rassegna stampa vino di sabato 15 luglio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 15 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Federvini, Montanaro nuovo dg.
Il Consiglio della Federazione Federvini ha nominato Marco Montanaro direttore generale.

Fonte: Corriere della Sera.

Calici in classifica.
DESTINAZIONI PREDILETTE DELVESTATE per chi ama il mare al suo massimo splendore, le isole italiane sono tesoro di tradizioni enogastronomiche radicate sul territorio, figlie delle caratteristiche climatiche e geologiche uniche, ma anche di quel confine così mutevole che è il mare, ora aperto e accessibile a qualsiasi influsso, ora respingente e protettivo. Tutto questo non può che riflettersi sulla tavola e soprattutto nel vino, tra i prodotti della terra uno dei più fedeli al carattere del luogo da cui ha origine e delle persone che ne curano l’espressione. È cosl per gli arcipelaghi più piccoli, e anche per le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna. Quali sono dunque le etichette migliori per conoscere questi territori, quelle da ordinare al ristorante o da portarsi a casa come ricordo dopo una vacanza a Taormina o in Costa Smeralda? Le classifiche di queste pagine sono state realizzate da Gentleman sommando i voti di tutti i vini giudicati con i massimi punteggi nelle sei principali guide enologiche italiane (i Vini d’Italia di Gambero Rosso, I vini di Veronelli, Vitae dell’AIS, la Guida essenziale ai Vini d’Italia di Daniele Cernilli, Bibenda della FIS e l’Annuario di Luca Maroni).

Fonte: MF Gentleman.

La forza della vite.
ARCIPELAGO BIANCO COSTA TOSCANA BIANCO GORGONA È UN BLEND DI VERMENTINO E ANSONICA. QUEST’A È UNA STORIA D’AMORE e, come tutte le storie d’amore che si rispettino, comincia con una lettera, prosegue con un colpo di fulmine e va avanti con un brindisi. E poi? Nell’estate del 2012 la Casa circondariale di Livorno, sezione Isola di Gorgona, rischiava la chiusura, come era già alle isole carcere di Capraia e Pianosa. Mancanza di fondi, ostacoli burocratici e problemi di gestione; dunque, anche l’ettaro di vigna di cui si prendevano cura i detenuti rischiava l’abbandono. «Cerchiamo una mano per fare un vino migliore», dice la lettera inviata via fax a un centinaio di destinatari, i più importanti produttori della Toscana. Si cerca un cavaliere bianco; o, chissà, un principe azzurro. Dei cento destinatari, ne risponde solo uno, ma risponde subito: il marchese Lamberto Frescobaldi. Il suo naso di enologo avventuroso lo guida a Livorno e attraversa le 20 miglia che separano il continente dalla più piccola delle isole dell’Arcipelago toscano, uno sperone fasciato di azzurro e coperto dal verde della macchia mediterranea.

Fonte: MF Gentleman.

In cantina – La Tâche, crollano le magnum.
Brusca correzione (-23%) del valore delle 23 bottiglie da un litro e mezzo alle aste La Tâche, crollano le magnum di Cesare Pillon Questa puntata, che analizza le Quotazioni spuntate alle vendite all’incanto da La Tâche nella bottiglia di formato magnum, si preannuncia di notevole interesse. I 16 millesimi che compaiono in tabella sono infatti soltanto in significativi dei 23 magnum di La Tâche per i quali è possibile confrontare la quotazione ottenuta alle aste di quest’anno con quella dell’anno scorso. Una bella differenza rispetto ai magnum di Romanée Conti, per i quali il confronto è stato possibile solo per dieci annate, e una maggior garanzia sulla validità delle indicazioni fornite dal confronto. Ma quali sono queste indicazioni? Ecco le cifre: per acquistare le 23 annate l’anno scorso bisognava sborsare 432.268 euro, oggi ne bastano 331.386, cioè 100.882 in meno.

Fonte: Milano Finanza.

