rassegna stampa del vino di sabato 24 dicembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 24 dicembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Italian Wine Brands.
ha concluso l’acquisizione dell’intero capitale di Barbanera e Fossalto.

Fonte: Italia Oggi.

In cantina – Margaux, perdita per le storiche.
Ribasso medio del 16% per le annate dal 1945 al 1980 in formato classico Margaux, perdita per le storiche di Cesare Pilon L, attenzione è concentrata questa settimana sulle quotazioni massime spuntate alle aste dell’anno in corso da Château Margaux mettendole a confronto con quelle dell’anno scorso: due puntate saranno dedicate alle bottiglie standard, due alle bottiglie di formato speciale. Questa prima puntata porta quindi sul palcoscenico le classiche bottiglie da tre quarti di litro ma di un momento storico molto particolare, quello successivo alla Seconda guerra mondiale dal 1945 in poi, che fu contrassegno cupa recchie annate particolarmente felici.

Fonte: Milano Finanza.

Design Thinking e vino, corso al Politecnico.
Poli.design lancia un corso per avvicinare le cantine vinicole al metodo del “Design Thinking”. E cioè «flessibilità, prontezza di reazione, capacità di trasformare problemi in sfide che aprono scenari nuovi»: al di là del vino buono, ormai divenuto un prerequisito per il successo, secondo la società consortile del Politecnico di Milano saranno queste le competenze che sempre più distingueranno un’azienda vitivincola dalle altre. Con queste premesse nasce il corso di Alta Formazione “Progettare il futuro del vino: soluzioni per scenari che cambiano”, organizzato con il patrocinio di Unione italiana vini, Veronafiere, Agivi, Onav, Cometa. Direttore scientifico sarà il docente Luca Fois.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Non solo brindisi, le bollicine volano a tavola e all’aperitivo.
Tra Natale e Capodanno il picco dei consumi, ma export e nuove abitudini hanno reso prosecco e spumanti protagonisti tutto l’anno L’obiettivo è 2 miliardi di fatturato all’estero: l’incidenza sul totale vino è passata dall’8% del 2010 al 23% del 2021 Giorgio dell’Orefice ra le tradizioni di fine anno c’è anche quella di provare a stimare quante bottiglie di spumante verranno stappate in Italia e all’estero nel corso delle festività Tra Natale e Capodanno 2022 — perla cronaca – si parla di poco meno di 375 milioni di bottiglie, per tre quarti esportate, con una crescita rispetto allo scorso anno del6 per cento.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Uiv e Federvini: prezzi da alzare.
I conti dei produttori di vino sono stretti tra il nuovo aumento del 20% del costo del vetro e il rifiuto della Gdo di adeguare i listini. +20%.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Vigneti hi tech per Cavit.
Il controllo della produzione di Cavit si basa su un flusso di dati integrato che sfrutta sensori e intelligenza artificiale.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Prezzo dell’uva, lettera al ministro Lollobrigida.
Nuova mobilitazione del territorio, gli agricoltori si rivolgono a Michele Rillo Prezzo dell’uva, lettera al ministro Lollobrigida L’avvocato torrecusano Michele Rillo riaccende i riflettori sulla crisi del prezzo dell’uva che anche quest’anno ha attanagliato i viticoltori sanniti. Siamo di fronte ad una seria problematica che sta seriamente mettendo in crisi il settore creando non poche ripercussioni al territorio. Basti pensare che le preoccupazioni hanno mobilitato nei mesi scorsi la politica telesina che a Castelvenere ha redatto un documento comune al fine di attenzionare le istituzioni regionali e nazionali.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Capponi, pecorino e salumi buoni anche come regali.
Fucili della Coldiretti: «Una boccata d’ossigeno per le aziende agricole» In tanti hanno donato pacchi alimentari. Molta affluenza nelle cantine. «Ordini online sostenuti per il Verdicchio di Matelica e gli altri vini genuini» Ritorno alle abitudini pre-Covid. Dopo due anni di restrizioni, le famiglie tornano a riunirsi a tavola per le feste. E le aziende agricole e vinicole, soprattutto in quest’ultima settimana, hanno registrato una forte ripresa nella vendita di prodotti tipici. Pecorino, salumi, agnello, lenticchie del territorio, pollame, capponi, ma anche olio e vino sono richiestissimi, sia per essere serviti agli invitati, che come regalo nei classici cesti natalizi.

