Nella ricetta dello chef Giacomo Sacchetto per Bonverre, nuova tappa del “Siediti, ti racconto una storia TOUR”. Live tasting il 17 maggio, kit ordinabile fino al 5 maggio.
Il formaggio Monte Veronese e la città di Verona sono i protagonisti della nuova creazione culinaria per Bonverre, che sarà presentata in diretta streaming lunedì 17 maggio nel “Siediti, ti racconto una storia TOUR”. La ricetta proposta dallo chef Giacomo Sacchetto, del Ristorante La Cru, una stella Michelin, a Romagnano (VR), è intitolata infatti “La Cru di Giulietta e Romeo”. Un riferimento alla storia d’amore più famosa al mondo, ambientata a Verona, poiché i protagonisti della sua creazione sono gli amati prodotti tipici di questa terra: pancia di maiale, formaggio Monte Veronese DOP e vino rosso delle colline circostanti. Si tratta della ventesima creazione di Bonverre, azienda che è riuscita a racchiudere in un vaso la raffinata arte della ristorazione italiana.
L’appuntamento con la diretta è lunedì 17 maggio alle 18.30 per la presentazione in anteprima di “La Cru di Giulietta e Romeo” attraverso un evento digitale e live tasting aperto a tutti: giornalisti, chef, rivenditori e appassionati. A raccontare le tipicità e le tradizioni del territorio veronese saranno direttamente i protagonisti del progetto: lo chef Giacomo Sacchetto, il team di Bonverre, Paola Giagulli direttore del Consorzio Monte Veronese DOP, Angelo Peretti direttore del Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino e Alessandro Anderloni autore e regista teatrale, direttore del Film Festival della Lessinia. A moderare l’evento Margo Schachter, giornalista e food influencer.
Una storia da ascoltare, ma soprattutto da degustare. I partecipanti potranno, previa registrazione sul sito www.bonverre.com – da effettuarsi entro il 5 maggio – acquistare e ricevere a domicilio un kit per la degustazione per 2 persone, che comprende:
● il nuovo piatto Bonverre “La Cru di Giulietta e Romeo”, firmato dallo chef Giacomo Sacchetto
● tre differenti stagionature di Monte Veronese DOP
● una bottiglia di vino Montebaldo Bardolino Morlongo di Vigneti Villabella
Per partecipare all’evento, basterà collegarsi alle 18.30 del 17 maggio al link della diretta YouTube che sarà comunicato su tutti i social media di Bonverre.
La ricetta sotto vetro sarà poi disponibile da fine maggio online sul sito di Bonverre, su www.atmosferaitaliana.it e nei rivenditori selezionati in tutta Italia e in Europa.
“Il progetto con Bonverre fa parte di una serie di iniziative del Consorzio volte a ampliare la conoscenza della versatilità dei nostri formaggi, che sono ottimi degustati da soli, ma che sanno essere eccezionali ingredienti in cucina – commenta Alfonso Albi, Presidente del Consorzio Monte Veronese DOP – Siamo orgogliosi che anche chef di alto livello utilizzino il Monte Veronese nelle loro creazioni, diventando portavoce autorevoli delle qualità dei nostri prodotti”.
“Il Monte Veronese DOP dei Monti Lessini è un formaggio molto presente nella nostra cucina – spiega lo chef Giacomo Sacchetto – Con una componente sapida e in certe stagionature anche piccante, lo utilizziamo per diverse preparazioni. Nella ricetta Bonverre è presente il Monte Veronese DOP di 24 mesi, per dare una nota leggermente piccante e un po’ più sapida alla nostra ricetta”.
Il Monte Veronese è un formaggio a denominazione di origine protetta tipico del Veneto. La zona di provenienza del latte, della sua trasformazione e della stagionatura del formaggio è situata nella parte settentrionale della provincia di Verona. Si tratta di un’area prevalentemente montana, ricca di fertili pascoli, che vanta un’antica tradizione di allevamento del bestiame, di alpeggio e di produzione di latte e formaggio. In questo territorio, che corrisponde grosso modo alla Lessinia, al monte Baldo e alla fascia collinare prealpina veronese, è prodotto esclusivamente con latte di vacca, in due tipologie diverse: Monte Veronese “latte intero” e Monte Veronese “d’allevo”, che si distinguono per diverse e specifiche modalità di lavorazione e quindi per il loro aspetto e sapore.
Da questa settimana, sui canali informativi Social dell’Agenzia regionale un video su ciascuna delle 36 eccellenze DOP/IGP venete, con una veloce scheda tecnica e un’intervista esclusiva al Presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Boscolo Palo.
