News Vitivinicole e tenute agricole di lunedì 21 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 21 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

I sommelier dell’Ais Apuana al Vinitaly dal 10 aprile.
Dopo due anni di stop per l’emergenza sanitaria finalmente domenica 10 aprile si riapriranno le porte al Vinitaly a Verona. Vinitaly 2022 prevede una grande partecipazione di aziende e produttori della zona apuoligure ma non solo perché saranno protagonisti all’evento veronese anche i sommelier dell’Ais delegazione Apuana impegnati nei numerosi stand di VeronaFiere in particolar modo nel padiglione della Toscana. Ais Apuana in queste settimane sta facendo svolgere ai candidati gli esami finali per il terzo livello. Dopo gli scritti già svolti presso la Torre Fiat di Marina di Massa due settimane fa, martedi 29 marzo sarà il turno degli esami orali che permetteranno poi ai molti aspiranti sommelier di raggiungere l’obiettivo del tanto agognato diploma. Il programma di studio dell’Ais si articola in tre livelli e permette di entrare nell’affascinante mondo del vino, dominato da buongusto e raffinatezza.

Fonte: Tirreno Massa Carrara.

91% Il 2021 è stato un anno record per l’export del vino italiano che, secondo l’Osservatorio Qualivita Wine, in cinque anni è cresciuto del 91% – Export, il 2021 anno record per il vino made in Italy.
L’embargo contro la Russia peserà poco. Export, il 2021 anno record per il vino made in Italy Secondo l’Osservatorio Qualivita Wine la crescita è del 91% in cinque anni. Il nostro Paese è il primo fornitore della Russia, ma l’embargo di Putin peserà solo in minima parte sul mercato. Vinitaly, la più importante manifestazione internazionale dedicata al vino, torna a pieno regime per la 54esima edizione dal 10 al 13 aprile prossimi SOSPIRO di sollievo per il vino italiano in Russia, che non cadrà in larghissima parte sotto la tagliola dell’embargo decretato da Putin come ritorsione alle sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. Il rischio era di veder svanire circa 150 milioni di vendite su quel mercato, focalizzato nelle città di Mosca e San Pietroburgo. Nel 2021, anno record per l’export di vino italiano nel mondo, la Russia è il dodicesimo mercato di destinazione per il nostro vino, con una crescita del +18,4% su base annua.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

E dentro il vino di D’Alema spuntano i mediatori di armi – Dalla «cantina» di D’Alema spuntano i mediatori dell’affare sulle armi.
Nella trattativa con i colombiani, l’ex premier aveva chiesto l’intervento dello studio legale Allen di Miami «Non l’ho scelto io», aveva detto. Ma noi abbiamo scoperto la pista che porta dalle sue cantine alla Florida. verso un tortuoso incastro di e FRANÇOIS DETONQUEDEC società allo studio legale di Miami coinvolto nella trattativa. Abbiamo trovato dentro per una maxi commessa alla società di vino della fa- da 4 miliardi di euro per navi, miglia di Massimo D’Alema il aerei e sottomarini primo anello che porta Dalla «cantina» di D’Alema spuntano i mediatori dell’affare sulle armi Massimo Tortorella, socio delle ditte di famiglia del politico, ha un’azienda Usa legata all’intermediario Gardo.

Fonte: La Verita’.

Il vino sostenibile va in fiera a Bologna (con Slow Food).
Cosa significa essere sostenibili quando si produce vino? Quali sono le metodologie che fanno la differenza? Come fa un viticoltore a ridurre la propria impronta ambientale? In che modo la transizione ecologica impatta il settore vitivinicolo? Anche di questo si parlerà a Sana Slow Wine Fair, la prima edizione della fiera internazionale interamente dedicata al mondo del vino, in programma a Bologna dal 27 al 29 marzo. Un viaggio tra incontri, degustazioni e masterclass alla presenza di importatori, distributori di tutto il mondo, ristoratori, sommelier e appassionati. Oltre 5oo cantine provenienti da i8 Paesi avranno l’opportunità di incontrare migliaia di operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero e stringere partnership. Sana Slow Wine Fair nasce dal connubio tra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con il Salone internazionale Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Bene l’attenzione sul marchio La Versa Centinaio ha “promosso” il nuovo Cda di Terre.
Più bottiglie e meno sfuso, valorizzazione del Pinot nero e del marchio “La Versa”. Il nuovo Cda di Terre d’Oltrepo, presieduto da Enrico Bardone, ha ribadito le sue linee di indirizzo nella gestione della cantina durante rincontro con il sottosegretario alle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio. «Sono molto soddisfatto di questo incontro perché, almeno nelle intenzioni, le idee chiare ci sono – commenta Centinaio -. Gli obiettivi che si pone il consiglio sono quelli di ragionare molto su qualità e territorio, valorizzare il marchio La Versa che ritengono fondamentale e puntare sul Pinot nero. Oltre a darsi un’organizzazione aziendale degna dell’importanza di questa cantina.

Fonte: Provincia – Pavese.

Il vino abruzzese cambia modello: le Igt sono ridotte da otto a una sola.
Svolta epocale per l’Abruzzo enologico, con l’introduzione di un nuovo modello che cambierà il panorama delle denominazioni regionali. Il via libera è arrivato in questi giorni dal Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che introduce la menzione Superiore perle Dop “d’Abruzzo” e porterà a ridurre da 8 a 1 sola le Igt. Obiettivo del nuovo modello è di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando al contempo i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori. »È un grande risultato, dopo annidi lavoro, quello ottenuto dalla Regione Abruzzo e dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che va a ridefinire i disciplinari di produzione grazie al cosiddetto Modello Abruzzo.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Anche Maruggio e Torricella sono tra le “città del vino”.
Dai percorsi di vendemmia turistica ad un piano sul cibo, dal punto sulle politiche energetiche e sulla gestione del territorio fino ad un osservatorio sul turismo. Questi ed altri i temi trattati durante l’assemblea regionale dell’associazione Città del Vino, svolta a Sava per l’occasione e cominciata con un minuto di silenzio per le vittime del conflitto in Ucraina_ Ad introdurre e moderare i lavori è stato il sindaco Dario Iaia, nella duplice veste di padrone di casa e coordinatore regionale per la Puglia Presenti all’evento anche l’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia, il consigliere regionale Renato Permini, il presidente nazionale ed il direttore generale di Città del Vino, Angelo Radica e Paolo Corbini.

Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.

Batosta per l’export del vino siciliano In fumo un business da 25 milioni all’anno – Per il vino siciliano un conto salatissimo.
I contraccolpi per l’economia Batosta per l’export del vino siciliano In fumo un business da 25 milioni all’anno Le bottiglie italiane le più ricercate a Mosca: ora pesano le sanzioni. Le sanzioni inflitte a Mosca valgono almeno 25 milioni di euro. Di fatto si azzererebbe il fatturato di un anno di esportazioni. Rallo: «Merce già consegnata, non sappiamo quando saremo pagati» Per il vino siciliano un conto salatissimo. Le sanzioni inflitte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina potrebbero far perdere ai produttori dei vini siciliani un giro d’affari di circa 25 milioni di euro, azzerando così il fatturato generato in un annodi esportazioni. E per il futuro le prospettive non sono rosee: in Sicilia gli effetti della guerra potrebbero nel breve periodo far svanire del tutto la quota di mercato del 7 per cento sulla vendita dei vini in Russia e in Ucraina che era stata faticosamente raggiunta dalle aziende dell’Isola.

Fonte, Giornale di Sicilia.

Intanto la città discute di vino.
Due anni di Covid non hanno fermato le produzioni ma di certo hanno rallentato la promozione. E in attesa del Vinitaly un primo confronto sul mondo del vino, tra produttori, esperti di marketing e stakeholder. Se ne parlerà venerdì a Palazzo Branciforte perla giornata Bacco era un turista? organizzata dalla Logos con Artù e Iter Vitis. Prima un workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche, poi un convegno su Comunicazione e marketing. Partecipano l’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano, Toti Piscopo e Nino Salerno, Paolo Morbidoni, Mauro Carbone, Gori Sparacino, Massimo Papa, Roberta Maurizio Giannone e Vincenzo Asero, Salvatore Li Castri, Girolamo Cusimano.

Fonte, Giornale di Sicilia.

Duemila persone a ‘Chianti lovers’ «Dopo due anni una liberazione».
«Un confronto con il pubblico atteso da tempo e che ci gratifica» Ottimo esordio per l’Anteprima 2022 dedicata alle etichette di Chianti e Morellino Nuove annate in degustazione. Sono state circa duemila le persone che hanno partecipato all’Anteprima 2022 – Chianti Lovers e Rosso Morellino ieri alla Fortezza da Basso. Le etichette di Chianti e Morellino in degustazione erano oltre 400, di cui 50% nuove annate in anteprima, per un totale di 110 imprese. Le aziende produttrici di Chianti e Morellino hanno proposto in degustazione nuove annate di Chianti Docg 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019, in uscita nel 2022 e Morellino di Scansano Docg 2021 e Riserva 2019, in uscita nel 2022.

Fonte, Nazione Firenze.

Morellino, ma in anteprima Successo alla fiera in Fortezza.
Sono state circa 2.000 le persone che ieri hanno partecipato all’Anteprima 2022 – Chianti Lovers e Rosso Morellino alla Fortezza da Basso, a Firenze, nell’edizione che ha segnato il ritorno del pubblico e degli operatori del settore all’evento dopo le limitazioni imposte dall’emergenza Covid lo scorso anno. Le etichette di Morellino e Chianti in degustazione erano oltre 400, di cui 50 per cento nuove annate in anteprima, per un totale di 110 aziende. II Morellino ha proposto la degustazione delle annate Docg 2021. «Il ritorno in presenza ha permesso nuovamente il confronto diretto con giornalisti, operatori del settore e il pubblico di appassionati che numerosi sono venuti ad assaggiare il Morellino – dice Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Tutela Vino Morellino di Scansano.

Fonte, Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

E’ La Cà degli under 30 «Innovazione manuale».
La filosofia del fratelli Pietro e Aldo Giambenini a Calmasino È La Cà degli under 30 «Innovazione manuale» Rispetto dei cicli naturali e tecnica adattata ai territori •• Attenzione al territorio e all’uva, e impronta personale in fase di lavorazione e imbottigliamento. È la filosofia dei fratelli Giambenini, Pietro, 29 anni e Aldo, 27, che dopo gli studi lontano da casa hanno scelto di tornare nella dimora e nei campi di famiglia diventando l’anima di Tenuta La Cà, 15 ettari, di cui 11 coltivati a vite e gli altri occupati da ulivi e prato perenne, sulle colline moreniche di Calmasino di Bardolino. Pietro è laureato in Relazioni pubbliche e comunicazione, un lavoro da strategic designer alle spalle; Aldo, laurea in economia a Milano, esperienza a Londra. «Siamo una piccola realtà e lavoriamo in pochi, ma tanto e con le mani», racconta Pietro, che ha preso in mano l’azienda insieme al fratello quattro anni fa. «Abbiamo deciso di sperimentare senza limiti, in un territorio nel quale crediamo molto».

Fonte, Arena.

Nicoletto membro del Comité Vins.
II presidente di Angelini Wine e Estates nell’associazione europea Nicoletto membro del Comité Vins •• Il Comité européen des entreprises vins, l’associazione europea che rappresenta l’industria del vino, ha eletto il nuovo board con mandato triennale: tra i nuovi membri anche Ettore Nicoletto, come rappresentante di Federvini, che è presidente e ad di Angelini Wines e Estates. «Accolgo questo incarico con entusiasmo», dichiara Nicoletto, «siamo in un momento storico complesso e ci attendono molte sfide. Sono lieto di po- ter contribuire alla difesa delle istanze del settore vinicolo in un’ottica di collaborazione con le rappresentanze nazionali. I dossier sul tavolo sono rilevanti: la tutela e difesa delle nostre denominazioni, la presentazione dei prodotti cioè l’indicazione della lista degli ingredienti e dei valori nutrizionali con l’etichetta digitale u-label, la necessità di sostenere il settore nell’accesso a nuovi mercati».

Fonte, Arena.

Bottiglie e rifiuti: Piave ripulito dai volontari – 50 eco-volontari al lavoro: raccolti 8 camion di rifiuti.
Un’enorme quantità di bottiglie di vetro e di plastica. lattine, cartacce e rifiuti in genere di piccole dimensioni hanno costituito il poco edificante “bottino” degli oltre 50 volontari che ieri mattina hanno preso parte alla giornata ecologica comunale a Quero Vas. Una quarantina i volontari che hanno perlustrato la Destra Piave e una decina quelli che hanno percorso la Sinistra Piave. A pagina VII 50 eco-volontari al lavoro: raccolti 8 camion di rifiuti. Le squadre ieri al lavoro tra Quero e Vas. Raccolti decine di sacchi di plastica, hanno ripulito aree vicino a fiumi e strade lattine sigarette: «Incredibile nel 2022». Un’enorme quantità di bottiglie di vetro e di plastica, lattine, cartacce e rifiuti in genere di piccole dimensioni hanno costituito il poco edificante “bottino” portato a casa dagli oltre 50 volontari che ieri mattina hanno preso parte alla giornata ecologica comunale a Quero Vas.

Fonte, Gazzettino Belluno.

A Vinitaly top buyer da record.
L’appuntamento scaligero dedicato al vino è in programma dal io al 13 aprile A Vinitaly top buyer da record Sono già 68o i “super acquirenti” internazionali che hanno confermato la presenza, Usa in testa. Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly in programma a Veronafiere dal io al 13 aprile. È la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. È quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato.

Fonte, Voce di Rovigo.

Fiere: così si torna ai livelli pre-Covid.
L’Aefi da Verona: “Servono aiuti, svolta green e revisione Imu” Fiere: così si torna ai livelli pre-Covid. “L’obiettivo del sistema fieristico italiano, ma anche del made in Italy, è tornare entro il prossimo biennio ai numeri realizzati prima del Covid, quando per ogni euro investito dalle imprese se ne generavano 6o di business e 23 di indotto. Un effetto moltiplicatore riconosciuto dal Governo e dal Parlamento, con cui abbiamo stretto un rapporto di vera alleanza durante l’emergenza. Non è un caso se oggi, grazie ai ristori e al superamento del regime ‘de minimis’, il segno meno dell’ebitda è stato in gran parte colmato, anche se in relazione alle perdite totali mancano all’appello ancora ioo milioni di euro”.

Fonte, Voce di Rovigo.

“Le prime canzoni! Tra le vigne”
“Dai 9 ai 12 anni sono vissuta in campagna, alla Certosa di Belriguardo, sono cresciuta coni contadini. Partedpavo al rituale della vendemmia e venni subito presa dal profumo di questo vino e di questa terra, mi è entrato dentro. Ho scritto le prime canzoni scappando con il motorino su queste zolle da sola, bevevo il mosto”. Lo ha raccontato la cantautrice senese Gianna Nannini partecipando a Firenze all’evento “PrimAnteprima 2022” dedicata al vino.

Fonte, Voce di Rovigo.

