News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 19 aprile 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 19 aprile 2022!

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Cantina di Negrar punta sul mercato dei giovani.
La realtà cooperativa della Valpolicella ha presentato le novità a Vinitaly Cantina di Negrar punta sul mercato dei giovani I nuovi prodotti: un Igt rosso e tre etichette di bianco del Soave Obiettivo allargare le quote di mercato. Acquisizioni in vista. Cantina Valpolicella Negrar punta a conquistare i giovani, con prodotti che rispondono alle richieste delle nuove generazioni di consumatori, orientate a una minore gradazione alcolica, alla ricerca della qualità territoriale e alla sostenibilità. Intanto la realtà cooperativa negrarese pensa ad ulteriori acquisizioni. I nuovi prodotti sono un rosso igt, «Sì, Mento», presentato a Vinitaly, che dimostra come «la Valpolicella può produrre vini di grande struttura ma anche facili da bere», spiega il direttore generale Daniele Accordini. E tre etichette di bianchi, anche questi della linea «Domìni veneti», prodotte nelle Unità geografiche aggiuntive del Soave classico, «un territorio antichissimo da valorizzare». L’obiettivo è di allargare le quote di mercato, sia interno che estero.

Fonte: Arena.

Sostenibilità, Prosecco alleato dell’ambiente.
Confagricoltura Veneto con il Crea e Crédit Agricole Sostenibilità, Prosecco alleato dell’ambiente È II progetto Gleres. Centinaio: «Un lavoro apripista» •• Il conto alla rovescia è iniziato: tra pochi anni in Veneto si potranno stappare le prime bottiglie di Prosecco ottenuto da vitigni resistenti a malattie come la peronospora e lo oidio, con un ridotto uso di prodotti fitosanitari. La notizia è stata ufficializzata durante un convegno a Vinitaly promosso da Confagricoltura Veneto in collaborazione con Crédit Agricole FriulAdria, per fare un bilancio del quinquennio del progetto Gleres, frutto di una convenzione siglata da Confagricoltura Treviso e il Crea-Ve che coinvolge 16 tra le maggiori cantine delle terre del Prosecco (Le Rive, Ruggeri e C, Foss Marai, Fratelli Bortolin, Le Contesse, Biancavigna, Masottina, Borgoluce, Luca Ricci, Adriano Mami, Le Colture, Fratelli Mercante, Abbazia di Busco, Tenuta San Giorgio, Marcello del Majno, Graziano Merotto). Cinque anni di lavoro per ottenere varietà di Glera con maggiore capacità di resistenza e attenzione all’impatto ambientale.

Fonte: Arena.

Cinque vini dell’Agro pontino tra le eccellenze di Vinitaly.
La guida I1 Salone di Verona realizza il “5StarWines-the Book” Sono inserite le etichette che raggiungono o superano i 90/100 Sant’Andrea, Villa Gianna e Tenuta Pietra Pinta le aziende protagoniste Sono cinque i vini della provincia di Latina che, avendo raggiunto o superato il punteggio di 90/100, entreranno nella guida “5StarWines-The Book 2023” realizzata per il sesto anno da Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati di Verona: il Riflessi Circeo Doc bianco (92/100) e il Capitolium passito (91/100) dell’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice, il Barriano Circeo doc rosso (91/100) e il Bellone Vigne del Borgo (91/100) della cantina Villa Gianna di Borgo San Donato e il Nero Buono (91/100) della Tenuta Pietra Pinta di Cori. Da sottolineare che tre di questi cinque vini sono prodotti con uve di altrettanti vitigni tipici dell’Agro Pontino. Il Capitolium passito è uno dei sei vini che la cantina di Borgo Vodice produce con il Moscato di Terracina.

Fonte: Latina Oggi.

Doppio premio al Vinitaly per l’Agraria Garibaldi.
Ritirati i riconoscimenti per un Rosso Piceno doc 2017 e un Ribona Spumante Brut 2019 Doppio premio per l’Agraria «Garibaldi» di Macerata al Vinitaly, la più grande manifestazione dedicata al vino, che si svolge a Verona dal 1967. La scuola maceratese è stata premiata al sesto concorso enologico istituti agrari d’Italia – organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e da Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – per un vino rosso e uno bianco: il Rosso Piceno doc 2017 – Podere Sasso e i Colli Maceratesi doc – Ribona Spumante Brut 2019, Metodo Classico, Podere Sasso, ultimo nato tra i vini in produzione. Le commissioni che hanno valutato i vini presentati dagli istituti agrari erano composte da enologi del Crea, il più importante ente italiano di ricerca agroalimentare, e da esperti del settore vitivinicolo.

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

Non chiamatele minori.
Al di là delle grandi Sicilia e Sardegna, anche le piccole isole italiane sono sempre più vivaci nella produzione di vini di qualità.

Fonte: Business People.

Il rosso di mare che fa delle Marche la terra promessa.
Bisogna avere ostinata passione, lungimiranza e anche un sano pizzico di follia per generare vini che diventano un archetipo. Se mi si chiedesse qual è la definizione del Rosso Conen), un vino di mare anche se rubino, selvaggio anche se nasce in un luogo che pare pittato dal Creatore – tra mare smeraldo, pietra bianca e boschi infiniti – non esiterei a indicare il Campo San Giorgio. Le ragioni sono molte, ma nessuna di esse è casuale. La prima è la marchigianissima volontà d’intraprendere di Massimo Bernetti, il pioniere dello sbarco enoico in Giappone con il vino pesce. La seconda: l’idea di fare solo grandi vini. Fu così che dall’incontro con Giacomo Tachis nacque il Pelago: riassunto ed esaltazione delle potenzialità rossiste delle vigne di Osimo. Umani Ronchi oggi è Marche e Abruzzo è verdicchio stratosferico come il Casal Di Serra o il Vigne Vecchie, è un passito come il Maximo di altissimo pregio.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Due fratelli per un Prosecco di alta qualità In Veneto le chiamano Rive, le zone scoscese, spesso molto ripide, dove si producono le uve destinate al Prosecco. Sono ben 43 nel territorio di Conegliano e Valdobbiadene, dove necessariamente si pratica una viticoltura manuale, molto faticosa. I fratelli Enrico ed Elena Moschetta coltivano i loro vigneti su questi aspri pendii in regime di difesa integrata con l’obiettivo di valorizzare la vocazione di ogni singola area ed esprimere le peculiarità del suolo, dell’esposizione e del microclima. Uno stile produttivo basato su seconde fermentazioni molto _L lunghe, ha dato vita ad espressioni di Prosecco di grande eleganza e complessità. Il Brut Nature Rivedi Ogliano si presenta di colore paglierino tenue ma luminoso con perlage fine e continuo. Esprime suadenti note di agrumi, pesca bianca e crosta di pane, seguiti da nuance di lavanda e glicine. Assaggio sapido e fresco, chiusura minerale di lunga persistenza.

Fonte: Messaggero.

Alla Fiera 25 mila operatori dall’ estero.
Vinitaly 2022 da record. A cominciare dall’incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 paesi) rappresentano % degli 88mila operatori totali.

Fonte, Verita’&Affari.

Soddisfatti della rassegna veronese anche sul web.
Per Confagricoltura, il Vinitaly 2022 si è chiuso con un consuntivo che va oltre le più rosee aspettative. Nella quattro giorni veronese, gli approfondimenti sui temi di stretta attualità si sono alternati alle degustazioni guidate.

Fonte, Verita’&Affari.

Intervista a Giancarlo Aneri – Giancarlo Aneri «Al Vinitaly ho visto la ripartenza ma soffriamo di provincialismo».
Tiene l’eccellenza, meno i prodotti medi Ecco cosa dobbiamo imparare dai francesi. Il futuro web». E’ l’inventore del marketing nel vino. In questi ultimi anni non c’è stato grande evento in cui, al momento di sedersi a tavola o brindare ad una vittoria politica o sportiva, non spuntasse una sua etichetta. Ha conosciuto tutti i presidenti degli Stati Uniti da Kennedy a oggi, i regnati inglesi, e poi grandi sportivi e uomini dello spettacolo. Si considera, prima ancora di un imprenditore del vino, un ambasciatore del made in Italy. Giancarlo Aneri, classe ’48 e titolare della celebre etichetta di vini veneti, dal Prosecco all’Amarone su tutti, quando parla di cid che ha fatto e soprattutto dei progetti futuri ha l’entusiasmo di un ragazzo. Lo raggiungiamo all’indomani di un Vinitaly che dopo due anni di stop forzato ha visto ritrovarsi a Verona i produttori di un settore che vale 7 miliardi di euro.

Fonte, Verita’&Affari.

Quattrocento iscritti al seminario dedicato alla viticoltura «green».
Per il settore un balzo del 170% Quattrocento iscritti al seminario dedicato alla viticoltura «green» 200 Ettari Parma è al penultimo posto in regione per vigneti coltivati in regime biologico. Tra il 2009 e il 2021, la vitivinicoltura biologica ha fatto un balzo in avanti del 170% con 3.600 ettari in più e l’anno scorso i vigneti dell’Emilia-Romagna coltivati col metodo biologico si sono posizionati al sesto posto in Italia con circa 6 mila ettari (dato Mipaaf 2019 con proiezione 2021). A fronte di questi numeri e di un mercato sempre più attento, la Regione ha messo a punto una serie di iniziative di formazione e di aggiornamento rivolte agli agricoltori sulla protezione fitosanitaria della vite in agricoltura biologica. Il primo seminario on line si è tenuto nei giorni scorsi, con quasi 400 iscritti. II prossimo appuntamento sulle tecniche di prevenzione e difesa delle malattie sarà giovedì 21.

Fonte, Gazzetta di Parma.

Tenuta T. Hofstàtter, dove il Pinot Nero ha casa.
Un lavoro di ricerca e studio su questo vino con Paolo Foradori a fare da apripista, coinvolgendo altri viticoltori altoatesini Non mancano le slide come il primo spumante dealcolato italiano lanciato lo scorso anno Un vignaiolo, nel senso tradizionale del termine, di intelligenza cristallina, con idee lucide, precorritore di tendenze, mode e trend. Questo è Martin Foradori, deus ex machina di Tenuta J. Hofstätter. Il figlio (immagino, perché sventuratamente il padre non l’ho mai conosciuto) diversamente omogeneo di quel punto fermo della viticoltura italica che è stato Paolo Foradori, che, nonostante ci abbia lasciato alla fine del 2020, è unanimemente considerato il “padre” del Pinot Nero in Alto Adige. Da Paolo Martin ha ereditato senza ombra di dubbio l’ostinazione e la tensione al risultato, guidando un’azienda che ha nella mancanza di preclusioni stilistiche una delle caratteristiche fondanti.

Fonte, Nuova Ferrara.

Una ricca linea di qualità a cavallo tra bianchi e rossi.
Da non perdere fra le proposte i Vigneti delle Dolomiti Igt De Vite e Müller Thurgau Michel oltre ovviamente ai cavalli di battaglia legati al Pinot La ricca linea di vini di J. Hofstätter trabocca di letture riuscite, a cavallo tra bianchi e rossi. Inizio con piacere dal piacevolissimo Vigneti delle Dolomiti Igt De Vite, “blend di montagna” a base Pinot Bianco, Müller Thurgau e Sauvignon, rosmarino e pesca bianca al naso, prepotente croccantezza in bocca. Sulla falsariga anche la novità del Pinot Bianco, giocato più sulle tonalità della frutta tropicale, litchi, ananas, un bel finale di frutta secca tostata. Eccellente anche il Vigneti delle Dolomiti Igt Müller Thurgau Michei di Michei, timo, susina gialla, ritorno sapido/fruttato, come l’Alto Adige Doc Sauvignon Oberkerschbaum, con le sue note officinali di rosmarino e salvia, albicocca, poi grandissima persistenza.

Fonte, Nuova Ferrara.

Venerdì serata dedicata al Vero Lambrusco Otto vini in degustazione.
Venerdì c’è una serata speciale all’agriturismo “La Florida” di Bondeno (via per Burana 103). Già il titolo è chiaro, “Il Vero Lambrusco di Modena”, infatti dalle 20.30 vanno in degustazione otto tipologie di Lambrusco. L’evento è aperto a tutti, ma prevede l’iscrizione all’Onav di Ferrara (quota di partecipazione 25 euro per i soci e 35 euro per i non soci, quota associativa annuale 70 euro, per gli under 23 ridotta a 40 euro). Quando si parla di Lambrusco spesso ci si confronta con persone che, ancora, lo snobbano. Ed ecco che scatta il desiderio di contribuire a trasformare la percezione del Lambrusco, che sta progressivamente abbandonando gli stereotipi consolidati conservando la sua, anzi, le sue identità anche grazie al lavoro delle nuove generazioni.

Fonte, Nuova Ferrara.

La Manuelina a Vinitaly raggiunge il top nella Cucina d’autore.
Lo staff della Manuelina premiato a Vinitaly OLIVA La Manuelina a Vinitaly raggiunge il top nella Cucina d’autore. «Per noi è stata una grande soddisfazione e anche una fatica, fortunatamente premiata. Ma quando andiamo in giro per l’Italia, siamo contenti di rappresentare non solo il nostro marchio e il nostro locale, ma Recco con la sua tradizione e la sua fama». Così Cristina Carbone racconta il ritorno da Vinitaly, l’evento enogastronomico tra i più importanti al mondo, che s’è appena concluso a Verona e ha visto Manuelina e il suo storico chef Marco Pernato, scelti tra i cinque locali italiani a rappresentare la “Cucina d’Autore”. Nell’elegante sala del Palaexpo ristorazione d’eccellenza, curata da alcuni dei migliori interpreti dell’alta cucina italiana.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Vini passiti e da meditazione Torna la mostra nazionale.
Sabato 30 aprile e domenica primo maggio la rassegna protagonista a Palazzo Gonzaga Sono trascorsi due anni dall’ultima edizione della Mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione di Volta Mantovana. Oggi, dopo lo stop imposto dalla pandemia, l’evento compie i suoi primi diciotto anni e finalmente il comune voltese ne annuncia il ritorno, in calendario i prossimi sabato 30 aprile e domenica primo maggio. Ed ecco come uno dei paesi più affascinanti dell’Alto Mantovano, sarà pronto, ancora una volta, ad ospitare pregiate selezioni di miscele provenienti da tutte le regioni italiane, a disposizione per essere degustate e, perché no, anche acquistate. A questo proposito, la magnifica cornice di Palazzo Gonzaga, vedrà esperti sommelier accompagnare tutta l’esperienza sensoriale che la manifestazione offre, al fine di condurre l’avventore in un vero e proprio viaggio, tra sapori e profumi.

Fonte, Gazzetta di Mantova.

Intervista ad Edy Perissinotto – «Il Vinitaly serve ancora. C’è chi lo vuole in Piemonte? Non sarebbe più lo stesso».
«Il Vinitaly serve ancora. C’è chi lo vuole in Piemonte? Non sarebbe più lo stesso». Produttori soddisfatti di ritorno dal Vinitaly, la fiera italiana dell’enologia per eccellenza. Sensazioni e risultati positivi anche per le associazioni di categoria che possono constatare un invariato interesse verso i prodotti italiani, nonostante i prezzi in aumento e le incertezze del mercato internazionale. Resta lo strascico di una polemica tutta piemontese: il Consorzio del barolo e barbaresco annuncia che quello di quest’anno sarà l’ultima partecipazione al Vinitaly. Si parla di ‘fiera vecchia’, tanta apparenza e poca sostanza. La minaccia: realizzare una fiera a Torino, con il vino piemontese. Edy Perissinotto ha seguito l’evento da vicino e conosce le realtà enologiche piemontesi.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Degustazioni e masterclass in città parte la Wine week.
Da oggi al 25 aprile Info: torinowineweek.it di Gabriella Crema Torino “Capitale del vino”. Fino al 25 aprile, in occasione dell’edizione primaverile della “Torino Wine Week 2022”, si trasformerà in luogo d’incontro ideale per far scoprire il panorama vitivinicolo piemontese dal grande pubblico di curiosi, appassionati e amanti del vino con degustazioni, incontri e cene a tema, e ai professionisti e operatori del comparto enogastronomico con un programma di conferenze e masterclass. «Sarà un salone diffuso nel segno delle eccellenze foodewine del territorio – spiegano gli organizzatori – che in Degustazioni e masterclass in città parte la Wine week questi anni hanno saputo rinnovarsi, crescere, dare spazio ai giovani, riscoprire vitigni autoctoni e valorizzare il terroir. La vetrina ideale per raccontare una meravigliosa regione, dall’Alto Piemonte alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero, senza dimenticare il Torinese, il Saluzzese, e l’Alta langa».

Fonte, Repubblica Torino.

Il Festival del vino è pronto a farsi in 5.
“Acqui nel bicchiere” si fa in cinque. Il format dell’Enoteca della città termale che abbina alle degustazioni di vino la promozione turistica è pronto a sbarcare nelle altre capitali del Monferrato: Ovada, Casale, Nizza, Canelli. L’idea è semplice ma promette di replicare ovunque i risultati positivi raccolti ad Acqui fra le Enoteche monferrine. Ogni ente organizzerà degustazioni, con protagonista il proprio vino di riferimento (brachetto ad Acqui, dolcetto a Ovada, grignolino a Casale, barbera a Nizza, spumante a Canelli) ounmix fra i cinque, usando tovagliette sulle quali saranno riprodotte foto e descrizioni dei monumenti e punti di interesse per i turisti: sotto ogni bicchiere, l’immagine di un punto che i visitatori non potranno perdersi una volta in centro.

Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.

Boca. Botti aperte in piazza.
Tre giorni con «Botti Aperte 2022»: l’iniziativa si svolgerà il 23, 24 e 25 aprile a Boca ed è organizzata dall’azienda «Le Piane», in piazza Matteotti 2. Sono previsti assaggi di Boca, Piane, Mimmo, Maggiorina e Nebbiolo. In programma anche passeggiate in vigna ed assaggi in cantina.

Fonte, Stampa Novara-Vco.

