Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 4 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
La Pace, il podere «benefit» in Maremma che allarga gli orizzonti del vigneto.
Da “cacciatore di teste” a potatore di viti il passo può essere più breve di quanto si pensi. È la sto- ‘ ria di Simone Maggioni, nella vita “executive searcher” della società di consulenza Eric Salmon (e prima di Spencer ‘ Stuart), che un bel dì ha pensato che le strategie dell’alta dirigenza sono affascinanti, ma anche l’amore per la natura è un brivido niente male da provare. E così, alla prima attività, dal 2007 ha affiancato la seconda. Con un occhio di riguardo, però, che l’ha portato a una scelta non comune nel mondo del vino: il suo Podere La Pace ha ottenuto la certificazione di società benefit, forma statutaria introdotta nel 2016 in Italia, fra i primi stati in Europa. Per questa tenuta ubicata in un fazzoletto di terra di 7 ettari sulle Colline Metallifere di Massa Marittima è un passo importante verso una produzione limitata (35mila bottiglie) ma altamente sostenibile, è un ulteriore fiore all’occhiello.
Fonte: Avvenire L’Economia civile.
Nasce l’Istituto per gli aceti.
Unire le aziende vitivinicole che producono aceti made in Italy: è la missione dell’Istituto valorizzazione aceti e condimenti presentato al Cibus.
Fonte: Corriere della Sera.
Unione italiana vini, al timone Lamberto Frescobaldi.
La nomina Nuovo presidente Unione italiana vini, al timone Lamberto Frescobaldi amberto Frescobaldi Lamberto è il nuovo presidente Frescobaldi, di Unione italiana vini, presidente organizzazione con 73o soci della casa che rappresenta l’8596del vinicola fatturato del vino italiano. Marchesi de” Eletto all’unanimità ieri, Frescobaldi il presidente della Marchesi Frescobaldi succede a Ernesto Abbona: sarà affiancato dal vice presidente Chiara Lungarotti (Cantine Lungarotti) e Sandro Sartor (Constellation Brands). «Tra le priorità — dice Frescobaldi — c’è quella di dare continuità all’attività dei miei predecessori e di seguire i temi caldi, da quelli legati alla salute fino ai vini sostenibili, dopo il varo della nuova norma nazionale. Vorremmo anche dare un’identità a una parte cospicua di quel 5096 di vino non a denominazione».
Fonte: Corriere della Sera.
Intervista a Ella Lister – Fine wine sirena per investitori.
Parla la fondatrice del sito Wine Lister (Figaro group): così giudico il rating dei vini migliori Fine wine sirena per investitori Ella Lister: le bottiglie di pregio attirano pure i collezionisti. Investire sui vini è un affare, ma non bisognerebbe impegnare più de110% del proprio portfolio. E, in ogni caso, val la pena investire su prodotti che si vorrebbero bere. Se perdono valore, resta comunque un vantaggio»: è il consiglio di Ella Lister, appassionata a punto di riferimento dei fine wine. Giornalista, analista e consulente di mercato dei vini di pregio, Lister è responsabile di Wine Lister, sito internet acquistato dal gruppo Figaro. Dopo una laurea in lingue (francese e italiano) ad Oxford, e l’avvio in una banca d’affari (Lazard), Ella Lister ha iniziato a scrivere di vino prima per The World of Fine Wine, quindi per il Financial Times e Decanter. E’ stata per quattro anni consulente di strategia dei fine wine per la cantina inglese Octavian. AltaliaOggi confessa: «Adoro i vini francesi e italiani, in particolare ho una cotta per ilNebbiolo». Domanda. Com’è nata la sua passione per il vino? Risposta. Mi è venuto naturale fin da piccola, grazie alle vacanze con i miei genitori in Italia e in Francia fin da quando avevo un annodi età. 11 vino è parte integrante di due culture che amo tanto, quella italiana e quella francese; è legato alla loro storia, alla loro gastronomia, alla loro arte.
Fonte: Italia Oggi.
Tante Dop e Igp nel vino Ma il 50% è al lumicino.
Tante Dop e Igp nel vino, poche quelle che realmente producono. Tante da rischiare di far perdere vantaggio competitivo al settore. Sono 526 le denominazioni italiane enologiche, 408 Dop e 118 Igp. Ma «oltre il 50% delle denominazioni vitivinicole non certifica o certifica una quantità al di sotto dei mille litri di vino all’anno. Un paniere così grande e non utilizzato di Indicazioni Geografiche non è vantaggio competitivo sui mercati, anzi rischia di sminuire il concetto di denominazione ed inserisce elementi distorsivi del percepito del nostro sistema», sottolinea a ItaliaOggi, Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita. «La normativa prevede già un meccanismo di cancellazione; è opportuno operare in tal senso facendo una revisione delle denominazioni italiane che non hanno un vero sistema produttivo dietro», dice Rosati». Dai dati dell’Osservatorio Isnzea-Qualivita il 65% (2,118 miliardi di euro) del valore totale del valore alla cantina (3,23 miliardi di euro) è realizzato da soltanto 20 tra Dop e Igp. Ce ne sono infatti 87 (17%) che non hanno nessuna quantità certificata, ovvero tra zero e 100 litri, 145 (28%) tra 100 e 1.000 litri e 232 (44%) con meno di mille litri.
Fonte: Italia Oggi.
Di vino.
Sostenibilità, un tema che fa parte integrante del comparto vitivinicolo trentino. «E nel dna del mondo agricolo della nostra regione. A livello ambientale l’approccio alla sostenibilità è partito in maniera sistematica negli anni `90, non è stato un obbligo normativo, ma una scelta consapevole e libera, spiega il presidente del Consorzio Vini del Trentino, Pietro Patton, nell’anticipare il primo bilancio di sostenibilità stilato da un Consorzio di Tutela vini e che sarà presentato il 20 giugno. Per Graziano Molon, direttore del Consorzio «siamo oggi di fronte ad un momento epocale: si passa da una sostenibilità di slogan ad una monitorabile, misurabile e calcolabile». Il vino è «Il sogno americano» che Dominic Nocerino di Vinifera Import racconta nella sua biografia. Sogno che incrocia i destini dell’importatore di vini napoletano con quello di 35 aziende metà delle quali toscane. Settantanove anni, nato a Ercolano, Dominic Nocerino, prima a Chicago poi a New York, ha realizzato il suo sogno dopo che era svanito quello di diventare calciatore di serie A.
Fonte: Italia Oggi.
Lamberto Frescobaldi nuovo presidente Unione italiana vini.
Lamberto Frescobaldi e il nuovo presidente di Unione italiana vini. II presidente della Marchesi Frescobaldi sarà affiancato da Chiara Lungarotti e Sandro Sartor come vicepresidenti.
Fonte: Nazione Firenze.
Franciacorta, vendite +45,1%.
Nel primo trimestre 2022 il Consorzio vinicolo Franciacorta ha rilevato una crescita delle vendite (in volume) pari al 45,1% su base annua.
Fonte: Sole 24 Ore.
Intervista a Lamberto Frescobaldi – «Il biologico è superato dalla sostenibilità, serve una nuova certificazione»
Il presidente dell’Unione Italiana Vini illustra la strategia «Il biologico è superato dalla sostenibilità, serve una nuova certificazione». Biologico non vuol dire sostenibile. Non ` ` è neanche un primo step della sostenibilità perché in determinate condizioni i due termini possono addirittura essere in contrapposizione». Lamberto Frescobaldi, presidente della Frescobaldi e da ieri nuovo presidente dell’Unione italiana vini sceglie un tema forte per la sua prima intervista al vertice dell’associazione di cantine, industrie e buyers del vino che con 73o soci rappresenta 1’85% dell’export italiano. «Durante la pandemia – spiega Frescobaldi – la parola più gettonata era ‘resilienza’. Passata la fase dei lockdown quel termine è stato sostituito da ‘sostenibile’. Un tema un po’ inflazionato ma che resta centrale e per questo gli va restituito un senso compiuto evitando che sia sostituito da operazioni di mero greenwashing. Come fare? Legandolo a dati oggettivi, a standard certificati e obiettivi misurabili in termini di impatto ambientale, sociale ed economico. Il consumatore se deve pensare a un vino sostenibile, pensa a un prodotto realizzato nel rispetto dei territori.
Fonte: Sole 24 Ore.
Tra i primi 10 enotecari d’Italia.
Prestigioso riconoscimento per il sommelier Miraglia Tra i primi 10 enotecari d’Italia. Carlo Miraglia, sommelier professionista di Rotonda, si è piazzato tra i primi dieci enotecari a livello nazionale per aver raggiunto la semifinale nel concorso “Miglior enotecario d’Italia”: diviso in due categorie, ovvero chi si occupa solo della vendita e chi anche della mescita. Il sommelier lucano – iscritto ad AIS (Associazione italiana sommelier) – faceva parte di quest’ultima categoria ed ha tagliato questo traguardo a meno di un anno dall’apertura di “Pollino Divino”, la sua vineria nel borgo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. «Sono felice per questo risultato – ci dice – anche perché in finale sono approdate enoteche storiche di Milano, Prato e Brescia che hanno una grande tradizione. Sapevo quanto sarebbe stato difficile, ma ho sperato fino alla fine di entrare in finale.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
“Vino ed Eros” al tempo degli Etruschi.
Domani, alle 17.30 al Mercato Coperto, nell’ambito della rassegna “I MalfAttori di primavera”, Giuseppe Sassatelli, etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell’Etruria padana e presidente dell’istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, nonché presidente della Fondazione RavennAntica, parlerà di “Vino ed Eros presso gli Etruschi. Luoghi comuni e conoscenze storiche”. Nella loro produzione artistica, in particolare nelle tombe dipinte, gli Etruschi danno largo spazio alvino e al suo consumo, oltre che all’eros e alle sue pratiche, un comportamento mal compreso e travisato nell’immaginario collettivo.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
I punti di forza dell’Emilia-Romagna – La filiera dell’ortofrutta in mostra: l’Emilia-Romagna presenta i suoi gioielli.
La nostra regione gioca da sempre il ruolo di capofila: con i suoi 44 prodotti certificati ha un patrimonio che oltrepassa i 3,3 miliardi di euro l’anno di giro d’affari. Una ricchezza che la rende regione leader in Italia per numero di prodotti Dop (19) e Igp (25). La filiera ortofrutticola italiana è una “squadra” che ogni anno vale oltre 15 miliardi di euro. Un patrimonio di 300mi1a aziende che, da sole, contano per più di un quarto dell’intera produzione agricola nazionale. Dati alla mano, l’anno scorso il segmento ortofrutta ha chiuso la quota export con la cifra record di 5,5 miliardi di euro (più 6% rispetto all’anno precedente) e un saldo della bilancia commerciale di oltre 1 miliardo di euro. A parte la Francia, crescono a valore i principali mercati di prodotto di sbocco: la Germania che vale quasi un terzo del mercato registra un +5%, l’Austria un +10%, Svizzera + 8,2%, Regno Unito + 7,8%. Nel mercato globale, l’Italia è il settimo esportatore di ortofrutta al mondo, il secondo in Europa (prima la Spagna che rimane il principale esportatore mondiale a valore).
Fonte, Corriere Romagna Focus Macfrut.
Le Donne del vino portano in Rocca i loro pezzi forte.
Le “Donne del vino” dell’Emilia-Romagna tornano con un suggestivo appuntamento nella bellissima cornice della Rocca dei Boiardo, a Scandiano. I preparativi fervono infatti per la prima edizione — sabato 14 maggio, dalle ore 16 alle 19.30 — del progetto “Enoinsieme, incontri di emozioni tra natura, vino e sogni, cullati dalle Donne del Vino”. L’obiettivo è far conoscere le produttrici ed estimatrici del vino. Quello in Rocca non è il solo appuntamento. «Abbiamo messo a calendario le successive date nelle aziende delle produttrici per farci conoscere per quello che è il nostro mondo, cioè il vino che è lavoro, tradizione, rispetto e cura del territorio, passione e convivialità— spiegano le organizzatrici —. Questa prima tappa è patrocinata dal Comune di Scandiano e il ricavato sarà devoluto in beneficenza proprio al Comune che lo utilizzerà per progetti nelle scuole, dedicati all’educazione ai sentimenti e contro la violenza di genere, tema da noi molto sentito».
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Centinaio e Billi: progetti e idee per l’agricoltura – Centinaio-Billi: «Agricoltura da sostenere».
Castrocaro, il sottosegretario alle politiche agricole ha incontrato il candidato sindaco: «Persona giusta per le istanze del settore». Approccio artigianale alla produzione del vino, etichettatura, tutela della tipicità e delle piccole aziende Dopo il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio. Continuano gli incontri che vedono protagonisti il candidato sindaco Francesco Billi, i rappresentanti del governo centrale e le realtà locali, dai cittadini ai volti dell’associazionismo passando per gli operatori economici. Ieri l’ex assessore della Giunta Metri in compagnia del parlamentare Jacopo Morrone, del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e di alcuni membri del suo comitato elettorale, tra i quali l’esperto per l’agricoltura Mauro Maraldi, ha incontrato il sottosegretario leghista nel verde rigoglioso dell’azienda Fiorentini Vini a Sadurano e tra i filari e gli ulivi della Tenuta Pennita di Terra del Sole. Sui dolci colli che abbracciano il territorio comunale, gli imprenditori agricoli hanno avuto l’opportunità di illustrare le eccellenze ma altresì esporre le criticità locali. «I coltivatori – ha dichiarato Centinaio al termine degli incontri – rappresentano un enorme valore aggiunto per questo territorio.
Fonte, Resto del Carlino Forlì.
Champagne Experience scalda già i motori.
La manifestazione si tiene per la quinta volta consecutiva a Modena. E’ in programma il 16 e 17 ottobre C’è una bella novità per tutti gli amanti delle bollicine. Resta infatti a Modena, anche per quest’anno, la manifestazione Champagne Experience, che già negli anni precedenti ha riscosso numerosissimi consensi. L’edizione 2022 è in programma il 16 e il 17 ottobre alla fiera di Modena e, per tutti gli interessanti, la prevendita dei biglietti on-line è già iniziata, mentre la programmazione delle master class e l’adesione da parte dei produttori sta proseguendo. L’evento è organizzato da Società Excellence, realtà che riunisce diciannove tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, e si terrà per la quinta volta di seguito a Modena. Nella due giorni del prossimo autunno saranno presenti in fiera più di 100 aziende di Champagne, tra storiche maison e piccoli vigneron, pronte a far conoscere i loro migliori prodotti ai professionisti del settore Horeca (hotel – restaurant – catering) e al vasto pubblico di appassionati provenienti da tutta Italia.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
Al Ventimiglia Wine Festival in vetrina le eccellenze locali.
