News Vitivinicole e tenute agricole di domenica 8 maggio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 8 maggio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Servizio e vino, la ricetta vincente di Ferragamo.
La Gazzetta dello Sport Servizio e vino, la ricetta vincente di Ferragamo IL BORRO, UNA STORIA TOSCANA E SOSTENIBILE. II Borro fa parte del circuito Relais e Chateaux e contiene una dimora storica, una villa tra i vigneti di Merlot. 58 suite, due ristoranti – l’Osteria del Borro e Il Borro Tuscan Bistro – entrambi guidati dall’executive chef Andrea Campani. la Spa, la Galleria Vino e Arte e una cantina secolare. L’azienda agricola dal 2015 e biologica ed ecosostenibile. Sotto, Salvatore Ferragamo jr. con una bottiglia delle sue 12 etichette e. in basso. impegnato sulla terra rossa. TRE CAMPI CON ALTRETTANTE SUPERFICI DIVERSE. TUTTO ATTORNO VIGNETI A PERDITA D’OCCHIO È LA TENUTA ‘IL BORRO IN PROVINCIA DI AREZZO. DI PROPRIETÀ DI SALVATORE FERRAGAMO JR. «LENDL ERA UN SANGIOVESE. STEFFI GRAF UN BAROLO. NADAL UN BOLGHERI».

Fonte: Gazzetta dello Sport G.

Usa e Giappone rallentano la corsa del vino italiano.
Tanto tuonò che poi piovve: il mercato estero del vino italiano rallenta. Da una parte bisogna tornare a consolidare a valore, oltre che a volumi, la propria presenza sul mercato italiano ma dall’altra servono anche più fondi mirati e subito dal governo per tornare a generare un effetto volano sulle esportazioni, magari puntando più su quelle distintive dei produttori di filiera che su quelle “un tanto al bancale” degli imbottigliatori che vivono alle spalle dei produttori-contadini. I dati parlano chiaro: bisogna cambiare registro. Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021.

Fonte: Libero Quotidiano.

Al Castello di Meleto tra vino, olio e api.
Giornata Mondiale delle Api, il 17 maggio, Castello di Meleto rilancia il suo appello: proteggiamo le api sul territorio e sviluppiamo una economia che combini produzione vinicola e apicoltura. Castello di Meleto è un’azienda agricola su una collina a Gaiole in Chianti – che produce vino, olio extra vergine d’oliva biologico, il miele e alleva suini di Cinta senese – con un castello del Duecento trasformato in struttura ricettiva. È impegnata in nel progetto il Parco delle Api a cui si può contribuire acquistando una o più famiglie di api: è infatti possibile adottare un’arnia il cui miele sarà spedito ogni anno al suo proprietario.

Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.

Col vino mille euro a post – Pure il vino ha i suoi influencer E possono guadagnare 1.000 euro a post.
I grandi marchi del vino stanno scoprendo Instagram e TikTok, affidandosi a una nuova categoria di influencer per allargare il proprio pubblico soprattutto tra i giovani. Per un post dalle foto evocative e dal linguaggio immediato si pagano dai 500 ai 1.000 euro e i risultati non mancano. Sebbene i più tradizionalisti storcano il naso, i trend infatti sono in crescita. a Pagina 9 Nuovi trend Pure il vino ha i suoi influencer E possono guadagnare 1.000 euro a post Sempre più grandi marchi sbarcano su Instagram e TikTok. «Così ampliamo il pubblico». Come sempre c’è chi disapprova. Appellandosi alle regole severe di una comunicazione più tradizionale, liquida il fenomeno dei cosiddetti wine influencer come ingannevole, passeggero. Be’, al netto di facili snobismi, converrebbe invece analizzare questa nuova professione (perché di professione si tratta), sgomberando la mente da pregiudizi e impietosi verdetti. Partendo, per esempio, dai numeri.

Fonte: Verita’&Affari.

E per stanare gli imbroglioni c’è un sito apposito.
Non è sempre oro quel che luccica. Sui social network ci sono anche sedicenti wine influencer, esperti della domenica che tentano fortuna senza distinguere un Barolo da un Brunello. Michael Oliviero di Wine Marketing Italia del fenomeno ha una lettura prudente e suggerisce un modo efficace per stanare i furbetti del bicchierino: «Basta andare su Not Just Analytics per verificare la serietà di queste persone. Il sito analizza in modo puntuale l’engagement rate, la crescita organica dei follower, le interazioni con i post e molto altro». Insomma da qui non si scappa. È una sorta di wine expert detector. Infallibile.

Fonte: Verita’&Affari.

L’università del cibo made in Emilia – «Dottori» in cibo made in Emilia Regione e atenei pronti a partire.
La novità L’assessore Colla: «È un investimento identitario per il nostro territorio». Qui il record di prodotti Dop e Igp L’università del cibo made in Emilia Varata la delibera, ecco il progetto di Regione e Atenei: laurea magistrale e master Manca poco al via. La delibera c’è e ora si sta lavorando all’attuazione del progetto. Come annunciato dal presidente Stefano Bonaccini, l’Emilia-Romagna avrà la sua Università internazionale del cibo. E nascerà dall’interazione tra gli atenei di Bologna, Modena, e Reggio Emilia, Ferrara e Panna, capofila del progetto. L’investimento da parte della Regione è di tre milioni, uno l’anno. Ma si conta anche sui fondi del Pnrr e finanziamenti europei. Si lavora a lauree magistrali di alta formazione e a master, per un settore strategico nel quale ricorda l’assessore allo Sviluppo economico «abbiamo bisogno di grandi competenze».

Fonte: Corriere di Bologna.

Vino e influencer: la ricetta dei giovani albergatori Adac.
II neo presidente Torres racconta i due eventi organizzati dal gruppo per attirare turisti. Il gruppo giovani albergatori Adac Federalberghi di Cesenatico fa il punto sulla stagione 2022 con il presidente Filippo Torres, eletto a gennaio. Nell’ultimo anno al gruppo giovani si sono aggiunti altri soci perlopiù 25enni in grado di portare idee e progetti. L’obiettivo primario è di promuovere Cesenatico, incentivando un’offerta turistica più innovativa. Il “Wine festival” e l’Influencer Tour” sono i loro progetti per la nuova stagione turistica. «Il territorio romagnolo offre tante possibilità e risorse da sfruttare – dice Torres -. L’enogastronomia, per la quale siamo conosciuti in tutta Italia e oltre, può e deve essere un motivo imprescindibile di incoming per Cesenatico. Per questo nasce il Cesenatico Wine Festival, che si presenta in una vesta del tutto rinnovata. Si terrà venerdì 3 giugno in piazza delle Conserve.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Wein Tour 2022, tutto pronto Cattolica brinda con i vini bianchi.
Saranno i protagonisti delle masterclass, i momenti formativi dedicati a sommelier e appassionati. Il Wein Tour 2022 riscopre i vini bianchi, che saranno i protagonisti delle masterclass, i momenti formativi dedicati agli amanti del vino, sommelier e a chiunque si voglia approcciare al mondo del vino. I relatori saranno Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier e wine writer; Giorgio Melandri, giornalista e critico enogastronomico, vice Appuntamento dal 20 al 22 maggio presidente del consorzio Modigliana, Stella dell’Appennino e oggi anche produttore; infine il “principe dei sommelier” Bruno Piccioni.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

“Fermento Emilia” da oggi la due giorni sul vino artigianale.
Prima edizione della manifestazione nel castello in centro Con la mostra mercato anche degustazioni e masterclass. Gli artigiani del vino emiliano si raccontano con “Fermento Emilia— Salone del vino artigianale, biologico e biodinamico”, mostra mercato del settore alla sua prima edizione, in programma oggi e domani a Montecchio. Per l’occasione in paese oltre quaranta vignaioli proporranno le loro produzioni. La manifestazione offre approfondimenti, dibattiti e degustazioni. Un’occasione unica che si svolge al castello di Montecchio, nel centro del paese. Protagonisti appunto una quarantina di vignaioli che hanno dato vita a piccole produzioni artigianali di eccellenza nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. La mostra mercato di questo fine settimana propone per due giorni assaggi, degustazioni tematiche e masterclass di approfondimento, focalizzate a sottolineare il valore del vino emiliano per tipicità e qualità.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Alla Casa Valdese torna Winearound in Riviera percorso tra vini e golosità.
Torna WineAround in Riviera, il 3 e 4 giugno dalle 18 a mezzanotte, nei giardini della Casa Valdese a Vallecrosia. L’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale FoodAround, la guida ViniBuoni d’Italia del Touring Club Italiano e l’associazione Borgo Antico, porterà nella cittadina oltre 350 etichette da degustare da tutta Italia. «Finalmente dopo 2 anni di emergenza Covid, si sta gradualmente tornando alla normalità — dice Patrizia Biancheri, assessore al Turismo e Manifestazioni di Vallecrosia – Tra gli eventi estivi, che quest’anno si svolgeranno regolarmente, torna WineAround in Riviera, manifestazione di grande successo che ha registrato nelle passate edizioni oltre 1.200 presenze giornaliere».

Fonte: Stampa Imperia.

Vino, Evoluzione Naturale.
Assaggi, degustazioni e convegni. Sono solo alcuni degli ingredienti di Evoluzione Naturale, il salone dei v in i artigianali che torna, dopo lo stop dovuto alla pandemia di Covid, oggi e domani Grottaglie. La terza edizione si svolgerà nella Masseria Lella, lungo l’itinerario percorso dai grottagliesi per recarsi in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Mutata, luogo cui la comunità era, ed è, molto legata, si tornerà a degustare naturale. Graziealla collaborazione di Matteo Gallello, cronista del vino specializzato in editoria enogastronomica, saranno organizzati convegni, workshop tematici e laboratori di degustazione che vedranno il coinvolgimento di ospiti qualificati. In particolare, il convegno di apertura della terza edizione sarà un approfondimento sull’uso dell’argilla e sulla sua relazione con il vino con la partecipazione di Elisabetta Foradori, vignaiola a Mezzolombardo, tra le prime in Italia a studiare e utilizzare le anfore perla vinificazione del Teroldego, della Nosiola e di altre varietà.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Vino e olio nelle radici del territorio.
Convegno al museo con l’associazione sommelier Vino e olio nelle radici del territorio Coltivare la conoscenza del territorio traendo linfa dalle produzioni enologica e olearia, autentiche testimoni della storia della Gallura. Per celebrare l’ennesima Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, l’Associazione italiana sommelier Sardegna ha organizzato un incontro, ieri al Museo del vino, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto da Ais, ministero della Cultura e ministro delle Politiche agricole. Nel convegno “Rinnovare il valore della formazione per comunicare il valore del territorio”, i relatori hanno posto l’accento sull’importanza di conoscere il patrimonio. Il museo del vino, con un approccio multidisciplinare, per poterlo comunicare e sulla necessità di puntare alla formazione professionale integrata.

Fonte, Unione Sarda.

«Strategia condivisa per valorizzare la cultura del vino e dell’olio».
Ieri al Castello di Lauria la giornata di studi sul “valore della formazione” con la partecipazione di studenti. E’ stata una iniziativa importante quella di ieri al Castello di Lauria, sede dell’Enoteca regionale per la Sicilia orientale con un pubblico delle grandi occasioni. Al tavolo dei relatori e in sala c’erano veramente gli “stati generali” del mondo del vino etneo. Nella suggestiva location si è svolta la “La Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio il cui tema è stato “Rinnovare il valore della formazione per comunicare il valore dei territori”. L’iniziativa nasce da un protocollo d’intesa tra ministero della Cultura, il ministero dell’Istruzione, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana sommelier (Ais).

Fonte, Sicilia Catania.

Nasce sottozona Chianti «Terre di Vinci» – È nata la sottozona Chianti ‘Terre di Vinci’.
L’approvazione da parte della giunta regionale accoglie la richiesta che era stata presentata dai produttori dell’area nel 2019. «Un riconoscimento al lavoro svolto e un aiuto a promuoverlo di più». Una notizia che i viticoltori di Vinci, Cerreto Guidi e Capraia e Limite aspettavano con impazienza: la Regione ha espresso il proprio parere favorevole sulla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita “Chianti” e ha ratificato la nascita della sottozona denominata “Terre di Vinci”. La prima richiesta di questa sottozona da parte dei viticoltori dell’area risale al 2018 ed è stata formalizzata ufficialmente nel giugno 2019. Soddisfatto Simone Pezzatini, consulente delle aziende agricole e promotore di questa sottozona all’interno dell’associazione Colli di Leonardo. «E’ un grande risultato – ha detto Pezzatini – per tutta la zona, perché valorizza i nostri prodotti e dà un nome a una produzione che era rimasta un po’ ‘isolata’.

Fonte, Nazione Empoli.

IL MONDO DELVINO Chianti, nasce l’etichetta Terre di Vinci.
Terre di Vinci La Regione ha approvato la modifica al disciplinare di produzione, Saccardi: «Prodotto sempre più legato al territorio». La Regione Toscana ha espresso il proprio parere favorevole sulla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Chianti. E nasce la sottozona Terre di Vinci, una nuova etichetta insomma. La delibera di approvazione, avanzata alla giunta dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, riguarda l’intero articolato del disciplinare di produzione della denominazione Chianti, che è la più vasta denominazione di origine nel panorama vitivinicolo toscano. «Le modifiche proposte dal Consorzio Vino Chianti che ne tutela la denominazione – afferma Saccardi – sono rivolte anche a inserire nuove tipologie di prodotto, come il vino Chianti con la specificazione della sottozona Terre di Vinci.

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Degustazioni e dibattiti, a luglio Vinovip torna a Cortina – Grande ritorno di Vinovip nella conca d’Ampezzo.
Dopo due anni di stop l’edizione numero 13 sarà a Cortina a metà luglio Tra Tofana e Cristallo previste degustazioni e dibattiti con gli addetti ai lavori Grande ritorno di Vinovip nella conca d’Ampezzo. Un confronto sui temi dell’enologia, fra i maggiori nomi italiani, e poi la spettacolare degustazione di decine di etichette, in un contesto ambientale straordinario, nella conca d’Ampezzo, fra Tofana e Cristallo. La formula di Vinovip è confermata, nel ritorno di questo evento, dopo due anni di sospensione, a causa della pandemia. I leader dell’enologia si sono già dati appuntamento, nelle due giornate di domenica 10 e lunedì 11 luglio 2022. quando a Cortina arriveranno produttori, giornalisti e appassionati, per degustare e riflettere sul futuro del vino. Nata una trentina di anni fa, da un’intuizione di Federico Menardi Comin, che trovò la fondamentale collaborazione di Pino Kail, allora direttore della rivista specializzata “Civiltà del bere”, la rassegna arriva così alla tredicesima edizione, ancora con il patrocinio della amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo, che ne comprende e condivide l’importanza.

Fonte, Gazzettino Belluno.

Acquistare vino online: 4 consigli per fare la scelta giusta.
Oggi il web ci viene incontro in mille modi diversi. Ci dà la possibilità di informarci, lavorare e, naturalmente, acquistare tutto ciò che vogliamo. Non fa eccezione il settore dei vini, che mette a nostra disposizione una grande quantità di enoteche digitali e di supermercati. Gli italiani amano acquistare le bottiglie online per il semplice fatto che così si possono coniugare due aspetti fondamentali: la comodità e la sicurezza di comprare dei prodotti di qualità. Ecco perché in questo articolo scopriremo insieme 4 consigli per fare la scelta giusta quando si acquista il vino online.

Fonte: PiacenzaOnline.

Vino: festa Ruchè per prima annata da 1 milione di bottiglie.
“Il Ruchè è un vino eccellente, è un prodotto non solo di qualità ma che si lega fortemente a un territorio che dà l’unicità. La Regione crede in queste eccellenze e le sosterrà anche nel nuovo Piano di sviluppo rurale”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio aprendo la 13° edizione della Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato, che si tiene fino a domenica 8 maggi presso la Tenuta Mercantile di Castagnole Monferrato (Asti). Il Ruchè – ha ricordato il presidente dell’Associazione Produttori, Luca Ferraris, “si dimostra in piena salute, grazie alla produzione in costante crescita che ha sfiorato 1.010.000 bottiglie nel 2021. Un vino – è stato sottolineato – amato anche dai giovani e dagli stranieri.

Fonte: ANSA.

