Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 3 luglio 2022!
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Esce mercoledì la nuova bibbia dell’enoturismo.
Viaggio nell’Italia del vino. Osservatorio enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend è il titolo del nuovo manuale sull’enoturismo che sarà presentato mercoledì 13 luglio, alle 11, a Roma, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani su iniziativa del senatore Dario Stefàno. Il libro è frutto del lavoro congiunto delle associazioni Città del vino, Le Donne del Vino e del senatore Stefàno e contiene gli esiti dell’indagine di Nomisma-Wine Monitor su 92 comuni e 150 cantine. Dopo l’intervento del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Franco Di Mare guiderà la presentazione a cui prenderanno parte Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il senatore Dario Stefàno, Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit, Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione nazionale Le Donne del Vino, Angelo Radica presidente Associazione nazionale Città del Vino, Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma-Wine Monitor.
Fonte: Libero Quotidiano.
A me mi piace. Ad Alba, dove il barolo si beve e si mangia.
in Paradiso, anzi in Langa. Da anni contesto la cucina “creativa” orientando più le mie preferenze sulla semplicità e sull’autenticità. Il menu Barolo dello chef Enrico Crippa del Duomo di Alba, mi ha fatto riflettere («ogni alba ha i suoi dubbi» di Alda Merini) perché la tecnica culinaria, arricchita dalla ricerca di fonti materiali e culturali, che qui sono sabaude e contadine, può dar vita a risultati superiori alla creatività. Crippa, le cui capacità in cucina sono sempre state “stellari”, è riuscito a trasmettere al territorio una filosofia che mancava, valorizzando ancor più il vino bandiera, il Barolo. Il menu è immediato partendo dall’aperitivo Torino con assaggi di icone della cucina piemontese come il tramezzino con pane soffice di ceci, lanciato a Torino nel 1925 dal Caffè Mulassano, l’insalata russa ricoperta di gelatina, il tortello fritto, il vitello tonnato, la tegola di patate con germogli e robiola, l’arlette all’aglio (soma d’aj contadina). L’insalata vignaiola, versione attuale degli avanzi della sera del contadino che portava in vigna, a forma di un fagotto vegetale di scarola, un caleidoscopio di sapori d’antan resi moderni: bollito di testina e lingua, scarola, noci, nocciole e salsa verde.
Fonte: Sole 24 Ore Domenica.
Centinaia di etichette in mostra a metà mese.
L’esposizione del vino a Tredozio Centinaia di etichette in mostra a metà mese Saranno visibili nella storica Tinaia di Villa La Collina Il tema scelto per quest’anno è la lettera B dell’alfabeto Nella storica Tinaia di Villa La Collina di Tredozio nei giorni venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 luglio, in occasione delle manifestazioni ‘Tre D’Ozio’, si svolgerà la quinta ‘Mostra di Etichette di Vino’, organizzata dalla contessa Maria Teresa Vespignani Boselli. II tema dell’esposizione, che sarà curata come negli anni passati dal collezionista faentino Paolo Antenore, sarà incentrato sulla lettera B dell’alfabeto, come caposaldo degli argomenti di riferimento delle etichette presenti nei pannelli con i seguenti titoli. Bacco, Baccanti, Botti, Bottiglie, Bicchieri, Bere, Brindare, Banchettare, Ballare.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Alla Cantina Settecani è nato ‘Settimo Cielo’.
La Cantina Settecani di Castelvetro, che produce 1 milione di bottiglie all’anno ed esporta i suoi vini in diversi Paesi del mondo, ha presentato questa settimana al ristorante Oblige di Vignola il suo ‘ultimo nato’. Si tratta di Settimo Cielo, un Grasparossa in purezza Metodo Classico le cui uve sono coltivate proprio a ridosso del Santuario di Puianello. A illustrare la novità, destinata a un pubblico molto ristretto visto che ne sono state prodotte solo 2.000 bottiglie, sono intervenuti Daniela Vaschieri, vice presidente della Cantina, il direttore Fabrizio Amorotti e l’enologo Andrea Graziosi.
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Nel borgo suonano le Note di vino.
San Clemente si prepara all’edizione numero 22 di Note di Vino, l’evento dell’estate dedicato alle migliori etichette regionali. Si parte stasera (ore 20.45, piazza Mazzini) con il Friuli Venezia Giulia. Nel piccolo borgo della Valconca il vino è, da sempre, sinonimo di cultura. In un fazzoletto di colline punteggiate da filari e ulivi, lavorano e producono oggi alcune delle più importanti e rinomate cantine della Romagna e d’Italia. Al vino il paese natale di Giustiniano Villa dedica da oltre 20 anni una manifestazione di richiamo.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
La carica dei 5mila – Cinquemila degustazioni “Liguria da Bere” 10 e lode.
La partecipazione di pubblico certifica il successo della rassegna di vini «La produzione è cresciuta». Ieri la visita del presidente della Regione Toti Cinquemila ticket di degustazione nella giornata di apertura, diverse migliaia in più ieri sera. La 15a edizione di ‘Liguria da Bere’ si conferma un evento di successo, molto apprezzato dal pubblico con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, ovvero Azienda speciale ‘Riviere di Liguria’ della Camera di Commercio, con organizzatori Regione Liguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Comune della Spezia, e la collaborazione dell’associazione Tutti frutti. Ultima tappa, oggi, per la rassegna dei vini liguri Doc e Igt, in centro, lungo corso Cavour dalle 18 alle 24, mentre nel tardo pomeriggio di ieri il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha visitato lo stand istituzionale della Camera di Commercio.
Fonte: Nazione La Spezia.
Azienda Lambruschi 40 anni di storia: «Fra colleghi amicizia e solidarietà».
Ottaviano e Fabio Lambruschi nella vigna dell’azienda di famiglia a Castelnuovo Magra Azienda Lambruschi 40 anni di storia «Fra colleghi amicizia e solidarietà» L’inizio nel 1982 da un’idea di Ottaviano che ancora oggi, 92enne, è il primo ad arrivare nella vigna Ora lo affiancano il figlio Fabio e la nipote Ylenia. «Se un vino ha successo ci guadagnano tutti» II primo ad arrivare nella vigna è sempre Ottaviano, con i suoi 92 anni di vitalità e infinita esperienza. E’ stato lui a fondare nel 1982 l’azienda vinicola Lambruschi di Castelnuovo Magra intraprendendo il cammino contrario a tanti di quegli anni: salutando il lavoro sicuro per dedicarsi al vino. Qualche anno dopo, nel 1988, una volta terminati gli studi e il servizio militare è arrivato in azienda anche il figlio Fabio che ha così assistito alla nascita della Doc del Vermentino dei Colli di Luni.
Fonte: Nazione La Spezia.
Ecco i partecipanti a Liguria da Bere.
Queste le aziende partecipanti a Liguria da Bere: Azienda agricola Cantina dell’Ara, Azienda agricola Zangani, Arrigoni, Cornice di Ivano Luigi Denevi, Le Chicche di Nicchia, Azienda agricola II Monticello, Costa Tirolo, La Sarticola di Antonelli Matteo, Cantine Lunae Bosoni, Agricoltura di Riomaggiore – Corniglia – Vernazza e Monterosso, Tenuta La Ghiaia, Azienda agricola Federici, Azienda agricola Andrea Spagnoli/ Frantoio Ambrosini, Azienda agricola Distina di Campaner Claudio, Società agraria Buranco, Cooperativa agricoltori Vallata di Levanto, Terre di Levanto, Il Chioso dei Conti Picedi Benettini, Azienda agricola Ottaviano Lambruschi e C., Cà du Ferrà Wine e Tasting, Azienda agricola Possa/Campogrande, Italia Beverage e food., Società cooperativa ‘I Castelli’, La Cantina del Nonno Pescetto, Fattoria didattica agriturismo ‘II Bey’, La Carreccia, Fattoria Ruschi Noceti, La Polenza Cinque Terre, Terre del Moscatello, Azienda agricola Lucchi e Guastalli, Agriturismo Cerrolungo, Azienda agricola Boriassi, Produttori del Comune di Luni, Consorzio Focaccia di Recco col formaggio, Assaggia La Liguria Enoteca Regionale e Gal.
Fonte: Nazione La Spezia.
Liguria da Bere, brindisi con 200 vini. Oggi il gran finale della kermesse.
II presidente Toti ha visitato gli stand di corso Cavour: «Il miglior modo di promuovere il territorio e il turismo» Liguria da Bere, brindisi con 200 vini Omi il gran finale della kermesse. Cinquemila ticket di degustazione staccati solo la prima sera. Assalto agli stand dei produttori anche ieri. E oggi terza e ultima giornata per Liguria da Bere, la manifestazione dedicata al buon vino ligure che ha luogo da ormai 15 anni lungo Corso Cavour. Spezzini ma anche turisti hanno dimostrato di apprezzare la formula riproposta anche quest’anno dagli organizzatori, in una edizione particolarmente ricca e che ha portato nei 40 stand presenti oltre 200 etichette di produzioni Doc e Igt. La passione che emerge dai racconti dei produttori, della costa e dell’entroterra, è il valore aggiunto al percorso di degustazione, che è conoscenza del territorio e della sua storia.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Il Moscatello va già forte. Si pensa a farne un’eccellenza.
Taggia, produttori e amministratori uniti nel promuoverlo Il Moscatello va già forte Si pensa a farne un’eccellenza. Il Moscatello di Taggia sulle orme del Brunello di Montalcino. Conclusa la prima (lunghissima) fase legata alla rigenerazione di un vitigno scomparso ed esaurito su un progetto finanziato dalla Regione, ecco che, con l’aumento della produzione, le prossime tappe riguardano una promozione su scala nazionale e internazionale. «Il Brunello di Montalcino – spiega l’enologo Giampiero Gerbi – è tratto dal Sangiovese. L’operazione ha portato il paese ad essere conosciuto in tutto il mondo». L’alta qualità del Moscatello di Taggia fa ben sperare e schiude nuovi scenari. «Grazie alla Regione – spiega Gerbi – abbiamo trovato altre piante oltre alla famosa Mal identificata esistente e sana, di 170-180 anni fa, in una vigna di Ceriana.
Fonte: Stampa Imperia.
Ecco l’uva ingauna che sfida il passito di Pantelleria.
Parte dalle colline ingaune la sfida al rinomato Passito di Pantelleria. All’azienda agricola di Poggio dei Gorleri prosegue la sperimentazione del passito di Pigato prodotto grazie all’uva raccolta nei terreni di Arveglio, vigneto al confine tra Albenga e Arnas co. «Dai grappoli spargoli di uva di elevata qualità — racconta il titolare dell’azienda Davide Merano — abbiamo iniziato un lungo processo di produzione che riguarda un terreno che ci ha regalato grandi soddisfazioni con il Pigato Arveglio». Secondo le previsioni saranno almeno un migliaio le bottiglie di Passito di Pigato, un prodotto di nicchia per la cantina di Poggio dei Gorleri che ha la sua sede ad Imperia e possiede terreni nella Piana albenganese. Per la commercializzazione del Passito i tempi non sono ancora maturi proprio perché la sperimentazione è piuttosto lunga prima di arrivare a un prodotto di qualità come vorrebbe la famiglia Merano.
Fonte: Stampa Savona.
Nuova veste per il Museo del vino. Ecco il piano dell’amministrazione.
La giunta Mugnaini ha deciso di concorrere al bando “Spazi attivi” della Fondazione CrFirenze. Riqualificare il Museo del Vino ai Lecci, sulla via Lucardese, tramite il bando Spazi Attivi 2022 della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. E’ quanto vuole realizzare la giunta Mugnaini a Montespertoli. Si cerca di ripetere ciò che è accaduto nel recente passato: precisamente un anno fa, nel luglio 2021, il Centro Culturale «Le Corti« è stato inaugurato nella sua rinnovata veste grazie anche alla partecipazione e all’ottenimento di alcuni finanziamenti del bando Spazi Attivi 2017. «In questo particolare momento – spiega il sindaco Alessio Mugnaini – è doveroso fare tutto quello che è necessario per far crescere il nostro paese. Montespertoli ha bisogno di spazi pubblici che si rinnovino e che mettano al centro l’esperienza e la nostra tradizione rurale.
Fonte: Nazione Empoli.
Piazza della Signoria – Enoturismo Turisti attratti dalla Toscana.
Marco Ferretti * voci dalla città La ripartenza Enoturismo Turisti attratti dalla Toscana igt I mondo del vino e, in particolare, dell’enoturismo dopo un periodo di crisi dovuto alla pandemia, all’aumento dei costi di manutenzione e a quelli di materie prime, sembra essere entrato in una fase di nuovo rinascimento. La manifestazione Prowein, una delle fiere più importanti al mondo, tenutasi la scorsa settimana in Germania ne è la dimostrazione. Oltre al Consorzio Chianti Colli Fiorentini erano diverse le realtà del settore italiane presenti, a dimostrazione di come il nostro comparto abbia voglia di ripartire con buone prospettive. Si è, finalmente, respirata un’aria di ottimismo e di positività che mancava da tempo tra le aziende del mondo vitivinicolo. Le motivazioni sono molteplici, in prima battuta i tanti incontri fra le aziende che si sono svolti durante la manifestazione e che hanno permesso di portare ad ordinativi.
Fonte: Nazione Firenze.
Cantina Valpolicella Negrar premiata miglior cooperativa del vino in Italia.
