Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 13 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Tra cantine e vigneti in sella a una bici.
Si chiama 11 giro del vino 5o il nuovo percorso cicloturistico della Piana Rotaliana alla scoperta dell’enogastronomia trentina tra vigneti, cantine, masi storici e agriturismi. È direttamente accessibile dalla ciclabile della valle dell’Adige e in treno.
Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.
La vite è meravigliosa – Il Viandante che scopre il Trasimeno.
Un’Umbria poco umbra quella interpretata dall’azienda Viandante del Cielo sulle rive del lago Trasimeno, a Passignano, ma non per questo meno interessante. Anzi, sembra tracciare una possibile nuova strada da percorrere per una regione enologicamente ricca di carte da giocare ma troppo spesso prigioniera di linguaggi e stilemi sempre gli stessi. Viandante nasce nel 2011 dall’arrivo sul lago del gruppo californiano Skywalker Vineyards, che acquista 24 ettari sulla sponda settentrionale del Trasimeno, restaura il cinquecentesco convento dei cappuccini e lo trasforma in una elegante proprietà e impianta quattro ettari di vigneto di uve internazionali e autoctone, affidando il progetto di fame vino all’esperto enologo Maurizio Castelli.
Fonte: Giornale.
Benessum e Insoglio la fantasia in bottiglia.
Benessùm, in dialetto bolognese ‘Benissimo’. Fu il cantautore Andrea Mingardi al termine di una cena nell’agriturismo Borgo delle Vigne sulle colline di Zola Predosa alle porte di Bologna a suggerire questo nome per il vino di punta della cantina Gaggioli, un Rosso Bologna Doc Riserva base cabernet sauvignon, merlot e syrah prodotto in 3000 pezzi, affinato in legno, acciaio e vetro per 4 anni. «Un nome originale, una espressione tipica del nostro intercalare – dice il patron Carlo Gaggioli (foto in alto) – che ha portato fortuna al vino: va esaurito tutti gli anni». A poca distanza sempre sui Colli bolognesi la cantina Manaresi ha chiamato ‘Duesettanta’ il suo bianco di punta (sauvignon, chardonnay e pignoletto) «dalle parcelle più vocate a 270 gradi sulla collina Bella Vista», e RED (così in caratteri cubitali rossi su fondo nero) il suo Rosso Bologna Doc base Cabernet sauvignon «amichevole, conviviale, spensierato, di grande bevibilità».
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Lorenzo Cesconi Presidente ‘Fivi’.
La Federazione italiana vignaioli indipendenti. È stato eletto a Piacenza durante l’assemblea dei soci. Rinnovato anche il Consiglio direttivo. Cesconi succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni. Ora è presidente di Cevi, Confédération Européenne des Vignerons Indpendants. Lorenzo Cesconi, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda con 20 ettari di vigneto tra la zona di Pressano e la Valle dei Laghi.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’ora dei rossi Grande Chianti in passerella.
Un Chianti per quattromila. Era stato così, l’ultima volta prima dello sconquasso da pandemia: folla e file, tanti giovani e tante donne, due anni fa alla Fortezza da Basso di Firenze (nella foto in alto) per assaggiare le ultime novità proposte dalle aziende grandi e piccole del “Grande Chianti”, la Docg più vasta, la corazzata da 100 milioni di bottiglie. Covid permettendo, perché attenzione, il contagio non si è spento, ci sperano ancora gli organizzatori di Chianti Lovers, in scena ancora una volta nei vasti padiglioni della cinquecentesca Fortezza di città. Appuntamento domenica 20, in vetrina Chianti docg e Morellino di Scansano, un tandem che si è formato per l’occasione da qualche anno, già sperimentato di nuovo poche settimane fa al Vinexpo francese, e che comunque sembra funzionare, viste le affinità anche tra i vini proposti.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Italia top nel mondo per produzione.
Si tirano le somme. La vendemmia 2021 è stata ottima. Sono stati prodotti 50 milioni di ettolitri di vini e mosti. L’Italia resta primo produttore di vino al mondo.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Sangiovese e Albana gioielli romagnoli della Merlotta.
La Romagna del vino sta riscoprendo la sua vocazione bianchista grazie soprattutto all’Albana, uva vigorosa e di personalità, declinata fino a pochi anni fa solo in versione dolce-passita e adesso rilanciata come bianco secco dal frutto generoso e di grande freschezza. E pure come bollicina metodo classico o spumantizzata in autoclave (charmat) con ottimi risultati. Tenuta Merlotta è bandiera del territorio imolese. 45 ettari di vigna sulle colline tra Dozza e Montecatone, curate come giardini. Bella storia di famiglia. Nel 1962 Paolo Minzolini e Giovanna Mimmi, storici fondatori, iniziarono a lavorare come mezzadri alla Merlotta. II 28 novembre 1983, dopo vent’anni di duro lavoro, realizzarono il sogno di acquistare la tenuta.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Il super Lambrusco di Lombardini.
II rosso sul podio. II Lambrusco ‘C’era una volta’ della Cantina Lombardini di Novellara (RE) ha vinto come Best of show alla 30esina edizione di Mundus Vini in Germania.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
La Toscana brilla all’edizione 2022 di «Opera Wine».
Dalla collaborazione di Veronafiere e Vinitaly con la prestigiosa rivista americana Wine Spectator, nel 2012 nasce Opera Wine, l’evento esclusivo che offre agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i migliori vini italiani. La classifica viene redatta dagli esperti di Wine Spectator, testata che costituisce un’autorità riconosciuta a livello internazionale nel settore vitivinicolo. Il mondo del vino italiano ripartirà proprio da Vinitaly 2022: dal 10 al 13 aprile a Verona. L’anteprima sarà appunto “Opera Wine 2022”, la degustazione organizzata da Veronafiere e Vinitaly, con i vini selezionati dalla rivista internazionale. Saranno 130 le cantine dell’edizione 2022, che sarà ospitata il 9 aprile a Verona alle Gallerie Mercatali. In una fotografia che racconta, per Regioni, territori, denominazioni ed annate diverse, la qualità diffusa del vino italiano.
Fonte, Libero Quotidiano.
Anche il vignaiolo friulano trai 100 giovani più influenti.
Prestigioso riconoscimento per Alessandro Rotolo, 27 anni, a capo di Schiopetto e Volpe Pasini La rivista Forbes lo definisce «già un’istituzione del settore». L’imprenditore: umiltà e dedizione Anche il vignaiolo friulano tra i 100 giovani più influenti. Lui resta con i piedi per terra e predica umiltà. Ma il riconosci/ mento che ha ottenuto, essere inserito nell’elenco dei 100 giovani più influenti d’Italia da parte della rivista Forbes, è di quelli che davvero possono far svoltare una vita e una carriera. Il friulano Alessandro Rotolo, 27 anni, è l’unico vignaiolo a essere presente tra i 100 eccellenti, i 100 di cui si parla già oggi e che diventeranno delle celebrità o comunque dei leader nei loro settori di competenza in un futuro non troppo lontano. Per il quinto anno consecutivo, Forbes Italia ha redatto la sua classifica dei 100 under 30, dedicata ai giovani che con le loro idee stanno cambiando il mondo.
Fonte, Messaggero Veneto.
Duino Aurisina è capitale delle Città del vino, entra San Giovanni al Natisone.
Da ieri il mondo dell’enoturismo italiano guarda al Friuli Venezia Giulia: Duino Aurisina ha infatti assunto ufficialmente il suo ruolo di Città italiana del vino ricevendo il testimone da Barolo. Una candidatura, quella del borgo giuliano, che è stata giudicata la migliore dall’associazione nazionale Città del vino anche in virtù del suo coinvolgimento del resto del territorio regionale. Basti pensare che fino a novembre si svolgeranno una trentina di eventi, anche in provincia di Udine, Pordenone e Gorizia. E a testimoniare questa unità d’intenti la presenza al castello di Duino, durante la cerimonia ufficiale, di numerosi sindaci o loro delegati con la fascia tricolore. D’altronde la “famiglia” delle Città del vino in regione sta continuando a crescere: ha infatti iniziato il suo percorso di candidatura San Giovanni al Natisone, che quando sarà accolto sarà il 30° Comune aderente oltre a 4 Pro loco.
Fonte, Messaggero Veneto.
Borgo Veritas, i vini sfidano la crisi Aperto un punto vendita in Austria.
Inaugurato a Villach guardando al mercato locale e tedesco II fondatore dell’azienda: «C’è una nuova sensibilità nel modo di intendere l’enologia». Da Brugnera alla conquista del mercato europeo di lingua tedesca: l’azienda Borgo Veritas lancia il cuore oltre l’ostacolo e sfida ansie e timori per portare i suoi vini all’estero nel nuovo punto vendita “Weinhandel Borgo Veritas”. Un progetto avviato nei dettagli, al quale Leonardo Mascherin, fondatore di Borgo Veritas, ha lavorato con impegno, sperando che il peggio della pandemia fosse ormai alle spalle. Non poteva immaginare che nell’Europa senza guerra da settantasette anni, un conflitto scoppiasse in queste settimane. «Con grande emozione e orgoglio tagliamo il nastro inaugurale a Villach ha detto Leonardo Mascherin. Ringrazio quanti sono qua, per noi, le mie collaboratrici e la mia famiglia.
Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.
Duino Aurisina debutta da “Città del vino 2022” fra decine di sindaci.
Al via il ciclo di eventi che metterà in vetrina il territorio per tutto l’anno, II simbolico testimone ricevuto da Barolo Ugo Salvini. Si è aperta con un minuto di silenzio e con tutti i presenti in piedi, «per le vittime della guerra e un pensiero contro la violenza», la cerimonia di insediamento del Comune di Duino Aurisina quale “Città italiana del vino 2022”, tenutasi ieri mattina al Castello di Duino. È il primo atto ufficiale di un ciclo di eventi che metterà lo stesso territorio di Duino Aurisina, l’area triestina e l’intera regione in primo piano, su scala nazionale, per un anno intero, e che garantirà alle eccellenze vinicole e non solo del Fvg una vetrina di assoluto prestigio. «Abbiamo allestito più di 30 appuntamenti — ha spiegato il vicesindaco di Duino Aurisina Massimo Romita, rivolgendosi a una sala gremita, nella quale spiccavano le fasce tricolori di decine di sindaci della regione.
Fonte, Piccolo Trieste.
Un evento per degustare i migliori vini delle donne – I vini delle donne Storie e degustazioni tutte al femminile.
I vini delle donne Storie e degustazioni tutte al femminile di Valentina Dirindin Sei discorsi sulla parità di genere talvolta sanno di retorica da otto marzo, è probabilmente perché la cultura dominante è ancora quella maschile. Soprattutto in alcuni ambienti, dove le donne si trovano in netta minoranza tanto da fare notizia se riescono a raggiungere risultati ragguardevoli, quasi fosse una cosa straordinaria. L’alta ristorazione per esempio. O il mondo del vino, dove pure lavorano tantissime donne capaci. Non senza affrontare problemi: dai recenti dati portati in Senato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, una donna del settore vinicolo su quattordici ha subito violenze, tanto che ora la proposta è quella di promuovere corsi specifici rivolti alle aziende vinicole per sensibilizzare gli operatori del settore e incoraggiare le vittime a denunciare i soprusi. Qualche passo avanti nella direzione di una maggiore parità si sta facendo anche in cantina.
Fonte, Repubblica Torino.
II vino e i suoi nuovi mercati.
Tra i temi trattati, anche la sostenibilità e la resilienza nel vigneto Chiude con un interessante convegno sul comparto vinicolo la 279sima fiera Pessima di Manduria. Oggi alle 17 esponenti del mondo accademico, operatori di mercato e istituzioni si ritroveranno nel padiglione delle conferenze a discutere sul tema “La new economy del vino tra sostenibilità e mercati”. L’organizzazione dell’incontro è firmata da Coldiretti Puglia, presente alla campionaria con un suo stand. Dopo di Gregorio Pecoraro e Mauro Baldari, rispettivamente sindaco e assessore all’agricoltura del Comune di Manduria, aprirà la serie delle relazioni Domenico Bosco. responsabile nazionale dell’ufficio vitivinicolo di Coldiretti, che illustrerà il quadro normativo che regola il mondo del vino in relazione al perseguimento della sostenibilità in tutta la filiera vitivinicola.
Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.
Un nuovo progetto delle Donne del Vino di Puglia.
Mai come in questi due ultimi anni la parola futuro ha assunto un valore particolare: incertezze e paure dovute alla pandemia e agli ultimi eventi in Ucraina hanno reso difficile fare progetti a lungo termine. Eppure, la vita fa il suo corso e proprio nelle fasi più difficili è importante investire buoni sentimenti e giuste intenzioni. È con questi presupposti che la delegazione pugliese delle Donne del Vino, guidata da Marianna Cardone, ha accolto e abbracciato il progetto formativo ideato da Pia Donata Berlucchi per sensibilizzare i giovani al bere consapevole. Un progetto di grande valore sulla cultura del vino nella storia, tanto che una delle scuole – il liceo Marzolla Leo Simone Durano e in particolare la sezione Liceo Classico B. Marzolla è stato coinvolto dall’ iniziativa organizzata per la giornata delle Donne del Vino 2022, il cui tema nazionale quest’anno è “Donne, Vino e Futuro”.
Fonte, Salento in tasca.
Ais Lecce ha proposto un viaggio nel mondo dello Champagne, guidati da Alberto Lupetti.
Dopo 25 mesi si torna a parlare di Champagne a Lecce con l’Associazione Italiana Sommelier che ha proposto una serata evento caratterizzata dalla presenza di un ospite prestigioso: Alberto Lupetti. La delezione leccese, guidata da Amedeo Pasquino ha, infatti, organizzato, negli spazi del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi, la Masterclass Champagne Ar Lenoble con uno dei più grandi esperti italiani di bollicine francesi alla presenza della responsabile della distribuzione in Italia dell’azienda francese, Alissa Ottolini. Lupetti ha scelto questa piccola maison e la sua tradizione familiare per illustrare agli amici di Ais e agli appassionati leccesi la grande maestria enologica dei vignerons d’ Oltralpe.
Fonte, Salento in tasca.
Primitivo di Manduria: i numeri del 2021.
II 2021 ha fatto segnare una nuova crescita per il Primitivo di Manduria, con un +7,2% rispetto al 2020. Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Sono questi i numeri registrati nell’anno appena concluso dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “Il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo -afferma la presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli- E’ un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale si concentrano fenomeni di imitazione e contraffazione.
Fonte, Salento in tasca.
Il Nero d’Avola ambasciatore di Sicilia L’ex “proletario” alla conquista dell’Italia.
L’evento a Milano promosso dal Consorzio Vini Doc Il Nero d’Avola ambasciatore di Sicilia L’ex “proletario” alla conquista dell’Italia Progetti e prospettive proletario che con fatica e sudore ha gliere gli incastri più arditi per scopri in una sfida che ha le sue radici conquistato terreno e consensi. ‘Il re connubi fino a ieri impensabili. Nero D’Avola-osserva Antonio Rallo, “Dalla parte degli infedeli” direbbe in un patrimonio unico presidente del Consorzio di Tutela Vi- Sciascia. Vini DocSicilia ha raggiunto un ottimo Nero d’Avola è il “testimone” a Antonio Siracusano risultato dal punto di vista prodotti- bacca rossa più importante della Sicivo, grazie alle condizioni climatiche. Il profondo rosso di Sicilia.
Fonte, Gazzetta del Sud.
Wine&Siena, che debutto Il Santa Maria diventa il tempio della ripartenza – ‘Wine&Siena’, un battesimo con il botto.
10 ‘WineeSiena’, un battesimo con il botto Grande affluenza per il primo giorno della kermesse. E oggi si continua con degustazioni d’autore e percorsi sensoriali. II ‘Ristorante Walter Redaelli’ ha vinto il premio ‘Tra Borghi e Cantine’ promosso da Confcommercio. Grande affluenza per il debutto di WineeSiena, sia per le degustazioni che talk e masterclass. Ieri mattina è stato premiato anche il ristorante che ha vinto il percorso di ‘Tra Borghi e Cantine – I Sentieri del Gusto’, promosso da Confcommercio Siena, percorso da cui è nata pure la guida Tra Borghi e Cantine edita da Luca Betti editore. II ‘Ristorante Walter Redaelli’ è il vincitore dell’edizione 2021 del cartellone. Redaelli ha iniziato la sua carriera a Milano al ristorante di Gualtiero Marchesi.
Fonte, Nazione Siena.
Gli studenti dello Iuav per dare nuova vita alla strada del Prosecco.
L’accordo con l’università Gli studenti dello Iuav per dare nuova vita alla strada del Prosecco. Gli studenti dello Iuav e una ricerca per ripercorrere la «Strada del Vino Bianco», oggi diventata «Strada del Prosecco», per valorizzare il territorio e il paesaggio delle colline patrimonio dell’umanità. E’ un progetto che parte dal passato quello che coinvolge l’ateneo veneziano e l’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana che dovranno re-immaginare il ruolo delle botteghe sparse lungo la vecchia strada che collega Conegliano a Valdobbiadene. La ricerca partirà dagli archivi di Giuseppe Schiratti e Giuseppe Mazzotti che, nel 1966 inaugurarono la prima strada del vino italiana toccando nel suo percorso osterie e botteghe oggi spesso chiuse.
Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Fra Carso e Champagne Cinque vini per il papà.
In occasione della ricorrenza del 19 marzo abbiamo chiesto a Manuele Duse, giovane sommelier del ristorante Harry’s Piccolo, due stelle Michelin di Trieste, qualche suggerimento per un “pensiero” fuori dagli schemi Fra Carso e Champagne Cinque vini per il papà Claudio Dc Min lasse 1991, triestino, Manuele Duse è il sommelier del ristorante Harry’s Piccolo, due stelle Michelin nei cuore di Trieste, affacciato sulla splendida Piazza dell’Unità: «Mi hanno sempre appassionato il mondo del vino e quello della sala perché sono un mondo in continua evoluzione e, infatti, dopo aver concluso la scuola alberghiera e poi il corso di sommelier, mi sono incamminato verso quella strada. Ho cominciato da Trieste per poi proseguire in un paio di ristoranti stellati in regione, con il sogno però di tornare sempre nella mia amata città ed esserci riuscito, cinque anni fa, e in un contesto del genere è un sogno che si realizza. I vini che amo? Sono quelli mi emozionano e mi piace cercare di trasmettere al clientele stese sensazioni».
Fonte, Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Accordo tra VeGal e la cantina Villa Bogdano per tutelare la biodiversità del bosco di Lison.
L’area protetta di 6 ettari nelle campagne portogruaresi risale al 1200. All’interno vivono rapaci e un raro anfibio: l’ululone dal ventre giallo Accordo tra VeGal e la cantina Villa Bogdano per tutelare la biodiversità del bosco di Lison Individuate le possibili minacce per il sito come le specie foreste e le soluzioni da attivare. Un patto per tutelare ciò che resta dell’antico bosco di Lison, riserva naturalistica tra le campagne portogruaresi le cui origini affondano nel Medioevo. L’accordo è stato siglato tra la cantina Villa Bogdano 1880, nella cui tenuta sorge il bosco, e il VeGal. Quest’ultimo è l’ente di sviluppo del Veneto Orientale. Nonché partner di Engreen, progetto europeo inserito nel programma di cooperazione Interreg Italia — Slovenia, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare le infrastrutture verdi. Di Engreen farà parte anche il progetto pilota sul bosco di Lison, che si estende per circa sei ettari sulle rive dell’omonimo corso d’acqua.
Fonte; Nuova Venezia
La famiglia: «Vogliamo evitare che questo luogo scompaia».
Della tenuta che si estende su 190 ettari, 110 sono vigneti dove si produce Tai, Glera ma anche Refosco e Peduncolo È stata reimpiantata la Malvasia Villa Bogdano 1880 (nota anche come Tenuta Planitia, proprio in onore del bosco planiziale) sorge a Lison di Portogruaro, con accesso da via Frassinella. I fondatori della tenuta sono Domenico Veronese e Lucio Tessari, che hanno avviato la loro esperienza imprenditoriale oltre cinque anni fa. La tenuta si estende su un’area di circa 190 ettari delimitata da due fiumi, che ne hanno rappresentato un elemento di forza, perché hanno permesso di mantenere nei secoli le caratteristiche originarie del terreno. I 110 ettari di vigneti affondano le radici in un terreno argilloso e calcareo.
Fonte: Nuova Venezia.
Anche il comparto vitivinicolo in difficoltà, i timori della cantina di Rauscedo.
Mancanza di materie prime e aumento del costo dei fertilizzanti stanno mettendo a dura prova i produttori.
Fonte, Telefriuli.
Nasce Bibo: la cantina digitale per birre artigianali e vini naturali.
Nasce tra Roma e Milano la startup chiamata Bibo, ed è proprio nelle due città che il marchio lancia ufficialmente i suoi servizi. L’idea è accattivante: una cantina digitale (da vini ad aperitivi) pronti da bere. Dopotutto chi lo ha detto che velocità e qualità debbano necessariamente essere agli antipodi? L’idea di fondo è quella di effettuare consegne rapide, servendo però i prodotti a temperatura giusta. Un servizio attivo tutti i giorni, fino alle 3 di notte nei fine settimana. Lo scopo dell’app è quello infatti di diventare un punto di riferimento per appassionati e bevitori occasionali. Un leader italiano nel settore del beverage q-commerce, per offrire soluzioni a chi dovesse organizzare cene, aperitivi e – perchè no – una serata romantica o da soli. A breve dovrebbe anche essere introdotta la funzionalità abbonamento, con una selezione di prodotti diversa calibrata sulla base delle preferenze dell’utente grazie anche all’aiuto del machine learning.
Fonte, Techprincess.
Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali.
Sta per arrivare la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. per arrivare la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. La manifestazione si svolgerà nell’ampia location di Spazio Novecento nel quartiere Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie
Fonte, Roma Today.
Vino: Federbio, settore in crescita, si investa in ricerca.
“FederBio ha sottoscritto il manifesto del ‘vino buono, pulito e giusto’ su cui si è attivata l’iniziativa di ‘Sana slow wine fair’ perché i tre pilastri a cui si fa riferimento, cioè sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale, sono i fondamenti del biologico”. Sono le parole di Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio, la federazione creata nel 1992 dalle organizzazioni italiane del biologico e del biodinamico con l’obiettivo di costituire un organismo unitario di rappresentanza. Federbio lavorerà in collaborazione con Bologna Fiere, Confcommercio Ascom e con Slow Food per l’organizzazione di ‘Sana slow wine fair’, la prima fiera internazionale del vino biologico, a Bologna dal 27 al 29 marzo, alla quale parteciperanno 500 cantine espositrici.
Fonte, Ansa.
Export. Con guerra tra Russia e Ucraina a rischio business da 400 milioni di euro.
La guerra in corso tra Russia e Ucraina mette a rischio un giro d’affari vitivinicolo che per l’Italia vale 400 milioni di euro. Lo ha affermato Wine Monitor-Nomisma sottolineando come l’Italia, come primo fornitore di entrambi i Paesi coinvolti nel conflitto, sia fortemente esposta verso questi due mercati rispetto ad altri competitor come Francia e Spagna. Nel 2021, la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% sul 2020) mentre in Ucraina i numeri sono inferiori ma in crescita (+200% in 5 anni) a 56 milioni di euro, per un aggregato di circa 400 milioni di euro. Per Francia e Spagna, il “danno emergente” derivante dal conflitto è più ridotto: 217 milioni di euro per i francesi, 146 milioni per gli spagnoli, vale a dire rispettivamente il 2% e 5% dell’export totale di vino, rispetto al 6% degli italiani.
Fonte, Gambero Rosso.
Con le sanzioni crescono i settori in crisi: dal vino al pesce. Batosta ristorazione e turismo. Lo studio.
Crescono i settori in crisi del Made in Italy. La mappa geo-politica dei prodotti alimentari a rischio in queste ore di rinnovate sanzioni dell’Ue e di contro-sanzioni in arrivo dalla Russia si aggiorna in continuazione: dal vino al pesce fino alla pasta e alle farine, il quadro disegna un affanno crescente soprattutto per i due settori terminali dell’approvvigionamento, la ristorazione , soprattutto quella collettiva (ospedali, scuole, mense) e il turismo. Seguendo il file rouge di un aggiornato studio di Alleanza coop depositato al Mise nel corso dell’incontro con la task force voluta dal ministro dello Sviluppo, Giorgetti, il flusso di export già fortemente ridimensionato nel 2014 per carni bovine e suine, pollame, pesce, formaggi e latticini, frutta e verdura si aggraverà ulteriormente. E con le nuove contro- sanzioni russe e l’esclusione delle banche dal sistema Swift, lo stop si allargherà inevitabilmente a quelle filiere alle quali ancora oggi era consentito l’ingresso nel mercato; tessile, arredamento, calzature, vini e altre bevande alcoliche.
Fonte, Secolo d’Italia.
Da Jefferson ai neo-guru del vino, il rosso di Gattinara strega gli Usa.
Gli Stati Uniti guardano a Gattinara e al suo vino. Non è una novità che il mercato Usa sia uno di quelli che più apprezza la Docg vercellese che esporta verso il mercato a stelle e strisce oltre il 40% della propria produzione. Un legame consolidato, con aziende che sono negli Stati Uniti da 50 anni, passato anche attraverso difficoltà come la pandemia e i dazi dell’amministrazione Trump.
Fonte, La Stampa.
Situazione in Ucraina: nel mirino di Putin olio, vino e pasta italiani.
L’alimentare è nel mirino delle ritorsioni di Putin come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alla sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea. Questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento al decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni UE per l’invasione dell’Ucraina che “sarà avvertita” spiega Mosca nelle aree più “sensibili per coloro a cui si rivolge” con una lista di Paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import, di prodotti finiti e materie prime. In pericolo per l’Italia ci sono le vendite degli elementi base della dieta mediterranea come vino, pasta e olio in Russia, che sono scampati all’embargo, ed hanno raggiunto lo scorso anno il valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto al 2020, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat.
Fonte: lentepubblica.
Quando il vino è Top.
La Puglia del vino si fa sempre più strada come importante territorio di eccellenza, conquistando non solo i consumatori finali ma trovando anche un riconoscimento sempre più ampio presso la critica internazionale. Seppure in un periodo ancora difficile per la situazione legata al Covid e alle vicende internazionali, il mondo del vino cerca di ripartire e far da traino all’economia locale. Il primo trimestre di questo 2022 ancora incerto si arricchisce di riconoscimenti molto importanti che danno lustro non solo alla singola azienda ma all’intero territorio. Nero, il vino icona della cantina, la cui nascita circa un ventennio fa ha rappresentato un punto di svolta nell’enologia pugliese, si attesta anche quest’anno tra i migliori rossi del Belpaese, come conferma l’attesa classifica annuale della rivista Gentleman (magazine di Class Editori, in edicola insieme a Milano Finanza) che incrocia i punteggi delle sei più prestigiose guide italiane del vino: Vini d’Italia Gambero Rosso, AIS Vitae, Bibenda FIS, Annuario Luca Maroni, I Vini di Veronelli, Guida Essenziale ai Vini d’Italia DoctorWine. La somma dei risultati ottenuti da Nero lo inserisce di diritto tra i 100 Migliori vini rossi d’Italia.
Fonte: Corriere Salentino.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 12 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
EnoliExpo, buon successo di pubblico per i convegni.
Oggi è l’ultimo giorno di apertura EnoliExpo, buon successo di pubblico per i convegni EnoliExpo, per ora è un successo. Se l’azienda aveva annunciato gin due mesi fa il quasi sold out per spazi degli espositori, il primo evento di questo periodo in Fiera del Levante ha visto in questi giorni anche una serie di convegni piuttosto seguiti, di cui si fa menzione anche sui social, e tanta gente per visitare. Addetti ui lavori, sì, ma anche semplici curiosi: già al mattino, ieri, diverse file per poter accedere n EnoliExpo. La fiera dell’olio e del vino è ripartita dopo l’edizione del 2019, che fu l’ultima pre-pandemia, prima del lockdown e delle misure di distanziamento sociale. Oggi sarà l’ultimo giorno per poter visitare la fiera, che resterà aperta per tutta la giornata.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari
Grappe più green.
I risultati 2021 della distilleria indicano ricavi oltre 22 milioni di euro. E la stima del primo semestre 2021 è di 15 milioni di fatturato. Investiti oltre 2 milioni di euro in impianti per la produzione di energia pulita di Alessandro Bozzi Valenti Già a metà anno, nel bilancio semestrale, saranno pronti a varcare la soglia dei 15 milioni di euro di fatturato, a fine anno chissà. Così dicono le previsioni, supportate da numeri che caratterizzano un percorso che si sta esprimendo – per usare una metafora musicale – in assoluto “crescendo”. D’altronde anche la grappa, come la musica, «è emozione, cultura, espressione del Made in Italia» dice Roberto Castagner. E? non a caso quanto prodotto dal Distillificio che porta il suo cognome, con sede a Visnà di Vazzola in provincia di Treviso, vale il 15% dell’intera produzione di grappa, che è pari a circa 30 milioni di bottiglie l’anno.
Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.
In cantina – Exploit di Brunello Case Basse.
I 16 millesimi passati in asta hanno registrato una rivalutazione media del 75% Exploit di Brunello Case Basse di Cesare Pillon La valutazione più convincente della qualità di un vino è il prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per berlo. La tabella di questa settimana testimonia l’esistenza di un Brunello di Montalcino che alle aste spunta prezzi più alti perfino delle mitiche Riserve Biondi Santi. E il Brunello di Case Basse, l’azienda che il trevigiano Gianfranco Soldera aveva creato nel 1972, abbandonando Milano e una fortunata carriera di broker assicurativo. Questo straordinario Brunello però non esiste più: prima di morire nel 2019 precipitando fuori strada con la sua auto nei vigneti di Montalcino, Soldera aveva deciso di non commercializzare più il suo vino con la prestigiosa Docg Brunello ma con la generica denominazione Igt Toscana precisando però che si tratta di Sangiovese al 100%.
Fonte: Milano Finanza.
In pericolo l’export dei vini “Meno 20% per gli spumanti”.
Con l’Italia primo fornitore di vino in Russia e Ucraina (400 milioni l’export nel 2021), la guerra colpisce pesantemente il settore. Danni più consistenti per alcune categorie: -20% previsto per gli spumanti, -13% per altri vini frizzanti.
Fonte: Stampa.
L’Irpinia presente al Vinitaly 2022?
Carmela Cerrone I, Irpinia come il resto del pianeta oltre le problematiche mondiali, ha da risolvere qualche questione in casa. Ovviamente non è il male maggiore. Nonostante i tempi bui la sua qualità primeggia nel mondo. Grazie all’impegno delle donne e uomini irpini. L’Irpinia del “Vino” e non solo, aspetta con ansia e fermento brioso questo importante appuntamento di aprile dal 9 al 13 a Verona presso Veronafïere. In queste ultime ore lo scenario sta cambiando in modo inaspettato e crescono le incertezze. Si farà il Vinitaly? Questa mattina ho fatto un giro di telefonate tra i produttori Irpini e il clima è di assoluta incertezza ma tanta voglia di fare. “I problemi interni sono poca cosa, come in tutte le famiglie ci sono discussioni ma, seduti ad un tavolo con un buon bicchiere di vino e per grazia di Dio in Irpinia non manca, risolveremo tutto”.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Aperte le iscrizioni Assaggiatore di vino, al via il corso Onav.
Sono aperte le iscrizioni al corso di assaggiatore di primo livello messo in programma da Onav Sondrio. Il corso, con inizio fissato per i131 marzo, è articolato in 15 lezioni teorico-pratiche il lunedì e il giovedì di circa 2 ore ciascuna. Dopo le 15 lezioni è prevista la sessione d’esame con una prova teorica a quiz e la prova pratica di degustazione di 5 vini. Ogni serata sarà guidata da esperti degustatori-formatori Onav o da preparati enologi e permetterà sempre di degustare almeno 4 vini, di cui almeno 2 valtellinesi. Complessivamente saranno degustati oltre 60 vini. Particolarità di questo corso rivolto a tutti, anche a chi è privo di qualsiasi esperienza nel campo del vino, è la possibilità di frequentare alcune cantine valtellinesi per lo svolgimento di parte delle 15 lezioni, così da poter conoscere e approfondire, oltre l’arte dell’assaggio e della degustazione, anche la nostra realtà vitivinicola.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Tignoletta, bilancio ok per dieci anni di «confusione sessuale» nei vigneti.
Sono positivi i risultati ottenuti dal progetto della Fojanini che garantisce il prodotto, la salute e l’ambiente Tignoletta, bilancio ok per dieci anni di «confusione sessuale» nei vigneti. Risalgono al 20121e prime sperimentazioni della Fondazioni Fojanini per la gestione della tignoletta della vite nei vigneti della provincia di Sondrio. E oggi, dopo dieci anni di sperimentazione e di utilizzo della cosiddetta «confusione sessuale», è il momento di tracciare un bilancio. Che, secondo gli esperti della Fondazione Fojanini, è positivo. Martino Salvetd, responsabile del settore Difesa fitosanitaria della Fojanini, spiega alcuni dettagli tecnici: «La tignoletta della vite è uno dei principali insetti dannosi per il vigneto; la sua dannosità consiste nel fatto che larvette di questo lepidottero (farfallina) sono in grado di danneggiare le uve e causare danni soprattutto qualitativi, determinando l’insorgenza di marciumi di diverso tipo.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
I vignaioli d’alta quota si fanno conoscere Degustazioni da Base – In altissimo i calici.
Domani e lunedì negli spazi Base cinquanta vignaioli di montagna presentano i loro prodotti con pani e formaggi d’alpeggio E c’è spazio anche per il cinema grazie al Trento Film Festival 1 una settimana che in enoteche, cinema, librerie, panifici di Milano si alzano i calici nel segno della montagna. II merito è dei 5o Vignaioli Indipendenti del Trentino e dell’Alto Adige i quali, per la prima volta, sono scesi insieme in pianura per far conoscere lo spirito delle terre alte. Ci vuole eroismo a coltivare la vite lassù: l’uomo deve scendere a patti con una natura in apparenza difficile. II culmine della «missione milanese», alla quale partecipa il Trento Film Festival (in calendario dal 29 aprile all’8 maggio nel capoluogo trentino), sarà domani e dopo, negli spazi di Base e Cariplo Factory, in zona Tortona.