Il vino di Matera e la sua DOC – Dai “sassi” al mare, passando per il calanchi.
Chi non conosce Matera? La città dei Sassi è nota nel mondo per l’unicità del suo centro storico in cui sono incastonate abitazioni scavate nella roccia, grazie alle quali Matera è, dal 1993, patrimonio UNESCO. Eppure, in pochi sanno che la Capitale Europea della Cultura 2019 dispone di una propria DOC che fa capo a un areale vasto come vasta è la base ampelografica che vi si alleva. La Matera Doc (riconosciuta nel 2005) insiste nella parte ovest e sud-ovest della Basilicata, su una superficie abbastanza ampia che interessa tutta la provincia di Matera e comprende un territorio di media collina e la fascia litorale costiera, tutto all’interno dell’intera provincia di Matera.

Fonte: WineBlogRoll.

Vini da matrimonio: le etichette in bianco e rosé per dire si.
Champagne, spumante o Prosecco da scegliere con cura per il  wedding day, perché il  brindisi agli sposi è un momento fondamentale della festa. La riuscita di una festa di matrimonio dipende in gran parte dalla cura di ogni dettaglio, a partire dalla scelta dei biglietti di partecipazione, dei fiori, del bouquet, fino alla bomboniere. Per non parlare della disposizione dei posti a tavola – è fondamentale evitare noia o tensioni tra amici e parenti – e del riuscire a  studiare un menu equilibrato, gustoso, che sia a prova di critica e in grado di accontentare, se non tutti, almeno la maggior parte degli invitati. «Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione», sosteneva Ovidio, e già si comprende con quanta cura dovrebbero essere selezionate le etichette che celebreranno la giornata più importante per la vita di una coppia innamorata.

Fonte: Vanity Fair.

Solfiti nel vino: provocano realmente mal di testa? Le parole dell’esperto confermano.
Vi sono dei falsi miti che gli esperti in materia si trovano a dover continuamente smontare. Anche quello sui solfiti nel vino è uno di quelli più conosciuti. Infatti, in tanti si pensano che siano loro a provocare il mal di testa. Un sommelier ci dà delucidazioni in merito e per farlo ha scelto uno dei social network più conosciuti ad oggi. Sono stati in tanti a seguire il video che ha postato e hanno reagito ognuno in maniera diversa. Intanto, c’è da specificare che i solfiti sono di due tipi: aggiunti e non. Questi ultimi derivano dalla fermentazione degli lieviti all’interno del vino. Sarà impossibile, quindi, avere un prodotto del genere senza i solfiti. Al massimo, si possono trovare dei prodotti simili senza aggiunta di essi.

Fonte: Mezzokilo.

Strade del vino, dell’olio e dei sapori: finanziata la promozione per il 2022.
Addentrarsi tra le vigne, gli oliveti, le aziende, le cantine, i frantoi, gli agriturismi: sono loro i protagonisti della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Un reticolo di percorsi e esperienze che accompagna gli appassionati e gli interessati sulle tracce di una delle vocazioni più definite della Toscana. E la Regione anche per il 2022 ha finanziato questa mappa fatta di eccellenze con 26mila euro, risorse finalizzate alla valorizzazione di percorsi e delle varie attività di promozione che li animano dando vita a un sistema turistico integrato, formato da realtà territoriali differenti che però hanno una visione comune e condivisa di sviluppo locale.

Fonte: Toscana Notizie.

Nei monumenti e musei di tutta Italia la “Giornata nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”.
Dedicata alla formazione, è promossa dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier, con Icqrf e i Ministeri delle Politiche Agricole, Cultura e Istruzione. Palazzi storici, antichi castelli, parchi archeologici, biblioteche, musei e persino templi e grotte di tutta Italia, in luoghi in cui il legame tra cultura, vino e olio ha radici profonde nel Belpaese: ecco dove, domani 7 maggio, tornerà in presenza “La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”, promossa dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier di nuovo tra la gente con tanti appuntamenti organizzati con la collaborazione dell’Icqrf-Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e, per le iniziative nei musei statali, con il coordinamento della Direzione generale Musei e della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, per fare formazione sui prodotti più rappresentativi del patrimonio cultural-gastronomico italiano, dagli studenti agli appassionati.

Fonte: WineNews.

Cantine aperte per visite e degustazioni Poi escursioni in e-bike e trekking.
Si chiude oggi a Castrocaro Terme e Terra del Sole la duegiorni ‘Rocche di Romagna – Festival dei Sapori’. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 le cantine del territorio saranno aperte per visite e degustazioni. Previsti e-bike tour e trekking (ancora posti per la camminata delle 15 verso la cantina Valpiani). In mattinata visite guidate alla fortezza di Castrocaro (10-13), all’art Deco (10.30) e a Terra del Sole (11). Alle 14.30 corteo storico dal centro della città termale verso la rocca, dove sono previste esibizioni di musici, sbandieratori, uomini d’arme e balestrieri. Alle 18 apericena al Circolo Alpini. Per info: 0543.769631 e info@castrocarotermeterrradelsole.travel.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Dimensioni del mercato Software in cantina 2022: opportunità e sfide crescenti, richieste emergenti, tendenze recenti, fattori esplosivi di entrate per stato di avanzamento, quota e previsioni fino al 2028.
Il rapporto globale sul mercato Software in cantina 2022-2028 analizza le opportunità di crescita e le minacce per il mercato Software in cantina insieme a tattiche aziendali, volume delle vendite e gli ultimi sviluppi che si verificano nel settore Software in cantina. La data di lancio del prodotto dell’evento, le notizie del settore di Software in cantina, i fattori di crescita, le sfide e la portata degli investimenti sono stati analizzati in modo approfondito nel rapporto di ricerca di Software in cantina. Analisi del mercato e approfondimenti: mercato globale del software vinicola. Si prevede che la dimensione del mercato del software della cantina globale raggiungerà $ milioni per $ entro il 2028, da $ $ milioni nel 2021, con un CAGR di % nel 2022-2028.

Fonte: SETTENEWS.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 7 maggio 2022!

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Non solo Tokaji Salgono i rossi del Vigneto Ungheria.
Il Vigneto Ungheria è grande più o meno la metà di quello di Bordeaux: 62 mila ettari. Le zone vinicole sono 6 con 5 Igp (Indicazione geografica protetta) e 33 Oem (che significa Denominazione di origine protetta). In Italia il distretto vinicolo più conosciuto è quello di Tokaj. Non tanto per il vino, ma per il nome. II nostro governo ha infatti perso la guerra legale in Europa per l’esclusiva della denominazione: il Tocai, famoso bianco del Friuli Venezia Giulia, ha dovuto cedere il nome all’ungherese Tokaji ed ora si chiama Friulano. Vino storico, il Tokaji. Già nel 700 la produzione era regolamentata, indicando i confini della zona. Oggi i produttori sono circa Zoo in poco meno di 5.500 ettari. «La sua reputazione – sostiene a master of wine Caroline Gilby su Decanter – è stata costruita sulla dolcezza, ma una nuova generazione di vignaioli sta puntando, grazie a straordinari vigneti, su vini secchi e, • De gustibus Non solo Tokaji Salgono i rossi del Vigneto Ungheria recentemente, su pregiati spumanti rifermentati in bottiglia».

Fonte: Corriere della Sera.

«Il Castello di Luzzano, la mia infanzia e il vino».
«Il Castello di Luzzano, la mia infanzia e il vino» Giovannella Fugazza guida oggi l’azienda che produce vini di grande prestigio • «Il vino che mi rappresenta di più? Il Malvasia… mi piacciono quelle cose che io so che valgono, ma che gli altri non riescono ancora ad apprezzare». Con questo spirito Giovannella Fugazza, anni fa, si è messa in testa di fame un gran vino. E ci è riuscita così bene che il suo Malvasia non solo è stato premiato, ma è stato anche scelto per la Vigna di Leonardo da Vinci dalla Casa degli Atellani a Milano. Oggi sta facendo la stessa cosa con il Barbera, sfidando nel suo Castello di Luzzano a cavallo tra la Lombardia e l’Emilia, il blasonato piemontese. Ma per Giovannella Fugazza, donna del vino, proprietaria di una tenuta che si estende su 35 ettari nel piacentino e 45 nel pavese, le sfide non sono altro che la scintilla per imbastire nuovi progetti.

Fonte: Giornale Stile.

Storia in tavola – Ottimo vino: sa di kamasutra e pipì di gatto.
Le degustazioni degli enologi scatenano fantasie linguistiche sfrenate. Oggi il lessico del sommelier è un campionario di curiose fragranze e strani sentori. Mente a che vedere con l’eleganza di Monelli, i racconti di Soldati o gli abbinamenti calcistici di Brera. Paolo Monelli è il raffinatissimo padre della nuova sintassi del vino, il dolcestilnovista della letteratura enoica moderna. Prima di lui, fin da Noè, una pletora di scrittori, letterati e poeti ha riempito pergamene e libri sul nettare degli dèi, ma nessuno ha scritto di vino in modo espressivo e convincente come l’elegante giornalista e scrittore modenese. Monelli è uno stilista: basta una cucitura, una metafora per illuminare la cantina più buia, ingentilire la più briccona delle osterie e nobilitare una vecchia trattoria.

Fonte: La Verita’.

Masseto, bene anche le magnum.
Incremento del 4% per le 18 bottiglie, inferiore però al dato di quelle da 0,75 litri Masseto, bene anche le magnum di Cesare Pillon Sotto esame, questa settimana, sono le bottiglie magnum di Masseto, ed è la prima volta che i suoi millesimi contrattati alle aste sia nel 2020 che nel 2021 (o nel 2022, quando possibile) sono in numero tale da fornire una indicazione completa ed esauriente sugli orientamenti del mercato: per completare la tebella, finora era sempre stato necessario abbinare le loro quotazioni con quelle delle magnum di Ornellaia. Questa volta invece sono perfino sovrabbondanti, tant’è che in tabella, per motivi di spazio, è stato necessario selezionare i 16 casi più significativi tra i 18 presi in esame. Il loro bilancio è positivo: 12 annate hanno ottenuto un aumento di prezzo rispetto al 2020 e soltanto sei hanno subito un calo, cosicché le 18 bottiglie magnum di Masseto hanno ottenuto complessivamente im aumento di quotazione.

Fonte: Milano Finanza.

Vino, frena l’export.
Frena la marcia del vino italiano a inizio 2022 in Nord America e in Asia, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly. Pesa il taglio dei fondi Ocm alla promozione.

Fonte: Sole 24 Ore.

Draghi regala una cassetta di aglianico lucano a Zuckerberg – Draghi sceglie l’Aglianico del Vulture per omaggiare mister Facebook, Zuckerberg.
Tra i suoi doni una bottiglia de Il Lascito delle Cantine del Notaio, di Rionero Draghi sceglie l’Aglianico del Vulture per omaggiare mister Facebook, Zuckerberg C’E’ anche una bottiglia di Aglianico del Vulture nella cassetta di vino e olio italiano regalata giovedì dal presidente del Consiglio di ministri, Mario Draghi, al Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e amministratore delegato del colosso del web Meta, che controlla anche altri popolari social network e applicazioni di messaggistica come Istagram e Whatsapp. Affianco a unabottiglia di Riserva di Brunello di Montalcino Biondi Santi(invendita a partire da 115 euro), una di Barolo Boroli Cerequio (sugli 80 euro), e una bottiglia di olio di pregio, il pugliese Gran Cru affiorato Galantino (intorno ai 20 euro), infatti, è comparsa anche una bottiglia di Aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio, di Rionero.

Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.

A sostenere Fico arrivano anche le fiere – Fico, accordo con BolognaFiere Sarà un centro congressi gourmet.
Sarà un centro congressi gourmet Il parco tematico stringe una partnership all’insegna della reciprocità che prevede otto eventi nel 2022 e una propria area allestita nei padiglioni fieristici Fico Eataly World, il parco agroalimentare di Bologna, dopo l’operazione di riorganizzazione e investimento che ha cercato di dare nuova veste alla struttura, si prepara a diventare anche un «centro congressi gourmet». È il risultato della joint-venture con il comparto fieristico di via Michelino, grazie alla quale i tanti visitatori delle esposizioni potranno accedere al parco tematico gratis. Ad attenderli, una passeggiata nella tradizione culinaria e agroalimentare italiana, fra aie e vigneti. Si parte quest’anno da un programma di 8 eventi, in partnership con Bologna Fiere, e il menu va dalle esposizioni di cibo e vino a quelle di antiquariato, poi mostre d’arte e altro ancora.

Fonte: Corriere di Bologna.

Crinale aperto, suoni in collina vino e musicisti.
Oggi l’open day dello studio di registrazione musicale Giacomo Toni, Don Antonio e Vince Vallicelli tra gli artisti. Crinale Aperto, suoni in collina: quando il prodotto tipico è la musica. Il laboratorio culturale-studio di registrazione apre le porte al pubblico con un ricco open day di musica dal vivo e incontri per festeggiare la sua prima stagione, prima di andare in villeggiatura per l’estate e dare appuntamento a settembre. Concerti, brindisi e showcase in questo sabato pomeriggio a partire dalle 16. Crinale è un laboratorio culturale sulle colline romagnole, tra Brisighella (Ravenna) e Modigliana (Forlì-Cesena): uno spazio unico nel suo genere, con studio di registrazione annesso, che da gennaio a oggi ha ospitato produzioni originali da tutta Italia, e non solo.

Fonte: Corriere Romagna.

Per i raffinati vini della tenuta del Paguro la cantina ideale è in fondo al mare.
I vini di qualità, si sa, per divenire di pregio, hanno bisogno di affinamenti. Ma la differenza fra una maturazione nell’ambiente “protetto” di una certa cantina o di un’altra, nel nostro caso può essere addirittura “abissale”. Stiamo parlado dei vini della Tenuta del Paguro, etichetta ravennate, i cui prodotti nascono da vigneti di Riolo Terme, nella Vena del Gesso romagnola e una volta creati, per raggiungere l’eccellenza organolettica, sono catapultati dalle colline al mare Adriatico, sommersi per diversi mesi a vari di metri di profondità, nella pancia del relitto di una piattaforma petrolifera — il Paguro per l’appunto — al largo di Ravenna. Di questa singolare avventura enologica, sperimentata con successo ormai da più di un decennio, ne parliamo con l’intraprendente inventore e produttore Gianluca Grilli. Allora Gianluca per avere intrapreso questo tipo di affinamento subacqueo, oltrechè apprezzare il vino, sarà anche un esperto della sua natura.

Fonte: Ravenna & Dintorni.

C’è la festa del vino.
Festa per gli artigiani del vino emiliano domani e lunedì al Castello di Montecchio dove va in onda la prima edizione di “Fermento Emilia – Salone del vino artigianale, biologico e biodinamico”. Protagonisti circa quaranta vignaioli che nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno dato vita a piccole produzioni artigianali e che in questa occasione presentano il loro lavoro in una mostra mercato che, per due giorni, propone assaggi, degustazioni tematiche e masterclass di approfondimento focalizzate a sottolineare il valore del vino emiliano per tipicità e qualità.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Bollicine di montagna al mare.
Un salone così gremito non si vedeva dai tempi del pre-pandemia: ha riscosso un notevole successo, lunedì scorso, l’evento ‘Bollicine in città’, organizzato da Trentodoc negli spazi del Grand Hotel di Rimini. La manifestazione, che prevedeva in degustazione circa 130 etichette – proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento doc – ha richiamato numerosissimi esperti e appassionati, tanto da aver registrato il ‘sold out’ a soli due giorni dal lancio. Era il 1993 quando fu sancito il riconoscimento della denominazione di origine controllata ‘Trento’, la prima in Italia riservata al cosiddetto ‘metodo classico’ di produzione dello spumante. Da allora, l’Istituto Trentodoc è cresciuto sino a riunire 63 case spumantistiche, ognuna delle quali conferisce al metodo classico sfumature diverse.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Brescianini confermato alla guida del Franciacorta.
Sarà presidente per altri tre anni Il cda nomina il nuovo ad: è Simona Luraghi. Alla fine il Consorzio Franciacorta ha trovato la quadra ed ha riconfermato alla presidenza per altri tre anni Silvano Brescianini. L’uomo che ha portato la denominazione a superare il traguardo delle 20 milioni di bottiglie, il sostenitore del biologico e della «qualità assoluta». «C’è ancora molto da fare – ha commentato il presidente dopo la sua nomina indicando quella che sarà la filosofia del suo mandato -, ma la sfida per i prossimi anni ci esorta sempre di più a seguire linee guida condivise all’insegna dell’unione delle passioni». La forza del territorio. Avanti quindi con la crescita (la Docg anche nel primo trimestre ha registrato numeri record per le vendite), e avanti sulla qualità nella convinzione che è meglio vendere bottiglie collocandole sul mercato ad un prezzo migliore.

