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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 24 settembre 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Un vino non si giudica con il libretto delle istruzioni.
Una delle prime cose che si imparano ai corsi per sommelier è distinguere il colore del vino. Paglierino, verdolino, chiaretto, aranciato, rubino, porpora, granato. E che ogni bicchiere ha il suo grado di limpidezza, consistenza ed effervescenza nel caso degli spumanti. Il naso, dicono a volte le associazioni di sommelier, racconta molto più di quello che può dirti il palato. Un vino può essere carente di intensità o ampio in complessità, e le descrizioni si sprecano: vinoso, floreale, fruttato, erbaceo, etereo, franco, fragrante, speziato e minerale, termini che spesso vengono pronunciati a sproposito.
Fonte: Cibo.
Un giorno qualsiasi in un’enoteca di provincia.
L’autrice Psru Ina, dime 1M. Titolare di Venti, un bar à vin nell’unica via pianeggiante della città, scrive per Intravino, Winesurf, Verticale Collabora qua e là, dove ci sono storie di vigna e vignaioli generosi disposti a condividerle. Interno pomeridiano in una enoteca di provincia. La luce filtra aggressiva dalla vetrina di ingresso, e nonostante la presenza del condizionatore d’aria sparato al massimo, le bottiglie soffrono, e così il resto del personale. Entrano due energiche signore; vogliono acquistare una bottiglia di vino per il pranzo di Ferragosto, perciò recupero le forze e le accompagno nella sala espositiva della bottega, illustrando quali vini possano impreziosire il menù snocciolato dalla più vivace delle due”.
Fonte: Cibo.
L’ultima bottiglia di vino – Preparatevi a bere lo spumante in lattina.
n futuro avremo rossi e bianchi nel cartone? La crisi del vetro rischia di riconvertire un’intera industria e di scaricare l’aumento dei costi su chi beve. Preparatevi a bere lo spumante in lattina Lo straordinario aumento del prezzo dell’energia ha un impatto enorme sulla filiera delle bottiglie Ma il vino di qualità senza vetro non può esistere Entro qualche mese i maggiori costi ricadranno sugli appassionati Le cantine italiane sono pronte a cambiare contenitori? Il mondo del vino ha un grosso problema: il vetro. Da una parte ci sono le fabbriche, stabilimenti che sono stati investiti in pieno dall’aumento dei costi energetici di questi mesi.
Fonte: Cibo.
Le bolle amare del Prosecco.
Nel febbraio 2022 il Consorzio del Prosecco Doc ha chiesto alle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia di prevedere fino a 10.800 ettari in più di glera (l’uva che in base ai disciplinari dev’essere presente per almeno 1’85 per cento nella “base” che diventa Prosecco Doc) e più di un sopracciglio si è alzato, di fronte a una istanza volta a consentire una crescita ulteriore della capacità produttiva, per circa 200 milioni di bottiglie. Naturalmente, i caveat non sono mancati: la richiesta è di una assegnazione che vada a dare un ettaro in più ad azienda e a condizione che il mercato continui a crescere, come sta facendo dopo la fase peggiore della pandemia.
Fonte: Cibo.
Il vino è anche donna.
Un sognatore, sosteneva Ennio Flaiano, è una persona coni piedi fortemente appoggiati sulle nuvole, ma una come Marina Cvetic — amministratore unico di Masciarelli Tenute Agricole — preferisce tenerli ben saldi nella terra d’Abruzzo, la stessa che anni fa l’ha accolta per la prima volta, conquistandola per sempre. «Mio nonno — racconta — costruiva botti e coltivava vigneti sulla costa dalmata dove sono nata. Ho trascorso l’infanzia fra le vigne e la cantina, respirando l’aria e le stagioni del vino, ma ero così attratta dall’acqua da desiderare di diventare un’ispettrice dell’H20 per scoprine i segreti e la provenienza.
Fonte: Cibo.
In Siria il vino nasce sotto l’ombra del regime.
Ogni estate, con l’avvicinarsi delle vendemmie di agosto e settembre, un taxi carico di grappoli d’uva accuratamente classificati parte dalla Siria occidentale nella zona di Latakia, il cui porto è presidiato dai russi, si lascia alle spalle i territori controllati da Bashar Assad e varca il confine libanese. Poi continua attraverso la regione di Hakkar, la più povera del paese dei Cedri, lambisce le località marittime alla moda nelle cittadine cristiane di Batroun e Byblos, e infine approda nella capitale Beirut. Dove si inizia a pensare il processo di lavorazione del vino più pregiato di Siria.
Fonte: Cibo.
Vigneti minati e pochi tappi La resistenza del vino ucraino.
L’autrice Giornalista nata a Kherson, in Ucraina, vive in Italia sin da bambina. Dopo la scuola di giornalismo a Urbino e un paio di anni in redazione a Open, ora lavora per Mediaset. Sono piene le botti dell’azienda vinicola Beykush, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. «Il vino è pronto per essere imbottigliato, ma mancano le bottiglie e i tappi. All’anno produciamo circa 30mila bottiglie, a oggi ne abbiamo almeno 15mila da imbottigliare, ma siamo fermi per gravi problemi logistici», dice Svitlana Tsybak, direttrice esecutiva di Beykush. Le stesse difficoltà sono condivise dall’azienda vinicola di Odessa Kolonist.
Fonte: Cibo.
Ouando la truffa finisce in bottiglia.
L’autrice Maureen Downey è una che nel vino pregiato ci sguazza. Questo perché colei che è conosciuta come la “Sherlock Holmes dei vini” non solo è tra le massime esperte mondiali di bottiglie rare, ma anche perché la sua fama è esplosa proprio in relazione a una collezione di etichette stellari, poi rivelatasi una delle più celebri frodi del settore. vino amaro (SourGrapes), è il titolo del documentario di Netflix che ripercorre la colossale truffa organizzata da Rudy Kurniawan. Un ragazzo di origini indonesiane che fino al 2012 ha venduto a collezionisti bottiglie mai prodotte, come le annate dei 1945, 1949 e 1966 del Domaine Ponsot Clos Saint Denis, o che esistevano in numero inferiore agli esemplari da lui venduti, come le magnum dello Château Lafleur del 1947, o ancora che contenevano mix fantasiosi, come l’introvabile Château Mouton-Rothschild del 1945 (dal costo unitario di oltre 20mila euro), “ricreato” con vini comuni.
Fonte: Cibo.
Suicidi e solitudine Non tutto luccica dentro al bicchiere.
Alcune settimane fa è stato molto rilanciato un lungo articolo della blogger cileno-canadese Vinka Danitza sulla pressione psicologica, fisica e mentale che spesso e sempre di più i piccoli produttori di vino sono costretti a sopportare. Nel pezzo — pubblicato sul sito di Burum, un collettivo che mira a incoraggiare un ambiente di lavoro più sicuro, più sano e più equo per coloro che operano nel settore delle bevande alcoliche e più in generale dell’ospitalità — l’autrice si interroga su una serie di questioni che difficilmente siamo abituati ad associare al settore agricolo.
