News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 1 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 1 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Ostrakon, in Calabria il vino solidale.
«Una bottiglia di Ostrakon non contiene solo vino. Bere questo vino vuol dire bere inclusione, relazioni, rapporti umani». Perché dentro quella bottiglia ci sono storie, nomi, volti di persone che vivono in situazioni di disagio psichico e di emarginazione sociale. «Ed il momento della vendemmia, della lavorazione dell’uva e dell’imbottigliamento sono le occasioni ideali per creare momenti di socializzazione, per farsi conoscere, per riscoprire capacità residue attraverso un’attività lavorativa. E per contrastare lo stigma della salute mentale». Ostrakon, infatti, «è un vino per pochi, solo per chi sa assaporare l’amore di chi lo produce». Rosa Conca è la presidentessa dell’Associazione Ama Calabria di Squillace, che lo scorso ottobre è stata impegnata nella raccolta dell’uva che per i ragazzi con disabilità psichiatrica e intellettiva e le loro famiglie rappresenta più di un nettare di batto.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

Lo faranno Viola?.
LA PALLANUOTO LA MUSICA IL VINO De Magistris Pupo consiglia «La miglior cosa «Se fa gol, è l’indifferenza» non esulti» • Glannl De Maglstrls, cinque Olimpiadi e un argento, una vita nella pallanuoto, un tifoso 100 per 100 viola, dice che «la cosa migliore sarebbe l’indifferenza, ma non credo che andrà cosl. La città si era illusa che potesse finire diversamente la storia con Vlahovlc. E’ sembrato un tradimento. Ma non conosciamo la verità su come sono andate davvero le cose, bisogna andarci sempre plano con I giudizi. II fatto è che per Firenze la sfida alla Juve è, calcisticamente, la madre dl tutte le battaglie. Fosse andato all’Arsenal magari non sarebbe accaduto niente…».

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Il Moscato che si sposa con i dolci spensierati di Carnevale.
È martedì grasso e in tavola e nelle merende compaiono quelle suggestioni d’infanzia e di spensieratezza – ce n’è parecchia necessità – che sono i dolci di Carnevale. Allora serve un vino che si raccordi a questa voglia di misurata dolcezza, di domestico brio. È il Moscato. Le declinazioni di quest’uva aromatica sono infinite come le sue sfumature: dalla pesca noce, al fiore di zagara, dall’accennata albicocca al glicine. Se si fa a Capelli è lieve, se si fa a Pantelleria è sole puro. Dovreste poi provarlo sotto forma di grappa – ne è sacerdotessa e vestale Antonella Bocchino, che alle grappe di Moscato ha dedicato competenza e intraprendenza – per scoprire tutto il fascino del Moscato.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Sangiovese dal profumo di ciliegia È un’azienda di famiglia da tre generazioni, cresciuta molto negli ultimi anni, che ha voluto dare spazio alla creazione di un’intera filiera produttiva grazie all’aiuto di agricoltori del luogo. I vigneti, nei quali si applica la difesa integrata, sono ubicati nell’oasi faunistica del fiume Conca, con lo sguardo rivolto verso l’Adriatico, per cui godono di quell’influsso marino che si ritrova fortemente nelle note minerali di ogni etichetta. Tutti i vini aziendali parlano la lingua della terra di Romagna, come questo Sangiovese che si mostra. Il giallo oro del Pensiero d’Amore Ricerca e sperimentazione sono il fulcro di questa cantina che sorge nell’area della denominazione Lison Pramaggiore, oggi parte fondamentale della Doc Venezia, una terra di sentieri incantati, dove si scorgono città sospese tra i vitigni e i boschi.

Fonte: Messaggero.

Eccellenze. I vini di Castel de Paolis nella classifica Guida delle Guide.
I vini di Castel de Paolis continuano a scalare le classifiche nazionali sia tra i vini bianchi che rossi. Nella Guida delle Guide dei Vini, pubblicata dal mensile Gentleman il Donna Adriana 2019 si è piazzata al 7° posto nella Top 50 vini bianchi e I Quattro Mori 2016 al 43° posto della Top 100 vini rossi.

Fonte: Tempo.

13 e 14 marzo. Arriva nella capitale «Vini Selvaggi» il meglio del naturale.
Sta per arrivare a Roma la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo 2022 tutti gli appassionati potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Quest’anno Vini Selvaggi si svolgerà a Spazio Novecento all’Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la parte gastronomica della manifestazione sarà più sviluppata grazie alla presenza di produttori di alimenti biologici. La vinificazione naturale si basa sulle fermentazioni spontanee attivate da lieviti indigeni – altrimenti detti «lieviti selvaggi» – e non fa ricorso a manipolazioni, all’aggiunta di additivi, fatta eccezione per trascurabili quantità di solforosa.

Fonte: Tempo.

Senza la Russia di Putin cosa sara’ Vinitaly?
“La clientela russa è importante, nel settore del vino di qualità. E senza la Russia di Vladimir Putin cosa sarà Vinitaly?”, domandano alcuni operatori storici della fiera veronese, un programma dal prossimo 10 aprile. Un dubbio che circola anche nel mercato agroalimentare italiano.

Fonte: Tempo.

Mosaico per Procida, una bottiglia di vino celebrerà l’anno da Capitale.
Le masse vinicole arrivano da 26 cantine differenti della Campania: sabato 26 febbraio l’evento di lancio del progetto nella sala consiliare del Comune di Procida. Dalle masse vinicole di 26 cantine differenti, espressione della viticoltura d’eccellenza campana, nasce “Mosaico per Procida”, il vino che — attraverso l’operazione di vinaggio del winemaker Roberto Cipresso – celebra la Capitale Italiana della Cultura 2022, con un’etichetta artistica scelta attraverso un contest e realizzata da Carolina Albano. Sabato 26 febbraio, alle 12.30, il progetto della bottiglia celebrativa sarà presentato dal project manager Gaetano Cataldo nel corso di un evento organizzato nella sala consiliare del Comune di Procida, ancora una volta propulsore di attività condivise con il contesto territoriale di riferimento. Il progetto “Mosaico per Procida” prevede anche l’iscrizione del comune isolano a “Città del Vino” e la raccolta di contributi finalizzati a dare nuova vita al costume tradizionale della Graziella.

Fonte, Il Golfo.

Dopo la paura del “bollino nero” si torna ad investire nel vino.
Dopo la grande paura del ‘bollino nero” Ue, l’Emilia-Romagna torna ad investire per garantire produzioni di qualità di vino, in particolare per le varietà Doc e Igt. È l’obiettivo del nuovo bando, per oltre 15,2 milioni di euro, approvato dalla Giunta regionale per sostenere investimenti nel segno dell’innovazione tecnica e varietale. Sono interessati, fa sapere la Regione, i territori di tutte le province: dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e a tutta la collina. Il bando rientra tra le misure finanziate dall’Ue attraverso l’organizzazione comune di mercato (Ocm) vino.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

In 82 Comuni sarà consentito ampliare le vigne.
L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali/ettaro. In Regione, i Comuni che possono andare in deroga sono 82. Al più presto sarà reso noto l’elenco.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Vino italiano: per ora il pericolo è scampato.
E stato fondamentale distinguere tra uso ed abuso di alcol. Ora lavoriamo insieme per sconfiggere il cancro>>. Questo il commento della filiera vitivinicola all’indomani del voto del Parlamento sul Beca, il Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro. «Accogliamo con soddisfazione il reinserimento del concetto di pericolosità dell’abuso di alcol e non dell’uso di alcol in sé: la misura in cui il vino e le altre bevande alcoliche possono costituire un fattore di rischio dipende in modo significativo non solo dalla modalità, dalla quantità e dalla qualità del prodotto consumato, ma anche dalla predisposizione genetica e dal modello dietetico in cui vengono consumate le bevande alcoliche».

Fonte: Gazzetta di Parma.

Consegnati i diplomi Aies dei corsi da sommelier.
La cerimonia si è svolta al ristorante Valsellustra di Casalfiumanese Consegnati i diplomi Aies dei corsi da sommelier La delegazione Romagna di Aies (Accademia internazionale enogastronomi sommeliers) ha consegnato i diplomi dei corsi sommelier di primo e secondo livello organizzati a Imola nella sessione autunno-inverno 2021/22. Presenti all’evento, al ristorante Valsellustra di Casalfiumanese, il delegato Aies Romagna Stefano Rossi e il presidente Aies Patrizia Poli. È toccato all’assessore all’Agricoltura, Pierangelo Raffini, portare il saluto del Comune. Durante la serata le portate dello staff del ristorante Valsellustra sono state abbinate ai vini delle aziende imolesi Giovannini e Fattoria Monticino Rosso.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Uve non pagate, il giudice dà torto alla Cantina.
Prime sentenze sulle somme non versate per la vendemmia 2019, ma sui crediti ora pesa l’iter sul sovraindebitamento. Per il mancato pagamento delle uve ai conferitori della Cantina di Canneto Pavese arrivano le prime sentenze del tribunale di Pavia. Le cause civili danno ragione ad alcune aziende che hanno conferito le uve, durante la vendemmia del 2019, senza ricevere il corrispettivo dei pagamenti. Il giudice Renato Cameli, a conclusione di alcune di queste cause, ha confermato i decreti ingiuntivi proposti dai vignaioli e impugnati dalla cantina. Così, ad esempio, in un debito da oltre 100mila euro per il conferimento di uve Moscato e Pinot Grigio, il giudice ha confermato il decreto ingiuntivo, come chiesto dall’avvocato Realdo Filippo Frattoni. Va detto, però, che le decisioni del tribunale dovranno fare i conti con l’iter avviato dopo che l’assemblea dei soci della cantina ha dato il suo ok al procedimento di sovraindebitamento (la liquidazione dell’azienda e di tutti i beni di proprietà) per evitare il fallimento.

Fonte:  Provincia – Pavese.

«Controlli sul vino e sulla filiera».
Azienda Vini Pantaleone «Controlli sul vino e sulla filiera» Pagina a cura di Valerio Rosa «L’azienda Pantaleone è una piccola realtà biologica a conduzione familiare, collocata a 5 km da Ascoli, nella località di Colonnata Alta; si estende per 50 ettari di cui 13 dedicati ai vigneti. La scelta della conduzione biologica è stata sentita fin dalle origini come il modo migliore per conservare un equilibrio naturale del territorio e dell’ambiente circostante, e così ottenere un vino con un carattere territoriale nel rispetto di un’etica del vino e del consumatore. I vigneti e la cantina sorgono immersi in una valle ad un’altezza di circa 450 metri e sono collocati come in un piccolo anfiteatro.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

«Da noi il lavoro si fa solo a mano».
Azienda Emidio Pepe «Da noi il lavoro si fa solo a mano» «L’Azienda Agricola Emidio Pepe è Biodinamica certificata e spero che si torni alla denominazione originale perché produrre vino biodinamico è garanzia di qualità e rispetto della natura. Un lavoro che alla Cantina Pepe facciamo da sempre. Un equilibrio in vigna, raggiunto dopo anni di lavoro, grazie alle mani esperte di mio padre Emidio che, con i suoi 55 anni di esperienza, è stato in grado di determinare perfettamente il nutrimento delle piante, la lavorazione del terreno, la potatura e la vegetazione delle viti, limitando ogni tipo di intervento in vigna e in cantina. Oggi mia sorella Daniela ed io, proseguiamo questo lavoro con papà Emidio che continua a lavorare in vigna come fosse un ragazzino. Non utilizziamo prodotti chimici, anche negli anni e nelle condizioni più difficili. Nessun lievito selezionato per iniziare la fermentazione alcolica e nessun enzima aggiunto per incoraggiare la genesi dei profumi.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

“Consorzio di tutela vini”: Coppo presidente interinale.
Colline del Monferrato Casalese Dopo Ronchetti, arriva il Presidente della Cantina S. Giorgio “Consorzio di tutela vini”: Coppo presidente interinale. Assemblea Ordinaria dei Soci per il Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, sabato 26 febbraio, nella Cappella del Castello Paleologo di Casale Monferrata Tra i principali punti alle dimissioni del Presidente Luigi Ronchetti, approvazione del Bilancio Consuntivo 2021e del Bilancio previsionale del 2022, oltre ad un bilancio delle attività svolte e di quelle programmate per il nuovo anno sociale In seguito alle dimissioni rassegnate dal Presidente Ronchetti, il vice presidente Claudio Coppo (presidente della Cantina Sociale di San Giorgio) ha confermata la sua disponibilità ad assolvere al ruolo di Presidente facente funzione da oggi, martedì r marzo, fino alla prossima scadenza elettorale, prevista per 1131 dicembre 2023.

Fonte: Monferrato.

