News Vitivinicole e tenute agricole di sabato 12 febbraio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 12 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Preghiera.
“Era un prosecco talmente cattivo che mi ha rovinato il Campari”. Non ho capito se quella di Walter Massa è una felice battuta o se gli è capitato davvero ma dubito che l’inventore del Timorasso, il produttore di Freise e Barbere talvolta vivaci e sempre magnificamente vive, si abbassi a bere prosecco e figuriamoci spritz (sebbene nella sua versione meno effeminata, col Campari). Comunque non sono a cena con lui per parlare di vino bensì di tappi. Walter Massa da Monleale, diocesi di Tortona e provincia di Alessandria, è il massimo esperto italiano in materia. Mi parla a lungo delle sue sperimentazioni personali, delle ultime ricerche scientifiche, mi mostra i grafici dell’Australian Wine Institute, infine ho la conferma che i tappi migliori in assoluto, anche per i vini da invecchiamento, sono i tappi a vite (quelli di ultima generazione, con particolari membrane).

Fonte: Foglio.

Altri 25 mln al vitivinicolo per promuovere dop e igp.
Definite le regole per l’utilizzo dello stanziamento di 25 mln di euro a favore della filiera vitivinicola, destinato a incentivare interventi realizzati dai consorzi di tutela dei prodotti Dop ed Igp, nel campo della informazione, promozione, relazioni pubbliche, formazione ed altre iniziative di marketing. La Conferenza stato-regioni ha dato via libera alla proposta di decreto ministeriale la cui finalità è di rispondere alla situazione di emergenza economica della filiera vitivinicola italiana, a seguito della riduzione della produzione, dei consumi e delle esportazioni. Il regime di aiuto per le produzioni vitivinicole è finanziato attraverso il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito con la legge di bilancio per il 2021 e finanziato con una dotazione di 300 mln di euro, utilizzata a favore dei settori che hanno sofferto maggiormente l’impatto del Covid. Le domande di contributo saranno presentate dopo che il Mipaaf pubblicherà un provvedimento attuativo con il quale individua le spese ammissibili, i requisiti dei soggetti richiedenti, l’importo massimo dei progetti, i criteri di selezione, le aliquote di aiuto che possono essere riconosciute ed ogni altro aspetto utile alla rapida attuazione dell’intervento.

Fonte: Italia Oggi.

