News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 5 maggio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 5 maggio 2022!

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Contrada Bosco del Monaco Premiata al Vinitaly 2022.
Presentata ufficialmente al Vinitaly 2022, anche nell’ambito dell’importante convegno “Versanti e Contrade del Vesuvio” di Confagricoltura con la giornalista Antonella Amodio e l’enologo Vincenzo Mercurio, nasce “Contradae 61.37 Vesuvio Doc 2019” di Casa Setaro. L’azienda vesuviana di Massimo Setaro è tra le 20 realtà italiane scelte da Joe Bastianich per il podcast “Wine Heroes”. E stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zona.zione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco.

Fonte: Metropolis.

C’è una Ferrari a impatto zero.
Le storiche Cantine di Trento hanno raggiunto la carbon neutrality: tra fotovoltaico e fonti rinnovabili tagliate 989 tonnellate di CO2. Camilla Lunelli: “È il punto di arrivo di un percorso per tutelare le nostre Dolomiti”. Alla fine di marzo, le Cantine Ferrari di Trento avevano controbilanciato l’emissione nell’ambiente di quasi 1,2 milioni di chilogrammi di anidride carbonica. Un passaggio chiave che ha consentito all’azienda del gruppo Lunelli, affiancata dalla società di valutazione di impatto climatico Climate Partner, di ottenere la certificazione di carbon neutrality, ossia di impatto finale nullo in termini di inquinamento da gas serra a livello di emissioni generate direttamente dalla società (Scope 1), associate all’energia acquistata e consumata (Scope 2) e in parte anche prendendo in considerazione la filiera e la catena di creazione del valore (Scope 3). In quest’ultimo caso, le Cantine Ferrari sono risultate neutrali rispetto all’ambiente se si guarda ai viaggi aziendali, ai trasferimenti da casa al lavoro di dipendenti e collaboratori, oltre che alla catena delle emissioni a monte collegate ai consumi della società. La certificazione, aziendale e non di prodotto, è il risultato di tutta una serie di scelte e azioni volte alla riduzione delle emissioni.

Fonte: Green&Blue.

Vino, 25 milioni ai consorzi E più viti in quattro regioni.
I consorzi di tutela del vino e le relative associazioni temporanee possono contare su uno stanziamento di 25 milioni di euro per realizzare interventi di informazione, promozione e comunicazione sul mercato nazionale e rilanciare così il settore che ha fortemente avvertito l’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid. Il Mipaaf ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il decreto n. 13867 del 2 maggio 2022 con il quale ha stabilito le regole di funzionamento del regime d’aiuto. Per la presentazione delle domande occorre aspettare l’emanazione di un provvedimento da parte del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica, col quale saranno stabiliti i requisiti richiesti, l’importo ma siano dei progetti ammessi a finanziamento, i criteri di selezione, le spese ammissibili, l’intensità massima del contributo e le procedure di presentazione delle domande e relative istruttorie, fino all’erogazione dei pagamenti a favore dei beneficiari.

Fonte: Italia Oggi.

Gambero Rosso, una guida dei vini rari.
Il Gambero Rosso presenta Vini Rari, un nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia. Ogni settimana, verranno proposti due vini rari per un percorso che accenderà i riflettori sui grandi artigiani del vino italiano raccontando selezioni che conservano, proprio grazie alla loro dimensione, un’aderenza territoriale del tutto speciale, meritevole di una narrazione specifica. Il progetto editoriale sarà curato dai giornalisti Giuseppe Carrus e Lorenzo Buggeri, da ormai 15 anni in forza alla Redazione Vino del Gambero Rosso e da sempre alla continua ricerca delle bottiglie più rare, curiose e stimolanti.

Fonte: Italia Oggi.

In Emilia vini naturali in fermento.
Domenica e lunedì 40 produttori delle valli emiliane si fanno assaggiare al salone del vino biologico che si tiene nel castello di Montecchio Emilia. l vino come cultura, espressione della biodiversità e delle tradizioni di un territorio. E il focus su cui si concentra Fermento Emilia, il salone del vino artigianale, biologico e biodinamico dei vignaioli emiliani che si terrà domenica 8 e lunedì 9 maggio nel Castello di Montecchio Emilia. QUARANTA PRODUTTORI provenienti dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza saranno presenti all’evento con i loro circa 150 vini, a cui hanno dato vita grazie a piccole produzioni. Attraverso di essi sarà possibile degustare la fusione fra pratiche enologiche antiche e moderne, unite dal filo conduttore della sostenibilità, di viticoltori di diverse generazioni che hanno scelto di vivere in maniera etica sulla propria terra, presidiando il territorio e proteggendolo per l’intera la comunità.

Fonte: Manifesto.

Regia investe in vino e mattone.
La cassaforte familiare delle eredi di Gilberto Benetton ha acquistato il 40% di km Bacco e un immobile mattone e vino sono i nuovi investimenti delle eredi di Gilberto Benetton azioniste di Regia, cassaforte di famiglia che detiene il 20% di Edizione, la holding dei quattro rami della dinastia di Ponzano Veneto, costati oltre 11 milioni di euro. Qualche giorno fa, infatti, si è svolta a Treviso la quarta assemblea di bilancio presieduta da Sabrina Benetton, figlia di Gilberto titolare del 50% mentre soci sono la madre Maria Laura Pasquotti titolare dell’usufrutto del 49,99% (la cui nuda proprietà è dell’altra figlia Barbara) col restante 0,01% intestato alla neonata fondazione di famiglia. La riunione è servita per accantonare a riserva straordinaria l’intero utile 2021 di 4,3 milioni (di poco migliore dei 4 milioni dell’anno prima) e in tal modo il patrimonio netto di Regia è salito a 262,8 milioni. Ciò a fronte di un attivo di 267,1 milioni costituto da immobili per 24,3 milioni, immobilizzazioni finanziarie per 160 milioni, crediti per 41,7 milioni e liquidità per 40,7 milioni.

Fonte:  Mf.

Gambero Rosso lancia guida ai vini rari.
Gambero Rosso ha presentato Vini Rari, nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia. Ogni settimana, verranno proposti due vini rari per un percorso che accenderà i riflettori sui grandi artigiani del vino italiano raccontando selezioni che conservano, proprio grazie alla loro dimensione, un’aderenza territoriale del tutto speciale, meritevole di una narrazione specifica.

Fonte: Mf.

Hub vino, c’è convergenza per istituirlo.
Il deputato Maglione e il delegato Alta Velocità Errico puntano «sulla concretizzazione dell’infrastruttura» Hub vino, c’è convergenza per istituirlo “Altre 2 settimane sono trascorse dalla riunione presso l’Asi, nel corso della quale il Presidente Luigi Barone si era assunto l’impegno di convocare un nuovo tavolo. Dalle parole, però, non si è ancora passati ai fatti e il tempo a disposizione, come ciclicamente ripeto, stringe anche perché paghiamo per l’insensata scelta di non aver considerato sin dall’inizio la realizzazione di un hub del vino e più in generale di uno scalo merci a favore del comparto agricolo. A queste preesistenti mancanze, ora si aggiunge un’ incomprensibile inerzia ed ecco perché ho ritenuto opportuno, nel pieno rispetto di quelli che sono i reciproci ruoli, scrivere al delegato regionale per la provincia di Benevento per l’AV/AC Na-Ba Fernando Errico.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Il mondo del vino per l’inclusione sociale.
Oggi la presentazione del progetto ‘Divinamente abili’ nella sala Ex Cinema? Il mondo del vino per l’inclusione sociale Coinvolti i pazienti del Centro medico Erre in collaborazione con l’associazione italiana ‘Città del vino’ Un progetto sperimentale di terapia occupazionale teso a promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale. È partito a Sant’Agata dé Goti `Divinamente abili. Crescere come una vite per diventare buon vino’, progetto promosso dal Centro Medico di diagnostica e riabilitazione del network di ricerca Neuromed in collaborazione con l’Associazione nazionale `Città del Vino’, Ricevin e Cantine Ciervo. Il tutto con il patrocinio di Regione Campania, Distretto agroalimentare e di qualità della Provincia di Benevento, Angsa Campania, L’Infinito di Manuel, Identità Mediterranea e Consorzio Tutela Vini Sannio.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Giornata vino e olio, protagonista l’Istituto De Sanctis.
La manifestazione si terrà sabato a Palazzo d’Avalos a Procida Giornata vino e oho, protagonista l’Istituto De SanctLs (api) L’Istituto Agrario `Francesco De Sanctis’ ambasciatore del vino di qualità per le scuole italiane nella Giornata nazionale della cultura vino e dell’olio. L’evento, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ais — Associazione Italiana Sommelier e Rai TGR, ha selezionato la Scuola Enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino come istituto di rappresentanza del territorio campano in occasione della GNCVO che, anche quest’anno, ha rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2022 — 2024. La manifestazione si terrà sabato 7 maggio, dalle 10 alle 17, presso la Cittadella dei Misteri, nel borgo di Terra Murata — Palazzo d’Avalos a Procida, Capitale della Cultura Italiana 2022.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

La scelta di Gardini – Cantina Kaltern una grande famiglia sul lago di Caldaro.
Cantina Kaltern una grande famiglia sul lago di Caldaro Dentro la storia di una delle cooperative simbolo dell’Alto Adige dove oltre 650 soci lavorano con passione più di 1.100 vigne. Dentro Cantina Kaltern si sentono davvero una grande famiglia, composta da 650 soci piccoli conferitori, molti dei quali non hanno nemmeno un ettaro di terra. Nonostante l’obiettivo finale sia chiaramente quello del business, l’approccio all’uva è più legato ai valori della passione e soprattutto della qualità. «La nostra storia — raccontano — risale a molto tempo fa. Ci è voluto più di un secolo affinché la cantina diventasse quello che è e quello che rappresenta ora: professionalità, senso di appartenenza, esperienza ed i più alti standard qualitativi». Oggi, Cantina Kaltern è una delle più importanti cantine dell’Alto Adige, e lo stesso comune vitivinicolo di Caldaro, orgoglioso della sua fama, è il più conosciuto ed amato della regione.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Rubrica – Sul vino bisogna vederci chiaro.
La proposta “In vino veritas”, di FederMosti e Federconsumatori, viene accolta nella piattaforma U-Label. È da anni che FederMosti si batte, in sintonia con Federconsumatori e con le principali organizzazioni agricole italiane, per far emergere informazioni di fondamentale importanza relative agli ingredienti utilizzati nei vini. «Con la campagna “In vino veritas” — afferma Marco Bertagni, presidente di FederMosti e Must, rispettivamente l’associazione italiana e quella europea dei produttori di mosti d’uva concentrati e rettificati — ci siamo limitati a sostenere ciò che dal nostro punto di vista è addirittura ovvio: comunicare al consumatore l’eventuale presenza di saccarosio nel vino che sta per acquistare».

Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Dolce Primitivo da uve mature, con note di sciroppo.
Le Vigne di Luca Attanasio. Si ritiene che abbia origine dalla Dalmazia il Primitivo di Manduria. Da altre ricerche si deduce sia stato importato in Puglia più di 2000 anni fa. Secondo Antonio Calò, famoso ampelografo, fece la sua comparsa nel 1600, nel periodo in cui la fillossera fece grandi danni nei vigneti. Da studi dell’Università della California a Davis si evince che il Primitivo ha lo stesso DNA del Zinfandel. Sempre Calò ritiene che fu importato in California a metà del 1800 da Agoston Haraszthy, un imprenditore ungherese che si dedicò negli Stati Uniti alla viticoltura e non solo. In quella regione il vitigno Primitivo si è ben adattato grazie alla sua vendemmia precoce e alla drastica riduzione delle rese in campo, avvicinandosi più a vini morbidi e fruttati.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Gli Etruschi tra vino ed eros.
Oggi la conferenza di Giuseppe Sassatelli al Mercato Coperto Oggi alle 17.30, al Mercato Coperto, nell’ambito della rassegna I Malfattori di primavera, Giuseppe Sassatelli, etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell’Etruria padana e presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, nonché presidente della Fondazione RavennAntica, parlerà di Vino ed Eros presso gli Etruschi. Luoghi comuni e conoscenze storiche. Nella loro produzione artistica, in particolare nelle tombe dipinte, gli Etruschi danno largo spazio al vino e al suo consumo, oltre che all’eros e alle sue pratiche, un comportamento mal compreso e travisato nell’immaginario collettivo.

Fonte, Resto del Carlino Ravenna.

Elisa: dalla farmacia allo chardonnay.
Il nonno Vincenzo coltivava pochi filari a Solferino «Ho scelto il vigneto, e non userò prodotti chimici di sintesi» Il vigneto di nonno Vincenzo è ancora lì, pochi filari di uva rossa accanto all’ettaro di chardonnay. Il pensiero di Elisa Panconcelli, 36 anni, corre a lui, e a cosa avrebbe detto della sua scelta di coltivare la vigna sui colli di Solferino, lei che per lavoro dirige una farmacia a Monzambano. La chimica studiata all’università è servita anche qui: prima di scegliere l’appezzamento giusto, tra le terre di famiglia, per far nascere l’azienda agricola Rocca di Savio, e prima di selezionare il tipo di vigneto, sono stati fatti carotaggi e analisi morfologiche. «Volevamo capire cosa c’era in questa terra. Sono fortunata, perché abbiamo visto che lo chardonnay, il mio vitigno preferito, avrebbe dato il meglio di sé», racconta Elisa mentre si incammina su una salita che porta al punto più alto dell’azienda, in località Mulino.

Fonte, Gazzetta di Mantova.

Settimane del Gusto Il tour fa tappa nel Comasco.
La rassegna ha coinvolto II Cantuccio di Albavilla con un menù speciale Tappa comasca per le Settimane del Gusto Lombardo che portano sulle tavole dei ristoranti de il Golosario l’abbinamento fra il Grana Padano Dop e vini di Ascovilo (Associazione Consorzi Vini Lombardi). L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “Nati per Stare Insieme”, fino al 14 maggio porta sulle tavole di altri quattro ristoranti le interpretazioni del Grana Padano ideate dagli chef. Mauro Elli de Il Cantuccio di Albavilla ha ideato un menù che si apre con un cannolo al grana padano dop, baccalà e gelato ai piselli; prosegue con il doppio plin con la costante del grana padano; tocca il persico del lago di Como e si chiude con un cremoso al caffè e croccante, realizzato con i nobile formaggio lombardo illustrato.

Fonte, Provincia Como.

Le terre del Verdicchio patrimonio dell’Unesco.
La candidatura a patrimonio dell’Unesco per il paesaggio vitivinicolo della Sinclinale camerte sarà al centro di un importante incontro, domani al relais Borgo Lanciano. Ospite d’onore dell’incontro, dedicato al tema «Meraviglia del viaggio nel paesaggio italiano», sarà il prof Claudio Ricci, presidente onorario dei beni italiani del patrimonio mondiale. Promotori dell’appuntamento sono il centro studi Luglio ’67, l’Attivo club service della Sinclinale camerte, il club per l’Unesco di Tolentino e Terre maceratesi, i Rotary club di Camerino e Fabriano, i Lions club di Camerino, Matelica e Fabriano.

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

«Al centro c’è l’attenzione per l’ambiente».
Anche nel fine settimana dell’8 maggio, ad Alba, saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte, grazie alla 44esima edizione di Vinum. La grande enoteca a cielo aperto è tornata dopo lo stop imposto dalla pandemia con un’offerta che guarda a ogni tipo di pubblico. Così, la partecipazione all’evento albese diventa l’occasione per scoprire luoghi dal fascino unico, degustare alcune delle eccellenze più note della zona, cenare in un castello, visitare cantine e dedicarsi all’outdoor. E per i più piccoli c’è anche Vinum Bimbi. II programma è disponibile sul sito: www.vinumalba.com.

Fonte: Idea.

