Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 1 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
A Firenze i vigneti si coltivano in città.
Maria Fittipaldi Menarini ha creato la vigna di Michelangiolo. Idee simili a Parigi e Praga e anche in Italia a Torino, Milano e Venezia. Il panorama, là dietro, è di quelli che tutto il mondo invidia: Ponte Vecchio, la Cupola del Brunelleschi, la Torre di Arnolfo, Santa Croce. Sotto lo sguardo antico del grande David in bronzo. E se lì sotto, nei lembi di verde rimasti ancora intatti e silenziosi, ci pianti una vigna, come la vuoi chiamare? Vigna di Michelangiolo, naturalmente. Benvenuta anche Firenze nel club prestigioso dell’Uva, nomen omen per l’acronimo dell’Urban Vineyards Association, che raccoglie undici delle ‘vigne di città’ più prestigiose, dalla Vigna della Regina a Torino dove tutto ebbe origine a quella di Milano dalle parti delle Grazie, e come la volevi chiamare se non Vigna di Leonardo, già, che strano parallelo; dalle due di Venezia ai curiosi Rooftop Reds in cima ai grattacieli di Manhattan ai tre Clos francesi – Montmartre a Parigi, Palais des Papes ad Avignone, Canuts a Lione – passando per Siena, Palermo e Catania.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Torna ‘Nizza è Barbera’ in vetrina 64 produttori.
II 7 e 8 maggio torna ‘Nizza è Barbera’. Dopo due anni di pausa, l’evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg torna con un programma rinnovato e molte novità. Nizza Monferrato si trasforma nella capitale del vino: 64 produttori e 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti docg e Nizza docg. Ospiti di riguardo sono il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. C’è poi la novità dell’edizione 2022: il Barbera Forum, al Foro Boario, apre già al sabato mattina.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’eleganza del Tacco rosa Salento Il pugliese che sale sul podio con i Cinque grappoli Bibenda.
Tacco Rosa Salento IGT 2021 è il primo vino rosato pugliese premiato con cinque grappoli Grappoli Bibenda per il secondo anno consecutivo. Eletto ‘Rosato dell’anno 2021’ da Food e Travel, ha conseguito il Golden Wine Award 2021 e la medaglia d’oro Vinoway Selection 2021. La prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del ‘non contadino’ Dario Stefàno, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olio turismo, due percorsi di vacanza che stanno dando grande soddisfazione alle aziende. «Quando si abbracciano le grandi sfide e si rincorrono i propri sogni – afferma Stefàno (in foto con l’enologo Riccardo Cotarella) -, il sostegno della famiglia è un elemento fondamentale.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Piccole cantine, boom dei produttori under 40.
I giovani produttori in Italia sono in crescita. Lo testimonia Only wine di Città di Castello (Perugia): oggi sono in mostra 141 piccole cantine gestite da under 40 (10dalla Champagne).
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Nesos, dall’uva in mare al prodotto in anfora.
A Portoferraio, Isola d’Elba, nasce il vino marino Nesos. Lo produce l’azienda Antonio Arrighi: dall’immersione dell’uva in mare in ceste fino alla conservazione in anfora.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Alta Langa o Ranni con l’anatra all’arancia ricordando Tognazzi.
Nel film ‘L’Anatra all’arancia’ di Luciano Salce, girato tra Roma e Punta Ala nel 1975, l’iconico piatto entra nella storia del Cinema italiano (La pellicola fruttò a Monica Vitti il David di Donatello e il Nastro D’Argento). La trama è un valzer della gelosia tutto gag e battute esilaranti, fino a raggiungere il culmine quando Livio (Ugo Tognazzi), tentando di riconquistare la moglie Lisa (Monica Vitti), prepara l’anatra all’arancia, aggiungendo il ‘piticarno’ una spezia afrodisiaca inventata. Oggi è un omaggio a Ugo Tognazzi a 100 anni dalla nascita, ricordando la sua passione per la gastronomia. Quali vini potremmo abbinare a questo iconico piatto, che si ritiene sia stato generato dai cuochi fiorentini di Caterina de’ Medici e poi portato a Versailles quando andò in sposa a Re Enrico II? Ci viene in aiuto Alberto Cauzzi, direttore della guida Passione Gourmet e gran connoisseur di champagne e vini.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Tommasi wine L’amarone affare di famiglia.
La cantina della Valpolicella compie 120 anni e oggi guida aziende in tutta Italia per 780 ettari Sull’Etna l’ultimo acquisto in ordine di tempo di Michele Mezzanzanica Quattro generazioni, nove cugini, sei cantine in cinque diverse regioni, 780 ettari vitati per 3,6 milioni di bottiglie l’anno. I numeri non spiegano tutto, ma bisogna partire dai numeri per raccontare una realtà come la Tommasi Family Estates, una delle aziende vinicole più grandi d’Italia, se non la più grande, tra quelle a conduzione familiare. Tutto nasce esattamente 120 anni fa, nel 1902, in quella Valpolicella che decenni più tardi sarebbe diventata celebre in tutto il mondo per l’Amarone, vino-bandiera che ancora oggi è il primo biglietto da visita dell’azienda veronese. Proprio questo successo ha portato alla necessità di espandersi. «Nel 1997 abbiamo creato la holding Tommasi Family Estates – racconta Pierangelo Tommasi, direttore esecutivo e proprietario insieme ad altri otto familiari tra fratelli e cugini – iniziando gli investimenti nel ramo vino e nel ramo hospitality che abbiamo contestualmente creato. Si trattava di una sana ambizione ma anche della consapevolezza che per andare avanti tutti insieme, dovevamo per forza espanderci».
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ai giovani piace il vino italiano di buona qualità.
Il vino non dialoga più solamente con un pubblico senior. Gli ultimi dati presentati da Censis ed Enpaia (l’ente di previdenza dei dipendenti agricoli) fotografano un numero crescente di ragazzi che si mostrano interessati alla cultura vitivinicola. La percentuale di italiani che beve vino era del 58% nel 1993 e si è attestata al 55,5% nel 2020. Nello stesso periodo però la quota di giovani consumatori è salita dal 48,7% al 53,2%, mentre quella di chi supera il mezzo litro al giorno è scesa dal 3,9% a meno dell’1%. Si beve meno, si beve meglio. Quattro italiani su cinque con età compresa tra 18 e 34 anni affermano che nel rapporto con il vino vale la logica: meglio meno, ma di qualità. Peraltro, il 70,4% di giovani intervistati si riconosce nella posizione «Mi piace bere vino, ma senza eccessi», che richiama l’idea di un alimento che dà piacere e contribuisce in diverso modo al benessere soggettivo, non di un catalizzatore sempre e solo di pulsioni di sregolatezza. L’italianità come criterio di scelta viene richiamata dal 79,3% dei giovani, perché è percepita come garanzia di qualità. 11 riferimento alle certificazioni Dop-Denominazione di origine protetta (85,9%) o Igp-Indicazione geografica protetta (85,2%) mostra come i giovani siano molto attenti al nesso tra vini e territori, cosa che segnala la riscoperta nelle culture del consumo giovanili della tipicità localistica, che sembrava destinata a sparire.
Fonte: Libero Quotidiano.
Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica.
La consigliera comunale: «La Valle Telesina è luogo ideale e naturale» Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica L’idea di allestire un “hub del vino” nell’ambito dello scalo merci di Ponte Valentino, a Benevento, non soddisfa molto Fiorenza Ceniccola. In pratica, il progetto si dovrebbe realizzare in un capannone dismesso nell’area industriale. La Ceniccola da mesi è impegnata nell’obiettivo di realizzare questa struttura nel comprensorio telesino, crocevia dell’Alta Velocità/Alta Capacità, e luogo che custodisce i migliori vitigni del Sannio, quelli del Taburno-Matese-Titerno. Quindi, di fronte a questa proposta, replica: “Senza fare polemica, mi sia consentito di dire ad alta voce che trattasi di un’idea `bizzarra’ che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere (basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi e… alle pregiate uve pagate a 30-40 centesimi al chilo)”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma.
Il 9 maggio torna appuntamento Consorzio, oltre 40 produttori Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma Torna in presenza Rosso Morellino, appuntamento promosso dal Consorzio di tutela del Morellino di Scansano, vino simbolo della Maremma Toscana: il 9 maggio la manifestazione si svolgerà a Scasano (Grosseto) nel teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Oltre 40 i produttori presenti che insieme al Consorzio incontreranno operatori del settore, stampa specializzata e winelover per far assaggiare le ultime annate di Morellino di Scansano e raccontare i progetti e le attività future del distretto produttivo. L’evento è gratuito e aperto a operatori del settore e appassionati (per partecipare necessario richiedere l’accredito sul sito www. consorziomorellino.it).
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Rossi e bollicine in vetrina nella due giorni di assaggi organizzata a Ventimiglia.
L’eccellenza del vino va in scena a Ventimiglia il 13 e 14 maggio con la prima edizione di «Ventimiglia Wine Masterclass», evento che fa parte della rassegna «Oltre il Cibo», in calendario da maggio a settembre. Dedicato alla degustazione di vini dell’eccellenza, prevede due eventi guidati da dalla esperta di vini Cristina Mercuri di DipWset. Leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWset, Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma nella città alta, nella centralissima via Garibaldi, all’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 maggio alle 18, sarà dedicata alle bollicine. Dall’Italia alla Francia, passando per la Spagna e il Sudafrica, Cristina Mercuri guiderà gli ospiti in una degustazione alla cieca per esaltare e scoprire i vini spumanti trai più emblematici nei rispettivi territori.
Fonte: Stampa Imperia.
Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante.
L’etichetta Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante prosegue la crescita qualitativa de La Cornasella, piccola e storica cantina i cui vigneti sono compresi nel territorio di Grumello del Monte ma sono esposti verso la Valle del Fico di Chiuduno. Dopo l’ottimo moscato rosso vinificato secco (il Primula Rossa), ecco un taglio bordolese molto ben fatto, che sprizza ancora gioventù (più prugna e marasca che cuoio e tabacco al naso) ma promette evoluzioni da vino importante: lo dice la struttura, piena, di spalla generosa ma già armonica (molto ben gestito l’affinamento in legni di diverse dimensioni).
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Vinea e Consorzio Un progetto per tutelare i nostri vini – Vinea di Offida e Consorzio insieme per tutelare i nostri vini.
La valorizzazione della denominazione d’origine al centro dell’iniziativa presentata da Ido Perozzi Fare un’attenta analisi delle produzioni locali per dare spunto alle aziende produttrici di fare tesoro delle diverse esperienze trascorse e valutare le evoluzioni dei prodotti rivolgendosi poi al mercato di buyer e consumatori. E’ questo lo spirito con cui la Vinea di Offida, in collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini Piceni, ha organizzato «Verticali Docg Offida», una iniziativa volta a valorizzare la denominazione d’origine. E’ stata presentata ieri dal presidente Ido Perozzi, ospite a Fritto Misto manifestazione di Stefano Greco che oggi vive la sua giornata di chiusura in piazza Arringo. Altro obiettivo è sensibilizzare gli operatori del settore attraverso le degustazioni per fidelizzarli nella scelta dei prodotti del territorio.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Calici in alto per il grande ritorno di Nizza è Barbera Trecento etichette da degustare sotto il Campanon.
Dopo due anni di pausa il 7e 8 maggio torna, con programma rinnovato e molte novità, «NizzaèBarbera», evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg che quest’anno propone 64 produttori, 300 etichette in degustazione e due ospiti di eccezione, il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Novità assoluta, il Barbera Forum, che si svolgerà in entrambe le giornate al Foro Boario di piazza Garibaldi con ingresso per fasce orarie: dalle 10 alle 13, dalle 14 alle 17 e dalle 17,30 alle 20,30. «L’ingresso a turni accresce in qualità la nostra proposta; — spiega il sindaco Simone Nosenzo — tutti abbiamo voglia di ricominciare, migliorando quello che facevamo prima. Dall’estate scorsa, stiamo ricominciando a vedere gli stranieri in giro per le nostre colline: secondo gli ultimi dati dell’Atl, siamo un’isola felice per i nuovi enoturisti che arrivano dall’estero».
Fonte, Stampa Asti.
Vinitaly doppio successo per la cantina di Monti.
Premiati i vermentini Arakena e Funtanaliras. Grande soddisfazione per l’enologo Alberto Raccanelli. Andata in archivio la 54^edizione del Vinitaly 2022, resta la soddisfazione per la cantina sociale del Vermentino di Monti per l’affermazione di due dei suoi migliori prodotti: l’Arakena e il Funtanaliras. Al primo un vermentino di Gallura Docg superiore, raccolto con la vendemmia tardiva, la giuria ha attribuito un punteggio di 92/100simi. È un vino bianco speciale, vinificato a macerazione a freddo, con fermentazione ad atmosfera controllata in tonneau, nella cantina di invecchiamento, con successivo passaggio in bottiglia per alcuni mesi. L’altro vino è il, pluripremiato “Funtanaliras”, vermentino di Gallura Docg, vero fiore all’occhiello della produzione della cantina del Vermentino. Viene vinificato in bianco, dopo una morbida pigiatura e una soffice spremitura, con fermentazione a temperatura controllata.
Fonte, Nuova Sardegna.
Anteprima Vini degustazioni fino alle 19 – “Anteprima Vini”, cin cin alla ripartenza.
Anche oggi dalle 11 fino alle 19 al Real Collegio le degustazioni delle migliori etichette del territorio. Ben 60 i produttori presenti. Ottima partenza per “Anteprima Vini della Costa Toscana”. È stata inaugurata ieri mattina la 21esima edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Anche oggi dalle 11 alle 19 sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60 viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.
Fonte, Nazione Lucca.
Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou.
Taglio del nastro ieri mattina per Anteprima Vini della Costa Toscana. Inaugurata, alla presenza di autorità, espositori, organizzatori e personaggi del mondo della politica, la 218 edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Fino a tutta la giornata di oggi, domenica 1° maggio, sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. A completare l’esperienza di questa edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana ci penserà l’ApeWine: l’enoteca itinerante di Costa Toscana che consente di conoscere, approfondire e acquistare i vini più apprezzati nel percorso, ma anche di ordinarli per riceverli comodamente a casa propria. Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou Anteprima Vini della Costa toscana, prodotto da Event Service Tuscany o organizzata dall’Associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana è aperta al Real Collegio, dalle 11 alle 19.
Fonte, Tirreno Lucca.
Pasqua e 25 Aprile Stappate bottiglie per 2,5 milioni.
Tra Pasqua e il 25 aprile sono state stappate bottiglie di vino per 2,5 milioni di euro sul litorale, con aumenti del 40 per cento. Lo confermaValerio Nadal, presidente Condifesa. Al primo posto il Prosecco, poi i bianchi fermi come Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon, come ha detto Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine.
Fonte, Nuova Venezia.
Cantina friulana accusata di frode, scagionata dal tribunale di Udine.
Una cantina friulana, accusata di frode, è stata scagionata dal tribunale di Udine. I fatti risalgono al 2014: a due fratelli, imprenditori agricoli, che gestiscono vigneti per la produzione del prosecco a Chiasellis, sono state contestate dall’Ispettorato repressione frodi di Udine false indicazioni sui registri ufficiali di cantina relativi al periodo 2013. In sostanza, secondo l’accusa, avrebbero registrato quantitativi superiori a quelli fisicamente presenti. Ora, a distanza di anni, sulla vicenda è stata posta la parola fine: il tribunale di Udine ha infatti dichiarato il non luogo a procedere. Con conseguente dissequestro del prodotto. Inevitabile la soddisfazione da parte degli imprenditori, che avevano sempre proclamato la loro innocenza.
Fonte, Friuli Oggi.
Viaggio in Irpinia: tra i vigneti, visite in cantina, degustazione con i vignaioli, show cooking ed escursioni.
L’Irpinia la meta del turismo enogastronomico nella Regione Campania, vino, cucina, escursioni il connubio perfetto per trascorrere giorni tra vigneti, degustazioni, show cooking, borghi e cene in ristoranti selezionati. Le necessità del viaggiatore ad oggi ha nuovi bisogni ed esigenze, è sempre più Attivo, Esigente ed Innovativo. Cerca luoghi caratterizzati dalle tradizioni e dalla cultura, territori ancora “intatti” dove c’è calore di un popolo e l’accoglienza di un produttore. L’esperienza enogastronomica viene spesso abbinata ad attività culturali e ricreative, dove la visita si interconnette ad un senso di appartenenza, alla volontà di vivere il “paese”; forte è la voglia di sentirsi più coinvolto ed essere partecipe delle attività. Parimenti, cresce il desiderio di modalità sempre più green di vacanza: passeggiate tra vigneti, uliveti, frutteti, passeggiate a cavallo e tour in bike.
Fonte, Caffe’ Procope.
Wine Tender, connessione tra vino, arte e buon cibo.
Per Wine Tender la parola d’ordine è connessione. Esatto, creare connessione tra il mondo del vino, l’arte, il buon cibo e le persone. Quale compito più arduo può esistere? Mentre vi lasciamp a questo interrogativo, iniziamo a parlare di cinema e per la precisione di quei film che sbancano ai botteghini e che riguardi ogni volta che puoi. Perchè il wine-tender è proprio come quei film: si parte con una grande idea che nasce da menti geniali: connessione. Poi si sceglie il cast e qui arriva il pezzo forte: quattro soci, con ognuno che eccelle in settori differenti ma quando si trovano a collaborare diventano come la miglior squadra di super eroi che si possa ingaggiare per salvare il pianeta.
Fonte, Time Magazine.
Un selfie sul Trasimeno: gusto e benessere nel cuore verde d’Italia.
Natura, sport e relax ma anche buon cibo e prodotti a chilometro zero. È lo stile di vita sano il biglietto da visita del Lago Trasimeno, lo specchio d’acqua vicinissimo alla Toscana ma in terra umbra a un passo dalla Assisi di San Francesco. A metà strada tra Roma e Firenze, in provincia di Perugia, quella del quarto lago italiano è una zona turistica ricca di cultura (Città della Pieve ha dato i natali al pittore Pietro Vannucci) consigliata a chi ama la vita all’aria aperta e godersi tramonti mozzafiato, sorseggiando un buon vino. Dopo una giornata trascorsa tra le mille attività sportive disponibili è quasi un dovere gustare una cena a base di pesce appena pescato o di zafferano pievese in uno dei tanti ristoranti di qualità della zona. L’oasi naturalistica ‘La Valle’ è un luogo che esprime l’essenza del Trasimeno: si trova a San Savino di Magione, è facilmente raggiungibile.
Fonte, Quotidiano.net.
Le note di un buon vino tra Sardegna e Croazia.
La cantina Pocobelli di Usini produce cagnulari e Isola dei Nuraghi che Gippo, musicista, crea con le armonie multietniche di famiglia. Le note aromatiche di un vino. E le note di una canzone. Sensazioni che si inseguono e insinuano correndo veloci come le dita della mano sulla tastiera di una chitarra alla ricerca del riff perfetto. O di quello più coinvolgente. Coinvolgente come il progetto vitivinicolo di Giuseppe Pocobelli: una laurea in enologia e viticoltura, due ettari di vigne poggiati su fondo calcareo in territorio di Usini, produzione da circa 3mila bottiglie, una passione ardente per il vinificare che ben si sposa – in pieno e armonico contrasto – all’estro d’artista e al carattere di “Gippo”. Gippo e la sua chitarra sono profili ben noti dello skyline musicale made in Sassari e Sardegna.
Fonte, La Nuova Sardegna -.
Imprese: Acetaia Midolini porta marchio IoSonoFVG in tutto il mondo”.
Una storia antica che muove i passi dalla tradizione romana di usare il mosto cotto per ravvivare i sapori delle pietanze, per giungere oggi ad un condimento balsamico da Guinness dei primati. È la storia lunga, racchiusa in poche parole, di uno dei prodotti di eccellenza della regione, il condimento balsamico Asperum prodotto dall’azienda Midolini di Manzano che oggi ha aperto i battenti al pubblico. Tra le file di botti del prezioso mosto si è soffermato anche l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo che ha fatto visita all’azienda e alla cantina accompagnato dalla titolare Gloria Midolini. Da un’intuizione del padre di famiglia, Lino, oltre sessant’anni fa è stata ripresa un’antica tradizione partendo da una prima batteria di 25 botticelle di legni pregiati selezionati. La cottura e l’invecchiamento di mosti di uve autoctone ha così rinnovato una tradizione friulana risalente ai tempi delle colonie degli antichi Romani di Aquileia.
Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Notizie dalla Giunta.
Vino: apre enoteca Albugnano, la 15/a del circuito regionale.
