News Vitivinicole e tenute agricole di sabato 30 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 30 aprile 2022!

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L’Agrario premiato al Vinitaly.
II Ridolfi Zimarino “Scuola di eccellenza” al concorso enologico. L’Istituto omnicomprensivo Ridolfi Zimarino — istituto tecnico Agrario – di Scemi, è stato premiato come scuola d’eccellenza al Vinitaly di Verona 2022 nel “6° Concorso enologico istituti agrari d’Italia”. ll concorso si propone di evidenziare le migliori produzioni vitivinicole, sensibilizzando gli istituti di istruzione con indirizzo agrario e agroalimentare verso maggiori livelli qualitativi, stimolando una più rispondente didattica e promuovendo la conoscenza della loro produzione enologica. La premiazione è avvenuta nel salone Rossini alla presenza di Gian Marco Centinaio, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Sono stati premiati ex-equo con diploma tutti i vini che hanno superato il punteggio di 80/100.

Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.

Ma il Primitivo resiste: «Asia, la nuova frontiera».
La cooperativa: «In aumento le richieste di esportazioni verso Vietnam e Thailandia». Lo stop alle esportazioni di vini verso la Russia, decretato recentemente dal Consiglio europeo e la guerra in Ucraina, generano effetti pesanti sulle economie che si reggono in gran parte sulla produzione vitivinicola. Una situazione che ha posto in allarme, anche alcune delle aziende locali che, fino a pochi mesi fa, hanno avuto come acquirenti privilegiati Russia e Ucraina. Infatti, tali imprese vinicole, oltre a dover sopportare il peso del rialzo del costo dell’energia e dei trattamenti per i vigneti, si trovano oggi a dover stringere i denti di fronte ad un’imprevista quanto pericolosa situazione economica legata al conflitto. Alcune aziende, che non hanno richiesto per tempo le dovute garanzie, rischiano pesantemente di perdere il pagamento delle forniture già effettuate prima che scoppiasse il conflitto.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

La lobby armata arruola pure i minori – La lobby delle armi fa scuola Giovani a lezione di pistole a Verona.
Apre oggi la fiera che mescola caccia e difesa personale Un doppione dell’Hit Show di Vicenza caro a Salvini Caso unico Siamo al paradosso Gli under 18 esclusi dal Vinitaly pure se accompagnati ma benvenuti tra i fucili. Armi a tutto spiano. confine e anche in casa con una moltiplicazione di fiere per promuovere pistole e fucili. Mentre il governo spinge per rifornire l’esercito ucraino forzando la mano, in Italia si sviluppa “l’educazione alle armi”. Certo, non si tratta di cannoni o mortai, quindi armi da guerra, ma pur sempre armi da fuoco. A Verona apre oggi i battenti, fino alt maggio, un appuntamento alla prima edizione: si tratta di Eos, acronimo che sta per European outdoor show. È una fiera che presenta in gran parte le armi, con l’aggiunta di strumenti per la pesca e la nautica.

Fonte: La Notizia.

In cantina – Masseto prosegue la sua ascesa.
Rialzo medio del 19% per i 26 millesimi in asta nel 2021 e 2022 rispetto al 2020 Masseto prosegue la sua ascesa di Davide Fumagalli Nella tabella di questa settimana, che mette a confronto i prezzi massimi spuntati dal Masseto alle aste del 2021, e quando possibile del 2022, con quelli del 2020, compaiono per motivi di spazio solo le 16 annate più significative delle 26 prese in esame. E quindi il caso di segnalare che a ottenere un aumento sono stati 17 millesimi e a subire un ribasso nove, cosicché il valore complessivo delle 26 bottiglie, che nel 2020 era di 19.652 euro, è arrivato adesso a 23.651, con un guadagno del 19%, pari a 3.667 euro. molto? In questi due anni il valore delle bottiglie del suo più diretto concorrente alle aste, il Sassicaia, è aumentato molto di più ma dopo un lungo periodo di stasi, mentre il Masseto, partito alla fine degli anni 80 come secondo vino della Tenuta dell’Ornellaia, è stato protagonista di una folgorante ascesa che lo vede oggi a Bolgheri primo attore di una Tenuta tutta sua mentre alle aste è il portabandiera della produzione nazionale.

Fonte: Milano Finanza.

