Consiglio regionale aperto sulla peste suina africana

Confagricoltura: “Intensificare gli abbattimenti di cinghiali senza perdere altro tempo”.

Consiglio regionale aperto sulla peste suina africana

Per cercare di contenere i danni della peste suina africana entro quest’anno si dovrebbero abbattere 50.000 cinghiali, ma avanti di questo passo sarà impossibile centrare l’obiettivo: per questo è necessario intensificare gli interventi, per evitare che si metta a repentaglio un comparto che in Piemonte dà lavoro a 1.400 aziende che allevano 1,4 milioni di capi suini“. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, intervenendo al consiglio regionale aperto sull’emergenza peste suina africana che si sta tenendo questa mattina a Palazzo Lascaris.

Abbiamo chiesto questo consiglio regionale aperto per rappresentare al mondo politico istituzionale la gravità della situazione; siamo in presenza di un aumento incontrollato delle popolazioni di ungulati che devono essere ricondotti a un numero accettabile non solo per il rischio del dilagare della malattia, ma anche per gli ingentissimi danni che arrecano alle coltivazioni durante tutto l’anno“, ha aggiunto Allasia.

Il presidente di Confagricoltura ha chiesto di conoscere, in modo dettagliato, quanti abbattimenti di cinghiali sono stati effettuati finora, dove e qual è il piano di eradicazione programmato.

Il rappresentante di Confagricoltura ha anche evidenziato i danni che stanno subendo le aziende faunistico venatorie, per il divieto di praticare qualsiasi forma di caccia, di prelievo o contenimento, che perdura da quasi sette mesi.

Alcune di queste aziende hanno personale dipendente che non riescono più a remunerare a causa dei mancati introiti:  Confagricoltura ha proposto che i danni provocati dalla fauna selvatica all’interno delle aziende agricole facenti parte del comprensorio faunistico-venatorio vengano temporaneamente risarciti dalla Regione Piemonte, fino al ripristino della situazione ordinaria.

Confagricoltura Piemonte ha chiesto al presidente della giunta regionale Alberto Cirio e agli assessori alla sanità Luigi Icardi all’agricoltura Marco Protopapa di aprire un confronto con le organizzazioni agricole al fine di individuare la possibilità di concedere, anche con interventi del governo nazionale, adeguate misure di ristoro alle imprese agricole danneggiate dalle turbative di mercato a seguito dell’emergenza Peste Suina Africana.

Peste Suina Africana: Confagricoltura Piemonte segnala alla Regione speculazioni sul mercato dei suini.

“Allevatori nostri associati – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – ci hanno segnalato che alcune aziende di macellazione, industrie e società cooperative, operanti fuori Piemonte, avrebbero sospeso i ritiri di suini vivi allevati in Piemonte, anche al di fuori della zona infetta delimitata dall’Unione Europea. Questi atteggiamenti, che abbiamo chiesto alla Regione di voler verificare, stanno provocando turbative di mercato e ingenerando fenomeni speculativi che danneggiano pesantemente le imprese agricole e di allevamento, già duramente colpite dall’aumento dei costi produttivi per il rincaro dell’energia tra materie prime per l’alimentazione degli animali”.

Confagricoltura Piemonte ribadisce l’assoluta necessità di un attento monitoraggio dell’evoluzione della situazione, invitando ancora una volta tutti gli enti responsabili a voler attivare idonee misure di prevenzione della diffusione del contagio e, parallelamente, un immediato piano di contenimento dei cinghiali per arginare l’emergenza.

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