Salone del vino e Wine week la fiera delle eccellenze.
Torino Wine Week 2022 torna, per la sua edizione di primavera, con una settimana diffusa di eventi da martedi’19 a lunedi’25 aprile, nel segno dell’eccellenza del food e wine. Al centro le eccellenze dell’intero territorio Piemontese. Dall’Alto Piemonte alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero, senza dimenticare il Torinese, il Saluzzese, e l’Alta langa, Torino Wine Week ed il suo Salone del Vino diventano la vetrina ideale per raccontare una meravigliosa regione. Ospiti d’eccezione saranno alcune cantine di altissima qualità dalla Toscana e dal Veneto e una selezione internazionale di otto aziende in collaborazione con Elemento Ingideno, provenienti da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca. Con oltre 70 produttori del Piemonte e da tutta Italia, la settimana diffusa coinvolge ristoranti, enoteche, osterie e trattorie.

Fonte, Stampa Torino.

Sorsi brindisini al Vinitaly tra nuovi mercati e costi maggiori – Bianco, rosso e rosato I conti delle cantine in fiera tra caro-costi e guerra.
Tra i dati positivi l’aumento dell’export dell’8%, con la Puglia che si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione con quasi 9 milioni di ettolitri di vino nell’ultima annata. Ma sulle aziende pesano gli effetti del conflitto in Ucraina Bianco, rosso e rosato I conti delle cantine in fiera tra caro-costi e guerra. Primo bilancio della kermesse internazionale. (Lu Spada): «Selezionati di Verona dedicata alla produzione vinicola per i vini biologici espressione del territorio» u Una rassegna di settore positiva Avviati diversi contatti con nuovi operatori Hanno riscosso un ottimo apprezzamento degli operatori del comparto i vini della provincia di Brindisi che sono stati presentati al Vinitaly di Verona, la kermesse vinicola che ha chiuso i battenti da pochi giorni. ‘l’ansi i contatti avuti che adesso si dovrebbero trasformare in contratti. Due le principali novità che interessano le nostre aziende.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Vinitaly, record di stranieri.
I buyer non italiani henna registrato un record nell’edizione de12022. In foto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese.

Fonte, Unione Sarda.

Un universo in espansione.
Quasi un terzo di aziende in più rispetto al 2011 e numeri che non smettono di crescere. Il vino è sempre più un affare carrarino e, anno dopo anno, anche viti e viticoltori da questa parte della Foce si stanno affermando sul mercato. A testimoniare come tutto ciò che abbia a che fare con uva, damigiane e bottiglie non sia più esclusivamente appannaggio dei cugini massesi ci sono, d’altronde, i numeri raccolti dall’Istituto studi e ricerche della Camera di commercio. Questi restituiscono fedelmente un intero settore produttivo che si sta via via sempre più affermando nella nostra città con una produzione nel 2021 di 1.587 quintali di uva per vini con denominazione Doc e Igt.

Fonte, Nazione Massa Carrara.

Terre apuane, il vino del giocoliere. Crudeli, da circense a vignaiuolo.
Le cinque etichette delle colline di Bonascola. Tra monti e mare, produzione di nicchia che arriva a New York. Prima cameriere in giro per l’Europa, poi artista e giocoliere in tutte le strade del vecchio continente, poi, dopo tanto peregrinare, il ritorno alle radici e dal filo di funambolo ai piedi ben piantati per terra. Piantati nei due ettari dei vigneti di Bonascola dove Emanuele Crudeli, 46 anni, dopo qualche anno di apprendistato nelle cantine di Terenzuola, ha messo in piena attività e recuperato importanti vitigni che costituiscono lo zoccolo duro dei produttori di vino apuano. Dal suo ristorante in pieno centro storico, La capinera, Emanuele abbina ai prodotti tipici locali anche il vino di terre Apuane che da qualche anno contraddistingue la ricca produzione all’ombra del Sagro. Così Emanuele, da quel giorno in cui ad appena 20 anni venne con I NUMERI. I passi da gigante delle microaziende.

Fonte, Nazione Massa Carrara.

La designer: “Così le etichette parlano del vino” – Simonetta Doni “Giovani e mercati così le etichette raccontano il vino”.
Il culto dell’immagine è in crescita e coinvolge le etichette. Sono le ultime tendenze spiegate dalla “donna del vino” Simonetta Doni, che nel suo studio DonieAssociati di via Guelfa a Firenze disegna dagli inizi degli anni Novanta le infinite etichette dei più prestigiosi vini toscani, italiani e esteri. Doni è l’autrice della rivoluzione «dall’etichetta decorativa a quella che comunica storia, destinazione, terreno, caratteristiche del vino e di chi lo produce». Intervista alla disegnatrice Simonetta Doni “Giovani e mercati così le etichette raccontano il vino” Il mercato del vino regge e diventa sempre più di moda perfino tra i giovani. Il culto dell’immagine è in crescita e coinvolge le etichette. Sono le ultime tendenze spiegate dalla “donna del vino” Simonetta Doni, che nel suo studio DonieAssociati di via Guelfa a Firenze disegna dagli inizi ’90 le infinite etichette dei più prestigiosi vini toscani, italiani ed esteri.

Fonte, Repubblica Firenze.

AL VINITALY Due attestati e premiazione all’azienda di Luni Federici.
Si è appena conclusa a Verona la cinquantaquattresima edizione del Vinitaly e per l’azienda “Baia del Sole” della famiglia Federici sono arrivati due importanti attestati con tanto di premiazione durante la manifestazione. Riflettori puntati su due interessanti vini dell’azienda di Luni ossia il “Prima Brezza”, rosato ed il “Giulio 56” spumante metodo classico. Per quanto riguarda il “Prima Brezza”, Liguria di Levante Vermentino rosato Igt è arrivato il premio come miglior Vino rosato d’Italia Vinitaly 2022 ed attestato anche per il Giulio 56 come vino metodo classico secondo la selezione enologica di Verona Fiere “SStarWines e Wine Without Walls”. In totale sono stati selezionati 960 vini, rispettivamente 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità (liste complete in calce). Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento.

Fonte, Tirreno Massa Carrara.

Angeli e Stelzer: un duo al femminile guida la Strada del vino e dei sapori.
Assemblea Comitato territoriale Trento e Valsugana Angeli e Stelzer: un duo al femminile guida la Strada del vino e dei sapori Stefania Angeli (BeB Alla Loggia dell’Imperatore) e Alessandra Stelzer (Maso Martis Azienda Agricola Biologica) raccolgono il testimone di Francesco Antoniolli e Stefano Delugan, passando alla guida del Comitato tecnico territoriale Trento e Valsugana, nel ruolo, rispettivamente, di presidente e vicepresidente. Un’accoppiata tutta al femminile che entra di diritto anche nel nuovo direttivo centrale, insieme agli altri eletti delle settimane scorse dopo le Assemblee Territoriali della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. L’appuntamento, che si è svolto presso la sede di Confcommercio Trentino, ha coinvolto come accennato Trento e Valsugana, l’ultimo dei cinque territori al voto, che riunisce una ottantina di soci degli oltre 330 totali, tra cantine, distillerie, produttori gastronomici, ristoranti, enti, istituzioni, enoteche, botteghe e strutture ricettive.

Fonte, Adige.

Soave vince la sfida È il Borgo dei borghi – Il paese del vino eletto “Borgo più bello d’Italia”.
II sindaco: successo di squadra Soave vince la sfida È il Borgo dei borghi •• Soave è il «Borgo dei Borghi» dei 2022: il paese del vino, famoso per il suo castello, ha battuto i 19 sfidanti del concorso nazionale promosso da Rai 3. Il sindaco Gaetano Tebaldi non nasconde il suo entusiasmo: «Una grande vittoria di squadra che parte da lontano». Per il presidente della Regione Luca Zaia «è il segno tangibile della ricchezza del Veneto». Zeno Martini pag. 25 II borgo ái Soave. Ha sbaragliato la concorrenza dei 19 sfidanti al concorso nazionale indetto da Rai 3 Il paese del vino eletto «Borgo più bello d’Italia» Zeno Martini •• Il borgo 2022 più bello d’Italia è Soave. È stata una lunga maratona televisiva quella che ha incollato davanti al televisore la sera di Pasqua i soavesi, e non solo, per vedere in che posizione della classifica finale del concorso «Il Borgo dei Borghi» di Rai 3 si sarebbe piazzato Soave, quest’anno scelto a rappresentare il Veneto.

Fonte, Arena.

È Soave il borgo più bello d’Italia La prima volta del Veneto – Dal castello alle vigne, Soave il borgo più bello Prima volta del Veneto.
II prestigioso titolo è stato assegnato al Veneto nella finale di «Borgo dei Borghi 2022», celebrata nel giorno di Pasqua dal programma Kilimangiaro di Rai3. E la prima volta di un borgo veneto. a pagina 9 Dal castello alle vigne, Soave il borgo più bello Prima volta del Veneto Il Comune dell’Est Veronese vince l’edizione 2020 La vicenda • Il «Borgo dei Borghi» è un concorso indetto nel 2014, che viene celebrato all’interno del programma televisivo di Rai 3 Kilimangiaro, condotto da Camila Raznovich. II concorso. Soave è il borgo più bello d’Italia. II prestigioso titolo è stato assegnato al Veneto • II concorso • L’edizione prevede una del 2022 è apposita giuria stata appunto che ha il vinta da Soave: compito di è la prima volta premiare il di un borgo più bello veneto tra i d’Italia vincitori del concorso.

Fonte, Corriere di Verona.

Il gran ritorno del palio del Recioto.
A Negrar Il gran ritorno del palio del Recioto. Sole, pubblico e il meglio del recioto. Meglio non poteva andare. Era atteso da due anni, ed è stato un successo. Dopo l’interruzione forzata dovuta alla pandemia, a Negrar è tornato il Palio del Recioto, giunto alla sua 68esima edizione, che è stata da incorniciare per la cantina Vantorosso di Marano che alla sua prima partecipazione brinda a un importante successo, seguita dall’azienda Fratelli Recchia di Negrar e da Villa Crine di Pedemonte. Sul palco insieme ai vincitori e tutti i produttori in gara, il sindaco di Negrar Roberto Grison, l’assessore al turismo e alla promozione Camilla Coeli, i membri della giuria e il direttore del Consorzio tutela vini Valpolicella Matteo Tedeschi.

Fonte, Corriere di Verona

Il vino di Marca vola grazie all’export.
Nonostante il periodo post pandemia, e soprattutto nonostante la guerra, il settore dell’export nel vino non pare avere criticità. Per il 2021 si parla di anno eccezionale delle esportazioni, soprattutto per i vini italiani di fascia medio-alta. I vini in bottiglia, ad esempio, nel 2021 hanno avuto un incremento del 6,4% rispetto al 2020. A livello italiano superati in totale i 7 miliardi di pezzi, di cui 1,8 solo per gli spumanti. Per quanto riguarda il Nord-Est, Veneto e provincia di Treviso in particolare, il Prosecco registra un incremento dei 63,2% verso la Russia e del 128,3% verso la Cina. A livello italiano la media, del solo Prosecco, è del 31% circa (dati Osservatorio del vino). L’ulteriore novità è che anche i dati parziali del primo trimestre 2022 – dunque marzo compreso – stanno rilevando un ulteriore buon incremento di Prosecco e Pinot Grigio, anche in provincia.

Fonte, Gazzettino Treviso.

Intervista a Mustapha Ben Hlima – Il vino di Mustapha solo Prosecco docg.
Hlima nasce in Marocco e nel 2013 diventa viticoltore e produttore a Santo Stefano «Lavoro per migliorare il mio prodotto e offro consulenza per le aziende agricole» Il vino di Mustapha solo Prosecco docg. «Mi chiamo Mustapha Ben Hlima, produco prosecco superiore e Cartizze». Hanno tratti somatici diversi e sono italiani. Perchè italiana è la loro cultura. Perchè l’Italia è il luogo in cui sono cresciuti, quello in cui si riconoscono. Mustapha è sposato con Giulia e padre di una bambina. Ma soprattutto è un viticoltore: a Santo Stefano di Valdobbiadene ha i suoi terreni, ha scelto questo lavoro nel 2013 seguendo le orme di suo padre. Anche se è nato in Marocco, tutta la sua vita si è svolta qui. Oggi la sua doppia cultura è una ricchezza per i1 futuro di queste colline. Che, nella gastronomia, nelle scelte di stile, nell’ospitalità stanno conoscendo nuove ibridazioni.

Fonte, Gazzettino Treviso.

Rincari fino al 15% per le bottiglie dei vini padovani – Le cantine registrano rincari per 20 milioni La bottiglia costerà anche il 15% in più.
Ta guerra in Ucraina e il rincaro del4 le materie prime hanno effetti anche sull’attività vitivinicola del territorio: le cantine registrano un aumento dei costi per 20 milioni di euro, mentre il prezzo della bottiglia salirà fino al 15%. I produttori: ora dobbiamo fare squadra. Le cantine registrano rincari per 20 milioni La bottiglia costerà anche i115% in più Coldiretti stima un forte aumento delle spese per le aziende Il fatturato complessivo nel Padovano è di SO milioni di euro Elvira Scigliano Il vino nella nostra provincia è un grande business che vale 60 milioni di euro di fatturato per 815 mila ettolitri prodotti e 8 mila ettari di vigneti. Inevitabili gli aumenti, stimati dal 10 al 15%, ma probabilmente dal prossimo autunno. Ad oggi gli aumenti pesano per un 5-7%. Ma la guerra in Ucraina, e i rincari delle materie prime che ne sono conseguiti, stanno avendo un impatto negativo su questa economia. Coldiretti stima un incremento dei costi del 35%, ovvero mediamente 6 mila euro in più per azienda.

Fonte, Mattino Padova.

«Dobbiamo fare squadra Sorpresa positiva il Friularo».
Il momento abbiamo registrato una prima tranche di aumenti intorno al 5-7%», riferisce Roberto Lorin, presidente di Conselve Vigneti e Cantine. «Ma da qui all’autunno saranno rivisti tutti i listini. Naturalmente non scaricheremo tutti i costi maggiorati sul consumatore, ma qualcosa dobbiamo fare perché la situazione generale è di crisi e, quindi, di ri- Roberto Lorin, Cantine Conselve duzione importante delle marginalità. Non è un problema dell’imminenza: regge bene il prosecco, soprattutto nei mercati americani e inglesi, ma i rischi sono dietro l’angolo». Il Prosecco è una locomotiva trainante, che cresce ad un passo sostenuto del + 20% da inizio anno, a fianco alla rockstar ci sono delle eccellenze che si difendono bene: «l’Amarone e il nostro Friularo continuano a crescere, anche se non con la stessa forza del Prosecco – continua Lorin – ma tutti gli altri restano stabili.

Fonte, Mattino Padova.

«Vendiamo di più all’estero Padova deve investire».
Massimo Bressan, presidente Coldiretti «Vendiamo di più all’estero Padova deve investire». Erano almeno tre anni che il prezzo del vino non aumentava», ricorda Massimo Bressan, presidente di Coldiretti, «che ci siano dei ritocchi, con tutti gli aumenti — anche speculativi — è inevitabile. Tanto più che la marginalità si è molto ridotta e dobbiamo recuperare ancora le perdite subite durante la pandemia». Padova guarda soprattutto all’estero, che vale il 70% del nostro mercato: «Di vino ne abbiamo in abbondanza — continua Bressan — se non ci fossero i mercati esteri, potremmo farci il bagno». La produzione padovana è per tre quarti di bianchi, in particolare Prosecco, di cui il 70% va all’estero.

Fonte, Mattino Padova.

Arte in Cantina.
Nasce una esposizione grazie a Echorama che debutta il 30 aprile a Hic et Nunc di Vignale. Grazie alla Associazione Echorama (presidente Laura Chiarello) nasce “Arte in Cantina”,  una esposizione itinerante di bottiglie artistiche  che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. Nell’interpretazione libera degli artisti partecipanti, bottiglie da vino vuote, destinate a diventare materiale di scarto, si trasformano invece in inusuali opere d’arte, riutilizzate come se fossero una “tela”, un supporto per tecniche pittoriche, grafiche e scultoree, o come ispirazione di forme.

Fonte, Il Monferrato.

In città la prima cantina sociale.
Girata l’Europa, conosciuti modi e costumi di altri popoli, quello che però più inorgoglisce Emanuele Crudeli è che il suo esempio venga seguito da altri in città. “Dalla mia esperienza – racointa – una serie di giovani si sta costruendo un futuro coltivando vigneti e cercando di seguire il mio percorso. Sta nascendo così in città la prima cantina sociale: un pool di quattro vignaiuoli emergenti a cui metteremo a disposizione l’attrezzatura e che insieme, unendo le forze e razionalizzando le spese realizzeranno il proprio sogno lavorando e strappando ai rovi le colline apuane e crendo opportunità di lavoro per altri.

Fonte, La Nazione.

Pieropan, ecco la nuova cantina di Soave dedicata a Leonildo.
Da molto tempo la nostra famiglia desiderava costruire una nuova realtà aziendale. In oltre 10 anni abbiamo valutato molti progetti, sistematicamente scartati perché c’era sempre qualcosa che non ci convinceva. Finché nel 2014 una combinazione fortuita di eventi – quali l’acquisizione del fondo dove oggi è sita la cantina e l’incontro con l’architetto Moreno Zurlo dello Studio Acme – hanno permesso che il nostro sogno si avverasse».  E’ con semplicità ed emozione che Andrea Pieropan introduce i numerosi ospiti alla nuova cantina dedicata a suo padre, Leonildo Pieropan, inaugurata nei giorni scorsi scorsi a Soave.