E’ il quindicesimo punto del circuito delle Enoteche regionali. Aprirà sabato 7 maggio al pubblico l’Enoteca dell’Albugnano, istituita con l’obiettivo di promuovere le eccellenze enogastronomiche e anche il patrimonio storico della collina torinese e del nord astigiano. Alla partenza hanno aderito 25 produttori, di Albugnano doc, Freisa d’Asti, Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, Barbera d’Asti docg e tutte le altre denominazioni di origine, oltre al Comune di Albugnano. “L”inaugurazione del 7 maggio sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche – spiega Giancarlo Montaldo, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano.
Fonte: ANSA.
Lo studio dalla Scozia: il gusto del vino varia a seconda della musica.
Uno studio universitario oltre Manica indica che la musica ha un impatto diretto sul gusto del vino. Secondo gli psicologi della Heriot-Watt University di Edimburgo, in Scozia, brani di Jimi Hendrix o dei Rolling Stones si sposano bene con un bel Cabernet Sauvignon. I risultati della ricerca provano che l‘ascolto di diversi tipi di musica stimola diverse parti del cervello in maniera unica, e ci prepara a degustare i vini in modo corrispondente. Ad esempio, quando si ascolta un brano musicale audace come i Carmina Burana, il gusto di Cabernet Sauvignon viene percepito al 60 percento più potente, ricco e robusto di quando non si sente alcuna musica. Al contrario, lo Chardonnay sembra essere esaltato dalle leggere note della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni Cinquanta. Ascolta la notizia e clicca sul tasto Play.
Fonte: Radio Gold.
Oltre 400 etichette di 60 produttori, all’Anteprima Vini della Costa Toscana.
Oltre 400 etichette, 60 produttori. Tutto pronto per la 21esima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti domani, sabato 30 aprile alle 11, e proseguirà fino a domenica 1° maggio alle 19, nei chiostri del Real Collegio (Lucca). L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.
Fonte: Firenze – la Repubblica.
“Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, tutto il bello del vino in fotografia.
“Architecture And Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico vince la categoria “Places”. Le persone, i luoghi, gli atti del vino, fissati in scatti capaci di coglierne unicità e bellezza, e di raccontare un anno intero tra vigneti e cantine nei tanti territori del vino, dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Emisfero Sud. A scegliere i più belli, gli “Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, la categoria (sponsorizzata dalla griffe cilena Errazuriz) dedicata al vino dei “Pink Lady Food Photographer of the Year”, i premi nati nel 2011 con lo scopo di mostrare la straordinaria semplicità del cibo e della gastronomia, in tutte le sue declinazioni ed in tutta la sua diversità. Nella categoria “Places”, al primo posto “Architecture and Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico, progettata da Marco Casamonti dello Studio Archea Associati ed ispirata ai tagli di Fontana, esempio perfetto di integrazione nel territorio, seguito da “Woolly Weeders” della statunitense Suzanne Becker Bronk e da “Vineyards Sunrise” di Adrian Chitty, una bellissima alba sui vigneti di Dundee Hills, in Oregon.
Fonte: WineNews.
Langhe, vini “da Oscar”: 94,4 su 100 il rating del Barolo 2018, 98,3 per il Barbaresco 2019.
Il verdetto di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, che ha portato i vini e la cucina delle Langhe alla ribalta di Hollywood. “Siamo ad Hollywood, la fabbrica dei sogni, e i protagonisti di questa serata in un setting unico come quello dei Paramount Studios non sono solo Barolo e Barbaresco ma tutta la cultura enogastronomica piemontese. Dopo l’ultima grande manifestazione pre-Covid a New York 2020, provocatoriamente abbiamo deciso di presentarci nel tempio della fiction con un’esperienza che abbiamo chiamato “Once upon a time in Langa”, portando l’autenticità di un territorio unico e le sue star. Debuttano, in questa due giorni, dedicata agli operatori ed ai media, due annate differenti per il loro andamento vendemmiale ma che esprimono la tipicità del Nebbiolo, un vitigno estremamente apprezzato negli Stati Uniti. Per questo abbiamo deciso di annunciare qui i ratings ufficiali delle nuove annate, frutto delle valutazioni complessive dei produttori, dei wine expert e dei wine critics: al Barolo 2018 è stato assegnato il punteggio medio di 94,4, mentre al Barbaresco 2019 è stato tributato l’eccezionale rating di 98,3”. Così Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Barolo e Barbaresco, nella cena di gala, agli Studios di Hollywood, di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, organizzato a Los Angeles dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (che riunisce più di 500 produttori del Piemonte, ndr).
Fonte: WineNews.
I neutrini, la fisica e il vino: un legame del tutto particolare, e utile per scoprire le frodi.
A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “In maniera causale, in passato, abbiamo scoperto che degli studi di fisica di base possono essere utili per scoprire le frodi sul vino, per esempio rilevando sostanze che ci dicono se davvero una vecchia bottiglia è stata prodotta davvero nell’epoca che si trova in etichetta o meno”.
Fonte: WineNews.
Sachi, il primo vino di soia (con poche calorie) nato a Singapore dagli scarti del tofu.
L’idea nel 2016 è di due ricercatori dell’Università Nazionale della città asiatica. Il sapore è dolce e fruttato, sta bene con i formaggi. E vanta anche proprietà di prevenzione da alcune malattie. In vendita anche le bottiglie con alcuni frutti giapponesi. Tofu, latte e latticini, biscotti, bistecche vegetali. Ma dalla soia si può trarre anche del vino. Il primo arriva dal Giappone e si chiama Sachi, che significa anche «felicità», con una gradazione di alcol tra il 7 e l’8 per cento. Ha un profilo gustativo di dolcezza, spiegano dall’Associazione italiana sommelier, e un tono olfattivo di fruttato (polpa bianca), floreale (fiori bianchi dolci) e totale assenza di riferimenti vegetali di soia: può essere assimilato ai vini ottenuti da uve neutre. E in più, vengono decantate le proprietà «terapeutiche» e di prevenzione da alcune malattie. Così dicono del Sachi, che contiene molto calcio e isoflavoni, i due ricercatori della National University di Singapore che hanno individuato questa nuova bevanda studiando il siero di scarto del tofu. SinFooTech, l’azienda nata dai due giovani, sta commercializzando Sachi come una bevanda alcolica di sole 70 calorie per porzione (rispetto a circa 120 calorie per la maggior parte dei bicchieri di vino) ed è ricco di antiossidanti.
Fonte: Corriere della Sera.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
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L’Agrario premiato al Vinitaly.
II Ridolfi Zimarino “Scuola di eccellenza” al concorso enologico. L’Istituto omnicomprensivo Ridolfi Zimarino — istituto tecnico Agrario – di Scemi, è stato premiato come scuola d’eccellenza al Vinitaly di Verona 2022 nel “6° Concorso enologico istituti agrari d’Italia”. ll concorso si propone di evidenziare le migliori produzioni vitivinicole, sensibilizzando gli istituti di istruzione con indirizzo agrario e agroalimentare verso maggiori livelli qualitativi, stimolando una più rispondente didattica e promuovendo la conoscenza della loro produzione enologica. La premiazione è avvenuta nel salone Rossini alla presenza di Gian Marco Centinaio, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Sono stati premiati ex-equo con diploma tutti i vini che hanno superato il punteggio di 80/100.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
Ma il Primitivo resiste: «Asia, la nuova frontiera».
La cooperativa: «In aumento le richieste di esportazioni verso Vietnam e Thailandia». Lo stop alle esportazioni di vini verso la Russia, decretato recentemente dal Consiglio europeo e la guerra in Ucraina, generano effetti pesanti sulle economie che si reggono in gran parte sulla produzione vitivinicola. Una situazione che ha posto in allarme, anche alcune delle aziende locali che, fino a pochi mesi fa, hanno avuto come acquirenti privilegiati Russia e Ucraina. Infatti, tali imprese vinicole, oltre a dover sopportare il peso del rialzo del costo dell’energia e dei trattamenti per i vigneti, si trovano oggi a dover stringere i denti di fronte ad un’imprevista quanto pericolosa situazione economica legata al conflitto. Alcune aziende, che non hanno richiesto per tempo le dovute garanzie, rischiano pesantemente di perdere il pagamento delle forniture già effettuate prima che scoppiasse il conflitto.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
La lobby armata arruola pure i minori – La lobby delle armi fa scuola Giovani a lezione di pistole a Verona.
Apre oggi la fiera che mescola caccia e difesa personale Un doppione dell’Hit Show di Vicenza caro a Salvini Caso unico Siamo al paradosso Gli under 18 esclusi dal Vinitaly pure se accompagnati ma benvenuti tra i fucili. Armi a tutto spiano. confine e anche in casa con una moltiplicazione di fiere per promuovere pistole e fucili. Mentre il governo spinge per rifornire l’esercito ucraino forzando la mano, in Italia si sviluppa “l’educazione alle armi”. Certo, non si tratta di cannoni o mortai, quindi armi da guerra, ma pur sempre armi da fuoco. A Verona apre oggi i battenti, fino alt maggio, un appuntamento alla prima edizione: si tratta di Eos, acronimo che sta per European outdoor show. È una fiera che presenta in gran parte le armi, con l’aggiunta di strumenti per la pesca e la nautica.
Fonte: La Notizia.
In cantina – Masseto prosegue la sua ascesa.
Rialzo medio del 19% per i 26 millesimi in asta nel 2021 e 2022 rispetto al 2020 Masseto prosegue la sua ascesa di Davide Fumagalli Nella tabella di questa settimana, che mette a confronto i prezzi massimi spuntati dal Masseto alle aste del 2021, e quando possibile del 2022, con quelli del 2020, compaiono per motivi di spazio solo le 16 annate più significative delle 26 prese in esame. E quindi il caso di segnalare che a ottenere un aumento sono stati 17 millesimi e a subire un ribasso nove, cosicché il valore complessivo delle 26 bottiglie, che nel 2020 era di 19.652 euro, è arrivato adesso a 23.651, con un guadagno del 19%, pari a 3.667 euro. molto? In questi due anni il valore delle bottiglie del suo più diretto concorrente alle aste, il Sassicaia, è aumentato molto di più ma dopo un lungo periodo di stasi, mentre il Masseto, partito alla fine degli anni 80 come secondo vino della Tenuta dell’Ornellaia, è stato protagonista di una folgorante ascesa che lo vede oggi a Bolgheri primo attore di una Tenuta tutta sua mentre alle aste è il portabandiera della produzione nazionale.
Fonte: Milano Finanza.
Crescita a doppia cifra.
La storica azienda trevigiana, da 14 anni parte del gruppo internazionale Henkell-Freixenheit, nel 2021 ha superato 100 milioni di fatturato (+22%). Con l’export che incide per quasi l’80% sulle vendite Crescita a doppia cifra di Alessandro Bozzi Valenti a soglia record dei L100 milioni di euro di fatturato, nel 2021, è stata raggiunta e superata per la prima volta, realizzando una crescita di oltre il 20%. E quest’anno l’obiettivo è quello di replicare e migliorare ulteriormente tale performance. Risultati e piani sono quelli della storica azienda trevigiana del Prosecco Mionetto – nata nel 1887 tra le colline riconosciute patrimonio dell’umanità Unesco – da 14 anni parte del gruppo internazionale Henkell-Freixenheit, colosso delle bollicine. Una realtà internazionale che riunisce circa 30 consociate ed in cui Mionetto ricopre una posizione di vertice, rappresentando il secondo brand più importante dell’intero gruppo.
Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.
Bollicine e solidarietà – Torna la Lambruscolonga: tre percorsi tra gusto e solidarietà.
II 6 maggio riecco la tradizionale ‘maratona’ nel cuore della città: tanti i locali aderenti Il giorno dopo una camminata per l’endometriosi. Raccolta benefica per l’Ucraina L’evento Torna la Lambruscolonga: tre percorsi tra gusto e solidarietà. L’ideatore Alessio Bardelli: «Hanno aderito tanti locali e cantine di qualità» La diciassettesima edizione si terrà il 6 maggio con partenza da Calle di Luca Ieri mattina la sala di Rappresentanza del Comune è stata trasformata in una allegra enoteca per la presentazione dell’edizione numero 17 della Lambruscolonga che si terrà venerdì 6 maggio dalle 19. Gli organizzatori dell’evento che propone percorsi enogastronomici con al centro il lambrusco hanno spiegato che quest’anno ci sono tre diversi ‘tour’ chiamati con termini dialettali «Braghér», «Ciocapiàt» e «Dagdalgas», nomi che richiamano le frasi delle t-shirt in cotone di uno dei partner dell’iniziativa (Hope Disorder, cui si associano anche Bper Banca, Alcar Uno e Laboratorio Test).
Fonte: Resto del Carlino Modena.
In scena a Ventimiglia il Wine Masterclass: eccellenze nel calice.
Conto alla rovescia per’ Ventimiglia Wine Masterclass”, il 13 e 14 maggio a Ventimiglia alta, nell’ambito della rassegna “Oltre il Cibo”. Dedicati alla degustazione di vini eccellenza nel mondo, i due eventi saranno guidati dalla presenter e wine educator Cristina Mercuri, leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWSET. Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma in via Garibaldi, presso l’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 alle ore 18, sarà dedicata agli “Sparkling Wines” con una selezione delle bollicine più rinomate al mondo.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Record di presenze dall’estero: il vino italiano conquista il mondo.
Bilancio positivo per il ritorno della manifestazione dopo due anni: circa 88mila gli operatori presenti Record di presenze dall’estero: il vino italiano conquista il mondo «pandemia, oltreché dalla Russia perla momento di valorizzazione del basi guerra in corso e le sanzioni atti-ness piuttosto che come vetrina vate dall’Italia Le nazioni più rap Perla semplice promozione. Gli operatori stranieri Il vino lombardo nel 2021 ha presentate trai buyer esteri sono sono stati circa state Stati Uniti e Germania, poi il fatto segnare un forte incremento Regno Unito, il Canada e la Francia dell’export, per un valore totale di un terzo del totale 285 milioni di euro, +11,8% sul Tutta l’area europea è stata ben di Andrea Bagatta rappresentata, due terzi di tutti gli 2020. Il 2021 ha visto una riprese operatori stranieri.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Terre, la rivoluzione è sulla gestione Taglio delle spese per 500mila euro.
Tra i «costi non necessari» il piano dell’enologo Cotarella Si cercando anche due nuovi direttori per gli stabilimenti. Mezzo milione di euro di risparmio sui costi di gestione, una nuova politica commerciale per valorizzare il Metodo Classico, ma anche altri prodotti come il Riesling, nuovi progetti sulla qualità, ma stop alla collaborazione con l’enologo Riccardo Cotarella. Sono queste le strategie che il nuovo Cda della cantina Terre d’Oltrepo, guidato dal presidente Enrico Bardone, ha illustrato ai 130 soci riuniti ieri pomeriggio nella sede di via San Saluto perla prima assemblea informale dopo l’insediamento. Tra i presenti anche l’ex presidente Andrea Giorgi con alcuni ex consiglieri della passata amministrazione. I vertici hanno innanzitutto spiegato quello che è stato fatto in cantina in questi primi due mesi, a partire dalla ricerca del nuovo direttore generale, «che sceglieremo tra pochi giorni, perché abbiamo analizzato molti curriculum e ormai siamo arrivati alla fase finale» assicura il vicepresidente Emilio Bosini.
Fonte: Provincia – Pavese.
U vino Un Aglianico buono, versatile E abbordabile.
L’Aglianico è un vino dalle mille sfaccettature, tante quanti sono i territori che lo esprimono. Dai terreni pianeggianti della fascia costiera del Molise a quelli di media collina delle Murge pugliesi e a quelli più alti dell’Irpinia, sino a caratterizzarsi ancora con i terreni di origine vulcanica del Vulture. Ogni volta si propone in modo diverso, ogni volta una nuova storia di territori e di uomini, riuscendo sempre a mantenere la sua identità e le caratteristiche di vino elegante, a volte austero. La storia recente ci consegna anche vini che, contrariamente al passato, possono essere bevuti anche senza aspettare lunghi affinamenti. Interventi mirati in vigna, tecniche enologiche più attente e meno estrattive, hanno permesso di ottenere vini più pronti per il consumo. E un segno dei tempi che cambiano, in cui i produttori del Vulture hanno piena consapevolezza di avere un patrimonio vitivinicolo ancora con grandi e ampi spazi di miglioramento.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
La guerra frena anche il vino pugliese: crollo delle esportazioni, 6 milioni a rischio – Ucraina, si “svuotano” i calici: la guerra frena l’export di vino.
Allarme lanciato da produttori e associazioni. I dati Istat-Coeweb: contrazione del 20% «La Russia era un mercato in espansione» Sul comparto influisce anche il caro-prezzi. La guerra scuote anche il mercato pugliese del vino. Carburanti, vetro, carta, plastica e soprattutto energia: i costi delle materie sono sempre più proibitivi. A soffrire in questa fase è in particolare il commercio verso l’estero: a rischio quasi 6,5 milioni di euro di esportazioni di vino made in Puglia. I dati Istat- Coeweb sull’export rilevano una contrazione di circa il 20% con particolare riferimento ai paesi direttamente interessati dal conflitto e al mercato est europeo; il timore è di interrompere il trend positivo della Puglia. Sempre dai dati Coeweb si evidenzia infatti un + 12,4% di export nel 2021 rispetto all’anno precedente in cui vi era stato un brusco calo dovuto al Covid; e le variazioni di crescita più significative sono proprio quelle extra Ue: USA + 19%, Cina ‘ 67% e Russia con i 39%, mercato questo in espansione grazie a bollicine e a prodotti territoriali e di qualità.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
In crociera con i sommelier Ais.
Vino e turismo crocieristico, un connubio perfetto nel progetto Msc, che vede arricchire una delle sue più importanti navi da crociera nel Mediterraneo con un intenso programma di degustazioni e masterclass di approfondimento, guidate dai docenti dell’Associazione Italiana Sommelier. Una crociera dedicata, quindi, al mondo del vino che offrirà la possibilità a turisti, appassionati e wine lovers, di vivere una settimana di viaggio nel Mediterraneo su Msc Splendida, con vari momenti di degustazione e Masterclass di approfondimento sui grandi vini italiani offrendo quindi agli appassionati del vino italiano di tutto il mondo la possibilità di conoscere vini e territori del Bel Paese a bordo delle navi da crociera Msc. L’iniziativa Wine Sea, giunta alla sua terza edizione, vedrà il coinvolgimento di oltre 4 mila passeggeri e un tour della durata di 8 giorni e 7 notti e si terrà nel Mediterraneo Occidentale con l’itinerario Genova – Civitavecchia – Siracusa – Taranto – Marsiglia – Genova, a bordo della Msc Splendida e con imbarco il 18 maggio da Taranto.
Fonte, Salento in tasca.
Un viaggio alla scoperta di territori intensi: Ais Lecce racconta Valpolicella eValtellina.
Ogni territorio è il frutto dell’impegno e della passione di ogni imprenditore agricolo che se ne prende cura ogni giorno per tutto l’anno! Da questo presupposto è partito il nuovo viaggio proposto da Ais Lecce che negli ampi ed eleganti spazi del Grand Hotel Tiziano di Lecce ha proposto un nuovo entusiasmante incontro degustativo dal titolo “Valpolicella e Valtellina, terrtori, stile e metodo’: Ospiti dell’evento Mamete Prevostini enologo dell’omonima azienda di Mee (Sondrio) e Marco Speri proprietario dell’azienda agricola Secondo Marco di Fumane (Verona), insieme al disegnatore di Idee Giacomo Mojoli. La degustazione è stata condotta da Giuseppe Baldassare.
Fonte, Salento in tasca.
II vino studia la sostenibilità, esportabile ad ogni altro settore.
La sostenibilità come un fattore misurabile oltre ad un insieme di buone pratiche da attuare all’interno del proprio ciclo produttivo. II settore vinicolo siciliano rappresenta un unicum in questo senso: da anni è impegnato nella promozione di uno sviluppo (sostenibile) che sappia valorizzare, accrescere e preservare il patrimonio naturalistico ed enologico dell’isola, sviluppando un protocollo integrato di sostenibilità che nasce dal basso, dalle esigenze dei produttori e per i produttori. Un settore dunque, che si fa promotore di buone pratiche, con una prospettiva nazionale e internazionale, proprio a partire dalla Sicilia, dal suo vino e dalla sua vanetà che la rende un “continente enologico”. Per questo è nata la Fondazione Sostain: su spinta del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia, unite nella volontà di indirizzare le cantine verso un percorso di salvaguardia a tutto tondo.
Fonte, MF Sicilia.
Anteprima vini al 21esimo brindisi Oggi e domani oltre 400 etichette.