Vini, l’area vestina punta al marchio Docg.
Ottenere il riconoscimento di una nuova Docg (denominazione di origine controllata e garantita) regionale, il bollino più alto nella piramide qualitativa del vino. E ambizioso l’obiettivo che si è posta Terre dei vestini, associazione costituitasi ad aprile dell’anno scorso e che vede riuniti una ventina di produttori vinicoli della provincia di Pescara. Oggi l’Abruzzo conta due Docg, la più storica risalente al 2003 delle Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo e la più recente, Tullum del 2019. A breve potrebbe arrivare anche il riconoscimento della Docg Casauria, sempre nel pescarese, e intanto i produttori dell’area vestina hanno cominciato il percorso per scalare la vetta qualitativa e arrivare al massimo riconoscimento entro il 2024. Il debutto ufficiale dell’associazione, presieduta dal produttore Enrico Marramiero, è fissato per domani, a Pescara, nel – le sale espositive dell’lmago Museum con «Radici vestine, innesti di cultura e territorio». Nel primo evento i produttori di Montepulciano d’Abruzzo hanno deciso di disegnare un ideale gemellaggio con t vignaioli delle Langhe, territorio riconosciuto patrimonio Unesco.
Fonte: Centro Pescara.
Terre vestine, nasce il vino che vuole imitare le Langhe.
Venti produttori, guidati dai big Marramiero e Valentin, puntano al riconoscimento Docg. Domani a Imago museo la presentazione della candidatura con gli ospiti piemontesi. UNA DEGUSTAZIONE PARALLELA DI MONTEPULCIANO E BAROLO PER ACCOMPAGNARE LA NUOVA AVVENTURA LE ECCELLENZE. Di origine controllata e protetta. Esordio domani a Pescara, nella prestigiosa sede dell’Imago museum. dell’associazione dei produttori di Montepulciano d’Abruzzo Terre dei Vestivi che riunisce una ventina di vignaioli impegnati a promuovere il vitigno simbolo della regione. Capitanata da Enrico Marramiero, la compagine che riunisce appunto i vignaioli dell’area vestina, è impegnata, con il Consorzio di tutela, nel percorso di riconoscimento di una nuova Docg in un territorio fra i più iconici e votati d’Abruzzo e domani debutterà in società per presentare attività e progetti.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Bollini neri, il lambrusco trema – La “rivolta del lambrusco” contro l’Europa «Vogliono marchiarci, non siamo nocivi».
L’Europa vuole gli avvisi di pericolo sul vino, l’ira dei produttori. La “rivolta del lambrusco” contro l’Europa «Vogliono marchiarci, non siamo nocivi» L’Ue martedl votala legge che impone un bollino nero sui vini perché ritenuti “dannosi perla salute”. Produttori contrari «Una lettura distorta, sarebbe un grave danno a tutta la filiera Ragioniamoci insieme». «Siamo sul piede di guerra. L’Unione Europea sta per fare un errore imperdonabile». Nei suoi 25 anni di attività, Mirco Gianaroli de la “Piana Winery” di Castelvetro, ne ha viste tante, ma questa, parole sue, «è troppo». Il motivo della rivolta della terra del lambrusco si chiama “Beating Cancer Plan”, una relazione redatta nelle settimane scorse dalla Commissione straordinaria europea contro il cancro, che annovera il consumo di vino tra le potenziali cause scatenanti della malattia. “Non esiste un livello sicuro di consumo di alcol” argomenta la bozza, che, se approvata, imporrebbe l’obbligo di marchiare tutte le bottiglie di vino con un particolare bollino nero d’avvertenza.

Fonte: Gazzetta di Modena.

La missione di Tombolini.
Una tradizione di famiglia che fa grande il Verdicchio (nell’anfora) La missione di Tombolini. CASTELFIORA E DOROVERDE SONO LE BOTTIGLIE (35MILA) DELLA CANTINA DI STAFFOLO. Tombolini rappresenta da 100 anni la tradizione vitivinicola delle Marche. La storia inizia nel 1921 con Sante Tombolini che, scampato alla disfatta di Caporetto, con la moglie Nemorina Staffolani, fonda una florida attività di vendita e produzione di liquori e distillati nel quartiere Burcelì di Ancona. Nel ’44, Sante, notando il successo dei vini e degli spumanti dei vicini Castelli di Jesi, acquista i primi vigneti a San Paolo di Jesi. L’accelerazione Ma sarà il figlio di Sante, Giovanni Tombolini, affiancato dal fratello Paolo, ad espandere l’attività e a cavalcare il miracolo economico degli anni ’50 e’60 dalla nuova sede di Loreto. Giovanni comprende appieno le potenzialità del Verdicchio.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Il Nero di Troia che meriterebbe più attenzione.
I riflettori non illuminano ancora il Nero di Troia come invece meriterebbe. Di dosata corposità, mai troppo alcolico, elegante e potente allo stesso tempo, il Nero di Troia rappresenta ormai da anni una realtà consolidata, tuttavia stenta ancora ad avere i riconoscimenti che potenzialmente meriterebbe. Certamente non è facile competere con il Primitivo e il Negroamaro; forse manca un filo rosso che in qualche modo leghi le pur diverse interpretazioni stilistiche, manca un carattere che lo renda distinguibile, specie quando la produzione è orientata verso mercati internazionali. Se si degusta un Barolo o un Chianti, si capisce che si tratta di Nebbiolo odi Sangiovese. Si può dire altrettanto per il Nero di Troia? Troppi ancora i vini che assomigliano solo a se stessi e che vivono del brand aziendale anziché di una autonoma riconoscibilità.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Vino, fronte unito: «Pronti a difendere le nostre eccellenze».
La commissione Beca e il rapporta su alcol e tumori: in campo politici e produttori. Martedì il voto a Strasburgo «Secoli di storia non si possono trattare così. Al lavoro per tutelare un settore così decisivo. Una lettera agli eurodeputati per perorare la causa del vino, in quanto bevanda alcolica.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.

