News Vitivinicole e tenute agricole di mercoledì 15 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 15 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Vino in Villa A Preselle degustazioni di calici, conferenze e musica a cura del Fai Grosseto.
Sabato e domenica la terza edizione dell’evento che fa scoprire etichette da tutta Italia Scansano Sabato e domenica no”, relatore l’architetto Alesca torna “Vino in Villa”, giunto Sandro Innocenti. Durante la alla terza edizione, con degu- degustazione si esibirà la Jazz stazioni di oltre 200 vini a Villa Band diretta dal maestro Ma Preselle, nel comune di Scansano. Alle20,30cenasupresano. Due giornate arricchite notazione con menu dedicato dalle conferenze promosse a cura di Villa Preselle. dalla delegazione Fai di Gros Domenica, alle 17, apertura seto sul tema della complicità dei banchi di assaggio dedicata Eros e Vino e su Villa Leo- ti ai rossi, con i Rossi delle Mapoldina e Leopoldo di Lorena. remma, Morellino di Scansano In degustazione i vini di no Docg, Montecucco Docg, aziende vitivinicole da tutta Rossi Doc e Rossi Igt. Special Italia, oltre ai vini del Grossetano Guest: Grappe e distillati della no.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Appelli di gusto – Storie di vita e storie di vino L’umanità va degustata.
Fun traguardo importante, per me, i 30 anni del Club di Papillon, associazione nata intorno un viaggio su un treno d’epoca, organizzato per ricordare un vignaiolo piemontese, Giacomo Bologna, che, con la sua vitalità, scrisse le più belle pagine della storia del vino italiano, frutto di relazioni. Forse nessun libro di storia economica (ci vorrebbe Fernand Braudel) rileverà mai che la rinascita del vino dopo lo scandalo del metanolo si deve a questi vignaioli che si ritrovavano a Rocchetta Tanaro, per capire che bisognava andare per il mondo a imparare.

Fonte: Avvenire.

Divinea e Winelivery collaboreranno….
per aumentare il flusso di visitatori in cantina e migliorare la customer experience degli appassionati di vino. Obiettivo è potenziare il business enoturistico delle aziende vinicole ed incrementare le vendite di vino dirette al consumatore finale. La partnership vede lo sfruttamento del know-how tecnologico del software Wine Suite di Divisa e il network di Winelivery, attraverso l’omonima app scaricata da oltre 1 min di italiani. Divines conta di raggiungere nel 2022 un min di euro di fatturato.

Fonte: Italia Oggi.

Eletti i nuovi consiglieri….
del Consorzio Vino Chianti di cui è presidente Giovanni Busi. Si tratta di Davide Ancillotti, Ritano Baragli, Rolando Bettarini, Gianluigi Borghini Baldovinetti, Luca Brunelli, Bernardo Guicciardini Calamai, Vittorio Fabio Carone, Cino Cinughi De’ Pazzi, Angiolo Del Dottore, Stefano Fantechi, Marco Ferretti, Leonardo Francalanci, Filippo Gaslini, Francesco Gera, Malcolm Leanza, Tullio Marcelli, Maurizio Masi, Mario Mori, Massimo Peruzzi, Mario Piccini, Filippo Rocchi, Andrea Rossi, Giovanni Sani, Massimo Sensi, Vasco Torrini, Giovanni Trambusti, Alessandro Zanette e Gianni Zipoli.

Fonte: Italia Oggi.

Frescobaldi si espande.
Il gruppo cresce in vendite e vigneti. Conte alla Flora cambia nome Frescobaldi si espande Altri 2 7 ettari in Chianti. Ora supera i 1.500. Frescobaldi mette sul pianto circa 6 milioni di euro e rileva 27 ettari di vigneto da aggiungere ai 62 della tenuta Perano nel Chianti classico. Oggi gli ettari di proprietà del gruppo toscano superano di slancio i 1.500. «La consistenza dei terreni è rilevante», sottolinea Lamberto Frescobaldi, presidente del gruppo toscano e di Unione italiana vini, «ma è anche impegnativa perché va rinnovata: quest’anno abbiamo piantato 105 ettari di nuovi vigneti». Nel computo generale rientrano anche i 12,8 ettari acquisiti (forse per 9 milioni) a Bolgheri con il Podere Arundineto e i 35 arrivati con Corte alla Flora, tenuta destinata a cambiare nome. L’ex proprietario Sergio Cragnotti aveva espresso la volontà di conservare il brand della tenuta agricola, legato ad affetti familiari.

Fonte: Italia Oggi.

Isole e Olena per Epi è la chiave del mondo Supertuscan.
Biondi Santi ha trovato in Isole e Olena la cantina ideale che cercava da 36 mesi e la famiglia De Marchi ha sciolto il nodo del mancato passaggio generazionale, pur sacrificando qualcosa sul prezzo di cessione che dovrebbe collocarsi oltre i 40 milioni di euro. Questi gli stati d’animo a due settimane dal deal, che ha formalizzato il passaggio della cantina del Chianti classico alla scuderia di Montalcino del gruppo Epi, di proprietà della famiglia francese Descours. Fondata nel 1956 dalla famiglia De Marchi, Isole e Olena fa parte di quel gruppo ristretto di cantine che negli anni `70 e `80 ha investito sul Chianti classico quale regione vinicola di alta qualità.

Fonte: Italia Oggi.

Di vino.
Protocollo verde per la cantina Piazzo di Alba che ha fatto sua la Green Experience per la sostenibilità in vigna e in cantina. Il modello di Coldiretti è stato applicato sui 13 ettari di vigneto a Barolo e dalla prossima vendemmia interesserà anche i 21 ettari di Barbaresco per arrivare a convertire progressivamente tutti vigneti. Inoltre partirà il prossimo autunno il cantiere della nuova cantina. Le api tornano a trovare casa tra le vigne della tenuta Le Manzane di San Pietro di Feletto (Tv). Per adesso sono state posizionate cinque arnie per dare vita, secondo il progetto Eno Bee, ad un binomio con il vino: le api fanno bene al vigneto perché implementano l’entomofauna utile, sono sentinelle ambientali e, in caso di grandinate a ridosso della raccolta, sanitizzano l’acino. Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3% (1,7 miliardi di euro) l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini, l’incremento è trainato dagli spumanti che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%). Il Prosecco di Villa Sandi per il brindisi ufficiale della MotoGP.

Fonte: Italia Oggi.

Tutela e promozione dell’Aglianico: sottoscritto un protocollo d’intesa tra Alsia e Consorzio.
A Rionero l’iniziativa per salvaguardare e qualificare la gestione sostenibile in vitivinicoltura Doc. dalla produzione alla distribuzione Tutela e promozione dell’Aglianico: sottoscritto un protocollo d’intesa tra Alsia e Consorzio Iniziative comuni tra Al sia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, e Consorzio di tutela dell’Aglianico del Vulture Doc/Docg, per tutelare, qualificare e promuovere l’Aglianico del Vulture: è quello che prevede il protocollo d’intesa sottoscritto dai due organismi lo scorso venerdì, in occasione del seminario su “Innovazione e consulenza specialistica per la gestione sostenibile in vitivinicoltura” tenutosi a Rionero in Vulture (Pz), nel Palazzo Giustino Fortunato.

Fonte: Le Cronache Lucane.

II vino in Emilia-Romagna. Due bandi per lanciare le etichette regionali.
L’Emilia-Romagna rafforza la promozione del suo vino nei Paesi extra-Ue. Con questo scopo, la Regione ha messo a disposizione un bando da 6,8 milioni (domanda entro il 10 agosto) che si aggiunge a uno del Ministero da 13,3 milioni (4 luglio).

Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

In aula enologia, degustazione e bere consapevole.
La ‘lezione’ dei sommellier al Parentucelli Arzelà In aula enologia, degustazione e bere consapevole Il mondo della scuola e quello dei sommelier si sono incontrati all’istituto superiore Parentucelli Arzelà di Sarzana a conclusione di un progetto più ampio che ha portato i ragazzi alla scoperta dell’enologia e delle rappresentazioni del vino nella storia. A tenere la lezione su tutto quello che è la degustazione professionale dei vini sono stati i rappresentanti dell’Ais della Spezia, la delegazione italiana sommelier, che hanno messo in rilievo, con i docenti, anche l’importanza del bere consapevole per evitare rischi gravi alla salute e pericoli per la sicurezza.

Fonte: Nazione La Spezia.

Nuovo riconoscimento per la cantina Possa e per il Rosé d’Amour.
Il vino rosato Rosé d’Amour, della cantina Possa di Hey di Bonanini di Riomaggiore, ha vinto il prestigioso premio della guida ai Migliori Cinquanta rosati d’Italia, a Napoli. Questo vino dal bel piglio, acido, sapido e profumato, espressione del territorio di origine, si è classificato al trentaduesimo posto, nella classifica nazionale. Il vino rosato, unico ligure in concorso, ha ottenuto un riconoscimento di grande eccellenza. «Un bel riconoscimento perla Regione Liguria e per le Cinque Terre – dice Bonanini – un premio che va al nostro territorio, che richiede impegno, fatica e sacrificio. Questo premio assieme alla medaglia doro al concorso polacco Galizia Vitis al rosato e al premio del concorso nazionale Città del Vino allo Sciacchetrà, segna un buon anno per noi come azienda e per la viticoltura Ligure».

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Cardini Critical Wine «Tre giorni nel borgo fra pace, note e vino».
Dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia, a Casarza Ligure torna uno degli appuntamenti più attesi, quello con il “Cardini Critical Wine”: da venerdì a domenica, “tre giorni di pace, musica, e vino” nella frazione. Saranno oltre cento le qualità di vino da poter assaggiare, provenienti da tutt’Italia, andando alla scoperta della “gande fiera del consumo critico”, attraverso un percorso di degustazione divini, birre e cibarie varie, di piccole realtà produttive della zona ma anche provenienti da altre aree d’Italia, percorrendo il caratteristico borgo di Cardini. «Si tratta di una delle nostre manifestazioni tradizionali, molto apprezzata e particolarmente partecipata, e cresciuta negli anni (a parte lo stop imposto dal Covid), grazie all’idea degli stessi abitanti del borgo, insieme all’Anpi, e ad un gruppo di giovani, al Circolo Acli di Cardini – dice il sindaco Giovanni Stagnaro.

Fonte: Secolo XIX Levante.

Otto chel a “Saperi e sapori” Nel parco di Villa Giulia la cucina sarà anche show.
Ci saranno anche chef che davanti al pubblico daranno forma ai loro piatti unendo estro e innovazione a «Saperi e sapori», evento che lunedì 20 giugno si svolgerà nel parco di Villa Giulia a Verbania. Dalle 11 alle 21 si potrà passeggiare tra il verde della dimora affacciata sul lago e incontrare più di 100 produttori di vino del Piemonte, ma anche di eccellenze gastronomiche – dalle rinomate nocciole delle Langhe ai dolci tipici di Torino o del Vco – e procedere a degustazioni, conversazioni, confronti, conoscenza di etichette e delle loro peculiarità. Sapori, ma anche cultura. I produttori saranno infatti a disposizione del pubblico per l’intera giornata, concedendo tutto il tempo necessario ad approfondire un mondo- quello del vino – cheèun mix di saperi, tradizione, storie di famiglia, innovazione, marketing, oltre che di gusto. I produttori sono ancora aumentati negli ultimi giorni.

Fonte: Stampa Novara-Vco.

Un libro di ricette dedicato al bianco Poggio alle Gazze.
In uscita la vendemmia 2020 n progetto coinvolge nove chef al top tra cui i fratelli Zazzeri del ristorante la Pineta di Marina di Bibbona Idi Divina Vitale Bolgheri Un libro dedicato a Poggio alle Gazze, lo storico bianco di Omellaia, nato in collaborazione con chef italiani che hanno interpretato l’etichetta della blasonata casa bolgherese a maggioranza Sauvignon Blanc, con i loro piatti. Si tratta di “Conversazioni in riva al mare” che vede tra gli chef ambasciatori del vino i fratelli Zazzeri della Pineta di Marina di Bibbona, Gennaro Esposito, Andrea Migliaccio, Emanuele Riccobono, Enzo Florio, Roberto Gatto, Domenico Soranno, Antonio Colaianni, Pietro D’Agostino. L’uscita dell’annata 2020 si accompagna quindi a questo progetto dedicato al Mar Mediterraneo e alle eccellenze italiane.

Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.

Asse di ferro contro il Prosek Zaia: Prosecco nostra bandiera.
Un asse di ferro tra istituzioni contro il Pros’ek. La nuova dichiarazione di guerra contro il vino croato è stata firmata ieri a Roma, nel corso di summit voluto dal presidente della commissione agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi della Lega, che ha portato al tavolo dei relatori i consorzi e le più alte cariche politiche. Il momento d’altro canto è caldo. Nella partita alla commissione europea, infatti, si stanno giocando le ultime carte. La Croazia ha infatti depositato le proprie controdeduzioni alle dodici opposizioni che aveva ricevuto dopo aver presentato la richiesta di riconoscimento della menzione tradizionale Pros’ek. Ora gli italiani si apprestano a redigere un documento comune di risposta.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Sorsi d’autore a Villa san Liberale ospite d’onore Piero Chiambretti.
Sabato 25 degustazioni di vini con il Consorzio Coste del Feltrino e la presentazione dell’autobiografia del conduttore televisivo Sorsi d’autore a Villa san Liberale ospi te d’onore Piero Chiambretti Villa San Liberale, ha ospitato letterati e poeti, tra i quali Giosuè Carducci, e adesso accoglie un personaggio televisivo che da quarant’anni gioca con il mondo dello spettacolo e ogni volta lo reinventa, Piero Chiambretti, per un appuntamento dedicato al buon vino. Il conduttore, showman, attore e comico sarà protagonista sabato 25 della prima tappa di “Sorsi d’autore 2022”, manifestazione giunta alla ventitreesima edizione che unisce incontri culturali con degustazione di vini a cura dei sommelier dell’Ais Veneto nei giardini di alcune celebri ville venete.

Fonte: Corriere delle Alpi.