Le vigne di Dolceacqua in Val Nervia dove nasce il Rossese In programma il 14 e 15 maggio al Teatro comunale e nell’isola pedonale di via Aprosio. Degustazioni con le etichette del Ponente ligure. La città punta con forza sull’enoturismo Al Ventimiglia Wine Festival in vetrina le eccellenze locali. Con due giorni dedicati al vino, Ventimiglia rilancia il connubio con le eccellenze del territorio a fini turistici. Nell’ambito di una serie di iniziative dedicate al cibo, che prenderanno il via il 7 maggio con l’inaugurazione della mostra di Steve McCurry al Forte dell’Annunziata, s’inserisce infatti a pieno titolo anche il Ventimiglia Wine Festival, in programma il 14 e 15 maggio presso il Teatro comunale e l’adiacente isola pedonale di via Aprosio, dalle 10.30 alle 20, punto di partenza per una nuova offerta turistica: l’enoturismo. Organizzata dalla Pro Loco intemelia con il contributo del Comune di Ventimiglia e della Regione Liguria e partner d’eccezione Coldiretti, Cia, Confcommercio e Confesercenti di Imperia, la Spes di Ventimiglia e l’Associazione italiana sommelier, vede la partecipazione dei più importanti e pregiati vini dell’estremo ponente.
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Due giorni dedicati al vino assaggi e cultura – Ventimiglia Wine Festival, si punta sulla quality per attirare il turismo.
Evento con la Pro Loco, il Comune e la Regione Scullino: “Dopo due anni di chiusura, la ripartenza”. l’Associazione italiana sommelier, vede la partecipazione Con due giorni dedicati al vino dei più importanti e pregiano, Ventimiglia rilancia il con- ti vini dell’estremo Ponente. Conubio con le eccellenze del ter- «Si tratta di un evento che abritorio a fini turistici. Nell’ambiamo voluto con grande cabito di una serie di iniziative parbietà. Non è una semplice dedicate al cibo, che prende- esperienza sensoriale con il viranno il via i17 maggio con Pino ma una prova di enoturismo inaugurazione della mostra di smo», sintetizza Mara Cilli, Steve McCurry al Forte esponente della Pro Loco in dell’Annunziata, s’inserisce insieme a Roberto Anfossi, infatti a pieno titolo anche il all’ingegner Giancarlo Risi, a Ventimiglia wine Festival, in Giuseppe e Davide Longordo programma il 14 e 15 maggio e a Domenico Casile. Plaude presso il Teatro comunale e all’iniziativa anche il sindaco l’adiacente isola pedonale di Scullino
Fonte: Stampa Imperia.
La passione per i vigneti di nonna Bice: a 97 anni gira tra i campi a Bastia.
La storia della fondatrice della rinomata Cascina Feipu dei Massaretti azienda premiata con i “tre bicchieri” dagli enologi di Arcigola La passione per i vigneti di nonna Bice: a 97 anni gira tra i campi a Bastia 1_41 l’emblema delle donne tenaci, legatissime alle tradizioni di famiglia, che portano avanti con orgoglio l’azienda. Ad Albenga vive e lavora una donna davvero speciale che ha fatto la storia dell’agricoltura savonese: è Bice Comparato, classe 1925, fondatrice della storica e rinomata azienda agricola «Cascina Feipu dei Massaretti», a Bastia d’Albenga. Alla veneranda età di 97 anni gira tra i campi e i vigneti. Per lei è come se il tempo non fosse mai passato. Bice è figlia di genitori contadini di Casanova Lerrone dediti all’olivicoltura e già durante il periodo scolastico, al pomeriggio, raccoglieva le olive con il resto della famiglia.
Fonte: Stampa Savona.
Cantina, il processo “Terre d’Oltrepo 1” riprenderà in ottobre.
Riprenderanno ad ottobre le udienze del processo a 33 viticoltori coinvolti nell’inchiesta Terre d’Oltrepo 1. Deriva dalla prima inchiesta, quella dei 2014, sugli allora vertici della cantina per presunta adulterazione del Pinot grigio. Gli imputati sono accusati a vario titolo di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine. Diversi imputati hanno chiesto la prescrizione perché i fatti risalgono a12014, quindi non più giudicabili. Alcuni però puntano all’assoluzione nel merito imputati sono gli ex dirigenti del cda Pier Luigi Casellam, Michele Campagnoli, Mario Pastore, Fabio Marchesi e Marco Orlandi, A giudizio anche i soci all’epoca dei fatti: Filippo Nevelli, Alessio Cagnoni, Marco Figini Giorgio Bevilacqua, Enrico Comaschi, Massimo Crevani, Maurizio Piaggi, Laura Bozzi, Fabrizio Gatti, Elisio Comaschi, Marco Como, Cristiano Forlino, Carlo Saviotti, Andrea Cristina, Angelo Carlo Ferrari, Giovanni Alessandro Ferrari, Enrico Maggi, Gabriele Marchesi, Fabrizio Parentela, Enzo Piaggi, Paola Reposi, Paolo Sisti, Emanuele Saviotti, Stefano Saviotti, Maurizio Vercesi, Matteo Vitali, Claudia Zanotti e Piera Dall’Occhio.
Fonte: Provincia – Pavese.
Erbaluce, produttori divisi Adesso decide la Regione.
Da un lato i sostenitori della protezione esclusiva e dall’altro i pro svincolo Riuniti in assemblea venerdi hanno votato tra le due linee, risultate poi in parità (ALUM Ancora una fumata nera sulla liberalizzazione della Docg Erbaluce dopo l’assemblea dei 350 produttori canavesani riunitasi lo scorso venerdì all’hotel Sardi’s di Caluso. Le votazioni per decidere sulla protezione esclusiva del marchio Erhaluce, oppure sul suo svincolo, si sono concluse con una sostanziale parità. «A questo punto – spiega Antonino luculano, presidente del Consorzio di tutela vini docg Caluso e doc Carema e Canavese – serve un cambio di passo e un percorso in cui il nome Erbaluce possa essere valorizzato insieme al nome Calmo. Così come è accaduto ad esempio per il Cortese di Gavi, ora conosciuto dal consumatore come Gavi. Una soluzione che accontenterebbe tutti: quelli che vogliono poter produrre Erhaluce doc anche in altre zone e quelli che insistono sul valore del territorio. E soprattutto serve guardare al futuro per far conoscere e far crescere la redditività del nostro vino. Le divisioni non servono».
Fonte: Sentinella del Canavese.
Calici, stelle e magia. C’è il Castello di Vino – Vino, stelle, fuoco e magia L’antico borgo rinasce.
C’è il Castello di Vino. Vino, stelle, fuoco e magia L’antico borgo rinasce Torna “Capraia e il suo Castello di Vino”, due giorni di eventi per ripartire «Una bella occasione per conoscere meglio e vivere un gioiello del territorio». Un’idea della Pro Loco insieme al comitato “Capraia in Festa” associazioni locali e aziende vitivinicole. Immergersi nella suggestiva atmosfera del Castello di Capraia Fiorentina; forse non tutti sanno che conserva ancora una parte di mura risalenti all’anno 1000. E sono tanti i residenti che non hanno mai avuto occasione di visitarlo, godendosi l’antico borgo alto. Andare alla scoperta del territorio, meravigliandosi ancora? Si può fare sabato 7 e domenica 8 maggio con “Capraia e il suo castello di Vino”, una due giorni che mira a valorizzare il borgo medievale. SI comincia con un suggestivo aperitivo al tramonto, alle 19 di sabato, con un punto ristoro e uno spazio dedicato alle degustazioni di vino offerto da alcune aziende vitivinicole locali, con la novità di calici appositamente realizzati per l’occasione.
Fonte: Nazione Empoli.
E il prosecco dove il rapper fece il bagno diventò un distillato – «Il prosecco dove Gué Pequeno ha fatto il bagno? Macché spreco, poi è stato usato per i distillati».
Prima l’assessore Donazzan ha letto 11 foglio che le era stato dato da Palazzo Balbi in risposta all’interrogazione dem. Poi ha visibilmente storto il naso: «Spero proprio che non sia arrivato sul mio tavolo». Cosa? II prosecco in cui il rapper Guè Pequeno la scorsa estate ha fatto il bagno. Quel vino non è andato sprecato, ma riutilizzato per farne distillati. «Il prosecco dove Gué Pequeno ha fatto il bagno? Macché spreco, poi è stato usato per i distillati» IN CONSIGLIO VENETO LA RISPOSTA AL DEM ZANONI. DONAZZAN: «SPERO NON SIA ARRIVATO SUL MIO TAVOLO». VENEZIA Prima l’assessore Elena Donazzan ha letto il foglio che le era stato dato da Palazzo Balbi in risposta all’interrogazione del dem Andrea Zanoni, poi, giunta all’ultima riga del testo, ha visibilmente storto il naso. E, a microfono acceso, le è “scappato” un commento: «Spero proprio che non sia arrivato sul mio tavolo».
Fonte: Gazzettino.
La Prosecco Cycling morde la Grande Mela: «Una vetrina mondiale».
Da Valdobbiadene a New York: la Prosecco Cycling e il Veneto tra gli applausi negli Usa. Grande accoglienza per la delegazione veneta, guidata dall’assessore regionale Corazzari, dal sindaco Fregonese e dall’organizzatore Massimo Stefani, che il primo maggio è stata ospite del TD Five Boro Bike Tour, il giro ciclistico più importante d’America. Corazzari: «Esperienza fantastica e progetto di grande livello«. Stefani e Podziba (Bike New York): «Accomunati dagli stessi obiettivi». La Prosecco Cycling e il Veneto mordono la “Grande Mela”. El TD Five Boro Bike Tour ha reso omaggio all’evento di Valdobbiadene e alle colline dell’Unesco, accogliendo con tutti gli onori la delegazione veneta intervenuta domenica I° maggio a New York, in occasione dell’edizione 2022 del più importante giro ciclistico d’America. Sono stati oltre trentamila i ciclisti a pedalare lungo i 64 chilometri del percorso che, attraversando i cinque distretti di New York (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island), si è sviluppato sino al traguardo di Staten Island.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Zaia alla mostra del vino: «Orgogliosi del territorio».
Aperta la 66. edizione del Valdobbiadene Docg La Pro loco: «Si riparte». «Vengo qua dal ’95: penso ci siano i presupposti per far bene, per crescere; ognuno di noi nel suo piccolo deve avere l’orgoglio di provenire da questi territori: perché abbiamo un miliardo di biglietti da visita nel mondo». Così Luca Zaia all’inaugurazione della 66. Mostra del Valdobbiadene Docg di Col San Martino, alla presenza anche del sindaco Mattia Perencin, del prefetto Angelo Sidoti e dei rappresentanti della politica locale e regionale. Zaia fa un discorso di largo respiro, legato al territorio: «Innanzitutto un ringraziamento va ai ragazzi della Pro loco, squadra che prova che Col San Martino ha un futuro. I presupposti per crescere ci sono: siamo a un miliardo di bottiglie prodotte, vuol dire che una bottiglia di bollicine su tre nel mondo è il nostro Prosecco; viene da dove c’è l’agricoltura eroica, da vigneti in cui non c’è la meccanizzazione. Però il merito è dei viticoltori che ci hanno creduto. L’estensione dell’azienda agricola media nella zona della Docg è di 1,13 ettari». E dà anche qualche dato: «Siamo la regione con il più alto export di vini, che vale 2 miliardi e 250 milioni di euro; dopo Francia, Italia, Spagna c’è il Veneto per valore, davanti Australia e Cile».
Fonte: Gazzettino Treviso.
“Si media” a Las Vegas con il suo broadcasting.
Prosecco per tutti a Las Vegas per presentare il nuovo sistema di broadcasting televisivo “Yes!”: questo il biglietto da visita utilizzato da Si Media, l’azienda di Riese fondata da Luigi Panozzo, unica realtà veneta e tra le pochissime italiane presente alla NabShow 2022, la più grande fiera del broadcasting, per far conoscere l’innovativa soluzione nata nella storica villa veneta della sede di via Costanza. Il sistema di gestione e trasmissione televisiva “Yes!” permette di creare un programma, editarlo, mandarlo in onda e condividerlo da un unico portale web e sfruttando l’intelligenza artificiale, massimizza i risultati evitando di dover scaricare software pesanti: è stato già stato adottato in Uruguay, Thailandia, Germania, Cina e Giappone, e ovviamente anche nell’emittenza privata italiana (tra cui Media nordest, il gruppo di Antenna Tre, Reteveneta, Tne e Telequattro) con un numero di clienti in continua crescita.
Fonte: Tribuna Treviso.
Mostra del Valdobbiadene, 78 espositori Zaia: «Prosecco, un miliardo di bottiglie».
Ieri il taglio del nastro della storica manifestazione di Col San Martino. Si punta ad incrementare le presenze turistich Mostra del Valdobbiadene, 78 espositori Zaia: «Prosecco, un miliardo di bottiglie» Un ultimo primato se l’è guadagnato ieri, la 66esima Mostra del Valdobbiadene di Col san Martino. È la più storica delle rassegne del prosecco Docg. È la prima ad aver rinunciato al nome prosecco, per battezzarsi solo “Valdobbiadene”. E nessun’altra, prima di oggi, è stata inaugurata in un martedì pomeriggio. «L’abbiamo fatto perché, fungendo da traino di analoghi eventi, lasciamo la vetrina del sabato e della domenica ad altri — spiega il presidente della Pro loco, Luciano Stival – cioè a chi deve crescere. Magari col traino del presidente Zaia».
Fonte: Tribuna Treviso.
Visita del FAI alla storica Cantina LA GENISIA e panchina gigante di Codevilla.
La Delegazione del FAI di Pavia organizza per Domenica 15 maggio 2022 una visita alla storica Cantina LA GENISIA a Codevilla (PV), appartenente insieme alla cantina IL MONTU’ al gruppo TORREVILLA. Sarà l’occasione per visitare anche la Torre Vinaria, una struttura in cemento armato costruita nel 1961, brevettata da un enologo pavese, Emilio Sernagiotto. Conclusa la visita, si avrà il piacere di ascoltare Carlo Aguzzi, sommelier pavese ed “enostorico”, co-autore del libro “Viva V.E.R.D.I” con Vittoria Aicardi e Roberto Allegro, edizioni Musicorner. Luoghi, personaggi, episodi, testimonianze della Lomellina risorgimentale in un singolare quanto insolito abbinamento tra storia locale, enogastronomia e arte musicale, ripercorrendo così le tappe degli eventi storici più significativi della storia pavese e lomellina. A seguire, degustazione di vini della Cantina, accompagnati da stuzzichini con prodotti locali.
Fonte: Quatarob Pavia.
Vino: a Sicilia en Primeur l’isola ‘continente in miniatura’.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, tornato in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Una riflessione sul futuro della vitivinicoltura siciliana.
Fonte: ANSA.
