News Vitivinicole e tenute agricole di venerdì 10 giugno 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 10 giugno 2022!

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Un rosso estivo il Montegrilli di Valter e Nadia.
Il Nebbiolo di Cogno, l’alter ego del Barolo Rayera «Non volevo un barolino, anche se l’uva è la stessa di sua maestà il Barolo. Volevo un vino che si staccasse in modo netto dal fratello maggiore. Un Nebbiolo fresco, da bere anche a temperatura inferiore di quella riservata ai rossi. Così è nato il Montegrilli». Valter Fissore, che con la moglie Nadia Cogno guida l’azienda Elvio Cogno a Novello, nel cuore delle Langhe, ha centrato l’obiettivo. Ha scelto di trattare parte dell’uva con la tecnica della macerazione carbonica (quella del Novello) per esaltare i profumi fruttati. «E ho usato il grappolo intero per dare più energia», spiega, «il clima è cambiato, dobbiamo tenerne conto, inseguendo la freschezza dei vini».

Fonte: Corriere della Sera 7.

La «Salento Valley», una scommessa per valorizzare vino, ulivi e territorio.
Si può partecipare alla rigenerazione di un territorio? Sì, stando ai risultati ottenuti in sole tre settimane dal progetto denominato «Tenuta Liliana». Non è una semplice azienda vitivinicola quella fondata da Antonio Intiglietta nel cuore del Salento, fra Parabita e Alezio, ma una vera e propria «scommessa da vincere per restituire bellezza al territorio». L’idea è atterrata direttamente sulla piattaforma di crowdfunding «CrowdFundMe» dove Antonio, presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere e ideatore di «Artigiano in Fiera» insieme a sua moglie Liliana Angelillo, ha aperto la compagine sociale dell’azienda a tutti coloro che vogliono dare un contributo per riportare a nuova luce la zona salentina devastata dalla Xylella. «II Salento è stato distrutto dall’inerzia di chi ha atteso l’intervento dell’amministrazione pubblica, arrecando un danno senza precedenti ad un patrimonio della nostra umanità.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Birra e vino, grande incontro I segreti delle Iga nate in Italia.
Uno stile estroso tutto nostro, con sapori e profumi originali Ogni birrificio ha tecniche particolari e usa vitigni diversi di Giovanni Angelucci incontro dei due 12 mondi, la birra e il vino, solo in Italia poteva prendere forma. Un matrimonio nel segno della biodiversità e della tradizione. Parliamo delle 1ga, Italian Grape Ale, stile tutto italiano per birre in cui è presente una percentuale di uva, mosto o mosto cotto (sapa). Un’aggiunta che può essere praticata in diverse fasi del processo di produzione, dalla bollitura alla maturazione e anche con derivati dell’uva come la vinaccia. DI recente le nuove linee guida del BJCP, il Beer Judge Certification Program, hanno eliminato la T, ribattezzandole solamente GrapeAle per consentire l’utilizzo nel mondo di varietà d’uva non solo italiane. Una decisione però che ha cancellato il legame tra lo stile e il paese che lo ha inventato e sviluppato.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Sorseggiando – Gran Rosso di Montalcino Canalicchio di Sopra.
Cè una delle aziende emergenti di Montalcino, per qualità dei vini e modernità delle proposte. Alla vigilia di «Red», l’evento di domani che il Consorzio del Brunello (complimenti a Fabrizio Bindocci, confermato presidente) dedica al Rosso di Montalcino, abbiamo pensato di suggerirvi il Rosso di Canalicchio di Sopra, che ben rappresenta l’azienda fondata 60 anni fa da Primo Pacenti e ora condotta dai nipoti Simonetta, Francesco e Marco Ripaccioli. Di color rosso rubino offre profumi dr more di rovo e peonia, con chiusura balsamica e iodata. Al gusto e teso e fresco con richiami di eucalipto e arancia sanguinella-Chiusura speziata e salata.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica”.
L’incontro con un’azienda di produzione locale Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica” Attenzione e rigore nella cura dei vigneti E con le uve bottiglie “Doc” che raccontano il mare «La nostra azienda “Vigne Conti” nasce dalla passione per il vino e la sua filosofia è quella di esprimere, attraverso esso, tutte le caratteristiche del nostro territorio». Questo è uno degli elementi fondamentali che caratterizzano il metodo di lavorazione del vino in questa azienda locale. Non vengono utilizzati prodotti chimici e si cerca di lavorare soprattutto sul terreno senza dover ricorrere alla cantina. Per far sì che ai vini venga dato il marchio “Doc”, denominazione di origine controllata, vengono fatti degli accertamenti come, ad esempio, sul metodo di vinificazione.

Fonte: Nazione Cronisti In Classe.

Non solo Brunello, Montalcino ora punta anche sul Rosso.
Il Rosso di Montalcino prova a diventare “grande” e, soprattutto, a sganciarsi dal ruolo subalterno rispetto al Brunello che fino a oggi ha segnato la sua esistenza. Prodotto sempre con uve Sangiovese, prodotto sempre (e solo) nel Comune di Montalcino (Siena), finora questo vino non ha mai acquisito davvero un’identità propria, vivendo all’ombra del fratello maggiore e rivestendo un ruolo di risulta: negli ultimi 15 anni, i produttori del Consorzio del Brunello hanno sempre deciso di abbassare la resa per ettaro del famoso vino toscano (dagli 8mila chili previsti come limite massimo dal disciplinare a 7mila chili per ettaro, per tutelare la qualità), destinando mille chili per ettaro al Rosso. Oltre a questo zoccolo duro, a Montalcino ci sono 60o ettari di vigneti coltivati espressamente a Rosso (contro i 2.100 a Brunello), per un totale di circa 3,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno (contro le 9-11 milioni di bottiglie di Brunello).

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

I vini d’Abruzzo si riorganizzano e guardano al modello francese.
Nuovo assetto. Avviato un importante percorso di ristrutturazione. Il presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo Di Campli: «Semplificazione delle etichette e rafforzamento dell’identità». Record di export nel 2021 200 milioni Giorgio Dell’Orefice na riorganizzazione in “salsa” francese per i vini d’Abruzzo. Un importante percorso di ristrutturazione, semplificazione e rafforzamento identitario dell’intero sistema delle denominazioni d’origine è stato avviato da tempo dal Consorzio Vini d’Abruzzo anche se probabilmente le tempistiche burocratiche non consentiranno di rendere operativo il nuovo impianto già dalla vendemmia 2022. Ma la strada è ormai tracciata. Le modifiche ai disciplinari di produzione sono state già varate al Comitato vini del ministero delle Politiche agricole a inizio marzo. Una prima tranche delle nuove norme è stata anche già pubblicata in Gazzetta ufficiale e le altre sono in via di pubblicazione.

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

Una bollicina «dissetante» e fresca, ma non banale.
Una bollicina «dissetante» e fresca, ma non banale uesta è la storia di una famiglia veneta residente a Zenson di Piave, in provincia di Treviso, proprio sulla sponda destra del fiume. Dal 1931, anno di nascita dell’azienda agricola Terre Grosse, la famiglia ha intrapreso con impegno e determinazione la valorizzazione dei vitigni autoctoni locali come il Raboso e il Grapariol anche se oggi vengono coltivate varietà internazionali. Già dall’inizio della sua attività il nonno Pietro Toninato si era dedicato alle vigne e quattro generazioni dopo, precisamente nel 2018, la famiglia è riuscita a certificare Terre Grosse come azienda biologica. Una gestione attenta e puntigliosa iniziando dal rispetto dell’ambiente, dall’utilizzo di nuove tecnologie, aggiornamenti continui di nuove conoscenze, hanno dato buoni frutti.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

A 5 locali di Parma i «Velier Award».
L’evento! A Genova, nella sede dell’azienda di Luca Gargano A 5 locali di Parma i «Velier Award» Si chiamano «Triple A», sono i vini degli agricoltori, artisti e artigiani distribuiti dalla Velier. Che, nei giorni scorsi, ha premiato con i «Velier Awards» i locali che diffondono questa filosofia «nel bicchiere». E cinque sono parmigiani: O Bistrot (Parma), Al Bello Carico (Colorno), I Roger Speakeasy (Parma), Osteria del 36 (Parma) e La Bisboccia (Fontanellato). Cinque locali che ora possono esporre il «Velier Award». Nella foto i titolari dei locali parmigiani sono con Luca Gargano (secondo da sinistra), vera anima di questa filosofia, che prevede alcune regole per i produttori di vino, non solo la biodiversità e la biodinamica.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Fine settimana di cibo e motori.
Bertinoro terra dell’ospitalità, Forlimpopoli terra dell’Artusi, entrambe, per un fine settimana, saranno terra di motori. Sono due i motoraduni che interesseranno il territorio. II primo parte oggi e si estende fino a domenica con base alla corte della rocca albornoziana: il 38° motoraduno della Round Table Italia, organizzato quest’anno dalla Tavola di Forlì. Il secondo si svolge domani per tutto il giorno all’ombra della Colonna delle Anella ed è organizzato dalla locale Pro loco, in questo caso si tratta di una prima edizione. La round table ha organizzato una tre giorni con 400 km di territorio romagnolo da scoprire. «Avere ricevuto – afferma Federico Fabbri, presidente della Round Table 6 Forlì – dalla Round Table Italia l’onore di organizzare un così importante appuntamento della durata di tre giorni, ci riempie di gioia e orgoglio.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

La prima vendemmia sessant’anni fa Ramoscello festeggia e punta a ingrandirsi
II presidente Trevisan: qualità e sostenibilità non sono solo parole Individuato un terreno di 5.500 metri quadrati per l’ampliamento La prima vendemmia sessant’anni fa Ramuscello festeggia e punta a ingrandirsi. Un fatturato di 13,5 milioni (3 milioni più dell’anno precedente), 100 mila quintali di uve raccolte in 21 Comuni nelle province di Pordenone, Udine e Treviso, 750 ettari vitati e 158 soci, oltre a una produzione che va dalla Ribolla gialla al Prosecco, dal Pinot grigio ai rossi come Refosco e Merlot. Questi i numeri principali della cantina produttori di Ramuscello e San Vito che domani, sabato 11, festeggia i 60 anni dalla prima vendemmia, mentre la società è stata costituita nel 1959. Un appuntamento voluto dal presidente Gianluca Trevisan e dal direttore Rodolfo Rizzi che proprio in questi giorni, dopo la certificazione di 5.400 ettolitri di vino vegano, ottenuta nel 2021, si sono visti riconoscere il certificato di cantina biologica tout court.

Fonte: Messaggero Veneto.

Cantina Rauscedo sostenibile La Regione approva il progetto.
La Regione approva il progetto Dal 2017 investimenti per quasi 4,5 milioni per is sviluppo della filiera viticola II presidente Zuliani: «Trieste ci ha premiato: è un passaggio importante» Migliorata l’efficienza energetica e ridotto l’uso i n vigna di concimi e antiparassitari. Cantina Rauscedo, la storica cooperativa friulana con base a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda, cresce nel segno della sostenibilità. E’ giunto a positiva conclusione il progetto per lo sviluppo della filiera viticola nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione. A darne notizia è il presidente di Cantina Rauscedo, Antonio Zuliani, il quale esprime «la soddisfazione per il decreto di approvazione finale da parte degli uffici regionali della Direzione agricoltura».

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

Vinòforum, la festa del buon bere.
Apre da oggi (e fino a119 giugno) Vinòforum, grande manifestazione del settore vinicolo, che porta negli spazi verdi del Parco Tor di Quinto i prodotti di oltre 610 cantine vitivinicole italiane ed internazionali, insieme a stand di chef stellati, temporary restaurante enoteche, eventi di degustazioni gastronomiche. L’obiettivo è promuovere la cultura agroalimentare del nostro Paese. Via delle Fornaci di Tor di Quinto 10, ore 10-24 (oggi e domani fino all’1).

Fonte: Messaggero Cronaca di Roma.

Festa dei vini dell’Alta Val Petronio.
L’evento domenica 12 giugno Festa dei vini dellAlta Val Petronio Un’occasione per motivare la produzione del territorio che ritorna dopo l’ultima edizione del 1979. L’Alta Val Petronio torna ad omaggiare il vino. Il Consorzio rurale di Missano, con il patrocinio del Comune di Castglione Chiavarese, organizza per domenica 12 giugno, al Santuario del Conio, la prima edizione della «Festa dei vini dell’Alta Val Petronio». Un gradito ritorno, poichè in passato una manifestazione analoga si è svolta per un decennio, fino al 1979. «Si getterà uno sguardo sulla produzione vinicola locale e la tipicità: abbiamo invitato otto piccoli produttori amatoriali e tre aziende agricole del posto: Pino Gino, Il mulino di Barry, l’agriturismo Il Castagneto – spiega Claudio Cafferata.

Fonte: Nuovo Levante.

L’arte del bere bene spiegata dai sommelier agli studenti sarzanesi.
Il mondo della scuola e quello dei sommelier si sono incontrati al Parentucelli-Arzelà di Sarzana a conclusione di un progetto che ha portato i ragazzi alla scoperta dell’enologia e delle rappresentazioni del vino nella storia. A tenere la lezione su tutto quello che è la degustazione professionale dei vini sono intervenuti i rappresentanti dell’Ais della Spezia con Laura Picardi, Roberto Lauriana, Yvonne Riccobaldi, Federica Calzolari e Anna Albertosi, che hanno messo in rilievo insieme ai docenti l’importanza del bere consapevole per evitare rischi gravi alla salute e pericoli per la propria sicurezza. Le classi interessate al progetto (quinte G e M agrario), con i docenti Riccardo Simonelli di agraria e Monica Nicoli (storia dell’arte), hanno ringraziato per lag rande utilità della lezione di approfondimento.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Musei DiVini, nei cortili dell’ateneo degustazioni e visite guidate serali.
Domani (dalle 19 alle 23.30) 34 produttori vitivinicoli oltrepadani incontrano il pubblico. Sembra un gioco di parole, inrealtàMuseiDiVini rende perfettamente il senso dell’iniziativa che si terrà sabato sera in Università a Pavia. Per il terzo anno l’ateneo apre i suoi cortili storici alla città (dalle 19 alle 23.30), proponendo un incontro tra la cultura (con visite guidate al museo perla Storia, all’aula Scarpa e al Planetario) e il mondo vitivinicolo dell’Oltrepo Pavese, con la possibilità di degustare assaggi di 34 aziende. Con una finalità anche sociale: sostenere il progetto “Uno spazio per il gioco”, primo esempio di crowdfunding civico messo in cantiere dalla piattaforma Universitiamo. Musei DiVini è ormai un formato collaudato.

Fonte: Provincia – Pavese.

In mostra i vini d’Oltrepo.
II Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese ha portato in Veneto, al Montagnana Wine Festival, i suoi prodotti in degustazione. Tra i vini più apprezzati, Metodo Classico, Pinot nero in rosso, Sangue di Giuda e Moscato. Da oggi a domenica, invece, il Consorzio sarà allo Spumantitalia sul lago di Garda.

Fonte: Provincia – Pavese.

Crac La Versa: il buco ammonta a quindici milioni.
«I guai già prima di Lanzanova» Manager alla sbarra. II curatore fallimentare in aula: «Durante la sua gestione tolti soldi alla cantina». Un buco di 15 milioni euro. A tanto ammonta il crac della cantina La Versa, dichiarata fallita nel 2016 dopo la gestione di Abele Lanzanova, arrestato nel luglio di quell’anno dopo un’operazione della guardia di Finanza. Ma i guai finanziari sarebbero iniziati prima dell’arrivo di Lanzanova. «Dove sono gli altri imputati? – dice Luca Angeleri, difensore del manager bresciano -. È emerso chiaramente che nel fallimento della cantina ci sono responsabilità precedenti alla gestione Lanzanova». I numeri sono emersi ieri in un’udienza del processo per bancarotta e altri finanziari che vede come principale imputato proprio Abele Lanzanova. A fornire i dati è stato il curatore fallimentare Luigi Spagnolo, chiamato in aula come testimone.

Fonte: Provincia – Pavese.

Food – Ottimi prodotti del territorio Cantina con oltre 300 vini.
La Posteria di Argegno. Dalle colazioni alle cene in un ambiente suggestivo Ottimi prodotti del territorio Cantina con oltre 300 vini Un locale raccolto e tranquilla, suddiviso tra la grotta del 1800con sassi a vista e un ambiente più luminoso e lineare, nella magica atmosfera del lungofiume. La Posteria di Argegno ha recentemente ampliato il proprio servizio, che parte dalle colazioni all’interno del Bistrot fino all’apericena, con un banco formaggi e salumi italiani di qualità, così come olio e pasta artigianali da comprare da asporto e assaggiare a casa. La cantina offre la possibilità di acquistare vini di circa 300 produttori da tutta Italia, ma anche di organizzare delle degustazioni. Naturalmente un occhio va sempre al territorio, con proposte locali. Per quanto riguarda l’offerta culinaria, si intrecciano i menù del lago di Como con quelli piemontesi, della valle e della Brianza.

