News Vitivinicole e tenute agricole di sabato 16 aprile 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 16 aprile 2022!

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Vinitaly scommette su turismo e cultura La Romagna torna a casa soddisfatta.
II presidente dell’Enoteca Regionale Giordano Zinzani: «Buona partecipazione e grande attenzione». Chiusa la 54ma edizione del Vinitaly, andata in scena dal 10 al 13 aprile a Verona, il bilancio è positivo. Sono passati due anni dall’ultima edizione in presenza, per cui le attese erano tante. Aspettative che per la vetrina emiliano romagnola sono state confermate. Lo attesta il presidente di Enoteca Regionale, Giordano Zinzani che sottolinea come «nonostante i timori della vigilia su pubblico e presenze abbiamo registrato una buona partecipazione e soprattutto grande attenzione nei confronti dell’Emilia-Romagna. Abbiamo cercato di raccontare e presentare peculiarità uniche in ambito vitivinicolo ma anche turistico e culturale, che si possono approfondire su www. Enoturismo emiliaromagna.it, e adesso le sfide che sono state raccolte qui al Vinitaly saranno quelle di continuare sul percorso tracciato in questi giorni» Binomio dbo-vino.

Fonte: Corriere Romagna.

Elegante, efficace, potente: Amarone.
Cantina Brigaldara, quattro assaggi che denotano forte identità: difficile muoversi da lì “Un’edizione molto ricca”. “Una scelta vincente”. “Cuomo è un animale sociale e ha bisogno di incontrarsi, non sono sufficienti gli incontri online”. “Un pubblico di qualità, selezionato”. Camminando per i corridoi tra gli stand, nei padiglioni della fiera, e confrontandosi con gli espositori, è questo il “sentiment” che si coglie. Estrema soddisfazione, quindi, per le opportunità offerte da questa edizione di Vinitaly, da parte delle aziende partecipanti. Portando il punto di vista dei visitatori, non possiamo che concordare e lodare l’organizzazione e l’accoglienza da parte degli espositori.

Fonte: Cronaca di Verona.

Le Petit 2018 di Manincor, alla salute.
E’ un vino da “medaglia d’oro”. “E’ più di un vino, è quasi come bere miele’: Cin cin Terrabianca. Prima di uscire dal padiglione dedicato al Piemonte, decidiamo di chiudere il cerchio di alcuni delle DOCG piemontesi più note, con un Moscato d’Asti. Siamo a Mango, nelle langhe albesi. “Non lontano dal centro storico, con l’elegante castello Barocco, fra borgate e vigneti, in località Terrabianca si trova l’omonima azienda vinicola”, spiega Andrea Alpiste, la cui famiglia da generazioni è impegnata nella conduzione dei vigneti dell’azienda Terrabianca, dai quali nascono vini particolari e di grande struttura. Abbiamo degustato un valido Vignot Moscato d’Asti DOCG. Fondazione Villa Russiz “Mille ragioni per scegliere l’eccellenza, più una” recita il claim di questa realtà, al cui stand abbiamo bevuto un ottimo DOC Collio Merlot.

Fonte: Cronaca di Verona.

Cantine modenesi star a Vinitaly: raffica di premi per i Lambruschi.
Tanti prodotti sono entrati nella guida “55StarWines” Coldiretti: «Oltre 5.500 i giovani che possiedono una vigna» Giovanni Medici Tanti riconoscimenti per le cantine aderenti a Confcooperative Modena al Vinitaly, tornato a Verona dopo due annidi stop: hanno piazzato diversi loro prodotti nella 5StarWines, la guida internazionale contenente l’elenco dei vini con almeno 90 punti su 100. La Cantina Formigine Pedemontana ha ottenuto in particolare 93 punti con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop spumante extra dry For. mo. sa 2021 e 92 punti con il Pignoletto dop spumante extra dry For. mo. sa 2021. La Cantina Settecani ha conquistato dal canto suo le 5Star Wines grazie al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc frizzante secco Divino (punteggio 92), al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop spumante brut rosato 7 rose (92) e al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop frizzante Amabile Tradizione (91).

Fonte: Gazzetta di Modena.

Vinitaly fortunato per il Lambrusco Nuovo boom per il Pignoletto.
L’edizione 2022 promuove i vini dell’Emilia Romagna: gli investimenti attirano anche i turisti. Vinitaly fortunato per i vini dell’Emilia Romagna con particolare attenzione al mondo del Lambrusco, in cui c’è curiosità di approfondimento per quanto riguarda le diverse declinazioni. Ottimi anche i dati del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna che con oltre 17 milioni di bottiglie nel 2021, ha registrato una crescita a doppia cifra in un anno ancora parzialmente segnato dalla pandemia (un aumento dell’imbottigliato di oltre il 20%). Il report IRI presentato a Vinitaly segnala come tra i vini più venduti nei supermercati il Pignoletto sia cresciuto del 5,6% in volume e del 2, 6% in valore. «Il Pignoletto è un vino profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni emiliane — ha commentato Carlo Piccinini, presidente del Consorzio.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Premiato il vino del territorio.
Coldiretti, da Lugana a Grillo in top ten vendite nell’anno del Covid Premiato il vino del territorio a spinta all’autosufficienza alimentare si allarga anche alle vigne e gli italiani riscoprono i vini autoctoni che occupano tutti i primi dieci posti delle bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in volume, con il Lugana lombardo ad aumentare le vendite del 34% nell’ultimo anno, davanti all’Amarone (+32%) e al Valpolicella Ripasso (+26%) entrambi veneti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022, diffusa in occasione del Vmitaly con l’esposizione delle bottiglie che hanno messo a segno le migliori performance.

Fonte: La vita del popolo.

Il vino nella Rete Comodo da acquistare.
EWine è la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano. Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Tornano le grandi manifestazioni in presenza. Con WineeSiena 2022, il grande evento al Santa Maria della Scala, l’edificio monumentale incastonato nella splendida Piazza Duomo della città del Palio, ha preso il via la nuova stagione degli eventi in presenza. Domenica 10 aprile sarà la volta di Vinitaly a Verona.

Fonte: Espansione.

