News Vitivinicole e tenute agricole di domenica 10 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 10 aprile 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Vinitaly, 4000 aziende e 17mila etichette di vino.
Accreditati oltre 700 buyer da 50 diversi paesi: attenzione a tutte le tendenze e apertura a nuovi mercati. Cresce il consumo nella Grande Distribuzione Chianti, Montepulciano e Lambrusco in testa, il fenomeno Vermentino Vinitaly, 4000 aziende e l7mila etichette di vino I PROVENTI DELLE MASTERCLASS A SOSTEGNO DEI VITICULTORI UCRANI PER LA PRIMA VOLTA LA RUSSIA E FUORI Egidio Mosca a oggi a mercoledì la 54esima edizione del Vnitaly ospita 4.400 aziende da 19 Paesi che portano in degustazione 17mila etichette di vino.

Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.

«Il vino dal mito al diritto», lectio magistralis di Stefano Amore.
Appuntamento domani al Vinitaly, con «II Vino: dal mito al diritto», lectio magistralis che Stefano Amore, magistrato assistente di studio alla Corte Costituzionale e direttore dell’Osservatorio per l’analisi normativa nell’ambito della tutela ambientale, del contrasto alla contraffazione alimentare e del dissesto idrogeologico del Comando Unità forestali ambientali e agroalimentari (Cufa), Arma dei Carabinieri, terrà alle 10,30 in Sala Puccini.

Fonte: Arena.

Vinitaly, le imprese che reagiscono – Verona capitale del vino Oggi l’apertura in Fiera.
Le visioni raccolte a Operawine. E oggi la grande apertura in fiera con il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e il presidente veneto Luca Zaia Vinitaly, le imprese che reagiscono La forza della ripartenza e i nodi dell’economia al tempo della guerra: produttori in campo. «Coesione e diversificazione» •• La ripartenza del mondo del vino e le imprese che reagiscono all’economia di guerra: quello che si apre stamattina in fiera a Verona, alla presenza del ministro Patuanelli e del presidente veneto Zaia, è un Vinitaly speciale, nel segno della coesione ma anche della diversificazione.

Fonte: Arena.

II record dell’export minato dalla guerra.
E record storico per le esportazioni di vino italiano che registrano un balzo del 1 2% in valore nel 2021, sotto la spinta delle riaperture della ristorazione a livello internazionale, ma con la metà delle vendite all’estero è allarme perla carenza di bottiglie e il caos nel commercio provocato dalla guerra. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati (stat in occasione del Vinitaly, che apre con l’esposizione dalle diverse regioni nel salone «Tutti i colori del vino», creato a Casa Coldiretti. L’anno scorso l’export di vino italiano ha raggiunto il valore più alto di sempre con 7,1 miliardi di euro, anche se questo record viene messo a rischio dagli effetti della guerra in Ucraina, tra sanzioni, tensioni commerciali e aumento dei costi di produzione ma anche l’emergenza bottiglie con aumenti dei prezzi, e ordini a rischio con consegne rallentate.

Fonte: Arena.

L’orgoglio italiano si riprende il mercato.
Paolo Dal Ben ieri tra gli stand delle 130 top cantine di Operawine, il meglio del vino made in Italy, la voglia di esserci, di incontrarsi e di ripartire la si leggeva negli occhi e negli slanci e abbracci tra amici e colleghi che non si vedevano da molto tempo. In alcuni casi dal 2019. Entusiasmo e determinazione. Qualcuno ha parlato di resilienza, di capacità di reagire. Abituati a lavorare con la natura, ad affrontare le calamità e le avversità, questi produttori mostrano la grande tempra degli imprenditori italiani. Oggi torna Vinitaly, la 54esima edizione, in presenza dopo due anni con numeri record in termini di presenze, spazi e tasso di internazionalità.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.

Territorio e innovazione I due segreti del boom di Australia e Nuova Zelanda.
Storicamente parlando, a “contaminare” il continente col vino sarebbe stato il Sudafrica Gli ultimi anni sono stati di profonda trasformazione, con un percorso verso la qualità, il Mudgee (qui si produce quello che viene considerato il miglior Cabernet Sauvignon Se ci dicono Australia, probabilmente la prima della zona) e infine la Riverina. cosa a cui ci viene da pensare sono i canguri e gli Passando a Victoria è tra le aree più ampie e paesaggi incontaminati.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vinitaly.

Dalla Francia alla Grecia Tutte le mille sfumature di un continente.
Otto nazioni raccontate attraverso l’espressione delle undici bottiglie più rappresentative In testa la triade francese con Bordeaux, Borgogna e Champagne, ma non passano inosservate le anfore della Georgia, i bianchi della Mosella e il magico Brda sloveno. Sembra incredibile pensare quanto la cultura greca e quella romana abbiano influenzato la storia e lo sviluppo del Mediterraneo. Un’influenza che si riverbera anche nel vino francese, oggi senza dubbio il più celebrato al mondo, che tuttavia deve le sue origini proprio alle migrazioni di questi popoli. Furono infatti i Greci, seicento anni prima della nascita di Cristo, a introdurre per la prima volta in Francia delle tecniche di viticoltura.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vinitaly.

Dieci coppie giuste.
Dopo 2 anni di stop riparte la kermesse› Vendite all’estero a quota 7,1 miliardi con il record assoluto di cantine presenti ma forti timori per la guerra in Ucraina. IL BALZO DEI COSTI DI PRODUZIONE DETERMINERA UN RINCARO DEI LISTINI TRA IL 10 E Il 15%. Le porte al pubblico aprono questa mattina, ma già ieri tra gli stand in allestimento e poi in serata all’Opera Wine con 1 130 produttori italiani al top (selezionati da Wine Spectator, la bibbia americana del settore) s’è capito che Vinitaly sarà: festa per la ripartenza dopo due anni di stop con i record di cantine presenti (4.400), buyer stranieri (630 da 50 Paesi), nazioni ospiti (19); soddisfazione per i risultati dell’export enologico italiano (7,1 miliardi nel 2021); preoccupazione per le conseguenze globali della guerra in Ucraina (non per il mercato russo che vale soli 300 milioni di euro).

Fonte, Gazzettino.

Occhi puntati sul Tai e sui tagli bordolesi.
I vini dei Colli Berici tornano protagonisti alla 54aedizione di Vinitaly, in scena a Verona da oggi al 13 aprile. Sarà possibile conoscere e assaggiare oltre 40 vini delle 26 aziende socie del Consorzio di tutela dei Colli Berici e Vicenza allo Stand L5, Padiglione 8. In particolare grande attenzione sarà riservata al Tai Rosso, il vitigno autoctono dei Colli Berici, che nel vicentino ha trovato una sua specifica identità e tipicità. Questa uva si presta a essere vinificata sia per una versione più fresca e immediata, sia per dare vita ad un vino più robusto e strutturato. II Tai Rosso che per tradizione si è sempre consumato giovane, ha dimostrato invece nel tempo di affinamento finezza e eleganza.

Fonte, Giornale di Vicenza.

Il mondo del vino a Verona per il 54° Vinitaly.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, perla rassegna numero 54 incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’ Africa. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese.

Fonte, Salento in tasca.

Vinitaly, un business da tre miliardi «Il vino è la prima azienda di Marca».
In provincia di Treviso bollicine e altre varietà danno lavoro a circa 19 mila addetti. Nardi: «Nessuno più di noi» Prosecco protagonista dei fatturati ma ci sono anche Pinot Merlot e tutti gli altri Francesco Dal Mas Quanto vale l’economia del vino nella Marca? Il “tesoro” che i vignaioli trevigiani porteranno al Vinitaly della ripartenza che comincia oggi non si quantifica solo negli oltre tre miliardi del Prosecco e delle altre produzioni (11 mila ettari di Pinot grigio, Chardonnay, Merlot e altre varietà). Vola verso i dieci miliardi euro, se tenessimo il conto anche di quanto valgono i terreni vitati: più di 7 miliardi di euro. Quindi il sistema vino della Marca si presenta in grande spolvero da oggi a Verona. In questi giorni a Verona Stefano Zanette, presidente del Consorzio Prosecco Doc, Elvira Bortolomiol, presidente Prosecco Docg e Ugo Zamperoni, al vertice del Consorzio Molo Prosecco Docg, daranno i numeri di un’ineguagliabile progressione proprio in questi primi mesi dell’anno.

Fonte, Tribuna Treviso.

Dai consorzi di tutela ai produttori storici La grande invasione dopo l’attesa forzata.
Saranno tantissimi i protagonisti del territorio presenti all’evento Dal rosé ai restyling, dai lieviti agli anniversari: ecco la mappa Dai consorzi di tutela ai produttori storici La grande invasione dopo l’attesa forzata Anche eventi in città e sponsorizzazioni come quella di Astoria con il Giro d’Italia. Consorzi, produttori, cantine: il ritorno di Vinitaly in presenza è un appuntamento immancabile per i protagonisti del mondo del vino. Ecco come si sono organizzate le eccellenze di Marca. Il Consorzio di tutela stappa le prime bottiglie della nuova annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, prodotto nelle colline Patrimonio dell’umanità. Tutti i visitatori, dagli operatori del settore ai wine lovers, potranno celebrare i sessant’anni del Consorzio di tutela dalla sua fondazione, insieme ai 15 produttori presenti allo stand, degustare circa 200 etichette provenienti da tutta la Docg, e approfondire la conoscenza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore attraverso le degustazioni guidate.

Fonte, Tribuna Treviso.

Pianeta verde – Ferrari Trento: 120 anni nel segno della sostenibilità.
Non solo profitto ma anche calore per il territorio e l’ambiente. Traguardo non facile da raggiungere, ma che nell’agroalimentare pub assumere declinazioni d’eccellenza a livello mondiale. Con l’Italia in primo piano. E il caso di Ferrari Trento il cui ennesimo primato è rimbalzato non solo tra gli operatori dell’edizione 2022 di Vinitaly di Verona, che si apre oggi, ma davvero un po’ ovunque si parli di bollicine d’alta qualità.1120 anni della casa vitivinicola, infatti, non sono stati caratterizzati non solo da un 2021 da primato, ma anche dalla certificazione di Carbon Neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. E stato cioè raggiunto l’obiettivo di rendere pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda. Qualità vitivinicola non solo in bottiglia, quindi. E, per tutti, soprattutto testimonianza di come sia possibile fare buoni prodotti guardando all’efficienza a tutto tondo. Anche nell’agroalimentare.

Fonte, Avvenire.

Torna il Vinitaly (sognando l’America).
A Verona la quattro giorni dei produttori italiani «Adesso la vera sfida è riuscire a riconquistare i consumatori più giovani di Stati Uniti e Canada» di Luciano Ferraro 9 effetto Jay-Z è finito. Gli elogi in rima del Moscato nei brani di molti rapper americani non convincono più i ragazzi americani. Neppure le foto su Instagram del re del basket LeBron James con una bottiglia di Brunello smuovono i più giovani. Sul consumo del vino, l’America è un paese per vecchi. E la sorpresa che arriva dal Vinitaly, riaperto da domenica io a mercoledì r3 aprile a Verona, dopo due anni di stop a causa del Covid. I consumatori abituali di vino negli Stati Uniti e in Canada sono diminuiti di 12 milioni: u hanno tra i21ei41anni. Questo cambiamento demografico nel consumo per i produttori italiani è un grattacapo in più. Tra gli stand degli oltre 4.000 espositori, la gioiosa energia intrappolata nel lungo lockdown fieristico circola assieme alle preoccupazioni per il futuro.

Fonte, Corriere della Sera.

Una Spoon River di vivi in fondo al Nordest.
Un reticolo di destini e vicende personali nell’arco di sessant’anni a partire da una valle del Veneto: Ginevra Lamberti orchestra aspellal ive, delusioni, tragedie, affidando il titolo a una cittadina (rovesciata) da Edgar Lee Masters. Una Spoon River di vivi in fondo al Nordest. In un romanzo che tesse le storie di tanti personaggi di una famiglia per darne memoria, coprendo un arco di sessant’anni, colpisce che l’unica occorrenza della parola «passato» arrivi verso la fine, a spiegare con esattezza quanto si è letto. Accade nell’ottimo e intenso terzo romanzo di Ginevra Lamberti, Tutti dormono nella valle, un titolo che è omaggio e citazione invertita, in termini spaziali, del «Tutti, tutti, dormono sulla collina» di Edgar Lee Masters nell’Antologia di Spoon River.

Fonte, Corriere della Sera La Lettura.

Brindisi mondiale – Vino italiano nei bicchieri di tutto il mondo «Ma ora può finire nella tempesta perfetta».
La rassegna Brindisi mondiale La kermesse di nuovo ‘live’: delegazioni da tantissimi Paesi. Comandano America e Europa. Vino italiano nei bicchieri di tutto il mondo «Ma ora può finire nella tempesta perfetta» Lo scorso anno ha battuto tutti i record in termini di export, però inflazione e costi ora pesano su questa situazione «irripetibile» Pallini (Federvini): «E inutile accettare ordinativi quando non abbiamo le bottiglie per riempirle con i nostri prodotti». Secondo un’indagine Wine Intelligence, i vini prodotti in modo sostenibile sono, con i biologici, in cima alle preferenze. Come sta il vino italiano? Bene, anzi benissimo, se guardiamo ad esempio l’export. L’export va, nel 2021 è stato un anno record: 7,1 miliardi di euro di valore (+12,4%), aumento del 4,7% del prezzo medio delle bottiglie e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro.

Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Speciale Vinitaly.

Al Vinitaly il successo fragile della grande eccellenza italiana – A Verona la fiera specchio d’Italia Quello del vino è un successo fragile.
Dopo due annidi stop da pandemia, anche il vino prova a ripartire. Da oggi a mercoledì Verona ospita infatti il Vinitaly, la fiera dei prodotti enologici. Un settore che per l’Italia sarebbe un boom se non fosse frenato dai costi energetici, dall’inflazione, dall’Europa e dalle sanzioni. E che rischia di perdere quote di mercato. a pagina 19 A Verona la fiera specchio d’Italia Quello del vino é un successo fragile Si riparte da oggi, dopo due annidi stop causa pandemia. Per le cantine il boom è frenato da costi, inflazione, Europa e sanzioni alla Russia. Si contabilizzano almeno 1,5 miliardi di extra costi per confezionare il prodotto Caprai, che ha fatto diventare un simbolo il Sagrantino: «Manca la domanda di fascia alta e poi c’è l’Ue che ha un atteggiamento incomprensibile sull’agricoltura». Si riparte, o almeno si prova. Da domenica e fino a mercoledì a Verona sarà di nuovo Vinitaly.

Fonte, La Verita’.

Si muove la classifica delle etichette Ecco chi sale e chi scende tra le cantine italiane.
Il doge Zonin è quasi sparito, Farinetti non è più «troppo Fico», Boscaini cresce ancora. II mondo del vino italiano vale 14 miliardi. Da oggi è di nuovo Vinitaly a Verona dopo due anni di silenzio dell’Arena delle bottiglie. Segno di un ritorno in vite se non in vita dopo il Covid, ma le fanfare che gorgheggiano di una ritrovata normalità a guardare i conti e come sta messo il mercato sembrano perla verità un po’ stonate. La mazzata più fresca è quella delle sanzioni alla Russia. Sparito di colpo quasi mezzo miliardo di fatturato estero perché dalle parti di Mosca il vino italiano piace tanto.

Fonte, Verita’&Affari.

Prezzi dei terreni triplicati in 10 anni dove si guadagna con il business dei vigneti.
Il Timorasso è arrivato a 43 mila euro all’ettaro. L’Etna e il Lugana i preferiti dei produttori. Chi trova un ettaro di Timorasso, trova un tesoro. L’espressione, rubata al detto popolare sull’amicizia, per quanto banalotta, fotografa la realtà. Se Walter Massa, istrionico pioniere di questo vitigno piemontese a bacca bianca, vendesse oggi la sua cantina a Monleale nell’alessandrino, si metterebbe in tasca un bel po’ di quattrini. Secondo Lorenzo Tersi, fondatore e ceo di Lt Wine e Food Advisory, tra le realtà di più dinamiche del Paese in fatto di agribusiness, «almeno to milioni di euro». Per gli habitué delle eno-trattative la cifra non è poi così sconvolgente, d’accordo. Tuttavia, il dato interessante è un altro: «Se Massa avesse esposto il cartello vendesi dieci anni fa, avrebbe chiuso a un terzo», osserva l’esperto.

Fonte, Verita’&Affari.

Intervista a Gian Marco Centinaio – Vinitaly. Torna la kermesse di Verona Chi sale e chi scende tra le cantine – Sottosegretario Agricoltura Gian Marco Centinaio. «L’Italia riparte da Vinitaly Il governo a Verona già con 40 milioni di euro».
Vinitaly Torna la kermesse di Verona Chi sale e chi scende tra le cantine. Da oggi è di nuovo Vinitaly a Verona dopo due anni di silenzio dettato dalla pandemia. Un’occasione per fare il punto sul mercato e per capire anche come è cambiata la classifica delle cantine italiane dal punto di vista del fatturato e della notorietà. Con qualche sorpresa. Si scopre infatti che nomi blasonati come Zonin e Farinetti brillano meno e hanno lasciato spazio ad alcuni emergenti. Intanto il sottosegretario all’Agricoltura Gian Marco Centinaio annuncia a Verità e Affari un pacchetto da 4o milioni a cui si aggiungeranno quelli del Pnrr. Soldi per rilanciare un business che vale 14 miliardi di fatturato e ha visto triplicare i prezzi dei vigneti negli ultimi dieci anni, ma diminuire gli incassi durante i lunghi mesi delle chiusure delle enoteche e dei ristoranti.

Fonte, Verita’&Affari.

Import di vini. Italian Wine acquista Enovation e vola a Miami.
Italian Wine Brands ha perfezionato l’acquisizione dell’85% del capitale di Enovation Brands, ceduto dai soci Norina S.r.l. (per il 55%) e da Giovanni e Alberto Pecora (30%). Questi ultimi, co-fondatori e manager operativi di Enovation, continueranno a detenere rispettivamente il 10% e 5% del capitale sociale di Enovation e a gestire la società. Enovation, con base a Miami, è una storica società che importa vini italiani negli Usa. Controlla marchi molto conosciuti sul mercato americano e vanta una rete di distribuzione che raggiunge capillarmente il territorio, sia sul canale supermarkets che sul canale ho.re.ca. L’equity value riconosciuto dalle parti per l’acquisizione dell’85% del capitale sociale di Enovation ammonta a 22 milioni di dollari, mentre l’enterprise value è pari a 26 milioni di dollari. In base agli accordi tra Iwb e i venditori il pagamento di una porzione pari al 20% del prezzo (4.4 milioni di euro) è sospensivamente condizionato al raggiungimento nel 2022 e nel 2023 di risultati di Ebitda accrescitivi.

Fonte, Verita’&Affari.

Una fiera per 4.400 aziende da 19 nazioni.
Il 54esimo Vinitaly si svolge in presenza (dopo due anni di stop forzato) e torna ad essere crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. I top buyer accreditati alla vigilia provengono da 5o Paesi e sfiorano la quota di 700. In testa c’è la delegazione del Nord America. Il fatturato del vino italiano è di 14,5 miliardi di euro. L’Export nei 2021 è cresciuto di 7, 1 miliardi di euro. Le aziende agricole sono oltre 3lomila con oltre 45mila e 600 aziende vinificatrici. Gli addetti del settore sono circa un milione e 3oomila. Il nostro Paese è il maggior produttore al mondo con 49.086 milioni di ettolitri: quasi un quinto del vino prodotto a livello globale viene dall’Italia, per l’esattezza 11 18,5%. Seguono Francia, Spagna, Stati Uniti, Australia.

Fonte, Verita’&Affari.

Intervista a Giuseppe Chiaradia – Grottino senza rappresentanza.
Il consorzio perde il riconoscimento del ministero delle Politiche agricole Grottino senza rappresentanza Chiaradia: «Faremo entrare due nuove aziende e ne escluderemo altre in difetto». effetto della mancanza di «rappresentatività», è stato «ritenuto necessario procedere alla revoca del riconoscimento al Consorzio di tutela Grottino di Roccanova e dell’incarico a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi sulla Doc Grottino di Roccanova».

Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.

L’addio al fondatore della Tre Monti – L’abbraccio di tanti imolesi alla famiglia Navacchia.
Ieri al funerale del fondatore della cantina Tre Monti esponenti del mondo del vino, del giornalismo e l’assessore regionale alla cultura. “Ciao Babbo, non perderci d’occhio per favore”. Con questo tenero messaggio i figli David e Vittorio Navacchia, insieme a tutta la loro famiglia, hanno salutato per l’ultima volta il padre Sergio. Al funerale del fondatore della Cantina Tre Monti erano in tanti ieri mattina, oltre ai parenti e agli amici più stretti, anche l’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori, diversi colleghi produttori del mondo del vino e agricoltori del territorio, tanti sommelier e almeno tre generazioni di giornalisti imolesi. Dinamico, desideroso di incontro, questo era Navacchia padre, legatissimo al suo lavoro, la sua capacità di curare i rapporti con le persone è emersa evidente nella varietà della platea di persone che lo hanno voluto salutare.

Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

“Festival del Sangiovese”, il ritorno nel paese delle grandi etichette.
Solidarietà al popolo ucraino dalla vendita dei calici in vetro. Iniziative culturali collegate alla mostra di Forlì. E’ bene chiarire che questa non è la semplice sagra in cui si sceglie un prodotto e vi si abbina un programma di eventi, non sempre attinenti e correlati. Questa è la “Festa del Sangiovese” anzi più propriamente un festival dedicato al vino principe delle produzioni locali e simbolo della Romagna, perciò degno di essere omaggiato, e non solo per il nome, nel paese che «vanta valori e numeri importanti di cantine, etichette e vigne» ha sottolineato il sindaco Jader Dardi alla presentazione di ieri a Faenza (museo Carlo Zauli). Le date dedicate al più sacro dei vini, sono il 23 e 24 aprile, ma attenzione perché una serie di iniziative culturali sono attese anche nei mesi di maggio e giugno, promosse con il festival e collegate alla grande mostra di Forlì “Maddalena.

Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Vino, Lorenzo Tersi per la quarta volta nei top di comparto.
Figura tra le cento “Personalità più influenti” segnalate dalla rivista “Cronache del Gusto”. Per la quarta volta consecutiva il wine manager Lorenzo Tersi è tra le 100 personalità più influenti nel mondo del vino. L’attestazione arriva dalla rivista specializzata “Cronache di Gusto” che annualmente in occasione di Vinitaly a Verona, la più importante fiera del settore, presenta il report sulle autorevoli personalità e gli opinion leader del settore. Una speciale classifica, caratterizzata in questa edizione da un cospicuo turn over di personalità (oltre il 40% new entry), che vede consolidare il range di Lorenzo Tersi che guadagna 35 posizioni arrivando al 57° posto in classifica.

Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Caviro e la sostenibilità: «Investiti 22 milioni per migliorare la performance ambientale».
II colosso cooperativo Caviro sarà presente con uno stand al Vinitaly dove punterà molto sulle sue etichette ma anche sul suo modello economico e sulla sostenibilità: «Nel 2020/21 – dice il presidente Carlo Dalmonte – abbiamo investito circa 22 milioni di euro in impianti e tecnologie rivolti a migliorare le nostre performance ambientali, e questa direzione si conferma come trainante anche per la gestione in corso». Caviro, presente con uno stand di grande impatto, intende parlare soprattutto di sostenibilità: «Questa edizione di Vinitaly è ancora più importante per noi perché segna un ritorno in presenza per il mondo del vino italiano – afferma SimonPietro Felice, dg della cooperativa -. Per noi sarà inoltre preludio della presentazione del bilancio di sostenibilità».

Fonte, Resto del Carlino Ravenna.

E a Modigliana si farà la Festa del Sangiovese.
È giunta alla 51a edizione la sagra ‘Sangiovese in Festa’, organizzata dalla Pro loco di Modigliana che si svolgerà quest’anno sabato 23 e domenica 24 aprile, dopo due anni di sospensione per la pandemia. L’annuncio della ripresa della più longeva tra le sagre locali è stato dato ieri al museo Zauli di Faenza dal sindaco Jader Dardi (foto), Roberto Amaretti presidente Pro loco, Giorgio Melandri vice presidente ‘Stella dell’Appennino’, Alessandro Liverani per l’Accademia degli Incamminati e Idilio Galeotti presidente ‘Ics Fectori Art’. Si festeggia il Sangiovese vino prestigioso e simbolo della Romagna unendolo a Modigliana e alle sue produzioni. Per Melandri: «Un grande vino ha anima e radici e le nostre sono a Modigliana, nelle valli che salgono in Appennino e nella comunità che ne condivide l’identità.

Fonte, Resto del Carlino Ravenna.

Buzzinelli resta presidente e promuove la Ribolla Gialla.
II presidente in carica per altri tre anni con a fianco un nuovo direttivo più giovane «Partiamo da un +15% di imbottigliato con 178 soci, il settore è in forte ripresa». David Buzzinelli è stato confermato presidente del Consorzio Collio per un altro triennio. L’elezione del numero uno dell’azienda Carlo di Pradis è avvenuta all’unanimità, segno della volontà di proseguire nel solco tracciato in questo mandato. Confermato alla vicepresidenza il viticoltore della farrese Borgo Conventi Paolo Corso, che sarà affiancato da un altro, nuovo numero due, il cormonese Luca Raccaro dell’azienda Raccaro. Ringiovanito il consiglio di amministrazione del Consorzio: ne faranno parte Martin Figelj (società agricola Fiegl), Saga Radikon dell’omonima azienda, Pietro Bertè (Gruppo Italiano Vini-Formentini), Tereza Keber (azienda Renato Keber), Andrea Drius (Terre del Faet), Matteo Livon dell’onmima azienda, Elija Muzic (azienda Giovanni Muzic), Michele Tomba (azienda Bolzicco), Alessandro Pascolo della Vini Pascolo e Fabjan Korsic della Korsic Wines.

Fonte, Piccolo Gorizia.

L’agricoltura regionale al prossimo «Vinitaly».
Una nuova importante esperienza è in programma per Acli Terra: l’Associazione professionale agricola delle Acli sarà presente alla prossima edizione di Vinitaly, a Verona dal 10 al 13 aprile. In linea con quanto dichiarato dalla presidenza durante l’ultima riunione di Comitato nazionale, la partecipazione all’evento sarà in sinergia con Unipol, l’Unione nazionale dei produttori olivicoli, che ospiterà Acli Terra e il CAA Acli, il centro di assistenza agricola, nel suo stand. Vinitaly, anche quest’anno, si arricchisce del Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, uno spazio espositivo dedicato alle eccellenze del nostro territorio, con tre macro aree: olio extravergine di oliva, food, birra artigianale.

Fonte, Avvenire Lazio sette.

Cesanese, un vino da amare legato al territorio.
Nuova Guida di Repubblica, tra itinerari, curiosità e ricette Cesanese, un vino da amare legato al territorio Vigneti e produttori vinicoli, borghi come Piglio, Affile e Olevano tutti da scoprire, itinerari dedicati al gusto, ricette da mettere in tavola, e poi artigianato, feste di piazza, prodotti tipici ed enoteche, per conoscere a fondo un vino dalla forte identità, “ambasciatore” della regione in cui nasce, il Lazio: arriva in edicola e online il 12 aprile la nuova Guida di Repubblica dal titolo “Cesanese: vino da amare” (collana “Italia del Vino”). Tante le informazioni e i consigli così come le curiosità che pagina dopo pagina permettono al lettore di apprezzare tutte le caratteristiche del Cesanese, in un viaggio all’insegna del gusto ma anche della storia e delle tradizioni di un territorio chiuso tra le montagne della Ciociaria e i Castelli Romani, ricco di suggestioni di cui questo vino costituisce un’eccellenza.

Fonte, Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio.

Le aziende imperiesi nel regno di Vinitaly. Celebrati i 50 anni della Doc Rossese.
Le aziende imperiesi nel regno di Vinitaly Celebrati i 50 anni della Doc Rossese A Verona una vetrina speciale per i produttori del Ponente Attesa per i riconoscimenti: il Premio Cangrande a Maffone L L’allestimento ligure a Vinitaly 2022, uno stand di 200 metri quadrati, all’ingresso della fiera 2. Bruno ed Eliana Maffone, il cuore dell’Ormeasco 3. Terrazza con vista per il ristorante Vignamare Milena Arnaldi IMPERIA La Liguria del vino presente in grande stile a Vinitaly 2022, la rassegna dedicata al mondo dell’enologia che si apre oggi a Verona. E il Ponente con la sua produzione di bianchi rappresentativi, di rossi della tradizione – dal Rossese di Dolceacqua che a Vinitaly celebrai 50 anni dalla Doc, all’eroico Ormeasco – e ancora con il ritrovato Moscatello, avrà la sua vetrina speciale. Cinquantadue le aziende liguri coinvolte (22 della Spezia, 18 di Imperia, 8 di Savona, 4 di Genova) e 841e etichette. Importante essere a Verona dunque per prendere parte all’edizione della ripartenza, dopo lo stop forzato (prima con l’annullamento in corsa del 2020 e poi una ripresa in versione autunnale nel 2021): sono ospiti della fiera 4.400 aziende, 700 “top buyer” internazionali, 30 convegni e 76 super degustazioni. La viticoltura di qualità ad Imperia è rappresentata da 600 aziende per una superficie di 240 ettari: sono circa 1700 gli ettari di superficie vitata, 15001e imprese del settore tra produttori, aziende agricole e imbottigliatori in tutta la Liguria.

Fonte, Secolo XIX Imperia.

Vinitaly, il Ponente si mette in mostra. Diciotto le aziende, premiato Maffone.
La rassegna si apre oggi a Verona con la presenza di 52 aziende liguri Vinitaly, il Ponente si mette in mostra Diciotto le aziende, premiato Maffone. La Liguria del vino presente in grande stile a JVinitaly 2022,1arassegna dedicata al mondo dell’enologia che si apre oggi a Verona. E il Ponente con la sua produzione di bianchi rappresentativi, di rossi della tradizione – dal Rossese di Dolceacqua che a Vinitaly celebra i 50 anni, all’eroico Ormeasco – e ancora con il ritrovato Moscatello, avrà la sua vetrina speciale. Cinquantadue le aziende liguri coinvolte (22 della Spezia, 18 di Imperia, 8 di Savona, 4 di Genova) e 84 le etichette. Importante essere a Verona, dunque, per prendere parte all’edizione della ripartenza, dopo lo stop forzato (prima con l’annullamento in corsa del 2020 e poi una ripresa in versione autunnale nel 2021): sono ospiti della fiera 4.400 aziende, 700 «top buyerZ» internazionali provenienti da quasi tutti i continenti, 30 convegni e 76 super degustazioni.

Fonte, Stampa Imperia.

Ritorna il Vinitaly. Cantine bresciane da oggi in vetrina – Bentornato Vinitaly, Brescia in vetrina.
Cantine bresciane da oggi in vetrina I progetti di Franciacorta, Lugana e Valtenesi Lo possiamo dire: finalmente! È tornato il Vinitaly, quello di un tempo: da oggi fino a mercoledì 13 aprile, nei padiglioni della Fiera di Verona si respirerà l’entusiasmo del 2019, anzi probabilmente maggiore, mandando in archivio un biennio orribile e cercando di non pensare a quanto sta accadendo a Oriente. E le cantine bresciane sono pronte a stupire, forti di numeri positivi e tante buone idee come ci hanno raccontato i responsabili dei tre maggiori consorzi. a pagina 2 Bertera Bentornato Vinitaly, Brescia in vetrina la rassegna a Verona fino al 13 aprile, oltre 4.400 espositori per battere il record di 600 mila bottiglie stappate Lo possiamo dire: finalmente! È tornato il Vinitaly.