Fonte: Provincia Como.

Undici passeggiate tra emozioni e filari – Tra i filari un turismo delle emozioni.
Valtellina wine trekking. Con il progetto individuati 11 itinerari percorribili a piedi: «Un’iniziativa d’insieme» «Abbiamo bisogno chela gente venga e conosca la Valle». L’occasione anche per destagionalizzare gli arrivi I «Il bisogno di una regia unica per gli obiettivi e le iniziative più importanti». Emozioni. Quelle di una passeggiata tra filari e terrazzamenti, ammirando la bellezza della Valtellina dagli scorci suggestivi e inediti della mezza costa. Si rivolge al turismo esperenziale, tendenza in netta e costante crescita, che chiede un coinvolgimento profondo nello scoprire nuove cose, il progetto Valtellina wine trekking attraverso cui sono stati individuati 11 itinerari percorribili a piedi che, a partire dalla Strada del vino che si sviluppa per 67 chilometri da Ardenno a Tirano, danno la possibilità di scoprire le vecchie mulattiere, di rimanere affascinati dall’arte dei muretti a secco, di vedere i particolari colori di cui le foglie di vite si tingono nelle varie stagioni e di ammirare anche antichi borghi.

Fonte: Provincia Sondrio.
E stata studiata una segnaletica verticale dedicata.
Partono tutti dalla Strada del vino lungo il versante retico della Valtellina, gli undici anelli individuati e segnalati nel progetto Valtellina wine trekking rispondendo alle richieste sempre più numerose dei turisti di poter vivere più pienamente i terrazzamenti. Gli anelli si contraddistinguono per la zona storica di produzione: Maroggia (con partenza da Pedemonte, campo sportivo); Pendeggio (con partenza da Berbenno, via Roma); Caldenno (con partenza da Postalesio, via Roma); Sassella incisioni (con partenza da Piatta, chiesa di San Luigi); Sassella santuario (con partenza da Sondrio, via Valeriana); Sassella borghi (con partenza da Sondrio, piazza Garibaldi); Cassandre (con partenza da Sondrio, palazzo Martinengo); Grumello (con partenza da Sondrio, castel Masegra); Grumello castello (con partenza da Montagna, via Sant’Antonio); Inferno (con partenza da Tresivio) e anello Valgella (con partenza da Teglio, San Giovanni).
Fonte: Provincia Sondrio.

Velenosi-Orto di Paolo, un vino speciale.
In vendita le bottiglie di vino prodotto in collaborazione con i ragazzi dell’associazione: «Il ricavato in beneficenza». La collaborazione tra l’azienda Vini Velenosi e l’associazione L’Orto di Paolo è ormai consolidata ma si arricchisce di altre novità. Angiolina Piotti Velenosi, infaticabile winemaker, dell’azienda vitivinicola ascolana, ha infatti annunciato la ripresa delle attività con i ragazzi e in particolare la ripresa delle vendite dei vini prodotti in collaborazione con l’Orto di Paolo. «Questi vini, un bianco e un rosso – ha ammesso la Velenosi – sono stati prodotti grazie al lavoro di un gruppo di ragazzi davvero speciali. L’Orto di Paolo è un centro diurno per persone affette da autismo e rende la vita di questi ragazzi il più normale possibile, ma anche quella delle loro famiglie, che ricevono sollievo e appoggio quotidianamente.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

Lizzano, il Macchia Malvasia Nera trionfa al «Città di Pramaggiore».
All’edizione n. 61 del più antico concorso enologico d’Italia. Grande risultato per la cantina cooperativa LRuggieri di Lizzano al recente Concorso enologico di Pramaggiore 2022. Il Concorso Nazionale dei vini di Pramaggiore (Venezia) è il più antico concorso enologico d’Italia ed è giunto quest’anno alla 61^ edizione. Viene organizzato nell’ambito della Mostra Nazionale Campionaria del Vino che si tiene da oltre 75 anni Vige una selezione dei vini molto severa perché la loro valutazione è effettuata da apposite commissioni, ognuna formata per sorteggio da cinque enologi nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici italiani, meccanismo questo che assicura l’assoluta imparzialità per i concorrenti In territorio veneto, patria di grandi vini, la Cantina cooperativa di Lizzano ha ottenuto importantissimi riconoscimenti per l’elevata qualità dei vini presentati.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

II vino pugliese fermo in cantina.
Bloccati 6,7milioni di ettolitri, con il 35% dei costi in più per il conflitto Fermi nelle cantine pugliesi 6,7 milioni di ettolitri di vini DOP, IGP e varietali, proprio quando a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi del rapporto Cantina Italia dell’ICQRF al 30 aprile 2022 che registra un aumento del 27% dei volumi di vino pugliese in giacenza nelle cantine rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale – si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

Vino, rincari del 35%: fermi nelle cantine 6,7 milioni di ettolitri.
Le bottiglie di vetro costano oltre i130% in più, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero Fermi nelle cantine pugliesi 6,7 milioni di ettolitri di vini DOP, IGP e varietali, proprio quando a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per produrre il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi del rapporto Cantina Italia dell’ICQRF al 30 aprile 2022 che registra un aumento del 27% dei volumi di vino pugliese in giacenza nelle cantine rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le aziende vitivinicole Made in Italy — sottolinea la Coldiretti regionale — si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Fonte: Repubblica Bari.

Vino e olio biologici per diventare distretto – Montespertoli abbraccia il biologico Ora l’obiettivo è diventare distretto.
Con una superficie coltivata che potrebbe arrivare a 1500 ettari, ecco il via libera dal consiglio comunale Si parla soprattutto di vino e olio, ma non solo. Il documento è già stato inviato alla Regione Toscana. Potrebbe ampliarsi ai comuni limitrofi e sposare realtà produttive simili Partiamo dai dati, da cui deriva la decisione del consiglio comunale di fare del territorio di Montespertoli un distretto di produzioni agricole biologiche, il Biodistretto: in questo scorcio di Chianti «la disciplina biologica ha avuto un sostanziale sviluppo» per cui risulterebbero presenti sul territorio 67 aziende biologiche, con una superficie coltivata ‘bio’ pari 786, 78 ettari e una superficie in conversione pari a 570 ettari. Cioè si va verso i 1400 ettari di agricoltura biologica, vino ed olio in primis.

Fonte: Nazione Empoli.

II vinsanto di Piazzano è da medaglia d’oro.
L’annata 2009 ha ottenuto un prestigioso riconoscimento da Decanter World Wine Awards. «Il nostro impegno durante la pandemia». Un vinsanto da medaglia d’oro, degno di un premio a livello internazionale. E’ quello della Fattoria di Piazzano, annata 2009, riconosciuto già lo scorso anno come il migliore d’Italia – e quindi del mondo, visto che si fa solo da queste parti – da Luca Maroni. Un attestato che certifica ancora di più l’impegno della famiglia Bettarini, titolare di una delle tante eccellenze a livello locale nel mondo dell’enogastronomia. «Negli ultimi due anni, nonostante la pandemia – dice Michela Saba – non ci siamo mai fermati e le recensioni delle guide sono sempre andate avanti. Abbiamo ottenuto riconoscimenti molto importanti, dal colorino al ciliegiolo in purezza, senza dimenticare il colombana che abbiamo presentato di recente anche al Vinitaly.

Fonte: Nazione Empoli.

Torna « Spumantitalia» Presenti 70 aziende.
Tante bollicine per la quarta edizione del Festival Nazionale «Spumantitalia» che si tiene tra oggi e lunedì a Garda. È stato organizzato da Andrea Zanfi, editore della rivista “Bubblé s Italia” con il patrocinio del Comune di Garda e Assoenologi, l’Associazione nazionale enologi. «Un evento che parla di bollicine e di cultura alle aziende e al mercato in modo effervescente e innovativo. Vuole proporre un percorso per scoprire e approfondire il meglio della produzione spumantistica italiana e vede l’iscrizione di molti consorzi vitivinicoli quali Consorzio Asti Docg, Consorzio Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg, Consorzio Garda Doc, Consorzio Tutela Vini D’Acqui, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e altri», esordisce Andrea Zanfi..

Fonte: Arena.

Torna il “Privilegium” l’elisir del Santo.
L’elisir del Santo frutto delle ricerche e dell’esperienza di Tiziana Gallo, titolare dell’erboristeria Aloe di contra’ Rialto. «Ho pensato di riproporre questo elisir, un amaro d’erbe che avevo lanciato per il Giubileo del 2000. In concomitanza con la rievocazione storica del Transito di frate Antonio e della festa del Santo, vogliamo offrire un prodotto tipico di Camposampiero, legato al privilegio che la nostra città e la nostra gente hanno avuto con la presenza di Sant’Antonio», spiega l’erborista che da 33 anni gestisce il negozio in centro. Il “Privilegium” ha il giglio e le immagini dei santuari della Visione e del Noce sull’etichetta a ricordo degli eventi legati all’apparizione di Gesù Bambino e alle predicazioni del Santo fino al 1231.

Fonte: Mattino Padova.

Vino, Coldiretti Asti: “Aumenti dei costi in cantina del 35%”.
A causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Crea diffusa in occasione dell’Assemblea di Federvini. “Anche le aziende vitivinicole astigiane – sottolineano il presidente di Coldiretti Asti Marco Reggio e il direttore Diego Furia – si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con pesanti effetti sulle cantine”. Le bottiglie di vetro costano più del 30% rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per etichette e cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

Fonte: ATNews.

Nuovo vino sexy e divertente della cantina La Staffa: arriva Euphoria.
Montepulciano in purezza ottenuto da spremitura diretta delle uve, il nuovo vino propone una lettura del vitigno spensierata e fortemente territoriale, strizzando l’occhio ai wine lovers più giovani. Una grafica provocante, un colore decisamente sexy e, ciò che conta maggiormente, una grandissima bevibilità in piena sintonia con il terroir in cui nasce: la cantina La Staffa brinda all’arrivo dell’estate con il nuovo vino “Euphoria”, un rosato esuberante e sbarazzino che nasce da uve Montepulciano in purezza e strizza l’occhio ai wine lovers più giovani. Sui colli di Staffolo, dove si è ritagliato un ruolo sempre più importante tra i produttori di Verdicchio dei Castelli di Jesi, Riccardo Baldi continua a dimostrare grande voglia e capacità di sperimentare, trovando letture innovative e allo stesso tempo fedeli alla cifra enologica territoriale

Fonte: FarodiRoma.

BMI Italia per Cantina Ferghettina: il ricercato blend tra architettura e tradizione vinicola.
BMI Italia, azienda di riferimento nel settore dei tetti a falde e delle coperture piane, ha contribuito al progetto di rifacimento del tetto della Cantina Ferghettina: una storica azienda vinicola immersa nel suggestivo paesaggio della Franciacorta, dove la cultura del più pregiato vino italiano affonda le sue radici. Situata tra le sinuose colline nei pressi del lago d’Iseo, la Cantina vinicola Ferghettina, nata nel 1990, combina i tradizionali canoni architettonici ad uno stile contemporaneo raffinato ed elegante, coniugando estetica e funzionalità. I filari di viti che si estendono sulle colline circostanti e i borghi pittoreschi della Franciacorta, intrisi di storia e cultura, fanno da cornice alla struttura ricca di fascino, che si sviluppa in due nuclei distinti: uno originario e uno aggiunto successivamente, in risposta alle necessità di ampliamento delle aree produttive.

Fonte: Edilportalei.

Viniamo, viaggio tra le cantine più prestigiose.
VINIAMO raccoglie alcune delle cantine più prestigiose provenienti da tutto il territorio nazionale, offrendo uno spaccato della ricca produzione enologica regionale. Il viaggio partirà dalle regioni settentrionali – da venerdì 17 a domenica 19 giugno – a Milano in Piazza Città di Lombardia, la avveniristica piazza coperta che fa da sfondo alla sede di Regione Lombardia, Arte del Vino, in collaborazione con Ambrosiana Wine, organizza VINIAMO + Wine & Sound, evento dedicato sia a operatori e professionisti sia ad appassionati che vedrà protagoniste un centinaio di etichette fra le più rappresentative del panorama vitivinicolo italiano, ma non solo.

Fonte: VDG Magazine.

L’incerto 2022 per il mondo del vino (e non solo).
Lo dice il sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini con Nomisma e Tradelab in occasione dell’assemblea generale della federazione. È già alle spalle il ricordo di un 2021 cosi performante da non aver fatto rimpiangere i fatturati del 2019. Pensavamo che dopo il periodo pandemico nulla di peggio potesse accadere e invece l’inflazione e il conflitto in Ucraina stanno caratterizzando l’anno in corso con molta incertezza. È quanto emerge dal sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini con Nomisma e Tradelab in occasione dell’assemblea generale della federazione svoltasi ieri a Roma. I dati parlano chiaro: le vendite al dettaglio sono in calo nei primo quadrimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 9,6% per i vini, ma anche del -5% per gli spiriti e del 4,3% per gli aceti. E nei prossimi sei mesi il 91% dei consumatori è pronto a cambiare le abitudini di acquisto, mentre il 53% ridurrà complessivamente pranzi e cene fuori casa.

Fonte: Adnkronos.

Tanta incertezza sui mercati, l’inflazione pesa, ma il sentiment resta positivo per il vino italiano.
A WineNews, dall’assemblea Federvini, le riflessioni sul presente e sul futuro del settore, firmate da Albiera Antinori, alla guida della Marchesi Antinori e del gruppo vino di Federvini, Marcello Lunelli, vice presidente di Ferrari Trento, Giancarlo Moretti Polegato, produttore con Villa Sandi, ed Ettore Nicoletto, al vertice di Angelini Wines & Estates.

Fonte: WineNews.

Dalla coltivazione al tappo della bottiglia: il vino sostenibile di Giordano Vini.
Il futuro è sostenibilità. Sia i consumatori che i produttori sono consapevoli che agire nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale, introducendo innovazioni tecnologiche e materiali alternativi sostenibili, sia diventato basilare nella nostra società. In questa direzione sta andando anche il settore agroalimentare, sempre più orientato verso il green. In particolare, sul mondo del vino il tema della sostenibilità sta avendo un’influenza sempre maggiore. Dalla scelta di involucri e imballaggi, ai metodi di coltivazione e di vinificazione, fino ai processi produttivi e distributivi, sono molti gli aspetti che hanno subito un notevole evoluzione negli ultimi tempi.

Fonte: Tuttogreen.

“Tra guerra e crisi energetica il mondo del vino è sotto attacco, le istituzioni devono proteggerci”.
Dall’Assemblea Generale di Federvini un’accorata richiesta di aiuto, oltre che un’analisi precisa e puntuale delle sfide future del settore. I saloni di Palazzo Rospigliosi a Roma hanno ospitato l’Assemblea Generale Federvini per la presentazione dei dati raccolti dall’Osservatorio in collaborazione con Nomisma e Tradelab, sull’andamento del settore vino, spiriti, aceti. Una fitta giornata di lavori con un parterre di relatori suddivisi in tre panel – Italia, Società, Europa – chiamati a raccolta in un think tank reso necessario dalla delicata fase di un comparto messo a dura prova dalle conseguenze legate alla pandemia prima e al conflitto Russia – Ucraina poi. “Quest’anno ci troviamo ad affrontare temi complessi a livello internazionale che ci stanno preoccupando molto – ha esordito Micaela Pallini, Presidente Federvini -. Il 2021 si è chiuso con numeri estremamente positivi per il nostro settore, Federvini infatti rappresenta vino, spiriti e aceti, ci siamo rivelati uno dei pilastri trainanti dell’agroindustria italiana, in quanto un quinto delle esportazioni viene fatto da noi

Fonte: la Repubblica.

In arrivo i contributi per produttori vino bio, DOP e IGP.
Gli incentivi, previsti dalla legge di Bilancio 2022, sono destinati alle imprese produttrici di vini DOP, IGP e biologico che esercitino attività di agriturismo ed enoturismo e vogliano investire in sistemi digitali per migliorare le attività di promozione nei confronti dei consumatori. La manovra 2022 ha infatti destinato un milione di euro alla concessione di contributi ai produttori di vino per favorire la promozione dei territori, anche in chiave turistica, e il recupero di antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica del Paese.

Fonte: FASI.biz.

Filiera vino: non discriminare vino in programmi promozione Ue.
“La strategia Farm to Fork e le pressioni della direzione generale Salute di Bruxelles condizionano le prossime politiche di Promozione agricola della Commissione europea”. Lo rileva la filiera vitivinicola in una lettera indirizzata al commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e al ministro italiano delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Il rischio, per il settore del vino, è accusare ulteriori discriminazioni nei programmi comunitari, come successo di recente nel caso delle azioni di promozione orizzontale. La lettera è stata sottoscritta da ACI – Alleanza delle Cooperative italiane, Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini.