Fonte, Corriere della Sera Milano.
Cibo e creatività per l’eccellenza.
Centimetro zero La locanda del terzo settore a Spinetoli Cibo e creatività per l’eccellenza. Cibo genuino e creatività annullano le distanze: la locanda del terzo settore Centimetro zero a Spintoli, nel Piceno, è nata con questo scopo. Il ristorante (www.locandacentimetrozero.it) è il risultato di un progetto più ampio che supporta ragazzi con disabilità, partito nel 2015 grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Alla base ci sono autoproduzione, recupero creativo e prodotti a “centimetro zero”, protagonisti del menu che arrivano dall’orto dietro l’angolo
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Miglior Pecorino d’Italia Il premio al Canapale della cantina Centanni.
Centanni sulla Valdaso si aggiudica il premio miglior Pecorino d’Italia 2022E1 prestigioso riconoscimento è stato conferito alla cantina della famiglia produttrice del vino che nasce dalla ricchezza delle terre al confine tra Ascoli e Fermo. È il Canapale il miglior Pecorino, decretato vincitore su 10mila vini in concorso, prodotti da1300 cantine d’Italia. Il riconoscimento è conseguente alla selezione di vini della Guida Annuario dei migliori vini italiani 2022, redatta da Luca Maroni, critico di settore (nonché autore della voce Degustazione del vino sull’enciclopedia Italiana Treccani). Il Canapale, intitolato alla vecchia porta del paese montefiorano, è un vino biologico coltivato e vinificato in Valdaso.
Fonte, Corriere Adriatico Fermo.
La tesi «Il vino si beve anche con gli occhi. E le etichette parlano».
Sempre più aziende si rivolgono a designer o artisti per realizzare la linea di packaging. E c’è chi li studia ZI Siamo nel campo delle tecniche di comunicazione, del marketing e persino della psicologia, ma le implicazioni economiche sono il passo immediatamente successivo. Lo dice lo studio realizzato da una giovane studentessa, Elisa Daglio, di Borghetto Borbera, che ha redatto una tesi da 110 per la triennale all’Accademia Belle Arti di Genova, indirizzo progettazione artistica per l’impresa (relatore il professor Edoardo Cavazzuti). Il titolo: “Bere con gli occhi, il vino comunica visualmente”. L’analisi Partendo dall’analisi delle etichette utilizzate dalle aziende vitivinicole della zona di Gavi, Val Borbera e Tortona, intrecciandola con la letteratura disponibile sul tema, la tesi porta a dire che il packaging conta, eccome: «L’etichetta è il biglietto di presentazione di un vino, è quella che colpisce l’attenzione del consumatore dagli scaffali di un supermercato o di una enoteca, ma influisce addirittura sull’esperienza sensoriale, sul gusto».
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Vini, la grande frenata delle esportazioni “Siamo ritornati a livelli da lockdown”
L’export del vino biellese risente della guerra in Russia con il conseguente blocco delle spedizioni, senza contare l’aumento dei costi dovuto all’impennata del gasolio e del gas. «Questi ultimi sembrano fattori da poco – spiega Massimo Pastoris dell’azienda agricola Pastoris di Viverone —, ma in realtà incidono tantissimo sulla vendita finale a causa dell’aumento del prezzo di ogni bottiglia. Sul fronte dell’export, inoltre, non vi sono notizie buone: con la crisi in Russia da qualche settimana si sono bloccate le vendite e, in generale, anche la nostra produzione che andava verso altri mercati è rallentata decisamente». L’Erbaluce del Basso Biellese viene sostanzialmente venduto sul mercato nazionale, ma un 10% circa è destinato all’estero: «Sia ben chiaro – continua Pastoris—: non tutto il prodotto va in Russia, anzi. Ma ciò che ci preoccupa è il rallentamento generale delle vendite.
Fonte, Stampa Biella.
I nebbioli di Gattinara conquistano gli Usa all’OperaWine 2022 – Da Jefferson ai neo-guru del vino Il rosso di Gattinara strega gli Usa.
Gli Stati Uniti guardano a Gattinara e al suo vino. Non è una novità che il mercato Usa sia uno di quelli che più apprezza la Docg vercellese che esporta verso il mercato a stelle e strisce oltre il 40% della propria produzione. Un legame consolidato, con aziende che sono negli Stati Uniti da 50 anni, passato anche attraverso difficoltà come la pandemia e i dazi dell’amministrazione Trump. Ultimo attestato di stima: nella selezione di Wine Spectator delle etichette ufficialmente protagoniste dell’11 a edizione di OperaWine 2022 c’è un Gattinara. È il San Francesco Riserva 2017 di Antoniolo, selezionato per la degustazione di sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona dedicata agli operatori. Si tratta del quinto anno di fila che l’etichetta di Antoniolo è selezionata per l’evento di anteprima a Vinitaly con 130 proposte che rispecchiano la produzione italiana.
Fonte, Stampa Vercelli.
Un Salice Salentino che accarezza il mito di «Aiace».
Il Salice Salentino è tra le più storiche denominazioni regionali e se non la prima in ordine temporale di istituzione, è sicuramente tra le più conosciute. Nata nel 1976, la prima DOC pugliese, quella del San Severo, è del 1968, è quella che negli anni si è conquistata una riconoscibilità non solo nazionale ma soprattutto internazionale. In una regione dominata prevalentemente dalle Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT) che rappresentano la quota prevalente delle nostre produzioni, la vita delle denominazioni non é affatto facile. La DOC Salice Salentino può contare dalla sua un territorio tra i più vocati del Salento ed una composizione ampelografica tra le più equilibrate. Infatti il Negroamaro con aggiunta La bottiglia dello per cento di Malvasia Nera è quanto di me- Aiace 2019 glio si possa ottenere da ambedue le uve.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Aziende pugliesi bio in prima fila alla prima edizione dei “vini lenti’.
Dal 27 al 29 marzo “Sana Slow Wine Fire” promossa da BolognaFiere con La direzione di Slow Food Nazareno DINOI Vini pugliesi bio in prima fila alla prima edizione dei ‘vini lenti”, la manifestazione enologica dedicata «al vino buono, pulito e giusto» organizzata da BolognaFiere dal 27 al 29 marzo con la direzione di Slow Food. “Sana Slow Wine Fair”questo il nome della rassegna che potrebbe togliere splendore alla regina delle fiere di settore, la “Vinitaly” di Verona, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition (l’alleanza dei vini lenti) e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra questi, all’1l di marzo hanno già confermato la loro partecipazione 22 produttori della Puglia, di cui 15 in biologico certificato e uno in biodinamico certificato.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.
Accordo per il sostegno al settore vitivinicolo.
Fra Intesa Sanpaolo, il Consorzio e Irvo Accordo per il sostegno al settore vitivinicolo. Intesa Sanpaolo e il Consorzio di tutela vini doc Sicilia hanno firmato un protocollo di collaborazione assieme all’Istituto regionale del vino e dell’olio (Irvo) per il sostegno delle aziende nell’internazionalizzazione e nello sviluppo dell’export, oltre alla definizione di un tavolo di lavoro finalizzato all’analisi e alla valorizzazione della filiera vitivinicola siciliana con approfondimenti sui principali andamenti economici. L’accordo prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al «pegno rotativo sui vini doc», la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito.
Fonte, Giornale di Sicilia.
Vino L’export vola a 7 miliardi di euro È record assoluto.
Italia superpotenza mondiale grazie al traino di Dop e sparkling • Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. 11 2021 si chiude infatti in crescita de112,4 % in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro. Lo annuncia l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, che ha elaborato i dati rilasciati da Istat sull’export nei 12 mesi 2021. Secondo l’analisi, in un anno fortemente condizionato dalla revenge spending (la spesa di rivalsa), il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, +7,3%) consolida il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Dop, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%). Complessivamente le Dop del Belpaese rappresentano oggi due terzi delle esportazioni in valore registrate nel 2021. In rialzo, più contenuto, anche le Igp (5,4%) e i vini comuni, a +8,9%.
Fonte, Provincia – Cremona.
Intesa Sanpaolo, Consorzio tutela vini doc e Irvo insieme per rilanciare il settore vitivinicolo siciliano.
Erogati oltre 41 milioni a livello azionale, grande attenzione alle filiere con sei contratti già sottoscritti nell’Isola Intesa Sanpaolo, Consorzio tutela vini doc e Irvo insieme per rilanciare il settore vitivinicolo siciliano. Intesa Sanpaolo e il Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia hanno firmato un protocollo di collaborazione assieme all’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO) per il sostegno delle aziende nell’internazionalizzazione e nello sviluppo dell’export, oltre alla definizione di un tavolo di lavoro finalizzato all’analisi e alla valorizzazione della filiera vitivinicola siciliana con approfondimenti sui principali andamenti economici. L’accordo prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al “pegno rotativo sui vini DOC”, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Un intervento che rientra nelle iniziative che la banca ha messo in atto in coerenza e a supporto degli investimenti legati al PNRR.
Fonte, Quotidiano di Sicilia.
Apre Wine&Siena. Al Santa Maria capolavori di gusto – Wine&Siena, calici in alto per il gran ritorno.
Oggi il via alla kermesse al Santa Maria della Scala. Il sindaco De Mossi: «Un grande orgoglio». Il programma della giornata. Si parte oggi alle 11 al Santa Maria con la presentazione dei ‘Sentieri del gusto’ SIENA Calici levati al cielo per WineeSiena. Nei bicchieri la voglia di ritrovarsi in presenza, dopo lo stop, con i migliori nettari delle viti proposti dalla kermesse toscana del vino. Il taglio del nastro è avvenuto ieri, poco dopo le 18 a Palazzo Comunale con, in testa, il sindaco Luigi De Mossi che ha brindato al ritorno della kermesse. Con lui Helmuth Köcher di ‘The WineHunter’ e presidente del Merano WineFestival, il presidente della camera di Commercio, Massimo Guasconi, il presidente di Confcommercio Siena, Stefano Bernardini, Gianpaolo Betti di Enotrade Italia, il presidente della Fondazione Mps, Carlo Rossi e il rettore dell’università di Siena, Angelo Frati.
Fonte, Nazione Siena.
Webinar ‘Nutraceutica La nuova frontiera per l’agricoltura’.
Nutraceutica e integratori, la nuova frontiera per l’agricoltura’ è il convegno webinar che si potrà seguire oggi alle 14,30 sul maxi schermo al Santa Maria della Scala. II convegno, nel programma di WineeSiena con l’Università, è dedicato alla bioeconomia e alle potenzialità per le aziende vitivinicole. La professoressa Annalisa Santucci, parlerà di SienaBioactive, spin off vincitore del Premio Innovazione Toscana.
Fonte, Nazione Siena.
«Indipendenza alimentare a rischio» – «La nostra sovranità alimentare è a rischio».
L’allarme di Solfanelli, direttore Coldiretti: «Le imprese strozzate dai costi, servono misure urgenti» capanni a mina 4 «La nostra sovranità alimentare è a rischio» L’analisi del direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli: «Imprese strozzate dai costi, ecco il pacchetto di misure urgenti». «Abbiamo imprese obbligate a ridurre la concimazione e il mangime, rischiamo produzioni inferiori». Imprese piegate dai costi di produzione, mangimi diventati introvabili e rincarati del 50%, meno concimazioni nei campi a causa del prezzo stellare dei fertilizzanti Ma anche 1.500 agriturismi senesi in sofferenza e produttori di vino tagliati fuori dal loro cliente principale: la Russia. Gli effetti del conflitto in Ucraina erano già scritti nella sua bandiera bicolore: blu come il cielo, gialla come il grano dei campi dai quali proviene (insieme alla Russia) il 35% dell’export globale di grano, il 25% di orzo e il 75% di olio di girasole.
Fonte, Nazione Siena.
Degustazioni, incontri, film a «Vignaioli di montagna» Sostenibilità, gusto e territorio.
Il Trentino-Alto Adige è protagonista a «Vignaioli di montagna», seconda edizione dell’evento nazionale a Milano, che promuove l’artigianalità, la sostenibilità e la valorizzazione dei territori e delle produzioni della montagna di Trento e Bolzano, in campo vitivinicolo, gastronomico e cinematografico. Due giorni di degustazioni, incontri e proiezioni, anticipati da una settimana di eventi diffusi nei panifici, nelle enoteche, nelle librerie, e nei cinema della città in compagnia di vini e vignaioli. Domani e lunedì 14 marzo, i Vignaioli Indipendenti del Trentino, i Vignaioli Indipendenti dell’Alto Adige e il Trento Film Festival animeranno per due giorni gli spazi di Base Milano e Cariplo Factory, centro culturale e creativo attivo in zona Tortona.
Fonte, Corriere del Trentino.
Nel 2021 Verona correva Export +12% sul 2019.
I dati della Camera di commercio confermano che la ripresa era in atto Nel 2021 Verona correva Export +12% sul 2019 Riello: «Ora congiuntura negativa serve nuova liquidità a livello Ue una revisione del Pnrr e il taglio delle tasse sui carburanti» VERONA •• È stata una bella corsa quella dell’export veronese che nel 2021 ha guadagnato un 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, totalizzando 13,3 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero, al di sopra della media del Veneto che ha segnato + 7,5% e di quella italiana +7,8%. Lo comunica in una nota la Camera di commercio in cui si precisa che se si confrontano i primi nove mesi dello scorso anno con il 2020, quando si scatenò la pandemia. la percentuale di crescita è di 15,9 punti. Congiuntura negativa «Il 2021 è stato un annodi crescita e sviluppo per le imprese che operano con l’estero», ha commentato Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, «una vera e propria boccata d’ossigeno, ma ora la congiuntura è completamente negativa.
Fonte; Arena.
Vigna Major, il vino d’altissima quota entra sul mercato – Vigna Major a quota 1.350, è l’anno giusto Si parte con poche centinaia di bottiglie.
La prima produzione è prevista quest’anno, solo qualche centinaio di bottiglie da commercializzare. Un prodotto di nicchia non per tutte le tasche. Nell’ampezzana Chiave il vigneto tra i più alti d’Europa, scommessa dell’imprenditore Bisol: piante piccole in spazi ridotti Vigna Major a quota 1.350, è l’anno giusto Si parte con poche centinaia di bottiglie Coltivare uva sui monti Ci si è riusciti puntando sulla piccola quantità in spazi assai ridotti Attestati di stima senza fine per il vigneto più alto d’Italia,, sul podio d’Europa. E situato a Cortina, in località Chiave: si chiama vigna Majore si sviluppa ad un’altitudine di 1.350 metri sul livello del mare. La prima produzione ufficiale è prevista quest’anno. Le stime parlano di qualche centinaio di bottiglie, da commercializzare col marchio vigna Major. Il prodotto è il risultato dell’incrocio di riesling e pinot bianco a cui è stata aggiunta una seconda varietà, il solaris.
Fonte: Corriere delle Alpi.
Export, è stato un 2021 d’oro «Ma l’oggi è drammatico».
Superati i numeri del 2019 (+17,2%) però ora si sprofonda nell’incertezza Giuseppe Riello Questa crisi durerà a lungo e i provvedimenti del nostro governo non sono concreti L’economia. Prendiamo il marmo. II cui distretto, per Verona, è un fiore all’occhiello. Parliamo di circa 500 aziende per quasi 5 mila dipendenti. E il terzo settore dell’economia veronese, quello dei marmisti, in termini di ripresa dell’export: +17.2% nel 2021 rispetto al 2019, cioè all’epoca pre-Covid. Ebbene, neanche il tempo di mettere il cappello su quelle cifre positive che già il caro-energia picchiava e adesso, primo trimestre 2022, si finisce dentro l’incertezza più profonda, causata dall’invasione ucraina e dalle tensioni tra occidente e Russia. «II mercato un po’ sta andando, ma si guarda con molta attenzione ai consumi perché l’energia costa il 3096 in più», conferma Donato La Rizza, presidente del Consorzio Marmisti Veronesi.
Fonte, Corriere di Verona.
Strada del Prosecco, accordo con l’Iuav per valorizzarla.
Un paesaggio rurale letterario in cui alla memoria culturale si abbina la produttività. Così l’avevano immaginata negli anni Sessanta Bepi Mazzotti e Giuseppe Schiratti. Ed ecco che la strada del vino torna al centro di un nuovo progetto generativo. Ieri mattina, nella sede dei Tolentini, Benno Albrecht, rettore Iuav, e Stefano Soldan, presidente di Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana e sindaco di Pieve di Soligo, hanno firmato un accordo di ricerca con l’obiettivo di individuare strategie per rigenerare e valorizzare la Strada delle Botteghe del Vino, anche alla luce della domanda che emerge oggi dal territorio. Memoria-paesaggio e rigenerazione sostenibile le parole chiave della ricerca, che prevede tre linee di intervento: riqualificazione e articolazione dell’itinerario stradale; possibili ampliamenti architettonici alle Botteghe del Vino per integrare nuove funzioni legate alla sosta? Intesa tra l’ateneo e l’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana e promozione ambientale; strategie di rigenerazione.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Lavori nella valle di Caldaz «Sbancamenti per vigneti».
