rassegna stampa del vino di mercoledì 10 agosto 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 10 agosto 2022!

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Calici di stelle Musica e degustazioni Oltre 100 etichette di vini a Suvereto.
Dalle 19 a mezzanotte il percorso enogastronomico nelle vie del centro storico Suvereto Dall’arco di ingresso fino alla Rocca Aldobrandesca. È il tradizionale percorso di degustazione dei vini e assaggi gastronomici lungo le vie del centro storico di Suvereto che questa sera fa da cornice a Calici di stelle. Oltre 100 le etichette di vini presenti prodotti a Suvereto e in Val di Corna, dai bianchi ai rossi e rosati fino ad arrivare ai vini dolci passiti. A integrare l’offerta i vini spumanti dell’Oltrepò Pavese e il Moscato d’Asti. Promossa dall’Associazione nazionale Città del vino e dal Movimento per il Turismo del Vino per la notte di San Lorenzo, Calici di Stelle è organizzata dal Comune di Suvereto in collaborazione con Fisar Costa Etrusca e il coinvolgimento delle aziende del vino di Suvereto e della Val di Cornia riunite nel nuovo Consorzio Suvereto Val di Cornia Wine e dell’Associazione Commercianti di Suvereto.

Fonte: Tirreno Estate Cecina-Rosignano.

Il cibo che seduce il mondo
Monitor di Intesa Sanpaolo sul primo trimestre de1 2022. Il cibo che seduce il mondo Vola l’export dei distretti agroalimentari. Vino locomotiva. Boom dei costi energetici e difficoltà nella logistica e nel reperire materie prime non frenano l’export dei distretti agro-alimentari italiani. Se nel 2021 s’è toccato il massimo storico (22,6 mld di euro, +9,2% sul 2020), il primo trimestre 2022 registra un nuovo balzo: oltre 6 mld di export, cioè 811 min in più rispetto allo stesso periodo dello scarso anno (+15,4% tendenziale) e oltre 1,2 mld in più rispetto al l° trimestre del 2019. Il dato emerge dal Monitor dei distretti agroalimentari di Intesa Sanpaolo, che ItaliaOggi anticipa in esclusiva. E i cui dati sono aggiornati al 10 giugno 2022. La crescita dei distretti del cibo segue, dunque, il solco tracciato dall’intero export agro-alimentare italiano, che nel 2021 ha superato quota 50 mld e già segna, tra gennaio e marzo 2022, un +18,9% di crescita tendenziale.

Fonte: Italia Oggi.

Albino Armani.
Produttore originario della Vallagarina ha ricevuto il diploma di Accademico Italiano della Vite e del Vino. A consegnarlo è stato Danilo Riponti, avvocato e membro del consiglio direttivo dell’Accademia. L’azienda Armani, al cui interno vengono realizzati progetti di recupero e tutela di antichi vitigni, conta 5 tenute per circa 380 ettari di vigneto fra Veneto, Trentino e Friuli-Venezia Giulia. Armani è presidente del Consorzio doc delle Venezie.

Fonte: Italia Oggi.

Poltrone in erba.
Michele Palermo è stato eletto presidente di Copagri Puglia. Succede a Tommaso Battista, chiamato alla vicepresidenza nazionale dell’associazione. Direttore regionale è stato confermato Alfonso Guerra. Palermo segue la sede di Canosa (BAT). puglia@copagri.it Gabriele Carenini, presidente regionale di Cia Piemonte, è stato nominato responsabile nazionale dell’Area di interesse economico (Aie) «Ambiente e Territorio» da parte di Cia nazionale. Si occuperà per tutta Italia di fauna selvatica, aree interne e tematiche legate all’ambiente.

Fonte: Italia Oggi.

Risiko agricolo.
Latteria Sociale Valtellina e lntesa Sanpaolo insieme per facilitare l’accesso al credito delle oltre 110 aziende facenti parte del processo produttivo. L’accordo di collaborazione stipulato all’interno del programma Filiere prevede un plafond di 5 milioni di euro verso tutti i loro soci conferenti. La Latteria Sociale Valtellina di Delebio opera in tre provincie lombarde, Sondrio, Lecco e Como e ha chiuso il 2020 con un maggior quantitativo di latte lavorato, 35 milioni di litri, e un fatturato di 33,3 milioni di euro, in crescita. xFarm Technologies, la tech company per la digitalizzazione del settore agroalimentare, ha chiuso un round da 17 milioni di euro, tra i più rilevanti per dimensione a livello europeo nel settore agritech.

Fonte: Italia Oggi.

Di vino.
E iniziata la vendemmia con almeno sette giorni di anticipo rispetto allo scorso anno. Secondo Coldiretti siccità e caldo oltre i 40 gradi hanno tagliato la produzione del 10% a livello nazionale. Il primo grappolo è stato staccato in Lombardia, nell’azienda agricola Faccoli a Coccaglio, nella Franciacorta bresciana. Coldiretti stima una produzione 2022 di vino sui 45,5 min di ettolitri. Quella appena caduta è stata «una pioggia santa». A dirlo è Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico. E se i primi grappoli di Sangiovese saranno raccolti a settembre, «quest’anno si pensa che la vendemmia possa essere anticipata di 8-10 giorni». La zona del Gallo Nero, sembra aver retto bene allo stress idrico.

Fonte: Italia Oggi.

Via libera a un accordo di sviluppo industriale….
Tra il MiSe e l’azienda Caviro Extra per realizzare, insieme ad altre imprese della filiera vitivinicola nel territorio dell’Emilia Romagna, un programma di investimenti di 95 milioni di euro in un’ottica di produzione legata all’economia circolare. Si tratta di un progetto denominato “Legami di Vite”, in cui sono coinvolte nove imprese produttrici di vino delle province di Ravenna, Reggio Emilia, Mo- dena, Forlì-Cesena; l’accordo prevede la trasformazione dei processi produttivi con tecnologie innovative finalizzate a migliorarne la sostenibilità ambientale (tra cui l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo) e l’implementazione di un modello integrato di economia circolare attraverso l’aggregazione e la valorizzazione dei sottoprodotti e degli scarti di filiera.

Fonte: Italia Oggi.