Degustazioni al Real Collegio Anteprima vini al 21esimo brindisi Oggi e domani oltre 400 etichette. Ci siamo. II Real Collegio spalanca oggi le porte alla 2lesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti alle 11, e proseguirà fino a domani alle 19. Negli antichi chiostri troveranno spazio 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.
Fonte, Nazione Lucca.
Anteprima Vini al via al Real Collegio con oltre 400 etichette.
Tutto pronto per la 21′ edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione apre ibattenti oggi alle 11 e proseguirà fino a domani alle 19. Nei chiostri del Real Collegio troveranno spazio 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura, giovani aziende e nomi famosi: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio con una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri e il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia. Un viaggio che approda poi in Maremma. Ad arricchire l’esperienza anche l’ApeWine.
Fonte, Tirreno Lucca.
Masi, ok dei soci a conti, dividendo e nuovi progetti.
Via libera dell’assemblea degli azionisti di Masi Agricola ieri a bilancio 2021 e cedola di 8 centesimi per azione. Confermati quindi i risultati dell’esercizio 2021. Se nell’anno pandemico i ricavi toccavano 51,7 milioni, il 2021 ha visto una crescita a quota 66,4 milioni, e tra il 2020 e il 2021 l’indebitamento netto è sceso da 6,4 a 2,7 milioni di euro. Il margine operativo lordo Ebitda ha raggiunto il 19,5%. L’ultimo trimestre 2021, in particolare, in base quanto era stato annunciato in precedenza, ha registrato ricavi in incremento del 30% sull’ultimo trimestre del 2020 e dell’8% su quello del 2019, qualificandosi come il miglior quarto trimestre dalla quotazione all’Euronext Growth Milan nel 2015. Masi, ok dei soci a conti, dividendo e nuovi progetti Accantonati 2,2 milioni dell’utile per future iniziative strategiche L’assemblea ha anche deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,08 euro per azione, pari al 51% circa dell’utile netto 2021. Lo stacco cedola, si legge in una nota stampa, avverrà il 20 giugno 2022 in pagamento dal 22 giugno. Oltre 2,2 milioni dell’utile restante saranno accantonati per futuri progetti.
Fonte, Arena.
Ciclabile contesa «In sinistra Piave regalo al Prosecco» – «Una pista ciclabile utile solo al Prosecco».
Tredici milioni di Fondi di confine che dovrebbero sostenere il riequilibrio del Feltrino con il vicino Trentino e che invece spianeranno la strada a una pista ciclabile che condurrà migliaia di cicloturisti direttamente tra le braccia delle colline del prosecco. Se ne è discusso a Busche. «Una pista ciclabile utile solo al Prosecco» La protesta dalla riunione pubblica al Bicigrill di Busche Mondin e Dalla Piazza: «Così buttano 13 milioni di euro». Tredici milioni di Fondi di confine che dovrebbero sostenere il riequilibrio del Feltrino con il vicino Trentino e che invece spianeranno la strada a una pista ciclabile che condurrà migliaia di cicloturisti direttamente tra le braccia delle colline del prosecco. È questo, in soldoni, il messaggio uscito dalla conferenza pubblica organizzata al bicigrill di Busche su input di Nadia Forlin, candidata a sindaco a Feltre.
Fonte, Corriere delle Alpi.
Maxi cartello di benvenuto nelle colline dell’Unesco.
Le “colline Unesco” danno il benvenuto alle migliaia di persone che, uscendo dall’autostrada A27, si dirigono verso Conegliano. E’ la maxi affissione, di ben 21 metri per 8, che ieri è stata presentata nei pressi dalla grande rotatoria di via Liberazione (la provinciale Cadore Mare), vicinissima al casello autostradale di San Vendemiano. Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco, sono fotografate in tutta la loro suggestione, con i vigneti terrazzati e tanto verde. «Questa maxi affissione vuole essere il nostro maxi benvenuto sulle Colline, rivolto a tutti coloro che entrano nel territorio Patrimonio dell’Umanità dal raccordo autostradale con l’obiettivo di renderli immediatamente consapevoli dell’importanza e della bellezza di questi luoghi – spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano. Dove potranno trovare una viticoltura eroica, splendidi paesaggi, una storia millenaria e una ricca tradizione enogastronomica”.
Fonte, Gazzettino Treviso.
San Vendemiano anticipa Conegliano La Porta dell’Unesco è al casello dell’A27.
Ieri il taglio del nastro per la maxi-affissione che dà il benvenuto ai visitatori delle colline Patrimonio dell’Umanità San Vendemiano anticipa Conegliano La Porta dell’Unesco è al casello dell’A27. San Vendemiano, anziché Conegliano, la porta d’ingresso del sito Unesco? Prova ad evitare la polemica Giuseppe Maset, sindaco di san Fior. «San Vendemiano è l’ingresso, ma Conegliano è il salotto». Maset fa parte dell’ufficio di presidente dell’Associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene che ieri pomeriggio ha tenuto a battesimo la maxi affissione di 21 metri per 8 (foto di Arcangelo Piai) che si trova all’uscita del casello autostradale di San Vendemiano. I padrini sono stati Giuliano Vantaggi, direttore dell’Associazione, i consiglieri Maset e Giorgio Polegato, il consigliere della Regione del Veneto Sonia Brescacin, l’assessore del Comune di San Vendemiano, Natalino Zanette e il presidente del Gal dell’Alta Marca Trevigiana Giuseppe Carlet.
Fonte, Tribuna Treviso.
Cantina Urbana®, l’unica vera “cantina in città” a Milano.
Cantina Urbana® è la prima urban winery italiana: ideata da Michele Rimpici, realizza vino “in città”, senza vigneti e senza DOP. E sta aprendo due nuovi punti vendita nei quartieri di Porta Romana e De Angeli, le prime di un progetto in espansione che coinvolge tutta Milano. Avventurosi, energici, liberi. Anche dai disciplinari: chi lavora in Cantina Urbana® dev’essere così, curioso e appassionato, perché uno tra i dogmi del primo progetto di urban winery italiana è quello di creare vini per tutti, senza pensare “all’etichetta”. Nata nel 2018 in via Ascanio Sforza 87, in zona Naviglio Pavese, dall’intraprendenza di Michele Rimpici, l’obiettivo è di realizzare per i milanesi la prima realtà vinicola italiana aperta in un contesto metropolitano ed è l’unica cantina del Comune di Milano. «Non è che i milanesi senza di noi non bevessero: il prodotto, il vino, non è innovativo, ma è innovativo l’approccio che abbiamo introdotto, senza troppi legami con le etichette e senza vigne», spiega Michele Rimpici, pioniere ideatore della Cantina.
Fonte, Reporter Gourmet.
La cantina del Terzo Millennio? In un “manuale” le istruzioni per l’uso di autorevoli esperti.
Riccardo Cotarella, Sergio Cimino e Jolanda Tinarelli firmano il volume “Strategia di mercato e gestione dell’impresa vitivinicola” nel dopo pandemia. Un’analisi delle potenzialità delle imprese del vino italiano nell’individuare strategie innovative di posizionamento del proprio vino nei più promettenti mercati del mondo, evidenziando le leve e i percorsi per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, nello scenario post pandemico. Ecco “Strategia di mercato e gestione dell’impresa vitivinicola – Costruire il futuro dopo la pandemia”, nuovo volume che nasce dalla collaborazione tra Riccardo Cotarella, enologo di prestigio internazionale, alla guida di Assoenologi e dell’Union Internationale des Oenologues, Sergio Cimino, maturo ingegnere gestionale, e Jolanda Tinarelli, appassionata manager vitivinicola. Un vero e proprio manuale di rapida e frequente consultazione, per rendere più efficace la strategia e più efficiente la gestione della cantina del Terzo Millennio.
Fonte, WineNews.
Colli Orientali del Friuli-Venezia Giulia sempre più sostenibili: la storia della Cantina Orlando e Didonè.
Produttrice di eccellenti vini biologici dal 2018, l’azienda agricola con sede a Prepotto (UD) è un esempio di micro-cantina che contribuisce alla ripresa e al futuro di un territorio. È convinzione diffusa che il Collio sia l’area vinicola di maggior pregio del Friuli-Venezia Giulia, non solo per l’innegabile qualità delle produzioni – in particolare dal lato dei “bianchi” – ma anche a seguito di una considerevole attività promozionale, intensificatasi negli ultimi anni e operata principalmente dal Consorzio di Tutela Vini Collio. Durante il lockdown, ad esempio, l’Ente ha organizzato diversi incontri digitali con gli stakeholder oltremanica, e potenziali tali, mantenendo alta l’attenzione sui vini friulani e favorendo indirettamente l’intenzione d’acquisto, tanto che nel 2021 l’imbottigliato è cresciuto del 15% rispetto all’anno precedente. Si pensi, ad esempio, ai Colli Orientali del Friuli-Venezia Giulia (COF), che si estendono dalle Prealpi Giulie fino al mare, coinvolgendo ben 14 comuni e oltre 150 cantine imbottigliatrici, i cui volumi produttivi superano gli 80.000 ettolitri di vino all’anno.
Fonte, La Gazzetta del Gusto.
La Lambruscolonga è pronta con la 17° edizione: ecco percorsi, vini e locali.
Venerdì 6 maggio dalle ore 19 il centro storico di Modena, dopo il grande successo delle precedenti 16 edizioni, tornerà ad ospitare la “Lambruscolonga”. Un’occasione imperdibile per chi vuole sperimentare l’esperienza dell’unico tour eno-gastronomico-storico incentrato sul lambrusco, vino simbolo della città e del territorio e uno dei prodotti tipici italiani più rivalutati in patria e all’estero. La Lambruscolonga si snoderà attraverso tutto il centro storico e i viali del parco al fine di valorizzare sapori ed eccellenze, e i partecipanti potranno scegliere tra 3 diversi percorsi: Braghèr. Ciocapiàt e Dagdalgas, composti da tappe raggiungibili a piedi, in bicicletta o monopattini, e ad ogni tappa si potranno degustare il lambrusco prescelto per quel locale e uno stuzzichino abbinato ad hoc per esaltarne il sapore. E per la prima volta saranno in vendita in edizione limitata anche le splendide T-Shirt in dialetto modenese con i nomi dei percorsi, targati “Hope Disorder”
Fonte: ModenaToday.
Le ricerche online sul vino e gli alcolici crescono ancora nel 2021. I picchi a dicembre.
Osservatorio Trovaprezzi: 3 milioni le ricerche enoiche (+3% sul 2020), con la Lombardia al top (414,15 ricerche ogni 10.000 abitanti). Dopo il boom del 2020, quando la pandemia ed il conseguente lockdown fecero letteralmente esplodere gli acquisti di vino e alcolici sul web, non si arresta l’interesse per la categoria, ben raccontato dalle ricerche online. Che, come raccontano i dati di Trovaprezzi.it, il comparatore di prezzi online leader in Italia, dopo l’1,2 milioni di ricerche per la categoria alcolici, e le 2,9 milioni di ricerche per la categoria vini registrate nel 2020, nel 2021 segna un ulteriore aumento nelle ricerche sul web, sia di alcolici (+2%, con 30.000 ricerche in più sul 2020, a quota 1,22 milioni di ricerche) che di vini (+3%, con 90.000 ricerche in più, per un totale di 3 milioni di ricerche). Dall’inizio della pandemia, i picchi di crescita in entrambe le categorie sono stati rilevati nel dicembre 2021: +104% per i vini e +86% per i superalcolici su dicembre 2020.
Fonte: WineNews.
Vino siciliano, cresce l’export ma non sfonda.
Nel 2021 esportazioni per 139 milioni cresciute del 20,7% sul 2016 ma l’isola, in valore, si piazza al decimo posto in Italia superata dal Friuli Venezia Giulia. Una crescita dell’export del 20,7% rispetto al 2016 e del 16,8% rispetto all’anno precedente. Il vino siciliano cresce all’estero ma meno di quanto si possa immaginare. La Sicilia nel 2021 si è piazzata al decimo posto in Italia su questo fronte, superata dal Friuli Venezia Giulia: in valore l’isola ha esportato vino per 139,115 milioni pari a poco meno del due per cento del totale italiano. Sono tutti qui i dati salienti della ricerca realizzata da Winemonitor-Nomisma per conto di UniCredit e presentato nell’ambito di Sicilia en Primeur, la manifestazione organizzata da Assovini Sicilia (che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni) che è tornata in presenza a Erice in provincia di Trapani. E certo i dati sul fatturato derivante dall’export fanno riflettere sebbene il trend sia chiaramente positivo: rispetto ai dati del 2016 il maggiore incremento si è registrato con il Canada (93,1%), la Corea del Sud (64,3%), la Svezia (52,9%) e gli Stati Uniti (40,3%) mentre nell’export i rossi Dop Sicilia registrano un incremento del 2% rispetto al 2019 e i bianchi Dop Sicilia hanno avuto un incremento del 32% rispetto al 2019.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
I giovani preferiscono vino italiano: “Aumenta chi cerca la qualità”.
Alla quantità privilegiano il gusto, e il consumo è diventato responsabile. Uno studio di Censis e di Enpaia fa il punto sul rapporto delle nuove generazioni con rossi, bianchi, rosé. E spazza via i luoghi comuni. La quota dei consumatori italiani di vino resta a grandi linee stabile nel tempo, ma cambiano le caratteristiche anagrafiche, con un numero crescente di giovani che si mostrano interessati alla bevanda, e soprattutto cresce l’attenzione alla qualità del prodotto, in linea con una tendenza diffusa a tutto l’ambito alimentare. Sono alcuni degli elementi che emergono da uno studio condotto dal Censis e da Enpaia (Ente di Previdenza degli impiegati in agricoltura), che fa il punto su un prodotto tipico del nostro Paese sia a livello di produzione, sia di consumo, con tante specificità nell’uno e nell’altro caso legate a tradizioni geografiche e culturali.
Fonte: La Repubblica.
La pace sulle Generali non sia a tarallucci e vino.
La strategia dei «vincitori» è stata molto abile. Ora si tratta di verificare se vi siano le condizioni per un’auspicabile «pax» tra gli schieramenti, considerando naturalmente che il successo conseguito dalla lista del consiglio deve fondarsi su di un bilanciamento dei rispettivi progetti. Quello dell’insuccesso della lista Caltagirone nel confronto con quella del consiglio di amministrazione per il governo delle Generali non sarà un caso di «furia francese, ritirata spagnola», anche perché furia non è stata. È bene però rimarcare che la distanza che separa i due gruppi è rilevante, quasi due volte e mezza quella che avrebbe potuto essere attribuita a una parte dell’esercizio del voto oggetto di possibili contestazioni (per il prestito-titoli di Mediobanca e il diritto di voto su azioni vendute che De Agostini si è riservata).
Fonte: Milano Finanza.
Vino… di soia? Ecco la trovata di una distilleria a Singapore.
Una startup di Singapore produce del vino di soia sostenibile riciclando i sottoprodotti e i rifiuti dell’industria alimentare. Vino? Forse, dipende dalla vostra personalissima definizione (e un po’ anche da quanto siete bacchettoni). Ciò che è certo è che quello che stanno combinando quelli di SinFooTech, una piccola distilleria situata nell’estremità occidentale di Singapore, è perlomeno degno di nota e decisamente degno della vostra attenzione: dove altro la trovate una startup che prende le acque reflue di un centro di produzione di tofu lì vicino e le ricicla ottenendo circa mille – duemila litri di vino di soia al mese?
Fonte: Dissapore.
Pinot Nero Roccolo 2018, vino della svolta per Serafini & Vidotto.
Con il Pinot Nero Roccolo annata 2018, presentato alla 54°edizione del Vinitaly, l’azienda vinicola di Nervesa della Battaglia si dice certa di aver raggiunto un punto importante nel percorso di confronto con il più affascinante e complesso vitigno a bacca rossa, il Pinot Nero, coltivato da Serafini & Vidotto fin dai primi anni Novanta in zone selezionate del Montello. La cantina, fondata nel 1986 nel cuore della Marca Trevigiana dai due enologi e agricoltori Francesco Serafini e Antonello Vidotto, si caratterizza da sempre per una filosofia basata sulla qualità, sulla produzione di grandi vini rossi e su un’agricoltura sostenibile e naturale.
Fonte: Mixer Planet.
Filiera vino, la sfida della sostenibilità.
Packaging, biodiversità, CO2, energia, inclusione. I temi ambientali e sociali entrano anche nella filiera del vino, settore di punta del Made in Italy: tra reporting e comunicazione delle performance di sostenibilità. L’obiettivo è quantificare e rendicontare il “valore reale di queste organizzazioni dal punto di vista ambientale e sociale”, spiega all’Adnkronos Gabriella Chiellino, presidente di eAmbiente Group, società di consulenza e progettazione ambientale. I temi con i quali “si confronteranno sempre di più le cantine vitivinicole e la produzione del wine sono quelli della sostenibilità, declinata con gli Esg (Environmental, Social and Governance)”, dimensioni al cui interno vengono misurate le prestazioni di sostenibilità delle aziende. Per il tema ‘ambientale’, gli indicatori utilizzati riguardano “emissioni e assorbimento della CO2, consumi di energia e acqua oltre a materie prime, biodiversità e additivi. Per l’aspetto Social, i temi sono quelli della contrattualistica, della sicurezza e della presenza delle donne”.
Fonte: Italiaambiente.
STAMPA ESTERA
New Zealand Sauvignon Blanc – now made in France.
Wine One of the best-value regions for brilliantly crisp Sauvignon-Blanc is TOurairle ew Zealand Sauvignon Blanc is one of wine’s greatest commercial hits. Professionals may be a bit snooty about its simplicity and, often, light sweetness but wine drinkers all over the world tend to love it. It has the advantages both of being made from a productive kind of grape and being ready to sell within weeks of harvest. With no need for heavy investment in oak barrels or ageing these wines can be found from about £8 a bottle in the UK. British retail outlets sell twice as much Sauvignon Blanc as Chardonnay. Marlborough, home of Cloudy Bay in the north of the South Island, is Sauvignon heartland. Marlborough Sauvignon Blanc constitutes a massive 67 per cent of all New Zealand wine. Britain fell for it in the late 1980s, then the US, which now imports more wine from tiny New Zealand than from Australia, which produces more than four times as much. Exports soared until the 2021 vintage came along, when they shrunk by one-fifth. It was the smallest Marlborough harvest in six years, the result of spring frosts and a summer so dry that the berries lacked juigd. tjast year, the New Zealand wine industry experienced its first fall in the value of exports in 26 years. It was hoped was that the 2022 crop, picked last month, would replenish supplies. But the vintage was hit by the weather again. La Niña brought inconvenient rains as the grapes ripen4Jotcing early; picking in sow. Another problem was the lack of seasonal foreign labour due to a spike in Covid-19 cases. Winemakers had stressful decisions to make, not least on how to keep themselves healthy. It is too early to know precisely how much 2022 Marlborough Sauvignon Blanc was made in total but meanwhile it shouldn’t be difficult to find alternatives.
Fonte: Financial Times.
La Esteban, Ayuso y el vino.
La presidenta se apunta al ‘fake’ sin rubor: “Los señores del Gobierno nos quieren prohibir el vino” Nada nuevo. La Esteban, de nombre Belén, y la Ayuso, Isabel, han sido trending topic esta semana otra vez. La una, por lo que hizo: romperse tibia y peroné haciendo el ganso colgada de una barra de ejercicios en Sálvame, ese programa que usted y yo vemos los fines de semana después de leer a Kant. La otra, por lo que tuiteó, que en el lenguaje político se convierte en palabra dicha. ¿Qué han tenido en común aparte de ser tendencia? Sus dotes para seducir a una sociedad aborregada y con poco sentido crítico, sea para alejarse de lo peor de la tele, sea para distinguir la verdad de la mentira. Fijémonos en Ayuso. Por la mañana un diario de tirada nacional publica que “el ministerio de Sanidad promoverá el fin del alcohol en los menús”. La idea sale de la nueva estrategia para prevenir las enfermedades cardiovasculares, pero en el titular esta idea se reinterpreta seguramente para hacerlo clicable. La propuesta del Gobierno señala lo que sigue: “Colaborar con la restauración para promoverla dieta mediterránea como modelo de alimentación cardiosaludable, sin incluir en ella el consumo de alcohol”. Punto. En ningún caso, ni en el original ni la interpretación se utiliza el verbo “prohibir”. Entonces se activa el efecto bola de nieve yen tiempo récord ciertos medios digitales y no pocas televisiones deslizan titulares cada vez más sesgados, hasta el punto de que se concluye taxativamente que Sanidad prohibirá el vino y la La Esteban, Ayuso y el vino Susana Quadrado cerveza en los menús.