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

I nostri vini secondo i sommelier.
Vitae», la bella guida dei vini edita dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier), al professionista e all’appassionato del buon bere, propone un’immagine positiva dell’area viticola della Bat che, con i suoi circa 15.000 ettari di vigna è una delle più ampie della regione. Leggendo poi le 4 pagine di introduzione sulla viticoltura pugliese, sono citati un elegante Castel del Monte del 1961 e una riserva, sempre della stessa tipologia, della vendemmia 1971, stappate nel mese di settembre del 2021 e ancora validi, vitali e perfetti. Non c’è il nome della cantina produttrice dei due vini ma, sicuramente si tratta di Rivera, fondata dalla famiglia de Corato e la prima nella zona ad imbottigliare il vino e a fare conoscere a livello nazionale la buona enologia pugliese con un eccellente rosato Castel del Monte doc.

Fonte: Gazzetta della Bat.

Fascetta di Stato sulle bottiglie Manduria doc.
Speciale Viticoltura Dal 1° gennaio 2023 un ulteriore sistema a garanzia dell’autenticità, volto alla tutela di produttori e consumatori delle bottiglie a marchio DOC, accompagnerà i vini del grande rosso pugliese per tracciare tutte le fasi di vita di ciascuna bottiglia. FASCETTA DI STATO SULLE BOTTIGLIE MANDURIA DOC. Novella Pastorelli: «La scelta traccia un percorso obbligato volto alla massima tutela della nostra denominazione che rappresenta uno dei compiti fondamentali della nostra attività» Dal primo gennaio 2023 i vini Primitivo di Manduria DOC e Primitivo di Manduria DOC Riserva per essere immessi in commercio dovranno essere muniti del contrassegno di Stato.

Fonte: Lo Jonio.

«Carmignano e pinot sulle tavole Poi il vin santo, senza inzuppare» I consigli del delegato Ais: «Ecco cosa abbinare ai piatti della tradizione».
Natale e Capodanno? Vanno festeggiati come si deve. Quale miglior modo se non siglare queste ricorrenze mettendo a tavola squisite pietanze e vini eccellenti legati alla nostra tradizione, immagine stessa di una peculiare cultura e del carattere territoriale? E’ il delegato Ais (Associazione italiana sommelier) Bruno Caverni a fare da guida con mano esperta nella preparazione di un ideale pranzo di Natale alla maniera strettamente Toscana. «In un classico pranzo di Natale pratese non possono mancare per antipasto i crostini di fegatini di pollo da accompagnare con profumati pecorini della Calvana e salumi tipici: salami, capocchia, prosciutto e la particolarissima mortadella di Prato».

Fonte: Nazione Prato.

Via libera Ue al nome «Custoza» senza la specifica «bianco».
A partire dal 26 dicembre Via libera Ue al nome «Custoza» senza la specifica «bianco» La presidente del Consorzio Bricolo: «Così possiamo valorizzare meglio marchio e territori al ità della doc» •• Non si chiamerà più Bianco di Custoza ma Custoza doc, strettamente correlato al territorio e alla storia veronese. Lo ha sancito l’Unione Europea, il regolamento di esecuzione sarà in vigore dal 26 dicembre, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Ue il 6 dicembre scorso. Questa approvazione finale chiude il cerchio di modifiche richieste sin dal 2017: «Così puntiamo a valorizzare al massimo le peculiarità e le potenzialità della denominazione Custoza per interpretare al meglio l’art of blending dei produttori coniugata con l’identità territoriale e le migliori regole per raggiungere la massima espressione qualitativa», afferma la presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza Doc Roberta Bricolo.

Fonte: Arena.

II progetto Sport e vino si legano L’Argentina è più…vicina.
Sport e vino si legano in un cammino che da Mendoza (Argentina) giunge fino alla Valpolicella. Il progetto “Rugby e Enologia”, presentato alla Cantina Valpolicella Negrar, suggella la collaborazione tra Università degli Studi di Verona e Rugby Club Valpolicella, per proporre ai giovani rugbisti mendocini una ricca esperienza professionalizzate. Un progetto nato da un’idea di Daniele Accordini, direttore generale Cantina Valpolicella Negrar, Sergio Ruzzenente, presidente Valpolicella Rugby e Luciano Gobbi, dirigente Valpolicella Rugby. Sarà la società sportiva ad accogliere gli atleti argentini da agosto 2023 al giugno 2024.

