rassegna stampa del vino di sabato 20 maggio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 20 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Dal vino all’arte: alla Biennale il premio per i giovani scultori.
Il progetto di Ca’ del Bosco e «Venetian Heritage» per l’edizione 2024. Le opere nella cantina-museo di Luciano Ferraro. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro entra nella scultura-installazione, grande come un capannone, di Emmanuel Pratt per la Biennale Architettura: fatta di tronchi che diventano tavoli e sedie per condividere giochi e pranzi. «Quanto costa?», chiede tra i sorrisi della curatrice di Architettura Lesley Lokko e del presidente della Biennale Roberto Cicutto. In questa edizione dedicata all’Africa, c’è spazio anche per le opere extra large. E per le grandi sculture. Oggi l’annuncio a Venezia: alla prossima Biennale d’arte, nel 2024, sarà assegnato un premio a tre artisti under 4o, per sculture da esporre all’aperto. L’idea è di Maurizio Zanella, fondatore di Ca’ del Bosco, l’azienda in Franciacorta della famiglia Marzotto.

Fonte: Corriere della Sera.

Anche l’oro di Pantelleria in coda per il Pnrr.
In arrivo sull’isola 52 milioni dell’Ue. Aiuteranno lo zibibbo, la vite ad alberello che dal 2014 fa parte del patrimonio Unesco (prima pratica agricola al mondo a ottenere il riconoscimento). E da cui si ricava un vino passito conosciuto in tutto il mondo. Non è un dio, ma da secoli i vignaioli panteschi gli si inginocchiano davanti come musulmani rivolti alla Mecca. Più che una divinità arborea, lo Zibibbo di Pantelleria è il santo patrono dell’isola a sud ovest della Sicilia, provincia di Trapani, piantata in mezzo al Canale di Sicilia, crocevia delle genti e delle rotte marittime. Zibibbo è un nome di origine araba, deriva da zabib, uva passa. Che sia un vitigno regale lo si capisce da come si fa servire e riverire. È una vite ad alberello basso, ma talmente basso che arriva poco più in su delle caviglie e ha bisogno di essere allevato e accudito come un figlio attraverso una pratica agricola che risale ai tempi dei tempi.

Fonte: La Verita’.

A Trieste il vino è ambra.
Gli ambrati sono vini prodotti con il processo di macerazione prolungata. Il mosto in fermentazione rimane a lungo in contatto con le bucce. Le date da segnare sul calendario per gli appassionati di novità in campo enologico, sono domenica 21 e lunedì 22 maggio. Per il secondo anno il Castello di San Giusto a Trieste riapre le sue porte per ospitare la rassegna dedicata ai vini ambrati battezzara Amber Wine Festival, dove poter incontrare 4o tra i più rinomati produttori provenienti da Italia, Slovenia e Croazia. I vini bianchi macerati, prodotto particolare e in grande ascesa nelle cantine che si dedicano alla ricerca, hanno conquistato un pubblico di appassionati in tutto il mondo.

Fonte: L’Identità.

Château d’Yquem, bene le giovani.
Rialzo medio di valore del 7% alle aste per le annate che vanno dal 2000 al 2017 Château d’Yquem, bene le giovani di Cesare Pillon Sotto analisi questa volta sono le annate più recenti di Château d’Yquem, il più celebre dei Sauternes, le cui quotazioni spuntate alle aste del 2022 e di quest’anno sono poste a confronto con quelle che avevano ottenuto nel 2021. Ma poiché le annate dei 16 millesimi esposte in tabella vanno dal 2000 al 2017 e quindi sono tutte del terzo millennio, la prima domanda che viene spontanea è questa: le quotazioni di questi Yquem sono in continuità con quelle del secondo millennio o segnano una svolta? Con dieci rincari quasi tutti piuttosto consistenti contro sei ribassi quasi tutti alquanto esigui, la tabella non lascia dubbi: le bottiglie di Château d’Yquem stanno attraversando un momento positivo.

Fonte: Milano Finanza.