Crescita a doppia cifra.
La storica azienda trevigiana, da 14 anni parte del gruppo internazionale Henkell-Freixenheit, nel 2021 ha superato 100 milioni di fatturato (+22%). Con l’export che incide per quasi l’80% sulle vendite Crescita a doppia cifra di Alessandro Bozzi Valenti a soglia record dei L100 milioni di euro di fatturato, nel 2021, è stata raggiunta e superata per la prima volta, realizzando una crescita di oltre il 20%. E quest’anno l’obiettivo è quello di replicare e migliorare ulteriormente tale performance. Risultati e piani sono quelli della storica azienda trevigiana del Prosecco Mionetto – nata nel 1887 tra le colline riconosciute patrimonio dell’umanità Unesco – da 14 anni parte del gruppo internazionale Henkell-Freixenheit, colosso delle bollicine. Una realtà internazionale che riunisce circa 30 consociate ed in cui Mionetto ricopre una posizione di vertice, rappresentando il secondo brand più importante dell’intero gruppo.

Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.

Bollicine e solidarietà – Torna la Lambruscolonga: tre percorsi tra gusto e solidarietà.
II 6 maggio riecco la tradizionale ‘maratona’ nel cuore della città: tanti i locali aderenti Il giorno dopo una camminata per l’endometriosi. Raccolta benefica per l’Ucraina L’evento Torna la Lambruscolonga: tre percorsi tra gusto e solidarietà. L’ideatore Alessio Bardelli: «Hanno aderito tanti locali e cantine di qualità» La diciassettesima edizione si terrà il 6 maggio con partenza da Calle di Luca Ieri mattina la sala di Rappresentanza del Comune è stata trasformata in una allegra enoteca per la presentazione dell’edizione numero 17 della Lambruscolonga che si terrà venerdì 6 maggio dalle 19. Gli organizzatori dell’evento che propone percorsi enogastronomici con al centro il lambrusco hanno spiegato che quest’anno ci sono tre diversi ‘tour’ chiamati con termini dialettali «Braghér», «Ciocapiàt» e «Dagdalgas», nomi che richiamano le frasi delle t-shirt in cotone di uno dei partner dell’iniziativa (Hope Disorder, cui si associano anche Bper Banca, Alcar Uno e Laboratorio Test).

Fonte: Resto del Carlino Modena.

In scena a Ventimiglia il Wine Masterclass: eccellenze nel calice.
Conto alla rovescia per’ Ventimiglia Wine Masterclass”, il 13 e 14 maggio a Ventimiglia alta, nell’ambito della rassegna “Oltre il Cibo”. Dedicati alla degustazione di vini eccellenza nel mondo, i due eventi saranno guidati dalla presenter e wine educator Cristina Mercuri, leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWSET. Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma in via Garibaldi, presso l’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 alle ore 18, sarà dedicata agli “Sparkling Wines” con una selezione delle bollicine più rinomate al mondo.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Record di presenze dall’estero: il vino italiano conquista il mondo.
Bilancio positivo per il ritorno della manifestazione dopo due anni: circa 88mila gli operatori presenti Record di presenze dall’estero: il vino italiano conquista il mondo «pandemia, oltreché dalla Russia perla momento di valorizzazione del basi guerra in corso e le sanzioni atti-ness piuttosto che come vetrina vate dall’Italia Le nazioni più rap Perla semplice promozione. Gli operatori stranieri Il vino lombardo nel 2021 ha presentate trai buyer esteri sono sono stati circa state Stati Uniti e Germania, poi il fatto segnare un forte incremento Regno Unito, il Canada e la Francia dell’export, per un valore totale di un terzo del totale 285 milioni di euro, +11,8% sul Tutta l’area europea è stata ben di Andrea Bagatta rappresentata, due terzi di tutti gli 2020. Il 2021 ha visto una riprese operatori stranieri.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Terre, la rivoluzione è sulla gestione Taglio delle spese per 500mila euro.
Tra i «costi non necessari» il piano dell’enologo Cotarella Si cercando anche due nuovi direttori per gli stabilimenti. Mezzo milione di euro di risparmio sui costi di gestione, una nuova politica commerciale per valorizzare il Metodo Classico, ma anche altri prodotti come il Riesling, nuovi progetti sulla qualità, ma stop alla collaborazione con l’enologo Riccardo Cotarella. Sono queste le strategie che il nuovo Cda della cantina Terre d’Oltrepo, guidato dal presidente Enrico Bardone, ha illustrato ai 130 soci riuniti ieri pomeriggio nella sede di via San Saluto perla prima assemblea informale dopo l’insediamento. Tra i presenti anche l’ex presidente Andrea Giorgi con alcuni ex consiglieri della passata amministrazione. I vertici hanno innanzitutto spiegato quello che è stato fatto in cantina in questi primi due mesi, a partire dalla ricerca del nuovo direttore generale, «che sceglieremo tra pochi giorni, perché abbiamo analizzato molti curriculum e ormai siamo arrivati alla fase finale» assicura il vicepresidente Emilio Bosini.