Tesori sommersi.
I SOMMOZZATORI CON I LOTTI SCELTI DA VEUVE CLICOUOT PER CELLAR IN THE SEA. A DESTRA, LE ISOLE ALAND E LE BOTTIGLIE DEL NAUFRAGIO DEL 1840. CELLAR IN THE SEA E LA CANTINA NEL MARE DI VEUVE CLICQUOT, PROGETTO NATO DA UNA STORIA AVVINCENTE CHE INIZIA CON UN NAUFRAGIO. È UN TESORO IN FONDO nel Mar Baltico al largo delle Isole Aland e Veuve Clicquot invita a scoprirlo con Cellar in the Sea. La cantina nel mare nata da una vicenda avvincente quanto un romanzo d’avventura e inizia, nel 1840, con una tempesta. Proprio all’ingresso del Golfo di Botnia, una nave viene colta dalla mareggiata nel bel mezzo delle migliaia di isolotti che dividono la Svezia dalla Finlandia e affonda con tutto il suo carico. Esattamente 170 anni dopo, nel luglio 2010, una spedizione subacquea individua il relitto e trova il tesoro: oltre un centinaio di bottiglie di vino, tra cui alcune champenoise.

Fonte: MF Gentleman.

Vino. Arrivano gli indici per misurare gli investimenti nel settore.
Si parte dall’analisi delle etichette italiane e francesi più scambiate Il mercato dei vini da collezione è un mondo articolato e variegato, tradizionalmente riservato ai collezionisti e operatori di settore. In questo contesto eWibe, giovane operatore italiano che riunisce servizi di trading con una piattaforma che opera in tempo reale, deposito bottiglie e informazioni sul settore per consentire di investire in vini pregiati anche ad un vasto pubblico ha definito quattro indici. Questi sintetizzano il valore di un paniere di vini iconici delle ultime dieci annate, ovvero quelle a maggior potenziale in termini di investimento, monitorandone la performance di mercato. 11 tutto attraverso un algoritmo proprietario che analizza tutte le informazioni relative alle etichette più rappresentative del mercato dei vini da investimento Italia- Francia. Gli indici evidenziano un valore sintetico informativo, in grado di rappresentare le diverse sensibilità che fanno capo agli operatori di mercato: dagli investitori agli appassionati, dai collezionisti fino a tutta la filiera.

Fonte: Sole 24 Ore Plus 24.

vigneti di Ettore, il classico si sposa con la modernità.
Parte essenziale della storia vitivinicola della Valpolicella, la rande personalità di Ettore Righetti, purtroppo mancato nel 2021, è stata essenziale non soltanto per la Cantina Cooperativa, di cui è stato encomiabile direttore e presidente, ma anche per la struttura che porta il suo nome, nella quale era coadiuvato fin dal 2011 dal nipote Gabriele (appena insignito, dalla guida i 1000 Vini d’Italia de l’Espresso, del titolo di “Miglior Produttore Under 40”) e dal papà Giampaolo. Siamo sulle colline di Negrar, uno degli emblemi della tipologia, collocazioni che variano tra i 250 e i 400 metri, complessivamente cinque ettari vitati con i classici territoriali, ovverosia Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Croatina e Oseleta, abbinati ai più rari Peleta, Spigamonti e Recantina, allevati su suoli di composizione varia, da alluvionale ad argilloso, da magmatico a effusivo.

Fonte: Sport Week.

Vino, consegnati gli attestati della Sannio Academy.
Nel Parco delle Terme di Telese, all’interno di “Sannio Experience Tour”, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione alla “Sannio Academy”. I partecipanti, opportunamente formati, sono diventati “ambasciatori” dei vini sanniti, soprattutto al di fuori del territorio provinciale. Il progetto targato Sannio Consorzio Tutela Vini era iniziato nel marzo scorso «con l’obiettivo di diffondere la cultura e la storia vitivinicola del territorio» ed era indirizzato a ristoratori, titolari, responsabili di strutture ricettive e, in maniera particolare, agli studenti che stanno concludendo il percorso formativo in “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”.

Fonte: Roma.

Ecco il nuovo logo di Friuli Doc – Un’impronta digitale che raffigura la regione Friuli Doc cambia logo.
II simbolo rappresenta la volontà di essere il centro enogastronomico del territorio. Dopo anni di assenza piazza Garibaldi ospiterà di nuovo gli stand e i tavoli. II verde richiama l’attenzione dell’amministrazione De Toni ai temi dell’ambiente e della sostenibilità Alessandro Cesare Un’impronta digitale con la forma della regione Friuli Venezia Giulia. E la nuova immagine di Friuli Doc, la kermesse del gusto che invaderà il centro di Udine tra il 7 e il 10 settembre. A svelarla, ieri mattina a palazzo D’Aronco, è stato il vicesindaco con delega a Turismo e Grandi eventi, Alessandro Venanzi, insieme alla responsabile dell’ufficio Turismo, Emanuela Grillo. Uno scoprimento simbolico del nuovo logo per dare il via alla narrazione che porterà all’edizione numero 29 di Friuli Doc. Dopo due anni con la stessa immagine, un tappo di sughero, la nuova amministrazione ha voltato pagina, creando qualcosa di più peculiare.

