Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 9 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
A New York in passerella i 130 migliori vini d’Italia.
Per Wine Spectator arrivano quest’anno a 130 i migliori vini d’Italia testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e sono i protagonisti dell’llma edizione di OperaWine 2022, super degustazione di sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali, che sarà l’anteprima del 54mo Vinitaly (10-13 aprile). La lista dei 130 produttori selezionati in rappresentanza di tutte regioni italiane dalla maggiore rivista enoica degli States, è stata presentata ieri a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo, nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per l’edizione 2022 del Salone internazionale dei vini e distillati. Per il dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani, «gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; la domanda Usa nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi, grazie a un incremento delle importazioni a valore del 26% sul 2020, e del 14% sul 2019.
Fonte: Arena.
Torna Opera Wine E su 19 vini veneti ben 15 sono veronesi.
Svelata la lista degli eletti. Sono i 130 migliori vini d’Italia scelti da Wine Spectator, autorevole magazine americano depositario del verbo enoico mondiale, che saranno i protagonisti dell’uª edizione di OperaWine 2022, top tasting in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali che, come da tradizione, farà da anteprima a Vinitaly che aprirà i battenti dal io al 13 aprile. Si torna alla normalità, e se vogliamo già questo è un successo a cui brindare: cancellata nel 2020 per l’esplosione della pandemia, lo scorso anno la decima edizione di Opera Wine andò in scena nell’inusuale collocazione di giugno, le cantine presenti in degustazione erano 186, perché oltre alle loo selezionate erano state invitate le altre 86 presenti ad almeno un’edizione di OperaWine. La Toscana fu la regione più rappresentata con 47 vini, seguita dal Veneto con 23 e dal Piemonte con 20; delle 23 cantine venete ben 16 erano veronesi, a conferma dell’eccellenza della proposta del «vigneto Verona». Per l’edizione 2022 Wine Spectator ha allargato la selezione da loo a 130 etichette: si conferma il primato della Toscana, presente con 36 vini, davanti al Piemonte che, assestato a 20, passa di una lunghezza il Veneto sceso da 23 a 19.
Fonte: Corriere di Verona.
Prosecco, anacardi e il bando per esperti.
E la guerra? Boh… Certo non poteva scegliere una data più sventurata, l’Istituto Giuseppe Verdi di Valdobbiadene, per emanare un nuovo bando di ricerca per un Docente esperto e un Tutor d’aula nell’ambito del Pon, «il Programma Operativo Nazionale del Miur, intitolato “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”» che punta «a creare un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità» finanziato dai Fondi Strutturali Europei. Giusto il tempo che Putin invadesse l’Ucraina e il giorno dopo l’istituto più importante della capitale planetaria del prosecco si metteva alla ricerca, dopo una raffica di 5 «visto», 6 «vista» e un «considerata», di due esperti «perla realizzazione del modulo “Alla scoperta degli anacardi” per un totale di 3o ore di lezione». Gli anacardi?
Fonte: Corriere della Sera.
Ritorno al passato per la Cantina Le Manzane con la produzione di un prosecco col fondo….
Un vino della tradizione, ancestrale e sostenibile ma realizzato con le attuali conosce enologiche dall’azienda di Ernesto Balbinot gestita con la moglie Silvana e i figli Marco e Anna. Si chiama Springo Green, è un Conegliano Prosecco Superiore Docg «Brut Nature» sui lieviti, sostenibile, con un basso residuo zuccherino, e tramanda l’esperienza di Osvaldo Balbinot. Ernesto Balbinot ricorda come «da ragazzino facevamo le prime bottiglie di prosecco, leggermente amabile e colore giallo oro. Le bottiglie erano chiuse esclusivamente con il tappo a corona ed anonime, imbottigliate con luna calante e riposte una ad una in un luogo angusto, buio e basso sotto il piano di carico dove la temperatura si pensava fosse più costante».
Fonte: Italia Oggi.
Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto (Cn), conferma la presidenza a Paolo Boffa.
Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto (Cn), conferma la presidenza a Paolo Boffa (nella foto). Sarà affiancato dalla vice Rosa Oberto e da un consiglio esecutivo composto da Elio Fenocchio, Luca Cogno, Livio Scavino, Graziano Gallo e Bruno Ronzini.
Fonte: Italia Oggi.
Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio Tutela Vini del Soave.
Guiderà in qualità di direttore anche il Consorzio Tutela Vini del Lessini Durello, il Consorzio Tutela Vini dell’Arcole e il Consorzio Tutela Vini del Merlara. Nato a Pordenone, classe 1983, laureato in scienze forestali, Gladich ha maturato esperienze in AVEPA (Agenzia Veneta peri pagamenti), e regione Veneto. Alla comunicazione viene chiamata Lucia Vesentini. Presidente del consorzio è Sandro Gini.
Fonte: Italia Oggi.
Biondi Santi alla grandissima.
Il fatturato 2021 si aggira su 8,5 min. Nella holding sono disponibili riserve per 67,7 min Biondi Santi alla grandissima Sul mercato Brunello e Riserva. Gli ordini sono già al 40%. I nuovi vini di Biondi Santi arrivano sul mercato a marzo. Si tratta del Brunello di Montalcino 2016 e della Riserva 2015. Ma di questi a febbraio i140% era stato già venduto. Lo stesso film dello scorso 10 luglio quando gli ordini erano arrivati al 94% delle 90 mila bottiglie pronte per il 2021. Insomma un momento magico per Biondi Santi e per il Brunello di Montalcino che, a livello generale, nel 2021 ha venduto 11 milioni di bottiglie, +27% dell’imbottigliato. Biondi Santi ha fatto meglio, si è avvicinata al +30%. «Il 2021 è stato un anno straordinario», commenta il ceo Giampiero Bertolini, in occasione della presentazione a Milano dell’iniziativa culturale “La voce di Biondi Santi”: «Anche se i risultati di oggi sono il frutto di investimenti e di una ridefinizione strategica».
Fonte: Italia Oggi.
Sostenibilità, vitigni autoctoni, denominazione e brand: sono gli elementi che guidano le scelte di consumo dei fine wine.
E quanto rileva una ricerca di Istituto Grandi Marchi e Nomisma Wine Monitor dove ad emergere è una ripresa nei consumi fuori casa, +22,3% nelle vendite foodevine presso la ristorazione italiana. Tuttavia la flessione rispetto alla fase pre-pandemica rimane rilevante, con un — 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. Ovvero se nel 2019 le vendite di food e wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi di euro. Netto calo, quindi, ma con una crescita netta nei confronti del 2020 che aveva fatto registrare un volume valutabile intorno ai 54 miliardi di euro.
Fonte, Italia Oggi.
L’e-commerce di Val D’Oca cresce del 16% anche nel 2021 per arrivare a superare il milione di euro di fatturato.
L’andamento del 2021 mostra un processo di consolidamento delle nuove abitudini dei consumatori dopo l’exploit durante il lockdown. Con picchi del +230% a febbraio, +99% a giugno, +130% ad agosto e +159% a settembre, quello che emerge è anche una tendenza significativa nella destagionalizzazione dei consumi. Per quanto riguarda il profilo del consumatore, ha un’età media tra i 25 e i 55 anni ed è in prevalenza uomo. Ad oggi le vendite online generano poco meno del del fatturato della cantina che ha in programma di arrivare a15% in 3 anni.
Fonte, Italia Oggi.
La viticoltura sostenibile si mette in mostra a Summa.
In Alto Adige, presso la Tenuta Alois Lagedera Magrè (BZ), torna dal 9 al 10 aprile l’evento che è la vetrina delle migliori cantine nazionali ed estere che hanno fatto della sostenibilità la loro scelta produttiva. Produttori da tutto il mondo (Francia, Austria, Italia, Germania, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo) presenteranno le nuove annate e racconteranno il loro modo di lavorare in sintonia con la natura. 11 programma prevede anche degustazioni guidate e verticali, seminari e visite ai vigneti e alla Cantina di Alois Lageder.
Fonte, Italia Oggi.
Rebranding nel gruppo Angelini e Bertani Domains che diventa Angelini Wines & Estates….
Si tratta di un gruppo di aziende vinicole che conta un totale di 1.700 ettari di proprietà, di cui 460 vitati, per una produzione complessiva di circa 4 milioni di bottiglie l’anno, un fatturato di 25 milioni di euro e 101 dipendenti. In origine era Tenimenti Angelini e comprendeva le aziende toscane Val di Suga, Tenuta Tre Rose, San Leonino, la friulana Cantina Puiatti e la marchigiana Fazi Battaglia; nel 2013 è entrata nel gruppo la Cav. G.B. Bertani della Valpolicella. Nel 2014 il gruppo cambiò nome in Bertani Domains.
Fonte, Italia Oggi.
Con il vitigno di montagna la degustazione ci guadagna.
Il nome, Erste + Neue, suona forse un po’ insolito per una cantina. Sarà per via del simbolo matematico, apparentemente freddo, asettico. In realtà, in quel «più» c’è molta poesia. Rappresenta l’unione solida e profonda, siglata nel 1986, tra due realtà vinicole, entrambe con una storia centenaria alle spalle: la Erste Kellerei da una parte e la Neue Kellerei dall’altra. Siamo a Caldaro, in provincia di Bolzano. L’indicazione geografica è già di per sé indice di qualità. Un eccellente biglietto da visita: l’Alto Adige/Südtirol, come è noto, grazie ai diversi microclimi e alle differenti tipologie di terroir presenti è patria di grandi vini. La biodiversità qui è una ricchezza inestimabile e i produttori, che si tramandano il mestiere da generazioni, sanno molto bene come valorizzarla. Erste + Neue ne è un esempio significativo. I vini, siano bianchi o rossi, hanno un bellissimo corredo aroma Il Pinot bianco (1) ha un’ottima corrispondenza naso-palato in cui spiccano note di fiori e frutti. Buona la vena acida. II Sauvignon (2), fresco e vivace, ha buona persistenza. Suggeriscono sia perfetto con formaggi freschi e scampi al sale. In alto, la cantina Erste + Neue di Caldaro (Bolzano).
Fonte, Panorama.
Con Salonicco per promuovere il comparto vinicolo.
Incontro in Camera di Commercio con una delegazione greca sul progetto “Terra Vino” Con Salonicco per promuovere il comparto vinicolo Un progetto di cooperazione tra la Camera di Commercio Basilicata e la Camera di Commercio Italo-ellenica dei Salonicco che da due anni partecipa al Progetto Europeo “Terra Vino” è stato discusso nella sede di Matera della Camera di Commercio, al termine dell’evento “Vini da Terre Estreme”. Molto nutrita la delegazione greca formata oltre che da rappresentanti dell’ente camerale, dalla direttrice del Ministero del Turismo della Grecia, dal console italiano a Salonicco, sindari ed amministratori di cinque comuni della regione di Salonicco, operatori turistici e vinicoli greci. Insieme al Presidente della nostra Camera Michele Somma, il presidente dell’Agenzia Speciale Angelo Tortorelli, Rosa Gentile (Confartigianto) che è la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile, l’ideatore-organizzatore di “Vini eroici da terre estreme” Alvaro De Anna che ha invitato la delegazione greca ospite dell’evento dello scorso fine settimana.
Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata
Vino, via alle domande per nuovi impianti.
I viticoltori molisani possono presentare, entro il prossimo 31 marzo, la domanda per ottenere le autorizzazioni per i nuovi impianti e per i reimpianti viticoli. Lo ha annunciato l’assessorato regionale all’Agricoltura. La procedura avviene in via telematica attraverso il portale di erogazione dei servizi digitali del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). “Per un settore particolarmente in crescita nella nostra regione – ha detto l’assessore Nicola Cavaliere – si tratta di un’occasione importante per implementare la quantità e la qualità di un prodotto sempre più apprezzato anche al di fuori del nostro territori”.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Mercandelli e la logica del vino biotico La rivoluzione partita da Canneto Pavese.
Percorso fatot di nessun intervento in campagna e affinamenti lunghi Attorno a lui è nato un vero e proprio “collettivo” con il ferrarese Merighi Mercandelli e la logica del vino biotico La rivoluzione partita da Canneto Pavese per arrivare a comprendere il lavoro di Giorgio Mercandelli in campo vitivinicolo è necessario sbarazzarsi di diversi paradigmi che possono intralciare nel tragitto. Innanzi tutto il più difficile, forse, ovverosia quello dell’approccio, in Giorgio spesso antitetico a quello del “normale” viticoltore. I suoi vini (chiamati biotici) sono esperienze che poco, o niente, hanno a che vedere con i prodotti cosiddetti “commerciali”. Ciò dipende dal fatto che Mercandelli vede se stesso più come l’artefice di un’opera che non il realizzatore di un prodotto. Ma non credete che si tratti di vuote formule di marketing, tutt’altro. Giorgio è uno dei vignaioli più preparati del nostro tempo, il suo uno degli approcci meno filosofici (nel senso negativo del termine, ossia scollegati dalla realtà) che mi sia stato dato di incontrare.
Fonte, Nuova Ferrara.
Dal più estremo Vino I al Bianco Orocoro del 2018.
Arrivati fin qui sarebbe forse superfluo dire che la prova dei vini è allineata, nei risultati, alla teorizzazione della Cantina Alchemica. Bianchi come rossi. Superfluo, forse, ma non inutile. I vini di Mercandelli hanno etichette di colore diverso, e riportano i nomi delle vocali, che rievocando la nascita della materia riprendono i suoni della lallazione con cui il bambino inizia ad esprimersi. È la ricerca di autenticità di un vino più simile, nel gusto, alla purezza dell’acqua che non a una bevanda alcolica. L’assaggio migliore di casa, ma anche il più estremo, è il Vino I (vino i) 2007, che evidenzia un naso di rose disidratate, prugne secche, corredato da sentori balsamici, di carruba, rabarbaro e liquirizia amara. In bocca è teso, denso e compatto insieme, completamente sprovvisto di spinta tannica, di persistenza irreale, al di fuori dei canoni censiti finora.
Fonte, Nuova Ferrara.
Onav, master di due giorni dedicato ai “naturali”.
Riprende il programma dei master di approfondimento e aggiornamento di Onav (organizzazione nazionale assaggiatori vino) . Il master in oggetto è stato proposto a Bergamo a fine 2021 ed è stato un successone. Ecco che vine riproposto: un percorso dedicato ai vini non convenzionali, anche detti “naturali” in senso generico; un mondo parallelo che si non si può disconoscere nei suoi principi metodologici e applicativi così variegati da rendere difficile il, seppur legittimo, tentativo di categorizzazione. Il seminario in oggetto è nella sede di Onav Modena, in via Pietro Bembo 36, i prossimi 11 e 12 giugno. Il corso è aperto anche ad appassionati iscritti o non ancora soci Onav, interessati al mondo dei vini “naturali”, previo tesseramento Onav 2022. Il master si sviluppa in due giornate con stile full immersion. A interventi teorici, introduttivi, seguiranno sessioni pratiche. Tutti gli assaggi verranno eseguiti con l’ausilio di una App per smartphone.