È il Radicchio di Chioggia IGP il primo approfondimento settimanale che verrà dedicato per 36 settimane da VenetoAgricolturaChannel alle eccellenze dell’agroalimentare veneto riconosciute dai marchi di qualità dell’Unione Europea: Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP).
A partire da oggi, come detto per 36 settimane, ogni venerdì, i profili di VenetoAgricolturaChannel presenteranno quindi tutte le DOP e le IGP della nostra regione. Un progetto ampio quello dell’Agenzia regionale per mettere ancora più in risalto questi 36 prodotti: oltre a VenetoAgricolturaChannel anche attraverso l’ormai affermato Festival delle DOP, importante kermesse promossa assieme alla Regione che annualmente si presenta nelle piazze venete.
Cosa propone la clip video sul Radicchio di Chioggia IGP, già disponibile sui canali di VenetoAgricolturaChannel ovvero la summa dei profili Social dell’Agenzia regionale (YouTube, Facebook. Twitter, Instagram)? In modo semplice e veloce, una breve intervista al Presidente del Consorzio di Tutela, Giuseppe Boscolo Palo, e una scheda tecnica di presentazione di questo importante prodotto che da quasi un secolo si produce in alcuni comuni delle province di Venezia, Rovigo e Padova.
Nello specifico, nei territori di Chioggia e Rosolina si coltiva la tipologia Precoce, mentre quella Tardiva interessa i comuni di Chioggia, Cona e Cavarzere in provincia di Venezia; Codevigo e Correzzola in provincia di Padova; Rosolina, Ariano Polesine, Taglio di Po, Porto Viro e Loreo in provincia di Rovigo. Pr i periodi di produzione, come da disciplinare, il Radicchio di Chioggia IGP è disponibile dal 15 marzo nella tipologia Tardiva e dal 15 luglio nella tipologia Precoce.
Si tratta di una cicoria dal sapore leggermente amarognolo, è facilmente riconoscibile per il suo cespo rosso, tondeggiante e compatto, leggermente schiacciato all’apice. Le foglie del Radicchio di Chioggia IGP presentano un colore rosso più o meno intenso con nervature centrali bianche, sono croccanti nel Precoce e mediamente croccanti nel Tardivo.
Quando parlare al consumatore diventa il racconto di una “favola” per narrare in modo iconico il territorio e i vini dell’Alto Adige.
“C’era una volta…” comincia come ogni favola che si rispetti lo spot, lanciato oggi 12 marzo, poco prima della Pasqua, prodotto dal Consorzio Vini Alto Adige che narra la storia dei luoghi straordinari, dei vignaioli impegnati, del grande lavoro e della ancor più grande passione che si cela nei vini dell’Alto Adige. Dai toni fiabeschi e coinvolgenti, lo spot “Vini Alto Adige” vanta un testimonial di fama mondiale, Reinhold Messner: “Siamo orgogliosi e onorati che Messner abbia prestato il suo volto ai Vini dell’Alto Adige, un uomo del nostro territorio, un testimonial d’eccezione che ben rappresenta l’impegno, l’amore per la natura e il coraggio da avere di fronte ai momenti di difficoltà e agli imprevisti“, spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio.
“Come Consorzio – spiega il nuovo presidente del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler – abbiamo pensato che in virtù del particolare momento che stiamo vivendo fosse necessario riportare al centro della nostra narrazione il territorio e i vini utilizzando un linguaggio inedito come quello delle favole. Le fiabe, infatti, hanno sempre avuto la grandissima capacità di raccontare in modo leggero e fruibile a tutti realtà spesso complesse. Volevamo quindi donare al consumatore delle immagini e un racconto che lo potesse portare alla scoperta del nostro magico territorio e fargli percepire quanto si cela dietro ad un calice di vino dell’Alto Adige.“
“Abbiamo indirizzato le nostre energie – conclude Kofler – sui nostri mercati principali di riferimento cioè Italia, Germania, Svizzera e USA creando sia le versioni nelle varie lingue ma anche creando delle mini-storie per generare ancora maggior suspence. Cosa resta di vero e tangibile dopo questa bella storia? La possibilità di portare in tavola una delle nostre bottiglie di vino per degustare le mille sfumature di questa straordinaria terra.“
Lo spot, visualizzabile sul sito web del Consorzio, sul canale YouTube e sui relativi social media, è stato prodotto in tedesco, italiano e inglese da un gruppo di giovani cineasti altoatesini stretto intorno al regista brissinese Lorenz Klapfer, al produttore Mirko Bocek di Lana e a Peter Schorn, autore e attore di Merano.
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