Si è brindato con Alta Langa Docg al Capodanno del Tartufo Bianco d’Alba: annunciato un progetto di piantumazione di alberi simbionti del Tartufo a cura di viticoltori del Consorzio.
Anche quest’anno si è brindato con le bollicine di Alta Langa in occasione di Tuber Primae Noctis: la magica notte del debutto per il Tartufo Bianco d’Alba si è celebrata lunedì 20 settembre nell’Astigiano, a Moncalvo, segnando dalla mezzanotte il via ufficiale alla cerca del Tartufo Bianco in Piemonte dopo il periodo di fermo biologico.
“Il legame tra i nostri vini Alta Langa Docg e il Tartufo Bianco d’Alba in questi anni si è fatto via via più stretto. Un comune territorio di origine, un comune senso del gusto, un comune sentire che ci ha avvicinati e ci ha permesso di vivere un’esperienza che parte dalla tavola ma va ben oltre. Ormai l’abbinamento fra le bollicine di Alta Langa e il Tartufo Bianco si è fatto strada e si è affermato tra le ricette degli chef e nei desideri di chi ama il buon vivere. La collaborazione del Consorzio con l’Ente Fiera e con tutti gli attori di questa straordinaria manifestazione che è La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si consolida anno dopo anno e anche in questo 2021 siamo felici che sia proprio un brindisi di Alta Langa Docg a salutare il “Capodanno” del Tartufo: un momento simbolico e importante per diffondere una cultura più profonda sul Tartufo e per fare il punto sul vero protagonista della Fiera Internazionale: questo frutto prezioso e insostituibile delle nostre terre” ha commentato il presidente del Consorzio Alta Langa, Giulio Bava.
L’edizione 2021 Tuber Primae Noctis è stata anche l’occasione per annunciare un progetto che il Consorzio Alta Langa ha avviato insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo.
“Insieme al presidente Antonio Degiacomi e al Centro Nazionale Studi Tartufo – ha detto nel corso della serata Paolo Rossino, responsabile operativo del Consorzio – stiamo strutturando un progetto pilota di sensibilizzazione dei nostri soci viticoltori per dedicare una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo. Questi alberi potranno essere curati direttamente dagli agricoltori, o si potranno stabilire accordi con associazioni di trifolao che se ne occupino in modo da favorire buone pratiche di sviluppo e mantenimento delle tartufaie sul territorio delle colline alte di Langa. Auspichiamo che anche altri enti e associazioni si muovano in questa direzione: come e più che piantare una vite, piantare un albero significa avere capacità di immaginare il futuro. E se piantare un albero permette di dare corpo al sogno di un mondo più bello, piantare alberi simbionti del Tartufo ci impegna nella direzione di un mondo più buono“.
Il Consorzio Alta Langa sarà, per il sesto anno consecutivo, la bollicina ufficiale della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: lo si potrà degustare in particolare nella Grande Enoteca della Fiera e durante i Foodies Moments, i cooking show dell’Alba Truffle Show, in abbinamento ai piatti dei più quotati chef di livello nazionale e internazionale che, per l’occasione votano il loro estro a piatti cuciti su misura per il Tartufo Bianco d’Alba. Ricchissimo il calendario degli eventi, con doppio appuntamento ogni sabato (alle 11.00 e alle 18.00) e alla domenica (alle 18.00): a deliziare i partecipanti penseranno gli chef Gabriele Boffa, Federico Gallo, Davide Caranchini, Pasquale Laera, Giancarlo Morelli, Riccardo Bassetti, Giuseppe Iannotti, Luca Zecchin, Ugo Alciati, Matias Perdomo, Flavio Costa, Andrea Larossa, Ivano Ricchebono e Federico Belluco (entrambi il 1° novembre, rispettivamente alle 11.00 e alle 18.00), Federico Zanasi, Davide Rangoni, Davide Palluda, Stefano Sforza, Paolo Griffa, Walter Ferretto, Fabio Pisani e Alessandro Negrini, Damiano Nigro, Eugenio Boer, Luigi Taglienti, Marco Sacco, Michelangelo Mammoliti, Enrico Marmo, chiudendo con Christian e Manuel Costardi.
ALTA LANGA DOCG – L’Alta Langa Docg è il metodo classico di qualità del Piemonte. Una denominazione con una storia molto lunga: fu il primo spumante metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.
È fatto di uve pinot nero e chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.
L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.