Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 5 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Torna il Vinitaly e la Puglia si prepara.
Dal 10 al 13 aprile a Verona la 54esima edizione del Salone Internazionale dei vini e dei distillati. Poi sarà la volta del ProWein, a Dusseldorf. Direttore de “Lo Jonio” In alto i calici, finalmente, dopo la fase critica della pandemia, nelle fiere internazionali. Il primo appuntamento, che naturalmente vedrà la Puglia in prima fila, è a Verona, dal 10 al-13 aprile 2022: la 54a edizione di VINITALY. Salone Internazionale dei vini e distillati. Quattro giorni di grandi eventi, degustazioni tecniche, prestigiose verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati. Dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano strategico di Veronafiere per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, ritorna dal 10 al 13 aprile prossimo traguardando il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre a un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali.
Fonte: Lo Jonio.
Ferragamo vende la tenuta di Montalcino «Resterò alla guida».
Le vigne, il campo da golf e l’hotel Ferragamo vende la tenuta di Montalcino Rested) alla guida» Ha impiegato 20 anni per costruire il suo mondo a Montalcino. E ora Massimo Ferragamo, figlio di Salvatore e Wanda, responsabile del ramo americano della casa di moda fondata dal padre, l’ha ceduto. Tutto: la tenuta con 62 ettari di vigne per il Brunello di Montalcino, il campo da golf in cui giocò Barack Obama quand’era presidente degli Stati Uniti, l’hotel con 42 suite e altre 19 in costruzione, le 20 ville dalle immense vetrate su un panorama rinascimentale. «Non volevo vendere — racconta — ma sono stato contattato da un gruppo di investitori, un family office, che hanno garantito che resterò alla guida dell’azienda, assieme ai manager. Qui c’è bisogno di continui investimenti, i nuovi proprietari continueranno sulla strada che abbiamo aperto».
Fonte: Corriere della Sera.
Flavia, vigneron a 23 anni il volto nuovo dell’Oltrepo.
Prosegue la tradizione della famiglia con la cantina Scuropasso laurea con specializzazione in Enologia, idee chiare: basta col passato. Giovani donne e turismo in forte crescita. La «rivoluzione del vino» in Oltrepò Pavese è già cominciata e i primi risultati concreti si vedono. Ad iniziare dai protagonisti, come Flavia Marazzi, 23 anni, con il padre Fabio e la mamma Emanuela, al timone della cantina Scuropasso a Scorzoletta, frazione di Pietra de’ Giorgi, in Oltrepò Pavese. Un’azienda di diciotto ettari vitati, dalle 70 alle 80mila bottiglie fra rossi in cui spicca il Buttafuoco anche nella versione storica, lo spumante metodo classico che sta facendo collezione di premi e riconoscimenti e il Riesling Italico. La vendita avviene quasi interamente nel canale Horeca e direttamente in azienda grazie al boom dell’enoturismo, con un fitto calendario di degustazioni e visite in azienda.
Fonte: Giorno Lombardia.
In cantina – Biondi Santi deludente alle aste.
A determinare il risultato negativo le annate storiche, che hanno perso il 12,4% Biondi Santi deludente alle aste di Cesare Pillon La tabella di questa settimana, che elenca le quotazioni più elevate spuntate dai Brunello di Montalcino Biondi Santi alle aste del 2021 o, quando possibile, dei 2022, è di particolare interesse perché è da cinque anni che queste quotazioni sono in saliscendi tra deprezzamenti e rialzi smisurati, talvolta superiori al 50%. Il motivo? La proprietà dello storico marchio a cui si deve la creazione del Brunello nel 1800 e della tenuta II Greppo, in cui esso è nato, è passata di mano: è adesso del gruppo?
Fonte: Milano Finanza.
250mila Ferragamo lascia Montalcino.
Ferragamo cede a un’importante family office internazionale Castiglion del Bosco a Montalcino, la cantina da 250mi1a bottiglie con resort di lusso.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
«Al vino italiano serve un salto di qualità più che di quantità».
Per Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi Santi, una delle cantine icona del Brunello di Montalcino, «dovremmo imparare dai francesi a valorizzare i prodotti di alta gamma» Giorgio dell’Orefice lvino italiano farà un decisivo salto di qualità nel momento in cui si smetterà di badare ai volumi e il principale elemento di dibattito saranno brand e valore. In Italia ancora invece si parla molto del “primato produttivo” oppure si esaltano i numeri sulle vendite di spumante che complice il fenomeno Prosecco in termini di volumi hanno surclassato lo Champagne salvo però essere surclassati dalle bollitine francesi in termini di fatturato visto che lo Champagne da solo (e con un terzo delle bottiglie delprosecco) fattura quanto l’intero export di vino made in Italy.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
La scommessa dell’enoturismo.
L’11 marzo seconda lezione del laboratorio promosso da Città del vino Red. cult. L’enoturismo come volano per il rilancio del territorio. E’ la sfida lanciata dall’associazione “Città del Vino”. Una scommessa affidata questa volta ad un laboratorio, frutto della sinergia tra il Comune di Montefalcione, guidato da Angelo Antonio D’Agostino e Teobaldo Acone, Ambasciatore di Città del Vino, ideatore e promotore del progetto, in collaborazione con l’Associazione Città del Vino, presieduta da Angelo Radica e con il supporto dell’Università degli Studi del Molise, con il coordinamento del professore Rossano Pazzagli. Una sinergia da cui è scaturito un protocollo d’intesa per la realizzazione di un “Laboratorio di promozione territoriale”, come vetrina dedicata ai territori vitivinicoli. Si partirà dalla fase conoscitiva di lettura del territorio per giungere realizzazione di un itinerario che si snodi sul territorio comunale.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Oltre la guerra: le sanzioni che allarmano l’export italiano.
Tu È ancora presto per fare i conti o preoccuparsi delle conseguenze. Ma se si dà credito alle parole di tutti i premier europei, Mario Draghi compreso, il pacchetto di sanzioni economiche che l’Occidente ha lanciato per rispondere alla guerra voluta da Putin e ai bombardamenti sull’Ucraina, sarà molto pesante. Contro sanzioni, ma anche danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra, secondo Unione Italiana Vini, è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe, si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Il grido d’allarme delle cooperative «Non c’è redditività, rischi di grave crisi».
«Costi di gas e materie prime, Covid, carenza di manodopera, consumi in calo, appalti al ribasso: il futuro è incerto» Giovanni Medici L’assemblea annuale di Legacoop Estense ha fornito ieri una rappresentazione chiara della situazione incerta e difficile in cui viviamo. I numeri positivi del 2021,1e tante iniziative sulla sostenibilità, l’attenzione all’innovazione sono l’altra faccia di una realtà economica che deve fare i conti con la guerra in Ucraina, la pandemia ancora non sconfitta, i costi di gas e materie prime, la difficoltà di trovare manodopera e ascolto nelle istituzioni nazionali. I numeri presentati da Paolo Barbieri di Cpl Concordia (70 miliardi in più in un anno per i consumi di gas degli italiani, di cui solo 15 coperti dall’intervento del governo) fanno presagire uno scenario di pesante incertezza per il futuro. Edy Gambetti di Coop Alleanza 3.0 ha segnalato che sta rapidamente peggiorando la situazione dei consumi, con l’inflazione al 6%. «Alle famiglie sono arrivate le bollette: per mais, grano, olio di girasole c’è il pericolo scaffali vuoti.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Due giorni col Grignolino il vinonobile e “ribelle” delle colline del Monferrato.
Come lo definì Luigi Veronelli nel 1972 nella sua «Guida all’Italia Piacevole», un vino difficile ma affascinante. È il Grignolino che ebbe la sua massima notorietà nell’Ottocento, quando re Umberto I di Savoia, lo scelse come vino di corte. Ed ora, per farlo meglio conoscere ad un pubblico più vasto, sarà al centro della manifestazione «Grignolino, il Nobile Ribelle» sabato 26 e domenica 27 alle ex scuole di Grazzano Badoglio, divenute centro polivalente. Sarà curata da Ais Piemonte con le associazioni di Casale e di Asti, con la collaborazione di altri Consorzi vinicoli (Dei vini del Monferrato, Barbera d’Asti, Produttori del Grignolino d’Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace). Le due delegazioni terranno Banchi d’assaggio in entrambi i giorni dalle 11 alle 18 che saranno affiancati da un’area gastronomica: due i menù per far comprendere i migliori abbinamenti con il Grignolino.
Fonte: Stampa Alessandria.
Hernanes: dall’area ai filari Dopo i gol con Inter e Juve la carriera da vignaiolo.
Quella della produzione di vino come «seconda» o nuova scelta di vita da parte di personaggi dello spettacolo o dello sport rischia, peri tanti esempi di cui disponiamo, di ridursi a mero cliché. In realtà ciascuna di queste storie presenta tratti peculiari e straordinari che meritano di essere raccontati. Come nel caso di Hernanes, stella del calcio che a Montaldo Scarampi dal 2016 ha dato vita alla casa vinicola «Cà del Profeta» — dove si producono Grignolino d’Asti, Barbera d’Asti e Brachetto — insieme ad un resort di lusso. Calciatore, oggi svincolato, ha militato in diversi club prestigiosi come Juventus, Lazio, Inter, San Paolo e da ultimo Sport Recife, negli anni romani si è avvicinato al mondo del vino, diventata una passione sempre più intensa fino a raggiungere il diploma da sommelier e coltivata anche negli anni torinesi in cui fu presente alla Juventus, avendo così modo di avvicinarsi alla conoscenza dei vitigni presenti sul nostro territorio.
Fonte: Stampa Asti.
Al Foro Boario gli “Inconti Divini” tra Italia e Spagna.
A Nizza Monferrato sono aperte le iscrizioni agli «Incontri Divini». Riparte dal 23 marzo al foro boario di piazza Garibaldi, la proposta culturale legata al mondo dell’enogastronomia; l’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco di Nizza ripropone l’iniziativa «Incontri Divini». Gli eventi, condotti dall’enologa Paola Manera, prevedono un programma ricco di iniziative in tre appuntamenti. Il percorso di degustazione condurrà attraverso vini piemontesi e spagnoli, dove si avrà la possibilità di conoscere le espressioni dell’enologia locale comparata con quella spagnola. «Un modo interessante di avvicinarsi al mondo del vino e di approfondire la passione per l’enologia» — dice Manera. Gli appuntamenti si terranno sempre alle 20,30.
Fonte: Stampa Asti.
Nero di Troia cambia e diventa «gentile».
produzione di qualità, strizzando l’occhio al mercato, specie a quello biologico, senza dimenticare la prossima Festa della Donna. Così anche il vino ha il suo lato femminile, come nel caso di Podere29 con Gelso Rosa: rosato bio prodotto da uve 100 per cento Nero di Troia «Siamo un’azienda di produttori di vino biologici — spiega Tiziana Rutigliano che lavora in Podere29, azienda fondata da Giuseppe e Paolo Marrano — il vitigno di Gelso Rosa ha terminato la conversione del terreno in biologico e ora, con questa vendemmia, ha guadagnato la definizione di bio in etichetta». Insomma, Gelso Rosa ha reso rosa il Nero di Troia. La sua identità nasce da una lavorazione particolare e una fermentazione a contatto con le bucce per poche ore. Il rosato sta avendo un punto di sviluppo importante perché coniuga la freschezza del vino bianco con la struttura del vino rosso.
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Terrarossa un Primitivo all’antica.
E’ strano, ma comprensibile, come alcuni vini abbiano in passato preso il nome della stazione ferroviaria di partenza anziché quello della provenienza delle uve o del vino. Così all’inizio del secolo scorso il Negromaro veniva venduto in Lombardia come Squinzano, il Primitivo come Manduria e tutto quello che partiva da Trani prendeva il nome di questa bella città, sino a diventare sinonimo di locali dove si vendeva e consumava vino rosso sfuso. In particolare il territorio su cui ricade la Denominazione di Origine Controllata di Manduria, prossima a diventare DOCG, è vastissimo stendendosi lungo tutto l’arco ionico e comprendendo ben i8 comuni per una complessiva superficie vitata di oltre 4500 ettari.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Malvasia, la sfida del vino antico aperto alla modernità.
Confagricoltura, esperti a convegno Malvasia, la sfida del vino antico aperto alla modernità Prodotta su venticinque ettari in sette comuni della Planargia Un incontro atteso da anni da tutto il territorio della Planargia che custodisce, insieme al grande areale del sud Sardegna, le antiche coltivazioni della Malvasia. Le attività portate avanti in queste settimane da Confagricoltura Oristano per l’organizzazione del convegno Malvasie di Sardegna- Vini antichi per un mercato moderno”, ha centrato nel segno vista la straordinaria partecipazione di numerosi produt tori giunti da tutta l’Isola, appassionati ed esperti. Ad aprire i lavori il sindaco di Bosa, Piero Casula, che ha ricordato l’importanza di questo settore per tutto il territorio. La parola è poi passata al presidente di Confagricoltura Oristano, e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele.
Fonte: Unione Sarda.
Come scegliere un buon vino – Sostenibile, autoctono e Doc: così gli italiani scelgono il vino.
L’indagine Igm e Nomisma sul consumo al ristorante Sostenibile, autoctono e Doc: così gli italiani scelgono il vino Con l’allentarsi della pandemia, il 35% prevede una crescita della spesa outdoor. Sostenibile, autoctono, a denominazione e prodotto da brand noti. Ecco come gli italiani sceglieranno nel 2022 il vino al ristorante. E quanto emerge da una indagine commissionata da Igm (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da NomismaWine Monitor per valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase pandemica: ottobre 2020 e settembre 2021. II primo dato che emerge è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food e wine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un -22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Enogastronomia Wine&Siena con 460 etichette.
Sono 129 i produttori, con 460 etichette, che parteciperanno a WineeSiena, la rassegna in programma dal 12 al 14 marzo nella Città del Palio. La manifestazione, voluta dal patron di Merano WineFestival Helmuth Kcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini, torna in presenza e rinnova il sodalizio tra le produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award, e il patrimonio culturale senese.
Fonte: Tirreno.
L’export del vino per ora resiste «Ma siamo allarmatissimi».
Tinazzi: «Abbiamo ordini per i prossimi sette giorni prepagati in euro L’export del vino per ora resiste «Ma siamo allarmatissimi» •• Il conflitto in corso con l’Ucraina e la svalutazione galoppante del rublo non impediscono agli importatori russi di fare rifornimenti di vino veronese. Anche ieri mattina in via delle Torbiere, a Lazise, dove ha sede Tinazzi Italian Wine sono arrivati due autotreni dalla Federazione per le consegne programmate. Nessun intoppo. Nessun ritardo. «Abbiamo ordini anche per la settimana prossima», racconta Gian Andrea Tinazzi, presidente del gruppo vinicolo con aziende in provincia, oltre che in Puglia e Toscana. Combattimenti e crisi «Da anni lavoriamo con i mercati dell’Est Europa, compresa l’Ucraina. Da giovedì scorso è cambiato tutto. Con l’Ucraina gli scambi sono chiusi. In Russia continuiamo a esportare, anche se siamo allarmatissimi» ammette Tinazzi, «I due sbocchi sommano il 12-15% del nostro fatturato.
Fonte: Arena.
Una vignaiola su 14 ha subìto violenze in cantina. Donne del vino: “Un corso per invertire la rotta”.
L’obiettivo è sensibilizzare il personale e spingere le vittime a denunciare. La proposta arriva a Palazzo Madama, appoggiata dal governo. L’esperta di vino Laura Donadoni: “Anche io vittima di soprusi e bullismo”. Un corso per prevenire episodi di sessismo nelle imprese del vino, da far seguire ai dipendenti delle aziende per sensibilizzare il personale e spingere le vittime a denunciare i casi. La proposta, che parte dal mondo del vino e si estende a tutte le imprese, verrà presentata lunedì 7 marzo al Senato in presenza della ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti. A lanciare l’idea la wine expert Laura Donadoni attraverso l’Associazione Le Donne del Vino, quasi mille associate in tutta Italia. Un’idea che prende il via da casi concreti: da uno studio portato avanti dalle Donne del Vino nel 2021 tra le aziende vitivinicole delle vignaiole associate, emerge che una donna su 14 ha subìto episodi di violenza – intimidazioni e abusi – nei tre anni precedenti.
Fonte: La Repubblica.
Fabio Motta – Il vignaiolo, la nuova cantina e i suoi vini a Bolgheri.