Fonte, Corriere della Sera Brescia.

La ripartenza di Vinitaly. E c’è subito un premio per 2 etichette orobiche.
Da oggi a mercoledì. Neanche il tempo di aprire (oggi) i padiglioni di Vinitaly e Bergamo può già brindare a due importanti premi. Alla sesta edizione del concorso «5StarWines», la selezione di vini organizzata nei giorni scorsi da Veronafiere, due etichette orobiche sono state giudicate fra i migliori prodotti in gara. Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento il Brut Metodo Classico 2016 dell’azienda agricola Tenuta degli Angeli, che ha conquistato 91 punti da una giuria composita di esperti da tutto il mondo, che ha il compito di selezionare i migliori vini. Per la realtà vitivinicola di Carobbio degli Angeli è poi arrivata la doppietta grazie all’Extra Brut Metodo Classico 2016 che ha raggiunto i 90 punti.

Fonte, Eco di Bergamo.

Vinitaly, brindisi con 4.400 aziende C’è anche il Consorzio Terre Lariane.
La fiera Oggi a Verona l’inaugurazione Produttori da 19 Paesi Sono 4.400 le aziende espositrici da 19 nazioni che partecipano ai quattro giorni di Vinitaly. Oggi l’inaugurazione a Veronafiere con la presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e del governatore del Veneto, Luca Zaia. L’evento prosegue fino a mercoledì con manifestazioni anche in città. È l’occasione, di ritorno in presenza, per gli operatori e la stampa specializzata internazionale di conoscere le migliori cantine italiane, tra queste le aziende dell’IGT Terre Lariane delle province di Como e Lecco.

Fonte, Provincia Como.

Festa del Lambrusco: a maggio una speciale anticipazione con Pro Loco.
Aspettando la Festa del Lambrusco – manifestazione promossa dalla Pro Loco che animerà il centro storico di Viadana sabato 21 e domenica 22 maggio e che tornerà dopo due di pausa a causa dell’emergenza Covid-19 – i volontari dell’associazione “rilanciano” con un nuovo appuntamento, sorta di “preview” del classico evento della primavera viadanese. Infatti, sabato 7 e domenica 8 maggio a Viadana esordisce la “Lambrusco Weekend Experience”. Per l’occasione dalle 10.30 alle 16 “Casa Viadana”, la sede della Pro Loco in via Rocca, aprirà le proprie porte per degustare varie tipologie di Lambrusco mantovano selezionate dall’associazione culturale “Osservatorio del Lambrusco”, realtà nata nel 2015 che si propone di promulgare e trasmettere la conoscenza del Lambrusco, monitorando la produzione delle piccole realtà artigianali fino alle aziende cooperative.

Fonte, Voce di Mantova.

Da oggi il Vinitaly in pista: si può tornare a brindare.
Il vigneto marchigiano rappresentato da 107 cantine. Il Verdicchio in evidenza Cartoni: «Siamo al fianco di chi produce». Mazzoni: «La grande spinta del bio». Finalmente. Dopo due anni di stop forzato, a Verona torna il Vinitaly. La pandemia non è ancora del tutto alle spalle ma questa edizione, la numero 54, è a tutti gli effetti quella della rinascita: il vino in tutte le sue sfaccettature toma assoluto protagonista. I numeri Sono 4.400 le aziende espositrici da 19 nazioni presenti alla manifestazione che apre oggi (ore 11) i suoi stand e fino a mercoledì sarà il centro del mondo tra vini e distillati. Confermata anche l’internazionalità della rassegna, con 700 top buyer esteri da 50 Paesi già accreditati.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Il World Tour del Gavi – Il Gavi si promuoverà con un giro del mondo
ll Consorzio di tutela presenterà anche al Vinitaly il nuovo progetto che prevede tre tappe di promozione a Roma, Londra e NewYork. In fiera tante realtà provinciali. Il Gavi si promuoverà con un giro del mondo Al Vinitaly il Consorzio di tutela presenta il “World Tour” con tre tappe: si va a Roma, Londra e New York. Tra un mese a Roma, poi a Londra e infine a New York. Il «Gavi World Tour» inizierà in primavera, precisamente il 9 maggio, dalla città eterna, per proseguire 1123 giugno in Inghilterra e terminare il 7 settembre negli States. Il Consorzio Tutela del Gavi con questi tre eventi in tre delle più importanti metropoli internazionali vuole promuovere il Gavi docg durante 112022, che vuole essere più che mai anno all’insegna della ripresa dopo i due di stop causati dalla pandemia.

Fonte, Stampa Alessandria.

Vita nei campi.
Asti e quella vocazione agricola che non si coltiva più Asti un comune avocazione agricola maneglianni ha perso aziende e terreni coltivati. In trent’anni i vigneti sono passati da 1197 a 268 ettari (-78,5%). Vita nei campi Il crollo dei vigneti: in trent’anni passati da 1197 a 268 ettari (-78,5%) “La città ha perso 1’80% della sua viticoltura, il doppio della provincia”. «Il secondo Comune dopo Asti per superficie agricola utilizzata- spiega Pensabene – è dei più importanti del Piemonte». Giovanni Pensabene, agronomo ed ex assessore all’Agricoltura di Asti, numeri alla mano, sulla realtà rurale Astigiana partendo da due dati: le aziende con terreni iscritte all’Anagrafe, 365 ad Asti e 5.558 nella provincia, e la superficie agricola utilizzata: 5.166 ettari ad Asti, su un totale di 6.703, e 63.156 in provincia, su 81.117 ettari complessi.

Fonte: Stampa Asti.

Langhe e Roero in prima fila al Vinitaly – Al Vinitaly l’edizione della ripartenza Produttori di Langa e Roero in prima fila.
Opera Wine, l’anteprima di ieri I produttori di Langhe e Roero sono arrivati in trasferta a Verona, dove oggi si apre il sipario sulla 54′ edizione di Vinitaly, l’evento internazionale più importante dedicato al mondo dell’enologia (anticipato ieri da Opera Wine), che torna in scena fino a mercoledì dopo due anni di stop causati dalla pandemia. Il crocevia delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Dopo l’anteprima di ieri con Opera Wine, fino a mercoledì Verona torna a ospitare la fiera assente da due anni Al Vinitaly l’edizione della ripartenza Produttori di Langa e Roero in prima fila. Assaggiare un Barolo Bric del Fiasc Riserva 2008 di Paolo Scavino e poi passare a un Vigna Rionda 2009 di Oddero, ritornare al 2008 con Le Coste di Pecchenino per poi concedersi un Rocche dell’Annunziata 2011 di Ratti o un Barbaresco Asili Riserva 2016 di Bruno Giacosa

Fonte: Stampa Cuneo.

Il vino di Puglia viaggia nel mondo.
Per la Puglia sarà un Vinitaly destinato a restare nella storia, quello del 2022. Ogni acquisto è un viaggio che inizia prima dal web, ed ora c’è finalmente un unico portale nel quale tutta la Puglia del vino è rappresentata in modo unitario! Cliccando www.pugliawineworld.it si spalancano le porte sul mondo professionale di Sua Maestà il vino, con un potentissimo strumento web che potrà accompagnare e sostenere gli enormi investimenti dei nostri vignaioli e delle cantine.

Fonte: L’Adriatico.

La Puglia torna in vetrina turismo e vini oltre la crisi – Al Vinitaly da campioni: boom di produzione ed export volato al 8%.
Doppio appuntamento: da Milano e Verona occasioni per il rilancio Si parte dai volumi d’affari dello scorso anno, tra cautele e ottimismo Tornano due importanti appuntamenti per la promozione del territorio e delle eccellenze. Da oggi avranno inizio le edizioni 2022 della Borsa Internazionale del Turismo e del Vinitaly, in programma rispettivamente a Milano e Verona. La Puglia punta a fare bella figura, mettendo in risalto i punti di forza. Cauto ottimismo dagli operatori turistici e dai produttori. Al Vinitaly da campioni: boom di produzione ed export volato al +8% ?I numeri di Coldiretti confermano il netto recupero rispetto al 2020 Dopo due anni di incontri online da ieri l’evento torna a portare a Verona il mondo dell’enologia Il primo dato positivo, di cui andare orgogliosi in apertura del Vinitaly, che torna da oggi al 13 aprile finalmente in presenza, è certamente quello sull’export che vede la Puglia guadagnare un +8% piazzandosi al secondo posto nella classifica dei produttori.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Enoturismo, l’Osservatorio: «Cabina di regia».
Il rapporto Enoturismo, l’Osservatorio: «Cabina di regia» «Il turismo del vino unisce una fitta rete di soggetti che una cabina di regia nazionale dovrà guidare nelle politiche di sviluppo e di promozione, questo e l’auspicio e la proposta di Osservatorio sul turismo del vino che facciamo al Ministro per le Politiche Agricole, declinando su ogni territorio le buone pratiche e valorizzando le tante differenze e peculiarità dei territori che fanno del turismo del vino e dell’olio un volano strategico per la ripresa dopo la crisi pandemica». Lo afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica, che oggi alla presenza del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, presenterà il Rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Vinitaly, su il sipario La grande sfida dei vignaioli sardi.
La grande sfida dei vignaioli sardi Pierpaolo Fiori (Agris): con il vino raccontiamo gastronomia e territorio Su il sipario ana 54esima edizione del Vinitaly (da oggi a mercoledì dopo due anni di assenza a causa del lockdown), con l’Isola che sgomita per ritagliarsi un ruolo da protagonista. Settantuno aziende inserite nel padiglione della collettiva Sardegna, trentaquattro autonome. In totale  5 produttori speranzosi di assistere alla ripresa di un settore devastato dalla pandemia. Penisola una vetrina eccezionale. Il Vinitaly, con U VInexpo di Bordeaux e il Prowein di Dusseldorf, è ai vertici delle fiere enologiche mondiali. I numeri della rassegna veronese sono da paura; quattromila aziende provenienti de 80 Paesi, migliaia di operatori, 70o top buyers internazionali.

Fonte: Unione Sarda.

Nero d’Avola, passione e cuore E sempre in pole nelle scelte.
I consumatori privilegiano sempre di più uno dei simboli siciliani della produzione. I bevitori sono sempre più responsabili e consapevoli Nero d’Avola, passione e cuore È sempre in pole nelle scelte i attesta all’87% la quota di siciliani che nell’ultimo anno ha consumato vino, un valore che supera di 2 punti quello registrato nell’immediato pre-Covid (2019). Un rapporto con il vino, quello riscontrato in una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, che si conferma privilegiato e – ancor più che nel resto d’Italia – consapevole e responsabile, con due user su tre che non superano in media i 4 bicchieri a settimana. Lo dice l’ultima indagine «Gli italiani e il vino, Report Sicilia», presentata a Palermo alla conferenza stampa della 54″ edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati.

Fonte: Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.

Un grande alleato della salute A tavola ma con moderazione.
Secondo uno studio i rossi sono amici dell’intestino, Aumentano la varietà dei batteri e aiutano a ridurre obesità e colesterolo cattivo Un grande alleato della salute A tavola ma con moderazione I vino rosso è amico dell’intestino, più di altre bevande alcoliche. Aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma, e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Lo rileva uno studio del Kings College di Londra, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, che però punta sulla moderazione: secondo i ricercatori, i benefici si possono ricavare anche da un solo bicchiere ogni 15 giorni. Gli effetti del vino rosso sull’intestino sono stati analizzati su tre diversi gruppi di circa tremila persone nel Regno Unito, in Olanda e negli Usa, e dalla ricerca è emerso che il microbioma intestinale dei bevitori di vino rosso era più diversificato di quello di chi non lo beveva, mentre ciò non è stato osservato con il consumo di vino bianco, birra o liquori.

Fonte: Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.

Guida 5StarsWines, Al-Cantàra la cantina dell’Etna più premiata.
Pucci Giuffrida: «Il nostro vulcano stravince con i suoi vini. Un territorio unico che deve essere protetto» « L’Etna stravince, abbiamo avuto dei risultati favolosi, tutti i vini del vulcano hanno avuto grandi risultati. L’unicità del suolo vulcanico, le variazioni termiche, il microclima, regalano qualcosa in più al vino». Pucci Giuffrida, proprietario dell’azienda Al-Cantàra di Randazzo non riesce a trattenere l’entusiasmo: è la cantina dell’Etna più premiata, tra quelle che hanno partecipato alla competizione, con 5 riconoscimenti (due in più del 2021) al concorso 5StarsWines, la guida internazionale del Vinitaly al via oggi a Verona. «Siamo i primi da sei anni per numero di riconoscimenti – continua Giuffrida – sono vini che parlano di cultura, poesie da bere».

Fonte: Sicilia Catania.

Toscana al Vinitaly L’onda della crescita e l’ombra della crisi – Toscana al Vinitaly guardando agli Usa Mercati in crescita, ma la crisi spaventa.
Ripartenza Vinitaly and the City, una delle manifestazioni collaterali della fiera che inizia oggi a Verona (foto Angelo Sartori) Toscana al Vinitaly L’onda della crescita e l’ombra della crisi Sull’onda positiva di mesi in crescita, la Toscana del vino apre oggi da protagonista i suoi stand al Vinitaly numero 54, sedizione della ripartenza dopo lo stop imposto dalla pandemia. Tornano i buyers stranieri, soprattutto americani, e questo è un buon segnale peri nostri produttori. Che però temono l’onda lunga della crisi, tra rincari e materiali. Toscana al Vinitaly guardando agli Usa Mercati in crescita, ma la crisi spaventa Via alla fiera della ripartenza, tornano i buyer esteri. Illy: costi altissimi. Frescobaldi: bisogna esserci La Toscana si presenta oggi al Vinitaly da prima della classe, ma non manca qualche ombra sul meteo dell’enologia italiana.

Fonte: Corriere Fiorentino.

l nuovo vigneto di Ricasoli? Lo pianta Antinori Il Castello di Cacchiano amplia gli ettari vitali con l’intervento finanziario del marchese Piero.
A Gaiole Antinori cresce ancora. Le voci di un’acquisizione del Castello di Cacchiano da parte del gruppo vitivinicolo fiorentino sono state smentite, ma una storica collaborazione è nata ufficialmente. La cantina di Giovanni Ricasoli da tempo aveva intenzione di investire in un terreno di proprietà. L’obiettivo di sfruttare i propri diritti di re-impianto per aumentare gli ettari vitati in Chianti Classico non si coniugava con i rischi di nuovi investimenti. Antinori al contrario, da quando ha scelto di essere solo produttore e lavorare esclusivamente con uve di proprietà, era alla ricerca di nuove opportunità produttive. A cementare le due strategie deve aver contribuito l’amicizia personale tra Piero Antinori e Giovanni Ricasoli. Grazie all’intervento finanziario di Antinori è stato possibile per il Castello di Cacchiano piantare un nuovo vigneto. Si tratta di una superficie di 15 ettari, nella zona di San Sano, a Gaiole, dove Antinori ha già recentemente investito.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Foradori e il bianco dealcolato Fermento sul fronte bollicine – Le cantine in mostra E Hofstätter lancia il vino alcolfree.
Viene dall’Alto Adige l’eretico dell’edizione post pandemia di Vinitaly, che apre i battenti oggi a Verona fino al 13 aprile: è Martin Foradori che, nel tempio del vino, ha deciso di lanciare la sua seconda bevanda analcolica a base di uva, definita anche vino dealcolato. Una profanazione del tempio del vino. a pagina 6 E Hofstätter lancia il vino alcolfree Per le aziende di Trento e Bolzano la parola d’ordine è sostenibilità Ferrari celebra 120 anni con la certificazione «Carbon Neutralità». Viene dall’Alto Adige l’eretico dell’edizione post pandemia di Vinitaly, che apre i battenti oggi a Verona fino al 13 aprile: è Martin Foradon che, nel tempio del vino, ha deciso di lanciare la sua seconda bevanda analcolica a base di uva, definita anche vino dealcolato.

Fonte: Corriere del Trentino.

Dal «Gambero rosso» le tre foglie per l’olio, poi esordio al Vinitaly.
Una primavera da ricordare per i soci di «Agraria Riva del Garda». Da oggi a mercoledì a Veronafiere torna il doppio appuntamento con i saloni internazionali del vino e dell’olio. «Agraria» debutta quest’anno a Vinitaly all’interno dell’area del Trentino, mentre è veterana di «SoleAgrifood» e qui porterà i suoi extravergini pluripremiati festeggiando le “tre foglie” del Gambero Rosso e la “stella” nella guida «Oli d’Italia 2022», col frantoio di Riva tra i protagonisti della macro-area della fiera dedicata all’olio extravergine d’oliva. Le soddisfazioni per i tanti soci conferitori di olive sono molteplici: con il «460 Parallelo biologico» sono arrivate le Tre foglie del Gambero Rosso e la “stella” nella guida “Oli d’Italia 2022” conferita ai produttori che, per dieci anni consecutivi, si siano aggiudicati proprio le Tre foglie; sempre con lo stesso evo è arrivata anche la gran menzione al “Sol d’Oro” nella categoria olio extra vergine biologico; il Golden Award 2022 al New York international olive oil competition.

Fonte: Adige.

Cinquanta cantine per raccontare sorsi di qualità.
Al via oggi fino a mercoledì a Verona la 54esima edizione del Vinitaly, senza dubbio una delle più attese, dopo due anni di assenza forzata. L’Umbria sarà presente con un proprio spazio espositivo, curato da Umbria Top Wines, che comprende gli stand di 50 cantine di tutta la Regione, oltre all’Enoteca regionale dell’Umbria, un’area eventi che sarà animata da un ricco calendario di appuntamenti degustativi e di approfondimento, per tutti e quattro i giorni della fiera. Mentre nell’Enoteca regionale, grazie alla collaborazione con sommelier AIS Umbria, sarà possibile, ogni giorno con orario continuato, degustare una selezione orizzontale (per temi enologici) e verticale (per cantine) di oltre 80 etichette.

Fonte: Nazione Umbria.

La Spritz Economy spinge i consumi apertura a nuovi mercati: c’è l’Africa.
Le novità di questa edizione La Spritz Economy spinge i consumi apertura a nuovi mercati: c’è l’Africa Secondo la ricerca Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, il vino è ben presente nel nostro quotidiano: nell’ultimo anno 1’89% degli Italiani lo ha bevuto, dato in crescita rispetto a tre anni fa, per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, che hanno acceso I motori alla «Spritz economy», i vini miscelati protagonisti a Vinitaly and City di happening e aperitivi per brindare alla convivialità ritrovata post covid. Tra lestart up• novità nei 17 padiglioni dent54/a edizione di Vinitaly, oltre all’area del «quarto colore del vino» sugli Orange wine, quelle di «MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality», la nuova sezione riservata alle produzioni di niella a tiratura limitata e di altissima qualità, di Organic Hall che implements l’offerta di Vinitaly Bio e della Mixology, che dopo il numero zero di ottobre 2021, debutta ufficialmente con un proprio format. Vinitaly punta a conquistare nuovi mercatie quest’anno per la prima volta sarà presente l’Africa con buyer provenienti da Mozambico, Kenya, Etiopia, Camerun e Angola. Una novità annunciata dal direttore generale dell’Ice Roberto Luongo.

Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.

Intervista a Riccardo Cotarella – Cotarella: «Vini naturali? solo un fuoco di paglia».
Parla il presidente nazionale di Assoenologi: «In questo mondo ci sono sempre state delle mode, ma i grandi classici restano per sempre ed è il tempo a fare la differenza». Il momento è difficile, ma il settore reagisce bene alle crisi Cotarella «Vini naturali? solo un fuoco di paglia» Luciano Pignataro Gli enologi hanno appena celebrato il loro congresso proprio a Verona, il settore sta attraversando la tempesta della guerra che ha riflessi immediati anche da noi. Ne parliamo con il presidente nazionale di Assoenologi Riccardo Cotarella. «Il momento è difficile, la guerra in Ucraina ha avuto due conseguenze, una più immediata, la difficoltà a reperire il vetro delle bottiglie, l’altra, comune ad ogni altra attività economica, l’aumento dei costi dell’energia.

Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.

Consorzio del Lugana Fabio Zenato presidente.
Alla guida di «Le Morette», raccoglie il testimone di Nicoletto Consorzio del Lugana Fabio Zenato presidente •• Fabio Zenato, di Peschiera del Garda, è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana Doc. Agronomo, guida con il fratello l’azienda vinicola di famiglia «Le Morette» con 50 ettari. È stato eletto martedì 5 aprile all’unanimità dal Consiglio di amministrazione della Doc del lago di Garda, di cui per vari mandati ha fatto parte come consigliere. Ora raccoglie il testimone di Ettore Nicoletto e si appresta a traghettare una denominazione in buona salute che nel 2021 ha toccato quota 27.640.400 bottiglie. I soci sono 208, per 2.500 ettari vitati. «Il lavoro mio e della squadra per i prossimi anni sarà sulla scia dell’eredità che ha portato il Lugana a una grande vitalità», afferma Zenato

Fonte: Arena.

Maltempo: centralina in fiamme e impalcature cadute.
Decine gli interventi dei rigili del fuoco per grandine e pioggia Maltempo: centralina in fiamme e impalcature cadute. Un’impalcatura di 15 metri caduta in strada a Morgano, un camion ribaltato sulla rotatoria di Preganziol, una centralina dell’Enel colpita in pieno da un fulmine a Santa Lucia di Piave, diversi blackout e danni ovunque. Il maltempo che ha caratterizzato la giornata di ieri ha costretto a un superlavoro i vigili del fuoco che sono usciti con uomini e mezzi per far fronte a diversi interventi anche in compagnia dei carabinieri. Tutto è cominciato verso le 12.30 quando prima una fitta grandinata e poi una pioggia torrenziale hanno colpito le strade del Quartier del Piave (soprattutto Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Vidor e Moriago della Battaglia) e delle colline del Prosecco, patrimonio Unesco. Fortunatamente i danni alle colture sono stati limitati, così come gli incidenti stradali, ad eccezione di qualche tamponamento fortunatamente senza feriti.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Verona nella top ten dell’export grazie al vino.
Crescita del 15,9%: nel 202113,2 miliardi di esportazioni, uno dal settore enologico che registra un babo nei Paesi Bassi. È anche l’export del vino, +5.5% sul 2020, a spingere Verona dentro la Top io delle province italiane per esportazioni generali. Il passaggio dall’undicesimo al decimo posto è fotografato dal rapporto «Verona nel Mondo 2022», dedicato all’interscambio commerciale consumatosi fra Verona e gli altri Paesi nello scorso anno e pubblicato pochi giorni fa dalla Camera di Commercio. Se nel 2020 l’economia del nostro territorio aveva esportato per 11.4 miliardi — chiudendo dietro Arezzo, Modena, Treviso, Firenze, Bergamo e le prime cinque cioè Brescia, Bologna, Torino, Vicenza e la capolista Milano — i 13.2 miliardi di esportazioni nel 2021 valgono il gradino superiore: nell’anno appena passato sono aumentate anche le importazioni, +19.2% per un giro d’affari da 16.5 miliardi, mentre l’export veronese è cresciuto appunto del 15.9% con il vino, tra gli altri prodotti, a trainare.

Fonte: Corriere di Verona.

“L’antica fiera Festa con Zaia «Ripartiamo ancora più forti» – «Antica Fiera, più forti di prima».
«Antica Fiera, più forti di prima». Dopo due anni di stop forzato la cerimonia d’inaugurazione? «Prosecco modello vincente, scorretto attaccare i produttori» Zaia: «Voglia di ripartenza e di pace. Profughi, grazie ai veneti» 11 sindaco Guzzo: «Una festa, ci siamo preparati alla grande». IL CONVEGNO SUL MIELE E LA DIFESA DELLE API LA MONTEDORO: «NOI PIONIERI PER LA MESSA AL BANDO DI SOSTANZE DANNOSE». Si è alzato finalmente il sipario sull’Antica Fiera di Godega. «Un bel segnale di ripartenza e c’è tanta voglia di pace» ha esordito il governatore Luca Zaia, ieri alla cerimonia di inaugurazione. La manifestazione ritorna dopo due anni di stop con in prima linea tutti i 150 espositori. Ieri erano in gran numero gli amministratori locali, provinciali e regionali e i rappresentanti di tutte le categorie legate all’agricoltura e alla viticoltura, a sotto- lineare l’importanza di questo appuntamento secolare.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Zonin 1821, cin cin da 200 anni grazie a sette tenute in Italia.
La famiglia di Gambellara è giunta alla 7a generazione con Domenico, Francesco e Michele Zonm 1821, ein ein da 200 anni grazie a sette tenute in Italia II Gruppo vicentino, con fatturato di quasi 200 milioni di cui l’85% all’estero, ha allestito la sua “casa” al padiglione 4, stand F5 Tante le novità dalla Cuvee Extra Dry alla Ribolla gialla in versione spumantizzata Alberto Toncllo albeno tonello c il giornale di Vicenza it Pad. 4 Stand F5 Vinitaly, Verona, queste le coordinate per ritrovare, finalmente in presenza, la settima generazione della famiglia Zonin, Domenico, Francesco e Michele, e il ceo dell’azienda, Pietro Mattioni, e degustare i vini dei brand di proprietà e quelli delle Tenute storiche del Gruppo. Tradizione, attenzione all’evoluzione e visione del futuro collegate a un particolare dinamismo e apertura all’internazionale sono i valori che contraddistingueranno la presenza di Zonin all’edizione 2022 del salone e che nel 2021 hanno permesso al gruppo di ottenere degli ottimi risultati su molti Paesi di tutto il mondo

Fonte: Giornale di Vicenza.

«Lanciamo Spritzltaly lo spin-off di Verona».
Lorenzo Innocenti lancia “SpritItaly”. Parafrasando il Vinitaly veronese, il candidato di “TornaPadova” propone una rassegna da realizzare già dal prossimo anno: «La Fiera di Padova e quella di Verona si sono fatte la guerra per anni e noi per giunta l’abbiamo persa— spiega Innocenti — Quello che noi vogliamo invece è una sempre maggiore integrazione e cooperazione fra il nostro territorio e Verona, Venezia, Bologna, oltre a città estere vicine come Monaco di Baviera. Domenica partirà Vinitaly, rassegna che attirerà 160 mila persone e di cui Padova, distante appena 40 minuti, non beneficia in alcun modo.

Fonte: Mattino Padova.

Cantine padovane alla sfida Vinitaly «Ci faremo valere» – «Questo è il Vinitaly della ripartenza» Le etichette padovane raccolgono la sfida.
Massiccia la presenza dei produttori dei Colli Euganei con in testa il Consorzio di tutela delle Doc e Docg. Torna la manifestazione a Verona da oggi fino a mercoledì 13 aprile Quaranta aziende presenti, i Colli Euganei saranno protagonisti «Questo è il Vinitaly della ripartenza» Le etichette padovane raccolgono la sfida. Ritorna il Vinitaly da oggi a mercoledì 13 aprile nei padiglioni di Veronafiere e le aziende vitivinicole padovane, una quarantina tra espositori e aziende da bancone, non si sono fatte trovare impreparate a questa opportunità di fare business approfittando della presenza di ospiti e 700 “top buyer” internazionali da 50 paesi accreditati.

Fonte: Mattino Padova.

Il Friularo arriva a Verona e va alla conquista della Cina Lorin: «Sedurremo l’oriente».
Dopo aver conquistato i padovani, l’ambasciatore dell’identità patavina, il vino Friularo, sbarca sul mercato vinicolo della Cina e alla manifestazione veronese Vinitaly. Sulla rivistaYi JiuYoubao infatti è stato pubblicato uno speciale dedicato all’antico vitigno dei padovani. Si tratta dell’ultimo numero del magazine, che rappresenta un riferimento nel settore viticolo-enologico italiano in Cina, edita da Wine Channel. Scritta completamente in cinese e rivolta ad un pubblico di consumatori ed esperti, propone un reportage sul Friularo Docg, a firma del sommelier professionista Marco Simoni. Primo passo, la critica (positiva) d’eccellenza.

Fonte: Mattino Padova.

Il Frantoio di Cornoleda vince il primo premio “Sol d’Oro” per l’olio.
Quello dei Colli Euganei è un territorio straordinario, oltre che per il vino, anche per la produzione dell’olio extravergine di oliva. Domani alle 15.30 nell’ambito della 26esima edizione di SoleAgrifood, il Salone Internazionale Agroalimentare in programma a Veronafiere in contemporanea col Vinitaly, il Frantoio di Cornoleda di Cinto Euganeo riceverà il primo premio al Sol d’Oro nella categoria Absolute Beginners. Un riconoscimento riservato a chi produce e commercializza un olio extravergine di oliva in un quantitativo da 500 a 1.449 litri. A ritirare l’ambito riconoscimento internazionale che ha visto in gara 252 oli da paesi quali Italia, Grecia, Croazia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Cina, sarà Devis Zanaica, titolare assieme alla moglie Jaci del frantoio sui Colli Euganei.

Fonte: Mattino Padova.

Intervista a Luca Rossetto – «Agroalimentare l’impennata dei prezzi durerà ancora a lungo».
Luca Rossetto, economista agrario di Agripolis, valuta la situazione La mazzata del costo del foraggio si è abbattuta sugli allevamenti Agroalimentare l’impennata dei prezzi durerà ancora a lungo» La dipendenza dall’Est europeo per l’Italia è limitata Ma le merci andranno a chi sarà disposto a pagarle di più. Albino Salmaso a fiammata speculativa sui prezzi dei prodotti agricoli durerà a / lungo: pane, pasta, latte, formaggio e carne subiranno rincari a due cifre. A raccontare lo scenario è il professor Luca Rossetto, economista agrario di Agripolis e docente di un master sul vino a Montpellier. Professor Rossetto, la spinta al rialzo delle materie prime quali effetti avrà sui consumatori? «Il mercato mondiale che determina le quotazioni dei cereali è Chicago mentre in Italia si fa riferimento alle borse merci locali come Bologna o Milano.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Bufera di pioggia e vento, alberi caduti Prima grandine sui vigneti del Prosecco.
Blackout in diversi quartieri del capoluogo. Un uomo è finito all’ospedale dopo che una fioriera gli è caduta in testa A Morgano è crollata sulla strada un’impalcatura di quindici metri Forti raffiche di vento, un nuovo crollo delle temperature, la prima grandine della stagione. È il copione del maltempo che ha sferzato la Marca ieri pomeriggio, e che ha richiesto un superlavoro ai vigili del fuoco in tutta la provincia. L’Arpav venerdì aveva lanciato l’allerta, soprattutto per il vento, annunciato nella Pedemontana. Ed è lì che ha colpito per primo il maltempo. Attorno a mezzogiorno e mezzo una violenta, ma breve, grandinata ha colpito i vigneti di Valdobbiadene. I chicchi di ghiaccio sono caduti anche a Colbertaldo, Cavaso del Tomba, Pederobba, Possagno e Vidor mentre sul Cansiglio si è rivisto addirittura qualche fiocco di neve decisamente fuori stagione

Fonte: Tribuna Treviso.

