News Vitivinicole e tenute agricole di sabato 26 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 26 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

In cantina – Il blasone premia il Brunello.
Le quotazioni di Castelgiocondo hanno registrato alle aste un balzo del 65% Il blasone premia il Brunello di Cesare Pillon Le sei aziende che compaiono in tabella questa settimana sono rappresentative di una gamma variegata di produttori di Brunello di Montalcino. Tre di essi, presenti soltanto con una o due annate del loro vino, forniscono ugualmente interessanti indicazioni sugli orientamenti del mercato: non con le quotazioni dei loro vini, troppo limitate, ma perché sono tutte e tre aziende storiche fondate da casati nobiliari. Curioso il fatto che la Lisini e la Fuliggnni, tuttora possedute da quelle famiglie, siano state portate al successo negli anni 80 del secolo scorso da due donne del vino di grande capacità, Elina Lisini e Maria Flora Fuligni. La terza, invece, la Ciacci Piccolomini d’Aragona, estintosi il casato nel 1985, è stata ereditata dal fattore Giuseppe Bianchini. Molto più breve la storia delle altre tre aziende, tutte premiate da risultati positivi.

Fonte: Milano Finanza.

Gérard Bertrand sceglie Valdo.
Gérard Bertrand, colosso francese del vino, ha scelto la trevigiana Valdo Spumanti per la distribuzione dei suoi vini nel nostro Paese. Lo hanno annunciato nei giorni scorsi le due realtà, sottolineando che «Importanti sono le prospettive anche sul mercato italiano dove Gérard Bertrand ha deciso di affidare la distribuzione esclusiva della sua linea più conosciuta a livello internazionale, Còte des Roses, a Valdo Spumanti scelto per la sua importante expertise nella Gdo italiana sviluppata, dalla sua forza vendita nel rapporto con i key buyers oltre che su una conoscenza approfondita del mercato italiano e su innovative politiche di marketing create per soddisfare le esigenze del mondo retail». C’è ovviamente entusiasmo per l’accordo nella casa vitivinicola trevigiana.

Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.

Slow Wine Fair la prima fiera del vino “buono pulito e giusto”.
«L’Emilia-Romagna diventa capitale internazionale del vino buono, pulito e giusto», lo ha detto Federico Varazi di Slow food Italia presentando la prima edizione di Sana-Slow Wine Fair. La prima fiera che Slow Food dedica esclusivamente al vino, con BolognaFiere in partnership con FederBio, Ascom, ministero degli Affari esteri, Ice, col patrocinio della Regione. Tre giorni, da domani a martedì, per incontrare 542 produttori di 18 Paesi, che l’associazione della chiocciola ha selezionato in base ai criteri del “buono, pulito e giusto” vale a dire: qualità, sostenibilità ambientale ed etica. Tre giorni riservati ai professionisti del settore, con la giornata di domenica aperta anche agli appassionati di vino i quali potranno accedere anche gli altri giorni se iscritti a una delle 9 masterclass, fra queste una dedicata al vino cinese. L’unicità della fiera sta nel fatto che qui si troverà in un solo luogo il meglio della produzione artigiana e sostenibile italiana e internazionale, la grande comunità del vino nata intorno alla Guida Slow Wine.

Fonte: Corriere Romagna.

Menù romagnolo-piemontese, 6 vini degustati e quiz a premi.
Una delle Cento Cene per Slow Wine si è svolta giovedì sera all’Osteria Michiletta di Cesena. Sono le cene organizzate in tutta Italia per presentare la nuova edizione della guida, organizzata in questo caso da Slow Food Cesena. La guida Unica nel panorama delle guide al vino, Slow Wine, che in questa edizione recensisce 1.958 cantine, non si limita a degustazioni ma, grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori presenti in tutta l’Italia, visita i filari e le cantine delle aziende recensite. Uno sforzo grandissimo che pone la guida di Slow Food come un punto di riferimento di tutta l’enologia e di chi vuole conoscere questo mondo, in Italia e non solo. I menù elvInl Lo chef Rocco Angarola ha proposto un menù giocato su piatti di recupero e sull’intreccio Romagna-Piemonte, come lo sformatino di cardi ed erbette con bagna cauda, le reginette di semola di grano duro con radicchietto e prosciutto, il coniglio in porchetta con fricò e il bunet, un crème caramel amaretti e cioccolato.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Roma e i Castelli si alleano: scommessa sull’agricoltura.
L’intesa Adesione comune a “Città del Vino” I sindaci castellani con la bandiera “Citta di Vino”. Roma e i Castelli si alleano: scommessa sull’agricoltura Roma e i comuni dei Castelli Romani impegnati nel rilancio del comparto vitivinicolo e nella difesa dell’agricoltura. Con una manifestazione molto partecipata è stato sancito ieri, nella Protomoteca del Campidoglio, l’ingresso della Capitale nel novero dell’associazione nazionale “Città del vino”, cui aderiscono 470 comuni di tutta Italia. Erano presenti, tra gli altri, i sindaci di Genzano, Marino, Colonna, assessori di Frascati e Monte Porzio Catone, i presidenti dei consorzi di tutela vini Frascati e Roma doc, i vertici dell’associazione “Città del Vino” e Sabrina Alfonsi, assessore all’Agricoltura di Roma. I sindaci castellani chiedevano da tempo alla Capitale, nel cui territorio insistono le doc Frascati, Marino, Castelli Romani, Colli Albani e Roma, di aderire all’associazione per trovare una strategia d’intervento comune.

Fonte: Messaggero Roma Metropoli.

Raviolotti di baccalà e Moscatello di Taggia.
È nato il raviolotto di baccalà e Moscatello di Taggia a seguito dell’accordo di filiera tra la rete di imprese agricole Terra del Moscatello e il Pastificio artigianale Voglia di sfoglia. Marco Risso, presidente della rete di imprese agricole, e Simone Gasparini, amministratore del Pastificio, hanno siglato una partnership che prevede l’utilizzo del Moscatello delle aziende della rete per la preparazione del raviolotto di baccalà. Alla serata di presentazione che si è tenuta ad Arma di Taggia in regione Prati Pescine nella sede del pastificio, hanno partecipato i produttori, i rappresentanti di varie amministrazioni comunali e Chiara Cerri, consigliere regionale e consigliere delegata alla cultura del Comune di Taggia.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

RistorExpo, una vetrina per i vini valtellinesi Quindici aziende in fiera.
Quando la montagna con i suoi vini di qualità incontra il lago e i suoi sapori sapientemente cucinati. È un connubio vincente che si ripete nel tempo quello tra il Consorzio dei vini di Valtellina e RistorExpo, l’appuntamento ormai tradizionale – quest’anno siamo alla 24esima edizione – con la ristorazione professionale, pronto a riproporsi negli spazi di Lariofiere a Erba dal a16 aprile. Sono una quindicina le aziende valtellinesi che porteranno i loro prodotti per le degustazioni alla manifestazione che quest’anno ha scelto un tema tanto simbolico quanto emblematico: “L’enogastronomia del conforto”. «In mezzo alle tante difficoltà del momento che stiamo vivendo – dice Giovanni Ciceri, ideatore e curatore della mostra, oltre che presidente di Confcommercio Como – il cibo può avere una straordinaria funzione consolatoria, ma anche e soprattutto può divenire la tavola del conforto, della serenità, dell’autenticità e della tranquillità».

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Quanta diversità nella famiglia degli Aglianico.
La zona di Venosa può senz’altro essere considerata la più produttiva dell’areale J del Vulture. I vigneti si estendono oltre che nel comune di Venosa anche su quelli di Maschito, Banzi, Palazzo San Gervasio, Gemano e Lavello, con altitudini che vanno dai 500 metri di Maschito ai 40o di Venosa e ai Zoo di Lavello. Una zona molto vasta, in cui l’Aglianico si presenta con caratteristiche differenti, specie nelle aree site nel territorio di Lavello. Qui l’altitudine scende al di sotto dei 200 metri, in particolare nel versante dell’Ofanto dove i terreni sono più grassi, con una maggior componente di origine alluvionale. Se ne ottengono, generalmente, vini di buon volume alcolico con acidità più mitigata, tannicità meno aggressiva rispetto a quelli prodotti nelle zone ad altitudine maggiore.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Manduria e il suo «Primitivo» una storia lunga più di 200 anni.
Un vino, un vitigno, una storia, un territorio. Non soltanto gusto, consistenza, profumi. II vino non si tracanna, si gusta; e non si beve per sete. In un calice di buon vino non c’è soltanto alcool. II Primitivo di Manduria, per esempio: una carta vincente dell’enogastronomia pugliese, uno dei vini italiani più esportati nel mondo. Racchiude in sé valori culturali, storici, paesaggistici, economici e sociali, oltreché – naturalmente – gustativi. II suo boom è relativamente recente. C’è voluta la crisi del metanolo per far virare la produzione dalla quantità di vino da taglio (o da distillazione) verso la qualità. Ancora negli anni ’90 stava per perdere la doc per mancanza di produzione. Ma i miglioramenti qualitativi, la commercializzazione non più artigianale, la «scoperta» che uno dei più accorsati vini californiani, lo Zinfandel, altro non è che un clone del Primitivo (e sostanzialmente lo stesso vitigno è il croato Crljenak Kastelanski), hanno creato le premesse, consolidate dalla costituzione del Consorzio di tutela, per un successo rapido, travolgente e che non conosce riflusso.

Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.

«Un vino che sa di gioia e speranza» Ex Vite, dalla vigna nelle chiese.
Con queste parole, l’arcivescovo della diocesi di Nardo e Gallipoli, monsignor Fernando Filograna, ha presentato ieri “Ex Vite”, il rosato negroamaro per la celebrazione eucaristica prodotto in Puglia, e nato dalla collaborazione tra Opera Seme (progetto di economia civile della Caritas) e la Cupertinum, storica cantina di Copertino. Presenti al taglio del nastro don Giuseppe Venneri, responsabile di Opera Seme, Francesco Trono e Giuseppe Pizzolante Lcuzzi, rispettivamente presidente ed enologo della Cupertinum. Il vino, frutto di un lavo- ro iniziato in vigna lo scorso settembre, è stato realizzato “ex genimine vitis”, cioè a norma del Codice di Diritto Canonico e delle prescrizioni ecclesiali che dispongono che “il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato”. L’idoneità all’uso sacramentale è stata certificata dal Vicario Generale della diocesi di Nardò-Gallipoli, monsignor Giuliano Santantonio. Per il debutto sono state prodotte 2.500 bottiglie dalla capienza di 375 ml..

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.

Intervista a Raffaele Massa – Massa “Scoprite il vino con il sommelier astemio”.
Ai ragazzi diversabili spieghiamo i segreti del bere usando solo o fatto e vista le di Gilda Camero Un progetto di inclusione sociale per permettere ai ragazzi diversamente abili di inserirsi nel mondo del lavoro attraverso un percorso di formazione nel quale imparano a raccontare il vino usando soltanto l’olfatto e la vista. Organizzato dalla delegazione di Bari dell’Associazione italiana sommelier e intitolato //Sommelier astemio è stato presentato ieri, con il libro Io Valgo. Imparo a raccontare il Vmo, il prossimo 25 marzo, alle 16,30, al Grande albergo delle nazioni di Bari da Antonello Maietta, presidente Ais Italia, Vito Sante Cecere, presidente Ais Puglia, Giuseppe Baldassarre (consigliere nazionale Ais) e dal sommelier e delegato Ais di Bari Raffaele Massa, che ha curato il progetto ed è anche l’autore del volume (info sommelierpuglia.it). Massa come e quando è nato questo progetto? «Tutto è nato ne12018 con lo scopo di arricchire di competenze una ventina di ragazzi di una cooperativa sociale per permettergli di descrivere, come veri sommelier, le caratteristiche principali delle varie tipologie di vino e anche di birra attraverso la vista e l’olfatto».

Fonte, Repubblica Bari

Masi Agricola utile a 5,4 milioni ritorna ai livelli del pre-pandemia.
Conti 2021 chiusi con ricavi in aumento del 28,4% per la quotata a Piazza Affari Masi, utile a 5,4 milioni balzo ai livelli pre-covid Valeria Zanetti •• Un buon 2021 nonostante il persistere della pandemia e l’assottigliamento pesante del canale travel. Il consiglio di amministrazione di Masi Agricola spa, quotata nell’Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, presieduto da Sandro Boscaini, ha approvato ieri il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre. Risultatie indici positivi L’utile netto schizza a 5,4 milioni di euro, in crescita da 0,8 milioni nel 2020 e superiore anche al dato pre-pandemia. I ricavi netti consolidati si sono attestati a 66,4 milioni , in aumento del 28,4% rispetto ai 51,7 del 2020, con un risultato migliore del 2019 (erano a 64,9 milioni; +2,3%). L’Ebitda è salito a 12,9 milioni dai 5,5 registrati nel 2020, con margine al 19,5% dal 10,6% del 2020 (nel 2019 era a 11,189 milioni e il margine era al 17,2%). L’Ebit del 2021 è stato di 8,655 milioni, contro 1,348 nel 2020.

Fonte, Arena.

«MuVin», la cittadella del vino strizza l’occhio alle doc dell’est.
Presentato a una platea di imprenditori vitivinicoli del Soave e del Lessini Durello il progetto scaligero «MuVin», la cittadella del vino strizza l’occhio alle doc dell’est Sul modello di quanto realizzato a Bordeaux, accoglierà centinaia di migliaia di visitatori Corsi: «Un sogno che diventa realtà, serve da subito il coinvolgimento del territorio» MarieIla Gugole •• Le vallate veronesi con ettari ed ettari di pendii tappezzati di pregiati vitigni sono in prima linea per la realizzazione del MuVin, il Museo del Vino che rafforzerà Verona nel suo ruolo di capitale italiana del vino. Il progetto è pronto ed entro l’anno si apriranno i cantieri nelle ex Gallerie Mercatali, in Zai di fronte alla Fiera con una previsione di spesa di 36 milioni di euro. L’obiettivo è di accogliere migliaia di visitatori per le Olimpiadi invernali del 2026. Corsi «È un sogno che sta diventando realtà», ha dichiarato Enrico Corsi, il consigliere regionale veronese della Lega a cui va la paternità dell’iniziativa, giovedì sera al Centro convegni di Montecchia di Crosara ricambiato dal ringraziamento del sindaco Attilio Dal Cero per aver scelto l’est veronese, Val d’Alpone e Val Tramigna, come primo incontro territoriale. Presenti in platea i sindaci dell’area, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi e il senatore Crsitiano Zuliani, una sessantina di imprenditori del vitivinicolo di Val Tramigna e Val d’Alpone, territori culla delle denominazioni del Soave e del Lessini Durello.

Fonte, Arena

Vino: aumenti a raffica dai fornitori Botter: «Prosecco, rincari da aprile».
Da fornitori modifiche unilaterali dei contratti. Imprese del vino senza vetro e carta. L’imprenditore veneto Alessandro Botter: «Grandi aziende prosecco costrette a ritoccare i listini da aprile». L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro stanno inviando lettere commerciali comunicando ulteriori aumenti nell’ordine de115% in aggiunta al + 15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per gli spumanti. Secondo il consigliere Uiv, Alessandro Botter, «le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti comunicando un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, non ci sono più i margini per riuscire a lavorare».

Fonte, Gazzettino.

Fridays for future, giovani in piazza «Siamo in mano agli irresponsabili».
Ieri anche a Padova il corteo per l’ambiente diventa occasione per una richiesta di pace Più di trecento ragazzi hanno attraversato le strade della città tra cori e rulli di tamburi Giulia Tasca Clima antiguerra: i Fridays for Future sono scesi ieri mattina nelle piazze di tutto il mondo per manifestare non solo per la salvaguardia del pianeta, ma anche della pace. A Padova i “ragazzi delvenerdì” erano più di 300. Si sono ritrovati in stazione, dandosi appuntamento nei giorni scorsi con il tam tam sui social. «Quello di cui ha bisogno la crisi climatica è una cooperazione a livello internazionale, la stessa che serve per risolvere i conflitti», riferisce il portavoce del gruppo Sebastiano Michelotti, ventunenne studente di scienze politiche all’Università patavina, «stiamo parlando di un problema che non guarda ai confini territoriali, alla nazionalità, al genere o all’età: interessa tutti, indistintamente.

Fonte, Mattino Padova.

Federvini: tanti rincari il 2022 anno a rischio.
Il 2022 del vino italiano si prospetta grigio. Secondo i dati dell’Osservatorio Federvini, ci sono molte incognite. «I12022 ha tutte le premesse per diventare l’anno della tempesta perfetta – dichiara la presidente di Federvini, Micaela Pallini – da molti mesi lamentiamo una situazione intollerabile rispetto ai costi dei trasporti, che ha danneggiato pesantemente il nostro export». Negli ultimi mesi del 2021 sono arrivati i primi segnali di tensione sul fronte dei prezzi e delle materie prime. «L’entusiasmo è stato presto smorzato da nuove incertezze», commenta spiega Beniamino Garofalo, ad di Santa Margherita. Il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi è aumentato del 40% e il vetro del 25%. «Il mondo del Prosecco è in fermento — aggiunge Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi — la pressione che arriva dai fornitori presto comincerà a scaricarsi sui consumatori finali».

Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Ambasciatori del gusto lezione per 1.200 allievi.
Più di 1200 studenti si sono iscritti da tutta Italia alla lezione organizzata ieri da Ambasciatori del Gusto e a cui ha partecipato il Consorzio di Tutela con lo chef Anthony Genovese. Insieme hanno proposto l’abbinamento di una ricetta di pesce di mare e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. La campanella è suonata alle 11 e dalla “cattedra-cucina” sono intervenuti lo chef Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio di Roma (2 Stelle Michelin) e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene. Lo chef ha spiegato ai partecipanti come preparare la sua ricetta e come abbinarla. Il piatto, Cefalo in acqua di piselli e lattuga romana, è stato proposto con la tipologia Brut di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.

Fonte, Tribuna Treviso.

FEDERCOOP * CANTINA “VIVALLIS”: « IN MOSTRA LE OPERE DELL’ARTISTA ….
Cantina Vivallis: pensando a Depero. Fare vino è un arte e l’arte trova casa in Cantina.  In concomitanza con la mostra “Depero new Depero” allestita nelle sale del Mart, alla sede di Cantina Vivallis a Nogaredo domani sera, sabato 26 marzo alle ore 20, sarà inaugurata una grande sala dedicata all’artista che, negli anni Cinquanta, aveva realizzato il marchio dell’azienda (allora Sav – Società Agricoltori Vallagarina). Domani sera alla sede di Cantina Vivallis, a Nogaredo, si terrà il vernissage dell’installazione ideata dall’architetto Gianni Filindeu che costruisce una storia incentrata su una serie di figurazioni sovrapposte, ispirate a 10 opere di Fortunato Depero, e realizzate con alcuni legni del Trentino: larice, pino cembro, roverella, abete, faggio e frassino. Appuntamento domani, sabato 26 marzo, alle ore 20. Interverranno il presidente di Vivallis, Mauro Baldessari, la direttrice Paola Gregori, Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, l’architetto Gianni Filindeu, e Nicoletta Boschiero responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero.

Fonte, Agenzia giornalistica Opinione.

Vino: Tannico, a Sana slow con 14 cantine in esclusiva.
“Con la partecipazione a Sana Slow Wine Fair vogliamo farci portavoce della parte più bella del mondo del vino: quella che promuove le storie di uomini, di viticoltori, del territorio e delle mani di chi lavora”. A dirlo è Marco Magnocavallo, amministratore delegato di Tannico, il portale online di vendita del vino che, secondo i dati pubblicati sul sito dell’azienda, nel 2020 ha gestito 400mila ordini consegnando 2,5 milioni di bottiglie nel mondo e registrando un fatturato di 37 milioni di euro. Tannico parteciperà alla prima fiera internazionale del vino ‘buono, pulito e giusto’ – prevista dal 27 al 29 marzo e organizzata da Bologna Fiere con FederBio, Confcommercio Ascom Bologna e con la direzione artistica di Slow Food – presentando in esclusiva 14 cantine di produttori italiani e stranieri.

Fonte, Ansa.

Vino: Assoenologi, Ue aiuti a non cancellare la ripresa.
“Il mondo del vino ha i giusti anticorpi per resistere anche alle crisi più profonde e l’ha saputo dimostrare proprio in questi anni così tribolati”. Lo ha affermato il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, a margine del 75/o Congresso nazionale degli enologi ed enotecnici italiani che si è aperto oggi alla Fiera di Verona “I numeri del 2021 nonostante tre mesi di ristoranti, enoteche e locali chiusi per la pandemia – ha spiegato Cotarella – hanno detto chiaramente che il vino è l’asset dell’agroalimentare italiano più trainante nel mondo, e da quei numeri dobbiamo trarne linfa vitale per continuare nel nostro percorso di impresa. Un asset che però potrebbe essere messo a dura prova dal rincaro delle materie prime e dei costi di energia e carburanti.

Fonte, Ansa.