Vini bio, riconoscimenti in Cilento.
Organizzata dal Museo Vivente della Dieta Mediterranea nell’ambito del consueto Festival Vini bio, riconoscimenti in Cilento. Pioppi, frazione balneare del Comune di Pollica (Salerno), ha ospitato per la sesta volta, nello scorso weekend, la rassegna di degustazione e premiazione dei vini biologici “Terroir – Il Mare color del Vino”, nell’ambito della quale e’ stato tenuto il premio “Vigna Bio”. Organizzata dal Museo Vivente della Dieta Mediterranea, la rassegna, svoltasi a Palazzo Vinciprova, ha aperto, come ogni anno, una finestra sulle nuove frontiere della viticoltura in Campania; l’evento si e’ svolto in collaborazione con Legambiente, Scuola Europea Sommelier, Luciano Pignataro Wine Blog e la Regione Campania.

Fonte: Roma.

Vini del Forlivese, gli esperti premiano 43 eccellenze.
I riconoscimenti dei sommeliers Ais di Romagna ed Emilia Bertinoro la più titolata. L’enologia del Forlivese conquista il primato regionale mettendo a segno il maggior numero di eccellenze. A dirlo è la guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare” 2022-2023 (Prima Pagina editore), realizzata dai sommelier di Ais Romagna ed Emilia che ha mappato e valutato i vini dell’intero panorama regionale. Secondo il responso dei sommelier sono 43 i vini del Forlivese meritevoli dell’eccellenza, 12 dei quali con il riconoscimento Oro. Riguardo i territori a primeggiare è Bertinoro con 16 eccellenze, seguita da Predappio (8), Modigliana (7) e Galeata (5). Una menzione speciale va alla Cantina Bissoni (Bertinoro) che fa il poker di eccellenze, mentre Celli (Bertinoro), Mutiliana (Modigliana), Tenuta La Viola (Bertinoro), Tenuta Piccolo Brunelli (Galeata) conquistano l’eccellenza con tre vini.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Flavescenza e insetti il nuovo flagello per vigneti e patate.
La Regione chiede risorse Bologna È Sos per alcuni parassiti che hanno preso di mira il settore vitivinicolo e le culture delle patate in Emilia-Romagna, tanto che la Regione si attiva per chiedere al Governo risorse e interventi. L’emergenza fitosanitaria è provocata dalla flavescenza dorata che colpisce la vite e dagli elateridi che danneggiano fortemente la coltivazione di patata. La Regione ha scritto al Ministro dell’Agricoltura, chiedendo risorse economiche, la deroga al Decreto legislativo per danni da calamità naturali, l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale recentemente rifinanziato con importanti risorse. L’Emilia-Romagna chiede inoltre “che siano previste azioni concrete e condivise di ricerca e sperimentazione per delineare le vie di uscita da questa situazione e al contempo siano disponibili, in attesa di soluzioni innovative, fitofarmaci adeguati”.

Fonte: Nuova Ferrara.

Le sfide dell’agricoltura tra siccità e cavallette.
Il cambiamento climatico impone di percorrere nuove strade rispetto al passato Si pensa ad invasi simili a quello di Ridracoli, ma c’è chi propone altre soluzioni di Sofia Nardi Temperature estreme, ma anche cavallette e bombe d’acqua e di grandinate dalla forza distruttiva. Sono tutti volti di una stessa realtà: il cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova l’agricoltura. In particolare la siccità, che minaccia i raccolti già da diversi anni, quest’estate ha messo ettari di colture in ginocchio. I viticoltori hanno già annunciato l’emergenza: se non pioverà entro poche settimane, la vendemmia 2022 è a rischio. Le stesse cavallette che hanno divorato i raccolti nelle campagne della valle del Bidente sono il frutto della siccità: è proprio questa, infatti, la condizione climatica più favorevole alla proliferazione dell’insetto e alla schiusa delle sue uova.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Musica e natura tra i segreti del ‘Mosto’.
Il ricco programma del Festival di narrazione che si terrà a Civitella dal 2 al 4 settembre. Artisti internazionali daranno voce a a progetti, romanzi, interviste e podcast La cantina romagnola Poderi dal Nespoli di Civitella in Val Bidente ospita, dal 2 al 4 settembre, la 6a edizione di ‘Mosto (il succo delle storie)’, il festival di narrazione nato nel 2017 dai valori condivisi tra il mondo del vino e del racconto. Il tema scelto dal direttore del festival Matteo Caccia (autore e conduttore radiofonico) in collaborazione con Vania Vicino è ‘Come acqua che scorre’ che sarà declinato in incontri letterari, spettacoli e musica e che porta in scena, per la prima volta, un ospite internazionale come Tristan Gooley, oltre a importanti autori e artisti italiani.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Vendemmia al via Manca il 20 per cento della manodopera.
Nelle Doc Collio e Colli orientali si cercano addetti Conferme per il calo delle quantità, dal 10 al 20% in meno Sulla qualità ancora prudenza, ma l’andamento climatico sarà favorevole soprattutto per i rossi. Si confermano le prime valutazioni sulla vendemmia 2022: la quantità di uva raccolta sarà inferiore di circa il 10% (ma con punte fino al 20%), la qualità potrebbe essere tutto sommato buona, in particolare per i rossi. Ma c’è un altro problema che assilla gli imprenditori, cioè la scarsità di manodopera per la vendemmia. Tra Collio e Colli orientali, dove la raccolta dell’uva, a causa della conformazione dei terreni, avviene quasi totalmente a mano, e dove operano circa 420 aziende, mancano almeno 1500 addetti.

Fonte: Messaggero Veneto.

Sessant’anni di nostralino.
La celebrazione a Ranzi del vino prodotto dalle famiglie e dalle aziende agricole del paese tra cucina, prodotti tipici e prenotazioni web. Torna sulla collina di Pietra, nella frazione di Ranzi, la “Sagra del Nostralino” che, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, compie 60 anni. A organizzarla il Circolo Giovane Ranzi, nato per iniziativa di 18 giovani ronzini e che ancora oggi è il motore delle tante attività che animano la frazione. È stato nel 1962, probabilmente in occasione della strada che conduce dal Capanno alla cima del colle che quella che era nata come una semplice festa campestre prende il nome di “Sagra del Nostralino”.

Fonte: Secolo XIX Savona.