“Grandi opportunità anche online, ma è bello tornare a vedersi”.
Dopo due anni difficili, con vari stop imposti dalla pandemia, ripartono gli eventi nel settore del vino e la cantina Celli di Bertinoro si prepara per due appuntamenti internazionali: Vinitaly a Verona da oggi al 13 aprile e poi il Prowein a Düsseldorf, in Germania, dal 15 al 17 maggio. “In questi due anni di blocco delle manifestazioni fieristiche – afferma Mauro Sirri, titolare della Cantina Celli – abbiamo sperimentato nuove modalità di relazione con i consumatori, ossia degustazioni online e incontri digitali. Ma è un piacere tornare a parlare ai clienti faccia a faccia”.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Vinitaly a Verona, guida per non perdersi tra i padiglioni della Fiera.
Novità e degustazioni, verticali di vecchie annate. C’è anche un «vino senza alcol» e lo stand dell’acqua. La guida degli appuntamenti e gli stand da visitare. Dodici padiglioni numerati e altri sei con le lettere dalla A alla F. Il Vinitaly torna in presenza a distanza di tre anni dall’ultima edizione nel 2019 e dopo la Special Edition del 2021. Per seguire il Vintaly occorrono un paio di scarpe buone, la mappa dei padiglioni sempre in mano e una buona agenda, cartacea o elettronica, a seconda delle preferenze. Ci sono 4.400 aziende presenti di 19 Paesi e soprattutto nelle ore centrali della giornata diventa veramente difficile muoversi. Quest’anno, poi, dopo il controllo del green pass all’ingresso (è sufficiente quello base ottenibile con il tampone, serve il rafforzato – vaccini o guarigione – per convegni e congressi), sperimenteremo le mascherine obbligatorie all’interno dei padiglioni.

Fonte: Corriere veneto.
“Cantina Musicale”: alle 21.30 su Siena Tv arriva Ross.
Questa sera a Cantina Musicale arriva Rosario Aloisio in arte Ross, ci presenterà il suo ultimo album “Quattro passi nell’amore”! Sarà un viaggio nei sentimenti, in una versione acustica intima e vera, con lui ci sarà un grande batterista e cantante, Marco Pisaneschi. La puntata andrà in onda questa sera alle 21.30 su Siena Tv, canale 90 del digitale terrestre. Ross (all’anagrafe Rosario Aloisio) è un cantautore italiano che nasce a Siena nel bel mezzo dei mitici anni sessanta. Gli amici più stretti hanno sancito nel tempo questo abbreviativo con cui Ross si identifica ormai sia personalmente che artisticamente.
Fonte: Radio Siena Tv.
Città del vino a Patuanelli, cabina di regia per enoturismo.
“l turismo del vino unisce una fitta rete di soggetti che una cabina di regia nazionale dovrà guidare nelle politiche di sviluppo e di promozione, questo è l’auspicio e la proposta di Osservatorio sul turismo del vino che facciamo al Ministro per le Politiche Agricole, declinando su ogni territorio le buone pratiche e valorizzando le tante differenze e peculiarità dei territori che fanno del turismo del vino e dell’olio, altro settore emergente, un volano strategico per la ripresa dopo la crisi pandemica”.
Fonte: Ansa.
Vino: da Sicilia a Lombardia ‘sfida’ startup degustazione.
Nata 2 anni fa, in pieno lockdown, dall’unione della passione per il vino e le capacità tecnologiche dei suoi fondatori, TastingTrip è l’attività di degustazione di vini online da svolgere direttamente da casa guidati passo passo dall’esperto sommelier. La start up, ideata da due fratelli di Caltanissetta, Elisa e Marco Tiranno, poco più che trentenni sbarca ora dalla Sicilia in Lombardia e con una novità: le degustazioni, prenotabili on line e che potranno essere fatte sempre in casa, saranno anche in presenza. Questo anche per far ‘socializzare’ gli oltre 250 ‘fruitori’ che in questi due anni di pandemia hanno utilizzato il servizio.
Fonte: Ansa.
Record storico per il fatturato del vino: 13 miliardi.
Emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat pubblicata in occasione del Vinitaly che dopo due anni di stop eper pandemia apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona. È record storico per il vino italiano che ha raggiunto un fatturato di quasi 13 miliardi nel 2021, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione del Vinitaly che apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona dalle diverse regioni nell’esclusivo salone “Vigneto Italia” creato dalla Coldiretti per scoprire la grande biodiversità e qualità dalle quali nascono le più prestigiose bottiglie del vino Made in Italy, grazie all’impegno di 310mila aziende agricole.
Fonte: AGI.
«Aumenta sempre l’interesse per il vino».
Cotarella, presidente di Assoenologi: «L’instabilità non aiuta il consumo, ma speriamo di riprenderci e ripetere i numeri del 2021». Il conflitto in Ucraina genera ripercussioni negative nell’export dei vini, specialmente verso mercati, come la Russia, propensi all’acquisto di produzioni made in Italy. Se la guerra determina una contrazione degli acquisti, la situazione di instabilità, in generale, non aiuta gli scambi anche con altri Paesi. È il giudizio di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, nel ricordare che il vino rappresenta momenti di convivialità e lo si consuma quando c’è un clima sereno. «È difficile ipotizzare e quantificare le conseguenze del conflitto in Ucraina – commenta -, sta di fatto che ci sono migliaia di casse di bottiglie di vino ‘bloccate’ nelle cantine italiane, pronte per essere spedite in Russia. È un grande punto interrogativo. Poi ci sono i crediti delle aziende vinicole: c’è in timore che non vengano onorati e soprattutto l’incertezza della ‘moneta’ con cui verranno saldati. Se i rubli valgono poco, come adesso, sarebbe un danno gravissimo».
Fonte: quotidiano.net.
Operawine: si alza il sipario sul mondo del vino.
Alle Gallerie Mercatali la vetrina con i 130 migliori produttori italiani selezionali del Wine Spectator. Il sottosegretario Centinaio: “Con Vinitaly e Operawine Verona è la capitale del vino. Pronti a sostenere come governo questa eccellenza dell’economia italiana”.
Fonte: TgVerona – Telenuovo.
Cresce export vini made in Puglia (+8%) seconda regione più produttiva d’Italia.
Cresce l’export dei vini pugliesi del +8% con la Puglia che si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione di vino con quasi 9 milioni di ettolitri nell’ultima annata, sempre più graditi sui mercati nazionali ed esteri. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Istat Coeweb, divulgati in occasione del Vinitaly 2022, vetrina per le produzioni enologiche di eccellenza che apre i battenti a Verona, con la Puglia che negli ultimi anni si è imposta anche con gli spumanti. Le bottiglie che hanno registrato il maggior incremento dei consumi in valore del vino italiano e la spinta verso il successo, sono pugliesi. Troviamo difatti nelle prime quattro posizioni due vini della regione, il Primitivo pugliese (+23,6%) e il Negroamaro pugliese (+14,6%), al centro delle degustazioni in programma alla Kermesse veneta.
Fonte: TR News.
«Non riusciamo a confezionare il vino».
Caviro archivia un bilancio record, però ora arrivano le difficoltà. «Costi alle stelle, però mancano i materiali: è emergenza». Dopo un bilancio record 2020 – 2021 chiuso con numeri record (390 milioni di euro, +8%), con l’export che cresce del 17%, il Gruppo Caviro era pronto ad un 2022 di ulteriore crescita e rilancio per le vendite del vino in Italia e all’estero… invece. «Invece – dice il direttore generale Simonpietro Felice – siamo qui alle prese con due emergenze che stanno tagliando le gambe alla ripresa». «Uno dovrebbe pensare che le due emergenze sono il Covid e la guerra e la chiusura di tre mercati. In realtà le vere emergenze di adesso sono: primo l’aumento fuori controllo dei prezzi dei cosiddetti prodotti secchi (vetro, cartone, tappi, capsule) che aumentano di settimana in settimana e non sono negoziabili. Solo il vetro da inizio anno è cresciuto oltre il 50%. E’ chiaro che i nostri listini sono drammaticamente inadeguati rispetto a questa escalation di aumenti».
Fonte: Quotidiano.net.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 9 aprile 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Il Vinitaly riempie le piazze – Il pieno di sorrisi tra i calici Vinitaly riabbraccia la città.
Oggi gli eventi in centro, domani il via in Fiera. Pronto il piano perla viabilità Briesi e sonis’ L’apertura di Vinitaly and the City è stata un successo gli eventi proseguiranno in centro fina lunedì. Vinitaly riempie le piazze. La manifestazione cittadina durerà fino a lunedì: un pieno di eventi musicali, degustazioni e talk show Il pieno di sorrisi tra i calici Vinitaly riabbraccia la città Inizia il fuori salone, e da domani il via a Veronafiere Sboarina: «Lavoro partito da lontano, è un orgoglio» Anche Massari al taglio del nastro: «Verona è unica» Opera Wine apre serata inaugurale del fuori sa- dj set, presentazioni di libri e lone della rassegna in pro- degustazioni. il sipario sulla gramma da domani a Verona- «Finalmente ci ritroviamo kermesse fiere. qui, era un appuntamento Un Vinitaly and the City di- che aspettavamo da tempo», Danese: «L’evento verso da tutti gli altri perchè ha esordito il presidente di cittadino ci era il Covid anche se sembra ormai alle spalle ha lasciato il mancato» segno.

Fonte: Arena.

Premi e dediche a Veronelli Daniele Cernilli firma un testing.
II wine tasting di Fisar in Rosa con la tavola rotonda in cui si ricorderà il giornalista enogastronomico Premi e dediche a Veronelli Daniele Cernilli firma un testing I vitigni autoctoni a bacca bianca: organizza la rivista tedesca «Vinum» Champagne e viaggio vinicolo per i buyer dell’Horeca. I l giro del mondo La degustazione al data da Sarah Heller, la più buio dell’Unione giovane Master of wine asiatica e vincitrice del premio Italiana dei ciechi e «Wine Communicator of the degli ipovedenti rear» promosso da Vinitaly. E dedicato infine alla Slove sezione di Verona; nia il tasting organizzato dal gli approfondimenti la rivista Revija Vino: nonostante il suo piccolo territorio.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.

Un’azienda al femminile.
In ufficio un team di donne Cantine Velenosi è una realtà familiare che sta vivendo un cambio generazionale. Angela si occupa del commerciale, la figlia Marianna, entrata in azienda tre anni fa, ricopre la carica di strategic marketing manager e il fratello Matteo, enologo e presente da due anni, è in produzione. L’azienda è molto orientata al femminile, con un team composto da sole donne in ufficio e un bilanciamento tra i due generi in tutti gli altri dipartimenti. “Quando sono arrivati Marianna e Matteo, il primo periodo assieme a loro ha rappresentato per me una scoperta – spiega la titolare Angela Velenosi – ci dovevamo conoscere e studiare a fondo, conciliando le diverse energie e i diversi modi di pensare e di agire di due generazioni che si confrontano per la prima volta in un contesto lavorativo.

Fonte: Corriere Adriatico Ancon.

Il “Modello Abruzzo” protagonista a Vinitaly.
Sul palcoscenico internazionale di Verona anche l’icona Trebbiano. Torna dal 10 al 13 aprile il Vinitalye l’Abruzzo del vino si presenta al salone internazionale di Verona forte del successo dei suoi vini sui mercati, anche internazionali, e con la grande novità del “Modello Abruzzo’, da presentare ai buyer in arrivo da tutto il mondo. Senza dimenticare la celebrazione dei 50 anni di una delle icone dell’enologia regionale, il Trebbiano d’Abruzzo. Un nuovo Abruzzo «In questa edizione del Vinitaly – ha esordito il vice presidente della giunta regionale Emanuele Imprudente – presenteremo un nuovo Abruzzo che fa finalmente leva su un’identità regionale comune, esaltata dalle peculiarità e dai valori dei singoli territori.

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

l Prosecco “La Delizia” vince il premio per la miglior confezione a Vinitaly.
Riconoscimento internazionale per La Delizia Viticoltori Friulani. Al Vinitaly, la grande fiera enologica di Verona, la cantina di Casarsa ha ottenuto il premio speciale “Ambiente e Sostenibilità” nell’ambito della competizione che ogni anno premia il miglior packaging delle aziende che si sono distinte per creatività e immagine dei loro prodotti. A vincere il premio è stato “Uva”. Un Prosecco doc extra dry spumantizzato con metodo Charmat ottenuto da uve certificate Sqnpi, dalla bottiglia in vetro riciclato passando per il tappo di sughero certificato Fsc, fino all’etichetta stampata su carta Fsc ottenuta dalla lavorazione di residui d’uva, che sostituiscono fino all’15 per cento della cellulosa proveniente dall’albero. Sono queste alcune delle scelte etiche compiute in fase creativa da La Delizia, coerentemente con le linee guida aziendali riassunte nel progetto valoriale “Visionari.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

Tutto esaurito a Verona per i vini e a Gardaland debutta Jumanji.
Parte il Vinitaly e la stagione turistica esplode, con il tutto esaurito negli alberghi del centro di Verona e dintorni. La rassegna con i migliori vini d’Italia torna dopo la pandemia nei padiglioni della Fiera con l’edizione 54. Molti beb e affittacamere sono già sold out. Dopo il Covid e con una situazione internazionale molto tesa, il settore è rimasto con il fiato sospeso fino all’ultimo ma il richiamo di questa manifestazione, che quest’anno si tiene da domani fino a mercoledì, ma che di fatto con gli eventi di Vinitaly and the city (dall’S all’11 aprile) è già cominciata, è ancora grande. «Sarà un Vinitaly da tutto esaurito, non ancora come il 2019 ma comunque finalmente vivo e reale», ha annunciato Giulio Cavara, presidente di Federalberghi Verona.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Barone Pizzini festeggia 25 anni
La Cantina di Provaglio d’Iseo, Barone Pizzini, celebra quest’anno 25 annidi viticoltura Bio. La società ha chiuso il 2021 con un fatturato di 7 milioni e un utile di 827,4 mila euro con 70o mila bottiglie vendute. (Nella foto il ceo Silvano Brescianini).

Fonte: Corriere della Sera.

Dieci coppie giuste.
Bianco Veneto ICT Pasqua 34 euro. Gradi 13,6. Multivintage, pluripremiato. Con aromi di mandorla e camomilla e note di pepe bianco. È’ ideale con carpaccio di pesce affumicato. Martin Orsyn Champagne Premier Cru Rosé 49 euro. Gradi 12,6. A spuma persistente, delicato con sentori di frutta rossa (mirtillo, ribes nero) e di fragolina. Perfetto per l’aperitivo, con stuzzichini salati. Merlettaie Spumante Pecorino Brut Ciù Ciù 17 euro. Gradi 12,6. Morbido, profuma di fiori di tiglio e nasce dal Pecorina vitigno autoctono del territorio pieno. Super (anche) con le olive all’ascolana Prosecco Rosé Brut Millesimato Ponte 1848 7euro.Gradill. Di un bel rosa antico, equilibrato e avvolgente, con sentori di pesca e mela rossa golden. Ideale con il cous cous alle verdure e i crostacei. Asolo Prosecco Plumage Montelvini 7,90 euro. Gradi 11,6.

Fonte, Io Donna.

Poggio di Sotto va a gonfie vele.
La quotazione media dei 12 millesimi di Brunello di Montalcino è salita del 18,48% Poggio di Sotto va a gonfie vele di Cesare Pillon Protagonista di questa puntata è il Brunello di Montalcino firmato Poggio di Sotto, ma in tabella ne compaiono anche altri tre però con un numero troppo limitato di bottiglie quotate sia nel 2021-22 che nel 2020 per poterne trarre indicazioni valide sugli orientamenti del mercato. Le tre aziende che li producono sono tuttavia, per motivi diversi, di grande rilievo: la Siro Pacenti, nata nel 1970, ricava tuttora il suo vino dai vigneti impiantati allora, mezzo secolo fa; Stella di Campalto, vecchia mezzadria abbandonata, riportata in vita da una proprietaria appassionata che le ha dato il suo nome ha ricominciato a produrre nel 2001; Poggio Antico, portato al successo dalla proprietaria Paola Gloder, è stato da lei ceduto nel 2017 all’idustriale belga Marcel Van Poecke.

Fonte, Milano Finanza.

Masi, anche Enpaia sale Ora possiede il 5%.
I fratelli Boscaini controllano il Gruppo Si accende l’interesse per Masi Agricola, gruppo vitivinicolo quotato sull’Egro. Dopo l’avanzata di Renzo Rosso, che con la holding Red Circle ha recentemente ritoccato la sua partecipazione salendo al ro% dal precedente 7,5%, anche Fondazione Enpaia (è l’ente previdenziale degli addetti in agricoltura) arrotonda la sua quota, e comunica di avere raggiunto la soglia rilevante del 5% del capitale. A febbraio l’ente era entrato nell’azionariato con una quota del 4 per cento. Masi Agricola (+2,70%a4,95 euro ieri in Borsa) è controllata dai tre fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini, titolari ciascuno di una quota del 24,5%, riuniti in un patto parasociale triennale, sottoscritto lo scorso febbraio, finalizzato a garantire continuità nelle linee strategiche e nella gestione del Gruppo. —M.Me.

Fonte, Sole 24 Ore.

Vino, vendemmia senza bottiglie – Vino, le aziende preparano la vendemmia senza bottiglie.
Carenza di vetro Vino, vendemmia senza bottiglie Giorgio dell’Orefice —u pag. 19 Vino, le aziende preparano la vendemmia senza bottiglie Effetti della guerra. Carenza di vetro e rincari preoccupano i viticoltori. Antinori: «Una emergenza mai verificata nella storia». I produttori di Prosecco (750 milioni di bottiglie l’anno) preannunciano aumenti Gorgio dell’Orefice ono molto preoccupata. La vendemmia non è tanto lontana e rischiamo davvero di non avere le bottiglie perla nuova produzione. Una cosa del genere non è mai accaduta». Nelle parole di Albiera Antinori, presidente del gruppo vini di Federvini nonché presidente della Antinori, tra le principali cantine Italiane con una produzione da oltre 20 milioni di bottiglie c’è l’attuale momento del vino italiano che da domani (e fino al 13 aprile) si ritrova al Vinitaly di Verona dopo due annidi sospensione causa Covid e – tra boom dei costi energetici e conseguenze del conflitto russo-ucraino – si ritrova anche con emergenze inedite, come quella della possibile scarsità di vetro.

Fonte, Sole 24 Ore Food 24.

Trentodoc: marginalità in calo, ma le prospettive restano positive.
Enrico Zanoni Presidente Trentodoc Emiliano Sgambato ormai non c’è un listino, quasi ogni ordine fa storia a sé, i costi record dell’energia stanno causando l’aumento dei prezzi del vetro, che già si paga il 35% in più, ma anche il cartone è aumentato del 4o%, poi d sono le etichette, le gabbiette…». La testimonianza di Enrico Zanoni, presidente Trentodoc, si aggiunge agli allarmi lanciati da molte cantine che rischiano di far dimenticare troppo presto gli ottimi risultati dei 2021: secondo i dati diffusi giovedì dall’istituto Trentodoc, le bollicine di montagna” registrano un rimbalzo del 40% rispetto al 2020 e un significativo aumento del 23% sul 2019, con la produzione che ha superato le 12 milioni di bottiglie, per un giro d’affari di 150 milioni. «L’ impatto sui costi è rilevante, è impensabile recuperarlo in toto.

Fonte, Sole 24 Ore Food 24.

Intervista a Paolo Faragò – Centrocampista e poi sommelier e pure vignaiolo.
Parecchi (ex) calciatori hanno trasformato da passione a investimento (o lavoro) il loro legame con il vino. Ma solo Paolo Faragò, centrocampista del Lecce, tra quelli in attività, sta compiendo il percorso netto: esame da sommelier e, a breve, produzione delle prime bottiglie con etichetta Azienda Faragò. Quaod’è nata goeata passione? «A casa, da ragazzino, notavo che a cena papà sceglieva una bottiglia di quelle buone per far aumentare il piacere della compagnia. Ecco, per me il vino ha proprio questo valore grandissimo di elemento d’unione. Solo a Novara, però, verso i 18-19 anni, ho iniziato veramente». Grazie a chi? «Saverio Del Fiore, un mio amico. Esporta vini in Svizzera. È stato lui a farmi appassionare, iniziando a farmi assaggiare prima buone bottiglie, poi ottime e infine grandi vini».

Fonte, Sport Week.

Vinitaly. Consigli da bere.
ASTORIA millesimato, Superiore Docg di Valdobbiadene. Il gioiello dl casa Astoria. e 11,80 Lo aspettavano i buyer di tutto il mondo, lo aspettava soprattutto il popolo dei winelover, che considera il Vinitaly come una sorta di immenso luna park del vino. Bene, dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia, la più prestigiosa rassegna del vino italiano riapre le porte della Fiera di Verona, da domani a mercoledì 13 aprile (dalle 9.30 alle 18). E torna alla grande, con oltre quattromila produttori provenienti da 19 Paesi che presenteranno il meglio della loro produzione. L’azienda del vino italiano, paradossalmente, viene da un anno record, visto che ha chiuso il 2021 con esportazioni per oltre 7 miliardi di fatturato, in netta crescita (+ 12,4%) sull’anno precedente (quello della crisi pandemica), ma anche sul 2019 (+ 10%). Per il 2022, invece, preoccupa lo scenario.

Fonte, Sport Week.

Intervista a Hernanes – Nella Ca’ del profeta – Vino, tartufo e pallone.
In qualche modo si tratta sempre di campi, ma non più da pallone: la nuova vita del Profeta Hernanes, centrocampista ex Lazio, Inter e Juve, oggi si divide tra famiglia e vigneti. Il brasiliano, che non sa ancora se continuare un altro anno con il calcio o chiudere definitivamente dopo l’esperienza brasiliana con lo Sport Recife, ha da poco inaugurato Ca’ del Profeta, un agriturismo nel verde piemontese con prodotti del territorio e un’attenzione molto particolare riguardo a cosa si beve. «Potremmo mica ritardare l’intervista? Devo andare a ritirare il permesso di soggiorno». Si può rispondere no? Permesso accordato: da noi (ovviamente) e dalla questura di riferimento.

Fonte, Sport Week.

Intervista a Giovanni Mantovani – «A Vinitaly è tutto pronto per la sfida della ripartenza Cosa chiedo a Draghi e Ice».
Una bottiglia quasi piena. Alla vigilia del Vinitaly, la grande rassegna del vino italiano, gli operatori si dicono ottimisti, ma devono fare i conti con una serie di incognite che non riguardano soltanto le conseguenze della guerra in Ucraina. Sul tappeto c’è infatti l’impennata della bolletta energetica e del carovita. Oltre che la mancanza di una una vera «regia» di promozione come sistema Paese per vincere sui mercati internazionali. E popi c’è ancora la sotto-capitalizzazione delle cantine. Un problema che la lunga pandemia ha amplificato. E, non ultimo, il tema del sostegno e della valorizzazione di una rassegna, come quella veronese, che è uno straordinario biglietto da visita per un settore che vale 14,5 miliardi di euro.

Fonte, Verita’&Affari.

Sono i giovani a stappare le bollicine.
Bollicine in evoluzione. I due anni di pandemia, come emerge dal “Wine Intelligence sparkling wine reports”, hanno accelerato dei cambiamenti nell’atteggiamento dei consumatori, specie di Paesi come Usa, Canada, Gran Bretagna e Australia mercati in cui l’italiano Prosecco ha visto incrementare la presenza. Evoluzione diversa rispetto alla fascia di età. Gli over 55 hanno in questi anni via via diminuito quantità e frequenza di consumo. Per i giovani invece i consumi stanno tornando a livelli pre Covid. I bevitori di bollicine più giovani, perlopiù maschi, dettano il cambiamento: lo spumante non è più il vino del brindisi e della festa, come per i genitori, ma quello dell’aperitivo dopo il lavoro.

Fonte, Verita’&Affari.

Vinitaly e Borsa del turismo, doppia vetrina per la Calabria.
Domani iniziano la due rassegne: la Regione conta di promuovere bellezze naturali e produzioni agricole Vinitaly e Borsa del turismo, doppia vetrina per la Calabria Saranno 68 le aziende protagoniste a Verona nel padiglione di casa. Un doppio appuntamento per promuovere le bellezze turistiche e i prodotti dell’agroalimentare. A partire da domani la Calabria infatti sarà protagonista al Vinitaly di Verona e alla Borsa internazionale del turismo di Milano. In Veneto la Regione sarà presente un padiglione di 1.100 metri quadrati, 68 espositori, un numero verde dedicato. Alla kermesse in programma da domenica a mercoledì prossimo la Regione Calabria si presenterà con il brand “Calabria Straordinaria”.

Fonte, Gazzetta del Sud.

Emilia Romagna a Vinitaly con oltre 120 aziende.
Verona: da domani a mercoledì Emilia Romagna a Vinitaly con oltre 120 aziende L’Emilia-Romagna protagonista di Vinitaly, che da domenica a mercoledì 13 aprile torna alla fiera di Verona, con oltre 120 aziende produttrici. «Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione» spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Da Bottega mille euro di premio ai dipendenti.
Da Bottega mille euro di premio ai dipendenti. Un premio di circa 1.000 euro sarà erogato nella busta paga di aprile ai quasi 200 dipendenti di Bottega, l’azienda trevigiana di Bibano di Godega di Sant’Urbano che ha il suo centro logistico a Fontanafredda. Il bonus vuol essere un contributo concreto ai lavoratori così che possano affrontare con maggiore serenità la congiuntura economica che impatta tanto sulle aziende quanto sulle famiglie a colpi di aumenti: di luce, gas, della spesa, del carburante. «Da sempre — commenta il presidente Sandro Bottega – cerchiamo di essere vicini ai nostri collaboratori e in questo caso ancor di più dato l’eccellente risultato del 2021».

Fonte, Messaggero Veneto.

Dai terreni di famiglia la spinta verso il futuro: «Passione e fatica nel segno della tradizione».
Greta Donelli e Pier Paolo Ritrovati si sono dedicati alla cura dei vigneti a Usurana. «Ora vogliamo dedicarci a quelli di Monesteroli». «Zona in pendenza e come tale difficile da coltivare Col nostro sforzo vogliamo rilanciare agricoltura e turismo». II territorio torna a vivere grazie ai giovani che stanno riscoprendo il valore della terra. Spesso si parla delle difficoltà legate al mantenimento dei terreni, specialmente da quando si è smesso di coltivare per necessità e sono stati abbandonati i terreni. In Liguria le coltivazioni hanno sempre garantito la cura del territorio, estremamente fragile e soggetto a frane se non mantenuto da contadini o proprietari degli appezzamenti.

Fonte, Nazione La Spezia.

Vinitaly, brillano le uve spezzine Colli di Luni e Riviera in mostra.
La rassegna di Verona vede tanti marchi del territorio alla ribalta Le imprese del levante ligure sono 22 con 84 etichette presenti Vinitaly, brillano le uve spezzine Colli di Luni e Riviera in mostra. I vini liguri non potevano presentarsi in condizioni migliori al ritorno di Vinitaly, di scena a Verona da domani, al 13 aprile. «Ci presentiamo alla rassegna di Verona con numeri importanti — dice Andrea Marcesini, produttore con il suo brand de La Felce e presidente del consorzio di tutela Colli di Luni, Cinque Terre, Colline di Levanto e Igt Liguria di levante — Rappresentiamo 70 aziende che producono 310 etichette di vini diversi dei Colli di Luni, 93 vini della Liguria di Levante, 73 delle Cinque Terre e 19 delle colline di Levanto. Oltre il 50 % del vino di tutta la Regione — aggiunge – è prodotto ai Colli di Luni, le aziende occupano circa 300 addetti a tempo indeterminato che diventano 500 con l’indotto, e soprattutto siamo arrivati a produrre oltre 2 milioni di bottiglie all’anno.

Fonte, Secolo XIX La Spezia.

Al Vinitaly la bandiera dei colli sarà sventolata solo da Panizzari.
Troppe le incognite, le altre aziende hanno rinunciato Al Vinitaly la bandiera dei colli sarà sventolata solo da Panizzari di Andrea Bagatta Tocca all’azienda agricola Panizzari portare la bandiera di San Colombano al Vinitaly 2022, 54esima edizione della Fiera del vino più famosa d’Italia, a Verona da domani domenica 10 fino a mercoledi 13 aprile compreso. Le altre cantine vitivinicole e il Consorzio Volontario San Colombano Doc quest’anno hanno deciso di non esserci. «Troppo impegnativa la partecipazione a fronte di un ritorno ancora non sicuro, con gli strascichi della pandemia – dice Gian Enrico Riccardi, titolare della Nettare dei Santi. Abbiamo deciso di investire il budget destinato a Vinitaly ad altre attività di promozione».

Fonte, Cittadino di Lodi.

TRUFFA A PALERMO Acqua e zucchero per produrre il vino.
Acqua e zucchero per produrre il vino II vino veniva prodotto miscelando acqua e zucchero. I finanzieri del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’ispettorato repressione Frodi del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno così sequestrato uno stabilimento enologico con sede a Monreale che produceva vino sofisticato. Oltre 3 milioni e 307mila i litri di vino per cui non è stato possibile tracciare l’origine e la provenienza, per un valore di 5 milioni e 160mi1a euro. Nel corso delle indagini sono state effettuate perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, per bloccare le partite di prodotto adulterato distribuite dal titolare della cantina.

Fonte, Cittadino di Lodi.

Il segreto de Le Falme Da una grandinata nacque il vino che ora conquista i critici.
I fratelli Gozzi ne vendevano le uve Nel 2002 hanno dovuto vinificarle Da allora il Moscato giallo è da premio, olte prelibatezze che arrivano in tavola, dalla tarte Tatin in poi, sono nate per caso o a causa di un errore. Non si sottrae alla regola il vino mantovano che ha incassato la migliore votazione alla selezione effettuata dal Vinitaly per individuare le bottiglie che nel prossimo anno potranno fregiarsi del titolo di “5StarWines”, avendo ottenuto dalla commissione almeno 90/100. L’Alto Mincio Igt Moscato Giallo Le Falme 2020 della cantina Gozzi di Olfino di Monzambano ha fatto molto di più: è arrivato a 95/100, preceduto solo dalle 8 etichette che hanno spuntato un 96. E i vini presentati per l’assaggio sono stati oltre 2.300. Eppure è un vino del tutto insolito per il territorio mantovano.

Fonte, Gazzetta di Mantova Virgilio.

Fiera da domani a mercoledì I mantovani al PalaExpo.
La selezione enologica di Veronafiere 5StarWines e Wine Without Walls (quest’ultima dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità) è da sempre il prologo della fiera vera e propria, che prenderà il via domani a Veronafiere, per concludersi mercoledì. La degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento ha premiato con la valutazione di almeno 90/10 poco meno di mille bottiglie. Detto del risultato ottenuto da Le Falme, va segnalato che anche la seconda migliore etichetta mantovana è un vino particolare: si tratta dell’Alto Mincio Igt bianco passito Le Cime 2018 dell’azienda Ricchi di Monzambano della famiglia Stefanoni, che ha ottenuto 92/100.

Fonte, Gazzetta di Mantova Virgilio.

Mantova e il Po Un inno d’amore nei sorsi di vino.
Emanuele Bottiroli arà un Vinitaly per riscoprire etichette identitarie. La Fiuma è il sogno realizzato di Fabio Zappellini, apprezzato enologo dalla pluriennale esperienza commerciale che con questo Lambrusco Mantovano ha voluto compiere un vero atto d’amore e ringraziamento alla sua terra d’origine, San Benedetto Po. Nel 2017 Fabio ha creato un vigneto policlonale con alcune barbatelle di Grappello Ruberti. Nel 2019 ha raccolto i primi grappoli de La Fiuma, esordio di un progetto enologico che valorizza le caratteristiche di un prodotto dalle grandi potenzialità spesso inespresse, inizio di un percorso di riscoperta e valorizzazione di un territorio ricco di tradizione e storia.