Fonte, L’Adige di Verona.
Cantina di Negrar punta sul mercato dei giovani.
Cantina Valpolicella Negrar punta a conquistare i giovani, con prodotti che rispondono alle richieste delle nuove generazioni di consumatori, orientate a una minore gradazione alcolica, alla ricerca della qualità territoriale e alla sostenibilità. Intanto la realtà cooperativa negrarese pensa ad ulteriori acquisizioni. I nuovi prodotti sono un rosso igt, «Sì, Mento», presentato a Vinitaly, che dimostra come «la Valpolicella può produrre vini di grande struttura ma anche facili da bere», spiega il direttore generale Daniele Accordini. E tre etichette di bianchi, anche questi della linea «Domìni veneti», prodotte nelle Unità geografiche aggiuntive del Soave classico, «un territorio antichissimo da valorizzare». L’obiettivo è di allargare le quote di mercato, sia interno che estero. Con queste novità la cooperativa negrarese, che conta 244 soci per oltre 700 ettari di vigneti, e ha un fatturato consolidato di 43 milioni e 200mila euro, si è presentata alla 54ma edizione di Vinitaly rivolgendosi in particolare ai Millennial (i nati tra il 1980 e il 1994) e a generazione Z (nati dal 1995-2010 in poi), attenti alle innovazioni, i principali destinatari di questi prodotti. «Vogliamo offrire una interpretazione innovatova della Valpolicella, una denominazione che dà vini di grande struttura, ma che può offrire anche prodotti di qualità semplici da bere, in ogni occasione», ha detto Accordini. «Per questo abbiamo creato un blend rosso morbido, elegante, di facile beva, destinato al grande pubblico ma soprattutto ai giovani».
Fonte: L’Arena.

Attrezzatura della cantina Si prevede che il mercato cresca ad un buon CAGR Criveller Group, Krones, Ss Brewtech, JVNW.
Il rapporto di ricerca Attrezzatura della cantina copre tutto ciò che devi sapere sull’industria Equipaggiamento del macchinario. Fornisce una panoramica di alto livello del mercato, compresa la sua definizione, le applicazioni e gli sviluppi, nonché le tecnologie di produzione. Questo studio di ricerca di mercato Attrezzatura della cantina segue tutti gli attuali progressi e scoperte del mercato. Fornisce informazioni sui problemi incontrati durante l’avvio di un’impresa e offre consigli su come superarli. Attrezzatura della cantina sta crescendo a un CAGR buono nel periodo di previsione. Il crescente interesse individuale in questo settore è una delle ragioni principali dell’espansione di questo mercato.’

Fonte: BrianzaDonna.

Migliori vini rossi del 2022 per un aperitivo in compagnia secondo Master of wine.
Dopo un lungo inverno, è il momento di tornare a uscire in compagnia con gli amici al tardo pomeriggio e concedersi un aperitivo accompagnato da dell’ottimo vino. Gabriele Gorelli e Almudena Alberca, entrambi Master of wine, in occasione dell’edizione di quest’anno di Vinitaly a Verona hanno guidato una masterclass composta da aziende vinicole che “dimostrano come un grande vino non debba per forza distinguersi per struttura, potenza e trattamento col legno impattante” spiega Gorelli (classe 1984 originario di Montalcino), secondo cui “il primo obiettivo è sempre puntare sull’espressione autentica del loro territorio”. Ma quali sono i migliori vini rossi?.

Fonte: Investire Oggi.

Come si beve nel 2022: 5 trend del vino da Vinitaly.
Un record storico di presenze per questa edizione della ripartenza, con tante novità: dal “fuori salone” del vino ai brindisi nel metaverso. Un bilancio storico mai visto per la 54esima edizione di Vinitaly, finalmente in presenza. La ripartenza c’è e si fa sentire. Basti pensare agli oltre 4400 espositori tra nazionali e internazionali e oltre 700 super buyer provenienti da 50 Paesi nel mondo, grazie alla collaborazione tra ICE (Agenzia per la Promozione all’estero e all’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane) e Verona Fiere, per un totale di 88 mila professionisti di settore di cui 25 mila dall’estero. Un record storico di presenze per questa edizione della ripartenza. Scopriamo insieme tutti i nuovi trend nella gallery qui sotto.

Fonte: iO Donna.

Il vino che nasce sul mare ha conquistato Vinitaly: «Abbiamo portato un sorso di Versilia nel mondo».
Bilancio molto positivo per la Tenuta Mariani alla rassegna di Verona. «Il segreto? La salinità che impregna il terreno dei nostri vigneti». Un calice che porta in tavola il sapore del mare. Così il vino “al salmastro” della Tenuta Mariani ha conquistato Vinitaly. Di ritorno dalla celebre salone internazionale del vino e dei distillati, Ido Mariani non nasconde la soddisfazione: i vini della Tenuta Mariani, frutto del lavoro dell’azienda agricola e agrituristica di famiglia con sede a Massaciuccoli, hanno spopolato a Verona nella 54ª edizione della fiera vinicola più importante d’Italia e d’Europa che è tornata a svolgersi dopo i due anni di stop della pandemia. «Abbiamo avuto contatti con molti potenziali clienti nuovi, con alcuni già abbiamo stretto i primi contatti – spiega Mariani – siamo molto soddisfatti: abbiamo presentato a Verona le nuove annate di tutti i metodi classici e avevamo con noi tutti i nostri vini con le nuove certificazioni biologiche. Prodotti che sono risultati molto apprezzati dai visitatori della fiera: un’affluenza che francamente non mi aspettavo».

Fonte: Il Tirreno.

Il vino più buono prodotto da una scuola è di Locorotondo.
Il miglior vino d’Italia presentato da una scuola all’ultimo Vinitaly è pugliese. Il Locorotondo Doc 2021 dell’istituto Basile Caramia – Gigante ha ottenuto il punteggio più alto (88,50). “Complimenti ai docenti, il personale di cantina, gli studenti e le studentesse che hanno contribuito a raggiungere questo prezioso traguardo”, il messaggio del dirigente scolastico. Il concorso, che ha utilizzato la scheda per l’analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”, ha visto la partecipazione di 27 scuole di tutta Italia, da Nord al Sud, passando per il Centro, provenienti da 15 diverse Regioni, per un totale di 64 vini in gara.

Fonte: Borderline24.com.

Incontri fortunati tra cibi e vini.
Le tante kermesse enologiche del mese di aprile sono anche l’occasione di scoprire bicchieri perfetti per i piatti del cuore. Veronelli, uno dei più illuminati giornalisti del settore, pensava che questi abbinamenti azzeccati fossero come l’unione elettiva tra due persone che si amano. Ecco quelli che ci hanno colpiti di più. Il Marsala con il gelato, ma salato. Le bollicine con l’uovo e il topinambur. Ma anche il torbato di Alghero con gli inconsueti salumi di capra.
Scoprire abbinamenti di gusto tra vino e cibo è attività complessa, che si fa con attenzione e competenza, e che se è un’attività ben gestita, è una vera apoteosi per il palato e rivela quanto l’arte del pairing dia la completa soddisfazione a chi è in grado di apprezzarla.

Fonte: Linkiesta.

STAMPA ESTERA
Whisky on the table as Johnson heads to New Delhi.
‘With the size of the population of the middle class, I’ve seen the appetite is extremely high’. Scotch maker Chivas Bruthera says it aims to double exports to India if New Delhi eliminates whisky tariffs, a top UK demand in bilateral trade talks ahead of Boris Johnson’s visit to India this week. India is the largest whisky consumer, and the second-largest Scotch export market by volume. ‘1’hc British industry blames 150 per cent. Indian tariffs on Imported spirits for holding back ;ruwth in the country. New Delhi’s levies un British whisky makers have become a sore point in UKIndia trade relations and a core issue in trade talks that began earlier this year. Johnson will meet ‘ arendra Modi as lie looks to advance the negotiations and broaden sec-urity co-operation. Jean Etienne Gourgues, chair of Chivas Brothers. part of Prances Pernod Ricxrd group, said the odds have never been so high” that a trade deal would be reached. Scotch -is a very small portion of all the whiskies which arc being enjoyed in lodiaj’. he said. Tin midterm target would be to at least double the size of the market. And with the size of the population of the middle class.

Fonte: Financial Times.

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 18 aprile 2022!

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Salvatore Pilloni benemerito della Viticoltura italiana.
Il premio Betti consegnato al Vinitaly  all’ideatore della cantina Su’entu di Sanluri dal ministro Patuanelli. Alla 54° edizione del Vinitaly il Ministro Patuanelli ha consegnato il premio per “Angelo Betti – Benemerito della Viticoltura” all’imprenditore sardo Salvatore Pilloni. Il premio dedicato alla memoria dell’ideatore del Vinitaly, viene assegnato dall’edizione del Salone Internazionale dei Vini dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano, coloro che con la propria attività professionale o imprenditoriale, hanno contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese.

Fonte: La Nuova Sardegna -.

Mionetto chiude il 2021 superando i 100 milioni di fatturato, di cui 80% export.
Mionetto S.p.A. chiude il 2021 con una crescita dei volumi a +22% e un fatturato di 104 milioni di euro. Con questi numeri Mionetto conferma il proprio ruolo di cantina di riferimento nel mercato del Prosecco, trainando i consumi a livello internazionale e diventando ambasciatore dello straordinario valore di un territorio, già Patrimonio Unesco, unico al mondo. L’export rappresenta per la storica cantina di Valdobbiadene circa l’80% delle vendite, grazie anche all’internazionalità e alla forza commerciale e distributiva del Gruppo Henkell-Freixenet di cui Mionetto fa parte e che oggi annovera 30 consociate distribuite in oltre 70 paesi del mondo. I principali mercati esteri di esportazione sono Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, mentre tra i mercati emergenti si evidenziano ottime performance per Francia, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Lituania.

Fonte: Beverfood.com.

Il ruolo del sommelier, da cui dipende il 30-50% del fatturato del ristorante, secondo Paolo Basso.
Gestire la cantina e l’offerta al bicchiere, stilare la carta dei vini, combattere gli sprechi e abbinare ad ogni piatto il calice giusto. Il vino pesa tra il 30% ed il 50% del fatturato di un ristorante, con margini e profitti decisamente interessanti. Inoltre, la gestione della cantina, al di là degli spazi e delle possibilità, non è così difficile: il vino, a differenza del cibo, non deperisce. La vera sfida, e qui sì che il rischio spreco è alto, sta nella proposta al bicchiere, sempre più richiesta dai consumatori, che hanno voglia di assaggiare e scoprire cose diverse, abbinando calici diversi a portate diverse, al di là dei percorsi di pairing consigliati dalle tavole gourmet. È qui, in sostanza, che rendere vantaggiosa l’offerta enoica diventa difficile, ed affidarsi ad un sommelier professionista diventa l’unica soluzione possibile. Considerandolo non un lusso, ma un “membro totalmente integrato, ma con competenze specializzate nelle bevande. Assumere un sommelier potrebbe significare avere un cameriere o un supervisore in meno, ma non rappresenta un costo aggiuntivo per l’azienda, piuttosto un elemento che gestisce un prodotto che può generare profitto”, come scrive Paolo Basso, uno dei più celebri sommelier del mondo, ma anche produttore e docente al Glion Institute of Higher Education.

Fonte: WineNews.

Le bollicine analcoliche: scandalo o nuova frontiera?
Le vendite sono cresciute del 43%. La cantina Hofstätter ha presentato a Vinitaly un vino fermo analcolico, ampliando la sua offerta. Nel settore c’è anche Bottega, cantina trevigiana, che a Verona ha portato lo “0”. Il vino non deve ubriacare. Va assaggiato e degustato in maniera consapevole, abbassando se non addirittura sacrificando la componente alcolica. Questo il messaggio (una vera e propria provocazione per i cultori di Bacco) che Vinitaly affida alle nuove generazioni. Un’edizione, la numero 54, che passerà alla storia come l’edizione della ripartenza dopo i due anni di forzato stop per colpa della pandemia. Ripartenza sia per quanto riguarda i numeri con presenze record (+28%) di buyer provenienti da 50 Paesi, operatori stranieri e opinion leader internazionali, sia per quanto riguarda le strategie di mercato.

Fonte: Italia a Tavola.

Pasqua in Valpolicella: va in scena il Palio del Recioto e dell’Amarone.
Dopo due anni di stop causa pandemia, torna a svolgersi a Negrar il Palio del Recioto e dell’Amarone, giunto alla 68a edizione. La manifestazione enologica, organizzata dalla Proloco di Negrar di Valpolicella, si svolge come di tradizione nel weekend pasquale, ma quest’anno il programma delle iniziative è stato esteso fino al 29 aprile, in modo da offrire agli enoappassionati ulteriori occasioni di visita del territorio di vino a nord di Verona.

Fonte: Verona Oggi.

Pranzare nel verde in una Country House.
Le giornate si allungano, il desiderio di libertà e di respiro cresce e le gite domenicali si fanno più frequenti. In questo periodo primaverile, Giusti Country House offre un’occasione per riscoprire il nostro meraviglioso territorio e le sue ricchezze enogastronomiche e storico-culturali: venerdì, sabato, domenica e i festivi il ristorante tiene aperte le porte con un nuovo menù per un pranzo nella tenuta Country House Abbazia, tra i più bei vigneti della denominazione Asolo Prosecco Superiore e Montello e la splendida antica Abbazia di Sant’Eustachio, il cui parco è riaperto alle visite.

Fonte: Treviso Today.

Pasqua e Pasquetta in Vespa con gli “Alfieri” di Asti. Oggi nuovo giro panoramico per le colline.
Previsto aperitivo presso la Cantina Sociale Produttori di Govone e infine pranzo di Pasquetta nello storico cortile del Michelerio ad Asti. Un weekend coloratissimo con il 18esimo Raduno Nazionale “Pasquetta in Vespa con gli Alfieri”. La festa è iniziata ieri, domenica 17 aprile, con il ritrovo in piazza Alfieri (lato Cocchi) alle 15.30. Poi un giro turistico e cena libera presso l’agriturismo “I Surì” di San Marzanotto. Il raduno è ricominciato questa mattina alle 8, sempre in piazza Alfieri (lato Provincia), con una ricca colazione al bar “Caffè 27 by Garibaldi”. Poi la partenza per un giro panoramico tra le colline del Monferrato con aperitivo presso la Cantina Sociale Produttori di Govone e infine pranzo di Pasquetta nello storico cortile del Michelerio ad Asti.

Fonte: La voce di Asti.

Il materiale rigenerato entra nel mondo del vino.
Anche il mondo degli imballaggi nel settore vitivinicolo si è attivato per trovare soluzioni che consentissero di limitare inquinamento e dispendio di materie prime, utilizzando materiali rigenerati. Negli ultimi anni la tutela ambientale è un argomento che richiama l’attenzione di ogni settore. Anche il mondo degli imballaggi si è attivato per trovare soluzioni che consentissero di limitare inquinamento e dispendio di materie prime, utilizzando materiali rigenerati. La ricerca ha permesso di realizzare imballi in materiale riciclato idonei anche per il settore dell’alimentare, da sempre molto attento alla contaminazione e sottoposto a rigidi protocolli sanitari. In particolare sono state proposte delle soluzioni di imballo al mondo del Vino che hanno rivoluzionato lo stoccaggio in cantina.

Fonte, TargatoCN.

Io sono laico! Enoicamente laico!
Qualche giorno fa mi è stato chiesto quale fosse il mio “genere” di vino preferito. Domanda che per molti di voi sarà sensata, in fondo nel vino un po’ come nella musica ci sono generi, correnti e categorie che potrebbero rispecchiare maggiormente il vostro gusto ed essere più in linea con il vostro “mood” del momento. Eppure, per me non c’è nulla di più assurdo da chiedere a chi ama il vino, cerca di comprenderne le dinamiche e di apprezzarne l’infinita varietà territoriale, varietale e interpretativa. Ecco perché a quella domande io ho semplicemente risposto “io non ho un genere preferito. Credo sia fondamentale essere laici, specie se si vuole comunicare il vino con imparzialità  e rispetto.”

Fonte, Libero Quotidiano.

Federbio: un consumatore su due beve vino biologico.
In Italia un consumatore su due beve vino biologico: è quanto emerge dalla ricerca curata da Nomisma-Wine Monitor per FederBio e AssoBio. E crescono le superfici coltivate a vigna bio. Una consumer base e un interesse da parte dei consumatori per il vino bio che continua ad aumentare sia in Italia sia all’estero, superfici vitate bio in crescita così come le vendite in GDO. È quanto emerge da VINO BIO: TREND & SFIDE, evento promosso da FederBio e AssoBio e curato da Nomisma-Wine Monitor, che ha evidenziato il posizionamento e le prospettive di sviluppo del vino bio made in Italy in Italia e all’estero. Il tutto attraverso la realizzazione di un’indagine ad hoc che ha coinvolto 800 consumatori italiani di vino e una ricognizione dei dati sui mercati internazionali grazie al contributo informativo della piattaforma www.ita.bio curata da Nomisma per ICE Agenzia e FederBio.

Fonte, Terra Nuova Edizioni.

Vino contraffatto, un business illegale che danneggia anche la Sicilia.
Il sequestro di un’azienda vinicola che avrebbe prodotto vino mescolando acqua e zucchero rilancia il tema della sofisticazione. Coldiretti Sicilia: “Un danno soprattutto per le moltissime imprese che lavorano onestamente”.

Fonte, RaiNews.

Chiari, freschi e dolci… vini! Viaggio tra le Doc del Lago di Garda.
Sin dall’antichità il Lago di Garda è terra di grandi vini che si dividono tra rossi, bianchi, rosati e specialità particolari tra passiti e riserve. Vediamo quali sono le migliori bottiglie da stappare per chi visita il lago. Sono diversi gli areali vitivinicoli che si affacciano sul Lago di Garda e comprendono i territori delle province di Verona e di Brescia e parte della provincia di Mantova. La coltivazione della vite in queste zone risale già dall’età del bronzo per continuare con gli Etruschi, i Romani e, assieme a quella dell’ulivo, nel Medioevo nei monasteri che sorsero attorno al lago.

Fonte, Italia a Tavola.

Allarme sul vino di Assoenologi: prezzi folli e assenza materie prime.
Aumenta sempre di più il costo di vetro, tappi e etichette in aumento. Al Vinitaly da poco concluso ha partecipato anche la sezione di Assoenologi del Friuli – Venezia Giulia. Abbiamo sentito il nuovo presidente, Matteo Lovo.