Timian, Derthona – Timorasso Colli Tortonesi Doc.
Usiamo la dicitura “Derthona” in quanto sta per essere approvato il disciplinare che identificherà i vini prodotti da uve Timorasso nell’area che circonda Tortona. Un terroir unico che risente dell’influenza climatica degli Appennini, del Mar Ligure e della Pianura Padana. Il Timorasso è “il vitigno di Tortona” (l’antica Derthona) a bacca bianca. Mezzo secolo fa, inizia l’abbandono a vantaggio di varietà più facili da coltivare e più generose in quantità. Il successo dà il via a una nuova diffusione, anche fuori dai Colli Tortonesi. Dal Timorasso si ottiene un vino giallo paglierino, ricco di corpo, fruttato, con una tipica e delicata nota minerale, un finale sapido e agrumato, lunghissimo e persistente. E’ dotato di grande longevità. Il vigneto del Timian si trova a Casasco, a pochi chilometri da Tortona, a oltre 400 metri slm.

Fonte, Espansione.

Nutraceutica e Bioeconomia gli integratori valgono 4 miliardi di euro l’anno.
Roma per alcuni sono rifiuti, magari da bruciare e trasformare in CO2, per altri sono materie “prime seconde” di valore, dalle quali estrarre molecole preziose per realizzare integratori alimentari, nutraceutici e cosmeceutici. L’ ultima edizione di WineeSiena, l’evento fieristico nazionale che apre l’anno vitivinicolo, ha dedicato il suo tradizionale convegno proprio alla bioeconomia e alle possibilità che si stanno aprendo in un settore, quello degli integratori alimentari, che già oggi vale quasi 4 miliardi euro. Lo ha spiegato Germano Scarpa presidente di Integratori e Salute, l’associazione del comparto industriale dell’integrazione alimentare in seno a Confindustria che rappresenta quasi 700 imprese nazionali e multinazionali. Germano Scarpa è anche presidente di Biofarma Group, l’azienda leader in Italia con un fatturato di 184 milioni annui. Gli ultimi dati elaborati dal cento ricerche interno parlano di un mercato che supera i 13 miliardi, con una crescita media, tra il 2014 e il 2020, dell’8,2%.

Fonte, Espansione.

Preghiera.
Con l’agnello va bene un Lambrusco di qualsivoglia varietà, con le ostriche (domani per antipasto non mi dispiacerebbero delle ostriche) ci vuole il Lambrusco di Sorbara. Il Lambrusco è il vitigno più antico, presente ben prima dell’arrivo dei greci, e più versatile d’Italia (forse del mondo ma non vorrei esagerare, i vitigni italiani li conosco più o meno tutti mentre qualche vitigno armeno o georgiano mi è senz’altro sfuggito…). Il Lambrusco si abbina a ogni cibo, funziona perfino coi popcorn, come cantava Ligabue. La varietà parmigiana Maestri, di colore nero, è perfetta col cotechino e il cavallo, la varietà modenese Sorbara, di colore chiaro e a volte chiarissimo, da bersi dunque freddissima, estende la sua giurisdizione fino al mare.

Fonte, Foglio.

Per palati sopraffini.
Tenuta Biserno ha conquistato col tempo anche i calici più esigenti grazie a un vino speziato, dal terroir unico. Offrendo la possibilità di pernottare nelle lussuose camere della struttura, in un percorso sensoriale unico. “Da noi arrivano da tutto il mondo” II Un vino di qualità, si sa, trova nel buon cibo il suo compagno ideale a tavola. Non è certo un caso se, in parallelo al successo della cucina italiana, sempre più apprezzata nel mondo, sia arrivata una crescita degli estimatori del `nettare di Bacco’ e con loro un pubblico ancora più esigente. In Italia sono molte le aziende che concentrano i loro sforzi nella produzione di un vino in grado di soddisfare ogni tipo di palato, mettendo serietà e passione nella propria attività.

Fonte, Forbes Italia.

Il Negroamaro, principe rosso del Salento.
ALCUNE CANTINE STORICHE CUSTODISCONO I SEGRETI DI UN NEGROAMARO VINIFICATO ANCHE IN PUREZZA. E CI CHI LO «VESTEx DI BIANCO VINCENDO UNA SFIDA INIZIATA 18 ANNI FA.
ll vitigno racconta la Puglia meridionale dove è stato imbottigliato anche il primo rosato. ll boom di etichette. Signori, sua maestà il Negroamaro. E’ uno dei tre grandi vitigni a bacca rossa della Puglia, il più «meridionale», egemone nelle vigne dell’antica Terra d’Otranto (Taranto, Brindisi, Lecce). Dà origine a grandi, finissimi vini rossi, adatti anche all’invecchiamento (e con vendemmie tardive entra nella stratosfera), dal colore intenso e dal profumo complesso, con leggera speziatura, che evoca la prugna secca, il tabacco, il caffè tostato, e che evolve con gli anni verso il cioccolato, ma è anche, storicamente, il re del rosato. Il rosato vero, uve rosse vinificate in rosa, «a lacrima» (bassa resa; grande risultato): stoffa, corpo, giusta acidità e grado alcoolico di tutto rispetto.

Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.

Enoturismo e «food» la scommessa delle cantine La nuova bollicina da bacca rossa targata Coppola
Un buon vino è risultato di una combinazione di diversi elementi: oltre alla qualità dell’uva, servono un imprenditore tenace, un enologo convinto e un cantiniere attento. Un poker grazie al quale la più antica cantina pugliese, «Cantine Coppola 1489» (di Gallipoli) che vanta una tradizione di ormai 16 generazioni, ha coronato il sogno di un progetto iniziato nel lontano 2004, con la prima vinificazione in bianco di un Negroamaro. Proprio così, nella terra del «rosso» e in un luogo comune che quando si dice bollitine pensa soprattutto o solo) allo champagne, ecco un millesimato (metodoc lassico) di tutto rispetto. Una sfida – quella dell’impreditore Giuseppe Coppola – che si unisce a quella del primo vitigno di vermentino impiantato in Salento da Carlo Coppola, papà degli attuali proprietari, (strappando il primato alla Sardegna) – culminata con la presentazione del nuovo Millesimato zero (60 mesi di armamento sui lieviti) in cui a parlare è l’uva, ma soprattutto un processo fatto di attenzioni e coccole come quelle del remuage manuale del cantiniere.

Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.