Fonte: Arena.

Iwb perfeziona l’acquisto di Barbanera e Fossalto.
Italian Wine Brands ha perfezionato l’acquisto dell’intero capitale sociale delle società Barbanera e Fossalto. Contestualmente, Holding Marco Barbanera e Holding Paolo Barbanera hanno reinvestito nel capitale di Italian Wine Brands, mediante la sottoscrizione dell’aumento di capitale riservato approvato dall’assemblea degli azionisti della società in data 16 dicembre 2022. Le due holding della famiglia Barbanera hanno assunto un impegno di lock-up di 36 mesi.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Presentata la nuova edizione 2023 di Cantine d’Italia, la guida per l’enoturista a cura di Go Wine.
È uscita la nuova edizione 2023 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto giovedì 1 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià. Cantine d’Italia 2023 si presenta con 830 cantine selezionate, 251 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.550 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini.

Fonte: AbruzzoLive.

Il brindisi di Natale secondo i follower di WineNews: ecco i vini più amati del 2022 su Instagram.
Le 25 etichette con più like di quest’anno: al primo posto Giuseppe Quintarelli, seguito da Solaia (Antinori) e Ornellaia (Frescobaldi). Tra le tante classifiche e wish list dei brindisi di Natale, noi ve ne suggeriamo una in versione social: sono i 25 vini che hanno ricevuto più like sul profilo Instagram di Winenews (@winenewsit) nel 2022, tra quelli via via recensiti sulle nostre newsletter di degustazione, “I Vini di WineNews”, settimanale, e “I Quaderni di WineNews”, mensile con monografie sui territori più importanti del vino italiano, aggiudicandosi così una sorta di “imprimatur” di qualità che arriva dai quasi 50.000 followers che seguono il nostro account. Una platea vasta e in continua crescita composta non solo da wine lover di tutto il mondo, ma anche da addetti ai lavori: produttori, giornalisti, buyer, sommelier e ristoratori.

Fonte: WineNews.

Il Governo proroga a dicembre 2023 l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle materie prime.
La firma congiunta di tre Ministri – Agricoltura e Sovranità Alimentare, Imprese e Made in Italy, Salute – in nome della tracciabilità. Una sperimentazione tutta italiana decisamente positiva che deve proseguire: è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 l’obbligo sull’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari. I Ministri dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e della Salute Orazio Schillaci hanno firmato il decreto interministeriale di proroga dei regimi sperimentali dell’indicazione di origine da riportare nell’etichetta, alla luce delle consultazioni in corso sulla modifica del regolamento del Parlamento e del Consiglio Europeo relativo alle informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Fonte: WineNews .

Natale e Capodanno 2022, gli spumanti italiani più originali per i brindisi.
Alla scoperta di un mondo di bollicine diverse dal solito, fatte con le uve tradizionali italiane: dalla Malvasia alla Durella, dal Fiano al Vermentino. Per le feste non sono davvero feste se non scorrono le bollicine. Per brindare a Natale e nella notte di Capodanno, con uno Champagne, un Franciacorta, un Trentodoc o un Valdobbiadene non si sbaglia mai, ma l’occasione è propizia anche per esplorare spumanti più particolari, che nascono dalle tantissime varietà di uve tradizionali italiane.

Fonte: Quotidiano Nazionale.

Vino italiano a rischio: il nuovo allarme. Cosa sta succedendo.
Sul finire del 2022 scatta un nuovo allarme per il vino italiano. A lanciarlo, attraverso un comunicato congiunto, sono l’Unione Italiana Vini (Uiv) e Federvini, che puntano il dito contro gli “inaccettabili aumenti dei fornitori” e la “rigidità della grande distribuzione organizzata nell’accettare i ritocchi dei listini“. Il comunicato congiunto di Uiv e Federvini inizia così: “Il nuovo anno si aprirà con un nuovo aumento dei prezzi del vetro: è di circa il 20% l’ulteriore incremento chiesto dai fornitori di bottiglie in aggiunta al surplus (48%) già riscontrato nel 2022 rispetto all’anno precedente. Il vino italiano sembra in buona salute, ma i continui aumenti dei costi delle materie prime, a partire dall’energia e dal vetro, rischiano di rabbuiare il 2023, già a rischio recessione”.

