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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 15 luglio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
La rete dei resistenti con l’enologo del vin de la neu.
Nicola Biasi crea un gruppo che usa i vitigni Piwi «Fra un anno la nuova cantina sarà pronta». Nicola Biasi (nell’illustrazione qui sotto) è un entusiasta. Giovane enologo, ha lavorato per aziende importanti, e quando si è messo in proprio ha azzeccato la mossa, producendo uno dei bianchi del Nord più sorprendenti. Si chiama Vin de la Neu, viene da Coredo, sulle Dolomiti trentine, nella Val di Non in cui prosperano più mele che vigne. L’annata 2019 del Vin de la Neu supera le precedenti per profondità e potenza, profuma di pesche e di menta. Meno di mille bottiglie, un vigneto minuscolo e un nome poetico, il ricordo di una nevicata ‘ durante la prima vendemmia, nel zot3.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Sorseggiando RosaMati 2021 Le Pupille Fresco rosato di Toscana.
Ai piedi dell’Argentario, tra íl flume Ombrone e il Monte Arriata c’è una tenuta gioiello della Maremma. E la Fattoria Le Pupille, gestita con amore, competenza e dedizione da Elisabetta Geppetti, una delle grandi donne del vino italiano La Cantina toscana produce vini di assoluta?? qualità. Come il «RosaMati», un Rosato di Toscana frutto delle migliori uve di Syrah in purezza. Di color rosa denso e luminoso, il RosaMati 2021, profuma di pesca bianca con sfumature di salvia, lavanda e una chiusura leggermente iodata. Il gusto è ricco e fresco, con ritorno di arancia rossa e chiusura sapida e balsamica Grande la bevibilità.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Sapienza e sostenibilità I segreti del sughero, migliore amico del vino.
Una filiera produttiva di incredibile fascino che crea uno strumento efficiente ed elastico. Paese leader il Portogallo Da noi le sugherete sono quasi tutte in Sardegna Negli ultimi anni ho avuto sovente modo di verificare l’efficienza dei più svariati modi di tappare una bottiglia di vino, anche i meno blasonati. Eppure nulla eguaglia il sughero per prestigio, fascino, sostenibilità. E anche per efficacia, quando si parla di vini da calendario e non da clessidra. Il sughero, che ha i pregi di leggerezza, elasticità, impermeabilità e imputrescenza, è il prodotto della corteccia di una quercia (Quercus Suber L) che può vivere fino a duecento anni e cresce nelle sugherete, foreste che si trovano nel bacino del Mediterraneo occidentale, e quindi anche in Italia.
Fonte: Giornale.
La vite è meravigliosa – A’ Puddara, il graffio dell’Etna.
Dell’Etna del vino si dice spesso che se ne parli più di quanto se ne beva. Perché è in fondo poco ma quanto buono, con la sua silhouette di alta quota che ne fa espressione tra le più compiute dello Zeitgeist vinicolo: mineralità, verticalità, personalità, magrezza. Prova ne siano i vini della Tenuta di Fessina, realtà creata dall’imprenditrice fiorentino-milanese Silvia Maestrelli nel 2007, precedendo e quasi intuendo l’esplosione dell’Etna. Non a caso lei era nota come «’a femmina su la montagna». Era, perché purtroppo è morta troppo giovane, a 54 anni, nel gennaio scorso. L’azienda però va avanti e i vini dell’ultima infornata, che ho assaggiato qualche settimana fa, sembrano quasi voler celebrare con la loro classe mai così evidente lo stile della donna che li ha immaginati. L’Erse Rosso Etna Rosso Doc 2020 è un Nerello Mascalese (con piccolo saldo di Nerello Cappuccio, Minnella e Carricante leggiadro e austero, agile come una ginnasta poco più che adolescente.
Fonte: Giornale.
Sostegno all’export vini: fondi per due milioni.
