rassegna stampa del vino di sabato 14 gennaio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 14 gennaio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Destra contro l’etichetta irlandese sul vino.
II centrodestra si é scagliato contro il via libera dell’Ue alla legge irlandese che introduce l’etichetta sulla correlazione tra l’uso di alcol e l’insorgenza di tumori. Per gli europarlamentari è un danno al Made in Italy.

Fonte: Domani.

Lollobrigida boccia le etichette irlandesi sul vino: «A nuocere gravemente alla salute sono le bugie».
Il vino «nuoce gravemente alla salute» – dicono dall’Irlanda – ma l’Italia non ci sta. L’idea dell’etichetta sulle bottiglie, sulla falsariga delle scritte già presenti sui pacchetti di sigarette, è appunto irlandese, mentre l’Ue, che in questa storia ha fatto la sua parte, ha dato un primo ok. A preoccupare sono sia l’iniziativa in sé sia l’andazzo, e il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha le idee più che chiare sul da farsi.

Fonte: Giornale.

La commissione Ue conferma la linea: etichette allarmistiche sui vini.
Le etichette allarmistiche sugli alcolici irlandesi aprono un conflitto politico tra commissione Ue ed Europarlamento. La commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, il 10 gennaio scorso ha risposto a un’interrogazione in forma scritta (E-003729/2022) posta 1’11/11/2022 dall’eurodeputato francese Brice Hortefeux (Ppe), proprio in merito alla notifica di Dublino (datata 21/6/22) della norma che prevede l’apposizione di health warnings sugli alcolici; Hortefeux, in vista della scadenza dei sei mesi di silenzio-assenso (avvenuta il 22/12/2022, si veda ItaliaOggi del 12/01/2023), ha chiesto all’esecutivo Ue cosa intendesse fare delle disposizioni irlandesi, dato che: «Nave stati membri tra cui la Francia, hanno presentato pareri circostanziati sfavorevoli», poiché «i regolamenti proposti sembrano violare la legislazione Ue e le norme armonizzate sulle bevande alcoliche a livello Ue.

Fonte: Italia Oggi.

Svezia, raddoppiano le vendite di vino.
Non ditelo a Greta Thunberg. Ma in Svezia, il suo paese d’origine, il surriscaldamento globale ha anche effetti positivi. Paradossale, sì. Eppure, i cambiamenti climatici hanno trasformato la fredda Svezia in un terreno fertile per la coltivazione delle uve. E il vino svedese, sconosciuto ai più, inizia a farsi largo sul mercato. Negli ultimi cinque anni le vendite interne di vino svedese sono quasi raddoppiate. Systembolaget, la catena di licenze di proprietà del governo col monopolio sulle bevande alcoliche con un tasso superiore al 3,5%, ha affermato che le vendite sono aumentate da 19.300 litri nel 2017 a 34.500 nel 2022.

Fonte: Italia Oggi.

Scorribande in biblioteca – Il Chianti è una roccaforte assediata.
Resiste, ma sta per franare. Lo ha salvato, prima, la povertà, spopolandolo; poi una certa ricchezza forestiera, che lo ha restaurato e conservato, Ma lo insidiano le cooperative, che possono costruire praticamente ovunque, e si accaniscono sui punti più belli. Mica che costruire sia un delitto. E’ che costruiscono male. Saverio Vertone: «Viaggi in Italia»”.

Fonte: Italia Oggi.

La Repubblica astemia d’Irlanda.
Gli irlandesi potranno scrivere sulle etichette che “il vino ¡a male alla salute”. Come le sigarette… 40 anni fa un laminare della cardiochirurgia mi disse. stupendomi: il funto fa molto male ma una sigaretta al giorno. in alcuni casi pub anche essere d’aiuto. 0. ‘sarebbe bruciato rivo. N’on è tempo di saggezza ed equilibrio. Lo stile dei pasdaran ha are la meglio: ovunque trionfa l’estremismo, la polizia morale” rischia di diventare un modello. l’espressione blasfema dell’hegeliano Stato-etico. Ma sarà segnalato tutto ciò che fa male… non resta che il digiuno e l’astinenza che riducono i rischi per la salute eliminando il soggetto titolare del diritto a vivere.

Fonte: La Discussione.

Giansanti: deriva antiproibizionista dell’Unione, sbagliato etichettare il vino come bevanda pericolosa.
Per la Confagricoltura è in “pericoloso precedente a dimostrazione di come le produzioni Made in Italy agroalimentari siano nel mirino di altri Paesi. Ultimo caso delle ostilità la decisione di etichettare il vino, al pari di bevande alcoliche, come dannoso per la salute. Deriva proibizionistica “Siamo particolarmente preoccupati per la deriva proibizionistica che il settore vitivinicolo europeo sta affrontando; scrive il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, “La Commissione non ha ascoltato le riserve che l’Italia, con altri numerosi Stati membri, ha manifestato per opporsi alle misure introdotte dalla normativa irlandese creando un grave precedente e un potenziale ostacolo al commercio interno Danno per il mercato Il presidente Giansanti, sottolinea, come l’inclusione del vino come bevanda dannosa, non abbia subito in altolà.

Fonte: La Discussione.

L’attacco di Bruxelles al vino è solo l’inizio.
II ministro Lollobrigida a tutela delle nostre bottiglie: «Cercheremo ogni strada legale». Ma entro la primavera arriverà l’ok a carne e latte prodotti in laboratorio. Intanto è crisi sulle tavole: gli italiani spendono di più pur comprando meno. La messa al bando del vino da parte dell’Irlanda con il silenzio assenso della Commissione europea è solo l’inizio. L’Italia è costretta a minacciare le vie legali col ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrgida : Entro la primavera pero arriverà il via libera alla produzione e commercializzazione di carne e latte prodotti in laboratorio da cellule staminali. In Olanda e in Danimarca i bioreattori sono già in piena attività. A Bruxelles sta per cominciare la guerra del cibo; ci sono due pretesti ottimi per chi vuole mettere al bando le produzioni mediterranee e in particolare quelle italiane per ragioni che, travestite da preoccupazioni ambientali e salutistiche, sono di pura speculazione.