Fonte: Cibo.
Freccianera. Il Franciacorta dei Fratelli Berlucchi.
Il Franciacorta dei Fratelli Berlucchi olida tradizione e qualità di Franciacorta; così si presentano I vini della Fratelli Berlucchi, l’azienda di Borgonato fondata da Antonio Berlucchi, con la moglie Antonia, nel 1927. La Cantina bresciana, da non confondere con la Guido Berlucchi, è riconoscibile dall’etichetta (creata da Franco Maria Ricci) “Freccianera”. In questa occasione vi consigliamo l’assaggio del Freccianera Brut, il vino che più rappresenta l’anima della Cantina franciacortina. Di un bel color giallo luminoso profuma di albicocca e timo con chiusura balsamica Al gusto entusiasma per freschezza e fragranza. Bollicine croccanti e persistente.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Iniziativa per Senigallia Filodivino dona metà ricavato.
«Filodivino per Senigallia» è l’iniziativa promossa dall’omonima azienda vitivinicola di San Marcello, in provincia di Ancona, a sostegno dei vicini di Senigallia. Oggi e domani, la metà del ricavato dalle vendite e-commerce e in Cantina verrà devoluto alle famiglie colpite dall’alluvione. I fondatori della cantina sono convinti che «una bottiglia di vino non rappresenti solo convivialità e socialità ma che in momenti come questi la stessa bottiglia possa diventare un potente mezzo per assistere chi è in difficoltà. Da qui l’hastag kbevi per non dimenticare Come ben sanno produttori ed estimatori, ogni vino non esprime solo le caratteristiche di un vigneto odi un’annata, è anche espressione della comunità e delle relazioni sociali che la animano.
Fonte: Giornale Stile.
La seconda vendemmia di Gianfranco.
La nuova magnifica cantina ê pienamente operativa Fino e la moglie Simona Natale sempre al vertice La seconda vendemmia. Carlo E“ appena calato il sipario sulla seconda vendemmia nella nuova cantina fortemente voluta e realizzata da Gianfranco Fino con la moglie Simona Natale. Una vendemmia che si è svolta tra impianti che hanno in media sessanta annidi vita, immersi nella campagna che circonda Manduria, il centro della ragnatela produttiva del Primitivo di Manduria Doc.
Fonte: Mattino.
Primitivo, che grande annata.
Novella Pastorelli, presidente del Consorzio, è ottimista: «Volumi e valore in continua crescita» Primitivo, che grande annata. Pasquale Carlo Terminata la vendemmia 2022 per il Primitivo di Manduria: ottimo grado zuccherino, ottima qualità e grande ricchezza di profumi e colori. Questa l’analisi del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria a raccolta terminata. Iniezione di fiducia, dunque, per un Consorzio che raggruppa più di sessanta aziende e oltre 1.800.000 soci viticoltori, con vigne nell’areale di riferimento composto da diciotto realtà comunali, sparse tra le province di Taranto e Brindisi.
Fonte: Mattino.
«L’alberello non teme il caldo afoso».
Vittorio Miscogiuri, direttore del Consorzio Produttori Vini di Manduria: una stagione pazza «L’alberello non teme il caldo afoso». In alto, il direttore Miscogiuri. Sopra, un peno del museo della Cantina con vecchie bottiglie. Pasquale Carlo Manduria è una cittadina adagiata su di una fertile piana, la cui economia si basa per la maggior parte sull’agricoltura, in particolare sulla produzione del vino a denominazione di origine ottenuto dalle uve primitivo. Primitivo e Manduria è un binomio che viaggia insieme da secoli.
Fonte: Mattino.
«Uve sane e di grande qualità».
Francesco Liantonio (Torrevento): «Una delle annate più strane di sempre, ma il difficile viene adesso» «Uve sane e di grande qualità» Egidio Mosca Francesco Liantonio, anima della cantina Torrevento, è uno dei grandi protagonisti della riscossa del vino pugliese. Dall’estate del 2020 guida anche Valoritalia, società controllata da Federdoc, che è leader nella certificazione dei vini a Denominazione di Origine. Un posto sicuramente privilegiato per studiare le risposte da mettere in campo in merito alle sfide future che attendono il mondo del vino, in particolare quello pugliese. La nostra analisi prende spunto dall’andamento della vendemmia 2022 nelle vigne di Torrevento.
Fonte: Mattino.
La Puglia vola perché ci crede.
Puglia si conferma, insieme al Veneto alla Toscana e alla Sicilia, una delle locomotive del vino italiano. Una regione in forte crescita a vocazione rossista (con il magico tridente Negroamaro, Primitivo di Manduria e Nero di Troia), prima assoluta nel settore dei rosati, che forse dovrebbe credere un poco più nei bianchi, soprattutto sulla Murgia e in Valle d’Itria. Ma come è andata la raccolta quest’anno? Lasciamo parlare il rapporto di Assoenologi: «Anche in Puglia l’andamento climatico eccezionale di questa annata ha lasciato il segno. La fase di germogliamento è avvenuta in un clima ideale, con giornate soleggiate e temperature mitigate dal vento di tramontana. Ugualmente le fasi fenologiche successive sono avvenute in modo regolare».
Fonte: Mattino.
Intervista a Riccardo Cotarella – Cotarella: «La partita inizia ora»
Il presidente Assoenologi sulla nuova annata «Il grande caldo riequilibrato dalle piogge di agosto» Cotarella: «La partita inizia ora». Ormai non è più neanche una novità, ogni anno è una storia a se stante. Probabilmente è sempre stato così, ma sicuramente tanti andamenti così diversi nell’arco di una stessa vendemmia non è una cosa che si ricorda con la stessa frequenza dei giorni nostri. Ne parliamo con il presidente nazionale dell’Assoenologi Riccardo Cotarella. «Quest’anno non sono parole esagerate, abbiamo davvero un andamento climatico generale straordinario.
Fonte: Mattino Napoli.
TerraMadre, Consorzio Vulture presente.
La Basilicata sarà presente a «Terra Madre Salone del Gusto» di Slow Food, il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, in programma a Torino fino al 26 settembre. Sarà allestito uno spazio espositivo, con un programma di appuntamenti, a cura della Direzione generale politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata insieme al Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture, ai Comuni di Potenza e Matera, all’Ente Parco del Vulture e all’Alsia, l’agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura.
Fonte: Mattino Napoli.
Giro di vite dal Vulture allo Jonio.
Elena Fucci, Cantine del Notaio e Tenuta Le Querce al Nord, Cantine Crocco a Montalbano Jonico Giro di vite dal Vulture allo Jonio Luciano Pignataro La bellezza della Basilicata toglie il fiato: dal vulcano spento del Vulture sino alla costa Jonica passando per Matera e Parchi naturali, c’è un mondo da scoprire, un vero e proprio viaggio nel tempo che regala ancora l’emozione dello spostamento lontano dalle regole omologanti del turismo. Una bellezza che va ben oltre Maratea e Matera, le due località più conosciute della piccola regione.
