Vinitaly Special Edition, il Primitivo di Manduria protagonista dell’evento di Verona

Dal 17 al 19 ottobre (Padiglione 4, stand 7- area F2). Quarantuno etichette presenti.

Vinitaly Special Edition, il Primitivo di Manduria protagonista dell’evento di Verona

Il mondo del vino riparte dalla capitale italiana del settore, Verona, con Vinitaly Special Edition, in programma dal 17 al 19 ottobre. E ci sarà anche la principale dop della Puglia, il Primitivo di Manduria grazie al suo Consorzio di Tutela (Padiglione 4, stand 7- area F2).

Quarantuno etichette per 41 aziende potranno essere degustate a rotazione ogni giorno dagli operatori del settore internazionali

Le imprese presenti insieme al Consorzio Tutela si apprestano così a far conoscere ai visitatori e ai compratori le loro produzioni, abbinando la degustazione nei calici con prodotti tipici

Il Primitivo di Manduria, denominazione italiana forte di circa 5mila ettari di vigneti tra Taranto e Brindisi, si presenta dunque al Vinitaly come una delle più esportate e amate dop italiane all’estero.

Le aziende e le etichette in degustazione

Agricola Erario, L’Unico Riserva 2016

Antica Masseria Jorche, Primitivo di Manduria Riserva 2017

Antico Palmento Garofano, Chiodi di Garofano 2016

Apollonio Vini, Mani del Sud  2018

Bramato, Supremus  2019

Cantina San Donaci, Primius  2019

Cantine Bosco, Gladio 2018

Cantine Due Palme, San Gaetano Riserva 2018

Cantine Lizzano, Manonera  2017

Cantine Pliniana, Re Noire 2017

Cantine San Marzano, Sessantanni  2017

Cantolio, Tema Riserva  2016

Erminio Campa, Li Cameli  2019

Latentia Winery, 90 Ceppi  2020

Le Vigne di Sammarco, Archè Vintage,  2016

Leone De Castris, Villa Santera  2019

Losito e Guarini, Selezione Luigi Guarini  2019

Madonna delle Grazie, Primitivo di Manduria 2020

Masca del Tacco, Piano Chiuso Riserva 2017

Masseria Altemura, Altemura 2018

Masseria Borgo dei Trulli, Primitivo di Manduria 2019

Masseria Capoforte, Primitivo di Manduria 2019

Masseria Cuturi, Montediavoli  2017

Mottura Vini del Salento, Le Pitre  2019

Paolo Leo, Passo del Cardinale 2020

Poderi Angelini, Poderi Angelini in Terra di Manduria 2017

Produttori di Manduria, Elegia  Riserva 2017

San Giorgio Vini nobili del Salento, Imperio LXXIV  2019

Tenuta Giustini, Acinorè 2019

Tenuta Zicari, Patruale 2017

Tenute Casinovi, Primitivo di Manduria 2018

Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo; Anima di Primitivo 2018

Terracalò, 816 2020

Tormaresca, Carrubo 2017

Trullo di Pezza, Li Curti Bio 2018

Varvaglione, Papale Oro 2017

Vespa Vignaioli per Passione, Raccontami 2018

Vigneti Reale, Gloria 2019

Vinicola Cicella, Pepe Nero   2019

Vinicola Mediterranea, Empirio 2019

Vinicola Savese, Tradizione del Nonno 2017

Terminata la vendemmia 2021 per il Primitivo di Manduria: posticipata e ottima qualità delle uve.