Fonte, Nuova Ferrara.
Il gusto da tutto il mondo con il Sana slow wine fair.
Dalla Champagne alla Côte-de-Nuits, passando da Bordeaux, Montepulciano e dalla Germania, per poi volare oltreoceano in America Latina e approdare infine in estremo Oriente con i vini cinesi: queste sono solo alcune delle esperienze di degustazione riservate ai professionisti e agli appassionati che partecipano alle masterclass di Sana slow wine fair, la manifestazione internazionale, organizzata da BolognaFiere con direzione artistica di Slow Food, dedicata al vino buono, pulito e giusto, in scena dal 27 al 29 marzo. Nove appuntamenti di approfondimento, realizzati in collaborazione con Società Excellence, per raccontare i vini di alcune tra le denominazioni, i Domaines, le Maisons, gli Châteaux e i Weingüter più iconici attraverso la voce di profondi conoscitori delle zone scelte per questo viaggio nel mondo dei vini. Fra i narratori anche il giornalista cinese e curatore della prima guida Slow Wine China, Lan Liu, e Alberto Lupetti, tra i più noti opinion leader della Champagne.
Fonte, Nuova Ferrara.
“Io Vino” sbarca nella capitale.
Da Cerveteri e Santa Severa produttori ed enologi si sono dati appuntamento a Roma il prossimo 13 marzo “Io Vino” sbarca nella capitale «Dopo due anni di stop, contenti di essere tornati: ci ha bloccato solo la pandemia». Dopo due anni stop, causa Covid, torna la manifestazione dedicata all’enologia: “Io Vino”. Selezione da vitigno autoctono che il prossimo 13 marzo si terrà a Roma, presso l’Hotel Ergife, dopo che le passate edizioni si sono tenute a Cerveteri, Ceri e al Castello di Santa Severa. Per la prima volta, al quinto appuntamento, la manifestazione si svolgerà fuori la provincia di Roma, nel cuore della capitale dove saranno presenti 90 aziende di Marche e Campania, due regioni che sono ai vertici della produzione di ottimi vini. Il format, sempre lo stesso, prevede seminari e degustazioni che tendono a far scoprire la passione e la tradizione di due regioni nella quali vi sono vignaioli e produttori che si tramandano da generazioni l’amore per la terra e il vino.
Fonte, Provincia di Civitavecchia.
Vino in lattina: buono, comodo e sostenibile.
Vendere vino (vino buono) in lattina? È la scommessa di. «Quartin», progetto creato da Lorenzo Canali insieme ad Andrea Marchesi. Fausto Trucillo, Guglielmo Foffani e Lorenzo Foffani. Si tratta di lattine da 250 ml, il classico quartino di vino. di Refosco. Ribolla Gialla e Sauvignon «Le lattine di vino in sé non sono una novità, esistevano già negli anni 30 negli Usa per le razioni dei Lorenzo Canali, 42 anni soldati», racconta Canali. Ma non hanno mai preso piede, soprattutto in Italia. Invece i pro ci sono, anche a livello di sostenibilità: l’alluminio è più leggero da trasportare, più semplice da riciclare. più difficile da rompere. «Inoltre la lattina permette di raffreddare velocemente il vino e di evitare sprechi, lasciando bottiglie mezze piene aperte a invecchiare», dice Canali.
Fonte, Corriere della Sera Vivi Milano.
Mosca stoppa 20.000 bottiglie di Erbaluce.
Effetto frontiere chiuse su Tenuta Roletto, da 8 anni in affari con la Russia: subito annullato ordine da 68mila euro Simona Bombonato. «Avevamo im carico da 20mila bottiglie di Erbaluce pronto a partire per Mosca, un controvalore di 68mila euro che sarebbe stato distribuito all’interno di una catena di supermercati di alta gamma. Ma pochi giorni prima dello scoppio della guerra mi è arrivata una mail con la sospensione dell’ordine. Stop, tutto fermo. Frontiere chiuse. Le bottiglie restano qua. La verità? Mi viene da piangere al pensiero del lavoro che c’è dietro»: si commuove davvero Antonino Iuculano della Tenuta Roletto di Cuceglio pensando che la guerra arriva in un momento in cui la ristorazione non ha ancora ripreso la normalità dopo due anni di pandemia.
Fonte, Sentinella del Canavese
Niente allarmi salutistici in etichetta sulle bottiglie di vino e birra.
Coldiretti: «Il Parlamento europeo ha salvato 10 mila anni di storia e un patrimonio che conta 14 mila imprese. Il Parlamento europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino. Lo afferma Coldiretti, nel ringraziare, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone. Nei giorni scorsi infatti è stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea «II giusto impegno dell’Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi – evidenziano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate.
Fonte, Unione Monregalese.
Le Donne del Vino schierate contro sessismo e disparità.
Un corso di prevenzione e le Giornate: “Senza pace non c’è futuro”. Un progetto che nasce e uno che si realizza: lunedì a Palazzo Madama la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, con il presidente della Commissione Politiche UE Dario Stefano, hanno tenuto a battesimo il primo corso di «prevenzione del sessismo» per i luoghi di lavoro e le Giornate delle Donne del Vino, in occasione dell’8 Marzo, quest’anno dedicate al Futuro e alla Pace. Donne del Vino capofila del cambiamento: il comparto enologico è il più vicino a sfondare il tetto di cristallo del «gender gap». Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Un’avanzata che fa leva sulla maggiore scolarizzazione e sull’attitudine alla relazione proprie del genere femminile.
Fonte; Stampa Asti.
Il sottosegretario tra eccellenze della Langa – La due giorni del sottosegretario tra eccellenze del territorio di Langa.
Dalla Champagne alla Côte-de-Nuits, passando da Bordeaux, Montepulciano e dalla Germania, per poi volare oltreoceano in America Latina e approdare infine in estremo Oriente con i vini cinesi: queste sono solo alcune delle esperienze di degustazione riservate ai professionisti e agli appassionati che partecipano alle masterclass di Sana slow wine fair, la manifestazione internazionale, organizzata da BolognaFiere con direzione artistica di Slow Food, dedicata al vino buono, pulito e giusto, in scena dal 27 al 29 marzo. Nove appuntamenti di approfondimento, realizzati in collaborazione con Società Excellence, per raccontare i vini di alcune tra le denominazioni, i Domaines, le Maisons, gli Châteaux e i Weingüter più iconici attraverso la voce di profondi conoscitori delle zone scelte per questo viaggio nel mondo dei vini. Fra i narratori anche il giornalista cinese e curatore della prima guida Slow Wine China, Lan Liu, e Alberto Lupetti, tra i più noti opinion leader della Champagne.
Fonte, Stampa Cuneo.
Prodotti da primato tracciati Blockchain.
La giovane imprenditrice Antonia Volpone, titolare della casa vinicola Placido-Volpone di Ordona è stata annoverata tra le “Donne del Vino”: l’associazione nazionale di imprenditrici vinicole che è la più grande al mondo, con più di 900 associate in tutta Italia. L’obiettivo è di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo. «Sono molto contenta e fiera di essere entrata nell’associazione Donne del vino — ha detto Antonia Volpone, — poiché ritengo che il lato femminile sia importantissimo all’interno delle aziende, perché le donne, più che di cercare gli obiettivi, creano relazioni e il loro apporto creativo è fondamentale all’interno dell’azienda. Proprio per questo motivo ho progettato una linea didattico-artistica che ospiterà al suo interno un teatro e avrà intorno a sé alcuni satelliti, che aiuteranno il percorso esperienziale della degustazione attraverso gli occhi, il naso e la bocca, con un connubio di arte, vino e musica».
Fonte, L’Edicola del Sud Foggia.
La battaglia del Primitivo vinte 35 vertenze legali Il fatturato sta correndo.
Trentacinque battaglie legali vinte nel mondo su 64 azioni per tutelare il marchio del Primitivo di Manduria. Alcune cause sono ancora in corso. È ciò che ha attivato il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg per combattere la contraffazione in ambito enologico. Intanto, il rosso pugliese scavalca e supera brillantemente la crisi: la produzione del 2021 cresce in media del 7,2 per cento in più rispetto al 2022. Le procedure processuali sono state utili a bloccare molti marchi ingannevoli presenti in Italia e all’estero, sia figurativi che denominativi. “Ogni giorno — spiega la presidente del Consorzio di Tutela Novella Pastorelli — nuove azioni di repressione si vanno ad aggiungere alle azioni legali già intraprese per difendere il Primitivo di Manduria”. Il numero dei tentativi di contraffazione del marchio e del prodotto fa capire come sia cresciuta la domanda di mercato.
Fonte, Repubblica Bari.
I numeri del 2021: trenta milioni di bottiglie con un fatturato di 195 milioni di euro – Primitivo di Manduria Ecco i numeri del 2021.
Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Sono questi i numeri dell’anno 2021 per il Primitivo di Manduria (+7,2% rispetto al 2020). “Il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo. — afferma soddisfatta Novella Pastorelli, presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione. Questo è uno degli scopi principali che persegue Consorzio di Tutela, ovvero combattere condotte illecite intervenendo con massicce azioni legali in ogni parte del mondo, mirate a contrastare opere di contraffazione ed emulazioni dove si tenta di registrare marchi che evocano il Primitivo di Manduria e che ne usurpino l’avviamento commerciale anche in vista di continui aumenti della produzione”.
Fonte, Taranto Buonasera
Gettate le basi per un master in enologia.
In un incontro promosso da Confagricoltura Puglia che si è svolto nelle scorse ore a Manduria sono state gettate le basi per l’istituzione di un Master in Enologia con sede nella città dei messapi. Alla riunione perlustrativa hanno preso parte il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro, il rettore dell’Università degli studi di Lecce Fabio Pollice, la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Novella Pastorelli. Presente all’incontro il componente di giunta nazionale di Confagricoltura con delega ai rapporti con l’università Filippo Schiavone. La scelta di individuare Manduria come luogo ideale di un Master in enologia è legata al suo territorio, sede del doc Primitivo, alla spiccata vocazione all’accoglienza e al legame con l’enologia: condizioni ambientali ideali per formare nuove classi di direttori di cantine e tecnici altamente specializzati.
Fonte, Taranto Buonasera.
«Le Vigne», riconoscimento. Tutti i prodotti sono «vegan».
«Una scelta in linea con il nostro modo di fare agricoltura Rotazione delle colture e tecnica del sovescio» «Le Vigne», azienda biologica di Montenero d’Orcia situata nelle campagne che separano le colline di Montalcino con i territori di Castel del Piano, produce vini e oli certificati vegan. Ma cosa vuol dire esattamente? Si tratta di una certificazione che esclude l’utilizzo di qualsiasi sostanza di derivazione animale in ogni fase della produzione. Oltre ad essere un’eccellenza, questa azienda amiatina rappresenta chiaramente un modo di produrre bio del tutto coerente con le pratiche agricole messe in campo fino ad oggi. A parlarne è Chiara Bartolini. «La scelta di ottenere la certificazione vegan – spiega Bartolini, dell’azienda Le Vigne – è stata una naturale conseguenza del nostro modo di produrre bio.
Fonte, Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
«Quel vino Chianti era annacquato» Due accusati di frode in commercio.
Tribunale «Quel vino Chianti era annacquato» Due accusati di frode in commercio L’inchiesta era stata fatta da guardia di finanza e da ispettorato centrale repressione frodi. Un’inchiesta congiunta, condotta da guardia di finanza e l’ispettorato centrale repressione frodi del ministero. Che aveva portato a scoprire, stando a quanto contesta adesso la procura a due imputati, che circa 12 mila litri di vino prodotto da una piccola azienda del Chianti sarebbero stati annacquati. A finire davanti al giudice padre e figlia, a vario titolo ai vertici della società, assistiti dagli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino. L’accusa per entrambi, che la difesa ritiene infondata, è frode in commercio. La prossima udienza arriverà la sentenza, ieri sono sfilati testimoni davanti al giudice Simone Spina. «Mai sentito dare ordini affinché venisse aggiunta acqua», è stato confermato alla domanda diretta rivolta dal pm Alberto Bancalà.
Fonte, Nazione Siena.
Sei vini regionali per Wine Spectator.
Scelti per la degustazione che fa da anteprima alla rassegna Vinitaly tre bianchi altoatesini (Cantina Terlano, Cantina Termeno ed Elena Walch) BOLZANO. Per «Wine Spectator» sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da ieri sono ufficialmente i protagonisti dell’U° edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10 -13 aprile). E tra i vini-top ci sono anche 6 etichette del Trentino Alto Adige. Una rappresentanza, quella delle due Province, che si distingue per la sua varietà. Sono infatti presenti i bianchi di Cantina Terlano (Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019), Cantina Termeno (Troy Chardonnay Riserva 2016) ed Elena Walch (Beyond the Clouds 2019), gli sparkling di Ferrari (Brut Perlé 2007) e Maso Martis (Madame Martis Riserva 2009) e il rosso di Tenuta San Leonardo (Vigneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015).
Fonte, Adige.
Vini d’Italia, tra i migliori anche 6 etichette regionali.
Scelti per la degustazione che fa da anteprima alla rassegna Vinitaly tre bianchi altoatesini (Cantina Terlano, Cantina Termeno ed Elena Walch). Per «Wine Spectator» sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da ieri sono ufficialmente i protagonisti dell’U° edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10 -13 aprile). E tra i vini-top ci sono anche 6 etichette del Trentino Alto Adige. Una rappresentanza, quella delle due Province, che si distingue per la sua varietà. Sono infatti presenti i bianchi di Cantina Terlano (Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019), Cantina Termeno (Troy Chardonnay Riserva 2016) ed Elena Walch (Beyond the Clouds 2019), gli sparkling di Ferrari (Brut Perlé 2007) e Maso Martis (Madame Martis Riserva 2009) e il rosso di Tenuta San Leonardo (Vigneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015).
Fonte, Alto Adige.
Sei vini regionali a Opera Wine, brillano le bollicine del Trentino.
Degustazione a Verona Sei vini regionali a Opera Wine, brillano le bollicine del Trentino Sono sei i vini del Trentino Alto Adige nella lista dei 130 migliori vini d’Italia selezionati da Wine Spectator per l’urna edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly, la grande fiera del vino che toma dal io al 13 aprile a Verona dopo due anni. A rappresentare l’Alto Adige nella prestigiosa top 130 ci sono tre vini bianchi: il Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019 di Cantina Terlano, il Troy Chardonnay Riserva 2016 di Cantina Tramin e la cuvée bianca Beyond the Clouds 2019 di Elena Walch.
Fonte: Corriere del Trentino.
Le altre notizie in breve – «Basta speculare o il fotovoltaico arriverà sui colli».