Fonte, Giorno Milano Metropoli.

Ristorexpo, calato il sipario Vetrina anche per i nostri vini.
Quasi ventimila visitatori in questa edizione a Lariofiere Filo conduttore il legame tra buon cibo e convivialità ¦ Sfiora i 20mila i visitatori complessivi la 24esima edizione di Ristorexpo a Lariofiere. Quattro giornate dedicate alla ristorazione e all’enogastronomia concluse mercoledì che hanno coinvolto 200 aziende, tra espositori, scuole ed enti. Filo rosso quest’ anno è stato il tema il conforto come nuova dimensione conviviale della tavola e del buon cibo. Ha rappresentato un momento di grande significato per il settore la presentazione e sottoscrizione della “Carta dei valori della ristorazione italiana” con i rappresentati di Fipe e la partecipazione del presidente Lino Stoppani lunedì scorso.

Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.

La cantina Torrevilla regala le bottiglie (vuote) per aiutare l’ambiente.
Oggi a Torrazza Coste, alla Casa dell’acqua La cantina Torrevilla regala le bottiglie (vuote) per aiutare l’ambiente IL CASO produce vino, ma regala bottiglie di vetro (vuote) per metterci l’acqua. Il successo della casetta dell’acqua di Torrazza Coste contagia anche la cantina Torrevilla, che ha deciso di donare i recipienti che usa per imbottigliare il prezioso nettare: li regalerà agli utilizzatori della casetta, questa mattina dalle 10 alle 12 in piazzale Fabiani (Cadè), dove si trova anche la casetta erogatrice dell’acqua. Un primo omaggio a chi è dotato di tessera per il prelievo, che riceverà 6 bottiglie in regalo. In un secondo tempo, sabato prossimo (16 aprile, sempre dalle 10 alle 12) altre bottiglie saranno disponibili per chi non usa la tessera ricaricabile, ma preferisce attingere l’acqua pagando in moneta contante.

Fonte, Provincia – Pavese.

Vinitaly al via con 24 cantine valtellinesi.
La rassegna. I nostri produttori da domani a Verona, in presenza, sotto il cappello del “Nebbiolo delle Alpi” Oggi l’anteprima con i migliori vini di Wine Spectator: ci sono tre bottiglie di Ar.Pe.Pe, Rainoldi e Negri ¦ Drocco: I Le cantine «Molta attesa all’interno dopo due anni del padiglione di stop obbligato della Regione Evento globale» Lombardia TPn••’ MARCO BORMOLINI Scatta ufficialmente oggi con l’anteprima di OperaWine l’edizione 2022 del Vinitaly, che vedrà il mondo del vino italiano riunito a Verona da domani a mercoledì. Un evento molto atteso che arriva dopo due anni di stop causa pandemia, il Covid ha cambiato profondamente il mondo del vino tra produzione, promozione e consumi.

Fonte, Provincia Sondrio.

Verona torna capitale del vino.
Crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende provenienti da ben 19 nazioni I top buyer da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione del Nord America. Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due annidi stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere da domani al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.

Fonte, Voce di Mantova.

Lombardia protagonista al Vinitaly “Una straordinaria esperienza di gusto”.
L’assessore regionale Rolfi: `Il mondo del mino lombardo sceglie di punOw su qualità e promozione, sia sul mercato interno che a livello internazionale. Nel 2021 c’è stato un forte incremento delle esportazioni: +11.8% sul 2020. Da domani a mercoledì 13 aprile la Lombardia torna a Vinitaly, in Fiera a Verona. Nel padiglione da 3.000 metri quadrati ci saranno tutti i consorzi lombardi con un ricco palinsesto di iniziative programmate. La presenza di Regione Lombardia all’importante appuntamento di Verona è stata presentata lo scorso 28 marzo a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale all’ Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi insieme a Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e a Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo.

Fonte, Voce di Mantova.

Piace il vino: lo consumano 9 italiani su 10 Dati in crescita rispetto al periodo pre Covid.
I consumatori della Generazione Ze Millennials (18-41 anni) aumentano numericamente (dall84% al 90%) ma non sulle quantità. Invariata (89%) l’incidenza della Generazione X (42-57 anti°, mentre si abbassa dal 93% al 90% la quota ei Baby Boomei (dai 58 anni in su) che peni non perdono la frequenza al consumo Il trend di crescita più marcato riguarda i vini mixati (spritz, al 63%). Incrementano bene gli spumanti, i rossi e i bianchi (tutti all’81 %) In ascesa i rasati al 63%. Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno 1’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole.

Fonte, Voce di Mantova.

Grande ritorno dei Vini Mantovani al 54 Salone Internazionale di Verona.
II Consorzio Vini Mantovani partecipa alla 54′ edizione del Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona da domani a mercoledì 13 aprile 2022. Presso il Palaexpo Lombardia – stand B/C6, i Vini Mantovani aspettano i visitatori con il banco degustazione permanente a cura di ONAV Mantova che permetterà una panoramica delle migliori etichette del Lambrusco Mantovano e dei Colli Mantovani. Grande presenza delle cantine mantovane associate. Presso il Padiglione Lombardia saranno presenti Az. Agr. Cattani (B/C6), Az. Agr. Bertagna (C9), Az. Agr. Gozzi (A7), Az. Agr. Montaldo (B/C6), Az. Agr, Ricchi (A7), Cantina sociale di Gonzaga (B/C6), Cantina sociale di Quistello (A6), Cantine Virgili (B/C6), Lebovitz (C6), Tenuta Maddalena (B6), Vinicola Decordi (Pad.3 – C7) mentre Az. Agr. Bugno Martino e Cantine Giubertoni saranno presenti presso il padiglione BIO (hall F – collettiva BIOLS). Anche i soci Cantina di Carpi e Sorbara (Pad. 1- B10) e Cantina di Verona (Pad. 5 – E3) saranno presenti rispettivamente nei padiglioni Emilia Romagna e Veneto. Consorzio Vini Mantovani partecipa all’iniziativa Incoming Vinitaly in collaborazione con Vinitaly International e ICE ed ospiterà le delegazioni di buyer provenienti da Europa e Canada.

Fonte, Voce di Mantova.

Più spazio al business.
Previsti incontri “speed dating” La 54esima edizione di Vinitaly è sempre più all’insegna del business. La nuova strategia di Veronafiere è improntata, infatti, a una più accurata divisione tra operatori professionali e wine lovers. L’evento, inoltre, è sempre più focalizzato sui percorsi formativi per gli ambasciatori del vino italiano all’estero promossi da Vinitaly Academy, considerata dai vertici di Veronafiere una leva strategica fondamentale per l’incremento del numero delle esportazioni. Il b2b si rafforza anche con Vinitaly Plus, la piattaforma unica dedicata a progetti di business online extra evento, che sarà, però, affiancata da attività di matching fisico. Veronafiere ha attivato, con Ice Agenzia, una campagna di incoming costituita da una rete di delegati e partner in trenta nazioni, che porterà in fiera 630 super acquirenti di vino italiano provenienti da tutto il mondo, di cui 130 top buyer statunitensi.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Pietraluna, un Negroamaro di pronta beva.
Per conoscere, memorizzare o semplicemente apprezzare un vino, bisogna conoscere il vitigno da cui proviene. Niente di meglio quindi che assaggiarlo senza «intromissioni», in purezza se possibile. Cosa non facile, specie se si cercano vini con queste caratteristiche tra quelli che superficialmente vengono definiti di seconda fascia. Sono solitamente considerati più semplici perché quasi sempre non subiscono un affinamento in legno, ma fermentano ed evolvono in contenitori neutri, per lo più di acciaio inox, o a volte in vasche di cemento. Questo permette al vitigno di esprimersi senza che sia influenzato dalle cessioni del legno o dalla sua micro ossigenazione che avviene naturalmente quando si tucano contenitori porosi come il legno o come la terracotta.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Sequestrate le fabbriche del falso Igp la Finanza blocca 3 milioni di litri di vino – Cerignola – Bottiglie con falsi Igp sequestrati impianti.
Sequestri del mosto anche in altri impianti della provincia, ad Orta Nova Torremaggiore e Foggia Bottiglie con falsi Igp sequestrati impianti Vino per oltre 2,5 milioni di euro e 14 persone denunciate. Operazione della Guardia di Finanza contro le frodi alimentari. II Nucleo pef Foggia e l’Ispettorato Controllo Qualità Repressione Frodi del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (IC- QRF Italia Sud – Est) hanno condotto una mirata azione info-investigativa nel settore vitivinicolo, individuando, in una prima fase delle attività, 4 aziende vinicole attive a Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che risultavano aver commercializzato più di tre milioni di litri di vino con falsa marcatura IGP e non tracciabili, denunciando 6 soggetti alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Foggia, Trani, Brindisi e Bari.

Fonte, Gazzetta di Capitanata.

Trani partecipa alla Bit di Milano e al Vinitaly per valorizzare il territorio e il suo moscato.
Ci sarà anche Trani alla Borsa internazionale del turismo di Milano e al Vinitaly di Verona. Dopo due anni di Covid19, si scaldano nuovamente i motori in vista della stagione estiva alle porte. E la città lo fa presenziando a due delle fiere italiane più importanti. Martedì 12 aprile nello stand della Regione Puglia, l’amministrazione comunale, insieme agli operatori del territorio, presenterà i progetti significativi in cantiere. Nello specifico gli eventi che si realizzeranno in città da giugno a settembre come il Festival del tango, Il Giullare, il festival dell’arte pirotecnica, i Dialoghi di Trani e la stagione orraniz7ata da Palazzo Beltran. La progettazione, però, non si ferma solo al periodo estivo perché è in agenda la terza edizione del festival di circo contemporaneo da reali77arsi durante le festività natalizie.

Fonte, L’Edicola del Sud Bat.

Sequestrati 3 milioni di litri di «falso» vino – Abracadabra il mosto si fa vino.
A due giorni dall’apertura di Vinitaly, una delle fiere più grandi al mondo sul vino che mette in mostra il Made in Italy al suo meglio, dalla Puglia e dalla Capitanata arriva la notizia che la guardia di finanza di Foggia e l’ispettorato controllo qualità repressione frodi del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, hanno condotto una mirata azione investigativa nel settore vitivinicolo, individuando, in una prima fase delle attività, quattro aziende vinicole attive a Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che risultavano aver commercializzato più di tre milioni di litri di vino con falso marchio Igp e non tracciabili. Gli agenti hanno denunciato sei persone alle procure della Repubblica presso i tribunali di Foggia, Trani, Brindisi e Bari. Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina, Merlot queste le false qualità di vino illegalmente immesse sul mercato.

Fonte, L’Edicola del Sud Foggia.

Nello stand Sardegna le eccellenze di settantuno cantine.
Un grande allestimento in oltre 1700 metri quadrati L’identità dell’isola con i Giganti di Mont’e Prama e i tappeti. La Sardegna sarà presente con 71 eccellenze del settore vitivinicolo alla 54ma edizione del Vinitaly, il prestigioso salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma a Verona da domani al 13 aprile, che dopo due annidi sosta forzata quest’anno torna in presenza. Nello stand della Regione – più di 1.700 metri quadri all’interno del Padiglione 8 di Veronafiere – oltre allo spazio istituzionale, un’intera area è dedicata alla Collettiva Sardegna selezionata dall’assessorato dell’Agricoltura, composta appunto da 71 aziende vitivinicole che rappresentano una sintesi qualificata della produzione enologica regionale. I Il concetto su cui è imperniato lo sviluppo dello spazio espositivo ha l’obiettivo di guidare il visitatore attraverso un percorso percettivo che valorizza la ricchezza del territorio sardo. Ricchezza non solo enologica ma anche culturale, architettonica e paesaggistica.

Fonte: Nuova Sardegna.

Corre il vino sostenibile.
Indagine di Nomisma e Unicredit sul settore. Alta la qualità dei prodotti con numerose Dop e Igp. Export in rimbalzo (+ 16,8%), in aumento anche rispetto al 2016. En primeur 2022 all’insegna del “back to the roots”. La Sicilia registra il 15% degli ettari vitati e l’8% della produzione Eli vino rispetto all’Italia. E uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma “Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4lndex Nomisma-UniCredit”, presentato a Palermo. La Sicilia si colloca al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite. In Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica è pari a 26.241 ettari (il dato nazionale è pari a 117.378 ettari), pari al 27% della superficie di vigne in Sicilia. Sul fronte della qualità i vini della Sicilia si confermano anche per i1 2021: l’incidenza dei vini DOP è sostanzialmente in linea con la media nazionale (40% Sicilia; 43% Italia), l’incidenza dei vini IGP è più alta in Sicilia rispetto al dato nazionale (34% Sicilia; 26% Italia).

Fonte: MF Sicilia.

II Consorzio Doc studia la storia per il vino del futuro.
Il mondo del vino siciliano è in vetrina al Vinitaly con un padiglione tutto suo. Un modo di celebrare il “continente” Sicilia, una regione dalla vasta biodiversità e dove è possibile coltivare (con successo) diverse uve per diversi vini. Presente all’edizione ci sarà anche il Consorzio Vini DOC Sicilia che si apre ai visitatori per la prima volta con un proprio stand in occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni di vita. Il consorzio ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 96 min di bottiglie “Questa edizione del Vinitaly è l’occasione per presentare e approfondire, in uno spazio interamente dedicato, alcune attività del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia”, spiega il Presidente Antonio Rallo, “volte a promuovere, tutelare e proiettare nel futuro la denominazione DOC Sicilia, sempre più riconosciuta come garanzia di qualità e come simbolo non solo della regione, ma della stessa produzione Made in Italy in Italia e all’estero.

Fonte: MF Sicilia.

Vinitaly, l’Umbria Sud punta sulla qualità.
Pier Paolo Chiasso, enologo orvietano di fama internazionale:› «Le vendite on line hanno mitigato i danni della pandemia «Una evoluzione sul piano tecnologico e della consapevolezza» ma questa guerra sta bloccando mercati molto importanti». La parola d’ordine è la qualità. Il settore vitivinicolo umbro si presenta all’appuntamento del Vinitaly con la consapevolezza che in questa direzione le produzioni locali hanno fatto grandi passi in avanti. Ne è certo Pier Paolo Chiasso, enologo orvietano di riconosciuta fama internazionale, braccio destro di Riccardo Cotarella. «La qualità del vino è un elemento imprescindibile- sottolinea Chiasso – nei nostri territori su questo fronte si sta lavorando molto e con costanza da anni. Oggi non possiamo dire che siamo i più bravi e i migliori, ma sicuramente possiamo essere equiparati a chi è partito prima di noi».

Fonte: Messaggero Umbria.

Il vino, la cultura, la pace l’inno (necessario) alla vita.
Dietro i calici incrociati il valore della resistenza umana in tempo di guerra Il vino, la cultura, la pace l’inno (necessario) alla vita n vino veritas, recita l’antico e noto proverbio. E il vino, in questi giorni, a Verona, racconta una sola verità: che c’è voglia di ripartire, di incontrarsi, che c’è di nuovo un grande desiderio di lasciare spazio a una cultura – quella vitivinicola – che è da sempre sinonimo di convivialità, territorio, serenità. La città, già da qualche giorno, è invasa da turisti internazionali, professionisti o amatori del vino che siano, li vediamo attraversare le nostre strade, le nostre piazze, mentre si trascinano dietro trolley colorati o affollano i tavolini dei dehors. Gli alberghi sono pieni perla prima volta dopo tanto, troppo tempo, le trattorie tipiche e i ristoranti tutti prenotati.

Fonte: Arena.

La storia italiana del vino iniziata a Verona nel 1967.
Il salone internazionale toma nel periodo tradizionale dopo la sosta per la pandemia La storia italiana del vino iniziata a Verona nel 1967 II progresso del settore ha sempre trovato in Vinitaly un testimone E l’edizione 2022 è il nuovo segno della ripartenza del settore fieristico •• Tagliato il traguardo delle 50 edizioni nel 2016, dopo l’esperienza dell’Expo di Milano 2015, Vinitaly ha prosegue e ampliarlo le attività a favore del business internazionale e della promozione, supportata anche dalla trasformazione di Veronafiere in spa e da un piano industriale da 94 milioni di euro. L’edizione numero 53 è datata 2019, dal 7 al 10 aprile. Si tratta dell’ultimo Vinitaly prima della pandemia che ha bloccato la rassegna e rallentato le attività di Veronafiere per due anni con l’eccezione di Vinitaly Special Edition che si è tenuta a ottobre 2021 insieme con Wine2Wine, Enolitech e SoleAgrifood.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.

Viticoltura e prospettive di mercato: i focus.
La manifestazione vedrà una serie di incontri sui terni fondamentali e di maggior attualità per il settore: dalla Ocm vino all’innovazione e il digitale Viticoltura e prospettive di mercato: i focus Dalla cerimonia inaugurale alle «Iconic women», a «Young to young»; i dibattiti sui futuri scambi commerciali, sull’etichettatura e sull’enoturismo •• La 54ma edizione di Vinitaly si apre domenica 10 aprile con il convegno inaugurale all’auditorium Verdi del Palaexpo dalle 10,30 alle 12,30, organizzato da Vinitaly. DOMENICA 10 APRILE Dalle 9,15 alle 10 si svolgerà l’incontro sul tema «La scienza ed i suoi pregiudizi: quali sono le conseguenze perla viticoltura?», con il professor Attilio Scienza, a Wine2digital, Palaexpo, organizzato da Veronafiere, Vinitaly e Vinitaly International Academy.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.

Bottega: mille euro in più in busta paga per il caro gas – Caro energia e bollette Bottega regala 200mila euro ai suoi dipendenti.
Dopo la Garbellotto, anche Bottega Spa ha deciso di lanciare un simbolico salvagente ai propri duecento lavoratori. «Da sempre cerchiamo di essere vicini ai nostri collaboratori e in questo caso ancor di più dato l’eccellente risultato del 2021 – afferma Sandro Bottega -. È uno sforzo economico importante in un momento di incertezza, ed è un riconoscimento tangibile per l’impegno che tutti hanno profuso». L’IMPRENDITORE Bottega ha deciso il premio in busta paga Caro energia e bollette Bottega regala 200m11a euro ai suoi dipendenti› Dopo Garbellotto Botti anche l’azienda vinicola di Godega premia i lavoratori: «Perchè le difficoltà si superano insieme».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Ecco dove il vino si sposa con l’arte e il design delle cantine italiane.
Il settore vitivinicolo italiano deve ricominciare dalla crisi pandemica e dagli aumenti dei costi energetici di produzione (+10,5% rispetto al 2021). Secondo i dati aggiornati del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le giacenze italiane di vini e mosti, al 28 febbraio 2022, ammontano a 67,4 milioni di ettolitri. Una tendenza che segna un aumento del 2% rispetto ai 66 milioni del 28 febbraio 2021. Il comparto riparte dalle cantine, che sono diventate vere attrazioni per turisti provenienti da tutto il mondo, immerse in articolati percorsi tra natura e vigneti. Il vino si sposa anche con l’arte, l’architettura e il design delle cantine.

Fonte: Immobiliare.it.

Vino sofisticato con acqua e zucchero, Coldiretti: “Più controlli in Sicilia contro le frodi”.
Più controlli contro chi mette a rischio l’attività di migliaia di produttori. L’appello arriva da Coldiretti dopo l’operazione della guardia di finanza di Palermo che ha sequestrato uno stabilimento enologico a Monreale che produceva vino sofisticato, miscelato con acqua e zucchero. “Il vino siciliano va difeso sempre – sottolinea il presidente Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri – . Grazie al sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche ed irripetibili dalla vigna alla tavola oggi l’Isola è al top nel mondo. Chi tutela un vitigno, tutela un intero territorio e mai come ora proprio la Sicilia può mostrare le caratteristiche che ne fanno una regione naturalmente vocata per le eccellenze. Nella nostra Regione la vendemmia dura 4 mesi e questo attesta che la ricchezza produttiva da una parte all’altra”.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Quanto pesa la guerra in Ucraina sul vino italiano.
Le esportazioni in Russia e Ucraina erano in crescita. Il nostro paese e gli altri paesi europei riusciranno comunque a non subire troppo il contraccolpo economico. Mercato ed esportazioni sono in crescita. La Russia non ci sarà al Vinitaly Salone Internazionale del vino, da domenica 10 a mercoledì 13 aprile 2022, a Verona. E non ci sarà neanche l’Ucraina, un promettente nuovo mercato del vino. Secondo l’Unione italiana vini sono a rischio 375 milioni di dollari di export. L’Italia è il primo fornitore di vino in Russia con una crescita dell’11 per cento sull’anno precedente (1,15 miliardi di dollari di importazioni complessive). Leader con il 30 per cento di quota del mercato, davanti a Francia e Spagna, l’Italia ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti (25 per cento) e un incremento del 2 per cento per i fermi imbottigliati. Non si può certo fare finta di niente, quindi, al Vinitaly edizione numero 54 senza Russia. E senza Ucraina. Soprattutto in un’edizione strategica del salone mondiale, dopo due anni di pausa pandemica.

Fonte: Il Foglio.

La Fisar di Viterbo presenta un mini corso sensoriale di avvicinamento al vino.
Riconoscere un buon vino significa saperlo assaporare con tutti e cinque sensi: profumo, sapore, vista, udito e tatto. Lo sanno bene i sommelier della Fisar delegazione di Viterbo promotori di “Scopriamo il vino con i cinque sensi”, un mini corso di avvicinamento al nettare di Bacco, che si svolgerà allo stabilimento balneare Tibidabo Beach, al civico 5 del lungomare delle Nereidi, a Tarquinia Lido. Un percorso in cinque appuntamenti, tutti con inizio alle ore 20,30, in cui i sommelier della Fisar accompagneranno i partecipanti alla scoperta dei segreti del mondo del vino. Si partirà il 13 aprile con la lezione sul tatto intitolata “Prima che sia vino: vigneti, vitigni e vinificazioni”; per proseguire il 20 aprile con la lezione “Tre colori, mille sfumature” sulla vista e il 27 aprile con la lezione “Un calice colmo di profumi” incentrata sull’olfatto. A concludere, il 4 e l’11 maggio, le due lezioni “Il sapore della tradizione” e “Quando il vino è conversazione è un bisogno culturale e non solo di gusto” dedicate rispettivamente al gusto e all’udito.

Fonte: La mia città NEWS.

Vino: Emilia-Romagna da domenica protagonista a Vinitaly.
L’Emilia-Romagna si prepara ad essere protagonista di Vinitaly, che da domenica a mercoledì 13 aprile torna alla fiera di Verona, con oltre 120 aziende produttrici e tutti i consorzi, tantissime etichette disponibili nei banchi d’assaggio. E poi il ristorante con un menù che parla emiliano e romagnolo, una brigata di 40 tra cuochi e camerieri, oltre ai sommelier dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier. Il tutto nei 2.500 metri quadrati del padiglione 1 di Vinitaly, gestito dall’Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, che per quattro giorni sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende, dei vini e dei prodotti Dop e Igp regionali. I vini in degustazione rappresentano tutte le 19 Doc, due Docg e 9 Igt dell’Emilia-Romagna.

Fonte: ANSA.it.

Falso vino Igp, sequestrati 3 milioni di litri e denunciate 14 persone nel Foggiano.
Circa tre milioni di litri di vino con falsa indicazione Igp (indicazione geografica protetta) sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a Foggia dove sono state denunciate quattordici persone. Il valore commerciale del vino sequestrato è stato stimato in circa due milioni e mezzo di euro. I finanzieri hanno individuato quattro aziende vitivinicole tra Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che avevano commercializzato più di tre milioni di litri di vino Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina e Merlot con falsa indicazione Igp.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.

La guerra in Ucraina mette in pericolo l’export del vino italiano.
Sanzioni, blocchi, tensioni commerciali e aumento dei costi di produzione pesano sui prodotti made in Italy. Il conflitto presenta il conto anche per il settore vitivinicolo. Da un lato la gioia per il record storico, dall’altro la preoccupazione per il drastico, quanto prevedibile, calo dell’export nelle zone di guerra. E’ il quadro che Coldiretti tratteggia per il commercio del vino italiano. Le esportazioni di vino made in Italy segnano un record storico: con un balzo del 12% in valore nel 2021, sotto la spinta delle riaperture della ristorazione a livello internazionale, ma con la metà dei consumi all’estero è allarme per la carenza di bottiglie e il caos nei commercio provocati dalla guerra. Coldiretti ha elaborato i dati Istat in occasione del Vinitaly che apre con l’esposizione “Tutti i colori del vino” creato a Casa Coldiretti.

Fonte: Today.

STAMPA ESTERA

Intervista a Carlos San Pedro – “Si te andas al pasado, te pasan por encima”.
I Carlos san Pedro Propietario de Bodegas y Vitledos Pujanza “Si te anclas al pasado, te pasan por encima” Por eso Carlos San Pedro decidió fundar su bodega y no continuar con el proyecto de su padre, algo que entendería que hicieran también sus hijos. “El mundo del vino es muy personal yen una empresa familiar no puedes imponer siempre tu criterio’; afirma. id La política tiene de romanticismo lo justo, y no sería bueno que determinara el futuro de un sector que síes romántico” EmeliaMiara. Madrid Ni Carlos San Pedro ni nadie renuncia al buen nombre que tiene la D. O. Ca. Rioja a la hora de vender vino. De hecho, ningún bodeguero de los muchos que pertenecen a ella esconde dicha procedencia en sus etiquetas y más allá de polémicas políticas, y más de orden nacionalista que de otra índole, todos presumen de ser Rioja. Pero esta denominación es muy grande y los vinos no tienen las mismas características si son de Rioja Alta, de Rioja Oriental o de Rioja Alavesa y de ahí que se hayan promovido estas subzonas. Tampoco, si los viñedos están en un municipio o en otro, ya que Rioja obliga a recorrer muchos kilómetros, desde Miranda de Ebro (Burgos) hasta Cenicero (La Rioja) o Labastida (Álava). Una de las primeras bodegas en sumarse a la clasificación Vinos de Municipio, creada por la denominación para reconocer estas diferencias, es Bodegas y Viñedos Pujanza, que ha etiquetado sus vinos como Vinos de Laguardia, y es que esta bodega, fundada por Carlos San Pedro (Laguardia, Álava, 1973), es una de las pocas que elabora con uvas de un único municipio. ¿Entiende el consumidor tantas diferencias? San Pedro asume que probablemente no, pero que sumar esta información al etiquetado será beneficioso para to- dos.

Fonte: Expansión.

Vins de Bordeaux : en Asie, une crise peut en cacher une autre.
Denis Pomarède, le matte de chais de Couvent des Jacobins à Saint-Entihon (Crédits Couvent des Jacobins) Emmanuel Langlois NF @PierreCheminade Ils étaient encore empétrés dans les conséquences du Covid-19 et voici qu’arrive la guerre en Ukraine ! Même si l’impact économique reste limité par rapport à la pandémie, la confiance des clients pourrait bien pätir de cette situation géopolitique instable. A Singapour, Couvent des Jacobins mise sur son histoire plus que centenaire pour recruter de nouveaux clients dans ce contexte médit. ‘Du haut de ces vieilles pierres, plus de six cents ans d’histoire vous contemplent !’ On ignore si Napoléon Bonaparte fit étape un jour à Saint-Fmilion, mais Couvent des Jacobins ne date pas d’hier. C’est l’un des deux seuls Grands crus classés présents dans le centre du village médiéval. ‘C’est une propriété familiale depuis 1902’, raconte Xavier Jean, arrière-arrière-petit-fils du créateur. “Mais les moines dominicains sont arrivés eux ici bien avant, dans les années 1380.” Le domaine, aujourd’hui, ce sont neuf hectares de vignes et 35.000 bouteilles produites par an. Un pied à Singapour Depuis une douzaine d’années, une partie est d’ailleurs vendue en Asie du Sud-Fst, où Xavier Jean représente la marque familiale. C’est surtout à Singapour, où 10 à 15 % de la productior maison est écoulée, que les effets du Covid-19 ont été le plus sensible : ‘Pendant deux à trois mois, il y a eu un confinement très strict’, se souvient le Français. “En 2020, les volumes ont baissé de l’ordre de 20 %.

Fonte: Tribune.

Confessions of a wine-trade polymath.
‘The trade is full of people who love wine, Wine but there is not always good management’ Neville Abraham here aren’t many people who can daim to have been involved in the wine and hospitality business for 50 years and none who can claim to have spent eight years before that in the civil service overseeing, inter alia, the merger of Britain’s two national airlines BEA and BOAC, followed by a stint as a management consultant and lecturer at the London Business School. Neville Abraham can. Now a fit 85-year-old, he’s run the restaurant groups Wheelers, Mario e Franco, Maxim’s, Café Fish and Bertorelli’s. He has only recently retired as chair of Liberty Wines. Liberty’s first order, in 1997, was for four rasps of wine from the River Café. It is now one of the UK’s leading wine importers with a current turnover of more than £110mn and almost 200 staff. Liberty Wines’ founder, Master of Wine David Gleave, cites one of Abraham’s many contributions since his appointment to the board in 2003. “He taught us that cash is king. ‘Banks will give you a lovely umbrella when the sky is clear blue, but at the first sign of a cloud, they’ll ask for it back,’ he used to say when talking about overdrafts. Having cash in the bank enabled us to look after our customers and suppliers during the lockdown in 2020,” he adds, “something which provided the base for us to recover quickly and even to thrive as things opened up.” I met Abraham over lunch at the Coal Office, a restaurant in London’s King’s Cross.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 8 aprile 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Intervista a Janusz Wojciechowski – Wojciechowski: «La Ue rafforzerà I’agroalimentare» Patuanelli: «Vino Ocm da cambiare» – «La Ue rafforzerà l’agroalimentare».
II commissario europeo all’Agricoltura interviene sui temi più attuali del settore vino ma anche della nuova Pac. cereali, tutela dei prodotti e della salute «La Ue rafforzerà l’agroalimentare» Wojciechowski: «La guerra Russia-Ucraina mette a dura prova il nostro sistema, dal vino ai cereali Produrremo di più anche per Medioriente e Africa» 44 Situazione in divenire La commissione prevede misure a breve ma anche a lungo termine Vino, salute e tutela? L’obiettivo è dare il massimo di trasparenza ai consumatori GL 1.atua 7anoni Paolo Danko •• La guerra alle porte della Comunità europea sta mettendo a dura prova anche il sistema agroalimentare dell’Europa, sia per i forti rincari energetici ma soprattutto per la riorganizzazione dei mercati di materie prime agricole. Abbiamo intervistato il Commissario Ue per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Janusz Wojciechowski, sulle prospettive del settore dal vino ai cereali passando per i semi oleosi e le colture proteiche. L’imperativo è: produrre di più per garantire stabilità alimentare alla Ue, ma anche politica ad aree come il Medioriente e il Nord Africa. La crisi geopolitica internazionale sta mettendo molte aziende vinicole in difficoltà, specialmente le medio-piccole. L’aumento dei costi delle materie prime e la loro carenza stanno diminuendo i margini di guadagno.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.