La denuncia dei Verdi: «Movimenti? Miatto: «Ci attiveremo per le verifiche di terra nella core zone Unesco» In quella zona già bloccato un intervento» L’ALLARME: «SI RISCHIA DI STRAVOLGERE IL CORSO DI UN FIUME TUTELATO OLTRE A STRAVOLGERE PAESAGGIO ED EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO». «Quei movimenti di terra, nella core zone del sito Unesco, rischiano di cancellare il rio Col di Stella, oltre a sconvolgere il paesaggio». Un intervento in corso in via Col di Stella, nella valle di Caldaz a Confin, finisce sotto la lente del gruppo Europa Verde-Verdi Sinistra Piave. Preoccupati ieri hanno inviato al Comune di Vittorio Veneto una pec in cui chiedono di verificare se quei lavori siano regolari oppure no.
Fonte, Gazzettino Treviso.
La Confraternita attacca «No al Consorzio unico di Prosecco Doc e Docg».
Valdobbiadene riaccende la discussione La Confraternita attacca «No al Consorzio unico di Prosecco Doc e Docg» Unificare i Consorzi Docg e Doc per affrontare i mercati sempre più aggressivi? Parliamo del Prosecco, ben s’intende. L’ipotesi adombrata nel convegno on line della Fiera di Godega viene respinta dalla Confraternita di Valdobbiadene. Qualche cenno, seppur indiretto, l’avevano fatto anche il presidente della Regione, Luca Zaia, e l’assessore all’agricoltura, Federco Caner, raccogliendo le sollecitazioni di ambienti diversi. La Confraternita di Valdobbiadene afferma, attraverso una nota, che il sistema Prosecco non è un monolite, ma una realtà variegata, complessa, dove si innestano prodotti diversi, territori distinti, culture inconfondibili.
Fonte, Tribuna Treviso.
Confin, si sbanca per i vigneti Un esposto di Europa Verde.
Un altro vigneto a Confin, nella valle di Caldaz? Gli esponenti di Europa Verde ne vogliono sapere di più. Hanno visto e fotografato degli sbancamenti, hanno chiesto informazioni in Comune di Vittorio Veneto, non ricevendole del tutto positive, per cui hanno chiesto l’intervento della polizia locale. «La Valle di Caldaz è il sito dove nasce il Monticanello o Rio Col di Stella, è territorio riconosciuto “Sic delle Perdonanze e del corso del Monticano” un’area protetta a livello europeo, che dovrebbe servire da corridoio ecologico per la biodiversità. In particolare in questo sito sono presenti habitat importanti per gli anfibi. Una bomba è caduta e l’area da verde è diventata un territorio lunare.
Fonte, Tribuna Treviso.
Cantina Italia: le scorte al 28 febbraio 2022.
Il Mipaaf ha pubblicato i dati Cantina Italia aggiornati al 28 febbraio 2022. Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 28 febbraio 2022, a 67,4 milioni di ettolitri in aumento del 2% rispetto ai 66 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 28 febbraio 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 0,8% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 2,8%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 1,2%; i vini generici scontano giacenze inferiori dell’1,5%; le giacenze totali di vini sono superiori dello 0,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 15,5%; il vino nuovo ancora in fermentazione meno 22%. Rispetto alla precedente rilevazione (31 gennaio 2022), i dati contenuti nei registri telematici segnano una riduzione delle scorte pari a 3 mln di hl di vini e mosti, anche se va ricordato che questi dati registrano più propriamente gli spostamenti e non necessariamente le vendite di vino.
Fonte, Federvini.
Montespertoli: ecco ”Weekend in cantina”.
L’Amministrazione Comunale in collaborazione con le aziende agricole del territorio ha deciso di proporre una nuova iniziativa primaverile dal titolo “Weekend in Cantina”. L’obiettivo è quello di far degustare i vini delle aziende del territorio e direttamente nelle cantine offrendo agli appassionati di tutte le età, ma anche ai semplici curiosi, un assaggio di quello che è il lavoro nei campi e poi in cantina, per vivere emozioni autentiche in compagnia, brindando all’inizio della primavera. Per tre weekend, le cantine di Montespertoli saranno aperte per accogliere i visitatori tra degustazioni guidate, visite in cantina e passeggiate in vigna.
Fonte, Valdelsa.net.
Vino e guerra in Ucraina, è l’export italiano il più penalizzato.
Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente) facendo del nostro Paese il suo primo fornitore, a cui si aggiungono i 56 dell’Ucraina. L’Italia rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, gli acquisti di vino italiano da parte di questi due Paesi è stato di circa 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino italiano. Nel 2021, precisa Nomisma Wine Monitor, la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro paese il suo primo fornitore. Più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 milioni di euro, per un valore aggregato di circa 400 milioni di euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Sulle esportazioni di vino l’Italia paga il prezzo più alto.
Nomisma: 400 milioni di euro il valore degli scambi commerciali con Russia e Ucraina. In sofferenza soprattutto le bollicine. Sul vino, è l’Italia a pagare il prezzo più alto del conflitto alle porte dell’Europa. Il nostro Paese rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, gli acquisti di vino italiano da parte di questi due paesi è stato di circa 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino del Bel Paese. Lo rileva il Wine Monitor di Nomisma, sottolinendo come gli effetti del conflitto vadano a influire soprattutto sui singoli vini: nel caso dell’Asti, Russia e Ucraina pesano congiuntamente per oltre un quarto del proprio export. Per gli altri top exporter, gli impatti sono invece marginali: per il Cava spagnolo o i Cremant francesi, l’incidenza di questi due mercati è inferiore al 2%.
Fonte: Avvenire
Lo sgarbo di Florentino Perez: vino da 9 euro al pranzo prepartita col PSG.
La UEFA ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Al-Khelaifi e Leonardo per indagare sul post partita di Real Madrid–PSG. I dirigenti del Paris Saint-Germain si sarebbero scagliati contro l’arbitro per il mancato fischio sul contatto Donnarumma–Benzema. Si attendono ora le decisioni della UEFA. Nel frattempo, spuntano nuovi retroscena sull’accoglienza di Florentino Perez nei confronti di Al-Khelaifi, umiliato in campo da Benzema e a tavola dal ‘nemico’ patron dei ‘Blancos’. Come riferito da ‘Repubblica’, infatti, dopo lo sgarbo del ritardo al pranzo di Parigi all’andata, Perez ha fatto servire al ristorante Zalacain nel pranzo prepartita tra dirigenti due bottiglie di vino da 9 euro l’una, che Nasser, musulmano, non ha toccato.
Fonte: Calciomercato.it.
Vola il mercato degli accessori per vino e spirits (+5,2% l’anno entro il 2028).
L’ indotto generato dall’industria del vino e degli spirits crescerà al ritmo del 5,2% l’anno. E arriverà a valere 3,3 miliardi di dollari nel 2028. Lo riporta il sito Winenews riprendendo un report di “Million Insights”. Si tratta di un indotto importante, “che va dai macchinari per la viticoltura alle macchine imbottigliatrici, dai tini di acciaio alle botti di legno, dalle bottiglie ai tappi, dalle etichette agli imballaggi, fino agli accessori usati in bar e ristoranti, come cavatappi, decanter, bicchieri, shakers”. Nel 2020 il settore valeva 2,24 miliardi di dollari, e come si è dettosi prevede raggiungerà 3,37 miliardi di dollari entro il 2028. Il segmento più rilevante, in termini economici, è quello dei decanter e dei bicchieri in vetro, che nel 2020 rappresentavano il 40% del mercato degli accessori, e continueranno a crescere, a ritmi superiori alla media. Al secondo posto – rileva Winenews – gli shaker, destinati a crescere ancora, vista la grande popolarità dei cocktail e della miscelazione. Bar e ristoranti rappresentano il 60% del mercato, mentre il restante 40% è legato ai privati.
Fonte: Federvini.
Guerra Russia-Ucraina, tra i maggiori esportatori di vino l’Italia è la più penalizzata.
L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, le loro importazioni hanno toccato i 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino della Penisola. L’invasione russa ai danni dell’Ucraina genera effetti pesanti sulle imprese agroalimentari italiane. Non ci sono solo i gravi problemi di approvvigionamento legati ai cereali o ai semi oleosi (girasole in primis), ma anche sul fronte dell’export si registrano impatti che finiscono con il colpire alcuni settori trainanti il “Made in Italy”, come il vino. Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro Paese il suo primo fornitore. Più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 milioni di euro, per un valore aggregato di circa 400 milioni di euro.
Fonte: La Repubblica.
Gavi premia chi vende vino e idee nel mondo del web.
Il Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà il 21 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato «Italian Wine Worldwide». Per la prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia: le precedenti edizioni si erano svolte a Gavi nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio. «Da una mappatura dei siti internet di centoventitré consorzi – spiega Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi –, eseguita dalla società The Round Table, abbiamo selezionato sedici candidati. L’analisi ha riguardato le modalità con cui questi consorzi comunicano con l’estero attraverso internet. L’ideale sarebbe stato valutare le singole aziende, un lavoro troppo impegnativo. Oltretutto, i consorzi, oltre a vendere il vino, vendono pure il territorio».
Fonte: La Stampa.
Vino, nel 2021 l’export italiano ha raggiunto il valore record di 7,1 miliardi (+12,4%).
L’export di vino italiano ha avuto un vero e proprio exploit nel 2021, tanto da raggiungere il valore record di 7,1 miliardi di euro. Il 2021 sarà senza ombra di dubbio un’annata da ricordare per l’export del vino italiano, che mette a segno una crescita in valore pari al 12,4%, equivalente a un totale di 7,1 miliardi di euro. Cifre notevoli, che diventano ancora più significative quando si aggiunge il fatto che la bilancia commerciale del settore vanta un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro, confermandosi come una delle più performanti del Made in Italy.
Fonte: Dissapore.
Vini d’Autore – Terre d’Italia: 400 etichette in rappresentanza dell’eccellenza vitivinicola italiana.
Vini d’Autore – Terre d’Italia 2022 torna a Lido di Camaiore (LU) domenica 22 e lunedì 23 maggio, dopo i due anni di pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria. L’ottava edizione dell’evento organizzato dalla rivista L’AcquaBuona porterà in Versilia 80 vignaioli che presenteranno in degustazione alcuni vini simbolo del territorio italiano portabandiera di qualità ed eccellenza. Sulla riviera del Lido di Camaiore sarà possibile bere 400 etichette diverse, una selezione variegata sia per tipologia ma anche per provenienza territoriale di vini autoctoni e internazionali, diversi tra loro anche per caratteristiche pedoclimatiche proprie. I banchi d’assaggio saranno allestiti negli spazi de l’Hotel Una Esperienze, struttura sul mare che grazie all’accogliente area esterna renderà l’esperienza di assaggio un vero e proprio tour enologico ideale rilassante e confortevole. Sono attesi circa 130 produttori e tanti visitatori (nelle scorse edizioni sono stati circa 3300) tra curiosi, appassionati e operatori del vino.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 11 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
La Fiera del Levante riparte da vino e olio.
Dal 10 al 12 marzo a Bari c’è Enoliexpo 2022, con quasi duecento espositori italiani e stranieri La Fiera del Levante riparte da vino e olio La Fiera del Levante di Bari riparte e lo fa dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, ospiterà quasi 200 espositori italiani e stranieri ad occupare i 16.000 mq. del nuovo padiglione, che presenteranno le ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging. Si alterneranno nei tre giorni una ventina di incontri di formazione e aggiornamento professionale con la partecipazione dei più autorevoli esperti e ricercatori. Per la Puglia – prima regione d’Italia per la produzione di olio (una media di 150 mila tonnellate nell’ultimo quinquennio, pari a quasi il 50% su scala nazionale) e seconda per quella di vino (8,5 milioni di ettolitri nel 2021, pari al 20% nazionale, dietro solo al Veneto).
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Vi spiego come il prosecco Docg è diventato adulto.
La strategia di Paolo Bisol, cantina Ruggeri Lo ha chiamato il Prosecco adulto. È il contrario dell’immagine delle bollicine del Nordest. Una nuova frontiera e un ritorno al passato. L’idea ha convinto Paolo Bisol, della cantina Ruggeri di Valdobbiadene. Un vignaiolo-medico che ogni anno si arrampica sulle Rive del Prosecco Docg per recuperare le uve dei vigneti storici. Il Prosecco può avere una vita più lunga di quella fatua che va dalla vendemmia all’estate dell’anno successivo? Per rispondere a Bisol si è messo al lavoro con alcuni colleghi: Franco Adami, Primo Franco, Marco Spagnol, Graziano Merotto. È nata una degustazione alla scoperta del Prosecco adulto. «Lo abbiamo chiamato così», racconta Paolo, «perché ci va stretto il mantra del Prosecco giovane, fresco e fruttato. Esistono f 1 citazioni del Molon •?? r tempo maggiore nelle vasche».
Fonte: Corriere della Sera 7.
Vendite ai massimi (+12,4%) per il vino italiano nel mondo.
Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. Il 2021 si è chiuso in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi, secondo i dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea. Secondo l’analisi il vino italiano (22,2 milioni di ettolitri esportati, + 7,3%) consolida il ruolo leader grazie alle produzioni Dop, che fanno meglio della media (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%).
Fonte: Sole 24 Ore.
Intervista a Fabio Cordella – «Con i “vini dei campioni” mando in campo il dream club dell’enologia mondiale».
Il progetto è chiaro e semplice, si chiama “Vini dei Campioni Un progetto al quale proprio Fabio Cordellla, direttore sportivo salentino e titolare della “Fabio Cordella Cantine; fondata ne12008 a Coperdno in provincia diLecce, ha esibito ad alcuni dei principali intenditori del mondo enologico la sua lungimirante idea imprenditoriale, con la quale finalmente è riuscito a’ mescolare° le sue due grandi passioni: calcio e vino. Una squadra di calciatori che sta pian piano venendo a formarsi, con una serie di bottiglie divino realizzate da Cordella con la partecipazione di alcuni dei principali protagonisti del mondo del pallone. Una squadra, se schierata in campo, che ha del sensazionale: sono entrati afarparte del team di Cordella campioni come Buffon, Candela, Asprilla, Sneijder, Zamurano, Ronaldinho, Roberto Carlos, Frey, Materazzi, Diego Lugano, Kevin Kurányi e l’ultimo “acquisto” Amami. I calciatori protagonisti di questo progetto non si limitano a mettere la firma al prodotto, ma ne sono partner completamente coinvolti in tutti gli aspetti, che tra l’altro raffigurano le zone più importanti di produzione come Italia, Francia e Cile.
Fonte: Tuttosport.
Un Lambrusco per il Banco Alimentare.
II Lambrusco diventa solidale e in un momento tra i più difficili della nostra storia, si fa strumento di un’iniziativa nobile che in un anno e mezzo ha raccolto la somma di 22.720 euro. L’idea è venuta a Barbara e Alberto Paltrinieri, che insieme all’enologo Attilio Pagli e all’artista Fabrizio Loschi, nel giugno 2020 hanno voluto reagire alla pandemia, con una cuvèe che rappresentasse i valori di prossimità in cui si riconoscono e potesse essere in qualche modo d’aiuto. Si chiama Anàstasi e ne sono state prodotte 758 bottiglie numerate. Una cuvèe di Sorbara in purezza con il metodo antico della rifermentazione in bottiglia che si origina dall’assemblaggio di una base del 2017 che ha sostato 2 anni in un tonneau (come riserva familiare), insieme a una base de Leclisse 2019.
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Materiali e costi Il comparto vitivinicolo terne un rallentamento.
Introvabili gabbiette di alluminio e capsule importate da Kiev Timori per sostenibilità e contribuzioni in scadenza Bellini (Casarsa): senza interventi rischiamo di non imbottigliare Rizzi (Ramuscello): la domanda tiene Maurizio Cescon. L’unica nota positiva è che il mercato tiene e, anzi, la domanda, in particolare di Prosecco e Pinot grigio resta sostenuta, soprattutto all’estero. Ma per il resto anche il mondo del vino deve fare i conti con problemi che ogni giorno diventano più impellenti: costi dell’energia, dei trasporti e dei carburanti, mancanza di alcuni materiali necessari per imbottigliamento e imballaggi. Si naviga a vista anche in questo settore e il rischio è che ci si possa fermare del tutto, cioè tenere vini e spumanti nelle cisterne e rinunciare, per un periodo, all’imbottigliamento, con le conseguenze del caso. «Non troviamo determinati prodotti che per noi sono di uso comune – spiega Mirko Bellini, direttore della cantina La Delizia di Casarsa. Non ci sono le capsule di plastica e le gabbiette di alluminio, la cui importazione è dall’Ucraina.
Fonte: Messaggero Veneto.
Duino Aurisina diventa “Città italiana del vino”.