Turismo del vino con una legge doc – Turismo del vino, finalmente una legge doc.
Cambiando quella precedente, è stata approvata di recente dall’assise regionale. TURISMO DEL VINO, FINALMENTE UNA LEGGE DOC. La quale ha votato all’unanimità gli emendamenti correttivi alla precedente che era stata deliberata lo scorso luglio con il parere contrario delle associazioni di categoria. Un raro caso di pessima politica rimediato con un’azione di buona politica. Per ricostruire tutta la vicenda bisogna partire dalla legge finanziaria del 2018 in cui, su iniziativa del senatore Dario Stefàno, furono inseriti gli articoli costituenti la cosidetta Legge Enoturismo e il successivo Decreto ministeriale delle Politiche Agricole sull’enoturismo del 2o19, il quale definiva i requisiti minimi per lo svolgimento dell’attività, rimandando alle Regioni la normazione relativa all’elenco regionale degli operatori, la formazione e la vigilanza, il controllo e le sanzioni.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Arte e vino.
Amici dei Musei Arte e vino Vigneti e siti storico-artistici. Di questo argomento, si occuperà Silvana Giuliano, giornalista e sommelier, nel corso di una conversazione appunto dal titolo “Vigneti e siti storico-artistici”. Organizzato dagli Amici dei Musei di Taranto, l’incontro avrà luogo domani alle 16.30, nella Sala Basilica presso il Dipartimento jonico dell’Università Aldo Moro, in via Duomo 259. Sarà un viaggio in giro per l’Italia che porterà i partecipanti a conoscere, fra le tante nostre meraviglie, i vigneti di varie località, e che si concluderà in Puglia, terra di vini, castelli e masserie.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Malvasia e mercato: un convegno il 4.
Venerdì all’Episcopio l’incontro promosso da Confagricoltura, BOSA Sono in corso gli ultimi preparativi in vista dell’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario il prossimo 4 marzo, venerdì, a Bosa, nell’Episcopio Vescovile alle ore 10, a cui parteciperanno produttori, esperti ed estimatori dell’antico vitigno. I lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno con i saluti delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il tema del “Piano strategico nazionale Ocm: le opportunità per il settore vitivinicolo”, Vincenzo Lenucci e Palma Esposito dell’Area Politiche europee, competitività e ufficio studi di Confagricoltura nazionale. La parola quindi ai produttori Gian Michele Columbu e Dario Deiana che illustreranno il mondo della Malvasia dal punto di vista di chi opera per realizzare questo vino straordinario.

Fonte: Nuova Sardegna.

Wine&Siena La presentazione.
Si alza il sipario sulla settima edizione di WineeSiena. Oggi alle 11 la presentazione dell’edizione 2022, nella Sala delle Lupe, a Palazzo Pubblico, con Helmuth Köcher, The WineHunter e presidente del Merano WineFestival, Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena e il sindaco Luigi De Mossi. L’evento, firmato dagli ideatori del Merano WineFestival per la valorizzazione dei terroir ed eccellenze vitivinicole, si svolgerà in presenza dal 12 al 14 marzo.

Fonte: Nazione Siena.

La Syrah cortonese fa coppia con la chianina e aggredisce il mercato.
Una Doc in salita quella di Cortona, una nicchia di produttori che ha puntato tutto sulla Syrah e i dati parlano chiaro. Perché negli ultimi 5 anni si è raggiunta una copertura del 70% per quanto riguarda la coltivazione di questo vitigno. Dei 37 soci aderenti al Consorzio (6 i nuovi iscritti dal 2019) tutti hanno la Syrah come produzione principale. In totale si contano 350 ettari vitati e oltre il 20% dei produttori è a conduzione biologica. E ci si prepara anche a un evento unico nel suo genere la prima Anteprima dell’annata in uscita sul mercato che si terrà proprio a Cortona il weekend dell’11 marzo, un evento a largo raggio che porterà nei luoghi storici della cittadina, tra cui Palazzo Ferretti e il teatro Signorelli tutti i produttori, non solo italiani, per un simposio dedicato a questo vitigno così rappresentativo.

Fonte: Tirreno.

Credem diventa socio di Contri Spumanti spa.
Dopo Regas, Vista Vision e Brandon, continuano gli investimenti in economia reale di Credem Private Equity sgr, la società di gestione di private equity del Gruppo Credem guidata dagli ad Daniele Molinaro e Maurizio Esposito, che ha perfezionato tramite i tre fondi in gestione (Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus) un ulteriore investimento acquisendo una partecipazione di minoranza nel veicolo di controllo di Contri Spumanti spa di Cazzano di Tramigne, società leader in Italia nella produzione di vini spumanti e frizzanti. Lo rende noto Credem in un comunicato. L’investimento, per oltre 18 milioni di euro, è stato realizzato dai fondi Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus, che hanno rilevato una partecipazione di minoranza in Contri Spumanti.

Fonte: Arena.

Raggi Uv per sterilizzare il vino: maxi multa a carico dell’enologo.
Trattare i vigneti irradiando raggi UV-C: tecnica all’avanguardia che costa cara a un enologo di Soave. a pag 10 Raggi Uy per sterilizzare il vino: maxi multa a carico dell’enologo «Tecnica sperimentale, serviva l’autorizzazione del Ministero» Ricorso respinto vERcom Secondo gli ultimi studi, trattare i vigneti attraverso l’irradiazione di raggi UV-C (radiazioni ultraviolette con una lunghezza d’onda compresa tra i 28o e i 100nm) potrebbe mettere in salvo la vite da funghi e batteri ostili preservandola da malattie crittogamiche come la peronospora, l’oidio e la botrytis cinerea. Una tecnica all’avanguardia e all’insegna del green, un trattamento «sanificante e sterilizzante» di cui era stato precursore un enologo di Soave, il quale l’avrebbe proposto ad alcune cantine alcuni anni fa. L’essere stato così lungimirante, tuttavia, rischia ora di costargli caro perché la Corte di Cassazione con la sentenza La tecnica • Trattare i vigneti attraverso l’irradiazione di raggi UV-C (radiazioni ultraviolette con una lunghezza d’onda compresa tra i 280 e i 100 nm) potrebbe mettere in salvo la vite da funghi e batteri preservandola da malattie crittogamiche appena depositata ha respinto il ricorso del professionista veronese contro l’ordinanza con cui nel febbraio 2015 il Dipartimento del Ministero delle Politiche agricole Alimentari gli ingiungeva «il pagamento di 30.984 euro oltre alle spese accessorie, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, per aver sottoposto mosti e vini di alcun aziende, nelle loro cantine, ad un trattamento enologico sterilizzante con raggi UV-C non consentito».

Fonte: Corriere di Verona.

Cantina di Montalcino passa al gruppo Prosit.
Il gruppo Prosit investe in Toscana allo scopo di creare un polo di cantine italiane di fascia premium e acquisisce il 100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi. La proprietà, oggi in mano a Cantine Leonardo da Vinci, cederà il 100% delle quote e rinvestirà a sua volta in Prosit, affiancandola nella strategia di sviluppo perseguita. Fondata nel 1970, Cantina di Montalcino è attualmente l’unica cantina cooperativa nella zona del Brunello. Conta oggi 50 soci conferenti, i quali producono uve sangiovese destinate alla vinificazione del Rosso di Montalcino Doc, Brunello di Montalcino Docg e Brunello di Montalcino Docg Riserva. Nel 2021, la cooperativa ha chiuso il bilancio con un fatturato di 3,7 milioni di euro e un ebitda di circa 1 milione di euro.

Fonte: Corriere del Vino.

Cotarella firma le etichette “Aristos” della Cantina Valle Isarco.
Aristos è parola greca che significa “il migliore” ovverosia “The Best”.  E proprio per questo la Cantina Valle Isarco Eisacktal non poteva che scegliere “il migliore” degli enologi, vale a dire Riccardo Cotarella. Winemaker di fama internazionale, nonchè presidente dell’Union International des Oenologues, per festeggiare i 30 anni di “Aristos”, la prestigiosa linea di etichette creata nel 1990 dalla più giovane cantina cooperativa dell’Alto Adige.

Fonte: EGnews.it.

Antonelli San Marco e quella lunga storia d’amore con Montefalco.
Quarantadue anni di vita per una delle cantine che in assoluto traduce meglio in bottiglia l’essenza di questa porzione di terroir umbro. Antonelli San Marco è tra le aziende più longeve della denominazione Montefalco Docg. Nel 1981 Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà dal vescovo della cittadina e la impostò da subito sulla viticoltura, chissà se suggestionato da quel Sagrantino che era così chiamato anche per via del vino utilizzato per la messa.

Fonte: La Repubblica.

Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza.
Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza, nel segno della sostenibilità ambientale. Realizzato inizialmente da Cantina Valpantena per un terzo delle aziende associate e poi esteso a Cantina Colli Morenici su circa 50 ettari di vigneto, a seguito della fusione delle tre realtà nel gruppo Cantine di Verona, il programma interessa ora anche la cooperativa di Sommacampagna. L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento della qualità delle uve per la produzione di vini di eccellenza, oggi anche attraverso pratiche agronomiche sostenibili e con un ridotto impatto ambientale. In particolare la prima fase, avviata con la vendemmia 2021, mira a ottenere uve di pregio per la produzione di Custoza Superiore.

Fonte: Largo Consumo.

Mondo del vino: alla scoperta delle migliori cantine italiane e internazionali.
Gli amanti del vino sanno che per usufruire di prodotti di qualità è necessario optare per etichette celebri, facendo attenzione anche alla classificazione. Una bottiglia pregiata, infatti, può riportare ad esempio la dicitura DOC, ovvero di Origine Controllata, o anche IGP, a indicare un’Indicazione Geografica Protetta. Naturalmente, a fare la differenza in questo caso sono i produttori, che possono contribuire alla realizzazione di vini eccellenti orientandosi verso particolari vigneti così come adottando lavorazioni in grado di conferire sfumature uniche alla bevanda.

Fonte: InformazioneOnline.it.

Pasta, olio e vino: è vero boom per l’export del cibo made in Italy.
L’export agroalimentare nel 2021 ha raggiunto livelli record attestandosi sopra i 50 miliardi di euro (nel 2015 era poco sopra i 30 mld), grazie a una crescita a valore del 15% rispetto al 2019 e dell’11% sul 2020. “Più cibo italiano sulle tavole di tutto il mondo. L’effetto della pandemia, nei due anni tra 2020 e 2021, ha consentito all’agroalimentare made in Italy di incrementare la propria presenza meglio di quanto abbiano fatto molti avversari commerciali”. È quel che sottolinea l’incipit di un servizio del nuovo numero del settimanale economico del Gambero Rosso, “TreBicchieri”, dedicato all’agrifood. Nel ripensare all’incredibile blocco delle merci italiane alle fronitiere con l’esplosione della pandemia, nel 2020.

Fonte: AGI.

Crisi Russia-Ucraina – A rischio l’export di vino italiano.
Anche l’export di vino italiano in Russia è minacciato dalla crisi in corso in Ucraina. Questo soprattutto a causa di probabili contro-sanzioni, ma anche dei danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle. In ogni caso, lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra, secondo Unione italiana vini (Uiv), è già difficile in queste ore caratterizzate da lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa e merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: FOOD.

Strada in salita per le imprese del vino.
I rincari e la crisi fanno tremare le cantine, ma gli aumenti di listino non riescono a coprire gli incrementi dei costi: quali strategie possono aiutare il settore? Il vecchio adagio dice che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Allo stesso modo è impossibile avere un comparto vitivinicolo in salute, se i prezzi del vino alla vendita diminuiscono e i costi di produzione aumentano. Secondo i dati Istat sui prezzi al consumo a gennaio 2022 ripresi da Coldiretti, le bottiglie in vendita hanno riportato una diminuzione dei prezzi dell’1,2%.

Fonte: Linkiesta.

Vino Igp: le aziende avranno fino 14 luglio per adattarsi alle nuove norme europee.
Il Mipaaf concederà alle aziende fino al 14 luglio per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp. Tempo fino al 14 luglio 2022 (data che in più coincide con la fine dell’attuale campagna vendemmiale) per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp: questa l’ultima disposizione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola concedendo loro più tempo per adeguare le proprie produzioni.

Fonte: Dissapore.

Effetto Covid sull’export di vino verso l’Asia, ma c’è qualche sorpresa.
Il vino ha sofferto anche in Asia l’anno scorso – calo delle vendite on-trade, ritardo delle spedizioni globali e cancellazione delle fiere a causa della pandemia – ma alcuni mercati hanno dimostrato capacità di recupero con cifre di crescita molto sostenute. Il sito vino-joy ha presoin esame quattro mercati chiave – Hong Kong, Cina continentale, Giappone e Corea del Sud – per analizzare l’evoluzione delle vendite. Tra i quattro mercati chiave asiatici la Corea del Sud è quella che ha ottenuto il tasso di crescita maggiore. Secondo la società di ricerca Wine Intelligence si starebbe addirittura “avvicinando agli Stati Uniti come il più attraente mercato globale del vino” dopo essere salita dall’ottavo al secondo posto nel 2020.