Intervista a Luca Zaia – Zaia: «Solo una Golden Power può tutelare il vino all’estero».
II presidente del Veneto elenca i provvedimenti possibili per salvaguardare le nostre produzioni enoiche Zaia: «Solo una Golden Power può tutelare il vino all’estero» Serve una legge che lo protegga come una grande azienda strategica Nutriscore e bollino nero? «Non esistono in un sistema d’eccellenza» Valerla Zanetti •• Una Golden Power per tutelare il vitivinicolo veneto e nazionale dalle falsificazioni. E’ l’idea che il presidente della Regione, Luca Zaia ha lanciato nei giorni scorsi e che ha riscosso l’interesse degli operatori. La produzione enoica tricolore sta affrontando una congiuntura delicata. Non ci sono solo i costi di energia e materie prime in salita. La guerra ha determinato la perdita, si spera solo temporanea, di due mercati promettenti, Russia e Ucraina, in un sistema vinicolo che appariva già sotto attacco. Presidente Zaia può spiegare l’ipotesi Golden Power? Penso ad una legge che protegga le nostre eccellenze dalle falsificazioni e da chi tenta di screditare, danneggiare o portarci via un prodotto che è simbolo di storia, tradizione e lavoro dei nostri imprenditori agricoli. Il vino è così importante e vitale che solo una «Golden Power» può di fatto difenderlo all’estero, come un’unica grande azienda strategica dell’eccellenza made in Italy.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.

Nuovi brindisi in Cina con bianchi e frizzanti.
Dopo il calo del 2020, ripresa nel 2021. Francia e Cile primi Paesi fornitori, Italia terza Nuovi brindisi in Cina con bianchi e frizzanti Le previsioni: in questo mercato supereranno presto i rossi. II nostro Paese può sostituire l’Australia nelle categorie bollicine e premium In questi primi mesi 2022, nuove ondate di Covid ma c’è fiducia nella nuova stagione di vendita autunnale Simone Incontro •• «Ciò che riportano i dati Istat riguardo all’export del vino italiano in Cina negli ultimi 3 anni, è esattamente quanto noi operatori sul mercato abbiamo percepito: un forte calo nel 2020 ed una ripresa altrettanto forte nel 2021». Con queste parole Augusto Bordini, fondatore di Two Lions, azienda di importazione a Chengdu, fotografa la situazione. Bordini continua: «In questi primi mesi del 2022 siamo ancora alle prese con nuove ondate di Covid 19 ma siamo fiduciosi che la nuova stagione di vendita autunnale possa godere di una situazione più favorevole». I dati delle dogane cinesi rivelano che Francia, Cile e Italia insieme occupano oltre il 70% della quota di mercato di vino importato.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly

Dalle cantine cooperative ricavi per 4,8 miliardi.
II 58% del vino italiano proviene da 370 realtà con 110mi1a soci e 9mila addetti Balle cantine cooperative ricavi per 4,8 miliardi Rigotti: «Presidio del territorio che tutela anche i piccoli produttori» Gardini: «Scenario complesso, ora serve una campagna per l’export» •• Il vino, alfiere del made i dati Ismea, Istituto servizi sere e alla scoperta delle tanin Italy nel mondo parla il lin- mercato agricolo alimentare. te realtà locali che contraddiguaggio delle cooperative, stinguono l’Italia». con 6 bicchieri su che 10 arri- Dati regionali In Veneto provano dalle cantine sociali, viene dalle cantine cooperati- Futuro incerto Per Maurizio che sono, appunto cooperati- ve 1’80% del Soave Doc, il Gardini, presidente di Alleanve, una galassia complessa 62% del Valpolicella, il 53% za Cooperative «il settore decon oltre 9mila addetti in del Custoza e i150% del Pro- ve confrontarsi con uno sce370 realtà, che riuniscono secco..

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.

Il convegno Progetto “Gleres” i risultati a Verona.
Tra pochi anni in Veneto si potranno stappare le prime bottiglie di Prosecco sostenibile, ottenuto con il contributo di vitigni resistenti a malattie. II progetto Gleres, frutto di una convenzione siglata nel 2017 da Confagricoltura Treviso e il centro di ricerca Crea-Ve, procede a passo spedito verso l’obiettivo. I risultati saranno illustrati al Vinitaly lunedì 11aprile alle 11 in un convegno promosso da Confagricoltura Veneto in collaborazione con Crédit Agricole FriulAdria. II progetto “Gleres”, che coinvolge 16 tra le maggiori cantine delle terre del Prosecco, si propone di arrivare entro qualche anno a selezionare una decina di varietà figlie di Glera con caratteristiche di resistenza, qualità e forte somiglianza alla madre, nel segno di una vitivinicoltura rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Premaor, il vigneto è legittimo – Premaor, vigneto lecito Bottacin: «Non è stato distrutto alcun bosco».
Quel vigneto è legittimo. Contro l’ennesimo scempio ambientale erano scesi in massa al fianco di un gruppo di residenti, ambientalisti, politici, comitati, mamme perfino alcuni sacerdoti. Tutti uniti contro il Comune di Miane e Regione, rei di aver autorizzato un disboscamento in quel di Premaor a favore dell’onnipresente Prosecco. Anni di battaglie, tre per la precisione, ai quali oggi, 7 aprile, il Consiglio di Stato ha messo la parola fine: ha rigettato l’appello dei residenti e confermando il tar. Borsoi a pagina XV Premaor, vigneto lecito Bottacin: «Non è stato distrutto alcun bosco»? Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso di ?«È stato un ripristino agricolo». Il sindaco alcuni cittadini contro Regione e Comune Buso: «Le norme applicate con prudenza». Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso mosso da un gruppo di cittadini, contro Regione Veneto e Comune di Miane, contrari al vigneto sorto, quasi tre anni fa, su una collina di Premaor, dietro alle loro case.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Le cantine Federici regine di Mundus Vini, trionfano in Germania.
Il concorso enologico Le cantine Federici regine di Mundus Vini, trionfano in Germania. In attesa delle fiere internazionali Vinitaly e Prowein in programma a breve, per l’azienda apuana Baia del Sole Cantine Federici (nella foto il team) è già tempo di brindisi importanti. La trentesima edizione di Mundus Vini, tra i più importanti concorsi enologici internazionali che si tiene ogni anno in Germania richiamando il gotha del settore, ha premiato con la Medaglia d’Oro uno dei suoi vini di punta, il Vermentino Colli di Luni ‘Oro d’Isee’ 2021. La giuria di esperti degustatori e sommelier ha esaminato attraverso assaggi alla cieca (con etichetta nascosta) oltre 4.300 vini provenienti da 43 diverse nazioni, premiando le bottiglie capaci di distinguersi per caratteristiche organolettiche e stile produttivo.

Fonte: Nazione Massa Carrara.

Brunello, il Consorzio verso il Vinitaly Bottiglie all’asta per aiutare i profughi.
L’iniziativa del Consorzio in collaborazione con Sotheby’s E all’evento di Federdoc ci sarà anche Centinaio. II Consorzio del vino Brunello di Montalcino si prepara alla 54esima edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile a Veronafiere, con i numeri dalla propria parte: sono 63 le aziende della collettiva coordinata dal Consorzio (padiglione 9 – stand B6) presenti all’evento, su un totale di 132 aziende montalcinesi che parteciperanno al Salone internazionale dei vini e dei distillati. Diversi gli appuntamenti in calendario, a partire da OperaWine, il super tasting che come da tradizione fa da anteprima a Vinitaly, in programma sabato alle Ex Gallerie Mercatali. E tra le 130 etichette selezionate quest’anno per l’occasione da Wine Spectator, 13 sono Brunello di Montalcino. Si prosegue lunedì con ‘Vini per la pace’, l’asta benefica per i rifugiati ucraini dal Consorzio del Brunello in collaborazione con il Consorzio Chianti Classico e Consorzio Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia.

Fonte, Nazione Siena.

I vini dell’Isola al top L’export è in ascesa.
Studio Nomisma-UniCredit vini dell’Isola al top L’export è in ascesa Fable Geraci. II vino siciliano piace sempre di più all’estero e la Sicilia si colloca al primo posto in Italia perla coltivazione biologica con le vigne che si estendono per 26.241 ettari, pari al 27 per cento di quelle presenti in tutta l’Isola. L’export regionale è cresciuto del 16,8 percento rispetto al crollo del 2020, principali mercati di riferimento si confermano gli Stati Uniti (21%); la Germania (12,7%); il Regno Unito (8,7%) e il Canada (7%). Sono alcuni dei dati che emergono dallo studio «Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4Index Nomisma-UniCredit», presentato ieri a Palermo assieme alla nuova edizione di «Sicilia en Primeur», l’annuale anteprima dei vini organizzata da Assovini Sicilia in programma a Erice dal 27 aprile al 1 maggio.

Fonte, Giornale di Sicilia.

Vini di qualità, la Sicilia è al top.
Presentata l’edizione 2022 di “Sicilia en Primeur” organizzata da Assovini Sicilia, in programma a Erice dal 27 aprile al 1° maggio La Sicilia registra il 15% degli ettari vitati e l’8% della produzione di vino rispetto all’Italia. È uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma “Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4lndex Nomisma UniCredit”, presentato ieri a Palermo. La Sicilia si colloca al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite. In Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica è pari a 26.241 ettari (il dato nazionale è pari a 117.378 ettari), pari al 27% della superficie di vigne in Sicilia. Sul fronte della qualità i vini della Sicilia si confermano anche per il 2021: l’incidenza dei vini DOP è sostanzialmente in linea con la media nazionale (40% Sicilia; 43 % Italia), l’incidenza dei vini IGP è più alta in Sicilia rispetto al dato nazionale (34% Sicilia; 26% Italia). L’export regionale ha registrato un forte rimbalzo (+16,8%) rispetto al crollo del 2020 e registra un aumento del 20,7% rispetto al 2016. I principali mercati di riferimento dell’export del vino siciliano sono: gli Stati Uniti (21%); la Germania (12,7%); il Regno Unito (8,7%), il Canada (7%). Rispetto ai dati del 2016 il maggiore incremento si è registrato con il Canada (93,1%) , la Corea del Sud (64,3%), la Svezia (52,9%) e gli Stati Uniti (40,3%).

Fonte, Sicilia.

I vini della Nuraghe Crabioni alla conquista di Vinitaly e Prowein.
Una primavera ricca di appuntamenti è quella che aspetta Nuraghe Crabioni. L’azienda vinicola sorsense, nata dalla passione di Augusto Seghene e che promuove i vini della Romangia in giro per I’Italia e per il mondo, si appresta a una doppia trasferta a Verona e in Germania. Nelle prossime settimane, infatti, i prodotti della compagine sorsense saranno presenti a Vinitaly 2022 e poi, a maggio, a Prowein 2022, la fiera di vini e liquori tra le più importanti e qualificate a livello internazionale. Il Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona andrà in scena dal 10 al 13 aprile e sarà una grande occasione di business e di incontro per cantine e operatori del settore provenienti da tutta Italia.

Fonte, Nuova Sardegna.

Produttori sardi, tutti insieme in ordine sparso.
Produttori sardi, tutti insieme in ordine sparso Ii titolo è un ossimoro, e evidente, eppure Fotografa la realtà, I produttori di vino sardi, un centinaio quelli presenti alla rassegna post lockdown, ai presentano in massa a Verona, eppure non possono vantare una briciola di uniti di intenti. Viaggiano ognuno per conto proprio, mentre i consorzi e le strade del vino sono lacerati da beghe interne o stentano a Incidere. La lezione dei francesi non è stata ancora pecepita, prevale l’individualismo che caratterizza la nostra Isola, bella e maledetta. Oltralpe ci sanno fare eccome. Non ci sono dubbi che i vini di Bordeauxe Borgogna siano fenomenali.

Fonte, Unione Sarda.

«Torna Vinitaly, per la Sardegna è l’ora della svolta».
Il conto alla rovescia segna secondi tanto compulsivo il desiderio dl rituffarsi in quella esuberante tavolozza di rossi, bianchi. rosati, bollicine, distillati e cocktail da far impazzire il plana ta. E in tutto questo scintilla di cristalli e grappoli, La Sardegna dei grandi vini e dei ricercati autoctoni, parte sfrenata nella piazza internazionale di Vinitaly 2022. Edizione ritrovata di grandissimo respiro, quella che si aprirà domenica to sino a mercoledì 13, dopo le due annate gelate dal Covid, non solo per i numeri da capogiro di questa 54esima edizione, ma anche peri temi caldi sul tavolo. Argomenti di attualità che hanno visto in qualche modo un’anteprima nel congresso nazionale di Assoenologi, celebrato sempre a Verona u fine marzo. Numeri e Sardegna Non basteranno dl certo 1 quattro giorni di fiera per visitare le 4.400 aziende arrivate a Verona da nazioni del mondo degustare le 17mila etichette iscritte seguire i 30 convegni ufficiali e partecipare alle 76 super degustazioni guidate.

Fonte, Unione Sarda.

Intervista a Roberto Dessanti – “Usiamo il vino per promuovere il territorio sardo”.
Non sempre il prezzo dei vini è in linea con la qualità. Spesso si fa un discorso di marketing, mentre sarebbe più corretto pensare al valore reale della bottiglia Roberto Dessanti Robeto: 1.)Dessanti, presidente Ais Sardegna: l’isola ha i numeri per aumentare la produzione «Dobbiamo essere i promotori della nostra terra. Tanti snobbano le etichette sarde e prediligono quelle di altri territori italiani e stranieri. Ma ä un approccio sbagliato al mondo del vino: la prima regola è conoscere bene casa nostra». Roberto Dessanti, 6i anni, sassarese, presidente regionale dell’Associazione italiana sommelier, è un ambasciatore del terroir sardo. Che annata sa rli per Vermentino e Cannonau?

Fonte, Unione Sarda.

Intervista a Gigi Carreras – «La Sardegna a Verona, autorevole e autoctona».
«La Sardegna a Verona, autorevole e autoctona» Gigi Carreras, 50 anni. Riparte Vinitaly: come al presenta le Sardegna a Verona? Da protagonista. La Sardegna è ormai una realtà consolidata nel panorama enologico italiano, lo prova sono le numerose medaglie e che i vini sardi ottengono ad ogni edizione da Fiera. Da notare inoltre. che a distanza di quattro, cinque anni, un vino sardo viene decretato miglior vino rosso d’Italia, seno di un’autorevolezza enologica sarda in continua ascesa

Fonte, Unione Sarda.

La Puglia alla sfida del vino.
La spedizione è pronta a partire con una valigia che profuma di Puglia, perché ha ormai imparato a considerare il vino non coltura, ma cultura. Un prodotto ambasciatore dei punti di forza di una regione che deve e aspira a crescere ancora molto. Il Vinitaly, che dopo lo stop per la pandemia da domenica a mercoledì prossimi trasformerà Verona nella capitale mondiale del vino, è considerato la vetrina ideale anche per la promozione a 360 gradi del territorio pugliese. L’obiettivo della «missione» in Veneto è stato ribadito ieri mattina nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura L’occasione è stata la presentazione del progetto «DiVin Puglia 2022» della sezione Puglia della Fisa, la Fondazione italiana sommelier, che sarà protagonista di una serie di iniziative nel padiglione Puglia della fiera veronese.

Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.

II “Rosso Libero Michele Cianci” al Vinitaly, lunedì la presentazione.
Michele Cianci” sbarca al Vinitaly. II vino realizzato sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità, sarà presente alla 54.ma edizione del Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. In particolare, “Rosso Libero — Michele Cianci” sarà ospitato presso il Padiglione 10 Stand D2 messo a disposizione dalla Cia-Agricoltori Italiani che nello spazio espositivo attenderà operatori commerciali, nazionali e stranieri. Lunedì 11 aprile, dalle ore 10.30, il vino sarà presentato al pubblico e ai buyer presenti nell’ambito di un incontro sul tema dell’agricoltura sociale e biologica.

Fonte, Gazzetta di Capitanata.

Con quattro nuove etichette.
L’azienda di Luigi Rubino mette in primo piano quattro nuove etichette e il Rubino Art Project, un progetto dedicato all’arte in tutte le sue molteplici espressioni. La cantina brindisina sarà presente al Padiglione 11 (Puglia) con la peculiarità del Progetto Susumaniello, lanciato venti anni fa e che, nel corso degli anni, si è sviluppato sempre di più, oggi con ben sei vini dedicati. Il vino più atteso è indubbiamente il Palombara, Primitivo Doc di Manduria prodotto all’interno dell’omonima tenuta un grande rosso di Pugli, innovativo, profondamente identitario nell’esaltare le specificità varietali ma anche moderno nella finezza del suo setoso tannino.

Fonte, L’Edicola del Sud.

Secondo posto per il packaging.
L’etichetta di Fuoco Rosa, il rosato da Negroamaro e Susumaniello di Tenute Lu Spada, si aggiudica il secondo posto in assoluto nella categoria Rosati al 26° Vinitaly Design International Packaging Competition. Con il claim “la narrazione comincia dal packaging” una giuria internazionale di designer, art-director e giornalisti ha scelto il miglior abbigliaggio di vino, olio, birra e distillati. In gara c’erano 287 confezioni per 14 categorie. La veste grafica del rosato della cantina brindisina, opera dello studio creativo GFC Associati, riporta un breve testo poetico scritto con un carattere che rimanda a quello delle vecchie macchine per scrivere.

Fonte, L’Edicola del Sud.

La Vieste en Rose apre l’estate de la “perla del Gargano”.
Grande attesa per la tradizionale kermesse enogastronomica dedicata ai rosati pugliesi con l’estate di Vieste.

Fonte, Quotidiano di Foggia.

Termometro dell’ enogastronomia il “Vinitaly” si riprende la scena.
Prove di ripresa dopo la grave crisi provocata dal Covid 6 I n vino veritas”. Mai come ora il detto latino si rivela più veriterio. Perché dal vino si può ripartire. Vinitaly, la grande manifestazione che domenica io aprile si aprirà a Verona dopo due annidi assenza, dovuta alla pandemia, è il termometro di una condizione socio-economica che riguarda non solo i produttori, ma anche il consumo, la socializzazione. In una parola: il nostro vivere quotidiano. I 4400 espositori provenienti da tutto il mondo ci dicono che c’è voglia di Rinascimento dopo il Covid e contro il conflitto in Ucraina. Proprio la guerra e tutto ciò che ne consegue stanno condizionando in parte il settore vitivinicolo italiano, con il blocco delle esportazioni verso la Russia.

Fonte, Azione – Eco di Galliate.

Il Gabiano doc entra nella nuova guida del Vinitaly.
Riconoscimento 5StarWine the Book 2023 Il Gabiano doc entra nella nuova guida del Vinitaly Gabiano. Una grande qualità nelle cantine del castello monferrino. Con il ragguardevole punteggio di 96/100, il Gabiano doc Riserva “A Matilde Giustiniani” 2015 dell’Azienda Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani di Gabiano è stato giudicato il migliore unico vino rosso selezionato per l’inserimento nella guida 5StarWme the Book 2023 del Vinitaly, posizionandosi, altresì, al secondo posto della classifica generale dei vini con punteggio pari o superiore a 90/100. Il 5StarWines —the Book è la selezione di vini organizzata da Veronafiere che, annualmente, puntai riflettori su tutte le cantine che investono nel miglioramento dei propri vini.

Fonte, Monferrato.

Vinitaly 2022 Produttori in vetrina «Un’emozione tornare in presenza a Verona».
Si terrà dal 10 al 13 aprile la più grande fiera di settore. Appuntamento al padiglione 10, tutta la Regione sotto l’ala di Piemonte Wine Land • Si toma in presenza, da domenica 10 fino a mercoledì 13, a Verona, alla fiera italiana più importante del settore vitivinicolo. I vini alessandrini si sono preparati all’appuntamento per mettere in mostra le novità e le eccellenze del territorio. Nel padiglione 10 della regione Piemonte ci saranno un po’ tutti, dai Colli Tortonesi al Monferrato, passando per il Gavi. Quella di Verona è da sempre una vetrina importante per i produttori locali che puntano a ritagliarsi un posto di primo piano in un settore che si sta riorganizzando dopo due anni di pandemia e con l’incognita della guerra della Russa contro l’Ucraina, due mercati su cui il vino piemontese è presente.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Ovada Un vino diverso Dolcetto sbarca a Vinitaly 2022 con “Increase”.
Alla scoperta di un Dolcetto diverso. A raccontarlo sarà l’Università di Torino che proporrà i dati raccolti nei due annidi lavoro avviati nel 2020 e sviluppato su 15 vigneti del territorio. Lo spazio è quello riservato al Consorzio dell’Ovada docg nell’ambito dell’edizione 2022 di Vinitaly a Verona. Il progetto di chiama “Increase” e sarà raccontato martedì 12 aprile dalle 14.00 presso collettiva di Piemonte “Land of Wine”. «Abbiamo raccolto informazioni – spiega Daniele Oddone, presidente dell’associazione dei produttori – Abbiamo cercato di capire perché il nostro Dolcetto è differente e perché assume connotazioni diverse in base alle wne in cui si vinifica.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Derthona 2.0 Il Timorasso premia i suoi ambasciatori.
Ritorna l’appuntamento con la fiera che promuove il vino bianco tortonese Presenti molti espositori dei circa 80 del consorzio • E tornato dopo due anni ‘Derthona 2.0′, uno degli ultimi eventi a svolgersi nel febbraio 2020 prima dello scoppio della pandemia in mostra alcuni dei molti produttori di Timorasso della zona, fra novità, conferme e legami con altre iniziative del territorio. Due masterclass seguite I1 Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi ha organizzato le cose in grande con un primo pomeriggio dedicato solo cuna ristretta cerchia di autorizzati e una giornata di sabato piena di proposte: si è cominciato alle 10 con la prima masterclass “Il Derthona e la sua capacità evolutiva”, dove il giornalista e sommelier Roberto Marro e Matteo Poggio hanno raccontato le caratteristiche che rendono i vini ottenuti con il vitigno Timorasso capaci di evolvere nel tempo.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Nizza Docg I produttori celebrano i loro 20 anni.
L’associazione Produttori del Nizza celebra i1 20° anniversario programmando una serie di eventi dedicati. Il calendario prevede quattro appuntamenti: #ForumNizzadocg ad aprile, #ForumNizza a maggio, #Natailprimoluglio a giugno e #ForumNizzaVentennale a novembre. Inoltre, è prevista la partecipazione dell’Associazione, anche al “Il Giro del Nizza” ad aprile, “Nizza è Barbera” a maggio e “Nizza è” a ottobre.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Ovada Per la “Casa del Dolcetto” incontro con Diano e Dogliani.
L’alleanza era nata tre anni fa con “L’anno del Dolcetto”, promosso e celebrato anche dalla Regione Piemonte. Ora l’avvicinamento tra Ovada, Dogliani e Diano d’Alba prosegue. Tra gli obiettivi indicati per la valorizzazione dell’intera area c’è l’istituzione di una “Casa del Dolcetto”, un progetto che punta a riunire le tre docg che nel 2019 firmarono un apposito protocollo d’intesa. Turismo e promozione ll prossimo passo, in tal senso, potrebbe essere rappresenta “PATTO” La firma in Regione to proprio dal taglio del nastro di un nuovo spazio espositivo che dovrebbe sorgere a Dogliani, nella chiesa della chiesa del Ritiro della Sacra Famiglia.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Il progetto Bollicine rosé, la sfida di cascina Polastra.
Un’avventura iniziata nel 2019 e che promette di crescere. Segna passo verso il futuro il progetto enologico di Cascina Polastra, a Capriata d’Orba, di Claudio e Silvia Gemme, imprenditori “innamorati” di questa terra tra pianura e collina, che sa di Monferrato e di Gaviese, a volte accarezzata dal vento di mare che arriva dalla vicina Liguria. Con i primi reimpianti, la prospettiva è quella di una «evoluzione inedita, che ha “radici solide” e che presto si tradurrà in un’esplosione di bollicene “rosé”», anticipano con entusiasmo i due imprenditori. Una sfida sempre improntata, però, alla creazione «di vini di alta qualità». Storia antica A parlare della nascita del progetto è Claudio Gemme: «Basato sulla forte passione per il vino e per il territorio di Gavi – racconta – il nostro progetto enologico ha mosso i primi passi con l’acquisto di vigneti sulle colline di Capriata d’Orba aggregati a Cascina Polastra.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Meglio i bio che gli autoctoni Le tendenze del mercato vini.
AI Vinitaly Dal 10 al 13 aprile a Veronafiere la prestigiosa kermesse internazionale: i monferrini saranno protagonisti Meglio i bio che gli auto doni Le tendenze del mercato vini. Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54 presentata oggi a Roma, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.

Fonte, Monferrato.

“Siamo contenti di tornare a Verona ma in questi anni siamo andati avanti”.
Da domenica 10 a mercoledì 13 aprile a Verona torna Vinitaly, tra le più importanti manifestazioni enologiche internazionali che quest’anno simboleggia la ripresa, seppure tra le incertezze legate alla guerra e gli strascichi del Covid. Tra i padiglioni e gli stand si potranno trovare in assaggio anche le nuove annate dei vini biellesi, perlopiù a base di Nebbiolo, presentate dai produttori locali. Nel padiglione 10, nell’area collettiva regionale «Land of perfection» (E3), ci sarà un’isola del Consorzio di tutela dei Nebbioli dell’Alto Piemonte dove avranno un proprio spazio anche le aziende vitivinicole biellesi Cento vigne, Le Pianelle, Tenute Sella, Pietro Cassina, Roccia Rossa e La Prevostura. Al padiglione 12 (stand A2) ci sarà Proprietà Sperino.

Fonte, Stampa Biella.

Alto Piemonte a Vinitaly La vetrina di Verona da domenica dopo lo stop.
Torna in presenza Vinitaly e l’Alto Piemonte, capofila il territorio novarese, è presente con una collettiva di imprese. La manifestazione, giunta all’edizione numero 54, si svolgerà come sempre a Verona e prenderà il via domenica. La città veneta ospita fino a mercoledì 13 il più importante salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati. Un ritorno particolarmente atteso da operatori e produttori dopo 2 anni di stop forzato a causa della pandemia: alla nuova edizione in presenza parteciperanno 4 mila e 400 aziende espositrici provenienti da 19 nazioni.

Fonte, Stampa Novara-Vco.

I produttori del Gattinara Docg al Vinitaly – A Vinitaly ripartire.
La Docg di Gattinara tra i protagonisti “Ci saremo, ma il vino è tutto venduto”. L’ edizione della ripartenza, con qualche incognita ma J con la voglia di ritornare alla normalità della pre pandemia e incontrare clienti e importatori con cui non si brinda in presenza ormai da tre anni. La 54`’ edizione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati che si svolge a Verona da domenica fino a mercoledì, vedrà la presenza anche di diversi produttori di Gattinara, l’unica Docg vercellese. Un ritorno atteso dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, celebrato con la presenza di 4.400 aziende espositrici da 19 Nazioni.

Fonte, Stampa Vercelli.

A difesa dei vigneti monferrini.
Rosignano Monferrato: l’Unione dei Comuni approva un ricco bilancio di previsione 2022 A difesa dei vigneti monferrini. Nei giorni scorsi íl consiglio dell’Unione “Terre di Vigneti e Pietra da Cantoni” ha all’unanimità approvato íl bilancio di previsione 2022. Fanno parte del Consiglio dell’Unione “Terre di Vigneti” i rappresentanti dei consigli comunali dei quattro Comuni collinari che la costituiscono: si tratta dei Comuni di Cella Monte, Frassinello Monferrato, Rosignano Monferrato e San Giorgio Monferrato, che hanno da alcuni anni deciso di condividere una serie di funzioni fondamentali ed alcuni servizi pubblici di comune interesse. Il Consiglio dell’Unione ha approvato íl Documento Unico di programmazione 2022/2024 ed il Bilancio di Previsione 2022: entrambi contengono numerosi ed articolati interventi che interesseranno le quattro Comunità.

Fonte, Vita Casalese.

L’informatica a servizio delle aziende, anche Zucchetti parteciperà a Vinitaly.
Maxidata del Gruppo lodigiano metterà in vetrina le ultime soluzioni per la gestione delle imprese del settore L’informatica a servizio delle aziende, anche Zucchetti parteciperà a Vinitaly L’informatica al servizio delle aziende vitivinicole è targata Gruppo Zucchetti. La prossima settimana anche la società Maxidata del Gruppo Zucchetti parteciperà dal 10 al13 aprile a Verona aVinitaly 2022. Visitatori e partecipanti potranno conoscere le ultime implementazioni dei sistemi Maxidata dedicate alle vendite, e pensate per una gestione completa e puntuale dall’ordine (fisico o da e-commerce) fino alla spedizione, ma anche alla produzione, dalla vinificazione all’automazione dei processi di cantina.

Fonte, Cittadino di Lodi.

Vino, la regione migliora per qualità e mercato «Grandi sfide in arrivo».
II dossier UniCredit: plafond da un miliardo Vino, la regione migliora per qualità e mercato «Grandi sfide in arrivo» La Lombardia concentra poco meno del 4 percento degli ettari coltivati a vite in Italia (con 24.700 ettari) e realizza il 3% della produzione vinicola nazionale, con 1,5 milioni di ettolitri. Eppure l’incidenza di etichette Dop e Igp, nella regione, è superiore alla media nazionale: le Dop sono il 50% del prodotto, le Igp il 34% e i vini £generici” solo il 16%, contro un valore medio nazionale superiore al 30%. Segno che la produzione locale è forse ridotta dal punto di vista quantitativo, ma di elevata qualità. A raccontarlo è il dossier predisposto da Unicredit in vista del Vinitaly, insieme a Winemonitor-Nomisma.

Fonte, Giorno Lombardia.

Al Vinitaly Confagricoltura è protagonista.
A Verona da domenica: stand più ampio e diretta streaming degli eventi. L’analisi di Giansanti • VERONA 4.400 espositori provenienti da oltre 19 nazioni e più di 700 top buyer da 50 Paesi: sono alcuni dei numeri della 54esima edizione di Vinitaly, che torna a Verona da domenica al 13 aprile dopo due anni di stop per la pandemia. Confagricoltura si presenta all’evento fieristico con uno stand ancora più ampio: oltre 450 metri quadri che ospiteranno un fitto calendario organizzato anche in collaborazione con l’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale (Eban) e Reale Mutua. In calendario momenti di approfondimento e incontri che coinvolgeranno istituzioni italiane e straniere, il mondo della ricerca, della cultura, ma anche della moda e della musica.

Fonte, Provincia – Cremona.

Condannata a cinque anni l’ex cancelliera va in Appello.
Maria Caiazzo processata per aver ricattato i vertici della cantina Terre d’Oltrepo (indagati) offrendo presunti favori Maria Fiore: In primo grado era stata condannata a cinque anni e mezzo per l’accusa di avere ricattato i vertici della cantina Terre d’Oltrepo, che erano indagati nell’inchiesta per frode sul vino, offrendo loro presunti favori giudiziari e possibili sconti di pena. Ora Maria Caiazzo, 68 anni, vogherese, ex cancelliera del tribunale di Pavia, proverà a ribaltare quel verdetto nel processo di appello che si è aperto l’altro ieri in tribunale a Milano. Per l’imputata, difesa dagli avvocati Marco Casali e Luca Angeleri, il Procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna ma per una pena più bassa, ridotta a quattro anni e mezzo.

Fonte, Provincia – Pavese.