Fonte: Askanews.

Anche il vino diventa mignon: ecco le bottiglie da un calice.
Simili alle bottigliette di liquori in miniatura che siamo abituati a trovare nei frigobar degli hotel: l’idea della start up FirstGlass che viene presentata alla Milano Design Week. C’erano una volta, ma resistono tutt’ora, le miniature dei superalcolici, meglio conosciute come “liquori mignon. Si tratta di bottigliette di vetro da 3, 4 e 5 cl, che ripropongono fedelmente la forma originaria della bottiglia, ma in piccolo, e si trovavano per lo più nei frigo bar degli hotel. Alcune di queste hanno fatto la storia e spesso, in periodo di gite scolastiche, rappresentavano veri e propri trofei della goliardia da portarsi in casa, senza nulla dichiarare al solerte portiere d’albergo alla domanda: “Preso qualcosa dal frigobar?”

Fonte: La Repubblica.

LAMMIDIA, IL VINO NATURALE SCARAMANTICO CHE PORTA L’ABRUZZO ALL’ESTERO.
Prima ancora dell’assaggio, l’azienda vinicola Lammidia rimane impressa per il marchio e per il nome. Il primo è rappresentato dall’impronta delle mani sovrapposte di chi accarezza la vite, se ne prende cura e poi pesta l’uva, chicco per chicco. Davide Gentile e Marco Giuliani, entrambi pescaresi di 39 anni, dal 2010 sono a capo di questa piccola realtà che si sta sviluppando e facendo apprezzare all’estero. Il nome – inoltre – deriva dalla parola invidia in dialetto pescarese, il malocchio, quello che la tradizione popolare dice di riuscire ad eliminare con un breve rito, tramandato di generazione in generazione nella notte di Natale. È stata la nonna di Davide a metterci del suo nella buona riuscita del vino, dalla prima fermentazione che non è avvenuta fin quando – raccontano i titolari – non ha compiuto quei gesti antichi. Quest’anno hanno ottenuto la certificazione bio, a supporto del loro claim 100% uva sana e basta, senza alcun lievito e solfito.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 9 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Brunello, Bindocci fa tris E arriva Red Montalcino.
II presidente è confermato al vertice per il triennio, sarà affiancato da tre vice II Consorzio sabato si ‘prende’ gli Astrusi per premiare gli ambasciatori del Rosso. «C’è la volontà di consolidare il brand Ci attende un triennio molto intenso sul fronte promozione». II tris del presidente. Fabrizio Bindocci è stato confermato alla guida del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Nominato martedì all’unanimità dal nuovo Cda dell’ente consortile, Bindocci (che dal 1976 lavora alla storica azienda II Poggione della famiglia Franceschi ricoprendo dal 1999 il ruolo di amministratore delegato) resterà in carica per il prossimo triennio. Sarà affiancato dai tre vicepresidenti, due dei quali in carica anche nel precedente mandato, Giacomo Bartolommei (Caprili) e Riccardo Talenti (Talenti). Il terzo vicepresidente è Enrico Viglierchio (Banfi).

Fonte: Nazione Siena.

Federvini, le stime del 2022.
Il 91% dei consumatori cambierà abitudini, 11 53% ridurrà pranzi e cene fuori. È ciò che emerge dal sondaggio dell’Osservatorio Federvini.

Fonte: Corriere della Sera.

Il Trieste Doc finisce sott’acqua.
Per la prima volta un Prosecco riscopre la tecnica della maturazione in fondo al mare. CHI L’AVREBBE DETTO che il fondo del mare fosse l’ambiente ideale per la maturazione naturale del vino? E per la prima volta del prosecco, le bollicine più vendute e famose, un must all’ora dell’aperitivo. Ma un prosecco del tutto particolare, il Trieste Doc, prodotto in una zona, l’altopiano del Carso, che presenta condizioni uniche in termini di qualità del terreno e del clima. Eppure, è una tecnica che gli antichi conoscevano bene e che è stata riscoperta in Spagna, in Francia, in Croazia e anche in Italia, e che ora sarà sperimentata nel porto di Trieste – di nuovo una prima volta – culla dell’innovazione, non solo nel campo del trasporto marittimo.

Fonte: Fortune Italia.

Fermento etneo.
Viaggio alle pendici del vulcano, tra vigne terrazzate e ospitalità di charme. UN PICCOLO continente racchiuso in un altro continente: quello dell’Etna è un territorio speciale sull’isola siciliana, dove picchi di asperità e dolcezza trovano una sintesi nel profilo del vulcano che digrada lento fino allo Ionio. ‘A Muntagna’ è ancora sveglia e vitale, e non manca di ricordarlo con le frequenti, bizzose colate che rinnovano un suolo sempre giovane, il quale, insieme alle altitudini accentuate e alle brezze mitiganti dal mare, la rende una delle aree vitivinicole più fortunate. Nonostante nel 1968 sia stata istituita qui la prima Doc della regione (e una delle più precoci in Italia), è solo nell’ultimo ventennio che questi vini hanno compiuto il balzo che li ha proiettati al centro della scena enologica nazionale, e non solo.

Fonte: Fortune Italia.

Intervista a Dominga Cotarella – Dominga Cotarella.
La Signora del vino e imprenditrice di successo: intervista all’amministratrice delegata di Famiglia Cotarella. “E ora che lo Stato faccia la sua parte nel mondo delle imprese, è ora che dia una mano alle donne che vogliono diventare madri a qualsiasi età”. Quando incontro Dominga Cotarella sono in mezzo al numero 1 e 13 della classifica mondiale ATP e mi tremano le gambe. Lo stand della famiglia umbra di Monterubiaglio si trova in mezzo ai campi in terra rossa del Foro Italico. È la settimana degli Internazionali di tennis, uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. Nel tempio romano dello sport si aggirano centinaia di turisti e appassionati di tennis in canotta e shorts: scattano foto, girano video, postano e twittano costantemente. Dominga no però, Dominga ha da fare.

Fonte: Fortune Italia.

Putin spinge la produzione di vini locali.
In Russia, nei ristoranti, la disponibilità di vino di importazione si sta riducendo perché diversi operatori europei dopo lo scoppio della guerra in Ucraina si sono rifiutati di spedire le loro bottiglie a Mosca. Una scelta condivisa anche da produttori di altri Paesi, come Australia e Argentina. Così i locali della Federazione di Vladimir Putin devono rivedere la propria carta dei vini: le scorte, secondo gli esperti, sono sufficienti per circa un annetto, ma non per tutte le tipologie. La soluzione, come riportato dall’agenzia Ria Novosti, è la vinificazione nazionale: strada autarchica, in ossequio alla propaganda putiniana, che si scontra però con oggettive difficoltà: dai vigneti insufficienti fino al know-how necessario e al terroir inoltre le bollicine tanto amate in Russia sono difficili da ottenere nella Federazione.

Fonte: Italia Oggi.

Federvini Si beve meno in casa. In aumento al bar e ristoranti.
L’incertezza incide sugli acquisti. La fine del Covid incentiva il consumo all’aperto … L’incertezza domina sovrana nel 2022, impattando sulle aspettative dei vini, dei distillati, dei liquori, degli aperitivi e degli aceti per i prossimi mesi. Nel sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e Tradelab e presentato ieri a Roma in occasione dell’assemblea generale, le cifre parlano chiaro: le principali preoccupazioni sono inflazione e guerra, seguite a ruota da disoccupazione e cambiamento climatico. Tre le parole chiave che hanno fatto da fil rouge durante l’assemblea: rilancio, internazionalizzazione e reputazione. Ciascuna delle quali è stata approfondita in un panel dedicato con il contributo di ospiti istituzionali. L’export, leva importante per i settori della federazione dei produttori, è cresciuto nei primi quattro mesi del 2022 nei principali mercati di destinazione: +12% per il settore vini, +45% per il settore spirits e +4,1% per il settore degli aceti. Il mercato interno invece comincia a risentire del peggioramento della situazione economica. Non è quindi un caso che le vendite al dettaglio in Italia siano in calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del -9,6% per i vini, del -5% per gli spiriti e del -4,3% per gli aceti..

Fonte: Tempo.

Mastroberardino premiato a Londra.
Riconoscimento al Museo d’Impresa Mastroberardino premiato a Londra Un riconoscimento di prestigio per la Società Agricola Mastroberardino, premiata a Londra, in seno alla cerimonia annuale che assegna i WTA – Wine Travel Awards, come “The Visiting Card of the Country” (il biglietto da visita del Paese). La storica azienda irpina è stata selezionata tra quelle destinazioni in grado di rappresentare iconicamente il proprio Paese di appartenenza. In particolare, la candidatura ha riguardato il MIMA, il Museo d’Impresa Mastroberardino Atripalda, ideato e curato dal Professor Piero Mastroberardino e inaugurato nel maggio 2019, riconosciuto in seno alla manifestazione come “Objet d’Art”.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Un Sangiovese di Modigliana nella lista “The Wine Society”.
L’etichetta “Acereta 2018″ della cantina Mutiliana del faentino Giorgio Melandri dalla scorsa settimana è entrato nella selezione mondiale dei fine wines, ed è anche vino della settimana per Jancis Robinson. Un Sangiovese romagnolo nell’Olimpo internazionale, ed è la prima volta. Dalle vigne di Modigliana, l’Acereta” 2018 della cantina Mutiliana del faentino Giorgio Melandri dalla scorsa settimana è entrato nella selezione mondiale dei fine wines, stilata dalla “bibbia” britannica dell’enologia “The Wine Society”. Infatti, The International Exhibition Co-operative Wine Society Limited, a tutti nota come “The Wine Society” è il più antico club del vino del mondo, nato a Londra alla Royal Albert Hall, il 4 agosto 1874: 248 anni fa, e ancora oggi è uno dei grandi riferimenti del mondo del vino.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

“Oriolo di Sera” vini, sapori e musica tutti i mercoledì d’estate.
La torre medievale sui colli di Faenza ancora una volta protagonista dell’estate romagnola, e faentina in particolare, con l’appuntamento “Oriolo di Sera” che torna dal 15 giugno al 31 agosto con concerti, cene ed emozioni sotto le stelle nel parco panoramico dell’antico fortilizio. In programma ogni mercoledì ci sono infatti musica dal vivo, eccellenze enogastronomiche locali, appuntamenti speciali e la magia dell’estate con a disposizione, naturalmente, il panorama da uno degli angoli più suggestivi delle colline faentine, nel parco della Torre di Oriolo. Relax e divertimento saranno le parole d’ordine per gustare il programma della manifestazione che con questa è arrivata alla sua diciannovesima edizione. Ogni mercoledì, dalle 20 alle 24, si potrà cenare con i piatti e i vini tipici del territorio accomodandosi tra i tavoli posizionati ai piedi della Torre oppure scegliendo la modalità pic-nic portando le proprie coperte all’interno del parco e scegliendo il proprio angolo preferito.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Venerosi Pesciolini, sette secoli di vino nelle terre di Pisa.
Venero si Pesciolini, sette secoli di vino nelle terre di Pisa La storia da capogiro dell’azienda Tenuta di Ghizzano e di Ginevra che l’ha fatta convertire al biodinamico. Un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità: due elementi che secondo il Touring club italiano definiscono perfettamente il piccolo comune italiano di Peccioli, in provincia di Pisa, al punto da avergli conferito la Bandiera arancione. Quello di cui stiamo parlando è un luogo in profonda armonia con la natura e, proprio per questo, eccellente per consentire ai frutti della terra di esprimere tutte le loro potenzialità. La Tenuta di Ghizzano, di proprietà della famiglia Venerosi Pesciolini, è una delle aziende agricole più antiche di questo incredibile territorio, ma anche una delle più innovative.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Torna I’happy hour sul colle di Covignano.
Dopo il successo dello scorso anno, sul Colle di Covignano a Rimini è tornato il Giovedì Vino, l’happy hour in vigna di Vini San Valentino, dove ogni giovedì, a partire dalle 18.30, gli ospiti potranno degustare il vino dell’azienda dei colli riminesi, insieme ai cibi del food-truck, seduti sui teli colorati disposti sul prato, al tavolo, o sui divani vista tramonto.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Oltre 170 prodotti e 113 cantine: la Fiera dei vini amplia l’offerta.
La kermesse da venerdl a domenica dopo un anno di stop e uno in forma ridotta Bini: «Una ricchezza». A villa di Toppo Florio proposti anche alcuni vitigni rari Laura Pigani /Buf[Rio Una ricchissima e pregiata selezione di vini, accompagnata a proposte gastronomiche, musica, visite guidate e a decine di eventi — tra cui un raduno di auto storiche e una passeggiata cinenaturalistica — per il ritorno di una delle manifestazioni regionali del settore più antiche. Da venerdì 10 a domenica 12 villa di Toppo Florio ospiterà l’89a Fiera regionale dei vini di Buttrio, che la pandemia aveva stoppato nel 2020 e limitato a un programma minore nel 2021. Quest’anno sono oltre 170 i vini — oltre ai classici anche alcuni vitigni più rari come lo Sciaglìn o il Moscato rosa — di 113 cantine proposti nell’enoteca e nelle degustazioni della Guida ViniBuoni d’Italia da abbinare a una ventina di piatti tra quelli del chiosco Le Fucine e i laboratori Despar (nel truck con gli chef di Sapori del Nostro Territorio Igor Peresson e Matjaz Sinigoj, con i produttori locali e il critico enogastronomico Giuseppe Cordioli.

Fonte: Messaggero Veneto Udine.

Gli studenti impiantano un vigneto. Fra tre anni la prima vendemmia.
L’agrario Arzelà ha ricevuto in comodato d’uso un terreno che confina con la casa di riposo Sabbadini A consigliare i ragazzi, oltre ai docenti, anche il titolare di una nota cantina produttrice di vermentino. Dopo lo studio in aula e sui libri, tutte le preziose nozioni di teoria si sono trasformate in pratica, andando direttamente sul campo di lavoro. Per gli studenti dell’istituto agrario Parentucelli Arzelà’ di Sarzana la prima esperienza da autentici viticoltori è arrivata a pochi passi dalla scuola, in un terreno che la scuola ha ricevuto in comodato d’uso gratuito dalla famiglia Ricci proprio per consentire ai ragazzi di sperimentare gli insegnamenti ricevuti in classe e allestire un vero vigneto dal quale ricavare poi il vino.

Fonte: Nazione La Spezia.

Oltre 3mila presenze alla 4a edizione di Wine Around in Riviera, due giorni delle eccellenze enogastronomiche.
«Un vero successo che è andato oltre le più rosee aspettative». Oltre 3mila presenze alla 4a edizione di Wine Around in Riviera, due giorni delle eccellenze enogastronomiche. Grande successo per la quarta edizione di Wine Around in Riviera, la manifestazione dedicata all’eccellenza enogastronomica che, durante la due giorni ospitata nei giardini della Casa Valdese di Vallecrosia, ha registrato oltre 3.000 presenze. Organizzato dal Comune di Vallecrosia, in collaborazione con l’associazione culturale FoodAround, la guida Vini Buoni d’Italia edita dal Touring Club Italiano e l’associazione Il Borgo Antico, Wine Around si è confermata una realtà molto apprezzata dagli appassionati, che hanno avuto l’occasione di degustare oltre 350 etichette e di scoprire anche vitigni rari e vini da piccole realtà, quasi introvabili al di fuori delle regioni di produzione.

Fonte: Riviera.

La Festa dei vini dell’alta val Petronio.
Domenica prossima il Consorzio rurale di Missano organizza, al Santuario del Conio, la Festa dei vini dell’alta val Petronio. Manifestazione risalente agli anni Settanta, è stata ora ripresa e resa più ricca di iniziative, presenza di produttori, e tanti giovani. «La finalità è quella di offrire uno sguardo alla produzione vinicola locale e alla qualità dei prodotti, unitamente ad un percorso storico tradizione e innovazione del settore – spiega il presidente del Consorzio, Claudio Cafferata – Saranno presenti tre aziende agricole di giovani che si sono inserite da poco e producono il loro vino, e otto piccoli produttori, tutti dell’alta valle, nel Castiglionese.

Fonte: Secolo XIX Levante.

Italia, calano le vendite del vino.
Bene l’export, in crescita del+12% Italia, calano le vendite del vino. Inflazione e guerra in Ucraina iniziano a farsi sentire nel carrello della spesa. Nei primi 4 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021, calano del 9,6% le vendite al dettaglio per i vini, per gli spiriti del 5% e del 4,3% per gli aceti. Tiene invece l’export che nei principali mercati di destinazione mette a segno una crescita nei tre settori, rispettivamente de112%, de145%ede14,1%. Sono i dati dell’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma, presentato all’assemblea generale, che fotografano un periodo di grande incertezza. Nella vendita al dettaglio soffrono i vini a denominazione Dop e i generici, come anche gli aperitivi, mentre tra i distillati gli unici a crescere sono gin, tequila e vodka.

