Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 9 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
II Prosecco Docg brinda a crescita e sostenibilità.
Un 2021 in forte crescita per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni (+18% sul 2020) – Frassoldati a pag. 21 Tagliato un duplice traguardo: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni di euro di Lorenzo Frassoldati II Prosecco Docg brinda a crescita e sostenibilità. ELVIRA BORTOLOMIOL, PRESIDENTE DEL CONSORZIO «Risultati frutto del grande sforzo affrontato per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato, la ricerca di nuovi canali di vendita e innovazione» NUMERI IN FORTE crescita nel 2021 per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, cioè il vertice qualitativo del sistema Prosecco prodotto in 15 comuni sulle colline tutelate dall’Unesco da 192 case spumantistiche, 442 vinificatori e 3400 famiglie di viticoltori. La denominazione taglia un duplice traguardo: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni di euro, +18% sull’anno precedente. «I dati parlano di un traguardo raggiunto, quello del deciso aumento di valore del nostro prodotto», afferma Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Distretti da export, brillano il vino e la filiera dell’olio.
Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agro-alimentari italiani si chiudono con un bilancio positivo, superando la cifra di 22 miliardi di euro e realizzando un aumento del 9,2% rispetto all’anno precedente. Il trend di crescita prosegue ininterrotto dal 2010 e non si è arrestato neanche durante la pandemia; al contrario gli altri distretti manifatturieri italiani hanno realizzato un rimbalzo maggiore (+20,3%) dopo la forte battura d’arresto del 2020. La dinamica è in linea con l’evoluzione delle esportazioni italiane di cibi e bevande, che hanno superato nel 2021 il traguardo dei 50 miliardi di euro. Sul risultato influisce anche una dinamica di rialzo dei prezzi alla produzione: l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le industrie alimentari ha infatti registrato una crescita del 2,6% nel 2021 rispetto all’anno precedente, con un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno in particolare per alcuni comparti. II comparto più interessato è quello dell’olio (+10,3%), seguito a distanza dal lattiero-caseario (+3,3%); tutti gli altri comparti registrano aumenti contenuti e inferiori alla media di settore, con le bevande che hanno invece sperimentato un lieve calo.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.
Allegrini: vini e accoglienza sono ambasciatori del Made in Italy – Sposo l’Amarone col rosso toscano E in hotel, dopo Obama….
I progetti di Marilisa Allegrini: vigneti a Bolgheri e investimenti nell’hotellerie. “Vino e turismo ambasciatori del made in Italy”.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Lezioni di enologia e sentimenti I mille Ddl assurdi del Parlamento – «A scuola si studi il vino».
II piddino Stefàno vuole introdurre la materia dell’enologia. Fratoianni lancia l’educazione sentimentale» già alle elementari «A scuola si studi il vino» Parlamento esautorato da pandemia e guerra. E così gli onorevoli si consolano con ddl improbabili Commissioni d’inchiesta Ungaro (Iv) pronto a indagare sulla Brexit. Frate (Misto) punta afar luce sugli esclusi dalla Dad Nuovi ministeri Russo (FI) chiede l’istituzione del dicastero del Cibo. Sgarbi reclama quello della Bellezza Tutti allo stadio De Poli (Udc) per la valorizzazione delle tifoserie e la partecipazione delle famiglie agli eventi sportivi. Uno pensa al processo di legislazione e lo ricollega a percorsi a ostacoli di commi e formule astruse. $ vero, ma solo in parte. Si, perché l’attività del Parlamento è mossa anche da impulsi umani, retaggi culturali e sensibilità territoriali
Fonte: Tempo.
Hub del Vino, Ceniccola pungola Maglione.
Si continua a discutere della Hub del Vino in Valle Telesina e il consigliere di maggioranza Fiorenza Ceniccola continua a mantenere alta l’attenzione in merito, chiedendo un intervento dell’onorevole Pasquale Maglione che primo fra tutti aveva necessitato dell’importanza di creare tale realtà. La Ceniccola si dice “… sinceramente delusa e preoccupata”, per la svolta espressa dal deputato pentastellato. Infatti, lo scorso 10 febbraio Maglione aveva proposto di “… aprire di un hub per il comparto vinicolo nella zona Telesina, per offrire alle aziende del settore presenti nel nostro territorio, una struttura di interscambio di merci e di deposito”. Ma adesso Magione ha espresso di aver “sposato” la proposta di allestire un hub del vino in un capannone dismesso nell’area dove dovrebbe sorgere lo scalo merci della zona industriale di Benevento. Come ci ha evidenziato la Ceniccola giorni fa: “Mi sono permessa di esprimere ad alta voce il mio profondo dissenso in merito ad un’idea progettuale che è l’esatto contrario di quanto lei aveva proposto nelle scorse settimane e che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere, basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Vini artigianali in rocca Un migliaio di visitatori per “Fermento Emilia”.
Successo per la prima edizione di “Fermento Emilia”, il salone dei vini artigianali, naturali, biologici e biodinamici delle valli emiliane organizzato da Naturalmente Emilia. La “due giorni” è ospitata nel castello di Montecchio. Quasi un migliaio i visitatori nella giornata di ieri. Al taglio del nastro c’erano l’assessore comunale Stefano Ferri e Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura e all’Agroalimentare. “Fermento Emilia”, conosciuto anche come progetto “Naturalmente Emilia”, nasce nel 2019 per la valorizzazione del territorio emiliano tramite l’organizzazione di manifestazioni ed eventi di approfondimento. «È comunicare l’Emilia come un territorio di tradizione e cultura condivisa, che pur si esprime con mille sfaccettature a seconda della sensibilità dei suoi protagonisti agricoltori e vignaioli — spiegano gli organizzatori.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Marketing turistico, Ovadese in vetrina grazie a Eurovision.
La 66″ edizione dell’Eurovision Song Contest si svolgerà da domani a sabato a Torino, ma la febbre per il concorso canoro internazionale ha già contagiato contagiando anche la provincia di Alessandria. La kermesse musicale porterà in Piemonte, e in particolare a Torino, artisti, giornalisti e delegazioni provenienti da tutta Europa. Per questo è un’imperdibile occasione divisibilità. Alexala, l’azienda di promozione turistica della provincia di Alessandria con un tour iniziato nel fine settimana, ospita un gruppo di 35 giornalisti e delegati, per lo più provenienti da Islanda e Moldavia. «Ad attenderli una delle proposte turistiche più suggestive che il territorio offre: la cerca dell’oro sul torrente Orba presso la Cascina Merlanetta a Casal Cermelli, che è l’unica area autorizzata per la ricerca dell’oro a scopo amatoriale scientifico e didattico della Regione».
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
Asta della Barbera in Teatro Il ricavato in dono ai profughi.
Iniziativa del Consorzio giovedì ad Asti Asta della Barbera in Teatro Il ricavato in dono ai profughi. Oltre 500 bottiglie di Barbera d’Asti Superiore docg e di Nizza docg saranno battute in una grande Asta per raccogliere fondi a favore dell’Ucraina. Accadrà giovedì 12 maggio ad Asti: l’appuntamento è alle 18 al Teatro Alfieri. L’Asta benefica è un’iniziativa del Consorzio Bottiglie storiche di annate pregiate Edoardo Raspelli è uno dei battitori zio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che ha lanciato un appello alle sue aziende storiche. Hanno risposto in tanti mettendo a disposizione le grandi selezione di Barbera d’Asti Superiore e di Nizza con alcune annate storiche molto ricercate. Toma così in versione solidale la storica Asta della Barbera, che un tempo si batteva al castello di Costigliole d’Asti. Dai Marchesi Alfieri a Cascina Castlèt, da Michele Chiarlo a Bersano, dalla Cantina di Vinchio e Vaglio a Gianni Doglia, da Guasti a Olim Bauda, la catena della solidarietà correrà in lotti da 6 e 12 bottiglie.
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Il Morellino si racconta Una giornata con il vino.
Il Consorzio Morellino di Scansano Docg torna a raccontare in presenza il Morellino di Scansano nella 4a edizione di Rosso Morellino, in programma oggi nel borgo medioevale che dà il nome alla denominazione. In mostra uno nuovo slancio produttivo e tutta la ricchezza complessiva di un’area che si candida a diventare tra le mete enoturistiche più interessanti della Toscana. L’evento è un’occasione per scoprire il territorio, di cui il vino ne è testimone esemplare, in modi differenti. Ainaugurare la manifestazione sarà l’approfondimento “Morellino di Scansano: nuovi scenari per scoprire l’unicità del territorio” in programma alle 10 al Teatro Castagnoli. I rappresentanti della denominazione dialogheranno con alcuni ospiti, sulle opportunità derivanti dall’ulteriore crescita di notorietà del Morellino.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Bordeaux sceglie Verona per l’anteprima del 2021.
L’appuntamento, trainato dal marchio Les Grands Chais de France, con esperti Bordeaux sceglie Verona per l’anteprima del 2021 Gli organizzatori: «Perché qui? Quella scaligera è la città simbolc del vino in Italia e il Veneto è primo e grande terroir» Romina Romano responsabile Italia del brand francese: «La pandemia non ferma la crescita» Laura Zanoni laura.zanoni@larena.it •• Verona, capitale del vino, è tornata ad essere per un giorno la «Place de Bordeaux», per la degustazione en-primeur dei grandi rossi francesi. La provincia scaligera ha ospitato per il secondo anno l’evento, trainato dal marchio «Crus et Domaines de France» di Famille Helfrich, che a primavera si svolge nei più grandi châteaux della città francese per acquirenti, importatori, esperti e giornalisti per far degustare i campioni dell’ultima annata, la 2021, estratti direttamente dalle barrique.
Fonte: Arena
Vigneti, sparita la videoricerca Ed è scontro sulla biodiversità.
Polemica sul lavoro di alcuni studenti dell’istituto Dal Cero. II loro professore: «Diritto di critica» Vigneti, sparita la videoricerca Ed è scontro sulla biodiversità Tolto da Youtube il video girato dagli alunni sull’impatto della viticoltura industrializzata «La forma intensiva minaccia paesaggio e natura». «No, qui non siamo in Amazzonia» Paola Dalli ( ani •• Pubblicato su Youtube ma rimosso dopo 72 ore: è il destino del video di dodici minuti e trentasei secondi, nel quale alcuni studenti della quarta di meccanica dell’Isiss Luciano Dal Cero di San Bonifacio assieme al loro docente di lettere Simone Gianesini, puntano il dito contro la viticoltura industrializzata_ Il video si intitola «Apocalypse Ovine» ed è nato come progetto extrascolastico per partecipare all’11° bando di concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” lanciato da Regione, Unione delle Pro loco del Veneto ed Ufficio scolastico regionale. Pubblicato su Youtube il video ha fatto subito il pieno di visualizzazioni, condivisioni e commenti. L’effetto è stato dirompente. Tanto che dopo tre giorni e 4.200 visualizzazioni è stato rimosso dalla piattaforma perché il contenuto sarebbe stato ritenuto «non idoneo». Ma pochi giorni dopo il video documento è riapparso sulla piattaforma Vimeo ed stato diffuso anche via WhatsApp.
Fonte: Arena.
«Si rischia di danneggiare impegno e investimenti».
Il mondo produttivo si dice «stranito e dispiaciuto perché i ragazzi, che benissimo hanno fatto a mettersi in gioco e a stimolare una riflessione, rischiano di buttare alle ortiche decenni di lavoro, di investimenti e anche la reputazione del territorio e delle aziende che lo vivono». Soave e Durello sono le colture preponderanti nell’areale preso in considerazione dal video e del sentire dei 96 soci del Consorzio di tutela del Soave (5.400 ettari rivendicati nell’ultima vendemmia, 49 milioni di bottiglie nel 2021) e dei 34 soci di quello del Lessini Durello (che di ettari ne ha rivendicati 400 e di bottiglie nel 2021 ne ha prodotte 850 mila) si fa carico Igor Gladich, direttore di entrambi che, come precisa, è laureato in scienze forestali e ambientali. «Il video è fuorviante rispetto alla realtà e fa pensare ad abusi edilizi, forestali e paesaggistici quando, invece, sono molti i soggetti che sovrintendono alla materia senza contare le autorizzazioni di cui c’ bisogno, da quella paesaggistica a quella idrogeologica a cui aggiungere la valutazione di incidenza che entra nel dettaglio degli effetti degli interventi sulla biodiversità.
Fonte: Arena.
Record di-vino fatturato al top.
Nel 2021 il settore ha macinato un giro d’affari di quasi 13 miliardi. Vini nel mondo Il vino italiano ha segnato nel 2021 il record storico di fatturato, quasi 13 miliardi di euro, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. E quanto emerge dall’analisi della Coldiretti. Sono 310.000 le aziende agricole interessate alla produzione vinicola. A trainare il fatturato del vino è stato soprattutto l’aumento a doppia cifra delle esportazioni, cresciute del 12% nel 2021 raggiungendo – spiega Coldiretti – quota 7,1 miliardi; ma ad aumentare sono stati anche gli acquisti familiari, con un +2,1% nella distribuzione commerciale, mentre il resto viene dalla ristorazione, con un importante impatto del turismo, pur se con le difficoltà causate dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Imprese attive Resta pressoché invariato lo stock delle imprese venete al primo trimestre 2022 rispetto a un anno fa. Ma è stato recuperato lo stock del 2019. Il sistema imprenditoriale veneto allarga il proprio perimetro soprattutto grazie alla filiera dell’edilizia, dei servizi a essa collegati e dei servizi alle imprese.
Fonte, Giornale di Vicenza.
Enoturismo: Divinea spiega come innovare le cantine italiane.
L’Italia è il primo produttore di vino al mondo ma le vendite dirette e quelle legate al all’enoturismo sono in sofferenza. Secondo Divinea si può fare di più. Nell’ultimo periodo, il mercato vitivinicolo sta affrontando un’impegnativa sfida di mercato e, per aiutare le aziende vinicole italiane ad affrontare tale sfida, Divinea, portale di enoturismo in Italia, ha lanciato un video educazionale che, con un linguaggio semplice e diretto, mette in luce la necessità di innalzare il livello di innovazione e digitalizzazione per fare crescere le vendite dirette ai consumatori, in cantina e online.
Fonte, BitMAT.
Fatture false, sequestro da 1.5 milioni a cantina di Partinico.
Le indagini hanno riguardato una nota società del settore vitivinicolo e di commercializzazione vini. Due imprenditori del settore vitivinicolo di Partinico sono stati denunciati dalla Guardia di finanza. L’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele. La Procura di Palermo ha disposto il sequestro oltre 1,5 milioni di euro, corrispondente al profitto di reati tributari.
