Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 27 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Intervista ad Andrea Tacconi – «Mio padre Stefano Tacconi è una roccia, so che ce la farà Tutto il mondo mi chiama».
Il figlio dell’ex portiere della Juve: dopo l’emorragia è stazionario L’ intervista di Riccardo Bruno 95 In famiglia E sempre presente con me e i miei fratelli, ha fatto l’alberghiero ed è un grande cuoco Come sta suo padre? «E in coma farmacologico. Dopo l’emorragia cerebrale ha subito un intervento che è andato bene. Ora bisogna aspettare, vedere come reagisce il fisico. I medici dicono che c’è stato un leggero miglioramento, ma sono cose lunghe. La cosa che mi dà speranza è che l’ho visto colorito in faccia, ha mosso un po’ gli occhi e gli arti. Lui fisicamente è una roccia». Ha ragione Andrea, 24 anni, i] figlio maggiore di Stefano Tacconi, 65 anni il prossimo 2 maggio, portiere della Juventus e della Nazionale di grande temperamento e vigore atletico. Un guerriero, questa volta impegnato nella sua partita più difficile. I primari di Neurochirurgia e di Terapia Intensiva dell’ospedale di Alessandria dov’è ricoverato, dopo gli esiti dell’ultima Tac, incoraggiano cautamente la speranza: «La situazione è ancora stazionaria.
Fonte: Corriere della Sera.
Il Consorzio di Tutela Vini Collio….
David Buzzinelli è stato confermato presidente mentre i due vice sono Paolo Corso e Luca Raccaro. Fanno parte del cda anche Martin Figelj, Saña Radikon, Pietro Bertè, Tereza Heber, Andrea Drius, Matteo Livon, Elija Muzic, Michele Tomba, Alessandro Pascolo, Fabjan Horsi.
Fonte: Italia Oggi.
Wokenwine, la nuova piattaforma wine….
+ Nft dedicata ai vini, ha annunciato la sua ambizione a diventare la prima community mondiale di wine lovers a fare trading in un ecosistema equo, trasparente ed etico. Ogni bottiglia registrata sulla piattaforma?. avrà la sua identità unica, coniando un Nft; attraverso la blockchain sarà garantita la tracciabilità del vino. II Domaine du Comte Liger-Berlair a Vosne Romanée, in Borgogna, ha già annunciato l’intenzione di vendere l’intera produzione dell’annata 2020 tramite Nft sulla piattaforma Wokenwine. Questa sarà lanciata a giugno.
Fonte: Italia Oggi.
Federdoc aderisce alla Fondazione Symbola….
E ai suoi valori: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. «La collaborazione porta il mondo della produzione dei vini a denominazione d’origine nell’universo di una realtà, quella di Symbola, che tutela la qualità del Made in Italy con visione lungimirante e rigorosamente applicata ai principi di sostenibilità ambientale e green economy», ha sottolineato Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc.
Fonte: Italia Oggi.
A spiccare è l’Emilia Igt Zu vanificata e affinata in solo acciaio.
Fra i classici va segnalato di certo il Doc Donna Luigia senza dimenticare Una, che nasce da unico vigneto e sta in barrique 13 mesi Fra i vini dell’azienda piacentina partiamo dall’Olubra, spiazzante Marsanne (più un 10% di Malvasia di Candia). Attacco al naso di Marimo, cedro, pesca bianca, bella iodatura finale. Succoso e persistente alla bocca. Passiamo a uno dei classici di casa, il Colli Piacentini Doc Donna Luigia, Malvasia in purezza Una panoramica dell’azienda vitivinicola piacentina? prodotto fin dal 1999 con “formula” di grandissimo lignaggio enologico. Naso di acqua di rose, albicocca e litchi, con uscita di salvia fresca. Salato e persistente alla bocca. Passiamo al Colli Piacentini Doc Una, Malvasia prodotto miracoloso di un unico vigneto vinificato e affinato in barrique per 13 mesi.
Fonte: Italia Oggi.
«Il cerchio rosso»….
«II cerchio rosso» è un progetto dell’azienda Ronchi Ro’ di Dolegna del Collio (Go), un’idea con la quale la cantina, che è anche agriturismo, vuol portare tutte le etichette del Collio Doc in de- 7gustazione presso la struttura. Si tratta di una sorta di hub territoriale con 700 bottiglie per 130 aziende che a rotazione saranno sia in carta al ristorante sia in assaggio. Inoltre, Ronchi Ro’ ha pensato ad una iniziativa di comunicazione e sviluppo del territorio proprio attraverso i vini del Collio anche con visite in azienda e link diretto con i produttori.
Fonte: Italia Oggi.
Frescobaldi si espande….
Nella zona della denominazione Bolgheri. Già presente con Masseto e Ornellaia, il gruppo ha recentemente acquistato, con un un investimento di circa 9 milioni di euro, podere Arundineto alla famiglia Cristini-Corsi. Si tratta di circa 12 ettari di terreno, 10 dei quali iscritti alla Doc Bolgheri e una produzione di quasi 40mila bottiglie. La nuova realtà si aggiunge ai 120 ettari delle altre due tenute e a una produzione di oltre 1 milione di bottiglie l’anno.
Fonte: Italia Oggi.
Il vino è ancorato agli States.
Sace sull’export potenziale in tempo di guerra . Germania 2° mercato. Finlandia di nicchia Il vino è ancorato agli States Usa mercato rifugio. Ma Cina e Giappone sono il futuro. Gli effetti della guerra in Ucraina impattano sui mercati. Gli sbocchi storici sono in crescita, con gli Usa destinazione con ancora forte potenziale, Cina e Giappone le nuove nicchie. È quanto emerge dal «Focus On – Vino: quando il Made in Italy fa la differenza», un’analisi sull’export del settore realizzata dall’Ufficio Studi di Sace. Il vino vale un quarto dell’export dell’agroalimentare e le vendite sono continuate a crescere anche nel 2021, +12,4% per un valore di 7,3 mld di euro. L’Italia è fra i primi paesi esportatori, sia in volume che in valore. Dal report si confermano mercati dai consumi in crescita sia gli Stati Uniti, che continua a essere il primo mercato di destinazione dei vini italiani, sia aree come la Cina e il Giappone, dove il valore delle vendite del vino italiano è già rilevante, ma il presidio non è al pieno delle potenzialità. Spiccano poi sbocchi «minori», nicchie, ma di buone opportunità come Norvegia, Finlandia, Messico e Repubblica Ceca.
Fonte: Italia Oggi.
Vini naturali, Flor. espande il business.
Far conoscere e promuovere i vini naturali. È quanto si propone Flor., enoteche a Milano, Genova e Verona e un sito internet (www.florwine.com) per il delivery nelle tre città, ma anche in tutto il resto del mondo, progetto che nasce nel 2019 da un’idea di Giuseppe Rizzo e Federico Fiori. Nella parte di ecommerce sono presenti oltre 1.200 etichette, informazioni, news e video-schede prodotto e entro la fine dell’anno saranno più di 2mila le referenze. «Florwine.com non rappresenta uno spin-off, ma al contrario, e-commerce, bottiglierie e bistrot viaggeranno di pari passo con prezzi allineati tra online e offline, proponendo una versione phygital dell’enoteca. Per ora offriamo solo referenze enoiche naturali, tuttavia non escludiamo in futuro di presentare sulla piattaforma una selezione food, coinvolgendo piccoli produttori locali e dando visibilità a eccellenze enogastronomiche a km zero», afferma Giuseppe Rizzo.
Fonte: Italia Oggi.
Sodalizio a cinque per il vino senza chimica.
Si chiama «Vino senza chimica aggiunta» ed è un protocollo dell’Università di Pisa che coinvolge cinque cantine toscane, Fattoria de’ Barbi (Montalcino), Casa Di Monte (Montespertoli), Conte Guicciardini (Montespertoli), Fattoria San Michele a Torri (Scandicci) e Fattorie Giannozzi (Barberino Tavarnelle). 11 progetto di ricerca, iniziato nel 2013, esclude l’uso dell’anidride solforosa e l’aggiunta di ogni prodotto chimico. «Per il Senza Solfiti abbiamo scelto di usare la tecnica enologica più evoluta, ma solo quella fisica», spiega uno dei produttori, Stefano Cinelli Colombini, della Fattoria dei Barbi di Montalcino. L’obiettivo della ricerca è produrre un vino con «sola tecnologia aggiunta», ma anche in grado di durare nel tempo. Per il Senza Solfiti della Fattoria de’ Barbi vengono impiegati solo prodotti ammessi dai protocolli bio; ogni lavorazione viene fatta in atmosfera di CO2, poi il vino viene lasciato evolvere in assenza di ossigeno.
Fonte: Italia Oggi.
A Bordeaux 131 Chateaux in quotazione.
Nuove funzionalità per Vindome, l’app dedicata all’investimento in vini pregiati, tornata a Bordeaux per La semaine des Primeurs 2021, uno degli appuntamenti più importanti del calendario enologico mondiale. I fruitori dell’app, oltre ad avere un canale di accesso immediato all’acquisto dei vini, potranno da subito monitorare l’andamento dei loro investimenti con la nuova funzione Portfolio Performance. In più, potranno accedere a dati e informazioni utili per scegliere le migliori etichette in totale autonomia. L’obiettivo di Vindome è consentire a tutti l’accesso agli En Primeur, permettendo di investire su etichette esclusive al prezzo iniziale e con opportunità di guadagno short term. In più, l’app di wine investments rende disponibili i vini giudicati durante l’evento al netto di dazi e Iva.
Fonte: Italia Oggi.
La regina delle bollicine in Franciacorta.
Alma Brut, Alma non dosato e Alma Rosé sono i suoi gioielli. Viaggio nei cuvée e nelle cantine di Francesca Moretti, enologo e presidente della galassia Terre Moretti e numero uno di Bellavista. Da sinistra: Alma Brut, Alma Rosé e Alma non dosato, tre grandi cuvée della maison Bellavista. La natura dà del tu. Probabilmente per via di un’amicizia che con la terra, i fiori e il sole deve aver stretto ancora piccina. La osserva, la immortala, talvolta la dipinge. La sensazione è che ne tragga invidiabile serenità, la stessa che trasmette all’interlocutore quando racconta ciò che fa nella vita. Francesca Moretti, figlia di Vittorio, è enologo e presidente di quella galassia chiamata Terra Moretti, nonché amministratore delegato di Bellavista. Risoluta e molto preparata, nonostante occupi poltrone importanti, è allergica a rivendicazioni femministe (il fatto che si definisca «enologo, presidente e amministratore» sono tre indizi che fanno una prova).
Fonte, Panorama.
Le langhe e l’età d’oro per il turismo del vino – Così il vino racconta la qualità di un territorio le Langhe scrivono il futuro dell’enoturismo.
Langhe? «Là da qualche parte, fra Montecarlo e Venezia». Il Piemonte? «Una marca di sigarette». C’era un tempo in cui per uno straniero era difficile individuare certi luoghi sulla cartina. Era difficile perfino sapere cosa fossero. Oggi è tutta un’altra storia. Queste colline ritmate dai filari di vite sono patrimonio Unesco, il tasso di visitatori internazionali è sopra la media nazionale, tartufo e Barolo sono icone riconosciute e Alba si prepara ad ospitare – a settembre – il forum mondiale dell’enoturismo dell’Unwto, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di turismo. «Fino a poco tempo fa l’Italia non aveva nemmeno un piano per il turismo enogastronomico. Ora, attraverso Alba che diventa capitale dell’enoturismo, si pone come modello da seguire» sottolinea Luca Ferrua, direttore de il Gusto. it, nell’evento C’è più gusto ad Alba che, dal teatro sociale della città, racconta la potenza del binomio ciboevino. Le Langhe ne hanno fatta di strada da quando erano sinonimo di malora, di fatica che spezza la schiena senza dare nulla in cambio. Da quando scoppiò lo scandalo del metanolo.
Fonte, Stampa.
Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8%.
La statistica Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8% Il mercato dei vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro.
Fonte, Metropolis.
Chef ‘muratore’ al San Domenico – II San Domenico chiude due mesi per lavori.
II rinomato locale resterà chiuso due mesi per una profonda ristrutturazione Cucine rinnovate su progetto dello stesso capocuoco: «È la mia dichiarazione d’amore» II San Domenico chiude due mesi per lavori Al via l’annunciato rinnovo delle cucine, dai rivestimenti agli impianti. II sindaco Panieri porta allo chef Mascia guanti e caschetto. II locale si è affidato soprattutto a imprese locali, ma la capofila è la De Manincor Istantanee di vita cittadina. Stanno cominciando i lavori nel più rinomato ristorante cittadino, il bistellato San Domenico, e il sindaco non dimentica di fare alla squadra del locale di via Sacchi il proprio in bocca al lupo. Marco Panieri lo fa in modo scherzoso, portando allo chef Max Mascia un bel caschetto protettivo per cantieri di colore arancione, con il logo dell’autodromo, e un paio di guanti da lavoro. Così ora il capo della squadra dei cuochi ha tutto per procedere in sicurezza con i lavori.
Fonte, Resto del Carlino Imola.
Vinalia, vigne e cultura E la magia del colore.
Tre date per conoscere le realtà del territorio Si comincia venerdì 29 nella cornice della Valle dell’Usignolo. Prenderà il via venerdì 29 aprile “Vinalia”, l’iniziativa dedicata al vino e alle vigne del territorio organizzata da Ulisse.Net, che sarà scandita da tre date in tre diverse località del pontino molto vicine tra loro. La prima tappa sarà l’agriturismo Valle dell’Usignolo di Sermoneta; si proseguirà a cadenza più o meno settimanale domenica 8 maggio all’azienda Scarpellini di Doganella di Ninfa, e sabato 14 maggio all’Etnomuseo di Roccagorga. Ma vediamo prima di tutto cosa so no le “Vinalia”: erano le festività che nell’antica Roma venivano dedicate al vino e alla vendemmia, e si svolgevano in primavera e verso fine agosto. Nel nostro caso oltre alla presentazione di vini, la manifestazione è arricchita da iniziative culturali. Ed eccoci al primo incontro, in programma per venerdì 29 aprile alle 20 all’Agriturismo Valle del1″Usignolo di Sermoneta.
Fonte, Latina Oggi.
I piccoli produttori locali alla conquista dei mercati: «Eccellenze da esaltare»
II progetto di Confartigianato riguarda le aziende enogastronomiche «Un team di professionisti per entrare nella grande distribuzione» I piccoli produttori locali alla conquista dei mercati «Eccellenze da esaltare» Ai produttori vitivinicoli un assist da Confartigianato e Camera di commercio. Nei supermercati italiani ed europei arrivano i prodotti di eccellenza delle aziende enogastronomiche spezzine. Vino, olio, pesto e non solo. I piccoli produttori locali si affacciano al mercato della grande distribuzione e della distribuzione organizzata. Ampliando il proprio mercato. E l’obiettivo dell’iniziativa di un progetto realizzato da Confartigianato con il sostegno di Camera di Commercio Riviere di Liguria. Da maggio partiranno gli incontri selettivi con le imprese del territorio che intendono aderire all’iniziativa, per arrivare ad avere un catalogo dei prodotti a km zero per gli scaffali dei supermercati già dall’ estate.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Cantina Canneto: sequestro di beni per 740mila euro – Canneto, un maxi sequestro per la cantina.
Canneto, un maxi sequestro per la cantina L’indagine sul vecchio Cda colpisce l’attuale gestione: la procura congela 740mi1a euro del patrimonio societario. Sulla cantina di Canneto Pavese, coinvolta in una indagine della procura di Pavia per frode, si abbatte un’altra tegola. Il giudice Luigi Riganti, accogliendo la richiesta della procura, ha firmato un decreto di sequestro preventivo per 740mi1a euro, tra beni, conti correnti e partecipazioni societarie, nei confronti della cantina, eseguito ieri mattina dalla guardia di finanza di Pavia. Un sequestro era stato già disposto, mesi fa, verso gli ex amministratori, ma era stato annullato dal Riesame. Stavolta viene “congelata”, in vista dell’eventuale confisca, una parte del patrimonio della società, che in seguito all’inchiesta aveva rinnovato i suoi vertici e avviato la ripresa con un piano di risanamento dai debiti. L’inchiesta, ancora in corso, aveva portato nel 2020 agli arresti domiciliare dell’allora presidente, vice presidente, un mediatore e due enologi.
Fonte, Provincia – Pavese.
Due anni difficili per ripartire cercando di evitare il fallimento.
Alla guida della coop, dall’agosto scorso, c’è Giuseppe Papavero Pesa come un macigno sul futuro un debito di oltre 10 milioni di euro Due anni difficili per ripartire cercando di evitare il fallimento. Due anni difficili per la cantina sociale di Canneto Pavese che conta circa 150 soci. Dopo l’inchiesta giudiziaria del gennaio 2020, infatti, gli amministratori che si sono succeduti, con ben tre presidenti nel giro di due anni, hanno cercato di risollevare le sorti della cantina oltrepadana da una situazione veramente critica. Nei mesi successivi allo scandalo, a guidare la società è arrivata Antonella Papalia con un Cda formato da vecchi e nuovi membri: grazie al supporto di un nuovo direttore e alcuni consulenti, il consiglio aveva avviato un piano di rilancio dell’azienda con il pagamento dell’ultimo saldo delle uve della vendemmia 2018 e una parte di quelle della vendemmia 2019, mentre per la restante parte era stato sottoscritto un accordo con le banche per il pagamento in cinque anni a partire da questa primavera. Il Cda aveva commissionato una serie di analisi sul vino in giacenza, fatto ripartire la linea di imbottigliamento e lanciato sul mercato alcune nuove etichette.
Fonte, Provincia – Pavese.
Vinum, benvenuto agli enoturisti.
