Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 23 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Speciale Vinitaly – L’Abruzzo da bere piace a Vinitaly.
8mila ingressi, dei quali il 28% stranieri, 25mila buyer di 139 Paesi e circa 4.400 aziende espositrici: sono questi i numeri del Vinitaly della ripartenza, che ha visto l’Abruzzo enologico protagonista con la collettiva di 98 cantine allestita dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo nei 1.500-metri quadrati del nuovo stand, a cui si aggiungono oltre 200 etichette in degustazione nel comer tasting consortile e numerose presentazioni e degustazioni tra cui il grand tasting dedicato alla verticale di 50 anni del Trebbiano d’Abruzzo DOC e la degustazione del Villamagna, la più giovane DOC regionale; presente anche un corner per la promozione territoriale, dedicato all’enoturismo e al progetto Percorsi Abruzzo Wine Experience. Di particolare interesse, inoltre, gli appuntamenti – con degustazioni e banchi d’assaggio – dedicati ai buyer stranieri provenienti da Est Europa, Asia Centrale, Africa, USA e Canada.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Nuovo stand a Vinitaly, prove di comunicazione del nuovo “modello Abruzzo”.
Siamo qui a Vinitaly con entusiasmo e ottimismo consapevoli del valore del nostro prodotto e del nostro territorio, con una veste grafica rinnovata, dove si vede che l’Abruzzo è coeso” ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Emanuele Imprudente a Vinitaly descrivendo il nuovo stand della collettiva regionale guidata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Nei 1.500 metri quadrati all’interno del padiglione 12 della fiera internazionale del vino è stata infatti riprodotta graficamente la nuova impronta data al vino abruzzese dal nuovo disciplinare, che punta a valorizzare le territorialità: Colline Pescaresi, Colline Teramane, Terre dell’Aquila e Terre di Chieti, all’interno della denominazione Abruzzo”.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Lavorazione artigianale di materie prime.
L’Azienda Agricola Lucciolini produttrice di olio extra vergine di oliva si trova a Loreto Aprutino azienda agricola Lucciolini in Contrada Cupello 1, coltiva olivi secolari con passione, utilizzando le esperienze tramandate dagli avi, che permettono di ottenere olive fresche e genuine. L’azienda produce un oho extravergine di oliva fresco, armonico, naturale, qualità certificate da norme internazionali. Nell’azienda agricola Lucciolini vengono coltivati secolari olivi con passione, utilizzando le esperienze tramandate dagli avi, nel rispetto dell’equilibrio biologico e territoriale delle colline abruzzesi.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Grand tasting a Vinitaly: dai 50 anni di storia del Trebbiano d’Abruzzo alla giovane Villamagna DOC.
Dopo i primi 50 anni della DOC Montepulciano d’Abruzzo nel 2018, è arrivato al traguardo del mezzo secolo anche il Trebbiano d’Abruzzo DOC, l’altro vino simbolo dell’enologia regionale. Un traguardo segnato dal rinnovato interesse dei consumatori per la denominazione e che il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha voluto celebrare con una degustazione storica a Vinitaly, alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Marco Marsilio, il vice presidente con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. “Quella proposta a Verona è stata una speciale degustazione storica che ha voluto innanzitutto affermare il valore di questo vino, semplice solo in apparenza; afferma il presidente del Consorzio Valentino Di Campi.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Tira l’export dei vini d’Abruzzo e anche il mercato interno dà soddisfazioni
Il 2021 si è chiuso positivamente con una crescita media del 10% nei principali Paesi target con un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro, è ricominciata la scalata dei vini abruzzesi verso nuovi traguardi sui mercati esteri. 11 momento non è dei più semplici, vista la situazione dell’economia internazionale condizionata dalla guerra in Ucraina, ma da Paesi come Germania, Usa, Svizzera, Giappone e si spera ancora Cina si aspettano nuove soddisfazioni dopo le straordinarie importazioni del 2021 e alla luce del lungo trend positivo che dal 2010 a oggi ha fatto registrare un aumento del 90% delle esportazioni complessive dei vini abruzzesi. A dare soddisfazione anche il mercato interno, che dal 2018 al 2021 è cresciuto del 12% in valore raggiungendo i 43 milioni di euro.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Ogni bottiglia valorizza il territorio.
Attenzione alla qualità e alla sostenibilità tra i requisiti persiti dalla realtà abruzzese un secolo di esperienza contraddistingue l’azienda di origini abruzzesi Costantini, da lungo corso impegnata nell’arte del buon vino. La recente partecipazione all’edizione 2022 del Vinitaly ha permesso all’impresa di presentare le sue produzioni agli appassionati del vino made in Italy. La sua attività vitivinicola comincia nel lontano 1910 e ancora oggi si impegna a offrire una vasta gamma delle eccellenze del territorio, con caratteristiche uniche della regione.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Tantissime le eccellenze da gustare.
Alla base delle più famose e riconosciute produzioni vitivinicole della cantina ci sono I vitigni autoctoni abruzzesi tra cui spiccano Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino e Passerina. La lavorazione dl queste uve consente dl produrre dei vini con una forte personalità che sprigionano la loro territorialità. A conquistare i palati più raffinati cl pensa la Linea Febe del Montepulciano d’Abruzzo. Dopo la macerazione II vino viene fatto maturare in contenitori In acciaio inox per circa dodici giorni. 51 tratta di un prodotto dal colore rosso rubino è fresco e bilanciato.
Fonte: Centro.
Razzie di bottiglie a Vinitaly: ladri scatenati tra gli stand – «Bottiglie a ruba, stand razziati» Ladri scatenati durante Vinitaly.
Non solo pienone di ingressi – 88 mila presenze in 4 giorni – durante l’ultima edizione di Vinitaly, ma anche ladri scatenati. Basta chiederlo agli sfortunati che ne hanno fatto le spese in prima persona: due cantine toscane hanno già sporto denuncia ai carabinieri, mentre un loro collega sardo lamenta «la sparizione di decine di bottiglie». E tra gli espositori razziati c’è anche chi, «dopo tanti sacrifici e dedizione», non trattiene la rabbia: «Dov’era la vigilanza?». a pagina 10 Tedesco «Bottiglie a ruba, stand razziati» Ladri scatenati durante Vinitaly Denunce e polemiche dopo la fiera: «Furti da migliaia di euro, dov’era la vigilanza?» Le vittime • La notte della chiusura • 24 ore prima della rassegna, del via a subire la dell’ultimo spiacevole Vinitaly, i «visita» è stato proprietari invece il dell’azienda «Podere La bolgherese Regola» di «Tenuta Riparbella, nel Argentiera», Pisano, a cui nel Livornese, sono «sparite» hanno subito numerose un furto da bottiglie per un diecimila euro valore stimato in almeno tremila euro.
Fonte, Corriere di Verona.
Amarone, Dal Forno corre ancora.
Le quotazioni hanno proseguito il trend positivo, con un +13% rispetto al 2020 Amarone, Dal Forno corre ancora. Questa seconda puntata sull’Amarone vede alla ribalta tre produttori ma a dominare la scena è uno 3l1o, Romano Dal Forno, i cui Valpolicella si piazzano da sempre al vertice dell’apprezzamento nonostante non nascano entro i confini della Valpolicella ma in Val d’Illasi. Proprio per questo il suo Amarone non può fregiarsi del titolo di Classico: come mai, allora, alle aste ottiene quotazioni che raramente vengono attribuite all’Amarone Classico? Li ottiene perché Romano Dal Forno ha avuto il coraggio di cambiare radicalmente il modo di coltivare la vite e di fare il vino che la sua famiglia praticava da tre generazioni: ha adottato tutte le pratiche e le attenzioni necessarie per ottenere il massimo della qualità che aveva appreso da Giuseppe Quintarelli.
Fonte, Milano Finanza.
Quanti ricavi in vigna.
Nel 2021 la storica azienda della Valpolicella è cresciuta dei 28,4% superando i livelli pre-Covid. A doppia cifra la performance realizzata nell’ultimo trimestre dell’anno (+30%). Focus adesso sugli Stati Uniti Quanti ricavi in vigna di Alessandro Bozzi Valenti la nostra strategia di svia luppo omnicanale, già in essere pre-Covid, è stata messa a terra nel corso del 2021 ed _i risultati hanno premiato. E stato un esercizio che ci ha lasciato soddisfatti sotto più punti di vista». La voce è quella di Federico Girotto, amministratore delegato di Masi Agricola, la storica società della Valpolicella quotata sull’Euronext Growth Milan e produttrice di vini premium, nota nel mondo per l’Amarone. Le sue parole commentano un esercizio effettivamente positivo, in netto miglioramento sul 2020 ma anche sul 2019. Si parla nello specifico di ricavi a 66,4 milioni di euro, per un +28,4% sul 2020 ed un +2,3% sul 2019. Un dato rafforzato anche dalla performance realizzata nell’ultimo trimestre 2021 (+30% sul pari periodo 2020 e +8% sul pari periodo 2019), che si qualifica – fanno sapere dalla società, come «il miglior quarto trimestre dalla quotazione», avvenuta nel 2015.
Fonte, Milano Finanza ed. Nord-Est.
Italian Taste Summit sul vino.
È in programma dal 9 all’11 ottobre nell’area di Milano (probabilmente la Villa Reale di Monza) l’edizione autunnale dell’Italian taste Summit evento b2b per la promozione del vino italiano nel mondo organizzato dalla Wine global aspects di Joanna Miro con la sponsorizzazione di Crédit Agricole Italia. Nel giorni scorsi si è tenuta l’edizione primaverile dell’Italian taste summit, trail Lago di garda e la Valpolicella: Masi Tenuta Canova e Possessioni Serego Alighieri.
Fonte, Sole 24 Ore.
Nuova cantina per Pieropan.
Soave, Pieropan investe 20 milioni di euro nella nuova cantina e archivia un 2021 da record.
Fonte, Sole 24 Ore Food 24.
Vino. Gli Antinori varano il riassetto – Il gruppo Antinori vara un riassetto societario da quasi 400 milioni.
La riorganizzazione ha • La dinastia fiorentina lo scopo di mettere ordine tra mette ha deciso di procedere i business della famiglia, a con un riassetto infragruppo partire da quello del vino. che coinvolge attività per un a pagina 16 La dinastia del vino Il gruppo Antinori vara un riassetto societario da quasi 400 milioni. Riassetto del gruppo Antinori, dell’omonima famiglia patrizia di Firenze (i cui rappresentanti col tempo hanno avuto anche il titolo di marchesi, mentre un ramo napoletano ebbe nel XV secolo il ducato di Brindisi: essa è la decima azienda familiare più antica del mondo, con una tradizione nei vini). I1 6 aprile a Firenze, davanti al notaio Francesco Steidl, si è svolta l’assemblea della Marchesi Antinori spa, interamente posseduta da Palazzo Antinori srl, cassaforte di famiglia che ha varato la scissione parziale della società a favore della controllante per un controvalore di 379,8 milioni.
Fonte, Verita’&Affari.
Cantina Settecani, 4 vini al top.
I riconoscimenti a Vinitaly, Lambruschi inseriti nella guida 5StarWines. Con ben quattro dei suoi vini inseriti nella prestigiosa guida 5StarWines e un’ottima affluenza di visitatori presso il proprio stand, torna a casa soddisfatta Cantina Settecani da Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino che si è svolto a Verona. La guida 5StarWines ha selezionato di Cantina Settecani: il Lambrusco Grasparossa Vini del Re, rientrato nella 5StarWines con 90 punti all’interno della sezione Wine Without Walls, il Lambrusco Grasparossa Amabile Tradizione, che si è aggiudicato 91 punti, oltre che il Lambrusco Divino DOP e il Lambrusco di Modena DOC Spumante Brut Rosé 7Rose, entrambi segnalati con 92 punti.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
Dopo il Wine Fest milanese conti difficili al Consorzio.
Si sana un buco da 20mila euro per la kermesse 2021 ai Navigli Dopo il Wine Fest milanese conti difficili al Consorzio Il San Colombano Wine Festival di Milano, dal 29 settembre al 3 ottobre passato, lascia un buco da 20mila euro nelle casse del Consorzio Volontario San Colombano Doc. Il debito però è assorbito direttamente dalle aziende socie che lo pagheranno subito, in due tranche, per 6mila euro come investimento in beni strumentali e per 14mila euro come contributo funzionale. Così il bilancio 2021 si chiude in sostanziale pareggio. Che l’iniziativa milanese non fosse andata come sperato era stato evidente da subito, tanto che il Consorzio aveva lamentato e contestato agli organizzatori di non aver tenuto completamente fede agli impegni contrattuali. A fronte di un impegno economico considerevole, il ritorno era stato modesto perché la location, nonostante fosse sui Navigli, non aveva incentivato un’alta partecipazione.
Fonte, Cittadino di Lodi.
Vigne del Pella. Quando la passione per i vini “naturali” sposa la biodinamica.
Antonio Camazzola ha convertito vari appezzamenti di terreno Scelte nette. E i risultati arrivano. Il Pellagroso” è stato un giornale dalla vita breve quanto intensa: fondato a Castel d’Ario dal maestro Tito Melesi, uscì la prima volta il 28 dicembre 1884 e chiuse il successivo 22 marzo, dopo 13 uscite, perché il direttore fu arrestato con l’accusa di fomentare gli scioperi dei braccianti. Anche Antonio Camazzola, come Melesi, è di Castel d’Ario, e come lui non nasconde le sue passioni. Anche se non parliamo di politica, bensì di vini e di agricoltura, la voglia di lavorare per una “giusta causa” è la stessa. Lo faceva già da titolare de L’Hostaria, un locale che negli anni Dieci di questo secolo proponeva oltre cento etichette di vini “naturali”, biologici e biodinamici. E proprio a Castel d’Ario, proprio nell’antica corte dove si stampava 11 Pellagroso, nel 2011 rilevò alcuni filari di vecchie viti, abbandonate.
Fonte, Gazzetta di Mantova Virgilio.
Un percorso eno-gastromico.
La presentazione è avvenuta al Vinitaly a Verona La prossima edizione della Douja d’Or (9-18 settembre ad Asti) è stata presentata all’interno della collettiva piemontese nel Padiglione 10 del Vinitaly di Verona curata da Regione Piemonte, Piemonte Land of Wine e Unioncamere Piemonte negli scorsi giorni. Vino, cibo e cultura del territorio saranno come sempre i protagonisti. Un appuntamento con le eccellenze enogastronomiche astigiane e monferrine che, dopo due anni di pandemia, promette di rinnovarsi per presentarsi agli amanti del vino, ai professionisti del settore e ai turisti con una nuova offerta rivisitata. Un evento che per 10 giorni proporrà ad Asti degustazioni di vino, assaggi di vermouth, masterdass, menu e piatti speciali in numerose location, un percorso enogastronomico che si dipanerà attraverso le piazze, le vie e le dimore storiche più suggestive della città e che sarà accompagnato da mostre, arte, cultura e da varie esperienze d’eccellenza da vivere in pieno “Monferrato style”.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Vino ‘La Colombera’: 20 anni tutti nel segno del Timorasso.
Inaugurata la nuova sala con fino a ottanta posti per tutte le degustazioni Nel 2022 arriva l’esordio della barbera `Monleale’ • Se veramente un giorno si creerà un circolo di vignaioli storici per il Timorasso, l’azienda della famiglia Semino dovrà assolutamente essere inclusa in quel pugno di primi pionieri che decisero di puntare su un vitigno abbandonato da anni ma che ben si sposava con le caratteristiche del territorio tortonese. ‘La Colombera’, che di recente ha festeggiato la ventesima vendemmia di Timorasso, non si ferma qui e guarda al futuro: a un turismo del vino in stretta simbiosi con il temono e a un nuovo modo di accogliere visitatori così come vecchi e nuovi clienti.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Acqui Terme Associazione Città del Vino’: ora l’adesione è ufficiale.
La città di Acqui Terme è entrata a far parte dell’associazione nazionale ‘Città del Vino’. Ad ago sto 2020 i sindaci Lorenzo Lucchini, Paolo Lantero e Federico Riboldi avevano firmato il protocollo d’intesa per presentare la candidatura congiunta a “Città europea del vino 2023”. Ora è stato portato a compimento il primo passo con l’adesione all’associazione nazionale fondata a Siena nel 1987 per unire in un’unica rete i territori italiani a vocazione vitivinicola con finalità di promozione del prodotto enologico e delle aziende locali. Visibilità oltre confine Un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche animeranno il Comune o l’aggregazione di Comuni che avranno ottenuto il riconoscimento di “Città europea del vino”, assegnato da Recevin, la rete europea delle Città del Vino formata dalle associazioni nazionali presenti negli undici Paesi membri (Germania, Austria, Bulgaria, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo e Serbia).
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Alba alza il sipario su Vinum E a teatro si celebra il Gusto.
Oggi si inaugura la 444 edizione della manifestazione enologica che accoglie chef, sommelier esperti e produttori che racconteranno le eccellenze. Martedì al Sociale l’evento de La Stampa Alba alza il sipario su Vinum E a teatro si celebra il Gusto. La città è pronta a vivere le sue prime giornate da capitale del vino. Se da oggi la fiera Vinum apre le porte dell’edizione numero 44 per accogliere i wine lovers con la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia e con decine di eventi selezionati, martedì arriverà in città «C’è più Gusto»: evento speciale per raccontare dal cuore delle Langhe e del Roero la straordinaria ricchezza del mondo del vino italiano e accompagnare la città nel suo percorso che la porterà ad ospitare, a settembre, la sesta Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico organizzato dall’Unwto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale.
Fonte, Stampa Cuneo.
Un Primitivo mai banale al giusto prezzo.
II Rosso dei Vespa Un Primitivo mai banale al giusto prezzo di Pasquale Porcelli Quando i secondi diventano primi! Potrebbe essere il titolo di un romanzo ed è invece una semplice constatazione di come spesso i vini che molto frettolosamente vengono definiti di seconda fascia, diventano i veri protagonisti dell’attività aziendale. Per volume e valore rappresentano l’ossatura dell’azienda. Sono spesso le sue vendite che rendono remunerativa l’attività e consolidano la reputazione aziendale, in primis affidata al vino più importante e prestigioso e quindi anche più costoso. A quest’ultimo si affida l’immagine aziendale, mentre all’altro, fratello minore, spetta il compito impegnativo di tenere in piedi il tutto. Non è ovviamente sempre così, ma avviene molto spesso.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
La Cantina Tani premiata al Vinitaly.
Riconoscimento per 4 vini nella sezione “5 Star Wines e Wine Without Walls” 1 MONTI Quattro vini della Cantina Tani sono stati premiati al Vinitaly di Verona 2022 nella sezione “5 Star Wines e Wine Without Walls”, che premia i vini certificati di Qualità sostenibile (SQNPI) che hanno ottenuto una valutazione di almeno 90/100. I vini premiati vanno ad infoltire le fila delle eccellenze sarde presenti all’importante kermesse enologica. «Siamo orgogliosi per quest’ennesimo successo—dicono Tonino Tani e le figlie Roberta e Angelica con i loro mariti — La nostra azienda pratica la produzione integrata e i vini sono certificati e sostenibili». I premiati al prestigioso concorso internazionale sono il Velù, Cannonau di Sardegna rose, con 92 punti; Taerra, Vermentino di Gallura Docg, 91 punti; Meoru Vermentino di Gallura Docg, 90 e Serranu, Isola dei Nuraghi Igt, 90.
Fonte, Nuova Sardegna.
Quantità e qualità. le cantine sarde nel mercato globale.
Sella e Mosca si conferma prima per fatturato davanti ad Argiolas, Santa Maria La Palma e Santadi di Pasquale Porcu? elenco delle aziende vinicole sarde presenti tra le Top 1000 mostra quello che gli addetti ai lavori conoscono da tempo, per quanto riguarda i fatturati. Ciò che non dice quella classifica, invece, riguarda la qualità delle bottiglie che vengono prodotte dalle aziende in Sardegna. Una qualità crescente che viene apprezzata dai critici e soprattutto dai mercati nazionali e internazionali. Prendiamo, per esempio, la prima azienda vinicola sarda per fatturato, la SELLA e MOSCA di Alghero: è stata inserita, tra le poche in Italia, dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator nell’elenco delle Top 100 al mondo. L’inserimento in quel catalogo certifica la massima qualità che una bottiglia può avere. Stiamo parlando, per quanto riguarda il vino della Sella e Mosca, del Cannonau Riserva vendemmia 2018. L’azienda dei Piani di Alghero è una delle più antiche della Sardegna, la più antica dopo la ATTILIO CONTINI di Cabras (ottava nella classifica di settore).
Fonte, Nuova Sardegna Top 1000 Sardegna 2022.
Spettacoli, note e risate per soddisfare tutti i gusti.
Sabato ricco di eventi a Padova e provincia. Oggi e domani a Villa dei Vescovi di Torreglia è in programma la prima edizione di “Vinum euganeum – Eccellenze enologiche in villa” organizzato dal Fai con la Strada del Vino dei Colli (calice e 10 degustazioni a scelta 20 euro; ingresso alla corte gratuito). La mostra artigianale “Figure in Legno” di Paolo Pierini a Villa Draghi verrà inaugurata alle 11 nella Sala delle Carrozze (ingresso gratuito); fino a lunedì sarà possibile assistere in vari orari allo spettacolo “C’era una volta un circo”. Al Campo dei Girasoli di via Bainsizza Davide Carrozza presenterà alle 13.30 il libro “11 migliore dei mondi possibili” con il professor Gianluca Mungo e Isabella Ragv; in piazzale Firenze inizierà alle 15 la rassegna Primavera in Famiglia a cura di Associazione Play con attività ludiche per famiglie e alle 18 l’esibizione del gruppo di fiati “Gli Stellari” (ingresso libero). La rassegna “Padova Spettacolo” offre alle 16 e 17.30 alla Sala Nilde Jotti di piazzale Forcellini un “Pomeriggio con i ruzzantini” tra musiche, canzoni, balli e tradizioni popolari (ingresso gratuito ma con prenotazione al 351-6607652).
Fonte, Gazzettino Padova.
Colline Unesco “risarcite” per i danni dovuti al lockdown.