Fonte: Prealpina.

“Increase Sfursat” Un nuovo studio sulla produzione.
II progetto Sotto la lente raccolta, fermentazione e appassimento delle uve per migliorarle ancora Tempo di raccolta, strategie di fermentazione e gestione dell’appassimento delle uve. Tutte variabili importanti, che sono sotto la lente di studio degli esperti che, in questi mesi, stanno conducendo le sperimentazioni collegate al progetto “Increase Sfursat”, ricompreso nel Psr (il programma di sviluppo rurale) della Regione Lombardia e condotto dall’Università degli Studi di Torino – Disafa. Progetti che si avvale, oltre alla collaborazione di Coldiretti, di quelle dell’Università degli Studi di Milano – DeFENS, Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina.

Fonte: Provincia Sondrio.

Una vetrina tecnologica per le aziende vitivinicole.
L’accordo tra Divinea e l’App Winelivery per il settore Obiettivo: aumentare il business enoturistico e le vendite dirette I Si potranno creare ¦ I “wine lover” tour e degustazioni potranno entrare in totale autonomia in contatto diretto e aggiornare con i loro brand le disponibilità preferiti SONDRIO Aiutare le cantine a potenziare il proprio business enoturistico e incrementare le vendite di vino dirette al consumatore finale. È questo l’obiettivo dell’accordo annunciato dall’impresa tecnologica Divinea e l’App Winelivery, l’azienda fondata a Milano nel 2015 dai valtellinesi Francesco Magro, di Tirano, e Andrea Antinori, di Postalesio.

Fonte: Provincia Sondrio.

“Tra vigne e crap” in versione serale.
Ritorna l’appuntamento dopo la pandemia Due percorsi ad anello Sono aperte le iscrizioni «Dopo due anni di stop riproponiamo “Tra vigne e crap”, ma in versione serale». A parlare è la presidente della Pro loco di Castione Michela Mozzi, che presenta la corsa non competitiva giunta quest’anno all’edizione numero otto in programma mercoledì 15 giugno, che si svolge in parte lungo il “Sentiero dei ricordi e delle fatiche”, antico tracciato utilizzato dagli abitanti del paese per recarsi nei vigneti e nella vicina Sondrio. Un sentiero che era caduto nel corso degli anni nel più totale abbandono, ma che è stato ripulito e ripristinato dai volontari della Pro loco e della protezione civile.

Fonte: Provincia Sondrio.
De Marchi lasciano il Chianti.
Ceduta la prestigiosa Isole e Olena: la famiglia sarà più concentrata su Lessona la stampa di settore azzarda: venduta per 25 milioni • Si parla di un assegno da 25 milioni di euro. Una cifra che perd non viene confermata dai diretti interessati. Tanto sarebbe stata pagata la storica e prestigiosa tenuta del Chianti Classico Isole e Olena alla famiglia De Marchi, origini biellesi, che l’aveva fondata. Ad acquisire la tenuta è stato Epi, gruppo familiare indipendente di proprietà, gestito da Christofer Descours, che cinque anni fa aveva già acquisito, sempre in Toscana la Biondi-Santi di Montalcino. Fondata nel 1956 dalla famiglia De Marchi, Isole e Olena si trova a San Donato in Poggio (Chianti Classico); l’azienda è rinomata per far parte del gruppo selezionato di cantine che negli anni ’70 e ’80 ha portato al riconoscimento del Chianti Classico come regione vinicola di alta qualità.
Fonte: Biellese.

Premiato il Rosato di Villa Era.
Medaglia d’argento al concorso “Città del Vino” • Si è aggiudicato la medaglia d’argento al concorso internazionale “Città del Vino” il Rosato prodotto dall’azienda viglianese Villa Era. Si è svolto in Piemonte, a Priocca, l’annuale concorso internazionale Città del Vino, arrivato alla 20′ edizione, con una platea sempre più internazionale. E Vigliano Biellese, per la seconda volta, è presente nelle classifiche dei premi più prestigiosi della sezione “Miglior Nebbiolo”: è il Villa Era Rosato 2021 a comparire fra le medaglie d’argento. Commenta il sindaco Cristina Vazzoler: «Siamo davvero lieti di questo risultato e ci complimentiamo con Villa Era.

Fonte: Biellese.

Irúortuni sul lavoro in silos e serbatoi “Formazione, ecco la nostra arma”.
Alba, presentato il progetto in cui sarà usato anche un simulatore. Hanno iniziato gli allievi dell’Enologica Infortuni sul lavoro in silos e serbatoi “Formazione, ecco la nostra arma”. RA Gli infortuni in ambienti confinati o sospetti di inquinamento sono numerosi e spesso gravi, se non letali, come dimostrano i tanti casi degli ultimi tempi. La prevenzione e la formazione sono armi fondamentali per ridurre questa piaga e ogni iniziativa a supporto di ciò è importante per rendere più sicuro il mondo del lavoro. Si muove in questo ambito l’accordo di progetto «Prevenzione infortuni in ambienti confinati sospetti di inquinamento» presentato ieri all’istituto enologico «Umberto I» di Alba. Asl Cn2, Confartigianato Cuneo, Confagricoltura Cuneo, Coldiretti Cuneo, Associazione commercianti albesi, Confindustria Cuneo, Vignaioli Piemontesi sono i firmatari dell’iniziativa promossa dalla Direzione territoriale mail di Cuneo, con il coordinamento della Direzione regionale mail.

Fonte: Stampa Cuneo.

Vino, in un webinar si spiegano le novità sull’etichettatura.
La Sezione Vini Liquori Distillerie di Confindustria Cuneo, con Federvini e Unione Italiana Vini, organizza un webinar dal titolo «Novità sull’etichettatura dei vini. Etichettatura ambientale degli imballi, tabella nutrizionale e lista ingredienti» per indagare le conseguenze derivanti dai nuovi obblighi introdotti a partire dal primo gennaio 2023, con un forte impatto sulle produzioni vitivinicole. L’appuntamento online, in programma oggi alle 16, sarà introdotto e coordinato da Alberto Cugnetto, con l’intervento di Nicola Tinelli e Gabriele Castelli.

Fonte: Stampa Cuneo.

Top 100 Prosecco.
La suddivisione Cantine ed etichette storiche, emergenti, premiate, amate, vegane e preferite… di Antonino Padovese Fxport in continuo aumento (anche in tempi di pandemia), innovazione, nuove generazioni di giovani che scelgono il mestiere dei vignaioli: il vino da anni traina l’economia agroalimentare del Nordest e si ritaglia nuovi spazi grazie a scelte imprenditoriali felici e di manager che girano il mondo e che si confrontano negli «hub» del settore: Verona, Parigi, Düsseldorf e, prima del Covid, Shanghai. A guidare l’economia vinicola del Veneto, un minoni di ettolitri prodotti partendo da 50 denominazioni, sono le bollicine del Prosecco. A questo vino, che alcuni hanno giustamente definito «l’oro del Veneto» il nostro giornale dedica quattro guide, che saranno distribuite gratuitamente in edicola a partire da oggi per quattro giovedì di fila. Si tratta di quattro uscite dedicate alle tre denominazioni del Prosecco, il Conegliano Valdobbiadene (in uscita oggi), l’Asolo Prosecco (il i6 giugno) e il Prosecco Doc (23 e 3o giugno). Le guide portano il nome di «Top 100» perché raccontano, in ogni appuntamento, 100 tra bottiglie e cantine della singola denominazione.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Lamezia, partiti e associazioni chiedono revoca progetto su ex cantina sociale.
Lamezia Terme – La vendita della cantina sociale di via Savutano continua a far discutere. Una querelle che si consuma fra richieste di accesso agli atti e repliche da parte dell’Amministrazione comunale che evidentemente “non convincono” gli “oppositori”, in particolare i partiti del fronte progressista e alcune Associazioni. Tanto che è stata depositata l’istanza di riesame in autotutela relativa al permesso a costruire n. 70 del 17.12.2021 rilasciato dal Comune di Lamezia alla ditta A. C. 1931 Srl di Armando Curto di Crotone. Fra le criticità emerse, la demolizione dell’ex cantina, la ricostruzione (sorgerà un supermercato) e il parziale cambio d’uso. Nella sede del Movimento Cinquestelle, conferenza stampa dei sottoscrittori dell’istanza, secondo i quali esisterebbero “momenti contrastati fra di loro”, fra data del permesso di rilascio, norme edilizie, pareri dei dirigenti e quant’altro che “determinerebbero aspetti di non legittimità”. Anche se, tuttavia, più volte il sindaco Mascaro e l’assessore Stella hanno invece parlato di “iter amministrativo legittimo”.

Fonte: il Lametino.it.

Vini da collezione: i migliori che non possono mancare nella tua cantina.
C’è sempre maggiore interesse per i vini rari da collezione, bottiglie di valore, che spesso vengono vendute a prezzi elevati e che fanno gola ad appassionati, intenditori e collezionisti. Se per molti si tratta di una vera e propria passione, collezionare vini è soprattutto un investimento, una tendenza in forte aumento negli ultimi anni, durante i quali il mercato dei vini da collezione è cresciuto a dismisura. Nel 2021 la classifica stilata da Liv-ex (London International Vintners Exchange) ha contato la presenza di 83 vini italiani (più del doppio rispetto al 2019), principalmente vini rossi, provenienti in particolare da Piemonte e Toscana.

Fonte: Yahoo Finanza.

Vino, cantina Ucraina in zona occupata dalla Russia vince prestigioso premio.
I Decanter World Wines hanno assegnato l’oro, con degustazione alla cieca, a un produttore di vino nella zona di Mykolaiv, vicina all’area occupata dalla Russia. Un produttore di vino in Ucraina, i cui vigneti si trovano ai margini del territorio appena occupato dalla Russia, ha vinto l’oro nei prestigiosi premi Decanter World Wines. “Non posso dire che siamo rimasti sorpresi di aver vinto perché il nostro vino è davvero, davvero buono”, ha affermato Svitlana Tsybak, amministratore delegato della cantina Beykush e presidente dell’associazione ucraina dei produttori di vino artigianali. Il numero di piccoli produttori di vino in Ucraina ha iniziato a crescere dopo il primo intervento della Russia nel 2014, ricorda il Guardian. All’inizio del 2015, la moneta ucraina si è svalutata di due terzi, rendendo costose le merci importate e provocando un’esplosione di beni di consumo di fabbricazione ucraina come vestiti, cibo e arredamento.

Fonte: Dissapore.

Decanter premia la Cantina Produttori Cormòns.
I risultati dei Decanter World Wine Awards 2022 sono ormai ufficiali e vedono la Cantina Produttori Cormòns alla conquista di nuovi riconoscimenti. Giunto alla sua 19esima edizione, il Decanter World Wine Awards (DWWA) è il concorso enologico più grande e influente al mondo, affermato a livello internazionale per il suo rigoroso processo di valutazione, che coinvolge i migliori esperti di vino. Fra 18.244 vini da record degustati, ricercando la qualità tra i produttori di vino a livello globale, dal Friuli Venezia Giulia arrivano eccellenti risultati. Fra le aziende isontine si distingue la Cantina Produttori Cormòns con due medaglie d’argento. La prima è stata conferita al Pinot Grigio 2020 Doc Collio per il suo bouquet ricco di profumi, per la sua ottima struttura e corposità, a conferma della qualità dei vini che nascono sulle colline del Collio, una zona di produzione d’eccellenza che regala vini sempre più apprezzati in tutto il mondo.

Fonte: Il Friuli.

Semplificazioni, battaglie europee sul tema “vino e salute”, e non solo: le priorità di Federvini.
Sentiment positivo per il settore, ma il futuro, tra inflazione e guerra, preoccupa tutti. Dalle imprese alle istituzioni. Il sentiment, fino ad oggi, è positivo, per il mondo del vino, con i mercati che hanno retto soprattutto all’export, hanno ripreso a correre nel fuori casa, con un primo quadrimestre di poco sotto ai livelli 2019, mentre la gdo segna un arretramento quasi fisiologico (-9%) dopo i boom del 2020 e 2021, ma comunque sui livelli pre-pandemia. Ma l’aumento dei costi di materie prime e logistica che si scaricheranno, almeno in parte, sui consumatori, che come le imprese fanno i conti con l’inflazione e un minor potere di acquisto, oltre che con un aspetto “umorale” non brillante legato anche alla guerra tra Russia e Ucraina, non lasciano tranquillo il settore.

Fonte: WineNews.

Vino: a San Martino Alfieri ‘Sbarbatelle’ con 70 produttrici.
La manifestazione, organizzata da Ais Asti e giunta alla quinta edizione, riunirà 70 produttrici di vino italiane under 35, negli spazi della Tenuta Marchesi Alfieri di San Martino Alfieri. Le viticoltrici, che arrivano da 17 regioni italiane, racconteranno ai wine lovers il mondo del vino e delle tradizioni. “Sbarbatelle – spiega Così Paolo Poncino, delegato Ais Asti – rappresenta un modo per festeggiare un nuovo inizio. Per farlo abbiamo invitato 70 tra le più brave produttrici italiane, che con le rispettive storie e vini racconteranno la bellezza dell’Italia del vino agli appassionati del bere bene”.

Fonte: ANSA.it.

Eport di vino, aceto e spirits in crescita nei primi quattro mesi del 2022.
Il mercato interno risente del peggioramento della situazione economica. In calo le vendite al dettaglio: -9,6% per i vini, -5% per gli spiriti e -4,3% per gli aceti. E’ quanto emerge dai risultati degli studi dell`Osservatorio Federvini, realizzato in collaborazione con Nomisma e Tradelab, presentati oggi a Roma nel corso dell’assemblea nazionale di Federvini. L`export di vino, aceto e spirits è cresciuto nei primi quattro mesi del 2022 nei principali mercati di destinazione: +12% per il settore vini, +45% per il settore spirits e +4,1% per il settore degli aceti. Il mercato interno, invece, comincia a risentire del peggioramento della situazione economica. Non è quindi un caso che le vendite al dettaglio in Italia siano in calo, rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente, del -9,6% per i vini, del -5% per gli spiriti e del -4,3% per gli aceti. E’ quanto emerge dai risultati degli studi dell`Osservatorio Federvini, realizzato in collaborazione con Nomisma e Tradelab, presentati oggi a Roma nel corso dell’assemblea nazionale di Federvini.

Fonte: ItaliaOggi.

Ucraina: Federvini, con inflazione e guerra vendite -9,6%.
L’incertezza domina in questi primi mesi del 2022 anche nel settore dei vini, distillati, liquori, aperitivi e aceti. L’inflazione e il conflitto in Ucraina iniziano “a dominare le preoccupazioni degli italiani, con le vendite al dettaglio in calo nei primo quadrimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 9,6% per i vini, ma anche del -5% per gli spiriti e del 4,3% per gli aceti. E nei prossimi sei mesi il 91% dei consumatori è pronto a cambiare le abitudini di acquisto, mentre il 53% ridurrà complessivamente pranzi e cene fuori casa”. E’ quanto emerge nel sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini con Nomisma e Tradelab in occasione dell’assemblea generale.

Fonte: ANSA.it.

Vino, i produttori: 1 italiano su 2 taglierà pranzi e cene fuori casa.
La guerra in Ucraina e i rincari energetici presentano il conto anche al vino italiano. I costi sono aumentati del 35%, con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. Il dato emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Crea diffusa in occasione dell’assemblea di Federvini alla quale ha partecipato il presidente Ettore Prandini. L’incertezza domina sovrana nel 2022, impattando sulle aspettative dei vini ma anche dei distillati, dei liquori, degli aperitivi e degli aceti per i prossimi mesi. Nel sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini le cifre parlano chiaro: il 91% dei consumatori pronti a cambiare le abitudini di acquisto. Il 53% ridurrà pranzi e cene fuori casa.

Fonte: Quotidiano.net.

L’Italia fa incetta di medaglie alle Olimpiadi del vino di Decanter.
È record di premi per l’Italia nell’edizione 2022 dei World Wine Awards, ideati dalla nota rivista inglese: indubbiamente la più importante competizione mondiale esistente dedicata al vino. Ogni anno, dal 2004, la prestigiosa rivista britannica Decanter pubblica i risultati del più grande concorso enologico del mondo, i Decanter Wine Awards: una vera e propria macchina di selezione che nel 2022 ha coinvolto quasi 250 esperti internazionali, tra cui 11 Master of Wine, che nel corso di 2 settimane hanno passato in rassegna ben 18,244 vini di oltre 54 Paesi, tra i quali l’Italia svetta per il numero di medaglie riconosciute ai produttori nostrani.