«Uniti contro il Prosek» Ue, è conto alla rovescia – Prosek, nemico da combattere: il verdetto Ue fra 3 settimane.
Prosek, nemico da combattere: il verdetto Ue fra 3 settimane ? Presentata in Senato la sinergia tra enti per promuovere il prosecco in vista della riunione della commissione europea. Su una cosa sono tutti d’accordo: il Prosek croato è il nemico da combattere. Il 5 luglio scadranno i termini per le contro opposizioni, poi la Commissione Agricoltura dell’Ue si dovrà finalmente esprimere. Ed è anche per questo che Gianpaolo Vallardi ha voluto organizzare una conferenza stampa con annesso “apericena” a Roma ieri con l’obiettivo di tenere accesi i riflettori sul tema. Quello che meno si capisce però è come l’articolato panel, dal titolo “Sinergia tra enti per diffondere la cultura del Prosecco in Italia e nel mondo e delle colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità” metta ancora insieme Docg, Doc e Asolo Prosecco. Perchè se la tutela del prodotto è una, le denominazioni geografiche sono tre.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Caso Prosek, lettera delle Regioni a Draghi «Chieda all’Ue di bocciare l’istanza croata».
Ieri a Palazzo Madama il convegno sul sistema Prosecco e sulle Colline Unesco di Conegliano e Valdobbiadene Caso Prosek, lettera delle Regioni a Draghi «Chieda all’Ue di bocciare l’istanza croata» 15luglio è il termine ultimo per le controdeduzioni del Governo italiano alle motivazioni con cui la Croazia ha chiesto alla Commissione Ue il riconoscimento del Prosek. «Sull’esito siamo fiduciosi» ha dichiarato il direttore generale del Mipaaf, Giuseppe Ambrosio, intervenendo ieri alla conferenza a Palazzo Madama organizzata dal senatore Giampaolo Vallardi sul Sistema Prosecco. E c’è un fatto politico nuovo, degli ultimi giorni. La Conferenza delle Regioni, consapevole che se passasse il Prosek salterebbero le Denominazioni, ha scritto al presidente del Consiglio, Mario Draghi, perché ci metta lui stesso la faccia: per chiedere all’Ue di respingere la proposta di Zagabria, anzi per dichiararla inammissibile».

Fonte: Tribuna Treviso.

Manca poco alla nona edizione di ‘Colico in cantina’: buon cibo, buon vino e tanta allegria.
Per accedere alle Cantine è necessario munirsi del Pass, che ha valore per tutta la durata della manifestazione e dà diritto all’accesso a un percorso di 7 cantine, che verrà consegnato con il bicchiere e il porta calice. Torna uno degli eventi più attesi che dà ufficialmente il via all’estate dell’Alto Lario: “Colico in Cantina”. L’evento enogastronomico torna sabato 18, venerdì 24 e sabato 25 giugno nella frazione di Villatico per assaporare buon cibo e buon vino in compagnia.

Fonte: SondrioToday.

Dieci anni di Signorvino, la Grande Cantina Italiana.
Signorvino, la catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi, festeggia un importante traguardo, quello dei primi 10 anni di attività, celebrando il prestigioso risultato con una serie di eventi in programma nei principali negozi dislocati sul territorio nazionale. Signorvino è la ‘Grande cantina italiana’, una vera e propria “casa” del vino nella quale poter trovare le migliori bottiglie, gustare le delizie gastronomiche del nostro paese, lasciarsi guidare alla scoperta di nuove etichette e vivere un’esperienza unica fatta di accoglienza, stile e voglia di stare assieme: “Signorvino ha puntato sin dal primo momento su una proposta strutturata su più canali per essere unica nel suo genere. Ora siamo pronti a donare nuova continuità allo sviluppo del brand con l’apertura di 10 nuovi locali nel 2022.

Fonte: Corriere del Vino.

Aperitivo in cantina Tommasi con Food Truck Gourmet.
La cantina Tommasi e 616n Drink & Food vi aspettano per una serata unica e divertente a base di vino e street food gourmet. Visita la cantina Tommasi e goditi l’aperitivo nel verde della Valpolicella. Vini in mescita:
Tommasi: Le Fornaci Lugana DOC e Rafael Valpolicella Classico Superiore DOC
Surani: Fiano Puglia Igt e Primitivo di Manduria DOC.

Fonte: Città di Verona.

Vino, la Regione punta sulla promozione nei mercati extra europei: in arrivo risorse per 20 milioni di euro.
L’assessore regionale Mammi: “Dobbiamo individuare nuovi mercati per rafforzare la promozione all’estero, in quei Paesi che manifestano interesse per le nostre produzioni”. L’Emilia-Romagna scommette sul vino e rafforza la promozione di produttori, consorzi e associazioni professionali verso i Paesi extra-Ue. Due gli strumenti messi a disposizione degli imprenditori del vino: un bando regionale da 6,8 milioni di euro a cui si può fare domanda entro il 10 agosto 2022 e uno del ministero per le Politiche agricole che mette a disposizione 13,3 milioni di euro. In questo caso le domande devono arrivare entro il 4 luglio 2022.

Fonte: ForlìToday.

I rischi sulla promozione Ue, il mercato del vino che ancora risponde bene, e non solo.
Le riflessioni di Luca Rigotti, guida del settore vino di Confcooperative e di Mezzacorona, che ha presentato un nuovo tassello del progetto “Musivum”. Le riflessioni di Luca Rigotti, guida del settore vino di Confcooperative e di Mezzacorona, che ha presentato un nuovo tassello del progetto “Musivum”. “Il rischio che il vino venga penalizzato nelle politiche di promozione Ue c’è, e stiamo lavorando per evitarlo. I costi di produzione aumentano, ma il mercato ancora reagisce bene, cala la gdo ma ce lo aspettavamo, con il ritorno del fuoricasa. Con “Musivum” riaffermiamo che anche le grandi cantine sanno fare eccellenza e valorizzare il territorio”.

Fonte: WineNews.

Consumi vino USA: parabola discendente e premiumizzazione .
Il sondaggio di Wine Business conferma la sfida quotidiana del vino nel mercato USA, tra calo dei consumi e la crescente spinta verso la premiumizzazione. In aumento, tra i giovani, le visite in cantina. Sarebbero notizie incoraggianti quelle secondo cui i consumatori più fedeli continuano ad acquistare etichette costose e secondo cui i consumatori di età media intorno ai 30 anni preferiscono ancora il vino rispetto ad altre bevande alcoliche, se non fosse che il sondaggio condotto da Engine Insights per il Wine Market Council (WMC), il leader nella ricerca di mercato sulle abitudini, le tendenze, gli atteggiamenti di acquisto dei consumatori di vino negli Stati Uniti, ha confermato prospettive un po’ più cupe. La sfida più importante la si gioca sul fronte giovanissimi (età media 20 anni), quelli da non perdere ma ad oggi i meno interessati al vino che diventa sempre di più un prodotto considerato per le occasioni speciali. Dal lato opposto i settantenni che più inclini a una vita di moderazione, stanno riducendo sensibilmente i consumi di alcol.

Fonte: Adnkronos.

L’Abruzzo del vino, tra il primato in gdo e la qualità che cresce, corre lungo un doppio binario.
Tra la grande produzione che porta il brand nel mondo, e gli artigiani che conquistano le vette. In vista del riassetto della denominazione. L’Abruzzo è da sempre terra di vino e pastorizia. E se dell’ultima l’espressione gastronomica più celebre e popolare sono gli arrosticini di pecora, parlando di vino il simbolo è senza dubbio il Montepulciano d’Abruzzo. Vino che stabilmente si gioca il podio dei più venduti nella grande distribuzione italiana con corazzate come il Chianti ed il Lambrusco, il Montepulciano d’Abruzzo, il più celebre dei vini abruzzesi, fu anche il vino degli emigranti che, in particolare nella prima parte del Novecento, portarono le proprie vite e le proprie conoscenze e consuetudini alimentari soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Canada e non solo. E non a caso oggi Usa e Canada, dopo la vicina Germania, sono i principali mercati stranieri del vino d’Abruzzo, che, all’export nel 2021, ha mosso più di 203 milioni di euro (in crescita del +8% sul 2020).

Fonte: WineNews.

Serve un nuovo linguaggio del vino per educare i giovani al buon bere responsabile.
Aziende e produttori dovrebbero usare messaggi semplici, comprensibili e non autoreferenziali e raccontarsi in modo personale e unico attraverso un uso intelligente di Instagram e TikTok. La principale fonte di informazione per i ragazzi della Generazione Z, come sappiamo, deriva da internet, principalmente per il costante utilizzo dei social network. Fra e-commerce e irrinunciabili profili Instagram e TikTok, le aziende di vino si stanno adeguando, seppure attraverso un linguaggio che a stento va oltre l’indicazione del prezzo di vendita nel primo caso o di un’immagine accattivante nel secondo.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Austria, Francia e Slovenia al Salone transfrontaliero dei vini naturali.
Tutto pronto per il Salone transfrontaliero del vino naturale: la 6 edizione di Borderwine dà appuntamento per domenica 19 – dalle 16 alle 23 – e lunedì 20 giugno – dalle 15 alle 23 – a tutti gli amanti del vino prodotto “secondo natura” nello splendido parco di Villa Manin di Passariano (Codroipo) che ospiterà i vignaioli, le degustazioni, le proposte food, la musica e gli altri eventi. Saranno circa 70 i produttori presenti tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria, Slovenia e Francia per oltre 250 etichette in degustazione. Da non perdere le degustazioni speciali come la verticale di ribolla di Radikon, o la masterclass guidata da Gaetano Saccoccio che torna a Borderwine per far scoprire tutti i segreti di Lino Maga, volto del Barbacarlo, il vino diventato “mito” nell’oltrepò pavese. E poi la degustazione di ReValpo, l’associazione che unisce sette produttori della Valpolicella che condividono un’idea di produzione che rispetta gli antichi ritmi della terra.

Fonte: Friuli Oggi.

Storie di vita e storie di vino L’umanità va degustata.
È un traguardo importante, per me, i 30 anni del Club di Papillon, associazione nata intorno un viaggio su un treno d’epoca, organizzato per ricordare un vignaiolo piemontese, Giacomo Bologna, che, con la sua vitalità, scrisse le più belle pagine della storia del vino italiano, frutto di relazioni. Forse nessun libro di storia economica (ci vorrebbe Fernand Braudel) rileverà mai che la rinascita del vino dopo lo scandalo del metanolo si deve a questi vignaioli che si ritrovavano a Rocchetta Tanaro, per capire che bisognava andare per il mondo a imparare. Ma una cosa mi colpiva di quelle serate a tavola con la Barbera: a tema c’era tutta la vita, per cui ti ritrovavi con l’economista di fama che mangiava di fianco al contadino e la vita di ognuno, per Giacomo, era motivo di curiosità. Nel mondo del vino ci sono arrivato così, 43 anni fa, ma l’avventura che ho vissuto e che ho provato a raccontare in un libro (Del Bicchiere mezzo pieno, quando nella vita conta lo sguardo) è stata molto più di una degustazione, di fronte all’incalzare di un’umanità varia che aveva qualcosa di misteriosamente religioso.

Fonte: Avvenire.

Vino e investimenti: i fine wine del mondo (ancora) meglio di oro e borse.
Analisi del Liv-Ex: i principali indici enoici, negli ultimi 5 anni e nel breve periodo, hanno sovraperformato oro, Ftse 100 e S&P 500. Da anni i fine wine sono indicati da statistiche e studi come beni di investimento alternativi. E i numeri ricono che continuano ad esserlo davvero, visto che sia da inizio 2022, che, negli ultimi 12 mesi (chiusi a maggio 2022), gli indici che monitorano e quotazioni dei vini più ricercati e quotati al mondo, sovraperformano nettamente alcuni degli indici di borsa più importanti del mondo, ma anche l’oro, bene rifugio per definizione. Emerge dal Liv-ex June Market Report, che ha comparato i principali indici della piattaforma britannica con quelli di oro e borse. Da cui i vini di lusso emergono vincitori, come investimento, tanto nel breve che nel medio termine.
Guardando al solo 2022, per esempio, emerge che da inizio anno il Liv-Ex 100 (di cui fanno parte, per l’Italia, il Barolo 2016 di Bartolo Mascarello, il Barolo Monvigliero 2016 di Comm. G.B. Burlotto, il Barbaresco 2018 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2013 e 2014 di Giacomo Conterno, il Masseto 2016 e 2016 e l’Ornellaia 2018 di Frescobaldi, il Brunello di Montalcino 2016 di Poggio di Sotto, il Sassicaia 2016, 2017 e 2018 della Tenuta San Guido, il Soldera Case Basse 100% Sangiovese 2016, il Solaia 2018 ed il Tignanello 2016 e 2018 di Antinori) è cresciuto del 4,4%, il Liv-Ex 1000, l’indice più ampio, è cresciuto +10,3% (e di cui fa parte il sotto indice Italy 100, che è cresciuto del+4,1, formato dalle ultime dieci annate in commercio di Barolo Bartolo Mascarello, Barbaresco Gaja, Barolo Cascina Francia Giacomo Conterno, Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, Masseto, Ornellaia, Sassicaia Tenuta San Guido, Solaia, Soldera Case Basse 100% Sangiovese e Tignanello), mentre l’oro è cresciuto di appena l’1,7%, il Ftse 100 (che mette insieme le 100 società più capitalizzate al London Stock Exchange, la Borsa di Londra) del +3,3%, mentre l’S&P 500 (che riunisce 500 titoli azionari quotati a Wall Street, a New York) ha perso addirittura il -12,8% da inizio anno.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

El 54% de los turistas de alta gima quieren viajar a Espana por la comida y el vino.
Los viajeros de alto poder adquisitivo aportan un 2% del PIB, según el Círculo Fortuny. En pleno debate sobre el impacto del turismo en las ciudades a las puertas del verano, llegan datos y cifras que certifican su alto potencial para la economía europea y española en particular. De acuerdo con un estudio de BaineCo presentado ayer en Madrid por el Círculo Fortuny, los turistas de elevado poder adquisitivo mueven en Europa entre 130.000 y 170.000 millones de euros al año. Y España es donde este colectivo de viajeros con alta capacidad de gasto tiene mayor incidencia en el PIB, ya que alcanza el 2%, cuando la media europea es del 0,9%, Más interesantes son los detalles sobre qué anima a los turistas de alta gama a viajar a España y en qué se gastan su presupuesto. Pues bien, en contra del aclamado modelo sol y playa, los viajeros con poder adquisitivo desean desplazarse a España por razones hedonistas pero no relacionadas con el bronceado y la tumbona, sino con la gastronomía. Más de la mitad de ellos (un 54%) apuesta por experiencias gastronómicas de excelencia (“vino y comida”). Es un porcentaje superior al promedio global y que no se da ala hora de elegir otros destinos en Europa. En cambio, el sol y playa no se tiene en gran consideración: constituye una motivación para visitar el país para tan sólo e18% de este pudiente colectivo. A la hora de abrir los bolsillos, los turistas de alta gama también tienen sus propias preferencias. El 50% del gasto en lujo turístico en España se destina a shopping, mientras que el 26% a los alojamientos y el 20% a restauración. En comparación, el turista tradicional que llega a España suele desembolsar menos en tiendas y compras, al dedicar solo 39% de su presupuesto.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 14giugno 2022!