Fonte: Mattino Napoli.
Intervista a Fabio Mecca – «Il turismo nostro vero petrolio».
L’enologo Fabio Mecca: dobbiamo dare valore alle nostre produzioni e agire di conseguenza» «Il turismo nostro vero petrolio». Emanuela Sorrentino Giovani che si avvicinano da imprenditori al mondo del vino, produzioni sempre più di qualità e incremento – attraverso il turismo enologico – dei visitatori che arrivano in cantine e aziende della Basilicata. Una regione che ha tanto da offrire in questo comparto e Fabio Mecca, che lo scorso anno ha vinto il premio come miglior enologo, originario di Barile in provincia di Potenza, ci spiega il perché.
Fonte: Mattino Napoli.
Basilicata, attesa per l’Aglianico.
La Basilicata è il polmone verde del Sud, una regione meravigliosa, poco antropizzata coni suoi 600mi1a abitanti, ricca di paesaggi incontaminati e castelli federiciani. Maratea e Matera i suoi gioielli più conosciuti, ma chi ama questa regione conosce bene il Pollino, Parco Nazionale più grandi in Italia, e il Vulture, da sempre patria dell’Aglianico, il rosso che caratterizza questa regione più di ogni altro vino. In Basilicata, al momento, la tempistica della stagione vegetativa è allineata con gli anni passati. Il caldo torrido si è fatto sentire ma le uve si presentano sane e in buon turgore vegetativo. Il germogliamento è infatti avvenuto con regolarità ed è stato seguito da un’ottima allegagione.
Fonte: Mattino Napoli.
Mouton-Rothschild limita i danni.
Le diciassette annate dal 2001 al 2017 hanno contenuto le perdite media al 4% Mouton-Rothschild limita i danni di Cesare Pillon Alla ribalta, in questa seconda puntata sui risultati ottenuti da Château Mouton-Rothschild alle aste di quest’anno, sono 16 vendemmie dell’attuale millennio. Sono diversi, i loro risultati, rispetto a quelli ottenuti dalle annate più antiche presi in esame la settimana scorsa? Da un punto di vista generale no, non sono diversi: denunciano anch’essi valutazioni in ribasso, ma è l’entità del ribasso che è tutt’altra. Complessivamente, infatti le quotazioni 2022 delle bottiglie di Mouton-Rothschild del ventunesimo secolo (17 annate, una in più di quelle in tabella) ammontano a 10.603 euro mentre l’anno scorso di euro bisognava sborsarne 11.063 per comprarli.
Fonte: Milano Finanza.
Ricavi al raddoppio.
La holding nata nel 2015 grazie alla spac Ipochallenger promossa da Electa ha registrato nel primo semestre un fatturato di 179,6 milioni di euro. Grazie anche all’acquisizione lo scorso anno di Enoitalia Ricavi al raddoppio di Alessandro Bozzi Valenti 1 più grande gruppo vinicolo italiano privato mette sempre più radici a Nordest. E da qui prende la rincorsa per rafforzarsi ancora di più negli Stati Uniti. Italian Wine Brands, holding nata nel 2015 grazie alla Spac Ipochallenger promossa da Electa – generando il consolidamento di Giordano Vini e Provinco Italia – e approdata in questa nuova veste sull’allora mercato Aim di Borsa Italiana, ha di recente approvato i risultati di bilancio relativi al primo semestre di quest’anno.
Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.
Cantine Ferrari, 1 milione di bottiglie all’estero – Cantine Ferrari, la spinta della Formula 1: all’estero già 1 milione di bottiglie.
Ora il gruppo punta ad arrivare a 1,5 milioni di bottiglie entro fine anno, ben oltre il 20% del fatturato Traguardi Vino Cantine Ferrari, 1 milione di bottiglie all’estero. Cantine Ferrari, la spinta della Formula 1: all’estero già 1 milione di bottiglie A settembre 2022 centrato l’obiettivo a lungo inseguito e che finora era sfuggito Giorgio dell’Orefice Le aziende si giudicano dai bilanci, compreso quello di sostenibilità, e si giudicano dagli investimenti, dalla capacità di investire innescando una svolta in positivo. E rientra proprio in questa casistica la scommessa fatta dalla cantina Ferrari Trento che nel 2020, tra l’altro in piena pandemia, ha stretto una fortunata partnership con il dreus della Formula idi automobilismo diventando per un triennio il brindisi ufficiale sul podio di ogni Gran premio. Accordo che, proprio in virtù degli ottimi risultati, è già stato rinnovato fino al 2025.
Fonte: Sole 24 Ore.
Di corsa nell’uva.
Di corsa sentendo il profumo dei vigneti e ammirando la bellezza dei grappoli ancora appesi. Aromi e colori come quinta di una corsa che è destinata a far parlare di sè nel corso degli anni se continuerà a essere riproposta con cadenza fissa, covid permettendo. Parliamo della UTDM, che letta così sembra il nome di un’azienda industriale metalmeccanica. In realtà è qualcosa di molto più romantico, con la natura in primo piano visto che si tratta di una corsa Ira i vigneti con partenza da Santo Stefano Belbo. Infatti le iniziali maiuscole stanno a indicare Ultra Trail del Moscato d’Asti. In realtà il programma è stato articolato in modo da poter rispondere alla declinazione di tutti i polpacci: da quelli stra allenati per coprire oltre 54 chilometri a una camminata per bambini.
Fonte: Tuttosport.
Alla scoperta del gusto raffinato di Casalbosco.
A Santomato da sessant’anni si produce un ottimo Chianti IGT che si sta facendo conoscere in tutto il mondo: una storia di passione, lavoro e famiglia Alla scoperta del gusto raffinato di Casalbosco L’azienda, fondata da Mario Becagli, presenta le nuove etichette che si ispirano alle geometrie delle decorazioni romaniche. Quando entri all’interno della fattoria Casalbosco, vieni avvolto dalla bellezza. Si respira aria di verità, di vita, si cammina tra le botti e le anfore di terracotta del vino e si finisce in un quadro perfetto, quasi fosse raffigurato il paradiso, dove le colline e le vigne che ti circondano, sembrano accarezzare le nuvole. Succede a Pistoia, precisamente nella zona di Santomato, lungo il viale alberato che porta fino a Montale. In pochi si immaginerebbero di avere tutto questo dietro casa o a due passi. Casalbosco è anche la storia di una famiglia che, attraverso il gusto raffinato dei vini prodotti, trasmette passione e una forte identità con il territorio.
Fonte: Giornale di Pistoia e della Valdinievole.
Il climate change riscrive la vendemmia – Stress irriguo e siccità Il cambiamento climatico mette in affanno la vigna.
