Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 18 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Renzo Rosso, nasce Brave Wine.
la holding del vino di Renzo Rosso, che inaugura anche l’ingresso in una realtà vitivinicola d’eccellenza, la Josetta Saffirio di Sara Vezza in Monforte D’Alba (Cuneo).
Fonte: Corriere della Sera.
Eur, esperti e volti noti al Salone delle Fontane.
Serata all’insegna del buon vino al Salone delle Fontane per l’inaugurazione della 22esima edizione de «I Migliori Vini Italiani 2023», kermesse dedicata all’eccellenza vinicola del Belpaese (fino a domani). Molti gli appassionati del settore enologico che hanno partecipato. all’opening, presentato dagli ideatori Luca e Francesca Romana Maroni; in platea il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e sul palco il giornalista Bruno Vespa, presente nelle vesti di vignaiolo, essendo produttore del Primitivo di Manduria «Raccontami». Coinvolto dalla stessa passione il notaio, volto noto della tv, Luigi Pocaterra, patron della cantina Colline San Biagio; tra gli ospiti anche la giornalista e conduttrice televisiva Barbara Palombelli e la fashion designer, nonché docente di Fotografia di Moda alla Sapienza, Valentina Dardi.
Fonte: Corriere della Sera Roma.
Consiglio sul prosecco: «Bevete solo 2 calici».
L’alcolicamente corretto sfonda persino nel Nordest: salutismo o marketing? Consiglio sul prosecco: «Bevete solo 2 calici» Il noto produttore trevigiano Bottega stampa sull’etichetta la raccomandazione: «Per bere bene non c’è bisogno di ubriacarsi» Sandro Bottega. Non più di due bicchieri al giorno, la misura perfetta di un “bere responsabile”. La “modica quantità”. Parola di medico, dietologo, salutista. Si, ma anche parola di produttore di vino. E che produttore: uno di quelli del prosecco doc, un vero “patrimonio dell’umanità” delle colline trevigiane, con quattro secoli di storia alle spalle e fatturati da capogiro. Eppure… eppure l’azienda Bottega di Bibano di Godega, provincia di Treviso, ha deciso di prevenire tutti, i medici, i dietologi, i salutisti, le indicazioni dell’Unione Europea e via dicendo, e ha fatto tutto da se’.
Fonte: Libero Quotidiano.
La lunga marcia delle donne del vino «Noi protagoniste dell’innovazione».
LA NEOPRESIDENTE DANIELA MASTROBERNARDINO: «PRESENTI IN TUTTA LA FILIERA, MA ANCORA NON C’E’ LA PARITA’». Sempre più impegnate nell’accoglienza e nella comunicazione, ma in prima linea anche in vigna e in cantina. Protagoniste dell’innovazione in un settore solo pochi anni fa considerato ancestralmente maschile, le donne del vino hanno scardinato negli ultimi anni molti pregiudizi. «Ho cominciato a lavorare negli anni ’90, quando eravamo ancora poche in ruoli di rilievo. In questi tre decenni molto è cambiato. La presenza femminile è trasversale a tutta la filiera, anche se non significa che si sia raggiunta una piena parità di genere», ricorda Daniela Mastrobernardino, amministratore ed export manager di Terredora, neoeletta al vertice dell’Associazione Nazionale Donne del Vino.
Fonte: Messaggero.
In cantina – Haut-Brion, ok le doppio magnum.
Dopo aver analizzato l’andamento delle quotazioni alle aste delle bottiglie junior e senior e delle magnum di Château Haut-Brion, sotto esame questa settimana sono le bottiglie da tre litri, le doppio magnum. E la prima volta che queste bottiglie di formato speciale di Haut-Brion quotate sia nell’anno in esame che in quello precedente sono in numero sufficiente per poter dedicare a esse una puntata di questa rubrica: evidentemente il mutamento delle abitudini alimentari e degli stili di vita imposto dall’emergenza sanitaria durante la pandemia da Covid-19 non ha provocato soltanto effetti temporanei. Per i 14 millesimi di Haut-Brion questi effetti continuano a essere positivi: nel 2022 il loro valore complessivo è cresciuto di 3.045 euro, salendo da 50.639 a 53.684. Un passo avanti contenuto, del 6%, ma piu che soddisfacente in un anno tormentato e contraddittorio come il 2022, e comunque nello stile di questo premier cru della Graves, estraneo a ogni eccesso.