Rimodulato il bando per la promozione del vitivinicolo campano Sostegno all’export vini fondi per due milioni Dopo le richieste di modifica al bando da parte della Cabina di regia vitivinicola regionale, riunita a Guardia Sanframondi il 1° luglio e poi il 7 luglio nella sede dell’assessorato regionale è stato effettivamente rimodulato l’avviso per garantire un sostegno extra all’export. Una iniziativa presa “per consentire una più ampia adesione dei beneficiari alla misura di Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi per la campagna 2022-2023 U.] derogando da alcune norme previste dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 4 aprile 2019 n. 3893 e uniformarsi a quest’ultimo e al Decreto Direttoriale per la promozione della qualità agroalimentare”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
L’anticiclone Apocalisse minaccia il Sangiovese – «L’ondata di caldo fa appassire la nostra uva».
I viticoltori cesenati preoccupati per l’arrivo dell’anticiclone ‘Apocalisse’: senza pioggia la vendemmia rischia di essere compromessa. «Queste temperature si abbatteranno sui grappoli di Sangiovese» I più creativi l’hanno chiamato ‘Apocalisse’, perché investirà l’Italia – e buona parte dell’Europa – con valori potenzialmente storici, mai toccati da quando esistono le rilevazioni. L’anticiclone africano, da ieri tornato alle nostre latitudini più prepotente che mai, fa paura soprattutto agli agricoltori, già piegati dalla siccità ostinata degli ultimi mesi. Come sottolinea Coldiretti, se il dimezzamento delle precipitazioni ha finora avuto un impatto devastante sui raccolti di mais e foraggi (necessari per l’alimentazione degli animali), sulle produzioni nazionali di frumento e riso e persino sugli allevamenti di cozze e vongole, uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel delta del Po, ora a tremare sono viticoltori e vignaioli, anche nel nostro territorio.
Fonte: Resto del Carlino Cesena
vendemmia «Raccolti a rischio» – «Vendemmia a rischio La colpa è della siccità».
La colpa è della siccità» Berti, presidente di un sodalizio di viticoltori: «Abbiamo un’autonomia di circa 15 giorni, se continua a non piovere alcune viti si seccheranno». «I chicchi hanno creato un 15% di danni e dai molti acini danneggiati possono proliferare le muffe» di Quinto Cappelli «Se continuerà la siccità e non arriveranno alcune piogge entro 15-20 giorni al massimo, la vendemmia 2022 sarà compromessa in modo grave». E’ proprio questa la preoccupazione di molti vitivinicoltori romagnoli e in particolare di Stefano Berti, presidente dell’Associazione Terre di Predappio, formata da undici soci di altrettante aziende vitivinicole della zona di Predappio, fra cui la Cantina Forlì Predappio, Condé e La Pandolfa. Berti, quindi, non fa riferimento solo alla sua omonima azienda di Ravaldino in Monte (5 ettari di vigneti, con una vendemmia di 300 quintali d’uva e 30mila bottiglie in media per un’annata normale), ma soprattutto a nome dei produttori dell’Associazione predappiese, che di ettari di vigneti ne coltivano in totale oltre 350. Stefano Berti, incominciamo dalla grandine, che ha colpito alcune zone della collina forlivese il 7 luglio scorso. Come quantificare i danni? «la grandine ha colpito a macchia di leopardo una fascia dalla media collina all’Appennino, in particolare fra Castrocaro, Dovadola, Predappio Alta e San Zeno. In queste zone si possono stimare danni in media di un 10-15%».
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Il ruolo del Celanese sul territorio Esperti a confronto.