Fonte: Messaggero Veneto Udine.

Cocktail & Cantine, la meta è Maenza.
Terre Pontine Autentiche Barbara Votta riunisce produttori vinicoli, ristoratori, eccellenze. Le eccellenze di questo territorio si prestano ad essere declinate in moltissimi modi. E saperne intercettarne le potenzialità put. dar vita ad eventi capaci di innovarne il settore. Sotto quest’ottica Barbara Votta, esperta in marketing territoriale e presidentessa dell’associazione Terre Pontine Autentiche, lancia un nuovo format dal titolo “Cocktail e Cantine” che ha come obiettivo la diffusione dei prodotti e del territorio pontino. L’esordio è programmato a Maenza per venerdì 21 luglio presso il castello Baronale. Nata nell’aprile del 2022, Terre Pontine Autentiche è il frutto di un’idea di Barbara Vona che vede, con lungimiranza, la grande potenzialità che l’alleanza tra operatori del turismo, dell’enogastronomia come chef, ristoratori, chi lavora nell’accoglienza turistica – dagli albergatori alle guide -, lavorando in sinergia possa creare e sviluppare una rete di turismo sostenibile che porti alla valorizzazione del nostro territorio che è ospitale, pieno di bellezze da vedere e ricco di tradizioni enogastronomiche da scoprire e rivalutare.

Fonte: Latina Oggi.

Calici stelle, brindisi numero 26 Protagonista anche la Via dei palazzi.
L’appuntamento è giovedì 10 agosto nel centro storico dalle 19 alle 24 Ma in programma ci sono anche gustose anteprime e un giro nei vigneti ¦ Tre date, quattro appuntamenti e qualche novità, ma tutto sempre nel nome del Nebbiolo delle Alpi. Festeggia i suoi primi 26 anni Calici di stelle, la manifestazione che tradizionalmente accompagna la notte di San Lorenzo in città e che da qualche anno è accompagnata da un prologo che unisce al gusto e ai sapori dei vini e del territorio, la bellezza. Una bellezza naturalistica, paesaggistica e, in questa edizione in particolare, architettonica, legata al capoluogo e alla sua Via dei palazzi di Sondrio. «Con il Consorzio di tutela dei vini abbiamo cercato di valorizzare alcuni aspetti ed elementi fondamentali non soltanto per l’evento in sé – spiega Michele Diasio, assessore al Turismo di palazzo Pretorio -, ma per la promozione della bellezza del territorio e della città. Focalizzeremo l’attenzione su alcuni scorci, ben sapendo che il protagonista assoluto rimane il Nebbiolo».

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

II programma Prenotazioni online e acquisto carnet: date, orari e numeri.
lin pubblico ampio per la serata di Calici di stelle del 10 agosto, numeri più ristretti e contingentati invece per le altre tre proposte che caratterizzano il programma di questa edizione 2023 dedicata al Nebbiolo delle Alpi, parte integrante del calendario del Wine festival. Sarà aperta ad un massimo di 75 partecipanti, con obbligo di prenotazione, “Calici d’autore”, la cena itinerante in programma per domenica 6 agosto alle 20 con tappe nel giardino dell’arcipretura, in piazza Quadrivio, in piazza Cavour e nel giardino del Bim. Al costo di 85 euro sarà possibile gustare la cena a più mani affidata a nove diversi ristoratori. In cucina per il Gruppo Ristoratori della Provincia di Sondrio ci saranno: hotel Tremoggia, Jom Bar, Ma! Officina gastronomica, Posteria del Rosso, ristorante Il Poggio, ristorante La Pòsa, ristorante San Carlo, ristorante Soltojo e ristorante Trippi. Platea più ampia (un centinaio di persone e anche qualcosa in più) per “Aspettando Calici di stelle”, la serata in programma lunedì 7 agosto dalle 20 al castel Masegra.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

La cantina Giorgi riparte un anno dopo l’alluvione.
Macchinari e locali dell’azienda erano stati invasi dal fango dopo le forti piogge di luglio 2022 Oltre un milione e mezzo di danni, produzione possibile grazie all’aiuto di altre realtà vicine La cantina Giorgi riparte un anno dopo l’alluvione. La cantina in frazione Monteveneroso spazzata via un anno fa dal / maltempo ora è quasi pronta per ripartire con la vendemmia. Fabiano Giorgi ce l’ha fatta: le pareti distrutte dal fiume di acqua e fango sceso dalla collina, gli impianti fuori uso e i silos ribaltati, i portoni divelti, trattori e cataste di bottiglie scaraventati a decine di metri sono solamente un brutto di ricordo. Ora la cantina dell’azienda Giorgi, una delle più colpite dall’alluvione di fine luglio 2022, con oltre 1,5 milioni di euro di danni, sta tornando alla normalità: gli operaie il personale si dedicano agli ultimi interventi e a verificare il funzionamento degli impianti e poi la struttura sarà pronta a ricevere nuovamente le uve.