Fonte: Milano Finanza.
Intervista a Carlo Petrini – A BolognaFiere torna Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto.
Nel prossimo futuro, come ritiene dovrà mutare la figura del vigneron alla luce delle nuove sfide che ha di fronte il produttore di vino: crisi climatica, istanze neo salutiste, diminuzione dei consumi? Siamo di certo di fronte a un bivio nel consumo e nella produzione del vino, con i giovani che preferiscono altri alcolici (birra e cocktail) e la popolazione di appassionati che sta invecchiando. In più vediamo come sta rapidamente mutando il clima, con una siccità che obbliga a riflessioni profonde, senza le quali si rischia di vedere stravolta completamente la viticoltura europea. Non ci si può nascondere di fronte a queste sfide, pena la perdita d’identità e di un patrimonio costruito nei millenni.
Fonte: Resto del Carlino Slow Wine Fair.
Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow
Benedetto Tarantino, Ostinai?, Slow Food Editore Enoteche, ristoranti, winebar e osterie che propongono vini iconici di terroir internazionali e delle regioni italiane; sono questi i locali candidati aI Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, nato dalla collaborazione di Slow Food e Milano Wine Week per valorizzare il lavoro di chi promuove la cultura dei bere bene e del vino buono pulito e giusto, e per rafforzare íl legarne tra locali che incentrano le proprie selezioni sii vini di questo tipo e wine lover. I riconoscimenti, territoriali e tematici, vengono conferiti a 12 diverse categorie. Fra i premi territoriali italiani troviamo la migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico, e la migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo.
Fonte: Resto del Carlino Slow Wine Fair.
I Protagonisti.
Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere La seconda edizione di Slow Wine Fair consolida il ruolo di BolognaFiere come polo espositivo leader e snodo imprescindibile dell’agroalimentare a livello Internazionale, arricchendone ulteriormente l’offerta. Abbiamo avviato questo percorso con le manifestazioni Sana e Marca, che ci hanno consentito di maturare una significativa esperienza ultratrentennale nell’ambito del biologico e della sostenibilità. Nella Slow Wine Fair mettiamo a frutto quell’esperienza anche grazie al gioco di squadra con Slow Food e FederBio, nostro partner di lunga data, e apriamo i padiglioni ai protagonisti di un mondo vitivinicolo che guarda al futuro con coscienza e impegno. E i risultati finora ottenuti confermano che la strada intrapresa quella giusta.
Fonte: Resto del Carlino Slow Wine Fair.
Tra sabbia e argilla grandi etichette nel cuore del Chianti.
Tra sabbia e argilla grandi etichette nel cuore del Chianti attoria di Valiano, il cui nome affonda le radici nella Lex Julia, è una tenuta dal passato glorioso. Appartenuta a condottieri valorosi e capi di Stato prestigiosi, ora è parte del lungimirante progetto enoico di famiglia Piccini, guidato da Mario. Suo figlio Michelangelo, insieme a Benedetta e Ginevra, le sorelle, prosegue oggi il percorso virtuoso iniziato nel ’95. Siamo a Castelnuovo Berardenga, a due passi da Siena, un’Uva in cui il Chianti Classico raggiunge espressioni di tensione, sapidità e potenza in una terra duttile, sede di interpretazioni internazionali di grande vividezza. Si parla di 250 ettari, di cui 75vitati (tutti in conduzione biologica), collocati perlopiù a quota 350 metri sul mare e dotati di eccellente esposizione, in cui suoli argilloso-sabbiosi forniscono “spalle” robuste a una produzione completa, caratterizzata dall’altissima qualità media delle etichette.
Fonte: Sport Week.
Vini di Romagna in autodromo Tappa a Misano.