Il progetto di legge regionale per gli impianti fotovoltaici su suolo agricolo arriva in commissione e il Pd lancia un appello: «Dobbiamo fermare le speculazioni, altrimenti avremo pannelli anche sulle Colline del Prosecco, patrimonio Unesco. Chissà che questo dia la sveglia al governatore Luca Zaia e alla Lega». La discussione si aprirà il 17 marzo: «Dobbiamo approvare subito la legge – dicono i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon – per fermare le speculazioni aumentate grazie al vuoto normativo. In realtà basterebbe seguire il Piano territoriale regionale di coordinamento che indica come luoghi prioritari cave, siti industriali e discariche oltre a tetti di edifici, case e capannoni».
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
«Area del Prosecco, no ai pannelli» Nuova maxi richiesta nel Rodigino.
Il 17 marzo arriverà in Seconda commissione regionale il progetto di legge per limitare il fotovoltaico «Ì: ora che Zaia e Caner intervengano decisi C’è l’occasione per fare un bel lavoro comune». Nemmeno il tempo di denunciare e cercare di fermare le iniziative di “pannellizzazione” col voltaico di aree delle colline del Prosecco, che sulla scrivania dell’Arpav è pervenuta una nuova richiesta, l’ennesima. L’area è ancora una volta nel Rodigino, ora dalle parti di Trecenta. Si chiede la realizzazione di un parco per l’energia solare dalle dimensioni molto estese. Ma, ed è questo che non piace, con pannelli a terra. Niente agrovoltaico, dunque: l’unica soluzione sulla quale associazioni e politica potrebbero scendere a patti. Per questo, le preoccupazioni sono soprattutto in casa Coldiretti, dato che un eventuale via libera significherebbe consegnare un’altra enorme porzione di terreno al sogno “green”, sottraendola però al ben più prosaico fine agricolo.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
«Sdoppiamo il nome del Docg tra Conegliano e Valdobbiadene».
Ritorna la Fiera di San Gregorio, 50mila le presenze previste in tre giorni. L’evento segna la ripartenza turistica. «I primi visitatori sono arrivati da una decina di giorni, soprattutto austriaci e tedeschi — fa sapere il sindaco Luciano Fregonese -. Abbiamo 800 posti letto, entro l’anno aumenteranno a un migliaio. Prevediamo in tre annidi raddoppiare a 2000. Se nel 2019 abbiamo contato 45mila presenze, le proiezioni a 5 anni sono di crescere fino a 150 mila pernottamenti l’anno». Le potenzialità sarebbero maggiori, ma Valdobbiadene, come osserva il sindaco, preferisce una crescita sostenibile. Come, peraltro, di crescita sostenibile parla per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, il presidente della Cantina Produttori Valdobbiadene, che precisa: «Noi siamo contrari alla cancellazione del nome Prosecco dall’etichetta e siamo, invece, per la doppia opzione: Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg o Conegliano Prosecco Superiore Docg». Se ne discuterà anche alla Fiera di San Gregorio che ieri è stata presentata presso la sede della stessa cantina.
Fonte: Tribuna Treviso.
STAMPA ESTERA
Le programme Oracle predit l’avenir du Médoc.
AFIN D’IDENTIFIER LES FUTURS PLANTS DE VIGNE CAPABLES DE RÉSISTER AU RÉCHAUFFEMENT CLIMATIQUE, LE CENTRE DE RECHERCHE DE BERNARD MAGREZ AUGMENTE DE 2 Á 4’C LA TEMPÉRATURE D’UNE PARCELLE DU CHÂTEAU LA TOUR CARNET. 84 CÉPAGES COLLECTÉS PARTOUT DANS LE MONDE Y SONT TESTÉS. II s’agit de savoir quels seront les cépages de demain, ceux qui pourront donner les meilleures qualités de vin possibles,’ C’est une expérience unique qui est menée au château La Tour Carnet, un des domaines historiques du Médoc, par la cellule recherche et développement de l’entreprise Bernard Magrez. L’idée a été de créer artificiellement les conditions météorologiques de 2050-2100 pour identifier les cépages qui pourront produire du vin de qualité pour les prochaines générations. « Le projet Oracle est parti du constat de l’évolution climatique, explique Bernard Magret. La température monte de telle manière qu’elle peut faire évoluer le vin, augmenter son degré d’alcool et risque même, dans Ies pires hypothèses, de nous empêcher d’en faire.
Fonte, Figaro.
Alain Graillot.
10 DÉCEMBRE 1944 Naissance à Lyon 1988 Achète plusieurs hectares de crozes-hermitage 2016 Devient président de l’Académie du vin de France 4 MARS 2022 Mort à Grenoble ATain Graillot, le célèbre vigneron de CrozesHermitage et président de l’Académie du vin de France depuis 2016, est mort le 4 mars, à l’âge de 77 ans. Avec la disparition de ce créateur de la cuvée « La Guiraude», le monde de la viticulture perd une de ses principales figures. En achetant quelques hectares de vignes à la fin des années 1980, Main Graillot avait choisi de quitter un poste important à Paris pour produire le vin dont il rêvait. «Je me souviens d’Alain Graillot, il y a maintenant près de trente ans, visitant notre restaurant à SaintEtienne. J’étais intrigué par cet homme urbain et civilisé qui venait en compagnie d’illustres vignerons (Patrick Bize, Christophe Roumier, Dominique Lafon, Jacques Seysses, Jean-Pierre Perrin, Gérard Chave…), et j’avais saisi, par des bribes de conversation, qu’il avait changé de vie et était entré dans les ordres», écrit Pierre Gagnaire en préface de l’ouvrage cosigné d’Alain Graillot, Parcours de vignerons. Eloge de l’entêtement (Glénat, 2021).
Fonte, Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 8 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Operawine premia l’eccellenza pugliese.
La “bibbia” americana mette in classifica 129 etichette Riconoscimento per Es di Fino Operawine premia l’eccellenza pugliese. Sono tre i premiati della regione. La vetrina internazionale arricchisce ci sono anche Salice Salentino e Aglianico ogni anno il Vinitaly che si farà a Verona K Fino: stiamo cominciando a crescere, presto saremo competitivi anche con La Toscana. Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni annodi occasioni di degustazione il Vinitaly, la più grande manifestazione di settore italiana che tornerà quest’anno a riempire la città scaligera di appassionati, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di fermo causa pandemia. Un evento tanto più importante in quanto organizzato da VeronaFiere in collaborazione con Wine Spectator, la Bibbia americana del Vino, che quest’anno ha scelto ben 129 vini italiani per rappresentare alle Gallerie Mercatali, ex mercato ortofrutticolo della città recuperato e divenuto un perfetto esempio di archeologia industriale ai massimi livelli, il top dell’enologia italiana.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Il Pinot nero che fa assaporare nove secoli di storia.
Bisognerebbe farsi pellegrini della vite e salire qua, tra le gole ubertose della valle Isarco, a godere l’anima assoluta del vino. Non c’è luogo al mondo dove il miracolo dell’uva si compia in un connubio tra spirito, uomo e natura e divenga lode al Creato come a Novacella. Si compie qui a settembre la ottocentoottantottesima vendemmia! Sono quasi nove secoli di vino accolti tra le pietre della più antica cantina d’Europa ancora in servizio. La creazione dell’azienda vinicola dei monaci agostiniani fu contestuale alla consacrazione della chiesa dell’Abbazia fondata due anni prima nel 1140 da Hartman Vescovo di Bressanone. Nei secoli Novacella diventa un presidio assoluto di cultura, di spiritualità ma anche economico e le sue vigne coprono enormi estensioni. Oggi sono portate avanti da centinaia di agricoltori che continuano a conferire le uve alla cantina dei monaci.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
Cedro, ginestra e freschezza aromatica Valentino Cirulli, enologo per passione e per professione, ha trovato in questo comprensorio verdeggiante e ancora incontaminato il terroir perfetto per realizzare il desiderio di un’azienda tutta sua. Con piglio futurista e l’uso di tecnologie di ultima generazione, senza trascurare i principi di un’agricoltura ecosostenibile, sperimenta stili e idee che si concretizzano in etichette eleganti e molto particolari. Come questo bianco ottenuto da uve Sauvignon perla maggior parte, in assemblaggio con Pecorino e Passerina. Sentore di pesca tra ananas, litchi e sambuco LI’ azienda porta il nome del fondatore che oltre un secolo fa ebbe l’intuizione di convertire la produzione da agricola in vitivinicola, impiantando i primi vigneti in una delle aree più rappresentative dei Colli Orientali del Friuli, i cui terreni, ricchi di depositi di origine eocenica, strati di marne e arenane, offrono una base ideale per ottenere uve di qualità.
Fonte: Messaggero.
Bologna scommette sul vino bio con il lancio del Sana Slow Wine Fair.
«II vino è un’eccellenza italiana che riguarda l’agricoltura, le relazioni, la socialità, cultura, e la conoscenza. La fiera si sposa bene con un momento in cui ci si interroga sul rispetto della terra quando dobbiamo produrre». Con queste parole Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere, ha presentato Sana Slow wine fair, la prima fiera internazionale del vino biologico, organizzata in collaborazione con Slow food, FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 marzo. Soddisfazione da parte dr Calzolari per quanto riguarda la recente approvazione da parte del Senato della legge sul biologico. «Partire con una manifestazione che si occupa di vino con un approccio legato alla sostenibilità credo che sia un buon modo per inaugurare una legge di cui si sentiva il bisogno», ha spiegato. ll presidente di Bologna Fiere, inoltre, ha ricordato l’importanza del voto del parlamento europeo per eliminare dalle linee guida per la lotta ai tumori della Commissione l’obbligo di etichette ‘sanitarie’ sul vino.
Fonte: Sole 24 Ore.
Torna a Firenze l’anteprima Chianti e Morellino.
Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima e circa 110 aziende presenti: è il grande ritorno in presenza dell’Anteprima 2022 – Chianti Lovers e Rosso Morellino in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo. Quest’anno l’evento torna finalmente dal vivo – con le dovute misure di sicurezza anti Covid – nella tradizione location della Fortezza fiorentina che prima del Covid era abituata ad accogliere oltre 4mlla persone per la degustazione delle migliori etichette delle due denominazioni. In degustazione nuove annate di Chianti D.O.C.G. 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019, in uscita nel 2022 e Morellino di Scansano D.O.C.G. 2021 e Riserva 2019, in uscita nel 2022.
Fonte: Tempo.
Cantina, uve da pagare il secondo acconto deliberato entro marzo.
II presidente Bardone: «II Cda stabilirà subito l’importo» Sono iniziati i colloqui per selezionare iI direttore generale. Sarà pagato entro la fine del mese ai 670 soci di Terre d’Oltrepo il secondo acconto per i conferimenti delle uve della vendemmia 2021. Intanto il nuovo Cda, guidato dal presidente Enrico Bardone, sta proseguendo i colloqui per individuare la figura del direttore generale. A meno di due settimane dalla nomina, entra nel vivo l’attività del consiglio di amministrazione che sta continuando ad approfondire la situazione dei vari settori della cantina e si prepara ad assumere le prime decisioni. Entro la fine di marzo è in programma la riunione del Cda che dovrà dare il via libera alla seconda parte del pagamento dei conferimenti dell’ultima vendemmia, molto attesa dai soci che non hanno nascosto le difficoltà di questo periodo.
Fonte: Provincia – Pavese.
A scuola di manodopera vitivinicola.
A cura della Cia, in collaborazione con Villa Quaglina e cooperativa Maramao, per italiani e stranieri A scuola di manodopera vitivinicola Frutto della collaborazione dell’Associazione paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato e della sezione astigiana della Confederazione italiana agricoltori sarà presto avviato un corso gratuito di formazione dedicato a lavoratori sia italiani che stranieri che vogliano specializzarsi nelle mansioni tipiche delle aziende vitivinicole. Roberta Favi-in, portavoce della confederazione nel darne notizia informa che l’iniziativa si inserisce nel progetto di inclusione che prevede anche la tutela dell’autenticità di un paesaggio vivente tra tradizione, innovazione e globalizzazione nel sito Unesco ed è finanziato con la Legge 77/2006.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
Cantine Toso: rischio stop in tutta l’Europa dell’Est.
La storia delle Cantine Toso, tra le più grandi cantine private piemontesi con sede a Cossano Belbo, e del profittevole business che da tempo l’azienda ha sviluppato con i Paesi dell’ex blocco sovietico – l’export in questi Paesi per l’azienda pesa per il 20% del fatturato totale, si parla di circa 7 milioni di bottiglie esportate – ha una genesi particolare. Siamo alla fine degli anni ’90 e l’azienda, che oggi ha un fatturato di circa 40 milioni di euro, è già presente con successo sul mercato tedesco grazie ad una base logistica a Dresda, città dove in quegli anni prestava servizio nella DDRun signore di nome Vladimir Putin. Il contributo dei russi nell’espansione ad Est dell’export dell’azienda è stato fondamentale: dopo la caduta del muro di Berlino furono i soldati del Cremlino che lavoravano nella Germania Est i primi a portare nell’ex blocco sovietico i prodotti delle cantine Toso. Da allora il business in Russia e in Paesi come Ucraina, Polonia, ma anche tutto il blocco dei Paesi “Stan”, è decollato grazie alle esportazioni di vini, vermouth, spumanti dolci e bevande alla frutta che in quelle zone sono molto diffuse.
Fonte, Stampa Nord Ovest.
Vini, vermouth, spumanti nell’Est il business stravolto dal conflitto.
Molte aziende esportavano sia in Russia sia in Ucraina: “Saremo costretti a cercare mercati alternativi” Vini, vermouth, spumanti nell’Est il business stravolto dal conflitto la storia delle Cantine Toso, tra le più grandi Jcantine private piemontesi con sede a Cossano Belbo, e del profittevole business che da tempo l’azienda ha sviluppato con i Paesi dell’ex blocco sovietico – l’export in questi Paesi per l’azienda pesa per il 20% del fatturato totale, si parla di circa 7 milioni di bottiglie esportate – ha una genesi assai particolare. Siamo alla fine degli anni ’90 e l’azienda, che oggi ha un fatturato di circa 40 milioni di euro, è già presente con successo sul mercato tedesco grazie ad una base logistica a Dresda, città dove in quegli anni prestava servizio nella DDR un signore di nome Vladimir Putin.
Fonte, Stampa Torino.
Dalla Spagna alla Cina: è boom di falso Primitivo Già vinte 35 cause.
