rotte turistiche perché era la più famosa ed estesa Napa Valley ad attrarre il maggior numero di visitatori. Eppure Sonoma county è una località che rappresenta da sola i valori cardine della California: una natura maestosa che combina i paesaggi morbidi delle vigne alle foreste di sequoie intorno al Russian River. Ha applicato da tempo modelli sostenibili: qui sono nati alcuni esperimenti di glamping, il campeggio di lusso, e il cibo di qualità è tra le attrazioni più importanti. Dall’aeroporto internazionale di San Francisco (SF0), Sonoma si raggiunge con un’ora di macchina, diretti verso Nord e lasciandosi alle spalle la nebbia del Golden Gate Bridge.
Fonte: Gusto.
Il Prosecco Doc con la pizza va a nozze.
Pizza e birra. Anzi no, pizza e champagne. Uno tremendamente pop e tradizionale, l’altro compagno chic della nouvelle vague della pizza, questi abbinamenti sono, tecnicamente, entrambi sbagliati. Unire due lieviti pub sembrar idealmente romantico ma risulta deleterio per la digestione. La bollicina perfetta per la tonda? Quella nata da un metodo charmat. Quindi, se si parla italiano, inevitabilmente un Prosecco (Doc). Una liason su cui il Consorzio Tutela Prosecco Doc investe oramai dal 2018, quando a Vinitaly fu presentato un progetto che mirava a sdoganare proprio questo pairing così particolare, vero simbolo di lusso democratico (altissima qualità a prezzi popolari). Da allora di strada ne è stata fatta tanta. Forti della facilità di replica di questo abbinamento, abbiamo stilato per voi un piccolo vademecum del pairing perfetto. Non si pub partire se non dall’origine della pizza come la conosciamo oggi, la margherita.
Fonte: Gusto.
Tra Cava e Champagne la bolla italiana gode.
Wine Monitor: “Il vino francese è ripartito alla grande (valore export +42%), lo spagnolo soffre. Ma è il Prosecco ad avere la spinta più forte” Gli spumanti italiani volano anche in Cina: gli Usa i maggiori consumatori (richieste +33%). Prosecco, Cava e Champagne. Sono i tre spumanti più diffusi al mondo, le bollicine più amate a ogni longitudine. Un derby tutto mediterraneo, che vede fronteggiarsi Italia, Spagna e Francia sulle tavole dei consumatori, con successi che variano molto da zona a zona. Ma anche tra i tre vini ci sono molte differenze: cambiano i vitigni e cambia il modo di produzione, perché il Cava e lo Champagne si producono con il metodo classico che prevede la rifermentazione in bottiglia, mentre il Prosecco Doc si produce con il metodo Charmat. Cambiano le bollicine e anche le diverse classificazione dei vini in base alla dolcezza.
Fonte: Gusto.
Vorrei un Sassicaia anzi due… al calice.
Ristoranti, enoteche e locali stanno ampliando l’offerta di grandi vini al bicchiere come alternativa all’intera bottiglia: cresce la richiesta, complici la curiosità di assaggiare più etichette e la voglia di consumare meno alcol Pranzo di lavoro, un solo piatto e la necessità stare leggeri, ma senza rinunciare al piacere della tavola. Cena di coppia o di famiglia, ma solo lui o solo lei ama bere vino. Tavolata di amici, il desiderio di provare non solo un’etichetta, ma di concedersi anche quel bianco o quel rosso importante. Tre situazioni differenti, una sola soluzione a portata di mano, o meglio di bicchiere: il vino al calice. Tutte le volte che una bottiglia è troppo, oppure non basta a soddisfare la curiosità dei commensali, la possibilità di evitare l’ormai anacronistico “vino della casa” e di scegliere un solo calice si presenta allettante per tanti motivi, compreso quello puramente economico. Fino a qualche tempo fa, nella maggiore parte dei locali quando si apriva la carta dei vini, spesso si scopriva una selezione ridotta a un minimo di etichette, giocando un po’ al ribasso. E in molti casi è ancora così.
Fonte: Gusto.
Intervista a Greg Lambrecht – Con i miei tappi ho reso il vino senza tempo.
Il fondatore di Coravin: “Volevo creare qualcosa che migliorasse la qualità della vita delle persone. È una rivoluzione: non si è più obbligati a bere tutta la bottiglia” u uccede che un mercoledì sera qualsiasi, ti viene voglia di assaggiare un bicchiere di Ceretto Cannubi da una magnum del 2009. E il tuo partner vuole uno champagne. Ma per bere due calici dovresti stappare due bottiglie. Be’ oggi non sei più obbligato. E non devi più aspettare 5 anni, quando il vino sarà pronto: puoi degustare un bicchiere orse uno nel futuro, dalla stessa etichetta. Io, in quanto scienziato, non sono paziente. Greg Lambrecht è un fisico specializzato in ingegneria medica. Una carriera brillante da inventore di protesi, valvole cardiache e dispositivi medici per pazienti oncologici. Appassionato di vino sin dall’età di 16 anni, a un certo punto del suo percorso professionale, a partire dal 1999, realizza di voler creare qualcosa di speciale che coinvolga il mondo del vino. Qualcosa di rivoluzionario che migliori la vita della gente, proprio come accade con i dispositivi medici.
Fonte: Gusto.
Grandi manovre sul fronte delle fiere E a Verona ribaltone in vista dello shopping.
Cambia il vertice della rassegna scaligera. Con Bricolo pace Lega-Fi per le Comunali. Grandi manovre nel sistema fieristico italiano che è ripartito dopo il periodo il forzato stop per il covid (con cali di giro d’affari superiori all’8o%). Ma il boom di presenze registrato tra i padiglioni da gennaio ad oggi non cancella i problemi di un rilancio che passa anche attraverso il rinnovamento delle strutture ed un salto tecnologico-digitale che si è fatto pressante alla luce delle problematiche legate alla pandemia. Tra l’altro, mentre nel resto d’Europa (specie in Germania) i governi sono intervenuti da subito con cospicui finanziamenti a sostegno delle Fiere, nel nostro Paese i soldi sono arrivati in ritardo e col contagocce. Dunque il gap si è fatto più netto. A nostro favore gioca però la forza del prodotto-Italia ed il contesto attorno alle manifestazioni. Ma non basta.
Fonte: Verita’&Affari.
Oggi i funerali di Nicola Pietrantonj.
Con i suoi vini, Nicola Pletrantonj (foto) ha raccontato la sua famiglia: una vita fatta dl tenacia e lungimiranza. Ma oggi, Il mondo del vino abruzzese, piange Il grande imprenditore. Nicola Pietrantonj è morto all’età di ottanta anni lasciando alla figlia, Alice, dedita nel perseguire il rilancio e l’innovazione dell’azienda di famiglia, la sua eredità: un’azienda che racconta una storia di oltre due secoli fatta di passione, tradizione ed innovazione. Risalgono al lontano 1791 le attestate testimonianze dell’attività della famiglia Pietrantonj da sempre dedita alla viticoltura e all’agricoltura. Da ben 8 generazioni l’attività vitivinicola ha luogo nel tenimenti di Vittorito e Corfinio nel cuore della Valle Peligna, luogo di origine del Montepulciano d’Abruzzo e culla sin dall’epoca romana della più pregiata e decantata produzione vinicola.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Sabato del vignaiolo – Per “Il sabato del vignaiolo” tutta la Romagna va in Emilia.
I produttori romagnoli della Fivi invitano tutti per un giorno in Emilia a pag. VI VINO Per “Il sabato del vignalolo” tutta la Romagna va in Emilia La delegazione dei vignaioli indipendenti della Fivi sarà presente sabato 14 maggio alla Cantina Palazzona di Maggio di Ozzano per la giornata di assaggi e giochi del gusto. Sveglia all’alba o giù di lì, caffè e subito in vigna, a potare, legare le viti, fare il sovescio tra i filari, diradare, vendemmiare… a seconda della stagione. Il sabato qualunque di un vignaiolo potrebbe cominciare così, ma quello che sta per arrivare sarà diverso. Ovviamente anche questo sarà in vigna, dove in effetti comincia il lavoro dei produttori della Fivi, ma in questo caso i vignaioli indipendenti si ritroveranno in gruppo per raccontare ad appassionati e clienti i loro vini e i loro territori. L’appuntamento è per sabato prossimo 14 maggio con la prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo”.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Wein tour al via le iscrizioni per le masterclass.
Il Wein Tour 2022 riscopre i vini bianchi, che saranno i protagonisti assoluti delle masterclass di questa edizione in programma dal 20 a122 maggio. I relatori saranno: Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier, wine writer per diverse testate giornalistiche di settore e autrice di libri dedicati al mondo delle bollicine italiano, europeo e mondiale; Giorgio Melandri, wine writer e critico enogastronomico, vicepresidente del consorzio Modigliana Stella dell’Appennino e produttore con la sua cantina Mutiliana; e il “principe dei sommelier” Bruno Piccioni. Protagonisti saranno i produttori della regione, che si presentano lungo la passeggiata enogastronomica nel centrale viale Bovio dalle 17 a tarda sera.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Francesco Valentini storia di un vero artigiano del vino.
Francesco Valentini storia di un vero artigiano del vino Di origine spagnola, la famiglia Valentini vive in Abruzzo dal 1600 ma è solo con Edoardo che iniziano a produrre il mitico Trebbiano. L’Italia è una nazione ricca di cultura, di profumi, di sapori. Dalle punte innevate delle Alpi fino alle spiagge dorate del Sud Italia la diversità che si respira dà un valore unico ad ogni singolo metro quadrato di terra, rendendolo un posto unico. C’è però una ricchezza che spesso si perde perché non risalta alla vista, ed è la storia delle persone. Come quella della nobile famiglia di origine spagnola Valentini. Siamo a Loreto Aprutino, comune di appena settemila anime in provincia di Pescara. È l’Abruzzo generoso quello che si respira in questa parte di regione, capace di generare dalla terra frutti superbi quali il Trebbiano e il Montepulciano d’Abruzzo.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Solidarietà e volontariato: il vino “Il Most” per aiutare le famiglie in difficoltà.
In vendita a Balconi fioriti nello stand di Ci.vi.vo. “Ven Èulta” e “Rimini Smoke Box”. Un brindisi di solidarietà. Durante il weekend, nell’ambito della kermesse “Balconi fioriti”, sarà possibile acquistare il vino “Il Most” creato dai vignaioli della cooperativa sociale La Fraternità. Ogni bottiglia è il risultato di mani instancabili con dietro tante storie, in un perfetto equilibrio «tra i bisogni e le risorse della terra ma anche delle persone che la coltivano». Durante l’evento i volontari del Ci.vi.vo. “Ven Èulta Santarcangelo” e “Rimini Smoke Box” vi aspetteranno dunque sotto i portici di piazza Ganganelli, insieme ai vignaioli. Un’occasione I volontari per raccontare progetti sociali e promuovere una cultura di collaborazione tra associazioni, a sostegno dell’inclusione e sostenibilità.
Fonte, Corriere Romagna Rimini.
Piacevolezza assoluta per un rosso violaceo dai profumi fruttati.
Firano gli anni Ottanta quando a proposito del CampofioJrin di Masi, storica azienda della Valpolicella, il leggendario Burton Anderson scrisse che questo vino ha creato una nuova categoria di vini veronesi. Dichiarazione lapidaria e decisiva, che fece la sua comparsa su Decanter. Ma il Campofiorin ha una storia più lunga e risale a quasi sessant’anni fa, precisamente al 1964. Fino ad allora la Valpolicella seguiva una pratica desunta dal mondo contadino abituata a produrre un «vinello» di pronta beva, ottenuto aggiungendo della semplice acqua sulle bucce dell’uva fermentata dopo il cosiddetto «governo». Toccò a Masi accordare il nome «Ripasso» a questa pratica.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Al “Ventimiglia Wine Festival” il meglio dell’enologia mondiale.
È una primavera che Ventimiglia dedica al cibo e alle eccellenze. Da domani si apriranno gli spazi riservati alla 1a edizione del Ventimiglia Wine Festival. Il primo evento è previsto in centro (via Garibaldi 10), dove domani sera alle 18 andrà in scena il primo delle due Masterdass dedicate all’eccellenza assoluta del vino, riservate a un massimo di 20 persone, a pagamento e guidate da Cristina Mercuri, una delle sole diecimila persone al mondo in possesso del Diploma Wset. La prima Masterclass sarà dedicata agli «sparkling wines», i vini frizzanti dei quali si degusterà una speciale selezione, con etichette provenienti non solo da Italia e Francia ma anche da Spagna e Sudafrica.
Fonte, Stampa Imperia.
Dalla Camozzi alle bolle per conquistare Parigi.
Lo spumante Nuit Dorè della cantina Vedrine di Polpenazze concede il bis al concorso internazionale dei vini biologici Amphore di Parigi. Anzi, fa ancora meglio: dopo la medaglia di bronzo del 2021 — unico spumante premiato in mezzo a soli champagne francesi — lo scorso weekend si è meritato la medaglia d’argento, uno dei pochi italiani medagliati tra le oltre 550 cantine, da tutto il mondo, passate al setaccio dagli esperti della celebre rassegna transalpina, quest’anno alla 26esima edizione (per dovere di cronaca: nel 2022 medaglia Silver anche per un prosecco brut di Valdobbiadene). Un’altra bella soddisfazione perla piccola azienda biologica gardesana, aperta nel 2002 come un hobby e una grande passione da Dario Ferrarini, dirigente alla Camozzi (dove è Chief technology officer), che andrà in pensione in autunno e così potrà quindi dedicarsi anima e corpo alla sua cantina.
Fonte: Brescia Oggi.
Wine festival e nuova sede Brindisi all’estate che arriva – Cultura e accoglienza D mondo delle vigne la carta per il turismo.
Con una nuova sede a Sondrio, a palazzo Martinengo, gli eventi estivi e un calendario di attività quotidiane, in collaborazione con la Strada dei vini e dei sapori e Provinea, il Consorzio è pronto per la nuova stagione. A partire dal Valtellina wine festival, che decolla il 4 giugno con i suoi sette appuntamenti dalla Valchiavenna a Livigno. Cultura e accoglienza Il mondo delle vigne la carta per il turismo I progetti. Una nuova sede per Consorzio tutela vini Tutto pronto per il Valtellina wine festival dal 4 giugno Sette appuntamenti «e la bellezza della sostenibilità» I La collaborazione con Provinea e Strada dei vini e dei sapori per gli eventi. Aumentare la cultura e l’accoglienza che ruota intorno al variegato mondo della vigna e dell’enogastronomia, in generale, perché segnali e dati parlano tutti di un turismo in grande crescita. «Obiettivo quinquennale».