Fonte: Federvini.

Il vino italiano in Cina non riesce a sfondare sulla qualità.
Nonostante l’apertura di un’ampia fetta del mercato, creata dal blocco delle esportazioni australiane, la quota di made in Italy è cresciuta pochissimo, molto al disotto di quella francese e cilena. Il blocco sta negli accordi con i grandi distributori cinesi e nella mancanza di investimenti dei produttori nella distribuzione.  Nonostante il blocco delle importazioni di vino dall’Australia non cresce il marketshare dell’Italia in Cina. Secondo i dati appena diffusi dalle dogane cinesi, nel corso del 2021 si è ulteriormente ridotto l’import di vino dall’estero, fermandosi a 424 milioni di litri per 1,69 miliardi di dollari. Il calo in valore del 2021 è, però, solo dell’1,4% e rappresenta una fase di stabilizzazione rispetto al drammatico -25% nel 2020 e alla contrazione del 14,8% nel 2019.

Fonte: classxhsilkroad.it.

Gli Nft conquistano anche etichette di vino e cene stellate.
Il mondo del collezionismo e dell’arte digitale entra a contatto con il mondo del food creando occasioni di valorizzazione del made in Italy. La tecnologia applicata alle etichette sta conquistando una dimensione tutta nuova. Le opportunità date dalla digitalizzazione, grazie alla blockchain, hanno aperto le porte di un mercato innovativo per il mondo food: quello del collezionismo e dell’arte digitale. Gli Nft (Non Fungible Token), nati come strumenti per digitalizzare oggetti collezionabili – e che generano un mercato da 20 miliardi di dollari – stanno diventando infatti interessanti per la valorizzazione anche dei brand e la creazione di valore aggiunto. Un mondo che si sta aprendo anche al vino e al food Made in Italy: si tratta non solo di offrire al consumatore una nuova possibilità di fruizione e collezione di una bottiglia di vino o di un altro prodotto alimentare, ma anche di creare una nuova fonte di guadagno parallela per le cantine vitivinicole e i brand del luxury food.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 28 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Alberghi, vigneti e aeroporti In Italia affari e riconoscimenti.
Il business nel nostro Paese Alberghi, vigneti e aeroporti In Italia affari e riconoscimenti di Riccardo Bruno I1 russo Alisher Usmanov, patrimonio stimato nel 2021 di 15,3 miliardi di dollari, da quasi trent’anni è letteralmente di casa in Costa Smeralda. La casa, Villa di Roma7zino, l’ha comprata per una trentina di milioni da Antonio Merloni e il Comune di Arzachena gli ha conferito la cittadinanza onoraria per «l’impatto economico per il territorio e la promozione dell’immagine derivanti dalla sua presenza». Lui ha ricambiato in tanti modi, anche donando mezzo milione alla Regione Sardegna per combattere il Covid. Non c’è dubbio che ai russi piace l’Italia. Amore peri panorami e fiuto per gli affari: dal settore alberghiero alla produzione di vin, e persino nel business degli aeroporti. In una mappa ricca e articolata, in genere i primi che si citano sono i fratelli ceceni Musa e Mavlit Bazhaev, amici di Patin, che nel 2,m4 hanno acquisito il Forte Village, resort di lusso a Santa Margherita di Pula.

Fonte: Corriere della Sera.

La vite è meravigliosa – L’Abruzzo di Cataldi Madonna.
L’Abruzzo più interno e aspro, ai piedi di J montagna, lo scenario di Cataldi Madonna, per tanti anni unica sentinella dell’enologia di Ofena, in provincia dell’Aquila. Qui – in quello che viene denominato Forno d’Abruzzo, un altopiano vigilato dall’alto dal Calderone, il più meridionale ghiacciaio d’Italia, che lavora come un condizionatore naturale – centodue anni fa Luigi Cataldi Madonna iniziò a fare vino, qui quarantasette anni fa il figlio Antonio prese a imbottigliare, qui la nipote Giulia conduce l’azienda con l’aiuto dell’enologo Lorenzo Landi. Tutto da Cataldi Madonna è orientato a valorizzare l’integrità e il carattere indomabile delle uve autoctone: il Montepulciano d’Abruzzo (che molti sostengono sia nato proprio in questo altopiano), il Pecorino e il Trebbiano, che danno vita a vini dall’espressività assai pro La vite è meravigliosa L’Abruzzo di Cataldi Madonna nunciata.

Fonte: Giornale.

Adesso con il vino s’investe e non si beve – Un tesoro di vino – Si compra per investire non per il gusto di bere.
Si compra per investire non per il gusto di bere Bottiglie che valgono La Borsa del settore quasi un milione è a Londra: negli di euro: sono i «fine ultimi dieci anni wine», ambiti le «etichette d’oro» dai collezionisti hanno aumentato il di tutto il mondo loro valore del 150% di Piera Anna Franini na bottiglia da sei litri Romanée-Conti 1985 dell’omonimo Domaine è stata venduta a 900mi1a euro. È successo a Lugano qualche mese fa, a comprarla un miliardario dell’Est, probabilmente russo. Era una delle sei Mathusalem (così si chiama il formato) della casa di Borgogna che faceva parte della collezione di Giorgio Pinchiorri. Si è sfiorato invece il mezzo milione per un Romanée-Conti Grand Cru del 1945 e per un Domaine Leroy Musigny Grand Cru 1990. Più che prezzi, quotazioni da banca d’affari.

Fonte: Giornale Controcorrente.

La Dop Economy resiste La mappa delle eccellenze.
La Dop economy italiana ha raggiunto nel 2020 i 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione e un export da 9,5 miliardi, pari al 20% delle esportazioni nazionali del settore – Frassoldati a pag. 21 Food e Wine, il rapporto Ismea-Qualivita su Dop e Igp fotografa un comparto che ha tenuto i valori alla produzione nonostante la frenata delle esportazioni extra Ue causa Covid. La Dop Economy resiste La mappa delle eccellenze. LA DOP ECONOMY, cioè la ricchezza prodotta dal foodewine IG (a Indicazione geografica), in pratica il paniere di cibo e vino Dop e Igp, ha raggiunto nel 2020 i 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione (-2,0%), pari al 19% del fatturato totale dell’agroalimentare italiano, e un export da 9,5 miliardi di euro (-0,1%) pari al 20% delle esportazioni nazionali di settore.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Dati a grappolo.
Il laboratorio di Terra Moretti (Bellavista) Droni e robot per proteggere l’ambiente. Un ronzio nel cielo di Bellavista, in Franciacorta, annuncia il cambiamento prossimo venturo del modo del vino italiano: l’arrivo di droni e robot tra le vigne. Nella memoria collettiva, la cura delle vigne e la vendemmia sono opera manuale e faticosa dei contadini, come nei quadri di Goya e Van Gogh. Non sempre è così: da una parte è cresciuta la presenza di macchine agricole di ogni tipo e dimensione, dall’altra c’è stato un incremento di aziende che scelgono il biologico. «Ora è arrivato il momento di superare il biologico», dichiara Francesca Moretti, presidente del gruppo Terra Moretti che comprende, oltre a Bellavista, altre 5 cantine in Lombardia, Toscana e Sardegna (70 milioni di fatturato, 55o dipendenti e quasi 1.200 ettari vitati). «L’agricoltura biologica — spiega il fondatore di Bellavista, Vittorio Moretti, padre di Francesca — ha nobili principi. Ma non evita l’inquinamento.

Fonte: Login Corriere della Sera.

In pericolo interscambi per 21 miliardi “Così l’agroalimentare paga due volte”.
I costi dello stop alle relazioni commerciali. Polegato (Geox): in fumo quasi i120% dei nostri ricavi In pericolo interscambi per 21 miliardi “Così l’agroalimentare paga due volte” 7,69. Impatto delle sanzioni della Nato ver jso la Federazione Russa, da oggi, potrebbe essere il più severo dal Secondo dopoguerra. Anche sul versante italiano, come ribadito – non senza difficoltà -, da un numero sempre maggiore di imprese italiane. Dalla metallurgia alla moda, passando per cibo e turismo, ci sono in pericolo 7,69 miliardi di euro in export e 13,98 miliardi in importazioni. Elevata è la preoccupazione, per scrivere uno dei primi colpiti dal nuovo giro di vite sulla Russia, della Geox di Mario Moretti Polegato, il quale ha definito come «non quantificabili» le conseguenze verso l’azienda che ha creato nel 1995. Per la società della moda e calzature trevigiana «il fatturato in Russia equivale al 7%, con l’Ucraina si sale al 10%», dicono ivertici.

Fonte: Stampa.

ViteResZero, è nato il vino cella transizione ecologica.
Prodotto in Irpinia senza sostanze chimiche I1 benessere dell’umanità passa attraverso il rispetto del territorio. II concetto è ormai assodato. Proprio nell’ottica della transizione ecologica nasce ViteResZero una linea di vini prodotti da vigneti a residuo zero e con uso innovativo delle risorse idriche. L’idea, ufficializzata dal partenariato tra il Cortiglio, azienda vitivinicola e olivicola irpina, l’Università del Molise e Gal Irpinia, è stata presentata a Napoli, al Mercato Coperto di Campagna Amica. L’evento si è concluso con una degustazione guidata per illustrare tutte le caratteristiche di un vino contemporaneo, sostenibile al ioo96. «L’intento — spiega Francesco M. Acampora, presidente Coldiretti Avellino, titolare de II Cortiglio, capofila del progetto — è la gestione dei vigneti a residuo zero e l’utilizzo critico delle risorse idriche con l’obiettivo di mettere a punto un protocollo scientifico di gestione che nasca dalle esigenze del territorio.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Campania.

Per Cantina Vicentini è questione di etichette Disegni affidati alla creatività di Giuliano Fernuci.
L’azienda di Colognola esporta il 40% della produzione Per Cantina Vicentini è questione di etichette Disegni affidati alla creatività di Giuliano Fernuci Silvia Allegri •• La torretta settecentesca, i melograni di un antico dipinto, le ringhiere in ferro battuto, le viti e gli alberi da frutto, il campanile di Campiano, dove c’è ancora l’antica casa padronale di famiglia. Le etichette si fanno poesia e diventano parte integrante e viva del primo assaggio di un vino, quello che avviene attraverso gli occhi e le immagini evocative di un forte legame con la propria terra, e ha deciso di affidarle alla creatività del professore veronese Giuliano Fernuci la cantina Agostino Vicentini, a Colognola ai Colli. L’azienda Era il 1929 quando Francesco, papà di Agostino, da Campiano si trasferì a valle, coltivando vigne insieme a ciliegi, olivi e albicocche.

Fonte, Arena.

Vino giù caro (fino al 30%), un ramato fatto ad arte.
I conti della crisi Energia, trasporti, vetro, cartoni, tappi. II 2022 inizia all’insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare. Con coraggio The Wine Net, rete di 7 cooperative italiane, presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio costituito per analizzare la situazione di mercato. Nata nel 2017, The Wine Net unisce oggi sette cantine, due venete: Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Spr Oble vo: unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel mondo. Secondo quanto emerso dall’indagine, dalla primavera, i prezzi dei vini in Gdo e Horeca sono destinati ad aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende, calcolato tra 1’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Raffaele sulle orme del padre Sandro.
Se tuo padre viene indicato con il titolo di «Mister Amarone» la strada è segnata. Così Raffaele Boscaini (nella foto a sinistra), figlio di Sandro, settima generazione della famiglia al vertice della cantina veronese Masi, non ha mai avuto dubbi sul cammino da percorrere. Le ossa se l’è fatte in vendemmia e al Vinitaly. Un’esperienza in inghilterra e poi è tornato a lavorare nella cantina nata nel 1772, con i vigneti nella valle «Valo dei Masi» in Valpolicella. Oggi la cantina è radicata nel Nordest dopo le acquisizioni dei conti Serego Alighieri, discendenti di Dante, dei conti Bossi Fedrigotti in Trentino, e, più a est, con il Prosecco in Friuli. Con Boscaini lavorano anche la sorella Alessandra, ma anche Bruno e Mario (quinta generazione), Anita e Giacomo (ottava). Direttore marketing del gruppo, è il coordinatore del gruppo.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Una Primavera sotto il segno del Prosecco.
Dal 16 aprile al 12 giugno, con anteprima il 27 marzo, torna a Conegliano e Valdobbiadene la rassegna enogastronomica dopo 2 anni di stop causa Covid. Nell’Alta Marca trevigiana ritorna la primavera nel segno del Prosecco Superiore; abbinando territorio, accoglienza, tipicità. Dal 16 aprile al 12 giugno, con un’anteprima il 27 marzo, sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene diventate Patrimonio Unesco, si terrà la rassegna enogastronomica “Primavera del Prosecco Superiore” che ritorna dopo due annidi stop causa la pandemia. E la 26 edizione sarà quest’anno concentrata in due mesi (solitamente partiva proprio con l’avvio della primavera meteorologica), sovrapponendo alcune date, guardando al rallentamento della pandemia, mentre il via ufficiale si terrà il 27 marzo in concomitanza con la prima “Giornata regionale dei Colli Veneti”, istituita dalla Regione Veneto con lo scopo di favorire la tutela e la valorizzazione delle colline venete, i loro paesaggi, la biodiversità ma anche la particolare dimensione economica, sociale ed istituzionale delle comunità di collina.