Anche quest’anno cantina Valpolicella Negrar riceve il primo posto dall’autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che, dal 2010, valuta le 20 migliori cooperative del vino italiane, escluse quelle altoatesine, classificate a parte. Quello del 2022 è il quinto “oro” conquistato dalla cantina, dopo i quattro assegnati negli anni 2016, 2017 (a pari merito con la piemontese Viticoltori associati Vinchio–Vaglio Serra), 2019 e 2021. L’attestato ufficiale di vittoria è stato consegnato lo scorso 30 giugno nella cerimonia di premiazione svoltasi a Deidesheim, in Germania.
Fonte: Verona Oggi.
Il Chianti Classico protagonista alla “New York Wine Experience” by “Wine Spectator”.
Focus sulla “Gran Selezione” 2019 con Fontodi, Antinori, Castello di Ama e Ricasoli. Franco Conterno (Poderi Aldo Conterno) tra le “Wine Stars”. Negli Usa primo mercato al mondo per il vino nel complesso, e per il vino italiano in particolare, essere protagoniste delle promozione, per le cantine ed i territori, è fondamentale, in uno scenario decisamente competivito. Ed uno degli eventi top è, da anni, la “New York Wine Experience” di “Wine Spectator”, di scena dal 20 al 22 ottobre 2022, la Marriot Marquis Hotel. E che avrà, tra i protagonisti, il Chianti Classico, tra i vini italiani di maggior successo degli ultimi anni, motore economico di un giro d’affari stimato di 800 milioni di euro (con un valore alla produzione di 500 milioni di euro), e che vede proprio negli Stati Uniti il suo primo mercato assoluto, con 1 bottiglia su 3 di vino del Gallo Nero che attraversa l’Atlantico.
Fonte: WineNews.
La Gdo guida la rinascita del franchising: con la ristorazione copre quasi la metà del fatturato.
Presentato il “Rapporto Assofranchising Italia 2022”. Il settore è tra i più performanti con un giro d’affari che sfiora i 10.452 milioni di euro. Il settore della Gdo traina il giro di affari dei punti vendita in franchising e insieme alla ristorazione copre quasi la metà del fatturato complessivo (47%) che si attesta a 28.867 milioni di euro con una crescita sul 2020 del +6,7%, riflettendo quasi l’andamento del Pil italiano. Superata la contrazione del 2020 a causa della pandemia (-103), tornano a crescere di 78 unità le insegne operative in Italia tra 2021 (955) e 2020 (877). Si è materializzato anche un incremento dei punti vendita in franchising in Italia che nel 2021 si attestano a 59.849 (+4,7% rispetto al 2020). Il franchising è un modello di business destinato a crescere, nonostante le crisi economiche. È questa la frase che riassume la fotografia del comparto, scattata da Nomisma, società di consulenza strategica e aziendale e contenuta nel“Rapporto Assofranchising Italia 2022 – Strutture, Tendenze e Scenari”, presentato nell’evento riservato ai soci e partner di Assofranchising dal titolo “Capovolgimente”. Tra i settori più performanti, e in crescita di due punti percentuali rispetto al 2020, vi è dunque la Gdo che incide per il 36% del fatturato complessivo del franchising con un giro d’affari che sfiora i 10.452 milioni di euro, seguito dall’abbigliamento (7.348 milioni di euro) e dai servizi (3.944 milioni di euro). Positive anche le previsioni di fatturato per il 2022 dei punti vendita in franchising, per i quali Nomisma rileva una crescita media del +3,6%, trainata dai settori merceologici del beauty (crescita prevista +7,5%) e della casa (+7,3%). La ristorazione rappresenta l’11% del franchising che, oltre al giro di affari di 28.867 milioni di euro, comprende 955 franchisor, 59.849 punti vendita affiliati e 238.194 addetti occupati(dati Assofranchising 2021 in collaborazione con Nomisma). Tra le cinque regioni per punti vendita in franchising, la leadership indiscussa è per la Lombardia (9.781 punti vendita), seguita da Lazio (6.562), Sicilia (5.325), Campania (4.735) e Piemonte (4.638).
Fonte: WineNews.
I giovani non bevono più vino: e se fosse un problema?
Il consumo di vino è in calo, specialmente tra le nuove generazioni, ma non è scontato che ciò sia positivo. Partiamo da un presupposto: è nell’interesse di tutti far sì che le nuove generazioni abbiano una cultura del vino. Un interesse economico, perché il nostro Paese produce circa 50 milioni di ettolitri di vino, e non si può pensare che vadano tutti sui mercati esteri. Un interesse sociale, perché – per quanto i genitori preferiscano non pensarci – anche le nuove generazioni berranno, e la cosa migliore che si può fare sul tema è insegnargli a bere bene e consapevolmente, ma non con la stessa accezione con cui lo dicono le pubblicità delle multinazionali della birra.
Fonte: Dissapore.
Il vino dell’Etna si affina in fondo al mare tra sirene e ciclopi.
Tanto per iniziare duemila bottiglie di rosso e bianco, oltre al primo gin della zona della ‘Montagna’ dei catanesi. Mese dopo mese i campioni prelevati verranno controllati dai laboratori dell’università. In fondo al mar… non ci sono solo gli amici della indimenticata Sirenetta. A inebriare i fondali per la prima volta nella storia dell’enologia catanese, ci sono i vini dell’Etna calati a una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell’area marina protetta, Isola dei Ciclopi. Obiettivo: sperimentare l’affinamento sottomarino, insieme a un gin, il primo creato all’ombra della ‘Montagna’.
Fonte: AGI.
L’Annuario 2021 di Valoritalia: come avevamo previsto, il vino ha superato la bufera Covid meglio e prima di tutti.
Per gli eventi e le presentazioni legate al mondo del vino, Roma è, probabilmente, la città più ambita e utilizzata. Sono proprio tante le frasi e gli aforismi scritti da Fabrizio Caramagna su Roma; tanto per citarne qualcuna: Roma non è una città moderna, fatta di acciaio, vetro e cemento. Roma ha il colore del tramonto e delle pietre antiche. Certi scorci di Roma sono vere e proprie macchine del tempo. Qualche giorno fa un invito mi ha portato a Villa Aurelia, a Porta di San Pancrazio: una villa costruita nel 1600, molto ben ristrutturata da pochi anni, con saloni immensi, pareti e volte dipinti e decorati con stucchi e grottesche attribuite ad alcuni fra i più noti pittori dell’epoca, quali il Lauri e lo Schorr. La villa è immersa in un parco giardino ben curato e dal quale si gode un panorama indescrivibile.
Fonte: Luciano Pignataro.
Le anfore marine svelano i segreti del vino dell’antica Roma.
Uno studio dell’università d Avignone suggerisce che gli antichi romani utilizzavano uva autoctona. Lo studio di anfore romane recuperate in mare ha rivelato segreti di produzione e conservazione del vino da parte degli antichi romani. La ricerca diretta dall’Università francese di Avignone, pubblicata sulla rivista Plos One, suggerisce che per fabbricare il vino, gli antichi romani utilizzavano uva autoctona, mentre per conservarlo lo inserivano in anfore impermeabilizzate con della pece, ovvero una miscela costituita essenzialmente da idrocarburi. Gli studiosi hanno basato la loro ricerca su tre anfore di epoca romana recuperate nei fondali marini nei pressi di San Felice Circeo, 90 km a Sud-Est di Roma.
Fonte: AGI.
Vini di Puglia al top. Il sommelier: “Un vino per i turisti? Difficile scegliere, ma ce n’è uno che racconta di noi”.
La produzione vinicola della Puglia, per quantità è tra le più importanti in Italia. Il vino pugliese per molti anni è stato destinato alle regioni del nord per essere utilizzato come vino “da taglio” per conferire colore, struttura e alcol ai vini locali. Oggi, invece, il vino pugliese si è decisamente riscattato e i produttori da tempo hanno iniziato a dedicarsi a una produzione di qualità. Ne abbiamo parlato con un dei sommelier più conosciuti in Puglia e non solo. Già docente di Enologia e responsabile dell’AIS provincia di Taranto, perito estimatore Avversità in agricoltura per il gruppo Generali Assicurazioni S.p.A dal 1992 al 2020, specializzato per il settore Frutticolo/Viticolo; nonché viticoltore dei vigneti di famiglia a Manduria: Salvatore Tatullo.
Fonte: Corriere Salentino.
MGM Mondo del Vino: 21 assunzioni con Contratto Sviluppo.
La nota azienda, che produce, imbottiglia e distribuisce vino e spumanti, aumenta la produzione ed inserirà 21 nuovi addetti anche grazie ad un Contratto di Sviluppo firmato con MiSE e Invitalia. A dare notizia delle nuove assunzioni MGM Mondo del Vino in arrivo in Piemonte è Invitalia, tramite un recente comunicato. L’azienda vitivinicola, che raggruppa diverse cantine italiane ed è detenuta al 93,25% dalla Venere SpA, intende potenziare la capacità produttiva degli stabilimenti attivi in Piemonte. L’operazione si basa su un investimento dal valore di oltre 23 milioni di euro. Al piano parteciperà anche il Ministero dello Sviluppo Economico, con 8,8 milioni di euro a fondo perduti, concessi alla società vinicola grazie all’istituto del Contratto di Sviluppo gestito da Invitalia. I nuovi posti di lavoro MGM Mondo del Vino coinvolgeranno, in tutto, 21 unità di personale. Le risorse saranno distribuite tra 2 impianti piemontesi del Gruppo di cantine situati, rispettivamente, in provincia di Cuneo, a Priocca, e in provincia di Alessandria, ad Acqui Terme.
Fonte: Ti Consiglio.
Sei Grillo del 2021 per capire come evolverà la bandiera del vino siciliano nei prossimi cinquant’anni.
Dare a tutti i produttori la possibilità di avere un vigneto migliore, grazie a piante dotate di una certificazione che fin dal vivaio ne attesti l’identità parietale e l’integrità sanitaria. É uno degli obiettivi della ricerca sul germoplasma viticolo portata avanti dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale “F. Paulsen” per la conservazione della biodiversità viticola ed agraria. Il progetto è stato lo spunto per un momento di approfondimento sul vitigno Grillo, uno dei più rappresentativi dell’isola. “In Sicilia si é cominciato a fare vino 3000 anni fa – spiega Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia
Fonte: L’Adige di Verona.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 2 luglio 2022!
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Intervista a Giovanni Mantovani – «In fiera? E’ il lavoro più bello Un quarto di secolo nel mondo».
Giovanni Mantovani doto 25 anni lascia il posto di dg di Veronafiere e resta a servizio della spa «In fiera? E il lavoro più bello Un quarto di secolo nel mondo» Dalla segreteria delle Acli all’incontro decisivo nel 1985 con Sergio Masiero, dirigente della struttura che allora era ente autonomo. «La politica? Non si fa solo nei palazzi». «Non riesco a immaginare un lavoro più bello che avrei potuto fare: sono grato di quanto ricevuto, ora è il tempo della restituzione a realtà con le quali varrà pena fare delle scommesse». Giovanni Mantovani, direttore di Veronafiere per 24 anni, esce di scena pur continuando a mettere a disposizione della spa la sua esperienza come Senior Advisor del Top Management. In quasi un quarto di secolo ha portato Verona e la sua fiera nel mondo, ha fatto appassionare i cinesi al vino italiano, ha «resuscitato» manifestazioni in declino.
Fonte: Arena.
In cantina – Tignanello brilla anche in Magnum.
Aumento medio delle quotazioni del 31% per le undici bottiglie da un litro e mezzo Tignanello brilla anche in Magnum di Cesare Pillon Non è la prima volta che si constata come la scossa inferta dalla pandemia da Covid-19 alle aste dei vini, costringendole a uscire dall’isolamento a cui sembravano condannate dal lockdown, abbia provocato, paradossalmente, risultati inaspettatamente positivi. quello, per esempio, di rendere possibile questa puntata dedicata esclusivamente al Tignanello imbottigliato in Magnum. Certo, bisogna accontentarsi: i millesimi per i quali è possibile confrontare i prezzi attuali con quelli del 2020 sono soltanto 11, quindi un po’ scarsi, ma negli anni precedenti ce n’era uno solo.
Fonte: Milano Finanza.
NT+fisco Agricoltura/ Contributo per il codice QR in etichetta.
Si definisce il quadro per l’importo riconosciuto ai produttori di vino Doc Igp e biologico che investono in sistemi digitali. di Alessandra Caputo e Marcello Valenti ntplusfisco.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vino, prosecco al top.
I dati del primo quadrimestre del 2022 dell’Osservatorio Uiv indicano che l’export di Prosecco in Gran Bretagna è superiore alla somma di tutti gli altri vini italiani esportati.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
In cantina.
La tenuta dei Cinquecento cuore pulsante dei sapori ciel Tavoliere delle Puglie La vita di Casa Vinicola Errico di Cerignola (Fg) è una di quelle impagabili storie di trasformazione che accompagnano la storia del vino. Nasce negli Anni 30 grazie al capostipite Vincenzo, che conduce un fiorente business di commercializzazione di uve e cereali. È soltanto più tardi, dai Novanta in poi che intorno a Tenuta Pignatella, struttura risalente al Cinquecento, il progetto vitivinicolo vero e proprio prende corpo, sotto la guida del figlio di Vincenzo, Giuseppe. E col successivo ingresso in azienda dell’attuale titolare, anche lui di nome Vincenzo, si capisce come la direzione che sta prendendo il mondo del vino sia all’insegna della ricerca della massima qualità possibile.
Fonte: Sport Week.
San Clemente, prende il via “Note di vino”.