Vino, il comparto rischia un 2022 nero.
Dopo un 2021 da record, aumentano le preoccupazioni delle aziende produttrici per gli incrementi dei costi di produzioni e la mancanza di materie prime. Non si prospetta nulla di buono per il 2022 del settore vitivinicolo. I rilevanti incrementi dei costi delle materie prime, le incertezze sul piano internazionale e le impennate delle quotazioni dei trasporti minano gli ottimi risultati ottenuti nel 2021 e preparano gli operatori del settore a un anno negativo. Partendo dai risultati dell’anno passato, secondo i dati dell’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e TradeLab, il 2021 è stato un anno di forte ripresa per il settore vini e spiriti, mentre il comparto aceti, meno colpito dalla pandemia, ha avuto un andamento contrastato. Le vendite di vino nel canale Gdo hanno segnato una crescita del 3,7% sull’anno precedente, trainata dagli spumanti (+18,4%), mentre vini fermi e frizzanti hanno registrato ricavi stabili. Buone performance anche per gli spiriti, dagli aperitivi agli amari, fino ai liquori e ai distillati, con un fatturato da 1,2 miliardi di euro, in crescita del 6,5%.

Fonte, AgroNotizie – Image Line.

Vino, l’allarme di Uiv: a rischio le forniture di vetro e carta, aumentano i costi per le imprese.
I fornitori di questi materiali stanno inviando lettere commerciali annunciando modifiche unilaterali dei contratti e un incremento dei prezzi. E le aziende del prosecco sono costrette a ritoccare i listini da aprile. Le imprese italiane del vino stanno registrando un’ulteriore crisi delle forniture e un aumento dei prezzi delle stesse non sempre imputabili al conflitto e alla drammatica congiuntura che ne deriva. L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro, per esempio, stanno inviando lettere commerciali in cui di fatto non garantiscono più la certezza della fornitura annunciando modifiche unilaterali ai contratti in essere e in scadenza a fine anno, comunicando ulteriori aumenti nell’ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per gli spumanti. Un ulteriore costo aggiuntivo, con il forte rischio di shortage, cui si sommano gli enormi aumenti delle tariffe energetiche che il settore non può più assorbire.
Fonte, La Repubblica.

Vino: il Chiaretto di Bardolino comincia il 2022 in crescita (+26,7%) e si prepara a un grande evento.
Forte di un inizio 2022 da record, il Chiaretto di Bardolino è pronto all’appuntamento di Corvina Manifesto – L’Anteprima. Se chi ben comincia è a metà dell’opera, allora il 2022 ha tutti gli ingredienti in regola per essere un’annata da record per il Chiaretto di Bardolino: stando ai dati rilasciati dal Consorzio di tutela, infatti, il primo bimestre dell’anno corrente ha portato al vino una crescita su base annua del 26,7%; un ottimo auspicio mentre si prepara a proporre la tredicesima edizione di Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino.

Fonte, Dissapore.

I 20 anni di Poggio al Tesoro, il vino «sostenibile» è donna.
L’azienda è capitanata da Marilisa Allegrini affiancata dalle figlie Carlotta e Caterina. Poggio al Tesoro, a Bolgheri, festeggia 20 anni. L’azienda capitanata da Marilisa Allegrini, produttrice storica, con la famiglia, dell’Amarone, a Villa Della Torre in Valpolicella, è arrivata in Toscana grazie ad una intuizione del fratello Walter nel 2001. Fu una sorta di colpo di fulmine. Oggi l’azienda è cresciuta e conta 64 ettari in 4 zone diverse del territorio bolgherese. Con le figlie Carlotta e Caterina continua ad investire e presto sarà pronto anche un boutique hotel di charme proprio sulla strada del vino dove ha sede la loro zona accoglienza con sala degustazione. Lo scorso anno il portfolio delle etichette aziendali si è arricchito con un Viognier in purezza, Sondraia Bianco che ha debuttato sul mercato nell’annata 2019 in una tiratura limitata di 2.750 bottiglie e 150 magnum. E nel periodo post pandemico è cresciuto l’interesse per la Doc Bolgheri che attesta il valore medio a bottiglia più alto d’Italia.

Fonte, Corriere Fiorentino – Corriere della Sera.

I super ricchi scommettono sul vino pregiato.
I super ricchi scommettono sul vino pregiato come primario asset di investimento. Secondo l’autorevole Knight Frank Luxury Investment Index infatti il settore del “fine wine” ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 con un +16%, che diventa addirittura +137% se si tengono in considerazione gli ultimi 10 anni, come sottolineato da un recente approfondimento di Spear’s Magazine. Nonostante la pandemia, le difficoltà della catena di approvvigionamento e i tragici fatti che riguardano il conflitto attualmente in corso, il mercato dei vini pregiati si sta dimostrando molto solido: l’indice Liv-ex 100, che misura l’andamento del mercato dei vini pregiati, nel 2021 ha registrato un boom con un +23% e anche nel 2022 si è aperto in crescita con un +1,8% per il mese di gennaio. Un incremento trainato dal consumo delle etichette di pregio all’interno dei locali di ristorazione italiana: i dati Istat descrivono una crescita nel 2021 del 22,3% nelle vendite di food & wine all’interno dei canali della ristorazione italiana e il 35% dei consumatori prevede una crescita della spesa per l’acquisto di bottiglie di alta gamma al ristorante per il 2022 (ricerca Nomisma – Wine Monitor commissionata dall’Istituto Grandi Marchi).

Fonte, Gazzetta d’Asti.

Quasi cinque milioni di bottiglie e 36mila ettolitri di vino prodotti.
Tanto per fare alcuni conti con i numeri della Vernaccia di San Gimignano, dal Consorzio ricordano che nella vendemmia 2021 sono stati prodotti 36.388,51 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano dai 730 ettari dichiarati. Un dato che registra un aumento di produzione di circa il 13% rispetto al 2020, quando furono prodotti 36.188,72 ettolitri. Nel 2021 il totale di ettolitri di Vernaccia immessi sul mercato sono stati circa 37.129. E ancora i dati dell’andamento mensile dell’imbottigliamento nel 2021 sono stati parzialmente influenzati dalla pandemia e dalle chiusure, ma il dato finale di 4.950.553 di bottiglie registra una ripresa a fronte delle 4.337.213 bottiglie di Vernaccia immesse nel 2020. Il giro di affari della denominazione si attesta sui 13 milioni di euro, come anche la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all’export, pari a circa il 52%. Del 48% di Vernaccia destinata al mercato italiano circa la metà viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio. Intanto per questa edizione nella sala allestita con 16 postazioni sedute poste a distanza di sicurezza e con servizio di sommelier, i visitatori potranno assaggiare le nuove annate di Vernaccia, la 2021, le Riserve 2020 e i vini di annate precedenti ma ancora non commercializzati: in tutto 76 vini ancora non usciti sul mercato.

Fonte, La Nazione.

Ex Vite, Vino per la Santa Messa.
Ex Vite (in latino significa: dalla vite) è il primo e unico vino per la Santa Messa prodotto in Puglia, nasce dalla collaborazione tra Opera Seme, progetto di economia civile della Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli, e la Cupertinum, storica Cantina di Copertino. Rigorosamente “ex genimine vitis” (dal frutto della vite) a norma del Codice di Diritto Canonico (can 924 § 3) e di tutte le prescrizioni ecclesiali in materia. La sua idoneità all’uso sacramentale è controllata e certificata dal Vicario Generale della Diocesi di Nardò Gallipoli. Significato liturgico del vino. Al momento della consacrazione, secondo il dogma cattolico della Presenza reale, il vino si trasforma realmente in sangue. Questo fenomeno è detto più precisamente transustanziazione, ovvero trasformazione in un’altra sostanza, pur nella permanenza delle caratteristiche sensibili del vino originario come colore, aroma, gusto, quantità.

Fonte, Newsfood.

Vetro e cartone sempre più carente: allarme tra i produttori di vino.
Con le modifiche unilaterali dei contratti da parte dei fornitori, le imprese rischiano di rimanere senza imballaggi. Si torna al vino venduto sfuso? Le imprese italiane del vino stanno registrando un’ulteriore crisi delle forniture di vetro e cartone, oltre ad un aumento dei prezzi delle stesse non sempre imputabili al conflitto e alla drammatica congiuntura che ne deriva. L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro, spiega Uiv, stanno inviando lettere commerciali in cui di fatto non garantiscono più la certezza della fornitura annunciando modifiche unilaterali ai contratti in essere e in scadenza a fine anno, comunicando ulteriori aumentinell’ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminioper gli spumanti. Un ulteriore costo aggiuntivo, con il forte rischio di carenza, cui si sommano gli enormi aumenti delle tariffe energetiche che il settore non può più assorbire.

Fonte: Il NordEst Quotidiano.

STAMPA ESTERA

Oregon’s bargain priced answer to Burgundy.
‘Spending time in Oregon and hanging out with the growers afterhours means we get on the inside track’ ommercial success is all about spotting an opportunity. Based in the English county of Kent, AeB Vintners — which employs three members of the Arnold family plus right-hand man Simon Davies — has enjoyed huge success by quietly filling a gap. AeB’s speciality has been importing handpicked, domaine-bottled burgundy into the UK. But in the past decade, as demand grew, prices started to climb out of reach for many. These were not plutocrats with limitless budgets, but mainly British wine lovers who had developed a taste for handcrafted wines made on a small scale from Pinot Noir and Chardonnay grapes. Could somewhere other than Burgundy supply a satisfactory substitute? An early find for John Arnold, cofounder of AeB, was Pierre-Yves Colin, a grower in Chassagne-Montrachet who was ignored at first by France’s winewriting establishment but is now revered. He broke away from the family wine business, Marc Colin, to set up with his wife Caroline Morey, daughter of vigneron Jean-Marc Morey. Pierre-Yves Colin-Morey wines, which I first tasted in 2007 in their kitchen, have proved sufficiently compelling to see the couple build their own ambitious winery and glamorous tasting room with a view over the vineyards to the village of Chassagne.

Fonte: Financial Times.

Merci Macron!.
Toute la filière salue le président de la République pour son investissement en faveur du vin durant son quinquennat Avant même d’être président de la République, Emmanuel Macron affichait la couleur: il aimait le vin, connaissait les vignobles, en parlait avec aisance et soutenait la filière. Alors que les candidats à la présidentielle rechignent à évoquer le sujet — trop de coups à prendre du côté de la médecine —, il avait accepté, en décembre 2016, un entretien filmé proposé au débotté par le journal Sud Ouest et le magazine Terre de Vins. On y voit Emmanuel Macron déguster des vins à l’aveugle, les identifier (« C’est un bordeaux. Le nez ne trompe pas!»), identifier un sauvignon de l’entre-deux-mers et un rosé de Provence, citer ses vins préférés. Estimant aussi qu’a un repas sans vin est un peu triste », que boire en mangeant «participe de notre civilisation ». Quelques semaines plus tard, juste avant l’élection présidentielle, le candidat évoquait, dans La Revue du vin de France, l’enjeu de l’cenotourisme ou la concurrence pour la France des vins chiliens en Chine. Dans le vignoble, on en parle encore avec émotion. Avant Macron, aucun président de la V’ République ne s’est intéressé au vin. Certains buvaient, mais n’en parlaient pas ou se fichaient de ce qu’ils buvaient. En revanche, depuis quarante ans, nombre de mesures ont souligné sa dangerosité. Le vin n’a été interdit dans les cantines des lycées que sous Giscard. La fameuse loi Evin visant à limiter la publicité pour l’alcool tout en délivrant un message sanitaire date de Mitterrand en 1991. Le logo « interdit aux femmes enceintes » est intervenu à la fin du mandat de Chirac en 2006.

Fonte: Monde.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 25 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Tutti al Vinitaly con vino e cibo.
Una regione a Verona Dal io al 13 aprile a Verona ritorna Vinitaly arrivato in questo 2022 alla 54esima edizione. Enoteca Regionale Emilia-Romagna sarà protagonista curando la regia e animando l’intero Padiglione 1 che per quattro giornate sarà la «casa» di Consorzi, aziende e vini emiliano-romagnoli. E non solo vini. Infatti, per questa edizione del Vinitaly, Enoteca ha puntato ancor di più sul coinvolgimento dei principali consorzi regionali del food.Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione. Nel complesso saranno oltre ioo le aziende e i produttori presenti, rappresentativi delle 19 Doc, 2 Docg e 9 Igt. II fic-nic A Fico Eataly World questo fine settimana ci sarà la seconda edizione di «Bologna in vino», l’evento di degustazione con piu di 30o etichette di vino provenienti da tutta Italia.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Nasce al Terriccio l’alter ego del Lupicapia.
Vittorio Piozzo di Rosignano e l’omaggio allo zio Sta per nascere l’alter ego del Lupicaia, il grande rosso toscano voluto da Gian Annibale Rossi di Medelana al Castello del Terriccio. Gian Annibale, appassionato storico e grande esperto di cavalli oltre che di vino, non c’è più dal novembre del 2019. Ha lasciato in eredità la sua forza, che gli aveva permesso di superare molti ostacoli nonostante la vita in sedia a rotelle dopo un incidente a cavallo proprio al Terriccio, al nipote che aveva adottato, Vittorio Piozzo di Rosignano (nell’illustrazione qui sotto). Vittorio ha proseguito un progetto avviato con lo zio: un vino a base di Petit Verdot con Cabernet Sauvignon, in proporzioni inverse a quelle del Lupicaia. Il nuovo vino, che sarà pronto entro l’autunno, si chiamerà Gian Annibale.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Buono, pulito, giusto. La Fiera del vino secondo Slow Food.
A Bologna c’è Wine Fair con 500 cantine che seguono un decalogo di sostenibilità Nell’Oltrepò L’esperienza di Frecciarossa tra letame e Tac: tradizione e futuro aiutano l’ambiente. La tenuta Frecciarossa è a Casteggio, un’ora da Milano, dove le colline dell’Oltrepò Pavese cominciano timidamente a farsi vedere. Le origini sono Ottocentesche e il treno non c’entra niente: tutta opera del catasto che per errore storpiò il nome originale, Fraccia Rossa, che richiamava il terreno franoso e il colore dell’argilla. I venti ettari di pinot nero, uva ram e riesling dividono in spicchi ordinati il paesaggio. I cinghiali hanno lasciato tracce in un nuovo vigneto appena piantato. Hanno superato sde grati le piccole viti e si sono organizzati un patty`tiel noccioleto. «Abbiamo dovuto recintare tutto», dice sorridendo Valeria Radici, erede di questa storia cominciata nel 1919 grazie al bisnonno visionario. Cento anni che scorrono dal Sillery, un curioso pinot nero vinificato in bianco nato nel 1930 per seguire lo stile francese, fino allo scoppiettante brut (sempre pinot nero) che segue i gusti contemporanei.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Fiano “Elle” Laura de Vito Grande bianco d’Avellino.
Le donne del vino portano sensibilità e cultura, portano passione e novite Tra queste c’è Laura de Vito. che ha dato il nome all’azienda di Lapio (Avellino) totalmente dedicata al Fiano, vitigno autoctono di grande versatilità. Con l’etichetta che ricorda quella di grandi vini francesi, dalla Cantina Laura de Vito escono 4 diversi Fiano d’Avellino denominati Elle, Venare, Arianiè e Li Saurini. In questa occasione vi invitiamo a degustare “Elle”, un Fiano di color piallo dorato brillante. Profuma di pesca pialla e cedro, con chiusura lodata e balsamica. Al gusto è teso, di ottima intensità con richiami selvatici e di alloro con finale agrumato-salino. Di grande bevibilità.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Pasqua Vini migliora ricavi e margini.
Continua anche nel 2021la crescita di Pasqua Vigneti e Cantine che raggiunge un giro d’affari di 63 milioni ma soprattutto migliora la marginalità dell’azienda. I ricavi della società familiare guidata da Riccardo Pasqua e presieduta da Umberto Pasqua sono cresciuti del 14% rispetto al 2020 ma sono migliori del 4% anche rispetto al 2019. Ancora più importante, come negli obiettivi della società nel periodo è anche cresciuta la marginalità: l’ebitda è infatti passato dai 7,3 milioni del 2019 agli 8,6 milioni del 2021, con un’incidenza salita dal 12% al 14%. 11 miglioramento dei margini si deve alla spinta sui vini d’alta gamma, che hanno trascinato le vendite negli Usa (il 90% del fatturato di Pasqua Vigneti e Cantine deriva dall’estero). In generale, l’America resta il paese con la maggiore incidenza in termini di export dei vini premium dell’azienda: 60% sul totale di mercato contro una media aziendale del 53%, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente.

Fonte: Mf.

In fondo al mare le bollicine.
OWE lo spumante cullato dalle profondità sottomarine? Diverso assai, secondo la cantina Santa Maria La Palma di Alghero, che invecchia nelle acque della riserva marina di Capo Caccia il suo Akenta Sub (il nome viene dall’augurio sardo di lunga vita, “a chent’annos”, a cent’anni. L’idea, spiega il presidente Mario Peretto, venne dallo champagne ritrovato nel 2010 in una nave naufragata nel Baltico, perfettamente conservato dopo due secoli. «Dal 2011-2012 abbiamo varato una sperimentazione a circa 40 metri, con 700 bottiglie. La società Enosis di Alessandria ha studiato le caratteristiche chimico-fisiche-organolettiche, prima e dopo, e la differenza si sente rispetto allo stesso spumante conservato in magazzino o in cella frigo: lo ha confermato anche un panel di sei enologhi».

Fonte: Repubblica Venerdi.

Portofino, la lite dello spumante. Stop alle bottiglie sui fondali – Portofino, lite sullo spumante. Stop alle bottiglie negli abissi.
II consorzio di gestione dell’Area Marina revoca la concessione di immersione. II produttore: «Volevano soldi, si è messo di mezzo il denaro» Portofino, lite sullo spumante Stop alle bottiglie negli abissi I.’affinamento sui fondali continuerà nelle acque davanti a Sestri Levante. C’eravamo tanto amati», cantava, nel 1918, Armando Gill, autore del brano “Come pioveva”. La storia di un amore spezzato. Di un sogno infranto. E successo anche tra l’imprenditore Piero Lugano, fondatore, nel 1978, dell’Enoteca Bisson, a Chiavari, pioniere dell’affinamento dello spumante sui fondali, e il consorzio di gestione dell’Area marina protetta di Portofino che, l’altro pomeriggio, durante l’ultimo cda, ha deciso di annullare la delibera numero 52 approvata i117settembre scorso «in forza di diverse ragioni in fatto e diritto, viste le ragioni di interesse pubblico».

Fonte: Secolo XIX.

Export Pasqua Vigneti.
Nel 2021 il fatturato di Pasqua Vigneti e Cantine ha raggiunto quota 63 milioni con una quota di export del 90% circa. I ricavi in Italia crescono del 14,4% rispetto al 2019. 90%.

Fonte, Sole 24 Ore.

Ponti investe in macchinari 4.0 e assume nuovi dipendenti.
Sviluppo industriale Corinanziamento Claudio Andrea Klun La pandemia non ha fermato Ponti Spa e i1 suo piano di ammodernamento degli, impianti. L’azienda di Ghemme (Novara) – leader a livello internazionale nella produzione di aceti, sottaceti e sottoli e condimenti – ha ricevuto dal ministero per lo Sviluppo economico un contributo di 7,9 milioni a fronte di Investimenti programmati per 20,3 milioni, per un piano di ammodernamento degli impianti e l’installazione di nuovi macchinari in tecnologie 4.0 nei due siti di Ghemme e negli altri quattro stabilimenti dislocati tra Cuneo, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna, con l’obiettivo di Incrementare i livelli produttivi, migliorare la qualità dei prodotti, ridurre f costi di produzione e incrementare l’occupazione di 14 unità. «Abbiamo sempre investito, sia in tempo dl recessione sia in tempo di espansione, modulando in modo opportuno gli investimenti – spiega l’ad Giacomo Ponti.

Fonte, Sole 24 Ore Nord Ovest.

Piemonte. Bike&Wine Press alla scoperta delle cantine.
Il cicloturismo come alternativa concreta e sostenibile alle vacanze tradizionali. Tornano i «giornalisti in sella» del Bikee Wine Press. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 aprile nelle Langhe, paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco, con visita ai principali punti di interesse del territorio e alle sue rinomate cantine. Lo scopo del format, infatti, è quello di raccontare le cantine italiane eliminando le auto e gas di scarico.

Fonte, Tempo.

Slow Wine Una domenica per il vino «buono e giusto».
Da domenica a martedì prossimo è in programma la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, manifestazione internazionale dedicata al vino «buono, pulito e giusto». L’evento è organizzato da Bologna Fiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica. Presenti vignaioli e professionisti della filiera. Durante i tre giorni della Slow Wine Fair centinaia di produttori dall’Italia e da tutto il mondo si confronteranno in conferenze e dibattiti sul futuro del vino e della viticoltura. Appassionati e operatori possono fruire di un ricco programma di masterclass.