Fonte, Giornale di Brescia.

Grande successo per Oinoe Vini a New York.
In occasione dello “Spring Gala” i vini della cantina emiliana, gestita dal viadanese Alex Cerioli hanno accompagnato i piatti del famoso chef Massimo Bottura per una serata esclusiva nel centro di Manhattan. Lo scorso 28 aprile la Cantina Oino e di Traversetolo, gestita dal viadanese Alex Cerioli, ha affiancato il Teatro Regio di Parma e le migliori eccellenze del nostro territorio per l’esclusivo Spring Gala “The Best of Parma in New York” presso lo storico Metropolitan Club, nel pieno centro di Manhattan. Un grande successo, che ha visto la partecipazione di 170 ospiti registrando un tutto esaurito e raccogliendo fondi e supporto per la Fondazione e per il Festival Verdi. La serata, volta a presentare il prossimo Festival Verdi e a promuovere la cultura e le migliori espressioni del nostro territorio oltreoceano, ha visto l’esclusiva partecipazione dello Chef Massimo Bottura, titolare di Osteria Francescana, più volte premiato come miglior ristorante al mondo.

Fonte, Voce di Mantova.

Vinitaly chiude con il record d’incidenza di buyer stranieri: 25.000 provenienti da 139 Paesi.
Si è chiusa l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti ii 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione — legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali — degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, «il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà.

Fonte, Voce di Mantova.

Wine lovers all’assaggio delle trecento etichette di Nizza è Barbera.
Oggi e domani con 64 produttori di vino Wine lovers all’assaggio delle trecento etichette di Nizza è Barbera. Generosa Bar, bevendola ci pare d’esser soli in mare sfidanti una bufera». A dedicare questi versi alla «rossa» piemontese fu Giosuè Carducci, primo italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Una citazione che ci fa capire quanto la Barbera, da sempre, sia in grado di coinvolgere intensamente i suoi estimatori, rivelandosi un vino, oltre che poetico, intrigante e gastronomico. A Nizza Monferrato, oggi e domani, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna «Nizza è barbera». Un week end all’insegna dell’enogastronomia, con un ricco programma di iniziative che offrirà la possibilità ai wine lovers di conoscere da più vicino le origini di un vitigno che gode di una grande storia.

Fonte, Stampa Asti.

Con i FreakClown il vino sposa la giocoleria.
All’Opificio dell’arte nell’ambito della rassegna “Tessere” Con i FreakClown il vino sposa la giocoleria. L’arte della giocolerie e della clownerie incontra il mondo del vino nel primo dei due appuntamenti in compagnia dei FreakClown, inseriti nella rassegna «Tessere — Trame Artistiche Contemporanee», ideata da Opificio dell’arte con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e inserita tra gli spettacoli sostenuti dal bando «Corto Circuito». Il duo, formato da Alessandro Vallin e Stefano Locali, oggi alle 21 al teatro dell’Opificio dell’arte a Biella (ingresso 10 euro) presenterà «Le Sommelier», uno spettacolo in cui gli oggetti tipici della produzione e della degustazione di vini diventano i pro “Bicchieri e bottiglie diventano il loco di due improbabili sommelier” protagonisti di giochi di destrezza, equilibrismo e comicità.

Fonte, Stampa Biella.

Queibanchi d’assaggio diffusi Alba è ancora maxi-enoteca all’ultimo weekend di Vinum.
Oggi e domani chiude la 44′ edizione Quei banchi d’assaggio diffusi Alba è ancora maxi-enoteca all’ultimo weekend di Vinum. Enoturismo, sostenibilità e design al centro della scena nell’ultimo weekend di Vinum, in partenza stamane in città con la riapertura degli stand diffusi nel centro storico e le tante iniziative che hanno arricchito il programma della 44′ edizione della Fiera nazionale dei vini del Piemonte. Mentre tra piazze e strade I)al convegno sull’enoturismo all’opera di design in piazza Duomo prenderanno il via gli assaggi e si potranno approfondire temi e aspetti legati alvino nelle masterclass e i tour in cantina, la due giorni finale aprirà stamane alle 10,30 a Palazzo mostre e congressi con il convegno «Le prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilità».

Fonte: Stampa Cuneo.

I lampi verdolini che rinfrescano il salentino Angiò.
Era all’incirca la fine del 1.200 quando Carlo d’Angiò fece importare da Cava de’ Tirreni verso Manfredonia 16 mila piante di Flano. È quasi certo però che tale varietà fosse già abbastanza diffusa anche in precedenza in regione con il nome di Latino. La sua diffusione crebbe in tutte le aree viticole della Puglia fino all’avvento della Fillossera che, che arrivò a Santeramo ne11899. La catastrofe fillosserica decretò la quasi scomparsa di questo vitigno sia in Puglia ma anche in Campania. Furono molti i vitigni che scomparvero dopo la ricostruzione dei vigneti, Negro Dolce, Zapponara nera, Lagrima, Verdone nero, Zagarese, fra le uve rosse, sono nomi che ricorrono solo nei testi storici e nelle ricerche specialistiche del tempo.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Vini «varietali», chiesta dai produttori locali una deroga per il comune di Torremaggiore.
«Dateci la possibilità di poter produrre più di 300 quintali di uva da vino, altrimenti rischiamo di non coprire neppure i costi di produzione». In vista della prossima vendemmia 2022, i produttori locali di uva da vino comune restano col fiato sospeso nell’attesa di sapere se il Ministero delle politiche agricole deciderà di inserire anche il Comune di Torremaggiore fra quelli che potranno beneficiare della deroga che autorizza il superamento del limite massimo di 300 quintali per ettaro per la produzione di uva da “vini varietali”, ovvero i cosiddetti vini comuni (non Doc o Igp); deroga che consente di arrivare a quota 400 quintali. Al momento, infatti, fra i Comuni pugliesi che hanno ottenuto la deroga, con decreto del 21 dicembre 2021 del Ministero delle politiche agricole, non c’è Torremaggiore per il quale, di recente, si era espressa anche la Confederazione italiana agricoltori della Puglia.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Vigneto Italia: la provincia di Foggia è leader nella produzione di uva da vino.
Con circa 8 milioni di quintali, pari a oltre i150% del totale regionale (dati Istat 2021), la provincia di Foggia è leader nella produzione di uva da vino. Un primato importante in una regione, la Puglia, che incide per il 13% sul vigneto Italia e per il 18% sulla produzione vino. «La Puglia del vino ha intrapreso da diversi anni un percorso di valorizzazione qualitativa i cui risultati non si sono fatti attendere, sia sul mercato internazionale che italiano. Negli ultimi cinque anni – ha affermato Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma – l’export di vino pugliese è cresciuto a valori del 46% contro una media di quello nazionale del 26%. Anche nella Gdo italiana, le vendite dei vini fermi regionali sono cresciute del 21% rispetto ad un trend complessivo del 9%”. Una Puglia che ha spiccato il volo grazie ad un percorso di crescita che ha visto le realtà produttive investire in professionalità e innovazione. «La Puglia vitivinicola negli ultimi 30 anni – ha affermato Massimo Tripaldi, Presidente di La produzione pugliese incide per il 13% su quella nazionale.

Fonte: L’Attacco.

Vinitaly e Decanter premiano Siddìira.
Riconoscimenti per Bàcco e Bèru Vinitaly e Decanter premiano Siddùra. Dino Dini è l’enologo della Cantina Siddùra di Luogosa nto Siddùra trionfa al Vinitaly: Bácco 2020 (93 punti) è i1 miglior Carignano per la guida 5StarWines. Con il nuovo rosso (edizione limitata, 4mila bottiglie), la cantina di Luogosanto completa la gamma dei vini figli dei grandi vitigni della Sardegna. Le uve Carignano arrivano da piccoli conferitori del Sulcis selezionati da Siddùra perla qualità, vigne di oltre 4o anni coltivate a piede franco nella baia di Porto Pino. Oltre Bàcco, altritrevini sono entrati nella guida del Vinitaly grazie a punteggi pari ai go punti: il Cannonau Doc Erema, il Cannonau Riserva Fòla e il blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese Tiros. Altro motivo di soddisfazione arriva da Bèru, Vermentino di Gallura Docg, tra i i2migliori vini d’Italia nella classifica del Decanter.

Fonte: Unione Sarda.

Sulle pendici del Piazzale la prima vigna urbana con le varietà in estinzione.
Entrerà nella Urban Vineyard Association Le bottiglie all’asta per beneficenza di Giuseppe Calabrese La prima vendemmia è prevista a settembre 2025. Da quelle uve saranno ricavate circa mille bottiglie da vendere sul mercato internazionale tramite aste con f1nalità benefiche. Benvenuti nella prima vigna urbana di Firenze, arrampicata su un terreno in pendenza proprio accanto al piazzale Michelangelo (anche la vigna si chiama Michelangelo…), nella proprietà di Maria Fittipaldi Menarini, che con le quattro figlie gestisce l’azienda vinicola Donne Fittipaldi a Bolgheri. «Questa vigna rappresenta anche la mia infanzia – ricorda Maria – quando i primi di settembre, di ritorno dalla villeggiatura, mi piaceva cogliere gli acini e anche alcuni grappoli di uva per la tavola. In qualche modo voglio dare un segno e un senso di continuità a questa casa». Era stato suo padre ad acquistarla, e ora lei ha deciso di ridare vita a questo pezzo di terra.

Fonte: Repubblica Firenze.

Parco del Delta al Vinitaly con eventi e degustazioni.
Il presidente Gasparini: «Ci siamo fatti conoscere e apprezzare dai compratori». Il Delta del Po era presente, a Verona all’edizione 54 di “Vinitaly”. La manifestazione, dopo il periodo di pandemia che ne ha causato un arresto, ha raggiunto importanti traguardi. Vinitaly ha chiuso, infatti, con un record storico di incidenza di buyer stranieri (28%) e con un’alta affluenza di operatori del settore che hanno visitato la fiera (88 mila). Un risultato che deve tener conto della fortissima contrazione legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. per cui si calcolano in totale circa 5.000 mancati arrivi. Il Parco del Delta del Po è stato parte attiva degli eventi e delle degustazioni proposti nei 4 giorni di fiera.

Fonte: Gazzettino Rovigo.

Il Prosecco Docg e il coast-to-coast negli Stati Uniti.
L’IDEA VALOOBBIADENE, 25 giorni,14 città, 4732 miglia su una Stelvio Quadrifoglio Alfa Romeo: ecco il coast-to-coast negli Stati Uniti di Gianluca Bisol per raccontare il Prosecco Superiore. L’obiettivo è aprire un nuovo segmento di mercato per il Prosecco Docg. Oggi negli USA le coste bevono bollicine superiori e conoscono la differenza tra i consorzi. Ma 11 cuore dell’America ha ancora ampio margine di crescita nei consumi di Prosecco Docg. Così Bisol è uno tra i primi a ripartire con un itinerario che attraversa letteralmente gli USA. ll coast-to-coast di Biso11542 è partito da Boston il 26 aprile ed è proseguito a New York, Washington DC, Raleigh, Charleston: ha fatto tappa a Miami e continuerà a Tampa, Destin, New Orleans, Houston, Dallas, Phoenix, Las Vegas, concludendosi a Los Angeles il 19 maggio. Gianluca Bisol si mette in viaggio per raccontare i valori della viticoltura eroica.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Arte e cultura. Il Veneto nel calice.
Un Intero fine settimana per degustare i 300 vini delle cantine selezionate nella guida Vinetia.it e per scoprire gli angoli più belli di Treviso: è Vinetia Tasting – II Veneto nel calice (www.vinetia-tasting.it), l’evento di AIS Veneto in programma sabato 14 e domenica 15 maggio nel centro storico del capoluogo della Marca. II primo appuntamento sarà la consegna del premio ai vincitori della prima edizione del Memorial Dino Marchi, in programma il sabato alle ore 10 nel Salone di Palazzo dei Trecento. II riconoscimento, dedicato al Presidente di AIS Veneto scomparso nel 2014, è nato con l’obiettivo di valorizzare le competenze di giovani talenti della narrativa, per diffondere la cultura del vino e del cibo attraverso la proposta di spazi di attrazione turistica nel territorio veneto. Alle 15, invece, si potrà osservare la città con altri occhi, grazie alla visita guidata alla città di Treviso e ai suoi tesori.

Fonte: Giorno Milano Metropoli.

Loredan Wine Club dal Montello alla Serenissima.
Andare oltre il proprio sguardo per promuovere l’Italia intera. Con questo spirito nasce il Wine Club Loredan Gasparini voluto dall’omonima cantina di Venegazzù fondata da Pietro Loredan, discendente del doge Leonardo. Provveditore, Savio e Doge, figure chiave nell’antica Venezia, diventano i livelli di affiliazione del progetto dove il vino offre esperienze sensoriali dalle verdi colline del Montello fino alle calli di Venezia. Il Wine Club aprirà le porte della cantina dando la possibilità ai suoi membri di accedere a servizi esclusivi, come acquistare vini in edizioni limitate.

Fonte: Tribuna Treviso.

Ruggero si dimette da ad cantina Siddùra, “nessuno screzio”.
Massimo Ruggero dice addio a Siddùra. Dopo 14 anni di lavoro e impegno si dimette da amministratore delegato dell’azienda vitivinicola di Luogosanto, in Gallura. Una realtà costellata di premi e riconoscimenti in campo internazionale. “Nessuno screzio, ma solo la necessità di guardare oltre – dice all’ANSA l’ormai ex ad – Siddùra è stata una madre, un padre, sono cresciuto professionalmente e umanamente. Sono andato via in amicizia e portando con me un bel ricordo delle persone con cui ho lavorato e che ho incontrato in questo mio felice percorso”. Così come anche dei profumi e sentori dei pluripremiati vini della cantina. “Il giorno che ho lasciato l’azienda ho bevuto il Maìa, per salutare il mio voltare pagina, trovare nuovi stimoli e inseguire nuovi sogni – racconta

Fonte: ANSA.

Vino: Chianti, ok Toscana a proposta modifica disciplinare.
Parere favorevole della Regione Toscana per la modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Chianti. La delibera di approvazione, avanzata alla Giunta regionale dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, riguarda l’intero articolato del disciplinare di produzione della denominazione Chianti, che è la più vasta denominazione di origine nel panorama vitivinicolo toscano. “Le modifiche proposte dal Consorzio Vino Chianti che ne tutela la denominazione – afferma Saccardi – sono rivolte anche a inserire nuove tipologie di prodotto, come il vino Chianti con la specificazione della sottozona ‘Terre di Vinci’.

Fonte: ANSA.it.

‘Vino: Uiv-Vinitaly, export +3,7% ma la Francia fa di più.
Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, l’Italia segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei quattro Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021.

Fonte: ANSA.

La sostenibilità del vino passa anche dalla bottiglia: crescono le sperimentazioni sulla plastica Pe.
Dopo Naked Wines e Accolade Wines, anche Château Galoupet (Lvmh) sperimenta la bottiglia 100% riciclata e piatta di Packmama. La sostenibilità è un mantra, l’innovazione una scelta. A mettere insieme le due cose, stavolta sul fronte delle bottiglie del vino, è Château Galoupet, Cru Classé de Provence con 69 ettari di vigneti affacciati sulla Costa Azzura, fondato nel 1792 e dal 2019 sotto l’egida del colosso del lusso Lvmh, che ha lanciato il suo rosè Nomade in una nuova bottiglia piatta e realizzata in plastica Pet riciclata al 100%, prodotta da Packmama, che ha già collaborato con realtà importanti come Naked Wine o Accolade Wines per alcune linee di vini. Una bottiglia che, oltre a risparmiare molto spazio, pesa appena 63 grammi e, spiega Chateau Galoupet, pesa dieci volte di meno di una bottiglia standard di quelle che vengono utilizzate per i rosè di Provenza.

Fonte: WineNews.

