venerdì 8 ottobre h 18.15 c/o VOLVO STUDIO MILANO.
Obiettivo dell’evento è quello di approfondire, grazie a dei relatori d’eccezione, le qualità del sughero inteso come materiale dalle straordinarie caratteristiche a favore del gusto e dello charme e di far conoscere il valore che questo materiale racchiude dal punto di vista ambientale.
Qui di seguito il programma dell’evento:
- Saluti iniziali da parte di Adua Villa, sommelier, scrittrice e narratrice digitale
- Presentazione della Campagna Internazionale dedicata al sughero promossa da APCOR (Associaçao Portuguesa da Cortiça) da parte di Joao Rui Ferreira, vicepresidente di APCOR.
- Presentazione della Campagna Italiana dedicata al sughero da parte di Gennaro Buonauro, Segretario Generale di Assoiballaggi
- Illustrazione del mercato del sughero in Italia: numeri e caratteristiche a cura di Alessandro Canepari in qualità di rappresentante del Gruppo Sughero di Assoimballaggi
- Approfondimento sul tema della sostenibilità e sugli utilizzi alternativi del sughero a cura di Giorgia Pontetti, ingegnere aerospaziale, co-founder e CEO di Ferrari Farm
- Case History: presentazione del progetto di sostenibilità circolare a cura dell’azienda vitivinicola Pizzolato (Treviso).
- Saluti finali
Valori che si esprimono nella partnership con Mittelfest, confermata anche quest’anno. Il 25 luglio un’anteprima del festival con il concerto jazz di Dena De Rose.
L’azienda Zorzettig di Spessa di Cividale del Friuli è impegnata da anni in progetti per tutelare e sostenere il proprio territorio, uno scrigno di tradizioni e natura unico. Anche quest’anno ha deciso di sostenere come principal sponsor Mittelfest, il festival di Cividale che da trent’anni dà spazio alle espressioni culturali dell’area Mitteleuropea, presentando al pubblico importanti spettacoli di musica, danza e teatro.
“Ci troviamo in un bellissima terra di confine, a due passi dalla Slovenia e poco lontano da Austria e Croazia – commenta Annalisa Zorzettig, alla guida dell’azienda – questo comporta un ricco scambio culturale, che fa parte della nostra tradizione e che abbiamo la responsabilità di tenere vivo e attivo. Il vino, tra le sue proprietà, ha la capacità di unire le persone, di creare convivialità e condivisione, di costruire ponti e legami duraturi. Il nostro territorio è fortemente caratterizzato dalla viticultura e credo sia anche attraverso di essa che passi la valorizzazione dei progetti comuni. La bellezza che ci circonda è il tesoro più importante che dobbiamo tutelare e l’estetica coinvolge tutti gli ambiti: ci emozioniamo davanti a un paesaggio, ascoltando una musica, osservando un quadro o gustando un bicchiere di vino nella pace della vigna. La bellezza fa parte della vita, è la vita stessa! Purtroppo il mondo della musica, dell’arte e dello spettacolo è stato uno dei settori più penalizzati da questa pandemia, sono piaceri di cui l’emergenza Covid ci ha completamente privati. Oggi più che mai sento il desiderio di andare ad ascoltare della buona musica dal vivo”.
L’unione tra le arti e soprattutto l’attenzione per la natura e il benessere ambientale sono alla base dell’attività di Zorzettig. La cura della terra e il valore del tempo sono la filosofia produttiva, che si comprende assaggiando i loro vini: dentro a una bottiglia si celano il sole e l’aria che hanno maturato le uve, la saggezza dei propri avi e una cultura agricola che rispetta e valorizza i singoli vigneti, permettendo di arrivare ad alti livelli qualitativi.
“In azienda i nostri interventi sono sempre guidati dalla sostenibilità – continua Annalisa Zorzettig – che spesso coincide con il buonsenso e il rispetto per la natura, e valutiamo sempre le conseguenze future delle nostre azioni. Per questo ci sentiamo ancora più coinvolti dal tema di Mittelfest di quest’anno che è Eredi: una riflessione profonda su quello che lasceremo ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi, su cui tutti ci dobbiamo impegnare. Siamo felici di sostenere questo grande evento che è il Mittelfest”.
Il 25 luglio nella sede dell’azienda Zorzettig, a Spessa di Cividale, un concerto jazz della rassegna Art & Taste farà da anteprima al Mittelfest. A esibirsi alle 18 sarà Dena De Rose: un’artista ineguagliabile che combina versatilità e vitalità con misura e buon gusto, per una performance dedicata ai grandi classici della musica jazz magistralmente interpretati dal suo quartetto. A seguire ci sarà una visita della cantina con degustazione di vini. L’evento è organizzato con la collaborazione di PromoTurismoFVG e il ristorante Costantini di Tarcento (Ud). Per partecipare scrivere a stradevinoesapori.fvg@promoturismo.fvg.it o telefonare a 393 0318585.