Era da molto che volevo approfondire la conoscenza di Fabio Motta e della sua piccola realtà bolgherese ma attendere è servito a poterne constatare le evoluzioni nel tempo in vigna, in bottiglia e, soprattutto, nella costruzione della sua nuova cantina. Una cantina che, per Fabio, rappresenta ben più di una semplice struttura per vinificare e affinare i propri vini: dentro queste mura inizia una nuova fase della sua vita di uomo di vigna e di vino, nata – subito dopo la laurea in agraria – sotto l’ala del suocero Michele Satta e proseguita investendo su di sé e sulla propria indole di vignaiolo in una terra in cui si tende, erroneamente, a parlare poco di terroir e di potenziale espressivo di alcuni varietali in determinate zone dell’areale (la vicinanza dal mare e le particolari condizioni pedoclimatiche tendono Bolgheri una delle denominazioni che sta subendo meno l’esito dei cambiamenti climatici, nonostante la percezione comune sia opposta). L’avventura individuale di Fabio parte da una piccola parcella di vigna, di 4 ha ca., di circa 20 anni, ai piedi della collina di Castagneto Carducci: Le Pievi. Alla vigna “dei rossi” si aggiunge il vigneto delle “bianche” (soprattutto Vermentino), di oltre due ettari, in località Le Fornacelle.
Fonte: Wine Blog Roll.
Cantina San Michele Appiano, due milioni di bottiglie vendute e fatturato in crescita.
Nonostante un 2020 impegnativo, caratterizzato da calo di fatturato e crollo delle prenotazioni import ed export a causa della pandemia, la Cantina San Michele Appiano viene ripagata dagli sforzi compiuti chiudendo il 2021 con una notevole serie di traguardi. Primo tra tutti, il fatturato in crescita del 13%; il marchio St. Michael-Eppan, infatti, emerge nella scena nazionale e non del vino, con oltre 2 milioni di bottiglie vendute in un rapporto di 70/30 tra Italia ed estero. Più precisamente, sono oltre 40 i Paesi stranieri che hanno acquistato i prodotti della Cantina, tra cui anche il Regno Unito. Differenti sono però le preferenze dei vari consumatori: se lungo la penisola si prediligono Gewürztraminer, Sauvignon e Pinot Nero, al di fuori la richiesta 2021 si è concentrata su Pinot Grigio e Pinot Nero.
Fonte: Alto Adige Innovazione.
Anche in Sicilia giornata nazionale Le Donne del vino.
Torna in presenza la Giornata nazionale dell’associazione “Le Donne del Vino” che giunge alla sua settima edizione. In Sicilia, l’evento dal vivo, organizzato dall’associazione guidata dalla delegata regionale Roberta Urso si terrà sabato 5 marzo, contemporaneamente in due sedi diverse: uno in Sicilia occidentale presso la cantina Baglio di Pianetto a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo; l’altro in Sicilia orientale, sull’Etna, presso la cantina Tenute Orestiadi – La Gelsomina nel comune di Presa in provincia di Catania.
Fonte: Ansa.
Il vino e i capolavori del gusto,
I 29 produttori e 460 vini da tutta Italia. E’ il percorso della 7^ edizione di Wine&Siena – Capolavori del gusto a Siena dal 12 al 14 marzo 2022 che torna in presenza, in totale sicurezza, ed inaugura l’anno di eventi in Toscana dedicati alla grande enogastronomia. Non solo, Wine&Siena dà il via a un intero anno di appuntamenti siglati The WineHunter. Voluto dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini l’evento immerge produttori e visitatori a Siena, dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. Preziose le collaborazioni con Camera di Commercio di Arezzo Siena, il Comune di Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena. L’evento ha anche il patrocinio della Regione Toscana
Fonte: Nove da Firenze.
STAMPA ESTERA
Die Weinrebellen.
Konventionelle Weine stecken voller Pestizide und Zusatzstoffe, neuerdings wollen daher immer mehr Winzer auf die Chemie verzichten und keltern ökologisch. Aber ist Biowein immer besser? udwig Knoll kredenzt »Stettener Stein Silvaner«, Jahrgang 2019, mit »hellgelbem Bouquet« und »würziger Nase«, die Trauben gewachsen »in steilster Lage« an »70 bis 8o Jahre alten Reben«. »Spargel«, »frisches Gras«, »Paprika« und ein »leichtes Bitterchen« schmeckt der Winzer und preist den »geringen Schluckwiderstand«. Dann leert er sein Glas in den bereitgestellten Krug und greift zur nächsten Flasche. In Knolls »Weinwerk« in Würzburg ist an diesem Tag Weinprobe. Der mit Eichenbalken verkleidete Glaskubus mit Blick über Weinberge und Stadt ist das architektonische Herzstück von Knolls Betrieb, dem Weingut am Stein. In fünfter Generation wird bei Familie Knoll vor allem Silvaner, Riesling, Grau- und Spätburgunder gekeltert. Experten preisen den Wein, der an Steilhängen des Mains gedeiht. Aber es ist kein normaler Wein, seit 2006 arbeitet Knoll biodynamisch. Kein Kunstdünger kommt auf seine Weinberge, kein synthetisches Pestizid auf die Trauben.
Fonte: Spiegel.
Lujo monacal en la Ribera del Duero.
Como los monjes del siglo XII, en Abadía Retuerta se disfruta de naturaleza, silencio y privacidad. E T1eliaMafia Madrid Una finca histórica, un terruño único, una tradición conservada en el tiempo, un servicio exclusivo… Esto es lo que promete Abadía Retuerta LeDomaine y, para demostrarlo, no hay nada más que echar un vistazo a sucartade experiencia únicas. Completamente renovada para afrontar la nueva temporada de este hotel, restaurante y bodega, en ella encontramos desde las clásicas vistas a la bodega o catas de sus vinos hasta visitas al viñedo, con aperitivo incluido, paseos en bicicleta o a caballo, incluso viajes en globo, con el objetivo de que los visitantes tengan la oportunidad de conocer la abadía que ocupaban los monjes ya desde el siglo XII, el huerto en el que cultivaban verduras y hortalizas, una actividad que se ha recuperado, el viñedo donde crecen las uvas de sus vinos de la denominación de origen Ribera del Duero o uno de los menús diseñados por el chef Marc Segarra para el restaurante Refectorio, galardonado con una estrella Michelin.
Fonte: Expansión.
Hammer time: fine wine auctioneers flock to Asia.
Wine It’s amazing how keen Asian collectors are to learn — and not just about the classic wine ‘ve never seen as much demand globally for fine wine as now, because there are just so many fine wine lovers.” So says Adam Bilbey, who, in an unusual move, has just left the wine department at Sotheby’s for Christie’s, becoming its global head of wines and spirits. Significantly, Christie’s has decided he should stay in Hong Kong, where he has been since 2010, initially with Berry Bros e Rudd. Hong Kong has become more and more isolated during the pandemic. Travelling abroad, and returning to the territory, is in effect impossible for a busy executive. Compulsory testing was announced on Monday. Restaurants, serving a maximum of two, are closed from 6pm and household mixing is severely curtailed — although, according to Bilbey, wine drinking at home is at an all-time high. Jo Purcell of Farr Vintners, the longest-serving of the many representatives of London wine merchants in Hong Kong, says recycling bins in residential districts are overflowing with wine bottles. A further blow to the 1,300 wine traders who have made Hong Kong a global wine hub, after duty was reduced to zero in 2008, is that the borders with Macau and mainland China have been closed
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 4 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
La Valtellina di Davide Bettini sorprende (e piace).
La vigna e il territorio come luoghi da vivere per rinfrancare! in questi tempi così grigi. Ovviamente degustando un buon vino. È la filosofia della casa vitivinicola Spadafora, rilanciata una ventina dl anni fa da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro del Principi di Spadafora che l’aveva fondata. Oggi il volto di questa azienda è Enrica, 25 anni, laurea in economia e la passione perla campagna e ü vino: «Sono profondamente legata alla mia Sicilia e invece di andare via, come purtroppo sono costretti a fare molti miei coetanei, ho deciso di restare qui per dedicarmi al vino e alla terra. Può sembrare strano che alla mia età – dice Enrica – una ragazza decida di passare così tanto tempo in campagna, eppure c’è una bellezza nelle albe, nei tramonti, nel cambio delle stagioni e nella lentezza della natura che mi ha sempre affascinato».
Fonte: Corriere della Sera 7.
Le Colline Teramane, il Montepulciano dell’Abruzzo più vero.
Nella terra sospesa tra mare e montagna l’unica docg del grande rosso regionale. Un disciplinare rigido e il «plus» delle grandi escursioni termiche Ie Colline Teramane del vino, nell’angolo settentrionale dell’Abruzzo sono un «bignamico» enologico – ma non solo – di tutta la regione (una delle meno conosciute e delle più valorose d’Italia), che ne racchiude la continua tensione tra un mare placido e una montagna scabra, tra cui si svolge anche la transumanza verticale che è patrimonio immateriale dell’Unesco dal 2020. Ne deriva tra l’altro una cucina che i teramani giurano sia la migliore d’Italia per distacco (e noi glielo facciamo credere un po’ perché per quanto da noi assaggiato potrebbe anche essere vero e un po’ perché non è facile contraddire un teramano). C’è storia nel modo in cui l’uomo e la natura hanno disegnato il paesaggio, nel respiro sempre lungo con cui i viticoltori mettono a terra i loro progetti produttivi, puntando quasi sempre sulla qualità.
Fonte: Giornale.
Al Base i Vignaioli di Montagna.
Sono 50 i vignaioli del Trentino e dell’Alto Adige che riempiranno le sale di BASE Milano e Cariplo Factory per la manifestazione Vignaioli di Montagna, in programma il 13 e il 14 marzo. Si parte domenica 13 marzo alle 11 (e fino alle 20) con la Mostra dei Vignaioli: 50 banchi di assaggio e oltre 100 vini in degustazione e il racconto dei produttori trentini e altoatesini e i sapori dei formaggi d’alpeggio, dello speck artigianale sudtirolese e del pane tipico di questi territori. Alle 20,30 una speciale proiezione a cura del Trento Film Festival, che riporta sul grande schermo uno dei più grandi classici del cinema di montagna, alpinismo ed esplorazione: Everest. Sea to Summit (Australia, 1992). Lunedì 14 marzo è dedicato a tre masterclass: alle 11 Massimo Zanichelli racconta I Bianchi di Montagna, alle 14 Sara Missaglia guida gli spettatori alla scoperta dei Rosa di Montagna e alle 16.30 con Fabio Giavedoni descrive I Rossi di Montagna.
Fonte: Giornale.
Le vie del vino
Dall’alba al tramonto. Da Reims a Venezia. Dalle suggestive cantine della regione dello Champagne all’Isola della Giudecca. Il tutto a bordo dell’iconico treno Venice Simplon-Orient-Express. Un viaggio intorno al sole per festeggiare i 250 anni di Veuve Clicquot, che ripercorre il percorso delle spedizioni delle prime bottiglie di Champagne. Un’avventura epicurea, all’insegna del buon gusto, ma anche della scoperta, organizzata dalla Maison francese per celebrare alla grande l’anniversario. La partenza è fissata all’alba del 5 giugno, da Reims, la città francese sede di Veuve Clicquot dal 1772, anno della sua fondazione. Dopo un pranzo conviviale con lo Chef de Caves Didier Mariotti all’interno delle storiche cantine, degustando le Cuvée della Maison, si sale a bordo dell’Orient Express, destinazione Venezia.
Fonte: MF Gentleman&Lei.
Il Consorzio dell’Etna punta sulla Docg – Sull’Etna ora si punta alla Docg e a dare più valore alle contrade.
Ottenere il riconoscimento Docg: è uno degli obiettivi del nuovo Cda del Consorzio della Doc Etna di cui fanno parte 182 aziende. Il nuovo Cda vuole consolidare la qualità e il valore del vino sull’Etna. Sull’Etna ora si punta alla Docg e a dare più valore alle contrade. Il numero di aziende dell?Etna che fanno parte del Consorzio della Doc. il numero di viticoltori presenti all’interno della denominazione è di 383, mentre la superficie rivendicata è di 1.184 ettari. L’imbottigliato nel 2021 è stato di 4,5 milioni di bottiglie pari a 33.921,28 di ettolitri. In cantina. La strategia del Consorzio che ha rinnovato da poco il vertice con l’elezione alla presidenza di Francesco Cambria di Cottanera. Per un altro triennio stop alle rivendicazioni di nuove superfici Doc Nino Amadore na strategia che si fonda su tre assi per consolidare la qualità e il valore del vino sull’Etna.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
piccione, Palazzo del Turismo: in alto i calici, si celebra il vino.
Appuntamento domani con le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia e Marche RICCIONE Tutto pronto per la prima edizione di “Esperienze di vitae unione d’eccellenza” evento del vino che fa incontrare a Riccione le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia, Marche. Appuntamento al Palazzo del Turismo domani in una giornata che vivrà su due momenti. Il primo, nella mattina dalle ore 10.30 (su invito), Un calice d vino riservato alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. Il secondo è nel pomeriggio, dalle 14 (fino alle 19.30), aperto al pubblico alla platea di appassionati con i banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Festa ai vini di Emilia Romagna e Marche.
Riccione, domani la prima edizione di “Esperienze di Vitae”. Assaggi accompagnati dai prodotti dop Festa ai vini di Emilia Romagna e Marche. Tutto pronto per la prima edizione di «Esperienze di Vitae – Unioni d’Eccellenza», appuntamento del vino che fa incontrare in Riviera, a Riccione, le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia, Marche. L’evento (nella foto, il manifesto) si svolgerà domani – al Palazzo del Turismo della ‘perla verde’. La mattinata è riservata, con un evento a invito alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. II pomeriggio è aperto invece alla platea di appassionati con i banchi di assaggio dei vini premiati, serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna.
Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Vino, il meglio di Emilia Romagna e Marche a Riccione.
Tutto pronto per la prima edizione di ‘Esperienze di Vitae Unione d’Eccellenza’, evento del vino che fa incontrare a Riccione le migliori produzioni enologiche dell’Emila Romagna e delle Marche. L’appuntamento è per domani al Palazzo del Turismo, dove la mattina, con inizio dalle 10,30, su invito, sarà riservata alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. II pomeriggio, dalle 14 alle 19,30, invece, le porte si apriranno al pubblico. A disposizione banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con i rispettivi Consorzi.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Gortani corre con il Prosecco «I nuovi serbatoi sono 4.0».
L’azienda punta a salire oltre i 30 milioni di fatturato nel 2022 Portafoglio ordini in crescita. Commessa record per Tenimenti Civa Gortani corre con il Prosecco «I nuovi serbatoi sono 4.0». L’indotto del Prosecco arriva fino in Carnia dove la Gortani di Amaro, nell’arco di pochi anni, spinta dalle bollicine friulano-venete, è cresciuta in modo esponenziale e quest’anno punta a sfondare l’obiettivo dei 30 milioni di euro. Nel 2020 l’azienda – fondata nel 1989 da Gian Paolo Gortani – ha chiuso in linea con il ’19, a 24 milioni di euro, ha archiviato il ’21 a 28 milioni che quest’anno, stando al budget, dovrebbero diventare 32. A mettere i conti sul tavolo sono Federica ed Elisabetta Gortani, 30 e 24 anni, terza generazione di quest’impresa familiare che da Arta, dove il nonno si occupava di distillati e quasi per caso iniziò a produrre serbatoi in acciaio — «doveva trovare una soluzione alle botti in legno che ammuffivano» — oggi affiancano il padre Gian Paolo alla guida dell’azienda.
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino da gran premio Oro alla ribolla gialla di Cantina Rauscedo.
L’ambito riconoscimento al concorso Mundus vini 2022 Zuliani: «Dedico la medaglia ai soci, agli enologi e ai clienti». Staff in festa alla Cantina Rauscedo. La storica cooperativa friulana con sede nella frazione sangiorgina s’è aggiudicata la medaglia d’oro per la Ribolla Gialla Extra dry al concorso internazionale “Mundus vini 2022”, organizzato dalla casa editrice tedesca Meininger. Si tratta di una delle più importanti competizioni enologiche al mondo. Gli oltre undicimila vini presentati ogni anno mostrano l’importanza del concorso, nato con l’obiettivo di promuovere la qualità dei prodotti. Il premio, specificano gli organizzatori, intende offrire a produttori, importatori e consumatori una piattaforma ideale che consenta di valutare le proposte del mercato, offrendo uno strumento di orientamento per l’acquisto, con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico.
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
Vitivinicoltura nel Lazio: lo stato e le prospettive.