Fonte: Vanguardia.
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A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 29 aprile 2022!
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II Lambrusco appeso a tappi e gabbiette.
Grande successo per il Lambrusco made in Carpi all’edizione 2022 di Vinitaly. Le cantine carpigiane sono rientrate dall’evento – che ha risonanza internazionale – portando a casa nuovi ordini e premi prestigiosi. La Cantina di Santa Croce, che è sempre stata pluripremiata nelle varie manifestazioni vitivinicole a cui ha preso parte, ha visto premiato anche il suo primo Lambrusco Salamino di Santa Croce biologico che non a caso è stato chiamato “Il Primo”. Ciò nonostante l’intera filiera del vino nazionale appare preoccupata dai crescenti costi dei materiali che servono per imbottigliare e commercializzare il prodotto d’eccellenza che riescono a strappare alla terra: tappi (di sughero o di plastica), gabbiette d’alluminio, imballaggi di II Lambrusco appeso a tappi e gabbiette cartone hanno subito in queste settimane aumenti di prezzo che oscillano dal 40 al 50 per cento. Altrettanto dicasi per le spese energetiche e quelle di trasporto che incidono notevolmente specialmente sull’export, uno dei cavalli di battaglia su cui punta anche la produzione di Lambrusco domestico.
Fonte: Voce di Carpi.
Etica e rigore nel Trebbiano di Valentini.
Pronta l’annata 2018. «Unisce struttura ed eleganza» Il Trebbiano d’Abruzzo più iconico è pronto: è il Valentini 2018. Entro maggio sarà sul mercato. «Nessuno l’ha assaggiato, solo mia moglie ed io», racconta Francesco Paolo Valentini (nell’illustrazione qui sotto), che guida una cantina attiva già nel i600. «Unisce struttura ed eleganza, ma saranno gli altri a dirlo». Il penultimo, il Trebbiano 2017, è stato selezionato per la guida. I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia del Corriere della Sera. Valentini è un personaggio atipico, lontano dai riflettori del mondo del vino. Preferisce la vigna e e la sua biblioteca. E a?ä e s il fronte comune con gli altri vignaioli. Da qualche anno studia i cambiamenti climatici. Analizzando i dati dal 1820 sulle vendemmie della cantina di Loreto Aprutino (Pescara), si scoperto che caldo (+1,5 gradi) e aumento delle precipitazioni hanno portato ad un anticipo delle vendemmie di 6 giorni.
Fonte: Corriere della Sera.
Crus et Domaines de France A Verona si degustano le primizie dei vini di Bordeaux.
Verona torna ad essere una grande piazza di Bordeaux. Con «Crus et Domaines de France» giovedì 5 maggio torna per la seconda volta in Italia ( grazie al marchio Famille Helfrich) la degustazione «en-primeur» dei grandi rossi francesi. Sarà una bella panoramica (oltre 100 etichette) dei migliori terroir bordolesi. A guidare le Masterclass Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier 2010, conosciuto come The WineKiller e Gabriele Gorelli, il primo italiano a conquistare il prestigioso titolo di Master of Wine.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Amaron 2016 Nostro omaggio in memoria di Franco Allegrini.
Sabato ci ha lasciati SFranco Allegrini, (con la sorella Marllisa) dell’omonima casa vinicola veronese. Appassionato e competente cultore della Valpolicella, Franco ha contribuito direttamente a fare di Allegrini un brand riconoscibile nel mondo e una delle Cantine píù prestigiose d’Italia Aveva soltanto 66 anni e il nastro modo di rendergli omaggio è quello di bere un bicchiere di un suo buon vino e di suggerirvi di degustarlo. Pensiamo ail’Amarone 2016 di Allegrini, vino spettacolare per profumi di frutta rossa e cioccolato amaro. Al gusto è un’esplosione di amarene e spezie dole’. Profondità e p a pesche. Provatelo con… Arrosto di codino ?
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Valdobbiadene-New York: la Prosecco Cycling sbarca negli States.
La Prosecco Cycling è pronta a sbarcare negli Stati Uniti. Una delegazione veneta, guidata dall’assessore regionale al Territorio, Cristiano Corazzari, dal sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e dall’organizzatore dell’evento del 2 ottobre, Massimo Stefani, sarà ospite, domenica 1° maggio, del TD Five Boro Bike Tour, l’evento ciclistico più partecipato e popolare d’America. Saranno oltre trentamila i ciclisti a scattare alle 7.30 ora locale (le 13.30 italiane) da Lower Manhattan e a percorrere le 40 miglia (64 km) del tracciato che, attraversando i cinque distretti di New York (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island), li condurranno sino al traguardo di Staten Island. Una grande festa del ciclismo che percorrerà strade e ponti della Grande Mela, per un giorno interamente chiusi al traffico e dedicati agli appassionati delle due ruote.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
La vite è meravigliosa – Cembra, il Trentino vola alto.
Prezzi più alti. Vini più buoni. Nuova estetica. E il mercato seguirà. Il progetto di Cembra, la cantina cooperativa più alta del Trentino, è uno di quelli che più ci ha entusiasmato nel corso dell’ultimo Vinitaly. Nata nel 1952, 400 soci conferitori, le vicine cave di porfido a garantire ai vini quella sapidità che mai come in questo caso è lecito definire minerale, ha subito una recente rivoluzione, che si sostanzia in un pugno di etichette mono varietali e davvero centrate, unite dalla nuova grafica in cui la La vite è meravigliosa Cembra, il Trentino vola alto montagna diventa un potente triangolo. Tra i bianchi un Müller Thurgau che riscatta questa tipologia spesso mortificata da interpretazioni corrive: agrumato al naso, profondo in bocca.
Fonte: Giornale.
Vino a norma? Chi importa ne risponde.
«Un attestato emesso dalle autorità di uno stato terzo all’Unione europea sulla conformità di una partita di vino alle pratiche enologiche Ue non costituisce, di per sé, una prova del rispetto di tali pratiche per la sua commercializzazione nell’Unione»: lo ha sancito la Corte di giustizia europea con sentenza del 28 aprile 2022, relativa alla causa C-86/20. Di più. Il giudice europeo ha aggiunto che, qualora, nonostante il rilascio di tale attestato, queste pratiche non siano state rispettate, l’onere della prova circa la sussistenza di responsabilità in capo al commerciante non potrà essere trasferito sulle autorità degli stati membri dell’Unione. D fatto. Nel gennaio 2016, le autorità ceche hanno inflitto una sanzione da 2,1 mln di corone (circa 80mila euro) all’impresa ceca Vinarství U Kaplicky per aver immesso in circolazione partite di vino importate dalla Moldavia, non conformi alle pratiche enologiche Ue.
Fonte: Italia Oggi.
Tempo di Verdicchio.
Nel barbecue di inizio estate, un pranzo veloce al mare, un aperitivo vegetariano in terrazza; ogni occasione è propizia per scoprire, o forse riscoprire, le virtù del Verdicchio. Autoctono delle Marche, resta un vitigno tra i più legati al proprio territorio (e lo è a maggior ragione di più con il passaggio della Doc alla Docg Castelli di Jesi) ma allo stesso tempo è uno dei più versatili, capace di dare esiti in bottiglia molto diversi tra loro, tra riserve e bottiglie più giovani, vendemmie più o meno tardive, vinificazioni e affinamenti diversi. Questa varietà è riflessa nella top ten dei Verdicchio (nove Castelli di Jesi e uno di Matelica) estratta dalla classifica dei vini italiani che Gentleman realizza ogni anno sommando i voti delle sei guide principali e nella quale ricorrono 34 etichette diverse con almeno un giudizio d’eccellenza, cinque delle quali sono tra i 50 migliori bianchi del 2022. Sui gradini più alti di questa selezione c’è il Salmariano di Marotti Campi e, a seguire, Utopia di Montecappone, entrambi Castelli di Jesi Riserva del 2018, il primo vinificato in acciaio e per il 20% in botti di rovere, il secondo in vasche di cemento.
Fonte: MF Gentleman&Lei.
L’ambasciatore del vino toscano si racconta in “Sogno americano”.
La vita di un importatore di vini napoletano, Dominic Nocerino, si incrocia con quello di alcune aziende vinicole come Fontodi di Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico, e finisce in un libro, intitolato «Sogno americano», presentato ieri alla Macelleria Cecchini di Panzano. «Con Dominic – dice Manetti – ci conosciamo dagli anni Settanta, è un ambasciatore del made in Italy, i vini, miei e di altre nostre aziende, sono i suoi vini e li mette nei posti giusti». 79 anni, nato a Ercolano, Nocerino, a Chicago prima e a New York poi, ha realizzato il sogno americano con Vinifera Imports, 35 aziende nel portafoglio, per metà toscane. Prosegue Manetti: «I nostri prodotti vanno forte, negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante, devono solo migliorare il marketing».
Fonte: Nazione Firenze.
L’isola del vino buono.
Capraia è un’isola vulcanica, situata al largo delle coste toscane, e deve il suo nome alla presenza delle capre fin dall’Antichità classica. L’azienda agricola biologica La Piana si trova proprio al centro, nel Parco nazionale Arcipelago Toscano. L’area di cui fa parte, denominata Il Piano Santo Stefano, è un luogo magico e incontaminato dove aromi, suoni, colori e tradizioni si fondono con i sapori e i saperi antichi. L’azienda è specializzata soprattutto nell’attività vitivinicola: dalle viti di aleatico viene prodotto il Cristino, un vino color rosso brillante da meditazione, dal sapore fruttato e intenso. Ma la Piana porta avanti anche attività collaterali rivolte alla valorizzazione del territorio, alla conservazione delle specie autoctone in via di estinzione e alla cura del parco. Il padre del fondatore della fattoria impossibilitato a recarsi nell’isola per motivi di lavoro, decise di dare i terre ni in gestione alla colonia penale che sorgeva nelle vicinanze, inaugurata nel 1873.
Fonte: Repubblica Venerdi.
Geolocalizzazione e sconti ai viaggiatori: il Sicilian Wine Tour promuove l’enoturismo.
Iniziativa nata dall’accordo tra II giornale Cronache dl Gusto e Italy Car Rent. Conoscere in anticipo le cantine di qualità, raggiungerle, partecipare a degustazioni Bavere anche uno sconto sugli acquisti fatti. Alta base la tecnologia che consente il tutto grazie a un codice e alla geolocalizzazione delle cantine. L’iniziativa si chiama Sicilian Wine Tour ed è il frutto dell’accordo siglato tra la società di noleggio auto Italy Car Rent e il giornale on line Cronache di Gusto fondato nel 2007 e diretto da Fabrizio Canera. Iniziativa che punta dunque alla valorizzazione dell’enoturismo e sarà presentata nei prossimi giorni a Palermo. Da una parte dunque i contenuti giornalistici ed editoriali di una testata che all’informazione quotidiana molto verticalizzata su ristorazione e Horeca è affianca l’organizzatore di vari eventi e iniziative che hanno come obiettivo la promozione turistica in chiave enogastronomica oltre ad essere ideatore di concorsi enologici. premi e altre iniziative che valorizzano il comparto.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
Turismo del vino missione rilancio e nuovi progetti – Vino, il Sannio abbraccia la missione enoturismo.
Lunedì 2 maggio la grande degustazione di bollicine montane al Grand Hotel. TrentoDoc Bollicine al Grand Hotel i1 2 maggio Spumanti montani in riviera per una grande degustazione di 130 etichette dalle 16 alle 20 aperto al pubblico oltre che agli operatori RIMINI Tutto è pronto per accogliere le bollicine montane di TrentoDoc in riva al mare di Rimini. Cinquanta case spumantistiche associate TentoDoc e oltre 130 etichette in mescita, saranno le protagoniste dell’appuntamento in calendario per lunedì 2 maggio al Grand Hotel di Rimini. Due i format di degustazione previsti Tramite MyTrentodoc gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta.
Fonte, Mattino Benevento.
Intervista a Marco Razzano – “Sostenibilità e qualità le nostre carte migliori: impariamo a valorizzarle” .
Si documenta sulle opportunità offerte dalle norme nazionali e dalle misure regionali. Ieri al Musa di Piano Cappelle i1 confronto che ha visto come attori principali Libero Rillo (Consorzio tutela vini Sannio) e Felice Casucci, assessore regionale al Turismo. Trai temi affrontati anche il progetto per un hub del vino a Ponte Valentino e l’ipotesi dl un evento fieristico. Vino, il Sannio abbraccia la missione enoturismo. Musa, confronto su obiettivi e strumenti› Casucci: «Incentiveremo gli itinerari Rillo: «Vanno colte le nuove opportunità» che armonizzano storia, natura e cultura». L’architettura del Musa s’erge come d’incanto, spiccando tra piccole stradine di campagna, nel mezzo di distese di campi d’erba d’un rigoglioso verde. Sembra di essere a chilometri dal contesto urbano ed invece siamo praticamente attaccati alla città.
Fonte, Mattino Benevento.
“Si rispetti il noto, niente forzature”.
Bruno nuovo presidente del Consorzio di Tutela dei Vini. Più di dodici ore di assemblea, poi le contestazioni e l’intervento della Polizia “Si rispetti il voto, niente forzature” “Il risultato è chiaro, le aziende e i contadini hanno scelto il cambiamento” “Non si pub mandare tutto all’aria perché si vuole mantenere la poltrona. La nostra lista ha vinto perché ha i voti”. Così Teresa Bruno nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia. Almeno a contare i voti. Poi ci sono le contestazioni da parte dell’altra lista e del presidente Stefano Di Marzo. Dopo più di dodici ore, dalle 9.30 alle 23, LE polemiche e l’intervento della Polizia. ll verbale di quello che successo mercoledì al Pala del mauro di Avellino ancora non c’è..
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Al Grand Hotel si stappa con 50 case di spumante e i migliori sommelier.
Trentodoc Bollicine il 2 maggio prevede in degustazione circa 130 etichette RIMINI Al Grand Hotel, lunedì si stappa, arriva Trentodoc Bollicine. La manifestazione prevede in degustazione circa 130 etichette, proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc. Ad arricchire il calendario due format di degustazione: gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta; inoltre ci sarà una vera e propria degustazione guidata, della durata di circa un’ora, con sette Trentodoc in degustazione. Tutti i seminari saranno condotti da quattro migliori sommelier d’Italia dell’Associazione italiana Sommelier – Premio Trentodoc: Stefano Berzi (vincitore del titolo nel 2021), Valentino Tesi (2019), Simone Loguercio (2018) e Maurizio Dante Filippi (2016).
Fonte, Corriere Romagna Rimini.
«Il Balsamico? Prime tracce tra gli estensi» – Querelle storica sulle origini dell’Oronero.
Sgarbi: «’Oro nero’ tra i piaceri di Marfisa» Querelle storica sulle origini dell’Oronero Giorgio Giusti in un libro certifica la nascita del Balsamico nel Modenese. Ma Sgarbi: «Prime tracce alla corte Estense di Ferrara». «Non si poteva produrre qui, al massimo si poteva trovare quello di vino. Ma davvero in quella gelida notte di fine gennaio del 1598, quando Cesare d’Este abbandonò Ferrara per trasferirsi a Modena, la nuova capitale del ducato, sui suoi carri c’erano anche alcune botticelle di aceto balsamico? Il prelibatissimo nettare sarebbe dunque ‘nato’ a Ferrara? «Assolutamente no.
Fonte, Resto del Carlino Ferrara.
Nato a Modena o Ferrara? È scontro sul Balsamico – Querelle storica sulle origini dell’Oronero.
In un libro il duello tra Giusti e Sgarbi Nato a Modena o Ferrara? È scontro sul Balsamico Marchetti a pagina 11 c Querelle storica sulle origini dell’Oronero Giorgio Giusti in un libro certifica la nascita del Balsamico nel Modenese. Ma Sgarbi: «Prime tracce alla corte Estense di Ferrara». Il volume sarà presentato il 4 maggio nella chiesa di San Carlo con i protagonisti di Stefano Marchetti Ma davvero in quella gelida notte di fine gennaio del 1598, quando Cesare d’Este abbandonò Ferrara per trasferirsi a Modena, la nuova capitale del ducato, sui suoi carri c’erano anche alcune botticelle di aceto balsamico? II prelibatissimo nettare sarebbe dunque ‘nato’ a Ferrara? «Assolutamente no. Quello che gli Estensi conoscevano a Ferrara poteva essere un buon aceto di vino, aromatizzato o meno, con o senza mosto, ma l’aceto balsamico lo trovarono soltanto all’arrivo a Modena: anche perché non si poteva produrre che qui», sostiene convinto l’avvocato Giorgio Giusti, appassionato collezionista non solo di arte, ma anche di storie e di storia.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
Cantine: esplodono i costi di produzione.
L’impatto del conflitto in Ucraina sulle aziende vitivinicole: se ne è parlato al Vinitaly, dove Coldiretti Reggio Emilia era presente con una sua delegazione. Infortuni e morti sul luogo di lavoro registrano ancora dati allarmanti A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. È l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole, organizzato all’Auditorium Verdi al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Vino e Vinili allo Spazio Gerra con gli scatti di Maria Clara Macrì.
Torna l’appuntamento con Vino e Vinili che domani, allo Spazio Gerra, intreccerà le note del dj set a firma Euro Nettuno al Festival di Fotografia Europea e agli scatti di Maria Clara Macrì (sotto una delle sue fotografie che saranno esposte). Appuntamento alle 21.30 nel giardino dello Spazio Gerra per gustarsi l’inizio di questa primavera tra calici di vino e musica; alle 22.30 sarà poi la stessa fotografa, insieme al curatore Erik Kessels a raccontare al pubblico il suo vernissage, dal titolo “In Her Rooms”. Classe 1987, Macrì si è laureata in Storia del Mondo Contemporaneo nel 2010 per poi trasferirsi a Londra, dove si è avvicinata per la prima volta alla fotografia. È però durante il suo soggiorno a Napoli, tra il 2015 e il 2017, che inizia a selezionare i suoi soggetti femminili per le strade e ad esplorare la rappresentazione femminile attraverso la fotografia.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Arriva a Rimini Trentodoc.
II 2 maggio al Grand Hotel 50 case spumantistiche e oltre 130 etichette in mescita, quattro migliori sommelier d’Italia dell’Associazione Italiana Sommelier e due format di degustazione, per una giornata a Rimini con le bollicine di montagna. Con uno strumento a supporto: I’App Trentodoc La manifestazione prevede in degustazione circa 130 etichette, proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc, presenti con il loro singolo desk. Ad arricchire il calendario due format di degustazione. Tramite MyTrentodoc gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Cattolica in Fiore, giardino a cielo aperto.
Al via la 50esima edizione con un record nel numero degli espositori: oltre 100 stand per le vie della città, eventi artistici e culturali E’ stata inaugurata ieri mattina, giovedì, alla presenza di autorità ed operatori (foto), la 50esima edizione di Cattolica in Fiore, la manifestazione che per la Regina apre la stagione turistica. Un’edizione (dal 28 aprile a domenica 1 maggio) che conta il record del numero degli espositori che vi saranno presenti. Oltre 100 stand troveranno spazio lungo il percorso che da Piazza Roosevelt, si snoda per Piazza Mercato, le vie Marx e Mancini, Piazza Nettuno, la via Risorgimento, Bovio e Curiel, e la Piazza Primo Maggio trasformate in un giardino a cielo aperto con isola pedonale totale. E’ stato inoltre riproposto anche il concorso che premierà i migliori e i più originali standisti che si aggiudicheranno i riconoscimenti messi a disposizione da RivieraBanca. Anche con eventi artistici e culturali collaterali.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Una serata da intenditori «tra» Friuli e Abruzzo.
Serata per appassionati e intenditori con degustazione di vini friulani della Cantina Vie d’Alt presso «11 Signore degli Agnelli», ristorante di Carlo Di Clemente che racconta la tradizione abruzzese attraverso i piatti. L’incontro si è trasformato in un viaggio sensoriale alla scoperta del Friuli, del suo territorio e di un’azienda con cento annidi storia alle spalle. In un’atmosfera calda – guidati dai sommelier Luca Cristaldi e Alessandro Cavalli – il piacere dell’assaggio è stato protagonista. Con calici di rossi e bianchi accompagnati da spiedini misti, salumi e formaggi dell’altopiano.
Fonte, Corriere della Sera Roma.
A cena con il viticoltore, Riomaggiore in pista per l’enogastronomia.