Duino Aurisina diventa “Città italiana del vino”. È in programma domattina, alle 10, al Castello di Duino, la cerimonia di insediamento di Duino Aurisina quale “Città italiana del vino 2022”. Sono previsti interventi di Daniela Pallotta e Renata Bianco, sindache di Duino Aurisina e di Barolo, Comune “Città del vino 2021”, del vice sindaco e assessore al turismo Massimo Romita, di Tiziano Venturini, presidente delle Città del Vino del Fvg, Francesco Marangon, docente dell’Università di Udine, Antonio Rossi, degli Ambasciatori delle Città del Vino, e Angelo Radica, delle “Città del Vino”. Roberto Filipaz, vice presidente dell’Ais Fvg, illustrerà le produzioni vitivinicole.
Fonte: Piccolo Trieste.
Nel mirino di Putin ci sono olio, vino e pasta italiani. Alimentare utilizzato come utile ritorsione.
Alimentare utilizzato come utile ritorsione 0 L’allarme in riferimento al decreto firmato dal presidente russo come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni UE L’alimentare è nel mirino delle ritorsioni di Putin come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alle sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea. E’ l’allarme della Coldiretti in riferimento al decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni UE per l’invasione dell’Ucraina. In pericolo per l’Italia ci sono le vendite degli elementi base della dieta mediterranea come vino, pasta e olio in Russia, che sono scampati all’embargo, ed hanno raggiunto lo scorso anno il valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto al 2020, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat.
Fonte, ‘Inchiesta.
Le vigne, l’arte del produrre vino e la gastronomia locale. Ecco il secondo appuntamento con Castello di Parole.
Le vigne, i vini e le specialità gastronomiche. Sono questi i temi al centro del secondo appuntamento della rassegna culturale “Castello di Parole”, che si terrà oggi alle 17, al casello di Riomaggiore. Ornella D’Alessio, giornalista e curatrice della manifestazione, intervisterà Carlo Casti, autore di “Vigne vista mare. Vini e specialità gastronomiche delle coste italiane”, Casti Editore. Dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, l’ex governatore nazionale di Slowfood Carlo Casti, si è messo in viaggio alla ricerca di prodotti rappresentativi dell’enologia italiana che si possono incontrare lungo costa. Le riduzioni tipiche del Bel Paese, i vini locali, piacevoli, gustosi, organoletticamente corretti e prodotti nel rispetto della stagionalità, del ciclo vitale e dei diritti di tutti i soggetti coinvolti.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Un weekend tra i vignaioli altoatesini.
I Vignaioli Indipendenti del Trentino, i Vignaioli Indipendenti dell’Alto Adige e il Trento Film Festival saranno protagonisti nel weekend negli spazi di BASE e Cariplo Factory – centro culturale e creativo attivo in zona Tortona. Domenica, a partire dalle ore 11 e fino alle ore 20, il primo piano apre al pubblico con la «Mostra dei Vignaioli»: 50 banchi di assaggio, oltre 100 vini in degustazione e il racconto dei produttori trentini e altoatesini. Un sentiero che si snoda lungo valli alpine, attraverso vini artigianali, di qualità, territoriali e sostenibili. Ad accompagnare il percorso, i formaggi d’alpeggio, lo speck artigianale sudtirolese e il pane tipico di questi territori. A seguire una speciale proiezione a cura del Trento Film Festival.
Fonte, Giornale Milano.
A cena fuori si bevono i vini “eco”.
Chi va al ristorante gourmet sceglie vini a denominazione certificata, autoctoni, ecosostenibili, e con brand noti. È quanto rileva l’indagine commissionata da Igm (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor sul consumo outdoor dei Fine Wine a ottobre 2020 e settembre 2021. Questa doppia indagine evidenzia una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recenti dati Istat. In sintesi, se nel 2019 le vendite di foodewine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Numeri che confermano le cifre emerse dalla ricerca Igm-Wine Monitor: se nell’ottobre del 2020 il 52% degli intervistati dichiarava di aver abbassato il consumo del vino outdoor, un anno dopo questa percentuale è scesa al 43%.
Fonte, Prealpina Green economy.
Trasferta in Danimarca per i produttori monferrini.
Consorzio di tutela dei vini a Copenaghen Trasferta in Danimarca per i produttori monferrini •Trasferta a Copenaghen in Danimarca ieri, giovedì 10 marzo, per un gruppo di viticoltori del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, grazie all’Azione Estera cofinanziata dal Psr e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Una full immersion tra il seminario tenuto dalla Camera di Commercio italiana, la Masterclass alla cieca guidata dall’esperto Thomas Ilkjaer e rivolta ad operatori di settore e media, la B2B table tasting rivolta a buyer, Ho.Re.Ca., opinion leader e media di settore, e la B2C table tasting rivolta ai winelover danesi. CH.C.
Fonte, Monferrato.
Consorzi del vino e vetrine on line: i voti alla promozione sul web.
II 21 marzo, a Milano, l’ottava edizione del Premio Gavi “La Buona Italia” In lizza sedici gruppi enologici impegnati nel marketing internazionale Consorzi del vino e vetrine on line: i voti alla promozione sul web. I1 Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà i121 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato “Italian Wine Worldwide”. Per la prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia. Le precedenti edizioni si erano svolte infatti tutte a Gavi in location di eccellenza e grande suggestione: nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
Sedici candidati, un solo vincitore Gavi premia chi vende vino e idee.
Il Consorzio sceglie l’omologo italiano leader nella comunicazione web “Molto importante il modo in cui un ente presenta il prodotto all’estero”. Il Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà i121 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato «Italian Wine Worldwide». Perla prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia: le precedenti edizioni si erano svolte a Gavi nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio. «Da una mappatura dei siri internet di centoventitré consorzi — spiega Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi —, eseguita dalla società The Round Table, abbiamo selezionato sedici candidati. L’analisi ha riguardato le modalità con cui questi consorzi comunicano con l’estero attraverso internet.
Fonte, Stampa Alessandria.
Meno burocrazia e regole chiare per non penalizzare i lavoratori.
Il caporalato non si ferma nelle vigne di Langa e dell’Astigiano. L’arresto dei due macedoni di 42 e 37 anni, marito e moglie, gestori di una cooperativa agricola, fa discutere e preoccupa gli addetti ai lavori. Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil di Asti commenta con durezza: «Ci sono aziende che segnano 3 o 4 ore a settimana ai lavoratori e poi li fanno lavorare 50; non si può andare avanti così – sostiene – oltretutto si tratta anche di una questione culturale, ma non possono e non devono pagarla i lavoratori; bisognerebbe riuscire con l’ente bilaterale a formare una commissione in grado di girare per verificare i contratti e le imprese agricole». E lancia un appello alle associazioni di categoria: «Lo scopo è poter agire insieme per il bene di tutto il comparto» afferma.
Fonte, Stampa Asti.
La guerra fa pagare il conto “In pericolo le vendite di vino”.
L’allarme di Coldiretti Asti sulle ritorsioni di Putin La guerra fa pagare il conto “In pericolo le vendite di vino” 1,5 miliardi cli euro il costo del blocco delle esportazioni in Russia dal 2011. Vino, spumanti e prodotti del comparto alimentare sono nel mirino delle ritorsioni di Putin. Era già accaduto nei 2014. Alle sanzioni internazionali per l’annessione della Crimea, il capo del Cremlino aveva reagito con l’embargo, mai revocato, a una ampia lista di prodotti. Oggi la situazione si aggrava: sono in pericolo le vendite di vino, pasta e olio, prodotti italiani che finora erano scampati all’embargo, un valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto a12020, secondo le proiezioni di Coldiretti su dati Istat. Anche l’Astigiano rischia contraccolpi.
Fonte, Stampa Asti.
Le cantine delle donne in un giorno.
Una giornata per promuovere il mondo del vino in rosa e l’imprenditoria femminile legata a questo settore, attraverso incontri, appuntamenti didattici e degustazioni dedicate alle cantine guidate da donne, raccontate dalle voci delle protagoniste. Domenica 13 marzo da mezzogiorno alle 20 nel salone delle feste dell’hotel Principi di Piemonte (via Gobetti 15) è in programma “Le donne e l’uva”, edizione di debutto della kermesse targata Eat Bin, costola di To Be che si occupa di promozione sociale, con un occhio di riguardo alla valorizzazione dell’eccellenza enogastronomica piemontese. Presenti al banco d’assaggio più di 20 produttrici con le loro etichette più rappresentative, per offrire ai wine lovers un percorso di 10 calici al prezzo di 25 euro, a cui si potranno abbinare (con prezzo a parte) specialità della cucina di Rizzelli e Fanfaluch.
Fonte, Stampa Torino Sette.
Import-export da record nel 2021 ma ora c e il rebus del conflitto.
ll «made in Salento» esportato nel mondo vale 717 milioni di euro • 11 conflitto ucraino sta affossando gli scambi commerciali, dopo un anno da record. Il 2021 ha rappresentato, infatti, un periodo di forte ripresa per le esportazioni made in Salento, ma anche per le importazioni destinate alle aziende e ai consumatori leccesi. È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha analizzato l’andamento della bilancia commerciale nel lungo termine, vale a dire il trend degli ultimi trent’anni, a partire dal 1991 ad oggi. Dai 296 milioni di euro di valore complessivo dell’export raggiunto nel lontano 1991 siè arrivati ai717.389.017 euro di oggi. Il valore più alto, però, è stato raggiunto nel 2001 con oltre 885 milioni di euro di prodotti made in Salento esportati in tutto il mondo, mentre il valore più basso è stato toccato nel 2009, quando l’export fermò ad appena 318 milioni di euro.
Fonte, Gazzetta del Salento.
Wine Spectator sceglie 2 vini sardi – Due vini sardi scelti da Wine Spectator.
SellaeMosca e Agricola Punica tra le cantine al top nel mondo Due grandi vini rossi dell’isola saliranno sul podio di Vmitaly. Si tratta della Riserva di Cannonau di Sardegna 2018 della SellaeMosca e di Barrua 2012 di Agricola Punica di Santadi, selezionati da Wine Spectator, la più prestigiosa rivista enologica del mondo, per la degustazione di Opera Wine, riservata alle cento migliori etichette del mondo. Due vini sarei scelti da Wine S-oectator La più prestigiosa rivista enologica incorona la Riserva di Cannonau di Sardegna 2018 di SellaeMosca e il Barrua 2012 di Agricola Punica di Pasquale Porcu Due grandi vini sardi saliranno sul podio della prossima edizione di Vinitaly. Si tratta della Riserva di Cannonau di Sardegna 2018 della SellaeMosca e di Barrua 2012 di Agricola Punica di Santadi.
Fonte, Nuova Sardegna.
Vino sott’acqua per 6 mesi.
Bollicine di Sangiovese cullate dalla laguna Vino sott’acqua per6 mesi ¦ Per il terzo anno il locale ha messo “in ammollo” queste bottiglie speciali Le bottiglie sono sott’acqua da alcune settimane, a due passi da In Marinetta. E ci resteranno in tutto per sei mesi, osservate speciali e con un occhio di riguardo, protagoniste di una vera e propria avventura eno-ambietalista, si potrebbe dire. “E’ il terzo anno di questa meravigliosa avventura di affinamento in laguna”, spiegano a In Marinetta. “Quest’anno siamo ritornati al primo amore, un’accattivante bollicina di sangiovese 100% Metodo Classico della Tenuta Santa Lucia”. Tenuta Santa Lucia, a Mercato Saraceno, sulle colline del cesenate, lavora e produce vini con il principio della biodinamica. E proprio una bollicina di sangiovese (che di suo non è frequente), era stata la protagonista del primo esperimento, “assaggiato” tre anni fa.
Fonte, Voce di Rovigo.
Chianina & Syrah, settanta cantine in mostra.
Si apre oggi la «tre giorni» dedicata a due eccellenze del territorio, presenti chef stellati e produttori delle etichette più prestigiose. Ci saranno 28 chef di cui 11 stellati che daranno prova della loro bravura. Sarà il simposio internazionale «Cortona città della Syrah» ad «aprire le danze» della tre giorni di eventi in città. Un appuntamento in programma questa mattina alle 10,30 al centro convegni Sant’Agostino che vuole diventare un momento di incontro scientifico promozionale e culturale di respiro internazionale. «Si tratta di un cammino che abbiamo deciso di percorrere da tempo – sottolinea il presidente del Consorzio Vini Cortona Stefano Amerighi – e che oggi trova nella quinta edizione di Chianina e Syrah il suo momento divulgativo atteso».
Fonte, Nazione Arezzo.
Il vino come un’opera d’arte La Regola punta all’enoturismo L’azienda Nuti alla terza generazione di vignaioli: bio, rinnovamento, sperimentazione.
La Regola a Riparbella è la storia di una famiglia, una delle prime a credere nello sviluppo vitivinicolo di quella parte d’entroterra in provincia di Livorno ma al confine con Pisa e che respira la brezza della costa. La famiglia Nuti acquistò in località “La Regola” un piccolo appezzamento di terra, agli inizi del 1900, dove coltivava la vite e produceva vino ma solo per consumo familiare. Nel 1990 Luca, laureatosi in agronomia fu il primo a seguire la strada familiare, poi si aggiunse una decina di anni dopo il fratello Flavio, avvocato di professione. Insieme hanno raccolto le redini del lavoro tracciato prima dal nonno e poi dal padre Rolando trasformando una passione in una vera e propria azienda vitivinicola che oggi sfoggia una cantina artistica e vini, per circa 100mila bottiglie totali, distribuiti in tutto il mondo. Quello dei Nuti è un gene che si trasmette di padre in figlio, infatti oggi accanto a loro sono arrivati i due figli, neolaureati in enologia: Valentino e Niccolò che rappresentano la nuova generazione.
Fonte, Tirreno Cecina-Rosignano.
Le eccellenze del vino un segnale per la ripartenza.
Tre giorni di appuntamenti Le eccellenze del vino un segnale per la ripartenza Pino Di Blasio inee Siena ha il grande merito di inaugurare l’anno di eventi in Toscana legati al mondo del vino e della gastronomia d’eccellenza. Sarà il primo brindisi collettivo, una vetrina anche tra capolavori dell’arte, come gli affreschi del Sala del Pellegrinaio al Santa Maria della Scala, con i calici in alto per salutare l’auspicata ripartenza. Sarà la settima edizione della manifestazione, che ha come corollario al titolo ‘Capolavori del gusto’, con le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The Winehunter Award.
Fonte; Nazione Speciale Wine & Siena.
Intervista a Helmut Kocher – Capolavori divino al Santa Maria – «II cuore del vino batte in questa provincia».
Da oggi al 14 marzo va in scena la settima edizione della manifestazione Capolavori di vino al Santa Maria Degustazioni, masterclasses di eccellenza, eventi collaterali in scena dal Grand Hotel Continental a Palazzo Squarcialupi Convegni, approfondimenti e 460 vini da scoprire con i migliori premiati da The WineHunter Qa pagina 2 a pagina 7 «II cuore del vino batte in questa provincia» Helmut Köcher, fondatore del Merano Wine Festival: «Non cediamo alla paura, guardiamo avanti e lavoriamo per un futuro migliore». «La settima edizione con 130 produttori da tutta Italia, oltre settemila vini da degustare, cartellone con tanti eventi». Parla di «speranza» e «fiducia nel futuro», Helmut Köcher. Lo fa anche nei giorni terribili della guerra che è tornata a sconvolgere un mondo già provato da due anni di pandemia.
Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.
Intervista a Stefano Bernardini – «La qualità è la molla per rilanciare il settore».
«La qualità è la molla per rilanciare il settore» Stefano Bernardini è uno dei pionieri della manifestazione. «Il Santa Maria della Scala è lo scenario ideale per unire ambiente e cultura». «Sarebbe importante riappropriarsi del marchio, poi far ripartire il progetto». Cosa vorrei per il futuro? Una manifestazione sempre più di qualità con ricadute su tutto il territorio». Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio, è stato uno dei pionieri di Wine and Siena, il ponte istituzionale ideale per sviluppare l’idea di Andrea Vanni e le competenze di Helmut Köcher, mettendole in connessione con il mondo senese. Ora, nell’anno del ritorno dell’edizione in presenza, guarda al percorso compiuto fin qui e immagina anche nuovi scenari. «Partimmo con iniziative itineranti, coniugando assaggi di vino ed eventi a palazzi senesi sempre differenti.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Intervista a Rossella Lezzi – «Cucina, vino e natura trainano il turismo».
Parla Rossella Lezzi, presidente Federalberghi Confcommercio. «Siena famosa in tutto il mondo per qualità, professionalità e tradizione». L’enogastronomia come ‘traino’ del turismo a Siena: un binomio perfetto in una terra che ha le sue eccellenze nel cibo e nell’accoglienza. L’offerta alberghiera diventa ingrediente fondamentale: dell’occasione WineeSiena e delle proposte per il weekend parliamo con Rossella Lezzi, presidente Federalberghi Confcommercio Siena. La vetrina del vino è l’occasione da cogliere per chi ospita? «Degustare un buon vino nelle terrazze e nei giardini delle nostre strutture deve diventare un appuntamento di relax e buon vivere per tutti coloro che ricercano la qualità e la bellezza. Da noi gli ospiti si sentono coccolati e accolti con dedizione, la stessa che rende le nostre terre apprezzate in tutto il mondo.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
«Questa edizione è dedicata a te, Andrea e al sogno di portare a Siena la kermesse».