II parere di Gigi Brozzoni A detta di Gigi Brozzoni, uno dei quattro curatori della guida, la vitivinicoltura del Lazio non riesce a decollare. “Tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso il Lazio – ha scritto – ha riscoperto il gusto delle selezioni, dei cru, della nuova enologia, dei vitigni autoctoni da recuperare, conservare e valorizzare. Sono state messe in evidenza varietà come il Cesanese e il Nero buono tra i rossi, il Bellone, la Malvasia del Lazio e il Moscato di Terracina tra i bianchi; e ancora tanti altri che sono però rimasti più in ombra. Questi nuovi vini hanno avuto un discreto successo agli inizi del millennio, quando molte aziende hanno cominciato a spingere sull’acceleratore della qualità, della sperimentazione e delle nuove tecniche di vinificazione con rosati e spumanti in prima linea, ma anche qualche passito e pochissimi, per fortuna, vini macerati”.
Fonte: Latina Oggi.
La guida “I vini di Veronelli” Le migliori etichette pontine.
Il riconoscimento Diciassette bottiglie hanno conquistato le “tre stelle rosse” Hanno infatti raggiunto un punteggio che va da 90 a 93/100 Le Cantine: Casale del Giglio, Carpineti, Sant’Andrea e Pietra Pinta Cinque bianchi, dieci rossi e due passiti. A questi diciassette etichette pontine la guida “I vini di Veronelli” ha attribuito le “Tre stelle rosse” che ogni anno vengono assegnate a quelle bottiglie che raggiungono un punteggio dal 90 a93/1OO. In praticas ono considerati vini ottimi. Di questi diciassette vini, ben dieci sono prodotti dall’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere: Anthium Bellone, Antinoo Lazio bianco, Radix Bellone, Satrico Lazio bianco, Carbernet Sauvignon, Madreselva Lazio rosso, Mater Matuta Lazio rosso, Matidia Cesanese e Aphrodisium passito. Questi invece i quattro vini dell’Azienda agricola Marco Carpineti di Cori: Nzù Bellone, Apolide rosso, Capolemole rosso e Dithyrambus. Infine due i vini dell’Azienda agricola Sant’Andrea Borgo Vodice (Sogno rosso e Capitolium Moscato di Terracina passito) e uno della Tenuta Pietra Pinta di Cori (Colle Amato Nero Buono).
Fonte: Latina Oggi.
Tre cantine pugliesi tra le cento eccellenze italiana.
Forbes 2022 premia una cantina salentina e due di Gioia del Colle Tre cantine pugliesi tra le cento eccellenze italiana L’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022″, ha premiato la cantina salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, portano la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni. Il riconoscimento di Forbes, nello specifico, premia tradizione e modernità dell’enologia del territorio.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Scandalo Pinot grigio verso la prescrizione le accuse ai viticoltori.
Continua il processo perla prima inchiesta alla cantina Terre I difensori; «Non è più giudicabile la vendemmia 2014». La prescrizione potrebbe salvare almeno una parte dei 33 viticoltori imputati nel processo Terre d’Oltrepo. Ieri c’è stata la seconda udienza nell’aula magna della Questura, vede imputati 33 tra ex dirigenti e soci conferitori della cantina Terre d’Oltrepo di Broni. Un processo che deriva dalla prima inchiesta, quella del 2014, sugli allora vertici della cantina. Il caso era quello della presunta adulterazione del Pinot grigio. Gli imputati sono a processo con le accuse a vario titolo di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine. Nella prossima udienza il 17 marzo verranno registrate le richieste di non valutare i reati «per intervenuta prescrizione»: quindi che è passato troppo tempo dalla vendemmia 2014 per giudicare il reato. Alcuni però puntano all’assoluzione nel merito.
Fonte: Provincia – Pavese.
Vinum ritornerà con tre settimane di appuntamenti tra aprile e maggio.
Riparte da 44 il conteggio delle edizioni di Vinum dopo due anni di stop imposti dalla pandemia. Alba torna a ospitare la grande enoteca a telo aperto per tre weekend: da sabato 23 a lunedì 25 aprile. sabato 30 e domenica i” maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio. Si potranno degustare tiria Soo etichette di oltre 400 produttori, in abbinamento con Io street food di Langa. «Con grande piacere annunciamo il ritorno di Vinum», dichiara la presidente dell’ente Fiera Alba, Liliana Allena. «Siamo felici dl salutare il ritorno di questo appuntamento che non costituisce solo una straordinaria vetrina per i vini dl tutto il Piemonte, ma intrecciandosi con le celebrazioni del centenario fenogliano. SARANNO PRESENTI 800 ETICHETTE CON 400 PRODUTTORI PER FARE DEGUSTAZIONI. Il grande evento di avvio della stagione turistica del nostro territorio».
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Una strada digitale per il vino.
Premiato dall’Anci il progetto dl logistica di Unione del Barolo, consorzio e Coldiretti L, Unione di Comuni Colline dl Tanga e del Barolo si è aggiudicata il premio Piemonte Innovazione e sviluppo next generation, promosso dall’Anci regionale e dedicato alla pubblica amministrazione Innovativa. la quinta edizione del premio ha visto una grande partecipazione, con 95 progetti in rappresentanza di 178 Comuni e una rilevante presenza di piccoli centri e aggregazioni. come Unioni e Consorzi. II primo premio (ottomila euro), è andato all’Unione montana Valle Varaita, il secondo (6.500) al Comune di Verbania e il terzo all’Unione collinare del Barolo. che si è vista assegnare 3.500 euro per il progetto “Eco.log, piattaforme digitali per la sostenibilità della wine supply chain nel territorio Unesco”.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Rispettare il Dolcetto è rispettare la biodiversità.
Le opinioni di Gianluca Gallo, Luca Casavecchia ed Enzo Brezza su un vino che, nelle varie denominazioni (Diano, Alba, Dogliani) ha qualità non adeguatamente riconosciute. Su di essere partigiano nel sostenere le sorti e i diritti del Dolcetto in tutte le declinazioni di denominazione di origine, ma in questa mia convinzione trovo molti elementi di aiuto, a cominciare dal fatto che la torta di questo vino ha convinto tantissime generazioni. Se non fosse stato un prodotto buono e convincente, il Dolcetto non si sarebbe affermato come vino ideale pet Li tavola di tutti i giorni. I. non è vero che ha ottenuto risultati cosi lusinghieri perchè costava meno di altri vini. II fatto che richieda spazi specifici ben selezionati, il rigore elevato di cui ha bisogno la sua coltivazione, le attenzioni continue che pretende nelle fasi di vinificazione e maturazione sono fattori di costo aggiuntivo. Per queste ragioni, un Dolcetto buono. di qualsiasi denominazione, dovrebbe costare più di qualsiasi altro vino di eguale gioventi e fragranza.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Intervista a Marzia Varvaglione – «Costretti a fare tre passi indietro, ora che il nostro vino si stava affermando».
«Abbiamo fatto tre passi indietro». Marzia Varvaglione, direttore marketing di Varvaglione 1921, azienda vitivinicola che ha tagliato il traguardo dei cento anni (nel 2021, 5 milioni di bottiglie e 35 milioni di fatturato), riassume così l’impatto del conflitto russo-ucraino sull’export del vino, un prodotto di punta dell’agroalimentare italiano. «Parliamo con i nostri importatori – spiega Varvaglione a Quotidiano – e sono addolorati per la situazione che si sta verificando. Non si rispecchiano in quello che sta succedendo. Siamo tutti in una situazione umana e relazionale molto delicata. Siamo molto vicini a loro”. La guerra però non si riverbera sul porto di Taranto. Non ci sono infatti traffici significativi da e per la Russia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Enoturismo e Malvasia, la sfida.
Oggi il convegno organizzato da Confagricoltura Enoturismo e Malvasia, la sfida. È tutto pronto per l’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario oggi, a Rosa, nell’Episcopio vescovile a partire dalle io. All’incontro parteciperanno produttori, esperti e estimatori dell’antico vitigno. I lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno coni saluti istituzionali delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il terna del “Piano strategico nazionale OCM: le opportunità per il settore vitivinicolo”, Vincenzo Lenucci e Palma Esposito dell’Area Politiche europee, competitività e Ufficio studi di Confagricoltura nazionale.
Fonte: Unione Sarda.
La tenuta Ferragamo agli emiri del Qatar? – Ferragamo vende il Brunello. La tenuta all’emiro del Qatar?
Massimo Ferragamo ha venduto la tenuta di Castiglion del Bosco per una cifra intorno ai 230 milioni di euro. «E il momento di crescere ancora» ha detto. Dietro l’acquirente pare ci sia l’emiro del Qatar. a pagina 8 Vitale Manager Ferragamo Ferragamo vende il Brunello La tenuta all’emiro del Qatar? Castiglion del Bosco ceduta per 230 milioni, dietro l’acquirente ci sarebbe Al Thani II fondatore «È arrivato il momento di far crescere ancora questa proprietà unica e inimitabile». Castiglion del Bosco è stata venduta a una società internazionale per un cifra che si aggira attorno ai 23o milioni di euro. La società acquirente della tenuta del Brunello di Montalcino pare abbia alle spalle l’emiro del Qatar, proprietario del Paris Saint Germain, la famiglia sovrana Al Thani che ha dominato l’emirato del Qatar per 150 anni.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Le date di “Via Vinaria” e “Festa del vino”.
La prima si terrà nel week-end del 21 e 22 maggio, la seconda è programmata dall’1 all’11 settembre. Ora cl sono le date ufficiali. La festa del vino di Montecarlo si svolgerà dal primo settembre, giovedì, fino a domenica 11. Dopo lo stop del 2020 e un format ridotto nel 2021, si riparte con il periodo standard, dieci giorni. Come da noi anticipato, ritorna a Montecarlo, dopo due anni di assenza, la manifestazione “Via Vinaria”, tradizionale appuntamento alla scoperta del mondo delle fattorie che è programmata nel week-end del 21 e 22 maggio. Tutto ciò alla luce del miglioramento della situazione pandemica. In questi giorni gli esponenti del Comune, l’Ente capofila e le associazioni di volontariato si riuniranno per decidere modalità e, ovviamente, il programma.
Fonte: Nazione Lucca.
Bio, a Ca’ Rugate le «tre foglie d’oro».
Nella Guida italiana l’azienda di Montecchia è stata scelta per le sue tre Doc: Soave, Durello e Valpolicella Bio, a Ca’ Rugate le «tre foglie d’oro» Selezionati dagli esperti 21 produttori veronesi: spiccano anche Pieropan, La Rocca 2019 e Speri Tre vini riconosciuti con la foglia d’oro sul sito Guida Bio consolidano la vocazione biologica di Ca’ Rugate. L’azienda con sede a Montecchia di Crosara ha infatti visto premiati quest’anno, unica in Veneto, tre vini legati a tre diverse denominazioni: il Monte Fiorentine Soave Classico Doc 2019, il Punta 470 Amarone della Valpolicella Docg 2017 oltre all’Amedeo Lessini Durello Riserva 2016 che compare nella lista dei migliori spumanti bio. A ottenere due foglie d’oro sono state le aziende Pieropan con i Soave Classico Doc Calvarino e La Rocca 2019 e, in Valpolicella, Speri con l’Amarone della Valpolicella Docg Sant’Urbano 2017 e il Recioto della Valpolicella Classico Docg La Roggia.
Fonte: Arena.
Vino: Grandi Marchi, ottimismo su ripresa consumi, Sos vetro.
Il 2022 si è aperto con numerose incognite per il business del vino, dall’inflazione galoppante che sta riducento il potere d’acquisto degli italiani al crescente costo delle materie prime, dal vetro alle capsule, che si sommano alle restrizioni della pandemia e della guerra Russia-Ucraina. Ciononostante, c’è un moderato ottimismo tra le griffe del vino made in Italy associate nell’Istituto Grandi Marchi (Igm). A evidenziarlo, oggi a Roma in una conferenza alla stampa estera, il presidente Igm Piero Mastroberardino che, sulla base dei dati evidenziati da una ricerca Igm-Nomisma Wine Monitor, ha sottolineato come “la leva prezzo non sia più così determinante per una scelta di un vino, a fronte del crescente interesse per le etichette autoctone e per i brand familiari al consumatore, soprattutto per le aziende di carattere storico.
Fonte: ANSA.it.
Vino: i consumi post pandemia in forte ripresa, con l’occhio a Qualità, Autoctoni e Territorio.
I nuovi gusti e le nuove esigenze degli italiani in fatto di fine wine in una ricerca di Nomisma-Wine- Monitor. La ristorazione canale strategico. Cibo e vino si buttano alle spalle i pesanti risultati delle due annate nere della pandemia che ha costretto gli italiani a limitare ogni movimento. C’è voglia di ripresa, di consumi fuori casa, lo attestano i dati Istat sulle vendite food&wine della ristorazione italiana che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3%. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un – 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food&wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Netto calo, quindi, ma con una decisa impennata nei confronti del 2020 che non superava i 54 miliardi.
Fonte: FIRSTonline.
Polonia, nuova legge semplifica la produzione del vino.
La nuova legislazione in Polonia riguardante la produzione e l’imbottigliamento dei prodotti vinicoli, così come il commercio e l’organizzazione del mercato del vino, entrerà in vigore il 7 marzo 2022. La legislazione include la semplificazione della registrazione degli imprenditori impegnati nella produzione o nell’imbottigliamento del vino; la possibilità di usare frutta o miele acquistati per produrre piccole quantità di vini di frutta di qualità, sidro e idromele; l’introduzione di regole di etichettatura per le bevande a base di vino fermentato; l’introduzione di nuove categorie come il sidro e l’ice perry; l’aumento dei requisiti per alcune bevande a base di vino fermentato.
Fonte: Federvini.
Conoscere il vino e il territorio: tornano gli appuntamenti del “Forum di Vinifera 2022”.
Per tutto il mese di marzo incontri e degustazioni a Trento e dintorni. La mostra mercato il 26 e 27 negli spazi della Fiera di Trento con oltre cento produttori. In attesa di riaprire le porte della Fiera di Trento per accogliere gli oltre cento produttori dell’arco alpino che saranno i protagonisti della Mostra Mercato sabato 26 e domenica 27 marzo, l’associazione Centrifuga presenta il Forum Vinifera, una serie di appuntamenti aperti al pubblico nati per avvicinare chiunque voglia conoscere o approfondire tematiche legate al mondo del vino e al territorio montano. In calendario undici incontri, di cui sei precedenti la Mostra Mercato, che animeranno l’intero mese.
Fonte: Sardegna Reporter.
In vigna con la storia: “Alle radici del nostro rapporto con il vino”.
Gli antichi romani furono tra i principali esportatori della coltivazione della vite in Europa. E quindi gli artefici del rapporto privilegiato che l’Italia ha con il vino. In questo video un racconto dei vitigni più identitari del nostro Paese attraverso i volti e le parole di chi li cura ogni giorno.
Fonte: repubblica video.
Vino e mare uniti all’insegna dello sport.
La tenuta Poggio al Tesoro di Bolgheri ha organizzato la prima edizione della manifestazione sportiva in programma a maggio con base a Salivoli. Poggio al Tesoro, la tenuta bolgherese fondata dai fratelli Walter e Marilisa Allegrini nel 2001, organizza in collaborazione con lo Yacht Club Marina di Salivoli il Trofeo Poggio al Tesoro, Regata di Primavera con rating FIV. La prima edizione, che si terrà sabato 7 e domenica 8 Maggio a Salivoli con il patrocinio del Comune di Piombino e della Regione Toscana, nasce dalla volontà di promuovere e sostenere la diffusione degli sport a vela e rendere omaggio alla costa toscana e al territorio.
Fonte: Valdicornia.
Sud, nuove strategie per valorizzare il vino di qualità.
In Puglia si modifica e si affina la nuova Legge per l’Enoturismo, con snellimenti nelle procedure e ampliamento delle figure professionali. In Campania invece si mette a punto una cabina di regia per il settore e si pensa ad una Dop regionale. Le regioni del Sud si attrezzano su come valorizzare meglio le proprie produzioni vitivinicole di qualità. E se in Puglia si perfeziona la Legge Regionale che regolamenta l’enoturismo, in Campania è stata istituita la cabina di regia vitivinicola, e si vagheggia una possibile futura Dop regionale per posizionare meglio il vino campano sui mercati.
Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.
Sostenibile, autoctono, Doc: ecco come italiani scelgono il vino.
Sostenibile, autoctono, a denominazione e prodotto da brand noti. Ecco come gli italiani sceglieranno nel 2022 il vino al ristorante. E’ quanto emerge da una indagine commissionata da IGM (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor per valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase pandemica: ottobre 2020 e settembre 2021. Il primo dato che emerge è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food&vine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un -22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food and wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi.
Fonte: Askanews.
Il 2022 del vino in Usa, dove il wine lover invecchia e i Millennials puntano su lattine e naturali.