Perla 44a edizione 400 produttori. 700 etichette e tre settimane di eventi e igt. La grande rassegna dei vini coinvolgerà anche i Borghi albesi con il tradizionale Street Food gastronomico 1)Dopo qualche parole si passa ai latti. Sabato 23 aprile sarà inaugurata l’edizione numero •14 di Vinum, che ritorna ad invadere Alba, dopo la pandemia. Sarà una fiera più lunga del %olio. infatti, l’appuntamento dedicato agli enoturisti abbraccerà ben tre tine settimana: da sabato 23 a lunedì 25 aprile, sabato 30 aprile e domenica I” maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio. Saranno oltre 700 le etichette in degustazione, offrendo una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo Street Food ed Langa, valorizzando l’eccellente qualità delle ricette della tradizione riproposte dai Borghi albesi, sotto il cappello della Giostra della Cento ‘Porri, tornando finalmente in piena sicurezza a vivere gradevoli momenti di socialità nel centro storico cittadino. Il tour nelle vie del concentrico.
Fonte, Corriere di Alba.
Vinitaly 54: successo o delusione? Per i produttori visioni antitetiche.
Verona Fiera parta di risultati positivi ma non tutte te aziende concordano. Anzi c’è chi dice «Basta!!». Si è chiuso VinitaIv 2022. La rassegna della ripresa dopo la pandemia, nonostante le incertezze politiche a livello mondiale, ha stabilito un nuovo record di operatori stranieri in rapporto al totale degli ingressi. I 25mila accrediti internazionali (da 139 Paesi) rappresentano infatti ii 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88mila). E giù al netto della Cortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina c Jappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente pet circa 5mila mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche rilanciato le presenze del (Centro-Sud – in rialzo – con quelle del Nord. Per il direttore generale di Veronafìcre, Giovanni Mantovani: «Si è chiuso il Vinitaly che volevamo, e non era nulla scontato.
Fonte, Corriere di Alba.
Il Museo del Vino di Priocca ospiterà il Concorso Enologico Città del Vino.
La 20a edizione, che sarà organizzata da Mondo del Vino, presentata in occasione del Vinitaly. II Vinitaly è stato anche il palcoscenico ideale per presentare al pubblico e alle aziende il 20° “Concorso Enologico Internazionale Città del Vino” e il “Grappa Award”. Le due manifestazioni si svolgeranno a Priocca, presso il Museo del Vino di Mondodelvino, dal 19 al 22 maggio. L’edizione roerina raggiunge un traguardo che consolida un progetto nato nel 2001 con il nome di Selezione del Sindaco (intuizione di Paolo Benvenuti che con questo nome voleva significare la simbolica presentazione dei vini e dei territori da parte dei sindaci delle Città del Vino) ed è cresciuta e si è evoluta nel corso degli anni con un unico stop: quello del 2020 a causa della pandemia.
Fonte, Corriere di Alba.
Etichette false con vino adulterato A Canelli frode da un milione di euro – Canelli, export di falsi vini pregiati Maxi truffa da 1 milione di euro.
Le bottiglie preparate nello stabilimento di un produttore e rivendute in Germania e Svizzera. Vino di media qualità trasformato nello stabilimento di un produttore canellese con l’utilizzo di aromi, sciroppi e coloranti in falso Tignanello, Sassicaia, Amarone della Valpolicella, Sito Moresco e altri prodotti pregiati. Le bottiglie, secondo le accuse, sarebbero poi state chiuse con capsule con marchi e loghi contraffatti di importanti aziende vinicole di varie Regioni. E per completare la frode, etichette e fascette false. In alcuni casi, anche contrassegni fasulli con le indicazioni Doc e Docg. Poi le casse partivano alla volta della Germania e della Svizzera. La Finanza di Asti, tra il 2018 e 112020 aveva scoperto la banda di presunti truffatori. Il processo è rinviato al 5 luglio. Al centro dell’inchiesta Paolo Marcarino, 43 anni, produttore vinicolo di Canelli che gestiva l’impianto dove sarebbero avvenute le adulterazioni. Nell’inchiesta della Procura astigiana e della Guardia di finanza coinvolti imprenditori e grossisti Canelli, export di falsi vini pregiati Maxi truffa da 1 milione di euro.
Fonte, Stampa Asti.
A teatro festa con La Stampa II Gusto di un territorio unico – Capitale del Gusto.
Capitale dei Gusto L’evento de La Stampa ha celebrato i traguardi del territorio di Alba futura protagonista mondiale fra le città del turismo enogastronomico. Alba per un giorno si è scoperta capitale. Capitale del gusto e dell’enogastronomia di qualità, di un turismo che ama il buon vivere e di un modello che riceverà la sua consacrazione a settembre, quando la città ospiterà la Global Conference on Wine Tourism. «Da romano sono felice di essere ospite in questa capitale» ha detto con il sorriso il direttore della Stampa, Massimo Giannini, che ieri ha festeggiato sul palco del teatro Sociale i primi due anni alla guida del giornale partecipando all’evento «C’è più Gusto» organizzato dal content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri della buona tavola. Un’occasione per parlare del futuro del turismo enogastronomico, ma anche per fare il punto sullo stato di salute dell’informazione in un periodo che non conosce sosta da due anni, tra pandemia e guerra.
Fonte: Stampa Cuneo.
Giovani, sempre più donne “Così il mondo del vino è pronto alle nuove sfide”.
In mattinata sul palco il talk con le anticipazioni del direttore Le Guide de L’Espresso Enzo Vizzari e il curatore de I vini d’Italia Andrea Grignaffini Giovani, sempre più donne “Così il mondo del vino è pronto alle nuove sfide”. Corne sta cambiando il mondo del vino con la generazione under 40 al comando? Una domanda che ha trovato più di una risposta ieri, sul palco del teatro Sociale, nel talk che ha aperto l’evento «C’è più Gusto ad Alba» condotto da Giuseppe Bottero, capo dell’Economia de La Stampa, e la giornalista de il Gusto. it Lara Loreti. Un dibattito vivace che ha avuto per protagoniste sette storie accomunate dalla competenza, la tenacia, il lavoro, l’impegno, l’entusiasmo e la determinazione nel portare avanti le proprie idee e lasciare il segno in un settore che, come tutti, si sta evolvendo velocemente.
Fonte: Stampa Cuneo.
Storie di giovani vignaioli.
A maggio a Francavilla Fontana primo incontro Storie di vinaioli giovani g Quarantuno giovani produttori di vino provenienti dall’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con oltre 200 etichette, si sono dati appuntamento a Francavilla Fontana (Brindisi) il 29 e il 30 maggio prossimi per la prima edizione enogastronomica dal titolo “Storie di giovani vignaioli” dedicata ai produttori under 40 del sud Italia. A ospitare i banchi d’assaggio sarà il Castello Imperiali. Spazio anche all’arte figulina con le postazioni dei vignaioli allestite con i manufatti della ceramica d’uso prodotti a Grottaglie. L’evento è organizzato da K202 Eventi con il patrocinio del Comune di Francavilla Fontana, della comunità Slow Food per la valori72azione della ceramica d’uso grottagliese, Aeroporti di Puglia e del Consiglio Regionale della Puglia.
Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.
“Anteprima Vini” Un super weekend – Anteprima Vini 2022, week-end con gusto.
Al Real Collegio la 21esima edizione della manifestazione organizzata da “Grandi Cru” che vedrà 60 produttori e 400 etichette IL BIGLIETTO Costa 30 euro e consente di partecipare a tutte le degustazioni. Sessanta produttori e 400 etichette per la ventunesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana che il prossimo fine settimana, 30 aprile-primo maggio, porterà al Real Collegio i sapori delle migliori vigne della nostra terra, da Massa a Grosseto. Lucca sarà ovviamente protagonista con le etichette più blasonate e anche con i nuovi produttori. Con il biglietto di 30 euro si accede a tutte le degustazioni, riduzione a 20 euro per gli iscritti ad Anteprima Wine Club, ai Soci Ais, Fisar, Onav, ASPI, AIES, Slow Food, agli studenti della facoltà Agraria e Enologia e agli studenti del Campus di Lucca.
Fonte: Nazione Lucca.
Anteprima Vini della costa toscana. Undici aziende grossetane a Lucca.
Il 30 aprile e il 1° maggio l’ex Real Collegio di Lucca ospiterà la rassegna dedicata ai migliori vini della costa toscana. Presenti molti espositori grossetani e della Maremma. Ben undici infatti le aziende grossetane e della Maremma che parteciperanno alla 21’ edizione di Anteprima Vini della Costa toscana: la celebre rassegna dedicata alle aziende vitivinicole delle province toscane bagnate dal mare. Nei chiostri dell’ex Real Collegio, tra gli 80 espositori presenti con oltre 400 etichette, sarà possibile degustare il meglio della vendemmia 2021 e le ultime novità del mercato proposte da una delle zone più famose al mondo, il Grossetano e la Maremma: una gustosa anteprima per gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi, in un contesto di altissimo livello. Sarà l’occasione per scoprire la forza dei Morellini tipici maremmani ma anche i vini del vulcano amiatino, dei castelli e delle tipiche cantine di tufo.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Anteprima Vini, il gran ritorno Espongono ottanta aziende.
In tutto circa cinquecento le etichette in degustazione durante l’iniziativa Sabato e domenica, ingresso dalle 11 alle 19. II biglietto è di trenta euro Rossella Lucchesi. Prove di ritorno alla normalità nell’edizione numero 21 di Anteprima Vini della Costa Toscana, manifestazione dedicata alle eccellenze vinicole della Toscana che torna nella collocazione tradizionale dopo due annidi stop dovuti all’emergenza sanitaria, sabato 30 aprile e domenica 1° maggio. Nel 2021 la manifestazione si era svolta in forma ridotta: adesso però torna in grande stile. A partire dalla location, quella storica del Real Collegio che ospita l’iniziativa dal 2009. «Nell’anno della ripartenza e con la situazione pandemica non del tutto risolta — spiega Alessandra Guidi di Event Service Tuscany che produce la manifestazione, promossa dall’associazione Grandi Cru della Costa toscana—l’evento si svolgerà all’aperto, nei chiostri della struttura, cui si potrà accedere senza Green pass, ricordandosi di portare dietro la mascherina, utile in caso di assembramenti».
Fonte: Tirreno Lucca.
Vino comune nelle bottiglie di Amarone e Recioto.
Le annate indicate sulle etichette di bottiglie di Amarone e Recioto erano prestigiose, questo le rendeva di pregio, e costose. Ma quelle 397 bottiglie contenevano in realtà vino comune, quello che stando all’imputazione, era in esubero per un’azienda agricola di Fumane. E cosi nel dicembre 2019 il legale rappresentante Stefano C. 52 anni e nato in Valpolicella, consegnò a diversi acquirenti il vino che non era né Amarone 2003, 2005 e 2010 né Recioto 2010: una parte risultava dagli ordini di acquisto fatti da alcuni cittadini cinesi, il resto invece era stato venduto a ad altri clienti ma la sostanza era la stessa: il vino era un vino diverso anche se l’etichetta indicava il contrario. E l’ispettorato centrale della repressione frodi se ne accorse, poiché la tutela sui vini di pregio un protocollo rigidissimo. Frode in commercio aggravata dalla circostanza che i due vini, eccellenze del no- stro territorio, sono «bevande la cui denominazione di origine o geografica o le cui specificità sono protette dalle norme vigenti» l’accusa.
Fonte: Arena.
CANTINE APERTE 2022, IL 28 E 29 MAGGIO IN 40 AZIENDE VINICOLE ABRUZZESI.
Sono quaranta le aziende vinicole abruzzesi che parteciperanno a Cantine Aperte, la manifestazione organizzata dal Movimento Turismo Vino, la storica associazione di cantine italiane che da oltre trent’anni è protagonista nella promozione enoturistica dei territori. Il 28 e il 29 maggio, le cantine regionali del Movimento Turismo del Vino apriranno le loro porte ad appassionati o semplici curiosi che potranno immergersi tra botti, vinificatori e vigneti, scoprendo da vicino l’affasciante mondo del vino. Come sempre accade, ogni vignaiolo arricchirà le due giornate con l’abbinamento dei vini a prodotti tipici, ma anche a musica o performance artistiche. Il Movimento Turismo Vino Abruzzo quest’anno ha scelto di veicolare l’evento suddividendo le aziende, non attraverso le province, ma per mezzo delle sottozone, che sempre di più rappresentano un tassello centrale nel mondo enologico abruzzese, dove il territorio diventa elemento identitario. Le quaranta aziende fanno parte di Colline Teatine, Tullum (la seconda Docg d’Abruzzo), Villamagna, Terre dei Vestini (che aspira a diventare Docg), Terre di Casauria (anch’essa prossima alla Docg), Terre Aquilane e Colline Teramane (storicamente la prima Docg regionale).
Fonte: Virtù Quotidiane.
La nuova cantina di Pieropan (costata 20 milioni di euro): innovazione immersa nella natura.
Una costruzione ipogea, dedicata a Leonildo Pieropan, fatta di materiali locali, dove tecnologia e ricerca sono al servizio della qualità del vino. È dedicata a Leonildo Pieropan, figura di riferimento del Soave, scomparso nel 2018, la nuova cantina della griffe, avvolta tra i vigneti delle colline del Soave Classico, a pochi passi dalle mura del castello medioevale e completamente immersa nella natura. Risultato di cinque anni di lavoro (ed un investimento di 20 milioni di euro), è un’opera architettonica che coniuga innovazione e sostenibilità, concepita per accogliere gli eno-appassionati e pensata per entrare in contatto diretto con la filosofia della famiglia, fatta di passione, pazienza e ricerca continua della qualità. Il progetto si propone come “strumento di lavoro”, e l’architettura è fortemente integrata nell’ambiente, grazie alla scelta della costruzione ipogea, che nasce dalla volontà di armonizzare la realtà produttiva con il territorio, nel pieno rispetto dell’ambiente e del paesaggio, nella consapevolezza che in questo territorio “non vi è vino senza paesaggio, né paesaggio senza vigneto”.
Fonte: WineNews.
Il miglior sommelier d’Italia è Fabrizio Sartorato (Da Vittorio). All’Enoteca La Torre la migliore cantina.
I premi assegnati dalla Guida ai ristoranti e ai vini d’Italia dell’Espresso, e consegnati ad Alba durante l’evento organizzato da Il Gusto. Fabrizio Sartorato del ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea e l’Enoteca La Torre di Villa Laetitia a Roma sono, rispettivamente, il miglior sommelier e la migliore cantina d’Italia secondo la guida I ristoranti e i vini d’Italia dell’Espresso. Ad annunciarlo, durante l’evento de ilGusto.it in corso ad Alba, il direttore della guida Enzo Vizzari e il curatore de I vini d’Italia Andrea Grignaffini insieme con Camilla Lunelli, direttrice della comunicazione di Cantine Ferrari, e Alberto Ugolini di Lamole di Lamole.
Fonte: La Repubblica.
L’azienda che ha il Prosecco nel sangue: così nasce una bollicina fragrante.
La storia di Luca Ricci e del figlio Federico inizia nel 2006 dopo una divisione delle proprietà di famiglia: a loro spettano i vigneti dei rossi, mentre in tema di spumanti ripartono da zero con un percorso clamoroso.
Fonte: La Repubblica.
Due secoli di amore per terra e vitigini, a Bari la Cantina Santa Lucia festeggia 200 anni.
Il carattere di una terra si misura attraverso l’educazione intellettuale e sentimentale degli uomini che la vivono. A scanso di ogni bozzettismo naturalistico, il disegno di una realtà sociale si tasta soprattutto quando hai la responsabilità di rispettare le piante della vite e dell’olivo, e ragionare attorno al pensiero elementare della cura. I numeri contano, è vero, e bisogna sviscerarli con una certa fierezza: la Cantina Santa Lucia, con 14 ettari estesi ad ovest di Corato, fra le colline della Murgia nord barese, e 3 varietà di uva coltivate, Bombino Nero, Fiano e l’imperituro Nero di Troia, quest’anno festeggia i 200 anni di storia e successi, e in particolare il prestigioso riconoscimento delle 4 viti Ais al suo prodotto di punta, la Riserva Le More 2017, Castel del Monte D.o.c.g. Rosso, Nero di Troia in purezza.
Fonte: Il Quotidiano del Sud.
Vinum Euganeum, i motivi del successo.
Neppure le chiusure delle strade (causa Padova marathon) nè le bizzarrie del tempo sono riuscite a scalfire il grande successo della prima edizione di Vinum Euganeum eccellenze enologiche in villa, la due giorni di degustazioni alla scoperta del patrimonio enologico dei Colli Euganei organizzato nell’ultimo fine settimana dal Fai in collaborazione con la Strada del Vino dei Colli nella prestigiosa Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia. Negli splendidi spazi della corte all’italiana della raffinata villa di inizio Cinquecento sono stati oltre duemila gli appassionati/intenditori impegnati a scoprire individualmente o con degustazioni guidate i 60 vini messi in vetrina da venti cantine dei Colli, selezionati dai sommelier di Slow Wine, Il Gambero Rosso, Ais Veneto e l’Espresso: i vini Colli Euganei Rosso (taglio bordolese con la possibilità di utilizzo di Merlot, Cabernet, Carmenere e Raboso in percentuali differenti) o Merlot, Cabernet e Carmenere in purezza; i vini bianchi secchi (Chardonnay, Manzoni, Bianco, Veneto Igt, Moscato secco, Fior d’Arancio secco), spumantizzati (Serprino, Moscato Giallo e Pinello)) e poi i vini dolci legati al vitigno Fior d’Arancio, nella doppia versione spumantizzati o passiti.
Fonte: Il Gazzettino.
I magnifici sette giovani del vino: “Competenza e flessibilità per rinnovare il settore”.