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In alto i calici.
C’è chi ha camminato e pedalato fra i vigneti; chi si è dedicato a una seduta di yoga; chi ha assistito a un concerto o a una mostra e si è concesso un picnic fra i filari. E molti, naturalmente, hanno degustato un calice di rosso, di bianco o di bollicine. La trentesima edizione di Cantine Aperte (sabato 28 e domenica 29 maggio), l’iniziativa promossa dal Movimento Turismo Vino, ha avuto successo e ha richiamato migliaia di appassionati nelle aziende vinicole. La tendenza è in atto da anni e gli esperti non hanno dubbi: il vino (insieme all’olio) è un grande motore per il turismo. Come si legge nell’ultimo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, uscito a fine aprile e curato da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo e amministratrice delegata di Enit, “Il trono del turismo enogastronomico è occupato stabilmente dal vino.

Fonte: Dove Summer.

L’Etna in bottiglia.
Centodieci ettari di vigneto a 800 metri di altitudine fanno di Cottanera un’eccellenza del territorio siciliano di Fabiola Fiorentino Nei pressi di uno dei borghi medievali più affascinanti d’Italia, Castiglione di Sicilia, si scrive la storia di Cottanera. Una storia intrisa di ricordi d’infanzia e di amore, per la Terra e per i suoi frutti. Che dagli anni ’60 ad oggi conduce alla scoperta della straordinaria ricchezza enogastronomica del territorio etneo. Un habitat selvaggio e impetuoso che incide un marchio vivido nel panorama del made in Italy. Questa è la storia della famiglia Cambria e di come due fratelli, Guglielmo ed Enzo, trasformano negli anni ’90 il noccioleto di famiglia in un grande vigneto di 110 ettari a un’altitudine di 800 metri sul livello del mare. Pronto per tirar fuori tutta la forza della terra vulcanica.

Fonte: Forbes Italia Small Giants.

«Vini lucani fermi causa rincari, il Governo ci aiuti».
•Prezzi pazzi e mondo dell’agricoltura: dopo il settore cerealicolo a lanciare l’allarme è il vitivinicolo. Nelle cantine della Basilicata sono oltre 177mi1a gli ettolitri di vini Dop, Igp e varietali fermi. La causa? Aumenti iperbolici di tappi, bottiglie e materiale vario. E non è finita. Perché bisogna fare i conti anche con i rincari energetici e le conseguenze della guerra in Ucraina. E se fino a questo momento le ricadute per il consumatore sono rimaste minime, non è così per le aziende produttrici, che hanno visto aumentare del 35% i costi. Questa l’analisi di Coldiretti Basilicata, sulla base del rapporto Cantina Italia.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Lo spumante da applausi che nasce solo in Franciacorta.
La Franciacorta è un caso di studio. In meno di dieci lustri è diventata la terra promessa dei vini che spumano. Buona parte del successo di questo territorio si deve, e vivaddio, agli investimenti che gli industriali bresciani abituati a forgiare il ferro hanno fatto qua per produrre non bulloni, ma per dedicarsi alle viti. Eppure ci sono biografie rurali tra queste colline armoniche e moreniche, meravigliose oggi vestite a perdita d’occhi di Chardonnay e Pinot Noir, dove spuntano qua e là testimonianze di storia sotto forma di archi tetture. Tra queste biografie quella dei tre fratelli Bozza, Gian Carlo, Vittorio e Alberto merita considerazione. Papà Fiore faceva vino rosso, la signora Gina, la mamma, mandava avanti l’osteria di famiglia, così quando si presentò l’occasione acquistarono dalle suore Dorotee un’antica proprietà che era stata dei nobili Montini antenati di Paolo VI, il Papa filosofo.

Fonte: La Verita’.

Gli spumanti rifermentati fino a 150 mesi.
L’azienda si trova in Oltrepò Pavese, dieci ettari di vigneti su suoli misti di marne, calcare e argilla. Fiori all’occhiello della gamma gli spumanti ottenuti con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia, con prolungato affinamento sui lieviti, fino a 150 mesi. Questa lunga permanenza surlies è possibile grazie alla naturale e spiccata acidità delle uve qui coltivate, Pinot Nero e Chardonnay, vitigni protagonisti della spumantistica, che conferiscono a questi vini longevità, unicità e suggestione. Reverso, vinificato da sole uve nobili origini per vigneti sul lago Albano Anton Maria Coletti Conti, proprietario, agronomo ed enologo appassionato, gestisce sedici ettari di vigneti, nutriti da un terreno ricco di residui di origine vulcanica.

Fonte: Messaggero.

Frescobaldi all’isola di Gorgona. Decima vendemmia per il Cru che nasce dal lavoro dei carcerati.
Decima vendemmia per il Cru dell’ottava Tenuta Frescobaldi, alla Gorgona, ultima isola carcere in Italia. Vermentino e Ansonica che dalla vendemmia 2012 viene prodotto insieme ai detenuti della colonia penale. Un vino che nel giro di 7 anni ha conquistato i mercati internazionali, da New York a Tokyo.

Fonte: Tempo.

Vigneto Rebo. Il proprio nome sulla vite per un vino «personalizzato».
Tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta c’è un vigneto, Rebo, in cui le singole viti portano il nome di chi ha partecipato alla campagna di crowfunding «your vine, your wine» lanciata dai fratelli dell’Azienda agricola Pisoni Pergolese (Trento). Ognuno potrà così seguire il percorso dalla «sua» vite alla bottiglia.

Fonte: Tempo.

Certezze e promesse nei vini d’Abruzzo.
Presentata a Vasto la nuova annata delle cantine del territorio Ai giovani produttori è affidata la «rivoluzione» del gusto. Di strada nel mondo del vino di qualità l’Abruzzo ne ha fatta tanta da quando era una regione in cui si puntava solo a un prodotto sfuso senza andar troppo per il sottile. Poi, da una quindicina di anni o poco più, nelle cantine è iniziata una rivoluzione di qualità e sono arrivate produzioni più controllate – meno quantità, più qualità – e accanto a Montepulciano e Trebbiamo sono stati riscoperti Passerina, Pecorino e, ultimamente la Cococciola. A oggi quella «rivoluzione» – portata avanti da giovani vignaioli che di ritorno da fuori dove erano andati a studiare hanno preso in mano le aziende di famiglia – pare però debba essere ancora completata del tutto.

Fonte: Tempo.

Tornano le serate di «Roma Hortus vini».
Per il terzo anno le porte del Museo Orto Botanico di Roma tornano a riaprirsi eccezionalmente nelle ore serali per dare vita a una manifestazione unica nel suo genere targata «Sens Eventi» e «I Migliori Vini Italiani». Dal 17 al 19 giugno, dal tramonto fino a notte inoltrata, il giardino trasteverino ospiterà infatti la terza edizione di Roma Hortus Vini, il festival dei vitigni autoctoni ideato per far scoprire, o riscoprire, i Migliori Vini Italiani prodotti in purezza in tutta Italia.

Fonte: Tempo.

Cerdelli «La cura della vigna? Un gioco di estetica e filosofia».
Metti un Socrate nel bicchiere per assaporare la vita con filosofia. Oppure Plutarco, ma anche Aristotele, fermo o frizzante secondo i gusti. Cantine Cerdelli, dell’omonima azienda agricola, applica la filosofia al teorema secondo cui la qualità si ottiene sommando la passione alla costanza nel lavoro. Il mondo dei Mari è la scelta tenace di Michele Cerdelli, titolare dell’azienda, che insieme al padre ha fatto rivivere i terreni del nonno, da tempo abbandonati, in un incantevole pendio affacciato sulla val Parma: 5 ettari dalle forme rotonde che cercano il sole per la perfetta maturazione delle uve. «Dopo diverse esperienze lavorative anche all’estero, nel 2016 – racconta Michele Cerdelli, laureato in packaging – insieme a mio padre ho deciso di aprire quest’azienda, con la convinzione che si possa produrre ancora qualcosa di buono nella nostra terra e nel nostro bellissimo Paese.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Albinea celebra Lambrusco e Spergola.
Da giovedì a domenica si svolgerà la sagra dedicata al vino emiliano Albinos .Tutto pronto ad Albinea per la 56esima Sagra del Lambrusco, che da quest’anno si chiamerà Sagra dei Lambruschi e della Spergola. La manifestazione, organizzata dalla Pro loco di Albinea in collaborazione con il Comune, andrà in scena da giovedì 16 a domenica 19 giugno. Ogni sera, acquistando il kit di degustazione, si accederà al percorso di assaggi enologici e gastronomici (anche per vegetariani) presso gli stand della Pro loco e ad assaggi dei migliori Lambruschi di Reggio Emilia, Parma e Modena guidati da staff di sommelier di Ais Emilia. Giovedì, venerdì e sabato gli assaggi inizieranno alle ore 19 in piazza Cavicchioni. Domenica l’inizio sarà a partire dalle ore 18.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Sicilia da rilanciare Cortese va forte con vini territoriali e vegan friendly.
I fratelli Girelli hanno due aree nel Ragusano Il lavoro in cantina all’insegna della finezza di lettura e tecnica basata solo su piccoli accorgimenti In questo ambiente a volte è necessario abbandonarsi al semplice piacere di assorbire, insieme al vino, la luce di una terra, anche e soprattutto in un periodo scorbutico come quello che abbiamo vissuto e in parte stiamo ancora vivendo• utilizzare naso, palato e sensi per volare sulle ali della fantasia ed essere oltre all’hicetnunc, immersi in una “bolla” dove tutte le storture del quotidiano non possano interferire con il sacro rapporto con Terra e Vita (o vite). E la Terra e la Vita siamo noi, questo non lo dobbiamo dimenticare.

Fonte: Nuova Ferrara.

Lambrusco e Spergola Si torna a far festa in piazza.
Da giovedì e domenica la kermesse propone buon vino e gnocco fritto con possibilità di fare acquisti. Da giovedì a domenica Albinea sarà animata dalla 56esima sagra del lambrusco che da quest’anno si chiamerà ‘Sagra dei Lambruschi e della Spergola’ con l’ingresso nel programma del vitigno autoctono delle nostre colline. La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale. Una kermesse legata al piacere dei sensi, alla cultura del buon bere e del buon mangiare con la possibilità di acquisti tra le cantine produttrici e tra i numerosi stand di prodotti tipici. Tutte le sere, a partire dalle 19, al parco Lavezza saranno aperte.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Vigna Verde va all’asta acquisita per 745mila euro.
La vitivinicola Vigna Verde Srl di Cimpello avrà un futuro. L’azienda specializzata nella vinificazione e nell’imbottigliamento di vini e spumanti, che dal 1973 opera in via Malignani, nel 2019 aveva portato i libri in Tribunale a Pordenone perché non era in grado di pagare i debiti maturati con il Fisco e con alcune banche. Nei giorni scorsi Vigna Verde è andata all’asta per 745mila. Ad aggiudicarsi il complesso aziendale – 1.700 metri quadrati nella zona industriale di Fiume Veneto e 4.400 metri quadrati di terrçni – è stata la Cantina Vigna Verde Srl, società che aveva affittato l’azienda e che appartiene a un gruppo di soci veneti. Non c’erano altri offerenti.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

Al Premio Vermentino oltre cento etichette.
L’edizione numero 29 del Premio Vermentino si terrà da venerdì 8 a domenica 10 luglio e vedrà al via un centinaio di etichette. Durante le tre giornate i visitatori saranno coinvolti in numerose iniziative e potranno degustare i vini in concorso. Paolo Massobrio, per il terzo armo, sarà presidente della commissione esaminatrice. Ospite d’onore il Rossese di Dolceacqua Doc. Diano Castello si prepara così a diventare, ancora una volta, la capitale del Vermentino. Il calendario degli eventi sarà nutrito: degustazioni, visite ed escursioni guidate, conferenze e momenti dedicati alla cultura, esposizioni, spettacoli serali, mercatino a km0, street food in piazza, menù a tema nei ristoranti del comprensorio, esibizione di pallapugno.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Oggi incontro sui parassiti che attaccano i vigneti.
Oggi pomeriggio, a partire dalle 17.30, al centro vitivinicolo di Riccagioia, è in programma l’incontro “I giallumi della vite e il parassita Popilla japonica”, organizzato da Coprovi e servizio fltosanitario di Regione. Dopo i saluti e l’introduzione dei lavori di Andrea Azzoni, responsabile servizio fitosanitario regionale, interverranno Mariangela Ciampitti e Beniamino Lavagna (“Attuale situazione normativa della flavescenza dorata della vite”) del servizio fitosanitario, il direttore della Coprovi Nicola Parisi (“Situazione dei giallumi della vite in Oltrepo Pavese”), Paolo Culatti (“Indicazioni peril controllo di Scaphoideus titanus”), Giovanna Cattaneo (“Gestione della problematica dei vigneti abbandonati”) e ancora Mariangela Ciampitti (“Popilia japonica nuovo parassita della vite”), tutti tecnici del servizio fitosanitario regionale. Alle 19 la chiusura.