Lunedì 20 i produttori si presentano agli operatori di settore per una giornata intera. Vini in autodromo, dopo Imola a Misano. L’appuntamento è per lunedì 20 febbraio al Misano World Circuit Marco Simoncelli di Misano Adriatico dove si svolgerà “Circuito Divino 2023. Vini di Romagna, un capolavoro!”, il salone professionale dei vini Dop e Igp della Romagna dedicato alla ristorazione della Riviera organizzato dal consorzio vini di Romagna. La manifestazione si sviluppa su un pomeriggio intero (dalle 12 alle 19), per consentire esclusivamente ai professionisti dell’horeca di conoscere e scoprire numerose cantine e tantissimi vini di qualità, scelte interessanti in vista dell’imminente stagione estiva.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Atutta… Bit! L’area matesina offre il meglio di sé e fa gol.
Bojano e l’hinterland alla Borsa internazionale del turismo per il secondo anno: una scommessa vinta Atutta… Bit! L’area matesina offre il meglio di sé e fa gol. Una tre giorni dalla grande affluenza in uno stand, quello del Molise, dal volto arcaico ma accattivante, innovativo, tecnologico e di impatto visivo: anche le eccellenze del Matese e di Bojano hanno avuto un ruolo centrale nel labirinto della Borsa internazionale del turismo di Milano. Lo stesso labirinto che all’uscita ha offerto ai visitatori una splendida sorpresa: la riproduzione del teatro di Pietrabbondante con le sue sedute ergonomiche. Li la visione di un Molise dai caratteri eccelsi, senza tempo, proiettata su maxi schermi curvi, dai contenuti attrattivi grazie a immagini di paesaggi, borghi, tradizioni e cibi.
Fonte: Primo Piano Molise.
Un rosato nato per durare nel tempo.
La bottie:11a Fila 2020 Rosato Salento Igo Azienda: La Scacchiera Uve: Negoamaro Preso: 16 euro II vino Filia 2020 Un rosato nato per durare nel tempo di Pasquale Porcen C9 è una bella differenza tra un vino invecchiato e un vino da invecchiamento. Una differenza non da poco che spesso non viene sufficientemente considerata, ancor — più se riguarda un vino rosato. Nel senso comune del consumatore medio, il rosato è vino fresco, da consumare nell’anno e quando va bene nell’immediato anno a seguire. E infatti, poche sono le interpretazioni che affidano a questa tipologia la capacità di durare nel tempo. II vino rosato destinato a una certa longevità è una scommessa che non molti produttori si sentono di affrontare.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Anteprima del Nobile Invasione di ‘winelovers’.
Arrivano oggi centinaia di operatori ed appassionati in Fortezza Domani alle 17 premiazione del concorso con la Pro loco «Belle vetrine». Montepulciano un palcoscenico per tutto il territorio Premio Grifo a due strutture italiane. Ultimo weekend per l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano. Da oggi a lunedì si aprono le porte agli operatori del settore ed ai winelovers. Dopo la giornata inaugurale dedicata alla stampa internazionale (oltre 150 giornalisti, di cui 80 da tutto il mondo) la storica Fortezza è adesso pronta ad ospitare il pubblico pronto a scoprire le nuove annate entrate in commercio quest’anno, Nobile di Montepulciano 2020 e Riserva 2019 in primis.
Fonte: Nazione Siena.
San Gimignano, tempo di Vernaccia.
Calici alzati per l’Anteprima 2023. II sindaco Marrucci: «Plauso ai produttori per le difficoltà superate» La Vernaccia di San Gimignano ha brindato il suo XVIII esimo anno della ‘Anteprima 2023′ internazionale con 120 «studiosi» giornalisti di settore fra italiani e stranieri arrivati sotto le torri da tutto il mondo. Un classico. Dunque brindisi a calici alzati. Alla Vernaccia. «Possiamo già dire che la Riserva 2021 è senz’altro una bellissima annata, confermando la positiva evoluzione nel tempo della Vernaccia per l’ultima vendemmia 2022». II commento soddisfatto del sindaco Andrea Marrucci che ha fatto gli onori di casa in sala Dante.