Cantine Due Palme ospita i corsisti di Ais Brindisi.
Cantine Due Palme a Cellino San Marco ha ospitato la visita didattica dei corsisti Sommelier Ais, delegazione di Brindisi, di I livello. La cantina nata nel 1989 è una splendida realtà cooperativa del territorio pugliese che con circa 1.200 soci, 3.000 ettari vitati e 20 milioni di bottiglie annue prodotte, propone una gamma di etichette articolata e di qualità ineccepibile. Dall’anno della sua fondazione, Cantine Due Palme ha come obiettivo principale la vinificazione di prodotti di qualità, ottenuti dalle uve tipiche del territorio quali Negroamaro, Malvasia Nera, Primitivo e Susumaniello. Tutte le fasi della produzione, dalla cantina all’invecchiamento fino alla linea di imbottigliamento, sono state accuratamente raccontate dalla responsabile Eventi Antonella Maci e dal responsabile Marketing Angelo Maci jr.

Fonte: Salento in tasca.

Corsi sul vino Ais: si parte!.
Mancano pochi giorni all’avvio dei nuovi corsi avviati dall’ Associazione Italiana Sommelier, per apprezzare al meglio il gusto di un buon bicchiere di vino, da sorseggiare con calma, in compagnia o per apprezzare i racconti animati dalla passione e dell’impegno che c’è dietro ad ogni singola bottiglia di vino. II lavoro di tantissime persone che per 365 giorni l’anno si occupano di tutte le singole fasi che animano la vita di campagna fino a giungere al prodotto finito. Un impegno raccontato nel corso delle attività didattiche dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Lecce guidata da Amedeo Pasquino, che vengono proposti ogni anno con grande successo di pubblico e critica. Si riparte martedì 15 febbraio al Grand Hotel Tiziano di Lecce, dove prenderanno I’ avvio i nuovi corsi di primo e terzo livello di qualificazione, ovvero per diventare sommelier, figura professionale oggi molto richiesta dal mercato del lavoro, non solo in Italia ma anche all’ estero.

Fonte: Salento in tasca.

«Filiera vitivinicola In arrivo 25 milioni».
«Per il settore vitivinicolo il Governo ha messo in campo una importante opportunità. Grazie all’iniziativa del sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, vengono stanziati a sostegno della filiera vitivinicola 25 milioni di euro per iniziative sul territorio nazionale con un decreto ministeriale». L’annuncio arriva dal sottosegretario al ministero del Lavoro, Tiziana Nisini. «Si tratta di una grande opportunità anche per il settore vitivinicolo toscano, per tutti i lavoratori di una filiera che ricopre una fetta importante del nostro tessuto produttivo».

Fonte: Nazione Siena.

Eccellenza e gusto in vetrina: torna Wine & Siena.
La kermesse si aprirà I’ll marzo alle 18 Dal 12 al 14 marzo via ai percorsi gastronomici. Torna ‘WineeSiena’ e torna in presenza, ma anche on line. Dopo l’edizione 2021 che si è tenuta esclusivamente on line, quest’anno si potranno fare degustazione dal vivo in completa sicurezza, seguendo i protocolli nazionali ed accedendo con il super green pass. Così si potranno scoprire wine, food e produttori nella tre giorni al Santa Maria della Scala, dal 12 al 14 marzo prossimi. Santa Maria e non solo, perché come sempre saranno protagonisti anche altri palazzi storici di Siena. Ecco dunque l’annuncio della 7^ edizione di ‘WineeSiena – Capolavori del gusto’, la kermesse ideata dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini: l’evento immerge produttori e visitatori a Siena, dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award.