«Bianco e rosso, povero, ma brioso con pochi solfiti».
Paolo Rembado, presidente Giovane Ranzi il “nostralino” era il vino cosiddetto “da pasto” che veniva bevuto tutti i giorni. Un vino povero, prodotto con diversi tipi di uvaggi, dal bianco al rosso, ma con la caratteristica di essere “brioso”. Non si parla assolutamente di bollicine, ma di un vino particolare che deve essere consumato velocemente, entro la fine dell’anno. A caratterizzarlo è anche il fatto che, per la sua produzione, chiediamo al nostro enologo di mantenere un basso dosaggio di solfiti. Il nostralino viene imbottigliato in primavera e deve essere consumato entro l’anno. La sagra è nata per celebrare proprio questo prodotto».

Fonte: Secolo XIX Savona.

Nostralino a Ranzi, la storica festa raggiunge i 60 anni – Torna dopo due anni la Sagra del Nostralino nel bosco di Ranzi.
Dopo due annidi stop rito torna da oggi al 14 agosto la Sagra del Nostralino, nel bosco di Ranzi sulla collina di Pietra Ligure. Quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario della prima edizione, che si svolse nel 1962, in occasione dell’inaugurazione della strada che conduce al Colle della Madonnina. «Allora si servivano solo panini e Nostralino, era previsto un piccolo intrattenimento musicale e il clou della festa era il gioco dell’Albero della Cuccagna con in premio un fiaschetto d’oro offerto dall’Azienda di Soggiorno – spiegano gli organizzatori del Circolo Giovane Ranzi – Siamo orgogliosi di aver traghettato per tutti questi decenni la festa pensata dai nostri vecchi.

Fonte: Stampa Savona.

La vendemmia inizia in anticipo per caldo e siccità – Anche in collina si comincia con la vendemmia “anticipata”.
Dopo Ferragosto si verificherà la maturazione delle altre qualità Anche in collina si comincia con la vendemmia “anticipata” Di solito si colloca tra il 16 e il zo agosto, mentre il clima del 2022 ha obbligato le aziende a iniziare prima di Andrea Bagatta s? Al via con lo Chardonnay e poi con il Pinot Nero. A San Colombano è già partita la vendemmia 2022, in netto anticipo rispetto alla norma Si comincia con le uve da base spumante, come tradizione, ma tutte le qualità sembrano in anticipo di almeno 7-10 giorni rispetto al solito. La cantina vitivinicola Poderi di San Pietro ha iniziato addirittura con lo Chardonnay venerdì scorso, e proseguirà tutta settimana e la prossima Ieri ha attaccato anche la Nettare dei Santi, sempre con lo Chardonnay.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Vigne sotto stress per le alte temperature – L’uva è maturata con clue settimane di anticipo.
Poca pioggia e super caldo stressano le vigne. I grappoli sono maturati con due settimane di anticipo ma ora sono in sofferenza. A rischio la qualità della vendemmia. Le rivalutazioni dei viticoltori della vendemmia. L’uva è maturata con due settimane di anticipo II caldo Ai vigneti non serve molta acqua, soprattutto se hanno più di dieci anni, ma le alte temperature li hanno messi sotto forte stress Mentre le prime uve, quelle che debbono conservare l’acidità e quindi dare freschezza ai vini spumanti, hanno già raggiunto le cantine, è già tempo di considerazioni sulla vendemmia che vedrà impegnati i vignaioli nei prossimi giorni fin verso la metà di ottobre (per i bilanci veri bisognerà attendere fino al termine delle operazioni di vinificazione).

Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

“Calici di stelle” musica dal vivo e degustazioni nei colli d’Oltrepo.
La notte di San Lorenzo, per tradizione, è dedicata all’iniziati/ va dei “Calici di stelle”, con degustazioni di vini e assaggi di prodotti tipici del territorio. Diverse le manifestazioni previste in Oltrepo. Questa sera sono in programma due eventi. A Canneto Pavese, l’appuntamento, promosso dal Comune in collaborazione con la Pro Loco, è al parco comunale, a partire dalle 20, con degustazioni di vini dei produttori locali in abbinamento ai salumi e ai cibi tipici della zona; il tutto accompagnato dalla musica dal vivo con “Graziella Group”. Ci sarà anche un banco per la degustazione guidata dei vini con la partecipazione del sommelier Carlo Aguzzi.

Fonte: Provincia – Pavese.

Dal 18 la mostra dei vini e la maratona musicale.
Torna, dopo due annidi stop a causa della pandemia, l’Agosto montuese, una delle manifestazioni più gettonate dell’estate oltrepadana. Sei serate, da giovedì 18 a martedì 23 agosto, nel piazzale delle scuole, con cene e concerti e anche la 56° edizione della mostra dei vini delle aziende del territorio. Ogni sera sarà attivo il servizio bar e ristorazioni e servizio al tavolo a cura dell’affiatato gruppo di giovani volontari della Pro loco di Montù, che organizza l’evento con l’amministrazione comunale. All’interno dei locali della scuola, ci sarà poi l’esposizione dei vini delle aziende del territorio con possibilità di degustazioni guidate dal sommelier pavese Carlo Aguzzi, ospite fisso della manifestazione montuese.

Fonte: Provincia – Pavese.

Cantina Terra, saldi con ritocco E domani scatta la vendemmia.
Assemblea dei sod. Aumento media di 3 euro per la stagione 2021 Ufficializzato che quest’anno il pinot nero sarà pagato ai conferitori 70 euro. Prezzi delle uve della vendemmia 2021 stabili, aumenta di 3 euro, invece, la media di quello che viene distribuito ai soci. Durante la riunione informale dei soci della cantina Terre d’Oltrepo, che si è svolta ieri pomeriggio nello stabilimento di Broni, la dirigenza della cooperativa ha reso noto le previsioni del saldo delle uve della vendemmia 2021, che saranno ufficializzati e liquidati con l’approvazione del bilancio in assemblea ad ottobre.

Fonte: Provincia – Pavese.

Torrevilla, da oggi le squadre specializzate.
Al via oggi la vendemmia per i 200 soci della cantina Torrevilla Viticoltori Associati di Torrazza Coste. Da questa mattina saranno tra i vigneti le squadre della cooperativa specializzata a cui la cantina oltrepadana si è affidata per la raccolta di tutte le uve per le basi spumante con l’obiettivo da una parte di migliorare la qualità dei grappoli con una raccolta fatta al mattino presto, dall’altra per aiutare le aziende agricole che hanno difficoltà nel reperire la manodopera. Il Pinot nero Docg raccolto in cassetta sarà pagato tra gli 80 e i 100 euro al quintale in base alla qualità delle uve, compresa la quota relativa alla raccolta, pagata interamente dalla cantina.