Partecipanti le organizzatori del convegno Il ruolo del Cesanese sul territorio Esperti a confronto Il teatro Esperia ha ospitato un convegno sull’agricoltura. Nell’ambito della manifestazione “Vino in festa” si è svolto nel teatro Esperia un convegno sul tema dell’importanza del vino Cesanese nello sviluppo del territorio. Tema centrale, l’agricoltura sostenibile e l’enoturismo. Dopo l’introduzione del presidente della Pro loco Oscar Schifalacqua, i saluti istituzionali del vicesindaco e assessore alla cultura e al turismo Valentina Adiutori e l’intervento dell’assessore all’agricoltura Eleonora Campoli che ha moderato il convegno, è intervenuta la presidente nazionale di “Donne in Campo” Pina Terenzi: «Oggi dobbiamo prendere atto che l’agricoltura sta subendo profondi e veloci cambiamenti e gli agricoltori sono chiamati a rincorrere questi cambiamenti con lo sforzo incredibile di assicurarsi un reddito per sopravvivere».
Fonte: Ciociaria Oggi.
«Cantine tra passato e presente».
Apprezzata manifestazione tra i vicoli di Velva per degustare vino e storia. Grande successo tra i vicoli di Velva per l’evento «Cantine tra passato e presente». Venerdì 8 luglio, dalle 18 alle 20,11 borgo ha ospitato questa iniziativa del territorio nata dagli incontri di rete del progetto Racine, promossa dal Museo Diffuso della Cultura Contadina in collaborazione con l’Azienda Agricola Pino Gino. Attraverso la visita guidata alle storiche cantine museali e ad una più recente cantina di conservazione e affinamento, i visitatori hanno potuto assistere al confronto fra le pratiche di lavorazione proprie dei saperi vinicoli tradizionali e le attuali conoscenze enologiche, in un percorso di conservazione e innovazione che ha caratterizzato la cultura della comunità agricola local.
Fonte: Nuovo Levante.
Tre appuntamenti con i Calici di Stelle Sono 25 le candeline – Sapori e tradizione I Calici di Stelle al centro dell’estate.
L’evento. La manifestazione festeggia i primi 25 anni Confermata la formula articolata su tre appuntamenti Tornano le degustazioni nel centro storico il 10 agosto I «Manifestazione che fa parte del nostro Dna» Dal cibo al vino territorio in vetrina. Una tradizione che continua e si rinnova costantemente. Torna anche quest’anno “Calici di Stelle” che – proprio nell’edizione 2022 – festeggia il traguardo primi 25 anni. Un anniversario importante per la manifestazione «all’insegna di tutto ciò che in Valtellina viene fatto con cura e buon gusto, dal cibo al vino, sino all’arte e ai terrazzamenti», com’è stato spiegato ieri durante la conferenza stampa. SI parte II primo agosto Pur ritornando all’assetto prepandemico, “Calici di Stelle” manterrà anche per questa edizione la formula su tre serate, sperimentata con successo lo scorso anno.
Fonte: Provincia Sondrio.
“Stappati di casa” arriva ad Aprica Quattro sere con i vini valtellinesi.
vini di Valtellina sempre più protagonisti dell’estate 2022, con due iniziative nel segno dell’educazione e della conoscenza che andranno in scena nelle prossime settimane in alcune delle località più amate dai vacanzieri. Tutto pronto ad Aprica per la nuova edizione di “Stappati di Casa”, un format ideato e condotto dalla sommelier e giornalista Sara Missaglia, che porterà in tournée estiva i vini di Valtellina ad Aprica con tanti elementi di novità. Quattro serate a tema con protagonisti le denominazioni dei vini di Valtellina insieme ai loro produttori, si giocherà ad allenare i propri sensi nel contest “cerca il profumo del vino”, spazio alla tecnica dell’abbinamento cibo-vino. Si parte oggi con l’esordio dedicato alla Doc Rosso di Valtellina all’Hotel Club Funivia, ad accompagnare insieme al piatto taroz con salame, ospiti le cantine Ar.Pe.Pe, Giorgio Gianatti e Bastiàn Cuntràri, insieme a Raetia Biodiversità Alpine e Il Ghiottone Enogastronomia Venerdì 22 luglio sarà, invece, il turno della Docg Valtellina Superiore nella location Lance Bianco Aprica, in abbinamento ci saranno pizzoccheri con i vini di Alfio Mozzi, Nicola Nobili, della Casa Vinicola Triacca, con ospite Miriam Bozzi.