Vino: “Bordeaux en primeurs” per la seconda volta in Italia.
Verona torna ad essere per un giorno la “Place de Bordeaux” per la degustazione en-primeur dei grandi vini rossi d’Oltralpe, un centinaio di prestigiose etichette di Crus et Domaines de France. Ieri, è approdato per la seconda volta in Italia, grazie al marchio di Famille Helfrich, l’evento “Bordeaux en primeurs” che ogni primavera anima i più grandi châteaux della città francese che aprono le loro porte ad acquirenti, importatori, rivenditori ed altri esperti del mondo del vino per far degustare i campioni dell’ultima annata, estratti direttamente dalle barrique. Presso Villa Ca’ Vendri, alle porte di Verona, esperti, critici e addetti ai lavori hanno potuto degustare una panoramica, per un totale di oltre 100 etichette, dei più vocati terroir: dal Grand Cru Saint-Emilion a Pomerol; da Haut-Médoc a Sauterns e ancora Margaux, Moulis, Saint-Julien, Pauillac, Saint Estèphe e Pessac Leognan. Tra gli Châteaux più prestigiosi in degustazione vi erano, solo per citarne alcuni: Pape Clement Pessac Leognan, Branaire Ducru Saint Julien, Chasse Spleen Moulis, Cos Labory Pauillac, Clos Haut Peyraguey Sauternes.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Riccardo Cotarella, il vino e oltre: la visione di un grande enologo.
A lui che certamente ha contribuito a fare la storia del vino in Italia abbiamo chiesto com’è cambiato il mondo enologico negli anni: Riccardo Cotarella ci racconta il suo punto di vista. Tre generazioni e una visione articolata le cui radici, salde nel mondo del vino, si diramano in diverse direzioni: al centro di tutto le persone, le loro potenzialità e i loro intrecci. Questo (e tanto altro che abbiamo raccontato anche in un recente articolo su Vinitaly) è Famiglia Cotarella, universo multiforme che si snoda attorno all’attività di Dominga, Marta ed Enrica Cotarella e comprende i marchi Falesco per i vini della tradizione, Cotarella per l’alto di gamma, la scuola di alta formazione di sala Intrecci e Liason per la distribuzione degli Champagne Alexandre Filaine e Vilmart e del vino Per Papà dell’Azienda Castello di Cigognola.

Fonte: Reporter Gourmet.

Vino: Edoardo Freddi International, 2021 si chiude con fatturato gestito di 65 mln euro.
Con 10 anni di storia alle spalle, la Edoardo Freddi International, prima azienda italiana di export management del settore vino, continua a crescere. Un trend positivo costante che non si arresta dal 2012, anno di nascita dell’azienda, ha portato a chiudere il 2021 con 65 milioni di euro di fatturato, per quanto concerne il gestito presso le aziende rappresentate, in crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Un vero e proprio ‘acceleratore di business’, che conta 28 milioni di bottiglie commercializzate e 40 cantine in partnership, rappresentate in esclusiva e acquisite in 5 anni di attività, tra cui San Leonardo, Marchesi di Barolo, San Michele Appiano, Tunella, Montevetrano, Capichera, Codice Citra, Broglia e Michele Satta.

Fonte:  Il Tempoi.

Frena (ma cresce lentamente) il vino italiano in Usa e Canada, crolla l’export in Cina e Giappone.
Il primo trimestre 2022 analizzato dall’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly, su dati doganali. Italia peggio di mercato e competitor. Dopo l’euforia, forse eccessiva, per i record del vino italiano all’export nel 2021 (ad oltre 7 miliardi di euro), ed una partenza, a gennaio 2022, sulla stessa falsa riga (+22% sullo stesso periodo del 2021, dati Istat analizzati da WineNews), in uno scenario complesso come non mai, tra le conseguenze della guerra ed il caro materie prime e trasporti a livello globale, e le nuove misure anti Covid in Cina, è arrivata la frenata prevista da tanti, ed in particolare in mercati “pesanti” come Usa e Canada, ma anche in altri come Cina e Giappone. Beninteso: il dato complessivo è ancora positivo, ma il vino del Belpaese cresce molto meno di prima, e meno dei competitori. Nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al +3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. A dirlo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), guidata da qualche giorno da Lamberto Frescobaldi, e Vinitaly (www.osservatoriodelvino.it), che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nel primo trimestre 2022.

Fonte: WineNews.

Vinitaly, gran finale e pagellone: cosa funziona e cosa no nel mondo del vino italiano.
Dopo due anni di stretta pandemica la fiera della produzione enologica è rifiorita in grande stile. Tutto bene, ad evento terminato? Quasi. I voti. Abbiamo già commentato qui i principali eventi dell’edizione 2022 di Vinitaly, arrivata dopo due anni di stretta pandemica. Ora andiamo più a fondo e passiamo ai raggi x i dettagli del grande evento del vino, con tanto di pagelle.  L’edizione di quest’anno registra la fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone. Il peso della guerra in Ucraina si scarica sul vino italiano con l’assenza dei buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi. Ciò nonostante, Vinitaly registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). In chiave nazionale, da segnalare un bilanciamento delle presenze del Centro-Sud – in rialzo – rispetto a quelle del Nord. “Il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi.

Fonte: Tiscali FoodCulture.

Sicilia: Torna Teruar, la fiera del vino etico.
A Scicli, in provincia di Ragusa, si terrà Teruar, la fiera dei vini naturali e etici, il 15 e il 16 maggio 2022. Vini etici, vini artigianali, vini di terroir: sono solo alcuni dei modi che possiamo utilizzare per definire quelli che più notoriamente chiamiamo vini naturali, ossia quei prodotti vitivinicoli frutto di un approccio che, in vigna, cerca di assecondare quanto più la natura della pianta della vite mentre in cantina, di accompagnare con il minimo intervento possibile il processo di fermentazione dell’uva. Insomma, quello alla vinificazione naturale è un approccio che vuole essere sostenibile e rispettoso ma sempre con piena consapevolezza: lo studio, anche scientifico, oltre che esperienziale, della vite e delle fermentazioni nel mondo dei vini naturali risulta fondamentale come non mai, proprio perché, impegnandosi in un controllo ridotto al minimo indispensabile, necessita di una cultura ampia e scrupolosa.

Fonte: Agrodolce.

STAMPA ESTERA

Enough Bordeaux bashing – 2021 produced some brilliant whites.
Last year was a bit of a shock for France’s vignerons. After a decade of increasingly warm summers, ripe grapes and full-bodied wines, nature tested them to the hilt and finally delivered a crop that struggled to ripen, even though — thanks to frost and the ravages of downy mildew — it was far from generous. It will be fascinating to see the effect of a cool, grey summer on the more ethereal wines of Burgundy. But I’ve just come back from Bordeaux, where I was tasting embryonic 2021s (quite a significant proportion of the claccrd growths) as part of the annual en primeur campaign. I can report that habitual buyers of red bordeaux are in for a shock too. Gone is the opulence of the reds made in 2018, 2019 and 2020 when alcohols as high as 15 per cent were not uncommon. These 2021s are more likely to be 12 to 13 per cent alcohol and, in many cases, had to be helped even to this level by the addition of fermentable sugar to the fermentation vat, a historic practice called chaptalisation that was widely deployed for the first time since 199 There certainly wasn’t any need to add acid, the common recourse of winemakers in hotter parts of the world. The grapes had quite enough of that, thanks to the cool, damp summer in Bordeaux. And the result? Red wines that are very much lighter and tarter than we have become accustomed to. As Danish wine writer Peter Winding put it to me, the wines are “nice and old-fashioned but helped by better techniques”. I should point out that Winding is a contemporary of mine.

Fonte: Financial Times.

Dijon. Nouvelle gastropole.
JOUR J POUR LA CAPITALE BOURGUIGNONNE: SA CITÉ INTERNATIONALE DE LA GASTRONOMIE ET DU VIN A ENFIN OUVERT SES PORTES, CE VENDREDI. LE PARI SEMBLE RÉUSSI. L’enjeu est de taille. Six hectares et demi au coeur de la ville, en lieu et place de l’hôtel-Dieu, et quelque 250 millions d’euros ont été mobilisés pour ce projet pantagruélique. Du esté des édiles, la fébrilité d’un grand oral se fait sentir. Car, c’est dit, ici, on va déguster. Pas question de se contenter de propos de table et de nourritures virtuelles. Ta leçon de Lyon – cité aînée qui, à peine démoulée fin 2019, est retombée comme un soufflet – a été retenue. Renversement du célèbre adage de Claude Lévi-Strauss: il ne suffit pas qu’un aliment soit bon à penser, encore faut-il qu’il soit bon à manger. Evidence et bon sens, ce tiers lieu ne fait donc pasque dans la scénographie d’expos ludo, vino et gastro éducatives, au demeurant fort bien ficelées. Comptoir à grignoter et Table des Climats d’Éric Pras, le 3-étoiles de l’étape, cantine « expérientielle » avec show culinaire et brasero sur le toit, cave à déguster et allées à ciel ouvert de commerces de bouche ès qualités ont droit de cité. De ce côtélà, pari gagné. Si le repas gastronomique des Français, patrimoine immatériel de l’humanité, est bien k réacteur du projet, il ne manque pas de chair. Et aucun ingrédient n’a été négligé pour faire prendre la mayonnaise dijonnaise. Il faut dire que ça fait dix ans que ça mitonne entre acteurs publics et privés. À l’origine: le cl’ ssr•ment par l’Unesco, en 2010, de nos agapes franchouillardes. Cocorico, dans l’euphorie, un appel à projet est lancé, sous hospices étatiques, pour créer une «cité internationale de la gastronomie». De quoi aiguiser l’appétit de celle des ducs de Bourgogne.

Fonte: Figaro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 6 maggio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Il Belpoggio di Enrico dieci anni di Brunello con cuore Veneto.
Lo sbarco (riuscito) dei Martellozzo in Toscana Quando è arrivato a Montalcino, nel 2o05, ha scoperto di essere l’unico produttore veneto a investire sul Brunello. «Non è stato semplice», racconta oggi Enrico Martellozzo (nell’illustrazione qui sotto), patron della Bellussi, storica azienda del Prosecco Superiore di Valdobbiadene, «mi sono portato tutto da casa, compreso l’enologo, Francesco Adami». A forza di correre in auto tra le colline del Prosecco e quelle del Sangiovese grosso, Martellozzo è stato fermato da un infarto. L’ha superato ed è di nuovo in pista. Altri vignaioli corregionali l’hanno seguito acquistando cantine nella Brunelloland, ma Enrico Martellozzo è l’unico nel gruppo del Consorzio di Montalcino che assegna le stelle all’annata.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Si scrive Primitivo, si legge Gioia del Colle.
LA STORIA SI INTRECCIA CON IL VITIGNO HOMONIMO», 35 ANNI FA IL PRIMO IMBOTTIGLIAMENTO. .«altra» bacca rossa (insieme a Manduria) simbolo della Puglia. Due milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Gioia del Colle, l’altro Primitivo. Che poi, detto così, è pure una mezza ingiustizia: perché fu proprio a Gioia (provincia di Bari, sulle propaggini delle Murge, al confine col tarantino) che (ri)cominciò la storia del Primitivo. Una storia che vale la pena di raccontare. LA STORIA -Siamo al fine del `700 (XVIII secolo, a scanso di equivoci), quando il primicerio Filippo Indellicati (il primicerio è una dignità ecclesiastica minore, sottoposta a quella dell’arcidiacono), proprietario in agro di Gioia di una vigna «mista», come era usanza assai diffusa, selezionò alcuni vitigni a bacca rossa che presentavano una maturazione precoce, e che, anche per questo, erano meno esposti a malattie e muffe.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Una lunga lista di etichette raccontano un territorio.
l rossi delle cantine (storiche e non) continuano a conquistare fette di mercato. l riconoscimenti e i premi • Di seguito una rassegna di alcune delle principali etichette del Primitivo di Gioia del Colle: Polvanera (Gioia), DICIASSETTE. 11 nome dice tutto: quasi 17° d’alcool svolto (16,5°). Rosso porpora con riflessi di rubino. Al naso spiccano i frutti di bosco e la prugna, la rosa, la liquirizia e note minerali, di grafite. Al gusto è elegante, austero, “nervoso” e pieno, di buona acidità con tannini levigati; lunghissimo finale in cui ritornano i frutti di bosco, la liquirizia, le note minerali. Vino da tutto pasto, si esalta con arrosti importanti, selvaggina di piuma e di pelo, brasati e grandi formaggi. Chiaromonte (Gioia).

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Dom Ruinan 2010 Il piccolo principe che diventerà un re.
Assaggio in anteprima della grande cuvée della maison più antica della Champagne. Lo chef de cave Pana’iotis ci guida alla scoperta di un’annata promettente? Fa sempre un privilegio assistere alla nascita di un vino. Lo è ancora di più quando ti accorgi già mettendo il naso nel bicchiere che ti trovi davanti a un giovanissimo principe destinato a diventare re. Ho assaggiato in anteprima il Dom Ruinart 2010, la cuvée che rappresenta la vetta produttiva della più antica maison della Champagne (il marchio reca la data del 1729) e quella che vanta probabilmente le più magnificenti crayères, le cattedrali di gesso sotterranee tipiche della Champagne che l’Unesco ha classificato partimonio dell’umanità e nelle quali i vini riposano e dove, durante le guerre del Novecento, i civili trovarono riparo e salvezza.

Fonte: Giornale.

La vite è una cosa meravigliosa – Le Bastìe, capolavoro di Tomasella.
A cavallo di due regioni con il vino nel dna, la doc Friuli e la doc Prosecco, Tenuta Tomasella è un’azienda di confine, che vanta circa cinquanta ettari di vigneti nei quali coltiva uve di qualità con grande rispetto della materia prima e l’ambizione di raccontare la tradizione e la bellezza di due territori unici. Con un occhio alla sostenibilità, che viene perseguita non soltanto in vigna ama anche con l’adesione al progetto «Saving Bees», che si propone di salvaguardare l’esistenza delle api in quanti sentinelle della sanità di un ecosistema. E veniamo al bicchiere. Tenuta Toma Le Bastle, capolavoro di Tomasella sella produce varie linee: nei classici ci sono alcuni mono varietali iconici delle due regioni; la linea delle bollicine propone alcune etichette di Prosecco e il Rigole Brut da uve Pinot Bianco; un posto a parte merita il metodo classico Cuvée 38 da uve Pinot Bianco, Pinot Nero e Chardonnay, croccante e sapido.

Fonte: Giornale.

Giornata del vino, De Sanctis a Procida.
L’Istituto Agrario ` Francesco De Sanctis’ ambasciatore del vino di qualità per le scuole italiane nella Giornata nazionale della cultura vino e dell’olio, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ais – Associazione Italiana Sommelier e Rai TGR. La Scuola Enologica irpina rappresenterà il territorio campano in occasione della GNCVO che, anche quest’anno, ha rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2022 – 2024. La manifestazione si terrà domani, dalle 10 alle 17, presso la Cittadella dei Misteri, nel borgo di Terra Murata – Palazzo d’Avalos a Procida, Capitale della Cultura 2022.

Fonte:  Quotidiano del Sud Irpinia.

Fermento Emilia con 40 vignaioli.
Domenica e lunedì tanti incontri e degustazioni Fermento Emilia con 40 vignaioli. Sono ancora in vendita i biglietti per l’evento vitivinicolo «Fermento Emilia» che porterà a Montecchio Emilia domenica e lunedì oltre quaranta vignaioli a raccontarsi attraverso le loro produzioni etiche in una mostra mercato che per due giorni offrirà approfondimenti, dibattiti e degustazioni. Presso il Castello di Montecchio, si terrà dunque la prima edizione di questo salone del vino artigianale, biologico e biodinamico, con aziende provenienti dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza che grazie alle loro produzioni artigianali si presenteranno in una mostra mercato.

Fonte: Gazzetta di Parma Weekend.

II Lambrusco secondo Vania Valentini.
II percorso di Vania Valentini lascia intuire una grande passione: sommelier Ais, un master sul vino ad Alma, concorsi, guide, collaborazioni con autorevoli testate e prestigiosi istituti di formazione, fino a quando Alberto Lupetti, ideatore della guida Grandi Champagne, tra i più importanti esperti di champagne al mondo, l’ha voluta accanto a sé come vice-curatrice della guida Grandi Champagne, una pubblicazione unica nel suo genere, considerata dagli appassionati di bollicine francesi un testo miliare. «Un progetto editoriale decisamente affascinante ma molto articolato, a cui collaboro dal 2015 – conferma Vania Valentini. Tanto lavoro e tanti chilometri, soprattutto in Francia, per valutare i produttori vecchi e nuovi, coordinare gli assaggi, i membri del panel, redigere le schede. Una mole di lavoro che ci ha portato ad assaggiare oltre 600 champagne, per recensire 120 produttori e oltre 490 champagne, dando sempre più attenzione ai vignerons, che si dividono lo spazio con le grandi Maison, sempre affidabili e ineccepibili».