Ovada Vinitaly, 3mila euro dal Comune al Consorzio.
Ammonta a 3 mila euro il contributo accordato dal Comune al Consorzio dell’Ovada docg per l’allestimento dello stand e la partecipazione all’edizione 2022 di “Vinitaly” per la promozione del Dolcetto locale.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Un secolo di vini rari del principe in vendita.
Un secolo di vini rari e rarissimi all’asta. La collezione di oltre 4mila bottiglie, dal 1906 al 2018, tra le migliori del mondo, provenienti dalle cantine personali del principe Robert di Lussemburgo andranno all’incanto i121 maggio da Sotheby’s New York per un’ottima causa: trovare risorse per la Fondazione Po1G, che ha sede a New York e sta molto a cuore al principe perché impegnata a sostenere la ricerca (vi collabora anche l’ateneo di Padova) per trovare trattamenti efficaci e una cura per i disordini mitocondriali. Le patologie cosiddette «Po1G-collegate», malattie genetiche gravi, e rare, si manifestano, a seconda dei casi, con epilessie infantili, insufficienza epatica, neuropatia, cardiomiopatia, disfunzione della mobilità oculare, perdita di coordinazione e debolezza muscolare. Colpiscono una persona su 5mila.

Fonte, Italia Oggi.

«Il problema non è il marchio».
IL COMPARTO vitivinicolo non soffre per l’assenza di un marchio regionale, ma per gli extra costi dei fattori di produzione. L’industria del vino in Basilicata è un comparto di straordinaria importanza. Nell’arco di un decennio è avvenuta una vera e propria rivoluzione copernicana, sia pur in assenza di un marchio unico regionale». È la risposta su Facebook del senatore Saverio De Bonis al consigliere Braia sul comparto vitivinicolo Lucano. «Per comprendere appieno il boom del settore e le sue potenzialità – dice De Bonis – può risultare efficace comparare i dati del 2011 con quelli dei 2020. Nel 2011 di uve Aglianico del Vulture Doc ne sono state prodotte 29.476 quintali – nei 2020, invece, erano 38.617. Le uve prodotte da Basilicata IGT, invece, sono passate dai 27.107 quintali del 2011 ai 32.293 del 2020».

Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.

Tramonto divino riparte da Cervia il 22 luglio.
Durante la quattro giorni del Vinitaly, nel padiglione 1, è stato presentato lo storico roadshow del gusto chiamato “Tramonto divino”. Una serie di appuntamenti estivi, promossi lungo tutta la regione, che da 17 anni attraversano la riviera adriatica e toccano alcune città d’arte. Per quest’anno saranno sette le tappe che da luglio a settembre porteranno i vini e i cibi a denominazione di origine nelle piazze emiliano romagnole a disposizione di turisti e winelover. Si parte da Cervia (22 luglio), nel borgo dei pescatori, per bissare il 29luglio con la tappa di Cesenatico, in Piazza spose Marinai. Sempre in Romagna altro appuntamento è il 4 agosto a Forlimpopoli, nel giorno dell’anniversario di Pellegrino Artusi.

Fonte, Corriere Romagna.

Al via la Sagra del Vino «Brindisi alla ripartenza con 60 appuntamenti».
È pronto il programma per la settantaquattresima edizione della Sagra del Vino di Casarsa della Delizia, che sarà inaugurata venerdì alle 18 in sala consiliare. In quella occasione ci sarà la premiazione di Filari di Bolle, la selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia. «Il mondo riparte dopo l’emergenza sanitaria e con esso la Sagra del Vino — affermano Antonio Tesolin, presidente della Pro Casarsa e Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa della Delizia, e Flavio Bellomo, presidente de La Delizia —: due anni fa eravamo ad annunciarne l’annullamento a pochi giorni dall’inizio e ora, invece, siamo pronti a sollevare i calici per brindare alla ripartenza. Grazie ai tanti volontari che saranno i protagonisti di questa sagra avremo 11 giorni di festa da vivere insieme, riscoprendo il piacere di condividere le cose semplici le quali, dopo le prove affrontate in questi ultimi mesi, abbiamo capito essere le più sincere». Il calendario prevede sessanta appuntamenti ed eventi.

Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.

La Brisval raccoglie premi anche al Vinitaly.
La bresaola di Fassona piemontese dell’azienda valchiavennasca è fra i tre salumi migliori La Brisval raccoglie premi anche al Vinitaly. La Brisval fa centro anche al Vinitaly. La giovane azienda produttrice di bresaola, con lo stabilimento a Novate Mezzola, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento durante la grande fiera veronese, quest’anno tornata a svolgersi con la formula consueta dopo alcune edizioni in forma ridotta a causa della pandemia. Lo stand dell’azienda valchiavennasca, proposto in collaborazione con 1 Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità), che è un’associazione culturale senza scopo di lucro costituita da aziende e persone che producono, vendono o somministrano prodotti agroalimentari legati al territorio e che si distinguono per tradiche dovevano stabilire quali fossero i tre migliori salumi tra quelli partecipanti alla grande fiera.

Fonte, Giornale di Sondrio Centro Valle.

Vinitaly, riparte dai buyer stranieri la promozione del vino orobico.
Lo stand Ascovilo che ha ospitato l’incontro con gli importatori esteri Riparte dai buyer stranieri la promozione delvino made in Bergamo. L’edizione 2022 del Vinitaly, che si è appena conclusa a Verona, chiamando a raccolta i protagonisti del comparto, ha registrato una presenza importante di acquirenti stranieri e di operatori qualificati. «Il bilancio del Vinitalyè sicuramente sopra le aspettative – conferma Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Molte aziende hanno partecipato scommettendo su un’importante presenza di operatori e alla fine hanno avuto ragione. Nella Bergamasca siamo riusciti a superare il periodo pandemico grazie ai consumi interni e ora puntiamo ad una ripresa consolidata della ristorazione, così come ad un aumento delle esportazioni».

Fonte, Eco di Bergamo.

