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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 24 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Qualcosa sta cambiando.
UNO SPIRITO PIÙ 2ONSAPFVOLE E UN RINNOVATO SENSO DELLO STARE INSIEME. TRA RISCOPERTE DI VITIGNI DIMENTICATI E NUOVE GENERAZIONI ALLA GUIDA: VINITALY 2022 HA RACCOLTO UNA SORTA DI PRE E DOPO PANDEMIA. CON UNO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO PER COLTIVARE I CONSUMATORI DI DOMANI. Si è chiusa l’edizione 54 di Vinitaly, il solco più profondo degli ultimi anni di una manifestazione sempre più orientata al business, con i “wine lover” nella città medievale palcoscenico naturale di Vinitaly and the city. Vinitaly 2022 ha fatto registrare il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) hanno rappresentato il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione, legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali, degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi.
Fonte: Abruzzo Magazine.
Valtellina, terra di vini strappati alla montagna E oggi lo «sforzato» va alla conquista degli Usa.
I benefici inaspettati del cambiamento climatica La sorpresa La valle ha la stessa quantità di sole e illuminazione di Pantelleria Enologia di Lorenza Cerbini n commercio è presente l’annata 2018 e qualche cantina sta inserendo l’annata 2019. Due stagioni formidabili per lo Sforzato di Valtellina, il nostro vino principe a base di uve nebbiolo». Danilo Drocco, presidente del Consorzio di tutela dei vini di Valtellina, apre virtualmente le porte delle cantine locali agli appassionati del Giro d’Italia che oggi seguiranno la Salò-Aprica, 202 chilometri di «bellezza assoluta, tra vigneti e boschi a perdita d’occhio, e i telespettatori se ne accorgeranno».
Fonte: Corriere della Sera.
Un secolo di Verdicchio racchiuso dentro un’anfora.
Un secolo d’intuizioni, di passioni, di fatiche racchiuso in un’anfora: un «vestito» che ha fatto epoca e non è passato di moda. Come quelli che producono nell’atelier di famiglia. Anche la vigna per i Tombolini è un laboratorio per generare uno stile, lo stile del Verdicchio. Condensare tutto in un’immagine è difficile, ma possibile; questa bottiglia che ha sfidato gli anni e oggi si è fatta più longilinea è l’icona di un successo costruito vendemmia dopo vendemmia e che da una cantina si è trasferito, proficuamente, a un intero territorio. Al punto che il Verdicchio dei Castelli di Jesi, soprattutto nella sua versione classico – cioè nell’originario nucleo di produzione – e Superiore cioè a maggior cura di vigna e cantina è oggi il bianco più blasonato d’Italia.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
Il Primitivo dalla trama vellutata Bruno Garofano, per decenni consulente di numerose realtà pugliesi, nel tempo ha concretizzato il suo sogno per raccontare i suoi vini. Nasce così questa piccola realtà nel 1998, dopo aver acquisito alcuni ettari di vigna nell’agro di Manduria ed un palmento risalente ai primi anni del secolo scorso. Coadiuvato dai figli Gabriele e Mariangela trasforma le sue uve nelle vasche di antica origine situate al centro della cittadina di Manduria, cisterne interrate vetrificate riportate a nuovo per seguire la vinificazione e tutte le lavorazioni di cantina.
Fonte: Messaggero.
Tenuta Capezzana La storia del Carmignano in un bicchiere.
Racconta Filippo Contini Bonacossi scherzando – ma non troppo – che a chi gli dice che produce vino dal 1800, replica con garbo che sì anche lui, solo senza l’uno davanti. La prima pergamena che attesta la produzione di vino e olio della Tenuta Capezzana risale infatti all’804. Da allora sono cambiati usi, gusti e costumi ma la famiglia continua a produrre vini nelle vigne fra Prato e Firenze tra i quali quel famoso Carmigliano che i Medici consideravano il paradigma con il quale tutti gli altri dovevano confrontarsi.
Fonte: Tempo.
Cantine Mucci Vini di storia dalla Costa dei Trabocchi.
Si arriva a Cantine Mucci percorrendo una strada che sinuosa sale su colline stracolme di vigneti e uliveti accarezzati dalla brezza del mare, distante poco meno di dieci chilometri. Siamo in Contrada Vallone di Nanni e da Cantine Mucci si vede il paese di Torino di Sangro (Chieti), posato su un colle a dominare il paesaggio. Arrivati nella sede, recentemente ristrutturata, ad accoglierci c’è Aurelia Mucci, amministratrice con il fratello Valentino. Insieme portano avanti l’azienda con una storia che affonda le suc radici nella seconda metà dell’800. Luigi Mucci, trisavolo dei proprietari. dopo aver frequentato la scuola pratica di enologia a Scemi (Chieti) si è diplomato come tecnico enologo nel 1895. «Noi oggi rappresentiamo la quinta generazione – racconta Aurelia Mucci -. La società vera e propria nasce.
Fonte: Abruzzo Magazine.
Tempo di bilanci per i sommelier con l’addio del presidente Giorgini.
Ais verso le elezioni Il Master dell’Albana tra le iniziative più significative. I sommelier di Ais Romagna si sono ritrovati alla Tenuta Masselina per l’ultima riunione del consiglio e del gruppo di lavoro in vista delle nuove nomine in programma il mese prossimo. Per il presidente Roberto Giorgini, di Cesena, è stato il momento per fare un bilancio dell’attività nel corso degli ultimi quattro. «Non è stato un periodo semplice per la nostra associazione, la cui didattica ha dovuto fare i conti con gli effetti del Covid e tutto ciò che ne consegue – spiega il presidente uscente, che non si ripresenterà alle prossime elezioni – Nonostante questo non ci siamo mai fermati e la nostra attività è in forte ripresa, tanto che stiamo lanciando i corsi del secondo semestre dell’anno».
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
I vigneti come antidoto al dissesto idrogeologico.
Il dissesto idrogeologico rappresenta un tema strategico per l’Italia. Il nostro Paese è uno di quelli che soffre maggiormente per i fenomeni franosi. Il costante incremento delle aree urbanizzate a partire dal secondo dopoguerra, spesso privo di una corretta pianificazione, ha esposto il territorio a smottamenti e alluvioni. Le superfici artificiali sono passate da circa il 2, 7% negli anni ’50 al quasi 8% del 2017 e l’abbandono massiccio delle aree rurali montane e collinari ha fatto il resto. Il contrasto al dissesto idrogeologico è uno dei grandi obiettivi individuati dal Recovery Plan italiano con 2 miliardi e mezzo “per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” e 6 miliardi per “interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni”.
Fonte: Corriere Romagna Verde.
Viaggio nella malvasia fra i vignaioli di zone di tutto il Mediterraneo.
l.a ricerca di Tegoni e le foto di Zoppi Viaggio nella malvasia fra i vignaioli di zone di tutto il Mediterraneo Autori Da sinistra, Paolo Tegoni, docente e presidente dell’Associazione gastronomi professionisti e il fotografo Francesco Zoppi. )) La malvasia è il vitigno iconico del parmense, ma arriva dalla penisola greca di Monemvasia, dove si incontrano lo Ionio e l’Egeo. Alla malvasia è dedicato un intenso lavoro di ricerca sui metodi, le tradizioni e le storie dei vignaioli di tutte le zone del Mediterraneo che da poco o da generazioni ne portano avanti la produzione. A dar vita ad un vero e proprio diario itinerante, le cui tappe sono arricchite da interviste, spunti letterari, mappe e suggerimenti gastronomici hanno pensato Paolo Tegoni, docente e presidente dell’Associazione gastronomi professionisti e il fotografo Francesco Zoppi.
Fonte: Gazzetta di Parma.
D Piave che piace Nei vini Ca’ di Rajo l’innovazione nasce dalla tradizione.
Tre giovani guidano la cantina dei Cecchetto I prodotti Tra le bottiglie spicca l’Iconema, un ex Tocai Poi ecco Malanotte Docg, Raboso Doc e Marinò Sevi dicessi che un vigneto può assomigliare ad un gargantuesco nido d’ape probabilmente mi prendereste per pazzo. Niente, nell’iconografia legata alla viticoltura, preparerebbe a questo. Eppure succede: o almeno succede a Ca’ di Rajo. Tutto merito della passione della famiglia Cecchetto, in testa nonno Marino, il capostipite della dinastia. Del resto la coltivazione della vite, qui a Rai di San Polo di Piave (provincia di Treviso), è di casa da più di ottant’anni. Dal 2005 alla guida ci sono i nipoti: Simone, poi Alessio e Fabio, il più piccolo della cucciolata. Timonieri giovanissimi, va detto, ma ambiziosi e — anche loro — con i piedi piantati per terra, dato che dai circa 100 ettari di vigneti (collocati tra Veneto e Friuli) escono numeri di tutto rispetto, esportati in più di 50 Paesi.
Fonte: Nuova Ferrara.
Dal 2021 è nato il marchio Tenuta Aganis in Friuli.
Wine tour disponibili il lunedì e il mercoledì Dal 2021 è nato il marchio Tenuta Aganis in Friuli e Ca’ di Rajo un’azienda che nonostante i numeri importanti (ormai siamo sopra i due milioni di bottiglie prodotte 31 1’anno) si è sempre contraddistinta perla grande attenzione dedicata ai propri prodotti, bottiglie sempre caratterizzate dalla pulizia impeccabile e dalla nitidezza di lettura. Ma, come detto, non si disdegnano le sfide: è infatti l’inizio del 2021 il “lancio” del marchio di Tenuta Aganis, la cantina che nasce sulle ceneri di una realtà da tem) abbandonata, collocata nei pressi di Borgo Salariisa freppo Grande, in provincia di Udine. In tutto sono ventidue ettari, un territorio di grande rilevanza collocato ai pieli delle Alpi Giulie, con suolo a prevalenza alluvionale e piccola presenza della mitologica ponca. Spumantizzati e territoriali ambiziosi.
Fonte: Nuova Ferrara.
I francesi in anteprima a Villa Cà Vendri.
Evento molto atteso in Valpantena con Masterclass dei maestri Gardini e Gorelli Verona Villa Cà Vendri in Valpantena è stata per il secondo anno consecutivo il raffinatissimo teatro di quello che è un vero inedito per il settore enologico italiano, la degustazione en primeur (vini non ancora immessi sul mercato) di grandi bianchi e rossi francesi riprendendo, in questo, l’usanza diffusa ormai da più di 300 nel Bordolese, poi istituzionalizzata negli anni ’60. L’organir7a7ione si deve a Crus et Domaines de France, “costola” di Famille Helfrich – realtà fondata e condotta dal vigneron Joseph Helfrich, dedita alla comme rci ali77a7ione e produzione di prestigiosi vini di Bordeaux, dove possiede più di 700 ettari, ma anche di altre celebri zone vitivinicole francesi – che si dedica per l’appunto alla commercializzazione di vini en primeur. Oltre 100 le etichette presenti al tastin: dal Grand Cru Saint-Emilion a Pomerol; da Haut-Médoc a Sauterns e ancora Margaux, Moulis, Saint-Julien, Pauillac, Saint Estèphe e Pessac-Leognan.
Fonte: Nuova Ferrara.
Se dici Rebola dici Rimini II vino e il suo territorio.
Via all’iniziativa Se dici Rebola dici Rimini II vino e il suo territorio Sarà una intera settimana dedicata alla rebola quella da oggi al 29 maggio i cui appuntamenti, orari delle cantine, i ristoranti e gli eventi saranno disponibili sulla pagina rimini-rebola.it. Al Ristorante Dallo Zio questa sera si terrà «Se dici Rimini dici Rebola», una cena a prenotazione dove sarà possibile degustare le 16 rebole delle bottiglie marchiata Rimini.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Case Marcosanti ‘tempio’ del vino.
Un nuovo traguardo a cui brindare per Vini Case Marcosanti. L’azienda ha ottenuto infatti il riconoscimento ufficiale di struttura enoturistica. La realtà di Poggio Torriana diventa così la prima in assoluto, in Valmarecchia, a potersi fregiare di questo riconoscimento. Che non è soltanto simbolico, perché permetterà a Vini Case Marcosanti di organizzare visite guidate, degustazioni, eventi e appuntamenti dedicati alla conoscenza del vino e della sua produzione. Per ‘festeggiare’ si parte già da giovedì 2 giugno con il primo appuntamento, Banchettando tra le vigne dal tramonto alle stelle, che si terrà presso la tenuta di Case Marcosanti.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Il migliore fra i sommelier liguri? Nella vita fa l’ingegnere navale.
Vincenzo Galati è stato premiato a Sestri Levante: «La mia è solo una passione» Il migliore fra i sommelier liguri? Nella vita fa l’ingegnere navale Elisa Folli. Vincenzo Galati è il “Miglior Sommelier della Regione Liguria 2022”. Appartenente alla delegazione Ais di Genova, è stato premiato ieri sera sul palco dell’Annunziata di Sestri Levante, in occasione della chiusura della manifestazione “Mare e Mosto —Le Vigne Sospese”, promossa da Ais Liguria. Al secondo posto Mirko Cavalli, delegazione di Spezia, e terzi classificati, pari merito, Romina Condemi, delegazione Tigullio, e Alessandro Frasca, delegazione Imperia.
Fonte: Secolo XIX
Enoturismo e ricettività, mancano addetti.
II nodo della formazione e la ricerca di profili idonei per il settore messi a fuoco nella tavola rotonda di MareeMosto Due momenti della manifestazione e la proclamazione del miglior sommelier. Si è chiusa ieri sera la settima edizione di “Mare e Mosto—Le vigne sospese” che per due giorni ha animato l’ex abbazia dell’Annunziata di Sestri Levante, attraverso degustazioni e incontri, dedicati al vino e all’olio, promossa dall’Associazione italiana sommelier-Liguria. Il gran finale è stato contraddistinto dalla premiazione del miglior sommelier 2022, che ha visto la vittoria di Vincenzo Galati, della delegazione di Genova. Ma già la mattina le sale affacciate sulla Baia del Silenzio si sono animate grazie al convegno dedicato a “Formazione, promozione e sinergia: ingredienti imprescindibili per rilanciare un territorio e le sue attività. Focus sullo stato di salute del terziario in Liguria”.
Fonte: Secolo XIX Levante.
In vino Verici nel weekend: la festa torna dopo due anni.
Otto cantine e degustazioni, musica e specialità del territorio, convegno e giochi L’allestimento per la festa del vino a Verici. “In vino Verici”. Da venerdì a domenica prossima si tiene la 64′ edizione della Festa del vino di Verici, nel borgo di Casarza Ligure, sul piazzale della chiesa di San Lorenzo, a cura del Comune insieme a molte associazioni del territorio. Per raggiungere la manifestazione è possibile usufruire di una navetta gratuita messa a disposizione dall’amministrazione, con partenza da piazza Martiri di Casarza, alle 18, e in funzione fino all’una di notte. Protagonista è ovviamente il vino, ma non mancheranno la musica e i piatti del territorio. Otto le cantine presenti: cinque della zona Doc Golfo Tigullio e Portofino, una Doc Val Polcevera, una Doc Colle di Luni, una Igt Riviera di Levante. La storica manifestazione torna dopo due anni di stop per la pandemia, in questi giorni è in corso l’allestimento.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Nel weekend ritorna la festa del vino nuovo e dei piselli.
Gli erbion sono una specialità Nel weekend ritorna la festa del vino nuovo e dei piselli di Veronica Scarioni Dopo i due annidi stop dovuto alla pandemia, dal 28 al 30 maggio toma a Miradolo la Festa dei Piselli e del Vino nuovo. Pranzi, cene e diverse iniziative di intrattenimento, come lo spettacolo di fontane danzanti, la serata di domenica con Paolino Boffi, il luna-park e il tour panoramico sul trenino. «Questa festa viene realizzata a Miradolo da più di mezzo secolo il week-end antecedente l’ultimo lunedì del mese di maggio – spiega il presidente dell’associazione Amici di Miradolo, Marzio Zuffada -. Nasce in concomitanza con la raccolta dei piselli, nonché con la celebrazione del vino novello, imbottigliato con la luna di Pasqua e pronto per essere lanciato sul mercato. Due prodotti tipici che per molto tempo hanno rappresentato la principale fonte di reddito dei miradolesi.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Vino: oltre alla poesia serve l’alta tecnologia.
È quanto afferma lo studio Tech for wine presentato all’Apro La tecnologia è un mezzo per migliorare non solo i processi produttivi ma anche il benessere degli operatori: il principio vale anche nel campo della viticoltura e dell’enologia. A questi temi è stato dedicato l’incontro di presentazione dell’indagine Tech for wine, martedì io maggio, all’Apro. Lo studio, condotto dal ricercatore ticinese Furio Bednarz, ha fatto il punto della situazione su innovazione, automazione e digitalizzazione nelle aziende vitivinicole dell’Albese. Ha spiegato il responsabile del settore tecnologia di Apro Stefano Antona: «Siamo partiti, un paio di anni fa, da una considerazione: L’INCHIESTA È STATA CONDOTTA A MEZZO DI QUESTIONARI IN 62 AZIENDE DELL’ALBESE ci siamo resi conto che, anche se la tecnologia è molto presente nel settore, in fase di vendita del prodotto non è raccontata.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
E4quality è giunto al capolinea.
Ha portato nell’Astigiano ristoratori e importatori dal Nord Europa E4quality è giunto al capolinea È giunto alla sua conclusione il progetto E4quality e per l’occasione, dopo aver viaggiato all’estero, è tomato a casa propria, e ha portato con sé professionisti svedesi, tedeschi e danesi nel suo ultimo evento di incoming: E4quality @Home. Un progetto che completa un percorso iniziato ormai diversi anni fa con gli eventi all’estero, e che questa volta ha reso protagonista il territorio stesso, che per qualche giorno è diventato la casa degli ospiti stranieri. Tutti nomi di eccellenza, quelli dei professionisti che hanno partecipato ai diversi incoming. Per la Svezia il panel, quasi tutto al femminile, è stato ospite nei giorni dal 6 al 9 aprile ed ha accolto ospiti come l’importatrice Mihaela Mihnea insieme ai suoi titolari, Moa e Kenan Curbuzer, Camilla Engvall sommelier di grande esperienza, Daniel Petersson Georén, proprietario della casa di importazione Bonden e Vinet AB, di Malmo, e Frida Torell, importatrice e distributrice con oltre dieci anni di esperienza sul campo.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
“Nizza è Barbera”, un successo annunciato.
Soddisfatti pubblico, produttori e intenditori “Nizza è Barbera”, un successo annunciato Dopo due anni di stop è tornata la festa che a Nizza Monferrato celebra l’omonima Docg e un vitigno che fa la fortuna del territorio e di chi lo degusta: il barbera. “Nizza è Barbera” ha avuto luogo sabato 7 e domenica 8 maggio e ha riempito le strade della città con gli stand enogastronomici nelle vie del centro storico. Un evento che piace ai produttori, che hanno uno spazio dedicato dove possono far degustare i loro prodotti agli appassionati nel salone del Foro Boario, così come ai giovani e a tutti i turisti, con la notte bianca di sabato scorso. Uno dei punti che rende efficace “Nizza è Barbera” è questa doppia anima.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
Francavilla accoglie giovani vignaioli da tutto il Meridione.
