Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 18 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Salvatore Pilloni benemerito della Viticoltura italiana.
Il premio Betti consegnato al Vinitaly all’ideatore della cantina Su’entu di Sanluri dal ministro Patuanelli. Alla 54° edizione del Vinitaly il Ministro Patuanelli ha consegnato il premio per “Angelo Betti – Benemerito della Viticoltura” all’imprenditore sardo Salvatore Pilloni. Il premio dedicato alla memoria dell’ideatore del Vinitaly, viene assegnato dall’edizione del Salone Internazionale dei Vini dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano, coloro che con la propria attività professionale o imprenditoriale, hanno contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese.
Fonte: La Nuova Sardegna -.
Mionetto chiude il 2021 superando i 100 milioni di fatturato, di cui 80% export.
Mionetto S.p.A. chiude il 2021 con una crescita dei volumi a +22% e un fatturato di 104 milioni di euro. Con questi numeri Mionetto conferma il proprio ruolo di cantina di riferimento nel mercato del Prosecco, trainando i consumi a livello internazionale e diventando ambasciatore dello straordinario valore di un territorio, già Patrimonio Unesco, unico al mondo. L’export rappresenta per la storica cantina di Valdobbiadene circa l’80% delle vendite, grazie anche all’internazionalità e alla forza commerciale e distributiva del Gruppo Henkell-Freixenet di cui Mionetto fa parte e che oggi annovera 30 consociate distribuite in oltre 70 paesi del mondo. I principali mercati esteri di esportazione sono Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, mentre tra i mercati emergenti si evidenziano ottime performance per Francia, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Lituania.
Fonte: Beverfood.com.
Il ruolo del sommelier, da cui dipende il 30-50% del fatturato del ristorante, secondo Paolo Basso.
Gestire la cantina e l’offerta al bicchiere, stilare la carta dei vini, combattere gli sprechi e abbinare ad ogni piatto il calice giusto. Il vino pesa tra il 30% ed il 50% del fatturato di un ristorante, con margini e profitti decisamente interessanti. Inoltre, la gestione della cantina, al di là degli spazi e delle possibilità, non è così difficile: il vino, a differenza del cibo, non deperisce. La vera sfida, e qui sì che il rischio spreco è alto, sta nella proposta al bicchiere, sempre più richiesta dai consumatori, che hanno voglia di assaggiare e scoprire cose diverse, abbinando calici diversi a portate diverse, al di là dei percorsi di pairing consigliati dalle tavole gourmet. È qui, in sostanza, che rendere vantaggiosa l’offerta enoica diventa difficile, ed affidarsi ad un sommelier professionista diventa l’unica soluzione possibile. Considerandolo non un lusso, ma un “membro totalmente integrato, ma con competenze specializzate nelle bevande. Assumere un sommelier potrebbe significare avere un cameriere o un supervisore in meno, ma non rappresenta un costo aggiuntivo per l’azienda, piuttosto un elemento che gestisce un prodotto che può generare profitto”, come scrive Paolo Basso, uno dei più celebri sommelier del mondo, ma anche produttore e docente al Glion Institute of Higher Education.
Fonte: WineNews.
Le bollicine analcoliche: scandalo o nuova frontiera?
Le vendite sono cresciute del 43%. La cantina Hofstätter ha presentato a Vinitaly un vino fermo analcolico, ampliando la sua offerta. Nel settore c’è anche Bottega, cantina trevigiana, che a Verona ha portato lo “0”. Il vino non deve ubriacare. Va assaggiato e degustato in maniera consapevole, abbassando se non addirittura sacrificando la componente alcolica. Questo il messaggio (una vera e propria provocazione per i cultori di Bacco) che Vinitaly affida alle nuove generazioni. Un’edizione, la numero 54, che passerà alla storia come l’edizione della ripartenza dopo i due anni di forzato stop per colpa della pandemia. Ripartenza sia per quanto riguarda i numeri con presenze record (+28%) di buyer provenienti da 50 Paesi, operatori stranieri e opinion leader internazionali, sia per quanto riguarda le strategie di mercato.
Fonte: Italia a Tavola.
Pasqua in Valpolicella: va in scena il Palio del Recioto e dell’Amarone.
Dopo due anni di stop causa pandemia, torna a svolgersi a Negrar il Palio del Recioto e dell’Amarone, giunto alla 68a edizione. La manifestazione enologica, organizzata dalla Proloco di Negrar di Valpolicella, si svolge come di tradizione nel weekend pasquale, ma quest’anno il programma delle iniziative è stato esteso fino al 29 aprile, in modo da offrire agli enoappassionati ulteriori occasioni di visita del territorio di vino a nord di Verona.
Fonte: Verona Oggi.
Pranzare nel verde in una Country House.
Le giornate si allungano, il desiderio di libertà e di respiro cresce e le gite domenicali si fanno più frequenti. In questo periodo primaverile, Giusti Country House offre un’occasione per riscoprire il nostro meraviglioso territorio e le sue ricchezze enogastronomiche e storico-culturali: venerdì, sabato, domenica e i festivi il ristorante tiene aperte le porte con un nuovo menù per un pranzo nella tenuta Country House Abbazia, tra i più bei vigneti della denominazione Asolo Prosecco Superiore e Montello e la splendida antica Abbazia di Sant’Eustachio, il cui parco è riaperto alle visite.
Fonte: Treviso Today.
Pasqua e Pasquetta in Vespa con gli “Alfieri” di Asti. Oggi nuovo giro panoramico per le colline.
Previsto aperitivo presso la Cantina Sociale Produttori di Govone e infine pranzo di Pasquetta nello storico cortile del Michelerio ad Asti. Un weekend coloratissimo con il 18esimo Raduno Nazionale “Pasquetta in Vespa con gli Alfieri”. La festa è iniziata ieri, domenica 17 aprile, con il ritrovo in piazza Alfieri (lato Cocchi) alle 15.30. Poi un giro turistico e cena libera presso l’agriturismo “I Surì” di San Marzanotto. Il raduno è ricominciato questa mattina alle 8, sempre in piazza Alfieri (lato Provincia), con una ricca colazione al bar “Caffè 27 by Garibaldi”. Poi la partenza per un giro panoramico tra le colline del Monferrato con aperitivo presso la Cantina Sociale Produttori di Govone e infine pranzo di Pasquetta nello storico cortile del Michelerio ad Asti.
Fonte: La voce di Asti.
Il materiale rigenerato entra nel mondo del vino.
Anche il mondo degli imballaggi nel settore vitivinicolo si è attivato per trovare soluzioni che consentissero di limitare inquinamento e dispendio di materie prime, utilizzando materiali rigenerati. Negli ultimi anni la tutela ambientale è un argomento che richiama l’attenzione di ogni settore. Anche il mondo degli imballaggi si è attivato per trovare soluzioni che consentissero di limitare inquinamento e dispendio di materie prime, utilizzando materiali rigenerati. La ricerca ha permesso di realizzare imballi in materiale riciclato idonei anche per il settore dell’alimentare, da sempre molto attento alla contaminazione e sottoposto a rigidi protocolli sanitari. In particolare sono state proposte delle soluzioni di imballo al mondo del Vino che hanno rivoluzionato lo stoccaggio in cantina.
Fonte, TargatoCN.
Io sono laico! Enoicamente laico!
Qualche giorno fa mi è stato chiesto quale fosse il mio “genere” di vino preferito. Domanda che per molti di voi sarà sensata, in fondo nel vino un po’ come nella musica ci sono generi, correnti e categorie che potrebbero rispecchiare maggiormente il vostro gusto ed essere più in linea con il vostro “mood” del momento. Eppure, per me non c’è nulla di più assurdo da chiedere a chi ama il vino, cerca di comprenderne le dinamiche e di apprezzarne l’infinita varietà territoriale, varietale e interpretativa. Ecco perché a quella domande io ho semplicemente risposto “io non ho un genere preferito. Credo sia fondamentale essere laici, specie se si vuole comunicare il vino con imparzialità e rispetto.”
Fonte, Libero Quotidiano.
Federbio: un consumatore su due beve vino biologico.
In Italia un consumatore su due beve vino biologico: è quanto emerge dalla ricerca curata da Nomisma-Wine Monitor per FederBio e AssoBio. E crescono le superfici coltivate a vigna bio. Una consumer base e un interesse da parte dei consumatori per il vino bio che continua ad aumentare sia in Italia sia all’estero, superfici vitate bio in crescita così come le vendite in GDO. È quanto emerge da VINO BIO: TREND & SFIDE, evento promosso da FederBio e AssoBio e curato da Nomisma-Wine Monitor, che ha evidenziato il posizionamento e le prospettive di sviluppo del vino bio made in Italy in Italia e all’estero. Il tutto attraverso la realizzazione di un’indagine ad hoc che ha coinvolto 800 consumatori italiani di vino e una ricognizione dei dati sui mercati internazionali grazie al contributo informativo della piattaforma www.ita.bio curata da Nomisma per ICE Agenzia e FederBio.
Fonte, Terra Nuova Edizioni.
Vino contraffatto, un business illegale che danneggia anche la Sicilia.
Il sequestro di un’azienda vinicola che avrebbe prodotto vino mescolando acqua e zucchero rilancia il tema della sofisticazione. Coldiretti Sicilia: “Un danno soprattutto per le moltissime imprese che lavorano onestamente”.
Fonte, RaiNews.
Chiari, freschi e dolci… vini! Viaggio tra le Doc del Lago di Garda.
Sin dall’antichità il Lago di Garda è terra di grandi vini che si dividono tra rossi, bianchi, rosati e specialità particolari tra passiti e riserve. Vediamo quali sono le migliori bottiglie da stappare per chi visita il lago. Sono diversi gli areali vitivinicoli che si affacciano sul Lago di Garda e comprendono i territori delle province di Verona e di Brescia e parte della provincia di Mantova. La coltivazione della vite in queste zone risale già dall’età del bronzo per continuare con gli Etruschi, i Romani e, assieme a quella dell’ulivo, nel Medioevo nei monasteri che sorsero attorno al lago.
Fonte, Italia a Tavola.
Allarme sul vino di Assoenologi: prezzi folli e assenza materie prime.
Aumenta sempre di più il costo di vetro, tappi e etichette in aumento. Al Vinitaly da poco concluso ha partecipato anche la sezione di Assoenologi del Friuli – Venezia Giulia. Abbiamo sentito il nuovo presidente, Matteo Lovo.
Fonte, Telefriuli.
Le sanzioni Ue alla Russia costano care al vino dei Colli.
Emo Capodilista. «Il regolamento blocca l’export solo per i prodotti di lusso del valore superiore ai 300 euro per articolo. La regola verrebbe applicata all’articolo oggetto della spedizione e consegna, indipendentemente che si tratti di una bottiglia o di un cartone da 6 o 12 bottiglie. Le sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia per l’invasione dell’Ucraina stanno penalizzando l’export del vino italiano. La situazione particolarmente critica riguarda i vini che rientrano nella categoria dei beni di lusso.
Fonte, Il Mattino di Padova.
Vinitaly, Zaia: “Chiediamo i danni per il Prosek, non è un vino”.
“Prosek, questo nome è nostro. C’è una riserva del nome con un decreto del 2009 che firmai quand’ero Ministro, riconosciuto dall’Europa, e c’è il pronunciamento dell’Unesco che, nel 2019, ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità le Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. Ma c’è pure una motivazione storica: le prime citazioni del nome “Prosecco”, con riferimento al vino, risalgono infatti al XIV secolo, ed esiste una cartina geografica storica in cui la città di Prosecco, situata poco a occidente di Trieste, è denominata Proseck, in ragione dell’assoggettamento, in quel periodo storico, dell’area al dominio asburgico”.
Fonte, La Piazza web.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 17 aprile 2022!
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Il moscato di Trani primeggia al Vinitaly.
Una eccellenza del territorio Si è chiusa la 54^ edizione di Vinitaly di Verona – come sottolineato da molti – il salone della ripartenza per il comparto enologico. Tra le novità del Made in Puglia la partecipazione del Comune di Trani a supporto del programma di valorizzazione del Moscato Doc. Nel padiglione istituzionale della Regione Puglia, approfondimenti e degustazioni a cura di sei cantine comprese nel Consorzio Moscato di Trani, riunite dall’associazione Wine Specialists Council, che ha curato e gestito lo stand. «Finalmente eccoci al Vinitaly della ripresa – dice Cristoforo Pastore, enologo – a celebrare la ripartenza di un simbolo enologico identitario di Trani, il Moscato, che già dal 1976 beneficia del marchio Doc».
Fonte: Gazzetta della Bat.
Vinophila promuove l’innovazione digitale del vitivinicolo.
La tecnologia a disposizione Vinophila promuove l’innovazione digitale del vitivinicolo Presentatele rilevazioni per monitorare l’andamento dei vigneti con intelligenza artificiale e dati satellitari •• L’apertura al digitale delle aziende vitivinicole è la trasformazione culturale a cui il mondo del vino è chiamato: al Palaexpo di Veronafiere, durante Vinitaly, si è riunito un gruppo di specialisti di settore, assieme a quelli del tecnologico, per discutere dell’importanza strategica di questo passaggio. «L’innovazione digitale al servizio del settore vitivinicolo: dal vigneto al consumatore», il titolo del convegno organizzato da Vinophila, luogo d’integrazione tra fisico e digitale dedicato al vino e alle bevande alcoliche, in collaborazione con l’azienda Serena Wines 1881.
Fonte: Arena.
Le cantine ripartono dal Vinitaly – Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva.
Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti. Intanto bella figura delle tre cantine etrusche che si sono messe in mostra in Veneto nei giorni riservati al vino. Una delle tre aziende, la “Valle del Canneto” di Borgo San Martino, ha ricevuto pure la visita del ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli accolto con una bottiglia di Vermentino, uno dei cavalli di battaglia. A Verona il ministro Stefano Patuanelli ha visitato l’azienda “Valle del Canneto” Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva. Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uvae del Vino dei Colli Ceriti.
Fonte: La Provincia Cerveteri Ladispoli.
Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva.
Verona il ministro Stefano Patuanelli ha visitato l’azienda “Valle del Canneto” Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva. Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti. Intanto bella figura delle tre cantine etrusche che si sono messe in mostra in Veneto nei giorni riservati al vino. Una delle tre aziende, la “Valle del Canneto” di Borgo San Martino, ha ricevuto pure la visita del ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli accolto con una bottiglia di Vermentino, uno dei cavalli di battaglia «Ci ha fatto molto piacere -commenta Riccardo Milozzi, produttore – che il ministro sia venuto a salutarci rendendosi disponibile e lo ringraziamo per essersi intrattenuto.
Fonte: Provincia di Civitavecchia.
Intervista a Carloni Mirco. «Le Marche e il vino, futuro da protagonisti».
«Le Marche e il vino, futuro da protagonisti» L’assessore regionale all’Agricoltura Carloni: «Le nostre imprese escono rafforzate dal Vinitaly. Ecco le azioni per sostenerle al meglio». «A Verona la ‘Terrazza Marche’, con libera degustazione, ha visto duemila persone al giorno e mille bottiglie consumate». Assessore Cartoni, com’è andato II Vinitaly 2022 per quanto riguarda le Marche? «Molto bene. I riscontri da parte dei produttori sono estremamente positivi: hanno premiato la scelta della Regione di investire risorse significative per supportare le imprese». Mirco Cartoni, assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, traccia un bilancio del successo riscontrato al Vinitaly 2022 e analizza il momento attuale del comparto vitivinicolo marchigiano, alla luce degli ultimi mesi appena trascorsi e delle prospettive future. Ci racconti meglio. «Attraverso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni, a Verona abbiamo accompagnato 107 aziende, presenti sia singolarmente, che all’interno della collettiva predisposta dalla Regione Marche.
Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Furto a Vinitaly nello stand del Podere La Regola.
Sono state rubate numerose bottiglie di vino per un valore di circa tremila euro alla chiusura dell’importante fiera. Amara sorpresa al Vinitaly per l’azienda vitivinicola “La Regola” di Riparbella. La notte della chiusura della rassegna i ladri, come era già successo ad un’altra azienda della provincia di Livorno “Argentiera”, sono entrati all’interno dello stand del “Podere La Regola” e lo hanno completamente saccheggiato. Il personale della cantina aveva preparato i pacchi e le confezioni con le bottiglie di vino da riportare a Riparbella. Pacchi che sono finiti nelle mani dei ladri, come racconta uno dei titolari, l’avvocato Flavio Nuti, rimasto amareggiato per quello che è successo. «Sinceramente quando un’azienda partecipa a una manifestazione come Vinitaly si aspetta che ci sia un’adeguata vigilanza negli stand. Purtroppo non è stato così».
Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.
Chiusura con record d’incidenza di buyer stranieri.
Si è chiusa l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, “il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà.
Fonte: a Discussione.
Emozioni pure ne “La Roara” Ca’ dei Conti.
A Tregnago, in Val d’Illasi, nel territorio Doc Valpolicella, la famiglia Rancan vive e lavora la terra da centinaia di anni. I fratelli Renzo e Loredana decisero di continuare la tradizione di famiglia e nel 2007 fecero nascere l’azienda Agricola Ca’ dei Conti alla quale io ho visto muovere i primi passi. Nel 2009 entrano in cantina Fabio Melotto, esperto ed eclettico enologo ed Eugenio, coltivatore di lunga e probata esperienza. Ecco la svolta che da inizio all’avventura. Comincia il lavoro in vigna con la sistemazione delle piante più vecchie. Si riprende l’impianto di antiche varietà, poco produttive ma d’inestimabile valore, come la Croatina e l’Oseleta. Nel 2010 la prima annata e tutto suggerisce che che, seppur ardua, la strada è quella giusta. L’impegno costante è quello di fare un vino «facile» e piacevole «che si beva volentieri», come accompagnamento di una buona cena, ma anche come compagno di una serata fra amici.
Fonte, Libero Quotidiano.
Dal campo alle vigne, il calcio si dà al vino.
Pirlo, Hernanes, Tommasi: la moda tra ex giocatori Dal campo alle vigne, il calcio si dà al vino. Uno degli aspetti più importanti nella carriera di un calciatore è il cosiddetto “piano B” post carriera. Non sono molti, infatti, i giocatori che appese le scarpe al chiodo riescono a tradurre i loro guadagni in investimenti mirati e duraturi. C’è chi prosegue diventano allenatore, chi investe nell’immobiliare, chi si dà alla televisione e chi punta sul prodotto Made in Italy. Il vino italiano, patrimonio su orala mondiale, sembra essere diventato il primo business, con tantissimi calciatori che ormai si affacciano a questo mondo misterioso. Barella, Buffon, e Barzagli, tanto per citarne alcuni, sono già attivi da un po’ di tempo e c’è chi è già sulla scia di questi campioni, allenatori compresi. Tra i produttori di vino più importanti figurano Damiano Tommasi e Luciano Spalletti.
Fonte, Libero Quotidiano.
Ripresa, corre la locomotiva Usa Nuova spinta per il Made in Italy – La locomotiva americana viaggia ad alta velocità.
Per il futuro, incognita Fed e rischio recessione È il racconto di due economie. Una è la storia odierna della crescita americana, del boom di consumi e piena – o quasi – occupazione. L’altra è narrata nel linguaggio di un domani dove l’ottimismo cede invece a spirali di crisi geopolitiche, inflazione, aggressive strette sui tassi necessarie per combatterla. A prevalere, per ora, è la prima versione. Un’espansione che tiene al cospetto delle incognite nutrendo la speranza di saper evitare scivolate in recessione. Ed è qui che trova spazio la nuova scommessa dell’azienda Italia sugli Stati Uniti, dall’export di moda, lusso, vini e alimentari di qualità a ruoli in progetti infrastrutturali e industriali. Su tutti, due elementi: Brunello Cucinelli. che sta accelerando sulle vendite negli Usa, e Webuild, che sta realizzando l’alta velocità sulla linea ferroviaria Dallas-Huston. Crivelli, Longo, Morino e Valsania. La locomotiva • americana viaggia ad alta velocità Crescita.