II ministero del Turismo assegna 352 mila euro agli 11 Comuni della “core zone” Dovranno presentare un progetto unitario di valorizzazione dell’area. Le colline dell’Unesco avranno un risarcimento per le perdite turistiche causate dalla pandemia. Il ministero del Turismo ha destinato 352 mila euro alle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”. È stata assegnata una quota fissa di 282.692 euro all’intero territorio, più una quota variabile stabilita in base al calo di presenze nel 2020 rispetto al 2019. Tutti gli 11 comuni che rientrano della “Core zone” nei giorni scorsi hanno risposto “presenti” all’avviso ministeriale: Cison, Farra, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Pietro di Feletto, Tarzo, Valdobbiadene, Vittorio Veneto. Conegliano rimane esclusa perché non fa parte della “core zone”. Il ministero del Turismo ha creato un fondo di 75 milioni di euro per sostenere la ripresa post Covid delle aree Unesco italiane, dei quali 9,8 riservati a Roma capitale. Per le colline del Prosecco il contributo preventivato è di 352.789 euro.
Fonte, Tribuna Treviso.
Soave, Pieropan inaugura la nuova cantina e archivia un 2021 da record.
Investiti 20 milioni di euro in una struttura innovativa integrata nelle colline. Fatturato in crescita a 5 milioni per 650mila bottiglie. n investimento che si avvicina ai 20 milioni di euro per una struttura di diecimila metri quadri perfettamente integrata nelle colline di Soave. La nuovissima Cantina Leonildo Pieropan – inaugurata pochi giorni fa – è frutto della volontà della famiglia di costruire un luogo che potesse ricordare la figura di Leonildo Pieropan, scomparso nel 2018.
«La nuova cantina e i progetti che la mia famiglia sta portando avanti sono il nostro modo di ricordare Leonildo – sottolinea la moglie Teresita Pieropan – È un omaggio a ciò che lui ha rappresentato, non solo per lo stile inconfondibile dei suoi vini, ma anche per l’esempio di coerenza e dedizione che ci ha lasciato.
Fonte, Il Sole 24 Ore.
Una storica cantina friulana si amplia per valorizzare due nobili vitigni del Fvg.
Castello di Spessa, azienda vinicola e residenza storica a Capriva del Friuli nel Collio Goriziano, ha iniziato l’anno nuovo con ottimismo e con la voglia di continuare a investire nel territorio, cosa che non ha mai smesso di fare nonostante gli ultimi due anni difficili per tutto il comparto vitivinicolo e turistico. Il 2021 ha visto concludersi i lavori di ampliamento e di ammodernamento della cantina di vinificazione situata a Cormons in Località La Boatina, a pochi chilometri dal Castello. Il locale dedicato alla vinificazione, risalente agli anni ’70, affianca nella produzione le storiche cantine di invecchiamento sotterranee che si trovano all’interno del Castello. Grazie a questo intervento Castello di Spessa è, oggi, in grado di produrre 500 mila bottiglie dai circa 100 ettari vitati tra la DOC Collio e la DOC Isonzo. Un investimento importante, che lancia le basi per ulteriori obiettivi di crescita futuri e che sancisce sempre di più la volontà di Castello di Spessa di affermarsi come un punto di riferimento del territorio per la produzione vitivinicol
Fonte, Friuli Oggi.
La cantina de “La Grand Maison”, che fu regno dello chef Joël Robuchon, sotto il martello.
Il ristorante due stelle Michelin ha chiuso i battenti nel 2020, e le sue 4.500 bottiglie sono battute online da iDealwine fino al 28 aprile. I grand cru di Bordeaux e della Borgogna, ma anche le griffe della Valle del Rodano e dalla Loira, insieme ad alcune delle più prestigiose etichette italiane e spagnole, per un totale di 4.500 bottiglie provenienti dalla cantina de “La Grande Maison”, il celebre ristorante due stelle Michelin di Bernard Magrez, che ha chiuso i battenti nel 2020 e che, in passato, è stato il regno del mitico chef cuisinier Joël Robuchon e dal suo successore Pierre Gagnaire, finiscono sotto il martello virtuale di iDealwine, leader mondiale delle aste di vini online e prima casa d’aste di vini francese, da oggi al 28 aprile.
Fonte, WineNews.
Il Prosecco Doc di Botter vino ufficiale dell’Eurovision.
Due etichette – un base e un rosé – per brindare all’evento di Torino. Sono firmate dalla storica cantina veneta e da Invivo, l’azienda neozelandese che ha prodotto (fra gli altri) il Sauvignon di Sarah Jessica Parker. Il Prosecco Doc conquista il palco dell’Eurovision. Saranno due le tipologie di bottiglie ufficiale del festival mondiale della musica più atteso del momento, in programma a Torino al Pala Alpitour dal 10 al 14 maggio. Si tratta di due etichette, Unity Prosecco Doc e Unity Prosecco Rosé Doc nate dalla partnership fra la pluripremiata azienda vinicola neozelandese Invivo, nota per le joint venture con personaggi dello spettacolo del calibro di Sarah Jessica Parker e il conduttore tv inglese Graham Norton, e la cantina veneta Botter. Una collaborazione che ha permesso ai due fondatori di Invivo, l’enologo Rob Cameron e il director Tim Lightbourne, di sviluppare e realizzare l’idea di creare un prosecco ad hoc per l’evento musicale dell’anno: Unity infatti sarà proprio il vino ufficiale dell’Eurovision Song Contest. Utilizzato per brindare sul palco e nelle aree della manifestazione.
Fonte, La Repubblica.
Una wine box al mese per valorizzare le eccellenze del vino italiano.
La startup milanese Vinevo propone percorsi di scoperta personalizzati per conoscere piccoli e medi produttori italiani attenti alla sostenibilità. L’Italia del vino arriva direttamente a casa. Per valorizzare le eccellenze del Made in Italy e orientarsi nell’affollato universo dei vini, la piattaforma e-commerce Vinevo propone wine box per intenditori o semplici appassionati, che portano alla scoperta di vini di piccoli e medi produttori italiani artigianali e attenti all’ambiente. Attraverso un algoritmo di raccomandazione sensoriale sviluppato con la consulenza scientifica del Sensory and Consumer Lab dell’Università Statale di Milano, la startup milanese offre infatti pacchetti in formula abbonamento mensile personalizzati sui gusti dei clienti. Le tre bottiglie incluse in ciascuna wine box vengono selezionate dagli esperti di Vinevo seguendo ogni mese un tema diverso. Qualche esempio: dai vini vulcanici ai vitigni autoctoni, alle donne del vino italiane. L’obiettivo è rendere l’esperienza di degustazione anche un progetto culturale di conoscenza e condivisione del patrimonio vitivinicolo nostrano.
Fonte, La Repubblica.
Chiocci: ‘Con Wine racconteremo il vino al grande pubblico con informazione attendibile’.
“La sfida è importante e galvanizzante e va oltre il vino in sé, è quello che rappresenta il vino per l’Italia e per il mondo. Quello a cui tengo di più è portare il vino al grande pubblico e raccontare la peculiarità della filiera vitivinicola italiana”. Lo ha affermato il direttore dell’Agenzia Adnkronos Gian Marco Chiocci all’evento di lancio di Adnkronos Wine, il nuovo canale di informazione giornalistica sul portale Adnkronos.com, frutto della collaborazione tra l’Agenzia e Vendemmie.com, il magazine online dedicato al mondo vinicolo lanciato da Mww Media, la società editoriale di Mww Group, il gruppo di comunicazione ed eventi che realizza la Milano Wine Week. “L’obiettivo è quello di informare e incontrare anche il grande pubblico – ha spiegato Chiocci – che è sempre più esigente e vuole un’informazione attendibile, inattaccabile che è il marchio di fabbrica della nostra Agenzia, un gruppo in perenne crescita guidato da quasi 60 anni dall’editore Pippo Marra, un gruppo mediatico diverso da altri, i numeri parlano chiaro per noi: siamo la prima agenzia sul web”.
Fonte, Tiscali Notizie.
Le giacenze di vino a marzo ammontano a 64 milioni di ettolitri.
Registrato un leggero aumento delle scorte per i vini Dop. Anche le scorte dei vini Igp salgono leggermente con un surplus a marzo del 4,7%. Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 31 marzo 2022, a 64 milioni di ettolitri in aumento del 3% rispetto ai 61 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 31 marzo 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 1,3% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 4,7%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 2,3%; i vini generici scontano giacenze uguali a quelle dello scorso anno; le giacenze totali di vini sono superiori dello 1,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 22,7%; il vino nuovo ancora in fermentazione più 6,9%.
Fonte, Teatro Naturale.
Vino naturale, nasce piattaforma Florwine.com.
Nasce Florwine.com, piattaforma e-commerce dedicata al mondo del vino naturale. L’iniziativa di Flor.| born to be wine si propone, rispetto al precedente shop online, come un vero collettore di informazioni, news e approfondimenti inerenti al settore. Il progetto di shop online, che amplia e integra il servizio delle enoteche Flor di Milano, Genova e Verona, presenta una selezione di oltre 1200 etichette scelte da un team di sommelier, che entro la fine dell’anno supererà le 2000 referenze. Con il lancio della nuova piattaforma saranno previste- informa una nota- non solo consegne in tutta Italia, ma anche spedizioni internazionali.
Fonte, ANSA.it.
Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine imperdibili.
Vino In-dipendente è la manifestazione che celebra a Calvisano i vini naturali e indipendenti di oltre 40 produttori italiani: tutte le info. Appuntamento imperdibile con i vini artigianali, naturali e indipendenti. Domenica 24 aprile, a Calvisano (BS), si tiene la fiera mercato dei vini artigianali Vino in-dipendente. Più di 40 vignaioli (oltre a 4 artigiani del cibo, con salumi, formaggi, mostarde, cioccolato e caffè) orientati a difendere l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale. I vini indipendenti prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e soprattutto l’assenza di additivi chimici.
Fonte, Scatti di Gusto.
Vino: smascherato uno schema Ponzi da 99 milioni negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti è stata smascherata uno schema Ponzi che poggiava sul presunto possedimento di alcune bottiglie di vino pregiato. Negli Stati Uniti una società di nome Bordeaux Cellars offriva ai propri investitori la possibilità di intascare degli ottimi rendimenti attraverso alcuni prestiti, che venivano garantiti dal valore di numerose bottiglie di vino che vantavano alcune delle più iconiche etichette al mondo. Parola chiave: “ottimi rendimenti”. Già, talmente “ottimi” che parevano quasi troppo belli per essere veri… e in effetti era proprio così. Un’indagine condotta dal Tribunale di New York ha infatti smascherato l’intera operazione come un grande schema Ponzi.
Fonte, Dissapore.
STAMPA ESTERA
A Chateauneuf-du-Pape, la vigne devient source d’energie.
Des températures de plus en phis élevées l’été, plus de 40 °C à l’ombre en juilletaoût 2019, une eau qui se raréfie, des épisodes météorologiques extrêmes… Un contexte qui pousse le vigneron Fabrice Brunet. à réaliser des aménagements innovants : « Nous allons bientôt disposer de quatre hectares de vigne sous des panneaux solaires mobiles installés à 5 mètres de hauteur et pilotés par logiciel», explique l’ancien Ingénieur en électronique. L’expérience qu’il s’apprête à mener à Travaillan, à 15 km de Châteauneufdu-Pape, en appellation vin de pays, compte parmi les dizaines d’initiatives actuelles qui tendent à faire évoluer la culture de la vigne vers un plus grand respect de l’environnement et une adaptation douce aux nouvelles conditions climatiques. Le domaine de Fabrice Brunel compte 110 hectares de terre dont 90 plantés. C’est Lucien Brunel, grand-père de Fabrice, qui créa en 1954 la marque Les Cailloux et mit en avant le vin de la propriété. Le domaine s’est agrandi avec son fils André Brunel, décédé il y a peu de temps, un entrepreneur dans rame parti d’une superficie de 20 hectares qu’il étoffa au fil des ans en rachetant des vignes en cotes du Rhône et en vin de pays de Vaucluse. André Brunel créa aussi la cuvée Centenaire. À son tour, à sa façon, le quadragénaire Fabrice Brunel s’adapte à son époque. Il est peut-être en passe de trouver la solution pour continuer à produire les meilleurs vins sans changement radical de culture, malgré une météorologie de moins en moins favorable.
Fonte: Figaro.
Wo Le Pen die Hoffnung ist.
Médoc wachsen edler Wein und die Wut auf die bestehenden Zustände. Auf den Spuren der Wählerschaft der französischen Rechtspopulistin Van Bordeaux aus schlängelt sich die Départementstraße 2 durch das erstaunlich flache Weingebiet gen Norden. Es geht vorbei an bescheidenen Winzerbetrieben und an prächtigen Weinschlössern, vor denen ausländische Flaggen wehen. Rebstöcke zur Linken, Rebstöcke zur Rechten, soweit das Auge reicht. Entlang der “Route des Châteaux” am linken Ufer der Gironde-Mündung gedeihen Spitzengewächse mit klingenden Namen: Lafite, Latour, MoutonRothschild, Margaux, Palmer. Die berühmte Weinstraße markiert in Wahlkampfzeiten eine Erfolgsstrecke für Marine Le Pen. In den Weinorten des Médoc hat sie im ersten Wahlgang mit einem Stimmanteil zwischen 35 und 40 Prozent deutlich besser abgeschnitten als Emmanuel Macron. In der Stichwahl an diesem Sonntag könnte sie ihren Vorsprung ausbauen, meint Grégoire de Fournas. Der 37 Jahre alte Winzer ist Le Pens Mann für das Reich des Weins auf der Landzunge zwischen dem Atlantik und der Mündung der Gironde. “Marine erntet die Früchte des Zorns”, sagt Fournas. Er lebt mit Frau und den gemeinsamen fünf Kindern in Pauillac. Die 5000-Einwohner-Stadt vereint “die größte Anzahl an klassifizierten Spitzenweinen”, heißt es in der Werbebroschüre des örtlichen Fremdenverkehrsbüros. Aber Winzer Fournas spricht lieber über die Misere, die in Pauillac zum Alltag gehört. Die Arbeitslosenquote beträgt rund 20 Prozent, auch die Zahl der Sozialhilfeempfänger (RSA) liegt mit zwölf Prozent über dem nationalen Durchschnitt. Für die Bewohner gebe es viele Gründe, wütend zu sein, schildert der Lokalpolitiker des Rassemblement National (RN). Das Wahlergebnis wundert ihn nicht: 35 Prozent haben in Pauillac für Le Pen gestimmt, 21 Prozent für Macron.
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 22 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Emissioni Zero. La nuova via di Argiano.
Brunello e Supertuscan, l’identità ritrovata «Un grande vino è la somma di un vitigno e di un’idea». Questa è la formula vincente (copyright Piero Antinori per il Tignanello), che è stata declinata dallo stesso enologo, Giacomo Tachis, in una delle più antiche tenute di Montalcino, Argiano (il nome deriva da Aragiani, il tempio dedicato a Giano). 1] risultato dell’alchimia di Tachis fu un Supertuscam Solengo. Era gli anni Novanta, Argiano aveva Iniziato una nuova vita grazie alla contessa Noemi Marone Cimano. Ma nel 2013 la cantina è stata venduta al Leblon, un fondo di investimento guidato dal finanziere brasiliano André Santos Esteves. Poteva essere una svolta straniante. Invece la tenuta di Argiano (35omila bottiglie e circa 5 milioni di curo di fatturato) ha trovato la sua strada.
Fonte: Corriere della Sera 7.
L’industria alimentare in accelerata sull’export.
Strategie di ripresa Dal 3 al 6 maggio al Cibus di Parma attesi 2mila buyer e oltre 3mila espositori Vacondio: «La spinta verrà dall’export, sarà la fiera più importante da 20 anni» Micaela Cappellini «Chi spera in un aumento dei consumi interni non parla in maniera razionale: l’unica crescita possibile per il settore alimentare italiano nel 2022 è quella che arriverà dall’estero». Ne è convinto Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare al suo ultimo annodi mandato. Ed è per questo che l’associazione degli industriali punta molto su Cibus, la fiera dell’alimentare che si svolgerà a Parma dal 3 a16 maggio. «Sarà l’edizione più importante degli ultimi vent’anni – l’ha definita ieri Vacondio, durante la presentazione – i mercati esteri sono strategici anche perché riconoscono ai nostri prodotti una marginalità maggiore, mentre in Italia parlare di redditività sembra una colpa.
Fonte: Sole 24 Ore.
Degustazione di vini stasera alla Florida.
Bondeno Degustazione di vini stasera alla Florida Questa sera all’agriturismo La Florida di Bondeno (via Per Burana, 99) si tiene una degustazione di Lambrusco a cura di Sergio Scarvaci, delegato Onav di Modena. Si comincia alle 20.30, per iscriversi c’è tempo fino alle 17. Si assaggeranno 8 etichette tra le Doc Modenesi, diverse per zona di produzione, suolo, vitigno e tecniche di vinificazione.
Fonte: Nuova Ferrara.
Modigliana fa festa con il Sangiovese.
L’evento Modigliana fa festa con il Sangiovese Torna in questo weekend, dopo due anni di stop, la più antica manifestazione con tanti appuntamenti II weekend in arrivo riporta anche la cittadinanza di Modigliana alla normalità, dopo due anni di stop causa Covid, con la 51a edizione del ‘Sangiovese in Festa’, la più tradizionale delle manifestazioni locali che unisce il piacere della sagra al prestigioso vino che ha trovato nel Tramazzo terreni estremamente favorevoli. E come dice Giorgio Melandri, vicepresidente di ‘Modigliana – Stella dell’Appennino’: «Ogni anno siamo coinvolti con entusiasmo in questa festa. Con i nostri vini viaggiamo nel mondo, ma il cuore resta sempre qui perché il vino non deve mai dimenticare le sue radici popolari e contadine».
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Nasce il giardino del Refosco per tutelare la biodiversità.
Parlare di vigneto Friuli sembra ormai scontato. Ma la novità è che a uno dei più importanti vitigni autoctoni che popolano la regione, il nobile rosso Refosco, viene ora dedicato un anfiteatro naturale, un luogo della biodiversità animato da concerti, lezioni ed eventi culturali. Un nuovo vigneto che raccoglie per la primavolta insieme tutti i biotipi del vino Refosco (ne saranno messi a dimora 7, tra cui il rarissimo Refosco bianco), pronto a ospitare eventi culturali e spettacoli. L’iniziativa è nata grazie al sostegno del progetto Interreg “Diva” per la collaborazione tra imprese culturali e creative e imprese tradizionali e resa possibile grazie alla sinergia tra l’azienda agricola e vitivinicola Tonutti di Tavagnacco e SimulArte. Il giardino del Refosco si trova lungo la ciclabile delle Rogge tra i comuni di Reana del Rojale e Tavagnacco, nel cuore della Doc Friuli, in una porzione di vigneto di proprietà dell’azienda Tonutti Marco e Dino.
Fonte: Messaggero Veneto.
“Filari di Bolle” ha scelto i cinque spumanti top.
Ufficializzati i vincitori dell’ottava edizione di Filari di Bolle, selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia, che saranno premiati nel corso della cerimonia di inaugurazione della 74esima “Sagra del Vino” in programma oggi alle 18 in municipio a Casarsa. Quest’anno la selezione ha presentato un’interessante novità, aumentando le sue categorie di premiazione fino a 5 includendone una per il Prosecco Doc Rosè, ovvero le bollicine più recenti della spumantistica regionale che stanno riscontrando il grande interesse dei consumatori. Confermate le altre categorie dedicate al Prosecco Doc spumantizzato con il metodo Charmat, al Charmat mono varietale dedicato quest’anno alla Ribolla gialla e allo Charmat per le cuvée e per il metodo Classico. Il tutto in un quadro molto positivo per il comparto, tanto che gli spumanti italiani, compresi quelli del Friuli Venezia Giulia, nonostante le difficoltà della situazione sanitaria sono cresciuti nelle vendite del +20% nel corso del 2021, trainati dal Prosecco, mentre la Ribolla gialla ha visto le vendite aumentate de119%.
Fonte: Messaggero Veneto.
Troppi i caprioli nel parco delle 5 Terre: «Vigneti danneggiati».
L’ente distribuisce flaconi di grasso naturale per allontanarli Coltivatori e produttori di vino vogliono la caccia selettiva. La popolazione di caprioli nel Parco delle Cinque Terre è numerosa e deve essere regolata. Per coltivatori e produttori l’obiettivo deve essere ridurre il numero, in modo da ricomporre gli equilibri ecologici, prevenire l’impatto sull’attività agricola e sul bosco. Ma servono anche misure di contenimento che possano essere messe in pratica utilizzando dissuasori che spingano i caprioli ad allontanarsi. In questo quadro d’insieme, il Parco fornisce a produttori e coltivatori privati i flaconi di Trico, una sostanza composta da grasso di pecora, quindi non inquinante e non nociva per l’animale.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Cantina Valtidone premiata in Croazia.
Poker di riconoscimenti per i vini di Cantina Valtidone a “II Mondo delle Malvasie”, concorso arrivato alla 13esima edizione e dedicato ai vini secchi, semi-asciutti e naturali dolci e dessert che si è tenuto nell’ambito di Vinistra, la manifestazione dei vini e prodotti Croati che si è tenuta a Porec, in Croazia. Cantina Valtidone ha ricevuto quattro medaglie d’argento, confermando il valore della Malvasia di Candia, anche lavorata in tipologie diverse. I vini premiati sono Luna di Candia, vino passito da uve di Mlavasia, 50 Vendemmie Colli Piacentini Malvasia Doc 2020 fermo, ottenuto da uve raccolte in antichi vigneti con più di 50 ami d’età e con un lungo affinamento in bottiglia, Aurora Colli Piacentini Malvasia DOC frizzante 2020 ottenuto con rifermentazione naturale in autoclave a temperatura controllata, e infine Venus Colli Piacentini Malvasia Doc spumante dolce 2021, vinificato con metodo Charmat.
Fonte, Cittadino di Lodi.
E ora la tappa dello Sforzato – Aprica, sarà la tappa dello Sforzato.