I complimenti di Luca Gardini e Riccardo Cotarella. Stress irriguo e siccità Il cambiamento climatico mette in affanno la vigna Presentate a Roma le nuove stime di Assoenologi, Isema e Unione italiana vini Cotarella: «Scienza e ricerca in cantina sono e saranno sempre più fondamentali» se rimane cruciale l’andamento meteorologico delle prossime settimane. Quest’anno più che mai il cambiamento climatico ha dimostrato quanto pervasivo possa essere nell’influenzare — e a volte anche compromettere — il risultato di chi lavora a contatto con la natura. Con un quasi meno cinquanta percento di precipitazione cumulata da inizio anno a fine luglio rispetto alla media degli ultimi trent’anni, il 2022 si è distinto come l’anno più siccitoso dal 1800 ad oggi, aggravato anche dalle temperature più calde delle ultime cinque decadi.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
«Fare vino è diventata una sfida La parola chiave è: competenza».
Il commento di Luca Gardini: «Il lavoro in campagna fa la differenza La 2022? Potrebbe essere un’annata davvero molto interessante». Inutile sostenere che durante la vendemmia 2022 sia andato o andrà tutto “liscio come l’olio”, anche se a mio avviso dovremo abituarci a questa situazione: temperature stabilmente sopra la media, accompagnate a fenomeni piovosi concentrati e straordinari, che purtroppo mettono sempre più a repentaglio il preziosissimo lavoro svolto in mesi e mesi di cure accurate in campagna.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Intervista a Davide Frascari – Davide Frascari: «La siccità ha indebolito le nostre piante».
Una delegazione della Regione partirà nei prossimi giorni per Bordeaux, dove è aperto un tavolo di confronto in tema di agricoltura di precisione. Dove si trova la viticoltura emiliano-romagnola oggi? E quale direzione ha intrapreso per il futuro? Sono questi i due capisaldi su cui si basa il lavoro intrapreso dal presidente di Enoteca Regionale Emilia-Romagna, Davide Frascari. Partirei dall’oggi, dove la siccità ha caratterizzato questo anno. Tuttavia, nonostante ciò, le stime dl Assoenologi dicono che in Emilia-Romagna la 2022 sarà un’annata con qualità a tratti ottima e con una produzione che dovrebbe crescere del 4% rispetto allo scorso anno.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Cascola dei fiori Il problema che ha afflitto la Romagna.
Coinvolte soprattutto le varietà a maggior vigoria intrinseca, come Pignoletto, Trebbiano e Terrano Si è salvata l’Albana, che germoglia più tardi. La siccità e il conseguente stress idrico non hanno risparmiato nemmeno la Romagna dove, tuttavia, stando alle stime di Assoenologi, Isema e Unione italiana vini, lo stato dei vigneti è risultato comunque complessivamente buono (per quanto possibile). Parlando dunque delle province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena, nei mesi di novembre e dicembre 2021 le precipitazioni hanno, verosimilmente, consentito un minimo di reintegro dell’umidità del suolo che ha permesso alle piante — a parte qualche vigneto molto giovane (al secondo o terzo anno di vita) e quelle con un carico di grappoli eccessivo —di contenere le situazioni di stress idrico.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Vini fuori dagli schemi Ecco 10 “insoliti” romagnoli – Dieci “insoliti” romagnoli raccontati da Luca Gardini.
Una selezione di vini che si arrischiano a muoversi su terreni poco battuti tra vinificazioni in purezza e “tagli” inediti, alla ricerca di letture originali. Il settore del vino si sta trasformando in un sempre più glorioso mercato globale, dove la competizione serrata obbliga implicitamente vignaioli e produttori alla ricerca di soluzioni estemporanee, non sempre sul terreno del recupero varietale. Una proattività in realtà sempre più benefica per l’innalzamento del livello delle competenze e conoscenze, che sta trasformando un settore (rigidamente) ancorato alle logiche del passato, in un palcoscenico di marcata sperimentazione.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Venturini Baldini alla riscoperta del vitigno Malbo Gentile.
Julia Prestia: «Parlando di sostenibilità, la sfida oggi riguarda tutte le aree della tenuta, con un percorso che in tre anni ci porterà alla zero carbon emission». Da tempo la cantina Venturini Baldini stava lavorando attorno alla riscoperta e soprattutto all’esaltazione di un vitigno tra i “dimenticati” della tradizione emiliano-romagnola. Almeno per quanto riguarda la sua vinificazione in purezza. È sì, perché il Malbo Gentile, per quanto sia spesso assodato al fastidioso concetto di uva “da quantità”, è invece capace di esprimere sfumature del tutto peculiari e niente affatto banali.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Intervista ad Ettore Rizzi – «Rinnovarsi ogni anno Questo è il vero segreto».
Questo è il vero segreto» Ettore Rizzi racconta l’annata in Maremma Temperature elevate, ma l’aria del mare ha aiutato a mitigare l’afa sui grappoli Nessun diradamento né sfogliatura. C’è davvero poco da annoiarsi, in un’annata come questa, se si lavora in campagna. La conferma di una serie climatica straordinaria, ma non eccessivamente distante da quelle dell’ultimo lustro, arriva anche dalla Maremma, nella fattispecie da Fattoria le Pupille, imprescindibile realtà del Morellino (ma anche autrice di un Supertuscan di spessore come il Saffredi, oltre a versioni di Syrah e Petit Manseng che hanno fatto storia) creata da Elisabetta Geppetti a partire dalla fine degli anni ’70 e ora portata avanti insieme ai figli Ettore e Clara.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Soluzioni multicella Ecco il punto di svolta.
Emanuele Mazzini: «Le aziende italiane devono capire che, per un settore come quello vinicolo, è imprescindibile iniziare una fase di svecchiamento infrastrutturale». Sembra non calare il vento in poppa alla Defranceschi di Mordano, la società di Sacmi dedicata alla progettazione e realizzazione di soluzioni avanzate per l’enologia. Lo confermano le parole di Emanuele Mazzini, amministratore delegato, una vita professionale in Sacmi, che nel 2019 ha raccolto la sfida di rilanciare una storica realtà italiana, presente sul mercato addirittura dagli anni ’50, poi precipitata sventuratamente in una spirale recessiva.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Bugin, il gin piemontese da degustare con la carne – Bugin sfida la tradizione Basta vino, con la carne scelgo un gin tonic.
Barman e macellaio, Mauro Schiavo ha iniziato ad associare il gin con la Fassona organizzando serate con gli amici. Ora ha dato il via alla produzione del suo spirit ” Il gin è nato dal desiderio di offrire qualcosa di speciale ai nostri clienti, a cui sono seguiti anni di studio. Il Piemonte è la terra che ha consacrato a imperitura memoria la qualità della Fassona Piemontese. E cosa sta bene con un buon taglio di carne? Ed ecco che a rispondere era un’altra tradizione forte di quella regione del Nord Italia, che con le Langhe e il suo Barolo ha alzato costantemente l’asticella della qualità, con bottiglie che oggi fanno parte del patrimonio storico dell’enologia nazionale.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vendemmia.