Fonte: Provincia – Pavese.

U vino Un Aglianico buono, versatile E abbordabile.
L’Aglianico è un vino dalle mille sfaccettature, tante quanti sono i territori che lo esprimono. Dai terreni pianeggianti della fascia costiera del Molise a quelli di media collina delle Murge pugliesi e a quelli più alti dell’Irpinia, sino a caratterizzarsi ancora con i terreni di origine vulcanica del Vulture. Ogni volta si propone in modo diverso, ogni volta una nuova storia di territori e di uomini, riuscendo sempre a mantenere la sua identità e le caratteristiche di vino elegante, a volte austero. La storia recente ci consegna anche vini che, contrariamente al passato, possono essere bevuti anche senza aspettare lunghi affinamenti. Interventi mirati in vigna, tecniche enologiche più attente e meno estrattive, hanno permesso di ottenere vini più pronti per il consumo. E un segno dei tempi che cambiano, in cui i produttori del Vulture hanno piena consapevolezza di avere un patrimonio vitivinicolo ancora con grandi e ampi spazi di miglioramento.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

La guerra frena anche il vino pugliese: crollo delle esportazioni, 6 milioni a rischio – Ucraina, si “svuotano” i calici: la guerra frena l’export di vino.
Allarme lanciato da produttori e associazioni. I dati Istat-Coeweb: contrazione del 20% «La Russia era un mercato in espansione» Sul comparto influisce anche il caro-prezzi. La guerra scuote anche il mercato pugliese del vino. Carburanti, vetro, carta, plastica e soprattutto energia: i costi delle materie sono sempre più proibitivi. A soffrire in questa fase è in particolare il commercio verso l’estero: a rischio quasi 6,5 milioni di euro di esportazioni di vino made in Puglia. I dati Istat- Coeweb sull’export rilevano una contrazione di circa il 20% con particolare riferimento ai paesi direttamente interessati dal conflitto e al mercato est europeo; il timore è di interrompere il trend positivo della Puglia. Sempre dai dati Coeweb si evidenzia infatti un + 12,4% di export nel 2021 rispetto all’anno precedente in cui vi era stato un brusco calo dovuto al Covid; e le variazioni di crescita più significative sono proprio quelle extra Ue: USA + 19%, Cina ‘ 67% e Russia con i 39%, mercato questo in espansione grazie a bollicine e a prodotti territoriali e di qualità.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

In crociera con i sommelier Ais.
Vino e turismo crocieristico, un connubio perfetto nel progetto Msc, che vede arricchire una delle sue più importanti navi da crociera nel Mediterraneo con un intenso programma di degustazioni e masterclass di approfondimento, guidate dai docenti dell’Associazione Italiana Sommelier. Una crociera dedicata, quindi, al mondo del vino che offrirà la possibilità a turisti, appassionati e wine lovers, di vivere una settimana di viaggio nel Mediterraneo su Msc Splendida, con vari momenti di degustazione e Masterclass di approfondimento sui grandi vini italiani offrendo quindi agli appassionati del vino italiano di tutto il mondo la possibilità di conoscere vini e territori del Bel Paese a bordo delle navi da crociera Msc. L’iniziativa Wine Sea, giunta alla sua terza edizione, vedrà il coinvolgimento di oltre 4 mila passeggeri e un tour della durata di 8 giorni e 7 notti e si terrà nel Mediterraneo Occidentale con l’itinerario Genova – Civitavecchia – Siracusa – Taranto – Marsiglia – Genova, a bordo della Msc Splendida e con imbarco il 18 maggio da Taranto.

Fonte, Salento in tasca.

Un viaggio alla scoperta di territori intensi: Ais Lecce racconta Valpolicella eValtellina.
Ogni territorio è il frutto dell’impegno e della passione di ogni imprenditore agricolo che se ne prende cura ogni giorno per tutto l’anno! Da questo presupposto è partito il nuovo viaggio proposto da Ais Lecce che negli ampi ed eleganti spazi del Grand Hotel Tiziano di Lecce ha proposto un nuovo entusiasmante incontro degustativo dal titolo “Valpolicella e Valtellina, terrtori, stile e metodo’: Ospiti dell’evento Mamete Prevostini enologo dell’omonima azienda di Mee (Sondrio) e Marco Speri proprietario dell’azienda agricola Secondo Marco di Fumane (Verona), insieme al disegnatore di Idee Giacomo Mojoli. La degustazione è stata condotta da Giuseppe Baldassare.

