Report vendite vino retail UK, Usa, Germania settembre 2023

Situazione di stallo!

Report vendite vino retail UK, Usa, Germania settembre 2023

Se il secondo quarto dell’anno aveva dato qualche timido segnale di ripresa rispetto a un inizio d’anno profondamente negativo, il bilancio dei nove mesi per i vini italiani venduti sul circuito retail di Usa, Regno Unito e Germania resta piuttosto stabile.

Il totale volume dei tre Paesi sale timidamente in territorio positivo, a +0.4% (da -0.2% nel primo semestre), per 3,4 milioni di ettolitri, grazie ancora alle discrete performance dei vini fermi in UK e Germania (+4%) e dello spumante in Usa (+3.7%).

Valori totali a +2%, sopra 3,3 miliardi di euro, con prezzi medi a +1.6% rispetto allo scorso anno (con la Germania immune da qualsiasi effetto inflattivo).

Nei report, i dati delle principali tipologie italiane ed estere vendute e l’analisi dei dati NielsenIQ a cura dell’Osservatorio del Vino UIV.

Inizio d’anno problematico.

Report vendite retail UK, Usa, Germania marzo 2023

Volumi in calo del 4% e valori a -1%. Per il vino italiano si chiude con saldi negativi il primo trimestre dell’anno sui canali retail di Usa, UK e Germania. In base alle elaborazioni su dati NielsenIQ effettuate dall’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly, sui tre principali mercati di esportazione a soffrire maggiormente sono i vini spumanti: a fronte di volumi in calo del 3% per i vini fermi (814.000), gli sparkling arrivano a -5% (245.000 ettolitri), con picchi negativi in UK (-10%) e Germania (-6%), mentre in Usa per ora si viaggia ancora in terreno moderatamente positivo (+1%). Sugli still wines, invece, il calo più vistoso viene marcato dagli Stati Uniti (-9%), mentre Londra limita le perdite a -1% e Berlino segna stallo.

A valore, complici listini in generale aumento, il saldo generale dice -1% (1 miliardo di euro tondi), di cui -1% per i vini fermi (670 milioni) e 0% per gli sparkling (335). In aumento – lato spumante – il valore del venduto sul circuito off-premise Usa (+6%), mentre sono in perdita sia Germania (-3%) che UK (-6%). Vini fermi invece in calo in America (-6%), contro crescite speculari del 3% per gli altri due mercati.

Guardando i dati di vendita delle principali tipologie di vino, sembra di poter affermare che ad aumenti di prezzo – anche non eclatanti – venga associata quasi automaticamente una decrescita delle vendite, con la ricerca di prodotti alternativi/similari e più economici: sul mercato tedesco questa equazione vale per esempio per Chianti Classico e Chianti, per gli spumanti italiani e tedeschi. Poche le eccezioni, come il Primitivo, in aumento sul fronte prezzi e anche come volume di vendite. Sul mercato americano, i dati negativi abbracciano tutte le principali produzioni italiane: dal Pinot grigio al Lambrusco, dal Chianti ai rossi piemontesi e toscani. In UK, precipitano le vendite di vini base Sangiovese e quelle di Pinot grigio private label, arrivato a costare più della versione a marchio aziendale, ma sono in forte calo anche quelle di Prosecco, sia marchio proprio che del distributore, mentre tengono quelle del Rosé.

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