Fonte: La Verita’.

L’ultima follia Ue La guerra fa bene il vino fa male.
L’Italia fa quadrato a difesa del vino, eccellenza agroalimentare sotto attacco con il placet dell’Unione europea. L’ultima follia della Ue la guerra fa bene e il vino fa male No al boicottaggio di una delle principali eccellenze del made in Italy in tutto il mondo Lollobrigida e Tajani scrivono al commissario Ue Breton e annunciano azioni legali. L’Italia fa quadrato a difesa del vino, eccellenza agroalimentare sotto attacco con il placet dell’Unione europea. La maggioranza, il governo e la comunità scientifica condannano la decisione dell’Irlanda, avallata da Bruxelles, di applicare le etichette sanitarie agli alcolici — vino compreso. “Nuoce alla salute”? “Alla salute”, semmai. Con moderazione, il vino fa bene, addirittura. Mentre il fumo, al quale è equiparato il consumo di alcolici, fa sempre male. A prescindere dalla quantità di sigarette.

Fonte: L’Identità.

Carpineto wine experience.
“Un’agricoltura di precisione con macchine e tecnologie a scarsissimo impatto ambientale a salvaguardia della biodiversità”. Un wine retreat di 184 ettari di terreno dedicati a vigneto, uliveto e bosco, ambiente ideale per la selvaggina che lo popola allo stato naturale. Un’oasi di natura e ambiente all’insegna della sostenibilità. E’ la Tenuta di Montepulciano, la più estesa delle 5 tenute della griffe toscana dei grandi rossi. Una piccola, grande storia di famiglia, anzi di famiglie, lungo tre generazioni, raccontata attraverso vini che rimangono a lungo nella memoria e suscitano emozioni. Diverse le esperienze di full immersion nella natura, a sti etto contatto con chi fa, produce, grandi vini.

Fonte: L’Identità.

Vino, scontro a Bruxelles sulle etichette allarmiste.
L’Italia difende i suoi vini IL CASO IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA: «CERCHEREMO OGNI STRADA CONTRO LA DECISIONE IRLANDESE». «Cercheremo ogni strada legale non solo per rivendicare il diritto di promuovere il vino, ma anche per evitare che in alcune nazioni venga stigmatizzato con un’etichettatura fuorviante». Intervenendo con un videomessaggio al simposio di Assoenologi, al via ieri a Napoli, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida è tomato sulla tenzone europea esplosa questa settimana dopo che il silenzio-assenso della Commissione Ue ha consentito all’Irlanda l’inserimento delle avvertenze perla salute sulle bottiglie degli alcolici, vino compreso, sull’esempio di quanto già avviene per le sigarette.

Fonte: Messaggero.

In cantina – Margaux, brillano le magnum.
Rivalutazione media del 32% per le 24 bottiglie da un litro e mezzo passate in asta Margaux, brillano le magnum di Cesare Pilon L, analisi delle quotazioni spuntate alle aste dai grandi rossi del Bordolese in tutti i loro formati speciali ha come protagonista questa settimana Château Margaux nella bottiglia da un litro e mezzo, la magnum. Per motivi di spazio i 16 prezzi che compaiono in tabella non sono tutti: sono i più significativi dei 24 peri quali è possibile il confronto con il prezzo che avevano ottenuto alle aste dei 2021.

Fonte: Milano Finanza.

«Vino tossico? Schiaffo all’Italia» Si ribellano anche le cantine umbre.
Dal regno del Sagrantino: «L’etichetta “nuoce alla salute” è assurda e non si addice al nostro Paese» Il pericolo reale è che si potrebbero colpire più i prodotti di qualità che quelli di fascia bassa PERUGIA II vino come le sigarette? II «nuoce gravemente alla salute» stampato sui pacchetti di ‘bionde’ per annunciare – a ragione – tristi presagi ai fumatori potrebbe campeggiare, col ‘placet’ dell’Europa, anche sulle bottiglie di vino italiano, turbando il sorseggiare di chi ama bere poco e bene. Uno ‘schiaffo’ per l’Italia, scrigno di tesori in bottiglia capaci di trainare economia e turismo. Una dinamica di tutta evidenza anche in Umbria, dove il temuto ‘vento punitivo’ che soffia dall’Europa, in prima istanza dall’Irlanda, sta facendo dormire notti insonni ai produttori di vino di casa nostra.

Fonte: Nazione.

La campagna di Fdi in difesa del vino italiano.
L’Italia lancia la sua controffensiva in difesa del patrimonio eno-gastronomico nazionale, annunciando con il ministro degli esteri Antonio Tajani il ricorso al Wto. Per Tajani “c assurda la decisione dell’Irlanda di introdurre un’etichetta per tutte le bevande alcoliche, incluso il vino italiano. Nonostante la contrarietà del Parlamento europeo”. “E’ alquanto anomalo — nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida — che si sia autorizzata contro il parere del Parlamento europeo” una cosa dalla quale “traspaiono tante cose. Dire che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare un’evidenza: bere con moderazione fa anche bene, e un dato che ogni medico e scienziato potrà affermare con serenità, ogni eccesso fa male”.

Fonte: Secolo d’Italia.

Denaro & lettera – Più inflazione, meno bevute: il gruppo C&C taglia le stime.
Meno brindisi e meno bevute al pub a causa del carovita e degli scioperi dei treni. È il quadro con cui il gruppo CeC, produttore e distributore di birra, sidro, vino, alcolici e bibite, ha spiegato l’indebolimento delle sue prospettive per il secondo semestre del 2023. L’indicazione è stata male accolta alla Borsa di Londra, dove il titolo CeC ha accusato una flessione dei 9,03% a 167,20 pence. In un aggiornamento sull’attività, CeC ha indicato che le prospettive della seconda metà dell’esercizio accusano l’impatto delle «continue pressioni sul costo della vita», destinate a proseguire nel breve termine e che l’attività risente «in modo significativo» anche degli scioperi sulla rete ferroviaria del Regno Unito che hanno ridotto la frequentazione dei centri urbani soprattutto durante il periodo delle festività.

Fonte: Sole 24 Ore.