Torna a San Giovanni il Capodanno del vino.
Domani in piazza degustazioni offerte dalle cantine del paese e alle 17.30 via alla rievocazione del Palio della Pigiatura Domani torna il ‘Capodanno del Vino e Palio della Pigiatura’, con migliaia di visitatori tra turisti e cittadini in centro a San Giovanni in Marignano. In piazza ci sarà spazio per le degustazioni enogastronomiche grazie alle cantine marignanesi Enzo Ottaviani, Fattoria Poggio San Martino, Franco Galli e Tenuta del Monsignore. La degustazione sarà accompagnata da bruschette di pane con l’olio del Frantoio Oleario Bigucci o Olio Ferri e da piada con porchetta proposta da Circolo Arci o con fagioli a cura di Scuolinfesta aps.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
I Federici conquistano i 5 grappoli.
Entrano così nella prestigiosa “Guida Bibenda” La premiazione a Roma LUN I Un altro importante riconoscimento arriva nella bacheca della Cantina Federici “Baia del Sole”. Notizia di questi giorni è infatti la conquista dei cinque grappoli della guida Bibenda 2023 da parte del Vermentino Passito “Pian del Fico” annata 2020. Questo Passito viene coltivato su terreni sabbiosi di argilla e ciottoli. A seguito della vendemmia manuale che prevede una scelta accurata dei migliori grappoli, gli acini vengono fatti appassire in casse forate per una durata di 2 mesi; si passa così alla fase di diraspatura, pigiatura e separazione delle bucce.
Fonte: Nazione La Spezia.
La Festa dell’uva agli antichi fasti tra vino, cibo e carri allegorici.
«Riproponiamo il format consolidato e le premesse sono buone» Appuntamento al 2 ottobre con la manifestazione che torna alle sue dimensioni consuete dopo le limitazioni dovute al virus di Andrea Bagatta Carri allegorici, vino e buoni prodotti. Conto alla rovescia per la Festa dell’uva di San Colombano, 64esima edizione, che ritorna nella versione completa dopo la pandemia La Festa si terrà tra 7 giorni, domenica 2 ottobre, in una data inusuale perché la canonica quarta domenica del mese, domani, si svolgono (in una data altrettanto inusuale) le elezioni politiche. «Torniamo con il format standard consolidato della Festa dell’uva, e le premesse sono buone – dice Diego Rossi, presidente della Pro loco che organizza l’evento, con il Comune.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Sagra della Patata e Festival del Vino L’autunno super dopo gli anni difficili.
La prima in programma dal 29 settembre al 2 ottobre, la seconda il fine settimana successivo Sagra della Patata e Festival del Vino L’autunno super dopo gli anni difficili Sarà la diciassettesima edizione, ma non potrà esserci sfortuna che tenga a rovinare l’evento, perché l’organizzazione lazzatese è sempre così dettagliata e precisa che anche gli imprevisti vengono superati senza troppi sforzi. Oltretutto quest’anno si raddoppia, perché insieme alla tradizionale Sagra della Patata che animerà il borgo dal 29 settembre al 2 ottobre, si aggiungerà anche la prima edizione del Festival del Vino che è invece in programma nel fine settimana successivo dal 6 al 9 ottobre.
Fonte: Il Cittadino Valle del Seveso.
Ecco Degusta Morbegno Primo weekend da assaporare.
Pro loco e 25 associazioni sono pronte ad accogliere i visitatori Novità di questa edizione “Quattro calici in quattro cantine”. Ci siamo: oggi debutta “Degusta Morbegno – Aspettando le Cantine”, l’iniziativa dedicata ai vini valtellinesi e degustazioni di prodotti tipici che si snoderà fra questo fine settimana e quelli successivi dell’1 il 2 e l’8 e il 9 ottobre. Sono oltre mille le prenotazioni già effettuate on line in questi giorni e spalmate sui tre fine settimana (soprattutto le prenotazioni si concentrano, come tradizione vuole, nel weekend più gettonato, cioè l’ultimo) e la giornata di degustazioni al Malacrida di domenica 8 ottobre è già sold out.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Eroico rosso non delude mai Lo Sforzato sì conferma “Re”.
Venduti 1.250 calici in due giorni di itinerari enogastronomici Sindaco e vicesindaco soddisfatti: «Conta la qualità offerta». Circa 1.250 calici venduti -320 venerdì e 930 sabato – oltre alle degustazioni direttamente in cantina nella giornata di domenica ad “Eroico Rosso Sforzato Wine Festival”, la kermesse dedicata al re dei vini, promossa lo scorso weekend, per iniziativa del Comune di Tirano con la collaborazione del consorzio turistico Media Valtellina, a Tirano. Numeri a parte, come sostiene da sempre il vicesindaco e assessore a Turismo e Cultura, Sonia Bombardieri, quel che conta è la qualità offerta dalla manifestazione.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Giornata dedicata al Nebbiolo.
Chiude nel centro storico oggi il Valtellina Wine Festival. “Uguali perché diversi. Parola chiave: Nebbiolo delle Alpi”. Questo il titolo del wine-lab che oggi a Chiavenna chiuderà l’edizione 2022 del Valtellina Wine Festival. Si tratta del settimo evento della rassegna partita lo scorso 4 giugno con “Mangiar per Vigne” e proseguita poi durante la stagione estiva coinvolgendo gran parte del territorio della provincia di Sondrio. Mandata in soffitta durante lo scorso fine settimana la 62a edizione della Sagra dei Crotti, e prima del ritorno del “Dì della Brisaola” in programma la prima domenica di ottobre, la città del Mera si appresta ad ospitare la rassegna organizzata dal Consorzio Tutela Vini di Valtellina.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
«Vendemmia, migliorate le previsioni».
Il Consorzio: «In una piccola parte di zone una riduzione del 50% causa siccità» • La vendemmia 2022 in Valtellina si appresta ad entrare nel vivo. Da un punto di vista formale la raccolta delle uve per i vini bianchi e per le basi spumante è già terminata, ma il clou si attende tra pochi giorni quando si dovrebbe cominciare a vendemmiare anche lungo i terrazzamenti del Valtellina Superiore. «Rispetto alle previsioni estive possiamo dire che lo stato dell’uva è nettamente migliorato, sono state provvidenziali le piogge di agosto e anche il recente abbassamento delle temperature ha reso le condizioni ottimali in vista della vendemmia vera che dovrebbe partire alla fine della prossima settimana proprio per non compromettere una situazione al momento molto buona, anche secondo le indicazioni che stanno arrivando dai tecnici della Fondazione Fojanini», spiega Danilo Drocco, presidente del Consorzio tutela vini di Valtellina.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Appuntamenti. L’eccellenza dei Vini dell’Oltrepò.