Fonte, Telefriuli.

Le sanzioni Ue alla Russia costano care al vino dei Colli.
Emo Capodilista. «Il regolamento blocca l’export solo per i prodotti di lusso del valore superiore ai 300 euro per articolo. La regola verrebbe applicata all’articolo oggetto della spedizione e consegna, indipendentemente che si tratti di una bottiglia o di un cartone da 6 o 12 bottiglie. Le sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia per l’invasione dell’Ucraina stanno penalizzando l’export del vino italiano. La situazione particolarmente critica riguarda i vini che rientrano nella categoria dei beni di lusso.

Fonte, Il Mattino di Padova.

Vinitaly, Zaia: “Chiediamo i danni per il Prosek, non è un vino”.
“Prosek, questo nome è nostro. C’è una riserva del nome con un decreto del 2009 che firmai quand’ero Ministro, riconosciuto dall’Europa, e c’è il pronunciamento dell’Unesco che, nel 2019, ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità le Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. Ma c’è pure una motivazione storica: le prime citazioni del nome “Prosecco”, con riferimento al vino, risalgono infatti al XIV secolo, ed esiste una cartina geografica storica in cui la città di Prosecco, situata poco a occidente di Trieste, è denominata Proseck, in ragione dell’assoggettamento, in quel periodo storico, dell’area al dominio asburgico”.

Fonte, La Piazza web.

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Il moscato di Trani primeggia al Vinitaly.
Una eccellenza del territorio Si è chiusa la 54^ edizione di Vinitaly di Verona – come sottolineato da molti – il salone della ripartenza per il comparto enologico. Tra le novità del Made in Puglia la partecipazione del Comune di Trani a supporto del programma di valorizzazione del Moscato Doc. Nel padiglione istituzionale della Regione Puglia, approfondimenti e degustazioni a cura di sei cantine comprese nel Consorzio Moscato di Trani, riunite dall’associazione Wine Specialists Council, che ha curato e gestito lo stand. «Finalmente eccoci al Vinitaly della ripresa – dice Cristoforo Pastore, enologo – a celebrare la ripartenza di un simbolo enologico identitario di Trani, il Moscato, che già dal 1976 beneficia del marchio Doc».

Fonte: Gazzetta della Bat.

Vinophila promuove l’innovazione digitale del vitivinicolo.
La tecnologia a disposizione Vinophila promuove l’innovazione digitale del vitivinicolo Presentatele rilevazioni per monitorare l’andamento dei vigneti con intelligenza artificiale e dati satellitari •• L’apertura al digitale delle aziende vitivinicole è la trasformazione culturale a cui il mondo del vino è chiamato: al Palaexpo di Veronafiere, durante Vinitaly, si è riunito un gruppo di specialisti di settore, assieme a quelli del tecnologico, per discutere dell’importanza strategica di questo passaggio. «L’innovazione digitale al servizio del settore vitivinicolo: dal vigneto al consumatore», il titolo del convegno organizzato da Vinophila, luogo d’integrazione tra fisico e digitale dedicato al vino e alle bevande alcoliche, in collaborazione con l’azienda Serena Wines 1881.

Fonte: Arena.

Le cantine ripartono dal Vinitaly – Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva.
Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti. Intanto bella figura delle tre cantine etrusche che si sono messe in mostra in Veneto nei giorni riservati al vino. Una delle tre aziende, la “Valle del Canneto” di Borgo San Martino, ha ricevuto pure la visita del ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli accolto con una bottiglia di Vermentino, uno dei cavalli di battaglia. A Verona il ministro Stefano Patuanelli ha visitato l’azienda “Valle del Canneto” Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva. Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uvae del Vino dei Colli Ceriti.

Fonte: La Provincia Cerveteri Ladispoli.

Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva.
Verona il ministro Stefano Patuanelli ha visitato l’azienda “Valle del Canneto” Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva. Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti. Intanto bella figura delle tre cantine etrusche che si sono messe in mostra in Veneto nei giorni riservati al vino. Una delle tre aziende, la “Valle del Canneto” di Borgo San Martino, ha ricevuto pure la visita del ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli accolto con una bottiglia di Vermentino, uno dei cavalli di battaglia «Ci ha fatto molto piacere -commenta Riccardo Milozzi, produttore – che il ministro sia venuto a salutarci rendendosi disponibile e lo ringraziamo per essersi intrattenuto.

Fonte: Provincia di Civitavecchia.

Intervista a Carloni Mirco. «Le Marche e il vino, futuro da protagonisti».
«Le Marche e il vino, futuro da protagonisti» L’assessore regionale all’Agricoltura Carloni: «Le nostre imprese escono rafforzate dal Vinitaly. Ecco le azioni per sostenerle al meglio». «A Verona la ‘Terrazza Marche’, con libera degustazione, ha visto duemila persone al giorno e mille bottiglie consumate». Assessore Cartoni, com’è andato II Vinitaly 2022 per quanto riguarda le Marche? «Molto bene. I riscontri da parte dei produttori sono estremamente positivi: hanno premiato la scelta della Regione di investire risorse significative per supportare le imprese». Mirco Cartoni, assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, traccia un bilancio del successo riscontrato al Vinitaly 2022 e analizza il momento attuale del comparto vitivinicolo marchigiano, alla luce degli ultimi mesi appena trascorsi e delle prospettive future. Ci racconti meglio. «Attraverso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni, a Verona abbiamo accompagnato 107 aziende, presenti sia singolarmente, che all’interno della collettiva predisposta dalla Regione Marche.

Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Furto a Vinitaly nello stand del Podere La Regola.
Sono state rubate numerose bottiglie di vino per un valore di circa tremila euro alla chiusura dell’importante fiera. Amara sorpresa al Vinitaly per l’azienda vitivinicola “La Regola” di Riparbella. La notte della chiusura della rassegna i ladri, come era già successo ad un’altra azienda della provincia di Livorno “Argentiera”, sono entrati all’interno dello stand del “Podere La Regola” e lo hanno completamente saccheggiato. Il personale della cantina aveva preparato i pacchi e le confezioni con le bottiglie di vino da riportare a Riparbella. Pacchi che sono finiti nelle mani dei ladri, come racconta uno dei titolari, l’avvocato Flavio Nuti, rimasto amareggiato per quello che è successo. «Sinceramente quando un’azienda partecipa a una manifestazione come Vinitaly si aspetta che ci sia un’adeguata vigilanza negli stand. Purtroppo non è stato così».

Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.

Chiusura con record d’incidenza di buyer stranieri.
Si è chiusa l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, “il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà.

Fonte: a Discussione.

Emozioni pure ne “La Roara” Ca’ dei Conti.
A Tregnago, in Val d’Illasi, nel territorio Doc Valpolicella, la famiglia Rancan vive e lavora la terra da centinaia di anni. I fratelli Renzo e Loredana decisero di continuare la tradizione di famiglia e nel 2007 fecero nascere l’azienda Agricola Ca’ dei Conti alla quale io ho visto muovere i primi passi. Nel 2009 entrano in cantina Fabio Melotto, esperto ed eclettico enologo ed Eugenio, coltivatore di lunga e probata esperienza. Ecco la svolta che da inizio all’avventura. Comincia il lavoro in vigna con la sistemazione delle piante più vecchie. Si riprende l’impianto di antiche varietà, poco produttive ma d’inestimabile valore, come la Croatina e l’Oseleta. Nel 2010 la prima annata e tutto suggerisce che che, seppur ardua, la strada è quella giusta. L’impegno costante è quello di fare un vino «facile» e piacevole «che si beva volentieri», come accompagnamento di una buona cena, ma anche come compagno di una serata fra amici.

Fonte, Libero Quotidiano.

Dal campo alle vigne, il calcio si dà al vino.
Pirlo, Hernanes, Tommasi: la moda tra ex giocatori Dal campo alle vigne, il calcio si dà al vino. Uno degli aspetti più importanti nella carriera di un calciatore è il cosiddetto “piano B” post carriera. Non sono molti, infatti, i giocatori che appese le scarpe al chiodo riescono a tradurre i loro guadagni in investimenti mirati e duraturi. C’è chi prosegue diventano allenatore, chi investe nell’immobiliare, chi si dà alla televisione e chi punta sul prodotto Made in Italy. Il vino italiano, patrimonio su orala mondiale, sembra essere diventato il primo business, con tantissimi calciatori che ormai si affacciano a questo mondo misterioso. Barella, Buffon, e Barzagli, tanto per citarne alcuni, sono già attivi da un po’ di tempo e c’è chi è già sulla scia di questi campioni, allenatori compresi. Tra i produttori di vino più importanti figurano Damiano Tommasi e Luciano Spalletti.

Fonte, Libero Quotidiano.

Ripresa, corre la locomotiva Usa Nuova spinta per il Made in Italy – La locomotiva americana viaggia ad alta velocità.
Per il futuro, incognita Fed e rischio recessione È il racconto di due economie. Una è la storia odierna della crescita americana, del boom di consumi e piena – o quasi – occupazione. L’altra è narrata nel linguaggio di un domani dove l’ottimismo cede invece a spirali di crisi geopolitiche, inflazione, aggressive strette sui tassi necessarie per combatterla. A prevalere, per ora, è la prima versione. Un’espansione che tiene al cospetto delle incognite nutrendo la speranza di saper evitare scivolate in recessione. Ed è qui che trova spazio la nuova scommessa dell’azienda Italia sugli Stati Uniti, dall’export di moda, lusso, vini e alimentari di qualità a ruoli in progetti infrastrutturali e industriali. Su tutti, due elementi: Brunello Cucinelli. che sta accelerando sulle vendite negli Usa, e Webuild, che sta realizzando l’alta velocità sulla linea ferroviaria Dallas-Huston. Crivelli, Longo, Morino e Valsania. La locomotiva • americana viaggia ad alta velocità Crescita.

Fonte, Sole 24 Ore.

Prosecco Doc, annata record: nel 2021 crescita a doppia cifra.
Enologia Crescita a doppia cifra per il Prosecco Doc che nel 2021 ha aumentato la produzione del 25% e le esportazioni del 3o per cento. L’ultimo report economico del Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco evidenzia come circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie, di cui 71,5 milioni di Prosecco Doc rosé sono state esportare verso oltre 150 mercati. Il primo mercato estero è il Regno Unito (24,5% del totale export con un +6% sul 2020), seguito dagli Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44%), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia al quarto posto nella classifica dei top (5,6% sull’export e +34%).

Fonte, Sole 24 Ore.

Intervista a Stefano Oleari – Uno spumante nel segno dell’antica Scandiano.
Uno spumante nel segno dell’antica Scandiano Uve lambrusco Montericco, prodotto con una varietà autoctona dei Colli di Jano E’ stato battezzato Scandilia e presentato con grande successo a Vinitaly. «Il vitigno rischiava di andare perso, per le sue caratteristiche non garantisce una produzione costante». Grande successo al Vinitaly per la cantina Aljano di Jano che ha presentato il nuovo spumante ‘Scandilia’ metodo classico rosé da uve Lambrusco Montericco, prodotto con una varietà autoctona dei colli di Jano che, con il nome scelto dal giovane titolare Stefano Oleari, rende omaggio proprio al territorio scandianese. II 34enne Stefano Oleari vive a Scandiano e gestisce un’azienda vitivinicola che da oltre vent’anni incentra la produzione sulla qualità e sui vitigni autoctoni per valorizzare la collina reggiana.

Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.

Sagra del vino Ecco le novità in programma.
Cresce l’attesa per la 74. Sagra del vino, sulla quale salirà il sipario la sera di venerdì 22 aprile e si protrarrà sino a lunedì 2 maggio. Sarà l’edizione della ripartenza dopo due anni segnati dall’emergenza sanitaria. La festa primaverile casca, peraltro, in un periodo di netto allentamento delle restrizioni e il green pass, non richiesto per accedere agli spazi all’aperto dell’evento, sarà archiviato, dal 1. maggio, anche in gran parte dei luoghi chiusi. La sagra. dunque, potrà tonare ai ‘vecchi fasti’, dopo l’annullamento del 2020 e la versione estiva e decisamente ridotta proposta nel 2021. Saranno circa 60 gli appuntamenti che scandiranno gli 11 giorni di sagra, tra enogastronomia, musica, giostre e sport. “Le danze” si apriranno venerdì alle 18, nella sala consiliare di palazzo Burovich de Zmajevich, con l’inaugurazione ufficiale e la premiazione dell’8. edizione di Filari di bolle, selezione dei migliori spumanti della regione.

Fonte, Gazzettino Pordenone.

Adi Terra al Vinitaly, tra olio, vini e birre.
In un’intervista ho dichiarato che l’agricoltura I è sacrificio, cib dal rapporto con la natura a quello con le banche, le assicurazioni o i commercianti, ma vi sono anche momenti di festa e uno di questi, di prestigio, è il Vinitaly a Verona. È sicuramente un evento dedicato agli affari, perb rappresenta anche una espressione di vivacità sociale. Adi Terra è stata presente nel bellissimo stand dell’Unapol, l’unione olivicoltori associata, e in quello spazio nei quattro giorni di fiera abbiamo vissuto interessanti confronti e una interessante animazione. Il Vinitaly ha anche uno spazio dedicato all’olio, alla birra e agli spiriti. Il confronto è stato animato da ospiti illustri: gli assessori regionali all’agricoltura del Lazio e del Molise Enrica Onorati e Nicola Cavaliere, la parlamentare europea Simona Bonafè e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Tutti hanno rilasciato interessanti riflessioni che possono essere ascoltate sui social di Adi Terra.

Fonte, Avvenire Lazio sette.

Un angolo di Brianza fra i calici di Vinitaly – Un angolo di Brianza nei bicchieri di Vinitaly.
II territorio non vanta neanche un ettaro a vite, se non per piccoli esperimenti Ma sono numerosi gli operatori locali impegnati nella promozione del settore. «Questa zona ha fatto passi da gigante: è passata dal bere tanto al bere bene». di Gualfrido Galimberti La provincia di Monza e Brianza è l’unica in tutta la Lombardia che non dispone nemmeno di un ettaro vitato. I brianzoli, tuttavia, al Vinitaly che si è svolto da domenica a mercoledì a Verona, hanno fatto la loro parte. Tra i produttori non sono mancati i monzesi Massimiliano e Matteo Brambilla. Fanno dell’ottimo vino, ma spingendosi un po’ più in là dei nostri confini. Sono infatti i titolari della cantina Vigne Olcru a Santa Maria della Versa nell’Oltrepò pavese.

Fonte, Giorno Monza Brianza.

«Nelle scuole non basta presentare un’etichetta».
Fabio Mondini, responsabile della formazione negli istituti alberghieri «Nelle scuole non basta presentare un’etichetta». «La conoscenza non può limitarsi a nozioni teoriche Servono contatti» Titolare di un ristorante NI 2016 è stato premiato come miglior professionista per la sommellerie. II Vinitaly come occasione di crescita culturale. Tra tanti modi di vivere la più grande rassegna nazionale dedicata al mondo del vino, c’è chi si è recato a Verona con questo spirito. Si tratta di Fabio Mondini, titolare di un ristorante a Misinto, ma anche già premiato come miglior professionista dell’anno 2016 per la sommellerie. «Al di là di un interesse personale – spiega Mondini – il Vinitaly per me è sempre un’occasione speciale per allacciare rapporti o studiare progetti che portino beneficio ai ragazzi del mondo della scuola».

Fonte, Giorno Monza Brianza.

Intervista a Mirco Carloni – «Le Marche e il vino, futuro da protagonisti».
«Le Marche e il vino, futuro da protagonisti» L’assessore regionale all’Agricoltura Cartoni: «Le nostre imprese escono rafforzate dal Vinitaly. Ecco le azioni per sostenerle al meglio». «A Verona la ‘Terrazza Marche’, con libera degustazione, ha visto duemila persone al giorno e mille bottiglie consumate». Assessore Cartoni, com’è andato il Vinitaly 2022 per quanto riguarda le Marche? «Molto bene. I riscontri da parte dei produttori sono estremamente positivi: hanno premiato la scelta della Regione di investire risorse significative per supportare le imprese». Mirco Cartoni, assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, traccia un bilancio del successo riscontrato al Vinitaly 2022 e analizza il momento attuale del comparto vitivinicolo marchigiano, alla luce degli ultimi mesi appena trascorsi e delle prospettive future. Ci racconti meglio. «Attraverso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni, a Verona abbiamo accompagnato 107 aziende, presenti sia singolarmente, che all’interno della collettiva predisposta dalla Regione Marche.

Fonte, Giorno – Carlino – Nazione.

TrEno Tra i vini delle Langhe in treno.
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato si possono ammirare dai finestrini di un convoglio ferroviario storico, quello delle carrozze Cento porte, vagoni che prestarono servizio tra gli anni 1928 e 198o, trainati da una locomotiva a vapore. A promuovere l’iniziativa il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg, l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero grazie alla collaborazione con la Fondazione FS Italiane che gestisce Il patrimonio storico delle Ferrovie dello Stato Italiane, tra cui anche alcune linee ferroviarie un tempo sospese e oggi recuperate, inserite nel progetto turistico ((binari senza tempo». Trenino, così si chiama II progetto, un neologismo che abbina il termine treno al suffisso  dell’enologico, rappresenta il modo migliore per vivere una giornata ricca di suggestion1 con infinite attrattive turistiche ed enogastronomiche all’insegna di un viaggio senza eretta nel cuore dei territori tutelati dall’Unesco.

Fonte, Corriere Torino.

In vigna con documenti falsi Cinque “passeur” condannati.
L’inchiesta di carabinieri e procura di Asti tra i filari di aziende agricole di Nicese e Canellese Oltre 70 braccianti macedoni risultavano cittadini bulgari senza necessità di permesso di soggiorno In vigna con documenti falsi Cinque “passeur” condannati. 0ltre 70 braccianti macedoni fatti entrare illegalmente in Italia per lavorare nei vigneti tra Canellese, Nicese e Langhe. Tutti con lo stesso metodo: falsificare la carta d’identità facendoli risultare cittadini bulgari, quindi dell’Unione europea e pertanto non sottoposti alle rigide norme sull’immigrazione della legge Bossi-Fini. La banda di «passeur» era stata scoperta nel 2018 dai carabinieri e dalla procura di Asti.