Fisar celebra Fogliatonda, vino che batte malattie e siccità.
E’ il vino ‘Fogliatonda’ il grande protagonista dell’evento promosso a Torino, il 7 maggio al Museo nazionale del Risorgimento, dalla Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), per festeggiare i 50 dalla sua fondazione. E’ l’unica iniziativa aperta al pubblico, su prenotazione, nelle varie tappe promosse in Italia dalla federazione. A organizzarlo il Coordinamento Nord Ovest della Fisar, in collaborazione con 20 delegazioni e con la Banca del Vino di Pollenzo. Tra i banchi d’ assaggio, quindi, un posto d’onore l’avrà il ”Fogliatonda’ con la bottiglia limited edition che celebra il vitigno Foglia Tonda quasi scomparso e oggi recuperato. Fisar ha collaborato per la vinificazione e per la realizzazione dell’etichetta di questo vino celebrativo – blend, l’unione cioè di due annate, 2019 e 2020 – con l’Istituto tecnico agrario B. Ricasoli di Siena.
Fonte: ANSA.it.
Carpineto, il vino come passione, cultura, natura e sostenibilità.
5 Appodiati immersi nel verde delle grandi Denominazioni toscane. La storia di Carpineto grandi vini di Toscana. Carpineto nasce nel 1967 nel piccolo comune di Dudda all’interno del comune di Greve in Chianti. È stata fondata da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo spinti dalla forte ambizione di produrre un Chianti Classico di altissimo livello qualitativo, decidono di iniziare questa grande avventura. Oggi le due famiglie lavorano insieme gestendo 5 tenute, 500 ettari di terra, coltivati in modo sostenibile e a bassissimo impatto ambientale con emissioni zero.
Fonte: TeleAmbiente.
Vino: al via il fondo pubblico da 25 milioni per la promozione delle etichette Dop e Igp.
È stato pubblicato in Gazzetta il decreto per il fondo pubblico da 25 milioni di euro per la promozione del vino con etichette Dop o Igp. Nella Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto che istituisce il cosiddetto “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, che di fatto prevede lo stanziamento di una cifra complessiva di 25 milioni di euro atta alle attività per potenziare la commercializzazione e la promozione del vino con etichette Dop e Igp.
Fonte: Dissapore.
Festa della mamma, arriva il vino rosè di Stappamamma a sostegno delle mamme Ucraine.
Un vino prodotto al femminile per aiutare le mamme in Ucraina. È l’iniziativa di Stappamamma, che in occasione dei 10 anni dell’associazione e per la Festa della Mamma che ha deciso di produrre il suo vino in collaborazione con due sorelle, Livia e Irene, proprietarie della Cantina Santo Iolo in provincia di Terni. Si tratta di un vino Rosè 2021 in edizione limitata. Il ricavato della vendita verrà devoluto all’Associazione Salvabebè – Salvamamme a sostegno delle mamme ucraine in difficoltà (S.O.S Ucraina). “Un vino rosa, come la squadra che lo ha realizzato, per esprimere tutta la solidarietà di cui solo le donne sono capaci e per fare, nel nostro piccolo, qualcosa di grande” ha spiegato Eva Milella, fondatrice di Stappamamma.
Fonte: Il Messaggero.
Vini all’asta, prezzi alle stelle: bottiglia da record a 67mila euro.
Firenze, 3 maggio 2022 – Grande successo per l’asta di vini italiani e francesi a Firenze da Pandolfini con una vendita da record: 67.375 euro per una bottiglia da 75 cl di Musigny Domaine Leroy 2008. Quasi un milione e mezzo di incasso e alcuni lotti da citare: 11.025 euro per una Imperiale di 6 litri di Masseto 2007, mentre una bottiglia DMg di Masseto 2013 ha raddoppiato la stima chiudendo a 6.125 euro. Ancora per la Toscana da ricordare una bottiglia di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro e sei bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera 1998 che ora sono in una nuova collezione per 5.512 euro.
Fonte: La Nazione.
Il vino: ambasciatore italiano nel mondo.
Nel 1919 Francesco Angelini, farmacista marchigiano poco più che trentenne, costituisce una società per la produzione e vendita di medicinali con sede ad Ancona. Qui inizia il successo e la scalata del marchio farmaceutico Angelini – tra i suoi prodotti troviamo ad esempio Tachipina, Moment e Amuchina – che lo porterà ad essere una delle realtà farmaceutiche italiane più importanti e consolidate e poi ad espandersi a partire dal 1994 nel campo del vino con Angelini Wines & Estates, già Bertani Domains. Il gruppo è oggi costituito da sei cantine. Tre sono le storiche toscane: Brunello di Montalcino a Val di Suga, Vino Nobile di Montepulciano a Tenuta Trerose e Chianti Classico a San Leonino. Una nelle Marche la cantina Fazi Battaglia, marchio storico del vino italiano, rinomata per la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico ed infine Cantina Puiatti a Romans d’Isonzo (GO) dedita alla produzione dei grandi vini bianchi del Friuli e Bertani nota per la produzione dei suoi Amarone della Valpolicella Classico e Valpantena.
Fonte: Yahoo Finanza.
STAMPA ESTERA
A New Home for Italian Grapes.
New Home for An entrepreneur helps Sicilian varieties thrive in California. The 10 acres of nebbiolo growing on this remote ridge about 25 miles west of Geyserville and 10 miles from the Pacific in northern Sonoma County, make the vineyard unusual enough in California. The other grapes make it positively singular. No other vineyard in the country but this one, as far as I can tell, has blocks of carricante and nerello mascalese, the two most significant white and red grapes grown on Mount Etna in Sicily. One grower, Kevin Harvey, a former venture capitalist turned wine entrepreneur, is wagering that here in California, he can produce a great nebbiolo, which has proved difficult anywhere beyond the grape’s home territory in northern Italy. Not only that, he is betting he can make world-class carricantes and nerello mascaleses, which may never have been tried outside of Sicily. The Centennial Mountain vineyard is also an effort to determine whether, as some people believe, California is full of great wine terroirs that have not yet been discovered. Mr. Harvey’s first wine investment, Rhys Vineyards, which produces exquisite pinot noirs, has paid off handsomely in terms of the quality of the wines and their critical reception. But the track record of Italian varieties in California, or anywhere outside of Italy, is not great. Yet Mr. Harvey is applying the same tenacity and obsessive attention to detail to this project as he did with Rhys 20 years ago, when he combed the back roads of the Santa Cruz Mountains, looking for rocky slopes that he believed would make exceptional sites for vineyards. Rhys now has six vineyards in the Santa Cruz area, each different geologically and all hard to farm, along with another in the Anderson Valley of Mendocino County and another in development in northern Mendocino.
Fonte: New York Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 3 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Prodotti Doc e Igt, il Molise al Cibus. Cavaliere: faremo una bella figura.
Nell’ambito del programma ‘Promozione Molise 2021/2023′, finanziato dal Psr Molise 2014/2020, la nostra regione partecipa al Cibus 2022 di Parma. Si tratta del secondo evento fieristico dell’anno, dopo il recente successo del Vinitaly, al quale partecipa il Molise attraverso il supporto operativo dell’Arsarp. Saranno 12 le aziende locali, produttrici di vino Doc e Igt, olio extra vergine di oliva Dop e altri prodotti agroalimentari biologici, presenti in uno stand di 144 metri quadri ubicato nel padiglione 8 (area H006). Al Cibus di Parma, evento di prestigio internazionale in programma dal 3 al 6 maggio, quest’anno sono attesi oltre 60mila visitatori e i temi di questa edizione toccheranno i rapporti tra industria e distribuzione, il ruolo della filiera agricola per la redditività delle imprese, la ristorazione del futuro e il ruolo dei prodotti Dop e Igp negli assortimenti.
Fonte: Primo Piano Molise.
Niemeyer postumo e vinicolo.
L’ultima opera di Oscar Niemeyer arriva postuma, a dieci anni dalla morte avvenuta nel 2012 a Rio de Janeiro, ed è un’astronave in vetro e cemento che atterra tra i vigneti dello Château La Coste, la vallata dell’arte, dell’architettura e del vino biodinamico alle spalle di Aix en Provence, in Provenza. Un progetto che ha avuto una lunga gestazione – pare che le autorità locali non volessero dare il permesso a costruire in quell’area – e che inaugura in tempo per le visite estive dello Château. Il padiglione di Oscar Niemeyer si aggiunge agli interventi che l’imprenditore nord-irlandese Paddy McKillen ha voluto per il suo progetto provenzale, sempre in progress, inaugurato nel 2011 e che ha visto coinvolti un buon numero di architetti Pritzker Prize: Jean Nouvel per le cantine, Tadao Ando per il padiglione di apertura, Renzo Piano con uno spazio espositivo in cemento interamente ventilato per vie naturali (esiste un mondo anche oltre l’aria condizionata), Frank Gehry con il teatro destrutturato a cielo aperto, fino a Richard Rogers che nel 2020 realizza qui la sua galleria d’arte sospesa e avvolta in coloratissime travi Warren, la sua ultima opera prima della pensione e poi della scomparsa.
Fonte: Foglio – Inserto.
Un nettare rubino che è l’anima dei boschi irpini.
Andiamo a cantar maggio in terre antiche e vocate al vino. Siamo nel cuore dell’Irpinia in un oceano di boschi e di vigne tra Salza e Parolise vegliato dai monti Picentini da cui scendono correnti fresche e riparato dal Partenio. Lì, in un remoto feudo dei principi Caracciolo, tre fratelli poco più che ventenni, uno dei quali con il diploma di enologo in tasca, sette lustri fasi sono «inventati» vignaioli. Hanno rilevato le terre da papà e mamma e hanno dato sostanza all’azienda vinicola Di Meo. Roberto, l’enologo, ha mosso i primi passi con un’idea precisa: valorizzare le uve autoctone. Solo Fiano e Greco tra i bianchi Aglianico e Coda di Volpe tra gli scuri. Una ventina d’ettari ad altitudine notevole per estrarre l’anima dei luoghi. Generoso che è il creativo di famiglia usando l’antico casino di caccia (è bellissimo) si è inventato di tutto: da arte e vino, al calendario Di Meo cercando di dare veste compiuta al sogno mentre Erminia ha continuato a inculcare nell’impresa i lieviti dell’eredità familiare. Sono cresciuti evolvendo, ma sono rimasti fedeli a sé stessi e al sogno iniziale.
Fonte: La Verita’.
Codlitto e crisi energetica costano 435 milioni al settore degli alcolici.
La situazione internazionale impatterà sul mondo del vino per il 2,5-3% del fatturato. I problemi legati al conflitto russo-ucraino costeranno al mondo italiano del vino almeno il 2,5-3% del fatturato. Una cifra monstre, se si pensa che il settore che racchiude spumanti, vini frizzanti, fermi, passiti e liquori, vini sfusi e mosti vale circa 14,5 miliardi di euro. Pallottoliere alla mano, insomma, il giro d’affari sta subendo un taglio di circa 435 milioni. «Il vino italiano subirà quest’anno una contrazione del proprio fatturato del 2,5%-3% a causa del combinato disposto di fattori congiunturali che con la guerra hanno subito un’ulteriore accelerazione». A dirlo é il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. «Il quasi completo azzeramento delle vendite presso i mercati emergenti coinvolti nel conflitto», ha proseguito Castelletti, «ma soprattutto l’escalation dei costi di produzione, dell’inflazione e il crollo della fiducia dei consumatori sta creando una spirale particolarmente negativa sul vino italiano». Allo stato attuale, insomma, Uiv stima un ulteriore aumento del costo medio di produzione per circa 400 milioni di euro, portando il surplus sui costi produttivi sui 12 mesi 2022 – che incidono ormai per oltre il 30% sul valore della bottiglia media – a 1,7 miliardi di euro.
Fonte: La Verita’.
L’equilibrio e la freschezza dell’Aglianico.
È Sergio Paternoster, punto di riferimento della produzione del Vulture, a lasciare alla figlia Giovanna i tre ettari di vigna nel cuore della Lucania, mantenuti dopo l’acquisto dei possedimenti di famiglia da parte del Gruppo Tommasi. Cresciuta con il vino nel sangue, grazie agli insegnamenti del padre e del nonno, è lei a dare vita a Quarta Generazione nel 2016. In poco tempo riesce a esprimere con suoi vini l’amore per la terra e la tradizionale passione per la vigna. In produzione, due etichette di elevata qualità ed eleganza. Punta di diamante l’Aglianico, rubino concentrato, dall’ampio spettro olfattivo di frutti di bosco, visciole sotto spirito, viole appassite, chiodi di garofano, liquirizia e menta; cenni di tabacco, rabarbaro, cuoio e note balsamiche.
Fonte: Messaggero.
L’odoroso Ruché color rosso.
Decisamente incoraggianti le premesse dell’azienda di recentissima fondazione che muove i primi passi presentando etichette valide già dalla prima uscita. I vini assaggiati comunicano una filosofia e un pensiero enologico ben delineati fin dagli albori, le cui basi puntano a valorizzare le tipiche varietà del Monferrato attraverso un approccio ecosostenibile. Alcuni vigneti, in particolare di uve bianche, come Sauvignon e Chardonnay, sono piuttosto giovani e non ancora pronti ad estrapolare il meglio dai suoli calcareo-argillosi. Il Ruché è invece già pronto nella sua bella veste color rosso rubino dalle sfumature purpuree. Il bouquet odoroso è caratterizzato da note di amarena, visciola, viola, seguono avvolgenti sensazioni balsamiche e una lieve percezione di sottobosco.
Fonte: Messaggerot.
Stappamamma. Il rosé è un vino allegro a favore delle donne ucraine”.
Il rosé Stappamamma è un vino allegro, da dedicare alle donne, alle mamme, all’amicizia e alla solidarietà. Il ricavato della vendita delle prime 300 bottiglie devoluto all’associazione Salva mamme Salvabebè che sta portando avanti la campagna SOS Ucraina a favore delle famiglie colpite dal conflitto.
Fonte: Tempo.
14 maggio. A Castiglione in Teverina c’è il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. Trenta i produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.
Fonte: Tempo.
Il vino si degusta con un concerto.
Dal 20 al 23 maggio la manifestazione «Rome Wine Expo» Il primo giorno si berrà ascoltando le musiche. Unire la musica alla degustazione di alcuni grandi vini. È l’appuntamento con il quale si aprirà il Rome Wine Expo, la manifestazione organizzata da Arsial e Regione Lazio che si svolgerà dal 20 al 23 maggio al Centro Congressi dell’Hotel Barcelò Aran Mantegna, nel quartiere EUR-Garbatella. L’apertura è sicuramente uno degli eventi più suggestivi: mentre l’orchestra Roma Tre, diretta dal maestro Sieva Borzak con il violino solista di Maria Teresa De Sanio, eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi, i partecipanti degusteranno 8 vini abbinati all’alternanza delle stagioni, mentre su uno schermo verranno proiettate immagini relative ai produttori. Ma la manifestazione sarà soprattutto l’occasione per conoscere alcuni dei vigneti, e dei vini, più importanti del nostro Paese.