Fonte: Provincia – Pavese.

Arricchimento dei mosti dalla Regione c’è l’ok fino al limite di 1,5 gradi.
Via libera della Regione alla richiesta presentato lo scorso 21 luglio dal Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese di arricchimento dei mosti e dei vini per sostenere il grado alcolico dei prodotti. Una pratica che la Regione deve autorizzare ogni anno, dietro la giustificazione di un andamento climatico anomalo, proprio come accaduto in Oltrepo. L’autorizzazione riguarda l’arricchimento dei mosti per la Docg Metodo Classico, per le Doc Oltrepo Pavese, Oltrepo Pavese Pinot Grigio, Bonarda dell’Oltrepo Pavese, Sangue di Giuda dell’Oltrepo Pavese, Pinot Nero dell’Oltrepo Pavese, Buttafuo —, co dell’Oltrepo Pavese, Casteggio e per l’Igt Provincia di Pavia.

Fonte: Provincia – Pavese.

Prodotto un vino «storico» dal vigneto più antico d’Oltrepo.
Raccolti e lavorati grappoli da piante di vite che hanno 120 anni Il terreno coltivato sulle colline di Stradella in località Fontana Prodotto un vino «storico» dal vigneto più antico d’Oltrepo. Dalla vigna di 120 an ni alla bottiglia. E potrebbe essere un Buttafuoco storico. Riparte il progetto di imbottigliamento del vino nato dalle uve del vigneto “Campagnola”, il più vecchio d’Oltrepo coni suoi 120 anni, che si trova a Stradella in località Fontana, di proprietà dei produttori Mario e Alberto Terrabusi. Nei giorni scorsi, tra i filari vecchi oltre un secolo si sono ritrovati, insieme ai proprietari, il nuovo direttore gei rale di Terre d’Oltrepo, Corrado Gallo, in quanto i Terrabusi sono soci storici della cantina di Broni, l’agronomo Angelino Mazzocchi, Davide Vercesi, responsabile area manager del Consorzio Terrepadane, e l’ex consigliere comunale Teresio Tavani, che nel 2018 aveva lanciato l’idea di salvare il vigneto storico dall’estirpazione.

Fonte: Provincia – Pavese.

Ricambio generazionale nelle nostre campagne Una dote di 60 milioni.
La Coldiretti provinciale: «Nuove imprese nel settore e sviluppo delle superfici Sono questi gli obiettivi» L’agricoltura guarda alle nuove generazioni e alla sostenibilità in un momento in cui siccità, inflazione, caro gasolio ed effetti della guerra in Ucraina si abbattono sul settore. Ammonta a 60 milioni di euro la disponibilità finanziaria della misura adottata a livello nazionale per il ricambio generazionale nelle campagne e il rafforzamento delle aziende agricole green. Un intervento fondiario dedicato dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) ai giovani, in forte sinergia con gli obiettivi di ricambio generazionale della politica agricola comune (Pac).

Fonte: Provincia Sondrio.

Calici di stelle o di nuvole? Serata clou a rischio meteo.
Stasera Previsti temporali si deciderà all’ultimo In programma degustazioni nel centro cittadino Occhi al cielo e dita incrociate nella speranza che le previsioni meteo — non tutte uguali peraltro — possano sbagliare e regalare una parentesi se non di stelle quantomeno di “asciutto”. Nessun piano B per Calici di stelle, la manifestazione per eccellenza dell’estate dedicata alle produzioni valtellinesi di vino. Gli organizzatori decideranno oggi cosa fare se proseguire cioè con l’evento in programma dalla sera o se prendere la decisione più drastica ed annullarlo. «Aspetteremo fino all’ultimo minuto – diceva ieri alla vigilia Michele Diasio, assessore al Turismo di palazzo pretorio che ha organizzato l’evento insieme al Consorzio di tutela vini e alla Strada dei vini e dei sapori.

Fonte: Provincia Sondrio.

“Degusta Morbegno” Pro loco in cabina di regia.
Sarà la Pro loco di Morbegno a organizzare nei fine settimana del 24 e 25 settembre e 1, 2 e 8 e 9 ottobre; “Degusta Morbegno 2022”, una sorta di Aspettando le Cantine, che il Comune ha stabilito di affidare al sodalizio locale. La manifestazione, che ha il patrocinio del Comune, ricalca quella organizzata dalla Pro loco lo scorso anno, con la novità dell’apertura di tre cantine comunali, vale a dire quella di palazzo Malacrida, dell’ex Pretura e del chiostro sud del Sant’Antonio. Avvicinandosi così, prudentemente, ma in modo concreto, al classico evento enogastronomico autunnale “Morbegno in cantina”, che negli anni si è fatto conoscere a migliaia di persone al di là dei confini locali.

Fonte: Provincia Sondrio.

Prodotti tipici con Calici di stelle nel centro storico.
‘Calici di Stelle’ oggi (dalle ore 21 fino a notte inoltrata) a Osimo. Nei giardini panoramici di piazza Nuova e in tutto il centro storico residenti e turisti potranno degustare i migliori vini del territorio e assaporare i prodotti tipici delle Marche, ammirando le bellezze storiche e culturali della città, compresa quella sotterranea. L’iniziativa è organizzata dal Comune e dal Movimento Turismo del Vino, che porterà le sue cantine in vari luoghi del centro. Non mancherà l’osservazione guidata delle stelle attraverso i telescopi dell’Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona che terrà anche la conferenza ‘Rosetta sulla cometa’ e guiderà gli spettatori alla osservazione di Saturno e delle costellazioni, e di due passaggi della stazione spaziale internazionale.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

Deflazione in campagna Uva svenduta – Arriva la deflazione anche in campagna Uva quasi svenduta.
I rincari hanno scatenato un effetto deflattivo sulla produzione di uva, spingendone il prezzo fino a cinquanta centesimi al chilogrammo. Come anticipato ieri da L’Edicola del Sud, il crollo del prezzo è dovuto anche a un crollo della domanda dopo che l’inflazione ha portato il prodotto finito, soprattutto il vino, a costi particolarmente elevati. Il risultato è che molte cantine sono piene e un bene che una volta era considerato alla portata di tutti sta diventando un lusso. A pagare il conto più salato alla fine sono gli agricoltori. Coldiretti Puglia ieri ha scritto all’assessore regionale Donato Pentassuglia, chiedendo di convocare al più presto un tavolo di filiera.