Fonte: Gazzettino.

Vigneti urbani in mostra: anche Venezia a Dubai Expo.
La Urban Vineyards Association vola oggi (e fino al prossimo 3 marzo) negli Emirati Arabi e sarà fra i protagonisti di Dubai Expo 2020, partecipando, nello spazio Regione Piemonte, alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano come modello di turismo e sviluppo cittadino sostenibile. Del gruppo fanno parte le vigne di Torino, Milano, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone, New York e Venezia con le sue due realtà attive: Laguna nel bicchiere, Le Vigneti urbani in mostra: anche Venezia a Dubai Expo vigne ritrovate che si occupa di 5 vigneti, due nelle isole di San Michele e Sant’Elena in monasteri del XIII secolo, uno alla Giudecca, uno a Malamocco e un altro all’isola delle Vignole; e San Francesco della Vigna.

Fonte: Gazzettino.

Corinna, l’agroecologa che insegna a coltivare l’orto anche via zoom.
Durante il lungo lockdown della prima emergenza coronavirus c’è chi ha imparato a farsi pane, pasta e pizza in casa, facendo incetta di lieviti e farine biologiche. Altri, invece, hanno occupato il tempo coltivando qualche ortaggio, ammesso che avessero a disposizione un pezzo di terra. Con il beneficio di procurarsi verdura dalla filiera cortissima e senza ricorso a sostanze chimiche. Però orticoltori rispettosi dell’ambiente non ci si improvvisa. Ed è qui che entra in gioco l’agroecologa Corinna Raganato di Castelfranco Veneto che insegna i principi della scienza che studia il funzionamento degli agroecosistemi, un insieme di pratiche per coltivare e produrre in modo più sostenibile gli alimenti.

Fonte:  Gazzettinoi.

Valpolicella classico rischia uscita dal mercato.
Crisi economica Valpolicella classico rischia uscita dal mercato. Una congiuntura economica senza precedenti sta mettendo a rischio la sopravvivenza del Valpolicella Classico. “Il rischio di perdere il vino del territorio per eccellenza è reale”, afferma Daniele Accordini, direttore generale ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar. “La Valpolicella – spiega Accordini – lavora su tre tipologie diverse, Valpolicella Classico, Ripasso ed Amarone, posizionate in tre fasce diverse di prezzo. Su tutte, oltre agli aumenti dei costi dell’energia, delle materie prime e di materiali come bottiglie e cartone, pesano gli aumenti dei prezzi delle uvee dei vini sfusi, aumentati nell’arco di 7/8 mesi di circa il 50 per cento.

Fonte: Voce di Rovigo.

La Svezia assegna il calice d’oro a Borgogno.
La Svezia premia Giacomo Borgogno con il titolo più prestigioso dei produttori di vino “Cantina dell’Anno” e con il “Calice d’Oro”, riconoscimento al produttore più importante dell’anno. Ad assegnare entrambi i premi alla cantina più storica del Barolo, la giuria dell’autorevole magazine enogastronomico “Allt om Mat & Vin”, formata da quindici giornalisti esperti, che motiva così la scelta: “Per la loro qualità costantemente elevata di Barolo. Per ta toro precisa espressione di come dovrebbe essere un vino piemontese e per l’uso del loro calibrato istinto per la viticoltura e la vinificazione”.

Fonte: Voce di Rovigo.

Rosè Connection: un ponte Valtènesi-Provenza per promuovere i vini rosa di grande qualità.
L’anno da poco iniziato vede il Consorzio Valtènesi protagonista sulla scena dei grandi vini. Che si concretizza in un’importante partnership internazionale: un progetto inedito, unico nel suo genere, che vede Italia e Francia alleate per una grande operazione promozionale comune sui vini rosati gardesani e francesi. Protagonisti Valtènesi e Provenza: due territori senza dubbio molto diversi tra loro, uniti però da una forte vocazione storica alla produzione di vini rosa di altissima qualità. L’avvio del progetto coincide con l’uscita sul mercato della nuova annata del Valtènesi, la 2021, che da disciplinare è fissata il i4 febbraio. Si tratta di un ritorno in scena che arriva spinto dall’onda di una forte crescita, considerato che nel zou gli imbottigliamenti hanno superato la soglia dei 2 milioni di bottiglie con un aumento nell’ordine del 17 per cento.

Fonte: Voce di Rovigo.

Cantina Cupertinum: sinergie tra agricoltura ed energia green coinvolgendo i ragazzi di Copertino.
Le sinergie tra agricoltura ed energia green spiegate ai ragazzi dagli esperti. Si è svolta a Copertino, presso la Cupertinum, storica Cantina di Copertino, la lezione multidisciplinare con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “San Giuseppe da Copertino”, dedicata ai saperi dell’agricoltura e alle energie rinnovabili. I ragazzi hanno visitato il vigneto di negroamaro che la Cantina Cupertinum ha impiantato da cinque anni nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione (il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di impollinazione) e Francesco Trono, presidente della Cantina e agronomo, ha raccontato l’importanza della potatura per la buona riuscita dell’annata vitivinicola, che si concluderà con la vendemmia.

Fonte: Newsfood.

I migliori vini italiani 2022 per celebrare il National Drink Day.
Venerdì 18 febbraio era il National Drink Day. Per l’occasione, il Corriere della Sera ha pubblicato una lista dei migliori vini italiani per celebrare l’importante appuntamento, includendo nell’elenco i rossi, i bianchi e gli spumanti. Tra questi figurano grandi classici, come il Brunello di Montalcino, insieme ad altre bottiglie meno note. Ciascun vino selezionato si contraddistingue per la sua eccezionale qualità, descritta dall’esperto Gabriele Principato (autore dell’elenco presente sul sito corriere.it) come “il frutto del lavoro di cantine moderne e sostenibili”. Ecco l’elenco di vini rossi, vini bianchi e bollicine scelto dal giornalista Gabriele Principato sull’edizione online del Corriere della Sera:
Tancredi 2018 Terre Siciliane Igt, cantina Donnafugata (32,50 euro formato da 750 ml)
Collepiano Montefalco Sagrantino Docg 2018, cantina Arnaldo Caprai (25,90 euro a bottiglia)
JeT 2020, cantina Castello di Montepò (19,90 euro a bottiglia)
Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg, cantina Ca’ di Rajo (23,90 euro a bottiglia)
Ilbio Umbria Igt 2020, cantina Lungarotti (9 euro a bottiglia)
Gewurztraminer Aristos, cantina Valle Isarco (16,90 euro a bottiglia)
Dorilli 2017 Cerasuolo di Vittoria Classico Docg, cantina Planeta (16,50 euro a bottiglia)
Senia Nero d’Avola, cantina Cortese (15 euro a bottiglia).

Fonte: Investire Oggi.

Allarme sanzioni russe: quanto rischia di perdere il vino italiano.
Il settore vitivinicolo italiano è messo in pericolo dalla guerra in Ucraina e dal crollo della Borsa e del rublo in Russia. Non solo un aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas: le sanzioni alla Russia potrebbero mettere in pericolo diversi settori del nostro Paese. Il colpo al Made in Italy potrebbe passare soprattutto per il vino, come avverte la Uiv. L’Unione italiana vini spiega che i produttori potrebbero pagare a caro prezzo i costi della guerra in Ucraina, sia a causa delle controsanzioni che arriveranno da Mosca, in risposta a quelle emanate dai Paesi Nato e dall’Occidente, sia del crollo della Moex. Già nelle scorse ore si sono visti gli effetti dell’occupazione di Kiev.

Fonte: QuiFinanza.

VINO, A RISCHIO L’EXPORT IN RUSSIA PER 375 MILIONI DI DOLLARI.
Contro-sanzioni, danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del Made in Italy si prepara a pagare alla guerra è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. È quanto sottolinea l’Unione italiana vini (Uiv), oltre al fatto che si stiano aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: Virtù Quotidiane.

La Terra Madre del vino in fiera a Bologna.
Non sarà la solita fiera, sarà «la Terra Madre del vino». Che per il movimento Slow Food è sinonimo di coinvolgimento globale, presa di posizione politica, impegno, insomma un modo rivoluzionario di parlare di viti e vini un po’ come Terra Madre lo fu per parlare di cibo nel 2004. «Il vino deve fare la sua parte in un momento storico che prelude a una nuova era, quella della transizione ecologica – ha detto il fondatore dell’associazione della chiocciola conosciuta in tutto il mondo, Carlo Petrini –. Dobbiamo vivere il tempo attuale come un momento di liberazione, di passaggio dal consumismo compulsivo a un consumo funzionale al rispetto dei beni comuni e dei beni relazionali, la nuova economia è quella di relazione». E cosa c’è che mette in relazioni uomini e terre, uomini e altri uomini, più del vino?

Fonte: Corriere Romagna.

Rincaro vini: horeca minacciata dalla ricaduta sui listini.
Unione Italiana Vini lancia l’allarme ricaduta sui prezzi al consumatore. Ristoratori in tensione, ma per i fine wine la domanda non si ferma. Da caro bollette a “caro vini” il passo è breve. Se da una parte infatti premono gli aumenti dei costi delle materie prime, dall’altra la crisi energetica aggiunge peso a ogni passaggio della catena distributiva. Così, anche nel mercato del vino, chi sta a valle rischia di veder gonfiare i conti. Tra quelli che risentono in maniera esponenziale della situazione c’è il canale Horeca che, già provato dai lockdown, adesso si trova a fare i conti con una non facile gestione dei prezzi in carta vini.

Fonte: FOOD SERVICE.

‘L’arte nel bicchiere’. Collettiva d’arte dedicata al vino.
Massa Marittima: Galleria Spaziografico riapre dopo un periodo di sosta con una mostra che prosegue il ciclo di esposizioni organizzate in questi ultimi due anni sull’argomento del vino come elemento artistico. Questa mostra raccoglie l’eccellenza del prodotto declinato da un gruppo di artisti della Galleria e  anche le esperienze delle precedenti esposizioni tematiche che si sono svolte negli anni passati: Etichette d’autore nel 2018 e Calici d’autore nel 2019. «Abbiamo diversificato questa mostra – spiegano i curatori – puntando su un altro aspetto espositivo: un disegno che rappresenta il calice, risolto in quattro versioni,  entro il quale con la massima libertà gli artisti propongono una loro opera rappresentativa. Una cosa semplice, ma che permette al fruitore di essere di fronte a una vera e propria mostra d’arte e non a una performance artistica.

Fonte: Maremma News.