Puglia, terminata la vendemmia 2021 per il Primitivo di Manduria: posticipata e di ottima qualità

“Abbiamo iniziato a vendemmiare con circa 10 giorni di ritardo – spiega Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – La qualità delle uve si è dimostrata subito eccellente dal punto di vista fitosanitario. Inizialmente abbiamo pensato ad un’annata incerta, a causa delle elevate temperature di luglio ed agosto ma, alla fine, tecnologia e competenza ne hanno salvato la qualità. La raccolta delle uve ha riguardato prima le zone costiere, subito dopo gli alberelli e, infine, gli impianti a Guyot o a cordone speronato. Ringrazio tutti i tutti i vignaioli e gli addetti ai lavori che hanno dedicato anima e corpo alla raccolta dell’uva e alla tecnologia in vigna. E grazie alle nostre aziende che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Un’eccellenza che ha conquistato e sta conquistando fette di mercato importanti”.

E’ tempo di cammini. Percorsi esclusivi circondati dalle bellezze artistiche e naturalistiche  di luoghi incantevoli. Da luglio a settembre – 23 luglio, 6 agosto, 27 agosto, 3 settembre – al via le 4 tappe (Taranto – Brindisi) dell’evento estivo ideato e organizzato dal Consorzio di Tutela.

Degustazioni Dop tra i sentieri più nascosti delle terre del Primitivo di Manduria

A piedi lungo i sentieri tra le bellezze storiche, naturalistiche e, soprattutto vitivinicole, per scoprire i luoghi più belli della Puglia. Arriva in estate, la terza edizione Tra le torri del Primitivo di Manduria, l’evento con il quale il Consorzio di Tutela invita appassionati di vino a partecipare ai percorsi esclusivi con degustazioni in programma da fine luglio a settembre.

Quattro esperienze che  permetteranno di scoprire anche i monumenti più nascosti e i sentieri naturalistici meno battuti. E poi frantoi, escursioni in barca, musei e chiese rupestri. L’occasione è quella giusta, la pandemia ha cambiato definitivamente il paradigma del viaggio che già era in fase di trasformazione. Si torna a viaggiare a piedi, come pellegrini o antichi viandanti: è tempo di cammini.

Un’occasione per concedersi una pausa a contatto con la natura scoprendo tradizioni enogastronomiche ed attrazioni culturali che garantiscono vere e proprie chicche da scoprire a piedi. L’iniziativa si svolgerà in piena sicurezza, con attività adeguate alle disposizioni per il contrasto al Covid19. Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti ad un massimo di 50 partecipanti, quindi è necessario prenotarsi tramite email all’indirizzo
(comunicazione@consorziotutelaprimitivo.com).

Ogni singolo partecipante  avrà diritto ad una sola prenotazione per una delle 4 tappe previste. Le peculiarità culturali e archeologiche di ogni appuntamento verranno raccontate da una guida e, alla fine di ogni percorso, l’evento sarà arricchito da una degustazione offerta dalle aziende del Consorzio di Tutela. Infine, ai partecipanti sarà consegnato un kit di prodotti tipici in sacchetti bio, a cura di Slow Food Puglia.

Con l’accoglienza green ed ecosostenibile e la possibilità di scoprire località di grande fascino tra le distese di vigneti e mare ecco la possibilità di conoscere la Puglia con un approccio diverso.

Tra le Torri del Primitivo di Manduria quest’anno si avvale del patrocinio dell’Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.

DATE:

23 luglio: Saline Monaci e Torre Colimena (Manduria, Taranto);

6 agosto: Museo dell’olio e del vino e centro storico (Sava, Taranto);

27 agosto: Chiesa rupestre e visita ai vigneti (San Marzano di San Giuseppe, Taranto );

3 settembre: Frantoio ipogeo e centro storico (Torre Santa Susanna, Brindisi)

Cultura, cibo, vino e turismo: benvenuti nel territorio  

del Primitivo di Manduria

Un viaggio unico tra terra e mare, scandito dai muretti a secco costruiti, e mantenuti, con pazienza certosina, che limitano migliaia di appezzamenti curati con passione e pazienza centenaria. Distese di vigneti in gran parte ad alberello, nelle forme più moderne ordinati e sequenziali e nelle forme più antiche, disordinati e irregolari. Vigne che arrivano sul mare, olivi che si alternano ai vigneti, chiese, palazzi e masserie.