Fonte, Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Vignaioli indipendenti, Rita Babini e Stefano Pizzamiglio nel direttivo.
Rita Babini (nella foto), vignaiola della cantina Ancarani a Faenza, è stata confermata il 9 marzo scorso come consigliera del direttivo dei Vignaioli indipendenti. La titolare col marito della cantina di Oriolo, è stata elette insieme a un altro produttore emiliano: Stefano Pizzamiglio. Insieme agli altri consiglieri andranno a supportare il neo presidente. Lorenzo Cesconi, vignaiolo in Trentino, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda agricola con 20 ettari di vigneto suddivisi tra la zona di Pressano e della Valle dei Laghi. È stato eletto a Piacenza e succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni.

Fonte, Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Passione bollicine per Christian Bellei.
Christian a Cantina della Volta ha ridisegnato ormai una nuova percezione del Lambrusco di Sorbara e delle bollicine emiliane. Si trova nel cuore delle terre del Lambrusco di Sorbara appunto, ma Christian e suo padre Giuseppe hanno sempre coltivato la passione per gli spumanti di alta qualità. Numerose le visite a Epernay, capitale protagonista dello Champagne, per studiare l’elaborazione dei vini con il Metodo Classico e poi applicarlo alle uve della propria cantina a Bomporto. Questa grande passione ha condotto Christian Bellei alla nascita della Cantina della Volta nel 2010.

Fonte, Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Il primato del Lambrusco – Il Lambrusco spopola in Emilia-Romagna e Lombardia.
Lo si deduce dalla classifica dei vini acquistati nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Emilia-Romagna. Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 litri: notevole la performance delle bollicine che, al contrario, crescono a volume del 17,9% e a valore de120,0%. Il Lambrusco spopola in Emilia-Romagna e Lombardia È una delle anticipazioni della ricerca “Iri per Vinitaly” che sarà presentata I’11 aprile in una tavola rotonda al salone internazionale. Il Lambrusco, ne12021, è stato il vino più venduto in Emilia-Romagna e in Lombardia. Lo si deduce dalla classifica dei vini acquistati nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Emilia-Romagna, nell’ordine: Lambrusco (Emilia-Romagna, Lombardia), Pignoletto (Emilia-Romagna), Sangiovese (Toscana, Emilia-Romagna, Puglia), Gutturnio (Emilia-Romagna), Trebbiano (Emilia-Romagna, Abruzzo), dati IRI (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo).

Fonte, Gazzetta di Reggio.

I motti di Cesconi: preparazione e sostenibilità.
Famiglia dedita alla vite dall’inizio dell’800 in Val d’Adige. Lo sviluppo dell’azienda con Paolo e ora con i quattro figli La recente novità ò la conversione bio: la grande vocazione è sui bianchi Il mondo del vino è fatto di incontri. Un microcosmo sovente imperscrutabile ma tutto tranne che asettico, anzi, combinazione di passioni, pensieri, emozioni trasmesse in forma spesso “imbottigliata”, ma non nel senso asfittico del termine. Tutto questo per dire che l’azienda di cui vi parlo oggi è stata il piacevolissimo frutto di un pomeriggio trascorso a discorrere con enotecari minuziosi e appassionati, da cui sono emerso, per l’appunto, con un paio di bottiglie di Cesconi, che mi hanno affascinato. La cornice, innanzitutto, ché questa, come molte delle vicende del vino, affonda le radici nella storia, ed è necessaria a collocare al meglio i fatti.

Fonte, Nuova Ferrara.

La produzione è variegata Ma spumantizzati protagonisti.
Occhio al Blauwal in 4 versioni e il Riserva Der Blauwal che fa 84 mesi sui lieviti Fino al Chardonnay Garli che è fra i migliori in Italia Iniziamo gli assaggi dei vini dell’azienda agricola Cesconi con una Nosiola davvero ben riuscita, molto varietale, sapido-salmastra, con tocchi di cedro candito e albicocca, dal finale lievemente amaricato. Anche il Manzoni Bianco, fermentato in legno di acacia, è un bel vino, di semplicità, tensione e densità. L’interno della cantina dell’azienda agricola Cesconi Ma è arrivando agli spumantizzati che la faccenda si fa avvincente. Il Blauwal (Balenottera azzurra) è in quattro versioni, assaggio la cuvée 2017, Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, sorretta dal 20% di vini di riserva, 36 mesi sui lieviti, con 1 g/1 di residuo zuccherino, davvero straordinaria, salata, croccante.

Fonte, Nuova Ferrara.

Torna Bologna in vino Due giorni di degustazioni con 300 etichette.
Evento di Arte del Vino I1 primo weekend di primavera Bologna si tinge dei colori dell’uva e diventa la capitale italiana del vino. Domani e domenica si tiene infatti la seconda edizione della fiera nazionale “Bologna in vino”, che animerà gli spazi di Fico Eataly world, il grande parco tematico del cibo. Oltre 300 etichette in degustazione e proposte in un percorso che si snoderà tra i ristoranti e punti gastronomici presenti in Fico per offrire a tutti gli enoappassionati un’esperienza sensoriale a tutto tondo, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. La città di Bologna, che nel corso della storia si è guadagnata l’appellativo “La Grassa” proprio per il suo spirito gourmet, è la location perfetta per `Bologna in vino”, l’evento organizzato da Arte del Vino per dare sia a professionisti ed esperti del settore, sia ad appassionati wine lover, la possibilità di confrontarsi con cantine e produttori provenienti da tutti i territori italiani.

Fonte, Nuova Ferrara.

Brindisi col vino buono e pulito.
Il cicloturismo come alternativa concreta e sostenibile alle vacanze tradizionali. Tornano i «giornalisti in sella» del BikeeWine Press. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 aprile nelle Langhe, paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco, con visita ai principali punti di interesse del territorio e alle sue rinomate cantine. Lo scopo del format, infatti, è quello di raccontare le cantine italiane eliminando le auto e gas di scarico.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Portofino, la lite dello spumante. Stop alle bottiglie sui fondali – Portofino, lite sullo spumante. Stop alle bottiglie negli abissi.
II consorzio di gestione dell’Area Marina revoca la concessione di immersione. II produttore: «Volevano soldi, si è messo di mezzo il denaro» L’immersione in fondo al mare delle prime bottiglie di Abissi. Accanto il ritorno in superficie delle gabbie e il vetro dopo il trattamento Portofino, lite sullo spumante Stop alle bottiglie negli abissi. C’eravamo tanto amati», cantava, nel 1918, Armando Gill, autore del brano “Come pioveva”. La storia di un amore spezzato. Di un sogno infranto. E successo anche tra l’imprenditore Piero Lugano, fondatore, nel 1978, dell’Enoteca Bisson, a Chiavari, pioniere dell’affinamento dello spumante sui fondali, e il consorzio di gestione dell’Area marina protetta di Portofino che, l’altro pomeriggio, durante l’ultimo cda, ha deciso di annullare la delibera numero 52 approvata i117 settembre scorso «in forza di diverse ragioni in fatto e diritto, viste le ragioni di interesse pubblico».

Fonte, Secolo XIX.

Lambrusco, nasce “Experience”: anteprima della festa.
In programma 11 7 e 1’8 maggio nella zona di Casaviadana Previste degustazioni di varie tipologie con spiegazioni tecniche e storiche degli esperti. Come annunciato già da qualche tempo, dopo i due annidi stop imposti dalla pandemia, la Festa del lambrusco tornerà ad animare il centro cittadino i prossimi 21 e 22 maggio. Quest’anno, però, ci sarà una novità “aspettando la Festa del lambrusco”: per il 7 e 8 maggio, infatti, la Pro Loco ha messo in cantiere il weekend “Lambrusco experience”. L’idea è di scaldare i motori della macchina organizzativa, invitare la gente a uscire di casa e valorizzare ulteriormente un prodotto tipico locale, eccellenza del territorio. L’iniziativa si terrà a ingresso libero presso Casaviadana (la nuova sede Pro Loco, in via Rocca 2): sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.30 alle 16, porte aperte per la degustazione di varie tipologie di lambrusco mantovano.

Fonte, Secolo XIX Imperia.

Agroalimentare, azzerata la ripresa: «Raddoppiati i costi di produzione».
Mangimi, fertilizzanti ma anche vetro e caro-energia: la guerra sta sconvolgendo il mercato nel Ponente Aumento dei costi di produzione per le industrie olearie. «È tutto rallentato, la ripresa che avevamo notato a fine anno e che ci faceva ben sperare è ora azzerata. Sono raddoppiati i costi di produzione per la filiera dell’agroalimentare, quadruplicati quelli legati ai fertilizzanti e agli altri materiali necessari alle aziende agricole, introvabili i vasi e le bottiglie di vetro per confezionare olio, vino, pesto e conserve. Gli aumenti erano già in atto, con la guerra l’asticella si è ulteriormente alzata. E in più il clima di sfiducia blocca anche il turismo che sostiene ed è strettamente collegato al comparto».

Fonte, Secolo XIX Imperia.

Torna Carugi in fiore per festeggiare il Rossese.
Dal 23 al 25 aprile per i 50 anni della Doc Torna Carugi in fiore per festeggiare il Rossese. Loredana Demer a Doc del Rossese (Denominazione di origine controllata) compie 50 anni e per celebrare l’avvenimento risalente a gennaio 1972 il Comune dedicherà la rassegna Carugi in fiore prevista dal 23 al 25 aprile proprio all’ambìto riconoscimento, primo ottenuto in Liguria. Già nel passato la Doc venne festeggiata presso il Santuario dell’Addolorata, presente l’allora senatore Raul Zaccari. Ma stavolta l’evento intende mandare anche un messaggio di integrazione e di coinvolgimento della comunità come rivelano gli organizzatori

Fonte, Secolo XIX Imperia.

Il moscatello e i ravioli un matrimonio di sapori.
Nuova creatura gastronomica della Riviera Il moscatello e i ravioli un matrimonio di sapori 1 nome è piuttosto lungo: raviolotto di baccalà e moscatello di Taggia. Ma si pub semplificare in ravioli al moscatello di Taggia. E’ la nuova creatura gastronomica nata grazie all’accordo di filiera tra la Rete di imprese agricole Terre del Moscatello, che ha sede a Taggia, e il pastificio artigianale Voglia di Sfoglia di Arma. Marco Risso, presidente della Rete, e Simone Gasparini, amministratore del pastificio, hanno siglato un accordo che prevede l’utilizzo del vino tabiese nella preparazione del raviolotto che, oltre al baccalà, contiene mascarpone. “Abbiamo proceduto – spiega Gasparini – attraverso una serie di tentativi finché è stata trovata la quadra gastronomica appropriata”.

Fonte, Stampa Imperia.

Il Vinitaly della Riviera.
Domenica e lunedì a Ortovero la rassegna su vino e olio di Ponente La wine educator Laura Donadoni presenterà il suo ultimo libro. O per qualcuno è la Vinitaly della Riviera, ma più che una vetrina dei grandi vini del Ponente, la quinta edizione di Prime di Vite in Riviera è l’occasione di assaggiare i vini della vendemmia 2021. L’appuntamento è per domenica 27 dalle 14 alle 19 e lunedì 28 marzo, dalle 11 alle 18 all’Enoteca Regionale di Liguria sede di Ortovero. Due giorni interamente dedicati al vino, all’olio extravergine e all’accoglienza enoturistica del Ponente Ligure. L’evento, organizzato da Vite in Riviera (rete di impresa che racchiude 25 produttori delle province di Savona e Imperia) avrà come grandi protagonisti i vini liguri: Pigato, Vermentino, Rossese di Albenga, Rossese di Dolceacqua, Ormeasco, Granaccia, tutti Doc o Igp che stanno ottenendo grandi successi sui mercati internazionali.

Fonte, Stampa Savona.

Il Consorzio a RistorExpo Quindici aziende a Erba – RistorExpo, vetrina dei vini valtellinesi E di tutto il territorio.
La qualità dei vini di montagna incontra il lago e i suoi sapori E un connubio vincente quell otra iI Consorzio e RistorExpo, l’appuntamento negli spazi di Lario fiere a Erba dal 3 al 6 aprile. RistorExpo, vetrina dei vini valtellinesi E di tutto il territorio dell’ Enogastronomia. Quindici nostre aziende in fiera a Erba La rassegna punta sulla funzione “consolatoria” del cibo «Le difficoltà hanno cambiato i l rapporto con il settore» Quando la montagna con i suoi vini di qualità incontra il lago e i suoi sapori sapientemente cucinati. E’ un connubio vincente che si ripete nel tempo quello tra il Consorzio dei vini di Valtellina e RistorExpo, l’appuntamento ormai tradizionale – quest’anno siamo alla 24.a edizione – con la ristorazione professionale, pronto a riproporsi negli spazi di Lario fiere a Erba dal 3 al 6 aprile. Conforto Sono una quindicina le aziende valtellinesi che porteranno i loro prodotti per le degustazioni alla manifestazione che quest’anno ha scelto un tema tanto simbolico quanto emblematico: “L’enogastronomia del conforto”.

Fonte, Provincia Sondrio.

Cresce il vino nei supermercati Più 1,8% nel 2021.
Nuova ricerca L’intero mercato vale 700 milioni di litri per un valore di 3 miliardi comprese le bollicine Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna (che comprende le imprese alimentari e non alimentari operanti attraverso le formule della grande distribuzione, distribuzione organizzata/associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line) nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro, che arriva a 3 con l’aggiunta delle bollitine. sono i dati in anteprima della ricerca “Iri per Vmitaly”, che verrà presentata lunedì 11 aprile nel corso della 18/ a edizione della tavola rotonda su “Vino e Dm”, organizzata da Veronafiere a Vmitaly. Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box) che ha influenzato il dato generale: +21% a valore, -2,2% a volume.

Fonte, Provincia Sondrio.

Bando della Regione per ristrutturazione e riconversione vigneti.
A disposizione sei milioni di euro Bando della Regione per ristrutturazione e riconversione vigneti. L’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha aperto il bando per la richiesta di contributi, riferite alla campagna di 2022 — 2023, sulla misura OCM vino per la ristrutturazione e riconversione vigneti. Con una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro, il bando concede aiuti alle aziende agricole per la realizzazione di interventi su superfici vitate destinate alla produzione di vini a denominazione di origine quali riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, sostituzione di pali e fili. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è i129 aprile.

Fonte, Monferrato.

Grignolino protagonista nel weekend a Grazzano.
II Nobile Ribelle Sabato e domenica prima edizione della manifestazione Grignolino protagonista nel weekend a Grazzano. Grazzano Badoglio nel weekend sarà protagonista della prima edizione di «Grignolino, il Nobile Ribelle». Sarà possibile conoscere ottantacinque produttori e oltre cento etichette in degustazione, al costo di 15 euro -10 ai soci Ais – sabato 26 e domenica 27 marzo dalle 11 alle 18 nell’edificio delle ex scuole di via IV novembre 15. L’evento è organizzato dall’Ais – Associazione Italiana Sommelier del Piemonte, con le delegazioni di Asti e Casale, supportate dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese, dalle Associazioni dei Produttori di Grignolino Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace.

Fonte: Monferrato.

Sfide da sostenere Ciclo di incontri per i viticoltori.
Giovedì 31 marzo II primo appuntamento Sfide da sostenere Ciclo di incontri per i viticoltori Palazzo Volta. Gli incontri si terranno all’Ecomuseo. Iscrizioni aperte per il ciclo di incontri dedicato ai viticoltori, organizzato a Cella Monte nel Palazzo Volta, sede della Fondazione Ecomuseo Pietra da Cantoni, per meglio affrontare le sfide del cambiamento climatico. Il primo incontro, in programma giovedì 31 marzo alle ore 17,30, tratterà il tema “Approccio integrato per la lotta di Popilia Japonica” e partirà dall’esperienza maturata nell’alto Piemonte, per proseguire sulle sperimentazioni effettuate in collaborazione con l’Università. Ospite e relatore sarà Michele Vigasio, referente per i Vignaioli Piemontesi del Progetto quadriennale Horizon 2020 Integrated Pest Management Popillia.

Fonte: Monferrato.

La conoscenza enoica per comunicare il vino.
Sono stati una cinquantina i partecipanti alla serata dedicata al servizio e alla comunicazione del vino promossa, lunedì scorso 21 marzo, a Cella Monte nella sede della Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco. Ospite e relatore della serata è stato il Sommelier Gianni Lercara, già miglior sommelier professionista d’Italia. Con dovizia di particolari e simpatici aneddoti, Lercara ha illustrato i principali elementi che concorrono a valorizzare il vino nella ristorazione e durante la mescita presso le aziende produttrici. Comunicazione del vino Due intense ore durante le quali sono stati affrontati anche i temi degli acquisti, dell’organizzazione dei vini in cantina e della migliore conoscenza enoica al fine di poter contare su un’efficace ed efficiente comunicazione.

Fonte: Monferrato.

Annata eccezionale nonostante il calo della produzione.
«Vino: nonostante il calo della produzione e l’inflazione, la qualità dell’annata è eccezionale». Questo messaggio originale ci viene offerto dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, sigla 01V, è un’organizzazione intergovernativa costituita a Parigi i13 aprile 2001. «Non ci sono solo aumenti, tensioni sui prezzi e conseguenze della pandemia a complicare l’andamento del mercato nazionale ed internazionale del vino, costretto a fare i conti con una vendemmia 2021 la cui resa è stata inferiore alle aspettative, e alle necessità di un settore che dunque per il terzo anno consecutivo presenta valori in calo, di poco superiori al minimo storico registrato nel 2017».

Fonte: Monferrato.

L’Erbaluce che non andrà in Russia.
Ventimila bottiglie di Erbaluce destinate al mercato russo non partiranno: anche per il Canavese ecco i primissimi effetti delle sanzioni a Putin il mondo politico legato a questo territorio, soprattutto in quota Lega, non nasconde preoccupazioni e perplessità. Per il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte, Andrea Cane, che ha la delega agli Enti locali -Nell’incertezza del momento occorre proteggere le imprese italiane dall’effetto boomerang delle sanzioni verso Mosca-, aggiunge il deputato eporediese della Lega Alessandro Giglio Vigna. Capogruppo in Commissione Politiche dell’Unione Europea: -Dal punto di vista del Governo auspico che si ascolti la Lega, che in Consiglio dei Ministri ha perorato la creazione di un fondo per le imprese in crisi.

Fonte: Risveglio del Canavese.

Vigne di città.
Torino fa parte di Urban Vineyards Association, rete delle metropoli che offrono un’esperienza agricola alla Villa della Regina un progetto che si sposa con analoghe realtà a Parigi, Londra e New York Il piano è un esempio di nuovo sviluppo urbano anche a misura di cittadino. Le vigne urbane sono un’occasione unica per fare una esperienza agricola in centro città. Quindi abbiamo deciso di promuovere un turismo ecologico che unisca questa esperienza a con tour culturali per vivere la città guidati da persone del posto e scoprire anche l’offerta gastronomica». È l’idea di Luca Balbiano, presidente di Urban Vineyards Association, che a oggi riunisce undici vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York. Un’offerta turistica che deve essere attenta agli spostamenti, fatti solo con mezzi sostenibili.

Fonte: Stampa Torino.

Golden Wine Awards Serata emozionante.
Toccante il saluto dal palco df Lisa, la bimba ucraina ospitata dalla famiglia di Angelo Macf La qualità italiana, lo stile made in Italy, il gusto, la bellezza dei paesaggi viticoli sono stati il sottofondo che hanno accompagnato la prima edizione pugliese dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, nella quale i grandi protagonisti sono stati i migliori vini italiani. Un nuovo prestigioso evento enologico dal respiro internazionale ha riunito il gotha della produzione vinicola italiana nella suggestiva Tenuta Moreno di Mesagne, in provincia di Brindisi I vini premiati nella serata erano suddivisi per categorie: Vini Rossi, Bianchi, Rosati, Bollicine, Vini Dolci, Vini Pugliesi. Oltre a questi i Premi Speciali (Wine Consultant Strategist; Wine Woman; Leader dell’anno; Libro dell’Anno; Ambasciatori del vino pugliese nel mondo; Miglior Direttore Commerciale; Miglior Enologo; Joint Venture; Destinazione enoturistica internazionale).

Fonte: Gazzetta del Salento.

La Puglia investe nella vitivinicoltura.
Pubblicato bando per ristrutturazione e riconversione dei vigneti La Puglia investe nella vitivinicoltura La Puglia investe nella vitivinicoltura di qualità sostenendo le imprese per interventi strategici di ristrutturazione e riconversione dei vigneti. E in procinto di pubblicazione sul Burp l’avviso pubblico regionale sulla regolamentazione unica europea che disciplina il comparto vitivinicolo, definendo non solo le norme di produzione ma anche le modalità di erogazione, da parte degli Stati membri, dei contributi a fondo perduto per le imprese del settore. «E uno dei bandi particolarmente attesi per le imprese vitivinicole pugliesi – commenta l’a .c score all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – che vogliano investire in interventi di rinnovamento degli impianti viticoli e incrementare il potenziale produttivo regionale di qualità. Grazie a una dotazione complessiva di 14.259.409 euro assegnata alla Puglia, per la Campagna 2022/2023, le nostre cantine potranno candidarsi ad ottenere contributi per sostenere i costi derivanti da interventi di riconversione degli impianti con l’utilizzo di vitigni autoctoni e per l’adeguamento delle produzioni alle nuove esigenze del mercato, con modelli e sistemi di gestione in grado di meccanizzare, nell’ottica della sostenibilità, il processo produttivo.

Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.

Pentassuglia: “Bando atteso, un’opportunità per le cantine pugliesi”.
La Puglia investe nella viticoltura di qualità sostenendo le imprese per interventi strategiei di ristrutturazione  e riconversione dei vigneti.

Fonte: Quotidiano di Foggia.

Anche le migliori bottiglie della Sardegna in gara al concorso “Città del vino”.
Vini e distillati fra tradizione e innovazione Sono aperte le iscrizioni al ventesimo Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e al III Grappa Award che quest’anno si svolgerà in Piemonte, nelle terre del Roero a Priocca (Cuneo), negli spazi della cantina Mondodelvino, dal 19 al 22 maggio. Si tratta, come sanno bene anche le aziende vinicole sarde, di una delle manifestazioni più importanti a livello internazionale, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, la Spagna e il Portogallo. Oltre 1.500 i campioni stimati in arrivo per le degustazioni alla cieca nei locali di Mondodelvino. Previsti i premi speciali Forum Spumanti, BioDivino, Mondo Merlot e Grappa Award. Il presidente di Città del Vino, Angelo Radica «Il nostro concorso genera visibilità e ricadute economiche sui territori. Nel 2023 e nel 2024 si sono già prenotate Sambuca di Sicilia (Ag) e Gorizia, che l’anno successivo sarà Capitale Europea della Cultura insieme a Nova Gorica».

Fonte: Nuova Sardegna

Da Bacco agli enoturisti le chance per la Sicilia.
Workshop e convegno sulle offerte del settore L, accoppiata turismo ed enogastronomia negli ultimi tempi sta diventando sempre più complementare per il riposizionamento e il rilancio dell’offerta turistica siciliana. E sarà questo il tema che verrà affrontato da esperti e protagonisti delle due filiere nel corso della prima giornata dell’evento “Bacco era un turistar, in programma oggi a Palermo, a Palazzo Branciforte. Una giornata di studi intensa che avrà inizio con il workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche pre accreditate, prevista dalle 9 alle 13 e che proseguirà alle 15 con il convegno dal titolo “Comunicazione e Marketing per promuovere l’offerta enogastronomica dei territori siciliani nei mercati turistici”.

Fonte: Sicilia.

Quasi cinque milioni di bottiglie e 36mila ettolitri di vino prodotti.
I numeri del Consorzio Quasi cinque milioni di bottiglie e 36mila ettolitri di vino prodotti I dati fanno registrare un aumento di produzione del 13 per cento rispetto al 2020. Tanto per fare alcuni conti con i numeri della Vernaccia di San Gimignano, dal Consorzio ricordano che nella vendemmia 2021 sono stati prodotti 36.388,51 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano dai 730 ettari dichiarati. Un dato che registra un aumento di produzione di circa il 13% rispetto al 2020, quando furono prodotti 36.188,72 ettolitri. Nel 2021 il totale di ettolitri di Vernaccia immessi sul mercato sono stati circa 37.129. E ancora i dati dell’andamento mensile dell’imbottigliamento nel 2021 sono stati parzialmente influenzati dalla pandemia e dalle chiusure, ma il dato finale di 4.950.553 di bottiglie registra una ripresa a fronte delle 4.337.213 bottiglie di Vernaccia immesse nel 2020.

Fonte: Nazione Siena.

L’ottima annata del Nobile vale un miliardo.
II Consorzio dà i numeri del vino di Montepulciano. Sono 1.210 gli ettari, 250 i viticoltori, mille dipendenti fissi, 6,8 milioni di bottiglie. Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano; doveva essere la giornata dell’assegnazione delle stelle per l’annata 2021 ma per il rating bisognerà attendere. Una scelta a sorpresa voluta dal Consorzio che ha preferito aspettare il 2024 quando l’annata entrerà in commercio e si potrà avere un giudizio più coerente. La posticipazione non è una novità se consideriamo che a novembre per Benvenuto Brunello a Montalcino non furono assegnate le stelle 2021 decidendo di attendere un anno. L’ultima vendemmia è finita ai ‘raggi x’: un anno con un andamento meteorologico straordinario. La piovosità totale è stata pari a 510 mm, circa il 25% meno della media. Si è dovuto tenere conto anche delle temperature fredde di marzo e soprattutto aprile, quando nella notte tra il 7 e l’8 si arrivò sotto lo zero per molte ore, raggiungendo anche i -7°C, e arrecando criticità.

Fonte: Nazione Siena.

«Mercato in ripresa con la promozione».
Sulle vendite il presidente del Consorzio Andrea Rossi è soddisfatto: «Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti. Senza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto al sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020». L’Anteprima del Vino Nobile riprenderà da sabato pomeriggio fino a lunedì 28 marzo. Nel programma anche la premiazione del Concorso ‘Belle Vetrine’ in collaborazione con la Pro Loco.

Fonte: Nazione Siena.

L’Altra Toscana, un evento dedicato al vino Montecucco.
L’Altra Toscana, un evento dedicato al vino Montecucco. È il giorno del Consorzio Tutela Vini Montecucco alle Anteprime Toscane, evento di riferimento per la Toscana enologica che si conclude oggi a Firenze. Per il Consorzio un evento dedicato ed esclusivo che si terrà nel complesso museale di Santa Maria Novella. Si tratta di L’Altra Toscana, un concept originale nato dall’unione di dieci Denominazioni per raccontare tradizioni vinicole toscane diverse, fatte di gusti e terroir incredibilmente variegati e con livelli di eccellenza sempre più alti, che vanno ad impreziosire l’offerta vinicola della regione. Dalle 9 alle 18, il Consorzio del Montecucco avrà la possibilità di illustrare e far degustare le sue nuove annate alla stampa, accanto alle altre nove Denominazioni partecipanti — Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Valdarno di Sopra — e nel pieno rispetto delle norme vigenti

Fonte: Tirreno Grosseto.

Vinifera: degustazioni, idee e masterclass.
Domani e domenica, dalle 11 alle 19, si alzeranno i calici al quartiere fieristico di Trento, per la quarta edizione di Vinifera. L’evento enogastronomico è dedicato ai vini e ai cibi dei territori dell’arco alpino, con un intenso programma di masterclass, con oltre 100 espositori provenienti da cinque Paesi: Italia, Francia, Austria, Svizzera, e Slovenia. A Vinifera partecipano 24 cantine del Trentino e 14 dell’Alto Adige. Nel 2020, causa pandemia non venne effettuata, mentre lo scorso anno fu organizzata a maggio, in fase di uscita dalle restrizioni sanitarie. Organizzata dall’associazione di Rovereto Centrifuga, Vinifera è un evento di rilievo, e propone un elevato livello qualitativo dei prodotti nel settore dell’enologia e della gastronomia delle Alpi, in attesa del ritorno, nel capoluogo, della Mostra dei Vini. In esposizione e degustazione ci saranno i prodotti di piccole e medie aziende artigianali biologiche e biodinamiche.

Fonte: Adige.

Pasqua chiude il 2021 in crescita del 14%.
II giro d’affari consolidato è di 63 milioni di euro: export all’89,6% e incrementi sul mercato domestico Pasqua chiude 11 2021 in crescita. de114% L’ad Riccardo: «I vini di fascia più alta trainanti nel mercato Usa». E annuncia acquisizioni di vigneti Pasqua Vigneti e Cantine chiude il 2021 con un giro d’affari consolidato di 63 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente e del 4% in confronto al 2019. Il valore dell’Ebitda si attesta al 14% sui ricavi (8,6 milioni di euro contro i 7,3 del 2019). L’export ottiene 1’89,6%, mentre i ricavi nel mercato domestico crescono del 14,4% rispetto al 2019. «I12021 è stato un anno importante perché ha consolidato l’azienda e le idee sul futuro, grazie anche a un management coeso e a un ottimismo che, nonostante tutto, già dal 2020 ci ha spinto a premere sull’acceleratore», ha detto il presidente Umberto Pasqua alla Triennale di Milano.

Fonte: Arena.

“Dalle Cave al Vino Doc” domani a Villa Sceriman.
La sala riunioni di Villa Sceriman, in via Dei Colli a Vo’, domani ospita un incontro promosso dal Comune e dal Consorzio di tutela Vini dei Colli Euganei dal titolo “Dalle Cave al Vino Doc”, a 50 anni dalla legge che salvò i Colli Euganei. Alle15.30, dopo i saluti del sindaco Giuliano Martini e del presidente del Consorzio Vini Marco Calaon, è prevista una relazione storica a cura del giornalista Renato Malaman sulle vicende che hanno portato alla legge Romanato-Fracanzani che regolamentò l’attività estrattiva. Alle 17.15 passeggiata verso le cave di trachite con il naturalista Antonio Mazzetti e alle 18.15 degustazione vini a Villa Sceriman.

Fonte: Mattino Padova

Cantina sostenibile, in Franciacorta barrique diventano nidi.
Da albero a barrique, a nidi artificiali costruiti dai detenuti dell’Istituto di Pena di Alessandria. E’ il ciclo virtuoso del legno all’insegna del recupero di persone e materiali al centro del percorso “Le Tre Vite dell’Albero”, primo capitolo del progetto “Il Nido della Sostenibilità” che l’Azienda Ricci Curbastro in Franciacorta svilupperà nel corso dei prossimi anni. Ai detenuti del carcere piemontese è stato infatti affidato il compito di trasformare le doghe di barili e barriques in cassette per nidi artificiali destinati ai vigneti aziendali per ospitare Cinciallegre, Codirossi e altri insettivori utili all’equilibrio naturale dei vigneti stessi.

Fonte: ANSA.it.

Tragedia in cantina a Cossano Belbo: la Procura ha chiesto due rinvii a giudizio.
Il 4 giugno 2021 due tecnici morirono asfissiati durante lavori di manutenzione in una cisterna. Richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Gianni Martini e Fabio Bosticco, rispettivamente amministratore delegato e responsabile del servizio di prevenzione e protezione della ditta vinicola «Fratelli Martini Secondo Luigi Spa» di Cossano Belbo. Stabilimento dove nel pomeriggio del 4 giugno 2021 persero la vita l’ingegnere di Pocapaglia Giovanni Battista Messa, 58 anni e Gerardo Lovisi, 45 anni di Nizza Monferrato, entrambi uccisi dai miasmi sprigionatisi da una cisterna durante alcune operazioni di manutenzione.

Fonte:  La Stampa.

Generazione “Z”: il consumatore di domani è già arrivato in cantina.
Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano alla vigilia del grande evento lancia i risultati di una indagine sui consumatori tra i 20 e i 25 anni:poco esperti, ma appassionati di sostenibilità. Arrivano in cantina grazie a internet; prediligono la visita con una degustazione, spendono entro i 60 euro a persona e sono molto interessati alle pratiche di sostenibilità. Sono i consumatori della generazione “Z”, tra i 20 e i 25 anni in particolare, gli stessi sui quali il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, insieme all’Amministrazione Comunale, ha voluto approfondire la conoscenza grazie a una indagine che ha svolto sui propri associati anche promuovendo un evento ad hoc, Battello Terra, in programma il 29 marzo a Montepulciano durante il quale saranno affrontati proprio questi temi. Insomma si guarda al futuro (e ai consumatori di domani) alla vigilia dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che torna in Fortezza a partire da giovedì 24 marzo, con l’arrivo di oltre cento giornalisti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate in commercio il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e le Riserve 2018.

Fonte: Il Cittadino Online.

Nuove cantine italiane. Territori e architetture, in mostra per Vinitaly.
Partirà da Verona, per poi proseguire a Bra, Bressanone, Firenze e Ravenna, la mostra itinerante “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, ideata dalla rivista Casabella, a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino, per coinvolgere ed emozionare non solo gli addetti ai lavori del mondo del vino. Ospitata all’interno della splendida cornice settecentesca di Palazzo Balladoro, in occasione dell’edizione 2022 di Vinitaly in programma dall’8 al 13 aprile – la mostra si snoda dalle Langhe alla Maremma, passando per le regioni: Veneto, Piemonte, Alto Adige, Toscana e Sicilia, e racconta il processo vinicolo attraverso i progetti di 10 cantine e 1 distilleria realizzate in Italia negli ultimi 10 anni. A dare il via all’iniziativa, il convegno “11 Cantine italiane. Architetti e territori” in diretta streaming e in presenza negli ex Magazzini generali M15 a partire dalle 10 di venerdì 8 aprile.

Fonte: professione Architetto.

Il lambrusco si conferma il secondo vino più venduto dalla grande distribuzione italiana.
Non è una sorpresa, perché la sua affermazione commerciale è ormai cosa consolidata. Ma i dati di vendita di Iri per Vinitaly diffusi da Pambianconews confermano il trend: il lambrusco è uno dei vini più venduti nella grande distribuzione. Il “nostro vino” si piazza infatti sul secondo gradino del podio, con 13 milioni di ettolitri venduti e 48,9 milioni di euro di ricavi. Meglio ha fatto solo il toscano Chianti, che si attesta sui 15 milioni di ettolitri per oltre 83,3 milioni di euro di valore. Una differenza di soli 2 ettolitri genera insomma quasi il doppio di ricavi, a conferma della commerciabilità e dell’accessibilità del lambrusco, che resta uno dei vini italiani più apprezzati nonostante una leggera flessione rispetto al 2021 (-6,7 per cento di ettolitri venduti per un -5,7 per cento di ricavi). Il podio dei vini italiani più venduti nella Gdo spetta ad un altro rosso: il Montepulciano d’Abruzzo.

Fonte: Voce.it.

Vino: Nobile di Montepulciano, boom di biologico negli Usa.
Negli Stati Uniti rappresenta il 41% del mercato, in Italia vale il 42% delle vendite. E’ biologico anche il 21,5% di quello inviato nei Paesi Bassi e il 15% di quello inviato in Germania. Il Vino Nobile di Montepulciano piace sempre più a marchio biologico. Lo certificano i dati presentati dal Consorzio in occasione dell’Anteprima in corso nella Fortezza di Montepulciano (Siena). Un dato che rispecchia la produzione biologica a Montepulciano, più della metà dei soci del Consorzio, oltre 50, è ormai biologico o in conversione. Il mercato del Vino Nobile di Montepulciano nel 2021 ha visto un incremento significativo del mercato interno. Le esportazioni, che restano il principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un 70% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 30% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2021 ha raggiunto il 30%.

Fonte: ANSA.

Vino: Fivi e Adiconsum chiedono ‘riforma’ per etichettatura.
Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e Adiconsum – Associazione Difesa Consumatori Aps hanno scritto insieme al Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli e al Sottosegretario Centinaio per chiedere la modifica del sistema di etichettatura dei vini, ritenendola ormai obsoleta, e ponendo l’attenzione in particolare all’indicazione dei diversi attori. “Attualmente la sola distinzione presente è quella tra produttore e venditore – evidenzia Lorenzo Cesconi, Presidente di Fivi – ma spesso è proprio questa a generare confusione nel consumatore. Nelle etichette viene riportato come produttore sia chi segue tutte le fasi, dalla vigna fino alla commercializzazione, investendo sul territorio e impegnandosi in progetti pluriennali di sostenibilità, sia chi agisce solo come committente delle operazioni facendo svolgere l’intero processo a terzi e si limita a vendere il prodotto finito”.

Fonte: ANSA.it.

Vino, il quadro difficile del 2022 rischia di cancellare il recupero del 2021. Allarme Federvini.
Costi di produzione alle stelle, come quelli delle materie prime (carte e vetro) che scarseggiano. E peggiora la fiducia dei consumatori. Parafrasando il mitico Gino Bartali, non è tutto sbagliato, ma è tutto (o quasi) da rifare. Il recupero del vino italiano nel 2021, almeno nei numeri aggregati, è stato evidente, sia sul mercato interno che su quelli del mondo, con un export record, da più di 7 miliardi di euro. Ma il quadro dipinto in questi primi 3 mesi 2022, segnati da subito dal tema importante dell’aumento dei costi di produzione e della scarsità di alcune materie prime, poi aggravato dalla guerra da Russia e Ucraina con tutte le sue conseguenze, e con una pandemia ancora non del tutto superata sullo sfondo, non può lasciare tranquilli produttori e mercato.

Fonte: WineNews.

Il vino pregiato non rischia la crisi: 1º asset dei super ricchi per crescita.
In dieci anni il mercato dei vini di lusso è cresciuto del 137%, mentre nel 2021 rispetto all’anno pandemico il rialzo è stato del +16%. Guerra Russia Ucraina, i super ricchi scommettono sul vino pregiato come primario asset di investimento. Secondo l’autorevole Knight Frank Luxury Investment Index infatti il settore del “fine wine” ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 con un +16%, che diventa addirittura +137% se si tengono in considerazione gli ultimi 10 anni, come sottolineato da un recente approfondimento di Spear’s Magazine.

Fonte: Affari Italiani.

L’Italia tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico.
Il vino al centro di Slow Wine Fair, che dal 27 al 29 marzo porterà a Bologna oltre 500 cantine provenienti da 18 Paesi, è all’insegna della transizione ecologica a tutela della biodiversità e della sostenibilità ambientale, tutti valori che rappresentano le fondamenta della produzione biologica.
FederBio, che ha sottoscritto il Manifesto del vino di Slow Food per una produzione improntata sul rispetto del territorio e della biodiversità, valorizzando l’identità dei sistemi agricoli locali, è partner della manifestazione ideata da Slow Food e organizzata da BolognaFiere. La Federazione, che dal 1992 tutela e favorisce lo sviluppo della filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, sarà presente a Slow Wine Fair con uno spazio espositivo (Pad.15A, Stand AL6).

Fonte: Italianfoodtoday.it.

STAMPA ESTERA

Get to know these 10 grape varieties.
A few weeks ago, I opened a bottle that caught my attention. It was a soulful, graceful, strikingly pure red from the Aveyron region of southwestern France made by Nicolas Carmarans, a vigneron who makes natural wines from grapes that have long grown in the area. This particular grape was fer servadou, a variety that to my knowledge I had never tried. As delightful as I found the wine, my encounter with an intriguing new grape was even more joyful. It was a reminder that no matter how well versed one might be in the intricacies of producers, regions and issues, wine always has more to reveal. In that spirit, I’d like to suggest 10 grapes that are little known in the United States but are worth getting to know better. You might not find all of these immediately, but keep your eyes open and try a few. You may be pleasantly surprised. Grapes and their relative merits are one of the hoarier topics in wine. Some people believe that the hierarchy of grapes has long been set. To stray outside the anointed realm is, supposedly, a waste of time. The retired critic Robert M. Parker Jr. was one of these people, castigating those who would promote what he called “godforsaken grapes.” I revisit this subject periodically because I believe that we still don’t understand the potential pleasures of hundreds of grapes around the world.

Fonte: New York Times International Edition.

Champagne vence en la Audiencia a Champanillo por el uso de la marca.
El tribunal ordena a la pequeña cadena de bares catalana cesar de inmediato el uso de su marca. Barcelona Goliat pudo con David esta vez. La Audiencia Provincial de Barcelona, en una sentencia emitida el pasado 18 de marzo, ha dado la razón al Comité Interprofessional du vin de Champagne -órgano que regula la denominación de origen del espumoso francés- en su litigio contra Champanillo, una pequeña cadena de bares catalana. El fallo estima el recurso de los representantes de los poderosos embotelladores galos después de que un juzgado mercantil de Barcelona hubiera reconocido el derecho del empresario David Iglesias a seguir usando el nombre de Champanillo en sus bares. La Audiencia, que elevó en su día una cuestión prejudicial al Tribunal de Justicia de la Unión Europea (TJUE), zanja definitivamente el caso en favor de Champagne y dice que “el uso de Champanillo en el mercado constituye una infracción de la denominación de origen Champagne” y lo mismo sucede con idéntico distintivo en Facebook y Twitter o con el dominio champanillo.es. En consecuencia, ordena a la empresa condenada que deje de usar esa marca y retire rótulos y carteles, anuncios y demás, y elimine todas las cuentas de las redes sociales asociadas a Champanillo.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 24 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Dopo 2 anni di stop il ritorno del Vinitaly.
In programma a Verona dal 10 al 13 aprile on E30 top buyer confermati, gli Stati Uniti. primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere,10-13aprile). E la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. E quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato. A poco meno di 20 giorni dall’evento, sono 630 i “super acquirenti” di vino italiano da tutto il mondo-e riferiti esclusivamente a questo progetto di promozione internazionale – che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming ‘tailor made’, nato quest’anno e frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Vogliamo bere un vino buono sano e giusto.
A BOLOGNA, DAL 27 AL 29 MARZO, LA PRIMA EDIZIONE DI SANA SLOW WINE FAIR. UN’OCCASIONE DI CONFRONTO PER PRODUTTORI E APPASSIONATI VOGLIAMO BERE UN VINO BUONO SANO E GIUSTO CRESCE L’IMPEGNO DI SLOW FOOD DALLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE SINO Al TEMI SOCIALI. NUMEROSI I PROGETTI BASATI SUL RISPETTO DEL TERRITORIO E DEI LAVORATORI. Il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante». Così il celebre brindisi della Cavalleria rusticana. Ma per portare davvero l’allegria in tavola, il vino deve essere buono, pulito e giusto. Deve essere cioè ottenuto rispettando l’ambiente e il lavoro di chi lo produce. Strappata con tenacia anche alle terre più impervie, abbarbicata alle colline, la produzione di vino, che in Italia ha radici millenarie, rappresenta un fattore di cultura, oltre che un motore economico: lo scorso autunno, Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini stimavano per la vendemmia 2021 una produzione di 44,5 milioni di ettolitri

Fonte: Famiglia Cristiana.