Coop europee del vino contro lo stop ai pesticidi in agricoltura.
I produttori di Francia, Spagna e Italia ritengono inapplicabile la riduzione del 50% della chimica nei campi entro il 2030 finchè non ci saranno strumenti alternativi credibili Sostenibilità e nonne Giorgio dell’Orefice a proposta Ue di tagliare in maniera drastica il ricorso alla chimica in agricoltura(meno 50% entro il 2030) non solo risulterà inapplicabile, ma fornirà un assist ai competitor extra Ue del vino europeo perché la produzione Ue mollerà e d sari. più spazio di mercato per il vino prodotto altrove e senza regole né sul fronte ambientale né su quello dell’attenzione alla salute umana. È un duro j’accuse quello mandato in una lettera inviata nei giorni scorsi all’Europarlamento dalle organizzazioni cooperative del vino di Italia, Francia e Spagna che rappresentano un volume di circa 75 milioni di ettolitri di vino l’anno, pari al 50%, dell’intera produzione europea.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Dop economy, solo in Toscana vale più di 1 miliardo.
Verso la riforma Ue Vino protagonista Giovanni Uggeri La cosiddetta Dop economy Toscana vale 1,36 miliardi di euro (+18,6%inun anno) , con Siena (676 milioni) e Firenze (273 milioni) nella top 20 delle province per impatto economico delle produzioni di qualità Dop e delle Igp. È quanto rivela Coldiretti Toscana sulla base del Rapporto Qualivita Ismea 2022, che ieri ha organizzato a Firenze un evento dedicato alla riforma europea del sistema delle Dop e delle Igp. Il contributo principale ai primati della Dop Economy toscana, secondo Coldiretti, provengono dal vino con 58 produzioni a denominazioni (52 Dop e sei Igp), di cui 4 tra le principali 20 italiane (Chianti Dop, Chianti Classico, Brunello di Montalcino Dop e Toscano Igp) con 1.183 milioni di business e 5.839 operatori. Il comparto food crea invece un valore complessivo di 178 milioni grazie a 3i prodotti (16 Igp e 15 Igp) con 11.938 operatori e al primato nazionale dell’olio extravergine con 29 milioni di euro.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Lollobrigida in difesa del made in Italy “Basta bugie, ogni azione a tutela del vino”.
Attacca il cibo sintetico e difende il vino. Soprattutto quello italiano. «Dire che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare l’evidenza. Bere con moderazione fa anche bene, e questo è un dato che ogni scienziato penso potrà affermare con serenità». Sono le parole del ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, ospite ieri a Lonato del Garda, nel Bresciano, per il convegno “Frankenstein nel piatto? Il cibo sintetico la nuova minaccia” organizzato da Coldiretti. Una presa di posizione che rafforza la lotta intrapresa dall’Italia subito dopo il silenzio-assenso dell’Unione europea – di fatto un via libera – al progetto di legge irlandese sugli alert sanitari in etichetta sul vino come quel «nuoce gravemente alla salute» già presente sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Stampa.

Produttori di vino riuniti, nasce l’associazione Penisola Dop.
Si amplia la gamma dei prodotti da tutelare dell’enogastronomia locale Il neo presidente La Mura: «Solo insieme si raggiungono traguardi importanti» Si continua a puntare sull’associazionismo, per garantire a tutti i produttori un maggiore ascolto ma soprattutto arrivare al riconoscimento di tutela per l’enogastronomia locale. “Quello di due sere fa sera è stato un altro successo di questa amministrazione – dichiara il sindaco Nello D’Auria – che continua a muoversi nei solchi della sinergia e della cooperazione. Dare lustro a questo meraviglioso territorio, alle sue eccellenze enograstronomiche e ai talenti dei tanti valorosi operatori è dovere di una buona politica e in quest’ottica stiamo muovendo i nostri passi per sostenere i tanti prodotti del nostro paniere”.

Fonte: Metropolis.

Distretto vini: via libera a 11,3 milioni.
Dal Ministero dell’ agricoltura ok ai primi 14 progetti, Regione rilancia con il 10% I distretti del cibo diventano realtà, con la Campania che vede tre progetti approvati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, grazie al sostegno territoriale di Coldiretti. Tra questi c’è il Distretto Agroalimentare dei Vini d’Irpinia, che aggrega oltre 170 aziende vitivinicole. Dal Ministero è arrivata l’approvazione definitiva, con il via libera ai primi 14 progetti, per un valore di investimenti complessivo paria 11,3 milioni di euro, di cui oltre 4,2 milioni di contributo in conto capitale. Buona parte delle risorse serviranno a finanziare interventi innovativi per la sostenibilità ambientale.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Altra follia Ue: “Il vino nuoce alla salute” Lollobrigida: etichette fuorvianti, vie legali.
«Siamo pronti alle vie legali». Parte da Napoli la crociata contro l’ultima euro follia. L’occasione è il Simposio di Assoenologi che si tiene in città, dove il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida (nella foto), invia un videomessaggio per dire che affermare «che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare l’evidenza». Il riferimento è a ciò che rischia di accadere dopo il silenzio-assenso dell’Unione europea – di fatto un via libera – al progetto di legge irlandese sugli alert sanitari in etichetta sul vino come quel «nuoce gravemente alla salute» già presente sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Roma.

Vini d’Irpinia, al Distretto 11,3 milioni.
Tre progetti approvati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Vini d’irpinia, al Distrett 11,3 milioni. I distretti del cibo diventano realta’, con la Campania che vede tre progetti approvati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranita’ Alimentare, grazie al sostegno territoriale di Coldiretti. Tra questi c’e’ il Distretto Agroalimentare dei Vini d’Irpinia, che aggrega oltre 170 aziende vitivinicole. Dal Ministero e’ arrivata l’approvazione definitiva, con il via libera ai primi 14 progetti, per un valore di investimenti complessivo pari a 11,3 milioni di euro, di cui oltre 4,2 milioni di contributo in conto capitale. Buona parte delle risorse serviranno a finanziare interventi innovativi per la sostenibilita’ ambientale.

Fonte: Roma.