Con la guerra in Ucraina l’export del vino made in Italy rischia un danno da 400 milioni.
Analisi di Wine Monitor-Nomisma: il nostro Paese è il primo fornitore delle due principali nazioni coinvolte nel conflitto, molto più esposto persino di competitor prestigiosi come Francia e Spagna. Secondo le previsioni di un osservatore attento e competente come Wine Monitor-Nomisma, la guerra in corso tra Russia e Ucraina rischia di mettere a repentaglio un giro d’affari nel mondo vitivinicolo che per l’Italia vale 400 milioni di euro. Il nostro Paese risulta infatti essere il primo fornitore delle due principali nazioni coinvolte nel conflitto, molto più esposto persino di competitor prestigiosi come Francia e Spagna. Secondo l’Osservatorio Nomisma, sul mercato nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% sul 2020) mentre in Ucraina i numeri sono inferiori ma in crescita (+200% in 5 anni) a 56 milioni di euro, per un aggregato di circa 400 milioni di euro. Diverso il discorso per Francia e Spagna, Paesi per i quali l’impatto derivato dal conflitto in corso è più circoscritto: a rischio 217 milioni di euro per i francesi, 146 milioni per gli spagnoli, vale a dire rispettivamente il 2% e 5% dell’export totale di vino, rispetto al 6% degli italiani.

Fonte, AGI.

“I vini del cuore”: i social raccontano la bellezza del vino.
Impressioni di viaggio, ricordi e racconti di esperienze vissute tra i filari ma anche altro ancora. Da un’idea di Olga Maria Schiaffino nasce la prima guida scritta dai più famosi wine influencers. Raccontare il vino partendo da Instagram, senza dispensare punteggi o recensioni ma per narrare i sentimenti nascosti in un calice o nelle parole di un produttore. Nasce da queste basi il libro “I vini del cuore”, da un percorso che parte da dati e degustazioni ma soprattutto da un bisogno, “instagrammare” il vino e la sua essenza. Una “non guida” come la definisce la sua ideatrice, Olga Sofia Schiaffino, medico psichiatra conosciuta ai più come wineloversitaly e ben 35.000 follower al seguito: un vero e proprio racconto corale che si estrinseca nei pensieri di venti seguitissimi wine influencer, capeggiati da un guru come Simone Roveda che ne ha scritto la prefazione e Luca Grippo, giornalista enogastronomico tra i più attivi sui social, a chiudere la nutrita lista.

Fonte, La Gazzetta del Gusto.

L’Europa mette in difficoltà i produttori di vino: la protesta delle aziende locali.
Le iniziative contro il cancro e gli abusi di alcool sono di primaria importanza, ma alcuni provvedimenti rischiano di “demonizzare” il vino di per sé e non solo l’abuso. L’Europa mette in difficoltà i produttori di vino: le iniziative contro il cancro e gli abusi di alcool sono di primaria importanza, ma alcuni provvedimenti rischiano di “demonizzare” il vino di per sé e non solo l’abuso. Un’importante battaglia europea rischia di mettere indistintamente nel mirino anche prodotti tipici di alta qualità. Se non è passato il “bollino nero” sulle bottiglie di vino, che avrebbe dovuto indicarne la “pericolosità” per la salute, restano le pesanti misure economiche per i produttori (non solo di vino) previste dai programmi “Cancer plan” e “Nutriscore”.

Fonte, Notizia Oggi Borgosesia -.

Il falso mito dell’alcol come toccasana per il cuore.
Mentre il Parlamento europeo, sulla spinta dei produttori di alcolici, ha reintrodotto, tra le critiche della comunità oncologica, l’idea che un consumo moderato di alcol possa non essere nocivo, gli studi confermano che non esistono dosaggi sicuri nemmeno per il cuore. Esagerare con le bevande alcoliche è un’abitudine notoriamente dannosa per la salute. Bere invece qualche bicchiere di vino o qualche birra è invece un comportamento che non è generalmente percepito come potenzialmente pericoloso dal punto di vista sanitario. Questa percezione fallace è piuttosto comune, nonostante l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) abbia classificato l’alcol come agente cancerogeno fin dal 1988. La classificazione IARC è rafforzata negli ultimi anni da un numero sempre maggiore di ricerche che hanno mostrato una chiara associazione tra alcol e numerose forme tumorali. Eppure, stando ai risultati di alcune ricerche scientifiche, qualcuno potrebbe persino pensare di trarre da un consumo moderato di alcolici un vantaggio per la propria salute, in particolare per il cuore.

Fonte, AIRC.

Vino Modello Abruzzo: una sola Igt e valorizzazione dei territori per l’export.
Modello Abruzzo per il vino, con il via libera dal Mipaaf e l’accoglimento da parte del Comitato Nazionale Vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che introduce la menzione Superiore per le DOP “d’Abruzzo” e riduce da 8 a 1 sola le Igt. Obiettivo del nuovo modello –  si legge in una nota – rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando al contempo i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori. «E’ un grande risultato, dopo anni di lavoro, quello ottenuto dalla Regione Abruzzo e dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che va a ridefinire i disciplinari di produzione grazie al cosiddetto “Modello Abruzzo”.

Fonte, Grand Tour – Il Sole 24 Ore.

Il vino, la terra, le radici, la musica: a WineNews la regina del rock e produttrice, Gianna Nannini.
“Il legame con la terra è importantissimo. Nel nostro lavoro alla Certosa di Belriguardo c’è il massimo rispetto per ambiente e biodiversità”. “La mia passione per il vino nasce da bambina. Il ritorno alla terra è importantissimo. Nel nostro lavoro alla Certosa di Belriguardo c’è il massimo rispetto per ambiente e biodiversità. Il vino, e per me soprattutto il Sangiovese, e la musica, devono parlare il linguaggio delle emozioni”. Parole di un simbolo internazionale della musica italiana – così come lo è il vino per l’Italia tutta – testimonal d’eccezione del vino di Toscana, nella “settimana delle anteprime”.

Fonte, WineNews.

Vini biologici: le caratteristiche, dove acquistarli e gli abbinamenti.
I vini biologici hanno caratteristiche particolari e l’elemento principale che li distingue da altri prodotti enologici è il fatto che siano realizzati senza usare alcun tipo di sostanze chimiche. Oltre a questo però sono presenti anche altri fattori che li contraddistinguono e i loro abbinamenti enogastronomici possono essere numerosi, anche se l’ideale sarebbe accostarli con pesce e frutti di mare, carne ma non solo. I vini biologici sono stati introdotti dal Regolamento Europeo 203/2012, che indica particolari norme per controllarne la produzione e ogni sua fase. Prodotti del genere vengono indicati con l’aggettivo “biologici” in quanto le loro uve non vengono mai trattate con elementi chimici e non sono mai presenti OGM. Anche tra i fertilizzanti si usano esclusivamente sostanze naturali. Per essere messe in commercio però tali bottiglie dovranno possedere un’apposita certificazione.
Fonte, EGnews.it.

Sava, assemblea regionale delle città del vino della Puglia.
Vendemmia turistica, piano del cibo, politiche energetiche e gestione del territorio, osservatorio sul turismo del vino: sono alcuni degli argomenti al centro dell’incontro che il Coordinamento regionale della Puglia dell’Associazione Nazionale Città del Vino ha organizzato per parlare del futuro del settore. Tra gli argomenti che sono stati illustrati, la presentazione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino che si svolgerà in Piemonte dal 20 al 22 maggio.

Fonte, trmtv.

STAMPA ESTERA

Vinos por teléfono.
Cellers Maset se ha convertido en líder en la venta a domicilio Vinos por teléfono La compañía vitivinícola factura 27 millones de euros con 3,8 millones de botellas. La Granada Los orígenes vitivinícolas de Maset del Lleó se remontan al año 1777, cuando las tierras del Maset del Lleó eran feudo de la Abadía de Montserrat y la familia Massana, hoy propietaria, tenía que pagar tributos para trabajarlas. Nacidos en el corazón del Penedès y sumando ya diez generaciones de la familia Massana elaborando vinos y cavas, Cellers Maset se ha convertido en líder en la venta de vinos y cavas a domicilio en España con una producción anual de 3,8 millones de botellas. La historia de la actual bodega se remonta a 1958, cuando Esquila Massana, abuelo del actual propietario, compra un camión y empieza a vender verduras, fruta y vinos del Penedès en Barcelona, directamente en casa del cliente.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 20 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Russi in «standby» per Vinitaly «Era in ripresa, non ci voleva».
La fiera e il conflitto, Mantovani: «Dato importante sono le conferme da Asia e Cina». Vinitaly senza operatori e buyer russi? «È una situazione che non ci voleva», dice Maurizio Danese. Lui, presidente di Veronafiere, che ricorda come «abbiamo incrementi da tutto il mondo, Stati Uniti, Europa…». II che serve a contestualizzare: lo standby sui russi è un colpo assorbito dalla cornice generale, che registra numeri forti dai mercati europeo, americano, asiatico. Certo è che il salone internazionale del vino, dal io al 13 aprile, rifletterà il periodo storico: ufficialmente non c’è «incoming» da Mosca, a effetto dell’invasione dell’Ucraina e delle sanzioni. «La Russia sul piano del mercato, per l’Italia del vino, vale 375 milioni di dollari di export: è un mercato abbastanza importante, ed era anche un mercato in forte ripresa», riflette Giovanni Mantovani, dg di Veronafiere, citando il +11% registrato nel 2021.

Fonte: Corriere di Verona.

Benvenuta giovinezza Château d’Yquem, se il mito si reinventa.
Il più celebre Sauternes punta a esser goduto anche nelle annate recenti e a tutto pasto. La 2019 è grandiosa e (sorpresa) dà il suo meglio già da subito. A volte la nobiltà può essere un peso. Prendete il caso di Château d’Yquem. È uno dei vini più leggendari del mondo, certamente il Beethoven dei bianchi mondiali. Eppure è prigioniero della sua stessa leggenda, quella di un vino per occasioni particolari, lontano da un consumo non dico quotidiano (il prezzo stesso lo sconsiglierebbe, una bottiglia costa diverse centinaia di euro) ma comunque libero dagli stilemi che lo vogliono vino da lunghe soste in cantina, un vino da attendere per anni, e quando poi c’è finalmente lo showdown comunque da bere mangiando formaggi lungamente affinati, foie gras, oppure da solo, ragionando sul senso della vita (che in quel momento sarà comunque bellissima).

Fonte: Giornale.

La vite è meravigliosa – Petra 2018 l’evoluzione della specie.
C’è qualcosa di nuovo nell’ultima annata di Petra, il 2018, che ho avuto il privilegio di assaggiare in anteprima rispetto all’uscita sul mercato, prevista tra qualche settimana. Il vino più rappresentativo della cantina toscana del gruppo Terra Moretti ha infatti cambiato la sua composizione, introducendo un 12 per cento di Cabernet Franc, che ha fatto scendere al 60 la percentuale di Cabernet Sauvignon e al 28 quella del Merlot, donando al vino una maggiore complessità ed equilibrio, oltre che sentori speziati al naso.

Fonte: Giornale.

Castello di Cigognola svela a Vinitaly il nuovo Pinot Noir.
Castello di Cigognola, il progetto enologico della famiglia Moratti in Oltrepò Pavese, presenta Pinot Noir, annata 2020, prima espressione ferma e vinificata in rosso del vitigno, nata dalla collaborazione con l’enologo e consulente Federico Staderini.® Nuovo vino è un’interpretazione inedita della varietà di origine francese che nel 45° parallelo ha trovato una terra d’elezione. «In quest’ area vi sono tracce esigue ma ancora visibili di una viticoltura del passato che lega l’antico Oltrepò al Piemonte – spiega Staderini – tempo in cui si producevano vini tranquilli, senza bolle. 11 nebbiolo, la barbera e il pinot nero sono i testimoni di un sentiero pieno di rovi ma ancora percorribile per tenere viva una produzione più antica rispetto a quella del Metodo Classico».

Fonte: Libero Quotidiano.

Vino made in Tuscany: crescono export e prezzi.
Anteprime di Toscana Vino made in Tuscany: crescono export e prezzi Cresce l’export, aumenta il valore, calano i volumi prodotti: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. A tratteggiare il quadro complessivo la ricerca di Ismea, presentata a Firenze in occasione di “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana” promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. Quanto alla produzione, secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, I17% in meno rispetto all’anno precedente: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni.

Fonte: Sole 24 Ore.

Gianna Nannini: “Fare vino è come fare rock”.
“Fare vino è come fare rock, un lavoro di squadra”. Lo ha detto la Gianna Nannini a PrimAnteprima 2022, settimana delle Anteprime di Toscana del vino di cui è testimonial. La rockstar è viticoltrice titolare della Certosa di Belriguardo. “Fin da bambina partecipavo alla vendemmia, le prime canzoni le scrivevo scappando in motorino in mezzo alle zolle”.

Fonte: Stampa.

Viticoltura ed Enologia, sedici laureati a Tebano.
II sindaco Isola: «Pronto il progetto per garantire al Polo una nuova cantina». Si è svolta venerdì nella sala “Aureliano Amati” del Polo di Tebano la discussione delle tesi e il conferimento delle Lauree in Viticoltura ed Enologia a sedici studenti che hanno frequentato il corso triennale dell’Università di Bologna. In apertura di giornata, ha fatto gli onori di casa Gianni Carapia, amministratore unico di Terra Naldi, la società interamente partecipata dal Comune titolare degli immobili. «Quest’anno — ha detto — abbiamo deciso di ricominciare da questa sala recentemente riqualificata all’interno del Polo di Tebano, che è una delle culle della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo. Ringrazio i docenti dell’Alma Mater per la collaborazione che ci hanno sempre dato per migliorarci».

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

La Delizia fa incetta di ori «Ma la speculazione pesa».
Doppia medaglia d’oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale del primo posto peri suoi spumanti in due rinomati concorsi enologici internazionali. Al Berliner Wine Trophy, più grande concorso al mondo che si tiene nella capitale tedesca con oltre 14 mila vini registrati, la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis ha ricevuto la medaglia d’oro. Stesso risultato per il nuovo La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d’oro al Concours mondial de Bruxelles, tenutosi quest’anno a Valladolid in Spagna e che ha visto in gara oltre 1170 vini. «In un solo giorno – ha commentato il direttore de La Delizia Mirko Bellini – le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d’oro.

Fonte, Gazzettino Pordenone.

Spumanti La Delizia doppia medaglia d’oro.
Doppia medaglia d’oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha visto salire sul gradino più alto sia la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis, prima al Berliner Wine Trophy, che La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d’oro al Concours mondial de Bruxelles. «In un solo giorno le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d’oro» ha commentato con soddisfazione il direttore de La Delizia, Mirko Bellini, senza del resto nascondere la preoccupazione per «la situazione del comparto vinicolo Fvg che – ha detto è pesante.

Fonte, Messaggero Veneto.