STAMPA ESTERA

Australia wine group thirsts for celebrity boost in US.
Australia’s largest wine producer has moved to offset the crushing impact of Chinese tariffs on the country’s wine industry by hiring convicted celebrities to carve out a stronger position in the US luxury market. Treasury Wine Estates, best known for its Penfolds and Wolf Blass brands, attributed rising US sales to the success of its higher-priced brands, including 19 Crimes, a collaboration with rapper Snoop Dogg and former stockbroker turned media tycoon Martha Stewart. 19 Crimes sells wine with stories of Australian convicts and has adapted the concept for the US by collaborating with convicted celebrities. “Martha’s Chard” was launched under the 19 Crimes brand last month following two Snoop Dogg launches, of a Syrah-Zinfandel blend and a rosé, since 2020. Tim Ford, chief executive of TWE, said the US luxury wine market was a main part of the A$9bn (US$6.5bn) valued winemaker’s growth strategy after the collapse of its sales in China as a result of the introduction of steep tariffs on Australian wine. “The US is the largest growing luxury wine market in the world. It’s a terrific market,” said Ford in an interview with the Financial Times.
Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 27 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Camera Commercio prepara il Vinitaly.
Partita la procedura per i servizi di allestimento stand area Camera di Commercio di Benevento al Vinitaly 2022 – Verona 10 – 13 aprile 2022. In particolare pubblicato l’atto di avviso per la richiesta di offerta sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) per l’affidamento dei servizi di allestimento stand area Camera di Commercio di Benevento al Vinitaly 2022 – Verona 10 — 13 aprile 2022. Un primo passaggio per l’iter ormai consolidato per la partecipazione dei campioni dell’enologia sannita presso la prestigiosa vetrina internazionale, a cui farà seguito una seconda fase con l’assegnazione degli stand predisposti e organizzati dall’azienda speciale Valisannio della Camera di Commercio di Benevento. Nonostante le tensioni internazionali, purtroppo in atto, quella del prossimo aprile dovrebbe essere in ogni caso una importante occasione di rilancio del mondo della produzione enologica, colpito da due anni di pandemia.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Cantele: «Nei prossimi mesi il crollo del mercato del vino».
Negramaro. Susumaniello. Primitivo. Bianco. Rosso. Rosato. La tradizione salentina del buon bere ha conquistato il popolo ucraino, ora però rintanato nei rifugi sotterranei. Gianni Cantele, titolare dell’omonima azienda di Guagnano, in provincia di Lecce, più che degli affari è preoccupato per le persone con cui lavora da una decina d’anni: «Nei prossimi mesi ci sarà un crollo dei mercati dell’Est Europa. Le repubbliche baltiche, la Polonia, regioni vicine al conflitto, sono mercati emergenti, in forte crescita. Saremo costretti a riparametrare le previsioni. Quando le bombe smetteranno di cadere e di uccidere un popolo inerme, speriamo al più presto, torneremo a investire in quei territori, andando a sostenere chi acquista il nostro vino. In questo momento, però, non ci interessa il fatturato: il nostro pensiero va alle famiglie dilaniate dalla guerra». II nettare ottenuto dalla pigiatura dell’uva che cresce nel Leccese, con la capacità narrativa di un territorio, è riuscito ad affascinare gli ucraini. «Vendiamo sia prodotti di livello di ingresso – spiega Cantele – sia di fascia alta.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

In vino veritas mecenati 2.0.
Vendemmie d’artista, esposizioni, etichette d’autore e solidarietà Le grandi famiglie toscane del vino si trasformano in moderni committenti Da Montalcino a Bolgheri passando per i luoghi magici del Chianti Classico di Paolo Pellegrini este i panni del vigneron, il mecenate 2.0. E porta spesso un nome importante. Accade soprattutto (ma per fortuna non soltanto) in Toscana, terra che nel mecenatismo Grandi Firme ha visto nascere i suoi capolavori più amati. Accadeva durante il Rinascimento, accade tra il XX e il XXI secolo: sono le cantine il motore per la produzione e lo scrigno per raccogliere e dare impulso all’arte, con il linguaggio del contemporaneo. Allora c’era chi affidava committenze a nomi tipo Brunelleschi, Donatello o Artemisia Gentileschi, come i Frescobaldi, o si faceva scolpire lo stemma di famiglia – gli Antinori – da un certo Andrea della Robbia. Nomi che ritroviamo nel mecenatismo moderno. E non sono i soli.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Quei rossi da urlo con la Toscana dentro al bicchiere.
Madamina, il catalogo è questo: grande arte uguale grandi vini. E’ la cifra del fil-rouge, che con un itinerario di grande suggestione, può portare gli appassionati e gli enoturisti a farsi attraverso emozioni raddoppiate, tra l’assaggio – e perché no, magari anche l’acquisto – di rossi davvero fuori dal comune e l’approccio a un particolare sentire dell’arte contemporanea. Rossi, ed è perfino ovvio: si viaggia attraverso la Toscana, lo stile è decisamente rossista. Almeno per i vini-bandiera, perché poi ognuna delle aziende che si occupano anche di arte contemporanea ha altre frecce nel proprio arco: bianchi di ottimo spessore ma anche di beva pronta e fresca, rosati che sembrano essere sempre più apprezzati dal pubblico, soprattutto per le cene d’estate, qualche spumante che ovviamente dalle bacche rosse traggono l’anima per bollicine rosé sempre più apprezzate, poi vinsanti e grappe.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Intervista a Enrico Bardone – «Meno vino sfuso, più reddito» Terre d’Oltrepò, la via del rilancio.
Terre d’Oltrepò, la via del rilancio Broni, il nuovo presidente Ernico Bardone: puntiamo su bottiglie, meno etichette e valori maggiori ii Non vendiamo La Versa e ci sarà un manager La resa per ettaro deve passare da 6mila a 8mila euro all’ettaro. «Vendendo il vino come sfuso, non si va da nessuna parte. Siamo in ritardo, ma dobbiamo invertire subito la rotta commerciale.» Enrico Bardone, 80 anni, ingegnere ed una lunga esperienza manageriale di vertice nel gruppo Eni, è da quattro giorni alla guida del colosso vinicolo lombardo Terre d’Oltrepò: «devo ancora avere piena conoscenza di tutti i dati», premette. In Terre d’Oltrepò è stato consigliere, ma solo per due anni, dal 2016 al 2017: «Da allora, però, diverse cose, dentro e fuori della cantina, sono cambiate.

Fonte: Giorno Lombardia.

Aeroporti, banche e vini: i russi fra noi – Aeroporti, vigneti, ville, hotel… La calata degli oligarchi in Italia.
Piitiniani nella nostra economia Aeroporti, banche e vini: i russi fra noi • Trotsenko, Khan, Rotenberg, Vekselberg. Sono alcuni degli oligarchi che hanno investito in Italia. La Toscana, dalla Versilia alla Maremma, fino allo scalo aereo di Grosseto, la loro rampa di lancio per fare affari nella penisola. Lo shopping degli amici di Putin Aeroporti, vigneti, ville, hotel… La calata degli oligarchi in Italia Giulio Da Silva pluto è atterrato in Maremma. L’ultima incursione c’è stata all’asta con cui ha comprato una manciata di azioni dal Comune di Scansano, territorio famoso per il Morellino. Il vino però non c’entra. Le 712 azioni, pagate 2.050 euro, sono una frazione del capitale di Seam, Società esercizio aeroporto Maremma, che gestisce il traffico civile nell’aeroporto di Grosseto, scalo prevalentemente militare, base degli Eurofighter. L’aeroporto è usato per voli charter e voli privati di ricchi turisti.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Spiriti divini – Con il caro energia gli spumanti sono fuori mercato
II mondo del vino italiano superata la battaglia su Nutriscore e Cancer Plan, che rischiavano di bollare il vino come un veleno, si aspettava un progressivo ritorno alla normalità, superato l’allarme pandemia e con misure lentamente allentate per vedere i winelovers tomare a vivere un po’ di socialità in bar, enoteche, ristoranti e alberghi. La verità è un’altra e non la dice nessuno: il rincaro dei costi dell’energia, legato prima alle tensioni con la Russia e oggi a una guerra che una diplomazia incapace non è riuscita a scongiurare, sta facendo lievitare a dismisura i costi di produzione anche nel settore vitivinicolo. Nell’ultimo periodo è rincarato tutto: dal vetro ai tappi, dai prodotti utilizzati in campagna ai costi di gestione.

Fonte: Libero Quotidiano.

Speciale ABRUZZO – EXPO DUBAI – Con l’agrifood il focus è sull’enogastronomia.
Con 1’agrifood il focus è sull’enogastronomia Le aziende vitivinicole hall no presentato il rinomato Montepulciano d’Abruzzo in degustazione Grazie all’evento “Abruzzo sostenibile nell’agrifood; Map ha potuto accompagnare ben ventidue imprese in un percorso di valorizzazione dei propri prodotti. Ciò è avvenuto all’interno della vetrina mondiale che è stata riservata all’enogastronomia abruzzese dal 7 all’11 febbraio. Di queste imprese, undici hanno avuto occasione di presenziare in loco al programma fitto di eventi e masterclass dedicate ai prodotti regionali. In particolare, agli occhi dei mercati internazionali sono state presentate 120 eccellenze enogastronomiche abruzzesi.

Fonte, Centro.

Il Consorzio vini a Dubai per la vetrina dell’Expo L’inaugurazione domani.
Anche il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese farà parte della delegazione lombarda ad Expo Dubai. La presidente Gilda Fugazza è intervenuta, in rappresentanza di Ascovilo, l’associazione che riunisce i Consorzi di tutela della Lombardia, alla conferenza stampa con cui la Regione ha illustrato la presenza del sistema agroalimentare lombardo all’Expo con una serie di iniziative sull’internazionalizzazione delle aziende. Domani, nella Innovation House a Dubai, sarà inaugurata l’esposizione sensoriale dedicata ai prodotti lombardi, dove saranno raccontate storie, tradizioni e tecniche colturali, ed è in programma anche un grande evento promosso dalla Regione. Oltre ad Ascovilo, nel progetto sono coinvolti il Consorzio del Gorgonzola, Grana Padano Dop, il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina, Galletto Vallespluga e Riso Gallo, mentre l’ambasciatore della spedizione sarà il maestro pasticciere Iginio Massari.

Fonte: Provincia – Pavese.

II vino non piace ai russi 40 milioni di perdite – II vino resta tappato.
Il vino, ma anche il pomodoro e l’olio sono i tre prodotti dell’agroalimentare della Capitanata che maggiormente soffrono la crisi bellica tra Ucraina e Russia. Le cisterne delle aziende restano vuote, perché i prodotti non si vendono più e importanti importatori dell’ex Unione Sovietica hanno disdetto tutti gli ordini. Le aziende della Provincia di Foggia pagheranno un dazio di 40 milioni di euro, soprattutto per le mancate consegne del prodotto alle imprese che esportano il vino. II vino resta tappato 40 milioni di euro la perdita per le aziende foggiane su tutti, e poi olio e pomodoro.

Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.

Parte oggi il Tour del Centenario per ricordare Bortolomiol.
Oggi, cento anni fa, nasceva a Valdobbiadene Giuliano Bortolomiol. Un nome destinato a scrivere un capitolo importante nella storia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dopo la Scuola Enologica di Conegliano, Giuliano decide di restare nella sua terra per ricostruire quanto il conflitto aveva distrutto. I. di farlo partendo dal vino. Tra i fondatori del Consorzio di Tutela, è il primo a credere che questo vino dia il megli odi sé nella versione Brut, con residuo zuccherino bassissimo, quando invece prevalevano le versioni Extra Dry e Dry. Un precursore, quindi, che proprio oggi la cantina celebra con un’iniziativa altrettanto innovativa, il Tour del Centenario. Al Parco della Filandetta – WineeArt Farm Bortolomiol farà conoscere ad appassionati e operatori “l’altro volto” del Prosecco Superiore Docg: quello di un vino longevo, capace di sfidare il tempo per arricchirsi di note sempre più complesse.

Fonte: Gazzettino Treviso.

In piazza Borsa le grandi firme i big del Prosecco e cucina trevigiana.
La Camera di Commercio pronta a cambiare fisionomia Galleria di vetrine al piano terra, Il “regista” cura anche Zara La futura Camera di Commercio di Treviso nel giro di pochi anni cambierà completamente aspetto. Pochi uffici e tanto spazio per negozi di richiamo. Il primo passo: presto diventerà una borsa telematica, addio quindi alle contrattazioni in presenza. E così la sala delle contrattazioni del piano terra, grazie al via libera della Soprintendenza, potrà diventare una galleria di firme importanti. Chi verrà? Un consorzio del Prosecco ha già detto di volere uno spazio importante in piazza Borsa piuttosto che in villa Albrizzi Franchetti di Preganziol (era la prima ipotesi). Non basta: la società immobiliare che sta collaborando con l’ente camerale per la ristrutturazione e il rilancio futuro della Camera ha tra i suoi clienti principali Zara.

Fonte: Tribuna Treviso.

Pandemia e brindisi: «Più bottiglie da bere a casa, ma ci saranno rincari».
Parla Marco Calderoni il titolare dell’omonima enoteca ravennate: «Vendite di vino e alcolici a fasi alterne». Vendite in aumento per il consumo a tavola, calano gli acquisti per i regali: questo l’effetto della pandemia sul commercio di vino e bevande alcoliche, dal punto di vista di Marco Calderoni, proprietario della nota enoteca “Cantina di Calderoni”, aperta dal 2007 a Ravenna. Durante il primo lockdown del 2020 c’è stato un calo drastico di clientela nel negozio e, come tante altre attività, anche Calderoni è dovuto ricorrere alle consegne a domicilio per resistere alla depressione commerciale. A distanza di due anni lo scenario è diverso: quelle che erano novità del periodo sono diventate abitudini più consolidate. «Alcuni prodotti sono aumentati come vendite, – spiega Calderoni –, soprattutto il vino da bere a casa quotidianamente. Per quanto riguarda i vini da regalo, di gamma alta, invece, sono calati molto».