E’ il territorio del Primitivo, il vitigno che prematuramente matura e viene vendemmiato a fine agosto e che ha, come pochissimi altri esempi, un’area geografica con un’impronta culturale e folkloristica che da Taranto percorre strade a sud-est. L’area del primitivo che ha il suo culmine a Manduria, nella provincia di Taranto più lontana, abbraccia anche Talsano, San Giorgio Jonico, Carosino, Monteparano, Leporano, Pulsano, Faggiano, Roccaforzata, Lizzano, Fragagnano, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Torricella, Maruggio, Avetrana ed, in provincia di Brindisi, Oria, Erchie e Torre Santa Susanna.

Oggi il Primitivo di Manduria lega, sostiene e valorizza tutto questo territorio: il Consorzio di tutela raduna una squadra di 60 cantine ed è chiamata a tutelare questa grande denominazione d’origine protetta che, ormai da alcuni anni, si è affermata tra gli estimatori ed è ormai diffusa a livello mondiale.

In queste terre gli appassionati di enoturismo potranno apprezzare le antiche pratiche contadine e le moderne tecniche di vinificazione anche grazie a dei tour nei vigneti che le varie cantine offrono. oltre alle svariate degustazioni abbinate al buon cibo locale. È un legame molto stretto quello tra vino e territorio, che dà a questi luoghi un fascino particolare, che racconta una storia antica e profuma di tradizione.

Di itinerari possibili ce ne sono tanti: naturalistici (le riserve marine della Salina dei Monaci a Torre Colimena, delle Dune di Campomarino, la Palude del Conte, le aree protette dei fiumi Chidro e Burraco, l’area protetta del Bosco di Cuturi e Rosamarina), culturali (chiese rupestri, grotte basiliane, siti archeologici della Magna Grecia e dell’affascinante civiltà preromana dei Messapi, il Barocco, etc.), folkloristici e tradizioni locali (diverse sagre e processioni fra cui si segnalano i riti della Settimana Santa, la festa delle vendemmia, i falò di San Giuseppe) ed eventi enogastronomici con performance musicali, senza dimenticare Calici di Stelle e  Cantine Aperte.

 

I numeri 2020 della dop pugliese: oltre 28 milioni di bottiglie, 21 milioni di litri (+ 26% del 2019).

Il Primitivo di Manduria vale 182 milioni di euro

Oltre 28 milioni di bottiglie che corrispondono a più di 21 milioni di litri per un giro d’affari di oltre 182 milioni di euro.

Sono questi i numeri 2020 di una delle denominazioni più importanti d’Italia: il Primitivo di Manduria dop. Un aumento di circa il 26% rispetto al 2019.

In particolare, il Primitivo di Manduria doc rappresenta il 91.6% dell’intero imbottigliato, il il Primitivo di Manduria doc Riserva il 7.9% ed il il Primitivo di Manduria dolce naturale Docg lo 0.5%.

Il 70% della produzione è destinata all’estero.

“Questa crescita – afferma Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. La nostra area vitivinicola sta cambiando pelle più rapidamente di altri grazie ad un’economia che sta crescendo e in grado di fare ulteriori salti di qualità. A questi dati, che non ci sorprendono, si deve poi aggiungere il ricambio generazionale. Ci sono molti giovani che si stanno affacciando in questo settore con la voglia di continuare il lavoro dei vecchi viticoltori e con competenze elevate e grande passione. Il lavoro in campagna si sta trasformando; le nostre aziende, piccole e grandi, operano in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione e vendita aziendale del vino fino all’enoturismo.

Il 35% delle nostre cantine ha attirato le energie della nuova generazione, giovani appassionati di vino che hanno una preparazione cosmopolita”.

 

Style Selector
Select the layout
Choose the theme
Preset colors
No Preset
Select the pattern