Appuntamento domenica e lunedì prossimi Domenica 29 e lunedì 30 maggio 41 produttori di vino under 40 provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia si sono dati appuntamento a Francavilla Fontana per la prima edizione di «Storie di giovani vignaioli». L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il Sindaco Antonello Denuzzo, gli Assessori Domenico Magliola e Maria Angelotti e gli organizzatori Franco Peluso, Portavoce della Comunità Slow Food, Giuseppe Barretta, consulente turismo enogastronomico, e Cosimo Sanarica, organizzatore eventi enogastronomici. «Per due giorni – ha detto il sindaco Denuzzo – accoglieremo a Castello Imperiali 41 giovani del Sud che hanno deciso di restare e investire nella produzione del vino di qualità.
Fonte: Gazzetta del Salento.
Le storie di giovani vignaioli – Arrivano le “Storie di Giovani vignaioli” vini, storie ed emozioni nel castello.
Saranno 41 i produttori provenienti da tutto il Sud Italia Tutti under 40, provengono da Abruzzo, Campania Basilicata, Calabria e Sicilia Domenica 29 e lu nedì 30 maggio 41 produttori di vino under 40 provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia si sono dati appuntamento a Francavilla Fontana per la prima edizione di Storie di giovani vignaioli». L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il Sindaco Antonello Denuzzo, gli Assessori Domenico Magliola e Maria Angelotti e gli organizzatori Franco Peluso, Portavoce della Comunità Slow Food, Giuseppe Barretta, consulente turismo enogastronomico, e Cosimo Sanarica, organizzatore eventi enogastronomici..
Fonte: L’Edicola del Sud Brindisi.
Il mare, il sole e un calice di buon vino.
Consapevole, tecnologizzato, attento all’ambiente e alla sostenibilità, esigente e pronto a spendere: è l’identikit del “turista enologico” emerso nel convegno organizzato a Lecce dal Movimento Turismo del Vino di Puglia per celebrare il trentennale di “Cantine aperte” Il mare, il sole e un calice di buon vino E’ il paradosso pugliese: quello di una regione che avrebbe tutti i numeri per diventare una delle prime destinazioni enoturistiche del mondo, e invece. Un avverbio risuonato molte volte, ieri pomeriggio, nel Rettorato dell’Università del Salento, occasione il convegno organizzato dal Movimento Turismo del Vino di Puglia, presieduto dal salentino Massimiliano Apollonio, per celebrare il trentennale di “Cantine aperte”. Iniziativa targata MTV che in tre decenni è riuscita comunque a creare una consapevolezza enoturistica – e un’opportunità di arrotondamento degli introiti – nei produttori vitivinicoli di Puglia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
La Mostra del Chianti presenta il Sangiovese – La Mostra del Chianti presenta il Sangiovese.
In occasione dell’evento che prende il via il prossimo sabato 28 maggio, sono state organizzate dalle aziende degustazioni a tema. E’ gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria Una ogni sera. L’edizione numero 64 della Mostra del Chianti è alle porte e l’allestimento nel paese per la festa è quasi ultimato. II programma di questa nuova edizione contempla una grande varietà di eventi tra cui, ogni sera, una degustazione guidata per far conoscere il vino rosso, soprattutto quello che ha nel vitigno Sangiovese il suo uvaggio fondamentale quando non l’unico. Montespertoli, con il suo territorio vasto, è da sempre terra di vini rossi dalle molte sfumature. II Sangiovese primeggia tra tutti i vitigni anche se non mancano altre varietà toscane e internazionali.
Fonte: Nazione Empoli.
Cantine aperte, visite e degustazioni in 49 aziende per tutto il weekend.
Presentata la nuova edizione del Movimento del turismo del vino Cantine aperte, visite e degustazioni in 49 aziende per tutto il weekend Più sostenibilità Bandito l’uso di plastiche e favorite pratiche di riciclo. Finita l’emergenza sanitaria si torna in cantina insieme. Il Movimento turismo del vino (Mtv) dell’Umbria si prepara, dunque, a un 2022 con tanti eventi a partire proprio dalla prossima edizione di Cantine Aperte, sabato e domenica, in 49 cantine di tutta la regione. Come ogni anno, le cantine Mtv dell’Umbria apriranno le proprie porte nell’ultimo fine settimana di maggio per visite, degustazioni guidate e banchi di assaggio, pranzi e cene col vignaiolo, speciali abbinamenti con i prodotti del territorio e animazioni che permetteranno ai visitatori grandi e piccoli di vivere momenti di relax e gusto, all’aria aperta, immersi nella natura.
Fonte: Corriere dell’Umbria.
Cantine Aperte, 30 anni la svolta della qualità.
Torna dopo due anni l’appuntamento più amato dagli appassionati del buon bere: dal pilates alla cava del tartufo, sabato e domenica si celebra il vino in 49 cantine Cantine Aperte, 30 anni la svolta della qualità En lo sguardo fiducioso di chi vede il bicchiere mezzo pieno che nel prossimo fine settimana si celebreranno i 30 annidi Cantine Aperte, la più celebre manifestazione legata all’enoturismo che nelle giornate del 28 e 29 maggio coinvolgerà ben 49 aziende in tutta la regione. Dopo due anni di stop forzato c’è infatti la voglia di guardare subito avanti tuffandosi in un’edizione che si preannuncia di svolta: «Sarà un’edizione diversa – ha spiegato ieri in conferenza stampa il presidente del Movimento Turismo del Vino Umbria Giovanni Dubini – perché l’enoturista non è più quello di una volta, vuole capire il vino e conoscere chi lo fa, non solo bere. Consapevolezza, condivisione e moderazione sono le parole chiave dei nostri eventi».
Fonte: Messaggero Umbria.
Relax, degustazioni e ottimo bere Succede nelle 49 “Cantine aperte”.
Durante il fine settimana enoturismo di qualità Morroni: «Quando si parla di vino si parla di cultura». «Vogliamo raccontare il nostro lavoro, il nostro vino, mostrare dove nasce e quanta passione ci mettiamo in ogni bottiglia. Per rispondere a queste esigenze puntiamo sull’organizzazione di diversi appuntamenti in cantina nel corso dell’anno che possano contribuire alla valorizzazione dell’Umbria come terra autentica, dove tradizione e innovazione convivono, una terra in cui è facile sentirsi bene e ritrovare quel piacere di condividere che è anche uno degli aspetti più caratteristici della nostra produzione enologica». Lo ha detto il presidente del Movimento turismo del vino, Giovanni Dubini illustrando la stagione 2022 dell’enoturismo, a partire proprio dalla prossima edizione di Cantine Aperte, sabato e domenica, in 49 aziende di tutta la regione.
Fonte: Nazione Umbria.
Viticoltura di precisione Corso di Confagricoltura per preparare specialisti.
Oggi alle 18, all’Officina di Soave, inizia un corso dedicato alla viticoltura di precisione promosso da Confagricoltura Verona e dalla Rete innovativa regionale Innosap, con il sostegno di Università di Verona, Safe, Consorzio di tutela del Soave, Confindustria e Fondazione Cariverona. Sensoristica applicata, analisi spaziale dei dati, aerei a pilotaggio remoto, mappature nelle strategie gestionali in campo. Questi i temi del percorso formativo, volto a creare specialisti che sappiano destreggiarsi con le nuove tecnologie, avvalendosi di dati georeferenziati e di modelli analitici con i quali è possibile ottenere informazioni gestionali e decisionali.
Fonte: Arena.
Doc delle Venezie Armani confermato alla guida dell’ente.
La fiducia dall’ultimo cda Doc delle Venezie Armani confermato alla guida dell’ente Responsabile per la seconda volta della più estesa denominazione •• Albino Armani resta alla guida del Consorzio tutela vini doc delle Venezie, rieletto all’unanimità nel corso del cda, rinnovato durante l’assemblea dei soci nella sede di Cantine dei Colli Berici, a Lonigo (Vicenza), che ha anche approvato le linee programmatiche dell’attività consortile per il biennio. Armani sarà affiancato dai vicepresidenti Claudio Venturin (Veneto) e Flavio Bellomo (Friuli Venezia Giulia). Albino Armani torna dunque a presiedere un tavolo composto da 21 consiglieri in rappresentanza delle tre regioni del Nordest.
Fonte: Arena.
Monitorati tutti i vigneti Certificato il 90 per cento.
II Comune ha rilevato che sono moltissimi ad avere il marchio di sostenibilità Monitorati tutti i vigneti Certificato il 90 per cento Castelletti: «Ciò significa che gli agricoltori usano tecniche rispettose della salute dell’ambiente e degli abitanti garantendo la tracciabilità» Camilla %ladinelli •• Oltre il 90 per cento dei vigneti nel territorio di Dolcè sono certificati con il marchio di sostenibilità Sqnpi, ossia il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata riconosciuto anche a livello comunitario. Con benefici sulla qualità non solo della filiera vitivinicola dal campo al vino in bottiglia, ma dell’intero ambiente e per le comunità di residenti”.
Fonte: Arena.
Ecco la “Lonely Planet’ che illustra le Colline: «Una guida nella bellezza».
La bellezza, da sola, non basta. È tempo di prendere coscienza di essere una meta turistica. La presentazione “Treviso e le colline del Prosecco, il meglio da vivere e da scoprire”, nuova nata in casa Lonely Planet, è il “là” per fare il punto sul territorio dell’Altamarca nell’avvicinamento alla prima vera estate di boom. Quella in cui il turismo nazionale ed internazionale punterà google maps sulle colline. «Un turista su 3 sceglie la destinazione in base alle caratteristiche enogastronomiche dei territori. Noi siamo l’Olimpo del prosecco – spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione Unesco – Più del 54% degli italiani ritiene che il successo della visita dipende da cibo, vino e paesaggio. Per questo abbiamo puntato sulla Lonely». La famosa casa editrice australiana fondata nel 1972 vanta una potenziale community da 59 milioni di appassionati.
Fonte: Gazzettino Treviso.
I siti Unesco e la Carta della “sostenibilità”.
La Marca terrà a battesimo una “Carta per il turismo sostenibile”. Proprio la sostenibilità – ambientale, sociale, economica – sarà il concetto cardine attorno a cui ruoterà l’evento che dal 28 al 31 maggio prossimi riunirà a Cison di Valmarino i rappresentati di Mirabilia, la rete europea dei siti Unesco. Si discuterà del futuro possibile di queste aree. Tutte le indicazioni, gli spunti, le prospettive emerse dai vari gruppi di lavoro confluiranno, appunto, in un memorandum, con l’obiettivo di sintetizzare alcune linee guida a cui attenersi per uno sviluppo armonico e complessivo di questi territori e non solo. Capofila dell’evento, la Camera di Commercio di Treviso – Belluno Dolomiti che aderisce al network Mirabilia, con ben tre siti Patrimonio dell’Umanità nella propria area di competenza (le Dolomiti, le Colline del Prosecco di Conegliano- Valdobbiadene) e tre ville venete (Barbaro a Maser, Emo a Fanzolo di Vedelago e Zeno a Donegal di Cessalto).
Fonte: Gazzettino Treviso.
Prosecco, Unesco e arte La Marca ora è un brand – «Prosecco, Montello ma anche le aziende Così siamo un brand che diventa una meta».
Pozza annuncia gli stati generali del turismo a Castelbrando, albergatori ed esperti: c’è la svolta «Alberghi pieni al 70%, Treviso è diventata una meta e il futuro è il viaggio in bici». L’analisi di Francesco Redi, imprenditore ed esperto del settore «Dal tiramisù alle colline, restiamo una nicchia con servizi di livello» Prosecco, Montello ma anche le aziende Così siamo un brand che diventa una meta». I scoprendo, anzi, scoprendo per la prima volta, una vera meta turistica. Non una parentesi di un giorno per chi magari ne fa altri tre a Venezia». E i motivi di questo successo? «Tanti: il Prosecco ha fatto da traino, ma Treviso ha saputo diventare un vero brand mettendone assieme tanti: Prosecco, colline Unesco, Canova, Asolo, tiramisù, il Montello».
Fonte: Tribuna Treviso.
Lonely Planet e la Marca «Noti come la Ferrari».
Il Prosecco è conosciuto nel mondo come la Ferrari. Parola di Angelo Pittro, direttore Lonely Planet Italia. Ecco perché in 10 anni, a sentire Marina Montedoro, presidente dell’Associazione Collin Unesco, i 250 mila turisti di oggi quadruplicheranno. Ma qui si pone un problema. Dove ospitarli? Con l’accoglienza diffusa, negli edifici rurali. Che sono in censimento, paese per paese, come ha confermato Montedoro. Alla presentazione della guida, ieri a Castelbrando di Cison, l’assessore regionale al Turismo Caner si è rivolto alla Soprintendenza perché autorizzi le trasformazioni delle stalle in micro alloggi turistici. Un secondo appello Caner lo ha rivolto ai coltivatori perché conservino al meglio i vigneti, senza davvero ricorrere alla chimica, come sempre raccomanda il presidente Zaia.
Fonte: Tribuna Treviso.
La bocciatura del “bio” divide gli ecologisti e i Consorzi di tutela.
Nonostante tutto, i Consorzi di tutela del Prosecco si dicono proni ancora al dialogo. «Anche con chi non ci sta» precisa Stefano Zanette, presidente della denominazione Prosecco Doc. «Mi ha sorpreso il salto di qualità della Marcia Stop Pesticidi. Non si fermano al “No pesticidi” che noi condividiamo, ma vanno oltre: no vigneti e addirittura no biologico. Mi dispiace, ma alzando l’asticella si distanziano anche da tante persone che possono essere loro vicine per quanto riguarda la contrarietà all’abuso della chimica». Per la verità, il “no al biologico” non è stato enfatizzato alla manifestazione di domenica, con corteo da Cison a Follina e raduno all’ombra dell’abbazia. Ma nelle motivazioni della protesta c’era. E bene esplicito. Anche il biologico, è il ragionamento, sottrae terreno alla biodiversità. «Per dialogare bisognerà essere in due
Fonte: Tribuna Treviso.
Social e junk food: il 75% dei post sui social fuori dai parametri dell’Oms per i bambini.
Ricerca dell’Università di Vienna. La dottoressa Eva Winzer: “i Governi intervengano”. In Spagna si discute di stringere le regole per gli influencer. Se nel recente passato in molti hanno criticato l’invasione della cucina in tv, con “spadellamenti” e fornelli accesi sul piccolo schermo ad ogni ora, a finire sotto la lente di ingrandimento, ora sono i social, sempre più presenti ed invasivi nella vita quotidiana, soprattutto (ma non solo) per i giovani. Anche qui, ricette, preparazioni ma anche suggerimenti su cosa mangiare, dove, come e quando, alimentano un flusso continuo di post, storie e video, spesso rilanciati da influencer seguiti da milioni di giovani. Un bombardamento che, però, secondo uno studio di quattro ricercatori dell’Università di Vienna, rischia di aggravare ancora di più un problema dilagante, in una parte di mondo, che è quello del sovrappeso e dell’obesità. Almeno, è la testi sostenuta dagli studiosi, al Congresso europeo sull’obesità, andato in scena a Maastricht, ad inizio maggio.
Fonte: WineNews.
Movimento Turismo del Vino, tornano tutti gli eventi per enolovers: si inizia con Cantine Aperte.
Presentata oggi la ricca rassegna di argomenti a tema vino e turismo, nei quali anche la Regione Umbria crede e investe: ecco quali sono. All’insegna del ritorno alla covinvialità, tipica delle terre dell’Umbria, il Movimento Turismo del Vino dell’Umbria annuncia il denso programma fra le catenine regionali con la prossima edizione di Cantine Aperte, il 28 e 29 maggio, che vedrà coinvolti 49 produttori di tutta la regione.
Fonte: v Perugia Today.
Saluzzo. Il Quagliano compie 300 anni.
Per celebrare il suo compleanno, mercoledì 25 e giovedì 26 maggio è prevista una festa tra degustazioni del vino dei 6 produttori a altrettanti piatti abbina. L’evento “Quagliano 300”, nato da un’ idea della giornalista enogastronomica e sommelier Paola Gula, si terrà al Monastero della Stella grazie al sostegno della Fondazione CRSaluzzo. Prenotazioni aperte. Il Quagliano compie 300 anni. Quale miglior modo per festeggiarlo se non con un brindisi? Il primo documento in cui è citato il vino delle Colline Saluzzesi risale al giugno 1722. Per celebrare il suo “compleanno” si terrà un evento, al Monastero della Stella (in piazzetta Trinità 4/A – Saluzzo) in programma mercoledì 25 e riproposto giovedì 26 maggio.
Fonte: Lavocedialba.it.
Cantine Aperte torna anche per il Gruppo Duca di Salaparuta.
Domenica 29 maggio 2022 torna Cantine Aperte, l’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino per promuovere la cultura dell’enoturismo in Italia. Anche in questa edizione le cantine del Gruppo Duca di Salaparuta si preparano ad accogliere i visitatori per raccontare due gioielli enologici della Sicilia. Nella splendida cittadina di Marsala, lambite dal mare e dai venti, le storiche Cantine Florio si apriranno per svelare la loro geografia unica al mondo e l’incredibile storia del Marsala. Un programma che nell’arco della giornata, dalle 11:00 alle 19:30, vedrà alternarsi diversi percorsi di visite e degustazioni in collaborazione con i ristoratori locali.
Fonte: Guida Sicilia.
Ocm vino promozione: pubblicato il bando nazionale per la campagna 2022-2023.
Segnaliamo la pubblicazione sul portale del Ministero del Decreto Direttoriale n. 229300 del 20 maggio 2022 recante avviso per la presentazione dei progetti campagna 2022/2023. Le risorse disponibili per il finanziamento dei progetti di promozione nazionali a valere sull’esercizio finanziario comunitario 2022/2023 ammontano ad euro 13.337.683,44. Si evidenzia che le domande di contributo, per i progetti nazionali, devono pervenire, pena l’esclusione, tramite corriere espresso o raccomandata o a mano, in plico chiuso e sigillato, timbrato e firmato dal legale rappresentante su tutti i lembi, con l’indicazione del mittente e della seguente dicitura: “NON APRIRE – DOMANDA DI CONTRIBUTO OCM VINO, MISURA PROMOZIONE DEL VINO SUI MERCATI DEI PAESI TERZI – REGOLAMENTO (UE) N. 1308/13 DEL CONSIGLIO – ANNUALITA’ 2022/2023”, entro e non oltre le ore 15,00 del 4 luglio 2022 al seguente indirizzo: Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo – Ufficio accettazione corrispondenza – Via XX Settembre n. 20 – 00187 ROMA.
Fonte: Federvini.
Catelvetere sul Calore: full immersion tra natura, buon vino e piatti tipici.
Trekking tra i vigneti autoctoni irpini, degustazioni, pietanze tipiche abbinate ai vini di produzione aziendale, serviti in terrazza al riverbero di una vista mozzafiato. Questo è il programma di “Cantine Aperte da Aminea Winery”, che prenderà forma a il 28 e 29 maggio a Castelvetere sul Calore, uno dei borghi più belli dell’Irpinia, rinomato soprattutto per l’ottimo Taurasi Docg. L’evento è patrocinato dal Movimento turismo del vino, un’associazione che accoglie le cantine più prestigiose d’Italia e promuove l’enoturismo in tutte le sue forme. “Cantine Aperte” è l’appuntamento più importante e più amato dai winelovers.
Fonte: Il Mattino.
L’Italia di vino e spiriti a Hong Kong per la prima edizione di Discover Italy.