Il Consorzio tutela il brand del vino. ll consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria in prima linea per combattere la contraffazione. E sono 35 le battaglie già vinte (le altre sono ancora in corso di definizione) fino ad oggi: due in Cina, una in Cile, cinque in Spagna, tredici in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo, una in Francia ed è stata sospesa la commercializzazione in Europa di 8 marchi depositati presso l’Euipo (l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale). Tutto ruota intorno al criterio di evocazione; tutte le volte che c’è un collegamento tra il prodotto e la denominazione vi è una possibile evocazione, in quel caso il diritto italiano e comunitario dicono che deve essere tutelato l’affidamento del consumatore. In sostanza, il winelover deve poter sapere che il prodotto indicato in etichetta è quello tutelato dalla Dop. Troppe volte, però, negli ultimi anni si è avuto a che fare con distorsioni semantiche della denominazione stessa.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Primitivo, su la produzione Il 2021 è da incorniciare.
Il primitivo di Manduria non conosce crisi. Nel 2021, rispetto all’anno precedente, ne sono stati venduti 2 milioni di litri in più per un totale di 23 milioni Numeri che equivalgono a 30 milioni di bottilie vendute, 2 milioni in piu rispetto all’anno precedente. Un lusinghiero 7,2% in più che conferma come il brand sia oramai internazionale. Un risultato «E’ un vino che non conosce crisi— afferma soddisfatta Novella Pastorelli, presidente consorzio di tutela del primitivo di Manduria – soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione». Questo è uno degli scopi principali che persegue consorzio di tutela, ovvero combattere condotte illecite intervenendo con massicce azioni legali in ogni parte del mondo.
Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.
Murge, Manduria e Salento “eccellenti” ma solo 3 vini su 129 sono pugliesi.
I “verdetti” in vista del Vinitaly di Verona: ecco le cantine premiate da Wine Spectator. Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni anno di occasioni di degustazione il Vinitaly, la grande manifestazione di settore italiana che tornerà quest’anno a riempire la città scaligera di appassionati, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di fermo causa pandemia. Un evento organizzato da VeronaFiere in collaborazione con Wine Spectator, la Bibbia americana del vino che quest’anno ha scelto 129 vini italiani per rappresentare il top dell’enologia del nostro Paese. E quest’anno, parlando di Puglia, il gotha vitivinicolo dell’iniziativa annovera il Primitivo Salento “Es” 2015 di Gianfranco Fino (etichetta del Tarantino), il Salice Salentino “Donna Lisa” Riserva 2017 di Leone De Castris (provincia di Lecce) e l’Aglianico Castel del Monte “Bocca di Lupo” 2016 di Tormaresca con sede tra Bat e Barese. Più che soddisfatti i rispettivi produttori
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Tre vini pugliesi nel “gotha” italiano «Ma oltre la qualità serve compattezza» – Wine Spectator premia solo tre bottiglie pugliesi «Ancora strada da fare».
Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni anno il Vinitaly, la più grande manifestazione di settore italiana. ‘l’re pugliesi su 129 vini italiani selezionati: “Es” 2015 di Gianfranco Fino, “Donna Lisa” Riserva 2017 di Leone De Castris e “Bocca di Lupo” 2016 di ‘l’ormaresca. «La Puglia produce qualità, ma altrove hanno iniziato prima e sono più compatti e sostenuti». Cesari a pag.14 L’enologia d’eccellenza Wine Spectator premia solo tre bottiglie pugliesi «Ancora strada da fare» ?I prescelti: “Donna Lisa” (Leone De Castris) ›Saranno ad OperaWine, la vetrina che “Es” (Fino) e “Bocca di lupo” (Tormaresca) arricchisce di degustazioni il Vinitaly Leda CESARI Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni anno di occasioni di degustazione il Vinitaly, la più grande manifestazione di settore italiana che tornerà quest’anno a riempire la città scaligera di appassionati, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di fermo causa pandemia.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Primitivo, 2021 record 30 milioni di bottiglie.
Registrato +7,2% ma continua la lotta ai falsi Pastorelli: «Vinte 35 cause e andiamo avanti» 1 numeri dell’anno scorso fanno ben sperare e fotografano uno stato di salute quanto mai rassicueantc per il Primitivo di Manduria. Oltre 23 milioni di litri (+2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+12 milioni rispetto al 2020): sono queste le cifre dell’anno 2021 per il Primitivo di Manduria che equivalgono ad un +7,2% rispetto al 2020. «Ormai il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo. — afferma soddisfatta Novella Pastorelli (nella foto a destra), presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – E’ un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che fa del Primitivo di Manduria il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Strada del vermentino nuova sede all’Enoforum.
A Monti l’inaugurazione e l’assemblea dell’associazione per approvare il bilancio Confermato il presidente Gavino Sanna, rinnovato il consiglio d’amministrazione di Giuseppe Mattioli / MONTI La Strada del vermentino di Gallura docg ha una nuova sede all’Enoforum di Monti. Nei giorni scorsi l’inaugurazione con il sindaco di Monti Emanuele Mutzu, il presidente dell’associazione Gavino Sanna, il consigliere regionale Piero Maieli e il parroco don Pierluigi Sini. Nel corso dell’assemblea della Strada del vermentino di Gallura, il presidente Sanna ha illustrato le attività, svolte nel triennio 2019/2021: l’adesione di nuovi soci, la situazione contabile, l’approvazione del bilancio 2021 e il rinnovo del direttivo. Dalla relazione del presidente emergono i progressi fatti, attraverso il lavoro svolto con il consiglio d’amministrazione. Superati i momenti difficili (I’emergenza Covid, ad esempio), grazie ad una strategia che ha riportato fiducia nell’associazione, sono stati raggiunti lusinghieri risultati.
Fonte, Nuova Sardegna.
Feudo Arancio, nessun riciclaggio.
Erano stati sequestrati 900 ettari di vigneti tra Ragusa e Agrigento Feudo Amncio, nessun riciclaggio “Il fatto non sussiste” La soddisfazione del Gruppo Mezzacorona.11 Gruppo Mezzacorona rende noto che in relazione al procedimento penale concernente l’ipotizzata realizzazione di una condotta di riciclaggio riguardante l’acquisto delle aziende siciliane negli anni 2000/2003 del Gruppo stesso, il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trento ha pronunciato una sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste. «Di tale pronuncia il Gruppo Mezzacorona prende atto con piena soddisfazione, convinto, come è sempre stato, della assoluta trasparenza, della correttezza nonché regolarità del proprio operato», si legge in una nota. Nel 2020 la Guardia di finanza di Trento sequestrò vigneti e fabbricati, del valore di oltre 70 milioni di euro, alla cantina siciliana Feudo Arancio, iporizzando a carico dei rappresentanti legali del gruppo vitivinicolo trentino Mezzacorona il reato di riciclaggio.
Fonte, Gazzetta del Sud.
Epaca: rete, indennizzi e bonus agli agricoltori.
II patronato offre servizi e consulenza. II neo-presidente veronese rilancia Epaca: rete, indennizzi e bonus agli agricoltori Daniele Salvagno: «Maggiore impegno per la sostenibilità e sui rimborsi Covid. Faremo sì che sia garantito il rispetto dei lavoratori» Nel Veronese In città gestisce l’ente è presente uno sportello nei 15 uffici della per i familiari Coldiretti e nel dei pazienti 2021 ha trattato dell’ospedale 35mila pratiche di Negrar Luca Florin •• Epaca, la struttura di servizi alla persona di Coldiretti, che a Verona è un centro di riferimento per molte più persone di quelle che fanno parte del mondo dell’agricoltura, amplia orizzonti ed attività. Questa, infatti, è la linea che porta avanti il presidente nazionale del patronato, il veronese Daniele Salvagno, il quale ha preso in mano le redini dell’ente nel novembre scorso, con la prospettiva di restare alla sua guida sino al 2027. Dal punto di vista dell’attività, sono particolarmente interessanti i dati relativi al periodo della pandemia. Epaca fra il 2020 ed il 2021 ha presentato oltre 8.000 domande di indennità, congedi ed esoneri, nell’ambito delle misure di aiuto previste dal Governo, ed in molti casi è riuscita a far riconoscere le malattie da Covid come infortunio sul lavoro. Negli ultimi 10 anni la sua sezione scaligera, che è attiva nei 15 uffici di Coldiretti presenti sul territorio provinciale, ha costantemente aumentato il proprio lavoro. Lo scorso anno ha presentato 35.000 pratiche, per conto di 19.530 persone.
Fonte, Arena.
Il monito di Zaia «La nuova glera non diventerà mai Prosecco».
La Fiera di Godega Il monito di Zaia «La nuova glera non diventerà mai Prosecco». «Chi pianta Glera sperando che un giorno diventi Prosecco, rischia di farsi male». E questo il monito lanciato ieri dal governatore Luca Zaia in occasione del convegno «aggiornamento sulle prospettive del Prosecco e delle altre varietà viticole nell’annata 2022» che si è tenuto in diretta streaming dalla Fiera di Godega di Sant’Urbano. L’appuntamento segna la ripartenza della storica fiera trevigiana (che si terrà dal 9 all’u aprile) e ha riunito i rappresentanti dei cinque consorzi tra i più importanti del vino veneto, a partire da quelli del Prosecco, per fare il punto sulle prospettive del mercato per i prossimi mesi. I dati di produzione sono noti, i record del Prosecco pure. Tanto che recentemente il cda della Doc ha dato il via libera all’attingimento anche da terreni coltivati a Glera e non facenti parte del perimetro della denominazione, che ad oggi è di 24.45o ettari sulle due regioni. Ma è un provvedimento che non cambia i confini stabiliti. Per questo ieri Zaia è intervenuto sul tema, per impedire la nascita di false speranze tra chi sta piantando Glera ancora oggi.
Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Zaia: «Ora Doc e Docg devono unire le forze» – «Doc e Docg, marketing comune».
Sistema Prosecco verso il miliardo di bottiglie. «Si tratta di un fenomeno consolidato. Bisogna però unire le forze per marketing e promozione e dare giusto valore con prezzi adeguati» avverte il governatore del Veneto Luca Zaia durante il convegno “Aggiornamento sulle prospettive del Prosecco”, ospitato negli spazi della Fiera di Godega di Sant’Urbano. Filini a pagina XV «Doc e Docg, marketing comune» ? Zaia: «Prosecco verso il miliardo di bottiglie: adesso unire le forze, servono promozione e prezzi adeguati». Sistema Prosecco verso il miliardo di bottiglie. «Non si tratta di una stella cadente, ma di un fenomeno consolidato. Bisogna però unire le forze per marketing e promozione e dare giusto valore con prezzi adeguati» avverte il governatore del Veneto Luca Zaia durante il convegno “Aggiornamento sulle prospettive del Prosecco e delle altre varietà viticole nell’annata 2022”, ospitato negli spazi della Fiera di Godega di Sant’Urbano. Una fotografia generale su andamento del mercato, produzione e aumenti.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Intervista a Settimo Pizzolato – Pizzolato e la sfida (vinta) del vino bio «Noi precursori» – I pionieri del bio.
La cantina Pizzolato è stata tra le prime a ottenere la certificazione nel 1991 Settimo: «Mi interessa mantenere in equilibrio l’ecosistema della campagna» I pionieri del bio. Una certa idea di agricoltura. Che si fa largo in tempi non sospetti. E diventa intuizione di un mondo che ancora deve iniziare. Così negli anni Ottanta in Italia si vedeva il bio. Ne parlavano gli studenti di agraria dopo le lezioni, si confrontavano con i ricercatori, e affrontavano padri poco propensi alla fiducia. Settimo Pizzolato però aveva dalla sua la forza di una visione. Grazie a questa convince la famiglia, contadina da 5 generazioni, a fare il salto. 40 anni dopo, con 40 collaboratori e un totale di 7 milioni di bottiglie prodotte, Pizzolato (diventata nel frattempo una holding che vede soci i figli Federico e Stefania e la seconda moglie Sabrina Rodelli) ha segnato una traccia importante nella viticoltura di pianura. Come nasce l’idea del biologico? «Volevo fare l’istruttore Isef ma ho seguito il richiamo della terra. Nel 1981, ancora studente alla facoltà di agraria di Padova, ho deciso di affiancare mio padre Gino in campagna. Siamo stati tra pionieri del bio in Italia. Abbiamo iniziato anche dagli ortaggi. Mi interessa mantenere in equilibrio l’ecosistema della campagna, organizzando la cantina per una vinificazione sostenibile. Così, nel 1991, arriva la certificazione ufficiale per i vini biologici».
Fonte, Gazzettino Treviso.
Il fotovoltaico sulle colline del Prosecco.
Manzato: «Grosse finanziarie propongo cifre da capogiro per i terreni». Le associazioni si spaccano sul futuro sostenibile. Ci sono grosse finanziarie, slegate dal mondo agricolo, che si stanno facendo avanti con i proprietari di terreni delle colline del Prosecco, offrendo cifre da capogiro, per affittare o acquistare quelle aree e installarvi pannelli fotovoltaici. Lo racconta Franco Manzato —deputato leghista di Oderzo, con un recente passato da sottosegretario al ministero dell’Agricoltura —, anticipando che proporrà un’interrogazione ai ministri dell’Agricoltura Stefano Patunelli e dell’Ambiente Roberto Cingolani, «chiedendo che si vieti l’introduzione del fotovoltaico nelle coltivazioni a denominazione Doc, Dop, Docg e Igp». Non è solo la suggestione di un futuro sostenibile, il mercato “green” fa gola, complici costi di realizzazione ridimensionati negli anni e guadagni sicuri. «Così, finanziarie che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura, e che investono molto sul fotovoltaico, offrono cifre da capogiro, anche su terreni a coltura di pregio, soprattutto di tipo vitivinicolo» spiega Manzato «È chiaro che le aziende agricole siano attratte da proposte di affitto o acquisto del terreno a cifre enormi»
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Fonte, Tribuna Treviso.
«Stop al Glera che diventa Prosecco» 40 milioni di api per le colline Unesco.
Monito del presidente Zaia ai viticoltori contro ipotesi speculative: non ci saranno altre “conversioni’ La presidente Bortolomiol (Docg) annuncia l’arrivo degli insetti per la sostenibilità e il biodistretto. Prosecco, il monito del presidente Luca Zaia: «Chi pianta Glera sperando che un giorno diventi Prosecco, rischia di farsi male». Ma gli oltre 6 mila ettari aggiuntivi, tra Glera a terra ed estirpi di altri vigneti? «Arrivano fino al 31 luglio 2018, poi basta» afferma perentorio. E con altrettanta perentorietà, l’assessore regionale Federico Caner ha ammonio i produttori delle colline del Conegliano Valdobbiadene a «tagliare immediatamente le piante malate di flavescenza dorata», per non compromettere le colture. Tutto questo mentre Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio Prosecco Superiore Docg ha annunciato l’arrivo di 40 milioni di api per contribuire alla sostenibilità delle Colline Unesco. Un’azione, questa, che sarà intrapresa anche dalla Doc, come ha assicurato il presidente Stefano Zanette. La Fiera di Godega ha ospitato ieri, on line, l’aggiornamento sulle prospettive della viticoltura veneta quest’anno. Dopo i successi dei 2021, nonostante la pandemia, in gennaio le bollicine del Conegliano Valdobbiadene hanno venduto il 70% in più (a febbraio, peraltro, sono calate del 5%). L’Asolo, come ha riferito il presidente Ugo Zampironi, ha registrato un gennaio in grande spolvero: più 26,7%. A due cifre anche la crescita del Prosecco.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Centenario Giuliano Bortolomiol “padre” del Prosecco.