Francia Wine Festival. Un sorso di Francia tra vini e cibi in degustazione.
Un sorso di Francia: fino a domenica, 21 maggio piazza Città di Lombardia ospiterà la prima edizione di Francia Wine Festival mostra-mercato dedicata esclusivamente alle produzioni enologiche d’Oltralpe. Alla scoperta del piccoli produttori Organizzata da Arte del Vino in collaborazione con Petit Vigneron (distributore specializzato in vini francesi) Francia Wine Festival sarà l’occasione per scoprire una nicchia di piccoli produttori francesi uniti da una comune filosofia: far bere bene al giusto prezzo. Oltre settanta vini in degustazione Gli oltre settanta vini in degustazione offriranno a tutti gli amanti del vino, dai degustatori più esperti ai semplici appassionati, una panoramica completa del patrimonio enologico francese perché saranno rappresentate tutte e tredici le regioni vitivinicole, dalla fredda costa atlantica della Bretagna e della Normandia, al caldo clima mediterraneo della Costa Azzurra e dell’Occitania, senza dimenticare le iconiche Borgo- gna, Alsazia, Champagne, Loira e Bordeaux.

Fonte: Metro.

Bio e turismo peri vini Siciliani.
Con biologico e turismo il vino siciliano vuole superare il miliardo di valore. La Sicilia è la più grande area vinicola bio d’Italia 1tarco.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Aumentano i Paesi contrari alle etichette irlandesi sul vino.
Dublino impone su ogni bottiglia la scritta «Nuoce alla salute» Gli europei, Usa, Australia, Cuba e Cile ricorrono a Wto e Commissione Ue Giorgio dell’Orefice Si complica la strada verso gli health warning sulle etichette di vino, birra e altri alcolici voluti dall’Irlanda. Nelle scorse settimane la legge di Dublino che punta a introdurre indicazioni come “nuoce gravemente alla salute” o come “il consumo di alcol è direttamente connesso ai tumori al fegato” sulle bottiglie di vino come avviene sulle sigarette è stata notificata al Wto. E nei giorni scorsi a Ginevra, sede dell’Organizzazione mondiale del commercio, sono pervenuti i primi pareri negativi da parte di Stati Uniti e Cuba. A queste prime opposizioni si sono poi aggiunti i rilievi di importanti Paesi produttori come Australia, Cile, Nuova Zelanda oli re a quelli di mercati quali il Regno Unito, il Canada, il Messico e la Repubblica Dominicana. Sul tema sarà ora (il prossimo 21 giugno) chiamato ad esprimersi il Comitato Barriere Tariffarie dell’Organizzazione mondiale del commercio. Intanto, anche in Europa i produttori non sono rimasti a guardare.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Roccia, microclima e tradizione per i gioielli dei colli Friulani.
Lia storia delle viticoltura italiana è la storia dell’evoluzione di imprese familiari che, sviluppatesi principalmente a partire dagli Anni 60, arrivano ai nostri giorni con ambizioni rinnovate e volontà di affrontare la sfida dei mercati globali. La vicenda di Ronco dei Pini non fa eccezione, dato che si deve alla visione prima di nonno Antonio, poi di papà Vito, che si innestano sulla tradizionale attività dei Conti Rieppi. Siamo a Prepotto, nei Colli Orientali del Friuli, territorio che ha già fatto scrivere numerose – e felici – pagine di storia vitivinicola. Gli stessi intendimenti guidano ora i fratelli Claudio e Giuseppe, che conducono l’attività negli 11 ettari coltivati, ovverosia realizzare territoriali di rilievo, in letture di ortodossia varietale e consistenza.

Fonte: Sport Week.

