News Vitivinicole e tenute agricole di venerdì 25 febbraio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 25 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Prezzi ed export, i timori della fiera Cancellato l’evento Vinitaly a Mosca.
La settimana prossima Fieragricola: «Toccheremo con mano le tensioni». Dall’Ucraina a Verona, l’import di mais e grano tenero registra prezzi in aumento e difficoltà di approvvigionamento. «Sì, c’è tensione su prezzi e forniture, di preoccupazione ne registriamo tanta e la si toccherà con mano anche a Fieragricola», dice Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere. Ecco un altro riflesso dell’invasione russa in Ucraina. Quell’Ucraina ch’è il 12° mercato per import dell’economia veronese e vede i prodotti di colture agricole al secondo posto nelle importazioni. Inevitabile che Fieragricola — da mercoledì 2 a sabato 5 marzo — risenta di quanto sta accadendo. Ma non solo. Perché VeronaFiere vuol dire anche Russia e nel tardo pomeriggio di ieri, in viale del Lavoro, è arrivata da Mosca la notizia dell’annullamento di Vinitaly Russia, cioè la tappa di Vinitaly International in programma da questo lunedì a mercoledì 2 marzo: parliamo del «più importante evento b2b della capitale russa dedicato al vino italiano».

Fonte: Corriere di Verona.

Il rinoceronte che cavalca l’onda del Timorasso.
Rivetti e la rinascita del bianco autoctono piemontese «Sull’Alta Langa avevamo già piantato le nostre bandiere. Mi sono chiesto: perché non provare con la stella nascente dei bianchi piemontesi?». Giorgio Rivetti, esponente dei Barolo Boys con l’azienda La Spinetta (un gruppo da 30o ettari con quattro cantine in Piemonte e Toscana), cavalca l’onda del Timorasso, riscoperto da Walter Massa negli Anni 80. Molti produttori piemontesi (e non solo) hanno investito sui Colli Tortonesi, nella Doc Derthona. Il mezzo ettaro di vigna di Timorasso che resisteva nel 1987 si è moltiplicato: zoo ettari e 600 mila bottiglie.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Bombe e sanzioni, ora l’export rischia di colare a picco.
La guerra in Ucraina si aggiunge al caro-energia. La ripresa post pandemia è a rischio Bombe e sanzioni, export a picco Gravi ripercussioni su manifattura e agroalimentare Le annunciate sanzioni, per una serie di motivi, rischiano di ripercuotersi negativamente più su chi le impone che sulla Russia che le subisce. In occasione dell’altro gesto guerrafondaio di Putin, l’annessione della Crimea, l’Europa, e l’Italia, hanno pagato un prezzo rilevante mentre la Russia s’è resa autosufficiente in molti ambiti produttivi e grazie alle sue materie prime ha continuato a introitare denaro sui mercati internazionali. Guerra. Quindi sanzioni. Che avranno un impatto negativo sull’economia.

Fonte: Italia Oggi.

Regioni e Pnrr-Friuli VG – A Borgo Conventi, crescita del fatturato e sostenibilità fanno buon vino.
Un’oasi di tranquillità circondata dal morbido profilo delle colline fa da cornice alla Tenuta Borgo Conventi a Farra d’Isonzo (Gorizia), cantina con vigneti in area Collio ed Isonzo. Da aprile 2019 è di proprietà della famiglia Moretti Polegato, che con Villa Sandi vanta una lunga storia nel mondo del vino, nata e cresciuta sullo scenario dell’area Prosecco. «Siamo arrivati nella terra del Collo con il desiderio di conoscere e di entrare in sintonia con un territorio per noi nuovo», spiega Giancarlo Moretti Polegato, «abbiamo seguito ed assecondato i ritmi di una terra straordinaria, che ci regala colori, sapori e profumi altrettanto straordinari che con rispetto ed amorevole cura per i dettagli trasferiamo nei vini. Abbiamo portato a Borgo Conventi le nostre linee guida fatte di qualità, innovazione e affidabilità ed il nostro impegno è stato premiato con i Tre Bicchieri Gambero Rosso assegnati al Sauvignon Doc Collio 2019 e al Friulano Doc Collo 2020».

Fonte: Mf.

Corso sul vino, partono le lezioni.
Parte oggi la seconda edizione della Wine business school del Comune di Tollo, realizzata in collaborazione con l’università di Teramo, l’associazione “Città dei vino” ed altri partner. L’iniziativa vuole essere un corso di aggiornamento in wine business “verso una gestione sostenibile dell’impresa vitivinicola”, Istituito presso la facoltà dl Bioscienze e Tecnologie agro-alimentari e ambientali, rivolto a operatori del settore. Si parte dalle 9, all’Enomuseo del paese, con una lezione Introduttiva sul principi di marketing e gestione per I’impresa vitivinicola.

Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.

“Settore vinicolo vittima di cattiva pianificazione”.
L’ex sindaco: «Serve proposta innovativa e dibattito culturale» «Settore vinicolo vittima di cattiva pianificazione” «Questa situazione sta generando devastanti ripercussioni sulla produzione non sorretta dalla crescita di quote di mercato di imbottigliato» L’ex sindaco Floriano Panza interviene e tratta il fenomeno che sta interessando, negativamente, il settore vinicolo. “Utilizzo come figura retorica questo grave shock ortopedico, che necessita di intervento chirurgico, per rendere l’idea della serietà e della urgenza che meritano, forse, le seguenti considerazioni frutto di una esperienza diretta vissuta con intensità e passione. Partiamo daccapo. Il Sannio, come è noto, produce storicamente circa il 50% del vino campano stimato in 1.600.000 – 1.800.000 di hl. E di tale primato noi sanniti meniamo vanto. Da lustri, da questa produzione tiriamo fuori non più di 24 milioni di bottiglie tra DOC e IGT ma ne potremmo tirare almeno 100 milioni”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Vini giusti dal mondo, un gelataio coraggioso.
La prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, si terrà in presenza a Bologna da domenica 27 a martedì 29 marzo. L’evento, organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, era in programma alla fine di febbraio: lo slittamento è stato deciso per la sicurezza e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione. A Bologna arriveranno cantine provenienti da tutta Italia e dall’estero. Canzoni Francesco Tinelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest e svolse un’importante opera di salvataggio e protezione ai perseguitati.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Sugli scaffali, di alcuni vini sono finite le scorte «Vendite aumentate del 20%».
«Per rendere l’idea di quanto è aumentato il consumo di vino, basti dire che molte piccole aziende hanno avuto una richiesta superiore alla loro produzione. E che siamo ancora senza i loro prodotti, in attesa che venga messo in commercio il vino dell’ultima annata». A parlare è Paolo Delorenzi, titolare a Ravenna dei supermercati Conad “Galilei” e “La Fontana”, che parla di un trend di crescita anche nel 2021 nella vendita di alcolici, dopo il boom del 2020 registrato in tutta Italia, nel periodo del lockdown. «Le vendite di birra sono rimaste praticamente stabili – rivela Delorenzi -, mentre i superalcolici dopo l’aumento del 2020, con la moda forzata dei cocktail casalinghi, nell’ultimo anno hanno registrato una flessione, a fronte anche della riapertura dei locali. Quelle che sono in continua crescita sono invece le vendite di vino, in questi due anni cresciute del 15-20 percento.

Fonte, Ravenna & Dintorni.

Niente bollino nero per il vino: «Una battaglia vinta».
«Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette. Emendamenti che hanno visto cofirmatari gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini.

Fonte: Ravenna & Dintorni.

Lettera – Salvate il lambrusco dal “bollino nero”
L’approvazione al Parlamento europeo degli emendamenti voluti dall’Italia e fortemente sostenuti dal gruppo del M5S e dal governo italiano, in primis dal nostro ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, con cui viene scongiurata un’etichettatura anti-cancro allarmistica sui vini e si fa una chiara distinzione tra uso e abuso di alcol, è una vittoria del buon senso e dei nostri produttori, comprese le tante aziende vinicole della nostra provincia, con particolare attenzione a quelle che producono Lambrusco, una delle eccellenze del nostro territorio. Imporre un’etichetta di rischio cancerogeno ai vini, il cosiddetto “bollino nero”, sarebbe stato non solo scientificamente sbagliato ma anche economicamente disastroso.

Fonte: Voce di Parma.

La Bimare di nuovo capitale del vino. A marzo ritorna il Sestri Wine Festival.
La città dei due mari capitale del vino. Dopo 2 anni di pausa torna Sestri Levante Wine Festival. L’evento si svolgerà domenica 20 e lunedì 21 marzo all’ex Convento dell’Annunziata che si affaccia sulla Baia del Silenzio. Si potranno degustare vini nelle giornate di domenica dalle 10 alle 19.30 e lunedì dalle 10 alle 19. Ingresso con Green pass rafforzato, 15 euro per il pubblico e 10 euro per tutti i soci Fisar, Ais e Fic. «Abbiamo coinvolto il tessuto locale, collaborando con il Civ e i negozianti del Caruggio, l’Accademia del Turismo di Lavagna e la Federazione cuochi genovesi – sottolinea Emiliano Bixio, presidente dell’Associazione Gente de la Maina – a Sestri Levante arriveranno circa 45 espositori provenienti da diverse parti d’Italia, in particolar modo dalla Liguria, dal Piemonte ma anche dall’Emilia e dalla Campania, in particolar modo dal piacentino e dal beneventano.

Fonte: Nuovo Levante.

Vino Terre d’Oltrepò, ora c’è Bardone.
È il nuovo presidente. Tre poli produttivi e 643 soci. «Più export per battere la crisi». Enrico Bardone è il nuovo presidente di Terre d’Oltrepò, la più grande e cantina cooperativa della Lombardia, la cui sede legale è a Casteggio (Pavia), mentre quella operativa si trova a Broni, altra cittadina pavese. Una realtà che lavora più del 500/0 delle uve dell’Oltrepò, in passato ha superato i 500 mila quintali. «Contiamo su tre poli produttivi a Broni, Casteggio e a Santa Maria della Versa, per complessivi 643 soci» ricorda lo stesso Bardone, titolare di una storica azienda di viticoltura a Casteggio, che sin dai tempi del nonno conferiva l’uva alla cooperativa.

Fonte: Provincia – Cremona.

Alleanza tra Dogliani, Diano e Ovada per valorizzare le terre del Dolcetto.
L’Amministrazione comunale doglianese Intende realizzare la casa del Dolcetto coinvolgendo nel progetto anche Diano e Ovada, zone di produzione di altre due Docg originate dallo stesso vitigno. Spiega 11 vicesindaco e assessore all’agricoltura Gian Luca Dcmaria: »Nel 2019 ci fu un incontro tra esponenti del Comuni, produttori vinicoli e Regione per Iniziare a lavorare insieme in un’ottica dl valorizzazione turistica dell’areale. La pandemia ha bloccato tutto, ma ora potrà essere l’occasione buona per ricominciare». L’assessore aggiunge: «la casa del Dolcetto non sarà una seconda enoteca.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Niente bollino nero Ue sul vino, almeno per ora.
Non passa la proposta della commissione, ma u tema resta d’attualità sarebbe stato grave se il Parlamento europeo avesse approvato la proposta della Commissione dl segnare con 11 “bollino nero” un prodotto di lunga tradizione e dl grande radicamento territoriale come il vino. Si sarebbe demonizzato il consumo delle bevande alcoliche con un allarme in etichetta, alla stregua dl quanto fatto anni fa per le sigarette. L’iniziativa rientrava nel pacchetto del cosiddetto Cancer plan e rischiava di porre il vino in una posizione di grave incriminazione senza alcun riferimento alla quantità e anche all’origine stessa dell’alcol in esso contenuto.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Dal 10 marzo Trasferta danese dei produttori monferrini.
Trasferta in Danimarca per il Consorzio di Tutela vini Colline del Monferrato Casalese. Il 10 marzo, una rappresentanza delle eccellenze enoiche monferrine raggiungerà Copenhagen per una Masterclass guidata da Thomas Ilkjaer, seguita da un B2B table tasting per operatori del settore (buyer, referenti Ho.Re.Ca, opinion leader e media di settore) e da un B2C con table tasting rivolta al pubblico di winelover danesi, il tutto, nell’ambito del progetto “Piedmont to Discover”, realizzato grazie al Psr 20142021 della Regione Piemonte sottomisura 3.2 annualità 2020.

Fonte: Monferrato.

Novi, Gavi e Tortora alleate per la promozione turistica.
I tre sindaci hanno siglato un patto per promuovere le eccellenze del territorio. Tre città unite nella promozione del territorio e del patrimonio artistico, culturale, enogastronomico e agricolo, allo scopo di amplificare l’offerta turistica dei propri Comuni. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato nelle ultime ore dai sindaci di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, di Tortona, Federico Chiodi e di Gavi, Carlo Massa, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dall’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Alessandria, Alexala. «Un patto di collaborazione che gioverà a tutti, per rendere la nostra zona ancora più appetibile in vista di un ritorno al turismo», ha commentato il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Re barolo va a palazzo.
Il sommelier Sandro Minella e dal giornalista Danilo Poggio, intitolato “Le donne del Barolo: da Giulia Colbert alle produttrici di oggi”, in cui alcune produttrici racconteranno la loro esperienza e proporranno in degustazione un’etichetta distintiva, non presente in sala. A rappresentare l’eccellenza vitivinicola delle Langhe saranno le aziende Gian Piero Marrone di La Morra, Boroli di Castiglione Falletto, Bric Cenciurio di Barolo, Diego Morra di Vcrduno, DosioVignetidi La Morra, Franco Conternodi Monforte d’Alba, Fratelli Serio e Battista Borgognodi Barolo, l Bré di Verduno, 3osetta Saffirio di Monforte d’Alba, Marchesi di Barolo, Fratelli Moscone, Olivero Mario di Roddi, Rocche Costamagna di La Morra e Silvano Bolmida di Monforte d’Alba. Ad accompagnare i vini le specialità gastronomiche di Agrisalumeria Luiset, fascina Boschetto e Il Germoglio dei Sapori.

Fonte: Stampa Torino Sette.

Intervista a Piernicola De Castris – «Un importatore ucraino ha sospeso un accordo».
Avevamo previsto una vendita di almeno 50mila bottiglie. Gli sviluppi della crisi Russia-Ucraina e l’escalation militare delle ultime ore, destano preoccupazione anche nel mondo vinicolo salentino. Il clima di incertezza a causa del venti di guerra nell’aria già da alcune settimane, l’inizio dell’invasione dell’Ucraina di queste ore e le ormai inevitabili sanzioni della Unione europea contro la Russia, non lasciano tranquilli nemmeno gli imprenditori del settore vinicolo. Oltre alla terribile conseguenza della perdita di vite umane nelle aree interessate dagli eventi bellici, inevitabili saranno gli effetti anche in termini economici per i paesi dell’Unione europea Parte importante della produzione del Salento, peraltro, è destinata proprio ai consumatori dell’Est Europa.