L’Italian Wine Experience Store di Hong Kong, Discover Italy, debutta a Times Square B1 a Causeway Bay dal 23 maggio al 22 giugno 2022. La prima edizione di Discover Italy propone una varietà di esperienze culturali sul tema dell’abbinamento vino italiano, distillati, cibo e idee. Situato in uno dei centri commerciali più prestigiosi della città, Discover Italy presenta oltre 300 vini e liquori provenienti da tutte le 20 regioni d’Italia in 2 fasi. L’evento presenta, oltre al vino, anche distillati e liquori italiani popolari come Amari, Grappe e Amaretti. Discover Italy vuole dare la possibilità ai visitatori di saperne di più sull’autenticità e la versatilità degli alcolici e liquori italiani nei cocktail. Mixando i liquori italiani, gli amanti dei cocktail possono anche imparare come creare un classico mix italiano come Negroni, Spritz e Americano, senza sforzo a casa.
Fonte: Federvini.
Il Vino Chianti in Usa alla conquista di nuovi “Lovers”.
«Le degustazioni di etichette Chianti, gli assaggi di cibo italiano e il nuovo format basato sul cinema sono tutti tasselli fondamentali del nostro impegno per la promozione della denominazione che cerca strade sempre più originali e accattivanti per attirare nuovi Chianti Lovers». È quanto affermato dal presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi nel presentare le tre nuove tappe del “Chianti Lovers U.S. Tour 2022” che sono iniziate oggi a Chicago e che proseguiranno il 25 maggio a Seattle e il 26 a Los Angeles. In ognuna delle tre date il Consorzio proporrà una masterclass a degustazione guidata per scoprire e approfondire la conoscenza della Denominazione. Le masterclass saranno condotte da specialisti locali accompagnati da Luca Alves, Chianti Wine Ambassador, e saranno seguite da assaggi di specialità culinarie italiane per offrire un’esperienza completa dell’agroalimentare made in Italy. Per ogni tappa è anche in programma un «Walk Around Tasting» durante il quale le aziende aderenti potranno presentare i propri prodotti al mercato statunitense.
La tappa di oggi a Chicago propone la master class “Chianti Superiore D.O.C.G. – Una degustazione verticale (2020-2014) di Chianti Superiore d.o.c.g. alla scoperta delle sfumature del più versatile vino rosso toscano a base Sangiovese”.
Fonte: Floraviva.
Vino, la riscossa di Sonoma, “sorella minore” della Napa Valley.
La rivincita di una zona enologica californiano ora in grande ascesa grazie a produzioni naturali, romantici resort e meditazione fra i filari delle vigne. Una destinazione tutta da scoprire.
Fonte: La Repubblica.
La Montina brinda allo scudetto del Milan con il Franciacorta Rossonero.
“Per ogni festeggiamento che si rispetti ci vogliono le bollicine: quelle di un Franciacorta dedicato ai colori rossoneri, poi, hanno tutto un altro sapore. Proprio come la vittoria. Congratulazioni, AC Milan!”. Un messaggio semplice e al tempo stesso efficace quello de La Montina sui suoi social, a sugellare un brindisi per il 19° scudetto del Milan, un titolo che mancava dalla stagione 2010/2011. Anni di attesa dove non è mai mancato il supporto dei tifosi, anche nei momenti più difficili nel mezzo di una storia societaria che cambiava.
Fonte: Beverfood.com.
Vino: non ci avevi mai pensato? Leggi!
Vi siete mai chiesti come mai le bottiglie di vino sono da 0,75 cl? Da non credere, ecco le motivazioni di questa scelta. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta. Il vino è sicuramente una delle bevande più consumate in Italia, molti turisti vengono nel nostro paese per assaporare i nostri prodotti, conosciuti in tutto il mondo per il loro gusto inimitabile e per la qualità. Ma vi siete mai chiesti come mai una una bottiglia di vino abbia la capienza 0,75? Ecco i motivi di questa scelta. In molti si saranno chiesti, almeno una volta nella vita, i motivi per cui le bottiglie di vino misurano quasi sempre 0,75 cl invece che 1 litro. Sicuramente questa scelta sarebbe decisamente più comoda, ma in realtà dietro questa decisione si nascondo dei motivi ben precisi.
Fonte: Leggilo.org.
Mamojà: il futuro del vino di Sardegna nel Cannonau di montagna.
E’ la nuova frontiera del vino sardo: una zona che sta all’Isola dei Nuraghi come l’Etna sta alla Sicilia. Una piccola enclave produttiva tra i 600 e i 900 metri d’altitudine, lontana geograficamente e spiritualmente dalle coste assaltate dai turisti, dove sopravvivono ancora alberelli centenari di Cannonau. Un luogo che ha vissuto il cosiddetto miracolo dell’arretratezza: Mamoiada, 2400 anime, 250 cantine, era rimasta così indietro che, a un certo punto, si è ritrovata avanti. Qui, fino a pochi anni fa, l’unico vino era lo sfuso, prodotto per autoconsumo o per il mercato locale. C’erano solo due aziende – Montisci e Sedilesu – che vendevano aldilà dalla Barbagia, la terra dei briganti e dei Mamuthones, i danzatori mascherati che, nel giorno di carnevale, mettono in scena una processione apotropaica di origini antichissime. Poi la svolta con Mamojà, associazione nata nel 2015 e cresciuta anche durante la pandemia.
Fonte: Luciano Pignataro.
STAMPA ESTERA
Ayuso y el vino.
Urzaiz na vez me contaron la historia de un inglés que fue a vivir a Barcelona en los años ochenta. Se aficionó a comer el menú en unbar cerca de su casaylo hacía casi todos los días. Al principio, le sorprendió que el precio, modesto, incluyese una botella de vino que llevaban a su mesa y de la que se podía servir lo que quisiese. Que siempre acababa siendo demasiado. Llegados a un punto, y tras comprobar que pasarse todas las tardes un poco borracho no era lo más práctico para su vida laboral, el inglés quiso poner freno a su consumo de alcohol diurno. Cada día iba al bar y de camino se decía a sí mismo: hoy pido agua, hoy pido agua, hoy pido agua. Entonces se sentaba en su mesa de siempre, veía como se acercaba el camarero y le veía abrir la boca y formar las palabras para las que tanto se había preparado: ¿y de beber? Desde dentro mismo de su ser le salía: vino. No estaba culturalmente programado para rechazar alcohol a precio de agua. Yhay cosas contra las que uno no puede luchar. Pienso a menudo en el inglés porque también me cuesta bastante ejercer el autocontrol con según qué cosas. Cada vez que Isabel Díaz Ayuso dice una barbaridad, me digo a mí misma: no entraré, no entraré, no entraré. No haré ni un mísero tuit, no clicaré en ninguno de los 200 artículos que se harán eco —cómo no hacerlo— de sus frases.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 23 maggio 2022!
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Pietre&Popolo – E SuperMario benedice l’ecomostro – Pugnalata alla Valpolicella La cantina è un ecomostro.
Ai poeti, agli artisti, ai matti: una lunga tradizione consegna proprio a loro la libertà di dire la verità. Per Paolo Veronese era pacifico: “Noi altri pittori ci prendiamo la licenza che si prendono i poeti e i matti”. Un altro veneto, il poeta Andrea Zanzotto, esercitava la parre sia con disarmante candore, andando al cuore del buco nero che inghiotte il nostro tempo: “Quel paesaggio della mia infanzia era ben coltivato, i contadini ci lavoravano lasciando intatto il fiorire della terra. Poi, un po’ alla volta, si cominciato a sfruttarla il più possibile, e dagli anni Ottanta stiamo assistendo a un autentico degrado di fronte al quale non possiamo non indignarci: bisogna fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come area da edificare. Unavoltaesistevanoi campi di sterminio, oggi siamo allo sterminio dei campi”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
Il vino di Mediobanca.
Incremento delle vendite in Italia del 4,8%e oltreconfine del 5,6%: sono queste le attese di crescita per 11 settore vinicolo nel 2022 dopo il successo del comparto nello scorso anno, che ha chiuso con ricavi in aumento del 14,2% spinti dal boom degli spumanti (+21%). È quanto emerge dall’ultima analisi sul settore vinicolo nazionale dell’Area studi Mediobanca che verrà pubblicata martedì 24 maggio. Il nuovo report esamina le performance delle principali società di capitali italiane nel periodo 2016-2021 con un approfondimento sui canali distributivi, sui mercati di sbocco e sulle tipologie di prodotto, senza dimenticare le specificità regionali.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Il valore del vino fra tradizione e futuro.
La Cassa di previdenza degli addetti al settore agricolo presente per la prima volta a Vinitaly II valore del vino fra tradizione e futuro Ad aprile presentato il primo report 2022 dell’Osservatorio Enpaia-Censis sull’importanza della cultura vinicola per il nostro Paese La Fondazione Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura, compie 85 anni e ha celebrato l’anniversario con una prima, storica partecipazione al 54esimo Vinitaly (10-13 aprile 2022), l’attesa edizione della ripartenza e delle novità dopo l’emergenza pandemica. “E un traguardo di prestigio che abbiamo celebrato anche grazie a questa vetrina d’eccezione per la prima volta, infatti, abbiamo avuto un nostro stand al Salone Internazionale del vino e dei distillati – esordisce il presidente della Fondazione Giorgio Piazza.
Fonte: Sole 24 Ore Scenari.
Cantine aperte Tanti eventi nel fine settimana.
Sabato e domenica prossimi ritorna Cantine Aperte. Per il Lazio si tratta della trentesima edizione. Nella Tuscia l’evento si svolgerà nella Fattoria Madonna delle Macchie, a Castiglione in Teverina. Tante le manifestazioni che allieteranno gli enoturisti, che saranno accolti come veri amici dai migliori produttori associati, guidati tra botti e gallerie, per degustare il loro vino abbinato ai prodotti tipici dell’agricoltura locale nell’Angolo dei sapori (pane, salumi, formaggi, porchetta, prodotti biologici e sottolio, dolci, miele, marmellate ed altre golosità) per promuovere, oltre al vino, i prodotti agricoli e gastronomici del territorio.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Mare&Mosto, 100 produttori per gli otto vini doc liguri.
Si è aperto ieri e prosegue oggi nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante MareeMosto — Le Vigne Sospese, la manifestazione giunta alla VII edizione sul vino, sull’olio e sui sapori del territorio ligure, organizzata da Ais Liguria. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Sestri Levante, Regione Liguria, Mediaterraneo Servizi e il patrocinio del Mipaaft e di Camere di Commercio. Quattro i padiglioni dedicati al vino ligure, all’olio, al cibo e a un ospite extra territoriale e oltre 100 produttori vitivinicoli, a rappresentare le 8 denominazioni di origine controllata presenti in Liguria: RosPornassio, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera, Golfo del Tigullio-Portofmo, Colline di Levanto, Cinque Terre e Colli di Luni.
Fonte: Repubblica Genova.
Microimprese, ma competitive. La filiera del vino ligure cresce.
Visitatori in uno dei padiglioni di MareeMosto. Un momento del convegno che ha aperto gli approfondimenti tematici FI AïII Microimprese, ma competitive La filiera del vino ligure cresce Sestri: tavola rotonda di esperti a MareeMosto, L’assessore Piana: «Esempi di viticoltura eroica». Si è aperta ieri mattina a Sestri Levante con una tavola rotonda dedicata alla viticoltura in Liguria, tra progetti e prospettive future, la settima edizione, di nuovo in presenza, di “MareeMosto — Le Vigne Sospese”. La nostra regione ha molte eccellenze e la superficie produttiva va salvaguardata e potenziata, senza tralasciare la tutela del territorio con la sua valorizzazione paesaggistica. Alessandro Piana, vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura, ha difatti parlato di un comparto strategico.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Degustazioni e incontri nei quattro padiglioni. Focus sulla formazione.
Oggi negli spazi espositivi dell’ex convento dell’Annunziata va in scena il secondo e ultimo giorno di “Mare e Mosto-Le Vigne Sospese”, l’evento promosso da Ais Liguria, giunto alla settima edizione, e dedicato alle eccellenze enogastronomiche, in particolare vino e olio. È ancora possibile visitare i quattro padiglioni, per l’intera giornata, e prendere parte a degustazioni e incontri in programma. Non manca un’area food, sulla terrazza dell’Annunziata, affacciata sulla Baia del Silenzio. Stamattina nella Sala Oleandro, al piano superiore dell’ex abbazia, è in programma un nuovo incontro, questa volta dedicati ai partner tecnici della manifestazione, con inizio alle ore 10, dal titolo “Formazione, promozione e sinergia: ingredienti imprescindibili per rilanciare un territorio e le sue attività.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Club Buttafuoco i tre nuovi soci raccontano la loro adesione.
Le aziende a Pietra de’ Giorgi, Canneto Pavese e Castana Una scelta legata a vigneti collocati nella zona “storica”. Il Consorzio Club del B uttafuoco storico di Canneto Pavese continua a crescere anche in termini di numeri. Sono tre, infatti, i nuovi produttori che hanno deciso di associarsi al club oltrepadano che produce lo storico vino rosso da invecchiamento tipico di questa zona dell’Oltrepo orientale (22 ettari compresi nei Comuni di Broni, Stradella, Castana, Canneto Pavese, Montescano, Pietra de’ Giorgi, Cigognola per circa 90.000 bottiglie prodotte ogni anno). Ad oggi sono 17 i soci, tutti viticoltori, vinificatori e imbottigliatori in proprio, con 18 “vigne” storiche, anche se quelle dei vignaioli appena entrati debutteranno tra tre anni dopo i tempi di affinamento previsti dal disciplinare. Trai nuovi ingressi c’è l’azienda agricola Cignoli Doro di Pietra de’ Giorgi, che ha ritirato la Vigna di Frach, nel territorio di Castana, di proprietà di una produttrice associata al Club del Buttafuoco storico, Carla Colombo, che ha deciso di andare in pensione.
Fonte: Provincia – Pavese.
Cibi e vini ambasciatori nel mondo Viaggiano grazie all’e-commerce.
Sondrio La pandemia ha accelerato un fenomeno già in atto La Camera di commercio aderisce WINEonLINE Prodotti come ambasciatori del luogo da cui nascono con cui condividono un rapporto simbiotico. Se enogastronomia e turismo sono strettamente correlati, la commercializzazione dei prodotti rappresenta un tassello importante per la promozione di aziende e territorio. In Italia certamente, ma anche all’estero. Il commercio online del vino, ad esempio, è un fenomeno in forte crescita negli ultimi anni che ha registrato un incremento tra il 10 e i112% in tutto il mondo a seguito del lockdown causato dalla pandemia. Motivo per cui possedere un canale e-commerce ben gestito e consolidato riveste un’importanza strategica per le imprese che siano micro o medie. Su questa scia la Camera di commercio di Sondrio ha deciso di aderire al progetto WINEonLINE, organizzato da Promos Italia per supportare le aziende vinicole a incrementare le vendite online verso i Paesi esteri.
Fonte: Provincia di Lecco.
Grande partecipazione di pubblico alla Festa del Lambrusco.
Grande partecipazione da parte della popolazione per la “Festa del lambrusco” di Viadana. Dopo una lunga pausa, grande era l’attesa per l’evento che ha animato il centro cittadino durante il fine settimana. Sotto il portico del municipio era presente il lungo tavolo pensato dagli esperti del conosciutissimo “Osservatorio del lambrusco” che hanno selezionato ben ottantacinque etichette tra le quali gli avventori hanno potuto scegliere. Poco distante, erano presenti gli stand dello storico acetificio IMA di Ennio Bini (attivo nel settore aceti di produzione artigianale di elevata qualità dal 1915), dell’azienda agricola Vittorio Cottafavi, della Cantina Sociale di Gualtieri e delle cantine Virgili. Un ruolo importante è stato interpretato dalla Cantina sociale di Viadana che ha presentato ufficialmente un nuovo vino per commemorare il settantesimo anniversario della fondazione della cantina.
Fonte: Voce di Mantova.
Un secolo di storia Varvaglione a Roma.
Sette etichette da degustare per celebrare un secolo di storia. Varvaglione1921 porterà oggi a Roma, nella sede centrale della Fondazione Italiana Sommelier, dei vini rappresentativi di una realtà che non è solamente una dinastia, giunta ormai alla quarta generazione, bensì anche un’azienda profondamente radicata nel territorio e in crescita esponenziale negli ultimi anni. L’impresa vitivinicola tarantina, guidata da Cosimo e Maria Teresa Varvaglione, è riuscita, nel corso di questi 100 anni, ad armonizzare esperienza e tradizione con le avanzate tecnologie di vinificazione e con un occhio attento sui mercati nazionali e internazionali, diventando un brand riconosciuto e apprezzato in tutto il panorama enoico. Insieme a un docente della Fis e a di Marzia Varvaglione, Responsabile Marketing e Mercati Esteri dell’azienda, si terranno due degustazioni a Banchi di Scuola, una dalle 16 alle 18.30 e l’altra dalle 20 alle 22.30.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Nasce movimento di produttori in Val di Mezzane.
Marinella Camerani con altre 15 aziende Nasce movimento di produttori in Val di Mezzane Per valorizzare il territorio a partire dalle doc Valpolicella e Soave. Valorizzare i vini doc prodotti nella Valle di Mezzane, cioè Valpolicella e Soave, far conoscere la zona a partire dalle eccellenze del territorio e creare un senso di appartenenza: sono gli intenti del gruppo di sedici produttori vitivinicoli che, a partire da un’idea di Marinella Camerani dell’azienda Corte Sant’Alda di Mezzane di Sotto, si sono riuniti per elaborare e successivamente pubblicare una sorta di «manifesto» per comunicare la vallata e la sua produzione, tutti insieme. Il messaggio è quello di creare un movimento di produttori, ognuno con le proprie caratteristiche, ma che intende farsi riconoscere nella sua unitarietà d’intenti, e far parlare di sè come dei «vignaioli della Valle di Mezzane».
Fonte: Arena.
Frizzante come un grande amore.
Nelle terre del Prosecco, bellezza e gusto si fondono in un viaggio alla scoperta di cantine e•piccoli borghi immersi tra terrazzamenti e vigneti, abbazie e fortezze. Per affacciarsi in questo territorio e iniziare a orientarsi tra le diverse aziende vitivinicole, in edicola insieme al Corriere del Veneto troverete la guida Top zoo Prosecco, quattro libretti per quattro giovedì di fila che racconteranno 30o cantine e bottiglie: in edicola il 9 giugno, 16 giugno, 23 giugno e 3o giugno con quattro prefazioni d’eccezione, scritte dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dallo scrittore e firma del Corriere del Veneto Giovanni Montanaro, da uno dei curatori della guida I migliori zoo Vini e Vignaioli d’Italia 2022 del Corriere della Sera Luciano Ferraro e dal filosofo Massimo Donà.
Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.
Tre consorzi, una confraternita per tutelare e promuovere un vino, un marchio, un territorio.
Consorzio raggruppa i viticoltori, i vivificatori, gli imbottigliatori e segue tutte le fasi di produzione. La Confraternita di Valdobbiadene (foto grande), nata nel 1946, promuove la Valdobbiadene Docg e il territorio. La storia del Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene inizia nel 1962 con u produttori (foto piccola, in alto, la presidente Elvira Bortolomiol). D Consorzio Asolo Prosecco (foto piccola, in basso il presidente Ugo Zamperoni) c’è dal 2020 ed è uno dei marchi del Consorzio Vini Asolo o, fondato già nel 1985. e valorizza , e promuove le denominazioni di origine o Prosecco e dei Vini del Montello.D io Prosecco Doc (foto piccola, in basso a il presidente Stefano Zanette) nasce nel mondo il Prosecco è riconosciuto come C.
Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.
Il sapere che c’è nella bottiglia L’ Università, I’Academy e il museo del professor Manzoni.