Il vino etichettato come il tabacco La Regione: «Il governo intervenga».
Non si è tenuto conto del pronunciamento del Parlamento Ue Gardini: «Che grande sciocchezza!». Immaginate una bottiglia di Sangiovese con l’etichetta “Nuove gravemente alla salute”. Non è un’ipotesi tanto campata in aria. Anzi, presto potrebbe essere realtà nelle enoteche irlandesi. L’Irlanda ha infatti varato una legge che prevede l’etichettatura sanitaria anche per vino e superalcolici sullo stesso modello di quanto avviene per sigarette e altri prodotti del tabacco. La Commissione Europea ha dato il via libera nonostante l’opinione contraria manifestata su questo argomento dal Parlamento Ue nel febbraio scorso.

Fonte: Corriere Romagna.

«E’ tutta salute» – «Vino come le sigarette» Le cantine contro l’Europa.
Etichette sul vino come per le sigarette, il sindaco non è d’accordo: «Il problema è l’abuso, non il consumo. Danni all’enogastronomia». «Vino come le sigarette» Le cantine contro l’Europa Nel mirino la proposta di esporre sulle bottiglie etichette sui rischi del’alcol. Produttori riminesi in rivolta: «Un bicchiere non ha mai fatto male a nessuno». «Informazione non corretta, così si danneggia un settore importante della nostra economia» La proposta di equiparare il vino alle sigarette, applicando sulle bottiglie etichette del tipo «l’alcol prova malattie del fegato» o «alcol e tumori sono collegati», va di traverso agli appassionati di enologia e viticoltori riminesi.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Le regole sugli abiti a scuola Polemiche sul vademecum – Le etichette in Irlanda sulle bottiglie di vino: «Fa male alla salute» Il Friuli: una minaccia.
Quell’opuscolo ci porta indietro di mille anni. Se verrà istituito un tavolo di confronto io siederò dalla parte dei ragazzi». Dusolina Marcolin, la presidente della Commissione regionale pari opportunità, prende le distanze, senza se e senza ma, dalla pubblicazione anti violenza realizzata dal Comune di Cividale con il contributo dalla Regione, distribuito agli studenti del Convitto Paolo Diacono. Come gli anni scorsi, il libretto è rivolto a tutti gli studenti e le studentesse delle scuole superiori della città, ma per ora è stato consegnato solo agli iscritti al Convitto.

Fonte: Messaggero Veneto.

Zanin: «È un eccesso di zelo Qui si parla di cultura e salute».
La reazione del presidente del consiglio regionale Zanin: «È un eccesso di zelo Qui si parla di cultura e salute» a una parte c’è il buon senso, dall’altra c’è l’eccesso di zelo dei funzionari di Bruxelles. E io ribadisco quello che vado dicendo da un anno: è inaccettabile l’idea di mettere sulle bottiglie di vino etichette che indichino i pericoli legati all’alcol». A sottolinearlo ancora una volta è Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che già nel febbraio dell’anno scorso aveva preso posizione contro quella che definisce «la scure proibizionista, che trova proseliti nell’ambito della Commissione europea, alimentando purtroppo l’immagine di un’Europa matrigna e non certo madre nei confronti dei suoi diversi territori».

Fonte: Messaggero Veneto.

In Irlanda vino come le sigarette Il Fvg: una minaccia.
Categorie e produttori contro le etichette con riferimenti alla salute consentiti dall’Ue. «Così si colpisce tutto il made in Italy» In Irlanda vino come le sigarette Il Fvg: una minaccia ne anche il tempo di brindare ai grandi risultati del 2022, y \ vale a dire gli 8 miliardi di euro di export (tra gennaio e settembre ben 146 milioni di vendite all’estero per il vigneto Friuli), che il settore del vino, uno dei motori del made in Italy nel mondo, deve fare i conti con una grana. E che grana. La Commissione Ue, infatti, con il silenzio-assenso, ha consentito ai Paesi aderenti di introdurre le etichette sulle bottiglie con “avvertenze” sui danni alla salute che l’alcol può provocare.

Fonte: Piccolo.

Vino pericoloso come le sigarette, Battistoni non ci sta.
La polemica Sbagliata la decisione dell’Ue di far apporre “alert” sulle etichette delle bottiglie: “E’ un attacco diretto all’Italia” Vino pericoloso come le sigarette, Battistoni non ci sta. “La scelta della Commissione di dare seguito al progetto di legge irlandese sugli health warnings ci lascia davvero senza parole”. Così Francesco Battistoni sulla decisione dell’Irlanda di apporre “alert” sulle etichette di vino e altre bevande alcoliche analoghe a quelle poste sulle sigarette. Si tratta secondo il parlamentare viterbese di “un precedente molto pericoloso ed un attacco diretto anche al nostro Paese”. “Colpire il nostro vino – aggiunge Battistoni – oltre a produrre effettivi economici negativi a livello nazionale, colpisce il nostro made in Italy, la nostra dieta mediterranea e il nostro turismo.

Fonte: Corriere di Viterbo.

Lollobrigida in difesa del made in Italy «Basta bugie, ogni azione a tutela del vino».
Attacca il cibo sintetico e difende il vino. Soprattutto quello italiano. «Dire che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare l’evidenza. Bere con moderazione fa anche bene, e questo è un dato che ogni scienziato penso potrà affermare con serenità». Sono le parole del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Una presa di posizione che rafforza la lotta intrapresa dall’Italia subito dopo il silenzio-assenso dell’Unione europea – di fatto un via libera – al progetto di legge irlandese sugli alert sanitari in etichetta sul vino come quel «nuoce gravemente alla salute» già presente sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Secolo XIX.

Cda Terre d’Oltrepò dimissioni di massa.
Ennesima bufera a Broni, esecutivo ancora da riassemblare. L’ira del vicepresidente: scelte immotivate Cda Terre d’Oltrepò, dimissioni. Ennesima bufera ai vertici di Terre d’Oltrepò, il colosso della cooperazione vinicola in Lombardia. Per la seconda volta, a distanza di un solo anno, i quasi 600 soci saranno anticipatamente chiamati a votare per il rinnovo del Cda, a data ancora da destinarsi. Quello attuale, in carica dal febbraio 2022, infatti, decade in seguito ad altre quattro dimissioni, quelle di Mario Cocchi, Davide Cristina, Antonio Morini e Giulio Romanini (che fu anche il più votato un anno) dopo quelle di Davide Gabetta, Davide Scabini e Valter Della Bianca avvenute fra novembre e dicembre. Insomma un dissenso in atto già da alcuni mesi.