Ad Alba le testimonianze delle Barolo girls: da Federica Boffa a Luisa Sala e Lara Rocchielli (Lalù), passando per Giulia Negri, fino all’enologo Gianpiero Gerbi. Sul palco, fra gli ospiti de Il Gusto, anche l’influencer The WineTeller alias Anais Cancino. Cristina Mercuri: “Costruzione del brand e marketing cucito addosso ai singoli per rafforzare le aziende”. Competenza, qualità, visione sul futuro, determinazione. E flessibilità. I giovani del vino protagonisti ad Alba nell’evento organizzato dal Gusto martedì 26 aprile dedicato a vino ed enoturismo. Sul palco del Teatro Sociale di Alba ad inaugurare la giornata un dibattito a cui hanno preso parte sette dei 40 under 40 selezionati dal Gusto nelle scorse settimane come nuove generazioni a cui spettano il compito e la sfida di riscrivere il futuro del settore.
Fonte: La Repubblica.
Crisi del vetro: a rischio le forniture per le bottiglie di vino.
IL 2022 sarà un anno con minore disponibilità di vetro. Pesano le crisi internazionali, i costi energetici e una eccessiva dipendenza di prodotto finito (bottiglie) dall’estero da parte dell’industria del food&beverage. Le più importanti associazioni di settore, Federvini e Unione italiana vini e Alleanza cooperative, hanno ribadito anche al recente Vinitaly la complessità dell’attuale situazione, che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica che potrebbe intaccare la competitività. Molte cantine hanno ricevuto da qualche mese lettere dai rispettivi fornitori in merito a modifiche unilaterali dei contratti e al venir meno delle garanzie previste sull’invio dei materiali da confezionamento. Una chiusura dei rubinetti molto difficile da digerire in un periodo, come i trimestri a cavallo tra 2021 e 2022, caratterizzato da un’intensa attività di imbottigliamento delle nuove annate. Sul banco degli imputati è finita, tra le altre, l’industria del vetro, voce economica di comprovata eccellenza che, da un lato, ha dovuto fronteggiare con maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) la forte richiesta di bottiglie di vino il cui mercato è progressivamente cresciuto tra 2016 e 2021 (escludendo la frenata del 2020) e, dall’altro lato, ha dovuto tamponare gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia (soprattutto il gas per far funzionare i forni) attraverso un ritocco al rialzo dei listini. Una decisione che, certamente, ha contribuito a far lievitare la spirale inflattiva che pesa sulle spalle delle imprese del vino ma che si è resa necessaria per garantire la sopravvivenza delle vetrerie italiane, come ha spiegato in questa intervista al settimanale Tre Bicchieri lo stesso Marco Ravasi, alla guida di Assovetro, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta 70 imprese di produzione e trasformazione (da Zignago a Verallia, da Vetreria etrusca a Saint-Gobain).
Fonte: Gambero Rosso.
Acquisti di vino online: chi compra in rete è disposto a spendere di più .
Il commercio elettronico, si sa, è da tempo una realtà consolidata, di conseguenza questo canale è ormai fondamentale anche per il mondo del Food & Beverage. I dati relativi alle diverse categorie di vini. Le maggiori spese che l’e-commerce fa registrare per quel che riguarda i prodotti enologici si sono registrate per tutte le diverse categorie di vini, andiamo a scoprirle nel dettaglio. Per la categoria “Fermi & frizzanti”, nell’anno 2020 la spesa media di chi acquista online è risultata essere di 4,8 euro al litro, mentre per gli acquisti nei punti vendita è stata di 3 euro. Sempre in riferimento al medesimo anno, per i vini DOC la spesa media online è stata di 5,9 euro al litro, mentre per i punti vendita fisici è stata di 4,6 euro.
Fonte: Newsfood.
Cresce l’attesa per ‘Anteprima Vini’: due giorni coi Cru più famosi.
Torna la 21^ edizione di Anteprima vini della costa Toscana, la manifestazione dedicata ai vini provenienti dalle province toscane costiere. L’evento, organizzato dall’associazione Grandi Cru della Toscana e prodotto da Event Service Tuscany, si svolgerà dal 30 aprile al primo maggio al Real Collegio dalle 11 alle 19. L’iniziativa nasce dall’idea di alcuni soci fondatori dell’associazione che hanno pensato a come la costa possa influire il nostro modo di vivere, di essere, di coltivare, masoprattutto di produrre. Si rivolge ad un pubblico non solo composto da esperti del mondo della ristorazione ma aperto anche agli appassionati e ai consumatori di vino che lo degustano, dialogano con i produttori e acquiatano il prodotto interessato.
Fonte: Gazzetta di Lucca.
Cos’è il vino naturale? I consumatori in giro per il mondo hanno le idee a dir poco confuse.
Per Wine Intelligence è la nicchia preferita dai wine lover. Che, però, ne danno una definizione molto distante dalle intenzioni dei vigneron. Il vino naturale è ancora alla ricerca della sua identità. In Italia, dove qualche giorno fa ha fatto irruzione nel dibattito il manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre”, firmato Sandro Sangiorgi e Viniveri (qui), ossia due voci autorevoli ed interne al mondo del vino naturale. In Europa, dove non esiste una convergenza, e, ad ottobre 2020, la Commissione Ue ne ha bocciato l’introduzione. Sul mercato globale, dove il vino naturale è di gran lunga la categoria preferita tra i vini “Sola”, ossia Sustainable, Organic, Lower alcohol, Alternative, le nicchie produttive e commerciali al centro del report di Wine Intelligence “Alternative Wine Opportunity Index in 2022”, davanti ai vini organici ed a quelli prodotti in maniera sostenibile.
Fonte: WineNews.
UE vino: prevista crescita del 5% del consumo pro-capite a 22.7 litri nel 2022.
Lo Short-term outlook for EU agricultural markets in 2022, rapporto della Commissione Europea, pubblicato all’inizio di aprile, prevede che i consumi di vino nei paesi membri cresceranno in media del 5% nel periodo 2021/22 fino ad un pro-capite di 22,7 litri. Si sfiora dunque la media quinquennale, dopo il calo generato dalla pandemia del Covid, con le chiusure di bar e ristoranti da cui passano circa il 30% dei consumi di vino nell’UE. Si prevede inoltre che nella campagna in corso la produzione di vino comunitario raggiungerà 155 milioni di ettolitri, volume inferiore a quello della stagione 2020/21 ma vicino alla media quinquennale.
Fonte: Beverfood.com.
A Palermo DeGustiArte 2022: vino, cibo, arte e workshop.
Vino, arte, show cooking, focus su produzioni enogastronomiche ed economia e il racconto di storie imprenditoriali di successo. Tutto questo concentrato in tre giorni di degustazioni, musica e incontri: è questo in sintesi DeGustiArte, la manifestazione organizzata da Inkilo in programma dal 13 al 15 maggio a Villa Filippina a Palermo che fa il bis, dopo il successo del 2021.Durante i tre giorni saranno presenti 50 aziende siciliane tra cantine vinicole, distillerie, caseifici e altri produttori di eccellenze gastronomiche locali. L’obiettivo principale è dare spazio ai giovani imprenditori che stanno imprimendo una forte innovazione nel settore in Sicilia.
Fonte: Resto al Sud.
2 milioni di dollari per una collezione esclusiva di vino. Non da bere, ma “da leggere”.
A tanto è stata venduta, a New York, la “The Thackrey Library”, una delle più ricche raccolte di libri antichi sul vino.
2 milioni di dollari per un collezione esclusiva di vino. Non da bere o da far invecchiare, questa volta, ma da leggere. A tanto, riporta “Wine Spectator”, è stata venduta la “The Thackrey Library”, una delle più rinomate e complete collezioni private di libri sul vino, messa insieme, negli anni, dall’enologo californiano Sean Thackrey. A concludere l’affare, nei giorni scorsi, alla “New York International Antiquarian Book Fair”, il mercante di libri Ben Kinmont, specializzato in testi antichi legati all’enogastronomia. Una collezione davvero ricca, con testi e manoscritti che risalgono al sesto secolo dopo cristo (una ricevuta per l’acquisto di vino scritta su papiro), e tante delle più importanti opere della storia della letteratura enoica, incluse tre edizioni (1530, 1532, 1585) del “De Vinis” di Arnaldo da Villanova, considerato il primo libro stampato sul vino, ma anche il “De naturali vinorum historia” del 1596 di Andrea Baccio, per nominare due pietre miliari tra gli oltre 700 volumi della collezione. Che, in parte, è consultabile anche on line.
Fonte: WineNews.
Cresce l’acquisto di vino online: i dati presentati da Nomisma.
Gli italiani sono dei grandi amanti del vino, e nel dire questo non si afferma di certo nulla di nuovo, quel che è suggestivo sottolineare è, invece, il fatto che l’acquisto di vini viaggi sempre più spesso in rete. Sono emblematici, da questo punto di vista, dei recenti dati presentati da Nomisma, società specializzata in consulenze e ricerca: l’Osservatorio Nomisma Wine Monitor, infatti, ha messo in evidenza una crescita piuttosto netta per quel che riguarda il commercio elettronico di vini nel nostro Paese. Nella ricerca è specificato che nel 2018 il 17% di chi ha acquistato del vino in Italia lo ha fatto tramite la rete, cifra che dopo due anni è cresciuta in maniera importante, nel 2020 infatti tale percentuale è risultata essere pari al 27%.
Fonte: L’Arena.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 26 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Enoturismo In bicicletta fra le cantine dell’Amarone.
Terminato il Vinitaly, le cantine della Valpolicella rilanciano le proposte turistiche al pubblico di wine lover che, negli ultimi due anni, è rimasto abbastanza confinato al concetto di «prossimità». Fra un mese ci sarà il weekend dedicato alle «Cantine aperte», ma già ora le aziende vinicole veronesi puntano sul rilancio dell’enoturismo, un settore che, fino al 2019, ha conosciuto solo numeri in crescita. Le Famiglie Storiche, l’associazione che raggruppa i più importanti brand dell’Amarone, ha studiato itinerari che comprendono visite guidate, degustazioni e ospitalità. Molte cantine, come Musella, Brigaldara, Tommasi, Masi e Allegrini possono offrire soste e camere in relais, glamping, hotel con Spa e ville storiche.
Fonte: Corriere di Verona.
Degustando il Cesanese, un rosso antico che sa di popolo.
C’é desiderio di pecorino, di fave, di prosciutto salato e pane buono; c’è bisogno di campagna e di prato, di natura. Si avvicina il primo maggio che, si spera, sia giorno felice perché torni la speranza di lavoro e di buona vita. Cosi mi è venuto di degustare un vino antico, che sa di popolo, nonostante la sua raffinata presenza ai sensi. $ il Cesanese che popola da tempo immemore le colline che fanno corona a Roma e ha la terra di elezione nel frusinate e nella Ciociaria. Che significa cucina spessa e ambiente affascinante e spontaneo, significa abilità agricola. Il Cesanese, forse, ha suscitato tutto questo. Tre sono le declinazioni: d’Affile, che si fa alle pendici dei monti Affilani; di Olevano, ristretta come denominazione a questo solo comune; e del Piglio, che è il Cesanese che si fregia della Docg ed ha un areale più ampio, sui mille ettari.
Fonte: La Verita’.
Vindome.
La prima app dedicata all’investimento in vini pregiati in occasione dell’evento La semaine des Primeurs 2021 di Bordeaux svela la funzionalità Portfolio Performance per monitorare l’andamento degli investimenti e accedere a dati per scegliere le etichette.
Fonte: Mf.
Torre Fornello, la qualità nasce al confine.
Nella tenuta di origine quattrocentesca situata in Val Tidone è partito nel 1998 l’ambizioso progetto di Enrico Sgorbati la vocazione al vino risale ai tempi antichi E la sperimentazione è legata alla Malvasia Fnrico Sgorbati è uno di quei rarissimi personaggi nelle cui vene, si giurerebbe, scorre vino anziché sangue. Un affabulatore clamoroso, la cui genuina predisposizione per la comunicazione rischierebbe di oscurare il fatto che si tratta di un vignaiolo preparatissimo, un vero natural talent, categoria che come benissimo sanno i miei 25 lettori considero altrettanto rara che l’iridio. Del resto l’ossessione per il vino, che nel suo caso, come nei casi migliori, si presenta in una forma patologica, rara e totalizzante, rappresenta la risposta agli interrogativi di una vita. Famiglia di vignaioli, gli Sgorbati, ma sostanzialmente terzisti, Enrico entra in azienda già nel 1992, covando idee ambiziose e una lucida visione del futuro.
Fonte: Nuova Ferrara.
A spiccare è l’Emilia Igt Zu vanificata e affinata in solo acciaio.
Fra i classici va segnalato di certo il Doc Donna Luigia senza dimenticare Una, che nasce da unico vigneto e sta in barrique 13 mesi Fra i vini dell’azienda piacentina partiamo dall’Olubra, spiazzante Marsanne (più un 10% di Malvasia di Candia). Attacco al naso di Marimo, cedro, pesca bianca, bella iodatura finale. Succoso e persistente alla bocca. Passiamo a uno dei classici di casa, il Colli Piacentini Doc Donna Luigia, Malvasia in purezza Una panoramica dell’azienda vitivinicola piacentina? prodotto fin dal 1999 con “formula” di grandissimo lignaggio enologico. Naso di acqua di rose, albicocca e litchi, con uscita di salvia fresca. Salato e persistente alla bocca. Passiamo al Colli Piacentini Doc Una, Malvasia prodotto miracoloso di un unico vigneto vinificato e affinato in barrique per 13 mesi.
Fonte: Nuova Ferrara.
Gli studenti di Marmella a lezione di vino. Vigneti e torchi svelano i loro segreti.
I ragazzi della seconda M delle medie sono stati accolti da tre generazioni della famiglia Il capostipite Ottaviano, 92 anni, ha raccontato la sua giornata tipo. Tutti all’azienda agricola di Ottaviano Lambruschi, per quelli della produzione del vino. L’avventura prosegue per la classe seconda M delle medie di Marinella nell’ambito del progetto Steam. L’obiettivo è alimentare la passione per la scienza e tecnologia, portando gli adolescenti verso le varie discipline e arti per prepararli e orientarli in modo che abbiano tutti gli strumenti necessari ad approfondire e scegliere consapevolmente il percorso formativo più adatto ai loro interessi e attitudini. I ragazzi (accompagnati dalle docenti Tavarini e Galli), hanno visitato la nota cantina per avere notizie sui prodotti tipici del territorio e in particolare sul vino. Accolti da Fabio e Ylenia Lambruschi, hanno da loro ascoltato l’illustrazione delle attività e le caratteristiche principali dell’azienda.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Prezzi delle uve in picchiata In sette anni crollo del 30%.
Rispetto al 2020 però recuperano Moscato, Pinot Grigio e Riesling Tengono i neri, per i bianchi cedimento generalizzato rispetto al 2015. Prezzi delle uve oltrepadane in risalita ai livelli pre-pandemia, ma il confronto con il 2015 è impietoso: fino a -30% per alcune tipologie di prodotti. A dirlo sono i dati di uno studio effettuato da Unioncamere e Borsa Merci Telematica Italiana sull’andamento dei prezzi all’ingrosso delle uve da vino per la vendemmia 2021. Per quanto riguarda l’Oltrepo Pavese, «l’annata 2021 ha mostrato un leggero recupero delle quotazioni delle uve da vino, rilevate dalla Camera di Commercio di Pavia, sebbene non esteso a tutti i vitigni» si legge nello studio. Gli aumenti maggiori si registrano tra le uve a bacca bianca, che, dopo la netta flessione del 2020, hanno registrato un parziale recupero dei prezzi, in particolare per il Moscato Doc, da 50 a 60 euro al quintale (+20%), Pinot Grigio Doc, da 50 a 55 euro (+10%), e Riesling Doc, da 40 a42,5 euro (+6,3%); mentre sono rimaste stabili le uve per Pinot Nero Docg (85 euro a quintale). Ma le uve a bacca bianca sono anche quelle che perdono di più nel lungo periodo: nel 2015, infatti, un quintale di Moscato veniva pagato 85 euro, con un crollo del prezzo di quasi il 30% (26 euro in meno), mentre un quintale di Pinot Grigio 81,5 euro (contro i 55 dell’ultima vendemmia, con un calo del 32,5%); non va meglio il Riesling (-31%, pagato quasi 20 euro in meno al quintale), più contenuto il calo del Pinot nero Docg (dai 90 euro del 2015 agli 85 del 2021, ma nel 2019 era pagato 96 euro al quintale). «Tra le uve a bacca nera, la ripresa registrata nel 2021 per le uve Barbera (+9,1%) e Bonarda (+5,6%) ha consentito ai prezzi di riportarsi leggermente al di sopra dei livelli del 2019 — spiegano ancora i dati di Unioncamere.
Fonte: Provincia – Pavese.
Trenta aziende all’Open day di Ais Brescia.
Domenica 8 maggio, circa 30 aziende vitivinicole associate al Consorzio tutela vini Oltrepo pavese parteciperanno all’open day di Ais Brescia, manifestazione dedicata ai sommelier dell’associazione e ai loro accompagnatori (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 nella sede di Ais Brescia). Durante la giornata sono in programma quattro degustazioni guidate dal direttore del Consorzio, Carlo Veronese, alla scoperta dei vini del territorio.
Fonte, Provincia – Pavese.
Wine Week, 5mila ingressi Una settimana da sold out.
Anisio: «È stata l’edizione maggiormente partecipata» Wine Week, 5mila ingressi Una settimana da sold out M Un nuovo successo per la quarta edizione di Torino Wine Week. La rassegna per gli amanti del vino si chiude con 5mila ingressi e una altissima presenza di under 35. «E stata una settimana entusiasmante, che ci rende orgogliosi ma soprattutto grati, nei confronti di tutti gli attori che quest’anno hanno messo anima e cuore con noi, per la Torino Wine Week» commenta Patrizio Anisio, organizzatore della manifestazione. «E stata l’edizione maggiormente partecipata come pubblico e come produttori, che continuano a credere in un Salone del vino che vuole raccontare e rappresentare tutto il Piemonte» aggiunge soddisfatto.