Fonte: L’Edicola del Sud.

Già pronte le prime uve per un vino di alta qualità.
Annata ottima per la bontà del frutto. La produzione si attesterà sugli 8,5 milioni Meno per la quantità: troppo caldo e siccità di ettolitri, con un anticipo della raccolta A dare il via alla vendemmia 2022 è stata l’ammiraglia delle cantine sociali della provincia di Brindisi: la cantina Duc Palme di Cellino San Marco che l’altro ieri ha tagliato nei suoi vitigni i primi grappoli necessari per la base spumante. A seguire, probabilmente qualche giorno prima di ferragosto, saranno vendemmiate, al pari delle altre realtà territoriali, le uve precoci. In questo modo si è tagliato il nastro di avvio della vendemmia 2022 che si preannuncia ottima sotto l’aspetto qualitativo, un po’ meno sotto quello quantitativo poiché lo stress idrico e le forti calure ne hanno minato il peso.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

In carcere l’Unabomber del vino – Chi è I’Unabomber informatico».
Bolgheri, chi è l’autore della tentata estorsione alla Tenuta del Sassicaia, aveva minacciato anche la Barilla A Pagina 20 Chi è l’«Unabomber informatico» In carcere l’uomo che ha tentato l’estorsione da 150mi1a euro alla Tenuta San Guido per il Sassicaia. Lo hanno chiamato ‘Unabomber informatico’ ricordando la vicenda dei pacchi bomba spediti a caso che aveva scosso il Nord Est anni fa. L’uomo accusato di aver tentato un’estorsione alla Tenuta San Guido di Bolgheri, minacciando di dare fuoco ai vigneti del Sassicaia, ora è in carcere a Trieste. Si chiama David Sirca, l’informatico di Malchina, sul Carso triestino, di 47 anni, denunciato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Livorno per aver tentato di estorcere 150mi1a euro dell’azienda di proprietà della famiglia Incisa della Rocchetta che produce il vino Sassicaia a Bolgheri.

Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.

Buona annata, ma la siccità complica tutto. Vendemmia già iniziata per alcune uve.
Vino, la siccità sta complicando la situazione e anche le prossime settimane saranno difficili. Secondo Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti «la siccità, con il 90% del territorio regionale in una condizione di criticità estrema, arriva in coda ad un anno di rincari e speculazioni per le aziende agricole il 38% delle quali si trova costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo». Sulla vendemmia, si spiega da Coldiretti Toscana e Vigneto Toscana, «all’Isola d’Elba e in Versilia le prime aziende hanno già iniziato a raccogliere le uve di pinot nero. Si stima un calo della resa del 10% per effetto della siccità.

Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.

Apre a Colle ‘Arnolfo the Frame’ I sapori e i vini della Toscana in una cornice da archistar – ‘Arnolfo the Frame’, il ristorante delle stelle In cornice i vini e i gusti della Toscana.
II nuovo ristorante dello chef stellato Gaetano Trovato Apre a Colle ‘Arnolfo the Frame’ I sapori e i vini della Toscana in una cornice da archistar Di Blasco a pagina 3 ‘Arnolfo the Frame’, il ristorante delle stelle In cornice i vini e i gusti della Toscana Apre domani a Colle il nuovo spazio di chef Gaetano Trovato. Ottone, acciaio, marmi, travertino, la città alta riflessa nelle finestre «Un’esperienza che coinvolgerà tutti i sensi. I cuochi andranno in scena, sarà una bella avventura per le giovani generazioni». II colpo d’occhio è spettacolare. Lo skyline di Colle Alta si riflette sulle vetrate linde di questa struttura in ottone, acciaio, vetri, che sembra librarsi nell’aria, pronta a decollare come un’astronave su una collina. Benvenuti a Arnolfo the Frame, la Cornice di un quadro che è un capolavoro di architettura, di cucina, di gusto e anche una proiezione di futuro

Fonte: Nazione Siena.

La vendemmia precoce del 2022 ei vigneti la danza della pioggia.
Le previsioni di enologi e direttori di azienda. «Uve raccolte in anticipo di 10 giorni, il segno dei tempi» L’effetto positivo delle precipitazioni dei giorni scorsi. «A Montalcino le viti hanno superato lo stress». La stagione 2022 sarà una vendemmia precoce. Già il fatto di parlarne ai primi di agosto, con alcune uve già in cantina, è segno del cambiamento climatico in atto e induce riflessioni e approfondimenti. Con numerosi distinguo e variabili sul tavolo. «Nel territorio del Chianti Classico abbiamo molte diversità al suo interno – spiega l’enologo Alessandro Cellai che lavora tra le altre per Castellare a Castellina in Chianti e a Valle Picciola a Castelnuovo Berardenga – che sono dettate dalle altitudini, delle esposizioni solari, dalla composizione dei suoli e da come viene gestito il vigneto».

Fonte: Nazione Siena.

II boom dell’export, oltre 2 miliardi in quattro mesi.
L’inflazione e il caro energia rendono complicato ripetere i record del 2021. L’effetto traino dell’enoturismo Già si guarda alla prossima vendemmia ma è anche il momento giusto per analizzare il trend delle vendite di vino nei primi mesi del 2022. E l’andamento è molto buono. Nel primo quadrimestre le esportazioni segnano +12,6% per un controvalore di 2,3 miliardi. Proiettandosi alla fine dell’anno, potrebbe essere difficile fare meglio di un 2021 da record e nel quale il secondo semestre fece registrare un vero e proprio boom, grazie alla forte ripresa dei consumi post lockdown. Inoltre, quest’anno le cantine italiane devono fare i conti con il problema inflazione, i costi altissimi delle materie prime e le difficoltà di trovare manodopera.

Fonte: Nazione Siena.

Agricoltura Vendemmia al via meno vino ma di gran qualità – Meno vino ma di una qualità maggiore dalle viti stressate per l’assenza di piogge.
Sotto pressione un settore fondamentale per l’economia regionale: il 21% della produzione agricola. Meno vino ma di una qualità maggiore dalle viti stressate per l’assenza di piogge Granchi (Terre dell’Etruria): «Per ore piante ad oltre 40 gradi. Ci ha salvati il caolino» 1 di Alessandro Lazzeri nl Nei gioni scorsi il presidente della Regione Eugenio Giani ha definito la siccità come «il problema dei problemi» e nonostante la (poca) pioggia caduta nell’ultimo fine settimana, la situazione in Toscana rimane decisamente complessa. In particolare perché la siccità sta influenzando la vendemmia (che sarà contrassegnata da un minor quantitativo di vino ma di maggior qualità) e quindi sta mettendo sotto pressione un settore fondamentale per l’economia regionale, visto che l’ambito vinicolo contribuisce per il 21% al valore della produzione agricola del Granducato.