Fonte: Giorno.

Cantina Terre, in vista il pagamento delle uve e la “grana” contratti.
Un’agenda pesante per il prossimo Cda che sarà eletto Sono già riprese le trattative tra la direzione e i dipendenti BRONI Pagamento del secondo acconto delle uve 2022, rilancio delle linee commerciali, interventi alle strutture e il contratto di solidarietà per i 68 dipendenti. Sono questi i temi nell’agenza del nuovo consiglio di amministrazione della cantina Terre d’Oltrepo, che sarà nominato a metà febbraio, dopo che le dimissioni di sette consiglieri nel giro di pochi mesi hanno fatto cadere la dirigenza attuale, ora in carica per un mese per l’ordinaria amministrazione.

Fonte: Provincia – Pavese.

Caso etichette: «Sono falsità ma dovremo farci l’abitudine».
Protesterb produttori di vino e associazioni di categoria per l’obbligo delle indicazioni sanitarie. Centinaio: «Scorrettezza commerciale» Caso etichette: «Sono falsità ma dovremo farci l’abitudine». Passa un messaggio fastidioso, ma è più importante rimboccarci le maniche per far conoscere sempre di più il nostro vino». Il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese commenta così il via libera dell’Unione europea alla norma con cui l’Irlanda introduce avvertenze sanitarie in etichetta per gli alcolici («Il consumo di alcol provoca malattie al fegato» o «Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati»), simili ai messaggi che compaiono sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Allarmi in etichetta, così il settore del vino diventa a rischio».
L’ok alle etichette allarmistiche sul vino che l’Ue ha concesso all’Irlanda preoccupa il settore vitivinicolo marchigiano. Non tanto per il mercato in sé che appare davvero marginale rispetto alle esportazioni di vino dalla nostra regione (lo 0,3% del totale secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Istat del 2021) quando perché questo via libera rappresenta un pericoloso precedente che arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati membri. «Così facendo – spiegano da Coldiretti Marche – il rischio è quello di aprire le porte a una normativa comunitaria che metterebbe a rischio la principale voce dell’export agroalimentare regionale.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

“Azzardato inserire in etichetta messaggi di allarme salutistici”.
La presidente della sezione vini e liquori di Confindustria Cuneo “Azzardato inserire in etichetta messaggi di allarme salutistici” Anche i produttori di Langhe e Roero esprimono preoccupazione per il via libera dato dall’Unione Europea alla normativa irlandese che prevede l’applicazione di messaggi demonizzanti sul rapporto tra alcol e salute su tutte le bevande alcoliche vendute nel Paese, compreso il vino. «La scelta unilaterale del governo irlandese di introdurre in etichetta messaggi di warning salutistici obbligatori è azzardata e sproporzionata – dice Paola Lanzavecchia, presidente della sezione vini e liquori di Confindustria Cuneo.

Fonte: Stampa Cuneo.

Dal Salento un Negroamaro promettente.
Prima che il Primitivo diventasse la star indiscussa del panorama vitivinicola pugliese, questo primato spettava al Negroamaro. II vitigno è stato da sempre identitario della Puglia o meglio del Salento. Le sue origini restano ancora molto incerte, se non addirittura sconosciute. Di sicuro le influenze greche, ma anche latine sono riscontrabili già dal nome, composto dal latino niger (nero) e greco mavros (nero) che sta ad indicare molto probabilmente il colore molto scuro delle sue uve. Detto questo però null’altro ci è dato di conoscere sulle sue origini. Molto di più, grazie alla ricerca effettuata dal CRA-VIT, sappiamo invece sui cloni che compongono il variegato universo di questo vitigno.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

A Borgo Egnazia la cerimonia di consegna dei 5 Grappoli Bibenda 2023 ai migliori vini di Puglia.
I trentasei migliori vini di Puglia consacrati dalla guida Bibenda con il massimo riconoscimento dei “5 Grappoli 2023” – frutto dell’ impegno di trentaquattro produttori del territorio – hanno sfilato nella serata di gala celebrata da Fondazione Italiana Sommelier Puglia nell’esclusivo evento di scena a Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano, Brindisi. “La nostra regione produce vini di qualità che arrivano sulle tavole di tutto il mondo, grazie ad una comunicazione attenta, tecnica e di forte coerenza -ha spiegato il presidente di Fondazione Italiana Sommelier Puglia, Giuseppe Cupertino – abbiamo dato merito e riconoscimento al vino di Puglia e agli sforzi dei suoi protagonisti”.

Fonte: Salento in tasca.

Sigarette come il vino levata di scudi contro l’idea irlandese.
È no al “bollino” sulle etichette Caggliard. A scatenare il putiferio sono stati gli irlandesi e l’Europa non ha fatto nulla per impedire che anche sulle bottiglie vino siano stampati i messaggi d’allarme per la salute, gli alert, come accade da tempo sui pacchetti di sigarette. L’Italia ha lanciato una controffensiva, chiedono all’Unione Europa di fermare il progetto di legge dell’Irlanda. A schierarsi contro sono stati anche Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, e il gruppo di Fdi in Consiglio regionale. Per il primo, «non si può mettere il vino, nostra eccellenza, alla stessa stregua delle sigarette.

Fonte: Nuova Sardegna.

Alert sulle bottiglie di vino «Etichette fuorvianti» – Allerta salute in etichetta Tutti uniti contro la scelta.
I produttori di vino dell’Empolese Valdelsa compatti nel condannarla La difesa del consumo moderato, secondo lo stile della dieta mediterranea. «II governo Sarebbero disastrose si faccia promotore se il provvedimento delle nostre fosse adottato proteste da altri Paesi con l’Unione Europea» non produttori. A volte il tempismo è tutto. Ecco perché il simposio in corso da ieri e che si conclude oggi a Napoli organizzato dall’Assoenologi che ha come argomento “Vino e salute, fra alimentazione e benessere” non poteva avvenire in un momento più opportuno.