Fonte, Diretta Sicilia.
“Il sabato del vignaiolo”: degustazioni e racconti nel bicchiere.
I vignaioli indipendenti raccontano i loro vini e i loro territori il 14 maggio nella prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo” organizzato dalla FIVI. Diciotto gli appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro quotidiano tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile in tutte le sue fasi sono infatti i valori che accomunano gli oltre 1400 associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per la compagine romagnola, composta da 24 produttori dal Riminese fino alle porte di Bologna, l’appuntamento di sabato sarà proprio sul “trattino” fra Emilia e Romagna, ovvero a Ozzano dell’Emilia nel verde della cantina Palazzona di Maggio (in via Panzacchi, 16).
Fonte, Corriere Romagna.
La prima cantina al mondo che utilizza la tecnologia Blockchain è di Ordona.
Placido-Volpone di Ordona, nel Foggiano, è la prima cantina al mondo ad utilizzare la tecnologia Blockchain e quindi ad autocertifcare in totale trasparenza l’intera tracciabilità della filiera di produzione e trasformazione del vino.
Fonte: l’Attacco.
Negrar inaugurata la prima cantina cardioprotetta .
“Al vino stiamo a cuore” è l’iniziativa di Villa Spinosa a cui hanno collaborato Giulio Molon, primario della Cardiologia del Sacro Cuore di Negrar, Consorzio di tutela vini Valpolicella e BCC Valpolicella Benaco Banca. Istallato. per la prima volta, un defibrillatore in cantina e in formazione un team di volontari per il corretto uso. Capofila dell’iniziativa è Enrico Villa Spinosa, sostenuto dal dottor Giulio Molon, primario della Cardiologia del Sacro Cuore di Negrar. Importante la collaborazione del Consorzio di tutela vini Valpolicella e BCC Valpolicella Benaco Banca.
Fonte: Verona Economia.
70 cantine alla VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII … Cantina della Volta dall’Emilia (Sorbara), Cantina di Carpi e Sorbara.
Fonte: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero.
“Effetto-guerra anche sul comparto del vino”.
Tabarrini (Consorzio Montefalco e Spoleto): ’Prima la pandemia, poi il conflitto in Ucraina: vendite ed enoturismo in sofferenza’. Prima la pandemia, poi la guerra col suo strascico di sanzioni. Anche i fiori all’occhiello delle eccellenze umbre, come il vino, sono nell’occhio del ciclone. “Con l’affievolirsi dell’emergenza pandemica – spiega Giampaolo Tabarrini (foto), presidente del Consorzio vini di Montefalco e Spoleto – era iniziato un netto rilancio del settore enologico, ora la guerra in Ucraina, con il clima generale di preoccupazione che l’accompagna, con le sanzioni anti-russe, sta ribloccando tutto, non solo per quelli che potevano essere i rapporti commerciali diretti ma anche per tutti gli effetti collaterali”.
Fonte: La Nazione.
Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria debutta a ProWein.
Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita.
Fonte: Mezzokilo.
Strade del vino, dell’olio e dei sapori: finanziata la promozione per il 2022.
Addentrarsi tra le vigne, gli oliveti, le aziende, le cantine, i frantoi, gli agriturismi: sono loro i protagonisti della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Un reticolo di percorsi e esperienze che accompagna gli appassionati e gli interessati sulle tracce di una delle vocazioni più definite della Toscana. E la Regione anche per il 2022 ha finanziato questa mappa fatta di eccellenze con 26mila euro, risorse finalizzate alla valorizzazione di percorsi e delle varie attività di promozione che li animano dando vita a un sistema turistico integrato, formato da realtà territoriali differenti che però hanno una visione comune e condivisa di sviluppo locale.
Fonte: ANSA.
Bordeaux, 3 vini su 4 “senza solforosa” presentano difetti. Così uno studio “bordolese”.
L’indagine, sulle annate 2015 e 2016, di Edouard Pelonnier-Magimel, dell’Istituto di Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux. C’è stato un momento, nel dibattito interno al mondo del vino, in cui la querelle sull’uso o meno della solforosa andava per la maggiore. A rinvigorirlo, ora potrebbe essere un interessante spunto che arriva da uno dei territori più importanti del mondo, soprattutto quando si parla di longevità dei vini. Perchè come riporta il magazine francese “Vitisphere”, secondo una ricerca di Edouard Pelonnier-Magimel dell’Istituto di Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux, il 75% dei vini rossi di Bordeaux fermentati senza solfiti presenta dei difetti.
Fonte: WineNews.
Avvio d’anno difficile per l’export del vino italiano in Nord America e Asia.
Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021. Difficile la partenza nella piazza statunitense, che ha registrato un aumento dell’import pari all’11% nel primo trimestre. L’Italia, con un incremento in valore del 3,5%, viaggia a bassi regimi rispetto alla Francia a +16,3%. Nel primo mercato al mondo, l’Italia è tenuta a galla dagli sparkling (+16,3% in valore) mentre si arresta la crescita dei fermi imbottigliati (-0,1%) a fronte di un +16,5 dei neozelandesi, trainati dal Sauvignon blanc.
Fonte: Tribuna Economica.
Vini al bicchiere, un decalogo per enoteche e ristoranti pigri.
Ognuno ha le sue fisse, chi vede complotti dappertutto, chi odia il kiwi, chi non sopporta le infradito e anche io ho la mia. A parte le infradito, che condivido, c’è anche la questione del vino al calice. Succede spesso che si duelli, io e il cameriere sprovveduto. Non pretendo certo il sommelier, che è un lusso ormai, nei ristoranti. E neanche ce l’ho con il povero personale di servizio, che è vessato, sfruttato, malpagato etc. Lo sappiamo. Ce l’ho con i titolari dei ristoranti e con gli chef, che spesso se ne fregano del vino, usano la carta delle bottiglie per far soldi a man bassa e quella del vino al calice la vedono con sospetto, se non con fastidio e non addestrano il personale.
Fonte: Puntarella Rossa.
Saranno 70 le cantine a Vini d’autore – Terre d’Italia.
Ottava edizione per Vini d’autore – Terre d’Italia, l’attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore (Lu), alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte.
Fonte: Corriere del Vino.
STAMPA ESTERA
Un “coupage” complejo para un vino único.
Tras más de treinta años elaborando blancos en La Rioja, Bodegas Izadi ha integrado seis variedades autóctonas en un coupage complejo y con potencial de guarda. Así. Izadi Selección Blanco 2021 es el único vino blanco riojano que incluye viura, malvasia, garnacha blanca, tempranillo blanco, maturana blanca y turruntés, algo que ha supuesto una labor de recuperación de viñedos. El resultado es un blanco complejo, untuoso y con frescura.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 8 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Servizio e vino, la ricetta vincente di Ferragamo.
La Gazzetta dello Sport Servizio e vino, la ricetta vincente di Ferragamo IL BORRO, UNA STORIA TOSCANA E SOSTENIBILE. II Borro fa parte del circuito Relais e Chateaux e contiene una dimora storica, una villa tra i vigneti di Merlot. 58 suite, due ristoranti – l’Osteria del Borro e Il Borro Tuscan Bistro – entrambi guidati dall’executive chef Andrea Campani. la Spa, la Galleria Vino e Arte e una cantina secolare. L’azienda agricola dal 2015 e biologica ed ecosostenibile. Sotto, Salvatore Ferragamo jr. con una bottiglia delle sue 12 etichette e. in basso. impegnato sulla terra rossa. TRE CAMPI CON ALTRETTANTE SUPERFICI DIVERSE. TUTTO ATTORNO VIGNETI A PERDITA D’OCCHIO È LA TENUTA ‘IL BORRO IN PROVINCIA DI AREZZO. DI PROPRIETÀ DI SALVATORE FERRAGAMO JR. «LENDL ERA UN SANGIOVESE. STEFFI GRAF UN BAROLO. NADAL UN BOLGHERI».
Fonte: Gazzetta dello Sport G.
Usa e Giappone rallentano la corsa del vino italiano.
Tanto tuonò che poi piovve: il mercato estero del vino italiano rallenta. Da una parte bisogna tornare a consolidare a valore, oltre che a volumi, la propria presenza sul mercato italiano ma dall’altra servono anche più fondi mirati e subito dal governo per tornare a generare un effetto volano sulle esportazioni, magari puntando più su quelle distintive dei produttori di filiera che su quelle “un tanto al bancale” degli imbottigliatori che vivono alle spalle dei produttori-contadini. I dati parlano chiaro: bisogna cambiare registro. Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021.
Fonte: Libero Quotidiano.
Al Castello di Meleto tra vino, olio e api.
Giornata Mondiale delle Api, il 17 maggio, Castello di Meleto rilancia il suo appello: proteggiamo le api sul territorio e sviluppiamo una economia che combini produzione vinicola e apicoltura. Castello di Meleto è un’azienda agricola su una collina a Gaiole in Chianti – che produce vino, olio extra vergine d’oliva biologico, il miele e alleva suini di Cinta senese – con un castello del Duecento trasformato in struttura ricettiva. È impegnata in nel progetto il Parco delle Api a cui si può contribuire acquistando una o più famiglie di api: è infatti possibile adottare un’arnia il cui miele sarà spedito ogni anno al suo proprietario.
Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.
Col vino mille euro a post – Pure il vino ha i suoi influencer E possono guadagnare 1.000 euro a post.
I grandi marchi del vino stanno scoprendo Instagram e TikTok, affidandosi a una nuova categoria di influencer per allargare il proprio pubblico soprattutto tra i giovani. Per un post dalle foto evocative e dal linguaggio immediato si pagano dai 500 ai 1.000 euro e i risultati non mancano. Sebbene i più tradizionalisti storcano il naso, i trend infatti sono in crescita. a Pagina 9 Nuovi trend Pure il vino ha i suoi influencer E possono guadagnare 1.000 euro a post Sempre più grandi marchi sbarcano su Instagram e TikTok. «Così ampliamo il pubblico». Come sempre c’è chi disapprova. Appellandosi alle regole severe di una comunicazione più tradizionale, liquida il fenomeno dei cosiddetti wine influencer come ingannevole, passeggero. Be’, al netto di facili snobismi, converrebbe invece analizzare questa nuova professione (perché di professione si tratta), sgomberando la mente da pregiudizi e impietosi verdetti. Partendo, per esempio, dai numeri.
Fonte: Verita’&Affari.
E per stanare gli imbroglioni c’è un sito apposito.
Non è sempre oro quel che luccica. Sui social network ci sono anche sedicenti wine influencer, esperti della domenica che tentano fortuna senza distinguere un Barolo da un Brunello. Michael Oliviero di Wine Marketing Italia del fenomeno ha una lettura prudente e suggerisce un modo efficace per stanare i furbetti del bicchierino: «Basta andare su Not Just Analytics per verificare la serietà di queste persone. Il sito analizza in modo puntuale l’engagement rate, la crescita organica dei follower, le interazioni con i post e molto altro». Insomma da qui non si scappa. È una sorta di wine expert detector. Infallibile.
Fonte: Verita’&Affari.
L’università del cibo made in Emilia – «Dottori» in cibo made in Emilia Regione e atenei pronti a partire.
La novità L’assessore Colla: «È un investimento identitario per il nostro territorio». Qui il record di prodotti Dop e Igp L’università del cibo made in Emilia Varata la delibera, ecco il progetto di Regione e Atenei: laurea magistrale e master Manca poco al via. La delibera c’è e ora si sta lavorando all’attuazione del progetto. Come annunciato dal presidente Stefano Bonaccini, l’Emilia-Romagna avrà la sua Università internazionale del cibo. E nascerà dall’interazione tra gli atenei di Bologna, Modena, e Reggio Emilia, Ferrara e Panna, capofila del progetto. L’investimento da parte della Regione è di tre milioni, uno l’anno. Ma si conta anche sui fondi del Pnrr e finanziamenti europei. Si lavora a lauree magistrali di alta formazione e a master, per un settore strategico nel quale ricorda l’assessore allo Sviluppo economico «abbiamo bisogno di grandi competenze».
Fonte: Corriere di Bologna.
Vino e influencer: la ricetta dei giovani albergatori Adac.
II neo presidente Torres racconta i due eventi organizzati dal gruppo per attirare turisti. Il gruppo giovani albergatori Adac Federalberghi di Cesenatico fa il punto sulla stagione 2022 con il presidente Filippo Torres, eletto a gennaio. Nell’ultimo anno al gruppo giovani si sono aggiunti altri soci perlopiù 25enni in grado di portare idee e progetti. L’obiettivo primario è di promuovere Cesenatico, incentivando un’offerta turistica più innovativa. Il “Wine festival” e l’Influencer Tour” sono i loro progetti per la nuova stagione turistica. «Il territorio romagnolo offre tante possibilità e risorse da sfruttare – dice Torres -. L’enogastronomia, per la quale siamo conosciuti in tutta Italia e oltre, può e deve essere un motivo imprescindibile di incoming per Cesenatico. Per questo nasce il Cesenatico Wine Festival, che si presenta in una vesta del tutto rinnovata. Si terrà venerdì 3 giugno in piazza delle Conserve.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Wein Tour 2022, tutto pronto Cattolica brinda con i vini bianchi.
Saranno i protagonisti delle masterclass, i momenti formativi dedicati a sommelier e appassionati. Il Wein Tour 2022 riscopre i vini bianchi, che saranno i protagonisti delle masterclass, i momenti formativi dedicati agli amanti del vino, sommelier e a chiunque si voglia approcciare al mondo del vino. I relatori saranno Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier e wine writer; Giorgio Melandri, giornalista e critico enogastronomico, vice Appuntamento dal 20 al 22 maggio presidente del consorzio Modigliana, Stella dell’Appennino e oggi anche produttore; infine il “principe dei sommelier” Bruno Piccioni.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
“Fermento Emilia” da oggi la due giorni sul vino artigianale.
Prima edizione della manifestazione nel castello in centro Con la mostra mercato anche degustazioni e masterclass. Gli artigiani del vino emiliano si raccontano con “Fermento Emilia— Salone del vino artigianale, biologico e biodinamico”, mostra mercato del settore alla sua prima edizione, in programma oggi e domani a Montecchio. Per l’occasione in paese oltre quaranta vignaioli proporranno le loro produzioni. La manifestazione offre approfondimenti, dibattiti e degustazioni. Un’occasione unica che si svolge al castello di Montecchio, nel centro del paese. Protagonisti appunto una quarantina di vignaioli che hanno dato vita a piccole produzioni artigianali di eccellenza nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. La mostra mercato di questo fine settimana propone per due giorni assaggi, degustazioni tematiche e masterclass di approfondimento, focalizzate a sottolineare il valore del vino emiliano per tipicità e qualità.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Alla Casa Valdese torna Winearound in Riviera percorso tra vini e golosità.