Intervista a Gilles Pudlowski – «Il vino di Langa è fine e riservato amo anche i tartufi».
Luca Borioni owski è un critico enogastronomico molto famoso «Ora parto per l’Italia». Su Instagram si delinisce “giornalista, scrittore, girovago professionista, buongustaio errante, edonista, viaggiatore con lo zaino e senza paraocchi, poeta bucolico e contadino urbano”. Gilles Pudlowski è sicuramente uno dei più raffinati e famosi critici enogastronomici di Francia, paese die ama raccontare attraverso le mille sfaccettature dei suoi piatti. Per IDEA ha accettato di gettare lo sguardo anche oltre le Alpi e ci ha regalato alcuni “assaggi” sorprendenti e assolutamente inediti. Gilles, ci tolga una curiosità: tradotto letteralmente, il titolo della sua rubrica – di grande successo – significa “l piedi nel piatto”: perché questa definizione? «Perché l’espressione “avere i piedi nel piatto” in francese significa praticamente “non esitare a dire la verità”. E credo che nel mio settore sia una caratteristica importantes.

Fonte: Idea.

Intervista a David Way – «Anche il vino vinche chi sa unire le forze».
David Way vive in Inghilterra, è un ricercatore e soprattutto scrive di vino, con una particolare predilezione per l’Italia e la Francia. Si occupa inoltre di realizzare le guide di studio per i corsi Wset “Diploma in Vini” che tiene a Londra. Nel suo libro “The Wines of Piemonte”, dedicato al mondo enologico del nostro territorio, attraverso un dialogo diretto con i produttori, indaga il rapporto tra un luogo e il singolo vitigno che si coltiva e come questo definisca l’anima dei vini della regione. Lo abbiamo intervistato. David, lei viene spesso il Italia per motivi di lavoro. Recentemente sono ripartite le fiere dedicate ai vini: qual è la sua opinione? ‘Quest’anno l’atmosfera della fiera cui ho partecipato, Vinitaly, era meno caotica e più professionale.

Fonte: Idea.

I vini dell’Alto Piemonte tornano in vetrina al Castello di Novara.
La più grande vetrina dedicata ai vini dell’Alto Piemonte torna al Castello di Novara. Dal 28 al 30 maggio il complesso in piazza Martiri ospita «Taste Alto Piemonte» nella sua formula collaudata con banchi di assaggio e masterclass. Da lunedì il «Fuori salone» Il programma comprende però anche un «Fuori salone» in partenza già da lunedì e che proseguirà fino al 29: tre intere settimane per scoprire e apprezzare le dieci denominazioni Doc e Docg delle province di quadrante (Novara, Vco, Vercelli e Biella) a cura del Consorzio di tutela nebbioli Alto Piemonte. A fine mese invece al Castello saranno presenti più di 45 produttori per presentare le loro ultime annate. Sabato 28 e domenica 29 la kermesse sostenuta dalla Regione e Unione europea sarà aperta anche al pubblico, oltre che agli operatori di settore e alla stampa, a cui verrà riservata la giornata di lunedì 30. In cortile sarà accessibile un punto di ristoro con «foodtruck» tematici.

Fonte: Stampa Novara-Vco.

Locandina.
Due le date fondamentali per il Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc: il 2007 (quando è stata approvata la Doc) e il 1995, anno in cui venne scritto il disciplinare. Ma il rapporto tra Alghero e il vino è molto più antico. Nella Nurra Algherese la coltivazione della vite è pure identità, da millenni: gli studi più recenti datano la coltivazione della vite a più di 3000 anni fa. Realtà contemporanea su cui, nei secoli, grande influenza ha avuto la dominazione spagnola, che ALGHERODOC WEEKEND non solo ha fatto arrivare sull’isola nuove varietà ma ha anche contribuito alla formazione di preziose competenze che si sono tramandate di generazione in generazione. Le stesse che oggi danno ai vini della DOC “Alghero” il carattere e la struttura che conosciamo.

Fonte: Nuova Sardegna.

Tre giorni di tour dedicati al vino.
Da oggi i l’evento “Alghero Doc weekend” tra musica e degustazioni. La Riviera del Corallo punta anche sul turismo enogastronomico e per questo arriva un progetto di promozione territoriale con l’evento “Alghero Doc weekend”, organizzato dal Consorzio tutela vini di Alghero Doc insieme al Consorzio turistico Riviera del Corallo con il contributo della Regione e il patrocinio del Comune. Ieri la conferenza di presentazione della tre giorni che inizierà oggi con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Domani, alle 17.30, il “Friday wine tour” nel centro storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città con l’accompagnamento del Coro Lo Frontuni e della Six Brass Band. Alle 19 sarà poi la volta della Masterclass ospitata dall’Istituto alberghiero.

Fonte: Nuova Sardegna.

Alghero Doc, weekend di degustazioni e musica.
L’evento Xisite alle cantine e appuntamenti nel centro storico Alghero Doc, weekend di degustazioni e musica aIl vino non è solo una bevanda, racconta una storia e si offre a ogni occasione rilevante». Mario Moro presidente del Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc spiega cosi il valore delle cantine vitivinicole del territorio che nel fine settimana saranno protagoniste di un evento che coinvolge diverse associazioni e promette di diventare un appuntamento fisso della primavera algherese. “Alghero Doc Weekend” prenderà il via domani per le vie del centro storico, tra eventi, degustazioni e visite alle cantine che producono i bianchi e i rossi pluridecorati. Una formula semplice e efficace: residenti e turisti potranno acquistare il carnet per il Wine Tour al mercato civico. Ma ci saranno anche momenti di approfondimento con un press tour dedicato alla stampa di settore (già oggi), una masterclass all’istituto Alberghiero (venerdì alle ig) e tanta musica perle strade.

Fonte: Unione Sarda.

Parmigiano reggiano incontra il gin scozzese e il Marsala doc.
Gin scozzesi e Parmigiano Reggiano. E’ un viaggio intrigante, curioso e sorprendente, quello proposto dal Consorzio Parmigiano Reggiano nell’ambito di “Sole Agrifood”, il Salone internazionale dell’Agroalimentare di Qualità che si è tenuto a Verona Fiere, in concomitanza con Vinitaly 2022. «Ci sono diverse stagionature, diverse biodiversità e gli abbinamenti sono infiniti – racconta Fabrizio Raimondi, responsabile delle Relazioni esterne del Consorzio -. Si va dai più tradizionali abbinamenti con lambrusco o con le bollicine di Franciacorta per arrivare ai pairing più arditi, con il Marsala Intorcia e con i gin scozzesi». Se un Parmigiano Reggiano giovane e delicato, stagionato 12-18 mesi, è perfetto come aperitivo in abbinamento a vini bianchi e frizzanti, un 48 mesi si presenta complesso e un sapore intenso con note di spezie, frutta secca e brodo di carne.

Fonte: Sicilia.

Il futuro è nelle “radici’ e nel fattore umano.
La manifestazione di Assovini per fare il punto sulla vitivinicoltura siciliana sempre più consapevole e sostenibile Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, tornato in presenza dopo due anni, nei luoghi storici del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana.

Fonte: Sicilia.

Torna a Scansano la rassegna «Rosso Morellino».
Al Castagnoli il dibattito alle ex scuole le degustazioni. Mancano ormai pochi giorni a «Rosso Morellino», che dopo l’edizione on line dello scorso anno, ritornerà in presenza lunedì a Scansano, al Teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Il Morellino di Scansano piace sempre di più, in Italia e all’estero e i numeri parlano chiaro. Nel 2021 sono state infatti prodotte 9,2 milioni di bottiglie con la fascetta Docg, circa il 7% in più rispetto al 2019, per un giro d’affari che vale 51 milioni di euro, di cui il 20% quota export. Ad inaugurare la manifestazione sarà il Talk «Morellino di Scansano: nuovi scenari per scoprire l’unicità del territorio» in programma alle 10 al Teatro Castagnoli.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Per due giorni Treviso sarà capitale del vino.
Degustazioni e master class per conoscere ioo vini selezionati dalla guida che quest’anno esordisce anche in versione cartacea. II 14 e il 15 maggio prossimo, arriverà a Treviso «Vinetia Tasting» organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto. L’evento è dedicato alla prima e unica Guida ai Vini del Veneto che, in quei giorni, diventerà un grande banco di degustazione e un’occasione di confronto e discussione, per trasferire al pubblico dei professionisti e degli appassionati la chiave di lettura dei degustatori Ais, e fare il punto sullo stato dell’arte della produzione enologica regionale. «Una manifestazione che vuole arricchire e diffondere la cultura del vino – commenta il sindaco Mario Conte -, ma anche insegnare a bere con la consapevolezza del lavoro, della filosofia e delle storie dietro ai prodotti del Veneto, dove le eccellenze vinicole sono veramente tantissime.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Treviso capitale del vino: le cantine di Vinetia Tasting tra degustazioni e turismo.
Non solo vino, ma anche gastronomia, visite guidate, arte, borse di studio e un seminario. Treviso, sabato 14 e domenica 15 maggio, diventa la capitale dei vini del Veneto con “Vinetia Tasting —11 Veneto nel calice”, 300 vini di 80 aziende della vocata regione in degustazione con l’evento dei Sommelier Ais. «Con questa iniziativa – ha sostenuto ieri alla presentazione a Cà Sugana Marco Aldegheri, presidente Ais Veneto – ci rivolgiamo al grande pubblico di appassionati, professionisti e ai turisti mettendo in evidenza le aziende venete con i loro vini, inseriti nella guida, permettendo di assaggiare il meglio della produzione, evento che racconta i paesaggi e i produttori nei luoghi caratteristici della città con cultura e arte». E il sindaco Mario Conte ribadisce: «Dopo i momenti di restrizioni, dolori, dubbi e paure abbracciamo con entusiasmo questo progetto legato alla guida Vinetia Tasting.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Viaggio culturale nel vino 80 cantine per degustazioni.
Un viaggio culturale ed emozionale attraverso il vino: il 14 e 15 maggio Treviso ospiterà “Vinetia tasting”, percorso di degustazioni con 300 etichette di oltre 80 cantine venete. Organizza l’associazione italiana sommelier (Ais), obiettivo un migliaio di presenze. «Ma nessuno lo confonda con l’Ombraloga», avvisa il sindaco Conte, «questo è un evento sulla cultura del vino: qui si verrà per imparare, conoscere, approfondire. E non per ubriacarsi. Chi pensa di farlo resti a casa». La manifestazione intende offrire una lettura a 360 gradi del vino, mettendo assieme assaggi, visite guidate, itinerari storico-artistici, premiazioni. Sono state coinvolte anche le attività del centro, convenzionando nove ristoranti e altrettante osterie, dove si accoglieranno i clienti con calici di benvenuto, selezioni particolari di vini, cicchetti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Alghero Doc weekend, alla scoperta di vini e cantine locali.
Conoscere Alghero non solo per il suo mare e il suggestivo centro storico, ma anche attraverso i vini e le cantine che fanno parte della cultura e della storia enogastronomica della cittadina catalana.
È l’obiettivo della manifestazione “Alghero DOC Weekend”, fine settimana di eventi, degustazioni e visite alle cantine del territorio che si terrà dal 6 all’8 maggio, grazie all’organizzazione dal Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme con il Consorzio Turistico Riviera del Corallo. Si partirà con una anteprima il 5 maggio, con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Venerdì 6 maggio si aprirà ufficialmente la manifestazione alle 17,30 con il Friday Wine Tour nel centro storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città, con l’accompagnamento musicale della Six Brass Band e lo spettacolo del coro Lo Frontuni. Alle 19 sarà il momento della Masterclass Alghero Doc ospitata dall’Istituto Alberghiero Ipsar di Alghero: in degustazione 5 etichette di punta del terroir.

Fonte: Sky TG24.

Inaugurata la mostra di bottiglie artistiche “Arte in Cantina” alla Hic et Nunc.
Un’esposizione itinerante, curata dall’Associazione Echorama, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. E’ stata inaugurata con successo sabato pomeriggio la prima esposizione di “Arte in Cantina” presso la Cantina Hic et Nunc di Vignale Monferrato. “Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche curata dall’Associazione ECHORAMA, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino.

Fonte: Casale News.

Inaugurata “Arte in Cantina” a Vignale Monferrato.
“Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche curata dall’Associazione ECHORAMA, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. In mostra, negli spazi immersivi della cantina, sono state presentate le 16 bottiglie realizzate dagli artisti: Nadia Beltramo, Matt Bicon, Carlo Cattaneo, Laura Chiarello, Patrizia Cremasco, Albina Dealessi, Paola Gino, Giorgio Grosso, Piergiorgio Panelli, Andrea Piccinelli, Cecilia Prete, Laura Rossi, Giorgia Sanlorenzo, Giovanni Tamburelli, Daniela Vignati e Piero Zannol.

Fonte: ATNews.

Record Italia per bottiglia vino in asta, venduta a 67mila euro.
Una bottiglia di Musigny Domaine Leroy del 2008 è stata battuta nei giorni scorsi alla cifra di 67.375 euro dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini. L’aggiudicazione, spiega una nota, ha stabilito il record nazionale per una singola bottiglia da 75 cl di vino. L’asta, 573 lotti di vini francesi e italiani, si è svolta il 27 e il 28 aprile segnando un incasso totale di 1.485.785 euro, pari al 218% delle stime. Tra le migliori aggiudicazioni di bottiglie italiane una magnum di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro, una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1945 aggiudicata a 1.225 euro. Per lo Champagne una Dom Perignon cuvée P3 annata 1985 è stata aggiudicata a 4.288 euro. Ci sono voluti 18.375 euro per portare a casa 12 esemplari di alcuni dei principali Château di Bordeaux come Lafite Rothschild annata 2000 e altre 12 Château Margaux del 2000 sono andate a 11.270 euro. E ancora, una singola bottiglia di Pétrus 1998 è stata venduta a 6.125 euro. A 22.662 euro è andata un Chevalier-Montrachet Leroy Domaine d’Auvenay del 2004 e una Bonnes Mares Leroy Domaine d’Auvenay del 1999 è stata aggiudicata a 11.025 euro. Una bottiglia di Romanée Conti annata 1990 è stata scambiata alla cifra di 25.725 euro, mentre una bottiglia del 2004, una 2000 e una del 2001 sono state aggiudicate ognuna a 21.438 euro.

Fonte: ANSA.it.

Onav e Aspi, sinergia per armonizzare il vino al menu.
Riunire due figure fondamentali per la cultura del vino, l’assaggiatore e il sommelier, con l’obiettivo di diffondere una formazione sempre più qualificata e completa. E’ questo l’obiettivo dell’alleanza tra Onav, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino con il fine di offrire conoscenza sul vino e Aspi, Associazione della sommellerie professionale Italiana con al centro la presentazione, il servizio e l’abbinamento con il cibo. La finalità della sinergia è quella- informa una nota- è di imparare ad armonizzare il vino alle portate di un menu, dall’antipasto al dolce. Il primo corso pilota, di cinque lezioni, coinvolgerà le delegazioni Onav di Milano e Varese.

Fonte: ANSA.it.

Vino, 8 ori per l’Italia a “Féminalise”, il concorso enoico dove a giudicare sono solo le donne.
4.800 i vini in gara (quasi tutti francesi, 600 quelli stranieri, per un totale di 18 nazioni rappresentate) giudicati da 650 degustatrici. Parlare di vino “al maschile” o “al femminile”, dopo tutto, lascia il tempo che trova, come hanno detto di recente alcune grandi produttrici italiane a WineNews. Eppure, può essere la chiave di un racconto enologico come quello portato avanti, da 16 edizioni, da “Féminalise”, il concorso enologico dalla giuria 100% femminile nato nel 2007 da un’idea di Didier Martin. Il contest, che di scena ad aprile 2022 (Parc Floral, a Parigi), ha registrato la partecipazione di 4.800 prodotti e 650 degustatrici. Accanto ai vini francesi sono stati assaggiati ben 600 vini di tutto il mondo per un totale di 18 Paesi stranieri: Austria, Lussemburgo, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Cile, Argentina, Perù, Italia, Portogallo, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia, Turchia, Serbia e Stati Uniti.

Fonte: WineNews.