Fonte, CronacaQui Torino.
Degustazioni, convegni, talk per un Vinitaly di successo.
Confagricoltura Alle dirette streaming ministri, parlamentari, imprenditori e il console inglese Degustazioni, convegni, talk per un Vinitaly di successo. L’edizione veronese del 2022 caratterizzata dall’alto livello di visitatori e buyer. Per Confagricoltura, il Vinitaly 2022 si è chiuso con un consuntivo che va oltre le più rosee aspettative. Nella quattro giorni veronese dedicata al mondo del vino, gli approfondimenti sui temi di stretta attualità si sono alternati alle degustazioni guidate «Come confermato dalle imprese associate a Confagricoltura che hanno popolato gli stand regionali, l’edizione di quest’anno è stata caratterizzata proprio dall’alto livello di visitatori e buyer. Livello che non ha fatto rimpiangere i numeri degli ingressi registrati nelle edizioni precedenti alla pandemia, che hanno costretto l’indotto fieristico internazionale a due anni di stop» commenta Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, che ha presenziato alla manifestazione enologica insieme al direttore Cristina Bagnasco e alla consigliera provinciale Paola Sacco.
Fonte, Monferrato.
Dove prima c’era il mare ora crescono vini preziosi. “Li presenteremo all’estero”.
Ogni vino ha particolari caratteristiche di sapore, colore e profumo a seconda della zona di produzione. Ed è la mappatura a indicare la carta d’identità a quel particolare vino. Il Casalese è zona di sedimenti geologici che un tempo appartenevano al mare. Da qui è partita la presentazione al Museo civico, nella sala Vitoli, della Carta bilingue (in italiano e inglese) «Zone e vigneti del Monferrato casalese —i Cru di Enogea», per illustrare i vini prodotti in 33 Comuni del Monferrato casalese. È stato il divulgatore scientifico e mappatore di fama internazionale Alessandro Masnaghetti, a introdurre la Carta che è stata realizzata grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo rurale 2014-2020, con il contributo di Fondazione Cra, Comune di Casale e Consorzio Gran Monferrato. La Carta è suddivisa in sette settori, cinque occidentali della Valcerrina e due orientali di Valle Ghenza, Valle Grana e Vignale.
Fonte, Stampa Alessandria.
Tornare in Valle.
Sui monti più alti della provincia la proposta del “Tour gastronomico” Piatti della tradizione e gusti nuovi da scoprire in un territorio selvaggi. E’iniziato tutto ieri dal FJ ristorante Da Bruno, Albera Ligure (frazione San Nazzaro, dove si tornerà poi a novembre), con il menù delle lumache. Poi ci saranno altre cinque tappe primaverili e ne sono previste quindici in autunno. Una programmazione fitta e interessante che ha un titolo: «Tour gastronomico Valli Borbera e Spinti» e che esiste dal 1978 per promuovere un territorio che in tanti definiscono ostile (come sinonimo di impervio, selvaggio, da esplorare), ma che come tutte le cose difficili da raggiungere sa stupire, una volta arrivati in vetta. «La nostra idea – spiega Michele Negruzzo, presidente dell’associazione dei ristoratori delle due valli – è promuovere il territorio e i suoi prodotti.
Fonte, Stampa Alessandria.
A “C’è più Gusto” il futuro del turismo enogastronomico.
Otto anni fa, il 22 giugno 2014, l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato il via a una nuova stagione del turismo enogastronomico. A conferma, 5 anni fa l’Unesco ha proclamato Alba Città Creativa perla Gastronomia. Un’ulteriore conferma giunge dall’Unwto, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promozione del turismo sostenibile e responsabile, che ha scelto Alba come sede, a settembre, della 6a Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico. Di tutto questo si parlerà oggi al Teatro Sociale di Alba a «C’è più Gusto», evento organizzato dal content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, in collaborazione con Atl Langhe Monferrato Roero, Comune di Alba, fiera Vinum e Regione Piemonte.
Fonte, Stampa Asti.
“Vinum” ha segnato la ripartenza In tre giorni 57 mila degustazioni
Ottimo bilancio per il primo weekend della 44° Fiera nazionale dei vini del Piemonte in corso ad Alba fino all’8 maggio L’evento sospeso due anni dalla pandemia ha restituito emozioni, sold-out gli appuntamenti a cena con gli chef “Vinum” ha segnato la ripartenza In tre giorni 57 mila degustazioni.13 bicchieri al collo, brindisi e sorrisi per Vinum, che è tornato in città portando con sè tutto il suo spirito di festa e condivisione. Il primo weekend della 44′ Fiera nazionale dei vini del Piemonte si è chiuso ieri con un bilancio lusinghiero per l’Ente Fiera Alba, il Comune e il Consorzio Piemonte Land of Wine, promotori del maxi evento rimasto in sospeso per due anni a causa della pandemia. E così, in un clima di meteo incerto, ma anche di fiducia e voglia di stare insieme, i raffronti da parte degli organizzatori si fanno ricordando l’ultima edizione del 2019, con le degustazioni vendute finora in presenza nei primi tre giorni e online (vendite che comprendono anche i prossimi appuntamenti) già oltre 57 mila.
Fonte, Stampa Cuneo.
Dall’Unesco al turismo del vino “Alba fra le capitali nel mondo” – Alba capitale.
La città si appresta a ospitare, a settembre, il più importante forum internazionale del settore Oggi La Stampa celebra l’inarrestabile ascesa del territorio con una giornata speciale a teatro Otto anni fa, il 22 giugno 2014, a Doha l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato definitivamente il via alla nuova stagione del turismo enogastronomico. A conferma di questa vocazione, cinque anni fa l’Unesco ha aggiunto un’altra medaglia, proclamando Alba Città Creativa per la Gastronomia, inserendola in un circuito esclusivo e mondiale di località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. La coscienza di questo ruolo è crescita rapidamente e oggi ha ricevuto un’ulteriore conferma dall’Unwto, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo sostenibile e responsabile e che ha scelto proprio Alba come sede, a settembre, della sesta Global Conference on Wine Tourism, ovvero il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico.
Fonte, Stampa Cuneo.
A Gallipoli i vini albanesi.
Per oggi alle 18 la Federazione italiana sommelier albergatori e Ristoratori Fisarha organizzato una degustazione per far conoscere i vini e i vitigni autoctoni albanesi, in collaborazione con Fisar Lecce. La manifestazione, coordinata da delegato Artur Bodini, si svolgerà al Ristorante la Giudecca di Gallipoli con la partecipazione di sommelier di Federazioni nazionali. «Una vetrina importante per l’Albania – spiega Bodini -che da qualche anno, sta investendo molto nel settore vinicolo. Dal 2002 ad oggi sono 26.000 gli ettari di terra destinati ai vigneti. La nuova generazione di viticoltori sta producendo vini completamente autoctoni via via sempre più pregiati, che non hanno nulla da invidiare ai vini del resto dell’Europa».
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Premi al Vinitaly per l’azienda Contini.
La storica cantina incassa vari riconoscimenti alla rassegna veronese. Sono mesi caldi per l’azienda vinicola Contini. Fra progetti ambiziosi che stanno per giungere a termine e la recente partecipazione al Vinitaly a Verona, la storica cantina cabrarese vuole farsi trovare pronta alle sfide del futuro. «Gli interventi programmati, i lavori interni di ristrutturazione della cantina, stanno procedendo bene – spiega il vicepresidente Mauro Contini -. Speriamo di essere pronti con un’accoglienza più adeguata e ordinata già in estate». Ma cosa hanno riguardato i lavori? Contini entra nel dettaglio: «Abbiamo trasferito la logistica nell’ex cantina Atzori, per cui la zona di accoglienza avrà una funzione polivalente e fungerà da museo aziendale. Questa sala è collegata alle zone di invecchiamento del vino, quindi alle sale botti. Stiamo creando un percorso di accoglienza comunicante con le zone di produzione, ma percorribile senza entrare all’interno di queste ultime».
Fonte, Nuova Sardegna.
Agricoltura e viticoltura eroica È tempo di “Anteprima vini”.
Spiccano in particolare tre piccole, ma preziose esperienze tra cui la lucchese “Maestà della Formica” di Careggine Manca ormai pochissimo alla 21a edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la rassegna che porta al Real Collegio le migliori etichette, le migliori aziende e i vini più pregiati di quella parte di Toscana bagnata dal mare. Nell’ampia offerta della 21a edizione, che sabato 30 aprile e domenica 1° maggio porta a Lucca 80 produttori e oltre 400 etichette, spiccano in particolare tre piccole, ma preziose esperienze. Una chiara volontà dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana di promuovere e sostenere giovani realtà che fanno la differenza. Dalla Lunigiana, l’azienda agricola Terenzuola di Ivan Giuliani coltiva antiche particelle ultracentenarie. Estesa anche con due “satelliti” nelle Cinque Terre e nei terreni del Candia sulle Apuane, la Terenzuola difende la sua storicità eroica: giunta oggi alla trentesima vendemmia, l’azienda di Giuliani nasce tra la prima e la seconda guerra mondiale come impresa di famiglia.
Fonte, Nazione Lucca.
Zeri riavrà il “suo” vino. Il via libera degli esperti.
Lo scorso dicembre c’è stato il giudizio positivo di un produttore francese. Vitigno della Corsica La pianta madre è arrivata nel 900: emigrante zerasco l’aveva portata a casa di Andrea Luparia. II prossimo autunno Zeri avrà il suo vino, il suo “Sciaccarello”. Intendiamoci: non parliamo di grandi quantità. Diciamo che le bottiglie prodotte serviranno per capire se la qualità c’è, se si può andare avanti, se c’è un minimo di mercato, ma è già un bel passo. Anche perchè lo scorso dicembre a Zeri è venuto il principale produttore, in Corsica, di “Sciaccarello”, ha assaggiato l’annata 2021 (quantitativi davvero minimi) e ha riconosciuto che il gusto c’è. E detto da quello che in un futuro non vicino potrebbe essere un competitore, è un bel riconoscimento. Ma facciamo un passo indietro. Il progetto per la creazione di un centro ricerca per vitigni d’altura era stato presentato lo scorso ottobre in un incontro a Ferdana di Zeri presente il sindaco Petacchi, alcuni residenti e alcuni coltivatori.
Fonte, Nazione Massa Carrara.
È corsa ai poderi dei vini doc – Shopping a Bolgheri all’interno della Doc.
L’ultima operazione a sei zeri è quella del Gruppo fiorentino Frescobaldi che ha comprato Podere Arundineto Allarga i propri confini Guado al cielo con altri sei ettari cite saranno impiantati in autunno Manolo Morandini BOLGHERI. La scintilla è sempre il vino. Si acquistano terreni per nuovi impianti di viti. Si comprano poderi già avviati per implementare la produzione. Nei confini della Doc Bolgheri si registra un fermento di iniziative imprenditoriali. Nel borsino dei territori al centro di trattative e nuove acquisizioni la zona si segnala per i valori in campo: un ettaro vitato raggiunge ormai da tempo quotazioni che vanno ben oltre i 500mila euro. Diversi i passaggi importanti in questo avvio di 2022, visto che la Doc Bolgheri è chiusa e trovare un ettaro di questi tempi è praticamente un miraggio. Un passo sbagliato può fare la differenza. Serve la capacità di guardare ben oltre il momento dell’investimento. L’ultima novità in ordine di tempo è l’allargamento dei confini dell’azienda Guado al Melo, la cantina di Michele Scienza, figlio di Attilio Scienza, uno dei massimi esperti di viticoltura al mondo, e Annalisa Motta. L’azienda vitivinicola ha acquisito altri sei ettari nella Bolgheri Doc, che saranno impiantati a partire dall’autunno.
Fonte, Tirreno Piombino-Elba.
In duemila a Villa Vescovi per scoprire i vini dei Colli.
Nemmeno le bizzarrie del tempo sono riuscite a scalfire il grande successo di pubblico registrato dalla prima edizione di “Vinum Euganeum – eccellenze enologiche in villa”, la due giorni di degustazioni alla scoperta del patrimonio enologico dei Colli Euganei organizzato nell’ultimo fine settimana dal Fai in collaborazione con la Strada del Vino dei Colli nella prestigiosa Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia. Negli splendidi spazi della corte all’italiana della raffinata villa di inizio Cinquecento sono stati oltre duemila gli appassionati impegnati scoprire individualmente o con degustazioni guidate i 60 vini messi in vetrina da venti cantine dei Colli, selezionati dai sommelier di Slow Wine, Il Gambero Rosso, Ais Veneto e l’Espresso: i vini Colli Euganei Rosso (taglio bordolese con la possibilità di utilizzo di Merlot, Cabernet, Carmenere e Raboso in percentuali differenti) o Merlot, Cabernet e Carmenere in purezza; i vini bianchi secchi (Chardonnay, Manzoni, Bianco, Veneto Igt, Moscato secco, Fior d’Arancio secco), spumantizzati (Serprino, Moscato Giallo e Pinello)) e poi i vini dolci legati al vitigno Fior d’Arancio, nella doppia versione spumantizzati o passiti. Sono stati proposti dalle cantine Alla Costiera, Borin, Coldivalle, Cà Bianca, Cà Lustra, Cantina Colli Euganei, Conte Emo Capodilista La Montecchia, II Filò delle vigne, Il Mottolo, Il Pianzio, La Mincana, Maeli, Monte Versa, Quota 101, Reassi, Salmaso G, San Nazario, Sengiari, Vigna Roda, Vignale di Cecilia e Vignalta.
Fonte, Gazzettino Padova.
Vino in sofferenza per i rincari di cartone, tappi e vetro.
L’allarme di Federvini: dopo un 2021 che ha dimostrato la capacità di ripresa del settore, il 2022 si preannuncia «grigio, anzi nero» Vino in sofferenza per i rincari di cartone, tappi e vetro. Materie prime in forte aumento, energia alle stelle, guerra Russia-Ucraina. Federvini, l’associazione di Confindustria che riunisce i produttori di vino ed alcolici, l’ha definita la “tempesta perfetta”. Dopo un 2021 che ha dimostrato capacità di ripresa del settore, il 2022 si prospetta «grigio, anzi nero». Le segnalazioni di operatori in difficoltà si susseguono quotidianamente. In particolare sul mercato russo, dove l’Italia esporta circa 375 milioni di dollari di vini. «I fidi in Russia sono stati tutti cancellati, i pagamenti sono bloccati e le vendite sono ferme – sottolinea la presidente di Federvini, Micaela Pallini -. Ci sono difficoltà nella quotazione dei prezzi e si è bloccata la programmazione del piano degli investimenti dedicati al vino. Auspichiamo quanto prima la fine del conflitto e il ritorno del dialogo, ma anche una politica attenta ad evitare le speculazioni sui prezzi. Perdere il mercato orientale sarebbe gravissimo per le nostre aziende». Negli ultimi mesi del 2021 erano arrivati i primi segnali di tensione sul fronte dei prezzi e delle materie prime, fino ad arrivare agli allarmi di queste settimane. Il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi è aumentato del 40% e il vetro di un buon 25%. Il trasporto su gomma ha avuto aumenti di oltre il 25%, mentre il record si è avuto sui noli marittimi: + 400% rispetto al 2020.
Fonte, Nordest Economia.
Due giorni sulla Via Francigena Tra passeggiate, cibo e buon vino.
Due giorni dedicati agli amanti dello slow travel. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio Gambassi Terme si animerà con ‘Francigena Floralis’ e con tante iniziative organizzate nei sentieri della Valdelsa, nella tappa gambassina della Francigena tra natura e storia. Sarà possibile percorrere gli itinerari da soli, in compagnia degli amici a quattro zampe, in bicicletta, a cavallo; fermarsi ai banchi allestiti a tema floreale, assistere a spettacoli tematici, presentazioni di libri, intrattenimento per bambini e non solo. I più golosi potranno partecipare a ‘Passaggiando’, il trekking enogastronomico dove, tra un passo e l’altro, si potrà degustare cibo e vino. La partenza sarà libera da piazza della Cisterna dalle 10 alle 11. I partecipanti riceveranno una bag personalizzata con qualche snack, utili lungo il percorso. La prima tappa è all’azienda agricola Casanuova, con un bicchiere di vino, qualche affettato e bruschette con l’olio. Il trekking enogastronomico proseguirà vicino all’affioramento dei Bollori e da qui gli escursionisti raggiungeranno la Fattoria Le Caprine, dove potranno assaggiare i formaggi e un rosso di loro produzione. La terza fermata sarà l’azienda agricola La Taverna, con una insalata di farro e verdure e un assaggio della loro birra. Ultima tappa all’agriturismo Pompone e Pola con assaggi di vini e torte casalinghe.
Fonte, La Nazione.
La prima contrada del Vesuvio di Casa Setaro: la cantina è tra i “Wine heroes” di Joe Bastianich.
Un vino bianco concepito da un progetto di zonazione viticola nella Contrada Bosco del Monaco sul versante Sud del vulcano. É stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zonazione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco.
Fonte: Napoli – la Repubblica.
In un libro 10 nuove cantine italiane dove vino e architettura si incontrano.
In un libro 10 nuove cantine italiane dove vino e architettura si incontrano. Un fenomeno iniziato già nel 1998, quando per primi Herzog & de Meuron progettarono nella Napa Valley un lunghissimo parallelepipedo costituito da gabbie metalliche che contengono pietre a secco. Da lì tutti i progettisti che si sono ritrovati a disegnare, svecchiandole, cantine in ogni angolo del pianeta, sono partiti per introdurre l’architettura e il suo valore aggiunto, nel mondo del vino.
Fonte: Architectural Digest Italia.
Cantina di Canneto, sequestro preventivo per 740mila euro.