Torna WineAround in Riviera, il 3 e 4 giugno dalle 18 a mezzanotte, nei giardini della Casa Valdese a Vallecrosia. L’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale FoodAround, la guida ViniBuoni d’Italia del Touring Club Italiano e l’associazione Borgo Antico, porterà nella cittadina oltre 350 etichette da degustare da tutta Italia. «Finalmente dopo 2 anni di emergenza Covid, si sta gradualmente tornando alla normalità — dice Patrizia Biancheri, assessore al Turismo e Manifestazioni di Vallecrosia – Tra gli eventi estivi, che quest’anno si svolgeranno regolarmente, torna WineAround in Riviera, manifestazione di grande successo che ha registrato nelle passate edizioni oltre 1.200 presenze giornaliere».
Fonte: Stampa Imperia.
Vino, Evoluzione Naturale.
Assaggi, degustazioni e convegni. Sono solo alcuni degli ingredienti di Evoluzione Naturale, il salone dei v in i artigianali che torna, dopo lo stop dovuto alla pandemia di Covid, oggi e domani Grottaglie. La terza edizione si svolgerà nella Masseria Lella, lungo l’itinerario percorso dai grottagliesi per recarsi in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Mutata, luogo cui la comunità era, ed è, molto legata, si tornerà a degustare naturale. Graziealla collaborazione di Matteo Gallello, cronista del vino specializzato in editoria enogastronomica, saranno organizzati convegni, workshop tematici e laboratori di degustazione che vedranno il coinvolgimento di ospiti qualificati. In particolare, il convegno di apertura della terza edizione sarà un approfondimento sull’uso dell’argilla e sulla sua relazione con il vino con la partecipazione di Elisabetta Foradori, vignaiola a Mezzolombardo, tra le prime in Italia a studiare e utilizzare le anfore perla vinificazione del Teroldego, della Nosiola e di altre varietà.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
Vino e olio nelle radici del territorio.
Convegno al museo con l’associazione sommelier Vino e olio nelle radici del territorio Coltivare la conoscenza del territorio traendo linfa dalle produzioni enologica e olearia, autentiche testimoni della storia della Gallura. Per celebrare l’ennesima Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, l’Associazione italiana sommelier Sardegna ha organizzato un incontro, ieri al Museo del vino, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto da Ais, ministero della Cultura e ministro delle Politiche agricole. Nel convegno “Rinnovare il valore della formazione per comunicare il valore del territorio”, i relatori hanno posto l’accento sull’importanza di conoscere il patrimonio. Il museo del vino, con un approccio multidisciplinare, per poterlo comunicare e sulla necessità di puntare alla formazione professionale integrata.
Fonte, Unione Sarda.
«Strategia condivisa per valorizzare la cultura del vino e dell’olio».
Ieri al Castello di Lauria la giornata di studi sul “valore della formazione” con la partecipazione di studenti. E’ stata una iniziativa importante quella di ieri al Castello di Lauria, sede dell’Enoteca regionale per la Sicilia orientale con un pubblico delle grandi occasioni. Al tavolo dei relatori e in sala c’erano veramente gli “stati generali” del mondo del vino etneo. Nella suggestiva location si è svolta la “La Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio il cui tema è stato “Rinnovare il valore della formazione per comunicare il valore dei territori”. L’iniziativa nasce da un protocollo d’intesa tra ministero della Cultura, il ministero dell’Istruzione, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana sommelier (Ais).
Fonte, Sicilia Catania.
Nasce sottozona Chianti «Terre di Vinci» – È nata la sottozona Chianti ‘Terre di Vinci’.
L’approvazione da parte della giunta regionale accoglie la richiesta che era stata presentata dai produttori dell’area nel 2019. «Un riconoscimento al lavoro svolto e un aiuto a promuoverlo di più». Una notizia che i viticoltori di Vinci, Cerreto Guidi e Capraia e Limite aspettavano con impazienza: la Regione ha espresso il proprio parere favorevole sulla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita “Chianti” e ha ratificato la nascita della sottozona denominata “Terre di Vinci”. La prima richiesta di questa sottozona da parte dei viticoltori dell’area risale al 2018 ed è stata formalizzata ufficialmente nel giugno 2019. Soddisfatto Simone Pezzatini, consulente delle aziende agricole e promotore di questa sottozona all’interno dell’associazione Colli di Leonardo. «E’ un grande risultato – ha detto Pezzatini – per tutta la zona, perché valorizza i nostri prodotti e dà un nome a una produzione che era rimasta un po’ ‘isolata’.
Fonte, Nazione Empoli.
IL MONDO DELVINO Chianti, nasce l’etichetta Terre di Vinci.
Terre di Vinci La Regione ha approvato la modifica al disciplinare di produzione, Saccardi: «Prodotto sempre più legato al territorio». La Regione Toscana ha espresso il proprio parere favorevole sulla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Chianti. E nasce la sottozona Terre di Vinci, una nuova etichetta insomma. La delibera di approvazione, avanzata alla giunta dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, riguarda l’intero articolato del disciplinare di produzione della denominazione Chianti, che è la più vasta denominazione di origine nel panorama vitivinicolo toscano. «Le modifiche proposte dal Consorzio Vino Chianti che ne tutela la denominazione – afferma Saccardi – sono rivolte anche a inserire nuove tipologie di prodotto, come il vino Chianti con la specificazione della sottozona Terre di Vinci.
Fonte, Tirreno Prato-Empoli.
Degustazioni e dibattiti, a luglio Vinovip torna a Cortina – Grande ritorno di Vinovip nella conca d’Ampezzo.
Dopo due anni di stop l’edizione numero 13 sarà a Cortina a metà luglio Tra Tofana e Cristallo previste degustazioni e dibattiti con gli addetti ai lavori Grande ritorno di Vinovip nella conca d’Ampezzo. Un confronto sui temi dell’enologia, fra i maggiori nomi italiani, e poi la spettacolare degustazione di decine di etichette, in un contesto ambientale straordinario, nella conca d’Ampezzo, fra Tofana e Cristallo. La formula di Vinovip è confermata, nel ritorno di questo evento, dopo due anni di sospensione, a causa della pandemia. I leader dell’enologia si sono già dati appuntamento, nelle due giornate di domenica 10 e lunedì 11 luglio 2022. quando a Cortina arriveranno produttori, giornalisti e appassionati, per degustare e riflettere sul futuro del vino. Nata una trentina di anni fa, da un’intuizione di Federico Menardi Comin, che trovò la fondamentale collaborazione di Pino Kail, allora direttore della rivista specializzata “Civiltà del bere”, la rassegna arriva così alla tredicesima edizione, ancora con il patrocinio della amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo, che ne comprende e condivide l’importanza.
Fonte, Gazzettino Belluno.
Acquistare vino online: 4 consigli per fare la scelta giusta.
Oggi il web ci viene incontro in mille modi diversi. Ci dà la possibilità di informarci, lavorare e, naturalmente, acquistare tutto ciò che vogliamo. Non fa eccezione il settore dei vini, che mette a nostra disposizione una grande quantità di enoteche digitali e di supermercati. Gli italiani amano acquistare le bottiglie online per il semplice fatto che così si possono coniugare due aspetti fondamentali: la comodità e la sicurezza di comprare dei prodotti di qualità. Ecco perché in questo articolo scopriremo insieme 4 consigli per fare la scelta giusta quando si acquista il vino online.
Fonte: PiacenzaOnline.
Vino: festa Ruchè per prima annata da 1 milione di bottiglie.
“Il Ruchè è un vino eccellente, è un prodotto non solo di qualità ma che si lega fortemente a un territorio che dà l’unicità. La Regione crede in queste eccellenze e le sosterrà anche nel nuovo Piano di sviluppo rurale”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio aprendo la 13° edizione della Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato, che si tiene fino a domenica 8 maggi presso la Tenuta Mercantile di Castagnole Monferrato (Asti). Il Ruchè – ha ricordato il presidente dell’Associazione Produttori, Luca Ferraris, “si dimostra in piena salute, grazie alla produzione in costante crescita che ha sfiorato 1.010.000 bottiglie nel 2021. Un vino – è stato sottolineato – amato anche dai giovani e dagli stranieri.
Fonte: ANSA.
Il vino di Matera e la sua DOC – Dai “sassi” al mare, passando per il calanchi.
Chi non conosce Matera? La città dei Sassi è nota nel mondo per l’unicità del suo centro storico in cui sono incastonate abitazioni scavate nella roccia, grazie alle quali Matera è, dal 1993, patrimonio UNESCO. Eppure, in pochi sanno che la Capitale Europea della Cultura 2019 dispone di una propria DOC che fa capo a un areale vasto come vasta è la base ampelografica che vi si alleva. La Matera Doc (riconosciuta nel 2005) insiste nella parte ovest e sud-ovest della Basilicata, su una superficie abbastanza ampia che interessa tutta la provincia di Matera e comprende un territorio di media collina e la fascia litorale costiera, tutto all’interno dell’intera provincia di Matera.
Fonte: WineBlogRoll.
Vini da matrimonio: le etichette in bianco e rosé per dire si.
Champagne, spumante o Prosecco da scegliere con cura per il wedding day, perché il brindisi agli sposi è un momento fondamentale della festa. La riuscita di una festa di matrimonio dipende in gran parte dalla cura di ogni dettaglio, a partire dalla scelta dei biglietti di partecipazione, dei fiori, del bouquet, fino alla bomboniere. Per non parlare della disposizione dei posti a tavola – è fondamentale evitare noia o tensioni tra amici e parenti – e del riuscire a studiare un menu equilibrato, gustoso, che sia a prova di critica e in grado di accontentare, se non tutti, almeno la maggior parte degli invitati. «Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione», sosteneva Ovidio, e già si comprende con quanta cura dovrebbero essere selezionate le etichette che celebreranno la giornata più importante per la vita di una coppia innamorata.
Fonte: Vanity Fair.
Solfiti nel vino: provocano realmente mal di testa? Le parole dell’esperto confermano.
Vi sono dei falsi miti che gli esperti in materia si trovano a dover continuamente smontare. Anche quello sui solfiti nel vino è uno di quelli più conosciuti. Infatti, in tanti si pensano che siano loro a provocare il mal di testa. Un sommelier ci dà delucidazioni in merito e per farlo ha scelto uno dei social network più conosciuti ad oggi. Sono stati in tanti a seguire il video che ha postato e hanno reagito ognuno in maniera diversa. Intanto, c’è da specificare che i solfiti sono di due tipi: aggiunti e non. Questi ultimi derivano dalla fermentazione degli lieviti all’interno del vino. Sarà impossibile, quindi, avere un prodotto del genere senza i solfiti. Al massimo, si possono trovare dei prodotti simili senza aggiunta di essi.
Fonte: Mezzokilo.
Strade del vino, dell’olio e dei sapori: finanziata la promozione per il 2022.
Addentrarsi tra le vigne, gli oliveti, le aziende, le cantine, i frantoi, gli agriturismi: sono loro i protagonisti della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Un reticolo di percorsi e esperienze che accompagna gli appassionati e gli interessati sulle tracce di una delle vocazioni più definite della Toscana. E la Regione anche per il 2022 ha finanziato questa mappa fatta di eccellenze con 26mila euro, risorse finalizzate alla valorizzazione di percorsi e delle varie attività di promozione che li animano dando vita a un sistema turistico integrato, formato da realtà territoriali differenti che però hanno una visione comune e condivisa di sviluppo locale.
Fonte: Toscana Notizie.
Nei monumenti e musei di tutta Italia la “Giornata nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”.
Dedicata alla formazione, è promossa dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier, con Icqrf e i Ministeri delle Politiche Agricole, Cultura e Istruzione. Palazzi storici, antichi castelli, parchi archeologici, biblioteche, musei e persino templi e grotte di tutta Italia, in luoghi in cui il legame tra cultura, vino e olio ha radici profonde nel Belpaese: ecco dove, domani 7 maggio, tornerà in presenza “La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”, promossa dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier di nuovo tra la gente con tanti appuntamenti organizzati con la collaborazione dell’Icqrf-Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e, per le iniziative nei musei statali, con il coordinamento della Direzione generale Musei e della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, per fare formazione sui prodotti più rappresentativi del patrimonio cultural-gastronomico italiano, dagli studenti agli appassionati.
Fonte: WineNews.
Cantine aperte per visite e degustazioni Poi escursioni in e-bike e trekking.
Si chiude oggi a Castrocaro Terme e Terra del Sole la duegiorni ‘Rocche di Romagna – Festival dei Sapori’. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 le cantine del territorio saranno aperte per visite e degustazioni. Previsti e-bike tour e trekking (ancora posti per la camminata delle 15 verso la cantina Valpiani). In mattinata visite guidate alla fortezza di Castrocaro (10-13), all’art Deco (10.30) e a Terra del Sole (11). Alle 14.30 corteo storico dal centro della città termale verso la rocca, dove sono previste esibizioni di musici, sbandieratori, uomini d’arme e balestrieri. Alle 18 apericena al Circolo Alpini. Per info: 0543.769631 e info@castrocarotermeterrradelsole.travel.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Dimensioni del mercato Software in cantina 2022: opportunità e sfide crescenti, richieste emergenti, tendenze recenti, fattori esplosivi di entrate per stato di avanzamento, quota e previsioni fino al 2028.
Il rapporto globale sul mercato Software in cantina 2022-2028 analizza le opportunità di crescita e le minacce per il mercato Software in cantina insieme a tattiche aziendali, volume delle vendite e gli ultimi sviluppi che si verificano nel settore Software in cantina. La data di lancio del prodotto dell’evento, le notizie del settore di Software in cantina, i fattori di crescita, le sfide e la portata degli investimenti sono stati analizzati in modo approfondito nel rapporto di ricerca di Software in cantina. Analisi del mercato e approfondimenti: mercato globale del software vinicola. Si prevede che la dimensione del mercato del software della cantina globale raggiungerà $ milioni per $ entro il 2028, da $ $ milioni nel 2021, con un CAGR di % nel 2022-2028.
Fonte: SETTENEWS.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 7 maggio 2022!