Fonte, Sole 24 Ore.
Prosecco Doc, annata record: nel 2021 crescita a doppia cifra.
Enologia Crescita a doppia cifra per il Prosecco Doc che nel 2021 ha aumentato la produzione del 25% e le esportazioni del 3o per cento. L’ultimo report economico del Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco evidenzia come circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie, di cui 71,5 milioni di Prosecco Doc rosé sono state esportare verso oltre 150 mercati. Il primo mercato estero è il Regno Unito (24,5% del totale export con un +6% sul 2020), seguito dagli Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44%), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia al quarto posto nella classifica dei top (5,6% sull’export e +34%).
Fonte, Sole 24 Ore.
Intervista a Stefano Oleari – Uno spumante nel segno dell’antica Scandiano.
Uno spumante nel segno dell’antica Scandiano Uve lambrusco Montericco, prodotto con una varietà autoctona dei Colli di Jano E’ stato battezzato Scandilia e presentato con grande successo a Vinitaly. «Il vitigno rischiava di andare perso, per le sue caratteristiche non garantisce una produzione costante». Grande successo al Vinitaly per la cantina Aljano di Jano che ha presentato il nuovo spumante ‘Scandilia’ metodo classico rosé da uve Lambrusco Montericco, prodotto con una varietà autoctona dei colli di Jano che, con il nome scelto dal giovane titolare Stefano Oleari, rende omaggio proprio al territorio scandianese. II 34enne Stefano Oleari vive a Scandiano e gestisce un’azienda vitivinicola che da oltre vent’anni incentra la produzione sulla qualità e sui vitigni autoctoni per valorizzare la collina reggiana.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Sagra del vino Ecco le novità in programma.
Cresce l’attesa per la 74. Sagra del vino, sulla quale salirà il sipario la sera di venerdì 22 aprile e si protrarrà sino a lunedì 2 maggio. Sarà l’edizione della ripartenza dopo due anni segnati dall’emergenza sanitaria. La festa primaverile casca, peraltro, in un periodo di netto allentamento delle restrizioni e il green pass, non richiesto per accedere agli spazi all’aperto dell’evento, sarà archiviato, dal 1. maggio, anche in gran parte dei luoghi chiusi. La sagra. dunque, potrà tonare ai ‘vecchi fasti’, dopo l’annullamento del 2020 e la versione estiva e decisamente ridotta proposta nel 2021. Saranno circa 60 gli appuntamenti che scandiranno gli 11 giorni di sagra, tra enogastronomia, musica, giostre e sport. “Le danze” si apriranno venerdì alle 18, nella sala consiliare di palazzo Burovich de Zmajevich, con l’inaugurazione ufficiale e la premiazione dell’8. edizione di Filari di bolle, selezione dei migliori spumanti della regione.
Fonte, Gazzettino Pordenone.
Adi Terra al Vinitaly, tra olio, vini e birre.
In un’intervista ho dichiarato che l’agricoltura I è sacrificio, cib dal rapporto con la natura a quello con le banche, le assicurazioni o i commercianti, ma vi sono anche momenti di festa e uno di questi, di prestigio, è il Vinitaly a Verona. È sicuramente un evento dedicato agli affari, perb rappresenta anche una espressione di vivacità sociale. Adi Terra è stata presente nel bellissimo stand dell’Unapol, l’unione olivicoltori associata, e in quello spazio nei quattro giorni di fiera abbiamo vissuto interessanti confronti e una interessante animazione. Il Vinitaly ha anche uno spazio dedicato all’olio, alla birra e agli spiriti. Il confronto è stato animato da ospiti illustri: gli assessori regionali all’agricoltura del Lazio e del Molise Enrica Onorati e Nicola Cavaliere, la parlamentare europea Simona Bonafè e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Tutti hanno rilasciato interessanti riflessioni che possono essere ascoltate sui social di Adi Terra.
Fonte, Avvenire Lazio sette.
Un angolo di Brianza fra i calici di Vinitaly – Un angolo di Brianza nei bicchieri di Vinitaly.
II territorio non vanta neanche un ettaro a vite, se non per piccoli esperimenti Ma sono numerosi gli operatori locali impegnati nella promozione del settore. «Questa zona ha fatto passi da gigante: è passata dal bere tanto al bere bene». di Gualfrido Galimberti La provincia di Monza e Brianza è l’unica in tutta la Lombardia che non dispone nemmeno di un ettaro vitato. I brianzoli, tuttavia, al Vinitaly che si è svolto da domenica a mercoledì a Verona, hanno fatto la loro parte. Tra i produttori non sono mancati i monzesi Massimiliano e Matteo Brambilla. Fanno dell’ottimo vino, ma spingendosi un po’ più in là dei nostri confini. Sono infatti i titolari della cantina Vigne Olcru a Santa Maria della Versa nell’Oltrepò pavese.
Fonte, Giorno Monza Brianza.
«Nelle scuole non basta presentare un’etichetta».
Fabio Mondini, responsabile della formazione negli istituti alberghieri «Nelle scuole non basta presentare un’etichetta». «La conoscenza non può limitarsi a nozioni teoriche Servono contatti» Titolare di un ristorante NI 2016 è stato premiato come miglior professionista per la sommellerie. II Vinitaly come occasione di crescita culturale. Tra tanti modi di vivere la più grande rassegna nazionale dedicata al mondo del vino, c’è chi si è recato a Verona con questo spirito. Si tratta di Fabio Mondini, titolare di un ristorante a Misinto, ma anche già premiato come miglior professionista dell’anno 2016 per la sommellerie. «Al di là di un interesse personale – spiega Mondini – il Vinitaly per me è sempre un’occasione speciale per allacciare rapporti o studiare progetti che portino beneficio ai ragazzi del mondo della scuola».
Fonte, Giorno Monza Brianza.
Intervista a Mirco Carloni – «Le Marche e il vino, futuro da protagonisti».
«Le Marche e il vino, futuro da protagonisti» L’assessore regionale all’Agricoltura Cartoni: «Le nostre imprese escono rafforzate dal Vinitaly. Ecco le azioni per sostenerle al meglio». «A Verona la ‘Terrazza Marche’, con libera degustazione, ha visto duemila persone al giorno e mille bottiglie consumate». Assessore Cartoni, com’è andato il Vinitaly 2022 per quanto riguarda le Marche? «Molto bene. I riscontri da parte dei produttori sono estremamente positivi: hanno premiato la scelta della Regione di investire risorse significative per supportare le imprese». Mirco Cartoni, assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, traccia un bilancio del successo riscontrato al Vinitaly 2022 e analizza il momento attuale del comparto vitivinicolo marchigiano, alla luce degli ultimi mesi appena trascorsi e delle prospettive future. Ci racconti meglio. «Attraverso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni, a Verona abbiamo accompagnato 107 aziende, presenti sia singolarmente, che all’interno della collettiva predisposta dalla Regione Marche.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione.
TrEno Tra i vini delle Langhe in treno.
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato si possono ammirare dai finestrini di un convoglio ferroviario storico, quello delle carrozze Cento porte, vagoni che prestarono servizio tra gli anni 1928 e 198o, trainati da una locomotiva a vapore. A promuovere l’iniziativa il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg, l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero grazie alla collaborazione con la Fondazione FS Italiane che gestisce Il patrimonio storico delle Ferrovie dello Stato Italiane, tra cui anche alcune linee ferroviarie un tempo sospese e oggi recuperate, inserite nel progetto turistico ((binari senza tempo». Trenino, così si chiama II progetto, un neologismo che abbina il termine treno al suffisso dell’enologico, rappresenta il modo migliore per vivere una giornata ricca di suggestion1 con infinite attrattive turistiche ed enogastronomiche all’insegna di un viaggio senza eretta nel cuore dei territori tutelati dall’Unesco.
Fonte, Corriere Torino.
In vigna con documenti falsi Cinque “passeur” condannati.
L’inchiesta di carabinieri e procura di Asti tra i filari di aziende agricole di Nicese e Canellese Oltre 70 braccianti macedoni risultavano cittadini bulgari senza necessità di permesso di soggiorno In vigna con documenti falsi Cinque “passeur” condannati. 0ltre 70 braccianti macedoni fatti entrare illegalmente in Italia per lavorare nei vigneti tra Canellese, Nicese e Langhe. Tutti con lo stesso metodo: falsificare la carta d’identità facendoli risultare cittadini bulgari, quindi dell’Unione europea e pertanto non sottoposti alle rigide norme sull’immigrazione della legge Bossi-Fini. La banda di «passeur» era stata scoperta nel 2018 dai carabinieri e dalla procura di Asti.
Fonte, Stampa Asti.
Addio a “Bimbo” viticoltore illuminato.
E’ mancato Pier Gustavo Barbero, 68 anni, canellese, punto di riferimento per l’agricoltura. Era soprannominato «Bimbo» ed era molto noto negli ambienti della viticoltura. Una trentina di anni fa aveva fondato la cooperativa «Pusabren», specializzata nelle lavorazioni manuali e meccaniche nei vigneti. E’ stato il primo ad avviare al lavoro la comunità macedone; la «Pusabren» conta circa 150 soci lavoratori di cui i due terzi macedoni. Igor Arsov, coordinatore della cooperativa, ricorda con affetto il presidente Barbero: «Era straordinario, ha aiutato la nostra comunità a inserirsi con dignità nel tessuto locale, dando la possibilità alle famiglie di comprare casa e fare studiare i propri figli; porteremo avanti il suo progetto con orgoglio e con la serietà che ci ha trasmesso».
Fonte, Stampa Asti.
Le eccellenze delle terre Unesco sul palco con Gusto.
Martedì 26 aprile il direttore de La Stampa Massimo Giannini ad Alba ospite della kermesse che anticipa la 6′ Global Conference on Wine Tourism Le eccellenze delle terre Unesco sul palco con Gusto. Alba, le Langhe, il Monferrato e il Roero hanno e avranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie del turismo enogastronomico nazionale e internazionale. Il lavoro portato avanti in questi anni dai vertici dell’Atl ha consentito un posizionamento unico tra le terre patrimonio Unesco. Anche per questo lo Un wto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale, e il ministero hanno scelto Alba, Langhe, Monferrato e Roero per ospitare a settembre la Conferenza mondiale del turismo enogastronomico. Il Gusto, il luogo del cibo, del vino e dei viaggi del gruppo Gedi, sarà il compagno di viaggio del territorio verso la 6a Global Conference on Wine Tourism.
Fonte, Stampa Asti.
I vini biellesi star a Vinitaly “Tanto interesse dall’estero”.
Soddisfatti i produttori del territorio tornati in fiera dopo 2 anni di stop “L’anno è partito fortissimo e c’è molta domanda dei prodotti di qualità”. I produttori biellesi sono reduci dal Vinitaly, la fiera internazionale del vino che si è tenuta a Verona dopo due anni di stop per via del Covid. Gli accessi in fiera sono stati migliorati, perciò era veloce l’ingresso pur dovendo esibire il Green pass. I vini del Biellese hanno riscontrato interesse tra i ristoratori italiani e stranieri, ma anche tra gli importatori in cerca di prodotti. «Prima della fiera avevo organizzato gli appuntamenti con gli importatori, sono venuti quelli dell’America, dove vendiamo il 45% del nostro vino e un paio dall’Europa, dove vendiamo in Francia, a Londra e qualcosa in Belgio – dice Magda Zago Ciccioni dell’azienda Centovigne di Castellengo (Cossato) il cui stand era all’interno dell’area collettiva del Consorzio di tutela dei nebbioli dell’Alto Piemonte.
Fonte, Stampa Biella.
Gusto ad Alba”, confronto al Sociale sulle eccellenze delle colline targate Unesco.
“C’è più Gusto ad Alba”: ecco l’evento a teatro. Martedì 26 aprile il direttore de La Stampa Massimo Giannini fra i tanti ospiti sul palco del teatro “C’è più Gusto ad Alba”, confronto al Sociale sulle eccellenze delle colline targate Unesco. Alba, le Langhe, il Monferrato e il Roero hanno e avranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie del turismo enogastronomico nazionale e internazionale. Lo straordinario lavoro portato avanti in questi anni dai vertici dell’Atl ha consentito un posizionamento unico tra Unesco, qualità della vita e lusso per questo angolo di Italia. Anche per questo lo Un wto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale, e il ministero hanno scelto Alba, Langhe, Monferrato e Roero per ospitare a settembre la Conferenza mondiale del turismo enogastronomico
Fonte, Stampa Cuneo.
L’Enoteca conferma i vertici “Vogliamo crescere ancora”.
Grinzane Cavour, Roberto Bodrito rieletto presidente, è la più antica e blasonata del Piemonte, la seconda per anziani Jtàin tutta Italia. Costituita nel 1967, l’Enoteca regionale piemontese Cavour ha il prestigio della sua storia, dei suoi vini e del luogo che la ospita, il castello medievale che fu dimora del conte Camillo Benso e che è una sorta di simbolo per tutte le Langhe, tutelato dall’Unesco. Qui, la storia dell’enogastronomia piemontese ha la sua vetrina migliore, incorniciata tra i filari di Nebbiolo. Qui, con l’Enoteca, hanno sede l’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba, l’Ordine dei Cavalieri del tartufo e dei vini, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi, l’Osservatorio vino e salute, l’Unione Giuristi della Vite e del Vino e un ristorante stellato.
Fonte, Stampa Cuneo.
II Primitivo di Gioia al Vinitaly «Un ritorno alla normalità»
Tra le oltre 4000 aziende espositrici, numerose realtà vitivinicole di Gioia del Colle hanno partecipato alla 54esima edizione di Vinitaly, la fiera internazionale di vini e distillati tenutasi a Verona da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Plantamura, Tenute Nettis, Giuliani Vini, Pietraventosa, Polvanera, Fatalone, Tenuta Patruno Perniola, Tenute Chiaromonte, Tenuta Viglione e Terre Carsiche sono le cantine del Consorzio Vini Doc Gioia del Colle che, insieme alle 110 aziende vitivinicole ospiti a Vinitaly 2022 nel padiglione 11 della Regione Puglia e tra i 167 espositori di tutta Italia nello stand della Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti), hanno presentato il loro vino. Il bilancio per le cantine gioiesi è stato positivo.
Fonte, L’Edicola del Sud Bari.
Intervista a Luigi Rubino – Luigi Rubino «Il riscatto passa dal vino» – «Turismo e vino locale Le forze su cui contare per il futuro della città».
Il settore viene lentamente riscoperto. Luigi Rubino è imprenditore vinicolo tra i più attivi sul territorio. Oltre all’azienda “Tenute Rubino”, che presto inaugurerà la nuova cantina, è proprietario di una vinoteca sul lungomare (Numero Primo), è stato tra gli organizzatori dell’evento enogastronomico “Vinibus Terrae” e da due anni si è cimentato nell’iniziativa `Brindisi in fiore” per migliorare il decoro urbano della città. Partiamo dalla nuova cantina e dall’enoturismo, che dati avete su Brindisi? «Nel giro di un anno saremo operativi: stiamo effettuando un’espansione della nuova cantina perché prima era previsto solo l’affinamento mentre ora stiamo prevedendo anche la vinificazione. Rispetto all’enoturismo, chi viene a vedere le cantine non è solo il super appassionato.
Fonte, L’Edicola del Sud Brindisi.
Al Viriitaly 90 punti anche al rosso della cantina Bingiateris.
Al Vinitaly di Verona le cantine sarde hanno ricevuto giudizi lusinghieri sui loro vini. La Nuova ha dato un ampio resoconto di questi riconoscimenti, ma a causa di un refuso, nell’elenco dei vini sardi premiati a Vinitaly 2022: “5StarWine” pubblicato venerdì 15 aprile, è saltato il nome del vino Isola dei Nuraghi Rosso Cabale, vendemmia 2016 della Cantina Bingiateris premiato col punteggio di 90: ci scusiamo con i lettori e con la cantina interessata.
Fonte, Nuova Sardegna.
Intervista a Stefano Amerighi, il re del Syrah bio grazie ai nonni «Facevo l’università, ora studio solo il vino».
II vignaiolo si racconta «Qualcuno all’inizio mi dava del bischero, poi ho fatto un patto con mio padre e ho imparato la perseveranza» enti anni fa era considerato «un bischero» e il suo vino «una pia illusione». Oggi, le cinquantamila bottiglie di Syrah che produce in biodinamico nelle vigne tra Foiano e Cortona (alle Chianacce), vengono assegnate con un anno di anticipo a enoteche e ristoranti in 24 Paesi del mondo e per il 2022 è già sold out. Stefano Amerighi nel 2002 aveva 28 anni e due nonni – Paris e Sandro – che gli hanno consegnato il testimone anche se lui, allora, non lo sapeva. Studi in Scienze Politiche e zero cultura vinicola hanno segnato l’avventura iniziata «nella cantina del nonno per tre anni e sulla base di un patto con mio padre: se avessi ingranato con il vino a modo mio, avrei fatto a meno del suo sostegno economico iniziale (ma ancora adesso è una spalla importante); se avessi fallito, gli avrei consegnato l’azienda e mi sarei fatto da parte».
Fonte, Nazione Arezzo.
“Anteprima Vini” torna con 400 etichette.
Appuntamento al Real Collegio sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Ben 80 i produttori che partecipano a questa XXI edizione. Torna “Anteprima Vini della Costa Toscana” e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21a edizione di “Anteprima Vini” la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.
Fonte, Nazione Lucca.
Enolia, non solo cibo: le iniziative artistiche.
La manifestazione Enolia, non solo cibo: le iniziative artistiche La kermesse riprende con tante novità e in piazza Carducci ci sarà l’installazione di piante di ulivo. Enolia non è solo olio, vino, buon cibo ma anche arte e cultura. La XXI edizione della manifestazione, in programma il 23 e 24 aprile nell’area di Palazzo Mediceo, si arricchisce di iniziative culturali che si estenderanno sino al centro del paese. Oltre all’evento enogastronomico che porterà a Seravezza le eccellenze del comparto, con la partecipazione di un centinaio di espositori, la manifestazione riserverà particolare attenzione a cultura e arte: agli espositori si affiancheranno scultori, fotografi, pittori e musicisti che daranno vita a uno spettacolo nello spettacolo, facendo di Seravezza il centro di una grande e attesa festa. Una ripresa carica di attese per questa manifestazione ideata da Gabriele Ghirlanda. Nell’area della Fondazione Arkad adiacente a Palazzo Mediceo, gli scultori Cynthia Sah e Nicolas Bertoux il debutto di Piattolia, una scultura artistica in marmo leggero da poter usare come piatto per degustare vino, olio e cibo.
Fonte, Nazione Viareggio.
Un fine settimana nel segno di Bacco: torna Anteprima vini.
Torna Anteprima vini della Costa Toscana e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21′ edizione di Anteprima vini, la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione grandi cru della Costa toscana e prodotta da Event service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.
Fonte, Tirreno Lucca.
Ritorna Enolia degustazioni ma anche arte e cultura.
Tante le iniziative che accompagneranno la rassegna dedicata a olio e vino al Mediceo Enolia non è solo olio, vino, buon cibo ma anche arte e cultura. La XXI edizione della manifestazione, in programma il 23 e 24 aprile nell’area di Palazzo Mediceo, si arricchisce di iniziative culturali che si estenderanno sino al centro storico del paese. Oltre all’evento enogastronomico che porterà a Seravezza le eccellenze del comparto, con la partecipazione di un centinaio di espositori, la manifestazione riserverà una particolare attenzione alla cultura e all’arte, come è nella vocazione di questo territorio e del Mediceo patrimonio Unesco.
Fonte, Tirreno Viareggio.
«Dna Schiava», un progetto per rilanciare la varietà.