La trentesima edizione del festival andrà invece in scena dal 27 agosto al 5 settembre 2021. Un’occasione unica per scoprire questo affascinante territorio, ricco di storia, di bellezze artistiche e naturali e di persone autentiche. Ma non solo in quelle date, infatti quest’anno Mittelfest ha lanciato una nuova piattaforma di esperienze per tutto l’anno: Mittelland. Si tratta di una serie di iniziative dedicate alla zona di Cividale e delle Valli del Natisone: degustazioni di vini e prodotti locali, sport nella natura (escursioni, camminate, percorsi in bici, yoga), presentazioni di libri, incontri con personaggi della scena culturale, concerti in boschetti e in ville.
Il rispetto e la simbiosi con il territorio sono i principi che guidano la gestione delle tenute siciliane della famiglia Marzotto sin dalla loro acquisizione, nell’intento di coniugare la qualità massima del vino con la sostenibilità del territorio.
La ormai completata conversione di uve e vini al regime biologico, l’indipendenza energetica da fonti proprie e rinnovabili, una cantina a sviluppo verticale completamente interrata per sfruttare la geotermia abbassando ulteriormente l’impatto ambientale ed il recupero strutturato delle acque, sono solo le caratteristiche più evidenti e che da sempre identificano la filosofia di Baglio di Pianetto. Temi di importanza cruciale in un contesto in cui adottare buone pratiche per limitare il proprio impatto sull’ambiente risulta sempre più prioritario.
“Sin dal principio, Baglio di Pianetto ha perseguito la ricerca della massima qualità dei vini attraverso una innovazione sostenibile” spiega Francesco Tiralongo, amministratore delegato dell’azienda, mentre ripercorre i primi passi di questa realtà nata nel 1997 e fondata dal Conte Paolo Marzotto. “Per ambire a questo, il Conte Paolo era convinto fosse assolutamente necessario un approccio improntato sul rispetto del territorio nel quale, aggiungeva sempre, aveva avuto la fortuna di poter iniziare questa avventura”.
Questa filosofia anima tuttora le scelte di Baglio di Pianetto in entrambe le Tenute: quella di Santa Cristina Gela, a pochi minuti da Palermo e dove si trovano anche la sede operativa e la cantina principale dell’Azienda e la Tenuta Baroni, situata invece tra Noto e Pachino e attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione. “Il processo di conversione al biologico, appena entrato in vigore il nuovo regolamento europeo nel 2013, ha rappresentato immediatamente un’opportunità per l’azienda e nel 2016 le certificazioni dell’intero patrimonio agricolo composto da 160 ettari complessivi di cui 110 in produzione, erano già state completate – continua Tiralongo –. La decisione di creare anche una selezione di vini naturali integrali non filtrati, senza solfiti aggiunti e ottenuti da lieviti indigeni è stata poi la naturale conseguenza della costante ricerca e innovazione, in coerenza con l’anima bio dell’azienda“.
L’approccio green di Baglio di Pianetto trova concretezza, come detto, anche attraverso i vantaggi apportati dalla geotermia nella cantina a sviluppo verticale di Santa Cristina che, grazie alla forza di gravità per caduta, è una struttura architettonica che riduce drasticamente anche l’uso delle pompe per la movimentazione dei mosti e dei vini a tutto vantaggio della qualità. “Vorrei sottolineare che la termoregolazione naturale delle temperature in cantina, è stata ricavata grazie ad una coibentazione naturale, risultato di un grande lavoro ingegneristico che ha portato alla costruzione di ampie camere d’aria tra le pareti perimetriche e la roccia che circonda i diversi piani sotterranei; questo ci consente un grande risparmio di energia. I vini riposano a diversi metri sottoterra a temperatura ideale e costante: qui si trovano, oltre alla barricaia, anche i locali di stoccaggio dei vini per l’affinamento in bottiglia“.
Baglio di Pianetto è una azienda che lavora nel pieno rispetto della legislazione europea in materia di ecosostenibilità. È stata tra le prime ad aver installato un impianto fotovoltaico di terza generazione da 256,6 Kwp per la produzione di energia da fonti rinnovabili e ha ottenuto un abbattimento delle emissioni di CO2 (184.488 kg all’anno).
“Oggi la sostenibilità è diventata una priorità per moltissime aziende vitivinicole: ne siamo felici, perché più siamo oggi, meglio sarà per le generazioni di domani“.