Fonte: Nazione Empoli.

Lista Igp e Doc La provincia è penultima.
Siena e Firenze nella top 20 delle province italiane per impatto economico delle produzioni di qualità Dop e delle Igp. Siena, al nono posto con 676 milioni di euro e Firenze al ventesimo posto con 273 milioni di euro trainano la Dop Economy regionale che con 89 prodotti tra vino e food vale complessivamente 1.361 miliardi di euro (+18,6%) ed il quinto posto nazionale. Nella speciale classifica tutta Toscana Massa Carrara con 10 milioni di euro precede soltanto Lucca con 8 milioni di euro. Si parla del vino con il Chianti ed il Chianti Classico all’olio extravergine Igp, dal pane toscano al miele della Lunigiana, dal fagiolo di Sorana al Lardo di Colonnata Igp passando per lo Zafferano di San Gimignano Dop, il farro della Garfagnana Igp fino al Panforte di Siena Igp.

Fonte: Nazione Massa Carrara.

«Il vino nuoce alla salute? Attacco alle eccellenze» – Il vino nuoce come le sigarette? «L’Irlanda così ci danneggia tutti».
Pisa: l’esperto della Scuola Sant’Anna «Il vino nuoce alla salute? Attacco alle eccellenze». 11 vino nuoce come le sigarette? «L’Irlanda così ci danneggia tutti» Fa discutere la legge di Dublino che impone ai produttori le etichette con avvertenze sugli alcolici Il docente Tonutti: «Un provvedimento che penalizza i produttori, il mercato e le nostre tradizioni». Proviamo per un attimo a immaginare alla possibile reazione di un italiano in Irlanda, che sia lì per lavoro o in vacanza, se per la mani gli capitasse una bottiglia di vino o di birra con apposta etichetta che recita: «II consumo di alcol provoca malattie al fegato», o peggio, «alcol e tumori mortali sono direttamente collegati».

Fonte: Nazione Pisa-Pontedera.

Dale nostre Dop un fatturato di 33 milioni.
In arrivo il nuovo regolamento europeo sulle indicazioni geografiche. Coldiretti: « Favorirà la certificazione di altre eccellenze». In Provincia non solo piante di qualità. Ma pure tanti prodotti a marchio di indicazione geografica che, soprattutto grazie al vino e all’olio, nel 2021 hanno avuto un impatto economico di 33 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto all’anno precedente. È il dato che risulta dalla speciale classifica della Dop Economy regionale redatto da Coldiretti Toscana sulla base del Rapporto Qualivita – Ismea 2022, e presentato nell’ambito dell’evento sulla riforma del sistema delle indicazioni geografiche che si è tenuto all’Innovation Center di Firenze con l’apertura della vetrina della Dop Economy.

Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.

Wine&Siena al Santa Maria Tanti eventi dal 27 al 30 gennaio con 600 etichette in vetrina.
Profumate etichette e prodotti d’eccellenza, in arrivo da ogni parte d’Italia, si preparano a inaugurare la nuova stagione del WineeSiena dedicata agli amanti del buon bere e del gusto. Sono circa 600 i vini attesi per l’ottava edizione del WineeSiena, dal 27 al 30 gennaio, premiati da The Wine Hunter Award: dalle bollicine all’Alta Langa, un percorso enogastronomico che tocca Sicilia, Campania, Puglia e Sardegna, ma anche le eccellenze lombarde, dell’Alto Adige e del Friuli. Non mancheranno i rossi della Toscana e il Pelaverga del Piemonte, il vino che nasce da un vitigno autoctono a bacca nera coltivato nella provincia di Cuneo, così come quelli del Veneto, dell’Abruzzo, dell’Emilia Romagna e del Lazio.

Fonte: Nazione Siena.

Anteprima del Nobile. S’inizia il 18 febbraio.
I produttori saranno in passerella a Montepulciano per far conoscere l’annata 2020 e la riserva 2019. E’ tutto pronto per il primo grande evento dell’anno dedicato alla prima Docg d’Italia, il Vino Nobile di Montepulciano, che come ormai da tradizione in febbraio apre le porte di casa, la Fortezza, agli operatori e agli appassionati. Da sabato 18 a lunedì 21 febbraio infatti, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2023: il Vino Nobile 2020 e la Riserva 2019. Una passerella internazionale che coinvolge l’intera comunità di Montepulciano che per tre giorni sarà presa d’assalto dai tanti appassionati provenienti da tutta Italia.

Fonte: Nazione Siena.

Ue e vino, Verona rischia 1,2 miliardi.
Se l’Irlanda riceverà l’ok anche del Wto sulle etichette di allerta sanitario («l’alcol uccide»), può diventare un precedente pericoloso in Europa Ue e vino, Verona rischia 1,2 miliardi È il valore dell’export scaligero. Consorzi di Valpolicella e Soave: «Gravi danni per l’economia». Insorge la filiera vitivinicola De Castro: «L’Italia si è mossa bene e subito ora serve il pressing anche di Francia, Spagna e Grecia. Un miliardo e 123 milioni. A tanto ammontava il valore dell’export di vino veronese nel mondo nel 2021. Un valore in aumento nell’anno che si è appena concluso: il primo semestre ’22 ha evidenziato vendite sui mercati stranieri per 588,3 milioni, in crescita dell’11,6% sui 12 mesi precedenti.

Fonte: Arena.

Intervista a Carlo Petrini – Carlo Petrini: «Gli eccessi? Non si limitano con i bollivi ma con la conoscenza».
Parla il fondatore del movimento internazionale Slow Food Carlo Petrini: «Gli eccessi? Non si limitano con i bollini ma con la conoscenza» GG Le doc non perderanno mercato perché il consumatore informato acquista già vino di qualità •• Il silenzio assenso dell’Esecutivo Ue che di fatto ha dato il via libera, a un soffio dal Natale, alla normativa irlandese che introduce gli health warnings (gli ammonimenti o richiami perla salute) obbligatori sulle etichette dei vini, equiparati di colpo ai pacchetti di sigarette non piace neanche a Carlo Petrini, fondatore del movimento internazionale Slow Food. Petrini comprende le preoccupazioni dei produttori , tra i quali tanti veneti e veronesi.