L’incontro a Laimburg. Hanno aderito una ventina di produttori di tutta La provincia vaoou. La cantina della roccia di Laimburg ha ospitato venti produttori coinvolti nel progetto “Dna Vernatsch” che hanno offerto una degustazione di vini Schiava invecchiati per valutare non solo la “firma personale” dei viticoltori, ma anche il potenziale di invecchiamento del vino stesso. L’obiettivo di “Dna Schiava” è quello di far conoscere questo vitigno autoctono, ricco di finezza, come un vino moderno e complesso, nonostante la diminuzione della superficie coltivata in Alto Adige. “Dna Vernatsch” è il nome dell’associazione che attualmente conta venti viticoltori, unitisi per dare una nuova spinta a questa varietà. I viticoltori si dedicano con passione all’uva autoctona, mettendo a disposizione tempo e risorse necessarie per produrne un vino speciale, strutturato e duraturo.
Fonte, Alto Adige.
Palio del Recinto e della pace Vince la voglia di stare insieme.
Fitto il programma della manifestazione. In centro si mangia e si assaggia tra iniziative culturali e mostre Palio dei Recioto e della pace Vince la voglia di stare insieme Grison: «II nostro vino è simbolo di ospitalità e accoglienza» Domani l’annuncio del vincitore per il miglior fresco d’annata. Accoglienza, ripartenza e tanta voglia di brindare, uniti, a un nuovo inizio. Il Palio del Recioto e dell’Amarone spalanca le porte per il fine settimana pasquale a negraresi e veronesi che ne hanno sentito la mancanza, in questi due anni di assenza per Covid, a italiani a caccia di mete per una gita fuori porta e a turisti stranieri che amano il made in Italy. A partire dal vino e dal cibo. La manifestazione enologica, organizzata dalla Pro loco per conto del Comune di Negrar di Valpolicella, prosegue nel solco della tradizione proponendo per oggi e domani un programma che coniuga territorio, prodotti d’eccellenza e cultura. Mangiare e bere In centro a Negrar si passerà dagli assaggi dei vini nei caratteristici chioschi in via Mazzini alla gastronomia dei food truck, dagli appuntamenti culturali alle degustazioni guidate fino a una mostra di moto d’epoca.
Fonte, Arena.
Dopo la pandemia, una piattaforma digitale per gestire la cantina in conto vendita.
A puntare su “The Winesider” anche la Fipe-Confcommercio: evitando il pagamento anticipato il settore punta alla ripresa post Covid. Ristorazione e vino vivono da sempre un rapporto di forte interconnessione, ricoprendo entrambe un ruolo di primo piano nella filiera agroalimentare. L’una ha bisogno dell’altra, perché da un lato i pubblici esercizi devono puntare sull’offerta di vini di qualità per essere attrattivi, dall’altro le aziende del vino trovano in bar e ristoranti uno sbocco fondamentale per portare sul mercato i propri prodotti. È per questo che l’enorme calo di consumi che ha colpito la ristorazione durante pandemia ha inevitabilmente trascinato verso il basso anche il mondo vinicolo. Lo confermano i numeri: nel 2020 il mercato italiano ha perso il 12% a volume, passando da 22 a 19 milioni di ettolitri, una perdita che si è concentrata maggiormente nella ristorazione (-30%). A fronte di queste dinamiche, la quota del canale della ristorazione ha perso il 7%, passando dal 36% al 29%. Anche in termini di valore, a fronte di una contrazione media del 25%, più di 3 miliardi di euro, il segmento della ristorazione ha registrato le perdite maggiori: -40%. Nel 2021, in concomitanza di un limitato recupero di fatturato per i pubblici esercizi, sono cresciute anche le vendite di vino, con i volumi che registrano un +28% sul 2020. Tuttavia, anche per il vino, si tratta di un recupero molto parziale, con un distacco ancora evidente rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.
Fonte, WineNews.
Picnic in campagna o al mare. Piccole fughe nel gusto.
Picnic nelle vigne, cocktail dai maestri della mixology, degustazioni nelle cantine. Dalla Lombardia alla Sicilia, i migliori indirizzi per weekend gourmet, a tutto relax. Tempo di weekend e picnic. Partire con un trolley pieno del solo desiderio di trascorrere un weekend di relax all’insegna del gusto, una manciata di giorni da spendere assaggiando prelibatezze, brindando alla primavera che sboccia anche concedendosi il piacere di un cocktail perfetto.
Fonte, iO Donna.
Prosecco Doc, produzione +25% e quota export +30%.
Cresce produzione, +25% e quota export, + 30% nel 2021, del Prosecco Doc. Lo rende noto il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata prosecco a conclusione del 54/o Vinitaly. Con il report economico viene segnalato che circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie di Prosecco Doc venduti nel 2021 (+ 25% rispetto al 2020) comprensivi dei 71,5 milioni di Prosecco Doc rosé, hanno varcato i confini per raggiungere oltre 150 Paesi del mondo. Al primo gradino del podio troviamo il Regno Unito (24,5% del totale export con un + 6% sul 2020), seguito da Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44%), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia, al 4/o posto nella classifica dei top (5,6% sull’export e +34%).
Fonte, ANSA.
Vinitaly 2022 report. Numeri, tendenze e nuove sfumature del vino.
Bilancio positivo per questa 54esima edizione. Al centro il business e il mercato statunitense, mentre è mancata la presenza asiatica e russa. Mixology, orange e green i trend di questa edizione. Le bottiglie di vino son tornate in bella vista nelle vetrine dei negozi, i wine lover a riempire i ristoranti del centro storico, i taxisti a incolonnarsi lungo Viale del Lavoro, con ingorghi che non si vedevano dai tempi pre-pandemici. E anche il sole – dopo timidi tentativi– è tornato a splendere sulla città di Verona. L’edizione n.54 di Vinitaly – tanto attesa, annunciata e temuta – è finalmente stata celebrata. “Vinitaly restart”, per usare l’espressione di Veronafiere.
Fonte, Gambero Rosso.
Sweets and Wine, il vino giusto con i dolci di Pasqua.
Non solo casatiello, torta pasqualina, o agnello al forno con le patate: la “sfida a tavola” anche per la Pasqua si gioca a colpi di dessert. I dolci pasquali sono da sempre protagonisti indiscussi nella scelta gastronomica di questa festività, e vanno esaltati a dovere. Come? Abbinando il vino giusto. Se la scelta del vino per accompagnare primi e secondi è semplice e quasi scontata, trovare invece l’abbinamento perfetto con il fine pasto, capace di esaltare tutti quegli ingredienti tipici e particolari dei dolci pasquali – come canditi, marzapane, ricotta e cioccolato – è compito arduo e non va sottovalutato, perché chiudere in “dolcezza” è d’obbligo. Quindi quali sono i vini migliori da abbinare ai dolci della tradizione pasquale? Ce lo spiegano gli esperti sommelier Gennaro Buono ed Enrico Mazza di Sommelier Coach, la prima digital factory al mondo che abbina la formazione sul vino alla crescita personale.
Fonte, VDG Magazine.
Amerighi, il re del Syrah bio grazie ai nonni “Facevo l’università, ora studio solo il vino”.
Il vignaiolo si racconta: “Qualcuno all’inizio mi dava del bischero, poi ho fatto un patto con mio padre e ho imparato la perseveranza”. Lucia Bigozzi V enti anni fa era considerato “un bischero” e il suo vino “una pia illusione”. Oggi, le cinquantamila bottiglie di Syrah che produce in biodinamico nelle vigne tra Foiano e Cortona (alle Chianacce), vengono assegnate con un anno di anticipo a enoteche e ristoranti in 24 Paesi del mondo e per il 2022 è già sold out. Stefano Amerighi nel 2002 aveva 28 anni e due nonni – Paris e Sandro – che gli hanno consegnato il testimone anche se lui, allora, non lo sapeva. Studi in Scienze Politiche e zero cultura vinicola hanno segnato l’avventura iniziata “nella cantina del nonno per tre anni e sulla base di un patto con mio padre: se avessi ingranato con il vino a modo mio, avrei fatto a meno del suo sostegno economico iniziale (ma ancora adesso è una spalla importante); se avessi fallito, gli avrei consegnato l’azienda e mi sarei fatto da parte”. È andata come doveva andare e Amerighi venti anni dopo, è uno dei vignaioli più apprezzati in Italia e all’estero, impegnato in progetti di recupero di vitigni autoctoni, dalle Marche alla Sicilia passando per la montagna cortonese. Amerighi, come ci è riuscito? “Ho studiato tantissimo, anche in Francia, aderendo al movimento dei vini naturali che negli anni ’90 era considerato quasi un’eresia. Ho coltivato la passione, come si fa con la Syrah: pazienza e perseveranza. Non ho dormito per molte notti, ho pianto e pensato di non farcela ma non mi sono arreso. Ho creduto nel mio modo di lavorare che è una scelta di vita, quasi disinteressandomi delle strategie di mercato perché quando ci metti cuore e dedizione, si innesta un meccanismo che porta risultati e credibilità.
Fonte: La Nazione.
“Anteprima Vini“ torna con 400 etichette.
Appuntamento al Real Collegio sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Ben 80 i produttori che partecipano a questa XXI edizione. Torna “Anteprima Vini della Costa Toscana“ e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21ª edizione di “Anteprima Vini“ la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.
Fonte: La Nazione.
Dal Vinitaly un messaggio forte: no al Nutriscore, il vino è salute, cultura, convivialità.
Il pericolo di degradare il vino nel girone europeo dei dannati era già stato scongiurato nel febbraio scorso. Il Parlamento europeo, infatti, ha approvato una serie di emendamenti al Beca, il Beating Cancer Plan presentato dalla Commissione europea e assai contestato da tutto il mondo del vino italiano. Per l’Italia un successo su tutti i fronti. Sarà necessario distinguere il consumo moderato dall’abuso. Saranno esclusi gli avvisi ‘terroristici’ in etichetta simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette. Si potrà continuare a fare pubblicità al vino. Potranno continuare anche le sponsorizzazioni da parte di bevande alcoliche (per esempio la birra) di manifestazioni sportive (come la Champions League). Forse, non si poteva chiedere di più. Tuttavia, secondo Unione italiana vini (Uiv) e Federvini, gli emendamenti al Cancer plan approvati dall’Europarlamento rendono parziale giustizia al mondo del vino e ai suoi consumatori moderati.
Fonte: Il Riformista.
I vini biellesi star a Vinitaly: “Tanto interesse, soprattutto dall’estero”.
Soddisfatti i produttori del territorio tornati in fiera dopo 2 anni di stop: “L’anno è partito fortissimo e c’è molta domanda dei prodotti di qualità”. I produttori biellesi sono reduci dal Vinitaly, la fiera internazionale del vino che si è tenuta a Verona dopo due anni di stop per via del Covid. Gli accessi in fiera sono stati migliorati, perciò era veloce l’ingresso pur dovendo esibire il Green pass. I vini del Biellese hanno riscontrato interesse tra i ristoratori italiani e stranieri, ma anche tra gli importatori in cerca di prodotti.
Fonte: La Stampa.
Vinitaly. La Strada del vino Cesanese: la promozione del territorio passa dall’enoturismo.
le parole di Antonio Borgia, presidente dell’associazione della Strada del vino Cesanese, di ritorno da Vinitaly. Per promuovere il territorio non si può prescindere dall’enogastronomia. Il turismo è cultura, divertimento, sport, arte, natura, spiritualità e tanto altro, mille segmenti diversi legati trasversalmente dall’enogastronomia, un asset che necessita di organizzazione e valorizzazione. Ne è convinto Antonio Borgia, presidente dell’associazione della Strada del vino Cesanese, di ritorno da Vinitaly dove è stata presentata “Cesanese vino da amare”, la nuova Guida di Repubblica realizzata in collaborazione con Arsial, che “racconta le mille sfaccettature di un territorio dalle enormi potenzialità”.
Fonte: anagnia.com.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 16 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vinitaly scommette su turismo e cultura La Romagna torna a casa soddisfatta.
II presidente dell’Enoteca Regionale Giordano Zinzani: «Buona partecipazione e grande attenzione». Chiusa la 54ma edizione del Vinitaly, andata in scena dal 10 al 13 aprile a Verona, il bilancio è positivo. Sono passati due anni dall’ultima edizione in presenza, per cui le attese erano tante. Aspettative che per la vetrina emiliano romagnola sono state confermate. Lo attesta il presidente di Enoteca Regionale, Giordano Zinzani che sottolinea come «nonostante i timori della vigilia su pubblico e presenze abbiamo registrato una buona partecipazione e soprattutto grande attenzione nei confronti dell’Emilia-Romagna. Abbiamo cercato di raccontare e presentare peculiarità uniche in ambito vitivinicolo ma anche turistico e culturale, che si possono approfondire su www. Enoturismo emiliaromagna.it, e adesso le sfide che sono state raccolte qui al Vinitaly saranno quelle di continuare sul percorso tracciato in questi giorni» Binomio dbo-vino.
Fonte: Corriere Romagna.
Elegante, efficace, potente: Amarone.
Cantina Brigaldara, quattro assaggi che denotano forte identità: difficile muoversi da lì “Un’edizione molto ricca”. “Una scelta vincente”. “Cuomo è un animale sociale e ha bisogno di incontrarsi, non sono sufficienti gli incontri online”. “Un pubblico di qualità, selezionato”. Camminando per i corridoi tra gli stand, nei padiglioni della fiera, e confrontandosi con gli espositori, è questo il “sentiment” che si coglie. Estrema soddisfazione, quindi, per le opportunità offerte da questa edizione di Vinitaly, da parte delle aziende partecipanti. Portando il punto di vista dei visitatori, non possiamo che concordare e lodare l’organizzazione e l’accoglienza da parte degli espositori.
Fonte: Cronaca di Verona.
Le Petit 2018 di Manincor, alla salute.
E’ un vino da “medaglia d’oro”. “E’ più di un vino, è quasi come bere miele’: Cin cin Terrabianca. Prima di uscire dal padiglione dedicato al Piemonte, decidiamo di chiudere il cerchio di alcuni delle DOCG piemontesi più note, con un Moscato d’Asti. Siamo a Mango, nelle langhe albesi. “Non lontano dal centro storico, con l’elegante castello Barocco, fra borgate e vigneti, in località Terrabianca si trova l’omonima azienda vinicola”, spiega Andrea Alpiste, la cui famiglia da generazioni è impegnata nella conduzione dei vigneti dell’azienda Terrabianca, dai quali nascono vini particolari e di grande struttura. Abbiamo degustato un valido Vignot Moscato d’Asti DOCG. Fondazione Villa Russiz “Mille ragioni per scegliere l’eccellenza, più una” recita il claim di questa realtà, al cui stand abbiamo bevuto un ottimo DOC Collio Merlot.
Fonte: Cronaca di Verona.
Cantine modenesi star a Vinitaly: raffica di premi per i Lambruschi.
Tanti prodotti sono entrati nella guida “55StarWines” Coldiretti: «Oltre 5.500 i giovani che possiedono una vigna» Giovanni Medici Tanti riconoscimenti per le cantine aderenti a Confcooperative Modena al Vinitaly, tornato a Verona dopo due annidi stop: hanno piazzato diversi loro prodotti nella 5StarWines, la guida internazionale contenente l’elenco dei vini con almeno 90 punti su 100. La Cantina Formigine Pedemontana ha ottenuto in particolare 93 punti con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop spumante extra dry For. mo. sa 2021 e 92 punti con il Pignoletto dop spumante extra dry For. mo. sa 2021. La Cantina Settecani ha conquistato dal canto suo le 5Star Wines grazie al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc frizzante secco Divino (punteggio 92), al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop spumante brut rosato 7 rose (92) e al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop frizzante Amabile Tradizione (91).
Fonte: Gazzetta di Modena.
Vinitaly fortunato per il Lambrusco Nuovo boom per il Pignoletto.
L’edizione 2022 promuove i vini dell’Emilia Romagna: gli investimenti attirano anche i turisti. Vinitaly fortunato per i vini dell’Emilia Romagna con particolare attenzione al mondo del Lambrusco, in cui c’è curiosità di approfondimento per quanto riguarda le diverse declinazioni. Ottimi anche i dati del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna che con oltre 17 milioni di bottiglie nel 2021, ha registrato una crescita a doppia cifra in un anno ancora parzialmente segnato dalla pandemia (un aumento dell’imbottigliato di oltre il 20%). Il report IRI presentato a Vinitaly segnala come tra i vini più venduti nei supermercati il Pignoletto sia cresciuto del 5,6% in volume e del 2, 6% in valore. «Il Pignoletto è un vino profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni emiliane — ha commentato Carlo Piccinini, presidente del Consorzio.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Premiato il vino del territorio.
Coldiretti, da Lugana a Grillo in top ten vendite nell’anno del Covid Premiato il vino del territorio a spinta all’autosufficienza alimentare si allarga anche alle vigne e gli italiani riscoprono i vini autoctoni che occupano tutti i primi dieci posti delle bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in volume, con il Lugana lombardo ad aumentare le vendite del 34% nell’ultimo anno, davanti all’Amarone (+32%) e al Valpolicella Ripasso (+26%) entrambi veneti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022, diffusa in occasione del Vmitaly con l’esposizione delle bottiglie che hanno messo a segno le migliori performance.
Fonte: La vita del popolo.
Il vino nella Rete Comodo da acquistare.
EWine è la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano. Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Tornano le grandi manifestazioni in presenza. Con WineeSiena 2022, il grande evento al Santa Maria della Scala, l’edificio monumentale incastonato nella splendida Piazza Duomo della città del Palio, ha preso il via la nuova stagione degli eventi in presenza. Domenica 10 aprile sarà la volta di Vinitaly a Verona.
Fonte: Espansione.
Timian, Derthona – Timorasso Colli Tortonesi Doc.
Usiamo la dicitura “Derthona” in quanto sta per essere approvato il disciplinare che identificherà i vini prodotti da uve Timorasso nell’area che circonda Tortona. Un terroir unico che risente dell’influenza climatica degli Appennini, del Mar Ligure e della Pianura Padana. Il Timorasso è “il vitigno di Tortona” (l’antica Derthona) a bacca bianca. Mezzo secolo fa, inizia l’abbandono a vantaggio di varietà più facili da coltivare e più generose in quantità. Il successo dà il via a una nuova diffusione, anche fuori dai Colli Tortonesi. Dal Timorasso si ottiene un vino giallo paglierino, ricco di corpo, fruttato, con una tipica e delicata nota minerale, un finale sapido e agrumato, lunghissimo e persistente. E’ dotato di grande longevità. Il vigneto del Timian si trova a Casasco, a pochi chilometri da Tortona, a oltre 400 metri slm.
Fonte, Espansione.
Nutraceutica e Bioeconomia gli integratori valgono 4 miliardi di euro l’anno.
Roma per alcuni sono rifiuti, magari da bruciare e trasformare in CO2, per altri sono materie “prime seconde” di valore, dalle quali estrarre molecole preziose per realizzare integratori alimentari, nutraceutici e cosmeceutici. L’ ultima edizione di WineeSiena, l’evento fieristico nazionale che apre l’anno vitivinicolo, ha dedicato il suo tradizionale convegno proprio alla bioeconomia e alle possibilità che si stanno aprendo in un settore, quello degli integratori alimentari, che già oggi vale quasi 4 miliardi euro. Lo ha spiegato Germano Scarpa presidente di Integratori e Salute, l’associazione del comparto industriale dell’integrazione alimentare in seno a Confindustria che rappresenta quasi 700 imprese nazionali e multinazionali. Germano Scarpa è anche presidente di Biofarma Group, l’azienda leader in Italia con un fatturato di 184 milioni annui. Gli ultimi dati elaborati dal cento ricerche interno parlano di un mercato che supera i 13 miliardi, con una crescita media, tra il 2014 e il 2020, dell’8,2%.
Fonte, Espansione.
Preghiera.