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Sei tipi di Marsala presentati ai soci Fisar Civitavecchia: al San Giorgio una serata dedicata alla degustazione.
Cantine Morio”: alle 20 l’evento organizzato dalla delegata Debora Piscopo Sei tipi di Marsala presentati ai soci Fisar Civitavecchia: al San Giorgio una serata dedicata alla degustazione Sei tipi di Marsala, da poco lanciati al Vinitaly, presentati a veri intenditori dal palato raffinato. Evento esclusivo questa sera all’hotel San Giorgio, organizzato dalla Fisar grazie al preziosissimo impegno delegata Debora Piscopo, sempre in prima linea per quanto riguarda simili iniziative, supportata dal socio di delegazione Fabio Nicolosi. Alle 20, nell’ambito della rassegna “Incontro con il produttore – cantine Florio”, Tommaso Maggio (enologo cantine Florio), Roberto Magnisi (direttore cantine Duca di Salaparuta Florio), Piero Mura (wine ambassador Centro Italia), Fabio Nicolosi (area manager Centro Italia) e Debora Piscopo (delegata Fisar Civitavecchia e Costa Etrusco-Romana) degusteranno un Marsala Vergine Riserva 2008, un Marsala Vergine Riserva 2003, un Marsala Secco Superiore 2016 e poi ancora un Marsala Semisecco Superiore Riserva 2015, un Marsala Semisecco Superiore Riserva 2007 e un Marsala Dolce Superiore 2017.

Fonte: Provincia di Civitavecchia

Vino, salumi e… zafferano: è il Distretto della Collina.
È nato ufficialmente il Distretto agroalimentare della Collina di San Colombano al Lambro, le imprese locali fanno rete per intercettare finanziamenti, fare sistema ed economia, intercettare nuove occasioni commerciali, valorizzare la collina e creare valore e sviluppo per il territorio. Sono 23 le attività che hanno firmato l’adesione davanti al notaio nella sala del consiglio del Comune di San Colombano mercoledì sera, presenti l’assessore all’agricoltura del Comune banino Alessandro Granata e il consigliere delegato alle attività produttive Paolo Polenghi. Altre 4 o 5, non presenti mercoledì, entreranno nei prossimi giorni. Ci sono quasi tutte le cantine vitivinicole banine, agricoltori di pianura, il salumificio Bertoletti di Graffignana, la Cascina Cortesa di Graffignana, l’albergo ristorante San Rocco di Sant’Angelo, Le Terme delle Saline di Miradolo, piccoli produttori di nicchia, ristoranti e bed e breakfast.

Fonte: Cittadino di Lodi.

APPUNTAMENTO Argegno DiVino per gli appassionati.
Degustazione Eno Gastronomica domani, sabato 7 maggio, dalle l l alle 19 denominata Argegno DiVino. Lungo il Telo, spiegano gli organizzatori, ci saranno prodotti nazionali e del territorio da degustare accompagnati da una scelta di circa 100 etichette delle migliori cantine italiane. Ingresso 40 euro a persona, a ogni partecipante sarà offerto un bicchiere da degustazione personalizzata Ci sarà anche la ponssibilità di seguire le lezioni di un masterclass di degustazione nella cantina del ristorante La Posteri a locale che cura l’organizzazione con Bistrò Argegno.

Fonte: Provincia Como.

Le aree viticole Unesco a confronto con Vinum.
Nel palazzo Mostre e congressi, i delegati anche da Cinque terre e colline del Prosecco L’auditorium del palazzo Mostre e congressi ospiterà, sabato 7 maggio alle 10.3o, il convegno “Prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilità”: l’incontro dedicato alla sostenibilità nella logistica del vino, organizzato da ente Fiera del tartufo e consorzio di tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani in collaborazione con Coldiretti. Verrà presentato il progetto Ecolog, già esposto al Vinitaly di Verona e nato dall’iniziativa del consorzio per evitare il passaggio dei tir dei corrieri vinicoli sulle colline Unesco.

Fonte, Gazzetta d’Alba.

Fiera del vino: gli ultimi incontri.
L’ultimo fine settimana di Vinum è ormai alle porte: fra sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.3o alle 20, in città si potranno degustare_ più dl settecento etichette raccolte da tutto il Piemonte, in cinque zone del centro. Su www. vinumalba.com è in vendita, a trenta euro, un blocchetto da diciassette tagliandi per altrettante degustazioni, un calice e gli sconti per i musei albesi; alle casse saranno disponibili carnet per otto e quattro degustazioni. ll giro di assaggi può iniziare dal palazzo Mostre e congressi con le Docg Barolo, Barbaresco, Diano d’Alba e Dogliani e le Doc Barbera d’Alba, Langhe Freisa, Langhe Nebbiolo e Verduno Pelaverga. L’edificio ospita anche la mostra fotografica sui paesaggi vitivinicoli Unesco. Di fronte, piazza Bubbio è il quartier generale dei blanchi a denominazione Langhe: Ameis, Bianco, Chardonnay, Favorita, Nascetta e Sauvignon.

Fonte, Gazzetta d’Alba.

Il “primo giorno di scuola” vince al Vinitaly.
L’istituto agrario Penna si aggiudica il premio nazionale per l’etichetta più bella d’Italia II “primo giorno di scuola” vince al Vinitaly Si è svolta martedì 13 aprile la premiazione del sesto concorso enologico degli istituti agrari d’Italia, premiazione che ha visto l’istituto Penna di Asti aggiudicarsi il premio per l’etichetta più originale. Abbiamo incontrato Renato Parisio, preside dell’istituto Penna, per farci raccontare il concorso e per conoscere l’azienda vinicola della scuola: Come si è svolta la partecipazione al concorso? “Nell’ambito del Vinitaly, tutti gli anni, viene organizzato un concorso tra gli istituti agrari che producono vino, in collaborazione con ministero dell’agricoltura, il ministero dell’istruzione e il Centro di Ricerca per l’Enologia.

Fonte, Gazzetta d’Alba.

Elisa: dalla farmacia allo chardonnay.
Il 14 e il 15 maggio l’evento di Ais Asti “Abaccabianca 2022” I bianchi piemontesi in scena a Vignale. “Abaccabianca’ torna i114 e il 15 maggio. L’evento itinerante, ideato e organizzato dai sommelier di Ais Asti, quest’anno sarà ospitato a Palazzo Callon. In degustazione 180 etichette divini e vermouth: dal Gavi al limorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino. La manifestazione torna a Vignale Monferrato dopo due anni di pausa forzata. Due giorni dalle 11 alle 19, dove appassionati, cultori e professionisti del settore enologico potranno degustare ai banchi d’assaggio: «Abbiamo sempre voluto alzare il livello e il nostro lavoro non si è fermato neanche in questi due anni — spiega Paolo Poncino, delegato di Ais Asti che si occupa dell’organizzazione.

Fonte, Monferrato.

Enoturismo: siamo in ripresa. Identikit su chi acquista.
Rapporto Mancano ancora gli americani Enoturismo: siamo in ripresa. Identikit su chi acquista. Atzeni anticipa il XVIII Rapporto, presentato da Città del Vino, Donne del Vino e Puglia e che noi leggiamo grazie a 0IV , l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin di Parigi Non sembrano così lontani, ci dicono in sintesi queste fonti, i tempi in cui il circuito enoturistico italiano tornerà a contare 14 milioni di visite e un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro annui In breve ci soffermiamo solo, cogliendole letteralmente, sulle clientele degli enoturisti e sulle loro spese e poi sulla distribuzione e classifica regionale. L’identikit aggiornato dell’enoturista è quello di un giovane sotto i 35 anni (60%), in prevalenza cittadino (75%), con un alto livello di istruzione (95%) e un reddito superiore alle medie (84%). Ama le esperienze dirette, unisce il vino alle risorse del territorio (79%), è digital (77%), sceglie l’aria aperta (73%), i tempi brevi (71%) ed è un turista di prossimità (67%).

Fonte, Monferrato.

Una Strada del Vino’ assegnata all’anello che parte da Cantalupo.
Anche la Val Borbera avrà la sua ‘Strada del Vino’ e la sua intitolazione e la sintesi della storia della sua valle e della sua tenacia nel volere emergere e imporsi come terra di vino e turismo, di enogastronomia e cultura naturalistica. A metà maggio al Castello di Grinzane, verrà assegnata alla strada che in anello parte da Cantalupo Ligure, sale a Costa Merlassino e poi ritorna al paese. fin anello di qualche chilometro dove si trovano i vigneti di ben quattro aziende agricole che in tempi e modi diversi hanno impiantato quel l’imorasso che è un poi il simbolo della valle assieme al Montebore. Su colline intorno ai 450/500 metri di altezza le aziende agricole ‘Battilana di Gianluigi Mignacco, ‘Ezio Poggio:’Roberto Grattone’ e ‘Terra Andi’ di Stefano Marchesotti hanno impiantato i loro vigneti, quelli che hanno permesso a quel territorio di porsi all’attenzione della candidatura di ‘Strade del Vino’ che dopo una gestazione lunga qualche anno causa pandemia ha avuto un buon fine.

Fonte: Panorama di Novi.

Tutto pronto per il ritorno di “Nizza è Barbera”.
Torna “Nizza è Barbera”, l’atteso appuntamento che, dopo due anni di stop, propone un programma rinnovato, con 64 produttori e oltre 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti Docg e Nizza Docg. Il sipario si apre sabato 7 mattina, presso il Foro Boario, con il Barbera Forum, mentre a Palazzo Crova, sarà possibile visitare il Museo del Gusto e la Galleria “Art `900”. È inoltre prevista una notte bianca con Wine Point in piazza Garibaldi, via Pio Corsi e piazza XX Settembre. Domenica 8, invece, biciclettata nelle vigne del Nizza, raduno automobilistico di Ferrari e arrivo del treno storico di Langhe, Monferrato e Roero. Alle 17, infine, nell’ex chiesa SS. Trinità, si terrà una Masterclass di sei macro aree del Nizza Docg con sei diversi produttori, degustazione guidata dall’Associazione Produttori del Nizza, con l’intervento del presidente Stefano Chiarlo e dei produttori. Info: www.nizzaebarbera.wine.

Fonte: Piccolo di Alessandria.

BiWine, più di cento vini da degustare firmati dai produttori del territorio.
Nell’ambito di Bis ritorna «BiWine – Biellese territorio di vino», l’evento organizzato dall’Associazione italiana sommelier di Biella che per questa edizione, in cui si celebra la XII Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, ha coinvolto 34 produttori biellesi. Sarà domani al chiostro di San Sebastiano, mentre da oggi (venerdì) a domenica dalle ore 18 alle 24 in piazza del Monte ci sarà «Aspettando Bolle di Malto», un’anteprima della rassegna dedicata alle birre artigianali italiane di qualità che apre il tour del 2022 con questo evento incentrato sull’eccellenza brassicola biellese e accompagnato da street food (tra cui crêpes, panzerotti e altre specialità) e musica. Nelle tre giornate di Bis, inoltre, i ristoranti di Biella e provincia proporranno «Degustare il territorio» con ricette e menu tipici locali.

Fonte: Stampa Biella.

MArTa, la giornata del vino e dell’olio.
Il programma di domani al museo MArTa, la giornata del vino e dell’olio Domani il Museo Archeologico Nazionale di Taranto celebra la Giornata Nazionale della cultura del vino e dell’olio, grazie al rinnovo della collaborazione, già in essere, con il Ministero della cultura, il Ministero dell’istruzione, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana Sommelier. li programma del MAr’l’A, adatto ad adulti e ragazzi, accoglie i visitatori con percorsi tematici guidati. La mattina dalle ore 10 alle ore 11 e dalle ore 12 alle ore 13 le visite saranno riservate alle scuole. Nel pomeriggio, invece, dalle ore 15 alle ore 17 e dalle ore 17.30 alle ore 19.30 il MArTA i visitatori potranno scoprire le opere del museo legate al vino e all’olio.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

La ricchezza dei territori custodita dal buon bere
Alla scoperta dei prodotti della nostra terra La ricchezza dei territori custodita da. buon bere Domani a Berchidda si celebra la Giornata della cultura del vino e dell’olio Roberto Dessanti, presidente regionale Ais: «Puntiamo sulla formazione» di Marco Bittau passa per il vino e per l’olio buona parte della ricchezza del comparto agroalimentare del Belpaese, Sardegna compresa, ma solo attraverso la conoscenza e la form azione professionale si ottiene la giusta valorizzazione di prodotti d’eccellenza che trasudano storia e cultura del territorio. Per questo l’Ais (Associazione italiana sommelier) d’accordo con i ministeri dell’Istruzione, della Cultura e delle Politiche agricole, organizza in tutta Italia la Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio.

Fonte: Nuova Sardegna.

Promozione del territorio grazie all’idea dei Wine Club.
Andare oltre il prosguardo per promuovere l’Italia intera. Con questo spirito nasce il Wine Club Loredan Gasparini. Provveditore, Savio e Doge, figure chiave nell’antica Venezia, diventano i livelli di affiliazione di un progetto speciale dove il vino offre esperienze sensoriali dalle verdi colline del Montello fino alle calli di Venezia. Il Wine Club aprirà le porte della cantina dando la possibilità ai suoi membri di accedere a vendite en primeur delle nuove annate, acquistare vini in edizioni limitate e produzioni da collezione e addirittura conservare le proprie bottiglie presso la cantina, organizzando le consegne a casa con spedizioni scalari. Il Wine Club è però anche molto altro. Sarà un modo per conoscere il territorio di produzione e scoprire il legame con la Serenissima.

Fonte: Gazzettino Venezia.

Dal campo alla tavola Il ciclo produttivo ingrana la marcia dell’innovazione.
Presentata la Live Demo del Competence Center del Nordest Smact Inaugurato il percorso tecnologico e formativo dedicato all’agrifood Dal campo alla tavola. Il ciclo produttivo ingrana la marcia dell’innovazione. Un altro tassello per lo sviluppo tecnologico della Fiera è stato ufficialmente inserito ieri mattina con l’inaugurazione della Live Demo “From Farm to Fork” del Competence Center del Nordest Smact. La parte frontale del Padiglione 7, che affaccia su via Tommaseo, è ora un grande laboratorio di innovazione che mira a dimostrare come le tecnologie dell’Industry4.0 possono essere pienamente integrate nell’intero ciclo produttivo del cibo: dal campo alla tavola. Un percorso tecnologico e formativo che parte dal piano terra, dove al posto delle vecchie biglietterie della Fiera si va formando una lunga serra ad ampio tasso di automazione, e che prosegue al primo piano, dove un intero ciclo produttivo, legato al pane e alla birra, permetterà alle imprese, grandi e piccole, di testare prodotti e tecnologie accompagnati dai tecnici di Smact.

Fonte: Mattino Padova.

Bottiglia di vino venduta in Italia a cifra record: quale e quanto costa.
A fine aprile una bottiglia di vino è stata venduta per 67.375 euro infrangendo il record italiano per una singolo esemplare da 75 cl battuto all’asta. Si tratta di un Musigny Domaine Leroy del 2008 aggiudicato dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini. La cifra sborsata per assaporare questo vino d’eccezione non si avvicina però al brindisi da record fatto dall’acquirente della preziosa Mathusalem di Romanée Conti del 1985 comprata nel 2021 per oltre 900mila euro. La rarissima bottiglia da sei litri era custodita dalla Avu di Sorengo, vicino Lugano, società specializzata nella vendita di vini lusso per le persone più ricche del mondo.

Fonte: QuiFinanza.

Vino: ‘Nizza è Barbera’ con 300 etichette e tour nelle vigne.
Dopo due anni di pausa forzata per la pandemia si ripresenta la manifestazione ‘Nizza è Barbera’, il 7 e 8 maggio a Nizza Monferrato (Asti), con 64 produttori e 300 etichette in degustazione e un programma di tour dei vigneti in bici, notte bianca e masterclass di 6 macroaree del Nizza docg, ospiti della rassegna il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Quest’anno il Barbera Forum, al Foro Boario nel centro di Nizza, apre già al sabato mattina, si entra esclusivamente per fasce orarie e su prenotazione: http://www.nizzaebarbera.wine/ Per la notte bianca, con negozi aperti, e gastronomia nel centro cittadino, dove saranno allestiti tre Wine Point (in piazza Garibaldi, in via Pio Corsi e in piazza XX Settembre) con una selezione di etichette di Barbera d’Asti docg e Nizza docg in degustazione.