Wine Festival 2022: degustazioni e seminari non solo per intenditori.
II complesso dell’ex convento dell’Annunziata a Sestri Levante Wine Festival 2022: degustazioni e seminari non solo per intenditori. Oggi e domani la cornice dell’ex convento dell’Annunziata ospita il “Sestri Levante Wine Festival 2022”: manifestazione curata dalla delegazione autonoma Fisar Tigullio Cinque Terre, in collaborazione con l’associazione “Gente de la Mana”. Oggi si può visitare dalle 10 alle 19.30, domani invece fino alle ore 19. Gli intenditori ma non solo, possono lasciarsi coinvolgere in degustazioni guidate, abbinamenti cibo e vino, naturalmente possibilità di acquistare i prodotti in esposizione, ma anche assistere a show cooking, partecipare a seminari di approfondimento dedicati a questo settore, e tanto altro, alla scoperta di vini, vigne e prodotti alimentari del territorio nazionale, presentati da un nuovo e diverso punto di vista.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Viticoltura sì, ma biodinamica: la storia di Parma diventa film.
Daniele Parma nella sua azienda vitivinicola La Ricolla. L’AGRICOLTURA NATURALE SOGGETTO DI UNA PELLICOLA DI TESTIMONIANZA. Viticoltura sì, ma biodinamica: la storia di Parma diventa film L’azienda vitivinicola La Ricolla in un documentario giovedì al cinema Mignon DANIELE PARMA, 54 anni, titolare a Ne dell’azienda La Ricolla, con vitigni in Val Graveglia, a Cogorno, Carasco e Sestri Levante , è il primo vignaiolo biodinamico del Tigullio: la sua azienda è stata certificata nel gennaio scorso La sua storia è diventata un docufilm, con la regia di Gip Barbeschi e le musiche di Pier Gonella, che verrà presentato giovedì alle 18 al cinema Mignon di Chiavari (ingresso libero). Parma ha scelto la biodinamica per tornare a un tipo di coltivazione più naturale.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Primorò, rosso giovane e fresco Ricchezza di frutto intrigante.
L’etichetta Primorò, rosso giovane e fresco Ricchezza di frutto intrigante Biologico e senza solfiti aggiunti. È il Primorò, il rosso più giovane e fresco firmato da Tosca Polisena. A differenza delle annate precedenti quando nell’uvaggio era stata prevista la presenza di uva franconia, il 2019 deriva al ioo96 da uve merlot. Non è stato un depauperamento, anzi. Il vino si presenta molto profumato, di una ricchezza di frutto molto intrigante (fragola, ribes, rosa), quasi piccante; al palato è snello, freschissimo, tagliente. Un vino che si sposa a perfezione con alcuni salumi (quelli belli grassi) e con i piatti primaverili a base di uova.

Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

Cavalieri del tartufo Oggi l’esordio del Gran Maestro.
Alle 11 Castello di Grinzane Cavour I Cavalieri del tartufo e dei vini di Alba oggi si danno convegno al castello di Grin zane per 11299° Capitolo della Primavera m Langa. L’appuntamento è per le 11 e si apre all’insegna di una novità: l’ingresso del nuovo Gran Maestro dell’Ordine. Dopo la rinuncia di Bianca Vetrino che per dieci anni ha guidato la confraternita, è stato scelto per l’incarico Tomaso Zanoletti, un nome che nelle Langhe non ha bisogno di presentazioni: sindaco di Alba per 13 anni e senatore per cinque legislature. «Affronto questo compito con impegno perché conosco l’importanza che l’Ordine ha avuto in passato e sono convinto che i suoi scopi non solo siano ancora attuali ma particolarmente utili in questo tempo» ha scritto Zanoletti nella prima lettera di convocazione.

Fonte, Repubblica Torino.

Lessona e Bramaterra nel gotha dei grandi vini con le “Quattro viti” Ms.
Presentate le nove etichette premiate dai sommelier “In costante crescita l’attenzione verso la qualità” Ieri a Palazzo Gromo Losa a Biella Piazzo sono stati presentati i vini biellesi Lessona e Bramaterra che l’Associazione Italiana Sommelier ha premiato con le 4 viti nella guida Vitae 2022. È il massimo riconoscimento assegnato ai «vini di eccellente profilo stilistico e organolettico» che ottengono un punteggio da 91/100. L’evento è stato organizzato, in collaborazione con l’Ais biellese, da Biella è Buona, l’associazione temporanea di scopo costituita tra l’Enoteca regionale del Biellese e della Serra presieduta da Giuseppe Graziola e da otto aziende del territorio produttrici di vino, riso e salumi per promuovere la fiera corta con proposte turistiche abbinate all’offerta enogastronomica. «Tutte le aziende vitivinicole che fanno parte di Biella è Buona hanno ricevuto il riconoscimento delle 4 viti e con loro anche altre che non ne fanno parte», ha detto Graziola.

Fonte, Stampa Biella.

Il Sangiovese è rock… A «suonarlo» è Gianna.
Rassegna Nannini produttrice e testimonial delle anteprime toscane del vino «Le mie prime canzoni scritte tra le vigne a Belriguardo, bevendo il mosto» Primo appuntamento Si comincia oggi alla Fortezza da Basso con «Chianti Lovers e Rosso Morellino» a Toscana, terra di vini rossi, incorona il SangioJ vese, a conferma del fenomeno bio, della crescita dell’export e dei prezzi. L’occasione è stata «PrimAnteprima», la giornata inaugurale della settimana «Anteprime di Toscana», promossa da Regione e Camera di Commercio di Firenze, organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, con i consorzi di tutela del vino del territorio a presentare le nuove annate. Presentazione partita dal cinema La Compagnia alla presenza di Gianna Nannini, rockstar e viticoltrice con il vino che produce nella campagna senese vicino alla Certosa di Belriguardo, e conclusa a Palazzo Vecchio con la cantante e gli allievi del Maggio Musicale.

Fonte, Corriere Fiorentino.

Gianna Nannini battezza le Anteprime del vino – «Fare vino è rock» Gianna Nannini battezza le Anteprime.
Sei giorni di eventi Gianna Nannini battezza le Anteprime del vino Ciardi a pagina 13 «Fare vino è rock» Gianna Nannini battezza le Anteprime La cantante, produttrice nella sua tenuta senese, protagonista della sei giorni. «E’ un pezzo importante della nostra economia». Prende il via, in Toscana, la settimana di anteprime del vino, con una protagonista d’eccezione: la cantante Gianna Nannini, nella sua nuova veste di viticoltrice toscana. In arrivo, sei giorni di anteprime e degustazioni dedicate agli addetti ai lavori (e non solo): oggi «Chianti Lovers e Rosso Morellino» alla Fortezza da Basso di Firenze, domani e martedì 22 «Chianti Classico Collection» alla Stazione Leopolda, martedì 22 e 23 la Vernaccia di San Gimignano, il 23 e 24 il Vino nobile di Montepulciano e il 25 l’anteprima dell’altra Toscana, con i consorzi di Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Doc Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra. Un cartellone curato dalla Regione insieme alla Camera di commercio di Firenze e organizzato da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze.

Fonte, Nazione Firenze.

Un territorio di-vino per nuove etichette i toscani si presentano alla Fortezza.
Testimonial Gianna Nannini che lancia il nuovo “La Rossa” dedicato a un’anziana già celebrata anche con una canzone Dal Chianti alla \vernaccia fino al Morellino: dibattiti c degustazioni. Partono ufficialmente questa mattina alla Fortezza da Basso di Firenze le Anteprime del vino toscano 2022. Dopo l’inaugurazione di ieri sera con una cena di gala nella sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio (organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana con il supporto di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze), la cui testimonial è stata la cantante e vignaiola Gianna Nannini, si entra nel vivo della presentazione delle nuove annate. I primi a scendere in campo sono il Consorzio del Chianti e del Morellino di Scansano con oltre 400 etichette in degustazione per circa 110 aziende totali. Nei calici le nuove annate di Chianti docg.

Fonte, Tirreno.

25 MARZO Anteprima vini di Carmignano.
E’ previsto per il 25 marzo l’anteprima dei vini del consorzio di Carmignano nell’ambito della rassegna che prende il via oggi per la settimana delle Anteprime di Toscana. E a dare il via è intervenuta come testimonial Gianna Nannini, cantante conosciuta in tutto il mondo ma anche viticoltrice toscana, che ieri si è raccontata in questa sua nuova avventura al Cinema della Compagnia di Firenze. L’iniziativa è curata dalla Regione insieme alla Camera di commercio di Firenze, organizzata da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze. Sei giorni di anteprime e degustazioni per addetti ai lavori.

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Il 34 Prosecco Bar di Bottega.
All’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato inaugurato il 34° Bottega Prosecco Bar, spazio enogastronomico nell’area partenze, il primo del 2022 a cui si aggiungeranno, nei prossimi mesi, aperture a Stoccolma, Toronto, Londra e Barcellona.

Fonte, Tribuna Treviso.

Sbancamenti in Val Caldaz appello degli ambientalisti.
Gli ambientalisti tornano alla carica contro i lavori nel vigneto in val di Caldaz, dove è prossima una ricognizione ispettiva della Forestale e della Polizia locale di Vittorio Veneto. «Dopo un po’ di pausa a seguito dell’interessamento dei media assistiamo – affermano Amedeo Fadini e Alessandra Zoppas del movimento Verdi Europa – alla ripresa dei lavori: ancora spostamenti di terra a Confin, dove al continuo rumoreggiare delle ruspe non vorremmo che si opponesse il silenzio degli organi deputati al controllo di questo territorio». I due esponenti dell’ambientalismo trevigiano avevano fatto appello, anche formalmente, al Comune perché intervenisse nei tempi più rapidi. Caldaz è una valle che mostra la sua fragilità soprattutto ora che non piove da molto.

Fonte, Tribuna Treviso.

Vetrina dell’Amarone solidale Il ricavato dell’asta ai profughi.
Quest’anno la manifestazione a villa Mosconi Bertani a Novare ha un senso nuovo Vetrina dell’Amarone solidale Il ricavato dell’asta ai profughi I fondi andranno alla Croce Rossa per i soccorsi al Paese in guerra. L’Amarone della Valpolicella nel bicchiere e nel cuore per il popolo ucraino. È partito il conto alla rovescia per la «Vetrina dell’Amarone», la manifestazione enologica a villa Mosconi Bertani, di Novare, ad Arbizzano, di sabato 26 e domenica 27 marzo, per unire cultura del vino, intrattenimento enogastronomico, lezioni coi sommelier, beneficenza. Proprio l’asta benefica con bottiglie di vino, che si terrà il 26 alle 17, sarà uno dei momenti clou dell’evento perché il ricavato andrà alla Croce Rossa Ucraina per la gestione dell’emergenza bellica. Molte donazioni delle bottiglie da battere all’asta sono già avvenute, da parte di aziende vitivinicole e da privati, ma chi vuole donare può farlo fino all’ultimo.

Fonte, Arena.

Bibo, la cantina digitale che consegna a casa vino, birra e spirit di qualità in pochi minuti.
A  lanciare la «cantina digitale» a portata di divano è la startup Bibo, che da un paio di settimane smista le sue bottiglie dal nascondiglio di Porta Venezia. Chiuso per q-commerce. Né per lutto né per cessata attività. Anzi il lavoro è appena iniziato e c’è da scattare rispettando i tempi del commercio «quick», rapido, che promette consegne a domicilio in pochissimi minuti, anche dieci. L’erba «voglio tutto e subito» (senza uscire di casa) cresce a Milano, dove alcuni negozi vendono solo online sebbene abbiano una sede operativa in città: manca l’insegna, niente vetrina, sconosciuta l’entrata, fila assente. Centri attivi ma all’apparenza anonimi, «oscuri», infatti li chiamano dark store. Magazzini strategici con beni di largo consumo, perlopiù generi alimentari, nell’ottica di una spesa lampo via app che sembra ricalcare il modello room service degli hotel.

Fonte, Corriere Milano – Corriere della Sera.

Il vino di Toscana cresce tra qualità, mercato e sostenibilità: il messaggio di “PrimAnteprima”.
Le riflessioni di Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefania Saccardi (Agricoltura), Fabio del Bravo (Ismea) e Francesco Mazzei (Avito). Le riflessioni di Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefania Saccardi (Agricoltura), Fabio del Bravo (Ismea) e Francesco Mazzei (Avito). Parole e numeri che raccontano una Toscana del vino sempre più sostenibile, fatta da 52 Dop e 6 Igp, che corrono nei mercati del mondo e d’Italia, tra territori che sono “grandi classici” e altri ancora da scoprire.

Fonte, WineNews.

Tannat, dalla Francia all’Uruguay fino all’Italia.
Un vitigno bacca nera dall’elevato contenuto di Tannini che proviene dall’Occitania e nel nostro Paese viene coltivato in Puglia e Sicilia. Donnafugata lo utilizza per il suo Tancredi. Tannat è un vitigno bacca nera coltivato storicamente nella Francia sud-occidentale ai piedi dei Pirenei, il suo nome deriva dalla Langue d’Oc ed esprime la ricchezza in tannini. Fu citato per la prima volta nel 1783, però molti concordano che fosse già presente nel 1030 nei vigneti dell’abbazia di Saint Pierre a Marcilhac-sur-Célé, con quell’uva i monaci producevano un vino per ristorare i pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela e che avevano scelto la via di Aire-sur-l’Adour-Lescar.

Fonte, Italiaatavola.net.

Principi di Spadafora, l’anima mediterranea dei vini di contrada Virzì a Monreale.
La storia dell’azienda si intreccia con quella di un nobile casato siciliano, quello degli Spadafora, le cui prime tracce certificate risalgono al 1230. Fondata da don Pietro dei Principi di Spadafora, che ricevette in eredità la tenuta dallo zio Michele De Stefani, valente agricoltore ed allevatore di cavalli da corsa, l’azienda oggi è condotta da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, assieme alla moglie Claudia e alla figlia Enrica. Cento ettari vitati di proprietà, tutt’intorno alla cantina, ad un’altezza variabile tra i 220 e i 400 metri sopra il livello del mare, coltivati a Chardonnay, Inzolia, Catarratto e Grillo, come uve a bacca bianca, e Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Nero d’Avola, a bacca nera. Le vigne sono condotte secondo i dettami del regime biologico, con interventi ridotti al minimo indispensabile e bassissime rese per ettaro. Stessa attenzione in cantina, con le fermentazioni attivate attraverso pied de cuve con lieviti indigeni e vinificazioni estremamente rispettose della materia prima, senza aggiunta di solforosa.

Fonte, Luciano Pignataro.

Oltre 6 400 bottiglie di Bolgheri Doc ferme in cantina per la guerra ucraina.
Michele Satta: «L’Europa intervenga con la diplomazia: le nostre imprese hanno bisogno di esportare in Russia».

Fonte: Zazoom.

Vino: su export e prezzi made in Tuscany, boom del biologico.
Cresce l’export, aumenta il valore: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. A dare il via una testimonial d’eccezione: Gianna Nannini, cantante e viticoltrice toscana.

Fonte: ANSA

Il vino in Toscana in numeri.
Cresce l’export del vino toscano, con Stati Uniti, Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna che rimangono tra i mercati dove più alta è la domanda, seguiti più inbasso da Francia, Paesi Bassi e Giappone, con un balzo notevole della Corea del Sud. E aumenta pure il valore. Nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. Nel 2021, dati Artea, la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Colpa delle gelate di primavera e delle piogge scarse d’estate. E’ stata una delle produzioni più scarse degli ultimi cinque anni. La Toscana pesa per l’8 per cento sui vini Docg e Doc che si imbottigliano in tutta Italia, ma sale all’11 per cento quanto a valore complessivo del prodotto. Chianti e Chianti Classico, quanto a volumi, rappresentano da soli circa il 70 per cento dell’intera produzione e il 52 per cento degli ettari a vigneto delle 52 denominazioni toscane, undici Docg e 41 Doc.

Fonte:  Toscana Notizie.