Al Vertemate il vigneto è a fine ciclo Si sostituisce.
Chiavenna Arrivato l’assenso del Comune proprietario Le nuove piante produrranno fra cinque anni aaaaaa? Un vigneto a fine ciclo quello di Palazzo Vertemate Franchi dal quale l’azienda Mamete Prevostini ricava il pregiato passito che porta il nome della dimora tardo-cinquecentesca di Cortivaccio di Piuro. L’azienda ha comunicato all’amministrazione comunale di Chiavenna, proprietaria del complesso, la necessità di mettere mano al vigneto, che, a causa dell’età e delle condizioni climatiche, si trova in una fase finale e dunque poco produttiva del ciclo vitale. Il privato ha proposto un intervento che dovrebbe migliorare produttività, qualità e valore del vigneto.

Fonte, Provincia Sondrio.

Il Vinitaly 2022 ai nastri di partenza: parte il countdown per la 54′ edizione.
Al via domenica 10 aprile a Verona il Salone Internazionale dei Vini e Distillati: grandi attese e nuove prospettive per le aziende campane. Ischia presente con le maggiori aziende dell’isola. Finalmente si riparte: la più grande rassegna al mondo dedicata al vino ritorna a far parlare di sé, dopo lo stop forzato di due anni a causa della pandemia. Un’edizione attesa dai tanti addetti ai lavori che tra Covid e crisi, ed ora anche la guerra, guarda con slancio ed ottimismo alle tante novità in programma presso il quartiere fieristico di Veronafiere, dal 10 al 13 aprile. Un salone sempre più internazionale e digitale, orientato su incontri selettivi e dedicati, nuovi investimenti e un rapporto sempre più stretto con la città e i wine lover con concerti, degustazioni e masterclass, nel bellissimo centro storico.

Fonte, Il Golfo.

Sannio Consorzio Tutela Vini, Rillo resta presidente.
Prima uscita del nuovo consiglio di amministrazione in occasione della 54esima edizione del Vinitaly Sannio Consorzio Tutela Vini, Rillo resta presidente Nel nuovo percorso ci saranno anche Domizio Pigna e Carmine Coletta nel ruolo di vicepresidenti: saranno in carica fino al 2025 Il Sannio Consorzio Tutela Vini si presenta alla 54° edizione del ‘Vinitaly’, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile prossimi con il nuovo consiglio di amministrazione. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato eletto dall’assemblea dei soci del 27 marzo scorso. Confermati Libero Rillo alla presidenza e Domizio Pigna e Carmine Coletta nei ruoli di vicepresidenti, con il comitato esecutivo che si completa con Alfredo Di Leone e Carmine Fusco.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Imola piange Sergio Navacchia – Si è spento Sergio Navacchia fondatore della Tre Monti.
Prima dirigente della Rai poi viticoltore sui colli imolesi, lascia i figli David e Vittorio Domani mattina il funerale al santuario di Ghiandolino, il cordoglio della città. Sarà strano pensare al mondo del vino, non solo imolese, senza Sergio Navacchia. Certo la cantina Tre Monti la conducono egregiamente i figli David e Vittorio, dei quali lui, il capostipite, andava tanto orgoglioso. Ma anche se con la sua proverbiale ironia da tempo si definiva solo «custode e centralinista» dell’azienda che aveva fondato con la sua cara moglie Thea alla fine degli anni Sessanta, la sua era una presenza tutt’altro che ininfluente.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Corso sommelier.
Oggi alle 20,30 alla sala dell’ufficio turistico in via IV Novembre è in programma la presentazione del corso di qualificazione professionale di 1° livello per sommelier promosso dalla delegazione di Cesena dell’Associazione Italiana Sommelier.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Un nuovo vino biologico di Casali debutta a Vinitaly.
Un nuovo vino biologico, un bianco originario di Mercato Saraceno, verrà presentato in anteprima da Tenuta Casali al Salone internazionale del vino di Verona in programma da domenica 10 al 13 aprile. Debutta a Vinitaly il Famoso Pet Nat, una nuova interpretazione del Famoso, il vino realizzato recuperando le piante originarie di questo antico vitigno romagnolo. Accanto alla versione tradizionale ferma Tenuta Casali oggi affianca una nuova interpretazione frizzante e realizzata attraverso un metodo antico. «È il metodo con cui in campagna per secoli si è sempre fatto il vino con le bollicine — spiega Silvia Casali -. È fondamentale rispettare e curare con estrema attenzione i protagonisti assoluti di questo vino, l’uva e i lieviti presenti nella buccia, che innescano spontaneamente la fermentazione del mosto».

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Ttg in Fiera dal 12 al 14 ottobre, Rimini “capitale” del turismo.
Turismo “senza vincoli” al 59° Ttg Travel Experience 2022 che, in contemporanea con la 7P Sia Hospitality Design e il 40° Sun Beache Outdoor Style, si aprirà dal 12 al 14 ottobre nel quartiere fieristico di Rimini. “Unbound” è la parola chiave di questa edizione delle tre manifestazioni di Italian Exhibition Group, che riassume la strategia contemporanea dell’industry del viaggio e dell’ospitalità: il turismo vuole svincolarsi dalle restrizioni, da stereotipi di mercato, dalle convenzioni, per aprirsi all’inatteso. Al Ttg, punto di partenza di questa esplorazione si conferma l’Italia: come prodotto turistico di punta per i buyer esteri e come mercato outgoing per le destinazioni internazionali che si promuovono a Rimini.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

La Rebola promossa testimonial Il marchio Rimini su 84.933 bottiglie.
Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini:16 cantine al Teatro Galli tengono a battesimo la bottiglia unica griffata per cercare di lanciare un messaggio promo-commerciale. «Forza Rimini, forza Romagna, forza Rebola». È tutta nella chiosa finale del presidente della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini Sandro Santini la forza di un progetto a 16 cantine che ieri al Teatro Galli ha tenuto a battesimo la bottiglia unica griffata “Rimini” con cui i produttori riuniti in Consorzio lanciano un messaggio promo-commerciale di grande impatto. Il nome della città e della provincia è sovraimpresso sulla capsula in vetro di ognuna delle 84.933 bottiglie prodotte sul nostro territorio e la scritta “RiminiRebola” campeggia in ogni tappo, sia in quelli tradizionali in sughero che in quelli sterling o a vite.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Addio a navacchia signore del vino – II cordoglio di amministratori e chef stellati.
Dopo aver lavorato per 40 anni in Rai, ha fondato la Tre Monti con la moglie Thea Un gioiello che ora passa nelle mani dei figli Vittorio e David. Domani i funerali a Ghiandolino 11 cordoglio di amministratori e chef stellati Dal senatore dem Daniele Manca ai gestori del San Domenico, la città si stringe attorno alla famiglia dello scomparso Sergio Navacchia. «Perdiamo un uomo di grande passione civile e politica Mi associo al dolore della famiglia». «Scompare un grande imolese, un uomo che amava il suo lavoro. Prima in Rai, poi nell’azienda vitivinicola, ha sempre lavorato con serietà e impegno per la qualità».

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Da giornalista a pioniere del vino La vita straordinaria di Navacchia.
L’ultimo pensiero alla moglie Thea, scomparsa nel 1990: «Le parlo spesso, so che mi sta aspettando». Invitava a casa gli amici più cari per parlare di politica ed enogastronomia Un vulcano di idee instancabile di Valerio Baroncini L’ora più buia è una festa di luce: Sergio e Thea insieme, per sempre. Perché Sergio, il nostro Sergio Navacchia, non c’è più: stava male da alcuni giorni, ieri mattina la notizia più brutta da raccontare. E chi l’ha conosciuto nell’intimo, chi l’ha sentito per anni parlare attorno alla tavola che era tutto – casa, parlamentino, salotto, tempio pagano e monumento d’eleganza raffinata al trebbo tipico della tradizione romagnola – sa che Thea, la moglie morta nel 1990, era per lui davvero… tutto. «lo le parlo tutti i giorni, sai.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

«Un imprenditore appassionato, che ha dato lustro alla città» – «Imprenditore esemplare Ha dato lustro alla città».
«Imprenditore esemplare Ha dato lustro alla città» II sindaco Panieri celebra il grande imolese scomparso in Consiglio comunale «Dedito alla famiglia e al lavoro, Navacchia ci ha dato lezioni di umanità» «Una personalità eccezionale, che ha vissuto con grande intensità, passione, competenza e spirito di innovazione una vita sempre basata sui solidi valori della famiglia e dell’etica del lavoro». Così, il sindaco Marco Panieri ha ricordato ieri pomeriggio, in apertura di Consiglio comunale, la figura di Sergio Navacchia, fondatore dell’azienda vinicola Tre Monti, scomparso in mattinata all’età di 89 anni.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

La Ribolla gialla sarà la star Il Friuli riporta le eccellenze nel club esclusivo di Vinitaly.
In versione Spumante Brut, Ferma, Macerata… ma sempre Ribolla Gialla: è lei la portabandiera del Friuli Venezia Giulia vitivinicolo che approderà a Vinitaly, l’evento internazionale che si svolgerà di nuovo in presenza dal 10 al 13 aprile a Verona. Sono 77 le aziende della collettiva Ersa, che ha organizzato una promozione unitaria all’insegna del «lo sono Friuli Venezia Giulia». Le aziende sono state selezionate perla prima volta attraverso un bando ad evidenza pubblica, cui potevano partecipare le aziende agricole impegnata nella coltivazione della vite e nella successiva trasformazione in vino Doc della regione, con sede legale o operativa in Friuli Venezia •Giulia.

Fonte: Gazzettino Friuli.

Cantine Rauscedo producono il miglior Sauvignon italiano.
Sindaco, presidenti di cooperative, associazione “Le radici del vino” plaudono al miglior Sauvignon d’Italia, vinto dalla Cantina Rauscedo al Concours Mondial du Sauvignon oltre ad essersi aggiudicata due medaglie d’oro rispettivamente sul Sauvignon 2020 e sul Gran Sauvignon selezione che la stessa azienda friulana presenterà in anteprima a Vinitaly 2022. «Vincono così il territorio, un gran lavoro di squadra e la capacità di porsi degli obiettivi e raggiungerli», è il tributo delle istituzioni alla cooperativa locale, cui si aggiunge quello del presidente delle Radici del vino, Domenico Gottardo, che ricorda inoltre come Cantina Rauscedo rappresenti da sempre il principale sostenitore della Rassegna d’autunno. Sono stati 1.120 i campioni di Sauvignon in concorso provenienti da 23 paesi produttori che hanno partecipato al Concours Mondial du Sauvignon 2022, il più grande e prestigioso concorso internazionale interamente dedicato al? I1 premio conferito al concorso mondiale del vino più buono vitigno Sauvignon.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

Il Vigneto Friuli va a Vinitaly e punta tutto sulla Ribolla gialla – Le etichette friulane a Vinitaly Promuovere la Ribolla gialla.
Obiettivo di focus e degustazioni è far conoscere il bianco autoctono nel mondo Sono 77 le aziende nella collettiva Ersa, ma altri produttori hanno stand propri «Qualità, capacità e unità: presenteremo la Ribolla in mille modi diversi e tutti di eccellenza». La Regione rompe gli indugi e punta tutto sulla Ribolla gialla. Sarà il vino bianco autoctono, infatti, nelle sue versioni fermo, spumante e macerato, il protagonista del Friuli Venezia Giulia all’edizione di Vinitaly 2022, che si terrà da domenica a mercoledì alla fiera di Verona, dopo due appuntamenti, quelli del 2020 e del 2021, saltati causa pandemia. Dall’aprile 2019, da quando cioè si svolse l’ultima edizione in presenza della kermesse internazionale, il mondo è cambiato, anche quello del vino.

Fonte: Messaggero Veneto.

Nei supermercati spumante venduto a 1,99 euro la bottiglia.
Ciclicamente si ripresenta lo stesso problema: i vini pregiati del Friuli Venezia Giulia venduti a prezzi bassi, bassissimi in alcune catene della grande distribuzione. Una cosa che magari farà smerciare qualche migliaio di bottiglie, ma che al prestigio del comparto fa davvero male. Stavolta tocca alla Ribolla gialla spumantizzata che nei supermercati Md si trova addirittura a 1,99 euro la bottiglia. E per allettare i consumatori, in questi giorni, c’è pure una campagna pubblicitaria sulle maggiori reti televisive nazionali. E ciò avviene proprio negli stessi giorni in cui gli assessori Zannier e Bini annunciano la presenza del Friuli Venezia Giulia a Vinitaly sotto le luccicanti insegne di “Io sono Fvg” e comunicano ufficialmente che la “regina” dello stesso stand sarà la Ribolla gialla.

Fonte: Messaggero Veneto.

Le etichette del Fvg a Vinitaly Promuovere la Ribolla gialla.
Obiettivo di focus e degustazioni è far conoscere II bianco autoctono nel mondo Sono 77 le aziende nella collettiva Ersa, ma altri produttori hanno stand propri «Qualità, capacità e unità: presenteremo la Ribolla in mille modi diversi e tutti di eccellenza». La Regione rompe gli indugi e punta tutto sulla Ribolla gialla. Sarà il vino bianco autoctono, infatti, nelle sue versioni fermo, spumante e macerato, il protagonista del Friuli Venezia Giulia all’edizione di Vinitaly 2022, che si terrà da domenica a mercoledì alla fiera di Verona, dopo due appuntamenti, quelli del 2020 e del 2021, saltati causa pandemia. Dall’aprile 2019, da quando cioè si svolse l’ultima edizione in presenza della kermesse internazionale, il mondo è cambiato, anche quello del vino.

Fonte: Piccolo.

La Puglia alla sfida del vino.
La spedizione è pronta a partire con una valigia che profuma di Puglia, perché ha ormai imparato a considerare il vino non coltura, ma cultura. Un prodotto ambasciatore dei punti di forza di una regione che deve e aspira a crescere ancora molto. Il Vinitaly, che dopo lo stop per la pandemia da domenica a mercoledì prossimi trasformerà Verona nella capitale mondiale del vino, è considerato la vetrina ideale anche perla promozione a 360 gradi del territorio pugliese. L’obiettivo della «missione» in Veneto è stato ribadito ieri mattina nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Gusto (e vino) della Lombardia da Canzian.
C’è tempo fino a domani per godere del menu creato appositamente dallo chef Daniel Canzian, dell’omonimo ristorante milanese, perla quarta Settimana del gusto lombardo organizzata da Golosaria Wine di Marco Gatti e Paolo Massobrio. Il menu è dedicato all’abbinamento tra il Grana Padano Dop e le più interessanti espressioni del vino della Lombardia e si inserisce nel progetto di Ascovilo (Associazione consorzi tutela dei vini lombardi a docg, doc e igt) e Consorzio tutela Grana Padano Dop denominato «Nati per stare insieme)’.

Fonte: Giornale.

Vinitaly, chi si «ribeve» Torna dopo tre anni la kermesse veronese.
Da domenica il più grande salone del vino saltato per la pandemia nel 2020 e nel 2021. Un viticoltore di Kherson spera di esserci. E poi un’asta per i rifugiati ‘ è un hype notevole per l’edizione numero 54 del Vinitaly, che si svolgerà alla fiera di Verona da domenica 10 a mercoledì 13. Un’attesa motivata dal fatto che il salone veronese del vino, nettamente il più importante d’Italia, manca da tre anni, «freezato» dal Covid. Tre anni in cui si è svolta soltanto una edizione «mini» lo scorso autunno che chi c’era (e io c’ero) visse con una certa malinconia.

Fonte: Giornale.

Rapporto Vinitaly – Intervista a Maurizio Danese e Giovanni Mantovani – Si ritorna in presenza.
Al via domenica la 544 edizione di Vinitaly, vi partecipano 4.400 aziende provenienti da 19 paesi. 11 risultato conferma la bontà del piano di sviluppo. Vinitaly torna in presenza. Prende il via il 10 aprile a Veronafiere, dopo due anni di stop forzato, la 54′ edizione del Salone dei vini e distillati, che rappresenta un crocevia internazionale delle tendenze della produzione viticola italiana e si propone con quattro giorni di grandi eventi, degustazioni tecniche, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati. Quasi 700 i top buyer provenienti da 50 Paesi, con in testa la delegazione dal Nord America, e ampio spazio anche agli espositori esteri nell’International Wine Hall, il padiglione riservato alle produzioni internazionali, che vedrà la presenza di Francia, Brasile, Slovenia, Argentina, Spagna, Serbia, Macedonia, Libano e Sud Africa..

Fonte: Italia Oggi.

Ferrari Trento ha 120 anni.
Le Cantine Ferrari Trento, guidate da Matteo Lunelli, festeggiano i 120 anni con la carbon neutrality. Le emissioni dell’azienda vitivinicola sono state certificate e compensate da Climate partner, società specializzata nella valutazione di impatto climatico, secondo il Greenhouse gas protocol corporate accounting and reporting standard.

Fonte: Sole 24 Ore.

Vino, Oeno sbarca in Italia.
Sbarca anche in Italia il gruppo inglese Oeno, specializzato nei vini top da investimento. Oeno è presente a Londra, New York, Madrid, Bordeaux e Monaco.

Fonte: Sole 24 Ore.

Vini e sapori del territorio.
Un viaggio del gusto tra Veneto a Sicilia. In questo servizio troverete un interessante percorso tra cantine e produttori del nord e sud Italia, gli stessi che potrete incontrare in occasione del prestigioso Vinitaly ormai alle porte. La scelta è tra i pregiati nettari siciliani e i rinomati Prosecco della Docg Conegliano Valdobbiadene, vini d’alta classe ideali anche per festeggiare la prossima Pasqua. Azienda Agricola Drusian Oltre cent’anni di storia e un nuovo progetto Nata a fine `800 nel cuore delle Colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene oggi Patrimonio UNESCO, la cantina Drusian è guidata dal 1988 da Francesco con la sua passione per il lavoro e il territorio, la cura meticolosa in vigna e l’impegno in ogni fase di lavorazione. Si realizzano così vini d’eccellenza, ricchi di profumi e preziose sfumature, frutti impagabili delle impervie Valdobbiadene.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.

A Veronafiere il salone dell’agroalimentare.
Arriva a Verona la a8esima edizione dl SoleAgriFood, il salone internazionale dell’agroalimentare in p a a Veronañere dal bio al igt contemporanea con la 54esima edizione di Vinitaly. A essere protagonisti saranno I prodotti di punta dell’agroalimentare: l’olio extravergine di oliva, le birre artigianali e ie produzioni di qualità con materie prime ed eccellenza territoriali. Q convegno inaugurale di SoleAgrlFood è in programma alle 12 di lunedì u aprile, con l’incontro dal titolo «Non di solo pane vive l’noma il turiamo per il futuro agroalimentare».

Fonte: Verita’&Affari.

Le vigne festeggiano L’export cresce del 13%.
Si è parlato di strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano e toscano all’incontro organizzato da Unicredit con alcuni tra i principali produttori e consorzi del comparto in Toscana.

Fonte: Verita’&Affari.

I vini di pregio fanno meglio di arte e gioielli.
In cinque anni il capitale investito cresce più del doppio. Non c’è solo l’oro: tra i beni rifugio- ricercati dagli investitori durante i periodi di incertezza economico-finanziaria per diversificane il proprio portafoglio e proteggersi dall’inflazione spicca il mercato dei vini di pregiati E del Durello che sta registrando in questo tornante, tra crisi pandemica non ancora superata e venti di guerra. Ad essere attirati non sono solo collezionisti e appassionati ma anitre chi è in cerca di rendimenti e vuoi rei risparmi dall’auto prezzi_ potenziale degli investimenti in vino risiede nella sua capacità di emulare altri asset finanziari Come l’oro, il vino è un bene rifugio e rappresenta un’efficace protezione contra l’infezione.

Fonte: Verita’&Affari.

Emilia-Romagna al top dell’export dei vini nazionali.
Lo studio Unicredit-Nomisma Emilia-Romagna al top dell’export dei vini nazionali L’Emilia-Romagna, che produce 1116% del vino nazionale, è il traino dell’export del settore. Lo evidenzia uno studio UniCredit-Nomisma sul settore vitivinicolo in Italia. Da qui è emerso il quadro di un comparto in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino per un valore di oltre 7 miliardi di euro. Più nel dettaglio, è emerso che nella nostra regione si concentra circa il 16% (circa 8 milioni di ettolitri) della produzione vitivinicola nazionale. L’incidenza dei vini Dop circa il 50%, si attesta sotto la media nazionale (69%) e resta ancora alta la quota dei vini generici.

Fonte: Corriere di Bologna.

Al Vinitaly attese 20 mila persone al giorno: piano per traffico e sosta Sicurezza, città «blindata».
Il ritorno di Vinitaly, dal lo a113 aprile, in presenza nella sua consueta veste primaverile, dopo gli ultimi due anni caratterizzati dalla crisi sanitaria da Covid-19, che aveva costretto gli organizzatori ad annullare l’evento, è stato al centro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi ieri in videoconferenza. Nell’incontro tra il prefetto Donato Cafagna, l’assessore alla Sicurezza, Marco Padovani, l’ufficiale della polizia locale, Davide Zeli, i vigili del fuoco e tutte le forze dell’ordine cittadine, si è, dunque, fatto il punto sulle misure di sicurezza e di accoglienza messe in campo. Saranno numeri importanti quelli delle presenze in città durante tutto il periodo della manifestazione vitivinicola dedicata agli addetti ai lavori e non aperta al pubblico.

Fonte: Corriere di Verona.

Vinitaly, in mostra tutti i colori della biodiversità dello Stivale.
Per la prima volta il Vinitaly apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona dalle diverse regioni nell’esclusivo salone creato dalla Coldiretti per scoprire la più grande diversità cromatica del mondo offerta dal vino Made in Italy, frutto della combinazione della più ricca varietà di cultivar a livello mondiale e delle profonde differenze pedoclimatiche del territorio lungo tutta la Penisola. Un viaggio esclusivo nella progressiva gradazione di colori dei grandi bianchi, rosati e rossi nazionali, con caratteristiche e consistenze curate dal sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche ed irripetibili dalla vigna alla tavola.

Fonte: Cronache di Napoli.

Il vino “Rosso Libero Michele Cianci” sbarca al Vinitaly di Verona.
Michele Cianci” sbarca al Vinitaly. Il vino realizzato sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità, sarà presente alla 54°edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022. In particolare, “Rosso Libero—Michele Cianci” sarà ospitato presso il Padiglione 10 Stand D2 messo a disposizione dalla Cia-Agricoltori Italiani che nello spazio espositivo attenderà operatori commerciali, nazionali e stranieri. Lunedì 11 aprile, a partire dalle ore 10.30, il vino sarà presentato al pubblico e ai buyer presenti nell’ambito di un incontro sul tema dell’agricoltura sociale e biologica.

Fonte: L’Attacco.

«Il vino fatto con lo zucchero»: sequestrata una cantina a Monreale.
Oltre 3 milioni e 307 mila litri dei quali non è stato possibile tracciare l’origine, per un valore di 5 milioni e 160 mila euro. Perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, per bloccare le partite di prodotto adulterato. Il vino veniva prodotto miscelando acqua e zucchero. I finanzieri del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’ispettorato repressione Frodi del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno sequestrato uno stabilimento enologico con sede a Monreale che produceva vino sofisticato.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Unipol, nuova cantina da 10 milioni per Tenute del Cerro.
A Montepulciano è stata inaugurata Le Cerraie, polo logistico con linea futuristica di imbottigliamento per le proprietà agricole del gruppo assicurativo, presenti in Toscana e in Umbria. Gruppo Unipol investe nella produzione di vino e nelle attività del settore primario che il gruppo assicurativo ha rilevato ai tempi dell’incorporazione di Fondiaria-Sai, risalente al 2014. Martedì 5 aprile è stata inaugurata in Toscana, a Montepulciano (Siena), la cantina Le Cerraie, polo logistico e green cellar da 4.000 metri quadrati dove si svolgeranno le attività di imbottigliamento, etichettatura, affinamento e stoccaggio del vino dell’intera produzione della società controllata Tenute del Cerro. Il tutto per un investimento di circa 10 milioni di euro.

Fonte: FOOD SERVICE.

Se il mercato del vino va oltre le apparenze.
Cresce online e nella grande distribuzione la richiesta di bianchi e di etichette ricercate. I consumatori sono sempre più preparati. Nel futuro? Maggiore sperimentazione.

Fonte: la Repubblica.

Vino: da Zurigo a Torino, il Nizza celebra il ventennale.
Un vino “con il disciplinare più severo del Piemonte”, con un crescente successo grazie a “un movimento partito dal basso” , forte di un’associazione di produttori “con grandi progetti”. E’ il ritratto del Nizza docg fatto da Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione produttori di cui il 24 aprile, a Zurigo, si inaugura il calendario di eventi per festeggiare il ventennale. Alla tappa elvetica, #ForumNizza doc, una delle quattro manifestazioni principali, è prevista la partecipazione di 26 aziende vitivinicole; l’11 maggio sarà il giorno del #ForumNizza, alla Tenuta La Romana, a Nizza Monferrato, un incontro dedicato al settore ho.re.ca., in particolare sommelier ed enotecari provenienti da Milano e Torino.

Fonte: ANSA.

Vinitaly: Coldiretti porta ‘tutti i colori del vino’ a Verona.
Tutti i colori del vino italiano saranno portati in scena al Vinitaly da Coldiretti, nel salone creato dall’organizzazione agricola i per scoprire la grande diversità cromatica offerta dal vino Made in Italy, frutto della combinazione della più ricca varietà di cultivar a livello mondiale e delle profonde differenze pedoclimatiche del territorio lungo la Penisola. L’appuntamento è a partire dalle ore 9,30 di domenica 10 aprile nella Casa Coldirett,i di fronte all’ingresso della struttura fieristica (Ingresso Cangrande), con il presidente Ettore Prandini.

Fonte: ANSA.

STAMPA ESTERA

12 Bordeaux wines to drink now.
Sales of Bordeaux in the United States took off last year, rising by 24 percent in volume, according to the Bordeaux Wine Council, a trade group. The rise spanned all categories of Bordeaux, the group said, from inexpensive, mass-produced wines to the most prestigious bottles. Partly, it said, that was because of the elimination of the 25 percent tariffs on certain wines from the European Union that had been imposed in 2019 by former President Donald J. Trump in a trade dispute. The tariffs were suspended last year by President Biden. This is great news for Bordeaux producers who have struggled to rebuild their once-robust market in the United States after both the financial crash of 2008 and a series of image problems that damaged the wine’s standing, particularly among younger drinkers and sommeliers. To these people, Bordeaux seemed a stodgy place where the estates were owned by billionaires, banks or luxury goods corporations. They associated Bordeaux with wealthy status seekers and those obsessed with high scores from established wine critics. Bordeaux producers, they thought, were aristocrats more interested in silk cravats than vineyard dirt. These consumers turned their attention instead to Burgundy, a region seemingly made up of vignerons, farmers who grew the grapes and made the wine.

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 7 aprile 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Intervista a Pietro Patton – «Sostenibilità ambientale e redditività economica le sfide per il nostro futuro».
A Verona si apre la grande fiera del settore con oltre settanta aziende locali II pensiero del presidente del Consorzio tutela vini del Trentino Pietro Patton L’obiettivo. Siamo l’unica realtà in Italia il cui territorio è tutto certificato secondo il disciplinare Sqnpi. L’emergenza internazionale non fa sconti neppure al settore vitivinicolo. Domenica a Verona si apre la 54esima edizione di Vinitaly con oltre una settantina di aziende trentine presenti. Rincari nei costi di produzione, difficoltà nel reperimento di prodotti utilizzati in campagna e in cantina i temi su cui dovrà confrontarsi nei prossimi mesi anche il mondo vinicolo trentino, già impegnato a rivedere il proprio posizionamento all’interno del comparto puntando a mantenere elevata qualità pur in un contesto che cambia e di fronte ad una continua evoluzione del beverage.

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

Qualità e varietà, ecco i segreti dei vini altoatesini.
Presenti più di ottanta cantine sotto l’ombrello del Consorzio Vini Alto Adige. Il presidente Kofler: «Per i bianchi altoatesini l’annata 2021 è sopra la media» I l territorio Un mosaico particolare di vitigni altitudini e microclimi. Dal 10 al 13 aprile prossimi il Consorzio Vini Alto Adige sarà protagonista a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona. Quest’anno con un format rivisitato per garantire il massimo della qualità in totale sicurezza. Nel padiglione 6, saranno presenti con il proprio oltre 80 cantine altoatesine. «L’Alto Adige è un vero e proprio gioiello vinicolo celato sotto le Alpi -spiega Eduard Bemhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige – che porta nel mondo l’Italia della qualità. Si tratta di una delle regioni vinicole italiane più piccole – 5.600 ettari vitati – che offre però un mosaico quanto mai complesso e variegato di territori, vitigni, microclimi che ne fa uno dei terroir più interessanti nel panorama del nostro Paese».

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

Esportazioni a 614 milioni Quarta regione in Italia per vendite all’estero.
Uno studio Unicredit – Nomisma valuta la filiera vitivinicola Stati Uniti e Germania sono i mercati più interessati alla produzione locale I1 vino prodotto in Trentino Alto Adige produce un valore di 614 milioni solo per quanto riguarda le esportazioni, stabilizzandosi tra l’8 e il 9% dell’export italiano del settore. È questo uno dei dati che emerge dalla ricerca commissionata da Unicredit allo studio Winemonitor di Nomisma che si è basato su dati Nielsen. L’analisi di Unicredit – Nomisma prende in considerazione l’andamento del comparto vino in tutta Italia e parte da alcune valutazioni dimensionali. Emerge cosi che la nostra regione possiede 15.700 ettari coltivati a vigneto dai quali vengono prodotti 129 milioni di ettolitri di vino. Bolzano e Trento figurano poi al primo e quarto posto per l’incidenza di produzione Doc con rispettivamente il 92 e 1’80%. Meno significativo appare il dato sul biologico con la nostra regione che coltiva L907 ettari bio, con una percentuale del 12,1%, meno del 17,8% che rappresenta la media italiana.

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

Vinitaly riparte domenica con 700 buyer accreditati.
Riparte Vinitaly, e dopo due anni di fermo imposto dalla pandemia, catalizza a Verona dal 10 al 13 aprile, 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17mila etichette di vino. Dalla nostra regione ci saranno oltre 70 aziende trentine e un’ottantina di altoatesine. I brindisi non mancheranno dunque, ma nemmeno gli affari. I top buyer, quelli che fanno il mercato enoico, provenienti da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Tra le novità, la presenza veicolata da Ice anche di buyer da quattro Paesi dell’Africa, una prima volta che attesta la spinta all’internazionalizzazione e ai nuovi mercati.

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

Lago, vola il turismo per Pasqua e Vinitaly – Turisti in arrivo per Pasqua C’è un boom di prenotazioni.
Corsa alle prenotazioni. A Verona nuova sede lat Lago, vola il turismo per Pasqua e Vinitaly. Aprile propizio grazie anche al Vinitalye al ponte del 25. La fascia più ampia di visitatori è tedesca Turisti in arrivo per Pasqua C’è un boom di prenotazioni Gli hotel sono al 75% di occupazione, i campeggi quasi esauriti e le locazioni all’80% De Beni: «Sta andando bene, ma non commettiamo l’errore di aumentare i prezzi» Kada Ferraro •• Dopo due primavere azzoppate causa Covid, la stagione turistica 2022 si sta aprendo sotto i migliori auspici per il Garda. Il mese di aprile si rivela propizio grazie a una fortunata «triade» che delinea i tre prossimi fine settimana. Si parte con Vinitaly, in fiera a Verona dal 10 al 13 aprile, da sempre occasione anche per un soggiorno sul lago. Si prosegue con la settimana di Pasqua, che cadendo «alta» rappresenta la situazione ottimale per vacanzieri e operatori turistici.