Prenderà il via domani “Note di vino”, l’evento dell’estate dedicato alle migliori cantine regionali italiane. Quattro le serate in programma, per altrettante domeniche di luglio. Si aprirà con i vini e i prodotti tipici del Friuli-Venezia Giulia e l’intrattenimento musicale della band friulana “Sclopit”. Poi, il 10 luglio, sarà la volta dei vini e dei prodotti tipici della Campania. Il viaggio nei sapori del Belpaese proseguirà con la Sicilia, domenica 17luglio, per concludersi il24luglio con la Puglia. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno, dalle 20.30, in piazza Mazzini. L’ingresso alla manifestazione prevede un biglietto di 16 euro (6 euro per i bambini dai 6 ai 10 anni e gratuito per i minori di 5 anni).
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
A Podere Palazzo gli eventi estivi tra cibo e degustazion.
A Podere Palazzo l’estate si arricchisce di vini, tramonti ed emozioni. L’azienda vinicola di Carpineta ha fatto negli anni del suo vino e della sua location un punto di forza nelle colline cesenati. Dopo aver ampliato la sua struttura in autunno, permettendo eventi fuori stagione, quest’estate la location offre un’ulteriore novità: dai suoi 10 ettari di regime biologico nasce la nuova etichetta del ‘Terramossa 4’. La cantina di Cesare Trevisani si arricchisce di una nuova bollicina caratterizzata da una impronta 100% naturale. Ogni anno la produzione media è di 40 mila bottiglie e gli appuntamenti pubblici messi in calendario tra giugno ed agosto sono l’occasione giusta per conoscerli e degustarli. Un ventina, in totale, gli eventi proposti.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Intervista a Ilario Agata – Al via la rassegna “Liguria da bere”. Due giornate di degustazioni e incontri con gli esperti – “Liguria da bere” su il sipario.
Le nostre eccellenze Al via la rassegna ‘Liguria da bere’ Due giornate di degustazioni e incontri con gli esperti Magie Merluzzi. “Liguria da bere su il sipario, Via alla 15a edizione della rassegna Legame solido tra vino e territorio Ancora due giornate dedicate a uno dei settori trainanti della nostra provincia Ilario Agata direttore di Riviere di Liguria: «Promozione anche in chiave turistica». Ampliare ancora l’offerta di etichette e aziende. Si va verso l’integrazione col commerciale. Vino, territorio, ‘Liguria da bere’. Che bell’abbinamento. Dopo il taglio del nastro di ieri, sorride ancor di più Ilario Agata, direttore dell’Azienda speciale Riviere di Liguria della Camera di Commercio, che ha curato la kermesse giunta alla quindicesima edizione e che andrà in scena anche oggi e domani in centro città.
Fonte: Nazione La Spezia.
Cantina Lunae fra tradizioni e sguardo al futuro: «Spumante Cuvèe la nostra ultima scommessa».
Diego Bosoni fra le vigne di Cantina Lunae, a destra le dipendenti dell’azienda Giada e Angela, in alto la famiglia riunita (foto Massimo Pasquali) Cantina Lunae fra tradizioni e sguardo al futuro «Spumante Cuvèe la nostra ultima scommessa» L’attività della famiglia Bosoni abbraccia due territori. «II mondo dei Colli di Luni si è allargato tantissimo entrando nel giro internazionale». «Una soddisfazione vedere i marchi della nostra zona sulla carte dei vini del ristoranti locali». Sono cambiate le tecniche e i macchinari a disposizione ma la cultura della vigna è rimasta quella del passato, accompagnata da riti e tradizioni che il tempo non potrà mai cambiare. Il giusto equilibrio tra il passato e il necessario sguardo al futuro caratterizza il lavoro della Cantina Lunae della famiglia Bosoni.
Fonte: Nazione La Spezia.
Liguria da Bere, la ripartenza è da primato: «Duecento etichette e quaranta stand».
La rassegna enologica ritorna dopo due anni di stop a causa della pandemia e anima il centro storico della Spezia Liguria da Bere, la ripartenza è da primate «Duecento etichette e quaranta stand» In alto alcune degustazioni. In basso persone affollano corso Cavour visitando gli stand espositivi. Le eccellenze vitivinicole della Regione in mostra, per un viaggio verticale, dai vigneti delle Cinque Terre a picco sul mare ai terrazzamenti dell’estremo Ponente. È Liguria da Bere, la manifestazione dedicata alle migliori produzioni locali, partita ieri sera con taglio del nastro e brindisi in piazza Beverini. Già centinaia le persone che hanno visitato i 40 stand dislocati fino a domenica sera in corso Cavour, pronti a far degustare oltre 200 etichette tra Doc e Igt.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Un ottimo rosato da apprezzare (non solo) l’estate.
Un ottimo rosato da apprezzare (non solo) l’estate di Pasquale Porcelli La bottiglia Veritas 2021 Castel del Monte Bombino Nero Docg Azienda: Torrevento Prezzo: 8 euro Il 2ou è stato un anno importante per la ridefinizione del quadro qualitativo del vino in Italia. In Puglia in quell’anno si approvarono 4 Docg (Denominazione di origine controllata e garantita), la massima espressione qualitativa dei vini italiani. Fu un grande riconoscimento soprattutto alla zona vitivinicola del Castel del Monte, visto che 3 Docg andarono a questo territorio, l’altra andò al Primitivo Dolce Naturale di Manduria. Due delle nuove denominazioni furono attribuite, come era naturale, ai rossi a base di Nero di Troia e l’altra ad un rosato ottenuto da Bombino Nero, diventando la seconda denominazione italiana a potersene fregiare.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
L’ex Manifattura Campi sarà un centro per il vino – Cantina sperimentale nell’ex Manifattura.
Una cantina sperimentale per microvinificazioni e meso-vinificazioni, impianti per l’elaborazione, l’affinamento e l’imbottigliamento. Il vino protagonista Nella ex manifattura tabacchi di Campi salentina Immobile che sarà ristrutturato, ma, soprattutto, la sua nuova funzione significherà la restituzione di un’identità al territorio che si trova a nord della provincia di Lecce. Concetto, questo, evidenziato da Alfredo Fina, sindaco dei campioti, durante la conferenza stampa, svoltasi ieri al rettorato dell’Università del Salento per la presentazione del progetto che riqualificherà il vecchio capannone ormai in degrado e tutelato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Il piano, denominato “Oeno-vation” per richiamare vino, enologia e innovazione, mira alla riconversione del settore agricolo, necessità sottolineata durante l’incontro dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci.
Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.
Vino e sostenibilità – Il vino siciliano sul viale della sostenibilità.
Il futuro della filiera dell’Isola al centro dei tavoli tematici organizzati all’Enoteca regionale di Alcamo Il vino siciliano sul viale della sostenibilità La presidente Possente: “Promuovere i percorsi virtuosi non solo tra le aziende ma anche tra i consumatori” D 25 luglio presentazione dell’ultimo libro di Robert Camuto, celebre wine writer americano. Pensare al futuro della viticoltura significa oggi sviluppare sempre di più temi legati alla sostenibilità del vino, preservando le risorse naturali per le generazioni future e ricercando i migliori metodi per ottenere il minor impatto possibile sull’ambiente: questo il focus principale dell’evento dello scorso 29 Giugno all’Enoteca Regionale di Alcamo con diversi tavoli tematici moderati dalla storica firma de Il Sole 24Ore Nino Amadore.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Cini rieletto presidente dell’Ais Toscana.
Riconfermato per un secondo mandato alla presidenza di Ais Toscana Cristiano Cini, già presidente dell’Associazione regionale per il quadriennio 2018-2022, che per i prossimi quattro anni ha in mente un’Associazione sempre più aperta e inclusiva.
Fonte: Nazione.
La grandine si abbatte sulle vigne Grosjean: “Persi 500 quintali di uva”.
La grandine si abbatte sulle vigne Grosjean: “Persi 500 quintali di uva”. Abbiamo subito danni immensi nei nostri vigneti. Un po’ come un lutto in famiglia». Ieri mattina Hervé Grosjean era in vigna con la famiglia per valutare quello è successo la sera prima. La zona di Quart e St-Christophe dove si sviluppa l’azienda agricola Frères Grosjean è stata una delle più colpite dalla tempesta di giovedì sera. Dalle 21 si sono scatenate raffiche di pioggia molto forti e grandine. «La grandine, con chicchi grandi come nocciole, ha fatto danni soprattutto nelle vigne Tzeriat (la più antica, un anfiteatro naturale a 800 metri di quota, ndr) e Rovettaz, dove ci sono i nostri cru principali — dice Grosjean —. Gli acini, almeno la metà in ogni grappolo, sono esplosi in maniera sparsa e il succo che fuoriesce rischia di provocare marciumi. La Peronospora larvata non aspetta altro». Grosjean fa un’ipotesi sull’entità del danno: «Direi che su 1.500 quintali d’uva un terzo se n’è andato».
Fonte: Stampa Aosta.
Grandinata si abbatte su campi, vigneti e auto – Grandinata in Riviera, devastati orti, vigneti e auto.
Grandinata violenta ieri pomeriggio tra Vigonovo, Stra, Fossò, Fiesso d’Artico, Camponogara, Pianiga e anche Dolo. Il temporale proveniente da sud-ovest, è durato non più di una decina di minuti ma ha fatto cadere chicchi di grandine grandi come palline da golf. Una grandinata che ha provocato notevoli danni a orti e vigneti, ma anche a moltissime auto. A pagina XIV Grandinata in Riviera, devastati orti, vigneti e auto. Una violenta grandinata ha colpito ieri intorno alle 17 gran parte del territorio della bassa Riviera del Brenta, in particolare Vigonovo, Stra, Fossò, Fiesso d’Artico, Camponogara, Pianiga e anche Dolo. Meno danni invece nel mirese. Il temporale proveniente da sud-ovest e che ha imperversato soprattutto nel padovano, è durato non più di una decina di minuti ma ha fatto cadere chicchi di grandine grandi come palline da golf.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Valpolicella Negrar, Terre del Barolo, Frentana: le migliori cooperative del vino per Weinwirtschaft.
In Alto Adige, eccellenza assoluta, secondo la rivista tedesca (la firma dall’Italia è Veronika Crecelius) le migliori sono Andriano, Terlano e Girlan. La cantina di Valpolicella Negrar, nel cuore del territorio del più importante rosso veneto, la Terre del Barolo, icona della cooperazione di qualità nelle Langhe, e la Cantina Frentana, in terra d’Abruzzo: ecco il meglio della cooperazione vinicola italiana (che rappresenta oltre la metà della produzione, del giro d’affari e dell’export nazionale) secondo la tradizionale classifica della rivista tedesca Weinwirtschaft (la cui corrispondente dall’Italia è Veronika Crecelius), che da anni mette in fila le migliori cooperative del vino. In una “Top 20” di cui fanno parte anche la Cantina di Vinchio Vaglio Serra, ancora dal piemonte, Ermes, in Sicilia, la cantina di Santadi, un pezzo di storia della Sardegna, e poi ancora la Cantina di Venosa, in terra di Aglianico del Vulture, i Vignaioli del Morellino di Scansano, tra i riferimenti del territorio maremmano, e ancora la Cantina Pertinace, nel Cuneese, Colomba Bianca, in Sicilia, e ancora Cantina Tollo, tra le più importante realtà abruzzesi, Cantine di Carpi e Sorbara, pilastro del mondo Lambrusco, passando per Vivallis, in Trentino, la cui storia è indissolubilmente legata all’artista Fortunato Depero. E, ancora, troviamo La Guardiense, faro del vino del beneventano, e poi le cantine di Monteforte, Valtidone, Vitevis, Bosco Viticultori – Casa Vinicola Bosco Malera, e nosio, ovvero il gruppo Mezzacorona, tra le più importanti realtà della cooperazione del vino del Trentino e d’Italia.
Classifica a parte, come sempre, per l’Alto Adige, eccellenza assoluta del modello cooperativo vinicolo: al top il trittico Andriano, Terlano e Girlan, sul podio, davanti alle cantine Cortaccia, St. Pauls, Caldaro, Merano e Bolzano. In totale, la giuria ha degustato 840 vini di 140 aziende. Al concorso hanno partecipato 54 cooperative di viticoltori tedeschi, 44 francesi e 42 italiane.
Fonte: WineNews.
Top 20 Weinwirtschaft 2022: Valpolicella Classica ancora sugli scudi.
“Con il premio dato a Cantina Valpolicella Negrar viene premiata la Valpolicella classica, in quanto i nostri vini vengono prodotti dalle famiglie socie che hanno i vigneti in tutte e cinque le vallate, dunque onore al nostro territorio!”. Così, Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, ha salutato il primo posto assegnato anche quest’anno alla cantina dall’autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che, dal 2010, valuta le 20 migliori cooperative del vino italiane, escluse quelle altoatesine, classificate a parte. Quello del 2022 è il quinto “oro” conquistato dalla cantina, dopo i quattro assegnati negli anni 2016, 2017 (a pari merito con la piemontese Viticoltori Associati Vinchio–Vaglio Serra), 2019 e 2021. L’attestato ufficiale di vittoria è stato consegnato lo scorso 30 giugno nella cerimonia di premiazione svoltasi a Deidesheim, in Germania.
Fonte: Eroi del gusto.
17 vini da bere quest’estate.
Dopo innumerevoli degustazioni e visite in cantina, tornano i nostri consigli, con alcune delle migliori etichette di vino per rinfrescarsi mantenendo però alta la qualità. Da nord a sud dello stivale, tra cantine storiche e qualche novità, inserendo anche un paio di deviazioni nell’amata Champagne, ecco le etichette che ci hanno particolarmente colpito. Fatene tesoro, che le usiate durante le serate estive con gli amici o nei i pranzi in famiglia, l’importante è tenere a mente l’hashtag #beveteconsentimento.
Fonte: Vanity Fair.
Il Comune acquisterà l’ex cantina sociale Valore: 45mila euro.