Magnolta, seggiovia in pensione dopo 40 anni -A maggio il Giro d’Italia Finisce un’era ad Aprica, dove sono già iniziati i lavori per smantellare la vecchia seggiovia della Piana dei Galli, sul versante della Magnolia: un impianto vecchio di quarant’anni durante i quali, è stato calcolato, ha trasportato la bellezza di 15 milioni di sciatori. Farà spazio a una nuova e più veloce quadriposto, che dovrebbe entrare in funzione il prossimo novembre, in tempo perla nuova stagione sciistica. È il primo passo per l’ammodernamento del comprensorio entro il 2030, un A sinistra Domenico Cioccarelli, presidente Siba, coni suoi “ragazzi” progetto da 24 milioni di euro. Intanto alla tenuta La Gatta di Bianzone è stata presentata ieri la “tappa dello Sforzato”, come viene definita la Salò-Aprica, appuntamento numero 16 del prossimo Giro d’Italia. 1124 maggio la località delle Orobie sarà per la decima volta sede di arrivo della corsa rosa Una vetrina che può contare complessivamente su 800 milioni di spettatori.
Fonte, Provincia Sondrio.
I “passiti” protagonisti a Volta Tra le novità gli eventi serali per i giovani.
Dopo due anni di stop, dovuto all’emergenza sanitaria, torna a Volta Mantova tirata a lucido, si lasci passare il termine, la Mostra nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione. La 18esima edizione si terrà, come del resto vuole la tradizione, i130 e il primo maggio. Un’evento ritrovato per molti aspetti, ma che presenta anche diverse novità che lo rendono spiccatamente più moderno e vicino al mondo dei giovani, offrendo appuntamenti che rendono più accattivante l’enogastronomia, passiti in primis, del zona. «Siamo tornati dopo uno stop forzato con una degli eventi enogastronomici più importanti del nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Volta Mantovan, Luciano Bertaiola -. Saranno due giorni pregni di iniziativa che faranno da corollario alla vera e propria attrattiva, la Mostra dei Passiti.
Fonte, Voce di Mantova.
“Vinum” apre la stagione del turismo nelle Langhe.
Da domani per tre weekend l’edizione numero 44 della Fiera nazionale dei vini del Piemonte `anum” apre la stagione del turismo nelle Langhe GG Con il ritorno di Vinum, Alba ritrova la sua primavera dopo due anni di chiusure forzate. Tra gli stand che da qualche giorno hanno invaso le piazze per ospitare vetrine e banchi d’assaggio, tutto è pronto in città per il taglio del nastro della 44′ Fiera nazionale dei vini del Piemonte in programma domani alle 10,30 in sala Beppe Fenoglio. L’appuntamento per tutti gli enoturisti e i wine-lovers è per i prossimi tre weekend – da domani a lunedì, festa della Liberazione, sabato 30 aprile e domenica Primo maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio -, quando il centro storico della città si trasformerà ancora una volta nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia. Oltre 700 le etichette in degustazione, per una panoramica su 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo «street food ed Langa» a cura dei borghi albesi della Giostra delle Cento Torri, anche loro tornati a rispolverare piatti e ricette locali tanto amati dal pubblico, oltre al festival della Bandiera che andrà in scena il Primo maggio.
Fonte, Stampa Cuneo.
Se il Barolo di domani lo raccontano le ragazze.
Protagoniste dell’evento “C’è più Gusto ad Alba” in programma martedì al teatro Sociale Se il Barolo di domani lo raccontano le ragazze. L’erede predestinata di Alba, la vignaiola sulla vetta di La Morra e le garagiste di Serralunga. Se volete avere un’idea del Barolo di domani, tenete d’occhio queste quattro ragazze tra 25 e 32 anni: Federica Boffa, Giulia Negri e il duo Lara Rocchietti e Luisa Sala. La prima ha raccolto dal padre Pio Boffa il testimone della cantina Pio Cesare, marchio storico e blasonato che ha le fondamenta nel cuore della città e lo stemma di Alba fieramente in etichetta. La seconda ha preso da poco le redini dell’azienda Serradenari e dice: «Adesso tocca a me e alle mie bottiglie. Poche, meno di quarantamila, e ciascuna, dalla prima all’ultima, dovrà saper raccontare tutta Serradenari».
Fonte, Stampa Cuneo.
Carta vitigni autoctoni del Monferrato casalese.
Presentazione Domani, sabato, a partire dalle ore 10, nel Salone Vitoli Carta vitigni autoctoni del Monferrato casalese. I Vitigni autoctoni. Domani ci sarà la presentazione ufficiale della Carta dei Cru del Monferrato Casalese. Verrà ufficialmente presentata domani, sabato 23 aprile, alle ore 10, nel Salone Vitoli (Museo Civico di via Cavour 5), la prima Carta “I Cru del Monferrato Casalese” di Enogea, realizzata dal divulgatore scientifico, mappatore, cartografo e curatore editoriale di fama internazionale Alessandro Masnaghetti, per conto del Consorzio di tutela dei vini Colline del Monferrato Casalese. Un importante traguardo per il Consorzio di tutela delle dominazioni Grignolino del Monferrato Casalese doc, Barbera del Monferrato Superiore docg, Gabiano doc e Rubino di Cantavenna doc che, al pari dei più grandi protagonisti del mondo enoico, potrà ora garantire ai propri produttori associati la disponibilità di un prezioso ausilio da spendere a livello mondiale, per promuovere vini e il territorio del Monferrato casalese (anche dal punto di vista enoturistico e non solo), disegnato da vigneti impiantati su sedimenti marini dalla storia milionaria.
Fonte, Monferrato.
Barbera, Nebbiolo Ruchè al concorso degli Istituti Agrari.
Al Vinitaly Premiato il “Penna” di Asti Barbera, Nebbiolo Ruchè al concorso degli Istituti Agrari AI Vinitaly. L’Istituto Penna ha vinto con “Primo giorno di scuola” ASTI-VERONA • L’Istituto Penna di Asti ha partecipato al sesto concorso enologico degli Istituti Agrari d’Italia. Il concorso, organizzato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, si propone di evidenziare le migliori produzioni vitivinicole sensibilizzando gli Istituti di Istruzione Tecnica e Professionale con indirizzo agrario e agroalimentare verso sempre maggiori livelli qualitativi, stimolando una più rispondente didattica e promuovendo la conoscenza della loro produzione enologica. Il Mipaf si avvale del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), sezione di Asti e Velletri, per la degustazione dei vini in concorso. “Primo giorno di scuola” L’Istituto Penna ha partecipato inviando tre vini: il Barbera d’Asti Docg 2020, il Nebbiolo 2019 e il Ruchè 2020.
Fonte, Monferrato.
Medaglia d’oro a Bacco ultimo nato di Siddira.
Gli uomini e le donne, le aziende, i territori l’ultimo nato di Siddiìra Successo a Vinitaly per il Carignano 2020 prodotto in edizione limitata: la cantina di Luogosanto ha lanciato sul mercato solo 4mila bottiglie potrebbe essere il punto di svolta perla cantina stessa e per l’isola per potersi sedere a tavola con i big dei rossi italiani. Per Siddùra, il Vinitaly si conferma passerella dove fare incetta di elogi e complimenti. La tenuta gallurese arrivava da protagonista dopo l’incoronamento come miglior cantina, questavolta la sua nuova creatura viene promossa a pieni voti alla prima uscita ufficiale. Bàcco 2020, infatti, secondo i giudici di 5Star Wines è il miglior Carignano d’Italia. Con 93 punti conquistati, la prestigiosa guida ha premiato così l’ultimo arrivato a Luogosanto, che permette alla cantina di completare la gamma divini figli dei grandi vitigni della Sardegna.
Fonte, Nuova Sardegna.
«Pinocchio in cucina» a Collodi Protagonisti il vino e il tartufo.
Talk show e degustazioni gratuite oggi dalle 18 all’Osteria Gambero Rosso «Due eccellenze toscane». I vini e i tartufi protagonisti del secondo incontro di «Pinocchio in cucina. Bugie e verità» al Parco di Pinocchio di Collodi oggi dalle 18 alle 20 all’Osteria del Gambero Rosso. L’ingresso e la degustazione dei vini sono gratuiti, ma da prenotare al 388 3757108. A seguire è possibile cenare con menù a tema «Le avventure di Pinocchio» (costo 38 euro, anche su prenotazione). «Questa kermesse ideata dalla Fondazione Carlo Collodi – spiega il presidente Pier Francesco Bernacchi – è organizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano e l’Osteria Gambero Rosso. Oggi in collaborazione con la Strada del vino delle colline pisane ci saranno due momenti di confronto e degustazione per conoscere più da vicino vini e tartufi, ovvero due tra le eccellenze toscane».
Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.
Vini e tartufi di scena all’Osteria del Gambero Rosso.
Appuntamento dalle 18 alle 20 al Parco di Pinocchio Ospite d’onore il sommelier pistoiese Valentino Tesi. I vini e i tartufi sono i protagonisti del secondo incontro di Pinocchio in cucina. Bugie e Verità in programma al Parco di Pinocchio di Collodi questo pomeriggio dalle 18 alle 20 all’interno dell’Osteria del Gambero Rosso. L’ingresso all’incontro e la degustazione dei vini sono gratuiti, ma da prenotare telefonando al 388 3757108. A seguire è possibile cenare con un menù a tema Le avventure di Pinocchio al ristorante Osteria del Gambero Rosso: Costo della cena 38 euro a persona, anche su prenotazione. Come spiega il presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi: «Questa kermesse ideata dalla Fondazione è organizzata in collaborazione con il Touring club italiano e il ristorante Osteria Gambero Rosso.
Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.
Sostenibilità secondo Cavit.
Un libro per raccontare l’impegno nel settore Sostenibilità secondo Cavit. Un libro per raccontare l’impegno verso la sostenibilità. È con questo obiettivo che Cavit ha presentato il volume dal titolo “I suoli dei vigneti trentini”. Frutto di un intenso lavoro di squadra tra Cavit, la Fondazione Edmund Mach e un team di esperti, il nuovo libro, si pone l’obiettivo di offrire alla filiera produttiva uno spaccato tecnico approfondito delle diverse caratteristiche zonali di questo territorio ad alta vocazione vitivinicola: informazioni fondamentali per definire le buone pratiche di gestione dei vigneti. Con 11 cantine sociali del territorio, collegate ad oltre 5.250 viticoltori della provincia, Cavit coltiva il 60% della superficie vitata del Trentino secondo l’approccio della viticoltura di precisione che orienta da 12 anni le strategie del consorzio, pioniere di innovazione con il progetto Pica.
Fonte, Adige.
La sfida delle viti resistenti.
Dal miglioramento genetico FEM un nuovo, deciso passo verso la viticoltura green Prosegue il lavoro della Fondazione Mach verso una viticoltura green. Si tratta di una strada alternativa, che individua le viti portatrici di geni di resistenza, capaci di ridurre drasticamente i danni di alcune delle principali patologie vegetali riducendo i trattamenti antiparassitari. Il Consorzio CIVIT segnala l’aumento considerevole nella produzione di barbatelle di viti resistenti, tra cui quelle prodotte da FEM. In tre anni si sono triplicati i numeri di innesti. Oggi la sfida dell’agricoltura è la necessità di rendere sostenibili le coltivazioni da un punto di vista economico, sociale e ambientale. All’aumento della virulenza di un patogeno, non corrisponde per forza l’adozione di un prodotto fitosanitario sempre più potente. E possibile intraprendere una strada alternativa, individuando viti portatrici di geni di resistenza, capaci di ridurre drasticamente i danni provocati dalle malattie. Le nuove varietà resistenti da qualche anno stanno suscitando un forte interesse, anche in viticoltura.
Fonte, Adige.
Binotto (Ferrari) ospite della FEM.
L’evento 1 Il team principal della scuderia del Cavallino ha visitato il campus e le strutture per le attività di ricerca Binotto (Ferrari) ospite della FEM Ospite d’eccezione alla Fondazione Edmund Mach. Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari che sta dominando il campionato mondiale di Formula 1, ha visitato nei giorni scorsi la Fondazione Mach dove ha incontrato il presidente Mirco Maria Franco Cattani, il presidente e il direttore della Confagricoltura del Trentino, Diego Coller e Lorenzo Gretter nell’ambito di una approfondita visita al campus che ospita le attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico.
Fonte, Adige.
Riacceso il cementificio, nube di fumo sui vigneti – Cementificio, partenza con il botto «Cortina di fumo sui vigneti bio».
Sarche, ambientalisti critici sul riavvio dell’impianto. L’azienda: «Anomalia già risolta» 99 Residenti Per noi non c’è alcun problema, tanto il vento tira sempre verso la Valle di Cavedine nano Per la direzione di Italcementi si tratta di una semplice «anomalia impiantistica», ma per le associazioni ambientaliste il fumo nero e denso che si è alzato mercoledì scorso sopra il cementifico delle Sacche è motivo di allarme. Anche se alcuni dei residenti che abitano vicino all’impianto minimizzano• «Saranno le mine che esplodono nella cava, ma per noi nessun problema — affermano dal proprio giardino — perché il vento tira sempre verso la valle di Cavedine».
Fonte, Corriere del Trentino.
Nelle colline esplode la Primavera del Prosecco – Per il Prosecco è già Primavera.
Tra oggi e domani inaugurano sei mostre della rassegna organizzata dall’Unpli con molti appuntamenti collaterali Per il Prosecco è gi à Primavera VISITE GUIDATE ALLA SCOPERTA DELLE COWNE PATRIMONIO UNESCO, MA ANCHE CULTURA CON UBRI IN CANTINA E MOSTRE MERCATO ENOGASTRONOMIA. Taglio del nastro, tra oggi e domani, di ben 6 mostre della 27. edizione della “Primavera del Prosecco”, il circuito dei 17 appuntamenti della rassegna enogastronomica, organizzata dall’Unpli nei territori delle colline del Prosecco Superiore Docg patrimonio Unesco. Oggi, avvio per quelle di Fregona, Guia e Miane; domani a Colbertaldo, Cison e Farra di Soligo. Molti gli appuntamenti collaterali accanto alle frizzanti bollicine. A Fregona, la 46. mostra del Torchiato e dei vini dei Colli di Conegliano Docg, che chiuderà l’1 maggio, si terrà al centro di Appassimento di Osigo, sede della Cantina Produttori Fregona.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Vinitaly: è guerra in cantina.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6.886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che, spiega la Coldiretti, arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1.000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.
Fonte, Qdpnews.
Degustazioni con visite guidate Tornano i week-end in cantina.
Arriva a Montespertoli il primo fine settimana di ’Week-end in cantina’, una serie di appuntamenti dedicati alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio. L’evento, che si svilupperà per tre fine settimana a cavallo tra aprile e maggio, vuole essere una sorta di brindisi all’arrivo della primavera con la possibilità di trascorrere delle belle giornate all’aria aperta tra degustazioni e visite guidate alle cantine del territorio. Il primo appuntamento è per sabato, domenica e lunedì prossimi con le aziende agricole Marzocco di Poppiano, Fattoria di Trecento e La Ripa Verde. Alla Fattoria di Trecento sarà possibile degustare il vino e godere di una visita guidata nelle cantine e nelle vigne. La degustazione prevede 4 assaggi diversi di vino e olio. Il sabato pomeriggio la degustazione sarà guidata da un sommelier e per i più piccoli è prevista una passeggiata con gli asini.
Fonte, Lanazione.it.
Terre di Pisa allarga la cantina dei vini Doc: inserite nuove tipologie.
La principale proposta di modifica del disciplinare è l’inserimento di tre nuove tipologie di prodotto: “Terre di Pisa bianco”, “Rosato” e “Vermentino” e della menzione tradizionale “Riserva” per il vino Doc Terre di Pisa rosso, in aggiunta alle tipologie già presenti, ossia “Terre di Pisa rosso” e “Terre di Pisa Sangiovese”. La Regione Toscana ha dato parere favorevole alla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata “Terre di Pisa”. La decisione è stata presa dalla giunta che, su proposta della vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi ha preso atto dell’istruttoria tecnica svolta dal settore “Produzioni agricole, vegetali e zootecniche. Promozione” cui si era rivolto, con un’istanza, il Consorzio Vini Terre di Pisa lo scorso febbraio.
Fonte, Cuoio in diretta.
Vino, Postorino: ‘Divulgare meglio con un canale equilibrato è utile’.
“L’iniziativa merita sicuramente una valutazione molto positiva, avere scelto il vino ha una motivazione molto precisa perché merita tutta questa attenzione. La viticoltura italiana è presente in tutte le regioni, è tra le poche coltivazioni che è presente dappertutto, ed è un dato che ci deve far ragionare. C’è una storia, una cultura e i successi di questi anni non sono arrivati per caso”. Ad affermarlo è stato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura, all’evento di lancio di Adnkronos Wine, il nuovo canale di informazione giornalistica sul portale Adnkronos.com, frutto della collaborazione Mww Group.
Fonte, Adnkronos.
Chiocci: ‘Con Wine racconteremo il vino al grande pubblico con informazione attendibile’.
“La sfida è importante e galvanizzante e va oltre il vino in sé, è quello che rappresenta il vino per l’Italia e per il mondo. Quello a cui tengo di più è portare il vino al grande pubblico e raccontare la peculiarità della filiera vitivinicola italiana”. Lo ha affermato il direttore dell’Agenzia Adnkronos Gian Marco Chiocci all’evento di lancio di Adnkronos Wine, il nuovo canale di informazione giornalistica sul portale Adnkronos.com, frutto della collaborazione tra l’Agenzia e Vendemmie.com, il magazine online dedicato al mondo vinicolo lanciato da Mww Media, la società editoriale di Mww Group, il gruppo di comunicazione ed eventi che realizza la Milano Wine Week.
Fonte, Adnkronos.
Questo straordinario vino autoctono calabrese è il miglior vino d’Italia secondo i sommelier.
Con i francesi noi italiani siamo i primi produttori al Mondo di vino. In alcuni anni sono i francesi ad arrivare primi, altre volte noi. Tuttavia, noi italiani non siamo conosciuti nel Mondo per la quantità ma anche per la qualità dei nostri vini. Le glorie nazionali come il Barolo, il Brunello, l’Amarone o il Francia sono vini apprezzatissimi nelle migliori tavole e ristoranti. In particolare, però, il Lettore più attento si sarà già accorto che i vini citati vengono tutti dalla parte centro-settentrionale del nostro Paese. Infatti, anche se in Italia sappiamo che il Sud produce dei vini di altissimo livello, raramente questi vini balzano alle cronache. Invece, ce n’è uno che recentemente ha stupito davvero tutti gli analisti. Infatti, questo straordinario vino autoctono calabrese è il miglior vino d’Italia, parola di esperti.
Fonte, Proiezioni di Borsa.
A piazzale Michelangelo prima vigna urbana di Firenze.
Una vigna in città a Firenze, sulla collina di piazzale Michelangelo che dà il nome al vigneto e anche al futuro vino. È la prima vigna urbana della città, si spiega da donne Fittipaldi, l’azienda agricola di Bolgheri (Livorno) che gestisce il terreno, quasi due ettari che ospitano ulivi e alcuni vecchi filari affacciati sull’Arno. Il progetto prevede l’inserimento di un migliaio di piante da allevare con il sistema ad alberello, compatibile con la pendenza del terreno e con il paesaggio, da coltivare a regime biologico.
Fonte, Ansa.
Vino: Adnkronos e Mww Group brindano al nuovo canale dedicato al settore.
Adnkronos Wine è il nome della novità editoriale all’interno del portale Adnkronos.com, un canale di informazione giornalistica frutto della collaborazione tra l’agenzia e Vendemmie.com, il nuovo magazine online dedicato al mondo vinicolo lanciato da Mww Media, la società editoriale di Mww Group, con l’obiettivo di contribuire alla comunicazione diretta al consumatore sul valore del vino in Italia e a livello internazionale attraverso contributi testuali, fotografici, audio e video e di diventare un polo informativo quotidiano anche per gli addetti al settore. Oggi alle 15 il canale Adnkronos Wine, creato dalla redazione di vendemmie.com e distribuito dal Gruppo Adnkronos, viene presentato in streaming su Adnkronos.com e Vendemmie.com ad una platea rappresentativa sia dal punto industriale che istituzionale del vino: presenti, tra gli altri, Gian Marco Centinaio sottosegretario del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Manlio Di Stefano sottosegretario Ministero degli Affari Esteri, Francesco Ferreri presidente Coldiretti Sicilia, Dino Scanavino presidente Cia, Riccardo Ricci Curbastro presidente Federdoc, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
La sfida del vino etico: a Verona la nuova enoteca del progetto Flor.
Dopo Milano e Genova, venerdì 8 aprile ha inaugurato a Verona la nuova enoteca del progetto Flor. Born to be wine, che mette centro esclusivamente vini naturali, non sottoposti a trattamenti chimici né in vigna né in cantina. È una sfida quella che Giuseppe Rizzo e Federico Fiori si apprestano ad affrontare: uniti dalla dedizione per il “vino rispettoso di chi lo beve e di chi lo fa” sono pronti a inserirsi con la loro enoteca nel tessuto enogastronomico veronese, per indole saldamente legato alle proprie radici. L’apertura nell’autunno 2019, dopo pochi mesi il mondo inizia a fermarsi e nei due soci si fa strada la consapevolezza di doversi reinventare. «Ho ripreso in mano quello che avevo accantonato – scherza Rizzo -. La prima settimana di lockdown ho creato molto velocemente un ecommerce online per l’enoteca, un ultimo tentativo prima della chiusura definitiva. Ho attivato il portale e la risposta è stata impressionante: un centinaio di ordini solo il primo giorno. Nel momento in cui non si poteva uscire di casa e altre piattaforme avevano attese di settimane, noi consegnavamo bottiglie in trenta minuti».
Fonte, Pantheon Verona Network.
STAMPA ESTERA
Les grands crus de Bordeaux lancent leurs ventes en primeur.
La semaine des primeurs, qui n’avait pas eu lieu depuis deux ans, s’ouvre avec son cortège de dégustations. • Si le millésime 2021 semble moins bon que les précédents, la conjoncture tirée par le dynamisme du marché américain est, en revanche, excellente. Correspondant á Bordeaux De grandes tables. des bouteilles ouvertes et des professionnels silencieux dégustant verre en main des vins quasiment à la chaîne. La semaine prochaine, quelque 4.500 professionnels français et étrangers sont attendus à Bordeaux pour goflter le millésime 2021 à l’occasion de la Semaine des primeurs organisée par l’Union des grands crus de Bordeaux qui regroupe les 130 propriétés constituant l’élite du vignoble bordelais. Pourcausedepandémie,cettemanifestation phare avait été remplacée depuis deux ans par l’envoi d’échantillons et des dégustations envisioconférence Cette année, cestdonc le retour à la normale avec l’absence des visiteurs chinois mais la présenre en force des Américains, des Britanniques et d’Européens. Les grands crus se vendent en effet en grande majorité à l’étranger tandis que le marchéfrançais nereprésente pas plus de 20%des débouchés. L’export se porte, en revanche, à merveille avec un chiffre d’affaires de plus de 1,3 milliard d’euros en 20/1. selon les Douanes. Avec 16 millions de bouteilles, vendues plus de 22.50 euros l’unité. les volumes sont modestes comparés aux 540 millions de cols produits en Gironde. Ces grands crus pèsent.enrevanche, très lourd en valeur et représentent 60 % des exportations de vins de Bordeaux.