Bortolomiol, la storica cantina, celebra il centenario della nascita del suo fondatore, Giuliano Bortolomiol, un nome destinato a scrivere un capitolo importante nella storia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dopo la Scuola Enologica di Conegliano, Giuliano decide di restare nella sua terra per ricostruire quanto il conflitto aveva distrutto. E di farlo partendo dal vino. Giuliano è stato il primo a credere che questo vino dia il meglio di sé nella versione Brut, con residuo zuccherino bassissimo, quando invece prevalevano le versioni Extra Dry e Dry. Un precursore, quindi, che oggi la cantina celebra con un’iniziativa altrettanto innovativa, il Tour del Centenario. Tra le novità, la creazione al Parco della Filandetta del primo vigneto biologico dove nasce lus Naturae Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg biologico.
Fonte, Voce di Rovigo.
Ritorna in presenza Wineo Siena 2022 per celebrare il meglio dell’enogastronomia.
Finalmente in presenza! WineeSiena 2022 ritorna. E alla grande. Dopo l’edizione 2021, che si è tenuta esclusivamente online, quest’anno le degustazioni si potranno fare dal vivo in completa sicurezza, accedendo alle iniziative solo con il super green pass. Dal 12 al 14 marzo si potranno scoprire wine, food e produttori nella tre giorni al Santa Maria della Scala, a Siena. E’ la settima edizione di WineeSiena, capolavori del gusto l’anteprima di eventi in Toscana dedicati alla grande enogastronomia, che dà il via a un intero anno di appuntamenti siglati The WineHunter. Voluto dal patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bemardini, l’evento immerge produttori e visitatori a Siena, dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. Un percorso tra location uniche come il Palazzo Comunale, il Grand Hotel Continental Siena-Starhotels Collezione e Pala77o Squarcialupi al Santa Maria della Scala, che toma ad essere per il secondo anno la location principale delle degustazioni enogastronomiche.
Fonte, Voce di Rovigo.
Bevi vino durante i pasti? Può far bene alla tua salute.
Un buon bicchiere di vino al pasto può prevenire il diabete di tipo 2: ecco cosa dice l’ultimo studio. Accompagnare il pasto con un buon bicchiere di vino è un’abitudine piuttosto diffusa e ci sono diversi studi che confermano quanto sia anche salutare. L’ultima ricerca condotta, riportata da insider.com, parla poi specificatamente di benefici in termini di prevenzione del diabete di tipo 2. Già in passato, infatti, era emerso come i soggetti che bevono moderatamente ai pasti abbiano un rischio inferiore di diabete rispetto ai non bevitori.
Fonte, SuperEva.
8 marzo: i vini dedicati alle donne dalle donne del vino.
Quindici etichette, dalle bollicine ai rossi importanti, che rispecchiano la forza, la passione e la versatilità del mondo femminile. Nel mondo del vino è in corso da tempo una vera e propria pink revolution: tra i wine lover italiani le donne hanno superato numericamente gli uomini, non solo perché sono diventate le principali acquirenti, ma perché sono sempre più esperte, appassionate, curiose di conoscere nuove etichette. Inoltre, anche nel campo della produzione ci sono sempre più donne viticoltrici, titolari di importanti aziende vinicole, enologhe e sommelier.
Fonte, VanityFair.it.
I migliori libri sul vino e l’enologia, per il tuo amico che se la tira da sommelier.
Libri sul vino non è difficile trovarne: a differenza che in passato, gli scaffali delle librerie sono pieni di volumi sul mangiare e sul bere, le sezioni di enogastronomia traboccano di possibilità e consigli sia nelle catene che nelle librerie indipendenti. Il problema casomai è all’opposto, sapersi orientare in un’offerta troppo ampia, e trovare i migliori libri sul vino, o almeno quelli che a noi possono essere più utili. Ma per questo ci siamo noi: e dopo avervi consigliato come comprare i migliori vini online, vi forniamo questa piccola guida ai libri sul vino per tutti i gusti e le necessità: dai manuali per principianti ai volumi che spiegano di tutto un po’, fino ai libri tecnici per sommelier o enologi.
Fonte, Esquire.
Wine Spectator 2022, i migliori vini italiani regione per regione.
Ecco regione per regione i 130 migliori vini italiani selezionati da Wine Spectator durante l’OperaWine svolta in collaborazione con VeronaFiere. Dopo due anni di stop a causa della pandemia quest’anno tornerà finalmente in presenza il Vinitaly, il più importante evento enologico del nostro paese. Come da tradizione ad aprire questa manifestazione c’è l’evento OperaWine dove vengono presentati i migliori vini italiani ai principali buyer. L’evento si è tenuto come sempre alle Gallerie Mercatali di Verona che sono state di recente oggetto di restauri. OperaWine viene organizzato da VeronaFiere in collaborazione con Wine Spectator, una tra le più famose riviste del settore. L’obiettivo è da sempre quello di realizzare un fotografia delle principali produzioni vinicole del nostro paese elencando le migliori eccellenze regione per regione. Il risultato è quello di un elenco dei migliori 130 vini italiani provenienti dalle diverse aree del nostro paese. Tra quelli scelti non mancano i nomi storici, affiancati a innovative produzioni.
Fonte, inItalia – Virgilio
Vino: il Primitivo di Manduria cresce del 7,2% nel 2021.
Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Sono i numeri dell’anno 2021 per il Primitivo di Manduria che ottiene +7,2% rispetto al 2020. Lo rende noto il Consorzio di tutela Primitivo di Manduria Dop e Docg. “Il Primitivo di Manduria – afferma Novella Pastorelli, presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è un brand riconosciuto in tutto il mondo. E’ un vino – aggiunge – che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto – sottolinea la presidente- sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione.
Fonte, ANSA.it.
Vino: Calzolari, fiera biologico Bologna diventi riferimento.
“Il vino è un’eccellenza italiana che riguarda l’agricoltura, le relazioni, la socialità, cultura, e la conoscenza. La fiera si sposa bene con un momento in cui ci si interroga sul rispetto della terra quando dobbiamo produrre”. Con queste parole Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere, ha presentato Sana Slow wine fair, la prima fiera internazionale del vino biologico, organizzata in collaborazione con Slow food, FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 marzo. Soddisfazione da parte di Calzolari per quanto riguarda la recente approvazione da parte del Senato della legge sul biologico.
Fonte, ANSA.it.
Vino. In Europa torna il proibizionismo? Intervista a Ignacio Sanchez Recarte del Ceev.
“Bisognava dare la sveglia al mondo vitivinicolo e lo si è fatto. Ora però bisogna stare all’erta perché il pericolo è tutt’altro che passato”. Così a Tre Bicchieri il segretario generale del Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins) Ignacio Sanchez Recarte, all’indomani del voto in plenaria sul Cancer Plan con cui si è evitato il peggio: equiparare uso e abuso di alcol. Ma la strada è ancora in salita e piena di appuntamenti “pericolosi” per il settore: dal voto di maggio sulla Global Alcohol Strategy 2022-2030 delll’Oms alla revisione del sistema di tassazione per gli alcolici. Con il segretario Sanchez abbiamo provato a fare un “calendario” dei prossimi step. Dal quadro che viene fuori, sembrerebbe che – con l’Oms da una parte e la Commissione Ue dall’altra – ci troviamo di fronte a un tentativo di ripristinare una nuova era di proibizionismo. È davvero così?
Fonte, Gambero Rosso.
Renza, la pasionaria svela l’anello forte della Langa del vino.
Castiglione Falletto. Uno arriva con una bottiglia, uno con un salame, un altro con delle acciughe che sembrano aver visto l’oceano un paio d’ore prima. Tutti si siedono sulla Terrazza, per un attimo, più o meno lungo, lo sguardo si perde verso i filari di Vigna Rionda, Lazzarino, Briccolina, Boscareto, Ginestra. Alcune delle vigne più prestigiose del Barolo. Quelli che hanno portato da bere e da mangiare sono spesso grandi produttori, chef stellati ma soprattutto amici di Renza.
Fonte, La Stampa.
Belìce, da Spadafora il progetto casa-cantina per battere la crisi.
La vigna e il territorio come luoghi da vivere per rinfrancarsi in questi tempi così grigi. Ovviamente degustando un buon vino. È la filosofia della casa vitivinicola Spadafora, rilanciata una ventina di anni fa da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro dei Principi di Spadafora che l’aveva fondata. Oggi il volto di questa azienda è Enrica, 25 anni, laurea in economia e la passione per la campagna e il vino: «Sono profondamente legata alla mia Sicilia e invece di andare via, come purtroppo sono costretti a fare molti miei coetanei, ho deciso di restare qui per dedicarmi al vino e alla terra. Può sembrare strano che alla mia età – dice Enrica – una ragazza decida di passare così tanto tempo in campagna, eppure c’è una bellezza nelle albe, nei tramonti, nel cambio delle stagioni e nella lentezza della natura che mi ha sempre affascinato».
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Superbonus: maxi detrazione 110% anche per cantina o garage? La risposta che non ti aspetti.
Il Superbonus è finalizzato a migliorare l’efficienza energetica degli immobili oggetti degli interventi specifici. Si tratta di un rimborso spese (al 110%) sotto forma di detrazione fiscale ripartita in cinque anni o sconto in fattura o cessione del credito. Il decreto Rilancio all’articolo 119, fissa i tetti di spesa massimi entro i quali l’agevolazione può essere riconosciuta. Tale massimale è legato alla spesa effettivamente sostenuta. Ricordiamo, inoltre, che le spese sostenute devono essere asseverate da un tecnico abilitato. Il quale risponde in prima persona con responsabilità civile e penale in riferimento alle dichiarazioni in cui la spesa è conforme ai prezzari, previsti dalla normativa in vigore, per quel determinato intervento. In caso di attestazione false si rischia anche il carcere.
Fonte: InformazioneOggi.it.
CANTINA MEZZACORONA: PROSCIOLTI I 4 INDAGATI.
Il fatto non sussiste. Il Gruppo Mezzacorona è stato assolto dalle accuse di riciclaggio in Sicilia. Erano 4 gli indagati nel processo tra cui il presidente del gruppo vitivinicolo Rigotti e l’ex direttore generale Rizzoli. Nel 2020 la Guardia di finanza di Trento sequestrò vigneti e fabbricati tra le province di Agrigento e Ragusa, del valore di oltre 70 milioni di euro, alla cantina siciliana Feudo Arancio, ipotizzando a carico dei rappresentanti legali del gruppo vitivinicolo trentino Mezzacorona il reato di riciclaggio aggravato dall’aver agevolato gli interessi di Cosa Nostra, che voleva liberarsi di beni immobili per sottrarli a misure cautelari e reinvestire il ricavato. L’inchiesta che creò molto scalpore ipotizzava presunti tentativi di infiltrazione mafiosa nell’economia trentina. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2000 e il 2005 quando, secondo l’accusa, venne effettuata un’operazione commerciale che portava all’acquisizione di due tenute siciliane di proprietà degli esattori mafiosi Salvo.
Fonte: RTTR.
La Callaltella: cantina a conduzione femminile a San Biagio di Callalta.
L’azienda agricola, in attività dal 1951, da una decina d’anni è gestita dalle tre sorelle Bonetto, che ne hanno rinnovato l’organizzazione e l’immagine, lanciando nuovi prodotti, a fianco a quelli tradizionali. Da una decina d’anni la cantina La Callaltella di San Biagio di Callalta è un’azienda in rosa, a totale conduzione femminile. Da sempre gestita dalla famiglia Bonetto, sin dalla sua fondazione nel 1951, da una decina d’anni l’azienda agricola è stata acquisita da tre sorelle (Antonella, Elisabetta, Elena Bonetto), che l’hanno rinnovata nell’immagine e nell’organizzazione, rafforzando e riposizionando il marchio. “All’inizio non è stato facile spiegare ai clienti che la proprietà era cambiata – raccontano le tre imprenditrici – pur rimanendo in famiglia, l’assetto societario era completamente rivoluzionato. C’era chi non accettava l’idea che tre donne, per giunta giovani, potessero tenere il timone di un’azienda. Ma noi non abbiamo preso paura e siamo andate avanti per la nostra strada, con la convinzione di rivitalizzare e valorizzare il grande valore che ci era stato tramandato dalle generazioni precedenti.
Fonte: Treviso Today.
Wine and Women, da Cantina Urciuoli l’aperitivo dedicato alle donne.
E’ il momento di tornare a condividere sapori, profumi ed emozioni. Quale occasione migliore della festa della donna per ritagliarsi una pausa dalla quotidianità e brindare in allegria con amiche e amici. Da Cantina Urciuoli a Forino, un evento conviviale e informale, per trascorrere la giornata dell’8 marzo in totale spensieratezza coccolati dai nettari dell’azienda di Caterina Tammaro e Ciro Urciuoli. Dalle 18.00 potrete degustare una selezione di prodotti tipici del nostro territorio condita da prodotti da forno preparati artigianalmente. Ad accompagnare la degustazione i vini: Falanghina, Rosato e Fiano.
Fonte: AvellinoToday.
Cantina Casale del Giglio: viaggio enogastronomico e culturale nell’Agro Pontino.
L’azienda laziale, i cui vini sono ormai conosciuti in tutto il mondo e da tempo impegnata nello studio dei vitigni e nell’enoturismo, segue anche un progetto archeologico legato all’antica Satricum. Nel nostro Bel Paese il mondo del vino, pur ad esso riconoscendo variegate sfaccettature che molto contribuiscono a renderlo piacevole ed interessante da scoprire, vive su paradigmi consolidati che costituiscono impigrenti ancoraggi mentali. Territorio vocato e vitigni rigorosamente autoctoni. Un fare che è conseguenza del saper fare atavico, una competenza che si accresce naturalmente secondo innovazione, una penetrazione su mercati emergenti. Comunicazione corollario dell’attività caratteristica, attenzione consapevole verso due fenomeni emergenti: enoturismo ed e-commerce. E va tutto bene! Poi ci sono realtà che sono nate e si sono formidabilmente sviluppate e cresciute fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli di produzione e di fatturato, vivacemente attenendosi alla legge del “perché no”, piuttosto che alla docilità del “perché”. Esemplare, interessante “case study”, la realtà laziale di Casale del Giglio. Casale del Giglio è ellissi laziale con due fuochi.
Fonte: Italiaatavola.net.
STAMPA ESTERA
Vins de bordeaux : place à une forte reprise à l’exportation en 2021.