«Bollicine del mondo» Se la guida diventa app.
In viaggio intorno al pianeta alla ricerca di champagne e novità Paola Fucilieri Milano Una app gratuita, piena di contenuti editoriali e significati originali. Ma soprattutto…Frizzantissima. Si chiama «Bollicine del mondo» e ci accompagna tutti in giro per il pianeta alla ricerca di spumanti, chardonnay e champagne, ma anche a provare nuove esperienze in luoghi incantevoli ed evocativi legati alla passione per il vino, nonché alla scoperta dei tesori internazionali della cultura enogastronomica. «Con la voglia di proporre qualcosa di nuovo, di originale, qualcosa che possa sempre coinvolgere il pubblico grazie alla sua spinta innovativa» spiegano fieri dal palco del Teatro Manzoni gli ideatori dell’app, Paolo Marchi e Cinzia Benzi di «Identità golose», il congresso mondiale di gastronomia fondato che a Milano è giunto alla sedicesima edizione (dal 21 al 23 aprile prossimi al Mico Milano Congressi, ndr).

Fonte: Giornale.

Per il vino buono, Slow wine coalition dal 27 a Bologna.
Slow Food Per vino buono, Slow wine coalition dal 27 a Bologna. Visto che il vino è stato inserito nella lista nera come prodotto dannoso per la salute si pub fare riferimento all’etica quando se ne parla? E un possibile cercare di migliorare il nostro disastrato pianeta e la vita dei suoi abitanti attraverso la coltivazione dell’uva? Sono do- mande che tolgono il sonno a chi come me ha fatto della critica enologica e dell’organizzazione di eventi legati al vino il proprio mestiere. Non mi sento, infatti, nella posizione di chi invita le persone a farsi del male, anzi tutto il contrario. In cima ai no- stri pensieri c’è sempre il consumo attento e consapevole del vino e proprio attraverso l’educazione e l’approfondimento culturale si possono arginare problemi gravissimi come alcolismo o gli incidenti legati all’abuso di questo prodotto

Fonte: Manifesto l’ExtraTerrestre.

Una lunga storia di passione e qualità.
Michele Mastropasqua con le figlie Giulia e Laura Una lunga storia di passione e qualità Dal 1964, l’orgoglioso “made in Puglia” di Mastropasqua International Spa, che produce e promuove grandi vini e colture tipiche locali. A due passi dal mare, ai piedi del promontorio del Gargano, a Zapponeta (Foggia), sorge la Mastropasqua International Spa. L’azienda, creata dal suo fondatore Matteo Mastropasqua, è presente nel settore ortofrutticolo e vinicolo dal 1964 e fin dall’origine si è occupata delle colture tipiche locali: patate, carote, cipolle, vini e mosti. Questi ultimi, per il 40% bio e il 60% a produzione convenzionale, occupano l’80% del lavoro, mentre il settore ortofrutticolo è completamente biologico e usufruisce di celle frigorifere perla conservazione perla capacità di 50.000 quintali.

Fonte: Platinum.

Da Furore i vini ‘estremi’ della Costa d’Amalfi.
Condizioni climatiche uniche e scelte coraggiose alla base dei Doc Marisa Cuomo apprezzati nel mondo stremi, eroici, etici: non basterebbero queste tre ‘e’ a contraddistinguere i vini di Marisa Cuomo, simbolo nel mondo della Costiera Amalfitana, nati da un atto d’amore. Il giovane Andrea Ferraioli come regalo di nozze alla sua Marisa dona non solo un’azienda agricola, ma molto di più. Fortemente legato alle sue origini, Ferraioli investe coraggiosamente sul territorio a metà anni Ottanta, quando il vino genuino delle cantine non era più competitivo con quello delle multinazionali. La sfida è stata quella di dare una forte identità a una viticoltura coraggiosa, che si estende da secoli in una zona ricca di legami storici con la Repubblica di Amalfi e particolarmente votata alla produzione di vini pregiati, in fazzoletti di terra strappati alla roccia, limitati da muri a secco, esposti al sole e al respiro del mare fino a 700 metri di quota.

Fonte: Platinum.

Lo spumante che nasce in miniera.
“Eli” è un omaggio alla figlia Elisa. Mauro Camusso, agronomo e imprenditore (nel campo della pietra di Luserna) con la passione per la viticoltura e l’enologia, ha dedicato a lei il suo vino più coraggioso, uno spumante metodo classico che nasce sulle montagne del Pinerolese (To) e viene “custodito” dentro la pancia della terra, in una miniera di talco, quella di Prali, in Val Germanasca, oggi tutelata anche dall’Ecomuseo: «Lì c’è la giusta umidità (è al 90%) ma soprattutto una temperatura ideale, l0° per tutto l’anno, e poi il buio necessario per un affinamento unico e particolare». Ma perché proprio in maniera? In un certo senso, anche in questo caso, c’entra la figlia Elisa: «Era piccola quando anni fa visitai con lei la miniera e ne rimasi affascinato». Poi l’intuizione: «Quel luogo è perfetto, meglio di una cantina». L’8 dicembre scorso dall’azienda di famiglia.

Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.

Vino, Maglione: «Diventa realtà la certificazione di sostenibilità».
Il deputato M5S annuncia l’approvazione del disciplinare Vino, Maglione: «Diventa realtà la certificazione di sostenibilità» “Anche la produzione vinicola del Sannio potrà dimostrare di essere sostenibile e al passo con i tempi. Con l’approvazione del disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola da parte del Ministero delle Politiche Agricole, l’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema all’avanguardia. Attraverso un logo distintivo, i vini italiani e quindi anche le produzioni sannite potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali”. Cosi Pasquale Maglione, deputato M5S a commento dell’emendamento che ha istituito il sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).

Fonte, Il Sannio Quotidiano.

Cantina subacquea – I vini che maturano in profondità nell’Adriatico.
La Tenuta del Paguro produce vini sulle colline a Riolo Terme e li affina nei fondali ravennati nel reef sviluppatosi intorno al relitto della omonima piattaforma estrattiva. Tenuta del Paguro I vini che maturano in profondità nell’Adriatico Albana, Sangiovese, Merlot e Cabernet dalle vigne delle colline di Riolo Terme affinate in fondo al mare, intorno al relitto della omonima piattaforma estrattiva. Esiste un legame atavico fra il vino e il mare. Spesso le migliori vigne fruttificano oggi su terreni che in altre ere geologiche furono fondali marini, la vite è intimamente legata al Mediterraneo, Greci e Romani avevano fatto del vino loro bevanda sacra, nel tempo l’archeologia ha riportato alla luce otri e anfore contenenti antichi nettari rimasti per secoli nelle profondità marine. Ma c’è dell’altro, e per questo occorre catapultarsi nel presente e affidarsi alla scienza per parlare di “cantinamento subacqueo”.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Una storia d’amore tra un vitigno e la sua Modena.
Una storia d’amore tra un vitigno e la sua Modena L’intuizione di Cleto e le innovazioni di Mauro e Anselmo Da oltre 160 anni la famiglia Chiarli vuol dire Lambrusco. C’è così tanta storia, di quella con la esse maiuscola, nella strada che va dalla nascita ai giorni nostri dell’azienda Chiarli, che forse è impossibile condensarla tutta in un articolo di giornale. In questa cantina divenuta un punto di riferimento della capacità degli emiliano romagnoli di fare il vino, c’è tutta la bellezza di Modena e di una terra che nel Lambrusco ha trovato un fedele compagno di vita. Era il 1860 e mancava un anno appena all’unità d’Italia. Cleto Chiarli, uomo di sogni e di osteria, a quel tempo dava da bere ai clienti il suo Lambrusco, quello che con entusiasmo produceva grazie al frutto dei suoi primi filari di vigna

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Intervista a Giancarlo Gariglio – Slow Wine Fair – «Il futuro del vino sarà nell’etica e nella sosternbihta».
«Il futuro del vino sarà nell’etica e nella sostenibilita» Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e responsabile dei progetti internazionali di Slow Food sul vino spiega cosa succederà nel week end alla prima edizione di Slow Wine Fair. Slow Wine Fair, la prima edizione di una nuova Terra Madre del vino, sta avendo il suo prologo in questi giorni online con tre convegni che tracciano le linee sulle quali si svilupperanno i lavori della fiera stessa, a Bologna dal 27 al 29 marzo. Lì saranno presenti oltre 500 produttori, provenienti da 18 Paesi (oltre 50 le aziende emiliano romagnole), con migliaia di etichette in degustazione e un ricco programma di incontri e masterclass.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

A Fico il meglio del vino.
Sabato e domenica il FICO di Bologna ospiterà un evento dal titolo “Bologna in vino”, evento di degustazione con più di 300 etichette di vino provenienti da tutta Italia.

Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara La Bussola Weekend.

Un metodo classico dalla bollicina fine, fresco e di carattere.
Tra i precursori nel panorama enologico piacentino, la famiglia Romagnoli, dagli anni ’70, rivela la sua grande passione per le bollicine impiantando Pinot nero e Chardonnay nella tenuta a Villò Di Vigolzone. ll passaggio dalla Cantina Romagnoli alla famiglia Perini, nel 2018, risulta la vera rampa di lancio e la realizzazione del sogno di passare dai vini di pronta beva ai così detti «Pigri», attribuzione che identifica gli anni di affinamento e di stasi e che dà il nome alla linea in questione. Oggi i principi fondamentali di Alessandro Perini si confrontano tra tradizione e innovazione Le colline piacentine così differenti fra loro per altitudini, per condizioni pedoclimatiche e territori si contrappongono fra di loro per le diverse caratteristiche organolettiche e sensoriali che iniziano dalla vendemmia per arrivare alla bottiglia permettendo di produrre etichette diversificate ma identitarie di quel territorio.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Esce Il Concerto 2021 alla 28esima edizione esportato in 70 Paesi.
Esce il Concerto 2021, alla sua 28esima edizione, e la Medici Ermete lo porta in tutto il mondo raccontandolo come prodotto di un territorio pieno di storia, cultura e tradizione: l’Emilia. Nei 70 paesi del globo dove viene commercializzato, il Lambrusco d’autore, che ha aperto la strada al comparto fuori dai confini nazionali, è sempre più richiesto per le sue caratteristiche peculiari: «Viene bevuto dagli appassionati e sempre di più dai giovani, perché ritenuto affascinante e unico, molto versatile, con la sua gradazione contenuta, un prodotto estremamente gastronomico che non conosce stagione e che si abbina ad una vastissima varietà di pietanze», riferisce Alessandro Medici, che nell’azienda di famiglia si occupa di marketing internazionale.

Fonte, Gazzetta di Reggio.

Landini e Best Wine Stars per l’eccellenza vitivinicola.
Il marchio Landini sarà main sponsor del Best Wine Stars nell’edizione 2022,1’evento dedicato alla promozione della cultura del vino giunto alla terza edizione, in programma i prossimi 14 e 15 maggio al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Per lo storico marchio reggiano si tratta del naturale abbinamento con un comparto, quello della produzione vitivinicola italiana di eccellenza, che lo vede protagonista da sempre con i suoi trattori specializzati, progettati e sviluppati per il lavoro nei vigneti. «Landini — commenta Mario Danieli, country manager Italia di Argo Tractors — è un prestigioso marchio dell’industria italiana, simbolo del Made in Italy e di quella eccellenza riconosciuta anche al di fuori dei confini nazionali, come sinonimo di qualità. Valori che facilmente troviamo nei vini italiani, da sempre apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo.

Fonte, Gazzetta di Reggio.

Blazic confermato alla guida dell’Enoteca Princic nuovo vice.
Rinnovato il consiglio della cooperativa dei produttori «Ora ricominceremo a proporre nostri appuntamenti». Michele Blazic è stato riconfermato per un altro mandato come presidente dell’Enoteca di Cormons. Al suo fianco non ci sarà più Boris Buzzinelli: l’ormai ex vice ha voluto lasciare spazio alla giovane Karin Princic, nuova numero 2 della cooperativa che riunisce una trentina di produttori vitivinicoli del territorio. Buzzinelli rimane però nel consiglio della realtà di piazza XXIV Maggio che potrà contare anche su Luca Raccaro, Mauro Drius (anche assessore in carica all’Agricoltura), Patrick Sturm, Kristian Keber, Andrea Drius e sul consigliere comunale Luca Tollon in rappresentanza proprio dell’assise civica. «Si è chiuso un triennio nel quale il cda ha dovuto gestire uno dei periodi più difficili della storia non solo dell’Enoteca — sottolinea Blazic, subentrato nel 2019 allo storico presidente Dario Raccaro.

Fonte, Piccolo Gorizia.

Il miglior rosato italiano? E’ salentino.
Tra i duecentotrenta vini italiani in gara al celebre Concours Mondial de Bruxelles 2022 Il miglior rosato italiano? E’salentino. Tra i duecentotrenta vini italiani in gara al celebre Concours Mondial de Bruxelles 2022 spicca il Salento, che si aggiudica il primo posto come “Rivelazione” per il miglior rosato italiano e, insieme a una sola altra cantina italiana, la Grande Medaglia d’Oro. A conquistare la prestigiosa doppietta alla competizione enologica internazionale è stato infatti il “Pietra Igt Rosato Salento” prodotto da Menhir Salento, cantina guidata da Gaetano Marangelli e situata a Bagnolo del Salento, i cui vigneti sono dislocati nelle bellissime campagne tra Palmariggi e Minervino di Lecce, che ospitano ancora oggi i preziosi monoliti preistorici. “Pietra”, infatti, un blend di Primitivo e Susumaniello, due dei vitigni autoctoni salentini più amati, rimarca col nome l’identità stessa della cantina che ha scelto di celebrare i menhir, i monumenti storici costituiti da singole pietre che hanno scritto la storia di questo lembo di Puglia.

Fonte, Le Cronache Nazionali.

Volete stupire? Il Moscatello amato dal Papa.
Nel’400 era tra i vini scelti perla cantina del Papa e nelle “riviste specializzate” dell’epoca veniva descritto come un “nettare dolcissimo”. Non è prassi, ma, per raccontare i migliori abbinamenti tra vini e piani tradizionali della Pasqua ligure, partiamo dalla fine, dai dessert. Facciamo un passo indietro nella storia, al Rinascimento delle sfarzose corti papali e dei messi pontifici. Tra quest’ultimi ce n’era uno, tal Sante Lacerio, che per il bene del palato del Santo Padre (Paolo III Farnese) se ne andava in lungo e in largo perla Penisola a cercare prelibattezze regionali. Ed è proprio in Liguria, nella zona di Taggia nello specifico, che trovi un vino particolare, un passito di moscato bianco delicato, chiamato Moscatello. Una vite che fino a pochi anni fa sembrava scomparsa, sommersa da secoli di storia e dai rovi, ma che ei primi 2000 è stata ritrovata e rielaborata.

Fonte, Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.

Nuovi corsi per diventare manager o esperto di tour enogastronomici.
Nell’ambito del progetto transfrontaliero Pays Capables, la Camera di Commercio «Riviere di Liguria» attiva cinque nuovi corsi di formazione online, totalmente gratuiti, dedicati a imprenditori, dipendenti, occupati e disoccupati che vivono nei territori transfrontalieri di Italia e Francia, tra cui la provincia di Imperia, ma anche l’Alta Val Tanaro e l’Alta Langa Montana in provincia di Cuneo, oltre alla Riviera e all’entroterra francese della Costa Azzurra. L’offerta formativa è composta da diversi percorsi: «Esperto in Tour eno-gastronomico transfrontaliero» per occupati, disoccupati e imprenditori; «Itinerari turistici e Turismo Sostenibile», sempre per occupati, disoccupati e imprenditori; «B2B senza frontiere», dedicato a dirigenti, responsabili e dipendenti d’azienda per lavorare in Francia e in Italia; «Imprenditore oltre confine», per giovani occupati, disoccupati e imprenditori che vogliano acquisire le competenze per avviare e condurre un’attività imprenditoriale in Italia o in Francia.

Fonte, Stampa Savona.

Lambrusco, nasce “Experience”: anteprima della festa.
In programma 11 7 e 1’8 maggio nella zona di Casaviadana Previste degustazioni di varie tipologie con spiegazioni tecniche e storiche degli esperti. Come annunciato già da qualche tempo, dopo i due annidi stop imposti dalla pandemia, la Festa del lambrusco tornerà ad animare il centro cittadino i prossimi 21 e 22 maggio. Quest’anno, però, ci sarà una novità “aspettando la Festa del lambrusco”: per il 7 e 8 maggio, infatti, la Pro Loco ha messo in cantiere il weekend “Lambrusco experience”. L’idea è di scaldare i motori della macchina organizzativa, invitare la gente a uscire di casa e valorizzare ulteriormente un prodotto tipico locale, eccellenza del territorio. L’iniziativa si terrà a ingresso libero presso Casaviadana (la nuova sede Pro Loco, in via Rocca 2): sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.30 alle 16, porte aperte per la degustazione di varie tipologie di lambrusco mantovano.

Fonte, Gazzetta di Mantova.

Oltrepo a Vinitaly squadra ridotta con 34 produttori – Vinitaly, l’Oltrepo in squadra “ridotta” con 34 produttori.
Con loro ci saranno Consorzio e Camera di Commercio Pesano ancora i due anni di emergenza sanitaria. Torna, dopo due annidi stop a causa della pandemia, il Vinitaly, in programma alla Fiera di Verona dal 10 al 13 aprile. Alla rassegna ci sarà anche l’Oltrepo Pavese, presente con 34 aziende, capitanate da Consorzio di tutela e Camera di commercio Pavia. Una delegazione ridotta rispetto al passato, ma pesano ancora i due anni difficili dell’emergenza sanitaria e l’incertezza legata al conflitto ucraino, che ha bloccato l’export dei vini in Russia. La maggior parte delle aziende sarà ospitata nel Palaexpo, grazie all’impegno di Regione e Unioncamere Lombardia.

Fonte, Provincia – Pavese.

Svincolo alla Sassella Il consiglio di Mojoli «Privilegiare il bello» – «Sassella, la bellezza non è un ostacolo Garantisce il futuro».
L’intervento. Mojoli, esperto di vino, parla del progetto «Non dobbiamo temere le indicazioni del ministero Un’occasione per riflettere sulla sostenibilità in Valle» ¦ «Vedo bene le linee guida del Mite Valutianno tutti gli interventi». «Le indicazioni del ministero della transizione ecologica? Un’occasione per riflettere sull’ambiente, sulla sostenibilità, sulla bellezza paesaggistica globale del sistema Valtellina». In altre parole, l’opportunità per guidare i cambiamenti attraverso quella teoria delle 4 B che proprio lui aveva ideato qualche anno fa: bellezza (appunto), biodiversità, ben fatto e buon vivere. II potenziale Interviene così Giacomo Mojoli, giornalista e disegnatore di idee, consulente strategico anche del Consorzio di tutela vini, nel dibattito sul futuro della Sassella.

Fonte, Provincia Sondrio.

Le Marche al Sana Slow Wine Fair.
Da domenica a martedì 29 marzo a BolognaFiere. Le Marche sono trai protagonisti della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto che si svolge a Bologna dal 27 al 29 marzo 2022. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra questi hanno confermato la loro partecipazione 37 produttori delle Marche, di cui 27 in biologico certificato. Dalle cantine storiche ai più moderni metodi di vinificazione, i vignaioli marchigiani portano a Bologna alcuni dei vini che hanno fatto la storia della regione-come il Verdicchio, il Bianchello e il Ribona-e raccontano un territorio sempre più attento alle pratiche biologiche e biodinamiche.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

«Puntare sull’enoturismo per valorizzare il nostro territorio».
E stato intitolato «Enoturismo come leva di valorizzazione territoriale» l’incontro tenutosi a Monte Roberto nell’ambito della compagna di ascolto che porterà Confartigianato al congresso dell’11 e 12 giugno. «La situazione economica e i fatti drammatici che stiamo vivendo, fanno apparire tutto fuori luogo – ha detto Marco Pierpaoli, Segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino e coordinatore dei lavori -. Crediamo, però, sia necessario fare ciò che è possibile per affrontare questa complessa fase e questi incontri nascono dalla volontà di ascoltare le imprese, di creare sinergie e di cercare di dare risposte con il supporto del mondo accademico e delle autorità di livello nazionale ed internazionale che interverranno». «Le nostre imprese – ha aggiunto Graziano Sabbatini, presidente Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino – devono tornare ad essere protagoniste insieme ai territori e perché questo avvenga bisogna promuovere e valorizzare il contesto in cui si muovono».