I 7 trend di consumo secondo Wine Intelligence: cruciale la riapertura di bar e ristoranti, ma la pandemia ha rivoluzionato le abitudini. Sebbene oggi i volumi di vino consumati in Usa rappresentino la stessa quota dei superalcolici, pari all’11%, in futuro sono molte le sfide da affrontare, a partire dalla traiettoria discendente, che non cambierà direzione, imboccata già da qualche tempo, che sconta la competizione di ready-to-drink e e superalcolici. Cambiando le priorità dei consumatori, l’industria enoica dovrà sapersi adeguare ad un consumatore sempre più anziano, ma anche più benestante, che guarda con maggiore interesse al segmento premium, come rivelano gli ultimi dati di Wine Intelligence. Tra il 2018 ed il 2021, anche per effetto della pandemia, la popolazione dei bevitori abituali di vino è calata del 15%, e ad abbandonare Bacco sono soprattutto i più giovani.
Fonte: WineNews.
Utilizzare le acque reflue di cantina per le miscele fitoiatriche e diserbanti.
Si ricorda che ai sensi della DGR 9 novembre 2009, n. 33-12520 alcune tipologie di acque reflue di cantina possono essere utilizzate per la preparazione della miscela per i trattamenti diserbanti o fitosanitari. Questa pratica, che rientra nel generale obiettivo di promuovere l’economia circolare in agricoltura, rappresenta un’opportunità preziosa in questo momento di crisi idrica. Tali acque possono essere utilizzate in proprio dal produttore, oppure essere cedute / acquisite; in tutti i casi è necessaria una comunicazione preventiva , da trasmettere via PEC alla Provincia competente per territorio con oggetto “Acque reflue di cantina”. Si rimanda alla Scheda tecnica informativa per maggiori dettagli.
Fonte: Regione Piemonte.
12 Miglior Cantinetta Vino del 2022.
Se sei un collezionista di vini serio senza accesso a una vera cantina, ha senso per te avere una cantinetta vino. Se stai spendendo abbastanza per il vino da proteggere il tuo investimento, stai acquistando più bottiglie di quante ne puoi bere in un mese, o vuoi invecchiare i vini in modo che i loro sapori si evolvano nel tempo, una cantinetta è un acquisto degno. Per ogni modello di cantinetta vino, valutiamo l’uniformità delle temperature e dei livelli di umidità da scaffale a scaffale, nonché le variazioni di temperatura delle singole aree nel tempo.
Fonte: AGBrescia.
Lorandi (Cantina Girlan): “Puntiamo a diventare sinonimo di Pinot Nero”.
Un patrimonio di 220 ettari posizionati nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina, il culto per la valorizzazione delle singole microzone, la centralità del lavoro delle 200 famiglie socie della cantina. “Sono i tre cardini intorno ai quali è cresciuta la nostra cantina e che nel corso di questo nuovo anno dobbiamo continuare a consolidare”, racconta a Pambianco Wine&Food Oscar Lorandi, direttore e, dal 24 novembre scorso, anche presidente di Cantina Girlan.
Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.
STAMPA ESTERA
The Internet’s mark on terroir.
The internet and social media have tied people around the world doser and doser together, creating new wine cultures regardless of physical proximity. I’ve often written that the best wine is an expression of culture. This is easy enough to understand in historic wine producing regions, where centuries of local traditions helped to shape the identity of the wines. But what about more recent wine regions like California or Australia, where decisions about grapes, methods and styles of wine have often been made by individual entrepreneurs motivated by commercial expedience or ego? The cultural antecedents of many wines from the 20th century, made without community involvement, were more difficult to trace. Over the last 20 years or so, though, the internet and social media have tied people around the world closer and closer together, creating new wine cultures, regardless of physical proximity. Growers and producers who might once have been isolated can now be a part of community efforts, perhaps adding to our understanding of terroir and a sense of place.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 3 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Agricoltura alla prova Zaia: «Doppio Vinitaly» – «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anni».
Crescono i timori per i rincari Agricoltura alla prova Zaia: «Doppio Vinitaly» •• Prezzi delle materie prime alle stelle, crisi energetica e conflitto in Ucraina sono gli elementi che fanno ipotizzare un 2022 in salita per l’agroalimentare italiano. La previsione arriva dagli esperti a Fieragricola. In piazza sono scesi i giovani di Coldiretti, assieme al governatore veneto Luca Zaia, che rilancia: «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anni». II presidente regionale al primo giorno della rassegna in programma fino a sabato a Veronafiere «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anm» La proposta di Zaia dopo il successo dell’ultimo b2b «C’è tanta voglia di fare, non soltanto in agricoltura» Sboarina: «Ora la fiera guarda avanti con ottimismo». «Giù le mani dal banco». Luca Zaia lo dice anche in dialetto ma il messaggio è chiaro.
Fonte: Arena.
Il 10 parte Enoliexpo Vini, oli e agricoltura.
La Fiera del Levante di Bari riparte quest’an- r” no dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 12 marzo, avrà cadenza biennale e si alternerà a Bari con Agrilevante (in programma negli anni dispari) in partnership con FederUnacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole. Si alternerà anche all’Expoliva di Jaen, in Spagna (anche questa negli anni dispari) evento internazionale del settore olivicolo. Sono attesi 200 espositori tra italiani e stranieri ad occupare i 16mila metri quadrati del nuovo padiglione, per presentare innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, e per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Espositori da tutto il pianeta per l’evento dedicato a olio e vino.
Cè una nuova speranza per la Fiera del Levante. Si chiama “Enoliexpo 2022”, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale, l’olivicoltura e la viniviticoltura. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata ieri nel padiglione regionale 152, presenti l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il direttore di Enoliexpo Francesco Cherubini, il presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia Stefano Caroli e Massimo Tipaldi, presidente di Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria. E già si preannuncia un grande evento, con quasi 200 espositori italiani e stranieri ad occupare i 16mila metri quadrati. del nuovo padiglione. Enoliexpo sarà biennale e si alternerà con Agrilevante.
Fonte: L’Edicola del Sud Bari.
Enoliexpo 2022: si riparte da vitivinicoltura e olivicoltura.
La Fiera del Levante di Bari riparte quest’anno dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimcntare regionale e nazionale. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata ieri mattina alla stampa, nello stand regionale fieristico, nel padiglione 152, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, del direttore di EnoliExpo, Francesco Cherubini, del presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia, Stefano Caroli, e del presidente Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria, Massimo Tripaldi. «Il ruolo di questa iniziativa — ha dichiarato l’assessore Pentassuglia -, fortemente sostenuta dalla Regione Puglia insieme alla Nuova Fiera del Levante, è determinare un cambio di passo.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
EnoliExpo, 200 espositori in Fiera «Da qui parte la rinascita del settore».
EnoliExpo, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura sarà il primo evento dell’anno 2022 e si svolgerà dal 10 al 12 marzo. Si riparte dall’olio e dal vino, quindi. La fiera si presenta come il contenitore in cui tutte le eccellenze della regione Puglia trovano una casa comune. Ci saranno produttori di olio, produttori di vino, ci sarà il mondo della ricerca e della formazione, un insieme di professionalità e competenze che andranno ad esprimersi in questa manifestazione. Circa 200 gli espositori che saranno presenti durante la tre giorni, ed andranno ad occupare i 16 mila metri quadrati del nuovo padiglione, pronti a presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Etichetta d’Abruzzo.
Villa Barcaroli nasce nel cuore dell’Abruzzo, zona vocata alla coltivazione della vite, con vitigni iconici come Montepulciano e Trebbiano. La cantina è di proprietà di Ciù Ciù Tenimenti, gruppo fondato dalla famiglia Bartolomei. Il nome nasce dalla villa del Seicento di Controguerra (Te). I vini in gamma Montepulciano Riserva Doc, Montepulciano Doc e Trebbiano Doc hanno certificazione biologica vegan e biodinamica.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Vini da collezione.
Un tesoro nascosto in cantina La crescente domanda di bottiglie come bene rifugio ha fatto impennare la borsa mondiale dei vini di lusso. E anche l’Italia gioca la sua partita internazionale. Il 99% delle bottiglie di vino prodotte nel mondo viene consumata nelle 24 ore successive all’acquisto. II restante 1% è in gran parte il campo da gioco dei fine wines: bottiglie da collezione che hanno la capacità di aumentare il proprio valore invecchiando nel tempo, provenienti da pochi, ma nobilissimi distretti vinicoli mondiali come Bordeaux, Champagne, Borgogna, Napa Valley e, in Italia, Langhe, Montalcino e Bolgheri.
Fonte: The Good Life.
Contea d’oro.
Fari puntati sullo Champagne Anche nel 2021 lo champagne chiude il bilancio con un anno che si potrebbe dire euforico. Un prodotto da sempre annesso alle metriche del mercato del lusso, che non ha subito la crisi nel 2020, anche grazie a una strategia di marketing imbattibile: il distretto dello Champagne è una macchina da guerra che punta a valorizzare sempre di più le bottiglie che riposano nelle sue cantine. The Good Life fa il punto su vigneti che non hanno equivalenti, né in Francia né altrove. Greygouar 16 200 vignaioli I vignaioli della Champagne sono per lo più proprietari delle proprie vigne. Ma gran parte di loro coltiva l’uva per venderla ai commercianti. Solamente in 5 000 la vinificano tutta o in parte, in proprio o in seno a cooperative. I produttori smerciano le bottiglie prima di tutto sul mercato francese; da soli, rappresentano quasi la metà delle vendite.
Fonte, The Good Life.
Napoli segreta.
Dove provare una delle rare bottiglie di Hors Série 1971, lo champagne Millésime con 50 anni di storia? Per scoprirlo: citofonare Antiquario. di Giuliana Matarrese Sorseggiare champagne da un antiquario è una di quelle avventure al limite dell’assurdo, che, a ben pensarci, può accadere solo in una città come Napoli. Costruita su contrasti che convivono baccagliando rumorosamente – più per il gusto dello “sfottò” come gesto atletico che per reale polemica, come ci ha ricordato Sorrentino nel suo ultimo lungometraggio, candidato italiano agli Oscar -, l’idea di offrire (solo) cocktail e coppe di bollicine francesi, in quella che era una bottega artigiana, è riuscita.
Fonte: The Good Life.
Good Champagne su cui investire.
Classe 1984, di Montalcino. Gorelli è il primo Master of Wine italiano. Per avere questo titolo dall’Institute of Masters of Wine (MW) bisogna essere esperti di viticoltura, enologia, mercati e temi di attualità legati al mondo del vino. Boërl e Kroff “B de Boërl e Kroff’ Brut Uno Champagne che sa di Borgogna, per stile e per collocazione. Nel cuore della Côte des Bar, viti di Pinot Noir di oltre trent’anni affondano le radici in suoli calcarei come quelli dei grand Cru di Chablis. Boèrl e Kroff è una maison che nasce con l’ambizione di voler creare lo Champagne perfetto, unicamente in grandi formati. “B” è l’unica referenza disponibile anche in bottiglia da 0,75 I. Riposa sette anni sui lieviti. Tutte le lavorazioni sono effettuate a mano, dalla selezione dei grappoli all’applicazione delle etichette. Soave e carezzevole, con un notevole spessore e una grande persistenza. Da 450 Henri Giraud Champagne Ay Grand Cru Füt de Chêne Rosé MV Dall’estro creativo di Claude Giraud, uno Champagne che vuole rompere gli schemi e diventare iconico.
Fonte: The Good Life.
Vetrina per i grandi vini Docg del territorio.
II consorzio Colline Teramane li fa degustare dai giornalisti di settore di tutto il mondo. Il Consorzio di tutela vini Colline Teramane ha dato il via ieri a “La nostra anteprima – The cool on the hills”, la seconda edizione dell’anteprima della denominazione “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”, con oltre sessanta vini in degustazione delle annate dal 2003 al 2020. Nella sala ipogea si è svolto l’appuntamento con la stampa di settore, presenti giornalisti di testate italiane ed estere. Ci sono state due Masterclass di approfondimento, una degustazione verticale Colline Teramane Docg guidata da Gianni Sineai, sommelier di Niko Romito, e una verticale di Pecorino, Igt Colli Aprutini o Controguerra Doc, con la conduzione del giornalista Antonio Paolini.
Fonte: Centro Teramo.
Degustazione di vini locali tre giorni con gli esperti.
A Teramo tre giorni di degustazione dedicati a stampa di settore, appassionati e operatori economici, con oltre sessanta etichette. I Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane ha dato il via a “La nostra anteprima – The cool on the hills”, Xa: seconda edizione dell’anteprima della denominazione “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”, con oltre sessanta vini in degustazione, dalle annate 2003 al 2020. Ieri alla Sala Ipogea di Teramo appuntamento con la stampa di settore. L’anteprima prosegue lt 6 e 7 marzo con due appuntamenti di degustazione: do menica, già sold out, rivolta agli appassionati e in collaborazione con la Fisar di Teramo.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Trerè, la tradizione del buon vino rivive in madre e figlio.
Fondata negli anni Sessanta sulle prime colline di Faenza l’azie• nda oggi • porta la Romagna in giro per il mondo. Nel nome Sangiovese c’è già tutto ciò che serve. Accattivante al punto da diventare il solo vitigno italiano davvero internazionale, ha in sé tutta quella mescolanza di suoni e tradizioni che lo rendono complesso al punto tale da diventare oltremodo interessante. Il “nostro” sangue di Giove, perché a chi abita queste terre piace pensare che l’unione di quelle parole si debba al Monte Giove nei pressi della provincia di Rimini, è per la Romagna uno dei suoi simboli più forti e riconoscibili insieme all’Albana. È partendo da queste considerazioni che si capisce perché, ogni produttore romagnolo, si senta in qualche modo un piccolo-grande custode di una storia che contribuisce a fare della Romagna un luogo di accoglienza per tutto il mondo.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Riscoprire il Centesimino sotto alla Torre di Oriolo.
La Nove annate per dodici vini in degustazione raccontano il lavoro di sei produttori romagnoli e svelano la sorprendente longevità di questo vino dalla storia curiosa e prodotto in piccole quantità. C’è un angolo di Romagna dove il vino rosso più importante non è necessariamente il Sangiovese. All’ombra della torre quattrocentesca di Oriolo, un rosso dalla storia contemporanea ma abbastanza lunga da costituire tradizione è in cerca di riscatto, è il Centesimino. Iscritto all’albo genetico delle uve coltivabili solo da12004, questo vitigno ha alle spalle un lungo percorso e anche estimatori di rango, proprio nei primi anni duemila fulo stesso Luigi Veronelli a consigliare qualche produttore del territorio di dedicarsi a questo vino. Ma anche a trovargli un nome. Già, perché il Centesimino non si è sempre chiamato così. Savignon rosso, è stato quello più usato, ma storpiato in tanti modi: savignone, savignon, savig.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Marzo a Fico tra forme di Parmigiano e tapas “nostrane”.
I principali appuntamenti di gusto al Parco tematico del cibo di Bologna dedicati a prodotti Dop e vini italiani. Cibo, fa rima con musica e spettacolo al Parco Fico di Bologna che ha esso a punto il programma di marzo. Primo protagonista il Parmigiano Reggiano: sabato 19 marzo, infatti, di fronte alla rotonda del formaggio si terrà il rito dell’apertura di una forma da parte del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, che potrà essere assaggiata e apprezzata da tutti i presenti nel Parco. Dal formaggio al dolce: domenica 20 marzo tocca al Tiramisù, che coinvolgerà pasticceri non professionisti provenienti da tutta Italia per una sfida di prova in attesa della Tiramisù World Cup del prossimo autunno. A valutare i tiramisù preparati dai concorrenti saranno, oltre a una giuria ad hoc, anche i visitatori più golosi di Fico.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Una serata alla scoperta del Grignolino.
Con la Condotta Slow Food Godo alla scoperta di vini da vitigni meno conosciuti. Sarà questo lo spirito di un serie di incontri che vede lunedì 14 marzo prossimo alle 20.30 nella sede in via Della Chiesa 17 a Villanova di Bagnacavallo (RA) come protagonista il Grignolino, coltivato complessivamente in circa 900 ettari, che ha la sua origine e il suo territorio di eccellenza tra i Colli Astigiani ed Alessandrini (Monferrato Casalese), ma lo si trova anche in alcune zone della provincia di Cuneo e nell’Oltrepò Pavese, dove è conosciuto anche come Barbesino. Il nome Grignolino ha la sua probabile origine dal termine dialettale astigiano “grignòle”, cioè vinaccioli, essendone gli acini di questa varietà particolarmente ricchi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Il gran giorno per conoscere i premiati Ais.