Fonte: Tempo.
La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi.
Enogastronomia locale carta vincente per «educare» i visitatori alle prelibatezze della nostra regione La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi Vista mozzafiato Oltre al panorama l’offerta di prodotti del Lazio a chilometri zero per la ripresa post pandemica … Il turismo è ripartito e con esso anche tutto il meccanismo legato all’accoglienza in una città poliedrica come Roma. Impossibile quindi non parlare di enogastronomia, un settore anch’esso in ripresa dopo lo stop pandemico che ha un potenziale pazzesco per la Ciottà Eterna. Dalla Terrazza Caffarelli di Roma è nata la convinzione che il valore della ripartenza post pandemia deve passare per le eccellenze presenti nel territorio. Terrazza Caffarelli ed il suo ristorante possono armonizzare il connubio tra arte, cultura e gastronomia della Capitale.
Fonte: Tempo.
Agroalimentare, si lavora al rilancio.
Cooperazione in vista dell’unificazione tra Camera di commercio di Benevento e quella irpina Agroalimentare, si lavora al rilancio • Per il territorio sannita si punta a consolidare i risultati 2021, con 110 milioni di export: ii 7% in più Sannio e Irpinia mettono in mostra le proprie eccellenze in un unico stand dedicato a cibo e vino, al Salone Cibus, la fiera internazionale di Parma dedicata all’agroalimentare italiano che parte oggi e proseguirà fino al 6 gennaio. Sono 19 le aziende sannite e irpine del wineefood che parteciperanno all’importante manifestazione nella collettiva organizzata dalle Camera di Commercio di Benevento e Avellino per la prima volta in modo unitario. Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, è l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano nel mondo, una grande vetrina di visibilità globale.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
“Rocche di Romagna” al via: tra ospitalità, vino e jazz.
Da venerdì a domenica tanti eventi organizzati all’insegna della musica Enogastronomia, escursione e tavola rotonda completano il programma. Prende il via da Bertinoro il ciclo di iniziative messo a punto per il mese di maggio nell’ambito di “Rocche di Romagna”, il progetto di marketing territoriale e promozione turistica nato dall’alleanza fra i Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, e con il sostegno della Regione, per valorizzare questo spicchio di Romagna. Per l’occasione sul Colle è stato predisposto un ricco programma da venerdì a domenica. Una ventina gli eventi in cartellone, che spaziano dall’enogastronomia alla musica, dalle escursioni in bici o a piedi alle visite guidate alla Rocca.
Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine.
E le sanzioni fanno sfumare l’export verso la Russia Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine Un record, 2 volti L’Italia soffre le sanzioni più di altri perché è il primo Paese fornitore di vino per la Russia, davanti a Francia e Spagna. Tra i prodotti del made in Italy più venduti in Russia, ci sono il vino e gli spumanti. «L’intero settore italiano vive un senso di grande incertezza, assistendo al susseguirsi delle sanzioni Ue nei confronti della Federazione Russa, che per il vino italiano rappresenta 350 milioni di euro l’anno – spiega Confagricoltura Parma -. Abbiamo chiesto chiarimenti a Roma e a Bruxelles in merito al ricollocamento del milione di ettolitri di vino che l’Italia esporta in Russia ogni anno». «L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia – riferisce anche la Coldiretti – con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna». E ora? Ora, oltre a una perdita secca dell’export, a soffrire sono anche i costi, aumentati del 35% i costi con un impatto pesante sulle aziende.
Fonte, Gazzetta di Parma.
Maso Martis, bollicene a poche curve da Trento.
I primi passi mossi a metà anni Ottanta, poi la fondazione nel 1990: l’azienda produce novantamila bottiglie all’anno Dodici ettari a ,150 metri sopra il livello del mare L’azienda è da sempre a conduzione familiare motivazioni arcane, o almeno ignote ai più, y hanno storicamente portato a considerare la spumantizzazione italica, al contrario di quello che accade oltralpe, non un’arte arcana, esercitata da enologi-divinità chiamati ad imporre le mani e suscitare la creazione di manufatti dai poteri taumaturgici, ma un artigianato, per carità d’eccezione, fratello minore della vinificazione “ferma”, destinata a procurare sollazzo e svago, certo, ma non esperienze epifaniche. Da diversi anni questo paradigma arcaico è in fase di riscrittura, ed ormai sono diverse le tipologie che non lanciano il guanto di sfida diritto in faccia ai cugini (ché sarebbe darsi la zappa sui piedi), piuttosto cercano, come in un articolato mosaico, di completare il quadro di tipologie adeguate all’importanza del movimento
Fonte, Nuova Ferrara.
Le etichette Madame Martis sono le vere chicche di casa.
II Brut Riserva Millesimato è tra le specialità indiscusse Il Blanc de Blancs è un monumento sincero allo Chardonnay trentino Spumantizzati di bella propensione gustativa, sapidi, puliti, queste le caratteristiche di Maso Martis. Si parte dal Brut Riserva Millesimato, bottiglia di equilibrio e misura. Timo cedrino e pepe bianco al naso, poi sapidità e persistenza. Si passa poi all’Extra Brut Rosé Millesimato, Pinot Nero in purezza dal naso di mela In alto una veduta della tenuta, qui i membri della famiglia Stelzer grana, salvia limonata, poi petali di rosa. Palato croccante, lunghissimo. Il Blanc de Blancs è invece un monumento allo Chardonnay trentino. Cedro, maggiorana, con tocco di eucalipto. Beva sapida, tesa, persistente
Fonte, Nuova Ferrara.
Nuovo evento: tre giorni di gusti e sapori a suon di jazz – Bertinoro infesta fra jazz, olio, vino 3 giorni di eventi.
Da venerdì a domenica concerti, degustazioni, laboratori ed escursioni in paese e nel suo territorio. Nasce la rassegna musicale ‘Drinkin’ con la collaborazione di ‘Dai de Jazz’ di Matteo Bondi Ricco il cartellone bertinorese di ‘Rocche di Romagna’ con una tre giorni da venerdì a domenica tra musica, degustazioni e visite guidate. «Conosciamo tutti la Bertinoro del vino e dell’ospitalità – spiega Sara Londrillo, assessora alla cultura, alla presentazione di queste iniziative -, ma vogliamo andare a valorizzare anche quella che è a tutti gli effetti una città della musica». Arriva così l’inedita rassegna ‘Bertinoro Drinkin’ Jazz’, organizzata con l’associazione ‘Dai de Jazz’: un mini-festival con concerti disseminati in tutto il territorio e, in alcuni casi, abbinati a visite in cantina e degustazioni
Fonte, Resto del Carlino Forlì.
Golosaria Wine Massobrio oggi ospite al Cantuccio.
Tappa comasca per le Settimane del gusto lombardo di Golosaria Wine: fino al 7 maggio al Cantuccio di Albavilla sarà disponibile il menu composto per l’occasione dallo chef Mauro Elli. Il tema è l’incontro tra il Grana Padano e i vini di Ascovilo, per cui la cena prevede: composto da cannolo al Grana Padano Dop, baccalà e gattò ai piselli, doppio plin al Grana Padano Dop e cipolle tostate, burro d’alpeggio e pepe lungo di Java, luccioperca ripieno al Grana Padano Dop e panato servito con salsa ai limoni del lago di Como e cremoso al Grana Padano Dop, caffè e croccante alle mandorle. In abbinamento ai piatti è proposto un Garda Doc Extra Brut Metodo Classico, un Lugana Doc Riserva e un Lugana Doc
Fonte: Provincia Como.
Distretto dell’alimentare? Biella ci crede e nasce “BIS – il weekend del gusto”
Si tratta di un evento diffuso tra enogastronomia e cultura ideato da Fondazione Bellezza in partnership con BiWine e Bolle di Malto. Qualche segnale positivo c’c’. Forse questa volta il territorio biellese crede davvero sulle sue potenzialità come distretto dcll’agroalimentare d’eccellenza. La qualità dei vini prodotti, per esempio, non più una sorpresa. Quest’anno la guida dell’Ais ha premiato un numero di produttori che in proporzione alla grandezza delle due: Lessona e Bramaterra fa segnare un record. Ogni arme nascono nuove aziende e in quelle già ci sono stanno avvenendo passaggi generazionali improntati alla redditività e alla sostenibiIità finanziaria degli investimenti. Non Li troviamo più di fronte a fughe romantiche dalla città all’agricoltura.
Fonte: Biellese.
Se le colline del vino si trovano a un bivio.
Correnti opposte sembrano attraversare il mondo dell’agricoltura e in particolare quello del vino. Forze che si elidono a vicenda, spingendo in direzioni contrarie. Una è quella economico-finanziaria, l’altra quella naturale-ambientale: da una parte c’è la tensione verso la produzione di qualità e la crescente attenzione ai margini di profitto, dall’altra l’esigenza dl proteggere gli ecosistemi dallo sfruttamento eccessivo. Partiamo dalla situazione economica. A metà aprile Un loncamere Piemonte a Verona durante il Vinitaly, la nota manifestazione dedicata al vini italiani, ha diffuso numeri eloquenti: nonostante nell’ultima vendemmia il Piemonte pare abbia prodotto 2,3 milioni di ettolitri di vino contro gli oltre 2,7 milioni del 2020 (-15% rispetto all’anno precedente), i risultati dell’export sono stati straordinari, raggiungendo un totale di 1,2 miliardi di euro, per una variazione del +12,2%
Fonte: Gazzetta d’Alba.
La Douja d’Or del nuovo corso va alla ricerca dell’appeal perduto.
«Ci saranno alcune novità, ci stiamo lavorando. Vogliamo una Douja d’Or più moderna e che sia di richiamo per i turisti che decidono di trascorrere il Settembre nell’Astigiano e in Piemonte». Dalla Camera di Commercio di Asti rispondono in modo conciso su quali novità vedremo nel nuovo corso della manifestazione astigiana per eccellenza dedicata al vino. È ancora presto per annunciarle. Di sicuro si sa che la Douja d’Or tornerà, dopo due anni di sosta forzata causa Covid, nei suoi dieci giorni tradizionali, dal 9 al 18 settembre. L’evento sarà sempre itinerante nel centro di Asti, tra le piazze, le vie e i cortili dei Palazzi storici. Degustazioni di vino, assaggi di vermouth, masterclass, menu e piatti speciali in numerose location: un percorso enogastronomico accompagnato da mostre, arte, cultura.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Consorzio del Primitivo Convocata l’assemblea ma all’alba: ed è polemica.
L’incontro per approvare il disciplinare? La protesta degli scontenti: in questo sarà rinviato alla seconda convocazione modo non ci sarà bisogno del “quorum” Il 30 maggio alle 5 del mattino la prima riunione mentre l’altra sarà alle 17 del giorno dopo. L’attesissima assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, quella che dovrà approvare punti delicati di natura finanziaria e importanti per il futuro disciplinare che riconoscerà la denominazione di origine controllata e garantita, si terrà all’alba. Alle cinque del mattino del 30 maggio, almeno la metà più uno della squadra composta da 62 cantine che rappresentano gli oltre 1800 soci consorziati, dovranno mettere la sveglia prima del canto del gallo se vorranno essere presenti all’importante appuntamento. Altrimenti la chiamata non sarà valida e tutto passerà al giorno successivo, in un orario decisamente più comodo, alle 17 del pomeriggio, quando l’appello dei presenti sarà una formalità perché non servirà nessun quorum e tutto potrà essere approvato anche con poche presenze
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
«Champagne per tutti», terme spumeggianti.
Due giorni di bollicine dei piccoli produttori francesi sabato 7 e domenica 8 maggio al Tettuccio. Degustazioni con famosi sommelier. «Realtà perlopiù familiari propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili». Torna al Tettuccio «Champagne per tutti», dedicato alle produzioni piccoli vignerons. La quarta edizione si svolgerà il 7 e 8 maggio dalle 15.30 e fino a sera. Ieri la presentazione in municipio con l’assessore Alessandro Sartoni e gli organizzatori Plinio Parenti e Alessandro Benedetti (nella foto). «Champagne per tutti – dice Sartoni – ha una sua unicità, un taglio originale, d’interesse per molti». Per Plinio Parenti «questa è l’unica manifestazione in Italia dedicata ai piccoli produttori. Si tratta di realtà perlopiù a carattere familiare, che propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Sono champagne che non si trovano abitualmente sul mercato italiano. Ci saranno anche i sommelier dell’Ais. L’esperienza gustativa e di conoscenza dello champagne è una materia molto vasta.
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Umano e di vino – Una vernaccia ambasciatrice di intelligenza.
Elisabetta Fagiuoli è una delle grandi donne del vino italiano e vorremmo cominciare dalla sua storia, che è forte e bella e tutta da raccontare, ma prima viene Montenidoli, ovvero la collina dei piccoli nidi, «un luogo straordinario, un’isola magica, e questa è la cosa più importante». Siamo immersi in 200 ettari di bosco che svettano sopra Sgn Gimignano, tra Firenze e Siena, «una terra incontaminata, dove l’aria è pura, al riparo dal veleno chimico inventato dagli uomini. Noi qui non abbiamo portato niente, abbiamo soltanto ricevuto; alla terra ci siamo chinati per interrogarla e proteggerla, guidati dal tempo e dalle stagioni». Le origini di questi declivi sono millenarie, le acque del mar Ligure ricoprivano le pendici del colle e ospitavano un gran numero di crostacei e molluschi, «gli abitanti più generosi», ricorda Elisabetta, «quelli che ci hanno lasciato sedimenti di grande varietà. Grazie a loro il suolo è sabbioso, calcareo, ideale per le nostre uve bianche», mentre salendo su, tra i 40o e i 600 metri, troviamo la roccia cavernosa del Triassico, «una terra rossa, ricca di minerali» e perfetta per le varietà a bacca nera
Fonte: L’Economia del Corriere Fiorentino.
Attese duemila presenze a “Champagne per tutti”.
Degustazioni guidate dai sommelier dell’Ais ed enogastronomia con due eccellenze locali: “Il maialetto” e “Da Lorenzo”. Sono attese duemila presenze per la manifestazione “Champagne per tutti” in programma allo stabilimento Tettuccio il 7 e 8 maggio dalle 15,30 alle 23. Degustazione dei piccoli vignerons. Una esperienza gustativa attraverso una selezione di champagne. Piccole realtà produttive a carattere familiare capaci di offrire alta qualità a prezzi accessibili. Si tratta di champagne che non vengono commercializzati nel mercato italiano. Pierre Courtois, Marc Hennequiere, Vignon Père e Fils, Charton Guillaumè, Couvreur Philipp art, Vincent Metivier, Bergeronneau Marion, Godmè Sabine, Leuillette Romelot, Bullescence fra le maison presenti. Un viaggio sensoriale che trasporta un pezzetto di Francia in Toscana. Un vanto di famiglia che si tramanda da generazioni che si prendono cura di queste viti basse, al massimo mezzo metro, proprio per evitare che una gelata improvvisa possa nuocere fatalmente sulla produzione
Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.
Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima.
II Consorzio ha presentato l’annata 2021 Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima Balzo di vendite nei primi 2 mesi 2022 con un + 26,7% •• Sono stati gli spazi dell’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, a ospitare, domenica 1 maggio oltre a sabato 30 aprile perla stampa, la tredicesima edizione di Corvina Manifesto, l’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. La nuova sede in collina, incastonata tra i filari, ha visto nel suo loggiato e nel piazzale che si affaccia dall’alto sul panorama del lago, più di trenta produttori in presenza e oltre cento vini in degustazione: le nuove annate in commercio del vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In larghissima parte si è trattato di etichette della vendemmia 2021, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione «Chiaretto di Bardolino», entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione «Bardolino Chiaretto».
Fonte: Arena.
Signorvino, 15 aperture per 11 2022.
Il fatturato è previsto in crescita del 54%; i dipendenti da 410 a 600 Signorvino, 15 aperture per 11 2022 •• Continua la crescita di Signorvino, catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi. Sono previste 15 nuove aperture nel 2022-2023, tra Italia ed estero, come spiega una nota. L’attività può contare su oltre 2.000 etichette in catalogo, i locali sono 25. Secondo l’Osservatorio Signorvino, elaborando i consuntivi del 2021 e dei primi mesi del 2022, il brand veronese dedicato al vino e al cibo lo scorso anno ha registrato oltre un milione di bottiglie vendute. Il fatturato passerà, sulla base delle previsioni, dai 37 milioni del 2021 ai 57 milioni previsti per il 2022 (+54%), relativi ai soli consumi nei negozi fisici ed a cui si dovrà aggiungere il dato relativo all’e-commerce. Il numero totale di dipendenti passerà da 410 a quasi 600, con una crescita di almeno il 40% delle risorse umane. Prosegue Federico Veronesi, figlio di Sandro e general manager di Signorvino.
Fonte: Arena.
Col S.Martino S’inaugura la mostra del Docg.
Sarà Luca Zaia, presidente del Veneto, a tagliare il nastro inaugurale, questo pomeriggio, della 66ma Mostra del “Valdobbiadene Docg” di Col San Martino. È la più longeva delle rassegne legate alla Primavera del Prosecco Superiore. Ed è stata la prima a lasciare da parte il nome prosecco, come quello del Conegliano Valdobbiadene, per battezzarsi nuovamente col solo Valdobbiadene. L’appuntamento di oggi è alle ore 17.45 in piazza Rovere, alle 18 è in programma il concerto del corpo bandistico di Moriago della Battaglia. Alle 18.30 l’assegnazione del Premio Enrico Giotto, con l’intitolazione dei locali della cucina al consigliere della Pro loco Ettore Merotto. L’iniziativa della Mostra è da sempre firmata infatti dai volontari della Pro loco. La rassegna andrà avanti, con le più diverse manifestazioni, fino a domenica 22 maggio.
Fonte: Tribuna Treviso.
Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green.
Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green. Una novità annunciata via social da Enrico Sgorbati dell’azienda della Valtidone. Quella di ieri, il 2 maggio, è “una giornata importante, che cambia la storia di Torre Fornello. Dalle 11 e 30 siamo infatti ufficialmente ecologici al 100%, la nostra energia – scrive Enrico Sgorbati sui social – è solo solare per la lavorazione e trasformazione delle uve bio, oltre alla produzione, affinamento e conservazione di vini in bottiglia, pronti per essere consegnati e degustati nella convivialità che un vino sprigiona. Seguiteci per i prossimi step, ossia stiamo progettando e studiando il trasporto in Piacenza e provincia”. “Il vino prodotto integralmente da Torre Fornello sarà consegnato a destinazione nel modo più rispettoso dell’ambiente, ossia con mezzi di trasporto elettrici. Torre Fornello resta così sinonimo di qualità, eccellenza e rispetto totale dell’ambiente e della salute, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Vini etici, puliti e rispettosi”.
Fonte: PiacenzaSera.
Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori.
Fonte: La Nazione.
Le 70 cantine della VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII edizione di Vini d’Autore – Terre d’Italia, attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore, alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte. Ad attendere i visitatori, domenica 22 maggio e lunedì 23 maggio all’Hotel Una Esperienze Versilia Lido, a pochi passi dal mare, vi saranno cantine provenienti dalla Campania, dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Toscana, dal Trentino Alto Adige e dal Veneto, che porteranno in assaggio circa 400 referenze tra bollicine, bianchi, rosati, rossi e vini dolci.
Fonte: La Gazzetta di Viareggio.
Riecco Cantine aperte.
Degustazioni, turismo enogastronomico, concorsi. A fine maggio torna la manifestazione che negli anni ha avvicinato viticoltori e appassionati. Le cantine riaprono le porte. Protagonista nell’ultimo weekend di maggio, il 28 e 29, il vino del fvg. Cantine Aperte festeggia 30 anni di un evento, nato nel 1993 grazie al Movimento Turismo del Vino, per avvicinare le persone al mondo e alla cultura del vino fino a diventare comparto. L’enoturismo che comincia dall’accoglienza in cantina, con visite, eventi e degustazioni. Picnic in vigna e note musicali ma anche momenti di confronto con i produttori, per conoscere l’unicità di ogni singola cantina.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Migliaia di botti, 10 mila bottiglie in 120 km: in Moldavia, la cantina più grande del mondo.
Fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Si tratta di una ex miniera dove per secoli si è cavata la pietra calcarea con cui è stata costruita Chisinau. E’ la cantina più grande del mondo, si trova in Moldavia, fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Ce ne ha riferito Franco Pasargiklian, direttore della rivista “La Protezione civile” che, poche settimane fa, ha accompagnato, presso la capitale Chisinau, 17 moduli di un campo profughi d’emergenza (per un valore di due milioni di euro) che sono stati donati dalla Protezione civile di Trento e Bolzano agli omologhi locali.
Fonte: La Stampa.
Vino e vigne nel mondo: un bilancio del 2021.
Produzione e superfici vitate in lieve calo, consumi finalmente in risalita e numeri record per gli scambi internazionali di vino. È, in sintesi, il quadro relativo al 2021 offerto dall’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che ha illustrato via web la consueta congiuntura del mercato mondiale. Il direttore generale, Pau Roca, ha esordito citando la guerra in Ucraina auspicando, da un lato, il rispetto degli accordi sul diritto internazionale e, dall’altro, prospettando un 2022 difficile e pieno di incognite. L’inflazione, i costi di energia, materie prime e la difficoltà nelle forniture potrebbero determinare una “riduzione della domanda globale, un maggiore consumo di prodotti entry level e un calo della marginalità per le imprese vitivinicole. Anche per questo i governi” ha avvertito “dovranno fare attenzione a non aumentare le tasse. Considerando che il settore vinicolo ha dovuto difendersi, di recente, anche dalle accuse di essere una sostanza cancerogena tout court, ci sono tutti gli ingredienti, secondo Roca, per una “tempesta perfetta”.
Fonte: Gambero Rosso.
Ocm vino: in arrivo flessibilità sui progetti di promozione verso Russia, Ucraina e Cina.
Riunione tra Politiche Agricole e filiera. Si pensano novità per il 2022-2023. A partire da tetti massimi più bassi per i progetti del bando nazionale. La guerra tra Russia e Ucraina, da un lato, e le misure anti Covid in Cina, dall’altro, nella loro drammaticità e complessità, hanno introdotto elementi di criticità nella gestione dei progetti di promozione nei Paesi terzi finanziati dall’Ocm vino. E, da rumors WineNews, oggi in una riunione interna, il Ministero delle Politiche Agricole avrebbe anticipato alle rappresentanze della filiera l’arrivo di un nuovo provvedimento che introdurrebbe elementi di flessibilità nella gestione dei progetti di promozione riferiti all’annualità 2021-2022. In particolare, dovrebbero diventare possibili variazioni al ribasso, fino all’azzeramento totale del budget, per quei progetti destinati ai Paesi interessati dal conflitto russo-ucraino e/o la possibilità di rimodulare le risorse verso altri Paesi già inclusi nel progetto approvato, e le medesime flessibilità dovrebbero applicarsi anche alla Cina, in considerazione delle nuove misure di prevenzione adottate dal Governo cinese per fronteggiare alcuni nuovi focolai riconducibili alla pandemia da Covid-19, con lockdown estesi e rigidi in alcune grandi città. Inoltre, si è parlato anche di futuro, in particolare per il bando sulll’annualità 2022-2023, che si giocherà su una finestra temporale ridotta rispetto alla norma (dal 1 gennaio 2023 al 15 ottobre 2023) per l’esecuzione dei progetti di promozione. In primis, con risorse attualmente disponibili sul bando nazionale di 9 milioni di euro, che potrebbero, però, salire fino a 15 milioni di euro, ci sarebbe l’intenzione di ridurre il contributo massimo ammissibile da 3 a 2 milioni di euro a progetto, per concentrare meno le risorse su pochi progetti.
Fonte: WineNews.
Vino e prodotti alimentari: maxi sequestro in tutta Italia grazie all’operazione Crepuscolo.
Grazie all’operazione Crepuscolo, in tutta Italia sono stati sequestrati vino (300 litri solo a Salerno) e altri prodotti alimentari. Maxi sequestro in tutta Italia di vino e prodotti alimentari vari: è il risultato dell’operazione Crepuscolo portata avanti dai Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.). L’operazione ha esaminato 30 attività sparse in tutta Italia, rilevando 25 illeciti amministrativi e 6 penali. Il tutto ha fatto sì che, alla fine, venissero sequestrate 9 tonnellate di prodotti alimentari, fra carne, salumi, formaggi e dolci, 2.018 litri di aceto e 300 litri di vino (il valore di mercato di tutti i beni sequestrati si aggira sui 127mila euro).
Fonte: Dissapore.
Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori. Prima uscita per gli appassionato mercoledì 4 maggio dalle 15 alle 19 all’azienda agricola Camperchi di Civitela e alla Fattoria Santa Vittoria a Foiano della Chiana). Domenica 8 maggio aprirà alle visite la cantina Tiberio di Terranuova. Mercoledì 11 incontri e degustazioni nell’azienda Buccelletti di Castiglion Fiorentino e alle tenuti del Borro a Loro Ciuffenna. Sempre dalle 15 alle 19 domenica 15 maggio apre la Fattoria di San Leo ad Arezzo e la Tenuta Il Leccio a Bucine. Mercoledì visita e degustazione dei vini Petrolo a Bucine, dell’azienda San Ferdinando a Civitella e delle Tenute di San Fabiano ad Arezzo.
Fonte: La Nazione.
Vino e promozione, in “Gazzetta Ufficiale” i 25 milioni di euro per i Consorzi di tutela.
Ora attesa per il decreto direttoriale per i criteri attuativi. Il focus sarà la promozione dei vini Dop e Igp, in Italia e all’estero. 25 milioni di euro per la promozione del vino italiano non sono pochi. E da oggi sono disponibili per Consorzi di tutela e loro “raggruppamenti”, perchè “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che definisce criteri e modalità di ripartizione dei 25 milioni di euro dedicati al comparto vitivinicolo. Le risorse sono a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” che abbiamo ulteriormente finanziato con 160 milioni di euro nell’ultima Legge di Bilancio. Ora si attende, dunque, il provvedimento direttoriale per comprendere i criteri attuativi: requisiti richiesti ai soggetti ammissibili, importo massimo dei progetti e del contributo, criteri di selezione, attività finanziabili e spese ammissibili”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura. I beneficiari delle risorse (che sono dunque su altre voci rispetto a quelle, per esempio, di Ocm Vino e Psr, ndr) saranno i Consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi stessi per attività di promozione post-pandemia sia in Italia che all’estero.
Fonte: WineNews.
Vini Vinitaly Consorzi… occorre un PNRR anche per il vino più Local che Global.
Vino italiano fra Pnrr e crisi, fra Consorzi obsoleti e identità delle denominazioni. Più che Euro occorrono riforme e transizione enoica. Vinum nomen: una tipologia e un nome per semplificare e aiutare consumatore neofito internazionale. Ricerca nuovi mercati. A Vinitaly, consorzi di tutela delle comparse nella comunicazione, segno di un cambiamento voluto o casuale o imposto? Per esempio due vini storici antichissimi …..oggetto di pericolosa banalizzare e superficialità. Dopo due anni Vinitaly riapre i battenti. Novità organizzative sulla buona strada: più BtoB e meno BtoC e CtoC. Ma bisogna fare molto di più: ancora meno priorità al plateatico e all’effimero della visibilità e ai banchetti di cibo…. più peso specifico in termini di “nazione”, di stile italiano, di vino integrato al territorio, più “distrettualità” e più formazione, conoscenza. occorre attrarre nuovi mercati e nuovi consumatori, non i vecchi, quelli di 50 anni fa. Anche il mondo della comunicazione del vino è cambiata e cambierà di più. il consumatore del futuro sarà più semplice, più diretto, più oculato, più dipendente dell’insieme dell’offerta, la multilateralità e la multifunzionalità.
Fonte: Newsfood.
Dal Carso al Collio, il Fvg tra le mete preferite dal turismo del vino.
Quali sono i luoghi preferiti dai turisti quando si tratta di fare una vacanza all’insegna del buon vino del territorio? Come indica il Rapporto sul turismo del vino sono sette le regioni italiane premiate, tra queste anche la nostra. Quello del vino è un settore in continua espansione ma che purtroppo ha visto negli ultimi anni una brusca frenata a causa della pandemia, fortunatamente però arrivano dalle ultime analisi dati positivi: il miglioramento del clima di fiducia rispetto al 2020 sta portando il settore a credere nella possibilità di ripartire con grande rapidità. I dati sono riportati nel XVIII Rapporto sul turismo del vino, presentato al Vinitaly 2022 da Città del vino, Donne del vino e Associazione Puglia in più.
Fonte: TriestePrima.
Vino, la Sicilia torna in vetrina: “continente in miniatura”.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, torna in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro, è stato anche il titolo del convegno inaugurale. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana. Entrambi in veste di padroni di casa, il sindaco di Erice, Daniela Toscano, insieme a Lorenzo Zichichi del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, ricordano la vocazione storica e scientifica del borgo medievale.