Fonte, Salento in tasca.

II vino studia la sostenibilità, esportabile ad ogni altro settore.
La sostenibilità come un fattore misurabile oltre ad un insieme di buone pratiche da attuare all’interno del proprio ciclo produttivo. II settore vinicolo siciliano rappresenta un unicum in questo senso: da anni è impegnato nella promozione di uno sviluppo (sostenibile) che sappia valorizzare, accrescere e preservare il patrimonio naturalistico ed enologico dell’isola, sviluppando un protocollo integrato di sostenibilità che nasce dal basso, dalle esigenze dei produttori e per i produttori. Un settore dunque, che si fa promotore di buone pratiche, con una prospettiva nazionale e internazionale, proprio a partire dalla Sicilia, dal suo vino e dalla sua vanetà che la rende un “continente enologico”. Per questo è nata la Fondazione Sostain: su spinta del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia, unite nella volontà di indirizzare le cantine verso un percorso di salvaguardia a tutto tondo.

Fonte, MF Sicilia.

Anteprima vini al 21esimo brindisi Oggi e domani oltre 400 etichette.
Degustazioni al Real Collegio Anteprima vini al 21esimo brindisi Oggi e domani oltre 400 etichette. Ci siamo. II Real Collegio spalanca oggi le porte alla 2lesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti alle 11, e proseguirà fino a domani alle 19. Negli antichi chiostri troveranno spazio 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.

Fonte, Nazione Lucca.

Anteprima Vini al via al Real Collegio con oltre 400 etichette.
Tutto pronto per la 21′ edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione apre ibattenti oggi alle 11 e proseguirà fino a domani alle 19. Nei chiostri del Real Collegio troveranno spazio 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura, giovani aziende e nomi famosi: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio con una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri e il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia. Un viaggio che approda poi in Maremma. Ad arricchire l’esperienza anche l’ApeWine.

Fonte, Tirreno Lucca.

Masi, ok dei soci a conti, dividendo e nuovi progetti.
Via libera dell’assemblea degli azionisti di Masi Agricola ieri a bilancio 2021 e cedola di 8 centesimi per azione. Confermati quindi i risultati dell’esercizio 2021. Se nell’anno pandemico i ricavi toccavano 51,7 milioni, il 2021 ha visto una crescita a quota 66,4 milioni, e tra il 2020 e il 2021 l’indebitamento netto è sceso da 6,4 a 2,7 milioni di euro. Il margine operativo lordo Ebitda ha raggiunto il 19,5%. L’ultimo trimestre 2021, in particolare, in base quanto era stato annunciato in precedenza, ha registrato ricavi in incremento del 30% sull’ultimo trimestre del 2020 e dell’8% su quello del 2019, qualificandosi come il miglior quarto trimestre dalla quotazione all’Euronext Growth Milan nel 2015. Masi, ok dei soci a conti, dividendo e nuovi progetti Accantonati 2,2 milioni dell’utile per future iniziative strategiche L’assemblea ha anche deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,08 euro per azione, pari al 51% circa dell’utile netto 2021. Lo stacco cedola, si legge in una nota stampa, avverrà il 20 giugno 2022 in pagamento dal 22 giugno. Oltre 2,2 milioni dell’utile restante saranno accantonati per futuri progetti.

Fonte, Arena.

Ciclabile contesa «In sinistra Piave regalo al Prosecco» – «Una pista ciclabile utile solo al Prosecco».
Tredici milioni di Fondi di confine che dovrebbero sostenere il riequilibrio del Feltrino con il vicino Trentino e che invece spianeranno la strada a una pista ciclabile che condurrà migliaia di cicloturisti direttamente tra le braccia delle colline del prosecco. Se ne è discusso a Busche. «Una pista ciclabile utile solo al Prosecco» La protesta dalla riunione pubblica al Bicigrill di Busche Mondin e Dalla Piazza: «Così buttano 13 milioni di euro». Tredici milioni di Fondi di confine che dovrebbero sostenere il riequilibrio del Feltrino con il vicino Trentino e che invece spianeranno la strada a una pista ciclabile che condurrà migliaia di cicloturisti direttamente tra le braccia delle colline del prosecco. È questo, in soldoni, il messaggio uscito dalla conferenza pubblica organizzata al bicigrill di Busche su input di Nadia Forlin, candidata a sindaco a Feltre.