Carlo Petrini: la curiosità dei giovani per il vino salverà il mondo.
Oggi ragazzi e studenti vogliono sapere che storia c’è dentro un bicchiere, i sistemi di allevamento della vite e soprattutto desiderano preservare il suolo dai concimi chimici. Lo stesso spirito che animerà il festival Sana Slow Wine, a Bologna dal 27 al 29 marzo. Ho la fortuna di confrontarmi con tantissimi ragazzi tutti i giorni, anche perché il mio ufficio è all’interno dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ebbene, mi stupisce e mi affascina, tra le altre cose, il rapporto che i giovani hanno con il vino. Noto in loro una curiosità che ai miei tempi non era di casa. Rosso o bianco era il discrimine principale, i più avveduti e curiosi si inerpicavano sulle vicine colline di Langa, poi, per conoscere i vignaioli e assaggiare le loro bottiglie. Ma anche in quel caso ci si limitava al buono non buono. Ora, tutto è cambiato. Il desiderio è quello di entrare nel bicchiere che si rotea tra le mani: il vitigno, il terroir, la cantina e poi il sistema di produzione.

Fonte: La Repubblica.

Il Grignolino d’Asti – Da vino storico ad avanguardia enoica.
Prosegue il mio percorso di valorizzazione dei territori e dei loro varietali tipici attraverso le cantine, le vigne e i vini dei produttori del Grignolino d’Asti. Produttori che dal 2018 si sono associati per dare nuova luce a un vitigno tanto antico quanto attuale nelle sue espressioni più nitide. Sebbene le prime notizie sul Grignolino affondino le proprie radici nella notte dei tempi (se ne ha traccia già dal XIII secolo), nel ‘500 inizia a riscontrare i favori di nobili e abbienti grazie alla produzione di vini “chiaretti”. La sua culla storica, che ancora oggi ne custodisce la quasi assoluta totalità dei vigneti (possiamo trovarne qualche filare in altre zone del Piemonte e anche in Lombardia) risiede tra Asti e Casale. Pur essendo utilizzato in ben 7 DOC piemontesi (Grignolino d’Asti Doc, Grignolino del Monferrato Casalese e Piemonte DOC Grignolino, Colli Tortonesi Doc, Gabiano Doc, Rubino di Cantavenna e Monferrato Doc) sono le denominazioni in cui il Grignolino è l’indiscusso protagonista che mi interessano maggiormente e, nel mio ultimo focus, ho deciso di prendere in esame quella del Grignolino d’Asti, come già accennato poc’anzi.

Fonte: Wine Blog Roll.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 19 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Tour del Gambero Rosso per i vini Dop Lambrusco.
Al via il wine tasting tour organizzato da Gambero Rosso ed Enoteca Regionale Emilia-Romagna con protagonisti i vini Dop e Igp promossi dal progetto Mediterranean Cheese and Wine, con un focus speciale sulla Dop Lambrusco. Da lunedì prossimo, 21 marzo, alt aprile nelle più rinomate enoteche italiane selezionate da Gambero Rosso si potranno degustare le nuove annate delle Dop Lambrusco: Lambrusco di Castelvetro Dop, Lambrusco di Modena Dop, Lambrusco di Sorbara Dop, Lambrusco Salamino di Santacroce Dop, Lambrusco Reggiano Dop e Colli di Scandiano e di Canossa Dop. Un’anteprima esclusiva in attesa di scoprire le etichette protagoniste di questo tour durante il Vinitaly, dal 10 al 13 aprile a Verona. Da Nord a Sud, sono oltre 20 le enoteche coinvolte: da Trento a Cagliari, da Torino a Napoli passando per Roma, Milano, Firenze e molte altre città. In ogni tappa, una selezione di cantine del Consorzio di Tutela Lambrusco presenteranno in anteprima, con la partecipazione di un esperto di Gambero Rosso, le nuove annate di due delle loro migliori etichette a operatori ed enoappassionati.

Fonte: Italia Oggi.

In cantina – Valdicava continua a crescere.
Apprezzamento medio del 27% per i millesimi di questo Brunello di Montalcino Valdicava continua a crescere di Cesare Pillon La tabella di questa settimana dovrebbe essere la più attendibile fra tutte quelle dedicate finora al Brunello di Montalcino, per individuare l’attuale orientamento del mercato secondario nei confronti di questo nobile rosso toscano. E imperniata infatti sulla produzione di due aziende, Casanova di Neri e Valdicava, che si sono messe in luce in questi ultimi anni grazie alla crescita delle quotazioni delle loro bottiglie: una crescita pressoché costante, non turbata né messa a rischio da eventi estranei alla qualità intrinseca del prodotto come il cambio di proprietà della Biondi Santi o il conflitto con il Consorzio di Case Basse.

Fonte: Milano Finanza.

Golosaria in festa, così i vini lombardi vanno a nozze col Grana Padano.
L’Organizzazione degli assaggiatori trova casa nella sede del Polo professionale Il progetto intende dare visibilità a un mondo che non si ferma al Bitto e Casera • Lezioni di formaggio al Pfp di Sondrio. Nasce sotto il segno della conoscenza di una delle produzioni tipiche del territorio valtellinese la nuova collaborazione tra il Polo di formazione professionale diretto da Evaristo Pini e la delegazione sondriese dell’Organi77a7ione nazionale assaggiatori formaggi (Onaf) rappresentata da Oscar Del Barba Nella scuola di via Besta a Sondrio troverà sede la delegazione dell’Onaf che si aprirà al pubblico di appassionati che nel tempo si è disperso, attraverso serate a tema e corsi (quello di ass lggiatore di primo livello a settembre) e offrirà il sostegno anche alle attività didattiche del Pol.

Fonte: Avvenire Milano.

Hotel Meliá Un giorno «di-vino» tra lezioni e degustazioni.
Al via oggi all’Hotel Meliá (via Masaccio 19) «La Giornata del vino». In programma otto masterciass —tenute da Paolo Massobrio e Marco Gatti di Golosaria — sui vitigni storici lombardi: dall’Oltrepò Pavese ai Lugana. Le Settimane del Gusto Lombardo coinvolgeranno, in prossime date, 13 ristoranti che hanno codificato 52 ricette con il formaggio Dop più consumato al mondo, il Grana Padano, abbinato a 13 vini dei 13 Consorzi aderenti ad Ascovilo.

Fonte: Corriere della Sera Milano.

«I nostri studenti avranno un ruolo di ambasciatori».
«ü importante che le conoscenze di Onaf diventino patrimonio di tutti: il formaggio fa parte della nostra identità. La collaborazione con la scuola rappresenta un plus perché i ragazzi possono diventare i primi ambasciatori dei nostri prodotti». Le parole del presidente della Comunità montana Tiziano Maffezzini raccontano perfettamente del clima con cui è stata accolta in settimana al Pfp, accompagnata da un golosissimo pranzo preparato e servito dai ragazzi della scuola, la prima uscita pubblica della delegazione di Sondrio dell’Onaf dopo una lunga pausa acuita dalla pandemia Al “battesimo” della nuova collaborazione tra mondo caseario e mondo scolastico, insieme a Oscar Del Barba ed Evaristo Pini, c’erano i rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo caseario e della promozione turistica provinciale.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Golosaria in festa, così i vini lombardi vanno a nozze col Grana Padano.
Torna Golosaria, in versione “wine” e “cheese”. 11 connubio tra i vini della Lombardia e il formaggio Dop più consumato al mondo, il Grana Padano, saranno infatti i protagonisti della Giornata del Vino di Golosaria (www golosaria.it). L’appuntamento è per oggi all’Hotel Melià in via Masaccio, per vivere l’esperienza degli abbinamenti speciali delle varie stagionature del Grana Padano con i vini lombardi di Ascovilo (Associazione consorzi tutela vini Lombardi): «due eccellenze del gusto, due prodotti tra loro vicini di casa, un matrimonio felice che si compie nel progetto “Nati per stare insieme” e di cui potrete scoprire i frutti a Golosaria Wine», evidenziano Paolo Massobrio e Marco Gatti, le due anime e i promotori di Golosaria e del sistema Papillon.

Fonte: Avvenire Milano.

Un weekend di vino con le etichette top – Un weekend di… vino tra etichette Docg e i re dell’extravergine.
Il top dei produttori a «Golosaria wine» e a Piazza Lombardia. Riapre l’Ippodromo Mimmo di Marzio • Comincia oggi un weekend per grandi intenditori enogastronomici, dove a farla da padroni sono due eccellenze del made in Italy: il vino e l’olio. Proprio oggi entra nel vivo in Piazza Città di Lombardia la sesta edizione della Fiera Nazionale Milano in Vino, vetrina dedicata alle realtà enologiche più interessanti del nostro Paese e della nostra regione. Il pubblico, fino a domenica, ha l’opportunità di entrare in contatto con 45 produttori del Belpaese, confrontandosi direttamente con i vignaioli per scoprire le oltre 250 etichette presenti. Ad accompagnare il Ovine tasting, nei pomeriggi di oggi domani si terranno alcune masterclass di approfondimento condotte dai professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier Lombardia, partner di questa edizione, che guideranno il pubblico nella conoscenza del vino nelle sue diverse e affascinanti espressioni.

Fonte: Giornale Milano.

Calici in alto per la fiera dove il vino incontra l’arte.
Siena ha ospitato, dal 12 al 14 marzo, il WineeSiena, manifestazione enogastronomica di rilievo internazionale organizzata da Helmuth Köcher, The WmeHunter, già patron del Merano WineFestival. La volontà è stata quella di traspone la kermesse altoatesina nella città Toscana, dandole un’impronta internazionale. I vini presenti sono di qualità gourmet, garantita dal fatto che per partecipare i produttori devono mandare i loro prodotti, che vengono accuratamente selezionati e certificati con bollino. Helmuth Köcher nutre una profonda passione per il mondo del vino, ma anche per quello dell’arte, del design e dello spettacolo. Sua l’azienda vinicola Gilfenstein, che tra gli altri ha dato vita a un premiato Pinot nero. La volontà delle kermesse organizzate in varie location in giro per il mondo, da Milano a Vienna, da Monaco a Roma agli Stati Uniti, è quella di far incontrare le bellezze di enogastronomia e delle arti, compensando le brutture del mondo.

Fonte, Repubblica Milano.

Il Barolo Renaissance 2018 Così Fontanafredda punta su progetti sostenibili.
La presentazione 30 anni dopo il primo re dei nebbioli Serralunga d’Alba “Abbiamo scelto di convertire al biologico i nostri 120 ettari di vigneto” Il Barolo Renaissance 2018 Così Fontanafredda punta su progetti sostenibili. Era il 1992 quando Fontanafredda usciva sul mercato con il Barolo Serralunga 1988, prima cantina di Langa a indicare orgogliosamente in etichetta una menzione comunale per il re dei nebbioli. Trent’anni dopo, il vino iconico della storica tenuta cambia volto e diventa lo strumento di una nuova rinascita, quella che Oscar Farinetti e il figlio Andrea chiamano «Rinascimento Verde». «Il nuovo per noi è rimettere la terra al centro – spiega Andrea Farinetti -. Per questo abbiamo convertito al biologico i nostri 120 ettari di vigneto e abbiamo adottato tutte le procedure necessarie per creare una filiera sostenibile in tutti i suoi aspetti, dal packaging alla mobilità».

Fonte, Stampa Cuneo.

Prezzi alti e mercato incerto, in vino veritas.
Due anni di pandemia hanno oltremodo ristretto gli utili per i produttori di vino che vivono di piccole enoteche e ristoranti, non agganciati ala grande distribuzione organizzata o che esportano i loro vini all’estero adesso anche la guerra tra Russia e Ucraina, che – seppure non abbia prodotto gli effetti disastrosi che si temevano all’inizio: il blocco totale dell’export di vini e liquori, limitato qualche giorno fa ai consumi di lusso – contribuisce a mantenere un clima di incertezza che non aiuta il mondo del vino. Funestato tra l’altro, come tutti gli altri settori produttivi, dai rincari stratosferici delle materie prime che oltretutto iniziano a scarseggiare. Insomma, un quadro a tinte fosche per l’enologia italiana e pugliese nonostante gli ultimi dati di Nomisma/Wine Monitor raccontino di un’Italia che vuole buttarsi alle spalle le restrizioni di due anni di emergenza sanitaria: i dati Istat sulle vendite foodewine della ristorazione italiana evidenziano una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3 percento.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Amarosa 2019, un nettare che sa durare.
Alcuni giorni fa mi arrivava da un amico, tramite un altro amico, una bottiglia di vino di sua produzione. Apro la confezione e scopro che si tratta di un rosato del 2019. Non nascondo un po’ di sconcerto, poi penso a uno scherzo provocatorio e metto la bottiglia nel reparto «limbo». Ma la curiosità mi vince e dopo qualche giorno metto la bottiglia in fresco in attesa di degustarla, non senza prevenzione a dire il vero, anzi con tanta prevenzione, a dirla tutta. Data la mia esperienza con i rosati posso sicuramente dire che sono pochi quelli che resistono al passare del tempo e va bene se arrivano a superare indenni il Natale, figuriamoci quasi tre anni. Mi avvio quindi alla degustazione con molta cautela e con le antenne dritte dritte.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Primitivowinetourday, un successo.
Sesta edizione nella Cantina (e dintorni) dei Produttori di Manduria dell’evento riservato a imprenditori e operatori del comparto turistico PRIMITIVOWINETOURDAY, UN SUCCESSO Per noi l’enoturismo è una via trainante e la sesta edizione del PrimitivoWineTourday, che è tornato dopo i ben noti problemi causati dalla pandemia, è motivo di orgoglio e di rilancio di un settore sul quale la nostra azienda con i suoi partner punta molto,. A parlare è il direttore generale dei Produttori di Manduria, Vittorio Moscogiuri, che commenta la giornata, quella del 15 marzo 2022, destinata solo ad imprenditori ed operatori del comparto turistico, ovvero i primi veri promoters del territorio.

Fonte, Lo Jonio.

Intervista a Raffaele Massa Il sommelier astemio? Un libro e un corso per «ragazzi speciali».
Valgo Imparo a raccontare Il vino sarà presentato venerdì 25 marzo (ore 16.30) all’Albergo delle Nazioni di Bari. Con Raffaele Massa interverranno i presidenti regionale e nazionale dell’Ais, Vito Sante Cecere e Antonello di Monica Caradonna Un sommelier astemio? Per chi vive il mondo del vino è una condizione senza senso, un ossimoro insanabile. Non per tutti, però. Raffaele Massa, delegato dell’Associazione italiana sommelier di Bari, un giorno ha incontrato «dei ragazzi speciali», come ama definirli, e a loro ha aperto le porte del vino.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Golden Wine Awards Brillano i vini al top in una serata di gala.
Ci sono due giurie di esperti appositamente convocati. I migliori vini italiani saranno protagonisti della prima edizione pugliese dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, in programma lunedì 21 marzo prossimo a Tenuta Moreno a Mesagne. Dopo il grande successo internazionale a Lavello (Potenza), lo scorso primo ottobre, degli Awards di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, un nuovo prestigioso evento enologico, ideato per premiare le aziende italiane produttrici che brillano per qualità, riunirà in Puglia l’Italia intera in un format capace di valorizzare il vino e l’enoturismo. A decretare i vincitori, che saranno annunciati durante la serata di gala degli Awards, sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori.

Fonte, Gazzetta del Salento.