A cena con il produttore vitivinicolo, in un ristorante delle Cinque Terre. A Riomaggiore i vignaioli e i ristoratori si uniscono per fare conoscere la storia delle Cinque Terre e valorizzare i prodotti locali attraverso l’enogastronomia. Tredici appuntamenti per apprendere meglio il territorio attraverso il vino e il buon cibo, così ogni domenica, a partire dall’8 maggio fino alla fine di luglio, i ristoranti di Riomaggiore proporranno a turno una cena degustazione con il vino di un’azienda locale. Alla cena parteciperà il produttore dell’azienda che nel corso della serata descriverà il suo vino e racconterà la storia della sua cantina. Il progetto, che coinvolgerà i borghi di Riomaggiore, Manarola e Volastra, è organizzato da Rio di vino e patrocinato dal Comune di Riomaggiore e dall’Associazione Italiana Sommelier.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Terre, oggi l’assemblea Presto la nomina del direttore generale.
Oggi pomeriggio, alle 15, la cantina Terre d’Oltrepo di Broni ospiterà un’assemblea informale in cui il presidente Enrico Bardone e il nuovo consiglio di amministrazione incontreranno per la prima voltai soci a due mesi dall’insediamento. La riunione servirà per fare il punto sulle attività svolte in questo primo periodo e sulle novità di carattere gestionale, commerciale e manageriale della cantina. «Sarà il primo di una serie di incontri periodici che intendiamo organizzare per informare la nostra base sociale sulle attività che il Cda sta sviluppando – spiega Bardone.
Fonte: Provincia – Pavese.
Ronchi di Savogno, il futuro delle viti «Una monorotaia per la coltivazione».
L’Associazione Fondiaria ha chiesto un preventivo. E si pensa a un campo fotovoltaico Le pulizie in corso sui versanti, l’obiettivo è il recupero delle muracche e delle scale in pietra I Due imprenditori del vitivinicolo si occuperanno della gestione di un lotto. Una monorotaia a cremagliera nel futuro dei ronchi di Savogno. Assemblea dei soci per l’Associazione Fondiaria di Piuro nei giorni scorsi. Il presidente Mauro Bongianni ha tracciato un quadro delle attività svolte finora, al termine di un anno intenso, e dei programmi futuri. Tanti gli interventi «Nel 2021 hanno preso il via finalmente i lavori del progetto “Multifunzionalità: volano dello sviluppo sociale ed economico” con l’esbosco del versante dei ronchi a cura dell’impresa forestale GiCi e di EliAustria, l’inizio della pulizia del versante dagli infestanti e dai residui di ramaglie curato dalla cooperativa La Quercia e la mappatura di dettaglio dell’area con il drone.
Fonte: Provincia Sondrio
I 50 anni della mostra diventano 2 ma il vino invecchiando è più buono.
Dopo tanta attesa torna a Ghemme la mostra mercato del vino. Un evento giunto alla cinquantesima edizione, per la precisione: “5o + 2 – spiega il presidente Pm loco Filippo Boietti. Per noi è un evento importante che vuol dire un parziale ritorno alla normalità. Come gruppo puntiamo a valorizzare i nostri prodotti e il nostro territorio, portandoli alla ribalta nazionale e perché no internazionale. Tanti sono i prodotti tipici del territorio: formaggi, salumi, mieli, riso e soprattutto il vino. Da ghemmese sono felice della riproposizione di questa manifestazione che unisce lo spirito del territorio a quello sacro”. Piero Rossi commenta: “Questa è considerata a livello territoriale la prima festa dell’anno che apre il periodo estivo. Un evento riconosciuto come la cerimonia della Beata Panacea e che promuove il territorio con le sue eccellenze. E’ bello poter ritornare a vivere questa atmosfera dopo gli annidi stop a causa della pandemia”. Valentino Guglielmino sottolinea come: “Questo evento dà lustro al territorio e ai suoi prodotti.
Fonte: Azione – Eco di Galliate.
«Vino e rinnovabili: il nostro petrolio».
Lozzolo tra i 24 Comuni firmatari del ricorso contro il PiTesai, il piano delle “zone idonee” alla trivellazione «Vino e rinnovabili: il nostro petrolio». Piano per la Transizione energetica sostenibile delle aree idonee: anche Lozzolo tra ricorrenti. 1’11 febbraio il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato il PiTesai, ovvero la mappa delle “zone idonee” alla trivellazione. Se e vero che mai come ora diventa fondamentale puntare sull’indipendenza energetica, c’è chi ha deciso di mettere in primo piano la salvaguardia ambientale. L’ 11 aprile 24 Comuni italiani, tra cui Lozzolo, hanno sottoscritto il ricorso presentato al Tar del Lazio contro il PiTesai. Gli enti hanno evidenziato come nelle pieghe del documento ministeriale si celi una trappola per il futuro dei territori. Il Decreto, se da un lato declina criteri flessibili per il rilascio dei titoli minerari, dall’altro solleva numerosi dubbi di legittimità, salvaguardando ampi margini di discrezionalità nelle mani del Ministero.
Fonte: Sesia.
Vinum, tutti invitati nell’enoteca più grande d’Italia.
I 4 profuuti inebrianti, colori e riflessi che vanno dal giallo verdolino al rosso aranciato, leggerezza e voglia di godere di una manifestazione di altissimo livello: i grandi vini del Piemonte sono tornati protagonisti, tra le colline di Langhe e Roero, con la 44esima edizione di Vinum, partita sabato 23 aprile. L’appuntamento per tutti gli enoturisti e i wine lovers proseguirti con i weekend di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e nel fine settimana del 7 e 8 magio – nella Città di Alba, che scaldando i motori in vista della Global Conference on Wine Tourism si è trasformata nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia. Sono oltre 700 le etichette in degustazione, capaci di offrire una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini vengono proposti in abbinamento allo Street Food ed Langa, valorizzando l’eccellente qualità delle ricette della tradizione riproposte dai Borghi albesi, sotto il cappello della Giostra delle Cento Torri, tornando in piena sicurezza a vivere gradevoli momenti di socialità nel centro storico.
Fonte: Idea.
Venti cantine per la vetrina internazionale e porte aperte al turismo.
ll territorio Venti cantine per la vetrina internazionale e porte aperte al turismo Una ventina delle cantine presenti all’ultimo Vinitaly era gallurese: Tenute Olbios, Atlantis, Cantina Gallura, Cantina del Vermentino, Cantina Tani, Tenute Gregu, Cantina Tondini, La Contralta, Sella e Mosca, Un mare divino di Sini Gioachino, Cantina Li Duni, Cantina delle Vigne di Piero Mancini, Consorzio San Michele, Società agricola Jankara, Zanatta, Pedra Majore, Surrau, Cantina Li Seddi, Vini Mura. Con il ponte di Pasqua è cominciata la stagione del turismo, la presidente del consorzio conferma il successo della formula delle visite alle tenute.
Fonte: Nuova Sardegna.
Mare e montagna tutti i colori dei vini galluresi.
Gli uomini e le donne, le aziende, i territori Mare e montagna tutti i colori dei vini gaJuresi Daniela Pinna, presidente del Consorzio del Vermentino, dopo il successo al Vinitaly delle etichette del Nordest scommette anche sui rossi: «Ora l’Igt Colli del Limbara» di Paolo Ardovino Sta diventando abitudine delle cantine sarde e galluresi, tornare dalla fiera del Vinitaly con medaglie d’oro e attestati di stima da palati nazionali ed esteri. Dopo l’ultima recente edizione, è Daniela Pinna a fare un punto della situazione sullo stato di salute della Gallura del buon bere. Titolare delle tenute Olbiose presidente del consorzio di tutela del Vermentino di Gallura Docg («unica Docg di Vermentino nel mondo»), mette sul tavolo riflessioni divenute mature per cantine che primeggiano sulla scena isolana e sono richieste oltremare. «Il nostro Vermentino non è solo il vino fresco che si accompagna al piatto vista mare» e poi «sì, siamo anche terra di rossi». Dopo Vinitaly Era il momento del ritorno alle grandi esposizioni, la Sardegna ha partecipato con 71 etichette e tante aspettative. Il Vinitaly2022 Daniela Pinna lo promuove con voti alti: «Un’organizzazione importante, che ha messo insieme vari profili con giornate tematiche.
Fonte: Nuova Sardegna.
Protagonista il calice di rosso alla 64a Mostra del Chianti.
Si alza il sipario sulla Ma edizione della Mostra del Chianti, presentata ieri mattina a Montespertoli, che si terrà da sabato 28 maggio a domenica 5 giugno. Nell’occasione, l’Auditorium del Centro per la cultura del vino e della vite “I lecci” è stato intitolato a Mauro Marconcini, ex sindaco di Montespertoli in carica per tre mandati consecutivi, dal 1990 al 2004. «Un sindaco e un uomo che ha lasciato in tanti di noi un ricordo indelebile», ha detto l’attuale primo cittadino, Alessio Mugnaini. Presenti i familiari, tanti amici e cittadini. Sono intervenuti l’ex sindaco Luigi Nigi, l’ex collaboratore Salvatore Lagaccia, Paolo Corbini, direttore dell’associazione nazionale Città del vino e infine Pierpaolo Lorieri, presidente della Federazione strade del vino di Toscana. Per ricordare la figura di Marconcini è stato proiettato un video con una raccolta di foto creato grazie alla collaborazione dei familiari e di Graziano Giotti e Giuliano Corti. Poi la nuova edizione della Mostra del Chianti, organizzata dall’azienda Placet: saranno 241e imprese vitivinicole presenti alla fiera. Cuore pulsante della mostra sarà ancora il “Convivium”, uno spazio dedicato alle aziende o a ospiti come il Consorzio Chianti Colli Fiorentini e lo Champagne di Epernay.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Tanta qualità per un mercato in netta ripresa. «Generazione Z», giovani consumatori crescono.
L’ultima vendemmia del Vino Nobile di Montepulciano, la 2021, sarà ricordata non solo per una conclamata qualità, ma soprattutto per la scelta del Consorzio di aspettare a dare il punteggio a stelle dall’anno in cui l’annata entrerà in commercio, quindi dal 2024. La presentazione della vendemmia, con l’annuncio di questa grande novità, si è svolta nella Fortezza di Montepulciano, in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che nella giornata di giovedì 24 marzo ha accolto la stampa internazionale e nazionale per la degustazione anche delle nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e la Riserva 2018. Un’annata quindi ottima, anche dal punto di vista delle vendite. «Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – senza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto a tutto il sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020».
Fonte: Toscana Oggi.
“Only Wine Festival”, si brinda con i giovani e le piccole cantine.
Spazio anche agli aspetti legali del vino: ospite l’Agenzia-Dogane “Only Wine Festival”, si brinda con i giovani e le piccole cantine. Un viaggio nel vino con tante curiosità, anche di natura legislativa oltre ai più grandi talenti tra i produttori. Sarà inaugurata domani mattina l’VIII edizione di Only Wine Festival, il Salone Nazionale dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine, organizzato da AC Company, in collaborazione con l’associazione italiana Sommelier e patrocinato dal Ministero delle politiche agricole. La manifestazione si svolgerà interamente outdoor nel parco di Palazzo Vitelli Sant’Egidio, domani dalle 15.30 alle 21 e domenica primo maggio dalle 12 alle 19. I visitatori potranno così conoscere 141 piccole cantine «under 40» d’Italia, che esporranno e faranno degustare il meglio della propria produzione insieme alle 10 cantine provenienti dalla Champagne.
Fonte: Nazione Umbria.
In 500 per dire addio a Franco Allegrini «Ha cambiato il mondo del vino» – «Un uomo di poche parole e tanti fatti».
A Fumane arrivate 500 persone per l’ultimo saluto all’imprenditore. Tra la folla molti esponenti del mondo economico, politiche sportivo «Un uomo di poche parole e tanti fatti» Danese: «Era una persona speciale, di quelle che hanno cambiato il mondo del vino» Don Novelli: «Dopo il tempo buio della malattia crediamo che per lui ci sia la luce eterna». Un passo indietro nelle occasioni mondane, uno avanti nel vigneto o in cantina. Dietro le quinte, piuttosto che sul palcoscenico, a inseguire intuizioni e realizzare sogni. Lasciando da parte chiacchiere e frivolezze. Preferendo una partita a carte con gli amici di sempre, oppure un momento in più con moglie e figli, a parate e discorsi da jet-set. Era una persona semplice, Franco Allegrini. Un uomo di casa oltre che un manager del vino visionario e schietto. Un contadino che non avrebbe mai potuto stare lontano da Fumane o dalla Valpolicella. Perché erano la sua terra, il suo regno, la sua linfa, il punto d’inizio e d’arrivo di tutte le innovazioni in campo enologico e vitivinicolo.
Fonte: Arena.
Prosecco Cycling vola negli Usa per TD Five Boro Bike Tour.
II più importante evento ciclistico di beneficenza a New York Prosecco Cycling vola negli Usa per TD Five Boro Bike Tour Valdobbiadene — New V York, in bicicletta: una delegazione della Prosecco Cycling sarà ospite l’1 maggio del TD Five Boro Bike Tour, l’evento ciclistico più importante d’America. Una volta sbarcati oltreoceano, a inforcare la bici saranno l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese e l’organizzatore della Prosecco Cycling Massimo Stefani. Lo scorso autunno era stato Ken Podziba, presidente e ceo di Bike New York, società organizzatrice del TD Five Boro Bike Tour, a rendere visita alla Prosecco Cycling: Podziba era rimasto colpito dal fascino delle colline trevigiane e dei comuni della docg. E ora tocca alla delegazione veneta contraccambiare la visita. «Un’occasione più unica che rara per promuovere le colline dell’Unesco in un contesto di prestigio come quello rappresentato dal TI) Five Boro Bike Tour e dalla città di New York — le parole di Fregonese, che nella trasferta statunitense sarà affiancato dal vicesindaco Pierantonio Geronazzo.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Il ministro benedice la Primavera del Prosecco: «Territorio e cultura».
È stato il Palazzo dei Gruppi di Roma a tenere a battesimo la 27esima edizione della Primavera del Prosecco Superiore. Un evento in 17 tappe che, fino a luglio 2022, proporrà al pubblico un itinerario davvero originale in cui gastronomia, arte, storia, sport e cultura diventano un unico percorso: dalle tradizionali “Mostre del Vino” alle passeggiate turistiche, dai circuiti dedicati alle due ruote alle mostre d’arte, ancora una volta l’evento proporrà appuntamenti per tutte le esigenze. A dare il benvenuto l’onorevole Angela Colmellere: «Il nostro intento è valorizzare un territorio meraviglioso, che racchiude fatica, forza lavoro, cultura e bellezza. Un territorio il cui simbolo è il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG, un prodotto che ci rende orgogliosi agli occhi del mondo, che trova nella Primavera del Prosecco Superiore la cornice ideale perla promozione dell’intero territorio, una manifestazione che raggiungeva le 300 mila presenze turistiche».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Strada del Prosecco, Rebuli presidente «Offerta turistica, obiettivo qualità».
«Le colline oggi sono sempre più amate dai turisti italiani e dagli stranieri: la sfida è elevare la qualità del servizio dell’offerta turistica». Questo l’obiettivo di Isidoro Rebuli, ristoratore e albergatore di Valdobbiadene, riconfermato perla quarta volta Presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene. 11 nuovo Consiglio di amministrazione lo ha nominato all’unanimità a rappresentare gli oltre 200 soci della Strada del Vino più antica d’Italia, itinerario che si snoda in un territorio unico, Patrimonio dell’Umanità Unesco, incluso inoltre nel “Registro nazionale del paesaggio rurale storico” istituito dal Ministero per le politiche agricole. IL CDA L’organigramma vede in qualità di vicepresidente Cinzia Sommariva, attuale vicepresidente del Consorzio Tutela Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e 11 consiglieri tra cui Enrico Bortolomiol (Ciodet Spumanti) Gran Maestro della Confraternita, Fabio Curto (Az. Agr. Ponte Vecchio), Francesco Drusian (Az. Agr Drusian Francesco), Maurizio Favrel (Az. Agr. Malibràn), Emanuele Follador (Az. Agr. La Casa Vecchia), Michele Follador (Az. Agr. Nani Rizzi), Yuliya Kochava (Mionetto Spa), il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, Ivan Panizza (Comune di Conegliano), Stefano Pola (Az. Agr. Andreola), Luigi Stramare Bortolomiol (Gemin Spumanti). Il nuovo Collegio dei Sindaci Revisori è invece composto da Giuseppe Anselmi, Benedetto de Pizzol e Pierina Vibbani.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Problema all’impianto fotovoltaico, a fuoco la cantina Canevel Spumanti.
Incendio nella cantina Canevel Spumanti, sulle colline del Prosecco. Il rogo è divampato intorno alle 13 di oggi, 28 aprile, nell’azienda vinicola di via Rocat Ferrari a Valdobbiadene. Le fiamme hanno interessato la copertura e i pannelli solari. A causare l’incendio è stato probabilmente un problema all’impianto fotovoltaico. I vigili del fuoco sono intervenuti in forze: alle 16 erano ben otto le squadre impegnate sul posto per domare le fiamme. E la colonna di fumo era ben visibile anche da lontano.
Fonte: Il Gazzettino.
Colli Berici. Tra vini di territorio e grandi tavole.
I Colli Berici – una sorta di isola collinare che si staglia nella pianura tra Vicenza e Padova – hanno mantenuto un carattere appartato, quasi schivo nel frenetico mondo della comunicazione
turistica di massa e del vino. Il lato positivo di tutto ciò è che questa area conserva intatto il suo fascino paesaggistico, fatto di boschi, vigne, campi coltivati, disseminato da piccoli centri ben tenuti e ville Palladiane. Un angolo d’Italia tutto da scoprire attraverso i suoi calici e i piatti di territorio. Sarà perché l’estensione dei vigneti non è né grande né piccola (siamo sui 3.000 ettari di vigne, di cui 750 a Doc), o forse perché le denominazioni vicine, come Valpolicella, Soave, Conegliano Valdobbiadene o Bardolino fanno più “rumore” e soprattutto altri numeri, ma sta di fatto che il comprensorio dei Colli Berici – una sorta di isola collinare che si staglia nella pianura tra Vicenza e Padova – ha mantenuto un carattere appartato, quasi schivo nel frenetico mondo della comunicazione di massa. Il lato positivo di tutto ciò è che questo territorio conserva intatto il suo fascino paesaggistico, fatto di boschi, vigne, campi coltivati, disseminato da piccoli centri ben tenuti e ville Palladiane, ben ventiquattro, che insieme ai ventitré palazzi della città di Vicenza fanno parte da anni del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Fonte: Gambero Rosso.
Torna Cantine Aperte, un viaggio attraverso i vini e le eccellenze del Fvg.
Il Movimento Turismo del Vino, sabato 28 e domenica 29 maggio, festeggia la trentesima edizione di Cantine Aperte. 76 cantine del Friuli Venezia Giulia sono pronte ad accogliere gli enoturisti da tutta Italia e dall’estero, per far scoprire l’impegno con cui i vignaioli si dedicano alla cura dei propri prodotti e alla tutela del territorio. Nel portare i saluti della Fondazione Villa Russiz, di cui è vicepresidente, il sindaco di Capriva Daniele Sergon ha ricordato come già a fine ‘800 il conte La Tour accogliesse a Russiz comitive di escursionisti (1885), i partecipanti al IV Congresso Enologico austriaco (1891) e scolaresche da Conegliano (1893): un enoturismo ante litteram.
Fonte: Friuli Oggi.
Torna dal vivo SIMEI a Fiera Milano dal 15 al 18 Novembre: innovazione e sostenibilità per le cantine.
Dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento all’etichettatura fino al bicchiere, ma non solo. Tutta la tecnologia applicata alla filiera vitivinicola e al beverage torna a Simei, il Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento di Unione italiana vini (Uiv), in programma a Fiera Milano (Rho) dal 15 al 18 novembre 2022. Dopo lo stop forzato nel 2021, la 29^ edizione della manifestazione a cadenza biennale, trasversale per categorie merceologiche rappresentate e leader del settore conferma il proprio calendario, con una quattro giorni per operatori professionali italiani ed esteri all’insegna dell’innovazione tecnologica e dei processi green in enologia, liquid food, olio, birra e spirits.
Fonte: Beverfood.com.
Vinitaly 2022: ecco i nuovi protagonisti del vino italiano.
L’attesa per questo Vinitaly era tanta. La cinquantaquattresima edizione dopo due episodi saltati a causa di quel disastro che della meravigliosa Verona ci ha fatto mancare perfino le stanze d’albergo vendute a prezzi esorbitanti, la viabilità impazzita e tutto quello che una fiera praticamente dentro la città comporta, si è dimostrata una di quelle che pur rivelando i limiti noti, ha sancito il suo status di punto di riferimento come manifestazione del mondo del vino. Tenendo presente un contesto globale ancora per nulla stabile, tra gli strascichi della pandemia e la situazione di guerra in Ucraina, i numeri parlano comunque chiaro: più o meno 4.400 aziende espositrici, 88.000 ingressi di cui il 28% internazionali, 25.000 buyer di 139 paesi differenti.