Fonte: Nazione Siena.
In via Montalbano a Vinci Torna “Divento vino’ Le aziende in mostra.
Vinci Domani, sabato 18 febbraio, e domenica 19 a Vinci, allo spazio espositivo di via Montalbano 6, è in programma l’appuntamento “Divento Vino”, iniziativa ideata e promossa dalla Pro Loco di Vinci in collaborazione con le aziende vitivinicole del Comune di Vinci e patrocinata dall’Amministrazione Comunale. All’interno di “Divento Vino” sarà possibile degustare il vino per conoscerne il percorso e l’evoluzione, dalla botte alla bottiglia. Saranno 24 i produttori presenti, tutti concentrati tra Vinci, Cerreto Guidi, Montespertoli, Baratti e Ginestra Fiorentina. «In questo territorio abbiamo grandi eccellenze che meritano di essere conosciute — commenta Paolo Frese, assessore all’Agricoltura del Comune di Vinci.
Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.
Etichette anti alcol eccessi sul vino produttori divisi « E’ marketing» «Ci danneggia»- Etichetta anti-alcol, produttori divisi « Solo marketing». « Fa confusione».
Storico produttore Sandro Bottega con due calici di Prosecco. Etichette anti eccessi sui vino produttori divisi «È marketing» «Ci danneggia», alle grappe e ai liquori, vogliamo consumatori contenti, non, ubriachi» Tip Le guardi e vedi un cuoricino sue bottiglia col consiglio di bere «al massimo due bicchieri di vino»; C chi lo legge: come ratia eco ad un intero sistema, gioiello del vino ‘ veneto, e chi invece come una provocazione per tranquillizzare tutti. Fa discutere la decisione di Sandro Bottega, storico produttore, c e ha deciso di far comparire sul retro delle proprie etichette un messaggio anta eccessi. Dal cuore con il limite a due bicchieri al giorno, Bottega «Lo estenderemo Etichetta anti-alcol, produttori divisi « Solo marketing». «Fa confusione» Elvira Bortolomiol L’iniziativa vuole informare sul consumo moderato di alcol e lanciare l’allarme. Lo guardi e vedi un cuoricino col consiglio di bere al massimo due bicchieri di vino.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Toscani: «Si beve per piacere Basta buonismo stupido».
II fotografo Oliviero Toscani oggi vive a alale Marittimo, in provincia di Pisa, in una tenuta dove alleva cavalli e produce vino e olio. Rocco, uno del suoi figli, è impegnato nell’azienda di famiglia: gestisce a pochi chilometri dalle terre sacre di Bolgheri dodici ettari di varietà internazionali come il Syrah, il Cabernet Franc e il Petit Verdot. Toscani ha la comunicazione (e la provocazione) nel sangue, le sue campagne fotografiche nel corso degli anni hanno fatto discutere. E dopo una carriera dedicata al marketing e alla comunicazione scandalistica, il cuoricino con dentro il suggerimento di bere «al massimo due calici» non gli piace. «Ognuno faccia quello che vuole, se Bottega vuole mettere quel cuore sulle sue bottiglie è libero di farlo — dice Toscani.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Rosso investe ancora e crea la holding del vino In campo pure Veronesi.
Mr Calzedonia, da Signorvino alla Valpolicella di Glannl Favero vieava Nuova acquisizione nel mondo del vino da parte di Renzo Rosso, patron di Only The Brave (Diesel), che ha scelto di rilevare una importante quota di maggioranza di Josetta Saffirio, società di Monforte d’Alba (Cuneo) nota per la sua produzione di Barolo, Nebbiolo e spumanti. L’operazione si aggiunge alle altre intraprese da Rosso a partire da Diesel Farm, una piccola realtà da 25 mila bottiglie sulle colline vicentine, a cui si sono aggiunti una partecipazione del 109 di Masi Agricola, griffe veronese dell’Amarone e, lo scorso autunno, l’ingresso con il 40% nella siciliana Benanti, casa sulle pendici dell’Etna in grado di produrre 25o mila bottiglie con metodo biologico.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Renzo Rosso, una holding per il vino.
