La storica azienda di Valdobbiadene ha chiuso da pochi giorni la campagna di raccolta: i primi riscontri in cantina sono positivi.
Una maturazione nel complesso regolare con un potenziale corredo aromatico di grande incisività. La vendemmia 2022 per Drusian, storica azienda che opera nel cuore delle colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG Patrimonio Unesco, è stata ottimale con uve integre, un grado zuccherino e un’acidità interessante.
“Nonostante l’andamento climatico quest’anno sia stato particolarmente impegnativo da gestire, a causa della prolungata ondata di caldo e siccità, possiamo ritenerci sicuramente soddisfatti” commenta Francesco Drusian, terza generazione al timone dell’azienda di famiglia che, con 80 ettari di vigneto rappresenta una delle proprietà più estese all’interno del territorio della DOCG Conegliano Valdobbiadene. “L’attenta e scrupolosa gestione del vigneto nel corso dell’anno ha consentito alle piante di non andare in stress. A partire dalla metà di agosto, il provvidenziale arrivo delle piogge ha permesso alle viti di riprendere vigore anche se la produzione nel suo complesso ha subito un leggero calo produttivo rispetto all’annata precedente”.
La vendemmia delle uve Glera, condotta esclusivamente a mano sulle ripide colline, è iniziata in leggero anticipo, il 2 settembre nei vigneti di Colfosco, per poi proseguire in quelli di Collalto, Collalbrigo, San Michele, Cozzuolo e Valdobbiadene. A partire dalla metà del mese, la raccolta è proseguita nelle colline del Cartizze per concludersi poco dopo la metà di settembre con il taglio negli ultimi filari.
“Le uve presentano un interessante grado zuccherino, una discreta acidità e una buona sapidità – continua Francesco Drusian –. La spiccata componente aromatica, con profumi tendenti alla mela Golden e frutti tropicali, sarà quasi certamente uno dei tratti distintivi che caratterizzeranno la nuova annata. La fine della prima fermentazione e le successive fasi ci daranno un quadro più completo sull’evoluzione dei vini, ma la previsione è certamente positiva“.
Terminata la vendemmia 2021 per il Primitivo di Manduria: posticipata e ottima qualità delle uve.
“Abbiamo iniziato a vendemmiare con circa 10 giorni di ritardo – spiega Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – La qualità delle uve si è dimostrata subito eccellente dal punto di vista fitosanitario. Inizialmente abbiamo pensato ad un’annata incerta, a causa delle elevate temperature di luglio ed agosto ma, alla fine, tecnologia e competenza ne hanno salvato la qualità. La raccolta delle uve ha riguardato prima le zone costiere, subito dopo gli alberelli e, infine, gli impianti a Guyot o a cordone speronato. Ringrazio tutti i tutti i vignaioli e gli addetti ai lavori che hanno dedicato anima e corpo alla raccolta dell’uva e alla tecnologia in vigna. E grazie alle nostre aziende che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Un’eccellenza che ha conquistato e sta conquistando fette di mercato importanti”.