Fonte: Provincia Sondrio.
Nel 2021 mille presenze agli eventi Quest’anno ne aspettiamo di più».
II programma Un festival per far conoscere il Nebbiolo delle Alpi e i suoi produttori tra degustazioni e percorsi Un festival, sette date e un lavoro di équipe che dà i suoi risultati migliori. Va sotto il nome di Valtellina wine festival la manifestazione simbolo dell’estate del mondo del vino valtellinese con le sue tappe fatte apposta per far conoscere il Nebbiolo delle Alpi e i suoi produttori attraverso laboratori, degustazioni, cene di territorio, passeggiate in vigna e percorsi enogastronomici. Un appuntamento organizzato da Consorzio, Strada dei vini e dei sapori e Provinea che si avvale della collaborazione di enti, istituzioni ed operatori, che è ormai vicino ad essere una tradizione per la stagione più calda dell’anno in provincia.
Fonte: Provincia Sondrio.
Le Marche del vino al ProWein per consolidarsi in Germania.
Dopo il Vinitaly da domenica 15 l’importante appuntamento a Düsseldorf I1 vino delle Marche torna protagonista a ProWein, la fiera tedesca di riferimento per il business enologico internazionale in programma a Düsseldorf da domenical5a martedì 17 maggio. Unite sotto il segno della promozione della produzione vinicola regionale, sono 39 le aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) presenti alla fiera, di cui 24 aderenti alla collettiva coordinatá dalla Regione (pad.17, B05 e CO2); le altre 15 esporranno invece in spazi propri odi distributori. Per tutta la durata dell’evento sono previste degustazioni e incontri b2b. La partecipazione alla manifestazione tedesca arriva dopo un’ottima annata sul fronte dell’export per il vino made in Marche. Secondo Istat, lo scorso anno le esportazioni enologiche marchigiane sono cresciute a valore del 5,4%. Un aumento che sancisce la ripartenza per il settore vitivinicolo dopo le difficoltà legate all’emergenza sanitaria.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Rosa di Velenosi classe purissima.
Un rosato già di grande successo Un incanto. Un miracolo, il solito che nasce dalla nostra terra. La cantina è Velenosi, il vino è un rosato strepitoso che segnerà la prossima estate. In primo piano la fuoriserie enologica guidata da Angela Velenosi, nel caso sempre più sostenuta dai figli Marianna e Matteo: base operativa ad Ascoli Piceno, ma a proposito di vigneti anche Castorano, Monsampolo e Castel di Lama. Poi Ancarano, in Abruzzo e San Marcello, nell’Anconetano. Il totale parla di 2 milioni e mezzo di bottiglie all’anno tra bianchi, rossi, bollicine e appunto il Rosa (Marche Igt Rosato). Versione classica e poi la Magnum, 70mila pezzi che il mercato assorbe sempre più velocemente per un bere che premia la gradevolezza, il piacere di accompagnare i piatti con un bere sostenibile.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Panzini, occasione per gli studenti.
La collaborazione con Imt avrà una durata triennale Mettere a sistema le mol • teplici competenze ed esperienze in un’otticalavoradva. Èilrisultato del protocollo d’intesa siglato tra l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e l’Istituto di istruzionesuperiore Panzini di Senigallia, che vede gli studenti della scuola protagonisti di attività didattiche e percorsi di formazione extracurriculare in ambito enogastronomico. La collaborazione – della durata triennale – ha fatto il proprio debutto ad aprile in occasione di Vinitaly con gli studenti che hanno partecipato alle iniziative di Imt, dal servizio presso lo stand fino alle prove di servizio in sala nell’ambito di una cena riservata alla stampa di settore. Un accordo strutturato in nome del made in Marche che, oltre ai temi dell’accoglienza, favorirà l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, grazie allo sviluppo di una rete di competenze trasversali.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
«La promozione internazionale è un vero gioco di squadra».
Langhe goes to Hollywood! Si è aperta cosi la seconda edizione del BBWO (Barolo e Barbaresco World Opening, ndi svoltasi quest’anno nella città del cinema il 28 e 29 aprile. Una manifestazione che ha riscosso un grandissimo successo internazionale e ha visto i due grandi vini di Langa, Barolo e Barbaresco, protagonisti nella kermesse organizzata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria Ironika di Marene. Una partnership che si è rinnovata e consolidata dopo il primo grande appuntamento del Barolo e Barbaresco World Opening del 2020 a New York. Beppe Incarbona, amministratore delegato di Ironika, ritornato in Granda in questi giorni, non nasconde la sua grande soddisfazione per la riuscita dell’evento e ribadisce: «sono davvero felice ed onorato per avere organizzato una manifestazione così importante nella mecca del cinema. La stretta collaborazione di Ironika con il Consorzio ha dato risultati incredibili.
Fonte: Idea.
Tra i filari nasce la solidarietà E la Barbera si mette all’asta.
Saranno vendute oltre 500 bottiglie storiche, il ricavato? La solidarietà corre tra i filari della Barbera d’Asti. Qui la mano è tesa per aiutare chi oggi è in difficoltà per la guerra in Ucraina. È in programma stasera alle 18, al Teatro Alfieri, la grande Asta della Barbera orchestrata dal Consorzio Barbera d’Asti eVini del Monferrato insieme al Comune di Asti e alla Croce Verde. Un evento benefico che ha coinvolto le aziende storiche associate al Consorzio che hanno messo a disposizione grandi selezioni di Barbera d’Asti Superiore docg e di Nizza docg con alcune annate storiche molto ricercate. 01tre 500 bottiglie di vecchie annate, qualcuna ormai introvabile, saranno battute in lotti da 6 e 12. La base d’asta è di 5 mila euro, ma dal Consorzio sono fiduciosi nella generosità degli astigiani e si augurano di raccogliere di più.
Fonte: Stampa Asti.
La tre giorni per il Freisa vino piemontese dell’anno.
È tempo di festeggiamenti per il Freisa, eletto dalla Regione Piemonte vitigno dell’anno 2022. «Un riconoscimento prestigioso che premia gli sforzi fatti in questi anni dal Consorzio e ci offre un’occasione imperdibile per far conoscere ancora di più il nostro vino» dice Marina Zopegni, presidente del Consorzio, che quest’anno festeggia 20 anni di attività. Così per tre giorni, da domani a domenica nel centro di Chieri, il vino simbolo di Torino e delle sue colline sarà protagonista della XII edizione di «Di Freisa in Freisa», la manifestazione regionale organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese. Una tre giorni in cui il vino, protagonista, diventa anche sponsor delle eccellenze gastronomiche e culturali del territorio. Il centro storico ospiterà workshop e seminari a tema vino, aperitivi, esposizioni artistiche, proposte musicali, iniziative dedicate ai più piccoli.
Fonte: Stampa Torino.
II Primitivo va in Germania È la prima volta al ProWein.
È la prima volta al ProWein I1 rimitivo di Manduria sbarca in Germania. Dal 15 al 17 m o, il consorzio tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta alla fiera internazionale ProWein di Düsseldorf con ben 31 aziende. La partecipazione alla fiera dimostra il grande interesse che il doc Manduria riscuote in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio tutela del Primitivo di Manduria, spiega che «l’evento di a Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta del settore a livello internazionale e, dopo due anni di stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo. Una bella vetrina per la nostra dog dove uno dei mercati di rifermento è proprio la Germania, qui il nostro vino raggiunge ottimi risultati assicurandosi una grande fetta del proprio export, circa il 25 per cento».
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
La svolta, nasce il Comitato vitivinicolo.
Dovrà, sviluppare il comparto che sta faticosamente uscendo dalla crisi del Covid La svolta, nasce il Comitato vitivinicolo Accolta la richiesta del settore, lo presiede l’assessore all’Agricoltura Forse è la volta buona che il settore vitivinicolo sardo riesce a fare quadrato e presentarsi unito sui mercati. Una svolta in un comparto dalle grandi potenzialità per lo più inespresse. La Regione, accogliendo le richieste degli operatori, ha istituito il Comitato consultivo vitivinicolo per il sostegno e la promozione del settore. L’assessore regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, ieri ha firmato il decreto istitutivo, come aveva promesso al Vinitaly di Verona, nell’aprile scorso.
Fonte: Unione Sarda.
Chianti, allarme cinghiali “Devastano vigne e campi persi 40 posti di lavoro”.
Il Consorzio Colli fiorentini: “Abbiamo avuto danni per circa 700 mila euro” Chiesta l’estensione anche ai dipendenti delle aziende per la caccia di selezione di Barbara Ciotti Centinaia di posti di lavoro persi ogni anno nel Chianti, migliaia a rischio in tutta la regione per le devastazioni sempre più frequenti dei cinghiali e dei caprioli, di casa nelle vigne e negli allevamenti toscani. Dai lockdown le invasioni degli ungulati nelle proprietà di agricoltori e allevatori, un problema già annoso, si sono moltiplicate. Al punto da provocare al solo Consorzio Chianti Colli fiorentini, che riunisce 28 produttori, «un danno di circa 700mi1a euro, per una quarantina di posti di lavoro in meno», spiega il presidente Marco Ferretti. «Rappresentiamo il 2,6 per cento del vigneto complessivo del Chianti, in proporzione mancheranno altre decine e decine di impieghi.
Fonte: Repubblica Firenze.
Consorzio vini del territorio, 110 etichette e 55 cantine in due giorni di degustazioni.
Da oggi quinta edizione del contest organizzato dalla fondazione Mach La sfida per individuare i migliori Teroldego, Pinot grigio, Lagrein e Kerner Commissione. E composta da 30 tra enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti Centodieci etichette in gara, 55 cantine del Trentino-Alto Adige Südtirol, 4 tipologie di vino suddivise in annate, due giorni di degustazioni a cura di una qualificata commissione composta da 30 esperti. Sono i numeri della quinta edizione del concorso sui vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach, che si terrà oggi e domani prossimo a San Michele all’Adige. L’apertura del concorso è prevista, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza, questa mattina alle ore 8.45. La manifestazione, autorizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come concorso ufficiale, è promossa e organizzata dal Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Edmund Mach in collaborazione con i comuni della Piana Rotaliana San Michele all’Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona e conta sul supporto delle due sezioni Assoenologi Trentino ed Alto Adige e del Consorzio Piana Rotaliana Königsberg Quest’anno i vini protagonisti saranno: Teroldego Rotaliano DOP, Trentino DOP con indicazione di vitigno Pinot grigio e Lagrein, Alto Adige Südtirol DOP con indicazione di vitigno Pinot grigio, Kerner e Lagrein.
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Convegno della Coldiretti di Verona sulla flavescenza dorata.
Coldiretti Verona accende un faro sulla flavescenza dorata, fitopatia della vite che interessa molle aree del Veronese. Lunedì 16 alle 18 il teatro parrocchiale di Roncà ospita alle 18 Gabriele Posenato, tecnico del Centro studi Agrea di San Giovanni Lupatoto per fare luce sulle azioni per fronteggiare la fitopatia anche dal punto di vista politico con esponenti locali, nazionali e europei. P.D.C.
Fonte: Arena.
Torna la Guida ai vini di Verona Appuntamento con i Top 100 – Torna la Guida ai vini di Verona Si brinda con il Gruppo Athesis.
Enrico Fiorini, Gianluca Boninsegna e Marco Scandogliero selezioneranno le etichette migliori Torna la Guida ai vini di Verona Si brinda con il Gruppo Athesis Parte la raccolta di bottiglie per scegliere i Top 100 In ottobre uscirà l’edizione 2023, in allegato a L’Arena «Sempre vicini a questo mondo, con tante iniziative» •s Mondo del vino e Athesis, un rapporto sempre più consolidato e fatto di sinergie che si rinnovano ancora una volta grazie alla settima edizione de «La Guida ai vini di Verona 2023 Top 100». Tantissime cantine scaligere ogni anno aspettano di poter sottoporre le loro etichette al giudizio dei sommelier Enrico Fiorini, Gianluca Boninsegna e Marco Scandogliero, gli autori del compendio che premia i cento migliori vini prodotti nell’areale vitivinicolo veronese.
Fonte: Arena.
La crescita dei prezzi non rallenta le bolle Il Prosecco ora attinge ad altri settemila ettari.
Per Giorgio Polegato (in foto), presidente di Coldiretti, bisogna osservare lo sviluppo della crisi ucraina. I prezzi sono aumentati del 20%, ma la corsa del Prosecco non si ferma grazie all’export, in particolare verso Gran Bretagna e Stati Uniti. Da inizio anno tutte e tre le denominazioni crescono a ritmi vertiginosi (Asolo 8,6 milioni di bottiglie, +33,4%; Valdobbiadene e Conegliano 38,5 milioni, +27,63%; Doc 196,4 milioni di bottiglie, +17,8%). Un sistema che lo scorso anno produsse 753,6 milioni di bottiglie per un valore di 4 miliardi di euro al consumo e che quest’anno potrebbe crescere ancora. Ma non è ancora tempo di festeggiare. «Dobbiamo essere lieti dei risultati, ma realisti – dice il presidente del consorzio della Doc, Stefano Zanette -. Sorprende come in questi primi mesi dell’anno siamo riusciti a portare sugli scaffali prodotti più costosi, ma continuando a vendere e a crescere. Speriamo che prosegua così anche nei prossimi mesi, ora è troppo presto per fare ulteriori previsioni». Di certo, la Doc si sta attrezzando per sostenere i flussi aumentati. Nell’assemblea dei soci di lunedì è stato deciso di estendere gli ettari di «attingimento». Le bollicine Doc ora nascono su 24.450 ettari, che oggi sono «pochi» rispetto alle richieste. Per questo lo scorso anno si decise di attingere ad altri 6.25o ettari di Glera già piantata a terra.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Asolo Prosecco cresce la domanda «Più produzione».
Approvato lo sblocco vendemmiale. Luca Zaia: «Buon segnale di ripresa» ASOLO Asolo Prosecco: approvato lo sblocco vendemmiale. Così si potrà incrementare la produzione e rispondere alla crescente domanda per l’anno in corso. È stato approvato ieri anche dai soci lo sblocco vendemmiale proposto dal Cda in ragione delle ottime performance delle bollicine nel post pandemia. E sul risultato interviene anche Zaia. «È il segnale delle energie del territorio». Soddisfatto il Consiglio di amministrazione del Consorzio che sta vedendo una cresciuta importante sia in valore sia in consumo. «Dopo due anni di pandemia, il dato che giunge da Molo sottolinea che per fortuna non mancano e sono notevoli i segni di ripresa. Speriamo che presto si possano registrare finalmente anche segnali positivi di superamento della crisi ucraina. Intanto, i segnali ci dicono che la nostra è una viticoltura eroica non solo per l’ambiente su cui si sviluppa ma anche per le energie con cui gli imprenditori dimostrano di saper reagire alle difficoltà sui mercati internazionali».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Asolo Prosecco produzione al +33%.