Fonte: Reporter Gourmet.
Pietro Pellegrini, trend vino: Gewürztraminer down, bolle up.
Pietro Pellegrini, presidente di Pellegrini S.p.A., ha oltre quarant’anni di esperienza nel mondo del vino, prima come produttore poi come distributore. Ma non solo. Dal 2008 ha allargato il portfolio con una selezione di distillati dalla personalità molto diversa, scelti accuratamente per differenziare la proposta. E ancora: dal 2021 ha inserito anche dei liquori e oggi vuole completare la gamma con altri prodotti che possano avvicinare l’azienda anche ai bar e ai cocktail bar. Primo step, il lancio ufficiale di Amaro Eroico, la cui presentazione ufficiale avverrà a Milano il 18 maggio al Four Seasons con una drink list speciale curata dai ragazzi del 1930 speakeasy di Milano.settore in Sicilia.
Fonte: Mixer Planet.
Tornano le offerte Amazon su birra, vino ed altri alcolici: sconti fino al 25%!
Con la pubblicazione del seguente articolo Tom’s Hardware vi invita ad un consumo sicuro e coscienzioso dell’alcol, invitandovi a non perdervi nell’abuso. La seguente offerta è inoltre da intendersi esclusivamente ad uso e consumo di acquirenti maggiorenni. Tom’s Hardware declina ogni responsabilità qualora la proposta venisse utilizzata per favorire l’acquisto ed il consumo di bevande alcoliche da parte di persone al di sotto dei 18 anni. Tornano su Amazon le offerte dedicate alle bevande come vini, birri e distillati di alta qualità, proposte in questa occasione con prezzi davvero convenienti, con sconti che arrivano anche oltre il 20%. Un ottimo modo per tenere a in ordine la propria cantina o fare un regalo sempre gradito.
Fonte: Tom’s Hardware.
Vino: concluso progetto E4Quality, con tedeschi e scandinavi.
Si è concluso, con la visita nel Monferrato di delegazioni di ristoratori, sommelier e importatori di vini giunti dalla Danimarca, dalla Germania e dalla Svezia, il progetto E4quality promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Nato con l’obiettivo di promuovere eccellenze vinicole ma anche formaggi tipici, il progetto si è sviluppato dal 2018 a oggi attraverso una serie di azioni promozionali: eventi all’estero, canali social dedicati, video e altri materiali. Oltre 300 professionisti stranieri – per fare qualche numero – hanno partecipato alle masterclass, oltre mille ‘wine and food lovers’ ai momenti ‘walkaround’. “Germania, Svezia e Danimarca sono paesi chiave per il nostro territorio e per la promozione delle nostre eccellenze. – commenta Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – Il progetto E4Quality ci ha permesso di rafforzare i nostri legami in Europa, ci auguriamo di avere nuove occasioni per potere proseguire il lavoro eccellente svolto in questi anni”.
Fonte: ANSA.
Vino, la qualità cresce nel mondo. E “Wine Advocate” nomina la sua prima editor in Australia.
Erin Larkin porta ad 11 il team di degustatori, guidato da Joe Czerwinski (Monica Larner italian editor dell’autorevole rivista del gruppo Michelin). Così come sul fronte della ristorazione il gruppo Michelin ha espanso negli anni la sua copertura, con le edizioni storiche della guida “Rossa”, a partire da quelle di Francia, d’Italia e di Spagna, affiancate via via da quelle di tanti altri Paesi d’Europa e d’America, e, più di recente, da quelle dedicati ai Paesi Asiatici, così “Robert Parker Wine Advocate”, voce tra le più autorevoli della critica enoica, creata da Robert Parker e da fine 2019 al 100% della stessa Michelin, potenzia la sua squadra di critici, per una copertura sempre più approfondita di un mondo del vino che si allarga ed evolve in qualità, ad ogni latitudine. E così, nei giorni scorsi, è arrivato l’annuncio della prima critica dedicata completamente ai vini d’Australia della rivista, ovvero Erin Larkin, scrittrice di vino indipendente, giudice e presentatrice con sede a Perth, di grande esperienza.
Fonte: WineNews.
“Rapporto sul Turismo Enogastronomico” 2022: i trend tra vino, gastronomia e bellezza.
A WineNews il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia: “l’enoturismo ha ancora delle potenzialità inespresse”. Gli ultimi due anni sono stati di grande criticità per l’intero settore turistico, e di conseguenza per l’enoturismo, con le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e la conseguente crisi economica che hanno provocato danni importanti al comparto, facendo al contempo emergere nuove e difficili sfide che tutti gli addetti ai lavori sono stati chiamati ad affrontare. Anche le dinamiche di consumo sono cambiate: oggi il viaggiatore è più esigente, attivo, presta particolare attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità, come emerso dall’edizione 2021 del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico”.
Fonte: WineNews.
L’ambasciatore del vino toscano si racconta in “Sogno americano“.
La vita di un importatore di vini napoletano, Dominic Nocerino, si incrocia con quello di alcune aziende vinicole come Fontodi di Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico, e finisce in un libro, intitolato “Sogno americano”, presentato ieri alla Macelleria Cecchini di Panzano. “Con Dominic – dice Manetti – ci conosciamo dagli anni Settanta, è un ambasciatore del made in Italy, i vini, miei e di altre nostre aziende, sono i suoi vini e li mette nei posti giusti”. 79 anni, nato a Ercolano, Nocerino, a Chicago prima e a New York poi, ha realizzato il sogno americano con Vinifera Imports, 35 aziende nel portafoglio, per metà toscane. Prosegue Manetti: “I nostri prodotti vanno forte, negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante, devono solo migliorare il marketing”. Adesso Nocerino ha un altro sogno, comprare casa e a andare a vivere a Panzano con la moglie Cindy. E un primo passo già lo ha fatto: Dario Cecchini gli ha consegnato il passaporto della “Repubblica gastronomica di Panzano in Chianti”.
Fonte: La Nazione.
Vino: perché la Puglia dovrebbe puntare sul Nero di Troia?
La rivincita del Nero di Troia e degli altri vitigni pugliesi, ingiustamente, definiti minori. Per anni la Puglia del vino è stata associata, a buon diritto, a Primitivo e Negroamaro, lasciando in ombra le altre varietà della regione che oggi, grazie all’impegno e al lavoro di tanti viticoltori illuminati, vivono un vero e proprio rinascimento enologico. Roberto Perrone Capano, alla guida dell’azienda agricola di famiglia Santa Lucia – 14 ettari a conduzione biologica a ovest di Corato, fra le colline della Murgia nord barese e ben 200 anni di storia – ha sempre creduto nelle potenzialità del Nero del Troia. Ma vediamo perché nel futuro dell’enologia pugliese sentiremo sempre di più parlare di questo vitigno a bacca rossa.
Fonte: Agrodolce.
A Firenze rivive il vino di Michelangelo grazie alla prima vigna urbana.
Prevista per il 2025 la prima vendemmia del vino Michelangelo. La vigna urbana, con un migliaio di piante, è situata su un colle che affaccia su Firenze. Le bottiglie verranno per lo più prodotte con uve Sangiovese, ma saranno utilizzate anche varietà autoctone e a rischio estinzione. La tendenza delle vigne urbane conquista anche Firenze. La città del Giglio si arricchisce di uno spazio interamente dedicato alla coltivazione della vite e della produzione del vino. E, probabilmente, non poteva che essere la collina a ridosso dell’affascinante piazzale Michelangelo il luogo designato per la prima vigna urbana di una delle città più belle d’Italia. Non a caso il vino prodotto qui si chiamerà proprio Michelangelo, con le prime bottiglie attese tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Un vino le cui uve godranno di una vista mozzafiato su tutta la città e il suo patrimonio architettonico.
Fonte: Cookist.
STAMPA ESTERA
Le Chatillonnais, nouvel eldorado viticole.
C’est au sud de l’Aube, entre Champagne et Bourgogne, que se lève le discret vignoble du Chätillonnais, sur à peine 250 hectares de terres. Un magnifique terroir. ux pourtours du coquet patelin de Châtillon-surSeine se déploie une région viticole dont on retrouve la trace depuis les écritures carolingiennes, tombée en désuétude dans l’indifférence générale au beau milieu du XX` siècle — laissant Champagne du nord et. Bourgogne du sud croître à l’unisson en réputation. En à peine un demi-siècle, guerres et phylloxéra auront eu raison de sa production de raisins. Pourtant, l’histoire de Châtillon regorge de délicieux récits prêtant aux habitants un coupable penchant sylvestre pour la gueule de bois. Dès le VI` siècle, on s’y mettait déjà, la tirelire en palissandre autour du plus grand tastevin de France, le fameux vase de Vix, impressionnant contenant de 1 100 litres démontrant s’il fallait encore le prouver que le bourguignon d’antan avait le coude léger. Comment expliquer l’injuste désamour pour ce terroir lové entre deux vignobles dont le prix à l’hectare n’a cessé de flamber ? C’est la question que s’est posée Jeanne Piollot (photo), fille des champagnes Courtin et Piollot, lorsqu’elle fait l’acquisition d’une petite parcelle à Molesme, siège de l’abbaye fondée par Robert du même nom, qui sera aussi à l’origine de celle de Cîteaux.
Fonte: Figaro Magazine.
In Corsican reds, a strong sense of place.
Adjacent to Italy but part of France, the rugged island expo itself through its grapes. Wine School. Wine assessment is often depicted as dispassionate evaluation in which wines are judged solely on their sensory characteristics, free of bias or commercial involvement. This is crucial in the professional sphere: In a single sitting, scores of bottles are assessed and scored, affecting the livelihoods of many people in the wine trade and the trust of consumers everywhere. But wine analysis is not a science. Two bottles of the same wine can seem quite different, depending on the context in which they are tasted or consumed. Assuming they are wines that have not been processed to achieve the sort of stability found in soft drinks on grocery shelves, different bottles can vary in surprising ways. This partly depends on the atmosphere, temperature, time of day, company and accompanying foods. But it’s also contingent on the emotions we bring to a wine. Here at Wine School, we are not immune to moods. We don’t claim to be engaged in objective judgments. We acknowledge that wine appeals to us emotionally as well as rationally. We embrace our feelings, but we also try to be acutely aware of how they affect our assessments. I am emotionally attached to Corsican wines. Perhaps that comes from having visited this beautiful, rugged island — adjacent to Italy yet part of France — where I met so many fascinating, proud wine producers. I sensed firsthand the cultural and emotional struggles that come from trying to reconcile the feeling of being both Corsican and French, separate yet one. When I drink good Corsican wines, these feelings come flooding back. This beautiful capacity of wine to express a sense of place and culture is unmatched. I don’t have remotely the same feeling when drinking a bottle of Corsican mineral water, as good as it can be. Naturally, feelings like these are amplified if you have visited the region that makes the wine you are drinking.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 28 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Un business senza confini.
Il valore della produzione pugliese in un anno si aggira sui 395 milioni, secondo Confagricoltura. Primitivo e Negroamaro sono fra i più richiesti Stati Uniti, Corea del Sud e Cina i mercati con gli indici di crescita più alti per i nostri produttori o slogan che campeggiava nel padiglione 11 al Vinitaly era “Puglia wine world”, non a caso. Perché la regione è sì ormai protagonista del settore vinicolo in Italia — con un quarto posto per impatto economico nel 2020 e il secondo nella produzione nell’ultima annata — ma punta ad affermarsi sempre più sui mercati esteri: l’export lo scorso anno è cresciuto dell’8,1 per cento rispetto al precedente. Soprattutto verso lidi lontani: Stati Uniti, Corea del Sud e Cina in particolare. Certo, la guerra in Ucraina e la conseguente contrazione del mercato verso Est hanno inferto un duro colpo. Ma gli imprenditori pugliese del vino non demordono: fanno rete e porteranno i buyer esteri direttamente nelle loro cantine. Basta vedere quello che è accaduto a Vinitaly. Il salone internazionale di Verona è tornato nella prima metà di aprile dopo due anni di stop a causa della pandemia. Al padiglione allestito dalla Regione Puglia in collaborazione con Unioncamere hanno partecipato in rete 110 imprese vitivinicole pugliesi (altre invece hanno esposto in fiera singolarmente) con oltre 10 mila etichette. E hanno attratto migliaia di visitatori con stand, degustazioni nell’enoteca di Puglia, cooking show, conferenze e approfondimenti promossi da associazioni di categoria e consorzi.
Fonte: Repubblica Bari.
Veronafiere, cambio di d.g. in vista.
Grandi movimenti ai vertici di Veronafiere. Il direttore generale, Giovanni Mantovani, sarebbe infatti ormai prossimo all’uscita, pronto a essere sostituito nel ruolo da Flavio Piva, classe 1965, che attualmente è presidente di Banca di Verona Credito Cooperativo e della Fondazione Veneta delle Bcc, ma che soprattutto in passato ha già fatto parte per dieci anni dell’organigramma dell’ente fieristico, lasciando nel 2009 l’incarico di condirettore generale vicario per andare in Cattolica Assicurazioni. Quanto ai futuri incarichi di Mantovani c’è chi scommette che rimarrà nell’orbita di Veronafiere come consulente e chi invece sottolinea il grande lavoro fatto in questi anni nella promozione del settore del vitivinicolo, come testimonia l’ultimo articolo del Corriere Vinicolo (edito da Uiv) che ha celebrato i risultati («numeri da record») dell’ultima edizione di Vinitaly.
Fonte: Italia Oggi.
KylieMinogue sceglie il Gruppo Zonin1821.
In occasione del 200° anniversario, la cantante Kylie Minogue e il suo partner londinese Benchmark Drinks hanno selezionato l’azienda italiana per produrre il Prosecco Rosé, primo in classifica nel Regno Unito. Il prodotto dell’icona musicale è proposto in una bottiglia suggestiva con cuori impressi nel vetro.
Fonte: Italia Oggi.
Bianchi d’annata.
Facciamo il punto sulla situazione: in Italia la produzione predilige i bianchi (58 per cento) da almeno dieci anni La Campania invece punta ancora sui rossi nonostante l’incredibile potenziale ampelografico delle uve bianche Luciano Pignataro Uno spettro si aggira per l’Italia: si tratta dei vini bianchi. Ancora una volta la critica enologica, come un po’ accade per la verità in tutti i settori, sembra andare in una direzione opposta alle tendenze del mercato e il dato incredibile è che la Campania è ancora più in ritardo nonostante parta da condizioni favorevoli. Ma andiamo con ordine. Tra il 2005 e il 2020 si sono invertite nel nostro paese le produzioni di bianchi e di rossi. Quindici anni fa il rapporto era 57 a 43 a favore dei vini prodotti da uve a bacca rossa, quindi anni dopo il rapporto si è rovesciato con 58 a 42 a favore dei bianchi che hanno realizzato il sorpasso nel 2011, ossia più di dieci anni fa. Nonostante questo dato oggettivo, l’attenzione della critica, trasmessa poi anche ai produttori, è che il top wine di una azienda debba essere sempre un rosso ben strutturato.
Fonte: Mattino Napoli.
In vino veritas – L’Aglianico che ci consola dagli affanni.
L’Aglianico ha tanti competitor in Italia, ma ci sono momenti in cui è insostituibile. Come per esempio quando ti siedi dopo una giornata di affanni e ne bevi avidamente un sorso come cantava Ipponatte. Subito il profumo di frutta matura ti conquista, il tannino è diventato bello e la mente si distende. A noi piace l’Aglianico maturo, come questo straordinario 2007 di Martino, la storica azienda del Vulture, appuntamento fisso quando a tavola abbiamo piatti della tradizione. Come le candele Vicidomini condite con il ragù della braciola di capra preparata dalla solida e intramontabile cucina della Pignata a Bracigliano.
Fonte: Mattino Napoli.
In Veronafiere Mantovani lascia il posto a Piva.
Grandi movimenti ai vertici di Veronafiere. II direttore generale, Giovanni Mantovani, sarebbe infatti ormai prossimo all’uscita, pronto a essere sostituito nel ruolo da Flavio Piva, classe 1965, che attualmente è presidente di Banca di Verona Credito Cooperativo e della Fondazione Veneta delle Bcc, ma che soprattutto in passato ha già fatto parte per dieci anni dell’organi dell’ente fieristico, lasciando nel l’incarico di condirettore generale vicario per andare in Cattolica Assicurazioni. Quanto ai futuri incarichi di Mantovani c’è chi scommette che rimarrà nell’orbita di Veronafiere come consulente e chi invece sottolinea il grande lavoro fatto in questi anni nella promozione del settore vitivinicolo, come testimonia l’ultimo articolo del Corriere Vinicolo (edito da Uiv) che ha celebrato i risultati («numeri da record») dell’ultima edizione di Vinitaly.
Fonte: Mf.
L’alleanza vino-cucina che racconta i territori.
A settembre Langhe, Roero e Monferrato ospiteranno la Conferenza mondiale dell’enoturismo Alba diventa Un modello con i produttori Che a Los Angeles portano sia il Barolo die le sue colline Protagonista dell’inarrestabile crescita anche una generazione di Under4O tra filari e cantina. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio “Le colline Unesco vivranno a settembre un’occasione storica” ualità del cibo e qualità dell’informazione. Reputazione di un territorio come quello delle Langhe, diventato meta internazionale per gli amanti dei grandi vini e del tartufo, e reputazione di un grande giornale come La Stampa, intriso dei valori civili che questo stesso territorio ha sempre rappresentato. Sul palco del Teatro Sociale di Alba, che martedì ha ospitato l’evento “C’è più Gusto” organizzato da il Gusto. it, il content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, è andato in scena un parallelismo denso di sfumature, arricchito dalle riflessioni del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, che il 25 aprile ha festeggiato i primi due anni alla guida del giornale.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Se il viaggio parte da vino e menù.
L’enoturismo diventa centrale per lo sviluppo e a settembre Alba sarà la capitale mondiale. La scelta della meta comincia dai piatti simbolo di un territorio Il turista diventa un pellegrino nei luoghi del gusto e tra i filari 1 ministro del Turismo Massimo Garavaglia a settembre scorso, alla Conferenza mondiale dell’Enoturismo organizzata dallo Unwto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo mondiale, si era dato l’obiettivo di dotare l’Italia di un piano per il turismo enogastronomico. Raccontato così non sembra neppure una notizia. L’Italia, il Paese più cercato nel mondo per il suo cibo e il suo vino, è ovviamente protagonista di un piano per il turismo enogastronomico, anzi dovrebbe essere al centro del miglior piano del mondo.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
La vigna va in città e piace ai turisti.
Anche Torino gioca la partita dell’enoturismo con i (ilari storici Ma tutta la provincia cresce sui mercati nazionali e internazionali con I’reisa, Caluso, Carema, Blanchet, Doux d’Henry e Ramié R innovamento, nuovi canali di vendita e racconto del territorio. È vero che in Piemonte sono altre le province dove la diffusione delle aziende vitivinicole è maggiore, ma il Torinese sta conquistando una sua autonomia e autorevolezza. Partendo dai numeri, le aziende agricole a indirizzo vitivinicolo in Piemonte sono circa 33. 781 di cui il 24 a Torino e gli ettari hanno raggiunto quota 45. 420 ma Torino ci si ferma a 1.117 ettari. Per quanto riguarda i consorzi della provincia, uno piccolo ma che sta portando alla scoperta di produzioni molto radicate, è quello del Pinerolese.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Il girl’s day delle donne del vino.
La Camera di commercio della Basilicata e il Soroptimist International d’Italia – Club di Potenza celebrano oggi la prima edizione del Girls’ Day delle donne del vino in Basilicata. La Camera di commercio della Basilicata e il Soroptimist International d’Italia – Club di Potenza, annunciano la prima edizione del Girls’ Day, la giornata di orientamento e formazione che si celebra in tutto il mondo il 28 aprile. Una serie di imprenditrici del vino dei territori del Vulture e di Roccanova ospiteranno giovani donne lucane, di origine o di adozione, che stanno seguendo un percorso di formazione post- diploma di scuola superiore o di laurea, affiancandole in una giornata di vita reale in azienda e offrendo loro l’opportunità di vivere un’esperienza di vita lavorativa. Sarà una giornata dedicata all’orientamento e alla formazione, per favorire le scelte formative e professionali delle ragazze e per far conoscere da vicino la vita in azienda.
Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.
Avanzo di 38,3 milioni per la Fondazione Enpaia.