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Non solo Tokaji Salgono i rossi del Vigneto Ungheria.
Il Vigneto Ungheria è grande più o meno la metà di quello di Bordeaux: 62 mila ettari. Le zone vinicole sono 6 con 5 Igp (Indicazione geografica protetta) e 33 Oem (che significa Denominazione di origine protetta). In Italia il distretto vinicolo più conosciuto è quello di Tokaj. Non tanto per il vino, ma per il nome. II nostro governo ha infatti perso la guerra legale in Europa per l’esclusiva della denominazione: il Tocai, famoso bianco del Friuli Venezia Giulia, ha dovuto cedere il nome all’ungherese Tokaji ed ora si chiama Friulano. Vino storico, il Tokaji. Già nel 700 la produzione era regolamentata, indicando i confini della zona. Oggi i produttori sono circa Zoo in poco meno di 5.500 ettari. «La sua reputazione – sostiene a master of wine Caroline Gilby su Decanter – è stata costruita sulla dolcezza, ma una nuova generazione di vignaioli sta puntando, grazie a straordinari vigneti, su vini secchi e, • De gustibus Non solo Tokaji Salgono i rossi del Vigneto Ungheria recentemente, su pregiati spumanti rifermentati in bottiglia».
Fonte: Corriere della Sera.
«Il Castello di Luzzano, la mia infanzia e il vino».
«Il Castello di Luzzano, la mia infanzia e il vino» Giovannella Fugazza guida oggi l’azienda che produce vini di grande prestigio • «Il vino che mi rappresenta di più? Il Malvasia… mi piacciono quelle cose che io so che valgono, ma che gli altri non riescono ancora ad apprezzare». Con questo spirito Giovannella Fugazza, anni fa, si è messa in testa di fame un gran vino. E ci è riuscita così bene che il suo Malvasia non solo è stato premiato, ma è stato anche scelto per la Vigna di Leonardo da Vinci dalla Casa degli Atellani a Milano. Oggi sta facendo la stessa cosa con il Barbera, sfidando nel suo Castello di Luzzano a cavallo tra la Lombardia e l’Emilia, il blasonato piemontese. Ma per Giovannella Fugazza, donna del vino, proprietaria di una tenuta che si estende su 35 ettari nel piacentino e 45 nel pavese, le sfide non sono altro che la scintilla per imbastire nuovi progetti.
Fonte: Giornale Stile.
Storia in tavola – Ottimo vino: sa di kamasutra e pipì di gatto.
Le degustazioni degli enologi scatenano fantasie linguistiche sfrenate. Oggi il lessico del sommelier è un campionario di curiose fragranze e strani sentori. Mente a che vedere con l’eleganza di Monelli, i racconti di Soldati o gli abbinamenti calcistici di Brera. Paolo Monelli è il raffinatissimo padre della nuova sintassi del vino, il dolcestilnovista della letteratura enoica moderna. Prima di lui, fin da Noè, una pletora di scrittori, letterati e poeti ha riempito pergamene e libri sul nettare degli dèi, ma nessuno ha scritto di vino in modo espressivo e convincente come l’elegante giornalista e scrittore modenese. Monelli è uno stilista: basta una cucitura, una metafora per illuminare la cantina più buia, ingentilire la più briccona delle osterie e nobilitare una vecchia trattoria.
Fonte: La Verita’.
Masseto, bene anche le magnum.
Incremento del 4% per le 18 bottiglie, inferiore però al dato di quelle da 0,75 litri Masseto, bene anche le magnum di Cesare Pillon Sotto esame, questa settimana, sono le bottiglie magnum di Masseto, ed è la prima volta che i suoi millesimi contrattati alle aste sia nel 2020 che nel 2021 (o nel 2022, quando possibile) sono in numero tale da fornire una indicazione completa ed esauriente sugli orientamenti del mercato: per completare la tebella, finora era sempre stato necessario abbinare le loro quotazioni con quelle delle magnum di Ornellaia. Questa volta invece sono perfino sovrabbondanti, tant’è che in tabella, per motivi di spazio, è stato necessario selezionare i 16 casi più significativi tra i 18 presi in esame. Il loro bilancio è positivo: 12 annate hanno ottenuto un aumento di prezzo rispetto al 2020 e soltanto sei hanno subito un calo, cosicché le 18 bottiglie magnum di Masseto hanno ottenuto complessivamente im aumento di quotazione.
Fonte: Milano Finanza.
Vino, frena l’export.
Frena la marcia del vino italiano a inizio 2022 in Nord America e in Asia, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly. Pesa il taglio dei fondi Ocm alla promozione.
Fonte: Sole 24 Ore.
Draghi regala una cassetta di aglianico lucano a Zuckerberg – Draghi sceglie l’Aglianico del Vulture per omaggiare mister Facebook, Zuckerberg.
Tra i suoi doni una bottiglia de Il Lascito delle Cantine del Notaio, di Rionero Draghi sceglie l’Aglianico del Vulture per omaggiare mister Facebook, Zuckerberg C’E’ anche una bottiglia di Aglianico del Vulture nella cassetta di vino e olio italiano regalata giovedì dal presidente del Consiglio di ministri, Mario Draghi, al Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e amministratore delegato del colosso del web Meta, che controlla anche altri popolari social network e applicazioni di messaggistica come Istagram e Whatsapp. Affianco a unabottiglia di Riserva di Brunello di Montalcino Biondi Santi(invendita a partire da 115 euro), una di Barolo Boroli Cerequio (sugli 80 euro), e una bottiglia di olio di pregio, il pugliese Gran Cru affiorato Galantino (intorno ai 20 euro), infatti, è comparsa anche una bottiglia di Aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio, di Rionero.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
A sostenere Fico arrivano anche le fiere – Fico, accordo con BolognaFiere Sarà un centro congressi gourmet.
Sarà un centro congressi gourmet Il parco tematico stringe una partnership all’insegna della reciprocità che prevede otto eventi nel 2022 e una propria area allestita nei padiglioni fieristici Fico Eataly World, il parco agroalimentare di Bologna, dopo l’operazione di riorganizzazione e investimento che ha cercato di dare nuova veste alla struttura, si prepara a diventare anche un «centro congressi gourmet». È il risultato della joint-venture con il comparto fieristico di via Michelino, grazie alla quale i tanti visitatori delle esposizioni potranno accedere al parco tematico gratis. Ad attenderli, una passeggiata nella tradizione culinaria e agroalimentare italiana, fra aie e vigneti. Si parte quest’anno da un programma di 8 eventi, in partnership con Bologna Fiere, e il menu va dalle esposizioni di cibo e vino a quelle di antiquariato, poi mostre d’arte e altro ancora.
Fonte: Corriere di Bologna.
Crinale aperto, suoni in collina vino e musicisti.
Oggi l’open day dello studio di registrazione musicale Giacomo Toni, Don Antonio e Vince Vallicelli tra gli artisti. Crinale Aperto, suoni in collina: quando il prodotto tipico è la musica. Il laboratorio culturale-studio di registrazione apre le porte al pubblico con un ricco open day di musica dal vivo e incontri per festeggiare la sua prima stagione, prima di andare in villeggiatura per l’estate e dare appuntamento a settembre. Concerti, brindisi e showcase in questo sabato pomeriggio a partire dalle 16. Crinale è un laboratorio culturale sulle colline romagnole, tra Brisighella (Ravenna) e Modigliana (Forlì-Cesena): uno spazio unico nel suo genere, con studio di registrazione annesso, che da gennaio a oggi ha ospitato produzioni originali da tutta Italia, e non solo.
Fonte: Corriere Romagna.
Per i raffinati vini della tenuta del Paguro la cantina ideale è in fondo al mare.
I vini di qualità, si sa, per divenire di pregio, hanno bisogno di affinamenti. Ma la differenza fra una maturazione nell’ambiente “protetto” di una certa cantina o di un’altra, nel nostro caso può essere addirittura “abissale”. Stiamo parlado dei vini della Tenuta del Paguro, etichetta ravennate, i cui prodotti nascono da vigneti di Riolo Terme, nella Vena del Gesso romagnola e una volta creati, per raggiungere l’eccellenza organolettica, sono catapultati dalle colline al mare Adriatico, sommersi per diversi mesi a vari di metri di profondità, nella pancia del relitto di una piattaforma petrolifera — il Paguro per l’appunto — al largo di Ravenna. Di questa singolare avventura enologica, sperimentata con successo ormai da più di un decennio, ne parliamo con l’intraprendente inventore e produttore Gianluca Grilli. Allora Gianluca per avere intrapreso questo tipo di affinamento subacqueo, oltrechè apprezzare il vino, sarà anche un esperto della sua natura.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
C’è la festa del vino.
Festa per gli artigiani del vino emiliano domani e lunedì al Castello di Montecchio dove va in onda la prima edizione di “Fermento Emilia – Salone del vino artigianale, biologico e biodinamico”. Protagonisti circa quaranta vignaioli che nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno dato vita a piccole produzioni artigianali e che in questa occasione presentano il loro lavoro in una mostra mercato che, per due giorni, propone assaggi, degustazioni tematiche e masterclass di approfondimento focalizzate a sottolineare il valore del vino emiliano per tipicità e qualità.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Bollicine di montagna al mare.
Un salone così gremito non si vedeva dai tempi del pre-pandemia: ha riscosso un notevole successo, lunedì scorso, l’evento ‘Bollicine in città’, organizzato da Trentodoc negli spazi del Grand Hotel di Rimini. La manifestazione, che prevedeva in degustazione circa 130 etichette – proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento doc – ha richiamato numerosissimi esperti e appassionati, tanto da aver registrato il ‘sold out’ a soli due giorni dal lancio. Era il 1993 quando fu sancito il riconoscimento della denominazione di origine controllata ‘Trento’, la prima in Italia riservata al cosiddetto ‘metodo classico’ di produzione dello spumante. Da allora, l’Istituto Trentodoc è cresciuto sino a riunire 63 case spumantistiche, ognuna delle quali conferisce al metodo classico sfumature diverse.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Brescianini confermato alla guida del Franciacorta.
Sarà presidente per altri tre anni Il cda nomina il nuovo ad: è Simona Luraghi. Alla fine il Consorzio Franciacorta ha trovato la quadra ed ha riconfermato alla presidenza per altri tre anni Silvano Brescianini. L’uomo che ha portato la denominazione a superare il traguardo delle 20 milioni di bottiglie, il sostenitore del biologico e della «qualità assoluta». «C’è ancora molto da fare – ha commentato il presidente dopo la sua nomina indicando quella che sarà la filosofia del suo mandato -, ma la sfida per i prossimi anni ci esorta sempre di più a seguire linee guida condivise all’insegna dell’unione delle passioni». La forza del territorio. Avanti quindi con la crescita (la Docg anche nel primo trimestre ha registrato numeri record per le vendite), e avanti sulla qualità nella convinzione che è meglio vendere bottiglie collocandole sul mercato ad un prezzo migliore.
Fonte, Giornale di Brescia.
Grande successo per Oinoe Vini a New York.
In occasione dello “Spring Gala” i vini della cantina emiliana, gestita dal viadanese Alex Cerioli hanno accompagnato i piatti del famoso chef Massimo Bottura per una serata esclusiva nel centro di Manhattan. Lo scorso 28 aprile la Cantina Oino e di Traversetolo, gestita dal viadanese Alex Cerioli, ha affiancato il Teatro Regio di Parma e le migliori eccellenze del nostro territorio per l’esclusivo Spring Gala “The Best of Parma in New York” presso lo storico Metropolitan Club, nel pieno centro di Manhattan. Un grande successo, che ha visto la partecipazione di 170 ospiti registrando un tutto esaurito e raccogliendo fondi e supporto per la Fondazione e per il Festival Verdi. La serata, volta a presentare il prossimo Festival Verdi e a promuovere la cultura e le migliori espressioni del nostro territorio oltreoceano, ha visto l’esclusiva partecipazione dello Chef Massimo Bottura, titolare di Osteria Francescana, più volte premiato come miglior ristorante al mondo.
Fonte, Voce di Mantova.
Vinitaly chiude con il record d’incidenza di buyer stranieri: 25.000 provenienti da 139 Paesi.
Si è chiusa l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti ii 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione — legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali — degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, «il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà.
Fonte, Voce di Mantova.
Wine lovers all’assaggio delle trecento etichette di Nizza è Barbera.
Oggi e domani con 64 produttori di vino Wine lovers all’assaggio delle trecento etichette di Nizza è Barbera. Generosa Bar, bevendola ci pare d’esser soli in mare sfidanti una bufera». A dedicare questi versi alla «rossa» piemontese fu Giosuè Carducci, primo italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Una citazione che ci fa capire quanto la Barbera, da sempre, sia in grado di coinvolgere intensamente i suoi estimatori, rivelandosi un vino, oltre che poetico, intrigante e gastronomico. A Nizza Monferrato, oggi e domani, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna «Nizza è barbera». Un week end all’insegna dell’enogastronomia, con un ricco programma di iniziative che offrirà la possibilità ai wine lovers di conoscere da più vicino le origini di un vitigno che gode di una grande storia.
Fonte, Stampa Asti.
Con i FreakClown il vino sposa la giocoleria.
All’Opificio dell’arte nell’ambito della rassegna “Tessere” Con i FreakClown il vino sposa la giocoleria. L’arte della giocolerie e della clownerie incontra il mondo del vino nel primo dei due appuntamenti in compagnia dei FreakClown, inseriti nella rassegna «Tessere — Trame Artistiche Contemporanee», ideata da Opificio dell’arte con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e inserita tra gli spettacoli sostenuti dal bando «Corto Circuito». Il duo, formato da Alessandro Vallin e Stefano Locali, oggi alle 21 al teatro dell’Opificio dell’arte a Biella (ingresso 10 euro) presenterà «Le Sommelier», uno spettacolo in cui gli oggetti tipici della produzione e della degustazione di vini diventano i pro “Bicchieri e bottiglie diventano il loco di due improbabili sommelier” protagonisti di giochi di destrezza, equilibrismo e comicità.
Fonte, Stampa Biella.
Queibanchi d’assaggio diffusi Alba è ancora maxi-enoteca all’ultimo weekend di Vinum.