Fonte: Nazione Siena.

Il vino toscano si mette in mostra.
Giù le mani dal vino toscano. “Niente bollini rossi o sarà ribellione”. Si fa forza della saggezza del nonno (il vino fa sangue, mi diceva) e veste i panni del Pier Capponi 2.0 il presidente della regione Eugenio Giani per respingere al mittente i diktat dell’Ue sul nutri-score, l’etichetta semaforo sui cibi ritenuti dannosi.

Fonte: Nazione Toscana.

II vino toscano si mette in mostra.
Giù le mani dal vino toscano. «Niente bollini rossi o sarà ribellione». Si fa forza della saggezza del nonno («il vino fa sangue», mi diceva) e veste i panni del Pier Capponi 2.0 il presidente della Regione Eugenio Giani per respingere al mittente i diktat dell’Ue sul nutri-score, l’etichetta-semaforo sui cibi ritenuti dannosi «che assegna il bollino verde alla CocaCola e quello rosso al nostro olio extravergine», gli fa eco tra l’ironico e l’infuriato («stiamo facendo muro») la sua vice Stefania Saccardi, che in giunta ha la delega all’agricoltura. L’occasione, la due giorni di BuyWine, meeting «business to business» promosso dalla Regione con la Camera di Commercio fiorentina e organizzato da Promofirenze, fino a due anni fa meeting di apertura della Settimana delle Anteprime che alla Fortezza da Basso mette di fronte 200 aziende II vino toscano si mette in mostra medie e piccole del Vigneto Toscana, metà ieri e metà oggi, con 111 buyers da 30 paesi.

Fonte: Nazione Toscana.

BuyWine, degustazioni made in Tuscany.
Alla Fortezza da Basso BuyWine, degustazioni made in Tuscany Oltre 20mila degustazioni in due giorni, 2.500 incontri business to business organizzati con agende digitali, 1.300 etichette in degustazione, oltre 200 aziende, di cui 100 bio: tra ieri e oggi è tornato BuyWine Toscana, la vetrina internazionale del vino Made in Tuscany. Dopo quella digitale del 2021, è stata inaugurata ieri mattina la 12a edizione che torna in presenza alla Fortezza da Basso con spazi più ampi e misure anticontagio potenziate per accogliere oltre 100 buyers da 30 Paesi: Usa, Canada, Germania, Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Regno Unito, Polonia, Paesi Bassi e Svezia quelli più rappresentati. Da registrare l’interesse dal Nord America, con 36 buyers, e un incremento dal Sud America, con una nutrita rappresentanza di compratori provenienti da Colombia, Perù, Cile, Argentina, Messico. Le aziende presenti provengono per la maggior parte dalla provincia di Siena (63), seguono Firenze (52), Grosseto (38), Arezzo (19), Livorno (11), Pisa (7), Lucca, Pistoia e Prato con 3 aziende a testa.

Fonte: Repubblica Firenze.

Rincari e mercato, a rischio il Valpolicella Classico.
Analisi di The Wine Net (cooperative leader in Italia nel settore) sul 2022. L’incognita grande distribuzione Rincari e mercato, a rischio il Valpolicella Classico Verso aumenti del 10-30%. E se la gdo non li accetta? Accordini: «La possibilità di perdere il vino del nostro territorio per eccellenza è reale. Serve maggior riequilibrio produttivo» In primavera Cosa si può fare? Meno critica la i prezzi saliranno «Nella vendemmia situazione a causa dei listini 2022 tornare alle all’estero dove gli delle aziende rese previste importatori si che registrano precedentemente accollano parte fino a un +12% dal disciplinare» del rialzo di prezzo. Rincari pesanti nelle materie prime, dal vetro ai cartoni, ma anche nei costi di energia e trasporti. E, di conseguenza, prezzi del vino in salita. Parla chiaro l’analisi di The Wine Net, che riunisce sette delle più importanti cooperative italiane tra cui la veronese Cantina Valpolicella Negrar, sulla situazione attuale del mercato e le previsioni per il 2022.