Fonte, Resto del Carlino Ancona.

Con nove vini premiati Lessona e Bramaterra segnano un record.
Le due Doc biellesi, tra le più piccole, conquistano il primato per riconoscimenti in proporzione all’estensione del territorio la Sono nove i vini biellesi premiati con le quattro viti. il massimo riconoscimento assegnatci ai «vini di eccellente profilo stilistico e organolettico» dall’Associazione italiana sommelier ed inseriti nell’edizione 2022 della guida Vitae. Novo vini premiati in due denominazioni — Lessona e Bramaterra — tra le più piccole in Italia è un record che testimonia la bontà dl lavoro intrapreso nell’ultimo ventennio sul territorio. Per festeggiare quasto importante risultato raggiunto dal territorio l’associazione “Biella è Buona”. in collaborazione con Ais. ha organizzato un evento degustazione che si è tenuto lo scorso sabato a Palazzo Cromo Losa a Biella. A introdurre la giornata, dopo il saluto del sindaco di Biella Claudio Corradino.

Fonte, Biellese.

Picnic in vigna e passeggiate nel nuovo “Vinum”.
Espositori di qualità e un pubblico attento. II sindaco Bo: «Alba guarda avanti con fiducia» Alba e i grandi vini del Piemonte protagonisti nei tre weekend della 44′ edizione di Vinum. Edizione fortemente contrassegnata dalla novità chiamata outdoor: per esempio i picnic in vigna promossi dal Comune di Alba sabato 23 e domenica 24 aprile, nell’ambito del progetto europeo Interregionale Alcotra 20142020 Vi-A Italia-Francia “Biodiversità stellata”, organizzati presso la Vigna Urbana della scuola enologica. Stesso scenario per l’International Jazz Day, sabato 30 aprile, evento promosso dal Comune di Alba in collaborazione con l’associazione Milleunanota. E poi, il 23 aprile e il 1° ma; 2 o, il treklting letterario a Barbaresco organizzato dal Centro Studi Beppe Fenogllo nell’ambito del Danilo Lusso centenario dalla nascita.

Fonte, Idea.

I numeri del Grignolino – Rilancio del Grignolino “Potenziale produttivo da 5 milioni di bottiglie”.
Sabato e domenica protagonista a Grazzano Badoglio Rulancio del Grignolino “Potenziale produttivo da 5 milioni di bottiglie”. Grazzano Badoglio si candida a capitale del Grignolino. Paese caro ad Aleramo, enologicamente sul confine tra le colline delle due Doc d’Asti e del Monferrato Casalese, di questo vino caro alla tavola di Casa Savoia ma pure «testabalorda» secondo la definizione che ne diede Luigi Veronelli. Ecco da qui il titolo di «Nobile ribelle» per una prima edizione di un appuntamento che vuole dare a questo vino autoctono del Monferrato la giusta rilevanza confermando un ritrovato appeale catturare nuovi consumatori, soprattutto tra i palati più giovani degli appassionati. Ma Grazzano è pure culla del Monferace, il «super» Grignolino che ne esalta le qualità di vino da invecchiamento.

Fonte, Stampa Asti.

Capitale del Grignolino.
In vetrina nel paese di Aleramo ottantacinque produttori ed oltre cento etichette Capitale del Grignolino Grazzano Badoglio riscopre e valorizza questo vino “ribelle”. Il Grignolino è stato negli anni definito ribelle, selvatico, anarchico “testabalorda”. Denominazione che un tempo accompagnava i più raffinati menù anche di Casa Savoia, ma i suoi tannini spiccati gli conferiscono un carattere un po’ spigoloso ma anche la capacità di invecchiare bene. Oggi questo vitigno autoctono del Monferrato, torna ad avere un suo appeal sui consumatori, soprattutto i più giovani. A tutti si metterà in vetrina nel paese d’Aleramo con 85 produttori ed oltre un centinaio di etichette in degustazione sabato e domenica nella prima edizione di «Grignolino, il Nobile Ribelle»

Fonte: Vita Casalese.

Il Primitivo dalle anfore di terracotta.
Purché sia buono: diciamolo piano, pert), non facciamolo sentire ai talebani…». Cristiano Guttarolo è uno fra i signori dei vini in Puglia. Non solo. Dicono quelli che se ne intendono che sia, in realtà, una delle realtà più interessanti nell’intero panorama del vino italiano: perché è follia sulla tradizione, coraggio sulla storia. È come quegli crittori straordinari che pert) conoscono in pochi, come un calciatore nascosto in qualche campionato sperduto, ma che i talent già sanno diventerà tra i più forti di tutti. È un fiore sbocciato, ma ancora ben nascosto: 22mila bottiglie all’anno, l’80 per cento delle quali finiscono all’estero. Principalmente negli Stati Uniti d’America. «Io sono campano di Salerno. E nel 2004 ho deciso di venire in Puglia, nelle campagne di Gioia Il Primitivo dalle anfore di terracotta.

Fonte: Repubblica Bari.

Cibo e vino Nuove esperienze in Sicilia.
Da domani tre giorni di iniziative tra Palermo e Sambuca Verso il futuro nel segno di Bacco Cibo e vino Nuove esperienze in Sicilia La food-experience traina la scelta della vacanza in una comune visione di marketing acco era un turista? Nasce da questo interrogativo provocatorio la tre giorni che scommette sul connubio enogastronomia e turismo, in programma da domani a domenica 27 marzo tra Palermo e Sambuca di Sicilia, organizzata dalla LOGOS Srl Comunicazione e Immagine, in collaborazione con ARTÙ (associazione Ricercatori turismo, e con ITER VITIS— Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Ma chi era Bacco? Il dio romano (che i greci chiamavano Dioniso) è dio del vino. Nasce come semidio perché figlio di Giove e della mortale Semele ma Giove lo promuove a divinità per aver inventato il vino.

Fonte: Gazzetta del Sud.

Strategie e sviluppo, esperti a confronto.
Gli eventi da non perdere Strategie e sviluppo, esperti a confronto L’accoppiata turismo ed enogastronomia sarà il tema affrontato da esperti e protagonisti delle due filiere nel corso della prima giornata dell’evento «Bacco era un turista?», in programma a Palermo, a Palazzo Branciforte, domani. Una giornata di studi intensa che avrà inizio con il workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche preaccreditate, prevista nella mattinata, dalle 9alle 13,semprea Palazzo Branciforte, e che proseguirà dalle 15 in poi con il convegno dal titolo «Comunicazione e Marketing per promuovere l’offerta enogastronomica dei territori siciliani nei mercati turistici».

Fonte: Giornale di Sicilia.

I nuovi itinerari nel segno di Bacco.
Un grande evento da domani a domenica tra Palermo a Sambuca per una Sicilia da… bere e mangiare I nuovi itinerari nel segno di Bacco Progetti per esaltare le prelibatezze dell’isola: vini, oli e mille eccellenze apprezzate nel mondo acco era un turista? Nasce da questo interrogativo provocatorio la tre giorni che scommette sul connubio enogastronomia e turismo, in programma da domani a domenica 27 marzo tra Palermo e Sambuca di Sicilia, organizzata dalla LOGOS Srl Comunicazione e Immagine, in collaborazione con ARTÙ (associazione Ricercatori turismo, e con ITER VITIS— Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Ma chi era Bacco? Il dio romano (che i greci chiamavano Dioniso) è il dio del vino. Nasce come semidio perché figlio di Giove e della mortale Semele ma Giove lo promuove a divinità per aver inventato il vino. Venne istruito e formato da Sileno, un mistico di straordinaria saggezza che era anche un prodigioso bevitore di vino.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Il museo del vino diventa più grande Entrano 60 cantine.
Stasera incontro a Montecchia •• Anche la Val d’Alpone e la Val Tramigna entrano nel Museo del vino: una sessantina di aziende vitivinicole dell’area sono pronte a farne parte. Ha questo senso l’invito che il consigliere regionale della Lega Enrico Corsi (che da assessore della giunta di Sboarina ha avviato l’iter a Verona) ha rivolto alle cantine delle due valli per intervenire alla presentazione del progetto che, ancorato alla legge regionale 19 del maggio 2020, porterà alla creazione a Verona del più grande Museo del vino, dei prodotti tipici del territorio e della promozione dell’enoturismo alle ex Gallerie mercatali di Verona. Il Muvin sarà il più grande museo del vino d’Italia e per essere davvero rappresentativo non può prescindere dalla presenza di questa area del ve Il museo del vino diventa più grande Entrano 60 cantine Si aggiungono le aziende agricole della Val D’Alpone e Val Tramigna veronese orientale vocata che è culla di prestigiose Denominazioni.

Fonte: Arena.

La Primavera del Prosecco Tre mesi di eventi e mostre.
Al via ufficialmente domenica 27 marzo, in concomitanza con la prima Giornata Regionale per i Colli Veneti (ospitata dal Castello di Conegliano), la 26esima “Primavera del Prosecco”, rassegna enogastronomica che celebra il Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene Docg. Un “filo d’Arianna’ che guida i visitatori alla scoperta di territorio, cultura e ospitalità locale, immergendo nello spirito che anima le 17 Mostre di Primavera grazie a spettacoli, visite guidate, passeggiate naturalistiche, eventi sportivi e altre manifestazioni. A giugno torna poi il concorso enologico “Fascetta d’Oro”, dedicato alla migliore produzione vitivinicola dell’area Docg: con le Mostre del Vino, punta a valorizzare il prodotto simbolo delle colline trevigiane nella sua estesa “culla”. Infine, grande attenzione ai turisti, con giornate immersive inserite nel programma di Primavera del Prosecco Superiore, sempre promuovendo la collaborazione tra le varie mostre e gli attori del territorio.

Fonte: Tribuna Treviso.

Le invenzioni dall’orto di casa.
Nugolo a Sant’Ambrogio nasce dalla passione di Nerina Martinelli e il suo giovane staff che crea piatti raffinati e ultrabio é trattoria né ristorante sofisticato, piuttosto un giardino focalizzato sugli ingredienti e la stagionalità che apre solo di sera e che da aprile avrà anche tavoli fuori e aperitivo. L’entrata richiama un loggiato pugliese, la cucina a vista una serra, la pergola, i tavoli e le seggiole molleggiate sono da giardino curato con leggerezza e gusto: i tovaglioli indiani di stoffa, i bambù, i fiorellini, le ghirlande di luce, i menù che variano con le stagioni e vengono decorati con gli acquerelli che si ritrovano nei bagni verde scuro e mattonelle bianche. «In famiglia il cibo è sempre stato un segno di amore e così io, dopo l’università e un’esperienza a Londra, ho aperto per passione questo ristorante nel quartiere di Sant’Ambrogio», racconta la fondatrice Nerina Martinelli, bella ragazza ventinovenne, alta, simpatica e bruna che coltiva nell’orto di Settignano le verdure che usa, tra cui 200 specie di pomodori, compreso il pomodoro “Nugolo” che dà il nome al locale.

Fonte: Repubblica Firenze.

Pianeta wine & spirits il lato alcolico di Taste.
In viaggio con le diversità del gusto”. La vetrina della food culture contemporanea e delle eccellenze enogastronomiche italiane torna a Firenze con 450 aziende. Tante e in crescita rispetto all’ultima edizione pre-Covid che ne contava 380. Il cambio di location è dunque d’obbligo, dalla più piccola Leopolda l’appuntamento si sposta in Fortezza da Basso, in presenza, dal 26 al 28 marzo. Tra i vini in esposizione al salone fiorentino c’è ne è uno che coniuga all’esperienza bio del Chianti rustico del Pratomagno, la filosofia del piccolo artigiano toscano. La Fattoria di Romignano di Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo, negli ultimi anni si è specializzata nei vini naturali e senza solfiti aggiunti. Le sue piccole produzioni artigianali saranno in degustazione al Taste 15. Il neonato Floressence affonda le sue radici a Firenze e nel Rinascimento. È il gin creato dal bartender e profumiere Oscar Quagliarini, che ha raccolto la sfida di trasformare un profumo in un distillato.

Fonte: Repubblica Firenze.

Montigiano freschezza agrumata.
È prodotto con uve 100% Sangiovese raccolte in due micro-vigneti a 300 metri di altitudine. È perfetto per accompagnare carni cotte alla griglia ma anche per piatti vegetariani 1 Borghetto è una piccola azienda vinicola fondata nel 1999 dalla Famiglia Cavallini. Si trova nei pressi del piccolo paese di Montefiridolfi, a San Casciano Val di Pesa (Firenze). Un paesaggio collinare trapuntato di vigneti, oliveti, orti, boschi e piccoli borghi di una bellezza unica che difficilmente dimenticherete. Si estende su due pendii collinari nel cuore della Toscana, all’estremità più settentrionale della prestigiosa zona del Chianti Classico. I quattro ettari di vigneto, completamente biologico con introduzione di pratiche biodinamiche, crescono intorno ai 300 metri di altitudine e sono suddivisi in tanti piccoli blocchi, diversi per esposizione e terreno.

Fonte: Repubblica Firenze.

Scuola Tessieri un “sorso” di alta cucina.
“I nostri corsi sono riservati a un massimo di 16 allievi, ci teniamo a seguirli con attenzione” Lucinare il vino. O cucinare con il vino. Un ingrediente, ma anche un alimento. Di certo un elemento versatile che fa parte del know how della Scuola Tessieri, la scuola di alta formazione per la cucina e la pasticceria della Toscana. «Uno spazio aperto di sviluppo e crescita, un luogo in cui si studia, si apprende e si condividono cultura e passione», spiega Alessio Tessieri, che nel 2015 ha deciso di aprire questo atelier delle arti culinarie a Ponsacco, in provincia di Pisa. Un centro di eccellenza dove, accanto ai docenti, ci sono le masterclass dei grandi professionisti del settore, da Giuseppe Amato, miglior pasticcere del mondo 2021, agli stellati Matteo Lorenzini (Osteria di Passignano), Valeria Piccini (Da Caino a Montemerano), Rocco De Santis (Santa Elisabetta, Firenze), Gaetano Trovato (Arnolfo, Colle val d’Elsa) e tanti altri.

Fonte: Repubblica Firenze.

Quei vignaioli eroici tra borgo e poesia.
Lungo il fiume Serchio alla scoperta della Garfagnana, terra di rossi prodotti in montagna, ma anche di tante bellezze naturali care a Pascoli e Ariosto. E custode di una vecchia tradizione gastronomica. Altana (Barga 0583 723192). Cucina del territorio. Conto sui 35 euro. Amata dai poeti, abbracciata dalle montagne, la Garfagnana è una terra in cui si coltivano memoria e tradizioni. Qui si fondono armoniosamente vette che arrivano anche a duemila metri, boschi di castagno e di faggio, vallate scoscese, pascoli e terrazzamenti sui quali una nuova generazione di infaticabili vignaioli produce vini di grande eleganza, prendendosi al tempo stesso cura di questo prezioso territorio. Ad aprire la strada è stato Podere Cbncori, sulle colline di Fiattone, vicino al borgo medievale di Gallicano. Racconta Gabriele Da Prato: «Ho iniziato 22 anni fa su quell’ettaro di terreno che era di mio padre e prima ancora di mio nonno.

Fonte: Repubblica Firenze.

I cipressi malati cercano sponsor L’imbarazzo dei produttori di vino.
L’appello di FdI contro la muffa a Bolgheri. «Noi paghiamo le tasse, tocca allo Stato» «Uno sponsor per il viale di Bolgheri? Idea scandalosa. Un bene pubblico cosi importante, di grande richiamo turistico, non può essere affidato al buon cuore dei cittadini. Io pago le tasse, non vedo perche devo frugarmi in tasca per pagare la manutenzione del viale dei cipressi». Così tuona Michele Satta, uno dei protagonisti della storia del vino di Bolgheri, tra i fondatori nel 1984 della Doc dei vini bolgheresi, un’azienda di 23 ettari di vigne. Altri sono i suoi assilli in questo periodo, non certo il viale e il suo eventuale sponsor. In cantina infatti ha ferme 6.400 bottiglie destinate al mercato russo, che da queste parti conta molto. A Benito Gragnoli, 72 anni, consigliere per Fratelli d’Italia al comune di Castagneto Carducci, i russi però non interessano. La sua ossessione sono i cipressi che «a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar>, così da piccolo gli recitava la nonna, innamorata dei versi di Giosuè Carducci.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Gli amanti del vino in terrazza. Ci sono Montauto e Roccapesta.
Castiglione della Pescaia Gli amanti del vino in terrazza Ci sono Montauto e Roccapesta. ‘Gli artigiani del vino’ questo il titolo dell’evento di scoperta e degustazione, che si svolgerà nella meravigliosa e panoramica location de ‘La Terrazza’ di Castiglione della Pescaia, lunedì dalle 15 alle 19. Una giornata dedicata a tutti gli amanti del vino e del nostro territorio, quella ideata e organizzata da due importanti aziende vitivinicole della Maremma Toscana: Tenuta Montauto e azienda agricola Roccapesta. Riccardo Lepri e Alberto Tanzini, rispettivamente titolari delle due aziende, condividono insieme l’artigianalità nella produzione dei loro vini, definendo il concetto di artigiano come colui che esercita un’arte, sia essa materiale o immateriale.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Vino Nobile, l’anteprima oggi scalda i calici.
Alle 10.30 in Fortezza l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2021. Presentato lo studio sui wine lovers della Generazione. Sono i giovani tra i 20 e i 25 anni con grande curiosità, ma poca capacità di spesa. Oggi è il giorno del Vino Nobile di Montepulciano. Al via l’Anteprima con l’assegnazione delle stelle all’annata per un evento che torna in presenza. Lo start è alle 9 con l’apertura dei banchi di assaggio per la stampa con i campioni della vendemmia 2021 e per far conoscere il Nobile 2019 e le Riserve 2018, annate in commercio da quest’anno. Alle 10.30 la conferenza per l’annuncio del rating all’annata 2021 e, sempre la mattina, il Premio Giulio Gambelli promosso dall’Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana che omaggia un grande maestro del sangiovese. Nel pomeriggio, per la stampa, la degustazione dei campioni del Nobile di Montepulciano Pieve.

Fonte: Nazione Siena.

Destinazione Vinitaly.
Dal 10 al 13 aprile torna in presenza la grande fiera del vino. La Toscana tra le regioni più rappresentate I produttori: “C’è interesse, ci aspettiamo grandi cose” È la prima regione nella top 130 di Wine Spectator, per Opera Wine selezionate 36 aziende. Circa 600 presenze dalla regione tra espositori e rappresentanti di cantine, bottiglie di eccellenza e nomi di richiamo. Alle spalle una crescita che non si è fermata neppure con la pandemia. La Toscana arriva a testa alta alla nuova edizione del Vinitaly: il salone del vino e distillati a Verona che ogni anno rappresenta il punto di riferimento per produttori e consumatori. Appassionati italiani e stranieri si ritroveranno dal 10 al 13 aprile. C’è fibrillazione per il primo grande appuntamento in presenza dopo due anni. «Dopo il Covid, i consumatori sono tornati in modo ancora più convinto — dice Carlotta Gori, direttrice del Consorzio Chianti Classico — abbiamo chiuso l’imbottigliamento dello scorso anno con un +21% rispetto al 2020 e +10% rispetto al 2019. Al Vinitaly dovremmo avere oltre 200, forse 250 etichette, come nelle passate edizioni.

Fonte: Repubblica Firenze.

Testamatta 20 anni di successi.
Già con la seconda annata (2001) fu eletto miglior vino rosso del mondo al Vinexpo: storia di un brand vincente ono passati venti anni dalla prima annata di Testamatta. E ad assaggiarlo oggi quel vino è ancora straordinariamente integro. Come le certezze di Bibi Graetz, che voleva fare il vino più buono del mondo e, stando almeno ai premi vinti, ci è pure riuscito. Nel 2001 il Testamatta viene premiato al Vinexpo come il miglior rosso del mondo, nel 2006 è il vino dell’anno per Wine Spectator e nel 2018 Decanter gli assegna 100 punti. Un successo riassaporato bicchiere dopo bicchiere nella verticale mondiale che Graetz ha organizzato collegando via Internet la sua cantina di Fiesole con altre dodici città sparse in tutto il mondo.

Fonte: Repubblica Firenze.

Vino, la classifica dei più venduti al supermercato: Chianti, Lambrusco e Montepulciano sul podio.
Quello del vino è un mercato molto influente sull’economia italiana. Ha un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro per 700 milioni di litri, che può arrivare a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine. Le vendite delle imprese di Distribuzione Moderna (associazione di aziende del settore distributivo alimentare e non che si impegnano a garantire la tutela del potere d’acquisto dei consumatori attraverso politiche commerciali orientate alla convenienza e alla libera concorrenza) hanno registrato trend positivi nel 2021. Il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. Una notevole riduzione nella scelta di formati diversi dalla bottiglia da 0,75 litri (ad esempio bottiglioni o brick) ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, – 2,2% a volume.

Fonte: Corriere della Sera.