Con l’agnello va bene un Lambrusco di qualsivoglia varietà, con le ostriche (domani per antipasto non mi dispiacerebbero delle ostriche) ci vuole il Lambrusco di Sorbara. Il Lambrusco è il vitigno più antico, presente ben prima dell’arrivo dei greci, e più versatile d’Italia (forse del mondo ma non vorrei esagerare, i vitigni italiani li conosco più o meno tutti mentre qualche vitigno armeno o georgiano mi è senz’altro sfuggito…). Il Lambrusco si abbina a ogni cibo, funziona perfino coi popcorn, come cantava Ligabue. La varietà parmigiana Maestri, di colore nero, è perfetta col cotechino e il cavallo, la varietà modenese Sorbara, di colore chiaro e a volte chiarissimo, da bersi dunque freddissima, estende la sua giurisdizione fino al mare.
Fonte, Foglio.
Per palati sopraffini.
Tenuta Biserno ha conquistato col tempo anche i calici più esigenti grazie a un vino speziato, dal terroir unico. Offrendo la possibilità di pernottare nelle lussuose camere della struttura, in un percorso sensoriale unico. “Da noi arrivano da tutto il mondo” II Un vino di qualità, si sa, trova nel buon cibo il suo compagno ideale a tavola. Non è certo un caso se, in parallelo al successo della cucina italiana, sempre più apprezzata nel mondo, sia arrivata una crescita degli estimatori del `nettare di Bacco’ e con loro un pubblico ancora più esigente. In Italia sono molte le aziende che concentrano i loro sforzi nella produzione di un vino in grado di soddisfare ogni tipo di palato, mettendo serietà e passione nella propria attività.
Fonte, Forbes Italia.
Il Negroamaro, principe rosso del Salento.
ALCUNE CANTINE STORICHE CUSTODISCONO I SEGRETI DI UN NEGROAMARO VINIFICATO ANCHE IN PUREZZA. E CI CHI LO «VESTEx DI BIANCO VINCENDO UNA SFIDA INIZIATA 18 ANNI FA.
ll vitigno racconta la Puglia meridionale dove è stato imbottigliato anche il primo rosato. ll boom di etichette. Signori, sua maestà il Negroamaro. E’ uno dei tre grandi vitigni a bacca rossa della Puglia, il più «meridionale», egemone nelle vigne dell’antica Terra d’Otranto (Taranto, Brindisi, Lecce). Dà origine a grandi, finissimi vini rossi, adatti anche all’invecchiamento (e con vendemmie tardive entra nella stratosfera), dal colore intenso e dal profumo complesso, con leggera speziatura, che evoca la prugna secca, il tabacco, il caffè tostato, e che evolve con gli anni verso il cioccolato, ma è anche, storicamente, il re del rosato. Il rosato vero, uve rosse vinificate in rosa, «a lacrima» (bassa resa; grande risultato): stoffa, corpo, giusta acidità e grado alcoolico di tutto rispetto.
Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.
Enoturismo e «food» la scommessa delle cantine La nuova bollicina da bacca rossa targata Coppola
Un buon vino è risultato di una combinazione di diversi elementi: oltre alla qualità dell’uva, servono un imprenditore tenace, un enologo convinto e un cantiniere attento. Un poker grazie al quale la più antica cantina pugliese, «Cantine Coppola 1489» (di Gallipoli) che vanta una tradizione di ormai 16 generazioni, ha coronato il sogno di un progetto iniziato nel lontano 2004, con la prima vinificazione in bianco di un Negroamaro. Proprio così, nella terra del «rosso» e in un luogo comune che quando si dice bollitine pensa soprattutto o solo) allo champagne, ecco un millesimato (metodoc lassico) di tutto rispetto. Una sfida – quella dell’impreditore Giuseppe Coppola – che si unisce a quella del primo vitigno di vermentino impiantato in Salento da Carlo Coppola, papà degli attuali proprietari, (strappando il primato alla Sardegna) – culminata con la presentazione del nuovo Millesimato zero (60 mesi di armamento sui lieviti) in cui a parlare è l’uva, ma soprattutto un processo fatto di attenzioni e coccole come quelle del remuage manuale del cantiniere.
Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.
Ovada Vinitaly, 3mila euro dal Comune al Consorzio.
Ammonta a 3 mila euro il contributo accordato dal Comune al Consorzio dell’Ovada docg per l’allestimento dello stand e la partecipazione all’edizione 2022 di “Vinitaly” per la promozione del Dolcetto locale.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Un secolo di vini rari del principe in vendita.
Un secolo di vini rari e rarissimi all’asta. La collezione di oltre 4mila bottiglie, dal 1906 al 2018, tra le migliori del mondo, provenienti dalle cantine personali del principe Robert di Lussemburgo andranno all’incanto i121 maggio da Sotheby’s New York per un’ottima causa: trovare risorse per la Fondazione Po1G, che ha sede a New York e sta molto a cuore al principe perché impegnata a sostenere la ricerca (vi collabora anche l’ateneo di Padova) per trovare trattamenti efficaci e una cura per i disordini mitocondriali. Le patologie cosiddette «Po1G-collegate», malattie genetiche gravi, e rare, si manifestano, a seconda dei casi, con epilessie infantili, insufficienza epatica, neuropatia, cardiomiopatia, disfunzione della mobilità oculare, perdita di coordinazione e debolezza muscolare. Colpiscono una persona su 5mila.
Fonte, Italia Oggi.
«Il problema non è il marchio».
IL COMPARTO vitivinicolo non soffre per l’assenza di un marchio regionale, ma per gli extra costi dei fattori di produzione. L’industria del vino in Basilicata è un comparto di straordinaria importanza. Nell’arco di un decennio è avvenuta una vera e propria rivoluzione copernicana, sia pur in assenza di un marchio unico regionale». È la risposta su Facebook del senatore Saverio De Bonis al consigliere Braia sul comparto vitivinicolo Lucano. «Per comprendere appieno il boom del settore e le sue potenzialità – dice De Bonis – può risultare efficace comparare i dati del 2011 con quelli dei 2020. Nel 2011 di uve Aglianico del Vulture Doc ne sono state prodotte 29.476 quintali – nei 2020, invece, erano 38.617. Le uve prodotte da Basilicata IGT, invece, sono passate dai 27.107 quintali del 2011 ai 32.293 del 2020».
Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.
Tramonto divino riparte da Cervia il 22 luglio.
Durante la quattro giorni del Vinitaly, nel padiglione 1, è stato presentato lo storico roadshow del gusto chiamato “Tramonto divino”. Una serie di appuntamenti estivi, promossi lungo tutta la regione, che da 17 anni attraversano la riviera adriatica e toccano alcune città d’arte. Per quest’anno saranno sette le tappe che da luglio a settembre porteranno i vini e i cibi a denominazione di origine nelle piazze emiliano romagnole a disposizione di turisti e winelover. Si parte da Cervia (22 luglio), nel borgo dei pescatori, per bissare il 29luglio con la tappa di Cesenatico, in Piazza spose Marinai. Sempre in Romagna altro appuntamento è il 4 agosto a Forlimpopoli, nel giorno dell’anniversario di Pellegrino Artusi.
Fonte, Corriere Romagna.
Al via la Sagra del Vino «Brindisi alla ripartenza con 60 appuntamenti».
È pronto il programma per la settantaquattresima edizione della Sagra del Vino di Casarsa della Delizia, che sarà inaugurata venerdì alle 18 in sala consiliare. In quella occasione ci sarà la premiazione di Filari di Bolle, la selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia. «Il mondo riparte dopo l’emergenza sanitaria e con esso la Sagra del Vino — affermano Antonio Tesolin, presidente della Pro Casarsa e Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa della Delizia, e Flavio Bellomo, presidente de La Delizia —: due anni fa eravamo ad annunciarne l’annullamento a pochi giorni dall’inizio e ora, invece, siamo pronti a sollevare i calici per brindare alla ripartenza. Grazie ai tanti volontari che saranno i protagonisti di questa sagra avremo 11 giorni di festa da vivere insieme, riscoprendo il piacere di condividere le cose semplici le quali, dopo le prove affrontate in questi ultimi mesi, abbiamo capito essere le più sincere». Il calendario prevede sessanta appuntamenti ed eventi.
Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.
La Brisval raccoglie premi anche al Vinitaly.
La bresaola di Fassona piemontese dell’azienda valchiavennasca è fra i tre salumi migliori La Brisval raccoglie premi anche al Vinitaly. La Brisval fa centro anche al Vinitaly. La giovane azienda produttrice di bresaola, con lo stabilimento a Novate Mezzola, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento durante la grande fiera veronese, quest’anno tornata a svolgersi con la formula consueta dopo alcune edizioni in forma ridotta a causa della pandemia. Lo stand dell’azienda valchiavennasca, proposto in collaborazione con 1 Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità), che è un’associazione culturale senza scopo di lucro costituita da aziende e persone che producono, vendono o somministrano prodotti agroalimentari legati al territorio e che si distinguono per tradiche dovevano stabilire quali fossero i tre migliori salumi tra quelli partecipanti alla grande fiera.
Fonte, Giornale di Sondrio Centro Valle.
Vinitaly, riparte dai buyer stranieri la promozione del vino orobico.
Lo stand Ascovilo che ha ospitato l’incontro con gli importatori esteri Riparte dai buyer stranieri la promozione delvino made in Bergamo. L’edizione 2022 del Vinitaly, che si è appena conclusa a Verona, chiamando a raccolta i protagonisti del comparto, ha registrato una presenza importante di acquirenti stranieri e di operatori qualificati. «Il bilancio del Vinitalyè sicuramente sopra le aspettative – conferma Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Molte aziende hanno partecipato scommettendo su un’importante presenza di operatori e alla fine hanno avuto ragione. Nella Bergamasca siamo riusciti a superare il periodo pandemico grazie ai consumi interni e ora puntiamo ad una ripresa consolidata della ristorazione, così come ad un aumento delle esportazioni».
Fonte, Eco di Bergamo.
Vinitaly e Valtellina Bellezza e qualità.
Bilancio positivo alla principale rassegna nazionale Drocco: «Grande attenzione verso la nostra zona». Bellezza e qualità, sono queste le due parole chiave del Vmitaly targato Valtellina. Una fiera del vino italiano che è tornata dopo due anni forzati di stop a causa Covid, facendo registrare il tutto esaurito anche negli spazi del Consorzio tutela Vini di Valtellina dove erano presenti 24 cantine della provincia di Sondrio. «C’è stato un afflusso costante da quando abbiamo aperto domenica mattina sino al pomeriggio di mercoledì – il commento di Danilo Drocco, presidente del Consorzio Vini di Valtellina -. Vmitaly è stata la conferma dell’interesse e della grande attenzione che hanno in questo momento gli operatori del mondo del vino sulla nostra zona, dobbiamo essere capaci di sfruttare questo momento magico».
Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.
Stranieri sempre più protagonisti.
Vinitaly conferma la sua vocazione internazionale con una edizione record, con tanti operatori stranieri quanti non se n’erano mai visti prima. Per gli ingressi della grande fiera vitivinicola sono transitati in 4 giorni 25mila operatori provenienti dall’estero (139 Paesi), ovvero il 28% del totale degli 88mila giunti al Vinitaly della ripresa, quello tornato in presenza dopo due annidi restrizioni per la pandemia. Una incidenza pari quasi a un terzo del totale non si era mai registrata in passato. E ciò al netto della forte contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa per circa 5mila mancati arrivi.
Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.
Produttori compatti: «C’è voglia di bere i nostri vini».
L’unione fa la forza, un mantra che le cantine e i vignaioli di Valtellina hanno capito bene, per questo anche all’edizione n.54 di Vinitaly il gruppo dei nostri era presente coeso e compatto. Grandi e piccole realtà vinicole, sotto il cappello Nebbiolo delle Alpi nello stand del Consorzio Vini di Valtellina Tanti i volti noti del vino valtellinese, a cominciare da Pietro Bettini, titolare insieme alle sorelle dell’omonima cantina che ci racconta l’evoluzione della presenza valtellinese a Verona «Credo di essere uno con più presenze alle spalle insieme a qualche collega, con la partecipazione ininterrotta a livello aziendale delle ultime ventisei edizioni, senza considerare gli stop forzati causa pandemia. In questi anni c’è stato un aumento esponenziale dell’interesse verso i nostri vini, il Vinitaly di quest’anno ha certificato ancora una volta che c’è voglia di bere Valtellina e siamo stati molto visitati dalla nostra clientela abituale, operatori nazionali ed esteri».
Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.
L’agricoltura attira i giovani: uno su 10 ha una vigna.
Il fenomeno incoraggiante anche nel nostro territorio. Marchesini: «Ma servono aiuti» ¦ Un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna, che in Italia è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35: in Valtellina e Valchiavenna si tratta, in molti casi, di particelle ricavate sui terrazzamenti protetti dai muretti a secco oggi patrimonio dell’Unesco, che si tramandano di generazione in generazione per centinaia d’anni. È quanto emerge da una analisi Coldiretti in occasione di Vinitaly: «L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino- commenta il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini – è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice. II successo di Vinitaly quest’anno, dove sono presenti 24 cantine del territorio, è un passo ulteriore verso l’appuntamento olimpico di Milano Cortina 2026 che può costituire un importante trampolino di lancio del vino e dell’agroalimentare nel mondo».
Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.
Vinitaly, la denuncia di Coldiretti Pavia per la guerra in Ucraina +35% costi del vino.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano, con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole organizzato dalla più importante Organizzazione agricola italiana al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Al convegno ha partecipato anche una delegazione di Coldiretti Pavia, guidata dal Presidente di Coldiretti Pavia Stefano Greppi e dal Direttore Antonio Tessari. Anche in Oltrepò Pavese, prima zona vitivinicola della Lombardia con 13 mila ettari coltivati e 1.500 aziende vitivinicole attive, la situazione del settore è critica.
Fonte, Provincia – Pavese.
I giovani agricoltori scelgono la vigna in Lombardia oltre 200 cantine under 35.
Sono oltre 200 le imprese vitivinicole gestite da giovani under 35 in Lombardia. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati registro imprese in occasione della degustazione di vini organizzata dai giovani imprenditori a casa Coldiretti a Vinitaly, con una selezione dei prodotti delle nuove generazioni di viticoltori provenienti da tutta la Penisola. Ai giovani titolari di impresa — precisa Coldiretti – si sommano poi tutti quei ragazzi e ragazze che lavorano nelle vigne e nelle cantine delle aziende agricole di famiglia. In Italia sono oltre 5.500 i giovani under 35 che possiedono una vigna, dove sono spesso impegnati a produrre vini di alta qualità. In pratica, a livello nazionale un giovane agricoltore su 10 possiede una vigna, che è la coltivazione più diffusa nelle aziende condotte da under 35. Secondo il rapporto del Centro Studi Divulga, quasi una cantina under 35 su tre (31%) esporta all’estero i propri prodotti contro il 20% della media generale delle aziende vitivinicole italiane.
Fonte, Provincia – Pavese.
Premio al vino biologico della cantina Centanni «Qui c’è la nostra storia».
Con il riconoscimento del premio internazionale Vinitaly Wine Without Walls, la cantina Centanni di Montefiore dell’Aso, sulala Valdaso al confine con il Fermano, si attesta come migliore azienda produttrice di vini biologici, confermando il prestigio della produzione del settore vitivinicolo nelle Marche e in tutta Italia al cospetto del mondo. Il premio è stato conferito a seguito di un’attenta valutazione da parte di una giuria internazionale composta da enologi, critici, importatori e produttori di tutto il mondo. Su 15 vini che la famiglia Centanni ha selezionato a marzo perla partecipazione al concorso, la giuria ha assegnato i migliori punteggi a 12 etichette, fino a decretare il meritato premio, per la somma della qualità di tutti i vini prodotti, tra cui ha spiccato il Cimula Passenna Docg, con il punteggio più alto del 95 Pt %.
Fonte, Corriere Adriatico Fermo.
Dopo 2 anni torna il Vinitaly.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4 400 aziende da 19 nazioni. Torna in pie dopo due anni di stop forzato, l’edizione pin attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile E lo fa. per la rassegna numero 54, interpretando ulteriormente il proprio posizionamento trii principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quella più maturi fino ,ryh emergenti Infatti, r top buyer da 50 Paesi giri accreditati a Vinitaly sfiorano quota 100, con in testa la delegazione dal Nord America Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’Africa, una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto dell’evoluzione sanitaria che dell’inaspettato scenario geopolitico.
Fonte, Biellese.
Vinitaly a Verona Soddisfazione e qualche critica.
I commenti Dei produttori monferrini presenti Vinitaly a Verona Soddisfazione e qualche critica Un gruppo. Di produttori monferrini presenti al Vinitaly di Verona. Tra soddisfazione e critiche, non è mancata la partecipazione dei produttori monferrini (soci del Consorzio di tutela dei vini delle Colline del Monferrato Casalese) all’ultima edizione del Vinitaly di Verona, per un appuntamento lungamente atteso dopo l’interruzione per pandemia. Generalmente apprezzata l’affluenza di un pubblico maggiormente selezionato che, di fatto, ha chiuso il capitolo dei visitatori inclini ad alzare il gomito, garantendo una maggiore presenza qualificata di operatori di settore a livello global.
Fonte, Monferrato.
Commenti a caldo di Donato Lanati sul salone del vino.
Incontro Con il sottosegretario Centinaio Commenti a caldo di Donato Lanati sul salone del vino Lanati. Discute con il sottosegretario Centinaio di nuove progettualità. «Il Vinitaly è il fulcra. Il Vinitaly succede lì (a Verona). Il Vinitaly è da non perdere». Questi, i commenti a caldo dell’enologo Donato Lanati in visita, nei giorni scorsi, alla 54a edizione del Salone Internazionale dei Vmi e dei Distillati, per una quattro giorni di eventi, degustazioni tecniche, verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati del mondo. «Il Vinitaly è l’evento/ incontro che, in quattro giorni o in poche ore, consente un concentrato di occasioni e di opportunità a livello globale; penso che non sia assolutamente finito e, soprattutto, credo sia meglio non farselo scappare..
Fonte, Monferrato.
È guerra in cantina: 35% i costi sul vino.
Batosta sul settore È guerra in cantina: +35% i costi sul vino. A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende: «Le aziende vitivinicole si sono trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro – sottolinea Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – una bottiglia di vetro costa il 3070 in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e il 40% per quelli di altri materiali». Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono del 20%, per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rincari del 35%e del 45%.
Fonte, Monferrato.
La gita del lunedì è anche culturale.
Degustazioni di moscato e brachetto, ravioli al burro e salvia e plin alle nocciole, poi pic nic nei vigneti, laboratori con i cavalli per i più piccoli, assaggi di robiola, mieli, zafferano. E ancora percorsi fra i filari e visite alle cantine, tour tra le bellezze architettoniche e artistiche di Acqui, shopping nei negozi. La prima edizione di «Super, i colli!» organizzata per il lunedì di Pasquetta dai Comuni di Acqui e Strevi è un’occasione per scoprire a 360 gradi tutte le eccellenze del territorio. La giornata, che parte alle 10 con i sindaci davanti a Camelot in corso Dante per chiudersi alle 17, è pensata come un tour libero su un percorso ad anello che unisce i due centri lungo strade collinari: si potrà percorrere a piedi, in bici o con altri mezzi, con i propri tempi, godendo del paesaggio, del verde e dei punti di sosta organizzati da imprese, negozi, attività, agriturismi, aziende agricole, cantine.
Fonte, Stampa Alessandria.
Tris di eventi culturali nei paesaggi del vino immersi nel Mare Verde.
II programma della Cantina di Vinchio e Vaglio Tris di eventi culturali nei paesaggi del vino immersi nel Mare Verde. La Cantina di Vinchio Vaglio apre le porte Jalla primavera, puntando non solo alla qualità dei suoi vini, ma anche a quella del territorio. Un’attenzione alla cura e alla valorizzazione che paga e che è emersa nell’ormai tradizionale incontro con gli organi informazione che si è svolto ieri sera nella sala convegni di regione San Pancrazio, a Vinchio. «Agl’indomani di una vendemmia di alta qualità che ha dato vini all’altezza della grande tradizione della Cantina — spiega Lorenzo Giordano, presidente della Cantina di Vinchio Vaglio- torna la voglia di “contatto fisico” con i consumatori, dopo il lungo periodo di condizionamenti da Covid, con un intenso programma di iniziative che proseguiranno fino alla prossima vendemmia».