Fonte: Provincia Sondrio.
Sos siccità: la produzione di vino e olio cala del 30% – Tronto e Metauro sono quasi a secco Vino e olio a rischio.
La nuova ondata di calore chesi appresta ad investire le Marche fa tornare prepotentemente in primo piano una criticità mai sanata: l’allarme siccità. I danni iniziano a farsi tangibili in agricoltura: Coldiretti ha stimato che nelle produzioni di vino ed olio la flessione si assesterà su un -30%. Si va verso lo stato di emergenza e salgono a 92 i Comuni che hanno emanato ordinanze anti-spreco. a pagina 2 La Regione ha anticipato a Roma la richiesta dello stato d’emergenza Se le condizioni non miglioreranno, verrà confermata la prossima settimana. Intanto, salgono a 92 i Comuni che hanno emanato ordinanze contro lo spreco idrico e altri si stanno aggiungendo Tronto e Metauro sono quasi a secco Vino e olio a rischio 100MILA EURO AL MESE SOS ALLEVAMENTI: CALA PER FAR FUNZIONARE DEL 50% LA PRODUZIONE IL POZZO DI SANT’ANNA DI FORAGGI PER ANIMALI. La lunga estate rovente. Con l’arrivo dell’ennesima ondata di caldo africano – già da oggi è previsto un sensibile aumento delle temperature – torna prepotentemente in primo piano una criticità mai sanata: l’allarme siccità
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Negroamaro e altri super vitigni la Puglia del vino vale 9,5 milioni.
Una mostra della biodiversità vitivinicola con tutte le “terre” dalle rosse alle nere fmo alle argillose, passando attraverso colori e caratteristiche unici, che danno vita a vitigni pregiati come il leccese Negroamaro, il Primitivo di Manduria e di Gioia del Colle, il Nero di Troia, il Susumaniello e il Bombino, in un viaggio da nord a sud della Puglia del vino. L’inebriante itinerario è stato allestito nei giorni scorsi nell’hotel Hilton di Lecce da Coldiretti Puglia in occasione della presentazione del rapporto Nomisma sul vino pugliese. Circa 95.000 ettari di superficie vitata in Puglia, per la maggior parte in pianura. La produzione di vino annuale si aggira intorno ai 9,5 milioni di ettolitri, la seconda regione d’Italia in termini di quantità Con un totale di 38 vini Dop e Igp la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – hanno spiegato i dirigenti di Coldiretti Puglia illustrando i dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%.
Fonte: Gazzetta del Salento.
I vini di Tenute Rubino sposano l’arte Parte il progetto Rap, il tema è “Radici”.
Prevista una mostra a Palazzo Granafei Nervegna a settembre Si chiama R.A.P. (Rubino Art Project) il nuovo progetto di Tenute Rubino che vede l’azienda di Luigi Rubino e Romina Leopardi ero seguire nella propria mission’: promuovere il territorio attraverso una serie di progetti – in cantina, ma anche nei vigneti delle tenute di famiglia – finalizzati a ricercare la bellezza nel vino attraverso il connubio con l’arte. Una visione prospettica che prosegue, quindi, e lo fa mettendo m parallelo da un lato la vocazione vitivinicola del territorio brindisino, dall’altro l’arte in tutte le sue espressioni e manifestazioni. Da qui nasce il nuovo progetto, RA.P. che, in questa prima edizione, ha come tema “Radici”, inteso come senso di appartenenza ad un passato e ad una civiltà che trova nella terra la sua fonte ispiratrice.
Fonte: L’Edicola del Sud Brindisi.
Arvisionadu, un vino da certificare.