Vino: un 2021 effervescente in gdo (e non è solo Prosecco).
È stato un 2021 boom per gli spumanti in gdo, cresciuti a due cifre (+17,9% a volume e +20,0% a valore). Una marcia nettamente superiore, quella delle bollicine, rispetto ai vini a denominazione (Docg, Doc. Igt, in bottiglia da 0,75 l) che comunque crescono dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore (totale Italia, discount, ecommerce, dati Iri). Sono alcuni degli elementi che emergono dall’anticipazione della ricerca Iri per Vinitaly che verrà presentata l’11 aprile a Vinitaly, dove sarà commentata da rappresentanti di Conad, Coop, Carrefour, Federvini, Unione Italiana Vini, nel corso della 18esima edizione della tavola rotonda su vino e DM organizzata da Veronafiere.

Fonte: Gdoweek.

Vino: Italian Wine Brands raddoppia il volume d’affari e si conferma primo gruppo italiano.
Con l’acquisizione di Enoitalia, Italian Wine Brands chiude un 2021 da record che segna un fatturato da quasi 409 milioni di euro. 408,9 milioni di euro di fatturato, frutto di un raddoppio del volume d’affari rispetto al 2020: questi i numeri dei Italian Wine Brands (IWB), che si conferma a gran voce come primo gruppo italiano del vino non cooperativo; consolidando la propria posizione grazie anche all’acquisizione di Enoitalia, il cui fatturato relativo al 2021 è di 208,4 milioni di euro.

Fonte: Dissapore.

Vino: in Cina calano i volumi di produzione, ma i profitti raggiungono i 30 miliardi.
L’ultimo rapporto del China National Light Industry Council ci offre un quadro interessante dell’industria del vino in Cina. Continua la rincorsa della Cina per conquistare una posizione del rilievo nel panorama del mondo del vino: stando a quanto emerge nell’ultimo rapporto redatto dal China National Light Industry Council, nonostante la produzione delle aziende vinicole locali sia crollata del 29,1% nel 2021, il settore ha contribuito in maniera determinante al fatturato dell’industria leggera cinese.

Fonte: Dissapore.

Vino: degustazioni guidate all’Enoteca regionale di Alcamo.
Catarratto, Grillo, Perricone, Nero d’Avola, varietà internazionali e vinificazioni naturali saranno oggetto di focus specifici, inseriti all’interno di un calendario ricco di appuntamenti rivolti al personale della ristorazione e ad operatori del settore, per una formazione continua ed una migliore conoscenza della Sicilia del vino. Un ciclo di sei degustazioni guidate – curate dai giornalisti sommelier Luigi Salvo e Marcello Malta – programmato dall’Associazione dei produttori che ha avuto affidata stabilmente l’enoteca regionale della Sicilia Occidentale e la struttura del Castello dei Conti di Modica (Piazza Castello n. 9, Alcamo) sede dell’Enoteca regionale.

Fonte: ANSA.it.

Gavi, dal Consorzio il futuro del vino: “Siti multilingue per vendere online”.
Il vino italiano fattura 7 miliardi ma ha carenze comunicative. I consorzi del vino, almeno molti fra quelli fatti monitorare dal Consorzio tutela del Gavi, hanno siti internet istituzionali solo in lingua italiana. È uno dei risultati della ricerca «Comunicare il vino italiano all’estero via web. Il ruolo dei consorzi di tutela», affidata ad Astarea, in collaborazione con la società di comunicazione The Round Table. L’esito è stato reso noto nella serata del premio «La Buona Italia 2022». Il migliore è risultato il Consorzio del Brunello di Montalcino. La ricerca è stata condotta su ventuno consorzi, cioè i sedici finalisti del premio e cinque vincitori di precedenti edizioni. «Tutti i siti internet dei finalisti – spiegano al Consorzio del Gavi – hanno almeno la lingua inglese, ma solo la metà si spinge verso almeno una terza lingua, in sette casi su 16 rappresentata dal tedesco».

Fonte: La Stampa.

Le 35 Migliori Cantinette Vino Classe A del 2022: Guida all’acquisto.
Non importa se hai intenzione di acquistare una Cantinette Vino Classe A casuale, ma se hai deciso di acquistare le migliori Cantinette Vino Classe A con l’aiuto di esperti, allora sei il posto perfetto. Con l’aiuto dei migliori esperti abbiamo creato questa guida per Cantinette Vino Classe A e abbiamo studiato quasi più del 50 Cantinette Vino Classe A prima di scegliere i 35 prodotti per te. Non importa quali siano le tue esigenze, questo elenco è composto da Cantinette Vino Classe A in grado di soddisfare le esigenze di ogni persona.

Fonte: Anarcotico.net.

Vino, generazione “Z”: il consumatore di domani è già arrivato in cantina.
Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano alla vigilia del grande evento lancia i risultati di una indagine sui consumatori tra i 20 e i 25 anni: ancora poco esperti, ma appassionati di sostenibilità. Arrivano in cantina grazie a internet; prediligono la visita con una degustazione, spendono entro i 60 euro a persona e sono molto interessati alle pratiche di sostenibilità. Sono i consumatori della generazione “Z”, tra i 20 e i 25 anni in particolare, gli stessi sui quali il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, insieme all’Amministrazione Comunale, ha voluto approfondire la conoscenza grazie a una indagine che ha svolto sui propri associati anche promuovendo un evento ad hoc, Battello Terra, in programma il 29 marzo a Montepulciano durante il quale saranno affrontati proprio questi temi. Insomma si guarda al futuro (e ai consumatori di domani) alla vigilia dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che torna in Fortezza a partire da giovedì 24 marzo, con l’arrivo di oltre cento giornalisti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate in commercio il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e le Riserve 2018.

Fonte: Radio Siena Tv.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 23 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Consiglieri regionali, tutti al Vinitaly: paga la Regione – Consiglieri regionali in missione a Vinitaly.
Consiglieri regionali a Verona in “missione” alla 54esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati. A spese della Regione. 11 Vinitaly torna ad aprire le porte dal 10 al 13 aprile dopo la pausa dovuta al Covid. Consiglieri regionali in missione a Vinitaly Abruzzo, previsto un pernottamento a Verona a spese della Regione nel periodo dal 10 al 13 aprile di Pietro Guida Consiglieri regionali a Verona in “missione” alla 54esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati. ll Vinitaly torna ad aprire le porte dal 10 a1 13 aprile dopo la pausa dovuta al Covid e inizia il conto alla rovescia in tutta Italia. 11 salone, che ogni anno richiama migliaia di visitatori appassionati di buon vino e buon cibo, quest’anno è più atteso che mai e l’Abruzzo, come sempre, sarà ben rappresentato. Un grande padiglione è già pronto per mettere in bella mostra i vini delle migliori etichette regionali.

Fonte: Centro.

II mercato del vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore….
Con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75). Vale 700 milioni di litri per 2 miliardi e 269 milioni di euro (3 miliardi con le «bollicine»). Emerge dalla ricerca Iri per Vinitaly che verrà presentata lunedì 11 aprile.

Fonte: Italia Oggi.

Aggregazione nel mondo del vino delle Marche con la partnership commerciale tra Terre Cortesi Moncaro….
Moneare, cooperativa di Montecarotto (An), e Marche Doc che detiene i brand Colonnara e Pisaurum. L’accordo prevede la gestione commerciale della produzione Marehedoc da parte di Moncaro in modo da ottimizzare le risorse e valorizzare la distribuzione, oltre ad un supporto dal punto di vista produttivo con trasferimento di know-how da parte della stessa cooperativa. Moncaro, fondata nel 1964, conta circa 800 soci e un fatturato 2021 di 29,8 milioni di euro, +10% sul 2020, il 40% dovuto all’export.

Fonte: Italia Oggi.

Nuova acquisizione in Toscana per il gruppo svizzero Bindella, oltre 200 milioni di euro di fatturato….
Nel vino e nella ristorazione. Già proprietario dal 1983 della tenuta Vallocaia, 53 con ettari di vigneto, a Montepulciano (Si), Bindella ha rilevato la cantina Casalte di proprietà della famiglia di Chiara Barioffi. Con questa operazione amplia così di 13 ettari la propria dotazione di vigneti. Il gruppo svizzero ha previsto investimenti per 17 milioni di euro.

Fonte: Italia Oggi.

Associazione Go Wine. Concorso «Bere il Territorio» I migliori racconti sul vino.
Oggi produce sette milioni di bottiglie in cinque cantine. Al rush di Farinetti Fontanafredda raddoppia il valore. Operazione valore per Fontanafredda, la storica cantina di Serralunga d’Alba controllata dalla famiglia Farinetti e dal socio Luca Baffigo dal 2008. Negli ultimi anni il prezzo medio per bottiglia della cantina è raddoppiato insieme alla ricerca di una maggiore qualità. In occasione del lancio del Barolo 2018, in commercio dallo scorso 21 marzo, Andrea Farinetti ha annunciato che il prossimo 9 settembre verrà varata la prima edizione di Serralunga Day, una giornata dedicata al Barolo di Serra lunga d’Alba alla quale parteciperanno i produttori della denominazione e 30 chef. Prima della pandemia, la società Casa di Mirafiore e Fontanafredda fatturava 50 min di euro con sette mln di bottiglie, con un prezzo medio per bottiglia di 7,1 euro.

Fonte: Italia Oggi.

La Bottega del Vino di Dogliani ha una nuova presidentessa: è Nicoletta Bocca…
Produttrice di vino e figlia del giornalista Giorgio Bocca. Succede a Anna Maria Abbona. Vicepresidente sarà Nicola Chionetti.

Fonte: Italia Oggi.

Federvini entra nel board del Comité Européen des Entreprises Vins.
Tra i nuovi membri dell’associazione che rappresenta l’industria europea del vino è state eletto anche Ettore Nicoletto, presidente e ad di Angelini Wines e Estates. Nicoletto è anche vicepresidente del consiglio del gruppo vini in Federvini, presidente del consorzio tutela Lugana Doc e consigliere in Federdoc. Presidente del Comitè Vins è stato eletto Mauricio Gonzalez-Gordon (Fey — Federación Española del vino, Spagna); succede a Jean-Marie Barillère. II past president di Unione italiana vini, Domenico Zonin è stato riconfermato all’unanimità alla vicepresidenza.

Fonte: Italia Oggi.

Italian Wine Brand.
Ricavi delle vendite pro forma raddoppiati a 408,9 milioni grazie all’acquisizione di Enoitalia, mol cresciuto de163,4%a 41,8 milioni e utili a 18,2 milioni. Proposto un dividendo di 0,1 giuro.

Fonte, Mf.

Prosit punta a 150 milioni di ricavi.
L’ultima acquisizione, quella di Cantina di Montalcino, non sarà l’ultima per Prosit, che punta a crescere ancora per linee esterne e a raggiungere 150 milioni di fatturato in pochi anni. «II gruppo è nato nel 2018 e abbiamo già raggiunto i150% del portafoglio che ci eravamo prefissati», spiega a MF-Milano Finanza il ceo Sergio Dagnino. L’obiettivo è creare un polo di cantine vitivinicole italiane di fascia premium. II gruppo ha chiuso il 2021 con 36 milioni di ricavi e 4,2 di ebitda e punta nel 2022 a raggiungere almeno 90 milioni di fatturato con investimenti per 25. «Siamo una holding industriale che permette agli imprenditori che entrano nel gruppo di restare focalizzati sulla miglior produzione qualitativa possibile di vino e sulla più efficace strategia commerciale.

Fonte, Mf.

700 milioni. Vino nella distribuzione.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8%a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro comprendendo anche gli spumanti). I dati di Iri per Vinitaly e la classifica dei vini più venduti.

Fonte, Sole 24 Ore.

Il Don Anselmo tra i 12 migliori rossi d’Italia.
L’aglianico di Barile premiato all’edizione italiana dei Golden Wine Awards Il Don Anselmo tra i 12 migliori rossi d’Italia. C’è anche il lucano «Don Anselmo 2016» Aglianico del Vulture Docg della Cantina Paternoster di Barile, trai 12 migliori vini rossi d’Italia dei 2022. II riconoscimento è arrivato dalla prima edizione pugliese dei «Golden Wine Awards» di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, andati in scena ieri presso Tenuta Moreno, a Mesagne. A decretare i vincitori – è spiegato in un comunicato – sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori. Nel corso della serata, condotta dall’editore di Food and Travel Italia, l’imprenditrice astigiana di origini salentine Pamela Raeli, dal senatore Dario Stefàno e dal presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il «Don Anselmo 2016» stato premiato con il «Golden wine»..

Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.

Via della Falanghina” Passi in avanti.
Il vertice L’incontro a Napoli tra Fiorenza Ceniccola e Nicola Montesano, direttore generale Anas ‘Via della Falanghina’ Passi in avanti La consigliera di Guardia Sanframondi incassa la disponibilità a cambiare nome alla Fondovalle • Antonio Caporaso La consigliera comunale di Guardia Sanframondi e ambasciatrice della Commissione europea per il Patto Climatico Europeo, Fiorenza Ceniccola, ha incontrato ieri a Napoli nella sede dell’azienda in viale John Fitzgerald Kennedy, il direttore generale dell’Anas Campania, ingegnere Nicola Montesano, per chiedere un impegno deciso in merito alla procedura amministrativa finalizzata a ribattezzare la Fondo Valle Isclero in Via della Falanghina. “Il direttore Nicola Montesano si è mostrato un manager di elevata competenza e di concreta sensibilità, e lo ringrazio dal profondo del cuore per la grande disponibilità a realizzare questo `straordinario’ progetto di promozione territoriale”.

Fonte, Il Sannio Quotidiano.

Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8%.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato dei vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro.

Fonte, Metropolis.

Export del vino 2021 Friuli Venezia Giulia a quota 141 milioni e crescita del 21,5%.
Dati molto positivi, superato il record del 2019 (130 milioni). Nei supermercati le bottiglie più vendute Cabernet e Merlot. I1 2021 è stato un anno ottimo per il vino del Friuli Venezia Giulia. Adesso lo certificano anche le cifre delle esportazioni. Tra gennaio e dicembre dell’anno scorso il “vigneto Friuli” ha venduto all’estero bianchi, rossi e spumanti per un controvalore di 141 milioni di euro, vale a dire più 21,5% rispetto al 2020, che però era stato contraddistinto, in negativo, dai rallentamenti causa Covid. Ma soprattutto il 2021 ha fatto registrare un record storico, superando anche i 130 milioni di fatturato all’estero dei 2019. La nostra regione è tra quelle che sono andate meglio, anche se tutto il Paese ha riguadagnato fette di mercato fuori dai confini, con una crescita complessiva del 12,4% e un’unica regione, la Calabria, che ha fatto segnare un -25,9% su una quota comunque trascurabile, inferiore ai 5 milioni di euro.

Fonte, Messaggero Veneto.

Fissato il calendario di Friuli Doc, conferma del servizio al tavolo – Ecco la mappa di Friuli Doc confermato il servizio al tavolo.
La manifestazione si svolgerà dall’8 all’ll settembre e coinvolgerà nuovamente “Udine sotto le stelle” L’assessore Franz: è un evento importante che vuole essere la vetrina delle eccellenze del territorio Cristian Rigo L’edizione numero 28 di Friuli Doc si svolgerà da giovedì 8 a domenica 11 settembre. Lo ha deciso ieri la giunta comunale che ha approvato il calendario della manifestazione individuando anche l’elenco di vie e piazza dove saranno posizionati gli stand. «Friuli Doc è un evento importante che vuole essere la vetrina di tutte le eccellenze del territorio – ha sottolineato l’assessore ai Grandi eventi, Maurizio Franz -. Per questo abbiamo già rimesso in moto la macchina organizzativa con la speranza che dopo due anni potremmo abbandonare le limitazioni imposte dalla pandemia».

Fonte, Messaggero Veneto Udine.

Cabernet e Friulano i vini più venduti in Fvg.
Distribuzione Moderna ha diffuso la lista dei vini più venduti nel 2021 nei punti vendita in Friuli Venezia Giulia. Sono nell’ordine: Cabernet (Triveneto), Merlot (Triveneto), Chardonnay (Internazionale), Friulano (Friuli Venezia Giulia), Sauvignon (Internazionale) . I1 mercato nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Notevole la performance delle bollicine che crescono a volume del 17,9% e a valore del 20,0%.

Fonte, Piccolo.

Torino accoglie 266 cantine con i vini di Langhe e Roero.
Granda Langhe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino presso OGR a Torino il 4 e 5 aprile 2022. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di Langhe e Roero. Con una novità importante: per la prima volta anche i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedì 4 aprile dalle 18.30 alle 21.30. Ben 226 cantine del territorio presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi di OGR – Ofi3cine Grandi Riparazioni a Torino, luogo strategicamente scelto per riflettere la crescita della manifestazione. Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e II Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con il sostegno di Intesa San Paolo, sono i promotori della manifestazione, giunta alla sesta edizione dopo lo stop del 2021, che accoglierà anche 50 buyer selezionati provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.

Fonte, Piazza Grande

Gavi, dal Consorzio il suturo del vino “Siti multilingue per vendere online”.
I consorzi del vino, almeno molti fra quelli fatti monitorare dal Consorzio tutela del Gavi, hanno siti internet istituzionali solo in lingua italiana. È uno dei risultati della ricerca «Comunicare il vino italiano all’estero via web. I1 ruolo dei consorzi di tutela», affidata ad Astarea, in collaborazione con la società di comunicazione The Round Table. L’esito è stato reso noto nella serata del premio «La Buona Italia 2022». Il migliore è risultato il Consorzio del Brunello di Montalcino. La ricerca è stata condotta su ventuno consorzi, cioè i sedici finalisti del premio e cinque vincitori di precedenti edizioni. «Tutti i siti internet dei finalisti — spiegano al Consorzio del Gavi – hanno almeno la lingua inglese, ma solo la metà si spinge verso almeno una terza lingua, in sette casi su 16 rappresentata dal tedesco».

Fonte, Stampa Alessandria.

Intervista a Filippo Mobrici: “Si deve pensare a un’irrigazione di necessità”.
Agronomo Presidente del Consorzio Barbera d’Asti “Si deve pensare a un’irrigazione di necessità”. Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato, è agronomo e direttore della Bersano Vigneti, la più estesa realtà viticola del Piemonte con composta da circa 160 ettari di vigneti. Questo permanente periodo di siccità è dannoso per la viticoltura? «Al momento no. Le viti hanno delle radici che pescano almeno a 3 metri di profondità, per ora siamo al sicuro». Quindi l’annata non è compromessa? «Per ora no, ma il problema potrebbe esserci in assenza di pioggia fino alla tarda primavera». Perché? «L’autunno scorso non è stato piovoso, inoltre quest’inverno non ha nevicato; quindi, è mancata l’acqua a lento rilascio, la più efficace per il nutrimento delle piante, se non pioverà nemmeno in primavera, dovremo iniziare a preoccuparci».

Fonte, Stampa Asti.

Export, trend in crescita dei 27% L’enomeccanica traina l’Astigiano.
I dati della Camera di Commercio Export, trend in crescita del 27% L’enomeccanica trama l’Astigiano. Nel 2021 l’Astigiano ha esportato merci per un valo\ re di 3 miliardi e 455 milioni di euro, guadagnando il 27,1% sul 2020, annus horribilis della pandemia, e il 13,3% sul 2019, dato quest’ultimo tutt’altro che scontato. La performance è superiore al dato piemontese, pari a 49,6 miliardi, che mette a segno un +20,6% sullo scorso anno e un +5,7 sul 2019. A livello di volumi sull’estero Asti rappresenta il 7% del totale regionale — rileva l’analisi della Camera di Commercio di Alessandria-Asti — mantenendo il quinto posto nella classifica delle province piemontesi che vede in testa Torino 41,6% seguita da Cuneo (18,4%), Alessandria (12,1%), Novara (10,8%), Vercelli (5,3%), Biella (3,3%) e Verbano Cusio Ossola (1,6%). Il polo dell’enomeccanica, con decine di aziende leader nella produzione di impianti per la filiera del vino, l’alimentare e la farmaceutica, registra la crescita più forte: il volume d’affari sfiora gli 850 milioni di euro, +44,4% rispetto al 2020 e + 42,7% rispetto al 2019.

Fonte, Stampa Asti.

Un banco d’assaggio per i professionisti del vino Protagoniste le denominazioni di Langa e Roero.
Grandi Langhe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino alle Ogr di Torino il 4 e 5 aprile. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di Langhe e Roero. Con una novità importante: perla prima volta anche gli appassionati e i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedì 4 aprile dalle 18,30 alle 21,30. Il banco d’assaggio sarà entusiasmante: sono 2261e cantine del territorio che presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni, luogo strategicamente scelto per riflettere la crescita della manifestazione.

Fonte, Stampa Cuneo.