La prima scuola enologica italiana è l’istituto G.B. Cerletti di Conegliano. l] re Vittorio Emanuele II firmò il decreto di apertura il 9 luglio 1876. Monumento nazionale, la Scuola Enologica (foto piccola) è da allora luogo di formazione: nel campus un ciclo di studi completo, dall’Istituto facoltà di Vino. E apertura ntina, da visitare anche la Bottega del Vino, datata 1927, originaria OOB Ipue a sinistra della scuola. Nel 2016 è Museo Manzoni, al pilmap • della scuola: un omaggio a Luigi Marizogi 0888-1968), prima professore e poi preside della Scuola Enologica che, grazie alle sue ricerche, diventò celebre per aver creato i rinomati vini che portano il suo nome. La Conegllano Valdobbiadene Academy è una scuola aperta a visite virtuali nell’area di produzione.
Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.
Quelle storiche e le emergenti Quante storie di famiglie fra tradizione, ricerca, nuove sfide.
Troppo facile chiamarle cantine. Sono l’espressione di un territorio, di tradizioni tramandate da generazioni e di audaci imprenditori. Tra i nomi che hanno scritto la storia del vino c’è La Marca, con le sue otto cantine cooperative associate. Montelvini ha le radici piantate negli ultimi i40 anni dell’albero genealogico della famiglia Serena, mentre le origini di Carpenè Malvolti risalgono al 1868. Ma il microcosmo dei vini è in continuo movimento, prolifico e galoppante al punto da far spazio ad aziende emergenti che hanno già fatto parlare di > 4, come Tenuta Amadio che è stata recuperata e grazie e Simone e Silvia, nuova della famiglia Rech.
Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.
Su e giù per le colline preziose soltanto con gambe e mani I vigneti del sudore e della fatica.
Nella zona di Asolo così come in quella di Conegliano ci sono pendenze estreme che possono arrivare al 70% e che costringono a una viticoltura eroica, cioè impervia, dove si lavora a mano, senza l’ausilio di macchine. Per essere definito eroico, il vigneto deve avere una pendenza superiore al 309, oppure un’altitudine superiore a 50o metri slm o un sistema su terrazze e gradoni. In gergo, la parola «Rive» significa terreni scoscesi e, per estensione, indica i vigneti posti. lungo i pendii delle colline del Conegliano Valdobbiadene. Il Rive è il o Valdobbiadene Prosecco Superiore venuto da vigne in forte pendenza e alta, che provengono da un’unica sottozona. denominazione sono presenti 43 Rive e Cuna esprime una diversa peculiarità di suolo, eat) posizione e microclima: ottenuta solamente.
Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.
La riscoperta delle bollicine che amavano i nostri nonni, i lieviti antichi dei «col fondo».
È il nome del tradizionale Prosecco «colfondo», la prima versione con le bollicine nata tra queste colline. I lieviti che danno il nome alla tipologia sono quelli ricaduti sul fondo della bottiglia, all’interno della quale avviene la rifermentazione, secondo l’antico metodo di spumantizzazione che oggi è sempre più ricercato dai consumatori. Ogni bottiglia è diversa dall’altra, a causa dell’evoluzione dei lieviti determinata da molti fattori e anche al momento del consumo si può constatare come il contatto con l’aria modifichi 1 ente il sapore tra il primo e il secondo anche un marchio, «ColFondo ,che riunisce un gruppo di 14 vignaioli montana trevigiana lmpegnati nella valorizzazione della Glera rifermentata in (foto piccola in basso, i fora vini «col :,Ma sono tante le cantine che oggi ik loro Prosecco «col fondo».
Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.
Il Prosecco fa gola, a ruba le piantine (rare) di Glera – Il racket delle barbatelle: via 500 piantine di Glera.
urto di barbatelle nel Felettano: colpita la cantina Le Manzane. “Il danno economico non è l’unico problema, la complicazione è data dall’iter per ottenere le nuove piante”. Sono arrivati a piedi, dall’argine del torrente Cervano. E sabato notte hanno prelevato 500 nuove barbatelle, frutto di quasi una settimana di lavoro in vigna. E stato il vicino, domenica mattina, ad accorgersi del danno e ad avvisare la famiglia Balbinot. Il racket delle barbatelle: via 500 piantine di Glera. «Venerdì avevamo finito di piantare un vigneto di Glera Conegliano Valdobbiadene – conferma Anna Balbinot – un terreno sul quale abbiamo fatto un grande lavoro di sistemazione. Avevamo documentato tutto sui social, chissà magari quella è stata la molla
Fonte: Gazzettino.
Cantine Aperte La grande festa del vino italiano.
Si rinnova nel fine settimana, l’incontro clou dell’accoglienza enologica, giunto quest’anno alla trentesima edizione A Nordest coinvolte 14 aziende. I numeri non saranno tutto ma spiegano molto. Ad esempio: nel 2021 il 13% circa delle prenotazioni sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato proposte a tema enogastronomico. Dati che spiegano il crescente successo di Cantine Aperte che, anche quest’anno, torna con la sua versione primaverile • nel prossimo fine settimana per festeggiare il trentennale. Con Veneto e Friuli Venezia Giulia come sempre attivissime, con circa 140 cantine coinvolte nelle due regioni, più una ventina in Trentino Alto Adige. In Friuli Venezia Giulia tengono banco le degustazioni abbinate agli speciali “Piatti Cantine Aperte”, le visite in cantina, fino imperdibili eventi enogastronomici come “A Cena/Pranzo con il Vignaiolo”. In Veneto, oltre alle degustazioni e alle visite guidate, ecco i laboratori di pittura per bambini, concerti, mostre d’arte, yoga tra le vigne e tanto altro.
Fonte: Gazzettino.
Stop pesticidi: ambientalisti in marcia dopo 2 anni di stop.
Cinquecento i partecipanti lungo il percorso da Cison a Follina il priore dell’Abbazia: «I problemi vanno affrontati tutti assieme» Stop pesticidi: ambientalisti in marcia dopo 2 anni di stop. Dopo due anni di stop dovuto alle restrizioni della pandemia, ieri un serpentone lungo e colorato di circa 500 persone di tutte le età, comprese famiglie con bambini, aderendo alla marcia “Stop Pesticidi” è partito da Cison di Valmarino per raggiungere poco prima di mezzogiorno l’area verde antistante l’abbazia cistercense di Santa Maria di Follina. A salutare i manifestanti erano presenti alla partenza il senatore Gianni Girotto del Movimento 5 Stelle e il consigliere regionale Andrea Zanoni del Partito Democratico.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Vini per le ferie in spiaggia business da 35 milioni «Affari migliori del 2019».
Proiezioni molto soddisfacenti per l’estate ormai alle porte Si punta molto sul giro d’affari garantito da tedeschi e austriaci II Prosecco resta il più richiesto. Vendita di vini sul litorale, le proiezioni confermato un’estate da bere. Grandi numeri già dal prossimo fine settimana con Ascensione e Pentecoste. Rosso, bianco o rosato, il vino tornerà protagonista sulle tavole dei turisti da Bibione fino a Sottomarina, tanto che solo per bollicine e vini fermi si prevedono vendite per 35 milioni di euro. La stagione sulle spiagge veneziane è già partita col piede giusto visto che nei due fine settimana lunghi di Pasqua e del 25 aprile il mercato del vino ha registrato consumi per più di 3 milioni. Secondo un’analisi di mercato di Lago.com, tolte le restrizioni e con la voglia di vacanza inarrestabile, si calcolano consumi di bollicine e vini fermi superiori ai 35 milioni.
Fonte: Nuova Venezia.
«Le vigne bio vanno fermate» Stop pesticidi torna alla carica – Il movimento No pesticidi «Stop anche alle vigne bio».
Il movimento No pesticidi «Stop anche alle vigne bio» In almeno 400 hanno marciato da Cison di Valmarino fino a Follina «Ci avveleniamo, ammazziamo insetti e animali e distruggiamo le colline» FOLLINA Salto di qualità del movimento “Stop pestidici”. Non solo “Basta vigneti”, come proclamano gli striscioni portati ieri mattina in corteo da Cison a Follina. Ma anche un no rotondo agli stessi vigneti biologici: perché sottraggono territorio alla biodiversità. C’è chi, fra i 400 partecipanti che dopo la pausa del Covid hanno scelto di tornare in strada per dire la loro, ha arricciato il naso. A cominciare dall’abate della Basilica di Follina, padre Francesco Rigobello, che ha aperto gli interventi dopo un’ora di camminata di mamme con bambini, nonni, militanti dell’ambientalismo ma anche del mondo cattolico. «C’è la certezza che con tanti pesticidi, anche quelli proibiti e che pure andiamo a prendere all’estero (in Slovenia, ndr) sicuramente ci sarà molto più vino, ma insieme la distruzione, di insetti, api, animali che sono fecondatori della vita».
Fonte: Tribuna Treviso.
Santa Margherita, l’ad Garofalo: «Il vino del futuro? Versatile e da bere in ogni contesto. Ci allargheremo ancora sui rossi».
Nel corso di un evento al ristorante «Anima», progetto di Enrico Bartolini all’interno dell’hotel «Milano Verticale | UNA Esperienze», sono stati proposti i vini del gruppo della famiglia Marzotto insieme ai piatti cucinati a 4 mani dal tristellato al «Mudec» e dall’executive chef Cobuzzi. L’ad di Santa Margherita: «Nostro portfolio è ampio ma non completo. Valutiamo altri terreni». «I vini del futuro? La bollicina sta andando e continuerà ad andare. Poi vedo bianchi freschi dove siamo forti (sorride, ndr) e rossi ma senza legno. Vini versatili da bere in ogni contesto». Per Beniamino Garofalo, ad di Santa Margherita, gruppo vinicolo da più di 700 ettari e 11 cantine (10 in Italia e una negli Usa), era essenziale il ritorno alla convivialità e al contatto dopo due anni di Covid. Quando il canale dell’Horeca è rimasto spesso bloccato ma ci sono state, da parte del gruppo, anche investimenti e acquisizioni di nuove realtà vinicole (l’ultima in Oregon a dicembre con la Roco Winery). «Il vino è proprio questo: condivisione e quindi ristorazione. Per noi l’e-commerce rappresenta solo un 3% del giro di affari.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Vino e Turismo, gli enoturisti scelgono la natura.
La classifica è quella delle 10 esperienze più richieste del 2021 estrapolata dal “Report Enoturismo e Vendite DTC 2022” pubblicato da Divinea. Oltre alle esperienze nella natura, anche enogastronomia e pic-nic. Trend in crescita nel mondo del vino e turismo come esperienze con animali, sport e famiglia. Passeggiate tra le vigne, degustazioni panoramiche o in un angolo all’ombra di un albero. Parola dell’impresa tecnologica Divinea che, nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022”, ha pubblicato la classifica delle 10 esperienze più richieste del 2021 da parte di appassionati e visitatori delle cantine italiane. Oltre ai primi posti in cui si incontrano esperienze nella natura, enogastronomia, sport e pic-nic, sono in crescita nuovi trend. «Il tema degli animali, dello sport o della famiglia associati al vino – sottolinea Roberto Villa, Head of Marketing dell’impresa tecnologica Divinea – occupa oggi gli ultimi posti della classifica.
Fonte: VDG Magazine.
Pensare il futuro del vino valorizzando il buono del passato, e lasciando ciò che non serve più.
La visione di insieme che arriva dalla Sicilia, Regione tra le più dinamiche degli ultimi anni, raccontata da tanti dei suoi produttori più importanti. A WineNews, da Sicilia en Primeur, le riflessioni dei vertici di Assovini e Doc Sicilia, e di cantine come Rapitalà, Donnafugata, Cottanera, Planeta, Tasca d’Almerita, Cusumano, Settesoli, Barone di Villa Grande, Feudo Principi di Butera, Feudo Maccari, Feudo Arancio e Zisola (Mazzei).
Fonte: WineNews.
Il continente del vino, a Erice l’edizione post-pandemia di Sicilia en Primeur.
I vigneti a perdita d’occhio del territorio di Alcamo. Le vigne terrazzate dei suoli lavici sull’Etna. Gli alberelli dell’isola di Pantelleria. I filari che degradano lentamente verso il mare africano. I vigneti che si arrampicano sulle colline delle aree interne. Quelli che affondano nelle sabbie del territorio di Vittoria. E poi la grande varietà di vitigni autoctoni. Lo Zibibbo dei profumi. Il Catarratto ampio e nobile. Il Grillo che ricorda gli agrumeti vicino al mare. Il Nero d’Avola, con i suoi diversi cloni, dalle molteplici espressioni legate alle specificità delle diverse province. Il Nerello Mascalese che graffia come la pietra lavica. Il Carricante che sa di alta montagna. Il Frappato snello, gentile ed elegante. “La Sicilia è un continente in miniatura.
Fonte: Il Riformista.
Vino e turismo: la classifica delle 10 esperienze più richieste.
La classifica è quella delle 10 esperienze più richieste del 2021 estrapolata dal “Report Enoturismo e Vendite DTC 2022” pubblicato da Divinea. Oltre alle esperienze nella natura, anche enogastronomia e
pic-nic. Trend in crescita: esperienze con animali, sport e famiglia. Gli enoturisti scelgono la natura: passeggiate tra le vigne, degustazioni panoramiche o in un angolo all’ombra di un albero. Parola dell’impresa tecnologica Divinea che, nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022”, ha pubblicato la classifica delle 10 esperienze più richieste del 2021 da parte di appassionati e visitatori delle cantine italiane. Oltre ai primi posti in cui si incontrano esperienze nella natura, enogastronomia, sport e pic-nic, sono in crescita nuovi trend. “Il tema degli animali, dello sport o della famiglia associati al vino – sottolinea Roberto Villa, Head of Marketing dell’impresa tecnologica Divinea – occupa oggi gli ultimi posti della classifica.
Fonte: Foodaffairs
Vino, l’Australia si prepara a un’annata disastrosa.
L’Australia del vino si sta preparando per fare i conti con quella che, stando al parere degli esperti del settore, sarà un’annata disastrosa – perlomeno dal punto di vista economico. A onor del vero le radici della recessione dell’industria vinicola locale furono piantate ben 25 anni fa, ma l’anno in corso pare sarà quello più foriero di cattive notizie grazie al susseguirsi di una serie di problemi; che vanno dallo scontro commerciale in corso con la Cina al fatto che molti agricoltori, particolarmente nel Victoria e nel New South Wales, abbiano deciso di lasciare i grappoli attaccati alle viti per mancanza di domanda; fino all’uscita dal business di aziende del calibro di Casella Family Brands, uno dei maggiori produttori del Paese.
Fonte: Dissapore.
Vino: la domanda per i Bordeaux En-Primeur cala del 20%.
I produttori di vino francese si aspettano un notevole calo della domanda dei Bordeaux En-Primeur rispetto agli anni precedenti. Fermi tutti: cosa significa Bordeaux En-Primeur? Si tratta, in soldoni, di vino che viene acquistato quando si trova ancora nel guscio di legno della barrique, offrendo così ai clienti l’opportunità di aggiungere alla propria cantina personale una produzione particolare prima che questa venga effettivamente immessa nel mercato. Ebbene, l’annata in corso si prospetta cariche di dense nubi temporalesche (un po’ come quella dell’Australia): basti pensare che in un sondaggio effettuato da Liv-ex più della metà degli intervistati ha affermato di aspettarsi un calo della domanda almeno del 20% in volume su base annua.
Fonte: Dissapore.
Pugnalata alla Valpolicella. La cantina è un ecomostro.
Venerdì scorso il premier Draghi è andato in visita all’azienda agricola Masi, a benedire la costruzione di un enorme edificio che “sta dove non deve stare”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
Colline d’Arte presenta Vignette in Vigna: vernissage alla Cantina Torelli.
Un vigneto che diviene memoria contemporanea dell’anima di un territorio e dei suoi protagonisti è una storia che merita di essere raccontata. Sarà fatto domenica 29 Maggio a Bubbio in Valle Bormida nelle vigne e nella Cantina della celebre Az. Agricola Vini Torelli. Nel 2014 l’incontro con Gianfranco Torelli, erede della Cantina Torelli Vini che si fregia del titolo di prima Cantina Biologica d’Italia, e con Paola Arpione, chef dell’Agriturismo Tre Colline in Langa, nato dalla curiosità dell’artista verso la grande enogastronomia di Langa, diventa con il tempo una solida amicizia e una condivisione di progetti e si trasforma quindi in una collaborazione per valorizzare il territorio e l’ormai celebre sentiero delle Tre Colline di Bubbio, uno tra i più panoramici e suggestivi percorsi turistici della Valle Bormida di Millesimo.
Fonte: ATNews.
Cantina Produttori di Ramuscello: con le 60 vendemmie, nel 2022, il fatturato supererà i 13 milioni di euro.
Sarà un’annata da ricordare quella del 2022 per la Cantina Produttori di Ramuscello e San Vito. Non solo perché raggiungerà il traguardo delle 60 vendemmie (la “festa” è fissata per sabato 11 giugno), ma anche perché verranno superati i 13milioni di euro di fatturato (3,5 milioni in più rispetto all’anno precedente) e i 100mila quintali di uve raccolte dai 750 ettari dei 158 vignaioli soci. Una buona notizia per la cantina cooperativa, ma anche per il territorio, visto che le uve conferite arrivano a Ramuscello da ben 21 Comuni di tre diverse province: Pordenone, Udine e Treviso. Una capacità di attrazione che, negli ultimi cinque anni, è molto cresciuta, sia nei confronti del numero di soci che degli ettari vitati, oltre che del fatturato.
Fonte: Friulisera.
STAMPA ESTERA
Intervista a Xavier Gramona “Notamos un crecimiento de la demanda por el vino espumoso de calidad”.
Gramona es la bodega de espumosos más antigua en manos de una familia y la quinta generación encara su futuro con optimismo. El sector del cava catalán ha vivido dos crisis recientes en la última década. A los años de tensión padecidos por el desafio de los gobernantes independentistas se ha sumado la pandemia del coronavirus. Ambas crisis las ha vivido Xavier Gramona -copropietario y vicepresidente-, su familia, sus más de 70 empleados directos en el municipio barcelonés de Sant Sadurní d’Anoia y otras bodegas. Pero como sus antepasados, este “maestro del tiempo en la viña” ha sabido reforzarse y superar las crisis. Es cierto que Gramona representa la exquisitez en el mundo del cava de largas crianzas y cuyo modelo de negocio aspira a asemejarse a la alta calidad del champán francés. Tras estas crisis, la boSe dega ha celebrado este año su centenario como elaboradores de vinos espumosos y sus 140 años como viticultores. La bodega -que produce 700.000 botellas de espumosos y otras tantas de vinos tranquilos- ha apostado por la agricultura biodinámica y está en manos de la quinta generación, Xavier y su primo Jaume -responsable técnico y presidente- están traspasando ya las riendas a la sexta generación: Roc (bodega y viticultura) y Leo (gestor de la marca). PREGUNTA. ¿Se han superado los difíciles años del procés? RESPUESTA. En su momento una parte, entiendo que relativamente minoritaria de la sociedad española, reaccionó a los hechos de aquellos momentos con un rechazo a todo lo catalán -no a sus impuestos-. Debo suponer que era una reacción de esos ciudadanos contra algo que ni los medios ni las instituciones analizaron y explicaron bien. Quienes estaban mejor informados no dejaron de disfrutar de lo mejor de cada casa. Es comprensible que haya un cierto boicot a Rusia por lo que ocurre hoy, pero hasta donde recuerdo, los catalanes no perpetraron ninguna atrocidad o abuso. Nosotros viajábamos por toda España como siempre compartiendo nuestros vinos en tertulias, catas y encontrábamos más adhesión y fraternidad, es decir, culhira ç rnnnrimia1 tn 17 h17Pna *** gente, que lo contrario.