Oggi e domani chiude la 44′ edizione Quei banchi d’assaggio diffusi Alba è ancora maxi-enoteca all’ultimo weekend di Vinum. Enoturismo, sostenibilità e design al centro della scena nell’ultimo weekend di Vinum, in partenza stamane in città con la riapertura degli stand diffusi nel centro storico e le tante iniziative che hanno arricchito il programma della 44′ edizione della Fiera nazionale dei vini del Piemonte. Mentre tra piazze e strade I)al convegno sull’enoturismo all’opera di design in piazza Duomo prenderanno il via gli assaggi e si potranno approfondire temi e aspetti legati alvino nelle masterclass e i tour in cantina, la due giorni finale aprirà stamane alle 10,30 a Palazzo mostre e congressi con il convegno «Le prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilità».
Fonte: Stampa Cuneo.
I lampi verdolini che rinfrescano il salentino Angiò.
Era all’incirca la fine del 1.200 quando Carlo d’Angiò fece importare da Cava de’ Tirreni verso Manfredonia 16 mila piante di Flano. È quasi certo però che tale varietà fosse già abbastanza diffusa anche in precedenza in regione con il nome di Latino. La sua diffusione crebbe in tutte le aree viticole della Puglia fino all’avvento della Fillossera che, che arrivò a Santeramo ne11899. La catastrofe fillosserica decretò la quasi scomparsa di questo vitigno sia in Puglia ma anche in Campania. Furono molti i vitigni che scomparvero dopo la ricostruzione dei vigneti, Negro Dolce, Zapponara nera, Lagrima, Verdone nero, Zagarese, fra le uve rosse, sono nomi che ricorrono solo nei testi storici e nelle ricerche specialistiche del tempo.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Vini «varietali», chiesta dai produttori locali una deroga per il comune di Torremaggiore.
«Dateci la possibilità di poter produrre più di 300 quintali di uva da vino, altrimenti rischiamo di non coprire neppure i costi di produzione». In vista della prossima vendemmia 2022, i produttori locali di uva da vino comune restano col fiato sospeso nell’attesa di sapere se il Ministero delle politiche agricole deciderà di inserire anche il Comune di Torremaggiore fra quelli che potranno beneficiare della deroga che autorizza il superamento del limite massimo di 300 quintali per ettaro per la produzione di uva da “vini varietali”, ovvero i cosiddetti vini comuni (non Doc o Igp); deroga che consente di arrivare a quota 400 quintali. Al momento, infatti, fra i Comuni pugliesi che hanno ottenuto la deroga, con decreto del 21 dicembre 2021 del Ministero delle politiche agricole, non c’è Torremaggiore per il quale, di recente, si era espressa anche la Confederazione italiana agricoltori della Puglia.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Vigneto Italia: la provincia di Foggia è leader nella produzione di uva da vino.
Con circa 8 milioni di quintali, pari a oltre i150% del totale regionale (dati Istat 2021), la provincia di Foggia è leader nella produzione di uva da vino. Un primato importante in una regione, la Puglia, che incide per il 13% sul vigneto Italia e per il 18% sulla produzione vino. «La Puglia del vino ha intrapreso da diversi anni un percorso di valorizzazione qualitativa i cui risultati non si sono fatti attendere, sia sul mercato internazionale che italiano. Negli ultimi cinque anni – ha affermato Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma – l’export di vino pugliese è cresciuto a valori del 46% contro una media di quello nazionale del 26%. Anche nella Gdo italiana, le vendite dei vini fermi regionali sono cresciute del 21% rispetto ad un trend complessivo del 9%”. Una Puglia che ha spiccato il volo grazie ad un percorso di crescita che ha visto le realtà produttive investire in professionalità e innovazione. «La Puglia vitivinicola negli ultimi 30 anni – ha affermato Massimo Tripaldi, Presidente di La produzione pugliese incide per il 13% su quella nazionale.
Fonte: L’Attacco.
Vinitaly e Decanter premiano Siddìira.
Riconoscimenti per Bàcco e Bèru Vinitaly e Decanter premiano Siddùra. Dino Dini è l’enologo della Cantina Siddùra di Luogosa nto Siddùra trionfa al Vinitaly: Bácco 2020 (93 punti) è i1 miglior Carignano per la guida 5StarWines. Con il nuovo rosso (edizione limitata, 4mila bottiglie), la cantina di Luogosanto completa la gamma dei vini figli dei grandi vitigni della Sardegna. Le uve Carignano arrivano da piccoli conferitori del Sulcis selezionati da Siddùra perla qualità, vigne di oltre 4o anni coltivate a piede franco nella baia di Porto Pino. Oltre Bàcco, altritrevini sono entrati nella guida del Vinitaly grazie a punteggi pari ai go punti: il Cannonau Doc Erema, il Cannonau Riserva Fòla e il blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese Tiros. Altro motivo di soddisfazione arriva da Bèru, Vermentino di Gallura Docg, tra i i2migliori vini d’Italia nella classifica del Decanter.
Fonte: Unione Sarda.
Sulle pendici del Piazzale la prima vigna urbana con le varietà in estinzione.
Entrerà nella Urban Vineyard Association Le bottiglie all’asta per beneficenza di Giuseppe Calabrese La prima vendemmia è prevista a settembre 2025. Da quelle uve saranno ricavate circa mille bottiglie da vendere sul mercato internazionale tramite aste con f1nalità benefiche. Benvenuti nella prima vigna urbana di Firenze, arrampicata su un terreno in pendenza proprio accanto al piazzale Michelangelo (anche la vigna si chiama Michelangelo…), nella proprietà di Maria Fittipaldi Menarini, che con le quattro figlie gestisce l’azienda vinicola Donne Fittipaldi a Bolgheri. «Questa vigna rappresenta anche la mia infanzia – ricorda Maria – quando i primi di settembre, di ritorno dalla villeggiatura, mi piaceva cogliere gli acini e anche alcuni grappoli di uva per la tavola. In qualche modo voglio dare un segno e un senso di continuità a questa casa». Era stato suo padre ad acquistarla, e ora lei ha deciso di ridare vita a questo pezzo di terra.
Fonte: Repubblica Firenze.
Parco del Delta al Vinitaly con eventi e degustazioni.
Il presidente Gasparini: «Ci siamo fatti conoscere e apprezzare dai compratori». Il Delta del Po era presente, a Verona all’edizione 54 di “Vinitaly”. La manifestazione, dopo il periodo di pandemia che ne ha causato un arresto, ha raggiunto importanti traguardi. Vinitaly ha chiuso, infatti, con un record storico di incidenza di buyer stranieri (28%) e con un’alta affluenza di operatori del settore che hanno visitato la fiera (88 mila). Un risultato che deve tener conto della fortissima contrazione legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. per cui si calcolano in totale circa 5.000 mancati arrivi. Il Parco del Delta del Po è stato parte attiva degli eventi e delle degustazioni proposti nei 4 giorni di fiera.
Fonte: Gazzettino Rovigo.
Il Prosecco Docg e il coast-to-coast negli Stati Uniti.
L’IDEA VALOOBBIADENE, 25 giorni,14 città, 4732 miglia su una Stelvio Quadrifoglio Alfa Romeo: ecco il coast-to-coast negli Stati Uniti di Gianluca Bisol per raccontare il Prosecco Superiore. L’obiettivo è aprire un nuovo segmento di mercato per il Prosecco Docg. Oggi negli USA le coste bevono bollicine superiori e conoscono la differenza tra i consorzi. Ma 11 cuore dell’America ha ancora ampio margine di crescita nei consumi di Prosecco Docg. Così Bisol è uno tra i primi a ripartire con un itinerario che attraversa letteralmente gli USA. ll coast-to-coast di Biso11542 è partito da Boston il 26 aprile ed è proseguito a New York, Washington DC, Raleigh, Charleston: ha fatto tappa a Miami e continuerà a Tampa, Destin, New Orleans, Houston, Dallas, Phoenix, Las Vegas, concludendosi a Los Angeles il 19 maggio. Gianluca Bisol si mette in viaggio per raccontare i valori della viticoltura eroica.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Arte e cultura. Il Veneto nel calice.
Un Intero fine settimana per degustare i 300 vini delle cantine selezionate nella guida Vinetia.it e per scoprire gli angoli più belli di Treviso: è Vinetia Tasting – II Veneto nel calice (www.vinetia-tasting.it), l’evento di AIS Veneto in programma sabato 14 e domenica 15 maggio nel centro storico del capoluogo della Marca. II primo appuntamento sarà la consegna del premio ai vincitori della prima edizione del Memorial Dino Marchi, in programma il sabato alle ore 10 nel Salone di Palazzo dei Trecento. II riconoscimento, dedicato al Presidente di AIS Veneto scomparso nel 2014, è nato con l’obiettivo di valorizzare le competenze di giovani talenti della narrativa, per diffondere la cultura del vino e del cibo attraverso la proposta di spazi di attrazione turistica nel territorio veneto. Alle 15, invece, si potrà osservare la città con altri occhi, grazie alla visita guidata alla città di Treviso e ai suoi tesori.
Fonte: Giorno Milano Metropoli.
Loredan Wine Club dal Montello alla Serenissima.
Andare oltre il proprio sguardo per promuovere l’Italia intera. Con questo spirito nasce il Wine Club Loredan Gasparini voluto dall’omonima cantina di Venegazzù fondata da Pietro Loredan, discendente del doge Leonardo. Provveditore, Savio e Doge, figure chiave nell’antica Venezia, diventano i livelli di affiliazione del progetto dove il vino offre esperienze sensoriali dalle verdi colline del Montello fino alle calli di Venezia. Il Wine Club aprirà le porte della cantina dando la possibilità ai suoi membri di accedere a servizi esclusivi, come acquistare vini in edizioni limitate.
Fonte: Tribuna Treviso.
Ruggero si dimette da ad cantina Siddùra, “nessuno screzio”.
Massimo Ruggero dice addio a Siddùra. Dopo 14 anni di lavoro e impegno si dimette da amministratore delegato dell’azienda vitivinicola di Luogosanto, in Gallura. Una realtà costellata di premi e riconoscimenti in campo internazionale. “Nessuno screzio, ma solo la necessità di guardare oltre – dice all’ANSA l’ormai ex ad – Siddùra è stata una madre, un padre, sono cresciuto professionalmente e umanamente. Sono andato via in amicizia e portando con me un bel ricordo delle persone con cui ho lavorato e che ho incontrato in questo mio felice percorso”. Così come anche dei profumi e sentori dei pluripremiati vini della cantina. “Il giorno che ho lasciato l’azienda ho bevuto il Maìa, per salutare il mio voltare pagina, trovare nuovi stimoli e inseguire nuovi sogni – racconta
Fonte: ANSA.
Vino: Chianti, ok Toscana a proposta modifica disciplinare.
Parere favorevole della Regione Toscana per la modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Chianti. La delibera di approvazione, avanzata alla Giunta regionale dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, riguarda l’intero articolato del disciplinare di produzione della denominazione Chianti, che è la più vasta denominazione di origine nel panorama vitivinicolo toscano. “Le modifiche proposte dal Consorzio Vino Chianti che ne tutela la denominazione – afferma Saccardi – sono rivolte anche a inserire nuove tipologie di prodotto, come il vino Chianti con la specificazione della sottozona ‘Terre di Vinci’.
Fonte: ANSA.it.
‘Vino: Uiv-Vinitaly, export +3,7% ma la Francia fa di più.
Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, l’Italia segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei quattro Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021.
Fonte: ANSA.
La sostenibilità del vino passa anche dalla bottiglia: crescono le sperimentazioni sulla plastica Pe.
Dopo Naked Wines e Accolade Wines, anche Château Galoupet (Lvmh) sperimenta la bottiglia 100% riciclata e piatta di Packmama. La sostenibilità è un mantra, l’innovazione una scelta. A mettere insieme le due cose, stavolta sul fronte delle bottiglie del vino, è Château Galoupet, Cru Classé de Provence con 69 ettari di vigneti affacciati sulla Costa Azzura, fondato nel 1792 e dal 2019 sotto l’egida del colosso del lusso Lvmh, che ha lanciato il suo rosè Nomade in una nuova bottiglia piatta e realizzata in plastica Pet riciclata al 100%, prodotta da Packmama, che ha già collaborato con realtà importanti come Naked Wine o Accolade Wines per alcune linee di vini. Una bottiglia che, oltre a risparmiare molto spazio, pesa appena 63 grammi e, spiega Chateau Galoupet, pesa dieci volte di meno di una bottiglia standard di quelle che vengono utilizzate per i rosè di Provenza.
Fonte: WineNews.
Vino: “Bordeaux en primeurs” per la seconda volta in Italia.
Verona torna ad essere per un giorno la “Place de Bordeaux” per la degustazione en-primeur dei grandi vini rossi d’Oltralpe, un centinaio di prestigiose etichette di Crus et Domaines de France. Ieri, è approdato per la seconda volta in Italia, grazie al marchio di Famille Helfrich, l’evento “Bordeaux en primeurs” che ogni primavera anima i più grandi châteaux della città francese che aprono le loro porte ad acquirenti, importatori, rivenditori ed altri esperti del mondo del vino per far degustare i campioni dell’ultima annata, estratti direttamente dalle barrique. Presso Villa Ca’ Vendri, alle porte di Verona, esperti, critici e addetti ai lavori hanno potuto degustare una panoramica, per un totale di oltre 100 etichette, dei più vocati terroir: dal Grand Cru Saint-Emilion a Pomerol; da Haut-Médoc a Sauterns e ancora Margaux, Moulis, Saint-Julien, Pauillac, Saint Estèphe e Pessac Leognan. Tra gli Châteaux più prestigiosi in degustazione vi erano, solo per citarne alcuni: Pape Clement Pessac Leognan, Branaire Ducru Saint Julien, Chasse Spleen Moulis, Cos Labory Pauillac, Clos Haut Peyraguey Sauternes.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Riccardo Cotarella, il vino e oltre: la visione di un grande enologo.
A lui che certamente ha contribuito a fare la storia del vino in Italia abbiamo chiesto com’è cambiato il mondo enologico negli anni: Riccardo Cotarella ci racconta il suo punto di vista. Tre generazioni e una visione articolata le cui radici, salde nel mondo del vino, si diramano in diverse direzioni: al centro di tutto le persone, le loro potenzialità e i loro intrecci. Questo (e tanto altro che abbiamo raccontato anche in un recente articolo su Vinitaly) è Famiglia Cotarella, universo multiforme che si snoda attorno all’attività di Dominga, Marta ed Enrica Cotarella e comprende i marchi Falesco per i vini della tradizione, Cotarella per l’alto di gamma, la scuola di alta formazione di sala Intrecci e Liason per la distribuzione degli Champagne Alexandre Filaine e Vilmart e del vino Per Papà dell’Azienda Castello di Cigognola.