Vino, una bottiglia è stata venduta per 67 mila euro in un’asta: è record in Italia.
La vendita di una bottiglia di vino a più di 67 mila euro a un’asta organizzata da una casa fiorentina ha stabilito il record nazionale. Una singola bottiglia, un Musigny Domaine Leroy del 2008, battuta all’esatta cifra di 677375 euro durante un’asta organizzata dalla casa fiorentina Pandolfini; e che di fatto si aggiudica il record italiano di prezzo per una singola bottiglia di vino dal formato da 74 cl.

Fonte: Dissapore.

Il vino “low”, sostenibile e bio conquista gli under 40 Usa. E cresce la frequenza dei consumi.
Dal sondaggio Wine Opinions il rapporto tra i consumatori d’Oltreoceano e gli alcolici. Da cui emerge la trasversalità della birra. Tra i consumatori abituali di alcolici d’Oltreoceano, di età compresa tra i 21 ed i 39 anni, la birra è senza dubbio la scelta più trasversale: il 74% di chi la indica come bevanda preferita, infatti, la consuma una o più volte alla settimana, ma anche il 28% dei wine lover, così come il 34% di chi preferisce gli spirits, ammettono di bere birra una o più volte alla settimana. Di contro, solo il 56% dei wine lover consuma vino una o più volte alla settimana, scelta condivisa con il 24% degli amanti della birra e con appena il 20% di chi predilige i superalcolici. A dirlo, l’ultimo sondaggio di Wine Opinions, il principale provider di ricerche di mercato sul mondo del vino degli Stati Uniti.

Fonte: WineNews.

Vini naturali alla riscossa, in Puglia 500 etichette da degustare: “Bere sano è possibile”.
Ottanta vignaioli di tutta Italia dei vini naturali si ritroveranno a Grottaglie l’8 e il 9 maggio, nella terza edizione di Evoluzione Naturale. La manifestazione torna con i banchi d’assaggio. Sono sempre più ricercati, ma non sono solo una moda enogastronomica: chi si accosta ai vini naturali sceglie di conoscere le storie di una produzione sostenibile, antica, con ritmi lenti e rispettosi della natura; piccole cantine artigianali in posti ancora autentici, in tutta Italia, che hanno scelto di fare il vino ammettendo, nella filiera di produzione, solo pochissime sostanze naturali, rispetto alle altre ammesse per il vino tradizionale e finanche per il biodinamico.

Fonte: Bari – la Repubblica.

VENETO – Il vino bio è qui.
I numeri in Veneto parlano chiaro: 3.800 operatori biologici (triplicati negli ultimi 10 anni), 45mila ettari di superficie di campi bio e di questi il 18% coltivati a vite. Una produzione che riesce a coprire molte tipologie con vini di qualità e che si trovano spesso in molte guide enologiche accreditate. “Imbottigliamo la qualità”. Sostiene Enrico Maria Casarotti (presidente di A. Ve. Pro. Bi.). “Il 40% delle etichette di vino biologico lo troviamo all’interno delle guide con punteggi molto alti rispetto a tanti dei concorrenti convenzionali. Analizzando le valutazioni alla cieca di oltre 128mila vini svolte in 8 anni dagli esperti delle guide di Gault & Millau, Gilbert & Gaillard e Bettane & Desseauve risulta che i vini biologici ottengono in media 6.2 punti su 100 in più dei vini convenzionali. Anche dall’altra parte dell’oceano, verificando le degustazioni alla cieca di oltre 74mila vini curate in 12 anni da Wine Advocate, Wine Spectator e Wine Enthusiast, i ricercatori hanno scoperto per i vini biologici un punteggio in media superiore di 4.1 punti su 100. Nella classifica di Eric Asimov sui 20 migliori vini sotto 20 dollari, ne troviamo 9 di bio (45% circa) rispetto ad una superficie mondiale vitata gestita a bio del 7% circa. Tutela del territorio, tutela dei suoli: sono questi i valori che determinano un plus non solo sulla qualità organolettica del prodotto ma anche sull’effetto ambientale”.

Fonte: Tviweb.

Hub vino, Errico a Maglione: ‘Pronto a convocare tavolo istituzionale’.
“Accolgo l’invito dell’on. Pasquale Maglione e nei prossimi giorni, in qualità di Delegato del Presidente De Luca per la realizzazione dell’Alta Capacità Napoli- Bari, mi farò promotore di un incontro istituzionale volto a definire la concretizzazione dell’hub vino e dei prodotti agricoli”. Così Fernando Errico, delegato del Presidente De Luca per l’Alta Capacità Napoli-Bari. “Sin da subito c’è stata piena condivisione per la realizzazione di questa struttura di interscambio merci di prodotti agricoli e in particolare un hub del vino, pertanto sono pronto a convocare quanto prima questo tavolo istituzionale – tecnico in modo da accelerare per la progettualità e tutto il resto. La fase interlocutoria è finita – conclude Errico -. Ora bisogna agire!”.

Fonte: NTR24.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 4 maggio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

La Pace, il podere «benefit» in Maremma che allarga gli orizzonti del vigneto.
Da “cacciatore di teste” a potatore di viti il passo può essere più breve di quanto si pensi. È la sto- ‘ ria di Simone Maggioni, nella vita “executive searcher” della società di consulenza Eric Salmon (e prima di Spencer ‘ Stuart), che un bel dì ha pensato che le strategie dell’alta dirigenza sono affascinanti, ma anche l’amore per la natura è un brivido niente male da provare. E così, alla prima attività, dal 2007 ha affiancato la seconda. Con un occhio di riguardo, però, che l’ha portato a una scelta non comune nel mondo del vino: il suo Podere La Pace ha ottenuto la certificazione di società benefit, forma statutaria introdotta nel 2016 in Italia, fra i primi stati in Europa. Per questa tenuta ubicata in un fazzoletto di terra di 7 ettari sulle Colline Metallifere di Massa Marittima è un passo importante verso una produzione limitata (35mila bottiglie) ma altamente sostenibile, è un ulteriore fiore all’occhiello.

Fonte: Avvenire L’Economia civile.

Nasce l’Istituto per gli aceti.
Unire le aziende vitivinicole che producono aceti made in Italy: è la missione dell’Istituto valorizzazione aceti e condimenti presentato al Cibus.

Fonte: Corriere della Sera.

Unione italiana vini, al timone Lamberto Frescobaldi.
La nomina Nuovo presidente Unione italiana vini, al timone Lamberto Frescobaldi amberto Frescobaldi Lamberto è il nuovo presidente Frescobaldi, di Unione italiana vini, presidente organizzazione con 73o soci della casa che rappresenta l’8596del vinicola fatturato del vino italiano. Marchesi de” Eletto all’unanimità ieri, Frescobaldi il presidente della Marchesi Frescobaldi succede a Ernesto Abbona: sarà affiancato dal vice presidente Chiara Lungarotti (Cantine Lungarotti) e Sandro Sartor (Constellation Brands). «Tra le priorità — dice Frescobaldi — c’è quella di dare continuità all’attività dei miei predecessori e di seguire i temi caldi, da quelli legati alla salute fino ai vini sostenibili, dopo il varo della nuova norma nazionale. Vorremmo anche dare un’identità a una parte cospicua di quel 5096 di vino non a denominazione».

Fonte: Corriere della Sera.

Intervista a Ella Lister – Fine wine sirena per investitori.
Parla la fondatrice del sito Wine Lister (Figaro group): così giudico il rating dei vini migliori Fine wine sirena per investitori Ella Lister: le bottiglie di pregio attirano pure i collezionisti. Investire sui vini è un affare, ma non bisognerebbe impegnare più de110% del proprio portfolio. E, in ogni caso, val la pena investire su prodotti che si vorrebbero bere. Se perdono valore, resta comunque un vantaggio»: è il consiglio di Ella Lister, appassionata a punto di riferimento dei fine wine. Giornalista, analista e consulente di mercato dei vini di pregio, Lister è responsabile di Wine Lister, sito internet acquistato dal gruppo Figaro. Dopo una laurea in lingue (francese e italiano) ad Oxford, e l’avvio in una banca d’affari (Lazard), Ella Lister ha iniziato a scrivere di vino prima per The World of Fine Wine, quindi per il Financial Times e Decanter. E’ stata per quattro anni consulente di strategia dei fine wine per la cantina inglese Octavian. AltaliaOggi confessa: «Adoro i vini francesi e italiani, in particolare ho una cotta per ilNebbiolo». Domanda. Com’è nata la sua passione per il vino? Risposta. Mi è venuto naturale fin da piccola, grazie alle vacanze con i miei genitori in Italia e in Francia fin da quando avevo un annodi età. 11 vino è parte integrante di due culture che amo tanto, quella italiana e quella francese; è legato alla loro storia, alla loro gastronomia, alla loro arte.

Fonte: Italia Oggi.

Tante Dop e Igp nel vino Ma il 50% è al lumicino.
Tante Dop e Igp nel vino, poche quelle che realmente producono. Tante da rischiare di far perdere vantaggio competitivo al settore. Sono 526 le denominazioni italiane enologiche, 408 Dop e 118 Igp. Ma «oltre il 50% delle denominazioni vitivinicole non certifica o certifica una quantità al di sotto dei mille litri di vino all’anno. Un paniere così grande e non utilizzato di Indicazioni Geografiche non è vantaggio competitivo sui mercati, anzi rischia di sminuire il concetto di denominazione ed inserisce elementi distorsivi del percepito del nostro sistema», sottolinea a ItaliaOggi, Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita. «La normativa prevede già un meccanismo di cancellazione; è opportuno operare in tal senso facendo una revisione delle denominazioni italiane che non hanno un vero sistema produttivo dietro», dice Rosati». Dai dati dell’Osservatorio Isnzea-Qualivita il 65% (2,118 miliardi di euro) del valore totale del valore alla cantina (3,23 miliardi di euro) è realizzato da soltanto 20 tra Dop e Igp. Ce ne sono infatti 87 (17%) che non hanno nessuna quantità certificata, ovvero tra zero e 100 litri, 145 (28%) tra 100 e 1.000 litri e 232 (44%) con meno di mille litri.

Fonte: Italia Oggi.

Di vino.
Sostenibilità, un tema che fa parte integrante del comparto vitivinicolo trentino. «E nel dna del mondo agricolo della nostra regione. A livello ambientale l’approccio alla sostenibilità è partito in maniera sistematica negli anni `90, non è stato un obbligo normativo, ma una scelta consapevole e libera, spiega il presidente del Consorzio Vini del Trentino, Pietro Patton, nell’anticipare il primo bilancio di sostenibilità stilato da un Consorzio di Tutela vini e che sarà presentato il 20 giugno. Per Graziano Molon, direttore del Consorzio «siamo oggi di fronte ad un momento epocale: si passa da una sostenibilità di slogan ad una monitorabile, misurabile e calcolabile». Il vino è «Il sogno americano» che Dominic Nocerino di Vinifera Import racconta nella sua biografia. Sogno che incrocia i destini dell’importatore di vini napoletano con quello di 35 aziende metà delle quali toscane. Settantanove anni, nato a Ercolano, Dominic Nocerino, prima a Chicago poi a New York, ha realizzato il suo sogno dopo che era svanito quello di diventare calciatore di serie A.

Fonte:  Italia Oggi.

Lamberto Frescobaldi nuovo presidente Unione italiana vini.
Lamberto Frescobaldi e il nuovo presidente di Unione italiana vini. II presidente della Marchesi Frescobaldi sarà affiancato da Chiara Lungarotti e Sandro Sartor come vicepresidenti.

Fonte: Nazione Firenze.

Franciacorta, vendite +45,1%.
Nel primo trimestre 2022 il Consorzio vinicolo Franciacorta ha rilevato una crescita delle vendite (in volume) pari al 45,1% su base annua.

Fonte: Sole 24 Ore.

Intervista a Lamberto Frescobaldi – «Il biologico è superato dalla sostenibilità, serve una nuova certificazione»
Il presidente dell’Unione Italiana Vini illustra la strategia «Il biologico è superato dalla sostenibilità, serve una nuova certificazione». Biologico non vuol dire sostenibile. Non ` ` è neanche un primo step della sostenibilità perché in determinate condizioni i due termini possono addirittura essere in contrapposizione». Lamberto Frescobaldi, presidente della Frescobaldi e da ieri nuovo presidente dell’Unione italiana vini sceglie un tema forte per la sua prima intervista al vertice dell’associazione di cantine, industrie e buyers del vino che con 73o soci rappresenta 1’85% dell’export italiano. «Durante la pandemia – spiega Frescobaldi – la parola più gettonata era ‘resilienza’. Passata la fase dei lockdown quel termine è stato sostituito da ‘sostenibile’. Un tema un po’ inflazionato ma che resta centrale e per questo gli va restituito un senso compiuto evitando che sia sostituito da operazioni di mero greenwashing. Come fare? Legandolo a dati oggettivi, a standard certificati e obiettivi misurabili in termini di impatto ambientale, sociale ed economico. Il consumatore se deve pensare a un vino sostenibile, pensa a un prodotto realizzato nel rispetto dei territori.

Fonte: Sole 24 Ore.

Tra i primi 10 enotecari d’Italia.
Prestigioso riconoscimento per il sommelier Miraglia Tra i primi 10 enotecari d’Italia. Carlo Miraglia, sommelier professionista di Rotonda, si è piazzato tra i primi dieci enotecari a livello nazionale per aver raggiunto la semifinale nel concorso “Miglior enotecario d’Italia”: diviso in due categorie, ovvero chi si occupa solo della vendita e chi anche della mescita. Il sommelier lucano – iscritto ad AIS (Associazione italiana sommelier) – faceva parte di quest’ultima categoria ed ha tagliato questo traguardo a meno di un anno dall’apertura di “Pollino Divino”, la sua vineria nel borgo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. «Sono felice per questo risultato – ci dice – anche perché in finale sono approdate enoteche storiche di Milano, Prato e Brescia che hanno una grande tradizione. Sapevo quanto sarebbe stato difficile, ma ho sperato fino alla fine di entrare in finale.

Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.

“Vino ed Eros” al tempo degli Etruschi.
Domani, alle 17.30 al Mercato Coperto, nell’ambito della rassegna “I MalfAttori di primavera”, Giuseppe Sassatelli, etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell’Etruria padana e presidente dell’istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, nonché presidente della Fondazione RavennAntica, parlerà di “Vino ed Eros presso gli Etruschi. Luoghi comuni e conoscenze storiche”. Nella loro produzione artistica, in particolare nelle tombe dipinte, gli Etruschi danno largo spazio alvino e al suo consumo, oltre che all’eros e alle sue pratiche, un comportamento mal compreso e travisato nell’immaginario collettivo.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

I punti di forza dell’Emilia-Romagna – La filiera dell’ortofrutta in mostra: l’Emilia-Romagna presenta i suoi gioielli.
La nostra regione gioca da sempre il ruolo di capofila: con i suoi 44 prodotti certificati ha un patrimonio che oltrepassa i 3,3 miliardi di euro l’anno di giro d’affari. Una ricchezza che la rende regione leader in Italia per numero di prodotti Dop (19) e Igp (25). La filiera ortofrutticola italiana è una “squadra” che ogni anno vale oltre 15 miliardi di euro. Un patrimonio di 300mi1a aziende che, da sole, contano per più di un quarto dell’intera produzione agricola nazionale. Dati alla mano, l’anno scorso il segmento ortofrutta ha chiuso la quota export con la cifra record di 5,5 miliardi di euro (più 6% rispetto all’anno precedente) e un saldo della bilancia commerciale di oltre 1 miliardo di euro. A parte la Francia, crescono a valore i principali mercati di prodotto di sbocco: la Germania che vale quasi un terzo del mercato registra un +5%, l’Austria un +10%, Svizzera + 8,2%, Regno Unito + 7,8%. Nel mercato globale, l’Italia è il settimo esportatore di ortofrutta al mondo, il secondo in Europa (prima la Spagna che rimane il principale esportatore mondiale a valore).

Fonte, Corriere Romagna Focus Macfrut.