Fonte: ANSA.

Prosecco: ci siamo bevuti il vino dove ha fatto il bagno Gue Pequeno.
Vi ricordate del bagno nel Prosecco di Gué Pequeno? Ebbene, sarete felici di apprendere che il vino non è assolutamente andato sprecato. Vi ricordate di quando Guè Pequeno fece il bagno nel Prosecco? No, non era un sogno strano partorito quella volta volta che avete azzardato lo spuntino di mezzanotte con gorgonzola e fette biscottate, ma una vera campagna pubblicitaria organizzata dalla cantina Il Colle di San Pietro di Feletto e che, comprensibilmente, aveva sollevato una serie di polemiche sia da parte del popolo internettiano che da Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD.

Fonte: Dissapore.

Gambero Rosso, una guida dei vini rari.
Nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese. Il Gambero Rosso presenta Vini Rari, un nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia.

Fonte: ItaliaOggi.

Oiv, il vigneto mondiale non cresce, consumi in leggera ripresa.
Ogni anno l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) pubblica la panoramica che analizza la situazione e le prospettive a breve termine del settore vitivinicolo, fornendo dati a livello globale del tasso di produzione, consumo e commercio nonché il grado di equilibrio tra questi settori nel mercato del vino. A fine aprile, il direttore Generale dell’Oiv, Pau Roca, ha presentato le informazioni sulla produzione, il consumo e il commercio internazionale di vino nel 2021, con un focus sul record storico del 2021 relativo al commercio. Il vigneto mondiale si è stabilizzato dal 2017 rimanendo a 7,3 milioni di ettari. Ci sono due spiegazioni: Il rallentamento della crescita dei vigneti cinesi. La crescita del vigneto europeo che rappresenta il 46% del vigneto mondiale a causa del nuovo sistema di autorizzazione all’impianto ma rimane limitata. A livello globale la situazione è totalmente eterogenea. La produzione globale è stimata in 260 mln hl. È un calo dell’1% rispetto al 2020.

Fonte: Federvini.

‘Umbria in anteprima’ promuove il vino sui mercati internazionali.
Grazie alla collaborazione tra il Consorzio tutela vini Montefalco, il Consorzio tutela vini Orvieto, il Consorzio tutela vini Doc Colli del Trasimeno ed il Consorzio tutela vini Torgiano, nasce ‘Umbria in anteprima’. Un evento che ha l’obiettivo di posizionare il brand legato all’Umbria del vino in maniera ancora più incisiva in particolare sui mercati internazionali, offrendo l’immagine di un territorio fortemente identitario, ma in grado di esprimere una produzione vitivinicola variegata e di grande appeal.

Fonte: umbriaON.

Vini a bassa gradazione alcolica, una nicchia (in crescita) che in Usa vale 1 miliardo di dollari.
Wine Intelligence: consumi attesi al +27% annuo fino al 2025. La moderazione conquista i Millennials, ma sul profilo gustativo c’è ancora da lavorare. Tra i consumatori di tutto il mondo cresce in maniera costante la tendenza alla moderazione, che nell’ultimo decennio ha aperto opportunità interessanti anche per il mercato degli alcolici. Compreso, ovviamente, il vino, che con le produzioni low e no alcol si sta confrontando da tempo, pur tra mille dubbi e doverose precisazioni, semantiche e tecniche. Il Paese più vivace, in questo senso, sono gli Stati Uniti, dove, però, il vino non ha ancora raccolto il successo dei prodotti ready-to-drink o della birra analcolica, tanto che, secondo i dati IWSR, un consumatore su cinque di prodotti ready-to-drink è un ex bevitore di vino. Il motivo, confermato dai dati raccolti negli ultimi 5 anni da Wine Intelligence, è piuttosto semplice: il vino a bassa gradazione, in linea si principio, è un’ottima opzione, ma il profilo gustativo, troppo spesso, si rivela deludente. Un limite enorme, che allontana dalla categoria vino molti giovani consumatori.

Fonte: WineNews.

7 maggio 2022_Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio.
Il 7 maggio, il Ministero della Cultura celebra la giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, nell’ambito di un protocollo d’intesa (GNCVO) con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana Sommelier (AIS). L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLAE aderisce alla giornata, con eventi dedicati ai protagonisti della cultura e della civiltà mediterranea, valorizzando un frammento dell’antico agro romano, tanto caro agli intellettuali del Grand Tour, preservato dalla speculazione e testimone del valore paesaggistico dell’intero territorio alle porte di Roma. L’uliveto di Villa Adriana, rappresenta un tesoro di biodiversità: qui è possibile trovare sette varietà, che risalgono per lo più al XVIII secolo, di cui alcune davvero rare, espressione dell’ineguagliabile primato mondiale del nostro Paese, che vanta circa 700 cultivar. In quest’ottica rientra anche l’Olio Extravergine di Oliva Olea Hadriani IGP, prodotto con le olive raccolte a Villa Adriana in partnership con UNAPROL e Coldiretti Lazio.

Fonte: Le Villae Tivoli.

Passeggiate tra i vigneti e assaggi Ecco l’ultimo week-end in cantina.
Terzo ed ultimo appuntamento domani e domenica a Montespertoli con il ciclo di incontri ’Week-end in cantina’, dedicato alle eccellenze enogastronomiche delle aziende agricole del territorio montespertolese. In questa ultimi due giorni saranno protagoniste le aziende Montalbino, Fattoria La Leccia e Tenuta Coeli Aula. Partendo dalla prima tenuta in entrambi i giorni sarà possibile fare una passeggiata tra i vigneti, visitare la cantina e degustare tre vini accompagnati da un tagliere di formaggi locali e panificazione varia. Il prezzo è di 25 euro a persona e per info e prenotazioni è possibile chiamare il 389 6825334 o scrivere a giulio.tinacci@gmail.com. La Fattoria La Leccia aprirà invece le proprie porte sia sabato che domenica dalle 11 alle 19, con la possibilità di scoprire le loro vigne storiche, oltre che la bottaia e la spumantaia.

Fonte: La Nazione.

42 Migliori cantine per vino nel 2022 (recensioni, opinioni, prezzi).
Sei alla ricerca della migliore cantine per vino? Non preoccuparti più! Come in questo post, abbiamo elencato i modelli 42 che sono i più votati e apprezzati dalle persone che li usano. Prima di iniziare, crea un elenco di funzioni che stai cercando in una cantine per vino in questo modo, scegliere quella migliore per le tue esigenze da questo elenco sarebbe molto più semplice. Non importa quali siano i tuoi requisiti, questo elenco contiene le cantine per vino che li soddisferanno!

Fonte: Il Sud siamo Noi.

Moreno Zurlo vince il premio Ecotechgreen grazie al progetto della cantina Leonildo Pieropan.
Il progetto della cantina Leonildo Pieropan firmato dall’architetto Moreno Zurlo dell’A.C.M.E. Studio di Verona ha vinto il prestigioso premio internazionale Ecotechgreen, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dalla rivista PAYSAGE. Il premio nasce per stimolare riflessioni sul ruolo del verde tecnologico all’interno dell’Architettura del Paesaggio e su come queste tematiche siano sempre più attuali e necessarie per il contrasto al cambiamento climatico. Attraverso il miglioramento della qualità ambientale, si possono coniugare efficienza energetica, bellezza e tecnologia per rendere gli ambienti di ricettività e di lavoro sempre più sostenibili. Il progetto vince il primo premio ex equo nella categoria verde tecnologico e ricettività, che valorizza i paesaggi ricettivi in cui il verde pensile e verticale ampli l’offerta dei servizi nel rispetto della qualità ambientale.

Fonte: Storie Di Eccellenza.

Château-Figeac, tra la 2021 en primeur, il cambiamento climatico e la nuova cantina.
A WineNews, da “Bordeaux en primeurs” by Crus et Domaines de France (famiglia Helfrich), Blandine de Brier Manoncourt, proprietaria di Château-Figeac. “Difficile dare un giudizio sulla 2021 a Bordeaux, è stata un’annata complessa ma che riserva tante belle sorpresa e qualche grande vino. Prima di puntare su nuove varietà, dobbiamo imparare ad affrontare il cambiamento climatico cambiando il modo di lavorare in vigna, ad esempio ritardando la potatura, così da evitare le gelate primaverili. La nuova cantina ci permetterà di lavorare al meglio, e di avere lo spazio sufficiente per valorizzare il grande lavoro che facciamo in vigna”, racconta Blandine de Brier Manoncourt.

Fonte: WineNews.

Tutto pronto per Acino, il primo evento sui vini naturali in Campania: dal 21 al 23 maggio il Carcere Borbonico diventa una grande enoteca a cielo aperto.
#nonèunafiera è l’hashtag scelto per il primo bancone più grande d’Italia. I migliori enotecari campani saranno gli ambasciatori di una selezione di aziende vitivinicole che hanno deciso di mettere in pratica, in vigna e in cantina, la filosofia del ‘naturale. E’ ‘Acino’ il primo evento della Campania sui vini naturali che diventa l’enoteca a cielo aperto più grande d’Italia. Dal 21 al 23 maggio, il Complesso monumentale ex Carcere borbonico di Avellino, edificio storico al centro della città, apre le porte ad un’inedita rassegna dedicata alle denominazioni, nazionali ed estere, della viticoltura e delle produzioni vitivinicole di qualità che non subiscono modificazioni in vigna e in cantina, attuando una vinificazione e una fermentazione spontanea, senza filtrazioni e chiarificazioni e in assenza di solfiti aggiunti.

Fonte: Orticalab.

STAMPA ESTERA

Protos abrirá bodega en Soria para protegerse del cambio climático.
El grupo arrienda 63 hectáreas en Zayas de Torre e inicia el proceso para comprar al menos 200 hectáreas más. Su objetivo es inaugurar la bodega en 2027. “Nos va a ayudar a diversificar riesgos y tener siempre calidad’; afirma Carlos Villar, su director general Vfctor M. Osorio. Madrid Protos, uno de los principales grupos vinícolas de la Ribera del Duero, toma una decisión estratégica de cara al futuro. La compañía con sede en Peñafiel (Valladolid) ha ganado una licitación para arrendar 63 hectáreas de viñedo en Zayas de Torre (Soria) con el compromiso de abrir una bodega antes de 2030. No obstante, sus planes van mucho más allá. La compañía ha abierto en paralelo un proceso de compra de viñedos con el objetivo de adquirir más de 200 hectáreas en propiedad -irá aun ritmo de unas 30 hectáreas al año- y situar a esta región como el escudo del grupo frente a los efectos del cambio climático. “Se trata de una zona muy interesante por su calidad y porque es más fresca que las áreas tradicionales de la Ribera del Duero al estar a más altura. Si Peñafiel se sitúa a unos 750 metros sobre el nivel del mar, estos viñedos están por encima de los 1.000 metros, lo que nos va a ayudar a buscar calidad y diversificar riesgos independientemente de la climatología de cada año”, indica Carlos Villar, director general de Protos.

Fonte: Expansión.

A new home for Italian grapes.
The 10 acres of nebbiolo growing on this remote ridge about 25 miles west of Geyserville and 10 miles from the Pacific in northern Sonoma County, make the vineyard unusual enough in California. The other grapes make it positively singular. No other vineyard in the United States but this one, as far as I can tell, has blocks of carricante and nerello mascalese, the two most significant white and red grapes grown on Mount Etna in Sicily. One grower, Kevin Harvey, a former venture capitalist turned wine entrepreneur, is wagering that here in California, he can produce a great nebbiolo, which has proved difficult anywhere beyond the grape’s home territory in northern Italy. Not only that, he is betting that he can make world-class carricantes and nerello mascaleses, which may never have been tried outside of Sicily. The Centennial Mountain vineyard is also an effort to determine whether, as some people believe, California is full of great wine terroirs that have not yet been discovered. Mr. Harvey’s first wine investment, Rhys Vineyards, which produces exquisite pinot noirs, has paid off handsomely in terms of the quality of the wines and their critical reception. But the track record of Italian varieties in California, or anywhere outside of Italy, is not great. Yet Mr. Harvey is applying the same tenacity and obsessive attention to detail to this project as he did with Rhys 20 years ago, when he combed the back roads of the Santa Cruz Mountains, looking for rocky slopes that he believed would make exceptional sites for vineyards. Rhys now has six vineyards in the Santa Cruz area, each different geologically and all hard to farm, along with another in the Anderson Valley of Mendocino County and another in development in northern Mendocino. Rhys is focused on French varieties. In addition to the pinot noirs, it makes smaller amounts of chardonnay and syrah.

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 5 maggio 2022!

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Contrada Bosco del Monaco Premiata al Vinitaly 2022.
Presentata ufficialmente al Vinitaly 2022, anche nell’ambito dell’importante convegno “Versanti e Contrade del Vesuvio” di Confagricoltura con la giornalista Antonella Amodio e l’enologo Vincenzo Mercurio, nasce “Contradae 61.37 Vesuvio Doc 2019” di Casa Setaro. L’azienda vesuviana di Massimo Setaro è tra le 20 realtà italiane scelte da Joe Bastianich per il podcast “Wine Heroes”. E stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zona.zione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco.

Fonte: Metropolis.

C’è una Ferrari a impatto zero.
Le storiche Cantine di Trento hanno raggiunto la carbon neutrality: tra fotovoltaico e fonti rinnovabili tagliate 989 tonnellate di CO2. Camilla Lunelli: “È il punto di arrivo di un percorso per tutelare le nostre Dolomiti”. Alla fine di marzo, le Cantine Ferrari di Trento avevano controbilanciato l’emissione nell’ambiente di quasi 1,2 milioni di chilogrammi di anidride carbonica. Un passaggio chiave che ha consentito all’azienda del gruppo Lunelli, affiancata dalla società di valutazione di impatto climatico Climate Partner, di ottenere la certificazione di carbon neutrality, ossia di impatto finale nullo in termini di inquinamento da gas serra a livello di emissioni generate direttamente dalla società (Scope 1), associate all’energia acquistata e consumata (Scope 2) e in parte anche prendendo in considerazione la filiera e la catena di creazione del valore (Scope 3). In quest’ultimo caso, le Cantine Ferrari sono risultate neutrali rispetto all’ambiente se si guarda ai viaggi aziendali, ai trasferimenti da casa al lavoro di dipendenti e collaboratori, oltre che alla catena delle emissioni a monte collegate ai consumi della società. La certificazione, aziendale e non di prodotto, è il risultato di tutta una serie di scelte e azioni volte alla riduzione delle emissioni.

Fonte: Green&Blue.

Vino, 25 milioni ai consorzi E più viti in quattro regioni.
I consorzi di tutela del vino e le relative associazioni temporanee possono contare su uno stanziamento di 25 milioni di euro per realizzare interventi di informazione, promozione e comunicazione sul mercato nazionale e rilanciare così il settore che ha fortemente avvertito l’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid. Il Mipaaf ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il decreto n. 13867 del 2 maggio 2022 con il quale ha stabilito le regole di funzionamento del regime d’aiuto. Per la presentazione delle domande occorre aspettare l’emanazione di un provvedimento da parte del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica, col quale saranno stabiliti i requisiti richiesti, l’importo ma siano dei progetti ammessi a finanziamento, i criteri di selezione, le spese ammissibili, l’intensità massima del contributo e le procedure di presentazione delle domande e relative istruttorie, fino all’erogazione dei pagamenti a favore dei beneficiari.

Fonte: Italia Oggi.

Gambero Rosso, una guida dei vini rari.
Il Gambero Rosso presenta Vini Rari, un nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia. Ogni settimana, verranno proposti due vini rari per un percorso che accenderà i riflettori sui grandi artigiani del vino italiano raccontando selezioni che conservano, proprio grazie alla loro dimensione, un’aderenza territoriale del tutto speciale, meritevole di una narrazione specifica. Il progetto editoriale sarà curato dai giornalisti Giuseppe Carrus e Lorenzo Buggeri, da ormai 15 anni in forza alla Redazione Vino del Gambero Rosso e da sempre alla continua ricerca delle bottiglie più rare, curiose e stimolanti.

Fonte: Italia Oggi.