Fonte: Arena.

Caso Prosecco-Prosek Tocca al Parlamento Ue.
«L’Europa deve dire chiaramente “no” alla truffa del Prosek croato che è una colossale operazione di taroccamento contro il Made in Italy, contro gli oltre 8.000 produttori italiani di Prosecco e contro i consumatori di tutto il mondo. Siamo pronti alle barricate per difendere il nostro Prosecco». Così Mara Bizzotto, europarlamentare della Lega, che ha ottenuto il dibattito sulla pretesa croata per giovedì prossimo, in assemblea plenaria, a Bruxelles. «L’avevo promesso a settembre – dice Bizzotto – e dopo mesi di lavoro, nonostante le resistenze croate, abbiamo centrato il primo obiettivo: portare il caso Prosecco-Prosek sotto i riflettori dell’intero Parlamento riunito in plenaria, perché tutta Europa deve rendersi conto della fraudolenta e illegittima richiesta di riconoscimento della denominazione Prosek, che è palesemente in conflitto con la Dop Prosecco e con tutte le normative Ue».

Fonte: Tribuna Treviso.

Il Docg protagonista alla kermesse di Parigi.
Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg presenterà i suoi prodotti a “Wine Paris e Vinexpo Paris”, kermesse che ospiterà 32 Paesi. «Portare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg in Francia e avere l’occasione di raccontarlo a un pubblico abituato a misurarsi con la statura enologica d’oltralpe, per la nostra denominazione è molto significativo» afferma la presidente Elvira Bortolomiol. La masterclass “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, from terroir to wine” condotta dal direttore del Consorzio di Tutela Diego Tomasi si terrà lunedì. Le cantine che saranno presenti presso lo stand del Consorzio sono: Andreola, Bellussi, Cantine Vedova, Colesel, Frassinelli, La Farra, Merotto, Serena Wines 1881, Trevisiol, Valdo.

Fonte: Tribuna Treviso.

Dal Cancer Plan al Nutriscore: vino sotto accusa.
Fa discutere la proposta francese di applicare l’etichetta a semaforo anche per il settore vitivinicolo, con lettera F e bollino nero. Le associazioni: “No a battaglie ideologiche. Lavoriamo tutti insieme per difendere il Made in Italy”. Il futuro? Si deciderà con il voto sul Piano anticancro del 15 febbraio. F come fail. Un vero epic fail per tutto il sistema vino europeo se il suggerimento dello scienziato francese Serge Hercberg di utilizzare il sistema Nutriscore anche per il vino – con l’uso della lettera F appunto – diventasse una proposta concreta adottata dalla Commissione Europea.

Fonte: Gambero Rosso.

BuyWine, più 20% export vino toscano nei primi nove mesi del 2021.
Oltre 20mila degustazioni in due giorni, 2.500 incontri B2B scalettati tramite agende digitali e 1.300 etichette in degustazione: che torna in presenza alla Fortezza da Basso di Firenze.inaugurata oggi la 12/a edizione, la più importante vetrina internazionale del vino Made in Tuscany. Dopo la digital edition del 2021 che aveva visto la spedizione di kit per l’assaggio in tutto il mondo, è stata BuyWine Toscana venerdì 11 e sabato 12 febbraio torna Buywine Toscana è un evento promosso da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze. Il coordinamento della comunicazione, l’ufficio stampa e i social sono curati da Fondazione Sistema Toscana. L’edizione 2022 vede rinnovarsi il rapporto con True Italian Taste, Maeci, Assocamerestero, per il prezioso contributo nella selezione dei buyer da Stati Uniti e Canada.

Fonte: LaNazione.it.