L’imprenditore vicentino della moda ha fondato ›«Saremo nei territori d’eccellenza in Italia e nel mondo» Brave Wine e acquisito la Josetta Saffirio in Piemonte Tra gli obiettivi l’acquisizione di un brand del Prosecco NEl PORTAFOGLIO GIA LA CANTINA SICILIANA BENANTI E LA DIESEL FARM DI MARQSTICA. E RED CIRCLE E SOCIA DI MASI L’IMPEGNO VENEZIA. Renzo Rosso punta deciso sul vino, uno dei settori trainanti del Made in Italy nel mondo, ed entra in una cantina in Piemonte. L’imprenditore veneto del jeans Diesel e della moda di lusso con diverse griffe ha varato una holding per gestire le sue attività in questo ramo dell’agroalimentare: Brave Wine. Nel portafoglio di questa nuova società l’ultimo acquisto è la “Josetta Saffirio” di Sara Vezza, marchio dell’Alta Langa che produce a Monforte D’Alba (Cuneo), Barolo e Nebbiolo tra i più pregiati. «Ho creato la holding Brave Wine per gestire in toto il mio progetto vino.
Fonte: Gazzettino.
Rosso sceglie le Langhe Nasce l’holding del vino.
La nuova società Brave Wine gestirà Diesel Farm e la partecipazione in Benanti Rosso sceglie le Langhe Nasce l’holding del vino L’accordo con il marchio Josetta Saffirio di Cuneo, 100 mila bottiglie all’anno, consente di entrare nei mercati del Barolo e del Nebbiolo •• Si chiama Brave Wine la società che Renzo Rosso ha creato per gestire gli investimenti nel settore vinicolo di alta gamma, una realtà che nasce dal suo amore per la terra e da una costante ricerca delle migliori realtà del settore e dei terroir più prestigiosi. Renzo Rosso è presente nel settore del vino da quasi trent’anni con Diesel Farm, sulle colline di Marostica dove nascono il Rosso di Rosso, il Bianco di Rosso, il Nero di Rosso, spesso premiati da riconoscimenti internazionali.
Fonte: Giornale di Vicenza.
In 100 migliori vini rossi italiani nella classifica Gentleman.
Bolgheri Sassicaia 2019 pigliatutto. È l’iconico vino toscano a guidare la Classifica delle Classifiche dei migliori 100 rossi italiani, compilata, come ogni anno, da Gentleman, il magazine di lifestyle di Class Editori (adesso in edicola con MF Milano Finanza). La Top 100 è ottenuta incrociando i voti delle sei guide italiane più autorevoli – Gambero Rosso, Veronelli, Bibenda, Vitae, Cernilli e Maroni – attraverso un database unico, che censisce oltre 2mila etichette all’anno da 15 anni, a cura di Cesare Pillon, affiancato da Emanuele Elli. Il numero 1, il Sassicaia, era secondo nel 2022, ma mancava da tempo dalla vetta, dopo essere stato per anni il dominatore. “Un ritorno al passato?” si chiede il giornalista Cesare Pillon, che comunque non ha dubbi: “Il Sassicaia merita ogni riconoscimento, è il vino che ha aperto le strade dell’export alla produzione italiana di qualità”.
Fonte: Gambero Rosso.
Renzo Rosso sbarca in Langa con Josetta Saffirio. E lancia “Brave Wine”, il suo polo del vino.
La griffe del Barolo, Diesel Farm e Benanti sono il nucleo di un progetto che mira a radicarsi in tutti i grandi territori dei fine wines italiani. All’inizio, quasi trent’anni fa, quella per il vino era una passione, un di più rispetto al core business di Renzo Rosso, imprenditore che da Vicenza ha conquistato il mondo della moda e del lifestyle con il marchio Diesel. Nel 2016, la presa di coscienza, sancita da parole ben pesate – “il nuovo lusso è il mondo del bio” – e la svolta imprenditoriale, che ha portato nel 2021 all’ingresso nel capitale di Masi Agricola, storica griffe dell’Amarone della famiglia Boscaini, di cui oggi Renzo Rosso detiene il 10%, attraverso la holding Red Circle. Ad ottobre 2022, il primo investimento fuori dal Veneto, in uno dei territori emergenti del vino italiano, l’Etna, con l’acquisizione del 40% di Benanti, azienda da 170.000 bottiglie prodotte, per un investimento di 7,5 milioni di euro (qui il nostro articolo).