Le Donne del vino portano in Rocca i loro pezzi forte.
Le “Donne del vino” dell’Emilia-Romagna tornano con un suggestivo appuntamento nella bellissima cornice della Rocca dei Boiardo, a Scandiano. I preparativi fervono infatti per la prima edizione — sabato 14 maggio, dalle ore 16 alle 19.30 — del progetto “Enoinsieme, incontri di emozioni tra natura, vino e sogni, cullati dalle Donne del Vino”. L’obiettivo è far conoscere le produttrici ed estimatrici del vino. Quello in Rocca non è il solo appuntamento. «Abbiamo messo a calendario le successive date nelle aziende delle produttrici per farci conoscere per quello che è il nostro mondo, cioè il vino che è lavoro, tradizione, rispetto e cura del territorio, passione e convivialità— spiegano le organizzatrici —. Questa prima tappa è patrocinata dal Comune di Scandiano e il ricavato sarà devoluto in beneficenza proprio al Comune che lo utilizzerà per progetti nelle scuole, dedicati all’educazione ai sentimenti e contro la violenza di genere, tema da noi molto sentito».

Fonte, Gazzetta di Reggio.

Centinaio e Billi: progetti e idee per l’agricoltura – Centinaio-Billi: «Agricoltura da sostenere».
Castrocaro, il sottosegretario alle politiche agricole ha incontrato il candidato sindaco: «Persona giusta per le istanze del settore». Approccio artigianale alla produzione del vino, etichettatura, tutela della tipicità e delle piccole aziende Dopo il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio. Continuano gli incontri che vedono protagonisti il candidato sindaco Francesco Billi, i rappresentanti del governo centrale e le realtà locali, dai cittadini ai volti dell’associazionismo passando per gli operatori economici. Ieri l’ex assessore della Giunta Metri in compagnia del parlamentare Jacopo Morrone, del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e di alcuni membri del suo comitato elettorale, tra i quali l’esperto per l’agricoltura Mauro Maraldi, ha incontrato il sottosegretario leghista nel verde rigoglioso dell’azienda Fiorentini Vini a Sadurano e tra i filari e gli ulivi della Tenuta Pennita di Terra del Sole. Sui dolci colli che abbracciano il territorio comunale, gli imprenditori agricoli hanno avuto l’opportunità di illustrare le eccellenze ma altresì esporre le criticità locali. «I coltivatori – ha dichiarato Centinaio al termine degli incontri – rappresentano un enorme valore aggiunto per questo territorio.

Fonte, Resto del Carlino Forlì.

Champagne Experience scalda già i motori.
La manifestazione si tiene per la quinta volta consecutiva a Modena. E’ in programma il 16 e 17 ottobre C’è una bella novità per tutti gli amanti delle bollicine. Resta infatti a Modena, anche per quest’anno, la manifestazione Champagne Experience, che già negli anni precedenti ha riscosso numerosissimi consensi. L’edizione 2022 è in programma il 16 e il 17 ottobre alla fiera di Modena e, per tutti gli interessanti, la prevendita dei biglietti on-line è già iniziata, mentre la programmazione delle master class e l’adesione da parte dei produttori sta proseguendo. L’evento è organizzato da Società Excellence, realtà che riunisce diciannove tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, e si terrà per la quinta volta di seguito a Modena. Nella due giorni del prossimo autunno saranno presenti in fiera più di 100 aziende di Champagne, tra storiche maison e piccoli vigneron, pronte a far conoscere i loro migliori prodotti ai professionisti del settore Horeca (hotel – restaurant – catering) e al vasto pubblico di appassionati provenienti da tutta Italia.

Fonte, Resto del Carlino Modena.

Al Ventimiglia Wine Festival in vetrina le eccellenze locali.
Le vigne di Dolceacqua in Val Nervia dove nasce il Rossese In programma il 14 e 15 maggio al Teatro comunale e nell’isola pedonale di via Aprosio. Degustazioni con le etichette del Ponente ligure. La città punta con forza sull’enoturismo Al Ventimiglia Wine Festival in vetrina le eccellenze locali. Con due giorni dedicati al vino, Ventimiglia rilancia il connubio con le eccellenze del territorio a fini turistici. Nell’ambito di una serie di iniziative dedicate al cibo, che prenderanno il via il 7 maggio con l’inaugurazione della mostra di Steve McCurry al Forte dell’Annunziata, s’inserisce infatti a pieno titolo anche il Ventimiglia Wine Festival, in programma il 14 e 15 maggio presso il Teatro comunale e l’adiacente isola pedonale di via Aprosio, dalle 10.30 alle 20, punto di partenza per una nuova offerta turistica: l’enoturismo. Organizzata dalla Pro Loco intemelia con il contributo del Comune di Ventimiglia e della Regione Liguria e partner d’eccezione Coldiretti, Cia, Confcommercio e Confesercenti di Imperia, la Spes di Ventimiglia e l’Associazione italiana sommelier, vede la partecipazione dei più importanti e pregiati vini dell’estremo ponente.

Fonte, Secolo XIX Imperia.

Due giorni dedicati al vino assaggi e cultura – Ventimiglia Wine Festival, si punta sulla quality per attirare il turismo.
Evento con la Pro Loco, il Comune e la Regione Scullino: “Dopo due anni di chiusura, la ripartenza”. l’Associazione italiana sommelier, vede la partecipazione Con due giorni dedicati al vino dei più importanti e pregiano, Ventimiglia rilancia il con- ti vini dell’estremo Ponente. Conubio con le eccellenze del ter- «Si tratta di un evento che abritorio a fini turistici. Nell’ambiamo voluto con grande cabito di una serie di iniziative parbietà. Non è una semplice dedicate al cibo, che prende- esperienza sensoriale con il viranno il via i17 maggio con Pino ma una prova di enoturismo inaugurazione della mostra di smo», sintetizza Mara Cilli, Steve McCurry al Forte esponente della Pro Loco in dell’Annunziata, s’inserisce insieme a Roberto Anfossi, infatti a pieno titolo anche il all’ingegner Giancarlo Risi, a Ventimiglia wine Festival, in Giuseppe e Davide Longordo programma il 14 e 15 maggio e a Domenico Casile. Plaude presso il Teatro comunale e all’iniziativa anche il sindaco l’adiacente isola pedonale di Scullino
Fonte: Stampa Imperia.

La passione per i vigneti di nonna Bice: a 97 anni gira tra i campi a Bastia.
La storia della fondatrice della rinomata Cascina Feipu dei Massaretti azienda premiata con i “tre bicchieri” dagli enologi di Arcigola La passione per i vigneti di nonna Bice: a 97 anni gira tra i campi a Bastia 1_41 l’emblema delle donne tenaci, legatissime alle tradizioni di famiglia, che portano avanti con orgoglio l’azienda. Ad Albenga vive e lavora una donna davvero speciale che ha fatto la storia dell’agricoltura savonese: è Bice Comparato, classe 1925, fondatrice della storica e rinomata azienda agricola «Cascina Feipu dei Massaretti», a Bastia d’Albenga. Alla veneranda età di 97 anni gira tra i campi e i vigneti. Per lei è come se il tempo non fosse mai passato. Bice è figlia di genitori contadini di Casanova Lerrone dediti all’olivicoltura e già durante il periodo scolastico, al pomeriggio, raccoglieva le olive con il resto della famiglia.

Fonte: Stampa Savona.

Cantina, il processo “Terre d’Oltrepo 1” riprenderà in ottobre.
Riprenderanno ad ottobre le udienze del processo a 33 viticoltori coinvolti nell’inchiesta Terre d’Oltrepo 1. Deriva dalla prima inchiesta, quella dei 2014, sugli allora vertici della cantina per presunta adulterazione del Pinot grigio. Gli imputati sono accusati a vario titolo di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine. Diversi imputati hanno chiesto la prescrizione perché i fatti risalgono a12014, quindi non più giudicabili. Alcuni però puntano all’assoluzione nel merito imputati sono gli ex dirigenti del cda Pier Luigi Casellam, Michele Campagnoli, Mario Pastore, Fabio Marchesi e Marco Orlandi, A giudizio anche i soci all’epoca dei fatti: Filippo Nevelli, Alessio Cagnoni, Marco Figini Giorgio Bevilacqua, Enrico Comaschi, Massimo Crevani, Maurizio Piaggi, Laura Bozzi, Fabrizio Gatti, Elisio Comaschi, Marco Como, Cristiano Forlino, Carlo Saviotti, Andrea Cristina, Angelo Carlo Ferrari, Giovanni Alessandro Ferrari, Enrico Maggi, Gabriele Marchesi, Fabrizio Parentela, Enzo Piaggi, Paola Reposi, Paolo Sisti, Emanuele Saviotti, Stefano Saviotti, Maurizio Vercesi, Matteo Vitali, Claudia Zanotti e Piera Dall’Occhio.

Fonte: Provincia – Pavese.

Erbaluce, produttori divisi Adesso decide la Regione.
Da un lato i sostenitori della protezione esclusiva e dall’altro i pro svincolo Riuniti in assemblea venerdi hanno votato tra le due linee, risultate poi in parità (ALUM Ancora una fumata nera sulla liberalizzazione della Docg Erbaluce dopo l’assemblea dei 350 produttori canavesani riunitasi lo scorso venerdì all’hotel Sardi’s di Caluso. Le votazioni per decidere sulla protezione esclusiva del marchio Erhaluce, oppure sul suo svincolo, si sono concluse con una sostanziale parità. «A questo punto – spiega Antonino luculano, presidente del Consorzio di tutela vini docg Caluso e doc Carema e Canavese – serve un cambio di passo e un percorso in cui il nome Erbaluce possa essere valorizzato insieme al nome Calmo. Così come è accaduto ad esempio per il Cortese di Gavi, ora conosciuto dal consumatore come Gavi. Una soluzione che accontenterebbe tutti: quelli che vogliono poter produrre Erhaluce doc anche in altre zone e quelli che insistono sul valore del territorio. E soprattutto serve guardare al futuro per far conoscere e far crescere la redditività del nostro vino. Le divisioni non servono».

Fonte: Sentinella del Canavese.

Calici, stelle e magia. C’è il Castello di Vino – Vino, stelle, fuoco e magia L’antico borgo rinasce.
C’è il Castello di Vino. Vino, stelle, fuoco e magia L’antico borgo rinasce Torna “Capraia e il suo Castello di Vino”, due giorni di eventi per ripartire «Una bella occasione per conoscere meglio e vivere un gioiello del territorio». Un’idea della Pro Loco insieme al comitato “Capraia in Festa” associazioni locali e aziende vitivinicole. Immergersi nella suggestiva atmosfera del Castello di Capraia Fiorentina; forse non tutti sanno che conserva ancora una parte di mura risalenti all’anno 1000. E sono tanti i residenti che non hanno mai avuto occasione di visitarlo, godendosi l’antico borgo alto. Andare alla scoperta del territorio, meravigliandosi ancora? Si può fare sabato 7 e domenica 8 maggio con “Capraia e il suo castello di Vino”, una due giorni che mira a valorizzare il borgo medievale. SI comincia con un suggestivo aperitivo al tramonto, alle 19 di sabato, con un punto ristoro e uno spazio dedicato alle degustazioni di vino offerto da alcune aziende vitivinicole locali, con la novità di calici appositamente realizzati per l’occasione.

Fonte: Nazione Empoli.

E il prosecco dove il rapper fece il bagno diventò un distillato – «Il prosecco dove Gué Pequeno ha fatto il bagno? Macché spreco, poi è stato usato per i distillati».
Prima l’assessore Donazzan ha letto 11 foglio che le era stato dato da Palazzo Balbi in risposta all’interrogazione dem. Poi ha visibilmente storto il naso: «Spero proprio che non sia arrivato sul mio tavolo». Cosa? II prosecco in cui il rapper Guè Pequeno la scorsa estate ha fatto il bagno. Quel vino non è andato sprecato, ma riutilizzato per farne distillati. «Il prosecco dove Gué Pequeno ha fatto il bagno? Macché spreco, poi è stato usato per i distillati» IN CONSIGLIO VENETO LA RISPOSTA AL DEM ZANONI. DONAZZAN: «SPERO NON SIA ARRIVATO SUL MIO TAVOLO». VENEZIA Prima l’assessore Elena Donazzan ha letto il foglio che le era stato dato da Palazzo Balbi in risposta all’interrogazione del dem Andrea Zanoni, poi, giunta all’ultima riga del testo, ha visibilmente storto il naso. E, a microfono acceso, le è “scappato” un commento: «Spero proprio che non sia arrivato sul mio tavolo».

Fonte: Gazzettino.

La Prosecco Cycling morde la Grande Mela: «Una vetrina mondiale».
Da Valdobbiadene a New York: la Prosecco Cycling e il Veneto tra gli applausi negli Usa. Grande accoglienza per la delegazione veneta, guidata dall’assessore regionale Corazzari, dal sindaco Fregonese e dall’organizzatore Massimo Stefani, che il primo maggio è stata ospite del TD Five Boro Bike Tour, il giro ciclistico più importante d’America. Corazzari: «Esperienza fantastica e progetto di grande livello«. Stefani e Podziba (Bike New York): «Accomunati dagli stessi obiettivi». La Prosecco Cycling e il Veneto mordono la “Grande Mela”. El TD Five Boro Bike Tour ha reso omaggio all’evento di Valdobbiadene e alle colline dell’Unesco, accogliendo con tutti gli onori la delegazione veneta intervenuta domenica I° maggio a New York, in occasione dell’edizione 2022 del più importante giro ciclistico d’America. Sono stati oltre trentamila i ciclisti a pedalare lungo i 64 chilometri del percorso che, attraversando i cinque distretti di New York (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island), si è sviluppato sino al traguardo di Staten Island.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Zaia alla mostra del vino: «Orgogliosi del territorio».
Aperta la 66. edizione del Valdobbiadene Docg La Pro loco: «Si riparte». «Vengo qua dal ’95: penso ci siano i presupposti per far bene, per crescere; ognuno di noi nel suo piccolo deve avere l’orgoglio di provenire da questi territori: perché abbiamo un miliardo di biglietti da visita nel mondo». Così Luca Zaia all’inaugurazione della 66. Mostra del Valdobbiadene Docg di Col San Martino, alla presenza anche del sindaco Mattia Perencin, del prefetto Angelo Sidoti e dei rappresentanti della politica locale e regionale. Zaia fa un discorso di largo respiro, legato al territorio: «Innanzitutto un ringraziamento va ai ragazzi della Pro loco, squadra che prova che Col San Martino ha un futuro. I presupposti per crescere ci sono: siamo a un miliardo di bottiglie prodotte, vuol dire che una bottiglia di bollicine su tre nel mondo è il nostro Prosecco; viene da dove c’è l’agricoltura eroica, da vigneti in cui non c’è la meccanizzazione. Però il merito è dei viticoltori che ci hanno creduto. L’estensione dell’azienda agricola media nella zona della Docg è di 1,13 ettari». E dà anche qualche dato: «Siamo la regione con il più alto export di vini, che vale 2 miliardi e 250 milioni di euro; dopo Francia, Italia, Spagna c’è il Veneto per valore, davanti Australia e Cile».

Fonte: Gazzettino Treviso.

“Si media” a Las Vegas con il suo broadcasting.
Prosecco per tutti a Las Vegas per presentare il nuovo sistema di broadcasting televisivo “Yes!”: questo il biglietto da visita utilizzato da Si Media, l’azienda di Riese fondata da Luigi Panozzo, unica realtà veneta e tra le pochissime italiane presente alla NabShow 2022, la più grande fiera del broadcasting, per far conoscere l’innovativa soluzione nata nella storica villa veneta della sede di via Costanza. Il sistema di gestione e trasmissione televisiva “Yes!” permette di creare un programma, editarlo, mandarlo in onda e condividerlo da un unico portale web e sfruttando l’intelligenza artificiale, massimizza i risultati evitando di dover scaricare software pesanti: è stato già stato adottato in Uruguay, Thailandia, Germania, Cina e Giappone, e ovviamente anche nell’emittenza privata italiana (tra cui Media nordest, il gruppo di Antenna Tre, Reteveneta, Tne e Telequattro) con un numero di clienti in continua crescita.