L’année 2021 a vu les expéditions de vins de bordeaux bondir de 30 4/o en valeur et de 9 % en volume. Marie-Josée Cougerid yiCougardMarle Les deux locomotives des vins de bardeaux, Chine et Etats-Unis, ont fonctionné à plein en 2021. Assurant une incontestable relance des exportations en hausse de 30 % en valeur (23 milliards d’euros) et 9 % en volume. « Toutes les appellations et toutes les couleurs de vin en ont profité . selon Bernard Farges, président du Comité interprofessionnel des vins de bordeaux (CIVB). «Les grands crus ont un très bon bilan comme l’ensemble du luxe». Une bouteille sur cinq en Chine Les marchés chinois et américain sont extrémement différents. Après avoir témoigné le plus vif intere pour les grands crus français rlyadix ans, iaC hirie a considérablement élargi sa demande. Et achète désormais le bordeaux au prix moyen de 6 euros la bouteille au départ de la France. Tandis que les Américains passent commande à 10 euros. Sans doute la valeur des vins de bordeaux vraiment consommés en Chine doit-elle s’apprécier à l’aune du prix moyen de 35 euros auquel se font les exportations vers Hang Kong, sachant que celles-ci sont en partie réexpédiées vers la Chine continentale.
Fonte, Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 7 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Wine Spectator, Verona al top Evento in aprile – OperaWine, Verona top con 15 etichette su 130.
La rivista Wine Spectator ha diffuso la lista dei migliori vini per l’edizione del 9 aprile OperaWine, Verona top con 15 etichette su 130 Monica Sommacampagna •• Anno mirabile per il vino italiano: la rosa dei vini selezionati dalla rivista Usa Wine Spectator per l’Ila edizione di OperaWine sale da 100 a 130 per la prima volta nella storia della manifestazione che introduce Vinitaly. L’appuntamento per i visitatori selezionati a livello internazionale da Veronafiere è il 9 aprile alle Gallerie Mercatali: il Veneto è rappresentato da 19 vini, di cui 15 veronesi, 80% della quota regionale. Nella nuova lista scaligera troviamo molti habitué della manifestazione che lo scorso giugno, dopo la frenata imposta dal Covid-19, ha presentato l’antologica di 10 anni, includendo le firme 2020. Il vino più rappresentato nell’edizione 2022, con 9 etichette, è l’Amarone della Valpolicella nelle interpretazioni di Tedeschi per il 2011, Bertani, Cesari, Romano dal Forno e Tommasi per il 2010, Tom Attesa per il prologo a Vinitaly che si terrà alle Gallerie Mercatali Mantovani: «In questi ultimi anni molti vini italiani cresciuti in Usa» maso Bussola per il 2007, Masi e Zenato per il 2006 e Zymè per il 2003. Allegrini è presente con l’Igt La Poja 2012. Roberto Anselmi con il Capitel Croce 2019, i restanti sono patrimonio del Soave Doc: dai 2015 di Leonildo Pieropan e Suavia al 2014 di Prà per concludere con il 2012 di Gini.
Fonte: Arena.
La primavera dell’Enoteca regionale Assaggi e corso ‘English for wine’.
Dozza, l’elenco di tutti gli appuntamenti fino ad aprile La primavera dell’Enoteca regionale Assaggi e corso ‘English for wine’ La primavera enologica alla Rocca di Dozza è un viaggio tra banchi d’assaggio, incontri coi vignaioli e corso ‘English for Wine’. Una proposta targata Enoteca Regionale Emilia Romagna, iniziata ieri con la celebrazione del Sangiovese, e che proseguirà con il secondo appuntamento domenica prossima con il Malbo Gentile. Andando avanti di altri sette giorni, è in programma l’accoppiata internazionale Chardonnay e Sauvignon per finire con il tandem Trebbiano-Ortrugo domenica 27. Sabato 26 ricomincerà anche la rassegna ‘Vignaioli in Enoteca’. L’incontro con i produttori della nostra regione, impreziosito dall’assaggio gratuito dei loro vini, partirà con l’azienda agricola Celli di Bertinoro. Prenderà il via, infine, l’attesa prima edizione del corso ‘English for Wine’. Tre incontri nel wine-bar della Rocca dozzese con l’obiettivo di facilitare la comunicazione del vino in lingua inglese.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
Cantina Rauscedo cresce ancora con il suo settimo punto vendita.
Cresce Cantina Rauscedo, storica cooperativa vitivinicola friulana, che ha inaugurato il suo settimo punto vendita a Tavagnacco, in via Nazionale 42. È il primo della rete di negozi con i nuovi colori che richiamano la sostenibilità ambientale dei prodotti. Presenti all’inaugurazione dello store, che si aggiunge in provincia di Udine a quelli di Codroipo e Gemona, molti appassionati di vino, tanti soci della cooperativa friulana, il sindaco di Tavagnacco, Moreno Lirutti, i suoi assessori, il presidente di Cantina Rauscedo Antonio Zuliani, affiancato dal vice Fabio D’Andrea e dai consiglieri Mauro D’Andrea e Paolo Cesarini, l’assessore regionale a infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti e il sindaco di Tricesimo, Giorgio Baiutti. «Abbiamo voluto ripartire dal cuore del Friuli – ha detto con soddisfazione Zuliani -, ma con un nuovo spirito. I nostri valori stanno cambiando perché è in corso la più grande trasformazione del nostro pensiero. Si sta infatti concretizzando un progetto enologico che rappresenta 370 famiglie legate alla terra da generazioni.
Fonte: Messaggero Veneto Udine.
Strada del vino come volano per il turismo – Enoturismo nelle 5 Terre, via al protocollo d’intesa.
Enoturismo nelle 5 Terre Via al protocollo d’intesa E’ stato firmato tra il Comune di Monterosso e l’Autorità di sistema portuale e coinvolge tutti gli enti locali e le associazioni di settore del territorio II turismo del vino è una realtà. L’enoturismo nelle Cinque Terre si prefigge di proporre circuiti diversificati, attraverso i quali le aziende si mettono in gioco, mirando a una produzione di elevata qualità nel rispetto del territorio, permettendo il recupero delle risorse ambientali e culturali. «Le Strade dei Vini – dichiara il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia – sono tra gli strumenti più efficaci di promozione, un mezzo necessario per lo sviluppo dell’enoturismo». È stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Monterosso al Mare e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale al fine di promuovere e sostenere il progetto Strada dei Vini delle Cinque Terre: progetto sostenuto da tutti Comuni delle Cinque Terre e che vede Monterosso capofila gestionale.
Fonte: Nazione La Spezia.
Vino: nei ristoranti top piace l’etichetta green.
In tempi di pandemia chi si è concesso un pasto in un ristorante gourmet non ha rischiato brutte sorprese col vino e dalla carta ha prediletto vini a denominazione certificata, autoctoni, ecosostenibili, e con brand noti. Col fuori casa in ripresa, dove si impone il consumo al calice. Poco ma buono dunque. È quanto rileva l’indagine commissionata da Igm (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor sul consumo outdoor dei Fine Wine a ottobre 2020 e settembre 2021. Questa doppia indagine evidenzia una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite foodevine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un – 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In sintesi se nel 2019 le vendite di foodewine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi.
Fonte: Provincia Sondrio.
Un master in “enologia” nella patria del Primitivo.
Una grande opportunità per il territorio e per i giovani, la tappa di un cammino che il nostro consorzio di tutela vuole compiere per integrarsi ancora di più con il territorio e mettere a disposizione l’innovazione e la ricerca in quei settori di eccellenza che richiedono più di altri una formazione continua e altamente qualificata, come il caso della vitivinicoltura». La presidente del consorzio del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli, saluta così l’avvio di un tavolo di lavoro per l’istituzione nella città messapica di un master universitario in Enologia, consesso in cui l’organismo manduriano partecipa con Unisalento e Confagricoltura. Ne dà notizia quest’ultima, presente al primo incontro perlustrativo tenutosi a Manduria con il presidente regionale Luca La’7.àro e con il consigliere nazionale Filippo Schiavone. Per l’università del Salento ha partecipato il rettore Fabio Pollice.
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
La selvaggina del “Dolada” Vini numerati in fondamenta.
CENE CENTENARIE proseguono i festeggiamenti — iniziati nel 2021 — per i 100 anni del ristorante “Dolada” di Pieve d’Alpago (B1). Ben tre gli appuntamenti in programma a marzo. Il primo, venerdì prossimo, avrà come tema La Selvaggina e sarà declinato nel seguente menu: Tartare, Doppio patè di beccaccia, chutney di fichi e pan brioche alle nocciole, Carpaccio di cervo, gelato al pino mugo e lampone, Ravioli d’alzavola e foie gras, La sopa Coada “quella vera con piccione”, Mojto Glacè. Giovedì 17 marzo il Dolada va in trasferta a Jesolo e precisamente al ristorante “da Guido”. Il tema sarà il medesimo ma entreranno nel menu nuovi piatti. Infine venerdì 25 marzo, in Alpago, la cena con “I preferiti di Riccardo De Prà”: dal Paneesalame.com alla Millefeuille aux fraises des bois du restaurant Lameloise (la millefoglie alle fragoline di bosco del ristorante Lameloise, tre stelle Mihelin, in Borgogna).
Fonte: Gazzettino.
Una Lonely Planet tutta dedicata a Marca e Prosecco – Esce a maggio la guida Lonely Planet dedicata a Treviso e ai colli del Prosecco.
Per la Marca si tratta di una vera opportunità dal punto di vista turistico, uno strumento ricco di spunti, con tutte le informazioni utili per entrare nell’anima dei luoghi, non solo dei monumenti, dei borghi e delle città. Per la Marca un’opportunità che supera il piano strettamente editoriale. La svolta nella visione territoriale Esce a maggio la guida Lonely Planet dedicata a Treviso e ai colli del Prosecco. Treviso e le colline del Prosecco». Il titolo è ancora provvisorio, ma unirà il recentissimo sito Unesco al capoluogo del territorio. Lingua: italiano e inglese, per essere glocal e global allo stesso tempo. Caratteristiche: strumento agile e prezioso, ricco di spunti e suggerimenti. Contenuti: tutte le informazioni utili per entrare nell’anima dei luoghi, non solo dei monumenti, dei borghi, delle città.
Fonte, Tribuna Treviso.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 6 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
I migliori 129 vini d’Italia.
L’evento dopo due anni di stop: tante conferme per le etichette più conosciute di Luciano Ferraro Torna la vetrina mondiale del vino italiano. A dieci anni dalla prima edizione, OperaWine presenta i migliori vini italiani ai compratori che arriveranno a Verona per il Vi- nitaly. La grande fiera torna dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di interruzione a causa del Covid, OperaWine la precede di un giorno. È l’evento più internazionale, organizzato da VeronaFiere e da Wine Spectator, la rivista americana di riferimento per il settore, capitanata in Italia da Bruce Sanderson. All’inizio le cantine chiamate a rappresentare il Belpaese enologico erano poco più di cento, il numero e cresciuto di anno in anno. L’appuntamento è alle Gallerie Mercatali, un pezzo di archeologia industriale veronese, da poco restaurato. L’obiettivo è dimostrare che ogni regione produce almeno una eccellenza. La selezione dei critici statunitensi è anche o . numeri in crescita, domina la Toscana una radiografia del comparto. Il risultato? Il dominio dei toscani, forti di alcune annate straordinarie dei loro grandi rossi, Brunello di Montalcino in testa: 35 i produttori convocati da Wine Spectator, mentre i piemontesi si fermano a 19.
Fonte: Corriere della Sera.
Con il sushi si beve Dinavolino, Traminer o Cerasuolo.
Nel IV secolo il sushi era un alimento giapponese un po’ diverso da come lo conosciamo. Si trattava di un ingegnoso metodo ittico di conservazione, grazie al quale il riso bollito avvolgeva le differenti qualità di pesce eviscerato e salato garantendone per mesi la conservazione e la possibilità di viaggiare, ma poi il riso veniva scartato. Oggi no, riso e pesce sono elemento indissolubile del sushi e vanno mangiati insieme in un solo boccone, aiutandosi con le dita o con le bacchette. Un cibo contemporaneo, con cui scoprire l’affascinante e misterioso Giappone e la sua impenetrabile cucina, cercando di orientarsi nel mare magnum di sushi restaurant che punteggia il Belpaese, magari ordinandolo a casa. Ma a quali vini è possibile abbinarlo se non vogliamo optare per il classico Sakè? Parola a Ciro Fontanesi coordinatore di Wine Accademy Alma, che accanto a 5 celebrate specialità nipponiche consiglia alcune ottime bottiglie.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Turismo boom in cantina e tra i vigneti.
Passata, o quasi, la bufera del virus, dissolti le brume e il gelo invernale, il turismo del vino guarda con fiducia alla stagione primaverile alle porte. I numeri del settore sono in stabile crescita, ora per le aziende si tratta di rimettersi in gioco dopo la crisi da virus. «L’enoturismo rappresenta una componente importante dell’offerta turistica nazionale. Secondo gli ultimi dati, la propensione dei viaggiatori a visitare più cantine è aumentata del 17%». Sono le parole pronunciate qualche mese fa dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, alla quinta edizione della Conferenza mondiale del turismo enologico a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo, organizzata dall’Unwto. Il ministro ha preso simbolicamente il testimone della manifestazione, in vista della prossima edizione che si terrà ad Alba quest’anno. L’enoturismo però non è fatto solo di vino.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Giù le tasse subito per salvare i nostri contadini.
Il mondo dell’agroalimentare italiano è stato più forte della pandemia. Nei due anni tra il 2020 e il 2021, l’agroalimentare made in Italy ha incrementato la propria presenza: il mondo ha scelto l’Italia che sta in un piatto e in un calice, dalla pasta all’olio extravergine d’oliva, dai formaggi al vino, quest’ultimo vero protagonista di una performance davvero rilevante. I dati sono stati comunicati e commentati alla sesta edizione del forum Agrifood monitor di Nomisma. Si parla di performance sorprendente per l’agroalimentare, in modo particolare nel 2021, che «sarà ricordato come un anno straordinario per l’export italiano», ha dichiarato Denis Pantini, responsabile agroalimentare di Nomisma. L’export agroalimentare nel 2021 è a livelli record, oltre i 50 miliardi di euro (nel 2015 era poco sopra i 30), grazie a una crescita a valore del 15% rispetto al 2019 e dell’ 11% sul 2020.
Fonte: Libero Quotidiano.
La guerra Russia-Ucraina colpisce il lusso.