Appuntamento sabato al palazzo del Turismo di Riccione con “Esperienze di Vitae” con 71 cantine di Emilia-Romagna e Marche premiate dalla guida dell’Ais. La giornata di sabato 5 marzo vivrà su due momenti. Il primo è in programma la mattina (ore 10.30) ed è riservato alle cantine top con la premiazione delle Quattro Viti d’eccellenza assegnate complessivamente a 71 cantine. Nel pomeriggio, dalle 14 (fino alle 19.30), spazio alla platea di appassionati con l’apertura dei banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con i rispettivi Consorzi: Piadina Romagnola Igp, Mortadella di Bologna Igp, Parmigiano Reggiano Dop, Salumi Piacentini Dop, Salumi Italiani alla Cacciatore Dop, Salame Felino Igp, Squacquerone di Romagna Dop fornito della Centrale del Latte di Cesena insieme ad altri formaggi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Marzo di assaggi e corsi in Enoteca Emilia-Romagna.
Per celebrare l’arrivo della primavera, l’Enoteca Regionale dell’Emilia- Romagna anche per il mese di marzo propone alla Rocca di Dozza una serie di appuntamenti legati, ovviamente, al mondo del vino. Proseguono i banchi d’assaggio della domenica pomeriggio. Si parte il 6 con protagonista il Sangiovese. Poi a seguire: Malbo Gentile il 13, l’accoppiata internazionale Chardonnay e Sauvignon il 20, per finire il 27 marzo con un’altra accoppiata, tra Romagna e Piacenza, Trebbiano e Ortrugo. In abbinamento ai vini sarà sempre possibile scegliere anche alcune eccellenze gastronomiche sempre ovviamente made in Emilia-Romagna. Costo: tre assaggi di vino 7 euro, piattino di stuzzicheria a richiesta 3 euro. Il banco d’assaggio si svolge dalle 14.30 alle 18.30. Sabato 26 marzo ricomincia anche la rassegna “Vignaioli in Enoteca”.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
“Quattro Viti” Cantine premiate.
Domani a Riccione ci saranno anche due cantine mercatesi tra le “top” di Romagna, Emilia e Marche, premiate con le “Quattro Viti” nella Guida Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, Vitae 2022. Il massimo punteggio è stato assegnato al Romagna Sangiovese Superiore San Vicinio Quartosole Riserva 2018 di Tenuta Casali ed al Famous 2020 di Tenuta Santa Lucia. Del cesenate è stato premiato, sempre con le “Quattro Viti”, anche il vino A 2020 di Villa Venti di Roncofreddo. Domattina Ais premierà le cantine, e poi nel pomeriggio tutti i vini saranno serviti e presentati in degustazione per il pubblico, in abbinamento con prodotti tipici come lo Squacquerone della Centrale del Latte di Cesena, la piadina romagnola Igp, Parmigiano Reggiano Dop, ed una serie di salumi Dop ed Igp.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Niente messaggi di allarme sul vino.
Pochi giorni fa il Parlamento Europeo si è espresso sugli emendamenti al report della Commissione Beca (Beating Cancer), finalizzato all’adozione di un piano di azione contro il cancro a livello europeo. Per comprendere l’importanza della votazione e del suo esito, tanto atteso specialmente dal settore vitivinicolo, occorre fare un passo indietro e tornare al 2021, anno della pubblicazione del Piano di azione della Commissione europea per la lotta al cancro (“Cancer Plan”). Il suddetto Piano classificava, in modo indistinto, il vino e gli altri alcolici come sostanze dannose per la salute dei consumatori, indipendentemente dalle quantità consumate e dalle modalità di consumo.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Nasce da un Nebbiolo di biotipo rosé questo rosso elegante.
Nella tipica zona di produzione di vino Barbaresco a Cappelletto, frazione di Treiso, ha sede l’azienda Agricola Orlando Abrigo. Una storia a dimensione famigliare da generazioni che ha una svolta nel 1988 quando Giovanni Abrigo in collaborazione con il padre Orlando si dedica alla ristrutturazione della cantina. I vigneti coprono un’area di circa 20 ettari con vitigni autoctoni: Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, Moscato, e Nascetta. Non mancano anche vitigni internazionali come Sauvignon Blanc, Chardonnay e Merlot. Principi fondamentali dell’azienda è produrre vini identitari di questo territorio.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Nuova cantina vini Bertazzoni si aggiudica il Good design award.
La nuova cantina vini da incasso e Collezione Metalli di Bertazzoni hanno vinto il Good design award 2021, un prestigioso premio internazionale. Bertazzoni, azienda italiana specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cucina dal 1882, aggiunge un nuovo premio al suo portfolio, nell’anno in cui ricorrono i 140 anni di attività del marchio. I premio è stato ottenuto nella categoria Kitchen/appliances ed è stato conferito a Bertazzoni dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design in collaborazione con l’European Center for Architecture, Art, Design and Urban studies attraverso una giuria di esperti che ha selezionato i prodotti che si distinguono maggiormente per qualità progettuale, innovazione, materiali, funzionalità ed estetica.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
C’è un bianco di Canolo nella top ten dei vini stilata dai sommelier.
L’Associazione italiana sommelier d’Emilia premia dieci vini al top della produzione enologica del territorio. Sono quelli che hanno ottenuto le Quattro Viti, punteggio massimo assegnato dalla guida nazionale «Vitae 2022» redatta da Ais. In cima alla classifica c’è il Piacentino che porta a casa sette eccellenze, seguita da Bologna con due e Reggio con una. A rappresentare la realtà reggiana è l’azienda Lini 910 di Canolo di Correggio, con un Brut bianco millesimato 2016. I dieci vini dell’Emilia saranno premiati e potranno essere degustati a Riccione, al Palazzo del Turismo, sabato 5 marzo nel nuovo format «Esperienze di Vitae» lanciato da Ais Romagna collaborazione con Ais Romagna e Marche. Di scena i migliori vini dei tre territori abbinati ai prodotti tipici regionali.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Il Covid riduce i posti a Vinitaly Tempi stretti per partecipare.
Qualche protesta delle aziende che lamentano poca comunicazione deu’Ersa La spedizione regionale costerà 937 mila euro e sarà la prima dopo tre anni Le domande dovranno essere presentate entro lunedì 1 1 marzo: dal 10 aprile l’evento. Tempi strettissimi, meno posti a disposizione e qualche malumore dei vignaioli causa carenza di informazioni. La spedizione regionale a Vinitaly, curata dall’Ersa, è partita ufficialmente ieri con la pubblicazione, sul sito dell’ente, del bando di gara per la partecipazione all’edizione numero 54 della più importante fiera italiana del vino e una delle più rilevanti a livello internazionale. Il Covid ha colpito pesantemente il settore fieristico, tanto che proprio Vinitaly è stato cancellato nel 2020 e nel 2021, quindi tra un mese, dal 10 al 13 aprile, si tornerà in presenza, nei padiglioni della fiera di Verona, dopo ben 3 anni.
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino, 375 milioni il «blocco» russo
Ammonta a 375 milioni di dollari il danno provocato dal blocco del mercato russo all’export di vino italiano. La stima è di Freddi International, prima azienda di export di vino italiano nel mondo con oltre40 aziende vinicole rappresentate. «Per noi la Russia è un mercato molto importante – spiega l’ad Edoardo Freddi – occupa infatti la prima posizione di vendita e consumo nel Paese, per un giro di affari in crescita che nel 2021 era stata di oltre i110% sul 2020.
Fonte: Eco di Bergamo.
Vinitaly 22: il più internazionale della sua storia cinquantennale.
Prosegue senza indugi l’organizzazione detta rassegna che rimane in calendario dal 10 al 13 aprite prossimi. L’edizione numero 5.1 di Vinitaly sarà probabilmente la più internazionale d sempre. Con un comunicato del 21 febhraio, Veronafìere e Vinitaly hanno dichiarato che al Salone internazionale dei vini c distillati, a Verona i prossimi 10 13 aprile saranno presenti 4mila aziende espositrici e 500 top buyer da tutto il mondo. a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali ed internazionali. Nella campagna di promozione, comunicazione e incoming, cui partecipa Ice Agenzia, sono stati coinvolti 60 paesi. L’investi – mento complessivo é stato di milioni di curo. A tal proposito, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafìere, ha dichiarato: -Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia c di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici.
Fonte: Corriere di Alba.
Partite da Milano le anteprime dei nuovi Docg a base Nebbiolo.
Cassociazione Go Wine propone una rassegna di degustazioni gui dedicati a Baroto, Barbaresco e Roero. Si e chiuso a Milano il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla manifestazione “Barolo, Barbaresco e Roero” organizzato da Go Wine. Nd corso della serata, ospitata dall’hotel Melià, sono state degustate in anteprima le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero. Un evento speciale e anche emozionante, perché ha creato un forte senso di ripresa e attenzione dopo un lungo periodo di difficoltà per i grandi eventi legati al vino dovuto alla pandemia. Il miglioramento della situazione generale, il richiamo di oltre 30 cantine di Langa e Roero, un allestimento pensato per favorire un accesso comodo e distanziato del pubblico, sono stati il miu vincente di un evento che ha avuto un grande successo e ha rinnovato – se mai ve ne era bisogno – il gradimento sulla qualità complessiva dei viticoltori delle colline attorno ad Alba.
Fonte: Corriere di Alba.
Dopo il Covid, i venti di guerra agitano i sonni dei vignaioli.
Una nuova crisi internazionale ECONOMIA » La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive. sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, evidenzia l’apprensione del mondo agricolo, sottolineando come l’aumento dei costi energetici. il rincaro dei cereali per l’alimentazione del bestiame e soprattutto il timore di una riduzione delle esportazioni di vino rappresentino uno scenario estremamente pericoloso per la nostra regione. Putto questo al termine (si spera) della pandemia globale, che ha già messa) in ginocchio Economia vinicola. Nel 2020, sulla base dei dati elaborati da Confagricoltura, l’Italia ha esportato in Russia vini per un valore di 297 milioni di euro, di cui I79, 8 milioni di prodotto imbottigliato.
Fonte: Corriere di Alba.
Duecento espositori, la Fiera riparte da EnoliExpo.
Dal 10 al 12 marzo Nel quartiere espositivo barese c’è ancora l’ospedale delle maxi emergenze con tanto di dubbi sul futuro. Ma la Fiera del Levante, sperando nella conclusione della pandemia, cerca di riconquistare la normalità tornando a riempire quello che resta degli spazi disponibili. Dal io al 12 marzo si terrà EnollExpo, la rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura. Nel nuovo padiglione esporranno 200 imprese italiane e straniere su una superficie di 1.6 mila metri quadri del nuovo padiglione della Fiera.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Pentassuglia: “I settori cereali e vino sono tra i più danneggiati”.
I settori pugliesi a maggiore rischio per il conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni nei confronti della Russia, sono “quelli dei cereali e quello relativo ai prodotti per l’allevamento”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine di una conferenza. “Abbiamo relazioni forti con la Russia – ha aggiunto – anche per il settore del vino, sono questi i sistemi che potrebbero avere un impatto molto forte. L’embargo puo’ determinare a catena processi che possono avere uno sviluppo che ci auguriamo non avvenga.
Fonte: Quotidiano di Bari.
Agroalimentare, la Fiera del Levante riparte con EnoliExpo dal 10 al 12.
La Fiera del Levante torna in attività nel 2022 dopo l’emergenza Covid con la prima manifestazione dedicata all’olio e al vino: EnoliExpo, la rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura apre dal 10 al 12 marzo. Saranno circa 200 gli espositori italiani e stranieri che occuperanno 16mi1a metri quadri del nuovo padiglione della Fiera per presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo perla gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con l’imbottigliamento e packaging. L’evento è stato presentato in Fiera dall’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, e dal direttore della manifestazione Francesco Cherubini.
Fonte: Repubblica Bari.
Le opportunità del Pnrr per il vino italiano. Oggi il digital talk con i tre esperti.
Oggi arriva sulle piattaforme social che si occupano di vino, il terzo digital talk di WineeSiena, in programma al Santa Maria della Scala e aperto al pubblico sabato 12 e domenica 13 marzo. L’argomento di questa settimana sono le opportunità offerte dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) alle imprese vitivinicole per procedere verso la transizione ecologica. Nello studio virtuale di Tvedo.Tv, si ritrovano tre esperti che possono portare i diversi punti di vista dei Consorzi di tutela, degli istituti bancari e delle nuove tendenze economiche nel mondo delle nuove imprese green: il professor Angelo Riccaboni, uno dei massimi esperti internazionali nel settore della Bioeconomia, oggi presidente della Fondazione Prima di Barcellona, con segretariato italiano al Santa Chiara Lab; poi Mauro Rosati, che dirige la Fondazione Qualivita e Origin Italia, considerato il massimo esperto dei prodotti tipici a indicazione geografica e a denominazione di origine; con loro Franco Trombini, tesponsabile ‘Iniziative territoriali, di sistema e convenzioni’ di Banca Mps, che sostiene la kermesse.
Fonte: Nazione Siena.
Ecco “I Pisani più schietti” Trenta aziende vinicole in vetrina con 100 etichette.
Torna in presenza “I Pisani più schietti”, la manifestazione di promozione del vino della provincia pisana che quest’anno festeggia la sua XXllesima edizione. Una iniziativa promossa dalla Fisar di Pisa, in collaborazione con Comune, e la Camera di Commercio di Pisa. L’evento è in programma domenica, in piazza Vittorio Emanuele, alla Camera di Commercio di Pisa, (dalle 15 alla 19) e presso la sede della Fisar di Pisa, in via Cattaneo 97 (alle 14.30 e alle 17). Una edizione diversa dal passato che vede la partecipazione di 30 aziende vinicole della provincia di Pisa con 100 etichette. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Gambacorti alla presenza dell’assessore Paolo Pesciatini, di Cristina Martelli, segretario generale della Camera di Commercio di Pisa, di Salvatore Pulvirenti, delegato della Fisar di Pisa, insieme ai sommelier Antonio Malvaldi ed Emilia Cucinotta.
Fonte: Tirreno Pisa.
Verticale di 8 Amaroni alle Tenute Salvaterra.
Sabato 5 marzo alle 18.30 alle Tenute Salvaterra si terra una verticale di 8 Amarone: Amarone Docg Classico 2008 – 2009 – 2010 – 2015; Amarone Riserva Cave di Prun: 2004 – 2008 – 2009 2012. A guidare l’incontro sarà l’enologo Enrico Nicolis con la sommelier Anna Pinaroli. I vini saranno accompagnati da piatti tipici e gnocchi.
Fonte: Arena.
Vinetia Tasting, a maggio la città diventa capitale del vino.
La città di Treviso diventa per due giorni, a maggio, la capitale del vino Veneto grazie all’evento “Vinetia Tasting” dei sommelier dell’Ais del Veneto. L’appuntamento enoico “300%” che per 3 anni si era tenuto a Villa Emo e prima al Castello di San Salvatore, diventa “Vinetia Tasting” e si terrà a Treviso sabato 14 e domenica 15 maggio, grazie al supporto del Comune di Treviso: sarà un evento diffuso in città che permetterà di scoprire le eccellenze enoiche del Veneto, oltre a quelle gastronomiche, e convogliare gli enoturisti. Saranno due giornate intense, come accaduto con “Malanotte a Treviso – Raboso Wine Experience”, nei luoghi più suggestivi della città.
Fonte: Gazzettino Treviso.
“Viti in campo” dice addio alle forbici spopola la nuova potatura meccanica.
Basteranno una ventina di ore, e non più oltre un centinaio, per portare a termine la procedura della potatura. Ciò grazie alle nuove potatrici meccaniche che rappresentano un assemblaggio di un mezzo a guida automatica (senza autista) con barre di taglio a disco e carrello perla rifinitura. Questo “Addio alle forbici” rappresenta una delle principali novità presentata alla seconda edizione invernale di Vite in Campo – Potatura deIl’impianto che si è svolta a Loncon di Annone Veneto all’interno della Tenuta Sant’Anna, L’evento è stato organizzato da Condifesa TVB (Treviso, Vicenza e Belluno) ed “Edizioni L’Informatore Agrario”. Sull’importante novità che già è stata adottata dal 25/30 per cento degli agricoltori del Veneto orientale (Portogruarese-Sandonatese) è intervenuto il presidente di Condifesa TVB Valerio Nadal: «Grazie all’azienda che ci ha ospitato e che ha un pensiero innovativo. Potatura significa predisporre la pianta da subito. Se facciano una buona predisposizione della pianta facciamo in modo di proteggerla da eventuali infestazioni ed è da qui che si decide la qualità e la quantità dell’uva.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Igor Gladich nuovo direttore del Durello.