Fonte: Ravenna&Dintorni.

“Meno vino sfuso, più reddito”. Terre d’Oltrepò, la via del rilancio.
“Vendendo il vino come sfuso, non si va da nessuna parte. Siamo in ritardo, ma dobbiamo invertire subito la rotta commerciale.” Enrico Bardone, 80 anni, ingegnere e una lunga esperienza manageriale di vertice nel gruppo Eni, è da quattro giorni alla guida del colosso vinicolo lombardo Terre d’Oltrepò: “Devo ancora avere piena conoscenza di tutti i dati”, premette. In Terre d’Oltrepò è stato consigliere, ma solo per due anni, dal 2016 al 2017: “Da allora, però, diverse cose, dentro e fuori della cantina, sono cambiate. Oggi – ribadisce – la remunerazione delle uve conferite non copre i costi di produzione. Ci sono tante aziende che non riescono più a pagare i fertilizzanti”.

Fonte: Il Giorno.

Sembra un quadro il borgo medievale del vino sotto le montagne ed ecco alcune cantine in cui fare degustazioni.
In Italia abbiamo la fortuna di possedere perle in qualsiasi ambito del turismo. Alcune di queste sono in grado di rendere la vita più serena e gradevole, perché ci trasmettono un modo di vedere le cose differente. Tra loro ci sono le capitali della vite. Ne abbiamo varie, ciascuna con la propria storia. Oggi però viaggiamo con la mente ad un ridente angolo di Mondo posto a fondo valle. Chilometri di viti si succedono per tutta la pianura e a perdita d’occhio. L’idea è quella di un paese la cui vita ruota attorno alla produzione di questo dolce nettare. Ci troviamo in Trentino-Alto Adige, più precisamente nello scrigno di Tramin – Termeno. Da queste parti i nomi ufficiali sono sia in italiano che in tedesco. Vi possiamo arrivare tramite l’uscita autostradale, oppure scegliere la via più poetica. Ossia percorrere la strada del vino che da Bolzano arriva fino a qua. Grazie a questa via sembra un quadro il borgo medievale del vino che ci apprestiamo a scoprire.

Fonte: Proiezioni di Borsa.

Carlo Petrini: se il vino abbandona la sua presenza nei territori, perde un pezzo della sua identità.
Il fondatore Slow Food, a WineNews: “una delle risposte forti per uscire dalla situazione che viviamo è il rafforzamento delle economie locali”. “La storia dell’ultimo mezzo secolo è la storia del “Rinascimento” del vino italiano, e di come un comparto importante della nostra agricoltura possa rendersi autonomo ed autosufficiente, addirittura portando l’esempio. Quello che si è realizzato nel mondo del vino sarebbe un atteggiamento virtuoso che si potrebbe estendere anche ad altri comparti del sistema agricolo. È una speranza, ed è detta in un momento particolare in cui le esigenze del pianeta chiedono a tutti noi comportamenti virtuosi, e quindi anche di rispetto verso la fertilità dei suoli e l’ambiente, per cui l’esempio del vino rappresenta un punto di riferimento”.

Fonte: WineNews.

Rapporto di ricerca di mercato globale Cantina di vino intelligente 2022 per tendenze, fattori di crescita, dimensioni, quota, opportunità, sfide, rischi e influenze Analisi e previsioni dei fattori 2027.
La tecnologia in aumento globale nel mercato Cantina di vino intelligente è illustrata in questo rapporto di ricerca. I fattori che stanno stimolando la crescita del mercato e dando una spinta positiva per prosperare nel mercato globale sono spiegati in dettaglio. Lo studio considera lo scenario attuale del mercato KKK e le sue dinamiche di mercato per il periodo 2022-2027. Copre una panoramica dettagliata di diversi fattori abilitanti, restrizioni e tendenze della crescita del mercato. Il rapporto offre sia gli aspetti della domanda che dell’offerta del mercato. Profila ed esamina aziende leader e altre società di spicco che operano nel mercato.

Fonte: SETTENEWS.

Mosaico per Procida, una bottiglia di vino celebrerà l’anno da Capitale.
Dalle masse vinicole di 26 cantine differenti, espressione della viticoltura d’eccellenza campana, nasce “Mosaico per Procida”, il vino che – attraverso l’operazione di vinaggio del winemaker Roberto Cipresso – celebra la Capitale Italiana della Cultura 2022, con un’etichetta artistica scelta attraverso un contest e realizzata da Carolina Albano. Sabato 26 febbraio, alle 12.30, il progetto della bottiglia celebrativa sarà presentato dal project manager Gaetano Cataldo nel corso di un evento organizzato nella sala consiliare del Comune di Procida, ancora una volta propulsore di attività condivise con il contesto territoriale di riferimento. Il progetto “Mosaico per Procida” prevede anche l’iscrizione del comune isolano a “Città del Vino” e la raccolta di contributi finalizzati a dare nuova vita al costume tradizionale della Graziella.

Fonte: Napoli – la Repubblica.

Vino, Russia (UIV): a rischio export vino per 375 milioni di Dollari.
Contro-sanzioni, ma anche danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra – secondo Unione italiana vini (Uiv) – è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: Beverfood.com.

Taglieri, vini e cucina: da Sandro le esplorazioni gourmet di Rocco D’Angelo.
Da Sandro è un piccolo ritrovo che vuole raccontare le eccellenze italiane di mare e di terra. Una proposta ricercata, ma informale e giovanile dove taglieri, antipasti e vini sono i veri protagonisti. Rocco, nonostante la giovane età, ha un bel curriculum e una buona conoscenza del prodotto e della sua manipolazione. Dopo la scuola Alberghiera, D’Angelo ha studiato all’Alma, la scuola fondata da Gualtiero Marchesi e, a seguito dell’esame finale, ha cercato di approfondire il suo profilo culinario prima a Dublino, in un ristorante due stelle Michelin, e poi a Milano da Berton. Tornato in Irpinia ha lavorato nella brigata di Mirko Balzano da Triglia e in alcuni ristoranti della provincia. Ma la voglia di esprimersi in un progetto più personale ha maturato in lui la volontà di dare una svolta alla vecchia pizzeria di famiglia.

Fonte: AvellinoToday.

“Il vino e la vigna nella Orte del 1300”.
Nel pomeriggio di oggi sabato 26 febbraio  alle ore 17,30 , il dott. Abbondio Zuppante  terrà per il ciclo “Conferenze a Palazzo Roberteschi  2022” una conversazione dedicata alla coltura del vigneto ed alle pratiche e all’arte della vinificazione nella Orte del 1300. Abbondio Zuppante approfondirà in particolare fatti e testimonianze documentali d’archivio riconducibili al territorio di Orte. Come nei secoli successivi all’anno Mille, i protagonisti della diffusione della vite furono i  nuovi ceti urbani.

Fonte: NewTuscia.

Alzare le testa per vedere cosa c’è intorno a noi.
Gli uomini sono poca cosa se paragonati all’immensità del mondo. Ed è forse per questo che l’Icaro di Bruegel, lungi dall’essere venerato come esploratore, come colui che vuole ampliare i confini della conoscenza, diventa un personaggio goffo, raffigurato mentre dimena le gambe, precipitato in mare a testa in giù. L’artista relega Icaro in un angolo del dipinto, scegliendo piuttosto di soffermarsi sull’uomo con l’aratro, tutto concentrato sul suo cavallo e sul solco da tracciare, così altri personaggi non si curano di Icaro che sta annegando. Nonostante sia in corso un evento drammatico, la vita e le fatiche degli uomini comuni proseguono senza stravolgimenti.

Fonte: Valdicornia.

Da Poderi Visone il design strizza l’occhio alla sostenibilità.
Una storia importante quella della famiglia Visone, imprenditori della scena napoletana, e che con Poderi Visone, danno forma a un sogno: fare vino, una passione tramandata da nonno Ciro. Poderi Visone nasce a Nusco e produce i principali vini DOC e DOCG irpini. È così che la passione si lega all’imprenditoria, quella sana e che promuove atteggiamenti responsabili, dalla produzione al packaging. L’etichetta, il biglietto da visita di ogni vino, oltre ad avere un design accattivante è caratterizzata dal peculiare “effetto feltro” che conferisce all’etichetta un aspetto naturale, una sensazione unica al tatto ed amplifica l’aspetto ricercato e la texture.

Fonte: AvellinoToday.

La Regione Liguria regala a Dumfries un pacco con olio, vino e basilico: “Basta pollo col pesto”.
“Due settimane fa, erano molto arrabbiati con me perché avevo aggiunto del pollo alla mia pasta con il pesto. Per loro era un insulto alla pasta. Ho capito che non devo farlo più”. Non sono passate inosservate le recenti dichiarazioni di Denzel Dumfries agli occhi della Regione Liguria, che in occasione della partita fra Genoa e Inter di ieri sera ha regalato all’esterno olandese un pacco contente olio, vino e basilico. Un dono culinario e tradizionalmente italiano, accompagnato da questo messaggio: “Caro Denzel, siamo felici che ti piaccia tanto la pasta al pesto, ma ci raccomandiamo: non metterci più il pollo”, il simpatico siparietto poi raccontato sui social.

Fonte: TUTTOmercatoWEB.com.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 26 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Preghiera.
A una bottiglia di Brunello del 1997. Vorrei dedicarti una poesia, alla maniera del Carducci che scrisse “A una bottiglia di Valtellina del 1848”, ma dovrei esser poeta e non lo sono. Ti accontenterai della prosa, bottiglia di Brunello di Montalcino Biondi-Santi riserva 1997. L’anno della tua vendemmia ascoltavo Dalla, De André, Battiato, Paco De Lucia, Dolores O’ Riordan, tutti morti, leggevo “Il complotto dell’arte” di Jean Baudrillard, “Contro l’Europa” di Ida Magli, “Metafisica tascabile” di Valentino Zeichen, tutti morti, parlavo con mia madre e le mie nonne, tutte morte. Tu invece sei viva, bottiglia che a Montalcino mi venisti personalmente regalata da Franco Biondi Santi, morto anche lui: i grandi vini durano più dei grandi uomini. Nel ’97 molti credevano alla fine della storia e ora la storia è ricominciata in pieno, al ritmo dei cingolati….

Fonte: Foglio

In cantina – Sassicaia vola in formato magnum.
Rivalutazione media del 144% perle 16 bottiglie grazie al balzo dell’annata 1985 Sassicaia vola in formato magnum di Cesare Pillon La tabella di questa settimana non si era potuta realizzare finora perché mai era successo che gli stessi millesimi di 16 magnum, di una mezza bottiglia e di una doppia magnum di Sassicaia fossero quotati per due anni consecutivi alle aste internazionali. Come mai questo singolare evento si è verificato nel 2020 e nel 2021, proprio quando il mondo era sconvolto dalla pandemia di Covid-19? La pandemia non c’entra, anche se le restrizioni imposte dal lockdown possono aver facilitato in qualche modo il fenomeno. Che però è avvenuto perché le case d’asta, e non solo quelle italiane, stimolate dal crescente successo dei Sassicaia in bottiglie standard, sono andate alla ricerca dei Sassicaia in formati speciali e ne hanno moltiplicato l’offerta.

Fonte: Milano Finanza.

Superati 120 milioni.
La realtà trevigiana produttrice divini Prosecco Doc e Docg tra Veneto e Friuli ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi in crescita del 33%. Stati Uniti, Regno Unito e Germania sono i mercati più forti di Sandro Zanotti Ana nostra testata, nel febbraio 2020, lo disse chiaramente: «Siamo cresciuti su tutti i mercati, gettando le basi per- ché i12020 ci porti a toccare i 100 milioni di fatturato». La voce era quella di Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, tra le prime aziende vitivinicole private in Italia, che oggi – quell’obiettivo dei 100 milioni – pub dire di averlo abbondantemente raggiunto e superato. Messo da parte lo scoppio della pandemia, con l’inevitabile shock trasversale sui mercati, la realtà trevigiana produttrice di vini Prosecco Doc e Docg tra Veneto e Friuli, ha infatti chiuso lo scorso esercizio con ricavi complessivi per 121 milioni di euro.

Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.