Fonte: El Mundo.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 22 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Il turismo del vino rilancia la sfida di “Cantine aperte”.
• Anche quest’anno, Cantine Aperte, manifestazione iconica del Movimento Turismo del Vino, la Lombardia si presenta al pubblico degli enoturisti con un programma attraente: saranno infatti 38 le aziende pronte ad accogliere gli appassionati nel fine settimana dei 28/29 maggio. Valtellina, Valcalepio, Franciacorta, Montenetto, Lugana, Colli Morenici Mantovani, Lambrusco Mantovano, San Colombano al Lambro e Oltrepò Pavese, ossia le principali zone vitivinicole della Regione (che, non va dimenticato, rappresenta 1120% della produzione italiana) saranno garantiranno una proposta ricca e variegata. «11 turismo del vino, spiega Carlo Pietrasanta, presidente Movimento turismo del vino Lombardia, «consente di entrare in contatto con un mondo i cui valori portanti sono costituiti dall’alleanza tra l’uomo e la natura, dalla felice armonia tra esperienza e innovazione, dal piacere della convivialità, dall’interesse per le tradizioni e la cultura.
Fonte: Libero Quotidiano.
Quando una banca investe nel vino «Valorizziamo Sangiovese e Albana».
Viaggio nel progetto Terre della Rocca che punta sui vitigni romagnoli grazie alla Banca di Bologna. Cresce il progetto dei vini Terre della Rocca e si arricchisce di nuove etichette. Dopo i due Sangiovese del debutto, adesso arrivano una Albana secca ‘Alle dodici a Monte Tondo’ e una bollicina da uve Albana metodo classico ‘Ysola’. Perché la svolta bianchista? Lo spiega Giorgio Melandri, curatore del progetto col winemaker Francesco Bordini: «L’Albana è una grande opportunità, un vitigno che può esprimere vini di un rango altissimo: longevi, originali, eleganti. II progetto Terre della Rocca riconosce a questo vitigno il ruolo di protagonista con vigne piantate nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, tra argille e gessi, e una ricerca che punta all’eleganza dei vini, col metodo classico e con l’Albana ferma. Progetto che porta la Valle del Senio nell’attualità del vino romagnolo».
Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Surrealismo tra le vigne: in bicicletta per gustare una Catalogna unica.
Una geografia ridisegnata. Duemila chilometri tra costa ed entroterra inanellano i luoghi must della Catalogna in un inedito Grand Tour suddivisibile in cinque itinerari a tema. Un’app e un sito lanciato ad hoc, grandtour.catalunya.com, guidano nella scelta nel proprio itinerario di scoperta nella regione che, per emergenze artistiche, la convivenza di borghi e castelli, monti e colline, orti e vigneti, ha fama di essere la Toscana di Spagna. Un territorio in realtà unico nella sua identità, grande poco più del Piemonte. «Questo che si chiama e che io chiamo paesaggio – asseriva Salvador Dalí dalla casa-rifugio di Port Lligat, un’ex baracca per reti dei pescatori costruita sulle rocce – esiste solo sulle coste del Mar Mediterraneo», in quella porzione di litorale compresa tra Roses ed El Port de la Selva, con Cadaqués e Cabo de Creus nel mezzo, la terra da cui assorbì gli elementi iconografici della sua pittura.
Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.
L’affascinante mondo del vino.
Un decalogo di Francesco Nardi per aspiranti sommelier. L’affascinante mondo del vino è sempre più affollato. Spopolano i corsi da sommelier e ormai tutti abbiamo tra gli amici o in famiglia almeno un degustatore più o meno esperto. Ma non è tutto oro quello che luccica e sono tante le insidie alle quali si può andare incontro decidendo di approfondire la materia e fare esperienze sul campo. Questa, almeno, è la teoria di Francesco Nardi che, nel suo libro «Come difendersi nel mondo del vino – Piccolo manuale di sopravvivenza» edito da NtsMedia, ha deciso di mettere in guardia aspiranti sommelier, appassionati o semplici curiosi dai pericoli in cui potrebbero imbattersi.
Fonte: Tempo.
Ebbrezza creativa tra luoghi insoliti: Wine&Thecity finalmente.
Cento cantine coinvolte per la rassegna che comincia il 31 maggio a Palazzo San Teodoro Ebbrezza creativa tra luoghi insoliti: WineeThecity finalmente Ta antiche cisterne greco-romane a 40 metri di profondità, sulle terrazze dei grandi alberghi, in cortili e palazzi storici, nelle boutique e nei ristoranti, in spettacolari spazi privati e tra le vasche dell’Acquario di Napoli: toma in città WineeThecity, la rassegna cultural-enologica più trasversale della primavera partenopea che, dal 2008, ha fatto della creatività, della contaminazione e dell’innovazione la propria bandiera. L’edizione numero 14 si apre il 31 maggio a Palazzo San Teodoro e prosegue dal 6 al 23 giugno in oltre 50 luoghi di Napoli e non solo e con la partecipazione di circa 100 cantine da tutta Italia. Il tema di questa edizione è WineYourSelf, un invito a esprimere se stessi, a rimettersi in gioco, ad essere protagonisti delle esperienze proposte e non semplici spettatori.
Fonte: Roma.
Rivoluzione in Enoteca – Rivoluzione ai vertici dell’Enoteca regionale.
II nuovo presidente Davide Frascari. Rivoluzione ai vertici dell’Enoteca regionale Il presidente è l’emiliano Davide Frascari, Zinzani bocciato Tre cooperative romagnole annunciano le dimissioni. Una rivoluzione per l’Emilia Romagna del vino, e per la Romagna un po’ di più. L’elezione del nuovo cda dell’Enoteca regionale, che poi all’unanimità ha nominato come nuovo presidente l’emiliano Davide Frascari, ha modificato molti equilibri all’interno dell’ente di promozione dell’enologia regionale. Il voto ha sostanzialmente bocciato la dirigenza uscente sostenuta dalla grande cooperazione romagnola. Il primo risultato è che certamente i piccoli vignaioli artigiani oggi sono più rappresentati nella compagine di governo dell’ente, ma non è stata tanto una vittoria dei piccoli produttori sui colossi, quanto piuttosto la netta affermazione di una voglia di cambiamento.
Fonte: Corriere Romagna.
Più vigneti in regione ma la Romagna cresce solo a Ravenna.
Secono i dati (stat la superficie a vite è in calo nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. L’Emilia Romagna si pone al quinto posto in Italia per superfice dei vigneti, in crescita di oltre 1600 ettari negli ultimi 5 anni. In Romagna, Ravenna aumenta la propria superficie ma diminuisce nel resto della Romagna. “Le superfici a vite — si legge in una nota della Regione – continuano nel complesso ad aumentare e al 31 luglio 2021 erano oltre 52mila ettari con una crescita di oltre 400 ettari rispetto all’anno precedente, dati che ci mantengono al quinto posto in Italia per superficie vitata e al terzo per quantità di uva prodotta. La maggioranza dei vigneti è nel ravennate, nel modenese e nel reggiano”. Nel dettaglio, i dati Istat indicano per il 2021 16.300 ettari in provincia di Ravenna contro i 16.130 del 2020 (+170 ettari) di cui 9692 per vini generici non DOC o IGP; a Forlì-Cesena 6080 ettari nel 2021 contro i 6087 ettari del 2020 con un calo quindi di 7 ettari; a Rimini 1747 ettari nel 2021 contro i 1823 del 2020 con un calo di 76 ettari.
Fonte: Corriere Romagna.
Intervista a Rino Mini – «Faccio rinascere la Chesa de vein e apro l’Accademia della cucina».
A giugno riecco lo storico ristorante legato alla gloriosa pallacanestro riminese. Nel laboratorio anche la linea per produrre la mozzarella di bufala e fior di latte vaccino. La lunga attesa è finita e dopo una gestazione di anni, uno dei luoghi più cari ai riminesi va finalmente a… canestro. Sì, perché Rino Mini ha deciso di abbandonare l’idea del nome “Ciccia, Pesca e Sport” e riaprirà l’ex Chesa de Vein di viale Dante 18 con il suo nome originario e un restyling a 360 gradi all’insegna della palla a spicchi. Un omaggio a un luogo che ha fatto la storia della pallacanestro cittadina e allo stesso tempo un’operazione all’insegna della grande qualità che prevede un ristorante classico-tradizionale con l’aggiunta di una pizzeria unica nel suo genere, per il fatto che ha installato una vera e propria linea per la produzione della mozzarella, sia di bufala che fior di latte vaccino.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
WeinTour, brindisi con pienone In vetrina a Cattolica 38 cantine.
Inaugurata, venerdì pomeriggio, la sesta edizione del WeinTour Cattolica. Numerosa la partecipazione alla prima serata di questo evento che si conferma appuntamento atteso da appassionati cultori ed estimatori del vino. Quest’anno sono 38 le cantine Un momento della serata a Cattolica protagoniste, un record di proposte tra i migliori vini dell’Emilia-Romagna da poter degustare. Anche le attività economiche, lungo la passeggiata di viale Bovio, per l’occasione lanciano singolari iniziative. Tra queste, ad esempio, “Ice Lab” che propone il “gusto al Sangiovese” tra i suoi gelati.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Le nuove tendenze del vitivinicolo.
Dopo questi primi mesi del 2022 è possibile individuare con più certezza quali trend stiano caratterizzando il mondo del vino e il mercato vitivinicolo, contraddistinto da un pubblico sempre più attento, consapevole e connesso. La prima menzione se la merita la sostenibilità: un termine che si ritrova in diversi ambiti e che ha conquistato anche questo settore, sia dal punto di vista della coltivazione che da quello produttivo. Molte aziende, Infatti, hanno sviluppato un “circuito chiuso; producendo esse stesse l’energia per il fabbisogno interno; altre utilizzano materie prime riciclate per le confezioni e le bottiglie; inoltre, è sempre più in crescita il trend dei vini biologici, biodinamici, vegani e naturali. Un’altra tendenza riguarda la riscoperta della gradazione alcolica ridotta, dettata da una crescente attenzione verso la salute che porta ad apprezzare vini “leggeri” (gradazione intorno al 12,5%).
Fonte: Nuova Ferrara.
Gli indicatori di sostenibilità del settore.
Molte aziende hanno iniziato a intraprendere modelli di gestione orientati all’equilibrio tra fattibilità economica, equità sociale e rispetto dell’ambiente; in riferimento a produzione, trasformazione, e distribuzione. Uno degli indicatori principali di sostenibilità in questo comparto è rappresentato dalla ‘carrying capacity”, cioè quanto un ambiente è in grado di sopportare in funzione della produzione e in base alle sue risorse: una capacità che non dovrebbe mai essere superata. Altrettanto importante è la gestione di energia, acqua, coadiuvanti e additivi, materiali per il packaging, che dev’essere improntata su ottimizzazione e riutilizzo.
Fonte: Nuova Ferrara.
Enoteca regionale Frascari presidente.
Agronomo di 47 anni, conduce un’azienda con 60 ettari di vigna Nuovo presidente e cda per Enoteca Regionale Emilia Romagna. Al vertice della realtà con sede nella Rocca di Dozza arriva Davide Frascari. L’agronomo 47enne, che conduce un’azienda con oltre 60 ettari di vigna in provincia di Reggio Emilia, dal 2005 guida anche la cantina sociale di Arceto, poi sfociata nella cooperativa Emiliawine. «Un riconoscimento che voglio vivere con grande senso di responsabilità, lo stesso che sento come agricoltore custode della mia terra – sono le prime parole del neo eletto -. Vorrei aprire una stagione di racconto che dalla campagna porta la nostra cultura nel mondo.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
La siccità minaccia i vigneti dell’Imperiese – Siccità, scatta l’allarme in Riviera: «Per le vigne sarà un’annata difficile».
I produttori lanciano l’allarme. Marta Trevia dell’azienda Maria Donata Bianchi di Diano Marina 2. Una vigna nel Dianese3. Giovanna Maccario, proprietaria dell’azienda Maccario e Dringenberg ci San Biagio della Cima 4. Luca Calvini con la moglie Claudia, titolari dell’omonima azienda ci Sanremo rnT3rcF Siccità, scatta l’allarme in Riviera «Per le vigne sarà un’annata difficile» I produttori temono che la prolungata assenza di precipitazioni possa avere pesanti conseguenze sulla vendemmia Milena Arnaldi «I problemi ci sono, perché la vigna non deve andare in stress idrico: in natura ci vuole il giusto equilibrio». Giovanna Maccario, vignaiola da cinque generazioni, l’azienda è la Maccario Dringenberg e il territorio è quello del Rossese di Dolceacqua – magnificato da Veronelli e definito da Mario Soldati un `vino privato” – sette ettari su tre comuni vocati e 25 mila le bottiglie, ha l’approccio pragmatico di chi conosce ogni centimetro di vigna e la potenzialità di ogni singolo grappolo.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Enrico Zelioli: «Ormai è un problema diventato cronico dobbiamo cambiare tecniche e strategie».
II presidente dell’Ordine degli agronomi della provincia di Imperia «Urmai è un problema diventato cronico dobbiamo cambiare tecniche e strategie». La situazione è preoccupante, nel nord Italia le tecniche di aridocoltura stanno diventando di grande attualità». Enrico Zelioli, presidente dell’Ordine degli Agronomi e dottori forestali di Imperia, affronta il problema del perdurare dei periodi siccitosi, con tutte le conseguenze in ambito agricolo, con un approccio di tipo scientifico. «Non è una situazione occasionale ma è ormai realtà evidente da diversi anni – continua – la mia esperienza anche fuori dalla Liguria, nelle regioni confinanti, mi porta a credere che occorrerà attrezzarsi e in fretta per garantire produzioni di qualità e la quantità, parlo per la viticoltura ma anche per il settore olivicolo e floricolo».
Secolo XIX Imperia.
Viticoltura in crescita anche in Riviera. Mare&Mosto mette in vetrina i produttori.
Sestri Levante: oggi all’Annunziata la prima giornata della rassegna promossa dall’Associazione italiana sommelier Viticoltura in crescita anche in Riviera MareeMosto mette in vetrina i produttori Le eccellenze agroalimentari in passerella per due giorni a Sestri Levante con MareeMosto. Si apre oggi all’Annunziata di Sestri Levante la prima di due giornate dell’evento “MareeMosto-Le Vigne Sospese”: rassegna dedicata al vino, all’olio e ai sapori del territorio ligure, promossa dall’Associazione Italiana Sommelier. 8 denominazioni origine controllata, 4 indicazioni geografiche (una per provincia), una serie di vitigni tradizionale diventati punti di forza per appassionati enofili, 5 milioni di bottiglie prodotte dal Levante a Ventimiglia, con la parte del leone fatta dal Vermentino.
Fonte, Secolo XIX Levante.
Anche le vigne sono minacciate dalla siccità – La siccità colpisce anche le vigne “Stress idrico”, produzione a rischio.
Fase delicata nel settore della viticoltura: si cerca di risparmiare l’acqua goccia a goccia. «I problemi ci sono, perché la vigna non deve andare in stress idrico: in natura ci vuole il giusto equilibrio». Giovanna Maccario, vignaiola da cinque generazioni, l’azienda è la Maccario Dringenberg e il territorio è quello del Rossese di Dolceacqua – magnificato da Veronelli e definito da Mario Soldati un `vino privato” – sette ettari su tre comuni vocali e 25 mila le bottiglie, ha l’approccio pragmatico di chi conosce ogni centimetro di vigna e la potenzialità di ogni singolo grappolo. «Abbiamo impianti goccia a goccia, cerchiamo di risparmiare l’acqua anche per una precisa scelta ambientale – continua Maccario – Ma se andiamo avanti così anche in provincia di Imperia, così come in altre parti d’Italia, sarà emergenza.
Fonte, Stampa Imperia.
Il presidente Moretti: «Dobbiamo portare avanti il nostro lavoro sempre nel rispetto del territorio».
Gli stakeholder bresciani e lombardi invitati da Netweek sono stati accolti dal padrone di casa Vittorio Moretti, presidente di Holding Terra Moretti che ha in gestione il Convento dell’Annunciata. La sua azienda – una delle più belle e innovative del panorama bresciano e nazionale – controlla sei prestigiose cantine in Italia e due resort. Il grande e illuminato imprenditore ha salutato i presenti e ricordato come il convento dell’Annunciata sia «rappresentativo di tutta la Franciacorta». «Ora gestiamo questo luogo e lo mettiamo a disposizione del territorio – ha aggiunto – Vogliamo puntare sulla qualità, così come facciamo nel nostro lavoro che stiamo portando avanti in Franciacorta e in Italia.
Fonte, Gazzetta della Martesana.
Etichette autoctone da degustare in piazza e assaggi in uno dei borghi più belli d’Italia.
Oggi, dalle 14,30a11e20inpiazza Duomo e via Cavour ad Alba, tornala Festa dei Vini autoctoni del Piemonte organizzata da Go Wine, alla quarta edizione. Si tratta di una degustazione con 40 vitigni autoctoni piemontesi – molti dei quali raccontati direttamente dai loro produttori-e 90 cantine partecipanti ai banchi d’assaggio e nelle enoteche tematiche. Sipotranno gustare da vitigni molto diffusi come il Nebbiolo a varietà rare, come il Baratuciat, il Bian Ver o l’Uvalino. Al costo di 15 euro (12 per i soci Go Wine) è compresa la degustazione libera ai banchi d’assaggio più un ticket per ciascuna delle isole tematiche: Vini rari del Piemonte, Vini del Sud e Grüner Veltliner. Sempre oggi a Neive, uno dei borghi più belli d’Italia, ultimo giorno dell’evento itinerante «Borgo divino in tour».
Fonte: Stampa Cuneo.
Ecco come si trasforma l’architettura del vino nell’era dell’enoturismo.
E’ nato prima l’enoturista o l’archicantina? La domanda sorge spontanea visitando la bella mostra «Nuove cantine italiane. Territori e Architetture» inaugurata venerdì pomeriggio all’Agenzia di Pollenzo. Curata da Roberto Bosi e Francesca Chiorino per Casabella, l’esposizione presenta (fino al 2 giugno) 11 progetti, tutti italiani, dove si è riusciti a coniugare design e vino, tecnologia e innovazione. Ci sono la senese Cantina Podernuovo, Antinori nel Chianti Classico e le bolgheresi Cantina de II Bruciato e Cantina Masseto, le altoatesine Nals Margreid, Cantina Pacherhof e Distilleria Puni, la siciliana Cantina Planeta sull’Etna, le venete Cantina Pizzolato e Cantina Gorgo. C’è anche un progetto da poco concluso sulle Langhe di Monforte: la Cantina dei 5 Sogni firmata da Matteo Clerici con lo studio Fondamenta. Il taglio del nastro è stato preceduto da una riflessione su «L’architettura del vino nell’era dell’enoturismo», con la partecipazione del sindaco di Bra, Gianni Fogliato, di Roberto Burdese (SlowFood), Michele Fino (Unisg), Davide Gabrielli (Draco) e Fiorenzo Valbonesi (asv3 – officina di architettura).
Fonte: Stampa Cuneo.
Così la Reggia di Venaria apre le porte ai Roero Days.