Fonte, Stampa Asti.

Addio a “Bimbo” viticoltore illuminato.
E’ mancato Pier Gustavo Barbero, 68 anni, canellese, punto di riferimento per l’agricoltura. Era soprannominato «Bimbo» ed era molto noto negli ambienti della viticoltura. Una trentina di anni fa aveva fondato la cooperativa «Pusabren», specializzata nelle lavorazioni manuali e meccaniche nei vigneti. E’ stato il primo ad avviare al lavoro la comunità macedone; la «Pusabren» conta circa 150 soci lavoratori di cui i due terzi macedoni. Igor Arsov, coordinatore della cooperativa, ricorda con affetto il presidente Barbero: «Era straordinario, ha aiutato la nostra comunità a inserirsi con dignità nel tessuto locale, dando la possibilità alle famiglie di comprare casa e fare studiare i propri figli; porteremo avanti il suo progetto con orgoglio e con la serietà che ci ha trasmesso».

Fonte, Stampa Asti.

Le eccellenze delle terre Unesco sul palco con Gusto.
Martedì 26 aprile il direttore de La Stampa Massimo Giannini ad Alba ospite della kermesse che anticipa la 6′ Global Conference on Wine Tourism Le eccellenze delle terre Unesco sul palco con Gusto. Alba, le Langhe, il Monferrato e il Roero hanno e avranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie del turismo enogastronomico nazionale e internazionale. Il lavoro portato avanti in questi anni dai vertici dell’Atl ha consentito un posizionamento unico tra le terre patrimonio Unesco. Anche per questo lo Un wto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale, e il ministero hanno scelto Alba, Langhe, Monferrato e Roero per ospitare a settembre la Conferenza mondiale del turismo enogastronomico. Il Gusto, il luogo del cibo, del vino e dei viaggi del gruppo Gedi, sarà il compagno di viaggio del territorio verso la 6a Global Conference on Wine Tourism.

Fonte, Stampa Asti.

I vini biellesi star a Vinitaly “Tanto interesse dall’estero”.
Soddisfatti i produttori del territorio tornati in fiera dopo 2 anni di stop “L’anno è partito fortissimo e c’è molta domanda dei prodotti di qualità”. I produttori biellesi sono reduci dal Vinitaly, la fiera internazionale del vino che si è tenuta a Verona dopo due anni di stop per via del Covid. Gli accessi in fiera sono stati migliorati, perciò era veloce l’ingresso pur dovendo esibire il Green pass. I vini del Biellese hanno riscontrato interesse tra i ristoratori italiani e stranieri, ma anche tra gli importatori in cerca di prodotti. «Prima della fiera avevo organizzato gli appuntamenti con gli importatori, sono venuti quelli dell’America, dove vendiamo il 45% del nostro vino e un paio dall’Europa, dove vendiamo in Francia, a Londra e qualcosa in Belgio – dice Magda Zago Ciccioni dell’azienda Centovigne di Castellengo (Cossato) il cui stand era all’interno dell’area collettiva del Consorzio di tutela dei nebbioli dell’Alto Piemonte.

Fonte, Stampa Biella.

Gusto ad Alba”, confronto al Sociale sulle eccellenze delle colline targate Unesco.
“C’è più Gusto ad Alba”: ecco l’evento a teatro. Martedì 26 aprile il direttore de La Stampa Massimo Giannini fra i tanti ospiti sul palco del teatro “C’è più Gusto ad Alba”, confronto al Sociale sulle eccellenze delle colline targate Unesco. Alba, le Langhe, il Monferrato e il Roero hanno e avranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie del turismo enogastronomico nazionale e internazionale. Lo straordinario lavoro portato avanti in questi anni dai vertici dell’Atl ha consentito un posizionamento unico tra Unesco, qualità della vita e lusso per questo angolo di Italia. Anche per questo lo Un wto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale, e il ministero hanno scelto Alba, Langhe, Monferrato e Roero per ospitare a settembre la Conferenza mondiale del turismo enogastronomico

Fonte, Stampa Cuneo.

L’Enoteca conferma i vertici “Vogliamo crescere ancora”.
Grinzane Cavour, Roberto Bodrito rieletto presidente, è la più antica e blasonata del Piemonte, la seconda per anziani Jtàin tutta Italia. Costituita nel 1967, l’Enoteca regionale piemontese Cavour ha il prestigio della sua storia, dei suoi vini e del luogo che la ospita, il castello medievale che fu dimora del conte Camillo Benso e che è una sorta di simbolo per tutte le Langhe, tutelato dall’Unesco. Qui, la storia dell’enogastronomia piemontese ha la sua vetrina migliore, incorniciata tra i filari di Nebbiolo. Qui, con l’Enoteca, hanno sede l’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba, l’Ordine dei Cavalieri del tartufo e dei vini, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi, l’Osservatorio vino e salute, l’Unione Giuristi della Vite e del Vino e un ristorante stellato.

Fonte, Stampa Cuneo.

II Primitivo di Gioia al Vinitaly «Un ritorno alla normalità»
Tra le oltre 4000 aziende espositrici, numerose realtà vitivinicole di Gioia del Colle hanno partecipato alla 54esima edizione di Vinitaly, la fiera internazionale di vini e distillati tenutasi a Verona da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Plantamura, Tenute Nettis, Giuliani Vini, Pietraventosa, Polvanera, Fatalone, Tenuta Patruno Perniola, Tenute Chiaromonte, Tenuta Viglione e Terre Carsiche sono le cantine del Consorzio Vini Doc Gioia del Colle che, insieme alle 110 aziende vitivinicole ospiti a Vinitaly 2022 nel padiglione 11 della Regione Puglia e tra i 167 espositori di tutta Italia nello stand della Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti), hanno presentato il loro vino. Il bilancio per le cantine gioiesi è stato positivo.

Fonte, L’Edicola del Sud Bari.

Intervista a Luigi Rubino – Luigi Rubino «Il riscatto passa dal vino» – «Turismo e vino locale Le forze su cui contare per il futuro della città».
Il settore viene lentamente riscoperto. Luigi Rubino è imprenditore vinicolo tra i più attivi sul territorio. Oltre all’azienda “Tenute Rubino”, che presto inaugurerà la nuova cantina, è proprietario di una vinoteca sul lungomare (Numero Primo), è stato tra gli organizzatori dell’evento enogastronomico “Vinibus Terrae” e da due anni si è cimentato nell’iniziativa `Brindisi in fiore” per migliorare il decoro urbano della città. Partiamo dalla nuova cantina e dall’enoturismo, che dati avete su Brindisi? «Nel giro di un anno saremo operativi: stiamo effettuando un’espansione della nuova cantina perché prima era previsto solo l’affinamento mentre ora stiamo prevedendo anche la vinificazione. Rispetto all’enoturismo, chi viene a vedere le cantine non è solo il super appassionato.

Fonte, L’Edicola del Sud Brindisi.

Al Viriitaly 90 punti anche al rosso della cantina Bingiateris.
Al Vinitaly di Verona le cantine sarde hanno ricevuto giudizi lusinghieri sui loro vini. La Nuova ha dato un ampio resoconto di questi riconoscimenti, ma a causa di un refuso, nell’elenco dei vini sardi premiati a Vinitaly 2022: “5StarWine” pubblicato venerdì 15 aprile, è saltato il nome del vino Isola dei Nuraghi Rosso Cabale, vendemmia 2016 della Cantina Bingiateris premiato col punteggio di 90: ci scusiamo con i lettori e con la cantina interessata.

Fonte, Nuova Sardegna.

Intervista a Stefano Amerighi, il re del Syrah bio grazie ai nonni «Facevo l’università, ora studio solo il vino».
II vignaiolo si racconta «Qualcuno all’inizio mi dava del bischero, poi ho fatto un patto con mio padre e ho imparato la perseveranza» enti anni fa era considerato «un bischero» e il suo vino «una pia illusione». Oggi, le cinquantamila bottiglie di Syrah che produce in biodinamico nelle vigne tra Foiano e Cortona (alle Chianacce), vengono assegnate con un anno di anticipo a enoteche e ristoranti in 24 Paesi del mondo e per il 2022 è già sold out. Stefano Amerighi nel 2002 aveva 28 anni e due nonni – Paris e Sandro – che gli hanno consegnato il testimone anche se lui, allora, non lo sapeva. Studi in Scienze Politiche e zero cultura vinicola hanno segnato l’avventura iniziata «nella cantina del nonno per tre anni e sulla base di un patto con mio padre: se avessi ingranato con il vino a modo mio, avrei fatto a meno del suo sostegno economico iniziale (ma ancora adesso è una spalla importante); se avessi fallito, gli avrei consegnato l’azienda e mi sarei fatto da parte».

Fonte, Nazione Arezzo.

“Anteprima Vini” torna con 400 etichette.
Appuntamento al Real Collegio sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Ben 80 i produttori che partecipano a questa XXI edizione. Torna “Anteprima Vini della Costa Toscana” e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21a edizione di “Anteprima Vini” la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.

Fonte, Nazione Lucca.

Enolia, non solo cibo: le iniziative artistiche.
La manifestazione Enolia, non solo cibo: le iniziative artistiche La kermesse riprende con tante novità e in piazza Carducci ci sarà l’installazione di piante di ulivo. Enolia non è solo olio, vino, buon cibo ma anche arte e cultura. La XXI edizione della manifestazione, in programma il 23 e 24 aprile nell’area di Palazzo Mediceo, si arricchisce di iniziative culturali che si estenderanno sino al centro del paese. Oltre all’evento enogastronomico che porterà a Seravezza le eccellenze del comparto, con la partecipazione di un centinaio di espositori, la manifestazione riserverà particolare attenzione a cultura e arte: agli espositori si affiancheranno scultori, fotografi, pittori e musicisti che daranno vita a uno spettacolo nello spettacolo, facendo di Seravezza il centro di una grande e attesa festa. Una ripresa carica di attese per questa manifestazione ideata da Gabriele Ghirlanda. Nell’area della Fondazione Arkad adiacente a Palazzo Mediceo, gli scultori Cynthia Sah e Nicolas Bertoux il debutto di Piattolia, una scultura artistica in marmo leggero da poter usare come piatto per degustare vino, olio e cibo.

Fonte, Nazione Viareggio.

Un fine settimana nel segno di Bacco: torna Anteprima vini.
Torna Anteprima vini della Costa Toscana e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21′ edizione di Anteprima vini, la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione grandi cru della Costa toscana e prodotta da Event service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.

Fonte, Tirreno Lucca.

Ritorna Enolia degustazioni ma anche arte e cultura.
Tante le iniziative che accompagneranno la rassegna dedicata a olio e vino al Mediceo Enolia non è solo olio, vino, buon cibo ma anche arte e cultura. La XXI edizione della manifestazione, in programma il 23 e 24 aprile nell’area di Palazzo Mediceo, si arricchisce di iniziative culturali che si estenderanno sino al centro storico del paese. Oltre all’evento enogastronomico che porterà a Seravezza le eccellenze del comparto, con la partecipazione di un centinaio di espositori, la manifestazione riserverà una particolare attenzione alla cultura e all’arte, come è nella vocazione di questo territorio e del Mediceo patrimonio Unesco.

Fonte, Tirreno Viareggio.

«Dna Schiava», un progetto per rilanciare la varietà.
L’incontro a Laimburg. Hanno aderito una ventina di produttori di tutta La provincia vaoou. La cantina della roccia di Laimburg ha ospitato venti produttori coinvolti nel progetto “Dna Vernatsch” che hanno offerto una degustazione di vini Schiava invecchiati per valutare non solo la “firma personale” dei viticoltori, ma anche il potenziale di invecchiamento del vino stesso. L’obiettivo di “Dna Schiava” è quello di far conoscere questo vitigno autoctono, ricco di finezza, come un vino moderno e complesso, nonostante la diminuzione della superficie coltivata in Alto Adige. “Dna Vernatsch” è il nome dell’associazione che attualmente conta venti viticoltori, unitisi per dare una nuova spinta a questa varietà. I viticoltori si dedicano con passione all’uva autoctona, mettendo a disposizione tempo e risorse necessarie per produrne un vino speciale, strutturato e duraturo.

Fonte, Alto Adige.

Palio del Recinto e della pace Vince la voglia di stare insieme.
Fitto il programma della manifestazione. In centro si mangia e si assaggia tra iniziative culturali e mostre Palio dei Recioto e della pace Vince la voglia di stare insieme Grison: «II nostro vino è simbolo di ospitalità e accoglienza» Domani l’annuncio del vincitore per il miglior fresco d’annata. Accoglienza, ripartenza e tanta voglia di brindare, uniti, a un nuovo inizio. Il Palio del Recioto e dell’Amarone spalanca le porte per il fine settimana pasquale a negraresi e veronesi che ne hanno sentito la mancanza, in questi due anni di assenza per Covid, a italiani a caccia di mete per una gita fuori porta e a turisti stranieri che amano il made in Italy. A partire dal vino e dal cibo. La manifestazione enologica, organizzata dalla Pro loco per conto del Comune di Negrar di Valpolicella, prosegue nel solco della tradizione proponendo per oggi e domani un programma che coniuga territorio, prodotti d’eccellenza e cultura. Mangiare e bere In centro a Negrar si passerà dagli assaggi dei vini nei caratteristici chioschi in via Mazzini alla gastronomia dei food truck, dagli appuntamenti culturali alle degustazioni guidate fino a una mostra di moto d’epoca.

Fonte, Arena.

Dopo la pandemia, una piattaforma digitale per gestire la cantina in conto vendita.
A puntare su “The Winesider” anche la Fipe-Confcommercio: evitando il pagamento anticipato il settore punta alla ripresa post Covid. Ristorazione e vino vivono da sempre un rapporto di forte interconnessione, ricoprendo entrambe un ruolo di primo piano nella filiera agroalimentare. L’una ha bisogno dell’altra, perché da un lato i pubblici esercizi devono puntare sull’offerta di vini di qualità per essere attrattivi, dall’altro le aziende del vino trovano in bar e ristoranti uno sbocco fondamentale per portare sul mercato i propri prodotti. È per questo che l’enorme calo di consumi che ha colpito la ristorazione durante pandemia ha inevitabilmente trascinato verso il basso anche il mondo vinicolo. Lo confermano i numeri: nel 2020 il mercato italiano ha perso il 12% a volume, passando da 22 a 19 milioni di ettolitri, una perdita che si è concentrata maggiormente nella ristorazione (-30%). A fronte di queste dinamiche, la quota del canale della ristorazione ha perso il 7%, passando dal 36% al 29%. Anche in termini di valore, a fronte di una contrazione media del 25%, più di 3 miliardi di euro, il segmento della ristorazione ha registrato le perdite maggiori: -40%. Nel 2021, in concomitanza di un limitato recupero di fatturato per i pubblici esercizi, sono cresciute anche le vendite di vino, con i volumi che registrano un +28% sul 2020. Tuttavia, anche per il vino, si tratta di un recupero molto parziale, con un distacco ancora evidente rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.

Fonte, WineNews.

Picnic in campagna o al mare. Piccole fughe nel gusto.
Picnic nelle vigne, cocktail dai maestri della mixology, degustazioni nelle cantine. Dalla Lombardia alla Sicilia, i migliori indirizzi per weekend gourmet, a tutto relax. Tempo di weekend e picnic. Partire con un trolley pieno del solo desiderio di trascorrere un weekend di relax all’insegna del gusto, una manciata di giorni da spendere assaggiando prelibatezze, brindando alla primavera che sboccia anche concedendosi il piacere di un cocktail perfetto.

Fonte, iO Donna.

Prosecco Doc, produzione +25% e quota export +30%.
Cresce produzione, +25% e quota export, + 30% nel 2021, del Prosecco Doc. Lo rende noto il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata prosecco a conclusione del 54/o Vinitaly. Con il report economico viene segnalato che circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie di Prosecco Doc venduti nel 2021 (+ 25% rispetto al 2020) comprensivi dei 71,5 milioni di Prosecco Doc rosé, hanno varcato i confini per raggiungere oltre 150 Paesi del mondo. Al primo gradino del podio troviamo il Regno Unito (24,5% del totale export con un + 6% sul 2020), seguito da Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44%), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia, al 4/o posto nella classifica dei top (5,6% sull’export e +34%).

Fonte, ANSA.

Vinitaly 2022 report. Numeri, tendenze e nuove sfumature del vino.
Bilancio positivo per questa 54esima edizione. Al centro il business e il mercato statunitense, mentre è mancata la presenza asiatica e russa. Mixology, orange e green i trend di questa edizione. Le bottiglie di vino son tornate in bella vista nelle vetrine dei negozi, i wine lover a riempire i ristoranti del centro storico, i taxisti a incolonnarsi lungo Viale del Lavoro, con ingorghi che non si vedevano dai tempi pre-pandemici. E anche il sole – dopo timidi tentativi– è tornato a splendere sulla città di Verona. L’edizione n.54 di Vinitaly – tanto attesa, annunciata e temuta – è finalmente stata celebrata. “Vinitaly restart”, per usare l’espressione di Veronafiere.

Fonte, Gambero Rosso.

Sweets and Wine, il vino giusto con i dolci di Pasqua.
Non solo casatiello, torta pasqualina, o agnello al forno con le patate: la “sfida a tavola” anche per la Pasqua si gioca a colpi di dessert. I dolci pasquali sono da sempre protagonisti indiscussi nella scelta gastronomica di questa festività, e vanno esaltati a dovere. Come? Abbinando il vino giusto. Se la scelta del vino per accompagnare primi e secondi è semplice e quasi scontata, trovare invece l’abbinamento perfetto con il fine pasto, capace di esaltare tutti quegli ingredienti tipici e particolari dei dolci pasquali – come canditi, marzapane, ricotta e cioccolato – è compito arduo e non va sottovalutato, perché chiudere in “dolcezza” è d’obbligo. Quindi quali sono i vini migliori da abbinare ai dolci della tradizione pasquale? Ce lo spiegano gli esperti sommelier Gennaro Buono ed Enrico Mazza di Sommelier Coach, la prima digital factory al mondo che abbina la formazione sul vino alla crescita personale.