Casa Paladin, le sue cantine e l’impegno per la salvaguardia dell’ecosistema attraverso la tutela dei quattro pilastri: Vite, Verde, Vino e Vita.
La sostenibilità secondo Casa Paladin, azienda veneta guidata dalla famiglia Paladin dal 1962, è un concetto concreto, da portare avanti con azioni mirate. «Siamo convinti – afferma la famiglia Paladin – che la generazione presente debba soddisfare i suoi bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri». Per farlo, Paladin ha pensato di mettere l’azienda al centro del sistema ambiente, cercando di dare un contributo positivo in diverse direzioni.
È una missione, quella della sostenibilità a 360°, che Casa Paladin ha sviluppato attraverso un progetto di tutela delle 4V, i quattro pilastri Vite, Verde, Vino e Vita.
Ognuna delle cantine di Casa Paladin – Castello Bonomi (Franciacorta), Castelvecchi (Chianti Classico), Bosco del Merlo (Friuli) e Paladin (Veneto) – si impegna a portare avanti pratiche virtuose riassunte nel progetto.
I principi base sono rispettare la Vite, proteggere il Verde, produrre un Vino sostenibile, tutelare la Vita.
Ecco in sintesi, V per V, cosa prevede il protocollo della famiglia Paladin.
PER LA VITE – Intervenire meno e meglio
- Concimazioni effettuate solo con compost organico o sovescio a filari alterni
- Nessun utilizzo di diserbanti chimici
- Potatura solo manuale e in campo
- Lotta integrata per la difesa del vigneto e riduzione al minimo dell’utilizzo di fitofarmaci e trattamenti fitosanitari (un esempio è il metodo della confusione sessuale, usata per prevenire malattie originate dalla Tignoletta)
- Partecipazione al progetto Life Vitisom, che prevede l’utilizzo della VRT (Variable Rate Technology – tecnologia a rateo variabile) per la distribuzione della sostanza organica, permettendo un approccio “plant to plant” nella cura del vigneto
PER IL VERDE – Proteggere, Riciclare, Ridurre
- Partecipazione al progetto BioPass (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Suolo e Società): monitoraggio e valutazione della biodiversità di flora e fauna nei vigneti in collaborazione con lo Studio Agronomico Sata
- Inerbimento dei vigneti
- Produzione di vini vegani, nel contenuto ma anche nel packaging, evitando colle di origine animale
- Utilizzo di depuratori biologici per la gestione delle acque reflue
- Impegno ad utilizzare bottiglie poco pesanti, tappi ecocompatibili e riciclabili
- Utilizzo di energia fotovoltaica nell’impianto di recente rinnovo presso Paladin e Bosco del Merlo, e adozione in tutte le cantine di strumenti moderni per la riduzione degli sprechi e la produzione di energia rinnovabile
- Vendemmia durante le prime ore del giorno per evitare il sovraccarico dell’impianto frigorifero
PER IL VINO – Garantire l’espressione del potenziale naturale dell’uva
- Utilizzo di tecniche non invasive per trarre dalle uve il loro originario patrimonio organolettico e nutritivo.
- Utilizzo in cantina di pratiche di recupero e di tecnologie per il risparmio energetico
- Controllo del prodotto in fase di trasformazione, per garantire l’assenza di residui fitosanitari
- Modulazione e controllo costante della temperatura durante la fase di fermentazione
- Attuazione di tutti i processi, dalla raccolta dell’uva alla trasformazione del mosto in vino, in un sistema inertizzato, in modo da non avere ossidazione del prodotto e preservarne il patrimonio di aromi primari, con uso di solfiti a ridotto del 50% rispetto ai limiti legali
- Certificazione IFS per l’intero processo in cantina, uno standard che garantisce la qualità e la sicurezza dei sistemi produttivi
PER LA VITA – Lavorare per il benessere dei collaboratori e della societá
- Creazione del progetto Life in Rosè a sostegno delle le attività di LILT (Lega Italiana Lotta Tumori) di Treviso, devolvendo parte del ricavato delle vendite di Pinot Grigio Rosé e Prosecco DOC Rosé Brut Bosco del Merlo alla campagna Nastro Rosa.
- Impegno in strategie di employer branding per creare un ambiente positivo, indagando costantemente sulle criticità e le aree di sviluppo dell’azienda
- Promozione di collaborazioni con enti del territorio e Università, per sviluppare la ricerca, l’innovazione e creare una rete virtuosa.
Un impegno in costante aggiornamento ed evoluzione che Paladin mette in atto nel presente per salvaguardare il futuro e garantire l’eccellenza, intesa come imprescindibile dal rispetto per l’ecosistema.