Nell’Antica Tenuta Pegazzera di Casteggio, una giornata di approfondimento dedicata a scoprire la doppia anima di questo grande vitigno. Una bollicina dal perlage finissimo e un rosso elegante, entrambi figli dello stesso vitigno saranno i protagonisti dell’evento “Oltrepò, Terra di Pinot Nero, un territorio, un vitigno, due eccellenze”. Un’idea nata da un gruppo di cantine virtuose e dal loro spirito di squadra, secondo una linea portata avanti dal Consorzio Tutela Vini 01trepò Pavese, che da sempre tutela e promuove il valore del patrimonio e vitivinicolo del territorio.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
«A Voghera come in Borgogna» La fiera del vino diventa diffusa.
Il 15 e 16 ottobre ci sono le “Cinquanta sfumature di pinot nero” Degustazioni in ogni negozio: «La città torni al centro dell’Oltrepo» «A Voghera come in Borgogna» La fiera del vino diventa diffusa. Voghera, come in Borgogna: un’intera città che valorizza il vino». Ne è convinta Lucilla Ortani, vogherese promoter turistica del Movimento turismo del vino Lombardia. L’occasione per questa sfida è la terza edizione di “Cinquanta sfumature di pinot noir” (realizzata con Ferrari eventi). Si andrà in scena i116 e 16 ottobre: in oltre 50 negozi e locali cittadini sarà presentata un’etichetta di pinot nero con una degustazione guidata da un sommelier.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
A Barolo la conferenza Rinascimento Turistico dedicata al turismo sostenibile tra Italia e Francia.
Turismo sostenibile e possibilità di crescita ecologica per il territorio, è stato questo il tema affrontato lo scorso sabato 10 settembre durante la tavola rotonda, organizzata dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza e CNA di Cuneo nel contesto del Barolo Fashion Show, nel cuore delle Langhe. Il Convegno, dal titolo “Rinascimento turistico, come Italia e Francia propongono itinerari green nelle proprie destinazioni eccellenti” si inserisce in un più ampio progetto di promozione turistica intrapreso dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza che ogni anno propone l’offerta di alcune destinazioni italiane selezionate in Francia e Principato di Monaco.
Fonte: Bisalta.
Acqui Brachetto e non solo: ‘Wine Days’ pronto a stupire.
Nel primo weekend di ottobre l’evento che unisce i piaceri del palato a cultura e intrattenimento • In quanto ad appuntamenti nel fine settimana tra sabato 1 e domenica 2 ottobre ad Acqui Terme c’è davvero di che sbizzarrirsi: il raduno d’auto d’epoca e delle fanfare dei congedati delle brigate alpine, il concorso di poesia regionale dialettale, mostre ed esposizioni varie, a cui si aggiunge quello che si potrebbe definire l’evento clou, ovvero la terza edizione dell’Acqui Wine Days. Organizzata dal Comune di Acqui Terme e dal Consorzio Tutela Vini d’Acqui in collaborazione con l’Enoteca Regionale ‘TermeeVino’ e Alexala, la manifestazione — quest’anno posticipata di qualche settimana rispetto al solito a seguito delle elezioni comunali — comprende una ricca serie di eventi e iniziative
Fonte: Piccolo di Alessandria.
Costo energia, il paradosso (e i guai) di Donato Coppi – L’imprenditore vinicolo Donato Coppi e la beffa della produzione di energia: “Vendo a 50 euro e acquisto a 500”.
La vicenda del titolare della Casa Vinicola finisce davanti al TAR “Abbiamo investito in rinnovabili ma oggi viviamo un paradosso” di Beniamino Pascale La Casa Vinicola Coppi, a Turi, in provincia di Bari, produce vino da oltre 40 anni, ma da più di 100 anni la famiglia è devota alla viticoltura. I vigneti sono in Puglia, fra sud-est barese e salento, nella culla delle DOC del Primitivo di Gioia del Colle e del Negramaro. È un’azienda all’avanguardia anche nel sostentamento energetico, tanto che si è dotata di moderni impianti che rispettano l’ambiente. Ma, alla fine, qualcosa in Italia non funziona e in tempi di rincari triplicati del costo dell’energia, Donato “Doni” Coppi, è dovuto ricorrere al TAR.
Fonte: L’Attacco.
Vini, il premio “Gambero Rosso” Due Palme cantina cooperativa 2023.
Gambero Rosso premia Cantine Due Palme come miglior cantina cooperativa dell’anno. La produzione vitivinicola di Cellino San Marco, fondata da Angelo Maci e ora guidata dalla figlia Melissa, è una realtà consolidata sul territorio ed in costante crescita sia per la quantità di produzione che perla qualità. Uni attività in crescente sviluppo la quale, dopo 33 anni di intenso lavoro svolto, viene riconosciuta come Cantina Cooperativa dell’anno da Gambero Rosso. Un prestigioso premio assegnato in base a diversi fattori di merito, tra cui l’impegno profuso per una produzione sempre più green.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Il petrolio “salva” l’export sardo Tiene il vino, male i formaggi.
La bilancia commerciale dell’isola è sempre più sbilanciata Cagliari Bilancio in chiaroscuro per i dati sull’export dell’isola. Nel corso del primo semestre 2022 il valore dei beni prodotti in Sardegna e venduti all’estero è cresciuto del 61% ma solo perchè sospinto dall’aumento dei prezzi nel settore dei prodotti petroliferi raffinati. Al netto della lavorazione degli idrocarburi, il semestre si è chiuso con una complessiva flessione dell’export regionale pari al -8,4%, il secondo risultato peggiore (dopo il Molise) tra le venti regioni italiane. L’ultimo report del Centro Studi della Cna evidenzia come la Sardegna sia una delle regioni italiane con la bilancia commerciale più squilibrata, circostanza dovuta anche alla elevatissima quota di import di materie prime per l’industria petrolifera.
Fonte: Nuova Sardegna.
Per una corsa top, vini e boifici e top.
Anche quest’anno ci aspettano entusiasmanti corse ippiche, in tribuna pubblico elegante in abiti raffinati, vini pregiati della Cantina Merano e un capolavoro tra gli spumanti made in Alto Adige: il Brut Riserva “36”. Ovvero, quando si parla di gran classe! Il grande galoppo torna protagonista all’Ippodromo di Merano. Un evento di spicco dell’autunno in Alto Adige è sicuramente una delle più apprezzate e conosciute tradizioni ippiche meranesi, disputata da oltre 80 edizioni. Un grande appuntamento mondano al cui fascino non ci si può sottrarre, una vera e propria sfilata di moda, tra volti illustri, appassionati dell’ippica e gente comune che desidera provare il brivido delle corse, sognando una vincita da portarsi a casa. Un brindisi con stile.
Fonte: Alto Adige.
Cantina ‘alle Isarco, fatturato in aumento: da 6,3 a 7,6 milioni.