Vino, Sava capitale per un giorno – L’associazione nazionale del vino sceglie Sava per la ripartenza.
Sava al centro dell’enoturismo regionale per una giornata. Succede stamattina nel locale cinema Vittoria, dove il coordinamento pugliese dell’associazione nazionale “Città del vino” ha convocato i propri aderenti per un incontro programmatico sulle attività ed 1 nuovo armo, estendendo la partecipazione ad altri soggetti e personalità del mondo del vino. L’organizzazione dell’iniziativa è del sindaco savese Dario Iaia, da circa due anni e mezzo coordinatore della sezione pugliese dell’associazione, coadiuvato dal vice Amedeo Motolese, assessore all’agricoltura di Lizzano e componente del consiglio nazionale dell’organismo associativo. L’incontro ospita, tra gli altri, l’intervento del presidente nazionale di “Città del vino” Angelo Radica, impegnato proprio in una serie di appuntamenti simili in tutta Italia.

Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.

Le citta del vino della Puglia.
Incontro tra sindaci, Regione, europarlamentari e produttori per definire progettualità e programma di lavoro %. Appuntamento a Sava, sabato 19 marzo, alle 10, al Cinema Vittoria. Crescono le adesioni all’associazione presieduta dal sindaco Dario laja e, a livello nazionale, rappresentata da Amedeo Motolese vendemmia turistica, piano del cibo, politiche energetiche e gestione del territorio, osservatorio sul turismo del vino: sono alcuni degli argomenti che saranno al centro dell’incontro che il Coordinamento regionale della Puglia dell’Associazione Nazionale Città del Vino ha organizzato per sabato 19 marzo, alle 10, al Cinema Vittoria di Sava. All’incontro parteciperà il neo presidente nazionale di Città del Vino Angelo Radica (Sindaco di Tollo, Chieti) che ha avviato una serie di incontri a livello regionale che si svolgeranno in tutta Italia nel corso delle prossime settimane per fare il punto sui progetti dell’Associazione sia a livello nazionale sia sui territori

Fonte, Lo Jonio.

I Comuni sulle etichette del Chianti Classico, lunedì il primo assaggio – A ogni Comune la sua etichetta Il Gallo Nero si fa in undici.
Il Gallo Nero si fa in undici La svolta del consorzio presentata alla Leopolda lunedì all’anteprima delle annate Numeri record Nel 2021 il settore vinicolo ha visto aumentare le vendite all’estero del 16,4% Vorrei un bicchiere di Greve… Mi porti una bottiglia di Radda… Pensavo a un Castellina in abbinamento… Nel Chianti Classico si sta consumando una rivoluzione della quale ancora non si è colta appieno la portata. In occasione dell’anteprima delle nuove annate prevista alla stazione Leopolda per i prossimi lunedì e martedì (180 aziende e 65o etichette), quest’anno i vini del Gallo Nero saranno presentati Comune per Comune e non solo nell’interezza della denominazione.

Fonte, Corriere Fiorentino.

Un regalo di…vino, parte progetto regionale.
Presentato alla Querciamatta, azienda agricola abbandonata da vent’anni, adesso completamente ristrutturata grazie ai nuovi proprietari. Dai computer al vino il passo è breve, purché sia chic. Parte un po’ così la storia della tenuta Querciamatta di Monsummano, che ieri ha presentato i suoi prodotti oleari e enologici che sarà possibile degustare nei 20 ristoranti del circuito «Regalo di… vino». Il progetto, che è stato reso possibile grazie alle sezioni Confesercenti di Pistoia e alla Camera di Commercio di Pistoia e Prato, Fipet, Toscana Turismo e Congressi e azienda agricola Fabrizio Pratesi, in collaborazione con Querciamatta, è stato presentato proprio ieri mattina nella splendida cornice della nuovissima azienda agricola firmata da Gianni Acciai e Susanna Peruzzi, che acquistarono la tenuta 3 anni fa, completamente abbandonata da 20 anni, e l’hanno resa un gioiello, riservato a clientela selezionatissima, sulle colline nostrane.

Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.

«Regalo di… vino» Nei ristoranti di Confesercenti.
Da martedì in dono una bottiglia di Carmignano ai clienti Ecco i turni. Bonfanti: «Così promuoviamo gusto e territorio». «Regalo di… vino» è l’iniziativa organizzata da Fiepet (Federazione italiana pubblici esercizi) Confesercenti con lo scopo di promuovere i ristoranti e le produzioni locali di qualità. II progetto è cofinanziato dalla Camera di Commercio e prevede che nel corso delle serate concordate ogni ristorante regali ad ogni tavolo una bottiglia di vino di Carmignano. «Ogni nostro vino – spiega Fabrizio Pratesi, titolare dell’omonima cantina – è un perfetto ambasciatore del buon vivere toscano e pratese, che significa grande qualità agroalimentare, deliziosa gastronomia, perfetto legame con il territorio, una storia millenaria e l’esaltazione della bellezza, della qualità e del gusto».

Fonte, Nazione Prato.

Vino, le nuove annate si presentano inizia la settimana delle Anteprime.
Si parte domani con Chianti lovers e Rosso Morellino, si chiude con la Vernaccia di Barbara Gabbrielli Preparate i calici, inizia la settimana delle anteprime del vino, con tante occasioni per scoprire le nuove annate. Come sempre, a dare il via ufficiale alle degustazioni sarà PrimAnteprima, quest’anno con una madrina d’eccezione: Gianna Nannini in veste di viticoltrice. Il primo evento aperto al pubblico scatta però domani grazie a “Chianti lovers e Rosso Morellino” in programma alla Fortezza da Basso, che potrà essere frequentato anche dai non addetti ai lavori dalle ore 16 alle 21 (www.boxofficetoscana.it): oltre 400 etichette in degustazione, di cui la metà nuove annate, oltre alla linea di gadget firmati Chianti lovers. Lunedì e martedì, si passa in Stazione Leopolda per la “Chianti Classico Collection 2022”: due giornate dedicate esclusivamente alla stampa, ai sommelier e agli operatori del settore che potranno incontrare 180 aziende del Gallo Nero.

Fonte, Repubblica Firenze.

Oltre 6.400 bottiglie di Bolgheri Doc ferme in cantina per la guerra ucraina.
«L’Europa intervenga con la diplomazia: le nostre imprese hanno bisogno di esportare in Russia» Melania Carnevali. L’Europa, dice, «deve intervenire il prima possibile per favorire la pace» tra la Russia e l’Ucraina. Altrimenti «a pagarne le spese saremo anche noi», cioè le imprese. A parlare è Michele Satta, uno dei protagonisti della storia del vino di Bolgheri, le cui bottiglie pregiate sono già quasi sparite del tutto dalle tavole della Federazione. Lì il mercato era in crescita. Dimenticatevi infatti la Russia della letteratura, quella delle ryurnochnaya, i pub sovietici dove intellighenzia e classe operaia si trovavano allo stesso bancone per uno shot di vodka prima del lavoro. Adesso si è diffusa anche tra i russi la cultura del bere bene, cioè bere vino e italiano. Satta, anche voi avete registrato una crescita del mercato russo negli ultimi anni? «Beh sì, in generale in Russia funziona tutto il mercato del lusso.

Fonte, Tirreno.

«Tartufi, Sassicaia e Brunello spariranno dalle tavole russe».
Le sanzioni Ue prevedono restrizioni commerciali nei beni di lusso, tra cui, secondo l’associazione di categoria, rientrano le eccellenze toscane. Le sanzioni Ue tolgono dalla tavola di Putin e degli oligarchi il pregiato tartufo particolarmente apprezzato dai russi ma anche alcune delle più ricercate etichette di vino il cui prezzo può superare, in alcuni casi, i 300 euro, soglia fissata dal regolamento comunitario per potere esportare i prodotti di lusso inseriti nella blacklist. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Toscana sui dati Istat nel 2021 sugli effetti del blocco all’esportazione di beni di lusso verso la Russia nell’ambito del quarto pacchetto di misure adottate pubblicate dal regolamento Ue. A forte rischio ci sono complessivamente poco più di 33 milioni di euro di prodotti agroalimentari destinati al mercato russo, in forte crescita (+24%) nel 2021 rispetto a un anno prima, nonostante l’embargo deciso da Putin con il decreto n. 778 del 7 agosto 2014, e da allora sempre prorogato, come risposta alla sanzioni decise dall’Unione europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea.

Fonte, Tirreno.

I ristoranti vogliono ripartire e la bottiglia di vino è gratis.
Venti locali delle province di Pistoia e Prato partecipano al nuovo progetto mentre gli omaggi saranno offerti da un’azienda agricola di Monsummano “Regalo… eliVino”vuole rappresentare anche un immensa gioia c di fiducia per il settore. Un brindisi alla ripartenza. È questo il senso dell’iniziativa di Confesercenti e delle Camere di Commercio di Pistoia e Prato che coinvolge 20 ristoranti delle due province. La formula è semplice e accattivante: chi parteciperà alle cene nelle date indicate dai vari locali, avrà completamente gratis la prima bottiglia di vino. L’iniziativa è stata presentata nei locali della tenuta agricola Querciamatta di Monsummano, dove rispetto per le tradizioni e gusto per l’innovazione si fondono mirabilmente.

Fonte, Tirreno Pistoia-Montecatini.

Undici ristoranti regaleranno una bottiglia di vino.
Undici serate (dal 22 marzo all’8 aprile) in altrettanti ristoranti per il progetto “Regalo di… vino” promosso dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fiepet) Confesercenti di Prato e Pistoia e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Pistoia e Prato. Ogni ristorante, in base a im calendario stabilito, regalerà una bottiglia di vino per ogni tavolo di commensali. Un’iniziativa che vuole promuovere i ristoranti e le produzioni locali di qualità, il vino infatti è quello di Carmignano e arriva dalla cantina Fabrizio Pratesi. «Il vino — esordisce Stefano Bonfanti presidente di Confesercenti— è l’ambasciatore di un territorio. I ristoranti che hanno aderito al progetto lo hanno fatto con grande entusiasmo perché c’è la voglia di ricominciare da parte di tutti. In pratica — spiega Stefano Bonfanti — a quanti andranno a cena in uno degli undici ristoranti verrà regalata una bottiglia di vino della cantina Pratesi».

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Vignaioli europei Zonin vicepresidente.
Domenico Zonin, presidente di “Zonin 1821” di Gambellara, è stato riconfermato all’unanimità vicepresidente del Ceev Comitè europèen des entreprises vins. L’associazione europea che rappresenta l’industria del vino ha eletto ieri il nuovo consiglio: alla guida del prossimo mandato triennale sarà lo spagnolo Mauricio Gonzalez-Gordon, che succede al francese Jean-Marie Barillère. «Vino e salute, sostenibilità e costi energetici sono le sfide più urgenti da affrontare ai tavoli di Bruxelles – ha Zonin, past-president di Unione italiana vini – temi che il nuovo board del Ceev è pronto discutere non solo con la parte più tecnica della Commissione europea ma anche intensificando il dialogo con quella politica.

Fonte, Giornale di Vicenza.

Cantina Toblino prende parte al progetto IMPETUS.
Gli effetti del cambiamento climatico stanno colpendo da anni il settore vitivinicolo europeo, da qui nasce l’urgenza di trovare soluzioni efficaci, che sappiano adattarsi alle nuove sfide imposte da ecosistemi in continua evoluzione. Cantina Toblino, cooperativa di produttori con sede nella Valle dei Laghi in Trentino, da sempre attenta alla tutela del territorio, prende parte al progetto IMPETUS per incentivare una viticoltura lungimirante e rispettosa dell’ambiente. Turning climate commitments into action affronta il tema della sostenibilità con azioni concrete per rispondere in modo efficiente ed efficace all’emergenza climatica e ambientale.
Il programma lanciato dall’Unione Europea, nei prossimi quattro anni, coinvolgerà sette aree bioclimatiche: dalle coste spagnole della Catalogna, alle spiagge artiche del Troms in Norvegia, per poi passare a territori mediterranei, continentali e atlantici, fino ad arrivare alle pendici del Monte Bondone in Trentino, nella Valle dei Laghi.

Fonte: Food Makers.

Nella nuova cantina Pieropan si incontrano storia e innovazione.
Dopo duecento anni la storica famiglia di vignaioli di Soave lascerà Palazzo Pullici per la sua nuova casa, già terminata ma che verrà inaugurata in occasione del Vinitaly. La delegazione di Verona dell’Associazione Italiana Sommelier ha organizzato la prima visita in esclusiva della nuovissima cantina Pieropan di Soave (VR). La costruzione è stata ultimata nel settembre 2021 ma l’inaugurazione ufficiale si svolgerà nel mese di aprile durante il Vinitaly 2022, esattamente a quattro anni dalla morte di Leonildo Pieropan, tra i padri del Soave e tra i fondatori della Fivi, la Federazione Italiani Vignaioli Indipendenti. Dopo 200 anni la famiglia lascia la dimora cantina di Palazzo Pullici, costruzione del secolo XV in via Camuzzoni, costituita da un impianto a corte delimitato da alte e possenti murature dove tra l’altro trascorse la sua infanzia tra il 1832 e il 1827 il poeta Ippolito Nievo. Il palazzo era organizzato su tre piani per la produzione di 650.000 bottiglie all’anno.

Fonte: Italiaatavola.net

Perché il vino italiano è al top in Europa.
Il nostro Paese è il primo per sostenibilità, innovazione tecnologica e promozione del territorio. Un certificato ne attesta la qualità indiscussa e cresce anche l’export verso il resto dell’Europa. L’Italia è da oggi il capofila europeo del vino sostenibile. L’ultimo decreto, relativo al disciplinare di certificazione nazionale, siglato dal capodipartimento del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, dà infatti avvio a un nuovo fondamentale capitolo di crescita per il vino italiano, primo comparto dell’agroalimentare europeo a dotarsi di una norma pubblica sulla sostenibilità. Unione italiana vini (Uiv), che ha contribuito scientificamente alla stesura del piano, è convinta che entro 2-3 anni la stragrande maggioranza delle imprese del vino aderirà a un protocollo con stringenti norme di carattere ambientale, sociale ed economico che si rivelerà determinante per la crescita del brand del prodotto enologico tricolore nel mondo. Per il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti: “Un circuito virtuoso in chiave green che sarà adottato anche nei sistemi di premialità all’interno dei Piani di sviluppo regionali”.

Fonte:  Il Giornale.

Vino in miniatura come shampoo e profumi: i campioncini di Vinovae conquistano 600 etichette.
A Milano la scommessa imprenditoriale di due amici francesi: un giro d’affari da 2 milioni e mezzo di euro per le mini-bottigliette di vino. C’è lo shampoo nel bagno dell’albergo. Il tester di profumo. In generale tutto il mondo del beauty viaggia volentieri su quella dimensione. Mancava solo che il campioncino diventasse da bere, andando oltre il grappino da mettersi in tasca allo stadio per i momenti più gelidi. Il futuro del vino potrebbe anche passare dal suo formato più piccolo. A giudicare dall’uragano dei numeri fatti in questi ultimi due anni, l’idea di Vinovae potrebbe cambiare l’approccio al mercato enologico. E Milano, ideale terra di mezzo, tra i grandi distretti da bere italiani, sta diventando il volano di una scommessa imprenditoriale nata da due amici francesi.

Fonte: Corriere Milano – Corriere della Sera.