Oggi a Benetutti tavola rotonda con l’assessora Murgia e degustazioni Benetutti Questo pomeriggio ritorna a far parlare di sé il vino autoctono di Benetutti, l’Arvisionadu. I lavori inizieranno alle 16 nel centro di aggregazione sociale. Interverranno l’assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia, il sindaco di Benetutti Daniele Arca, l’assessore comunale all’Agricoltura e attività produttive Daniele Manca, tecnici del settore e i produttori. Una commissione di esperti e tecnici degusterà e analizzerà i vini presentati. Alle 19 la tavola rotonda “Quale identità varietale e territoriale per l’Arvisionadu del Goceano”. L’evento è organizzato dall’amministrazione comunale, con la collaborazione della Cantina Arvisionadu, dell’agenzia Laore Sardegna, dell’Università di Sassari, della Regione e dell’Associazione italiana sommelier.
Fonte: Nuova Sardegna.
Il vino senza acqua.
Le 19 associazioni chiedono lo stato di emergenza. “Servono interventi veloci come quelli che stanno realizzando al Nord”. Il nodo della riforma dei consorzi di bonifica che potrebbe slittare ancora alla prossima legislatura. La filiera del vino è a secco in Sicilia e di fronte alla difficile situazione di carenza idrica le 19 maggiori Cooperative vitivinicole dell’Isola chiedono la dichiarazione dello stato di emergenza. Perle cantine più importanti della Sicilia infatti “l’agricoltura è al collasso: occorre velocizzare interventi infrastrutturali, con mezzi e poteri straordinari, per salvare il salvabile”. Inoltre in Sicilia alla siccità si aggiunge il tema della gestione delle dighe, dove si avvertono problemi come per esempio “interventi idraulici carenti, manutenzioni inesistenti e collaudi fantasma, condotte colabrodo, furti di cavi e impianti, mancanza di interconnessioni tra le province”.
Fonte: MF Sicilia.
E le cantine si attrezzano per accogliere i turisti, presenze 30% in cinque anni.
Il mondo del vino è anche fortemente attrattivo nei confronti dei turisti stranieri alla ricerca di “esperienze”. E le cantine siciliane aderenti ad Assovini si attrezzano con wine trekking, yoga, concerti e pic-nic tra i filari, corsi di cucina, vendemmia notturna. Secondo un sondaggio 2021/2022, nel 98% delle cantine degli associati ci sono spazi per la degustazione, il 50% ha un’attività di ristorazione all’interno della struttura mentre i soci di Assovini Sicilia con ricettività alberghiera rappresentano i133 per cento. Più ella metà è in grado di offrire un’esperienza a 360 agli enoturisti: dalla degustazione ai corsi di cucina, i bike tour, l’aperitivo in vigna e le cooking class. “Il vino”, simbolo di eccellenza del Made in Sicily, è un complesso fattore culturale, “commenta Laurent Bernard de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia.
Fonte: MF Sicilia.
Cantina di Pitigliano: nuovi prodotti, marketing e workshop.
Economia del territorio Cantina di Pitigliano: nuovi prodotti, marketing e workshop Il presidente Felici spiega strategie e progetti pensati per affrontare un mercato sempre più difficile. E intanto c’è un nuovo spumante. La Cantina di Pitigliano non si ferma e continua a lavorare allo sviluppo di nuovi vini, a nuovi progetti in cantina e a nuovi modi per intercettare i turisti locali. È un treno che viaggia, nonostante il difficile contesto. La siccità di questi mesi non scherza e sta fortemente mettendo alla prova anche la viticoltura locale. La guerra in Ucraina ha conseguenze anche sull’export del vino prodotto nella Città del tufo e l’inflazione costringe le persone ad acquistare meno vino e di fascia più bassa. A fronte di un contesto generale molto complicato la Cantina di Pitigliano ha iniziato a lavorare a un nuovo spumante. «Sta per uscire uno nuovo brut- spiega Moreno Felici, presidente della Cantina di Pitigliano – metodo Martinotti-Charmat, con uve nostre. Si tratta del primo spumante prodotto nel nostro stabilimento di Pitigliano. Saranno imbottigliate circa 7mila bottiglie e si chiamerà Bontout».
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
In vigna (e cantina) alla scoperta del Nebbiolo.