Fonte: Reporter Gourmet.
Vino: Edoardo Freddi International, 2021 si chiude con fatturato gestito di 65 mln euro.
Con 10 anni di storia alle spalle, la Edoardo Freddi International, prima azienda italiana di export management del settore vino, continua a crescere. Un trend positivo costante che non si arresta dal 2012, anno di nascita dell’azienda, ha portato a chiudere il 2021 con 65 milioni di euro di fatturato, per quanto concerne il gestito presso le aziende rappresentate, in crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Un vero e proprio ‘acceleratore di business’, che conta 28 milioni di bottiglie commercializzate e 40 cantine in partnership, rappresentate in esclusiva e acquisite in 5 anni di attività, tra cui San Leonardo, Marchesi di Barolo, San Michele Appiano, Tunella, Montevetrano, Capichera, Codice Citra, Broglia e Michele Satta.
Fonte: Il Tempoi.
Frena (ma cresce lentamente) il vino italiano in Usa e Canada, crolla l’export in Cina e Giappone.
Il primo trimestre 2022 analizzato dall’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly, su dati doganali. Italia peggio di mercato e competitor. Dopo l’euforia, forse eccessiva, per i record del vino italiano all’export nel 2021 (ad oltre 7 miliardi di euro), ed una partenza, a gennaio 2022, sulla stessa falsa riga (+22% sullo stesso periodo del 2021, dati Istat analizzati da WineNews), in uno scenario complesso come non mai, tra le conseguenze della guerra ed il caro materie prime e trasporti a livello globale, e le nuove misure anti Covid in Cina, è arrivata la frenata prevista da tanti, ed in particolare in mercati “pesanti” come Usa e Canada, ma anche in altri come Cina e Giappone. Beninteso: il dato complessivo è ancora positivo, ma il vino del Belpaese cresce molto meno di prima, e meno dei competitori. Nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al +3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. A dirlo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), guidata da qualche giorno da Lamberto Frescobaldi, e Vinitaly (www.osservatoriodelvino.it), che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nel primo trimestre 2022.
Fonte: WineNews.
Vinitaly, gran finale e pagellone: cosa funziona e cosa no nel mondo del vino italiano.
Dopo due anni di stretta pandemica la fiera della produzione enologica è rifiorita in grande stile. Tutto bene, ad evento terminato? Quasi. I voti. Abbiamo già commentato qui i principali eventi dell’edizione 2022 di Vinitaly, arrivata dopo due anni di stretta pandemica. Ora andiamo più a fondo e passiamo ai raggi x i dettagli del grande evento del vino, con tanto di pagelle. L’edizione di quest’anno registra la fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone. Il peso della guerra in Ucraina si scarica sul vino italiano con l’assenza dei buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi. Ciò nonostante, Vinitaly registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). In chiave nazionale, da segnalare un bilanciamento delle presenze del Centro-Sud – in rialzo – rispetto a quelle del Nord. “Il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Sicilia: Torna Teruar, la fiera del vino etico.
A Scicli, in provincia di Ragusa, si terrà Teruar, la fiera dei vini naturali e etici, il 15 e il 16 maggio 2022. Vini etici, vini artigianali, vini di terroir: sono solo alcuni dei modi che possiamo utilizzare per definire quelli che più notoriamente chiamiamo vini naturali, ossia quei prodotti vitivinicoli frutto di un approccio che, in vigna, cerca di assecondare quanto più la natura della pianta della vite mentre in cantina, di accompagnare con il minimo intervento possibile il processo di fermentazione dell’uva. Insomma, quello alla vinificazione naturale è un approccio che vuole essere sostenibile e rispettoso ma sempre con piena consapevolezza: lo studio, anche scientifico, oltre che esperienziale, della vite e delle fermentazioni nel mondo dei vini naturali risulta fondamentale come non mai, proprio perché, impegnandosi in un controllo ridotto al minimo indispensabile, necessita di una cultura ampia e scrupolosa.
Fonte: Agrodolce.
STAMPA ESTERA
Enough Bordeaux bashing – 2021 produced some brilliant whites.
Last year was a bit of a shock for France’s vignerons. After a decade of increasingly warm summers, ripe grapes and full-bodied wines, nature tested them to the hilt and finally delivered a crop that struggled to ripen, even though — thanks to frost and the ravages of downy mildew — it was far from generous. It will be fascinating to see the effect of a cool, grey summer on the more ethereal wines of Burgundy. But I’ve just come back from Bordeaux, where I was tasting embryonic 2021s (quite a significant proportion of the claccrd growths) as part of the annual en primeur campaign. I can report that habitual buyers of red bordeaux are in for a shock too. Gone is the opulence of the reds made in 2018, 2019 and 2020 when alcohols as high as 15 per cent were not uncommon. These 2021s are more likely to be 12 to 13 per cent alcohol and, in many cases, had to be helped even to this level by the addition of fermentable sugar to the fermentation vat, a historic practice called chaptalisation that was widely deployed for the first time since 199 There certainly wasn’t any need to add acid, the common recourse of winemakers in hotter parts of the world. The grapes had quite enough of that, thanks to the cool, damp summer in Bordeaux. And the result? Red wines that are very much lighter and tarter than we have become accustomed to. As Danish wine writer Peter Winding put it to me, the wines are “nice and old-fashioned but helped by better techniques”. I should point out that Winding is a contemporary of mine.
Fonte: Financial Times.
Dijon. Nouvelle gastropole.
JOUR J POUR LA CAPITALE BOURGUIGNONNE: SA CITÉ INTERNATIONALE DE LA GASTRONOMIE ET DU VIN A ENFIN OUVERT SES PORTES, CE VENDREDI. LE PARI SEMBLE RÉUSSI. L’enjeu est de taille. Six hectares et demi au coeur de la ville, en lieu et place de l’hôtel-Dieu, et quelque 250 millions d’euros ont été mobilisés pour ce projet pantagruélique. Du esté des édiles, la fébrilité d’un grand oral se fait sentir. Car, c’est dit, ici, on va déguster. Pas question de se contenter de propos de table et de nourritures virtuelles. Ta leçon de Lyon – cité aînée qui, à peine démoulée fin 2019, est retombée comme un soufflet – a été retenue. Renversement du célèbre adage de Claude Lévi-Strauss: il ne suffit pas qu’un aliment soit bon à penser, encore faut-il qu’il soit bon à manger. Evidence et bon sens, ce tiers lieu ne fait donc pasque dans la scénographie d’expos ludo, vino et gastro éducatives, au demeurant fort bien ficelées. Comptoir à grignoter et Table des Climats d’Éric Pras, le 3-étoiles de l’étape, cantine « expérientielle » avec show culinaire et brasero sur le toit, cave à déguster et allées à ciel ouvert de commerces de bouche ès qualités ont droit de cité. De ce côtélà, pari gagné. Si le repas gastronomique des Français, patrimoine immatériel de l’humanité, est bien k réacteur du projet, il ne manque pas de chair. Et aucun ingrédient n’a été négligé pour faire prendre la mayonnaise dijonnaise. Il faut dire que ça fait dix ans que ça mitonne entre acteurs publics et privés. À l’origine: le cl’ ssr•ment par l’Unesco, en 2010, de nos agapes franchouillardes. Cocorico, dans l’euphorie, un appel à projet est lancé, sous hospices étatiques, pour créer une «cité internationale de la gastronomie». De quoi aiguiser l’appétit de celle des ducs de Bourgogne.
Fonte: Figaro.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 6 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Il Belpoggio di Enrico dieci anni di Brunello con cuore Veneto.
Lo sbarco (riuscito) dei Martellozzo in Toscana Quando è arrivato a Montalcino, nel 2o05, ha scoperto di essere l’unico produttore veneto a investire sul Brunello. «Non è stato semplice», racconta oggi Enrico Martellozzo (nell’illustrazione qui sotto), patron della Bellussi, storica azienda del Prosecco Superiore di Valdobbiadene, «mi sono portato tutto da casa, compreso l’enologo, Francesco Adami». A forza di correre in auto tra le colline del Prosecco e quelle del Sangiovese grosso, Martellozzo è stato fermato da un infarto. L’ha superato ed è di nuovo in pista. Altri vignaioli corregionali l’hanno seguito acquistando cantine nella Brunelloland, ma Enrico Martellozzo è l’unico nel gruppo del Consorzio di Montalcino che assegna le stelle all’annata.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Si scrive Primitivo, si legge Gioia del Colle.
LA STORIA SI INTRECCIA CON IL VITIGNO HOMONIMO», 35 ANNI FA IL PRIMO IMBOTTIGLIAMENTO. .«altra» bacca rossa (insieme a Manduria) simbolo della Puglia. Due milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Gioia del Colle, l’altro Primitivo. Che poi, detto così, è pure una mezza ingiustizia: perché fu proprio a Gioia (provincia di Bari, sulle propaggini delle Murge, al confine col tarantino) che (ri)cominciò la storia del Primitivo. Una storia che vale la pena di raccontare. LA STORIA -Siamo al fine del `700 (XVIII secolo, a scanso di equivoci), quando il primicerio Filippo Indellicati (il primicerio è una dignità ecclesiastica minore, sottoposta a quella dell’arcidiacono), proprietario in agro di Gioia di una vigna «mista», come era usanza assai diffusa, selezionò alcuni vitigni a bacca rossa che presentavano una maturazione precoce, e che, anche per questo, erano meno esposti a malattie e muffe.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Una lunga lista di etichette raccontano un territorio.
l rossi delle cantine (storiche e non) continuano a conquistare fette di mercato. l riconoscimenti e i premi • Di seguito una rassegna di alcune delle principali etichette del Primitivo di Gioia del Colle: Polvanera (Gioia), DICIASSETTE. 11 nome dice tutto: quasi 17° d’alcool svolto (16,5°). Rosso porpora con riflessi di rubino. Al naso spiccano i frutti di bosco e la prugna, la rosa, la liquirizia e note minerali, di grafite. Al gusto è elegante, austero, “nervoso” e pieno, di buona acidità con tannini levigati; lunghissimo finale in cui ritornano i frutti di bosco, la liquirizia, le note minerali. Vino da tutto pasto, si esalta con arrosti importanti, selvaggina di piuma e di pelo, brasati e grandi formaggi. Chiaromonte (Gioia).
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Dom Ruinan 2010 Il piccolo principe che diventerà un re.
Assaggio in anteprima della grande cuvée della maison più antica della Champagne. Lo chef de cave Pana’iotis ci guida alla scoperta di un’annata promettente? Fa sempre un privilegio assistere alla nascita di un vino. Lo è ancora di più quando ti accorgi già mettendo il naso nel bicchiere che ti trovi davanti a un giovanissimo principe destinato a diventare re. Ho assaggiato in anteprima il Dom Ruinart 2010, la cuvée che rappresenta la vetta produttiva della più antica maison della Champagne (il marchio reca la data del 1729) e quella che vanta probabilmente le più magnificenti crayères, le cattedrali di gesso sotterranee tipiche della Champagne che l’Unesco ha classificato partimonio dell’umanità e nelle quali i vini riposano e dove, durante le guerre del Novecento, i civili trovarono riparo e salvezza.
Fonte: Giornale.
La vite è una cosa meravigliosa – Le Bastìe, capolavoro di Tomasella.
A cavallo di due regioni con il vino nel dna, la doc Friuli e la doc Prosecco, Tenuta Tomasella è un’azienda di confine, che vanta circa cinquanta ettari di vigneti nei quali coltiva uve di qualità con grande rispetto della materia prima e l’ambizione di raccontare la tradizione e la bellezza di due territori unici. Con un occhio alla sostenibilità, che viene perseguita non soltanto in vigna ama anche con l’adesione al progetto «Saving Bees», che si propone di salvaguardare l’esistenza delle api in quanti sentinelle della sanità di un ecosistema. E veniamo al bicchiere. Tenuta Toma Le Bastle, capolavoro di Tomasella sella produce varie linee: nei classici ci sono alcuni mono varietali iconici delle due regioni; la linea delle bollicine propone alcune etichette di Prosecco e il Rigole Brut da uve Pinot Bianco; un posto a parte merita il metodo classico Cuvée 38 da uve Pinot Bianco, Pinot Nero e Chardonnay, croccante e sapido.
Fonte: Giornale.
Giornata del vino, De Sanctis a Procida.
L’Istituto Agrario ` Francesco De Sanctis’ ambasciatore del vino di qualità per le scuole italiane nella Giornata nazionale della cultura vino e dell’olio, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ais – Associazione Italiana Sommelier e Rai TGR. La Scuola Enologica irpina rappresenterà il territorio campano in occasione della GNCVO che, anche quest’anno, ha rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2022 – 2024. La manifestazione si terrà domani, dalle 10 alle 17, presso la Cittadella dei Misteri, nel borgo di Terra Murata – Palazzo d’Avalos a Procida, Capitale della Cultura 2022.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Fermento Emilia con 40 vignaioli.
Domenica e lunedì tanti incontri e degustazioni Fermento Emilia con 40 vignaioli. Sono ancora in vendita i biglietti per l’evento vitivinicolo «Fermento Emilia» che porterà a Montecchio Emilia domenica e lunedì oltre quaranta vignaioli a raccontarsi attraverso le loro produzioni etiche in una mostra mercato che per due giorni offrirà approfondimenti, dibattiti e degustazioni. Presso il Castello di Montecchio, si terrà dunque la prima edizione di questo salone del vino artigianale, biologico e biodinamico, con aziende provenienti dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza che grazie alle loro produzioni artigianali si presenteranno in una mostra mercato.
Fonte: Gazzetta di Parma Weekend.
II Lambrusco secondo Vania Valentini.
II percorso di Vania Valentini lascia intuire una grande passione: sommelier Ais, un master sul vino ad Alma, concorsi, guide, collaborazioni con autorevoli testate e prestigiosi istituti di formazione, fino a quando Alberto Lupetti, ideatore della guida Grandi Champagne, tra i più importanti esperti di champagne al mondo, l’ha voluta accanto a sé come vice-curatrice della guida Grandi Champagne, una pubblicazione unica nel suo genere, considerata dagli appassionati di bollicine francesi un testo miliare. «Un progetto editoriale decisamente affascinante ma molto articolato, a cui collaboro dal 2015 – conferma Vania Valentini. Tanto lavoro e tanti chilometri, soprattutto in Francia, per valutare i produttori vecchi e nuovi, coordinare gli assaggi, i membri del panel, redigere le schede. Una mole di lavoro che ci ha portato ad assaggiare oltre 600 champagne, per recensire 120 produttori e oltre 490 champagne, dando sempre più attenzione ai vignerons, che si dividono lo spazio con le grandi Maison, sempre affidabili e ineccepibili».