Vinitaly e Valtellina Bellezza e qualità.
Bilancio positivo alla principale rassegna nazionale Drocco: «Grande attenzione verso la nostra zona». Bellezza e qualità, sono queste le due parole chiave del Vmitaly targato Valtellina. Una fiera del vino italiano che è tornata dopo due anni forzati di stop a causa Covid, facendo registrare il tutto esaurito anche negli spazi del Consorzio tutela Vini di Valtellina dove erano presenti 24 cantine della provincia di Sondrio. «C’è stato un afflusso costante da quando abbiamo aperto domenica mattina sino al pomeriggio di mercoledì – il commento di Danilo Drocco, presidente del Consorzio Vini di Valtellina -. Vmitaly è stata la conferma dell’interesse e della grande attenzione che hanno in questo momento gli operatori del mondo del vino sulla nostra zona, dobbiamo essere capaci di sfruttare questo momento magico».

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

Stranieri sempre più protagonisti.
Vinitaly conferma la sua vocazione internazionale con una edizione record, con tanti operatori stranieri quanti non se n’erano mai visti prima. Per gli ingressi della grande fiera vitivinicola sono transitati in 4 giorni 25mila operatori provenienti dall’estero (139 Paesi), ovvero il 28% del totale degli 88mila giunti al Vinitaly della ripresa, quello tornato in presenza dopo due annidi restrizioni per la pandemia. Una incidenza pari quasi a un terzo del totale non si era mai registrata in passato. E ciò al netto della forte contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa per circa 5mila mancati arrivi.

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

Produttori compatti: «C’è voglia di bere i nostri vini».
L’unione fa la forza, un mantra che le cantine e i vignaioli di Valtellina hanno capito bene, per questo anche all’edizione n.54 di Vinitaly il gruppo dei nostri era presente coeso e compatto. Grandi e piccole realtà vinicole, sotto il cappello Nebbiolo delle Alpi nello stand del Consorzio Vini di Valtellina Tanti i volti noti del vino valtellinese, a cominciare da Pietro Bettini, titolare insieme alle sorelle dell’omonima cantina che ci racconta l’evoluzione della presenza valtellinese a Verona «Credo di essere uno con più presenze alle spalle insieme a qualche collega, con la partecipazione ininterrotta a livello aziendale delle ultime ventisei edizioni, senza considerare gli stop forzati causa pandemia. In questi anni c’è stato un aumento esponenziale dell’interesse verso i nostri vini, il Vinitaly di quest’anno ha certificato ancora una volta che c’è voglia di bere Valtellina e siamo stati molto visitati dalla nostra clientela abituale, operatori nazionali ed esteri».

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

L’agricoltura attira i giovani: uno su 10 ha una vigna.
Il fenomeno incoraggiante anche nel nostro territorio. Marchesini: «Ma servono aiuti» ¦ Un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna, che in Italia è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35: in Valtellina e Valchiavenna si tratta, in molti casi, di particelle ricavate sui terrazzamenti protetti dai muretti a secco oggi patrimonio dell’Unesco, che si tramandano di generazione in generazione per centinaia d’anni. È quanto emerge da una analisi Coldiretti in occasione di Vinitaly: «L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino- commenta il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini – è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice. II successo di Vinitaly quest’anno, dove sono presenti 24 cantine del territorio, è un passo ulteriore verso l’appuntamento olimpico di Milano Cortina 2026 che può costituire un importante trampolino di lancio del vino e dell’agroalimentare nel mondo».

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

Vinitaly, la denuncia di Coldiretti Pavia per la guerra in Ucraina +35% costi del vino.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano, con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole organizzato dalla più importante Organizzazione agricola italiana al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Al convegno ha partecipato anche una delegazione di Coldiretti Pavia, guidata dal Presidente di Coldiretti Pavia Stefano Greppi e dal Direttore Antonio Tessari. Anche in Oltrepò Pavese, prima zona vitivinicola della Lombardia con 13 mila ettari coltivati e 1.500 aziende vitivinicole attive, la situazione del settore è critica.

Fonte, Provincia – Pavese.

I giovani agricoltori scelgono la vigna in Lombardia oltre 200 cantine under 35.
Sono oltre 200 le imprese vitivinicole gestite da giovani under 35 in Lombardia. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati registro imprese in occasione della degustazione di vini organizzata dai giovani imprenditori a casa Coldiretti a Vinitaly, con una selezione dei prodotti delle nuove generazioni di viticoltori provenienti da tutta la Penisola. Ai giovani titolari di impresa — precisa Coldiretti – si sommano poi tutti quei ragazzi e ragazze che lavorano nelle vigne e nelle cantine delle aziende agricole di famiglia. In Italia sono oltre 5.500 i giovani under 35 che possiedono una vigna, dove sono spesso impegnati a produrre vini di alta qualità. In pratica, a livello nazionale un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna, che è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35. Secondo il rapporto del Centro Studi Divulga, quasi una cantina under 35 su tre (31%) esporta all’estero i propri prodotti contro il 20% della media generale delle aziende vitivinicole italiane.

Fonte, Provincia – Pavese.

Premio al vino biologico della cantina Centanni «Qui c’è la nostra storia».
Con il riconoscimento del premio internazionale Vinitaly Wine Without Walls, la cantina Centanni di Montefiore dell’Aso, sulala Valdaso al confine con il Fermano, si attesta come migliore azienda produttrice di vini biologici, confermando il prestigio della produzione del settore vitivinicolo nelle Marche e in tutta Italia al cospetto del mondo. Il premio è stato conferito a seguito di un’attenta valutazione da parte di una giuria internazionale composta da enologi, critici, importatori e produttori di tutto il mondo. Su 15 vini che la famiglia Centanni ha selezionato a marzo perla partecipazione al concorso, la giuria ha assegnato i migliori punteggi a 12 etichette, fino a decretare il meritato premio, per la somma della qualità di tutti i vini prodotti, tra cui ha spiccato il Cimula Passenna Docg, con il punteggio più alto del 95 Pt %.

Fonte, Corriere Adriatico Fermo.

Dopo 2 anni torna il Vinitaly.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4 400 aziende da 19 nazioni. Torna in pie dopo due anni di stop forzato, l’edizione pin attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile E lo fa. per la rassegna numero 54, interpretando ulteriormente il proprio posizionamento trii principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quella più maturi fino ,ryh emergenti Infatti, r top buyer da 50 Paesi giri accreditati a Vinitaly sfiorano quota 100, con in testa la delegazione dal Nord America Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’Africa, una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto dell’evoluzione sanitaria che dell’inaspettato scenario geopolitico.