La Reggia di Venaria apre le porte ai Roero Days. La residenza simbolo del Piemonte ospita oggi e domani la quinta edizione dell’evento che porta in tour ivini del Roero e i suoi protagonisti. L’obiettivo del Consorzio di tutela è far conoscere i vini e i volti di chi li produce grazie all’incontro diretto con oltre 70 aziende della denominazione e più di 400 etichette tra Roero Docg e Roero Arneis Docg, a rappresentare la totalità del territorio. L’evento sarà aperto al pubblico e agli operatori tutto il giorno oggi e nel pomeriggio di domani. Oltre a partecipare alla degustazione, i visitatori potranno accedere al piano nobile della Reggia di Venaria e ammirarne le splendide sale o passeggiare nei giardini tra opere d’arte e installazioni d’autore.
Fonte: Stampa Cuneo.
Roero Days, degustazioni alla Reggia di Venaria.
Oggi e domani la Reggia di Venaria ospita Roero Days: due giorni di assaggi, 400 vini e 72 produttori oltre a laboratori di degustazione dedicati a verticali di Roero Bianco e Roero Rosso con diverse annate della Docg (ingresso 14 euro al giorno). È invece dedicato alla scoperta della Barbera d’Asti l’appuntamento Monferrato da bere il 23 maggio al Golden Palace con orario 14-18. s.sc.
Fonte: Stampa Torino.
Prima tappa di un percorso dedicato al gusto.
Un consorzio che rappresenta 120 cantine in tutta Italia e che quest’anno è finalmente pronto a ripartire con i festival itineranti. La prima tappa è fissata proprio domani a Palermo, dove Franciacorta mancava dal 2005, nell’incantevole cornice di Villa Alliata Cardillo. La giornata di lunedì avrà inizio alle 16, con le prime due ore riservate a stampa e operatori, mentre le porte saranno aperte al pubblico alle 18. Protagonista assoluto un grande banco di assaggio, che ospiterà 30 cantine del consorzio Franciacorta in degustazione. Un vero e proprio percorso di degustazione dedicato al Franciacorta, alle sue diverse sfumature e interpretazioni. Durante l’evento sarà possibile partecipare anche a due seminari di approfondimento condotti dal giornalista e sommelier Nino Aiello, che sarà accompagnato da Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine Master Sommelier.
Fonte: Repubblica Palermo.
Franciacorta FESTIVAL A PALERMO 23 MAGGIO 2022.
Percorso di degustazione decicato al Franciacorta, alle sue diverse sfumature ed interpretazioni. L’accesso all’evento e consentito a chi ho effettuato l’acauisto del biglietto on line 16:00. 18:00 INGRESSO RISERVATO A STAMPA E OPERATORI Accredito online al sito festivalfronciacortapo.eventbrite.it Email stampa@fronáacorta.wine 18.00. 21:30 APERTURA AL PUBBUCO Intero: bigletto di ingresso al pubblico E 20 Ridotto: biglietto d’ingresso adotta E 15 (per soci AIS, FISAR Fondazione Italiana Sommelier, ONAV, Slow Food) I biglietti d’ingresso sono disponibili sul sito festival fronciacorta_pa. eventbrite.it CANTINE PRESENTI 1701 •ANTICA FRATTA •AZIENDA AGRICOLA FRATELLI BERLUCCHI • BARONE PIZZINI BELLAVISTA • BERLUCCHI GUIDO • BERSI SEIWN • BORGO LA GALUNACCIA CANTINA CHIARA ZILIANI • CASTELLO DI ra MAr•O LA SANTISSIMA • CENTINARI CONTADI CASTALDI • CORTEAURA • DERBUSCO CNES • FACCOU LORENZO • FERGHETTINA LA MONTINA • LANTIERI DE PARATCO • LE MARCHESINE • LO SPARVIERE MARCHESI ANTINORITENUTA MONTENISA • MIRABEL A • MONTE ROSSA MONZIO COMPAGNONI • QUADRACRICCI CURBASTRO • SAN CRISTOFORO SANTA LUCIA • SANTUS • VILLA FRANCIACORTA SEMINARI DI DEGUSTAZIONE Seminari di approfondimento condotti dal giornalista e sommelier Nino Aiello, accompagnato da Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine Master sommelier.
Fonte: Repubblica Palermo.
Per il Giro d’Italia anche il Tiramisù si tinge di rosa.
Per l’occasione anche il Tiramisù si tinge di rosa. A festeggiare il passaggio degli atleti sul Muro di Ca’ del Poggio ci sarà anche Stefano Serafini, campione della Tiramisù World Cup 2021. IL 26 maggio, in occasione del passaggio della carovana del io5esimo Giro d’Italia, per la tappa Borgo Valsugana Treviso, Serafini presenterà un Tiramisù a forma di cuore a base di fragole e crema rosa. «Siamo felici di portare a Ca’ del Poggio il nostro entusiasmo con le invenzioni di Serafini — dice Francesco Redi, ideatore della Tiramisù World Cup -. Si tratta di un momento in cui si incontrano due simboli del nostro Paese: il Giro d’Italia e il Tiramisù». L’incontro tra questi due «campioni» avverrà proprio sulle colline del Prosecco, diventate famose a livello internazionale anche grazie al timbro dell’Unesco.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Marcia stop-pesticidi e pulizia del monte La domenica ecologica.
A Cison e Follina l’appuntamento più atteso dalle 11 con la sfilata fino all’abbazia contro i trattamenti chimici. Domenica ambientalista nel Vittoriese e in Quartier del Piav. Marcia Stop Pesticidi, da Cison a Follina. Pulizia del monte Altare (ore 9), con convegno al seguito, al Parco Penderl di Vittorio Veneto; concerto per la biodiversità in Pian Cansiglio (ore 12). Tra Cison e Follina sono attesi centinaia di manifestanti, forse un migliaio, per dire «basta alla coltivazione intensiva di vigneti», oltre che all’uso e soprattutto all’abuso di pesticidi. Un corteo partirà alle 11 dalla rotonda di Cison di Valmarino per raggiungere l’abbazia di Follina dove nel campo sportivo si terrà il raduno finale. «Sono state invitate a partecipare le delegazioni dei gruppi di base e delle associazioni locali che da anni si battono contro la pericolosità e i danni del modello di sviluppo agricolo fondato esclusivamente sulla monocoltura del prosecco», dichiarano gli organizzatori.
Fonte: Tribuna Treviso.
Presentati a Roma Vini per l’estate by DoctorWine 2022.
Dall’aperitivo alle cene conviviali all’aperto, il caldo nella bella stagione non frena gli enoappassionati. Per i wine lover, e per gli esercenti di locali stagionali e beach-bar, Daniele Cernilli, col suo team editoriale di DoctorWine, presenta oggi a Roma, nei nuovi spazi del bar Massimo presso il centro museale capitolino, la guida “Vini per l’estate by DoctorWine 2022” con la selezione di 485 vini equilibrati e piacevoli da bere, freschi e non troppo corposi. La selezione di Vini per l’estate, sottolinea il curatore della nuova pubblicazione, “porta il gusto per quella freschezza e bevibilità che associamo maggiormente alla stagione calda.
Fonte: ANSA.it.
Lady Bardolino e il suo vino: «La laurea in legge? Meglio il trattore».
Bardolino «Non ho raggiunto un traguardo definitivo, ma sono arrivata a un punto in cui le idee le ho chiare. Non ho mai seguito le mode del momento, ma ho sempre voluto essere in empatia con i miei vini». Tenace e battagliera, Giovanna Tantini è «la pasionaria» del Bardolino. Territorio magnifico che si affaccia sul Lago di Garda, e un vino bistrattato dai grandi numeri che sta tuttavia lottando per riscoprire un nuovo rinascimento. E i segnali positivi ci sono, perché frutto, piacevolezza e immediatezza non sono crismi da serie B, ma valori aggiunti. Tanto per dire, lo scorso gennaio l’Ais (Associazione italiana sommelier) ha riconosciuto il Bardolino Chiaretto di Giovanna come miglior vino rosa del Veneto e lo ha inserito tra i migliori sette vini della nostra regione a una degustazione cieca dove hanno partecipato 400 cantine e son stati valutati 2200 vini.
Fonte: Corriere del Veneto.
Non solo Masi: Draghi visita l’azienda Zenato, eccellenza del vino veronese nel mondo.
Venerdì, al termine dell’incontro con gli studenti della scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna e prima della visita a Masi Agricola, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato Carla e Nadia Zenato esprimendo apprezzamento per l’impegno della famiglia nel promuovere l’eccellenza del vino italiano nel mondo. “È stato per noi un grande onore avere l’opportunità di confrontarci con il Presidente – racconta Nadia Zenato, titolare dell’azienda vitivinicola nota per il Lugana e i vini rossi della Valpolicella, in primis l’Amarone – e portare la storia della nostra azienda come esempio di quel ricco tessuto imprenditoriale veneto che si impegna con determinazione e dedizione a esportare valori, cultura, storia di un grande Paese, l’Italia. E’ quel desiderio di guardare al di là, di esplorare oltre ciò che già conosciamo, che ci ha portato anche ad intraprendere una nuova sfida con la Zenato Academy – come ha raccontato con orgoglio al Presidente – nel sostenere giovani artisti e promuovere la sperimentazione in campo culturale e in particolare nell’ambito fotografico”.
Fonte: TgVerona – Telenuovo.
Ocm vino e promozione nei Paesi Terzi (Uk incluso): pubblicato il bando 2022/2023.
13,3 milioni di euro a disposizione sulla quota nazionale. Scadenza domande al 4 luglio 2022, progetti da realizzare dal 1 gennaio al 15 ottobre 2023. 13,3 milioni di euro a disposizione sulla quota nazionale, con tempo per presentare le domande di finanziamento dei progetti in scadenza al 4 luglio 2022 alle ore 15: è quanto prevede il “Decreto direttoriale del 20 maggio 2022 n. 229300” del Ministero delle Politiche Agricole, che di fatto dà il via all’inter della prossima annualità della Misura Promozione dell’Ocm Vino nei Paesi Terzi (compreso il Regno Unito, ndr), la 2022/2023, che è anche l’ultima del ciclo di Pac che si chiude quest’anno. Bando pubblicato dal quale, a breve, deriveranno quelli regionali (che mettono a disposizione, nel complesso, circa 70 milioni di euro, ndr). I fondi nazionali, come già riportato da WineNews, sono inferiori al quelli degli scorsi anni, solitamente 30 milioni, poiché, si legge nel decreto, le altre risorse sono destinate al saldo di progetti nazionali e multiregionali di annualità precedenti (mentre, secondo le indiscrezioni, il plafond dovrebbe tornare pieno dal bando successivo, il primo sulla nuova Pac 2023-2030).
Fonte: WineNews.
Campania wine sustainability, l’evento torna a Napoli al Palazzo Reale.
Ritorna Campania wine sustainability il grande evento promosso in cooperazione dai cinque consorzi di tutela vini e il consorzio di tutela del pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop. Dopo la prima edizione dello scorso autunno, che ha visto per la prima volta insieme le comunità del vino della Campania, è in programma un nuovo importante appuntamento che avrà come teatro il palazzo Reale di Napoli dove si svolgeranno incontri di approfondimento, promozione e valorizzazione attraverso wine forum, masterclass, seminari e degustazioni, laboratori enogastronomici con il pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop.
Fonte: Il Mattino.
Vini Centanni, premiata miglior cantina dell’anno a Vinitaly, nel quasi silenzio generale.
Vini Centanni, azienda familiare di Montefiore dell’Aso in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche, è stata premiata come miglior cantina biologica dell’anno Selezione Green nel recente Vinitaly di Verona, ed è stata vincitrice assoluta nel concorso internazionale Wine Without Walls che vedeva la presenza di 35 nazioni con 4000 cantine per un totale di 40000 vini degustati. Un Pecorino, una Passerina di Offida ed un rosato dell’azienda Centanni hanno ottenuto grandi punteggi in tre diverse categorie di vini: rispettivamente affinato in legno, vendemmia tardiva e in acciaio, i punteggi più alti in assoluto con il Cimula Offida Passerina Docg che ha raggiunto la perfezione sfiorando i 100 punti.
Fonte: Italia a Tavola.
Al Bano: «Nessuno vuole produrre olio e vino nelle mie tenute. La colpa? Del reddito di cittadinanza».
Il cantante si sfoga ma propone anche soluzioni: «Bisognerebbe fare come in Germania, dove a 12 anni i ragazzi dopo la scuola fanno apprendistato nelle imprese». «La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola. La causa? Il reddito di cittadinanza innanzitutto». Anche Al Bano che produce olio e vino nella sua tenuta di Cellino San Marco in Puglia, dove ci sono anche un ristorante e un albergo, in un’intervista al settimanale Nuovo, si unisce al coro delle lamentele alimentate nell’ultimo periodo da Flavio Briatore e Alessandro Borghese, tra gli altri. Ma il cantante non critica solamente ma lancia anche delle soluzioni: «Bisognerebbe fare come in Germania, dove già a 12 anni i ragazzi dopo la scuola fanno apprendistato nelle imprese».
Fonte: Corriere.
Dai gioielli alla vigna: Giovanni Bulgari e quella cantina fuori dalle rotte.
PoderNuovo a Palazzone, 25 ettari vitati al confine fra Umbria, Toscana e Lazio è estranea a quasi tutte le denominazioni più famose, fatto salvo quella del Chianti dei Colli Senesi. Una sfida che l’ex gemmologo ha scelto di accogliere con coraggio. Giovanni Bulgari è persona a dir poco riservata, una vita trascorsa lontano dai riflettori, fatta di poche parole e tanto lavoro, ieri nella celebre maison d’alta gioielleria di famiglia dove fino al 2002 è stato un apprezzato gemmologo selezionatore di pietre preziose, oggi in vigna ed in cantina nell’azienda PoderNuovo a Palazzone, fazzoletto di Toscana più o meno sconosciuto, perfetto rifugio per caratteri schivi e amanti della campagna. Un amore che il giovane condivide con tutta la famiglia, da sempre impegnata anche in attività agricole nelle zone tra Cetona, Sarteano e Città della Pieve, trascorrendo sin da bambino tutti i fine settimana nella grande casa a Corbara, in Umbria, dove ancora oggi è attiva la produzione olearia con tanto di frantoio di proprietà.
Fonte: la Repubblica.
Dalla cantina al web grazie alla Cciaa.
Supportare le aziende vinicole nell’incrementare le vendite online verso paesi esteri è l’obiettivo del progetto WINEonLINE a cui aderisce la Camera di Commercio di Sondrio. Il commercio online di vino ha registrato un incremento tra il 10 e il 12% in tutto il mondo a seguito del lockdown. Di qui l’importanza strategica di possedere un canale e-commerce efficace. In tale ottica, la Camera di commercio di Sondrio aderisce al progetto organizzato da Promos Italia. Partecipando al progetto, le imprese saranno affiancate da un partner che gestirà le complessità tecniche legate alle vendite online, dagli aspetti di ordine legale, fiscale e burocratico fino alla logistica. L’iniziativa prevede la realizzazione e gestione di un sito internet dedicato alla vendita online tramite la piattaforma “WinePlatform”, la gestione dei prodotti in un magazzino e la pubblicazione di una campagna promozionale. Il servizio è rivolto a cantine, aziende vinicole, produttori di vino con sede in provincia, che possiedano un sito internet multilingua e almeno un canale social attivo e funzionante. La partecipazione è consigliata sia alle imprese che hanno già un eshop ma riscontrano difficoltà nel gestire le vendite o non sono soddisfatte della costruzione tecnica, sia alle aziende che non possiedono ancora un canale e-commerce ma sono attive nella comunicazione digitale e hanno necessità di spedire con semplicità i propri prodotti dopo gli incontri con i clienti. Per presentare il progetto, la Camera di Commercio organizza per lunedì 30 maggio un incontro in cui saranno presenti anche i partner di Promos Italia e WinePlatform.
Fonte: Teleunica.
I 30 vini italiani con il brand più forte: la classifica 2022 di Wine Intelligence.
Wine Intelligence, global leader nella ricerca sui comportamenti dei consumatori di vino, ha analizzato quali sono i vini italiani che possiedono il brand di maggiore peso nel nostro Paese e, di conseguenza, conosciuto anche all’estero. Il portale wineintelligence.com ha stilato una classifica che raccogliere i primi 30 vini italiani “più potenti” del 2022: in questo caso, la potenza non è riferita alla gradazione alcolica più alta ma appunto alla forza del brand, tanto da essere riconosciuto non solo nel Bel Paese ma anche all’estero.
Fonte: Investire Oggi.
Cortaccia, i rossi delle Alpi che gareggiano con Bordeaux.
Nel Comune della Bassa Atesina, dove le temperature sono più calde, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon trovano il loro terreno ideale. Un comune di 2000 anime nella Bassa Atesina, 190 famiglie per 190 ettari di vigna, vigneti a terrazze da 220 a 900 metri. 700 metri di dislivello in un unico comune è roba da Guiness dei primati . Le zone più in basso sono tra le più calde dell’Alto Adige e sono ideali per i vini rossi. Sulle alture sopra il centro abitato, i vini bianchi trovano condizioni perfette. E’ il comune di Cortaccia (Kurtatsch in tedesco) dove la viticoltura eroica alpina sfida Bordeaux. In tre edizioni dell’evento ‘Cortaccia Rossa’ nelle degustazioni alla cieca, Cantina di Cortaccia ha sfidato coi suoi rossi bordolesi il territorio di Bolgheri e financo la regione di Bordeaux. Conclusione: confronti assolutamente alla pari.
Fonte: quotidiano.net.
Stasera a Nurachi appuntamento con CantinArte, tra degustazioni e cabaret.
Questa mattina la manifestazione ha aperto le porte alla scuola: nella Cantina Caddeo in via Nuraghe – luogo simbolo di CantinArte – i bambini di alcune classi della scuola primaria stanno scoprendo come si produce il formaggio. La sera, invece, spazio al divertimento e risate con lo spettacolo “L’arte del cabaret”. Pronti a esibirsi dalle 21.30 diversi artisti: Paolo Vanacore (stavolta con un monologo), Alverio Cau, Francesca Falchi e Claudio Zucca. Dopo lo spettacolo è previsto un momento conviviale con degustazione enogastronomica.
Fonte: LinkOristano.it.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 21 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Successo delle cantine sociali tarantine.
È emerso in un convegno sul comparto vitivinicolo pugliese Successo delle cantine sociali tarantine. Grande successo delle cantine sociali del territorio jonico, aderenti a Confcooperative, per la loro partecipazione al recente Vinitaly di Verona. Con circa 100 milioni di fatturato e 3.000 soci complessivi queste cooperative vitivinicole rappresentano una parte importante della viticoltura pugliese che incide per il 13% sul vigneto Italia e per il 18% sulla produzione del vino. Tutto ciò è stato ben rappresentato nell’evento “In alto i calici, l’evoluzione del comparto vitivinicolo pugliese”, organizzato dalla Confcooperative con il suo consorzio Leader ed il contributo del Dipartimento agricoltura della Regione Puglia.
Fonte: Taranto Buonasera.
Il vino campano a Palazzo Reale.