Fonte, Corriere delle Alpi.

Maxi cartello di benvenuto nelle colline dell’Unesco.
Le “colline Unesco” danno il benvenuto alle migliaia di persone che, uscendo dall’autostrada A27, si dirigono verso Conegliano. E’ la maxi affissione, di ben 21 metri per 8, che ieri è stata presentata nei pressi dalla grande rotatoria di via Liberazione (la provinciale Cadore Mare), vicinissima al casello autostradale di San Vendemiano. Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco, sono fotografate in tutta la loro suggestione, con i vigneti terrazzati e tanto verde. «Questa maxi affissione vuole essere il nostro maxi benvenuto sulle Colline, rivolto a tutti coloro che entrano nel territorio Patrimonio dell’Umanità dal raccordo autostradale con l’obiettivo di renderli immediatamente consapevoli dell’importanza e della bellezza di questi luoghi – spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano. Dove potranno trovare una viticoltura eroica, splendidi paesaggi, una storia millenaria e una ricca tradizione enogastronomica”.

Fonte, Gazzettino Treviso.

San Vendemiano anticipa Conegliano La Porta dell’Unesco è al casello dell’A27.
Ieri il taglio del nastro per la maxi-affissione che dà il benvenuto ai visitatori delle colline Patrimonio dell’Umanità San Vendemiano anticipa Conegliano La Porta dell’Unesco è al casello dell’A27. San Vendemiano, anziché Conegliano, la porta d’ingresso del sito Unesco? Prova ad evitare la polemica Giuseppe Maset, sindaco di san Fior. «San Vendemiano è l’ingresso, ma Conegliano è il salotto». Maset fa parte dell’ufficio di presidente dell’Associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene che ieri pomeriggio ha tenuto a battesimo la maxi affissione di 21 metri per 8 (foto di Arcangelo Piai) che si trova all’uscita del casello autostradale di San Vendemiano. I padrini sono stati Giuliano Vantaggi, direttore dell’Associazione, i consiglieri Maset e Giorgio Polegato, il consigliere della Regione del Veneto Sonia Brescacin, l’assessore del Comune di San Vendemiano, Natalino Zanette e il presidente del Gal dell’Alta Marca Trevigiana Giuseppe Carlet.

Fonte, Tribuna Treviso.

Cantina Urbana®, l’unica vera “cantina in città” a Milano.
Cantina Urbana® è la prima urban winery italiana: ideata da Michele Rimpici, realizza vino “in città”, senza vigneti e senza DOP. E sta aprendo due nuovi punti vendita nei quartieri di Porta Romana e De Angeli, le prime di un progetto in espansione che coinvolge tutta Milano. Avventurosi, energici, liberi. Anche dai disciplinari: chi lavora in Cantina Urbana® dev’essere così, curioso e appassionato, perché uno tra i dogmi del primo progetto di urban winery italiana è quello di creare vini per tutti, senza pensare “all’etichetta”. Nata nel 2018 in via Ascanio Sforza 87, in zona Naviglio Pavese, dall’intraprendenza di Michele Rimpici, l’obiettivo è di realizzare per i milanesi la prima realtà vinicola italiana aperta in un contesto metropolitano ed è l’unica cantina del Comune di Milano. «Non è che i milanesi senza di noi non bevessero: il prodotto, il vino, non è innovativo, ma è innovativo l’approccio che abbiamo introdotto, senza troppi legami con le etichette e senza vigne», spiega Michele Rimpici, pioniere ideatore della Cantina.

Fonte, Reporter Gourmet.

La cantina del Terzo Millennio? In un “manuale” le istruzioni per l’uso di autorevoli esperti.
Riccardo Cotarella, Sergio Cimino e Jolanda Tinarelli firmano il volume “Strategia di mercato e gestione dell’impresa vitivinicola” nel dopo pandemia. Un’analisi delle potenzialità delle imprese del vino italiano nell’individuare strategie innovative di posizionamento del proprio vino nei più promettenti mercati del mondo, evidenziando le leve e i percorsi per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, nello scenario post pandemico. Ecco “Strategia di mercato e gestione dell’impresa vitivinicola – Costruire il futuro dopo la pandemia”, nuovo volume che nasce dalla collaborazione tra Riccardo Cotarella, enologo di prestigio internazionale, alla guida di Assoenologi e dell’Union Internationale des Oenologues, Sergio Cimino, maturo ingegnere gestionale, e Jolanda Tinarelli, appassionata manager vitivinicola. Un vero e proprio manuale di rapida e frequente consultazione, per rendere più efficace la strategia e più efficiente la gestione della cantina del Terzo Millennio.