Doppia nomina ai vertici del Consorzio di Tutela Lessini Durello che raggruppa 33 cantine di spumantizza7ione tra la provincia di Vicenza e di Verona. Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio e opererà dalla Casa del Vino di Soave e guiderà in qualità di direttore anche il l Consorzio di Tutela Vini del Soave, il Consorzio Tutela Vini dell’Arcole e il Consorzio Tutela Vini del Merlara. Responsabile della comunicazione, in sostituzione di Chiara Maria Mattiello, è stata chiamata la giornalista Lucia Vesentini. «Dopo una lunga ricerca abbiamo individuato un profilo altamente qualificato sul cui nome il Consiglio di amministrazione ha espresso voto favorevole all’unanimità – hanno evidenziato i due presidenti, del Durello, Paolo Fiorini e del Soave, Sandro Gini – Igor Gladich, oltre a vantare importanti competenze tecniche, conosce molto bene le dinamiche interne alle denominazioni e i particolari equilibri che le caratterizzano.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Tre medaglie d’oro per i vini della Cantina Santa Maria La Palma.
Grande successo della Cantina Santa Maria La Palma nel concorso enologico internazionale Grand International Wine Award Mundus Vini. La cantina di Alghero ha vinto tre prestigiose medaglie d’oro con tre vini: Akènta Cuvée, Vermentino Ràfia e Cannonau Riserva Redìt, una prestigiosa “tripletta” internazionale. L’autorevole competizione Mundus Vini, giunta alla 30° edizione, è stata fondata da Meininger Verlag e si è subito configurata come una delle competizioni enologiche più importanti al mondo. Ogni anno partecipano al concorso oltre 12.000 vini provenienti da tutto il mondo e solo alcuni di loro riescono a passare la selezione e aggiudicarsi un’importante medaglia.
Fonte: Sassari Oggi.
Prosit acquista Cantine di Montalcino.
Nel 2019 Il fondo di private equity Made In Italy di Quadrivio & Pambianco ha deciso di entrare a far parte del capitale di Prosit, gruppo fondato e diretto da Sergio Dagnino, un manager con pluriennale esperienza nel settore vinicolo. Il protagonismo di Made In Italy fund si rivela infatti nell’investire nei settori di qualità del made in Italy, Fashion, Design, Beauty e Food&Wine. Scegliendo di partecipare in Prosit, si è confermata partner dell’eccellenza della produzione italiana. Prosit S.p.A è un gruppo che si basa sulla selezione di aziende vinicole familiari con marchi e prodotti di affermata qualità ed alto potenziale di vendite. Con l’acquisizione della Cantina di Montalcino, si muove sul palco consolidando ulteriormente la prospettiva di dar vita ad un portafoglio di vini rappresentativi di eccellenze vinicole italiane: marchi complementari e sinergici da esportare in tutto il mondo.
Fonte: Economy Magazine.
Il vino tra gli investimenti più remunerativi nel portafoglio dei super ricchi.
“The Wealth Report” by Knight Frank: redditività al +137% negli ultimi dieci anni. Inflazione e crisi climatica spingono la corsa ai fine wine. Com’è stato il 2021 degli “Ultra-high-net-worth individual”, i super ricchi, coloro che possono contare su un patrimonio netto superiore ai 30 milioni di dollari? Un buon anno, tanto che il numero dei super ricchi è cresciuto del 10%, anche se la pandemia ha reso ancora più evidente l’aumento dei livelli di disuguaglianza, mentre la battaglia contro il cambiamento climatico è destinata a segnare un vero e proprio punto di svolta.
Fonte: WineNews.
Vino Naturale: le ragioni per amarlo.
Il vino naturale è sinonimo di qualità e genuinità.
C’è sempre più richiesta di vino naturale, la domanda verte sempre maggiormente verso un prodotto che sia espressione del terroir da cui proviene, prodotto con amore e quindi di alta qualità, tipico, possibilmente senza residui chimici. Il vino naturale è un prodotto al 100% artigianale, è connotato da un produzione molto limitata rispetto ai giganti della produzione industriale, quelli per cui un vino viene assemblato proprio come fosse la portiera di una macchina o un pacchetto di patatine. Bassa produzione equivale ad alta qualità, nella stragrande maggioranza dei casi, ed il motivo è piuttosto ovvio: amore e cura produttiva. Al contrario una produzione massiva è spesso sinonimo di dozzinale, di produzione in scala. Con tutto ciò che questo comporta.
Fonte: Torino Oggi.
Vino Chianti, a rischio l’export verso la Russia “Temiamo l’inasprimento del regime fiscale”.
No, non ci voleva. Per il nuovo bagno di sangue e per l’economia. Ancora non sappiamo se, quanto e quando possiamo respirare dalla pandemia. Ora l’incubo raddoppia: guerra. Non aveva fatto neppure a tempo ad affievolirsi quella pesante atmosfera degli anni 2014 e 2015: Siria, Isis, terrorismo e anche allora la parola predominante: guerra. Con diretta protagonista la Russia che è (era) uno dei bacini emergenti dell’export del vino Chianti. Il Consorzio si appresta all’anteprima ’Chianti Lovers’ del 20 marzo e alla celebre Mostra di Montespertoli che invece è in programma per il 28 maggio con quest’altro enorme punto interrogativo, visto che – parliamo adesso a livello nazionale – l’export del vino italiano sulla Russia vale qualcosa come 85 milioni di dollari e 20 milioni di litri.
Fonte: LaNazione.it.
Vino, il nuovo decreto estende al 2022 le norme sulla riconversione dei vigneti.
Il decreto n. 93924 estende a tutto il 2022 le misure Investimenti, Ristrutturazione e riconversione vigneti (RRV) e Vendemmia verde. Il decreto n. 93924, approvato in data 28 febbraio 2022 dal Ministero, ha esteso a tutto il 2022 le flessibilità riguardanti la gestione delle misure Investimenti, Ristrutturazione e riconversione vigneti (RRV) e Vendemmia verde per permettere alle aziende produttrici di vino di tamponare i danni causati dall’imperversare della pandemia da Covid-19.
Fonte: Dissapore.
Donne del Vino, un corso contro le disparità di genere.
Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. Un corso che la giornalista ed esperta Laura Donadoni sta elaborando partendo dal “Sexual Harassment Prevention Training” obbligatorio in California. Lunedì 7 marzo l’iniziativa sarà presentata a Palazzo Madama. Sarà l’occasione per presentare anche le Giornate delle Donne del Vino 2022 (1-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 marzo per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. “Le Donne del Vino coltivano il futuro e la pace, la bottiglia come simbolo e contenitore dei messaggi diretti alle nuove generazioni: “senza pace non c’è futuro”.
Fonte: Federvini.
Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica”.
La nostra azienda “Vigne Conti” nasce dalla passione per il vino e la sua filosofia è quella di esprimere, attraverso esso, tutte le caratteristiche del nostro territorio”. Questo è uno degli elementi fondamentali che caratterizzano il metodo di lavorazione del vino in questa azienda locale. Non vengono utilizzati prodotti chimici e si cerca di lavorare soprattutto sul terreno senza dover ricorrere alla cantina. Per far sì che ai vini venga dato il marchio “Doc”, denominazione di origine controllata, vengono fatti degli accertamenti come, ad esempio, sul metodo di vinificazione. I vigneti sono situati nei filari più alti che si estendono da Montignoso a Carrara; la vasta estensione di questa vigna porta ad avere diversi tipi di terreno che a loro volta forniscono diversi tipi di raccolti. Quando si pensa che l’uva è pronta, vengono fatte analisi accurate per capire quale usare e quale scartare. Una volta effettuata la lavorazione una commissione esterna che si reca nei luoghi di produzione per assaggiare i vini.
Fonte: LaNazione.it.
Biennio da record per l’agrifood italiano. E il vino fa da traino.
Forum Agrifood: la sintesi degli anni della pandemia. Più cibo italiano sulle tavole di tutto il mondo. L’effetto della pandemia, nei due anni tra 2020 e 2021, ha consentito all’agroalimentare made in Italy di incrementare la propria presenza meglio di quanto abbiano fatto molti avversari commerciali. Eppure, si era partiti davvero coi peggiori auspici, se si ripensa all’incredibile blocco delle merci italiane alle frontiere quando l’Italia, dopo l’esplosione della prima ondata di Covid a febbraio 2020, era considerata una sorta di untrice d’Europa. Invece, il mondo ha scelto il made in Italy di qualità: dalla pasta all’olio extravergine d’oliva, dai formaggi al vino, vero alfiere e protagonista di una performance che lo ha portato ben oltre i 7 miliardi di euro.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino: per viaggiare nella Francia dei grandi Bordeaux basta fare un giro online.
Comprare online Bordeaux, Champagne, Borgogna e vini En Primeur non è mai stato così facile: Millesima.it li seleziona per voi. Per viaggiare, talvolta, basta un sorso. Un bicchiere di Bordeaux, e immediatamente sei tra gli Chateau millenari che hanno fatto la storia leggendaria del vino francese. Un calice di Champagne, e via, eccoci tra i vigneron e le loro cantine dove riposano le bollicine più pregiate del mondo. Una bottiglia di Borgogna ci porta nella grande foresta del Morvan. Il tutto, restando seduti a casa propria. Per arrivare in tutti questi luoghi, infatti, basta un click. Per esempio in una cantina virtuale specializzata in vini di tutt’Europa, e in particolare nei Grandi Vini Di Bordeaux: una cantina come Millesima.
Fonte: Dissapore.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 2 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Il grande fratello del vino.
Dal 2023 parcelle agricole identificate con app grafiche e geo-spaziali Il grande fratello del vino Un sistema unico digitale per schedare i vigneti. A partire dalla campagna vitivinicola 2023-2024 e quindi dal primo agosto 2023, lo schedario delle superfici viticole dovrà essere aggiornato e realizzato col sistema unico di identificazione delle parcelle agricole (SIPA), basato su strumenti digitali che supportano l’utilizzo di applicazioni grafiche e geo-spaziali. Lo prevede il decreto Mipaaf n. 93849 del 28 febbraio 2022, già approvato in Conferenza Stato Regioni ed in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento si è reso necessario a seguito del passaggio all’identificazione digitalizzata delle superfici agricole oggetto di domanda da parte degli agricoltori per l’accesso alle diverse forme di sostegno pubblico.
Fonte: Italia Oggi.
Passaggio di proprietà per la cooperativa Cantina di Montalcino.
Il fondo di private equity Made in Italy Fund di Quadrivio e Pambianco ha acquisito il 100% della cantina il cinese che nel 2021 ha avuto 3,7 mln di euro di fatturato.
Fonte: Italia Oggi.
Con un investimento di 18 mln di euro, Credem Private Equity sgr….
Credem Private Equity sgr ha acquisito una partecipazione di minoranza nel veicolo di controllo di Contri Spumanti spa, società specializzata in Italia nella produzione di vini spumanti e frizzanti. L’acquisizione da parte della società di gestione di private equity del Gruppo Credem, tramite i tre fondi in gestione (Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus). L’operazione segue il recente investimento di Hyle Capital Partners, che attraverso il proprio fondo «Finance for Food One», è entrata a fine gennaio nel capitale dell’azienda spumantistica di Paolo Contri. Nel 2021 il fatturato Contri Spumanti ha superato i 100 min.
Fonte: Italia Oggi.
La cantina californiana Shafer Vineyards è stata venduta a Shinsegae Property….
Una divisione del più ampio Shinsegae Group. L’accordo, tra la cantina guidata da Doug Shafer, presidente dell’azienda, e la sudcoreana Shinsegae è l’ultimo di una serie di vendite di imprese vinicole nella Napa Valley. Secondo il quotidiano Korea Herald, l’acquisizione sarebbe avvenuta per 299,6 miliardi di won sudcoreani (250 min di dollari). Shafer rimarrà nell’azienda di 85 ettari acquistata a inizio anni ’70 dai genitori, John e Bett, dove si coltivava la vite dall’800.
Fonte: Italia Oggi.
Borgosesia, società quotata all’Euronext Milan e attiva nella rigenerazione di valore nell’ambito di operazioni distressed….
La società di natura prevalentemente immobiliare, ha siglato un accordo per l’acquisizione dalla famiglia Savio di Tenuta di Petriolo a Torrita di Siena (Si) per 3,5 min. La tenuta è un antico borgo nella parte occidentale della Val di Chiana a 325 metri sul livello mare che include un edificio settecentesco, 14 ettari di seminativo e 15 ettari di vigneto e una cantina.
Fonte: Italia Oggi.
Enrico Bardone è il nuovo presidente di Terre d’Oltrepo….
Il maggiore consorzio vitivinicolo della Lombardia. È stato eletto dopo che l’assemblea dei soci aveva sfiduciato il precedente cda presieduto da Andrea Giorgi. Il neopresidente, 80 anni, è socio della cantina.
Fonte: Italia Oggi.
Bellezza dagli scarti del Barolo.
L’avventura imprenditoriale dei fratelli ‘l’oppino. Con l’uva bio il 21% in più di polifenoli Bellezza dagli scarti del Barolo Così Barò Cosmetics ha fatturato 11 min di euro nel 2021. Hanno scommesso sugli scarti del Barolo per realizzare una linea di cosmetici, e il mercato ba dato loro ragione. Alberto e Simone Toppino, titolari della Barò Cosmetics di Guarene (Cn), hanno creduto nell’economia circolare, nel dare valore ad uno scarto: nel 2021 l’azienda piemontese ha registrato un +10% di fatturato con oltre 11 milioni di euro di vendite e un ampliamento della clientela che da 410mi1a nel 2020, supera i 550mi1a nuovi clienti in Italia. Tutto rigorosamente attraverso la sola vendita on-line.
Fonte: Italia Oggi.
Di vino.
Bene il mercato del vino nella distribuzione moderna (DM) nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. E quanto emerso nel corso di un webinar organizzato da Veronafiere. Secondo i dati, il vino nella DM ha chiuso il 2021 con un — 2,2% a volume sul 2020, ma ha in positivo rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Lo scorso anno le bollicine, invece, hanno fatto registrare un +18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Sempre nel 2021, a valore il vino è cresciuto del 2,1%, mentre le bollicine del 20,5%. Il mese di gennaio 2022 è iniziato con -7% a volume per il vino e -1% per le bollicine. Cantina Produttori di Valdobbiadene al primo posto per sostenibilità: si è aggiudicata la seconda edizione del premio AGRIcoltura 100 promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni.
Fonte, Italia Oggi.
Sana Slow Wine Fair 2022 (Bologna 27-29 marzo) è l’appuntamento che vuole essere per il settore vitivinicolo….
Il primo passo concreto di quella transizione ecologica che caratterizzerà i prossimi decenni. Per Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition. «Sarà la prima occasione per i delegati, provenienti da tutte le regioni d’Italia e da 18 Paesi del mondo, per condividere esperienze e princìpi, visioni comuni e prospettive». Sana Slow Wine Fair nasce dalla collaborazione tra BolognaFiere e Slow Food.
Fonte: Italia Oggi.
Donatella Cinelli Colombini mette in pratica il nuovo turismo del vino.
Al Casato Prime Donne e alla Fattoria del Colle esperienze “su misura” per soddisfare i diversi tipi di turisti post Covid. Viaggiare alla scoperta del vino e dei suoi territori da tempo rappresenta un segmento in costante crescita dell’incoming turistico. L’enoturista è diventato un cacciatore di emozioni che vuole immergerai in una campagna senza pesticidi, coltivata da chi è appassionato, tradizionalista ma anche disposto a condividere.
Fonte: Italia Oggi.
Bene il mercato del vino nella distribuzione moderna (DM) nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza.
E quanto emerso nel corso di un webinar organizzato da Veronafiere. Secondo i dati, il vino nella DM ha chiuso il 2021 con un — 2,2% a volume sul 2020, ma ha in positivo rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Lo scorso anno le bollicine, invece, hanno fatto registrare un +18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Sempre nel 2021, a valore il vino è cresciuto del 2,1%, mentre le bollicine del 20,5%. Il mese di gennaio 2022 è iniziato con -7% a volume per il vino e -1% per le bollicine.
Fonte: Italia Oggi.
Cantina Produttori di Val-dobbiadene al primo posto per sostenibilità….
Si è aggiudicata la seconda edizione del premio AGRIcoltura 100 promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni. Tra le motivazioni della scelta, il fatto che i 1.000 ettari di vigneto della cantina hanno ottenuto la certificazione SQNPI di agricoltura integrata. Al secondo posto Iori e al terzo Società Agricola F.11i Robiola Paolo e Lorenzo. Menzione speciale per Arnaldo Caprai, Società Agricola Barberani, Società Agricola Eredi Scala Ernesto e C., Agricola Lenti Società Cooperativa, Ronco Calino e Azienda Agricola Fagiolo.
Fonte: Italia Oggi.