Fonte: Tirreno.

Cantina Toblino, cda di fuoco Sette consiglieri se ne vanno.
Dopo le dimissioni del direttore De Biasi Alla vigilia della vendemmia, il vertice il gigante della produzione vinicola contestato fa i conti con i “ribelli” si trova in difficoltà davanti ai 600 soci Lutterotti guida la minoranza scontenta. La Cantina Toblino perde pezzi. Dopo le dimissioni del direttore Carlo De Biasi arriva l’addio di sette componenti del consiglio di amministrazione. Tutto questo accade alla vigilia delle serate informative rivolte ai soci e soprattutto alla vigilia della vendemmia. Dopo il commiato di De Biasi – avvenuto prima in maniera formale (con posta certificata) e poi dal vivo, in un incontro con il presidente Federico Sommadossi – una delle cantine più prestigiose del Trentino si trova dimezzata e quindi indebolita. I sette verranno sostituiti alla prima occasione utile, mala ferita è profonda e fa male. L’ultimo bilancio riportava un fatturato di 16 milioni di euro, grazie ai conferimenti dei 600 soci e ai successi di Nosiola, Chardonnay, TrentoDoc e Vin Santo.

Fonte: Adige.

Il Prosecco vale 758 milioni di bottiglie e 4 milioni di euro: «Serve fare squadra».
Sistema Prosecco: volano i fatturati nonostante siccità e flaveseenza. Ma il malessere corre sottotraccia. Da qui i continui appelli ad abbassare i toni e marciare compatti. 758 milioni di bottiglie per un valore di 4 miliardi di euro. I numeri del 2021 sono tutti qui, e a fare la parte del leone è la Doc che da sola ha generato 3 miliardi con 627 milioni e mezzo di bottiglie di cui 71 milioni di Rose. Al convegno promosso da Cia Agricoltori Italiani Treviso sono stati presentati i dati aggiornati dei tre Consorzi, con il Docg Conegliano Valdobbiadene che registra un +10% nei primi sette mesi del 2022, il Doc Prosecco con un +9,1% e perla Docg Asolo +24%, rispetto al 2021. Ricavi da capogiro e tensioni che attraversano un comparto che ha anime diverse. Il direttore Luca Giavi ieri ha parlato di «rispetto reciproco» tra le diverse denominazioni, ma il presidente di Cia Veneto Passarini ammonisce: «Le sfide non sono in casa ma vengono da fuori».

Fonte: Gazzettino Treviso.

«Il Sistema Prosecco non si divida Le vere sfide vengono da fuori».
Siccità e flavescenza dorata. Queste le priorità problematiche del Sistema Prosecco con l’aggiunta della carenza di manodopera per l’ormai prossima vendemmia. Sono state puntualizzate al convegno della Cia, lunedì sera alle Filande di Santa Lucia, con qualche strascico di polemica da parte di singoli produttori Docg contro la Doc, nonostante ci sia l’accordo sulla conservazione dell’aggettivo “Superiore”. A taluni viticoltori di Valdobbiadene, ad esempio, non sta bene che la Doc attinga a 7.400 nuovi ettari di glera (anche se solo per quest’anno e limitatamente alle piante messe a dimora fino al 31 luglio 2018). Ma per merito di Salvatore Faletti, presidente provinciale della Cia e del suo referente nazionale, Gianmichele Passarini, le 3 ore di confronto si sono concentrate sui problemi dell’emergenza.

Fonte: Tribuna Treviso.

Altro scossone alla Cantina Toblino: dopo il direttore, lasciano anche sette consiglieri.
Dopo l’addio di Carlo De Biasi (che assicura però l’operatività fino a ottobre), restano solo otto membri del cda. Il presidente Sommadossi: “La crisi del consiglio – ha aggiunto – non pregiudicherà le attività di vendemmia”. La decisione – riporta una nota – è il risultato delle divergenze esistenti. De Biasi ha confermato l’irrevocabilità della sua decisione, dicendosi però disponibile a svolgere un ruolo di servizio fino a fine ottobre 2022.

Fonte: L’Adige.

C’è una cantina umbra nella top ten di quelle che si sono arricchite di più in Italia.
C’è una cantina umbra nella classifica delle top ten italiane per redditività. Un parametro misurato dal Corriere della Sera Economia, attraverso il rapporto Ebitda / fatturato. E’ la cantina Famiglia Coratella, nata con il nome Falesco, guidata dai fratelli Riccardo e Renzo con radici nel territorio di Montefiascone, poi estesa in Umbria nella provincia di Terni, a Montecchio. L’azienda, nel 2021 registra un rapporto Ebitda / fatturato del 25,71% posizionandosi al nono posto nella top ten, che ospita i colossi vitivinicoli italiani. L’azienda Cotarella L’umbra Cotarella è al 106esimo posto in Italia per fatturato assoluto, passando da 11,1 milioni di euro del 2020 a 14,4 milioni nel 2021. Una variazione di 30,17 % in totale. Il mercato nazionale è cresciuto del 28,96%, quello estero del 32,77%. Conta 4,7 milioni di euro di export. Ha un Ebtda di 3.712, con una variazione percentuale del 25,71. Produce 2,5 milioni di bottiglie in 140 ettari di terreno, con 72 dipendenti.

Fonte: Umbria24.it.

Vino, come costruire la cantina perfetta.
Essere bevitori di vino non significa esserne necessariamente appassionati. Eppure per molti questa passione germina – la molla è molto personale, come si racconta qui. Poi, dalla passione si arrivano a scoprire i segreti per costruire la cantina perfetta (ma non è necessario essere appassionati per saperlo fare). Non è detto che tutti quelli che bevono vino siano appassionati di vino o meglio di vini. Eppure per molti di noi in un certo momento deve essere scattato qualcosa che ha cominciato a trasformarsi in passione, in quel forte desiderio che ci spinge oltre l’inerzia del quotidiano e ci porta a occuparci con attenzione e piacere di qualcosa, in questo caso di vini. La molla è normalmente molto personale. Sarà perché i vini non sono soltanto qualcosa da bere. Possono essere piacevole argomento di conversazione e di intrattenimento, facilitatori di relazioni, portatori di gioia, status symbol, rappresentare uno stile di vita o evocare ricordi intensi, anche meglio della madeleine di Proust. Possono diventare veri e propri messaggi in bottiglia che raccontano di tecniche di produzione, di differenti tipi di uve e di vino, ma anche di territori; di differenti stili di vinificazione, ma anche di persone e tradizioni; di sapori, aromi e note gustative, ma anche di culture diverse.