L’Asolo Prosecco ha chiuso il primo quadrimestre 2022 con una produzione di bottiglie pari al 33,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Le bollicine asolane si confermano una delle perle che compongono quella diadema della nostra viticoltura, chiamato Prosecco. Mi congratulo con il consorzio e il suo presidente per l’impegno profuso e il risultato di una crescita della produzione così rilevante ed uniforme a tutta la filiera” ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia.
Fonte: Voce di Rovigo.
Per fare vino in sottrazione bisogna sapere cosa non fare!
Si sente sempre più spesso parlare di vini prodotti in “sottrazione”, ovvero cercando di togliere il più possibile per impattare il meno possibile su ciò che finirà nei nostri calici. Sono fortemente convinto che la strada della sottrazione del superfluo possa essere un obiettivo da perseguire e che, oggi, possa dar luogo alla produzione di vini di grande interesse e carisma. E’ fondamentale, però, non travisare il concetto di sottrazione che, come la scultura ci insegna, deve basarsi sulla cognizione di causa: “non per via di porre ma per forza di levare” (Michelangelo Buonarroti). Per fare vino in sottrazione, quindi, bisogna sapere cosa togliere; per sapere cosa togliere bisogna conoscere i principi tecnici che permettono alla vite di produrre uva sana e di qualità e a quell’uva di diventare vino capace di farsi traduttore fedele della propria identità varietale e ancor più di quella territoriale. Sia chiaro, per tecnica intendo l’insieme di scelte (anche nel non fare) e di azioni attuate da qualsiasi vignaiolo e produttore dalla vigna alla bottiglia, secondo i propri canoni produttivi (per intenderci, la potatura è da considerarsi una delle più importanti azioni tecniche come lo possono essere un travaso o un rimontaggio o qualsiasi altra operazione meccanico-fisica di cantina, quindi non necessariamente chimica).
Fonte: Wine Blog Roll.
Mario Draghi ambasciatore dei vini italiani con i big del mondo.
Mario Draghi ambasciatore del vino italiano con i grandi del mondo. Dopo la speciale cassetta di etichette di pregio regalata a Mark Zuckerberg in visita a Palazzo Chigi il 5 maggio, il capo del governo, in viaggio negli Stati Uniti, ha fatto dono al presidente americano Joe Biden di una super selezione che mette insieme il top della produzione vitivinicola italiana. Quattro super etichette tirate fuori dalla ricchissima gamma offerta dal nostro Paese, in particolare da Piemonte, Toscana e Campania: stiamo parlando di un Barbaresco Sorì San Lorenzo Gaja del 2016, di un Masseto 2018 (vino cult di Bolgheri, punta di diamante del Gruppo Frescobaldi), un Sassicaia 2018 (simbolo del top dell’Italia da bere nel mondo, realizzato a Bolgheri nella storica Tenuta San Guido) e un bianco profumato e di grande eleganza firmato Marisa Cuomo: Costa d’Amalfi Fiorduva (blend di vitigni autoctoni quali Fenile 30%, Ginestra 30%, Ripoli 40%).
Fonte: La Repubblica.
Vini pregiati: come unire passione e investimenti.
In tempi incerti, puntare sulle bottiglie di valore è diventato un trend solido. L’accesso alla vendita En Primeur è ancora più conveniente. Le grandi etichette continuano a rappresentare un asset alternativo interessante per chi investe. Il mercato del vino pregiato tende a rimanere stabile anche in tempi difficili: è infatti considerato, in genere, un investimento di lungo periodo, meno esposto alla volatilità. Il vino può quindi rientrare tra quelli che vengono definiti “beni rifugio”. Guardando al “Knight Frank Luxury Investment Index”, che verifica gli investimenti nei settori del collezionismo (arte, monete, auto, gioielli, vino e superalcolici) degli “Ultra-high-net-worth individual”, ossia delle persone con patrimonio netto oltre i 30 milioni di dollari, merge che il vino ha realizzato performance migliori negli ultimi dieci anni rispetto agli altri settori (tranne per il whisky) segnando un +137%. Anche nel 2021, un anno complicato per molti settori, il mercato dei vini pregiati ha continuato a crescere, in media dell’1% l’anno, con performance particolarmente brillanti per Champagne e Borgogna.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino biologico, anche in Argentina produzione e consumo in crescita. Unione europea principale cliente.
La produzione di vino biologico e il consumo interno stanno conoscendo un periodo di crescita anche in Argentina, in linea con la tendenza mondiale sempre più attenta a salute e protezione dell’ambiente. “C’è un aumento deciso di produttori interessati alle apposite certificazioni”, spiega Francisco Barreiro, co-fondatore di Vios (Vinos más Sustentables) all’agenzia Télam. L’ultima ‘fotografia’ al settore mostra un aumento della superficie adibita a produzione organica del 14 per cento, raggiungendo i 96.476 ettari totali. Un trend che si va consolidando nell’ultimo decennio. L’area principale del paese interessata dalla crescita è la macroregione occidentale del Cuyo che somma il 61 per cento, mentre a livello provinciale quelle di Salta, Jujuy e Mendoza.
Fonte: Gaucho News.
Il Friularo sbarca alla Campionaria, degustazioni gratuite del vino dei padovani.
Sarà presente con un proprio stand dal 14 al 22 maggio in Fiera il “Consorzio di tutela vini Doc Bagnoli – Friularo di Bagnoli Docg”. Torna la Fiera Campionaria e torna il Friularo in città, con degustazioni gratuite per tutti e una storia di sapori e passioni da raccontare. Dal 14 al 22 maggio, nel contesto della Fiera Campionaria di Padova, il “Consorzio di tutela vini Doc Bagnoli – Friularo di Bagnoli Docg”, sarà presente con un proprio stand. All’interno del PalaAscom al padiglione 8, corsia C, ci sarà un punto dedicato proprio al prezioso nettare, che dall’epoca carrarese riempie i bicchieri dei padovani e ne allieta i pasti. A disposizione dei visitatori ci saranno le bollicine 1950 brut 2019 di Conselve Vigneti e Cantine e lo Spumante Metodo Classico D.o.c. Bagnoli 2015 del Dominio di Bagnoli, ricavate da uva friulara vinificata in bianco, e il Friularo Ambasciatore 2015 D.o.c.g. e il Friularo Fondatore Riserva 2011 D.o.c.g. di Conselve Vigneti e Cantine, il Friularo Classico Vendemmia Tardiva D.o.c.g. 2015 e il Friularo Classico D.o.c.g. 2017 del Dominio di Bagnoli
Fonte: Padova Oggi.
Vino: Marche a ProWein Düsseldorf con 39 aziende.
l vino delle Marche torna protagonista a “ProWein”, la fiera tedesca di riferimento per il business enologico internazionale in programma a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio. La produzione vinicola regionale sarà presente con 39 le aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), di cui 24 nello stand collettivo coordinato dalla Regione, e altre 15 in spazi propri o di distributori. “La partecipazione alla manifestazione tedesca – fa sapere l’Imt – arriva dopo un’ottima annata sul fronte dell’export per il vino made in Marche”, con un + 5,4% di export nel 2021 secondo i dati Istat. Per l’istituto marchigiano, l’aumento è stato sostenuto soprattutto da Germania, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Svezia e Norvegia e “sancisce la ripartenza per il settore vitivinicolo dopo le difficoltà legate all’emergenza sanitaria”.
Fonte: ANSA.it.
Nino Barraco – Un perfezionista in vigna e un abile sperimentatore in cantina.
A volte si tende a pensare che l’artigiano non possa cambiare, non evolva, in quanto abbarbicato al proprio fare, sia esso frutto di tradizione, eredità esperienziale o radicata convinzione. In realtà, l’artigiano fa e impara, da errori e successi, da dubbi e scoperte, il tutto senza mai sentirsi padrone di verità assolute, bensì di una consapevolezza in continuo divenire. Faccio questa premessa perché durante il mio ultimo viaggio a Marsala sono stato a trovare un artigiano (so che a molti questo termine non piace, ma da figlio di un artigiano padrone dell’arte del restauro e del cesello, mi sento di poterlo usare nella sua accezione più positiva) della vigna e del vino. Parlo di Nino Barraco, ritrovato con piacere dopo qualche anno dall’ultimo incontro fugace durante un evento enoico in cui il suo banco era, come di consueto, molto frequentato. Parlare di vigna e di vigna e di vino con lui è sempre estremamente piacevole e costruttivo, ma la percezione che ho avuto potendolo fare camminando i suoi campi e assaggiando nella sua cantina è stata ancor più chiara di quelle avute in passato.
Fonte: WineBlogRoll.
STAMPA ESTERA
Le discret HR Path, champion français des logiciels RH, lève 225 millions d’euros.
L’IGP Pays d’Oc se dote d’une réserve de résilience pour faire face aux aléas climatiques S’inspirant de la réserve qualitative champenoise, e syndcal des vins de Pays d’Oc mite le dispositif de réserve de résilience. (Crédits IGP Pays d’Oc) Michèle Trévoux Les vins de Pays d’Oc veulent instaurer une réserve de résilience pour être en mesure d’approvisionner le marché en cas de petite récolte. Un outil de régulation pour sécuriser les producteurs et stabiliser les prix. Le gel mémorable d’avril 2021 aura été l’élément déclencheur. Au lendemain de cet accident climatique qui a sévèrement amputé la récolte 202″, Jacques Gravegeal, président du syndicat des vins de Pays d’Oc, s’était engagé à mener une réflexion sur les outils à mettre en place pour faire face aux aléas climatiques. Il a tenu parole puisque le 29 avril dernier, lors de l’assemblée générale du syndicat, il a levé le voile sur la réserve de résilience, nouvel outil de régulation du marché qu’il souhaite mettre en place dès les prochaines vendanges. Eviter les récoltes en dents de scie S’inspirant de la réserve qualitative champenoise, le projet, actuellement en cours d’approbation par les pouvoirs publics, prévoit la possibilité pour les producteurs d’une réserve individuelle volontaire, constituée au sein du rendement maximum de production. C’est le principe d’une réserve glissante qui a été retenu avec une libération automatique à partir du 15 septembre : le volume bloqué de la récolte N-1 est alors remplacé par le volume équivalent de la récolte N et le volume ainsi libéré pourra être mis en marché.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 11 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Brindisi senza alcool.
Es gebe, so heißt es, zahlreiche Gründe, auf Alkohol zu verzichten – aber keinen, dem Wein zu entsagen. Zwei “Grundsätze”, die unvereinbar scheinen, oder viel mehr: schienen. Bozen – Alkoholfreier Wein ist im Kommen – bei manchen aus religiösen Gründen, aber bei immer mehr Konsument:innen insbesondere aus gesundheitlichen. Einziger Südtiroler und einer der wenigen italienischen Winzer, der auf diesen Trend setzt, ist Martin Foradori vom Weingut Hofstätter in Tramin – wenn auch mit Weinen, die in Deutschland angebaut werden: 2014 übernahm er im Moselgebiet ein Weingut, auf dem der für die Gegend prägende Riesling wächst. Von dort stammen die Trauben, die Foradori zu alkoholfreiem Wein verarbeitet. Zwei Typen hat er im Sortiment: einen alkoholfreien Schaumwein, der vor etwa einem Jahr präsentiert wurde, unlängst auf der internationalen Weinmesse Vinitaly in Verona kam ein “stiller” alkoholfreier Riesling hinzu. Alkoholfreiem Wein wird nach “Weinwerdung” Alkohol entzogen Zur Klarstellung: Alkoholfreier Wein ist nicht etwa Saft. Es handelt sich dabei um ein Produkt, das zunächst durch vollständige oder teilweise alkoholische Gärung von frischen, auch eingemaischten Weintrauben oder Traubenmosten zu “normalem” Wein wird. Nach seiner “Weinwerdung” wird diesem dann der Alkohol durch technische Verfahren entzogen. Was die Bezeichnung anbelangt, hat es zuletzt in Italien wesentliche Änderungen gegeben.
Fonte: Sudtiroler.
Cambio al vertice di Uiv.
Unione italiana vini, dove Lamberto Frescobaldi è il nuovo presidente. Succede a Ernesto Abbona. Frescobaldi sarà affiancato dai vicepresidenti Chiara Lungarotti e Sandro Sartor. Fiorentino, alla 30° generazione di viticoltori della famiglia, una laurea in viticoltura all’Università di Davis, California, guida la Marchesi Frescobaldi, azienda di circa 1.500 ettari vitati. Gli altri membri del consiglio nazionale di Uiv sono Francesca Argiolas, Maria Bellei, Michele Bernetti, Luigi Bersano, Alessandro Botter, Luca Brunelli, Corrado Casoli, Marina Cvetic, Sebastiano De Corato, Quirico Decordi, Alessio Del Savio, Silvia Franco, Giuseppe Fugatti, Francesco Giovannini, Anselmo Guerreri Gonzaga, Andrea Lonardi, Oscar Lorandi, Alessandro Picchi, Francesca Planeta, Antonio Rallo, Marco Rocca, Roberto Sarti, Daniele Simoni, Massimo Puzzi Contadi, Enrico Zanoni e Domenico Zonin.
Fonte: Italia Oggi.
Conferma al vertice del Consorzio Franciacorta per il presidente SIlvano Brescianini.
Rinnova così il mandato dopo i 3 anni precedenti e dopo essere stato vice del consorzio dai 2009. Avvicendamento, invece, per il ruolo di ad dove dopo 12 anni Giuseppe Salvioni lascia il posto a Simona Luraghi, manager con 23 anni di esperienza in importanti aziende multinazionali.
Fonte: Italia Oggi.
Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela del Lessini Durello.
Vicentina, vignaiola, classe 1991, è stata per due mandati alla vicepresidenza. Tonello succede a Paolo Fiorini, che resta in qualità di vice, assieme a Silvano Nicolato.
Fonte: Italia Oggi.
L’alleanza del vino sostenibile.
Patto tra la Fondazione Edmund Mach e l’Istituto delle Scienze della vite di Bordeaux L’alleanza del vino sostenibile Per ridurre la chimica e gli apportifito sanitari tra i filari promuovere la sostenibilità della filiera viticola ed enologica e arrivare alla riduzione della chimica e degli apporti fitosanitari. Sono gli obiettivi dell’accordo quadro sottoscritto tra Fondazione Edmund Mach (Fem) di San Michele all’Adige (Tn) e Istituto delle Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux (Isvv), siglato dal direttore generale della Fem, Mario Del Grosso Destreri, e dal direttore dell’Isvv, Alain Blanchard, al termine della visita di due giorni di una delegazione francese in Trentino.