Fonte: inItalia – Virgilio.

FirstGlass, un unico calice di vino in bottiglia.
Tre imprenditrici accomunate da esperienze formative e professionali internazionali portano avanti il progetto di FirstGlass, il calice di vino in formato bottiglia. Un unico calice di vino avvolto da un’elegante bottiglia. Nasce FirstGlass, il nuovo modo di degustare, in un mercato, quello del packaging monodose, che cresce al ritmo di +12% all’anno in Italia e secondo le stime raggiungerà il valore di 47 miliardi di dollari su base mondiale entro il 2025.

Fonte: Horecanews.

Vino di lusso, nel 2022 le aste di Sotheby’s hanno raccolto 150 milioni di euro.
Il vino di lusso non conosce crisi: le vendite della casa d’aste Sotheby’s hanno raggiunto un valore record di 150 milioni. Abbiamo già avuto modo di parlare di come il concetto di “crisi” e il mondo del vino di lusso viaggino, fondamentalmente, su due binari paralleli e ben distanti. Il primo motivo è piuttosto banale, a dire il vero: semplicemente chi compra etichette di un certo tipo se lo può permettere, e con ogni probabilità è di fatto meno toccato dall’inflazione rispetto a noi poveri plebei. Il secondo motivo ha una matrice più storica: il vino di lusso è un bene rifugio, un investimento solido, affidabile e resistente agli scossoni di un periodo storico che, è inutile dirlo, ne è di fatto costellato – motivo per cui, nel corso del 2022, le vendite di alcolici pregiati alle aste di Sotheby’s hanno raggiunto un livello record di 150 milioni di dollari.

Fonte: Dissapore.

VINO NATURALE, “DUMAS”: A PETTORANO IL 9 GENNAIO LEZIONE DI SANDRO SANGIORGI.
A conclusione della prima edizione di ‘Dumas-Il Vino si racconta’ il 9 gennaio prossimo a partire dalle 10,00 si terrà la terza lezione di Sandro Sangiorgi, con il corso di degustazione “Approccio al vino e primi rudimenti sul matrimonio con il cibo”. “Tutto nasce da un corretto approccio al vino”, spiega Sangiorgi, profondo conoscitore di vino, tra i fondatori di Arcigola, tra i primi collaboratori del Gambero Rosso. “Perché sia tale, è necessario partire da noi, dalla nostra sensibilità e dalla capacità di usarla. Il vino è nutrimento spirituale. Il vino è una forma d’arte. La sua applicazione riguarda la relazione col cibo, una vera storia d’amore, un matrimonio intenso e imprevedibile.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Per chi ama il vino calici e cavatappi uniscono la tecnica all’estetica.
Collezioni progettate per assecondare le ricerche di enologi e sommelier e gli excursus degli appassionati che, in occasione delle feste, si regalano e regalano produzioni di nicchia o di grande tradizione. Il design ama il vino, e viceversa: una corrispondenza a dir poco affettuosa, che si esprime in collezioni progettate per assecondare le ricerche di enologi e sommelier e gli excursus degli appassionati che, in occasione delle feste, si regalano e regalano produzioni di nicchia o di grande tradizione. Il bicchiere, ad esempio, è il complice perfetto per i professionisti e gli amanti del vino, per la sua capacità di valorizzare la degustazione. A questo scopo Italesse esplora da anni le migliori forme di calice in abbinamento a specifiche tipologie di vino, addirittura di terroir, come il T-made 70, calice progettato in base alle caratteristiche dei vini del territorio di Montalcino, divenuto calice ufficiale del Consorzio del Brunello. Per i giorni di festa, come per tutte le occasioni di celebrazione, Italesse ha creato, in collaborazione con il sommelier Luca Bini, il calice Etoilé Sparkle, dedicato agli spumanti ottenuti con metodo classico.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Anche in India si produce vino grazie ai fratelli Secci.
L’India non è tradizionalmente un paese che consuma vino. I motivi sono diversi. Tra i più rilevanti il periodo di proibizionismo e i conseguenti prezzi più alti rispetto a liquori come whisky e brandy prodotti home made. Poi c’è il clima dalla connotazione tipicamente tropicale con i mesi di marzo, aprile, maggio che segnano anche temperature oltre i 40 gradi. Se il primo è un problema più facilmente superabile, sul clima difficilmente si può intervenire. Sono i produttori più lungimiranti che grazie a soluzioni avanguardistiche, tra cui l’inversione della stagione della coltivazione della vite e la refrigerazione in acciaio inossidabile, hanno permesso la ripartenza della produzione di vino.
Fonte: Adnkronos.