Goldoni: «Avevamo avuto il riconoscimento dei vaccini non Ema, ora affrontiamo una nuova emergenza» Le incognite Moda e vino La guerra tra Russia e Ucraina è destinata ad avere ripercussioni anche sul settore delle fiere italiane, che proprio in queste settimane sta riprendendolo svolgimento delle attività espositive, in gran parte sospese a gennaio e febbraio a causa della pandemia. «Eravamo riusciti a ottenere il riconoscimento dei vaccini non Ema per i visitatori delle fiere, ma purtroppo dovremo fare i conti con questa situazione», osserva Massimo Goldoni, presidente di Cfi (Comitato fiere industria), l’associazione degli organizzatori delle fiere. Gli operatori russi sono una componente non particolarmente numerosa tra coloro che partecipano alle fiere nel nostro Paese, ma si tratta di buyer con alta capacità di spesa.
Fonte: Sole 24 Ore.
Tornano le fiere, attese positive dopo due anni di stop Covid.
La ripresa. Confermati i 475 eventi previsti nel 2022, di cui 234 a carattere internazionale Adesioni degli espositori superiori alle attese Tutti gli eventi rinviati a inizio anno causa pandemia sono stati riprogrammati entro il primo semestre Giovanna Mancini AIla fine l’incantesimo sembra essersi spezzato. Quando all’inizio di gennaio la quarta ondata della pandemia aveva costretto le società fieristiche a posticipare in primavera la quasi totalità delle manifestazioni previste a gennaio e febbraio (oltre ad alcuni eventi di marzo e aprile), l’intero settore ha temuto di rivivere lo stesso incubo vissuto due anni prima. Fortunatamente, questa volta la sospensione delle attività (decisa per volontà degli organizzatori e dei quartieri, non sancita per decreto) si è limitata al periodo di maggiore recrudescenza del virus e ora le fiere possono ripartire, cercando di nagganciare la ventata di ottimismo e partecipazione registrata nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno. Il palinsesto espositivo 2022 vede infatti confermate (sebbene in parte riposizionate nel calendario) tutte le 475 manifestazioni previste, di cui 234 di carattere internazionale.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vino e altre specialità tipiche per promuovere il territorio.
Una rete promozionale, tra pubblico e privato, per valorizzare le tipicità del territorio. È lo strumento promozionale su cui punta l’amministrazione comunale prendendo spunto da “La nostra anteprima-The cool on the Hills”, la degustazione di oltre sessanta vini in corso nella sala ipogea di piazza Garibaldi e dal consorzio di tutela “Colline teramane”. Nasce da qui, dunque, l’idea di mettere insieme aziende e associazioni, sotto l’egida del Comune, per dare risalto ai prodotti tipici. «11 vino è il prodotto in assoluto più vocato perla valorizzazione territoriale perché può raccontare il territorio con le sue peculiarità» sottolinea l’assessore al turismo Antonio Filipponi, «e quello che abbiamo messo in campo con il consorzio Colline teramane rappresenta solo un tassello di un percorso più ampio». Le eccellenze enogastronomiche offriranno la narrazione di Teramo e della provincia, spiega l’amministratore, «restituendo al capoluogo quel ruolo di aggregatore di esperienze che per troppo tempo, per via di una mancata programmazione da parte di chi ha preceduti, è mancato».
Fonte: Centro Teramo.
Intervista ad Alvaro De Anna – Le cantine «eroiche» si ritrovano a Matera.
Vigneti coltivati in aree estreme: montagna, forti pendenze, terreni rocciosi, gradoni, sabbie, piccole isole Le cantine «eroiche» si ritrovano. A Matera è iniziato ieri e si concluderà domani un evento nazionale dal titolo «Vini da terre estreme», con 37 cantine eroiche ed oltre 250 etichette. L’iniziativa intende rendere omaggio a quei vini che – coltivati in aree cosiddette estreme (montagna, forti pendenze, terreni rocciosi, terrazzamenti, gradoni, sabbie, piccole isole) – hanno come denominatore comune l’essere frutto di un’agricoltura con origini e storia secolari, tramandata di generazione in generazione, che ha nel Dna la fatica, anch’essa estrema, e la passione che la produce. Ne parliamo con l’ideatore ed organizzatore Alvaro De Anna. Come nasce il progetto «Vini da Terre Estreme»? «Mi sono occupato di comunicazione, l’advertising classico, fin dal 1980 amministrando budget di aziende importanti con campagna pubblicitarie in Italia e all’estero. Per oltre sei anni ho accompagnato Consorzi e Cantine in giro per il mondo a toni sono da sempre coltivati.
Fonte, Gazzetta di Basilicata.
La sfida vincente di tre aziende con i vigneti in aree impervie.
Dalla Basilicata al Friuli, modelli di volontà e competenza • Ecco tre storie di altrettante aziende vitivinicole «eroiche». Azienda agricola Eubea, Ripacandida. La storia nasce nel 1922, con il fondatore Francesco Sasso, iniziatore visionario di questa tradizione familiare. Obiettivo di Eubea è sempre stato quello di ottimizzare la qualità, anche a costo di scelte onerose e quindi coraggiose, come la scelta del regime biologico. I vigneti, circa 20 ettari, tutti in forte pendenza all’interno del vulcano Vulture, sono tutti ubicati nelle zone più vocate e prestigiose per la produzione del vitigno autoctono, Barile 10 ettari, Ripacandida 4 ettari, Piano Regio Venosa 6 ettari. Numerosi i riconoscimenti ottenuti. Dri. II Roncat – Ramandolo, Nimis, Udine. Giovanni Dri è senza dubbio «il Ramandolo». Questo vino, prima Docg del Friuli è l’unico nella regione a portare il nome del territorio. ll «Ramandolo» racconta la storia di vigneti impervi, di lavoro duro, di passione e sacrificio: la vita di Giovanni Dri.
Fonte: Gazzetta di Basilicata.
L’arrivo di enoturisti Dai Sassi un viaggio nei borghi del vino.
Dopo un buon 2019 che in Italia ha visto salire gli enoturisti a 15 milioni (+7%), con un aumento del giro d’affari del 6% (da 2,5 a 2,65 miliardi di euro), si guarda con ottimismo al post Covid per un ritorno degli enoturisti. È uno dei temi dell’evento che ha il patrocinio di Regione, Upi, Provincia e Comune di Matera, Camera di Commercio Basilicata, Confartigianato, Oprol. Ma chi sono gli enoturisti? Età media di 48 anni – secondo il XVI Rapporto sull’enoturismo realizzato dalle Città del vino – il 45% dichiara di visitare e trascorrere un periodo di vacanza nei territori del vino almeno una volta l’anno; 30% più di una volta l’anno; i19% almeno una volta al mese. «A questo target turistico guardiamo con interesse – dice Rosa Gentile, presidente Confartigianato, che sostiene l’impegno dell’ideatore dell’evento De Anna -. Il turismo enogastronomico è un viaggio volto alla scoperta dell’enogastronomia di un territorio e attraverso il quale il turista può fare esperienza della cultura locale e acquisire il senso del luogo. Il nostro invito: partire da Matera per un viaggio affascinante nei borghi del vino e riscoprire le botteghe dell’artigianato artistico e di qualità, secondo il progetto Confartigianato «botteghe accoglienti».
Fonte: Gazzetta di Basilicata.
Stop al vino in Russia Viene meno il sesto mercato per l’export.
Se anche si superasse il blocco, ci sarebbe un crollo provocato dalla fortissima svalutazione del rublo. Si è interrotta la via verso la Russia per il vino romagnolo. L’attuale situazione ha di fatto bloccato ogni export verso una nazione che rappresentava un discreto mercato per il settore enologico. Dopo il blocco del 2014 per l’ortofrutta, che ha di fatto impoverito la filiera italiana, adesso è la volta del vino. «Già da qualche settimana abbiamo fermato l’export verso la Russia – conferma Carlo Dalmonte, presidente della cooperativa faentina “Caviro” – per una serie di motivi. Il blocco della possibilità di scambi di denaro, oltre alla mancanza di qualsiasi garanzie, causano il fermo dell’export. E non sappiamo di certo quando potrà riprendere». Per “Caviro” la Russia, insieme all’Ucraina e Bielorussia, rappresenta il sesto-settimo mercato di riferimento dopo Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada, Cina. «Russia, Ucraina e Bielorussia non sono le nostre zone principali di export, ma erano comunque un buon mercato, attorno ai 6 milioni di euro di valore».
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Il Wine Festival torna a Villa Cattani Stuart con eccellenze e novità.
Dopo due anni torna Pesaro Wine Festival 2022. Si svolgerà nelle giornate del 13,14e 15 maggio a Villa Cattani Stuart. Tante saranno le novità di questa edizione per gli amanti del vino di qualità, a cominciare da un convegno che si terrà a Villa Caprile e due seminari condotti da Armando Castagno e Sandro Sangiorgi. L’organizzazione del Festival, condotta dall’Associazione Pesaro Vino Cultura da un’idea di Gianluca Galeazzi ha come obiettivo principale quello di valorizzare e promuovere la produzione artigianale del vino, ovvero quella fetta produttiva che non mira a seguire le mode ma ad offrire un prodotto autentico di indiscussa qualità. Dopo la forzata battuta di arresto imposta dall’emergenza pandemica, il Festival torna vestito di nuova energia e grandi novità. La serata di pre-festival del 13 che si svolgerà a Villa Caprile sarà dedicata a un importante convegno con relatori d’eccezione del mondo del vino.
Fonte: Corriere Adriatico Pesaro.
Cantina Colli Ripani, riapre il punto vendita.
II punto vendita della Cantina Colli Ripani, in via Giovanni Bovio a San Benedetto, negli ultimi giorni è stato rinnovato e riaperto nella giornata di ieri con una nuova conduzione. La signora Alba Falleroni, che l’ha gestito con passione dal 1993, anno di apertura, è andata in pensione e al suo posto è arrivata la signora Edvige Cossignani. I vertici della Cantina hanno inteso ringraziare pubblicamente la signora Alba per l’entusiasmo e la professionalità che ha messo nel lavoro in tutti questi anni. Quella dei Colli Ripani è una cantina cooperativa che trova forza in oltre 330 produttori autoctoni, nata dal forte desiderio di tutelare e valorizzare la propria produzione vinicola attraverso il rispetto di quelle terre che danno vita ai nativi vini Sangiovese, Montepulciano, Pecorino e Passerina.
Fonte: Resto del Carlino Ascoli.
Il Primitivo? Un vino da master universitario – Nella terra del Primitivo si studierà il vino di qualità.
I’ idea di Confagricoltura è stata subito sposata dall’Università di Lecce e dal Consorzio di Tutela del Primitivo che comprende 64 aziende. Grazie a un master in enologia, a Manduria si studierà il vino di qualità. Con il Primitivo, sempre più presente sul mercato internazionale, l’attenzione sarà puntata sugli altri vini pugliesi di punta. a pagina 6 Nella terra del Primitivo si studierà il vino di qualità A Manduria un master di enologia con l’Università del Salento La sfida di Monica Caradonna. Manduria e la sua vocazione vitivinicola finalmente diventano protagoniste. Dopo anni di battaglie e investimenti la città del vino per eccellenza assume il ruolo centrale che merita. Parte da Confagricoltura Puglia la proposta di attivare nella città dei Messapi il primo Master in Enologia collegato all’Università del Salento.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Un master di Enologia.
Un percorso progettuale di cui si è parlato ieri a Manduria nel corso di in un incontro promosso da Confagricoltura Puglia, al quale hanno preso parte il presidente regionale di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro, il rettore di Unisalento Fabio Pollice e la presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli. Assieme a loro anche il componente di giunta nazionale di Confagricoltura con delega ai rapporti con l’università, Filippo Schiavone. La città dei Messapi, area del doc Primitivo, offre le condizioni ideali per formare nuove classi di direttori di cantine e tecnici altamente specializzati. «Manduria – specifica Luca Lazzàro – è una grandissima eccellenza e va valorizzata e, uno dei modi per farlo è contribuire all’istituzione di un master in enologia. C’è una grande attenzione internazionale sul Primitivo, la sua diffusione ha portato i consumatori stranieri a chiedersi dove fosse prodotto e questo ha rinvigorito i flussi turistici verso il Salento.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
Vino escluso dai dibattiti della “Pessima”: polemica.
I produttori del Primitivo “irritati” ? L’assessore Baldari si sarebbe difeso dall’assenza dal programma della fiera con l’indisponibilità di Pentassuglia. Tutto pronto a Manduria per la settimana della Fiera Pessima giunta alla 279sima edizione che si aprirà nel pomeriggio di martedì prossimo. Ma sono pronte anche le polemiche per il nervosismo che serpeggia nel mondo dell’agricoltura e soprattutto del vino Primitivo. Questi importantissimi comparti-volano dell’economia del territorio, per la prima sono stati esclusi dai dibattiti che si terranno nell’apposito padiglione dei convegni all’interno della campionaria. Uno scivolone senza precedenti quello dell’assessore comunale all’Agricoltura, Commercio e Fiere, Isidoro Mauro Baldari, che ha ceduto la vetrina al «turismo culturale», ospite ingombrante diretto dalla neo assessora al ramo, Antonella De Marco che da solo assorbe la metà dei convegni in fiera. Se ne sono accorti con molto dispiacere quelli del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria doc che non hanno gradito per niente l’anteprima del programma culturale della Pessima dove si dà spazio, nell’ordine, alle «Donne in uniforme» (mercoledì 9 marzo alle ore 17,30) con la regia dell’assessora alle politiche sociali, Fabiana Rossetti; alla Confcommercio Taranto (giovedì 10 marzo ore 17,30); alla Promozione turistica (venerdì 11 marzo ore 17,30) con l’assessora De Marco; beni artistici e culturali (sabato 12 marzo alle ore 10,30) nelle mani dell’assessore alla cultura, Vito Andrea Mariggiò.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
I vini pugliesi nella classifica delle 100 eccellenze italiane 2022 di Forbes.
I vini pugliesi nella classifica delle 100 eccellenze italiane 2022 di Forbes Prosegue il percorso di crescita qualitativa e di immagine dei vini pugliesi. Ad attestarne il valore, questa volta, è l’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes, che, nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022”, ha premiato la salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, portano la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni. “E’ una notizia che mi rende particolarmente orgoglioso -commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Fonte: Salento in tasca.
Al Glykòs per la sesta volta il premio DolcePuglia!.
II Glykòs si aggiudica per la sesta volta il Premio DolcePuglia – sezione vini da uve rosse – dell’Associazione Italiana Sommelier, concorso giunto alla sua XV edizione. 2014, 2015, 2018, 2019, 2021 e 2022! Ormai il Glykòs è una sicurezza e una bandiera dell’enologia pugliese. “Nell’ambito della rassegna Dolce Puglia la Vs.Azienda partecipando con Glykòs, dopo una accurata selezione a cura della commissione degustatori Ais Murgia, nell’ambito della categoria Vini dolci da uve rosse si aggiudica il 1° posto nella classifica tra i campioni pervenuti nei tempi e termini previsti dal regolamento. Lieto di annunciare il prestigioso riconoscimento, comunico che il prossimo 3 aprile presso Masseria Barsentum a Putignano celebreremo e consegneremo il Trofeo Dolce Puglia 2022′: Così Vincenzo Carrasso, presidente Ais Murgia, che ha ideato il prestigioso premio, comunica l’entusiasmante risultato alla cantina di Copertino.