Fonte: Tribuna Treviso.

Mostra del Valdobbiadene, 78 espositori Zaia: «Prosecco, un miliardo di bottiglie».
Ieri il taglio del nastro della storica manifestazione di Col San Martino. Si punta ad incrementare le presenze turistich Mostra del Valdobbiadene, 78 espositori Zaia: «Prosecco, un miliardo di bottiglie» Un ultimo primato se l’è guadagnato ieri, la 66esima Mostra del Valdobbiadene di Col san Martino. È la più storica delle rassegne del prosecco Docg. È la prima ad aver rinunciato al nome prosecco, per battezzarsi solo “Valdobbiadene”. E nessun’altra, prima di oggi, è stata inaugurata in un martedì pomeriggio. «L’abbiamo fatto perché, fungendo da traino di analoghi eventi, lasciamo la vetrina del sabato e della domenica ad altri — spiega il presidente della Pro loco, Luciano Stival – cioè a chi deve crescere. Magari col traino del presidente Zaia».

Fonte: Tribuna Treviso.

Visita del FAI alla storica Cantina LA GENISIA e panchina gigante di Codevilla.
La Delegazione del FAI di Pavia organizza per Domenica 15 maggio 2022 una visita alla storica Cantina LA GENISIA a Codevilla (PV), appartenente insieme alla cantina IL MONTU’ al gruppo TORREVILLA. Sarà l’occasione per visitare anche la Torre Vinaria, una struttura in cemento armato costruita nel 1961, brevettata da un enologo pavese, Emilio Sernagiotto. Conclusa la visita, si avrà il piacere di ascoltare Carlo Aguzzi, sommelier pavese ed “enostorico”, co-autore del libro “Viva V.E.R.D.I” con Vittoria Aicardi e Roberto Allegro, edizioni Musicorner. Luoghi, personaggi, episodi, testimonianze della Lomellina risorgimentale in un singolare quanto insolito abbinamento tra storia locale, enogastronomia e arte musicale, ripercorrendo così le tappe degli eventi storici più significativi della storia pavese e lomellina. A seguire, degustazione di vini della Cantina, accompagnati da stuzzichini con prodotti locali.

Fonte: Quatarob Pavia.

Vino: a Sicilia en Primeur l’isola ‘continente in miniatura’.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, tornato in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Una riflessione sul futuro della vitivinicoltura siciliana.

Fonte: ANSA.

Fisar celebra Fogliatonda, vino che batte malattie e siccità.
E’ il vino ‘Fogliatonda’ il grande protagonista dell’evento promosso a Torino, il 7 maggio al Museo nazionale del Risorgimento, dalla Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), per festeggiare i 50 dalla sua fondazione. E’ l’unica iniziativa aperta al pubblico, su prenotazione, nelle varie tappe promosse in Italia dalla federazione. A organizzarlo il Coordinamento Nord Ovest della Fisar, in collaborazione con 20 delegazioni e con la Banca del Vino di Pollenzo. Tra i banchi d’ assaggio, quindi, un posto d’onore l’avrà il ”Fogliatonda’ con la bottiglia limited edition che celebra il vitigno Foglia Tonda quasi scomparso e oggi recuperato. Fisar ha collaborato per la vinificazione e per la realizzazione dell’etichetta di questo vino celebrativo – blend, l’unione cioè di due annate, 2019 e 2020 – con l’Istituto tecnico agrario B. Ricasoli di Siena.

Fonte: ANSA.it.

Carpineto, il vino come passione, cultura, natura e sostenibilità.
5 Appodiati immersi nel verde delle grandi Denominazioni toscane. La storia di Carpineto grandi vini di Toscana. Carpineto nasce nel 1967 nel piccolo comune di Dudda all’interno del comune di Greve in Chianti. È stata fondata da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo spinti dalla forte ambizione di produrre un Chianti Classico di altissimo livello qualitativo, decidono di iniziare questa grande avventura. Oggi le due famiglie lavorano insieme gestendo 5 tenute, 500 ettari di terra, coltivati in modo sostenibile e a bassissimo impatto ambientale con emissioni zero.

Fonte: TeleAmbiente.

Vino: al via il fondo pubblico da 25 milioni per la promozione delle etichette Dop e Igp.
È stato pubblicato in Gazzetta il decreto per il fondo pubblico da 25 milioni di euro per la promozione del vino con etichette Dop o Igp. Nella Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto che istituisce il cosiddetto “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, che di fatto prevede lo stanziamento di una cifra complessiva di 25 milioni di euro atta alle attività per potenziare la commercializzazione e la promozione del vino con etichette Dop e Igp.

Fonte: Dissapore.

Festa della mamma, arriva il vino rosè di Stappamamma a sostegno delle mamme Ucraine.
Un vino prodotto al femminile per aiutare le mamme in Ucraina. È l’iniziativa di Stappamamma, che in occasione dei 10 anni dell’associazione e per la Festa della Mamma che ha deciso di produrre il suo vino in collaborazione con due sorelle, Livia e Irene, proprietarie della Cantina Santo Iolo in provincia di Terni.  Si tratta di un vino Rosè 2021 in edizione limitata. Il ricavato della vendita verrà devoluto all’Associazione Salvabebè – Salvamamme a sostegno delle mamme ucraine in difficoltà (S.O.S Ucraina). “Un vino rosa, come la squadra che lo ha realizzato, per esprimere tutta la solidarietà di cui solo le donne sono capaci e per fare, nel nostro piccolo, qualcosa di grande” ha spiegato Eva Milella, fondatrice di Stappamamma.

Fonte: Il Messaggero.

Vini all’asta, prezzi alle stelle: bottiglia da record a 67mila euro.
Firenze, 3 maggio 2022 – Grande successo per l’asta di vini italiani e francesi a Firenze da Pandolfini con una vendita da record: 67.375 euro per una bottiglia da 75 cl di Musigny Domaine Leroy 2008. Quasi un milione e mezzo di incasso e alcuni lotti da citare: 11.025 euro per una Imperiale di 6 litri di Masseto 2007, mentre una bottiglia DMg di Masseto 2013 ha raddoppiato la stima chiudendo a 6.125 euro. Ancora per la Toscana da ricordare una bottiglia di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro e sei bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera 1998 che ora sono in una nuova collezione per 5.512 euro.

Fonte: La Nazione.

Il vino: ambasciatore italiano nel mondo.
Nel 1919 Francesco Angelini, farmacista marchigiano poco più che trentenne, costituisce una società per la produzione e vendita di medicinali con sede ad Ancona. Qui inizia il successo e la scalata del marchio farmaceutico Angelini – tra i suoi prodotti troviamo ad esempio Tachipina, Moment e Amuchina – che lo porterà ad essere una delle realtà farmaceutiche italiane più importanti e consolidate e poi ad espandersi a partire dal 1994 nel campo del vino con Angelini Wines & Estates, già Bertani Domains. Il gruppo è oggi costituito da sei cantine. Tre sono le storiche toscane: Brunello di Montalcino a Val di Suga, Vino Nobile di Montepulciano a Tenuta Trerose e Chianti Classico a San Leonino. Una nelle Marche la cantina Fazi Battaglia, marchio storico del vino italiano, rinomata per la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico ed infine Cantina Puiatti a Romans d’Isonzo (GO) dedita alla produzione dei grandi vini bianchi del Friuli e Bertani nota per la produzione dei suoi Amarone della Valpolicella Classico e Valpantena.

Fonte: Yahoo Finanza.

STAMPA ESTERA

A New Home for Italian Grapes.
New Home for An entrepreneur helps Sicilian varieties thrive in California. The 10 acres of nebbiolo growing on this remote ridge about 25 miles west of Geyserville and 10 miles from the Pacific in northern Sonoma County, make the vineyard unusual enough in California. The other grapes make it positively singular. No other vineyard in the country but this one, as far as I can tell, has blocks of carricante and nerello mascalese, the two most significant white and red grapes grown on Mount Etna in Sicily. One grower, Kevin Harvey, a former venture capitalist turned wine entrepreneur, is wagering that here in California, he can produce a great nebbiolo, which has proved difficult anywhere beyond the grape’s home territory in northern Italy. Not only that, he is betting he can make world-class carricantes and nerello mascaleses, which may never have been tried outside of Sicily. The Centennial Mountain vineyard is also an effort to determine whether, as some people believe, California is full of great wine terroirs that have not yet been discovered. Mr. Harvey’s first wine investment, Rhys Vineyards, which produces exquisite pinot noirs, has paid off handsomely in terms of the quality of the wines and their critical reception. But the track record of Italian varieties in California, or anywhere outside of Italy, is not great. Yet Mr. Harvey is applying the same tenacity and obsessive attention to detail to this project as he did with Rhys 20 years ago, when he combed the back roads of the Santa Cruz Mountains, looking for rocky slopes that he believed would make exceptional sites for vineyards. Rhys now has six vineyards in the Santa Cruz area, each different geologically and all hard to farm, along with another in the Anderson Valley of Mendocino County and another in development in northern Mendocino.

Fonte: New York Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 3 maggio 2022!

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Prodotti Doc e Igt, il Molise al Cibus. Cavaliere: faremo una bella figura.
Nell’ambito del programma ‘Promozione Molise 2021/2023′, finanziato dal Psr Molise 2014/2020, la nostra regione partecipa al Cibus 2022 di Parma. Si tratta del secondo evento fieristico dell’anno, dopo il recente successo del Vinitaly, al quale partecipa il Molise attraverso il supporto operativo dell’Arsarp. Saranno 12 le aziende locali, produttrici di vino Doc e Igt, olio extra vergine di oliva Dop e altri prodotti agroalimentari biologici, presenti in uno stand di 144 metri quadri ubicato nel padiglione 8 (area H006). Al Cibus di Parma, evento di prestigio internazionale in programma dal 3 al 6 maggio, quest’anno sono attesi oltre 60mila visitatori e i temi di questa edizione toccheranno i rapporti tra industria e distribuzione, il ruolo della filiera agricola per la redditività delle imprese, la ristorazione del futuro e il ruolo dei prodotti Dop e Igp negli assortimenti.

Fonte: Primo Piano Molise.

Niemeyer postumo e vinicolo.
L’ultima opera di Oscar Niemeyer arriva postuma, a dieci anni dalla morte avvenuta nel 2012 a Rio de Janeiro, ed è un’astronave in vetro e cemento che atterra tra i vigneti dello Château La Coste, la vallata dell’arte, dell’architettura e del vino biodinamico alle spalle di Aix en Provence, in Provenza. Un progetto che ha avuto una lunga gestazione – pare che le autorità locali non volessero dare il permesso a costruire in quell’area – e che inaugura in tempo per le visite estive dello Château. Il padiglione di Oscar Niemeyer si aggiunge agli interventi che l’imprenditore nord-irlandese Paddy McKillen ha voluto per il suo progetto provenzale, sempre in progress, inaugurato nel 2011 e che ha visto coinvolti un buon numero di architetti Pritzker Prize: Jean Nouvel per le cantine, Tadao Ando per il padiglione di apertura, Renzo Piano con uno spazio espositivo in cemento interamente ventilato per vie naturali (esiste un mondo anche oltre l’aria condizionata), Frank Gehry con il teatro destrutturato a cielo aperto, fino a Richard Rogers che nel 2020 realizza qui la sua galleria d’arte sospesa e avvolta in coloratissime travi Warren, la sua ultima opera prima della pensione e poi della scomparsa.

Fonte: Foglio – Inserto.

Un nettare rubino che è l’anima dei boschi irpini.
Andiamo a cantar maggio in terre antiche e vocate al vino. Siamo nel cuore dell’Irpinia in un oceano di boschi e di vigne tra Salza e Parolise vegliato dai monti Picentini da cui scendono correnti fresche e riparato dal Partenio. Lì, in un remoto feudo dei principi Caracciolo, tre fratelli poco più che ventenni, uno dei quali con il diploma di enologo in tasca, sette lustri fasi sono «inventati» vignaioli. Hanno rilevato le terre da papà e mamma e hanno dato sostanza all’azienda vinicola Di Meo. Roberto, l’enologo, ha mosso i primi passi con un’idea precisa: valorizzare le uve autoctone. Solo Fiano e Greco tra i bianchi Aglianico e Coda di Volpe tra gli scuri. Una ventina d’ettari ad altitudine notevole per estrarre l’anima dei luoghi. Generoso che è il creativo di famiglia usando l’antico casino di caccia (è bellissimo) si è inventato di tutto: da arte e vino, al calendario Di Meo cercando di dare veste compiuta al sogno mentre Erminia ha continuato a inculcare nell’impresa i lieviti dell’eredità familiare. Sono cresciuti evolvendo, ma sono rimasti fedeli a sé stessi e al sogno iniziale.

Fonte: La Verita’.

Codlitto e crisi energetica costano 435 milioni al settore degli alcolici.
La situazione internazionale impatterà sul mondo del vino per il 2,5-3% del fatturato. I problemi legati al conflitto russo-ucraino costeranno al mondo italiano del vino almeno il 2,5-3% del fatturato. Una cifra monstre, se si pensa che il settore che racchiude spumanti, vini frizzanti, fermi, passiti e liquori, vini sfusi e mosti vale circa 14,5 miliardi di euro. Pallottoliere alla mano, insomma, il giro d’affari sta subendo un taglio di circa 435 milioni. «Il vino italiano subirà quest’anno una contrazione del proprio fatturato del 2,5%-3% a causa del combinato disposto di fattori congiunturali che con la guerra hanno subito un’ulteriore accelerazione». A dirlo é il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. «Il quasi completo azzeramento delle vendite presso i mercati emergenti coinvolti nel conflitto», ha proseguito Castelletti, «ma soprattutto l’escalation dei costi di produzione, dell’inflazione e il crollo della fiducia dei consumatori sta creando una spirale particolarmente negativa sul vino italiano». Allo stato attuale, insomma, Uiv stima un ulteriore aumento del costo medio di produzione per circa 400 milioni di euro, portando il surplus sui costi produttivi sui 12 mesi 2022 – che incidono ormai per oltre il 30% sul valore della bottiglia media – a 1,7 miliardi di euro.

Fonte: La Verita’.

L’equilibrio e la freschezza dell’Aglianico.
È Sergio Paternoster, punto di riferimento della produzione del Vulture, a lasciare alla figlia Giovanna i tre ettari di vigna nel cuore della Lucania, mantenuti dopo l’acquisto dei possedimenti di famiglia da parte del Gruppo Tommasi. Cresciuta con il vino nel sangue, grazie agli insegnamenti del padre e del nonno, è lei a dare vita a Quarta Generazione nel 2016. In poco tempo riesce a esprimere con suoi vini l’amore per la terra e la tradizionale passione per la vigna. In produzione, due etichette di elevata qualità ed eleganza. Punta di diamante l’Aglianico, rubino concentrato, dall’ampio spettro olfattivo di frutti di bosco, visciole sotto spirito, viole appassite, chiodi di garofano, liquirizia e menta; cenni di tabacco, rabarbaro, cuoio e note balsamiche.

Fonte: Messaggero.

L’odoroso Ruché color rosso.
Decisamente incoraggianti le premesse dell’azienda di recentissima fondazione che muove i primi passi presentando etichette valide già dalla prima uscita. I vini assaggiati comunicano una filosofia e un pensiero enologico ben delineati fin dagli albori, le cui basi puntano a valorizzare le tipiche varietà del Monferrato attraverso un approccio ecosostenibile. Alcuni vigneti, in particolare di uve bianche, come Sauvignon e Chardonnay, sono piuttosto giovani e non ancora pronti ad estrapolare il meglio dai suoli calcareo-argillosi. Il Ruché è invece già pronto nella sua bella veste color rosso rubino dalle sfumature purpuree. Il bouquet odoroso è caratterizzato da note di amarena, visciola, viola, seguono avvolgenti sensazioni balsamiche e una lieve percezione di sottobosco.