Torres: uno standard unico europeo per riportare le bottiglie di vino nella filiera del riuso.
La proposta dell’azienda catalana: coinvolgere i produttori di vetro europei per ridurre emissioni e costi nel giro di tre anni. In prima linea nella rivoluzione che dovrà portare la filiera del vino alla sostenibilità ecologica, economica e sociale, c’è una delle più grandi e importanti aziende di Spagna, Familia Torres, che, dalla Catalogna, ha iniziato anni fa un lungo percorso in tal senso, iniziato con la neutralità carbonica, obiettivo fondamentale del gruppo guidato da Miguel Torres. Che ora lancia a tutta la filiera una nuova sfida: la creazione di un sistema europeo per il riutilizzo delle bottiglie. Argomento più attuale che mai, specie dopo la riforma, in via di approvazione, sulla filiera del riuso e del riciclo voluta dall’Unione Europea, che punterà molto di più sul riuso. Ma non c’è solo questo, perché, come ha ricordato il direttore del cambiamento climatico dell’azienda, Josep Maria Ribas, al sito online “Vitisphere”, “è prima di tutto la situazione a breve termine a dettare una soluzione del genere.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

Wine investors savour top vintage champagne and burgundies.
At the end of a bubble, prices get pushed really high as people scramble to get invested’ Prices pop in 2022 in stark contrast with grim year for global equity and bond trading. Investors in vintage champagnes and top-end burgundies are toasting a year of big gains but some of the fizz is coming out of the market as the global economic outlook worsens. Burgundy prices soared 27.4 per cent in the first 11 months of this year, according to wine exchange Liv-ex’s Burgundy 150 index, while its Champagne 50 index has jumped 21.6 per cent. In part this reflects indulgence on the part of wealthier consumers, who have returned to restaurants after the pandemic eased, often flush with cash saved up during months of lockdowns. Also, the supply of high-end vintages is limited. For specialist wine investors, though, this niche market has also provided a shield from soaring inflation and falling financial markets. “It’s been a phenomenal year” for vintage champagne and burgundy, said Gregory Swartberg, chief executive of London-based wine investment company Cru Wine, which manages around £30mn in dient assets. “With vintage champagne, there’s just not enough of it being made” to keep up with demand, he said, adding that his business had seen record demand for fine wine from investors over the past four months. Climate change has been a big factor in reducing the supply of burgundy, which is produced in east-central France. Unusually warm spells in early spring last year led vines to stir into life early, only for brutal frosts to kill the buds in early April. Hail in June caused further damage. Volumes of the 2021 burgundy vintage, which is coming to market now and starts to be bottled from next summer, are down by about 50 per cent with some growers losing up to 85 per cent of their crop. Champagne houses, which mature the wines for years before releasing them, have meanwhile been more inclined to hold bottles back to cover years of poor harvests. Among the top-performing burgundy wines this year are Domaine Leflaive’s Bâtard Montrachet 2014, a Chardonnay that soared 122 per cent to £13,952 for a case of 12 bottles, according to Liv-ex. Prominent producer Domaine Romanée Conti’s exclusive red burgundy, Grands Échézeaux 2008, doubled in price to £43,792 a case. Among champagnes, Perrier Jouët’s Belle Époque 2012 rose 68 per cent to £1,821 for a case, while Salon’s Le Mesnil, one of the most sought after champagnes, posted strong gains across several vintages. Its 2007 surged 67 per cent to £12,200 per case.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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