Fonte: Arena.

Le differenze culturali «spaccano» l’Unione.
II sistema vino italiano è sotto attacco da mesi. Uno dei principali scogli sembrava superato quando a febbraio 2022, il Parlamento europeo ha votato le linee guida del Beating Cancer (Beca) Plan. Sulla base delle raccomandazioni formulate, la Commissione ha il compito di emanare direttive regolatorie che, approvate dal Parlamento, vincoleranno i Paesi membri. La novità consiste nell’eliminazione di riferimenti a nutri score e bollini neri sul vino. «Ma gli ostacoli non sono completamente rimossi», aveva avvertito l’europarlamentare veronese, Paolo Borchia, che punta l’indice verso i Paesi del Nord Europa privi di adeguata cultura del vino.

Fonte: Arena.

L’anteprima del Chiaretto fa tappa in due comuni.
Giovedì 2 e venerdì 3 marzo spazio agli assaggi L’anteprima del Chiaretto fa tappa in due comuni Cristoforetti: «Contiamo di chiudere l’anno con una crescita globale del 5%, grazie ai nuovi mercati». La tredicesima edizione dell’Anteprima del Chiaretto di Bardolino si sdoppia in due sedi diverse. Giovedì 2 e venerdì 3 marzo l’hotel Caesius Thermae e Spa Resort di Bardolino ospiterà la stampa di settore che assaggerà la nuova annata mentre domenica 5 e lunedì 6 marzo alla Dogana Veneta di Lazise ci saranno due giorni dedicati rispettivamente al pubblico e agli operatori di settore, che potranno degustare il Chiaretto di Bardolino e conoscere i produttori. In degustazione circa cento vini di quaranta produttori.

Fonte: Arena.

Vivo Cantine, bilancio record col fatturato che sale del 41%.
Cantina ha chiuso i12022 con un fatturato consolidato di 164 milioni (+ 41% rispetto all’anno precedente), utile netto sopra i 3 milioni e patrimonio netto a oltre 22,8 milioni. «E stato un anno straordinario», sottolinea in un comunicato Franco Passador, Ad di Vi.V.O. Cantine, realtà vinicola con sede a Salgareda che controlla 8 realtà tra Veneziano e Trevigiano, oltre duemila i soci per 6300 ettari vitati. «L’acquisizione di nuove aziende nell’ultimo triennio e i processi di trasformazione strutturale, ovvero investimenti per venti milioni, hanno prodotto i risultati attesi.

Fonte: Gazzettino.

Bottega pronto ad aprire altri 10 Prosecco bar.
Sfiora i 110 milioni di ricavi l’universo Bottega mettendo a segno l’ennesimo anno in crescita: l’azienda vinicola di Bibano di Godega ha archiviato il 2022 con 84,7 milioni di euro di fatturato, +20% sul precedente, cui si aggiungono i 25 milioni di incassi realizzati dai Prosecco bar. Locali che a gennaio 2023 si preparano a raggiungere quota 34 con l’inaugurazione prevista all’aeroporto di Istanbul. Un’espansione, quella dei Prosecco bar, che non si ferma alla Turchia, pronta com’è a proseguire nel 2023 con altre 10 aperture: a Praga, Nizza, Mykonos, Sofia, Londra (dove aprirà il quarto Prosecco bar), nell’isola cinese Haivan e a Corfù oltre ad un’altra Terrazza Bar nel più lussuoso albergo di Nairobi.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Le belle idee delle aziende “rosa”: un milione di euro per il vino biologico di una cantina abruzzese.
Arriva dall’Abruzzo un esempio virtuoso di azienda femminile capace di interpretare l’innovazione in agricoltura e il desiderio delle donne di tentare la scalata alle grandi imprese: si tratta di Antonella Di Tonno, titolare della società agricola ‘I Lauri’ di Loreto Aprutino, che ha ottenuto il via libera a un finanziamento per un milione di euro dalla misura Ismea “Più Impresa” per la realizzazione di un progetto innovativo di una cantina per produrre vino biologico. La sua storia è stata raccontata in diretta nella trasmissione Geo&Geo, condotta da Sveva Sagramola, dalla presidente nazionale di Coldiretti Donne Impresa Chiara Bortolas che ha parlato dell’universo femminile, delle opportunità a vantaggio delle aziende guidate da donne. ma anche delle numerose difficoltà che devono affrontare le manager del settore agroalimentare.

Fonte: AbruzzoLive.

Vino: Lollobrigida, le bugie nuocciono gravemente alla salute.
“Le bugie nuocciono gravemente alla salute e sosterremo in ogni modo non solo azioni di difesa rispetto all’aggressione di etichettature fasulle, ma faremo tutte le azioni promozionali per spiegare ad ogni livello quali sono i benefici della dieta mediterranea, nella sua complessità, e dei prodotti della nostra nazione”. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida a margine di un convegno sulla ‘minaccia’ del cibo sintetico organizzato da Coldiretti Brescia a Lonato del Garda. La sfida, dice il ministro, è ulteriore spinta all’export contro modelli di consumo che non sono utili alla salute. Secondo Lollobrigida, “dire che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare l’evidenza.

Fonte: ANSA.

Vino: esportazioni da record, ma preoccupano gli allarmi in etichetta.
Coldiretti: record storico per le esportazioni del vino Made in Italy nel mondo, ma pesa il rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta. Le esportazioni del vino Made in Italy nel mondo raggiungono un record storico, per un valore vicino agli 8 miliardi di euro nel 2022, grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero, ma a pesare sono i costi delle aziende spinti dai rincari energetici, il moltiplicarsi delle imitazioni sui mercati esteri ed il rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti sulla base dei dati Istat in riferimento all’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda, che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”, nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.

Fonte: Horecanews.