In sette esercizi il giro d’affari è raddoppiato Cantina Valle Isarco, fatturato in aumento: da 6,3 a 7,6 milioni soma Continua la crescita di Cantina Valle Isarco, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige e il merito va sicuramente ai vitigni autoctoni, a partire dal Kerner. II bilancio ha segnato infatti un +23% sui ricavi rispetto al 2021 e +20% rispetto all’anno record, il 201g. La cantina guidata dal presidente Peter Baumgartner è passata dai 6,3 milioni di euro di fatturato del 2021 ai 7,6 milioni del 2022. Numeri che non sono nuovi a questa realtà vinicola, visto che nel 2014, anno di ingresso in azienda dell’attuale direttore generale Armin Grati, i ricavi erano a quota 4,3 milioni: in 7 esercizi, insomma, il giro d’affari è raddoppiato. «Il risultato altamente performante del bilancio appena chiuso è frutto di una crescita in tutti i settori, ossia Ho.Re.Ca., export, eCommerce — spiega il dg Grati — che ha portato alla vendita di 1.050.000 bottiglie, erano 800 mila nel 2021.
Fonte: Corriere dell’Alto Adige.
«The Library» Amarone, Bertani crea l’archivio più grande del mondo: 48 annate catalogate.
Perché non basta conoscerne il valore e nemmeno degustarlo. Sull’importanza di schedarlo e raccontarlo oggi (e ai posteri) ci hanno pensato le Cantine Bertani con «The Library», una preziosa monografia in tiratura limitata che delinea il patrimonio di annate storiche di Amarone della Valpolicella Classico, custodite nella cantina di Grezzana dal lontano 1958. Bertani (fondata nel 1857) è l’unica azienda della Valpolicella a possedere una biblioteca di 48 annate che coprono sei decadi, partendo dalla prima in commercio alla 2013, che verrà rilasciata sul mercato a dicembre 2023. Di queste sono 43 quelle selezionate da Nick Jackson, master of wine già autore di «Beyond Flavour», ex buyer di Sotheby’s e grande esperto di fine wines per «The Library»: il racconto di come lo stile Bertani, attraversando i decenni, abbia saputo mantenere la sua identità.
Fonte: Corriere di Verona.
Guida pratica ai bicchieri adatti ad ogni tipologia di vino.
Non importa se si tratta di rosso, bianco o rosato: ognuno richiede il bicchiere giusto per essere gustato davvero. Bere un buon vino, si sa, è una materia estremamente delicata: non bisogna solo scegliere un prodotto di qualità districandosi tra i diversi parametri che lo rendono tale ma anche sapere abbinare il giusto bicchiere da vino per gustarlo al meglio. Questi non sono tutti uguali, anzi, hanno una grande importanza nella degustazione essendo in grado di esaltare (o inibire) i sapori e le principali caratteristiche dei vini: bisogna infatti tener presente del colore, della struttura, dei profumi, della presenza di tanniti e del grado di invecchiamento.
Fonte: Esquire.
Vino: Wine Media Conference prima volta Europa sceglie Lombardia.
La Wine Media Conference per la prima volta in Europa e con Ascovilo, associazione dei 13 consorzi vitivinicoli lombardi, ha scelto la Lombardia: dal 27 settembre al 3 ottobre Desenzano del Garda (Brescia) sarà capitale mondiale della comunicazione sul vino. L’associazione, fondata nel 2008, è un evento mondiale dedicato al settore del vino che riunisce ogni anno wine blogger, giornalisti di settore, wine media tradizionali, influencer dei social media e operatori di settore in particolare statunitensi. L’iniziativa si propone di valorizzare e far scoprire la Lombardia come “terra di vini straordinari e meta turistica di alto livello presso un target nazionale e internazionale”.
Fonte: ANSA.it.
Torna la rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna.
Dal 29 luglio al 1 agosto torna Müller Thurgau: Vino di Montagna, la manifestazione nata per valorizzare il Müller Thurgau e il territorio della Valle di Cembra, culla della viticoltura eroica trentina con le sue straordinarie pendenze e gli oltre 700 km di muretti a secco. In programma, degustazioni libere e guidate dentro e fuori Palazzo Maffei degli oltre 60 vini in rassegna, momenti di approfondimento, “taste show” presso il nuovo spazio Fuori di Taste, visite nelle cantine del territorio, trekking e biciclettate tra i vigneti, una cena sotto le stelle lungo il viale di Cembra e molto altro, tra cui la possibilità di vedere i terrazzamenti vitati della valle dall’alto a bordo di un elicottero.
Fonte: Horecanews.
Il Beaujolais, tra vino novello e le mille sfumature di terroir.
La vendemmia si è appena conclusa nella regione del Beaujolais, con un’annata 2022 per forza di cose speciale a causa della siccità estiva che ha avuto un forte impatto sulle uve. La vendemmia è stata molto eterogenea da un settore all’altro di questa regione vinicola francese salita alla ribalta negli ultimi anni. I viticoltori hanno fatto registrare una quantità di raccolto del 20% inferiore alla media degli ultimi cinque anni; quanto alla qualità, invece, viene ritenuta eccellente. Si trovano molte somiglianze con le grandi annate del 2009, 2015, 2018 e 2020. Il 2022 sarà dunque l’anno dei vini d’autore per eccellenza nel Beaujolais, oltre che di vini intriganti, carnosi e piacevoli da bere.
Fonte: Scrivo Libero.
Barolo en primeur: l’asta del vino solidale che unisce le Langhe a New York.
La seconda edizione dell’evento si tiene il 28 ottobre con protagoniste 14 barriques di Barolo prodotto con le uve della storica Vigna Gustava. Dalle Langhe a New York: si terrà il 28 ottobre la seconda edizione di Barolo en primeur, l’asta internazionale solidale con protagoniste 14 barriques di Barolo prodotto con le uve della storica Vigna Gustava, intorno al Castello di Grinzane Cavour, già appartenuta e vinificata dal Conte Camillo Benso di Cavour. Voluto e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con Fondazione CRC Donare e il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Barolo en primeur rappresenta un unicuum nella storia italiana, dove, a differenza di quel che accade in Francia, è meno diffusa la vendita di vino en primeur, cioè ancora in affinamento. Le barriques di Barolo messe all’asta, infatti, ci metteranno quattro anni a trasformarsi ciascuna in 300 bottiglie della vendemmia 2021, su ognuna delle quali sarà applicata una speciale etichetta disrgnata dall’artista Michelangelo Pistoletto.
Fonte: La Repubblica.
Prima vendemmia in Buthan per i soci del club degli Nft del vino.