Fonte: WineNews.
‘Pallagrello’,la storia di un vino racconta un intero territorio.
Raccontare la storia di un vino, ripercorrerne le peripezie, seguirne le fortune fra banchetti di corte e consumo nelle osterie, cercarne le tracce anche in luoghi dove non ti aspetteresti di incontrarlo. Tutto questo significa non solo parlare del vino stesso, in questo caso il Pallagrello, ma tracciare la storia di un intero territorio, l’Alto Casertano, perché solo la conoscenza delle radici può aiutarci a capire il presente (e il futuro). Il nuovo libro di Manuela Piancastelli, giornalista e vignaiola, “Pallagrello il vino del vento, del fiume, del re”, edito da Valtrend (18 euro), assolve al difficile compito di trovare le tracce del Pallagrello, vino riscoperto alla fine degli anni Ottanta del Novecento dopo un secolo di oblio, tra antiche fonti documentarie, oltre duecento, scovate nel corso di vent’anni di ricerca
Fonte: ANSA.
Birra o vino, qual è la bevanda preferita dai giovani?
Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale della vigna e del vino, nel 1965 in Italia si consumavano oltre 110 litri di vino pro capite, quarant’anni dopo nel 2005 il dato crollava ai 46 litri pro capite, e tuttora il calo prosegue con l’ultima attestazione del 2021 che parla di 40 litri. Anche la Francia in drastico calo si attesta a circa 38 litri mentre il paese europeo che più beve vino è il Portogallo con 45 litri. Questi dati, pubblicati recentemente da Winenews, sono sostanzialmente in linea con una analoga ricerca che compare sulla Cucina italiana e che mette a confronto i gusti di millennials (ovvero i giovani nati tra 81 e 96) e generazione Z (ovvero quelli nati tra 97 e 2012), ebbene appare chiaro come i millennials siano ancora discretamente legati al vino, con un’ottanta per cento di preferenza, mentre per la generazione Z il vino, che pure mantiene un’ottima percentuale di gradimento, ma è nettamente dietro alla birra.
Fonte: Apetime-Magazine.
Intervista a Daniela Mastroberardino, Presidente Donne del vino.
Tenace come da essere chi nasce in terre montane e di confine, e resiliente agli ostacoli lungo il cammino. È oggi Presidente delle Donne del Vino, il sodalizio nazionale che unisce più di 1000 donne. Studio in economia, nel 1994 partecipa, insieme al padre Walter e ai fratelli Paolo e Lucio, alla fondazione della tenuta agricola di famiglia, Terredora Di Paolo, di cui oggi è amministratore oltre che export manager. È socia delle Donne del Vino dalla fine degli anni Novanta, quando l’allora delegazione campana era composta da sole 4 produttrice. Ha ricoperto anche incarichi in altre associazioni di settore: è stata Presidente di Movimento Turismo del Vino della Campania, prima di divenire Presidente Nazionale del Movimento Turismo del Vino, ruolo che ha svolto dal 2012 al 2015. Nel 2016 ha ricevuto il Premio Standout Woman Award..
Fonte: Wine&Thecity.
Vino e salute: al Senato il convegno Bere mediterraneo sul consumo moderato e dieta mediterranea.
Bere vino sì ma con moderazione. Soprattutto se inserito in un corretto stile alimentare come la nostra dieta mediterranea. È questo, in sintesi, il messaggio lanciato da esperti italiani ed esteri sul tanto dibattuto tema vino e salute, all’interno del Convegno Bere mediterraneo, svoltosi ieri al Senato presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Un incontro mirato a fare chiarezza, dopo le ultime evidenze scientifiche, sulla differenza tra consumo moderato e abuso del vino, con buona pace degli health warning irlandesi in etichetta.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
Vino, Ascovilo e Ais alleati nel nome di Brescia-Bergamo Capitale della Cultura.