Fonte, Biellese.

Vinitaly a Verona Soddisfazione e qualche critica.
I commenti Dei produttori monferrini presenti Vinitaly a Verona Soddisfazione e qualche critica Un gruppo. Di produttori monferrini presenti al Vinitaly di Verona. Tra soddisfazione e critiche, non è mancata la partecipazione dei produttori monferrini (soci del Consorzio di tutela dei vini delle Colline del Monferrato Casalese) all’ultima edizione del Vinitaly di Verona, per un appuntamento lungamente atteso dopo l’interruzione per pandemia. Generalmente apprezzata l’affluenza di un pubblico maggiormente selezionato che, di fatto, ha chiuso il capitolo dei visitatori inclini ad alzare il gomito, garantendo una maggiore presenza qualificata di operatori di settore a livello global.

Fonte, Monferrato.

Commenti a caldo di Donato Lanati sul salone del vino.
Incontro Con il sottosegretario Centinaio Commenti a caldo di Donato Lanati sul salone del vino Lanati. Discute con il sottosegretario Centinaio di nuove progettualità. «Il Vinitaly è il fulcra. Il Vinitaly succede lì (a Verona). Il Vinitaly è da non perdere». Questi, i commenti a caldo dell’enologo Donato Lanati in visita, nei giorni scorsi, alla 54a edizione del Salone Internazionale dei Vmi e dei Distillati, per una quattro giorni di eventi, degustazioni tecniche, verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati del mondo. «Il Vinitaly è l’evento/ incontro che, in quattro giorni o in poche ore, consente un concentrato di occasioni e di opportunità a livello globale; penso che non sia assolutamente finito e, soprattutto, credo sia meglio non farselo scappare..

Fonte, Monferrato.

È guerra in cantina: 35% i costi sul vino.
Batosta sul settore È guerra in cantina: +35% i costi sul vino. A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende: «Le aziende vitivinicole si sono trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro – sottolinea Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – una bottiglia di vetro costa il 3070 in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e il 40% per quelli di altri materiali». Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono del 20%, per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rincari del 35%e del 45%.

Fonte, Monferrato.

La gita del lunedì è anche culturale.
Degustazioni di moscato e brachetto, ravioli al burro e salvia e plin alle nocciole, poi pic nic nei vigneti, laboratori con i cavalli per i più piccoli, assaggi di robiola, mieli, zafferano. E ancora percorsi fra i filari e visite alle cantine, tour tra le bellezze architettoniche e artistiche di Acqui, shopping nei negozi. La prima edizione di «Super, i colli!» organizzata per il lunedì di Pasquetta dai Comuni di Acqui e Strevi è un’occasione per scoprire a 360 gradi tutte le eccellenze del territorio. La giornata, che parte alle 10 con i sindaci davanti a Camelot in corso Dante per chiudersi alle 17, è pensata come un tour libero su un percorso ad anello che unisce i due centri lungo strade collinari: si potrà percorrere a piedi, in bici o con altri mezzi, con i propri tempi, godendo del paesaggio, del verde e dei punti di sosta organizzati da imprese, negozi, attività, agriturismi, aziende agricole, cantine.

Fonte, Stampa Alessandria.

Tris di eventi culturali nei paesaggi del vino immersi nel Mare Verde.
II programma della Cantina di Vinchio e Vaglio Tris di eventi culturali nei paesaggi del vino immersi nel Mare Verde. La Cantina di Vinchio Vaglio apre le porte Jalla primavera, puntando non solo alla qualità dei suoi vini, ma anche a quella del territorio. Un’attenzione alla cura e alla valorizzazione che paga e che è emersa nell’ormai tradizionale incontro con gli organi informazione che si è svolto ieri sera nella sala convegni di regione San Pancrazio, a Vinchio. «Agl’indomani di una vendemmia di alta qualità che ha dato vini all’altezza della grande tradizione della Cantina — spiega Lorenzo Giordano, presidente della Cantina di Vinchio Vaglio- torna la voglia di “contatto fisico” con i consumatori, dopo il lungo periodo di condizionamenti da Covid, con un intenso programma di iniziative che proseguiranno fino alla prossima vendemmia».

Fonte, Stampa Asti.

“Sorì eroici” per tutelare la viticoltura estrema.
L’Associazione comuni del Moscato ha presentato il nuovo marchio “Sori eroici” per tutelare la viticoltura estrema. Si chiama «Sori eroici» il nuovo marchio collettivo che tutela e promuove la viticoltura estrema nei 51 comuni dell’Asti e del Moscato d’Asti sparsi tra le tre province di Cuneo, Asti e Alessandria, ma di cui potranno fregiarsi anche le altre denominazioni prodotte sul medesimo territorio. Il progetto è stato presentato durante il Vinitaly di Verona dall’Associazione comuni del Moscato di Santo Stefano Belbo, dopo un lungo lavoro che ha richiesto il censimento di quasi 20 mila ettari di vigneto. I sori sono i versanti con forte pendenza ed esposizioni ottimali, storicamente coltivati a vite e fiore all’occhiello del paesaggio tutelato dall’Unesco. Oltre a garantire qualità, il marchio definisce con chiarezza quali sono i produttori a poterlo utilizzare.

Fonte, Stampa Cuneo.

Da Conti Zecca un Negroamaro «internazionale».
Sono sicuro che qualcuno commenterà che è molto facile parlar bene del Nero dei Conti Zecca, ma al di là di tutto c’è una ragione del perché questo vino si è affermato tra i migliori, non solo pugliesi, ed è giusto dargliene atto. La sua nascita, avvenuta nel 1998, segnò una svolta non solo per la cantina che lo aveva prodotto; i suoi effetti indirettamente si propagarono, come spesso avviene, all’intero settore. Il taglio tra un vitigno autoctono come Il Negroamaro e uno internazionale come il Cabernet Sauvignon aprirono definitivamente e in modo dichiarato una strada che poi furono in molti a seguire, dando una spinta definitiva verso l’uso delle denominazioni geografiche tipiche (Igt). Per dirla con le parole del professor Fregoni: «(Le Igt) hanno consentito ai produttori di esprimere creatività e fantasia e alla fine di recuperare maggiore competitività sui mercati».