Fonte, Stampa Asti.
“Sorì eroici” per tutelare la viticoltura estrema.
L’Associazione comuni del Moscato ha presentato il nuovo marchio “Sori eroici” per tutelare la viticoltura estrema. Si chiama «Sori eroici» il nuovo marchio collettivo che tutela e promuove la viticoltura estrema nei 51 comuni dell’Asti e del Moscato d’Asti sparsi tra le tre province di Cuneo, Asti e Alessandria, ma di cui potranno fregiarsi anche le altre denominazioni prodotte sul medesimo territorio. Il progetto è stato presentato durante il Vinitaly di Verona dall’Associazione comuni del Moscato di Santo Stefano Belbo, dopo un lungo lavoro che ha richiesto il censimento di quasi 20 mila ettari di vigneto. I sori sono i versanti con forte pendenza ed esposizioni ottimali, storicamente coltivati a vite e fiore all’occhiello del paesaggio tutelato dall’Unesco. Oltre a garantire qualità, il marchio definisce con chiarezza quali sono i produttori a poterlo utilizzare.
Fonte, Stampa Cuneo.
Da Conti Zecca un Negroamaro «internazionale».
Sono sicuro che qualcuno commenterà che è molto facile parlar bene del Nero dei Conti Zecca, ma al di là di tutto c’è una ragione del perché questo vino si è affermato tra i migliori, non solo pugliesi, ed è giusto dargliene atto. La sua nascita, avvenuta nel 1998, segnò una svolta non solo per la cantina che lo aveva prodotto; i suoi effetti indirettamente si propagarono, come spesso avviene, all’intero settore. Il taglio tra un vitigno autoctono come Il Negroamaro e uno internazionale come il Cabernet Sauvignon aprirono definitivamente e in modo dichiarato una strada che poi furono in molti a seguire, dando una spinta definitiva verso l’uso delle denominazioni geografiche tipiche (Igt). Per dirla con le parole del professor Fregoni: «(Le Igt) hanno consentito ai produttori di esprimere creatività e fantasia e alla fine di recuperare maggiore competitività sui mercati».
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Pugli.
«L’agricoltura e il vino risorse per il territorio».
Partire dalla trasformazione della vitivinicoltura, tra storie di innovazione e successo, per offrire al territorio una opportunità di crescita, legata alla valorizzazione di agricoltura e paesaggio, anche in termini turistici, che sia diversa da quella esclusivamente industriale. A lanciare la proposta, nell’ambito del dibattito sul Documento programmatico preliminare al Pug e in generale sulla pianificazione del territorio è un gruppo di vitivinicoltori composto da Carmine Dipietrangelo di Tenute lu Spada, Luigi Rubino di Tenute Rubino, Francesco Vallone di Agricole Vallone, Fabio Zullo di Masseria Masciullo, Antonello Bruno di Masseria Incantalupi, Sergio Botrugno dell’Azienda vitivinicola Botrugno e Giovanni Nardelli di Risveglio Agricolo. Il Dpp, come annunciato dal sindaco Riccardo Rossi, dovrà nuovamente passare in giunta, dopo una fase di ascolto della politica, dei professionisti e delle varie componenti dell’economia locale, per un ulteriore aggiornamento. «Sinora l’agricoltura è stata la grande assente dal dibattito sullo sviluppo della città, se non per qualche richiamo superficiale e come corollario al solito elenco dei temi da affrontare.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Blue Sea Land in programma a settembre.
La manifestazione presentata nell’ambito del Vinitaly di Verona Blue Sea Land in programma a settembre. Distretto pesca annuncia il nuovo Blue Sea Land per settembre. Nell’ambito del Vinitaly di Verona, il Distretto della Pesca e Crescita Blu ha presentato la prossima edizione della manifestazione Blue Sea Land che si terrà a Mazara del Vallo il prossimo mese di settembre. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti: il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il Sottosegretario di Stato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni, e l’Assessore regionale dell’Agricoltura e Pesca Mediterranea, Toni Scilla. Presente all’evento anche lo scrittore e giornalista Michelangelo Buttafuoco.
Fonte, Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.
Vinitaly, la Valle d’Aosta presente «in forze» alla fiera di Verona.
«Nei giorni del Vinitaly il mondo vitivinicolo valdostano ha dimostrato, accanto all’alta qualità delle produzioni, un grande dinamismo, alimentato anche dal desiderio di ripartenza dopo i dieci anni dovuti al peso della pandemia. La regione ha saputo presentarsi in modo coeso, facendo un ottimo lavoro di squadra, che ha testimoniato quanto sia importante la collaborazione e l’impegno comune nella promozione dell’offerta territoriale». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Davide Sapinet, commentando la partecipazione della Valle d’Aosta alla kermesse internazionale dedicata al vino, che si è svolta a Verona nello scorso fine settimana. Le iniziative presentate (tra cui il neonato Consorzio Vini Valle d’Aosta) «hanno dato prova di una realtà regionale vitale, in forte crescita e proiettata verso nuovi traguardi» ha concluso Davide Sapinet.
Fonte, Valle’ Notizie.
Serena Wines, ricavi in crescita a 84 milioni: «Ma ora troppi costi, servono accordi di filiera».
Serena Wines riparte con 84 milioni di fatturato (quasi la metà dall’export, primo mercato Usa), una crescita decisa sul 2021 (+ 40%) e ritorno ai livelli 2019. «Dopo un anno molto buono e un altrettanto positivo primo bimestre, ora è cambiato decisamente lo scenario. Il mercato per i nostri prodotti è ancora tonico sia in Italia, in Europa che anche fuori, in particolare negli Usa. Ma l’esplosione dei costi sta uccidendo le marginalità – commenta Luca Serena, Ad dell’azienda di famiglia – i nostri fornitori hanno aumentato i prezzi di vetro, imballaggi, tappi in maniera spropositata, dopo che il prezzo del vino era già cresciuti decisamente. Le vendite ci sono, ma ora la situazione è esplosa. Cerchiamo di ridiscutere i contratti ma non sempre è possibile soprattutto con la grande distribuzione e in generale c’è grande incertezza. A oggi cerchiamo di limitare il più possibile i costi, soprattutto abbiamo frenato sugli investimenti negli ultimi due mesi. L’anno lo chiuderemo inevitabilmente in crescita, le bottiglie costano in media dai 50 ai 60 centesimi in più, ma crescono anche i costi.
Fonte, Gazzettino.
La grappa Tramet sbarca negli Usa e diventa prodotto “di alto profilo”
Hotel e ristoranti di lusso, ultima acquisizione Casa Cipriani Fino a poco fa il distillato in America era considerato “benzina’ Il titolare Alessandro: «Un incontro casuale e la decisione di sfidare un mercato nuovo». L’incontro casuale che ti cambia la vita, creatività e tradizioni di famiglia che si intrecciano. E la voglia di cominciare dall’estero: una scommessa doppia, perché negli Stati Uniti il distillato in questione è poco noto e il complicato momento internazionale potrebbe invitare alla prudenza. La Grappa Tramet 7 Years Masterpiece è tutto questo e, da pochi giorni, ha raggiunto l’hotel Casa Cipriani a New York, ultimo tassello di uno sbarco a stelle e strisce iniziato nel 2021, coinvolgendo alberghi e ristoranti di lusso. Per l’estate, invece, è previsto il lancio nel mercato italiano: obiettivo luxury, locali “in” ed esclusivi. «Puntiamo a un incremento delle vendite del 50% nel secondo trimestre rispetto a gennaio-marzo, guardando con fiducia all’estate e autunno», l’auspicio di Alessandro Tramet, 25enne di Valdobbiadene, ideatore della grappa che vuole “sfondare” negli Usa.
Fonte: Tribuna Treviso.
Sui sentieri del Prosecco La bellezza in sedici itinerari – “Sui sentieri del Prosecco” sedici itinerari nella bellezza.
16 escursioni sulle colline Unesco” realizzato da Ennio Poletti e pubblicato da Editoriale Programma, in libreria e in edicola con la Tribuna di Treviso e il Mattino di Padova da mercoledì 20 aprile. “Sui sentieri del Prosecco” sedici itinerari nella bellezza In edicola con il nostro giornale il libro di Ennio Poletti per Editoriale Programma Uno strumento utile per riscoprire mulini, capitelli eremi e chiesette. Più che una guida è un vero e proprio invito a incamminarsi tra verde, cielo e storia, il libro “Sui sentieri del Prosecco – 16 escursioni sulle colline patrimonio Unesco” realizzato da Ennio Polettie pubblicato da Editoriale Programma, disponibile in libreria e in edicola con la tribuna di Treviso e il mattino di Padova da mercoledì 20 aprile.
Fonte: Tribuna Treviso.
Cantina Italia, le giacenze di mosti e vini al 31 marzo.
Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 31 marzo 2022, a 64 milioni di ettolitri in aumento del 3% rispetto ai 61 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 31 marzo 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 1,3% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 4,7%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 2,3%; i vini generici scontano giacenze uguali a quelle dello scorso anno; le giacenze totali di vini sono superiori dello 1,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 22,7%; il vino nuovo ancora in fermentazione più 6,9%. Rispetto alla precedente rilevazione (28 febbraio 2022), i dati contenuti nei registri telematici segnano una riduzione delle scorte pari a 3,3 mln di hl di vini e mosti, anche se va ricordato che questi dati registrano più propriamente gli spostamenti e non necessariamente le vendite di vino.
Fonte: Federvini.
Cantine Aperte 2022.
Ritorna Cantine Aperte. Da sabato 28 a domenica 29 maggio 2022 riapre i battenti l’appuntamento più importante e più apprezzato da tutti gli appassionati di enoturismo. Giunto alla ventisettima edizione, riguarderà come sempre le regioni italiane dal nord al sud accogliendo i visitatori in visite alle cantine, iniziative gastronomiche, artistiche e tanto altro! Cantine Aperte 2022 è consigliato a tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza diversa, in coppia o con un gruppo di amici ammirando e conoscendo i trucchi e i segreti delle aziende vitivinicole.
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Fonte: Hello Taste.
Alla Cantina di Vinchio e Vaglio Serra tris di eventi culturali nei paesaggi del vino.
La Cantina di Vinchio Vaglio apre le porte alla primavera, puntando non solo alla qualità dei suoi vini, ma anche a quella del territorio. Un’attenzione alla cura e alla valorizzazione che paga e che è emersa nell’ormai tradizionale incontro con gli organi informazione che si è svolto ieri sera nella sala convegni di regione San Pancrazio, a Vinchio. «All’indomani di una vendemmia di alta qualità che ha dato vini all’altezza della grande tradizione della Cantina – spiega Lorenzo Giordano, presidente della Cantina di Vinchio Vaglio – torna la voglia di “contatto fisico” con i consumatori, dopo il lungo periodo di condizionamenti da Covid, con un intenso programma di iniziative che proseguiranno fino alla prossima vendemmia».
Fonte: La Stampa.
Vinitaly: EY e Cantina Placido Volpone, il metaverso nel mondo dei vini.
Un’esperienza immersiva nel Metaverso e 50 token NFT “Grape Foxes”. EY, leader mondiale nei servizi professionali e di consulenza, ha creato per la Cantina pugliese Placido Volpone uno spazio nel Metaverso, che consentirà ai clienti e agli addetti ai lavori del mondo vitivinicolo, presenti alla 54° edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e distillati in corso a Verona, di vivere un’esperienza immersiva unica alla scoperta dei prodotti dell’azienda, sia per chi sarà presente fisicamente all’evento sia per chi si collegherà da remoto; con i primi 50ospiti dello stand di Cantina Placido Volpone, ai quali sarà data inoltre la possibilità di vincere una collezione di esclusivi NFT “Grape Foxes”. La partnership fra EY e la Cantina Placido Volpone quindi continua: la prima azienda globale che, proprio grazie al supporto tecnologico di EY, ha utilizzato la Blockchain di Ethereum per tracciare la propria filiera e certificare il primo vino al mondo a “Km0 virtuale”.
Fonte: techprincess.
La capacità di export del vino italiano superiore a quello di Francia e Spagna.
Nonostrante l’ottimo trend ultradecennale l’Italia è tuttavia dietro alla Spagna in termini di volumi esportati e molto distante dagli 11 miliardi di euro raggiunti dall’export vinicolo francese. Con 50 milioni di ettolitri, l’Italia mantiene la sua leadership della produzione globale di vini e spumanti, davanti alla Spagna, storico rivale per i volumi prodotti, e alla Francia. Sono alcuni dei dati della scheda “Vino” realizzata dall’Ismea in occasione del Vinitaly, in cui sono presenti tutti numeri del settore a livello nazionale e regionale, dai dati strutturali alle principali dinamiche del mercato interno ed estero, in termini di prezzi, offerta e consumi.
Fonte: Teatro Naturale.
Vino e spumanti: gli sconti più bassi preludono a un aumento dei prezzi.
A Vinitaly un rapporto di IRI sui trend delle vendite di vino e spumanti nella distribuzione moderna fra 2021 e 2022. L’anno scorso meglio le bollicine (+18% a volume e +20,5% in valore) del vino (-2,2% in vol e +2,1% in val). Prime 11 settimane del 2022 cali (non sorprendenti) quasi a due cifre in valore e in quantità sia per vino che spumanti. Ma a preoccupare è l’impatto dell’inflazione: per ora solo riduzione degli sconti sui vini in promozione, presto saliranno i prezzi in tutti gli scaffali.
Fonte: Floraviva.
Sace: i mercati su cui puntare per la promozione del vino italiano.
Attenzione agli storici sbocchi di mercato ma necessità di focalizzarsi anche su nuove destinazioni di interesse e piccole nicchie. È quanto emerge dal “Focus On – Vino: quando il Made in Italy fa la differenza”, un’analisi sull’export del settore realizzata dall’Ufficio Studi SACE. Il vino rappresenta un quarto dell’export del settore agroalimentare; un settore che ha saputo mantenersi in territorio positivo durante il picco della pandemia e che ancora oggi riporta ottime performance. Le vendite estere di vino, uno dei prodotti di punta del Made in Italy, sono continuate a crescere anche nel 2021 (+12,4% per un valore di €7,3 miliardi). Il Bel Paese si riconferma fra i primi Paesi esportatori, sia in termini di volume che di valore, grazie anche a una consistente crescita dei consumi di vino, trainata da geografie più consolidate come quella americana, ma anche da destinazioni meno presidiate, ma dall’alto potenziale (come per esempio Cina e Giappone).
Fonte: Federvini.
Ocm Vino, Onorati: oltre due milioni di euro per la riconversione e ristutturazione dei vigneti.
“Abbiamo approvato l’avviso pubblico che stanzia 2.279.808 euro per la presentazione delle domande di sostegno per le attività di riconversione e ristrutturazione dei vigneti nell’ambito dell’OCM Vitivinicola. Sarà possibile per tutte le imprese agricole che operano nel settore vitivinicolo di usufruire del sostegno pubblico per interventi di riconversione varietale, ristrutturazione e miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti per la campagna 2022/2023. I beneficiari potranno vedersi riconoscere il 50% dei costi effettivamente sostenuti per l’intervento di ristrutturazione o riconversione fino a un contributo massimo di 16.000 €/ha, incrementato a 22.000 €/ha per gli interventi realizzati nelle isole pontine, al quale può aggiungersi un ulteriore aiuto per le perdite di reddito, fino ad un massimo di 3.000 €/ha. Siamo appena tornati da Verona dove le nostre aziende vitivinicole hanno riscosso un importante successo in termini non solo di pubblico ma di qualità dell’utenza, che conferma quanto sia cresciuto il livello di qualità dei vini del Lazio e quanto potenziale ci sia. Livello confermato dai dati ISTAT/Qualivita secondo cui l’export del vino made in Lazio è cresciuto del +20.4% rispetto al 2020, per un valore economico di poco meno di 83milioni di euro, un dato significativo non solo dal punto di vista economico, ma anche di tessuto imprenditoriale”.
Fonte: NewTuscia.
Originali, classici, audaci, gustosi: gli abbinamenti tra vino e cibo non sono mai banali.
Le declinazioni dell’Asti secondo Alessandro Borghese, il Verdicchio e la cucina di chef Recanati (Andreina), le ostriche e le bollicine di Montalbera. Dal più classico degli abbinamenti, quello tra ostriche e bollicine, ad incontri inconsueti e sorprendenti, come quello tra cotture alla brace e Verdicchio, dalle infinite possibilità regalate dagli spumanti dell’Asti al binomio, quasi impensabile, tra Gin e Parmigiano Reggiano, passando per la sinergia tra vino e grandi prodotti gastronomici dei territori, come il Pecorino Sardo, la Fassona o i piatti gourmet della Sicilia: a WineNews un viaggio tra i pairing food & wine.
Fonte: WineNews.
I cambiamenti nei parametri chimici e fisici di un vino Sangiovese durante l’invecchiamento di un anno in diversi materiali.
L’invecchiamento è una fase molto delicata nel processo di produzione del vino rosso. I principali cambiamenti sono causati dai processi ossidativi che inducono la condensazione tra gli antociani liberi e i tannini, permettendo la formazione di polimeri stabili.
Fonte: Teatro Naturale.
Vino, un italiano su due “beve bio”.
La fotografia dei consumatori del Belpaese nell’indagine Nomisma-Wine Monitor. Lo sceglie il 51%, una percentuale in continua crescita: nel 2015 era ferma al 17%. L’interesse per il biologico va oltre il food: prosegue infatti la crescita della consumer base anche per il vino. L’indagine Nomisma-Wine Monitor realizzata per FederBio e AssoBio ha evidenziato come gli italiani che hanno avuto almeno un’occasione di consumo di vino biologico nell’ultimo anno è oggi pari al 51%.
Fonte: QdS.
Château Galoupet, quel vino in bottiglia di plastica ecologica è tre passi avanti.
Comprereste un vino rosato in una bottiglia di plastica rettangolare? Se state storcendo il naso fate male. Primo perché il vino è di ottima fattura (garantisce Moët Hennessy), secondo perché il progetto è estremamente interessante. E come dicono gli inglesi, decisamente UpToDate. Galoupet Nomade 2021 è un rosé Côtes de Provence fresco e leggero. Un assemblaggio delicato ma vivace di Grenache, Syrah, Rolle e Cinsault con sentori di bacche rosse e pompelmo e un pizzico di mineralità. Fin qui tutto nella norma. La novità è la bottiglia ecologica, piatta e ultraleggera (del peso di soli 63 g) interamente realizzata in Prevented Ocean Plastic riciclata. Ideata dagli esperti di packaging sostenibile di Garçon Wines può essere una svolta per un consumo non pretenzioso, giovane e allegro. Io la vedo perfetta nella cambusa di una barca, anche per l‘ottima impilabilità…
Fonte: Nel piatto – Il Sole 24 Ore.
STAMPA ESTERA
Vins : pour la première fois, l’appellation Hermitage va jusqu’au tribunal pour préserver son AOP.