Approvato il nuovo disciplinare per i vini d’Abruzzo.
La menzione “Superiore” che potrà apporre in etichetta l’appellativo provinciale e una IGT unica per tutta la regione. Queste le principali novità approvate all’unanimità dal Comitato Nazionale Vini in capo al Mipaaf e illustrate a Milano dal vice presidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente e dal presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino di Campli. Soddisfazione da parte della Regione Abruzzo e del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che vede accolta la proposta fatta nel 2019, una vera svolta per l’Abruzzo enologico.

Fonte: ANSA.it.

Con Vinotte vino come il profumo, la degustazione antispreco.
L’avventura di Vinovae inizia da una storia di amicizia, quella di Grégoire Henry e Tristan Destremau, appassionati di vino che si pongono una sola domanda: “perché non poter testare un vino con l’aiuto di un campione, come si fa con un profumo?”. L’evoluzione dell’azienda francese, che ha sedi anche in Italia, Spagna e da settembre prossimo negli Stati Uniti, è stata raccontata durante una presentazione a Milano. Due anni di ricerche e test e nasce la “vinotta” da 2 cl. che viene riempita con il vino di una bottiglia classica da 750 cl. Viene utilizzata una tecnica priva di ossigeno, in temperatura e pressione controllata con filtrazione micronica, che consente di produrre 37 bottiglie in pet con tappo a vite. 36 sono utilizzabili per il consumo, perfette per le degustazioni professionali, e la 37esima viene destinata al controllo qualità. Un processo brevettato dove nulla è lasciato caso.

Fonte: ANSA.it.

Vini Selvaggi a Roma. Assaggi e considerazioni.
Due giornate fitte di assaggi, tanti etichette e qualche considerazione. Vini Selvaggi a Roma: 11 assaggi + 1.
Il vino naturale è un fattore generazionale. Nelle sue manifestazioni ci colpisce, puntualmente, l’età media: sia di chi versa, quindi dei vignaioli, che di chi assaggia. È bassa, incredibilmente più bassa rispetto a tutti gli altri eventi di settore. Così è stato durante l’importante flusso di pubblico di Vini Selvaggi, la fiera indipendente organizzata da Solovino Enoteca Naturale a Roma, nello Spazio Novecento, il 13 e 14 marzo, che ha riunito oltre 80 produttori italiani e internazionali.

Fonte: Gambero Rosso.

Vino: “l’Italia è capofila europeo della sostenibilità”, dice l’Uiv.
Con il recente decreto sulla sostenibilità del vino, l’Unione Italiana Vini sostiene che l’Italia è il capofila europeo in materia. Con la recente approvazione del decreto che mette a sistema le pratiche in materia di sostenibilità da applicare alla filiera vitivinicola, l’Italia può vantare il primo comparto dell’agroalimentare del Vecchio Continente con una norma di questo tipo, e si pone come capofila europeo del vino sostenibile. È quanto dichiarato da Unione Italiana Vini (Uiv), che ha contribuito scientificamente alla stesura del piano.

Fonte: Dissapore.

Decolla ‘Taste it! Esperienze di vino’.
Countdown agli sgoccioli. Domattina alle 10 si inaugura a Marotta ‘Taste it! Esperienze di Vino’. L’evento di degustazione, incontri ed esposizioni su vino, birre e spirits in programma al ‘Gusto Lab’: lo spazio in via 25 Aprile, allestito e organizzato da ‘Essepi Beverage’ nell’ambito del progetto di cultura enologica ‘Custodi del Territorio’, che ha tra gli artefici anche il noto sommelier e gastronomo Giuseppe Cristini. L’appuntamento si terrà per tre giorni consecutivi, sempre dalle 10 alle 18. Biglietti disponibili all’ingresso e all’enoteca ‘Non solo Vino’.

Fonte: Il Resto del Carlino.

STAMPA ESTERA

Ce russe qui net du rose dans sa vodka.
DEPUIS QU’ANGELINA JOLIE, COPROPRIÉTAIRE AVEC BRAD PITT DU CHÂTEAU DE MIRAVAL LUI A CÉDÉ SES PARTS DU DOMAINE. LE TYCOON DES SPIRITUEUX DÉTIENT LA MOITIÉ DE CE FLEURON DE LA VITICULTURE PROVENÇALE. QUI EST-IL VRAIMENT? La nouvelle se répand comme une traînée de poudre. 1.e 18 février dernier, Brad Pitt accuse son ex-femme d’avoir cédé ses parts du Château de Miraval sans le consulter et ce, malgré leur accord. Dans la presse, il est question d’«Angelina Jolie (qui) a revendu ses parts à un oligarque russe», d’un «tsar de ka vodka». Pitt lance une action en justice pour annuler la vente. la plainte datée du jeudi 17 février dernier au soir, déposée devant un tribunal de Californie, met en avant que les deux acteurs s’étaient engagés à ne pas vendre leurs parts respectives sans l’accord de chacun. Pitt accuse donc Jolie de ne pas lui avoir proposé la vente de ses parts en premier lieu, et lui reproche aussi d’avoir «cessé depuis longtemps de contribuer à Miraval». La vente avait été annoncée pour la première fois le 5 octobre 2021.

Fonte: Figaro.

Déguster les Grand Deffand de la Verrerie.
LA PROPRIÉTÉ DU LUBERON AJOUTE UN BLANC À SA COLLECTION DE CUVÉES DE PRESTIGE. L’oenologue Valentine Tardieu-Vitali vient de présenter les grands vins du chàteau La Verrerie dont un blanc très réussi. GRAND DEFFAND BLANC 2021. La propriété de la Verrerie dispose de sept hectares de terroirs marneux qui réussissent plutôt bien au bourboulenc, à la clairette, au viognier, au vermentino, à la roussane et au grenache blanc. Ces deux derniers cépages ont permis de concevoir ce superbe blanc de gastronomie, équilibré, tout en légèreté, joliment acide sans le mordant issu des raisins récoltés à peine murs. Élevage fondu, pas de bols qui dépasse, crémeux en bouche, excès de hie pas non plus à un vin de Chàteauneuf-du-Pape. D’un point de vue aromatique, Ies fleurs blanches dominent. Une pointe saline se fait sentir en fin de bouche. Toutes ces qualités le rangent dans la famille des grands blancs de Provence. Ce premier millésime est limité à 1590 bouteilles. Le domaine compte taire grimper sa production à 3000 bouteilles quand la nature le permettra. Prix: 35,50 € syrah, 5 % grenache noir) produit à trois reprises depuis 2015. La robe présente une couleur cerise inhabituelle : il s’agit d’un rosé de saignée du Grand Deffand rouge.

Fonte: Figaro.

Guerre en Ukraine : les vignobles d’Occitanie bousculés économiquement par ce conflit.
Depuis le début de la guerre menée par la Russie en Ukraine. les producteurs de vins et d’armagnac sont très inquiets et se demandent comment va évoluer la situation. (Crédits Rémi Benoit) Axelle Clerc-Pellegatta La Russie est un pays consommateur de vins et d’armagnac français. Depuis le début de la guerre en Ukraine le 24 février, les producteurs d’Occitanie ressentent des conséquences directes et indirectes. Marché à l’arrêt pour certains, difficultés d’approvisionnement pour d’autres et beaucoup d’incertitude pour les vignerons régionaux. Rencontres. Après la Covid-19, les exportations de vins et d’armagnac reprenaient, mais la guerre aux portes de l’Europe débutée le 24 février dernier a des conséquences directes et indirectes sur les producteurs d’Occitanie. Certains d’entre eux ont l’impression d’enchaîner crise sur crise et ont peur pour l’avenir de leur exploitation. La Russie est un marché important pour grand nombre d’exploitants qui exportent de plus en plus vers le pays d’Europe de l’Est. Olivier Goujon, directeur du Bureau national interprofessionnel de l’armagnac évoque des dommages collatéraux éventuels de cette guerre sur; e marché russe qui représente le troisième en valeur et le quatrième en volume’, ce qui est non négligeable.

Fonte: Tribune.

Vins et spiritueux : Green Gen Technologies séduit les plus grands avec sa bouteille en fibres de lin.
Lentrepnse veut produire 30 millions de bouteilles par an urace á la construction d’une usine (Crédits . DR) Israa Lizati La startup toulousaine, créée en 2017, met au point des contenants écoresponsables à partir de fibres végétales pour les vins et spiritueux. Sa bouteille à faible empreinte carbone et biodégradable a séduit le groupe LVMH qui l’héberge au sein de sa maison des startups. A horizon 2024, l’entreprise souhaite construire sa propose usine et produire quelques 30 millions de bouteilles par an. L’entreprise toulousaine connait une accélération de son développement. Green Gen Technologies, qui développe des contenants écoresponsables pour vins et spiritueux à partir de fibres végétales, a intégré, en septembre dernier, la maison des startups de LVMH à la Station F à Paris. Son siège social ainsi qu’une partie de ses activités demeurent dans la Ville rose. Cette intégration au sein du plus grand incubateur de startups au monde, permet à la petite société fondée en 2017, de bénéficier d’un programme d’accompagnement complet ainsi que de rencontres avec les 75 maisons du géant français dont les marques de cognac Hennessy, les châteaux Cheval Blanc, les champagnes Moét e Chandon ou encore Ruinart, elle qui a imaginé la Green Gen Bottle. Cette bouteille pas comme les autres est réalisée à partir de fibres de lin tressées et de résine biosourcée.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 18 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Vinitaly, più acquirenti dall’estero – Vinitaly attrae il mondo Attesi 630 compratori.
Cresce il numero dei compratori. Record dagli Usa arrivi da Asia, Africa e Cina Vinitaly, più acquirenti dall’estero. Record di buyer provenienti da 50 Paesi per l’evento dal 10 al 13 aprile Vinitaly attrae il mondo Attesi 630 compratori Dagli Stati Uniti la delegazione più numerosa con 130 operatori Gruppi in arrivo dall’Oriente Il continente Africa, tra le novità. I buyer a stelle e strisce arriveranno numerosi come non mai al prossimo Vinitaly, in programma a Veronafiere, dal 10 al 13 aprile. Dagli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, partiranno 130 «super acquirenti», delega Sospese a causa del conflitto tutte le iniziative di promozione in programma in Russia zione più numerosa attesa al 54° Salone internazionale del vino e dei distillati. È la prima volta che la manifestazione centra un risultato tanto importante sulla piazza statunitense, grazie alla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione, tra le difficoltà cresciute giorno dopo giorno e causate dalla guerra in Ucraina e dalla A SoleAgrifood, l’agroalimentare di qualità attira operatori da Usa, Germania, Francia e Danimarca recrudescenza del virus.

Fonte: Arena.

Il vino dell’Elba che ha 2.400 anni e viene dal mare.
Nesos, un frammento di Antica Grecia in cantina Sembrano boe, di vimini invece che di plastica. Sommerse, invece che emerse. Dieci metri di profondità. Sono ceste di vimini posate dai palombari e ancorate ai fondali dei Tirreno. «Come facevano gli antichi greci per offrire il vino alle divinità», spiega il vignaiolo Antonio Arrighi (nell’illustrazione qui sotto). 11 risultato è Nesos, un esperimento archeoenologico. «Come bere un vino ambrato di zoo anni fa», dice Laura Zuddas, l’enologa. In varie zone del Mediterraneo, alcuni vignaioli non solo italiani fanno affinare le loro bottiglie avvolte dall’acqua marina. Nessuno aveva pensato di affidare al mare le proprie uve per alcuni giorni.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Sagrantino 2018 Scacciadiavoli Personalità e identità umbra.
La nostra grande Provincia ci regala storie straordinarie. — – Pensiamo ad esempio all’azienda agricola Scaeciadiavoli, che alle porte di Montefalco, in Umbria, produce vini dal 1884. La fondò il principe Ugo Boncompagni Ludovisi e il nome «Scacciadiavoli» è il soprannome di un esorcista che confinava con la tenuta. Dal 1954 la cantina storica di Montefalco è di proprietà della famiglia Pambuffetti. Ora alla guida ci sono Amilcare, i fratelli, i figli e nipoti. Tra questi Litt Pambuffetti, che si è laureata alla Bocconi, ma ha poi «studiato» vino e agricoltura a Bordeaux per rispondere al richiamo della terra. La sua terra. Liti è la locomotiva della quarta generazione di Pambuffetti che a Montefalco producono ottimi vini umbri.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Apre Sana Slow Wine terra madre del vino.
C’è grande attesa di pubblico per l’apertura di Sana Slow wine fair. Per evitare file agli ingressi la direzione dell’evento ha deciso mettere in vendita i biglietti esclusivamente on di Gabriele Mignardi line. Ecco gli orari della manifestazione. Domenica 27 marzo dalle 12 alle 19; lunedi 28 marzo dalle 10 alle 18; martedì 29 marzo dalle 10 alle 16. II costo del ticket per domenica 27 e lunedi 28 e i 39 euro, per martedi 29 scende a 29 euro. Ai professionisti sono proposti due abbonamenti: due giornate 55 euro e tre giornate 75 euro. BolognaFiere apre una finestra sul mondo del vino. Un certo tipo di vino, ed un certo tipo di agricoltura, quella che si muove nel solco della filosofia di Slow Wine e del Bio, che sotto le due torri ha maturato una esperienza trentennale con il salone internazionale Sana.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Intervista a Giancarlo Gariglio – «La nuova linea e’ un prodotto con senso etico».
«Diciamoci la verità: una bottiglia di vino che a scaffale costa meno di 3 € non è un vino ‘giusto’ perché o viene prodotto sfruttando chi coltiva l’uva o sfruttando il pianeta. E forse non è nemmeno buono e pulito». Giancarlo Gariglio, curatore guida Slow Wine e coordinatore Slow Wine Coalition, è un po’ il curatore artistico del Sana Slow Wine Fair che debutta a BolognaFiere dal 27 al 29 marzo. Sarà il salone del vino bio italiano? «E’ sicuramente un salone a forte trazione biologica: su oltre 500 cantine più di 300 sono certificate bio e 40 anche biodinamiche. E anche 68 cantine straniere, da 18 paesi. Quindi l’evento ha un valore più ampio» Cioè?

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Cosmico, Cesanese e Passerina per cacio e pepe.
Sembra che siano tutti d’accordo che l’origine della Cacio e pepe riconduca ai pastori dell’Agro Romano e alla transumanza delle greggi, quando la sussistenza imponeva piatti semplici, con ingredienti nutrienti, capaci di conservarsi a lungo. Ma oggi? E’ un piatto che rappresenta Roma, al pari del Colosseo, e si conferma terreno di sfida per i cuochi capitolini. Un equilibrio gustativo soave, dato dalla tenacia della pasta (rigatoni o spaghettoni), da sottoporre a leggera mantecatura con acqua di cottura, lasciando emergere la parte lattica del pecorino e le pungenze del pepe nero macinato al momento. Ecco un’indicazione sugli abbinamenti, grazie ai consigli sapienti di Paolo Trimani, ‘Vinaio’ dell’enoteca Trimani, la più antica della capitale, che suggerisce tre vini laziali.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Vini sostenibili per decreto L’Uiv: ora il logo nazionale.
Via libera al primo disciplinare pubblico europeo per la certificazione della sostenibilità delle produzioni vitivinicole sui piani economico, ambientale e sociale. Il protocollo – istituito ai sensi dell’articolo 224 ter del decreto-legge n.34/2020, convertito dalla legge 77/2020 – contiene l’insieme delle regole produttive che la filiera deve adottare, a partire dalle pratiche in campo fino a quelle per l’immissione del prodotto sul mercato, per definire i propri vini sostenibili in base ad una aorta di codice nazionale «di stato» della sostenibilità enologica. Vincoli e procedure collegati al protocollo dovranno essere rispettati dalle cantine a partire dal 2023. Non solo. Il disciplinare sarà aggiornato ogni anno dal comitato della sostenibilità vitivinicola (CoSVi), per recepire i più recenti orientamenti.