Il Comune acquisterà l’area dell’ex cantina sociale sulla via Emilia. Durante il consiglio comunale di mercoledì sera, con il voto favorevole della maggioranza e della minoranza de La Strada Nuova e l’astensione di Torre Civica, è stato dato il via libera all’acquisizione dello storico fabbricato, che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati, autorizzando il sindaco Alessandro Cantù a proporre un’offerta di 45.000 euro, di poco superiore al prezzo di base dell’ultima asta dello scorso febbraio che è andata deserta come le tre precedenti.
Fonte: La Provincia Pavese.
Come scegliere il vino giusto a una cena d’estate.
Stiamo affrontando un’estate torrida un po’ ovunque in Italia e le previsioni sulla vendemmia 2022, per ora, non sono incoraggianti. Se le cose vanno avanti così infatti – in assenza prolungata di piogge e importanti escursioni termiche fra il giorno e la notte – rischiamo di raccogliere vasetti di marmellata e uva passa per i panettoni di Natale. La stagione siccitosa è gravata inoltre dall’assenza diffusa di riserve idriche nei terreni, poiché anche l’inverno è stato troppo mite in molte regioni. Ad ora, quello che possiamo fare, è solamente sperare che la situazione migliori da qui alla fase vendemmiale, giacché stiamo entrando nel periodo più importante e delicato, quello che toglie il sonno ai produttori di vino.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
10 vini rosati per l’estate e i consigli del sommelier.
Con le temperature roventi di questi giorni bere un bicchiere di vino rosso spaventa i più, mentre il rosé porta con sé tutto un mondo di suggestioni vacanziere. Eppure sono tanti i falsi miti sul vino in estate. D’estate è meglio la birra del vino? Il rosso fa sudare di più? I vini rosati sono meglio frizzanti? Questi sono solo alcuni dei i luoghi comuni che la piattaforma digitale Sommelier Coach, che abbina la formazione sul vino alla crescita personale, ha estrapolato sul tema del vino in estate, analizzando le domande che vengono fatte ai Sommelier per la scelta del vino in questo periodo dell’anno. Sfatiamone alcuni, aggiungendovi una selezione di deliziosi vini rosé, perfetti per le serate all’aperto.
Fonte: iO Donna.
Oiv: record assoluto di esportazioni di vino nel 2021.
Le esportazioni di vino hanno raggiunto un record assoluto nel 2021 secondo i dati dell’OIV. L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha reso noto che nel 2021 il commercio di vino è aumentato a livello globale del 4% in volume e del 16% in valore rispetto al 2020, il volume più grande mai registrato. Qui il report Oiv State of the world vine and wine sector.
Fonte: Federvini.
L’Abruzzo del vino, una regione ancora tutta da scoprire.
La viticoltura in Abruzzo ha una tradizione antichissima che risale addirittura all’influenza degli Etruschi nel VII-VI secolo a.C. I vini locali furono tanto celebrati dai letterati latini, ma dal medioevo in poi l’enologia abruzzese è rimasta nell’ombra per ragioni economiche e sociali. Il rilancio di questo territorio vitivinicolo è pertanto una novità recente, legato agli ultimi venti anni di agricoltura e al merito delle tante cantine cooperative, diffuse soprattutto nella provincia di Chieti, nella parte centro-orientale della regione. Il ritorno di fama di questi vini, pertanto, è ancora in itinere e, finora, è stato collegato ai nomi di alcune aziende autorevoli che hanno fatto la storia recente della viticoltura locale. Oggi l’Abruzzo vuole crescere.
Fonte: Il Riformista.
Tra Mediterraneo e Giappone, ecco i vini da abbinare.
Se il perfido Caronte non dà tregua al susseguirsi di giornate dalle temperature “infernali”, è bene armarsi di santa pazienza e ricorrere a preparazioni leggere e non troppo elaborate, e a vini poco alcolici ma gradevoli. In cucina è il momento delle verdure, dei primi piatti freddi e delle cotture brevi. In cantina hanno la meglio le annate giovani, i vini dal moderato tenore alcolico e di medio corpo. Fortunatamente la scelta non manca e, con un pizzico di fantasia, è facile creare un divertente menu dall’antipasto al dolce che combini piatti della cucina mediterranea e ricette del Sol Levante.
Fonte: La Repubblica.
Tra valli, cime e dei calici di bianco, la Valle d’Aosta da non dimenticare.
Coniugare la voglia di una bella passeggiata con la passione per il vino? Detto fatto, basta decidere di puntare sulla Valle d’Aosta e le sue infinite attrattive. Con “Valle d’Aosta – Cammini, Parchi, Borghi”, l’ultima nata delle Guide di Repubblica dirette da Giuseppe Cerasa, sarà ancora più facile scegliere e orientarsi. Per prendere confidenza con il territorio e una delle sue eccellenze, l’itinerario alla scoperta dei vini del Monte Bianco (il volume accende i riflettori anche su quelli del Rosa, del Gran Paradiso, dell’Emilius e del Cervino) che si snoda nell’alta Valdigne, una conca soleggiata ai piedi del monte più alto d’Italia, rappresenta sicuramente un’ottima opzione. Qui nasce e prospera un vitigno bianco autoctono, il Prié Blanc, le cui origini sono incerte; quel che è sicuro è che dà vita a vini bianchi di grande pregio. È una zona poco estesa che si può percorrere anche a piedi, dedicando due o tre giornate alle bellissime vedute sui vigneti e sulle montagne circostanti, alle visite a cantine, ma anche a siti non legati al vino.
Fonte: La Repubblica.
MGM Mondo del vino, approvato piano sviluppo da 23,4 mln.
Mondo Del Vino spa investe 23,4 milioni di euro per gli stabilimenti di Priocca (Cuneo) e Acqui Terme (Alessandria). E’ stato infatti approvato il contratto di sviluppo presentato dalla società, agevolato dal fondo perduto concesso dal Mise di 8,8 milioni attraverso Invitalia. Il piano di investimenti, che porterà a un aumento della capacità produttiva del 141% nelle due sedi, dovrà essere completato entro dicembre 2024, per andare a regime nel 2025 e porterà un aumento di almeno 21 nuovi posti di lavoro.
“I contratti di sviluppo – spiega il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti – mirano a incentivare processi di trasformazione e commercializzazione innovativi che favoriscono la competitività dell’impresa e la creazione di nuova occupazione”.
“Questo importante risultato frutto di un efficace lavoro di squadra del team di Mondodelvino – commentato Massimo Romani, ad del gruppo – contribuirà in maniera decisiva allo sviluppo del nostro piano industriale e di investimenti orientato alla crescita sui territori dove siamo presenti secondo i driver che ci siamo posti come prioritari: qualità del prodotto, nuova occupazione e impegno nella sostenibilità”.
GM Mondo del vino, azienda del gruppo Botter-Mondodelvino, promosso dal fondo Clessidra Private Equity, è stata fondata 30 anni fa ed è da 20 anni presente sul territorio piemontese.
Fonte: ANSA.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 1 luglio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
La saga dei Pietro da Salina con amore (per la Malvasia).
La famiglia Colosi e il bianco Secca del Capo «Ho dato un passaggio a una bellissima ragazza, Lidia, che faceva l’autostop a Salina. L’ho sposata poco tempo dopo. Nozze e Malvasia, è iniziata così la nostra storia alle Eolie. Così abbiamo creato il nostro bianco Secca del Capo». Piero Colosi, grandi mani e volto bonario, è il penultimo della saga familiare in cui i maschi portano lo stesso nome. Suo padre Pietro negli anni Settanta lavorava con Carlo Hauner, il vignaiolo bresciano che fece scoprire al mondo la Malvasia delle Lipari. Piero negli anni Ottanta iniziò a comprare terreni abbandonati dagli isolani emigrati in Australia e negli Stati Uniti dopo il flagello della fillossera.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Bariliott 2020 di Paternoster L’Aglianico al suo meglio.
Ottimo rapporto otto allo sguardo dei qualità-prezzo S Monte Vulture, il vulcano Spento? AGLIANICO DEL VULTURE, icona della BARIUOTT 2020, PATERNOSTER Basilicata, dove sono le vigne? AGLIANIC010096 della Cantina Paternoster. PREZZO: 16 EURO Un’azienda di decennale tradizione famigliare che ha fatto della ricerca e dell’interpretazione dell’Aglianico una missione. Tra le tante etichette che esaltano uno dei nostri migliori vitigni autoctoni c’è sicuramente Il «Bariliott», un Aglianico che ha radici antiche, ma anche una grande modernità. Di color rosso rubino luminoso, IL VOTO profuma di ciliegia, geranio e 90/100 pepe nero con una bella chiusura mentolata.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Vino, Ambiente e Comunità CertifIcazione B Corp per i Feudi di San Gregorio.
Nella botte piccola c’è il vino buono. Un proverbio che sembra calzare a pennello per Sorbo Serbico, centro dell’Avellinese, abitato da poco più di 500 anime. In questa area ha solide radici una eccellenza del Sud Italia, che con il passare del tempo diventa sempre migliore, come un buon vino che invecchia. Feudi di San Gregorio, azienda vitivinicola leader del Mezzogiorno e uno dei principali marchi del vino italiano, conferma il proprio percorso verso un modello di business sostenibile, ottenendo la certificazione B Corp che misura e premia le imprese sulla base delle loro performance sociali e ambientali, di trasparenza e responsabilità, e che si impegnano a generare un impatto positivo verso i dipendenti, la comunità di riferimento e l’ambiente.
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Il Sangiovese è nato in Calabria Ma in Romagna continua a crescere.
C’è sempre maggiore attenzione attorno all’origine del Sangiovese a causa degli ultimi studi sul Dna della varietà più coltivata in Italia e molti ricercatori del settore stanno discutendo sulla definitiva identità del vitigno coinvolgendo anche tanti appassionati. In questo momento il Sangiovese sta vivendo una nuova e giusta rinascita d’interesse per via dei risultati diffusi dopo le analisi sul genoma di diversi vitigni. Lo scopo iniziale era capire quali fossero i “figli” del Sangiovese e di avere una conferma sul padre: il Ciliegiolo. Dieci anni fa ne scrivevo tra le righe di questo giornale, dove facevo notare come molto probabilmente il Sangiovese potesse essere figlio del sud dell’Italia. Oggi, le nuove scienze tecnologiche di analisi pare abbiano confermato questa narrativa.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
Il “Paride” della Santa Lucia.
Nel calice ho il “Sangiovese Paride” 2020 della “Tenuta Santa Lucia” di Mercato Saraceno. Un vino che nasce attraverso una selezione di uve macerate in anfora, provenienti da vigneti posizionati su terreni di marne gialle di antichi fondali marini. Il naso è pulito con sensazioni di frutta rossa e spezie. Prugne selvatiche, marasca, ciliegia, amarena tra note floreali d’iris e rose rosse. Sfumature di arancia e ricordi d’incenso. Una rifinitura di frutta secca, erbe aromatiche cannella e cacao amaro. Al palato mi piace per il tannino rugoso e la piacevole freschezza acida. Sapidità fruttata.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
Castrocaro, un altro asso: il Sangiovese.
II consorzio Castrumcari e sei produttori pronti a valorizzare l’importanza della ‘sottozona’ riconosciuta per il rosso romagnolo. «Consolideremo i rapporti con le cantine, il loro vino dà identità al territorio» Raccontare la storia di un territorio attraverso un calice di vino, valorizzare il turismo mediante la promozione di un’eccellenza locale: sono gli obiettivi sottesi all’accordo siglato tra il consorzio Castrumcari e le sei cantine della ‘sottozona’ di Castrocaro, una delle sedici aree in cui è ‘mappata’ la Romagna del Sangiovese. Un territorio esteso in cui vini e cantine sono elementi identitari, al pari dei vari gioielli storici, artistici e architettonici. Zone vocate alla produzione dei nettari di Bacco, tra loro profondamente differenti, sia per l’altitudine, variabile tra i 70 metri sul livello del mare di Terra del Sole.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
“Un mare di Vino” nella città neroniana.
Sarà Anzio, nelle giornate di oggi e domani, la città di mare prima protagonista della quarta edizione di “Un mare di Vino 2022”, l’attesa kermesse parte integrante del programma di eventi di AnzioPrimaEstate, pianificato dall’assessore Valentina Salsedo, insieme al sindaco, Candido De Angelis ed all’amministrazione comunale tutta, con la collaborazione dell’associazione Commercianti ed Artigiani, guidata dal Presidente, Walter Regolanti. Dopo due annidi “sosta forzata”, la grande festa del vino e della cucina laziale aspetta i cittadini ed i turisti, tra rinomate cantine e sfiziosità culinarie: ad Anzio, in Piazza Garibaldi, dalle ore 17.00 a mezzanotte, sarà possibile degustare vini bianchi, rosati e bollicine, in compagnia di amici e produttori pieni di passione ed entusiasmo.
Fonte: Latina Oggi.
Un Maredivino, primo weekend.
L’evento Oggi e domani ad Anzio, poi toccherà alla città di Terracina: ottimi vini e gustosi piatti Anche un omaggio ai buonissimi prodotti tipici della nostra terra sullo sfondo attraente del mare Organizzano mare e nel segno della sana convivenza importanza alla produzione vini del Lazio – spiegano Fabio Carnevali. Oggi e domani, con il patrocinio del Comune di Anzio, nella organizzatori della kermesse -, una Albano persona del Sindaco Candido De regione che negli ultimi anni sta una vera Angelis e dell’Assessore alle Poli- conoscendo un crescente successo delle Attività Produttive, del so dal punto di vista della viticoltura festa Turismo e dello Spettacolo Valentura, grazie al lavoro dei produttori.
Fonte: Latina Oggi.
Sommelier: è reatino il presidente del Lazio.