Fonte: Italia Oggi.
Il Chianti senza filtro.
Bocciata, per il momento, la menzione «Gran Selezione» chiesta dal Consorzio Vino Chianti. Il niet è arrivato dalla regione Toscana dopo le consultazioni con la filiera vitivinicola regionale dove non si è avuto il necessario consenso sulla proposta. La giunta toscana, che ha accolto le indicazioni del ministero delle politiche agricole, non ha ritenuto opportuno esprimersi fino a che non sarà concluso il procedimento attivato dal Consorzio del Vino Chianti Classico per ottenere la protezione esclusiva europea della menzione tradizionale» Gran Selezione», attualmente in attesa al Mipaaf. Approvate, invece, le altre richieste di modifica del disciplinare. Tra queste, la presenza di Sangiovese che scende dal 70% al 60%, e viene sostituito, per quel 10%, da altri vitigni a bacca rossa.
Fonte: Italia Oggi.
Quando il Rosé diventa uno stile di vita.
Mattia Vezzola, quattro volte miglior enologo d’Italia e patron della azienda vinicola Costaripa, svela i segreti del successo del suo vino «RosaMara». di Chiara Risolo on è un vino, bensì uno stile di vita. Un antidoto al formalismo. Dà gioia infinita a chi lo degusta». Quella di Mattia Vezzola nei confronti del rosé è una dichiarazione d’amore. Il produttore pluripremiato, benché sia un eccellente interprete del Metodo Classico, il re Mida delle bollicine, quando parla di vini rosé, per la verità, canta. E una narrazione in metrica la sua e gli accenti battono sulle emozioni. Vezzola, quattro volte Miglior enologo d’Italia, gode di acclarata e meritata autorevolezza. A capo di Costaripa, azienda vinicola fondata dalla sua famiglia nel lontano 1928 a Moniga del Garda in provincia di Brescia, racconta a Panorama il suo RosaMara, un Valtènesi Rosé ottenuto da quattro uve rosse: Groppello Gentile, Marzemino, Sangiovese e Barbera. «RosaMara è unico essenzialmente per due motivi» dice.
Fonte: Panorama.
I giovani e il vino.
Bere di qualità e senza eccessi Rapporto sul mondo agricolo. Il rapporto Enpaia-Censis Responsabile e di qualità: il rapporto dei giovani col vino è stato presentato il 12 aprile al Vinitaly 2022. L’Enpaia è l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura. I giovani, come la maggioranza degli italiani, hanno un rapporto positivo con il consumo di vino, improntato a responsabilità e ricerca della qualità. Gli allarmismi che demonizzano il vino si limitano a schiacciarne le modalità di fruizione ai casi estremi, patologici e minoritari, infinitamente distanti dal responsabile consumo, proprio degli italiani di ogni età. II 55,5% degli italiani maggiorenni e il 53,2% dei giovani bevono vino, e in grande maggioranza lo fanno con moderazione, di tanto in tanto o al massimo un paio di bicchieri al giorno, con la qualità come stella polare.
Fonte: Prima Comunicazione.
Il tappo dei miracoli “Così rendo eterne le bottiglie di vino”.
Greg- Lambrecht, che ama l’enologia Il tappo dei miracoli “Così rendo eterne le bottiglie di vino” di Lara Loreti Un Sassicaia, uno champagne, un Ceretto Cannubi da una magnum dei 2009. Bottiglie importanti, gelosamente custodite nella cantina di casa o in mostra in ristoranti ed enoteche. Possibile consumarle al calice? E se si è in due o in tre, si può scegliere di degustare ciascuno un bicchiere diverso, senza dover aprire o acquistare tutte le bottiglie? La risposta è sì. O almeno, questa è la direzione in cui la richiesta del consumatore sta andando, assecondata sempre di più da locali che ampliano l’offerta di vini al bicchiere. Ma come è possibile stappare bottiglie costose ed evitare che il vino si rovini? A risolvere il dilemma ci ha pensato uno scienziato americano, Greg Lambrecht, fisico specializzato in ingegneria medica, famoso per aver inventato protesi rivoluzionarie, valvole cardiache e dispositivi medici per pazienti oncologici, ma anche un particolare tipo di tappo che è riuscito a capovolgere la prospettiva del consumo di vino: il Coravin.
Fonte: Repubblica.
Morto Pietrantonj storico produttore del vino peligno – Nicola Pietrantonj, re del vino in Valle Peligna.
Morto Nicola Pietrantonj, re del vino in Valle Peigna Erede della storica cantina di Vittorito. Fu tra i fondatori di Confagricoltura Domani i funerali. Il ricordo: «Imprenditore tenace, le vigne erano la sua casa». Fin da giovane si è » Il sindaco Presutti: contraddistinto «Una persona perle lotte a difesa della lungimirante, grazie a lui categoria. Fabrizi: ha fatto la nostra comunità la storia dell’agricoltura è conosciuta nel mondo». 1l mondo dell’enologia e dell’agricoltura dà l’addio a Nicola Pietrantonj. Storico erede della cantina vitivinicola “Italo Pietrantonj” di Vittorito, nella Valle Peigna, l’imprenditore aveva 80 anni. «Le sue vigne rappresentavano la sua casa e fino all’ultimo le ha accudite con profonda passione», come lo ricorda che l’ha amato.
Fonte: Centro L’Aquila Avezzano Sulmona.
Sannio vitivinicolo, prospettive di crescita e di sviluppo.
Appuntamento nel salone conferenze della Cantina venerdì 27 Sannio vitivinicolo, prospettive di crescita e di sviluppo La crescita del Sannio vitivinicolo sarà possibile grazie all’adozione di un modello strategico caratterizzato dalla definizione precisa di obiettivi, attività, risorse e relazioni, modello dove i benefici sociali dovranno essere declinati in termini di capacità di contribuire alla reputazione territoriale e sociale, alla cura e tutela dell’ambiente, avendo come fine il benessere della comunità. Nel modello di sviluppo territoriale da adottare su proposta del Sannio Consorzio, la sostenibilità come strategia tenderà a individuare buone pratiche e percorsi di sviluppo sostenibili e inclusivi.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
L’eccellenza è il Taurasi tra i bianchi vince Fiano.
Un cake di bianco L’eccellenza è il Taurasi tra i bianchi vince Fiano La Guida dei vini dell’Espresso è nello stesso volume dei Ristoranti. Curata da Andrea Grignaffini, segue un metodo di lettura svelto ed efficace, ma nella completezza di una visione nazionale. Si trovano i migliori prodotti divisi in bianchi, rossi, rosati, spumanti e dolci. Ma anche i più convenienti nel rapporto qualità-prezzo sotto i 15 euro. L’eccellenza è nel Taurasi. Con “5 bottiglie” sono classificati nella prima posizione “Michele Perillo Riserva 2009”, innanzitutto. Pensate un rosso della vendemmia di 13 anni fa. Perillo è un perfezionista e libera i suoi rossi solo al top.
Fonte: Repubblica Napoli.
Al via il lungo weekend dedicato a vino e bollicine.
Festival e masterclass nella città di confine Al via il lungo weekend dedicato a vino e bollicine. Sarà dedicato al vino e alle eccellenze del territorio, con Festival e masterclass, il prossimo weekend di Ventimiglia, in programma da venerdì a domenica. L’appuntamento, frutto della sinergia tra imprenditori privati, la Proloco, il Comune e il patrocinio della Regione Liguria, comincia dopodomani, venerdì alle 18 con la prima edizione di Ventimiglia wine masterclass, organizzata da Marina development corporation. Due appuntamenti, venerdì e sabato, saranno dedicati alla degustazione di vini espressione dell’eccellenza nel mondo, entrambi guidati da Cristina Mercuri.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Vinum è tornato Numeri da record e tanti giovani.
Hanno affollato le cinque piazze albesi in cui si è tenuta la manifestazione. Ad arricchire l’offerta enogastronomica in città, i sette workshop sui formaggi in collaborazione con Onaf, sempre sold out, e i 14 appuntamenti di VinumLab in Sala Beppe Fenoglio, con le Master Class curate dall’Ais Piemonte. Allargando al territorio, confermata la formula di successo di Vinum in Cantina. Debutto di successo, presso la pertinenza del Castello di Rodili, per la grande novità di quest’anno: Vinum a Tavola, iniziativa promossa dal Comune di Roddi in collaborazione con Ente Fiera di Alba e Piemonte Land of Wine per offrire una vetrina di prestigio alle eccellenze enogastronomiche piemontesi in cinque cene curate da altrettanti chef. Per i più piccoli immancabile la tappa, in piazza Risorgunento, con Vinum Bimbi, organizzato grazie a Sinergia Outdoor.
Fonte, Idea.
Enoteca Regionale dei Vini presente a «Vinitaly» 2022.
L’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino presente a Vinitaly, la prestigiosa rassegna veronese giunta quest’anno alla sua cinquantaseiesima edizione, che si è svolta dal 10 al 13 aprile scorsi. Indubbiamente un segnale di ripresa anche per il mondo della viticoltura dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid-19 tra il 2020 e il 2022, ma anche un input importante verso l’Enoteca che ha sede a Caluso, nelle splendide cantine di Palazzo Valperga Masino. «Intanto un plauso a chi ha avuto il coraggio di organizzare l’edizione 2022 di Vinitaly, una scommessa partita mesi fa che fortunatamente ha avuto un esito più che positivo – dichiara Corrado Scapino presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino – per noi è stata un’esperienza molto importante, Vinitaly è una buona vetrina, ma soprattutto è scattato il meccanismo della collaborazione e della sinergia.
Fonte, Nuova Periferia di Chivasso.
Erbaluce, barolo e gelato del festival Le eccellenze del territorio in vetrina.
E i media della stampa estera apprezzano anche la toma al cioccolato Erbaluce, barolo e gelato del festival Le eccellenze del territorio in vetrina Degustazione di Erbaluce a Palazzo Madama Meglio della toma, forse, può esserci solo la toma al cioccolato. Lo sanno bene a Casa Italia, a Palazzo Madama, dove ogni giorno mettono in mostra le eccellenze del territorio da mostrare – e far assaggiare – alla stampa estera. Nella giornata di ieri è stata servita la colazione nella Sala Juvarra: Caffè Alberto e dolci dei Maestri del Gusto sono stati i protagonisti della mattinata. Verso l’una poi, si è iniziato a stappare, durante l’evento “Alla scoperta dell’Erbaluce nelle tre vinificazioni”, curato dell’enoteca regionale dei vini della provincia di Torino – Consorzio per la tutela e valorinsarione dei vini Docg di Caluso e Doc di Carema e Canavese.
Fonte, CronacaQui Torino.
Un weekend “Di Freisa in Freisa”.
Dal 13 al 15 maggio prende il via la serie di eventi dedicati al vitigno dell’anno 2022 Un weekend “Di Freisa in Freisa” BB Il Freisa è stato eletto dalla Regione Piemonte il vitigno dell’anno 2022 e a Chieri è tutto pronto per festeggiarlo a dovere. Per tre giorni, dal 13 al 15 maggio, nel centro storico della città, il vino simbolo di Torino e delle sue colline sarà protagonista della XII edizione di “Di Freisa in Freisa”, organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese. Profumi, colori ed eccellenze gastronomiche del territorio invaderanno per tre giorni la “Città delle 100 torri”, fra momenti musicali e di festa, degustazioni, cantine aperte, workshop a tema vino, mostre, iniziative di beneficenza e tante attività per bambini e ragazzi. Si comincia, venerdì 13 maggio alle 18, discutendo di clima e sostenibilità, presso la Sala Conceria di Chieri, con il convegno “Dal cambiamento climatico all’ecologia integrale.
Fonte: CronacaQui Torino.
Barbera d’Asti “la generosa” all’Asta per l’Ucraina.
Il critico gastronomico Edoardo Raspelli nelle vesti di battitore di lotti di grandi annate GIOVEDÌ Già il grande Giosuè Carducci la definiva “generosa Barbera” e ancora oggi il vino portabandiera dell’Astigiano ha mantenuto questo bellissimo aggettivo elogiativo. E se qualcuno ha ancora qualche dubbio, si presenti giovedì sera, 12 maggio, dalle 18 in avanti al ‘Ibatro Alfieri per assistere ad un evento che mette insieme l’eccellenza della Barbera con l’aiuto alla popolazione ucraina martoriata dal conflitto. ‘Ritto pronto per l’Asta della Barbera d’Asti a favore della Croce Verde con l’indicazione di spendere il ricavato in medicinali e cure delle persone che arrivano dalle zone di guerra.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Gattinara, caccia ai fondi Pnrr per rilanciare le colline del vino.
II progetto coinvolge altri nove centri Gattinara, caccia ai fondi Pnrr per rilanciare le colline del vino. Gattinara e altri nove Comuni insieme per promuovere il territorio e cercare di portare a casa soldi con il progetto «Paesaggi collinari attorno al fiume». Il Comune di Gattinara (ente capofila) insieme a quelli di Boca, Cavallino, Ghemme, Grignasco, Lenta, Lozzolo, Prato Sesia, Roasio e Romagnano si sono uniti in convenzione per partecipare al bando di accesso ai fondi del Pnrr per la rigenerazione urbana con il progetto sui paesaggi. Si tratta di un importante finanziamento, fino a un massimo di 5 milioni di euro rivolto a Comuni che, associati, rappresentino una popolazione superiore ai 15 mila abitanti.
Fonte: Stampa Vercelli.
Il Primitivo approda alla fiera intemazionale ProWein di Dusseldorf – Il Primitivo di Manduria in viaggio alla conquista dei palati tedeschi.
ll Consorzio di tutela alla fiera ProWein di Düsseldorf LA PRESIDENTE «La Germania rappresenta il 25% del nostro export». Il Primitivo di Manduria varca i confini nazionali per approdare in terra teutonica, nella prestigiosa fiera internazionale ProWein, a Düsseldorf. Un palcoscenico inedito per il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria, che sarà tra i protagonisti del vino italiano dal 15al17 maggio. Ben 31 le aziende presenti, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. II Consorzio di Tutela l’unico consorzio pugliese presente all’interno dello spazio Regione Puglia – sarà a disposizione per far degustare le varie sfumature di un vino che continua a conquistare cuori e palati di un pubblico sempre più vasto «L’evento di Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta del settore a livello internazionale e, dopo due anni di stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo», commenta Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di tutela.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
Il processo «Frode col vino» ora l’azienda vuole risarcire con tre milioni – Giro di vino contraffatto: l’azienda vuole patteggiare e versa 3,2 milioni di euro.