Fonte: Sicilianews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 2 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
STRADA DEL VINO E SAPORI – TRENTINO * ENOGASTROTURISMO: « DALLA PAGANELLA ALLA ROTALIANA, DI CANTINA IN DISTILLERIA TRA TEROLDEGO ED ECCELLENZE LOCALI (8/5).
Una giornata all’insegna del Teroldego, tra degustazioni, visite in cantina e tra i vigneti, quella proposta dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per domenica 8 maggio. L’evento, che accompagna e arricchisce l’ultima giornata della XXXI mostra “Alla scoperta del Teroldego” in programma a Palazzo Martini, si intitola “Dalla Paganella alla Rotaliana. Di cantina in distilleria tra Teroldego ed eccellenze locali” e propone un itinerario da percorrere autonomamente tra le 10.30 e le 18.00 attraverso 7 tappe. Ad ogni sosta, da fare secondo l’ordine che si preferisce, i partecipanti potranno incontrare i produttori e confrontarsi con loro, degustando un vino della cantina ospitante ed un altro di una seconda cantina ospite, abbinati ad una proposta gastronomica di un ristoratore o di un produttore locale.
Fonte: Agenzia giornalistica Opinione.
Monreale diventa la Capitale del vino, kermesse esclusiva a San Martino.
Sarà la splendida cornice dell’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale a Monreale a ospitare, dal 23 al 26 giugno prossimi, la 18^ edizione di Biodivino, il concorso enologico internazionale presentato lo scorso 11 aprile al Vinitaly a Verona, nell’area istituzionale della Regione Sicilia. Un “viaggio di assaggi”, organizzato dall’associazione Italiabio, dedicato ai vini biologici e biodinamici che, grazie al partenariato con Sharryland (il portale delle meraviglie italiane), promuove le cantine produttrici dei vini partecipanti al Concorso e i territori di appartenenza anche a livello internazionale.
Fonte: MonrealeLive.
Confetture casalinghe seguendo le regole ”di una volta”, Nely Weber (dopo anni in una blasonata cantina), è tornata a Pra da Lares creando un micro centro di cultura rurale.
La trasformazione della frutta è completamente casalinga, nel razionale e lindo laboratorio. Tanta meticolosità e altrettanto rispetto della materia prima. Frutta nostrana, da alberi secolari e dai raccolti in frutteti gestiti con ritualità contadina d’altri tempi, senza forzature. Coltivare la terra è un atto agricolo, indipendentemente dalle motivazioni dell’agire e dalle dimensioni dell’appezzamento del podere. Mettere le mani nella terra è riconciliarsi con lo spirito materico, ricongiungersi a segni ancestrali, recuperare saperi nel nostro inconscio, per trasformarli in stimoli di piacere. Soprattutto è il modo più onesto per coltivare anche sogni e – nel contempo – raccontare delle storie. Questa che state per leggere è una sorta di prototipo di come le questioni del gusto s’intrecciano con storie di vita, la semplicità dei gesti, la cura del dettaglio, il richiamo a valori territoriali, per stimolare il gusto, pure elementi nutritivi e di salubrità. Tutto questo, semplicemente, coltivando piante da frutto per produrre confetture sincere.
Fonte: il Dolomiti.
Vino: A tutto Teroldego, un maggio di full immersion con il principe dei rossi trentini.
Anticipata a maggio la manifestazione di promozione del Teroldego rotaliano. Ricco calendario di degustazioni, visite in cantina, giardino dei profumi e sapori di montagna. Gli abbinamenti. Due anni di forzata clausura da pandemia hanno risvegliato negli italiani la voglia di riappropriarsi di spazi aperti, di natura, di territorio. Con l’arrivo della nuova stagione la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino ha deciso per la prima volta di anticipare nel mese di maggio “A tutto Teroldego” la manifestazione che invita alla scoperta del Teroldego di Mezzocorona, con eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione del principe dei rossi trentini, tra i vini testimonial del Trentino e presente fin dal 1300 in Piana Rotaliana, sua zona di produzione per eccellenza. Fino a domenica 8 maggio in programma esperienze, iniziative, proposte vacanza, menù dedicati su vari territori che, oltre alla Piana Rotaliana, coinvolgono l’Altopiano della Paganella, l’Altopiano di Pinè, la Vallagarina, la Valsugana, il Lago di Garda, la Valle dei Laghi e, ovviamente, la città di Trento.
Fonte: FIRSTonline.
Lavorare nel mondo del vino.
Fino a qualche anno fa, lavorare nel mondo del vino per i più significava fare il Sommelier. In realtà questo settore, che nel nostro territorio dà lavoro a molte persone, richiede diverse e sempre più specifiche competenze. Diventare sommelier è il punto di partenza per la conoscenza dei procedimenti di cantina, di come si degusta e si abbina al cibo, ma sono pochissimi i sommelier che esercitano la professione. La figura in assoluto più richiesta è l’enologo, il maestro di cantina. Oggi gli enologi devono essere bravi a conoscere i segreti del mestiere, a sperimentare nuove tecniche, a valorizzare la ricchezza del territorio e ad estrarne le caratteristiche organolettiche perfette. Per questo, occorre fare un percorso formativo appropriato nelle Università e magari anche qualche tirocinio all’estero. L’enologo lavora a fianco dell’agronomo, che cura la coltivazione della vigna, fondamentale per riuscire a fronteggiare le malattie e tutte le problematiche legate ai cambiamenti climatici. Fondamentale in un’azienda è avere un canale di vendita ben strutturato. Per cui, sono ricercati profili che si dedicano interamente all’Export, e viaggiano continuamente all’estero tra fiere ed eventi, o per visitare i clienti più importanti (importatori, distributori, ristoranti etc. etc.). Ai manager dell’Export sono affiancati impiegati, che fungono da referenti per tutte le pratiche legate all’esportazione (spedizione, fatturazione etc.) e assistono il cliente nella vendita.
Fonte: Siena News.
Meglio vino bianco, rosso o birra? La sorprendente risposta della scienza.
Uno studio scientifico prova a rispondere alla domanda: meglio il vino o la birra, dal punto di vista della salute? Vino bianco, vino rosso o birra e altri alcolici? Chi li apprezza ne fa più che altro una questione di gusti. Ma – secondo gli scienziati – non dovrebbe dipendere solo da quello: uno studio dell’Iowa State University (USA) afferma infatti che la scelta del calice che accompagna la nostra cena (o l’aperitivo) ha effetti diversi sul corpo. Dunque, assodato che alcol e salute vanno poco d’accordo e il consumo modico è sempre preferibile, qual è la scelta migliore? Per i ricercatori, la risposta alla domanda vino o birra è che il vino è un’opzione migliore. Bere birra o altri alcolici (e super alcolici) avrebbe come conseguenza livelli più elevati di grasso viscerale, che secondo i medici aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre complicazioni. Il grasso viscerale, che non va confuso col grasso che si accumula sotto la pelle (grasso sottocutaneo), è infatti un tipo di tessuto più subdolo che avvolge gli organi addominali e si rivela più difficile da eliminare. Lo studio su quasi 1.900 adulti di età compresa tra 40 e 80 anni ha rilevato che il consumo di vino non genera lo stesso dannoso accumulo di grasso viscerale a cui invece sarebbero associati “maggiori consumi di birra/alcolici”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport.
Alberto Tasca d’Almerita: “Fare rete è fondamentale, ma nel vino ci stiamo ancora provando”.
A tu per tu con l’ultima generazione della storica cantina siciliana, bandiera del Nero d’Avola e della sostenibilità: “Giovani, state lontani dalle mode, mai tradire la geografia del vino per creare dei prodotti omologati”. Non si può parlare di vino in Sicilia senza passare sotto il vessillo dei Tasca D’Almerita. La storia d’amore fra la Sicilia e questa famiglia nasce nel 1830, nella Tenuta Regaleali. Alberto, insieme ai fratelli, è il prosecutore di questa storia. Il nonno creò un vino rosso divenuto iconico. Il padre Lucio lottò con le contraddizioni di una terra gattopardiana, riuscendo nell’affermazione del Nero D’Avola e dei primi Cabernet Sauvignon e Chardonnay siciliani. Oggi Alberto Tasca, CEO dell’azienda dal 2001, scommette tutto sulla sostenibilità e impiega, solo in campagna, oltre 170 persone di cui moltissimi giovani.
Fonte: la Repubblica
La fisica del vino.
Chi avrebbe mai pensato che il vino può diventare… un oggetto d’interesse per i fisici. Sembra invece una storia davvero interessante. Il vino può sembrare poco problematico dal punto di vista scientifico, essendo una sostanza costituita principalmente da acqua (75-90%), alcool (6-22%), zuccheri (meno di 4g/l) e composti naturali che gli danno il giusto sapore e colore. Può essere sorprendente, però, scoprire che il vino contiene oltre 1000 diversi composti chimici, non tutti ben conosciuti! Sembra incredibile che, più di 5000 anni dopo la scoperta del metodo di produzione del vino, il nostro sapere su di esso sia ancora incompleto e necessiti di ulteriori studi. Anche per questo il vino è una grande sfida per gli scienziati e, al tempo stesso, una sostanza complicata e incredibilmente interessante. Gli studi scientifici sul vino diventano ancora più complessi se teniamo conto del fatto che il suo sapore è influenzato da numerosi fattori: il tipo di vitigno, le condizioni atmosferiche, il tipo di terreno e il modo in cui viene fertilizzato, infine la regione e il paese di coltivazione.
Fonte: Gazzetta Italia.
Come scegliere il vino al supermercato. La guida per comprare il migliore.
Il vino è sicuramente uno dei prodotti più amati dagli italiani: ci sono tantissimi marchi notevoli. La guida per comprare il migliore. Il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione di un frutto alquanto particolare, ossia l’uva. Questo prodotto è formato anche da acqua, alcol etilico, acetaldeide, Glicerolo, acido lattico, acido tartarico e acido malico. Ci sono anche tracce di anidride solforosa, una sostanza che fa male all’organismo e i cui limiti sono fissati proprio dalla legge. In materia di vino, ci sono tantissime leggi e innumerevoli regolamenti. Comprare il migliore non è di certo una scelta facile: sugli scaffali dei supermercati ci sono migliaia di bottiglie, di ogni colore, di marchi diversi e soprattutto di prezzi differenti.
Fonte: Checucino.it.
C’è la Mostra del Vino, una residente scende in strada con mazza da baseball e aggredisce i visitatori: due persone in ospedale.
E’ successo a Valdobbiadene alla mostra di Primavera. La donna sarebbe stata infastidita dai rumori e dalla musica così alle 23.30 è scesa in strada e ha colpito due della Pro Loco che organizzava l’evento. Si è presentata armata di mazza da baseball al cospetto dei visitatori e ne ha aggrediti una trentina finendo poi per colpire uno dei membri della Pro Loco. Si sono vissuti momenti di panico ieri sera, intorno alle 23.30, alla mostra del vino di San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene. Una signora che abiterebbe vicino ai locali della Pro Loco che negli scorsi giorni ha organizzato l’evento dedicato a degustazioni e scoperte dei prodotti locali dal titolo ”Primavera del Prosecco”, forse infastidita dal rumore e dalle musica proveniente dalla mostra del vino, sarebbe scesa in strada minacciando con una mazza da baseball le persone che stavano, piano, piano, rincasando al termine della serata.
Fonte: il Dolomiti.
Il valore salutare del vino “a basso intervento”, uno dei motivi del suo successo.
Il vino a basso intervento è sempre più apprezzato da un segmento di consumatori ben informati e neanche troppo di nicchia, che lo scelgono perché più salutare rispetto alle etichette convenzionali. La maggior parte dei consumatori associa infatti questa tipologia di vino al concetto di “naturale”, e lo fa non tanto per il suo essere “a basso intervento” ma per una diversa associazione empatica. Il vino, bevanda molto antica, è un prodotto agricolo stagionale, frutto della vendemmia e dell’annata. Il consumatore lo percepisce nel suo contesto originario, il paesaggio agreste, la vigna inerbita, la campagna, il sole, la natura, filari protesi verso il mare o protetti dalle montagne. L’uva raccolta a mano, pigiata con i piedi, vinificata in tini di legno da cui sprigiona il profumo di mosto, ricorda la vendemmia come un momento di festa, il contesto a cui la nostra mente ricorre con facilità.
Fonte: Yahoo Finanza.
Riflessioni sul presente e sul futuro del vino italiano, in memoria di Giulio Gambelli.
Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet (Liber Pater) e Jacky Rigaux. Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano gli agronomi Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet, produttore a Bordeaux con Liber Pater, e Jacky Rigaux. Tra gli insegnamenti ed il lascito del “maestro del Sangiovese”, le prospettive di un vino italiano che può migliorare ancora in qualità, ed il futuro del vino stresso, che è ad un tempo elemento culturale e prodotto di consumo, capace di raccontare storie diverse, dirette a pubblici diversi.
Fonte, WineNews.
Olio e vino: i migliori del… reame.
Un anno eccellente, se non da record, per la qualità dell’olio d’oliva. Ugualmente eccellenti i vini. Lo dicono i risultati della 28.esima Rassegna dell’olio d’oliva e della 28.esima Rassegna dei vini della Bassa Istria, tenutesi nel fine settimana a Dignano, su organizzazione dell’Associazione “Agroturist” di Dignano e della Città. Sabato sera, la cerimonia di premiazione, con la consegna di diplomi e medaglie ai migliori produttori di olio e vino. Nell’occasione, sono intervenuti la presidente dell’Associazione, Ester Geissa Đurić, e il sindaco, Edi Pastrovicchio, che non hanno mancato di ringraziare i produttori, olivicoltori e viticoltori partecipanti alle Rassegne, la Regione istriana, che ne è patrocinatore e i co-organizzatori, l’Ente turistico della Città, l’Università popolare aperta “Vodnjan-Dignano”, la Cooperativa agricola di Dignano, le ditte Contrada e Castelier e gli sponsor. Ricordando anche chi ha svolto le analisi chimiche e sensoriali degli oli e dei vini, l’Istituto di Sanità pubblica della Regione istriana e l’Istituto di agraria di Parenzo.
Fonte, LaVoce del popolo.
STAMPA ESTERA
La filière vin craint d’être en panne sèche de bouteilles.