Fonte: Echos.
Les négociants bordelais ont soif de vins étrangers.
La place de Bordeaux, traditionnellement associée à la vente des grands crus de Gironde, assume le fait de vendre leurs homologues internationaux. Propriétaire de Castellºre di I’actellina. Paolo Panerai est tout sourire. Son meilleur cru.ISadl di S. Ntccolb classé depuis quatre décennies parmi les Supers Toscans, va erre distribué par b place de Bordeaux en France et dans plusieurs pays du monde par une douzaine de négociants : x Nouscommes déjh présents aux Etats-Unis rirais le négoce bordelais qui couvre tous les continents va no us perm ettre d’élargir notre distribution notamment en Asie. »C’est un cour spécialtsE apparu il y a moins d’un an, le Bureau des Grands Vins, qui a joué le rôle d’intermédiaire. Pendant longtemps pourtant les négociants bordelais ont ignoré ce marché, leur ADN étant de vendre les vins des grands châteaux des bords de la Garonne. Les grandes propriétés bordelaises voyaient cette concurrence d’un mauvais ail », reconnaît le courtier François Lévéque, dont le bureau vient aussi de créer une entité dédiée aux vins étrangers. Leschoses ont changé lentement avec les grandsvignobles bordelais. En 1997, la famlliefothschild saille avec les propriétaires de Concha y Toro pour créer Almaviva, un grand vin franco-chlllen dont ladistributlon est confiée à la place de Bordeaux. En 2004, Opus One. grand car de la Napa Valley né trots décennies plus tee d’un partenariat entre les Rothschild et RobertMondavi, voit aussi sa distribution passer à Bordeaux.
Fonte: Echos.
Into the future, embracing the past.
Through almost 70 tumultuous years of California wine history, one thing seemed never to change: Stony Hill Vineyard, a pioneer of California chardonnay since its first vintage in 1952 and perhaps Napa Valley’s first cult wine producer. As fashions came and went, Stony Hill clung to its old-school methods and austere style of chardonnay, seemingly taking little notice of the extravagant, oaky and alcoholic styles that gained popularity in the 1990s (and fetched far higher prices) or the accelerating Napa red wine culture growing around it. Then, in short order the ground began to shake and the firmament shifted. The McCrea family, owners of Stony Hill since Fred and Eleanor McCrea bought the 168-acre Spring Mountain property in 1943, sold the winery and vineyard in 2018 to Long Meadow Ranch, another family-owned Napa winery. A year later, Mike Chelini, the winemaker and vineyard manager, retired after 45 vintages. In December 2020, scarcely after Long Meadow began converting Stony Hill to organic viticulture, it turned around and sold Stony Hill to Gaylon Lawrence Jr., an agricultural magnate from Arkansas, who, with his chief executive, Carlton McCoy Jr., has put together a portfolio of historic Napa properties, including Heitz Cellar, Haynes Vineyard and Burgess Cellars. Mr. McCoy then made an unconventional but inspired choice: He named as the winemaker Jaimee Motley, whose experience was in the vanguard of young California producers, not the typical Napa Valley pipeline.
Fonte: New York Times International Edition.
Vallformosa se recupera.
Las cavas de Vilobí del Penedès ingresan 31 millones de euros, casi como antes de la pandemia, y obtienen un beneficio operativo histórico Vailformosa se recupera La firma impulsará las ventas en el extranjero y proyectos de innovación en el metaverso. Vilobi del Penedès Tras un 2020 de retracción por la coronacrisis, las alegrías han regresado a las cavas Vallformosa de Vilobí del Penedès. Han logrado cerrar 2021 con una cifra de negocio de 31 millones de euros, lo que supone un incremento del 11% respecto al ejercicio anterior, acercándose ya a las cifras prepandemia. Además, han cerrado 2021 con un beneficio operativo (ebitda) histórico, de 3,2 millones. El mercado de exportación es el que ha obtenido un crecimiento más importante, suponiendo entorno al 85%. En Bélgica, obtienen el 35% de cuota. Sus otros mercados internacionales más destacados son, por este orden, Japón, Estados Unidos, el Reino Unido y Dinamarca. Su producción anual asciende a 12 millones de botellas, de las cuales 11 millones son de cava y otros espumosos y el resto de vinos tranquilos. En el 2021, realizaron inversiones por valor de 750.000 euros, mientras que este año esperan invertir en torno a los 850.000 euros.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 21 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Intervista a David Granieri – Il vino è il vero ambasciatore della Regione Lazio nel mondo’ – Regione Lazio protagonista al Vinitaly 2022.
David Granieri, presidente Coldiretti Lazio, traccia il bilancio del recente Vinitaly 2022 a cui hanno partecipato ben 58 aziende vinicole laziali Aumentano le aziende che operano nel settore vinicolo della Regione Lazio, migliora la qualità del vino prodotto nella nostra regione, infine sono sempre più giovani i produttori e imprenditori del settore. È stata un successo la rassegna vinicola nazionale che si è svolta, appena prima di Pasqua, a Verona a pag. 6 David Granieri, presidente Coldiretti: “Il vino è il vero ambasciatore del Lazio nel mondo. Aziende sempre più protagoniste” Regione Lazio protagonista al Vinitaly 2022 Il Caffè di Roma ha intervistato David Granieri, presidente della Federazione Regionale Lazio di Coldiretti, sul recente successo delle aziende vinicole del Lazio al Vinitaly 2022, finalmente in presenza dopo due anni, anche perché il vino va assaggiato.
Fonte: Il Caffè di Roma.
Vinitaly incorona il progetto di valorizzazione dei vitigni Cesanese e Bellone.
Un percorso comune al distretto eno-agroalimentare delle province di Fre Latina con il contributo della Camera di Commercio Ha preso il via con lo showcase del Vinitaly di Verona il nuovo progetto di valorizzazione del distretto eno-agroalimentare delle province di Frosinone e Latina che puntano sulla valorizzazione delle produzioni dei vitigni Cesanese e Bellone. Il progetto ad ampio respiro che si avvale del contributo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, e che prevede una serie di interventi di rilancio dell’attività di promozione del settore vitivinicolo legato a queste due produzioni. Verrà realizzato un logo comune che sarà al centro degli interventi legati alla campagna di valorizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica da esportare in Italia e all’estero.
Fonte: L’Inchiesta.
Eccellenze olio, Ursini migliore azienda nella nuova guida del Gambero Rosso.
Eccellenze abruzzesi non solo vino, che ha di nuovo sbancato al Vinitaly, ma si impone anche la produzione di olio e olive che sale sugli allori. Difatti la Guida Oli 2022 del Gambero Rosso ha incoronato l’azienda Ursini di Fossacesia quale miglior azienda olearia dell’anno. La società, nata nel 1988, ha al timone il Dg Giuseppe Ursini e suo figlio Pierpaolo, amministratore, e nel corso del tempo ha inanellato numerosi premi, a cominciare da quello iridato mondiale per l’olio al mandarino. Tra storiche realtà produttive, nuovi impianti e ricambi generazionali, il fronte Adriatico del Centro Italia riesce anno dopo anno a inserirsi in modo sempre più efficace nelle migliori produzioni della Penisola. La guida “Oli d’Italia” del prestigioso Gambero Rosso assegna alla Ursini il premio di migliore azienda olearia del 2022, in più, il massimo riconoscimento delle Tre Foglie, l’Olio Extra Vergine di Oliva “Tandem” e con Due Foglie Rosse gli Oli “Opera Mastra” ed il monovarietale “Solo Intosso”.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Vinitaly, successo per la Puglia.
“Un bilancio più che positivo nonostante due anni difficilissimi per tutto il comparto produttivo regionale. Abbiamo un’offerta enologica qualitativa e quantitativa come poche regioni in Italia. Secondo il `Rapporto Ismea-Qualivita 2021′ siamo tra i primi per impatto economico, con 594 milioni di euro di valore alla produzione 2020 e un aumento percentuale del +27,6% rispetto al 2019. I numeri ci confermano risultati straordinari per export e per l’aumento degli addetti della filiera: sono dati in crescita rispetto al 2020. Sono soddisfatto per le attestazioni ricevute, per la visibilità che le nostre imprese hanno ottenuto e che meritano. I numerosi buyers stranieri, da circa 139 Paesi, che hanno degustato e preso accordi con le nostre imprese sono un ulteriore elemento che ci fa ben sperare, nonostante, com’è noto, sia mancata una rappresentanza rilevante di operatori economici, da sempre particolarmente ricettivi alla nostra offerta enoica di qualità, a causa del conflitto bellico purtroppo ancora in atto”. Così l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine di Vinitaly.
Fonte: Taranto Buonasera.
Anche metaverso ha il suo Vinitaly Serena Wines è già presente – Nasce il metaverso del vino «Meno fiere e più digitale»
Anche il vino dallo scorso 17 marzo ha il suo metaverso: si chiama Vinophila, portale 3D immersivo. E ci sono i trevigiani. Online l’expo permanente Vinophila, la trevigiana Serena Wines tra i primi partner “Progetto lungimirante, questo è il domani. Non sarà un portale e-commerce” Uno stand virtuale costa cinquemila euro per un anno “Creiamo un mix con gli eventi in presenza”
Fonte: Tribuna Treviso.
Sorseggiando – Nanfrè si presenta Il Valpolicella Sant’Antonio ora mette i jeans.
Sulle colline del veronese, tra Soave e Valpolicella, c’è la tenuta Sant’Antonio curata nei minimi particolari dal quattro fratelli Castagnedi: Armando, Tiziano, Paolo e Massimo. Solidamente veneti, con i piedi ben piantati nel territorio e una dedizione certosina per il lavoro in vigna, come In cantina. Paolo Castagnedi è l’enologo che ha firmato alcuni dei migliori vini pop (ottimi nel rapporto qualità-prezzo) italiani. Tra questi c’è il Nanfrè, un Valpolicella classico, frutto delle migliori uve di Corvina e Rondinella dellavigna che un tempo apparteneva a un certo Gianfranco, detto Gianfro Nanfrè, come il vino che ora lo ricorda. All’ultima versione, annata 2020, Castagnedi hanno messo i jeans per farne un vino giovane, fresco, meno alcolico e di eccezionale bevibilità. Di un bel colore rubino brillante il Nanfrè 2020 di Sant’Antonio profuma di susina rossa e timo cedrino con sfumature selvatiche.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Intervista a Berta de Pablos-Barbier – Rigeneriamo i terreni dei vigneti.
La presidente e ceo di Maison Moët e Chandon: «Dall’eco-pascolo alla biodiversità dei vitigni». Corridoi “green” per tutelare flora e fauna. Attività agroecologiche per la rigenerazione dei terreni. Interventi per promuovere la biodiversità. Storia – alla ricerca dell’antica “armonia” con l’ambiente – e tecnologia sono i pilastri del progetto “Natura Nostra”, avviato da Moët e Chandon con l’intento di favorire la transizione ecologica alla ricerca di un equilibrio “eco” in grado di contrastare il cambiamento climatico. Abbiamo incontrato Berta de Pablos-Barbier, presidente e ceo di Maison Moët e Chandon, per farci raccontare filosofia e fasi del progetto, tra passato e ricerca. La Maison, oltre cento anni fa, nella regione dello Champagne, ha combattuto contro la fillossera, oggi su cosa concentra la ricerca? «La qualità dei nostri prodotti dipende fortemente da natura e clima, dobbiamo trovare modi innovativi per mantenere il savoir-faire aprendo la strada a un futuro più sostenibile, per mantenere la qualità dei prodotti, preservando l’ecosistema.
Fonte: MoltoFuturo.
Gessopalena, parte il reimpianto degli antichi vitigni.
Si tratta del Nero Antico e della Vedovella Nera: si punta su bio-diversità ed enoturismo. Al via i nuovi reimpianti dei vitigni di “Nero Antico dì Pretalucente” e “Vedovella Nera di Pretalucente”. Continua il progetto, delle università di Teramo e Perugia, per la caratterizzazione e per la valutazione delle potenzialità viticole ed enologiche dei vitigni tipici, azione propedeutica all’iscrizione (in corso) nel registro nazionale delle varietà viticole. Adesso, dopo le prime vinificazioni professionali che tanto hanno dato soddisfazioni ed interesse, si passa alla fase successiva: il reimpianto delle viti. Un progetto, voluto dall’amministrazione comunale di Gessopalena e dalla regione Abruzzo, supportato dalla cantina Orsogna.
Fonte, Centro Chieti Lanciano Vasto
Arriva a Rimini Trentodoc Bollicine di montagna al mare.
Appuntamento il 2 maggio prossimo al Grand Hotel con 50 cantine spumantistiche che proporranno in degustazione ben 130 etichette del loro pregiato metodo classico RIMINI Bollicine dal Trentino alla riviera romagnola. Cinquanta case spumantistiche, per oltre 130 etichette, quattro migliori sommelier d’Italia dell’Ais e due format di degustazione, per una giornata a Rimini il 2 maggio. Bocche Trento Doc I produttori associati all’Istituto Trento Doc, saranno presenti con il loro singolo desk e saranno due i format di degustazione proposti. Tramite “MyTrentodo” gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione dei metodi classici di montagna raccontati attraverso un’etichetta. Il secondo format “TrentodocTime”, prevede una vera e propria degustazione guidata, della durata di circa un’ora, con sette Trentodoc in degustazione.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
È confermato a maggio tornerà il Wein Tour.
È confermato l’appuntamento primaverile con Wein Tour di Cattolica, che quest’anno si terrà dal 20 al 22 maggio prossimi in viale Bovio. La manifestazione dedicata ai migliori vini e cantine dell’Emilia- Romagna, alla cultura e riscoperta del territorio, è arrivata con questa alla sua sesta edizione. L’evento dedicato agli amanti del vino, alle eccellenze e alle tipicità enogastronomiche locali inaugura l’estate della Regina. L’appuntamento è promosso ancora una volta dal comitato “Cuore di Cattolica” e da Veronica Pontis (organizzatrice di eventi), in collaborazione con l’amministrazione comunale, Wein Tour Cattolica si conferma così un’iniziativa attesa e consolidata nel panorama vitivinicolo regionale come nel calendario di eventi della riviera.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Cocktail “diVini” all’Enoteca regionale
Serata speciale alla Rocca di Dozza mercoledì 27 aprile alle 20.30, L’Enoteca Regionale Emilia- Romagna organizza una degustazione d’eccezione: Cocktails DiVini. Partendo dalla tradizione dei vini emiliano-romagnoli, si proseguirà la degustazione coni più famosi cocktails internazionali che avranno come protagonisti Pignoletto DOC frizzante, Romagna Albana DOCG secco e passito. Un incontro tra la miscelazione e l’arte dei nostri vignaioli. Questi i cocktails proposti: Barracuda (Pignoletto DOC frizzante, rhum, galliano, succo di ananas, succo di limone fresco), Vodka Sour alla Maracuja e Albana DOCG (Romagna Albana DOCG secco, vodka, maracuja, sweet and sour), Sweet Albana (Romagna Albana DOCG passito, vodka, sweet and sour, apricot brandy, angostura bitter).
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Giro della Sicilia in cinque cantine Questa è Planeta.
Giro della Sicilia in cinque cantine Questa è Planeta La storia della famiglia col vino è iniziata negli anni ’80 a Menfi Oggi sono presenti a Vittoria, Noto, Capo Milazzo e sull’Etna. Nel sentire comune, dire Planetavuol dire vino siciliano. La grande capacità di Diego di aver portato l’amore per la sua terra in giro per il mondo ha fatto di lui uno dei grandi signori del vino italiano e della sua azienda la colonna di un binomio inscindibile. Tuttavia, non è tutto così semplice, perché Planeta non è solo il nome di un marchio e non è nemmeno solo il nome di un’azienda. Planeta è prima di tutto un cognome: quello di una famiglia che ha sempre tenuto mani e piedi nella nuda terra. In quella strabiliante cornice che è Menfi, i Planeta per anni hanno condotto la loro azienda agricola di natura mista, come tante altre se ne possono trovare girando per il nostro stivale.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Un vino d’impatto semplice: frutti rossi e sorso fragrante.
Un vino d’impatto semplice: frutti rossi e sorso fragrante a leggenda racconta la storia del Re Berardo, figlio di Wiginisio e rampollo della famiglia Berardenga che nel Seicento fu spedito, dietro sollecitazione paterna, a prendere possesso di alcuni possedimenti in Toscana acquisiti di recente. Da subito si innamorò di quelle terre dove si stabili a lungo lasciando una discendenza nobiliare che rimase nei secoli a presidiare quei luoghi così ricchi di storia e di natura. Da notare che ancor oggi alcuni borghi del Senese continuano il nome della Berardenga nel proprio toponimo (Castelnuovo Berardenga, Montalto Berardenga, Monte Luco della Berardenga).
Fonte, Corriere Romagna Gusto.
La 74a Sagra del vino è pronta a ripartire dopo due edizioni annullate dal Covid.
II taglio del nastro alle 18 di domani a palazzo Burovich In contemporanea l’annuncio dei vincitori di Filari di bolle. A Casarsa, dopo due annidi stop, ritorna la Sagra del vino con l’edizione numero 74. In città da martedì sono in corso i lavori per la preparazione dei chioschi e delle attrazioni del luna park. Il taglio del nastro è previsto alle 18 di domani nella sala consiliare di palazzo Burovich. Nell’occasione saranno annunciati i vincitori dell’ottava edizione di Filari di bolle, la selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia organizzata da Pro Casarsa, Comune e Associazione italiana sommelier del Fvg, in collaborazione con il Consorzio delle Doc-Fvg e la sponsorizzazione di Friulovest banca e il patrocinio della Regione Fvg. Hanno inoltre collaborato Città del vino, Assoenologi, Onav, Promo turismo Fvg e Strada del vino e dei sapori Fvg.
Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.
Nel centro storico spazio ai vini rossi.
Se il Forte dell’Annunziata sarà chiamato a rinnovare la tradizione di contaminazione tra antico e moderno già inaugurata con le mostre di arte contemporanea, come ribadito dalla curatrice Daniela Gandolfi, il mondo enogastronomico e il legame con il territorio spazieranno anche nel centro storico e a Marina San Giuseppe. In particolare, vi saranno tre eventi speciali al centro della rassegna “Oltre il cibo”, con l’obiettivo di valorizzare eccellenze, tradizioni e l’identità di questa parte del Mediterraneo. 1113 e 14 maggio, arriva la prima edizione di Ventimiglia Wine Masterclass. Si tratta di due appuntamenti dedicati alla degustazione di vini espressione dell’eccellenza nel mondo, entrambi guidati dalla presenter e Wine educator Cristina Mercuri, DipWset, Master of Wine candidate, tra le 10.000 persone al mondo in possesso del Diploma wset.
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Sestri Levante – Weekend con I vini del cuore: trenta cantine all’Annunziata.
Il week end lungo del 25 Aprile offre un appuntamento imperdibile per gli appassionati di enologia e di sapori, ma non solo. L’ex convento dell’Annunziata, nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, ospita, infatti, i produttori che sono confluiti nella prima guida social “I vini del cuore”, disponibile su Amazon, nata da una idea della blogger Olga Sofia Schiaffino che ha coinvolto 20 instagramers. Gli amanti del vino hanno raccontato in modo emozionale cinque vini ciascuno, tre della propria regione e due di altri territori italiani, creando una soluzione che viene incontro ai palati e anche alle narrazioni efficaci. «Stiamo già lavorando alla prossima edizione — racconta Schiaffino – che vedrà coinvolti più blogger, chiamati a descrivere 3 vini del cuore, cioè vini che hanno un particolare risvolto affettivo ed emotivo: uno storytelling che parte dalla esperienza individuale e pone l’accento su un modo di degustare che non esclude quello tecnico ma lo completa di originalità».
Fonte, Secolo XIX Levante.
Vini, un anno da record per le bollicine d’Oltrepo – Crescita record per lo spumante d’Oltrepo.
Nel 20211a produzione del Metodo classico è aumentata del 23/0, i ricavi nella grande distribuzione sono saliti del 62%. L’Oltrepo Pavese crede sempre di più nelle bollicine, superato il mezzo milione di bottiglie prodotte. La tendenza emersa durante il Vinitaly di Verona, dove gli spumanti locali sono stati i più richiesti agli stand delle aziende, è confermata dai dati dell’istituto di ricerca Iri, relativi alla produzione e distribuzione 2021, pubblicati da un report del Gambero Rosso a ridosso della rassegna veronese. I NUMERI Lo scorso anno, infatti, per la prima volta il Metodo classico Oltrepo Pavese ha superato le 500mi1a bottiglie prodotte (+23% rispetto al 2020), un risultato ancora lontano dai colossi di Prosecco, Franciacorta e Trento, ma che dimostra come le aziende del territorio (la “culla” del Pinot nero, il terzo territorio produttivo europeo di questo vitigno) stiano puntando sempre più sulla denominazione. I dati delle vendite nella grande distribuzione superano quelli della media nazionale: nel 2021 il Metodo classico oltrepadano ha fatto registrare un +48% in volume (24.597 litri) e +62% in valore (253 459 euro) con un prezzo medio al litro che va dai 9,6 ai 10,3 euro.
Fonte, Provincia – Pavese.
Il 65% del vino di Lombardia arriva dalla provincia di Pavia.
In Oltrepo ogni anno vengono prodotte 75 milioni di bottiglie Nuovi disciplinari di Pinot nero e grigio, si aspetta l’ok del ministero dell’Agricoltura. Un territorio da 75 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno, ovvero il 65% della produzione regionale, e 13.500 ettari di vigneto di cui 3.000 coltivati a Pinot nero. Sono i numeri dell’Oltrepo Pavese dove, nonostante l’aumento delle bottiglie di Metodo classico, il primato della produzione appartiene alla Bonarda, per la categoria delle Doc, e all’Igt Provincia di Pavia. Secondo i dati 2020 dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini la Bonarda è al 20° posto tra le Doc più imbottigliate in Italia con quasi 19 milioni di bottiglie (140.000 ettolitri) che equivalgono all’1% del totale italiano. Al decimo posto delle Igt più imbottigliate in Italia, invece, c’è la “Provincia di Pavia” che sfiora i 48 milioni di bottiglie nel 2020 (358.000 ettolitri). Per quanto riguarda le altre denominazioni, in Oltrepo vengono prodotte ogni anno circa 3 milioni di bottiglie di Sangue di Giuda e una buona fetta è occupata da Pinot grigio, Pinot nero e Riesling.