Mare & Mosto, in vetrina a Sestri la produzione vitivinicola ligure.
Anche l’olio e l’enoturismo protagonisti assoluti domani e lunedì della rassegna all’Annunziata. Il mondo del vino, ed anche l’olio. I prodotti dell’eccellenza ligure domani e lunedì sono sotto i riflettori di MareeMosto — Le Vigne Sospese, la più grande rassegna del settore organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier. La manifestazione, giunta all’ottava edizione, si svolgerà all’Annunziata di Sestri Levante, e vedrà protagoniste oltre ottanta cantine liguri. Sarà l’occasione, per gli addetti ai lavori, di fare il punto sullo stato di salute dell’olio, sui cambiamenti climatici, sul turismo enogastronomico, oltre, naturalmente, alla possibilità di prendere parte a masterclass, degustazioni, workshop sulle tecniche più avanzate e innovative che riguardano il mondo del vino. «Il 2022 è stato un anno difficile dal punto di vista climatico.

Fonte: Secolo XIX Levante.

La regione sceglie il miglior sommelier e le perle olearie.
I concorsi all’interno della manifestazione La regione sceglie il miglior sommelier e le perle olearie. Le Vigne Sospese sarà il palcoscenico sul quale verrà eletto il Miglior Sommelier della Liguria 2023: un concorso che mira a premiare il miglior comunicatore del vino, e del territorio della nostra regione, e che peraltro, di diritto potrà accedere alle semifinali nazionali per il concorso Miglior Sommelier d’Italia. Novità dell’edizione 2023 è l’inserimento di un altro concorso, dedicato “Eccellenze Olearie di Liguria”, che premierà i migliori oli liguri. L’associazione Italiana Sommelier sezione Liguria ha difatti avviato nuove collaborazioni con la Camera di Commercio di Genova, coinvolgendo alcune importanti aziende, e realtà cittadine che producono specificità territoriali molto interessanti, e insieme al Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Dop Riviera Ligure.

Fonte: Secolo XIX Levante.

Degustazione Pinot nero con i sommelier a Monza.
Il Consorzio porta 27 aziende oltrepadane nella sede dell’associazione italiana sommelier di Monza per un evento dedicato al Pinot nero. L’appuntamento è per domani, dalle 15 alle 20, con un banco di assaggio di Metodo Classico, Pinotnero (rosè e riserva); in contemporanea si svolgeranno due degustazioni con il sommelier Ais Simone Bevilacqua dedicate al Metodo Classico e al Pinot nero in rosso. Queste le aziende partecipanti: Travaglino, Bertè e Cordini, Bosco Longhino, Bruno Verdi, Cà del Gè, Cà di Frara, Calatroni, Cavallotti, Conte Vistarino, Cordero San Giorgio, Ersaf – Regione Lombardia, Fiamberti Giulio, Finigeto, Frecciarossa, Giorgi, La Genisia, La Piotta, La Travaglina, La Versa, Lefiole, Manuelina, Montelio, Oltrenero, Pietro Torti, Prime Alture, Tenuta Mazzolino, Torti l’Eleganza del Vino.

Fonte: Provincia – Pavese.

A Bari nel palazzo dell’Acqua il simposio su «I sensi del vino».
Dlino Abbrescia, Paola Saluzzi, Gabriele Romagnoli, Marianna Aprile, Barbara Sgarzi sono gli ospiti già annunciati per il primo simposio del vino di Bari, dal titolo «I sensi del vino», che si terrà il 27 e il 28 maggio nella sala conferenze del Palazzo dell’Acqua (via Cognetti 36, ingresso libero fino ad esaurimento posti). Due giorni alla scoperta delle eccellenze vitivinicole pugliesi, del loro stretto legame con la cultura e del loro ruolo fondamentale nella valorizzazione dei territori. Nato da un’idea di Stefano Costantini, «I sensi del vino» è un progetto di Elastica con la collaborazione di Alibertà, il supporto di Acquedotto Pugliese, il contributo del Teatro Pubblico Pugliese e di Puglia Promozione e il patrocinio del Comune di Bari.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Il prossimo weekend “Cantine aperte”.
Prende il via in Sicilia red 2023′ Cantine Aperte, evento del Movimento Turismo del Vino, che si svolgerà nell’ultimo weekend di. maggio (sabato 27 e domenica 28, Sono in programma format euogastronomici, visite guidate, attività: naturalistiche. momenti di relax e divertimento, musica live e maaterclass, tutte iniziative finalizzata valorizzare e rattristare la bellezza dell’Isola, la passione per il vino, il valore dell’ospitalità e della qualità, la costante attenzione verso la natura. Hanno aderito oltre una ventina di cantine siciliane. L’evento ë. uno degli appuntamenti enoturistici pina. attesi e rappresenta un’occasione per esplorare. mondo della cultura del vino. direttamente nel Igo e di produzione.