Guardia di finanza e carabinieri hanno eseguito ora il provvedimento, dopo i 5 arresti scattati nel gennaio 2020. Canneto Pavese (Pavia), 26 aprile 2022 – Due anni, tre mesi e quattro giorni dopo il blitz con 5 arresti, è scattato il sequestro preventivo, per complessivi 740mila euro. La Procura di Pavia, tramite la Guardia di finanza, ha infatti reso nota oggi l’esecuzione del decreto applicativo “che dispone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie per complessivi 740.000 euro nei confronti di una società cooperativa attiva in provincia di Pavia nel settore della produzione e commercializzazione di vini”. Si tratta della Cantina sociale di Canneto, decapitata il 22 gennaio 2020 con l’operazione “Dioniso” che portò carabinieri di Stradella e Guardia di finanza di Voghera ad arrestare (ai domiciliari) l’allora presidente, la sua vice, due enologi e un mediatore (coinvolti anche due conferitori di uve, all’epoca destinatari di misura cautelare non agli arresti ma con obbligo di firma), con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agralimentari, nonché alla falsificazione e all’emissione di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti.
Fonte: Il Giorno.
Vino contraffatto: sequestrati 740mila euro a una società cooperativa.
Tre indagati per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. Tre indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. E un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta, per 740mila mila eseguito nei confronti di una società cooperativa della provincia di Pavia che opera nel settore della produzione e della commercializzazione di vini. È il bilancio della complessa indagine della Guardia di Finanza di Voghera e dell’Arma dei carabinieri di Stradella, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, con il concorso del Gruppo carabinieri forestali di Pavia e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti alimentari (I.C.Q.R.F.).
Fonte: Informatore Vigevanese.
Vino, gemellaggio Borgogna-Sicilia a Castellammare: arrivato il Boeing con produttori e chef.
Arrivato questa mattina all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo il volo che dalla Francia ha portato sull’Isola organizzatori, chef, produttori di vino e giornalisti che saranno protagonisti di San Vincenzo dell’Amarone, il “gemellaggio enologico” fra Borgogna e Sicilia. La manifestazione, che sarà aperta al pubblico mercoledì 27 aprile a partire dalle 18 davanti al castello di Castellammare del Golfo, prevede i banchi di assaggio di circa 80 produttori, oltre alle degustazioni e assaggi di chef italiani e francesi.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Nasce Wokenwine, piattaforma Nft dedicata al vino.
Wokenwine (www.wokenwine.com) è una nuova piattaforma Nft dedicata ai vini, nata con l’obiettivo di realizzare la prima community mondiale di winelovers che operino nel trading, ma in un ecosistema equo, trasparente ed etico. La tecnologia blockchain, ormai diffusa, garantisce la sicurezza di un archivio di dati e ogni bottiglia registrata sulla piattaforma avrà la sua identità unica coniando un Nft. Sebbene la piattaforma sarà lanciata solo nel giugno 2022, il suo team ha già avviato numerose trattative con etichette prestigiose in Francia e nel resto del mondo. Amministratrice delegata è Valéry Lux, con oltre 25 anni di esperienza nel private equity e nel business tra Europa e Singapore, soprattutto nelle vendite e nel trading. Valéry è un’amante dei vini ed appassionata delle nuove tecnologie blockchain.
Fonte: Federvini.
Zeri riavrà il “suo“ vino Il via libera degli esperti.
Il prossimo autunno Zeri avrà il suo vino, il suo “Sciaccarello“. Intendiamoci: non parliamo di grandi quantità. Diciamo che le bottiglie prodotte serviranno per capire se la qualità c’è, se si può andare avanti, se c’è un minimo di mercato, ma è già un bel passo. Anche perchè lo scorso dicembre a Zeri è venuto il principale produttore, in Corsica, di “Sciaccarello“, ha assaggiato l’annata 2021 (quantitativi davvero minimi) e ha riconosciuto che il gusto c’è. E detto da quello che in un futuro non vicino potrebbe essere un competitore, è un bel riconoscimento. Ma facciamo un passo indietro. Il progetto per la creazione di un centro ricerca per vitigni d’altura era stato presentato lo scorso ottbre in un incontro a Ferdana di Zeri presente il sindaco Petacchi, alcuni residenti e alcuni coltivatori. Nell’ attesa che le varie qualitá messe a dimora nel sito inizino a produrre grappoli di uva, la ricerca sperimentazione è proseguita con operazioni di “micro pigiatura“ con l’uva nata dalle piante usate per generare le barbatelle o le talee poi messe a dimora in una tratto di collina abbandonato da anni.
Fonte: LaNazione.it..
Vino italiano: export, +12,4 per cento nel 2021.
Hanno inciso le maggiori vendite verso gli Stati Uniti e verso la Germania, che riconosce i prezzi migliori alle bottiglie tricolori.
Il 2021 italiano per il vino ha visto una ripresa dell’export, con 7,1 miliardi, +12,4 per cento rispetto all’anno prima, che supera la perdita registrata nel 2020 per la pandemia. Hanno inciso le maggiori vendite verso gli Stati Uniti (1,7 miliardi, +18,4 per cento) e verso la Germania, che riconosce all’Italia i prezzi migliori. A seguire troviamo Regno Unito, Svizzera, Canada, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Belgio e Danimarca. Numeri visti attraverso la lente di Veronica Crecelius, riportati da Winemeridian. I tre maggior player arrivano al 67 per cento e 4,8 miliardi di valore. Prima di tutto il Veneto (con Prosecco, Amarone, Pinot Grigio, Soave e altri), che aumenta il vantaggio sulle altre regioni: Piemonte secondo, ma a poca distanza dalla Toscana. Distanziato segue il Trentino Alto Adige. I consumi fuori casa sono saliti del 22,3 per cento, arrivando a 63 miliardi. Eravamo a 85 miliardi nel 2019, prima della pandemia. Per quanto riguarda i prezzi, abbiamo un aumento generalizzato per lo sfuso, l’Igt e le produzioni Doc. Il prezzo del vino bianco sfuso è salito del 47%, il rosso sfuso del 36%; Trebbiano IGT pugliese del 54%, Glera del 47%, Rubicone del 38%; sul fronte delle Doc, il Lugana è salito del 78% e il Primitivo di Manduria del 55%.
Fonte: Corriere dell’Economia.
L’anno di Alba capitale mondiale del turismo del vino, oggi al teatro Sociale c’è l’evento del Gusto.
La città scelta come sede, a settembre, della sesta Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale del turismo enogastronomico. Otto anni fa, il 22 giugno 2014, a Doha l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato definitivamente il via alla nuova stagione del turismo enogastronomico. Scrollatesi via le ultime remore di un passato legato alla povertà e alla semplicità contadina, le dinamiche colline del vino hanno allargato i loro confini ben oltre i limiti tradizionali, diventando una destinazione che richiama visitatori dall’Italia come dall’estero. A conferma di questa vocazione, cinque anni fa l’Unesco ha aggiunto un’altra medaglia, proclamando Alba Città Creativa per la Gastronomia, inserendola in un circuito esclusivo e mondiale di località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile.
Fonte: La Stampa.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 25 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Le finalità per cui è nata l’iniziativa.
L’esame della giuria degli esperti. Il fine della sezione-guida “Wine Without Walls”è diffondere la consapevolezza della viticoltura sostenibile. Ecco perché include i vini selezionati nella guida “5StarWines- the Book”. Punta in particolare a far conoscere e valorizzare a livello internazionale l’impegno dei produttori nell’agricoltura biodinamica, biologica e sostenibile, in quanto realtà attive nel definire nuovi orizzonti sostenibili sia in vigna sia in cantina. La giuria, analogamente a quanto avviene per “5StarWines – the Book”, ha giudicato le etichette in gara alla cieca. È formata da professionisti del settore, specializzati in prodotti vitivinicoli da agricoltura biodinamica e biologica.
Fonte: Latina Oggi.
I vini di Casale del Giglio tra i migliori del Vinitaly.
La guida Selezionate sette etichette della cantina de Le Ferriere per la sezione “Wine Without Walls” del “5StarWines-the Book” Biologici, biodinamici prodotti da aziende aderenti N a protocolli sostenibilità ella guida “5StarWines-the Book”, che da sei anni Vinitaly, il salone dell’enologia di Verona, pubblica in collaborazione con Assoenologici, c’è la sezione “Wine Without Walls” in cui vengono recensiti i vini biologici, biodinamici o prodotti da aziende aderenti a protocolli/certificazioni di sostenibilità che abbiano raggiunto o superato i 90/100. Ebbene, sette vini dell’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere, avendo per l’appunto superato o raggiunto tale punteggio, entreranno in tale sezione-guida. Eccoli: l’Anthium, l’Aprhodisium, il Viogner, il Madreselva, l’Antinoo, il Petit Mansenge lo Chardonnay. Da precisare che dell’Anthium ne sono state selezionate due versioni: quello del 2021 e quello del 2022. Uno degli ultimi vini nati in casa Santarelli, l’Anthium ha esordito nel 2015.
Fonte: Latina Oggi.
Intervista a Carlo Delmonte – «Il vino si è ripreso il posto giusto».
Carlo Delmonte, presidente di Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana, fa il punto della situazione dopo il Vinitaly di Lorenzo Frassoldati «II vino si è ripreso il posto giusto». La più grande cantina d’Italia Alla guida di Caviro ci sono il presidente Carlo Delmonte (a destra nella foto in basso) e il IL VINITALY È ALLE SPALLE, si avvicina Prowein di Düsseldorf (15-17 maggio). Il mondo del vino è tornato in presenza, sono tornati i contatti, gli incontri, soprattutto coi buyer esteri. Le valutazioni sono generalmente positive, anche se sul vino italiano ‘business globale’ si addensano le nubi delle incertezze dei nuovi precari equilibri geopolitici mondiali, la scarsità di materiali, la crescita folle dei costi dell’energia e dei trasporti e i tanti mercati esteri sempre più difficili da presidiare (anche perché i concorrenti non mancano). Carlo Delmonte, presidente Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana, grande gruppo che va dal vino in brik (Tavernello) alla media e alta gamma (Vigneti Romio, Leonardo da Vinci, Cesari) si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
I giovani preferiscono vino italiano “Aumenta chi cerca la qualità”.
Alla quantità privilegiano il gusto, e il consumo è diventato responsabile Uno studio di Censis e di Enpaia fa il punto sul rapporto delle nuove generazioni con rossi, bianchi, rosé. E spazza via i luoghi comuni a quota dei consumatori italiani di vino resta a grandi linee stabile nel tempo, ma cambiano le caratteristiche anagrafiche, con un numero crescente di giovani che si mostrano interessati alla bevanda, e soprattutto cresce l’attenzione alla qualità del prodotto, in linea con una tendenza diffusa a tutto l’ambito alimentare. Sono alcuni degli elementi che emergono da uno studio condotto dal Censis e da Enpaia (Ente di Previdenza degli impiegati in agricoltura), che fa il punto su un prodotto tipico del nostro Paese sia a livello di produzione, sia di consumo, con tante specificità nell’uno e nell’altro caso legate a tradizioni geografiche e culturali. Uno studio che si sofferma soprattutto sui più giovani, mettendo in evidenza come alcuni i luoghi comuni non trovino corrispondenza nella realtà. La quota di italiani che beve vino ammontava al 58% nel 1993 e si è attestata al 55,5% nel 2020, L L’opinione m “Schiacciare H rapporto dei ragazzi con l’alcol solo sulle modalità estreme è una forzatura Perla maggioranza invece vince la fruizione contenuta e che soddisfa”, dunque senza particolari differenze in un arco temporale che copre oltre un quarto di secolo. Nello stesso arco di tempo la quota di giovani consumatori è salita dal 48,7% al 53,2%, mentre quella di chi supera il mezzo litro al giorno è crollata dal 3,9% a meno dell’1%.
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
Intervista a Filippo Borghesi – Dal rischio di emarginazione alla vigna «Così lanciamo il vino Most sul mercato».
Al lavoro in trenta dai 20 ai 60 anni, ospiti dei centri diurni per aiutare a trovare un’occupazione «E’ un progetto con base sociale, ma con un prodotto di qualità già dalla prima vendemmia». «Molto più di ciò che appare». Ecco il vino che profuma di solidarietà. Grazie a un codice Qr ogni bottiglia racconta la storia di uno dei vignaioli che si è preso cura dei filari e della terra che li accoglie. Protagoniste della nuova avventura sono infatti i sorrisi e le mani instancabili degli ospiti che frequentano le realtà educative della cooperativa sociale La Fraternità. Nel vino scorrono le loro storie, la fatica, ma anche uno sconfinato entusiasmo. C’è chi sogna il principe azzurro, «per cui se passate dalle vigne su un cavallo bianco vi noterà», c’è chi invece ripete le cose lentamente e non manca chi sa tutto di Harry Potter. A raccontarci la progettazione di agricoltura sociale è Filippo Borghesi tra i referenti che hanno sviluppato l’idea. Borghesi, come è nato questo progetto? «La famiglia Brigliadori ha messo a disposizione della cooperativa un vigneto che coltivava da due generazioni.
Fonte: Corriere Romagna del lunedì.
“Tramonto divino” inaugura la stagione.
Primo appuntamento a Cervia per “Tramonto divino”, la rassegna in programma il 22 luglio che sarà allestita fra la torre San Michele e la Darsena del sale. Il road show gourmet dell’Emilia Romagna del gusto riguarda sette appuntamenti estivi, fra la riviera e le città d’arte. Fra queste, appunto, è stata scelta anche Cervia. All’opera, nel programma annunciato per l’estate, saranno presenti sommelier e chef stellati, per il celebre binomio fra vino e cibo come `valore assoluto”. Esperienza a 360 gradi, con il meglio dei cibi e dei vini regionali, e una arena del gusto collocata nell’area prescelta.
Fonte: Corriere Romagna del lunedì.
“Coltiviamo il futuro”, idee dall’Agorà dem.
La segreteria regionale del Pd ritiene molto importante il contributo del dibattito a Campomarino “Coltiviamo il futuro”, idee dall’Agorà dem. Un’Agorà che, per il suo valore, resterà a lungo nella mente dei tanti partecipanti quella dedicata al tema dell’Agricoltura che si è svolta venerdì 22 aprile nella location d’eccellenza del Casale di Madonna Grande ‘Coltiviamo il futuro, quale agricoltura per il Molise’ questo il titolo dell’incontro, il terzo dedicato al ‘Patto verde per il Molise’, al quale hanno preso parte relatori provenienti dal mondo dell’Università, della politica, dell’associazionismo, tutti uniti per fare il punto sull’Agricoltura a livello nazionale e locale e per discutere delle prospettive del settore in Molise.
Fonte: Primo Piano Molise.
Upupa in missione per proteggere i vigneti.
Il progetto di Massimo Pastoris ed Elisa Pozzo nel tentativo di contrastare un coleottero distruttore Upupa in missione per proteggere i vigneti. Un nuovo progetto ha preso vita in due aziende agricole del paese, Pozzo e Pastoris, per cercare di lavorare di prevenzione contro il coleottero giapponese, la popillia Japonica. «Questo coleottero – spiegano Elisa Pozzo ed Eugenio Pastoris – mangia tutto e si lascia dietro intere piantagioni devastate. A Viverone i casi accertati di questo insetto molto simile al nostro maggiolino sono pochi, per questo abbiano deciso di cercare di fare del nostro meglio per combatterlo: sono tentativi, ma noi vogliamo provare. II progetto dell’upupa guardiana dei vigneti. Le due aziende hanno deciso di lavorare puntando ad aumentare la biodiversità della zona, cercando di accrescere i predatori naturali di questo insetto, che potrebbero fare la differenza. «L’idea è venuta in principio a Eugenio – spiega Elisa Pozzo – che lavora da sempre nelle sue vigne con un’impronta bio. Io mi sono subito aggregata e abbiamo fatto costruire e installato sette nidi a testa in luoghi strategici, in alto, intorno alle vigne, cercando di optare per una posizione più tranquilla visto che sono esemplari particolarmente schivi.
Fonte, Eco di Biella.
«Consorzio Tutela dell’Asti»: dopo Vinitaly e Pasqua, si guarda a Vinum e al dreno storico nei luoghi Unesco.
Bilancio positivo per l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, che avevano già registrato trend in crescita per le festività di fine anno, anche grazie ai numerosi eventi di cui il Consorzio dell’Asti Docg è partner. E proprio durante i festeggiamenti e le occasioni di celebrazione, dalla Pasqua ai campi da tennis dei tornei ATP, che l’Asti e il Moscato d’Asti mostrano tutta la loro versatilità. Sono, infatti, declinabili a tutto pasto: dai primi ai secondi, dalla carne al pesce, dagli antipasti ai dessert. Grazie all’ampia gamma di tipologie disponibili, ogni portata pub essere accompagnata da una delle numerose versioni delle bollicine aromatiche piemontesi in purezza, che portano con sé i profumi e la bellezza dei luoghi in cui si coltiva con dedizione e passione l’uva Moscato bianco. Proprio queste colline sono teatro dell’iniziativa Super i Colli, una suggestiva passeggiata tra Acqui Terme e Strevi nel territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco, tra storia e natura, bellezze mozzafiato e tradizione vitivinicola, per trascorrere una giornata all’aria aperta in compagnia dell’Asti e del Moscato d’Asti.
Fonte, Notizia Oggi Vercelli.
Intervista a Federica Boffa – La ragazza del Barolo punta in alto “Il mio vino va in quota” – A 24 anni riscrive la mappa del vino «II mio Barolo va in alta quota».