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Sei tipi di Marsala presentati ai soci Fisar Civitavecchia: al San Giorgio una serata dedicata alla degustazione.
Cantine Morio”: alle 20 l’evento organizzato dalla delegata Debora Piscopo Sei tipi di Marsala presentati ai soci Fisar Civitavecchia: al San Giorgio una serata dedicata alla degustazione Sei tipi di Marsala, da poco lanciati al Vinitaly, presentati a veri intenditori dal palato raffinato. Evento esclusivo questa sera all’hotel San Giorgio, organizzato dalla Fisar grazie al preziosissimo impegno delegata Debora Piscopo, sempre in prima linea per quanto riguarda simili iniziative, supportata dal socio di delegazione Fabio Nicolosi. Alle 20, nell’ambito della rassegna “Incontro con il produttore – cantine Florio”, Tommaso Maggio (enologo cantine Florio), Roberto Magnisi (direttore cantine Duca di Salaparuta Florio), Piero Mura (wine ambassador Centro Italia), Fabio Nicolosi (area manager Centro Italia) e Debora Piscopo (delegata Fisar Civitavecchia e Costa Etrusco-Romana) degusteranno un Marsala Vergine Riserva 2008, un Marsala Vergine Riserva 2003, un Marsala Secco Superiore 2016 e poi ancora un Marsala Semisecco Superiore Riserva 2015, un Marsala Semisecco Superiore Riserva 2007 e un Marsala Dolce Superiore 2017.
Fonte: Provincia di Civitavecchia
Vino, salumi e… zafferano: è il Distretto della Collina.
È nato ufficialmente il Distretto agroalimentare della Collina di San Colombano al Lambro, le imprese locali fanno rete per intercettare finanziamenti, fare sistema ed economia, intercettare nuove occasioni commerciali, valorizzare la collina e creare valore e sviluppo per il territorio. Sono 23 le attività che hanno firmato l’adesione davanti al notaio nella sala del consiglio del Comune di San Colombano mercoledì sera, presenti l’assessore all’agricoltura del Comune banino Alessandro Granata e il consigliere delegato alle attività produttive Paolo Polenghi. Altre 4 o 5, non presenti mercoledì, entreranno nei prossimi giorni. Ci sono quasi tutte le cantine vitivinicole banine, agricoltori di pianura, il salumificio Bertoletti di Graffignana, la Cascina Cortesa di Graffignana, l’albergo ristorante San Rocco di Sant’Angelo, Le Terme delle Saline di Miradolo, piccoli produttori di nicchia, ristoranti e bed e breakfast.
Fonte: Cittadino di Lodi.
APPUNTAMENTO Argegno DiVino per gli appassionati.
Degustazione Eno Gastronomica domani, sabato 7 maggio, dalle l l alle 19 denominata Argegno DiVino. Lungo il Telo, spiegano gli organizzatori, ci saranno prodotti nazionali e del territorio da degustare accompagnati da una scelta di circa 100 etichette delle migliori cantine italiane. Ingresso 40 euro a persona, a ogni partecipante sarà offerto un bicchiere da degustazione personalizzata Ci sarà anche la ponssibilità di seguire le lezioni di un masterclass di degustazione nella cantina del ristorante La Posteri a locale che cura l’organizzazione con Bistrò Argegno.
Fonte: Provincia Como.
Le aree viticole Unesco a confronto con Vinum.
Nel palazzo Mostre e congressi, i delegati anche da Cinque terre e colline del Prosecco L’auditorium del palazzo Mostre e congressi ospiterà, sabato 7 maggio alle 10.3o, il convegno “Prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilità”: l’incontro dedicato alla sostenibilità nella logistica del vino, organizzato da ente Fiera del tartufo e consorzio di tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani in collaborazione con Coldiretti. Verrà presentato il progetto Ecolog, già esposto al Vinitaly di Verona e nato dall’iniziativa del consorzio per evitare il passaggio dei tir dei corrieri vinicoli sulle colline Unesco.
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Fiera del vino: gli ultimi incontri.
L’ultimo fine settimana di Vinum è ormai alle porte: fra sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.3o alle 20, in città si potranno degustare_ più dl settecento etichette raccolte da tutto il Piemonte, in cinque zone del centro. Su www. vinumalba.com è in vendita, a trenta euro, un blocchetto da diciassette tagliandi per altrettante degustazioni, un calice e gli sconti per i musei albesi; alle casse saranno disponibili carnet per otto e quattro degustazioni. ll giro di assaggi può iniziare dal palazzo Mostre e congressi con le Docg Barolo, Barbaresco, Diano d’Alba e Dogliani e le Doc Barbera d’Alba, Langhe Freisa, Langhe Nebbiolo e Verduno Pelaverga. L’edificio ospita anche la mostra fotografica sui paesaggi vitivinicoli Unesco. Di fronte, piazza Bubbio è il quartier generale dei blanchi a denominazione Langhe: Ameis, Bianco, Chardonnay, Favorita, Nascetta e Sauvignon.
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Il “primo giorno di scuola” vince al Vinitaly.
L’istituto agrario Penna si aggiudica il premio nazionale per l’etichetta più bella d’Italia II “primo giorno di scuola” vince al Vinitaly Si è svolta martedì 13 aprile la premiazione del sesto concorso enologico degli istituti agrari d’Italia, premiazione che ha visto l’istituto Penna di Asti aggiudicarsi il premio per l’etichetta più originale. Abbiamo incontrato Renato Parisio, preside dell’istituto Penna, per farci raccontare il concorso e per conoscere l’azienda vinicola della scuola: Come si è svolta la partecipazione al concorso? “Nell’ambito del Vinitaly, tutti gli anni, viene organizzato un concorso tra gli istituti agrari che producono vino, in collaborazione con ministero dell’agricoltura, il ministero dell’istruzione e il Centro di Ricerca per l’Enologia.
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Elisa: dalla farmacia allo chardonnay.
Il 14 e il 15 maggio l’evento di Ais Asti “Abaccabianca 2022” I bianchi piemontesi in scena a Vignale. “Abaccabianca’ torna i114 e il 15 maggio. L’evento itinerante, ideato e organizzato dai sommelier di Ais Asti, quest’anno sarà ospitato a Palazzo Callon. In degustazione 180 etichette divini e vermouth: dal Gavi al limorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino. La manifestazione torna a Vignale Monferrato dopo due anni di pausa forzata. Due giorni dalle 11 alle 19, dove appassionati, cultori e professionisti del settore enologico potranno degustare ai banchi d’assaggio: «Abbiamo sempre voluto alzare il livello e il nostro lavoro non si è fermato neanche in questi due anni — spiega Paolo Poncino, delegato di Ais Asti che si occupa dell’organizzazione.
Fonte, Monferrato.
Enoturismo: siamo in ripresa. Identikit su chi acquista.
Rapporto Mancano ancora gli americani Enoturismo: siamo in ripresa. Identikit su chi acquista. Atzeni anticipa il XVIII Rapporto, presentato da Città del Vino, Donne del Vino e Puglia e che noi leggiamo grazie a 0IV , l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin di Parigi Non sembrano così lontani, ci dicono in sintesi queste fonti, i tempi in cui il circuito enoturistico italiano tornerà a contare 14 milioni di visite e un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro annui In breve ci soffermiamo solo, cogliendole letteralmente, sulle clientele degli enoturisti e sulle loro spese e poi sulla distribuzione e classifica regionale. L’identikit aggiornato dell’enoturista è quello di un giovane sotto i 35 anni (60%), in prevalenza cittadino (75%), con un alto livello di istruzione (95%) e un reddito superiore alle medie (84%). Ama le esperienze dirette, unisce il vino alle risorse del territorio (79%), è digital (77%), sceglie l’aria aperta (73%), i tempi brevi (71%) ed è un turista di prossimità (67%).
Fonte, Monferrato.
Una Strada del Vino’ assegnata all’anello che parte da Cantalupo.
Anche la Val Borbera avrà la sua ‘Strada del Vino’ e la sua intitolazione e la sintesi della storia della sua valle e della sua tenacia nel volere emergere e imporsi come terra di vino e turismo, di enogastronomia e cultura naturalistica. A metà maggio al Castello di Grinzane, verrà assegnata alla strada che in anello parte da Cantalupo Ligure, sale a Costa Merlassino e poi ritorna al paese. fin anello di qualche chilometro dove si trovano i vigneti di ben quattro aziende agricole che in tempi e modi diversi hanno impiantato quel l’imorasso che è un poi il simbolo della valle assieme al Montebore. Su colline intorno ai 450/500 metri di altezza le aziende agricole ‘Battilana di Gianluigi Mignacco, ‘Ezio Poggio:’Roberto Grattone’ e ‘Terra Andi’ di Stefano Marchesotti hanno impiantato i loro vigneti, quelli che hanno permesso a quel territorio di porsi all’attenzione della candidatura di ‘Strade del Vino’ che dopo una gestazione lunga qualche anno causa pandemia ha avuto un buon fine.
Fonte: Panorama di Novi.
Tutto pronto per il ritorno di “Nizza è Barbera”.
Torna “Nizza è Barbera”, l’atteso appuntamento che, dopo due anni di stop, propone un programma rinnovato, con 64 produttori e oltre 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti Docg e Nizza Docg. Il sipario si apre sabato 7 mattina, presso il Foro Boario, con il Barbera Forum, mentre a Palazzo Crova, sarà possibile visitare il Museo del Gusto e la Galleria “Art `900”. È inoltre prevista una notte bianca con Wine Point in piazza Garibaldi, via Pio Corsi e piazza XX Settembre. Domenica 8, invece, biciclettata nelle vigne del Nizza, raduno automobilistico di Ferrari e arrivo del treno storico di Langhe, Monferrato e Roero. Alle 17, infine, nell’ex chiesa SS. Trinità, si terrà una Masterclass di sei macro aree del Nizza Docg con sei diversi produttori, degustazione guidata dall’Associazione Produttori del Nizza, con l’intervento del presidente Stefano Chiarlo e dei produttori. Info: www.nizzaebarbera.wine.
Fonte: Piccolo di Alessandria.
BiWine, più di cento vini da degustare firmati dai produttori del territorio.
Nell’ambito di Bis ritorna «BiWine – Biellese territorio di vino», l’evento organizzato dall’Associazione italiana sommelier di Biella che per questa edizione, in cui si celebra la XII Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, ha coinvolto 34 produttori biellesi. Sarà domani al chiostro di San Sebastiano, mentre da oggi (venerdì) a domenica dalle ore 18 alle 24 in piazza del Monte ci sarà «Aspettando Bolle di Malto», un’anteprima della rassegna dedicata alle birre artigianali italiane di qualità che apre il tour del 2022 con questo evento incentrato sull’eccellenza brassicola biellese e accompagnato da street food (tra cui crêpes, panzerotti e altre specialità) e musica. Nelle tre giornate di Bis, inoltre, i ristoranti di Biella e provincia proporranno «Degustare il territorio» con ricette e menu tipici locali.
Fonte: Stampa Biella.
MArTa, la giornata del vino e dell’olio.
Il programma di domani al museo MArTa, la giornata del vino e dell’olio Domani il Museo Archeologico Nazionale di Taranto celebra la Giornata Nazionale della cultura del vino e dell’olio, grazie al rinnovo della collaborazione, già in essere, con il Ministero della cultura, il Ministero dell’istruzione, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana Sommelier. li programma del MAr’l’A, adatto ad adulti e ragazzi, accoglie i visitatori con percorsi tematici guidati. La mattina dalle ore 10 alle ore 11 e dalle ore 12 alle ore 13 le visite saranno riservate alle scuole. Nel pomeriggio, invece, dalle ore 15 alle ore 17 e dalle ore 17.30 alle ore 19.30 il MArTA i visitatori potranno scoprire le opere del museo legate al vino e all’olio.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
La ricchezza dei territori custodita dal buon bere
Alla scoperta dei prodotti della nostra terra La ricchezza dei territori custodita da. buon bere Domani a Berchidda si celebra la Giornata della cultura del vino e dell’olio Roberto Dessanti, presidente regionale Ais: «Puntiamo sulla formazione» di Marco Bittau passa per il vino e per l’olio buona parte della ricchezza del comparto agroalimentare del Belpaese, Sardegna compresa, ma solo attraverso la conoscenza e la form azione professionale si ottiene la giusta valorizzazione di prodotti d’eccellenza che trasudano storia e cultura del territorio. Per questo l’Ais (Associazione italiana sommelier) d’accordo con i ministeri dell’Istruzione, della Cultura e delle Politiche agricole, organizza in tutta Italia la Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio.
Fonte: Nuova Sardegna.
Promozione del territorio grazie all’idea dei Wine Club.
Andare oltre il prosguardo per promuovere l’Italia intera. Con questo spirito nasce il Wine Club Loredan Gasparini. Provveditore, Savio e Doge, figure chiave nell’antica Venezia, diventano i livelli di affiliazione di un progetto speciale dove il vino offre esperienze sensoriali dalle verdi colline del Montello fino alle calli di Venezia. Il Wine Club aprirà le porte della cantina dando la possibilità ai suoi membri di accedere a vendite en primeur delle nuove annate, acquistare vini in edizioni limitate e produzioni da collezione e addirittura conservare le proprie bottiglie presso la cantina, organizzando le consegne a casa con spedizioni scalari. Il Wine Club è però anche molto altro. Sarà un modo per conoscere il territorio di produzione e scoprire il legame con la Serenissima.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Dal campo alla tavola Il ciclo produttivo ingrana la marcia dell’innovazione.
Presentata la Live Demo del Competence Center del Nordest Smact Inaugurato il percorso tecnologico e formativo dedicato all’agrifood Dal campo alla tavola. Il ciclo produttivo ingrana la marcia dell’innovazione. Un altro tassello per lo sviluppo tecnologico della Fiera è stato ufficialmente inserito ieri mattina con l’inaugurazione della Live Demo “From Farm to Fork” del Competence Center del Nordest Smact. La parte frontale del Padiglione 7, che affaccia su via Tommaseo, è ora un grande laboratorio di innovazione che mira a dimostrare come le tecnologie dell’Industry4.0 possono essere pienamente integrate nell’intero ciclo produttivo del cibo: dal campo alla tavola. Un percorso tecnologico e formativo che parte dal piano terra, dove al posto delle vecchie biglietterie della Fiera si va formando una lunga serra ad ampio tasso di automazione, e che prosegue al primo piano, dove un intero ciclo produttivo, legato al pane e alla birra, permetterà alle imprese, grandi e piccole, di testare prodotti e tecnologie accompagnati dai tecnici di Smact.