Fonte: Gazzetta del Sud.

Due giorni per scoprire i segreti del vino.
Sabato 27 e domenica 28 una ventina di aziende siciliane aderisce all’iniziativa Cantine Aperte Due giorni per scoprire i segreti del vino Secondo una ricerca, il 90% ha una struttura per la degustazione, il 32% ha posti letto e il 30% offre ristorazione n arrivo anche in Sicilia l’edizione 2023 di Cantine Aperte, evento del Movimento Turismo del Vino, che si svolgerà nell’ultimo weekend di maggio (sabato 27 e domenica 28). Sono in programma format enogastronomici, visite guidate, attività naturalistiche, momenti di relax e divertimento, musica live e masterclass, tutte iniziative finalizzate a valorizzare e raccontare la bellezza dell’Isola, la passione per il vino, il valore dell’ospitalità e della qualità, la costante attenzione verso la natura.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Si fa il bilancio della vendemmia «Annata 2022 di qualità ricca».
Enologi soddisfatti per la produzione. In Sicilia un territorio che presenta più di 70 varietà autoctone e 42 mila ettari di viticoltura sostenibile Si fa il bilancio della vendemmia «Annata 2022 di qualità ricca» Oltre che per l’iniziativa di Cantine Aperte nell’ultimo week end di maggio i riflettori in questi giorni sono puntati anche sul ruolo della vitivinicoltura siciliana e sulla qualità dell’Annata 2022. È il momento già dei bilanci di qualità per l’ultima vendemmia. «L’annata 2022 è stata una delle più eterogenee degli ultimi anni, qualitativamente molto ricca e diversificata, come si può riscontrare dall’eleganza, dalla maturità fenolica e dalla fragranza dei vini prodotti. I territori viticoli siciliani, estremamente diversi per peculiarità orografiche, ampelografiche e microclimatiche.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Cantine, importante è diversificare.
Nuove tendenze. Set cinematografici, yoga in vigna, cene tra i filari, reading, trekking: le aziende pronte a raccogliere la sfida del futuro ® La nouvelle vague dell’enoturismo chiede più delle semplici degustazioni Ora ci vogliono le wine experience immergersi nella ruralità soci di Assovini Sicilia scommettono sempre di più sull’enoturismo e contribuiscono con successo a trainare il brand Sicilia valorizzando il proprio territorio. Secondo un sondaggio rivolto agli associati, il 90% delle aziende ha una struttura destinata all’accoglienza in cantina per le degustazione in cantina. Inoltre il 32% di queste, possiede una struttura ricettiva con posti letto e il 30% offre anche una proposta di ristorazione. Insomma, solo la cantina non basta più. E le aziende che fanno capo ad Assovini si sono trasformate, negli anni, per attrezzarsi con iniziative sempre più curate e diversificate. La wine experience oggi comprende anche: corsi di cucina ai percorsi benessere (il 51%), wine trekking e tour che interagiscono sempre più con il paesaggio e la cultura dei luoghi.

Fonte: Sicilia.