Staccare grappoli nella prima vendemmia sul versante orientale dell’Himalaya in Buthan. È quanto offre ai suoi membri il Club dVIN, un club del vino globale lanciato di recente e incentrato sugli NFT. I viaggi per la vendemmia himalayana sono previsti per l’estate prossima, da luglio a settembre, presso la Kem Winery, oltre a esperienze come il rafting sul fiume e la visita ai monasteri. Il progetto vinicolo conta ora nove vigneti, con un’altitudine compresa tra 452 e 2.743 metri. Sei di questi vigneti sono alla quinta stagione, due alla terza e uno è stato appena impiantato.
Fonte: Federvini.
STAMPA ESTERA
Le vignoble français nourrit l’espoir d’un excellent millésime pour se relancer.
Les vignes ont résisté à la sécheresse, ce qui assure une belle récolte en volume et des nectars prometteurs. «Du niveau des plus grands millésimes du XX’ siède. » Alors que se font entendre les derniers bruits de sécateurs dans les vignobles français, François l.ahet affiche sa confiance. Avec une production attendue au-delà de la moyenne décennale de 1,43 million d’hectolitres, leprésident du RIVE, l’interpmfession des vins de Bourgogne, table sur des volumes en nette hausse cette année. Et 11 espère des jus de grande qualité. Cet optimisme se retrouve dans d’autres régions du vignoble français. Fr 2021, gel et maladies liées à l’humidité (mildiou…) avaient plombé les rendements un peu partout dans l’Hexagone. Cette année, tien de tel. Au contraire, l’été a été marqué par une sécheresse historique et des vagues de chaleur à répétition. Ces conditions ont limité la taille des baies, mais les pluies de juin et de septembre ont permis à la vigne de ne pas trop souffrir du manque d’eau. Et aux raisins de bénéficier de conditions idéales de fin de maturation. «Dans la deuxième quinzaine d’are., nous avons eu un peu plus d’eau, ce qui laisse espérer une récolte sur les rouges à peine inférieure de5à10 %à lamoyennedécennale », appuie Christophe Chàteau, porte-parole du CIVB qui regroupe les professionnels des vins de Bordeaux, premier vignoble de France avec 5 millions d’hectolitres par an. Reconstitution des stocks «On voit que la vigne résiste très bien à la sécheresse, observe Kees Van l.eeuwen, professeur de viticulture à Bordeaux Sciences Agro. On cultive des raisins dam des réglons Men plus hostiles que la France, sans que cela n’ait d’impact sur la production. D’ailleurs, malgré des rendements un peu moindres, toutes les années sèches sont les meilleures années. Notamment pour les rouges. » Même constat en Champagne, où le mot «exceptionnel» ne quitte phis les lèvres des viticulteurs. Au global, le ministère de l’Agriculture estimait mi-août entre 42,6 et 45,6 millions d’hectolitres le potentiel de récolte pour 2022.
Fonte: Figaro.
L’Oregon, un vignoble très françaisr.
DEPUIS TRENTE ANS, [ÉTAT DE LA CÔTE OUEST AMÉRICAINE EST [ELDORADO DES VIGNERONS BOURGUIGNONS ET CHAMPENOIS. C’est un peu l’antithèse du terroir millénaire bourguignon, eden d’un pinot noir nourri de vibrations monastique, où chaque pierre a un nom et une histoire. Là-bas, une demi-journée d’avion plus loin, au sud de Portland, sur les terres volcaniques de la Willamette Valley, des étendues vierges doivent encore être défrichées avant d’être plantées. Cependant, avec ses forêts de pins Douglas qui coiffent les coteaux, ses hivers humides, la région présente bien des ressemblances avec la Bourgogne. C’est peut-être en partie la beauté de ces paysages et cette atmosphère de nouveau monde qui, il y a trente ans, ont poussé les Drouhin, une famille de Beaune, á s’installer en pionniers dans cet État du NordOuest américain pour y planter des vignes. tine aventure risquée maLs aujourd’hui couronnée de succès – les Drouhin dirigent trois vignobles en appellations Dundee Hill et Eola – qui a contribué à changer l’image et l’économie de toute une région. Depuis, d’autres vignerons et négociants bourguignons les ont rejoints. li y eut les Iadot, puis Jean-Nicolas Méo Camuzet a succombé à la tentation. Dans la foulée, le groupe MaisonseDomaines Henriot devenait actionnaire majoritaire du domaine Beaux Frères, propriété de Michael Etzel, Robert Parker et Robert Troy. Puis la famille Bollinger a débarqué sur le sol américain en réalisant l’achat du domaine Ponzi Vineyards, créé à la fin des années 1970 par Dick et Nancy Ponzi. Le meilleur du nouveau monde Quand de nombreux Bordelais s’installent dans la plus chaude Napa Valley californienne, des Beaunois et Champenois ont trouvé ici leur vignoble miroir, leurs terres d’avenir. Plusieurs raisons à cela. «Les ressources en eau deviennent le problème numéro un de la viticulture dans le monde. Et I’Oregon n’en manque pas! », rappelle Véronique Drouhin qui vit depuis trente ans entre la France et l’Ouest américain. L’implantation outre-Atlantique permet aussi de développer une stratégie globale sur le plus gros marché vinicole mondial.
Fonte: Figaro.
Where to find a red that ages well.
My guess is that the average FT-reading wine lover thinks of Cabernet Sauvignon as the grape that makes the longest-living reds in the world (there might be the odd vote for Nebbiolo). Think again. Spain’s mostrevered grape, Tempranillo, is very possibly the strongest candidate. You may see the name on supermarket bottles costing as little as £5 ($5.65) because Tempranillo dominates Spain’s red wine grapes, with more than 40 per cent of plantings. But the best examples can last for decades and arguably longer than most red bordeaux. My eyes were opened to the longevity of the forest Tempranillobased wines 11 years ago at a tasting organised by Spanish wine lovers Luis Gutiérrez and Jesús Barquín. They brought red riojas spanning from 1945 to 1982 over to the London flat of the editor of the World of Fine Wine, Neil Beckett, along with some even older whites. Tempranillo has long provided the backbone to all but a handful of red riojas, although the Garnacha that plays a minor role in Rioja is enjoying a modest resurgence. Most of the best of these red riojas were made by CVNE, Lopéz de Heredia, La Rioja Alta and Marqués de Riscal, which famously still has copious stocks of its 1945. I wrote an article about this revelatory tasting, entitled “The most inspiring tasting ever”, and promptly appointed Gutiérrez the Spanish specialist on my website. He has moved on now, though we met up again this month at an event that further bolstered my Tempranillo-trumpsCabernet thesis. But before we got down to the tasting, he reminded me that, apparently, after that rioja tasting 11 years ago, I’d said I’d love to compare fine red bordeaux with riojas of the same, very mature vintages. This planted the seed for an event last November: a tasting at Catalan fine wine merchants Grau of a dazzling array of 1947s from both Bordeaux and Rioja. (I couldn’t attend unfortunately.) This is a wildly famous bordeaux vintage with Ch Cheval Blanc 1947 acknowledged as one of the greatest wines of all time.
Fonte: Financial Times Life&Arts.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.