Nell’aprile del 2021 scompare Cesare Pio Boffa, il grande vignaiolo delle Langhe Da allora la figlia Federica, studi classici e fresca di laurea in economia, si è ritrovata a dover gestire la storica cantina di fa miglia. Con l’obiettivo di sposare tradizione con innovazione. Federica Boffa non lo sa, ma dal 17 aprile 2021, data della scomparsa di Pio, l’amato papà. È la donna del vino piemontese. Forse è un bene che non lo sappia, perché a 24 anni certi (moti possono sembrare oneri, ma non può essere altrimenti per la produttrice alla guida di Pio Cesare, una cantina unica per molte ragioni. Fondata nel 1881 da Cesare Pio, e la sola con sede nel centro storico di Alba, l’unica a poter inserire in etichetta lo stemma della città del tartufo bianco e a poter vinificare, con la scuola Enologici, il Nebbiolo da Barolo al di fuori del confine del rigido disciplinare. Non è un caso che l’io Botta sia stato tra primi ad acquistare terreni In Alta Langa, non per produrre bollicine, bensì Nebbiolo, Vedendo un futuro in altitudine per i nobili vini relegati finora alla Langa di sotto, quella tutta riflettori e paillettes. Federica Bofla, partiamo da un anno fa «la Federica di prima stava metabolizzando. Il fatto che suo padre stesse per partire per un viaggio dal quale non sarebbe tornato.
Fonte, L’Economia del Corriere Nord Ovest.
Alba, domani “C’è più Gusto” con le eccellenze del territorio – “C’è più Gusto” a portare sul palco le eccellenze.
Ad Alba “C’è più Gusto” a portare sul palco le eccellenze lana giornata dedicata al vino e ai suoi legami col territorio. Fra gli ospiti attesi produtori. chef. Sommelier. «C’è più Gusto». Con questo slogan Il Gusto, il contento hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, organizza domani nella capitale delle Langhe un evento speciale per raccontare la straordinaria ricchezza del mondo del vino italiano e per accompagnare la città nel suo percorso che la porterà ad ospitare, a settembre, la sesta Global Conference on Wine Tourism. Ovvero, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico organizzato dall’Unwto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale. Sarà un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, un’occasione per confrontarsi con i protagonisti del mondo enologico, dell’alta cucina e del giornalismo, con un esclusivo intervento finale del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, in occasione dei suoi due anni di conduzione del giornale.
Fonte, Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Ad Alba si brinda con 700 etichette.
Ieri ad Alba prima domenica e seconda giornata di Vinum, la Fiera nazionale dei vini del Piemonte giunta alla 44a edizione. La più grande enoteca a cielo aperto d’Italia ha accolto i winelovers con oltre 700 etichette e più di 400 produttori in rappresentanza di tutto il Piemonte del vino e i vignaioli ospiti della Valle d’Aosta. Oggi si replica, con gli stand aperti tutto il giorno nelle vie e nelle piazze della città. La kermesse proseguirà nei weekend fino all’8 maggio.
Fonte, Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Negramaro, neri e rosati a tutto vino – Negramaro, neri, rosati a tutto vino.
La Campania, rispetto alla Puglia è più indietro nel settore, tuttavia l’export è passato dai 42 milioni del 2015 a oltre 52 milioni del 2020 3 L’assessore Caputo: Procida capitale della cultura sarà strategica, non solo eccellenza enogastronomica, ma ambasciatrice regionale per la prima volta le donne del vino sono scese in piazza a Verona, con un flash mob tutto in rosa per chiedere a Putin di fermare la guerra. Il Vinitaly 2022 purtroppo è stato anche questo, perché il conflitto non solo ha fatto crescere del 35% i costi di produzione del vino, ma ha anche penalizzato l’export in direzione dei Paesi dell’Est europeo, non solo di Russia e Ucraina. Detto questo, però, la rassegna vinicola più importante del Paese si è chiusa complessivamente in positivo per il made in Campania e in Puglia. Per esempio plaudono i produttori del Sannio, così come 1 produttori salentini. Questi, in particolare, hanno raggiunto risultati ragguardevoli: infatti, tra i vini più venduti del 2021 ai primi posti si piazzano il pugliese Negroamaro, seguito dal Lambrusco di Emilia Romagna e Lombardia, dal Sangiovese di Toscana, Emilia Romagna e Puglia e quindi dal Rosato del Salento. Solo il Primitivo pugliese già nel 2020 era cresciuto del 23,6% e la corsa al rialzo è proseguita anche nel 2021 con un +5,2% e +11% di valore; del resto lo scorso anno la vendita di vino nella grande distribuzione ha visto un’impennata del valore del 2,1%.
Fonte, L’Economia del Corriere del Mezzogiorno.
Anteprima vini in arrivo con 400 super etichette.
Manca pochissimo alla 218 edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la rassegna che porta al Real Collegio le migliori etichette, aziende e i vini più pregiati di quella parte di Toscana bagnata dal mare. Da sabato 30 aprile e domenica 1° maggio, 80 produttori e oltre 400 etichette. Una chiara volontà dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana di promuovere e sostenere giovani realtà. Dalla Lunigiana, al confine tra Toscana e Liguria, l’azienda agricola Terenzuola di Ivan Giuliani coltiva antiche particelle ultracentenarie. Ancora mare, quello che bagna l’Isola del Giglio. È qui che nasce il “Paradiso dei conigli” da Massimo Piccin e Alice Dal Gobbo. Con la “Maestà della Formica” si torna a Lucca, a Careggine: alle pendici del Sumbra, resiste l’agricoltura biodinamica guidata da Andrea Elmi.
Fonte, Tirreno Lucca.
Masi, progetto green per nuovi consumatori.
Durante Vinitaly sono stati festeggiati i 250 anni di attività Masi, progetto green per nuovi consumatori «I giovani prediligono vini sostenibili e di alta qualità» •• Masi quest’anno ha festeggiato a Vinitaly i 250 anni di attività con un seminario tecnico contraddistinto da un titolo in latino che ha guardato al futuro. «Vinum natura genitum mette al centro la natura nella produzione di vino, esaltandone il frutto» ha sintetizzato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola. Con un occhio di riguardo ai nuovi consumatori post-pandemici. Al centro del 32° appuntamento a Vinitaly, rappresentato dal direttore generale Giovanni Mantovani, sono balzate le tendenze emerse da una ricerca commissionata a Ipsos su un campione di enoappassionati, per lo più millennials e xennials a Milano e a Bologna. «Nonostante i due anni pandemici, abbiamo riscontrato una crescita del senso di responsabilità negli acquisti a livello globale», ha detto Lorena Cocozza di Ipsos. Nel 2021 il 65% degli italiani ha dichiarato di cercare ritmi più rallentati, 8 su 10 di rinunciare alla convenienza per prodotti più salutari e il 39% di ridurre gli sprechi. Il 74% del campione sceglie marche che rispecchiano i valori e il 58% opta per prodotti sostenibili. «Sostenibilità e premiumizzazione sono trend in accelerazione» ha sottolineato Cocozza.
Fonte, Arena.
Valdo Spumanti, fatturato 30%.
II presidente Bolla: «Con un 2021 positivo, investimenti per 16 milioni» Valdo Spumanti, fatturato +30% •• Il 2021 si è rivelato per Valdo Spumanti srl presieduta da Pierluigi Bolla, un anno positivo. A trainare la crescita dell’azienda di Valdobbiadene (Treviso) sono stati tutti i mercati che hanno permesso un +30%. Il fatturato si attesta sugli 80 milioni di euro con un ebitda del 6,5%. Nel valore globale dell’azienda il mercato italiano resta fondamentale, +20%, con ottime performance nella Gdo. Valdo Europe ha registrato +22%, mentre il Regno Unito, ha confermato il trend positivo, +10%, nonostante la Brexit che, a differenza delle previsioni, non ha creato effetti negativi sulle vendite ma solo qualche complessità sulla gestione delle spedizioni. Il mercato nordamericano si è ripreso sul 2020, con 30%. Trend positivo anche per il Prosecco Rosé Doc che si è aggiunto alle referenze tradizionali di spumanti rosati dell’azienda che nel complesso sono tutti aumentati.
Fonte, Arena.
Un weekend in Valpolicella: dove l’Amarone esce dal caveau e la degustazione si fa nella bottaia.
Questa zona del Veneto è ricca di cantine, ma dove andare se si ha a disposizione solo un fine settimana? Ecco i nostri consigli. La qualità delle aziende vinicole, i consorzi che propongono un racconto eno-paesaggistico d’interesse, un pubblico sempre più colto ed estimatore del buon vino: ecco i motivi del successo dell’enoturismo in Italia, dove le proposte da sud a nord sono davvero tante. Tra queste spicca la Valpolicella, porzione di un Veneto sempre gaudente. E allora, dove andare avendo a disposizione solo un weekend? Intanto cominciamo con il delimitare e geolocalizzare il territorio della Valpolicella: una zona di produzione composta da 19 comuni (5 nella zona classica e 14 nella zona Doc), un mega vigneto che copre l’intera fascia pedemontana della provincia di Verona, circondato a ovest dal Lago di Garda, ad est e a nord dai Monti Lessini. Al suo interno, secondo il disciplinare, convivono tre zone ben distinte: la Classica formata da cinque aree geografiche, ovvero l’areale di Sant’Ambrogio di Valpolicella e di San Pietro in Cariano, le vallate di Fumane, Marano di Valpolicella e Negrar di Valpolicella, la zona Valpantena costituita dall’omonima valle, e la Doc con i comprensori del comune di Verona e le valli di Illasi, Tramigna e Mezzane.
Fonte, La Repubblica.
Vino a tavola, nel piatto e nel paesaggio: viaggio alla scoperta delle cantine con ristoranti.
Dal Trentino Alto Adige alla Sicilia passando per Veneto e Toscana, sempre più aziende vitivinicole puntano sulla ristorazione per allargare l’offerta enoturistica: se ne parlerà con chef e produttori martedì 26 aprile ad Alba nell’evento de Il Gusto. Roberta Ceretto: “Noi 22 anni fa abbiamo spinto per creare un modello enogastronomico nelle Langhe. Negli anni qui è nato un distretto gourmet”.
Fonte, La Repubblica.
Rincari, vino italiano a rischio: il nuovo allarme.
C’è un nuovo pericolo per il vino Made in Italy, e la crisi potrebbe ripercuotersi sulle tasche degli italiani, con bottiglie sempre più care. Il settore vitivinicolo del nostro Paese, e quindi il vino stesso, eccellenza del Made in Italy da milioni di euro, stanno affrontando una nuova minaccia che rischia di mettere in difficoltà i produttori e far aumentare i prezzi anche per i consumatori. A lanciare l’allarme, attraverso l’Agi, sono le più importanti associazioni come la Federvini, l’Unione italiana vini e l’Alleanza cooperative. Che lamentano una situazione particolarmente difficile a causa dei rincari dell’energia che si sommeranno a una crisi logistica, con gravi ripercussioni sulla competitività delle aziende italiane. Allarme vetro per il vino prodotto in Italia: cosa sta succedendo. L’allarme questa volta riguarda il vetro, che sta vedendo forniture a rischio e prezzi in crescita a causa della crisi globale e dell’aumento spropositato dei costi energetici, oltre che dalla dipendenza di prodotto finito dall’estero. Il 2022 non si prospetta un anno facile per il vino italiano.
Fonte, QuiFinanza.
Il vino esce dalla crisi e fa salire le vendite. Economia.
Nell’ultimo anno, il settore vitivinicolo ha registrato un forte aumento delle vendite sia sul mercato estero che domestico, riprendendosi dai precedenti livelli di stretta della domanda causata dalla pandemia. Inoltre, ha migliorato i prezzi dei pacchi esportati per categoria di origine per registrare i numeri. Ma il predominio della maggior parte dei prezzi di contrattazione oscura questo miglioramento. A seguito della chiusura della ristorazione, il vino è stato uno dei prodotti più colpiti dal coronavirus nel 2020, con un calo di oltre il 20% dei consumi interni e del 3,2% del valore delle esportazioni (meno del previsto). 5,7% in volume). Oggi, con i dati gestiti dall’Osservatorio del mercato del vino spagnolo, nei conti degli anni a febbraio scorso, il settore esce dalla crisi dei volumi di vendita all’estero, con 23,06 milioni di ettolitri, il che significa il 12,3% in più rispetto al periodo precedente. Questa cifra pone la Spagna al vertice delle vendite nel commercio mondiale, rispetto ai 20 milioni di ettolitri dell’Italia o ai 14 della Francia. Tuttavia, il fatturato di 2.926 milioni di euro, dopo un aumento del 15%, è ben lontano dagli 11mila milioni di euro per i francesi o per i settemila italiani. Da segnalare in questo scenario le elevate vendite sfuse a prezzi stracciati: oltre 10 milioni di ettolitri in Francia, Italia, Germania e Portogallo per il consumo interno o per la riesportazione in altri paesi come vino comunitario in concorrenza con il vino spagnolo venduto dalla penisola.
Fonte, Flamina&dintorni.
Vini convenzionali, biologici, biodinamici e naturali: quali le differenze?
Tradizionale, biologico, biodinamico, naturale. Ormai non è più sufficiente dire soltanto vino per comprendere cosa si versa nel bicchiere. Al di là del vitigno di partenza e del terroir in cui il vigneto è impiantato, a definire il vino sono anche i metodi di coltivazione delle piante e le pratiche enologiche attraverso le quali avviene la vinificazione e si ottiene la bevanda alcolica che da migliaia di anni accompagna la vita dell’uomo. Secondo il Regolamento della Comunità Europea n. 491 del 25 maggio 2009 il vino è il prodotto ottenuto esclusivamente dalla fermentazione alcolica totale o parziale di uve fresche, pigiate o no, o di mosti di uve. A disciplinare il vino in Italia è il Testo Unico Vino, ovvero la Legge 12 dicembre 2016, n. 238, che nell’articolo 1 stabilisce che il sistema vino è «un patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale» introducendo anche il concetto di sostenibilità ambientale.
Fonte, Wise Society.
Strada del Vino dell’Alto Adige, la piacevole leggerezza dell’essere.
Percorrere la Strada del Vino dell’Alto Adige vuol dire immergersi in una natura rigogliosa e in una cultura millenaria, tra vigneti a perdita d’occhio e cantine accoglienti, castelli maestosi, tenute storiche e incantevoli laghi incastonati in magnifici paesaggi. Seguiteci in questo viaggio in cinque tappe gustose, raffinate e spettacolari. Vigneti fin dove arriva lo sguardo, laghi balneabili, residenze storiche e maestose montagne che fanno da cornice a uno scenario spettacolare intessuto in una cultura millenaria. La Strada del Vino dell’Alto Adige (Südtiroler Weinstraße) rappresenta il meglio di ciò che la regione più settentrionale d’Italia è in grado di offrire: come un nastro narrativo che si srotola fra territori,sentieri didattici facili e piacevoli e soprattutto cantine. È lunga circa 70 chilometri e si snoda attraverso 15 Comuni altoatesini. Furono i Greci, nel 500 a.C., a portare alle nostre latitudini tutte le conoscenze relative al vino, mentre i Romani contribuirono sensibilmente alla diffusione della vite. Grazie a questo eccezionale retroterra culturale, la strada del vino altoatesina (fondata nel 1964) è uno dei percorsi più antichi del vino in Italia.
Fonte, Vanity Fair.
Due giorni sulla Via Francigena Tra passeggiate, cibo e buon vino.
Due giorni dedicati agli amanti dello slow travel. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio Gambassi Terme si animerà con ‘Francigena Floralis’ e con tante iniziative organizzate nei sentieri della Valdelsa, nella tappa gambassina della Francigena tra natura e storia. Sarà possibile percorrere gli itinerari da soli, in compagnia degli amici a quattro zampe, in bicicletta, a cavallo; fermarsi ai banchi allestiti a tema floreale, assistere a spettacoli tematici, presentazioni di libri, intrattenimento per bambini e non solo. I più golosi potranno partecipare a ‘Passaggiando’, il trekking enogastronomico dove, tra un passo e l’altro, si potrà degustare cibo e vino. La partenza sarà libera da piazza della Cisterna dalle 10 alle 11. I partecipanti riceveranno una bag personalizzata con qualche snack, utili lungo il percorso. La prima tappa è all’azienda agricola Casanuova, con un bicchiere di vino, qualche affettato e bruschette con l’olio. Il trekking enogastronomico proseguirà vicino all’affioramento dei Bollori e da qui gli escursionisti raggiungeranno la Fattoria Le Caprine, dove potranno assaggiare i formaggi e un rosso di loro produzione. La terza fermata sarà l’azienda agricola La Taverna, con una insalata di farro e verdure e un assaggio della loro birra. Ultima tappa all’agriturismo Pompone e Pola con assaggi di vini e torte casalinghe.
Fonte, La Nazione.
STAMPA ESTERA
Vin: lutter contre la contrefaçon grâce aux net.
Au-delà des questions de manipulation des stocks et de la stricte protection contre les faux, il s’agit aussi de savoir qui boit le vin et comment il le boit 99. LE VIGNERON BOURGUIGNON LOUIS-MICHEL LIGER-BELAIR, PRODUCTEUR Á VOSNE-ROMANÉE ET VOUGEOT, PARTICIPE Á LA MISE EN PLACE D’UNE PLATEFORME DÉDIÉE À L’AUTHENTIFICATION DES VINS. EXPLICATIONS. STÉPHANE REYNAUD sreynaud alefigaro.fr p Prance apeur», aurait dit le présentateur du journal « télévisé Roger Gicquel. « Nos clients sont inquiets », annonce sur le même ton grave le vigneron Louis-Michel LigerBelair. La cause de cette crainte? « Il est beaucoup question de faux dans le monde du vin, explique le Bourguignon. Nous avons été peu confrontés à ce phénomène mais nous savons qu’il n’est pas difficile de réaliser une fausse bouteille, et cela en dépit des nombreuse’ protections mises en place par Ies producteurs. Comme je ne veux pas avoir d réagir personnellement au dernier moment à im problème de ce type, j’ai décidé de prendre les devants avec me propre solution. » La fraude et la contrefaçon: une plaie qui concerne des dizaines de milliers de bouteilles chaque année dans le monde. Au sein des institutions chargées du contrôle, les plus pessimistes avancent que 20 % du commerce international de vin serait affecté. Le sujet n’est pas nouveau.