«Facciamo impresa nel rispetto della tradizione, dell’ambiente e dei visitatori».
Torna nel weekend del 27 e 28 maggio l’appuntamento con Cantine Aperte, l’iniziativa che inaugura un anno speciale per il Movimento Turismo del vino che spegne nel 2023 le sue prime trenta candeline. Anche in Sicilia ventiquattro cantine apriranno le loro porte per proporre diversi format enogastronomici: visite guidate, attività naturalistiche, momenti di relax e divertimento, musica live e masterclass, tutte iniziative finalizzate a valorizzare e raccontare la bellezza dell’Isola, la passione per il vino, il valore dell’ospitalità e della qualità, la costante attenzione verso la natura. «In questi anni l’interesse verso l’enoturismo ha confermato che il vino è certamente un importante strumento di promozione culturale, fondamentale per lo sviluppo territoriale – ha detto Stefania Busà, presidente del Movimento turismo del vino Sicilia -. Cantine Aperte, uno dei nostri eventi più apprezzati e conosciuti, racchiude questo andamento positivo e continua a diffondere il valore dell’accoglienza di qualità.

Fonte: Sicilia.

Sette giorni di eventi II Chianti pronto a stupire.
Conto alla rovescia per la festa più attesa dell’anno: dal 27 maggio al 4 giugno La manifestazione coinvolge il centro, piazza del Popolo e piazza Machiavelli. Per il territorio è l’evento dell’anno. Si tratta della Mostra del Chianti. Ad una settimana dall’inaugurazione, l’atmosfera è carica di eccitazione e l’attesa è palpabile. Il montaggio degli stand e del Convivium in piazza del Popolo è già iniziato e il programma già fa crescere l’attesa. La Mostra del Chianti, giunta alla 65esima edizione, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di vino. L’evento si terrà nel centro di Montespertoli, tra piazza del Popolo e piazza Machiavelli, dal 27 maggio al 4 giugno. Gli organizzatori hanno messo in campo tutti gli sforzi necessari per rendere questa edizione indimenticabile. Durante i giorni dell’evento, gli ospiti avranno l’opportunità di scoprire la bellezza dei paesaggi collinari del Chianti e di immergersi nella tradizione vitivinicola che caratterizza questo territorio.

Fonte: Nazione Empoli.

«L’etichetta anti alcol è illegittima» Esposto di Federvini contro l’Irlanda.
Denuncia all’Ue. «Fanno scorretta informazione, così ci danneggiano L’iniziativa L’Irlanda dispone che sulle etichette del vino ci sia un alert che indica che l’alcol è dannoso. Etichette di «alert» contro l’alcol volute dall’Irlanda, Federvini firma un esposto alla Commissione Europea. «La norma sulle etichette è incompatibile col diritto comunitario», questo in sintesi il motivo della denuncia. Un’azione sostenuta dal mondo del Prosecco, che vede con timore ogni iniziativa tesa a complicare le vendite del vino. Entrando nel dettaglio, il reclamo di Federvini evidenzia «l’incompatibilità delle norme irlandesi con l’attuale disciplina in materia di presentazione e di corretta informazione al consumatore».

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Degustazione diffusa sulla Strada del vino Asolo e Montello.
L’iniziativa di domani coinvolge nove cantine e 11 ristoranti e agriturismi. Un viaggio nelle cantine del territorio per degustarne i vini e i prodotti tipici. E il cuore dell’evento diffuso dedicato ai vini della Strada del Vino Asolo e Montello da gustare direttamente nelle cantine del territorio. È in programma domani dalle 10 alle 18. Sarà una degustazione itinerante tra le eccellenze del territorio, non solo vino ma anche prodotti tipici, natura e cultura, con l’obiettivo di valorizzazione dell’identità della zona. Tali le finalità de “I cento orizzonti del vino” che si terrà tra i pendii della Strada del Vino Asoloe Montello. Protagoniste dell’evento diffuso saranno 9 cantine: Tenuta Amadio. Progress Country e Wine House, Pat del Colmèl, Cirotto, Bedin I Società Agricola Colli Asolani di Bedin Enrico e C. ss., Villa Giustiniani, Villa di Maser, Azienda Agricola Ida Agnoletti, Tenuta Baron Winery. Ma ci saranno anche 6 strutture ricettive e 11 tra ristoranti e agriturismi che, dalle 10 alle 18, con la formula del biglietto unico, daranno vita a un’esperienza tutta da gustare tra enogastronornia, natura e cultura.

Fonte: Gazzettino Treviso.