Fonte: Gazzetta del Salento.

IL MARE NOSTRUM culla di civiltà antiche come il pane, l’olio e il vino.
Oggi i porti si riempiono sempre più di navi militari mentre, al largo, continua la tragedia dei naufragi . Mare nostrum. Lo m. chiamavamo ancora così, fino a qualche decennio fa, nelle scuole, su certe carte geografiche storiche, perfino nel parlar comune. Certo, era un’espressione romana e imperiale. I romani poterono cominciar a definirlo così alla fine delle guerre puniche, fra III e II secolo a.C., ma già con la divisione della compagine imperiale in una Pars Orients e una pars Occidente alla fine del IV secolo d.C., con l’imperatore Teodosio, tale espressione era politicamente impropria. V’era comunque, e si affermava allora, quanto meno un’unità religiosa: ma nel VII secolo arrivarono le conquiste musulmane e anche quell’unità s’infranse.

Fonte: Toscana Oggi Speciale Mediterraneo Frontiera di Pace.

Locali, vino e terme. Gli affari dei russi – Dal vino ai locali gli affari dei russi.
Dal vino ai locali gli affari dei russi Le sanzioni potrebbero bloccare i conti di tutti gli investitori in provincia. Con effetti pesanti. E’ ancora presto per fare i conti o preoccuparsi delle conseguenze. Ma se si dà credito alle parole di tutti i premier europei, Mario Draghi compreso, il pacchetto di sanzioni economiche che l’Occidente lancerà per rispondere alla guerra voluta da Putin e ai bombardamenti sull’Ucraina, sarà molto pesante. Tanto che gli industriali e le aziende che esportano in Russia hanno già iniziato a lamentarsi. Guardando alle cifre dell’export dei distretti toscani, la Federazione russa è un mercato di sbocco secondario, meno di 150 milioni di euro su quasi 20 miliardi di vendite all’estero all’anno.

Fonte: Nazione Siena.

«Nessuna avvisaglia Torni presto la pace».
Pace: è il primo valore a cui guarda Wolfgang Raifer, direttore generale di Cantina di Soave, prima cantina cooperativa d’Italia con quasi il 43% dei 30 milioni di bottiglie prodotte all’anno destinate all’export in 60 Paesi del mondo. «Russia e Ucraina sono mercati di rilievo per Cantina di Soave», afferma Raifer, «Entrambi manifestano interesse per tutte le principali Denominazioni del Veronese, distribuite un po’ in tutti i canali». Soave, Durello e Valpolicella sinora, sui mercati scossi dallo scoppio della guerra, erano arrivati senza problema: «Dal punto di vista commerciale non avevamo sentore di nulla, non si erano verificati cambiamenti o flessioni che potessero far presagire una guerra imminente», dichiara Raifer, «i rapporti commerciali con Ucraina e in Russia fino a ieri hanno avuto andamento regolare».

Fonte: Arena.

Il Prosecco e la guerra in Ucraina in ballo esportazioni per 27 milioni.
Le esportazioni di Prosecco in Russia e Ucraina valgono circa 27 milioni di euro. Le vendite nei due paesi oggi interessati dal conflitto sono aumentate nello scorso anno in media del 60 per cento. Ma ora si profilano pesanti sanzioni internazionali e. di conseguenze, possibili boicottaggi dei prodotti made in Italy, bollicine comprese. Timori per l’export Ucraina, conseguenze e storie Prosecco: in gioco esportazioni per 27 milioni di euro? I consorzi delle bollicine: «Temiamo azioni di boicottaggio dei nostri prodotti». Non bastasse l’emergenza umanitaria e il pericolo concreto di un fronte che si avvicina ogni giorno all’Occidente, la guerra tra Ucraina e Russia avrà dei riverberi concreti e quasi immediati sull’export del vino. La Russia è oggi il quarto mercato per le bollicine made in Treviso.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Digitalizzazione, benefici reinvestiti nelle imprese Risparmi immediati per un terzo delle aziende.
I dati della Sap evidenziano la pervasività delle nuove tecnologie Bisol: «Permettono agli imprenditori di ottimizzare il proprio tempo» Digitalizzazione, benefici reinvestiti nelle imprese Risparmi immediati per un terzo delle aziende. Già Pitagora teorizzava l’armonia dei numeri. Oggi, si sa, il web fa bene alle aziende. Non per niente l’etimo della digitalizzazione arriva dal latino “digitus”. Che il web risolva molti problemi non lo dice solo il ministro per l’Innovazione, Vittorio Colao, ma lo dicono anche le imprese. Che ottengono risparmi e incrementano la produttività. Si tratta di investire sul web per “sfruttare” la digitalizzazione e reinvestire i risparmi in azienda. Lo fa oltre il 45% delle imprese: l’introduzione di Internet ha comportato (o comporterà) vantaggi economici. In questa corsa alla modernizzazione le aziende del Triveneto sono leader: mentre il 30% delle imprese ha un risparmio immediato dalla digitalizzazione, il Nordest arriva al 33%, superando in curva il Nordovest (32%); il Sud (25%) è in coda e il Centro tocca il 29%, secondo i dati Sap.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

Il vino veneto alla riscossa sui mercati internazionali.
Il mercato del vino veneto riparte dopo la crisi. Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un +6,6 per cento nel valore delle esportazioni del vino made in Veneto rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ma è ancora più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel terzo trimestre si raggiunge un +8,6 per cento di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 per un totale di quasi 1,8 miliardi di euro. Sono dati dell’Ufficio Statistica della Regione Veneto. I dati mostrano che nel 2021 il comparto vitivinicolo regionale si è dimostrato capace di resistere alle crisi. L’export di vino riprende a crescere, recuperando il terreno perso nel 2020 e tornando ai livelli pre-pandemici, se non anche a livelli superiori. Nel 2020 il valore delle esportazioni di vino è stato di 2.245 milioni di euro (-2,9%) ma nonostante tutto il Veneto è restato la prima regione in Italia con quasi i136% delle esportazioni, alle spalle, in una virtuale classifica, di paesi come Francia, Italia e Spagna.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

Cooperazione e Prosecco Vignaioli Veneto Friulani vola verso i 100 milioni.
L’appartenenza al territorio, la tutela dei suoi abitanti, un fatturato in crescita costante, sono questi i fattori che spingono Vignaioli Veneto Friulani ad essere tra le più interessanti società agricole cooperative a livello nazionale. Fondata nel 1959 è protagonista di un trend che continua ad essere positivo, indipendentemente dalla situazione congiunturale e, soprattutto, in questo ultimo anno, in cui il fatturato è aumentato in modo significativo e che, alla chiusura dell’esercizio ad agosto, sfiorerà secondo le previsioni i 100 milioni di euro. Un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

La varietà di Belcorvo Non c’è solo il glera.
Non si vive di solo prosecco. È il mantra di Paolo Buffon che y \ con il fratello Renzo ha fondato nel 1976 Tenuta Belcorvo, nel momento stesso in cui hanno deciso di smettere di conferire l’uva dei propri vigneti, diventando indipendenti. La cantina ha chiuso il 2021 con un fatturato di 51,162 milioni di euro e un incremento del 5% rispetto al 2020 lavorando per un mercato che per il 95% parla italiano. «Il punto di forza dell’azienda è che lavoriamo con tutti i prodotti, non solo prosecco, che è un attore importante, ma non l’unico.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

Ma quale Brexit Valdo Spumanti conquista Londra.
Ma quale Brexit Valdo Spumanti conquista Londra. 0ttimismo, velato però dalle preoccupazioni per l’aumento dei costi. Parola di Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti, la più grande cantina produttrice di Valdobbiadene, che ha dato prova di un grande 2021, registrando un fatturato pari a circa 80 milioni, con una crescita del 27%, che vede in prima linea il mercato italiano cresciuto del 25% in particolare nel canale Gdo, ma anche il Regno Unito dove l’incremento è stato di circa l’ 11% e dell’ area Dach (Germania, Austria, Svizzera) un +15%. «I12021 si chiude in maniera positiva, meglio di quanto potessimo immaginare lo scorso anno di questi tempi.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

La Cantina San Michele Appiano torna a crescere: +13% di fatturato nel 2021.
Dopo un 2020 impegnativo, la cooperativa altoatesina, composta da 320 soci, ha saputo riorganizzarsi al meglio: oltre due milioni di bottiglie vendute, con un rapporto 70/30 tra mercato interno ed estero. La Cantina San Michele Appiano (Bolzano) chiude il 2021 con un +13% di fatturato, dopo un 2020 decisamente impegnativo, ma caratterizzato dal contenimento del calo di fatturato e dei danni economici correlati al crollo delle prenotazioni import ed export derivanti dalla pandemia Covid-19. Un risultato che mette in luce la forza e la notorietà del marchio St. Michael -Eppan sul mercato del vino nazionale e internazionale e la capacità della cooperativa di riorganizzarsi prontamente, adottando precauzioni e direttive dettate dal Governo a sostegno del contenimento dei contagi.

Fonte: italiaatavola.net.

Brunello nel mirino: Cantina di Montalcino passa a Prosit.
Il gruppo Prosit marcia spedito verso la creazione di un polo di cantine italiane di fascia premium e, questa volta, va a fare shopping in Toscana. La realtà vinicola parte di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio & Pambianco, ha infatti comprato il 100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi.

Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.

Assicurazione per rischio eventi calamitosi: detrazione per la cantina ok solo se la polizza copre anche la casa.
Agenzia delle Entrate: se per una pertinenza dell’abitazione principale (cantina) viene stipulata un’assicurazione contro il rischio di eventi calamitosi, è possibile portare in detrazione i relativi premi, ma a determinate condizioni. L’art.15 comma 1 lettera f-bis del Testo unico per le imposte sui redditi (TUIR – dpr 917/1086) dispone che i premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo si possono detrarre dalle tasse per il 19% del costo sostenuto.

Fonte: Ingenio.

Un 2021 da incorniciare per molti big del vino. Quali prospettive per il 2022?
L’export riprende quota e la riapertura dell’Horeca determina crescite in doppia cifra. Nella nuova classifica per fatturati, salgono Botter/Mondodelvino e Iwb dopo l’acquisizione di Enoitalia. Le previsioni future sono moderatamente ottimistiche, anche se il caro di materie prime ed energia è ora la grande incognita. Il sondaggio del settimanale Tre Bicchieri. In molti, un anno fa, avevano creduto nel 2021 come anno della ripartenza. Ma non con numeri così importanti. Le previsioni emerse da quel sondaggio del Settimanale Tre Bicchieri tra i primi brand italiani del vino per giro d’affari furono sicuramente ottimistiche, seppure abbastanza prudenti. I fatti, però, hanno oltrepassato anche gli outlook più positivi. I bilanci chiusi nel 2021 parlano molto chiaro e restituiscono un quadro di crescite in doppia cifra, di record di fatturati spinti dall’export, dal redivivo canale Horeca e dalle categorie degli spumanti.

Fonte: Gambero Rosso.

Torna la vendita di vino sfuso imbottigliato fuori zona.
Significativo il caso del Pinot Grigio delle Venezie: il 37% è imbottigliato fuori zona. Non tantissimi anni fa nei territori dei principali vini Doc italiani si sono combattute dure battaglie sull’obbligo di imbottigliamento in zona d’origine. Un vincolo introdotto da vari consorzi tra gli anni ’90 e i primi anni 2000 a tutela della qualità del prodotto. Molti vignerons, infatti, temevano che vendere vino sfuso da imbottigliare lontano, in molti casi anche all’estero, deprimesse il prezzo del prodotto esponendolo inoltre a un rischio contraffazione.

Fonte: Sole 24 Ore.

La pandemia fa calare i consumi di vino tra i giovani. Come affrontare la crisi?
Di recente molta attenzione dei media è stata attratta dalla crisi demografica che impatta anche sul mondo del vino. E per una buona ragione: i numeri sono impressionanti. Alla fine del 2020, Wine Intelligence, divisione di Iwsr Group, ha intrapreso un’analisi dei dati di lungo periodo sul consumo di vino in 11 mercati. Lo scopo era analizzare come la pandemia potesse cambiare i comportamenti, in particolare con la chiusura dei locali on-premise. L’ipotesi era che il consumo di vino potesse registrare cali sensibili presso i consumatori più giovani (in età legale per bere) perché in tempi normali, questa fascia demografica era molto più propensa a consumare vino in bar, pub e ristoranti piuttosto che a casa. Con i locali chiusi si sarbbero allontanati dal vino?

Fonte: Federvini.

E-commerce e vino: dopo il boom del 2020, nel 2021 continua la crescita, a ritmi del +40%.
L’analisi WineNews su “top player” come Vino.com, Bernabei, Callmewine e Xtrawine, e su realtà giovani (ma in forte crescita) come Etilika. Protagonista di un vero e proprio boom nel 2020, spinto dai lockdown, l’e-commerce enoico, protagonista delle cronache degli mesi passati, è continuato a crescere anche in 2021 che, soprattutto in estate, ha segnato la riapertura della ristorazione.

Fonte: WineNews.

“A proposito di vino”: viticoltura ed enologia nei focus di Confindustria Cuneo.
Giovedì 24 febbraio il primo appuntamento mensile dedicato al al mercato del Vietnam, destinazione emergente che diventerà sempre più interessante nel medio e lungo termine. I profili legali della commercializzazione del vino e delle bevande alcoliche in Estremo Oriente, l’utilizzo dei marchi per salvaguardare il vino made in Italy questi e tanti argomenti d’interesse per le aziende del settore al centro degli incontri “A proposito di vino” che, a partire da domani, giovedì 24 febbraio, la Sezione Vini Liquori Distillerie di Confindustria Cuneo organizza con frequenza mensile fino a giugno.

Fonte: Lavocedialba.it.

Nel 2021 del vino in Usa guidano premiumisation, e-commerce e over 65.
“Current State of the Wine Industry” by WineRamp: per il 29% delle aziende è stato il miglior anno di sempre. Volano anche le vendite dirette. Un grande anno, almeno stando al “Current State of the Wine Industry” by WineRamp, lo studio condotto da Berkeley Haas e McKinsey & Company: per il 29% dei viticoltori è stato addirittura il miglior anno di sempre (contro il 13% nel 2020), per il 24% uno dei migliori anni di sempre (erano il 10% nel 2020), per il 21% un buon anno (erano il 13% nel 2020), per il 10% un anno né buono né cattivo (proprio come nel 2020), per il 7% delle aziende il 2021 è stato un anno deludente (contro il 10% del 2020), per l’8% uno degli anni più difficili di sempre (dal 32% del 2020) e solo per l’1% l’anno più difficile di sempre (percentuale che sale all’11% nel 2020).