In alto i calici, Francesco Guercilena, reatino di 44 anni, è il nuovo presidente dell’Associazione italiana sommelier del Lazio. Eletto durante l’assemblea svolta il 26 e 27 giugno corsi su base elettiva nazionale di 33 mila votanti per il rinnovo delle cariche nazionali e regionali, Guercilena è dal 1998 all’interno dell’Associazione. Già delegato di Rieti, responsabile della didattica di Ais Lazio e responsabile per il Lazio della “Guida Vitae”, è stato negli ultimi quattro anni membro del Consiglio nazionale dell’Associazione italiana sommelier. «Sono naturalmente molto felice, ringrazio tutti perla fiduè reatino il presidente del Lazio cia accordata», dice il neo eletto. «Proseguirò nella nostra mission di portare avanti la cultura del vino e il lavoro di divulgazione dell’enogastronomania, con un occhio di riguardo alle realtà del nostro territorio.
Fonte: Messaggero Rieti.
Ripartiamo dal cin cin – Quaranta stand e ben 200 etichette Tornano le delizie di Liguria da bere.
Con quaranta stand e 200 etichette prende il via stasera la 15esima edizione della rassegna che crea un contatto diretto tra produttori e consumatori e mette in vetrina le eccellenze Quaranta stand e ben Z00 etichette Tornano le delizie di Liguria da bere Da oggi pomeriggio a domenica spazio alle degustazioni in corso Cavour. Le aspettative e il programma. Aperti dalle 18 alle 24 Per partecipare è sufficiente esibire i ticket acquistati al tavolo istituzionale I protagonisti, ancora una volta, saranno loro: i vini, la terra da cui nascono e i produttori. Dopo due anni di stop causa emergenza sanitaria, torna l’appuntamento con ‘Liguria da Bere’, la rassegna dei vini liguri Doc e Igt, in programma nel centro della Spezia, lungo corso Cavour. Eccellenze in vetrina da oggi a domenica. Tutti occupati gli spazi disponibili con la presenza di 40 stand e un totale di circa 200 etichette in assaggio.
Fonte: Nazione La Spezia.
Le aziende presenti lungo il percorso.
Nei quaranta stand di ‘Liguria da bere’, in scena da oggi a domenica nel centro città, sono numerose le aziende da cui si potranno gustare le diverse etichette (alcune di fuori provincia e di altre regioni): Azienda agricola Cantina dell’Ara, Azienda agricola Zangani, Arrigoni, Cornice di Ivano Luigi Denevi, Le Chicche di Nicchia, Azienda agricola II Monticello, Costa Tirolo, La Sarticola di Antonelli Matteo, Cantine Lunae Bosoni, Agricoltura di Riomaggiore, Corniglia, Vernazza e Monetrosso, Tenuta La Ghiaia, Azienda agricola Federici, Azienda agricola Andrea Spagnoli/ Frantoio Ambrosini, Azienda agricola Distina di Campaner Claudio, Società Aqraria Buranco, Cooperativa agricoltori Vallata di Levanto, Terre di Levanto, II Chioso dei Conti Picedi Benettini, Azienda agricola Ottaviano Lambruschi e C., Cà du Ferrà Wine eTasting, Azienda agricola Possa/Campogrande, Italia Beverage e food, Società cooperativa ‘I Castelli’, La Cantina del Nonno Pescetto, Fattoria didattica agriturismo ‘II Bey’, La Carreccia, Fattoria Ruschi Noceti, La Polenza Cinque Terre, Terre del Moscatello, Azienda agricola Lucchi e Guastalli, Agriturismo Cerrolungo, Azienda agricola Boriassi, Produttori del Comune di Luni, Consorzio Focaccia di Recco col formaggio, Assaggia La Liguria Enoteca Regionale e Gal.
Fonte: Nazione La Spezia.
Vino, boom di produzione. Ma è la qualità che lievita.
II 2021 è stato l’anno di consacrazione del Rosso Riserva dei Colli di Luni Molto bene il Vermentino, raddoppia lo Sciacchetrà. «Merito degli investimenti». «L’elevata qualità del nostro vino è assodata». Ogni regione italiana ha storia e cultura differenti. Un ragionamento che vale anche per il vino. E se il vino è di qualità come il nostro, i dati è giusto che distribuiscano meritati sorrisi: la produzione di vino, dal 2020 al 2021, è infatti cresciuta notevolmente. Tra i vini a denominazione d’origine, il Colline di Levanto cresce mediamente del 19%, con la punta del 44% del Vermentino, mentre nel Colli di Luni si arriva addirittura ad un +286% per il Rosso Riserva, con una media del +28%. Nelle Cinque Terre cala (-32%) soltanto il Costa de Sera, quasi raddoppia lo sciacchetrà, e la media è del +40%. Nei vini ad indicazione geografica Liguria di Levante, l’aumento medio è del 45%, con punte incredibili per alcuni, come il Syrah, +1.900%, i passiti (bianco +370%, rosso +254%), ma ovviamente parliamo di piccole quantità.
Fonte: Nazione La Spezia.
“Vini d’amare” a S. Lorenzo Domani assaggi, jazz e teatro.
Moscatello di Taggia, Vermentino, Rossese, Pigato e Ormeasco sono i grandi protagonisti domani, a San Lorenzo al Mare, di «Vini d’ amare». Attraverso 13 diverse stazioni si potranno degustare i migliori prodotti di vigneti provinciali che si affacciano sul mare (da qui il gioco di parole vini d’amare). I l tutto con adeguato accompagnamento gastronomico e tanta musica e momenti di teatro. La manifestazione era stata sospesa a causa del Covid e ora può tornare con inizio alle 20. L’itinerario studiato offre la possibilità di ammirare gli angoli più caratteristici dei due tronconi del centro storico di San Lorenzo, separati dalla via Aurelia. Chi è interessato alle degustazioni, con 15 euro sarà munito di collare, bicchiere e un ticket per assicurarsi vini e piatti.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Ritorna Liguria da Bere in centro. Tre serate di degustazioni e festa.
Quaranta stand, duecento etichette regionali e gemellaggio con i produttori vinicoli del Piacentino L’ultima edizione di Liguria da Bere risale al 2019 Laura Ivani %LASPEZIA Quaranta stand e 200 etichette da conoscere e degustare. Vini che raccontano il territorio e la sua storia. E l’essenza di “Liguria da Bere”, la rassegna dedicata alle produzioni liguri Doc e Igt che da questa sera e per tre giorni animerà il centro città della Spezia. L’edizione è la numero 15 e ritorna dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia le aspettative sono grandi. Negli stand posizionati lungo corso Cavour troveranno spazio le cantine di qualità della regione, dove sarà possibile degustare in calici la “poesia della terra”. Così Montale, poeta ligure per eccellenza, indicava il nettare di Bacco. Il taglio del nastro questa sera alle 18. Stand aperti fino a mezzanotte, da oggi fino a domenica sera.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Appello dai vigneti eroici: «Contributo per chi lavora».
Proposta: riconoscere un euro a metro quadro come incentivo e riconoscimento terreni non curati mettono a rischio l’integrità dei versanti e portano abbandono» Un vigneto a Volastra: terreni a picco sul mare, dove l’agricoltura è eroica per davvero. Un euro a metro quadrato, stanziato in favore dei produttori e degli agricoltori, come incentivo e riconoscimento del lavoro portato avanti nel recupero e nella conservazione del territorio. E la richiesta avanzata dai produttori delle Cinque Terre al Parco nazionale, come misura che l’ente potrebbe inserire tra i progetti di sostegno al comparto agricolo, per il quale ha già avviato la fornitura dei sassi per la ricostruzione dei muri a secco, la donazione delle barbatelle, dei pali e la possibilità di lavorare nella manutenzione e ricostruzione dei muri a secco che confinano con i sentieri.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
“Vini d’amare” a S. Lorenzo. Domani assaggi, jazz e teatro.
Moscatello di Taggia, Vermentino, Rossese, Pigato e Ormeasco sono i grandi protagonisti domani, a San Lorenzo al Mare, di «Vini d’amare». Attraverso 13 diverse stazioni si potranno degustare i migliori prodotti di vigneti provinciali che si affacciano sul mare (da qui il gioco di parole vini d’amare). Il tutto con adeguato accompagnamento gastronomico e tanta musica e momenti di teatro. *** La manifestazione era stata sospesa a causa del Covid e ora può tornare con inizio alle 20. L’itinerario studiato offre la possibilità di ammirare gli angoli più caratteristici dei due tronconi del centro storico di San Lorenzo, separati dalla via Aurelia.
Fonte: Stampa Imperia.
Le vie del Bianchello: scoprire il vino attraverso trekking, mountain bike e yoga.
Presentato il progetto che coinvolge nove cantine lungo il fiume Metauro. E’stata presentato al Symposium di Cartoceto «Le vie del Bianchello», il progetto che mette insieme nove vignaioli d’autore e che mira alla promozione del Bianchello del Metauro: «Si tratta – ha spiegato Tommaso Di Sante a nome di tutto il gruppo – di una serie di itinerari disegnati su una mappa che sarà pubblicizzata sul nostro sito e diffusa attraverso una campagna nazionale. Una campagna che avrà il supporto di video attraverso i quali i turisti o wine lovers potranno venire nelle Marche e nella valle del Metauro in particolare, per fare esperienza (anche e bike, trekking, concerti, passeggiate, osservazioni astronomiche, yoga) attraverso il vino che diventa uno strumento per scoprire il territorio.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
I viticoltori: “Manca acqua dobbiamo anticipare la vendemmia ad agosto” – Stress idrico e siccità allerta nelle vigne “Si vendemmia prima”.
Anno critico: una siccità così non si vedeva da 70 anni e i viticoltori lanciano l’allerta sulla vendemmia anticipata. Il caldo intenso e la mancanza di pioggia obbligheranno probabilmente a raccogliere le uve prima del solito, con diverse settimane di anticipo sul normale calendario. Le vendemmie, anno dopo anno, si sono anticipate di qualche giorno e ormai per molte uve la vendemmia in agosto è la prassi. Ma in questo 2022 la situazione è ancora più critica e anomala. Stress idrico e siccità allerta nelle vigne “Si vendemmia prima” La scarsità di acqua spinge i viticoltori ad anticipare la raccolta “Ci dobbiamo abituare a condizioni meteorologiche estreme”. La siccità mette in crisi le eccellenze del Piemonte: la prossime vendemmia, fanno sapere alcun viticoltori, sarà anomala.
Fonte: Repubblica Torino.
Strada del Prosecco ecco la guida per turisti.
La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene ha pubblicato la seconda edizione della sua guida, un condensato di utili informazioni per il turista e di sorprendenti proposte per i wine-lovers. Cover verde metallizzato con il logo della Strada: semplice ed evocativa. Una guida tascabile, in italiano e inglese. Duecentocinquantasette pagine di notizie preziose — su ospitalità, ristorazione, cantine, eventi, tour naturalistici, visite culturali — di facile consultazione, corredate da suggestive fotografie, per raccontare un territorio e la sua vocazione all’accoglienza. Una valida mappa, tutta da sfogliare pensata tanto per l’enoturista affezionato e fidelizzato quanto per il visitatore occasionale; uno strumento utile per poter percorrere e vivere appieno la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene.
Fonte: Tribuna Treviso.
II Lison di Villa Bodgano.
Villa Bogdano 1880, protagonista alla degustazione di sabato 2 luglio in occasione di Feel Venice. Dalle 14 nel Convento dei Carmelitani Scalzi a Venezia, sarà protagonista il Lison Classico Docg della cantina, una delle etichette d’eccellenza che meglio racconta il terroir veneziano. Il Lison Classico Docg di Villa Bogdano 1880, 100% Tocai Friulano, viene prodotto con le uve del vigneto del 1943. Un vino da scoprire e che affascina.
Fonte: Voce di Rovigo.
Cantina Produttori Valdobbiadene e Val D’Oca: obiettivi export e premiumizzazione.
Oggi le esportazioni rappresentano il 37% delle vendite, ma la volontà nel medio periodo è di portale al 50%. Per farlo il Gruppo ha rinforzato la sua struttura manageriale con l’arrivo di Laura Dassiè e Luca Maruffa. Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene ha importanti obiettivi per il futuro, legati a due temi principali: l’evoluzione del posizionamento dei marchi principali del gruppo, tra cui Val d’Oca, e l’incremento della quota di export, che già oggi rappresenta il 37% delle vendite (l’export è cresciuto a doppia cifra nell’ultimo esercizio) e che dovrà assestarsi al 50% nel medio periodo. Evolvere il posizionamento del marchio Val d’Oca sul mercato interno, con una presenza più chiara sul canale Horeca, e affermarlo su alcuni dei mercati esteri fondamentali per l’azienda e la categoria: questi sono alcuni degli obiettivi principali per Alessandro Vella, Direttore Generale, e in particolare per Luca Maruffa, da poco Marketing Manager di Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene.
Fonte: Italia a Tavola.
“Is Camminantis”, a spasso tra vigneti e bellezze storiche.
Passeggiate tra verdi filari, archeologia, arte, storia, enogastronomia, in un itinerario che abbraccia Marmilla e Sarcidano. Le cantine di questi due territori fanno rete per condividere una strategia comune di promozione del turismo del vino. Su’entu a Sanluri, Lilliu a Ussaramanna, Olianas a Gergei e Soi a Nuragus, hanno dato vita al progetto “Is Camminantis”, nome che evoca gli antichi sentieri delle transumanze. In programma dai primi di luglio c’è un percorso che attraversa i territori con visite alle cantine, occasione poi per ammirare siti archeologici ed edifici storici. Tappa a Su’entu, a Sanluri, con la sua raffinata e modernissima architettura costruita su un promontorio, per riscoprire, tra gli altri vitigni, il Bovale, declinato in quattro versioni. Da qui alla Cantina Lilliu, a Ussaramanna, dove è stata recuperata una tradizione della Marmilla legata alla coltivazione e trasformazione della Malvasia. A Gergei, visita alla Cantina Olianas, azienda che punta sul biointegrale. Da qui a Nuragus, nome del borgo e del vitigno autoctono, prodotto nell’ azienda vitivinicola e fattoria didattica dell’enologo architetto Stefano Soi.