L’attore Giorgio Pasotti brinda con le bollicene Docg.
E’ il testimonial per la nuova campagna pubblicitaria. Un volto italiano per le bollicine superiori. Il consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene superiore sceglie Giorgio Pasotti, attore e nuovo direttore dello Stabile dell’Abruzzo come testimonial per la nuova campagna pubblicitaria. Made in Italy nell’arte, made in Italy nel bicchiere per una campagna che presto sbarcherà sulle televisioni nazionali per far guadagnare ulteriori punti in valore al Prosecco Superiore, conic auspicano i produttori. «Il nostro è un prodotto che coniuga in un calice la leggerezza di un vino delicato e lo spessore di un prodotto antico e contemporaneo insieme» afferma Elvira Bortolomiol. presidente del Consorzio di Tutela Docg. «Per questo siamo andati alla ricerca di un volto elegante, sofisticato e al tempo stesso genuino, coerente col nostro prodotto, ideale per tutti coloro che amano valorizzare ogni momento della propria vita»”.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Fregona, il Torchiato volano per il turismo «La nostra scommessa».
Presentato ieri il “Piera Dolza 2013”. «Un’eccellenza ottenuta dopo 10 anni di affinamento, sinonimo di tradizione e identità» È stato presentato ieri alla Cantina Produttori di Fregona. il “Piera Dolza 2013”. vino passito Torchiato di Fregona a docg ottenuto dopo dieci anni di affinamento. L’evento è coinciso con l’anniversario della costituzione della Cooperativa Produttori del Torchiato e l’apertura del Centro di Appassimento, avvenuta giusto un decennio or sono. II presidente della cooperativa Alessandro Salatin, nell’evidenziare la rarità di questo vino, sottolinea come si tratti di un’autentica eccellenza che qualifica il territorio. «intendiamo ol1’rire alle persone attente, esigenti e curiose, questo nostro Piera Dolza 2013 che ha richiesto tanto impegno e lavoro» dice Salatin. Per il sindaco Patrizio Chies è un altro punto a favore del turismo che l’amministrazione sta cercando di promuovere. «Quello che ci manca è la ricettività – d ice Chies – C’è tanto da sviluppare, il nostro territorio rimasto integro negli anni. non intaccato da grosse infrastrutture e aree produttive, e inserito in un contesto suggestivo, abbiamo le nostre Grotte del Caglieron.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Da rottame a bottiglia nuova Ecco la seconda vita del vetro.
Dalla Julia Vitrum di S.Vito al Tagliamento alla Zignago Vetro di Fossalta di Portogruaro «Prima la raccolta differenziata, poi processi hi tech per arrivare ai contenitori riciclati». Maurizio Cescon la seconda vita del vetro comincia esattamente dove noi pensiamo che finisca, cioè nella campana per la raccolta differenziata dei rifiuti, dove ogni giorno buttiamo distrattamente bottiglie vuote, vasetti alimentari o contenitori. E il Friuli Venezia Giulia è leader nel riciclo industriale del vetro grazie alla Julia Vitrum, azienda attiva dal settembre 2021 e insediata nella zona industriale di Ponterosso a San Vito al Tagliamento. Un impianto gioiello, l’ultimo e più moderno del suo genere realizzato in Europa, che riceve ogni giorno mille tonnellate di rottame di vetro e lavora 24 ore su 24 con 45 dipendenti, 35 addetti alla linea produttiva e 10 amministrativi.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Fregona, si stappa Piera Dolza Torchiato che ha atteso 10 anni.
Quasi 20 mila bottiglie di “vin santo” realizzato nel 2013 e tornato a nuova vita «È il vino più identitario che c’è. Ora deve diventare sostenibile e remunerativo» Cosa sono 15, forse 20 mila bottiglie di Torchiato contro i 638 milioni e mezzo di Prosecco Doc? «Una rarità e, proprio per questo, tanto più preziosa», rispondo i 7 moschettieri della Pietra Dolza, il “vin santo” da meditazione tenuto a battesimo ieri, sulle prime rampe del Cansiglio, ad Osigo, dopo 10 annidi gelosa custodia. Federico Caner, assessore regionale all’Agricoltura e al Turismo, dopo aver assaporato un calice, riempito solo per un dito e mezzo, ha esclamato: «Non ci potrebbe essere vino più identitario: per composizione, per profumi, per storia: è la sintesi perfetta tra la terra, la sua storia appunto, e la capacità di questi imprenditori di lavorare assieme». C’era, un tempo, il Consorzio dei produttori di Torchiato di Fregona, Cappella Maggiore e Sarmede. Nel momento di scomparire, perché afflitti dai problemi, i soci si sono costituiti in cooperativa.