Fonte: Provincia – Pavese.

Paolo Ricagno resta presidente del Consorzio dei Vini d’Acqui.
Paolo Ricagno, presidente uscente, è stato eletto all’unanimità per i prossimi tre anni 2022-2024 alla guida del Consorzio dei Vini d’Acqui che tutela Brachetto d’Acqui, Acqui docg e Dolcetto d’Acqui doc. Una conferma della continuità – Ricagno è alla guida del Consorzio da 25 anni – con cui l’ente consortile vuole affrontare le prossime sfide. Con Ricagno sono stati nominati vicepresidenti Massimo Marasso (F.11i Martini) per le Case Spumantiere e Bruno Fortunato (TreSecoli) per la Parte Agricola. «Credo si debba partire dalla vigna e dai mercati per rivedere l’intera filiera vitivinicola piemontese – è stata la prima dichiarazione del presidente confermato.

Fonte: Ancora.

Le bollicene piemontesi a «Spumantitalia», sul lago di Garda.
Anche le bollicine del Piemonte sono state protagoniste nella rassegna di spumanti in una delle località più suggestive sul Lago di Garda, per presentare il Brachetto d’Acqui docg in tutte le sue declinazioni e l’Acqui docg Rosé, a cura del Consorzio Tutela Vini d’Acqui. La manifestazione (Garda, 10-13 giugno) è «Spumantitalia 2022», di cui il Consorzio (che tutela Brachetto d’Acqui e Acqui docg, oltre al Dolcetto d’Acqui doc) è partner, con una serie di eventi tutti nel segno delle bollicine aromatiche da uve brachetto. Tra gli appuntamenti firmati dal Consorzio sono avvenute le degustazioni in purezza al banco d’assaggio allestito nella piazzetta di Palazzo Pincini Carlotti; mentre per i clienti nella esposizione del lungolago Regina Adelaide sono stati proposti ai turisti calici di Brachetto, i long drink con frutta fresca ed il sorbetto di pasticceria firmato Brachetto d’Acqui. Non è mancata nemmeno la masterclass, sabato 11 giugno, per scoprire tutte le sfumature del Brachetto d’Acqui.

Fonte: Notizia Oggi Vercelli.

Per il vino controlli semplificati entro l’autunno. L’impegno del Governo.
Collegare lo schedario viticolo al registro telematico; abolire il contrassegno fiscale sulle confezioni dei prodotti; programmare i controlli in cantina. Sono questi i tre impegni che il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha preso con il settore vitivinicolo in occasione dell’Assemblea generale Federvini, che si è svolta a Roma lo scorso 8 giugno. “Abbiamo bisogno di un sistema semplificato” ha detto Brunetta, ricordando che, oltre a essere Ministro, da dieci anni è anche produttore di vino. Il primo punto in particolare è una richiesta che sta molto a cuore al settore: “Cercherò di portare a casa questa riforma entro l’autunno” ha ribadito l’esponente di Forza Italia “perché non è accettabile dover compilare due volte i moduli con le stesse dichiarazioni di vendemmia”.

Fonte: Gambero Rosso.

Momenti principeschi nella Cantina di Corte: a Vaduz, in Liechtenstein, la Hofkellerei del Principe è un viaggio in una tradizione antichissima.
Fürstlich geniessen, ovvero divertirsi in modo giusto. Sono davvero momenti principeschi quelli che si possono vivere nella Cantina di Corte: a Vaduz, la Hofkellerei del Principe è un viaggio esperienziale in una tradizione antichissima. E’ un po’ come entrare nell’intimo della famiglia che si identifica con il Paese-gemma incuneato tra Germania, Austria e Svizzera: il casato dei Principi del Liechtenstein è uno dei più antichi d’Europa, una famiglia di imprenditori di grande successo. Siamo andati a vedere. (TurismoItaliaNews) Il punto d’attrazione è il Lago di Costanza, cominciamo col dire. Questa meravigliosa regione turistica internazionale diventa un catalizzatore di esperienze verso i Paesi che vi si affacciano, Liechtenstein incluso. Nel senso che il Principato si trova ad una manciata di chilometri e dunque diventa irrinunciabile andare alla sua scoperta dalle sponde di questo lago subalpino nato dal fiume Reno.

Fonte: Turismo Italia News

Vini Carpi e Sorbara, la storia di un lambrusco centenario.
Correva l’anno 1903 quando Alfredo Molinari, fonda la Cantina di Carpi. In un’epoca in cui l’agricoltura italiana era ancora molto arretrata, Alfredo intuisce che il futuro sarebbe stato diverso: l’unione avrebbe fatto la forza. La Cantina di Carpi introduce infatti un modello inedito per quei tempi, basandosi sulla solidarietà e sussidiarietà fra i viticoltori associati. Nel 1918, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la Cantina diventa Cooperativa. Ed è proprio grazie a questa impostazione, che nel corso dei decenni successivi la Cantina di Carpi riesce a crescere e a ingrandirsi, operando importanti operazioni di fusione con altre cooperative locali. Nemmeno il nuovo millennio e le nuove esigenze cambiano le necessità della cantina. Così nel 2012 viene sancito il matrimonio anche con la Cantina di Sorbara. Storia che si aggiunge alla storia, insomma. La Cantina di Sorbara nasce nel 1923 e, negli Anni ’70 del secolo scorso, conosce una crescita veemente, riuscendo a creare una concentrazione di cantine sociali per centralizzare la produzione e ridurre i costi. Attraverso l’unione con la Cantina di Carpi, le due forze si sommano.

Fonte: Blog sul vino – Xtrawine.

Vino e spiriti, l’impegno del Governo a semplificare i controlli.
Collegare lo schedario viticolo al registro telematico; abolire il contrassegno fiscale sulle confezioni dei prodotti; programmare i controlli in cantina. Sono questi i tre impegni che il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha preso con il settore vitivinicolo in occasione dell’Assemblea generale Federvini, che si è svolta a Roma lo scorso 8 giugno. “Abbiamo bisogno di un sistema semplificato” ha detto Brunetta, ricordando che, oltre a essere Ministro, da dieci anni è anche produttore di vino. Il primo punto in particolare è una richiesta che sta molto a cuore al settore: “Cercherò di portare a casa questa riforma entro l’autunno – ha ribadito – perché non è accettabile dover compilare due volte i moduli con le stesse dichiarazioni di vendemmia”.
Fonte: Federvini.

Vino: Mandrarossa conquista Decanter World Wine Award.
Nuovo riconoscimento per Mandrarossa, premium brand di Cantine Settesoli, che entra tra i migliori assaggi dei Decanter World Wine Award con un vitigno inusuale sulle coste siciliane, il Fiano. Con il Fiano Terre Siciliane 2021 Bio ha infatti conquistato una Medaglia Platino ed un punteggio corrispettivo di 97/100 classificandosi, dopo un’ulteriore degustazione, tra i 50 Best in Show del 2022. Una qualifica conferita dai responsabili di giuria ai vini che hanno saputo distinguersi tra i 18.244 campioni degustati. Un nuovo primato per la cantina di Menfi, unica azienda siciliana ad ottenere uno degli 8 Best in Show assegnati all’Italia nell’edizione 2022 del prestigioso concorso enologico della testata Decanter. Il Fiano Terre Siciliane 2021 è uno dei bianchi che compone la linea dei Monovarietali Mandrarossa, con certificazione biologica.

Fonte: ANSA.

Vino, l’Emilia Romagna punta sulla promozione nei mercati dei paesi extra-Ue.
L’Emilia-Romagna scommette sul vino e rafforza la promozione di produttori, consorzi e associazioni professionali verso i Paesi extra-Ue.
Due gli strumenti messi a disposizione degli imprenditori del vino: un bando regionale da 6,8 milioni di euro a cui si può fare domanda entro il 10 agosto 2022 e uno del ministero per le Politiche agricole che mette a disposizione 13,3 milioni di euro. In questo caso le domande devono arrivare entro il 4 luglio 2022. Il bando regionale, approvato dalla Giunta, mette a disposizione fondi del Ocm Vino (Organizzazione comune di mercato del vino) per progetti regionali e multiregionali relativi ai vini a Denominazione di Origine, a Indicazione geografica, spumanti di qualità, spumanti di qualità aromatica e vini varietali anche biologici. Sempre sulla Misura Promozione del vino sui mercati dei Paesi extra-Ue, è possibile presentare progetti nazionali al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in cui le aziende devono avere sede operativa e promuovere i vini di almeno cinque regioni diverse.

Fonte: Bologna24ore.it.

Vino: “basta discriminazioni per le eccellenze italiane nella promozione in Europa”.
L’ACI teme che i nuovi programmi di promozione previsti dall’Europa vadano a discriminare la produzione di vino italiana. L’eco dell’esperienza pregressa si fa sentire ancora forte e chiaro: la Filiera vitivinicola ha recentemente redatto una lettera per esprimere le proprie preoccupazioni, e l’ha inviata al commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e al ministro italiano delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Il timore del mondo del vino è quello che le prossime politiche di Promozione agricola della Commissione europea rimangano macchiate dalle pressioni della direzione generale Salute, discriminando di fatto la produzione vitivinicola italiana.

Fonte: Dissapore.

Un vino sardo tra i 50 migliori al mondo.
Il Cagnulari Isola dei Nuraghi IGT delle Cantine Chessa di Usini ha vinto il prestigioso “Best in show” alla XIX edizione del Decanter World Wine Awards: il massimo riconoscimento concesso dal marchio leader nel settore dei media del vino nel più importante concorso enologico a livello planetario. Un risultato straordinario per l’IGT annata 2020, che spicca tra i cinquanta vini migliori in assoluto su un totale di 19mila in concorso, unico sardo tra gli otto vini italiani presenti assieme a etichette come Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti ed Amarone. Novantasette punti in totale collezionati dopo aver superato prima la Medaglia d’oro e poi quella di Platino.

Fonte: Tortohelie Press.

Uiv: export vino ancora in doppia cifra. Sparkling in testa.
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati da Istat, l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno ha fatto registrare una crescita in valore del 18,3%. L’incremento è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi dell’anno. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – nel mese di marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.

Fonte: Corriere del Vino.

Esordio nel mondo del vino per Palazzo di Varignana.
Si apre un nuovo capitolo nella storia di Palazzo di Varignana, che in pochi anni si è affermato nel settore food con la produzione di prodotti di eccellenza e degli ormai celebri oli extravergine: monovarietali e blend. Viene così svelato il progetto enologico avviato nel 2017 con la messa a dimora dei primi vitigni, arrivato oggi a contare 50 ettari vitati, per una prima produzione di quattro varietà di vini: per consegnare al pubblico i profumi, i sapori e le sfumature del particolarissimo terroir delle colline di Varignana.

Fonte: Corriere del Vino.

L’inflazione colpisce anche il vino.
Federvini: le vendite nei primi 4 mesi 2022 sono già scese del 9,6% rispetto al 2021. Ben 5 italiani su 10 rinunceranno a cene e pranzi fuori | In Cina è boom per il vino italiano . Inflazione e guerra frenano le spese degli italiani, che per risparmiare preferiscono tagliare gli acquisti voluttuari, sacrificando vino e liquori. La tendenza emerge dall’Osservatorio Federvini, che in collaborazione con Nomisma e Tradelab, ha sondato le scelte dei consumatori rispetto anche a distillati, liquori, aperitivi e aceti. Il mercato nazionale sta già a risentendo del peggioramento della situazione economica: le vendite al dettaglio nei primi 4 mesi del 2022 in Italia sono in calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del -9,6% per i vini, del -5% per gli spiriti e del -4,3% per gli aceti. Le previsioni per i prossimi mesi non sono incoraggianti. Le principali preoccupazioni degli italiani sono l’inflazione (41%), il conflitto russo-ucraino (25%), seguite da cambiamento climatico (12%), e disoccupazione (10%).

Fonte: Milano Finanza.

Etichette di pregio e vini rari: come e dove scovarli tramite il web.
Scoprire una nuova enoteca e le sue numerose proposte è un vero piacere per tutti gli amanti dei vini e i collezionisti. In particolare, mettersi in cerca di una etichetta di pregio o di un’annata poco comune è fonte di gratificazione e di soddisfazione personale. In Rete, però, non è così semplice individuare enoteche nuove, dal momento che gli annunci fra cui scegliere sono numerosi, e può essere impegnativo riuscire a orientarsi fra le dirette, le storie, le pagine sui social network e tutte le altre fonti di informazioni. Il rischio è che le etichette, le immagini e le descrizioni si trasformino in un tutto indistinto: come fare, allora, per riuscire a trovare il vino giusto da degustare da soli o da regalare a una persona a cui si vuol bene?

Fonte: Linkiesta.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 12 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Alla “Eno Week” di Moncalieri l’Italia in bottiglia.
Eno Week, un giro d’Italia attraverso i grandi vini a Moncalieri, sotto l’egida d’importanti partner a partire da Gambero Rosso. Un viaggio che racconta l’Italia attraverso le sue etichette, partendo dalla Lombardia e dai vini della Torino Doc, passando per i grandi vini veneti e trentini, la classe dei vini toscani, arrivando anche al sapore estivo del Sud Italia. Una manifestazione diffusa che coinvolge ristoranti, enoteche, osterie e trattorie di Moncalieri per portare al centro della tavola il rapporto tra cibo e vino fra le eccellenze e i prodotti del territorio. Da ieri il Giardino delle Rose ha aperto le porte agli amanti del vino e del gusto. Presente anche la mia Monsupello, con Gambero Rosso, accanto alle altre prestigiose cantine italiane. Anche oggi nel Giardino delle Rose all’interno dello splendido Castello di Moncalieri, residenza sabauda e patrimonio Unesco immersi tra i profumi e i colori dei fiori, è possibile incontrare produttori da tutta Italia e sorseggiare eccellenze vitivinicole.

Fonte: Libero Quotidiano.