Fonte, VDG Magazine.

Amerighi, il re del Syrah bio grazie ai nonni “Facevo l’università, ora studio solo il vino”.
Il vignaiolo si racconta: “Qualcuno all’inizio mi dava del bischero, poi ho fatto un patto con mio padre e ho imparato la perseveranza”. Lucia Bigozzi V enti anni fa era considerato “un bischero” e il suo vino “una pia illusione”. Oggi, le cinquantamila bottiglie di Syrah che produce in biodinamico nelle vigne tra Foiano e Cortona (alle Chianacce), vengono assegnate con un anno di anticipo a enoteche e ristoranti in 24 Paesi del mondo e per il 2022 è già sold out. Stefano Amerighi nel 2002 aveva 28 anni e due nonni – Paris e Sandro – che gli hanno consegnato il testimone anche se lui, allora, non lo sapeva. Studi in Scienze Politiche e zero cultura vinicola hanno segnato l’avventura iniziata “nella cantina del nonno per tre anni e sulla base di un patto con mio padre: se avessi ingranato con il vino a modo mio, avrei fatto a meno del suo sostegno economico iniziale (ma ancora adesso è una spalla importante); se avessi fallito, gli avrei consegnato l’azienda e mi sarei fatto da parte”. È andata come doveva andare e Amerighi venti anni dopo, è uno dei vignaioli più apprezzati in Italia e all’estero, impegnato in progetti di recupero di vitigni autoctoni, dalle Marche alla Sicilia passando per la montagna cortonese. Amerighi, come ci è riuscito? “Ho studiato tantissimo, anche in Francia, aderendo al movimento dei vini naturali che negli anni ’90 era considerato quasi un’eresia. Ho coltivato la passione, come si fa con la Syrah: pazienza e perseveranza. Non ho dormito per molte notti, ho pianto e pensato di non farcela ma non mi sono arreso. Ho creduto nel mio modo di lavorare che è una scelta di vita, quasi disinteressandomi delle strategie di mercato perché quando ci metti cuore e dedizione, si innesta un meccanismo che porta risultati e credibilità.
Fonte: La Nazione.

“Anteprima Vini“ torna con 400 etichette.
Appuntamento al Real Collegio sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Ben 80 i produttori che partecipano a questa XXI edizione. Torna “Anteprima Vini della Costa Toscana“ e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21ª edizione di “Anteprima Vini“ la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.

Fonte: La Nazione.

Dal Vinitaly un messaggio forte: no al Nutriscore, il vino è salute, cultura, convivialità.
Il pericolo di degradare il vino nel girone europeo dei dannati era già stato scongiurato nel febbraio scorso. Il Parlamento europeo, infatti, ha approvato una serie di emendamenti al Beca, il Beating Cancer Plan presentato dalla Commissione europea e assai contestato da tutto il mondo del vino italiano. Per l’Italia un successo su tutti i fronti. Sarà necessario distinguere il consumo moderato dall’abuso. Saranno esclusi gli avvisi ‘terroristici’ in etichetta simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette. Si potrà continuare a fare pubblicità al vino. Potranno continuare anche le sponsorizzazioni da parte di bevande alcoliche (per esempio la birra) di manifestazioni sportive (come la Champions League). Forse, non si poteva chiedere di più. Tuttavia, secondo Unione italiana vini (Uiv) e Federvini, gli emendamenti al Cancer plan approvati dall’Europarlamento rendono parziale giustizia al mondo del vino e ai suoi consumatori moderati.

Fonte: Il Riformista.

I vini biellesi star a Vinitaly: “Tanto interesse, soprattutto dall’estero”.
Soddisfatti i produttori del territorio tornati in fiera dopo 2 anni di stop: “L’anno è partito fortissimo e c’è molta domanda dei prodotti di qualità”. I produttori biellesi sono reduci dal Vinitaly, la fiera internazionale del vino che si è tenuta a Verona dopo due anni di stop per via del Covid. Gli accessi in fiera sono stati migliorati, perciò era veloce l’ingresso pur dovendo esibire il Green pass. I vini del Biellese hanno riscontrato interesse tra i ristoratori italiani e stranieri, ma anche tra gli importatori in cerca di prodotti.

Fonte: La Stampa.

Vinitaly. La Strada del vino Cesanese: la promozione del territorio passa dall’enoturismo.
le parole di Antonio Borgia, presidente dell’associazione della Strada del vino Cesanese, di ritorno da Vinitaly. Per promuovere il territorio non si può prescindere dall’enogastronomia. Il turismo è cultura, divertimento, sport, arte, natura, spiritualità e tanto altro, mille segmenti diversi legati trasversalmente dall’enogastronomia, un asset che necessita di organizzazione e valorizzazione.  Ne è convinto Antonio Borgia, presidente dell’associazione della Strada del vino Cesanese, di ritorno da Vinitaly dove è stata presentata “Cesanese vino da amare”, la nuova Guida di Repubblica realizzata in collaborazione con Arsial, che “racconta le mille sfaccettature di un territorio dalle enormi potenzialità”.

Fonte: anagnia.com.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 16 aprile 2022!

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Vinitaly scommette su turismo e cultura La Romagna torna a casa soddisfatta.
II presidente dell’Enoteca Regionale Giordano Zinzani: «Buona partecipazione e grande attenzione». Chiusa la 54ma edizione del Vinitaly, andata in scena dal 10 al 13 aprile a Verona, il bilancio è positivo. Sono passati due anni dall’ultima edizione in presenza, per cui le attese erano tante. Aspettative che per la vetrina emiliano romagnola sono state confermate. Lo attesta il presidente di Enoteca Regionale, Giordano Zinzani che sottolinea come «nonostante i timori della vigilia su pubblico e presenze abbiamo registrato una buona partecipazione e soprattutto grande attenzione nei confronti dell’Emilia-Romagna. Abbiamo cercato di raccontare e presentare peculiarità uniche in ambito vitivinicolo ma anche turistico e culturale, che si possono approfondire su www. Enoturismo emiliaromagna.it, e adesso le sfide che sono state raccolte qui al Vinitaly saranno quelle di continuare sul percorso tracciato in questi giorni» Binomio dbo-vino.

Fonte: Corriere Romagna.

Elegante, efficace, potente: Amarone.
Cantina Brigaldara, quattro assaggi che denotano forte identità: difficile muoversi da lì “Un’edizione molto ricca”. “Una scelta vincente”. “Cuomo è un animale sociale e ha bisogno di incontrarsi, non sono sufficienti gli incontri online”. “Un pubblico di qualità, selezionato”. Camminando per i corridoi tra gli stand, nei padiglioni della fiera, e confrontandosi con gli espositori, è questo il “sentiment” che si coglie. Estrema soddisfazione, quindi, per le opportunità offerte da questa edizione di Vinitaly, da parte delle aziende partecipanti. Portando il punto di vista dei visitatori, non possiamo che concordare e lodare l’organizzazione e l’accoglienza da parte degli espositori.

Fonte: Cronaca di Verona.

Le Petit 2018 di Manincor, alla salute.
E’ un vino da “medaglia d’oro”. “E’ più di un vino, è quasi come bere miele’: Cin cin Terrabianca. Prima di uscire dal padiglione dedicato al Piemonte, decidiamo di chiudere il cerchio di alcuni delle DOCG piemontesi più note, con un Moscato d’Asti. Siamo a Mango, nelle langhe albesi. “Non lontano dal centro storico, con l’elegante castello Barocco, fra borgate e vigneti, in località Terrabianca si trova l’omonima azienda vinicola”, spiega Andrea Alpiste, la cui famiglia da generazioni è impegnata nella conduzione dei vigneti dell’azienda Terrabianca, dai quali nascono vini particolari e di grande struttura. Abbiamo degustato un valido Vignot Moscato d’Asti DOCG. Fondazione Villa Russiz “Mille ragioni per scegliere l’eccellenza, più una” recita il claim di questa realtà, al cui stand abbiamo bevuto un ottimo DOC Collio Merlot.

Fonte: Cronaca di Verona.

Cantine modenesi star a Vinitaly: raffica di premi per i Lambruschi.
Tanti prodotti sono entrati nella guida “55StarWines” Coldiretti: «Oltre 5.500 i giovani che possiedono una vigna» Giovanni Medici Tanti riconoscimenti per le cantine aderenti a Confcooperative Modena al Vinitaly, tornato a Verona dopo due annidi stop: hanno piazzato diversi loro prodotti nella 5StarWines, la guida internazionale contenente l’elenco dei vini con almeno 90 punti su 100. La Cantina Formigine Pedemontana ha ottenuto in particolare 93 punti con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop spumante extra dry For. mo. sa 2021 e 92 punti con il Pignoletto dop spumante extra dry For. mo. sa 2021. La Cantina Settecani ha conquistato dal canto suo le 5Star Wines grazie al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc frizzante secco Divino (punteggio 92), al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop spumante brut rosato 7 rose (92) e al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop frizzante Amabile Tradizione (91).

Fonte: Gazzetta di Modena.

Vinitaly fortunato per il Lambrusco Nuovo boom per il Pignoletto.
L’edizione 2022 promuove i vini dell’Emilia Romagna: gli investimenti attirano anche i turisti. Vinitaly fortunato per i vini dell’Emilia Romagna con particolare attenzione al mondo del Lambrusco, in cui c’è curiosità di approfondimento per quanto riguarda le diverse declinazioni. Ottimi anche i dati del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna che con oltre 17 milioni di bottiglie nel 2021, ha registrato una crescita a doppia cifra in un anno ancora parzialmente segnato dalla pandemia (un aumento dell’imbottigliato di oltre il 20%). Il report IRI presentato a Vinitaly segnala come tra i vini più venduti nei supermercati il Pignoletto sia cresciuto del 5,6% in volume e del 2, 6% in valore. «Il Pignoletto è un vino profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni emiliane — ha commentato Carlo Piccinini, presidente del Consorzio.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Premiato il vino del territorio.
Coldiretti, da Lugana a Grillo in top ten vendite nell’anno del Covid Premiato il vino del territorio a spinta all’autosufficienza alimentare si allarga anche alle vigne e gli italiani riscoprono i vini autoctoni che occupano tutti i primi dieci posti delle bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in volume, con il Lugana lombardo ad aumentare le vendite del 34% nell’ultimo anno, davanti all’Amarone (+32%) e al Valpolicella Ripasso (+26%) entrambi veneti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022, diffusa in occasione del Vmitaly con l’esposizione delle bottiglie che hanno messo a segno le migliori performance.

Fonte: La vita del popolo.

Il vino nella Rete Comodo da acquistare.
EWine è la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano. Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Tornano le grandi manifestazioni in presenza. Con WineeSiena 2022, il grande evento al Santa Maria della Scala, l’edificio monumentale incastonato nella splendida Piazza Duomo della città del Palio, ha preso il via la nuova stagione degli eventi in presenza. Domenica 10 aprile sarà la volta di Vinitaly a Verona.

Fonte: Espansione.

Timian, Derthona – Timorasso Colli Tortonesi Doc.
Usiamo la dicitura “Derthona” in quanto sta per essere approvato il disciplinare che identificherà i vini prodotti da uve Timorasso nell’area che circonda Tortona. Un terroir unico che risente dell’influenza climatica degli Appennini, del Mar Ligure e della Pianura Padana. Il Timorasso è “il vitigno di Tortona” (l’antica Derthona) a bacca bianca. Mezzo secolo fa, inizia l’abbandono a vantaggio di varietà più facili da coltivare e più generose in quantità. Il successo dà il via a una nuova diffusione, anche fuori dai Colli Tortonesi. Dal Timorasso si ottiene un vino giallo paglierino, ricco di corpo, fruttato, con una tipica e delicata nota minerale, un finale sapido e agrumato, lunghissimo e persistente. E’ dotato di grande longevità. Il vigneto del Timian si trova a Casasco, a pochi chilometri da Tortona, a oltre 400 metri slm.

Fonte, Espansione.

Nutraceutica e Bioeconomia gli integratori valgono 4 miliardi di euro l’anno.
Roma per alcuni sono rifiuti, magari da bruciare e trasformare in CO2, per altri sono materie “prime seconde” di valore, dalle quali estrarre molecole preziose per realizzare integratori alimentari, nutraceutici e cosmeceutici. L’ ultima edizione di WineeSiena, l’evento fieristico nazionale che apre l’anno vitivinicolo, ha dedicato il suo tradizionale convegno proprio alla bioeconomia e alle possibilità che si stanno aprendo in un settore, quello degli integratori alimentari, che già oggi vale quasi 4 miliardi euro. Lo ha spiegato Germano Scarpa presidente di Integratori e Salute, l’associazione del comparto industriale dell’integrazione alimentare in seno a Confindustria che rappresenta quasi 700 imprese nazionali e multinazionali. Germano Scarpa è anche presidente di Biofarma Group, l’azienda leader in Italia con un fatturato di 184 milioni annui. Gli ultimi dati elaborati dal cento ricerche interno parlano di un mercato che supera i 13 miliardi, con una crescita media, tra il 2014 e il 2020, dell’8,2%.

Fonte, Espansione.

Preghiera.
Con l’agnello va bene un Lambrusco di qualsivoglia varietà, con le ostriche (domani per antipasto non mi dispiacerebbero delle ostriche) ci vuole il Lambrusco di Sorbara. Il Lambrusco è il vitigno più antico, presente ben prima dell’arrivo dei greci, e più versatile d’Italia (forse del mondo ma non vorrei esagerare, i vitigni italiani li conosco più o meno tutti mentre qualche vitigno armeno o georgiano mi è senz’altro sfuggito…). Il Lambrusco si abbina a ogni cibo, funziona perfino coi popcorn, come cantava Ligabue. La varietà parmigiana Maestri, di colore nero, è perfetta col cotechino e il cavallo, la varietà modenese Sorbara, di colore chiaro e a volte chiarissimo, da bersi dunque freddissima, estende la sua giurisdizione fino al mare.

Fonte, Foglio.

Per palati sopraffini.
Tenuta Biserno ha conquistato col tempo anche i calici più esigenti grazie a un vino speziato, dal terroir unico. Offrendo la possibilità di pernottare nelle lussuose camere della struttura, in un percorso sensoriale unico. “Da noi arrivano da tutto il mondo” II Un vino di qualità, si sa, trova nel buon cibo il suo compagno ideale a tavola. Non è certo un caso se, in parallelo al successo della cucina italiana, sempre più apprezzata nel mondo, sia arrivata una crescita degli estimatori del `nettare di Bacco’ e con loro un pubblico ancora più esigente. In Italia sono molte le aziende che concentrano i loro sforzi nella produzione di un vino in grado di soddisfare ogni tipo di palato, mettendo serietà e passione nella propria attività.

Fonte, Forbes Italia.

Il Negroamaro, principe rosso del Salento.
ALCUNE CANTINE STORICHE CUSTODISCONO I SEGRETI DI UN NEGROAMARO VINIFICATO ANCHE IN PUREZZA. E CI CHI LO «VESTEx DI BIANCO VINCENDO UNA SFIDA INIZIATA 18 ANNI FA.
ll vitigno racconta la Puglia meridionale dove è stato imbottigliato anche il primo rosato. ll boom di etichette. Signori, sua maestà il Negroamaro. E’ uno dei tre grandi vitigni a bacca rossa della Puglia, il più «meridionale», egemone nelle vigne dell’antica Terra d’Otranto (Taranto, Brindisi, Lecce). Dà origine a grandi, finissimi vini rossi, adatti anche all’invecchiamento (e con vendemmie tardive entra nella stratosfera), dal colore intenso e dal profumo complesso, con leggera speziatura, che evoca la prugna secca, il tabacco, il caffè tostato, e che evolve con gli anni verso il cioccolato, ma è anche, storicamente, il re del rosato. Il rosato vero, uve rosse vinificate in rosa, «a lacrima» (bassa resa; grande risultato): stoffa, corpo, giusta acidità e grado alcoolico di tutto rispetto.

Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.

Enoturismo e «food» la scommessa delle cantine La nuova bollicina da bacca rossa targata Coppola
Un buon vino è risultato di una combinazione di diversi elementi: oltre alla qualità dell’uva, servono un imprenditore tenace, un enologo convinto e un cantiniere attento. Un poker grazie al quale la più antica cantina pugliese, «Cantine Coppola 1489» (di Gallipoli) che vanta una tradizione di ormai 16 generazioni, ha coronato il sogno di un progetto iniziato nel lontano 2004, con la prima vinificazione in bianco di un Negroamaro. Proprio così, nella terra del «rosso» e in un luogo comune che quando si dice bollitine pensa soprattutto o solo) allo champagne, ecco un millesimato (metodoc lassico) di tutto rispetto. Una sfida – quella dell’impreditore Giuseppe Coppola – che si unisce a quella del primo vitigno di vermentino impiantato in Salento da Carlo Coppola, papà degli attuali proprietari, (strappando il primato alla Sardegna) – culminata con la presentazione del nuovo Millesimato zero (60 mesi di armamento sui lieviti) in cui a parlare è l’uva, ma soprattutto un processo fatto di attenzioni e coccole come quelle del remuage manuale del cantiniere.

Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.