Fonte, Provincia – Pavese.
Un QRcode per la tracciabilità dei vini.
Tra i partner Copagri Marche e Unicam presentate al Vinitaly 2022, nello stand Copagri, le fasi del progetto Biocerto (Blockchain isotopic origin, certificazione e tracciabilità sull’origine biologica dei prodotti), sulla tracciabilità e sulla tutela dei principali vini marchigiani come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, con la tecnologia blockchain EggNet. Il progetto è finanziato dalla Regione attraverso il Psr Marche 2014/2020 e vede la partecipazione di Copagri Marche, Unicam, Agenzia di sviluppo rurale, Egg Chain srl, Studio agronomico Fioretti, le imprese agricole Andrea Passacantando che è l’azienda capofila, Brocani Giuseppe e D’Erasmo Pasquale. Biocerto prevede lo sviluppo di una piattaforma digitale in grado di salvare sulla rete blockchian EggNet tutte le informazioni caratteristiche della bottiglia di vino, dall’origine geografica dell’uva fino alle caratteristiche specifiche del vino imbottigliato, per tracciare e proteggere il prodotto e i consumatori da possibili contraffazioni.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Sorsi di bellezza: i cosmetici biologici dalle “fecce” del Verdicchio di Matelica.
II vino per curare la pelle e proteggere l’ambiente / Dall’incubatoio dell’Università di Camerino nasce il progetto Cobiodoc che porta il territorio sulla pelle II Verdicchio di Matelica è uno dei simboli dell’eccellenza marchigiana, un unicum che nasce in una vallata non convenzionale che dona al vino profumi e sentori irripetibili. Molto più di un vino, il Verdicchio è diventato a tutti gli effetti un simbolo trasversale della cultura marchigiana, ne indossa i colori e ne incarna i valori, eppure le sue doti non si esauriscono nel bouquet e nel terroir… Una ricerca dell’Università degli Studi di Camerino ha dimostrato le notevoli qualità cosmetiche delle fecce, scarti di produzione del Verdicchio di Matelica evidenziando anche tracce del noto squalene, elemento assai ricercato nell’industria cosmetica contemporanea.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Terre Cortesi Moncaro, azienda premiata al Vinitaly.
È una delle etichette regionali più grandi e prestigiose II Vinitaly della ripartenza, appena svoltosi a Verona, punta i riflettori sulle Marche e su una delle più prestigiose etichette vinicole della Regione. Terre Cortesi Moncaro è stata infatti insignita del premio “Gran Vinitaly 2022 – Cantina dell’anno”, un importante riconoscimento per quella che è anche la realtà vinicola più grande della regione. Un successo ottenuto grazie agli ottimi piazzamenti delle produzioni Moncaro, tra le quali spicca certamente il Verdicchio di Jesi Classico Superiore Fondiglie, indicato come “Miglior vino bianco d’Italia” con un punteggio di 95/100, seguito a ruota da altre produzioni di qualità della cooperativa: il poderoso “Verde di Ca’ruptae”, il suadente “Tordiruta” e lo sbarazzino “Le Vele”.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
«Vinum, evento di riferimento turisti entusiasti».
Danilo Lusso Matteo Ascheri, imprenditore vitivinicolo di Bra, nel giugno del 2021 è stato rieletto presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Una realtà che conta oltre 500 aziende vitivinicole associate, espressione di l0mila ettari di vigneti nelle Langhe e nel Roero, da cui si ottengono oltre 60 milioni di bottiglie. Sono nove le denominazioni tutelate: Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga. Il Consorzio di Difesa dei Vini Tipici di Pregio Barolo e Barbaresco. come si chiamava inizialmente, fu fondato ufficialmente nel 1934 con il compito di definire il contesto produttivo, vigilare contro frodi, adulterazioni e sleale concorrenza, promuovere la conoscenza dei vini, oltre a difendere nome e qualità nelle sedi più opportune. Venne ricostituito a partire dal 1947.
Fonte, Idea.
Intervista a Robert Gherardi – «Il metodo Barolo all’australiana è il mio segreto».
Robert Gherardi produce apprezzati vini dall’altra parte del mondo ma ogni anno trascorre qualche mese in Piemonte con la famiglia: «È stato amore a prima vista». Nella sua cantina a Margaret River, Robert e sua moglie Kellie organizzano cene a tema dedicate all’Italia in cui, oltre gustare piatti valtellinesi e langaroli, i clienti assistono alla proiezione del docufilm sui “Barolo Boys”, gli intraprendenti produttori che negli anni ’80 andarono alla conquista degli Usa. «Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei coraggiosi della squadra dei Barolo Boys» racconta Robert. 4 una storia piena di significati, non solo per il dettaglio più conosciuto, l’introduzione nelle Langhe delle famose barrique, ma soprattutto perché fu una vera rivoluzione.
Fonte, Idea.
Intervista a Patricia Cleveland-Peck – «Il curioso caso delle enoteche di Barolo…».
Il viaggio di IDEA “oltre confine” – per misurare la percezione che i Paesi esteri hanno del nostro territorio – prosegue nelle suggestive campagne del Sussex, in Inghilterra. Qui vive Patricia Cleveland-Peck, giornalista esperta di viaggi. Patricia, se le diciamo Langhe, Roero e Montenato? (Ci sono stata una sola volta, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Blanco d’Alba. Questa unica visita, tuttavia. mi è stata sufficiente per percepire il valore di quest’area». Ci sono altre regioni del mondo che le ricordano le Langhe?» Come scrittrice di viaggi. DELLE ENOTECHE DI BAROLO…» visito molti luoghi: ritengo che ciascuno sia speciale. Detto questo, le Langhe hanno carattere a sufficienza per evitare qualsiasi paragone». Come valuta l’accoglienza ricevuta? Ho soggiornato in una struttura di Monforte d’Alba. Era una ex casa privata, da poco convertita in residenza per i turisti. Si trovava in cima alla collina. L’ho trovata molto confortevole e affascinante. La mia camera aveva il balcone che si affacciava su splendidi vigneti.
Fonte, Idea.
Conto alla rovescia per la Mostra del vino: un convegno sull’eno-turismo aprirà l’evento.
Sabato mattina a Ghemme partirà la 50esima edizione della manifestazione organizzata dalla Pro loco. Per più di due settimane nel centro storico si potranno degustare (e acquistare) i pregiati Docg e prodotti locali 61 (beul Un maxi convegno sul turismo e sul vino aprirà sabato a Ghemme la 50 edizione della Mostra mercato del vino Ghemme Docg, organizzata dalla Pro loco e che si terrà nel paese per oltre due settimane. Si parte sabato, quindi, con l’incontro intitolato “Il quadrante: le Pro loco nel contesto enoturistico dell’Alto Piemonte”. una iniziativa che coinvolge le Città del vino del Piemonte e l’Unpli, l’Unione nazionale delle Pro loco, protagoniste indiscusse dell’attività di promozione turistica. «Abbiamo organizzato il convegno per fare il punto sulla situazione turistica e vinicola delle quattro province del quadrante dell’Alto Piemonte: Novara, Vercelli, Biella e VCO – afferma Piero Rossi, rappresentante della Pro loco. Vogliamo mettere a confronto i rappresentanti dei principali enti del territorio.
Fonte, Notizia Oggi Borgosesia.
Vinitaly: ancora tre giorni per la fiera organizzata a Verona.
Vini e came: due eccellenze per Piemonte e Toscana EVENTI» Finalmente i calici sono ritornati a tintinnare e nei grandi padiglioni di Verona Fiere si respira l’inebriante protunu di vino. Dopo due anni di attesa il Vinitaly è stato inaugurato ieri, domenica I O aprile. I.a rassegna proseguirà per altri tre giorni, ospitando degustazioni e innumerevoli operatori provenienti da tutto il mondo. Tra gli appuntamenti più attesi ricordiamo cpuelo organizzato per martelli 12 aprile alle I 1 da Confagricoltura. Nello stand allestito nel padiglione Piemonte avrai luogo revrnto “Chianina á Piemontese: incontro divino” Protagonisti dell’incontro saranno i vini rossi Docg delle province di (arco e Siena abbinati alle carni bovine di due razze pre giatissime e di caalita, la Pienuo test. e la ( ••Otic sto appunt.unrnlo vuole essere il primo tassello di un per corso comune che nei prassi mi mesi caratterizzerà i territori delle province di (tinti) e di Siena.
Fonte, Corriere di Alba.
Grandi Langhe: tante degustazioni ma anche riflessioni sulle criticità.
Ottimo bilancio per una kermesse che nella cornice delle Ogr ha ospitato 226 aziende e 2.200 addetti ai lavori si sono spenti i riflettori su ( Grandi Langhe, la due giorni in Ili hen 226..Irltine hanno presentato le nuove .usuale di Baroli,, harharesco, Rocco e delle altre otto destinazioni di Langhe e Roero a un Vasto pubblico di professionisti e appassionati. Nell’inedita tornite delle Ogr di Torino si sono riuniti in 2.2(91, tra opera lori italiani ed internazionali e grande pubblici: per la prima volta quell’anno. infatti, anche per gli appassionati i stata organizzata, con Ais Piemonte, una sessione di degustazioni dedicata agli enoappassiunati.. la non solo degustazioni.
Fonte, Corriere di Alba.
Ristrutturazione dei vigneti: ecco il bando, ma basteranno i fondi?
Le pratiche necessarie per accedere al piano fanno riferimento a prezzi di listino inferiori a quelli registrati oggi. La Giunta regionale del presidente Cirio, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e al (:il>.?, Marco Protopapa, ha approvato il bando relativo alla misura (km (Organizzazione Comune dei Mercati) vino per dare la possibilità alle aziende piemontesi del settore di chiedere i contributi sulla campagna 2022-2023 per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti. Sono tondi europei della Ptililit.) Agricola (normine) Pai ? che 10 ~lato assegna alle Regitni. le quali poi gestiscono le istruttorie e la graduatoria delle domande.
Fonte, Corriere di Alba.
Vinitaly 2022 Dopo! chiaroscuro! il vino cerca il rilanc!o.
Giovanni Bocchino (Gruppo Dosio): «Bello ritrovarsi dopo due anni ma fiera da ripensare». E’ stato un «Vinitaly importante per la ripartenza e, soprattutto, per il ritrovarsi dopo due annidi sole telefonate e videoconferenze». Giovanni Bocchino, direttore commerciale del Gruppo Dosio di La Morra (ha acquisito Casa Coppo e l’azienda Villa Giada), è di ritorno dalla kermesse veronese. In quattro giorni il mondo del vino è tornato protagonista Molti visitatori? Secondo le stime ufficiali sono stati non meno di 80 mila le persone che hanno girato tra gli stand. Se nell’ultima edizione erano stati 120 mila direi che il sistema ha retto, e bene, considerando anche le regole enti-pandemia C’erano molti buyers.
Fonte, Nuova Provincia (Asti).
Una giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio.
A confronto produttori, giornalisti, influencer e opinion maker «I126 aprile c’è più Gusto ad Alba». Con questo slogan Il Gusto, ovvero lo spazio cartaceo e online dedicato al cibo, al vino e ai viaggi del Gruppo Gedi, dà appuntamento martedì al teatro Sociale di Alba per un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, in collaborazione con l’Atl Langhe Monferrato Roero, il Comune di Alba e Vinum. Un’occasione per confrontarsi e discutere anche in vista della sesta Conferenza mondiale del turismo del vino organizzata dall’Unwto, che sarà ospitata a settembre sulle colline patrimonio Unesco. L’appuntamento albese di martedì si aprirà alle 10,30 con un talk condotto da Giuseppe Bottero, capo della redazione Economia della Stampa, dedicato ai giovani che stanno cambiando il mondo del vino: produttori, giornalisti, influencer, opinion maker si confronteranno sui nuovi linguaggi per raccontare bianchi, rossi, rosati e bollicine.
Fonte, Stampa Asti.
Carrellata di ospiti al Sociale per un confronto sul vino e i suoi legami con il territorio.
«I126 aprile c’è più Gusto ad Alba». Con questo slogan Il Gusto, ovvero lo spazio cartaceo e online dedicato al cibo, al vino e ai viaggi del Gruppo Gedi, dà appuntamento martedì al teatro Sociale per un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, in collaborazione con l’Atl Langhe Monferrato Roero, il Comune di Alba e Vinum. Un’occasione per confrontarsi e discutere anche in vista della sesta Conferenza mondiale del turismo del vino organizzata dall’Unwto, che sarà ospitata a settembre sulle colline patrimonio Unesco. L’appuntamento albese di martedì si aprirà alle 10,30 con un talk condotto da Giuseppe Bottero, capo della redazione Economia della Stampa e Lara Loreti giornalista de II Gusto, dedicato ai giovani che stanno cambiando il mondo del vino: produttori, giornalisti, influencer, opinion maker si confronteranno sui nuovi linguaggi per raccontare bianchi, rossi, rosati e bollicene.
Fonte, Stampa Cuneo.
La cantina Marchesi di Barolo acquista otto ettari di vigneti nell’area del pregiato cru Perno.
Con un investimento di 6,2 milioni di euro, la storica cantina Marchesi di Barolo ha aggiunto un pezzo importante alla sua già prestigiosa collezione di vigneti, acquisendo dalla famiglia Alessandria di Monforte oltre 8 ettari di terreni in corpo unico nella zona del cru Perno, nel cuore dell’area di produzione del Barolo. Tre ettari sono già vitati a Nebbiolo da Barolo, mezzo ettaro sarà destinato a Langhe Nebbiolo e l’altra metà al bianco Viognier, mentre il restante terreno è destinato a noccioleti, prato e bosco. «Ci siamo innamorati di questa terra bianca calcareae argillosa, simile a quella del nostro cru Sarmassa, in grado di dare vini potenti ed eleganti – spiega Ernesto Abbona, titolare della Marchesi di Barolo con la moglie Anna e i figli Valentina e Davide -. Abbiamo colto questa occasione per uscire dai confini di Barolo con una proprietà importante e completare il percorso che in questi anni ci ha portati a diventare un’aziendavitivinicola più completa, in grado di vinificare con uve proprie più della metà del vino che produciamo».
Fonte, Stampa Cuneo.
L’inclusione passa dal vino Ecco i “sommelier astemi”.
La formula di UniCredit per aziende vinicole Il patrimonio in cantina criterio per i finanziamenti. UniCredit ha siglato una partnership con Federdoc (di cui fa parte il Consorzio di tutela dei vini DOC Sicilia) e Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), istituto incaricato in Sicilia nelle attività di controllo sui vini, i cui disciplinari di produzione hanno ottenuto il riconoscimento come Denominazione di Origine (Doc) o Indicazione Geografica (Igp), con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le aziende vitivinicole. Grazie alla partnership UniCredit metterà a disposizione delle aziende appartenenti al settore nuovi finanziamenti, garantiti da “Pegno Rotativo” su prodotti vitivinicoli Doc e Igp.
Fonte, L’Edicola del Sud Bat.
Salento, dopo dieci anni il primo spumante da negroamaro bianco.
Ecco i “sommelier astemi” II progetto ospitato dall’alberghiero Aldo Moro. S’intitola: “Sommelier astemio”, il primo corso per sommelier rivolto a ragazzi con bisogni educativi speciali, realizzato in un ciclo di lezioni ideato e patrocinato dalla delegazione Ais (associazione italiana sommelier) di Bari con la partecipazione diretta dei sommelier pugliesi. Ad aprire le porte a quest’iniziativa è l’istituto alberghiero “Aldo Moro” di Margherita di Savoia in collaborazione con l’associazione italiana sommelier Puglia e le sue delegazioni di Bari e Bat Svevia. La presentazione del progetto si terrà venerdì 22 aprile, alle ore 11, presso l’auditorium dell’istituto, alla presenza del dirigente scolastico Valentino Di Stolfo, del sindaco di Margherita di Savoia Bernardo Lodispoto, dell’assessore alla politiche sociali Grazia Damato, del delegato AIS Bari Raffaele Massa, della delegata AIS Bat Svevia Marina De Tullio, del presidente Ais Puglia e del vicepresidente Vito Sante Cecere e Giacomo D’Ambruoso, saranno presenti i docenti e i ragazzi che saranno coinvolti nell’iniziativa e il docente e sommelier Antonio Riontino.
Fonte, Repubblica Bari.
Bolgheri, Frescobaldi si allarga «Ora 40 mila bottiglie in più».
Montecatini Quando il vino entra nel tempio delle acque Gabriele Galligani n Festival del vino nella città delle acque e per giunta, nello stabilimento termale per eccellenza, può sembrare un paradosso. Ma forse non lo è. Il vino in fondo è cultura del territorio. E intorno al «nettare degli dei» c’è un movimento turistico enogastronomico per niente secondario. E i precedenti sono più che incoraggianti. II clou della manifestazione «Food e Book» era proprio la presentazione con degustazione della guida dei vini di Slow Food e una delle manifestazioni più fortunate degli ultimi anni c’è «Champagne per tutti».
Fonte, Corriere Fiorentino.
Quando il vino entra nel tempio delle acque.
Montecatini Quando il vino entra nel tempio delle acque Gabriele Galligani n Festival del vino nella città delle acque e per giunta, nello stabilimento termale per eccellenza, può sembrare un paradosso. Ma forse non lo è. Il vino in fondo è cultura del territorio. E intorno al «nettare degli dei» c’è un movimento turistico enogastronomico per niente secondario. E i precedenti sono più che incoraggianti. II clou della manifestazione «Food e Book» era proprio la presentazione con degustazione della guida dei vini di Slow Food e una delle manifestazioni più fortunate degli ultimi anni c’è «Champagne per tutti». Del resto come dice il proverbio «A chi non piace il vino, Dio gli toglie l’acqua».
Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.
«Wine Elite Festival» nella città delle acque.
Si svolgerà a metà settembre. Gli organizzatori: «Presentazione in netto anticipo perché puntiamo molto sulla promozione». II «Montecatini Wine Élite Festival» vivrà la sua prima edizione dal 16 al 19 settembre, coniugando grandi vini, enogastronomia e cultura nello scenario delle Terme Tettuccio. L’happening promuoverà le maggiori produzioni vitivinicole e agroalimentari italiane e internazionali. Ieri la presentazione al Syrah con il sindaco Luca Baroncini e gli organizzatori Gino «Fuso» Carmignani vignaiolo presidente del Consorzio del vino di Montecarlo Doc, che sarà il direttore artistico della manifestazione; Niccolò Finizzola manager del settore vino, con esperienze internazionali come responsabile marketing di rinomate cantine; Life Montecatini e Tuscany di Fernando Basile, che si occupa di grandi eventi, logistica e promozione turistica; Massimiliano Sichi imprenditore della ristorazione e dell’intrattenimento e sommelier Ais, titolare del Syrah; Andrea Spadoni giornalista e responsabile della comunicazione di Food e Wine in progress e L’eccellenza di Toscana. «Puntiamo – spiega Basile – a essere un appuntamento fisso di un mese importante come settembre.
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Al podere La Pace 35mila bottiglie divini d’eccellenza in società benefit.
Simone Maggioni protagonista della 54′ edizione di Vinitaly Produzione biologica, sulle etichette la storia del fondatore Michele Nannini. Il podere La Pace di Simone Maggioni, piccola tenuta che produce un selezionato numero di vini di alta qualità nelle colline fra Massa Marittima e Follonica, è stato uno degli espositori che hanno partecipato alla 54″ edizione di Vinitaly alla fiera di Verona. Una delle poche attività che possono vantare lo status di “società benefit”. Questo tipo di società rappresenta un’evoluzione del concetto stesso di azienda. Si tratta infatti di imprese che, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti delle persone, delle comunità, dei territori e dell’ambiente, dei beni e delle attività culturali e sociali, di enti e associazioni e di altri portatori di interesse.
Fonte, Tirreno Grosseto.
Ecco “Winelite festival”: per quattro giorni Montecatini diventerà la capitale del vino.
Oltre cento produttori dell’eccellenza italiana, incontri, temporary shop perle strade e degustazioni dal 18 al 19 settembre. Montecatini è una delle città toscane in cui si stappa il maggior numero di bottiglie di vino. Parola di “Fuso”, quel Gino Carmignani, patron del ristorante “da Baffo”, a Montecarlo, anche detto “il signore del vino”, produttore fra l’altro del “Merlo della Topanera” e del “For Duke”, nonché presidente del Consorzio del vino di Montecarlo doc. Sorride seduto davanti a un bicchiere di Franciacorta mentre gli organizzatori raccontano di come proprio lui sarà il direttore artistico della prima edizione del “Montecatini winelite festival”: grandi vini, enogastronomia e cultura nello scenario liberty dello stabilimento Tettuccio. Gli appassionati di degustazioni possono segnare le date sul calendario: da venerdì 16 settembre fino a lunedì 19 la città è pronta ad ospitare associazioni di categoria, professionisti, produttori del settore, imprenditori, albergatori del territorio, piattaforme di incoming turistico, giornalisti e comunicatori.
Fonte, Tirreno Pistoia-Montecatini.
Al Tettuccio le “star” dell’enogastronomia.
«Su questo evento investo e scommetto perché ha tutte le caratteristiche giuste per diventare un appuntamento annuale di richiamo»: il sindaco Luca Baroncini dà il suo pieno appoggio al Montecatini winelite festival. Con un’attenzione particolare anche per la location. «Soprattutto per lo stabilimento Tettuccio, che ospiterà il festival— continua il primo cittadino— e che è indubbiamente uno dei luoghi più belli al mondo. Aspettiamo molto pubblico e attenzione da parte degli addetti ai lavori e gli appassionati. La squadra degli organizzatori è carica e molto appassionata. Il format è originale e di alta qualità». Non solo vino e gastronomia, ma anche spazio alla cultura e agli autori. La rassegna “Acqua in bocca (ma non troppo)” curerà la parte dedicata alla presentazione di libri.
Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.
Enolia rinviata per maltempo, le nuove date.
La decisione al termine di una riunione tra Comune e Fondazione: «La pioggia rischiava di rovinare il lavoro di tutti». Troppo importante e attesa, la ventunesima edizione di Enolia, per rischiare che la pioggia la rovini. Che mandi a monte la due giorni dedicata a olio, vino e prodotti tipici locali, nella cornice di Palazzo Mediceo e nel centro storico del capoluogo. Così l’evento, fra i più importanti di Seravezza, è stato rinviato a sabato 14 e domenica 15 maggio (sarebbe stato in programma per questo week end). La decisione è stata presa ieri mattina in un incontro urgente tra l’amministrazione comunale, la Fondazione Terre Medicee e gli organizzatori della manifestazione dedicata all’enogastronomia. Una decisione sofferta per tutti, ma necessaria alla luce delle pessime previsioni meteo che preannunciano per questo fine settimana tempo fortemente perturbato con piogge copiose.
Fonte: Tirreno Viareggio
«AnJo», la chicca di Strasserhof A breve anche la seconda edizione.
Nel mondo dei globetrotter capita così: non ti incontri a due passi da casa, ma a centinaia di chilometri di distanza. È capitato così con Hannes Baumgartner, vignaiolo della tenuta Strasserhof e presidente dell’associazione dei Vignaioli dell’Alto Adige. Invece che a Novacella, dove la sua cantina è una delle più antiche della Valle Isarco, ci siamo ritrovati a Milano, nel corso di una ione organizzata , l’azienda a che si occupa di distribuire la produzione di Strasserhof in tutta Italia: in totale sono 55mila bottiglie all’anno che raggiungono anche Austria, Germania, Paesi Bassi, Giappone e Stati Uniti.
Fonte: Corriere del Trentino.
Bottega e Tecnica Le imprese trevigiane sempre più «green».
Produrre vino in modo sostenibile nel rispetto dei 17 principi delle Nazioni Unite e riciclare gli scarponi da sci. Le aziende trevigiane sono sempre più green. È il caso della cantina e distilleria Bottega di Bibano di Godega Sant’Urbano che, in occasione dell’Earth Day del 22 aprile sottolinea come il tema della sostenibilità sia da sempre un must dell’azienda. Bottega acquista solo energia certificata da fonti rinnovabili e ha scelto la geotermia per la produzione di energia elettrica che gli consente un risparmio di 756 tonnellate annue di anidride carbonica. Dal 2014, inoltre, in distilleria è stato adottato un innovativo sistema di ricircolo dell’acqua. Vi sono poi la coltivazione biologica dei vigneti o il programma RafCycle per il recupero degli scarti delle etichette.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Primavera del Prosecco Sei mostre sulle colline
Cavalcando tra una collina e l’altra dell’Unesco, alla ricerca del migliore Prosecco Docg. Il prossimo fine settimana sarà all’insegna della “Primavera dei prosecco”, con ben sei mostre. Si partirà da Fregona con la 46esime Mostra del Torchiato e dei vini dei Colli di Conegliano DOCG che, dal 22 aprile al 1° maggio, ritorna al Centro di appassimento di Osigo. Si terrà invece a Miane, dal 22 aprile al 1° maggio, la 42esima Mostra del Conegliano Valdobbiadene Docg che propone una vasta selezione di vini dell’area Unesco, dal Prosecco Superiore Docg e Cartizze, al Verdiso Igt. Tra gli appuntamenti in programma il 25 aprile la 30esime edizione di Miane in Fiore. Dal 22 aprile all’8 maggio a Guia andrà in scena la 52esime Mostra del Valdobbiadene Docg. Da non perdere il 24 aprile lo spiedo della Pedemontana.
Fonte: Tribuna Treviso.
Da uomo marketing a innovatore «Diventiamo un aggregatore».
II creatore Lorenzo Biscontin ha lavorato per aziende della Marca «Si stanno avvicinando anche società di servizi avanzati» Da uomo marketing a innovatore «Diventiamo un aggregatore» «Il Covid ha cambiato lo scenario globale Oggi gli eventi proseguono nel tempo e hanno superato le distanze» 44 inophila 3D Wine Expo — Il metaverso per vino, birra e bevande alcoliche”: si autodefinisce col, ed è di fatto il primo “expo” virtuale dedicato al mondo del vino: una piattaforma 3D in realtà immersiva dove è possibile svolgere direttamente dal proprio computer o smartphone tutte le attività che si fanno normalmente in una fiera, come visitare stand, incontrare produttori, chiedere materiale o campioni, ottenere l’accesso a una degustazione, partecipare a seminari ed eventi, avviare trattative commerciali. Tutto da remoto, tramite un avatar, senza muoversi dal proprio ufficio o da casa. Alanciare Vinophila è una startup triestina, Labhornet, guidata da Lorenzo Biscontin, manager con una lunga esperienza nel settore (è stato direttore marketing di Stock e del gruppo vinicolo Santa Margherita di Fossalta, poi direttore generale di Bosco Viticultori di Salgareda).
Fonte: Tribuna Treviso.
Lamezia, riunita la quinta commissione: tra punti discussi anche vicenda ex cantina sociale.
“La procedura per la vendita della cantina sociale di Sambiase è regolare ed è avvenuta nella piena legalità”. Così, il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro da noi sollecitato prima dell’audizione davanti ai componenti della Quinta commissione consiliare permanente, presieduta da Enrico Costantino. Nei giorni scorsi sulla vicenda si sono levate voci contrastanti che hanno alimentato una polemica sull’utilità di alienare il bene, quando invece vi erano altri progetti di pubblica utilità per l’area. Mascaro ha evidenziato alcuni tra i passaggi più salienti sull’iter procedurale, e lo ha fatto alla presenza anche dell’assessore, Francesco Stella.
Fonte: il Lametino.it.
Come promuovere le cantine italiane all’estero?
A Verona è nato il Comitato tecnico-scientifico dell’Italian Taste Summer. Al centro l’enologia e il marketing. Secondo le più recenti ricerche enologiche l’espressione del terroir di un vino non è presente nell’uva, ma è da addebitare principalmente al complesso processo tecnologico-vitivinicolo condotto dall’uomo. Un tema esplosivo dibattuto durante i seminari del convegno “Enologia e Neuroselling: dalla scienza moderna le nuove vie per la qualità della tipicità territoriale e della sua promo in Export” tenuti da due tra i maggiori esperti di Enologia e di Neuromarketing, i professori Maurizio Ugliano e Vincenzo Russo. erroir e valore sono state le parle chiave di questa edizione di “Italian Taste Summit”, tenutosi nella cornice di due cantine storiche del Garda e della Valpolicella: Masi Tenuta Canova e le Possessioni Serego Alighieri.
Fonte: EGnews.it.
La svolta di Cantina di Negrar verso Millenials e Z Generation.
Quattro nuove etichette sono le novità offerte dalla Cantina Valpolicella di Negrar al recente Vinitaly. Di per sè non sarebbe una notizia – presentare ogni tanto prodotti nuovi dovrebbe essere nel DNA di ogni azienda, del vino e non – se non fosse per la tipologia dei vini: 3 bianchi e un rosso giovane, laddove questa cooperativa è famosa per i suoi vini rossi e di lungo invecchiamento. «Si tratta di quattro vini che escono dalla nostra produzione tradizionale, anche se rientrano nella linea “Domini Veneti” destinata all’Ho.Re.Ca – spiega Daniele Accordini, direttore generale ed enologo dell’azienda -. Oggi la nostra cooperativa produce in prevalenza vini rossi, che ci hanno dato e continuano a darci grandi soddisfazioni e che hanno successo, ma che sono anche per loro natura vini stagionali, adatti all’autunno e all’inverno. Per questo presentiamo 3 bianchi: 3 cru di Soave, ai quali abbiamo applicato lo stesso concetto di qualità che usiamo in Valpolicella».
Fonte: L’Adige di Verona.
Stati Uniti, eco-certificazioni del vino: cosa significano e come leggerle.
Dave McIntyre ha pubblicato un interessante editoriale sul sito del The Washington Post, nel quale mette in guardia i consumatori dall’acquistare vini “puliti” come se fossero “una pozione magica per tutti i gusti” per aiutare l’ambiente e combattere la crisi climatica, incoraggiando invece i consumatori a investigare con più attenzione le buone pratiche messe in opera delle loro cantine preferite. Interessante anche l’analisi delle principali categorie di certificazione del vino adottate negli Stati Uniti, tra cui sostenibile, biologico, biodinamico, Certified B Corp e Regenerative Organic Certified, e il confronto con gli schemi di certificazione in Europa: se questi sono più o meno equivalenti a quelli negli Stati Uniti. Nell’articolo McIntyre osserva infine quanto l’aumento totale dei vigneti biologici certificati sia aumentato a livello globale del 13% all’anno dal 2005.
Fonte: Federvini.
Vino, con il Covid aumentano gli appassionati: 9 su 10 lo bevono. Sempre più numerosi i giovani responsabili.
La passione degli italiani per il vino rimane elevata, ancora più alta rispetto al pre-Covid – Aumenta la platea dei giovani consumatori con un approccio moderato e consapevole. La pandemia da Covid-19 non ha scalfito il mercato del vino. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto al 2019 – per effetto soprattutto di un’impennata dei giovani consumatori, protagonisti di un approccio più moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, proposta dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monito che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019 in occasione della kermesse nazionale Vinitaly.
Fonte: FIRSTonline.
Vino: 11 piccole DOC siciliane da scoprire.
Record storico di buyer stranieri – così come annunciato dagli organizzatori di Veronafiere – alla 54° edizione del Vinitaly appena conclusasi nella città scaligera: 25.000 operatori da 139 paesi (americani in testa, seguiti in ordine da tedeschi, inglesi, canadesi e francesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione legata alle limitazioni agli spostamenti internazionali degli arrivi da Cina, Giappone e Russia. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche riequilibrato le presenze del Centro-Sud rispetto al Nord. Grande affluenza di visitatori al Padiglione della Sicilia, in particolare, dove quest’anno erano presenti 41 aziende di Assovini. L’associazione, insieme all’Assessorato regionale dell’agricoltura, nella giornata di martedì 12 aprile ha organizzato un’originale masterclass dedicata alle Piccole denominazioni virtuose della Sicilia, condotta dal giornalista Francesco Pensovecchio. Ecco allora 11 piccole DOC della Sicilia da scoprire nel 2022.
Fonte: Agrodolce.
“La Terracotta e il Vino 2022”: i vini in anfora di 60 vignaioli italiani e stranieri.
Dopo lo stop nel 2020 e 2021, la kermesse organizzata da “Artenova Terrecotte” torna alla Certosa di Firenze il 4 e 5 giugno. La forma è contenuto. Specie quando si parla di vino in anfora, recipiente usato da millenni, ma riscoperto solo in epoca recente dai vignaioli del Belpaese, a partire dal Friuli Venezia Giulia e arrivando poi in tante altre Regioni, Toscana su tutte. E non è un caso, perché a Impruneta c’è una delle fornaci del cotto più importanti, “Artenova Terrecotte”, motore dell’Associazione Culturale “La Terracotta e il Vino”, che, dopo i due anni di stop causati dalla pandemia, torna il 4 e 5 giugno, con “La Terracotta e il Vino 2022” (https://www.terracottaevino.com/), la kermesse dei vini in anfora organizzata da Sergio Bettini, insieme all’enologo Francesco Bartoletti, di Artenova Terrecotte, e Adriano Zago agronomo ed enologo esperto di biodinamica, di scena alla Certosa di Firenze, luogo unico per la sua ricchezza di storia e arte. Saranno 60 i vignaioli, italiani e stranieri, che presenteranno a cultori di vino in anfora, appassionati e professionisti del vino, critici e giornalisti di settore, più di 200 etichette di vini prodotti esclusivamente in giare di terracotta.
Fonte: WineNews.
Consumo di vino risale nel 2021, bianchi molto richiesti.
Dopo il crollo vissuto nel 2020 dovuto alla crisi sanitaria, l’anno scorso il consumo di vino in Svizzera è stato protagonista di un rimbalzo, raggiungendo i 255 milioni di litri. La quota di mercato della produzione indigena è leggermente calata, mentre in generale sono sempre molto richiesti i bianchi e gli spumanti. Nel 2021 il consumo totale di vino è aumentato di 4,9 milioni, scrive in un comunicato odierno l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG). Per questo incremento bisogna ringraziare soprattutto il vino bianco (+4 mio. a 88,2 mio.), che ha toccato i valori più alti dal 2013. Pressoché stabile invece il rosso (+0,8 mio. a 167 mio.).
Fonte: TvSvizzera.it.
Il 2022 del vino italiano riparte con il vento in poppa: a gennaio export al +22% sul 2021.
Analisi WineNews su dati Istat: frena la Cina, exploit della Gran Bretagna, conferme da Germania, Usa e Canada. Russia, canto del cigno? Dopo aver archiviato un 2021 da record – con 7,1 miliardi di euro di vino spedito sui mercati di tutto il mondo – il primo mese 2022 conferma il trend positivo, sfruttando il vento in poppa e godendo dell’entusiasmo post pandemico e prebellico, una convergenza destinata a mutare già a partire da febbraio. A gennaio, così, l’export del vino italiano raggiunge i 474 milioni di euro, in crescita del 22% sul gennaio 2021 e del +8,7% sul 2019, ultimo anno vissuto nella normalità. Tra i principali partner del Belpaese, exploit della Gran Bretagna, mentre la Cina è l’unico a segnare un leggero arretramento, con la Russia che, forse per l’ultima volta (almeno sul medio periodo), prosegue nel suo percorso di crescita, come raccontano i dati Istat sul commercio estero di gennaio 2022, analizzati da WineNews.
Fonte: WineNews.
Cantina Italia: a marzo 2022 nelle aziende italiane 57,1 milioni di ettolitri di vino.
Il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp: al top c’è il Prosecco, con una quota del 9,2% (4,1 milioni di ettolitri) di tutte le scorte nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 31 marzo 2022, erano presenti 57,1 milioni di ettolitri di vino, 6,8 milioni di ettolitri di mosti e 183.321 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Rispetto a 12 mesi fa, si osserva un valore delle giacenze superiore sia per i vini (+1,9%) che per i mosti (+22,7%), mentre su febbraio 2022 il dato delle giacenze è diminuito sia per i vini (-4,8%) che per i mosti (-6,2%). Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale ed il 20,5% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco l’ultimo aggiornamento del report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).
Fonte: WineNews.
Scoperta la più antica testimonianza del vino in Europa: resti di vinaccioli e vinacce del 4300 a.C..
Conservati da un incendio avvenuto in epoca preistorica in una casa a Filippi nel Nord della Grecia sono stati analizzati dall’Università di Salonicco. Resti di vinaccioli e vinacce, che si sono conservati da un incendio avvenuto in un’abitazione a Filippi, nel Nord-Ovest della Grecia, intorno al 4300 a.C., sarebbero la più antica testimonianza del consumo di vino in Europa. A scoprirli, come riporta “The Drinks Business”, gli studiosi della Aristotle University di Salonicco, nella campagna di scavo dei siti archeologici della Grecia settentrionale, che, grazie alla ricchezza dei dati raccolti, stanno fornendo molte informazioni sull’organizzazione sociale ed economica, le attività quotidiane delle persone, la loro agricoltura e le pratiche agricole in epoca preistorica.
Fonte: WineNews.
STAMPA ESTERA
Divineo, un projet viticole disruptif entre Languedoc et Bourgogne.
Un groupe de chefs d’entreprise investit dans le vignoble gardois et lance Divineo, une marque de vin qui bouscule les codes traditionnels de la profession. Une aventure de vins de métissage à quatre mains qui va se jouer entre le Languedoc et la Bourgogne. C’est avant tout une histoire d’amitié et de passion qui a donné naissance au projet Divineo, un modèle qui casse les codes et bouscule les traditions du monde du vin. Cinq chefs d’entreprise, tous grands amateurs de vin, mais oeuvrant dans de tout autres secteurs d’activité, ont imaginé une nouvelle façon de faire du vin : produire des raisirs en Languedoc, où le foncier reste abordable et le climat propice à la culture biologique, et les vinifier et les élever en Bourgogne, région au savoir-faire ancestral en matière d’élevage des vins en barrique. A l’origine du projet, Patrick David, P-dg de Mapa Spontex et Beaunois d’origine, a embarqué dans l’aventure son ami de toujours, Olivier Pion, P-dg de la maison de négoce en vin Pion SAS, ainsi que Romain Gu:nier (ex-P-dg d’Aigle et The Kooples), Jérôme Cocault (directeur général d’Eurofins France) et Patrick Mispolet (ex-P-dg d’Orangina-Schweppes). y C’est avant tout une aventure humaine, émaillée de rencontres et de découvertes », confie Patrick David. S’affranchir des codes traditionnels Les néo-vignerons s’appuient sur les compétences de trois autres associés : Claude-Eric Prades, vigneron à Saint-Mamert-du-Gard, er charge du vignoble acheté dans le Cadre d’un groupement foncier agricole (GFA) et qui s’étendra, à terme, sur 17 ha dans la vallée de Robiac.
Fonte: Tribune.
Vintage year for Naked Wines.
Naked Wines provided some good cheer after reassuring investors that its annual results would be in line with expectations (Ashley Armstrong writes). Shares in the online off licence rose by 554, or 16.7 per cent, to 385p, valuing the business at about £282 million as investors toasted its upbeat outlook. The group said it was well positioned to expand in the United States after ending the year with £40 million of cash and having increased sales by 5 per cent on last year and by 77 per cent more on a twoyear basis. Sales to repeat customers rose by 13 per cent year-onyear, which analysts at Investec said showed “strong retention and demand from existing members”. Naked said adjusted earnings would be in the low single digits, ahead of predictions that it would break even. It has mitigated supply pressures by more than doubling its inventory levels to £143 million of wine in its warehouses.
Fonte: Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 20 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
La corsa del turismo «Ma diciamo no al ticket».
Gli arrivi hanno superato del 50% quelli dello scorso anno ma sono lontani dal 2019 La corsa del turismo «Ma diciamo no al ticket» Scartato il modello Venezia: «Verona regge, basta una buona gestione» La prova generale si sposta in estate, con l’inizio della stagione lirica. L’entusiasmo è palpabile. Dopo due anni di «carestia», tra chiusure, limitazioni e restrizioni imposte dall’emergenza Covid, il comparto turistico in città e provincia si è rimesso in moto a pieno ritmo. Vinitaly prima e le festività pasquali subito dopo hanno fatto registrare numeri molto buoni. Segnali che fanno ben sperare per la stagione estiva ormai alle porte. Il trend si conferma dunque in crescita, anche se le incognite sono molte e riguardano non solo la pandemia, ancora non del tutto archiviata, ma anche la complessa situazione internazionale.
Fonte: Arena.
Palio del Recioto dei record Boom di presenze di giovani.
II bilancio della 3 giorni di kermesse è positivo e il prossimo anno si punterà anche sulla gastronomia locale Palio del Jiecioto dei record Boom di presenze di giovani Il presidente della Pro Loco è entusiasta: «Studieremo qualche iniziativa solo per loro» Il primo posto è stato assegnato alla cantina Vantorosso di Marano seguita da Recchia Camilla Madinelli. Il Palio dei giovanissimi arrivati a frotte nel giorno di Pasqua sorprendendo tutti, a partire dagli organizzatori, dai produttori di vino e dai gestori di bar e attività aperti a Negrar capoluogo durante la tre giorni pasquale dal 16 al 18 aprile nelle vie del centro. «Sembrava una festa dedicata a loro, domenica», ammette il presidente della pro loco Negrar di Valpolicella, Franco Antolini, al debutto nell’organizza7ione del sessantottesimo Palio del Recioto e dell’Amarone in convenzione con l’amministrazione comunale.
Fonte: Arena.
Assalto ai locali di Borghetto Risorge il pianeta ristoratori.
Sospiro di sollievo per gli operatori economici che hanno subito le chiusure imposte per la pandemia Assalto ai locali di Borghetto Risorge il pianeta ristoratori Pasqua e Pasquetta con migliaia di visitatori venuti da diverse regioni e dall’estero Veronesi dell’Arv: «Se non accade più nulla questo sarà l’anno della nostra ripresa» Maria Vittoria Adami •• Voglia di aria aperta, di prati verdi e di giornate assolate. I veronesi sono stati accontentati a Pasqua e Pasquetta e il Villafranchese ha fatto il tutto esaurito nei ristoranti e nei locali, soprattutto quelli immersi nel verde, dalle anse del Mincio alle colline di Custoza. «Dal Vinitaly si è innescata la corsa al ristorante e Valeggio è stato bersagliato di prenotazioni e richieste», spiega Gianni Veronesi, presidente dell’associazione dei ristoratori valeggiani.
Fonte: Arena.
«Noi, fra storia e vigneti» I segreti di Soave divenuto il borgo più bello d’Italia.
Gini: «Riconoscimento che va a questa terra nella sua interezza». Graziano Prà, uno dei più apprezzati vigneron del Soave, ripeteva il suo mantra la scorsa settimana al Vinitaly: «Dobbiamo coltivare bellezza»; ancora non poteva sapere che pochi giorni dopo Soave avrebbe conquistato il titolo di «Borgo dei Borghi 2022» assegnato la sera di Pasqua dal popolare programma televisivo Kilimangiaro di Rai 3, condotto da Camila Raznovich. Buon profeta, il buon Graziano. Essere «Borgo dei Borghi 2022», primo comune del Veneto a riuscirci, è infatti un risultato che la bellezza la premia eccome: «Siamo orgogliosi di questo risultato: Soave infatti è il nome del nostro bellissimo borgo, ma è anche il nome del nostro vino bianco, tra i più conosciuti al mondo – sottolinea Sandro Gini, presidente del Consorzio di Tutela del Soave.
Fonte: Corriere di Verona.
Vino e birra protagonisti a Bussolengo per tutto aprile.
Finito il Vinitaly, Bussolengo continua a brindare per tutto aprile. La cittadina, infatti, dedica al gusto e alle eccellenze enogastronomiche due eventi: dal 22 al 25 aprile con la Beer Best; mentre dal 29 aprile al primo maggio con «Amore DiVino». Quest’ultimo è una manifestazione dedicata all’attività dei produttori vitivinicoli locali, i quali snoderanno i loro stand nella storica Piazza XXV Aprile, con menù enogastronomici e finger food: abbinamenti di specialità locali e vini del territorio. Gli stand saranno aperti la sera di venerdì 29, mentre sabato 3o e domenica di maggio alla mattina e alla sera. Ogni giorno le degustazioni saranno accompagnate da noti gruppi musicali.