Fonte: Figaro.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 24 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vinitaly 2022: bilancio positivo per la Puglia.
In collaborazione con la Regione Puglia Vinitaly 2022: bilancio positivo per la Puglia Ufficio perle Relazioni con il Pubblico salento in tasca. Una quattro giorni sorprendente per il settore vitivinicolo pugliese in occasione della 54a edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona. Al Padiglione 11 della fiera veronese, la Puglia, con le sue 110 imprese vitivinicole, ha accolto ogni giorno migliaia di visitatori tra gli stand, negli spazi dedicati all’enoteca di Puglia e ai cooking show -allestiti per l’occasione con il supporto della Regione Puglia- come anche nella sala incontri che ha ospitato conferenze e approfondimenti tematici tenuti, tra gli altri, da associazioni regionali di www.regione.puglia.it promozione, consorzi di tutela del vino e associazioni di categoria agricole.
Fonte: Salento in tasca.
Morto a 65 anni Franco Allegrini enologo simbolo della Valpolicella.
Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica, è scomparso ieri all’età di 65 anni. Enologo, Allegrini nel 1963 aveva raccolto l’eredità del padre Giovanni, tra i primi a credere nell’Amarone, iniziando ad occuparsi della conduzione enologica dell’azienda con il fratello Walter. Allegrini ha introdotto importanti innovazioni nei vigneti come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino «culto» dell’azienda. La sua eredità sarà portata avanti dai figli Francesco, Giovanni e Matteo.
Fonte: Corriere della Sera.
Intervista a Dario Brunori – Cantautore e contadino.
Si sente un uomo di montagna. Sempre in tensione fra città caotiche e paeselli incastonati nel Nord della Calabria. Dario Brunori in arte Brunori Sas (nome preso in prestito dalla ditta paterna di materiale da costruzioni), 45 anni, cantautore con una laurea in Economia a Siena, neo papà di Fiammetta, sei mesi, produttore di dischi altrui ma anche di vino, un tour in partenza il 4 maggio da Ancona con date già sold out è, come molti, un emigrante di ritorno. «Fino ai 18 anni ho abitato in borghi di poche centinaia di anime in provincia di Cosenza, poi sono partito. Adesso sono tornato e vivo a San Fili, dove il silenzio e la mancanza di competizione non prevedono distrazioni», esordisce. Come vede oggi la sua terra? «I problemi sono quelli di sempre: clientelismo, criminalità organizzata, mancanza di proiezione verso la costruzione di qualcosa, speranze disattese. Siamo una zona avvezza ai terremoti e pensiamo sempre che, prima o poi, tutto crollerà. Al tempo stesso, i calabresi conservano uno sguardo antico e una dignità unici.
Fonte: Espresso.
Il triplete del Cerro Nobile, Brunello e Sagrantino.
Unipol, colosso bolognese delle assicurazioni, crede nel business delle aziende vinicole. Ne gestisce quattro fra Umbria e Toscana. Ha appena investito 10 milioni II triplete del Cerro Nobile, Brunello e Sagrantino A volte si può diventare vignaioli per caso. Poi arriva la passione. È la storia del gruppo Unipol, colosso nel settore assicurativo con interessi anche nell’area alberghiera e nelle banche, fra i primi dieci in Europa con quasi 12miila dipendenti. Così il vino d’autore diventa un settore d’eccellenza e di sviluppo del Gruppo Unipol, entrato in questo business (in crescita visto il successo post pandemia di Vinitaly) quasi senza volerlo. Quando il gruppo bolognese delle assicurazioni ha acquisito Fondiaria ha preso in dote anche il pacchetto di Sai-Agricola, società composta da cinque tenute fra Umbria e Toscana vocate soprattutto alla produzione di vino e in parte minore di olio. Unipol a questo punto ha deciso di investire e di rilanciare il nuovo asset guidandolo verso una vocazione di sostenibilità ambientale e prodotti biologici. Un passo necessario per crescere.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Cantine Montresor celebra i 130 anni di vita.
La Cantina Giacomo Montresor, nata nel 1892 sotto il regno di Umberto I, festeggia i 130 anni. L’azienda della Valpolicella li celebra con l’Amarone Docg Riserva 2012.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Cerasuolo e Frappato i sapori di Sicilia all’ombra del vulcano.
L’altra Donnafugata, quella che non ti aspetti. Non lo Zibibbo e i grandi vini dolci di Pantelleria (con in testa l’intramontabile passito Ben Ryé); non la gamma di bottiglie iconiche che dalla Sicilia Occidentale (tra Marsala e Contessa Entellina) hanno fatto la storia del rinascimento del vino isolano (i rossi Mille e una notte, Tancredi, il bianco Chiarandà). Ma i nuovi territori dove la cantina (meglio: il gruppo) della famiglia Rallo si è insediata recentemente, avamposti del vino siciliano di qualità per intercettare i nuovi mood degli enoappassionati. Quindi l’Etna, terra promessa dei vini del vulcano, che ha segnato una svolta in alto, un upgrade, per tutta l’immagine della produzione isolana. Vigne ad alberello, terrazzamenti fino a 1000 metri, Antonio e José Rallo si sono insediati a Randazzo, con 35 ettari di vigna sul versante nord il più asciutto, forti escursioni termiche, impianti vecchi (alcuni oltre i 70 anni), forti escursioni termiche tra giorno e notte per concentrare aromi e freschezza.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
I piccoli vignaioli sono i veri custodi delle tradizioni.
Il 14 maggio in tutta Italia sarà il Sabato del Vignaiolo, la giornata pensata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti per raccontare al pubblico e agli appassionati le realtà territoriali dei 1400 soci Fivi. Saranno 18 gli appuntamenti organizzati da nord a sud in varie località della Penisola, dalle altrettante delegazioni locali: Nord Piemonte, Franciacorta, Trentino, Treviso, Colli Berici e Euganei, Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Oltrepò Pavese, Modena – Reggio Emilia, Romagna, Piacenza, Chianti Classico – San Gimignano, Marche, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia Orientale e Puglia. Tutti gli eventi saranno strutturati in modo diverso, a libera interpretazione delle delegazioni, con lo scopo di creare un’atmosfera di festa e convivialità.
Fonte: Libero Quotidiano.
Il vino nel piatto svela il territorio.
Sempre più cantine Frescobaldi e Antinori: si dotano di ristorante “Da noi i visitatori Ceretto: dal calice è si sentono a casa, sono partita una rivoluzione accolti come amici”. Il scoprire i sapori della campagna, sperimentare abbinamenti, accogliere clienti e wine lover. In una parola, celebrare il vino nel luogo che più si confonda alla sua natura conviviale: la tavola. E il piatto. Sono le stesse cantine a dotarsi, sempre di più, di ristoranti dove degustare, confrontarsi, proporre e lasciarsi sedurre. Una tavola che a un solo sguardo richiami il mondo delle etichette. E allora ecco, in sale country-chic, aprirsi grandi finestre con viste mozzafiato su vigneti e campi di papaveri da far invidia a un quadro di Monet; sulle pareti apparire scaffalature in legno cariche di bottiglie; botti diventare tavoli; pane e grissini spuntare da cassette di legno, e tappi di sughero trasformarsi in adagia-posate o poggia-bicchieri. Un mondo magico, di metamorfosi ed emozioni.
Fonte, Specchio.
L’allarme delle imprese produttrici di vino: mancano bottiglie.
Nel comparto vetro in Italia sono attive 14 aziende con 39 stabilimenti e 7.800 addetti. 2,4 mld il giro d’affari del comparto del vetro. In totale vengono prodotte 5 milioni di tonnellate. Le industrie vitivinicole italiane lanciano l’allarme: scarseggiano le bottiglie di vetro, il cui prezzo è in aumento. Il 2022 non sarà un anno facile per gli approvvigionamenti di materia prima in generale, per industria vitivinicola. 11 grido d’allarme arriva dalle più importanti associazioni di settore come Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative, che hanno ribadito – anche al recente Vinitaly – il rischio di una situazione che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica, con conseguenze negative sulla competitività del settore. Tra i principali imputati c’è proprio l’industria del vetro, una voce economica non indifferente per il comparto, che ha dovuto ricorrere a maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) per rispondere alla forte richiesta di bottiglie di vino, il cui mercato è progressivamente cresciuto tra 2016 e 2021, a parte la brusca frenata del 2020. Ora con la guerra in Ucraina l’aumento dei costi dell’energia (soprattutto quella del gas necessario per far funzionare i forni) si è tradotto in un ritocco al rialzo dei listini. Col 45% delle quote a volume, il settore vitivinicolo è a tutti gli effetti tra i principali vettori del segmento industriale del vetro cavo, che vanta una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate, in continua e costante crescita dai 4 milioni del 2016, per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro.
Fonte, Verita’&Affari.
Vindome. A Bordeaux con la app per investire nel vino.
Vindome, la prima app dedicata all’investimento in vini pregiati, torna a Bordeaux per La semaine des Primeurs 2021 fino al 28 aprile. Un’edizione per la quale Vindome ha introdotto nuove funzionalità e tante novità per i suoi clienti che non solo avranno un canale di accesso esclusivo e immediato all’acquisto dei vini ma potranno da subito monitorare l’andamento dei loro hwestimenti grazie alla nuova funzionalità Portfolio Performance e accedere facilmente a dati e informazioni utili per scegliere le migliori etichette in totale autonomia. Vindome la prima app di wine investments a rendere disponibili al netto dl dazi e Ivi, i vini giudicati durante l’evento bordolese.
Fonte, Verita’&Affari.
Rete consorzi vino punta sulla green economy.
Federdoc entra nella fondazione Symbola puntando sulla certificazione sostenibilità ambientale Rete consorzi vino punta sulla green economy La rete dei Consorzi tutela vini italiani entra nella Fondazione Symbola, consesso che si occupa di economia sostenibile e innovazione. Uno scenario di cooperazione operativa molto importante per i territori italiani e in particolare per quello sannita che esprime una forte vocazione enologica. L’interazione tra rete economia sostenibile e Federdoc, rete dei Consorzi vino apre nuovi scenari in terimini di sostenibilità e sua certificazione. “L’adesione di Federdoc alla nostra Fondazione è — la riflessione di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola — fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. Il vino è un formidabile ambasciatore di questa Italia nel mondo.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Tramonto Divino riparte in Darsena.
Primo appuntamento a Cervia per “Tramonto divino”, in programma il 22 luglio fra la torre San Michele e la Darsena del sale. Il road show gourmet dell’Emilia Romagna del gusto riguarda sette appuntamenti estivi, fra la riviera e le città d’arte. All’opera sommelier e chef stellati, per il celebre binomio fra vino e cibo come `valore assoluto”. Esperienza a 360 gradi, con il locata nell’area prescelta. A Tameglio dei cibi e dei vini regio- vola o in piedi, si partecipa agli anali, e una arena del gusto col- assaggi dei prodotti certificati.
Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Aree Doc a Palazzolo la bandiera del vino.
Vini di qualità, capaci di dare emozioni e di raccontare il territorio in cui vengono prodotti. Sono quelli di Palazzolo dello Stella, entrata a far parte dell’associazione nazionale Città del vino, prestigiosa élite che conta 470 soci in Italia e 30 in Fvg. Ma si tratta di una ricetta valida per tutte le aree della nostra regione, ha osservato ieri alla Casa del Marinaretto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, a conclusione della festosa cerimonia di consegna della bandiera dell’associazione al Comune di Palazzolo. «Un tempo nel vino il criterio era la quantità – ha ricordato il presidente -, poi c’è stata una lunga e costante evoluzione qualitativa. Oggi siamo in una terza fase, ancora in transizione, quella dell’emozione».
Fonte, Gazzettino Friuli.
Top vini 2022: ecco il vademecum per scegliere tra le eccellenze.
Come orientarsi e scegliere tra tanti vini prodotti da eccellenti aziende vitivinicole grandi e piccole del Friuli Venezia Giulia? La risposta oggi è la guida “Top vini Friuli Venezia Giulia 2022”. Giunta alla seconda edizione, racchiude la valutazione di oltre 200 vini degustati da una commissione di assaggio costituita da 78 esperti tra enologi, enotecnici e periti agrarie agronomi, capitanata dal presidente Nicola Biasi e coordinata da Paolo Valdesolo. Il primo classe ’81, ha ottenuto il titolo di miglior giovane enologo d’Italia nel 2020 ed è stato “cult oenologist” per il Merano Wine Festival nel 2021, il secondo esperto e notissimo enologo di lungo corso e con una forte visione per il futuro del settore. La guida è stata presentata a Vinitaly e sarà presentata ufficialmente in regione venerdì 29 alle 18 a villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo. In quell’occasione saranno consegnati anche gli attestati di merito per i vini che hanno ottenuto dalla commissione di degustazione le tre “T”‘ con un punteggio tra i 90 e i 100.
Fonte, Messaggero Veneto Udine.
Palazzolo fra le Città del vino «Un volano per il territorio».
Sul comune di Palazzolo dello Stella, da ieri sventola la bandiera che la qualifica come “Città del vino”, esattamente la 29esima del Fvg e la 470esima in Italia. Un attestato che è stato consegnato durante cerimonia tenutasi alla Casa del Marinaretto, alla presenza di tutti i sindaci del territorio, del presidente del consiglio regionale Pier Mauro Zanin e del consigliere regionale Mauro Bordin, oltre che a numerosi viticoltori e i vertici delle “Città del vino” del Fvg. Quello che è emerso durante la cerimonia è che oggi il vino non è più solo un prodotto dell’agricoltura, ma qualcosa di emozionale che l’imprenditore del settore trasmette alla sua clientela, una emozione che racconta la storia e la cultura di un territorio. Come ha ribadito il presidente Zanin, «Quanto accaduto e sta accadendo in questi due anni, ci ha fatto riscoprire la prossimità, dopo anni in cui la globalizzazione ci aveva coinvolti. Il vino può essere quel transfert per trasmettere emozioni.
Fonte, Messaggero Veneto Udine.
Il dolcetto di Erika e Giuseppe Fruttato dall’impronta speziata.
L’etichetta Il dolcetto di Erika e Giuseppe Fruttato dall’impronta speziata Sul «bric», la sommità del colle per i piemontesi, la vigna di dolcetto era già presente ma le uve venivano conferite alla locale cantina sociale fino a quando una coppia di giovani bergamaschi, Erika Delli Santi da Treviglio e Giuseppe Rayera da Almenno San Bartolomeo, hanno deciso di trasferirsi in quel di Ovada per dare corpo al loro progetto di produrre vino biologico. Vino simbolo l’Ovada Docg, appunto da uve dolcetto: l’annata 2020 ha dato un carico fruttato notevole ma ancor di più si distingue per una forte impronta speziata (pepe in particolare).
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Tornano il Giro e la Fiera del Cristo A Nizza è primavera.
Oggi doppio evento nella città del Campanon Tornano il Giro e la Fiera del Cristo A Nizza è primavera. Una domenica caratterizzata da un doppio appuntamento a Nizza Monferrato per festeggiare la primavera: è il giorno della grande fiera del Santo Cristo e del Giro del Nizza. La storica Fiera è in piazza Garibaldi. Come da tradizione ci sarà l’esposizione dei macchinari e delle attrezzature per l’agricoltura, l’enologia, il giardinaggio e un’ampia sezione dedicata alle autovetture. Sono presenti concessionari e aziende costruttrici provenienti da tutto il Piemonte. Il mercato invece occuperà le vie del centro storico. Saranno circa 120 le bancarelle di vario genere.
Fonte, Stampa Asti.
Vinum, primo weekend “Le Langhe ripartono da questa maxi-enoteca”.
Ieri Alba ha inaugurato la kermesse dopo due anni di stop Vinum, primo weekend “Le Langhe ripartono da questa maxi-enoteca”. Un grande vino è soprattutto frutto di una paziente attesa. E questo abbiamo fatto negli ultimi due anni, insieme con la Città di Alba e Piemonte Land of Wine, che ringrazio per il supporto. Ne abbiamo approfittato per affinare la manifestazione aspettando il ritorno della più grande enoteca a cielo aperto d’Italia». Nelle parole della presidente dell’Ente Fiera Alba, Liliana Allena, c’è tutto lo spirito della 44’ edizione di Vinum, la Fiera nazionale dei vini del Piemonte inaugurata ieri mattina, che andrà avanti nei weekend fino all’8 maggio. «Una ripartenza di speranza e ottimismo verso il futuro e verso la Global Conference on Wine Tourism di settembre» hanno ricordato il sindaco di Alba Carlo Bo e l’assessore Emanuele Bolla, in una sala Fenoglio in cui regnava un dima di entusiasmo e di grandi aspettative.
Fonte, Stampa Cuneo.
Vinitaly, doppio riconoscimento per l’azienda “Baia del Sole”.
Carrara, premiati a Verona i vini apuani “Prima brezza” e “Giulio 56” Vinitaly, doppio riconoscimento per l’azienda “Baia del Sole”. Bottiglie apuane protagoniste a Vinitaly. A Verona per l’azienda ‘Baia del Sole’ della famiglia Federici sono arrivati due importanti attestati con tanto di premiazione durante la manifestazione. Riflettori puntati su due vini dell’azienda apuana: il ‘Prima Brezza’ , rosato ed il ‘Giulio 56’ spumante metodo classico. Per il primo è arrivato il premio come miglior Vino rosato d’Italia Vinitaly 2022 ed attestato anche per il Giulio 56 come vino metodo classico secondo la selezione enologica di Verona Fiere ‘SStarWines e Wine without walls’. Due riconoscimenti arrivati dopo l’esame di circa 70 esperti che hanno esaminato oltre 2300 referenze iscritte.