Una vendemmia top per il Chianti Ma pesano i rincari di energia e materiali.
Busi (Consorzio): «Gli aumenti del 10% minano la redditività». Sos alle banche. Rincari in bottiglia per gli alti costi dell’energia e dei materiali. «Abbiamo calcolato un aumento di circa il 10% sui prezzi che sta frenando il mercato del vino e questo non è certo di buon auspicio – ha spiegato il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi. – Anche il prodotto sfuso è aumentato da 130 euro a ettolitro fino a 180-200 a ettolitro: è impensabile che il mercato possa accettare un prezzo così elevato». «Ci auguriamo che il sistema bancario ci possa dare una mano per traghettare le aziende fuori da questo momento» ha aggiunto Busi, che ha parlato in occasione dell’assemblea dei soci del Consorzio Vino Chianti dove sono stati eletti i nuovi consiglieri del Consorzio.

Fonte: Verita’&Affari.

Vino, spettacoli esposizioni d’arte per tutta l’estate a Villa Ortolani.
Valeria Monti (Consulta): «Una manifestazione cresciuta negli anni, sempre molto pubblico». A Voltana, Villa Ortolani si sta preparando a vivere un’estate di concerti e di intrattenimento con la rassegna “Concerti in Villa… e non solo”. Da metà giugno a fine luglio tanti appuntamenti caratterizzeranno l’estate voltanese. Si parte il 14 giugno con una serata dal titolo “Vino, arte e musica” che prevede l’inaugurazione della mostra “Dagli elementi alla forma, scultura in Romagna”, la degustazione dei vini della Tenuta La Viola di Bertinoro accompagnata da musica irlandese e ballate folk/pop del duo Afterglow. Venerdì 17 giugno, nell’ambito del “Lugo music festival”, la villa sarà il palco della “Sonata per tubi” della compagnia Nando e Maila (circo-teatro e comicità musicale).

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Prosek, l’Ue deciderà in tempi stretti.
II Consorzio Doc è fiducioso, dossier croato senza novità. Zanette: in Friuli margini per allargare i confini del Prosecco. Il braccio di ferro Italia-Croazia per la tutela del nome Prosecco, conteso dal vino dalmata Prosék, potrebbe essere alle battute finali. L’Unione europea, infatti, dovrebbe dire l’ultima parola in tempi brevi sulla questione nata giusto un anno fa, con la richiesta di Zagabria di inserire tra le menzioni tradizionali europee il nome Prosék. E dai vertici del Consorzio Doc trapela una cauta fiducia sull’esito favorevole, per l’Italia e dunque per il Nordest, della vertenza. «L’Europa deciderà a breve – ha detto il presidente del Consorzio Stefano Zanette a margine della tavola rotonda in occasione dei 60 anni della cantina di Ramuscello.

Fonte: Messaggero Veneto.

Vendemmia 2022 Ramuscello punta a “zero residui”.
L’assessore Zannier: le scelte strategiche devono essere in carico ai produttori. Istituzioni, sindaci, presidenti di Consorzi, professori universitari, vertici nazionali del mondo del vino, oltre a tanti soci con le loro famiglie: c’erano davvero tutti, circa 300 persone, alle celebrazioni per i 60 anni dalla prima vendemmia della cantina di Ramuscello e San Vito, realtà cooperativa che conta 158 aderenti e raccoglie ogni anno 100 mila quintali di uva nei 750 ettari tra le province di Udine, Pordenone e Treviso. Un successo, i cui artefici, il presidente Gianluca Trevisan e il direttore Rodolfo Rizzi, hanno incassato i complimenti degli intervenuti e hanno dato qualche indirizzo per il futuro della cantina, che ha puntato tante carte sulla sostenibilità ambientale, economica, sociale ed etica.

Fonte: Messaggero Veneto.

L’uomo dall’olfatto speciale che cattura gli aromi del vino.
Li Calzi ha fatto fortuna con le molecole di aromi nanoincapsulati Riproducono gli elementi su cui si basa la formazione all’analisi sensoriale C’è una persona dall’olfatto speciale, che ha avuto la volontà e il fiuto di seguire il proprio percorso ideale impostando un’esistenza di successo. È Marco Li Calzi, originario di Venezia ma pordenonese d’adozione, scelto dall’Efasce (l’Ente friulano assistenza sociale culturale emigranti) come testimoniale per una delle sue numerose iniziative. Marco sarà protagonista di una puntata speciale in collegamento con Tolosa, incentrata su sfide imprenditoriali legate all’innovazione scientifica nel campo della chimica degli odori. Si tratta della nuova serie di “4 Chiacchiere con…” , il format di video interviste con cui l’Efasce sta mantenendo vivo il legame con i corregionali all’estero, permettendo a loro ma non soltanto di conoscere le storie dell’emigrazione più recente.

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

Degustazioni e visite guidate Gran finale alla Fiera dei vini.
Tra focus sull’agricoltura bio- Ì: •St?’ _ logica, in aumento in regione, degustazioni enogastronomiche tra vini autoctoni e sapori locali e la prima emozionante edizione della passeggiata con cinema tra vigneti e cantine al calar della sera, si è dipanata ieri la seconda giornata della Fiera regionale dei vini di Buttrio, a villa di Toppo Florio e dintorni. Oggi il gran finale: dalle 9 raduno auto storiche e cicloturistica, laboratorio Vini buoni d’Italia dedicato agli spumanti con anche un focus su quelli della selezione del Friuli Venezia Giulia Filari di bolle (alle 11), truck Despar insieme agli chef Igor Peresson e Matjaz Sinigoj (11.30 e 17), giochi per bambini e spettacoli di burattini, visite guidate al Museo della civiltà del vino, Lapidarium e Parco archeo botanico, laboratorio api e miele biologico (15.30) e di bonsai (16.30).

Fonte: Messaggero Veneto Udine.

Scuola, lezione sul “buon bere”. L’incontro tra sommelier e studenti.
II mondo del vino analizzato non soltanto dal punto di vista tecnico e imprenditoriale ma anche nell’importanza di un approccio consapevole. Il buon bere infatti non deve essere confuso con il consumo dell’alcol e per questo il mondo della scuola e quello dei sommelier si sono incontrati all’istituto superiore «Parentucelli Arzelà» di Sarzana al termine del progetto sviluppato con gli studenti riguardante la conoscenza dell’enologia, del ruolo ricoperto dal vino nella storia e dell’aspetto sociale oltre che professionale. All’incontro che si è tenuto nell’auditorium della scuola hanno partecipato i rappresentanti dell’Ais della Spezia, la delegazione italiana sommelier, e gli studenti delle classi 5a G dell’indirizzo Agrario e della 5a M a indirizzo Turistico.

Fonte: Nazione La Spezia.

Riomaggiore: stasera il ritorno di Rio Divino.
I produttori vinicoli e i ristoratori uniti per fare conoscere il territorio e le produzioni delle Cinque Terre. prosegue con successo la rassegna RioDivino 2022, che propone serate a tema nei ristorati della zona, con degustazioni accompagnate dai produttori locali. Questa sera al ristorante Fuori Rotta l’azienda agricola Campogrande presenteràle sue produzioni vinicole. La rassegna partita a maggio ha già registrato un grande successo di pubblico, tra turisti provenienti da ogni parte del mondo e molti spezzini. Gli ultimi due appuntamenti si sono tenuti, uno al ristorante La Grotta con lo chef Gianluca Modica e Walter De Battè, dell’azienda Prima Terra, profondo conoscitore della storia e del territorio delle Cinque Terre.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Il rosso firmato Donna Marta Taglio tra merlot e cabernet.
Nell’anno del ventennale dall’approdo in terra bergamasca, Marta Mondonico conferma con i rossi della vendemmia 2017 di avere mantenuto saldamente fede al proposito enunciato sin dall’inizio dell’attività: «La qualità prima di tutto». Delle tre tipologie di rosso che nascono da selezioni prima in vigna poi in cantina, il nostro privilegio va a quella che porta la sua firma, frutto del taglio tra merlot e cabernet più una micro aggiunta di syrah. Complesso, ricco, con sviluppo tannico ancora in divenire: promette ulteriore miglioramento dall’affinamento in bottiglia.

Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

A spasso tra i vigneti con sei percorsi da scoprire.
E’ nato Valtellina Wine Trekking, un’iniziativa che punta a far scoprire i nostri tesori e destagionalizzare il turismo A spasso tra i vigneti con sei percorsi da scoprire. Dopo aver assaggiato degli ottimi prodotti valtellinesi e aver bevuto del buon nebbiolo cosa si pub fare? La cosa migliore è passeggiare tra le vigne! La risposta a questa domanda arriva direttamente dai turisti che visitano il territorio alla scoperta della nostra enogastronomia e che hanno espresso il desiderio di poter conoscere più a fondo la realtà da cui nascono tante eccellenze. Per soddisfare questo desiderio è nato il progetto Valtellina Wine trekking: 11 passeggiate tra filari e scorci suggestivi alla scoperta del Nebbiolo delle Alpi e della bellezza della Valtellina.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

Le 14 ambasciatrici del vino e di una filiera sostenibile.
A Monforte d’Alba è nata «L’Anello Forte» associazione ispirata al partigiano Revelli Dalle botti agli scarti, coinvolta la comunità Quattordici imprenditrici vinicole di Monforte d’Alba hanno creato una nuova associazione con lo scopo di riciclare e utilizzare gli scarti di lavorazione del vino. Una coltivazione e una produzione sostenibile, tutta al femminile, chiamata «L’Anello Forte», dal titolo del libro di Nuto Revelli, partigiano cuneese e scrittore, che ha raccontato la campagna del Piemonte durante il dopoguerra tramite la voce delle donne. Pubblicato da Einaudi a metà degli anni 8o, ne è stato concesso l’utilizzo dal figlio Marco e dall’editore. E così oggi L’Anello Forte si propone un obiettivo unico: «una virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo la memoria contadina che non ha mai sprecato nulla».

Fonte: Corriere Torino.

«La Barbera» Festival a San Damiano d’Asti – Festival a San Dantiano d’Asti «La Barbera» incontra la musica.
profumo della carne cotta a lungo sulla stufa di casa, un calice di vino rosso, le verdure dell’orto appena raccolte: sono questi i miei ricordi più belli, ed è questo il motore che smuove le mie emozioni più profonde, quando cucino». Sono le parole che lo chef Diego Bongiovanni utilizza quando annuncia il suo prossimo spettacolo enogastronomico, il festival del cibo (18 giugno, ore 17,3o) organizzato all’interno del prossimo festival di San Damiano d’Asti, La Barbera Incontra (dal 17 al 19 giugno, ingresso libero). Uno show cooking pensato per valorizzare le eccellenze del territorio e, allo stesso tempo, insegnare ai partecipanti qualche piccolo trucco culinario, come, per esempio, riuscire a preparare da soli il famoso uovo «alla Cracco».

Fonte: Corriere Torino.

Pic nic e degustazioni per conoscere il vino.
La prima iniziativa non poteva che intitolarsi «A scuola del vino» anche perché l’Enoteca regionale ha sede dove un tempo c’erano le elementari del paese. Con questa iniziativa, lunedì, si inaugura un’estate votata alla scoperta dei sapori all’Enoteca regionale dell’Albugnano, che ha aperto le porte da meno di un mese nell’ex scuola di via Roma. Una realtà nata con l’obiettivo di valorizzare i vini di qualità del territorio compreso tra la collina Torinese ed il nord Astigiano, così come i prodotti agroalimentari, biologici e tipici. Infatti ha subito messo in calendario diverse iniziative aperte al pubblico, non solo degli enoappassionati.

Fonte: Stampa Asti.

II Consorzio del Chianti ha rinnovato il Consiglio.
Le elezioni si sono svolte alla sede di Confartigianato di Firenze Il presidente Giovanni Busi lancia l’allarme sui rincari e si appella alle banche. L’assemblea dei Soci del Consorzio Vino Chianti che si è svolta venerdì nella sede di Confartigianato Firenze si è conclusa con alcuni dati decisamente significativi. Il primo, assai concreto, è stato il rinnovo dei consiglieri. Sono risultati eletti, fra gli altri, Ritano Baragli per la Cantina sociale Colli Fiorentini; Rolando Bettarini per la Fattoria di Piazzano; Bernardo Guicciardini Calamai del Castello di Poppiano; Vasco Torrini dell’azienda agricola Torrini e Gianni Zipoli delle Cantine Leonardo Da Vinci. Il nuovo Consiglio si troverà da subito a dover fronteggiare i problemi causati dall’aumento dei costi dell’energia e dei materiali per l’imballaggio, consapevole che il rincaro di vetro, cartonati, legno, sughero e tutto quanto contribuisce a creare il prodotto ‘vino’ è una voce che incide sul prezzo finale della bottiglia.

Fonte: Nazione Empoli.

Monselice Wine Experience un weekend dedicato a vini e prodotti dei Colli.
Monselice Wine Experience: da venerdì al via tre y giorni dedicati alle eccellenze enogastronomiche dei Colli Euganei. La cornice della città medievale farà da sfondo nelle serate dal 17 al 19 giugno alla prima edizione di un evento dedicato ai vini e ai sapori euganei. Degustazioni, musica dal vivo e soprattutto le eccellenze frutto del lavoro e dell’esperienza di 16 cantine del territorio e una decina di produttori accoglieranno i visitatori tra le vie del centro storico. A partire dalle 19 di venerdì al villaggio DiVino di piazza Mazzini saranno allestite una serie di casette, ognuna destinata a una cantina o a un produttore locale. Street food in chiave veneta e vino dei Colli affiancheranno l’offerta degli esercizi pubblici che per l’occasione studieranno e proporranno ai visitatori cicchetti e menu tematici.

Fonte: Mattino Padova.

Flavescenza, critiche alla Regione Anpa: «Ci impone troppa chimica».
Casagrande: «Meglio estirpare che raddoppiare i trattamenti fitosanitari, la gente non li vuole» lettera del sindacato agricoltori a Caner «Meno burocrazia e complicazioni». La flavescenza sta dilagando e rischia di ridurre la produzione di Prosecco — Doc e Docg — almeno del 5%, in alcune aziende anche del 30-40%. Tra le misure adottate per contrastarla, la Regione Veneto ha introdotto l’obbligo non più di uno, ma di due trattamenti fitosanitari. «Siamo preoccupati, non so come potrà reagire l’opinione pubblica» mette le mani avanti Paolo Casagrande, presidente del sindacato Anpa, che si chiede: «Non era più semplice estirpare e sostituire le piante? Ma senza rincorrere tutta quella burocrazia che i tecnici della Regione ci obbligano a seguire».