Fonte: Adnkronos.

Vino – Centinaio: Promozione per nuovi spazi di mercato.
“I numeri dell’export del nostro agroalimentare sono più che positivi, nonostante la pandemia e la crisi mondiale nel 2021 siamo riusciti a raggiungere il record storico di 52 miliardi. Credo ci sia la necessità che le istituzioni accompagnino il più possibile le nostre imprese e che tanto si possa ancora fare”. Lo ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, nel corso del suo intervento all’assemblea di Federvini che si è tenuta oggi a Roma. “In questo momento – ha continuato il sottosegretario con delega al settore vitivinicolo – si sta facendo un grande lavoro, ma anche le piccole e medie imprese hanno bisogno di avere una marcia in più e non vanno lasciate sole”.

Fonte: Roma Daily News.

STAMPA ESTERA

Alianza ante el monopolio del cava.
Extremadura y Valencia se unen para acabar con el control catalán de la DO. Productores del cava de Almendralejo (Badajoz) y de Requena (Valencia) presentarán una candidatura conjunta a las elecciones del Consejo Regulador de la Denominación de Origen Protegida Cava, previstas para el próximo 6 de julio. Esta unión tiene como objetivo limitar el monopolio que mantienen los industriales catalanes de este organismo, encargado de regular la normativa del sector. Esta alternativa pretende defender los intereses de los productores de Extremadura y la Comunidad Valenciana «y hacer que la realidad de ambas zonas productoras de cava sea más conocida y cuente con más peso en el Consejo Regulador que, históricamente, ha estado dirigido desde una candidatura única de Villafranca del Penedés», según APAG Un temporero trabajando en la zona de Utiel-Requena. EFE Extremadura Asaja y Comunidad de Labradores de Almendralejo, organizaciones artífices del acuerdo. Detrás de este movimiento estratégico se encuentran las polémicas que se han sucedido en los últimos años, en concreto sobre la limitación de hectáreas de producción por campaña en cada uno de los territorios. El Consejo Regulador ha apostado por no expandir los cultivos para, en su opinión, salvaguardar la calidad de un producto selecto. Por el contrario, las zonas productivas emergentes, como Almendralejo y Requena, que cada año aumentan sus ventas, consideran que es necesario un aumento de la producción para responder a la oferta que acumulan, y más desde que, por cuestiones políticas, se dejaron de vender las marcas catalanas en favor de las del etiquetado de estas zonas por un boicot al producto de origen catalán durante el periodo de mayor tensión del procès.

Fonte: El Mundo.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 8 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Appelli di gusto – Tra produttori di vini sardi per capire la “colleganza”.
AIle sei della mattina non ‘è solo la luce che si iflette sulle foglie in giardino, dove si appollaia un colombaccio che viene spesso a far visita. C’è anche quel profumo di glicine e di gelsomino, cifra di un luogo, che marca l’arrivo dell’estate. Lo riconosci come tuo, da sempre, perché un luogo è fatto anche di odori, prima ancora che di case. E questo vale in ogni parte del mondo, anche laddove la violenza ha portato altri odori, nauseanti, che si vorrebbe sparissero per sempre con la luce del mattino. Sotto questo stesso cielo c’è la pace e c’è la guerra e, al di là di tutto, non se ne capisce la ragione a fronte di aggregazioni umane sempre più in difficoltà. Anche scendendo le scale dell’aereo a Olbia c’è un odore di rosmarino, lentischio e mirto che ha il potere di raccontarti, a occhi chiusi, che sei in Sardegna.

Fonte: Avvenire.

Scalata al dominio del vino.
Anche ne12021 al 1 °posto per fatturato resta il gruppo cooperativo Cantine Riunite – Gin Scalata al dominio del vino IWB passa in un anno dal 7° al 2° posto per ricavi totali. Nel regno di Bacco lo scettro dei ricavi è ancora in mano ai cooperatori. Il gruppo Cantine Riunite — Giv ha visto salire il fatturato a quota 635,2 mln di euro nel 2021, marcando una crescita del 9,7% rispetto all’anno precedente. Subito dietro, una piccola rivoluzione. Italian Wine Brands ha guadagnato 5 posizioni sul 2020, balzando al 2° posto, anche grazie a nuove acquisizioni, dopo quella di Raphael del Bo portata al termine due anni fa. Quotata al mercato EGM da gennaio 2015, Iwb ha rilevato per 150 mln di euro la totalità di Enoitalia e per 22 mln di dollari 1’85% della statunitense Enovation Brands Inc, società di import di vini italiani sul territorio nordamericano con sede a Miami; il gruppo ha così messo a segno lo scorso anno vendite pro forma complessive per 423,6 mln di euro.

Fonte: Italia Oggi.

Bindocci blinda il Brunello.
Fabrizio Bindocci (Il Poggione) è stato confermato per la 3° volta presidente del consorzio vino Brunello di Montalcino e resterà in carica per il prossimo triennio. Eletti anche i tre vice: Giacomo Bartolommei (Caprili), Riccardo Talenti (Talenti), Enrico Viglierchio (Banfi).

Fonte: Italia Oggi.

Nel Chianti col flato sospeso.
Basi verso la riconferma Nel Chianti col flato sospeso Giù giacenze e vendite (-15%). Mala vendemmia promette. I produttori di Chianti guardano con apprensione al calo delle giacenze e delle vendite e sperano, ad appena 3 mesi, che la prossima vendemmia consenta di mettere più vino in cantina. Secondo i dati dell’Associazione vini toscani, nel gennaio-aprile 2022, le fascette rilasciate da Valoritalia corrispondono a oltre 29 min di bottiglie, in calo del 15%rispetto al 2021. L’intero 2021 ha segnato un record di 96,4 mln di bottiglie, come non si vedeva dal 2013. La debolezza della domanda nel quadrimestre 2022 coinvolge diverse Doc toscane: Brunello di Montalcino (-27%), Morellino (-12%) e Chianti classico (-7%).

Fonte: Italia Oggi.

Calici su a Kiev e Mosca. Ma i costi pesano.
Ucraina e Russia hanno ripreso negli ultimi giorni a comprar vino; ora il vero problema sono i costi di produzione, l’aumento dei listini e le possibili ricadute sui consumi. A tracciare a ItaliaOggi il quadro del mercato del vino è Edoardo Freddi fondatore della Edoardo Freddi International, azienda di export management con 65 mln di euro di fatturato nel 2021, 28 mln di bottiglie commercializzate e 40 cantine italiane in partnership. «Le materie prime sono un problema vero. Per la loro reperibilità: non ci sono, non arrivano bottiglie, mancano i container nonostante i contratti firmati. E per l’aumento dei costi: i rincari per il 50% sono veri, ma l’altro 50%, è speculazione. È vero che in Ucraina ci sono vetrerie, ma realizzano il 2% della produzione mondiale».

Fonte: Italia Oggi.

Conferma per Andrea Rossi nel ruolo di presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.
Confermati anche i due vice: Susanna Crociani e Luca Tiberini. Rossi, classe 1971, è presidente della Vecchia Cantina, ed è laureate in scienze economiche e bancarie a Siena. È stato sindaco di Montepulciano. Nel cda anche: Luca De Ferrari, Pietro Riccobono, Francesco Carletti, Antonio Donato, Luigi Frangiosa, Ilaria Chiasserini, Andrea Ciolfi, Rino Fontana e Filippo Neri. Il collegio sindacale è composto dal presidente Roberta Coveri e da Giordano Pratellesi e Matteo Giustiniani.

Fonte: Italia Oggi.

Passa di mano l’azienda vitivinicola Isole e Olena di Barberia Tavamelle (Fi).
Di proprietà di Paolo De Marchi e famiglia, la cantina nel Chianti Classico è stata acquistata da Epi, gruppo familiare indipendente di proprietà e gestito da Christofer Descours. Epi era già entrato in possesso nel 2017 di Biondi Santi a Montalcino (Si). De Marchi rimarrà come enologo, mentre amministratore dell’azienda sarà Giampiero Bertolini, già ad di Biondi Santi. Sembra che la trattativa sia stata chiusa per una cifra che si aggira sui 50 min di euro.

Fonte: Italia Oggi.

Nasce «L’anello forte», associazione di 14 donne viticoltrici di Monforte d’Alba….
Nelle Langhe, di cui la metà ha meno di 35 anni. Il loro obiettivo è creare economia circolare di prossimità, sulla memoria contadina. Insieme a Sara Vezza, presidente, fanno parte dell’associazione Marta Alessandria, Laura Clerico, Alda Conterno, Noemi Conterno, Mirella Manzone, Isabel Oberlin, Tiziana Parusso, Giulia Poggi, Silvia Pressenda, Cecilia Rocca, Lorena Sanso e Giuliana Viberti.

Fonte: Italia Oggi.

Enovitis in campo, dal 23 al 24 giugno.
Ca’ Bolani (Ud), azienda del Gruppo Zonin1821, si prepara a ospitare 160 espositori in rappresentanza di tutte le principali voci merceologiche relative alla coltivazione del vigneto. Sarà una fiera tra i filari dedicata a un mercato quello delle macchine italiane per l’agricoltura e la viticoltura, da quasi 1 miliardo di euro di export, con Francia, Germania e Spagna sbocchi principali.

Fonte: Italia Oggi.

Pillole – Brunello.
Fabrizio Bindocci confermato alla carica di presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

Fonte: Mf.

Un brindisi alla luce del Sol Levante.
I vini abruzzesi nei ristoranti del Giappone Un brindisi alla luce del Sol Levante. Cinque giorni di degustazioni alla scoperta dell’Abruzzo enologico. E iniziato il grand tour alla scoperta dei vini, dei territori e delle bellezze regionali di oltre 120 giornalisti che fino a venerdì parteciperanno all’Abruzzo Wine Experience 2022. L’iniziativa del Consorzio di Tutela vini, che coinvolge inviati e reporter di note testate nazionali ed internazionali del settore enologico e turistico, è parte del nuovo “Modello Abruzzo”, che a partire da una forte identità regionale dei vini abruzzesi valorizza tutti i territori di produzione. Tra le esperienze offerte ai giornalisti internazionali andrà in scena oggi a palazzo d’Avalos, il Grand Tasting dei Vini d’Abruzzo, organizzato con la collaborazione del Comune di Vasto che proporrà in degustazione le nuove annate di oltre 300 etichette, in rappresentanza di tutte le produzioni territoriali, dalle più conosciute a quelle meno famose ma emergenti, pronte per mercati di nicchia e palati raffinati e curiosi.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

“Savio trail”, l’estate tra Cesena e vallata Trekking, tanta musica e gastronomia.
Il 31 enne eletto dall’Ais regionale davanti alla collega Angela Miccio Mauro Moragas Miglior Sommelier della Campania Il mese di maggio si è aperto su Napoli con un’estate improvvisa ed il modo migliore per accoglierla, in una città dove già si affaccia il turismo, è un fresco calice di vino che dia conforto nel primo ed intenso caldo. In questa cornice il mondo dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier) ha eletto il suo nuovo Miglior Sommelier della Campania, l’edizione post pandemica del concorso ha visto salire sul gradino più alto del podio Mauro Moragas, della delegazione di Napoli, guidata da Tommaso Luongo, davanti alla validissima collega Angela Miccio dell’Ais Vesuvio. Moragas, classe ’91, ha mosso i primi passi nel mondo del vino accompagnato dall’esperienza del padre Giancarlo, decano dell’associazione, creando poi un percorso approfondito e personale.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Medici Ermete tra buon vino e conferenze.
Max Gazze e Danilo Rea tra gli ospiti, il programma di escursioni ed eventi tocca tutti e sei i Comuni dell’Unione. La Valle del Savio diventa un unico grande palcoscenico naturale per musicisti e artisti, accompagnati dalla degustazione di prodotti tipici. Sono questi gli ingredienti della rassegna “Savio Trail, trekking, cultura, natura e gastronomia” promossa dall’Unione dei Comuni Valle Savio: 12 appuntamenti da Montiano, Cesena fino a Verghereto, passando per Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna alla scoperta delle eccellenze turistiche del territorio. «Anche per questa estate – commenta l’assessore al Turismo di Vallata Marco Baccini — abbiamo definito un calendario variegato che consentirà ai visitatori di vivere il nostro territorio.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Terra del Sole, serata di ‘Fermento’ con spettacoli e degustazioni.
Nel menù i nettari di bacco dei Vigneti Romio abbinati a tre piatti a scelta L’evento promosso da Caviro andrà in scena stasera al Castello del capitano delle artiglierie dalle 19 Una serata da vivere in allegria, sorseggiando calici di vino d’eccellenza nell’incanto del parco di una fortezza rinascimentale. Questa sera il Castello del capitano delle artiglierie di Terra del Sole sarà teatro di ‘Fermento, vini e valori di Romagna’, appuntamento d’inizio estate promosso da Caviro, la più grande cantina d’Italia. Dalle 19 a mezzanotte sarà possibile «conoscere i valori e la spensieratezza della Romagna in compagnia delle realtà del Gruppo e la passione dei suoi 12mila viticoltori» spiegano gli organizzatori.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Vino e cibo, eccellenze a confronto con Metro e la “baby chef’ stellata.
Valorizzare le eccellenze tipiche del territorio e sostenere i produttori locali: sono alcuni dei pilastri della strategia di sostenibilità di Metro Italia, che ieri a Lecce, ha fatto tappa per “Squisita – L’Italia in un boccone”, iniziativa promossa per festeggiare i 50 anni dell’azienda in Italia. Nella cornice del ristorante Primo Restaurant – il luogo dove Solaika Marrocco, classe 1995 e più giovane chef stellata Michelin d’Italia, esprime la sua personalità di cuoca moderna – Metro Italia ha organizzato un confronto sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, sostenendo il legame con il territorio di origine e favorendo l’adozione da parte dei ristoratori di materie prime eccellenti, simbolo della tradizione locale. Un connubio dunque tra produttori e ristoratori all’interno della filiera enogastronomica nazionale.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.

Chiara Soldati L’imprenditrice del Gavi Docg è Cavaliere: «Una spinta ad andare avanti».
Chiara Soldati è stata nominata Cavaliere del I.avout dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Soldati, 47 anni, dal 1998 amministra l’azienda agricola del Gavi Docg “I.a Scolca”. Nipote dello scrittore Mario Soldati e presidente del prestigioso circolo culturale torinese Pannunzio, l’imprenditrice ha puntato molto sul marketing e i mercati esteri hanno premiato il suo impegni) (non a caso circa il 70 per cento del vino prodotto alla Scolca prende la strada dall’export). Nel 2018 ha realizzato nella tenuta La Scolca una nuova cantina dotata di laboratorio di analisi per un controllo costante della qualità. La tecnica di vinilicazione è a freddo e consente di mantenere inalterate le proprietà dell’acino e dei precursori degli arotni dalla pressatura alla fermentazione.

Fonte: Monferrato.

Il vino Primitivo diventa protagonista.
Azienda locale premiata a concorso internazionale Il vino Primitivo diventa protagonista Il sindaco Di Cillo: «Motivo di orgoglio perchè si configura come esempio per le aziende che investono nel Sud». Quando il vino Primitivo diventa protagonista. Parlando di vini e di “Primitivo” in particolare, da queste parti del tarantino è necessario ricordare brevemente la Storia, almeno quella certa e conosciuta di questo particolare vitigno a “bacca nera”. Gli originari abitanti di Carosino, insieme a quelli del circondario di questa grande area non a caso denominata “Terra del Primitivo”, chiamavano questo nettare altamente gustoso “mieru”, molto probabilmente erede del memorabile quanto antico “merum” (vino per eccellenza della Puglia).

Fonte: Taranto Buonasera.

Vino, successo al concorso di Pramaggiore.
Grande risultato per la cantina cooperativa L.Ruggieri di Lizzano al recente Concorso enologico di Pramaggiore 2022. Il Concorso Nazionale dei vini di Pramaggiore (Venezia) è il più antico concorso enologico d’Italia ed è giunto quest’anno alla 61^ edizione. Viene organizzato nel quadro della Mostra Nazionale Campionaria del Vino che si tiene da oltre 75 anni. Vige una selezione dei vini molto severa perché la loro valutazione è effettuata da apposite commissioni, ognuna formata per sorteggio da cinque enologi nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici italiani, meccanismo questo che assicura l’assoluta imparzialità per i concorrenti. In territorio veneto, patria di grandi vini, la Cantina cooperativa di Lizzano ha ottenuto importantissimi riconoscimenti per l’elevata qualità dei vini presentati.

Fonte: Taranto Buonasera.