Les industriels du verre ne sont actuellement pas en mesure d’honorer les commandes de leurs clients clans les délais prévus. 9 Depuis un mois et demi, on ne trouve plus certaines couleurs de bouteilles. Nous avons basculé sur un mode de substitution. Cela nous permet d’absorber le choc. Mais, à force, il n’y aura plus rien nulle part JEROME PRIOLEAU, RESP0.4SABLC DCS ACHATS AU SEIN DU GROUPE CORDIER BY INVIVD. INDUSTRIE Y aura-t-il suffisamment de rosé sur les tables cet été? Rien n’est moins sûr. Depuis plusieurs semaines, la filière française du vin craint une rupture d’approvisionnement de bouteille que les industriels peinent à fournir à leurs clients vignerons. «12 service achat nous a récemment annoncé l’annulation d’une livraison de plusieurs centaines de milliers de bouteilles. Cela va décaler de plusieurs semaines notre planning industriel», affirme le représentant d’un important négociant français. Cette menace de pénurie touche les phis grands comme les plus modestes. «Pour une commande effectuée cet hiver, on sait seulement cinq jours à l’avance si nous allons au non être livrés. C’est un problème car nos cuves ne peuvent pas rester pleines alors que les vendanges débutent dans quatre mois», confirme Fanny Boyer, propriétaire avec son frère de Château Beaubois, un domaine de l’appellation Costières de Nimes. Ce danger de pénurie avancé par de nombreux viticulteurs relèverait cependant du fantasme pour les verriers. «Les fours des vingt usines alimentaires et de flaconnage tournent à feu continu 7 j/7, 24 h/24. Le problème vient peut-être de l’étranger: 30 % des bouteilles vides sont importées. Or, je n’ai pas de visibilité sur ce qu’il se passe en Espagne et au Portugal », balaye Jacques Bordat, le président de la Fédération des indastries du verre.
Fonte: Figaro.
Pernord Ricard accèlère ses investissements dans le scotch whisky.
Pernod Ricard vise la première marche du podium mondial du scotch whisky. ri lui faudra doubler britannique Diagen. encore loin devant, mais le demande mondiale est en forte hausse. Le groupe français a décidé de se donner les moyens de ses ambitions et annonce un gros investissement, pour sa filiale Chivas Brothers : 104 millions d’euros pour accrobre sa production de 14 millions de litres. il permettra à ses deux distilleries écossaises de single malt d’Aberlour et de Mlltonduffde quasi-doubler leurscapacités à 24 millions d’hecmlitres. flies sont l’une et l autre « ara *igues pour legroupe. La premiirevend 50 %de ses volumes dans l’Hexagone, le premier marché mondial descotchwhiskydevant les Etats-Unis elle Royaume-Uni. Mütanduff produit Ballantines, la marque de Pernod Ricard qui cannait la plus forte croissance (+29 % an premier semestre), selon son porte-parole. Les exportations de scotch se sont considérablementdéveloppées res derniers temps, gonflant foriument le chiffre d’affaires de la filiale Chivas Brelan Gains de parts de marché Ces investissements permenrcnt également ä Pernod Ricard d’accélérer son plan de marthevers la décarbonation.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 1 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
A Firenze i vigneti si coltivano in città.
Maria Fittipaldi Menarini ha creato la vigna di Michelangiolo. Idee simili a Parigi e Praga e anche in Italia a Torino, Milano e Venezia. Il panorama, là dietro, è di quelli che tutto il mondo invidia: Ponte Vecchio, la Cupola del Brunelleschi, la Torre di Arnolfo, Santa Croce. Sotto lo sguardo antico del grande David in bronzo. E se lì sotto, nei lembi di verde rimasti ancora intatti e silenziosi, ci pianti una vigna, come la vuoi chiamare? Vigna di Michelangiolo, naturalmente. Benvenuta anche Firenze nel club prestigioso dell’Uva, nomen omen per l’acronimo dell’Urban Vineyards Association, che raccoglie undici delle ‘vigne di città’ più prestigiose, dalla Vigna della Regina a Torino dove tutto ebbe origine a quella di Milano dalle parti delle Grazie, e come la volevi chiamare se non Vigna di Leonardo, già, che strano parallelo; dalle due di Venezia ai curiosi Rooftop Reds in cima ai grattacieli di Manhattan ai tre Clos francesi – Montmartre a Parigi, Palais des Papes ad Avignone, Canuts a Lione – passando per Siena, Palermo e Catania.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Torna ‘Nizza è Barbera’ in vetrina 64 produttori.
II 7 e 8 maggio torna ‘Nizza è Barbera’. Dopo due anni di pausa, l’evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg torna con un programma rinnovato e molte novità. Nizza Monferrato si trasforma nella capitale del vino: 64 produttori e 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti docg e Nizza docg. Ospiti di riguardo sono il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. C’è poi la novità dell’edizione 2022: il Barbera Forum, al Foro Boario, apre già al sabato mattina.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’eleganza del Tacco rosa Salento Il pugliese che sale sul podio con i Cinque grappoli Bibenda.
Tacco Rosa Salento IGT 2021 è il primo vino rosato pugliese premiato con cinque grappoli Grappoli Bibenda per il secondo anno consecutivo. Eletto ‘Rosato dell’anno 2021’ da Food e Travel, ha conseguito il Golden Wine Award 2021 e la medaglia d’oro Vinoway Selection 2021. La prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del ‘non contadino’ Dario Stefàno, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olio turismo, due percorsi di vacanza che stanno dando grande soddisfazione alle aziende. «Quando si abbracciano le grandi sfide e si rincorrono i propri sogni – afferma Stefàno (in foto con l’enologo Riccardo Cotarella) -, il sostegno della famiglia è un elemento fondamentale.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Piccole cantine, boom dei produttori under 40.
I giovani produttori in Italia sono in crescita. Lo testimonia Only wine di Città di Castello (Perugia): oggi sono in mostra 141 piccole cantine gestite da under 40 (10dalla Champagne).
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Nesos, dall’uva in mare al prodotto in anfora.
A Portoferraio, Isola d’Elba, nasce il vino marino Nesos. Lo produce l’azienda Antonio Arrighi: dall’immersione dell’uva in mare in ceste fino alla conservazione in anfora.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Alta Langa o Ranni con l’anatra all’arancia ricordando Tognazzi.
Nel film ‘L’Anatra all’arancia’ di Luciano Salce, girato tra Roma e Punta Ala nel 1975, l’iconico piatto entra nella storia del Cinema italiano (La pellicola fruttò a Monica Vitti il David di Donatello e il Nastro D’Argento). La trama è un valzer della gelosia tutto gag e battute esilaranti, fino a raggiungere il culmine quando Livio (Ugo Tognazzi), tentando di riconquistare la moglie Lisa (Monica Vitti), prepara l’anatra all’arancia, aggiungendo il ‘piticarno’ una spezia afrodisiaca inventata. Oggi è un omaggio a Ugo Tognazzi a 100 anni dalla nascita, ricordando la sua passione per la gastronomia. Quali vini potremmo abbinare a questo iconico piatto, che si ritiene sia stato generato dai cuochi fiorentini di Caterina de’ Medici e poi portato a Versailles quando andò in sposa a Re Enrico II? Ci viene in aiuto Alberto Cauzzi, direttore della guida Passione Gourmet e gran connoisseur di champagne e vini.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Tommasi wine L’amarone affare di famiglia.
La cantina della Valpolicella compie 120 anni e oggi guida aziende in tutta Italia per 780 ettari Sull’Etna l’ultimo acquisto in ordine di tempo di Michele Mezzanzanica Quattro generazioni, nove cugini, sei cantine in cinque diverse regioni, 780 ettari vitati per 3,6 milioni di bottiglie l’anno. I numeri non spiegano tutto, ma bisogna partire dai numeri per raccontare una realtà come la Tommasi Family Estates, una delle aziende vinicole più grandi d’Italia, se non la più grande, tra quelle a conduzione familiare. Tutto nasce esattamente 120 anni fa, nel 1902, in quella Valpolicella che decenni più tardi sarebbe diventata celebre in tutto il mondo per l’Amarone, vino-bandiera che ancora oggi è il primo biglietto da visita dell’azienda veronese. Proprio questo successo ha portato alla necessità di espandersi. «Nel 1997 abbiamo creato la holding Tommasi Family Estates – racconta Pierangelo Tommasi, direttore esecutivo e proprietario insieme ad altri otto familiari tra fratelli e cugini – iniziando gli investimenti nel ramo vino e nel ramo hospitality che abbiamo contestualmente creato. Si trattava di una sana ambizione ma anche della consapevolezza che per andare avanti tutti insieme, dovevamo per forza espanderci».
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ai giovani piace il vino italiano di buona qualità.
Il vino non dialoga più solamente con un pubblico senior. Gli ultimi dati presentati da Censis ed Enpaia (l’ente di previdenza dei dipendenti agricoli) fotografano un numero crescente di ragazzi che si mostrano interessati alla cultura vitivinicola. La percentuale di italiani che beve vino era del 58% nel 1993 e si è attestata al 55,5% nel 2020. Nello stesso periodo però la quota di giovani consumatori è salita dal 48,7% al 53,2%, mentre quella di chi supera il mezzo litro al giorno è scesa dal 3,9% a meno dell’1%. Si beve meno, si beve meglio. Quattro italiani su cinque con età compresa tra 18 e 34 anni affermano che nel rapporto con il vino vale la logica: meglio meno, ma di qualità. Peraltro, il 70,4% di giovani intervistati si riconosce nella posizione «Mi piace bere vino, ma senza eccessi», che richiama l’idea di un alimento che dà piacere e contribuisce in diverso modo al benessere soggettivo, non di un catalizzatore sempre e solo di pulsioni di sregolatezza. L’italianità come criterio di scelta viene richiamata dal 79,3% dei giovani, perché è percepita come garanzia di qualità. 11 riferimento alle certificazioni Dop-Denominazione di origine protetta (85,9%) o Igp-Indicazione geografica protetta (85,2%) mostra come i giovani siano molto attenti al nesso tra vini e territori, cosa che segnala la riscoperta nelle culture del consumo giovanili della tipicità localistica, che sembrava destinata a sparire.
Fonte: Libero Quotidiano.
Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica.
La consigliera comunale: «La Valle Telesina è luogo ideale e naturale» Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica L’idea di allestire un “hub del vino” nell’ambito dello scalo merci di Ponte Valentino, a Benevento, non soddisfa molto Fiorenza Ceniccola. In pratica, il progetto si dovrebbe realizzare in un capannone dismesso nell’area industriale. La Ceniccola da mesi è impegnata nell’obiettivo di realizzare questa struttura nel comprensorio telesino, crocevia dell’Alta Velocità/Alta Capacità, e luogo che custodisce i migliori vitigni del Sannio, quelli del Taburno-Matese-Titerno. Quindi, di fronte a questa proposta, replica: “Senza fare polemica, mi sia consentito di dire ad alta voce che trattasi di un’idea `bizzarra’ che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere (basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi e… alle pregiate uve pagate a 30-40 centesimi al chilo)”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma.
Il 9 maggio torna appuntamento Consorzio, oltre 40 produttori Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma Torna in presenza Rosso Morellino, appuntamento promosso dal Consorzio di tutela del Morellino di Scansano, vino simbolo della Maremma Toscana: il 9 maggio la manifestazione si svolgerà a Scasano (Grosseto) nel teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Oltre 40 i produttori presenti che insieme al Consorzio incontreranno operatori del settore, stampa specializzata e winelover per far assaggiare le ultime annate di Morellino di Scansano e raccontare i progetti e le attività future del distretto produttivo. L’evento è gratuito e aperto a operatori del settore e appassionati (per partecipare necessario richiedere l’accredito sul sito www. consorziomorellino.it).
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Rossi e bollicine in vetrina nella due giorni di assaggi organizzata a Ventimiglia.
L’eccellenza del vino va in scena a Ventimiglia il 13 e 14 maggio con la prima edizione di «Ventimiglia Wine Masterclass», evento che fa parte della rassegna «Oltre il Cibo», in calendario da maggio a settembre. Dedicato alla degustazione di vini dell’eccellenza, prevede due eventi guidati da dalla esperta di vini Cristina Mercuri di DipWset. Leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWset, Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma nella città alta, nella centralissima via Garibaldi, all’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 maggio alle 18, sarà dedicata alle bollicine. Dall’Italia alla Francia, passando per la Spagna e il Sudafrica, Cristina Mercuri guiderà gli ospiti in una degustazione alla cieca per esaltare e scoprire i vini spumanti trai più emblematici nei rispettivi territori.
Fonte: Stampa Imperia.
Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante.
L’etichetta Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante prosegue la crescita qualitativa de La Cornasella, piccola e storica cantina i cui vigneti sono compresi nel territorio di Grumello del Monte ma sono esposti verso la Valle del Fico di Chiuduno. Dopo l’ottimo moscato rosso vinificato secco (il Primula Rossa), ecco un taglio bordolese molto ben fatto, che sprizza ancora gioventù (più prugna e marasca che cuoio e tabacco al naso) ma promette evoluzioni da vino importante: lo dice la struttura, piena, di spalla generosa ma già armonica (molto ben gestito l’affinamento in legni di diverse dimensioni).
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Vinea e Consorzio Un progetto per tutelare i nostri vini – Vinea di Offida e Consorzio insieme per tutelare i nostri vini.
La valorizzazione della denominazione d’origine al centro dell’iniziativa presentata da Ido Perozzi Fare un’attenta analisi delle produzioni locali per dare spunto alle aziende produttrici di fare tesoro delle diverse esperienze trascorse e valutare le evoluzioni dei prodotti rivolgendosi poi al mercato di buyer e consumatori. E’ questo lo spirito con cui la Vinea di Offida, in collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini Piceni, ha organizzato «Verticali Docg Offida», una iniziativa volta a valorizzare la denominazione d’origine. E’ stata presentata ieri dal presidente Ido Perozzi, ospite a Fritto Misto manifestazione di Stefano Greco che oggi vive la sua giornata di chiusura in piazza Arringo. Altro obiettivo è sensibilizzare gli operatori del settore attraverso le degustazioni per fidelizzarli nella scelta dei prodotti del territorio.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Calici in alto per il grande ritorno di Nizza è Barbera Trecento etichette da degustare sotto il Campanon.
Dopo due anni di pausa il 7e 8 maggio torna, con programma rinnovato e molte novità, «NizzaèBarbera», evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg che quest’anno propone 64 produttori, 300 etichette in degustazione e due ospiti di eccezione, il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Novità assoluta, il Barbera Forum, che si svolgerà in entrambe le giornate al Foro Boario di piazza Garibaldi con ingresso per fasce orarie: dalle 10 alle 13, dalle 14 alle 17 e dalle 17,30 alle 20,30. «L’ingresso a turni accresce in qualità la nostra proposta; — spiega il sindaco Simone Nosenzo — tutti abbiamo voglia di ricominciare, migliorando quello che facevamo prima. Dall’estate scorsa, stiamo ricominciando a vedere gli stranieri in giro per le nostre colline: secondo gli ultimi dati dell’Atl, siamo un’isola felice per i nuovi enoturisti che arrivano dall’estero».
Fonte, Stampa Asti.
Vinitaly doppio successo per la cantina di Monti.