Niente vino ma via libera al foie gras.
No al vino, sì al foie gras. La Ue si muove in maniera bizzarra su quello che riguarda l’alimentazione dei cittadini dell’Europa. Il primo provvedimento, che ha fatto infuriare gli imprenditori del vino, specialmente italiani, è il “Piano anticancro” che dovrà essere votato in Parlamento a Bruxelles. Nel report, redatto da una Commissione di europarlamentari (Beca), il vino, come altri prodotti agricoli, è protagonista in negativo: “Non esiste una quantità sicura di consumo di alcol”, cita il rapporto, citando una tesi basata su un controverso studio Lancet di 4 anni fa. E tra le proposte contenute nel testo, vi sono l’istituzione di etichette con alert sanitari, le limitazioni sulla pubblicità, il divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi, l’aumento della tassazione, la revisione della politica di promozione. Un provvedimento che è stato fortemente contestato.

Fonte: Il Tempo.

Bellanova, stop caccia streghe. Ue dia informazioni sui rischi legati al consumo del vino.
Non è una caccia alle streghe dettata da pregiudizi e vizio ideologico quella di cui hanno bisogno i cittadini europei, ma di un’informazione corretta e trasparente che li orienti nelle scelte consapevoli, anche nel consumo di vino. Lo fa sapere Teresa Bellanova, viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili ed ex ministra delle Politiche agricole, secondo la quale “affermare, come fa la Relazione della Commissione speciale contro il cancro (Beca), che il consumo di alcol è tout court fattore cancerogeno, indipendentemente dalla qualità e dalla quantità e dalla consapevolezza, equivale a demonizzare secoli e secoli di vitivinicoltura; un ambito dove si lavora ormai da anni per la sostenibilità e l’eccellenza.

Fonte: ANSA.

Vino sotto attacco, Federvini “chiama” il Governo: “l’Italia prenda posizione ai tavoli europei”.
L’incontro con il Sottosegretario alle Politiche Agricole con delega al vino, Gianmarco Centinaio. “Tavolo con Agricoltura, Salute e Affari Esteri”. Che sia per un disegno preciso da parte di chi ha altri interessi, o per sensibilità diverse rispetto al passato sul fronte del salutismo, figlie dei tempi, è un dato di fatto che il settore del vino, spesso troppo semplicisticamente incasellato nel calderone degli alcolici, sia vittima di un attacco su più fronti. A livello europeo – dove il 15 febbraio si attende con ansia la decisione del “trilogo” sul Beating Cancer Plan, che se passasse così come è (senza fare distinzione tra abuso e consumo di alcol) potrebbe avere ripercussioni pesanti su promozione, comunicazione e fiscalità del vino – ma non solo, come raccontano le polemiche di questi giorni sulla proposta di uno degli inventori del Nutriscore francese, Serge Hercberg di introdurre una “F” ed un bollino nero nelle etichette di tutte le bevande alcoliche, per marchiarle come dannose per la salute, a prescindere dalla quantità.

Fonte: WineNews.

Vino: Montelvini, risultati record nel 2021,+39,5% ricavi e fatturato 28,5 mln euro.
Montelvini, la cantina veneta ambasciatrice delle bollicine di Asolo, chiude il 2021 con un fatturato di 28,5 milioni di euro, registrando un incremento del +39,5% rispetto al 2020 e del 3% rispetto al 2019, raggiungendo così il record storico di vendite con una costante crescita all’estero (ricavi superiori del 42% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019). La cantina festeggia con l’ottenimento – tra le prime in Italia – della Certificazione di sostenibilità Equalitas e una nuova ala produttiva per la produzione degli spumanti per un investimento di 2,5 milioni di euro. Bilancio più che positivo, dunque, per il Gruppo Montelvini, che conclude un anno ricco di sfide e soddisfazioni, a partire da due nuove referenze: FM333 Asolo Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, primo cru della denominazione Asolo Prosecco, e il Prosecco Doc Rosé Treviso Brut Millesimato della collezione Serenitatis.

Fonte: Today.