Fonte: Tribuna Treviso.

Gli abissi sono cantina per il buon vino: ripescate le bottiglie a riposo da 5 anni.
Le bottiglie sono un po’ incrostate dal tempo, dall’acqua e dalle macrofite (ossia le alghe lacustri), ma vengono lasciate così, con i segni della loro «vita sott’acqua», affinché il Nautilus Cru Storico sia riconosciuto subito e da tutti. Ieri, tra Peschiera Maraglio e Sensole, è avvenuto il ripescaggio delle gabbie che si trovavano sul fondo da cinque anni. Alex Belingheri, titolare dell’azienda Agricola Vallecamonica di Artogne, dal 2010 ha prima sperimentato poi «acquisito» la possibilità di utilizzare il lago come cantina.

Fonte: Giornale di Brescia.

Cantina sociale, «pratiche illegittime. Non si può speculare su un bene pubblico».
Il consigliere comunale di Lamezia Piccioni risponde al progettista. «Norma distorta, non siamo contro i privati ma serve trasparenza». Pubblichiamo l’intervento di Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia Terme per il movimento “Lamezia Bene Comune”. Piccioni appartiene allo schieramento di centrosinistra che osteggia le decisioni della maggioranza riguardo alla demolizione dell’ex Cantina sociale di Sambiase, nella cui area sorgerà un ipermercato. Ieri il progettista (e consigliere comunale di Fratelli d’Italia) Pietro Gallo ha raccontato in un lungo intervento le proprie ragioni, spiegando che quello di una parte dell’opposizione sarebbe un attacco a un privato e disincentiverebbe le iniziative commerciali sul territorio comunale, Oggi Piccioni replica e rilancia le accuse parlando di «palesi elementi di illegittimità ed eccesso di potere da parte del Comune».

Fonte: Corriere della Calabria.

Per il vino italiano sarà un anno di consolidamento e forte crescita.
Analisi di Mediobanca: export e spumanti spingeranno la crescita dei fatturati dei maggiori produttori di vino italiano nel 2022 fino a quasi il 5%. Le bollicine saranno l’elemento trainante, con ricavi attesi a +5,7% ed esportazioni a +7,5 per cento. Ma non è tutto: export e spumanti spingeranno la crescita dei fatturati dei maggiori produttori di vino italiano nel 2022 fino a quasi il 5%. La previsione e la stima incoraggiante è contenuta nell’ultima indagine sul settore vinicolo nazionale realizzata dall’Area Studi di Mediobanca, dalla quale emerge un quadro generalmente positivo, a confermare la capacità dimostrata dal settore di saper reagire alla congiuntura economica negativa provocata dalla pandemia da Covid-19.

Fonte: AGI.

Vino: Consorzio Chianti, +10% prezzi per caro energia.
“Gli alti costi dell’energia e dei materiali stanno portando problematiche alle aziende. Abbiamo calcolato un rincaro di circa il 10% sui prezzi che sta frenando il mercato del vino e questo non è certo di buon auspicio. Anche il prodotto sfuso è aumentato da 130 euro a ettolitro fino a 180-200 a ettolitro: è impensabile che il mercato possa accettare un prezzo così elevato”. Lo ha detto il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi, in occasione dell’assemblea dei soci del Consorzio Vino Chianti dove sono stati eletti i nuovi consiglieri del Consorzio.

Fonte: ANSA.

Promozione OCM vino: ecco le flessibilità che rispondono alle richieste del settore.
Il Governo viene incontro alla filiera con l’introduzione di norme più flessibili riguardo l’Ocm vino. Il Ministero delle politiche agricole ha adottato unl decreto (Dm n. 246465 del 1° giugno 2022) recante deroghe al decreto Mipaaf 4 aprile 2019, n. 3893, per contrastare le turbative di mercato causate dalla crisi internazionale conseguente all’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia e alle misure di contenimento alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 praticate dalla Repubblica Popolare Cinese e del relativo decreto direttoriale attuativo n. 258544 dell’8 giugno 2022. Il Ministero ha inteso introdurre alcune flessibilità, nel quadro della misura OCM vino – Promozione nei Paesi terzi, per tenere conto dell’attuale complessità in cui le aziende sono costrette ad operare, a seguito dello scoppio del conflitto russo ucraino e delle misure di contenimento adottate dalla Cina per frenare la diffusione dell’epidemia da Covid-19. In particolare, sono state introdotte le seguenti novità: Riduzione dei costi totali del progetto di promozione.
Fonte: Federvini.

Vino, il Consorzio Chianti: “Vendemmia al top, il rincaro dei costi frena il settore”.
Un grido di allarme per l’aumento dei costi di energia e materiali (+10%), ma anche uno sguardo positivo sul futuro con la fine delle restrizioni per il Covid e la prossima vendemmia che potrebbe riportare la produzione intorno agli 800 mila ettolitri, dopo cinque anni di calo. E’ quanto emerso dal mondo produttivo del Chianti in occasione dell’Assemblea dei Soci del Consorzio Vino Chianti che si è svolta ieri nella sede di Confartigianato Firenze. “Questa situazione con alti costi per l’energia e per i materiali, come bottiglie, sughero e imballaggi, sta indubbiamente portando problematiche alle aziende – ha detto il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, nella sua relazione ai soci -. Abbiamo calcolato un rincaro di circa il 10% sui prezzi che sta frenando il mercato del vino e questo non è certo di buon auspicio visto che tra pochi mesi siamo in vendemmia e questa situazione porta molti pensieri”.

Fonte: GoNews.

Osservatorio UIV: l’export vini chiude in crescita nel primo trimestre (+18,3% con valore a 1,7 mld).
Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3% (1,7 mld di euro) l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021– è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%).

Fonte: Beverfood.com.

Cinque vini per cinque piatti: gli abbinamenti al menù della settimana.
La scelta delle etichette perfette da abbinare ad un menu estivo non può non tener conto delle elevate temperature tipiche della bella stagione, orientando la preferenza per vini dal tenore alcolico non eccessivo, da servire nel calice preferibilmente ad una temperatura più bassa rispetto ai canonici 8°-10°C. Se, infatti, nella degustazione è quasi consigliato lasciar “scaldare” il vino nel bicchiere per agevolare lo sprigionamento di aromi e sentori, non c’è dubbio che questo possa appannare la piacevolezza di un sorso altrimenti rinfrescante e appagante. A guidarci nell’accostamento ideale tra cibo e vino sono i suggerimenti di Emanuela Scatena, sommelier e volto noto al pubblico grazie alla partecipazione a trasmissioni televisive come La Prova del Cuoco e Geo&Geo.

Fonte: La Repubblica.

Brunetta e la riforma che piace tanto ai produttori di vino.
Il ministro: “Abbiamo bisogno di un sistema semplificato. Ben vengano i controlli, ma non come sistema vessatorio. Per questo è importante poterli programmare, in modo che non creino problemi durante le fasi di lavoro”. “Abbiamo bisogno di un sistema semplificato”, ha sottolineato il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta nel ricordare che oltre ad essere ministro, da dieci anni è egli stesso un produttore di vino. Per poi sottolineare una richiesta che, in particolare, sta molto a cuore al settore: “Cercherò di portare a casa questa riforma entro l’autunno, perché non è accettabile dover compilare due volte i moduli con le stesse dichiarazioni di vendemmia”. Il contesto in cui il ministro della Pa ha fatto questa promessa e assunto questo impegno con il settore vitivinicolo è quello dell’Assemblea generale di Federvini, che si è svolta a Roma lo scorso 8 giugno.

Fonte: AGI.

Germania in equilibrio, Cina in ripresa: il primo trimestre 2022 del vino italiano sui mercati.
Le spedizioni globali a quota 1,7 miliardi di euro, nell’analisi WineNews dei dati Istat l’andamento nelle mete più importanti. Il primo trimestre 2022, al netto del periodo di riferimento, ossia il momento peggiore vissuto dal commercio internazionale, quando la seconda ondata di restrizioni aveva fatto precipitare consumi e morale di una buona parte del mondo occidentale, segna per le spedizioni di vino italiano all’estero una crescita del +18,3% sul primo trimestre 2021, a quota 1,7 miliardi di euro. L’aspetto positivo è che i dati di tutti i Paesi considerati dall’analisi WineNews sugli ultimi dati Istat sono migliorati, con la sola, prevedibile, eccezione della Russia.

Fonte: WineNews.

“Biodivino”: il vino bio e biodinamico italiano, che vale il 17,8% delle superfici vitate.
La kermesse di scena dal 23 al 26 giugno in Sicilia, al primo posto tra le regioni bio-vinicole con 556.453 ettolitri di vino bio prodotto. L’Italia, con i suoi 109.423 ettari di superficie bio viticola certificata (secondo i dati di Ismea relativi al 2019) presenta il più alto rapporto (17,8 %) tra superficie a vigneto biologico e superficie vitivinicola totale, che ammonta a 614.960 ettari. Sicilia, Puglia e Toscana da sole rappresentano il 55,8% della superficie viticola biologica nazionale e il 55,5% del vino bio prodotto in Italia, ma il primato assoluto spetta alla Sicilia che, con una produzione di 556.453 ettolitri e 29.669 ettari di vigneti biologici (rispettivamente pari al 24,7% della produzione e al 27,7 % della superficie nazionale) si piazza al primo posto tra le regioni bio-vinicole italiane. Ma l’Italia è anche il Paese europeo che vanta oltre 2 milioni di ettari di SAU certificata in biologico, su cui operano 80.643 imprese biologiche. L’Italia, inoltre, si colloca tra i primi tre paesi d’Europa per maggiore superficie vitata, rappresentando assieme a Spagna e Francia, ben l’86% dei vigneti europei e il 73% dei vigneti della superficie bio vitata mondiale, che attualmente ammonta a poco meno di 7 milioni di ettari, con un incremento del +114% rispetto al 2010, e con un trend in continuo aumento. Ecco i numeri della viticoltura biologica, con cui Italia Bio, l’associazione che riunisce i produttori biologici del Belpaese, guidata da Lillo Alaimo Di Loro, a “Biodivino”, la rassegna internazionale di vini biologici e biodinamici di scena dal 23 al 26 giugno, a San Martino delle Scale a Monreale, in Sicilia.

Fonte: WineNews.

Roma Hortus Vini, torna l’evento dedicato ai vitigni autoctoni.
Torna a Roma, negli spazi dell’Orto Botanico, “Roma Hortus Vini”, kermesse interamente dedicata ai vitigni autoctoni d’Italia. La rassegna, giunta alla terza edizione e in programma dal 17 al 19 giugno, è promossa da Sens Eventi e I Migliori Vini Italiani. La manifestazione prevede un programma di degustazioni guidate, incontri con i produttori, pièces teatrali, musica e laboratori per i bambini. Protagonista dell’evento sarà il Vigneto Italia, realtà agronomica impiantata nel 2018 dall’analista sensoriale Luca Maroni con gli operatori scientifici dell’Orto Botanico in partnership con Vivai Coperativi Rauscedo e che racchiude 155 cultivar di vitigni autoctoni provenienti da tutte le regioni coltivate con tecniche di agronomia biodinamica, a basso impatto ecologico. L’evento prevede banchi d’assaggio, allestiti lungo i viali giardino. E’ prevista la partecipazione di 100 aziende con oltre 300 etichette in degustazione, provenienti da diverse regioni.

Fonte: ANSA.it.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 11 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

In cantina – Solaia brilla anche in Magnum.
Apprezzamento medio del 34% alle aste per le bottiglie da un litro e mezzo Solaia brilla anche in Magnum di Cesare Pillon Sotto analisi, questa settimana, è il fiore all’occhiello della casa vinicola Marchesi Antinori, il Solaia, azzeccata miscela di Cabernet sauvignon e Cabernet franc con il Sangiovese, per verificare quanto è apprezzato dal mercato quando è imbottigliato nel classico formato Magnum cioè in bottiglia da un litro e mezzo. Per riuscirci sono state messe a confronto le quotazioni attuali (ottenute nel 2021 se possibile nel 2022) con quelle del 2020. Bisogna ammettere che la prima curiosità era di scoprire se l’apprezzamento delle Magnum fosse in sintonia con quello manifestato a favore delle bottiglie di formato standard, da 0,75 litri premiate da un vistoso aumento delle quotazioni che sfiora il 42%, come visto nella puntata precedente.

Fonte: Milano Finanza

Intervista ad Albiera Antinori – In vino veritas.
Pragmatica e schietta, Albiera Antinori da sei anni guida l’azienda di famiglia, prima donna di una storia secolare: «La nostra mentalità è che quello che arriva lo devi migliorare e trasmettere» Vespe, odori dolciastri e pungenti, uva bianca di Chardonnay e Grechetto che fermenta, mani appiccicose e grandi sudate. La campagna è fatica, ma a me piace tanto. La mia prima vendemmia è stata nel 1985, avevo finito il liceo classico, poi avrei fatto un master, ma intanto mio padre mi aveva messo semplicemente in mano l’indirizzo del posto dove andare e augurato buona fortuna. Altre idee non erano contemplate». È sempre stato così, anche da bambina? «Era più festa, gioco, avevo 10 anni, in una vecchia foto di quei giorni con mia sorella Allegra ci arrampichiamo con una scaletta e l’uva raccolta andava in catini di plastica bianchi.

Fonte: Repubblica D.

+18,3%. Cresce ancora l’export di vino.
Nel primo trimestre le esportazioni di vino sono cresciute del 18,3%a 1,7 miliardi. II segretario Uiv Castelletti: «II peso dei costi c’è, evitare i trionfalismi».