Fonte: Corriere di Verona.
L’alleanza dei nostri vini – L’Emilia Romagna brinda al suo vino che in Europa stappa un +42%.
Commercializzazione ed enoturismo chiavi del successo Un giro d’affari di 490 milioni per le sole Dop e lgp II presidente Bonaccini: «Vogliamo giocare un ruolo di primo piano su sviluppo e regole a tutela della qualità». Centoventi aziende vitivinicole emiliano romagnole protagoniste per una edizione record di Vinitaly vissuta tra l’uscita dal Covid e gli interrogativi che pone la guerra in Ucraina con tutte le sue conseguenze umane e economiche. Senza dimenticare il caro energia e le ricadute anche su chi lungo la Via Emilia e tra Riviera e Appennino produce rossi e bianchi che rappresentano una bella fetta del tessuto economico regionale, con una grande capacità di vendita all’estero. «Il vino è uno dei biglietti da visita del Made in Emilia-Romagna protagonista nei principali mercati internazionali — sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini (nella foto centrale con Zinzani dell’Enoteca Regionale e l’assessore Mammi) —. Negli ultimi cinque anni il comparto regionale ha registrato un +42% di export, molto al di sopra della media nazionale.
Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.
120 le aziende produttrici presenti alla super vetrina.
Le etichette di casa nostra 120 le aziende produttrici presenti alla super vetrina. Sono state 120 le aziende produttrici dell’Emilia-Romagna, presenti con le loro etichette, alla 54a edizione del Vinitaly e ovviamente lo spazio della nostra regione è stato tra i più visitati. All’interno della fiera, forse la più importante del settore a livello mondiale, il numero 1 era dedicato all’Emilia Romagna in cui erano presenti aziende e tutti vini e prodotto Dop e Igp regionali. Le province di Modena e Bologna quelle più numerose tra gli stand e con il maggior numero di aziende produttrici ed etichette. I vini in degustazione, nello specifico, hanno rappresentato tutte le 19 Doc, 2 Docg e 9 Igt dell’Emilia-Romagna.
Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.
Al Vinitaly la storia della vite e del vino in Molise.
Il libro di Sebastiano Di Maria Al Vinitaly la storia della vite e del vino in Molise Presentata al Vinitaly la storia della vite e del vino in Molise. Nella più importante vetrina dell’enologia italiana che si svolge ogni anno a Verona, si è svolta la presentazione del libro “La vite e il vino: una storia enologica del Molise” scritto da Sebastiano Di Maria e pubblicato dalle Edizioni Il Bene Comune con la prefazione dello storico Rossano Pazzagli. L’incontro si è svolto nello stand del Molise ed è stato promosso dalla regione, dalla Confederazione Italiana Agricoltori e dall’Associazione Nazionale Città del Vino.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Boom Prosecco, cresce La produzione aumenta l’export.
Cresce produzione, +25% e quota export, + 30% nel 2021, del Prosecco Doc. Lo rende noto il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata prosecco a conclusione del 54/o Vinitaly. Con il report economico viene segnalato che circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie.
Fonte, Metropolis.
Allegrini all’asta per la Sla.
Allegrini all’asta per la Sla Prima donna sulla copertina di Wine Spectator, che l’ha appena premiata a Vinitaly per il suo La Poja 2012, e Cavaliere al merito del lavoro. Ma per tutti Marilisa Allegrini è «la Signora dell’Amarone», anche se la produzione delle sue vigne è ben più ampia, con le etichette Corte Giara, Poggio al Tesoro (Bolgheri) e San Polo (Montalcino). E ai vigneti di Bolgheri Marilisa ha dedicato la prima edizione del Trofeo Poggio al Tesoro, Regata di Primavera, che partirà il 7 maggio dalla Marina di Salivoli (Piombino). Al termine della prima giornata di gara l’imprenditrice ha voluto un’asta di vini rari, per devolvere i proventi all’Associazione nazionale per la tutela, assistenza e cura dei malati di Sla. Il premio per il vincitore della regata sarà un soggiorno nella Villa della Torre a Fumane, fra i gioielli del Rinascimento italiano, acquistata nel 2008 da Marilisa Allegrini e oggi WineeArt Relais.
Fonte, Capital.
Il vino seduce il private equity.
Parla il manager di Ceresio Investors: così la finanza interviene nel passaggio generazionale Il vino seduce il private equity Santini: i fondi d’investimento facilitano le aggregazioni. Un settore estremamente frazionato che ha urgente bisogno di aggregarsi per poter stare sul mercato. A tracciare a ItaliaOggi il quadro del mondo del vino italiano è Alessandro Santini, head of corporate e investment banking di Ceresio Investors, banca svizzera che danni si occupa di agroalimentare anche attraverso l’Università di Pollenzo di cui è in società. «C’è necessità di consolidare un settore resiliente, ma poco concentrato, con una miriade di aziende e fatto di piccoli proprietari. A questo si lega il tema del passaggio generazionale, della mancanza di manager adeguati in grado di vendere in giro nel mondo perché il solo mercato italiano non basta». Nel vinicolo iniziano ad affacciarsi i fondi di investimento, i private equity.
Fonte, Italia Oggi.
Vini green, standard unico. Oli a Equalitas.
Uno standard unico di sostenibilità che misuri attraverso regole certe, verificabili e certificabili da un ente terzo pubblico la sostenibilità della produzione di vino, delle cantine e del territorio e che sia riconosciuto a livello internazionale, consentendo quindi alle imprese di accedere agli aiuti comunitari legati alla Politica agricola comune e alla condiziona quanto previsto dal decreto del ministero delle Politiche agricole del 16 marzo 2022 che ha approvato il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola (da ultimo si veda ItaliaOggi de118/03/2022), che riunisce i vari schemi di certificazione della qualità sostenibile operanti a livello nazionale, e riconosce come valido anche il sistema Equalitas, lo standard a cui Federdoc lavora dal 2015 (si veda da ultimo ItaliaOggi del 22/09/2021).
Fonte, Italia Oggi.
Capichera a Bonomi.
Torna in Sardegna, Carlo Bonomi e lo fa con l’acquisizione della Società Agricola Capichera ad Arzachena (Ot),100 ettari di cui 42 vitati, dalla famiglia Ragnedda. «Avevo provato 30 anni fa, quando riuscivano a vendere il Vermentino più caro di noi SellaeMosca, ma non ce l’avevano voluta cedere», rivela a ItaliaOggi Bonomi che oggi guida la Lomellina di Gavi —Marchese Raggio, ma negli anni Ottanta era titolare di Zedda Piras e SellaeMosca. Quella vecchia passione per Capichera gli era rimasta nel cuore e appena si è ripresentata l’occasione Bonomi ci ha provato di nuovo: «Per un caso un mio collaboratore mi ha segnalato questa possibilità e anche se dal 2001 eravamo fuori da SellaeMosca, l’affezione per la Sardegna è rimasta. Così abbiamo contattato i fratelli Ragneda e ci siamo trovati d’accordo: il loro spirito coincide col mio pensiero di gestione di una azienda famigliare.
Fonte, Italia Oggi.
I 120 anni del Ferrari.
Ferrari Trento celebra i suoi 120 anni di storia e di bollicine con la certificazione di Carbon Neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. L’obiettivo raggiunto dalla cantina della famiglia Lunelli, che rende pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda, è stato reso possibile da una serie di scelte volte alla riduzione delle emissioni, fra cui la realizzazione di un parco fotovoltaico sul tetto della cantina e l’acquisto di energia elettrica unicamente da fonti rinnovabili, insieme a un’attività di compensazione con crediti carbonici certificati. Le emissioni di Ferrari Trento, infatti, sono state certificate e compensate da Climate Partner, società internazionale specializzata nella valutazione e soluzione di problemi di impatto climatico, secondo il Greenhouse Gas Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard.
Fonte, Italia Oggi.
Il vino? Bene rifugio. Oeno va sull’Italia.
L’Italia si scopre paese di investimenti e di produzione di vini rari con i116% del mercato globale, secondo soltanto alla Francia. Tanto che Oeno Group, leader negli investimenti in vini pregiati, ha deciso di puntare sul Belpaese. «Il potenziale degli investimenti in vino risiede nella sua capacità di emulare altri asset finanziari. Come l’oro, il vino eo un bene rifugio e rappresenta un’efficace protezione contro l’inflazione. I vini pregiati possono anche essere paragonati a proprietà immobiliari o azioni blue chip, che hanno il potenziale di raddoppiare o triplicare il loro valore in 10 o più anni», ha spiegato Justin Knock, director ofwine di Oeno Group. Per il mercato italiano, 0eno Group conta sul supporto, tra gli altri, di tre Master of Wine (MW): Gabriele Gorelli, primo e unico MW italiano e brand ambassador del gruppo in Italia; Almudena Alberca, prima donna spagnola MW, e Justin Knock.
Fonte, Italia Oggi.
Marchesi del Barolo, storica cantina ha acquistato otto ettari nella zona del Cru perno a Monteforte d’Alba.
Marchesi di Barolo, guidata dalla famiglia Abbona, avrebbe recentemente acquisito anche altri 9,2 ettari di terreno nel Monferrato per arrivare a possedere circa 130 ettari di terreni vitati. L’azienda ha avuto, nel 2019, un fatturato di 13,8 milioni di euro, scesi a 10,7 nel 2020 anno della pandemia.
Fonte, Italia Oggi.
La Provenza nel bicchiere.
I protagonisti Jessica Julmy, managing director di Château Galoupet e alcuni vitigni della tenuta (a destra), circondata dalla vegetazione e con il mare sullo sfondo. La Provenza nel bicchiere. A Château Galoupet, tra i boschi e il mare della costa francese, stanno nascendo vini frutto di una visione: rispettare l’ecosistema e lasciarlo prosperare. I risultati sono rosé con tocchi di green. di Marco Morello – da Le Galoupet (Provenza) Granelli di terra e di sale si mescolano nel sussurro del vento, mentre le sfumature di verde degradano verso il blu del mare sullo sfondo. Chäteau Galoupet è suolo vivo, un trionfo di natura che provoca i sensi: fa spalancare gli occhi, immersi nelle vezzosità dei fiori e degli arbusti, blandisce le narici con i suoi profumi, una sequenza di delicate intensità. Tiene svegli fino a tarda notte, ipnotizzati ad ascoltare i canti insonni dei gufi. Infine, placa la mente con una camomilla, figurarsi se industriale: arriva dal suo orto. È in questo paradiso bucolico della Provenza, tra 77 ettari di boschi protetti, 69 di vigneti, un tappeto di saline più una spiaggia nel breve orizzonte, che Moët Hennessy (gruppo Lvmh) ha seminato e sta coltivando la sua visione: non limitarsi a creare un carnet di vini, ma favorire la biodiversità, un ecosistema che dialoghi con il territorio esaltandone i connotati e preservandone la ricchezza.
Fonte, Panorama.
“Niente bottiglie per latte e vino” Ora è allarme – Guerra in Ucraina e crisi del vetro: niente bottiglie per il latte e per il vino.
Tra le varie crisi di settore che la guerra in Ucraina ha accelerato, quella del mercato del vetro sta iniziando ad entrare nella vita quotidiana degli italiani. Nelle salumerie e nel supermercati campani il latte confezionato in vetro è introvabile. a pagina 9 Guerra in Ucraina e crisi del vetro: niente bottiglie per il latte e per il vino Causa conflitto, ferma la produzione. In allarme il comparto alimentare Tra le varie crisi di settore che la guerra in Ucraina ha accelerato, quella del mercato del vetro sta iniziando ad entrare nella vita quotidiana degli italiani. Nelle salumerie e nei supermercati campani il latte confezionato in vetro è introvabile. Quelle bottiglie dal fascino vintage che, fino a qualche settimana fa, rappresentavano il prodotto del futuro grazie proprio al loro packaging green che aveva completamente eliminato l’utilizzo della plastica, sono l’ennesima vittima economica del conflitto che si combatte da più di 5o giorni in Ucraina. E infatti anche la filiera globale del vetro ha subito un duro colpo dopo l’invasione russa.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Campania.
Gli investitori puntano sull’Emilia-Romagna – Gli investitori finanziari scommettono sempre più sull’Emilia-Romagna.
Private equity: tra il 2018 e il 2020 si sono triplicate le operazioni concluse all’interno dei confini regionali. PRIVATE EQUITY. IL BOOM TRA IL 2016 E IL 2021. Gli investitori finanziari scommettono sempre più sull’Emilia-Romagna Stati Uniti, Svizzera, Germania, Francia e Lussemburgo sono le nazionalità dei soggetti che hanno chiuso quasi il cinquanta per cento dei deal effettuati nel 2020. Nel 2021 l’accordo che ha fatto maggior rumore è l’acquisto della quota di maggioranza della squadra di calcio del Cesena Packaging, vino, infissi, refrigerazione, luci e persino nautica: tanti gli ambiti nei quali sono state messe a segno operazioni di questa natura. Sulla strada della crescita dei propri portafogli, gli investitori finanziari negli ultimi cinque anni stanno mostrando una crescente attenzione verso l’Emilia-Romagna e le sue società.
Fonte, Corriere Romagna Economia&Business.
Viserba diventa un viaggio attraverso la storia.
Grazie al Comitato Turistico la giornata di domenica 24 aprile, a Viserba, sarà caratterizzata da diversi eventi che animeranno la piazza e il lungomare. Sarà un viaggio attraverso la storia: un tuffo all’indietro nel mondo delle auto d’epoca e nella cultura del vino, col sottofondo di musica e spettacoli dal vivo. Si inizierà dalle 11 di mattino, per proseguire fino a sera, in piazza Pascoli e lungomare, dove si potrà ammirare un’interessante esposizione di auto d’epoca, provenienti da tutta Italia, organizzata in collaborazione col gruppo di appassionati “Rally driver team”. Prima di arrivare a Viserba, le auto faranno una sfilata lungo il litorale partendo dal Grand Hotel di Rimini.
Fonte, Corriere Romagna Rimini.
Tra gli under 35 uno su dieci punta e investe nei vigneti.
La tendenza è ormai diffusa non solo in Emilia Romagna ma in tutta la penisola Tra gli under 35 uno su dieci punta e investe nei vigneti. Un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna che è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti. Sono oltre 5.500 i giovani che possiedono una vigna diffusi sul territorio italiano dove sono spesso impegnati a produrre vini di alta qualità. L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino italiano è, infatti, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice. Lo dimostra il fatto che quasi una cantina under 35 su tre (31%) esporta all’estero i propri prodotti contro il 20% della media generale delle aziende vitivinicole italiane, secondo il rapporto del Centro Studi Divulga.
Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.
Marketing e comunicazione nelle mani delle donne.
Sempre più proiettate a curare l’immagine, lo sviluppo esterno, la commercializzazione e distribuzione. La presenza delle donne nelle imprese del vino si concentra nel marketing e comunicazione dove sono 1’80% degli addetti, nell’enoturismo e nelle altre attività turistiche dove sono rispettivamente il 76-75% degli occupati. Prevalgono leggermente anche nel commerciale (51%) mentre nel vigneto e in cantina la loro quota crolla al 14%. È quanto emerge da una indagine dell’Osservatorio nazionale “‘Città del Vino”, curata da Nomisma e Wine Monitor, a cui ha partecipato anche il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. Il gentil sesso dunque, trasforma il vino tricolore Una donna impegnata nella raccolta in un filare in euro. Nella fase post Covid le donne crescono anche fra i visitatori delle cantine benché non come i millennials che hanno fatto un autentico boom.
Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.
Vigneti, rischio abbandono: «La Regione non si muove».
Respinto dal consiglio l’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico Natale: «Facciamo incontrare aziende in espansione e proprietari di terreni» «A distanza di un anno e mezzo la giunta regionale non è riuscita a fare una delibera per l’istituzione dei vigneti storici o eroici, facendo perdere alle imprese agricole risorse finanziarie e tempo». C’è amarezza nella parole del consigliere regionale Davide Natale, subito dopo il ‘no’ del consiglio all’ordine del giorno proposto dal gruppo del Pd riguardo la creazione di un segretariato, che metta in contatto aziende vitivinicole intenzionate ad ampliarsi e proprietari di terreni già autorizzati. «La giunta ha bocciato l’ordine del giorno a favore del reimpianto dei vigneti e non ha ancora fatto nulla per l’istituzione di quelli storici ed eroici. Una scelta che penalizza viticoltori e settore vitivinicolo».
Fonte, Nazione La Spezia.
Cinque Terre e vigneti: «La Regione ha detto no al piano di reimplanto».
Recuperare i terrazzamenti abbandonati delle aziende agricole alle Cinque Terre, istituendo la dicitura di vigneti storci ed eroici, anche per superare il sistema del “diritto di impianto o reimpianto”, un’autorizzazione per creare nuovi impianti viticoli, in terrazzamenti recuperati, che prevede una richiesta di concessione, ma soprattutto impone che il terreno da reimpiantare sia stato iscritto, nell’albo della Doc. Per potenziare il comparto agricolo, il consigliere di opposizione Pd Davide Natale, ha presentato l’ordine del giorno dal titolo Autorizzazioni per il reimpianto di vigneti, che la Giunta regionale ha bocciato. «Sorda alle richieste del territorio la giunta ha bocciato l’ordine del giorno a favore del reimpianto e non ha ancora fatto nulla per ottenere la dicitura di vigneti storici ed eroici – dice Natale – A distanza di un anno e mezzo la giunta non è riuscita a fare una delibera, facendo perdere alle imprese agricole risorse finanziarie e tempo.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Vinitaly: Coldiretti ER, stranieri entusiasti dei nostri vini.
Uno scorcio dell’enoteca del Mercato Coperto. Buyers provenienti da Regno Unito, Giappone, Canada e Stati Uniti, hanno visitato la nostra regione e incontrato i nostri produttori, in occasione di Vinitaly, sotto la regia di Coldiretti nell’ambito del progetto di Vigneto Italia sulla promozione nei Paesi terzi, svolto in collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Due gli eventi, riservati a compratori del settore vitivinicolo di negozi specializzati e del settore Horeca, all’insegna del buon vino e dei sapori; in questi incontri, infatti, le cantine della regione hanno la possibilità di proporre e presentare i loro prodotti, confermando l’Emilia Romagna come regione dalle molteplici eccellenze.
Fonte, Liberta’.
“La vite e il vino: storia enologica del Molise”, presentato al Vinitaly.
Presentata al Vinitaly la storia della vite e del vino in Molise. Nella più importante vetrina dell’enologia italiana che si svolge ogni anno a Verona, si è svolta la presentazione del libro “La vite e il vino: una storia enologica del Molise” scritto da Sebastiano Di Maria e pubblicato dalle Edizioni II Bene Comune con la prefazione dello storico Rossano Pazzagli. L’incontro si è svolto nello stand del Molise ed è stato promosso dalla regione, dalla Confederazione Italiana Agricoltori e dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Oltre al prof. Di Maria, professore all’Istituto Agrario di Larino e docente a contratto di Enologia nella sede di Termoli dell’Università del Molise, sono intervenuti il presidente delle Città del Vino Angelo Radica (Sindaco di Tollo), il direttore dell’Associazione Paolo Corbini e il presidente del Consorzio di tutela della Tintilia Pasquale Salvatore. Hanno partecipato anche alcuni dei 16 produttori molisani presenti a questa edizione del Vinitaly con al centro la Tintilia, il vitigno autoctono che ha decretato il ritrovato successo dei vini del Molise sul piano nazionale e internazionale.
Fonte, Primo Piano Molise.
Alba, tre weekend con Vinum.
La più grande enoteca d’Italia a cielo aperto. Così viene presentata l’edizione 2022 di Vinum che si terrà ad Alba (e dintorni) il 23, 24 e 25 aprile e nei successivi weekend del 30 aprile-1″ maggio e del 7 e 8 maggio. Oltre 700 le etichette aspettano i cultori del turismo enoico, offrendo una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo Street Food ëd Langa. I grandi vini rossi del territorio come il Barolo, il Barbaresco, il Nebbiolo, i bianchi delle Langhe, i vini del Monferrato, il Roero, il Roero Arneis, il Gavi e il Brachetto, il Dolcetto, l’Asti Spumante, il Moscato d’Asti, l’Ovada, il pinerolese senza dimenticare il vermouth, le grappe e i distillati del Piemonte sono al centro delle degustazioni (tutte comprese nel carnet) proposte dalle 10,30 alle 20 nel centro storico della città, guidate e curate dall’Ais, l’Associazione Italiana Sommelier, sezione Piemonte.
Fonte, Nuova Gazzetta di Saluzzo.
Cuneo e Siena unite da vini Docg e razze bovine d’eccellenza.
Una nutrita rappresentanza della Confagricoltura Cuneo, insieme a molti produttori associati, hanno preso parte nella mattinata di martedì 12 aprile all’incontro “Chianinae Piemontese: incontro divino”, organizzato al Vinitaly di Verona dall’associazione agricola cuneese, dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, con il Consorzio Cascine Piemontesi. L’iniziativa, definita una vera sfida del gusto tra tesori enogastronomici, è stata il primo passo di un percorso comune che nei prossimi mesi caratterizzerà i territori delle province di Cuneo e di Siena, accomunati da molte peculiarità, a livello enogastronomico e turistico. L’evento ha accompagnato gli ospiti alla scoperta delle eccellenze agroalimentari piemontesi e toscane, con l’intervento diretto dei produttori.
Fonte, Cuneo Sette.
La guerra rallenta l’export alessandrino In calo oro e frigoriferi, ma cresce il vino.
Tutti i distretti piemontesi sono in ripresa rispetto al 2018, a eccezione di due settori La guerra rallenta l’export alessandrino In calo oro e frigoriferi, ma cresce il vino. Nonostante la guerra, nei distretti industriali del Piemonte si respira ancora moderato ottimismo. Il report del Monitor d’Intesa San Paolo, che segue di un mese i dati della Camera di commercio di Alessandria-Asti, indica una ripresa dell’export nel 2021, anche se il risultato finale è ancora di qualche punto percentuale inferiore al 2019. Tutti i distretti piemontesi l’anno scorso sono risultati in crescita, ma solo 8 su 12 hanno superato i livelli di due anni fa. E due fra i deficitari riguardano l’Alessandrino. Partiamo dal settore più consistente, quello dell’oreficeria valenzana: a fine 2021 ha totalizzato 1,446 miliardi di esportazioni, meglio gli 1,166 miliardi dell’anno prima ma anche 639 milioni meno del 2019, quando il dato raggiunse 2,084 miliardi. Insomma Valenza corre meno del comparto oro di Vicenza e Arezzo.