A Montepulciano il primo evento dedicato al vin santo toscano.
Amanti appassionati esperti ed imprenditori del mondo vitivinicolo hanno dato vita alla prima edizione di Vin Santo Lovers. Obiettivo far conoscere un prodotto scambiato comunemente con il vino dolce da cantuccini ma che invece è un passito. Organizzata da Federico Minghi, esperto in eventi e marketing, insieme ad Andrea Mazzoni, professore, l’iniziativa ha visto la partnership del Consorzio del Nobile di Montepulciano.
Fonte: Italia Oggi.
Veronafiere, l’ad sarà eletto all’unanimità.
La nuova figura dell’amministratore delegato dovrà avere il voto unanime del cda. E’ questo il risultato che Fondazione Cariverona ha strappato agli altri azionisti di Veronafiere nel nuovo statuto della società espositiva, a seguito dell’aumento di capitale. Il bottino, però, è al di sotto delle attese, rispetto alle condizioni poste un anno fa. II presidente (oggi è Maurizio Danese) e un consigliere di amministrazione della società, invece, verranno nominati dal Comune di Verona quale azionista di maggioranza (oggi con circa il 40%) fino a che avrà almeno il 28,57% delle quote. Se il comune dovesse scendere fino al 14,2% potrebbe nominare solo il presidente. 11 rinnovo triennale del cda di Veronafiere è in agenda per la prossima primavera.
Fonte: Italia Oggi.
Vino a rischio l’export in Russia per 375 milioni.
Contro-sanzioni, danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Un business che da solo vale circa 375 milioni di dollari. È quanto sottolinea l’Unione italiana vini (Uiv).
Fonte: Metropolis.
Il clima mite rilancia due vini ferraresi.
“Un vino da bersi quando si è innamorati e si fa l’amore. Perché dà allegria al cuore e allo spirito, perché non ti tradisce e lascia liberi testa e gambe, perché dona all’uomo l’audacia di gesti gentili e alla donna il sorriso della consapevolezza d’essere amata. Un vino che meriterebbe ben altra notorietà e altra diffusione. Oddio, certo: breve conservazione, poco alcool, piccolo raccolto. Ma, proprio per questo, un vino per gli amici e per i giovani: un vino lungo-corto come la stagione dell’amore”. Così si parlava, a metà degli anni Settanta, della Russiola, un vino che, nonostante sia territoriale e tradizionale almeno quanto l’Uva d’oro, è sempre stato ricoperto dall’aura di mistero derivata dalla grande fragilità endogena e dalla necessità di attenzioni di una coltivazione (si credeva) destinata al consumo casalingo.
Fonte: Nuova Ferrara.
Ferrando è storia vitivinicola Quante gemme nel Canavese.
La cantina nata nel 1890 è ormai giunta alla quinta generazione con Roberto Trasferitasi dall’Astigiano ha trovato un terreno perfetto per il Nebbiolo Tradizioni artigiane e tecnologie moderne Altra uva caratteristica è l’Erbaluce di Caluso Fra le etichette spicca il Carema Doc parlare di Cantina Ferrando significa riavvolgere il nastro della storia vitivinicola italiana dai primordi ai nostri giorni. Niente di sorprendente, se si pensa che Roberto, ora alla guida, rappresenta la quinta generazione di un’attività del 1890, nata con il trasferimento dalla Val Bormida alla città di Ivrea, l’idea di commercializzare vini dell’astigiano nella vicinissima Valle d’Aosta. Attività che procede, con successo, fino al secondo dopoguerra, quando il nipote del fondatore decide di esplorare le grandi potenzialità del Canavese in generale e del territorio di Carema in particolare, già noto per le caratteristiche inedite conferite alle uve di Nebbiolo coltivato da quelle parti.
Fonte: Nuova Ferrara.
Premio le ‘Quattro Viti’ ai vini di tre cantine di Mercato e Roncofreddo.
L’Enologia di Mercato Saraceno brinda sul tetto del cesenate, protagonista nella prima edizione di ‘Esperienze di vitae’. L’appuntamento è per sabato alle 10.30 al Palazzo del Turismo di Riccione, con la premiazione dei vini top di Romagna, Emilia e Marche, che hanno conquistato ‘Le Quattro Viti’ nella guida nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, Vitae 2022. Per il cesenate a ricevere il massimo punteggio sono state tre cantine: Tenuta Casa li di Mercato Saraceno con il Romagna Sangiovese Superiore San Vicinio Quarto sole Riserva 2018, Tenuta Santa Lucia di Mercato Saraceno con il Famous 2020, Villa Venti di Roncofreddo con A 2020.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Immagini e storie. Il XX secolo industriale L’Enoteca celebra quattro aziende simbolo.
Bovone, Mecof, Ormig e Vezzani le protagoniste Una mostra aperta tra il 5 marzo e il 23 aprile Due i convegni rivolti alla città e agli studenti Evoluzione meccanica e testimonial nel mondo «Simbolo di ingegno e operosità ovadese» al (bada nel mondo con la meccanica». Rappresenta un tributo alle quattro realtà principali del tessuto produttivo cittadino l’iniziativa che si svilupperà tra marzo e aprile nei locali dell’Enoteca. t Ina mostra e due convegni per raccontare Iiuvone, Men-. c Vezzani, le quattro aziende che sono ancora un punto di riferimento ímperniate nei rispettivi settori.
Fonte: Novese.
Russia-Ucraina La guerra colpisce vino e grano – Vini: a rischio l’export in Russia Un mercato da 30 milioni l’anno.
Il mercato russo vale circa 30 milioni di euro per le aziende astigiane. Solo nei primi nove mesi del 2021 (ultimo dato Istat disponibile fornito dalla Camera di Commercio di Asti) le esportazioni hanno sfiorato i 14,5 milioni di euro, in crescita dell’16,6% rispetto al 2020 segnato dalla pandemia. Il comparto delle bevande – vini, spumanti, distillati e liquori — rappresenta da solo il 50% delle esportazioni in Russia. Nel 2020 segnato dalla pandemia, il settore ha totalizzato 14 milioni di euro, la metà fatturata nell’ultimo trimestre grazie ai brindisi di fine anno. Nei primi nove mesi del 2021 le vendite hanno superato i 7,6 milioni in crescita dell’8,8% rispetto ai primi nove mesi de12020. La Russia è il principale mercato estero–4ell’Asti Spumante Docg. Nel 2021, secondo i dati forniti dal Consorzio di tutela, le bottiglie esportate dalle aziende associate (Asti, Alessandria e Cuneo) sono state circa 12,6 milioni.
Fonte: Stampa Asti.
“Ricadute ancora imprevedibili su materie prime e commodities”.
L’Unione industriale biellese appoggia l’Ue: “Sanzioni alla Russia giuste” “Ricadute ancora imprevedibili su materie prime e commodities”. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un atto gravissimo che sta generando una grande emergenza umanitaria, perciò sosteniamo le decisioni che l’Europa e l’Italia stanno prendendo per supportare il popolo ucraino e le contromisure economiche per limitare l’azione russa – dice Chiara Sonino, vicepresidente Uib con delega all’Internazionalizzazione -. Questa guerra avrà ripercussioni economiche anche sul nostro territorio, le cui esportazioni in Russia ed Ucraina sono relativamente contenute, pari nel 2020 a 15 milioni di euro per il 45% nel tessile abbigliamento (il valore globale annuo dell’export biellese è 1,4 miliardi di euro)
Fonte: Stampa Biella.
La nuova sfida della Malvasia.
Venerdì l’incontro di Confagricoltura all’Episcopio La nuova sfida della Malvasia Un vino, una risorsa. Per il mondo della grande vigna sarda è in corso un’iniziativa importante dedicata alla Malvasia e a tutte le opportunità di sviluppo legate a questo storico vitigno. Sono in corso gli ultimi preparativi in vista dell’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario venerdì, a Rosa, nell’Episcopio Vescovile alle io, a cui parteciperanno produttori, esperti ed estimatori dell’antico vitigno. La nuova sfida lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno con i saluti istituzionali delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il tema del “Piano strategico nazionale OCM.
Fonte: Unione Sarda.
Un gestore per il museo del Vino. «Vogliamo progettare lo sviluppo».
L’amministrazione lancia la manifestazione d’interesse per il centro «I lecci» Proposte entro il 17 marzo. Rilanciare il territorio e le sue vocazioni. Un’obbiettivo di promozione ampio. E’ l’obiettivo principale dell’iniziativa dell’amministrazione comunale con la pubblicazione dell’avviso di manifestazione d’interesse per la gestione del Centro per la Cultura della Vite e del Vino «I Lecci». Si cercano, si apprende, soggetti in grado di valorizzare e promuovere la struttura del centro in ottica di promozione del territorio gestendolo nell’insieme, sia della parte del museo, sia dell’enoteca che dell’auditorium. Il soggetto potrà gestire e promuovere il centro per la durata di undici mesi, dopodiché l’intenzione dell’amministrazione comunale sarà, tramite una gara, affidarlo per cinque anni.
Fonte: Nazione Empoli.
Vino Chianti, a rischio l’export verso la Russia «Temiamo l’inasprimento del regime fiscale».
Le aziende del territorio Vino Chianti, a rischio l’export verso la Russia «Temiamo l’inasprimento del regime fiscale». «Avvertiamo già un clima di incertezza che si ripercuote sulle attività e la produzione». No, non ci voleva. Per il nuovo bagno di sangue e per l’economia. Ancora non sappiamo se, quanto e quando possiamo respirare dalla pandemia. Ora l’incubo raddoppia: guerra. Non aveva fatto neppure a tempo ad affievolirsi quella pesante atmosfera degli anni 2014 e 2015: Siria, Isis, terrorismo e anche allora la parola predominante: guerra. Con diretta protagonista la Russia che è (era) uno dei bacini emergenti dell’export del vino Chianti.
Fonte: Nazione Empoli.
Tornai pisani più schietti’ per brindare alla ripartenza.
Domenica 6 marzo torna in presenza la XXII edizione della kermèsse dedicata alla promozione dei vini della nostra provincia, con due location. «Non c’è momento più opportuno per promuovere la socialità» PISA Anche il vino può essere simbolo di ripartenza, di ritorno alla socialità. E quest’anno «I Pisani più Schietti’ assume un significato in più. Organizzata dalla Fisar di Pisa – Delegazione Storica dell’associazione nazionale di sommelier albergatori e ristoratori nata mezzo secolo fa proprio nella nostra città – la manifestazione nel 2019 ha raggiunto la ventesima edizione ma nel 2020 ha dovuto subire lo stop della presenza a causa del coronavirus. L’edizione 2021 viene recuperata con una giornata – domenica 6 marzo – che si svolgerà alla Camera di Commercio in piazza Vittorio Emanuele e nella sede Fisar di via Cattaneo.
Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.
Torna Wine&Siena, la capitale del vino è qui.
La kermesse enogastronomica in presenza al Santa Maria della Scala dal 12 al 14 marzo: 120 produttori e 460 tesori da scoprire Sul masterclass, più di 120 produttori di vino da tutta Italia, 460 vini da scoprire e un’invasione di visitatori in città. Sono i numeri con cui WineeSiena si presenta prima di sbarcare, di nuovo in presenza, a Siena dal 12 al 14 marzo. La settima edizione si terrà tra il Santa Maria della Scala che ospiterà il percorso di degustazione e Palazzo Squarcialupi. II taglio del nastro si terrà venerdi 11 marzo alle 18 a Palazzo Comunale mentre alle 20 torna la ‘Small plates dinner’ al Santa Maria con 12 ristoratori e 12 diversi abbinamenti. I percorsi sensoriali invece partiranno alle 11 di sabato 12 marzo al Santa Maria e dureranno fino alle 18 con degustazioni dei prodotti degli espositori di Wine, Food e Spirits, Exrtawine, Consorzi. Sempre il 12 sarà possibile scoprire Palazzo Sansedoni attraverso due visite guidate nelle stanze settecentesche dove è conservata la collezione della Fondazione Mps.
Fonte: Nazione Siena.
Mostra del Chianti a fine primavera la 64a edizione.
Dal 28 maggio al 5 giugno la kermesse del vino: nove giorni e due weekend con iniziative, incontri, convegni e degustazioni. Ci sono le date per la 64′ edizione della Mostra del Chianti di Montespertoli, che toma nel suo periodo tradizionale, a fine primavera: si terrà nel borgo che si “veste” da sera dal 28 maggio (inaugurazione alle 18) al 5 giugno. “Rosso di sera” è infatti il sottotitolo che accompagnerà questa edizione tra le dolci colline dal profilo inconfondibile. Il vino, quest’anno, si veste elegantemente da sera, quando la voglia di stare in compagnia a sorseggiare un calice di rosso, di bianco oppure un rosé la fa da padrona ricercando quella spensieratezza che solo le temperature più miti regalano.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Masi Agricola +28% i ricavi 2021 a 66,4 milioni.
Risultati preliminari del bilancio Masi Agricola +28% i ricavi 2021 a 66,4 milioni II quarto trimestre dell’anno scorso migliore dalla quotazione nel 2015 Monica Sommacampagna. Masi Agricola prospetta un incremento dei ricavi del 2021 del 28,4% sul 2020 e del 2,3% sul 2019 mentre l’indebitamento netto è in riduzione. Sono i primi dati preliminari, non ancora sottoposti a revisione contabile, emersi ieri dalla riunione del consiglio di amministrazione della spa quotata in attesa della riunione del consiglio del 25 marzo per l’approvazione del progetto di bilancio individuale Masi Agricola e del bilancio consolidato dell’esercizio chiuso a131 dicembre 2021. Se nell’anno pandemico i ricavi avevano toccato 51,7 milioni di euro, i1 2021 ha visto una crescita a quota 66,4 milioni e tra 2020 e 2021 l’indebitamento netto è sceso da 6,4 a 2,7 milioni di euro.
Fonte: Arena.
Torna Fieragricola Ma il conflitto fa tremare il settore – «Guerra devastante sull’agricoltura».
I riflessi della guerra sui mercati Torna Fieragricola Ma il conflitto fa tremare il settore Tutto pronto per l’edizione numero 115 di Fieragricola. La rassegna internazionale di agricoltura si apre oggi in fiera a Verona. Ma il settore agricolo è in allarme e teme pesanti ripercussioni a causa della guerra in Ucraina. Enrico Santi pag.14 Roberta Metsola la presidente del Parlamento Europeo è intervenuta ieri in un convegno. In Gran Guardia, in occasione dell’apertura della rassegna dedicata al comparto, si sono ricordati i 60 anni di Politica agricola comune «Guerra devastante sull’agricoltura» Ucraina e Russia insieme producono il 30 per cento dei cereali. De Castro: «Conseguenze pesantissime» Export, forte preoccupazione per il settore vinicolo.
Fonte: Arena.
Cerimonia con Zaia Coldiretti giovani scende in piazza per chiedere pace – Anche Zaia all’inaugurazione Casa Athesis al padiglione 11.
Manifestazione di Coldiretti Giovani per la pace Anche Zaia all’inaugurazione Casa Athesis al padiglione 11 •• Tutto pronto per l’edizione numero 115 di Fieragricola. La rassegna internazionale di agricoltura aprirà le porte questa mattina e si chiuderà sabato 5 marzo. Domattina sarà a Verona anche il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. Prima di raggiungere il quartiere fieristico il Governatore sosterà alla manifestazione perla Pace di Coldiretti Giovani che si svolgerà nello spazio esterno di Veronafiere. Fieragricola da sempre intercetta le esigenze e le prospettive del settore agricolo grazie ad un approccio trasversale e, al tempo stesso, specializzato e che quest’anno punta a individuare le soluzioni più efficienti per incrementare le produzioni e la qualità alimentare e per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici salvaguardando così la biodiversità e il paesaggio.
Fonte: Arena.
«Grazie al dialogo si favorisce la pace».
II presidente Maurizio Danese rivendica il ruolo svolto da Veronafiere perla tutela di chi vive nell’Ue «Grazie al dialogo si favorisce la pace» Scordamaglia, ceo di Inalca parla di rischio dipendenza agroalimentare: «Non si ripeta l’errore dell’energia» •• Sempre più sostenibile, attenta all’ambiente e al benessere animale, perfettibile, ma orientata a tutelare il reddito degli agricoltori, garantire la sicurezza alimentare e la qualità delle produzioni, affrontare le sfide climatiche e accompagnare l’innovazione e la tecnologia. La Politica agricola comune taglia il traguardo dei primi 60 anni e da Verona guarda al 2050. «Grazie alla Pac», afferma Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, nel suo intervento, «abbiamo sostenuto la crescita agricola e alimentare dell’Europa, che è stata una delle chiavi di volta per costruire la crescita economica e sociale dell’Unione.