Fonte: WineNews.

“Russia e Ucraina mercati importanti per il vino, le conseguenze delle sanzioni preoccupano”.
A WineNews le parole di Vittorio Cino, dg Federvini: “la Russia in particolare è un mercato molto importante per gli spumanti. Tanti timori, non solo per le esportazioni, ma anche, e soprattutto, per l’impatto dei costi crescenti di energia e materie prime. Servono misure compensative per i rincari, che erano già pesanti prima del conflitto. Oggi siamo ancora più preoccupati, ovviamente, e questa richiesta resta sul tappeto”.
Fonte: WineNews.

Vino, le sanzioni alla Russia fanno temere per l’export di Asti Spumante.
Le sanzioni alla Russia fanno presagire un crollo delle esportazioni di vino, e in particolare di Asti Spumante. Le recenti tensioni tra Russia e Ucraina fanno impensierire l’intero mondo agricolo: dopo l’allarme sui prezzi del grano, che hanno subito un’impennata del 20% in un solo giorno, fa discutere anche l’eventuale crollo delle esportazioni di vino in seguito alle sanzioni per la Russia. A essere preoccupati sono soprattutto i produttori di Asti Spumante, che nel mercato russo avevano trovato un grande alleato.

Fonte: Dissapore.

STAMPA ESTERA

From old vines, new Spanish wines.
It may seem paradoxical that the new wave of producers who have been energizing the Spanish wine industry over the last 20 years are mostly focused on resources that are very old. That’s because all over the country — from the Mediterranean coast to the Atlantic, and even to the Canary Islands off the coast of Morocco — Spain possesses a great wealth of ancient vineyards, some well into their second century. Today these vineyards are cherished by growers and producers with an understanding and appreciation of the importance of heritage and tradition. The vineyards not only offer important insights into the viticultural thinking of older generations, they permit a continuity of culture, which sometimes evolves in unexpected directions. And, in the opinion of many growers and producers, old vines offer grapes of unsurpassed quality, even if age has diminished their productivity. The understanding of their importance has been fairly recent and not at all universal.

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 24 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

«Il sistema Verona ha retto l’urto dell’emergenza Covid».
L’analisi di Bettina Campedelli sui bilanci delle Top 500 scaligere Il sistema Verona ha retto l’urto dell’emergenza Covid» •• «L’anno è stato difficile» tuttavia «il calo medio registrato dalle imprese Top 500 risulta meno elevato di quanto ci si potesse aspettare». Non è andata così male, nonostante l’emergenza sanitaria, i lockdown, le restrizioni, il crollo dei consumi. Le imprese veronesi nel 2020 hanno retto il colpo e quelle grandi meglio di tutte, a dimostrazione che «la struttura delle aziende e importante e lo è particolarmente nei periodi di crisi», come sottolineato ieri da Bettina Campedelli, docente di Economia Aziendale all’Università di Verona e responsabile dell’equipe che ha analizzato i bilanci 2020 delle società di capitale veronesi.

Fonte: Arena.

DiCaprio l’ambientalista debutta nelle bollicine: investe nello champagne bio.
La star di Hollywood DiCaprio investe nello champagne bio. La star di Hollywood diventa azionista della maison Telmont In Francia. Leonardo DiCaprio investe nello champagne, mentre Brad Pitt e Angelina Jolie tornano a scontrarsi sui vigneti del castello provenzale di Miraval dove si sposarono nel 2014. 11 fascino dei vini di qualità francesi e dello champagne presso le star americane aveva già convinto anni fa il rapper Jay-Z, che ha comprato lo champagne Armand de Brignac (marchio di lusso della maison Cattier) prime di rivenderne metà delle quote al gruppo LVMH. Adesso è Leonardo DiCaprio a entrare nel business delle bollicine, mosso dall’amicizia con il manager Ludovic Du Plessis e dalla sensibilità ambientalista.

Fonte: Corriere della Sera.

Dalla Lega a Di Battista, la rete trasversale anti sanzioni.
Salvini invoca «cautela» ma interi blocchi del mondo politico, economico e culturale stanno prendendo le distanze dalle contromisure decise dall’Ue Dalla Lega a Di Battista, la rete trasversale anti sanzioni. Si temono ritorsioni da parte di Mosca con effetti su export e flussi commerciali. Considerarli tutti parte di una «rete filorussa», come quella evocata ieri mattina a Omnibus su La7 dall’eurodeputato ed ex sottosegretario Sandro Gozi, sarebbe fuorviante. Ma che ci siano in Italia interi blocchi del mondo politico, economico e anche culturale che in queste ore stanno prendendo le distanze dalle sanzioni alla Russia — o quantomeno hanno nei confronti delle sanzioni un approccio timido — è un fatto.

Fonte: Corriere della Sera.

Allarme di Confindustria: a rischio il nostro export.
A Mosca l’1,5% delle esportazioni italiane› Preoccupate le aziende farmaceutiche a fronte di merci importate intorno al 3% del Lazio, un settore che pesa per il 20% . Il braccio di ferro con la Russia rischia di costare caro al made in Italy. In allarme Confindustria: «Lo scenario resta in rapida evoluzione e non è escluso il varo da parte degli Stati Uniti di ulteriori misure restrittive nelle relazioni con la Russia e con i territori ucraini al centro del conflitto». È quanto si legge in un documento sulle conseguenze della crisi in Ucraina approntato ieri in serata da viale dell’Astionomia che Il Messaggero ha potuto consultare. Confindustria ricorda che «nel 2021la Russia è stata destinazione dell’1,5% delle esportazioni di merci italiane e origine del 3% delle importazioni»..
Fonte: Messaggero.

Tutto il sapore dell’antico impero in un calice di rosso – Un vino rosso da imperatori.
Un vino rosso da imperatori. L’azienda Monti Cecubi nel 2015 ha prodotto la prima bottiglia di Abbuoto in purezza, era il prestigioso rosso bevuto dagli antichi romani. La millenaria tradizione vinicola del Sud Pontino è salva 60mila Le bottiglie L’azienda Monti Cecubi produce 60 mila bottiglie l’anno, vendute sul mercato locale ma anche esportate in Usa, Francia, Belgio e Austria 9 Le etichette Nove sono le etichette prodotte, con particolare attenzione ai vini antichi. Per il vino i romani avevano una grande passione. Era presente a ogni banchetto e lo bevevano anche al thermopolium, una locanda di piccole dimensioni.

Fonte: Repubblica Roma – I piaceri del Gusto.

Poltronissima – Immobile investe nello champagne subacqueo.
Ciro Immobile investe nel «vino subacqueo». Tramite la sua 9lnvest, infatti, l’attaccante della Lazio pochi giorni fa ha rilevato lo 0,17% di Jamin Portofino, fondata nel 2015 da Emanuele Kottakhs che ne è amministratore delegato e primo azionista col 31,8%. La società produce, valida e commercializza il primo e unico Champagne Underwater del mondo, essendo l’unica azienda che affronta con un metodo scientifico il cantinamento in mare, avendo anche depositato un brevetto sugli UnderWaterWines. La società in cui ha investito Immobile ha creato in questo modo il primo champagne affinato in condizione di iso-pressione nei fondali di Portofino, esattamente a -52 metri.

Fonte: Tempo.

Ucraina, i danni all’agrifood A rischio export di vino e pasta.
Confagricoltura: Emilia seconda per danni. Con l’embargo persi 46 miliardi Le conseguenze economiche della crisi ucraina sono già evidenti anche nel settore agroalimentare. E Confagricoltura a ricordare che sono già in atto, dal 2014, restrizione causate dall’attrito con la Russia, che rischiano di inasprirsi con l’avanzare del conflitto. E la nostra regione, in quanto a export dell’agrifood, sarebbe la seconda a risentirne maggiormente dopo la Lombardia. «Dal 2014 l’embargo russo scelto come risposta alle sanzioni adottate contro Mosca da Bruxelles per la questione ucraina — fa sapere l’associazione di agricoltori — penalizza duramente l’export dei nostri prodotti agricoli e alimentari di punta quali frutta, salumi e formaggi».

Fonte: Corriere di Bologna.

Cantina Franco Galli – La Cantina Franco Galli: le vigne intorno a casa e la famiglia in bottaia.
La passione per gli autoctoni e in particolare per i bianchi che ora è arrivata alla quarta generazione con il giovane enologo di casa Riccardo, laureato a Trento. I filari per la Rebola, proprio intorno a casa, la cantina di fronte all’abitazione, e nella stessa cantina, padre e figlio al lavoro. “Dove la vigna è di casa” è il motto aziendale della Cantina Franco Galli, e tutto conferma che non è solo la trovata di un pubblicitario. L’inizio di questa storia aziendale risale ai primi del Novecento quando il nonno dell’attuale titolare, Antonio, cominciò, giovane, a piantare la vite e a produrre il vino per la famiglia e peri primi acquirenti.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La Terra Madre del vino sarà in fiera a Bologna.
Dal 27 al 29 marzo oltre 500 cantine, una ventina dalla Romagna, per 18 Paesi alla fiera internazionale ideata da Slow Food. Non sarà la solita fiera, sarà «la Terra Madre del vino». Che per il movimento Slow Food è sinonimo di coinvolgimento globale, presa di posizione politica, impegno, insomma un modo rivoluzionario di parlare di viti e vini un po’ come Terra Madre lo fu per parlare di cibo nel 2004. «Il vino deve fare la sua parte in un momento storico che prelude a una nuova era, quella della transizione ecologica— ha detto il fondatore dell’associazione della chiocciola conosciuta in tutto il mondo, Carlo Petrini.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Vitae, degustazione a Riccione.
L’Ais Romagna lancia “Esperienze di Vitae”, protagonista il meglio dell’enologia dell’Emilia-Romagna e delle Marche in una grande degustazione sabato 5 marzo a Riccione al Palazzo del Turismo con una settantina di cantine. «Le cantine coinvolte – spiega Roberto Giorgini, presidente dell’Ais Romagna-sono quelle che hanno ricevuto il punteggio massimo nella guida Vitae edizione 2022 di Ais nazionale». “Esperienze di Vitae” durerà l’intera giornata di sabato scandita in diversi momenti tra premiazione delle cantine che hanno ricevuto le 4 Viti e momenti di degustazione aperti a operatori e pubblico. Alla giornata sono coinvolti anche alcuni consorzi di prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna per l’abbinamento cibo-vino.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Sella & Mosca Vini dal carattere mediterraneo.
Sella e Mosca Vini dal carattere mediterraneo Nata dall’impresa eroica di due avventurosi piemontesi dal 2016 la tenuta è entrata nel gruppo “Terra Moretti”. C’è qualcosa di eroico nell’impresa che sta all’origine dell’azienda Sella e Mosca. Un progetto unico ed esemplare che ebbe inizio nel 1899 con l’ingegnere Erminio Sella, nipote di Quintino Sella, e l’amico avvocato Edgardo Mosca. Entrambi amanti di Alghero, i due avventurosi piemontesi si imbarcarono in un’opera pionieristica, realizzando la bonifica dell’intera località “I Piani”. Quelle tenute vaste e incolte nelle loro menti erano verdi e rigogliose e la forza dell’immaginazione, unita ad una non comune dose di ambizione, diede loro la spinta per attuare una grande trasformazione del territorio. Migliaia di massi furono rimossi e la macchia selvaggia domata per far posto ai vigneti.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Quando la barbera vive nella bottiglia, e diventa esperienza.
Sentori Fruttati, speziati Abbinamenti Paste italiane al forno, carni rosse on un personaggio ma il personaggio per antonomasia: visionario, intrepido, antesignano. Giuseppe Bologna, soprannominato «Braida»: da lui si ricalcola la storia della Barbera. Nel 1961, il figlio Giacomo eredita la vigna dal papà Giuseppe e fonda la cantina Braida, a Rocchetta Tanaro tra le Langhe e il Monferrato, intuendo le grandi capacità di valorizzare al meglio la Barbera d’Asti, utilizzando per la prima volta barrique francesi per l’affinamento. Da quel momento acquisì il merito di avere dato un forte impulso al miglioramento in qualità a questo vino rosso langarolo.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Quei vini di qualità dove meno te li aspetti La mission di Mariotti è affermare il Ferrarese.
Nella cantina di Consandolo si cerca di sfruttare il potenziale di un territorio poco celebrato: 50mila le bottiglie in un anno, esportate in 15 Paesi Quei vini di qualità dove meno te li aspetti La mission di Mariotti è affermare il Ferrarese. Tra le cantine che, lodevolmente ma anche agguerritamente, si sono incaricate di ribaltare il paradigma che il ferrarese non sia “terra da vino” c’è indubbiamente l’azienda di Mirco Mariotti a Consandolo. Una storia, quella dell’azienda Mariotti, che in realtà parte da lontano, dalla metà degli anni Settanta, quando papà Giorgio – alle spalle una formazione da chimico -, fa di necessità virtù reinventandosi, fondando il laboratorio di analisi e consulenza enologica de “La Bottega del Vino”, tuttora attivo, destinato a fornire assistenza tecnica soprattutto alla vinificazione domestica, mercato a quei tempi fiorente.

Fonte: Nuova Ferrara.

Smazaren, Sèt e Mèz e Surliè! fra le proposte top più apprezzate.
Tra Metodi Classici spicca poi l’Abbatia molto intenso mentre sul tema “fermo” ecco l’Igt Le Dune Bianche E occhio alle varietà da salvare Intelligenza brillante ed eclettica, formazione solida, affinata nel tempo anche grazie a collaborazioni-suggestioni di prestigio, come quella con Gianluca Telloli, ex enologo di Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle e produttore di sidro di rilevanza internazionale, che pian piano lo hanno aiutato a scoperchiare il grande mistero celato nella (delicatissima!) procedura della spumantizzazione.

Fonte: Nuova Ferrara.