Fonte: ANSA.it.
Vino, boom di produzione Ma è la qualità che lievita.
Il 2021 è stato l’anno di consacrazione del Rosso Riserva dei Colli di Luni. Molto bene il Vermentino, raddoppia lo Sciacchetrà. “Merito degli investimenti”. Ogni regione italiana ha storia e cultura differenti. Un ragionamento che vale anche per il vino. E se il vino è di qualità come il nostro, i dati è giusto che distribuiscano meritati sorrisi: la produzione di vino, dal 2020 al 2021, è infatti cresciuta notevolmente. Tra i vini a denominazione d’origine, il Colline di Levanto cresce mediamente del 19%, con la punta del 44% del Vermentino, mentre nel Colli di Luni si arriva addirittura ad un +286% per il Rosso Riserva, con una media del +28%. Nelle Cinque Terre cala (-32%) soltanto il Costa de Sera, quasi raddoppia lo sciacchetrà, e la media è del +40%. Nei vini ad indicazione geografica Liguria di Levante, l’aumento medio è del 45%, con punte incredibili per alcuni, come il Syrah, +1.900%, i passiti (bianco +370%, rosso +254%), ma ovviamente parliamo di piccole quantità. “Il quadro della situazione è chiaro – afferma Marco Casarino, segretario generale Camera di Commercio Riviere di Liguria –. Intanto c’è una forte richiesta di ampliare le superfici oggetto di coltivazioni.
Fonte: La Nazione.
In Irlanda la proposta di health warning obbligatori in etichetta: la decisione che fa tremare il vino.
Da questo momento in poi l’espressione Questione irlandese assumerà per il comparto vitivinicolo un nuovo significato. Lo scorso 21 giugno, infatti, il governo di Dublino ha notificato alla Commissione europea il progetto di regolamento 2022 sulla salute pubblica che include l’introduzione di avvertenze sanitarie obbligatorie sull’etichetta delle bevande alcoliche. La nuova doccia fredda per il comparto crea un precedente pericolosissimo, proprio nel momento in cui nel Vecchio Continente è in corso un acceso dibattito su avvertenze sanitarie in etichetta, Nutriscore e revisioni del sistema di promozione in attuazione del Cancer Plan. La scadenza per presentare commenti a questa iniziativa è il 22 settembre. Poi, in mancanza di obiezioni da parte della Commissione Ue, la nuova normativa irlandese sarà applicata a tutti i prodotti alcolici immessi sul mercato nazionale. In che maniera? La proposta prevede health warning che mettono in relazione il bere con le malattie del fegato e con i tumori mortali, oltre al pittogramma barrato della donna incinta, la quantità di grammi di alcol e il numero di calorie contenuti nel prodotto. Infine, il riferimento al sito web askaboutalcohol.ie per trovare informazioni sulla salute pubblica in relazione al consumo di alcol.
Fonte: Gambero Rosso.
I trend dei consumi di vino letti da Signorvino, con il general manager Luca Pizzighella.
L’enocatena del gruppo Calzedonia di Sandro Veronesi festeggia 10 anni e punta all’estero, a partire da Parigi e Praga. L’enocatena del gruppo Calzedonia di Sandro Veronesi festeggia 10 anni e punta all’estero, a partire da Parigi e Praga. “La Francia è una bella sfida, dobbiamo lavorare sul valore del vino italiano. Ma l’Italia resta il nostro zoccolo duro, con un buon sentiment”. E nel calice, secondo uno gruppo che vende ogni anno più di 1 milione di bottiglie, prevale sempre più chiaramente la voglia di leggerezza ed eleganza.
Fonte: WineNews.
Vino, mare, ambiente e storia: “Wine&Kayak” a Posillipo.
Vino, mare, ambiente e storia. Si chiama “Wine&Kayak, degustazione al sunset” ed è l’appuntamento che racconta Napoli e il suo territorio come non l’avete mai conosciuta. Una escursione marittima in kayak alla scoperta del gusto e della storia. L’appuntamento è per domenica, 3 luglio 2022, con la partenza da Riva Fiorita (riferimento Giuseppone a mare) alle ore 17:30 e con l’arrivo a Villa Lauro. Durante il tragitto i partecipanti saranno intrattenuti da “Storie di Napoli”, un gruppo di appassionati di storia e miti, che descriveranno la costa posillipina, alla scoperta dei segreti della sirena di Partenope. Alle 18:30 si entrerà maggiormente nel vivo della manifestazione con la preparazione alla degustazione dei vini di sei cantine campane, spiegate da esperti sommelier, accompagnata da prodotti tipici campani e da un tappeto musicale. E alle ore 20:15, con lo sfondo del tramonto sul golfo di Napoli, tutti nuovamente a bordo dei kayak, per il rientro, per sbarcare alle 20:45 nei pressi di Giuseppone a Mare.
Fonte: Repubblica Napoli.
Louis Vitton acquista il colosso del vino californiano Joseph Phelps.
Dopo Moët & Chandon, Ruinart e Dom Pérignon, LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton) fa un altro colpo nel settore dei vini acquistando il colosso del vino californiano Joseph Phelps. La divisione Moet Hennessy di LVMH ha annunciato mercoledì di aver acquisito l’azienda vinicola californiana Joseph Phelps Vineyards. L’accordo consegna nelle mani di Moet uno dei più famosi produttori di vino della California, popolare per i suoi vini da tavola rossi e l’etichetta premium Insignia, e rafforza la sua presenza negli Stati Uniti, il suo mercato più grande. I termini dell’accordo non sono stati divulgati. Il presidente e CEO di Moet Hennessy, Philippe Schaus, ha detto alla CNBC che l’azienda stava cercando in tutto il mondo produttori di vino che avessero la stessa dedizione alla qualità, all’artigianato e all’imprenditorialità di LVMH. Phelps, fondata nel 1973 dal pionieristico enologo Joseph Phelps, produce circa 750.000 bottiglie all’anno e aveva il giusto mix di dimensioni, marchio, offerta di prodotti e qualità da aggiungere al portafoglio di Moet Hennessy, ha affermato Schaus.
Fonte: Dissapore.
Vino sempre più protagonista nella scelta della meta per le vacanze.
Secondo TIQETS, piattaforma di prenotazione online leader a livello mondiale per musei e attrazioni, la possibilità di abbinare una wine experience alla vacanza è un fattore decisivo nella scelta della destinazione finale o delle attrazioni da visitare. Lambrusco, Prosecco, Cannonau, Barolo, Chianti, Gewurztraminer e infiniti altri tra bianchi, rossi e rosati. Da bere ghiacciati o freschi di cantina, fermi o frizzanti, da abbinare con piatti conosciuti in tutto il mondo come la piadina e il fritto di pesce o con chicche più locali, come i canederli del Trentino e i Culurgiones sardi.
Fonte: Foodaffairs.
Il vino italiano è il più amato dagli americani (ma è amore a senso unico).
Gli Usa amano il vino italiano più che quello del resto del mondo: l’Italia è infatti il primo esportatore di vino in Usa. Il contrario però non vale: il nostro Paese non importa praticamente nulla da oltre oceano. L’amore dell’America per i vini dell’Europa meridionale, Francia e Italia in particolare, è una faccenda unilaterale. Secondo i dati della Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea, gli Stati Uniti hanno importato quasi sei milioni di ettolitri dalla Francia e dall’Italia tra il 1 agosto 2020 e il 31 luglio 2021, per un valore di oltre 3,5 miliardi di dollari.
Fonte: Idealista.
L’Irpinia sotto i riflettori della Convention Nazionale delle Donne del Vino.
Si chiude con un bilancio decisamente positivo la Convention nazionale delle Donne del Vino, che ha visto la presenza in Campania di socie provenienti da tutta Italia. Nei quattro giorni di soggiorno, le associate hanno avuto modo di scoprire la Campania del vino (e non solo) in alcune delle sue espressioni più importanti, dal Parco Nazionale del Vesuvio ai Campi Flegrei, dall’Irpinia all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022. Accompagnate dalle socie campane, le Donne del Vino hanno seguito un percorso itinerante che ha permesso loro di conoscere diverse produzioni vinicole, aziende storiche e attività più moderne. Ogni cantina ha raccontato la propria produzione, dall’evoluzione di tradizioni tramandate da generazioni di produttori, ad aziende più giovani proiettate al know how. La degustazione dei loro vini poi, è stata sia un interessante confronto con tutte le socie produttrici italiane sia di grande importanza per analizzare e apprezzare nei calici quelli che sono, da sempre, segnali distintivi delle caratteristiche organolettiche del territorio campano.
Fonte: AvellinoToday.
Vino, uno studio svela il modo in cui i Romani lo facevano affinare nelle anfore.
Uno studio ha svelato che gli Antichi Romani erano soliti sigillare le anfore in cui conservavano il vino con del catrame di pino. In l’Italia il “fare il vino” è una vicenda antica. Le prime tracce risalgono a circa 4 mila anni fa, e gli stessi Greci nell’VII secolo avanti Cristo avevano soprannominato lo Stivale “Enotria”, o “Terra del vino” per intenderci. Nel corso dei secoli la fiaccola della vinificazione è passata nelle mani di numerosi popoli, ed è impossibile trattarne la storia senza nominare l’Impero Romano: è relativamente risaputo, infatti, che i vinificatori dell’Antica Roma fossero soliti impiegare delle anfore o delle giare per conservare il vino – ciò che invece è meno conosciuto è l’ingrediente segreto che di fatto permetteva al contenuto di rimanere al sicuro e arricchirsi di nuovi sapori.
Fonte: Dissapore.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 29 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Calabria, dal cuore antico di Cirò sgorgano i vini di casa Librandi.
Sotto un sole rovente, Paolo Librandi cammina in mezzo ai vigneti di Rosaneti, la principale delle sei tenute del gruppo. E racconta la storia di un’impresa partita dal sogno di due fratelli e divenuta nei decenni sinonimo d’eccellenza nel settore enologico calabrese, italiano e internazionale. Un marchio che ha fatto di cinque parole chiave («Identità, territorio, famiglia, azienda, sostenibilità») la roccia su cui costruire un modello d’impresa che, a queste latitudini, rappresenta insieme una rarità e un modello a cui tendere: «Siamo un’azienda a conduzione familiare e siamo tutti impegnati con passione in ogni attività, dalla gestione dei vigneti alla produzione del vino e alla commercializzazione. Anche i nostri dipendenti li consideriamo parte della famiglia allargata…». Correva il 1953 quando a Cirò Marina, in una cantina di di via Tirone, iniziò l’imbottigliamento di vini ottenuti da uve di Gaglioppo e Greco bianco.
Fonte: Avvenire L’Economia civile.
Vino e birra trattati come il fumo.
Il governo di Dublino ha notificato la proposta a Bruxelles. Un precedente per tutta l’Ue Vino e birra trattati come il fumo L’Irlanda vara la prima etichetta allarmistica per bottiglie. Tanto tuonò che piovve. L’incubo dei vignaioli italiani di vedersi stampigliare sulle bottiglie di vino un’etichetta allarmistica, come quelle applicate sui pacchetti di sigarette per disincentivarne acquisto e consumo, prende corpo. L’Irlanda è il primo paese dell’Unione europea ad aver messo a punto e ad aver notificato (il 21 giugno 2022) alla commissione Ue un proprio progetto di regolamento sulla salute pubblica, che include anche la stampigliatura di avvertenze sanitarie obbligatorie (health warnings) sulle etichette delle bevande alcoliche.
Fonte: Italia Oggi.
Marchesi Antinori sugli scudi della finanza.
Marchesi Antinori ha vinto la quinta edizione del Premio Attrattività Finanziaria della partnership Eccellenze d’Impresa (Arca Fondi sgr, Harvard Business Review Italia e Gea – Consulenti di direzione) per la categoria delle aziende non quotate. Il premio è stato istituito nel 2018 da Eccellenze d’Impresa, il laboratorio di pensiero manageriale che ha l’obiettivo di trasferire la più avanzata cultura d’impresa internazionale all’imprenditoria italiana. Marchesi Antinori è stata premiata in quanto a «performance finanziarie eccezionali, con marginalità molto elevata e crescita costante nel lungo periodo; una elevata e costante crescita organica, con valorizzazione e continuo sviluppo dei marchi storici premium della società; una rilevante crescita inorganica basata sulla ricerca continua di opportunità di acquisizione; un’eccellente grado di internazionalizzazione, pari al 64% delle vendite totali».
Fonte: Italia Oggi.
Oltre 23 mln per Mgm – Mondo del Vino.
Mondo del Vino Oltre 23 milioni di euro dal ministero dello Sviluppo economico (Mi Se) perla crescita di Mgm – Mondo del Vino. Il MiSe ha approvato il contratto di sviluppo presentato dall’azienda di Priocca (Cn) per ampliare e ammodernare gli stabilimenti produttivi di Priocca (Cn) e di Acqui Terme (Al) attraverso un investimento industriale di 23,4 milioni di euro. Il piano di sviluppo viene agevolato con un contributo a fondo perduto di 8,8 milioni di euro messo a disposizione dal Mise che permetterà, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, di creare almeno 21 nuovi posti di lavoro entro il 2025. L’approvazione del contratto è arrivata dopo la sottoscrizione di un accordo tra ministero, Invitalia e azienda.