La richiesta presentata ieri in udienza› Risarcimenti per Ministero, Regione La decisione del giudice i125 maggio e per le tre Camere di Commercio. Ha chiesto di chiudere subito i conti con la giustizia e di non entrare a fare parte dell’eventuale processo che potrebbe nascere dall’inchiesta sulla sofisticazione, l’adulterazione e la contraffazione di vino, la Casa Vinicola Botter di Fossalta di Piave (in provincia di Venezia). L’azienda fra quelle leader a livello mondiale nel commercio dei vini ha chiesto di patteggiare la pena depositando 3 milioni e 200mi1a euro come riparazione delle conseguenze del reato di essere stata – questa l’accusa – socia occulta della Megale Hellas di San Pietro Vernotico, il sodalizio al centro dell’inchiesta del pubblico ministero della Procura di Lecce, Donatina Buffelli, che a giugno di tre anni fa vide undici persone colpite da misure restrittive della libertà personale e 30 milioni di litri di vino sequestrati.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Vino Nobile di Montepulciano, l’export vola in Germania e Nord Europa.
II Consorzio torna protagonista alla Prowein di Dusseldorf. Il presidente Rossi: «Qui il termometro dei mercati internazionali» Dopo due anni di stop causa pandemia, anche il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano sarà di nuovo protagonista alla Prowein di Dusseldorf che si svolgerà dal 15 al 17 marzo nei padiglioni della fiera tedesca dove sarà presente con oltre 50 etichette in degustazione al banco consortile e 14 aziende. «Un ritorno importante in una delle piazze strategiche per il mercato internazionale del vino italiano – dice il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Rossi (foto) – dopo due anni di stop, inoltre Prowein sarà un termometro per misurare i mercati internazionali vista la presenza di delegazioni da tutto il mondo».
Fonte: Nazione Siena.
Torna Enolia, una kermesse a tutto gusto – Enolia, riparte la kermesse del gusto.
Enolia, riparte la kermesse del gusto Appuntamento sabato e domenica nell’area medicea con degustazioni, percorsi di vino, arte, artigianato IL DEBUTTO Saranno lanciati i Sugosi, nuovissimi sughi elaborati da Gabriele Ghirlanda con lo Scoppolato “Gran cru”. II lancio del nuovissimo sugo allo Scoppolato, la presentazione del vassoio artistico e il coinvolgimento anche di tutto il centro di Seravezza. Ecco le novità di Enolia 2022 che nella sua 21’ edizione sabato e domenica riproporrà espositori e visitatori da tutta Italia per una ‘due giorni’ enogastronomica che avrà come polo l’area medicea. Una mostra mercato di formaggi, salumi, creme, delizie tipiche e, soprattutto, differenti tipologie di olio che resta il protagonista della kermesse; spazio poi al Villaggio del Vino con un percorso di più di 150 etichette. «Dopo i due anni di pandemia – ha detto il sindaco Lorenzo Alessandrini alla presentazione della manifestazione – si è diffusa una marcata attenzione alla terra, alla coltivazione e ai prodotti naturali.
Fonte: Nazione Viareggio.
Il grande ritorno di Enolia – Il weekend di Enolia Seravezza torna a essere la capitale dell’enogastronomia.
Non solo olio e prodotti tipici; potenziato H connubio con l’arte e H centro del paese ospiterà musica e spettacoli tà: Enolia 2022, curata da GaProdotto dell’anno briele Ghirlanda con la Foni Sugosi, Seghi a base dazione Terre Medicee e il Codi Scoppolato Gran Cru comune di Seravezza. e hontodoro biologico OLIO, VINO E TIPICITÀ. L’olio come protagonista, con diciassette aziende agricole presenti al primo piano di Palazzo Mediceo e una conferenza dedicata alle sue proprietà nutraceutiche. Poi il vino con più di 200 etichette, nel Villaggio del vino allestito nel giardino Mediceo, dove saranno esposti anche i prodotti tipici di ventisei aziende. E ancora dibattiti nell’area dietro la villa Patrimonio Unesco, show cooking con gli chef dei migliori ristoranti della Versilia, e soprattutto l’oliveto effimero allestito in piazza Carducci che farà da scenografia a due spettacoli e alla sagra della Pro Loco di Seravezza.
Fonte: Tirreno Viareggio.
Aeroporto energia e fiera le sfide dei candidati – Fiera, aeroporto Catullo, Agsm Aim Le grandi partite per lo sviluppo.
Fiera, aeroporto Catullo, Agsm Aim Le grandi partite per lo sviluppo Dalle alleanze agli investimenti per creare un volano economico: per la futura Amministrazione tanti i fronti aperti 11 Progetto Romeo con la nuova aerostazione L’obiettivo, le Olimpiadi invernali del 2026. Veronafiere, aeroporto Catullo, Agsm Aim: due enti partecipati anche dal Comune di Verona e un’azienda di servizi dei Comuni di Verona e di Vicenza strategici per l’economia e per lo sviluppo del territorio di Verona. Tanto più perla ripresa dopo la pan La Hydrogen valley a Ca’ del Bue e la città smart Lotta ai rincari di materie prime ed energia demia. Che ha duramente colpito la Fiera e l’aeroporto, nel 2020 e in parte del 2021, con lo stop alle manifestazioni e ai voli, e poi per i rincari di materie prime, energia elettrica e gas.
Fonte: Arena.
La corsa delle Bolle non rallenta Il Prosecco cresce a doppia cifra.
I primi quattro mesi del 2022 infrangono il record (incredibile) dell’anno scorso +33% +18% +27/0 La crescita L’incremento Il balzo dell’Asolo della Doc che dell’area Prosecco. Dal ha immesso Unesco che ha 2019 la nel mercato certificato 38,5 produzione è 196 milioni di bottiglie. L’Asolo Prosecco ha chiuso il primo quadrimestre 2022 con un ulteriore balzo in avanti: al 3o aprile, le bottiglie già certificate erano 8,6 milioni, il 33,4% in più rispetto ai 6,4 milioni registrati alla fine di aprile del 2021. Se si fa il confronto con l’ultimo anno prima della pandemia, l’esplosione dell’Asolo Prosecco appare eclatante: il dato è superiore dell’85,8% rispetto ai volumi certificati ad aprile 2019, quando le bottiglie di bollicine asolane sfioravano i 4 milioni, poco più della metà di oggi. II trend positivo di Asolo peraltro è confermato da un inizio anno col botto anche per i cugini della Doc e della Docg storica di Conegliano e Valdobbiadene.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
L’assemblea della Doc si chiude all’unanimità.
Investimenti in ricerca L’assemblea della Doc si chiude all’unanimità. L’assemblea dei soci del Consorzio di tutela della Doc Prosecco si è chiusa con un voto all’unanimità. H risultato ha stupito anche il presidente Stefano Zanette. «È il segnale che la strategia per assicurare il futuro Doc è condiviso» spiega ricordando che accanto alla relazione sulle attività di promozione (9,5 milioni di euro di investimento) è stato apprezzato lo sforzo fatto per la tutela e la vigilanza della Denominazione (zoo mila euro). Sul fronte della ricerca gli investimenti sono più che raddoppiati rispetto al 2021 con una spesa di oltre 800 mila euro mirata a garantire oltre all’incremento della produzione anche le esigenze dell’ambiente.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Asolo Prosecco, balzo in avanti Proposto lo svincolo delle riserve.
Bollicine trevigiane sempre protagoniste sul mercato. L’Asolo Prosecco ha chiuso il primo quadrimestre 2022 con un ulteriore balzo in avanti: al 30 aprile, le bottiglie già certificate erano 8,6 milioni, i1 33,4% in più rispetto all’anno precedente. Le colline spetto ai 6,4 milioni registrati alla fine di aprile del 2021(in totale l’anno scorso si è arrivati a 21 milioni). Se si fa il confronto con l’ultimo anno prima della pandemia, l’esplosione dell’Asolo Prosecco appare eclatante: il dato di fine aprile 2022 è superiore dell’85,8% rispetto ai volumi certificati ad aprile 2019, quando le bottiglie di bollicine asolane sfioravano i 4 milioni, poco più della metà di ogg.
Fonte: Gazzettino.
Asolo Prosecco da record 8,6 milioni di bottiglie.
Asolo Prosecco, performance importante. Oggi in Consiglio di Amministrazione verrà presentata la proposta di svincolo della riserva vendemmiale 2021. «Stiamo crescendo-assicura il presidente Ugo Zamperoni- giusto rispondere alla domanda». L’Asolo Prosecco ha chiuso il primo quadrimestre 2022 con un ulteriore balzo in avanti: al 30 aprile, le bottiglie già certificate erano 8,6 milioni, il 33,4% in più rispetto ai 6,4 milioni registrati alla fine di aprile del 2021. Se si fa il confronto con l’ultimo anno prima della pandemia, l’esplosione dell’Asolo Prosecco appare eclatante: il dato di fine aprile 2022 è superiore dell’85,8% rispetto ai volumi certificati ad aprile 2019, quando le bottiglie di bollicine asolane sfioravano i 4 milioni, poco più della metà di oggi. È proprio sulla base di queste consistenti dinamiche di sviluppo della denominazione che il Cda dell’Asolo Prosecco ha deciso di portare all’attenzione dell’assemblea dei soci di oggi la proposta di svincolo della riserva vendemmiale 2021.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Simone Gianesini – «Si cresce con spirito critico così è nato Apocalypse wine».
Parla il prof che ha coordinato il video della scuola veronese che denuncia la viticoltura intensiva «Il bando regionale chiedeva un lavoro celebrativo, ma la Costituzione tutela la biodiversità» «Si cresce con spirito critico così è nato Apocalypse wine» «Italia \ostra ci ha tesserati tutti ad honorem per il lavoro fatto». Simone Gianesini, 39 anni, insegnante di Italiano alle superiori, decide di partecipare con la sua classe a un concorso indetto dalla Regione Veneto. Lo fa non per vincere, non per portare a casa chissà quale premio ma per fare emergere tutte le contraddizioni di un certo modo di intendere la politica, l’economia e l’ambiente. Realizza quindi un video documentario con i suoi ragazzi dell’istituto tecnico Dal Cero di San Bonifacio (Verona), con cui denuncia la viticoltura intensiva in provincia di Verona, dove si produce il vino Soave. Così nasce Apocalypse wine, cortometraggio che su YouTube colleziona in quattro giorni 4.500 visualizzazioni.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Asolo Prosecco fa un balzo e svincola la riserva.
L’Asolo Prosecco ha chiuso il primo quadrimestre 2022 con un altro balzo in avanti: al 30 aprile le bottiglie già certificate erano 8,6 milioni, il 33,4% in più rispetto ai 6,4 milioni registrati alla fine di aprile del 2021. Se si fa il confronto con l’ultimo anno prima della pandemia, l’esplosione dell’Asolo Prosecco appare eclatante: il dato di fine aprile 2022 è superiore dell’85,8% rispetto ai volumi certificati ad aprile 2019, quando le bottiglie di bollicine asolane sfioravano i 4 milioni.
Fonte: Tribuna Treviso.
Prosecco Doc Investiti 9,5 milioni per la promozione.
Il Consorzio Prosecco Doc ha investito 9,5 milioni di euro nella promozione delle bollicine, spendendo ben 700mila euro solo nel contrasto delle falsificazioni e delle “scopiazzature”. Lo ha riferito il presidente Stefano Zanette, in un’affollata assemblea dei soci a Santa Lucia. Oltre 800 mila euro nella ricerca, con un aumento del 115% rispetto all’anno precedente, così da giungere più rapidamente alla certificazione di “Denominazione Sostenibile”, che attesterà la sostenibilità del sistema produttivo. Importante anche le affermazioni di Zanette sull’impatto sociale. « Il Consorzio – ha detto – è teso a garantire una corretta gestione delle produzioni, che non guarda esclusivamente a soddisfare la domanda del mercato ma anche le esigenze che emergono dal territorio, in primis quelle legate al rispetto dell’ambiente e delle comunità».
Fonte: Tribuna Treviso.
Ne è passato di vino “sotto i ponti”.
Il Sangioveto l’ha fatta da padrone, ora, spesso lo “sposano” con il Merlot. Toscana, 1902, molti studiosi di enologia percepiscono che il vento del conoscere e del sapere soffia in favore. Collaborano e si uniscono per fare ulteriore ricerca e pubblicare testi. Uno di questi testi e di Edoardo Ottavi e Arturo Marescalchi, grandi ricercatori competenti. “Guida Vinicola della Toscana” che menziona vitigni e vini, produzioni, qualità e infine una rete ferroviaria per la commercializzazione, in modo specifico delle province di Pisa e Grosseto con un’aggiunta dell’Isola d’Elba.
Fonte: Valdicornia.
Il tappo dei miracoli. “Così rendo eterne le bottiglie di vino”.
Uno scienziato americano, Greg Lambrecht, ha inventato un tappo che consente di conservare bottiglie già aperte. Senza far perdere nulla al vino. E lo racconta sul mensile de ilgusto.it, l’hub del gruppo Gedi. Un Sassicaia, uno champagne, un Ceretto Cannubi da una magnum del 2009. Bottiglie importanti, gelosamente custodite nella cantina di casa o in mostra in ristoranti ed enoteche. Possibile consumarle al calice? E se si è in due o in tre, si può scegliere di degustare ciascuno un bicchiere diverso, senza dover aprire o acquistare tutte le bottiglie? La risposta è sì. O almeno, questa è la direzione in cui la richiesta del consumatore sta andando, assecondata sempre di più da locali che ampliano l’offerta di vini al bicchiere.
Fonte: La Repubblica.
Vino, allarme rincari: materie prime e noli impattano sui costi.
Il settore è alle prese con la carenza di vetro e cartone. Bortolomiol (Prosecco Docg): «Ma il mercato ci premia». La “nuova” formula del Vinitaly per addetti ai lavori piace al Nordest del vino, che ora guarda con fiducia alla conclusione dell’anno nonostante gli scenari di guerra non lascino certamente tranquilli. Sopra tutto aleggia inoltre l’incognita del prezzo delle materie prime in netto aumento (vetro ed imballaggi in primis) e, per chi esporta, il nolo alle stelle. L’impressione è che l’organizzazione fieristica sia migliorata, anche dal punto di vista dei servizi digitali – commenta Elvira Bortolomiol, vicepresidente dell’omonima azienda simbolo del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e presidente del Consorzio -, possiamo definirlo un Vinitaly della ripartenza con un sguardo rivolto al futuro.
Fonte: Nordest Economia.
Vino Nobile di Montepulciano: Germania e Nord Europa guidano l’export.
Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano torna a Dusseldorf protagonista alla Prowein. Con il 39% la Germania anche nel 2021 è il primo paese per l’export, seguita dai Paesi Bassi. In generale l’Europa rappresenta oltre il 60 per cento del mercato estero della prima Docg d’Italia. Dopo due anni torna il grande appuntamento europeo per il vino italiano.
Fonte: Cia Toscana.
CANTINARTE: VINO, ZAFFERANO E NAVELLI PROTAGONISTI A CANTINE APERTE.
Sono stati chiusi per più di 60 anni e oggi quegli spazi completamente riqualificati riapriranno le porte per accogliere gli amanti del vino. Il 28 e il 29 maggio Cantinarte, l’azienda agricola a regime biologico di Francesca Di Nisio e di suo marito Diego Gasbarri parteciperà per la prima volta a Cantine Aperte. Per farlo ha scelto la porzione della cantina che si trova a Navelli (L’Aquila) dove proprio in questi giorni si stanno completando i lavori di valorizzazione di antiche stalle e cantine che risalgono ai primi del ‘900. L’azienda nasce nel 2008 a Bucchianico (Chieti) dove oltre alla produzione di vino, i titolari si sono sempre interessati ad accogliere i food lovers italiani e stranieri in un antico frantoio del 1700.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino, in Sicilia approvato un bando da 13 milioni per “ristrutturare i vigneti”.
L’assessore della Sicilia all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea Toni Scilla ha recentemente annunciato l’approvazione di un bando dell’Ocm Vino dal valore complessivo di 13 milioni di euro riservato ai settori regionali della viticoltura e dell’enologia, e che nello specifico punta ad “adeguare la produzione viticola alle esigenze del mercato, a ristrutturare i vigneti per renderli meccanizzabili e ad apportare miglioramenti nelle tecniche di gestione dell’impianto viticolo”.
Fonte: Dissapore.
Vinitaly un mese dopo: ecco come è andata la fiera del vino.
È passato quasi un mese dall’evento e a bocce ferme tentiamo di capire come si è evoluta e come è andata la più grande rassegna sul vino giunta al suo 54° compleanno. Sicuramente Veronafiere, l’ente organizzatore di Vinitaly, può ritenersi soddisfatto. Ha venduto tutti gli spazi, non ha dovuto ritornare nessuna caparra, versata due anni prima, e pertanto gioia e gaudio. Ma come sono andate le cose veramente al Vinitaly? Abbiamo provato a capirlo analizzando in dettaglio quanto è avvenuto nella cinque giorni di eventi andata in scena dal 10 al 13 aprile.
Fonte: Italia a Tavola.
Crisanti, nella villa appena comprata anche una cantina con 90mila bottiglie di vino pregiato.
Andrea Crisanti, la festa per i 70 anni di Vittorio Sgarbi e quella cantina da 90mila bottiglie di vino all’interno della villa che ha acquistato da poco. Ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, il professore e microbiologo all’Università di Padova ha ‘svelato’ di conoscere da qualche tempo Sgarbi, e di aver partecipato, con entusiasmo, alla sua recente festa di compleanno. “Con Vittorio siamo diventati amici da qualche tempo, tanto che qualche giorno è anche venuto a vedere la villa d’epoca che ho appena comprato”. Come l’ha giudicata il critico d’arte? “Mi ha consigliato di lasciarla più simile possibile a com’è attualmente, in particolar modo per quel che riguarda la facciata principale. Ma tanto con tutti i vincoli a cui è sottoposta al massimo potrò cambiare le piastrelle del bagno…”
Fonte: Verona Oggi.
Il valore sociale delle cantine cooperative. L’esempio di Santa Maria la Palma.
La passione per la terra, l’amore per le proprie tradizioni, il desiderio di contribuire alla crescita del proprio territorio. La cooperazione vitivinicola italiana negli ultimi anni è cresciuta sempre di più, consolidandosi in una filiera avanzata e un comparto solido, rappresentando una grossa fetta del tessuto vitivinicolo italiano con circa il 60% della produzione nazionale, 5 miliardi di fatturato e più di 9 mila posti di occupazione. Storie di persone e di lavoro, di responsabilità e legame con il territorio, una relazione sempre di più legata a concetti di sostenibilità, non solo ambientale ma soprattutto sociale, etica, economica.
Fonte: Yahoo Finanza.
STAMPA ESTERA
Perelada da el salto.
El grupo inaugura su nueva gran bodega en el Empordà, a la que ha destinado 40 millones, y anuncia nuevas inversiones Perelada da el salto Cierra el último ejercicio con unas ventas de 60 millones, con un crecimiento del 7% sobre el 2020. Después de más de tres años de obras y una inversión de más de 40 millones de euros, Perelada inauguró ayer, un año después de lo previsto inicialmente a causa de la pandemia, su gran bodega del Empordà, en un acto que contó con la presencia del presidente de la Generalitat, Pere Aragonès. La gran inversión es “el punto de encuentro entre una propuesta enológica de vanguardia que pretende impulsar internacionalmente la DO Empordà y un proyecto fundamentado en la arquitectura de paisaje, la sostenibilidad, la integración en el paisaje y el territorio y en el enoturismo de primer nivel”, subrayó el presidente del Grup Perelada, Javier Suqué. El proyecto, añadió, “es un sueño hecho realidad, la apuesta y el compromiso de una familia iniciada hace 20 años con un largo paréntesis a causa la crisis financiera del 2008”. La idea se retomó en el 2015, y en el 2020 ya realizaron en ella la primera vendimia. La desviación presupuestaria respecto a lo inicialmente previsto ha superado los 10 millones de euros.
Fonte: Vanguardia.
Le Picon tom be dans l’escarcelle de l’italien Campari.
L’italien Campari reprend ses emplettes. Le groupe. qui a largement profite du succes du Spitz avec son Apéro!, vient de s’offrir pour 119 millions deuros une très vieille liqueur française, le Picon. Elle appartenait au leader mondial des spiritueux, le britannique Diageo. Criée en 1837 par Gaétan Pican, elle approche les 200 ans. Le chiffre d’affaires de Picon s’est élevé à 21,5 millions d’euros au cours de l’exercice clos en juin 2021. Le Picon, habituellement mélangé à la bière, réunit plusieurs qualités pour Campari. fi étoffe son portefeuille d’amers, qu’Il souhaite internationaliser. C’est l’occasion de faire un pas de plus en France. un marché « stratégique »à ses yeux. Vendu à 80 9i dans l’Hexagone, c’est « un des leaders de la catégorie des apéritifs amers », le reste des recettes provenant principalement du Benelux, précise Campan. Frénésie d’achat En France, Campan’ a successivement acquis la liqueurGtand Marn’eren2016,1es rhums Trois Rivières et La Mauny. après s’être offert le champagne Lallier. L’été der nier, l’Irallen a créé unecoentreprise á 50/50 pour la ente de vins et liqueurs en ligne avec Moét Hennessy, la filiale didlée aux vins et spiritueux du numéro un mondial du luxe, LVMFI (proprlémlredes v Echos a). Peu avant Laitier, le groupe avait acheté Baron Ph’llppede Rothschild Prarce Distribution, un spécialiste de la distribution en France devins, champagnes etspintueuxet distributeur des produits de l’entreprise milanaise en France.
Fonte: Echos.
La DO y la patronal del cava critican las formas de Freixenet pero aceptan debatir.
Codorníu defiende la apuesta por la calidad sin cerrarse a posibles cambios normativos. Varias voces muy significativas del sector del cava respondieron ayer a la propuesta de Freixenet publicada en La Vanguardia de flexibilizar las normas del Consejo Regulador de la DO Cava para mejorar la productividad de los agricultores y las bodegas y aprovechar las oportunidades de crecimiento del mercado. Javier Pagés, presidente del consejo, dijo que “todas las propuestas son consideradas, pero hay que evitar disparar por fuera de forma aislada porque unir al sector es muy difícil”. Entre las peticiones de Freixenet se encuentran las de aumentar el límite de producción de uva por hectárea, admitir nuevas variedades en la DO y permitir que se pueda llamar también cava a los espumosos jóvenes, con menos de nueve meses en bodega. Pagés, ex consejero delegado de Codorníu, apuntó que el cava está creciendo tanto en volumen como en valor y resaltó que es importante preservar la línea de apuesta por la calidad. También recordó que todo lo que se ha hecho hasta ahora desde el consejo se ha basado en un fuerte consenso y buscando y encontrando muchas veces la unanimidad. Obviamente, Freixenet no la tiene ahora y todos los posibles cambios -y el resto de los sugeridos por la mayor bodega de cava- serían muy relevantes
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 10 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Pelloni e Bonaccini al “duello” delle ciliegie – Ciliegia di Vignola, è lite sul web Pelloni e Bonaccini si scontrano.
E la singolare e vivace polemica che si è scatenata tra l’ex sindaco di Vignola Pelloni, ora consigliere regionale, e il presidente della Regione Stefano Bonaccini sul tema ciliegie di Vignola. Ciliegia di Vignola, è lite sul web Pelloni e Bonaccini si scontrano L’attuale consigliere comunale e regionale: «Sponsorizza duroni pugliesi…» II governatore lo bacchetta: «Ecco cosa facciamo per la nostra eccellenza». Un acceso botta e risposta è andato in scena sui social tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il vignolese Simone Pelloni, consigliere comunale e regionale del gruppo Lega. Ad aprire il fuoco è stato proprio l’ex sindaco di Vignola, attaccando una foto pubblicata da Bonaccini, che in visita alla fiera agroalimentare Macfrut di Rimini ritrae diverse ceste duroni.
Fonte: Gazzetta di Modena.
D’Alema e il vigneto in Umbria Dai soldi di Nettis al fondo estero.
Dai soldi di Nettis al fondo estero [imprenditore, che ha transato 35 milioni con Eni, nel 2011 ha investito mezzo milione nell’azienda vinicola Poi ha venduto le quote per30mila euro. L’ex premier: «Nessun giallo, Nettis ha avuto più di quanto ha messo». Tra le pieghe della storia dei 35 milioni di euro pagati da Eni alla misteriosa società Blue Power dell’imprenditore Francesco Nettis, c’è anche quella di un’azienda agricola dal nome francese ma con sede in Umbria, in provincia di Terni. Si tratta della Madeleine, l’impresa produttrice di vini della famiglia di Massimo D’Alema. Tra i cui soci fino al 2018 c’era proprio Nettis, il protagonista principale dell’affare tra Eni e Blue Power svelato da ieri da Domani.
Fonte: Domani.
Un sorso di storia, direttamente dai colli trevigiani.
La storia si nasconde, come fosse il fiume del tempo che carsicamente si cela là dove non t’aspetti e riemerge con fragranze di fiori e bagliori di sole in un bicchiere. Tutto questo – oltre al mai trascurabile piacere del vino – è l’Incrocio Manzoni dei Conti Collalto. Cominciamo dall’uva: è Incrocio Manzoni bianco nato dagli esperimenti di ibridazione che un monumento della nostra ampelografia come il professor Luigi Manzoni, direttore della scuola enologica di Conegliano, condusse a cavallo degli anni Trenta del secolo scorso. E Riesling Renano per Pinot Bianco e già questo definisce la personalità del vino tra il semi aromatico e l’elegante finezza. È ormai confinato in un areale post asburgico tra il Trevigiano e il lago di Caldara, ma qui nelle colline venete dove ormai vino è sinonimo di Prosecco c’é chi ne ha conservato la memoria e aumentato la qualità.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
I vitigni bio garantiscono la purezza La storia di quest’azienda inizia nel 1938 con la coltivazione per la vendita delle uve tipiche della zona, Tintilia, Montepulciano e Moscato Bianco. Poi, nel 2016, Michele e Pierluigi Travaglini, nipoti del fondatore e terza generazione al timone, hanno deciso che era il momento di cambiare per dar vita ad una produzione propria e di qualità, forti dei loro venti ettari coltivati in regime biologico, puntando a valorizzare ogni singolo vitigno con vinificazioni in purezza. Di particolare interesse il Tintilia, vitigno protagonista del rilancio vitivinicolo del Molise che in questa versione si mostra di un intenso e luminoso rubino; profumi di rosa canina, iris e lavanda incorniciano un profilo mediterraneo disegnato da salvia, alloro, amarene e more, con sfumature speziate su sentori di sottobosco. Bocca succosa, tannini incisivi e piacevole scia fresco-sapida.
Fonte: Messaggero.
Vignaioli indipendenti. A Castiglione in Teverina il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha selezionato. 30 produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.
Fonte: Tempo.
Igt Bianco Lapis Lunae e Solstitium. L’Istituto Agrario Sereni di Roma porta i suoi vini al successo.
Hanno raggiunto un punteggio superiore agli 80/100, i vini Lazio Igt Bianco 2021 Lapis Lunae e Solstitium, prodotti dall’istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma, nel 6° Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia. Un riconoscimento attribuito da enologi del CREA e da esperti del settore vitivinicolo.
Fonte: Tempo.
14 e 15 maggio. «Beviamoci Sud» Il meglio dei vini del meridione.
Torna due anni all’hotel Villa Pamphili a Roma (via della Nocetta 105), il 14 e 15 maggio la manifestazione «Beviamoci Sud a Roma!», quarta edizione dell’evento dedicato ai grandi vini del Sud Italia. Un’occasione unica per degustare, attraverso banchi di assaggio e seminari, tutte le eccellenze vinicole di un territorio culla, da tempi immemori, di grandi vini dalla inconfondibile personalità, intrisi di storia, cultura e territorialità unica al mondo. Il Sud Italia è un’area ricchissima di vitigni nativi, terroir diversi, climi e tradizioni vinicole ben distinte, come Nero d’Avola, Gaglioppo, Maglioppo, Cesanese, Greco Bianco, Primitivo, Aglianico, Nerello Mascalese, Cannonau, Malvasia Puntinata, Susumaniello, Bombino, Carricante, il Fiano, la Falanghina, solo per citarne alcuni.
Fonte: Tempo.
Sangiovese e bianchi di Romagna I vignaioli si raccontano.
I vignaioli indipendenti raccontano vini e territori il14 maggio nella prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo” organizzato dalla FM. Diciotto gli appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro quotidiano tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile in tutte le sue fasi sono infatti i valori che accomunano gli oltre 1.400 associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per la compagine romagnola, composta da 24 produttori dal Riminese fino alle porte di Bologna, l’appuntamento di sabato sarà proprio sul “trattino” fra Emilia e Romagna, ovvero a Ozzano dell’Emilia nel verde della cantina Palazzona di Maggio (in via Panzacchi, 16).
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Le «Vigne da Sogno»: serate di degustazioni e musica a Casatico.