Fonte, Stampa Alessandria.
Segnali di ripresa.
II 2021 si è chiuso con un segno positivo per le esportazioni dei distretti industriali di tutto il Piemonte e un aumento de115,6% rispetto ai dati del 2020. Il 2021 si è chiuso con un segno positivo perle esportazioni dei distretti industriali piemontesi, che hanno raggiunto quota 11 miliardi di euro registrando un aumento del 15,6% rispetto al 2020 (per quasi 1,5 miliardi). Tuttavia, questo balzo risulta inferiore alla media dei distretti industriali italiani (+ 18,2%) e del manifatturiero piemontese (+ 20,5%). Inoltre, la crescita non è stata sufficiente per recuperare del tutto i livelli pre-pandemia, nei confronti dei quali resta ancora un gap da colmare di circa 387 milioni di euro (-3,4% rispetto al 2019). Il dato distrettuale regionale è condizionato dal peso elevato del comparto Moda (rappresentato dai distretti dell’Oreficeria di Valenza e del Tessile di Biella), escludendo il quale i distretti piemontesi hanno registrato risultati in linea con la media dei distretti italiani.
Fonte, Stampa Cuneo.
Brindisi «La vitivinicultura sia una risorsa per il nuovo Pug» – «La vitivinicoltura sia una risorsa nel Pug».
«Dopo le crisi e l’incipiente esaurimento dei vecchi modelli di sviluppo basati sull’industria, l’agricoltura può tornare ad essere riferimento». Carmine Dipietrangelo, Luigi Rubino, Francesco Vallone, Fabio Zullo, Antonello Bruno, Sergio Botrugno e Giovanni Nardelli ((La vitivinicoltura sia una risorsa nel Pug» Sei noti imprenditori indicano le potenzialità del settore. «BRINDISI» Ricreare il legame tra campagna, mare e città è l’idea avanzata dai titolari delle sei grosse aziende • Creare un brand Brindisi fondato sul rapporto città-campagna-mare per sostenere il rilancio dell’agricoltura e della vitivinicoltura in particolare, quale ritrovato volano dell’economia e dello sviluppo del territorio. L’idea è stata avanzata da sei grosse aziende vitivinicole brindisine attraverso un documento inviato all’Ufficio del Piano urbanistico generale (Pug) del Comune di Brindisi, come contributo al Documento programmatico preliminare (Dpp).
Fonte, Gazzetta del Salento.
Progettazione e amministrazione per le nuove aziende enologiche.
I rappresentanti della Città del vino con gli assessori uurgla e Lampis. Non poteva mancare al Vinitaly il Coordinamento regionale dell’associazione nazionale “Città del Vino”, guidata dal coordinatore regionale Giovanni Antonio Sechi. L’associazione ha promosso alcune iniziative. Il coordinamento sardo ha organizzato un importante incontro in collaborazione con l’assessorato regionale all’Agricoltura della Sardegna, Laore e il dipartimento di Agricoltura dell’Università di Sassari. E stato presentato il progetto curato da Renzo Peretto dell’Agenzia “Laore Sardegna” e da Luca Mercenaro del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, in collaborazione con alcune amministrazioni comunali che fanno parte delle “Città del Vino della Sardegna”. I due esperti hanno spiegato il progetto triennale (2019-2021), nato con la finalità di fornire strumenti conoscitivi per future pianificazioni ad amministrazioni ed operatori del settore vitivinicolo.
Fonte, Nuova Sardegna.
Il patrimonio in cantina criterio per i finanziamenti.
La formula di UniCredit per aziende vinicole Il patrimonio in cantina criterio per i finanziamenti. UniCredit ha siglato una partnership con Federdoc (di cui fa parte il Consorzio di tutela dei vini DOC Sicilia) e Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), istituto incaricato in Sicilia nelle attività di controllo sui vini, i cui disciplinari di produzione hanno ottenuto il riconoscimento come Denominazione di Origine (Doc) o Indicazione Geografica (Igp), con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le aziende vitivinicole. Grazie alla partnership UniCredit metterà a disposizione delle aziende appartenenti al settore nuovi finanziamenti, garantiti da “Pegno Rotativo” su prodotti vitivinicoli Doc e Igp.
Fonte, Gazzetta del Sud.
Vino, sostegno alle aziende da Unicredit.
Una nuova iniziativa per il sostegno alle aziende appartenenti alla filiera del vino lanciata da Unicredit in Sicilia. L’istituto di credito ha siglato una partnership con Federdoc, di cui fa parte il Consorzio di tutela dei vini Doc Sicilia e Istituto regionale del Vino e dell’Olio, con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le aziende vitivinicole, con una soluzione ad hoc finalizzata a trasformare il vino che riposa in cantina in liquidità finanziaria per le imprese. Grazie a questa intesa Unicredit metterà a disposizione delle aziende del settore nuovi finanziamenti garantiti da «Pegno Rotativo» su prodotti vitivinicoli Dop e Igp. Si tratta di una soluzione di finanziamento innovativa che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito a breve e medio termine o per l’emissione di minibond che la banca si impegna a sottoscrivere.
Fonte, Giornale di Sicilia.
Esplode il valore dei vigneti in Sicilia L’Etna da 20mila a 100mila euro ettaro – Il vigneto traina il valore della terra.
L’isola del vino. Cartabellotta: «La zona del Catanese è uno dei posti in cui si è passati dai 20mila euro a ettaro di 20 anni fa ai 100mila di oggi e la biodiversità è un punto in più». Il vigneto emblema del valore fondiario. Parte dall’Etna, ma ormai ha assunto dimensioni da “second life” nell’Isola, la rigenerazione e il potenziamento dei vini di Sicilia, quello che il dirigente generale dell’assessorato Agricoltura, Dario Cartabellotta, definisce «i figli di ciò che nacque a tempo del Rinascimento enologico», targato inizio anni `90. Più o meno, per intenderci, gli stessi mesi in cui andava a spirare fatalmente la Prima Repubblica, tra le monetine del Raphael all’indirizzo di Bettino Craxi e i viaggi di esuli senza ritorno della politica di lungo corso che aveva spadroneggiato. Coincidenze e asincronie a parte «un motivo ci sarà se in Sicilia – commenta Cartabellotta – la zona del Catanese è uno dei posti in cui il valore fondiario del terreno è passato dai 20mila euro di 20 anni fa a ettaro ai 100mila di oggi».
Fonte, Sicilia.
“Smani wine 3.0” alle Scuderie Villa Mori.
Torna la rassegna dedicata ai vini toscani, nazionali e internazionali con settanta cantine. Relax, spazio giochi e bus navetta. Organizzazione grazie alla sinergia tra enti pubblici, privati ed eccellenze locali. II vino torna protagonista a Santa Maria a Monte. Torna «Smam Wine 3.0», rassegna enogastronomica dedicata ad amanti, cultori e appassionati del vino organizzata da Tapassion 2.0, Villa Mori ed Elena Catering, in collaborazione con Confcommercio Provincia di Pisa, Ccn-Centro commerciale naturale Santa Maria a Monte, Comune di Santa Maria a Monte, Camera di Commercio di Pisa-Terre di Pisa, Strada del vino delle Colline Pisane, Onav, Radio Bruno e il patrocinio del Touring Club d’Italia. Dopo le due edizioni in centro, questa volta saranno le Scuderie Villa Mori, in via San Michele, la location della manifestazione con settanta cantine, vini toscani, nazionali e internazionali. II via sabato 23 aprile alle 15,30 (fino alle 23); il clou domenica dalle 10 alle 23.
Fonte, Nazione Pontedera.
In aumento il costo del vetro rischio rincari anche per il vino.
Turbati i produttori che devono scegliere se alzare i prezzi o ridurre il margine di guadagno. “Invinoveritas” sostenevano gli antichi. E la verità è che uno dei settori trainanti dell’economia italiana riuscito a superare i 7 miliardi di euro di esportazioni nel 2021 (una vera manna dal cielo dopo il lockdown dei 2020) deve fare i conti coni rincari energetici e di tutte le materie prime. Inevitabilmente il tema è stato anche al centro di quest’ultima edizione di Vinitaly, tomato finalmente in presenza, perché i prezzi ballerini —e in continuo rialzo — delle bottiglie di vetro così come di tutti gli elementi necessari alla produzione, impensieriscono le aziende che molto probabilmente si troveranno costrette ad aumentare i prezzi al consumatore. Preoccupato, per quanto fiducioso che alla fine il buon vino italiano possa tenere botta, il presidente del neonato Consorzio Suvereto wine Val di Cornia che raccoglie 31 aziende vitivinicole tra Suvereto, Piombino e Campiglia.
Fonte, Tirreno Piombino-Elba.
“Smam wine 3.0” weekend da bere con 70 cantine.
La presentazione dell’evento enogastronomico “Smam wine 3.0” weekend da bere con 70 cantine La terza edizione sabato e domenica in un luogo storico: Villa Mori e il suo parco dove la beata Diana allestì l’ospedale medievale. Saranno oltre 701e cantine presenti per la nuova edizione di Smam wine 3.0, la rassegna enogastronomica dedicata ad amanti, cultori e appassionati del vino organizzata da Tapassion 2.0, Villa Mori ed Elena Catering, in collaborazione con Confcommercio Provincia di Pisa, Centro commerciale naturale di Santa Maria a Monte, Comune di Santa Maria a Monte, Camera di Commercio di Pisa — Terre di Pisa, Strada del vino delle Colline Pisane, Onav, Radio Bruno e il patrocinio del Touring Club d’Italia.
Fonte, Tirreno Pisa.
Agricoltura Federazione vignaioli, eletto presidente Lorenzo Cesconi.
Lorenzo Cesconi è il nuovo presidente di Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti. E stato eletto a Piacenza durante l’assemblea ordinaria dei soci che ha visto anche il rinnovo del consiglio direttivo della Federazione.
Fonte, Tirreno Toscana Economia.
Cantina Italia: a marzo 2022 nelle aziende italiane 57,1 milioni di ettolitri di vino.
Il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp: al top c’è il Prosecco, con una quota del 9,2% (4,1 milioni di ettolitri) di tutte le scorte nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 31 marzo 2022, erano presenti 57,1 milioni di ettolitri di vino, 6,8 milioni di ettolitri di mosti e 183.321 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Rispetto a 12 mesi fa, si osserva un valore delle giacenze superiore sia per i vini (+1,9%) che per i mosti (+22,7%), mentre su febbraio 2022 il dato delle giacenze è diminuito sia per i vini (-4,8%) che per i mosti (-6,2%). Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale ed il 20,5% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco l’ultimo aggiornamento del report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).
Fonte: WineNews.
Cantina di Soave lancia il concorso “Brindiamo alla Primavera”.
Con l’arrivo della bella stagione, MAXIMILIAN I di Cantina di Soave lancia il concorso “Brindiamo alla Primavera”. Dal 18 aprile al 31 luglio 2022 con l’acquisto di una delle bottiglie della linea MAXIMILIAN I ci sarà la possibilità di vincere una splendida Vespa 125 Primavera. Stappata la bottiglia, in caso di vittoria, sarà presente un codice univoco sotto la gabbietta che dovrà essere comunicato al numero di telefono indicato sul regolamento per convalidare la vincita. In palio ci sono 3 Vespa 125 Primavera ed il termine ultimo per convalidare la vincita è il 31 Ottobre 2022.
Fonte: Newsfood.
Soave è “Il Borgo dei Borghi”: l’orgoglio di Cantina di Soave.
La notizia è arrivata la sera di Pasqua, su Rai3, durante la messa in onda della finale de Il Borgo dei Borghi 2021-2022, all’interno del programma Kilimangiaro condotto da Camila Raznovich. Soave, che rappresentava il Veneto all’interno della nona edizione della competizione, ha avuto la meglio sugli altri diciannove borghi italiani finalisti ed è il primo comune veneto premiato da quando il concorso televisivo è stato istituito, nel 2014.
Fonte: Prima Verona.
Cantina permanente, enoturismo e crescita all’estero per Veepee.
Il sito web di vendita di eventi online sta sviluppando la sua offerta attorno al vino lanciando una cantina permanente. Continua l’espansione verso l’Italia e la Spagna mentre si amplia l’offerta enoturistica. Veepee vanta 4,5 milioni di visitatori unici ogni giorno e 30 milioni di visite cumulative ogni anno solo per lo spettacolo “Vino e gastronomia”. Forte di questo slancio, Veepee desidera accelerare il business del vino, della birra e degli alcolici attraverso la sua esposizione permanente in cantina, mentre “Stiamo già consegnando una media di quaranta nuove vendite di vino, birra o liquori al mese e 5 milioni di bottiglie vendute su Veepee nel 2021”.descrive un comunicato stampa.
Fonte: BarSport.Net.
La riscossa del vino del Lazio: il Cesanese e i ristoranti dove assaggiarlo.
Un libro per raccontare uno dei vitigni più rappresentativi della regione anche attraverso il territorio che lo fa nascere e i borghi che lo disegnano. “Il vino è il canto della terra verso il cielo” diceva il filosofo e giornalista Luigi Veronelli. La “bevanda degli Dei” è simbolo di tradizione, cultura ed eleganza, in grado di raccontare meravigliosamente l’anima di un luogo. Ed è proprio un grande racconto la nuova Guida di Repubblica. Il volume è un tuffo nel cuore del Lazio, tra la Ciociaria e la provincia di Roma. Piglio Docg, Olevano Romano Doc e Affile Doc sono le tre denominazioni riferite a vini dalle profonde radici e dalle forti identità. Sono dieci i borghi raccontati in guida, con centinaia di consigli su dove mangiare, dove dormire, cosa comprare, artigiani, feste di piazza e prodotti tipici.
Fonte: la Repubblica.
Il vino italiano tra consensi internazionali e “nemici” che ne frenano l’ascesa.
Si è chiusa con successo l’edizione numero 54 di Vinitaly, la rassegna internazionale del settore enologico tornata a Cremona dopo due anni di stop. Un paio di numeri sono sufficienti per indicare il livello di professionalità raggiunto dal comparto del vino e dalla rassegna veronese: l’export italiano nel 2021 ha toccato i 7,1 miliardi di euro; a Verona si sono presentati ben 25mila operatori stranieri, pari al 28% delle presenze. Tuttavia, se il brand “vino italiano” acquista consensi nel mondo, non deve essere nascosto che ha anche diversi nemici, e alcuni proprio in casa, o meglio in ambito comunitario, dove si sviluppano delle resistenze alla promozione del consumo di vino e più in generale delle bevande alcoliche. Prodotti accusati di non essere allineati con stili di vita improntati alla salubrità. Concetto controverso, perché si sa, soprattutto nel caso del vino, si tratta essenzialmente di una questione di quantità, oltre che di qualità e di aspetti commerciali.
Fonte: Cremonaoggi.
Vino, giovani e agricoltura: la vigna è la coltura più diffusa nelle aziende condotte da under 35.
I giovani apprezzano sempre più il vino, e si approcciano a esso con consapevolezza e responsabilità; favorendolo anche in agricoltura. I giovani sanno apprezzare il buon vino, e vi si approcciano in maniera responsabile: questo il sunto dell’ultimo rapporto redatto da Enpaia-Censis in riferimento al settore della viticoltura, presentato negli ultimi giorni al Vinitaly di Verona. Una cultura, quella del vino, che tra l’altro oltre a sbocciare in un consumo consapevole trova terreno fertile anche in agricoltura: stando alle stime Coldiretti, infatti, un giovane imprenditore agricolo su 10 possiede una vigna, che si fatto è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35.
Fonte: Dissapore.
La dimensione umana del vino sloveno.
A un passo dal confine orientale dell’Italia e da una zona celebre per i suoi vini come il Collio, la rinascita vitivinicola della Slovenia passa da micro produzioni e vitigni autoctoni, coltivati in sintonia con la natura. Due milioni di abitanti per 20.300 kmq e una vocazione vitivinicola in crescente espansione: a un passo dal confine orientale dell’Italia e da una zona celebre per i suoi vini come il Collio, la Slovenia punta tutto sulla riscoperta del metodo artigianale, sulle lavorazioni naturali a basso intervento e sulla dimensione familiare di cantine e vigne.
Fonte: Linkiesta.
Il vino naturale alla ricerca della qualità: la genuinità non basta, no a puzze e instabilità.
Il manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre” firmato Sandro Sangiorgi e Viniveri: “perseguire una bellezza completa”. Quello del vino naturale è un mondo talmente variegato da sfuggire a semplificazioni e definizioni. Ma anche un microcosmo ormai uscito dalla nicchia, capace di riunire intorno a principi produttivi che mettono al bando la chimica e le biotecnologie, vignaioli, appassionati, enoteche, wine bar e ristoranti in tutta Italia. A darsi regole precise, qualche anno fa, era stato il “Consorzio Viniveri”, che riunisce 24 viticoltori di Italia e Slovenia e, ne “La Regola”, indica “le azioni che permettono a una produzione di esprimersi pienamente e raggiungere l’obbiettivo di ottenere un vino in assenza di accelerazioni e stabilizzazioni, recuperando il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura”. Una serie di norme piuttosto semplici che, se “bastano” a garantire la genuinità, a volte non sono condizione sufficiente a garantire anche la bontà di un vino. Capita anzi che imperfezioni tecniche vengano spesso spacciate per tipicità di un vino sì genuino, ma a volte imbevibile. Un tema diventato particolarmente urgente, al centro del manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre”, firmato proprio a “Viniveri” (di scena a Cerea, nei giorni scorsi) da Sandro Sangiorgi, tra i fondatori di Slow Food e tra i maggiori divulgatori ed esperti di vino in Italia, di cui ha scritto per Slow Wine, Gambero Rosso, Sale & Pepe, Cucina Moderna e GQ, e dal presidente “Viniveri” Paolo Vodopivec.
Fonte: WineNews.
Vino: ecco i paesi con più potenzialità di crescita per l’export italiano.
L’ultimo rapporto del SACE ha analizzato i mercati con più potenzialità di crescita per l’export di vino italiano. Che il 2021 sia stata un’ottima annata per l’export di vino italiano è una storia che vi abbiamo già raccontato: i dati Istat mostrano una crescita del 12,4% su base annua, che ha portato al raggiungimento del valore record di 7,1 miliardi di euro; con le punte di diamante – una su tutte il Prosecco – che a loro volta sono cresciute con un abbondante doppia cifra. In questo contesto può essere interessante dare un’occhiata all’ultimo rapporto dell‘Ufficio Studi SACE, che ha analizzato il mercato dello Stivale vinicolo prendendo in esame sia gli sbocchi più tradizionalmente floridi che quelli che mostrano una maggiore potenzialità di crescita.
Fonte: Dissapore.
Cantine Aperte torna a far conoscere il vino d’Abruzzo per un intero weekend.
Sabato 28 e domenica 29 maggio, anche in Abruzzo, torna Cantine Aperte, la manifestazione del Movimento turismo del vino che porta alle scoperte delle realtà vinicole regionali. Il programma e le cantine aderenti saranno resi noti nelle prossime settimane.
Fonte: Chieti Today.
L’artista Stefano Arienti firma l’etichetta di un grande vino piemontese.
I Poderi Luigi Einaudi compiono 125 anni e festeggiano con l’edizione speciale Barolo Monvigliero 2018, la cui etichetta è disegnata da Stefano Arienti. Senza dimenticare la sinfonia inedita composta da Ludovico Einaudi che “accompagna” il Dogliani DOCG. I disegni mostrano la silhouette, di volta in volta tratteggiata, puntinata, svirgolata, di un cavallo, in tanti colori diversi. La posa dell’animale è singolare, perché si regge in equilibrio, di profilo, su due colonne. Questa serie di lavori recenti di Stefano Arienti (Asola, 1961), ispirati al grande esempio dei cavalli di Giulio Romano a Palazzo Te a Mantova, vogliono essere nelle sue intenzioni un omaggio alla grande tradizione culturale e visuale italiana.
Fonte: Artribune.
Sennori ospita l’Assemblea Regionale delle “Città del Vino della Sardegna”.
L’Assemblea regionale delle “Città del Vino della Sardegna” si è riunita nei giorni scorsi a Sennori, nella cornice delle celebrazioni per i 50 anni della DOC Moscato Sorso-Sennori. Oltre ai rappresentanti dei trentadue Comuni soci, che hanno partecipato sia in presenza che in modalità online, sono intervenuti anche il presidente nazionale dell’associazione, Angelo Radica, che il direttore generale Paolo Corbini. Non sono mancati poi i rappresentanti regionali di altre Associazioni (“Città dell’Olio”, “Movimento Turismo del Vino”, “Donne del Vino”); i sindaci di diversi Comuni dell’Isola, intenzionati ad aderire all’Associazione attraverso il coordinamento regionale; i rappresentanti istituzionali delle Agenzie Regionali “AGRIS” e “LAORE”.
Fonte: Sardegna Reporter.
Da Aminea Winery gli “chic nic”: trekking, vino e uccioli.
Il 24 aprile si darà il via all’evento ideato da Aminea Winery per celebrare la primavera. Ogni domenica sarà possibile partecipare agli avvincenti wine tour. Start ore 11.00 con l’arrivo in cantina e l’accoglienza degli ospiti. A seguire, il trekking tra i vigneti dell’areale per respirare appieno il profumo di questa terra generosa. Si prosegue con il tour in cantina dove gli ospiti potranno degustare il Fiano di Avellino 2020, che prelevato direttamente dalla botte sprigionerà tutti i suoi sentori fruttati e floreali. Alle 12.30 inizia lo “chic nic”, un pic nic di qualità sulla terrazza con una splendida vista dell’azienda e degustazione dei vini di Aminea Winery abbinati ai piatti tipici della tradizione irpina che sapranno conquistare il gusto di grandi e piccoli. Il menu: grissini di pane e focaccia abbinati allo spumante Donna Laura, formaggi tipici come il caciocavallo irpino con pane casereccio, pecorino e confetture biologiche, abbinati all’ Aglianico “Monsignore”.
Fonte: AvellinoToday.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.