L’appellation Hermitage a attaqué en justice un vigneron de la région de Narbonne, qui faisait selon lui une utilisation trompeuse du nom ‘Ermitage°. Le 3 mars dernier, le tribunal judiciaire de Paris a donné raison aux défendeurs de l’appellation, rappelant que celle-ci ne pouvait être utilisée que par les vins rouges et blancs produits sur les communes de Tain 1’Hermitage, Crozes-Hermitage et Larnage (Drôme). Une première selon le Syndicat des Côtes du Rhône, qui agit pour la protection de ses AOP. C’est une première pour l’appellation Hermitage, qui a assigné en justice un domaine situé vers Narbonne, qui usurpait le nom. Cette affaire courrait depuis 2018, où le Syndicat des Côtes du Rhône a eu vent du fait qu’un viticulteur commercialisait des bouteilles de Corbières, sur lesquelles i1 était aussi écrit, en plus gros: “L`Ermitage” (Dans l’appellation Hermitage, les deux écritures avec ou sans “h” sont tolérées). “Nous lui avons demandé de retirer le nom, il n’a pas voulu, donc nous l’avons assigné devant la justice fin 2019. t…] Ils avaient mis le nom de leur appellation en dessous, donc ils estimaient qu’il n’y avait pas de tromperie”, rappelle Léa Tixier juriste en charge des, activités droit commercial et protection du nom, au Syndicat des Côtes du Rhône.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 15 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Una cantina che sfida il futuro nel ricordo di Leonildo Pieropan.
A quattro anni dalla sua scomparsa è stato realizzato il sogno del fondatore Una cantina che sfida il futuro nel ricordo di Leonildo Pieropan «Ha lasciato un segno indelebile a Soave e nella viticoltura italiana» •• Taglio del nastro ieri mattina alla nuova cantina Pieropan, realtà vitivinicola tre le più prestigiose di Soave. Si tratta di una struttura di diecimila metri quadrati perfettamente integrata nelle colline di Soave, alle pendici della Rocca medioevale, un’opera architettonica frutto della famiglia Pieropan di costruire un luogo che potesse ricordare la figura di Leonildo Pieropan, detto Nino, pioniere che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del vino italiano. A quattro anni dalla sua morte, i figli Andrea e Dario e la moglie Teresita, hanno realizzato il sogno a cui lui ha lavorato instancabilmente fino a quando la salute glielo ha permesso.
Fonte: Arena.
II Palio del Recioto spegne 68 candeline.
L’anniversario II Palio del Recioto e dell’Amarone spegne quest’anno sessantotto candeline, dopo due annidi assenza. Tona, infatti, nel panorama mozzafiato della splendida Valpolicella, nel Comune di Negrar di Valpolicella, la tradizionale manifestazione dedicata agli amanti del vino Recioto, che avrà luogo da sabato 20 a martedì 23 aprile, dando spazio a degustazioni, eventi culturali, musica e tanto divertimento perle vie del paese. Questo evento enoturistico, di fondamentale importanza perla valorizzazione del territorio, è stato riproposto di anno in anno, con successo e con la medesima passione del passato che lo ha animato fin dalla sua nascita, avvenuta nel lontano 1952, per volontà dell’allora sindaco di Negrar Guido Ghedini.
Fonte: Arena.
Vini valdostani in evidenza al salone Vinitaly di Verona.
Dieci aziende private, quattro cantine cooperative e l’Institut Agricole Régional Debutto fuori dai confini e grande interesse per il nuovo Consorzio Valle d’Aosta. Vini valdostani in evidenza e debutto, al Vinitaly di Verona, del nuovo Consorzio Vini Valle d’Aosta. Alta l’affluenza registrata nello stand della Regione e interesse per le diverse iniziative organizzate. Nell’area espositiva, accanto a tino spazio istituzionale dedicato alla promozione del territorio, erano presenti 10 aziende private tra cui diverse della Bassa Valle, 4 cantine cooperative e l’Institut Agricole Régional, mentre altre 9 aziende avevano i loro vini al banco assaggi gestito dai sommelier. Nello stand si sono tenuti anche diversi eventi.
Fonte: Sentinella del Canavese.
Il vinsanto del Chianti dell’azienda Marini nella guida Vinitaly.
Prestigioso riconoscimento per la cantina di Pontenuovo Fabio Marini: «Da sempre siamo attenti alla sostenibilità». Novantasei punti su 100 per il vinsanto del Chianti Doc riserva 2016 della Marinifarm di Pistoia, l’azienda agricola della rete Coldiretti Campagna Amica. È il responso della giuria internazionale di “Wine without walls”, la sezione del premio 5StarWines dedicata al vino certificato biologico o prodotto da aziende aderenti a protocolli/certificazioni di sostenibilità. In totale sono stati selezionati per “Wine without walls” 309 vini, il punteggio massimo ottenuto è 96 centesimi, uno dei pochi vini che ha ottenuto tale punteggio è proprio il vinsanto del Chianti Doc riserva 2016 della Marinifarm, che sarà inserito nella Vinitaly international wines guide, guida ufficiale 5StarWines — the Book 2023, che comprenderà anche i vini “convenzionali”.
Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.
Il vino che nasce sul mare ha conquistato Vinitaly.
Il vino che nasce sul mare ha conquistato Vinitaly Bilancio molto positivo per la Tenuta Mariani alla rassegna di Verona «Il segreto? La salinità che impregna il terreno dei nostri vigneti» l.e bottiglie dell’azienda di Massaciuccoli come i in de sable della Camargue Gabriele Buffoni MASSAROSA. Un calice che porta in tavola il sapore del mare. Così il vino “al salmastro” della Tenuta Mariani ha conquistato Vinitaly. Di ritorno dalla celebre salone internazionale del vino e dei distillati, Ido Mariani non nasconde la soddisfazione: i vini della Tenuta Mariani, frutto del lavoro dell’azienda agricola e agrituristica di famiglia con sede a Massaciuccoli, hanno spopolato a Verona nella edizione della fiera vinicola più importante d’Italia e d’Europa che è tornata a svolgersi dopo i due anni di stop della pandemia. «Abbiamo avuto contatti con molti potenziali clienti nuovi, con alcuni già abbiamo stretto i primi contatti — spiega Mariani — siamo molto soddisfatti: abbiamo presentato a Verona le nuove annate di tutti i metodi classici e avevamo con noi tutti i nostri vini con le nuove certificazioni biologiche. Prodotti che sono risultati molto apprezzati dai visitatori della fiera: un’affluenza che francamente non mi aspettavo».
Fonte: Tirreno Viareggio.
Il vigneto Sicilia si prende il Vinitaly.
A Veronafiere, nell’attesa edizione post pandemia, i produttori e le Doc dell’Isola mostrano i muscoli, forti dell’incremento record dell’export e di una riconoscibilità sempre più netta sul mercato: un padiglione interamente dedicato per 132 aziende presenti. Voliamo al Vinitaly per testimoniare il prezioso patrimonio vitivinicolo siciliano – anticipa con il suo timbro di voce vibrante Toni Scilla, assessore regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea – per dare rilievo alla vasta filiera agroalimentare che nella nostra regione ha assunto uno spessore determinante, anche in termini di importanza economica. La Sicilia non sarà soltanto una presenza all’interno di Veronafiere, avremo un ruolo riconoscibile di assoluta leadership Assovini Sicilia partecipa con 44 associati che rappresentano un comparto più in forma che mat, capace di segnare un +45% nell’esportazione dei bianchi nei primi quattro mesi del 2021 e un +10% dell’export dei rossi, rispetto allo stesso periodo del 2020.
Fonte: I Love Sicilia.
La Sardegna regina del Vinitaly – L’isola in mostra a Verona clienti anche dal Vietnam.
Vernaccia Judikes miglior vino. Tanti riconoscimenti per l’isola L’isola in mostra a Verona clienti anche dal Vietnam I successi delle cantine stimolano l’interesse dei distributori internazionali. L’impronta di un territorio, l’anima di una terra Colori e terra di Sardegna. Così l’isola si è presentata a Vinitaly 2022, con successo visti anche i premi ottenuti. Tra questi il miglior vino d’Italia, la Vernaccia Riserva di Oristano Judikes 2008 della Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano. A premiarlo la giuria di #5StarsWines-The Book un evento, giunto alla sesta edizione, organizzato dal team internazionale di Verona Fiere. E anche i vini biologici trionfano con la cantina Giampietro Puggioni, cambiando zona e dirigendosi a Mamoiada, i vini Mamuthone e Isula sono stati premiati nella sezione Wine Without Walls dedicata ai vini biologici.
Fonte: Nuova Sardegna.
Nella guida dei prodotti “5 stelle” tutti i successi delle cantine sarde.
Nella guida dei prodotti “5 stelle” tutti i successi delle cantine sarde di Pasquale Porcu. Nella seconda parte dell’elenco dei vini premiati nella guida “5Star Wines- the Book” di Vinitaly 2022 i vini sardi sono davvero tantissimi e offrono un quadro lusinghiero dello stato dell’enologia isolana. Molte aziende sono giovanissime (come Bentu di Porto Torres che arriva a Vinitaly con la prima vendemmia), altre hanno pochi anni di vita ma hanno portato a casa risultati davvero interessanti: dai F.lli Rau di Sassari alla cantina Tani, da Atlantis di Berchidda alla più consolidata Surrau e Un mare di vino, da Giorgio Fara di Sennori fino al meraviglioso exploit della cantina della Vemaccia. A 91 Punti si trovano i Cannonau di Sardegna Doc Riserva Redit 2017 di S.M. La Palma, Tararà, 2017 Vigneti Zanatta, Rosso Maiu 2019, Atlantis Berchidda.
Fonte, Nuova Sardegna.
I vini sardi promossi, adesso per crescere serve marciare uniti.
Dal Vinitaly indicazioni positive e speranze I vini sardi promossi, adesso per crescere serve marciare uniti L’assessora Gabriella Murgia: «Costituiremo il Tavolo di filiera» La Sardegna esce dal Vinitaly con l’autostima a mille e con alcuni buoni risultati. Il premio come miglior vino italiano aJudikes2008, della Cantina della Vernaccia di Oristano, e l’inserimento nella guida del Vinitaly di altri 76 vini sardi valutati con un punteggio superiore a go/loa, il cui elenco è disponibile sui canali social di “Sardegnavinitaly”. Ma un altro risultato non può restare sotto traccia. L’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia, assecondando le sollecitazioni giunte dai produttori e dagli operatori del settore, ha assunto l’impegno di costituire i1 tavolo di filiera. «Vogliamo dare tutto il sostegno possibile a un’eccellenza del nostro territorio», dice l’assessora Murgia. «Presto costituiremo il Tavolo vitivinicolo presso l’assessorato, coinvolgendo tutto il settore, comprese le organizzazioni e associazioni, per formare una cabina di regia unitaria, in grado di rispondere in modo efficace alle numerose sfide che abbiamo davanti». Sarebbe una svolta in un mondo che ha proposto vini nuovi e audaci, certezze, sfide e progetti affascinanti.
Fonte, Unione Sarda.
A Pilloni il premio Cangrande.
Trai giovani, il successa di Audarya A Pilloni il premio Gangrande. Puntando dritti su Sanluri, cantina Su’entu. La grande vetrina internazionale di Vinitaly, conclusa mercoledì scorso, ha laureato Benemerito della Viticoltura l’imprenditore sardo Salvatore Pilloni. Domenica, in occasione dell’inaugurazione della 54esima edizione, il ministro Stefano Patuanelli ha consegnato il premio “Angelo Betti – Gran Medaglia di Cangrande” al patron della cantina Su’entu. «È una grande emozione per me ma soprattutto per il nostro territorio», ha commentato Salvatore Pilloni. «Questo riconoscimento ci aiuta a raccontare ancora meglio la nostra Marmilla, e a spingere altri a seguirci su questa strada puntando al recupero delle campagne e in particolare della viticoltura.
Fonte, Unione Sarda.
La giornata ‘Super i Colli’ tra i sapori e il benessere.
Una Pasquetta da trascorrere in compagnia respirando aria buona e deliziando il palato con i gusti e i sapori delle eccellenze locali. Lunedì 18 è il giorno del primo appuntamento dell’iniziativa ‘Super i Colli’, ideata e organizzata dai Comuni di Acqui Terme e Strevi in collaborazione con il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, il Consorzio Tutela Brachetto d’Acqui docg, Confcommercio e Confesercenti. Il percorso è suddiviso in anelli: uno più grande di 15 km che da Acqui Terme si snoda lungo Strada Maggiora, regio.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
«Ho scelto la libertà di gestire il mio tempo in qualcosa che amo».
Un lungo giro per il mondo dall’Oriente al Canada con molte tappe intermedie, poi il ritorno a casa per far rinascere l’azienda vinicola della famiglia • E più forte il richiamo delle nostre passioni o la sensazione di sicurezza che dà un lavoro stabile ai massimi livelli internazionali? La risposta potrebbe non essere così scontata: dipende dalla persona a cui viene rivolta, e c’è anche chi può legittimamente sostenere la scelta di seguire il cuore anziché il cervello – o peggio ancora il portafoglio – perchè in quella situazione ci si è trovato e non ha avuto dubbi. Sette anni a Singapore Lorenzo Bottazzi ha cominciato la sua carriera lavorativa nel mondo dei broker navali a Genova presso Italia di Navigazione, passando poi ad altre compagnie dove ha scalato rapidamente i vertici della professione.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Il premio II Timorasso ‘La Zerba’ di Cantine Volpi sbanca il Vinitaly.
Miglior vino organico’ con una votazione da capogiro: 96 punti su 100 disponibili. Il Timorasso la Zerhá annata 2020 prodotto da Cantine Volpi al terzo giorno di Vinitaly conquista un premio importante che certifica il buon lavoro dell’azienda tortonese.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Ovada Vinitaly, 3mila euro dal Comune al Consorzio.
Ammonta a 3 mila euro il contributo accordato dal Comune al Consorzio dell’Ovada docg per l’allestimento dello stand e la partecipazione all’edizione 2022 di “Vinitaly” per la promozione del Dolcetto locale.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Nizza Tre giorni di fiera e festa per celebrare l’enologia.
Ritorna a Nizza Monferrato, l’atteso appuntamento con “Nizza è… Fiera del Santo Cristo”, dopo il lungo stop causa Covid. Il sipario si aprirà ufficialmente venerdì 22, al Foro Boario, in occasione del “Giro del Nizza”, con “AperiNizza”, aperitivi a base di Nizza Docg con prodotti tipici locali. Sabato 23 alle 11, invece, nel salone d’onore del Palazzo del Gusto, ci sarà l’inaugurazione della mostra “La vigna teatro del mondo”, opere realiz7ate ‘open air’ sul territorio ad opera degli dagli studenti dell’accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Il salone diffuso che ama il vino.
DAL 18 LA “TORINO WINE WEEK” CON OLTRE 40 EVENTI. Amami alla vigna al bicchiere, passando per Torino. ll mondo del vino si ritrova sotto la Mole da lunedì 18 a luned125 aprile perla “Torino Wine Week”, quarta edizione della kermesse organizzata da Klug APS in tandem con Bonobo Events e Orticola che per una settimana invaderà la città con un programma di oltre 40 eventi tra degustazioni e cene a tema in ristoranti, enoteche, cocktail bare trattorie, più una cinquantina di incontri tra masterclass e conferenze. Un salone del vino diffuso e aperto a tutti, che coinvolgerà oltre 70 produttori in rappresentanza di tutta la regione, dall’Alto Piemonte alle Langhe passando per l’Astigiano e il Roero, il Torinese, il Saluzzese e l’Alta Langa, cui si aggiungerà una selezione di cantine di Veneto e Toscana.
Fonte, Stampa Torino Sette.
Il 25esimo punto vendita di Signorvino è a Le Gru.
NUOVA APERTURA VENERDÌ 15 S’inaugura venerdì 15 alle 10 nel Pia77ale Nord che ospita l’hub del gusto del centro commerciale Shopville Le Gru di Grugliasco (via Crea 10), il 25° punto vendita italiano del gruppo Signorvino. [I nuovo locale della catena di enoteche con cucina specializzata nell’abbinamento tra cibo e vini disporrà di ampi spazi, ben 550 metri quadrati con un bel dehors affacciato all’esterno, in cui si potrà scegliere fra oltre 2000 etichette italiane presentate dai wine specialist. Ad accompagnare i vini le proposte del menù, in continua evoluzione, con piatti legati alla stagionalità delle materie prime, ricette della tradizione rivisitate in chiave contemporanea, oltre a una selezione di salumi e formaggi a marchio DOP e IGP provenienti da tutta Italia e dai presìdi Slow Food.
Fonte, Stampa Torino Sette.
I vini bianchi marchigiani aumentano le vendite.
Coldiretti, dalla Passerina al Verdicchio dei Castelli di Jesi fino al Pecorino numeri positivi I vini bianchi marchigiani aumentano le vendite In crescita il valore delle vendite del Verdicchio dei Castelli di Jesi e dei vini marchigiani. Ci sono anche due bottiglie di Passerina all’interno di Casa Coldiretti, il grande padiglione del Vinitaly che sta ospitando un’esposizione delle bottiglie che hanno messo a segno le migliori performance. La marchigiana Passerina ha aumentato le vendite del 14% nell’ultimo anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022. Dati che segnano anche il boom di altre due doc delle Marche a trazione «bianchista». Il Verdicchio del Castelli di Jesi ha incrementato il valore delle vendite dell’11%, il Pecorino è cresciuto del 7% mentre il Bianchello del Metauro di circa il 6%.
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
«La promozione enogastronomica è fondamentale».
Vinitaly, Michela Gioia: «Il mondo del web non è semplice per affrontare le sfide» «La promozione enogastronomica è fondamentale» L’enoteca – Marketplace marchigiana ottiene nuovi riscontri. In questi giorni di avvio di Vinitaly la jesina Michela Gioia ha avuto modo di incontrare moltissimi imprenditori, anche non marchigianiche, che hanno evidenziato come sia importante un progetto ben delineato di promozione nel settore vitivinicolo e delle specialità enogastronomiche. «Le aziende enogastronomico – spiega Gioia – soffrono perché da sole, non riescono a crescere organicamente, specialmente nel mondo del web, spacciato da molti, come un facile elemento da integrare nella normale routine aziendale che spesso si rivela solo un flop».
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
Premio per il bio alla Centanni di Montefiore.
Al Vinitaly Premio per il bio alla Centanni di Montefiore L’azienda vitivinicola Centanni di Montefiore dell’Aso è stata proclamata nel corso del Vinitaly, miglior Cantina biologica dell’Anno 2022. Un importante riconoscimento per un’azienda del Piceno che da sempre è impegnata nella crescita qualitativa della propria produzione. Tutti i vini partecipanti a 5StarWines e Wine Without Walls sono stati degustati da una giuria composta da esperti internazionali altamente qualificati, selezionati tra Master of Wine, Master of Sommelier, diplomati Wset, Via Italian Wine Expert e Ambassador, enologi e giornalisti. La differente provenienza geografica e la varietà dei profili professionali dei giudici, unite al processo di degustazione alla cieca, garantiscono oggettività alla selezione.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Colli Piacentini Un Vinitaly da record.
Positivo oltre le aspettative il bilancio per la rappresentanza dei Colli Piacentini a Vinitaly 2022. II consorzio ha puntato a valorizzare le produzioni del territorio in un panorama che andasse oltre i confini territoriali da qui la sinergia con Gal del Ducato e Consorzio Tutela Vini Colli di Parma. «Un passo importante», ha sottolineato il presidente del Consorzio, Marco Profumo.
Fonte, Giorno Lombardia.
Vino, la produzione sale del 20%.
In aumento anche l’export: è nel Levante la maggior parte delle 183 aziende liguri. Il successo di Vinitaly 1 In alto, lo stand ‘Emozioni di Liguria’ a Vinitaly; sotto a sinistra Andrea Marcesini, a destra Marco Casarino. «Il nostro settore ha circa 500 addetti gran parte giovani C’è tanta voglia di crescere ancora» La 54a edizione di Vinitaly si chiude con numeri da record e anche i produttori liguri hanno partecipato con entusiasmo, portando a casa buoni affari grazie alla presenza di 700 acquirenti professionali da 50 Paesi del mondo, tra cui Usa e Canada, attualmente le principale aree di interesse per l’export italiano. «Il ritorno in presenza dopo due anni di stop – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana – ha visto la Liguria a Vinitaly 2022, con uno stand di oltre 200 metri quadrati, un importante bancone di mescita, gli eventi e una nuova comunicazione su tutte le eccellenze liguri.