Fonte: Arena.

A Palazzo Maffei l'”Amygdala.n” di Pasqua Vini.
In occasione di Vinitaly and the City A Palazzo Maffei Amygdala.n» di Pasqua Vini. L’installazione visibile dalla piazza «È un nostro tributo per la città» I.uca Namara luca.mazzara@larena.it •• È l’area del cervello che permette all’uomo di percepire ed elaborare le proprie emozioni. E amigdala è anche il nome scelto per l’installazione commissionata da Pasqua Vini all’interno del calendario di degustazioni, incontri ed eventi che animeranno Verona grazie a Vinitaly and the City in programma da domani a lunedì. La cantina scaligera rende omaggio così alla città attraverso l’installazione site-specific «Amygdala.n» a Palazzo Maffei Casa Museo.

Fonte: Arena.

Micro Mega Wines, Podere Sabbioni tra i protagonisti.
La cantina è tra quelle selezionate da Ian D’Agata per la sezione del Vinitaly. “Piccolo è bello” è la parola d’ordine di Micro Mega Wines, la nuova sezione del Vinitaly (Verona, dal 10 al 13 aprile) dedicata ad alcune delle migliori aziende vitivinicole italiane, tutte caratterizzate da vini dai piccoli volumi di produzione, nati da varietà d’uva e terroirs unici. Podere Sabbioni, piccola realtà del territorio maceratese già insignita di prestigiosi riconoscimenti per la qualità della produzione curata da Massimo Carletti, sarà una delle ventisette aziende selezionate da Ian D’Agata all’interno di questa sezione “tematica” della prestigiosissima manifestazione veronese.

Fonte: Corriere Adriatico Macerata.

Le aziende vanno alla carica del Vinitaly «Export in crescita: c’e tanta qualità».
A Verona un padiglione dedicato. Pentassuglia: «Grandi aspettative» La kermesse 110 sono le aziende pugliesi che esporranno nel quartiere fieristico di Verona. È un appuntamento fondamentale per il settore. di Antonio Della Rocca Torna Vinitaly e la Puglia si mette in mostra con 110 aziende e 10 mila etichette, tutte riunite nel padiglione regionale a rappresentare l’intraprendenza e la vivacità di un settore, quello del vino e dei distillati, che, dalla Daunia al Capo di Leuca, continua a sedurre nel segno qualità. La prestigiosa rassegna veronese riapre i battenti Il io aprile, dopo due anni di assenza dovuta alla pandemia, ma già oggi i vini pugliesi si prendono la scena con la presentazione del progetto “DiVin Puglia 2022” messo a punto dalla Fondazione italiana sommelier di Puglia con il contributo del dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale e ambientale della Regione.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

«Sarà come un Vinitaly quotidiano» Passi avanti per il Museo del Vino.
Ieri la commissione regionale in città. «A breve via alla raccolta fondi». Un passo avanti per il Museo del Vino a Verona che dovrebbe sorgere alle ex Gallerie Mercatali davanti alla fiera. La Terza Commissione della Regione Veneto si è radunata ieri mattina in città, presso l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere. Un’assemblea fuori sede, promossa per consentire ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria del territorio di intervenire per esprimere il proprio punto di vista sul museo. Ideatore del progetto, nonché promotore della legge regionale approvata nel zozo per l’istituzione degli Eco Musei del Vino in Veneto, primo step per l’ufficializzazione di questa tipologia di strutture espositive, è il consigliere regionale Enrico Corsi: «II progetto del Museo del Vino si sta per concretizzare, un sogno che sta per diventare realtà» si felicita Corsi che poi spiega: «Sarà un museo permanente, sorgerà alle ex Gallerie Mercatali e sarà una sorta di Vinitaly 365 giorni all’anno, facendo diventare a tutti gli effetti Verona la capitale enologica d’Italia.

Fonte, Corriere di Verona.

Torna il Vinitaly – L’Emilia-Romagna torna al Vinitaly dopo due anni e unisce il vino al cibo.
L’Enoteca regionale gestirà un intero padiglione, il numero 1, e ha preparato un programma ricco di appuntamenti e incontri in cui sono protagonisti anche i consorzi agroalimentari. Il mondo del vino torna al Vinitaly dopo due anni di silenzio imposto dalla pandemia. Quella dal 10 al 13 aprile a Verona sarà la 54a edizione della fiera dove l’Enoteca Regionale Emilia-Romagna curerà la regia dell’intero Padiglione 1 che per quattro giornate sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende e dei vini emiliano-romagnoli. Non solo vin’ La chiave di lettura della partecipazione dell’Enoteca Regionale e del consorzio Vini di Romagna a questa edizione sarà enfatizzare più possibile il binomio cibo-vino come valore assoluto di questa regione. Un valore rappresentativo di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini “il tratto che ci unisce” che diventa per l’occasione anche l’hashtag #iltrattocheciunisce.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Vinitaly, i grandi nomi dell’enologia.
Un appuntamento che inaugura la stagione aperta a operatori, buyers e wine lovers Dal 10 al 13 aprile torna alla Fiera di Verona Vinitaly, la principale manifestazione italiana dedicata al vino e ai distillati, giunta alla cinquantaquattresima edizione. Un appuntamento particolarmente sentito perché il primo a inaugurare la stagione delle fiere di settore e soprattutto perché aperta a operatori, buyers, stampa e wine lovers. Nel ricco palinsesto di appuntamenti nel capoluogo scaligero si inseriscono anche le attività di tre grandi nomi dell’enologia nostrana: Podere Forte, Pasqua Vini, Velenosi Vini. Scopriamo insieme cosa ci riservano per questa edizione di Vinitaly.

Fonte, Cronaca di Verona.

Pasqua vini.
Oltre alle attività presso lo stand, dal 10 all’11 aprile 2022, all’interno del calendario di degustazioni, incontri ed eventi diffusi che animeranno la città di Verona grazie a Vinitaly and the City, Pasqua Vini rende omaggio al capoluogo scaligero attraverso l’installazione sitespecific AMYGDALA .n, un tributo alla città di Verona, a Palazzo Maffei Casa Museo. Con la direzione creativa dello studio fuse* e la curatela di Reasoned Art, l’opera creerà un dialogo tra la città e il mondo. L’installazione, per dimensioni e caratteristiche, sarà liberamente visibile da tutto il pubblico in Piazza delle Erbe. Nell’attuale era digitale, lo spazio dematerializzato dei social media viene interpretato come un serbatoio di emozioni, un archivio di pensieri esplorabile attraverso i “Big Data”, che registrano tutto ciò che viene immesso nella rete.

Fonte, Cronaca di Verona.

UniCredit, indagine e convegni per il settore vitivinicolo.
I nuovi scenari dopo la pandemia e le strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano ed emiliano romagnolo sono stati al centro di un incontro organizzato da UniCredit con alcuni tra i principali produttori e consorzi del comparto in Emilia Romagna. Un confronto avviato sulla base dei risultati dello studio di Nomisma per UniCredit, dal quale è emerso un comparto in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino italiano nel 2021 rispetto all’anno precedente, per un valore di oltre 7 miliardi di euro. L’indagine Nomisma-UniCredit ha evidenziato che nel mercato nazionale è soprattutto la Grande Distribuzione a trainare le vendite di vino (+12% 2021 rispetto al 2019), ma si registra un’importante Crescita anche in ambito di e-commerce (+ 187%).

Fonte, Gazzetta di Modena.

Vinitaly, trentanove espositori sanniti.
La fiera Internazionale del vino dal 10 al 13 aprile Vinitaly, trentanove espositori sanniti Trentanove aziende del comparto vitivinicolo sannita prenderanno parte all’edizione 2022 di Vinitaly Verona, l’esposizione internazionale di maggiore rilievo dedicata al mondo della vinificazione: il tutto per un deciso sforzo e impulso di rilancio dopo due anni di pandemia che hanno pesato sul settore in difficoltà per il fermo produttivo del canale ristorazione e filiera alberghiera, uno dei principali sbocchi per il prodotto di alta qualità. Nel 2022 nonostante invasione dell’Ucraina, tensioni internazionali, caro materie prime si punta su un deciso rilancio nell’evento che si svolgerà da domenica 10 aprile a mercoledì 13 aprile con la Campania presente con un suo padiglione in cui il Sannio la farà da protagonista.

Fonte, Il Sannio Quotidiano.

Vinitaly, stand di Confagricoltura.
Tra i prodotti protagonisti Taurasi e caciocavalli Vinitaly, stand di Confagricoltura Confagricoltura Avellino sarà presente al Vinitaly 2022 con le cantine associate e con i suoi dirigenti. L’Organizzazione Provinciale di Avellino, nei giorni di lunedì 11 e martedì 12 aprile, organizza due momenti di degustazione dei tre vini DOCG della Provincia nel padiglione di Confagricoltura nazionale (Hall D Stand G2/3/4EH2/3/4 -12/3/4).11 primo giorno, dalle ore 16 alle ore 17, saranno in degustazione i due bianchi DOCG, Fiano di Avellino e Greco di Tufo, proposti in abbinamento con i cantucci alla canapa preparati e presentati dall’azienda agrituristica “Nonna Rosina” di Nusco.

Fonte, Il Sannio Quotidiano.

Salone dei vini e dei distillati Quattro giorni di grandi eventi.
Verona La prossima edizione di Vinitaly dal 10 al 13 aprile Sono circa una decina le cantine pontine che parteciperanno Sarà degustazione hanno fatto, nicchia, così come di molti possibile stanno facendo o faranno la distillati e liquori”. Nata nel degustare storia dell’enologia mondiale. 1967, la manifestazione è le etichette “Il confronto tra vini, territori, diventata l’attuale Vinitaly del mondo annate sostengono gli esperti dopo due anni, nel 1969. consente agli operatori della Veronafiere aveva già Riflettori filiera, dai produttori ai buyer organizzato negli anni ’30 il accesi che devono guidare le tendenze “Salone dei vini di qualità Verticali, aree di consumo, di migliorare le veronesi”, la prima esposizione tematiche, focus sulle proprie competenze italiana dedicata a settore e ai principali mercati e degustatine innalzando i prodotti dell’enologia. Così soprattutto percezione della qualità”. Oltre come negli anni precedenti, degustazioni.

Fonte, Latina Oggi.

Vinitaly, al via la 54esima edizione: ecco come muoversi
La 54a edizione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato al mondo del vino e dei distillati, è in programma dal 13 al 16 aprile 2022 a Verona. In occasione dell’evento, la circolazione e il sistema dei parcheggi intorno al quartiere fieristico vengono strutturati e regolamentati per ridurre al minimo i disagi e ottimizzare il tempo a disposizione del business per gli operatori del settore. Veronafiere, in viale del Lavoro 8, si trova a due chilometri dal casello di Verona Sud dell’autostrada A4, dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova e dal centro della città. Per chi arriva in aereo è disponibile un bus navetta “Aerobus” diretto in Fiera, con corse ogni 30 minuti circa, dalle 7,30 alle 20. Dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova i bus navetta sono in partenza dal marciapiede E, con corse ogni 15 minuti (dalle 7,30 alle 20,30). Ingresso a pagamento, riservato agli operatori specializzati e maggiorenni.

Fonte, Repubblica Bari.

Quel sorso di Friuli a un passo dai binari.
Si chiama Osteria della Stazione l’Originale, si trova a Milano e qualcuno l’ha definita “consolato furlàn”. Rivisita i piatti della tradizione, ma anche i vini: l’oste, Gunnar Cauter, ha creato il suo personalissimo “doc” di Marina Marinetti gni giorno, alle 11, è l’ora del Tocai. Ogni giorno, alle 11, Gunnar Cauteri (cognome sdrucciolo), classe 1962 per 188 centimetri e (attualmente) 130 chilogrammi, friuliano doc come il vitigno autoctono che il 25 settembre 2008, per decreto ministeriale, perse il diritto di chiamarsi col proprio nome dandola vinta alla patria del liquoroso Tokaji, ovvero l’Ungheria, toglie il tappo alla provocazione, in diretta, sui social, per quello che da 14 lunghi anni può chiamarsi unicamente Friulano. «lo sono Gunnar Cautero, ma soprattutto io sono Friuli»: l’oste – sua è l’Osteria della Stazione l’Originale di Milano, sorta di consolato furlàn accanto ai binari della Centrale, dove il frico è (anche) uno stato mentale, frico state of mind – di vino se ne intende.

Fonte, Economy.

Vendita di vini on line A Branca un po’ di Etilika.
Branca International (in foto l’ad Niccolò Branca), holding che fa capo alla famiglia Branca, con un fatturato consolidato oltre i 200 milioni di euro, ha acquisito una partecipazione di minoranza in Etilika, piattaforma di vendita online di vini pregiati italiani, champagne e superalcolici.

Fonte, Giorno – Carlino – Nazione.

Che sapore ha il vino dei sogni.
Tre cantanti, una scrittrice e un attore ci descrivono le loro bottiglie preferite, quelle da stappare con amici e quelle che danno conforto. CHE SAPOR IL VINO D SOGNI E ALEX BRITTI AMO IL PIEMONTE IN BOTTIGLIA IL MIO BUEN RETIRO. Da anni ormai sono un grande estimatore del mondo enogastonomico piemontese in genere, ma parlando di vini soprattutto del Nebbiolo, rosso e sincero ma trasparente e scarico di tannini, abbinabile perfettamente anche con piatti di pesce. C’è un posto tra le colline novaresi dove vado spesso a mangiare bene e a rilassarmi (La Capuccina a Cureggio) oltre che a fare scorta di Nebbiolo. Nella stessa zona producono anche l’Erbaluce, che è un bianco che bevo sempre volentieri nonostante io preferisca i rossi. Se non sento troppo il legno scelgo anche il Barbera, soprattutto quando è giovane e magari con qualche grado (di temperatura) in meno.

Fonte, Gusto.

Bianche, rosse, rosé bolle tesoro d’Italia.
L’ Regine dell’export, cresciuto del 30% nei 2021, dalle colline trevigiane alla Puglia, passando per Alta Langa e Oltrepò, vestono di brio tutto il Belpaese Italia del vino non è mai stata tanto frizzante. Metodo classico o charmat, secco o dolce, millesimato o rosé, i nostri spumanti, nelle varie forme, sono stati la categoria di vino che in questi anni ha cavalcato più di tutti la cresta dell’onda, con una straordinaria crescita sia in valore, sia in volume, sia nel gradimento dei consumatori. Se non fosse un paradosso, verrebbe voglia di festeggiare con una bottiglia di Champagne. Ma è proprio questo il punto: complice la diminuzione della capacità di spesa generale, nel mondo l’appeal delle bollicine italiane è cresciuto a due cifre e in molti, per il brindisi o per l’aperitivo a Londra come a New York, hanno sostituito lo spumante francese con i nostri Brut e, soprattutto, con il nostro Prosecco Doc.

Fonte, Gusto.

Vendite e consumi su: Io champagne diventa bene rifugio – Vendite e consumi record, lo Champagne diventa nuovo aaset per investimenti.
Le bottiglie delle grandi maison francesi tornano al centro del mercato e spingono i vini pregiati al primo posto tra i beni di passione, superando le borse di Hermès Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo integralmente l’articolo «Analisi economica». di Paola Jadeluca, pubblicato sul numero di aprile di Arbiter (10 euro, in edicola). Si tratta di un approfondimento che indaga il mondo delle bollicine francesi, sia per quanto riguarda i volumi di vendita e quelli di consumo, tornati a registrare numeri record, sia per quanto concerne le quotazioni, alle stelle, delle bottiglie più antiche e pregiate. Champagne, nuova frontiera degli investimenti. I banchieri di Wall street stappano bottiglie da 2.000 euro per il ritorno dei bonus, relativi al 2021, di importi che non si vedevano dal 2000 e in questo scenario le bollicine francesi sono tornate al centro del mercato, sia in termini di consumi, sia sul versante delle quotazioni delle bottiglie vintage più pregiate, che hanno raggiunto livelli record.

Fonte, La Verita’.

Torna Vinitaly Nettare di Bacco sempre più amato – Torna Vinitaly Cresce l’amore degli italiani per il vino: l’89% lo beve regolarmente e cerca qualità.
Alessandro Brizi In questa primavera post pandemia, nonostante le crisi economiche e belliche che segnano il quotidiano di tutti noi, il vino italiano, eccellenza tra le più apprezzate nel pianeta, riparte con rinnovato fermento dalla 54a edizione del Vinitaly di Verona: il salone internazionali dei vini e dei distillati più importante del mondo. Dal 10 al 13 aprile, nel quartiere fieristico della città scaligera, 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni, Italia in testa, racconteranno, in presenza, la propria storia e proprio lavoro attraverso l’assaggio di vini, oli extravergine di oliva, grappe, distillati e tanti altri prodotti unici del territorio in cui operano. «Dopo due anni di assenza – ha dichiarato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre pandemia. Un risultato non scontato che, nel confermare la centralità della manifestazione, premia il piano di sviluppo di Vmitaly iniziato già nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni».

Fonte, Leggo.

Vermouth mania – Passione vermouth Ricette e nuove idee di “nasi” e vignaioli romagnoli.
Il vino aromatizzato dalla lunga storia e dalle radici piemontesi sta vivendo una stagione d’oro anche in Romagna: abbiamo assaggiato quelli di Di Baldo Spirits, Villa Papiano e Baccagnano. Passione vermouth Ricette e nuove idee di “nasi” e vignaioli romagnoli Dalla produzione artigianale ormai classica della Di Baldo Spirits di Rimini alle nuove etichette messe in produzione di recente da diverse cantine come Villa Papiano e Baccagnano da foglie, artemisie come si è detto, ma anche issopo, maggiorana, melissa, timo, salvia, poi fiori (camomilla, luppolo, sambuco…), frutti e spezie, radici e scorze. Da aperitivo o da meditazione, il vermouth sta vivendo un momento dorato da qualche anno anche in Romagna.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Lucio Pompili, il vino dello chef racconta le Marche.
Lucio Pompili, il vino dello chef racconta le Marche La cantina del suo Symposium è tra le più pregiate d’Italia ma ora il cuoco ha iniziato a produrre un suo Sangiovese. «Della terra bisogna occuparsene e preoccuparsene». Lucio Pompili è un uomo che potrebbe a buon diritto volare alto, perché con i suoi piatti ha davvero contribuito a scrivere gli ultimi quarant’anni della cucina italiana. Specialmente quando si parla di cacciagione, della quale è il maestro incontrastato e indiscusso. Col suo ristorante Symposium di Cartoceto, sulle colline della provincia di Pesaro e Urbino, ha mostrato al mondo, in tempi non sospetti, cosa volesse dire cura del territorio. Perché i suoi piatti, così come il sottotitolo del suo ristorante, “Quattro Stagioni”, sono la celebrazione delle Marche, a cui Lucio aggiunge un non comune sguardo al futuro, che gli ha consentito negli annidi creare un’originalità divenuta simbolo.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La scelta «bio» di Monte delle Vigne protagonista a «Mangia come parli».
Agricoltura green Il presidente Paolo Pizzarotti a Radio 24 La scelta «bio» di Monte delle Vigne protagonista a «Mangia come parli». II presidente di Monte delle Vigne Paolo Pizzarotti ha parlato, nella trasmissione di Radio 24 «Mangia come parli» dell’importanza della viticoltura sostenibile: la cantina si è infatti ufficialmente convertita al biologico. Il programma condotto da Pierluigi Pardo e al quale partecipa anche lo chef bistellato Davide Oldani, ha approfondito la scelta della cantina di Ozzano. «Una scelta importantissima – ha spiegato Paolo Pizzarotti – perché oltre alla salubrità del prodotto, si avranno vini sempre più buoni e sempre più duraturi. Noi siamo anche un passo avanti visto che siamo cantina e vigneto biologici già dal 2021. Quindi tutti i nostri vini, dal lambrusco alla barbera per La cantina di Ozzano II presidente di Monte della Vigne Paolo Pizzarotti. arrivare alla malvasia, sono certificati come vini biologici».

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

L’Ora Grande Cannonau di Sardegna 2020 – Un rosso caldo e avvolgene figlio del territorio.
Un rosso caldo e avvolgente figlio del territorio profumi di terra e di mare per un’azienda il cui nome deriva dal toponimo di una piccola spiaggia adiacente a uno dei due poderi situati sotto la Roccia dell’Orso, davanti alla Costa Smeralda, a Palau: La Contralta. Azienda giovane e dinamica che si è dedicata esclusivamente ai vitigni autoctoni: Vermentino, Cannonau e Carignano. I vigneti ubicati a Enas sono impiantati a spalliera e tutta la gestione della terra, delle viti e dell’uva è stata convertita al biologico nel rispetto della natura e dell’ambiente. II vigneto possiede un sesto impianto che asseconda il suolo e la ventilazione delle uve, tutto in funzione dell’armonia del paesaggio circostante, come lo dimostra il naturale anfiteatro che si affaccia sul Golfo di Olbia circondato da degradanti colline vitate, verdi pascoli, boschi di ulivi e querceti da sughero.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Consorzio vini Doc Bosco Eliceo, un po’ di Ferrara al Vinitaly.
Le etichette dei soci del Consorzio di tutela vini Doc Bosco Eliceo saranno nuovamente testimoni del ‘made in Fe’ del vino, grazie al ritorno a Vinitaly, la cui cinquantraquattresima edizione è in programma a Veronafiere da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Il Cosorzio Vini Doc Bosco Eliceo approda non soltanto per presentare e promuovere i produttori locali e i vini della tradizione, ma anche per promuovere tutte le novità dell’enologia ferrarese. Durante la quattro giorni, allo stand stand A8 – B7 all’interno del padiglione 1 – Emilia Romagna – grazie anche al contributo della Camera di commercio, saranno in passerella le varie tipologie di vino della Doc: Fortana, Merlot, Sauvignon e Bianco del bosco le Igt, le produzioni più recenti come il Rosè di Fortana, il Montuni e i nuovi vini biologici nati dalla joint venture tra Tenuta Garusola e Mattarelli Vini.

Fonte, Resto del Carlino Ferrara.

La Gazzetta ufficiale cambia la formula dell’Est! Est!! Est!!! – Il principe dei vini doc snaturato per decreto.
Le nuove regole erano state proposte dal Consorzio di tutela, poi sciolto Gli esperti però protestano: «Così stanno snaturando il nostro vino doc» Lupino a pag. 57 Il principe dei vini doc snaturato per decreto? In Gazzetta ufficiale le nuove regole >La proposta era del Consorzio di tutela per l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone che poi si è sciolto. Protestano gli esperti: CARLO ZUCCHETTI: «UNA SCELTA DI CUI VERGOGNARSI IN TUTTO IL MONDO VALORIZZANO I VITIGNI STORICI» AGRICOLTURA L’Est!Est!!Est!!! cambia sapore? Per i palati più esperti, sicuramente. Perché dopo la pubblicazione avvenuta in Gazzetta ufficiale del nuovo disciplinare, Potrà essere modificata la “miscela” di vitigni da cui nasce il famoso nettare doc, simbolo in Italia – e non solo – di Montefiascone.

Fonte, Messaggero Viterbo.

La produzione Doc del Ponente in vetrina a Vinitaly – Vino del Ponente in cerca di nuova gloria AVinitaly le tre Doc vanto della produzione.
Nella più importante rassegna a Verona, da domenica a mercoledì 13 aprile, in mostra i gioielli del territorio, tra cui Ormeasco e Rossese Vino del Ponente in cerca di nuova gloria A Vinitaly le tre Doc vanto della produzione Alla mostra del vino di Verona è presente lo stand della Liguria che comprende ben 52 aziende e 84 etichette: numeri significativi. Non può vantare l’ampiezza e la varietà dell’offerta, né i numeri in termini di produzione, di molte altre regioni italiane, ma la viticoltura ligure, col suo vino, sarà tra le protagoniste del prossimo Vinitaly. La rassegna del vino, uno degli appuntamenti mondiali più attesi, da domenica 10 a mercoledì 13 aprile dedicherà spazio e risalto anche alla produzione vinicola della Liguria.

Fonte, Stampa Imperia.

Vinitaly, Liguria da bere.
Saranno 52le aziende del settore vinicolo della Liguria ad essere rappresentate a Verona per un totale di 84 etichette. Lo stand sarà di oltre 200 metri quadri Vinitaly, Liguria da bere. Non uno, ma addirittura due stand istituzionali promuoveranno il vino ligure a Vinitaly 2022, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona. La Liguria non ha voluto perdere l’occasione di partecipare all’edizione del rilancio, dopo due anni di stop, causa pandemia, della più grande fiera vinicola europea, e lo farà con uno stand della Regione Liguria e uno della Rete di Impresa Vite in Riviera. Lo stand della Liguria a Vinitaly, realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Camera di Commercio delle Riviere e l’associazione temporanea di imprese “Promozione Vini di Liguria”.

Fonte, Stampa Imperia.

Lino Maga, il suo ricordo nel docufilm al Vinitaly.
Scomparso a novant’anni, il vignaiolo di Broni era diventato un vero simbolo della viticoltura d’eccellenza. Il racconto dei figli e di chi lo conosceva bene BRONI Si chiama “Maga Lino. Un contadino. Una terra. Il coraggio” il docufilm su Lino Maga che sarà presentato in anteprima mercoledì 13 aprile, alle 10, a Vinitaly, al padiglione del Ministero delle Politiche agricole. Si tratta di un omaggio dedicato a Lino Maga, decano dei vignaioli oltrepadani, scomparso ad inizio anno nella sua Broni a 90 anni (e 84 vendemmie come gli piaceva ricordare): il produttore che, grazie alla sua ostinata convinzione di fare qualità, è diventato un simbolo e uno dei protagonisti assoluti della viticoltura italiana e ha fatto del suo Barbacarlo, rosso prodotto solo dalla sua azienda, un mito dell’enologia nazionale.

Fonte, Provincia – Pavese.

Prima le gelate, poi le alluvioni «Vendemmia mai così scarsa».
La stagione 2021. L’Ufficio dell’agricoltura e il raccolto ai minimi termini «Bisogna tornare al 1957 per qualcosa del genere. La qualità è buona». È da imputare alle condizioni meteo particolarmente avverse il record negativo registrato in Svizzera dalla vendemmia 2021, con l’Ufficio federale dell’Agricoltura che ha apertamente parlato della “peggior vendemmia dal 1957 ad oggi”. Se negli ultimi dieci anni la media è stata di circa 95 milioni di litri divino all’anno, nel 2021 ne sono stati prodotti soltanto 61 (-36 %). «Le gelate notturne in aprile, le precipitazioni intense in estate (a luglio in particolare) e le infestazioni da peronospora e oidio hanno provocato massicce perdite di raccolto in tutta la Svizzera. Tuttavia, la qualità dell’uva è interessante e promette un’annata scarsa, ma buona», ha fatto notare l’Ufficio dell’Agricoltura che fa capo a Berna. Gli ettolitri Il raccolto 2021 si è attestato a un totale di 609.038 ettolitri risultando inferiore di 225.197 ettolitri a quello del 2020 (-27 %).

Fonte, Provincia Como.

Le aziende cuneesi al Vinitaly.
Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile negli spazi di VeronaFiere, vedrà la partecipazione delle aziende della Gronda con i vini d’eccellenza. Ma non solo, martedì è il giorno dell’incontro organizzato da Cascine Piemontesi in collaborazione con Confagricoltura Cuneo e l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena: si parlerà di razze bovine. Piemontese e Chianina.

Fonte, Idea

Intervista a Liliana Allena – «Nei nostri vini c’è la cultura del buon vivere».
Nei tre fine settimana dal 23 aprile all’8 maggio, ad Alba, saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte. grazie alla 44esima edizione di Vinum. La grande enoteca a cielo aperto torna dopo lo stop imposto dalla pandemia con un’offerta che guarda a ogni tipo di pubblico. Cosi, la partecipazione all’evento albese diventerà l’occasione per scoprire luoghi (naturali e architettonici dal fascino unico), degustare alcune delle eccellenze più note della zona. cenare in un castello, visitare cantine e dedicarsi all’outdoor. II tutto all’insegna del sapore e delle emozioni dei vini più rinomati. E per più piccoli ci sarà anche Vinum Bimbi. II programma è disponibile sul sito: www.vinumalba.com: fino al 10 aprile i biglietti sono scontati. Enrico Fonte profumi inebrianti, colori e riflessi che vanno dal giallo verdolino al rosso aranciato, leggerezza e voglia di godere di una manifestazione di altissimo livello: i grandi vini del Piemonte tornano protagonisti, nelle colline di Langhe e Roero, per la 44esima edizione di Vinum.

Fonte, Fonte, Idea

Il ritorno di Vinitaly: Novara c’è
Il Salone del vino di Verona in presenza dopo due anni di stop Il ritorno di Vinitaly: Novara c’è Dal 10 al 13 aprile: l’Alto Piemonte è presente con una collettiva di imprese Prenderà il via domenica 10 aprile la 54a edizione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati che farà di Verona la capitale mondiale del vino fino a mercoledì 13 aprile. Un ritorno particolarmente atteso, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, celebrato con la presenza di 4.400 aziende espositrici provenienti da 19 nazioni. A rappresentare le produzioni dell’Alto Piemonte ci saranno anche ventuno imprese del territorio all’interno della collettiva piemontese promossa dal sistema camerale insieme a Piemonte Land of Wine.

Fonte, Corriere di Novara.

Intervista a Rodolfo Ascheri – Ascheri “Basta Vinitaly portiamo il mondo da noi”.
II presidente del Consorzio Barolo-Barbaresco Ascheri “Basta Vinitaly portiamo il mondo da noi” Le Langhe sono pronte a voltare le spalle al Vinitaly di Verona. «Siamo come la barriera corallina, se qualcuno vuole vederci e conoscerci venga da noi». Sembra una provocazione, ma sa di avvertimento il messaggio che Matteo Ascheri, imprenditore del vino e presidente del Consorzio di tutela di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani 540 aziende e 65 milioni di bottiglie – lancia dalle Ogr di Torino, dove si è appena svolto Grandi Langhe, il salone del vino per professionisti. Ascheri, quindi le Langhe diserteranno Vinitaly? «I1 Consorzio non va più da anni. Io finora, come produttore, ho partecipato e ci sarò anche per questa edizione, praticamente obbligato dal fatto che avevo già pagato nei 2019, perla manifestazione che è saltata a causa della pandemia. Non mi hanno mai ridato indietro i soldi e quindici sarò, ma è l’ultima volta».

Fonte, Repubblica Torino.

Il paese senza la bellezza seduce col fascino dei sapori.
Refrancore punta a trasformare la Pro loco in un vero ente di promozione turistica Il paese senza la bellezza seduce col fascino dei sapori. In un paese che ha sempre avuto la consapevolezza di non poter puntare sulla bellezza. Non è in collina, non si gode di una bella vista sul Monferrato, non ci sono vigne che rendono il paesaggio incantevole. Sarà per questo che storicamente Refrancore è sempre stato un centro molto vivace nel commercio e nei servizi, ma anche nell’aggregazione di giovani. È il paese dei pasticcieri famosi: dai Mighetto ai Giordanino, dai Maggiora ai Certosio, tutte famiglie dalle origini refrancoresi. Nasce qui il Finocchino, biscotto fragrante al profumo di anice. È la specialità dell’unica pasticceria refrancorese gestita da Massimo Grossetti.

Fonte, Stampa Asti.