Vesuvio, Caserta, Sannio, Irpinia e Salerno: per la prima volta i consorzi regionali del vino uniti in un progetto europeo di promozione. Appuntamento domani e lunedì a Palazzo Reale per la degustazione storica di oltre 600 etichette Convegno sulla sostenibilità, masterclass con l’Ais al Maschio Angioino, per giornalisti e buyers nella reggia borbonica Luciano Pignataro Forse ci stiamo lasciando davvero alle spalle la Pandemia e possiamo tirare le somme per guardare in faccia alla realtà al di là dei proclami perché la domanda è: chi è uscito dalla crisi del Covid più forte? A livello regionale si potrebbe dire che le aziende del Nord Italia e la Toscana sono uscite meglio che quelle del Centro sud. Le aziende piemontesi sono a +16% sul 2019, quelle Trentine +11%, Toscana +13%. L’unica regione del Nord che non è tornata sopra il livello pre-pandemico è la Lombardia.
Fonte: Mattino.
Futuro sostenibile nel Vigneto Italia.
Lunedì alle 10 il forum su «Le indicazioni geografiche come patrimonio sostenibile della Campania e il ruolo dei consorzi di tutela” al Teatro di Corte di Palazzo Reale con esperti regionali e nazionali e i rappresentanti di categoria. I Consorzi di tutela vini Sannio, Irpinia, Vesuvio, Vitica e Salernum Vites, nell’intento di promuovere la sostenibilità ambientale della filiera vitivinicola regionale quale elemento essenziale dell’identità e della competitività dei vini campani, organizzano nell’ambito della campagna europea Medways_EU, un importante Forum: «Le indicazioni geografiche come patrimonio sostenibile della Campania e il ruolo dei consorzi di tutela».
Fonte: Mattino.
Una regione dalle grandi possibilità.
La Campania ha piccoli numeri nonostante grandi potenzialità. I marchi europei ancora poco usati. MOLTE PICCOLE AZIENDE NON INVESTONO IN COMUNICAZIONE E HANNO DIFFICOLTÀ A FARE RETE SU INTERESSI COMUNI. La Campania “conta” per circa i13% del vino italiano e rimane una regione con una scarsa esposizione verso i vini costosi di qualità. Un dato davvero strano, vista la rilevanza di alcune DOC dal punto di vista qualitativo di valore assoluto. C’è poi la seconda stranezza che segnaliamo anche nel pezzo introduttivo, e cioè il fatto che la Campania produce ancora più vino rosso che bianco, anche se un leggero spostamento verso i bianchi si sta verificando nel tempo. Venendo ai dati 2019, ultimi disponibili, la vendemmia è stata in leggera crescita rispetto al 2018 (+2%), rispetto al calo nazionale (-9%).
Fonte: Mattino.
In cantina – Ornellaia, balzo del 40% alle aste.
La politica centrata sulla qualità ha portato a un rialzo dei prezzi 21 millesimi su 25 Ornellaia, balzo del 40% alle aste di Cesare Pillon Le 16 annate di Ornellaia che compaiono nella tabella di questa settimana sono le più significative delle 25 quotate sia nel 2020 che nel 2021-22, e già la costanza di questa folta presenza alle aste è un segno positivo di buona salute ritrovata per un vino che quando era scoppiata in Italia la pandemia da Covid 19 stava attraversando un momento difficile. Nel 2019 dalla Tenuta dell’Ornellaia si era infatti distaccata la Tenuta del Masseto e questa separazione, anche se indispensabile per separare i due galli del pollaio, era inevitabile generasse qualche contraccolpo, almeno in fase iniziale.
Fonte: Milano Finanza.
Libri di vino, premio Lunelli ad Asperti e Annibali.
Terza edizione La consegna a Trento vincitori della terza edizione del Premio Biblioteca Bruno Lunelli “Un Libro Di Vino” (www.brunolunellilibrary.it) sono Francesco Annibali con “Il linguaggio del vino”, edizioni Ampelos e Ivano Asperti con “Vitigni rari e antichi. Le unicità dell’Italia enoica”, edito da Cinque sensi. Così ha deciso la giuria della quale, sotto la presidenza di Marcello Lunelli, fanno parte Carla Bernini, Oscar Farinetti, Eliana Liotta, Chiara Maci, Matteo Marzotto, Alessandro Saviola, Andrea Segrè, e Fabio Tamburini (direttore del Sole 24 Ore). Queste le motivazioni: «Francesco Annibali con scrittura sapiente ed essenziale sa spiegare ai non iniziati le voci e le espressioni alle quali gli iniziati fanno ricorso per descrivere i vini»; mentre Asperti «ha compiuto uno straordinario lavoro di puntiglio e meticolosità censendo i vitigni che fanno dell’Italia un paradiso e del vino».
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Torna l’appuntamento con Cantine Aperte.
Reggio Emilia Si rinnova, nel prossimo fine settimana del 28-29 maggio, l’appuntamento con le “Cantine Aperte”. Si tratta di un invito rivolto a curiosied appassionati a compiere una visita nei luoghi di produzione del vino che viene accompagnata da interessanti illustrazioni di carattere tecnico arricchite da racconti basati sulle tradizioni storiche locali. Ovviamente ci sarà anche la possibilità di partecipare a qualche degustazione. Gli orari programmati per l’ospitalità nelle aziende della nostra provincia sono fissati, nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10.30 alle 18.30. Nel Reggiano partecipano all’iniziativa promozionale dei prodotti ricavati dai vitigni autoctoni almeno cinque cantine.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Domanda record la Doc Prosecco si allarga ancora: 2 mila ettari in Friuli.
La richiesta formale è già stata protocollata dagli uffici dell’assessorato all’Agricoltura. La prossima settimana la giunta regionale prenderà atto della volontà del Consorzio e partirà così l’iter autorizzativo. Tecnicamente si tratta di un “attingimento straordinario”, ma in realtà cambiano ancora una volta i destini della grande Doc del Prosecco che, da quando è stata istituita nel 2009, ha fatto (e continua a fare) le fortune di 9 province tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ebbene il Consorzio Doc Prosecco, nella sua ultima assemblea, ha deliberato di richiedere la denominazione Prosecco anche per tutti gli impianti di Glera messi a terra entro il 2018. Ciò significa circa 7 mila ettari di vigneti in più, dei quali 5 mila in Veneto e oltre 2 mila nelle Grave friulane. La domanda di “attingimento straordinario” è stata fatta solo per il 2022 con un’opzione per il 2023, ma è reversibile.
Fonte: Messaggero Veneto.
Pinot grigio: Armani al vertice Bellomo è il vicepresidente.
Albino Armani resta alla guida del Consorzio tutela vini Doc delle Venezie, rieletto all’unanimità ieri nel corso del Consiglio di amministrazione, rinnovato lo scorso 6 maggio durante l’assemblea dei soci svoltasi a Lonigo. L’assemblea, oltre alla nomina del nuovo Cda, ha anche approvato le linee programmatiche dell’attività consortile per il biennio. Armani sarà affiancato dai vicepresidenti Claudio Venturin (Veneto) e Flavio Bellomo (Friuli Venezia Giulia). Albino Armani torna dunque a presiedere un tavolo composto da 21 Consiglieri in rappresentanza delle tre regione del Nordest: peril Trentino Lorenzo Libera (Cantina di Avio e Cavit), Pietro Patton (Cantina di La Vis e Valle di Cembra), Luca Rigotti (Mezzacorona), Albino Armani (Albino Armani Viticoltori dai 1607), Goffredo Pasolli (vinicola Lechthaler) e Daniele Simoni (Schenk Italia), per il Veneto Claudio Venturin (Cantina Produttori Piave Sile), Dario Toffoli (Ormelle), Corrado Giacomini (Vi.V.O. Cantine), Andrea Paladin (Paladin Giovanni), Christian Scrinzi (Gruppo Italiano Vini), Alberto Marchisio (Cantine Vitevis), Wolfgang Raifer (Cantina di Soave), Luigi Bersano (Mgm), Giorgio Pizzolo (Enoitalia), Massimo Maras so (Fratelli Martini) e per il Friuli Venezia Giulia Angela Bortoluzzi (Società Agricola Borgo Tintor), Michelangelo Tombacco (I Magredi), Antonio Zuliani (Cantina di Rauscedo), Flavio Bellomo (Viticoltori La Delizia) e Sandro Sartor (Ruffino).
Fonte: Messaggero Veneto.
Dal Picolit di Rodaro e Marco Sara al Braide Alte di Livon: ecco i top.
Sono 39 le etichette del Friuli Venezia Giulia premiate dalla guida de “L’Espresso – I vini d’Italia”, appena pubblicata. Una presenza importante, quella del vigneto Friuli, in particolare nelle sezioni riguardanti i bianchi, i dolci, i rosati e i migliori sotto i 15 euro di prezzo. Nessuna menzione tra i top, invece, per quanto riguarda i rossi e gli spumanti, nonostante vi siano produttori che potrebbero essere tranquillamente annoverati tra i big italiani. Ma veniamo ai premi del 2022. Tra i vini bianchi hanno ottenuto il massimo riconoscimento, cioè 5 bottiglie, il Prarion 2019 di Gianpaolo Colutta, L’Identità 2019 di Specogna, il Sonata 2018 di Zof, il Bianco della Castellada 2016, il Col Disore 2017 di Russiz Superiore, il Collio Bianco di Colle Duga, il Sauvignon Ronco delle Mele 2020 di VenicaeVenica, il Collezione di famiglia 2019 di Ronco dei Tassi, il Braide Alte 2019 di Livon, il Kaplja 2017 di Damijan Podversic, il Rok 2020 di Padio, la Ribolla gialla 2016 di Radikon, il Rosazzo Docg Abbazia di Rosazzo 2017 di Livio Felluga, la Bora di Kante e la Vitovska Collection 2015 di Zidarich. Quattro bottiglie, invece, per lo Chardonnay Ronc di Juri 2019 di Dorigo, la Ribolla gialla Coldebliss 2019 de La Tunella, la Malvasia Miklus 2017 di Draga, il Blanc de Blanchis 2017 di Ronco Blanchis, il Friuli Bianco Bertrando 2018 di Antonutti, il Friulano 2019 di Mario Schiopetto, il Friuli Bianco Flors di Uis 2019 di Vie di Romans e la Ribolla gialla 2019 di Sturm. Nella ristretta cerchia dei migliori vini sotto i 15 euro troviamo il Collio bianco Doc Stare Brajde 2019 di Muzic (14 euro), il Refosco dal peduncolo rosso 2019 di Scubla (14 euro), il Collio Rosso Venko 2014 della tenuta Sant’Helena (14 euro), il Friulano 2019 de Le Favole (13 euro), il Friulano Friuli Isonzo 2020 di Blason Wines (13 euro), lo Chardonnay 2020 Valpanera (12 euro), il Pinot bianco 2020 Le Monde (12 euro) e il Pinot grigio 2020 di Ahuris (12 euro).
Fonte: Messaggero Veneto.
Etichette abruzzesi ‘invadono’ Milano per la Fermento Spring.
Iniziativa promossa dal Consorzio di tutela Etichette abruzzesi ‘invadono’ Milano per la Fermento Spring Ivini d’Abruzzo `invadono’ Milano per Fermento Milano Spring, nuova iniziativa di Fisar Milano che si terrà al Grand Visconti Palace Hotel e dove si attendono tutti gli appassionati che avranno l’opportunità di assaggiare tante etichette da tutta Italia. Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha in programma una masterclass alle 18 dedicata al Pecorino e porterà inoltre i vini regionali ai banchi d’assaggio per la degustazione libera nei Giardini d’Inverno dell’Hotel. Tutte attività sono aperte al pubblico e prenotabili online al sito www.fermentomilano.shop.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Bufala & Wine in love’, corso per abbinare mozzarella e vino.
Iniziativa promossa da Consorzio di tutela ‘Bufala e Wine in love’, corso per abbinare mozzarella e vino. Quale vino abbinare alla mozzarella di bufala campana Dop? Per risolvere il classico dilemma, il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop ha promosso “Bufala e Wine in Love”, il primo corso di formazione pe lla-lovers dedicato al matrimonio perfetto tra Bufala Dop e vini, in programma il 19 e 20 maggio prossimi nella sede delle Cavallerizze all’interno della Reggia di Caserta. Due giornate di conoscenza e studio per imparare a degustare e abbinare la mozzarella di bufala campana Dop con le principali eccellenze del mondo vinicolo. L’iniziativa rientra nel programma della Scuola di Formazione del Consorzio di Tutela, ed è organizzata in collaborazione con Ais Caserta e Onaf.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
A Manarola c’è RiodiVino cantine aperte e degustazioni.
Terzo appuntamento con RioDiVino, che propone in 13 eventi domenicali un viaggio alla scoperta del vino e del buon cibo locale. L’iniziativa che si ripeterà questa domenica è a cura dell’associazione RiodiVino, che unisce viticoltori e ristoratori. Ed è itinerante, perché tocca diversi locali del territorio a cui viene associata una cantina. Domani è la volta del Porticciolo di Manarola, protagonista dell’evento in abbinata con i vini della storica cantina Burasca. Verrà servito un menù degustazione adeguato ai calici che saranno proposti. Per prenotare è necessario contattare il ristorante al numero 0187 920083. Gli appuntamenti proseguiranno fino a fine luglio, quando è prevista una serata a sorpresa. Per ogni serata è prevista la presenza del vignaiolo produttore, che racconterà la storia della cantina e guiderà la degustazione del vino che è stato scelto. La seconda puntata, domenica scorsa, ha registrato un grande successo.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Sciacchetrà col Cutter Cucca.
Sciacchetrà col Cutter Cucca Festa dello Sciacchetrà in Baia del Silenzio. Organizzata dal Cutter Cucca, d’intesa con il produttore Giordano Veroni e in collaborazione con i Comuni di Sestri e Vernazza, il vino è arrivato dalle Cinque Terre, a bordo di un leudo.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Un sito Internet per acquistare dalle cantine “da scoprire”.
L’idea d’impresa di una coppia: «Consegne gratis ai lodigiani» Un sito Internet per acquistare dalle cantine “da scoprire” Parola d’ordine: scoprire e valorizzare i piccoli produttori, conoscendo la loro storia e i loro lavoro per soddisfare i clienti di Lucia Macchioni Quando una passione prende forma, ha il sapore delle cose buone. Proprio come il vino riscoperto nelle piccole cantine: tesori che nascondono prodotti di qualità Ed è proprio l’attenzione ai dettagli, lavorazioni artigianali, uve raccolte a mano da piccoli agricoltori che rappresentano il gusto di un nuovo inizio per Jessica Esposito 40 anni e il marito Diego Ferrari di 39 di Massalengo. Genitori di Jacopo, lavorano come impiegati ma conservano un sogno nel cassetto: fare della loro passione per il vino una vera professione.
Fonte, Cittadino di Lodi.
Dopo due anni di stop torna la grande Festa del Lambrusco.
Banco d’assaggio del Lambrusco (piazza Matteotti), Food truck village e cantine (piazza Manzoni) Grande novità l’artigianato d’alta qualità e il mercatino agrnalimentare, `Artigiani sotto i portici”. Dopo due anni torna a Viadana la Festa del Lambrusco che oggi e domani animerà il centro storico con un ricchissimo programma. In entrambe le giornate Banco d’assaggio del Lambrusco e Food truck village. Grande novità l’artigianato di alta qualità e il mercatino agroalimentare, “Artigiani sotto i portici” in via Verdi e piazza Matteotti. Oggi appuntamento con la “Pappa della Nonna”, alle ore 18, gara ai fornelli a squadre formate da nonni e nipoti. Sempre oggi, spettacolo comico con “Io Parlo parmigiano” alle 21.30. Domani esibizione cinofila per tutta la giornata presso il giardino del MuVi, alle 11 Show cooking a cura della scuola IAL di Viadana e gelateria Scioglilingua, alle 15 ProlocoLab, dall’uovo allo zabaione, alle 16.30 Parole di Lambrusco a cura di Matteo Pessina.
Fonte, Voce di Mantova.
Gemellaggio tra consorzi, a Novi la focaccia di Recco.
II Gavi e la specialità ligure uniscono le forze: a giugno debutta Piacere DiVino Gino Fortunato. Il rilancio del commercio novese post pandemia passa da due progetti estivi organizzati dall’Ascom e dal consorzio “Il cuore di Novi”. Entrambi vogliono sopperire alla cancellazione inattesa di “Novinfiore”. La prima iniziativa è “Piacere DiVino”, che segna il gemellaggio tra il vino del territorio, quindi il Gavi, e la focaccia al formaggio di Recco. L’evento si terrà nel centro storico di Novi l’11 e il 12 giugno e sancisce la sinergia tra il consorzio locale e quello della focaccia della cittadina rivierasca, l’unico titolato a rappresentare la specialità ligure. «Per motivi di tempo e di impegni pregressi degli espositori, era impossibile organizzare Novinfiore – spiega il presidente del consorzio, Fabrizio Stasi.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
Un gemellaggio fra consorzi A Novi la focaccia di Recco.
L’ente rivierasco ha accettato la sinergia con quello locale per l’iniziativa dell’11 e del 12 giugno che abbinerà il prelibatissimo prodotto ligure a un calice di vino del territorio, cioè il Gavi Docg Un gemellaggio fra consorzi A Novi la focaccia di Recco. Il rilancio del commercio novese post pandemia passa da due progetti estivi organizzati dall’Ascom e dal consorzio «Il cuore di Novi. Entrambi tendono a sopperire alla cancellazione inattesa di «Novinfiore». La prima iniziativa è «Piacere DiVino», che sigla il gemellaggio tra il vino del territorio, quindi il Gavi, e la focaccia al formaggio di Recco. L’evento si svilupperà nel centro storico di Novi 1’11 e i112 giugno. Sancisce la sinergia tra il consorzio locale e quello della famosa focaccia della cittadina rivierasca, l’unico titolato a a rappresentare il tipico prodotto ligure.
Fonte: Stampa Alessandria.
Vigneto Puglia ecco una verdeca degna di nota.
II mondo del vino è pieno di sinonimi e omonimi, intendendo nel primo caso vitigni identici denominati in modo diverso nelle diverse località, e nel secondo caso vitigni differenti indicati con lo stesso nome. Come è facile capire, per moltissimi anni la riconoscibilità e la classificazione di un vitigno (ampelografia) era affidata alla descrizione di germogli, foglie, grappolo e acini. In anni più recenti si è aggiunto l’esame del Dna. A far chiarezza nell’intricato vigneto Puglia arriva ora L’atlante dei vitigni tradizionali di Puglia a cura del Crsea Basile Caramia di Locorotondo, con il contributo di eccellenti collaboratori e ricercatori. Si fa luce così su molti vitigni abbandonati e in via di estinzione, ma anche su vitigni di cui si ignorava la sinonimia. E il caso, solo per fare un esempio ma ce ne sono altri, della Verdeca.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Francavilla, «Storie di giovani Vignaioli» da tutto il Sud Italia.
A Castello imperiali íl 29 ed 1130 maggio prossimi. Riflessioni sulle nuove prospettive e sui modi di interagire Castello Imperiali accoglierà domenica 29 e lunedì 30 maggio la prima edizione di «Storie di Giovani Vignaioli», la rassegna enogastronomica dedicata ai produttori di vino under 40 del sud Italia, che si incontreranno a Francavilla Fontana provenendo da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il programma completo della manifestazione sarà illustrato lunedì 23 maggio alle 10.00 nel corso di una conferenza stampa a Castello Imperiali. Interverranno: Antonello Denuzzo (Sindaco di Francavilla Fontana); Domenico Magliola (Assessore alle Attività Produttive), Maria Angelotti (Assessora alla Cultura), Franco Peluso (Portavoce Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese), Giuseppe Barretta (consulente turismo enogastronomico), Cosimo Sanarica (organizzatore eventi enogastronomici).
Fonte: Gazzetta del Salento.