II ricordo di Gianpaolo Betti «Era l’anello di congiunzione fra la città e Merano» «Oggi sono qui per ricordare Andrea Vanni, prima di tutto un amico, un giraffino, un collega, scomparso prematuramente che è stato l’ideatore di WineeSiena, l’anello di congiunzione fra la sua amata Siena e Merano, citta in cui viveva da molti anni e dove si era creato una famiglia», così Gianpaolo Betti, di Enotrade Italia, ripercorre la storia e ricorda l’amico cui è dedicata questa edizione della kermesse, raccogliendone il testimone. «E’ grazie alla sinergia creatasi con Stefano Bernardini di Confcommercio ed Helmut Köcher, che Andrea Vanni è riuscito a coronare il suo sogno di creare a Siena una manifestazione di alto profilo sulle eccellenze enologiche.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
«Così Siena può brindare alla ripartenza».
L’assessore comunale Tirelli non ha dubbi: «La kermesse dedicata al vino rappresenta un’opportunità per il commercio e il turismo». «Abbiamo prolungato l’evento di un giorno: lunedì giornata solo per gli operatori». «L’amministrazione comunale scommette da sempre su WineeSiena, in quanto opportunità per la ripartenza dell’economia sul territorio». Parola dell’assessore al Commercio e al Turismo, Alberto Tirelli, che oggi sarà presente al taglio del nastro della kermesse previsto alle 18 a Palazzo pubblico. «WineeSiena è una delle tre grandi manifestazioni che fin dall’inizio gli albergatori ci hanno invitato a sostenere e promuovere. Le altre sono il Siena International Photo Awards e le Strade Bianche, che si sono concluse con grande successo lo scorso fine settimana – spiega Tirelli -. Del resto, in un periodo tranquillo in termini turistici, l’evento dedicato al vino porta in città un buon numero di clienti e visitatori.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Brunello e Colli Senesi, eccellenze nel mondo.
Tra gli osptii della kermesse i due consorzi legati al cuore della nostra produzione. «Ecco i nuovi mercati esteri di riferimento». In tutto sono coinvolti più di 350 produttori di vino che ‘viaggiano’ in cinque continenti. Sono il respiro paziente e laborioso del Senese. L’anno scorso, in tutto hanno immesso sul mercato circa 14 milioni di bottiglie. In ognuna di quelle che Francois Rebelais ribattezzò Diva Bottiglia, è celata la verità: senza Chianti e Brunello, Siena, non sarebbe ciò che è oggi. Una perla raccontata in cinque continenti grazie agli oltre 350 produttori che, quella Diva Bottiglia le riempiono con l’anima di un territorio. La stessa che sarà raccontata a WineeSiena da due dei padroni di casa della kermesse: il Consorzio Chianti Colli Senesi, presieduto da Cino Cinughi De Pazzi e il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, guidato da Fabrizio Bindocci.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Tutti i numeri di una vetrina di capolavori.
Sono 129 i produttori, 460 i vini da degustare a Palazzo Squarcialupi, 11 operatori senesi tra ristoranti, pasticcerie e dolci tipici. II taglio del nastro ufficiale alle 18 con cerimonia inaugurale a Palazzo Pubblico SIENA Sono 129 i produttori provenienti da 16 regioni i protagonisti di questa edizione di WineeSiena. Porteranno 460 vini in degustazione, nella tre giorni a palazzo Squarcialupi. E ancora undici operatori senesi – di cui otto ristoranti, una pasticceria, un produttore di dolci Igp e un produttore di caffè – per l’anteprima della manifestazione, la Small plates dinner in programma questa sera al Santa Maria della Scala, a palazzo Squarcialupi dove saranno ospitate anche le degustazioni. Evento che seguirà il taglio del nastro ufficiale con l’inaugurazione che si svolgerà alle 18 a Palazzo comunale. II programma. Le degustazioni di prodotti enogastronomici si terranno a palazzo Squarcialupi, sabato e domenica dalle 11 alle 18, lunedì dalle 10 alle 16 per la giornata dedicata agli operatori del settore e alla stampa.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Dall’origine dei vini in anfora al Timorasso, le masterclasses da prenotare.
Gli appuntamenti collaterali da non perdere, assieme alle degustazioni guidate SIENA Masterclasses e degustazioni guidate. Sono gli appuntamenti più strutturati che si svolgeranno al Grand Hotel Continental tra domani e domenica, occasione per approfondimenti di temi particolari. Si inizia domani alle 12 con I Vini del Friuli, degustazione guidata a cura di Marcello Vagini e Ais; alle 14.30 degustazione guidata del Timorasso a cura di Massimo Pastura e Slow Wine – condotta di Siena; alle 17,30 verticale con II Borro, degustazione guidata a cura di Salvatore Ferragamo e Fisar. Domenica alle 11,30 appuntamento con «Vini in anfora – La sfida Italia-Georgia – L’origine», degustazione guidata a cura di Helmuth Köcher The WineHunter; alle 14 alla scoperta dei Super Tuscan, degustazione guidata a cura di Andrea Frassineti Consigliere Nazionale Onav; alle 17.30 appuntamento con I vini di Andrea Vanni, degustazione guidata a cura di Gianpaolo Betti.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 10 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
L’azienda agricola Fiorano di Cossignano vince una doppia Medaglia d’oro in Germania.
In attesa delle fiere internazionali Vinitaly e Prowein in programma in primavera, per l’azienda agricola Fiorano di Cossignano è già tempo di brindisi importanti. La trentesima edizione di Mundus Vini, tra i più importanti concorsi enologici internazionali che si tiene ogni anno in Germania, ha premiato con la Medaglia d’Oro due suoi vini di punta, il Rosso Piceno Superiore Doc Terre di Giobbe 2018 e il Marche Igt Rosso Ser Balduzio 2017. «II Montepulciano – commentano Paolo Beretta e Paola Massi, marito e moglie vignaioli di Fiorano – è il protagonista di entrambe le bottiglie premiate. Nel Terre di Giobbe, insieme al Sangiovese, forma una delle DOC storiche e più rappresentative delle Marche. Nel Ser Balduzio è presente invece in purezza».
Fonte: Resto del Carlino Ascoli
EWine è la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano.
Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Winee Siena rinviato, si farà a marzo. Il primo evento dell’anno dedicato al vino, si sposta (causa Covid) da fine gennaio a metà marzo. La kermesse con oltre 600 etichette che ogni anno si tiene nel fantastico complesso monumentale di Santa Maria della Scala, si farà anche se la data viene spostata per superare i mesi più freddi e più a rischio per la pandemia. San Marzano Primitivo di Manduria Docg Il vino nella Rete.
Fonte: Espansione.
Messaggi in bottiglia (Dalle alte quote).
Alla due giorni di festival dedicato a vini speciali, ottenuti da viti coltivate in quota con sacrifici e fatica da una squadra di uomini e donne, anche loro speciali, che non vogliono abbandonare le loro terre aspre e difficili ma cercano di ricavarne il meglio: Vignaioli di Montagna è l’appuntamento biennale che vedrà diversi produttori del Trentino e dell’Alto Adige presentarsi a Milano il 13 e il 14 marzo con le loro bottiglie e le loro storie, oltre a una proiezione cinematografica organizzata in collaborazione con il Trento Film Festival. La manifestazione è ospitata al Base, in via Bergognone 34, dove nella giornata di domenica 13 si tengono i banchi d’assaggio.
Fonte: Repubblica Tuttomilano.
Un po’ di vino non fa male, lo dice l’Europa.
Un po’ di vino non fa male, lo dice l’Europa Bocciata la proposta di etichettare le bottiglie con la stessa dicitura delle sigarette. Resta la raccomandazione sul consumo responsabile Ancora un attacco al buon cibo italiano non andato a segno. Il Parlamento europeo ha dovuto discutere la proposta di etichettare il nostro vino con la generica dicitura di alimento capace di causare il cancro e invece è passata la linea moderata proposta dall’Italia. È stato deciso che l’avvertenza salutista anticancro riguarderà solamente l’abuso e non il normale consumo, quindi in etichetta ci sarà la raccomandazione di bere il vino in modo responsabile.
Fonte: Famiglia Cristiana.
A tavola vince l’equilibrio.
A maro + amaro fa amarissimo; acido + acido fa acidissimo. Non è il gioco di Lapalisse quanto piuttosto una regola per approcciarsi alla tecnica degli abbinamenti fra cibo e vino. C’è poi un secondo livello, non secondario, che riguarda la struttura di un cibo e di un vino, che devono sempre essere abbinati sulle medesima lunghezza d’onda. Sarebbe infatti un disagio mettere un Barolo su un riso all’inglese, dove il primo ha una struttura ampia e complessa, mentre il secondo è debole. Detto questo come ci si comporta con salumi e formaggi? Ed è vero che le bollicine vanno sempre bene se entrambi i fronti? La risposta è “ni”. La bollicina ha un effetto sgrassante inequivocabile e dà piacere, ma poi bisogna sempre prendere in considerazione la struttura del vino che la origina, dove quest’ultima non deve sovrastare l’anima di un salume delicato come potrebbe essere un buon San Daniele.
Fonte: Gusto.
Caprini e Sauvignon salsicce e Barbera A ciascuno il suo.
Con formaggi erborinati e piccanti meglio andare su vini dolci Speck? Perfetto col Pinot Nero. Difficile resistere ad un tagliere di salumi e formaggi: la varietà di entrambi è talmente ampia da accontentare praticamente ogni palato, facilitando la scelta del vino perfetto. I salumi ottenuti da carni di suino sono senz’altro i più amati, ma anche bovino, cervo, oca e cinghiale sono in grado di essere trasformati in vere e proprie prelibatezze. A marcare l’identità dell’alimento entrano in campo grassezza, sapidità, stagionatura e speziatura ma, tra tutte le categorie di alimenti, è quella dei formaggi ad essere dotata di un bagaglio di combinazioni sensoriali particolarmente ampio che consente l’abbinamento praticamente con ogni tipologia di vino. Per ricercare l’accoppiata perfetta è necessario sottolineare la differenza tra formaggi e latticini, i primi composti da latte intero, parzialmente scremato o scremato con aggiunta di sale e fermenti, i secondi – innanzitutto la ricotta – ottenuti dalla lavorazione del siero residuo.
Fonte: Gusto.
Il vino approda in classe.
Se a scuola si insegnassero i fondamenti del mondo del vino? Dal Montepulciano al Trebbiano, dal Pinot al Brunello, dal Chianti al Barolo, i principi del vino potrebbero presto salire in cattedra non per essere degustati, piuttosto per essere studiati. Arrivano in Parlamento, su iniziativa del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e del presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato Dario Stefano, le proposte di legge per inserire nell’offerta didattica di scuole medie e licei `storia, cultura e civiltà del vino. Da Euripide a Leonardo da Vinci fino alla riflessione esistenziale di Goethe che rifletteva su come la vita sia “troppo breve per bere vini mediocri”, il vino è cultura.
Fonte: Gusto.
Intervista a Generoso Di Meo – Napoli, una festa nel mondo.
Produttore di vino e intellettuale, Generoso Di Meo da 20 anni con un mega party presenta il suo Calendario che unisce la città partenopea alle capitali internazionali: “Tutto è iniziato da foto scattate in cantina. Appena possibile farò tappa in Ucraina”. Sculture di cervi, sonatori di corno, cori gospel, balli, performance teatrali. E calici di vino. Mentre vestiti eleganti sfilano nelle stanze dei palazzi più prestigiosi della storia, ricchi vassoi di prelibatezze tentano il palato di esponenti di famiglie reali, storici dell’arte, fotografi di moda, artisti, attori. È il favoloso mondo creato da Generoso Di Meo che da vent’anni diffonde la cultura di Napoli e le sue connessioni con il resto del globo, racchiudendole in un calendario. E non poteva che venire da una mente raffinata e vulcanica come quella di un intellettuale napoletano l’idea di creare una pubblicazione ricca di aneddoti e sapori che ogni anno fa tappa in una città diversa.
Fonte, Gusto.
L’inarrestabile scalata del Pinot Nero.
Tra moda, fascino e cambiamento climatico, che spinge i viticoltori a piantare le vigne sempre più in alto, il vitigno francese veste il tricolore e conquista anche il Sud. Versatile, capace di indossare, in purezza, l’etichetta di un raffinato spumante metodo classico, che sia pavese, salernitano o abruzzese, ma anche di sposare la Glera nel blend del richiestissimo Prosecco Rosé. Così come di mostrare i muscoli, ma sempre con stile e savoir-faire, in certi rossi fermi altoatesini, toscani, lucani. Si apre il sipario, il Pinot Nero fa il suo show. Ammaliatore di palati, in viaggio col suo bagaglio di note di ciliegia, bacche rosse, sottobosco per tutta la penisola, non più solo a Nord come un tempo.
Fonte, Gusto.
A Paestum fra i templi un vino da sogno.
Giuseppe Pagano non ha rinunciato al suo progetto e a 50 anni ha piantato una vigna: in collina, tra mito e storia, il suo Pinot Nero ha trovato l’habitat perfetto. Grandi profumi, palato raffinato e un ingrediente segreto: “È l’amore per la terra a fare la differenza” 1 parco archeologico, il tempio di Hera, protettrice dei matrimoni, la Magna Grecia. Più in là una vigna in collina, la terra ritrovata, una passione antica. Nell’aria, profumo di Pinot Nero. La vite cresce sulle ceneri di un sogno che ritrova vita nel diario quotidiano di Giuseppe Pagano. Peppino, così lo chiamano gli amici, ha 50 anni quando rispolvera la vigna. Un lavoro e una scelta che erano già stati del padre. Ma poi le cose cambiano, la vita prende una nuova piega.
Fonte, Gusto.
Tenute Folonari una saga di due secoli.
Pionieri nel Chianti Classico, hanno valorizzato il Sangiovese di qualità. Oggi possiedono cinque cantine per 250 ettari vitati totali. L’ultima sfida, il “Macello di Bolgheri” con la carne firmata da Dario Cecchini, anno vino da 200 anni. Partiti dall’originaria provincia bresciana, sono arrivati fino alla Puglia e poi all’amata Toscana. Vignaioli, i Folonari, ma anche banchieri, esponenti di quel capitalismo familiare che ancora oggi costituisce l’ossatura portante del sistema imprenditoriale italiano. Da Francesco e Italo, grandi protagonisti dello sviluppo della casa all’inizio del Novecento, fino ad Ambrogio e Giovanni e alla loro voglia “matta” di puntare solo sui vini di qualità. Una matassa complessa, che si dipana lungo cinque generazioni. Due imprenditori di razza, Francesco e Italo, entrambi descritti da Giovanni Bazoli (nipote del secondo) come divorati dal sacro fuoco dell’impresa, ma anche così diversi.
Fonte, Gusto.
Whisky & soda e botti di Vernaccia.
L’esperienza di Poli e del suo “Segretario di Stato” nato dopo 7 anni di studi, prove e assaggi Il pregiato distillato di malto indossa il tricolore: tanti produttori nostrani hanno dato vita a nuove avventure dal Veneto alla Sardegna “u amore fa girare il mondo? Non del tutto. Il Whisky lo fa girare due volte più veloce”. E nonostante Compton Mackenzie (scozzese indipendentista, nato però in Inghilterra) avesse dalla sua il crudo realismo dei rivoluzionari, ha disegnato un mondo reale che è andato anche oltre ciò che lui volesse intendere. Da sempre il pregiato distillato di malto ha dato vita a tante storie e innumerevoli emozioni. Passioni a volte scure, altre invece positive e propositive. Come il sogno tutto nostrano di poter produrre un Whisky capace di fregiarsi, senza mentire, tanto del suo nome quanto della bandiera italiana. Utopia fino anche solo a pochi mesi fa, quando la produzione effettiva si riduceva a quella (pregevole) della Distilleria Puni in Alta Val Venosta e a pochi altri esperimenti.
Fonte, Gusto.
Prosecco, star da cocktail.
Profumo floreale, perlage persistente, colore giallo paglierino o rosa tenue: sono le caratteristiche principali del Prosecco Doc, uno vino inconfondibile dai sentori bianchi, di mela e pera e arricchito da note di violetta, fragola e lampone nella versione Rosé. Le bollicine venete e friulane hanno conquistato tutto il mondo, diventando sinonimo di freschezza, piacevolezza e versatilità a tutto pasto. Al successo planetario del Prosecco ha contribuito senza dubbio lo Spritz, il cocktail dal colore inconfondibile ormai diventato celebre ovunque come il re indiscusso dell’aperitivo. Leggero e con una gradazione alcolica contenuta, il long drink made in Veneto è un rito piacevole, facile e veloce da preparare anche a casa per concedersi un momento di relax. Ma oltre allo Spritz c’è molto di più.
Fonte, Gusto.
Le gioie del palato.