Dal nebbiolo alato di Gattinara, raccontato da Cinzia Traviglini dell’omonima azienda, a quello di montagna che cresce al confine con la Lombardia, passando per metodi di allevamento e invecchiamento. Ecco un’immersione totale nelle varie espressioni di uno dei vitigni più famosi del mondo.
Fonte: Repubblica TV.
Le cantine italiane “Serve un osservatorio sull’enoturismo”.
È la richiesta arrivata ieri da Roma alla presentazione del volume “Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend” in presenza delle istituzioni a Palazzo Giustiniani. Vigne, vini ed esperienze in cantina diventano sempre più un’attrattiva per i viaggiatori italiani e stranieri. L’enoturismo è infatti in forte crescita e si avverte l’esigenza di spingere su alcuni aspetti chiave come promozione, comunicazione e formazione, ma anche digitalizzazione e monitoraggio, tanto da rivolgere una richiesta precisa alle istituzioni: la creazione di un Osservatorio permanente che monitori e fornisca dati ad hoc.
Fonte: Adnkronos.
Le nuove terre dello spumante.
Viaggio nei distretti delle bollicine alla scoperta di una inedita geografia enoica che include anche zone storicamente dedicate all’export dei vini da taglio. La sapienza e l’audacia di alcuni produttori, che non si rassegnano a un ruolo marginale nel panorama vitivinicolo italiano, stanno riscrivendo la mappa dei distretti spumantistici italiani. Vi raccontiamo i progetti e i calici più interessanti. La Franciacorta del Sud, Alta Langa, Valorizzare i vitigni con lo spumante, La cantina sottomarina di Ischia.
Fonte: Linkiesta.
Vino e birra, un bicchiere al giorno? Le conseguenze sul corpo per gli over-40.
Un bicchiere di vino o una bottiglia di birra al giorno potrebbero fare addirittura bene agli over 40: lo rivela uno studio della Washington University pubblicato su The Lancet. Si tratta dell’ennesima conferma del fatto che bere con moderazione fa bene all’organismo. Secondo i ricercatori, infatti, l’alcol può aiutare a scongiurare le malattie cardiache e il diabete di tipo 2, limitando il rischio potenziale di una morte precoce.
Fonte: Libero Quotidiano.
Il vino va nello spazio, in orbita barbatelle e bottiglie d’annata.
Sangiovese, Aglianico e Nebbiolo affidate all’Agenzia Spaziale Italiana per esaminare la produzione di piante e cibo senza gravità.
Un esperimento scientifico avanzato che manderà letteralmente il vino nello spazio. È questa la missione della Fondazione italiana Sommelier, che ha consegnato all’Agenzia Spaziale italiana (Asi) le barbatelle di vino
Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico con le foglie del proprio vitigno per alcune sperimentazioni in microgravità, nella Stazione Spaziale Internazionale. Non solo: all’esperimento hanno aderito anche le cantine “Biondi-Santi” con il Brunello di Montalcino Riserva 2006 e 2015, “Feudi di San Gregorio” con il Piano di Montevergine 2012 e 2015, e “Gaja” con il Barolo Sperrs 1988 e 2017.
Fonte: TGCom24 – Mediaset Infinity.
Vino bianco al buio.
I ricercatori della fondazione Edmund Mach, in Trentino-Alto Adige, consigliano di non mettere il vino bianco in bottiglie di vetro trasparenti per evitare che la luce ne comprometta il profilo aromatico e sensoriale. Analizzando l’aroma e il sapore di migliaia di bottiglie di pinot grigio, chardonnay, müller-thurgau e gewurztraminer, scrive la rivista Pnas, è emersa in appena sette giorni una riduzione del 30 per cento dei terpeni e del 70 per cento dei norisoprenoidi, da cui dipendono rispettivamente le note floreali e l’aroma legnoso del vino. Gli stessi vini in bottiglie di vetro scuro sono invece rimasti integri dopo cinquanta giorni.