Non più solo bollicene al Cesena in bolla 2022.
Lunedì 28 e martedì 1 marzo, nei padiglioni della Fiera si terrà la nota manifestazione enologica con spumanti e anche vini fermi Non più manifestazione dedicata alle sole bollicine del Belpaese, ma vero punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Cesena in Bolla 2022 in programma lunedì 28 febbraio e martedì 1 marzo, dalle 15 alle 21, non più al Teatro Verdi ma nei padiglioni di Cesena Fiera, dove le cantine avranno a disposizione veri e propri mini stand, organizzati in modo funzionale a evitare calche e assembramenti. Ma non è questa l’unica novità dell’evento organizzato da Taste Production di Ivan Tesei. L’edizione 2022 ribattezzata infatti ‘Cesena in Bolla, non solo bollicine’, pur rimanendo legata agli spumanti, offrirà una vetrina privilegiata anche alle produzioni di vini fermi, delle prestigiose aziende partecipanti.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Nuovo premio per il bianco dei Castelli.
Premiata azienda con sede in città Nuovo premio per il bianco dei Castelli 1\T e parla il mensile “Gentleman”, che inserisce il “Donna Adriana” di Castel De Paolis al posto numero 7 tra i migliori 50 vini italiani, l’azienda si conferma ai vertici con ben due vini tra i migliori d’Italia, anche un 43esimo posto con il rosso Quattro Mori. I vini dei Castelli Romani, in particolare di Grottaferrata, in questo caso, della cantina Castel de Paolis continuano così a scalare le classifiche nazionali sia tra i vini bianchi che rossi.

Fonte: Il Caffè dei Castelli.

Vendemmia e fatica: tradizioni e profumi che si tramandano – Vendemmie da eroi, la tradizione resiste.
Vendemmie da eroi la tradizione resiste Da Luni a Ventimiglia a dolo il mare rimane il Vermentino Ed è battaglia continua per difendere gli antichi vitigni. Una costa brulla, battuta da sole e arsa dal salmastro; che al mare non degrada, ma vi si schianta. A questo territorio, a tratti inospitale, si devono le particolarità (e le difficoltà) nella produzione dei vini liguri. Saporiti più che profumati, con note saline e da caratteri freschi e briosi come il Vermentino; a volte intensi, dolci e rari, come lo Sciacchetrà, l’oro delle Cinque Terre, il frutto dei vigneti della nostra regione sono un unicum a livello nazionale.

Fonte: Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.

La svolta a Terre: il Cda nomina Bardone presidente – Cantina Terre, Enrico Bardone presidente del nuovo corso.
Cantina Terre, Enrico Bardone presidente del nuovo corso Ingegnere 80enne, e titolare di un’azienda vinicola nella zona di Casteggio La lista vincente fa il pieno ai vertici della coop: Emilio Bosini sarà il vice. Enrico Bardone è il nuovo presidente della cantina Terre d’Oltrepo. La nomina è arrivata nel corso di una riunione di insediamento fiume del consiglio di amministrazione, iniziata ieri mattina alle 10, negli uffici della sede principale di via San Saluto a Broni, e proseguita fino al tardo pomeriggio. Il Cda ha nominato, inoltre, come vicepresidente Emilio Bosini, confermando le anticipazioni fatte trapelare nei giorni scorsi sulla presenza dei due ispiratori della lista, risultata vincente alle elezioni della scorsa settimana, ai vertici della cooperativa. Le due nomine sono state votate all’unanimità da tutti i 13 consiglieri.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Pagare le uve come si deve questo sarà il primo obiettivo».
Dichiarazioni dopo il cda: «Sono soddisfatto, è stato un buon inizio Per la vendita dobbiamo avere una struttura forte e snella» «Pagare le uve come si deve questo sarà il primo obiettivo». Dobbiamo lavorare per pagare le uve in modo adeguato in modo da dare un certo margine di reddito ai soci». Il neopresidente della cantina Terre d’Oltrepo, Enrico Bardone, risponde al telefono poco dopo le 18, al termine della prima (e lunga) giornata alla guida della più grande cantina cooperativa della Lombardia. Nella riunione di insediamento c’è stato il passaggio di consegne tra il collegio sindacale e il nuovo Cda e le prime setti—mane saranno dedicate all’incontro con le persone e allo studio della documentazione: «Sono molto soddisfatto ed è stato di certo un buon inizio — afferma Bardone.

Fonte: Provincia – Pavese.

Vinum e Global conference on wine tourism: si riparte.
Alba, sede dell’evento dell’Organizzazione Internazionale per Il turismo, si prepara Dal 20 al 22 settembre Alba si trasformerà in una piccola capitale dell’enoturismo a livello mondiale, grazie alla Global conference on wine tourism. l’incontro Interstazionale dedicato al settore. L’evento è organizzato da tlnwto. l’Organizzazione mondiale del turismo, cioè l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di sviluppare le politiche turistiche, con un approccio volto alla sostenibilità e a una fruizione responsabile dei territori. La conferenza sull’enoturismo è un appuntamento nato di recente: la prima edizione si è svolta nel 2017 a Mendoza.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Spiegare i colli Unesco agli stagionali del vino.
Le lezioni partiranno a marzo e si terranno nei locali di Coldiretti una coltura non vive dl soli aspetti tecnici, ma sopravvive nei secoli trasmettendo un patrimonio di idee che guidano l’azione degli agricoltori, plasmando il paesaggio. Cosi è per i vigneti dell’areale Unesco. un comprensorio che, dagli anni Novanta, non può più fare a meno dei lavoratori, fissi o stagionali, dell’Europa orientale e dell’Africa. A queste persone si rivolge il progetto dl formazione ideato dall’Associazione paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero e Coldiretti, presentato, nei giorni scorsi, a Cuneo. Ha spiegato il direttore dell’ente dl tutela ambientale Roberto Cerrato: «Senza dl loro non potremmo fare fronte alle faticose lavorazioni fra 1 filari: è giusto quindi includere questi lavoratori nel sistema culturale alla base dell’unicità delle nostre colline».

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Clima: sensori nei filari della scuola Enologica.
È il nuovo progetto dell’Associazione dei paesaggi vitivinicoli. Guardare agli sconvolgenti cambiamenti climatici dal punto di vista di un delicato alno d’uva: è l’ultimo progetto scientifico bandito dall’Associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langa, Monferrato e Roero per studiare, attraverso sensori di ultima generazione, gli effetti delle alterazioni meteorologiche sugli ecosistemi del territorio Unesco. L’iniziativa, finanziata nel 2020 dal Ministero della cultura con uno stanziamento da 25omila euro – ai quali si aggiungeranno altre risorse sbloccate dalla Consulta delle fondazioni bancarie di Piemonte e Liguria – partirà entro la fine di marzo.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Distretto del Cibo si presenta giovedì all’Auditorium.
Ricco calendario presso il teatro della Fenoglio Distretto del Cibo si presenta giovedì all’Auditorium. Promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, l’integrazione di attività caratterizziate da prossimità territoriale. E ancora: garantire la sicurezza alimentare impegnandosi a diminuire l’impatto ambientale delle produzioni e lo spreco alimentare. promuovendo contestualmente la salvaguardia del territorio ed il paesaggio rurale attraverso le attività agricole ed agroalimentari.

Fonte: Mercoledi’.

Salvato il nostro patrimonio.
Soddisfazione della Coldiretti: in Provincia di Alessandria protette 12 Doc e 7 Docg Salvato il nostro patrimonio Parlamento UE: respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino 11 Parlamento Europeo salva quasi 10 anni di storia del vino. E quanto afferma Coldiretti nel ringraziare, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti. Si salva così il patrimonio vitivinicolo della provincia alessandrina, messo a dura prova dalla pandemia con il blocco dell’export, che vanta 12 Doc e 7 Docg, con 10.544 ettari di superficie vitata per una produzione di circa 850 mila quintali e 591.633 ettolitri prodotti, mentre la produzione di uva da tavola è di circa 950 quintali.

Fonte: Vita Casalese.

Il mondo economico piemontese preoccupato dalla crisi Ucraina Gros-Pietro: «L’economia soffre ogni volta che ci sono conflitti».
Proprio mentre la crisi tra Russia e Ucraina sembra essere passata ad una nuova fase, con le ipotesi di un conflitto aperto sempre più realistiche, si leva dal mondo economico un appello alla diplomazia. In particolare il Piemonte potrebbe soffrire non poco delle sanzioni imposte alla Russia, un paese storicamente partner commerciale dell’Italia con un occhio particolare per le eccellenze piemontesi. «Siamo fortemente preoccupati. La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive, sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi».

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Tutte le novità e gli aggiornamenti su viticoltura ed enologia.
I profili legali della commercializzazione del vino e delle bevande alcoliche in Estremo Oriente, l’utilizzo dei marchi per salvaguardare il vino made in Italy questi e tanti argomenti d’interesse per le aziende del settore al centro degli incontri “A proposito di vino” che, a part i re d a giovedì 24 febbraio, la Sezione Vini Liquori Distillerie di Confindustria Cuneo organizza con frequenza mensile fino a giugno. Dopo il successo della rassegna di webinar organizzati l’anno scorso, riprendono gli appuntamenti dedicati alla viticoltura e all’enologia, voci fondamentali del Made in Italy agroalimentare, che, all’estero, è ambasciatore del “buon vivere all’italiana”.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Dai vigneti Patrimonio Unesco parte la guerra al caporalato.
Al centro di Villa Quaglina lezioni per i lavoratori delle aziende agricole Nelle aziende vitivinicole sono impiegati ogni anno oltre 2.500 lavoratori, almeno 1.800 sono stranieri: «Conoscere, custodire e coltivare i vigneti Patrimonio dell’Umanità» è il corso di formazione nato per aiutarli a prendersi cura dei vigneti e favorire la crescita professionale. Rivolto a italiani e stranieri impegnati in aziende agricole, è organizzato dall’associazione Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato e Cia, realizzato con il Cipa (Centro istruzione professionale Agricolo e Assistenza Tecnica di Cia), Piam e Cooperativa Maramao di Canelli. Gratuito, il corso si svolgerà a marzo: prevede 20 ore di lezione nell’aula didattica e vigneto sperimentale di Villa Quaglina, progetto di agricoltura sociale cresciuto negli anni.

Fonte: Stampa Asti.

La foresta del vino sostenibile.
Eppure di ritrovarsi. Ed è quello che è successo a chi ha pensato questa cantina — un imprenditore finito altrove e ritornato, almeno per un pezzo, a casa — e a chi ci si imbatte per caso. Camminando in una foresta, magari, e ritrovando un vecchio alloggio per il viandante trasformato in albergo. La foresta è quella Umbra, il posto più incantato di tutto il Gargano, così fitto da essere in grado di nascondere latitanti e segreti ma anche di essere scoperto ogni giorno di più, come se tutto fosse nuovo. Le cantine si chiamano Elda, come l’albergo. I vitigni sono poco più giù, nella piana di Troia, e da dieci anni a questa parte portano avanti un esperimento interessante, frutto appunto dell’intuizione di Marcello Salvatori, imprenditore con interessi nelle rinnovabili, che ha scelto di ripuntare sulla sostenibilità e la compatibilità delle campagne della sua infanzia.

Fonte: Repubblica Bari.

Enoturismo, via libera agli emendamenti della legge regionale.
“Nella piena collaborazione di tutta l’aula consiliare, portiamo a compimento un percorso normativo importante per il settore dell’enoturismo che, nel pieno rispetto delle peculiarità vitivinicole regionali, dei produttori e delle tipicità territoriali, è destinato a favorire a tutto tondo il turismo enogastronomico della nostra regione”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della seduta consiliare regionale nel corso della quale sono state votate e approvate le modifiche alla legge che disciplina l’enoturismo. “Il Consiglio, con votazione unanime, ha approvato importanti emendamenti per rafforzare azioni e obiettivi per i quali la Puglia ha deciso di dotarsi di questo strumento normativo.

Fonte: Taranto Buonasera.

Conoscere il vino alla radice.
Alla scoperta delle basi del Chianti Classico direttamente dove il vino nasce. È l’iniziativa di due giovani enologhe, Alessia Zinna e Rocio Sanchez, per imparare l’Abc del vino tra le ville storiche di San Casciano. Un’occasione per conoscere la storia, apprezzare il vino e scoprire l’architettura del territorio. A promuoverla sono l’associazione II Labirinto, il Comune di San Casciano e la Pro Loco, partner di un evento che propone un ciclo di iniziative, volte alla conoscenza dei profumi, dei sapori, alla ricerca della qualità del prodotto principe della Toscana.

Fonte: Nazione Firenze.

La Toscana del vino è la più conosciuta dai consumatori Usa.
l via l’edizione statunitense di Benvenuto Brunello, anteprima delle nuove annate pronte ad andare in commercio: 2017, Riserva 2016 e Rosso di Montalcino 2020. L’appuntamento è sulla Quinta Strada di New York, dove al Midtown Loft e Terrace oltre 50 produttori montalcinesi incontreranno circa 300 operatori nordamericani. In base a un’indagine realizzata da Wine Intelligence, commissionata dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Toscana è in testa ai territori enologici stranieri più conosciuti dai consumatori statunitensi, con una quota del 58%, seconda solo alla locale Napa Valley, e davanti allo Champagne (51%), al Bordeaux (50%), alla Borgogna (47%) e alla Sicilia (41%).

Fonte: Tirreno.

STAMPA ESTERA

Le salon Wine Paris & Vinexpo Paris 2022 réussit une deuxième édition encore sous Covid.
Julien Denormandie, ministre de l’Agriculture et de l’Alimentation. Rodolphe Lameyse. DG de Wine Pans eamp: Vinexpo Paris, Fabrice Rieti, président de Virusud (Crédits Beauregard) • La Tribune Bordeaux La deuxième édition du nouveau salon des vins et spiritueux Wine Paris e Vinexpo Paris s’est bien déroulée malgré un contexte de sortie de crise encore loin du 100 % sans Covid-19. Avec un peu moins de 30.000 visiteurs les organisateurs se montrent satisfaits. Puissant moteur des ventes à l’export, le secteur des vins et spiritueux remonte à la surface depuis une petite année après avoir encaissé l’impact de ia guerre commerciale Etats- Unis/ Europe, puis l’effondrement des ventes dû à la pandémie du Covid-19.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 23 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Locanda Centimetri Zero al Vinitaly con 4 etichette prodotte nel Piceno.
La settimana prossima Fieragricola: «Toccheremo con mano le tensioni» VERONA Dall’Ucraina a Verona, l’import di mais e grano tenero registra prezzi in aumento e difficoltà di approvvigionamento. «Sì, c’è tensione su prezzi e forniture, di preoccupazione ne registriamo tanta e la si toccherà con mano anche a Fieragricola», dice Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere. Ecco un altro riflesso dell’invasione russa in Ucraina. Quell’Ucraina ch’è il 12° mercato per import dell’economia veronese e vede i prodotti di colture agricole al secondo posto nelle importazioni. Inevitabile che Fieragricola — da mercoledì 2 a sabato 5 marzo — risenta di quanto sta accadendo. Ma non solo.