I vini italiani di pregio conquistano spazi nelle aste internazionali.
All’ultima asta dei vini pregiati della Borgogna, lo scorso novembre, una barrique da cui si ricavano circa 300 bottiglie è stata aggiudicata per 800mila euro. Uno degli ultimi record di un mercato che dopo essere uscito dal perimetro del ricco collezionismo, diventando anche riserva di caccia di risparmiatori che scommettono sul valore economico dell’apprezzamento negli annidi un vino raro, ha un nuovo protagonista: l’Italia. I vini tricolore si stanno ritagliando a livello internazionale spazi impensabili fino a dieci anni fa quando detenevano appena l’1% di un mercato dominato a livello globale dalle etichette francesi. Ancora non hanno raggiunto la vetta di un Domaine de la Romanè e Conti (20mila euro a bottiglia), prodotto in quantità così limitate da farlo diventare un bene molto conteso.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24

Vino, a rischio 150 milioni Cia: “I prezzi saliranno”.
Non solo il rischio di blocco dei fertilizzanti indispensabili alle coltivazioni, ma anche di un embargo russo sul vino che costerebbe 150 milioni al Made in Italy. A lanciare l’allarme è la Cia-Agricoltori Italiani, che prevede un impatto diretto delle sanzioni sul carrello. Gli euro per tonnellata di fertilizzanti, in aumento rispetto ai 350 di metà autunno.

Fonte: Stampa.

Fucino, obiettivo orto d’Abruzzo.
È scattato il piano ministeriale “Il paniere dell’ortofrutta” coinvolte 43 aziende marsicane per 35 milioni di investimenti >Sono in corso di preparazione i bandi nell’ambito del Pnrr Si punta sui Distretti di qualità: prossimi due anni decisivi. Ci sono importanti novità per quanto riguarda il Fucino e i suoi prodotti alimentari esportati non solo in Italia. Saranno decisivi per il mantenimento dell’economia nazionale, ma anche in un momento nel quale i violenti cambiamenti climatici ne influenzano la produzione. C’è stato un blitz in città di Giorgio Mercuri, presidente di Fedagri pesca e dell’Alleanza delle cooperative Agroalimentari italiane, nel suo tour abruzzese, che è stato ospite del presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene e del presidente di Opoa Marsia (organizzazione dei prodotti del Fucino) Luigi D’Apice.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Vini campani sulla lasagna napoletana.
Benissimo quasi tutti i rossi: dal Lacryma Christi al Gragnano. Perfetti poi Aglianico e Falerno Vini campani sulla lasagna napoletana. La lasagna di Carnevale napoletana, un piatto grasso, ricchissimo, succulento, che negli ultimi anni è diventato ancora più ricco grazie alla possibilità di trovare facilmente gli ingredienti necessari. Non ci sono dubbi che i piatti italiani di tradizione preferiscono i vini di territorio. Meglio affidarsi dunque alla sapienza degli antichi, confortata dalla tecnica dei sommelier, per dirigersi verso prodotti del territorio. A Napoli c’è solo l’imbarazzo della scelta perché tutte le doc offrono una comoda e facile possibilità di abbinamento.

Fonte: Mattino Napoli.

Fumata nera per il Consorzio dei vini.
Ieri mattina la notizia inaspettata del rinvio della seduta del pomeriggio per l’elezione del Consorzio di tutela dei vini. Un rinvio salutato a tanti con delusione ma che potrebbe servire a far riflettere ed arrivare in maniera unitaria alla scelta del nuovo Cda che a sua volta eleggerà il numero i del Consorzio irpino. Un Consorzio a cui sono affidate le speranze di rilanciare il settore del vino, dopo l’emergenza pandemia. Nella mattinata si è sottolineato che la sala di Palazzo Caracciolo, che avrebbe dovuto accogliere l’assemblea, non poteva contenere il numero dei soci di circa 500. I quali hanno dato vita a due liste con i relativi rappresentanti: il professore Raffaele Coppola e Teresa Bruno.

Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.

I migliori vini della Romagna premiati al Palaturismo.
I protagonisti dell’evento con l’assessore Stefano Caldari Sabato 5 marzo la prima edizione dell’evento Il presidente dei sommelier: «Vogliamo valorizzarli». Le eccellenze del territorio in un bicchiere, un territorio che si allarga a Emilia, Romagna e Marche in una esperienza capace di coinvolgere e stupire appassionati e operatori del settore. È “Unione d’Eccellenza — esperienze di Vitae in Romagna, Emilia e Marche”, un nuovo grande evento dedicato al vino, organizzato dall’Associazione italiana sommelier di Romagna, insieme ad Ais Emilia e Ais Marche. Appuntamento sabato 5 marzo, al Palazzo del Turismo, con la prima edizione che prevede la premiazione dei vini e delle cantine produttrici (circa una settantina di vignaioli) insigniti delle Quattro Viti nella Guida Vitae—Edizione 2022. «Non per niente le chiamiamo “eccellenze”, vini che vanno degustati attentamente, il nostro compito è quello di valorizzarli — afferma Roberto Giorgini, presidente di Ais Romagna.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Sangiovese boom nella guida dei sommelier Ais – I vini forlivesi alla ribalta: li premia l’Ais.
La guida Vitae dell’associazione dei sommelier dà il massimo voto (4 Viti) a 31 etichette romagnole: 15 sono della nostra area. VITALIANO MARCHI (AIS) «Protagonista in tutte le sue sottozone il Sangiovese. L’Albana consolida il suo ruolo» di Quinto Cappelli La Romagna del vino cresce, soprattutto in qualità, lavorazione e raffinatezza. A dirlo sono i sommelier dell’Associazione italiana sommellier nella guida ‘Vitae 2022’, che hanno assegnato le 4 Viti (punteggio massimo) ai vini al top nella produzione enologica. Le ‘eccellenze’ sono salite a 31 (14 nell’edizione scorsa), anche favorite dal nuovo formato della guida, che ha consentito di ampliare lo spazio a un numero maggiore di cantine recensite e schedate dai sommelier. Inoltre, i 31 vini della Romagna con il punteggio massimo saranno premiati e potranno essere degustati a Riccione al Palazzo del Turismo sabato 5 marzo nel nuovo format lanciato da Ais Romagna, ‘Esperienze di Vitae’, in collaborazione con Ais Emilia e Marche, dove saranno di scena i migliori vini dei tre territori abbinati ai prodotti tipici della nostra regione.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

«Il Sangiovese ha fatto il botto Grande attenzione al prodotto».
Berti (Terre di Predappio): «Merito dell’opera continua dei nostri viticoltori per la qualità E il mercato ci dà ragione» «Col Sangiovese di Predappio questa volta abbiamo sbancato, non solo perché la zona è da sempre altamente vocata alla viticoltura, ma sta emergendo negli ultimi anni anche la qualità dei vini e la raffinatezza dei produttori in vigna e in cantina». Stefano Berti, presidente dell’Associazione Terre di Predappio (oltre dieci produttori, fra cui la Cantina Forlì Predappio) e viticoltore a San Martino in Monte, è soddisfatto dei tanti premi assegnati dalla Guida Vitae agli imprenditori del vino della Romagna e in particolare del Forlivese, col cuore che pulsa sulle colline di Predappio.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Ecco tutte le bottiglie e le cantine che hanno avuto il massimo dei voti.
Ecco le cantine romagnole che hanno ottenuto le ‘quattro viti’ nelle sottozone del Forlivese per un proprio vino, cioè ben 15 sui 31 prodotti romagnoli premiati, fra cui otto Sangiovese di Predappio. Mutiliana (Modigliana), Romagna Sangiovese Modigliana Tramazzo 2018; Stefano Berti (Forlì), Romagna Sangiovese Predappio Calisto Riserva 2018; Condé (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio Raggio Brusa Riserva 2018; Chiara Condello (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio le Lucciole Riserva 2018; Fattoria Nicolucci (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio di Predappio Vigna del Generale Riserva 2018; Noelia Ricci (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio il Sangiovese 2020; Sadivino (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio Maestoso Riserva 2017; Tenuta Piccolo Brunelli (Galeata), Romagna Sangiovese Predappio Cesco 1938 2019; Drei Donà Tenuta La Palazza (Forlì), Romagna Sangiovese Alessandro Nicolucci con il suo sangiovese ‘Vigna del Generale’ Predappio Notturno 2019; Calonga (Forlì), Baravelli Vermouth Bianco 2020; Raffaella Bissoni (Bertinoro), Romagna Albana Passito Bissoni 2018; Celli (Bertinoro), Romagna Albana Secco I Croppi 2020; Fiorentini (Castrocaro), Romagna Albana Secco Cleonice 2019; Giovanna Madonia (Bertinoro), Romagna Sangiovese Bertinoro Ombroso Riserva 2018; Tenuta La Viola (Bertinoro), Romagna Sangiovese Bertinoro P. Honorii Riserva 2017.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Nuova presidente per il Baratuciat.
Valentina Peracino dell’azienda agricola vitivinicola Prever è la nuova presidente dell’Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni Storici Sacra di San Michele, che nel corso dell’ultima assemblea ha eletto il nuovo direttivo. Al suo fianco, come vicepresidente, c’è Giuliano Bosio. Enrico Allais sarà segretario. Un nuovo ruolo per Valentina Peracino, dopo i tre anni nei quali da vicepresidente ha ben lavorato per avviare le pratiche di ottenimento della denominazione “doc” per tutti ivitigni dei comuni interessati alla produzione del Baratuciat, percorso ancora in itinere. Un iter lungo che richiede tempo, ma che la Peracino non dispera di raggiungere.

Fonte: Luna Nuova.

Giovane e brioso Un Aglianico da «Repertorio».
L’ Aglianico è senz’altro il più importante vitigno del Sud; la sua diffusione in J Campania, Puglia e Basilicata ne testimonia la capacità di adattamento a differenti situazioni geoclimatiche, pur mantenendo inalterate le caratteristiche di base. Tra le zone dove meglio si è acclimatato v’è senz’altro il Vulture. I suoi terreni di origine vulcanica sono l’habitat ideale per un’espressività molto caratterizzante. All’interno del Vulture poi le zone di coltivazione si differenziano a loro volta, oltre che per la diversa altitudine (dai 1326 metri del Monte Vulture ai Zoo metri delle colline di Lavello), anche per la struttura geomorfologica del terreno, influenzato dall’antica attività eruttiva del vulcano. Tra quelle che sono da sempre riferimento per la qualità dei vini, c’è la zona che possiamo definire «storica» che comprende i comuni di Atella, Rionero, Barile, Ripacandida, Ginestra, Rapolla e la parte alta di Melfi sulle pendici del Monte Vulture.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Forbes brinda con i vini pugliesi.
La Cantele di Guagano nella classifica delle 100 eccellenze italiane 2022 Prosegue il percorso di crescita qualitativa e di immagine dei vini pugliesi. Ad attestarne il valore, questa volta, è l’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes, che, nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022′; ha premiato la salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, porta la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

L’agri/cultura e l’energia green spiegate ai ragazzi.
Viticoltura, olivicoltura, agricoltura, energia pulita, ecologia… Venerdì 25 febbraio, i ragazzi dell’Istituto comprensivo San Giuseppe da Copertino, diretto da Eleonora Giuri, parteciperanno a una giornata dedicata ai saperi dell’agricoltura, visitando il vigneto di negroamaro che la Cantina Cupertinum ha impiantato da cinque anni nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione. Il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di impollinazione. Francesco Trono, presidente della Cantina e agronomo, condurrà la visita spiegando l’importanza della potatura per la buona riuscita dell’annata vitivinicola, che a settembre si concluderà con la vendemmia. Dell’ importanza delle api parleranno le rappresentanti di Bianco Apicoltura.

Fonte: Salento in tasca.

Vino, rischi sanzioni su consumi e quotazioni.
Le conseguenze del conflitto russo-ucraino sulle esportazioni veronesi ma anche sui listini: le preoccupazioni aumentano Vino, rischi sanzioni su consumi e quotazioni Chi aveva progetti in Russia ora dovrà rivederli. E la riduzione della spesa potrebbe far crollare i prezzi. Per prima cosa, la paura per le popolazioni coinvolte nel conflitto, e poi il timore per l’inasprirsi delle sanzioni commerciali che potrebbero bloccare o limitare l’export, con lo spettro di un possibile embargo russo sul vino, e per le ripercussioni del possibile calo dei consumi sui prezzi dei vini, in particolare sull’Amarone; ad esprimerle, i rappresentanti del mondo del vino veronese. Sembrava l’ultima delle opzioni, e invece l’invasione russa dell’Ucraina è realtà. Un conflitto che era in atto da anni. «Da otto anni siamo in guerra», ha raccontato un importatore ucraino di vini veronesi, «e in questi anni sono già morti 15mila dei nostri cittadini.

Fonte: Arena.