La magia virtuale dell’Emmentaler Dop o di un formaggio di pasta filata pugliese. Il tutto abbinato a un calice di Trento doc e Pinot Grigio La realtà aumentata dei formaggi svizzeri n viaggio nella natura oltre LJ confine, fra verdi valli da cartolina. Quelle immortalate dall’obiettivo del cellulare per essere postate immediatamente sui social, tanto per intenderci. Solo che questa volta l’escursione si può fare restando nella propria città, esplorando luoghi di grande bellezza e assaporandoli in 0 ‘riJ Z. 71.1 “e tutto e per tutto senza neanche partire. L’idea è di “Formaggi dalla Svizzera” che ha messo a punto una degustazione “sorprendente” a più livelli grazie alla realtà aumentata. Il progetto coinvolge oltre 2.000 punti vendita italiani aderenti all’iniziativa che accoglieranno le immagini in 3D di Emmentaler Dop, il primo dei prodotti elvetici a testare questa inedita esperienza.
Fonte, Gusto.
Alba, il sapore lussuoso di una nuova capitale.
L’Unesco ama queste colline e ne ha premiato il panorama, la cucina e la raccolta del tartufo La vera ricchezza che scopre chi visita Alba, le Langhe, il Roero fino a raggiungere il Monferrato è il valore del tempo Quello che fa diventare grandi i vini figli del Nebbiolo e quello da trascorrere in un territorio ancora a misura di visitatore. La città di Alba ha spesso sognato di essere capoluogo di una provincia sua o magari di colonizzare il vicino territorio di Asti. Poi la storia e le storie hanno fatto il loro corso e a settembre sarà per tre giorni capitale mondiale dell’enoturismo, ma ogni giorno è una delle nuove capitali del turismo di qualità. Da queste parti negli Anni 50 c’era “La Malora” ma soprattutto il 17 marzo di 36 anni fa scoppiava il terribile scandalo del metanolo, 23 vittime per il vino adulterato da un’azienda di Narzole, a 28 chilometri da Alba.
Fonte, Gusto.
Un bicchiere di Teroldego dopo il tour per le vigne.
TANTE DEGUSTAZIONI NELLE AZIEWE DELLA PIANA ROTALIANA TRA CUI LA DONATI DI MEZZOCORONA, PREMIATA DAL GAMBERO ROSSO. Sulla via verso Madonna di Campiglio, una conca traversata dalle acque dell’Adige ospita i vigneti più pregiati del Trentino. Già Goethe, nel suo Viaggio in Italia del 1786-1787, si era entusiasmato davanti a queste “colline coltivate a viti”, dove “le uve brune pendono graziosamente dall’alto, maturando al calore del suolo sottostante”. Qua e là, secondo il viaggiatore tedesco, dei “muri rialzati a forza di pietre” impedivano ai passanti di allungare le mani verso i grappoli.
Fonte, Messaggero.
Intervista a Gian Marco Centinaio – “Il settore del vino sta rischiando di sparire”.
II sottosegretario leghista: “L’Ue sanziona i russi ma paghiamo noi” “Il settore del vino sta rischiando di sparire”. Gian Marco Centinaio, sottosegretario leghista all’Agricoltura, dice che il settore del vino rischia di morire per le sanzioni imposte alla Russia. «Gli oligarchi russi non moriranno di fame, saranno i produttori italiani a pagare». Senatore, lei auspicava che le sanzioni fossero tolte presto. Draghi, invece, dice che non dureranno poco. «Non me l’aspettavo, ma era nell’aria». E ora? «Indipendentemente dalle crisi e dagli orrori della guerra c’è un Paese che nel made in Italy ha tante eccellenze. È compito del governo aiutare le nostre aziende a non morire».
Fonte, Stampa.
I vini regionali denominati “d’Abruzzo”.
Al museo delle Genti presentate le nuove regole proposte dal consorzio Tutela. Obiettivo: rafforzare la comune identità. Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico. Tutti i vitigni autoctoni batteranno una sola bandiera, “d’Abruzzo”. È la principale novità introdotta con l’aggiornamento del disciplinare del vino abruzzese, ossia le regole base per il sistema produttivo dei vini a denominazione, proposto dal Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo e approvato dal ministero delle Politiche agricole. Ieri mattina, nel museo delle Genti d’Abruzzo, il vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura, Emanuele imprudente, insieme al presidente del consorzio, Valentino Di Campli, hanno spiegato come cambierà il mondo del vino regionale, con l’introduzione del “Modello Abruzzo”, con l’obiettivo di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori.
Fonte, Centro Pescara.
Vini d’Abruzzo Il ministero: «Potete chiamarli Superiori».
Semplice, riconoscibile e capace di comunicare, da un lato l’identità enologica regionale e dall’altro le potenzialità dei territori. È solo questione di tempo, le direttive suite nuove etichette per i vini d’Abruzzo sono state approvate dal ministero delle Politiche agricole: presto le DOP “d’Abruzzo” potranno fregiarsi della menzione Superiore. Approvato dal Mipaaf e dal Comitato Nazionale Vini che ha accolto la proposta dei produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, avanzata nel 2019, è stato presentato ieri a Pescara il “Modello Abruzzo” che introduce la menzione Superiore per le DOP “d’Abruzzo” e porterà a ridurre da 8 a 1 le IGT.
Fonte, Messaggero Abruzzo.
Tre giorni di Paestum Wine Fest, dove la Campania incontrerà la Romagna.
Nella città dei templi il passato e il presente si incontrano in occasione della decima edizione del “Paestum Wine Fest”. Le più importanti aziende vitivinicole d’Italia si ritroveranno dal 18 al 20 marzo 2022 a Capaccio, negli spazi dell’ex tabacchificio Saim di Borgo Cafasso. Un anno davvero particolare perla rassegna ideata da Angelo Zarra, perché al suo fianco ci sarà il romagnolo Luca Gardini, “The Wine Killer”. Prerogativa fondamentale per la selezione delle ditte espositrici è stata e continua a essere la qualità. «Proprio per garantire agli esperti e agli appassionati un percorso enogastronomico interessante, coinvolgente e istruttivo», spiega l’organizzatore Zarra.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Ca’ del Bosco Storia di un’arte chiamata vino.
Ca’ del Bosco Storia di un’arte chiamata vino Maurizio Zanella è stato uno dei pionieri della Franciacorta Piantò i primi cinque filari di vigna nel lontano 1979. «Ci sono attimi che non hanno parole. Solo le sensazioni li possono definire, emozioni che sanno giungere al cuore e che diventano estasi, gioia e bellezza di un momento da racchiudere nel più intimo dei ricordi». Ca’ del Bosco è l’arte del vino e queste loro parole rappresentano a pieno lo spirito avventuriero di un’azienda che è la storia della Franciacorta. Gli uomini, proprio come la terra, hanno una vocazione. Ecco come un ragazzo di una quindicina d’anni ha avuto la folgorante intuizione di quale avrebbe potuto essere una vita vissuta alla luce della sua realizzazione.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Quel bianco toscano fuori dal coro Floreale e speziato.
Podere Ranieri Solo Manzoni IGT Toscana Manzoni. Un vignaiolo sui generis Michele Ranieri che ha trovato in quello splendido territorio che è la Toscana e più precisamente a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, l’appagamento di un suo forte desiderio, attraverso un impegno costante e un lavoro paziente in vigna e in cantina e la soddisfazione di fare vino e di farlo nel miglior modo possibile, come dimostrato dai risultati del bicchiere. Nei suoi ettari vitati coltiva diversi vitigni: Trebbiano, Viognier e Manzoni Bianco, a bacca bianca, Sangiovese, Merlot Cabernet Sauvignon a bacca rossa, provenienti da vigne piantate nel 2012 e una piccola parcella risalente agli anni Sessanta.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Best of Show Lambrusco II vino Lombardini sul trono in Germania.
Nuovo riconoscimento per Cantine Lombardini di Novellara. II Sorbara Doc Lambrusco Spumante Brut del «C’era una volta» non è solo medaglia d’oro ma «Best of Show Lambrusco» al 30° Grand International Wine Award Mundus Vini, svolto in Germania. Si tratta di una delle più importanti competizioni enologiche al mondo con oltre 11 mila vini presentati, una giuria internazionale qualificata composta da enologi, viticoltori, sommelier e giornalisti del settore. Fin dalle origini, quasi cento anni fa, Cantine Lombardini vanta la produzione di Lambrusco di Sorbara Doc ed è una delle poche cantine reggiane ad avere la deroga per produrre questa tipologia fuori dal territorio modenese. «E’ una grande soddisfazione – commenta Cecilia Lombardini – aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento, frutto di anni di lavoro e ricerca per ottenere sempre una maggiore qualità ed eleganza nei nostri vini.
Fonte; Resto del Carlino Reggio Emilia.
I migranti recuperano Io Sciacchetrà.
I migranti accolti nei centri della Caritas impegnati sulle terrazze delle Cinque Terre per recuperare vigneti che andrebbero perduti. E l’obiettivo del progetto Integrazioni, nato da una collaborazione tra la Caritas della Spezia, il Parco nazionale delle Cinque Terre, la Fon dazione Carispezia e le associa zioni degli agricoltori Cia e Confragricoltura, che ha già portato i primi risultati sia in termini di reale integrazione, sia in termini di recupero delle tradizioni. L’intervento ha infatti permesso di ripor tare alla luce vecchi filari di vigna abbandonati in zona Lavaccio, su terreni di proprietà della diocesi e dell’azienda agricola Possa. Alcuni migranti, formati nella manutenzione dei muretti a secco, hanno già trovato lavoro.
Fonte, Giornale del Piemonte e della Liguria.
Integrazione e ambiente a braccetto con lo “Sciacchetrà del migrante”.
II progetto si propone di strappare all’abbandono porzioni di campagna «Dai giovani tanti impegno». Un ettaro di terrazzamenti sopra Riomaggiore coltivati a vite per produrre lo Sciacchetrà del Migrante, con cui finanziare l’inserimento lavorativo di nuovi soggetti fragili nell’agricoltura. Prosegue a spron battuto il progetto Integrazioni, nato da una collaborazione tra la Caritas della Spezia, il Parco nazionale delle Cinque Terre, la Fondazione Carispezia e le associazioni degli agricoltori Cia e Confragricoltura. L’intervento, che si propone di strappare all’abbandono alcune porzioni di campagna attraverso il lavoro dei migranti, ha permesso di riportare alla luce vecchi filari di vigna abbandonati in zona Lavaccio, su terreni di proprietà della diocesi e dell’azienda agricola Possa.
Fonte, Nazione La Spezia.
Schiacchetrà del migrante, un simbolo di integrazione.
Mamadou e Mcussa preparano il terreno per la messa a dimora delle barbatelle sopra Riomaggiore Schiacchetrà del migrante, un simbolo di integrazione Una scuola per insegnare agli stranieri la coltivazione della vigna e la vinificazione Moussa: «Qua mi sento a casa, ma che faticala vendemmia senza monorotaie». Integrazione, speranza e innovazione da sostenere. Con questi obiettivi nasce il progetto “Sciacchetrà del migrante”, promosso dalla Caritas diocesana della Spezia e dall’azienda agricola Possa di Heydi Bonanini, a Riomaggiore. La missione è recuperare circa un ettaro di fasce terrazzate, prima trasformate in un campo scuola per migranti che aspirano a integrarsi nel mondo agricolo, e successivamente in un vigneto dalle cui uve nascerà lo sciacchetrà.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Turismo, primavera di passione «La crisi blocca le prenotazioni».
Gli aumenti dei costi delle materie prime rischiano di far balzare i listini prezzi degli operatori marchigiani Acquaroli: «Noi insistiamo sul rilancio: intanto sul piatto abbiamo messo 5 milioni e la conferma di Mancini». «Eravamo molto fiduciosi, ma ora i timori della guerra stanno bloccando i nostri mercati». Dopo il Covid, la guerra. Non c’è pace per il settore turistico marchigiano, dove ormai i timori si sono trasformati in dati di fatto: sarà un’altra primavera difficile: «II governo aveva iniziato a togliere le restrizioni per il settore turistico – dice Amerigo Varotti di Confcommercio Marche Nord -il Covid era ormai in ritirata, e ora è arrivata la guerra».. Varotti coglie subito le difficoltà: «Eravamo molto fiduciosi per l’effetto primavera e invece dobbiamo renderci conto che il gande interesse per il turismo marchigiano, sia costiero che dei borghi è già frenato dai timori di guerra.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Abruzzo, vino “superiore” – I vini abruzzesi sono superiore.
Il Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha dato il via… •. I vini abruzzesi sono superiore II nuovo modello rafforza l’identità dell’enologia regionale. Il Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha dato il via libera alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo e ridotto il numero delle IGT: passeranno da 8 a 1. Obiettivo del nuovo modello e’ rafforzare la comune identita’ dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo piu’ riconoscibile la scala dei valori.
Fonte, Il Nuovo Molise.
Langhe, Monferrato, Roero a Valladolid.
Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, ha partecipato alla tavola rotonda di chiusura della terza edizione di FINE -Fiera Internazionale dell’Enoturismo, che si è tenuta a Valladolid, in Spagna. Carbone ha presentato Langhe Monferrato Roero come destinazione enoturistica d’eccellenza ad un pubblico di professionisti del settore. Il suo è stato l’unico intervento in rappresentanza dell’Italia all’interno della due giorni di conçept. L’appuntamento di Valladolid ha rappresentato un- a delle tappe di avvicinamento alla sesta edizione della Conferenza Mondiale sul Turismo del Vino che si terrà il prossimo settembre ad Alba. L’appuntamento di Valladolid ha coinvolto 120 aziende vinicole, hotel e destinazioni turistiche di Spagna, Italia e Portogallo, oltre a 70 tra tour operator e agenzie di viaggio provenienti da 13 Paesi.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Il rublo perde di valore e le esportazioni di vino?
Preoccupazioni per la filiera dell’Asti e del Moscato d’Asti II rublo perde di valore e le esportazioni di vino? La Russia rappresenta un quarto del mercato delle bollicine docg Ci sono due elementi che preoccupano la filiera dell’Asti e del Moscato d’Asti. La prima è il fatto che per via delle sanzioni commerciali e della perdita di valore del rublo, che sta cadendo a picco, la Russia diminuisca le sue importazioni di vino. La seconda, è che proprio questo paese rappresenta il primo mercato dell’Asti Spumante e il secondo (dopo gli Stati Uniti) per la filiera nel suo complesso. Dal lato del consumatore, allarma la perdita di potere di acquisto che i russi avranno nel breve periodo. 11 rublo è una valuta che da anni si sta svalutando, ma solo negli scorsi giorni ha perso quasi il 50% del proprio valore.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Alla scoperta di Ca’ del Profeta del calciatore Hernanes.
Un’azienda agricola trasformata in un resort Alla scoperta di Ca’ del Profeta del calciatore Hernanes Nel mondo del calcio lo conoscono come II Profeta, ma il suo nome e Anderson Hernanes. Brasiliano, classe 1985, è un calciatore che ha giocato non solo in terra natale, ma anche in Italia con la maglia della Lazio, dell’Inter e della Juventus. Innamoratosi di Langhe e Monferrato, Hernanes ha deciso di comprare un’azienda agricola a Montaldo Scarampi e cosi nel 2016 e nato il progetto di Cà del Profeta. Comprato un appezzamento di terreno, Hernanes lo trasforma in azienda vinicola e in resort per le vacanze con 5 camere, ristorante, una cantina, una piscina e il parcheggio coperto.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
L’Ovada docg vola in Danimarca con 11 produttori di Grignolino.
L’alleanza tra i grandi rossi monferrini viene presentata a Copenhagen. Nuova rotta verso Nord per i vini del Monferrato. Le aziende dei consorzi di tutela dell’Ovada docg e del Grignolino casalese sono volate in Danimarca per partecipare a «Piedmont to discover», evento in programma oggi all’hotel Kosmopol di Copenhagen che le vede protagoniste assolute. In agenda ci sono degustazioni e incontri con il pubblico, gli imp ortatori e giornalisti di settore, oltre a una masterclass condotta dal sommelier Thomas Ilkjaer «che — spiegano — è già sold out». «In un momento così difficile, non era scontato mandare in porto un evento di questo prestigio, tanto più all’estero.
Fonte, Stampa Alessandria.
Gli eroici “Sorì” diventano il marchio che tutela l’ambiente – I vini dei “sorì eroici” diventano il marchio che tutela l’ambiente.
La viticoltura eroica astigiana e di langa dei sori diventa un marchio, aumentando la propria visibilità e riconoscibilità. Con il termine dialettale «sori», tradizionalmente vengono identificati i vigneti esposti a sud; su alcuni bricchi, i sori coltivati in altura, disegnano un paesaggio caratterizzato dai muretti di sostegno realizzati con la posa a secco delle pietre. Gli ettari rivendicati al momento sono 50, le aziende aderenti al progetto 13 e potranno fregiarsi del marchio a partire dalla vendemmia 2021; «Ad oggi i vitigni rilevati riguardano la coltivazione per il 70% il moscato, 7,08% cortese, 4,09 barbera, 3,96% dolcetto e 3,83% nebbiolo» dice Bruno Penna, tra gli amministratori dell’Associazione.
Fonte: Stampa Asti.
La Russia blocca l’Erbaluce 20 mila bottiglie invendute.