Fonte:  Messaggerot.

Stappamamma. Il rosé è un vino allegro a favore delle donne ucraine”.
Il rosé Stappamamma è un vino allegro, da dedicare alle donne, alle mamme, all’amicizia e alla solidarietà. Il ricavato della vendita delle prime 300 bottiglie devoluto all’associazione Salva mamme Salvabebè che sta portando avanti la campagna SOS Ucraina a favore delle famiglie colpite dal conflitto.

Fonte: Tempo.

14 maggio. A Castiglione in Teverina c’è il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. Trenta i produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.

Fonte: Tempo.

Il vino si degusta con un concerto.
Dal 20 al 23 maggio la manifestazione «Rome Wine Expo» Il primo giorno si berrà ascoltando le musiche. Unire la musica alla degustazione di alcuni grandi vini. È l’appuntamento con il quale si aprirà il Rome Wine Expo, la manifestazione organizzata da Arsial e Regione Lazio che si svolgerà dal 20 al 23 maggio al Centro Congressi dell’Hotel Barcelò Aran Mantegna, nel quartiere EUR-Garbatella. L’apertura è sicuramente uno degli eventi più suggestivi: mentre l’orchestra Roma Tre, diretta dal maestro Sieva Borzak con il violino solista di Maria Teresa De Sanio, eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi, i partecipanti degusteranno 8 vini abbinati all’alternanza delle stagioni, mentre su uno schermo verranno proiettate immagini relative ai produttori. Ma la manifestazione sarà soprattutto l’occasione per conoscere alcuni dei vigneti, e dei vini, più importanti del nostro Paese.

Fonte: Tempo.

La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi.
Enogastronomia locale carta vincente per «educare» i visitatori alle prelibatezze della nostra regione La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi Vista mozzafiato Oltre al panorama l’offerta di prodotti del Lazio a chilometri zero per la ripresa post pandemica … Il turismo è ripartito e con esso anche tutto il meccanismo legato all’accoglienza in una città poliedrica come Roma. Impossibile quindi non parlare di enogastronomia, un settore anch’esso in ripresa dopo lo stop pandemico che ha un potenziale pazzesco per la Ciottà Eterna. Dalla Terrazza Caffarelli di Roma è nata la convinzione che il valore della ripartenza post pandemia deve passare per le eccellenze presenti nel territorio. Terrazza Caffarelli ed il suo ristorante possono armonizzare il connubio tra arte, cultura e gastronomia della Capitale.

Fonte: Tempo.

Agroalimentare, si lavora al rilancio.
Cooperazione in vista dell’unificazione tra Camera di commercio di Benevento e quella irpina Agroalimentare, si lavora al rilancio • Per il territorio sannita si punta a consolidare i risultati 2021, con 110 milioni di export: ii 7% in più Sannio e Irpinia mettono in mostra le proprie eccellenze in un unico stand dedicato a cibo e vino, al Salone Cibus, la fiera internazionale di Parma dedicata all’agroalimentare italiano che parte oggi e proseguirà fino al 6 gennaio. Sono 19 le aziende sannite e irpine del wineefood che parteciperanno all’importante manifestazione nella collettiva organizzata dalle Camera di Commercio di Benevento e Avellino per la prima volta in modo unitario. Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, è l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano nel mondo, una grande vetrina di visibilità globale.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

“Rocche di Romagna” al via: tra ospitalità, vino e jazz.
Da venerdì a domenica tanti eventi organizzati all’insegna della musica Enogastronomia, escursione e tavola rotonda completano il programma. Prende il via da Bertinoro il ciclo di iniziative messo a punto per il mese di maggio nell’ambito di “Rocche di Romagna”, il progetto di marketing territoriale e promozione turistica nato dall’alleanza fra i Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, e con il sostegno della Regione, per valorizzare questo spicchio di Romagna. Per l’occasione sul Colle è stato predisposto un ricco programma da venerdì a domenica. Una ventina gli eventi in cartellone, che spaziano dall’enogastronomia alla musica, dalle escursioni in bici o a piedi alle visite guidate alla Rocca.

Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine.
E le sanzioni fanno sfumare l’export verso la Russia Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine Un record, 2 volti L’Italia soffre le sanzioni più di altri perché è il primo Paese fornitore di vino per la Russia, davanti a Francia e Spagna. Tra i prodotti del made in Italy più venduti in Russia, ci sono il vino e gli spumanti. «L’intero settore italiano vive un senso di grande incertezza, assistendo al susseguirsi delle sanzioni Ue nei confronti della Federazione Russa, che per il vino italiano rappresenta 350 milioni di euro l’anno – spiega Confagricoltura Parma -. Abbiamo chiesto chiarimenti a Roma e a Bruxelles in merito al ricollocamento del milione di ettolitri di vino che l’Italia esporta in Russia ogni anno». «L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia – riferisce anche la Coldiretti – con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna». E ora? Ora, oltre a una perdita secca dell’export, a soffrire sono anche i costi, aumentati del 35% i costi con un impatto pesante sulle aziende.

Fonte, Gazzetta di Parma.

Maso Martis, bollicene a poche curve da Trento.
I primi passi mossi a metà anni Ottanta, poi la fondazione nel 1990: l’azienda produce novantamila bottiglie all’anno Dodici ettari a ,150 metri sopra il livello del mare L’azienda è da sempre a conduzione familiare motivazioni arcane, o almeno ignote ai più, y hanno storicamente portato a considerare la spumantizzazione italica, al contrario di quello che accade oltralpe, non un’arte arcana, esercitata da enologi-divinità chiamati ad imporre le mani e suscitare la creazione di manufatti dai poteri taumaturgici, ma un artigianato, per carità d’eccezione, fratello minore della vinificazione “ferma”, destinata a procurare sollazzo e svago, certo, ma non esperienze epifaniche. Da diversi anni questo paradigma arcaico è in fase di riscrittura, ed ormai sono diverse le tipologie che non lanciano il guanto di sfida diritto in faccia ai cugini (ché sarebbe darsi la zappa sui piedi), piuttosto cercano, come in un articolato mosaico, di completare il quadro di tipologie adeguate all’importanza del movimento

Fonte, Nuova Ferrara.

Le etichette Madame Martis sono le vere chicche di casa.
II Brut Riserva Millesimato è tra le specialità indiscusse Il Blanc de Blancs è un monumento sincero allo Chardonnay trentino Spumantizzati di bella propensione gustativa, sapidi, puliti, queste le caratteristiche di Maso Martis. Si parte dal Brut Riserva Millesimato, bottiglia di equilibrio e misura. Timo cedrino e pepe bianco al naso, poi sapidità e persistenza. Si passa poi all’Extra Brut Rosé Millesimato, Pinot Nero in purezza dal naso di mela In alto una veduta della tenuta, qui i membri della famiglia Stelzer grana, salvia limonata, poi petali di rosa. Palato croccante, lunghissimo. Il Blanc de Blancs è invece un monumento allo Chardonnay trentino. Cedro, maggiorana, con tocco di eucalipto. Beva sapida, tesa, persistente

Fonte, Nuova Ferrara.

Nuovo evento: tre giorni di gusti e sapori a suon di jazz – Bertinoro infesta fra jazz, olio, vino 3 giorni di eventi.
Da venerdì a domenica concerti, degustazioni, laboratori ed escursioni in paese e nel suo territorio. Nasce la rassegna musicale ‘Drinkin’ con la collaborazione di ‘Dai de Jazz’ di Matteo Bondi Ricco il cartellone bertinorese di ‘Rocche di Romagna’ con una tre giorni da venerdì a domenica tra musica, degustazioni e visite guidate. «Conosciamo tutti la Bertinoro del vino e dell’ospitalità – spiega Sara Londrillo, assessora alla cultura, alla presentazione di queste iniziative -, ma vogliamo andare a valorizzare anche quella che è a tutti gli effetti una città della musica». Arriva così l’inedita rassegna ‘Bertinoro Drinkin’ Jazz’, organizzata con l’associazione ‘Dai de Jazz’: un mini-festival con concerti disseminati in tutto il territorio e, in alcuni casi, abbinati a visite in cantina e degustazioni

Fonte, Resto del Carlino Forlì.

Golosaria Wine Massobrio oggi ospite al Cantuccio.
Tappa comasca per le Settimane del gusto lombardo di Golosaria Wine: fino al 7 maggio al Cantuccio di Albavilla sarà disponibile il menu composto per l’occasione dallo chef Mauro Elli. Il tema è l’incontro tra il Grana Padano e i vini di Ascovilo, per cui la cena prevede: composto da cannolo al Grana Padano Dop, baccalà e gattò ai piselli, doppio plin al Grana Padano Dop e cipolle tostate, burro d’alpeggio e pepe lungo di Java, luccioperca ripieno al Grana Padano Dop e panato servito con salsa ai limoni del lago di Como e cremoso al Grana Padano Dop, caffè e croccante alle mandorle. In abbinamento ai piatti è proposto un Garda Doc Extra Brut Metodo Classico, un Lugana Doc Riserva e un Lugana Doc

Fonte: Provincia Como.

Distretto dell’alimentare? Biella ci crede e nasce “BIS – il weekend del gusto”
Si tratta di un evento diffuso tra enogastronomia e cultura ideato da Fondazione Bellezza in partnership con BiWine e Bolle di Malto. Qualche segnale positivo c’c’. Forse questa volta il territorio biellese crede davvero sulle sue potenzialità come distretto dcll’agroalimentare d’eccellenza. La qualità dei vini prodotti, per esempio, non più una sorpresa. Quest’anno la guida dell’Ais ha premiato un numero di produttori che in proporzione alla grandezza delle due: Lessona e Bramaterra fa segnare un record. Ogni arme nascono nuove aziende e in quelle già ci sono stanno avvenendo passaggi generazionali improntati alla redditività e alla sostenibiIità finanziaria degli investimenti. Non Li troviamo più di fronte a fughe romantiche dalla città all’agricoltura.

Fonte: Biellese.

Se le colline del vino si trovano a un bivio.
Correnti opposte sembrano attraversare il mondo dell’agricoltura e in particolare quello del vino. Forze che si elidono a vicenda, spingendo in direzioni contrarie. Una è quella economico-finanziaria, l’altra quella naturale-ambientale: da una parte c’è la tensione verso la produzione di qualità e la crescente attenzione ai margini di profitto, dall’altra l’esigenza dl proteggere gli ecosistemi dallo sfruttamento eccessivo. Partiamo dalla situazione economica. A metà aprile Un loncamere Piemonte a Verona durante il Vinitaly, la nota manifestazione dedicata al vini italiani, ha diffuso numeri eloquenti: nonostante nell’ultima vendemmia il Piemonte pare abbia prodotto 2,3 milioni di ettolitri di vino contro gli oltre 2,7 milioni del 2020 (-15% rispetto all’anno precedente), i risultati dell’export sono stati straordinari, raggiungendo un totale di 1,2 miliardi di euro, per una variazione del +12,2%

Fonte: Gazzetta d’Alba.

La Douja d’Or del nuovo corso va alla ricerca dell’appeal perduto.
«Ci saranno alcune novità, ci stiamo lavorando. Vogliamo una Douja d’Or più moderna e che sia di richiamo per i turisti che decidono di trascorrere il Settembre nell’Astigiano e in Piemonte». Dalla Camera di Commercio di Asti rispondono in modo conciso su quali novità vedremo nel nuovo corso della manifestazione astigiana per eccellenza dedicata al vino. È ancora presto per annunciarle. Di sicuro si sa che la Douja d’Or tornerà, dopo due anni di sosta forzata causa Covid, nei suoi dieci giorni tradizionali, dal 9 al 18 settembre. L’evento sarà sempre itinerante nel centro di Asti, tra le piazze, le vie e i cortili dei Palazzi storici. Degustazioni di vino, assaggi di vermouth, masterclass, menu e piatti speciali in numerose location: un percorso enogastronomico accompagnato da mostre, arte, cultura.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Consorzio del Primitivo Convocata l’assemblea ma all’alba: ed è polemica.
L’incontro per approvare il disciplinare? La protesta degli scontenti: in questo sarà rinviato alla seconda convocazione modo non ci sarà bisogno del “quorum” Il 30 maggio alle 5 del mattino la prima riunione mentre l’altra sarà alle 17 del giorno dopo. L’attesissima assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, quella che dovrà approvare punti delicati di natura finanziaria e importanti per il futuro disciplinare che riconoscerà la denominazione di origine controllata e garantita, si terrà all’alba. Alle cinque del mattino del 30 maggio, almeno la metà più uno della squadra composta da 62 cantine che rappresentano gli oltre 1800 soci consorziati, dovranno mettere la sveglia prima del canto del gallo se vorranno essere presenti all’importante appuntamento. Altrimenti la chiamata non sarà valida e tutto passerà al giorno successivo, in un orario decisamente più comodo, alle 17 del pomeriggio, quando l’appello dei presenti sarà una formalità perché non servirà nessun quorum e tutto potrà essere approvato anche con poche presenze

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

«Champagne per tutti», terme spumeggianti.
Due giorni di bollicine dei piccoli produttori francesi sabato 7 e domenica 8 maggio al Tettuccio. Degustazioni con famosi sommelier. «Realtà perlopiù familiari propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili». Torna al Tettuccio «Champagne per tutti», dedicato alle produzioni piccoli vignerons. La quarta edizione si svolgerà il 7 e 8 maggio dalle 15.30 e fino a sera. Ieri la presentazione in municipio con l’assessore Alessandro Sartoni e gli organizzatori Plinio Parenti e Alessandro Benedetti (nella foto). «Champagne per tutti – dice Sartoni – ha una sua unicità, un taglio originale, d’interesse per molti». Per Plinio Parenti «questa è l’unica manifestazione in Italia dedicata ai piccoli produttori. Si tratta di realtà perlopiù a carattere familiare, che propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Sono champagne che non si trovano abitualmente sul mercato italiano. Ci saranno anche i sommelier dell’Ais. L’esperienza gustativa e di conoscenza dello champagne è una materia molto vasta.

Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.

Umano e di vino – Una vernaccia ambasciatrice di intelligenza.
Elisabetta Fagiuoli è una delle grandi donne del vino italiano e vorremmo cominciare dalla sua storia, che è forte e bella e tutta da raccontare, ma prima viene Montenidoli, ovvero la collina dei piccoli nidi, «un luogo straordinario, un’isola magica, e questa è la cosa più importante». Siamo immersi in 200 ettari di bosco che svettano sopra Sgn Gimignano, tra Firenze e Siena, «una terra incontaminata, dove l’aria è pura, al riparo dal veleno chimico inventato dagli uomini. Noi qui non abbiamo portato niente, abbiamo soltanto ricevuto; alla terra ci siamo chinati per interrogarla e proteggerla, guidati dal tempo e dalle stagioni». Le origini di questi declivi sono millenarie, le acque del mar Ligure ricoprivano le pendici del colle e ospitavano un gran numero di crostacei e molluschi, «gli abitanti più generosi», ricorda Elisabetta, «quelli che ci hanno lasciato sedimenti di grande varietà. Grazie a loro il suolo è sabbioso, calcareo, ideale per le nostre uve bianche», mentre salendo su, tra i 40o e i 600 metri, troviamo la roccia cavernosa del Triassico, «una terra rossa, ricca di minerali» e perfetta per le varietà a bacca nera

Fonte: L’Economia del Corriere Fiorentino.
Attese duemila presenze a “Champagne per tutti”.
Degustazioni guidate dai sommelier dell’Ais ed enogastronomia con due eccellenze locali: “Il maialetto” e “Da Lorenzo”. Sono attese duemila presenze per la manifestazione “Champagne per tutti” in programma allo stabilimento Tettuccio il 7 e 8 maggio dalle 15,30 alle 23. Degustazione dei piccoli vignerons. Una esperienza gustativa attraverso una selezione di champagne. Piccole realtà produttive a carattere familiare capaci di offrire alta qualità a prezzi accessibili. Si tratta di champagne che non vengono commercializzati nel mercato italiano. Pierre Courtois, Marc Hennequiere, Vignon Père e Fils, Charton Guillaumè, Couvreur Philipp art, Vincent Metivier, Bergeronneau Marion, Godmè Sabine, Leuillette Romelot, Bullescence fra le maison presenti. Un viaggio sensoriale che trasporta un pezzetto di Francia in Toscana. Un vanto di famiglia che si tramanda da generazioni che si prendono cura di queste viti basse, al massimo mezzo metro, proprio per evitare che una gelata improvvisa possa nuocere fatalmente sulla produzione

Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.

Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima.
II Consorzio ha presentato l’annata 2021 Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima Balzo di vendite nei primi 2 mesi 2022 con un + 26,7% •• Sono stati gli spazi dell’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, a ospitare, domenica 1 maggio oltre a sabato 30 aprile perla stampa, la tredicesima edizione di Corvina Manifesto, l’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. La nuova sede in collina, incastonata tra i filari, ha visto nel suo loggiato e nel piazzale che si affaccia dall’alto sul panorama del lago, più di trenta produttori in presenza e oltre cento vini in degustazione: le nuove annate in commercio del vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In larghissima parte si è trattato di etichette della vendemmia 2021, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione «Chiaretto di Bardolino», entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione «Bardolino Chiaretto».

Fonte: Arena.

Signorvino, 15 aperture per 11 2022.
Il fatturato è previsto in crescita del 54%; i dipendenti da 410 a 600 Signorvino, 15 aperture per 11 2022 •• Continua la crescita di Signorvino, catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi. Sono previste 15 nuove aperture nel 2022-2023, tra Italia ed estero, come spiega una nota. L’attività può contare su oltre 2.000 etichette in catalogo, i locali sono 25. Secondo l’Osservatorio Signorvino, elaborando i consuntivi del 2021 e dei primi mesi del 2022, il brand veronese dedicato al vino e al cibo lo scorso anno ha registrato oltre un milione di bottiglie vendute. Il fatturato passerà, sulla base delle previsioni, dai 37 milioni del 2021 ai 57 milioni previsti per il 2022 (+54%), relativi ai soli consumi nei negozi fisici ed a cui si dovrà aggiungere il dato relativo all’e-commerce. Il numero totale di dipendenti passerà da 410 a quasi 600, con una crescita di almeno il 40% delle risorse umane. Prosegue Federico Veronesi, figlio di Sandro e general manager di Signorvino.

Fonte: Arena.

Col S.Martino S’inaugura la mostra del Docg.
Sarà Luca Zaia, presidente del Veneto, a tagliare il nastro inaugurale, questo pomeriggio, della 66ma Mostra del “Valdobbiadene Docg” di Col San Martino. È la più longeva delle rassegne legate alla Primavera del Prosecco Superiore. Ed è stata la prima a lasciare da parte il nome prosecco, come quello del Conegliano Valdobbiadene, per battezzarsi nuovamente col solo Valdobbiadene. L’appuntamento di oggi è alle ore 17.45 in piazza Rovere, alle 18 è in programma il concerto del corpo bandistico di Moriago della Battaglia. Alle 18.30 l’assegnazione del Premio Enrico Giotto, con l’intitolazione dei locali della cucina al consigliere della Pro loco Ettore Merotto. L’iniziativa della Mostra è da sempre firmata infatti dai volontari della Pro loco. La rassegna andrà avanti, con le più diverse manifestazioni, fino a domenica 22 maggio.

Fonte: Tribuna Treviso.

Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green.
Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green. Una novità annunciata via social da Enrico Sgorbati dell’azienda della Valtidone. Quella di ieri, il 2 maggio, è “una giornata importante, che cambia la storia di Torre Fornello. Dalle 11 e 30  siamo infatti ufficialmente ecologici al 100%, la nostra energia – scrive Enrico Sgorbati sui social – è solo solare per la lavorazione e trasformazione delle uve bio, oltre alla produzione, affinamento e conservazione di vini in bottiglia, pronti per essere consegnati e degustati nella convivialità che un vino sprigiona. Seguiteci per i prossimi step, ossia stiamo progettando e studiando il trasporto in Piacenza e provincia”. “Il vino prodotto integralmente da Torre Fornello sarà consegnato a destinazione nel modo più rispettoso dell’ambiente, ossia con mezzi di trasporto elettrici. Torre Fornello resta così sinonimo di qualità, eccellenza e rispetto totale dell’ambiente e della salute, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Vini etici, puliti e rispettosi”.

Fonte: PiacenzaSera.

Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori.

Fonte: La Nazione.

Le 70 cantine della VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII edizione di Vini d’Autore – Terre d’Italia, attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore, alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte. Ad attendere i visitatori, domenica 22 maggio e lunedì 23 maggio all’Hotel Una Esperienze Versilia Lido, a pochi passi dal mare, vi saranno cantine provenienti dalla Campania, dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Toscana, dal Trentino Alto Adige e dal Veneto, che porteranno in assaggio circa 400 referenze tra bollicine, bianchi, rosati, rossi e vini dolci.

Fonte: La Gazzetta di Viareggio.

Riecco Cantine aperte.
Degustazioni, turismo enogastronomico, concorsi. A fine maggio torna la manifestazione che negli anni ha avvicinato viticoltori e appassionati. Le cantine riaprono le porte. Protagonista nell’ultimo weekend di maggio, il 28 e 29, il vino del fvg. Cantine Aperte festeggia 30 anni di un evento, nato nel 1993 grazie al Movimento Turismo del Vino, per avvicinare le persone al mondo e alla cultura del vino fino a diventare comparto. L’enoturismo che comincia dall’accoglienza in cantina, con visite, eventi e degustazioni. Picnic in vigna e note musicali ma anche momenti di confronto con i produttori, per conoscere l’unicità di ogni singola cantina.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Migliaia di botti, 10 mila bottiglie in 120 km: in Moldavia, la cantina più grande del mondo.
Fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Si tratta di una ex miniera dove per secoli si è cavata la pietra calcarea con cui è stata costruita Chisinau. E’ la cantina più grande del mondo, si trova in Moldavia, fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Ce ne ha riferito Franco Pasargiklian, direttore della rivista “La Protezione civile” che, poche settimane fa, ha accompagnato, presso la capitale Chisinau, 17 moduli di un campo profughi d’emergenza (per un valore di due milioni di euro) che sono stati donati dalla Protezione civile di Trento e Bolzano agli omologhi locali.

Fonte: La Stampa.

Vino e vigne nel mondo: un bilancio del 2021.
Produzione e superfici vitate in lieve calo, consumi finalmente in risalita e numeri record per gli scambi internazionali di vino. È, in sintesi, il quadro relativo al 2021 offerto dall’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che ha illustrato via web la consueta congiuntura del mercato mondiale. Il direttore generale, Pau Roca, ha esordito citando la guerra in Ucraina auspicando, da un lato, il rispetto degli accordi sul diritto internazionale e, dall’altro, prospettando un 2022 difficile e pieno di incognite. L’inflazione, i costi di energia, materie prime e la difficoltà nelle forniture potrebbero determinare una “riduzione della domanda globale, un maggiore consumo di prodotti entry level e un calo della marginalità per le imprese vitivinicole. Anche per questo i governi” ha avvertito “dovranno fare attenzione a non aumentare le tasse. Considerando che il settore vinicolo ha dovuto difendersi, di recente, anche dalle accuse di essere una sostanza cancerogena tout court, ci sono tutti gli ingredienti, secondo Roca, per una “tempesta perfetta”.

Fonte: Gambero Rosso.

Ocm vino: in arrivo flessibilità sui progetti di promozione verso Russia, Ucraina e Cina.
Riunione tra Politiche Agricole e filiera. Si pensano novità per il 2022-2023. A partire da tetti massimi più bassi per i progetti del bando nazionale. La guerra tra Russia e Ucraina, da un lato, e le misure anti Covid in Cina, dall’altro, nella loro drammaticità e complessità, hanno introdotto elementi di criticità nella gestione dei progetti di promozione nei Paesi terzi finanziati dall’Ocm vino. E, da rumors WineNews, oggi in una riunione interna, il Ministero delle Politiche Agricole avrebbe anticipato alle rappresentanze della filiera l’arrivo di un nuovo provvedimento che introdurrebbe elementi di flessibilità nella gestione dei progetti di promozione riferiti all’annualità 2021-2022. In particolare, dovrebbero diventare possibili variazioni al ribasso, fino all’azzeramento totale del budget, per quei progetti destinati ai Paesi interessati dal conflitto russo-ucraino e/o la possibilità di rimodulare le risorse verso altri Paesi già inclusi nel progetto approvato, e le medesime flessibilità dovrebbero applicarsi anche alla Cina, in considerazione delle nuove misure di prevenzione adottate dal Governo cinese per fronteggiare alcuni nuovi focolai riconducibili alla pandemia da Covid-19, con lockdown estesi e rigidi in alcune grandi città. Inoltre, si è parlato anche di futuro, in particolare per il bando sulll’annualità 2022-2023, che si giocherà su una finestra temporale ridotta rispetto alla norma (dal 1 gennaio 2023 al 15 ottobre 2023) per l’esecuzione dei progetti di promozione. In primis, con risorse attualmente disponibili sul bando nazionale di 9 milioni di euro, che potrebbero, però, salire fino a 15 milioni di euro, ci sarebbe l’intenzione di ridurre il contributo massimo ammissibile da 3 a 2 milioni di euro a progetto, per concentrare meno le risorse su pochi progetti.

Fonte: WineNews.

Vino e prodotti alimentari: maxi sequestro in tutta Italia grazie all’operazione Crepuscolo.
Grazie all’operazione Crepuscolo, in tutta Italia sono stati sequestrati vino (300 litri solo a Salerno) e altri prodotti alimentari. Maxi sequestro in tutta Italia di vino e prodotti alimentari vari: è il risultato dell’operazione Crepuscolo portata avanti dai Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.). L’operazione ha esaminato 30 attività sparse in tutta Italia, rilevando 25 illeciti amministrativi e 6 penali. Il tutto ha fatto sì che, alla fine, venissero sequestrate 9 tonnellate di prodotti alimentari, fra carne, salumi, formaggi e dolci, 2.018 litri di aceto e 300 litri di vino (il valore di mercato di tutti i beni sequestrati si aggira sui 127mila euro).

Fonte: Dissapore.

Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori. Prima uscita per gli appassionato mercoledì 4 maggio dalle 15 alle 19 all’azienda agricola Camperchi di Civitela e alla Fattoria Santa Vittoria a Foiano della Chiana). Domenica 8 maggio aprirà alle visite la cantina Tiberio di Terranuova. Mercoledì 11 incontri e degustazioni nell’azienda Buccelletti di Castiglion Fiorentino e alle tenuti del Borro a Loro Ciuffenna. Sempre dalle 15 alle 19 domenica 15 maggio apre la Fattoria di San Leo ad Arezzo e la Tenuta Il Leccio a Bucine. Mercoledì visita e degustazione dei vini Petrolo a Bucine, dell’azienda San Ferdinando a Civitella e delle Tenute di San Fabiano ad Arezzo.

Fonte: La Nazione.

Vino e promozione, in “Gazzetta Ufficiale” i 25 milioni di euro per i Consorzi di tutela.
Ora attesa per il decreto direttoriale per i criteri attuativi. Il focus sarà la promozione dei vini Dop e Igp, in Italia e all’estero. 25 milioni di euro per la promozione del vino italiano non sono pochi. E da oggi sono disponibili per Consorzi di tutela e loro “raggruppamenti”, perchè “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che definisce criteri e modalità di ripartizione dei 25 milioni di euro dedicati al comparto vitivinicolo. Le risorse sono a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” che abbiamo ulteriormente finanziato con 160 milioni di euro nell’ultima Legge di Bilancio. Ora si attende, dunque, il provvedimento direttoriale per comprendere i criteri attuativi: requisiti richiesti ai soggetti ammissibili, importo massimo dei progetti e del contributo, criteri di selezione, attività finanziabili e spese ammissibili”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura. I beneficiari delle risorse (che sono dunque su altre voci rispetto a quelle, per esempio, di Ocm Vino e Psr, ndr) saranno i Consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi stessi per attività di promozione post-pandemia sia in Italia che all’estero.

Fonte: WineNews.

Vini Vinitaly Consorzi… occorre un PNRR anche per il vino più Local che Global.
Vino italiano fra Pnrr e crisi, fra Consorzi obsoleti e identità delle denominazioni. Più che Euro occorrono riforme e transizione enoica.  Vinum nomen:  una tipologia e un nome per semplificare e aiutare consumatore neofito internazionale. Ricerca nuovi mercati.  A Vinitaly, consorzi di tutela delle comparse nella comunicazione, segno di un cambiamento voluto o casuale o imposto?  Per esempio due vini storici antichissimi …..oggetto di  pericolosa banalizzare e superficialità. Dopo due anni Vinitaly riapre i battenti. Novità organizzative sulla buona strada: più BtoB e meno BtoC e CtoC. Ma bisogna fare molto di più: ancora meno priorità al plateatico e all’effimero della visibilità e ai banchetti di cibo….  più peso specifico in termini di “nazione”, di stile italiano, di vino integrato al territorio, più “distrettualità” e più formazione, conoscenza. occorre attrarre nuovi mercati e nuovi consumatori, non i vecchi, quelli di 50 anni fa. Anche il mondo della comunicazione del vino è cambiata e cambierà di più. il consumatore del futuro sarà più semplice, più diretto, più oculato, più dipendente dell’insieme dell’offerta, la multilateralità e la multifunzionalità.

Fonte: Newsfood.

Dal Carso al Collio, il Fvg tra le mete preferite dal turismo del vino.
Quali sono i luoghi preferiti dai turisti quando si tratta di fare una vacanza all’insegna del buon vino del territorio? Come indica il Rapporto sul turismo del vino sono sette le regioni italiane premiate, tra queste anche la nostra. Quello del vino è un settore in continua espansione ma che purtroppo ha visto negli ultimi anni una brusca frenata a causa della pandemia, fortunatamente però arrivano dalle ultime analisi dati positivi: il miglioramento del clima di fiducia rispetto al 2020 sta portando il settore a credere nella possibilità di ripartire con grande rapidità. I dati sono riportati nel XVIII Rapporto sul turismo del vino, presentato al Vinitaly 2022 da Città del vino, Donne del vino e Associazione Puglia in più.

Fonte: TriestePrima.

Vino, la Sicilia torna in vetrina: “continente in miniatura”.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, torna in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro, è stato anche il titolo del convegno inaugurale. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana. Entrambi in veste di padroni di casa, il sindaco di Erice, Daniela Toscano, insieme a Lorenzo Zichichi del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, ricordano la vocazione storica e scientifica del borgo medievale.

Fonte: Sicilianews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 2 maggio 2022!

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STRADA DEL VINO E SAPORI – TRENTINO * ENOGASTROTURISMO: « DALLA PAGANELLA ALLA ROTALIANA, DI CANTINA IN DISTILLERIA TRA TEROLDEGO ED ECCELLENZE LOCALI (8/5).
Una giornata all’insegna del Teroldego, tra degustazioni, visite in cantina e tra i vigneti, quella proposta dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per domenica 8 maggio. L’evento, che accompagna e arricchisce l’ultima giornata della XXXI mostra “Alla scoperta del Teroldego” in programma a Palazzo Martini, si intitola “Dalla Paganella alla Rotaliana. Di cantina in distilleria tra Teroldego ed eccellenze locali” e propone un itinerario da percorrere autonomamente tra le 10.30 e le 18.00 attraverso 7 tappe. Ad ogni sosta, da fare secondo l’ordine che si preferisce, i partecipanti potranno incontrare i produttori e confrontarsi con loro, degustando un vino della cantina ospitante ed un altro di una seconda cantina ospite, abbinati ad una proposta gastronomica di un ristoratore o di un produttore locale.

Fonte: Agenzia giornalistica Opinione.