Ovada Vinitaly, 3mila euro dal Comune al Consorzio.
Ammonta a 3 mila euro il contributo accordato dal Comune al Consorzio dell’Ovada docg per l’allestimento dello stand e la partecipazione all’edizione 2022 di “Vinitaly” per la promozione del Dolcetto locale.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Un secolo di vini rari del principe in vendita.
Un secolo di vini rari e rarissimi all’asta. La collezione di oltre 4mila bottiglie, dal 1906 al 2018, tra le migliori del mondo, provenienti dalle cantine personali del principe Robert di Lussemburgo andranno all’incanto i121 maggio da Sotheby’s New York per un’ottima causa: trovare risorse per la Fondazione Po1G, che ha sede a New York e sta molto a cuore al principe perché impegnata a sostenere la ricerca (vi collabora anche l’ateneo di Padova) per trovare trattamenti efficaci e una cura per i disordini mitocondriali. Le patologie cosiddette «Po1G-collegate», malattie genetiche gravi, e rare, si manifestano, a seconda dei casi, con epilessie infantili, insufficienza epatica, neuropatia, cardiomiopatia, disfunzione della mobilità oculare, perdita di coordinazione e debolezza muscolare. Colpiscono una persona su 5mila.

Fonte, Italia Oggi.

«Il problema non è il marchio».
IL COMPARTO vitivinicolo non soffre per l’assenza di un marchio regionale, ma per gli extra costi dei fattori di produzione. L’industria del vino in Basilicata è un comparto di straordinaria importanza. Nell’arco di un decennio è avvenuta una vera e propria rivoluzione copernicana, sia pur in assenza di un marchio unico regionale». È la risposta su Facebook del senatore Saverio De Bonis al consigliere Braia sul comparto vitivinicolo Lucano. «Per comprendere appieno il boom del settore e le sue potenzialità – dice De Bonis – può risultare efficace comparare i dati del 2011 con quelli dei 2020. Nel 2011 di uve Aglianico del Vulture Doc ne sono state prodotte 29.476 quintali – nei 2020, invece, erano 38.617. Le uve prodotte da Basilicata IGT, invece, sono passate dai 27.107 quintali del 2011 ai 32.293 del 2020».

Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.

Tramonto divino riparte da Cervia il 22 luglio.
Durante la quattro giorni del Vinitaly, nel padiglione 1, è stato presentato lo storico roadshow del gusto chiamato “Tramonto divino”. Una serie di appuntamenti estivi, promossi lungo tutta la regione, che da 17 anni attraversano la riviera adriatica e toccano alcune città d’arte. Per quest’anno saranno sette le tappe che da luglio a settembre porteranno i vini e i cibi a denominazione di origine nelle piazze emiliano romagnole a disposizione di turisti e winelover. Si parte da Cervia (22 luglio), nel borgo dei pescatori, per bissare il 29luglio con la tappa di Cesenatico, in Piazza spose Marinai. Sempre in Romagna altro appuntamento è il 4 agosto a Forlimpopoli, nel giorno dell’anniversario di Pellegrino Artusi.

Fonte, Corriere Romagna.

Al via la Sagra del Vino «Brindisi alla ripartenza con 60 appuntamenti».
È pronto il programma per la settantaquattresima edizione della Sagra del Vino di Casarsa della Delizia, che sarà inaugurata venerdì alle 18 in sala consiliare. In quella occasione ci sarà la premiazione di Filari di Bolle, la selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia. «Il mondo riparte dopo l’emergenza sanitaria e con esso la Sagra del Vino — affermano Antonio Tesolin, presidente della Pro Casarsa e Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa della Delizia, e Flavio Bellomo, presidente de La Delizia —: due anni fa eravamo ad annunciarne l’annullamento a pochi giorni dall’inizio e ora, invece, siamo pronti a sollevare i calici per brindare alla ripartenza. Grazie ai tanti volontari che saranno i protagonisti di questa sagra avremo 11 giorni di festa da vivere insieme, riscoprendo il piacere di condividere le cose semplici le quali, dopo le prove affrontate in questi ultimi mesi, abbiamo capito essere le più sincere». Il calendario prevede sessanta appuntamenti ed eventi.

Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.

La Brisval raccoglie premi anche al Vinitaly.
La bresaola di Fassona piemontese dell’azienda valchiavennasca è fra i tre salumi migliori La Brisval raccoglie premi anche al Vinitaly. La Brisval fa centro anche al Vinitaly. La giovane azienda produttrice di bresaola, con lo stabilimento a Novate Mezzola, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento durante la grande fiera veronese, quest’anno tornata a svolgersi con la formula consueta dopo alcune edizioni in forma ridotta a causa della pandemia. Lo stand dell’azienda valchiavennasca, proposto in collaborazione con 1 Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità), che è un’associazione culturale senza scopo di lucro costituita da aziende e persone che producono, vendono o somministrano prodotti agroalimentari legati al territorio e che si distinguono per tradiche dovevano stabilire quali fossero i tre migliori salumi tra quelli partecipanti alla grande fiera.

Fonte, Giornale di Sondrio Centro Valle.

Vinitaly, riparte dai buyer stranieri la promozione del vino orobico.
Lo stand Ascovilo che ha ospitato l’incontro con gli importatori esteri Riparte dai buyer stranieri la promozione delvino made in Bergamo. L’edizione 2022 del Vinitaly, che si è appena conclusa a Verona, chiamando a raccolta i protagonisti del comparto, ha registrato una presenza importante di acquirenti stranieri e di operatori qualificati. «Il bilancio del Vinitalyè sicuramente sopra le aspettative – conferma Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Molte aziende hanno partecipato scommettendo su un’importante presenza di operatori e alla fine hanno avuto ragione. Nella Bergamasca siamo riusciti a superare il periodo pandemico grazie ai consumi interni e ora puntiamo ad una ripresa consolidata della ristorazione, così come ad un aumento delle esportazioni».

Fonte, Eco di Bergamo.

Vinitaly e Valtellina Bellezza e qualità.
Bilancio positivo alla principale rassegna nazionale Drocco: «Grande attenzione verso la nostra zona». Bellezza e qualità, sono queste le due parole chiave del Vmitaly targato Valtellina. Una fiera del vino italiano che è tornata dopo due anni forzati di stop a causa Covid, facendo registrare il tutto esaurito anche negli spazi del Consorzio tutela Vini di Valtellina dove erano presenti 24 cantine della provincia di Sondrio. «C’è stato un afflusso costante da quando abbiamo aperto domenica mattina sino al pomeriggio di mercoledì – il commento di Danilo Drocco, presidente del Consorzio Vini di Valtellina -. Vmitaly è stata la conferma dell’interesse e della grande attenzione che hanno in questo momento gli operatori del mondo del vino sulla nostra zona, dobbiamo essere capaci di sfruttare questo momento magico».

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

Stranieri sempre più protagonisti.
Vinitaly conferma la sua vocazione internazionale con una edizione record, con tanti operatori stranieri quanti non se n’erano mai visti prima. Per gli ingressi della grande fiera vitivinicola sono transitati in 4 giorni 25mila operatori provenienti dall’estero (139 Paesi), ovvero il 28% del totale degli 88mila giunti al Vinitaly della ripresa, quello tornato in presenza dopo due annidi restrizioni per la pandemia. Una incidenza pari quasi a un terzo del totale non si era mai registrata in passato. E ciò al netto della forte contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa per circa 5mila mancati arrivi.

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

Produttori compatti: «C’è voglia di bere i nostri vini».
L’unione fa la forza, un mantra che le cantine e i vignaioli di Valtellina hanno capito bene, per questo anche all’edizione n.54 di Vinitaly il gruppo dei nostri era presente coeso e compatto. Grandi e piccole realtà vinicole, sotto il cappello Nebbiolo delle Alpi nello stand del Consorzio Vini di Valtellina Tanti i volti noti del vino valtellinese, a cominciare da Pietro Bettini, titolare insieme alle sorelle dell’omonima cantina che ci racconta l’evoluzione della presenza valtellinese a Verona «Credo di essere uno con più presenze alle spalle insieme a qualche collega, con la partecipazione ininterrotta a livello aziendale delle ultime ventisei edizioni, senza considerare gli stop forzati causa pandemia. In questi anni c’è stato un aumento esponenziale dell’interesse verso i nostri vini, il Vinitaly di quest’anno ha certificato ancora una volta che c’è voglia di bere Valtellina e siamo stati molto visitati dalla nostra clientela abituale, operatori nazionali ed esteri».

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

L’agricoltura attira i giovani: uno su 10 ha una vigna.
Il fenomeno incoraggiante anche nel nostro territorio. Marchesini: «Ma servono aiuti» ¦ Un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna, che in Italia è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35: in Valtellina e Valchiavenna si tratta, in molti casi, di particelle ricavate sui terrazzamenti protetti dai muretti a secco oggi patrimonio dell’Unesco, che si tramandano di generazione in generazione per centinaia d’anni. È quanto emerge da una analisi Coldiretti in occasione di Vinitaly: «L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino- commenta il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini – è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice. II successo di Vinitaly quest’anno, dove sono presenti 24 cantine del territorio, è un passo ulteriore verso l’appuntamento olimpico di Milano Cortina 2026 che può costituire un importante trampolino di lancio del vino e dell’agroalimentare nel mondo».

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

Vinitaly, la denuncia di Coldiretti Pavia per la guerra in Ucraina +35% costi del vino.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano, con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole organizzato dalla più importante Organizzazione agricola italiana al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Al convegno ha partecipato anche una delegazione di Coldiretti Pavia, guidata dal Presidente di Coldiretti Pavia Stefano Greppi e dal Direttore Antonio Tessari. Anche in Oltrepò Pavese, prima zona vitivinicola della Lombardia con 13 mila ettari coltivati e 1.500 aziende vitivinicole attive, la situazione del settore è critica.

Fonte, Provincia – Pavese.

I giovani agricoltori scelgono la vigna in Lombardia oltre 200 cantine under 35.
Sono oltre 200 le imprese vitivinicole gestite da giovani under 35 in Lombardia. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati registro imprese in occasione della degustazione di vini organizzata dai giovani imprenditori a casa Coldiretti a Vinitaly, con una selezione dei prodotti delle nuove generazioni di viticoltori provenienti da tutta la Penisola. Ai giovani titolari di impresa — precisa Coldiretti – si sommano poi tutti quei ragazzi e ragazze che lavorano nelle vigne e nelle cantine delle aziende agricole di famiglia. In Italia sono oltre 5.500 i giovani under 35 che possiedono una vigna, dove sono spesso impegnati a produrre vini di alta qualità. In pratica, a livello nazionale un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna, che è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35. Secondo il rapporto del Centro Studi Divulga, quasi una cantina under 35 su tre (31%) esporta all’estero i propri prodotti contro il 20% della media generale delle aziende vitivinicole italiane.

Fonte, Provincia – Pavese.

Premio al vino biologico della cantina Centanni «Qui c’è la nostra storia».
Con il riconoscimento del premio internazionale Vinitaly Wine Without Walls, la cantina Centanni di Montefiore dell’Aso, sulala Valdaso al confine con il Fermano, si attesta come migliore azienda produttrice di vini biologici, confermando il prestigio della produzione del settore vitivinicolo nelle Marche e in tutta Italia al cospetto del mondo. Il premio è stato conferito a seguito di un’attenta valutazione da parte di una giuria internazionale composta da enologi, critici, importatori e produttori di tutto il mondo. Su 15 vini che la famiglia Centanni ha selezionato a marzo perla partecipazione al concorso, la giuria ha assegnato i migliori punteggi a 12 etichette, fino a decretare il meritato premio, per la somma della qualità di tutti i vini prodotti, tra cui ha spiccato il Cimula Passenna Docg, con il punteggio più alto del 95 Pt %.

Fonte, Corriere Adriatico Fermo.

Dopo 2 anni torna il Vinitaly.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4 400 aziende da 19 nazioni. Torna in pie dopo due anni di stop forzato, l’edizione pin attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile E lo fa. per la rassegna numero 54, interpretando ulteriormente il proprio posizionamento trii principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quella più maturi fino ,ryh emergenti Infatti, r top buyer da 50 Paesi giri accreditati a Vinitaly sfiorano quota 100, con in testa la delegazione dal Nord America Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’Africa, una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto dell’evoluzione sanitaria che dell’inaspettato scenario geopolitico.

Fonte, Biellese.

Vinitaly a Verona Soddisfazione e qualche critica.
I commenti Dei produttori monferrini presenti Vinitaly a Verona Soddisfazione e qualche critica Un gruppo. Di produttori monferrini presenti al Vinitaly di Verona. Tra soddisfazione e critiche, non è mancata la partecipazione dei produttori monferrini (soci del Consorzio di tutela dei vini delle Colline del Monferrato Casalese) all’ultima edizione del Vinitaly di Verona, per un appuntamento lungamente atteso dopo l’interruzione per pandemia. Generalmente apprezzata l’affluenza di un pubblico maggiormente selezionato che, di fatto, ha chiuso il capitolo dei visitatori inclini ad alzare il gomito, garantendo una maggiore presenza qualificata di operatori di settore a livello global.

Fonte, Monferrato.

Commenti a caldo di Donato Lanati sul salone del vino.
Incontro Con il sottosegretario Centinaio Commenti a caldo di Donato Lanati sul salone del vino Lanati. Discute con il sottosegretario Centinaio di nuove progettualità. «Il Vinitaly è il fulcra. Il Vinitaly succede lì (a Verona). Il Vinitaly è da non perdere». Questi, i commenti a caldo dell’enologo Donato Lanati in visita, nei giorni scorsi, alla 54a edizione del Salone Internazionale dei Vmi e dei Distillati, per una quattro giorni di eventi, degustazioni tecniche, verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati del mondo. «Il Vinitaly è l’evento/ incontro che, in quattro giorni o in poche ore, consente un concentrato di occasioni e di opportunità a livello globale; penso che non sia assolutamente finito e, soprattutto, credo sia meglio non farselo scappare..

Fonte, Monferrato.

È guerra in cantina: 35% i costi sul vino.
Batosta sul settore È guerra in cantina: +35% i costi sul vino. A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende: «Le aziende vitivinicole si sono trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro – sottolinea Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – una bottiglia di vetro costa il 3070 in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e il 40% per quelli di altri materiali». Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono del 20%, per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rincari del 35%e del 45%.

Fonte, Monferrato.

La gita del lunedì è anche culturale.
Degustazioni di moscato e brachetto, ravioli al burro e salvia e plin alle nocciole, poi pic nic nei vigneti, laboratori con i cavalli per i più piccoli, assaggi di robiola, mieli, zafferano. E ancora percorsi fra i filari e visite alle cantine, tour tra le bellezze architettoniche e artistiche di Acqui, shopping nei negozi. La prima edizione di «Super, i colli!» organizzata per il lunedì di Pasquetta dai Comuni di Acqui e Strevi è un’occasione per scoprire a 360 gradi tutte le eccellenze del territorio. La giornata, che parte alle 10 con i sindaci davanti a Camelot in corso Dante per chiudersi alle 17, è pensata come un tour libero su un percorso ad anello che unisce i due centri lungo strade collinari: si potrà percorrere a piedi, in bici o con altri mezzi, con i propri tempi, godendo del paesaggio, del verde e dei punti di sosta organizzati da imprese, negozi, attività, agriturismi, aziende agricole, cantine.

Fonte, Stampa Alessandria.

Tris di eventi culturali nei paesaggi del vino immersi nel Mare Verde.
II programma della Cantina di Vinchio e Vaglio Tris di eventi culturali nei paesaggi del vino immersi nel Mare Verde. La Cantina di Vinchio Vaglio apre le porte Jalla primavera, puntando non solo alla qualità dei suoi vini, ma anche a quella del territorio. Un’attenzione alla cura e alla valorizzazione che paga e che è emersa nell’ormai tradizionale incontro con gli organi informazione che si è svolto ieri sera nella sala convegni di regione San Pancrazio, a Vinchio. «Agl’indomani di una vendemmia di alta qualità che ha dato vini all’altezza della grande tradizione della Cantina — spiega Lorenzo Giordano, presidente della Cantina di Vinchio Vaglio- torna la voglia di “contatto fisico” con i consumatori, dopo il lungo periodo di condizionamenti da Covid, con un intenso programma di iniziative che proseguiranno fino alla prossima vendemmia».

Fonte, Stampa Asti.

“Sorì eroici” per tutelare la viticoltura estrema.
L’Associazione comuni del Moscato ha presentato il nuovo marchio “Sori eroici” per tutelare la viticoltura estrema. Si chiama «Sori eroici» il nuovo marchio collettivo che tutela e promuove la viticoltura estrema nei 51 comuni dell’Asti e del Moscato d’Asti sparsi tra le tre province di Cuneo, Asti e Alessandria, ma di cui potranno fregiarsi anche le altre denominazioni prodotte sul medesimo territorio. Il progetto è stato presentato durante il Vinitaly di Verona dall’Associazione comuni del Moscato di Santo Stefano Belbo, dopo un lungo lavoro che ha richiesto il censimento di quasi 20 mila ettari di vigneto. I sori sono i versanti con forte pendenza ed esposizioni ottimali, storicamente coltivati a vite e fiore all’occhiello del paesaggio tutelato dall’Unesco. Oltre a garantire qualità, il marchio definisce con chiarezza quali sono i produttori a poterlo utilizzare.

Fonte, Stampa Cuneo.

Da Conti Zecca un Negroamaro «internazionale».
Sono sicuro che qualcuno commenterà che è molto facile parlar bene del Nero dei Conti Zecca, ma al di là di tutto c’è una ragione del perché questo vino si è affermato tra i migliori, non solo pugliesi, ed è giusto dargliene atto. La sua nascita, avvenuta nel 1998, segnò una svolta non solo per la cantina che lo aveva prodotto; i suoi effetti indirettamente si propagarono, come spesso avviene, all’intero settore. Il taglio tra un vitigno autoctono come Il Negroamaro e uno internazionale come il Cabernet Sauvignon aprirono definitivamente e in modo dichiarato una strada che poi furono in molti a seguire, dando una spinta definitiva verso l’uso delle denominazioni geografiche tipiche (Igt). Per dirla con le parole del professor Fregoni: «(Le Igt) hanno consentito ai produttori di esprimere creatività e fantasia e alla fine di recuperare maggiore competitività sui mercati».

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Pugli.