Fonte: Italia Oggi.

Il vino buono, pulito e giusto.
Tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass per ripensare il ruolo del vino Presentata lo scorso anno durante SANA 2021, prende vita la prima edizione di SANA SLOW WINE FAIR, una manifestazione ambiziosa che vuole collocarsi fuori dai soliti schemi fieristici, rappresentando, anche per il settore vitivinicolo, il primo passo concreto verso la transizione ecologica cui si vuole tendere nei prossimi decenni. L’evento, organizzato da BolognaFiere, con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), avrà luogo a BolognaFiere dal 27 al 29 marzo 2022. Nata dalla trentennale esperienza di BolognaFiere e dal solido connubio con Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale, questa manifestazione rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce per la prima volta centinaia di produttori e operatori della filiera del vino, provenienti dall’Italia e dall’estero, all’insegna di una sostenibilità che guardi anche alla tutela del paesaggio, alla crescita socio-culturale delle campagne e al lavoro correttamente retribuito.

Fonte, Sole 24 Ore.

I ricavi Barone Pizzini al top di crescita (+25%).
Vini di Franciacorta Risultati in decisa crescita per le cantine Barone Pizzini in Franciacorta (Brescia), marchio pioniero nella realizzazione di Franciacorta Docg con il metodo biologico. L’azienda, condotta dal presidente Ugo Colombo e dal ceo Silvano Brescianini, nello scorso anno ha superato di slancio la tragica situazione innescata dal Covid, totalizzando un significativo +25% nei ricavi rispetto al 2019 (precedente anno record), raggiungendo quota 7,16 milioni di euro grazie alla vendita di 356mi1a bottiglie di Franciacorta. Assieme alle 163mila bottiglie delle cantine di Pievalta (Castelli di Jesi – Marche) e a quelle di Poderi di Ghiaccioforte (Maremma – Toscana) e del Montenetto di Brescia le vendite totali della società bresciana hanno complessivamente raggiunto la ragguardevole vetta di 7oomila unità.

Fonte, Sole 24 Ore.

Vini toscani, domenica partono le degustazioni – Con «Anteprime» i vini della Toscana tornano in vetrina.
È il principale prodotto agroalimentare della regione e una importante voce dell’export ma anche elemento strategico del paesaggio e un formidabile canale di attrazione turistica. Per promuovere i vini del territorio si apre domani “Anteprime di Toscana’, occasione di confronto, scambio e assaggio delle nuove annate in commercio da parte di enoteche, ristoranti, stampa e, in qualche caso, del pubblico. Domani l’apertura poi da domenica si susseguiranno le presentazioni a partire dalle etichette di Chianti e Morellino alla Fortezza da Basso di Firenze. Con «Anteprime» i vini della Toscana tornano in vetrina Fino al 25 mar” +16,4% Degustazioni Silvia Pieraccini per la Toscana il vino non è solo il principale prodotto agroalimentare della regione e una importante voce dell’export (1,13 miliardi di vendite all’estero nel 2021, in crescita del 16,4% sul 2020, terza regione italiana dopo Veneto e Piemonte).

Fonte, Sole 24 Ore Centro.

Cantine d’Italia 2022.
uscita la nuova edizione 2022 di Cantine d’Italia, la guida per l’enoturista a cura di Gu Wine. Cantine d’Italia 2022 si presenta con una copertina flessibile rinnovata, 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si tratta di una guida alle cantine, con una sua identità specifica, non è una guida tradizionale ai vini. Una guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “cantina”. Ovvero la cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro.

Fonte, Abruzzo Magazine.

100% chardonnay per questo satén educato e morbido.
Franciacorta tra il Lago d’Iseo e le colline circostanti ha sede l’Azienda Agricola Lo Sparviere, il cui nome deriva dalla raffigurazione del rapace posta sul maestoso camino all’interno del salone, una antica residenza risalente al XV secolo. Padrona di casa è la signora Monique Poncelet Gussalli Beretta, donna risoluta che conduce l’azienda con mano ferma e sicura tanto da aver riportato agli antichi albori le bellezze di questo luogo. La famiglia Gussalli già dai tempi lontani si dedicava alla gestione della terra attraverso varie attività agricole fra le quali la cura delle vigne. Oggi la signora Monique ha ereditato dal suocero, l’avvocato Franco Gussalli, l’amore per la terra e per l’azienda. Le vigne sono parte determinante di questo territorio per la sua vocazione innata alla produzione di vini pregiati. Se negli anni passati il vino prodotto era limitato a uso familiare, oggi sui 60 ettari di proprietà ben 30 rappresentano i vigneti condotti a Chardonnay e Pinot Nero.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Da Tedeschi un Valpolicella per l’occasione: La Fabriseria.
Quella di domani è insomma la giornata dedicata all’amore per tutti i papà del mondo, una importante ricorrenza che va celebrata con un grande vino. Molte proposte le facciamo sotto, ma c’è anche un vino molto speciale come La Fabriseria Valpolicella Doc Classico Superiore di Tedeschi: un’etichetta intensa, un vino corposo e avvolgente, il regalo perfetto per un giorno da ricordare. La Fabriseria Valpolicella Doc Classico Superiore racchiude e racconta lo splendido territorio da cui prende vita e la passione di Tedeschi per il suo terroir. Le uve provengono dall’omonimo vigneto situato all’interno della Valpolicella classica, tra i Comuni di Sant’Ambrogio e Fumane, ovviamente in provincia di Verona.

Fonte, Nuova Ferrara.

Con un vino è impossibile sbagliare Alcuni consigli dal Piemonte alla Toscana con una speciale puntatina in Francia.
Che si tratti di usanza commerciale odi reale occasione di festeggiamento, la festa del papà è ormai ricorrenza solida, occasione per scoprire (o riscoprire) classici e insieme vini ‘insoliti’, italiani e internazionali. Ecco allora che partiamo, per la precisione dal Piemonte, dove le anteprime del Barolo 2018 promettono sorprese. Enzo Boglietti, con il suo Barolo Docg Arione 2018 è una delle più gradite. Questo, da cru nella parte meridionale di Serralunga d’Alba, ha naso di lampone nero, con tocchi di menta e chinotto. Bocca succosa, densa, di grande croccantezza, persistenza lunghissima. Ci spostiamo di poco, per un’altra gemma, da Cantina Ca’ Del Baio, a Treiso. Famiglia Grasso, egregiamente rappresentata dalle sorelle Valentina, Paola e Federica, nel Barbaresco Docg Autinbej 2019 (frutto dell’unione di diverse parcelle aziendali, quelle che nonno Ernesto definiva gli “autinbej”, ovvero le più belle e soleggiate) compendia il meglio delle caratteristiche del Nebbiolo.

Fonte, Nuova Ferrara.

Giallo paglierino o rosso rubino? Meglio fidarsi di naso e palato….
Come molti di voi appassionati sapranno, il colore, è uno dei passaggi dell’esame organolettico del vino. Ci sono regole, infatti, seguite dai sommelier per meglio decifrare le tonalità del liquido vinoso. Oggi, però, che l’offerta lega i vini anche allo stile del produttore e non più solo al territorio, è più difficile leggere un vino dal solo esame visivo. Questa, l’introduzione. La premessa, invece, sarà da parte mia ancora più chiara e fondamentale per comprendere quanto leggerete. Ho sempre affermato, già in tempi non sospetti, che l’analisi del colore del vino serve a ben poco se non a darvi delle conferme di ciò che avete, prima, percepito al naso e al palato. Non crediate, insomma, di capire un vino solo dal colore. La tinta può trarre in inganno. Detto questo, partiamo dalle basi: giallo paglierino e rosso rubino. Da qui le sfumature delle tonalità s’intrecciano e si combinano nei nostri occhi e talvolta potrebbero creare confusione nella mente di chi degusta.

Fonte, Ravenna & Dintorni.

Ecco i 25 vini romagnoli migliori del 2022 secondo i sommelier.
Sono stati premiati il 5 marzo a Riccione, alla prima edizione di “Esperienze di Vitae”, i 71 produttori di Emilia, Romagna e Marche che hanno ottenuto le prestigiose “Quattro Viti”, il massimo punteggio attribuito dai sommelier nell’edizione 2022 della guida Vitae, a cura dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier). Ecco i vini vincitori realizzati nelle tre province della Romagna, 25 in tutto: il Remel 2018 di Ca’ di Sopra (Marzeno); l’albana passito Arrocco 2019 della Fattoria Zerbina (Marzeno); il trebbiano Tera Colli di Faenza del Fondo San Giuseppe (Brisighella); il sangiovese Serra II Beneficio Riserva 2017 di Costa Archi (Castel Bolognese); il Domus Caia Riserva 2018 di Ferrucci (Castel Bolognese); il Corallo Rosso di Gallegati (Faenza); l’albana Sabbia Gialla della Cantina San Biagio Vecchio (Faenza); il sangiovese Calisto Riserva 2018 di Stefano Berti (Forlì); iI Raggio Brusa Riserva 2018 di Condé (Predappio); il sangiovese Le Lucciole Riserva 2018 di Chiara Condello (Predappio); il sangiovese Vigna del Generale Riserva 2018 della Fattoria Nicolucci (Predappio); II Sangiovese 2020 di Noelia Ricci (Predappio); il Maestroso Riserva 2017 di Sadivino (Predappio); il Cesco 2019 della Tenuta Piccolo Brunelli (Galeata); il Notturno 2019 di Drei Donà – Tenuta La Palazza (Forlì); il Baravelli vermouth bianco di Calonga (Forlì); l’albana passito 2018 di Raffaella Bissoni (Bertinoro); l’albana secco I Croppi di Celli (Bertinoro); l’albana secco Cleonice 2019 di Fiorentini (Castrocaro); il sangiovese Ombroso Riserva 2018 di Giovanna Madonia (Bertinoro); il sangiovese P.

Fonte, Ravenna & Dintorni.

In 60 al corso in collina per diventare esperti di vino.
Sessanta allievi del corso assaggiatori vino di Milano in visita alle cantine di San Colombano domani, sabato 19, e poi una delegazione di 3 aziende vitivinicole banine in rappresentanza del Consorzio volontario doc a Milano da oggi a domenica insieme alle eccellenze italiane per Milano in Vino 2022 in piazza Città di Lombardia, la più grande piazza coperta d’Europa, su cui si affaccia palazzo Lombardia sede del Governo regionale. Dopo le ruggini del Covid e le difficoltà di una seconda parte di 2021 segnata da manifestazioni poco riuscite e dalla dolorosa uscita della Nettare dei Santi dall’associazione, il Consorzio volontario San Colombano Doc con la primavera riparte in iniziative sul territorio e nel mercato milanese di riferimento. A San Colombano sono attesi domenica mattina 60 corsiti della sezione di Milano dell’Onav, Organizzazione nazionale assaggiatori vino.

Fonte, Cittadino di Lodi.

Sale a 680 il numero dei «top importatori».
Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54/o Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). E la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. Ad oggi, annuncia Veronafiere, sono 630 i «super acquirenti» divino italiano da tutto il mondo che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly.

Fonte, Eco di Bergamo.

Al Vinitaly forte presenza di compratori americani.
Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). È la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. È quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato. Ad oggi sono 630 i “super acquirenti” di vino italiano da tutto il mondo – e riferiti esclusivamente a questo progetto di promozione internazionale – che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming “tailor made”, nato quest’anno e frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.

Fonte, Provincia Sondrio.

Colonnara-Pisaurum La mossa di Moncaro.
La mossa di Moncaro La cooperativa di Montecarotto interviene per sostenere la produzione di Marchedoc L’attesa svolta per le cantine di Cupramontana e Vallefoglia: nuovi canali commerciali MARCHETTI: «SFIDA CHE CI DÀ PIÙ FORZA SU TUTTI I MERCATI». Una nuova partnership commerciale. Ma soprattutto una vera e propria azione di salvataggio firmata Terre Cortesi Moncaro (Montecarotto) per la cooperativa Marchedoc che detiene i marchi Colonnara (Cupramontana), noto brand specializzato nella spumantistica, e Pisaurum (Vallefoglia), già leader nella produzione di vini di qualità nell’area nord delle Marche. L’aggregazione Per il momento viene definita aggregazione. Moncaro, la più grande cantina delle Marche con oltre 10 milioni di bottiglie piazzate sui mercati nazionali e internazionali (il 40%) ogni anno, è una cooperativa (fondata nel 1964) con oltre 800 soci e un fatturato (nel 2021) di 29,8 milioni di euro.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

«Marchedoc» riunisce Colonnara e Pisaurum.
L’operazione di Moncaro per rafforzarsi sui mercati nazionali e internazionali Terre Cortesi Moncaro, la cooperativa vitivinicola di Montecarotto che riunisce circa 800 soci, annuncia l’avvio di nuova aggregazione tra vini marchigiani, dal nome «Marchedoc» che ingloba il marchio storico Colonnara, brand specializzato nella spumantistica, e Pisaurum che produce vini di qualità nell’area nord delle Marche. La novità scaturisce da una partnership commerciale con la cooperativa Marche Doc che detiene i marchi Colonnara e Pisaurum. L’accordo prevede la gestione commerciale della produzione «Marchedoc» da parte di Moncaro «in modo da ottimizzare le risorse e valorizzare la distribuzione, oltre ad un supporto dal punto di vista produttivo» spiegano dalla cooperativa di Montecarotto, fino a ieri concorrente della cantina Colonnara di Cupramontana.

Fonte, Resto del Carlino Ancona.

Moncaro, il fatturato sfiora i 30 milioni.
Sale, nel 2021, il fatturato di Moncaro: +10% rispetto al 2020, attestandosi a 29,8 milioni di euro derivante per il 40% dall’export con oltre 40 Paesi di destinazione. Lo annuncia la cantina di Montecarotto (Ancona), la più grande realtà del settore vitivinicolo delle Marche, con i suoi 800 soci.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

I professionisti del mondo del vino alle Ogr.
Grandi Ianghe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino alle OGR di Torino il 4e S aprile. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di l.anghe e Roero. Con una novità importante: per la prima volta anche i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedi 4 aprile dalle 18.30 al le 21.30. Ben 226 cantine del territorio presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, luogo strategicamente scelto per riflettere la crescita della manifestazione. II Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani c il Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con i1 sostegno di Intesa San Paolo, sono i promotori della manifestazione, giunta alla sesta edizione dopo Io stop del 2021, che accoglierà anche 50 buyer selezionati provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.

Fonte, Stampa Torino Sette.