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Pugli.

«L’agricoltura e il vino risorse per il territorio».
Partire dalla trasformazione della vitivinicoltura, tra storie di innovazione e successo, per offrire al territorio una opportunità di crescita, legata alla valorizzazione di agricoltura e paesaggio, anche in termini turistici, che sia diversa da quella esclusivamente industriale. A lanciare la proposta, nell’ambito del dibattito sul Documento programmatico preliminare al Pug e in generale sulla pianificazione del territorio è un gruppo di vitivinicoltori composto da Carmine Dipietrangelo di Tenute lu Spada, Luigi Rubino di Tenute Rubino, Francesco Vallone di Agricole Vallone, Fabio Zullo di Masseria Masciullo, Antonello Bruno di Masseria Incantalupi, Sergio Botrugno dell’Azienda vitivinicola Botrugno e Giovanni Nardelli di Risveglio Agricolo. Il Dpp, come annunciato dal sindaco Riccardo Rossi, dovrà nuovamente passare in giunta, dopo una fase di ascolto della politica, dei professionisti e delle varie componenti dell’economia locale, per un ulteriore aggiornamento. «Sinora l’agricoltura è stata la grande assente dal dibattito sullo sviluppo della città, se non per qualche richiamo superficiale e come corollario al solito elenco dei temi da affrontare.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Blue Sea Land in programma a settembre.
La manifestazione presentata nell’ambito del Vinitaly di Verona Blue Sea Land in programma a settembre. Distretto pesca annuncia il nuovo Blue Sea Land per settembre. Nell’ambito del Vinitaly di Verona, il Distretto della Pesca e Crescita Blu ha presentato la prossima edizione della manifestazione Blue Sea Land che si terrà a Mazara del Vallo il prossimo mese di settembre. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti: il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il Sottosegretario di Stato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni, e l’Assessore regionale dell’Agricoltura e Pesca Mediterranea, Toni Scilla. Presente all’evento anche lo scrittore e giornalista Michelangelo Buttafuoco.

Fonte, Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.

Vinitaly, la Valle d’Aosta presente «in forze» alla fiera di Verona.
«Nei giorni del Vinitaly il mondo vitivinicolo valdostano ha dimostrato, accanto all’alta qualità delle produzioni, un grande dinamismo, alimentato anche dal desiderio di ripartenza dopo i dieci anni dovuti al peso della pandemia. La regione ha saputo presentarsi in modo coeso, facendo un ottimo lavoro di squadra, che ha testimoniato quanto sia importante la collaborazione e l’impegno comune nella promozione dell’offerta territoriale». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Davide Sapinet, commentando la partecipazione della Valle d’Aosta alla kermesse internazionale dedicata al vino, che si è svolta a Verona nello scorso fine settimana. Le iniziative presentate (tra cui il neonato Consorzio Vini Valle d’Aosta) «hanno dato prova di una realtà regionale vitale, in forte crescita e proiettata verso nuovi traguardi» ha concluso Davide Sapinet.

Fonte, Valle’ Notizie.

Serena Wines, ricavi in crescita a 84 milioni: «Ma ora troppi costi, servono accordi di filiera».
Serena Wines riparte con 84 milioni di fatturato (quasi la metà dall’export, primo mercato Usa), una crescita decisa sul 2021 (+ 40%) e ritorno ai livelli 2019. «Dopo un anno molto buono e un altrettanto positivo primo bimestre, ora è cambiato decisamente lo scenario. Il mercato per i nostri prodotti è ancora tonico sia in Italia, in Europa che anche fuori, in particolare negli Usa. Ma l’esplosione dei costi sta uccidendo le marginalità – commenta Luca Serena, Ad dell’azienda di famiglia – i nostri fornitori hanno aumentato i prezzi di vetro, imballaggi, tappi in maniera spropositata, dopo che il prezzo del vino era già cresciuti decisamente. Le vendite ci sono, ma ora la situazione è esplosa. Cerchiamo di ridiscutere i contratti ma non sempre è possibile soprattutto con la grande distribuzione e in generale c’è grande incertezza. A oggi cerchiamo di limitare il più possibile i costi, soprattutto abbiamo frenato sugli investimenti negli ultimi due mesi. L’anno lo chiuderemo inevitabilmente in crescita, le bottiglie costano in media dai 50 ai 60 centesimi in più, ma crescono anche i costi.

Fonte, Gazzettino.

La grappa Tramet sbarca negli Usa e diventa prodotto “di alto profilo”
Hotel e ristoranti di lusso, ultima acquisizione Casa Cipriani Fino a poco fa il distillato in America era considerato “benzina’ Il titolare Alessandro: «Un incontro casuale e la decisione di sfidare un mercato nuovo». L’incontro casuale che ti cambia la vita, creatività e tradizioni di famiglia che si intrecciano. E la voglia di cominciare dall’estero: una scommessa doppia, perché negli Stati Uniti il distillato in questione è poco noto e il complicato momento internazionale potrebbe invitare alla prudenza. La Grappa Tramet 7 Years Masterpiece è tutto questo e, da pochi giorni, ha raggiunto l’hotel Casa Cipriani a New York, ultimo tassello di uno sbarco a stelle e strisce iniziato nel 2021, coinvolgendo alberghi e ristoranti di lusso. Per l’estate, invece, è previsto il lancio nel mercato italiano: obiettivo luxury, locali “in” ed esclusivi. «Puntiamo a un incremento delle vendite del 50% nel secondo trimestre rispetto a gennaio-marzo, guardando con fiducia all’estate e autunno», l’auspicio di Alessandro Tramet, 25enne di Valdobbiadene, ideatore della grappa che vuole “sfondare” negli Usa.

Fonte: Tribuna Treviso.

Sui sentieri del Prosecco La bellezza in sedici itinerari – “Sui sentieri del Prosecco” sedici itinerari nella bellezza.
16 escursioni sulle colline Unesco” realizzato da Ennio Poletti e pubblicato da Editoriale Programma, in libreria e in edicola con la Tribuna di Treviso e il Mattino di Padova da mercoledì 20 aprile. “Sui sentieri del Prosecco” sedici itinerari nella bellezza In edicola con il nostro giornale il libro di Ennio Poletti per Editoriale Programma Uno strumento utile per riscoprire mulini, capitelli eremi e chiesette. Più che una guida è un vero e proprio invito a incamminarsi tra verde, cielo e storia, il libro “Sui sentieri del Prosecco – 16 escursioni sulle colline patrimonio Unesco” realizzato da Ennio Polettie pubblicato da Editoriale Programma, disponibile in libreria e in edicola con la tribuna di Treviso e il mattino di Padova da mercoledì 20 aprile.