Vini, quattro guide sul Prosecco con il «Corriere del Veneto».
Domani la prima uscita gratuita dedicata al Conegliano Valdobbiadene Nelle terre del Prosecco, bellezza e gusto si fondono in un viaggio alla scoperta di cantine e piccoli borghi tra terrazzamenti e vigneti, abbazie e fortezze. Per iniziare a orientarsi tra le aziende vitivinicole, in edicola gratis insieme al Corriere del Veneto, ci sarà anche «Top ioo Prosecco», quattro guide in uscita per quattro giovedì di fila, a cominciare da domani. Poi il 16, 23 e 3o giugno. I quattro appuntamenti, insieme, diventano una bussola per trovare la propria direzione fra 3oo bottiglie e aziende selezionate, schede e testi scritti da Antonino Padovese, Aldo Fiordelli, Divina Vitale, Martina Talion, Mauro Pigozzo e con la collaborazione creativa editoriale di Veronica Salaroli. Ogni guida è organizzata in dieci categorie, dalle cantine storiche alle emergenti, dalle bottiglie colfondo a quelle preferite da chef e bartender. E in più, la narrazione di 8o luoghi, con storie, leggende, sfide, paesi e città nelle terre venete dei tre Consorzi di Tutela. «1 protagonisti sono i vignaioli.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Col Vetoraz fa incetta di premi in Italia e all’estero.
All’International Wine Challenge, il Valdobbiadene superiore di Cartizze Docg si è quest’anno aggiudicato l’International Trophy Winner oltre alla medaglia d’oro. Mentre al Valdobbiadene Docg extra brut cuvée 5 e al Valdobbiadene Docg brut è andata la medaglia di bronzo. Quattro argenti e relativi buoni punteggi sono stati registrati al IWSC International Wine e Spirits Challenge dal Valdobbiadene Docg extra brut cuvée 5 2021- 91 punti, dal Valdobbiadene Docg millesimato dry 2021 – 91 punti, dal Valdobbiadene Docg brut 2020 90 punti e dal Valdobbiadene Docg extra dry cuvée 13 2021 – 90 punti. In Italia al Concorso enologico nazionale di Pramaggiore Col Vetoraz ha ottenuto l’Oscar d’argento regionale in qualità di azienda che ha avuto il maggior numero di vini Doc premiati.

Fonte: Tribuna Treviso.

Unipol rilancia le Tenute del Cerro, nuova cantina e ospitalità di charme.
Dopo la fase di risanamento e riorganizzazione con il nuovo centro logistico Le Cerraie inaugurato di recente in Toscana alle porte di Montepulciano, ora scatta la fase due di sviluppo con investimenti strategici in cantina e nell’ospitalità di charme. Tenute del Cerro, società agricola del Gruppo Unipol, è composta da 5 realtà produttive delle quali 4 vitivinicole, 3 in Toscana e 2 in Umbria. L’estensione complessiva aziendale – si legge in una nota – è di circa 4.500 ettari di cui 300 ettari sono vitati. La produzione annuale si attesta nel complesso su 1,5 milioni di bottiglie, con le denominazioni del Vino Nobile di Montepulciano di Fattoria del Cerro, Brunello di Montalcino de La Poderina, Chianti Colli Senesi di Fattoria del Cerro e Sagrantino di Montefalco di Còlpetrone.
Fonte: Il Sole 24 Ore.

Vino: Bindocci confermato a guida Consorzio del Brunello.
Fabrizio Bindocci è stato confermato, all’unanimità, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, dal nuovo cda dell’ente consortile. Bindocci, ad dell’azienda Il Poggione è al suo terzo mandato. di cui il secondo consecutivo: resterà in carica per il prossimo triennio. Nel corso del cda eletti anche i tre vicepresidenti: sono Giacomo Bartolommei (Caprili), Riccardo Talenti (Talenti) ed Enrico Viglierchio (Banfi). “Tra gli obiettivi del prossimo mandato – ha affermato Fabrizio Bindocci – vi è certamente la volontà di consolidare un brand, quello del Brunello, sempre più riconosciuto su scala globale. I margini di miglioramento ci sono, ci attende un altro triennio intenso sul fronte della promozione e della valorizzazione dell’intera piramide qualitativa espressa da Montalcino. Siamo convinti che un Consorzio che rappresenta oltre il 98% della produzione possa fare ancora molto per alzare l’asticella del valore delle proprie produzioni affinando i target di mercato e promuovendo Montalcino quale hub culturale dell’enoturismo internazionale”.

Fonte: ANSA.it.

Vino. Rilancio, Internazionalizzazione e Reputazione: le tre parole d’ordine di Federvini.
L’incertezza domina sovrana nel 2022, impattando sulle aspettative dei vini, dei distillati, dei liquori, degli aperitivi e degli aceti per i prossimi mesi. Nel sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini le cifre parlano chiaro: le principali preoccupazioni sono inflazione e guerra, seguite a ruota da disoccupazione e cambiamento climatico. Da qui la necessità di reagire in tempi rapidi e con proposte specifiche. A questo proposito tre sono le parole chiave che hanno fatto da fil rouge durante l’Assemblea: rilancio, internazionalizzazione e reputazione. Ciascuna delle quali è stata approfondita in un Panel dedicato, e discussa con il contributo di ospiti istituzionali.

Fonte: Agricultura.it.

DONNE DEL VINO DA TUTTA ITALIA IN CAMPANIA PER LA CONVENTION NAZIONALE.
Da tutta Italia ai Campi Flegrei per la Convention nazionale delle Donne del Vino: sono state numerose le adesioni all’evento che si svolgerà in Campania dal 10 al 13 giugno prossimi al Grand Hotel Serapide di Pozzuoli (Napoli). “Le sfide del futuro nella terra dei miti” sarà il filo conduttore dell’iniziativa promossa dall’associazione che dal 1988 riunisce produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste. Un percorso itinerante che toccherà alcune tra le aree della Campania maggiormente vocate alla vitivinicoltura, in quattro giorni per vivere e raccontare la regione, dal Parco Nazionale del Vesuvio ai Campi Flegrei, dall’Irpinia all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022, con iniziative, degustazioni, visite in cantina e ai territori.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino pregiato più forte della crisi: è il primo investimento per i “super” ricchi.
Il vino pregiato continua ad essere tra i principali asset di investimento per i “super” ricchi: secondo il Knight Frank Luxury Investment Index il settore del fine wine è cresciuto del +16% tra gli investimenti di lusso nel 2021. Un trend importante, ancora di più se si considerano gli ultimi 10 anni: una crescita del +137%. Il vino pregiato dunque si dimostra più forte di crisi e pandemie, nonostante tra l’altro le difficoltà di approvvigionamento e pure il problemi legati ai cambiamenti climatici. Un mercato saldo: l’indice Liv-ex 100, che monitorna l’andamento dle mercato dei vini pregiati, nel 2021 ha registrato un vero e proprio boom pari al +23% e anche nel 2022 la prospettive sono rosee con un +1,8% per il mese di gennaio.

Fonte: Dissapore.

Vino italiano: export in crescita (ma non ovunque), ma gdo in calo nei primi 3-4 mesi 2022.
I dati Nomisma per Federvini. L’89% degli italiani consuma vino (soprattutto ai pasti), il 92% lo ritiene un’eccellenza nazionale. Dopo il record di 7 miliardi del 2021 continuano a crescere le esportazioni di vino italiano, ma non ovunque. Mentre è sensibile il calo nel canale della grande distribuzione, che era cresciuta a ritmi elevatissimi, tra lock down e pandemia (ma torna a crescere il consumo fuori casa). È il quadro tracciato dall’Osservatorio Federvini, con i dati Nomisma, presentati nell’assemblea generale Federvini, guidata da Micaela Pallini (con il comparto vino guidato da Albiera Antinori, presidente della Marchesi Antinori, uno dei nomi più belli ed importanti del vino italiano nel mondo, ndr). Nel dettaglio, le vendite di vino in Gdo, discount inclusi, calano del -9,6% in valore nel primo quadrimestre 2022 sul 2021, fermandosi a 894 milioni di euro.Con i vini fermi e frizzanti, che valgono l’80% del totale, e che arretrano del -9,1%, e gli spumanti, che pesano per il 19,6%, a -9,7%. Con un calo dei vino Dop del 10,7% in valore e dell’11,2% in quantità, gli Igp giù del -8,7% in valore e del 9,7% in volume, ed i generici a -9,6% in volume e del -8,1% in valore.

Fonte: WineNews.

Terracotta & Vino. Una pratica moderna dalle radici lontane.
“La vinificazione in anfora è una tecnica che affonda radici lontane nel tempo. I contenitori di terracotta sono fra i più antichi vasi enologici utilizzati sia per la fermentazione che per la conservazione”. Questo è un fatto storico incontrovertibile. Come si suol dire: ”Non ci piove”. Ma la domanda che “sorge spontanea” è: “Oggi, di fronte a studi scientifici fatti, alla realizzazione di contenitori moderni in linea con le esigenze di produzione mirate ad ottenere “il meglio” in assoluto, è la strada giusta guardare al passato per dare nuove interpretazioni al futuro del vino?. In cerca di risposte sono andato a curiosare alla Manifestazione “La Terracotta e il Vino 2022” giunta alla sua 4° edizione, programmata nei giorni 4 e 5 giugno in quel meraviglioso e scenico contesto della Certosa di Firenze, a due passi da Impruneta uno dei centri mondiali dove si producono questi contenitori.

Fonte: Corriere del Vino.

Vino e tendenze: investimento, wine club, neuroselling.
Investite in vini, vi associate a un lussuoso wine club, scegliete un vino grazie al neuroselling: sono le nuove tendenze nel mondo del vino. Perché il vino dovrebbe essere solo fiere e grandi eventi, masterclass, degustazioni e abbinamenti al ristorante? Andiamo oltre, osserviamo altro. Ci sono altri aspetti e tendenze in ascesa: il vino come bene da investimento, il vino come wine club per collezionisti, il vino che il neuroselling ci fa scegliere istintivamente. E non è materia, come qualcuno immagina, per maturi ed eletti connaisseurs. Anzi. Molti protagonisti di queste tendenze sono molto giovani e molto smart.

Fonte: Scatti di Gusto.

Bottiglie di vino: perché hanno colori diversi? La spiegazione.
In passato erano quasi tutte tendenti al verde, perché oggi le bottiglie di vino hanno colori diversi? Da cosa dipende, e cosa comporta, un vetro completamente trasparente o uno più scuro e opaco? Sia chi è un abituè del vino sia chi consuma giusto qualche calice ogni tanto, probabilmente in fase di scelta al supermercato, all’enoteca, o al momento di versarlo nel bicchiere si sarà chiesto il motivo per cui le bottiglie, molto spesso, hanno forme e colori differenti. Abbiamo bottiglie dalle linee più o meno bombate, sottili o morbide. Abbiamo bottiglie dai colori più vari: da quelle semplicemente trasparenti e più indicate ai vini bianchi a quelle più o meno scure, opache, tendenti al nero oppure al verde. Come mai queste differenziazioni cromatiche? C’è una motivazione precisa o si tratta solamente di una mera scelta estetica da parte del produttore? Ovviamente, spoiler alert, c’è un perché specifico a spiegare queste differenze.

Fonte: Cookist.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 7 giugno 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

A Castel dell’Ovo si conclude “Vitignoltalia”.
Si conclude oggi la XVI edizione di “Vitignoltalia”, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, in programma a Napoli, manifestazione di riferimento a livello nazionale nell’ambito degli eventi legati al mondo del vino. Tre giorni (il via c’è stato domenica), con un fitto programma di incontri, degustazioni, presentazioni e workshop e perfino la cerimonia di presentazione e annullo filatelico. Oltre 250 le aziende presenti, provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali, con un focus speciale dedicato alla produzione campana; circa 1500 etichette in assaggio per i visitatori che affolleranno i bellissimi spazi di Castel dell’Ovo, uno dei più importanti monumenti italiani, autentico simbolo della città.

Fonte: Roma.

Girando intorno al Sole.
Nel 2022 Veuve Clicquot festeggia 250 anni. Più che un anniversario, questo traguardo è l’occasione per mettere in evidenza un patrimonio unico. Un quarto di millennio: detto così rende l’idea, ma non del tutto. Dalle candele alla torcia degli smartphone, dalle tele di Ingres agli Nft di Beeple, da Beethoven a Billie Eilish, il lungo filo giallo di Yellow Label tiene insieme epoche e tradizioni diverse. «Nella storica regione vinicola dello Champagne, ogni Maison ha la sua storia, ma poche sono così uniche e coerenti come quella di Veuve Clicquot», sintetizza il ceo Jean-Marc Gallot. Una storia iniziata con Madame Clicquot, che ha preso le redini dell’azienda a 27 anni dopo la morte improvvisa del marito, in un’epoca in cui alle donne non era permesso lavorare.

Fonte: MF Gentleman.

C’è fermento tra le icone.
QUALI SONO LE NUOVE ICONE enologiche che si stanno affermando nella Penisola? Al primo posto c’è, ovviamente, il vino italiano attualmente il più richiesto al mondo. Non è il Barolo né il Brunelle, di Montalcino: è il Prosecco, lo spumante made in Italy che supera lo Champagne per numero di bottiglie vendute e ha raggiunto un volume produttivo di 500 milioni di bottiglie. Traguardi sbalorditivi per un vino conosciuto fin dal 1593, quando era un piacevole bianco fermo, ma il cui apprezzamento non era mai andato oltre i confini del Triveneto. A che cosa deve l’improvvisa espansione dei consumi su scala planetaria? .La deve al lavoro appassionato e intelligente degli uomini del Prosecco., sostiene il produttore Primo Franco nel libro che ha recentemente pubblicato, Prosecco uva of life.

Fonte: MF Gentleman.

Produttori di amarone Ecco il nuovo presidente.
Le famiglie storiche Produttori di amarone Ecco il nuovo presidente Pierangelo Tommasi (foto) è il presidente de Le Famiglie Storiche (associazione di produttori di amarone) OP.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.

Il rosso del Palatino che farebbe felice Plinio il Vecchio.
Quanto ci sarebbe bisogno dell’abnegazione e anche dell’umile superbia di Cincinnato. Si è rifatto vivo sul monte che fu il luogo del potere. Al Palatino è spuntata una vigna, la vigna Barberini restituendo gratitudine alla famiglia che per dirla con il Placito Capuano «sao ko kelle terre per 30 secoli le possette». È un’operazione colta che mette insieme archeologia e ampelografia e genera nuova attrattività nel cuore antico di Roma quella del progetto ParCo green. Succede che sono state messe a dimora nella vigna Barberini delle barbatelle di quella che per Plinio il Vecchio era «uva pantasticar. E chi doveva prendersene cura se non Cincinnato?.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Pagadebit, l’uva che rinasce dalla tradizione Antichi documenti testimoniano che le origini del suggestivo castello, attuale sede dell’azienda, risalgono al XV secolo. La Fattoria si innalza su un poggio e comprende villa e terreni appartenuti alla famiglia patrizia della Contessa Gabriella Ugarte Lovatelli, ultima erede. Acquistata in seguito dalla famiglia Pezzi, che ancora oggi la conducono, è diventata un’attraente meta per gli enoturisti, anche grazie ad un elegante agriturismo e all’ottimo ristorante. Tradizione e moderne tecnologie sperimentali sono alla base della produzione in funzione VIE D’ALT Un Sauvignon che guarda all’ambiente Il nome dell’azienda è ispirato al Drimo vigneto acquistato dal fondatore Antonio Venica nel 1915.

Fonte: Messaggero.

Arriva Vinòforum Uno sfizio Capitale.
Uno sfizio Capitale Dal 10 al 19 giugno al parco di Tor di Quinto appuntamenti e cene Presenti più di 200 cantine e oltre 2500 etichette in degustazione. È iniziato il conto alla rovescia per la diciannovesima edizione di Vinòforum – Lo Spazio del Gusto. Uno dei più importanti appuntamenti legati al mondo dell’enogastronomia del panorama nazionale inaugurerà l’estate romana con dieci serate, dal 10 al 19 giugno nel Parco di Tor di Quinto. Nei 12.000 metri quadri del parco, con il laghetto a fare da sfondo, presenzieranno i migliori produttori di vino italiani ed internazionali; saranno infatti più di 800 le cantine a proporre oltre 2500 etichette in degustazione, tra Top Tasting, workshop e seminari per appassionati e operatori del comparto. Numerosi anche gli stand dedicati a importanti Consorzi come Prosecco Doc e Roma Doc e a istituzioni quali Regione Lazio-Arsial, Unaprol-Consorzio Olivicolo Italiano e Strada del Vino di Latina.

Fonte: Tempo.