Avanzo economico di 38,3 milioni di euro, oltre il doppio del risultato dello scorso anno (nel 2020 l’avanzo economico era di 17,6 milioni), la miglior performance economica di sempre. E’ la principale evidenza del bilancio consuntivo 2021 approvato ieri dalla Fondazione Enpaia, l’ente di previdenza degli impiegati agricoli e di periti agrari e agrotecnici. Crescono anche gli iscritti che passano da 38.698 a 39.003, tra i quali 4.757 under30, in aumento di circa il 9,5%. Quasi un iscritto su due (il 48%) è donna, con un aumento rispetto al 2020 di circa il 3%. 11 risultato netto della gestione finanziaria, si attesta al 4,79%, in aumento rispetto al 2020 (3,67%). Il risultato netto della gestione Immobiliare, si attesta al 5,29% (nel 2020 era al 1,66%) beneficiando delle plusvalenze derivanti dal piano di dismissione immobiliare; il risultato netto della gestione patrimoniale nel suo complesso si attesta al 4,88% (nel 2020 era il 3,30%).
Fonte: Italia Oggi.
TrentoDoc – TrentoDoc Bollicine al Grand Hotel il 2 maggio.
Lunedì 2 maggio la grande degustazione di bollicine montane al Grand Hotel. TrentoDoc Bollicine al Grand Hotel i1 2 maggio Spumanti montani in riviera per una grande degustazione di 130 etichette dalle 16 alle 20 aperto al pubblico oltre che agli operatori RIMINI Tutto è pronto per accogliere le bollicine montane di TrentoDoc in riva al mare di Rimini. Cinquanta case spumantistiche associate TentoDoc e oltre 130 etichette in mescita, saranno le protagoniste dell’appuntamento in calendario per lunedì 2 maggio al Grand Hotel di Rimini. Due i format di degustazione previsti Tramite MyTrentodoc gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Cento anni di vini dalle vigne influenzate dal lago.
Cento anni di vini dalle vigne influenzate dal lago Alla scoperta della cantina Selva Capuzza della famiglia Formentini Attenti alla sostenibilità, devono il loro successo agli autoctoni. Selva Capuzza una realtà storica del vino lo è per davvero. Quattro anni fa ha festeggiato cento anni di vendemmie affacciate sulle rive dello splendido Lago di Garda, ma il suo animo è giovane e fresco come quello di un ragazzino che ha voglia di esplorare il mondo. Un vignaiolo vero vive infatti la sua vita in un continuo equilibrio tra tradizione e curiosità. Se ha lavorato bene, sul passato avrà costruito fondamenta solide, mentre sul futuro avrà edificato la sua unicità. La famiglia Formentini con Selva Capuzza ha fatto proprio questo: unire due mondi che potrebbero sembrare tanto distanti e che invece sono separati da un piccolo grappolo d’uva.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Un rosso profondo, dal tocco balsamico e dal sorso succoso.
Tra le Colline Metallifere e il Mar Tirreno, la Maremma si è ritagliata un angolo di bellezza ancora selvaggio e uno straordinario scenario naturale dove convivono tante biodiversità tra la macchia Mediterranea, le pianure coltivate, le colline e le montagne. Un Parco Naturale che si estende per 9.000 ettari da Principina a Mare a Talamone dove la natura e gli animali regalano un territorio da scoprire dove la convivenza è in perfetta simbiosi con il paesaggio e la natura che ci offre La Maremma. Una terra non solo di vigneti ma anche di oliveti e di frutti ancora incontaminati.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Serramazzoni, degustazioni e conferenze sul vitigno ‘Malbo gentile’.
II 7 maggio sarà dedicato a far conoscere questa varietà. Alla scuola Alberghiera ospiti sommelier, imprenditori e mercatini. II 7 maggio farà il suo esordio a Serramazzoni Malbiamoci – Cultura del Malbo gentile, evento culturale organizzato da Pro Loco in collaborazione con la Scuola Alberghiera e di Ristorazione e con la partecipazione di Slow Food Terre del Frignano. La giornata si propone di promuovere e far conoscere un vitigno ancora poco conosciuto e di grande valore, il Malbo gentile, iscritto nel Registro nazionale delle varietà di vite nel 1995 e sulla cui origini ancora oggi molto si discute. II Malbo, con la sua bacca nera, è utilizzato per lo più in taglio per la produzione dei Lambruschi, ed è caratterizzato da un alto valore zuccherino, ma la sua versatilità lo rende ideale da usare in purezza per la produzione sia di vini fermi, sia frizzanti e spumanti, e anche di passiti, ed è spesso impiegato per la produzione di vini dolci.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
CIA: l’Unione Europa acceleri su legge per rafforzare il settore agricolo con svolta genetica.
Sostenere transizione green dei viticoltori, con genome editing in grado di garantire un taglio dei fitofarmaci fino al 70%. Riconoscere il ruolo chiave del vivaismo nella filiera vitivinicola L’Italia è il primo Paese produttore di vino al mondo con 44,5 milioni di ettolitri nel 2021. Insieme a Spagna e Francia, che la seguono sul podio, rappresentano il 45% dei volumi globali, il 79% in Europa. Eppure, il climate change ha procurato al comparto nazionale un calo della produzione anche oltre il 10% rispetto al 2020. Anche i contraccolpi economici e geopolitici della guerra in Ucraina non hanno risparmiato il settore del vino Made in Italy. Ecco perché serve più innovazione e ricerca in ambito vivaistico, ma anche una legge Ue per l’uso delle nuove tecniche di miglioramento genetico, strategiche nel rafforzare un settore che vuole rispettare l’impegno per la sostenibilità preso con il Green Deal Ue, ma anche tutelare la sua crescita e competitività.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Nuovo allarme sul vino «I controlli per la Doc ostacolano la vendemmia».
«Una nuova tempesta burocratica è pronta ad abbattersi sulla filiera vitivinicola», è l’allarme lanciato da Franco Clernentin presidente regionale di Cia – Agricoltori Italiani. «Con un recente Decreto, infatti, l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle politiche agricole (Mipaaf), ha modificato il Piano dei controlli per i vini Doc e Igt. Le principali novità riguardano i controlli in vigneto. Siccome i Disciplinari di produzione attribuiscono grande importanza alla resa di uva per ettaro ai fini della qualità del vino, il Mipaaf chiede un maggiore impegno nella verifica di questo pararnetro attraverso controlli ispettivi durante la maturazione e la raccolta dei grappoli – prosegue preoccupato Clementin -. Qualora, dopo l’applicazione di opportune tolleranze, dovessero emergere valori di resa non compatibili con i Disciplinari, verrebbero imposte azioni correttive fino all’impossibilità di utilizzare la Doc.
Fonte, Gazzettino Friuli.
Degustazioni, musica e passeggiate in vigna per celebrare i 30 anni di Cantine Aperte.
All’edizione in programma il 28-29 maggio parteciperanno 76 aziende della regione. Riflettori su Collio e Colli orientali Degustazioni, musica e passeggiate in vigna per celebrare i 30 anni di Cantine Aperte. Sono 761e aziende agricole aderenti nel weekend del 28 e 29 maggio prossimo a “Cantine Aperte”, manifestazione giunta al trentesimo anno di esistenza. A fare la parte del protagonista sarà la zona tra Collio e Colli Orientali, con una quarantina di attività che accoglieranno i visitatori nelle proprie tenute. In particolare in provincia di Gorizia saranno aperte le aziende Crastin, Casa delle Rose e Pascolo a Dolegna, Polje a Cormons, Castelvecchio a Sagrado, Castello di Rubbia a San Michele, Colmello di Grotta, Tenuta Villanova e Borgo Conventi a Farra, Vidussi e Villa Russiz a Capriva, Marcuzzi, Vogric, Humar e Graunar a San Floriano, Castel San Mauro e Villa Vasi a San Mauro. In provincia di Trieste invece solo un’apertura: Parovel a San Dorligo.
Fonte, Messaggero Veneto.
L’alleanza vino-cucina che racconta i territori.
A settembre Langhe, Roero e Monferrato ospiteranno la Conferenza mondiale dell’enoturismo Alba diventa un modello con i produttori che a Los Angeles portano sia il Barolo chele sue colline Protagonista dell’inarrestabile crescita anche una generazione di Under40 tra filari e cantina. Qualità del cibo e qualità dell’informazione. Reputazione di un territorio come quello delle Langhe, diventato meta internazionale per gli amanti dei grandi vini e del tartufo, e reputazione di un grande giornale come La Stampa, intriso dei valori civili che questo stesso territorio ha sempre rappresentato. Sul palco del Teatro Sociale di Alba, che martedì ha ospitato l’evento “C’è più Gusto” organizzato da ilGusto. it, il content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, è andato in scena un parallelismo denso di sfumature, arricchito dalle riflessioni del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, che il 25 aprile ha festeggiato i primi due anni alla guida del giornale.
Fonte, Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Dolce finale con un tocco di meditazione.
Vino da meditazione» è una definizione ideata da Luigi “Gino” Veronelli per classificare un prodotto che dà il meglio di sé se degustato fuori pasto. Questo in quanto l’abbinamento con qualsiasi cibo può essere complicato e, in ogni caso, non consentirebbe di percepire al meglio le caratteristiche organolettiche e la complessità del vino stesso. Molto spesso si tratta di vini passiti, con gradazione alcolica piuttosto elevata, ma nel gruppo possono anche rientrare vini rossi molto invecchiati in legno. Ai vini passiti e da meditazione il Comune e la Pro loco di Volta Mantovana da ormai diciotto edizioni una rassegna specifica, che quest’anno si terrà dal 30 aprile al 1° maggio. La manifestazione si svolge interamente nel cuore del centro storico del paese, all’interno del castello medievale, a partire dal Palazzo Gonzaga, rifugio estivo della famiglia che dominò su Mantova per più di quattro secoli.
Fonte, Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Vino a tavola per degustare e per sognare.
Il vino è da sempre una componente fondamentale nella ristorazione di alta qualità. Negli anni, però, molti fattori sono cambiati ed è molto importante adeguare la proposta. Lo spiega alla Gazzetta Alberto Santini, vincitore del “Prix au Sommelier 2017” dell’Académie Internationale de la Gastronomie e responsabile della cantina del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, il locale italiano che da più anni può vantare le tre stelle Michelin. «L’abbinamento cibo-vino nei ristoranti va valorizzato per esaltare il sapore di entrambi, agendo di volta in volta per concordanza o contrapposizione – premette Santini -. Pasteggiare al ristorante significa godere di cibo e vino senza altri pensieri. Bisogna quindi lavorare per rendere questa esperienza la migliore possibile, utilizzando, ad esempio, il bicchiere ideale, studiato per quel vitigno. Ed è fondamentale garantire un ottimo servizio e la buona conservazione delle bottiglie».
Fonte, Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Vigne e storia nel «wine trail» in Valcamonica.
C’è fatica e fatica. Alla fine si alzeranno anche i calici ma bisognerà conquistarsi la gioia di un brindisi. Sono tre i percorsi di lunghezza e difficoltà crescenti su cui si articolerà la Valle dei Segni Wine Trail, il trail patrocinato da Regione Lombardia, in programma il prossimo 29-30 autunno tra le montagne della Valle Camonica. «L’idea è nata da un gruppo di 5 amici accomunati dalla passione per la corsa e dalla voglia di fare conoscere le bellezze della valle – spiega Matteo Giorgi del comitato organizzatore-. Valle dei Segni Wine Trail sarà un viaggio tra incisioni rupestri, piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, terrazzamenti, vigneti e cantine».
Fonte, Giornale Milano.
L’alleanza vino-cucina che racconta i territori.
A settembre Langhe, Roero e Monferrato ospiteranno la Conferenza mondiale dell’enoturismo Alba diventa un modello con i produttori che a Los Angeles portano sia il Barolo che le sue colline Protagonista dell’inarrestabile crescita anche una generazione di Under40 tra filari e cantina. Qualità del cibo e qualità dell’informazione. Reputazione di un territorio come quello delle Langhe, diventato meta internazionale per gli amanti dei grandi vini e del tartufo, e reputazione di un grande giornale come La Stampa, intriso dei valori civili che questo stesso territorio ha sempre rappresentato. Sul palco del Teatro Sociale di Alba, che martedì ha ospitato l’evento “C’è più Gusto” organizzato da ilGusto. it, il content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, è andato in scena un parallelismo denso di sfumature, arricchito dalle riflessioni del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, che i125 aprile ha festeggiato i primi due anni alla guida del giornale.
Fonte, Provincia – Pavese I piaceri del Gusto.
La Barbera d’Asti punta in alto I produttori chiedono la “Riserva”.
Oggi si esamina il pacchetto cli proposte presentato dal Consorzio Dopo il Nizza, anche la Barbera d’Asti ambisce alla «Riserva», menzione che connota i vini a più lungo invecchiamento, dal Barolo all’Amarone, dal Chianti al Lagrein. La richiesta è contenuta nelle modifiche al Disciplinare di produzione che il Consorzio di tutela porterà oggi all’assemblea dei soci. L’obiettivo del pacchetto di proposte è ampliare e diversificare l’offerta ai mercati – nazionale e internazionale – con prodotti via via più maturi e identificativi della Docg. Per dare maggiore corposità, pienezza e ricchezza alla struttura del vino si innalzerà di un grammo l’estratto minimo (26 g/1 per Barbera d’Asti e 27 g/1 per la versione Superiore) mentre il grado minimo naturale passerà da 12 a 13% in vol. per la Barbera d’Asti e da 12,5 a 13,5% vol. perla Barbera d’Asti Superiore. La tipologia «Riserva» sarà rivendicabile dopo un invecchiamento minimo di 24 mesi di cui almeno 12 in legno.
Fonte: Stampa Asti.
“Astigiano e Albese territori complementari con l’asse Moscato-Barolo”.
Nell’Astigiano, il turismo di destinazione appartiene ormai al presente; se fino a qualche anno fa, parlare di economia legata al turismo era una chimera, oggi non lo è più e l’enoturismo è la parola d’ordine trainante. Martedì al teatro sociale «Giorgio Busca» di Alba, l’incontro «C’è più Gusto», la giornata dedicata a raccontare il mondo del vino italiano osservato dal territorio e dalla Città che a settembre ospiterà il forum mondiale dell’enoturismo: a prendere parte all’iniziativa coordinata dal direttore di «il Gusto» Luca Ferrua, il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente dell’Atl Luigi Barbero, il direttore de «La Stampa» Massimo Giannini, grandi chef e prestigiosi produttori vinicoli. Tra questi l’astigiano Alberto Chiarlo di Calamandrana. Chiarlo, ha apprezzato Iniziativa? «Sono molto soddisfatto; l’enoturismo è ormai una realtà consolidata, L’Astigiano come viene percepito dai wine lovers? «Sempre meglio direi, lo confermano i numeri delle presenze sempre in crescita e soprattutto l’immagine dell’Astigiano “terra naturale” come destinazione enogastronomica».
Fonte: Stampa Asti.
Francavilla, i vini di 41 giovani vignaioli in degustazione a palazzo Imperiali.
Sono quarantuno giovani produttori provenienti da Basilicata, Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia con oltre 200 etichette. Sono loro ad essersi dato appuntamento a Francavilla Fontana fra un mese esatto: i129 e i130 maggio prossimi per una prima enogastronomica importante. E la prima edizione di «Storie di giovani vignaioli» dedicata ai produttori under 40 del sud Italia. Ad ospitarle, queste affascinanti storie, sarà il Castello Imperiali, luogo deputato ad ospitare i banchi d’assaggio delle 41 cantine, i laboratori monotematici sui vini autoctoni del Sud e l’interessante convegno dal titolo «I giovani vignaioli e le sfide dei mercati». «Una due giorni di questa prima edizione che trasporteranno il pubblico in un viaggio intorno alle eccellenze enologiche nate con passione dai giovani produttori provenienti dall’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – fanno sapere i promotori dell’iniziativa.
Fonte: Gazzetta del Salento.
Intervista a Vito Cecere – “Benissimo i rosati e le nuove bollitine”.
Vito Cecere è il presidente regionale dell’Associazione italiana sommelier (Ais). “Qui sei bottiglie nella top 100”. Una supremazia delle bollicine. E ora si fanno strada anche quelle pugliesi, soprattutto con il metodo Martinotti. Sono le tendenze dell’estate da bere in Puglia, dove accanto al tridente — Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro — continuano a volare i rosati. A raccontare le novità e le rivelazioni è Vito Cecere (nella foto), sommelier dal 1992 e presidente dell’Ais Puglia da vent’anni. Presidente Cecere, com’è andata l’annata 2021 in Puglia? «Bisogna attendere, ma per i bianchi e i rosati che abbiamo già sentito e che stanno uscendo adesso è un buon risultato. Si presume che anche il resto sarà eccellente.
Fonte: Repubblica Bari.
Le strade dei calici e dei sapori.
Consigli e itinerari per le degustazioni E ritornano i grandi appuntamenti. Apollonio (Movimento turismo del vino): “Adesso ci stiamo giocando anche la carta della qualità” “La vicinanza al mare ci consente di ottenere una mineralità che tutti ci invidiano”. II vino in Puglia sta ritrovando l’orgoglio. I tempi delle uve coltivate nella regione per fare più belli, buoni e colorati i vini altrui sono finiti, o quasi, e se fino a vent’anni fa in Puglia si imbottigliava il 13 per cento della produzione, ora si arriva al 40. Non è ancora la metà della fetta, ma ci si sta lavorando per arrivarci: «Questi numeri indicano che qui la qualità è importante — dice Massimiliano Apollonio, presidente del Movimento turismo del vino Puglia — e lo dimostrano anche le aziende che investono qui».
Fonte: Repubblica Bari.
Intervista a Marzia Varvaglione – “Noi, ambasciatori di storia e bellezza”.
Marzia Varvaglione, 33 anni, segue i clienti stranieri dell’azienda di famiglia a Leporano. “Molti giovani come me sono tornati dall’estero con la voglia di far bene e promuovere la Puglia nel mondo”. Il profumo del mosto che inebria e s’innerva per sempre nei suoi ricordi di bambina, e poi giocare a nascondino dietro una montagna di raspi di uva che sembra infinita. Le memorie d’infanzia di Marzia Varvaglione sono legate a doppio filo all’azienda vinicola di famiglia, la Varvaglione 1921 di Leporano. Un secolo e un anno l’azienda, classe 1989 lei, portatrice di una giovane storia che anche crescendo ha seguito il profilo amato di una bottiglia di vin o. Marzia Varvaglione, una giovane donna del vino. «Sì, perché “signora del vino” ancora non me lo merito.
Fonte: Repubblica Bari.
Il miracolo del Primitivo per amore.
Una talentuosa enologa australiana, il suo compagno pugliese e i loro vini Morella che girano il mondo. Prendi un contadino pensante e visionario. Orgogliosamente pugliese. E fallo innamorare di un’enologa australiana, con gli occhi curiosi dell’altra parte del mondo. Il risultato sono campagne tornate splendenti, alberi vecchi quasi cento anni eppure belli come fossero ragazze al primo ballo. E soprattutto dei vini che sono un po’ la sintesi di questo amore: 30mila bottiglie che girano per il mondo, apprezzate sulle migliori tavole dagli Stati Uniti a Shangai pur restando con i piedi saldamente ancorati alla Puglia, alla terra fra Taranto, Brindisi e Lecce, la terra santa e rossa di Manduria.
Fonte: Repubblica Bari.
Cresce l’attesa per la 21esima Anteprima Vini Al Real Collegio due giorni coi Cru più famosi della Costa Toscana. Tante degustazioni.
Cresce l’attesa per la 2lesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la manifestazione che porta a Lucca, al Real Collegio, 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, dalle 11 alle 19, i più interessanti vini della province toscane che si affacciano sul mare si danno appuntamento a Lucca in un fine settimana intenso e coinvolgente. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. II Real Collegio ospiterà i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette. Un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende.
Fonte: Nazione Lucca.
Alla scoperta del Brunello, il progetto brilla a Lisbona.
L’azienda Ett è l’unica italiana ammessa a partecipare alla Xr International Conference. Al, Big Data, loT, 5G, Robot and Digital Twin, XR innovation, Realtà Virtuale e Aumentata sono i temi dell’evento clou del mondo delle tecnologie immersive, ovvero la XR International Conference che si terrà a Lisbona fino al 29 aprile e dove, sola azienda italiana ammessa, parteciperà Ett, l’industria digitale e creativa di Genova, dove sorge l’headquarter, che ha fatto dell’immersività una delle variabili essenziali della propria mission. Il progetto, grazie al quale Ett ha superato la selezione, è’II Tempio del Brunello – Viaggi virtuali per valorizzare un prodotto unico e il suo territorio: il Brunello di Montalcino’. Un viaggio virtuale, emozionale ad elevato standard innovativo, alla scoperta di uno dei più famosi vini al mondo.