Fonte: Tribuna Treviso.

L’avanzata dei vini No-Lo.
Francia, Germania e Spagna hanno cominciato molto prima di noi, ma per l’Italia sta arrivando il momento della riscossa per i vini No-Lo (senza o a basso contenuto di alcol), una apparente contraddizione in termini che vale però già una quota significativa di mercato, peraltro destinata ad aumentare. Lo scetticismo che ha accompagnato la nascita di questi prodotti nel Paese del vino per eccellenza ha bloccato a lungo gli investimenti in un settore che nei prossimi anni potrebbe rivelarsi una miniera d’oro, visti i continui appelli alla riduzione del consumo di alcol e le nuove prospettive di etichettatura e controllo da parte della Unione Europea. Senza contare le iniziative SoberOctober e DryJanuary che prendono sempre più campo.

Fonte: Business People.

Vino: la Spagna sorpassa l’Italia che perde il primo posto nella classifica France Agrimer.
Non è semplice misurare il grado di competitività di un’impresa, tanto meno di un intero Paese vitivinicolo. France Agrimer (ente controllato dal ministero francese per l’agricoltura) lo fa dal 2000 con lo studio Facteurs de competitivité sur le marché mondial du vin e, nell’ultima edizione del 2023, offre un quadro dei 13 Paesi vitivinicoli che si confrontano quotidianamente sul palcoscenico dei mercati globali. Il periodo pandemico ormai alle spalle ha dato una decisa scossa alla classifica generale, pur non cambiando i protagonisti del podio: l’Italia perde il primo gradino e scende al terzo posto (612 punti), superata da Spagna (seconda, con 616 punti) e Francia (prima, con 627 punti).

Fonte: Gambero Rosso.

Vino: l’Antenatus di Valentina Cubi sorprende il mercato.
Si chiama Antenatus la novità vitivinicola dell’azienda agricola Valentina Cubi di Fumane. Soddisfatta, nella quiete della campagna della Valpolicella, l’imprenditrice «per l’apprezzamento che si sta rivelando per Antenatus, un vino rosato frizzante accanto alla nostra produzione tradizionale che si fonda su Amarone, Valpolicella Superiore, Ripasso». Ripensa, Valentina Cubi, alla vendemmia 2022, legandola ad una considerazione: «E’ stata soggetta ad elementi climatici diversi anche se non dovrebbe discostarsi in termini qualitativi dalle migliori delle scorse annate». La produzione annua. «Produciamo 45mila bottiglie, la nostra è una produzione esclusivamente biologica dal 2014». Mercati principali: europei, Canada e Stati Uniti d’America.

Fonte: ANSA.