Fonte, WineNews.

Colli Orientali del Friuli-Venezia Giulia sempre più sostenibili: la storia della Cantina Orlando e Didonè.
Produttrice di eccellenti vini biologici dal 2018, l’azienda agricola con sede a Prepotto (UD) è un esempio di micro-cantina che contribuisce alla ripresa e al futuro di un territorio. È convinzione diffusa che il Collio sia l’area vinicola di maggior pregio del Friuli-Venezia Giulia, non solo per l’innegabile qualità delle produzioni – in particolare dal lato dei “bianchi” – ma anche a seguito di una considerevole attività promozionale, intensificatasi negli ultimi anni e operata principalmente dal Consorzio di Tutela Vini Collio. Durante il lockdown, ad esempio, l’Ente ha organizzato diversi incontri digitali con gli stakeholder oltremanica, e potenziali tali, mantenendo alta l’attenzione sui vini friulani e favorendo indirettamente l’intenzione d’acquisto, tanto che nel 2021 l’imbottigliato è cresciuto del 15% rispetto all’anno precedente. Si pensi, ad esempio, ai Colli Orientali del Friuli-Venezia Giulia (COF), che si estendono dalle Prealpi Giulie fino al mare, coinvolgendo ben 14 comuni e oltre 150 cantine imbottigliatrici, i cui volumi produttivi superano gli 80.000 ettolitri di vino all’anno.

Fonte, La Gazzetta del Gusto.

La Lambruscolonga è pronta con la 17° edizione: ecco percorsi, vini e locali.
Venerdì 6 maggio dalle ore 19 il centro storico di Modena, dopo il grande successo delle precedenti 16 edizioni, tornerà ad ospitare la “Lambruscolonga”. Un’occasione imperdibile per chi vuole sperimentare l’esperienza dell’unico tour eno-gastronomico-storico incentrato sul lambrusco, vino simbolo della città e del territorio e uno dei prodotti tipici italiani più rivalutati in patria e all’estero. La Lambruscolonga si snoderà attraverso tutto il centro storico e i viali del parco al fine di valorizzare sapori ed eccellenze, e i partecipanti potranno scegliere tra 3 diversi percorsi: Braghèr. Ciocapiàt e Dagdalgas, composti da tappe raggiungibili a piedi, in bicicletta o monopattini, e ad ogni tappa si potranno degustare il lambrusco prescelto per quel locale e uno stuzzichino abbinato ad hoc per esaltarne il sapore. E per la prima volta saranno in vendita in edizione limitata anche le splendide T-Shirt in dialetto modenese con i nomi dei percorsi, targati “Hope Disorder”

Fonte: ModenaToday.

Le ricerche online sul vino e gli alcolici crescono ancora nel 2021. I picchi a dicembre.
Osservatorio Trovaprezzi: 3 milioni le ricerche enoiche (+3% sul 2020), con la Lombardia al top (414,15 ricerche ogni 10.000 abitanti). Dopo il boom del 2020, quando la pandemia ed il conseguente lockdown fecero letteralmente esplodere gli acquisti di vino e alcolici sul web, non si arresta l’interesse per la categoria, ben raccontato dalle ricerche online. Che, come raccontano i dati di Trovaprezzi.it, il comparatore di prezzi online leader in Italia, dopo l’1,2 milioni di ricerche per la categoria alcolici, e le 2,9 milioni di ricerche per la categoria vini registrate nel 2020, nel 2021 segna un ulteriore aumento nelle ricerche sul web, sia di alcolici (+2%, con 30.000 ricerche in più sul 2020, a quota 1,22 milioni di ricerche) che di vini (+3%, con 90.000 ricerche in più, per un totale di 3 milioni di ricerche). Dall’inizio della pandemia, i picchi di crescita in entrambe le categorie sono stati rilevati nel dicembre 2021: +104% per i vini e +86% per i superalcolici su dicembre 2020.

Fonte: WineNews.