Vista sul castello di Torrechiara Le «Vigne da Sogno»: serate di degustazioni e musica a Casatico. Langhirano Musica e vino, binomio divino. A Dioniso, dio greco considerato l’inventore del vino, viene ricondotta anche la musica intesa come forza seducente, capace di muovere sentimenti e passioni. In fondo entrambi rappresentano dei piaceri e quando interagiscono o sono fruiti contemporaneamente l’atmosfera e gli animi si distendono e si rinfrancano. Se poi a fare da sfondo all’incontro tra musica e vino è una vigna della bella collina parmense che con lo sguardo accarezza il castello di Torrechiara in tutta la sua magnificenza, il coinvolgimento diventa multisensoriale, quasi un sogno ad occhi aperti.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Con Calici sotto il Castello cena a base di Lambrusco.
Nuovo appuntamento con “Calici sotto il Castello!”. Aies Delta del Po e Degusteria Divina organizzano domani alle 20.15 una cena degustazione nella quale verranno proposti quattro vini abbinati a quattro piatti. Si potranno degustare tre Lambrusco delle province di Modena, Parma e Mantova e un “intruso”. Le testimonianze relative all’esistenza del Lambrusco partono da lontano: già duemila anni fa Virgilio, originario del Mantovano, nella sua quinta bucolica parla della vitis labrusca. Con i suoi 400 milioni di bottiglie è il vino rosso italiano più venduto in Italia ed esportato al mondo. Guidati dai maestri enogastronomi sommelier di Aies Delta del Po si potranno scoprire le proposte pensate dalla Degusteria Divina per la serata, per vivere insieme un evento unico.
Fonte: Nuova Ferrara
Rùfina, una delle terre simbolo peril Chianti.
Zona meno conosciuta ma dalle grandi peculiarità: 22 produttori per 750 ettari e 3,5 milioni di bottiglie ogni anno Consorzio in vetrina a Milano per presentare il nuovo marchio chiamato Terraelectae Un momento storico, quello della presentazione, nella splendida sala Cenacolo del Museo nazionale Scienza e tecnologia di Milano, sorto negli spazi dell’antico monastero olivetano – quella che era la più vasta area cimiteriale della Mediolanum romana, interamente decorata con stucchi e affreschi di Pietro Gilardi tra il 17 09 e il 17 12 — di Terraelectae, marchio volontario di concezione e proprietà dei produttori aderenti al Consorzio Chianti Rùfina, che rappresenta la sua apoteosi qualitativa. Del resto il territorio della Docg Chianti Rùfina è un comprensorio magari non ancora sufficientemente conosciuto ma di grande peculiarità, come sottolineato dal presidente del consorzio, Cesare Coda Nunziante, coadiuvato nella conduzione del tasting da Gabriele Gorelli, primo Master of wine italiano.
Fonte: Nuova Ferrara.
Difficile effettuare una scelta: ogni vino ha un sapore unico.
Dalle diverse cantine dei soci escono Docg Riserva assolutamente da provare Ecco una lista delle migliori produzioni di questo marchio Ecco le bottiglie di Chianti a marchio Terraelectae: Rùfina Docg Riserva Poggio Diamante 2018 di Marchesi Gondi, ribes nero e fiori rossi, sapido-salino alla bocca; Rùfina Docg Riserva Vigneto Poggio Gualtieri 2018 Fattoria di Grignano, mirtilli, ginepro, salvia, tannini salati; Rùfina Docg Riserva Vigna alla Stele 2018 di Agricola Frascole, Presentazione di Terraelectae al Museo Scienza e tecnologia lampone, chinotto, sapido e balsamico alla bocca; Rùfina Docg Riserva Vigna Colonneto 2018 di Villa Travignoli, gelso rosso, note di erba appena tagliata, rosa canina, sapido-salato alla bocca.
Fonte: Nuova Ferrara.
Cantina Pettyrosso in luce alla due giorni di Parma.
Grande successo nei giorni scorsi a Parma per la Cantina ferrarese Pettyrosso. Per un fine settimana la cantina di Montesanto (frazione di Voghiera) è stata protagonista nella stupenda cornice parmigiana di piazza Ghiaia della fiera di settore marchiata Maria Lombardi Eventi, Edicta Eventi e Promossa da Promo Piazza Ghiaia. Un evento dedicato al mondo viticolo-enologico e allo street food glam e gourmet. II sommelier Simoni a Parma Alla manifestazione hanno partecipato aziende provenienti da Nord a Sud dello stivale e la cantina voghierese che era presente alla kermesse.
Fonte: Nuova Ferrara.
Wein Tour, l’edizione dedicata ai vini bianchi Due giorni tra sommelier, critici e prodotti locali.
In alto i calici… torna a Cattolica l’appuntamento con il Wein Tour, che sancisce ufficialmente l’inizio della stagione estiva. L’edizione 2022 sarà dedicata alla riscoperta dei vini bianchi, che saranno i protagonisti assoluti delle masterclass, gli attesi momenti formativi dedicati ai wine lover, sommelier e a chiunque si voglia approcciare al mondo del vino. I relatori sono di alto livello: Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier e wine writer per diverse testate giornalistiche di settore e autrice di libri dedicati al mondo delle bollicine italiano, europeo e mondiale; Giorgio Melandri, noto giornalista e critico enogastronomico, nonché vicepresidente del consorzio Modigliana, Stella dell’Appennino e oggi anche produttore con la sua cantina Mutiliana; e il ‘principe dei sommelier’ Bruno Piccioni.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Il vino alla ricerca di nuovi mercati Materie prime e noli impattano sui costi.
II settore è alle prese con la carenza di vetro e cartone Pittaro: «I rincari dei prezzi ci stanno penalizzando». Archiviato il Vintaly, la cui “formula” per gli addetti ai lavori è piaciuta al Nordest del vino che ora guarda con fiducia alla conclusione dell’anno. Ma sopra tutto aleggia l’incognita del prezzo delle materie prime in netto aumento (vetro ed imballaggi in primis) e, per chi esporta, il nolo alle stelle. «L’impressione è che l’organizzazione fieristica sia migliorata, anche dal punto di vista dei servizi digitali – commenta Elvira Bortolomiol, vicepresidente dell’omonima azienda simbolo del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e presidente del Consorzio -, possiamo definirlo un Vinitaly della ripartenza con uno sguardo rivolto al futuro. Il momento è certamente complesso ma il mercato continua a premiare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, nostro prodotto simbolo.
Fonte, Messaggero Veneto.
«Bisogna unire i produttori di Levante e Ponente» – Svolta per i viticoltori liguri: «Uniamo levante e ponente».
L’incontro con l’assessore regionale Alessandro Piana Svolta per i viticoltori liguri «Uniamo levante e ponente» La proposta lanciata dal Consorzio spezzino all’assessore Alessandro Piana L’obbiettivo è rafforzare l’immagine del prodotto dell’intero territorio regionale. II messaggio in bottiglia è stato scritto per arrivare a una svolta storica nel mondo dei viticoltori della Liguria. Si punta alla creazione di un tavolo tecnico che unisca produttori da Ponente a Levante per rafforzare l’immagine del prodotto regionale, garantire ulteriori spazi di manovra allargando la possibilità di coltivare nuove tipologie di uve. La richiesta di unire i due lati della Liguria costituendo un gruppo di lavoro formato da Regione, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comuni e Consorzio che rappresenta i produttori da Luni fino alle Colline di Levanto è stata ufficialmente consegnata a Alessandro Piana assessore regionale all’agricoltura che ieri pomeriggio ha incontrato alcuni rappresentanti del Consorzio presieduto da Andrea Marcesini che raccoglie 70 produttori che spaziano dalle colline del Sole fino ai vigneti delle 5 Terre.
Fonte, Nazione La Spezia.
Torna Winearound, le eccellenze in tavola.
Torna Winearound in Riviera, l’evento enogastronomico organizzato dal Comune in collaborazione con l’Enoteca d’Italia del Touring club. Un viaggio fra le varie eccellenze del territorio che si svolgerà il 3 e 4 giugno all’interno dell’area verde di proprietà della Casa Valdese a Vallecrosia. La manifestazione ha sempre raccolto centinaia di partecipanti interessati alle varie produzioni vinicole ma anche ai prodotti dei vari territori italiani. «Verranno sistemati numerosi stand — si legge in determina— Gli espositori liguri e piemontesi potranno vendere i propri prodotti enogastronomici ma anche somministrarli direttamente al pubblico in una sorta di degustazione tipica.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Lambrusco Experience anteprima della Festa.
Si è tenuta nel weekend a Casaviadana la prima “Lambrusco Experience”: degustazioni guidate a cura dell’Osservatorio del lambrusco, in preparazione della Festa del vino tipico, che animerà il centro cittadino tra due fine settimana. Gli chef Pro Loco hanno curato il servizio paninoteca.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Origini dei nostri vigneti nel mare del Monferrato.
Geologia e Vini. Tema dibattuto nel convegno svoltisi nel Salone Vitoli Origini dei nostri vigneti nel mare del Monferrato. Si è parlato di “Vigneti nel mare del Monferrato” nell’ambito del convegno Geologia e Vini, tenutosi a fine aprile durante la presentazione della Mappa I Cru di Enogea “Zone e Vigneti del Monferrato Casalese” realizzata da Alessandro Masnaghetti per conto del Consorzio di tutela vini delle Colline del Monferrato Casalese Un titolo che rimanda alle origini del Monferrato quando, milioni di anni fa, questo territorio, ove ora sorgono ridenti vigneti, era interamente ricoperto dal mare.
Fonte: Monferrato.
Abaccabianca 2022 il 14 e il 15 maggio a Palazzo Callori.
Nel weekend In degustazione 180 vini Abaccabianca 2022. Il 14 e il 15 maggio a Palazzo Callori. Dal Gavi al Timorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino: i vini bianchi del Piemonte saranno protagonisti sabato 14 e domenica 15 maggio a Vignale Monferrato per Abaccabianca 2022, l’evento itinerante che porta in scena la produzione delle migliori etichette a bacca bianca piemontesi. Lo organizza l’Associazione Italiana Sommelier Piemonte con la delegazione di Asti, guidata da Paolo Poncino, anche ideatori di questa manifestazione che torna dopo due anni di pausa forzata. La quinta edizione sarà ospitata in uno dei più bei palazzi del Monferrato, Palazzo Callori, per concessione della Regione Piemonte e con il patrocinio del Comune di Vignale Monferrato.
Fonte: Monferrato.
Il consorzio del Primitivo parteciperà al “ProWein”.
Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. Il Consorzio di Tutela – l’unico consorzio pugliese presente – all’interno dello spazio Regione Puglia — Unioncamere (Hall 17 /E59Desk 28) sarà a disposizione per far degustare le varie sfaccettature del Primitivo di Manduria. «L’evento di a Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta del settore a livello internazionale e, dopo due anni di stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo — dichiara Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
II Primitivo di Manduria per la prima volta al ProWein di Düsseldorf.
Dal 15 al 17 maggio 2022 il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà perla prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. D Consorzio di Tutela — l’unico pugliese presente — all’interno dello spazio Regione Puglia — Unioncamere (Hall 17 /E59 — Desk 28) sarà a disposizione per fat degustare le varie sfaccettature del Primitivo di Manduria. “L’evento di Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta a livello internazionale e, dopo due annidi stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo.
Fonte: Repubblica Bari.
Vino, scoppia la guerra dei Chianti Le nuove regole dividono le aziende.
La Regione Toscana non fa passare la Gran Selezione. Nove cantine di Rufina sul mercato con la loro «riserva». Uno a zero per il Chianti Classico nella partita sulla Gran Selezione. La Regione rinvia la richiesta del Chianti docg di introdurre anche nella propria gamma la tipologia «top» che tanto successo ha regalato al Gallo Nero come livello di qualità al vertice della piramide di protezione. Ma è un rinvio che sa già di sentenza, visto che «in occasione delle consultazioni tenutesi con la filiera vitivinicola regionale non si è registrato il necessario consenso sulla proposta», si legge in una nota della giunta regionale che illustra le modifiche approvate al disciplinare del Chianti docg, il «Chianti grande» da 15mila e passa ettari che danno quasi 100 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 400 milioni di euro. Insomma, il Vigneto Toscana non ci sta.
Fonte: Nazione Toscana.
Valpolicella, gara all’Unesco – Valpolicella, al via la gara al marchio Unesco.
Partita la campagna per il marchio di appassimento delle uve Valpolicella, gara all’Unesco. La tecnica di appassimento delle uve sari in lizza con altre 69 candidati. E il Comitato promotore cerca il sostegno di enti e categorie, anche coni social Valpolicella, al via la gara al marchio Unesco Tutti invitati a scrivere storie o fare disegni, inviare messaggi, condividere contenuti su Twitter, Facebook, Instagram, TikTok. Si parte. Dalle comunità. E sui social, promuovendo l’hashtag %appassimentounesco collegato a foto, storie, video. Il Comitato promotore della candidatura della tecnica di appassimento delle uve della Valpolicella a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco chiama a raccolta giovani e adulti, bambini e nonni, realtà imprenditoriali e associative, scuole e altre istituzioni dell’intera denominazione che conta 8.600 ettari di vigneto e 19 Comuni da ovest a est, da Sant’Ambrogio a Cazzano di Tramigna, per attivare un percorso di partecipazione attiva necessario a sostenere la candidatura Unesco.
Fonte: Arena.
In uscita la guida Lonely Planet sulle Colline del Prosecco.
La guida uscirà ufficialmente il 19 maggio e sarà presentata il giorno stesso al Salone del libro di Torino e il 23 con un grande evento a Castelbrando sulle colline. Ma Zaia gioca d’anticipo e posta sui suoi social la copertina di “Treviso e le colline del Prosecco” nuova nata in casa Lonely Planet. »11 sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene protagonista di una guida della Lonely Planet Italia, la casa editrice specializzata in guide turistiche di tutto il mondo – spiega Zaia – Uscirà a giorni, in italiano e inglese. La famosa casa editrice australiana fondata nel 1972 vanta una potenziale community da 59 milioni di appassionati, e al tempo stesso sarà uno spot nelle librerie e nei punti specializzati di un mondo sempre più affamato di nuove mete.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Marco Vian – Il gin coi sapori della laguna.
Marco Vian, trentenne moglianese, di ritorno da Barcellona elabora un distillato di piante e di erbe: carciofi e salicornia, le delizie di Sant’Erasmo, l’orto di Venezia. «Volevo innovare gli aperitivi con un prodotto che raccontasse il territorio» D gin coi sapori della laguna «IL GIN DEI SOSPIRI NASCE CON LA DISTILLAZIONE DI CARUOR,11MO LIMONATO, GINEPRO, BASILICO, CARDO E SAL)CORNIA CHE NASCE SOTTO IL LIVEl10 DEL MARE». «Il mio gin? Sa di laguna». Tornano a casa. Dalle capitali d’Europa, da esperienze metropolitane. E lo fanno guardando con occhi nuovi la campagna, i fiumi, la terra. Giovani agricoltori che conoscono il mondo, che hanno vissuto all’estero e propongono un modo glocal di guardare anche al mestiere della terra. Oppure distillatori, cuochi. Tutti con un obiettivo
Fonte: Gazzettino Treviso.