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

II vino buono e le storie di quotidiana resistenza.
Rivetti e la rinascita del bianco autoctono piemontese «Sull’Alta Langa avevamo già piantato le nostre bandiere. Mi sono chiesto: perché non provare con la stella nascente dei bianchi piemontesi?». Giorgio Rivetti, esponente dei Barolo Boys con l’azienda La Spinetta (un gruppo da 30o ettari con quattro cantine in Piemonte e Toscana), cavalca l’onda del Timorasso, riscoperto da Walter Massa negli Anni 80. Molti produttori piemontesi (e non solo) hanno investito sui Colli Tortonesi, nella Doc Derthona. Il mezzo ettaro di vigna di Timorasso che resisteva nel 1987 si è moltiplicato: zoo ettari e 600 mila bottiglie.

Fonte: Avvenire.

Nella vigna integrazione e lavoro Cantina Caprai, microcosmo etnico.
Li ho visti crescere con noi. Prendi Chinedu Chunweoba: all’inizio arrivava con la bici alle sei di mattina, partendo da casa alle quattro e mezza. Passando il tempo ho cominciato ad assistere al suo arrivo in motorino e, infine, in auto. Una soddisfazione immensa vedere questa crescita e la sua integrazione, come quella di altri». Marco Caprai, imprenditore vitivinicolo umbro e “re” del Sagrantino di Montefalco, vitigno autoctono conosciuto in tutto il mondo, racconta il progetto di inserimento nel lavoro di giovani migranti in attesa di permesso di soggiorno. Lo fa in occasione dei festeggiamenti dei 50 anni della cantina Arnaldo Caprai nata nel 1971 quando suo padre, Arnaldo, imprenditore folignate nel settore tessile, acquistò la tenuta Val di Maggio: 3 ettari di vigneto sulle colline montefalchesi, che oggi sono 170.

Fonte: Avvenire L’Economia civile.

Ora le aziende temono per l’export – Guerra in Ucraina, le imprese temono per l’export di macchinari e alimentare.
I venti di guerra dal Donbass spirano fino al Piemonte alzando timori fra gli imprenditori, che proprio a novembre festeggiavano con intesa Sanpaolo e l’associazione Conoscere Eurasia l’incremento a doppia cifra dell’interscambio Piemonte-Russia — salito a 400 milioni, registrato nel primi sei mesi del 2021. Siamo la quarta regione per vendite verso Mosca. Automotive, Asti Docg, grano e mais i più a rischio.
Fonte: Corriere Torino.

Lettera. Salvati i vini italiani La Ue si è fatta saggia.
Dopo tante dabbenaggini scaturite dall’Ue, stavolta sul Piano anti-cancro legato al consumo del vino, l’Europarlamento s’è riscattato, approvando una formulazione meno rigida in merito al «bollino nero» sui vini italiani, passando il concetto che «c’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche: non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro, ma l’abuso smodato». Se avessero applicato il bollino nero ai vini italiani – ha detto un noto politico emiliano – avremmo suggerito d’uscire dall’Ue, anche attraverso un referendum.

Fonte: Giornale.

Piergiuseppe Carucci è il nuovo direttore di produzione interno di Venturini Baldini cantina di Quattro Castella a Reggio Emilia.
Classe 1985, numerose esperienze in giro per l’Italia, dal nord al sud, Carucci si affianca al team di Riccardo Cotarella, già consulente della tenuta, e di PierPaolo Chiasso. Pugliese di nascita, laurea in agraria, Carucci è un enologo globe trotter, dall’Oltrepò alla Puglia, passando per Sicilia, Campania e ritorno nel Pavese. Di proprietà dal 2015 della famiglia Prestia, Venturini Baldini è guidata da Julia Prestia.

Fonte: Italia Oggi.

Il rosso toscano intriga Villa Sandi.
A Giancarlo Moretti Polegato intriga il rosso toscano. “Lo ammetto”, dichiara l’imprenditore veneto titolare di Villa Sandi, “cerchiamo una cantina che faccia qualità e abbia un brand, ma sia debole sul piano commerciale. Com’è successo per la friulana Borgo Conventi, la nostra forza commerciale la trainerebbe”. E’ solo un’aspirazione? “No”, risponde, “ci arrivano proposte di acquisto di continuo e prima o poi troveremo quella giusta”. Villa Sandi è un big dei 3 Prosecchi: Doc, Conegliano Valdobbiadene e Asolo. Controlla 5 tenute, dal Veneto al Friuli, con 29 mln di bottiglie, di cui oltre 20 con il brand La Gioiosa. Le vigne si estendono per 200 ettari e comprendono anche una parte di Cartizze. Negli ultimi anni Villa Sandi ha acquisito nel Friuli Tenute Plozner e Borgo Conventi, anche se quest’ultima mantiene una sua autonomia gestionale e si affida a Villa Sandi per la distribuzione.

Fonte: Italia Oggi.

Food italiano, 52 mld di export.
Crisi geopolitiche e caro-bollette ombre sull’allungo Food italiano, 52 mid di export 112021 in crescita dell’11 % su12020 e del 15% sul 2019. Food italiano oltre la barriera dei 50 miliardi di export nel 2021. Precisamente 52 miliardi, in crescita dell’11% sul 2020 e di circa il 15% sul 2019. Salumi, ortofrutta e pasta sono i prodotti che hanno trainato il made in Italy, mentre sul versante dei mercati svettano Corea del Sud e Cina con dinamiche di crescita superiori al 40%, seguite da Usa e Canada con il +20%. Tuttavia la possibilità di un ulteriore allungo dell’export è oggi minacciata sia dalle tensioni geopolitiche sia dai costi di energia, commodity e trasporti. Sono i dati emersi al sesto Forum Agrifood Monitor realizzato da Nomisma in collaborazione con Crif, tenuto ieri a Bologna in versione digitale. Nel 2021 la crescita sul 2019 dell’export di salumi, caffè, vino, formaggi, derivati del pomodoro e pasta è stata compresa fra il 10 e il 14%, l’ortofrutta si è fermata al +7%.

Fonte, Italia Oggi.

La revenge spending fa volare gli spumanti.
C’è la rivincita dei vini italiani sui mercati stranieri. Quella che viene chiamata revenge spending fa, infatti, volare gli spumanti nel 2021: Prosecco a +43% negli Usa e +117% in Cina. Bene anche i rossi toscani, piemontesi e siciliani. Dunque prosegue la corsa dell’export italiano di vino nel 2021, con un +12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. Complice, secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, una revenge spending nei Paesi terzi che ha visto assoluti protagonisti gli spumanti italiani. Sugli scudi, nell’analisi realizzata sull’export extra-Ue nei 12 mesi dello scorso anno, il mercato statunitense che ha visto lievitare di 1/3 la domanda a valore. Ma non è solo il primo mercato al mondo, dove anche lo champagne ha registrato nel post-lockdown una crescita di oltre il 50%, a registrare il boom di bollicine.

Fonte: Italia Oggi.

Toscana regione vinicola più conosciuta negli Usa.
La Toscana è la regione vinicola del mondo più conosciuta da consumatori Usa. Lo rileva una indagine commissionata a Wine Intelligence dal Consorzio del Brunello di Montalcino in occasione dell’edizione statunitense di Benvenuto Brunello che inizia oggi a New York. «L’obiettivo è consolidare la presenza nel nostro primo mercato di sbocco al mondo, con una quota export che supera il 30% del totale. Lo scorso anno i rossi toscani negli States hanno registrato un aumento del 26% a valore», ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci. Second il report la Toscana è conosciuta dal 58% dei consumatori Usa, davanti a Champagne (51%), del Bordeaux (50%), della Borgogna (47%) e della Sicilia (41%).

Fonte: Italia Oggi.

Intervista a Giancarlo Moretti Polegato – «È merito del Prosecco se adesso le bollicine si bevono tutto l’anno».
Il presidente di Villa Sandi: «Nel 2021 cresciuti del 33%: crisi sconfitta col digitale. Bisogna incrementare le strutture per il turismo del vino» di GIORGIO CANDOLA ¦ D’estate, sotto il Montello, gli agricoltori sparano alle nuvole con i mortai per paura della grandine. E ricordando la Grande guerra sussurrano ai turisti sorpresi dai boati: «Sono i nostri ragazzi che stanno facendo neri gli austriaci». In quell’angolo magico di Veneto rurale nascono bollicine da record. Le produce Giancarlo Moretti Polegato, titolare di un primato in controtendenza: mentre il mondo boccheggia ancora per la pandemia, lui ha chiuso 112021 con un fatturato di 121 milioni. Con un +33% che consente a Villa Sandi, la storica azienda vinicola di famiglia, di superare la barriera dei Zoo per la prima volta nella storia. Piove Prosecco. Un exploit quasi paradossale per chi non produce farmaci, mascherine e non opera nel settore sanitario.

Fonte: La Verita’.

Vento, sole e sale fanno buon vino.
Dal 2008 la famiglia Laudicina-Cottone nella cantina Baglio Oro produce nettari che fanno cantare gli angeli. Salino. Lagunare è un Grillo in purezza ottenuto dai vigneti adiacenti alla riserva naturale dello Stagnone. di Chiara Risolo Ci sono luoghi in cui Dio sembra più vicino. Marsala per esempio. Ha un’aura mistica che non si riflette soltanto nei lastricati del centro, sulle facciate barocche delle chiese, nel bianco accecante delle Saline, ma anche nella terra. Quella che si zappa, si corteggia e si coltiva con la schiena curva riscaldata dal sole anche in inverno. Si riflette negli occhi della famiglia Laudicina-Cottone, numerosa, unita, avvolgente.

Fonte: Panorama.

“Lezione” agri-green nel vigneto negroamaro.
Appuntamento green perer gli gli alunni del comprensivo “San Giuseppe da Copertino” diretto da Eleonora Giuri. In agenda, dopodomani, una giornata tutta dedicata ai saperi e sapori dell’agricoltura attraverso una visita guidata all’interno del vigneto di negroamaro che una delle cantine locali, precisamente la Cupertinum, ha impiantato cinque anni fa nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione. Il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di un’impollinazione. A guidare la scolaresca, il presidente della cantina, Francesco Trono, che spiegherà l’importanza della potatura per la buona riuscita di un’annata vitivinicola che culmina, ogni anno, nel mese di settembre con la vendemmia.

Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.

Intervista a Claudio Biondi – Dallo scampato pericolo al grande rilancio «I vigneti sono fabbriche a cielo aperto».
Biondi, presidente del Consorzio tutela del Lambrusco: «Niente bollino nero ma tanto amaro in bocca per questo attacco» «Ma alcuni europarlamentari non emiliani hanno votato a favore del bollino». Lo scampato pericolo fa tirare un sospiro di sollievo ai vitivinicoltori  e alle associazioni che li rappresentano. La Commissione Europea aveva proposto di etichettare con il bollino nero del Cancer Plan il vino, accusato di favorire l’insorgenza dei tumori. Il fatto che la settimana scorsa il Parlamento europeo abbia votato contro è accolto con soddisfazione in Italia e in particolare nella nostra regione, che ricava da questo prodotto una fetta consistente del suo reddito.

Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.

Medici Ermete, 2022 di grandi progetti tra fiere e politiche di sostenibilità.
Tra aprile e maggio l’azienda sarà a Vinitaly e Prowein per incontrare buyer da tutto il mondo. Obiettivi prioritari: riduzione dell’impronta carbonica e sostegno della biodiversità Dopo aver chiuso un’ottima annata, in linea con il 2019 pre-pandemia, la Medici Ermete si affaccia sul 2022 con grande fiducia, forte della presenza alla fiera Wine Paris che finalmente si è tenuta in presenza con la classica impostazione precedente all’imposizione delle norme anti-Covid. Allo stand della casa vitivinicola si è registrata alta affluenza di buyer provenienti soprattutto da Nord Europa, Stati Uniti e Sud America. Stesso format è previsto anche per le due esposizioni che si terranno tra aprile e maggio, rispettivamente Vinitaly e Prowein, dove Medici Ermete esporrà nel suo classico stand con spazio assaggi e spazio più riservato per incontri con i buyer.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Intesa Comune-Ap sulla Strada dei vini.
Un protocollo d’intesa per promuovere e sostenere il progetto Strada dei Vini delle Cinque Terre: è quanto firmato in questi giorni tra il Comune di Monterosso e l’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale. Il progetto nasce per realizzare una valorizzazione dell’attività vitivinicola nelle Cinque Terre anche in termini di itinerari turistici, come risposta a una duplice esigenza di sostenibilità sociale ed economica. Nel 2021 è stato costituito il comitato promotore della Strada dei vini, costituito da tutte le associazioni dei viticoltori delle 5 Terre, la cooperativa Agricoltura Cinque Terre, il Consorzio dello Sciacchetrà, l’Associazione viticoltori di Riomaggiore, l’associazione Agricoltori di Monterosso. L’enoturismo si prefigge di proporre circuiti diversificati, attraverso i quali le aziende si mettono in gioco, mirando ad una produzione di elevata qualità nel rispetto del territorio, permettendo il recupero delle risorse ambientali e culturali.

Fonte: Nazione La Spezia.

Vini preziosi? Affittate un Wine-Locker.
Cassette di sicurezza per le bottiglie di vino più preziose. Si chiama «Milano Wine Vault» il nuovo progetto di «WineTip», venditore e distributore di vino. «Ci siamo resi conto che molti clienti non hanno lo spazio, o le condizioni adeguate, per conservare in modo corretto le loro bottiglie», spiega Massimo Cassamagnaga, fondatore di «WineTip» con Fabrizio Cimiotta, Alberto Cristofori, Federico Pedrazzi. A questi appassionati sono dedicati 90 wine- locker (ognuno pud contenere M. Cassamagnaga, A. Cristofori, F. Pedrazzi. F. Cimiotta fino a 42 bottiglie) e tre wine-room (piccole stanze) dove riporre le etichette più preziose. Oltre a garantire la temperatura di 15°C e l’umidità al 70%, ottimali per il vino, «Milano Wine Vault» mette a disposizione dei soci una sala degustazione, in cui stappare il proprio «tesoro» o organizzare cene.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Milano.

Furto, assolto l’ex direttore del Consorzio vini – Assoluzione per l’ex direttore del Consorzio vini.
Assoluzione per l’ex direttore del Consorzio vini Cade l’accusa di aver sottratto denaro stipulando un contratto da 50mila euro. Nel 2018 fu sospeso e licenziato. A settembre del 2018 fu sospeso, e poi licenziato, dal Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese, di cui era direttore. Per Emanuele Bottiroli quella vicenda fu però anche l’inizio di un iter giudiziario tormentato: finito a processo con l’accusa di avere sottratto denaro del Consorzio, Bottiroli (difeso dall’avvocato Massimiliano Focacci) è stato assolto con formula piena pochi giorni fa dalla giudice del tribunale di Pavia, Valentina Nevoso, «perché il fatto non sussiste». In altre parole, per la giudice (che deve ancora depositare le motivazioni della sentenza) non ci fu alcuna sottrazione di denaro. La procura, sulla base della denuncia del Consorzio (poi ritirata a processo ormai avviato), aveva ipotizzato il reato di furto.