Il meglio della viticoltura a Vitigno Italia.
Si chiude oggi a Napoli Vitignoltalia, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, in programma a Castel dell’Ovo. Oltre 250 le aziende presenti, provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali, con un focus speciale dedicato alla produzione campana; circa 1500 etichette in assaggio. Le degustazioni che vedranno protagonisti vini e cantine che appartengono di diritto al gotha del panorama vitivinicolo. Oggi ci sarà un viaggio sulle pendici dell’Etna con gli inconfondibili vini di Passopisciaro (alle 15,30) e una degustazione di vini sperimentali presentata dai Feudi di San Gregorio (17,15).

Fonte: Tempo.

Gli agricoltori: «Caldo anomalo e poca acqua, raccolti a rischio».
L’azienda Brolli: «La situazione sta peggiorando, produzioni in diminuzione e non si trova manodopera». I produttori di frutta Fabbri: «Maggio con 7 gradi in più, arriveranno i danni» I PROBLEMI ALL’AZIENDA ZAVATTA «Gli alberi hanno patito, quest’anno non sono rigogliosi: lo si nota dalla forma stentata delle foglie e dalle dimensioni ridotte dei frutti». Siccità, bollette alle stelle e mancanza di manodopera. Sul comparto dell’agricoltura si sta abbattendo la tempesta perfetta. Ne è certo Walter Brolli che dalla sua azienda vitivinicola nel riminese non usa giri di parole: «Questo caldo è anomalo, ma il problema siccità ce lo trasciniamo da anni. Fatto sta che mancando le piogge non posso usare né l’invaso da 40mila metri cubi di acqua, né gli impianti di irrigazione di emergenza».

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Ecco Villa Saletta Un antico borgo diventato cantina e in futuro resort.
Il progetto è della famiglia inglese Hands Ad e direttore tecnico La produzione vinicola è affidata a Landini La produzione oggi è circa 100mila bottiglie Villa Saletta è una di quelle rare realtà multiformi e sfaccettate, fulcri di ricchezza e storie, non soltanto enoiche, destinate a disorientare per sovrabbondanza di materiale. Partiamo dal territorio, innanzitutto, siamo infatti in Valdera, a Palaia, Comune della provincia di Pisa che oggettivamente sorprende non trovare tra le destinazioni-cardine della nuova viticoltura italiana, dato che si tratta di una collina chiaramente vocata, di origine marnoso-tufacea, coperta da un 30-40 centimetri di riporto di terra fertile (un tempo adibito, fra gli altri, alla coltivazione di tabacco) stretta fra i corsi dei torrenti Chiecina a est e Roglio a ovest, attraversata inoltre da una strada che in epoca etrusca conduceva a Volterra.

Fonte: Nuova Ferrara.

Ora è ufficiale: Mercato Saraceno è diventata ‘Città del vino’.
La sindaca Rossi: «Festeggeremo con un grande evento pubblico» Ora è ufficiale: Mercato Saraceno è diventata ‘Città del vino’. E’ ufficiale, Mercato Saraceno è ‘Città del vino’. Dopo mesi di istruttoria è stata accolta favorevolmente l’istanza dall’Associazione Nazionale Città del Vino’, che si occupa in Italia e in Europa della valorizzazione dei territori a vocazione vinicola, e che fra i circa 470 soci in Italia, ne ha tre in Romagna (Mercato Saraceno, Bertinoro, San Clemente nel riminese). Mercato Saraceno è sempre stato un territorio a vocazione vinicola. Un tempo le cantine storiche erano quelle di Pantani, Calbucci, Moroni ma da tempo, hanno cessato l’attività, oppure fatta rilevare da altri.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Premio Mundus Vini Successo della Casale del Giglio.
Riflettori internazionali Medaglia d’oro e tre argenti per la Cantina I vini sul podio sono Viogner, Satrico, Shiraz e Cesanese L’azienda pontina di Le Ferriere sale ancora una volta sul podio Una medaglia d’oro e tre d’argento. E questo il bottino dell’Azienda Agricola Casale del Giglio de Le Ferriere al Gran premio internazionale “Mundus Vini” di Neustadt an der Weinstraße, città della Renania-Palatinato, uno dei sedici stati federati della Germania. Ha vinto l’oro con il Viogner e i tre argenti con il Satrico, lo Shiraz e il Cesanese. Non è la prima volta che la cantina pontina riesce a salire sul podio di questo prestigioso concorso. Quest’anno i vini in gara provenivano da quarantadue nazioni vinicole diverse. A giudicarli, con una degustazione a bottiglia anonima, è stata una giuria internazionale composta di enologi, viticoltori, rivenditori specializzati, sommelier e giornalisti del settore.

Fonte: Latina Oggi.

Una delle competizioni più importanti al mondo.
II riconoscimento fondato da Meininger Verlag Cosi come negli anni precedenti il concorso ha anche premiato i migliori produttori di vino di un paese e i migliori vini nella loro categoria. Fond ato da Meininger Verlag, il Gran premio internazionale del vino “Mundus Vini”è una delle competizioni più importanti del mondo. La sua importanza è dimostrata dai più degli undici mila vini cheogni anno vengono esposti durante l’evento. Molti vini prodotti nel mondo hanno partecipato a questo concorso. II suo obiettivo è “promuovere la qualità e la commercializzazione dei vini partecipanti, offrire ai produttori, viticoltori, importatori e consumatori una piattaforma ideale che consenta di paragonare fra loro i vini partecipanti, fornire un valido strumento di decisione e di orientamento per l’acquisto”.

Fonte: Latina Oggi.

Cinque Terre e Val d’Aosta: alleanza per la viticoltura.
Intesa con il Cervim, centro di ricerca sulle produzioni vinicole di montagna La presidente Bianchi: «Impegno per il recupero dei terreni abbandonati» Le terrazze delle Cinque Terre coltivate a vite hanno analogie con il territorio della Val d’Aosta Patrizia Spora. Recuperare i terrazzamenti e tutelare il territorio attraverso il rilancio del settore agricolo. Con questo obiettivo il Parco prosegue la collaborazione con il Cervim, il centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura di montagna. Un progetto avviato già da qualche tempo, che si inserisce nel più ampio piano del Parco, al lavoro con l’obiettivo di aumentare i fondi da investire nella ricostruzione” e conservazione del paesaggio tenazzato, che ha reso le Cinque Terre famose nel mondo tanto da essere proclamate patrimonio Unesco.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Vinum, un successo Bolano già lavora per l’edizione 2023.
«Vinum dovrà diventare uno degli appuntamenti più importanti a Bolano. Lavoreremo da subito per l’edizione del 2023, per valorizzare le produzioni vinicole del nostro territorio». Il sindaco Alberto Battilani è soddisfatto per la riuscita della prima manifestazione dedicata al vino locale che si è svolta lo scorso fine settimana nel centro storico di Bolano. Oltre 5001e persone che hanno visitato gli stand delle cantine, 300 i calici venduti dallo stand istituzionale all’inizio del percorso degustativo, grande riuscita anche in termini di organizzazione. «La manifestazione è andata molto bene in termini di affluenza — dice l’assessore alle Attività produttive Paolo Polloni -, sono soprattutto i giovani ad aver partecipato e questo ci fa ancora più piacere.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Il vino e non solo: tour nelle aziende del Monferrato.
Nei prossimi fine settimana Il vino e non solo: tour nelle aziende del Monferrato. Il vino sarà il protagonista dei prossimi appuntamenti tra la Valcerrina e San Giorgio Monferrato, con iniziative che coniugano natura-escursioni, cultura-letteratura e ballo-solidarietà. Si parte sabato 11 giugno a Camino (ore 16 e ore 16,40) con la nuova edizione di Camin Pasteggiando dedicata al vino “CamiVlno’ proposta dal Comune in collaborazione con la proloco. Il programma prevede una doppia partenza a gruppi con la visita di 4 aziende vitivinicole locali, lungo un percorso di complessivi 6 chilometri su strada prevalentemente asfaltata. Queste le tappe: Azienda vitivinicola Cá Ordano di Lulù Boffo, Agricola Dellavalle, Azienda Vitivinicola Merlonero e Pierino Vellano con le Cantine di San Sebastiano.

Fonte: Monferrato.

Il consorzio Alta Langa accelera arriva il calice tutela-bollicine.
Ieri degustazione fra i modelli di auto futuristiche esposti nel Museo di Italdesign a Moncalieri Il consorzio Alta Langa accelera arriva il calice tutela-bollicine. Mi piacerebbe rafforzare il nostro appeal a livello internazionale, ma ancora di più mi piacerebbe che a Torino e in tutto il Piemonte, quando un sommelier deve proporre una bollicina al diente, suggerisca con orgoglio un Alta Langa e non uno Champagne. Abbiamo i numeri e la qualità per farlo». La neopresidente del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta, racconta la sua visione tra una Bugatti 18/3 Chiron e una Lotus Esprit. Intorno a lei, ci sono i banchi d’assaggio dei 46 produttori soci che ieri hanno trovato posto fra i modelli di auto futuristiche esposti nel Museo di Italdesign a Moncalieri, location perfetta per una degustazione che ha mescolato stile, tradizione, qualità e innovazione. «Due eccellenze che si sono incontrate, nel segno di un legame con le radici piemontesi».

Fonte: Stampa Nord Ovest.

L’Uvalino Uceline 2015 Gran medaglia d’oro a Bruxelles.
L’Uvalino Uceline 2015, etichetta di Cascina Castlet, ha ottenuto la Gran Medaglia d’Oro del Concours Mondial de Bruxelles 2022. Il vino è stato selezionato tra le 18 etichette top italiane ed è l’unico piemontese premiato. «Una soddisfazione che un vitigno raro, prossimo a scomparire, sia oggi riconosciuto tra i grandi vini – commenta la produttrice Mariuccia Borio -. Nel 1992 impiantai il primo filare. Oggi ne ho circa un ettaro e mezzo in due vigneti».

Fonte: Stampa Nord Ovest.

Il Primitivo di Manduria non cambia e resta doc.
La decisione del cda e la guerra tra produttori Il Primitivo di Manduria non cambia e resta doc Il Primitivo di Manduria doc conserva quest’etichetta e non diventa Docg. La decisione é stata presa dal cda del Consorzio di Tutela. «Non ci sono i presupposti per portare avanti la modifica del disciplinare presentata alla Regione nel 2020 – commenta la presidente Novella Pastorelli (foto) – tutelare il bene comune è un grande impegno, un impegno gravoso perché significa tutelare l’intero territorio dei i8 comuni dell’areale e la denominazione di origine ad essi collegata. La nostra Doc Primitivo di Manduria significa coltivare una visione lungimirante e investire sul futuro».

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

«Primitivo, ora al via il tavolo di concertazione».
Parla Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di tutela «Primitivo, ora al via il tavolo di concertazione». “Non ci sono i presupposti per portare avanti la modifica presentata alla Regione Puglia nel 2020 del disciplinare del Primitivo di Manduria che prevede il passaggio dalla Doc Primitivo di Manduria alla Docg Primitivo di Manduria. La decisione maturata già a metà maggio è stata condivisa all’unanimità dal Cda in una serie di pre -consigli al termine dei quali è prevalso il senso del bene comune”. Con queste parole il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli ha aperto l’assemblea dei soci.

Fonte: Taranto Buonasera.

Anche la Gallura brinda col Carignano.
La cantina di Luogosanto presenta “Èstru” per valorizzare le produzioni autoctone Anche la Gallura brinda col Carignano Il vitigno simbolo del Sulcis è al centro del nuovo progetto di Siddùra Non solo Vermentino: la Gallura è terra foriera di calici in purezza e divini che normalmente ci si aspetta in altre zone dell’Isola e che invece possono trovare casa anche tra i graniti e la macchia mediterranea del nord. Si pensa infatti che la parte alta dell’Isola possa essere portatrice quasi solo del bianco sardo per eccellenza, quando invece sono anche altre le strade percorribili. Ia strategia Ne è la prova Estru, il nuovo nato della cantina Siddùra, «un Carignano universale, che ampliando la gamma dei vini dell’azienda porta a compimento il progetto di valorizzazione dei vitigni più rappresentativi dell’Isola: Vermentino, Cannonau e, appunto, Carignano» racconta Piero Aru, responsabile commerciale dell’ azienda.

Fonte: Unione Sarda.

Il Friularo è nell’Olimpo dei vini: medaglia d’oro internazionale.
Per il secondo anno è stato premiato al concorso di Bruxelles. Vini conselvani nell’olimpo di settore: per il secondo anno di seguito il Friularo, ricavato dall’unico vitigno autoctono da bacca rossa della nostra provincia, finisce in cima alle preferenze dei giurati del Concours Mondial de Bruxelles e porta a casa un’altra medaglia d’oro. Dopo il successo del 2021, anche quest’anno il Friularo, nella versione Ambasciatore Docg annata 2016, ha sbaragliato prestigiosi avversari e si è imposto con il suo gusto unico: vellutato, austero, con sensazioni di frutta fresca, vaniglia e tannini evidenti. «Il Concours è una competizione internazionale a cui partecipiamo da anni e che ci sta regalando straordinarie soddisfazioni – ha commentato Roberto Lorin, presidente di Conselve Vigneti e Cantine – In quel contesto numerosi produttori presentano i propri vini perché siano degustati e valutati da un panel esperti.

Fonte: Gazzettino Padova.

Intervista a Sara Carniel e Giuliana Carniel – Due sorelle, una passione «Il nostro vino al femminile» – «Il vino è donna».
Angelina continuata con mamma Laura «11 vino è donna» «NEL NOSTRO VINO CI SONO I VALORI DELLE DONNE CHE CI HANNO PRECEDUTO: INDIPENDENZA E RISPETTO. SIAMO ORGOGLIOSE DELLA PRESIDENTE BORTOLOMIOL» La vite? È donna. La terra? È donna». Ed è donna anche la luna, sotto i cuoi influssi matura il vino. Saggezza popolare, ripetuta da nonna Angelina alla figlia e alle nipoti nel Novecento. Ma il vino, per questa famiglia, è stato anche il modo per affrancarsi dalla società patriarcale. Testardamente i vigneti sono sempre stati lasciati in eredità alle donne. E così Sara e Giuliana nel 2020 hanno deciso di fare il salto: da conferitrici a produttrici delle proprie etichette. Non a caso chiamate “Vite in rosa”. Le loro Rive si trovano a Valdobbiadene sopra San Floriano. E le prime bottiglie hanno poco più di un anno di vita. Per ora le sorelle Carniel producono Prosecco extra dry Docg.

Fonte: Gazzettino Treviso.

La Marca brilla al Concorso enologico: ecco tutte le medaglie.
Alla 20. edizione del Concorso enologico internazionale Città del Vino con le commissioni d’assaggio che si sono riunite a Priocca (Cuneo), la Marca ha strappato una Gran medaglia d’oro tra le 34 assegnate in totale per i vini che hanno superato i 92/100 e 33 medaglie d’oro tra le 323 assegnate a quelli che hanno raggiunto 85/100. Sul gradino più alto del podio, Gran medaglia d’oro, è salita l’azienda Sandre di Salgareda con il rosso “Cuor di vigna” Igt Veneto 2018 con il punteggio di 92. Sandre ha conquistato poi l’oro nel concorso riservato ai Merlot. A conquistare il maggior numero di medaglie, tre, la Col Vetoraz di Valdobbiadene con le sue bollicine del Valdobbiadene Docg. Bollicine di Prosecco Docg protagoniste tra le 33 aziende con l’oro ma non sono mancati i riconoscimenti per rossi dal Merlot aI Raboso, ai bianchi come l’Incrocio Manzoni, il Pinot e il Verduzzo.

Fonte: Gazzettino Treviso.

L’Ambasciatore Friularo trionfa a Bruxelles.
È un periodo d’oro per il Friularo, il tradizionale vino rosso autoctono. Per il secondo anno di seguito finisce in cima alle preferenze dei giurati del “Concours Mondial de Bruxelles” e porta a casa un’altra medaglia d’oro. La versione Ambasciatore Docg, annata 2016, ha sbaragliato prestigiosi avversari e si è imposta con il suo gusto unico: vellutato, austero, con sensazioni di frutta fresca, vaniglia e tannini evidenti. «Il “Concours Mondial de Bruxelles” è una competizione internazionale a cui partecipiamo da anni e che ci sta regalando straordinarie soddisfazioni» afferma Roberto Lorin, presidente di Conselve Vigneti e Cantine «Siamo particolarmente fieri di questa vittoria per l’Ambasciatore, punta di diamante della produzione della nostra Cantina, apprezzato all’estero e, ultimamente, anche nei nostri territori

Fonte: Mattino Padova.