Fonte: Nazione Siena.
Allegrini, vignaiolo innovatore Oggi il mondo del vino lo saluta.
Parcheggi agli ex campi da calcio e traffico bloccato davanti alla chiesa dove sarà celebrata la funzione Allegrini, vignaiolo innovatore Oggi il mondo del vino lo saluta Per il funerale attese centinaia di persone. Altoparlanti e posti a sedere anche in piazza Zivelonghi: «Burbero dal cuore d’oro. Sempre generoso e disponibile per il suo paese» •• Un imprenditore visionario, un vignaiolo appassionato, un promotore del calcio e fondatore di società sportive, un amico prezioso e un compagno di allegre passeggiate. Un uomo brillante, diretto, curioso. Di poche parole, ma argute. Un uomo di campagna, perché della campagna aveva genuinità e schiettezza, ma in contatto diretto con mezzo mondo per le doti professionali e umane. Fumane e la Valpolicella si preparano a porgere l’ultimo, commosso saluto a Franco Allegrini, morto sabato a 65 anni nella sua casa in paese. Era un enologo e un innovatore, nelle tecniche di vinificazione come nelle forme di allevamento della vite. Era alla guida della storica azienda vitivinicola di famiglia insieme alla sorella Marilisa e alla nipote Silvia, subentrata al padre Walter dopo la scomparsa nei 2003. La cerimonia Il funerale di Franco Allegrini viene celebrato oggi, 28 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Fumane, dal parroco don Emanuele Novelli e da monsignor Gino Zampieri, direttore della Caritas Diocesana.
Fonte: Arena.
«Chiaretto di Bardolino» Il battesimo all’anteprima.
All’istituto Tusini cento etichette e trenta espositori. Presente la stampa estera «Chiaretto di Bardolino» Il battesimo all’anteprima Domenica il salone ricco di novità e con la nuova denominazione Cristoforetti: «Nel 2022 già registrato un più 18 per cento delle vendite» Stefano Joppi Si respira a pieni polmoni l’aria della ripartenza nel territorio gardesano. Sulle ali del tutto esaurito registrato nel periodo pasquale prende il volo, domenica, dalle 10 alle 18, all’istituto Tusini di Bardolino, «L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino». L’evento si svolgerà per la prima volta nel Comune gardesano. Ma ciò che più conta è che ritorna in presenza dopo lo stop di due anni per la pandemia da covid-19.
Fonte: Arena.
Le bollitine da medaglia «Legame con il territorio».
Nei primi mesi del 2022 arrivano ottimi risultati anche dai concorsi enologici per Col Vetoraz. Nuovi riconoscimenti internazionali sono stati ottenuti in Cina e Francia, uno dei nuovi mercati verso i quali l’azienda di Valdobbiadene sta iniziando ad affacciarsi con successo. Premiato l’impegno costante e la coerenza di Col Vetoraz dimostrata negli anni verso una filosofia di lavoro che mette al primo posto il forte legame identitario con la propria terra, il Valdobbiadene Docg. Il Concours International de Lyon, competizione di grande prestigio che ogni anno seleziona i migliori prodotti mondiali tra vini, distillati, birra e food, ha assegnato una medaglia d’oro al Valdobbiadene Docg Cuvée 5 Extra Brut e una d’argento al Valdobbiadene Docg Brut.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Protocollo vitivinicolo: glera resistente nella terra della Docg.
Protocollo viticolo 2022 firmato dal Consorzio del Conegliano Valdobbiadene: a giugno i primi impianti di Glera resistente nel territorio della Docg, inserito un nuovo capitolo dedicato alla tutela del suolo per proteggere insetti e microrganismi. «Giocherà un ruolo decisivo per arginare il global warming» spiegano gli esperti. Anche quest’anno il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg presenta la nuova edizione del Protocollo Viticolo. Il documento è sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio di Tutela e distribuito ai soci per promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo passaggio. Tra le novità di quest’anno una riguarda un intero capitolo destinato alla tutela del suolo e dei microorganismi.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Federico Capraro – «Segnali di ripartenza ma esultiamo troppo L’ospitalità della Marca investa più su sé stessa».
L’analisi di Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio «Sappiamo su cosa puntare, riconvertiamoci dal segmento business» «Segnali di ripartenza ma non esultiamo troppo L’ospitalità della Marca investa più su sé stessa» Fabio Poloni Segnali di ripresa ottimi, confortanti, ma andiamoci piano coi trionfalismi: c’è ancora da lavorare sulla promozione — per camminare sempre di più sulle nostre gambe, e non brillare solo di Venezia riflessa — e sulla riconversione verso un turismo più di piacere e meno d’affari. Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio Treviso, analizza il momento del comparto turistico alla luce della buona notizia della piena ripresa dell’attività dell’aeroporto Canova, con la cassa integrazione per i dipendenti archiviata in anticipo. Capraro, com’è il termometro?
Fonte: Tribuna Treviso.
L’Opa del Prosecco in terra del Chianti Pizzolato si espande.
L’azienda vinicola trevigiana ha acquisito una tenuta in colle Val d’Elsa in Toscana Saranno prodotti vini rossi e anche olio biologico. Shopping in terra toscana per la Cantina Pizzolato di Villorba: pronto a partire il progetto “Casale III”. L’azienda vitivinicola trevigiana, forte di un importante posizionamento tra i big del vino biologico (otto miloni di bottiglie certificate esportate in oltre 30 Paesi) ha annunciato l’acquisizione di una tenuta in Toscana, in Colle Val d’Elsa, che sarà dedicata alla produzione di Chianti e olio bio. L’operazione ha coinvolto la società Settimo Pizzolato Holding, che ha chiuso l’affare con i precedenti proprietari. In Val d’Elsa, in provincia di Siena, la famiglia Borella aveva avviato un’attività enologica nel segno del biologico fin dagli anni Settanta. Per Pizzolato è un salto importante: dal Glera, vitigno L’Opa del Prosecco in terra del Chianti Pizzolato si espande a bacca bianca che la fa da padrone nella “Prosecco land”, si passa al Sangiovese simbolo di un’altra, nobilissima, tradizione.
Fonte: Tribuna Treviso.
Prosecco Docg, cresce il biodistretto nuovo elenco di prodotti sconsigliati.
Bollino rosso del Consorzio di tutela agli anti-botritici, fitofarmaci che combattono alcuni funghi II direttore Diego Tomasi: «Qualità del suolo e sostenibilità ambientale valorizzano la produzione». Lotta dura, senza paura, ai prodotti fitosanitari. E crescita del biodistretto. Non lo prevede qualche esternazione, ma il Protocollo viticolo del Consorzio Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg, edizione 2022. Poche chiacchiere, dunque, e tanti fatti (ricordando che lo stop del glifosate è già in atto da anni). Ebbene, nella nuova edizione è stato inserito un capitolo dedicato all’importanza del suolo e della sua tutela.
Fonte: Tribuna Treviso.
I vip e un maxicartellone per le colline Unesco.
Le colline Unesco e del Prosecco continuano a tenere banco. Domani alle 14 in via Liberazione a San Vendemiano sarà presentato un maxi cartellone da 20 metri per 8 che pubblicizza la porta delle colline Unesco. Intanto, nei giorni scorsi, l’attrice Debora Caprioglio è stata ospite al ristorante “Al Cartizze da Bepi Boret” di Valdobbladene.
Fonte: Tribuna Treviso.
Viaggio all’Osteria La Tana di Asiago per gustare i piatti della tradizione.
Il punto di arrivo è la Casa Rossa, in località Kaberlaba, posto privilegiato per l’ampia vista panoramica su Asiago e l’Altopiano che si ammirano gustando l’aperitivo ai tavoli dell’Osteria La Tana. L’ambiente è semplice, rustico ed informale, arredato in stile tipicamente montano, ma caldo dove si percepisce la passione e la cura per la buona cucina che fa parte del dna di Alessandro Dal Degan, chef stellato Michelin. Ecco perché l’Osteria è cresciuta di tono e di occasioni prelibate: se prima serviva assaggi, ora si presenta come ristorante completo con buoni piatti in menù, tutti ispirati alle ricette storiche della tradizione dell’Altopiano e del Veneto. Naturalmente, realizzate e imbandite al meglio.
Fonte: Voce di Rovigo.
Frode nella vendita del vino: bloccati 740mila euro di beni alla cantina.
Canneto Pavese, conseguenza delle condotte dei titolari arrestati nel 2020. Dopo lo stop del Riesame ora il provvedimento è esecutivo. Un sequestro “bis”. E’ infatti la seconda volta che vengono posti sotto sequestro preventivo gli stessi 740mila euro, prima agli indagati, con provvedimento poi annullato dal ricorso al Riesame, ora alla società cooperativa. Si tratta infatti della vicenda scoppiata all’alba del 22 gennaio 2020 (operazione “Dioniso“) con i 5 arresti (ai domiciliari), tra cui l’allora presidente della Cantina sociale di Canneto, insieme alla vice, a due enologi e a un mediatore. Nei confronti dei tre principali indagati (il presidente, la vice e il mediatore), ora in stato di libertà, il 23 novembre dello scorso anno la Guardia di finanza di Voghera e i carabinieri di Stradella avevano dato esecuzione al provvedimento del Gip Luigi Riganti, che accogliendo la richiesta della Procura aveva disposto il sequestro preventivo di 8 immobili, conti correnti e altri beni, per un valore complessivo di 740.184,86 euro.
Fonte: Il Giorno.
Alla Cantina Hic et Nunc di Vignale Monferrato l’esposizione itinerante “Arte in Cantina”.
Sarà inaugurata sabato 30 aprile alle ore 16,00 la prima esposizione del progetto “Arte in Cantina”, curato dall’Associazione Echorama. “Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino.
Nell’interpretazione libera degli artisti partecipanti, bottiglie da vino vuote, destinate a diventare materiale di scarto, si trasformano invece in inusuali opere d’arte, riutilizzate come se fossero una “tela”, un supporto per tecniche pittoriche, grafiche e scultoree, o come ispirazione di forme. Ne nasce un’esposizione di pezzi artistici particolari, che nel corso del 2022 sarà ospitata nelle cantine e nelle sale degustazione di alcune aziende vitivinicole del Monferrato, diventando un veicolo di promozione per l’arte e per il territorio e le sue eccellenze, a proprio agio anche fuori dai luoghi canonici in cui di solito si possono vivere mostre ed esposizioni artistiche.nel settore in Sicilia.
Fonte: Monferrato Web TV.
Al via il progetto DAE di Villa Spinosa, cantina cardioprotetta.
Il progetto “AL VINO STIAMO A CUORE” è un’iniziativa nata dall’idea di Villa Spinosa di attivare una postazione DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno), lo strumento salvavita fondamentale per agire in caso di arresto cardiaco, consentendo così un pronto intervento tramite uno strumento accessibile, 24 ore su 24, all’interno del Borgo di Jago, sede della cantina e dell’agriturismo. “Il progetto nasce dalla mia profonda convinzione che le imprese abbiano non solo il dovere di svolgere al meglio il loro lavoro quotidiano, ma debbano anche nel loro agire avere sensibilità e riconoscenza verso il territorio e la comunità nella quale esse operano” afferma Enrico Cascella Spinosa, che guida Villa Spinosa. “Nella nostra azienda vinicola all’interno del Borgo di Jago con l’acquisto e l’installazione del DAE questa idea si concretizza.
Fonte: TgVerona – Telenuovo.
Vino: Rosso Morellino, Scansano celebra simbolo Maremma.
Torna in presenza Rosso Morellino, appuntamento promosso dal Consorzio di tutela del Morellino di Scansano, vino simbolo della Maremma Toscana: il 9 maggio la manifestazione si svolgerà a Scasano (Grosseto) nel teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Oltre 40 i produttori presenti che insieme al Consorzio incontreranno operatori del settore, stampa specializzata e winelover per far assaggiare le ultime annate di Morellino di Scansano e raccontare i progetti e le attività future del distretto produttivo. L’evento è gratuito e aperto a operatori del settore e appassionati (per partecipare necessario richiedere l’accredito sul sito www.consorziomorellino.it).
Fonte: Ansa.
Se il vino cambia sapore ascoltando la musica di Mozart.
L’insospettabile effetto di jazz, classica, vento, onde sonore. Beppe Vessicchio garantisce: “Esponendo un calice a dei suoni per 15 minuti c’è indubbiamente un’evoluzione”.
Fonte: La Repubblica.
Frodi in etichetta da vino a salumi, maxi operazione Cc.
Violazioni per rintracciabilità, etichettatura, evocazione di prodotti Dop e Igp che hanno condotto al sequestro di 9 tonnellate di carni, salumi, dolci e formaggi, di oltre 2 mila litri di aceto e 300 litri di vino, per un valore di mercato di 127 mila euro. E’ l’operazione ‘Crespuscolo’ condotta dai Rac, Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare nell’ambito dei controlli finalizzati alla sicurezza della filiera agroalimentare. Di fatto hanno ispezionato 30 attività del comparto sull’intero territorio nazionale, riscontrando 25 illeciti amministrativi e 6 penali, con la contestazione di 65 mila euro di sanzioni amministrative.
Fonte: Ansa.
Caro energia e guerra: il vetro delle bottiglie di vino costerà di più.
Complice la crisi globale e l’aumento dei costi energetici, è allarme vetro (ma non solo) per le industrie vitivinicole italiane. A dirlo, anche in occasione del recente Vinitaly, sono state tutte le più importanti associazioni di settore (Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative), sottolineando i rischi per gli approvvigionamenti di materie prime che l’intero comparto dovrà affrontare nel corso del 2022. L’industria del vetro in particolare, in particolare, appare tra le più colpite dell’intera filiera. Non solo, infatti, ha dovuto fronteggiare con maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) il boom della domanda di bottiglie di vino tra 2016 e 2021, ma ha anche dovuto porre un freno agli effetti dell’aumento dei costi dell’energia (soprattutto il gas per far funzionare i forni) attraverso un ritocco al rialzo dei listini.
Fonte: Mixer Planet.
Il vino in miniatura di Vinovae
Il futuro del vino passa dal campioncino: è l’idea innovativa di Vinovae, che con le sue Vinotte potrebbe rivoluzionare il mercato enologico. Niente più casse pesanti e intere cantine da portarsi alle fiere, niente più bottiglie sprecate: Vinovae è pronta a rivoluzionare il mondo delle degustazioni di vino con l’invenzione delle Vinotte, piccole bottigliette di assaggio da 2, 4 o 5 cl riciclabili al 100% dedicate ai professionisti del vino e degli alcolici.
Fonte: Tgcom24 – Mediaset Infinity.
Come cambiano i consumi di vino.
La pandemia ha modificato i consumi dei vini in Italia. Nel 2021 le donne hanno superato numericamente gli uomini arrivando alla quota del 55 % di consumi regolari. Nel 2020 questa percentuale era attestata al 49 %. La categoria femminile piu’ attiva e coinvolta è quella delle Millennials ossia ragazze e donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Spendono più dei maschi, hanno gusti differenti e decidono in autonomia quali vini comperare. Si è fermata la tendenza a consumare meno vino, che dal 1993 in poi aveva assunto una preoccupante deriva. La percentuale di giovani che bevono vino è salita mentre è diminuita la porzione di coloro che ne bevono più di mezzo litro al giorno.
Fonte: EGnews.it.
Oiv: nel 2021 consumi globali di vino a 236 milioni di ettolitri. L’export vale 34 miliardi di euro.
Nell’analisi WineNews del report “State of the World Vine and Wine Sector 2021” tutti i numeri del vino, dalla produzione alle superfici vitate. Nel 2021 la produzione globale di vino ha toccato i 260 milioni di ettolitri, mentre la superficie vitata complessiva si è attestata sui 7,1 milioni di ettari, i consumi globali hanno invece raggiunto i 236 milioni di ettolitri e le esportazioni complessive sono cresciute a 111,6 milioni di ettolitri, per un giro d’affari di 34,3 miliardi di euro. Ecco gli atout emersi dall’analisi WineNews sul report “State of the World Vine and Wine Sector 2021”, presentato oggi dall’Oiv – Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, guidata dal Professore Luigi Moio.
Fonte: WineNews.
La Terracotta e il Vino 2022.
La Terracotta e il Vino 2022, la più importante manifestazione al mondo dedicata ai vini in anfora, torna il 4 e 5 giugno nella magnifica location della Certosa di Firenze. L’evento è organizzato dall’omonima Associazione culturale La Terracotta e il Vino ed ha come principale sponsor la fornace del cotto, Artenova Terrecotte di Andrea e Leonardo Parisi, che ha sede a Impruneta (Firenze-Toscana). Sessanta gli espositori italiani e stranieri che nella due giorni di degustazioni presenteranno i loro vini affinati in anfore di terracotta. Un parterre di espositori molto ampliato rispetto all’ultima edizione grazie a una location, la Certosa di Firenze, che oltre a essere un sito unico per la sua ricchezza di storia e arte, offre ambienti spaziosi ed accoglienti. Nonostante la migliore fruibilità degli spazi, massima sarà l’attenzione degli organizzatori per garantire la sicurezza di espositori e visitatori.
Fonte: Corriere del Vino.
STAMPA ESTERA
Le champion italien des bouchons sans liège convoite le marché du cognac.
Guala Closures veut conquérir les groupes spiritueux haut de gamme en France et tout particulièrement les grandes maisons de cognac. Le groupe italien, qui détient une usine en Indre-et-Loire, est en guète d’acquisitions. Gabriele Del Torchio, le PDG du leader mondial des « solutions de bouchage e du vin et des spiritueux, a rais la barre très haut Guala Closures a entrepris de conquérir les plus grands acteurs de l’industrie du cognac et du whisky (Hennessy, Martell…) en leur offrandes bouchons en aluminium, en plastique, en bois ou en matières synthétiques pour leursprécieux0acons. Ledirigeant milanais croit moins dans les possibilités de dételoppement dans le secteur des grands vins rouges. «Quecesatt en France orren Italie, ce marché reste attaché au flège explique Gabriele Del Torcha. Quoi qu’il en soit « le développement du haut de gamme est une de rias priorités, et le secteur des spiritueux s’y pré e », affirme-t IL Riche de ses 6 centres de HtieD dans le monde et d’un nombre impressionnantde brevets (170), le groupe italien a mis au point une gamme sécurité e, dont le dernier né est un bouchon numérique rendu inviolable «gniced une antenne intérieure pour éviter la contrefaçon », Une avancée pour certains marchés comme la Chine, oli les grands acteurs des spiritueux sont amenés à collecter leurs bouteilles vides afin d’éviter les re-remplissages illicites. Technologie digitale Guala Closures compte déjà les plus gros acteurs de l’industrie des vins et spiritueux parmi ses clients: Diageo, Pernod Ricard, LVMH (propriétaire des « Ethos e), Beam Suntory, Constellations Brands, Bacardi, Brown Forman, Treasury Wines… Mais il ne souhaite pas en rester là. Créé en 1954, le groupe a réalisé un chiffre d’affaires de 660 millions d’euros en 2021, en hausse de 15 % par rapport à un exercice précédent marqué par le Cavad, et de 8 % per rapporta 2019.
Fonte: Echos.
Rebond des ventes mondiales devin.
Le commerce international du vin s’est relancé en 2021. Après une année 2020 perturbée par le Covld-19, les exportations ont atteint «un plus haut niveau historique 4, a indiqué l’Organisation internationale du vin (01V). Levée des restrictions, fin des taxes Trump sur une partie des vins europeens et retour des festivités l’expliquent en bonne partie. L’exportation a bondi de 4 % en volume et de 16 % en valeur. n Jamais encore on n’osant connu de telles cratssances », a indiqué Pau Roca, directeur générai. Les ventes de vins ettervescents ont connu une très forte embellie i +22 %en vo hune et+30 %en valeur. Le vin en vrac, lui, a perdu en valeur (-5 96). Ce sont les vins français qui ont vu leurs prix le plus augmenter (+27 96). contre +10% pour les vins espagnols et +13% pour les Italiens. Dans ce décor. le volume global de vins exportés a battu son record avec 111.6 millions d’hectolitres (+4 %), Espagne en tète. Cette dernière a poursuivi sa dynamique de croissance de la dernière décennie et dépasse son niveau pré-pendémiede2019. Regain de la consommation Rebond des ventes mondiales devin • La levée des restrictions sanitaires, l’effacement des taxes américaines et le retour des festivités expliquent en partie l’embellie des exportations. • Les Français battent des records de prix. La consommation a augmenté de 1% après trois années consécutives de baisse. Les Américains sont devenus les plus gros consommateurs de la planète depuis 2018, devant la France et l’Italie.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.