Il vino come le sigarette? In Irlanda via libera agli “health warning”, già paventati due anni fa dalla Commissione Europea.
Da qualche giorno impazza sul web e sui social la notizia riguardante quello che potrebbe rappresentare un precedente storico, nell’accezione più negativa del termine, in merito all’introduzione di “alert” sanitari da parte dell’Irlanda da applicare alle bottiglie di vino, alla stregua degli “health warning” presenti, da anni, sui pacchetti di sigarette. Decisione, quella del governo Irlandese, che sembra non essere un problema per la Commissione Europea che, giusto poco prima della fine del 2022 non si è opposta (“il 22 dicembre scorso, infatti, è finito il periodo di moratoria per il Public Health Alcohol Labelling Regulations, con il quale il governo irlandese ha introdotto l’obbligo delle avvertenze sanitarie sulle etichette dei prodotti alcolici, incluso il vino”) nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Paesi Ue. Il problema, infatti, non coinvolge direttamente altri paesi, ma in maniera indotta e per il precedente che si sta per verificare, tutti i maggiori produttori di vino, compresa, ovviamente, l’Italia dovranno fare i conti con questa solo parzialmente attesa “evoluzione” degli eventi.

Fonte: Wine Blog Roll.

STAMPA ESTERA

«Emily in Paris», marchande de vins français.
LE VIN ROSÉ MIRAVAL DE BRAD PITT. CHÂTEAU HAUT-BRION OU LE CHAMPAGNE PIPER HEIDSIECK TIENNENT LES PREMIERS RÔLES DANS LES NOUVEAUX ÉPISODES DE LA SÉRIE A SUCCÈS. UNE EXPOSITION MONDIALE INESPÉRÉE POUR NOTRE VITICULTURE. DÉCRYPTAGE. Nul ne l’avait anticipé mais l’avenir de la viticulture française se joue à Hollywood. Il suffit de visionner la série Fmity in Paris, l’histoire d’une ingénue américaine qui débarque dans la capitale, pour s’en convaincre. Rarement nos vins avaient été mis autant en avant, et avec une telle candeur. Dans une scène, l’héroïne Emily Cooper sirote des verres remplis d’un breuvage rosé. Derrière elles, deux bouteilles de vin Miraval, en format classique et magnum. Elle ne mourra pas de soff. Changement de décor : la voilà qui siffle le méme breuvage dans son appartement du Se arrondissement, les fenétres grandes ouvertes sur les toits du quartier… Les séquences gentiment imbibées se succèdent à bon rythme au fil des épisodes, au point de laisser à penser que Miraval est devenu la boisson nationale française. L’américain Brad Pitt, propriétaire de la marque, s’est toujours montré impliqué dans La promotion et la distribution des vins qu’il produit depuis plus de dix ans du côté de Correns, dans le Var. Plus d’une soirée organisée dans le milieu du cinéma est associée au rosé de Provence à l’étiquette plus ronde que la roue de la fortune. Cette fois, comment l’acteur a-t-i1 mis en avant ses cuvées de si belle façon dans une des séries transgénérationnelles les plus regardées du moment – il est question de centaines demillions de vues – diffusée sur laplateforme Netfllx? Placement de produit Aujourd’hui, en termes de placement de produits, deux systèmes cohabitent. Soit la marque passe un accord avec la société de production de l’oeuvre audiovisuelle dans le cadre d’un contrat à la précision chirurgicale. Le réalisateur a alors l’obligation de filmer le produit dans une scène et un cadre prédéterminés. Pour un show comme Emily in Paris, selon nos sources, le montant d’une telle opération oscille autour de 500 000 dollars. Marques de voitures de prestige et chaînes de restauration rapide se laissent tenter. Le résultat de telles opérations peut manquer de subtilité. Chacun a en tete la série des lames Bond, ou la montre, la bière et l’auto du héros sont mis en avant de façon très frontale.

Fonte: Figaro.

Love California? Try Essex.
Wine ham Idzlkowski was a Northern Irish amateur jockey who got fed up with the climate there. He has ended up in the warmest, driest corner of the British Isles, making wines that have opened a whole new chapter in the history of English wine, even if their provenance is distinctly unsung. But he took a major swerve along the way. When I met Idzikowski last year, I was surprised to learn that it was an episode of a BBC TV series I presented back in the 1990s that set him off on his wine journey. He was so entranced by the warm, sunny climate at Williams Selyem winery in northern California, as seen in our programme on Pinot Noir, that he wrote to the winery offering his services as an intern. “They thought it was hilarious that they could employ someone who would willingly do all the hard work,” he told me. In Sonoma, he was well and truly bitten by the wine bug and went on to work at Tyrrell’s in Australia’s Hunter Valley as well as in South Africa and the Rhône. By 2011, Idzikowski had graduated with first class honours from Plumpton in Sussex, Britain’s centre of learning about and research into wine production. “I really enjoyed Plumpton,” he said, “and the idea then was to emigrate, maybe to California or Australia.” But before he could be lured to balmier dimes, he was offered a job as winemaker at Langham Estate in Dorset, south-west England. “I got lucky because it’s a good site and making good sparkling wine there was easy. It’s one of the few sites in England with genuine Champagne chalk, the only place where the two chalks overlap.” But Id lkówsld wanted to make still wine, riot the sparkling wine that has dominated the English wine scene this century, so in 2015 he moved to nearby Lyme Bay, which was starting to get a bit of a reputation for its still Pinot Noir. He knew that Pinot Noir can be difficult to ripen properly and is prone to rot. The 2012 vintage had been notoriously rainy and challenging in England, with vineyards riddled with rot. But many wineries in counties including Sussex, Hampshire and even Cornwall managed to buy clean fruit from the much drier county of Fssex in the east. So when Idzikowski was offered Pinot Noir grapes from a new estate in eastern Essex in 2016, he gladly accepted. Over to Janine Bunker, who now runs that estate, known today as Danbury Ridge. Back then, however, she was as startled as anyone by what Idzikowsk achieved. “Our vines had gone into the ground only in 2014. We were still just growers. But then Liam sent us his 2016s made at Lyme Bay from Danbury Ridge grapes. Once we tasted Liam’s wine, we quickly decided to go into grape-to-glass.” Their launch vintage, 2018, was made at Lyme Bay, but by 2019 they were making wine in their own no-expense-spared estate winery, designed by Idzikowski and backed by the Bunker family’s determination to make England’s finest still wines.

Fonte: Financial Times Life&Arts.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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