Le “Cantine d’autore” che hanno dato vita al fenomeno in Italia raccontate da ElectaArchitettura.
Dalla Cantina Masseto a Antinori, da Podernuovo a Planeta, Nals Margreid e Pacherhof, da Pizzolato a Gorgo, da Cantina dei 5 Sogni a Distilleria Puni. Dalla Cantina Masseto, “tempio” del Masseto ideato dallo studio Zitomori a Bolgheri, dove c’è anche la Cantina del Bruciato della Tenuta Guado al Tasso progettata da asv3-officina di architettura e Fiorenzo Valbonesi per Marchesi Antinori, committente, nel cuore del Gallo Nero, dell’avveniristica Cantina Antinori nel Chianti Classico firmata da Archea Associati; dalla Cantina Podernuovo, la “Bulgari Winery” di Alvisi Kirimoto a Palazzone a San Casciano dei Bagni in Toscana, a Feudo di Mezzo, la cantina sull’Etna della griffe siciliana Planeta progettata da Santi Albanese e Gaetano Gulino; dal progetto di Markus Scherer per Nals Margreid a Nalls tra i vigneti altoatesini, alla Cantina Pacherhof realizzato dallo studio Bergmeisterwolf a Novacella sempre in Alto Adige, dove c’è anche la Distilleria Puni dell’architetto Werner Tscholl; dalla Cantina Pizzolato dello studio Made associati a Villorba a Treviso, alla Cantina Gorgo frutto di un progetto di ampliamento e recupero a Custoza dell’architetto Bricolo Falsarella, fino alla Cantina dei 5 Sogni architettata da Matteo Clerici – Fondamenta – hus nelle Langhe. Sono queste le “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture” raccontate nel volume a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino per Electaarchitettura, che raccoglie gli esiti progettuali più interessanti dell’ultimo decennio e dà conto di un fenomeno, quale è quello delle cantine progettate da architetti di diversa formazione, che ancora è in corso e che in alcune regioni ha possibilità di importanti espansioni.
Il volume (Edizioni Electaarchitettura, aprile 2022, pp. 144, prezzo di copertina 28 euro), prende in rassegna i progetti architettonici di 10 cantine e una distilleria realizzate in Italia da 11 studi di architettura.

Fonte: WineNews.

Dalla MotoGP alla cantina: un progetto di economia circolare.
Un progetto di economia circolare tesse una rete virtuosa tra l’azienda agricola Giannitessari di Roncà (Verona) e Raimante, società fondata da Enrico Raimondo con sede a Montecchio Maggiore (Vicenza) che detiene il brevetto dell’omonimo materiale con cui realizza esemplari unici di bottiglie a partire da residui di lavorazione. Per Giannitessari, Raimante ha racchiuso il Lessini Durello Extra Brut in bottiglie di grande formato – da 2 e 3 litri con capsule ed etichette ad hoc – create interamente a mano, dalla fase di laminazione su stampo a quella di trattamento superficiale esterno e interno. Il raimante è un materiale estremamente innovativo e a impatto zero: non nasce da un processo di riciclo, che implica in certa misura inquinamento, bensì di riutilizzo, con la reintroduzione degli sfridi nella filiera produttiva, riducendo così l’impatto ambientale dovuto allo smaltimento di rifiuti catalogati come speciali. Gli residui di lavorazione in carbonio, kevlar, fibra di lino e fibra di vetro giungono dal mondo della MotoGP, della Formula 1 e delle Supercar ma anche dal settore aeronautico e ciclistico.

Fonte: Sardegna Reporter.

Siamo stati in visita alla cantina di Ca’ del Bosco in Franciacorta.
Esistono già alcuni libri e un podcast, ma sulla storia di Ca’ del Bosco dovrebbero scriverci una serie tv. È una di quelle storie italiane che meritano di essere raccontate, con tutti i suoi protagonisti e gli svariati colpi di scena, le vittorie, il classico lieto fine. E, naturalmente, le migliori cuvée. Ma andiamo con ordine. La storia di una delle più prestigiose case vitivinicole al mondo inizia nel 1964, quando Annamaria Clementi acquista a Erbusco, in provincia di Brescia, una piccola casa in collina immersa in un fitto bosco di querce e castagni che – non a caso – viene denominata la Ca’ del Bosc.

Fonte: Vogue.

Viticoltrici delle Langhe, nelle cantine si riciclano scarti.
Coltivano la vigna, producono vino e sono sensibili ai temi ambientali: nelle loro aziende riciclano e riutilizzano tutti gli scarti di lavorazione. È la nuova associazione L’Anello Forte, fondata da 14 donne imprenditrici vinicole di Monforte d’Alba, nelle Langhe, di cui la metà ha meno di 35 anni. Il loro obiettivo è creare una virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo la memoria contadina che non ha mai sprecato nulla. L’associazione senza scopo di lucro ha fatto il suo debutto il 4 giugno in occasione di Spazzamondo e della degustazione di Barolo organizzata da Barolo Boys, ma è nata ufficialmente il 30 gennaio 2021 nella cantina Domenico Clerico.

Fonte: ANSA.it.

Primitivo di Manduria, ritirata modifica disciplinare.
“Non ci sono i presupposti per portare avanti la modifica presentata alla Regione Puglia nel 2020 del disciplinare del Primitivo di Manduria che prevede il passaggio dalla Doc Primitivo di Manduria alla Docg Primitivo di Manduria. La decisione maturata già a metà maggio è stata condivisa all’unanimità dal Cda in una serie di pre – consigli al termine dei quali è prevalso il senso del bene comune”. Lo ha dichiarato, nei giorni scorsi, il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Novella Pastorelli aprendo l’assemblea dei soci.

Fonte: ANSA.it.

Abruzzo Wine Experience 2022, grand tasting con 300 etichette.
Sarà palazzo d’Avalos a Vasto la prestigiosa location che l’8 giugno ospiterà oltre 120 giornalisti provenienti da tutto il mondo per il Grand Tasting Vini d’Abruzzo 2022, con la degustazione delle nuove annate di oltre 300 etichette. L’iniziativa del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo rientra nel più ampio programma di Abruzzo Wine Experience, che dal 6 al 10 giugno coinvolgerà gli ospiti italiani ed esteri in una serie di attività alla scoperta dei vini, dei territori e delle bellezze regionali.

Fonte: ANSA.it.

In lattina e low alcol: così il vino dei giovani cinesi.
Riflettori puntati sul mercato cinese delle bevande a bassa gradazione alcolica, che si prevede raggiungerà oltre 74 miliardi di RMB (11 miliardi di dollari) entro il 2025. A conferma del trend, WiMo, un nuovo marchio cinese di vino in lattina creato solo l’anno scorso, ha sorpreso il mercato del vino raccogliendo milioni di finanziamenti. Fondato nel 2021, WiMo “Pu Ke” (WiMo “葡刻”), che in cinese significa “Momento del vino”, è un marchio di vino dal consumo veloce che si rivolge alle giovani generazioni. La sua rapida ascesa ha attirato l’attenzione di Kindergarten Green, una società di investimento sostenuta dalla piattaforma di streaming video iQIYI, di proprietà del gigante cinese della ricerca su Internet Baidu Inc, che ha deciso un finanziamento “milionario”.

Fonte: Federvini.

Come si fa a capire se un vino è andato o meno a male?
Quante volte in vita nostra ci sarà capitato di aprire una bottiglia di vino, magari per una festa, e di vederla li a prendere aria senza che nessuno ne capisse davvero il potenziale? In queste occasioni le conclusioni sono le medesime: si prende la bottiglia, la si ripone in una cantinetta x vini e si aspetta la prossima festività. Il problema è che a volte, tra una buona occasione e l’altra, possono passare anche diversi anni: una quantità di tempo che non è compatibile con chi vuole sempre il massimo dal vino che sta sorseggiando. In questo genere di casi un frigo cantinetta non basta più: il vino non è fatto per durare in eterno, è fatto per essere consumato prima o poi.

Fonte: Newsly.it

Vino Ue, aumentano export e consumi.
Nonostante il complesso scenario geopolitico, le previsioni per il vino europeo, nel complesso, sembrano decisamente positive sul fronte dell’export e dei consumi interni, e buone dal punto di vista della produzione. Questo, almeno, è il quadro emerso dall’aggiornamento di primavera dello ‘Short-Term Outlook for Eu Agricultural Markets’ redatto dalla Commissione Europea. Il report stima che la produzione enologica possa raggiungere circa 155 milioni di ettolitri, leggermente al di sotto dell’annata 2020/21. Il calo della produzione in Paesi come Spagna e Francia (circa -13% anno su anno) è bilanciato dall’incremento di Italia (+19%) e Portogallo (+15%).

Fonte: Wine Pambianco – PambiancoNews.

Reputazione, internazionalizzazione, ripresa economica: le sfide per il vino italiano.
Vittorio Cino, dg Federvini (in assemblea l’8 giugno a Roma): “settore vitale, ma nel 2022 numeri da leggere, e tanta incertezza”. Il vino italiano, dopo un 2021 da record all’export, una sostanziale tenuta nella gdo e un deciso rimbalzo nei consumi fuori casa, rispetto al durissimo 2020, continua ad essere la voce più performante dell’agroalimentare italiano. “Ma non si può abbassare la guardia e dormire sugli allori. I primi mesi del 2022 parlano ancora di crescita nelle esportazioni, ma la Francia, competitor n. 1, cresce molto più di noi. Nella grande distribuzione si sta verificando quello che temevamo, ovvero un calo dei volumi anche in relazione all’aumento dei prezzi dovuto all’aumento di costi energetici e di materiale come bottiglie, carta e così via, con uno scontrino medio che va diminuendo, e nella ristorazione c’è un miglioramento netto, ma abbastanza ovvio visto che il confronto nella prima parte dell’anno è con un avvio di 2021 ancora parte in lockdown e parte con forti restrizioni. Ed i livelli pre-pandemici sono ancora lontani”. Così a WineNews, Vittorio Cino, dg Federvini, traccia un quadro di massima che sarà approfondito con tavoli tematici e ricerche ad hoc nell’assemblea generale, di scena l’8 giugno, a Palazzo Rospigliosi, dove saranno presentati i dati raccolti dall’Osservatorio Federvini sull’andamento del settore (vini, spiriti, aceti) nei primi mesi 2022.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

Les beaujolais poursuivent leur montée en gamme.
Les vignerons du Beaujolais tentent péniblement de redorer la réputation de leur production et, par conséquent, de faire remonter ses prix. Au caveau municipal de fleurie. où 32 domaines de l’appellation commercialisent chacun une cuvée. onze bouteilles sontvendues moins de 10 euros. « Des crus a ce prit-la. c’est désolant. C’est dommageable à notre image », regrette Daniel Bullier, président de finterbeaujolais. LevignobleduRhône tente péniblement de redorer sa réputation et, par conséquent, de faire remonter ses prix, victimes dune politique inconsidérée de volumes et devins primeurs à bas coins dans les années 1990-2000. «LeprLx, c’est un jeu d’offre etde demande. E faut susciter la confiance. le plaisir, voire l’admiration». résume le vigneron de Villiers-Morgon. Et pour cela, « Il n’y agas d’autres moyens que de travailler. donner des gages de qualités petits rendements, whiers des charges plus restrictifs, bio,rerravrris, HVE,cuvées parcellaires, élevages longs… », énumère-t-il. En 2017, il a planté une vigne d’orfèvre, en terrasse et en hic. sur une pente à 40 %. Il n’a pas encore vendu une bouteille issue de cette parcelle de luxe, dont il a décrété que le vin passerait trois ans en élevage. «La qualité, c’est de l’investissement». Premiers crus Les deux derniers millésimes ont donné un coup de pouce: le manque devina fait remonter les cours du vrac de 50 96. A 300 euros l’hectolitre de beaujolais générique, et 500 euros le motrBn-è-vent: les vins ont retrouvé le niveau d’avant crise.

Fonte: Echos.

Les petits vins de Bourgogne au défi de la hausse des coûts.
Les vins d’entrée de gamme du vignoble bourguignon pèsent 53 % des volumes. • Confrontés aux mêmes hausses des coûts chue les grands crus, ils doivent rester accessibles, estiment les maisons de vins qui font le dos rond en attendant la recolte 2022 et acceptent de voir leurs marges fondre. Après les gelées d’avril 2021, qui avaient amputé la récolte de 400.000 hectolitres en Bourgogne (997.000 contre 1,4 million en moyenne), les cours des raisins et moûts se sont envolés. La hausse atteint 50 à 100 %. « Et la demande tr?s forte en Bourgogne a fait que des négociants éleveurs étaient press à surpayer pour se couvrir », analyse Thibaud Marion. Le producteur a repris en 2004 le domaine Seguin Manuel, de Beaune, en Cate-d’Or, et exploite 5,5 hectares en direct. Comme de nombreux confrères, Seguin Manuel achète aussi raisins et moûts auprès de viticulteurs. pour une production totale équivalente à un domaine de 20 hectares, et a dû subir lui aussi cette flambée des cours. Le renchérissement de la matière première a fait passer la part de cette dernière dans le prix du vin de 60 à 75 %. Mais il faut ajouter les autres inflations dont celle du coût dei énergie. Avec des répercussions sur les prix et la disponibilité des bouteilles et du carton. qui ont quasiment doublé, et sur ceux des bouchans,étiquetteset capsules, en forte hausse également Sans compter la croissance du poste «main-d’oeuvre », les pratiques vertueuses plébiscitées par les consommateurs demandant de plus en plus de travail à la main… Les vins d’entrée de gamme sont-ils encore rentables 2 Dans ce contexte, la préoccupation de la filière est de contenir les prix des appellations régionales. Ces vins d’entrée de gamme, les bourgogne aligoté, passe-tout-grain, mgcon et crémants pèsent 53 %des volumes et constituent une entrée en matière indispensable pour découvrir les appellations villages, puis les premiers muet les grands crus, estime la profession. La plupendes maisons de négoce présentent ces quatre familles de vins bénéficiant d’une mène approche monocépage et d’une même vinification artisanale.

Fonte: Echos.

“Gegen den Klimawandel antrinken”.
Neue Traubensorten gelten als besonders robust. Dennoch führen sie seit Jahren ein Schattendasein. Ein Winzerin aus Rheinhessen will das nun ändern. Im vorigen Jahr, sagt Eva Vollmer, haben die Pilze in den Weinbergen Samba getanzt. Doch während viele ihrer Winzerkollegen Ernteausfälle zu beklagen hatten, weil der gefürchtete falsche Mehltau und die Schwarzfäule in der feuchten Hitze wucherten wie lange nicht, da hätten ihre “Piwis” fast einen stabilen Ertrag geliefert. Sie habe es kaum glauben können, sagt sie: “Ich bin fast täglich mit Freude um die neuen Anlagen gesprungen.” Die Winzerin aus dem rheinhessischen Ebersheim gehört zu den Aufsteigern der Weinwelt. Der Weinführer GaulteMillau hatte die Biowinzerin gar zur “Entdeckung des Jahres” gekürt. Vollmer kann nicht nur Wein, sie kann auch reden. Wenn sie jetzt mit einer Hand voll Kollegen die erste Piwi-Kollektion für den Lebensmittelhandel keltert, dann lässt das die Branche aufhorchen. “Piwi-Initiative erobert Handelsketten”, konstatierte das Fachblatt “Weinwirtschaft”, kurz nachdem Vollmer die Pläne im Frühjahr auf der Weinmesse Pro Wein vorgestellt hatte. Was die Winzer “Piwis” nennen, sind eigens gezüchtete sogenannte pilzwiderstandsfähige Rebsorten. Sie sollen resistenter gegen Krankheiten sein, robuster auf Schädlingsbefall reagieren. Souvinier gris, Cabernet blanc, Cabertin, Muscaris, Laurot, Regent, Pinotin, Sauvignac — die Liste wird Jahr für Jahr länger. Die widerstandsfähigen Sorten benötigen nur die Hälfte der Spritzmittel, manche sogar nur ein Fünftel. Das spart nicht nur Chemie im Weinberg, es spart auch Diesel, bremst Treibhausgase, sorgt für weniger Bodenverdichtung, und billiger ist es obendrein. Piwis werden schon seit vielen Jahren von staatlichen Forschungsanstalten und privaten Rebveredlern gezüchtet, trotzdem sind sie bis heute ein Nischenprodukt. Die meisten Winzern sind nach wie vor skeptisch, die Verbraucher kennen sie nicht, der Handel weiß wenig damit anzufangen. Wein in Deutschland ist vor allem Tradition. Gerade mal um die 2,5 Prozent der deutschen Rebflächen sind mit Piwis bestockt. Allein die Vorzeigesorte Riesling kommt auf 25 Prozent. Mit dem Schattendasein könnte es aber bald vorbei sei. Der Klimawandel und der “Green Deal” der EU werden die Nachfrage nach den neuen Reben ankurbeln, darüber sind sich Experten einig. In Frankreich wurde die Sorte Voltis in diesem Frühjahr erstmals für die Herstellung von Champagner zugelassen.

Fonte: Frankfurter Allgemeine.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

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