Fonte: Provincia – Pavese.

Gli undici Comuni delle terre del Gavi discutono di vino, sviluppo e territorio.
Presso la Cantina Produttori presieduta da Alessandro Cazzulo Gli undici Comuni delle terre del Gavi discutono di vino, sviluppo e territorio a Oggi presso la Cantina Produttori del Gavi, presieduta da Alessandro Cazzulo, si svolgerà l’evento: ‘Gli undici Comuni delle terre del Cavi DOCG’ con una tavola rotonda dal titolo ‘Fln vino, un territorio, un’occasione di sviluppo: Alle 17.30 i sindaci degli undici Comuni della DOCG Gavi, moderati dal Preside del Liceo ‘Amaldi’ Michele Maranzana, incontreranno autorità provinciali, regionali e del Ministero dell’Agricoltura, fra cui il Presidente della Provincia Enrico Bussalino, il Presidente di Alexala Roberto Cava, gli Assessori regionali al Turismo e all’Agricoltura Vittoria Poggio e Marco Protopapa, il Sottosegretario all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare Luigi D’Eramo, gli Onorevoli Federico Fornaro e Riccardo Molinari.

Fonte: Panorama di Novi.

Vendemmia a fine agosto, vendite vino in ritirata.
La vendemmia 2023 in Veneto partirà tra il 23 e il 30 agosto, con le varietà precoci come il Pinot Grigio, una settimana più tardi rispetto al 2022. Prevista la crescita dell’uva raccolta rispetto all’anno scorso. Sono le indicazioni emerse nell’incontro a Treviso del gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est che conta 73 aziende vinicole e 13 distillerie/liquorifici associate per 2.511 dipendenti. «Quest’anno le previsioni indicano un rallentamento delle vendite anche nei mercati internazionali, che penalizzerà più i vini fermi che gli spumanti», ha dichiarato il presidente del gruppo Stefano Bottega. Gabriele Castelli di Federvini, riferendosi alla questione dell’etichettatura con l’obbligo dall’8 dicembre 2023 di indicare in bottiglia i valori nutrizionali del prodotto, ha spiegato di aver «ottenuto in sede comunitaria che l’applicazione sia graduale, solo dopo l’esaurimento delle scorte e per i vini prodotti dopo la data dell’8 dicembre 2022».

Fonte: Gazzettino.

Vendemmia a fine agosto Mercati in flessione – Vendemmia, partenza in ritardo.
La vendemmia 2023 in Veneto partirà tra il 23 e il 30 agosto con le varietà precoci come il Pinot Grigio, una settimana più tardi rispetto al 2022, caratterizzato da forte caldo e siccità. È l’indicazione emersa nel corso dell’incontro a Palazzo Giacomelli a Treviso del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est (che coordina gli interessi degli imprenditori di Treviso, Padova, Venezia e Rovigo e conta 73 aziende vinicole e 13 distillerie, liquorifici storicamente legate al mondo del vino per 2.511 dipendenti diretti). Un’occasione per imprenditori e operatori per fare il punto della situazione pre-vendemmiale con esperti del Cra Vit di Conegliano, dell’Università di Padova e di Federvini, e l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura e al Turismo, Federico Caner, sulle strategie per la soste Economia Vendemmia a fine agosto Mercati in flessione La vendemmia 2023 in Veneto partirà tra il 23 e i130 agosto con le varietà precoci come il Pinot Grigio, una settimana più tardi rispetto al 2022, caratterizzato da forte caldo e siccità.

Fonte: Gazzettino Treviso.