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Mastroberdino lascia i produttori accusano – Consorzio Vini, Mastroberardino lascia La reazione: “Vuole solo delegittimarci”.
“Un tentativo di delegittimazione del Consorzio stesso da parte della Mastroberardino Società Agricola”. Così il Cda del Consorzio tutela Vini D’Irpinia. Dal Consorzio spiegano che “la fuoriuscita improvvisa e repentina dell’azienda Mastroberardino all’indomani dello svolgimento delle prime ed uniche elezioni democratiche svoltesi a fine aprile 22, che hanno visto sconfitta la leadership capitanata dallo stesso Mastroberardino, ha l’unico scopo di delegittimare il Consorzio facendo si che lo stesso perda la rappresentatività delle produzioni vitivinicole e conseguentemente la funzione di tutela e promozione delle denominazioni stt4—”. E ancora: “In buona sostanza Mastroberardino, non potendo accettare che una nuova leadership guidi l’organo consortile, preferisce piuttosto privare l’Irpinia di uno strumento importante e fondamentale per lo sviluppo e la promozione della filiera vitivinicola.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Il Consorzio Doc di Aquileia riparte dal litorale friulano e con un nuovo logo.
Un Consorzio che si estende su un fazzoletto di terra — 22 chilometri in lunghezza e una decina in larghezza per 450 ettari coltivati —, comprende una ventina di aziende che ogni anno producono grandi bianchi e rossi. E che adesso, con la presidenza di Roberto Marcolini, manager di Ca’ Bolani, punta a mettersi in luce, a ritagliarsi un ruolo più evidente nel variegato panorama enologico regionale. Intanto parte da un restyling del logo, con la “Q” di Aquileia che diventa più grande, contiene i tasselli dei mosaici (il rimando alla basilica aquileiese è chiaro) con i colori — bianco, rosso e rosato — identificativi dei vini. «L’obiettivo — aggiunge il presidente Marcolini — è anche quello di stringere di più i rapporti con le Doc del litorale, Annia e Latisana per meglio presentarci e farci conoscere all’estero».

Fonte: Messaggero Veneto.

Borgo San Daniele con etichette “I’Mauri”.
Un’azienda familiare come “Borgo San Daniele”, che negli anni ha saputo costruirsi un nome prestigioso nel mondo del vino (esporta anche in Giappone, suo principale mercato estero), ha deciso un radicale “rebranding”. Le nuove etichette di Friulano, Malvasia e Pinot grigio, i tre bianchi varietali storici dell’azienda cormonese, oltre alla novità, il primo imbottigliamento di Ribolla gialla, infatti portano il nome di “I’Mauri Una scelta indubbiamente coraggiosa quella dei fratelli Alessandra e Mauro Mauri che, dal 1990, hanno preso in mano il timone della casa vinicola, una delle più antiche della zona, con 18 ettari di vigneti, piccoli appezzamenti nella zona del Collio, oltre ad alcuni terreni nella Doc Isonzo.

Fonte: Messaggero Veneto.

Inaugurata la Fiera dei vini Il sindaco: è un’eccellenza.
Due anni fa l’annullamento causa lo scoppio dell’emergenza sanitaria, l’anno scorso una versione ridotta per provare a ripartire e ora il ritorno completo: soddisfazione ieri pomeriggio in villa di Toppo Florio al via della Fiera regionale dei vini (presenti fino a domenica oltre 170 etichette di 113 cantine, una ventina di piatti, con possibilità di partecipare a una quarantina di eventi). «Per Buttrio la fiera è un’eccellenza, parte delle origini e della storia» ha detto il sindaco Eliano Bassi, mentre il presidente della Pro loco Buri, Emilio Bardus, ha sottolineato che «si è lavorato tanto per tornare ad accogliere i visitatori». Plauso ai volontari anche da parte dell’assessore regionale Sergio Emidio Bini, che ha aggiunto come «il vino e questi eventi siano sempre più un volano per il turismo».

Fonte: Messaggero Veneto Udine.

Riconoscimenti internazionali per i rosati Conti Zecca.
Sebbene il vino rosato sia ormai considerato un prodotto per tutte le stagioni, è indubbio che trova nell’ estate il picco di consumo annuale. E una delle zone dove trova il luogo ideale per esprimersi al meglio è proprio il Salento, dove la sua storia affonda radici ben salde. Il vino rosato è sempre più oggetto di interesse non solo del grande pubblico ma anche degli esperti. Ne è dimostrazione il fatto che Falstaff, autorevole rivista tedesca di respiro internazionale, tiene annualmente una sessione di degustazione riservata ai vini rosati italiani. Anche quest’anno le cantine pugliesi hanno dimostrato l’alta eccellenza della produzione. Tra queste, Conti Zecca ha presentato i due rosati di punta, Venus e Cantalupi Rosato, entrambi a base Negroamaro ma con due personalità diverse.

Fonte: Salento in tasca.

Emozioni tra i filari con undici itinerari.
Ecco Valtellina wine trekking: «Abbiamo bisogno che la gente conosca la Valle» • Emozioni. Quelle di una passeggiata tra filarie terrazzamenti, ammirando la bellezza della Valtellina dagli scorci suggestivi e inediti della mezza costa. Si rivolge al turismo esperenziale, tendenza in netta e costante crescita, che chiede un coinvolgimento profondo nello scoprire nuove cose, il progetto Valtellina wine trekking attraverso cui sono stati individuati 11 itinerari percorribili a piedi che, a partire dalla Strada del vino che si sviluppa per 67 chilometri da Ardenno a Tirano, danno la possibilità di scoprire le vecchie mulattiere, di rimanere affascinati dall’arte dei muretti a secco, di vedere i particolari colori di cui le foglie di vite si tingono nelle varie stagioni e di ammirare anche antichi borghi.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Lasciata alle spalle la pandemia, la kermesse in programma dal 17 giugno.
ArteVino torna in scena tra mostre e prelibatezze Toma dopo due anni di stop la nota manifestazione ArteVino di Maleo. Nella suggestiva cornice di Villa Trecchi, la kermesse dedicata all’enogastronomia e all’arte andrà in scena venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno, e venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 giugno (dalle 18.30). Tema dell’edizione 2022? “Life in colour”. L’evento è organizzato dall’associazione ArteVino, guidata da Davide Scalmani, con i partner Comune di Maleo, Regione Lombardia, Provincia di Lodi, Parco Adda Sud e Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi e il sostegno di numerosi sponsor. «Veniamo da un periodo buio, quello della pandemia, perciò si è pensato di riempire questa ritrovata edizione di ArteVino di colore – spiega il sindaco di Maleo Dante Sguazzi -: il colore sarà protagonista dell’esposizione artistica, ma anche degli allestimenti, dei piatti, dei cocktail, proprio per dare un segnale di rinascita e di speranza».

Fonte: Cittadino di Lodi.

Cantina di Canneto, arriva l’ok alla “cancellazione dei debiti”.
La procedura permetterà ms di pagare parzialmente tanti creditori Il “buco” della coop è di 10 milioni, 6 dei quali nei confronti dei soci conferitori. Via libera del tribunale di Pavia alla procedura di cancellazione dei debiti della cantina di Canneto Pavese tramite la messa in vendita dei beni aziendali. Ad annunciarlo è il presidente del consiglio di amministrazione della coop oltrepadana, Giuseppe Papavero: il percorso avviato dai vertici della cantina è giunto al termine con esito positivo e il tribunale di Pavia, con decreto del 30 maggio scorso, ha ammesso la procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, in base a quanto previsto dalla legge 3/2021, la cosiddetta “salva suicidi”; contestualmente, il giudice ha nominato il commercialista vigevanese Gino Socci liquidatore della procedura. Questo passaggio, oltre ad avviare la procedura di liquidazione di tutti i beni aziendali sotto il controllo del tribunale, ha permesso di riportare nella disponibilità della cantina di Canneto Pavese tutte le somme e i beni oggetto di precedenti pignoramenti che, ad operazioni ultimate, faranno parte dell’attivo da distribuire ai creditori.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Note di wine» stasera in piazza Grandi.
L’evento organizzato dai commercianti insieme al Ccn di Castelfiorentino a partire dalle 19 con una degustazione guidata. Si terrà, invece, alle 20.15 e il ricavato verrà devoluto alle associazioni locali. Vino, musica e solidarietà. Questi sono gli ingredienti per «Note di Wine», kermesse musical enogastronomica in programma oggi in piazza Grandi a Castelfiorentino. Durante le calde serate estive, non c’è niente di meglio di una invitante cena all’aperto in compagnia e di un bicchiere di vino in allegria, potrebbe essere lo slogan adatto per l’evento organizzato dagli esercenti dell’area circostante in collaborazione con l’Associazione del Ccn «Tre Piazze« e il Comune di Castelfiorentino. Ormai collaudato il format che abbina il vino alla musica, la socialità di piazza alla solidarietà.

Fonte: Nazione Empoli.

Vini biologici Li valorizziamo da tre decenni.
Li valorizziamo da tre decenni. Oggi a Rispescia festeggeremo i 30 anni della rassegna dei vini biologi e biodinamici prodotti in Italia. Con Legambiente consegneremo i riconoscimenti ai produttori dei vini che una commissione formata da tecnici ed esperti degustatori, tramite degustazione cieca, ha selezionato. Per noi è un grande orgoglio premiare e valorizzare i migliori vini biologici e biodinamici del Paese, che rappresentano preziose eccellenze per tutto il settore vitivinicolo italiano. La nostra rassegna, negli anni, è cresciuta enormemente, sia in termini di partecipazione che rispetto alla qualità dei vini iscritti.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Anteprima Amarone rilancia con l’opera.
Gli eventi da venerdì 17 a lunedì 20 giugno Anteprima Amarone rilancia con l’opera Marchesini: «Nuovo format per attrarre un pubblico internazionale». Sarà presentata l’annata 2017 Monica Sommacampagna economia@larena.it •• Da anteprima Amarone ad Amarone Opera Prima. Quest’anno l’Amarone della Valpolicella Docg presenterà l’annata 2017 a Verona dal 17 al 20 giugno anziché a febbraio, sulle “note” positive della reputazione mondiale acquisita dalla stagione lirica. «E una prova del fuoco che non abbiamo affrontato prima», anticipa Christian Marchesini, presidente del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella. «Tenendo conto del fatto che, con i suoi oltre 1.300 ettari, il comune di Verona è il più vitato della denominazione, abbiamo pensato di proporre un nuovo format: un evento straordinario e fuori stagione di quattro giorni per attrarre un pubblico internazionale, a partire dai turisti del Lago di Garda, in particolare dalla Germania, che costituisce il mercato principale della Docg insieme alla Danimarca, alla Svizzera e ai Paesi Scandinavi».

Fonte: Arena.

Spumantitalia, per gli assaggi un banco di 600 metri quadrati.
L’evento dedicato alle bollicine proseguirà fino a lunedì: ieri spazio al «Salotto Bubbles» in piazza Carlotti Spumantitalia, per gli assaggi un banco di 600 metri quadrati Stamattina sciabolata d’apertura all’area degustazioni sul lungolago Regina Adelaide Attese migliaia di visitatori. Molti eventi si succederanno tra masterclass e talk show Barbara Berta.tii •• Attesi migliaia di visitatori alla quarta edizione del Festival nazionale Spumantitalia 2022, «l’evento che parla di bollicine in modo effervescente e innovativo». Quest’anno sono iscritti sei consorzi vitivinicoli italiani (Consorzio per la tutela Asti Docg, Consorzio Prosecco Superiore di Conegliano-Valdobbiadene Docg, Consorzio Garda Doc, Consorzio tutela vini D’Acqui Docg Brachetto D’Acqui, Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, Sannio Consorzio tutela vini), 43 aziende e saranno proposti a Palazzo Carlotti, agli appassionati di questo «perlage dinamizzante», 12 masterclass e 5 talk show gratuiti. II mega banco d’assaggio Oltre a tantissime degustazioni guidate al mega «banco di assaggio» di 600 metri quadrati, sul lungolago Regina Adelaide, oltre a colazioni, light lunch e aperitivi, momenti per condividere con gusto la passione per lo spumante italiano.

Fonte: Arena.

Week end con i vini euganei e le eccellenze della tavola.
Sedici casette delle cantine dei Colli per il debutto di “Wine Experience” MONSELICE Degustazioni di vini euganei. enogastronomia, musica blues e negozi aperti fino alle 23: da venerdì a domenica della prossima settimana va in scena “Monselice wine experience”. L’evento intende far evolvere la classica “notte bianca” in un percorso tematico di qualità e di promozione delle eccellenze del territorio. Fulcro delle tre serate sarà il “villaggio DiVino”: in piazza Mazzini e per le vie del centro saranno collocate 16 casette, una per ciascuna delle cantine invitate a proporre i propri vini. Ci sarà spazio anche per realtà esclusivamente dedicate all’agricoltura biologica, un approccio sempre più diffuso sui Colli. Alla cassa unica, l’ospite riceverà un coupon per le degustazioni e un calice a tracolla, sentendosi libero di sperimentare i vini e gli ab ›Ci saranno anche prodotti gastronomici I negozi resteranno aperti fino alle 23 abbinamenti proposti dai locali monselicensi.

Fonte: Gazzettino Padova.

Viticoltura e biodiversità: esperti a confronto.
Arriveranno da tutta Italia e da 21 università gli esperti del settore vitivinicolo che parteciperanno alla nona edizione del convegno scientifico organizzato congiuntamente dall’università degli Studi di Padova (Cirve) e dal Crea Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia i113, 14 e 15 giugno. Si inizierà all’ex convento di San Francesco e si concluderà con la “Giornata Tecnica” nell’Azienda Borgoluce, a Susegana dove interverranno dottori agronomie forestali. «Il convegno si propone di far colloquiare il mondo della viticoltura con il mondo scientifico in modo da prepararsi ad affrontare le sfide dei prossimi decenni – ha sottolineato il professor Andrea Pitacco dell’Università di Padova- È singolare che succeda proprio nel corso dell’anniversario della fondazione dell’università di Padova e nel trentesimo anniversario della presenza dell’università di Padova a Conegliano».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Futuro della viticoltura Tre giorni di convegno.
Per tre giorni, da lunedì, Conegliano sarà la capitale dell’enologia italiana. Al San Francesco ospiterà, infatti il Convegno nazionale vini (Conavi), un punto di riferimento nel panorama della viticoltura italiana. Vi parteciperanno ben 150 studiosi provenienti da ben 25 atenei universitari. «Si tratta di un evento di qualità strategica — ha sottolineato ieri il sindaco Fabio Chies, illustrando l’evento, insieme agli organizzatori -, perché i più accreditati esperti del comparto saranno chiamati a confrontarsi su temi quali la biodiversità, il miglioramento genetico, la gestione dei vigneti in relazione ai cambiamenti climatici». La manifestazione scientifica è organizzata congiuntamente dall’Università degli Studi di Padova (Cirve) e Crea- Centro di ricerca viticoltura ed enologia.