A Cuceglio i primi effetti delle sanzioni europee per l’Ucraina: stop ad una commessa da Mosca La Russia blocca l’Erbaluce 20 mila bottiglie invendute. Ventimila bottiglie di Erbaluce destinate a Mosca bloccate in Canavese. Un contratto da circa 120 mila euro sfumato a pochi giorni dalla partenza del carico. Sono i primi effetti (negativi) della guerra in Ucraina sull’export delle attività italiane. E non si parla solo di grandi marchi: il rischio è che ci vadano di mezzo le piccole e medie imprese del territorio. Come la «Tenuta Roletto» di Cuceglio, ora alle prese con questo ordine bloccato a causa dell’invasione dell’esercito russo ai danni dell’Ucraina.
Fonte: Stampa Torino.
Fiera del Levante, via Enoliexpo Ambrosi: «Ma ci serve spazio» – EnoliExpo, il primo evento per la rinascita Quasi duecento espositori per olio e vino.
Emiliano vuol mantenere l’ospedale Covid Fiera del Levante, via Enoliexpo Ambrosi: «Ma ci serve spazio». EnoliExpo, il primo evento per la rinascita Quasi duecento espositori per olio e vino Riccardo. I.a vitivinicoltura e l’olivicoltura aprono la stagione 2022 della Fiera del Levante. Da oggi fino a sabato il quartiere fieristico ospiterà Enoliexpo, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere agroalimentari regionale e nazionale. La manifestazione ospiterà quasi 200 espositori italiani e stranieri nei 16mila metri quadri del nuovo padiglione. Nel programma figura la presentazione delle ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Coldiretti «Agricoltura rischia il ko» – Caro energia e guerra in Ucraina L’agricoltura rischia un vero ‘ko’.
Il conto della guerra Coldiretti «Agricoltura rischia il ko» Guccione a pagina 2 Caro energia e guerra in Ucraina L’agricoltura rischia un vero ‘ko’ Coldiretti lancia l’allarme per la tenuta delle aziende lucchesi e anche per i livelli occupazionali Il presidente Elmi: «Avevamo il primato dell’export in Russia, con alcuni prodotti big come l’olio». «Intervenire sul costo dei prodotti energetici; si rischia di lasciare per strada imprese e dipendenti». E’ una situazione decisamente delicata quella del comparto agricolo della Lucchesia. Una crisi che, in alcuni settori, covava da tempo ma che la situazione attuale dettata dal conflitto Russia-Ucraina, rischia di mettere in ginocchio seriamente. Una fascia produttiva ed economica fondamentale in un tessuto d’eccellenza, con Piana, Garfagnana e Versilia quali punte di diamante. Partiamo dai numeri: il mercato dell’export della Lucchesia era stimato, per l’anno 2020, in crescita di un terzo rispetto all’anno precedente.
Fonte: Nazione Lucca.
Morellino e Chianti, star alla Fortezza Da Basso.
Oltre 400 etichette in degustazione a Firenze per l’evento che torna in presenza, dopo lo stop forzato a causa del Covid. Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima, circa 110 aziende presenti e 100 giornalisti italiani e internazionali. Sono alcuni dei numeri del grande ritorno in presenza dell’Anteprima 2022 — Chianti Lovers e Rosso Morellino in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il prossimo 20 marzo. Dopo la press edition (l’edizione dedicata alla stampa) dello scorso anno che ha tenuto pubblico e operatori lontani dalle aziende, quest’anno l’evento dedicato ai Chianti e Morellino Lovers torna finalmente dal vivo — ovviamente con le dovute misure di sicurezza anti Covid — nella tradizione location della Fortezza fiorentina che prima del Covid era abituata ad accogliere oltre 4mila persone per la degustazione delle migliori etichette delle due denominazioni.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Risarciti 55 milioni per colture assicurate.
report dell’attività 2021 del Codive: annata record Risarciti 55 milioni per colture assicurate Indennizzi + 39% e 411,8 i milioni di valore, +8,6% 170 i giorni di maltempo, 5 in più dello scorso anno •• I12021 è stato un anno record per i risarcimenti in agricoltura e per le giornate di maltempo. A dirlo è il report sull’attività svolta lo scorso anno dal Codive, Consorzio difesa Verona, attivo da 50 anni che riunisce 7.140 coltivatori che stipulano contratti di assicurazione agevolata e promuove fondi mutualistici per problemi, come le fitopatie e le infezioni da parassiti, non coperte da polizze. Lo scorso anno si sono registrati nel Veronese 170 giorni di eventi atmosferici dannosi, 5 in più del 2020, e i risarcimenti sono ammontati ad oltre 55 milioni, + 39%.
Fonte: Arena.
A Maria Cinquetti il premio per il suo vino «Gioiellino».
Prima edizione del riconoscimento per 1’8 marzo A Maria Cinquetti il premio per il suo vino «Gioiellino» La giovane imprenditrice ha rilevato le vigne del nonno a Moretto e creato qualcosa di unico Katla Ferrara •• Premiare ogni anno, in occasione dell’8 marzo, una donna che dimostri di avere a cuore la terra e la comunità castelnovesi: così Marilinda Berto, assessore alle Pari opportunità nel Comune di Castelnuovo, presenta l’iniziativa ideata per valorizzare l’approccio femminile nei vari ambiti della vita. Per la prima edizione del premio è stata scelta la giovane imprenditrice Maria Gioia Cinquetti che, dal 2014, è diventata «agricoltrice e contadina per scelta», così si definisce lei, rilevando l’azienda agricola del nonno e creando la sua, chiamata «Le vigne del Moretto» dal nome del borgo, Moretto, nelle campagne tra Oliosi e Cavalcaselle.
Fonte: Arena.
Carraro: «No ai vincoli sui campi fotovoltaici» – Pannelli nell’area del Prosecco «Fuori i nomi delle finanziarie».
Montedoro: «Sono solo bugie che creano un danno enorme al nostro territorio» Carraro (Confindustria Veneto): «La Regione non introduca ulteriori vincoli». «Se ha queste informazioni, Manzato dica i nomi delle finanziarie che hanno fatto proposte di acquisto e affitto nella zona delle colline del Prosecco, per installare pannelli fotovoltaici». Marina Montedoro — direttrice generale di Coldiretti Veneto ma, soprattutto, presidente dell’associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene — lancia il guanto di sfida al deputato leghista Franco Manzato. Di Oderzo, nei giorni scorsi aveva anticipato che proporrà un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’agricoltura e dell’ambiente, per chiedere conto del fenomeno: «Ci sono grosse finanziarie che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura e che investono sul fotovoltaico, offrendo cifre da capogiro per affittare o acquistare terreni a coltura di pregio, soprattutto di tipo vitivinicolo, e installarvi pannelli fotovoltaici. Avviene anche tra le colline del Prosecco»
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Cantina Italia: a febbraio 2022 nelle aziende italiane 59,9 milioni di ettolitri di vino.
Dati Icqrf: 30,1 milioni di ettolitri di vini Dop, il Veneto detiene il 23,1% di tutte le scorte enoiche nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 28 febbraio 2022, erano presenti 59,9 milioni di ettolitri di vino, 7,3 milioni di ettolitri di mosti e 242.000 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione, ossia un valore delle giacenza di vino in calo del -3,3% su gennaio 2022 e superiori del +0,9% su febbraio 2021, con i mosti segnano giacenze in crescita del +15,5% sui 12 mesi fa. Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino presente in cantina è a Dop, il 28% a Igp, mentre i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, ed il 20,4% è rappresentato da altri vini. Inoltre, le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco il report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).
Fonte: WineNews.
Aristos di Cantina Valle Isarco, sole e verticalità dell’Alto Adige “di montagna”.
Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, 60 anni compiuti da poco, nel 2021. 135 soci per 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone, in Valle Isarco appunto, su vigneti spesso terrazzati strappati a terreni scoscesi dalle pendenze importanti. Motivo per cui spesso qui si parla di quella viticoltura cosiddetta eroica. Siamo forse tra i territori meno conosciuti dell’Alto Adige (ma comunque bellissimi come abbiamo constatato durante la visita alla cantina in occasione dell’ultimo Wine summit), la coltivazione è incentrata per la quasi totalità sui bianchi.
Fonte: WineNews.
I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta.
Il noto enologo, già Miglior Sommelier del Mondo e oggi produttore e commerciante affermato, ha dato alcuni suggerimenti per chi desidera creare una collezione privata. Una cantina per tutti dove non manca nulla. Questo l’intento di Paolo Basso, noto sommelier, già vincitore del titolo di Miglior Sommelier al Mondo, nonché produttore e commerciante di vino. «Intendo offrire dei consigli per costruire una perfetta collezione di vini – ha spiegato- Che si tratti di poche bottiglie ben selezionate o di una cantina notevole, di seguito fornirò alcuni spunti per creare una vera e propria cantina privata». Tra i suggerimenti, scegliere sempre il vino da un importatore ufficiale o da un commerciante affermato e stare attenti agli affari online, scegliere i calici idonei e conservare le bottiglie alla giusta temperatura.
Fonte: Italiaatavola.net.
Vino: presentati oggi a New York Vinitaly e i 130 produttori di OperaWine selezionati da Wine Spectator.
Per Wine Spectator sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da oggi sono ufficialmente i protagonisti dell’11ª edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatalie che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). La lista dei 130 produttori portabandiera, selezionati in rappresentanza di tutte le regioni italiane dalla più importante rivista enoica degli States nonché la più influente al mondo, sarà presentata oggi a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per il 54° Salone internazionale dei vini e distillati.
Fonte: Newsfood.
400 etichette vino per Chianti Lovers & Rosso Morellino.
Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione e circa 110 cantine sono i protagonisti di Chianti Lovers & Rosso Morellino, anteprima delle nuove annate vinicole che andranno in commercio, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo. Presenti anche 100 giornalisti italiani e internazionali. L’iniziativa, che torna in presenza, è organizzata e promossa da Ascot – Associazione Consorzi Toscani per la qualità agroalimentare, che riunisce le due denominazioni Chianti e Morellino di Scansano.
Fonte: ANSA.it.
CAMBIANO I DISCIPLINARI: IL VINO REGIONALE TUTTO SOTTO IL MARCHIO “D’ABRUZZO”, MENZIONE “SUPERIORE” E UNA SOLA IGT.
Una sola Igt che va a inglobare le otto attualmente esistenti; l’introduzione della menzione Superiore per le Dop d’Abruzzo; 4 appellazioni provinciali per rafforzare le Dop e il marchio “d’Abruzzo” che abbraccerà tutti i vini prodotti in regione. Sono le principali novità del nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo. A presentare quella che all’unanimità è stata definita “svolta epocale” sono stati questa mattina, nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara, l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente e il presidente del consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Virtù Quotidiane.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino: ‘Gavi-La Buona Italia’, scelti 16 consorzi finalisti.
Sono stati selezionati i 16 Consorzi di tutela dei vini che si contenderanno l’8/a edizione del ‘Premio Gavi – La Buona Italia’, che verrà assegnato il 21 marzo a Milano. Sono stati scelti dopo la mappatura condotta dalla società The Round Table per il Laboratorio Gavi in collaborazione con l’Unione Italiana Vini, Federdoc, Il Corriere Vinicolo e Wine News sui 123 Consorzi aderenti al Mipaaf. La valutazione della giuria si concentra sulle strategie di comunicazione internazionale sul web. Alla premiazione verranno presentati anche i risultati della ricerca ‘Comunicare il vino italiano all’estero via web’, condotta dalla società di ricerca Astarea, che ha analizzato l’attività di 21 Consorzi.
Fonte: ANSA.it.
I migliori vini dell’Umbria e la cantina dell’anno, tutti i premiati.
Cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”. Organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, il concorso è l’unico in regione ad avere l’autorizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il concorso è arrivato l suo atto conclusivo dopo la fase degli assaggi – dei 176 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti, dolci) delle 59 aziende vitivinicole partecipanti – da parte della commissione di alta qualità, composta da esperti tecnici degustatori come enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici.
Fonte: Perugia Today.
Un’asta speciale celebra le donne del vino.
Sono sempre di più le imprenditrici e produttrici che si stanno facendo largo nel settore. Così Catawiki ha organizzato questo appuntamento particolare: fino al 13 marzo sul suo portale i wine lovers possono aggiudicarsi bottiglie prestigiose e rare tra cui Sassicaia e Gaja. Le donne e il vino, un rapporto sempre più stretto. Quello dell’enologia è un settore che, storicamente, è sempre stato a maggioranza maschile, ma negli ultimi anni la tendenza sta cambiando.
Fonte: La Repubblica.
Il vino da collezione cresce. Ma rappresenta solo l’1% del patrimonio dei grandi collezionisti.
Emerge dall’indagine “Collezionisti e valore dell’arte in Italia – 2022” by Intesa San Paolo Private Banking e la fiera “Artissima”. I grandi vini da collezione, esistono da tanti anni. Ma, a ben guardare, è relativamente da poco tempo, un paio di decadi, che il vino di pregio, inizialmente quasi solo francese, poi sempre più anche italiano, e non solo, è diventato un vero e proprio asset di investimento alternativo. Che è cresciuto molto, in popolarità, anche perchè ha reso più di altri segmenti.
Fonte: WineNews.
Vino, dal Ministero via libera alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo.
Via libera dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo e ridotto il numero delle Igt: passeranno da 8 a 1: di fatto un nuovo modello per la promozione del settore vitivinicolo regionale. A darne notizia è il vicepresidente della Regione con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente, commentando l’accoglimento, da parte del Comitato nazionale vini, della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. “Obiettivo del nuovo modello è di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori.
Fonte: Chieti Today.
Il vino Sansilvestro nelle top 100 eccellenze italiane di Forbes.
L’azienda produttrice piemontese rientra nella prestigiosa lista delle eccellenze del Food & Wine 2022 stilata da Forbes. Un numero speciale e atteso, il 52esimo volume di Forbes Italia, in cui spicca la selezione delle 100 Eccellenze italiane del food & wine. Un palcoscenico di attività italiane da cui prendere esempio per migliorarsi o confermarsi e tenere alta la bandiera del “Made in Italy”. “Una grande soddisfazione essere presenti nel magazine che racconta gli ambasciatori del made in Italy nel mondo. Noi ora vogliamo continuare a crescere e affermarci ancor di più” queste le parole di Paolo e Guido Sartirano, proprietari dell’azienda produttrice Cantine Sansilvestro, in merito alla pubblicazione della rivista del mese di febbraio 2022.
Fonte: Lavocedialba.it.
STAMPA ESTERA
Guerre en Ukraine : Moët Hennessy, Lanson… les grands champagnes disparaissent du marché russe.
Les consommateurs russes etaient de grands amateurs de champagne rose. de cuvées spéciales et de bouteilles mi esmees (C-ecrts SHAMIL LHLMAT 0V) Olivier iNirguet Les viticulteurs champenois se désolent de la situation en Ukraine et en Russie. Ces exploitants français se trouvent face à l’impossibilité financière (paiements internationaux) ou morale (politique, déontologie) de faire commerce avec la Russie. Résultat, le marché s’effondre à l’exportation mais les conséquences économiques restent limitées pour l’appellation champagne. En valeur absolue, la perte de ce marché ne représente que 35 millions d’euros par an. Deux erses russes en ore seule année ! Après avoir perdu le droit d’utiliser leur appellation, prohibée en juillet 2021 par Vladimir Poutine dans un amendement de la loi sur la réglementation des boissons alcoolisées, les bouteilles de champagne se trouvent de facto bannies du marché russe depuis la guerre en Ukraine. LVMH, maison-mère de Moèt Hennessy et principal exportateur de champagne en Russie, a fermé depuis le 6 mars toutes ses boutiques dans le pays. Lanson, quatrième exportateur en Russie avec 130.000 bouteilles expédiées en 2021, a annulé la semaine dernière sa visite prévue à son importateur local, et susperdu ses prochaines expeditions.
Fonte, Tribune.
Foncier viticole : le Pic Saint Loup décolle, les prix s’envolent.
Lappellation du Pic Saint Loup, (levron viticole de l’Hérault (Crédits DR). Appellation chérie des Montpelliérains, le Pic Saint Loup attire les investisseurs du cru, souvent extérieurs au vin. Une dynamique favorable pour la notoriété et la montée en gamme des vins de ce terroir, avec pour corollaire un emballement des prix du foncier viticole. Le Pic Saint Loup s’affirme comme l’appellation la plus en vogue de la région. Au cours de ces dernières années, les acquisitions de domaines par des investisseurs régionaux, extérieurs au monde du vin, se sont multipliées. En tête de file de ces néo-vignerons, les promoteurs immobiliers montpelliérains. En 2008, la famille Guiraudon (groupe GGL, aménageur et promoteur montpelliérain) a mis un pied dans le vignoble, rachetant avec des associés, le domaine de Mortiès. Puis Bertrand Barascud, directeur général du groupe immobilier montpelliérain Amétis, s’est offert le Château La Roque. Et l’été dernier, c’est Emmanuel Clausel qui, suite à la cession de l’entreprise montpelliéraine Urbat Promotion à Vinci Immobilier, a racheté le -55 domaine de Valcyre à Valflaunès, une propriété de 120 ha dont 33 ha plantés en vigne. Réceptif haut de gamme Lez-promoteur ne manque ni de projets, ni d’ambition pour rénover et agrandir cette propriété, rebaptisée Urna. Il est en passe d’acquérir 17 ha de vigne supplémentaires et prévoit de planter 20 ha en quatre ans.
Fonte, Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.