Fonte, Nazione Massa Carrara.
Sticciano riparte con gli europei inattesa dei turisti dagli Stati Uniti.
La tenuta ha molte prenotazioni e offre 5 posti di lavoro L’accoglienza nel segno del vino e delle nuove etichette. Molti italiani, confermati gli europei, settimane di attesa per gli americani. È questa la fotografia che emerge dai primi dati delle prenotazioni turistiche che arrivano dalla tenuta di S ticciano, nel cuore della Valdelsa, fra le campagne di Certaldo. La tenuta, di proprietà del magnate di Singapore Ching Chiat Kwong, è pronta per affrontare questo 2022 all’insegna di due punti fondamentali: l’accoglienza e i servizi, accompagnati al vino. Dopo che la proprietà si è insediata nel 2020, dopo aver acquistato tale tenuta da una famiglia pratese, è pronta in questo delicato anno di ripartenza a consolidare la sua presenza a Certaldo, con la forte volontà di legarsi al territorio, grazie ad iniziative ed eventi che vanno a guardare proprio il borgo alto del paese di Boccaccio. Una riqualificazione per la storica tenuta di Sticciano che ha visto una proprietà straniera investire milioni di euro per ristrutturare e valorizzare tale luogo che tra l’altro si trova di fronte ad un’altra eccellenza del territorio locale, costruito all’insegna della sostenibilità zero, come il ‘Paluffo’, dove la proprietà è stata precursore delle colonnine elettriche perle autovetture Tesla.
Fonte, Tirreno Prato-Empoli.
Addio a Franco Allegrini Innovatore dell’Amarone.
Enologo dell’azienda di famiglia aveva 65 anni, È morto ieri nella sua casa a Fumane Addio a Franco Allegrini Innovatore dell’Amarone Ventenne, raccolse l’eredità della cantina dal padre Giovanni con il fratello Walter, scomparso nel 2003, e con la sorella Marilisa. Un innovatore, profondamente innamorato della sua terra, capace di interpretare al meglio la viticoltura odierna senza tralasciare il lascito e valore della tradizione. Un visionario con le radici salde a terra. Era come le sue vigne, Franco Allegrini, enologo dell’azienda di famiglia e simbolo della Valpolicella Classica, morto ieri a 65 anni. Era malato da tempo, ma la sua scomparsa è avvenuta all’improvviso all’alba, nella casa di Fumane. Fratello di Marilisa e di Walter, scomparso prematuramente nel 2003 di cui ha raccolto il testimone la figlia Silvia, Franco lascia la moglie Marilena e i figli Francesco, Giovanni e Matteo, la sorella, le nipoti. Ma lo piangono anche i collaboratori dell’azienda e quanti lo hanno apprezzato come professionista e come uomo.
Fonte, Arena.
Franco Allegrini, grande visionario dell’Amarone Valpolicella in lutto.
Scomparso a 65 anni: «Era un innovatore» VERONA «Un uomo della Valpolicella Classica e del suo vigneto». Così Sandro Boscaini, «Mr Amarone», ricorda Franco Allegrini, mancato ieri mattina a 65 anni stroncato da un male inesorabile. Verona e il mondo del vino piangono la scomparsa di uno di quegli uomini che con visione e intuizione hanno reso grande la Valpolicella. Enologo, nell’azienda di famiglia fondata nel 1854 a Fumane Franco Allegrini era entrato giovanissimo raccogliendo il testimone dal padre Giovanni. Lui e il fratello Walter, scomparso nove anni fa, in vigneto in cantina, la sorella Marilisa, nominata nel 2,020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del Lavoro, ad occuparsi della parte commerciale. Una triade che ha reso l’etichetta Allegrini un’eccellenza veronese nel mondo. Il grande merito di Franco Allegrini è stato aver capito il cambio dei tempi; fu la sua intuizione a portarlo a compiere la svolta in vigneto che si sarebbe tradotta in successo, fedele a un principio: la qualità prima di tutto, sempre e comunque.
Fonte, Corriere di Verona.
Amarone, addio a Franco Allegrini.
È scomparso Franco Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica, enologo dell’azienda omonima, al quale si devono capolavori come la “Poja”. Nel 1983, in giovane età, Franco Allegrini ha raccolto l’eredità del padre Giovanni, iniziando ad occuparsi in prima persona della conduzione enologica dell’azienda. Con il fratello Walter aveva introdotto importanti innovazioni nei vigneti, come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino «culto» dell’azienda. Le sue brillanti intuizioni in ambito viticolo ed enologico hanno portato Allegrini e l’intero territorio verso un percorso innovativo condiviso con un gruppo di amici produttori che si è concretizzato con la costruzione del Centro di Appassimento «Terre di Fumane».
Fonte, Gazzettino.
Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine imperdibili.
Vino In-dipendente è la manifestazione che celebra a Calvisano i vini naturali e indipendenti di oltre 40 produttori italiani: tutte le info. Appuntamento imperdibile con i vini artigianali, naturali e indipendenti. Domenica 24 aprile, a Calvisano (BS), si tiene la fiera mercato dei vini artigianali Vino in-dipendente. Più di 40 vignaioli (oltre a 4 artigiani del cibo, con salumi, formaggi, mostarde, cioccolato e caffè) orientati a difendere l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale. I vini indipendenti prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e soprattutto l’assenza di additivi chimici. Come spiega il sito web dedicato all’evento, “produrre vino naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando l’utilizzo di chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, conservando l’unicità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle aziende vitivinicole”.
Fonte, Scatti di Gusto.
Marmo si “autosospende” da AstiOltre per la vicenda Cantina Sociale di Canelli.
Marmo si “autosospende” da AstiOltre per la vicenda che lo vede coinvolto nell’enopolio e lascia ai social il suo commento. “E’ una questione di correttezza” dice sentito telefonicamente. a notizia, stringata, è arrivata via social: Roberto Marmo si autosospende da ”ogni partecipazione,a malincuore, ad attività pubblica”. Lo si legge sulla pagina fb di AstiOltre, la formazione politica che l’ex primo cittadino di Canelli aveva scelto e che appoggia il candidato sindaco Crivelli. Motivazione? Scrive Marmo: «In attesa di definizione della oramai nota mia “vicenda”personale». Per il resto il più classico dei «“no comment”: la giustizia faccia il suo corso». La “vicenda personale” è legata alla Cantina Sociale di Canelli e alla chiusura della cooperativa. Come scrisse a febbraio del 2014 il nostro giornale «triste epilogo per la Cantina Sociale di Canelli. I duecento soci dell’enopolio si sono visti recapitare a casa una lettera, nella quale veniva comunicato che i due liquidatori della cantina (i commercialisti Renato Berzano e Marcello Sterpore di Asti) avevano portato i registri e la documentazione in tribunale>.
Fonte, La Nuova Provincia.
Enogastromia e turismo Piccole cantine in vetrina.
Sono 150 i produttori che partecipano a ’Only Wine’ a Città di Castello. Nei giardini di Palazzo Vitelli c’è spazio anche per le eccellenze francesi. Il vino e i giovani imprenditori in una grande manifestazione abbinata alle bellezze del territorio. Enogastronomia e turismo, eccellenze e imprenditorialità si uniscono nell’edizione 2022 di Only Wine, il salone dei giovani produttori e delle piccole cantine che hanno voglia di ritornare a farsi conoscere al pubblico. Il giardino di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio è quasi pronto per ospitare le oltre 150 cantine che hanno deciso di partecipare dal 30 aprile al 2 maggio al salone tifernate. Proprio le giovani cantine saranno le protagoniste indiscusse, con le loro etichette, le loro storie, le scommesse e le sperimentazioni in vigna e in cantina. Tra le grandi novità, un’area speciale dedicata al vino più celebrato al mondo: lo Champagne! E ancora … sarà allestita un’area con produttori di vini da “merenda”, curata dal divulgatore enoico Francesco Saverio Russo.
Fonte, Lanazione.it.
7 famose cantine e vigneti | Riassunto architettonico.
Per molti amanti del vino, l’idea di mollare tutto e aprire la propria azienda vinicola è romantica e allettante. Chi non vorrebbe passeggiare tra i pittoreschi vigneti e sorseggiare uva tutto il giorno? Alcune celebrità – tra cui Sting e Tamera Mowry-Housley – hanno iniziato ad adottare questo stile di vita, acquistando proprietà dove possono produrre, vendere e condividere vino con i propri cari e il pubblico in generale. Dalla Toscana, in Italia, alla contea di Sonoma, in California, scopri un’azienda vinicola di proprietà di celebrità in una destinazione panoramica per quasi ogni tipo di viaggiatore (e bevitore). Avanti, leggi di più sulle migliori cantine di celebrità per la tua lista di tour.
Fonte, SDI Online.
Vini artigianali e biologici: 43 piccole cantine si mettono in mostra.
Domenica 24 aprile dalle 10.30 alle 20 nel centro polivalente di Calvisano torna, dopo due anni di stop causa Covid, la manifestazione Vino-in-dipendente. Comprando il bicchiere all’ingresso (12 euro) sarà possibile assaggiare il «nettare» di 43 artigiani del vino provenienti da diverse regioni d’Italia, accomunati da «una forte etica ambientale, che li porta a bandire il più possibile la chimica sia nei vigneti che in cantina, ed a difendere l’integrità del loro territorio» spiega l’organizzatore, il sommelier Stefano Belli. Vini prodotti non solo rispettando i dogmi del biologico (solo un po’ di zolfo e rame sulle piante) ma riducendo al minimo anche i conservanti in bottiglia: «Nei vini indipendenti che portiamo in mostra ci sono dai 20 ad un massimo di 40 milligrammi al litro di solfiti, meno della metà dei vini commerciali; e le fermentazioni avvengono con lieviti spontanei ed indigeni» chiude Belli. Bere bene significa rispettare se stessi e la natura. E il primo passo deve arrivare dai produttori.
Fonte, Corriere Brescia – Corriere della Sera.
Nasce una nuova cantina biologia nel Collio e cerca collaborazioni.
Vi sono luoghi che colpiscono per la sola bellezza ed altri che oltre alla bellezza si insinuano nella memoria per l’esperienza che riescono a trasmettere. Uno di questi è Ronchi Rò. Ronchi Rò è una tenuta-agriturismo immersa nel verde, tra le ondulate colline del Collio e i suoi boschi lussureggianti, una terra di confine affascinante e fiabesca, famosa per i suoi straordinari vini che, attraverso i vigneti, dipingono una geografia antica e unica al mondo. L’agriturismo, un casolare in pietra completamente ristrutturato, si sviluppa in questo angolo al confine con la Slovenia, a Dolegna del Collio, a un’ora da Trieste e pochi minuti da Cividale del Friuli. La struttura offre un delizioso ristorante fine dining e 5 camere, circondate da 2 ettari di vigneto a 150 metri slm e tanta, tanta natura. Ronchi Rò è sia punto di partenza che di arrivo per innumerevoli esplorazioni, attraverso una terra di confine dove mare, colline e montagne si fondono all’interno di un unico sguardo.
Fonte, Friuli Oggi.
Santa Margherita Gruppo vinicolo esce dal biennio della pandemia con risultati record.
Il fatturato del passato esercizio si è attestato infatti a 220,4 milioni di Euro, con una crescita del 28,3% sul precedente anno fiscale; ma il dato più rilevante è l’incremento sul 2019 (ovvero ai valori pre-pandemia): +16,3 per cento. Santa Margherita Gruppo Vinicolo esce dal biennio della pandemia con risultati record, i migliori della sua storia, frutto di un ciclo di investimenti avviato ancora nel 2005 e da allora mai interrotto: oltre 350 milioni di Euro che hanno rivoluzionato il volto e le prospettive del polo vitivinicolo di Fossalta di Portogruaro (VE) fondato nel 1935 dal conte Gaetano Marzotto e oggi arrivato alla quarta generazione. Il fatturato del passato esercizio si è attestato infatti a 220,4 milioni di Euro, con una crescita del 28,3% sul precedente anno fiscale; ma il dato più rilevante è l’incremento sul 2019 (ovvero ai valori pre-pandemia): +16,3%.
Fonte, Nordest Economia.
Col caro energia anche il vetro delle bottiglie di vino costa di più.
Allarme delle industrie vitivinicole italiane, che stanno toccando con mano gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia, soprattutto quelli del gas per far funzionare i forni. Allarme vetro per le industrie vitivinicole italiane. Forniture a rischio e prezzi in crescita. Pesano la crisi globale e l’aumento dei costi energetici, nonché una eccessiva dipendenza di prodotto finito dall’estero: il 2022 non sarà un anno facile per gli approvvigionamenti di materia prima per l’intera industria vitivinicola che la richiede in maniera massiccia. L’Sos arriva dalle più importanti associazioni di settore come Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative, che hanno ribadito – anche al recente Vinitaly – il rischio di una situazione che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica, ciò che potrebbe riverberarsi negativamente sulla competitività del settore. Col 45% delle quote a volume, il settore vitivinicolo è a tutti gli effetti tra i principali vettori del segmento industriale del vetro cavo, che vanta una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate – in continua e costante crescita dai 4 mln del 2016 – per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro. A spingere è, in particolare, la voce spumanti.
Fonte, AGI.
Salone del vino, a Torino due giorni di degustazioni dal Piemonte e dal mondo.
Al Museo del Risorgimento, dall’Alto Piemonte alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero fino ad assaggi da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo e Repubblica Ceca: oltre cento produttori e le loro etichette in mostra nella città della Mole.
Fonte, La Repubblica.
Vino: ottimi affari, ma rincari in vista.
Merito anche dei turisti (che hanno riscoperto il Merlot) e delle vendite online, ma la guerra in Ucraina incide sui prezzi delle “materie secche”, come vetro e cartone. Quella del 2021 è stata un’ottima annata per la vendita di vino in Svizzera, e anche in Ticino gli affari son andati bene. Merito anche dei turisti (che hanno scoperto o riscoperto il Merlot) e delle vendite online. I vini rossi la fanno da padrone, segnando un incremento del 6%, questo dopo che, negli anni precedenti, è sempre stata registrata una leggera ma progressiva diminuzione del consumo. E’ nel nome del Merlot, dunque, che l’anno scorso la vendita di vino in Ticino è aumentata del 6%. Un risultato quasi insperato, dice il direttore di Ticinowine, Andrea Conconi.
Fonte, RSI.
Prosecco Doc di Botter vino ufficiale dell’Eurovision 2022.
Eurovision 2022: il vino ufficiale della manifestazione canora sarà un Prosecco Doc, nella versione base e in quella rosé. Manca ormai poco all’Eurovision 2022, che si terrà in Italia, a Torino, grazie alla vittoria conquistata lo scorso anno dai Maneskin, fenomeno musicale che ha rotto i confini nazionali. E all’Eurovision si brinderà con il Prosecco Doc di Botter, che si è accaparrato il titolo di vino ufficiale della manifestazione canora. Due le etichette (un Prosecco base e un Prosecco rosé – ahi) che verranno stappate sul palco, nei backstage e nelle postazioni dei concorrenti provenienti da tutta Europa. Unity Prosecco Doc e Unity Prosecco Rosé Doc sono prodotte in partnership dalla cantina veneta Botter e dall’azienda vinicola neozelandese Invivo, nota per produrre tra le altre cose gli amatissimi vini vip come quelli della protagonista di Sex And The City Sarah Jessica Parker.
Fonte, Dissapore.
Vino: smascherato uno schema Ponzi da 99 milioni negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti è stata smascherata uno schema Ponzi che poggiava sul presunto possedimento di alcune bottiglie di vino pregiato. Negli Stati Uniti una società di nome Bordeaux Cellars offriva ai propri investitori la possibilità di intascare degli ottimi rendimenti attraverso alcuni prestiti, che venivano garantiti dal valore di numerose bottiglie di vino che vantavano alcune delle più iconiche etichette al mondo. Parola chiave: “ottimi rendimenti”. Già, talmente “ottimi” che parevano quasi troppo belli per essere veri… e in effetti era proprio così. Un’indagine condotta dal Tribunale di New York ha infatti smascherato l’intera operazione come un grande schema Ponzi.
Fonte, Dissapore.
Fonte: ANSA.
Vino: Ghemme, celebra la 50/a edizione della Mostra.
“Una ripartenza importante per un settore vitale dell’economia piemontese”. Così l’assessore regionale Matteo Marnati ha definito il ritorno della Mostra del vino di Ghemme in provincia di Novara, centro che dà il nome a una delle storiche Docg piemontesi. La mostra punto di riferimento dell’Alto Piemonte vinicolo, giunta alla 50/a edizione, ha avuto come ospite d’onore il presidente nazionale del Movimento Città del vino l’abruzzese Angelo Radica: “il Piemonte per tutelare le città del vino – ha detto – rappresenta una guida per la qualità dei vini, la gestione del territorio e la presenza sui mercati”.
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
Locride, l’incontro pubblico sulla cultura del vino tra tradizione e innovazione.
A Roccella imprenditori e amministratori locali a confronto sulle potenzialità del nettare degli dei: «Affermare il marchio Calabria anche fuori regione». La cultura del vino e le potenzialità del territorio calabrese in materia di agricoltura vitivinicola. È stato questo il tema di un incontro pubblico promosso dal consorzio per la tutela e la valorizzazione delle viti doc di Bivongi a cui hanno partecipato imprenditori locali e istituzioni. Il nettare degli dei “made in Locride” ha origini antiche e viene riconosciuto come doc a livello europea nel 1996. Nel 2018 dalla volontà delle aziende di promuovere e tutelare questa eccellenza del territorio nasce il consorzio di tutela e valorizzazione Doc Bivongi, con lo scopo di garantire sia ai produttori che al cliente finali elevati standard di qualità e garanzia.
Fonte: LaC News24.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.