«L’agricoltura e il vino risorse per il territorio».
Partire dalla trasformazione della vitivinicoltura, tra storie di innovazione e successo, per offrire al territorio una opportunità di crescita, legata alla valorizzazione di agricoltura e paesaggio, anche in termini turistici, che sia diversa da quella esclusivamente industriale. A lanciare la proposta, nell’ambito del dibattito sul Documento programmatico preliminare al Pug e in generale sulla pianificazione del territorio è un gruppo di vitivinicoltori composto da Carmine Dipietrangelo di Tenute lu Spada, Luigi Rubino di Tenute Rubino, Francesco Vallone di Agricole Vallone, Fabio Zullo di Masseria Masciullo, Antonello Bruno di Masseria Incantalupi, Sergio Botrugno dell’Azienda vitivinicola Botrugno e Giovanni Nardelli di Risveglio Agricolo. Il Dpp, come annunciato dal sindaco Riccardo Rossi, dovrà nuovamente passare in giunta, dopo una fase di ascolto della politica, dei professionisti e delle varie componenti dell’economia locale, per un ulteriore aggiornamento. «Sinora l’agricoltura è stata la grande assente dal dibattito sullo sviluppo della città, se non per qualche richiamo superficiale e come corollario al solito elenco dei temi da affrontare.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Blue Sea Land in programma a settembre.
La manifestazione presentata nell’ambito del Vinitaly di Verona Blue Sea Land in programma a settembre. Distretto pesca annuncia il nuovo Blue Sea Land per settembre. Nell’ambito del Vinitaly di Verona, il Distretto della Pesca e Crescita Blu ha presentato la prossima edizione della manifestazione Blue Sea Land che si terrà a Mazara del Vallo il prossimo mese di settembre. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti: il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il Sottosegretario di Stato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni, e l’Assessore regionale dell’Agricoltura e Pesca Mediterranea, Toni Scilla. Presente all’evento anche lo scrittore e giornalista Michelangelo Buttafuoco.

Fonte, Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.

Vinitaly, la Valle d’Aosta presente «in forze» alla fiera di Verona.
«Nei giorni del Vinitaly il mondo vitivinicolo valdostano ha dimostrato, accanto all’alta qualità delle produzioni, un grande dinamismo, alimentato anche dal desiderio di ripartenza dopo i dieci anni dovuti al peso della pandemia. La regione ha saputo presentarsi in modo coeso, facendo un ottimo lavoro di squadra, che ha testimoniato quanto sia importante la collaborazione e l’impegno comune nella promozione dell’offerta territoriale». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Davide Sapinet, commentando la partecipazione della Valle d’Aosta alla kermesse internazionale dedicata al vino, che si è svolta a Verona nello scorso fine settimana. Le iniziative presentate (tra cui il neonato Consorzio Vini Valle d’Aosta) «hanno dato prova di una realtà regionale vitale, in forte crescita e proiettata verso nuovi traguardi» ha concluso Davide Sapinet.

Fonte, Valle’ Notizie.

Serena Wines, ricavi in crescita a 84 milioni: «Ma ora troppi costi, servono accordi di filiera».
Serena Wines riparte con 84 milioni di fatturato (quasi la metà dall’export, primo mercato Usa), una crescita decisa sul 2021 (+ 40%) e ritorno ai livelli 2019. «Dopo un anno molto buono e un altrettanto positivo primo bimestre, ora è cambiato decisamente lo scenario. Il mercato per i nostri prodotti è ancora tonico sia in Italia, in Europa che anche fuori, in particolare negli Usa. Ma l’esplosione dei costi sta uccidendo le marginalità – commenta Luca Serena, Ad dell’azienda di famiglia – i nostri fornitori hanno aumentato i prezzi di vetro, imballaggi, tappi in maniera spropositata, dopo che il prezzo del vino era già cresciuti decisamente. Le vendite ci sono, ma ora la situazione è esplosa. Cerchiamo di ridiscutere i contratti ma non sempre è possibile soprattutto con la grande distribuzione e in generale c’è grande incertezza. A oggi cerchiamo di limitare il più possibile i costi, soprattutto abbiamo frenato sugli investimenti negli ultimi due mesi. L’anno lo chiuderemo inevitabilmente in crescita, le bottiglie costano in media dai 50 ai 60 centesimi in più, ma crescono anche i costi.

Fonte, Gazzettino.

La grappa Tramet sbarca negli Usa e diventa prodotto “di alto profilo”
Hotel e ristoranti di lusso, ultima acquisizione Casa Cipriani Fino a poco fa il distillato in America era considerato “benzina’ Il titolare Alessandro: «Un incontro casuale e la decisione di sfidare un mercato nuovo». L’incontro casuale che ti cambia la vita, creatività e tradizioni di famiglia che si intrecciano. E la voglia di cominciare dall’estero: una scommessa doppia, perché negli Stati Uniti il distillato in questione è poco noto e il complicato momento internazionale potrebbe invitare alla prudenza. La Grappa Tramet 7 Years Masterpiece è tutto questo e, da pochi giorni, ha raggiunto l’hotel Casa Cipriani a New York, ultimo tassello di uno sbarco a stelle e strisce iniziato nel 2021, coinvolgendo alberghi e ristoranti di lusso. Per l’estate, invece, è previsto il lancio nel mercato italiano: obiettivo luxury, locali “in” ed esclusivi. «Puntiamo a un incremento delle vendite del 50% nel secondo trimestre rispetto a gennaio-marzo, guardando con fiducia all’estate e autunno», l’auspicio di Alessandro Tramet, 25enne di Valdobbiadene, ideatore della grappa che vuole “sfondare” negli Usa.

Fonte: Tribuna Treviso.

Sui sentieri del Prosecco La bellezza in sedici itinerari – “Sui sentieri del Prosecco” sedici itinerari nella bellezza.
16 escursioni sulle colline Unesco” realizzato da Ennio Poletti e pubblicato da Editoriale Programma, in libreria e in edicola con la Tribuna di Treviso e il Mattino di Padova da mercoledì 20 aprile. “Sui sentieri del Prosecco” sedici itinerari nella bellezza In edicola con il nostro giornale il libro di Ennio Poletti per Editoriale Programma Uno strumento utile per riscoprire mulini, capitelli eremi e chiesette. Più che una guida è un vero e proprio invito a incamminarsi tra verde, cielo e storia, il libro “Sui sentieri del Prosecco – 16 escursioni sulle colline patrimonio Unesco” realizzato da Ennio Polettie pubblicato da Editoriale Programma, disponibile in libreria e in edicola con la tribuna di Treviso e il mattino di Padova da mercoledì 20 aprile.

Fonte: Tribuna Treviso.

Cantina Italia, le giacenze di mosti e vini al 31 marzo.
Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 31 marzo 2022, a 64 milioni di ettolitri in aumento del 3% rispetto ai 61 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 31 marzo 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 1,3% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 4,7%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 2,3%; i vini generici scontano giacenze uguali a quelle dello scorso anno; le giacenze totali di vini sono superiori dello 1,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 22,7%; il vino nuovo ancora in fermentazione più 6,9%. Rispetto alla precedente rilevazione (28 febbraio 2022), i dati contenuti nei registri telematici segnano una riduzione delle scorte pari a 3,3 mln di hl di vini e mosti, anche se va ricordato che questi dati registrano più propriamente gli spostamenti e non necessariamente le vendite di vino.

Fonte: Federvini.

Cantine Aperte 2022.
Ritorna Cantine Aperte. Da sabato 28 a domenica 29 maggio 2022 riapre i battenti l’appuntamento più importante e più apprezzato da tutti gli appassionati di enoturismo. Giunto alla ventisettima edizione, riguarderà come sempre le regioni italiane dal nord al sud accogliendo i visitatori in visite alle cantine, iniziative gastronomiche, artistiche e tanto altro!  Cantine Aperte 2022 è consigliato a tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza diversa, in coppia o con un gruppo di amici ammirando e conoscendo i trucchi e i segreti delle aziende vitivinicole.
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Fonte: Hello Taste.

Alla Cantina di Vinchio e Vaglio Serra tris di eventi culturali nei paesaggi del vino.
La Cantina di Vinchio Vaglio apre le porte alla primavera, puntando non solo alla qualità dei suoi vini, ma anche a quella del territorio. Un’attenzione alla cura e alla valorizzazione che paga e che è emersa nell’ormai tradizionale incontro con gli organi informazione che si è svolto ieri sera nella sala convegni di regione San Pancrazio, a Vinchio. «All’indomani di una vendemmia di alta qualità che ha dato vini all’altezza della grande tradizione della Cantina – spiega Lorenzo Giordano, presidente della Cantina di Vinchio Vaglio – torna la voglia di “contatto fisico” con i consumatori, dopo il lungo periodo di condizionamenti da Covid, con un intenso programma di iniziative che proseguiranno fino alla prossima vendemmia».

Fonte: La Stampa.

Vinitaly: EY e Cantina Placido Volpone, il metaverso nel mondo dei vini.
Un’esperienza immersiva nel Metaverso e 50 token NFT “Grape Foxes”. EY, leader mondiale nei servizi professionali e di consulenza, ha creato per la Cantina pugliese Placido Volpone uno spazio nel Metaverso, che consentirà ai clienti e agli addetti ai lavori del mondo vitivinicolo, presenti alla 54° edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e distillati in corso a Verona, di vivere un’esperienza immersiva unica alla scoperta dei prodotti dell’azienda, sia per chi sarà presente fisicamente all’evento sia per chi si collegherà da remoto; con i primi 50ospiti dello stand di Cantina Placido Volpone, ai quali sarà data inoltre la possibilità di vincere una collezione di esclusivi NFT “Grape Foxes”. La partnership fra EY e la Cantina Placido Volpone quindi continua: la prima azienda globale che, proprio grazie al supporto tecnologico di EY, ha utilizzato la Blockchain di Ethereum per tracciare la propria filiera e certificare il primo vino al mondo a “Km0 virtuale”.

Fonte: techprincess.

La capacità di export del vino italiano superiore a quello di Francia e Spagna.
Nonostrante l’ottimo trend ultradecennale l’Italia è tuttavia dietro alla Spagna in termini di volumi esportati e molto distante dagli 11 miliardi di euro raggiunti dall’export vinicolo francese. Con 50 milioni di ettolitri, l’Italia mantiene la sua leadership della produzione globale di vini e spumanti, davanti alla Spagna, storico rivale per i volumi prodotti, e alla Francia. Sono alcuni dei dati della scheda “Vino” realizzata dall’Ismea in occasione del Vinitaly, in cui sono presenti tutti numeri del settore a livello nazionale e regionale, dai dati strutturali alle principali dinamiche del mercato interno ed estero, in termini di prezzi, offerta e consumi.

Fonte: Teatro Naturale.

Vino e spumanti: gli sconti più bassi preludono a un aumento dei prezzi.
A Vinitaly un rapporto di IRI sui trend delle vendite di vino e spumanti nella distribuzione moderna fra 2021 e 2022. L’anno scorso meglio le bollicine (+18% a volume e +20,5% in valore) del vino (-2,2% in vol e +2,1% in val). Prime 11 settimane del 2022 cali (non sorprendenti) quasi a due cifre in valore e in quantità sia per vino che spumanti. Ma a preoccupare è l’impatto dell’inflazione: per ora solo riduzione degli sconti sui vini in promozione, presto saliranno i prezzi in tutti gli scaffali.

Fonte: Floraviva.

Sace: i mercati su cui puntare per la promozione del vino italiano.
Attenzione agli storici sbocchi di mercato ma necessità di focalizzarsi anche su nuove destinazioni di interesse e piccole nicchie. È quanto emerge dal “Focus On – Vino: quando il Made in Italy fa la differenza”, un’analisi sull’export del settore realizzata dall’Ufficio Studi SACE. Il vino rappresenta un quarto dell’export del settore agroalimentare; un settore che ha saputo mantenersi in territorio positivo durante il picco della pandemia e che ancora oggi riporta ottime performance. Le vendite estere di vino, uno dei prodotti di punta del Made in Italy, sono continuate a crescere anche nel 2021 (+12,4% per un valore di €7,3 miliardi). Il Bel Paese si riconferma fra i primi Paesi esportatori, sia in termini di volume che di valore, grazie anche a una consistente crescita dei consumi di vino, trainata da geografie più consolidate come quella americana, ma anche da destinazioni meno presidiate, ma dall’alto potenziale (come per esempio Cina e Giappone).

Fonte: Federvini.

Ocm Vino, Onorati: oltre due milioni di euro per la riconversione e ristutturazione dei vigneti.
“Abbiamo approvato l’avviso pubblico che stanzia 2.279.808 euro per la presentazione delle domande di sostegno per le attività di riconversione e ristrutturazione dei vigneti nell’ambito dell’OCM Vitivinicola. Sarà possibile per tutte le imprese agricole che operano nel settore vitivinicolo di usufruire del sostegno pubblico per interventi di riconversione varietale, ristrutturazione e miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti per la campagna 2022/2023. I beneficiari potranno vedersi riconoscere il 50% dei costi effettivamente sostenuti per l’intervento di ristrutturazione o riconversione fino a un contributo massimo di 16.000 €/ha, incrementato a 22.000 €/ha per gli interventi realizzati nelle isole pontine, al quale può aggiungersi un ulteriore aiuto per le perdite di reddito, fino ad un massimo di 3.000 €/ha. Siamo appena tornati da Verona dove le nostre aziende vitivinicole hanno riscosso un importante successo in termini non solo di pubblico ma di qualità dell’utenza, che conferma quanto sia cresciuto il livello di qualità dei vini del Lazio e quanto potenziale ci sia. Livello confermato dai dati ISTAT/Qualivita secondo cui l’export del vino made in Lazio è cresciuto del +20.4% rispetto al 2020, per un valore economico di poco meno di 83milioni di euro, un dato significativo non solo dal punto di vista economico, ma anche di tessuto imprenditoriale”.

Fonte: NewTuscia.

Originali, classici, audaci, gustosi: gli abbinamenti tra vino e cibo non sono mai banali.
Le declinazioni dell’Asti secondo Alessandro Borghese, il Verdicchio e la cucina di chef Recanati (Andreina), le ostriche e le bollicine di Montalbera. Dal più classico degli abbinamenti, quello tra ostriche e bollicine, ad incontri inconsueti e sorprendenti, come quello tra cotture alla brace e Verdicchio, dalle infinite possibilità regalate dagli spumanti dell’Asti al binomio, quasi impensabile, tra Gin e Parmigiano Reggiano, passando per la sinergia tra vino e grandi prodotti gastronomici dei territori, come il Pecorino Sardo, la Fassona o i piatti gourmet della Sicilia: a WineNews un viaggio tra i pairing food & wine.

Fonte: WineNews.

I cambiamenti nei parametri chimici e fisici di un vino Sangiovese durante l’invecchiamento di un anno in diversi materiali.
L’invecchiamento è una fase molto delicata nel processo di produzione del vino rosso. I principali cambiamenti sono causati dai processi ossidativi che inducono la condensazione tra gli antociani liberi e i tannini, permettendo la formazione di polimeri stabili.

Fonte: Teatro Naturale.

Vino, un italiano su due “beve bio”.
La fotografia dei consumatori del Belpaese nell’indagine Nomisma-Wine Monitor. Lo sceglie il 51%, una percentuale in continua crescita: nel 2015 era ferma al 17%. L’interesse per il biologico va oltre il food: prosegue infatti la crescita della consumer base anche per il vino. L’indagine Nomisma-Wine Monitor realizzata per FederBio e AssoBio ha evidenziato come gli italiani che hanno avuto almeno un’occasione di consumo di vino biologico nell’ultimo anno è oggi pari al 51%.

Fonte: QdS.

Château Galoupet, quel vino in bottiglia di plastica ecologica è tre passi avanti.
Comprereste un vino rosato in una bottiglia di plastica rettangolare? Se state storcendo il naso fate male. Primo perché il vino è di ottima fattura (garantisce Moët Hennessy), secondo perché il progetto è estremamente interessante. E come dicono gli inglesi, decisamente UpToDate. Galoupet Nomade 2021 è un rosé Côtes de Provence fresco e leggero. Un assemblaggio delicato ma vivace di Grenache, Syrah, Rolle e Cinsault con sentori di bacche rosse e pompelmo e un pizzico di mineralità. Fin qui tutto nella norma. La novità è la bottiglia ecologica, piatta e ultraleggera (del peso di soli 63 g) interamente realizzata in Prevented Ocean Plastic riciclata. Ideata dagli esperti di packaging sostenibile di Garçon Wines può essere una svolta per un consumo non pretenzioso, giovane e allegro. Io la vedo perfetta nella cambusa di una barca, anche per l‘ottima impilabilità…

Fonte: Nel piatto – Il Sole 24 Ore.

STAMPA ESTERA

Vins : pour la première fois, l’appellation Hermitage va jusqu’au tribunal pour préserver son AOP.
L’appellation Hermitage a attaqué en justice un vigneron de la région de Narbonne, qui faisait selon lui une utilisation trompeuse du nom ‘Ermitage°. Le 3 mars dernier, le tribunal judiciaire de Paris a donné raison aux défendeurs de l’appellation, rappelant que celle-ci ne pouvait être utilisée que par les vins rouges et blancs produits sur les communes de Tain 1’Hermitage, Crozes-Hermitage et Larnage (Drôme). Une première selon le Syndicat des Côtes du Rhône, qui agit pour la protection de ses AOP. C’est une première pour l’appellation Hermitage, qui a assigné en justice un domaine situé vers Narbonne, qui usurpait le nom. Cette affaire courrait depuis 2018, où le Syndicat des Côtes du Rhône a eu vent du fait qu’un viticulteur commercialisait des bouteilles de Corbières, sur lesquelles i1 était aussi écrit, en plus gros: “L`Ermitage” (Dans l’appellation Hermitage, les deux écritures avec ou sans “h” sont tolérées). “Nous lui avons demandé de retirer le nom, il n’a pas voulu, donc nous l’avons assigné devant la justice fin 2019. t…] Ils avaient mis le nom de leur appellation en dessous, donc ils estimaient qu’il n’y avait pas de tromperie”, rappelle Léa Tixier juriste en charge des, activités droit commercial et protection du nom, au Syndicat des Côtes du Rhône.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

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