La Confraternita di Valdobbiadene «Ecco la bottiglia scelta per il 2023».
È stata presentata la Bottiglia selezionata per il 2023 dalla Confraternita di Valdobbiadene durante una cerimonia partecipata ed evocativa al “Municipio 1815 Boutique Hotel” a San Pietro di Barbozza. Insieme a una nutrita rappresentanza di Confratelli – tutti vestiti con il tradizionale mantello scarlatto – ha presenziato alla cerimonia il Gran Maestro Enrico Bortolomiol che ha presentato la Bottiglia selezionata: “un’etichetta di Valdobbiadene DOCG extra dry, che fa riferimento all’annata vendemmiale 2022 e che di fatto funge da punto di riferimento della tipicità e della qualità d’annata, esprimendo nel contempo l’identità del nostro territorio”. Quella del Prosecco è una terra generosa e unica che, come ricorda Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg deve essere preservata. Ciò avviene anche grazie alla Confraternita, ringraziata dalla presidente durante la cerimonia proprio per l’impegno nella tutela e nella promozione del Docg.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vendemmia, si parte col Pinot L’avvio sarà tra il 23 e 30 agosto.
L’avvio sarà tra i123 e 30 agosto VO’ La vendemmia delle uve precoci come il Pinot Grigio partirà in Veneto tra il 23 e il 30 agosto, con una settimana di ritardo rispetto alla passata stagione che è stata caratterizzata dal caldo e dalla siccità. L’indicazione è emersa nel corso di un incontro a Palazzo Giacomelli a Treviso del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est. Convegno che è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione pre-vendemmiale con esperti del CraVit di Conegliano, dell’Università di Padova e di Federvini. È intervenuto anche l’assessore regionale all’Agricoltura e al Turismo Federico Caner. Quest’anno le previsioni di vendita, elaborate da Federvini, indicano un rallentamento delle vendite anche nei mercati internazionali, che penalizzerà più i vini fermi che gli spumanti. «Occorre quindi proporre un racconto positivo del nostro prodotto e promuovere una strategia di comunicazione e promozione che valorizzi il consumo responsabile e sostenibile dei prodotti alcoolici», ha dichiarato Stefano Bottega, presidente del gruppo vinicolo distillati e liquori di Confindustria Veneto Est. Patrick Marcuzzo ricercatore al CraVit, ha sottolineato che dopo un 2022 altamente siccitoso, fenomeno che si temeva potesse caratterizzare anche quest’anno, le piogge di maggio e giugno hanno migliorato la situazione e non ci sono segnalazioni di danni da gelate primaverili e malattie.

Fonte: Mattino Padova.

La vendemmia inizia il 23 agosto Siccità e malattie sono un ricordo – Vendemmia dal 23 agosto «Ma le vendite rallentano».
Le previsioni di Confindustria: uve sane e abbondanti, anche se i mercati mostrano una lieve frenata delle vendite. Vendemmia dal 23 agosto «Ma le vendite rallentano» Le previsioni di Confindustria: uve sane, per i vini fermi frenata sui mercati Coldiretti incontra sindaci: confronto sulla manutenzione della rete di scolo Gli spumanti resistono e crescono del 9% mentre per gli altri il calo è del 7.1% Le bollicine tengono sul mercato, non altrettanto i vini fermi. E la prossima vendemmia? Tutti temevano la siccità, anche quest’estate, invece no. Le uve stanno maturando al meglio e il Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est, riunitosi a Palazzo Giacomelli a Treviso, prevede che la raccolta delle uve partirà tra il 23 e il 30 agosto, con le varietà precoci come il Pinot Grigio, una settimana più tardi rispetto a12022. Tempistica positiva, dunque. Ma, a proposito di acqua, si faccia attenzione: bisogna ripristinare la rete scolante dei fossi, come Coldiretti e sindaci si sono detti in un convegno all’Astoria a Refrontolo.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