Premiati i vermentini Arakena e Funtanaliras. Grande soddisfazione per l’enologo Alberto Raccanelli. Andata in archivio la 54^edizione del Vinitaly 2022, resta la soddisfazione per la cantina sociale del Vermentino di Monti per l’affermazione di due dei suoi migliori prodotti: l’Arakena e il Funtanaliras. Al primo un vermentino di Gallura Docg superiore, raccolto con la vendemmia tardiva, la giuria ha attribuito un punteggio di 92/100simi. È un vino bianco speciale, vinificato a macerazione a freddo, con fermentazione ad atmosfera controllata in tonneau, nella cantina di invecchiamento, con successivo passaggio in bottiglia per alcuni mesi. L’altro vino è il, pluripremiato “Funtanaliras”, vermentino di Gallura Docg, vero fiore all’occhiello della produzione della cantina del Vermentino. Viene vinificato in bianco, dopo una morbida pigiatura e una soffice spremitura, con fermentazione a temperatura controllata.
Fonte, Nuova Sardegna.
Anteprima Vini degustazioni fino alle 19 – “Anteprima Vini”, cin cin alla ripartenza.
Anche oggi dalle 11 fino alle 19 al Real Collegio le degustazioni delle migliori etichette del territorio. Ben 60 i produttori presenti. Ottima partenza per “Anteprima Vini della Costa Toscana”. È stata inaugurata ieri mattina la 21esima edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Anche oggi dalle 11 alle 19 sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60 viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.
Fonte, Nazione Lucca.
Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou.
Taglio del nastro ieri mattina per Anteprima Vini della Costa Toscana. Inaugurata, alla presenza di autorità, espositori, organizzatori e personaggi del mondo della politica, la 218 edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Fino a tutta la giornata di oggi, domenica 1° maggio, sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. A completare l’esperienza di questa edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana ci penserà l’ApeWine: l’enoteca itinerante di Costa Toscana che consente di conoscere, approfondire e acquistare i vini più apprezzati nel percorso, ma anche di ordinarli per riceverli comodamente a casa propria. Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou Anteprima Vini della Costa toscana, prodotto da Event Service Tuscany o organizzata dall’Associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana è aperta al Real Collegio, dalle 11 alle 19.
Fonte, Tirreno Lucca.
Pasqua e 25 Aprile Stappate bottiglie per 2,5 milioni.
Tra Pasqua e il 25 aprile sono state stappate bottiglie di vino per 2,5 milioni di euro sul litorale, con aumenti del 40 per cento. Lo confermaValerio Nadal, presidente Condifesa. Al primo posto il Prosecco, poi i bianchi fermi come Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon, come ha detto Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine.
Fonte, Nuova Venezia.
Cantina friulana accusata di frode, scagionata dal tribunale di Udine.
Una cantina friulana, accusata di frode, è stata scagionata dal tribunale di Udine. I fatti risalgono al 2014: a due fratelli, imprenditori agricoli, che gestiscono vigneti per la produzione del prosecco a Chiasellis, sono state contestate dall’Ispettorato repressione frodi di Udine false indicazioni sui registri ufficiali di cantina relativi al periodo 2013. In sostanza, secondo l’accusa, avrebbero registrato quantitativi superiori a quelli fisicamente presenti. Ora, a distanza di anni, sulla vicenda è stata posta la parola fine: il tribunale di Udine ha infatti dichiarato il non luogo a procedere. Con conseguente dissequestro del prodotto. Inevitabile la soddisfazione da parte degli imprenditori, che avevano sempre proclamato la loro innocenza.
Fonte, Friuli Oggi.
Viaggio in Irpinia: tra i vigneti, visite in cantina, degustazione con i vignaioli, show cooking ed escursioni.
L’Irpinia la meta del turismo enogastronomico nella Regione Campania, vino, cucina, escursioni il connubio perfetto per trascorrere giorni tra vigneti, degustazioni, show cooking, borghi e cene in ristoranti selezionati. Le necessità del viaggiatore ad oggi ha nuovi bisogni ed esigenze, è sempre più Attivo, Esigente ed Innovativo. Cerca luoghi caratterizzati dalle tradizioni e dalla cultura, territori ancora “intatti” dove c’è calore di un popolo e l’accoglienza di un produttore. L’esperienza enogastronomica viene spesso abbinata ad attività culturali e ricreative, dove la visita si interconnette ad un senso di appartenenza, alla volontà di vivere il “paese”; forte è la voglia di sentirsi più coinvolto ed essere partecipe delle attività. Parimenti, cresce il desiderio di modalità sempre più green di vacanza: passeggiate tra vigneti, uliveti, frutteti, passeggiate a cavallo e tour in bike.
Fonte, Caffe’ Procope.
Wine Tender, connessione tra vino, arte e buon cibo.
Per Wine Tender la parola d’ordine è connessione. Esatto, creare connessione tra il mondo del vino, l’arte, il buon cibo e le persone. Quale compito più arduo può esistere? Mentre vi lasciamp a questo interrogativo, iniziamo a parlare di cinema e per la precisione di quei film che sbancano ai botteghini e che riguardi ogni volta che puoi. Perchè il wine-tender è proprio come quei film: si parte con una grande idea che nasce da menti geniali: connessione. Poi si sceglie il cast e qui arriva il pezzo forte: quattro soci, con ognuno che eccelle in settori differenti ma quando si trovano a collaborare diventano come la miglior squadra di super eroi che si possa ingaggiare per salvare il pianeta.
Fonte, Time Magazine.
Un selfie sul Trasimeno: gusto e benessere nel cuore verde d’Italia.
Natura, sport e relax ma anche buon cibo e prodotti a chilometro zero. È lo stile di vita sano il biglietto da visita del Lago Trasimeno, lo specchio d’acqua vicinissimo alla Toscana ma in terra umbra a un passo dalla Assisi di San Francesco. A metà strada tra Roma e Firenze, in provincia di Perugia, quella del quarto lago italiano è una zona turistica ricca di cultura (Città della Pieve ha dato i natali al pittore Pietro Vannucci) consigliata a chi ama la vita all’aria aperta e godersi tramonti mozzafiato, sorseggiando un buon vino. Dopo una giornata trascorsa tra le mille attività sportive disponibili è quasi un dovere gustare una cena a base di pesce appena pescato o di zafferano pievese in uno dei tanti ristoranti di qualità della zona. L’oasi naturalistica ‘La Valle’ è un luogo che esprime l’essenza del Trasimeno: si trova a San Savino di Magione, è facilmente raggiungibile.
Fonte, Quotidiano.net.
Le note di un buon vino tra Sardegna e Croazia.
La cantina Pocobelli di Usini produce cagnulari e Isola dei Nuraghi che Gippo, musicista, crea con le armonie multietniche di famiglia. Le note aromatiche di un vino. E le note di una canzone. Sensazioni che si inseguono e insinuano correndo veloci come le dita della mano sulla tastiera di una chitarra alla ricerca del riff perfetto. O di quello più coinvolgente. Coinvolgente come il progetto vitivinicolo di Giuseppe Pocobelli: una laurea in enologia e viticoltura, due ettari di vigne poggiati su fondo calcareo in territorio di Usini, produzione da circa 3mila bottiglie, una passione ardente per il vinificare che ben si sposa – in pieno e armonico contrasto – all’estro d’artista e al carattere di “Gippo”. Gippo e la sua chitarra sono profili ben noti dello skyline musicale made in Sassari e Sardegna.
Fonte, La Nuova Sardegna -.
Imprese: Acetaia Midolini porta marchio IoSonoFVG in tutto il mondo”.
Una storia antica che muove i passi dalla tradizione romana di usare il mosto cotto per ravvivare i sapori delle pietanze, per giungere oggi ad un condimento balsamico da Guinness dei primati. È la storia lunga, racchiusa in poche parole, di uno dei prodotti di eccellenza della regione, il condimento balsamico Asperum prodotto dall’azienda Midolini di Manzano che oggi ha aperto i battenti al pubblico. Tra le file di botti del prezioso mosto si è soffermato anche l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo che ha fatto visita all’azienda e alla cantina accompagnato dalla titolare Gloria Midolini. Da un’intuizione del padre di famiglia, Lino, oltre sessant’anni fa è stata ripresa un’antica tradizione partendo da una prima batteria di 25 botticelle di legni pregiati selezionati. La cottura e l’invecchiamento di mosti di uve autoctone ha così rinnovato una tradizione friulana risalente ai tempi delle colonie degli antichi Romani di Aquileia.
Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Notizie dalla Giunta.
Vino: apre enoteca Albugnano, la 15/a del circuito regionale.
E’ il quindicesimo punto del circuito delle Enoteche regionali. Aprirà sabato 7 maggio al pubblico l’Enoteca dell’Albugnano, istituita con l’obiettivo di promuovere le eccellenze enogastronomiche e anche il patrimonio storico della collina torinese e del nord astigiano. Alla partenza hanno aderito 25 produttori, di Albugnano doc, Freisa d’Asti, Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, Barbera d’Asti docg e tutte le altre denominazioni di origine, oltre al Comune di Albugnano. “L”inaugurazione del 7 maggio sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche – spiega Giancarlo Montaldo, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano.
Fonte: ANSA.
Lo studio dalla Scozia: il gusto del vino varia a seconda della musica.
Uno studio universitario oltre Manica indica che la musica ha un impatto diretto sul gusto del vino. Secondo gli psicologi della Heriot-Watt University di Edimburgo, in Scozia, brani di Jimi Hendrix o dei Rolling Stones si sposano bene con un bel Cabernet Sauvignon. I risultati della ricerca provano che l‘ascolto di diversi tipi di musica stimola diverse parti del cervello in maniera unica, e ci prepara a degustare i vini in modo corrispondente. Ad esempio, quando si ascolta un brano musicale audace come i Carmina Burana, il gusto di Cabernet Sauvignon viene percepito al 60 percento più potente, ricco e robusto di quando non si sente alcuna musica. Al contrario, lo Chardonnay sembra essere esaltato dalle leggere note della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni Cinquanta. Ascolta la notizia e clicca sul tasto Play.
Fonte: Radio Gold.
Oltre 400 etichette di 60 produttori, all’Anteprima Vini della Costa Toscana.
Oltre 400 etichette, 60 produttori. Tutto pronto per la 21esima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti domani, sabato 30 aprile alle 11, e proseguirà fino a domenica 1° maggio alle 19, nei chiostri del Real Collegio (Lucca). L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.
Fonte: Firenze – la Repubblica.
“Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, tutto il bello del vino in fotografia.
“Architecture And Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico vince la categoria “Places”. Le persone, i luoghi, gli atti del vino, fissati in scatti capaci di coglierne unicità e bellezza, e di raccontare un anno intero tra vigneti e cantine nei tanti territori del vino, dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Emisfero Sud. A scegliere i più belli, gli “Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, la categoria (sponsorizzata dalla griffe cilena Errazuriz) dedicata al vino dei “Pink Lady Food Photographer of the Year”, i premi nati nel 2011 con lo scopo di mostrare la straordinaria semplicità del cibo e della gastronomia, in tutte le sue declinazioni ed in tutta la sua diversità. Nella categoria “Places”, al primo posto “Architecture and Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico, progettata da Marco Casamonti dello Studio Archea Associati ed ispirata ai tagli di Fontana, esempio perfetto di integrazione nel territorio, seguito da “Woolly Weeders” della statunitense Suzanne Becker Bronk e da “Vineyards Sunrise” di Adrian Chitty, una bellissima alba sui vigneti di Dundee Hills, in Oregon.
Fonte: WineNews.
Langhe, vini “da Oscar”: 94,4 su 100 il rating del Barolo 2018, 98,3 per il Barbaresco 2019.
Il verdetto di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, che ha portato i vini e la cucina delle Langhe alla ribalta di Hollywood. “Siamo ad Hollywood, la fabbrica dei sogni, e i protagonisti di questa serata in un setting unico come quello dei Paramount Studios non sono solo Barolo e Barbaresco ma tutta la cultura enogastronomica piemontese. Dopo l’ultima grande manifestazione pre-Covid a New York 2020, provocatoriamente abbiamo deciso di presentarci nel tempio della fiction con un’esperienza che abbiamo chiamato “Once upon a time in Langa”, portando l’autenticità di un territorio unico e le sue star. Debuttano, in questa due giorni, dedicata agli operatori ed ai media, due annate differenti per il loro andamento vendemmiale ma che esprimono la tipicità del Nebbiolo, un vitigno estremamente apprezzato negli Stati Uniti. Per questo abbiamo deciso di annunciare qui i ratings ufficiali delle nuove annate, frutto delle valutazioni complessive dei produttori, dei wine expert e dei wine critics: al Barolo 2018 è stato assegnato il punteggio medio di 94,4, mentre al Barbaresco 2019 è stato tributato l’eccezionale rating di 98,3”. Così Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Barolo e Barbaresco, nella cena di gala, agli Studios di Hollywood, di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, organizzato a Los Angeles dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (che riunisce più di 500 produttori del Piemonte, ndr).
Fonte: WineNews.
I neutrini, la fisica e il vino: un legame del tutto particolare, e utile per scoprire le frodi.
A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “In maniera causale, in passato, abbiamo scoperto che degli studi di fisica di base possono essere utili per scoprire le frodi sul vino, per esempio rilevando sostanze che ci dicono se davvero una vecchia bottiglia è stata prodotta davvero nell’epoca che si trova in etichetta o meno”.
Fonte: WineNews.
Sachi, il primo vino di soia (con poche calorie) nato a Singapore dagli scarti del tofu.
L’idea nel 2016 è di due ricercatori dell’Università Nazionale della città asiatica. Il sapore è dolce e fruttato, sta bene con i formaggi. E vanta anche proprietà di prevenzione da alcune malattie. In vendita anche le bottiglie con alcuni frutti giapponesi. Tofu, latte e latticini, biscotti, bistecche vegetali. Ma dalla soia si può trarre anche del vino. Il primo arriva dal Giappone e si chiama Sachi, che significa anche «felicità», con una gradazione di alcol tra il 7 e l’8 per cento. Ha un profilo gustativo di dolcezza, spiegano dall’Associazione italiana sommelier, e un tono olfattivo di fruttato (polpa bianca), floreale (fiori bianchi dolci) e totale assenza di riferimenti vegetali di soia: può essere assimilato ai vini ottenuti da uve neutre. E in più, vengono decantate le proprietà «terapeutiche» e di prevenzione da alcune malattie. Così dicono del Sachi, che contiene molto calcio e isoflavoni, i due ricercatori della National University di Singapore che hanno individuato questa nuova bevanda studiando il siero di scarto del tofu. SinFooTech, l’azienda nata dai due giovani, sta commercializzando Sachi come una bevanda alcolica di sole 70 calorie per porzione (rispetto a circa 120 calorie per la maggior parte dei bicchieri di vino) ed è ricco di antiossidanti.
Fonte: Corriere della Sera.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.