«Barolo? Ho Marzemino, ma buono» Le finte vaccinazioni pagate col vino – Vino pregiato in cambio delle iniezioni fantasma per avere il Green pass.
L’inchiesta sui Green pass «Barolo? Ho Marzemino, ma buono» Le finte vaccinazioni pagate col vino La dottoressa chiedeva Amarone e Barolo, ma poteva accontentarsi anche di Marzemino. Spuntano pure dettagli enologici trevigiani dall’inchiesta di Vicenza, che vede 5 residenti nella Marca Indagati per l’ipotesi di falso, sulle finte vaccinazioni per il Green pass. Avere i Green pass Vaccini, il caso Vino pregiato in cambio delle iniezioni fantasma per avere il Green pass. Nell’inchiesta di Vicenza il dono di un 51enne. Le richieste di una 40enne di Castelfranco di Roncade alla dottoressa finita ai domiciliari sottoposta all’obbligo vaccinale per lavoro. La dottoressa chiedeva Amarone e Barolo, ma poteva accontentarsi anche di Marzemino. Spuntano pure dettagli enologici trevigiani dall’inchiesta, condotta dalla Procura di Vicenza, che vede 5 residenti nella Marca indagati per l’ipotesi di falso, nell’ambito di un giro di presunte false vaccinazioni per ottenere il Green pass. Certificato che è stato sequestrato ai pazienti, mentre sono finiti ai domiciliari il medico di medicina generale Daniela Grillone Tecioiu, il suo compagno Andrea Giacoppo e il nefrologo Volker Erich Goepel, accusati a vario titolo anche di corruzione e peculato.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vino: Mipaaf, più tempo per adeguamento Ue a produzione Igp.
Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola di avere più tempo per adeguarsi alle norme europee che riguardano la definizione di produzione per i vini Igp. Il Regolamento europeo entrato in vigore lo scorso 7 dicembre, ha confermato, infatti che anche la produzione o vinificazione del massimo 15% delle uve derivanti da vigneti ubicati al di fuori della zona di produzione delimitata di una Igp debba avvenire all’interno di tale zona. Al fine di contenere il danno economico dei numerosi produttori vitivinicoli che tradizionalmente hanno vinificato il massimo 15% delle uve fuori zona, il Ministero ha quindi accordato un periodo transitorio fino al 14 luglio 2022, data di fine dell’attuale campagna vendemmiale.

Fonte: ANSA.it.

Guerra in Ucraina, forti perdite in vista per l’export di vino in Russia.
L’Italia è il primo fornitore di vino della Russia con una quota di mercato del 30% del valore di 375 milioni di dollari. La guerra Russia-Ucraina avrà effetti pesanti sul settore del vino made in Italy. L’Italia è infatti il primo fornitore di vino della Russia (con una quota di mercato del 30% davanti a Francia e Spagna) con un giro d’affari che lo scorso anno è stato di 375 milioni di dollari e che aveva registrato un progresso sull’anno precedente dell’11% circa.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Incertezza Il retrogusto del vino.
Emanuele Bottiroli Bene il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. È quanto emerso oggi nel corso del webinar “Vino e Bollicine nella Distribuzione Moderna: consuntivo 2001 e prospettive per il 2022”, organizzato da Veronafiere. L’evento si inquadra in una serie di webinar organizzati come tappe di avvicinamento a Vinitaly, che si terrà dal 10 al 13 aprile 2022. Il vino nella DM chiude il 2021 con un –2,2% a volume, negativo verso il 2020 ma positivo rispetto al 2019, anno pre-pandemico e quindi vero termine di paragone. Le bollicine, invece, hanno fatto registrare una crescita straordinaria del 18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Analizzando i dati a valore, emerge che il vino è cresciuto del 2,1% e le bollicine del 20,5%. Complessivamente un valore di 3 miliardi di euro.

Fonte: Il Giorno.

Gratis su YouTube la piattaforma di e-learning sul vino.
Grazie al successo riscontrato dal momento del lancio della piattaforma di e-learning sul vino, Tannico ha deciso di rendere gratuiti tutti i contenuti della Tannico Flying School attraverso il canale YouTube. Oltre 400 ore di video-corsi tra assaggi, interviste e degustazioni con i produttori, racconti di regioni vitivinicole e vitigni con una libreria in continuo aggiornamento per rendere il piacere del vino democratico. Inaugurata a ottobre 2019, la Tannico Flying School si è da subito posta l’obiettivo di offrire un approccio sempre fresco e lontano dai cliché per raccontare in modo semplice e completo tutto ciò che ruota attorno al mondo del vino.

Fonte: Federvini.

Luca D’Attoma: “Vino troppo spesso messo sotto accusa, va tutelato di più”.
“Politica superficiale e scienziati troppo presi dal proprio ego”: l’enologo toscano all’attacco dopo l’esclusione della biodinamica dalla legge sull’agricoltura biologica. E lancia una frecciata al mondo degli spiriti: “Spesso l’industria di birra e liquori viene ‘favorita’ rispetto al comparto agricolo”. “Il vino è uno dei prodotti più prestigiosi della nostra filiera agroalimentare, ma ultimamente è stato messo troppe volte sotto accusa”. E la politica, in particolare sul tema biodinamica, “ha dimostrato superficialità”. Parola di Luca D’Attoma, uno dei più noti e stimati consulenti enologi e produttori italiani.

Fonte: la Repubblica.

Scienza & Salute: ‘Vino e veritas’, benefici, rischi e giusta misura nel consumo di alcolici.
Vino e veritas’, benefici, rischi e giusta misura nel consumo di alcolic i’ è il titolo della nuova puntata di Bio Medical Report che, attingendo dal noto detto latino, affronta una questione delicata e di estrema attualità internazionale, che lega i proverbiali effetti salutistici di un buon bicchiere di vino al presunto rischio di assunzione quotidiana di alcolici. “Fin dall’antichità – ha spiegato l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore scientifico della rubrica e responsabile per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata – sono note le proprietà terapeutiche del vino. Lo stesso Plinio il vecchio le ricordava, con riferimento alla capacità di questa bevanda di fornire energia e riscaldare il corpo, di stimolare l’appetito e di favorire il sonno”. Tante le storie e le tradizioni, ha ricordato Minelli, che “riportano l’uso che del vino è stato fatto nei secoli, anche dalla Medicina”.

Fonte: Adnkronos.

La famiglia Pinault investe ancora nel vino: sbarca in Champagne entrando nel capitale di Jacquesson.
Dopo Bordeaux, Borgogna, Côtes du Rhône e Napa Valley, Artémis Domaines aggiunge un altro gioiello alla propria corona. Artémis Domaines, il comparto dedicato al vino di Groupe Artémis, la holding della famiglia Pinault, dopo gli investimenti a Bordeaux (Château Latour), Borgogna (Domaine d’Eugénie e Clos de Tart), Côtes du Rhône (Château-Grillet) e Napa Valley (Eisele Vineyard), sbarca in Champagne, entrando nel capitale di Jacquesson, di proprietà della famiglia Chiquet. La maison è diventata un punto di riferimento per gli amanti dello Champagne di tutto il mondo a partire dagli anni Duemila, con la svolta del “Manifesto dei 700”, con cui la griffe ha deciso deciso di realizzare ogni anno il miglior blend possibile dai vigneti aziendali, interpretando sempre lo spirito dell’annata, per Champagne ogni anno diversi, in non più di 250.000 bottiglie.

Fonte: WineNews.

Forbes: tra le 100 eccellenze italiane ci sono i vini di Puglia. Tre le cantine premiate dalla rivista americana.
L’edizione italiana della rivista americana Forbes, nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022”, ha premiato la cantina salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. «È una notizia che mi rende particolarmente orgoglioso – commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – perché conferma, ancora una volta, la qualità straordinaria delle nostre produzioni vitivinicole. Il novero tra le 100 eccellenze italiane è l’ennesima attestazione del riconoscimento globale per i vini pugliesi e, in particolare, per il Primitivo e il Negroamaro: un binomio ormai noto a livello mondiale che traina anche l’appeal turistico del tacco d’Italia.

Fonte: Quotidiano Di Puglia

I Signori della Cantina: Roberto Potentini. L’enologo del tartufo e dei vini in abbinamento.
Gli enologi non invecchiano con gli anni, ma con le vendemmie. Il vino è la bevanda più scientifica e più leggendaria che esista. A parlarne con Giuseppe Cristini è l’enologo Roberto Potentini. «È complicatissimo, perché il vino è passione, amore, tecnologia e chimica è microbiologia, è cultura e’ il sacro e il profano, è leggenda, è storia, è scienza, per cui il vino racchiude in sé tanto misticismo. Sono 42 vendemmie fatte: gli enologi non invecchiano con gli anni ma con le vendemmie. In questi 42 anni vitivinicoli, ciò che ho maturato nel vino è che occorre studiare tanto, applicare tanta scienza e microbiologia, tanta chimica, tanta fisica; tutto ciò che racchiude la grande scienza dell’enologia, che non è altro che un insieme di tante discipline e tutte vanno racchiuse e guidate dalla cosa più immateriale e intangibile che è l’aspetto passionale, culturale ed emotivo del vino.

Fonte: italiaatavola.net.

Alla Cantina Terre del Barolo confermata la presidenza per Paolo Boffa.
Terzo mandato consecutivo per il presidente che sarà affiancato dal vice Rosa Oberto e da un consiglio esecutivo composto da Elio Fenocchio, Luca Cogno, Livio Scavino, Graziano Gallo e Bruno Ronzini. Il lavoro paga, sempre. I Soci viticoltori della Cantina Terre del Barolo lo sanno. Per il nuovo triennio 2022-2024 sono state definite le cariche del consiglio esecutivo. Confermato alla presidenza Paolo Boffa, che inizia così il suo terzo mandato consecutivo, e che avrà al suo fianco la vice presidente Rosa Oberto, alla sua seconda esperienza di fila in questo incarico. Completano il consiglio che ha potere decisionale i confermati Elio Fenocchio, Luca Cogno e Livio Scavino, con i due nuovi consiglieri Graziano Gallo e Bruno Ronzini.

Fonte: Lavocedialba.it.

Cantina Masi a Monte Leone – lettera al sindaco di S. Ambrogio.
Pubblichiamo la lettera che il cittadino Gabriele Fedrigo ha inviato al sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, riguardante la costruzione della cantina da parte del gruppo Masi S.p.A. in località Monte Leone. Al Sindaco del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella
Roberto Albino Zorzi. All’Ufficio tecnico del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Regione Veneto.
Signor Sindaco,
mi chiamo Gabriele Fedrigo. Sono nato a Negrar dove abito. Da molti anni sono impegnato nello studio e nella difesa di ciò che resta della bellezza della Valpolicella sempre di più messa in pericolo dagli energumeni del cemento, da scriteriati interventi di sistemazione dei fondi agricoli e da costruzioni pretenziose delle cantine del vino che nulla hanno da spartire con la storia di questa nostra terra.
Vi scrivo la presente per esprimere tutto il mio sconcerto e la mia delusione per quanto sta avvenendo in località Monte Leone con la costruzione della nuova cantina del gruppo Masi S.p.A. Mi chiedo come sia stata possibile l’approvazione di un progetto così visivamente impattante e senza alcuna relazione con la storia del territorio circostante, nella fattispecie con il borgo di Montolon, con la villa Serego- Alighieri, con le colline di Gargagnago. La costruzione orba uno degli ultimi scorci panoramici posti su quel cordone cementizio di case che si snoda lungo la Strada Provinciale 4.
Non è ora di finirla con una concezione del territorio che lo assimila, come ricordava lo scrittore Vitaliano Trevisan, al disco rigido di un pc dove si fanno girare i software che si vogliono? Mi potrebbe dire il senso di un progetto che non solo non contribuisce alla valorizzazione estetica della zona ma che la depaupera? Potrebbe dirlo ai cittadini della Valpolicella?
Fonte: Veramente.org.

STAMPA ESTERA

Cape crusaders: great value wines from South Africa.
A Covid-spooked government. Wine production in South Africa has its challenges, which makes it all the more extraordinary that there is so much optimism and energy among the Cape’s producers. Less surprising was to see the gleeful co-operative spirit that has characterised the new wave of wine producers over the past decade riding the success of a rediscovered region. Swartland, in the hot, dry interior of the Cape, has recently been recognised as a potential source of exciting wine from old vines. The Swartland Revolution, a festival that combined these emerging, often low-intervention wines with music and sheer exuberance, was held every November from 2010 to 2015. At that point it was felt that producers such as Eben Sadie and Adi Badenhorst, two of the most admired, were no longer revolutionaries but truly part of the South African wine mainstream. We fickle wine writers tend to fixate on the new. Those in the old guard of South African wine must have felt rather abandoned. But Stellenbosch, South Africa’s most important wine region, has been fighting back. The Stellenbosch Wine Routes are a clear invitation to tourists to visit the 130 wine estates in the stunning countryside around this attractive, leafy university town.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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