Fonte: Internazionale.
Il prezzo del vino influenza la nostra percezione del sapore?
Uno studio dell’Università di Bonn chiarisce come il nostro cervello reagisca al fattore prezzo e come di conseguenza modifichi la nostra esperienza di degustazione. La qualità si paga. Se costa di più allora sarà anche più buono. Questo genere di considerazioni che fanno parte dell’esperienza quotidiana di ognuno di noi influenzano anche le nostre scelte come consumatori. È qualcosa che, in maniera più o meno conscia, abbiamo sperimetato tutti e che, ci piaccia o no, guida i nostri acquisti. Ma quanto realmente il marketing può arrivare a modificare la nostra percezione della realtà? Quanto, nel caso specifico, un vino può sembrarci più o meno buono in base al prezzo che lo abbiamo pagato?
Fonte: Adnkronos.
Vino: 5 curiosità sull’Aglianico del Vulture spiegate dall’enologo.
Oggi andiamo alla scoperta dell’Aglianico del Vulture, vitigno simbolo di un angolo magico e nascosto d’Italia, il Vulture, ovvero la parte più a nord della Basilicata che prende il nome da un vulcano spento. L’areale è caratterizzato da un suolo di tufo poroso, generato da un’eruzione di oltre 130 milioni di anni che ha tratto i confini dell’ora esistente DOC Aglianico. Non si può parlare dell’Aglianico del Vulture senza menzionare la famiglia Paternoster, fondatrice dell’omonima cantina nel territorio di Barile (in provincia di Potenza) e depositaria dell’identità di questo vitigno. Fondata nel 1925, in vista del centenario previsto nel 2025, la cantina si affaccia al futuro con tanti nuovi progetti, forte della collaborazione con un’altra grande famiglia del vino italiano, i Tommasi – storici produttori dell’Amarone della Valpolicella – subentrata nel 2016 con la maggioranza: “abbiamo voluto raccogliere la storia, le tradizioni di più di 90 vendemmie – afferma Piergiorgio Tommasi di Tommasi Family Estates – che si intrecciano con la realtà di Paternoster.
Fonte: Agrodolce.
Vino: calendario eno-astronomico per Calici di Stelle 2022.
Torna “Calici di Stelle”, evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino (Mtv) e dall’Associazione Città del Vino. L’edizione 2022, in calendario dal 29 luglio al 15 agosto nelle vigne, nelle piazze e nei borghi d’Italia, ha come tema l’eno-astronomia. Anche quest’anno la manifestazione continuerà con il programma di sensibilizzazione al bere consapevole del Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Wine In Moderation e Unione Italiana Vini. L’obiettivo- informa una nota- è di incentivare un consumo responsabile, sostenibile e culturale del vino.
Fonte: ANSA.
Vini valdostani protagonisti al concorso internazionale Città del Vino.
Giovedì 7 luglio, si sono svolte presso il Dipartimento di Agricoltura dell’Università degli Studi di Torino a Grugliasco, le premiazioni del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino che si era tenuto a Priocca (CN) lo scorso maggio. Alla cerimonia sono intervenute numerose Aziende per ritirare gli attestati di Gran Medaglia d’Oro e Medaglia d’Oro e gli attestati dei premi speciali Forum Spumanti, Mondo Merlot, Nebbiolo e Città del Bio. La “squadra” dei valdostani è scesa in terra piemontese guidata dal coordinatore regionale delle Città del Vino, Stefano Carletto, presenti i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Aymavilles (la consigliera Milena Carlin), Chambave (Sindaco Marco Vesan), Donnas (Sindaco Amedeo Follioley), Verrayes (Sindaca Wanda Chapellu) e naturalmente le aziende premiate, Cave des Onze Communes di Aymavilles, Les Caves de Donnas, La Crotta di Vegneron di Chambave, La Vrille di Hervé Deguillame di Verrayes, La Source di Stefano Celi di Saint-Pierre.
Fonte: Valledaostaglocal.it.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.