Fonte: Tribuna Treviso.

Franciacorta: storia di un territorio e della cantina Ca’ del Bosco, nata quasi per caso.
Il destino di un uomo ha cambiato il destino di un’intera zona, famosa oggi nel mondo per il metodo con cui produce i suoi pregiati vini: benvenuti in Franciacorta . Questa è la stagione d’oro del Franciacorta: tra aperitivi in vigna, passeggiate a cavallo, wine tasting e chilling bordo lago. Ma il successo di questa striscia di Lombardia affacciata sul lago d’Iseo a neanche un’ora di macchina da Milano ha radici che traggono nutrimento da un rapporto profondo tra uomo e natura. Il Franciacorta come denominazione di vino esiste da relativamente poco ed è frutto di una disciplina ferrea nei processi: un “metodo” studiato e perfezionato nel tempo che ha dato vita ad alcune delle etichette più prestigiose che abbiamo in Italia.

Fonte: GQ Italia.

“Amarone Opera Prima”, 40 cantine pronte a stappare sulle note dell’Aida.
La presentazione del millesimo 2017 porta in scena il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo, l’Arena e l’Amarone. 40 cantine (da Bertani a Ca’ Rugate, da Gerardo Cesari a Corte Figaretto, da Costa Arènte a Domíni Veneti, da La Collina dei Ciliegi a Le Guaite di Noemi, da Massimago a Monte Zovo – Famiglia Cottini, da Montresor a Pasqua Vigneti e Cantine, da Rocca Sveva a Roccolo Grassi, da Santa Sofia a Santi, da Sartori di Verona a Secondo Marco, da Terre di Leone a Valentina Cubi, da Vigneti di Ettore a Zeni 1870) pronte a stappare sulle note della marcia trionfale dell’Aida: è l’istantanea di “Amarone Opera Prima”, l’evento straordinario del Consorzio Vini Valpolicella a Verona dal 17 al 20 giugno (il 18 giugno, su invito, in Arena per assistere all’Aida di Verdi, l’opera simbolo dell’anfiteatro romano sotto le stelle, dalla sua prima edizione nel 1913): un’occasione speciale che sfida il tabù del calendario estivo per presentare il millesimo 2017, portando in scena anche il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo, l’Arena e l’Amarone.

Fonte: WineNews.

D’estate non rinunciamo ai buoni vini: 12 consigli dai nostri esperti.
Quando anche in alta montagna fa caldo, un concetto come “temperatura ambiente” conta ben poco. La temperatura diventa, quindi, un aspetto fondamentale della degustazione. I calici da non perdere e le regole da seguire perché ogni sorso sia perfetto e app. L’estate è alle porte e, da buongustai, non vogliamo rinunciare a bere un buon bicchiere di vino. Così abbiamo pensato di dare ai lettori di Identità Golose alcuni suggerimenti, molto personali, per assaggiare qualcosa di buono – e magari anche di diverso – in questi mesi più caldi. A proposito, non facciamoci ingannare: l’estate non è solo vini bianchi o rosati, ma può essere benissimo anche ottimi rossi, anche strutturati.

Fonte: Identità Golose.

Vino, l’export del primo trimestre in positivo: +18,3%.
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) l’incremento è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%. Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3% (1,7 mld di euro) l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021 – è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi dell’anno. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – nel mese di marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.

Fonte: La Repubblica.

Vino: export in crescita nel primo trimestre, boom di spumanti.
Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3% (1,7 mld di euro) l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021– è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi dell’anno. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – nel mese di marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.

Fonte: Italianfoodtoday.it.

L’export di vino italiano, nel primo trimestre 2022, chiude a 1,7 miliardi di euro (+18,3%).
Dati Istat, analizzati da Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv): una crescita guidata dagli sparkling, che segnano un +35,6%. Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3%, a quota 1,7 miliardi di euro complessivi, l’export italiano di vino nel primo trimestre 2022: secondo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte, e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021- è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo, nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi 2022. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – in marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.

Fonte: WineNews.

Riconoscimento internazionale per il vino Cagnulari di Usini.
Il Cagnulari Isola dei Nuraghi IGT delle Cantine Chessa di Usini ha appena scalato il tetto del mondo conquistando il prestigioso “Best in show” alla XIX edizione del Decanter World Wine Awards: il massimo riconoscimento concesso dal marchio leader nel settore dei media del vino nel più importante concorso enologico a livello planetario. Un risultato straordinario per l’Igt annata 2020, che spicca tra i 50 vini migliori in assoluto su un totale di 19mila in concorso, unico sardo tra gli 8 vini italiani presenti assieme a etichette come Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Amarone. Novantasette punti in totale collezionati dopo aver superato prima la Medaglia d’oro e poi quella di Platino.

Fonte: Sassari Oggi.

Sui mercati esteri il vino italiano non conosce crisi (per ora?). Prosecco in testa.
Uiv: nel primo trimestre crescita del 18,3% a quota 1,7 miliardi. Il segretaio Castelletti: il peso dei costi c’è, evitare i trionfalismi. A squarciare le ombre e le incertezze del momento la crescita “spumeggiante” dell’export di vino italiano, più forte dell’escalation dei costi produttivi e delle tensioni geopolitiche. Nel primo trimestre del 2022 le vendite di vino made in Italy sui mercati esteri hanno raggiunto un fatturato di 1,7 miliardi di euro con una crescita, rispetto allo stesso periodo del 2021 del 18,3%. A sottolinearlo l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv) che ha elaborato i dati Istat.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Vino e cultura Un binomio perfetto.
Oltre 100 giornalisti accreditati di cui l’80% dall’estero e 40 cantine pronte a stappare sulle note della marcia trionfale dell’Aida. È l’istantanea di Amarone Opera Prima, l’evento straordinario e fuori stagione del Consorzio Vini Valpolicella in programma a Verona dal 17 al 20 giugno. Un’occasione speciale che sfida il tabù del calendario estivo per presentare il millesimo 2017 al di fuori della tradizionale collocazione dell’Anteprima a febbraio, portando in scena il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo: l’Arena e l’Amarone. Dopo il gala dinner del 17 giugno a Giardino Giusti riservato alla stampa (solo su invito), il cartellone di Amarone Opera Prima si apre il 18 giugno con due masterclass a Palazzo Verità Poeta (Vicolo San Silvestro, 6) per scoprire la versatilità del grande Rosso e le annate top che hanno contribuito al suo posizionamento in oltre 80 nazioni.

Fonte: Il Giorno.

Vino: convegno a Palermo su sostenibilità e blockchain.
“Quali sono gli strumenti giuridici e le prospettive tecnologiche nel campo vitivinicolo?”. Se lo chiede l’Università di Palermo che ha organizzato un convegno su “Comunicazione di sostenibilità e blockchain” in corso oggi alla Sala gialla dell’assemblea regionale siciliana. “Per raggiungere i parametri di sostenibilità ambientale – ha precisato la prof. Giuseppina Pisciotta Tosini, ordinaria di diritto agrario – si deve passare dall’adesione volontaria dei singoli soggetti, ad una forma di coazione negoziale da realizzarsi attraverso procedure concordate all’interno dei contratti di filiera”. Da una sostenibilità volontaria, insomma, occorre passare ad una forma di tutela obbligatoria introducendo una disciplina legale negli squilibri, in una visione di economia sostenibile collettiva. In questa prospettiva diventa indispensabile, almeno nel settore vitivinicolo preso in esame dal convegno, mettere a punto un contratto giuridico-tecnologico, gestito informaticamente, in cui le parti si obbligano reciprocamente a rispettare i disciplinari cui aderiscono i soci.

Fonte: ANSA.

“Decanter Wine Awards 2022”, Italia del vino al top per medaglie.
Il Belpaese sbanca con 8 “Best in Show”, 25 platino e 114 ori alla più prestigiosa competizione vinicola in Uk, firmata dal magazine “Decanter”. Il Brunello di Montalcino Riserva 2016 de La Palazzetta, il Chianti Classico Gran Selezione Vigna Gittori 2019 di Riecine, il Bolgheri Superiore San Martino 2018 di Cipriana, il Vin Santo del Chianti Riserva 2000 di Colmano, l’Amarone della Valpolicella 2016 Sergio Zenato di Zenato, il Fiano Terre Siciliane 2021 di Mandrarossa (Settesoli), l’Isola dei Nuraghi Cagnulari 2020 di Chessa, ed il Barolo Roggeri 2017 Ciabot Berton: ecco il meglio del vino italiano, ovvero i “Best in Show” del Belpaese, ai “Decanter Wine Awards”, la più prestigiosa competizione vinicola in Uk, firmata dal magazine “Decanter”, che ha visto in gara oltre 18.500 etichette, giudicate da 300 esperti di tutto il mondo. Con il Belpaese che, nel complesso, è il Paese in assoluto con più medaglie, con gli 8 “Best in Show”, 25 di Platino e 114 d’Oro. Con alcune Regioni, come segnala lo stesso “Decanter”, in grande spolvero, come la Toscana, le Marche, la Campania, l’Abruzzo, l’Emilia Romagna, ma anche il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la Val d’Aosta, in grande crescita qualitativa.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

Viñedos de Alava, el plan que amenaza con fragmentar la denominación Rioja.
Bruselas y laJusticia tendrán la última palabra sobre la iniciativa de un grupo de bodegueros alaveses. Un asunto interno de la Denominación de Origen Calificada Rioja (DOCa Rioja) se coló el pasado martes en la rueda de prensa posterior al Consejo de Ministros. Un periodista le preguntó al ministro de Agricultura, Luis Planas, por el envío a Bruselas del proyecto impulsado por la Asociación de Bodegas de Rioja Alavesa (ABRA) para crear una Denominación de Origen propia, `Viñedos de Álava; una información adelantada el día anterior por el diario `Berria. El ministro recordó que, en este caso, el Gobierno no es competente ya que la futura denominación estará en el territorio de una única autonomía (País Vasco) y se limitó a transmitir el expediente aprobado en Vitoria a la Comisión Europea. Sin embargo, el titular de Agricultura sí se posicionó personalmente: «Todo lo que pueda conducir a aumentar el peso y las ventas del sector agroalimentario es bienvenido, aquello que contribuya a debilitar la imagen de marca no es positivo», comentó Planas. La última palabra la tiene ahora Europa y los tribunales españoles, ya que desde septiembre de 2021, la decisión del Gobierno de PNV y PSE de tramitar la inscripción de la Denominación Viñedos de Álava, está recurrida ante el Tribunal Superior de Justicia del País Vasco (TSJPV). Entonces, ¿es factible que la centenaria DOCa Rioja se escinda? ¿Quién está detrás de esta iniciativa y con qué apoyos? Y sobre todo, ¿cuáles pueden ser las consecuencias? Fuentes de la Asociación de Bodegas de Rioja Alavesa (ABRA), que tiene tres votos sobre 100 y un vocal en el consejo regulador de Rioja, explican a ABC que la decisión de impulsar una denominación de origen propia fue adoptada hace 6 años. Una iniciativa que justifican en «la historia vinícola de Álava», más allá de los más de 100 años de vida de Rioja, y añaden que se trata de «una decisión empresarial libre», distanciándose de posibles lecturas políticas.
Fonte: Abc.

El nacionalismo se empeña en politizar hasta el vino.
La nueva ofensiva del nacionalismo vasco para que la denominación de origen Rioja para los vinos de esa región se fragmente y permita aprobar una nueva especificación para los vinos de Álava -por tanto, ya no Rioja Alavesa- amenaza con romper un ‘statu quo’ con lustros de historia y con afectar a los equilibrios económicos de un negocio que funciona extraordinariamente bien. Es la obsesión del nacionalismo de apropiarse de todo lo que considere favorable a sus intereses. Y siempre, con tintes identitarios y sin tener en cuenta ni la historia, ni la cultura ni la estabilidad de un negocio indispensable para esa región, pero también para España como marca de prestigio exportadora a todo el mundo. Bruselas debe tener la palabra definitiva, pero es lógico que el sector vitivinícola de La Rioja asista con rechazo y desesperación a decisiones políticas carentes de más lógica que la de seguir claudicando a los intereses de un nacionalismo insaciable.

Fonte: Abc.

Juvé & Camps atrae a las bodegas del vino de lujo.
Ni la pandemia ni las crisis geopolíticas o económicas han conseguido erosionar la pujanza del vino de lujo, que vive una especial época dorada. Ello es así hasta el punto de que cuesta encontrar en el mercado botellas de las más prestigiosas firmas internacionales, e incluso de las nacionales. Esa efervescencia se evidenció el martes en la bodega de Espiells (Sant Sadurní d’Anoia) de Juvé e Camps. Su gran salón Magnificat, organizado conjuntamente con la distribuidora Primeras Marcas, ha congregado a más de 1.800 profesionales. El acto no se realizaba desde el 2018. En la presente edición se han vivido grandes master classes, desde los vinos toscanos de Gaja a los burdeos de Château Margaux. Esta última cata fue dirigida por el primer master ofwine catalán, Álvaro Ribalta. La cita coincidió con la celebración del centenario de Juvé e Camps como elaboradores de vinos espumosos. El director general de Primeras Marcas, Philippe Eberlé, ha destacado que “hemos podido poner en valor la diversidad vitivinícola de España y del resto del mundo, y el valor de lagastronomía de nuestro país, que favorece positivamente al mundo del vino”. De algunos vinos icónicos no pueden adquirir todas las botellas que desearían, como es el caso de los blancos riojanos de Tondonia, del champán Cristal de Roederer, de los burdeos Pétrus, Le Pin o Château Mouton Rothschild, del blanco del ródano De l’Orée de M. Chapoutier o del borgoña Corton Charlemagne de Louis Latour. Estos y otros grandes vinos los consiguen de forma limitada, con cupos.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

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