“Golden Wine Awards 2022” Cantine Due Palme sul podio.
A decretare i vincitori due giurie di esperti “Don Anselmo 2016” (Basilicata) tra i top rossi La prima edizione della kermesse si è tenuta presso Tenuta Moreno È stato un successo la prima edizione pugliese dei «Golden Wine Awards» di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, andati in scena a Mesagne presso Tenuta Moreno. A decretare i vincitori sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori. Nel corso della serata, condotta dall’editore di Food and Travel Italia, l’imprenditrice astigiana di origini salentine Pamela Raeli, dal senatore Dario Stefano e dal presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il «Don Anselmo 2016» è stato premiato con il «Golden wine». Per la provincia di Brindisi sono stati premiati il presidente di Cantine Duc Palme, Angelo Maci, e il direttore generale, Assunta De Cillis con il “Golden Wine Awards 2022” per essere stati insieme ambasciatori del vino pugliese nel mondo.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Il Vermentino insidia i granai rossi.
Mercato del vino in crescita e le bollicine di Sardegna fanno meglio di tutti. II mercato del vino continua a registrare trend positivi e nella classifica della grande distribuzione spicca il balzo in avanti del vermentino, un bianco che è il marchio di fabbrica della Gallura e, più in generale dell’Isola. I dati resi noti ieri da “Gd Moderna” confermano che anche nel 2021 le vendite dei vini a denominazione d’origine sono aumentate dell’1,8% in termini di volume e del 5,9% sul prezzo, con un valore medio di 5,55 euro a bottiglia. In questo quadro la performance del Vermentino è straordinaria con incrementi del 21,9% e del 25,5% che piazzano il bianco di Sardegna al quinto posto assoluto nelle preferenze dei consumatori italiani. La classifica dei più venduti vede ai primi posti la tradizionale triade Chianti-Lambrusco-Montepulciano d’Abruzzo, con vendite tra i 10 e i 15 milioni di litri ciascuno, ma con una flessione del Lambrusco (-6,7% a volume e -5,7% avalore) e un buono spunto del Chianti (+3,7% e + 5,4%).

Fonte, Nuova Sardegna.

Il Vermentino re dei vini sardi.
Lo studio. In netta ripresa il mercato regionale e nazionale mentre si avvicina il ritorno del Vinitaly Il Vermentino re dei vini sardi Nelle vendite superato il Cannonau, il Carignano del Sulcis al terzo posto Il Vermentino è il re deivini sardi. Nella classifica delle vendite elaborata dall’ufficio studi del Vinitaly, il bianco simbolo dell’Isola è il vino più venduto nel 2021 in Sardegna. Al secondo posto si piazza il Cannonau di Sardegna, a seguire troviamo il Carignano del Sulcis, i vini che ricadono nella Igt Isola dei Nuraghi e infine la Monica di Sardegna. Non solo. Il Vermentino (ma qui viene conteggiata anche la produzione ligure etoscana) è il quinto vino più venduto d’Italia con più di 8 milioni di litri. Il mercato del vino nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con unprezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75).

Fonte, Unione Sarda.

Montecucco, vetrina di prestigio. Il Consorzio a «L’Altra Toscana».
II Consorzio Tutela Vini Montecucco conferma anche quest’anno la presenza alla settimana delle Anteprime Toscane. Con un tocco di innovazione, però. infatti La Dop amiatina è tra le dieci denominazioni che per la prima volta presenteranno le nuove annate all’interno di L’Altra Toscana che si terrà venerdì, nel complesso museale di Santa Maria Novella, a Firenze. Si tratta di un evento esclusivo, un concept originale nato dall’unione di dieci Denominazioni per raccontare tradizioni vinicole toscane diverse, fatte di gusti e terroir incredibilmente variegati e con livelli di eccellenza sempre più alti, che vanno ad impreziosire l’offerta vinicola della regione. Per tutta la giornata, dalle 9 alle 18, il Consorzio del Montecucco avrà la possibilità di illustrare e far degustare le sue nuove annate alla stampa.

Fonte, Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Montalcino, Premio ‘Gavi’ al Consorzio del Brunello Comunicazione innovativa.
Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino il vincitore del Premio Gavi la buona italia 2022, organizzato dal Consorzio Tutela del Gavi e quest’anno titolato «italian wine worldwide – La comunicazione web internazionale dei Consorzi di Tutela del Vino italiani». Il vino italiano di grande qualità, come ormai noto viaggia molto anche sul web e produttori e consorzi non possono fare a meno di fare della comunicazione uno strumento indispensabile di promozione e di connessione con i mercati, con gli addetti ai lavori e con il pubblico. Il premio attribuito al Consorzio del Brunello riconosce quindi la capacità di questo organismo di evolversi, aggiornarsi e restare al passo con le strategie di comunicazione.

Fonte, Nazione Siena.

“Il Gusto” storie e successi della Toscana del vino – “Il Gusto” in edicola Toscana al Vinitaly storie e successi.
I piaceri del Gusto, l’inserto di enogastronomia che viene distribuito gratis con Repubblica. Il filo conduttore di questo numero è il vino, con le sue storie e i suoi successi. Parleremo del Vinitaly, che torna in presenza. La Toscana è una delle regioni rappresentate e tra quelle che offrono la qualità più alta. Poi c’è Taste che apre nel fine settimana nella nuova sede della Fortezza da Basso. E poi i consigli su ristoranti, gli itinerari del gusto e le bottiglie scelte dal’Ais. Toscana al Vinitaly storie e successi Domani torna gratis con Repubblica l’inserto enogastronomico Filo conduttore il vino, in tutte le sue forme. Anche a Taste di Giuseppe Calabrese C’è un filo conduttore – mai come stavolta rosso… – nell’inserto I piaceri del Gusto, distribuito gratis domani insieme al giornale. E quel filo conduttore è il vino. In tutte le sue forme. A partire da Vinitaly che torna in presenza e vede una massiccia presenza della Toscana. Oltre 600 tra aziende, espositori, personale, per una fiera sulla quale vengono riposte grandi aspettative

Fonte, Repubblica Firenze.

“Anteprima”, in 2mila per gustare il Morellino «Ora tappa al Vinitaly».
Sono state circa 2 mila le persone che hanno partecipato all`Anteprima 2022 — Chianti Lovers e Rosso Morellino” ieri alla Fortezza da Basso a Firenze, nell’edizione che ha segnato il ritorno del pubblico e degli operatori del settore all’evento dopo le limitazioni imposte dall’emergenza Covid lo scorso anno. «Il ritorno in presenza ha permesso nuovamente il confronto diretto con giornalisti, operatori del settore e il pubblico di appassionati che numerosi sono venuti ad assaggiare il Morellino», conferma Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio tutela vino Morellino di Scansano, che poi prosegue: «Un confronto atteso da molto tempo, che ci ha gratificato, confermando quanto la strada intrapresa sia quella giusta: sempre più il Morellino racconta nel calice il proprio territorio. E stata per noi anche l’occasione per dare appuntamento a Vinitaly e al nostro evento dedicato alla denominazione in programma il 9 maggio a Scansano».

Fonte: Tirreno Grosseto.

Vino trentino la biografia critica.
Tiziano Bianchi e Angelo Rossi ripercorrono la figura dell’enologo dissenziente. Nel libro che parla di un enologo, ma soprattutto parla del Trentino, e che piacerà anche a chi non si interessa di produzioni vinicole, ma voglia aprire lo sguardo su questa terra: è il volume intitolato “Nereo Cavazzani -Appunti per una biografia critica del vino trentino” appena uscito per Iskra, a cura di Tiziano Bianchi ed Angelo Rosai. Perché ci occupiamo di un libro di enologia nelle pagine culturali? Innanzitutto per il motivo detto sopra: è una lucida, dolorosa e spietata analisi del sistema trentino, che finisce con il coinvolgere la riflessione sulla cooperazione, sull’industria, sul territorio, in una parola: passato, presente e futuro della nostra Provincia.

Fonte: Adige.

Vendite vini, il Merlot batte tutti.
Una ricerca in vista del Vinitaly. Al secondo posto c’è il Teroldego Vendite vini, il Merlot batte tutti TRENTO – I vini più venduti nel 2021 in Trentino Alto Adige? Considerando i punti vendita della Distribuzione Moderna sono, nell’ordine Merlot, Teroldego, Chardonnay, Lagrein, Müller Thurgau. Il dato è inserito in una ricerca sul mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 in vista del Vinitaly che tornerà a Verona dal 10 al 14 aprile. Secondo questa ricerca, il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce). L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box, e altro) che ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, – 2,2% a volume. Notevole la performance delle bollicine che crescono a volume del 17,9% e a valore del 20,0%.

Fonte: Adige.

Ad Advini Italia il premio miglior joint venture del vino.
Ai Golden Wine Awards della rivista «Food and Travel» Ad Advini Italia il premio miglior joint venture del vino Gianolli, ad de «La collina dei ciliegi» in partnership con il gruppo francese: «Le alleanze fondamentali» N Le alleanze nel mondo del vino danno risultati positivi anche in termini di riconoscimenti ; la joint venture AdVini Italia spa, partnership tra il gruppo francese Advini SA e La Collina dei Ciliegi srl, azienda vitivinicola di Erbin (Grezzana) guidata da Massimo Gianolli, si è aggiudicata il premio «Migliore Joint Venture del vino» alla prima edizione dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, magazine dedicato all’enogastronomia edito in 18 Paesi. AdVini Italia è stata selezionata e premiata per aver ricercato «l’alleanza tra due delle più grandi eccellenze vitivinicole mondiali», Italia e Francia, «che, unite alle rispettive peculiarità e alla storia vitivinicola dei due Paesi, completano il caleidoscopio di terroir, vitigni, filosofie produttive e commerciali, percorsi enoturistici e hotellerie luxury».

Fonte: Arena.

Vino: cresce nei supermercati, nel 2021 +1,8% a volume.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro, che arriva a 3 con l’aggiunta delle bollicine. sono i dati in anteprima della ricerca “Iri per Vinitaly”, che verrà presentata lunedì 11 aprile nel corso della 18/a edizione della tavola rotonda su “Vino e Dm”, organizzata da Veronafiere a Vinitaly.

Fonte: Ansa.

Vino, nel 2021 trend positivo per il mercato nella Distribuzione Moderna.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi. Nel dettaglio, il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce, dati IRI). L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box, e altro) che ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, -2,2% a volume. Queste le anticipazioni della ricerca “IRI per Vinitaly” che verrà presentata lunedì 11 aprile e commentata da rappresentanti di Conad, Coop, Carrefour, Federvini, Unione Italiana Vini, nel corso della 18° edizione della tavola rotonda su vino e DM organizzata da Veronafiere a Vinitaly.

Fonte: Italpress.

Vino: con la pandemia, più acquisiti online per Gen Z e Millennials.
Con la pandemia, sono soprattutto Generazione Z e Millenials ad avere aumentato gli acquisti di vino online. A dirlo è l’Osservatorio sull’e-commerce del vino realizzato in collaborazione tra Vino.com e Wine Monitor di Nomisma, realizzato su un campione di oltre 100mila acquirenti di vino online in Italia per fascia di età nell’ultimo triennio. Per quanto riguarda il Belpaese, la pandemia ha accelerato lo sviluppo delle vendite online di vino che, pur rappresentando ancora un’incidenza ridotta rispetto per esempio a quelle della GDO (meno del 10% in confronto), rappresenta ormai un canale dal quale i produttori vinicoli non possono più prescindere.

Fonte: Mixer Planet.

Vino, crescono le vendite nei supermercati: +5,9% a valore.
La ricerca iri per Vinitaly ha studiato il mercato del vino in relazione alla sua performance nei supermercati della Distribuzione Moderna. Cresce sia in valore che in volume il mercato del vino nel settore della Distribuzione Moderna, con un incremento rispettivo del 5,9% e dell’1,8%, mentre il prezzo medio della bottiglia sugli scaffali dei supermercati si assesta a 5,55 euro. Questi i dati redatti dalla ricerca Iri per Vinitaly, presentati in anteprima in preparazione della 18esima edizione della tavola rotonda su Vino e DM organizzata da Veronafiere e Vinitaly.

Fonte: Dissapore.

Vinitaly, è il Primitivo il vino più venduto in Puglia.
I dati emersi nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Puglia. Nell’ordine poi ci sono Negroamaro (Puglia), Lambrusco (Emilia Romagna, Lombardia), Sangiovese (Toscana, Emilia Romagna, Puglia), Rosato del Salento (Puglia). I vini più venduti nel 2021 nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Puglia, sono nell’ordine Primitivo (Puglia), Negroamaro (Puglia), Lambrusco (Emilia Romagna, Lombardia), Sangiovese (Toscana, Emilia Romagna, Puglia), Rosato del Salento (Puglia). Il Primitivo è uno dei vini più venduti in Itali con più di 4 milioni e mezzo di litri, dati Iri (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo). Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce, dati Iri).

Fonte: Corriere del Mezzogiorno.

Vino: i consumatori di mezza età sono i primi per acquisti online.
Uno studio dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino ha sottolineato come il 46% degli ordini online siano di consumatori Gen X. Una bottiglia di vino a distanza di un click (o meglio, nella maggior parte dei casi, di un tap). Non sorprende che, negli ultimi anni, il mercato delle vendite di vino online sia cresciuto esponenzialmente: superata la diffidenza iniziale, e considerando il grande aiuto del periodo di pandemia, acquistare una buona bottiglia mentre si è seduti sul divano di casa (o da qualsiasi altra parte, a dire il vero) è diventato del tutto naturale. Nel particolare, c’è un gruppo demografico che ormai ci ha fatto davvero gusto: si tratta dei consumatori della cosiddetta Generazione X (nati tra il 1965 e il 1979), responsabili del 46% degli ordini complessivi.

Fonte:  Dissaporeo.

Le Donne del Vino promuovono la cultura enologica nelle scuole.
Presentato a Bologna D-Vino, il progetto dell’Associazione nazionale che riunisce produttrici, sommelier e giornaliste che effettueranno delle lezioni sul vino agli studenti degli istituti turistico-alberghieri. Le donne del vino, ovvero le produttrici, sommelier e giornaliste facenti parte dell’Associazione Nazionale delle Donne del Vino, salgono in cattedra per insegnare a raccontare il vino agli studenti delle scuole superiori a indirizzo alberghiero, turistico o agrario. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Bologna, all’interno dell’Hotel Majestic già Baglioni, alla presenza della Presidente dell’Associazione Donatella Cinelli Colombini, che ha illustrato i risultati dei primi otto mesi di sperimentazione, svoltasi nell’anno scolastico in corso presso 8 Istituti di Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia, con 500 studenti coinvolti. Il progetto si chiama “D-Vino” e nasce dalla necessità di formare gli studenti sul vino e sui territori del vino e supportare così l’attività didattica degli istituti superiori che talvolta, purtroppo, è limitata alla teoria.

Fonte: La Gazzetta del Gusto.

“Wine Focus”, a Pozzuoli una giornata dedicata all’ecosistema del vino.
“Wine Focus, percorsi e scenari innovativi nella wine economy”, in programma giovedì 24 marzo 2022 al Rione Terra, Pozzuoli, nello scenario dei Campi Flegrei con i suoi vigneti millenari. Un’intera giornata dedicata alla filiera del vino e alle innovazioni che la stanno attraversando, organizzata da Innovation Village Agrifood con Malazè e Creactivitas. L’obiettivo è esplorare, con esperti e protagonisti del settore, le tendenze e i fenomeni generati dai processi di innovazione in atto nell’ecosistema della wine economy, per definire possibili scenari che possano tradursi in strumenti e progettualità applicative per il settore.

Fonte: ECampania.

Il Consorzio Vino Brunello di Montalcino vince il Premio Gavi La Buona Italia 2022.
Il Consorzio Vino Brunello di Montalcino vince il Premio Gavi La Buona Italia 2022. L’ottava edizione titolata “Italian Wine Worldwide – La comunicazione web internazionale dei Consorzi di Tutela del Vino italiani”, che si è svolta lunedì 21 marzo al Westin Palace Hotel di Milano, era focalizzata sulla comunicazione digitale volta all’internazionalizzazione. Il consorzio toscano è stato affiancato sul podio dal Consorzio Garda DOC, il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave e il Consorzio per la Tutela dei Vini Denominazione Bolgheri, premiati con Menzione Speciale.

Fonte: INformaCibo.

“Pensando a Depero”, con l’arrivo della mostra al Mart la cantina Vivallis inaugura una grande sala dedicata all’artista.
L’inaugurazione sarà sabato 26 marzo alle 20 in compagnia del presidente del Mart Vittorio Sgarbi, che presenterà alle 20 le opere. La mostra rimarrà poi aperta domenica 27 e lunedì 28 marzo ad ingresso libero, dalle 18 alle 20. Un fine settimana dedicato all’artista più rappresentativo per la Città della quercia: in concomitanza alla mostra Depero new Depero al Mart, la cantina Vivallis inaugura una grande sala dedicata all’artista che negli anni Cinquanta aveva realizzato il marchio per l’azienda (allora Sav, da sempre la cantina dell’artista). L’inaugurazione sarà sabato 26 marzo alle 20 in compagnia del presidente del Mart Vittorio Sgarbi, che presenterà alle 20 le opere. La mostra rimarrà poi aperta domenica 27 e lunedì 28 marzo ad ingresso libero, dalle 10 alle 28. L’installazione ideata dall’architetto Gianni Filindeu costruisce una storia incentrata su una serie di figurazioni sovrapposte, estrapolate da 10 opere di Fortunato Depero, e realizzate con alcuni legni del Trentino: larice, pino cembro, roverella, abete, faggio e frassino.

Fonte: il Dolomiti.

ROSARUBRA LANCIA LA LINEA NFT PER ACQUISTARE VINO E LASCIARLO INVECCHIARE IN CANTINA.
Rosarubra, la cantina biodinamica del Pescarese attiva il certificato digitale: i clienti potranno acquistare le bottiglie e lasciarle in invecchiamento nel caveau dell’azienda abruzzese. Ma facciamo un passo indietro: cosa sono gli Nft, di cui tutti parlano? Sinteticamente, si tratta di un “Non-fungible token”, ovvero un tipo speciale di oggetto crittografico che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità scritto su Blockchain di un bene unico (digitale o fisico). Spiegato in parole povere, ogni Nft è un “biglietto” personale e non riproducibile, e il “nome” del suo possessore è registrato su una infrastruttura informatica chiamata Blockchain, che ne garantisce la proprietà.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Masterclass Verticale Troy Chardonnay Riserva Doc Alto Adige Doc. Cantina Tramin.
Secondo giorno di degustazioni guidate di vini al Paestum Wine Fest. Si è trattato di un percorso molto nutrito ed affascinante, che ha previsto ben cinque masterclass. Ed allora entriamo subito nel vivo della prima masterclass, che ha riguardato una verticale di Troy Chardonnay Riserva Alto Adige Doc della Cantina Tramin di Termeno, condotta con la solita perizia, competenza e giocosità da Luca Gardini, affiancato per l’occasione da Sigrid Pichler – brand ambassador aziendale.

Fonte: Luciano Pignataro.

Tenete d’occhio i vini dei Colli Apuani: hanno un gran futuro.
Per nulla blasonati, eppure gustosi e dal grande potenziale. Tra le cantine, spicca Fattoria Il Moretto con i suoi Vermentini, i blend di uve di Sangiovese e internazionali, oltre all’autoctona Massaretta. La settimana che stiamo vivendo è quella delle “Anteprime dei vini toscani”, al netto del Brunello di Montalcino che ha svolto le proprie degustazioni a novembre. Detto questo si sentirà parlare di Chianti classico e di Vernaccia di San Gimignano, di Vino Nobile di Montepulciano e di Montecucco, che considero un’emergente doc Toscana di grande attualità quanto quella dell’Orcia. Ora, non so se salirà invece alla ribalta, come merita, la doc Colli Apuani che negli assaggi degli ultimi mesi mi ha letteralmente colpito.

Fonte: La Repubblica.

STAMPA ESTERA

250 años de historia a través de un vino de Jerez.
Las bodegas Osborne celebran su aniversario con un valioso legado artístico que va de Washington Irving a J. R. R. Tolkien pasando por Dalí y su conocido toro. El documento más antiguo que se conserva son unas escrituras de 1571 Se está digitalizando gran parte del archivo y se puede consultar en su web. El Puerto de Santa Maria (Cádiz) Husmear en un archivo histórico lleva a concluir que cualquier tiempo pasado no fue mejor y que ya antes hubo quien se enfrentó —y sobrevivió— a vaivenes políticos, guerras o epidemias. Allá por diciembre de 1871, el diplomático Juan Nicolás Osborne escribió una carta desde Paris en la que se quejaba del “inepto” presidente de la República Francesa, Adolphe Thiers [apenas un mes después, dimitió]; censuraba la “peligrosísima ambición” del presidente español Manuel Ruiz Zorrilla [que ya había renunciado al cargo, aunque luego volvió], y se alegraba “infinito” de que estuviese remitiendo la viruela en la localidad gaditana de El Puerto de Santa Maria. La misiva personal del conde de Osborne es solo un retazo de algo no tan común: que una empresa presuma de tener un pasado tan amplio que se pueda analizar la historia de un país a través del patrimonio documental y artístico que ha atesorado durante dos siglos y medio.

Fonte: Pais.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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