Il calice di vino va scelto e maneggiato con cura: ecco come e perché.
Quali sono i calici più adatti per servire vini rossi, bianchi o spumanti? Chiariamo subito che il bicchiere dell’acqua (Tumbler) alto o basso che sia va bene per bere acqua, appunto, o piacevoli drink come ci insegna la grande scuola della mixology, molto ben rappresentata dai nostri barman in tutto il mondo. Ma è bandito per il servizio del vino! Il vino si serve rigorosamente nel calice, ovvero il bicchiere alto, quello con lo stelo e si maneggia dallo stelo, appunto, non dalla coppa. La mano sulla coppa scalda il vino con un gesto orribile che lascia impronte sul vetro. Insomma, non si fa e con l’aggravante del dito mignolo alzato diventa una vera e propria cafonata.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Antonella Viola contro il vino: “Questo è criminale”, l’attacco a Bassetti.
Antonella Viola si improvvisa ancora nutrizionista. Dopo aver sollevato la polemica, l’immunologa se la prende nuovamente con il vino e contro coloro che lo difendono. “Un nutrizionista che dice che due bicchieri di vino fanno bene, dovrebbe studiare. Un medico che si fa il selfie col bicchiere (è il caso di Matteo Bassetti, ndr) dovrebbe andare a studiare. Politici come Salvini sono stati aggressivi contro di me. Pensiamo alle ragazze che per familiarità hanno un rischio elevato di tumore, con che coraggio diciamo che bere due bicchieri di vino non è un problema? Questo è criminale”. Intervistata per Repubblica, la Viola definisce dannosi gli alcolici. “Possiamo decidere di fare eccezioni, ma l’etanolo è cancerogeno, lo sostiene l’Oms”.

Fonte: Libero Quotidiano.

STAMPA ESTERA

Italy’s Best Bargain In Red Wine Now.
The wine’s generous style is easy to enjoy, and its accessible price (as little as $8) is appealing as well. WHAT’S YOUR FAVORITE bargain red? That’s a question I’ve fielded many times, and after a recent tasting I have a new reply: Montepulciano d’Abruzzo. Produced in the central Italian region of Abruzzo, a good Montepulciano d’Abruzzo can cost as little as $9, though many cost more and tend to be, correspondingly, more complex. I hadn’t tasted much Montepulciano d’Abruzzo in recent years, but the 15 bottles I bought, priced between $9 and $28, were, with a few exceptions, so good that I will definitely be buying more. I’ve never been to Abruzzo, but I’ve heard it described in such captivating terms that I’m determined to rectify that fact. San Franciscobased restaurateur and wine director Shelley Lindgren is a big fan who’s visited Abruzzo seven times and described it as “hauntingly beautifuL” Although the region has long been undersung and overlooked, Lindgren thinks that thanks to the heightened quality of Abruzzo wines and the beauty of the region, it’s “having a moment and deservedly so.” Lindgren said that Montepulciano d’Abruzzo wines are always among the bestselling by-the-glass offerings at both of her A16 restaurants, in San Francisco and Oakland, Calif. The wine’s generous style means it’s easy to enjoy, while its accessible price ($15-$16 a glass) proves appealing as well. Some customers like the wine because they think it’s from Tuscany, Lindgren said. They’re likely confusing Montepulciano d’Abruzzo the wine with the town Montepulciano in Tuscany—a common error among retailers as well. I’ve frequently found the Tuscan wine Vino Nobile di Montepulciano shelved with Montepulciano d’Abruzzo. In fact, the two could not be less alike. Vino Nobile di Montepulciano, a lush red made from the Sangiovese grape near the beautiful Tuscan hilltop town, is considered one of the greatest Tuscan red wines. For years, many thought the Montepulciano grape grown in Abruzzo was the same grape as Sangiovese, but the advent of DNA profiling derailed that idea. Both grapes are prolific: Montepulciano, the second-mostplanted red grape in Italy after Sangiovese, is quite important in central Italy, especially in Abruzzo and in nearby Marche, as well as in Puglia and a few other regions. It’s a versatile grape, too, producing wines that are almost always richly colored but range from juicy and bright to quite structured and tannic, depending on winemaking style and vineyard location. Vineyards near the coast produce softer, more approachable wines, while wines from a more mountainous area tend to be higher in acidity, with more structure. In the vineyards of Ofena—a valley nicknamed it forno d’Abruzzo (the oven of Abruzzo) because it’s subjected to intense summer heat—care must be taken to keep the wines balanced. Lindgren wrote extensively about the vineyards of Abruzzo and its wines in her book “Italian Wine” (Ten Speed Press), to be published later this summer.

Fonte Figaro Magazine.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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