Fonte: We Wealth.

Vino, le migliori cantine d’Italia: tutte le nuove classifiche.
L’analisi si basa sui bilanci del 2021 delle più grandi e importanti realtà del vino in Italia: sono state analizzate 115 aziende con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro, di cui 73 private e 42 cooperative che in totale hanno prodotto un fatturato di 8 miliardi di euro, con una produzione complessiva di oltre 2,3 miliardi di bottiglie. Tra le maggiori cantine in Italia, ben 24 superano i 100 milioni di euro nel 2021. Le aziende, cantine e cooperative protagoniste dell’analisi hanno dato lavoro a 13.651 dipendenti: numeri che testimoniano ulteriormente la forza di una delle eccellenze del made in Italy che nello scorso anno ha fatto registrare una crescita di fatturato del 15% in Italia e del 20,8% sul fronte dell’export.

Fonte: inItalia – Virgilio.

Tra viti e vigne: i panorami del vino più amati in Italia.
Immagina di immergerti in un luogo magico, dove si respira il dolce odore della resina e tutto vibra di sensazioni uniche. No, non è fantasia ma la pura e semplice realtà: sono i panorami del vino e l’Italia ne è ricca. Lontano dal caos delle città, si stagliano grandi distese di verde intrise di cultura e storia. Sono posti dal carattere unico e in cui puoi gustare (nel vero senso della parola) ciò che la terra genera, in un tripudio di profumi e sapori indimenticabili. Dal nord al sud, tutta la Penisola pullula di panorami del vino assolutamente da non perdere. Alcuni sono perfino inseriti tra i luoghi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e sì, possono essere una valida alternativa alle “solite” vacanze in spiaggia.

Fonte: Donna Moderna

Il vino, momento culturale e consumo responsabile.
Alimento osannato e allo stesso tempo bistrattato, il vino è da sempre parte della nostra quotidianità. Un consumo moderato può avere anche proprietà preventive. Il vino è parte di una cultura antica, di gran lunga precedente a quella degli antichi romani, un composto di elementi che coinvolge ere, popoli e società. Dionisio, dio greco del vino, rappresentava già nell’antica Grecia le virtù sociali e benefiche del nettare di Bacco, nonché la piacevolezza e il godimento spirituale. La vinificazione apparve in Europa con l’espansione dell’Impero romano, quando nel Mediterraneo si formarono regioni vitivinicole tutt’oggi ancora esistenti. Con il trascorrere dei secoli, l’arte della vinificazione si diffuse in Francia, Spagna, Germania.

Fonte: Adnkronos.

Vino, siccità e grandine colpiscono la vendemmia: la produzione cala del 10%.
Il mondo del vino sta vivendo giorni cruciali: siccità e grandine hanno tagliato la vendemmia, ma la qualità rimane alta. Non è certo necessario essere esperti del mondo del vino per intuire che la vendemmia 2022, ormai alle porte, sia macchiata da una forte preoccupazione: l’estrema siccità degli ultimi mesi ha fatto soffrire le vigne, poi flagellate dalla furia della grandine caduta nelle ultime settimane. Così, mentre i produttori improvvisano la danza della pioggia per sperare in qualche goccia in extremis, Confagricoltura stima un calo generalizzato “dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, mentre sulla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto”.

Fonte: Dissapore.

Vino, la classifica 2021 delle 115 maggiori aziende vitivinicole del Paese.
Nonostante il rallentamento degli ordini di vino registrato da Unione italiana vini a partire da aprile, alla fine del primo quadrimestre 2022 le esportazioni sono in crescita (+12,6%) per un controvalore di 2,3 miliardi di euro. Questo è quanto emerge dalla classifica delle 115 maggiori aziende vitivinicole italiane, realizzata da Anna Di Martino per L’Economia del Corriere della Sera. Un campione che rappresenta il 55,6% del giro d’affari totale del settore calcolato dall’Osservatorio Uiv, il 65,36% delle esportazioni e il 46,2% delle vendite domestiche. Le 73 cantine private e le 42 cooperative presenti nella classifica 2021 hanno registrato un fatturato di 8 miliardi, un export di 4,6 e 3,4 miliardi di incassi sul mercato interno, con un incremento del 18,31% sul giro d’affari totale, una crescita export del 20,86% e uno sviluppo in Italia del 15,02%. Sono le cantine private ad aver registrato i migliori risultati. Ai primi 10 posti, figurano rispettivamente Italian Wine Brands; Polo Botter – Mondodelvino; Palazzo Antinori; Gruppo Santa Margherita; Fratelli Martini; Casa Vinicola Zonin; Gruppo Lunelli; Marchesi Frescobaldi; Schenk Italian Wineries; e Ruffino Gruppo. Le cooperative, invece, pesano per il 41,5% sul giro d’affari complessivo del campione, per il 33,1% sull’export, per il 52,9% sul fatturato italiano. Al primo posto si classifica Cantine Riunite & Civ, seguono Gruppo Caviro; Cavit; Gruppo Mezzacorona; La Marca Vini e Spumanti; Terre Civico; Cantina di Soave; Collis Veneto Wine Group, Gruppo Vi.V.O Cantine; e Gruppo Ermes.

Fonte: Alimentando.info.