Vino siciliano, cresce l’export ma non sfonda.
Nel 2021 esportazioni per 139 milioni cresciute del 20,7% sul 2016 ma l’isola, in valore, si piazza al decimo posto in Italia superata dal Friuli Venezia Giulia. Una crescita dell’export del 20,7% rispetto al 2016 e del 16,8% rispetto all’anno precedente. Il vino siciliano cresce all’estero ma meno di quanto si possa immaginare. La Sicilia nel 2021 si è piazzata al decimo posto in Italia su questo fronte, superata dal Friuli Venezia Giulia: in valore l’isola ha esportato vino per 139,115 milioni pari a poco meno del due per cento del totale italiano. Sono tutti qui i dati salienti della ricerca realizzata da Winemonitor-Nomisma per conto di UniCredit e presentato nell’ambito di Sicilia en Primeur, la manifestazione organizzata da Assovini Sicilia (che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni) che è tornata in presenza a Erice in provincia di Trapani. E certo i dati sul fatturato derivante dall’export fanno riflettere sebbene il trend sia chiaramente positivo: rispetto ai dati del 2016 il maggiore incremento si è registrato con il Canada (93,1%), la Corea del Sud (64,3%), la Svezia (52,9%) e gli Stati Uniti (40,3%) mentre nell’export i rossi Dop Sicilia registrano un incremento del 2% rispetto al 2019 e i bianchi Dop Sicilia hanno avuto un incremento del 32% rispetto al 2019.
Fonte: Il Sole 24 Ore.

I giovani preferiscono vino italiano: “Aumenta chi cerca la qualità”.
Alla quantità privilegiano il gusto, e il consumo è diventato responsabile. Uno studio di Censis e di Enpaia fa il punto sul rapporto delle nuove generazioni con rossi, bianchi, rosé. E spazza via i luoghi comuni. La quota dei consumatori italiani di vino resta a grandi linee stabile nel tempo, ma cambiano le caratteristiche anagrafiche, con un numero crescente di giovani che si mostrano interessati alla bevanda, e soprattutto cresce l’attenzione alla qualità del prodotto, in linea con una tendenza diffusa a tutto l’ambito alimentare. Sono alcuni degli elementi che emergono da uno studio condotto dal Censis e da Enpaia (Ente di Previdenza degli impiegati in agricoltura), che fa il punto su un prodotto tipico del nostro Paese sia a livello di produzione, sia di consumo, con tante specificità nell’uno e nell’altro caso legate a tradizioni geografiche e culturali.

Fonte: La Repubblica.

La pace sulle Generali non sia a tarallucci e vino.
La strategia dei «vincitori» è stata molto abile. Ora si tratta di verificare se vi siano le condizioni per un’auspicabile «pax» tra gli schieramenti, considerando naturalmente che il successo conseguito dalla lista del consiglio deve fondarsi su di un bilanciamento dei rispettivi progetti. Quello dell’insuccesso della lista Caltagirone nel confronto con quella del consiglio di amministrazione per il governo delle Generali non sarà un caso di «furia francese, ritirata spagnola», anche perché furia non è stata. È bene però rimarcare che la distanza che separa i due gruppi è rilevante, quasi due volte e mezza quella che avrebbe potuto essere attribuita a una parte dell’esercizio del voto oggetto di possibili contestazioni (per il prestito-titoli di Mediobanca e il diritto di voto su azioni vendute che De Agostini si è riservata).

Fonte: Milano Finanza.

Vino… di soia? Ecco la trovata di una distilleria a Singapore.
Una startup di Singapore produce del vino di soia sostenibile riciclando i sottoprodotti e i rifiuti dell’industria alimentare. Vino? Forse, dipende dalla vostra personalissima definizione (e un po’ anche da quanto siete bacchettoni). Ciò che è certo è che quello che stanno combinando quelli di SinFooTech, una piccola distilleria situata nell’estremità occidentale di Singapore, è perlomeno degno di nota e decisamente degno della vostra attenzione: dove altro la trovate una startup che prende le acque reflue di un centro di produzione di tofu lì vicino e le ricicla ottenendo circa mille – duemila litri di vino di soia al mese?

Fonte: Dissapore.

Pinot Nero Roccolo 2018, vino della svolta per Serafini & Vidotto.
Con il Pinot Nero Roccolo annata 2018, presentato alla 54°edizione del Vinitaly, l’azienda vinicola di Nervesa della Battaglia si dice certa di aver raggiunto un punto importante nel percorso di confronto con il più affascinante e complesso vitigno a bacca rossa, il Pinot Nero, coltivato da Serafini & Vidotto fin dai primi anni Novanta in zone selezionate del Montello. La cantina, fondata nel 1986 nel cuore della Marca Trevigiana dai due enologi e agricoltori Francesco Serafini e Antonello Vidotto, si caratterizza da sempre per una filosofia basata sulla qualità, sulla produzione di grandi vini rossi e su un’agricoltura sostenibile e naturale.

Fonte: Mixer Planet.