À Château Clarke, l’art au service du vin.
La propriété médocaine du groupe Edmond de Rothschild Heritage fait peau neuve avec un chai et un cuvier contemporains. Sans renier la passion d’Ariane de Rothschild pour la peinture et la sculpture, qui trouve son écrin. Que de chemin parcouru depuis l’acquisition, en 1973, du château Clarke, en appellation Listrac-Médoc, et de ses 145 hectares dans le Médoc! le groupe F..dmond de Rothschild Heritage (ERH) a pris son temps pour faire du domaine une pépite, notamment avec l’achat des deux propriétés voisines, les chateaux Malmaison (en appellation Moulin-en-Médoc) et Odilon (en Médoc). C’est à peu près à la même époque que le baron Edmond de Rothschild achète les chàteaux Beychevelle et Margaux, mais c’est à Clarke qu’il. s’établit. Un de ses grands talents aura été de percevoir, bien que le vignoble de la propriété médocaine suit en mauvais état, tout le potentiel des terroirs. « C’était un homme de challenge, et rf avait la volonté de démarrer im nouveau projet », confirme Boris Bréau, dlrecteur général de la branche vins d’F.RH. Le baron s’attache les lions conseils du célébre oenologue français Émile Peynaud, redimensionne le vignoble qui n’a pas évolué depuis sa création et replante 85 hectares en quatre ans en faisant le choix de supprimer de l’encépagement le cabernet franc et le petit verdor. «Ce vaste chantier de restructuration va se poursuivre jusqu’en 2032 et devrait nous permettre d’envisager sereinement les cinquante prochaines années», précise Boris Bréau. Aujourd’hui, c’est un nouveau volet qui s’ouvre, avec la création de deux chais, l’un pour Malmaison, l’autre pour Clarke. «Nous avions de nombreux hdttments, repartis sur les différentes propriétés, qui n’étaient pas toujours très pratiques à utiliser. Avec ce projet, nous avons voulu nous concentrer sur la vinification et l’élevage», ajoute Boris Bréau. Pendant des mois, une noria de camions a dégagé des tonnes de gravats pour creuser le chai à barriques du chäteau Malmaison, avant de reconstruire, en surface, le cuvier à L’identique de ce qui existait, mais avec des cuves adaptées à des vinifications parcellaires de précision. Pour le chai de Chäteau Clarke, Ariane de Rothschild, qui dirige F.HR depuis le décès prématuré de son mari, Benjamin, en 2021, a demandé au graveur et sculpteur sur verre Gilles Chabrier et au peintre-décorateur Jean -NI – colas Boulmier d’imaginer un écrin à la hauteur des ambitions de la propriété, une ode à l’excellence. Les deux artistes ont eu carte blanche pour créer un ensemble qui rend hommage à la vision du baron Fdmond de Rothschild. Dégradés de peintures fait à la main, flammes de verre et vanité de l’artiste Philippe Pasqua participent à créer un environnement d’exception dans lequel les vins patientent tranquillement en barrique. «Notre responsabilité est de faire de I’art de vivre une partie intégrante des terrain,, de leur vie économique, culturelle et artistique, explique Ariane de Rothschild. Et d’ériger le savoir-faire en trésor à défendre et 4 transmettre aux générations suivantes. » Une ambition qui aura nécessité trois ans de travaux, mais dont le résultat est bluffant tant la cathédrale qui abrite les fûts est spectaculaire avec ses 44 « arbres » en verre extra-blanc, sablé en façade, qui font jaillir la lumière par diffraction. Jean-Nicolas Boulmier a imaginé un décor tout en lignes de fuite, animé par des murs patinés telle une toile abstraite. «Faire du vin est un geste qui relève de l’esthétique.

Fonte: Figaro.

Prosecco bubble may burst as hillside vineyards wilt.
Italy’s most celebrated prosecco vineyards are in danger as climate change makes life far tougher for growers, a study has suggested. Researchers have warned that “heroic viticulture” — where vines are grown on very steep slopes — is at risk of becoming unsustainable in Italy, Portugal and Spain. Paolo Tarolii, the professor of soil and water conservation at the University of Padova who led the research, said that irrigating these vineyards during increasingly frequent droughts was difficult and expensive. At the same time, winter downpours are becoming heavier, which raises the risk of soils and terraces being washed away and the landscape depleted. The regions under threat include the Prosecco Hills of Conegliano and Valdobbiadene in Italy, a Unesco world heritage site where the landscape is characterised by ciglioni, small plots of vines grown on narrow grassy terraces carved into steep hills. The region would have accounted for only a small portion of the record 130 million bottles of prosecco that were reported to have been shipped to Britain last year. However, it is responsible for a sought-after, high-quality version: Prosecco Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). As one of the region’s producers told ‘l’he ‘l’imes in 2018: “If ordinary prosecco is a Fiat, then the DOCG we make locally is an Alfa Romeo and our top-end Cartizze is a Ferrari.” Vineyards are considered to be sites of “heroic viticulture” if grapes are grown on a slope steeper than 30 degrees, if they are located on small islands or at an altitude of more than 500 metres above sea level, or if they include vines grown on terraces. Other examples include the Allo Douro region in Portugal, which produces port and is also a Unesco world heritage site, and the Soave vineyards in Italy. “‘l’hese farmers are considered to be heroes because they deal with this adverse environment, typically by purely manual operations without mechanised tools,” Tarolli and his team said in a study published in the journal I Science.

Fonte: Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.

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