Viticoltura intensiva del Soave YouTube censura il docufilm.
È stato realizzato dai ragazzi di una classe superiore di San Bonifacio Il Pd Veneto: «Siamo con loro». E Beppe Grillo lo posta sul suo blog Viticoltura intensiva del Soave YouTube censura il docufilm. Apocalypse wine è un cortometraggio che cerca di mettere a fuoco il cambiamento del rapporto tra uomo e paesaggio, nell’ottica della coltura intensiva della vigna. O forse sarebbe più appropriato parlare al passato: Apocalypse wine “era” un cortometraggio. L’avevano realizzato gli studenti dell’istituto tecnico Dal Cero di San Bonifacio (Verona), nell’ambito di un concorso. Ma dopo 4.500 visualizzazioni YouTube l’ha rimosso. E ora questi adolescenti stanno provando sulla loro pelle il peso della censura. Un risultato l’ha prodotto, questa cancellazione senza contraddittorio. Perché si sta muovendo la politica. Beppe Grillo ha pubblicato il video di 12 minuti sul suo blog, e i consiglieri regionali del Pd in Veneto denunciano apertamente la censura.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Lonely Planet fa viaggiare nel Proseccoshire – Treviso e le colline del Prosecco nella guida pocket Lonely Planet.
Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco», promette la quarta di copertina di “Treviso e le Colline del Prosecco”, guida poket Lonely Planet disponibile nelle librerie e online dal 19 maggio. Treviso e le colline del Prosecco nella guida pocket Lonely Planet Il volume firmato da Denis Falconieri per la Edt sarà disponibile dal 19 maggio Tanti itinerari con indicazioni utili accompagnati dalle fotografie. “Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco”, promette la quarta di copertina di “Treviso e le Colline del Prosecco”, guida pocket Lonely Planet che sarà disponibile nelle librerie e online dal prossimo 19 maggio
Fonte: Tribuna Treviso.
Tendenze vino per il 2022, tra sostenibilità ed enoturismo.
Con il ritorno di Vinitaly dopo la pausa per la pandemia, è di nuovo il momento di parlare di tendenze nel settore enologico per il 2022. Prodotto d’eccellenza Made in Italy, il vino ha un ruolo fondamentale per l’economia della Toscana. Come molti altri settori, anche quello enologico è influenzato dai temi del momento, tra cui ripresa post-pandemia e impegno green. Ecco allora i trend del 2022 da tenere d’occhio per gli appassionati di vini. Se fino a pochi anni fa i vini green e biologici erano visti come un prodotto di nicchia, oggi richiesta e produzione aumentano a ritmi considerevoli. Negli ultimi tre anni, infatti, sono cresciuti ben del 60% all’interno del mercato enologico italiano.
Fonte: La Gazzetta di Lucca.
Vino, scoppia la guerra dei Chianti. Le nuove regole dividono le aziende.
La Regione Toscana non fa passare la Gran Selezione. Nove cantine di Rufina sul mercato con la loro “riserva”. renze, 10 maggio 2022 – Uno a zero per il Chianti Classico nella partita sulla Gran Selezione. La Regione rinvia la richiesta del Chianti docg di introdurre anche nella propria gamma la tipologia “top” che tanto successo ha regalato al Gallo Nero come livello di qualità al vertice della piramide di protezione. Ma è un rinvio che sa già di sentenza, visto che “in occasione delle consultazioni tenutesi con la filiera vitivinicola regionale non si è registrato il necessario consenso sulla proposta”, si legge in una nota della giunta regionale che illustra le modifiche approvate al disciplinare del Chianti docg, il “Chianti grande” da 15mila e passa ettari che danno quasi 100 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 400 milioni di euro. Insomma, il Vigneto Toscana non ci sta. Anche perché, spiega ancora la nota, “accogliendo le indicazioni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestale, la Giunta non ha ritenuto opportuno esprimersi fino a che non sarà concluso il procedimento attivato dal Consorzio del Vino Chianti Classico per ottenere la protezione esclusiva europea della menzione tradizionale “Gran Selezione” attualmente pendente al Ministero”. E a complicare le cose per il Chianti c’è anche il sapore di una mini-guerra interna. Scintilla che scocca da Rufina, la zona del “Chianti più alto”, guarda caso proprio la casa di Giovanni Busi, presidente del Consorzio Chianti. Ebbene, nel Chianti Rufina nove aziende – ma già altre quattro si sono accodate – sulle venti totali hanno appena lanciato una mini-rivoluzione che guarda sempre più alla Francia. Con un prodotto nuovo. Si chiama “Terraelectae”, riserva che supera di slancio la Gran Selezione: se questa vuol essere l’espressione delle migliori uve dell’azienda, quella punta sul “cru”, sulla singola vigna. E su una sola uva, il principe Sangiovese individuato come genius loci del meglio di questi 12mila …
Fonte: LaNazione.it.
Riqualificazione Ocm Vino. Scilla: “Bando da 13 milioni per migliorare la qualità dei vigneti”.
«In pubblicazione nelle prossime ore il bando dell’Ocm Vino per la qualificazione della viticoltura e dell’enologia in Sicilia che punta ad adeguare la produzione viticola alle esigenze del mercato, a ristrutturare i vigneti per renderli meccanizzabili e ad apportare miglioramenti nelle tecniche di gestione dell’impianto viticolo». Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Toni Scilla. «La Sicilia vanta oggi, oltre che un inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico, anche un konw how in fatto di biodiversità e sostenibilità. Con 40 mila ettari è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica e integrata – continua l’assessore
Fonte: SiciliaNews24.
Vino e cantine, dopo la blockchain l’innovazione punta sul metaverso.
Dopo la blockchain, il metaverso. L’innovazione nel mondo del vino e delle cantine esplora nuove realtà e sbarca anche nel mondo degli Nft, non fungible token. Tra le aziende apripista, come lo fu nel 2016 con la blockchain (insieme ad altre cantine italiane come la Ricci Curbastro in Franciacorta, la Ruffino in Toscana, la Michele Chiarlo in Piemonte e Torrevento in Puglia) c’è la cantina Placido Volpone. Grazie al supporto di EY, l’azienda di Ordona (Foggia) ospita i propri clienti anche nel metaverso: le famiglie Placido e Volpone raccontano la loro storia ed interagiscono sia fisicamente che in maniera virtuale col pubblico. La realtà e il metaverso si intrecciano anche nell’introduzione degli nft: ai clienti verranno assegnati degli oggetti digitali tracciati in blockchain e rappresentanti dei precisi ceppi delle vigne, con l’indicazione delle coordinate (latitudine e longitudine).
Fonte: Corriere.
Vino, Fabio Zenato nuovo presidente del Consorzio Lugana Doc.
Cambio al timone della denominazione che ha fatto registrare la maggiore crescita nel panorama enologico italiano. Novità al timone del Consorzio Lugana Doc, denominazione-rivelazione del panorama enologico italiano, capace nonostante la pandemia di crescere sia nella produzione (nel 2021 27.640.400. bottiglie, +12,43% rispetto al 2020) sia sul mercato. Il Cda ha eletto nuovo presidente Fabio Zenato, titolare con il fratello Paolo dell’azienda di famiglia ‘Le Morette’.
Fonte: Il Giorno.
Vino, Consorzio Chianti vola in Germania con 100 produttori.
Oltre 150 etichette in rappresentanza di più di 80 produttori del territorio e 33 desk aziendali saranno presenti al Prowein 2022, in programma a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio. Il Consorzio Vino Chianti ritorna finalmente in presenza, dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, alla fiera tedesca che rappresenta un’importante vetrina per le eccellenze del territorio. L’ultima edizione dell’evento risale al 2019. Per l’occasione il Consorzio Vino Chianti sarà presente in due diverse modalità: 33 aziende aderenti proporranno le loro etichette in degustazione grazie ad un’autonoma postazione all’interno dello stand consortile dedicato alla denominazione.
Fonte: Reportpistoia.
Vino, 8mila bottiglie francesi raggiungeranno New York con una nave a vela.
Una nave a vela partita dall’Europa sta trasportando 8 mila bottiglie di vino francese fino al porto di New York. Ottomila bottiglie di vino francese che, dalle coste europee, salpano alla volta di New York. Nulla di strano, direte voi: il concetto di commercio è vecchio di qualche migliaio di anni, e le vendite transatlantiche avvengono praticamente tutti i giorni. Vero, ma ciò che rende particolare questa traversata è che avviene tutta a bordo di una nave a vela. I gemelli Jacques e Olivier Barreau hanno infatti costruito la Grain de Sail per circa 1,5 milioni di euro come parte del loro impegno per rendere la navigazione transatlantica più sostenibile e, sebbene la barca ospiti un piccolo motore fuoribordo (obbligatorio per legge per l’attracco nei porti a stelle e strisce), il viaggio in questione è stato finora interamente alimentato dall’energia eolica.
Fonte: Dissapore.
I cru del Barolo? Non sono mai troppi.
Nella cantina Giovanni Rosso ho avuto il privilegio di assaggiare una delle bottiglie più richieste dal mercato. E ho provato dalla botte le annate che vanno dalla 2021 alla 2018 che sta per debuttare: un poker d’eccellenza. Cannubi o Vigna Rionda? Per gli appassionati veri di Barolo il dibattito è a questi livelli, per capirci, anche se qualcuno paventa che i cru nella terra del Barolo siano tanti, troppi. Che dire? La proliferazione esagerata dei cru non è un modello perseguibile… ad eccezione del Barolo, perché le differenze distintive non sono mai troppe: esistono come i nomi e cognomi che portiamo.
Fonte: La Repubblica.
Nuova cantina per Pio Cesare, resta in centro ad Alba.
Pio Cesare è una delle aziende vitivinicole più storiche delle Langhe, unica cantina urbana nel centro storico di Alba (Cuneo). Fondata nel 1881 oggi è alla quinta generazione e non ha mai smesso di raccontare il suo territorio attraverso la produzione artigianale dei suoi vini e in particolare attraverso il Barolo Pio e il Barbaresco Pio, etichette-icona dell’azienda da oltre 140 anni a conduzione familiare.
Il Barolo Pio 2018 e il Barbaresco Pio 2018, presentati a Roma, aggiungono un capitolo importante alla coerenza di questa storia di vino.
Fonte: ANSA.
Vignaioli in mostra alla Palazzona Degustazioni e assaggi alla ’cieca’.
Prima edizione, sabato alla cantina Palazzona di Maggio per la rassegna de ‘Il sabato del vignaiolo’ promosso dalla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi). Diciotto appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile. La compagine romagnola che riunisce 24 produttori, dal riminese alle porte di Bologna, dà appuntamento sulla collina di Ozzano dove, dalle 11 alle 20, oltre alle 25 cantine della nostra regione, saranno presenti anche una quindicina di cantine delle delegazioni Fivi di Alessandria e dell’Alto Piemonte. In programma degustazioni libere e guidate, gare di assaggio ‘alla cieca’ e abbinamenti alla gastronomia.
Fonte: Il Resto del Carlino.
STAMPA ESTERA
Sed de vino y negocio en Ciudad Real tras la pandemia.
Arranca en Ciudad Real la XI edición de Fenavin, la primera tras el parón por el virus. Cerca de 2.000 bodegas y 18.000 compradores se citan desde mañana en un encuentro con vocación exterior. “La mejor forma de que surjan acuerdos es juntar a dos personas y que se miren a los ojos”, dice el director de la feria, Manuel Juliá POR MIGUEL ÁNGEL PALOMO CIUDAD REAL IFÍCIL HACERSE. Da una idea si no se ha pisado nunca esta moqueta. El 95% del territorio nacional representado en un mar de vino que inunda carpas y pabellones feriales. Una ciudad de 70.000 habitantes convertida en capital de un sector que trata de recuperar el tiempo perdido. El gran evento monográfico en torno al vino regresa como primer Fenavin en año par y toca volver a arremangarse. Casi 2.000 referencias entre cooperativas y bodegas, unos 18.000 compradores (3.700 de 80 países distintos), más de 7.000 reuniones de trabajo ISEi). DE VINO Y NEGOCIO EN CIUDAD REAL TRAS LA PANDEMIA “LAS RELACIONES SE HAN ENFRIADO CON LAS VIDEOCONFERENCIAS”, SUBRAYA JULIA previstas, 30.000 metros cuadrados… Los números hablan: Fenavin es todo músculo. Por no hablar de su dimensión empresarial: grandes grupos, pymes o bodegas de pago. «El vino nacional está más representado en Fenavin que en ninguna otra feria», ratifica su director, el periodista y escritor Manuel Juliá Dorado.
Fonte: El Mundo.
Freixenet pide flexibilizar las normas de la DO Cava para impulsar el sector.
La bodega propugna cambios ante el avance de otros espumosos como el prosecco Nuevas variedades de uva, más producción y permitir llamar cava a los espumosos jóvenes entre las propuestas. Henkell Freixenet, líder mundial de la categoría de los vinos espumosos, considera que ha llegado el momento de flexibilizar las normas de la Denominación de Origen (DO) Cava y así lo propondrá próximamente al nuevo consejo regulador que salga elegido tras su renovación en el mes de julio. “El cava tiene que recuperar el terreno perdido en los últimos años y para eso deberíamos retocar los reglamentos para adaptarlos al avance de la competencia y ala realidad de la viticultura actual”, dice Pedro Ferrer, vicepresidente y consejero delegado de Grupo Freixenet. La propuesta de cambio se produce en un contexto de división de un sector que nunca ha estado muy unido y que convive con la escisión de las bodegas agrupadas en Corpinnat y con Clàssic Penedès, de la DO Penedès. Pero el éxito brutal de otros espumosos como el prosecco, que no para de ganar terreno al cava, y el potencial de crecimiento del sector han llevado a Freixenet a propiciar una revolución que quieren que beneficie a todos los involucrados. Por eso Ferrer buscará apoyos para que su iniciativa tenga el máximo consenso. Freixenet cree que debería haber más flexibilidad en las variedades de uva permitidas para elaborar cava e introducir “moscatel y alguna otra”. La bodega propone también que haya cambios en el rendimiento por hectárea, que ahora es de 12.000 kilos de uva, con la opción de subir a 15.000 o bajar a 10.000.
Fonte: Vanguardia.
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A risentirci a domani.