Monreale diventa la Capitale del vino, kermesse esclusiva a San Martino.
Sarà la splendida cornice dell’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale a Monreale a ospitare, dal 23 al 26 giugno prossimi, la 18^ edizione di Biodivino, il concorso enologico internazionale presentato lo scorso 11 aprile al Vinitaly a Verona, nell’area istituzionale della Regione Sicilia. Un “viaggio di assaggi”, organizzato dall’associazione Italiabio, dedicato ai vini biologici e biodinamici che, grazie al partenariato con Sharryland (il portale delle meraviglie italiane), promuove le cantine produttrici dei vini partecipanti al Concorso e i territori di appartenenza anche a livello internazionale.

Fonte: MonrealeLive.

Confetture casalinghe seguendo le regole ”di una volta”, Nely Weber (dopo anni in una blasonata cantina), è tornata a Pra da Lares creando un micro centro di cultura rurale.
La trasformazione della frutta è completamente casalinga, nel razionale e lindo laboratorio. Tanta meticolosità e altrettanto rispetto della materia prima. Frutta nostrana, da alberi secolari e dai raccolti in frutteti gestiti con ritualità contadina d’altri tempi, senza forzature. Coltivare la terra è un atto agricolo, indipendentemente dalle motivazioni dell’agire e dalle dimensioni dell’appezzamento del podere. Mettere le mani nella terra è riconciliarsi con lo spirito materico, ricongiungersi a segni ancestrali, recuperare saperi nel nostro inconscio, per trasformarli in stimoli di piacere. Soprattutto è il modo più onesto per coltivare anche sogni e – nel contempo – raccontare delle storie. Questa che state per leggere è una sorta di prototipo di come le questioni del gusto s’intrecciano con storie di vita, la semplicità dei gesti, la cura del dettaglio, il richiamo a valori territoriali, per stimolare il gusto, pure elementi nutritivi e di salubrità. Tutto questo, semplicemente, coltivando piante da frutto per produrre confetture sincere.

Fonte: il Dolomiti.

Vino: A tutto Teroldego, un maggio di full immersion con il principe dei rossi trentini.
Anticipata a maggio la manifestazione di promozione del Teroldego rotaliano. Ricco calendario di degustazioni, visite in cantina, giardino dei profumi e sapori di montagna. Gli abbinamenti. Due anni di forzata clausura da pandemia hanno risvegliato negli italiani la voglia di riappropriarsi di spazi aperti, di natura, di territorio. Con l’arrivo della nuova stagione la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino ha deciso per la prima volta di anticipare nel mese di maggio “A tutto Teroldego” la manifestazione che invita alla scoperta del Teroldego di Mezzocorona, con eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione del principe dei rossi trentini, tra i vini testimonial del Trentino e presente fin dal 1300 in Piana Rotaliana, sua zona di produzione per eccellenza. Fino a domenica 8 maggio in programma esperienze, iniziative, proposte vacanza, menù dedicati su vari territori che, oltre alla Piana Rotaliana, coinvolgono l’Altopiano della Paganella, l’Altopiano di Pinè, la Vallagarina, la Valsugana, il Lago di Garda, la Valle dei Laghi e, ovviamente, la città di Trento.

Fonte: FIRSTonline.

Lavorare nel mondo del vino.
Fino a qualche anno fa, lavorare nel mondo del vino per i più significava fare il Sommelier. In realtà questo settore, che nel nostro territorio dà lavoro a molte persone, richiede diverse e sempre più specifiche competenze. Diventare sommelier è il punto di partenza per la conoscenza dei procedimenti di cantina, di come si degusta e si abbina al cibo, ma sono pochissimi i sommelier che esercitano la professione. La figura in assoluto più richiesta è l’enologo, il maestro di cantina. Oggi gli enologi devono essere bravi a conoscere i segreti del mestiere, a sperimentare nuove tecniche, a valorizzare la ricchezza del territorio e ad estrarne le caratteristiche organolettiche perfette. Per questo, occorre fare un percorso formativo appropriato nelle Università e magari anche qualche tirocinio all’estero. L’enologo lavora a fianco dell’agronomo, che cura la coltivazione della vigna, fondamentale per riuscire a fronteggiare le malattie e tutte le problematiche legate ai cambiamenti climatici. Fondamentale in un’azienda è avere un canale di vendita ben strutturato. Per cui, sono ricercati profili che si dedicano interamente all’Export, e viaggiano continuamente all’estero tra fiere ed eventi, o per visitare i clienti più importanti (importatori, distributori, ristoranti etc. etc.). Ai manager dell’Export sono affiancati impiegati, che fungono da referenti per tutte le pratiche legate all’esportazione (spedizione, fatturazione etc.) e assistono il cliente nella vendita.

Fonte: Siena News.

Meglio vino bianco, rosso o birra? La sorprendente risposta della scienza.
Uno studio scientifico prova a rispondere alla domanda: meglio il vino o la birra, dal punto di vista della salute? Vino bianco, vino rosso o birra e altri alcolici? Chi li apprezza ne fa più che altro una questione di gusti. Ma – secondo gli scienziati – non dovrebbe dipendere solo da quello: uno studio dell’Iowa State University (USA) afferma infatti che la scelta del calice che accompagna la nostra cena (o l’aperitivo) ha effetti diversi sul corpo. Dunque, assodato che alcol e salute vanno poco d’accordo e il consumo modico è sempre preferibile, qual è la scelta migliore? Per i ricercatori, la risposta alla domanda vino o birra è che il vino è un’opzione migliore. Bere birra o altri alcolici (e super alcolici) avrebbe come conseguenza livelli più elevati di grasso viscerale, che secondo i medici aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre complicazioni. Il grasso viscerale, che non va confuso col grasso che si accumula sotto la pelle (grasso sottocutaneo), è infatti un tipo di tessuto più subdolo che avvolge gli organi addominali e si rivela più difficile da eliminare. Lo studio su quasi 1.900 adulti di età compresa tra 40 e 80 anni ha rilevato che il consumo di vino non genera lo stesso dannoso accumulo di grasso viscerale a cui invece sarebbero associati “maggiori consumi di birra/alcolici”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport.

Alberto Tasca d’Almerita: “Fare rete è fondamentale, ma nel vino ci stiamo ancora provando”.
A tu per tu con l’ultima generazione della storica cantina siciliana, bandiera del Nero d’Avola e della sostenibilità: “Giovani, state lontani dalle mode, mai tradire la geografia del vino per creare dei prodotti omologati”. Non si può parlare di vino in Sicilia senza passare sotto il vessillo dei Tasca D’Almerita. La storia d’amore fra la Sicilia e questa famiglia nasce nel 1830, nella Tenuta Regaleali. Alberto, insieme ai fratelli, è il prosecutore di questa storia. Il nonno creò un vino rosso divenuto iconico. Il padre Lucio lottò con le contraddizioni di una terra gattopardiana, riuscendo nell’affermazione del Nero D’Avola e dei primi Cabernet Sauvignon e Chardonnay siciliani. Oggi Alberto Tasca, CEO dell’azienda dal 2001, scommette tutto sulla sostenibilità e impiega, solo in campagna, oltre 170 persone di cui moltissimi giovani.

Fonte: la Repubblica

La fisica del vino.
Chi avrebbe mai pensato che il vino può diventare… un oggetto d’interesse per i fisici. Sembra invece una storia davvero interessante. Il vino può sembrare poco problematico dal punto di vista scientifico, essendo una sostanza costituita principalmente da acqua (75-90%), alcool (6-22%), zuccheri (meno di 4g/l) e composti naturali che gli danno il giusto sapore e colore. Può essere sorprendente, però, scoprire che il vino contiene oltre 1000 diversi composti chimici, non tutti ben conosciuti! Sembra incredibile che, più di 5000 anni dopo la scoperta del metodo di produzione del vino, il nostro sapere su di esso sia ancora incompleto e necessiti di ulteriori studi. Anche per questo il vino è una grande sfida per gli scienziati e, al tempo stesso, una sostanza complicata e incredibilmente interessante. Gli studi scientifici sul vino diventano ancora più complessi se teniamo conto del fatto che il suo sapore è influenzato da numerosi fattori: il tipo di vitigno, le condizioni atmosferiche, il tipo di terreno e il modo in cui viene fertilizzato, infine la regione e il paese di coltivazione.

Fonte: Gazzetta Italia.

Come scegliere il vino al supermercato. La guida per comprare il migliore.
Il vino è sicuramente uno dei prodotti più amati dagli italiani: ci sono tantissimi marchi notevoli. La guida per comprare il migliore. Il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione di un frutto alquanto particolare, ossia l’uva. Questo prodotto è formato anche da acqua, alcol etilico, acetaldeide, Glicerolo, acido lattico, acido tartarico e acido malico. Ci sono anche tracce di anidride solforosa, una sostanza che fa male all’organismo e i cui limiti sono fissati proprio dalla legge. In materia di vino, ci sono tantissime leggi e innumerevoli regolamenti. Comprare il migliore non è di certo una scelta facile: sugli scaffali dei supermercati ci sono migliaia di bottiglie, di ogni colore, di marchi diversi e soprattutto di prezzi differenti.

Fonte: Checucino.it.

C’è la Mostra del Vino, una residente scende in strada con mazza da baseball e aggredisce i visitatori: due persone in ospedale.
E’ successo a Valdobbiadene alla mostra di Primavera. La donna sarebbe stata infastidita dai rumori e dalla musica così alle 23.30 è scesa in strada e ha colpito due della Pro Loco che organizzava l’evento. Si è presentata armata di mazza da baseball al cospetto dei visitatori e ne ha aggrediti una trentina finendo poi per colpire uno dei membri della Pro Loco. Si sono vissuti momenti di panico ieri sera, intorno alle 23.30, alla mostra del vino di San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene. Una signora che abiterebbe vicino ai locali della Pro Loco che negli scorsi giorni ha organizzato l’evento dedicato a degustazioni e scoperte dei prodotti locali dal titolo ”Primavera del Prosecco”, forse infastidita dal rumore e dalle musica proveniente dalla mostra del vino, sarebbe scesa in strada minacciando con una mazza da baseball le persone che stavano, piano, piano, rincasando al termine della serata.

Fonte: il Dolomiti.

Il valore salutare del vino “a basso intervento”, uno dei motivi del suo successo.
Il vino a basso intervento è sempre più apprezzato da un segmento di consumatori ben informati e neanche troppo di nicchia, che lo scelgono perché più salutare rispetto alle etichette convenzionali. La maggior parte dei consumatori associa infatti questa tipologia di vino al concetto di “naturale”, e lo fa non tanto per il suo essere “a basso intervento” ma per una diversa associazione empatica. Il vino, bevanda molto antica, è un prodotto agricolo stagionale, frutto della vendemmia e dell’annata. Il consumatore lo percepisce nel suo contesto originario, il paesaggio agreste, la vigna inerbita, la campagna, il sole, la natura, filari protesi verso il mare o protetti dalle montagne. L’uva raccolta a mano, pigiata con i piedi, vinificata in tini di legno da cui sprigiona il profumo di mosto, ricorda la vendemmia come un momento di festa, il contesto a cui la nostra mente ricorre con facilità.

Fonte: Yahoo Finanza.

Riflessioni sul presente e sul futuro del vino italiano, in memoria di Giulio Gambelli.
Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet (Liber Pater) e Jacky Rigaux. Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano gli agronomi Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet, produttore a Bordeaux con Liber Pater, e Jacky Rigaux. Tra gli insegnamenti ed il lascito del “maestro del Sangiovese”, le prospettive di un vino italiano che può migliorare ancora in qualità, ed il futuro del vino stresso, che è ad un tempo elemento culturale e prodotto di consumo, capace di raccontare storie diverse, dirette a pubblici diversi.

Fonte, WineNews.

Olio e vino: i migliori del… reame.
Un anno eccellente, se non da record, per la qualità dell’olio d’oliva. Ugualmente eccellenti i vini. Lo dicono i risultati della 28.esima Rassegna dell’olio d’oliva e della 28.esima Rassegna dei vini della Bassa Istria, tenutesi nel fine settimana a Dignano, su organizzazione dell’Associazione “Agroturist” di Dignano e della Città. Sabato sera, la cerimonia di premiazione, con la consegna di diplomi e medaglie ai migliori produttori di olio e vino. Nell’occasione, sono intervenuti la presidente dell’Associazione, Ester Geissa Đurić, e il sindaco, Edi Pastrovicchio, che non hanno mancato di ringraziare i produttori, olivicoltori e viticoltori partecipanti alle Rassegne, la Regione istriana, che ne è patrocinatore e i co-organizzatori, l’Ente turistico della Città, l’Università popolare aperta “Vodnjan-Dignano”, la Cooperativa agricola di Dignano, le ditte Contrada e Castelier e gli sponsor. Ricordando anche chi ha svolto le analisi chimiche e sensoriali degli oli e dei vini, l’Istituto di Sanità pubblica della Regione istriana e l’Istituto di agraria di Parenzo.

Fonte, LaVoce del popolo.

STAMPA ESTERA

La filière vin craint d’être en panne sèche de bouteilles.
Les industriels du verre ne sont actuellement pas en mesure d’honorer les commandes de leurs clients clans les délais prévus. 9 Depuis un mois et demi, on ne trouve plus certaines couleurs de bouteilles. Nous avons basculé sur un mode de substitution. Cela nous permet d’absorber le choc. Mais, à force, il n’y aura plus rien nulle part JEROME PRIOLEAU, RESP0.4SABLC DCS ACHATS AU SEIN DU GROUPE CORDIER BY INVIVD. INDUSTRIE Y aura-t-il suffisamment de rosé sur les tables cet été? Rien n’est moins sûr. Depuis plusieurs semaines, la filière française du vin craint une rupture d’approvisionnement de bouteille que les industriels peinent à fournir à leurs clients vignerons. «12 service achat nous a récemment annoncé l’annulation d’une livraison de plusieurs centaines de milliers de bouteilles. Cela va décaler de plusieurs semaines notre planning industriel», affirme le représentant d’un important négociant français. Cette menace de pénurie touche les phis grands comme les plus modestes. «Pour une commande effectuée cet hiver, on sait seulement cinq jours à l’avance si nous allons au non être livrés. C’est un problème car nos cuves ne peuvent pas rester pleines alors que les vendanges débutent dans quatre mois», confirme Fanny Boyer, propriétaire avec son frère de Château Beaubois, un domaine de l’appellation Costières de Nimes. Ce danger de pénurie avancé par de nombreux viticulteurs relèverait cependant du fantasme pour les verriers. «Les fours des vingt usines alimentaires et de flaconnage tournent à feu continu 7 j/7, 24 h/24. Le problème vient peut-être de l’étranger: 30 % des bouteilles vides sont importées. Or, je n’ai pas de visibilité sur ce qu’il se passe en Espagne et au Portugal », balaye Jacques Bordat, le président de la Fédération des indastries du verre.

Fonte: Figaro.

Pernord Ricard accèlère ses investissements dans le scotch whisky.
Pernod Ricard vise la première marche du podium mondial du scotch whisky. ri lui faudra doubler britannique Diagen. encore loin devant, mais le demande mondiale est en forte hausse. Le groupe français a décidé de se donner les moyens de ses ambitions et annonce un gros investissement, pour sa filiale Chivas Brothers : 104 millions d’euros pour accrobre sa production de 14 millions de litres. il permettra à ses deux distilleries écossaises de single malt d’Aberlour et de Mlltonduffde quasi-doubler leurscapacités à 24 millions d’hecmlitres. flies sont l’une et l autre « ara *igues pour legroupe. La premiirevend 50 %de ses volumes dans l’Hexagone, le premier marché mondial descotchwhiskydevant les Etats-Unis elle Royaume-Uni. Mütanduff produit Ballantines, la marque de Pernod Ricard qui cannait la plus forte croissance (+29 % an premier semestre), selon son porte-parole. Les exportations de scotch se sont considérablementdéveloppées res derniers temps, gonflant foriument le chiffre d’affaires de la filiale Chivas Brelan Gains de parts de marché Ces investissements permenrcnt également ä Pernod Ricard d’accélérer son plan de marthevers la décarbonation.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

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