Filiera vino, la sfida della sostenibilità.
Packaging, biodiversità, CO2, energia, inclusione. I temi ambientali e sociali entrano anche nella filiera del vino, settore di punta del Made in Italy: tra reporting e comunicazione delle performance di sostenibilità. L’obiettivo è quantificare e rendicontare il “valore reale di queste organizzazioni dal punto di vista ambientale e sociale”, spiega all’Adnkronos Gabriella Chiellino, presidente di eAmbiente Group, società di consulenza e progettazione ambientale. I temi con i quali “si confronteranno sempre di più le cantine vitivinicole e la produzione del wine sono quelli della sostenibilità, declinata con gli Esg (Environmental, Social and Governance)”, dimensioni al cui interno vengono misurate le prestazioni di sostenibilità delle aziende. Per il tema ‘ambientale’, gli indicatori utilizzati riguardano “emissioni e assorbimento della CO2, consumi di energia e acqua oltre a materie prime, biodiversità e additivi. Per l’aspetto Social, i temi sono quelli della contrattualistica, della sicurezza e della presenza delle donne”.

Fonte: Italiaambiente.

STAMPA ESTERA

New Zealand Sauvignon Blanc – now made in France.
Wine One of the best-value regions for brilliantly crisp Sauvignon-Blanc is TOurairle ew Zealand Sauvignon Blanc is one of wine’s greatest commercial hits. Professionals may be a bit snooty about its simplicity and, often, light sweetness but wine drinkers all over the world tend to love it. It has the advantages both of being made from a productive kind of grape and being ready to sell within weeks of harvest. With no need for heavy investment in oak barrels or ageing these wines can be found from about £8 a bottle in the UK. British retail outlets sell twice as much Sauvignon Blanc as Chardonnay. Marlborough, home of Cloudy Bay in the north of the South Island, is Sauvignon heartland. Marlborough Sauvignon Blanc constitutes a massive 67 per cent of all New Zealand wine. Britain fell for it in the late 1980s, then the US, which now imports more wine from tiny New Zealand than from Australia, which produces more than four times as much. Exports soared until the 2021 vintage came along, when they shrunk by one-fifth. It was the smallest Marlborough harvest in six years, the result of spring frosts and a summer so dry that the berries lacked juigd. tjast year, the New Zealand wine industry experienced its first fall in the value of exports in 26 years. It was hoped was that the 2022 crop, picked last month, would replenish supplies. But the vintage was hit by the weather again. La Niña brought inconvenient rains as the grapes ripen4Jotcing early; picking in sow. Another problem was the lack of seasonal foreign labour due to a spike in Covid-19 cases. Winemakers had stressful decisions to make, not least on how to keep themselves healthy. It is too early to know precisely how much 2022 Marlborough Sauvignon Blanc was made in total but meanwhile it shouldn’t be difficult to find alternatives.

Fonte: Financial Times.

La Esteban, Ayuso y el vino.
La presidenta se apunta al ‘fake’ sin rubor: “Los señores del Gobierno nos quieren prohibir el vino” Nada nuevo. La Esteban, de nombre Belén, y la Ayuso, Isabel, han sido trending topic esta semana otra vez. La una, por lo que hizo: romperse tibia y peroné haciendo el ganso colgada de una barra de ejercicios en Sálvame, ese programa que usted y yo vemos los fines de semana después de leer a Kant. La otra, por lo que tuiteó, que en el lenguaje político se convierte en palabra dicha. ¿Qué han tenido en común aparte de ser tendencia? Sus dotes para seducir a una sociedad aborregada y con poco sentido crítico, sea para alejarse de lo peor de la tele, sea para distinguir la verdad de la mentira. Fijémonos en Ayuso. Por la mañana un diario de tirada nacional publica que “el ministerio de Sanidad promoverá el fin del alcohol en los menús”. La idea sale de la nueva estrategia para prevenir las enfermedades cardiovasculares, pero en el titular esta idea se reinterpreta seguramente para hacerlo clicable. La propuesta del Gobierno señala lo que sigue: “Colaborar con la restauración para promoverla dieta mediterránea como modelo de alimentación cardiosaludable, sin incluir en ella el consumo de alcohol”. Punto. En ningún caso, ni en el original ni la interpretación se utiliza el verbo “prohibir”. Entonces se activa el efecto bola de nieve yen tiempo récord ciertos medios digitales y no pocas televisiones deslizan titulares cada vez más sesgados, hasta el punto de que se concluye taxativamente que Sanidad prohibirá el vino y la La Esteban, Ayuso y el vino Susana Quadrado cerveza en los menús.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

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