Fonte, Nazione La Spezia.
OliOliva presentato a Vinitaly. Si terrà dal 2 al 6 novembre.
A Vinitaly, grande fiera dedicata al nettare di Bacco appena conclusa a Verona, ha trovato spazio anche l’olio nella manifestazione ligure di punta. All’interno dello stand Emozioni di Liguria, il direttore di Azienda speciale della Camera di commercio Riviere di Liguria Ilario Agata ha presentato Olioliva 2022: la 22′ edizione si terrà a Imperia dal 4 al 6 novembre. OliOliva è la vetrina fieristico-espositiva delle eccellenze agroalimentari della Liguria, con approfondimenti sulla filiera dell’olivo, in primis l’olio extravergine e i prodotti tipici del territorio ligure. Partecipano ogni anno tra le 100 e le 200 aziende liguri e della Regione «ospite d’onore», individuata ogni anno in base alla collaborazione tra eventi del settore.
Fonte, Stampa Imperia.
Bottega Trimani il buon vino di padre in figlio – Bottega Trimani il buon sangue del vino che ha attraversato due secoli di Storia.
Un piccolo Vini e oli a via di Panico, una botteguccia aperta da Francesco Trimani, nato alla fine del Settecento, emigrato per far fortuna dalla piccola frazioncina di Santa Vittoria, in alta montagna, nel comune di Montereale, vicino ad Amatrice. di Paolo Boccacci • a pagina 9 Il negozio in via Goito Bottega Trimani il buon sangue del vino che ha attraversato due secoli di Storia All’inizio, nel lontano 1821, era proprio un buchetto. Un piccolo Vini e oli a via di Panico, una botteguccia aperta da Francesco Trimani, nato alla fine del Settecento, emigrato per far fortuna dalla piccola frazioncina di Santa Vittoria, in alta montagna, nel comune di Montereale, vicino ad Amatrice. «La bottega di Francesco — racconta Paolo, che da tempo è al timone di comando con i tre fratelli, Carla, Giovanni e Francesco — era come la fraschetta dove nel film di Monicelli Albertone va a bere nei panni del Marchese del Grillo.
Fonte, Repubblica Roma.
Viaggio enogastronomico nel Lazio.
Incontri, scambi di idee e sapori alla scoperta delle eccellenze … Ultimo giorno oggi, dalle 17 alle 19, per un’esperienza inedita e tutta da gustare ospitata dal Teatro Ghione: si tratta dell’evento straordinario «Viaggio Enogastronomico Culturale nel Lazio», molto più che una degustazione di prodotti enogastronomici, costituita anche da laboratori didattici, incontri con produttori, forum con esperti e tecnici del settore. E un’occasione di incontro, confronto e scambio di idee e sapori alla scoperta delle eccellenze gastronomiche laziali attraverso le degustazioni di vino, olio, mozzarella di bufala, porchetta di Ariccia, prosciutto di Bassiano e l’incontro con produttori, esperti e tecnici del settore.
Fonte, Tempo Roma.
I rossi dell’altipiano e gli ospiti pugliesi in vetrina a Sistiana.
Torna dopo oltre mille giorni la rassegna “Teranum” nella cornice di Porto piccolo Appuntamento sabato 23 perla serie di degustazioni. Saranno i rossi del Carso a segnare, sabato 23, il ritorno, dopo più di mille giorni di assenza per pandemia, di una delle rassegne più sentite dai produttori vinicoli locali: “Teranum”. Dalle 16 alle 23, a Porto piccolo, una ventina di viticoltori locali, 13 della vicina Slovenia e cinque aziende provenienti dalla Puglia, proporranno i loro prodotti. Una vetrina di rossi (ad eccezione di quelli pugliesi) che nascono nell’area che corre da Muggia a Doberdò del Lago, passando dal ciglione al Carso interno della Slovenia, con puntate in provincia di Gorizia.
Fonte, Piccolo Trieste.
Agroalimentare italiano ambasciatore di qualità
II vino e in grande forma: eccezionali in particolare i numeri fatti registrare dagli spumanti, cresciuti del 23% La quanta paga sempre; soprattutto quando s’ pota dl agroalimentare Un settore In coiritalla ha un ruolo di primaria irnportanza a livello Internazionale. l’eccellenza delle nostre produzioni e rkanascluta anche sul mercato II 2421, In particolare: e stato un anno da record per quanto riguarda le vendite da alimenti e vini Italiani all’estero. Una tendenza evidenziata In un’analisi compiuta da Coldiretti su dati Istat. Il valore delle espartazioni agroailimentari Italiane ha raggiunto II considerevole yr lore di 9 miliardi di euro, registrando un aumento del 9% nei confronti del 2020.
Fonte, Gazzetta di Parma.
I vini rosati per il picnìc di Pasquetta.
Piccola guida tra le regioni italiane più votate Il segmento di mercato da due anni in crescita I vini rosati per il picnic di Pasquetta. IL VETERE DI SAN SALVATORE P PAESTUM E UN SUCCESSO: SUPERATE LE 100MILA BOTTIGLIE Il Casatiello e fellata, frittate di pasta e grigliate selvagge, basta confidare nel meteo favorevole e il gioco è fatto. Ma che si beve a Pasquetta? La situazione richiede vini freschi e disimpegnati. Perfetti i rosati, anche a tutto pasto, meglio se italiani. Grazie alle diverse vocazioni territoriali, ai diversi vitigni utilizzati, alle diverse filosofie produttive che portano a stili molto eterogenei, inseriti all’interno della stessa tipologia di vino, i rosati italiani risultano estremamente versatili negli abbinamenti a tavola. Le gradazioni di rosa variano dal cipria al cerasuolo, a seconda del tempo di macerazione a contatto con le bucce, delle caratteristiche del vitigno e dell’eventuale invecchiamento.
Fonte, Mattino Napoli.
Due super sanniti in blend.
La Fortezza lancia un bianco da Fiano e Falanghina e un rosso da uve Aglianico, Piedirosso e Camaiola Due super sanniti in blend LA NUOVA LINEA “VERSO” VOLUTA DA ENZO RILLO E REALIZZATA DALL’ENOLOGO VITTORIO FESTA PER DUE SUPERCAMPANI. Il ‘Vinitaly’ appena terminato ha regalato il primo assaggio dei vini della linea ‘Verso’, il nuovo progetto dell’azienda sannita ‘La Fortezza’. Due fermi, il bianco `Suaré’ e il rosso ‘Truman’, e due bollicine metodo classico, il bianco’Tremién’ e il rosé ‘Ussié’. Verso indica la consapevolezza dei traguardi raggiunti e la determinazione di andare avanti, oltre. E indica anche i versi riportati sulle diverse etichette; versi che decantano il duro lavoro nelle vigne da cui nasce quella poesia chiamata vino. I vini fermi, il bianco `Suaré’ e il rosso ‘Truman’, nascono come blend di territorio che vanno incontro le nuove tendenze del gusto.
Fonte, Mattino Napoli.
Da Michelangelo a Machiavelli, vacanze d’elite tra vigneti bio.
Villa Mangiatane Sulle colline fiorentine Davide Madeddu La cultura si sposa con il turismo. Un connubio in cui la tecnologia, il lusso ma anche la tradizione viaggiano assieme in uno scenario in cui l’opera di Michelangelo e la presenza di Machiavelli, si aprono al mondo. Nelle colline di San Casciano Val di Pesa a qualche chilometro da Firenze, gioca la sua carta delle vacanze del lusso d’élite Villa Mangiacane. La storica villa progettata da Michelangelo per la famiglia Machiavelli diventata da qualche anno boutique hotel. Una struttura ricettiva di alto livello con 28 camere più una royal suite in cui il passato «culturale e storico molto importante» si sposa con il turismo e l’enogastronomia.
Fonte, Sole 24 Ore Centro.
Gillo Dorfles scelse l’Aglianico che sfida il tempo.
Dodici etichette per la Tenuta San Salvatore Elegante, ironico e magrissimo, Gillo Dorffes trascorreva una parte delle sue estati a Paestum. Lo ospitava Peppino Pagano, albergatore e proprietario a Boscoreale (Salerno) della Tenuta San Salvatore, il cui vino più premiato è un Piano biologico, il Pian di Stio, scalpitante e fresco. Il critico d’arte morto a 1o7 anni nel 2018 a Milano, amava i vini rossi, ripeteva spesso che il suo elisir di lunga vita era il Cannonau. Ma dopo aver conosciuto Pagano era stato attratto dal suo Aglianico, scuro, vibrante e profumato di ciliegia e senape. «Gillo andava ogni giorno al mare, di buon mattino», ricorda Pagano (nell’illustrazione qui a fianco), «al pomeriggio riposava e poi lavorava. Un giorno scoprì il nostro vino e mi chiese di visitare le vigne.
Fonte, Corriere della Sera 7.
Arriva Gin&Sound con 150 etichette.
Tutti pazzi per II Gin, uno dei distillati più antichi e Iconici della storia. A Milano c’è Gln e Sound, fiera In programma da venerdl 22 a domenica 24 aprile in Piazza Città di Lombardia, la piazza coperta più grande d’Europa. In degustazione 150 gin provenienti da tutto il mondo, con più di 50 prodotti In Italia. Ci sarà una sezione dedicata al mondo delle acque toniche e un’area cocktail. Sarà possibile acquistare dai produttori. Biglietto: 20 euro con 10 degustazioni.
Fonte, Gazzetta dello Sport.
Sorseggiando – Brunello di Montalcino orgoglio di Belpoggio.
A dell’Abate, in una delle zone benedette dal dio del vino ci sono le vigne Belpoggio, a uno sguardo della celebre Abbazia di Sant’Antimo. ll podere è seguito con cura certosina e grande competenza da Enrico Martellozzo, e dalla sua famiglia. I Martellozzo sono veneti, e sono tra I migliori produttori, in assoluto, di Prosecco col l’etichetta Bellussi. B loro Brunello 2016 (annata spaziale!) ha un bel color rubino luminoso. Profuma di frutta rossa sotto spirito e cioccolato fondente. Al gusto è un trionfo di visciole e corbezzoli, lamponi e spezie dolci. Tannini finissimi e una bella nota sapida. Spettacolare la bevibilità.
Fonte, Gazzetta dello Sport.
Ecco le bottiglie che il Vinitaly ci porterà a tavola – Ecco che cosa il Vinitaly verserà nei nostri calici.
Quello che è finito mercoledì è stato un Vinitaly importante. Non solo perché ha segnato il ritorno della kermesse veronese dopo tre anni (ultima edizione nel 2019), un po’ perché il minore affollamento invece di far perdere occasioni di business le ha moltiplicate: pochi ma buoni. In quattro giorni per i padiglioni della fiera di Verona sono transitati 88mila operatori, dei quali 25mila (quasi un terzo) stranieri, «che mai si era registrata in passato», fanno sapere da Veronafiere. È stato un Vinitaly intenso e serrato, anche a causa dei consueti problemi organizzativi (taxi introvabili, navette bloccate nel traffico) quest’anno appesantiti dalla necessità di indossare la mascherina. Io mi porto a casa oltre cento vini assaggiati. Ecco una selezione delle etichette più interessanti da me scoperte o riscoperte e delle principali novità. Bollicine.
Fonte, Giornale.
Consorzio Colli Piacentini. Vince al Vinitaly col focus sul territorio.
Vince al Vinitaly col focus sul territorio Chiuso il Vinitaly, bilancio oltre le attese per la rappresentanza vitivinicola dei Colli Piacentini. «Abbiamo voluto fare un passo in più», dice il presidente del Consorzio Marco Profumo spiegando la scelta di valorizzare le produzioni del territorio inserendole nel patrimonio enogastronomico emiliano.
Fonte, Giornale.
Giovani sul podio Amano il bere di qualità e investono sui vigneti.
Sgomberiamo il campo dal luogo comune che il rapporto fra i giovani e il bicchiere sia fatto solo di sballo e di un inconsapevole cin cin senza cultura nè qualità. L’edizione 2022 di Vinitaly post emergenza con massiccio, anche se più comprensibilmente ridotto, ritorno di produttori e pubblico a Verona, nel dare il polso della situazione del settore ha rivelato aspetti fortemente positivi del pianeta giovani. Il vino si conferma come un prodotto strategico per l’economia italiana con vivacità di export e certifica un sensibile incremento dei consumatori in età verde. Sanno apprezzare ciò che bevono, cercano cultura e curiosità del territorio e consumano in modo più responsabile. Belle notizie, dunque, dalla galassia vinicola veronese. Due numeri per chiarire meglio (Enpaia Censis): la platea giovanile è passata dal 48,7% al 53,2 con tendenza in crescita. Più di due terzi dichiara di apprezzare il vino ‘senza eccessi’ e cerca prodotti italiani.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Sangiovese al top È l’ambasciatore della Romagna.
La Cantina Umberto Cesari di Castel San Pietro (porta il nome del fondatore) è una delle più premiate. I rossi delle colline sono leader del consumo quotidiano. Cresce l’export Sangiovese al top È l’ambasciatore della Romagna. Cesari, al timone della cantina «Umberto Cesari» di Castel San Pietro Terme dopo la scomparsa del padre, fondatore di una delle più grandi realtà private del vino dell’Emilia Romagna, commenta le incognite legate alla guerra in Europa dell’Est e i rincari di energia e materiali. «Dopo il Covid – esordisce Gianmaria – sono cambiate le abitudini, sono stati ridefiniti i parametri della convivialità, di cui il vino è protagonista. Vedo in giro ancora tanta paura…» II 2022 per Umberto Cesari è cominciato bene… «Sì, il nostro Costa di Rose, Sangiovese Rosé, ha ricevuto il premio nella categoria rosé al Golden Wine Awards by Food and Travel in terra di Puglia nota principalmente per la produzione di ottimi rosati italiani.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Da Vinitaly un’ondata di ottimismo.
Da Vinitaly un’ondata di ottimismo. L’edizione 54 di Vmitaly, segna il solco più profondo degli ultimi anni di una manifestazione sempre più orientata al business, con i wine lover nella città medievale palcoscenico naturale di Vinitaly and the city. Vinitaly 2022 registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche ribilanciato le presenze del Centro-Sud – in rialzo – con quelle del Nord.
Fonte, La Discussione.
Amarone, exploit di Quintarelli.
Le quotazioni delle bottiglie in asta sono cresciute in media del 56%rispetto a12020 Amarone, exploit di Quintarelli di Cesare Pillon la prima volta che le bottiglie di Amarone sono presenti alle aste internazionali in tale quantità che per analizzarne le quotazioni sarà necessaria una seconda puntata. Protagoniste, questa settimana, due aziende storiche di grande prestigio ma molto diverse tra loro: i prezzi massimi ottenuti dai loro Amaroni nel 2021 o nelle prime aste di quest’anno sono messi a confronto con quelli spuntati nel 2020. A farsi notare per la loro entità (da 266 a 1.260 euro) sono soprattutto quelli delle bottiglie con l’etichetta in corsivo scritta a mano prodotte da Giuseppe Quintarelli. Scomparso nel 2012, Quintarelli era effettivamente come lo faceva immaginare quell’etichetta, un vignaiolo che vinificava artigianalmente le proprie uve rispettando rigorosamente la tradizione.
Fonte, Milano Finanza.
Dal Barolo al cioccolato, gli investimenti italiani di casa Hermès.
Il suo patrimonio è stimato in oltre 100 miliardi, ma la famiglia Hermès è fra le più riservate al mondo. Gli eredi del fondatore Emile controllano il 50,2% della storica maison francese attraverso la holding H51 creata per respingere il tentativo di scalata del patron di Lvmh, Bernard Arnault. Le azioni sono vincolate sino al 2033. Al di là di questo, massimo riserbo vige sui loro investimenti collaterali e sulla loro rete di relazioni imprenditoriali. Di sicuro, il numero uno del gruppo, Axel Dumas, si appresta a entrare nel consiglio di amministrazione di Exor. Il prossimo 24 maggio, il 51enne rappresentante della sesta generazione degli Hermès sarà nominato come indipendente nel board della cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann. Le loro strade si sono già incrociate nel 2020 quando Exor ha rilevato da Hermès il 77% del marchio cinese Shang Xia.
Fonte: Milano Finanza.
Non solo Franciacorta In viaggio tra i vini lombardi – In viaggio tra i vini lombardi con i consigli dei sommelier per i giorni di Pasqua.
ll gusto della Pasqua Non solo Franciacorta In viaggio tra i vini lombardi. In viaggio tra i vini lombardi con i consigli dei sommelier per i giorni di Pasqua Dalla affermatissima Franciacorta, terra di bollicine, all’Oltrepo in grande spolvero a Vinitaly, fino alle produzioni “eroiche” dei rossi della Valtellina di Mariella Tanzarella Pasqua è con chi vuoi, d’accordo. Ma anche con quello che vuoi. Una questione di gusto personale più che di tradizione. Non ci sono scelte obbligate, solo la ricerca di leggerezza primaverile e di piacere. In un vorticare di insalatine, frittate, pesci scottati e dolci al cucchiaio, cose che non richiedono preparazioni elaborate né lunghe cotture, l’unica voce da programmare in modo oculato è il vino. Non un dettaglio, ma una colonna portante, forse una colonna sonora, per l’intero pasto.
Fonte: Repubblica Milano.
Il vino piace ai giovani 9 su dieci lo bevono.
Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre Covid. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino. Con una accresciuta curiosità da parte dei giovani. Rispetto al 2019 i consumatori appartenenti a Generazione Z e Millennials (18-41 anni) sono considerevolmente aumentati sul piano numerico (dall’84% al go%) ma non sulle quantità, mentre rimane invariata l’incidenza dei consumatori della generazione X e si abbassa la quota dei Baby Boomers (over 57 anni).
Fonte: Verita’&Affari.
Incrementi dei costi in cantina a +35%.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. L’allarme, al Vinitaly di Verona, arriva da Coldiretti secondo cui le imprese del vino devono far fronte ad incrementi medi di 6.886 euro. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro – spiega la Coldiretti – costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% e per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.
Fonte: Bisalta.
Festival del Prosecco con il Bordeaux.
II Consorzio di tutela trevigiano annuncia un’iniziativa che sarà realizzata nella primavera dell’anno prossimo Festival del Prosecco con il Bordeaux II direttore Luca Giavi: «L’obiettivo è coinvolgere un territorio vasto fino ai vigneti dei colli Euganei» «Una grande festa dedicata al Prosecco, con Treviso baricentro ma aperta a tutto il territorio della doc e a cadenza pluriennale». Lo ha annunciato per la primavera 2023 Luca Giavi, direttore del Consorzio di tutela Prosecco doc, alla luce di un’idea che l’ente maturava da tempo. Il nome e il logo sono già pronti, il format anche, insieme ai link con l’amministrazione comunale trevigiana, consolidati nella conferenza stampa di martedì scorso nella cittadina veneta. Al centro dell’incontro anche il rinnovo dell’accordo con la compagnia aerea Ryanair, che ha registrato un incremento nelle prenotazioni sullo scalo trevigiano.
Fonte: Arena.
Sessanta talk e più di cento ospiti Quanti applausi per Casa Athesis.
Un grande successo per lo stand multimediale allestito durante l’edizione 54 di Vinitaly Sessanta talk e più di cento ospiti Quanti applausi per Casa Athesis Dai candidati in corsa per la poltrona di sindaco a leader della politica come Salvini, Meloni e De Castro Ma non sono mancati sportivi e vip dello spettacolo Nicolò Vintemi •• Più di sessanta interviste in diretta e oltre cento ospiti. Sono i numeri di Casa Athesis, lo stand del nostro gruppo editoriale allestito al Vinitaly appena concluso. Dal salottino sistemato nella galleria fra il padiglione sei e sette della fiera sono state raggiunte – quattrocentomila persone. Lo hanno fatto seguendo le dirette e poi usufruendo del fatto che i video sono rimasti (e lo sono tuttora) disponibili sul sito de L’Arena e su canali social del gruppo. Numeri da record Un grande successo, come un grande successo è stata tutta la fiera dedicata al vino.