Camminando tra i filari si impara la biodiversità.
II progetto in collaborazione con l’Istituto Agrario “Penna” di Asti. La biodiversità del Monferrato narrata tra i filari di vite. Dai ricci ai gelsi al paesaggio rurale con i suoi ciabot e le cappelle votive campestri. E’ una mostra a cielo aperto quella che si snoda tra i vigneti e la panchina gigante di Cascina Castlèt, l’azienda vitivinicola di Costigliole creata da Mariuccia Borio. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto Agrario Penna di Asti. «Gli studenti — racconta la viticoltrice — mi hanno aiutato a mappare e raccontare gli alberi, gli animali, le erbe selvatiche e gli elementi antropici che si trovano tra le vigne e intorno all’azienda è stato bello lavorare insieme: sono loro che un domani si dovranno prendere cura della nostra terra ed è importante trasmettergli valori, non solo nozioni». Il percorso didattico, per il quale sono stati ideati cartelloni e punti di sosta, è parte integrante del progetto ambientale che Mariuccia Borio porta avanti da molti anni: Spiega: «Dal 1995, prima con l’ornitologo Sergio Abran di Bolzano, poi con gli astigiani Enrico Caprio e Mario Cozzo, abbiamo posizionato numerosi nidi artificiali che vengono usati dagli uccellini ma anche dagli scoiattoli rossi.

Fonte, Stampa Asti.

Il vino made in Puglia vola all’estero: +8% “La qualità ci premia”.
Le etichette prodotte nella regione hanno guadagnato quote di mercato Il Primitivo fra i vitigni leader in Italia di Anna Puricella 11 2021 è stata una buona annata, per l’export di vino. In tutta Italia e pure in Puglia, che ha registrato un +8,1 per cento rispetto all’anno precedente, pari a 179 milioni (la media nazionale è del +12,4 per cento). Nonostante la cifra non sia stata doppia, come accaduto invece per altre regioni – in testa alla classifica di Qualivita su dati Istat c’è il Veneto con un +11,1 per cento – il risultato è stato notevole rispetto al 2020, periodo che aveva fatto registrare un -10,6 per cento per l’export di vino made in Puglia. Ma se in quest’ultimo caso il colpevole principale è stata la pandemia da Covid-19, ora che l’emergenza sanitaria è finita e che nell’ultimo periodo si è cominciato a registrare una netta ripresa, è arrivata la guerra in Ucraina a far tremare nuovamente i polsi ai vignaioli, alle aziende vinicole, a tutti quanti vivono e lavorano con il vino.

Fonte: Repubblica Bari.

La Sicilia del vino torna protagonista a Verona.
L’assessore Scilla: «Sarà il Vinitaly del ritorno alla vita da celebrare con fiducia» Dopo due anni di stop forzato, c’è grande attesa per il Vinitaly 2022 in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. La grande manifestazione, la più importante del settore in Italia è stata presentata anche a Palermo, in una conferenza stampa alla presenza del direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani e dell’assessore regionale all’Agricoltura, terranea Toni Scilla. «Sarà un Vinitaly che trova tanti buoni motivi per essere celebrato con fiducia – ha dichiarato Scilla -. Questo è il Vinitaly del ritorno alla vita, quello della ripartenza e assume un valore ancora più significativo per la Sicilia che torna a testa alta con le sue istituzioni rappresentative e nella pienezza delle responsabilità attribuite a questo nostro assessorato, a Verona, con il rango e il ruolo dovuto al vino siciliano, ai suoi territori di pregio, a quel sistema di uomini e donne – di piccole e medie imprese ma anche di grandi marchi conosciuti – che costituiscono il vertice della piramide qualitativa del sistema agroalimentare siciliano nel suo complesso.

Fonte: Sicilia Catania.

Cin cin alle venti vendemmie «Qui al Borro ci divertiamo».
Anniversari Con Ferruccio Ferragamo e i suoi figli Salvatore e Vittoria nel borgo trasformato in Relais e Chateaux diffuso. «Oggi produciamo circa 300 mila bottiglie e ci sentiamo ancora dei ragazzini pronti a nuove sfide». Bio è la parola d’ordine. Tra i nuovi arrivi oltre 200 pecore Passioni «Ci venivo a caccia, avrei voluto farci solo accoglienza, ma poi l’annata 1999 fu una prova troppo convincente…» Al Borro di San Giustino Valdarno (Ar), oltre duecento pecore sono arrivate da un paese vicino e ora si producono formaggi e ricotta. Questa è stata l’ultima idea di Ferruccio Ferragamo che per sé e i suoi ospiti punta alla totale autosufficienza. Tutte materie prime che poi raggiungono i ristorati gestiti dal team Borro. Quest’anno si festeggiano le venti vendemmie de 11 Borro (un blend di Merlot in maggioranza, Cabernet Sauvignon e Syrah), il vino nato sui terreni del borgo toscano recuperato e trasformato in un Relais e Chateaux diffuso.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Il bollino sventato e quello che servirebbe per gli abusi alcolici.
La minaccia del bollino rosso, che pendeva sui più grandi produttori di vino del mondo, Italia, Francia e Spagna, è stata sventata. La discussione in sede di Unione europea per colpire il consumo del vino, assimilato agli altri prodotti alcolici, si è risolta con il trionfo del buon senso. La Commissione speciale Beca del Parlamento europeo, una commissione che lavora contro il cancro o meglio contro i prodotti cancerogeni, ha finalmente accettato la distinzione fra uso e abuso di alcolici. II salutismo estremista, unito al proibizionismo, è stato sconfitto dalla maggioranza del Parlamento europeo, «la maggioranza Ursula», comprendente Ppe, SeD e Renew Europe. Un ruolo importante lo ha svolto l’europarlamentare Paolo De Castro, più volte ministro delle Politiche agricole.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Vinitaly conta fino a cento «Una tappa fondamentale».
Crescono le etichette locali presentate alla fiera di Verona da 35 aziende Luzzi (Terre di Arezzo): «L’indotto del vino fondamentale per il turismo». Ci saranno molte cantine e consorzi aretini tra i 4.400 operatori provenienti da 19 nazioni. Oltre 100 etichette presentate da 35 aziende del territorio parteciperanno alla 54esima edizione del Vinitaly. La più importante manifestazione dedicata al vino e ai distillati torna a Verona dal 10 al 13 aprile dopo due anni di stop a causa della pandemia. Ci saranno molte cantine e consorzi aretini, tra i 4.400 operatori provenienti da 19 nazioni in oltre 90 mila metri quadrati espositivi. Alcune migliaia i buyer provenienti da 50 paesi che potranno degustare oltre 17.000 etichette.

Fonte: Nazione Arezzo.

Spumante Alto Adige presentato il nuovo marchio.
In futuro gli spumanti metodo classico dell’Alto Adige si distingueranno dalla concorrenza fin dal primo sguardo. Lo si deve al marchio ideato dall’Associazione produttori spumanti Alto Adige e inserito sulla capsula o sul collo delle bottiglie di spumanti metodo classico dell’Alto Adige. Nel marchio, la lettera “S” simboleggia i concetti chiave’ Südtirol-Alto Adige, Sekt e Spumante. La dicitura “SüdtirolSekt” sottolinea che il contenuto delle bottiglie è al 100% altoatesino, dai grappoli fino al prodotto finale. Possono essere utilizzati solo grappoli dell’Alto Adige di prima qualità ed esclusivamente dei vitigni Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero, e l’intero processo produttivo deve avvenire in Alto Adige.

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

Produzione annuale di 40 milioni di bottiglie.
Corne estensione, l’Alto Adige è uno dei territori vinicoli più piccoli d’italia, ma grazie alla sua posizione geografica e anche uno dei più variegati. La viticoltura, infatti, si estende dai piedi dei massicci alpini più elevati a Nord, fino ai vigneti di un paesaggio decisamente mediterraneo a Sud. 5.000 viticoltori si dividono una superficie vitata di poco più di 5.600 ettari, distribuita nelle zone climatiche più disparate, su terreni diversi e a quote che variano fra 200 e più di 1.000 metri sopra il livello del mare. Un terroir quanto mai differenziato fa si che tanti vitigni trovino condizioni di crescita ideati. Il fatto che qui i vini siano eccellenti e apprezzati in tutto il mondo dipende da alcuni valori insiti nel Dna di questo territorio. Una comunità coesa, composta da persone che con passione e impegno fanno crescere la qualità.

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

L’uva trentina ora vale 172 milioni. I più pagati sono Pinot Nero e Traminer.
Pinot Grigio, Chardonnay e Müller Thurgau rappresentano i169% della produzione annua. Vitigni a bacca nera, il Teroldego precede il Merlot Remunerazioni. Per un quintale si possono avere fino a190euro a seconda della varietà. Nonostante un calo del 7% rispetto al 2020, l’ultima vendemmia dei soci aderenti al Consorzio Vini del Trentino si è mantenuta largamente sopra il milione di quintali di uva raccolta, a quota 1,09 quintali. Consolidata la suddivisione tra uve bianche e uve nere: le prime rappresentano il 76,5% della produzione con 838.101 quintali, mentre le seconde arrivano al 23,5% con 257.950 quintali. Questi valori si riflettono ovviamente anche sulle varietà che per il 69% sono rappresentate da Pinot Grigio (35,4%), Chardonnay (24,9% e Müller Thurgau (9%). Per le varietà a bacca nera prevale invece il Teroldego (7,4%) che precede il Merlot (5,4%), Pinot Nero (2,5%), Lagrein (2,3%) e Marzemino (2,2%).

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

Intervista a Stefano di Francesco – Inizia il cammino del Consorzio.
Intervista al Presidente Stefano di Francesco Inizia il cammino del Consorzio proponiamo l’intenuistano Dd Francesco, Presidente del Consorzio Vini della Valle d’Aosta per essere qui con noi… Come siete arrivati al Consorzio? Si è trattato di una maratona. L’attività di associativismo in viticoltura è cinquantennale. Si è iniziato con le associazioni di paese, poi con i Viticulteurs encaveurs che riuniva soltanto le realtà aziendali private, fino a quando nel 2006 è nata la Vival che aveva la funzione di mettere insieme sia i privati sia le Cooperative e l’Institut agricole. Nella Vival si sono succeduti tre presidenti: il maestro Grosjean, come mi piace chiamarlo, padre di tanti viticoltori, Stefano Celi e, negli ultimi due anni, Andrea Barmaz. Tutti hanno dato un contributo all’idea del Consorzio con l’intenzione di fare qualcosa di più grande. E così negli ultimi due anni c’è stato un grande impulso in questa direzione, fino a quando, anche con l’intervento della Regione, abbiamo ottenuto la possibilità di avere un aiuto finanziario significativo in grado di permetterci di appoggiarci a consulenti adeguati per rapportarci con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaf) e quindi predisporre Statuto, Regolamento e tutto quello che era necessario. Abbiamo così dato un’accelerata notevolissima al processo.

Fonte: Corriere della Valle d’aosta

Mionetto, ricavi oltre i 100 milioni L’export avanza in Est Europa.
I conti del Prosecco Mionello, ricavi oltre i 100 milioni L’export avanza in Est Europa. La casa vinicola Mionetto, dI Valdobbiadene (Treviso), ha archiviato il 2021 con ricavi per 104 milioni di euro, collegati ad una crescita dei volumi prodotti del 22% sull’anno precedente e per l’80% riferibili alle esportazioni. L’affermazione sui mercati internazionali, sottolinea l’azienda, è dovuta principalmente alla forza corni merciale e distributiva del Gruppo Henkell-Freixenet di cui Mionetto fa parte e che oggi annovera 3o consociate distribuite in oltre 7o Paesi. Le principali piazze di destinazione sono quelle di Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, mentre tra i mercati emergenti si evidenziano ottime performance per Francia, Espansione Paolo Bogoni Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Lituania. Anche l’insegna trevigiana tornerà ad essere presente alla prossima edizione del Vinitaly, dal io al 13 aprile, presentando tra gli altri prodotti anche il nuovo Prosecco doc «Rosé Luxury Collection», ottenuto da uve Glera e Pinot Nero.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Mionetto cresce del 22% a quota 104 milioni di euro e punta sul Prosecco Rosé.
Mionetto si presenta alla nuova edizione del Vinitaly con un fatturato 2021 che cresce del 22% e raggiunge così i 104 milioni di euro. Per la storica cantina di Valdobbiadene, che è sotto il cappello del gruppo tedesco Henkell-Freixenet, l’export rappresenta circa l’80% delle vendite in oltre 70 paesi del mondo. All’interno dello stand Mionetto saranno illustrate le linee pensate esclusivamente all’Horeca e per il canale Gdo. «Ci presentiamo con novità di prodotto e portafoglio, che interessano i canali di distribuzione in casa e fuori casa, sia italiani che internazionali. – dichiara Paolo Bogoni, chief marketing officer executive di Mionetto —. Sarà anche l’occasione per brindare alle ottime performance della cantina, che testimonia le strategie aziendali e il grande impegno per l’affermazione del brand a livello globale.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Esperienze di gusto e visite in cantina: così si celebra il vino santo.
In Trentino, lungo la Strada del Vino e dei Sapori, fino al 10 aprile in scena più di venti iniziative legate all’evento “DiVinNosiola”. Dalla Valsugana al Lago di Garda, dalla Piana Rotaliana alla Vallagarina, dall’Altopiano di Pinè alla Valle dei Laghi, passando per Trento: un lungo percorso che profuma di mosto dove si fanno tante tappe tra degustazioni con i produttori, aperitivi ad hoc, visite in cantina, menù a tema. È la nuova edizione di “DiVinNosiola, quando il vino si fa Santo”: evento che celebra, appunto, Nosiola e Vino Santo. Fino a domenica 10 aprile saranno tantissime le occasioni per assaporare al meglio queste due speciali eccellenze del territorio. Tra gli appuntamenti da non perdere quello che mette assieme vino e bici, ovvero “Taste&Bike la Nosiola, il Vino Santo e la Valle dei Laghi” (da venerdì 8 a domenica 10 aprile): un’esperienza da vivere in bicicletta, visitando alcune cantine della Valle dei Laghi. Negli stessi weekend si va anche alla scoperta del vigneto di Nosiola con visita alla cantina, tra botti di acciaio e barrique di legno, con degustazione enogastronomica finale.

Fonte: La Stampa.

Ferrari, 120 anni di bollicine e una cantina a zero emissioni.
L’azienda del Gruppo Lunelli celebra questo traguardo installando un parco fotovoltaico e acquistando soltanto energia rinnovabile. Un impegno sostenibile nel solco tracciato dal fondatore Giulio Ferrari. Una storia lunga 120 anni. Un mito che nasce grazie alla lungimiranza di un giovane imprenditore della Valsugana, Giulio Ferrari, e al sogno di creare in Trentino uno spumante degno di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Giulio Ferrari fu un vero e proprio pioniere. Dalla sua cantina negli anni le bottiglie sono passate da poche migliaia agli attuali 6 milioni e hanno conquistato il mondo. Sono infatti ormai diventati iconoci il Ferrari Brut, il Ferrari Maximum Brut Blanc de Blancs, il Ferrari Rosé, il Ferrari Perlé millesimato, le Riserve Lunelli e il mitico Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. Nel corso di oltre un secolo di storia Ferrari ha sempre cercato di rinnovarsi nel segno della tecnologia. Il regalo per il centoventesimo anniversario è il raggiungimento della Carbon neutrality, ovvero il raggiungimento dello stato di emissioni nette di anidride carbonica pari a zero.

Fonte: Italia a Tavola.

“Cantine fatte ad Arte”, architettura divina per il vino.
Il pilastro portante dell’architettura di Edoardo Venturini è la consapevolezza che, per dare una casa al vino, bisogna ascoltare una storia. Si sente spesso dire che il vino ha una sua struttura. Ma non è solo questione di proprietà organolettiche. Perché, in fondo, il vino ha anche una sua architettura, di cui anche Bacco andrebbe fiero. Oggi, in particolar modo, le cantine rappresentano il fiore all’occhiello di un design costruito a regola d’arte per un settore specifico. Vestire il vino, del resto, non è solo etichetta: la produzione, l’assaggio, tutto di questo nettare trova una propria valenza, capace di esprimerne a pieno valore, qualità e tradizione. Visitare una cantina deve essere una vera e propria esperienza, resa possibile grazie a chi, forte di una filosofia architettonica enotecnica, sa far abitare vino e uomo nello stesso luogo, sia all’interno che all’esterno.

Fonte: Roma – la Repubblica.

Cantina Produttori di Valdobbiadene festeggia a Verona i suoi primi 70 anni.
Nel suo 70° anniversario la Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val d’Oca, debutta a Verona, in occasione di Vinitaly, con un’immagine rinnovata, risultato di un importante lavoro di restyling svolto in collaborazione con l’agenzia SGA Wine Design, già artefice del riposizionamento di primari brand del settore vinicolo. L’obiettivo è di trasmettere in modo più incisivo l’identità e il posizionamento dei due marchi, senza perdere il vissuto storico e i valori identitari, anzi valorizzandoli, i due brand diventano più attuali e proiettati al futuro, aperti ai mercati internazionali, dove la Cantina già esporta il 30% della sua produzione.

Fonte: IItalianfoodtoday.it.

Vinitaly, Sicilia superstar alla kermesse del vino.
Sicilia superstar. Potrebbe sintetizzarsi così la serie di eventi che verranno presentati dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea alla prossima edizione di Vinitaly, la prima in presenza dopo tre anni, che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile. Veronafiere ha infatti suggellato l’accordo con la Regione, con un pre-evento di presentazione che si è svolto a Palermo nei giorni scorsi, alla presenza tra gli altri del direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani e dell’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla.

Fonte: Palermo – la Repubblica.

La meglio gioventù del vino: ecco i 40 under 40 che riscriveranno il futuro.
Su “I piaceri del Gusto” in edicola domani con la Repubblica, La Stampa, Gazzetta di Mantova e la Provincia Pavese. Nel numero anche la classifica dei 100 migliori vini italiani, le ricette di Pasqua e gli scrittori “da mangiare”. Hanno il coraggio e la voglia di cambiare le cose. Attenti all’ambiente, al rispetto della biodiversità, all’uso oculato delle riserve d’acqua. Nativi story teller, hanno la narrazione nel sangue e i social media sulle punta delle dita. Un occhio al packaging, l’altro all’emozione che ogni calice deve portare con sé. Sono la meglio gioventù del vino: produttori ma anche enologi, head sommelier, Master of Wine, manager commerciali, comunicatori e influencer. Figli d’arte o millennial (ma anche GenZ, cioè under 27) che hanno rotto lo schema rispetto al business o allo stile di famiglia. 40 under 40 che Il Gusto ha selezionato, non senza difficoltà: perché oggi più mai, fra moda, passione ed eredità importanti, il mondo del vino sta sfornando nuove generazioni preparate e cariche di entusiasmo.

Fonte: La Repubblica.

Viniveri, dopo 2 anni torna manifestazione dei vini naturali.
Torna Viniveri, dopo i due anni di stop imposti dalla pandemia, e domani parte la XVII edizione di ViniVeri che si svolgerà da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2022 l’Area Exp di Cerea, a pochi chilometri da Verona. Ampliati gli spazi espositivi a circa 4000 mq: per favorire il rispetto del distanziamento interpersonale e garantire una migliore fruizione dell’evento. Qui si potranno conoscere, ascoltare le storie, assaggiare i vini frutto del lavoro rispettoso dei cicli naturali, dei protagonisti della tre giorni di ViniVeri 2022: oltre 100 produttori provenienti da tutta Italia, Austria, Francia, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna e, per la prima volta, Cile.

Fonte: ANSA.it.

L’Emilia Romagna produce il 16% del vino nazionale ed è al top per l’export.
I nuovi scenari postpandemici e le strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano ed emiliano romagnolo sono stati al centro di un incontro organizzato nei giorni scorsi da UniCredit con alcuni tra i principali produttori e consorzi del comparto in Emilia Romagna. Un confronto avviato sulla base dei risultati dello studio condotto da Nomisma per UniCredit, dal quale è emerso il quadro di un comparto in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino italiano nel 2021 rispetto all’anno precedente, per un valore di oltre 7 miliardi di euro. L’indagine Nomisma-UniCredit ha evidenziato che nel mercato nazionale è soprattutto la Grande Distribuzione a trainare le vendite di vino (+12% 2021 vs 2019), ma si registra un’importante crescita anche dell’e-commerce (+187% quello dei siti generalisti+Amazon), segno di una evoluzione digitale che sta caratterizzando non solo le modalità di acquisto degli italiani ma anche le aziende del comparto negli ultimi anni. Tuttavia, dallo Studio emerge come il canale online abbia ancora ampie potenzialità di crescita dal momento che esprime un’incidenza inferiore al 5% rispetto alle sole vendite di vino della Distribuzione Moderna.

Fonte: Ravenna24ore.

VINITALY: IL TURISMO DEL VINO VISTO DALLE DONNE, UNA RICERCA SULL’ENOTURISMO AL FEMMINILE.
Il turismo del vino e le donne: quale futuro? Se ne parlerà domenica 10 aprile a Vinitaly in occasione della presentazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino che quest’anno vede alleati l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l’Associazione La Puglia in Più. Il questionario e l’analisi successiva sono stati curati da Nomisma – Wine Monitor, maggior centro di ricerca italiano sul wine business, sotto la guida di Denis Pantini. L’appuntamento è alle 15 nello Spazio Mipaaf interno alla fiera, alla presenza del ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Interverranno Donatella Cinelli Colombini, presidente Donne del Vino; Angelo Radica presidente nazionale di Città del Vino e il senatore Dario Stefàno presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea a Palazzo Madama. Modera la giornalista Lara Loreti, IlGusto (La Repubblica, La Stampa).

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino, il ’21 è stato un anno d’oro per Dop e Igp del Fvg. Ci sono spazi di crescita all’estero.
I dati e le tendenze di Wine Monitor, il report di Nomisma e Unicredit sul vino a Nordest.  Ancora modesta la superficie vitata dedicata al bio. Il Prosecco resta al Top. Un’area, il Nordest, che vale il 30% della produzione di vino nazionale e che realizza quasi la metà delle esportazioni. Materiale pregiato, il vino, che calamiterà l’attenzione internazionale in quello che è l’evento clou del settore, il Vinitaly, ma che offrirà anche occasioni per andare oltre la celebrazione dei – pure ottimi – risultati, per parlare di futuro, di strategie, di opportunità e di rischi. Partendo dai dati, il Wine Monitor di Nomisma e Unicredit conferma il primato nordestino dell’export a cui il Friuli Venezia Giulia ovviamente contribuisce. Nel raffronto tra il 2016 e il 2021 le vendite all’estero del vino Fvg segnano +28,5%, passando dai 110,2 milioni di euro a 141,6 milioni. Una crescita peraltro quasi costante, anno su anno, interrotta dalla sola flessione del 2020, prontamente recuperata l’anno successivo, +21,5%.

Fonte: Nordest Economia.

Vino: pronta la prima vendemmia di Ruzzese, vitigno andando distrutto nell’800.
Un’imprenditore di La Spezia ha fatto risorgere il Ruzzese, un vino andato perduto nell’Ottocento a causa della fillossera. Si chiama Ruzzese il vino tanto amato da papa Paolo III, che se lo faceva spedire direttamente da La Spezia. Mai sentito? Beh, difficile biasimarvi: il pontefice in questione morì nel 1549, e il vigneto andò distrutto nell’Ottocento dal flagello della fillossera. Oggi, tuttavia, è risorto grazie agli sforzi dell’azienda Ca’ du Ferra’ di Bonassola, che è fiera di presentare la prima vendemmia dopo anni di sforzi ed esperimenti.

Fonte: Dissapore.

Bere un bicchiere di vino tutti i giorni non fa bene al cuore: lo studio e le dosi consigliate.
Bere ogni giorno, dopo un pasto, un bicchiere di vino non fa bene al cuore. Quello che ci è stato tramandato di generazione in generazione, si è rivelato essere un luogo comune falso. A dirlo è uno studio pubblicato su JAMA Network Open che svela come l’alcool faccia male anche in piccole quantità. Un duro colpo per la Campania considerata la patria del buon vino. Sono state studiate oltre 137 mila persone, con un’età media di 57 anni e che hanno consumato 9,2 bevande a settimana, per arrivare a questa conclusione. “Complessivamente, 121708 partecipanti (33%) avevano ipertensione. Il consumo di alcol da leggero a moderato è stato associato a fattori di stile di vita più sani, il cui aggiustamento ha attenuato le associazioni epidemiologiche cardioprotettive con un’assunzione modesta. Nelle analisi di randomizzazione mendeliana lineare, un aumento di 1 DS del consumo di alcol predetto geneticamente era associato a un rischio di ipertensione di 1,3 volte (IC al 95%, 1,2-1,4) (P < .001) e di 1,4 volte (IC al 95%, 1.1-1.8) maggior rischio di malattia coronarica (P = .006). Le analisi di randomizzazione mendeliana non lineare hanno suggerito associazioni non lineari tra il consumo di alcol e sia l’ipertensione che la malattia coronarica: l’assunzione leggera di alcol era associata ad aumenti minimi del rischio cardiovascolare, mentre un consumo più pesante era associato ad aumenti esponenziali del rischio di malattie cardiovascolari sia cliniche che subcliniche.

Fonte: Vesuvio Live.

Al Vinitaly il 100% crudo made in Liguria affinato in anfore.
Etichette di vino al 100% crudo senza solfiti, con certificazione biodinamica e affinato in anfore di terracotta sarà protagonista dello stand della Regione Liguria a Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. Si tratta delle produzioni dell’azienda agricola ‘La Ricolla’ gestita da Daniele Parma a San Salvatore di Cogorno (Genova), che sarà uno dei dodici produttori liguri presenti alla fiera. “Porteremo a Verona un vino frutto di 35 vendemmie, sono 35 anni che manipoliamo l’uva e ci siamo resi conto del potenziale infinito della Liguria cambiando semplicemente atteggiamento.

Fonte: ANSA.it.

Raccontare il vino: la magia del Prosecco.
Ogni bottiglia di vino ha una storia. Racconta un territorio, l’amore per la terra e la passione per il proprio lavoro. Quando si parla di vino non si parla di un semplice prodotto di consumo, che si può trovare alla mescita in un locale o su uno scaffale. Si parla delle vicende di famiglie intere, che, spesso, da generazioni si dedicano alla terra e hanno deciso di valorizzarne i frutti. Ecco perché un vitigno porta con sé una tradizione di pratiche che si tramandano e si evolvono nei secoli, anche grazie alle varietà che si coltivano sul suolo italiano. La Glera conquista il mondo
Uno dei vini icona, che si è imposto negli ultimi anni a livello mondiale, è il Prosecco. Prodotto partendo dall’uva Glera, un vitigno storico tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è una bollicina che può accompagnare qualsiasi occasione, sa emozionare, aiuta le persone a stare assieme e condividere momenti di felicità. La produzione doc, nel 2021, ha sfondato quota 600 milioni di bottiglie e nel mondo non sembra placarsi la sete di Prosecco.

Fonte: Corriere.

STAMPA ESTERA

Too many women have a drinking problem.
Too many women have a drinking problem. There have been a lot of jokes and memes about pandemic drinking by women, but the fact is that in the past two decades, women have often turned to alcohol more than they did in the past. Yes, the pandemic has compounded the problem. A study in JAMA Network Open in 2020 found that the days in which women drank excessively (defined as four or more drinks in a few hours) increased by 41 percent during lockdown. Another report, from RTI International for the National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, said that mothers with children under 5 increased their drinking by more than 300 percent during the pandemic. But the pattern of increased alcohol abuse by women appears to have preceded the pandemic. In fact, I was one of them. I found myself drinking more than I did before becoming a mother of two children. Luckily, I was able to recognize the problem and recently celebrated one year of sobriety. Women need an intervention. Our physical and mental health is suffering because of drinking. We have to address the reality of excessive alcohol consumption by women, and more women need to speak out about it — and seek help. From 2001 to 2013, there was a 58 percent increase in women’s heavy drinking and an 84 percent increase in alcoholuse disorder. It has an effect on every part of life — from parenting to health care to the economy.

Fonte: New York Times International Edition.

La Barcelona Wine Week reúne a 18.000 visitantes.
El sector del vino y el cava está en transformación y dos tendencias se consolidan entre los productores españoles: la puesta en valor de las variedades autóctonas de uva y la sostenibilidad. Así se evidenció en la segunda edición de la Barcelona Wine Week (BWW), que ayer se clausuró en el recinto ferial de Montjuïc de la capital catalana Durante tres días, el evento reunió a más de 650 empresas expositoras, 60 denominaciones de origen de España, consejos reguladores, 470 grandes compradores de todo el mundo y 18.000 visitantes profesionales, con el objetivo de propulsar la recuperación del sector y las exportaciones. Las bodegas sufrieron especialmente la crisis derivada de la pandemia de Covid-19 El salón evidencia el mayor protagonismo que adquieren las variedades autóctonas El certamen propicia 6.600 reuniones y el 20% de los delegados son extranjeros por el cierre de la hostelería y los efectos de las restricciones para contener el virus en el turismo. En este contexto, las ventas al exterior permitieron al sector capear el contexto y seguir trabajando en esta línea es uno de los objetivos estratégicos de BWW. Durante el certamen, se presentaron 800 nuevas referencias de productos y el 20% de los asistentes eran extranjeros. Concretamente, procedieron de 79 países distintos, mayoritariamente de Estados Unidos y Europa. Durante los tres días que duró la BWW, tuvieron lugar 6.600 reuniones empresariales.

Fonte: Expansión.

Une Cité de la gastronomie et du vin à 250 millions d’euros va ouvrir ses portes à Dijon.
Le compte à rebours a commencé. Le 6 mai prochain, soit ID ans après l’annonce de sa candidature, la Cité internationale de la gastronomie et du vin de Dijon ouvrira ses portes au public. Logements, grandes expositions, commerces de bouches, formation et tourisme… C’est tout un nouvel écosystème qui compte éclore au coeur de la ville. Ce lieu aurait pu rester une friche pendant de nombreuses années… C’est aujourd’hui un quartier entier qui renait aux portes de la ville historique de Dijon. 800 ans d’occupation hospitalière rendu aux Dijonnais et qui devrait également attirer les touristes. Une Cité de la Gastronomie est comparable à la Cité des Sciences ou à la Cité de 1a Musique », explique Jean-Robert Pitte, président de la Mission française pour le patrimoine et les cultures alimentaires, qui avait lancé cet appel à projet en 2012. Le but est de comprendre la manière dont le rituel du repas gastronomique des Français s’est constitué, a évolué, et vit aujourd’hui », poursuit-il. Parmi les quatre villes retenues – Lyon (dont le projet a capoté), Rungis et Tours – Dijon est finalement la première à ouvrir ses portes. Pour se démarquer des autres Cités, la capitale des Ducs de Bourgogne a choisi naturellement de raconter le vin, er. particulier les Climats du vignoble de Bourgogne, entrés au patrimoine mondial de l’Unesco en 2015. La CIGV devient le kilomètre zéro de la route des vins qui se poursuit vers Chenbve et Marsannay-la-Cöte pour découvrir des balades oenotouristiques. Une grande cave avec plus de 3.000 références (1.000 bourgognes, 1.000 vins français et 1.000 étrangers) permettra aux visiteurs de déguster des vins de tous horizons, accessibles pour toutes les bourses. • Le premier prix sera un Saint-Véran à 4 euros », précise François Deseille, adjoint au maire de Dijon.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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