Fonte: Provincia – Pavese.

Terre d’Oltrepo oggi il cda sceglie Bardone o Bosini.
I leader della lista vincente saranno alla guida della coop agli altri consiglieri saranno affidate deleghe specifiche BRONI C’è attesa a Terre d’Oltrepo perla prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione, che questa mattina nominerà i nuovi presidente e vicepresidente della Cantina, dopo le elezioni della scorsa settimana che hanno visto trionfare la lista unitaria guidata da Emilio Bosini ed Enrico Bardone, che ha conquistato tutti i 12 posti disponibili in Cda. A meno di sorprese passerà il ticket Bardone-Bosini. Questi ultimi sono stati giorni frenetici di contatti: sia l’ex consigliere comunale bronese che l’ex presidente e amministratore delegato di alcune società del gruppo Eni, uomo di punta della zona del Casteggiano, sembrano avere le stesse chance. In ogni caso il nuovo gruppo dirigente vuole blindare la guida della Cantina con due nomi di peso.

Fonte: Provincia – Pavese.

Venti di guerra in Ucraina. «Tegola sanzioni sull’export» – Venti di guerra in Ucraina, sos per l’export.
Sos calzature e agroalimentare Venti di guerra in Ucraina «Tegola sanzioni sull’export» Servizi a pagina 17 Venti di guerra in Ucraina, sos per l’export Dal calzaturiero all’agroalimentare, la tegola delle sanzioni contro Mosca. «Il blocco del mercato rischia di aggravare la situazione» Non solo scarpe. Ma anche l’agroalimentare e la filiera del mobile, in particolare le cucine. «Con Kiev, capitale dell’Ucraina, e Mosca, capitale della Russia – spiega Paolo Capponi dell’ufficio export di Confartigianato -, ci sono rapporti importanti. In primis per il settore moda, che conta il 40% delle esportazioni in quei Paesi. L’agroalimentare era in crescita in Russia, ma parliamo di percentuali più piccole. Le aziende si stavano riprendendo dall’impasse del 2014 da circa un anno, con la ripresa dell’export».

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

Il Brunello passa di botte – Il Brunello abruzzese cambia botte.
Made in Italy Fund, fondo di private equity, consolida la sua presenza nel settore del vino acquisendo il 100% di Cantina di Montalcino, unica cooperativa del territorio del Brunello, che ha 50 soci e ha sviluppato un fatturato nel 2021 di 3,7 milioni di euro. Lo riferisce il sito specializzato Winenews.it spiegando che il regista dell’operazione e’ la holding Prosit cui Cantine Leonardo da Vinci, proprietaria di Cantina di Montalcino, ha ceduto le sue quote per una cifra compresa tra gli 8 e i 10 milioni di euro sempre secondo WineNews, reinvestendo a sua volta in Prosit, ed affiancandola nel percorso di crescita ed internazionalizzazione, come hanno fatto le altre aziende entrate nella holding: Tenuta di Collabrigo (Prosecco Doc e Prosecco Docg), le storiche Cantine Bosco (Montepulciano d’Abruzzo, nel Parco del Gran Sasso) e Cantine Torrevento, in Puglia, punto di riferimento del Nero di Troia.

Fonte: Il Nuovo Molise.

“Con le sanzioni a Mosca addio al 25% export dell’Asti spumante”.
Con 12 milioni di bottiglie ogni anno, il mercato russo rappresenta il 25% dell’export dell’Asti docg, ora a rischio per le sanzioni prospettate nei confronti della Russia. Lo fa notare Confagricoltura Piemonte «La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive, sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi», dice il presidente Enrico Allasia. Nel mondo agricolo crescono i timori per ulteriore elemento di crisi. «Nel 2020 l’Italia ha esportato in Russia vini per un valore di 297 milioni di euro, di cui 179, 8 milioni di prodotto imbottigliato. Si tratta di uno dei principali mercati per gli spumanti italiani – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – e, tra i prodotti piemontesi, per l’Asti spumante».

Fonte: Repubblica Torino

L’Ue boccia l’introduzione del “bollino nero” sulle bottiglie di vino.
Sulle bottiglie di vino nessun bollito nero, nessun riferimento al cancro. Martedì scorso, approvando alcuni emendamenti, il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di inserire sulle etichette degli alimenti contenenti alcol indicazioni di allerta sanitaria e un marchio che indicasse come il prodotto fosse nocivo per la salute. “Siamo soddisfatti – dichiara il produttore e vicesindaco di Dogliani Gian Luca Demaria, nelle duplici vesti di presidente della sezione Vini Rossi di Confagricoltura Cuneo e della sezione Vitivinicoltura di Confagricoltura Piemonte – che l’azione congiunta tra mondo produttivo e politica abbia portato al risultato sperato. Sin dall’inizio, infatti, abbiamo preso e portato avanti una posizione chiara affinché il vino non fosse penalizzato in maniera eccezionale, etichettandolo come nocivo per la salute con ripercussioni gravi in termini di tassazione e possibilità di promozione da parte delle aziende produttrici.

Fonte: Provincia Granda.

DOP Economy.
Denominazione di origine protetta. È questo il tesoro del Piemonte, la miniera dove trovare un miliardo e quasi 400 milioni per quell’economia che è talmente legata al territorio, da esserne terra e fatica. Terra e fatica per la «Dop Economy» come la definisce la ricerca Ismea-Qualitativa che raccoglie i dati dei 2021: raccontano un mercato da 16,6 miliardi (in Italia) di euro per vino e cibo, tutto rigorosamente frutto della tradizione e della qualità, di tutte le regioni, e di quella cifra a nove zeri il Piemonte ne produce quasi 1, 4. È il ritorno economico delle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti Dop-Igp – scrivono da Ismea-Qualitativa -nelle regioni e nelle province di tutto il Paese. Il Piemonte conta 82 prodotti è una delle cinque regioni il cui impatto economico del settore IG ha superato il miliardo nel 2020 (+ 2,7% sul 2019) impiegando 12.806 operatori. Alessandria è al terzo posto, come impatto economico, nella classifica delle pro Cibo e vino in Piemonte valgono 1,–4 ml (Alessandria tra le prime 3 province vince dopo Cuneo (755 milioni) e Asti (304), vengono Alessandria (206) e Novara (81).

Fonte: Stampa Alessandria.

Il turismo del vino è realtà Via libera alla nuova legge – Andare in tour per aziende e cantine Via libera alla legge sull’enoturismo.
L’assessore Pentassuglia ha semplificato le procedure e allargato lo spet. Lassessore to dei luoghi in cui andare a Pentassuglia fare enoturismo. a pagina 7 Andare in tour per aziende e cantine Via libera alla legge sull’enoturismo Il Consiglio regionale approva la nuova versione dopo le polemiche sul testo varato a luglio: accolte le richieste delle imprese. Dopo qualche inciampo (e pure qualche polemica) arriva la nuova legge sull’enoturismo in Puglia. 11 nuovo testo, presentato dalla giunta regionale, viene incontro alle esigenze dei produttori. Da un lato corregge il testo formulato dal leghista Davide Bellomo e approvato a luglio scorso dal Consiglio regionale.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Enoturismo, c’è la legge Critico Stefàno (Pd): «Non qualifica l’offerta».
A tre anni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, anche la Puglia ha adottato la legge sull’enoturismo. La norma, approvata su emendamento del senatore Dario Stefano, era entrata in vigore con il decreto del 12 marzo 2019; lo scorso luglio, con l’approvazione in Consiglio regionale e la presentazione di alcuni emendamenti, c’era stato il primo passaggio per recepirla. Ieri il capitolo finale. Con l’ emendamento, presentato dall’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia insieme al presidente della IV commissione consiliare Francesco Paolicelli, sono state dunque introdotte alcune modifiche al testo nazionale: la possibilità di esercitare l’enoturismo anche perle cantine che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione acquisendo la materia prima e il vino stesso da terzi.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Cinque foglie per Avocetta.
Nuovi attestati di eccellenza per vini di Tenute Lu Spada: Guida Bio, la guida vini dedicata esclusivamente ai vini biologici, premia il rosso Philonianum c il bianco Avocetta con il massimo punteggio, 5 foglie. Un riconoscimento che pone la cantina biologica brindisina tra le viù premiate in Puglia e la spinge a continuare con sempre maggiore forza nell’impegno a sostegno della sostenibilità, della salvaguardia dell’ambiente e della salute del consumatore. Soddisfazione da parte di Carmine Dipietrangelo, amministratore unico delle Tenute, appena rientrato dalla fiera Wine Expo di Parigi dove i vini di Tenute Lu Spada hanno riscosso grande interesse: «Quello della sostenibilità è uno dei principali asset su cui si basano i valori aziendali.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Legge enoturismo restano i consorzi.
L’assessore all’Agricoltura della Regione, Donato Pentassuglia, ha espresso soddisfazione perché nella seduta consiliare sono state votate e approvate le modifiche alla legge che disciplina l’enoturismo. Maggiore semplificazione, snellimento delle procedure previste a carico delle imprese pugliesi e un ampliamento degli ambiti operativi per chi voglia esercitare questa attività. Sono stati mantenuti, tra i soggetti che possono esercitare l’attività enoturistica, i consorzi di tutela dei vini a denominazione geografica e indicazione geografica.

Fonte: Repubblica Bari.

Benvenuto Brunello conquista l’America.
I produttori di Montalcino Lo testimonia anche l’indagine incontrano 300 operatori. II presidente Bindocci: «Gli Usa sono il nostro primo mercato». Il via da oggi l’edizione statunitense di Benvenuto Brunello a cura del Consorzio di tutela del celebre vino di Montalcino.

Fonte: Nazione Siena.

Russia tra guerra e sanzioni – Russia-Ucraina, rischio export per 1,5 miliardi Allarme energia.
Boscaini: attesa per le misure Russia tra guerra e sanzioni Sono già a rischio 1,5 miliardi di esportazioni dal Veneto. L’effetto del «blocco» e l’allarme delle imprese •• L’escalation in Ucraina preoccupa Verona: lo dicono i dati di Confartigianato, che mostrano le ricadute nel Veronese del rischio di conflitto e delle pesanti sanzioni che Stati Uniti ed Unione europea hanno già annunciato nei confronti della Russia. Già a rischio oltre 1,5 miliardi di euro di esportazioni dal Veneto. C’è poi l’effetto del blocco economico, che fa crescere l’allarme delle imprese. Da Giuseppe Riello a Sandro Boscaini, gli industriali scaligeri sono in attesa di capire che incidenza avranno le ritorsioni contro Putin. I pericoli riguardano un po’ tutti i settori. C’è poi il nodo dell’energia, che avrà ricadute sull’intera economia.

Fonte: Arena.

Investimenti raddoppiati dalle rivalutazioni..
Analizzata la crescita del capitale fisso rappresentato in bilancio con le immobilizzazioni materiali e immateriali nel 2020: 4,46 miliardi contro 1,83 del 2019 Investimenti raddoppiati dalle rivalutazioni I maggiori incrementi nel commercio alimentari al dettaglio, nella produzione food e di macchinari, nel grafico-cartario e vino 112020 ha visto l’applicazione nei bilanci dell’opportunità di rivalutare beni e partecipazioni Bettina Campedelli Massimo Dal Lago •• Il focus specifico che è stato realizzato nell’ambito dell’inserto top 500 di quest’anno riguarda la propensione agli investimenti delle aziende della provincia veronese. Nelle tabelle top 500 e top 100 viene solitamente data maggiore enfasi al giro d’affari e agli indici reddituali e finanziari, che peraltro hanno risentito inevitabilmente della crisi da Covid-19.

Fonte: Arena – Le Top 500 aziende.

Il vino veneto alla riscossa sui mercati internazionali.
distretto conta su un giro d’affari complessivo di 1.355 milioni (-5,93%) come risulta dall’analisi di 102 bilanci: registrano un decremento anche le Top 10 Vino, il fatturato frena e il patrimonio cresce Ebitda -5,74% ed Ebit -13,97% Indebitamento finanziario +25,92% mentre la patrimonializzazione netta segna un +8,14% 1 margini lordi 7,16%, ma solo a causa della da 9,17 a 9,95. sulle vendite riduzione del fatturato più in- Le Top 10 del distretto del tensa di quella dell’Ebitda. vino, in linea con la media delle prime 10 Il reddito operativo (Ebit) delle altre aziende del distretto segna -8,72% e porta con sé to, presentano un decremenaziende segnano la redditività del capitale in- to del fatturato 2020, pari a una flessione vestito (Roa) che cala passando -4,52%.

Fonte: Arena – Le Top 500 aziende.

Il Prosecco attingerà dai vigneti dei 2018 e la Doc libera altre 90 milioni di bottiglie
Per contenere l’aumento dei prezzi dovuto all’andamento della domanda e ai rincari delle materie prime il consorzio ha dato via libera alle riserve per produrre 90 milioni di bottiglie in più TREVISO Potrebbero diventare Prosecco anche le uve nate su superfici piantate a Glera e ottenute da estirpo e reimpianto di vigneti già esistenti al 31 luglio 2018. E questa la decisione presa ieri dal consiglio di amministrazione della Doc del Prosecco. In pratica, i viticoltori che operano sullo stesso terreno da circa quattro anni potrebbero, in vista della prossima vendemmia, rivendicare la fascetta della Doc per la loro Glera. Non solo: il cda guidato dal presidente Stefano Zanette ha anche deciso di liberare il prodotto che era stato stoccato nella scorsa vendemmia.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Un’edizione limitata di Mat 55 promuove i vetri Franzoia-Nasci.
Collaborazione tra il Comune di Feltre e l’azienda Pian delle Vette Del Bianco: «Così portiamo all’esterno l’offerta della Galleria Rizzarda» Un’edizione limitata di Mat 55 promuove i vetri Franzoia-Nasci Cinquecento bottiglie di Mat 55, il vino top di gamma dell’Azienda agricola Pian delle Vette con un’etichetta speciale dedicata alla mostra permanente di vetri artistici Franzoia-Nasci che occupa un intero piano della Galleria Rizzarda. E un altro tassello della promozione che il Comune di Feltre porta avanti abbinando i siti della cultura alle eccellenze feltrine. Si è iniziato l’anno scorso con “Officina Rizzarda” che ha valorizzato oggetti, gioielli e monili realizzati dagli artigiani feltrini e messi in vendita al rinnovato book shop della Galleria Rizzarda.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Galleria Rizzarda in etichetta, collezione Franzoia nel mondo.
La promozione della città di Feltre >L’iniziativa sostenuta dal Comune anche tramite il vino “Pian delle Vette” presentata ieri nella sede del museo. L’etichetta di uno dei prestigiosi vini della cantina Pian delle Vette promuove i vetri della collezione Franzoia Nasci e la galleria Rizzarda. Una fusione tra eccellenze enologiche del territorio e bellezze storiche e culturali con l’obiettivo di promuovere turisticamente il territorio. Ieri l’iniziativa è stata presentata in Galleria “Rizzarda”, con l’assessore comunale Alessandro Del Bianco e i referenti dell’azienda vitivinicola “Pian delle Vette”.