Fonte: Tribuna Treviso.

Cantina Italia, le giacenze di mosti e vini al 31 marzo.
Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 31 marzo 2022, a 64 milioni di ettolitri in aumento del 3% rispetto ai 61 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 31 marzo 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 1,3% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 4,7%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 2,3%; i vini generici scontano giacenze uguali a quelle dello scorso anno; le giacenze totali di vini sono superiori dello 1,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 22,7%; il vino nuovo ancora in fermentazione più 6,9%. Rispetto alla precedente rilevazione (28 febbraio 2022), i dati contenuti nei registri telematici segnano una riduzione delle scorte pari a 3,3 mln di hl di vini e mosti, anche se va ricordato che questi dati registrano più propriamente gli spostamenti e non necessariamente le vendite di vino.

Fonte: Federvini.

Cantine Aperte 2022.
Ritorna Cantine Aperte. Da sabato 28 a domenica 29 maggio 2022 riapre i battenti l’appuntamento più importante e più apprezzato da tutti gli appassionati di enoturismo. Giunto alla ventisettima edizione, riguarderà come sempre le regioni italiane dal nord al sud accogliendo i visitatori in visite alle cantine, iniziative gastronomiche, artistiche e tanto altro!  Cantine Aperte 2022 è consigliato a tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza diversa, in coppia o con un gruppo di amici ammirando e conoscendo i trucchi e i segreti delle aziende vitivinicole.
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Fonte: Hello Taste.

Alla Cantina di Vinchio e Vaglio Serra tris di eventi culturali nei paesaggi del vino.
La Cantina di Vinchio Vaglio apre le porte alla primavera, puntando non solo alla qualità dei suoi vini, ma anche a quella del territorio. Un’attenzione alla cura e alla valorizzazione che paga e che è emersa nell’ormai tradizionale incontro con gli organi informazione che si è svolto ieri sera nella sala convegni di regione San Pancrazio, a Vinchio. «All’indomani di una vendemmia di alta qualità che ha dato vini all’altezza della grande tradizione della Cantina – spiega Lorenzo Giordano, presidente della Cantina di Vinchio Vaglio – torna la voglia di “contatto fisico” con i consumatori, dopo il lungo periodo di condizionamenti da Covid, con un intenso programma di iniziative che proseguiranno fino alla prossima vendemmia».

Fonte: La Stampa.

Vinitaly: EY e Cantina Placido Volpone, il metaverso nel mondo dei vini.
Un’esperienza immersiva nel Metaverso e 50 token NFT “Grape Foxes”. EY, leader mondiale nei servizi professionali e di consulenza, ha creato per la Cantina pugliese Placido Volpone uno spazio nel Metaverso, che consentirà ai clienti e agli addetti ai lavori del mondo vitivinicolo, presenti alla 54° edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e distillati in corso a Verona, di vivere un’esperienza immersiva unica alla scoperta dei prodotti dell’azienda, sia per chi sarà presente fisicamente all’evento sia per chi si collegherà da remoto; con i primi 50ospiti dello stand di Cantina Placido Volpone, ai quali sarà data inoltre la possibilità di vincere una collezione di esclusivi NFT “Grape Foxes”. La partnership fra EY e la Cantina Placido Volpone quindi continua: la prima azienda globale che, proprio grazie al supporto tecnologico di EY, ha utilizzato la Blockchain di Ethereum per tracciare la propria filiera e certificare il primo vino al mondo a “Km0 virtuale”.

Fonte: techprincess.

La capacità di export del vino italiano superiore a quello di Francia e Spagna.
Nonostrante l’ottimo trend ultradecennale l’Italia è tuttavia dietro alla Spagna in termini di volumi esportati e molto distante dagli 11 miliardi di euro raggiunti dall’export vinicolo francese. Con 50 milioni di ettolitri, l’Italia mantiene la sua leadership della produzione globale di vini e spumanti, davanti alla Spagna, storico rivale per i volumi prodotti, e alla Francia. Sono alcuni dei dati della scheda “Vino” realizzata dall’Ismea in occasione del Vinitaly, in cui sono presenti tutti numeri del settore a livello nazionale e regionale, dai dati strutturali alle principali dinamiche del mercato interno ed estero, in termini di prezzi, offerta e consumi.

Fonte: Teatro Naturale.

Vino e spumanti: gli sconti più bassi preludono a un aumento dei prezzi.
A Vinitaly un rapporto di IRI sui trend delle vendite di vino e spumanti nella distribuzione moderna fra 2021 e 2022. L’anno scorso meglio le bollicine (+18% a volume e +20,5% in valore) del vino (-2,2% in vol e +2,1% in val). Prime 11 settimane del 2022 cali (non sorprendenti) quasi a due cifre in valore e in quantità sia per vino che spumanti. Ma a preoccupare è l’impatto dell’inflazione: per ora solo riduzione degli sconti sui vini in promozione, presto saliranno i prezzi in tutti gli scaffali.

Fonte: Floraviva.

Sace: i mercati su cui puntare per la promozione del vino italiano.
Attenzione agli storici sbocchi di mercato ma necessità di focalizzarsi anche su nuove destinazioni di interesse e piccole nicchie. È quanto emerge dal “Focus On – Vino: quando il Made in Italy fa la differenza”, un’analisi sull’export del settore realizzata dall’Ufficio Studi SACE. Il vino rappresenta un quarto dell’export del settore agroalimentare; un settore che ha saputo mantenersi in territorio positivo durante il picco della pandemia e che ancora oggi riporta ottime performance. Le vendite estere di vino, uno dei prodotti di punta del Made in Italy, sono continuate a crescere anche nel 2021 (+12,4% per un valore di €7,3 miliardi). Il Bel Paese si riconferma fra i primi Paesi esportatori, sia in termini di volume che di valore, grazie anche a una consistente crescita dei consumi di vino, trainata da geografie più consolidate come quella americana, ma anche da destinazioni meno presidiate, ma dall’alto potenziale (come per esempio Cina e Giappone).