Miglior rosato italiano viene dal Salento.
Riconoscimento al concorso di Bruxelles PREMIO Miglior rosato italiano viene dal Salento 1 concorso mondiale di Bruxelles elegge il Pietra Rosato 2021 – Salento Igt di Cantine Menhir come miglior rosato italiano. Sono stati 1.170 i campioni di vino provenienti da 23 Paesi sottoposti al giudizio della giuria di professionisti internazionali che dall’11 all3 marzo si è riunita a Vallodolid in Spagna. “Siamo molto felici dei riconoscimenti conquistati dalle nostre aziende con una Gran Medaglia d’Oro, una Medaglia d’Oro, due medaglie d’Argento, e tante ottime valutazioni che i nostri vini hanno saputo conquistare – dichiara Damiano Reale, presidente del Consorzio di Tutela e Valoriz727ione dei Vini Doc e dei vini Igt Salento -. Riconoscimenti che premiano l’impegno profuso in campagna ed in cantina”. La Sessione Vini Rosé ha assegnato le medaglie d’Argento, d’Oro e Grand’Oro ai vini rosé.

Fonte, Gazzetta del Salento.

Arriva il gran galà dei vini – A Tenuta Moreno arriva il Golden Wine Awards.
I migliori vini italiani saranno protagonisti della prima edizione pugliese dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, in programma il prossimo 21 marzo a Tenuta Moreno a Mesagne. Dopo il grande successo internazionale a Lavello (Potenza), lo scorso primo ottobre, degli Awards di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, un nuovo prestigioso evento enologico, ideato per premiare le aziende italiane produttrici che brillano per qualità, riunirà in Puglia l’Italia intera in un format capace di valorizzare il vino e l’enoturismo. A decretare i vincitori, che saranno annunciati durante la serata di gala degli Awards, sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori.

Fonte, L’Edicola del Sud Brindisi.

Vigneti Cru a Bonnanaro Ledda punta sull’unicità.
Gli uomini e le donne, le aziende, i territori Vigneti Cru a Bonnanaro Ledda punta sul’unicità Nel Meilogu una coltivazione sul massiccio calcareo di Monte Santu E un’ altra, sperimentale, sulla sommità vulcanica di Monte Pelao di Simone Giuliani Era il lontano 2010 quando Andrea Ledda e la sua famiglia decisero di dare sfogo ad una passione conservata da anni impiantando vigneti destinati alla produzione di vino di alta qualità, che da allora non si è mai arrestata. Tutto nasce a Bonnanaro, nel cuore del Meilogu, culla di storia e di importanti vigneti. Un’area che ha ispirato Andrea Ledda, originario proprio del piccolo paese, e che l’ha spinto a voler investire su un prodotto fortemente legato al territorio. La famiglia Ledda, nei decenni precedenti, aveva sempre prodotto il vino in casa, grazie ad una passione tramandata di generazione in generazione. Il progetto della cantina parte proprio dal territorio, dalla sua assoluta vocazione vitivinicola e dall’indissolubile legame tra la gente di Bonnanaro, la coltivazione della vite, la produzione di vino.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il Morellino di Scansano in passerella a Firenze per Anteprima 2022.
Il Morellino di Scansano è pronto a recitare di nuovo un ruolo da protagonista. Lo farà domenica, in occasione di Anteprima 2022 —Chianti Lovers e Rosso Morellino, manifestazione nella quale saranno presenti oltre 400 etichette in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima e circa 110 aziende presenti con i propri stand per gli assaggi. Numerosi anche i giornalisti che si stanno accreditando per partecipare, riferiscono gli organizzatori. Nell’era pre Covid la Fortezza da Basso di Firenze, tradizionale location dell’Anteprima, era abituata ad accogliere oltre quattromila amanti del buon vino. Quest’anno saranno proposti in degustazione nuove annate di Morellino di Scansano Docg 2021 e Riserva 2019, in uscita nel 2022, e Chianti Docg 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019, sempre in uscita ne1 2022.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Vino: Società Excellence, distribuzione cuore della filiera.
“Fino a qualche anno fa la parte della distribuzione era vista come una cosa marginale. Oggi invece si è organizzata e gestisce la parte del marketing, fa le scelte con il produttore e porta segnali e riscontri precisi di quello che è il mercato. I volumi di affari delle nostre aziende sono cresciuti del 25% rispetto al 2019”. Sono le parole di Luca Cuzziol, presidente di Società excellence, una società cooperativa di 19 aziende che si occupa della distribuzione di vini e distillati di prestigio. Il gruppo sarà presente alla prima edizione di ‘Sana slow wine fair’, la fiera – organizzata da Bologna Fiere, con la direzione artistica di Slow Food e in collaborazione con FederBio, Confcommercio Ascom Bologna, e il supporto del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale – che dal 27 al 29 marzo ospiterà a Bologna Fiere 500 cantine espositrici per tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass.

Fonte: ANSA.it.

Vino, il Morellino di Scansano aumenta il prezzo medio (+1,2%) e il posizionamento nei ristoranti.
Il Morellino di Scansano chiude il 2021 con una crescita complessiva di valore, volumi e anche posizionamento nel mondo HoReCa. Il Morellino di Scansano DOCG brinda al 2021 per una crescita a tutto tondo, che coinvolge sia il valore complessivo (+6,7%) grazie a un lieve incremento del prezzo medio dell’1,2%, che il posizionamento, in Italia come all’estero, nelle carte dei vini dei ristoranti. L’annuncio arriva direttamente dal  Consorzio Tutela Morellino di Scansano che, in occasione dell’Anteprima 2022 – Chianti Lovers & Rosso Morellino, sottolinea anche come la produzione dell’annata abbia registrato un incremento del 7% rispetto al 2019.

Fonte: Dissapore.

In Piazza Città di Lombardia tre giorni dedicati al nettare di Bacco.
La primavera a Milano ha i colori del vino. Per tre giorni – da venerdì 18 a domenica 20 marzo – l’immensa e avveniristica Piazza Città di Lombardia ospiterà la sestae dizione della Fiera Nazionale MILANO IN VINO, vetrina dedicata alle realtà enologiche più interessanti del nostro paese. Un modo per viaggiare, grazie a profumi e sapori, attraverso il ricco e variegato “vigneto Italia” eandare alla scoperta dipiccole e grandi cantine e di etichette eccellenti. Organizzata da Arte del Vino, MILANO IN VINO è l’opportunità, sia per i wine lover “alle prime armi”, sia per ipalati più esperti, di entrare in contatto con 45 produttori provenienti da tutt’Italia confrontandosi direttamente con i vignaioli per scoprire le oltre 250 etichette presenti.

Fonte: Milano Today.

Vino italiano, via libera al decreto sullo “standard” nazionale unico di sostenibilità.
Per il 2022 valgono le procedure del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (Sqnpi), entro il 2023 l’integrazione dei diversi sistemi. Il vino italiano compie il passo decisivo verso lo standard unico di sostenibilità, da tempo atteso alla filiera. “È stato approvato il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola. Il decreto, particolarmente atteso da tutti gli operatori del settore, mette a sistema le buone pratiche e le esperienze condotte in materia di sostenibilità nel settore vitivinicolo, attraverso i vari schemi di certificazione della qualità sostenibile operanti a livello nazionale”, ha annunciato nella tarda serata di ieri una nota del Ministero delle Politiche Agricole. “La filiera vitivinicola italiana, attraverso lo standard unico di sostenibilità, si dota così di un nuovo strumento di intervento, finalizzato a garantire una vitivinicoltura più sostenibile e in linea con i più recenti indirizzi contenuti delle diverse strategie europee e declinate dalla nuova Politica Agricola Comune”.

Fonte: WineNews.

Vino, Uiv: con decreto Mipaaf Italia capofila vino sostenibile.
L’Italia è da oggi il capofila europeo del vino sostenibile. L’ultimo decreto, relativo al disciplinare di certificazione nazionale, siglato ieri dal capodipartimento del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, dà infatti avvio a un nuovo fondamentale capitolo di crescita per il vino italiano, primo comparto dell’agroalimentare del Vecchio Continente a dotarsi di una norma pubblica sulla sostenibilità. Unione italiana vini (Uiv), che ha contribuito scientificamente alla stesura del piano, è convinta che entro 2-3 anni la stragrande maggioranza delle imprese del vino aderirà a un protocollo con stringenti norme di carattere ambientale, sociale ed economico che si rivelerà determinante per la crescita del brand del prodotto enologico tricolore nel mondo.

Fonte: Askanews.
Umbria e futuro, quanto potenziale ha il vino umbro? Quanto può incidere sul turismo? E quanto costa un ettaro di vigneto? L’indagine.
La struttura produttiva delle aziende vinificatrici umbre, che nel terzo trimestre 2021 erano circa 1.350, è di piccole e medie dimensioni e oltre la metà di queste produce meno di 100 ettolitri all’anno. Le cantine che nell’annata 2020/21 hanno fatto vino biologico erano circa 50 ed hanno prodotto 16.795 ettolitri. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca pubblicata da Aur, Agenzia Umbria Ricerche, su elaborazione dei dati Istat. L’Umbria ha una grande tradizione vitivinicola: il rispetto delle tradizioni si unisce al coraggio di innovare. Molte aree della nostra regione possono vantare di avere un grande terroir, il rapporto cioè che lega un vitigno al microclima e alle caratteristiche minerali del suolo in cui è coltivato e che determina il carattere e l’unicità del vino che viene prodotto.

Fonte: Perugia Today.

Enoteche online e vendita vino sfuso.
Le migliori enoteche online per acquistare vini bianchi, frizzanti e rossi di qualità a prezzi convenienti. Vendita di vino in bottiglia diretta da cantine e produttori italiani e offerta di damigiane e cartoni sfusi da imbottigliare a casa per risparmiare. Tra enoteche online e vendita di vino diretta di piccoli produttori, comperare una buona bottiglia su internet pagandola il giusto prezzo è sempre più facile e conveniente. Per chi vuole risparmiare rimane l’alternativa dei vini sfusi da acquistare in damigiana e cartoni da imbottigliare a casa. In questa pagina troverete una selezione di distributori di vini bianchi e rossi suddivisi per regione e città italiana.

Fonte: Bintmusic.it.

Esportazione Vini Italiani All’estero: Presente E Futuro.
L’esportazione di vini italiani all’estero è da sempre un asset importante dell’economia nazionale, nonché un vanto per la nostra Italia, terra di vigneti e patria di buoni vini. Da sempre in concorrenza con Francia e Spagna, l’Italia ha potuto poggiare la sua produzione prima sul largo consumo interno, poi sulle esportazioni all’estero, soprattutto negli ultimi dieci anni. Sebbene il futuro appaia incerto, a causa del clima geopolitico in corso, possiamo guardare a quello che l’Italia è riuscita a fare durante il periodo altrettanto complesso della pandemia. Gli ultimissimi dati sono sul 2021, elaborati da Qualivita Wine. Ci dicono che l’Italia ha avuto risultati persino migliori del periodo pre-covid. Questo è vero per ben 16 regioni italiane. Nel complesso le esportazioni di vini raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, che in percentuale significa +12,4%. Il 2020 aveva registrato una flessione pari a -2,2%, ma da quanto evidenziato il calo è stato recuperato e superato da un’ottima crescita.

Fonte: Corriere.

Vino, le nuove frontiere della sostenibilità
Il comparto vinicolo deve affrontare una transizione dal valore ambientale, sociale e culturale. Anche attraverso appuntamenti che riuniscono l’intera filiera. La sostenibilità è una delle parole chiave al centro del dibattito attuale, a tutti i livelli. Dal punto di vista economico è il veicolo di quella transizione, ecologica ma non solo, che dovrebbe portare a nuove modalità produttive in ogni settore, all’insegna del rispetto dell’ambiente e del valore sociale del fare impresa. Un approccio che mira a portare vantaggi al pianeta e alla collettività e a dar vita a nuovi modelli di business che garantiscano la crescita, offrendo la possibilità di collaborazioni e dinamiche virtuose inedite nei vari comparti. Come quello del vino, realtà strettamente legata ai territori e al loro paesaggio naturale e sociale e che quindi non può che essere in prima fila in questo processo di cambiamento.

Fonte: PiacenzaSera.

STAMPA ESTERA

Pourquoi les vins de Bourgogne ont vécu une année record miraculeuse.
L’année incertaine que fut 2021 a paradoxalement été la meilleure jamais enregistrée à l’exportation. • Une euphorie tempérée par la hausse des prix liée aux coûts de production et par la rareté des stocks. Monique Clemens — Correspondante d Besançon Du Jamais-vu pour la Bourgogne: en 2021, elle a vendu pour 1,3 milliard d’euros de ses vins à iexport Un exploit d’autant plus inattendu que les freins s’étaient multipliés ces dernières années. De la R taxe Tramp », cette taxe douanière de 25 % mise en place par l’ex-président américain pour les importations de vins européens au Br®dt, dont on craignait les conséquences sur les ventes, en passant par la sécheresse de l’été 2020 puis le gel d’avril 2021, e t maintenant une guerre aux portes de l’Europe. Sur un chiffre d’affaires estimé à 2,3 milliards d’euros pour 2021, la filière bourguignonne enregistre ainsi une hausse de ses ventes hors France de 28% par rapport à 2020, de 27 96 par rapport à 2019 et de… SO % par rapport à 2012! «Pour un vignoble qui ne fan que 31000 hectares, représenter 0,5 % des échanges mondiaux, c’est une ires belle performance», commente Frédéric Drouhin, directeur général de la maison Joseph Drouhin, à Beaune. en Côte-d’Or

Fonte: Echos.

Un virage technique dû au changement climatique.
Les bonnes ventes des vins de Bourgogne ne font pas oublier à ses acteurs que le climat menace leur production. Le gel d’avril 2021 sur des bourgeons déjà débourrés lb brutalement rappelé : les impacts du dérêglementdimatique s’intensifient dans les vignes bourguignonnes. Pour Albérlc Hichot, président de la Fédération des négociants épveurs de Grande Bourgogne, Il y aujourd’hui urgence. a La capacité de production de nos vigroblesen fonction du gel, de la grêle de ia sécheresse ei des maladies rk la vigne, c’est phis quelamais soi epremiersufet . A tel poins qu’il a poussé le Bureau interrrofesslonnel des vins de Bourgogne (HIVE) à prendre un virage -eciurlque et à faire passer son budget de recherche de solutions de 1,4 à 2,2 millions d’euros pour 2022. » Nous avons pu embaucher deux ingénieurs pour une équipe de dix personnes maintenant, font quatre impliquées sur le ptrotege de projets, la construction le programmes de recherche ef les expérimentations », détaille Jean-Philippe Gervais, directeur du pille technique et qualité du BIVB implanté à Beaune.

Fonte: Echos.

The allure of Argentina and Chile is clear.
For many years, I rarely found an emotional connection to South American wines. Not because they were bad. Malbec from Argentina has been so popular that it’s become almost a brand name, while Chile can be counted on for sound, moderately priced wines and high-end bottles of polish and gloss. The wines seemed generic to me, well-made but rarely distinctive. I felt as if they were being shaped by the perceived desires of the market rather than offering their own distinctive characters. Over the past six or seven years, however, I started to see a change. More and more, I was finding soulful wines that were cracking the stereotypes — or at least my stereotypes. These wines drew me in. In February, I went shopping at New York wine stores and found a dozen bottles from Argentina and Chile that I eagerly recommend. If I had gone These distinctive wines show off the character and identity of South American terroirs. shopping in another month, with different bottles available, I might have put together an entirely different collection. What sets this dozen apart? Unlike those earlier, more generic bottles, these all have a real sense of place and identity. Of the Chilean examples, I’ve especially been drawn to those from southern regions like Itata, where farmers have made wine for centuries from old vineyards for local consumption

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Style Selector
Select the layout
Choose the theme
Preset colors
No Preset
Select the pattern