Fonte: Gazzettino Belluno.

Il Prosecco Rosé “accende” Times Square a New York.
I ledwall di Times Square a New York celebrano il Prosecco Rosè. In uno dei mega schermi che dal 1904 caratterizzano la frequentatissima piazza, icona della Grande Mela, nello specifico sulla Crown Digital, si alternano tre video che hanno come protagonista il Prosecco Doc e il Prosecco Doc nella sua versione Rosé. «Dopo aver accompagnato le più preziose opere esposte nei musei, -spiega il presidente della Doc Prosecco Stefano Zanette- dopo aver brindato nei camerini dei teatri, dopo aver celebrato ogni possibile espressione del talento umano in qualsiasi forma artistica, dopo essersi fatto interprete e portabandiera di quell’Italian “Genio” che il mondo ci riconosce, toccava al Prosecco Doc diventare protagonista».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Viticoltura, lezioni di potatura a Loncon.
Il mondo agricolo si ritrova oggi a Loncon nella Tenuta Sant’Anna di Genagricola spa. E la seconda edizione della prestigiosa fiera in movimento a livello nazionale “Vite in Campo – Potatura e impianto”, rassegna dedicata alla potatura invernale e all’impianto del vigneto. All’evento hanno aderito più di tremila imprenditori del settore ed è organizzato da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno in collaborazione con alcune riviste del settore e il patrocinio del Comune. La meccanizzazione della potatura nelle aziende vitivinicole trova sempre maggiore impiego in ragione del contenimento dei costi di gestione e per la difficoltà di trovare personale esperto ad eseguirla. Il programma della giornata nell’azienda agricola da 150 ettari, di cui 140 ettari a vigneto, articolata in 22 aziende agricole nel territorio nazionale ed altre tre aziende in Romania, prevede varie dimostrazioni pratiche di potatura tra i filari.

Fonte: Gazzettino Venezia.

Glera, un ettaro di estirpo concesso ad ogni azienda.
Non più 3 ettari di estirpo ad azienda vinicola, ma semmai uno. Contenuta, dunque, la riconversione dei vigneti di bianco o rosso in glera per aumentare le quote di Prosecco richieste dal mercato, da 24 a 35 mila circa ettari, nei prossimi 3 anni. È la decisione del Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela della Doc Prosecco che ieri ha approvato la formalizzazione di una richiesta, alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, tesa ad equiparare a precise condizioni, e in vista di potenziali futuri attingimenti – le superfici di glera ottenute da estirpo e reimpianto di vigneti già esistenti al 31 luglio 2018 alle superfici di glera a terra a quella stessa data. Lunedì i vertici del Consorzio avevano ottenuto il via libera informale dagli assessori del Veneto Federico Caner e del Friuli Stefano Zanier, limitatamente però alla misura di un ettaro, in modo da favorire i micro produttori.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

La WineTech française fourmille d’innovations.
L’écosystème des start-up viticoles est en pleine ébullition et crée de nombreuses innovations. La pandémie a accéléré la croissance de celles positionnées autour de la vente en ligne. Bruna Aºkeiuzi yibruno-askenazl Le vin fait tourner la tète des stars-up. D’année en année, elles sont de plus en plus nombreuses à éwluerdans cet univers réputé conservateur, de la vigne au point de vente. Ainsi, l’association 1s WineTech fédère 71 jeunes poi’ccvc deux fois plus qu’au moment de sa création en janvie r2020. Peu de chances que cette belle dynamique patine. En 71127, lécosys terne de l’innovation viticole prévoit de recruter 445 personnes, selon l’association de stars-up qui a donné un beau coupde projecteur à 30 de ses membresauSalon Wine Paris eVinexpo Paris (du 14au16 février 2022).

Fonte: Echos.

Les Grappes dépassent les 10 millions d’euros de chiffre d’affaires.
Cette place de marché connectée aux vigneronsrécoltants a négocié le virage de la crise sanitaire pour doubler ses revenus en moins de deux ans. L’export est l’une de ses nouvelles voies de croissance. Guillaume Bregaras tr@gbregeras Lorsque le premier confinement frappe kit porte des Francais, Loic Tanguy est loin d’imaginer que sa start-up Les Grappes dépasserait les 10 millions d’euros de chiffre d’affaires moins de deux ans plus tard… Lek Tanguy s’était lancé en 2014 avec l’idée de proposer au grand public des vins de vigneronrécoltant et avait convaincu depuis les distributeurs qui touchent les restaurants et cafésde passer par sa place de marché. Ce 17 mars 202D, sa croissance est stoppée et l’encours de ses clients saccumule de manière alarmante.

Fonte: Echos.

“Bouteille plus légère” et “agroforesterie” : les vins de Bourgogne visent la neutralité carbone.
La Bourgogne, par le biais de l’Interprofession et d’Adelphe, veut atteindre la neutralité d’ici 2050. Le fameux grammage des bouteilles des grands crus pourrait se voir alléger, les verriers appelés à fondre le verre à partir d’une électricité verte tandis que les vignes pourraient se parer de haies ou de couverts végétaux pour absorber les émissions incompressibles. Pour les responsables, le calcul est aussi économique : au prix de la tonne carbone sur le marché mondial, mieux vaut investir aujourd’hui afin de réduire son bilan environnemental…et financier. En Bourgogne, alors que l’année viticole 2021 a été éprouvante pour les vignerons, marquée par le gel d’avril et un redémarrage précoce de la vigne, le changement climatique mène la vie dure aux professionnels du vin.

Fonte: Tribune.

Leonardo di Caprio s’offre plus qu’une coupe de champagne Telmont.
Après lay Z qui s’était lancé en 2006 dans le champagne ultra-premium avec la marque Armand de Brignac (dont il a cédé la moitié du capital àLVl4iH Van dernier), c’est au tourde Leonardo dl Caprio de miser sur les bulles champenoises. La star de «Dont look up « qui Best engage en faveur cle la défense de la planète vient ainsi d’inve_stirdans Telmonr, unemalson contrôlée par Rémy Cointreau. « Nous représentons la dernièregénétatian d avoir une chance d’arrêter le changement climatique avant qu’Il ne salt trop tard », déclarait il y a quelques années Leonardo DiCaprlo, en ouvrant le troisléme gala de charité organisé parla fondation qu’il a dédiée à des projets de protection environnementale etanimaie. •Sédultparleprojet “Au nom deleterre’ en faveur d’un champagne durable », Leo nard° di Capri° a consenti « un investissement substantiel » dans cette maison qui se veut particulièrement responsable.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 22 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Già 60 i Paesi annunciati a Vinitaly con i compratori.
Prosegue il programma di incoming con Ice Agenzia Già 60 i Paesi annunciati a Vinitaly con i compratori II dg Mantovani: «Riscontri positivi e aspettative» Al via il roadshow in Cina, Russia, Usa ed Europa •• Dall’Europa agli Usa, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano di Veronafiere spa per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, tornerà in presenza dal 10 al 13 aprile prossimo, con il tutto esaurito. Lo comunica Veronafiere in una nota. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato Veronefiere e Ice Agenzia, che condividono un investimento complessivo da 3 milioni euro e la selezione di una lista di 500 top buyer da tutto il mondo, ai quali si stima che si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali.

Fonte: Arena.

Vinitaly, accelera il piano strategico.
Dal 10 al 13 aprile attesi 500 buyer, coinvolti 60 Paesi e 30 milioni di investimento Dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano strategico di Veronafiere per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, ritorna dal 10 al 13 aprile prossimo traguardando il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre a un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali. «Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici.

Fonte: Cronaca di Verona.

Marcel Zanolari: uve biologiche per un «vino vivo».
In Valtellina la prima azienda vitivinicola B Corp. Gli esperimenti sulle vigne di Nebbiolo e Pinot Nero Le imprese hanno un grande ruolo da svolgere in una società capitalista. Possono far pendere la bilancia verso il beneficio di pochi, con effetti collaterali tossici per tutti; oppure guidarci verso soluzioni migliori e più eque a lungo termine. Christopher Marquis, professore alla Cornei Johnson. Le prime vigne Giuliano Zanolari le ha piantate all’inizio degli anni Ottanta. Su due parcelle sperimentali decide di coltivare la vite con un sistema inusuale per quei tempi, bandendo cioè ogni tipo di trattamento anticrittogamico con prodotti di sintesi. È un pioniere, per quindici anni prosegue i suoi esperimenti sui vitigni Nebbiolo, Pinot Nero e Cabernet Sauvignon.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

La Ue si dà una mossa e salva il vino.
La cosidetta Europa Unita si fa trovare regolarmente e gravemente impreparata e confusa su temi fondamentali come la politica energetica, ma è vitale e presente quando si tratta di promuovere provvedimenti ridicoli come quello che riguarda il vino. Per fortuna, alla fine (probabilmente dopo un bicchiere di quello buono) ha prevalso il buon senso.

Fonte: Giornale.

Lo Sforzato, l’armonia e la potenza della Valtellina.
Riemerge dalla cantina un’annata 2005 e c’è da avere una qualche perplessità sulla tenuta. Ma l’occasione gastronomica – polenta abbrustolita con formaggio e salsiccia – è impeccabile per quella bottiglia e anche l’aria che è quasi inverno e non ancora primavera, s’addice. Nel bicchiere si risveglia con un leggerissimo riflesso ammattonato, un profumo intenso di prugna, di cuoio, di rose appassite e un solletico di spezie incantevole, al palato è morbido e presente, soave e possente. È lui! E lo Sforzato, lo Sfursat, per dirla in dialetto delle Alpi Retiche, che a ogni incontro riconcilia con il piacere della degustazione. È vino eroico, di montagna gloria e fortuna economica della Valtellina da secoli. Ma dove sta il fascino dello Sforzato? Prima di tutto nell’uva.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Vendemmia notturna per l’Aglianico. L’azienda nasce dalla sinergia tra le famiglie Leone, di antica tradizione vitivinicola, e Rabasco, imprenditori di successo. In vent’anni di attività è riuscita a recuperare le tradizioni del territorio e a rinnovare le attrezzature per realizzare una gamma di alta qualità 11 patrimonio vitato si estende sui versanti più vocali del Vulture, nei comuni di Rionero, Barile, Rapolla e Melfi e in alcune delle contrade più rinomate, con l’Aglianico, ovviamente, protagonista della vigna. Per il Nocte si pratica la vendemmia notturna in novembre, quando le importanti escursioni termiche, proprie della zona vulcanica, rendono la buccia dell’uva più elastica e i profumi più intensi.

Fonte: Messaggero.

Il gruppo Prosit rileva Cantina di Montalcino.
Private equity Quinta acquisizione perla partecipata di Made in Italy che investe nel vino. Prosit rileva da Cantine Leonardo da Vinci Società Cooperativa Agricola 11100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi. Fondata da Sergio Dagnino, Prosit è una delle realtà in portafoglio di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio e Pambianco che investe nelle eccellenze del Made in Italy attive nei settori del fashion, del design, del beauty e del foodewine. Prosit lavora alla creazione di un polo di cantine italiane di fascia premium, promuovendone l’esportazione in tutto il mondo.

Fonte: Sole 24 Ore.

13 e 14 marzo. All’Eur le migliori cantine che producono vini naturali.
Torna a Roma «Vini Selvaggi», la Fiera indipendente dei vini naturali. Il 13 e 14 Marzo, nei locali di Spazio Novecento all’Eur, tutti gli appassionati potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina.

Fonte, Tempo.

Il Vinitaly si prepara al tutto esaurito.
Dall’Europa agli Usa, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino ai mercati africani. Accelera il piano di Veronafiere per la 54° edizione di Vinitaly che, con più di 4 mila aziende espositrici, tornerà in presenza dal 10 al 13 aprile con il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia, che condividono un investimento da 3 milioni. Prosegue intanto la corsa dell’export italiano di vino nel 2021, con un + 12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. Sugli scudi, nell’analisi realizzata sull’export extra-Ue nei 12 mesi dello scorso anno, il mercato statunitense che ha visto lievitare di un terzo la domanda a valore, con il Prosecco addirittura a +43%.

Fonte: Piccolo.

I ragazzi di Centimetro Zero al Vinitaly con Cipresso.
L’enologo: «Siamo partiti dal pestare l’uva con i piedi. Ed ora siamo pronti per il grande salto» «Siamo partiti dal pestare l’uva con i piedi. Ed ora siamo pronti per il grande salto». Così Roberto Cipresso, winemaker ed enologo di fama internazionale, ha presentato l’avventura che i ragazzi di ‘Centimetro Zero’, la locanda del terzo settore con sede a Pagliare di Spinetoli, si accingeranno ad intraprendere: per la prima volta saranno protagonisti a Vinitaly, kermesse di livello mondiale che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile. Centimetro Zero, con i suoi vini, colorati e arricchiti di favole e sogni – dividerà lo stand proprio con Cipresso, che affianca lo staff nella produzione dal 2018.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

«Con le lezioni online insegniamo a tutti ad amare il vino» – «Lezioni online per conoscere il vino».
Wine Salad è nata dai fermani Nicola Moriconi, esperto di marketing, e Clara di Bonaventura, sommelier. La scuola vanta oggi 700 studenti e un sito da 65 mila visitatori In principio c’è stato l’amore per il vino e per le occasioni di socialità, di emozione e di incontro che offre. Una passione che è diventata studio profondo e poi un lavoro vero e proprio, anche se tutto virtuale. È la storia di Wine Salad, la scuola on line per gli amanti del vino che sta conquistando numeri da record. I fondatori della scuola, che vanta oggi 700 studenti e un sito da 65 mila visitatori, sono i fermani Clara Di Bonaventura e Nicola Moriconi, lei è sommelier e sa parlare di vino in modo semplice e diretto. Lui è esperto di marketing e comunicazione e supporta il percorso di ogni iscritto.