Rosso punta al vino siciliano.
L’imprenditore e fondatore di Otb, only the brave, guarda con interesse al settore agricolo dell’Isola e in particolare al mondo del vmo. “Ultimamente mi sono interessato al mondo del vino e sono venuto in Sicilia per vedere le vostre produzioni”, ha detto a margine del convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria “Med in Italy”, a Palazzo dei Normanni, a Palermo. “Ci sono molte cose interessanti, e penso che si possa fare tantissimo, soprattutto pensando all’agncoltura moderna, ai prodotti bio e a tutti quei prodotti di cui il consumatore di oggi ha bisogno”. Rosso ha detto di essere rimasto impressionato dalla quantità di ettari vitati in biologico in Sicilia e dalle produzioni sostenibili dell’Isola. “Mi ha fatto piacere sapere che qui in Sicilia ci sono tante cantine votate al bio ma già da tanto tempo”, ha spiegato.
Fonte: MF Sicilia.
Da Masi elogio alla civiltà del vino e all’imprenditoria con i piedi per terra – Da Masi l’elogio alla civiltà del vino e agli imprenditori coi piedi per terra.
«Lo abbiamo reso partecipe dei nostri progetti». Poi light lunch con risotto all’Amarone Da Masi l’elogio alla civiltà del vino e agli hnprnnditon coi piedi per terra Accolto da Sandro e Raffaele Boscaini, Draghi ha raccontato che da ragazzo veniva nella nostra provincia con la famiglia. Visita in cantina e alla nuova struttura, la botte del Premio Valetia Zanetti Affabile, curioso, incantato dalla bellezza della Valpolicella e dallo splendore dei vigneti sotto il sole, il premier Mario Draghi è stato ospite di Agricola Masi, l’azienda vitivinicola della famiglia Boscaini, a Gargagnago di Valpolicella, dopo la prima mattinata a Sommacampagna. A fare gli onori di casa il presidente Sandro Boscaini, il figlio Raffaele, direttore marketing e presidente di Confindustria Verona, insieme all’ad Federico Girotto che hanno accolto il primo ministro, il governatore veneto, Luca Zaia, il prefetto, Donato Cafagna, e il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Roberto Zorzi.
Fonte: Arena.
Il presidente incontra i produttori Zenato.
Al termine dell’incontro con gli studenti di Sommacampagna il presidente Draghi ha incontrato Carla e Nadia Zenato e apprezzato l’impegno della famiglia nel promuovere l’eccellenza del vino italiano nel mondo. «Per noi è stato un grande onore», dice Nadia Zenato, titolare dell’azienda vitivinicola. Nadia e Carla Zenato con Draghi.
Fonte: Arena.
La rosa in regalo e il risotto all’Amarone «Mi sono rilassato».
L’altra tappa da Masi in Valpolicella. «Grazie. Mi sono rilassato». Mario Draghi si congeda così da chi l’ha ospitato alla Masi Agricola, dove ha appena visitato il fruttaio, la cantina sperimentale e quella storica con le botti enormi. Ascolta le spiegazioni del patron Sandro Boscaini e del figlio Raffaele, si rivela un estimatore dell’Amarone. Glielo fanno assaggiare, come accompagnamento a un risotto cucinato con il grande rosso, e glielo regalano: tre bottiglie di diverse annate, tra cui un Riserva. La mattina è iniziata alla media di Sommacampagna. Prima frase pronunciata: «Un saluto e un abbraccio ai veneti, sempre. Sono mezzo veneto», per sottolineare l’affetto alla regione e le origini familiari. E padovana è la moglie, Maria Serenella Cappello, che diventa destinataria di omaggio.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Lady Bardolino e il suo vino «Lotto contro i pregiudizi, le mie vigne mi somigliano».
Giovanna Tartini: «La laurea in legge? Meglio il trattore» II territorio di Lorenzo Fablano «Non ho raggiunto un traguardo definitivo, ma sono arrivata a un punto in cui le idee le ho chiare. Non ho mai seguito le mode del momento, ma ho sempre voluto essere in empatia con i miei vini». Tenace e battagliera, Giovanna Tantini è «la pasionaria» del Bardolino. Territorio magnifico che si affaccia sul Lago di Garda, e un vino bistrattato dai grandi numeri che sta tuttavia lottando per riscoprire un nuovo rinascimento. E i segnali positivi ci sono, perché frutto, piacevolezza e immediatezza non sono crismi da serie B, ma valori aggiunti. Tanto per dire, lo scorso gennaio l’Ais (Associazione italiana sommelier) ha riconosciuto il Bardolino Chiaretto di Giovanna come miglior vino rosa del Veneto e lo ha inserito tra i migliori sette vini della nostra regione a una degustazione cieca dove hanno partecipato 400 cantine e son stati valutati 2200 vini.
Fonte: Corriere di Verona.
E alla Masi il premier ricorda le estati venete.
Affabile, curioso, incantato dalla bellezza della Valpolicella e dallo splendore dei vigneti sotto il sole, il premier Mario Draghi è stato ospite di Agricola Masi, l’azienda vitivinicola della famiglia Boscaini, a Gargagnago di Valpolicella. A fare gli onori di casa il presidente Sandro Boscaini, il figlio Raffaele direttore marketing e presidente di Confindustria Verona, insieme all’ad Federico Girotto che hanno accolto il primo ministro, il governatore veneto Luca Zaia, il prefetto Donato Cafagna, e il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Roberto Zorzi. Draghi, visitando l’azienda, ha ricordato le estati trascorse ancora ragazzino con la famiglia nel Veronese e richiamato i legami che lo avvicinano al Veneto. Inoltre ha confessato di amare molto i vini locali e apprezzare il contatto con gli imprenditori del settore che con i piedi ben saldi a terra, come coltivatori della vigna, devono guardare avanti e confrontarsi con il mondo. II premier ha visitato le cantine e ha seguito in anteprima la presentazione.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Frescobaldi in Usa, vino italiano soffre di ritardi logistici.
Non è ancora in grado di quantificare il danno tuttavia Lamberto Frescobaldi, neo eletto presidente di Unione Italiana Vini, punta il dito contro la catena di distribuzione in Usa tra le cause del calo di esportazione di vino italiano appunto nel paese a Stelle e Strisce. La pandemia ha sconvolto il mondo a livello logistico, e il mercato americano sembra aver sofferto più degli altri. In visita a New York in occasione del 100/o anniversario nel settore del business del vino della famiglia Mondavi, con la quale in passato la Marchesi Frescobaldi aveva una partnership, Frescolbaldi ha spiegato che oggi si deve stimare un periodo di tempo di sei mesi per le consegne contro quelli che erano circa 40 giorni quando si esporta vino negli Stati Uniti.
Fonte: ANSA.it.
A Roma torna “Vino e Arte che passione”.
A Roma domenica 22 maggio torna “Vino e Arte che passione”, evento che unisce il buon bere alla bellezza dell’arte. Gli italiani prediligono il vino del nostro territorio e chi ama il buon bere made in Italy non può non apprezzare anche la bellezza delle location storiche del nostro paese. È stata proprio questa l’intuizione alla base della manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, ideata e realizzata da CT Consulting Events che, ritorna nel 2022 in uno dei gioielli del Barocco romano, il Casino dell’Aurora Pallavicini situato nel cuore della capitale e all’interno del Palazzo Pallavicini Rospigliosi.
Fonte: ANSA.it.
Vino, nel carrello degli italiani la sostenibilità certificata vale solo il 6% come driver di scelta.
Emerge dall’analisi WineNews sulla ricerca “Impatto dell’inflazione sui consumi degli italiani” by Ismea. Pesano di più origine, qualità e marca. La sostenibilità certificata è, senza dubbio, di fondamentale importanza per il vino. Soprattutto nei mercati internazionali, con quelli a monopolio in testa (come quelli, ad esempio, del Nord Europa, o il Canada), ma non solo, dove certificati e marchi sostenibili sono corsia preferenziale di accesso, se non condizione necessaria per entrare sugli scaffali di certi Paesi. Di contro, nella scelta delle bottiglie da bere a casa che gli italiani comprano nella grande distribuzione (canale che muove la maggior parte dei volumi, per un valore di oltre 3 miliardi di euro nel 2021, secondo i dati Iri), la garanzia di sostenibilità pesa ancora in maniera residuale rispetto a qualità organolettica, origine e marca. Emerge dall’analisi WineNews sulla ricerca “Impatto dell’inflazione sui consumi degli italiani” by Ismea, condotta su un campione di 3.000 famiglie, con il supporto di Nielsen.
Fonte: WineNews.
L’Ucraina del vino, nonostante la guerra.
Odessa, Crimea, Mykolayiv, Kherson, ma anche Chernihiv, Lviv e Kiev. Tutte città e regioni che sono diventate improvvisamente e tragicamente note a partire dal 24 febbraio scorso a causa dell’attacco russo ai danni dell’Ucraina, ma sono anche nomi di luoghi che compaiono sulle mappe viticole del paese dell’est. Come spiega brevemente la pagina dedicata al vino del sito ufficiale dell’Ucraina, la bevanda non è mai stata parte della tradizione culturale, ma in alcuni territori come la Bessarabia – tra Moldavia e Ucraina – e la Transcarpazia – ai confini con l’Ungheria- il consumo di vino esiste da più di un secolo. Le origini della vinificazione in zona invece sono ben più antiche come testimoniano tracce di torchi e anfore risalenti al IV secolo a.C in Crimea e a 2500 anni fa a Odessa. Parliamo quindi dell’area sud e sud ovest, quella del Mar Nero che ospita la gran parte del vigneto ucraino – più de 50 per cento su un totale di circa 41mila ettari – mentre l’area nord si sviluppa molto più tardi grazie ai monaci nell’XI secolo.
Fonte: Adnkronos.
Varese, vino e motori: binomio solidale.
Il Progetto Stefano Verri, per lo studio e la cura della leucemia, continua a favore del Comitato Maria Letizia Verga. Si terrà domenica 22 maggio la 12esima edizione di “Il vino per la vita”, nella fabbrica di motociclette MV Agusta in via Giovanni Macchi, alla Schiranna di Varese. Un luogo particolare accoglierà tante bottiglie di vino divisi in due sezioni. I vini da collezione sono stati donati nel corso degli anni da privati; mentre i vini da bere subito o da invecchiare sono stati donati dai produttori italiani. Sono rappresentate tutte le regioni.
Nell’hangar storico che ospitava gli idrovolanti costruiti da Aermacchi fin dal 1926, circa 380 bottiglie – divise in 112 piccoli lotti – saranno esposte, a partire dalle 12, a fianco delle moto di Mv Agusta.
Fonte: La Prealpina.
Gli effetti delle microonde sulla cinetica di fermentazione del vino.
Il trattamento a microonde ha prodotto un effetto positivo sull’estrazione di aminoacidi e polisaccaridi dall’uva, risultando in quantità significativamente più elevate dei principali aminoacidi del mosto e di alcuni importanti composti volatili.
Fonte: Teatro Naturale.
I migliori vini bianchi italiani secondo i giudizi di tutte le guide.
La super classifica di Gentleman 2022. La lista, di cadenza annuale, comprende i 50 bianchi italiani migliori e la graduatoria viene ottenuta sommando i rating di 6 guide. Ecco la top ten della classifica. L’estate si avvicina ed il vino bianco diventa sempre più protagonista di aperitivi e brindisi. Ma quali sono i migliori in giro? Difficile dirlo. Anche le voci autorevoli hanno pareri differenti. Ogni etichetta, infatti, ha un carattere che può colpire diversamente i degustatori e i critici che poi valutano nelle guide. Ma se si uniscono, vino per vino, i punteggi dei libri, possiamo anche stabilire un’unica classifica. La Top 50 2022 stilata dal magazine Gentleman si basa proprio su questo principio: la super lista, di cadenza annuale, viene infatti ottenuta sommando i rating di 6 pubblicazioni («Vini d’Italia» del Gambero Rosso, «I vini di Veronelli», «Guida essenziale ai vini d’Italia» di Daniele Cernilli, «Vitae» dell’Associazione Italiana Sommelier, «Bibenda» della Fondazione Italiana Sommelier e «Annuario dei migliori vini italiani» di Luca Maroni). Il bianco in cima alla Top 50? È il Valle D’Aosta Chardonnay Cuvée Bois 2019 di Les Crêtes. Vediamo le prime undici bottiglie.
Fonte: Corriere.
Vino, formaggi e salumi nostrani. Bacci rilancia e apre la Sosta.
I Bacci rilanciano e aprono la Sosta: enoteca con mescitae ottimi salumi della casa. Margherita e Massimo Bacci aggiungono un mattoncino alla storia di famiglia, partita 4 generazioni fa con Antonio che, negli anni ’20, da Pietrasanta andava in bici a conciare maiali dei contadini. Nel ’45 gli si affianca il figlio Vinicio che si specializza nei tagli di carne fresca. Sarà poi Massimo nel 1988 a puntare sul ritorno alle origini appassionandosi alla norcineria, sdoganando dall’inverno soppressate e salsicce, con i numerosi premi, in primis per la mortadella nostrale al lardo che di anno in anno non disdegna il podio al Campionato Italiano del Salame Naturale. Finché nel 2020 arriva la nipote Margherita: Università di Scienze Gastronomiche a Pollenzo, tre anni in Velier (azienda distributrice di vini e distillati), un anno a Milano da Enoteca Naturale, poi il richiamo verso casa.
Fonte: Il Tirreno.
Tra Costituzione, pace e pandemia la visita in Veneto del Premier Mario Draghi finisce… in cantina.
Dopo i ragazzi della scuola media di Sommacampagna, il Presidente del Consiglio incontra Nadia Zenato e poi fa visita a Masi con Sandro Boscaini. Dopo il Consiglio dei Ministri, breve ma tesissimo, di ieri, oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha vissuto una mattinata relativamente più semplice. Alla scuola Dante Alighieri di Sommacampagna non ci sono leader di partito furibondi, ma i ragazzi, il futuro del Paese, che hanno accolto il Presidente del Consiglio con un rap dedicato alla Costituzione. “Una canzone bellissima, che parla di pace, libertà, democrazia, la pari dignità sono valori che facciamo di tutto per realizzarli nella realtà. Alle parole della Costituzione devono corrispondere i fatti”, ha raccontato Draghi. Dopo una lunga e doverosa parentesi sulla guerra in Ucraina, il Premier Draghi si è, quindi, soffermato sull’impatto della pandemia nella vita dei più giovani, al centro anche dell’incontro con Nadia Zenato, alla guida della griffe del Lugana e dell’Amarone della Vapolicella, che, proprio ai talenti di domani, ha dedicato da qualche anno il “Vino. Oltre il paesaggio” nato per sostenere i giovani fotografi attraverso la Zenato Academy.
Fonte: WineNews.
I 30 anni delle “Cantine Aperte” e della nascita del fenomeno dell’enoturismo in Italia.
Mentre il vino italiano conquistava i mercati del mondo, le sue aziende sono arrivate ad accogliere milioni di turisti, con relais, ristoranti e musei. Dalla Toscana al Veneto, dalla Lombardia al Piemonte, dal Trentino Alto Adige all’Abruzzo, dall’Emilia Romagna alla Campania, dal Friuli Venezia Giulia alla Basilicata, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, dalle Marche e l’Umbria alla Calabria, dal Molise al Lazio, dalla Sicilia alla Sardegna, il 28 e 29 maggio tornano le “Cantine Aperte”, nei 30 anni del più importante evento promosso dal Movimento Turismo del Vino e della nascita del fenomeno dell’enoturismo in Italia nei primi anni Novanta. Da allora, mentre il vino italiano conquistava i mercati del mondo, le sue aziende sono arrivate ad accogliere 15 milioni di eno-turisti, “diventando” relais, ristoranti, musei e molto altro, e organizzando eventi di ogni tipo tutto l’anno, accanto alle classiche degustazioni e visite in cantina. E pensare che i produttori abbiamo fatto tutto questo in fondo nel giro di così pochi anni è sorprendente, ma si spiega anche con i 2,65 miliardi di euro che il turismo del vino muove ogni anno in Italia nei territori del vino italiano grazie al suo indotto, anche in epoca Covid.
Fonte: WineNews.
Cantine Aperte: la festa dell’Enoturismo torna il 29 e 30 maggio.
Torna la Festa dell’Enoturismo, giunta quest’anno alla sua trentesima edizione. 19 regioni con 600 cantine, per un week end ricco di iniziative e di gusto all’insegna del rispetto per l’ambiente e del consumo consapevole del vino. Due giornate all’insegna del divertimento, del gusto e della convivialità: è quanto propone l’edizione numero 30 di Cantine Aperte, rassegna organizzata per sabato 28 e domenica 29 maggio dal Movimento turismo del vino. Sarà una squadra di testimonial digitali la settimana prima di Cantine Aperte a testare le iniziative in programma e degusterà i vini presso alcune delle Cantine del Movimento.
Fonte: TgTourism.
STAMPA ESTERA
Italiens Winzer wollen edel statt nur gut sein.
Niemand auf der Welt verkauft so viel Wein wie italienische Winzer. Neidisch blicken sie auf Kollegen in Frankreich, die höhere Preise verlangen können. Das wollen sie ändern. Von Christian Schubert, Scansano n der südlichen Ecke der Toskana, rund 50 Kilometer von der Küste ins Landesinnere, kann es passieren, dass am helllichten Tag ein Fuchs mit einem Huhn im Maul die Straße überquert. Die idyllische Gegend zwischen den Flussläufen von Ombrone und Albegna ist dünn besiedelt. Kleinstädte und Dörfer aus jahrhundertealtem Stein thronen auf weichen Hügeln. Es gibt keine Industrie, dafür aber Landwirtschaft und vor allem Wein. “Es ist nicht leicht, die Bevölkerung zu halten. Die Jungen, die Karriere machen wollen, ziehen weg, umso besser, dass wir den Wein haben”, sagt Maria Ginesi, die Bürgermeisterin von Scansano. Die weitgehend stabile Einwohnerzahl von rund 4500 hat der Ort vor allem dem Zuzug albanischer, marokkanischer und rumänischer Erntehelfer zu verdanken. Scansano gibt sich alle Mühe mit seinem Erbe des Weinanbaus, das bis auf die Etrusker zurückgeht. Eines der modernsten Gebäude beherbergt das örtliche Weinkonsortium. Jüngst lud es Branchenvertreter und Weinkenner zu einer Veranstaltung mit Diskussionen und Weinproben ein. Sogar ein Oberst der Finanzpolizei war vertreten, um vor unsauberen Machenschaften zu warnen. Mehrere Botschaften sollten die Zuhörer mitnehmen: Der Morellino di Scansano, so der Name des Anbaugebietes, ist nicht mehr nur ein Durchschnittswein. Das bezeugt allein die höchste italienische Güteklasse DOCG (“Denominazione di Origine Controllata e Garantita”), die man seit 2007 besitzt. Seither wurde das Angebot verfeinert und verbreitert. “Früher sagten wir, dass wir ein gutes Preis-Leistungs-Verhältnis bieten. Doch das hatte den Beigeschmack eines günstigen Weines. Heute sagen wir, dass wir guten Wein machen. Punkt”, sagt der Konsortiums-Geschäftsführer, Messo Durazzi. Zudem ergänzen die Verantwortlichen den Wein durch ein touristisches Angebot von E-Biking über Thermalbäder bis zu Trekking, Reiten und nicht zuletzt dem Zwei-Sterne-Restaurant Caino im mittelalterlichen Montemerano.
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
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A risentirci a domani.