Vino sostenibile? Facciamo il punto tra certificazioni e ritorno economico.
Mentre Ue e consumatori chiedono maggiore sostenibilità agli agricoltori, il settore del vino prova a definire standard condivisi. E i produttori riflettono sull’opportunità economica di modificare il proprio modello produttivo. Nel comparto vitivinicolo il tema della sostenibilità è molto sentito rispetto ad altri settori dell’agricoltura. I consumatori vogliono vini che siano buoni e che siano prodotti con un impatto sociale e ambientale minimo, se non positivo. E altrettanto fa l’Unione Europea, che spinge per una viticoltura che faccia meno ricorso agli agrofarmaci di sintesi e che abbia una impronta ambientale neutra.

Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.

“Falling Dreams” di Pasqua Vigneti e Cantine tra le 10 installazioni 2021 per Exibart.
La gigantesca opera immersiva commissionata dalla cantina veneta selezionata accanto a “mostri sacri” come Christo, Jenny Holzer e Jr. “Falling Dreams, la gigantesca opera immersiva site-specific commissionata da Pasqua Vigneti e Cantine al collettivo None, presentata ad ottobre al “Base” di Milano per la “Milano Wine Week” e alle Gallerie Mercatali di Verona per “Vinitaly Special Edition”, è tra le 10 installazioni più interessanti del 2021 selezionate dalla piattaforma artistica Exibart, accanto a mostri sacri come Christo (con “L’Arc de Triomphe, Wrapped”, a Parigi), Jenny Holzer (“Like Beauty in Flames” al Guggenheim di Bilbao) e Jr (con “La Ferita” a Palazzo Strozzi a Firenze).

Fonte: WineNews.

Ziliani C, la cantina dei vini sottili ed eleganti guidata da Chiara Ziliani.
Inutile negarlo. Nonostante il periodo di conclamata difficoltà per tutto il comparto ristorativo e dei settori ad esso collegati (primo fra tutti quello vitivinicolo) la sostanziale tenuta o, nei casi migliori, il lieve aumento riscontrato nei dati delle vendite nel corso del 2021 fa ben sperare – nonostante l’andamento della pandemia – anche per questo inizio di 2022. Tra i tanti indici confortanti, quelli di vendita degli spumantizzati appaiono ancora più consistentemente al rialzo, segno di una effettiva tenuta del segmento. Tra le varie tipologie, è proprio la Franciacorta che si stacca, evidenziando le crescite più cospicue e facendo registrare addirittura incrementi rispetto al 2021.

Fonte: Ristorazione Italiana Magazine.

I vini altoatesini celebrati dalle guide internazionali.
Dal Pinot Bianco al Lagrein passando per il Riesling, le etichette dell’Alto Adige confermano la grande tradizione vignaiola di un territorio sempre orientato al futuro e che con le sue 40 milioni di bottiglie prodotte all’anno ha intrapreso la strada della ripresa post Covid abbracciando la sfida della sostenibilità. L’Alto Adige, infatti, ospita i suoi vigneti su una superficie di soli 5.500 ettari, sulla quale però crescono ben 20 vitigni diversi, dato unico in Italia. E probabilmente è anche l’altitudine, che varia dai 200 ai 1000 metri sopra il livello del mare, a fare la differenza in un territorio dal clima variegato. Bassa Atesina, Valle Isarco, Lago di Caldaro, luoghi perfetti dove coltivare l’uva buona per produrre una selezione varia e sorprendente al tempo stesso. E che conta numeri da urlo: come riportato dal Consorzio Vini Alto Adige, la viticoltura altoatesina può contare su 10.000 impiegati e produce mediamente 50.000 tonnellate di uva all’anno che vengono trasformate in 40 milioni di bottiglie, di cui il 98% certificate DOC. E anche l’export sorride, con il 40% della produzione venduta in Italia e il 25% tra Germania e Stati Uniti.

Fonte: Nordest Economia.