Vino, quali sono le grandi aziende che dominano il mercato.
Tra le cantine private italiane che hanno registrato il fatturato più alto nel 2021 c’è Italian Wine Brands, seguita da Polo Botter – Mondodelvino e Palazzo Antinori. Il trend del vino nel 2022 è partito alla grande e le principali aziende italiane del settore hanno raccolto risultati al di là delle aspettative. Nel primo quadrimestre del 2022, le esportazioni di vino sono aumentate del 12,6%. Il loro controvalore è di 2,3 miliardi di euro. Si tratta di un buonissimo risultato, che fa felici coloro che rientrano tra i top di questo mercato. Nel dettaglio ci sono 115 aziende che commerciano vino e che possono definirsi leader del settore. 73 sono cantine private mentre le restanti 42 sono coop. Complessivamente, queste realtà hanno registrato nel 2021 un fatturato pari a poco più di 8 miliardi di euro, un export dal valore di 4,6 miliardi di euro e 3,4 miliardi di euro di incassi sul territorio italiano. Si registra un aumento in ogni categoria menzionata, rispettivamente del 18,31% sul giro d’affari complessivo, del 20,86% sulle esportazioni e del 15,02% sulle vendite in Italia.

Fonte: Tag43.

Vino: Ferrari Trento, vendemmia 16 giorni prima rispetto 2021.
A causa dell’estate particolarmente calda Ferrari Trento anticipa la vendemmia, che comincerà mercoledì 10 agosto, 16 giorni prima rispetto allo scorso anno. “Ricordando un po’ quella del 2003, la vendemmia 2022 si profila nella norma dal punto di vista della quantità e, nonostante l’andamento stagionale, con prospettive buone dal punto di vista qualitativo, grazie alle piogge di inizio agosto, ma soprattutto ai particolari accorgimenti messi in pratica nei vigneti di Chardonnay e Pinot Nero di Ferrari Trento”, commenta in una nota Marcello Lunelli, enologo e vicepresidente di Ferrari Trento. Tra le pratiche introdotte da Ferrari Trento per ottimizzare l’impiego di acqua la scelta di fare ricerca su nuovi portainnesti, come il tipo M, cioè gli apparati radicali di ultima generazione, frutto di una intensa attività di studio condotta dall’Università di Milano con il supporto di Winegraft, di cui Marcello Lunelli è presidente, che garantiscono di risparmiare fino al 40% del consumo di acqua.

Fonte: Ansa.

Nel primo semestre 2022 le importazioni di vino crollano in Cina e volano in Giappone.
Asia a due velocità: l’Italia ha spedito verso Pechino 68 milioni di euro di vino (-12,8%) e 87 milioni di euro (+10,3%) a Tokyo. Per capire l’andamento del mercato del vino in Asia, è importante ricordare che l’impatto della pandemia è stato, e continua ad essere profondamente diverso da Paese a Paese. La Cina, da dove tutto è iniziato, e che meglio di qualunque altro Stato ha saputo contenere l’epidemia (poi diventata pandemia) di Covid-19, paga oggi il conto della rigidità della politica dei contagi zero propugnata da Pechino, che continua, anche con una manciata di positivi, a mettere in quarantena città di milioni di persone, paralizzando l’economia interna e ostacolando pure il commercio internazionale. Il Giappone, al contrario, dopo il lockdown iniziale ha deciso per una gestione molto più occidentale, pagando un conto importante in termini di decessi, ma ristabilendo presto i confini della normalità.

Fonte: WineNews.

Il sorprendente vino di Israele.
Quella dei vini della Terra Santa è una storia fatta di lotte e conquiste. Fu il barone Edmond de Rothschild a iniziare, ma i frutti arrivarono solo un secolo dopo, nel 1983. E oggi le vigne arrivano a oltre 2000 metri, includendo luoghi come il lago di Tiberiade e la Galilea. Per quanto testimonianze scritte facciano risalire la presenza della viticultura e produzione di vino in Galilea a oltre 3000 anni fa, la viticultura moderna in Israele ha radici recenti. Fu il barone Edmond de Rothschild di origini ebraiche nel 1882 a fondare la cantina Carmel, finanziando iniziative vitivinicole in Terra Santa sperando che diventasse il cuore produttivo dei vini Kosher per gli ebrei di tutto il mondo. Piantò due vitigni, il Chenin Blanc e il Carignan dando il via così alla nuova viticoltura israeliana. L’inizio non fu fortunato: il primo raccolto fu bruciato da un’ondata di caldo, poi arrivò la fillossera. Il successivo turbolento periodo storico non aiutò. Bisogna aspettare il 1983, un secolo dopo, quando un noto professore di enologia della California University, Cornelius Ough, fonda la Golan Heights Winery sulle alture del Golan, una delle zone più vocate del paese.

Fonte: We Wealth.

STAMPA ESTERA

Les Cathiard, ambassadeurs du bordeaux.
upn lièvre de bronze géant semble courir au-dessus des vignes du Chateau Smith HautLafitte. Florence et Daniel Cathiard ont rapporté cette sc ulp cure en 1995, à l’occasion d’un voyage en Californie. Due à l’artiste Barry Flanagan, c’est la première oeuvre d’une collection qui constitue l’une des marques de fabrique de leur domaine. De par leur histoire, les Cathiard ont vite compris qui il fallait se distinguer dans un milieu ou la compétition est rude. « Aujourd’hui, notre marque est très solide notantni en t parce que nous avons beaucoupvnyagépour ta jub econnaftre », analyse Florence Cathiard, propriétairedeChâoeauSmith HautLafitte, qui écoule plus de 8096 de sa productionà l’étranger. Une stratégie qui parait évidente aujourd’hui, notamment à Bordeaux, où bon nombre de propriétaires bouclent leurs valises plusieurs fois par an pour faire connaltre leurs crus. Lorsqu’ils rachètent la propriété en 1990, c’est en revanche bien moins courant A cette époque rares sont ceux qui s’intéressent à la distribution de leurs crus. Quelques viticulteurs jouent un rôle de pionniers, notamment des professionnels venus d’autres secteurs. A l’image de Jean-Michel Cazes à Château Lynch Bages qui, après un parcours d’ingénieur chez IBM, revient s’installer à Pauillac, dans la propriété familiale, en 1973. La démarche a semblé naturelle à Daniel et Florence Cathiard. Tout jeunes, les deux Savoyards se rencontrent en équl pe d eFrance de s Id. Après avoir vendu Go Sport pour acheter Château Smith Haut Lafitte, les deux ex-champions de ski ont continué à parcourir le monde pour promouvoir leur vin. Une nouveauté dans le monde des grands crus. « Nous avons beaucoup voyagé notammentdans lespaysdel’Est, que jeconnalssatsparc peur », se rappelle Florence Cathiard. Après leur carrière sportive, Ils se reconvertissent dans les affaires. Daniel développe la petite chaîne de supérettes de son père avant de fonder Go Sport en 1976, qu’il revend en 1990.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

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