Fonte: Mattino Padova.
Bottiglia di vino venduta in Italia a cifra record: quale e quanto costa.
A fine aprile una bottiglia di vino è stata venduta per 67.375 euro infrangendo il record italiano per una singolo esemplare da 75 cl battuto all’asta. Si tratta di un Musigny Domaine Leroy del 2008 aggiudicato dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini. La cifra sborsata per assaporare questo vino d’eccezione non si avvicina però al brindisi da record fatto dall’acquirente della preziosa Mathusalem di Romanée Conti del 1985 comprata nel 2021 per oltre 900mila euro. La rarissima bottiglia da sei litri era custodita dalla Avu di Sorengo, vicino Lugano, società specializzata nella vendita di vini lusso per le persone più ricche del mondo.
Fonte: QuiFinanza.
Vino: ‘Nizza è Barbera’ con 300 etichette e tour nelle vigne.
Dopo due anni di pausa forzata per la pandemia si ripresenta la manifestazione ‘Nizza è Barbera’, il 7 e 8 maggio a Nizza Monferrato (Asti), con 64 produttori e 300 etichette in degustazione e un programma di tour dei vigneti in bici, notte bianca e masterclass di 6 macroaree del Nizza docg, ospiti della rassegna il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Quest’anno il Barbera Forum, al Foro Boario nel centro di Nizza, apre già al sabato mattina, si entra esclusivamente per fasce orarie e su prenotazione: http://www.nizzaebarbera.wine/ Per la notte bianca, con negozi aperti, e gastronomia nel centro cittadino, dove saranno allestiti tre Wine Point (in piazza Garibaldi, in via Pio Corsi e in piazza XX Settembre) con una selezione di etichette di Barbera d’Asti docg e Nizza docg in degustazione.
Fonte: ANSA.
Prosecco: ci siamo bevuti il vino dove ha fatto il bagno Gue Pequeno.
Vi ricordate del bagno nel Prosecco di Gué Pequeno? Ebbene, sarete felici di apprendere che il vino non è assolutamente andato sprecato. Vi ricordate di quando Guè Pequeno fece il bagno nel Prosecco? No, non era un sogno strano partorito quella volta volta che avete azzardato lo spuntino di mezzanotte con gorgonzola e fette biscottate, ma una vera campagna pubblicitaria organizzata dalla cantina Il Colle di San Pietro di Feletto e che, comprensibilmente, aveva sollevato una serie di polemiche sia da parte del popolo internettiano che da Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD.
Fonte: Dissapore.
Gambero Rosso, una guida dei vini rari.
Nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese. Il Gambero Rosso presenta Vini Rari, un nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia.
Fonte: ItaliaOggi.
Oiv, il vigneto mondiale non cresce, consumi in leggera ripresa.
Ogni anno l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) pubblica la panoramica che analizza la situazione e le prospettive a breve termine del settore vitivinicolo, fornendo dati a livello globale del tasso di produzione, consumo e commercio nonché il grado di equilibrio tra questi settori nel mercato del vino. A fine aprile, il direttore Generale dell’Oiv, Pau Roca, ha presentato le informazioni sulla produzione, il consumo e il commercio internazionale di vino nel 2021, con un focus sul record storico del 2021 relativo al commercio. Il vigneto mondiale si è stabilizzato dal 2017 rimanendo a 7,3 milioni di ettari. Ci sono due spiegazioni: Il rallentamento della crescita dei vigneti cinesi. La crescita del vigneto europeo che rappresenta il 46% del vigneto mondiale a causa del nuovo sistema di autorizzazione all’impianto ma rimane limitata. A livello globale la situazione è totalmente eterogenea. La produzione globale è stimata in 260 mln hl. È un calo dell’1% rispetto al 2020.
Fonte: Federvini.
‘Umbria in anteprima’ promuove il vino sui mercati internazionali.
Grazie alla collaborazione tra il Consorzio tutela vini Montefalco, il Consorzio tutela vini Orvieto, il Consorzio tutela vini Doc Colli del Trasimeno ed il Consorzio tutela vini Torgiano, nasce ‘Umbria in anteprima’. Un evento che ha l’obiettivo di posizionare il brand legato all’Umbria del vino in maniera ancora più incisiva in particolare sui mercati internazionali, offrendo l’immagine di un territorio fortemente identitario, ma in grado di esprimere una produzione vitivinicola variegata e di grande appeal.
Fonte: umbriaON.
Vini a bassa gradazione alcolica, una nicchia (in crescita) che in Usa vale 1 miliardo di dollari.
Wine Intelligence: consumi attesi al +27% annuo fino al 2025. La moderazione conquista i Millennials, ma sul profilo gustativo c’è ancora da lavorare. Tra i consumatori di tutto il mondo cresce in maniera costante la tendenza alla moderazione, che nell’ultimo decennio ha aperto opportunità interessanti anche per il mercato degli alcolici. Compreso, ovviamente, il vino, che con le produzioni low e no alcol si sta confrontando da tempo, pur tra mille dubbi e doverose precisazioni, semantiche e tecniche. Il Paese più vivace, in questo senso, sono gli Stati Uniti, dove, però, il vino non ha ancora raccolto il successo dei prodotti ready-to-drink o della birra analcolica, tanto che, secondo i dati IWSR, un consumatore su cinque di prodotti ready-to-drink è un ex bevitore di vino. Il motivo, confermato dai dati raccolti negli ultimi 5 anni da Wine Intelligence, è piuttosto semplice: il vino a bassa gradazione, in linea si principio, è un’ottima opzione, ma il profilo gustativo, troppo spesso, si rivela deludente. Un limite enorme, che allontana dalla categoria vino molti giovani consumatori.
Fonte: WineNews.
7 maggio 2022_Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio.
Il 7 maggio, il Ministero della Cultura celebra la giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, nell’ambito di un protocollo d’intesa (GNCVO) con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana Sommelier (AIS). L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLAE aderisce alla giornata, con eventi dedicati ai protagonisti della cultura e della civiltà mediterranea, valorizzando un frammento dell’antico agro romano, tanto caro agli intellettuali del Grand Tour, preservato dalla speculazione e testimone del valore paesaggistico dell’intero territorio alle porte di Roma. L’uliveto di Villa Adriana, rappresenta un tesoro di biodiversità: qui è possibile trovare sette varietà, che risalgono per lo più al XVIII secolo, di cui alcune davvero rare, espressione dell’ineguagliabile primato mondiale del nostro Paese, che vanta circa 700 cultivar. In quest’ottica rientra anche l’Olio Extravergine di Oliva Olea Hadriani IGP, prodotto con le olive raccolte a Villa Adriana in partnership con UNAPROL e Coldiretti Lazio.
Fonte: Le Villae Tivoli.
Passeggiate tra i vigneti e assaggi Ecco l’ultimo week-end in cantina.
Terzo ed ultimo appuntamento domani e domenica a Montespertoli con il ciclo di incontri ’Week-end in cantina’, dedicato alle eccellenze enogastronomiche delle aziende agricole del territorio montespertolese. In questa ultimi due giorni saranno protagoniste le aziende Montalbino, Fattoria La Leccia e Tenuta Coeli Aula. Partendo dalla prima tenuta in entrambi i giorni sarà possibile fare una passeggiata tra i vigneti, visitare la cantina e degustare tre vini accompagnati da un tagliere di formaggi locali e panificazione varia. Il prezzo è di 25 euro a persona e per info e prenotazioni è possibile chiamare il 389 6825334 o scrivere a giulio.tinacci@gmail.com. La Fattoria La Leccia aprirà invece le proprie porte sia sabato che domenica dalle 11 alle 19, con la possibilità di scoprire le loro vigne storiche, oltre che la bottaia e la spumantaia.
Fonte: La Nazione.
42 Migliori cantine per vino nel 2022 (recensioni, opinioni, prezzi).
Sei alla ricerca della migliore cantine per vino? Non preoccuparti più! Come in questo post, abbiamo elencato i modelli 42 che sono i più votati e apprezzati dalle persone che li usano. Prima di iniziare, crea un elenco di funzioni che stai cercando in una cantine per vino in questo modo, scegliere quella migliore per le tue esigenze da questo elenco sarebbe molto più semplice. Non importa quali siano i tuoi requisiti, questo elenco contiene le cantine per vino che li soddisferanno!
Fonte: Il Sud siamo Noi.
Moreno Zurlo vince il premio Ecotechgreen grazie al progetto della cantina Leonildo Pieropan.
Il progetto della cantina Leonildo Pieropan firmato dall’architetto Moreno Zurlo dell’A.C.M.E. Studio di Verona ha vinto il prestigioso premio internazionale Ecotechgreen, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dalla rivista PAYSAGE. Il premio nasce per stimolare riflessioni sul ruolo del verde tecnologico all’interno dell’Architettura del Paesaggio e su come queste tematiche siano sempre più attuali e necessarie per il contrasto al cambiamento climatico. Attraverso il miglioramento della qualità ambientale, si possono coniugare efficienza energetica, bellezza e tecnologia per rendere gli ambienti di ricettività e di lavoro sempre più sostenibili. Il progetto vince il primo premio ex equo nella categoria verde tecnologico e ricettività, che valorizza i paesaggi ricettivi in cui il verde pensile e verticale ampli l’offerta dei servizi nel rispetto della qualità ambientale.
Fonte: Storie Di Eccellenza.
Château-Figeac, tra la 2021 en primeur, il cambiamento climatico e la nuova cantina.
A WineNews, da “Bordeaux en primeurs” by Crus et Domaines de France (famiglia Helfrich), Blandine de Brier Manoncourt, proprietaria di Château-Figeac. “Difficile dare un giudizio sulla 2021 a Bordeaux, è stata un’annata complessa ma che riserva tante belle sorpresa e qualche grande vino. Prima di puntare su nuove varietà, dobbiamo imparare ad affrontare il cambiamento climatico cambiando il modo di lavorare in vigna, ad esempio ritardando la potatura, così da evitare le gelate primaverili. La nuova cantina ci permetterà di lavorare al meglio, e di avere lo spazio sufficiente per valorizzare il grande lavoro che facciamo in vigna”, racconta Blandine de Brier Manoncourt.
Fonte: WineNews.
Tutto pronto per Acino, il primo evento sui vini naturali in Campania: dal 21 al 23 maggio il Carcere Borbonico diventa una grande enoteca a cielo aperto.
#nonèunafiera è l’hashtag scelto per il primo bancone più grande d’Italia. I migliori enotecari campani saranno gli ambasciatori di una selezione di aziende vitivinicole che hanno deciso di mettere in pratica, in vigna e in cantina, la filosofia del ‘naturale. E’ ‘Acino’ il primo evento della Campania sui vini naturali che diventa l’enoteca a cielo aperto più grande d’Italia. Dal 21 al 23 maggio, il Complesso monumentale ex Carcere borbonico di Avellino, edificio storico al centro della città, apre le porte ad un’inedita rassegna dedicata alle denominazioni, nazionali ed estere, della viticoltura e delle produzioni vitivinicole di qualità che non subiscono modificazioni in vigna e in cantina, attuando una vinificazione e una fermentazione spontanea, senza filtrazioni e chiarificazioni e in assenza di solfiti aggiunti.
Fonte: Orticalab.
STAMPA ESTERA
Protos abrirá bodega en Soria para protegerse del cambio climático.
El grupo arrienda 63 hectáreas en Zayas de Torre e inicia el proceso para comprar al menos 200 hectáreas más. Su objetivo es inaugurar la bodega en 2027. “Nos va a ayudar a diversificar riesgos y tener siempre calidad’; afirma Carlos Villar, su director general Vfctor M. Osorio. Madrid Protos, uno de los principales grupos vinícolas de la Ribera del Duero, toma una decisión estratégica de cara al futuro. La compañía con sede en Peñafiel (Valladolid) ha ganado una licitación para arrendar 63 hectáreas de viñedo en Zayas de Torre (Soria) con el compromiso de abrir una bodega antes de 2030. No obstante, sus planes van mucho más allá. La compañía ha abierto en paralelo un proceso de compra de viñedos con el objetivo de adquirir más de 200 hectáreas en propiedad -irá aun ritmo de unas 30 hectáreas al año- y situar a esta región como el escudo del grupo frente a los efectos del cambio climático. “Se trata de una zona muy interesante por su calidad y porque es más fresca que las áreas tradicionales de la Ribera del Duero al estar a más altura. Si Peñafiel se sitúa a unos 750 metros sobre el nivel del mar, estos viñedos están por encima de los 1.000 metros, lo que nos va a ayudar a buscar calidad y diversificar riesgos independientemente de la climatología de cada año”, indica Carlos Villar, director general de Protos.
Fonte: Expansión.
A new home for Italian grapes.
The 10 acres of nebbiolo growing on this remote ridge about 25 miles west of Geyserville and 10 miles from the Pacific in northern Sonoma County, make the vineyard unusual enough in California. The other grapes make it positively singular. No other vineyard in the United States but this one, as far as I can tell, has blocks of carricante and nerello mascalese, the two most significant white and red grapes grown on Mount Etna in Sicily. One grower, Kevin Harvey, a former venture capitalist turned wine entrepreneur, is wagering that here in California, he can produce a great nebbiolo, which has proved difficult anywhere beyond the grape’s home territory in northern Italy. Not only that, he is betting that he can make world-class carricantes and nerello mascaleses, which may never have been tried outside of Sicily. The Centennial Mountain vineyard is also an effort to determine whether, as some people believe, California is full of great wine terroirs that have not yet been discovered. Mr. Harvey’s first wine investment, Rhys Vineyards, which produces exquisite pinot noirs, has paid off handsomely in terms of the quality of the wines and their critical reception. But the track record of Italian varieties in California, or anywhere outside of Italy, is not great. Yet Mr. Harvey is applying the same tenacity and obsessive attention to detail to this project as he did with Rhys 20 years ago, when he combed the back roads of the Santa Cruz Mountains, looking for rocky slopes that he believed would make exceptional sites for vineyards. Rhys now has six vineyards in the Santa Cruz area, each different geologically and all hard to farm, along with another in the Anderson Valley of Mendocino County and another in development in northern Mendocino. Rhys is focused on French varieties. In addition to the pinot noirs, it makes smaller amounts of chardonnay and syrah.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.