Fonte: Arena.
Fiera dell’agricoltura in centro: 200 espositori al parco fluviale.
Venerdì mattina l’inaugurazione della rassegna: fino a lunedì stand, laboratori e convegni con esperti Approfondimenti sulle api e degustazioni di vini tipici e pecorino di Farindola. Ci saranno due concerti. L’agricoltura torna al centro, sia in senso geografico che contenutistico, della 31° edizione della fiera promossa dal Comune di Teramo e sulla quale si leverà il sipario’ venerdì prossimo. Per quattro giorni oltre 200 espositori animeranno il parco fluviale dove tutto è pronto per ospitare allevatori e agricoltori, ma anche studiosi ed esperti di ambiente, zootecnia e alimentazione. L’edizione 2022, presentata ieri mattina dall’assessore al commercio Antonio Pillipponi, dal sindaco Gianguldo D’Alberto e dai numerosi partner che sostengono l’iniziativa, vede due novità importanti: la location e i contenuti.
Fonte: Centro Teramo.
Vinitaly promuove i vini targati Emilia Romagna.
La vendita del Pignoletto nei supermercati salita del 5,6% Bene anche il Lambrusco. Gli investimenti attirano turisti. Vinitaly fortunato per i vini dell’Emilia Romagna con particolare attenzione al mondo del Lambrusco, in cui c’è curiosità di approfondimento per quanto riguarda le diverse declinazioni. Ottimi anche i dati del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna che con oltre 17 milioni di bottiglie nel 2021, ha registrato una crescita a doppia cifra in un anno ancora parzialmente segnato dalla pandemia (un aumento dell’imbottigliato di oltre il 20%). Il report IRI presentato a Vinitaly segnala come tra i vini più venduti nei supermercati il Pignoletto sia cresciuto del 5,6% in volume e del 2,6% in valore.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Nuove sfide del Lambrusco – Costi alle stelle Il Lambrusco tra incognite e opportunità.
Tra incognite e opportunità, è stato protagonista al Vinitaly. Costi alle stelle Il Lambrusco tra incognite e opportunità Al Vinitaly gli operatori hanno discusso delle sfide del settore Marco Fasoli di Emilia Wine: «È il momento delle scelte». Si dice spesso che i momenti di crisi sono anche un’occasione di crescita. Tutti concordano, anche se nei fatti non è semplice mettere in pratica questa lezione. Vale anche per il settore enologico, che in questi giorni si è ritrovato a Verona per il Vinitaly. «Il sistema vino italiano è reduce da un periodo di crescita costante —dice Marco Fasoli, direttore commerciale e marketing di Emilia Wine, cooperativa di cui fanno parte Casali Viticultori e le cantine di Arceto, Correggio e Prato di Correggio – Adesso ci sono molti problemi, legati all’aumento delle materie prime e al costo dei trasporti.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
I vini estensi brillano a Verona «Prodotti validi per l’export».
In un Vinitaly da record bilancio positivo anche per Cantina Mattarelli e Tenuta Garusola, presenti nel padiglione della regione con Fortana e Russiola. Fra gli ospiti Davide Bergamini, sindaco di Vigarano Mainarda: «È stato bello visitare l’azienda Mattarelli, testimone del nostro territorio. Da oltre 50 anni rappresenta Vigarano oltre i confini comunali, producendo con passione e dedizione ottimi vini. Vinitaly è un appuntamento importante per un settore che porta le nostre tradizioni e il Made in Italy nel mondo. E anche questi giorni di kermesse veronese hanno dimostrato che le materie prime prodotte con sapienza da anni nel territorio vigaranese e, in generale, nella provincia di Ferrara hanno nulla da invidiare ad altri prodotti.
Fonte: Nuova Ferrara.
Tappa nello scalo il 20 maggio.
Crociera tematica “WineeSea” a bordo di Msc Splendida, che partecipa perla prima volta a Vinitaly. A bordo le migliori cantine italiane con le quali sarà possibile approfondire tutte le curiosità e i temi legati al mondo del vino. Tappa a Civitavecchia il 20 maggio prossimo.
Fonte: Provincia di Civitavecchia.
Mastrangelo con i produttori dei vini Dop di Gioia al Vinitaly.
C’era anche il sindaco Mastrangelo al Vinitaly per conoscere e promuovere le eccellenze del territorio soprattutto nell’ambito della produzione dei vini. «Accogliendo l’invito del Consorzio Vini Dop di Gioia del Colle, ho avuto il piacere di partecipare alla 54° edizione di VINITALY, la fiera internazionale di vini e distillati in corso a Verona» ha spiegato il primo cittadino. «Tra le oltre 4000 aziende espositrici, presenti tante realtà vitivinicole del nostro territorio. Dopo due anni difficili segnati dalla pandemia, la visita a Vinitaly è stata l’occasione per ribadire la vicinanza dell’Amministrazione a tanti imprenditori locali in questa fase di ripresa e, altresì, per rinnovare l’impegno comune nella promozione e valorizzazione del nostro vino Primitivo, eccellenza della tradizione enogastronomica gioiese» conclude Mastrangelo.
Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.
«Cupparo pensi di più all’agricoltura».
«IL marchio unico dell’agroalimentare lucano con una sua declinazione settore per settore, continua ad essere, a nostro avviso, l’obiettivo principale su cui puntare, in chiave di promozione e sostegno dei prodotti lucani». E’ quanto dichiarato, ieri, dal consigliere regionale di Italia viva, Luca Braia, per cui al Vinitaly di Verona. A Vinitaly traspariva la sfiducia del comparto». Braia ha puntato il dito contro la mancanza «di una unica regia politica forte e adeguata». Quindi la richiesta al neo assessore all’Agricoltura, Franco Cupparo «di aprire una consultazione pubblica» per «prendere decisioni chiare e strategiche per indirizzare il futuro del comparto, alla vigilia dei nuovi finanziamenti europei».
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
Le scuole al Vinitaly la migliore è pugliese.
Il Basile Caramia-Gigante di Locorotondo Le scuole al Vinitaly la migliore è pugliese di Gianvito Rutigliano Il miglior vino d’Italia presentato da una scuola all’ultimo Vinitaly è pugliese. Il Locorotondo Doc 2021 dell’istituto Basile Caramia-Gigante ha ottenuto il punteggio più alto (88,50) al Concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Crea, in collaborazione con Renisa. E anche il terzo in classifica è della scuola della Valle d’Itria. Nell’ambito della più importante fiera italiana del vino, 27 scuole provenienti da 15 diverse regioni hanno presentato i prodotti realizzati in aula, per un totale di 64 vini in gara che sono stati valutati in base a 5 categorie: vini tranquilli Doc e Docg, vini tranquilli Igt, vini spumanti Doc, vini spumanti Vsq (vini spumanti di qualità), vini passiti Igt.
Fonte: Repubblica Bari.
Vinitaly 2023 ad Avellino, la proposta: “Non sprechiamo l’occasione”.
L’annuncio di Sibilia: «Con Patuanelli, Zaia e Danese abbiamo immaginato di portare la kermesse in Campania» Vinitaly 2023 ad Avellino, la proposta: «Non sprechiamo l’occasione». La 54esima edizione di Vinitaly si è conclusa e anche quest’anno il bilancio per le aziende campane, e in particolare per quelle irpine, è più che positivo. Oltre 25mila operatori esteri provenienti da 139 nazioni, pari a quasi il 30% dei circa 90mila sbarcati a Verona, è stato il Vinitaly dei compratori stranieri. Primi gli Stati Unit che si confermano tra coloro che al mondo apprezzano di più i nostri vini, poi la Germania e il Regno Unito, mentre il Canada subentra alla Cina nella quarta posizione, davanti alla Francia. Un bilancio straordinario se si pensa che il Covid prima e, soprattutto, la guerra poi hanno fortemente limitato gli arrivi da Cina e Giappone e, ovviamente, dalla Russia. Ma per il prossimo anno potrebbe esserci una grande novità che investe direttamente la provincia di Avellino.
Fonte: Roma.
Enologia e turismo in Ciociaria, il progetto di Confagricoltura – Cesanese e Bellone al Vinitaly.
CONFAGRICOLTURA PUNTA ALLA VALORIZZAZIONE DEI DUE VITIGNI: PRESENTATO UN PROGETTO DI RILANCIO TURISTICO. Celanese e Bellone al Vinitaly Il presidente Vincenzo Del Greco Spezza: «Abbiamo due eccellenze che vanno promosse al meglio» Ha preso il via con lo showcase del Vinitaly di Verona il nuovo progetto di valorizzazione del distretto eno-agroalimentare delle province di Frosinone e Latina che puntano sulla valorizzazione delle produzioni dei vitigni Cesanese e Bellone. Il progetto ad ampio respiro che si avvale del contributo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, e che prevede una serie di interventi di rilancio dell’attività di promozione del settore vitivinicolo legato a queste due produzioni. Verrà realizzato un logo comune che sarà al centro degli interventi legati alla campagna di valorizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica da esportare in Italia e all’estero.
Fonte: Tu NEWS.
Cantina Produttori Valdobbiadene: sostenibili per crescere.
Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca ha presentato al Vinitaly 2022 il suo secondo bilancio di sostenibilità, frutto dell’attenzione che l’azienda da anni rivolge alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Una serie di obiettivi raggiunti che proiettano la cantina, che compie 70 anni di vita, in un futuro da impresa 4.0. Realizzato con l’assistenza tecnico-metodologica di Trentino Green Network (società di servizi per lo sviluppo sostenibile), il Bilancio è redatto secondo le linee guida internazionali Gri Standard – Global reporting initiative.
Fonte: Stream24 – Il Sole 24 Ore.
Una cantina siciliana supera il tetto dei 100 milioni di euro di fatturato.
L’azienda trapanese di Santa Ninfa e Gibellina, infatti, si colloca tra le cantine big italiane che sfondano il tetto dei 100 milioni di euro di introiti nell’ultimo esercizio commerciale. Nel novero delle tante big del vino italiano, dietro l’assoluto primato di Cantine Riunite Civ che controlla Gruppo Italiano Vini, si piazza al 23° posto proprio Cantine Ermes, primo gruppo in Sicilia nel club dei paperoni d’Italia, con un fatturato annuo di 101,6 milioni di euro. Il risultato raggiunto promuove sforzi, pertinacia e lungimiranza di un gruppo che oggi, a distanza di poco più di vent’anni dalla sua nascita conta ben 2.373 soci per 12.648 ettari di vigneto che oggi insistono, oltre che in Sicilia, anche nelle nuove aree di produzione in Veneto e in Puglia, per un imbottigliato che supera gli 11 milioni di pezzi e gli 11 milioni di euro di export.
Fonte: All Food Sicily.
La cantina sociale di Lamezia. Un pezzo di storia distrutto dalla logica di… mercato.
Ex cantina sociale di Sambiase, l’immobile della discordia continua ad infiammare il dibattito politico. Nel gennaio scorso le ruspe hanno iniziato ad abbattere l’edificio che per tanni anni era stato adibito a cantina sociale, emblema di quella società rurale che ha nell’ex Comune di Sambiase la sua piena espressione. L’immobile, nel 2016, era stato inserito nel piano delle alienazioni con un prezzo base di oltre 1,2 milioni di euro. Successivamente era stato tolto dal piano alienazioni, rientrando così nel progetto Sara (acronimo che sta per Savutano, rigenerazione, animazione), un progetto finalizzato alla rivalorizzazione del quartiere Savutano, per i quali erano previsti 35 milioni di euro di stanziamento da parte del governo nazionale nell’ambito del “Piano nazionale per le città”. In pratica l’ex cantina sociale con la sua superficie di circa 8mila metri quadri doveva diventare un centro polivalente destinato alle giovani generazioni con palestra, laboratori, sale per dibattiti e tanto altro..
Fonte: Catanzaro, Crotone, Vibo – Gazzetta del Sud.
Vino, la produzione sale del 20%.
In aumento anche l’export: è nel Levante la maggior parte delle 183 aziende liguri. Il successo di Vinitaly. La 54ª edizione di Vinitaly si chiude con numeri da record e anche i produttori liguri hanno partecipato con entusiasmo, portando a casa buoni affari grazie alla presenza di 700 acquirenti professionali da 50 Paesi del mondo, tra cui Usa e Canada, attualmente le principale aree di interesse per l’export italiano. “Il ritorno in presenza dopo due anni di stop – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana – ha visto la Liguria a Vinitaly 2022, con uno stand di oltre 200 metri quadrati, un importante bancone di mescita, gli eventi e una nuova comunicazione su tutte le eccellenze liguri. Tra le carte vincenti la forte identità dei nostri vini, frutto di coltivazioni eroiche e della sapienza dei produttori, oltre ai prodotti sostenibili. La crescita dell’export dei vini liguri è del 26,7% nel 2021 sul 2020 a fronte di una media nazionale del 12,4%””. Su 183 aziende liguri, oltre 70 sono del Levante. D’altronde, come spiega Giorgio Baccigalupi, direttore del Consorzio per la tutela dei vini Dop e Igp Colli di Luni, Cinque Terre, Colline di Levanto e Liguria di Levante “la maggior parte delle aziende vitivinicole liguri sono in provincia di Spezia: il Consorzio rappresenta 70 aziende che coltivano 310 ettari di vigneti e producono due milioni e mezzo di bottiglie.
Fonte: La Nazione.
Vino biologico: nel 2021 almeno un italiano su due l’ha consumato.
Uno studio redatto da Nomisma rivela che il 51% degli italiani ha consumato del vino biologico nel corso del 2021. Almeno un italiano su due o, per essere più precisi, il 51%, ha avuto occasione di consumare un calice di vino biologico nel corso dell’ultimo anno. È quanto emerge da un’indagine redatta da Nomisma per conto di FederBio e AssoBio e presentata al Vinitaly di Verona in occasione di una conferenza su questo settore del mondo vitivinicolo. Settore che, di fatto, gode di una continua crescita grazie anche agli apprezzamenti da parte dei consumatori, che sembrano riconoscere al vino bio valori più elevati rispetto a quello prodotto con metodi convenzionali. Lo studio sottolinea inoltre come il canale preferito per l’acquisto di questa tipologia di vino sia il supermercato (46% dei casi – mettendo tra l’altro a segno un valore complessivo delle vendite di 46,5 milioni di euro, in crescita del 3,7% su base annuale), seguito da enoteche (19%) e dagli acquisti diretti dal produttore/in cantina (15%), con i negozi alimentari specializzati in prodotti biologici (10%) che chiudono la classifica insieme agli acquisti online (8%).
Fonte: Dissapore.
Vino, il migliore prodotto in una scuola è pugliese: Vinitaly premia il Locorotondo Doc dell’istituto Basile Caramia.
La competizione fra 27 scuole ha visto ottenere il punteggio più alto (88,50) al Concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Crea, in collaborazione con Renisa. E anche il terzo in classifica è della scuola in Valle d’Itria. Il miglior vino d’Italia presentato da una scuola all’ultimo Vinitaly è pugliese. Il Locorotondo Doc 2021 dell’istituto Basile Caramia-Gigante ha ottenuto il punteggio più alto (88,50) al Concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Crea, in collaborazione con Renisa. E anche il terzo in classifica è della scuola della Valle d’Itria
Fonte: Bari – la Repubblica.
Grande bellezza e grande vino: a Venezia l’appuntamento perfetto.
Un tour di San Francesco della Vigna, assoluto capolavoro del Rinascimento veneziano, che si conclude con la degustazione di Pinot Grigio e Valdobbiadene Prosecco Superiore di Santa Margherita: un’esperienza decisamente speciale, da provare. Tra le esperienze speciali da vivere a Venezia, segnate questa: un tour di San Francesco della Vigna tra storia, cultura, arte ma anche grande vino. Gli appuntamenti sono per il 18 aprile, 23 aprile e 30 aprile, alle 10 e alle 15, si prenotano su www.homofaber.com e fanno parte del palinsesto di «Homo Faber in Città», la mostra diffusa in tutto il centro storico veneziano che apre le porte di botteghe e luoghi segreti a curiosi e appassionati.
Fonte: Vanity Fair.
Vini biologici: arriva la guida che raccoglie le migliori cantine e i vini bio più pregiati, regione per regione.
Naturasì lancia una nuova guida ecologica e sostenibile alla scoperta dei vini biologici e biodinamici delle migliori cantine italiane. L’Italia è una terra di vino, si sa, e da Nord a Sud i pregiati vitigni coltivati nel nostro Paese affascinano e conquistano il mercato nazionale ed estero, raccontandoci, con i loro sapori ed i loro aromi, una storia antica che solo le eccellenze possono vantare. La produzione italiana si contraddistingue anche per la grande presenza di imprese coscienziose che hanno sposato la causa ambientalista e hanno scelto di dar vita a vini in totale rispetto della natura e delle sue ciclicità. Ecco perché Naturasì e Doctorwine hanno presentato a Vinitaly 2022 una guida da loro realizzata per portarci alla scoperta di 180 aziende italiane e dei loro quasi 500 vini biologici e biodinamici, regione dopo regione. Un viaggio nell’Italia enologica, nei suoi profumi e nei suoi paesaggi che la guida vuole valorizzare e tutelare ancor di più. Non a casa le sue pagine sono interamente riciclate e l’inchiostro utilizzato è ecosostenibile.
Fonte: greenMe.
Tante preoccupazioni ed incognite, ma il mercato del vino tira, con una grande partenza di 2022.
Anno iniziato come era finito il 2021 (da record). Poi il caro materie prime e la guerra hanno cambiato il quadro. Che resta, però, positivo. Anno iniziato come era finito il 2021 (da record). Poi il caro materie prime e la guerra hanno cambiato il quadro. Che resta, però, positivo
Fonte: WineNews.
Sartori, rincari nel mondo del vino vicini al 25 per cento.
Dal salotto di Cook al Vinitaly Andrea Sartori racconta le sfide legate al rincaro delle materie prime nel mondo del vino.
Fonte: Corriere Tv – Corriere della Sera.
STAMPA ESTERA
Trois grands patrons s’invitent au capital du premier négociant de vins bordelais.
Cest une arrivée qui ne passera pas inaperçue dans le monde feutré du commerce des grands crus : trois grandes ligures du capitalisme français – Claude Bébéar, Norbert Dentressangle et Philippe Donnet – s’invitent à la table des négociants bordelais. Le fondateur d’AXA, le créateur du groupe de transport et de logistique éponyme (devenu XPO Logistics) et le directeur général de Generali entrent à titre personnel au capital de Joanne, premier distributeur bordelais de grands crus, français et étrangers. Quelque 6 millions de bouteilles réputées vieillissent dans ses entrepets de 78.000 mètres carrés. 150 is 200 raillions d’euros Maison familiale fondée en 1862, allocataire de premier rang des plus grands crus de Bordeaux, Joanne est présidée et dirigée par Pierre-Antoine Castéja, 72 ans, entré dans la société en 1976 au côté de son père. Désormais actionnaire minoritaire, il demeurera président de la maison de négoce. Hugues Lechanoine, ancien dirigeant de la branche distribution de Baron Philippe de Rothschild (acquise par Campari en 2020), devient directeur général, en méme temps qu’associé. e Je raccompagnerai aussi longtemps qu’il le souhaitera », assure Pierre-Antoine Castéja qui conduira la campagne de mise en marché du millésime 2021. Ce dernier doit Anie présenté la semaine du 25 avril aux négociants, courtiers etjournalistes. Quelques semaines plus tard, les grands crus de Bordeaux seront alors proposés « en primeurs »ä la « place ‘ qui en assurera la prévente, à un prix attractif, auprès de particuliers et de professionnels, aucquelslesvins ne seront livrés qu’une fois élevés puis mis en bouteilles par les châteaux.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business..
A risentirci a domani.