Dal 10 al 17 novembre 2024 Torino accoglie, per il quarto anno consecutivo, le Nitto ATP Finals. Il prestigioso evento tennistico è ormai di casa nella capitale sabauda e porta, una volta ancora, l’attenzione mediatica del mondo sul Piemonte e una moltitudine di turisti e appassionati sportivi.
Anche quest’anno, l’Archivio Storico di Torino diventa, dal 9 al 16 novembre, sede di incontri di promozione del territorio (Casa Gusto) e delle sue eccellenze enogastronomiche. Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino con Turismo Torino e Provincia e le associazioni di categoria del territorio coinvolgono decine di artigiani, agricoltori, ristoratori e operatori del comparto agroalimentare per portare il buongusto della Regione e della Città agli occhi di tutti.
Da rilevare la presenza di Confagricoltura Torino che è tra i protagonisti dell’edizione 2024 di queste Nitto ATP Finals. Martedì 12 novembre, alle ore 11.30, la nostra associazione ha proposto: “La cooperazione vitivinicola e i dolci del Canavese incontrano i formaggi della Valsusa”: una degustazione guidata di 6 vini delle 3 cantine sociali del territorio canavesano, nostre associate: Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, Cantina della Serra e Cantina Produttori Nebbiolo di Carema. In accompagnamento agli Erbaluce di Caluso nelle tre tipologie previste dalla Docg e ai Carema Doc, sono proposti i formaggi di Corbusier di Novalesa e alcune leccornie della pasticceria Bonfante (locale storico) di Chivasso. Ha partecipato all’evento, condotto da Alessandro Felis, Maria Luisa Cerale, direttore di Confagricoltura Torino che ha sottolineato: “È di fondamentale importanza essere coinvolti in questi eventi internazionali che danno lustro alla città, al territorio tutto e alle tante eccellenze enogastronomiche di cui noi come Confagricoltura associamo molte aziende produttrici. Una delle tante occasioni, anche, per ringraziare la Camera di commercio di Torino che ci affianca sempre nelle attività promozionali.”.
Una vetrina imperdibile per i nostri associati. L’anno scorso a Casa Gusto, le degustazioni hanno visto partecipare più di 3 000 persone venute dal mondo intero. Gli eventi di quest’anno, al terzo giorno di programmazione, sono già tutti sold out.
Il prossimo 26 gennaio 2024, a Torino, presso il CAMPUS LUIGI EINAUDI – Lungo Dora Siena, 100 – dalle 9,30 alle 13,30, Confagricoltura e Assoverde, con KÈPOS, in collaborazione l’Università di Torino ed il Politecnico di Torino, il CREA ed AIAPP, organizzano il Convegno dal titolo:
LIBRO BIANCO DEL VERDE – LA SALUTE È VERDE / IL VERDE È SALUTE: Economia verde, paesaggio e salute: criticità, prospettive e proposte per lo sviluppo delle città.
La Città di Torino, alla ricerca di una ulteriore nuova identità com’è nella sua storia, si sta dedicando alla revisione del PRG, ed introduce per la prima volta in modo così esplicito il Paesaggio come uno dei cardini su cui strutturare il futuro della comunità urbana, organismo nel quale nei prossimi decenni si stima vivrà fino al 70% della popolazione mondiale.
Come Torino, le grandi città hanno bisogno di compattarsi per liberare suolo permeabile, devono trattenere l’acqua meteorica, devono abbattere le isole di calore, devono dotarsi di ‘rifugi climatici’ per affrontare l’improvviso cambiamento climatico. Per fare tutto ciò in modo efficace, duraturo e sostenibile, hanno bisogno di visioni di breve, medio e lungo periodo, di uno strumento agile, aggiornato e flessibile, di costruire dei vuoti ed abitarli con la vegetazione; dove il verde, nelle sue diverse declinazioni, insieme al l’acqua, l’oro blu, costituiscano infrastruttura di base per la pianificazione e la progettazione degli interventi, come volano per lo sviluppo di una nuova economia e precondizione per la salvaguardia dell’Ambiente e della Salute dei cittadini. Per questo servono azioni armoniche tra politica, tecnica, competenza, scienza, professione coadiuvate da strumenti normativi, tecnici e formativi efficaci. Serve insomma un progetto di Paesaggio.
Quella della regione Piemonte, con Torino, costituisce la prima tappa del percorso del Libro Bianco del Verde per il 2024, ad oltre 2 anni dalla presentazione nazionale a Roma della prima edizione del Libro Bianco del Verde “Per un neo-rinascimento della cura e della gestione del verde” (12 ottobre 2021) e ad 1 anno dalla presentazione della seconda edizione (20 gennaio 2021) sui “Parchi della Salute”.