Il 26 febbraio a Brescia si terrà un singolare Open Day, storico appuntamento di Ais Brescia che nel 2023 è interamente dedicato alle denominazioni di origine protetta delle province di Brescia e Bergamo. Ascovilo protagonista con Ais di “Brescia Bergamo Capitale della Cultura“. Il 26 febbraio a Brescia si terrà un singolare Open Day, storico appuntamento di Ais Brescia che nel 2023 è interamente dedicato alle denominazioni di origine protetta delle province di Brescia e Bergamo. Analogo appuntamento si terrà in autunno a Bergamo a cura della Delegazione Ais di Bergamo per sancire il gemellaggio fra le due province. Domenica 26 febbraio l’Open day Ais di Brescia si aprirà in Via Triumplina 11 con il banco di Assaggio, dalle 10 alle 18.30, con nove denominazioni e oltre cinquanta etichette in degustazione (Valcalepio DOC, Moscato di Scanzo DOCG, Lugana DOC, Valtènesi Riviera del Garda Classico DOC, San Martino della Battaglia DOC, Garda DOC, Capriano del Colle DOC, Botticino DOC, Valcamonica IGT).
Fonte: Radio Lombardia.
Insediamento della “Città italiana del vino 2023”: la siciliana Menfi.
Dopo Barolo (Cuneo) nel 2021 e Duino Aurisina (Trieste) nel 2022, è la siciliana Menfi (Agrigento), nel cuore delle Terre Sicane, la capitale del vino 2023 scelta dall’Associazione Nazionale Città del Vino, che raggruppa 470 comuni vitivinicoli ed enoturistici. Domani sabato 18 febbraio, presso la nuova cantina di Mandrarossa di Menfi, avverrà la cerimonia d’insediamento della neo “Città italiana del vino 2023” durante una convention dell’Associazione. Al via un’annata di eventi sul territorio dedicati a vino, cultura e turismo. Interverranno all’evento, oltre al presidente dell’Associazione Angelo Radica e il direttore Paolo Corbini, i sindaci delle “Città del Vino” siciliane, le cantine della Valle del Belìce, i ristoratori, i titolari delle strutture ricettive e tutti gli attori coinvolti in questo anno di attività che vedrà Menfi al centro del palcoscenico enoturistico.
Fonte: Floraviva.
Dalla scienza nasce l’IRVAS, l’Istituto di ricerca sul benessere alimentare.
Un’istituzione virtuale che riunisce i ricercatori scientifici italiani ed esteri: studi, analisi e collaborazioni internazionali per un sano stile di vita tra le mission dell’associazione. Il vino fa bene, il vino fa male. Le polemica sull’health warning irlandese e la presunta pericolosità del nettare di Bacco hanno portato alle ennesime discussioni tra scienziati e ricercatori: il vino fa davvero così male? Occorre fare chiarezza sul tema vino, alimentazione e salute, così come è emerso dal convegno Bere mediterraneo, tenutosi nella Sala Zuccari del Senato, su iniziativa del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. Nel dibattito del suddetto convegno, è stata anche annunciata la nascita dell’IRVAS, l’Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute presieduto dal Prof Luigi Tonino Marsella del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università Tor Vergata di Roma.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
Se la Langa è così: il mondo del vino raccontato ai giovani del terzo millennio.
Due giorni interamente dedicati ai giovani under 30 appassionati al mondo del vino per ripercorrere e conoscere, insieme ai produttori che hanno fatto la storia vinicola di Langhe Roero Monferrato, le tradizioni e le peculiarità del territorio. L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nata anche grazie al sostegno delle realtà vitivinicole locali, organizza – in collaborazione con La Banca del Vino e Slow Wine – due giornate che mettono al centro proprio queste realtà, protagoniste di un passaggio di testimone alle nuove generazioni! Una opportunità unica per 240 giovani under 30 per scoprire la storia raccontata da chi l’ha fatta e vissuta, conoscere oltre 90 produttori di vino di Langhe Roero e Monferrato e professionisti del settore, con cui potranno confrontarsi durante conferenze, degustazioni e momenti di convivialità ad Alba e a Pollenzo.