Fonte: Salento in tasca.
Ais dedica una masterclass allo Champagne.
Tornano le serate enologiche d’autore firmate dall’ Associazione Italiana Sommelier di Lecce, guidata da Amedeo Pasquino. Appuntamento domenica 6 marzo alle 19,30 presso il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi di Lecce, con la Masterclass Champagne Ar Lenoble. A condurre la serata uno dei più grandi esperti italiani di bollicine francesi, ovvero Alberto Lupetti, proprio colui che ha scelto questa piccola maison e la sua tradizione familiare per illustrare agli amici di Ais e agli appassionati leccesi la grande maestria enologica dei vignerons d’Oltralpe. Che spesso, come in questo caso, sono legati da molte generazioni alla produzione del vino più apprezzato nel mondo: lo Champagne, appunto. In questo caso prodotto da Chardonnay e ottenuto da un processo produttivo e un assemblaggio assai particolare. In degustazione infatti nel corso della serata Intense Mag17, Dosage Zéro Mag16, Blanc de Blancs Mag17, Rosé Terroirs Mag14, Blanc de Blancs Grand Cru 2012, Les Aventures Chouilly; il wine tasting si concluderà con I’ abbinamento del vino ad alcune eccellenze gastronomiche scelte per l’occasione.
Fonte: Salento in tasca.
Il “modello Mamoiada” piace anche alla Malvasia.
Confagricoltura Oristano mette a confronto produttori, Consorzio ed esperti Al convegno di Bosa anche l’assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia ElSette i comuni dove si producono le diverse tipologie (amabile, dolce, riserva, spumante, passito) di Alessandro Farina BOSA Il convegno “Malvasie di Sardegna. Vini antichi per un mercato moderno” ha riscosso l’attenzione degli addetti ai lavori, in arrivo a Bosa da tutta l’isola, ma soprattutto ha riaperto in Planargia il dibattito sul futuro di un vitigno che da secoli caratterizza la produzione enologica di qualità nella fascia centro occidentale dell’isola, il Malvasia di Bosa doc. Confagricoltura Oristano, che ha organizzato l’appuntamento venerdì mattina nell’aula convegni dell’Episcopio, ha centrato l’obiettivo presenze e innescato un dibattito sul nuovo respiro, per il presidente regionale di Confagricoltura Paolo Mele guardando all’esempio di Mamoiada, da alimentare in un settore che ha ancora non poche carte da giocare, in termini di sviluppo economico con risvolti di richiamo anche turistico. Con l’impegno, scandito a chiare lettere dall’assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia, di un fattivo sostegno da parte della Regione Sardegna. Sette i comuni dove si producono le diverse tipologie (amabile; dolce; riserva; spumante; passito) di Malvasia doc in Planargia: Bosa, che la fa da padrona per superficie, Modolo, Tresnuraghes, Magomadas, Suni, Flussio e Tinnura. Qui si trovano i terreni fortemente calcarei, a due passi dal mare, che danno a questo vino tinte, sapori e profumi inimitabili.
Fonte: Nuova Sardegna.
«Ora un grande Vinitaly E tornerà anche l’Asia».
II Vinitaly naturalmente, ma non solo. II programma dei prossimi mesi di Veronafiere è ricchissimo, e va dal Model Expo della prossima settimana al Let Expo. «Per quanto riguarda la nostra vision sui prossimi mesi pensiamo di poter operare a pieno regime», continua il direttore generale Giovanni Mantovani, «tra qualche settimana ci sarà Let Expo, la manifestazione sul trasporto e sulla logistica sostenibile, ne sono fiero perchè l’abbiamo voluta fortemente, torna a Verona una bella e importante manifestazione che riguarda un settore come quello della logistica che tra l’altro è centrale nella nostra città». Per dare spazio al Vinitaly, forse la manifestazione più attesa del 2022 in programma nei padiglioni di Veronafiere dall’8 all’11 aprile. «Abbiamo il tutto esaurito out tra gli espositori e ci saranno anche molte novità da un punto di vista dei temi, dal bio ai vini orange alla mixology con tanta attenzione alle tendenze dei mercati».
Fonte: Arena.
Saltano le prenotazioni nei 4 e 5 stelle «Questa guerra è un’altra pandemia».
Albergatori preoccupati per la stagione, a rischio anche l’export di 20 milioni di bottiglie di Prosecco La vicenda • Il mondo del turismo e del commercio non sono ancora in grado di quantificare l’eventuale danno economico provocato dalla guerra in Ucraina ma non nascondo la preoccupazione anche perché il • Il mercato sostanziale dal sistema che dei russi non punto di vista ruota attorno al rappresenta della spesa. I turismo parte perla Marca russi infatti con alle spalle una fetta scelgono due annidi numerica- spesso ville pandemia mente venete per le importante ma cerimonie o alberghi a 4 0 5 sviso Quella che sta per anivare doveva essere la primavera della ripresa dopo due anni di pandemia. Con i numeri del contagio in netta discesa, la Marca si preparava ad accogliere nuovamente migliaia di turisti. Ma dopo il Covid si profila una nuova pandemia per il turismo e l’economia trevigiana, quella provocata dalla guerra. ll conflitto tra Russia e Ucraina è lontano geograficamente, ma nel nostro territorio, che per prima cosa si è preoccupato di fare il massimo per aiutare chi fugge dai bombardamenti, le conseguenze si fanno già sentire in modo pesante.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
All’antica Fiera si parla di Prosecco e sanzioni di guerra.
Il Prosecco di nuovo in scena alla Fiera di Godega Sant’Urbano. “Aggiornamento sulle prospettive del Prosecco e delle altre varietà viticole nell’annata 2022”: si rinnova negli spazi della Fiera di Godega l’appuntamento dedicato al mondo vitivinicolo con focus sul mercato delle denominazioni. L’appuntamento, per il secondo anno online a causa della pandemia, è per domani, lunedì 7 marzo. Dalle 10.30, in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Godega di Sant’Urbano e sulla pagina Facebook Godega Fiere, sarà possibile seguire il convegno che, come tradizione, precede l’Antica Fiera di Godega che, dopo due anni di stop, torna dal 9 all’11 aprile. Focus dell’edizione 2022 del convegno saranno “le nuove strategie che si evidenziano con le richieste del mercato nelle Doc e nelle Docg del nostro territorio vitivinicolo”.
Fonte: Tribuna Treviso.
TURISMO BOOM IN CANTINA E TRA I VIGNETI.
Passata, o quasi, la bufera del virus, dissolti le brume e il gelo invernale, il turismo del vino guarda con fiducia alla stagione primaverile alle porte. I numeri del settore sono in stabile crescita, ora per le aziende si tratta di rimettersi in gioco dopo la crisi da virus. “L’enoturismo rappresenta una componente importante dell’offerta turistica nazionale. Secondo gli ultimi dati, la propensione dei viaggiatori a visitare più cantine è aumentata del 17%”. Sono le parole pronunciate qualche mese fa dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, alla quinta edizione della Conferenza mondiale del turismo enologico a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo, organizzata dall’Unwto. Il ministro ha preso simbolicamente il testimone della manifestazione, in vista della prossima edizione che si terrà ad Alba quest’anno.L’enoturismo però non è fatto solo di vino. Ormai quasi tutte le aziende si sono sintonizzate per far sì che attraverso questo settore si raccontino anche i volti, le storie, le esperienze del territorio, i luoghi discreti, ma affascinanti che stanno intorno ai vigneti. C’è una signora che se ne intende, Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione Donne del vino e titolare di una grande azienda che produce Brunello di Montalcino a Trequanda di Siena. “Viaggiare alla scoperta del vino e dei suoi territori da tempo rappresenta un segmento in costante crescita dell’incoming turistico. Rispetto al 2019, quando nessuno conosceva ancora il Covid – dice Donatella Cinelli colombini – le esigenze sono cambiate e oggi l’enoturista è un cacciatore di emozioni che vuole immergersi in una campagna senza pesticidi, coltivata da chi è appassionato, tradizionalista, ma anche disposto a condividere”. La signora del Brunello, che ha inventato la giornata Cantine Aperte e insegna wine hospitality nei master, ha chiara dinanzi a sè la fotografia del turista vinaiolo.
Fonte: Quotidiano.net.
Torna “Cantina Musicale”, protagonisti Federica Rossi e Davide Pepi.
Nuova puntata di “Cantina Musicale” stasera su Siena Tv. Ospiti del programma condotto da Valentina Tomei saranno Federica Rossi ‘La Rouge’ (interprete e cantautrice) e Davide Pepi (chitarrista, compositore, insegnante), per un viaggio nella musica dagli anni 70 ad oggi! Federica ci parlerà anche dei suoi innumerevoli progetti , dal duo acustico con Davide, al suo inedito nato durante il primo lockdown e il musical che ha scritto e interpretata sul bullismo!
“Cantina Musicale” andrà in onda alle 21.30 sul canale 90 del digitale terrestre e in streaming su www.radiosienatv.it.
Fonte: adio Siena Tv.
Donne del vino: corsi anti-violenza in cantina, la proposta in Senato.
Una donna del settore vinicolo su 14 ha subito violenze. Ora l’Associazione nazionale Donne del Vino lancia la proposta di un corso di sensibilizzazione che verrà presentata a Palazzo Madama. Dall’Associazione Le Donne del Vino arriva la proposta di un corso anti-violenza rivolto alle aziende vinicole per sensibilizzare gli operatori del settore e incoraggiare le vittime a denunciare i soprusi. L’iniziativa verrà discussa il 7 marzo in Senato.
Fonte: Dissapore.
Cantine di Verona sempre più sostenibile.
Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza, nel segno della sostenibilità ambientale. Realizzato inizialmente da Cantina Valpantena per un terzo delle aziende associate e poi esteso a Cantina Colli Morenici su circa 50 ettari di vigneto, a seguito della fusione delle tre realtà nel gruppo Cantine di Verona, il programma interessa ora anche la cooperativa di Sommacampagna. L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento continuo della qualità delle uve per la produzione di vini di eccellenza, oggi anche attraverso pratiche agronomiche sostenibili e con un ridotto impatto ambientale. In particolare la prima fase, avviata con la vendemmia 2021, mira a ottenere uve di pregio per la produzione di Custoza Superiore…
Fonte: Largo Consumo.
Wine Spectator 2022, i migliori vini d’Italia.
I migliori 129 vini d’italia. Le scelte di Wine Spectator per OperaWine a Verona: numeri in crescita, domina la Toscana. Torna la vetrina mondiale del vino italiano. A dieci anni dalla prima edizione, OperaWine presenta i migliori vini italiani ai compratori che arriveranno a Verona per il Vinitaly. La grande fiera torna dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di interruzione a causa del Covid, OperaWine la precede di un giorno. È l’evento più internazionale, organizzato da VeronaFiere e da Wine Spectator, la rivista americana di riferimento per il settore, capitanata in Italia da Bruce Sanderson. All’inizio le cantine chiamate a rappresentare il Belpaese enologico erano poco più di cento, il numero è cresciuto di anno in anno.
Fonte: Corriere.
Dove si trova “il vino più bello del mondo”. Fra i gioielli territoriali e le tradizioni della Val d’Orcia.
Una parte della bellezza toscana che conquista il mondo nasce da questi paesaggi, questi vini e questi sapori. Guida per non perdersi tutto il meglio. Ha creato, grazie alla sua variegata bellezza, parte dell’immagine dell’intera Toscana nel mondo: colline sinuose in cui si alternano cangianti campi di grano, rigogliosi oliveti e vocati vigneti, che fanno da cornice a borghi antichi disegnati dai fotografatissimi viali di cipressi. Sì, sto parlando proprio di “lei”: la Val d’Orcia. Attraversata dal fiume Orcia, dal quale prende nome, questo areale del sud della Toscana dispone anche di una sua specifica DOC che si sta facendo conoscere negli ultimi anni: l’Orcia Doc.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Migliori enoteche online 2022: dove acquistare il vino in rete.
Se vi state chiedendo quali siano le migliori enoteche online 2022, continuate a leggere questo articolo. Se vi state chiedendo quali siano le migliori enoteche online 2022, continuate a leggere questo articolo. Il mondo della “wine delivery” non fa eccezione e la scelta online di vini si è fatta ancor più ricca e competitiva. Avete voglia di un bicchiere di rosso? Oppure di un brindisi con le bollicine? Di un’annata particolare o di un vino biologico? Non importa, tra le enoteche online che vi proponiamo ce n’è per tutti i gusti, dalla più storica e autorevole con etichette blasonate, fino a quella specializzata in piccole realtà vinicole indipendenti. A voi la scelta.
Fonte: money.it.
Madeira l’arcipelago del vino.
Madeira, territorio portoghese al largo delle coste africane e lontano dall’Europa, possiede un immenso tesoro sui suoi terrazzamenti a mezza costa: le viti da cui si ottiene il Madeira, un vino che è un vero biglietto da visita e che ha reso celebre quest’isola sperduta. Da visitare anche per le sue bellezze selvagge e naturali. Seduti attorno ad un vecchio tavolino traballante del Blandy Wine Lodge, nella penombra rotta dai bagliori delle candele, circondati da preziose bottiglie centenarie, non si direbbe di essere nel cuore di una fortezza naturale persa in mezzo all’Oceano Atlantico.
Fonte: Latitudes Travel Magazine.
Morto Eros Di Pasquale, il mondo del vino piange il sommelier di 42 anni.
Appassionato di enologia sin da ragazzo, dopo il periodo di formazione aveva deciso di mettersi in proprio aprendo una società di distribuzione di vini. Si è spento dopo una breve malattia. Lutto nel mondo del vino. E’ morto dopo una breve malattia Eros Di Pasquale, noto sommelier palermitano di 42 anni. Appassionato di enologia sin da ragazzo, dopo il periodo di formazione aveva deciso di mettersi in proprio aprendo una società di distribuzione di vini.
Fonte: Palermo Today.
Anche in Sicilia giornata nazionale Le Donne del vino.
Torna in presenza la Giornata nazionale dell’associazione “Le Donne del Vino” che giunge alla sua settima edizione. In Sicilia, l’evento dal vivo, organizzato dall’associazione guidata dalla delegata regionale Roberta Urso si terrà sabato 5 marzo, contemporaneamente in due sedi diverse: uno in Sicilia occidentale presso la cantina Baglio di Pianetto a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo; l’altro in Sicilia orientale, sull’Etna, presso la cantina Tenute Orestiadi – La Gelsomina nel comune di Presa in provincia di Catania.
Fonte: Ansa.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.