Creatività e arte sposano i vini Pasqua.
Si intitola Falling Dreams l’opera immersiva commissionata dalla cantina, che a Verona presenta la nuova piattaforma di comunicazione con il suo Manifesto affidato all’interpretazione dell’artista Giuseppe Ragazzini. Falling Dreams, la gigantesca opera immersiva site-specific commissionata da Pasqua Vigneti e Cantine al collettivo “None” e presentata lo scorso ottobre prima a Base Milano per la Milano Wine Week e poi alle Gallerie Mercatali di Verona per Vinitaly Special Edition, è stata inserita tra le 10 installazioni più interessanti del 2021 dalla piattaforma artistica Exibart, accanto a mostri sacri come Christo (con L’Arc de Triomphe, Wrapped), Jenny Holzer (Like Beauty in Flames) e Jr (con La Ferita a Palazzo Strozzi). Con le sue atmosfere oniriche e rarefatte – una cascata di nuvole alta 6 metri che produceva un paesaggio sospeso e fluttuante – Falling Dreams ha esplorato il tema del sogno, il suo valore, la sua portata creatrice, celebrando così anche temi cari a Pasqua Vigneti e Cantine, come la creatività e il talento.

Fonte: italiaatavola.net.

STAMPA ESTERA

La Llave – El sector del vino cierra un gran 2021.
La denominación de origen calificada (DOCa) de Rioja, la más grande de España por negocio, cerró 2021 con un crecimiento de ventas del 8%, lo que devuelve su actividad a los niveles previos ala pandemia con 350 millones de botellas comercializadas Las bodegas de esta denominación, que facturan unos 1.500 millones de euros al año, generaron el 58% de su negocio en España, donde crecieron a doble dígito en volumen y valor, y un 42% en el exterior, donde el volumen creció poco más de un punto, pero el valor avanzó casi un 8% gracias a un mejor mix de producto y a un alza de precios. Los datos son positivos porque muestran una rápida recuperación del sector, pero además una clara apuesta por los vinos de calidad (valor) y una importante pujanza exterior. Además, si el año fue bueno para Rioja, no lo fue menos para Ribera de Duero o Rueda.

Fonte: Expansión.

Protos dispara sus ventas y sus beneficios por encima del 20% en 2021.
Madrid “El año no empezó bien durante enero y febrero, y se estropeó a partir de mediados de diciembre, pero a pesar de ello nunca hemos tenido un ejercicio tan bueno como 2021”, asegura Carlos Villar, director general de Protos. La empresa con sede en Peñafiel (Valladolid) redujo un 5,2% sus ventas en 2020, hasta los 40,6 millones, pero ha disparado su actividad el pasado año hasta los 49 millones de euros, lo que supone un 20,6% más. “Si en los últimos 10 años hemos tenido un crecimiento medio anual de 1,4 millones, en 2021 hemos multiplicado esa cifra hasta los 8,4 millones y enero de 2022 ha empezado con un crecimiento del 60% frente al mismo mes del año pasado, aunque hay que tener en cuenta que ese fue un mes malo”, señala Villar. El directivo explica que Protos ha subido sus precios un 2% de media, por debajo de la inflación, porque “creemos que no va a ser una situación duradera y por tanto no hemos querido meter miedo y dañar el consumo”. Protos creció en 2021 en todos sus canales de venta. La hostelería y la exportación, los que más sufrieron en 2020, incrementaron su negocio un 30% y un 27%, respectivamente.

Fonte: Expansión.

Bordeaux’s topsy-turvy class of 2018.
The whites, both dry and sweet, are less successful than the reds in general but there are exceptions E very year, a group of about 20 wine writers and Bordeaux-specialist merchants meet in the Wandsworth offices of fine wine traders Farr Vintners to taste blind about 2.50 bordeaux well after they are safely in bottle, including all the most revered names. Châteaux donate samples, which are then gathered by retired Bordeaux-based wine merchant Bill Blatch. Farr staff marshal and open the wines, decanting them into neutral bottles (usually, most disconcertingly, burgundy shaped). None of us tasters knows which wine is which, although we do know which wines are in each flight. Then there is the business of gathering our scores and entering them into a database while we discuss the wines in each flight still without knowing their identities.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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