In Emilia vini naturali in fermento.
Domenica e lunedì 40 produttori delle valli emiliane si fanno assaggiare al salone del vino biologico che si tiene nel castello di Montecchio Emilia. l vino come cultura, espressione della biodiversità e delle tradizioni di un territorio. E il focus su cui si concentra Fermento Emilia, il salone del vino artigianale, biologico e biodinamico dei vignaioli emiliani che si terrà domenica 8 e lunedì 9 maggio nel Castello di Montecchio Emilia. QUARANTA PRODUTTORI provenienti dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza saranno presenti all’evento con i loro circa 150 vini, a cui hanno dato vita grazie a piccole produzioni. Attraverso di essi sarà possibile degustare la fusione fra pratiche enologiche antiche e moderne, unite dal filo conduttore della sostenibilità, di viticoltori di diverse generazioni che hanno scelto di vivere in maniera etica sulla propria terra, presidiando il territorio e proteggendolo per l’intera la comunità.

Fonte: Manifesto.

Regia investe in vino e mattone.
La cassaforte familiare delle eredi di Gilberto Benetton ha acquistato il 40% di km Bacco e un immobile mattone e vino sono i nuovi investimenti delle eredi di Gilberto Benetton azioniste di Regia, cassaforte di famiglia che detiene il 20% di Edizione, la holding dei quattro rami della dinastia di Ponzano Veneto, costati oltre 11 milioni di euro. Qualche giorno fa, infatti, si è svolta a Treviso la quarta assemblea di bilancio presieduta da Sabrina Benetton, figlia di Gilberto titolare del 50% mentre soci sono la madre Maria Laura Pasquotti titolare dell’usufrutto del 49,99% (la cui nuda proprietà è dell’altra figlia Barbara) col restante 0,01% intestato alla neonata fondazione di famiglia. La riunione è servita per accantonare a riserva straordinaria l’intero utile 2021 di 4,3 milioni (di poco migliore dei 4 milioni dell’anno prima) e in tal modo il patrimonio netto di Regia è salito a 262,8 milioni. Ciò a fronte di un attivo di 267,1 milioni costituto da immobili per 24,3 milioni, immobilizzazioni finanziarie per 160 milioni, crediti per 41,7 milioni e liquidità per 40,7 milioni.

Fonte:  Mf.

Gambero Rosso lancia guida ai vini rari.
Gambero Rosso ha presentato Vini Rari, nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia. Ogni settimana, verranno proposti due vini rari per un percorso che accenderà i riflettori sui grandi artigiani del vino italiano raccontando selezioni che conservano, proprio grazie alla loro dimensione, un’aderenza territoriale del tutto speciale, meritevole di una narrazione specifica.

Fonte: Mf.

Hub vino, c’è convergenza per istituirlo.
Il deputato Maglione e il delegato Alta Velocità Errico puntano «sulla concretizzazione dell’infrastruttura» Hub vino, c’è convergenza per istituirlo “Altre 2 settimane sono trascorse dalla riunione presso l’Asi, nel corso della quale il Presidente Luigi Barone si era assunto l’impegno di convocare un nuovo tavolo. Dalle parole, però, non si è ancora passati ai fatti e il tempo a disposizione, come ciclicamente ripeto, stringe anche perché paghiamo per l’insensata scelta di non aver considerato sin dall’inizio la realizzazione di un hub del vino e più in generale di uno scalo merci a favore del comparto agricolo. A queste preesistenti mancanze, ora si aggiunge un’ incomprensibile inerzia ed ecco perché ho ritenuto opportuno, nel pieno rispetto di quelli che sono i reciproci ruoli, scrivere al delegato regionale per la provincia di Benevento per l’AV/AC Na-Ba Fernando Errico.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Il mondo del vino per l’inclusione sociale.
Oggi la presentazione del progetto ‘Divinamente abili’ nella sala Ex Cinema? Il mondo del vino per l’inclusione sociale Coinvolti i pazienti del Centro medico Erre in collaborazione con l’associazione italiana ‘Città del vino’ Un progetto sperimentale di terapia occupazionale teso a promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale. È partito a Sant’Agata dé Goti `Divinamente abili. Crescere come una vite per diventare buon vino’, progetto promosso dal Centro Medico di diagnostica e riabilitazione del network di ricerca Neuromed in collaborazione con l’Associazione nazionale `Città del Vino’, Ricevin e Cantine Ciervo. Il tutto con il patrocinio di Regione Campania, Distretto agroalimentare e di qualità della Provincia di Benevento, Angsa Campania, L’Infinito di Manuel, Identità Mediterranea e Consorzio Tutela Vini Sannio.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Giornata vino e olio, protagonista l’Istituto De Sanctis.
La manifestazione si terrà sabato a Palazzo d’Avalos a Procida Giornata vino e oho, protagonista l’Istituto De SanctLs (api) L’Istituto Agrario `Francesco De Sanctis’ ambasciatore del vino di qualità per le scuole italiane nella Giornata nazionale della cultura vino e dell’olio. L’evento, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ais — Associazione Italiana Sommelier e Rai TGR, ha selezionato la Scuola Enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino come istituto di rappresentanza del territorio campano in occasione della GNCVO che, anche quest’anno, ha rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2022 — 2024. La manifestazione si terrà sabato 7 maggio, dalle 10 alle 17, presso la Cittadella dei Misteri, nel borgo di Terra Murata — Palazzo d’Avalos a Procida, Capitale della Cultura Italiana 2022.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

La scelta di Gardini – Cantina Kaltern una grande famiglia sul lago di Caldaro.
Cantina Kaltern una grande famiglia sul lago di Caldaro Dentro la storia di una delle cooperative simbolo dell’Alto Adige dove oltre 650 soci lavorano con passione più di 1.100 vigne. Dentro Cantina Kaltern si sentono davvero una grande famiglia, composta da 650 soci piccoli conferitori, molti dei quali non hanno nemmeno un ettaro di terra. Nonostante l’obiettivo finale sia chiaramente quello del business, l’approccio all’uva è più legato ai valori della passione e soprattutto della qualità. «La nostra storia — raccontano — risale a molto tempo fa. Ci è voluto più di un secolo affinché la cantina diventasse quello che è e quello che rappresenta ora: professionalità, senso di appartenenza, esperienza ed i più alti standard qualitativi». Oggi, Cantina Kaltern è una delle più importanti cantine dell’Alto Adige, e lo stesso comune vitivinicolo di Caldaro, orgoglioso della sua fama, è il più conosciuto ed amato della regione.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Rubrica – Sul vino bisogna vederci chiaro.
La proposta “In vino veritas”, di FederMosti e Federconsumatori, viene accolta nella piattaforma U-Label. È da anni che FederMosti si batte, in sintonia con Federconsumatori e con le principali organizzazioni agricole italiane, per far emergere informazioni di fondamentale importanza relative agli ingredienti utilizzati nei vini. «Con la campagna “In vino veritas” — afferma Marco Bertagni, presidente di FederMosti e Must, rispettivamente l’associazione italiana e quella europea dei produttori di mosti d’uva concentrati e rettificati — ci siamo limitati a sostenere ciò che dal nostro punto di vista è addirittura ovvio: comunicare al consumatore l’eventuale presenza di saccarosio nel vino che sta per acquistare».

Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Dolce Primitivo da uve mature, con note di sciroppo.
Le Vigne di Luca Attanasio. Si ritiene che abbia origine dalla Dalmazia il Primitivo di Manduria. Da altre ricerche si deduce sia stato importato in Puglia più di 2000 anni fa. Secondo Antonio Calò, famoso ampelografo, fece la sua comparsa nel 1600, nel periodo in cui la fillossera fece grandi danni nei vigneti. Da studi dell’Università della California a Davis si evince che il Primitivo ha lo stesso DNA del Zinfandel. Sempre Calò ritiene che fu importato in California a metà del 1800 da Agoston Haraszthy, un imprenditore ungherese che si dedicò negli Stati Uniti alla viticoltura e non solo. In quella regione il vitigno Primitivo si è ben adattato grazie alla sua vendemmia precoce e alla drastica riduzione delle rese in campo, avvicinandosi più a vini morbidi e fruttati.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Gli Etruschi tra vino ed eros.
Oggi la conferenza di Giuseppe Sassatelli al Mercato Coperto Oggi alle 17.30, al Mercato Coperto, nell’ambito della rassegna I Malfattori di primavera, Giuseppe Sassatelli, etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell’Etruria padana e presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, nonché presidente della Fondazione RavennAntica, parlerà di Vino ed Eros presso gli Etruschi. Luoghi comuni e conoscenze storiche. Nella loro produzione artistica, in particolare nelle tombe dipinte, gli Etruschi danno largo spazio al vino e al suo consumo, oltre che all’eros e alle sue pratiche, un comportamento mal compreso e travisato nell’immaginario collettivo.

Fonte, Resto del Carlino Ravenna.

Elisa: dalla farmacia allo chardonnay.
Il nonno Vincenzo coltivava pochi filari a Solferino «Ho scelto il vigneto, e non userò prodotti chimici di sintesi» Il vigneto di nonno Vincenzo è ancora lì, pochi filari di uva rossa accanto all’ettaro di chardonnay. Il pensiero di Elisa Panconcelli, 36 anni, corre a lui, e a cosa avrebbe detto della sua scelta di coltivare la vigna sui colli di Solferino, lei che per lavoro dirige una farmacia a Monzambano. La chimica studiata all’università è servita anche qui: prima di scegliere l’appezzamento giusto, tra le terre di famiglia, per far nascere l’azienda agricola Rocca di Savio, e prima di selezionare il tipo di vigneto, sono stati fatti carotaggi e analisi morfologiche. «Volevamo capire cosa c’era in questa terra. Sono fortunata, perché abbiamo visto che lo chardonnay, il mio vitigno preferito, avrebbe dato il meglio di sé», racconta Elisa mentre si incammina su una salita che porta al punto più alto dell’azienda, in località Mulino.

Fonte, Gazzetta di Mantova.

Settimane del Gusto Il tour fa tappa nel Comasco.
La rassegna ha coinvolto II Cantuccio di Albavilla con un menù speciale Tappa comasca per le Settimane del Gusto Lombardo che portano sulle tavole dei ristoranti de il Golosario l’abbinamento fra il Grana Padano Dop e vini di Ascovilo (Associazione Consorzi Vini Lombardi). L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “Nati per Stare Insieme”, fino al 14 maggio porta sulle tavole di altri quattro ristoranti le interpretazioni del Grana Padano ideate dagli chef. Mauro Elli de Il Cantuccio di Albavilla ha ideato un menù che si apre con un cannolo al grana padano dop, baccalà e gelato ai piselli; prosegue con il doppio plin con la costante del grana padano; tocca il persico del lago di Como e si chiude con un cremoso al caffè e croccante, realizzato con i nobile formaggio lombardo illustrato.

Fonte, Provincia Como.

Le terre del Verdicchio patrimonio dell’Unesco.
La candidatura a patrimonio dell’Unesco per il paesaggio vitivinicolo della Sinclinale camerte sarà al centro di un importante incontro, domani al relais Borgo Lanciano. Ospite d’onore dell’incontro, dedicato al tema «Meraviglia del viaggio nel paesaggio italiano», sarà il prof Claudio Ricci, presidente onorario dei beni italiani del patrimonio mondiale. Promotori dell’appuntamento sono il centro studi Luglio ’67, l’Attivo club service della Sinclinale camerte, il club per l’Unesco di Tolentino e Terre maceratesi, i Rotary club di Camerino e Fabriano, i Lions club di Camerino, Matelica e Fabriano.

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

«Al centro c’è l’attenzione per l’ambiente».
Anche nel fine settimana dell’8 maggio, ad Alba, saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte, grazie alla 44esima edizione di Vinum. La grande enoteca a cielo aperto è tornata dopo lo stop imposto dalla pandemia con un’offerta che guarda a ogni tipo di pubblico. Così, la partecipazione all’evento albese diventa l’occasione per scoprire luoghi dal fascino unico, degustare alcune delle eccellenze più note della zona, cenare in un castello, visitare cantine e dedicarsi all’outdoor. E per i più piccoli c’è anche Vinum Bimbi. II programma è disponibile sul sito: www.vinumalba.com.

Fonte: Idea.

Intervista a Gilles Pudlowski – «Il vino di Langa è fine e riservato amo anche i tartufi».
Luca Borioni owski è un critico enogastronomico molto famoso «Ora parto per l’Italia». Su Instagram si delinisce “giornalista, scrittore, girovago professionista, buongustaio errante, edonista, viaggiatore con lo zaino e senza paraocchi, poeta bucolico e contadino urbano”. Gilles Pudlowski è sicuramente uno dei più raffinati e famosi critici enogastronomici di Francia, paese die ama raccontare attraverso le mille sfaccettature dei suoi piatti. Per IDEA ha accettato di gettare lo sguardo anche oltre le Alpi e ci ha regalato alcuni “assaggi” sorprendenti e assolutamente inediti. Gilles, ci tolga una curiosità: tradotto letteralmente, il titolo della sua rubrica – di grande successo – significa “l piedi nel piatto”: perché questa definizione? «Perché l’espressione “avere i piedi nel piatto” in francese significa praticamente “non esitare a dire la verità”. E credo che nel mio settore sia una caratteristica importantes.

Fonte: Idea.

Intervista a David Way – «Anche il vino vinche chi sa unire le forze».
David Way vive in Inghilterra, è un ricercatore e soprattutto scrive di vino, con una particolare predilezione per l’Italia e la Francia. Si occupa inoltre di realizzare le guide di studio per i corsi Wset “Diploma in Vini” che tiene a Londra. Nel suo libro “The Wines of Piemonte”, dedicato al mondo enologico del nostro territorio, attraverso un dialogo diretto con i produttori, indaga il rapporto tra un luogo e il singolo vitigno che si coltiva e come questo definisca l’anima dei vini della regione. Lo abbiamo intervistato. David, lei viene spesso il Italia per motivi di lavoro. Recentemente sono ripartite le fiere dedicate ai vini: qual è la sua opinione? ‘Quest’anno l’atmosfera della fiera cui ho partecipato, Vinitaly, era meno caotica e più professionale.

Fonte: Idea.

I vini dell’Alto Piemonte tornano in vetrina al Castello di Novara.
La più grande vetrina dedicata ai vini dell’Alto Piemonte torna al Castello di Novara. Dal 28 al 30 maggio il complesso in piazza Martiri ospita «Taste Alto Piemonte» nella sua formula collaudata con banchi di assaggio e masterclass. Da lunedì il «Fuori salone» Il programma comprende però anche un «Fuori salone» in partenza già da lunedì e che proseguirà fino al 29: tre intere settimane per scoprire e apprezzare le dieci denominazioni Doc e Docg delle province di quadrante (Novara, Vco, Vercelli e Biella) a cura del Consorzio di tutela nebbioli Alto Piemonte. A fine mese invece al Castello saranno presenti più di 45 produttori per presentare le loro ultime annate. Sabato 28 e domenica 29 la kermesse sostenuta dalla Regione e Unione europea sarà aperta anche al pubblico, oltre che agli operatori di settore e alla stampa, a cui verrà riservata la giornata di lunedì 30. In cortile sarà accessibile un punto di ristoro con «foodtruck» tematici.

Fonte: Stampa Novara-Vco.

Locandina.
Due le date fondamentali per il Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc: il 2007 (quando è stata approvata la Doc) e il 1995, anno in cui venne scritto il disciplinare. Ma il rapporto tra Alghero e il vino è molto più antico. Nella Nurra Algherese la coltivazione della vite è pure identità, da millenni: gli studi più recenti datano la coltivazione della vite a più di 3000 anni fa. Realtà contemporanea su cui, nei secoli, grande influenza ha avuto la dominazione spagnola, che ALGHERODOC WEEKEND non solo ha fatto arrivare sull’isola nuove varietà ma ha anche contribuito alla formazione di preziose competenze che si sono tramandate di generazione in generazione. Le stesse che oggi danno ai vini della DOC “Alghero” il carattere e la struttura che conosciamo.

Fonte: Nuova Sardegna.

Tre giorni di tour dedicati al vino.
Da oggi i l’evento “Alghero Doc weekend” tra musica e degustazioni. La Riviera del Corallo punta anche sul turismo enogastronomico e per questo arriva un progetto di promozione territoriale con l’evento “Alghero Doc weekend”, organizzato dal Consorzio tutela vini di Alghero Doc insieme al Consorzio turistico Riviera del Corallo con il contributo della Regione e il patrocinio del Comune. Ieri la conferenza di presentazione della tre giorni che inizierà oggi con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Domani, alle 17.30, il “Friday wine tour” nel centro storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città con l’accompagnamento del Coro Lo Frontuni e della Six Brass Band. Alle 19 sarà poi la volta della Masterclass ospitata dall’Istituto alberghiero.