Fonte: Italia Oggi.
«Rete Valpantena»….
è il nuovo network di valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari e dell’offerta enogastronomica. Il progetto vede la collaborazione tra Agricola Pernigo, Angelini Wines e Estates, Costa y Arente, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat, Ripa della Volta e il Ristorante La Cru con Villa Balis Crema. A ?? guidare la Rete è Ettore Nicoletto, ceo di Angelini Wines e EstaL tes. «Nel 2019 il turismo in questa vallata incideva solo per lo 0,3% sul totale registrato nell’intera provincia di Verona. Un dato irrisorio». Le aziende di Rete Valpantena sono tutte situate tra i 200 e i 600 metri di altitudine a Nord Est di Verona e la rete esprime un fatturato di oltre 16 milioni di euro (dato 2021).
Fonte: Italia Oggi.
Cesare Cecchi è stato confermato….
presidente del Consorzio Vino Toscana. Il nuovo cda è composto da altri dieci componenti: Lamberto Frescobaldi, Rosanna Matteoli, Davide Ancillotti, Renzo Cotarella, Mario Piccini, Davide Profeti, Sandro Sartor, Donata Vieri, Enrico Viglierchio e Alessandro Zanette. Direttore è Stefano Campatelli. I soci del Consorzio Vino Toscana attualmente rappresentano i159% circa della produzione e i122% circa dei produttori.
Fonte: Italia Oggi.
Nuovo organigramma per Federdoc….
la confederazione Consorzi volontari perla tutela delle denominazioni dei vini italiani: Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi (nella foto) è stato eletto presidente; Riccardo Ricci Curbastro lascia la presidenza dopo 24 anni e resta consigliere. I vice sono Filippo Mobrici e Francesco Liantonio. Gli altri consiglieri sono Andrea Ferrero, Massimo Marasso, Fabio Zenato, Elvira Bortolomiol, Christian Marchesini, Paolo Fiorini, Franco Cristoforetti, Paolo Corso, Giangiacomo Bonaldi, Ruenza Santandrea, Claudio Biondi, Giovanni Busi, Francesco Colpizzi, Andrea Rossi, Elisa Fanti, Vittorio Carone, Alberto Mazzoni, Valentino Di Campli, Leone Massimo Zandotti, Libero Rillo e Antonio Rallo. Marco Morolli è nel collegio dei revisori dei conti, mentre Luca Petrelli, Vasco Boatto e Arturo Stocchetti sono il collegio dei probiviri.
Fonte: Italia Oggi.
Giovanni Busi….
è stato confermato alla guida del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989, e dal 2010 è presidente del consorzio Vino Chianti che conta 3.500 aziende socie su 15mila ettari di vigneto. Due i vice, Ritano Baragli e Alessandro Zanette. Direttore è Marco Alessandro Bani.
Fonte: Italia Oggi.
Feudi di San Gregorio….
azienda vitivinicola del Sud Italia, ha ottenuto la certificazione B Corp che misura le imprese sulla base delle performance sociali e ambientali, di trasparenza e responsabilità. Su oltre 200.000 aziende ad oggi misurate, solo il 3% ha soddisfatto i requisiti di eccellenza stabiliti da B-Lab, l’ente internazionale che conferisce la certificazione. In Italia, le aziende B Corp sono circa 150.
Fonte: Italia Oggi.
Notte bianca, concerti e sagre: ecco il piano degli eventi estivi.
II Comune ha presentato il calendario delle manifestazioni che si svolgeranno fino a settembre Si comincia venerdì primo luglio con un omaggio a Morricone e ad agosto c’è anche lo “street food”. Prende il via il prossimo primo luglio il cartellone degli eventi dell’Estate pennese. Ventotto gli appuntamenti in calendario, tra mostre, visite in centro storico, concerti ed eventi enogastronomici. Dopo due anni di stop causa Covid, il centro del capoluogo vestivo tornerà a divertirsi con la Notte bianca. L’evento si terrà il 13 agosto, a partire dalle 21, lungo tutto il centro storico pennese. Come accade da diversi anni, ormai, quasi tutte le attività del cartellone estivo saranno legate ad iniziative della Pro loco Città di Penne, oppure alle associazioni cittadine.
Fonte: Centro Pescara.
Magma: Campania e Sicilia Experience.
In Svizzera la nuova sfida della società di promozione locale Enjoy Italian Way Magma: Campania e Sicilia Experience Il prossimo 11 luglio, l’Hotel Splendide Royal di Lugano mette in mostra le eccellenze del territorio Un progetto “Made in Sannio” ed in particolare in valle telesina che farà tappa in Svizzera il prossimo 11 luglio all’hotel Splendide Royal di Lugano per una iniziativa promossa da Enjoy Italian Way (EIW), Vinibuoni d’Italia e la camera di commercio italiana per la Svizzera. Il progetto è particolarmente ambizioso e prende il nome di “Magma” ovvero una esperienza che le eccellenze dell’enogastronomia di Campania e Sicilia. Si tratta della prima tappa di un tour, dedicato a buyers internazionali e wine lovers, che toccherà altre 3 città elvetiche: Zurigo, Basilea e Ginevra.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
L’Irpinia del vino nel blend «Procida».
Cinque etichette della provincia tra le ventisei protagoniste del bianco Campania realizzato per la Capitale della Cultura L’Irpinia del vino nel blend «Procida». Tra le 26 cantine campane che hanno dato vita con un blend all’oramai oramai già iconico vino Mosaico per Procida che celebra l’isola tanto cara ad Elsa Morante e Capitale della Cultura 2022. anche cinque cantine irpine. tra cui Agricola Bellaria di Roccabascerana, eletta lab finale del progetto in funzione della su a tecnologia, ma anche per essere I’espressione di un territorio, l’Irpinia, celebrata a tutte le latitudini e che vede in questo vino di grande valore simbolico, la partecipazione di altre quattro aziende vitivinicole della Verde.
Fonte: Mattino Avellino.
Il lambrusco di Castelvetro fa il pieno di medaglie.
al “Concorso enologico internazionale delle Città del Vino”, che si è svolto a Priocca, in Piemonte, e che ormai arrivato alla ventesima edizione. Ecco, il resoconto della manifestazione. Sono addirittura sedici le medaglie conquistate dai vitivinicoltori castelvetresi nelle varie sezioni del concorso: spiccano le tre medaglie d’oro in classifica generale vinte da altrettanti Lambruschi Grasparossa di Castelvetro Doc, due dall’azienda Corte Manzini con il “Corte Manzini Amabile” ed il “Bolla Rossa” e una dalla Cantina Settecani con il ‘Tradizione”. Ma non è finita qui, anzi. Premi anche nel “Forum degli Spumanti”, con ben 5 medaglie d’oro, andate ai lambruschi Grasparossa di Corte Manzini (“Bollicine Corte Manzini”), de La Piana (“Noi Due”) e di OperaZeroDue (“Opera Rosa”).
Fonte: Gazzetta di Modena.
Difesa del Prosecco Le repliche dal Friuli.
A luglio ultimo incontro per le controdeduzioni alla Croazia In Europa c’è fiducia sulla bontà della posizione italiana La Commissione Lie attende le repliche alle controdeduzioni fornite da Zagabria. Lo scontro Italia-Croazia per la tutela del nome Prosecco, conteso dal vino dalmata Prosék, pare essere davvero arrivato al rush finale con gli europarlamentari italiani che esprimono moderata fiducia per una soluzione positiva a favore del nostro Paese. La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, infatti, dovrebbe pronunciare l’ultima parola in tempi brevi sulla questione nata ufficialmente un anno fa, con la richiesta di Zagabria di inserire Ira le menzioni tradizionali europee il nome Prosék. La Croazia ha recentemente inviato a Bruxelles le sue controdeduzioni al dossier principale e, adesso, toccherà all’Italia rispondere con le ultime repliche prima, appunto, della decisione finale.
Fonte: Messaggero Veneto.
Strada dei vini, si fa sul serio. La presentazione dello studio.
All’evento di illustrazione del progetto interverranno viticoltori e agricoltori Previste visite a cantine e vigneti, camminando sui sentieri delle 5 Terre Ideali, speranze e il pensiero di un futuro di tutte le persone che in quei terreni terrazzati hanno lavorato e che continuano ancora oggi. È questo e molto altro il progetto “Strada dei vini delle Cinque Terre” che sarà presentata stamani a Corniglia nel corso della quale sarà sancita anche la nascita dell’Associazione “Strada dei vini delle Cinque Terre”. All’appuntamento saranno presenti le associazioni dei viticoltori delle Cinque Terre: Consorzio dello Sciacchetrà, Coop agricola Cinque Terre, Associazioni agricoltori di Monterosso e Vernazza, Ass. Viticoltori di Riomaggiore e i rappresentanti delle amministrazioni locali, dell’Autorità di sistema portuale Mar Ligure Orientale, Regione Liguria, Parco delle Cinque Terre e Camera di commercio Riviere di Liguria.
Fonte: Nazione La Spezia.
Il “wine specialist’ di Stradella cura un rosso unico al mondo.
Luca Carnevali lavora al progetto Venissa: vigne sulla laguna veneziana «Solo qui si può fare una produzione enologica a pochi metri dal mare» Da Stradella a Venezia per occuparsi di un vino più unico che raro, il Venissa. Lo stradellino Luca Carnevali da un paio d’anni lavora a Mazorbo, adiacente a Burano, im isolotto a tre chilometri da Venezia dove si sviluppa il progetto Venissa. Luca ha sempre avuto una grande passione per il vino e dopo anni in Croce Rossa, si è diplomato sommelier Ais ed ha frequentato e frequenta tuttora corsi di specializzazione. «Appena prima della pandemia — spiega Luca, 36 anni — ho spedito il curriculum a Venissa e altri produttori di vino. Mi hanno contattato in parecchi, nessuno però dell’Oltrepo.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Calici di storia”con Maggi Tra archeologia e vino alla tenuta Frecciarossa.
Domenica Universitiamo organizza a Casteggio un pomeriggio di vino, storia e cultura territoriale con l’evento Calici di storia— I Romani in Oltrepo, visita guidata al Museo archeologico di Casteggio e alla Tenuta Frecciarossa, con aperitivo e degustazione. Si parte alle 16 con la visita guidata al Museo (via Circonvallazione Luigi Cantù, 62) a cura della direttrice Valentina Dezza, archeologia laureata all’Università di Pavia. Si prosegue alle 18 con la visita guidata alla Tenuta Frecciarossa (via Fratelli Vigorelli, 141), a cura di Valeria Radici Odero, con aperitivo e degustazione di 4 vini. Il professor Stefano Maggi, docente di archeologia all’Università di Pavia, parlerà dei Romani in Oltrepo e presenterà la sua ultima opera divulgativa: Piccola guida archeologica della Valle Staffora.
Fonte: Provincia – Pavese.
Rosignano imita Pollenzo e crea il laboratorio del gusto.
Dal Pnrr un milione e 600 mila euro al Comune monferrino per il Bando Borghi Rosignano imita Pollenzo e crea il laboratorio del gusto. Un «laboratorio del gusto» sulla scorta dell’Università di Pollenzo. È questo l’obiettivo principale del sindaco di Rosignano, Cesare Chiesa, dopo che il Comune ha riscosso un milione e 600 mila euro per il quarto posto al Bando Borghi, indetto dal Ministero della Cultura. Il progetto approvato s’intitola «Rosignano accoglie – Saperi e sapori in Monferrato» e dice tutto sulle strategie che il primo cittadino intende attuare. «Con le risorse a disposizione – dice Chiesa – potremo affrontare una decina di interventi per incrementare la residenzialità demografica, oltre all’occupazione tramite la cultura del cibo e del vino.
Fonte: Stampa Alessandria.
Enoturismo, la Sicilia è prima grazie al web.
Innovazione digitale e giudizi on line: il Rapporto 2022 sul turismo enogastronomico incorona l’Isola Enoturismo, la Sicilia è prima grazie al web Il viaggio è esperienza sensoriale. Sostenibilità e qualità della ristorazione: riconoscimenti nazionali per aziende e wine resort a Sicilia è la prima regione come capacità attrattiva dell’enoturismo e in generale dei visitatori che cercano le eccellenze alimentari dei territori. E’ il dato che emerge dal “Report 2022 del turismo enogastronomico” realizzato da Roberta Garibaldi, tra i massimi esperti della materia e amministratore delegato di Enit (l’Agenzia nazionale del Turismo). Secondo lo studio, che ha passato al setaccio il mondo del web, questo è il segmento di vacanze meno colpito dalla pandemia.
Fonte: iornale di Sicilia.
L’Isola in testa pure per i vigneti biologici.
Nella regione la più ampia superficie in Italia dedicata alle coltivazioni «green»: oltre 30 mila ettari, ossia il 26% L’Isola in testa pure per i vigneti biologici Tredici Strade del Vino La cantina si è evoluta ed è oggi una base per percorsi del gusto e naturalistici o di musica E’ una miniera di dati il’ Report sul Turismo Enogastronomico” 2022, curato dalla professoressa Roberta Garibaldi: emerge come il comparto, nel 2021, sia tornato a crescere. Sono 81.741 le imprese agricole che coltivano uva a fine dicembre 2021; di queste, la maggior parte si concentra in Veneto, Sicilia e Puglia — le quali accolgono rispettivamente il 16,4%, il 15,9% e il 13,5% del totale nazionale. Se la Toscana vanta il maggior numero di cantine, è la Sicilia ad avere un record nazionale significativo: la più ampia superficie dedicata al biologico, oltre 30 mila ettari, ossia il 26%.