In coerenza ed in continuità con il percorso del Libro Bianco del Verde, il Convegno di Torino, con il titolo “Economia verde, paesaggio e salute: criticità, prospettive e proposte per lo sviluppo delle città” coinvolge i principali interlocutori istituzionali, le Università, tecnici ed esperti, insieme ad aziende e professionisti del territorio, con una sezione dedicata al “Libro Bianco del Verde”, ai c.d. “Parchi della Salute” e al nuovo Focus 23/24, di prossima pubblicazione, su “Acqua. Una risorsa indispensabile per la salute del pianeta”..
Obbligatoria l’iscrizione, con indicazione della partecipazione in presenza o da remoto.
La partecipazione al Convegno/Webinar, in presenza o da remoto, con iscrizione obbligatoria, prevede il riconoscimento di CFP. Ciascun Ordine/ Collegio professionale provvederà all’assegnazione dei CFP per l’iniziativa nella quantità e con le modalità previste dai rispettivi regolamenti. La partecipazione al Convegno è prevista sia in presenza (fino ad esaurimento posti) che da remoto con ISCRIZIONE OBBLIGATORIA, per entrambe le modalità.
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LA PRIMA DELL’ALTA LANGA: ANNUNCIATA LA NUOVA EDIZIONE, SARÀ ALLA REGGIA DI VENARIA (TORINO) LUNEDÌ 8 MAGGIO 2023
La Prima dell’Alta Langa 2023 si terrà il prossimo lunedì 8 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, all’interno della settecentesca Galleria Grande della Reggia di Venaria.
La grande degustazione dei vini Alta Langa attualmente presenti sul mercato è organizzata dal Consorzio Alta Langa ed è riservata a un pubblico di operatori professionali: buyer, enotecari, ristoratori, sommelier professionisti, distributori, barman, giornalisti. Nei prossimi giorni si apriranno le iscrizioni sul sito del Consorzio (www.altalangadocg.com).
Si tratta della quinta edizione della manifestazione: le prime due edizioni si sono svolte al Castello di Grinzane, nella primavera del 2018 e in quella del 2019. Nell’autunno 2019 è stata realizzata un’edizione a Milano, a Palazzo Serbelloni, e nel giugno scorso una torinese, all’interno del Museo privato di Italdesign dove è stato presentato l’iconico calice “Terra”.
“Anno dopo anno, edizione dopo edizione, l’evento del Consorzio Alta Langa cresce e si arricchisce, così come la nostra compagine: se nella prima edizione del 2018 i produttori presenti alla manifestazione erano 18, con circa 40 etichette in degustazione, l’anno scorso a Torino eravamo in 46 con 115 diversi vini. La Prima dell’Alta Langa si conferma l’occasione per poter assaggiare un’amplissima selezione di Alte Bollicine Piemontesi, incontrare i produttori ed entrare pienamente a contatto con lo spirito di una denominazione in netto sviluppo, in Italia e non solo” commenta Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa.
ALTA LANGA DOCG: ANIMA DI UN TERRITORIO – Diverse le iniziative che il Consorzio sta portando avanti in questi mesi. Ieri, nel Palazzo Banca d’Alba, è stato presentato anche il progetto “Alta Langa DOCG: anima di un territorio” che coinvolgerà alcuni tra i più importanti sommelier di Torino, Milano e Genova. Queste le prime tre tappe di un viaggio nel quale l’Alta Langa DOCG si racconterà nella sua vocazione di “vino gastronomico” in abbinamento alle specialità dei cuochi delle trattorie storiche delle terre alte di Langa. Seduti attorno a un tavolo, in un clima conviviale di scambio e confronto, gli ospiti di questi eventi saranno guidati alla scoperta delle Alte Bollicine Piemontesi e dei sapori più autentici dell’Alta Langa e incontreranno alcuni degli osti più rappresentativi dello spirito di questo territorio. Nei primi tre appuntamenti saranno coinvolti al fianco del Consorzio Piemassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve, Cessole), Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino) e Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro).
“A fronte della crescita della denominazione, il Consorzio prosegue la sua assunzione di responsabilità verso il territorio di origine e allo stesso tempo adotta delle azioni a più ampio raggio che permettano di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle terre alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande orgoglio” dice il direttore del Consorzio Alta Langa, Paolo Rossino.
Anche nella scelta di queste mete gastronomiche c’è un valore di sostenibilità. Ciò che il Consorzio intende condividere con gli ospiti degli appuntamenti tra Torino, Milano e Genova – nelle atmosfere sabaude come in una terrazza in cui si respira il profumo del mare – è il senso di benessere, di piacere, di appagamento che solo questi osti sanno regalare.