Fonte: Nuova Sardegna.

Alghero Doc, weekend di degustazioni e musica.
L’evento Xisite alle cantine e appuntamenti nel centro storico Alghero Doc, weekend di degustazioni e musica aIl vino non è solo una bevanda, racconta una storia e si offre a ogni occasione rilevante». Mario Moro presidente del Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc spiega cosi il valore delle cantine vitivinicole del territorio che nel fine settimana saranno protagoniste di un evento che coinvolge diverse associazioni e promette di diventare un appuntamento fisso della primavera algherese. “Alghero Doc Weekend” prenderà il via domani per le vie del centro storico, tra eventi, degustazioni e visite alle cantine che producono i bianchi e i rossi pluridecorati. Una formula semplice e efficace: residenti e turisti potranno acquistare il carnet per il Wine Tour al mercato civico. Ma ci saranno anche momenti di approfondimento con un press tour dedicato alla stampa di settore (già oggi), una masterclass all’istituto Alberghiero (venerdì alle ig) e tanta musica perle strade.

Fonte: Unione Sarda.

Parmigiano reggiano incontra il gin scozzese e il Marsala doc.
Gin scozzesi e Parmigiano Reggiano. E’ un viaggio intrigante, curioso e sorprendente, quello proposto dal Consorzio Parmigiano Reggiano nell’ambito di “Sole Agrifood”, il Salone internazionale dell’Agroalimentare di Qualità che si è tenuto a Verona Fiere, in concomitanza con Vinitaly 2022. «Ci sono diverse stagionature, diverse biodiversità e gli abbinamenti sono infiniti – racconta Fabrizio Raimondi, responsabile delle Relazioni esterne del Consorzio -. Si va dai più tradizionali abbinamenti con lambrusco o con le bollicine di Franciacorta per arrivare ai pairing più arditi, con il Marsala Intorcia e con i gin scozzesi». Se un Parmigiano Reggiano giovane e delicato, stagionato 12-18 mesi, è perfetto come aperitivo in abbinamento a vini bianchi e frizzanti, un 48 mesi si presenta complesso e un sapore intenso con note di spezie, frutta secca e brodo di carne.

Fonte: Sicilia.

Il futuro è nelle “radici’ e nel fattore umano.
La manifestazione di Assovini per fare il punto sulla vitivinicoltura siciliana sempre più consapevole e sostenibile Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, tornato in presenza dopo due anni, nei luoghi storici del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana.

Fonte: Sicilia.

Torna a Scansano la rassegna «Rosso Morellino».
Al Castagnoli il dibattito alle ex scuole le degustazioni. Mancano ormai pochi giorni a «Rosso Morellino», che dopo l’edizione on line dello scorso anno, ritornerà in presenza lunedì a Scansano, al Teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Il Morellino di Scansano piace sempre di più, in Italia e all’estero e i numeri parlano chiaro. Nel 2021 sono state infatti prodotte 9,2 milioni di bottiglie con la fascetta Docg, circa il 7% in più rispetto al 2019, per un giro d’affari che vale 51 milioni di euro, di cui il 20% quota export. Ad inaugurare la manifestazione sarà il Talk «Morellino di Scansano: nuovi scenari per scoprire l’unicità del territorio» in programma alle 10 al Teatro Castagnoli.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Per due giorni Treviso sarà capitale del vino.
Degustazioni e master class per conoscere ioo vini selezionati dalla guida che quest’anno esordisce anche in versione cartacea. II 14 e il 15 maggio prossimo, arriverà a Treviso «Vinetia Tasting» organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto. L’evento è dedicato alla prima e unica Guida ai Vini del Veneto che, in quei giorni, diventerà un grande banco di degustazione e un’occasione di confronto e discussione, per trasferire al pubblico dei professionisti e degli appassionati la chiave di lettura dei degustatori Ais, e fare il punto sullo stato dell’arte della produzione enologica regionale. «Una manifestazione che vuole arricchire e diffondere la cultura del vino – commenta il sindaco Mario Conte -, ma anche insegnare a bere con la consapevolezza del lavoro, della filosofia e delle storie dietro ai prodotti del Veneto, dove le eccellenze vinicole sono veramente tantissime.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Treviso capitale del vino: le cantine di Vinetia Tasting tra degustazioni e turismo.
Non solo vino, ma anche gastronomia, visite guidate, arte, borse di studio e un seminario. Treviso, sabato 14 e domenica 15 maggio, diventa la capitale dei vini del Veneto con “Vinetia Tasting —11 Veneto nel calice”, 300 vini di 80 aziende della vocata regione in degustazione con l’evento dei Sommelier Ais. «Con questa iniziativa – ha sostenuto ieri alla presentazione a Cà Sugana Marco Aldegheri, presidente Ais Veneto – ci rivolgiamo al grande pubblico di appassionati, professionisti e ai turisti mettendo in evidenza le aziende venete con i loro vini, inseriti nella guida, permettendo di assaggiare il meglio della produzione, evento che racconta i paesaggi e i produttori nei luoghi caratteristici della città con cultura e arte». E il sindaco Mario Conte ribadisce: «Dopo i momenti di restrizioni, dolori, dubbi e paure abbracciamo con entusiasmo questo progetto legato alla guida Vinetia Tasting.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Viaggio culturale nel vino 80 cantine per degustazioni.
Un viaggio culturale ed emozionale attraverso il vino: il 14 e 15 maggio Treviso ospiterà “Vinetia tasting”, percorso di degustazioni con 300 etichette di oltre 80 cantine venete. Organizza l’associazione italiana sommelier (Ais), obiettivo un migliaio di presenze. «Ma nessuno lo confonda con l’Ombraloga», avvisa il sindaco Conte, «questo è un evento sulla cultura del vino: qui si verrà per imparare, conoscere, approfondire. E non per ubriacarsi. Chi pensa di farlo resti a casa». La manifestazione intende offrire una lettura a 360 gradi del vino, mettendo assieme assaggi, visite guidate, itinerari storico-artistici, premiazioni. Sono state coinvolte anche le attività del centro, convenzionando nove ristoranti e altrettante osterie, dove si accoglieranno i clienti con calici di benvenuto, selezioni particolari di vini, cicchetti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Alghero Doc weekend, alla scoperta di vini e cantine locali.
Conoscere Alghero non solo per il suo mare e il suggestivo centro storico, ma anche attraverso i vini e le cantine che fanno parte della cultura e della storia enogastronomica della cittadina catalana.
È l’obiettivo della manifestazione “Alghero DOC Weekend”, fine settimana di eventi, degustazioni e visite alle cantine del territorio che si terrà dal 6 all’8 maggio, grazie all’organizzazione dal Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme con il Consorzio Turistico Riviera del Corallo. Si partirà con una anteprima il 5 maggio, con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Venerdì 6 maggio si aprirà ufficialmente la manifestazione alle 17,30 con il Friday Wine Tour nel centro storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città, con l’accompagnamento musicale della Six Brass Band e lo spettacolo del coro Lo Frontuni. Alle 19 sarà il momento della Masterclass Alghero Doc ospitata dall’Istituto Alberghiero Ipsar di Alghero: in degustazione 5 etichette di punta del terroir.

Fonte: Sky TG24.

Inaugurata la mostra di bottiglie artistiche “Arte in Cantina” alla Hic et Nunc.
Un’esposizione itinerante, curata dall’Associazione Echorama, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. E’ stata inaugurata con successo sabato pomeriggio la prima esposizione di “Arte in Cantina” presso la Cantina Hic et Nunc di Vignale Monferrato. “Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche curata dall’Associazione ECHORAMA, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino.

Fonte: Casale News.

Inaugurata “Arte in Cantina” a Vignale Monferrato.
“Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche curata dall’Associazione ECHORAMA, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. In mostra, negli spazi immersivi della cantina, sono state presentate le 16 bottiglie realizzate dagli artisti: Nadia Beltramo, Matt Bicon, Carlo Cattaneo, Laura Chiarello, Patrizia Cremasco, Albina Dealessi, Paola Gino, Giorgio Grosso, Piergiorgio Panelli, Andrea Piccinelli, Cecilia Prete, Laura Rossi, Giorgia Sanlorenzo, Giovanni Tamburelli, Daniela Vignati e Piero Zannol.

Fonte: ATNews.

Record Italia per bottiglia vino in asta, venduta a 67mila euro.
Una bottiglia di Musigny Domaine Leroy del 2008 è stata battuta nei giorni scorsi alla cifra di 67.375 euro dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini. L’aggiudicazione, spiega una nota, ha stabilito il record nazionale per una singola bottiglia da 75 cl di vino. L’asta, 573 lotti di vini francesi e italiani, si è svolta il 27 e il 28 aprile segnando un incasso totale di 1.485.785 euro, pari al 218% delle stime. Tra le migliori aggiudicazioni di bottiglie italiane una magnum di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro, una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1945 aggiudicata a 1.225 euro. Per lo Champagne una Dom Perignon cuvée P3 annata 1985 è stata aggiudicata a 4.288 euro. Ci sono voluti 18.375 euro per portare a casa 12 esemplari di alcuni dei principali Château di Bordeaux come Lafite Rothschild annata 2000 e altre 12 Château Margaux del 2000 sono andate a 11.270 euro. E ancora, una singola bottiglia di Pétrus 1998 è stata venduta a 6.125 euro. A 22.662 euro è andata un Chevalier-Montrachet Leroy Domaine d’Auvenay del 2004 e una Bonnes Mares Leroy Domaine d’Auvenay del 1999 è stata aggiudicata a 11.025 euro. Una bottiglia di Romanée Conti annata 1990 è stata scambiata alla cifra di 25.725 euro, mentre una bottiglia del 2004, una 2000 e una del 2001 sono state aggiudicate ognuna a 21.438 euro.

Fonte: ANSA.it.

Onav e Aspi, sinergia per armonizzare il vino al menu.
Riunire due figure fondamentali per la cultura del vino, l’assaggiatore e il sommelier, con l’obiettivo di diffondere una formazione sempre più qualificata e completa. E’ questo l’obiettivo dell’alleanza tra Onav, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino con il fine di offrire conoscenza sul vino e Aspi, Associazione della sommellerie professionale Italiana con al centro la presentazione, il servizio e l’abbinamento con il cibo. La finalità della sinergia è quella- informa una nota- è di imparare ad armonizzare il vino alle portate di un menu, dall’antipasto al dolce. Il primo corso pilota, di cinque lezioni, coinvolgerà le delegazioni Onav di Milano e Varese.

Fonte: ANSA.it.

Vino, 8 ori per l’Italia a “Féminalise”, il concorso enoico dove a giudicare sono solo le donne.
4.800 i vini in gara (quasi tutti francesi, 600 quelli stranieri, per un totale di 18 nazioni rappresentate) giudicati da 650 degustatrici. Parlare di vino “al maschile” o “al femminile”, dopo tutto, lascia il tempo che trova, come hanno detto di recente alcune grandi produttrici italiane a WineNews. Eppure, può essere la chiave di un racconto enologico come quello portato avanti, da 16 edizioni, da “Féminalise”, il concorso enologico dalla giuria 100% femminile nato nel 2007 da un’idea di Didier Martin. Il contest, che di scena ad aprile 2022 (Parc Floral, a Parigi), ha registrato la partecipazione di 4.800 prodotti e 650 degustatrici. Accanto ai vini francesi sono stati assaggiati ben 600 vini di tutto il mondo per un totale di 18 Paesi stranieri: Austria, Lussemburgo, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Cile, Argentina, Perù, Italia, Portogallo, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia, Turchia, Serbia e Stati Uniti.

Fonte: WineNews.

Vino, una bottiglia è stata venduta per 67 mila euro in un’asta: è record in Italia.
La vendita di una bottiglia di vino a più di 67 mila euro a un’asta organizzata da una casa fiorentina ha stabilito il record nazionale. Una singola bottiglia, un Musigny Domaine Leroy del 2008, battuta all’esatta cifra di 677375 euro durante un’asta organizzata dalla casa fiorentina Pandolfini; e che di fatto si aggiudica il record italiano di prezzo per una singola bottiglia di vino dal formato da 74 cl.

Fonte: Dissapore.

Il vino “low”, sostenibile e bio conquista gli under 40 Usa. E cresce la frequenza dei consumi.
Dal sondaggio Wine Opinions il rapporto tra i consumatori d’Oltreoceano e gli alcolici. Da cui emerge la trasversalità della birra. Tra i consumatori abituali di alcolici d’Oltreoceano, di età compresa tra i 21 ed i 39 anni, la birra è senza dubbio la scelta più trasversale: il 74% di chi la indica come bevanda preferita, infatti, la consuma una o più volte alla settimana, ma anche il 28% dei wine lover, così come il 34% di chi preferisce gli spirits, ammettono di bere birra una o più volte alla settimana. Di contro, solo il 56% dei wine lover consuma vino una o più volte alla settimana, scelta condivisa con il 24% degli amanti della birra e con appena il 20% di chi predilige i superalcolici. A dirlo, l’ultimo sondaggio di Wine Opinions, il principale provider di ricerche di mercato sul mondo del vino degli Stati Uniti.

Fonte: WineNews.

Vini naturali alla riscossa, in Puglia 500 etichette da degustare: “Bere sano è possibile”.
Ottanta vignaioli di tutta Italia dei vini naturali si ritroveranno a Grottaglie l’8 e il 9 maggio, nella terza edizione di Evoluzione Naturale. La manifestazione torna con i banchi d’assaggio. Sono sempre più ricercati, ma non sono solo una moda enogastronomica: chi si accosta ai vini naturali sceglie di conoscere le storie di una produzione sostenibile, antica, con ritmi lenti e rispettosi della natura; piccole cantine artigianali in posti ancora autentici, in tutta Italia, che hanno scelto di fare il vino ammettendo, nella filiera di produzione, solo pochissime sostanze naturali, rispetto alle altre ammesse per il vino tradizionale e finanche per il biodinamico.

Fonte: Bari – la Repubblica.

VENETO – Il vino bio è qui.
I numeri in Veneto parlano chiaro: 3.800 operatori biologici (triplicati negli ultimi 10 anni), 45mila ettari di superficie di campi bio e di questi il 18% coltivati a vite. Una produzione che riesce a coprire molte tipologie con vini di qualità e che si trovano spesso in molte guide enologiche accreditate. “Imbottigliamo la qualità”. Sostiene Enrico Maria Casarotti (presidente di A. Ve. Pro. Bi.). “Il 40% delle etichette di vino biologico lo troviamo all’interno delle guide con punteggi molto alti rispetto a tanti dei concorrenti convenzionali. Analizzando le valutazioni alla cieca di oltre 128mila vini svolte in 8 anni dagli esperti delle guide di Gault & Millau, Gilbert & Gaillard e Bettane & Desseauve risulta che i vini biologici ottengono in media 6.2 punti su 100 in più dei vini convenzionali. Anche dall’altra parte dell’oceano, verificando le degustazioni alla cieca di oltre 74mila vini curate in 12 anni da Wine Advocate, Wine Spectator e Wine Enthusiast, i ricercatori hanno scoperto per i vini biologici un punteggio in media superiore di 4.1 punti su 100. Nella classifica di Eric Asimov sui 20 migliori vini sotto 20 dollari, ne troviamo 9 di bio (45% circa) rispetto ad una superficie mondiale vitata gestita a bio del 7% circa. Tutela del territorio, tutela dei suoli: sono questi i valori che determinano un plus non solo sulla qualità organolettica del prodotto ma anche sull’effetto ambientale”.

Fonte: Tviweb.

Hub vino, Errico a Maglione: ‘Pronto a convocare tavolo istituzionale’.
“Accolgo l’invito dell’on. Pasquale Maglione e nei prossimi giorni, in qualità di Delegato del Presidente De Luca per la realizzazione dell’Alta Capacità Napoli- Bari, mi farò promotore di un incontro istituzionale volto a definire la concretizzazione dell’hub vino e dei prodotti agricoli”. Così Fernando Errico, delegato del Presidente De Luca per l’Alta Capacità Napoli-Bari. “Sin da subito c’è stata piena condivisione per la realizzazione di questa struttura di interscambio merci di prodotti agricoli e in particolare un hub del vino, pertanto sono pronto a convocare quanto prima questo tavolo istituzionale – tecnico in modo da accelerare per la progettualità e tutto il resto. La fase interlocutoria è finita – conclude Errico -. Ora bisogna agire!”.

Fonte: NTR24.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

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