Fonte: Unisg.
STAMPA ESTERA
“Croquer ces noisettes du Piémont pures, un moment de gourmandise raffiné.”.
GOÜTER UNE “TONDA GENTILE” DU PIÉMONT, c’est toucher à l’essence même de la noisette. Meilleure qu’un bonbon, car nutritive et sans sucre, la noisette du Piémont se grignote tout autant. Si elle est aussi addictive, cela tient à son goût, unique, au point qu’elle est réputée comme la meilleure du monde. Les amateurs de la petite boutique Enoteca Midi n’hésitent pas à traverser Paris pour aller en chercher quelques paquets sous vide. Créée en 2014 par un couple franco-arménien passionné de vins italiens, cette cave d’une vingtaine de métres carrés, aux allures de caverne d’Ali Baba, recèle surtout plus de cinq cents élixirs recherchés de la Botte, provenant du Barolo ou de l’Etna en passant par la Toscane, mais aussi quelques autres pépites à déguster, comme des huiles d’olive, des coeurs d’artichauts violets, des sauces tomate, des pâtes artisanales de Naples, du parmesan, tous choisis avec justesse. Et puis, au milieu des caisses de vins en bois qui s’étalent comme elles peuvent, il y a ces nocciole tostate, ces noisettes décortiquées et grillées d’une variété unique, la tonda gentile trilobata, autrement dite tonda gentile delle Langhe. Les propriétaires de ce lieu agencé au gré de leurs découvertes, Mihran Karabetyan et son épouse, s’approvisionnent à l’Azienda agricola Filippo Gallino, sur les collines de Canale, au nord d’Alba, dont ils ont également déniché les vins par hasard, lors du salon annuel de Vérone Vinitaly.
Fonte: M Le Magazine du Monde.
Lighter bottles: good for the planet and business.
Wine is now an established fact that the manufacture and transportation of glass bottles are the biggest factors contributing to wine’s carbon footprint. An international group of rulers has been researching how to reduce this most effectively and is making real progress. Of course, the ideal situation would be that all glass bottles were either reused or recycled because, unlike some materials, glass can be recycled virtually infinitely. (The proportion of recycled glass in bottles is currently 52 per cent in Europe, higher for green bottles and lower for clear ones.) But this doesn’t happen even in countries with admirable recycling schemes and clear guidelines for consumers. In the UK, recycling is administered by local authorities and councils, of which there are 333 in England alone. They all recycle differently — quite efficiently in Wales but less so elsewhere. The Scots have proposed a complicated returnable bottle scheme as part of establishing their independence from Westminster. As a consumer who wants to do the right thing, I would love more interference from Westminster in this respect. Like many Brits, I’m confused by the guidance and far from convinced that what I so carefully put in the recycling bin doesn’t end up in landfill or get shipped off to Indonesia. According to The Wine Society’s director of sustainability Dom de Ville, Britain is “considered the dirty man of Europe” when it comes to recycling. Not good, and a bit worrying considering we’re considerably better at it than the world’s biggest wine market, the United States. One option for reducing wine bottles’ carbon footprint that doesn’t rely on recycling is the campaign for lighter bottles. Working through Sustainable Wine Roundtable, a group of retailers — Waitrose, The Wine Society, Whole Foods, Dutch retailer Ahold Delhaize — has joined with the alcohol monopolies in Sweden and Finland to fund research into this. Since last September, Peter Stanbury has been interviewing interested parties and reviewing the literature with a view to coming up with a proposal that would see producers gradually using lighter and lighter bottles at the request of those they sell to. The SAQ, the alcohol monopoly in Quebec, has introduced such a scheme, though of course it’s easier to impose if there is a single retailer who can refuse to buy wine in bottles above a certain weight.
Fonte: Financial Times Life&Arts.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.