Fonte: iornale di Sicilia.
Tesoro enogastronomico isolano sotto il segno della grande qualità – Enogastronomia così la Sicilia produce qualità.
A Ragusa l’incontro promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura dal nostro quotidiano e dalla Dse pubblicità sulle eccellenze della filiera agroalimentare. «Occorre mettere in campo una serie di azioni legate a una strategia di crescita dai migliori risultati: è questo l’obiettivo del primo convegno “Stati generali dei Consorzi Dop – Igp – Doc – QS Sicilia”, un tavolo di confronto e dibattito che nasce per cogliere proposte da mettere a sistema». Così il dirigente generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Dario Cartabellotta, ha aperto i lavori del convegno promosso dallo stesso assessorato in collaborazione con il quotidiano “La Sicilia” e “Dse Pubblicità”, svoltosi ieri nella sala conferenze del resort “Poggio del sole” di Ragusa e dedicato alle eccellenze enogastronomiche siciliane. «L’agroalimentare siciliano, i prodotti a marchio europeo, le eccellenze e le tipicità, assieme all’enogastronomia – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – sono ormai elementi identificativi della nostra Isola.
Fonte: Sicilia.
Leonardo e la viticoltura. I suoi studi in una mostra.
E’ stato inaugurato ieri il nuovo spazio espositivo della LDV Spa a Vinci Si trova in via Montalbano ed è aperto tutti i giorni con ingresso gratuito. «La realizzazione di questo spazio espositivo va a colmare una lacuna. La città di Vinci ha sempre curato diversi aspetti della poliedrica personalità di Leonardo, ma non il rapporto fra Leonardo e il vino e questa nuova area culturale ed espositiva ci permette di completare la nostra offerta». Così il sindaco Giuseppe Torchia ha salutato ieri l’inaugurazione di «Leonardo Wine Genius», spazio espositivo che ospita la mostra interattiva “Leonardo: Il dono della vigna”, un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro da Vinci per la botanica e l’enologia. Lo spazio «Leonardo Wine Genius» si trova in via Montalbano 2, nell’antica galleria ottotencesca sotto la Biblioteca Leonardiana, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 e visitabile gratuitamente.
Fonte: Nazione Empoli.
Leonardo e il vino: spazio mostre e degustazioni nel nome del Genio.
Vinci, inaugurata un’area espositiva delle Cantine Leonardo e gruppo Caviro «Raccontiamo un altro talento meno noto del nostro illustre concittadino» d i David Meccoll Vinci Nel cuore della città un nuovo spazio espositivo e un’area degustazione dedicati a Leonardo, che fu scienziato, inventore, ingegnere e pittore, ma anche viticoltore, enologo, antesignano agronomo e degustatore (tanto da definire il vino «divino livore dell’uva»). E con la mostra interattiva “Leonardo: il dono della vigna” si presentano le mille sfaccettature del Genio. Leonardo da Vinci Spa, società partecipata da Cantine Leonardo da Vinci e Caviro Sca, ha inaugurato ieri, con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Giunti editore (casa editrice da anni impegnata in un progetto di riproduzione dei codici leonardiani), lo spazio espositivo “Leonardo Wine Genius”, che ospita la mostra permanente “Leonardo: il dono della vigna”: un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro per la botanica e l’enologia, del suo profondo legame con la terra, dagli studi agronomici alle più sofisticate intuizioni scientifiche e ingegneristiche.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Veronafiere porta in Cina l’eccellenza di vino e cibo.
Nel sud della Cina è in corso «Food e Wine Journey – Introducing italian culinary excellencies», il primo roadshow dedicato all’eccellenza agroalimentare italiana organizzato da Ice Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, da Camera di commercio italiana in Cina e dalle sedi di Veronafiere (Shenzhen e Shanghai) nel paese asiatico che, con la rassegna di proprietà Wine to Asia, ne curano la segreteria operativa in un bacino che interessa circa 200 milioni di persone . L’evento, che proseguirà fino a martedì 2 luglio, ha preso il via a Guangzhou, mentre ieri a Dongguan ha richiamato 150 operatori tra cui i leader delle associazioni catering, wine and spirits e ristoratori. La manifestazione, che coinvolge le regioni del Guangdong, Fujian e Hunan, farà tappa a Changhsha domani, a Xiamen il 2 luglio e a Shenzhen sempre in luglio. Agli appuntamenti partecipano oltre 50 cantine, 20 importatori di vino e 10 eccellenze alimentari del Belpaese, presentate da chef italiani e cinesi a distributori, buyer, operatori horeca e media.
Fonte: Arena.
Giangiacomo Bonaldi eletto all’unanimità presidente di Federdoc.
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente trevigiano di Confagricoltura, sarà il nuovo presidente Federdoc dopo l’unanimità raggiunta dal nuovo consiglio di amministrazione. Raccoglierà l’eredità di Riccardo Ricci Curbastro che, dopo 24 anni di presidenza, ha deciso di non proseguire il suo percorso al vertice della Federazione dei Consorzi del vino italiano. A dare un seguito all’opera di Ricci Curbastro sarà dunque Giangiacomo Bonaldi, nuovo membro del cda Federdoc, oltre che vicepresidente del Consorzio del Prosecco Doc, presidente di ANB Coop e da poco riconfermato presidente di Confagricoltura Treviso. Alla vicepresidenza confermato Francesco Liantonio, e nominato Filippo Mobrici. «È motivo di grande orgoglio per me ricevere una nomina così importante — dichiara Bonaldi — ma è soprattutto un’importante responsabilità e un impegno che intendo onorare al meglio, come Curbastro prima di me.
Fonte: Tribuna Treviso.
40 La migliore cantine trentino alto adige del 2022 – Non acquistare una cantine trentino alto adige finché non leggi QUESTO!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore cantine trentino alto adige? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi cantine trentino alto adige venduti nel 2022 in Italia.
Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa cantine trentino alto adige. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!
Fonte: BonVivre.
SFIORA I 10 MILIARDI IL VALORE DEL VINO IMBOTTIGLIATO CERTIFICATO.
Sfiora i 10 miliardi di euro il valore complessivo dell’imbottigliato certificato nel 2021 da Valoritalia che, a Roma, ha presentato, sulla base dei dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine italiane, il proprio Annual Report. Da questa articolata fotografia del Vigneto Italia emerge che nonostante l’emergenza sanitaria le vendite di vino a denominazione crescono in doppia cifra (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. “Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre Denominazioni di Origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Il vino dell’Etna dal vulcano alle profondità del mare.
Per la prima volta nella storia dell’enologia etnea, i vini dell’Etna scendono ad una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell’area marina protetta, Isola dei Ciclopi, per sperimentare l’affinamento sottomarino, insieme ad un gin, il primo dell’Etna. La sperimentazione esaminerà l’evoluzione dei vini in affinamento durante, e non dopo, la loro permanenza sott’acqua, attraverso l’analisi di campioni prelevati da sommozzatori specializzati che scenderanno nelle profondità del mare, mese dopo mese. La ricerca sperimentale prende il via dalla start-up innovativa Orygini, fondata da tre giovani amici, Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, che hanno finanziato il progetto, ottenendo la fiducia e il supporto di due delle aziende vinicole etnee più rappresentative: la cantina Benanti fondata dal cavaliere Giuseppe
Fonte: ANSA.
Osservatorio Uiv: si beve meno vino, ma aumentano i consumatori.
Il consumo del vino in discesa, ma il numero di consumatori è in crescita. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv) elaborando i dati Istat sui consumi di alcolici nella penisola nell’anno 2021. In totale, spiega l’indagine, gli italiani consumatori sfiorano i 30 milioni, il 55% della popolazione adulta italiana, di cui il 66% uomini e il 44% donne. Negli ultimi 10 anni, inoltre, la platea dei consumatori è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le donne), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. Rispetto al 2011, infatti, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). Ad aumentare sono invece sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%).
Fonte: Mixer Planet.
Il vino: una delle eccellenze del Made in Italy.
Che i prodotti vinicoli italiani suscitino un interesse a livello internazionale è un dato di fatto: a dimostrarlo sono i numeri ottenuti dall’ultima indagine sul settore vinicolo nazionale di Area studi Mediobanca, che sottolineano al momento un’ottimale capacità di reazione all’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, tanto che si stima export e spumanti spingeranno quest’anno la crescita dei fatturati dei maggiori produttori di vino italiani a quasi il 5%. Una parte dell’agroalimentare italiano, quella del vino, capace di esprimere, al di là dati, tutta l’essenza del Made in Italy grazie alle grandi varietà presenti sul territorio, alla diffusione delle cantine e all’inventiva degli operatori nell’ottenere prodotti diversificati, che il moltiplicarsi di fiere ed eventi ha permesso ancor più di portare a conoscenza del mondo. Anche i fatti sottolineano l’emergere con preponderanza delle specificità regionali: grandi esportatori sono infatti i produttori piemontesi con il 72,2% di fatturato, e i toscani con il 63,8%.
Fonte: Food Makers.
Il vino trascina il record delle esportazioni alimentari made in Italy: Germania primo mercato.
Coldiretti: +19% nel primo quadrimestre 2022, anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina. Con la speranza che gli scenari degli ultimi mesi non vadano a gravare in modo troppo pesante, il settore agroalimentare italiano continua la sua marcia a ritmo di primati e il vino è il “trascinatore” di questa performance di inizio anno. L’aumento del fatturato industriale è spinto infatti dal record storico fatto segnare per le esportazioni alimentari made in Italy che registrano un aumento del +19% nel primo quadrimestre 2022, anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che stanno colpendo i consumi a livello globale. Un trend emerso dall’analisi Coldiretti (su dati Istat) sul Prodotto Interno Loro (Pil) dell’industria alimentare che evidenzia un incremento del 22,9% ad aprile.
Fonte: WineNews.
Le sfide del vino di domani tra cambiamento climatico, consumi e tecnologia.
La “ricetta” di “Act For Change”, il simposio di Vinexposium in “Bordeaux Wine Week”. Nel futuro dell’industria del vino collaborazione, innovazione e tecnologia avranno un ruolo centrale, ma saranno promosse anche le pratiche etiche, la trasparenza, la conoscenza condivisa e la collaborazione tra grandi aziende e vignaioli, per dare una risposta alle sfide di domani, dal cambiamento dei modelli di consumo alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano sulla produzione e sulla distribuzione sia del vino che degli altri alcolici: ecco gli atout di “Act For Change”, simposio organizzato da Vinexposium di scena alla Cité du Vin di Bordeaux per “Bordeaux Wine Week”, che ha messo al centro nove grandi temi affrontati da 35 protagonisti del settore da 17 Paesi diversi.
Fonte: WineNews.
Il vino italiano cresce, oltre pandemia e guerra. I numeri di Valoritalia, ente certificatore n. 1.
Prezzo e notorietà del brand primi criteri di scelta dei consumatori, ma cresce il valore delle certificazioni bio e di sostenibilità. Un vino italiano sorprendentemente in salute, visto il contesto economico e geopolitico generale, con il valore delle “certificazioni”, che siano legate alle denominazione, al biologico o alla sostenibilità, che sono sempre più importanti. È la fotografia che emerge dall’“Annual Report” 2022 di Valoritalia, il più importante ente di certificazione del vino italiano, oggi, a Roma. Da cui emerge che “nonostante gli anni difficili, con previsioni talvolta catastrofiche, le vendite crescono in doppia cifra in volume (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre denominazioni di origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”. Risultati che infondono ottimismo, non solo tra i player del settore. A fare da locomotiva rimane il NordEst, con il Pinot Grigio delle Venezie e il cosiddetto “Sistema Prosecco” (che comprende la Doc Prosecco e le Docg del Conegliano-Valdobbiadene e dell’Asolo), con una crescita complessiva che, nel biennio 2020-2021, ha toccato il 22,7%, per un totale di poco inferiore al miliardo di bottiglie. Ma, di tutto rilievo, anche le impennate di altre prestigiose denominazioni, come Brunello di Montalcino (+40%), Barolo (+27%), Gavi (+23%), Franciacorta (+12%), Chianti Classico (+11%), Nobile di Montepulciano (+10%).
Fonte: WineNews.
L’eccellenza del vino italiano a Montréal.
La grande degustazione del Gambero Rosso-Tre bicchieri: intervista all’amministratore delegato Luigi Salerno. Parlano i produttori: i vini della Liguria, dell’Emilia Romagna e del Lazio. Il 21 giugno scorso si è tenuta, presso il Centre de Science de Montréal, dopo tre anni di assenza, una giornata dedicata ai migliori vini italiani premiati con i “Tre Bicchieri”, l’ambito riconoscimento che assegna ogni anno la guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso. Una vera e propria “passeggiata-degustazione” tra i vini italiani di tutte le regioni, una bella occasione per gli addetti ai lavori, i ristoratori e gli appassionati del vino per conoscere più da vicino il meglio della produzione italiana degli ultimi tempi, le varie cantine che li producono e per far scoprire quei vitigni autoctoni di cui l’Italia è ricca ma che sono forse meno noti al grande pubblico. In questo senso sono state di grande rilievo due masterclass che hanno arricchito il programma e fatto conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche dei “Tre bicchieri” in questione.
Fonte: Corriere Italiano.
Mateus, quel brindisi nostalgico che è un inno agli anni ’80.
Un caso unico quello del vino portoghese che da 8 decadi non accenna a discese della sua fama, con 23 milioni di bottiglie vendute ogni anno. La sua fortuna? La freschezza, l’immagine di convivialità e la bottiglia iconica.
Fonte: La Repubblica
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A risentirci a domani.