Fonte: Arena.
«Crisi? Produrremo più cereali italiani».
Associazione nazionali agricole critiche sulla Politica agricola europea che partirà il prossimo gennaio. E sulla tensione tra Russia e Ucraina rilanciano «Crisi? Produrremo più cereali italiani» Prandini (Coldiretti): «Grandi opportunità da Pnrr e Pac». Giansanti (Confagricoltura): «Questa non garantirà reddito equo agli agricoltori». Fuoco di fila contro la riforma della Politica agricola comunitaria (Pac) che entrerà in vigore il prossimo gennaio. I presidenti nazionali delle principali organizzazioni di categoria, ieri pomeriggio, in Gran Guardia, hanno espresso tutte le loro critiche e perplessità, alla presenza di Maciej Golubiewski, capo di gabinetto della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale della Ue. «Si tratta di una Pac che non garantirà equo reddito agli agricoltori da cui il primario uscirà fortemente danneggiato», dichiara Massimiliano Giansanti, numero uno di Confagricoltura. «Che mette a disposizione meno risorse (-15% circa) ma pretende molto di più dagli operatori», aggiunge Franco Verrascina, presidente Copagri.
Fonte: Arena.
«L’Italia sta correndo su genomica e digitale».
L’innovazione genetica, l’irrigazione di precisione, il «vertical farming», un nuovo modo di produrre sfruttando gli spazi in verticale, e ancora, l’energia fotovoltaica, la gestione unitaria dei dati per ottimizzare i processi produttivi. Sono molte le direzioni in cui si sta indirizzando il progresso nel mondo dell’agricoltura e ieri ne sono state illustrate alcune nel corso del Summit internazionale di Fieragricola. «Non c’ Politica agricola comune senza innovazione», ha esordito Stefano Vaccari, direttore generale di Crea e moderatore dell’incontro. «Già originariamente uno dei cinque obiettivi della Pac era l’aumento della produttività, aspetto strettamente collegato allo sviluppo del progresso tecnico». Ma quali saranno le nuove frontiere della produzione agricola? «La nostra azienda», spiega Pietro Pagliuca, direttore Strategie Agroindustriali di Abaco Group, «aiuta gli attori del settore ad affrontare la trasformazione digitale applicata all’agricoltura di precisione, attraverso l’elaborazione dei dati provenienti da fonti e sensori satellitari».
Fonte: Arena.
Consorzio Soave Igor Gladich nuovo direttore.
Tutela Vini, le nomine •• Da ieri Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio Tutela Vini del Soave. Gladich opererà dalla Casa del Vino di Soave e guiderà in qualità di direttore anche il Consorzio Tutela Vini del Lessini Durello, il Consorzio Tutela Vini dell’Arcole e il Consorzio Tutela Vini del Merlara. Alla comunicazione viene chiamata Lucia Vesentini. «Dopo una lunga ricerca abbiamo individuato un profilo altamente qualificato sul cui nome il Consiglio di amministrazione ha espresso voto favorevole all’unanimità», evidenzia in una nota diffusa ieri Sandro Gini, presidente del Consorzio del Soave. «Igor Gladich, oltre a vantare importanti competenze tecniche», prosegue il presidente, «conosce molto bene le dinamiche interne alle denominazioni e i particolari equilibri che le caratterizzano.
Fonte: Arena.
Masi Agricola, ricavi oltre i risultati del 2019 «Più contatto diretto con i nostri clienti».
Masi Agricola chiude 112021 superando i livelli 2019. Nonostante i canali distributivi, come per hotel dei ristoranti, il canale prevalente per la società, dei duty free o di un turismo ancora a scartamento ridotto, non fossero ancora del tutto assestati, I ricavi della casa vinicola veronese della famiglia Boscaini, tra I marchi più noti dell’Amarone, lo scorso anno, hanno toccato i 66,3 milioni di euro, il 28% In più dei 51,6 dei 2020, soprattutto superando il livello 2019, ultimo anno prima della pandemia, quando i ricavi si erano assestati a 64,8 milioni. Tra i dati preliminari comunicati ieri, significativo anche quello dell’indebitamento finanziario netto, che scende a 2,7 milioni a fine 2021, contro i 6,4 dell’anno prima. Soprattutto, rileva Masi, molto bene è andato l’ultimo trimestre 2021, con ricavi superiori dell’8% rispetto al pari periodo 2019, «II miglior quarto trimestre dalla quotazione in Borsa del 2015», dice la società. Indice di un trend positivo, pur se qualsiasi previsione a questo punto diventa difficile.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
«Agricoltura, il conflitto impatterà sulla filiera» – Il convegno sulla Pac: «La guerra impatterà sull’agroalimentare ».
«Pesano aumenti e stop per carenza di materie prime» Fieragricola di Lillo Aldegheri Imo» Fieragricola torna ad essere, da oggi a sabato, a Verona, la «fiera di marzo», come quella delle origini, festeggia L’evento • Fieragricola aprirà i battenti oggi per chiuderli sabato. Ieri in Gran Guardia si è tenuto un convegno internazionale sui 60 anni della politica agraria comune. • Oggi all’inaugurazione alle 10 ci sarà anche il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. Prima della visita il governatore sosterà alla manifestazione perla Pace di Coldiretti Giovani che si svolgerà nello spazio esterno alla Fiera. Festeggiando i suoi 115 anni di vita con un importante convegno internazionale sui 6o anni della Politica agricola comune. Al di là dei brindisi per la ripartenza, l’incontro di ieri ha sottolineato però le molte preoccupazioni per quanto sta accadendo in Ucraina e per le ripercussioni sull’economia veneta e veronese, oltre che sulla stessa Fiera.
Fonte: Corriere di Verona.
Raboso tasting: l’aperitivo formativo in cantina.
Una degustazione guidata nella nostra “Officina del Vino” alla scoperta delle diverse sfumature del nostro Raboso e degli speciali formaggi di Casearia Carpenedo! MERCOLEDÌ 16 MARZO dalle ore 19.30 alle ore 21.00 in Officina del Vino, il nostro nuovo agri wine bar e zona eventi, adiacente alla cantina. Un aperitivo guidato spezza settimana che unisce l’utile al dilettevole. Dalle ore 19.30 alle ore 21.00 un’ora e mezza di svago post lavoro con amici, colleghi oppure con la propria famiglia durante la quale vi accompagneremo alla scoperta delle diverse sfumature del nostro Raboso. La Casearia Carpenedo ha selezionato per ogni vino un formaggio: una degustazione guidata che permetterà di conoscere i singoli prodotti e di esaltarne le caratteristiche con gli abbinamenti!
Fonte: Treviso Today
Cantina Pizzolato chiude 2021 con fatturato +25% e 8 mln bottiglie.
Oltre 8 milioni di bottiglie prodotte, un fatturato che nel 2021 supera i 20 milioni di euro, con un trend di crescita che registra un + 25% rispetto al 2020 raggiungendo così, nell’anno dei 40 anni di storia il suo record storico, una presenza in oltre 34 paesi nel mondo che stabilizza l’export intorno al 90%, a conferma della vocazione internazionale dell’azienda. La Settimo Pizzolato Holding, azienda vitivinicola veneta che produce vini biologici dal 1981, certificati dal 1991, punta sull’export e nel 2021, spiega Sabrina Rodelli, export manager e co-titolare, è sbarcata in un nuovo mercato: Israele. “Dopo due anni di ricerca e studi di mercato, siamo riusciti a raggiungere anche la certificazione Kosher per tre vini che verranno distribuiti in molti negozi specializzati dello stato israeliano – specifica Rodelli – Durante l’anno 2022 tenteremo di consolidare altri mercati come Singapore, l’Islanda e anche la Cina con un nuovo importatore nazionale. Ora però guardiamo con preoccupazione le vicende mondiali, i venti di guerra dell’est paralizzeranno di nuovo l’economia sotto molti aspetti”.
Fonte: Yahoo Finanza.
Si amplia la cantina di Terre Cevico, il quartiere: “Non risolto il problema del traffico pesante”.
Si unanime in Consiglio comunale, lunedì pomeriggio, alle delibera di variante urbanistica che permetterà alla società cooperativa vinicola Terre Cevico (la storica cantina sociale del Ronco, ndr) di ampliare il proprio stabilimento che si trova da 60 anni nel quartiere Ronco, in via Vassura. L’ampliamento verrà realizzato in un’area attualmente agricola su un lato dell’attuale stabilimento, che vedrà realizzarsi un nuovo capannone da 4.500 mq. Non viene previsto un aumento di traffico veicolare, in quanto all’ampliamento non corrisponderà un aumento di produzione, ma un suo miglioramento qualitativo. Il progetto indica una stima di traffico medio di 5 autobotti con cisterna e 15 Tir al giorno in ingresso e uscita. Secondo le prescrizioni del Comune tali mezzi pesanti dovranno transitare dalla tangenziale, poi da via Montaspro, via Fontanelle e via Seganti.
Fonte: ForlìToday.
Castelfeder: 30 anni di Burgum Novum e novità Chardonnay
Alla scoperta della cantina altoatesina della famiglia Giovannett.
Era il 1969 quando il nonno Alfons, enologo con esperienza in importanti cantine sociali dell’Alto Adige, decide di fondare la cantina della famiglia Giovanett, la Castelfeder. Da allora la cantina, sempre a conduzione familiare da 3 generazioni, manifesta la sua essenza in una simbiosi di tradizione e spirito pionieristico. Vent’anni dopo quel 1969, il figlio Günther crea la linea di eccellenza Burgum Novum, che porta Castelfeder ad un altissimo livello qualitativo in particolare con lo Chardonnay e il Pinot Nero, ma anche con Lagrein, Cabernet e Sauvignon.
Fonte: FSNews.
Il terrore degli operatori del vino: senza la Russia di Vladimir Putin che fine farà Vinitaly?
“La clientela russa è importante, nel settore del vino di qualità. E senza la Russia di Vladimir Putin cosa sarà Vinitaly?”, domandano alcuni operatori storici della fiera veronese, un programma dal prossimo 10 aprile. Un dubbio che circola anche nel mercato agroalimentare italiano.
Fonte: Il Tempo.
Come i vini macerati hanno cambiato la storia del vino.
Storia dei vini macerati e di come la loro identità culturale ha cambiato la storia stessa del vino, fino alla “moda orange” di oggi. Sono prodotti a partire da uve a bacca bianca che subiscono un processo di macerazione più o meno lungo a contatto con le bucce e sono considerati il simbolo enoico di rinascita culturale del territorio di Trieste. Potremmo sintetizzarla così la storia dei vini macerati (ovvero dei bianchi macerati, gli orange wine o “arancioni”, come alcuni sono soliti definirli), vini che giocano temi sensoriali più riconducibili ai rossi in quanto a struttura, alcolicità, tessitura tannica, e spesso ossidazioni, proprio in virtù dei due elementi cardine responsabili del loro profilo sensoriale: la maggiore estrazione di composti contenuti appunto sulle bucce in relazione all’elemento tempo (legni, anfore). Vini dal complessi, divenuti protagonisti di una delle tendenze produttive e sensoriali del mondo enoico.
Fonte: Dissapore.
Guerra in Ucraina, ”cade” il mercato russo per il vino italiano. Cavit: ”’Per noi vale di più difendere libertà e democrazia che vendere i nostri prodotti in quei luoghi”.
Per il settore il venir meno del mercato russo è un duro colpo in termini economici ma non si può restare indifferenti rispetto alla vile aggressione di Putin a Kyiv. Marilisa Allegrini (Amarone della Valpolicella): “Dobbiamo decidere da che parte stiamo, senza se e senza ma. Non possiamo accettare questa tragedia come inevitabile”. I responsabili dell’export di un paio di cantine trentine impegnate sul mercato russo avevano già il biglietto in tasca: domani a Mosca doveva aprire il Vinitaly Roadshow Russia, appuntamento imperdibile per quanti esportano ingenti quantitativi di vino riservati ai consumatori più evoluti della sterminata federazione russa. Ma tutto è stato stravolto. L’assedio di Kyiv e il putiferio guerrafondaio di Putin manda in tilt – ma questo umanamente è davvero danno decisamente minore – ogni strategia legata ad un consumo effimero come quello del vino. Ripercussioni che coinvolgono Mosca e Kyiv, in quanto capitali da sempre accomunate dalla medesima bramosia del buon bere, specialmente di vino ‘Made in Italy’.
Fonte: il Dolomiti.
Cabina di regia sul vino, Caputo: “Lavoriamo ad una Dop Campania che possa posizionarci meglio sul mercato”.
Presso la Guardiense di Guardia Sanframondi l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo ha tenuto la prima riunione della Cabina di regia vitivinicola. Un primo incontro a cui ne seguiranno degli altri, itineranti nelle varie province. Presenti all’iniziativa i Presidenti di tutti i Consorzi di Tutela della Campania. All’ordine del giorno il posizionamento del vino campano sul mercato nazionale e internazionale oltre alla valorizzazione delle Denominazioni di Origine. “Si sono alternate discussioni costruttive e prospettiche in merito alla pianificazione strategica per il settore e agli orientamenti promozionali a supporto di un posizionamento delle nostre produzioni vinicole, nel panorama nazionale ed internazionale con discussioni su questioni che riguardano la vita delle imprese – dichiara l’assessore Caputo
Fonte: AvellinoToday.
Niente bollino nero Ue sul vino, almeno per ora.
Sarebbe stato grave se il Parlamento europeo avesse approvato la proposta della Commissione di segnare con il “bollino nero” un prodotto di lunga tradizione e di grande radicamento territoriale come il vino. Si sarebbe demonizzato il consumo delle bevande alcoliche con un allarme in etichetta, alla stregua di quanto fatto anni fa per le sigarette. L’iniziativa rientrava nel pacchetto del cosiddetto Cancer plan e rischiava di porre il vino in una posizione di grave incriminazione senza alcun riferimento alla quantità e anche all’origine stessa dell’alcol in esso contenuto. Senza dimenticare che tra le conseguenze della misura ci sarebbero potuti essere danni collaterali come l’incremento della tassazione e, soprattutto, l’esclusione del vino dalle politiche promozionali portate avanti dall’Unione europea.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
La Borgogna del vino si prende la primavera, tra nuove annate e Hospices de Nuits.
Dal 21 al 25 marzo tornano “Les Grands Jours de Bourgogne”. Il 20 marzo prologo con “Vente des Vins des Hospices de Nuits”. Da Chablis (21 marzo) alla Côte de Nuits (22 marzo), da Mâconnais (23 marzo) alla Côte Chalonnaise (24 marzo), alla Côte de Beaune (25 marzo): tornano, dopo la cancellazione nel 2020 e l’edizione ridotta nel 2021, “Les Grands Jours de Bourgogne”, il rendez-vous dei vini di Borgogna nel cuore dei suoi territori, riservato a giornalisti e professionisti del mondo enoico. Un salone a cielo aperto, che porta nei calici le ultime annate prodotte (2020 e 2021) e quelle appena messe in commercio (2017, 2018 e 2019), pronto ad accogliere più di 2.300 visitatori, di 49 nazionalità diverse, dislocati in 14 location, dove incontrare centinaia di vigneron di Borgogna.
Fonte: WineNews.
I vini, quelli giusti, per la Festa della Donna.
Essere donna, essere amante del vino. I vini, quelli giusti, per la Festa della Donna. Si avvicina la Festa della Donna, un inno alla bellezza e alla sensualità, all’intelligenza e alla capacità. Una donna non invecchia ma matura, evolve, migliora, esattamente come un vino di carattere. Una donna sa apprezzare le sfumature dei bouquet aromatici più complessi e ha il potere magico di riconoscere quanto di più recondito sta in un calice di vino. Le dedichiamo i vini che maggiormente la rappresentano, quelli che vorrebbe provare una volta nella vita, quelli che dovrebbe gustare insieme alle amiche, tra chiacchiere e sorrisi nel giorno della festa che rappresenta tutta la sua grazia. Lo Champagne Veuve Clicquot Tape, il classico Yellow Label, creato da una donna per le donne, entra in un box da collezione, edizione limitatissima. Veuve Cliquot punta stavolta sui modelli retrò che ci fanno tornare alla mente i momenti migliori della nostra vita. Con l’iconica scatola modello Tape, la storica maison volge lo sguardo a tutto ciò che è gioioso e positivo, ai ricordi felici e alle emozioni che solo le donne sanno provare. Il Pinot Nero in questa cuvée rappresenta il vigore e la raffinatezza che contraddistingue ogni signora.
Veuve Cliquote Tape diventa un oggetto da conservare e il regalo ideale da sorseggiare e condividere con le amiche.
Fonte: Hello Taste.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.