Fonte: Federvini.

Ocm Vino, Onorati: oltre due milioni di euro per la riconversione e ristutturazione dei vigneti.
“Abbiamo approvato l’avviso pubblico che stanzia 2.279.808 euro per la presentazione delle domande di sostegno per le attività di riconversione e ristrutturazione dei vigneti nell’ambito dell’OCM Vitivinicola. Sarà possibile per tutte le imprese agricole che operano nel settore vitivinicolo di usufruire del sostegno pubblico per interventi di riconversione varietale, ristrutturazione e miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti per la campagna 2022/2023. I beneficiari potranno vedersi riconoscere il 50% dei costi effettivamente sostenuti per l’intervento di ristrutturazione o riconversione fino a un contributo massimo di 16.000 €/ha, incrementato a 22.000 €/ha per gli interventi realizzati nelle isole pontine, al quale può aggiungersi un ulteriore aiuto per le perdite di reddito, fino ad un massimo di 3.000 €/ha. Siamo appena tornati da Verona dove le nostre aziende vitivinicole hanno riscosso un importante successo in termini non solo di pubblico ma di qualità dell’utenza, che conferma quanto sia cresciuto il livello di qualità dei vini del Lazio e quanto potenziale ci sia. Livello confermato dai dati ISTAT/Qualivita secondo cui l’export del vino made in Lazio è cresciuto del +20.4% rispetto al 2020, per un valore economico di poco meno di 83milioni di euro, un dato significativo non solo dal punto di vista economico, ma anche di tessuto imprenditoriale”.

Fonte: NewTuscia.

Originali, classici, audaci, gustosi: gli abbinamenti tra vino e cibo non sono mai banali.
Le declinazioni dell’Asti secondo Alessandro Borghese, il Verdicchio e la cucina di chef Recanati (Andreina), le ostriche e le bollicine di Montalbera. Dal più classico degli abbinamenti, quello tra ostriche e bollicine, ad incontri inconsueti e sorprendenti, come quello tra cotture alla brace e Verdicchio, dalle infinite possibilità regalate dagli spumanti dell’Asti al binomio, quasi impensabile, tra Gin e Parmigiano Reggiano, passando per la sinergia tra vino e grandi prodotti gastronomici dei territori, come il Pecorino Sardo, la Fassona o i piatti gourmet della Sicilia: a WineNews un viaggio tra i pairing food & wine.

Fonte: WineNews.

I cambiamenti nei parametri chimici e fisici di un vino Sangiovese durante l’invecchiamento di un anno in diversi materiali.
L’invecchiamento è una fase molto delicata nel processo di produzione del vino rosso. I principali cambiamenti sono causati dai processi ossidativi che inducono la condensazione tra gli antociani liberi e i tannini, permettendo la formazione di polimeri stabili.

Fonte: Teatro Naturale.

Vino, un italiano su due “beve bio”.
La fotografia dei consumatori del Belpaese nell’indagine Nomisma-Wine Monitor. Lo sceglie il 51%, una percentuale in continua crescita: nel 2015 era ferma al 17%. L’interesse per il biologico va oltre il food: prosegue infatti la crescita della consumer base anche per il vino. L’indagine Nomisma-Wine Monitor realizzata per FederBio e AssoBio ha evidenziato come gli italiani che hanno avuto almeno un’occasione di consumo di vino biologico nell’ultimo anno è oggi pari al 51%.

Fonte: QdS.

Château Galoupet, quel vino in bottiglia di plastica ecologica è tre passi avanti.
Comprereste un vino rosato in una bottiglia di plastica rettangolare? Se state storcendo il naso fate male. Primo perché il vino è di ottima fattura (garantisce Moët Hennessy), secondo perché il progetto è estremamente interessante. E come dicono gli inglesi, decisamente UpToDate. Galoupet Nomade 2021 è un rosé Côtes de Provence fresco e leggero. Un assemblaggio delicato ma vivace di Grenache, Syrah, Rolle e Cinsault con sentori di bacche rosse e pompelmo e un pizzico di mineralità. Fin qui tutto nella norma. La novità è la bottiglia ecologica, piatta e ultraleggera (del peso di soli 63 g) interamente realizzata in Prevented Ocean Plastic riciclata. Ideata dagli esperti di packaging sostenibile di Garçon Wines può essere una svolta per un consumo non pretenzioso, giovane e allegro. Io la vedo perfetta nella cambusa di una barca, anche per l‘ottima impilabilità…

Fonte: Nel piatto – Il Sole 24 Ore.

STAMPA ESTERA

Vins : pour la première fois, l’appellation Hermitage va jusqu’au tribunal pour préserver son AOP.
L’appellation Hermitage a attaqué en justice un vigneron de la région de Narbonne, qui faisait selon lui une utilisation trompeuse du nom ‘Ermitage°. Le 3 mars dernier, le tribunal judiciaire de Paris a donné raison aux défendeurs de l’appellation, rappelant que celle-ci ne pouvait être utilisée que par les vins rouges et blancs produits sur les communes de Tain 1’Hermitage, Crozes-Hermitage et Larnage (Drôme). Une première selon le Syndicat des Côtes du Rhône, qui agit pour la protection de ses AOP. C’est une première pour l’appellation Hermitage, qui a assigné en justice un domaine situé vers Narbonne, qui usurpait le nom. Cette affaire courrait depuis 2018, où le Syndicat des Côtes du Rhône a eu vent du fait qu’un viticulteur commercialisait des bouteilles de Corbières, sur lesquelles i1 était aussi écrit, en plus gros: “L`Ermitage” (Dans l’appellation Hermitage, les deux écritures avec ou sans “h” sont tolérées). “Nous lui avons demandé de retirer le nom, il n’a pas voulu, donc nous l’avons assigné devant la justice fin 2019. t…] Ils avaient mis le nom de leur appellation en dessous, donc ils estimaient qu’il n’y avait pas de tromperie”, rappelle Léa Tixier juriste en charge des, activités droit commercial et protection du nom, au Syndicat des Côtes du Rhône.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

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