Fonte: Resto del Carlino Fermo.

“Puntare sull’Ovada docg per il rilancio grazie ai giovani e alle nuove attività”.
«La presenza degli agricoltori, in questa zona, è particolarmente importante perché vediamo che dove viene meno l’attività le colline si degradano, in preda all’abbandono. Rispetto al passato, però, notiamo un’inversione di tendenza innescata dall’Ovada docg, denominazione piccola ma in crescita. Ed ecco perché, per noi, è importante rafforzarci». Il presidente provinciale di Confagricoltura, Luca Brondelli. ha sottolineato con queste parole il valore che il vino rappresenta per lo sviluppo dell’Ovadese pochi giorni fa, mentre era in città per inaugurare la nuova sede dell’associazione di categoria invia Cairoli, di fronte all’ufficio turistico Iat. «Una collocazione felice, simbolo del lavoro di rete necessario a una zona in cui turismo e agricoltura sono fondamentali» ha sottolineato il sindaco Paolo Lantero.

Fonte: Stampa Alessandria.

La «Guida Bio» premia «Philonianum».
Nuovi attestati di eccellenza peri vini di Tenute Lu Spada: «Guida Bio», la guida vini dedicata esclusivamente ai vini biologici, ha premia il rosso «Philonianum» e il bianco «Avocetta» con il massimo punteggio, 5 foglie. Un riconoscimento che pone la cantina biologica brindisina tra le più premiate in Puglia. Soddicfa7ione da parte di Carmine Dipietrangelo, amministratore unico delle Tenute, appena rientrato dalla fiera Wine Expo di Parigi dove i vini di Tenute Lu Spada hanno riscosso grande interesse: «Quello della sostenibilità è uno dei principali asset su cui si basano i valori aziendali. Una scelta che abbiamo fatto dall’ inizio e della quale siamo sempre più convinti. Riconoscimenti come questi ci confermano che siamo sulla strada giusta».

Fonte: Gazzetta del Salento.

La cantina ora diventa sostenibile e sociale: San Giorgio tra le top 60.
Sostenibilità nel mondo vitivinicolo significa lavorare nel rispetto dell’ambiente in vigna, ma anche tutelare i diritti dei lavoratori, investire in formazione e creare una solida rete di relazioni con il territorio circostante e la comunità locale. E quanto afferma lo standard Equalitas, certificazione di sostenibilità “made in Italy”, ottenuta dalla cantina San Giorgio — Vini nobili del Salento di Faggiano (Taranto), di proprietà del gruppo Tinazzi. Riconosciuta dall’ente certificatore CSQA, Equalitas rappresenta l’adesione a un approccio integrato alla sostenibilità del settore basato su tre pilastri: ambiente, economia e società. Gli aspetti sono molteplici: dalla tutela della biodiversità all’impronta carbonica dell’azienda, dal packaging al benessere dei lavoratori, passando per l’adozione di una comunicazione corretta nei confronti dei consumatori.

Fonte: Repubblica Bari.

Il mondo delle Dop e Igp vale 1,2 miliardi a Verona.
La provincia scaligera terza in Italia nel Rapporto Ismea-Qualivita 2020 Il mondo delle Dop e Igp vale 1,2 miliardi a Verona II Veneto è la prima regione con 3,7 miliardi davanti a Emilia-Romagna Lombardia, Piemonte e Toscana Ritorni alti da Amarone e Ripasso Valeria Zanetti •• Anche nell’anno della pandemia, la Dop economy ha confermato il proprio peso in termini di ritorno assicurato dalle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta), grazie al lavoro svolto da 200mila operatori e 286 Consorzi di tutela, come dimostrano i numeri del XIX Rapporto Ismea-Qualivita. Agrialimentare Nel 2020, le produzioni di punta del food e beverage made in Italy hanno raggiunto 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione (-2%), pari al 19% del fatturato totale dell’agroalimentare e un export da 9,5 miliardi (-0,1%), il 20% delle esportazioni nazionali di settore. Più precisamente, il food Dop e Igp vale 7,3 miliardi e l’imbottigliato raggiunge 9,3 miliardi.

Fonte: Arena.

Montelvini: 2021 dei record con un fatturato da ricordare.
II 2021 ha visto l’importante balzo in avanti delle bollicine asolane. E la rimonta del terzo consorzio del prosecco. Ma, nel dettaglio, c’è chi ha visto un incremento importante. Montelvini, bollicina storica dell’asolano, chiude il 2021 con un fatturato di 28,5 milioni di euro, registrando un incremento del +39,5% rispetto al 2020 e del 3% rispetto al 2019, raggiungendo così il record storico di vendite con una costante crescita all’estero (ricavi superiori del 42% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019). La cantina festeggia con l’ottenimento della Certificazione di sostenibilità Equalitas e una nuova ala produttiva per la produzione degli spumanti per un investimento di 2,5 milioni di euro. «Ora vogliamo espanderci nei paesi in via di sviluppo- spiegano i ratelli Alberto e Sara Serena- guardiamo all’Africa e al Sudamerica».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Premio Ducato a 25 vini Marca regina di “Vinetia”.
Iniziano i corsi per sommelier organizzati dall’Ais Veneto Novità dal 22 marzo: per prima volta si analizzerà la birra Premio Ducato a 25 vini Marca regina di “Vinetia”. Vini di Marca, dal Prosecco Docg ai bianchi e rossi del Piave e del Montello e Colli Asolani, sempre in primo piano. E sono 25 i vini di aziende trevigiane ad aver ricevuto il “Premio Ducato”, prestigioso riconoscimento della guida “Vinetia” (curata da Giovanni Geremia) dei Sommelier Ais del Veneto, l’associazione presieduta da Marco Aldeghieri. Il Premio Ducato è conferito ai vini che uniscono alta qualità e prezzi vantaggiosi.

Fonte: Gazzettino Treviso.

«Corsa al Prosecco insostenibile per il nostro territorio».
Zanoni sullo sbancamento della “Castella” «Zaia guardi anche altri tipi di produzione» «Corsa al Prosecco insostenibile per il nostro territorio» Intanto le Colline Unesco fanno il pieno di ascolti in tivù su Linea Verde e Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno dato il via libe4 ra, ieri, al Consorzio Prosecco Doc per attingere da altri 10.800 ettari di glera entro il 2024, per 213 milioni di bottiglie in più. Sempre chè il mercato abbia i livelli di crescita di oggi. Il consenso è arrivato dai rispettivi assessori Federico Caner e Stefano Zanier. Oggi la delibera del cda del Consorzio. Ma non a tutti sta bene questa ulteriore espansione delle bollicine. «Altri 3600 l’anno per i prossimi tre, 10.800 in totale, sono un’enormità», protesta Andrea Zanoni, consigliere regionale trevigiano del Pd, che denuncia al tempo stesso lo sbancamento di un’ampia porzione della collina “della Castella” a Conegliano per lasciar spazio a nuovi vigneti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Il vino riposa tra il ghiaccio: ecco la cantina igloo a 2mila metri di quota.
Ospiterà per alcuni mesi una selezione di bottiglie prodotte in Valle Camonica.

Fonte: TGCom24 – Mediaset Infinity.

Venturini Baldini, Piergiuseppe Carucci nuovo direttore di produzione interno della Cantina di Quattro Castella.
La storica cantina situata sulle colline matildiche della provincia di Reggio Emilia, dopo l’annuncio – nel febbraio 2021 – della collaborazione con Riccardo Cotarella e PierPaolo Chiasso e il loro team, comunica l’ingresso del nuovo enologo, responsabile di produzione, Piergiuseppe Carucci, pugliese di nascita e – dalla laurea in agraria in poi – enologo globe trotter, dall’Oltrepò alla Puglia,passando per Sicilia, Campania e ritorno nel Pavese. Una scelta , quella di Carucci, naturale che accompagna l’evoluzione della cantina negli ultimi anni.

Fonte: Newsfood.

Castagnole Lanze e Coazzolo, un polo culturale e turistico nell’ex cantina sociale.
Via libera da parte del Consiglio comunale di Castagnole Lanze alla convezione con il Comune di Coazzolo per la riqualificazione della ex cantina sociale. «L’edificio – spiega il sindaco di Castagnole, Calogero Mancuso – è nel territorio di Castagnole, ma al confine con Coazzolo e riveste un punto di grande interesse per entrambi i paesi, per questo abbiamo deciso di presentare il progetto insieme». L’idea è nata come risposta ad un bando finalizzato alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Piccoli Borghi a rischio abbandono o abbandonati che rientra nell’ambito degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Si tratta di una struttura molto bella – precisa Mancuso – anche se ora necessita di cure.

Fonte: La Stampa.

Il vino è salvo.
Compatti gli eurodeputati italiani per slegare il filo diretto denunciato dal Parlamento Ue tra consumo di bevande alcoliche e malattie oncologiche. Con alcuni emendamenti è stato precisato che il consumo eccessivo di alcol, e non la sua assunzione in generale, è un fattore di rischio. Polemiche su una relazione votata dal Parlamento Europeo sulla lotta al cancro per il filo diretto denunciato tra consumo di bevande alcoliche e malattie oncologiche. Insorgono i produttori vinicoli italiani. Gli eurodeputati italiani ammorbidiscono il testo finale puntando il dito solo sul “consumo eccessivo” di alcol. Ma la relazione approvata non modificherà le regole europee in vigore sull’etichettatura alimentare.

Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.

Vino: Barolo debutta alla Place de Bordeaux con cru Cerequio.
Il Barolo debutta sulla Place de Bordeaux, la prestigiosa piattaforma di distribuzione creata nel 17mo secolo. Lo fa con l’etichetta Cerequio 2018 di Michele Chiarlo, storica azienda piemontese nota in tutto il mondo. Con l’aiuto di Timothée Moreau del Bureau des Grands Vins, è stato scelto un pool di otto top négociants per lo sviluppo di una distribuzione mondiale ottimale – ad esclusione di Italia, Nordamerica, Canada e Corea – lavorando con l’azienda Michele Chiarlo “per assicurare una più ampia e capillare copertura del mercato per uno dei cru considerati più rappresentativi e prestigiosi di Barolo, che nasce nei vigneti tra La Morra e Barolo, nel cuore delle Langhe..

Fonte: ANSA.it.

L’Amarone conquista anche il mercato interno.
Ottima performance nel 2021 per i vini del Consorzio Valpolicella, ma c’è chi lancia l’allarme sulla tipologia base, che potrebbe uscire dal mercato a favore delle denominazioni premium. Minimizza il presidente Marchesini: “La strada è quella giusta: continueremo a difendere il valore”. Forte rimbalzo per Amarone e Ripasso, che crescono soprattutto nel mercato interno, mentre resta in ombra il Valpolicella. È quanto è emerso dall’outlook 2021 del Consorzio vini della Valpolicella che raccoglie così i frutti di una decisa risposta alla pandemia, basata su riduzione delle rese, costruzione del valore ed eventi promozionali anche a distanza.

Fonte: Gambero Rosso.

Il vino italiano traina la ripresa.
Va da sé che l’Italia è oggi uno dei paesi più importanti al mondo nel settore vitivinicolo. Molti andrebbero oltre, sostenendo che è il più importante; giudizio che noi peraltro non avremmo nessuna difficoltà a condividere. L’Italia ha giocato un ruolo fondamentale e unico nella storia del vino. (…) Se fossimo per qualche motivo costretti a bere i vini di un solo paese – e ci auguriamo che questo non accada mai… – con ogni probabilità sceglieremmo proprio l’Italia (Rob Desalle, Ian Tattersall, “Il tempo in una bottiglia”, Storia Naturale del Vino).

Fonte: la Repubblica.

A ROMA LA SECONDA EDIZIONE DI “VINI SELVAGGI”, LA FIERA INDIPENDENTE DEI VINI NATURALI.
Sta per arrivare la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo 2022 tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Quest’anno Vini Selvaggi si svolgerà nell’ampia location di Spazio Novecento nel quartiere Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la parte gastronomica della manifestazione sarà più sviluppata grazie alla presenza di produttori di alimenti biologici.

Fonte: Virtù Quotidiane.

No, l’Ue non vuole «mettere al bando» salumi e vino italiani.
Il 19 febbraio il leader della Lega Matteo Salvini ha scritto su Facebook che l’Unione europea sta provando a «mettere al bando» i salumi e la «carne italiana», dopo non esserci riuscita con il vino. Nel suo post, l’ex ministro dell’Interno ha pubblicato anche il titolo di un articolo del quotidiano romano Il Tempo, che recita: «Il blitz fallito sul vino e ora carne e salumi nel mirino: l’Unione europea li vuole cancellare».

Fonte: Pagella Politica.

VINO, L”UVA D’ORO’ DEGLI ESTE PROMOSSA IN CINA, TROUPE IN CITTÀ, SERVIZI TV NELLA TERRA DEL DRAGONE.
Gli antichi vitigni ferraresi, nati dalle sabbie, approderanno presto in tv in Cina. In questi giorni infatti una troupe della società di produzione Italiana Wine Channel srl, del Canale 19Pindao (in cinese si pronuncia Yi Jiu Pindao e significa “Canale del vino italiano”)  ha girato tra Ferrara e Comacchio in alcuni dei luoghi più caratteristici del territorio per far conoscere e per illustrare la storia e i segreti della Russiola e della Fortana, i due antichi e unici vitigni autoctoni del ferrarese. Il servizio televisivo è stato condotto e coordinato dal sommelier professionista Marco Simoni: “Leghiamo la riscoperta dei nostri vitigni al territorio, alle sue eccellenze, alla sua storia”, spiega l’esperto, che ha girato tra il Castello, il locale ‘Al Brindisi’ (la più antica enoteca al mondo datata 1435) – dove Simoni ha iniziato la sua carriera – palazzo Schifanoia e le antiche manifatture dei marinati delle anguille tra i celeberrimi ponti di Comacchio, proponendo anche abbinamenti storici.

Fonte: Cronaca Comune.

Vino “pop”, arrivano i podcast sul vino firmati da Adua Villa.
Si chiama Deejay Wine Club ed è l’ultima avventura della sommelier e creatrice digitale Adua Villa, alias @globetrottergourmet. La nuova esperienza divulgativa nasce con l’idea di creare e diffondere una cultura del vino in stile Pop, divertente e mai troppo seria. Un dialogo a puntate, leggero e inclusivo che, attraverso curiosità, “storie di vite” e aneddoti permette all’ascoltatore di accrescere le proprie conoscenze relative al mondo del vino. Una serie che va oltre gli schemi, tra vini alternativi e nobili realtà, mode e marketing, sopravvalutati e sottovalutati del settore.

Fonte: Federvini.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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